la cittadinanza grazie sione giovanile per i film di Bruce Lee, lo ha Avvenire 24/10/2014 all’intervento di Napolitano portato a vincere 3 titoli mondiali nella thai boxe: a Tokyo (2009 e 2010) e a Roma (2012). Salito sul ring tante volte con tricolore sulle spalle, ora Giorgio Petrosyan, quasi trentenne, corona il suo sogno di diventare italiano. Oggi riceverà dalle mani del sindaco di Gorizia la vittoria, dicendomi che ero uno dei campioni %d%% del formato del mondo traCopia gli sportiviridotta italiani», diceal Giorgio commosso «ed io ho fatto la richiesta per avere la cittadinanza italiana». La cerimonia si svolgerà a, Gorizia, sua città adottiva. Petrosyan ha una sorella e due fratelli di cui uno, Armen è campione mondiale di kickboxing ISKA. Petrosyan e Balotelli un pieno riconoscimento in occa- originale letter sione delladella prossimapagina sessione, pre- vista per dicembre. «La decisione è stata presa nell’interesse degli atleti del Kosovo e dargli l’eventuale possibilità di prendere parte alle qualificazioni per i Giochi del può entrare ufficialmente in organismi internazionali. Finora 108 dei 193 Paesi rappresentati all’Onu hanno riconosciuto l’indipendenza proclamata da Pristina nel 2008, fra essi gli Usa e 23 dei 28 stati della Ue, Italia compresa. PELLEGRINI Calcio, cuore e filantropia L’intervista MASSIMILIANO CASTELLANI N ella storia del nostro calcio ci sono stati i presidentissimi dei club metropolitani (i Moratti senior, i Rizzoli, gli Agnelli) quelli “pane e salame” delle società di provincia (Rozzi, Anconetani, Massimino), i discutibili padri-patron odierni (Cellino, Zamparini e Lotito) e poi la categoria, quasi in estinzione, del “presidente gentiluomo”. E a questa va sicuramente ascritto il ragionier Ernesto Pellegrini che, nel 1984, rilevò un bonario “te se gnurant!”. All’inizio degli el’Inter da un altro gentiluomo del pallone, Isplosivi anni ’60 il rione Morsenchio, in cui vanoe Fraizzoli, per poi cederla definitivasorgeva la cascina di via Bonfadini, venne L’ex presidente dell’Inter, Ernesto Pellegrini, nel nuovo Ristorante Solidale che sta per aprire a Milano mente, nel ’95, a un signore di stesso liinghiottito dal cemento. Cancellato per semgnaggio, «l’amico Massimo Moratti». Ma pripre, e con esso anche Ruben. «Con l’esproStava per andare in fumo anche l’Inter di onlus che fa capo alla neonata Fondazione ma di sfogliare l’album delle memorie nebarbone, ma un onesto lavoratore, vittima prio del terreno a noi diedero in cambio un Massimo Moratti, bruciata dai bilanci in rosErnesto Pellegrini voluta dalla signora Ivana, razzurre, nel suo ufficio milanese - in zona della crisi dell’epoca». Un mondo seppelliappartamento popolare. Ero orfano di padre so fino all’arrivo del tycoon indonesiano Ela figlia Valentina e suo marito Alessandro Famagosta - al terzo piano della sede del to in fretta dalla grande industria, quella in e avrei tanto voluto aiutare Ruben, ma le Ermolli. «Al “Ruben” lavoreranno una deciGruppo Pellegrini dobbiamo parlare di “Rucui, mezzo secolo fa, partendo da zero, il gio55mila lire di stipendio che prendevo come rick Thoir. «Lo conosco e lo stimo. Prima na di nostri dipendenti e per il resto tutto ben” il ristorante solidale che la famiglia Pelvane ragioniere si lanciò con successo. «Con contabile della Bianchi servivano a mia mache arrivasse Thohir avevo messo assieme volontariato. Gente in grado di servire in talegrini aprirà a novembre». Un nuovo punla ristorazione ho cominciato per puro caso dre Maria per mandare avanti la casa. Poi utre-quattro imprenditori per tentare di vola oltre a un piatto, una parola buona e un to di riferimento per la Caritas, le parrocchie alla mensa della Bianchi. Con le 150mila lina mattina d’inverno apro il giornale e legmantenere, con Moratti, una proprietà isorriso che è sempre il cibo più gradito da chi e i Centri di ascolto milanesi che, al locale di re che mi passavano mantenni il posto da go: “Barbone morto assiderato”. Era il mio taliana e milanese dell’Inter. Non è quesoffre». Tanti i volontari pronti a scendere in via Gonin 52 (quartiere Lorenteggio), indicapo-contabile e da lì in poi con mio fratelRuben. Provo i brividi ogni volta che ci ristione di nazionalismo, è che il calcio per campo nella squadra di “Ruben”, tra questi rizzeranno le tante persone indigenti della penso...». Si commuove il Presidente al rilo Giordano è partita un’avventura che conme non è un business, ma una passione anche un campione del mondo di Spagna città. In un ambiente minimal, ben curato e tinua ancora. Il prossimo anno festeggeremo cordo di quell’uomo che «non era certo un collettiva. Per mandare avanti al meglio u’82: «Fulvio Collovati mi ha detto che è pron«molto dignitoso, perché è la dignità che i cinquant’anni del Gruppo Pellegrini». Un na società bisogna esserne innamorati». Il to a dare una mano». E con la figurina di Coldobbiamo restituire a queste persone che Gruppo che da sempre poggia sulle radici Presidente era ancora perdutamente inlovati si torna a sfogliare l’album Panini. «Il soffrono», incalza il Presidente, all’ora di cesolide di una civiltà che il Presidente non ha namorato dell’Inter quando dovette pasprimo amore è stato il ciclismo. Alla Bianchi na verranno serviti fino a 500 pasti, due turmai dimenticato. «Mi considero un eterno sare la mano e su quella cessione pare ci strinsi la mano al mio idolo, Fausto Coppi, ni da 250 commensali che per mangiare ragazzo di campagna. I trofei più importansiano ancora dei “segreti”. «Qualcuno lo poi sono diventato amico del suo meccanipagheranno un conto simbolico: 1 euti sono quei valori che conservo dentro di svelerò nel libro che uscirà il prossimo anEX NUMERO 1 NERAZZURRO co, Pinella De Grandi, detto “Pinza d’oro”. ro. me: l’amore per la famiglia, l’amicizia, il no. Nel momento in cui ho venduto l’Inter Il calcio? Visto che non mi facevano giocare «L’ho chiamato Ruben, come quelrispetto per il prossimo. Sono un uoero in difficoltà, ma è stato anche il perioL’acquisto dell’Inter nel 1984 rende popolarissimo comprai l’Alcione, Terza categoria». Campi l’uomo dolcissimo che ho molto mo fortunato e devo ringraziare il do in cui ho ritrovato la fede». Ernesto Pellegrini, l’imprenditore nel settore ristorazione periferici e poco illuminati rispetto al palamato. Era un contadino che abuon Dio del tanto che ho ricevuto». Pellegrini si alza per mostrare il ritratto di e pulizie, nato a Milano nel 1940. Ricopre la carica di coscenico stellare del Meazza dove a metà veva lavorato nella nostra casciPer questo si è impegnato a «fare del Papa Wojtyla appeso alla parete: «L’ho inpresidente fino al 1995, quando cede la società a Massimo anni ’80 andava in scena la sua Inter dei na. Dormiva nella stalla su un bene, ma senza dirlo» e ad essere contrato e sono diventato membro della Moratti. In undici anni da numero 1 del club nerazzurro conquista “panzer tedeschi”. «Matthäus il più grande di giaciglio di paglia, tre chiodi vicino a «preti straordinari e amici sua Fondazione Centesimus Annus pro due Coppa Uefa (nel ’91, dopo 26 anni di “digiuno“ europeo, e nel tutti, un regista in grado di difendere, impoper attaccapanni, sgobbava sui come “l’elemosiniere” padre KonPontifice. Wojtyla è stato un grande tifoso ’94), una Supercoppa Italiana (’89) e lo “scudetto dei record” (il 13°) stare e attaccare contemporaneamente. campi dall’alba al tramonto e rad Krajewski, padre Roberto Ferdello sport, come me che scendo ancora nel 1989: la squadra guidata da Giovanni Trapattoni ottenne 58 Rummenigge che bomber: è quello a cui soaveva due “grandi amici”: il rari e don Sante Torretta». in campo. Mi passano poco il pallone, ma punti, quota mai raggiunta quando per la vittoria venivano assegnati no rimasto più legato. Klinssmann gran belbottiglione del vino che scolaE per Ruben, il minimo che potesogni fine settimana all’oratorio di Linate 2 punti. Nel ’90 è stato nominato Cavaliere del lavoro dal la testa, si capiva che sarebbe diventato un va nella trattoria dove andava se fare era dedicargli il ristorante. gioco a calcio in una squadra con i miei tre Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Oggi la ct. Brehme è in difficoltà? Mi ha telefonato alla domenica dopo la Santa Un luogo della memoria dove accoamici d’infanzia». Quella gioventù che riafPellegrini spa fondata nel 1965, ha 7.500 dipendenti sparsi nel rassicurandomi: “Presidente, la mia situaMessa e la lettura. Leggeva libri gliere quelli che il Presidente definifiora nel quadro che raffigura un giovane mondo e un fatturato intorno ai 500 milioni di euro, mentre zione non è poi così grave”. Lo spero per lui, di storia e a noi ragazzi ci interrosce i «nuovi poveri: i 50enni che hanin bicicletta davanti alla vecchia cascina: la Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus nasce nel 2013 del resto il calcio ha dato ricchezza a molti, gava per vedere a che punto eravano perso il lavoro o i divorziati che non «Sono io ragazzo. Vede, non ho mai smesper aiutare le persone che si trovano in condizione ma altrettanti, una volta smesso, sono finiti mo con gli studi: quando le risposte arrivano più a fine mese». Un esercito siso di pedalare». di temporanea difficoltà economica e sociale. alla canna del gas». non erano soddisfacenti ci bocciava con lente di disperati ai quali va in soccorso la © RIPRODUZIONE RISERVATA Patron dell’Inter dal 1984 al 1995 è un imprenditore solidale e un tifoso: «Gioco ancora all’oratorio. Volevo riprendere il club con Moratti, il calcio non è un business ma passione e senso di appartenenza» CHI È Sgarbi, amarezze e conti che non tornano mai: Moratti dice basta E UGENIO R AIMONDI L Massimo Moratti (Ansa) L’ex patròn rinuncia alla carica onoraria dopo il battibecco con Mazzarri Ma le ragioni sono più profonde. Con lui lasciano l’Inter il figlio Angelomario e Ghelfi. Thohir: «Sorpreso» a risposta (al veleno) ricevuta da Mazzarri l’altro giorno è stata l’ultima goccia nel vaso: piccola, ma il suo peso l’ha avuto. Quel che conta è invece che da oggi, dopo 19 anni, la famiglia Moratti non compare più nell’organigramma dell’Inter. Massimo Moratti si è dimesso da presidente onorario: con lui vanno via il figlio Angelomario, Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto. Un terremoto che sancisce la fine di una storia lunga quasi una vita. Le ragioni del gesto di Moratti non sono difficili da ricercare e da spiegare: lunedì Copyright © Avvenire scorso all’assemblea dei soci, il Ceo Michael Bolingbroke, al fianco del presidente Thohir, addossava le responsabilità del passivo di bilancio (circa 100 milioni di euro) ai guasti della passata gestione, la stessa che ha fatto dell’Inter una società appetibile sul mercato grazie ai tanti titoli in bacheca. Lo stesso Bolingbroke ammoniva: guai a ripetere gli errori del passato. Parole pesanti, che hanno avuto un impatto su Moratti che ha così maturato la decisione di uscire definitivamente di scena. La situazione economica dell’Inter era ampiamente nota: Thohir e la nuova cordata indonesiana hanno avuto modo di studiarla e di passarla al EUROPA LEAGUE LA FIORENTINA VINCE, NAPOLI KO BENE IL TORINO, INTER CHE PENA La Fiorentina batte il Paok a Salonicco (1-0, gol di Vargas) e mette un’ipoteca al passaggio del turno. Primo stop in Europa League invece per il Napoli che perde 2-0 a Berna con lo Young Boys. Facile successo del Torino con l’Helsinki (gol di Molinaro e Amauri). Male l’Inter bloccata in casa con un soporifero 0-0 dal St. Etienne. CHAMPIONS LEAGUE JUVE DELUSA: AVVERSARI FORTI «Abbiamo avuto sfortuna ma anche avversari che hanno nei singoli una qualità e una forza fisica diversa e migliore». È l’analisi di Gigi Buffon dopo la sconfitta subita dalla Juventus sul campo dell’Olympiacos che ha fatto scivolare la squadra al 3° posto del girone. setaccio nella lunga e sfibrante trattativa di un anno fa per acquistare le quote di maggioranza. Moratti deve aver fatto queste valutazioni quando ha deciso di lasciare, arrabbiato e amareggiato per l’atteggiamento di Thohir e dei suoi uomini. Poco c’entra invece la sgarbata risposta di Mazzarri a Moratti il quale aveva detto che il destino degli allenatori dipende dai risultati e che se questi non arrivano sono guai per qualsiasi tecnico. «Non ho tempo di pensare a ciò che ha detto Moratti - aveva risposto Mazzarri - quindi neppure a disperdere energie per rispondergli». Un’uscita infelice che comunque deve aver irritato Moratti: era stato proprio l’ex presidente a puntare su Mazzarri dopo l’esonero di Stramaccioni. Parole che sanno di beffa anche alla luce di quanto fatto finora da Mazzarri: un sofferto quinto posto l’anno scorso e quest’anno appena 9 punti in 7 giornate. «Per ora non c’è nulla da spiegare. Capirete ciò che ho deciso nei prossimi giorni», ha detto ieri sera Moratti a Sky. Di certo sarà un addio pesante anche per Thohir, che si è detto «sorpreso» della decisione, e che ora - da solo e senza alcun parafulmine - dovrà mostrare quello che sa fare davvero. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ottobre 24, 2014 8:27 am / Powered by TECNAVIA
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