RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO 2014 - 2016 2 SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE. 3 1.1 - POPOLAZIONE 1.1.1 – Popolazione legale al censimento dell’anno 2001 Ab. 66.769 Popolazione legale al censimento dell’anno 2011 Ab. 68.856 1.1.2 – Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente - 2012 (art. 110 D. L.vo 77/95) di cui: maschi femmine nuclei familiari comunità/convivenze 1.1.3 – Popolazione all’1.1.2012 1.1.4 – Nati nell’anno 2012 1.1.5 – Deceduti nell’anno 2012 saldo naturale 1.1.6 – Immigrati nell’anno 1.1.7 – Emigrati nell’anno saldo migratorio 1.1.8 – Popolazione al 31.12.2012 n. 71.069 n. 618 n. 945 n. -327 n° n° di cui 1.1.9 – In età prescolare + scuola obbligo (0/6 anni)+(7/14 anni) 1.1.10 – In età scuola obbligo (7/14 anni) 1.1.11 – In forza lavoro 1a occupazione (15/29 anni) 1.1.12 – In età adulta (30/65 anni) 1.1.13 – In età senile (oltre 65 anni) 1.1.14 – Tasso di natalità ultimo quinquennio: 1.1.15 – Tasso di mortalità ultimo quinquennio: n. 71.235 n. 34.421 n. 36.814 n. 31.268 n. 24 n° n. 71.235 Anno 2012 2011 2010 2009 2008 Anno 2012 2011 2010 2009 2008 n. 8616 n° n. 10.245 n. 36.264 n. 16110 Tasso 8,67 7,49 7,91 7,43 8,55 Tasso 13,26 10,41 9,90 10,63 10,22 4 1.2 - TERRITORIO 1.2.1 – Superficie in Kmq. 94,13 di cui: pianura Kmq. 41,87 di cui: colline e montagna Kmq. 52,26 Altitudine massima: m. 1890 s.l.m. (Monte Tambura) 1.2.2 – RISORSE IDRICHE Principale corso: Fiume Frigido (Km. 17) Bacino idrografico: Km. 61 1.2.3 – STRADE * Statali Km. 0 * Provinciali Km. 50,0 * Vicinali Km. 145,0 * Autostrade Km. 8,50 * Comunali Km. 350,0 1.2.4 – PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI * Piano regolatore adottato * Piano regolatore approvato * Programma di fabbricazione * Piano edilizia economica e popolare si si X si no no no Deliberazione di G.R. n. 10603 del 20/10/1980 All’attualità è stato approvato il Piano Strutturale (deliberazione di C.C. n.66 del 09/12/2010) ed è in fase di redazione il nuovo si X no strumento di governo del territorio (Regolamento Urbanistico) PIANO INSEDIAMENTO PRODUTTIVI * Industriali * Artigianali * Commerciali * Altri strumenti (specificare) si si si no X no X no X Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 12, comma7, D. L.vo 77/95) si X no Se SI indicare l’area della superficie fondiaria (in mq.) P.E.E.P. P.I.P. AREA INTERESSATA 330.180 mq. AREA DISPONIBILE 5 1.3 - SERVIZI 1.3.1– PERSONALE AL 31/12/2012 1.3.1.1 Q.F. PREVISTI IN PIANTA ORGANICA N°. IN SERVIZIO NUMERO DIR D C B3 10 106 187 60 10 102 187 560 Q.F. PREVISTI IN PIANTA ORGANICA N°. IN SERVIZIO NUMERO B1 A 59 6 59 6 1.3.1.2 - Totale personale al 31/12/2012 di ruolo n. 425 fuori ruolo n. 12 1.3.1.3 – AREA TECNICA N° QUALIFICA Q.F. PREV. PROF.LE P.O. A Add. Serv. vari B Operatore B3 Collaboratore C Istruttore D Specialista D3 Funzionario 1 5 9 22 15 4 1.3.1.4 – AREA ECONOMICO - FINANZIARIA N° IN SERVIZIO 1 5 9 22 15 4 1.3.1.5 – AREA DI VIGILANZA N° QUALIFICA Q.F. PREV. PROF.LE P.O. A Add. Serv. vari B Operatore Collaboratore B3 C Istruttore D Specialista D3 Funzionario 0 1 0 53 3 0 N° IN SERVIZIO 0 1 0 53 3 0 N° QUALIFICA Q.F. PREV. PROF.LE P.O. A Add. Serv. vari B Operatore B3 Collaboratore C Istruttore D Specialista D3 Funzionario 1 1 3 16 4 2 N° IN SERVIZIO 1 1 3 16 4 2 1.3.1.6 – AREA DEMOGRAFICA / STATISTICA N° QUALIFICA Q.F. PREV. PROF.LE P.O. A Add. Serv. vari B Operatore Collaboratore B3 C Istruttore D Specialista D3 Funzionario 0 6 4 8 0 1 N° IN SERVIZIO 0 6 4 8 0 1 NOTA: per le aree non inserite non devono essere fornite notizie sui dati del personale. In caso di attività promiscua deve essere scelta l’area di attività prevalente. 6 1.3.2 – STRUTTURE ESERCIZIO PROGRAMMAZIONE IN CORSO PLURIENNALE Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 TIPOLOGIA 1.3.2.1 – Asili nido n. 6+2 posti n. 248 posti n. 248 1.3.2.2 – Scuole dell’infanzia n. 16 posti n. 1208 posti n.1208 posti n.1208 posti n.1208 1.3.2.3 – Scuole primarie n. 26 posti n. 2341 posti n.2341 posti n.2341 posti n.2341 1.3.2.4 – Scuole secondarie di primo grado n. 5 posti n. 1789 posti n.1789 posti n.1789 posti n.1789 1.3.2.5 – Farmacie Comunali 1.3.2.6 – Esistenza depuratore n. 4 posti n. 248 n. 4 posti n. 248 n. 4 n. 4 si X no si X no si X no si X no si X no si X no si X no si X no 1.2.3.7 – Rete acquedotto in Km. 1.3.2.8 – Attuazione servizio idrico integrato 1.3.2.9 – Aree verdi, parchi, giardini 1.3.2.10 – Raccolta rifiuti in quintali - racc. diff.ta n. 57 Ettari 103 573.139 n. 57 Ettari 103 550.000 n. 57 Ettari 103 530.000 n. 57 Ettari 103 500.000 si X no si X no si X no si X no 1.3.2.11 – Esistenza discarica si no X si no X si no X si no X 1.3.2.12 – Centro elaborazione dati si X no si X no si X no si X no 1.3.2.13 – Personal computer n. 345 n. 345 n. 345 n. 345 7 1.3.3 – ORGANISMI GESTIONALI ESERCIZIO IN PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE CORSO Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 1.3.3.1 - CONSORZI n. 1 n. 1 n. 1 n. 1 1.3.3.2 – AZIENDE n. 2 n. 2 n. 1 n. 1 1.3.3.3 – ISTITUZIONI n. 0 n. 0 n. 0 n. 0 1.3.3.4 – SOCIETA’ DI n. 14 CAPITALI n. 13 n. 13 n. 13 1.3.3.5 - CONCESSIONI n. 1 n. 1 n. 1 n. 1 1.3.3.1 – Denominazione Consorzi Consorzio per la Zona Industriale Apuana 1.3.3.2 – Denominazione Aziende - Azienda Speciale Municipalizzata Igiene Urbana A.S.M.I.U. (se dovesse essere conferita come asset in Retiambiente S.p.a., dal 2015 rimarrebbe solo l’I.S.R. di cui sotto); - I. S. R. Azienda Speciale della Camera di Commercio; 1.3.3.4 – Denominazione Soc. Capitali - AREA S.p.A - Banca Apuana Credito Cooperativo di Massa Carrara - CAT Società per Azioni - Cermec S.p.A. (Consorzio Ecologia e Risorse di Massa e Carrara) - E.R.I.C.A. New.Co Evoluzione della Ricerca Industriale nel Comprensorio Apuano (in fallimento dal 04/2012) - Edilizia Residenziale Pubblica Massa Carrara S.p.A. - E.V.A.M. S.p.A. (Ente Valorizzazione Acque Minerali) - Fidi Toscana S.p.A. - Internazionale Marmi e Macchine Carrara S.p.A. - G.A.I.A. S.p.A. - MASSA SERVIZI S.r.l. (la società si trova in stato di liquidazione volontaria) - Massa Tributi e Riscossioni S.r.l. (in sigla MASTER) - Retiambiente S.p.A. - Società Aeroporto Toscano (S.A.T.) Galileo Galilei 1.3.3.5 – Servizi gestiti in concessione: acquedotto, depuratore acque e rete fognarie 1.3.3.5.1 – Soggetti che svolgono i servizi - ENEL Rete Gas - Gestione Attività Idriche Integrate Altotirreniche GAIA S.p.A. 1.3.3.6 – Altro - Autorità Idrica Toscana – Conferenza Territoriale N. 1 Toscana Nord (Nota: l’ente non può qualificarsi quale Consorzio, come invece erano le precedenti Autorità d’ambito). - Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - Ambito Territoriale Ottimale “Toscana Costa” (Nota: l’ente non può qualificarsi quale Consorzio, come invece erano le precedenti Autorità d’ambito). 8 1.3.4 – ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA 1.3.4.1 – ACCORDO DI PROGRAMMA Oggetto: Accordo di Programma per la Realizzazione del Nuovo Presidio Ospedaliero delle Apuane. Si precisa che l’AdP di cui sopra coinvolge il settore Pianificazione per l’adozione ed approvazione della Variante al PRGC necessaria alla valorizzazione dell’attuale presidio ospedaliero e dei distretti sul Comune di Massa; è tuttavia interessato anche il settore LLPP del Comune per le opere accessorie e di completamento necessarie alla realizzazione del nuovo ospedale. Altri soggetti partecipanti: Regione Toscana - Provincia di Massa Carrara – Comune di Carrara – Azienda USL n.1 Carrara – Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le province di Lucca e Massa Carrara. Impegni di mezzi finanziari: si, ma per la parte che riguarda il Settore LLPP. Durata dell’accordo: Dipende, per la parte di competenza del Settore Pianificazione, dalla data di consegna da parte dell’Azienda USL degli elaborati progettuali necessari per la Variante urbanistica, comunque fino alla avvenuta valorizzazione del presidio esistente e degli altri presidi sul territorio comunale. Inoltre questo Settore è a conoscenza della volontà di apportare alcune modifiche all’accordo stesso da parte della Regione, della Asl e del Comune. Data di sottoscrizione ultima versione: 23 Maggio 2013. 1.3.4.2 – PATTO TERRITORIALE Oggetto Altri soggetti partecipanti Impegni di mezzi finanziari Durata del Patto territoriale Il Patto territoriale è: - in corso di definizione - già operativo Se già operativo indicare la data di sottoscrizione 1.3.4.3 – ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA Oggetto: Protocollo d’intesa per il PRGC Portuale di Marina di Carrara e per il Porto turistico di Marina di Carrara Impegni di mezzi finanziari: da definire Durata: da definire Data di sottoscrizione: 10/07/2008 In questo ambito la Regione Toscana si era già in precedenza espressa circa la necessità di accordo di pianificazione ai fini dell’adeguamento urbanistico del P.S. e del vigente PRGC. Nell’ottobre 2013 la stessa Regione ha comunicato la presa d’atto della volontà dei soggetti interessati a procedere con iter distinti ed indipendenti per il nuovo PRP di Marina di Carrara e per il Porto Turistico di Massa il cui iter dovrà seguire la sola LRT n°1/2005. Alla luce di quanto sopra 9 riteniamo comunque di mantenere tra i possibili futuri scenari anche l’accordo di pianificazione per l’adeguamento urbanistico del territorio ai fini della realizzazione del porto turistico. I soggetti interessati rimangono gli stessi del protocollo d’intesa. Si specifica che gli adempimenti del Settore riguarderanno i soli aspetti pianificatori. 10 1.3.5 – FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA 1.3.5.1 – Funzioni e servizi delegati dallo Stato • Riferimenti normativi • Funzioni o servizi • Trasferimenti di mezzi finanziari • Unità di personale trasferito 1.3.5.2 – Funzioni e servizi delegati dalla Regione • Riferimenti normativi • Funzioni o servizi • Trasferimenti di mezzi finanziari • Unità di personale trasferito 1.3.5.3 – Valutazioni in ordine alla congruità tra funzioni delegate e risorse attribuite 11 1.4 - ECONOMIA INSEDIATA 12 SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE 13 2.1 – FONTI DI FINANZIAMENTO 2.1.1 – Quadro Riassuntivo TREND STORICO ENTRATE • Tributarie • Contributi e trasferimenti correnti • Extratributarie TOTALE ENTRATE CORRENTI • Proventi oneri di urbanizzazione destinati a manutenzione ordinaria del patrimonio • Avanzo di amministrazione applicato per spese correnti TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio Anno 2013 (assestato) Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2015 2° Anno successivo 2016 % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 1 52.770.779,80 2 53.027.103,88 3 50.883.065,00 4 50.933.914,00 5 51.349.664,00 6 51.164.241,00 4.078.137,42 21.244.982,32 3.412.292,29 19.880.260,52 12.923.250,00 21.969.086,00 2.957.567,00 19.004.069,00 2.417.758,00 18.892.785,00 2.233.733,00 18.788.030,00 -77,11 -13,50 78.093.899,54 76.319.656,69 85.775.401,00 72.895.550,00 72.660.207,00 72.186.004,00 - 15,02 250.000,00 736.398,17 970.000,00 765.822,00 0,00 0,00 -21,05 814.382,00 710.973,02 1.267.002,57 0,00 79.158.281,54 77.767.027,88 88.012.403,57 73.661.372,00 72.660.207,00 72.186.004,00 - 16,31 (continua) 7 0,10 14 2.1 – FONTI DI FINANZIAMENTO 2.1.1 – Quadro Riassuntivo (continua) TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 • Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) 2 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio Anno 2013 (assestato) Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2015 2° Anno successivo 2016 3 4 5 6 % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 7 • Alienazione di beni e trasferimenti di capitale Proventi di urbanizzazione destinati a investimenti Accensione mutui passivi • Altre accensioni prestiti • Avanzo di amministrazione applicato per: - fondo ammortamento 0,00 0,00 0,00 0,00 - finanziamento investimenti 1.391.665,00 1.535.340,00 488.610,00 580.000,00 10.632.790,33 17.448.156,38 9.001.919,00 9.199.129,00 1.741.815,00 1.741.815,00 2,19 • TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A INVESTIMENTI (B) 6.207.510,49 10.961.262,30 7.715.971,00 7.105.136,00 12.000,00 12.000,00 -7,92 1.647.974,84 623.672,08 400.500,00 1.263.993,00 1.729.815,00 1.729.815,00 215,60 1.385.640,00 0,00 4.327.882,00 0,00 396.838,00 0,00 250.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -37,00 0,00 • Riscossione di crediti 2.100.000,00 0,00 10.000.000,00 10.000.000,00 10.000.000,00 10.000.000,00 0,00 • Anticipazioni di cassa 0,00 1.012.875,37 50.000.000,00 50.000.000,00 50.000.000,00 50.000.000,00 0,00 2.100.000,00 1.012.875,37 60.000.000,00 60.000.000,00 60.000.000,00 60.000.000,00 0,00 91.891.071,87 96.228.059,63 157.014.322,57 142.860.501,00 134.402.022,00 133.927.819,00 - 9,01 TOTALE MOVIMENTO FONDI (C) TOTALE GENERALE ENTRATE (A+B+C) 15 2.2 – ANALISI DELLE RISORSE 2.2.1 – Entrate Tributarie 2.2.1.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio Anno 2013 (assestato) Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2015 2° Anno successivo 2016 % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 Imposte 1 26.472.734,04 2 28.665.242,58 3 28.016.230,00 4 21.233.945,00 5 21.675.695,00 6 21.390.272,00 7 Tasse 14.704.322,11 14.784.277,25 16.652.526,00 24.818.540,00 24.918.540,00 25.018.540,00 49,04 Tributi speciali ed altre entrate proprie 11.593.723,65 9.577.584,05 6.214.309,00 4.881.429,00 4.755.429,00 4.755.429,00 -21,45 TOTALE 52.770.779,80 53.027.103,88 50.883.065,00 50.933.914,00 51.349.664,00 51.164.241,00 0,10 -24,21 2.2.1.3 – Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei mezzi utilizzati per accertarli. Imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni La pubblicità esterna e le pubbliche affissioni sono soggette rispettivamente ad una imposta e ad un diritto. Presupposto dell’imposta sulla pubblicità, in via residuale rispetto al diritto sulle pubbliche affissioni, è la diffusione di messaggi pubblicitari, visivi o acustici, in qualsiasi modo effettuati in luoghi e/o locali pubblici, finalizzati alla promozione dell’acquisto di beni e servizi. Pertanto il gettito dell’imposta stessa è soggetto all’andamento dell’economia locale e del mercato. Al fine di monitorare il diffondersi di iniziative pubblicitarie e affissioni abusive viene svolto annualmente il censimento su tutto il territorio comunale, attività attualmente assolta dalla società in house providing Master s.r.l., sulla base del quale verranno emessi i relativi avvisi di accertamento da parte degli uffici comunali. Imposta Unica Comunale (IUC) Con la Legge di stabilità 2014, approvata con L. 27 dicembre 2013 n. 147, articolo 1 comma 639, è stata introdotta la nuova Imposta unica comunale (IUC), basata su due presupposti impositivi: il primo costituito dal possesso di immobili (che assorbe all’interno della propria disciplina l’IMU) ed il secondo collegato all’erogazione dei servizi comunali, con una componente a sua volta articolata in due tributi, la TARI (finalizzata 16 alla copertura dei costi inerenti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) e la TASI (destinata a finanziare i costi per i servizi indivisibili prestati dai Comuni). Soggetti passivi del nuovo tributo sono: - per la TASI, chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo unità immobiliari, compresa l’abitazione principale come definita ai fini dell’IMU, nonché le aree scoperte e quelle edificabili a qualsiasi uso adibiti; - per la TARI, chiunque possieda o detenga locali o aree scoperte potenzialmente in grado di produrre rifiuti; - per l’IMU, tutti i possessori di immobili (fabbricati e terreni), con esclusione delle abitazioni principali che non siano classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali restano in vigore le aliquote del comma 7 e le detrazioni del comma 10 dell’articolo 13 del decreto legge 201/2011. Imposta Comunale sugli Immobili – Imposta Municipale Propria (IMU) L’imposta è stata sostituita dall’entrata in vigore dell’Imposta Municipale Propria (IMU) istituita in via sperimentale con Decreto Legge n. 201 del 06/12/2011, convertito in Legge n. 214 del 22/12/2011, come modificate dalla Legge n. 147/2014. Il valore dei cespiti imponibili ai fini IMU è ricavato per gli immobili utilizzando le rendite iscritte in catasto; per i fabbricati di categoria D posseduti da imprese il valore è quello ottenuto attraverso l’iscrizione in catasto o valorizzato con le scritture contabili; per le aree edificabili si utilizza il valore medio di mercato individuato per le diverse zone del territorio comunale con apposita deliberazione di Giunta; infine per i terreni agricoli adibiti allo svolgimento dell’attività agricola il valore è quello iscritto in catasto. Lo schema di cui al punto 2.2.1.2 è stato modificato come segue in base alle aliquote inserite nella proposta di delibera di Consiglio dell’anno 2014 ed in considerazione delle modifiche apportate alla normativa in materia di gettito, come previsto dalla Legge di Stabilità 2013, n. 228/2012, che ha disposto la riserva a favore dello Stato dell’imposta relativa agli immobili produttivi classificati nel gruppo catastale D, calcolata ad aliquota standard del 7,6 per mille: IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA ALIQUOTE IMU GETTITO DA EDILIZIA RESIDENZIALE (A) GETTITO DA EDILIZIA NON RESIDENZIALE (B) Esercizio bilancio previsione annuale IMU Esercizio bilancio previsione annuale IMU Esercizio bilancio previsione annuale IMU TOTALE DEL GETTITO (A+B) IMU 4,00 68.233,38 68.233,38 AL NETTO QUOTA STATALE 68.233,38 IMU II^ Casa 7,60-8,50- 9,80-10,60 16.746.011,57 16.746.011,57 16.746.011,57 Fabbr. prod.vi 7,60-10,60 8.932.704,44 8.932.704,44 3.928.879,57 9,80 1.740.684,65 1.740.684,65 1.740.684,65 10.673.389,09 27.487.634,04 22.483.809,17 IMU I^ Casa * Altri TOTALE 16.814.244,95 * abitazione principale e relative pertinenze, dei fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; 17 Tassa sui servizi indivisibili (TASI) L’art. 1, comma 675 della L. 147/2013 dispone che la base imponibile della TASI «è quella prevista per l’applicazione dell’imposta municipale propria (IMU) di cui all’articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214». Lo schema sotto rappresentato è stato modificato come segue in base alle aliquote inserite nella proposta di delibera di Consiglio dell’anno 2014 TASSA SUI SERVIZI TASI I^ Casa * TASI II^ Casa ** Fabbr. prod.vi *** Altri TOTALE ALIQUOTE TASI GETTITO DA EDILIZIA RESIDENZIALE (A) GETTITO DA EDILIZIA NON RESIDENZIALE (B) Esercizio bilancio previsione annuale TASI Esercizio bilancio previsione annuale TASI Esercizio bilancio previsione annuale TASI TOTALE DEL GETTITO (A+B) TASI 2,9-2,4 4.800.230,18 4.800.230,18 0,4 305.630,96 305.630,96 2,2-0,4 1.449.392,04 1.449.392,04 0 0,00 0,00 1.449.392,04 6.555.253,18 5.105.861,14 * abitazione principale e relative pertinenze non classificate in categorie catastali A/1, A/8 e A/9 - abitazione principale e relative pertinenze, dei fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; ** abitazioni e relative pertinenze detenute a disposizione, a fini turistici o non locate da oltre due anni; *** Fabbricati classificati in categoria D ed utilizzati o locati – Fabbricati produttivi non utilizzati. Relativamente alla TASI sono previste le seguenti detrazioni per le abitazioni principali e relative pertinenze: • 100 euro con rendita catastale fino ad euro 500,00; • 30 euro con rendita catastale da 500,01 fino ad euro 700,00; • 30 euro per ogni figlio minore di anni 26 con un massimo di quattro figli e con rendita catastale fino ad euro 900,00. Addizionale Comunale all’IRPEF, Addizionale sul consumo dell’Energia Elettrica e Compartecipazione al gettito IRPEF Con l’istituzione dell’Addizionale Comunale all’IRPEF e la Compartecipazione al gettito IRPEF una percentuale dell’IRPEF introitata dallo Stato è trasferita direttamente ai Comuni. La base imponibile, pertanto, risulta essere il reddito, di competenza dall’Agenzia delle Entrate quanto all’espletamento della conseguente attività di controllo. Inoltre, in merito all’Addizionale il Comune ha la facoltà di determinare l’aliquota nei limiti 18 fissati dalla legge, attualmente allo 0,7%, mentre per la Compartecipazione l’aliquota è fissata dallo Stato; la sua applicazione ha determinato contestualmente la riduzione annua di pari importo sul valore dei trasferimenti statali a valere sul fondo ordinario. Tassa sui rifiuti – TARSU/TARES/TARI L’istituzione e l’applicazione, nel Comune, dall’esercizio 2014 della Tassa sui rifiuti (TARI), costituisce, ai sensi dell’art. 1, comma 639 L. 147/2013, una delle due componenti dell’Imposta unica comunale riferita ai servizi ed opera essenzialmente in regime di continuità con la soppressa Tares, così come modificata dal Dl n. 102 del 2013. L’applicazione della TARI è disciplinata dall’art. 1, commi 641 – 668 della Legge n. 147/2013 e s.m.i., ed è applicata per la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica dal Comune nell’ambito del proprio territorio, ai sensi della vigente normativa ambientale. Soggetti alla TARI sono coloro che occupano o detengano a qualsiasi uso locali ed aree scoperte situati nel territorio comunale ove è istituito il servizio di raccolta dei rifiuti. Particolare attenzione verrà riservata all’applicazione di eventuali agevolazioni ed esenzioni che possano garantire il contenimento della crescente pressione fiscale delle fasce più deboli e quei comportamenti che migliorano la qualità e sostenibilità ambientale (raccolta differenziata e riduzione dell’abbandono dei rifiuti ingombranti) Diritti di pesatura, Tassa sul trasporto dei marmi e Canone Marmo Con l’attività svolta dalla pesa pubblica viene monitorato l’andamento dell’attività estrattiva effettuata nei bacini marmiferi situati nel territorio comunale. Pertanto il cespite viene determinato con la pesatura del materiale estratto il cui andamento dell’ultimo triennio rileva un trend in costante crescita, anche a seguito del rilascio di nuove concessioni. L’andamento risulta altresì influenzato dalla politica adottata dalla Regione in ordine alle modalità di esecuzione dell’attività, ad esempio del numero massimo di viaggi giornalieri fissati in relazione al zona di estrazione, del rispetto della tutela ambientale, idrogeologica e della qualità di vita dei paesi montani. L’attività di controllo viene esplicata periodicamente mediante sopralluoghi nei siti di estrazione. Inoltre, in materia di agri marmiferi si segnala la necessità di aggiornare gli strumenti di governo: sia in merito alla regolamentazione dei bacini marmiferi che adottando specifici strumenti amministrativi che assicurino il corretto svolgimento delle attività. A partire dal 01 Luglio 2014 le tariffe relative al canone marmo saranno aumentate del 20%, come previsto dalla Delibera di Giunta Comunale n. 209 del 18/06/2014. Imposta di Soggiorno L’imposta è stata istituita con atto C.C. n. 16 del 29/03/2012 e nel rispetto della normativa europea il gettito è destinato a finanziare gli interventi previsti nel bilancio di previsione del Comune di Massa per il turismo, la manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché i servizi pubblici locali, anche in relazione alle maggiori spese connesse ai flussi turistici, tenendo presenti le proposte condivise dal “Tavolo del Turismo”. Per l’esercizio 2014 le tariffe sono state ridotte relativamente alle strutture alberghiere. L’imposta è corrisposta per ogni pernottamento nelle strutture ricettive, come individuate dalla normativa regionale, ubicate nel territorio del Comune di Massa, per il periodo dal 1 Giugno al 15 Settembre di ciascun anno. 19 2.2.1.4 – Illustrazione delle aliquote applicate e dimostrazione della congruità del gettito iscritto per ciascuna risorsa nel triennio in rapporto ai cespiti imponibili. IMU Le aliquote in base alla proposta di delibera di Consiglio Comunale per l’anno 2014 saranno le seguenti: ♦ aliquota ordinaria 0,98 per cento; ♦ aliquota per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale e pertinenze classificate in categoria A1,A8 e A9 0,4 per cento; ♦ aliquota per le unità immobiliari ad uso abitativo e relative pertinenze, concesse in uso gratuito ai parenti di primo grado in linea retta (es. padre-figlio figlio-padre) 0,85 per cento; ♦ aliquota per gli locati a titolo di abitazione principale alle condizioni stabilite dai contratti tipo definiti ai sensi dell’art. 2, comma 3 della Legge 9/12/1998 n. 431 ovvero dai contratti di locazione di natura transitoria stipulati ai sensi dell’art. 5 della medesima Legge 431/1998 0,76 per cento; ♦ aliquota per gli immobili ad uso abitativo sfitti, detenuti a fini turistici o a disposizione e relative pertinenze 1,06 per cento; ♦ aliquota per gli immobili iscritti in categoria catastale D ad esclusione di quelli classificati in categoria D5 purchè utilizzati o locati 0,76 per cento; ♦ aliquota per gli immobili iscritti in categoria catastale D5 purchè utilizzati o locati 0,84 per cento; ♦ aliquota per le unità immobiliari classificate in categoria catastale C1-C3-D1-D2-D3-D5-D6-D7-D8-D9 non utilizzate 1,06 per cento; ♦ aliquota per le aree fabbricabili 1,06 per cento. TASI Le aliquote in base alla proposta di delibera di Consiglio Comunale per l’anno 2014 saranno le seguenti: ♦ 0,29 punti percentuali - abitazione principale e relative pertinenze, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; - abitazione principale e relative pertinenze possedute a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili, che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari, a seguito di ricovero permanente, a condizione che le stesse non risultino locate; - unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari; - fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dalle vigenti disposizioni; - casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; - unica unità immobiliare posseduta, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale 20 ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ - del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica; fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati; 0,24 punti percentuali abitazione principale e relative pertinenze classificate in categoria catastale A1, A8 e A9; 0,10 punti percentuali fabbricati rurali ad uso strumentale di cui al comma 8 dell’articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011 0,22 punti percentuali fabbricati catastali classificati in categoria D purchè utilizzati; 0,04 punti percentuali tutti gli immobili assoggettati ad aliquota IMU del 1,06% con esclusione delle aree fabbricabili e dell’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato; 0,00 punti percentuali - esenti tutti gli immobili non indicati nei punti precedenti. TARI Le tariffe del tributo per le utenze domestiche e non domestiche garantiscono la copertura al 100% dei costi di cui al piano finanziario relativo ai soggetti gestori del servizio. Il gettito previsto per l’anno 2014 è di €. 17.013.186,78. . IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ Le tariffe risultano quelle a suo tempo previste dal legislatore ed incrementate nel 2001 per disposizione di legge. Il gettito risulta pressoché costante in quanto l’attività di controllo viene espletata ogni anno. Dagli anni 2005 e seguenti il gettito ha risentito dell’esenzione prevista dall’art. 10 della Legge 28/12/2001 n. 448 per le esposizioni pubblicitarie di superficie non superiore a 5 mq. 2.2.1.5 – Indicazione del nome, del cognome e della posizione dei responsabili dei singoli tributi. Dott.ssa Maria Stella Fialdini, Dirigente del Settore Politiche Tributarie e Ambiente è responsabile dei tributi ICI/IMU, TASI, TARSU/TARES/TARI, ICP e Tassa sul Trasporto dei Marmi. 2.2.1.6 – Altre considerazioni e vincoli. Le previsioni di entrata sono state determinate in base a criteri improntati alla prudenza. 2.2.1.7 – Altre considerazioni e vincoli. 21 2.2 – ANALISI DELLE RISORSE 2.2.2 – Contributi e trasferimenti correnti 2.2.2.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) 2 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio Anno 2013 (assestato) Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2015 2° Anno successivo 2016 3 4 5 6 % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 7 Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato 1.649.149,54 898.953,84 6.296.612,00 739.567,00 238.118,00 54.093,00 -88,25 Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione 2.063.149,73 2.356.123,78 6.409.585,00 2.081.396,00 2.056.020,00 2.056.020,00 -67,53 Contributi e trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate 179.003,05 129.253,65 145.448,00 72.000,00 72.000,00 72.000,00 -50,50 Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali 4.085,90 6.695,01 9.405,00 7.700,00 7.700,00 7.700,00 -18,13 182.749,20 21.266,01 62.200,00 56.904,00 43.920,00 43.920,00 -8,51 4.078.137,42 3.412.292,29 12.923.250,00 2.957.567,00 2.417.758,00 2.233.733,00 - 77,11 Contributi e trasferimenti da altri enti del settore pubblico TOTALE 2.2.2.2 – Valutazione dei trasferimenti erariali programmati in rapporto ai trasferimenti medi nazionali, regionali e provinciali. 2.2.2.3 – Considerazioni sui trasferimenti regionali in rapporto alle funzioni delegate o trasferite, ai piani o programmi regionali di settore. 2.2.2.4 – Illustrazione altri trasferimenti correlati ad attività diverse (convenzioni, elezioni, leggi speciali, ecc.). 2.2.2.5 – Altre considerazioni e vincoli. 22 2.2 – ANALISI DELLE RISORSE 2.2.3 – Proventi extratributari 2.2.3.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio Anno 2013 (assestato) Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2015 2° Anno successivo 2016 % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 Proventi dei servizi pubblici 1 10.342.954,63 2 9.810.866,59 3 9.242.805,00 4 9.597.800,00 5 9.597.800,00 6 9.597.800,00 Proventi dei beni dell’Ente 4.724.423,20 4.163.416,89 4.080.100,00 3.972.650,00 3.972.650,00 3.972.650,00 -2,63 252.756,12 331.328,13 250.000,00 200.000,00 180.000,00 160.000,00 -20,00 2.983,50 3.672,00 4.361,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 -8,28 5.921.864,87 5.570.976,91 8.391.820,00 5.229.619,00 5.138.335,00 5.053.580,00 -37,68 21.244.982,32 19.880.260,52 21.969.086,00 19.004.069,00 18.892.785,00 18.788.030,00 - 13,50 Interessi su anticipazioni e crediti Utili netti delle aziende spec. e partecipate, dividendi di società Proventi diversi TOTALE 7 3,84 2.2.3.2 – Analisi quali-quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse in rapporto alle tariffe per i servizi stessi nel triennio. 2.2.3.3 – Dimostrazione dei proventi dei beni dell’ente iscritti in rapporto all’entità dei beni ed ai canoni applicati per l’uso di terzi, con particolare riguardo al patrimonio disponibile. 2.2.3.4 – Altre considerazioni e vincoli. 23 2.2 – ANALISI DELLE RISORSE 2.2.4 – Contributi e Trasferimenti in c/c capitale 2.2.4.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio Anno 2013 (assestato) Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2015 2° Anno successivo 2016 % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 1 12.387,80 2 878.333,33 3 1.517.500,00 4 809.299,00 5 12.000,00 6 12.000,00 Trasferimenti di capitale dallo Stato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Trasferimenti di capitale dalla Regione 5.773.280,28 9.918.143,19 6.188.471,00 5.130.373,00 0,00 0,00 -17,10 Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico 382.787,20 0,00 0,00 700.000,00 0,00 0,00 100,00 Trasferimenti di capitale da altri soggetti 1.937.030,05 1.524.856,03 1.380.500,00 2.495.279,00 1.729.815,00 1.729.815,00 80,75 TOTALE 8.105.485,33 12.321.332,55 9.086.471,00 9.134.951,00 1.741.815,00 1.741.815,00 0,53 Alienazione di beni patrimoniali 2.2.4.2 – Illustrazione dei cespiti iscritti e dei loro vincoli nell’arco del triennio. 2.2.4.3 – Altre considerazioni e illustrazioni. 7 -46,67 24 2.2 – ANALISI DELLE RISORSE 2.2.5 – Proventi ed oneri di urbanizzazione 2.2.5.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno (accertamenti competenza) 1 TOTALE 1.937.030,50 Esercizio Anno (accertamenti competenza) 2 1.514.856,03 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio Anno 2013 (assestato) Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2015 2° Anno successivo 2016 3 4 5 6 1.370.500,00 2.029.815,00 1.729.815,00 % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 1.729.815,00 2.2.5.2 – Relazioni tra proventi di oneri iscritti e l’attuabilità degli strumenti urbanistici vigenti. 2.2.5.3 – Opere di urbanizzazione eseguite a scomputo nel triennio: entità ed opportunità. 2.2.5.4 – Individuazione della quota dei proventi da destinare a manutenzione ordinaria del patrimonio e motivazione delle scelte. 2.2.5.5 – Altre considerazioni e vincoli. 7 47,03 25 2.2 – ANALISI DELLE RISORSE 2.2.6 – Accensione di prestiti 2.2.6.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 Finanziamenti a breve termine Assunzioni di mutui e prestiti 2 Esercizio Anno 2013 (assestato) Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2015 2° Anno successivo 2016 3 4 5 6 % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 7 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.385.640,00 4.327.882,00 396.838,00 250.000,00 0,00 0,00 -37,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.385.640,00 4.327.882,00 396.838,00 250.000,00 0,00 0,00 - 37,00 Emissione di prestiti obbligazionari TOTALE Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE 2.2.6.2 – Valutazione sull’entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato. 2.2.6.3 – Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione sull’impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella programmazione triennale. 2.2.6.4 – Altre considerazioni e vincoli. 26 2.2 – ANALISI DELLE RISORSE 2.2.7 – Riscossione di crediti e Anticipazioni di cassa 2.2.7.1 TREND STORICO ENTRATE Riscossioni di crediti Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 2.100.000,00 2 Esercizio Anno 2013 (assestato) Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2015 2° Anno successivo 2016 % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 0,00 3 10.000.000,00 4 10.000.000,00 5 10.000.000,00 6 10.000.000,00 0,00 1.012.875,37 50.000.000,00 50.000.000,00 50.000.000,00 50.000.000,00 0,00 2.100.000,00 1.012.875,37 60.000.000,00 60.000.000,00 60.000.000,00 60.000.000,00 0,00 Anticipazioni di cassa TOTALE Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE 2.2.7.2 – Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alla anticipazione di tesoreria. 2.2.7.3 – Altre considerazioni e vincoli. 7 0,00 27 SEZIONE 3 MACROPROGRAMMI E PROGRAMMI 28 3.1 – Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all’esercizio precedente. Arch. V.Ticciati Non ci sono particolari variazioni rispetto all’esercizio precedente in quanto l’attuale programma costituisce la naturale prosecuzione del processo di adeguamento della pianificazione territoriale comunale. Infatti dopo l’approvazione dello strumento di pianificazione territoriale (PS) si prosegue l’attività programmata con la predisposizione dell’atto principale di governo del territorio costituito dal Regolamento Urbanistico e, ove previste e necessarie, con le varianti anticipatrici dello stesso. La nuova Amministrazione nel corso del 2013 ha chiuso definitivamente il percorso di adeguamento del Piano Strutturale alle richieste della Conferenza Paritetica e dovrà ora definire ed adottare il Regolamento Urbanistico. Si proseguirà poi con il completamento dell’iter del procedimento con la raccolta, esame ed istruttoria delle osservazioni pervenute ai fini dell’approvazione definitiva del Regolamento Urbanistico. D.ssa Luisa Lippi Programma RPP 2013-2015: Allargamento e destagionalizzazione dell’offerta – adozione del Piano di utilizzo dell’arenile. Il Piano di Utilizzo dell’Arenile (PUA) deve essere costruito congiuntamente al PPE dell’arenile di competenza della Pianificazione. Il PUA è un atto complementare agli atti di pianificazione urbanistica con i quali è necessario procedere all’individuazione delle destinazioni d’uso delle aree comprese nella fascia costiera del territorio comunale ritenute piu’ rispondenti agli interessi della collettività. Per le aree demaniali marittime e comunali, la pianificazione urbanistica detta le destinazioni tese a garantire il giusto equilibrio tra le esigenze del pubblico uso delle spiagge e del mare territoriale, identificando le aree su cui è possibile concedere l’occupazione e l’uso, anche esclusivo, e quelle destinate al libero utilizzo della collettività. Ad oggi non è stato ancora possibile predisporre il PPE e di conseguenza il PUA perché era necessario attendere l’adozione del Piano strutturale. 3.2 – Obiettivi degli organismi gestionali dell’ente. 29 3.3 – Quadro Generale degli Impieghi per Macroprogramma Anno 2014 Macroprogramma n° Spese correnti Consolidate 1 2 3 Razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari L'organizzazione 7 Organizzare il controllo sugli enti e le società partecipate Un regolamento urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile Il turismo, l'economia e il lavoro Uso delle risorse e programmazione degli investimenti Il sistema fiscale 8 La tutela ambientale 9 Welfare locale,sanità, diritti civili Istruzione, sport, cultura e beni culturali Riqualificare i servizi di Polizia Municipale L'amministrazione 4 5 6 10 11 12 13 Gestire il ciclo della performance Totali Anno 2015 Spese per investimento Totale di Sviluppo Spese correnti Consolidate Anno 2016 Spese per investimento Totale di Sviluppo Spese correnti Consolidate Spese per investimento Totale di Sviluppo 1.756.380,00 0,00 0,00 1.756.380,00 1.705.808,00 0,00 0,00 1.705.808,00 1.698.584,00 0,00 0,00 1.698.584,00 4.708.045,00 0,00 20.000,00 4.728.045,00 5.041.954,00 0,00 20.000,00 5.061.954,00 4.985.491,00 0,00 20.000,00 5.005.491,00 13.453.153,00 0,00 10.327.950,00 23.781.103,00 12.534.823,00 0,00 10.832.822,00 23.367.645,00 12.427.948,00 0,00 10.735.822,00 23.163.770,00 280.124,00 0,00 0,00 280.124,00 280.124,00 0,00 0,00 280.124,00 293.624,00 0,00 0,00 293.624,00 1.610.451,00 0,00 105.000,00 1.715.451,00 1.560.658,00 0,00 45.000,00 1.605.658,00 1.533.943,00 0,00 42.000,00 1.575.943,00 5.772.481,00 0,00 8.301.179,00 14.073.660,00 5.679.396,00 0,00 983.993,00 6.663.389,00 5.638.611,00 0,00 933.993,00 6.572.604,00 3.006.722,00 0,00 0,00 3.006.722,00 2.979.222,00 0,00 0,00 2.979.222,00 2.979.222,00 0,00 0,00 2.979.222,00 17.595.507,00 0,00 0,00 17.595.507,00 17.546.506,00 0,00 0,00 17.546.506,00 17.499.441,00 0,00 0,00 17.499.441,00 7.444.254,00 0,00 330.000,00 7.774.254,00 7.448.373,00 0,00 5.000,00 7.453.373,00 7.238.935,00 0,00 5.000,00 7.243.935,00 9.423.088,00 0,00 320.000,00 9.743.088,00 9.218.095,00 0,00 60.000,00 9.278.095,00 9.135.218,00 0,00 210.000,00 9.345.218,00 2.005.819,00 0,00 15.000,00 2.020.819,00 1.894.027,00 0,00 15.000,00 1.909.027,00 1.871.882,00 0,00 15.000,00 1.886.882,00 1.281.007,00 0,00 0,00 1.281.007,00 1.352.827,00 0,00 0,00 1.352.827,00 1.352.827,00 0,00 0,00 1.352.827,00 223.427,00 0,00 0,00 223.427,00 223.427,00 0,00 0,00 223.427,00 223.427,00 0,00 0,00 223.427,00 68.560.458,00 0,00 19.419.129,00 87.979.587,00 67.465.240,00 0,00 11.961.815,00 79.427.055,00 66.879.153,00 0,00 11.961.815,00 78.840.968,00 30 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 1 – RAZIONALIZZAZIONE DEI COSTI DEI SERVIZI AUSILIARI RESPONSABILE D.SSA LINA SANTANGELO 3.4.1 – Descrizione del Programma: Razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi Nello svolgimento dell’attività istituzionale del Settore, di precipuo supporto al Consiglio e ai Settori dell’Ente, si vedono margini di razionalizzazione dei costi, in particolare nell’ambito della comunicazione ai consiglieri dell’ordine del giorno delle sedute di Consiglio e nell’ambito della redazione dei verbali delle sedute del C.C. – In vista della razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari, si svilupperà una proposta di modifica del regolamento di funzionamento del consiglio, al fine di sostituire l’attuale previsione della notifica ai consiglieri per la convocazione del Consiglio e dell’invio del relativo ordine del giorno, con la comunicazione telematica, attraverso l’utilizzo della posta elettronica certificata, che consente sia un recupero di tempo che di risorse economiche ed umane. Inoltre, si darà inizio alla redazione dei verbali di consiglio con utilizzo di risorse interne, recuperando di conseguenza le risorse economiche relative ad un eventuale affidamento all’esterno. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Snellimento della macchina amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Assicurare il necessario supporto, con una gestione volta al contenimento dei costi dei procedimenti e del personale. 3.4.3.1 – Investimento Non sono previsti. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Attività non preordinata all’erogazione di servizi di consumo. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D):n.3 personale categoria C):n.5 personale categoria B):n.13 personale categoria A):n.2 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Normale dotazione d’ufficio, n. 9 personal computer; n. 5 stampanti, n. 2 fax; n. 1 autovettura di servizio. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 31 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 1 - Razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO • REGIONE • • • 0,00 0,00 0,00 5.000,00 5.000,00 5.000,00 PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00 5.000,00 5.000,00 5.000,00 45.000,00 45.000,00 45.000,00 45.000,00 45.000,00 45.000,00 1.706.380,00 1.655.808,00 1.648.584,00 TOTALE (C) 1.706.380,00 1.655.808,00 1.648.584,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 1.756.380,00 1.705.808,00 1.698.584,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 32 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 1 - Razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) % su tot. 1.756.380,00 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 1.756.380,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 2,00 Spesa Corrente Consolidata entità (a) % su tot. 1.705.808,00 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 1.705.808,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 2,15 Spesa Corrente Consolidata Spesa per investimento di Sviluppo entità (a) % su tot. 1.698.584,00 100,00 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 1.698.584,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 2,15 33 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 2 – L’ORGANIZZAZIONE RESPONSABILE DOTT. PIER LUIGI CARLO BELLE’ 3.4.1 – Descrizione del Programma: Una organizzazione più semplice, più efficiente e che valorizzi le responsabilità. Referente politico: Assessore Silvana Sdoga Il presente programma si propone di continuare ad incidere sulle caratteristiche dell’organizzazione degli uffici, sulla gestione dei processi e sulle modalità di concepire l’esercizio delle funzioni di responsabilità. Per quanto riguarda le caratteristiche dell'organizzazione degli uffici, la prima parte del programma prevista dalla relazione previsionale e programmatica del periodo 2013-2015 è stata in massima parte già realizzata per tutto quello che riguarda la cosiddetta “macrostruttura” (Settori e Servizi). Uno dei principi fondamentali che ha guidato e continuerà a guidare la progettazione della struttura è quello di una sua coerente finalizzazione programmatica, ovvero della sua idoneità a condurre e gestire in maniera efficace ed efficiente le azioni occorrenti per l’attuazione degli obiettivi strategici dell’amministrazione. Tale principio (che contrasta con una visione rigida e burocratica della suddivisione delle funzioni) dovrà però conciliarsi con altri criteri di buona gestione ovvero: • omogeneità per materia (principio normativo ex articolo 2 T.U. 165/2001); • tendenziale separazione tra funzioni operative (rivolte all’esterno) e di supporto (rivolte all’interno); • valorizzazione ed autonomia dei centri che costituiscono l’interfaccia tra amministrazione, cittadinanza e imprese (front-office o sportelli unici); • integrazione di attività divenute sinergiche sulla base dell’evoluzione della domanda di servizi e delle modalità operative; • salvaguardia dell’autonomia dei centri di responsabilità di tipo regolativo. L’ articolazione delle unità organizzative apicali, ancora fondate sui Settori, è già stata attuata così come l’attribuzione delle competenze e delle attività alle singoli Settori che garantisce certezza e trasparenza su “chi fa cosa”. L’attribuzione delle competenze è stata formulata anche in modo tale da favorire il controllo di gestione sullo svolgimento delle attività stesse (con verifiche e stime dell’output, dell’efficienza dei processi, ecc.). Le nuove posizioni dirigenziali sono state coperte in primo luogo con i dirigenti in servizio, nel rispetto delle procedure di pubblicità e trasparenza richieste dalla legge. La copertura di eventuali ulteriori posizioni dirigenziali dovrà essere prevista nell’ambito del Piano triennale del fabbisogno di personale 2014-2016. Nell’ambito della nuova macrostruttura ridisegnata secondo i principi sopra enunciati, l'amministrazione ha proceduto a revisionare anche la composizione dell’area delle posizioni organizzative e delle alte professionalità, secondo i seguenti criteri: • valorizzazione della “funzione” delle posizioni organizzative, con più chiara attribuzione di responsabilità di risultato ed autonomia; • riconduzione delle alte professionalità all’effettivo carattere di tale istituto • individuazione delle posizioni secondo criteri strettamente legati alla complessità e strategicità della posizione; • razionalizzazione della spesa A seguito della revisione con delibera n. 292 sono state individuate n. 10 unità organizzative di secondo livello e il nuovo assetto dell'area delle Posizioni Organizzative. Gli organi di governo, nella formulazione degli atti di cui sopra, hanno comunque tutelato l’area di responsabilità della dirigenza, in particolare per quanto riguarda l’individuazione di dettaglio delle competenze e delle attività demandate a ciascuna posizione 34 organizzativa, nell’ambito di quelle attribuite a ciascun settore e la definizione di ulteriori livelli di articolazione della struttura. I dirigenti, secondo quanto previsto dall'attuale regolamento di organizzazione, procederanno all'individuazione dei servizi (non destinatari di Posizioni Organizzative) e delle unità operative completando così, la cosiddetta “microstruttura” ed assegnando alle unità organizzative così individuate le attività di competenza. L’articolazione delle unità organizzative e delle connesse responsabilità su base “verticale”, dovrà essere progressivamente integrata con l’individuazione di processi orizzontali (tra i più rilevanti per l’ente, per esempio nei campi della programmazione delle opere pubbliche o del rilascio di provvedimenti autorizzatori nel campo dell’edilizia) affiancando a ciascun processo una specifico organismo di gestione di carattere trasversale. Sarà fondamentale inoltre, in tale quadro, che il processo di attuazione della nuova organizzazione si coordini con la progettazione e la realizzazione della struttura unica di front office oggetto del programma seguente. Realizzata l’articolazione dei centri di responsabilità, per competenze e per processi, sarà necessario intervenire sugli strumenti regolamentari che definiscono le modalità di esercizio delle prerogative dirigenziali in materia di gestione del rapporto di lavoro, al fine di rafforzare la responsabilità dei dirigenti nell’ottenimento dei risultati. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Snellire e razionalizzare la macchina dell'amministrazione. Ridurne i costi. Valorizzare e ottimizzare gli incarichi di responsabilità. Riorganizzare le funzioni rendendole maggiormente finalizzate e verificabili. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Riformulazione dell’articolazione delle unità organizzative apicali in ottica di accorpamento e razionalizzazione, anche in chiave programmatica. Rideterminazione dell’area delle posizioni organizzative e delle alte professionalità, valorizzandola. Introduzione progressiva della progettazione dello sportello unico al cittadino. Gestione attenta degli incarichi di responsabilità al fine di incrementare la qualità e la produttività dei servizi. Inventario delle attività e dei processi dell’ente. Revisione dei criteri regolamentari di gestione dell’organizzazione del lavoro (mobilità, affidamento di specifiche mansioni, ecc. ). 3.4.4 – Risorse umane da impiegare 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 3.4.1 – Descrizione del Programma: Sviluppo e potenziamento dei servizi di front office. Progettare e realizzare la loro progressiva unificazione e la separazione dalle funzioni di back office. Referente politico: Assessore Silvana Sdoga Il programma si propone lo sviluppo ed il potenziamento dei servizi di front-office al cittadino sia in una prospettiva di diffusione territoriale (anche utilizzando lo strumento della convenzione con altri Enti e Associazioni), sia nella prospettiva di una unificazione dei servizi da fornire agli utenti, privilegiando, negli “sportelli unici”, l'utilizzo delle nuove tecnologie. 35 I prerequisiti per la realizzazione del programma sono: • L'identificazione dei servizi che l'amministrazione ipotizza di unificare (es. Sportello Suap e Sportello Edilizia) o che ipotizza di fornire come servizi on line ai cittadini ed alle imprese. • La reingegnerizzazione dei processi dei servizi identificati come da potenziare e/o da sviluppare con contestuale rinnovamento degli strumenti dell' ICT (Information and Communication Tecnology) utilizzati in quei processi. • L'identificazione degli immobili e dei locali da dedicare agli sportelli di front office • L' individuazione del personale da dedicare agli sportelli di front office • La formazione specifica dei dipendenti individuati come operatori di front-office Nello specifico degli strumenti ICT, si prevede di attuare un totale cambio di paradigma e cioè abbandonare le logiche di gestione interna dei servizi di elaborazione dati per avviare una migrazione graduale verso logiche di servizi in CLOUD improntate ad una riduzione dei costi e ad una maggiore sicurezza e continuità di servizio della gestione informatica cosi' come previsto dalle linee di indirizzo formulate dall'Agenzia per l' Agenda Digitale Italiana e dalla stessa Regione Toscana che indicano la necessità di una progressiva unificazione delle strutture informatiche pubbliche in DATA CENTER sicuri e ridondati per garantire la fruibilità dei servizi on line a cittadini ed imprese 24 ore su 24. Il nuovo modello di servizio ICT , da implementare progressivamente, prevede l'utilizzo di applicazioni informatiche web connettendosi ad un CLOUD tramite la rete internet e pagando un canone per il loro utilizzo. Secondo questo nuovo paradigma gestionale, vengono meno le necessità di potenziamento ed evoluzione delle infrastrutture di elaborazione dati interne (che anzi, nel tempo, si ridurranno progressivamente), e si dovrà, invece, porre la massima attenzione sul potenziamento e l'affidabilità delle infrastrutture delle reti di telecomunicazioni interne ed esterne. Le applicazioni software utilizzate dovranno prevedere strumenti flessibili per la modellazione e l'adeguamento dei processi di lavoro interni. L' analisi e la progettazione di nuove modalità organizzative del lavoro dovranno dunque tenere in debita considerazione il nuovo modello ICT perché creerà le condizioni per favorire sia maggiori integrazioni organizzative sia una diversa e piu' accessibile condivisione delle informazioni e l'integrazione dei dati. La revisione dei processi interni dovrà tenere ben presente anche gli obblighi e le possibilità derivanti dal nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale sia per quanto riguarda la dematerializzazione dei documenti che la validità legale del documento informatico e la sua conservazione a norma di legge. Le nuove piattaforme tecnologiche sopra identificate renderanno piu' agevole il percorso di sviluppo dei servizi di front office sul territorio perché sarà possibile attivare postazioni di lavoro utilizzando un semplice personal computer e una linea per la connettività (ADSL). Una prima azione di unificazione dei servizi di front-office, sarà quella di implementare uno sportello unificato virtuale a cui far accedere i cittadini e le imprese per usufruire dei servizi on line che verranno progressivamente implementati nel corso dei prossimi due anni. Dallo sportello virtuale del Comune di Massa, i cittadini e le imprese potranno avviare le loro pratiche in modalità completamente digitale e seguirne l'iter nel loro percorso all'interno dell' Ente. In affiancamento alle infrastrutture tecnologiche ed alla revisione delle applicazioni informatiche, si prevede lo sviluppo ed il potenziamento di sportelli fisici sul territorio con diverse modalità: - Realizzazione di nuovi sportelli di diretta gestione dell'Ente dove poter avviare la maggior parte delle pratiche, dare informazioni ai cittadini, ricevere i cittadini progettando specifici percorsi di accoglienza in funzione delle richieste e del loro grado di riservatezza. - Realizzazione di nuovi sportelli in immobili di proprietà comunali ove attivare punti “Punti di Assistenza Assistita ai Servizi (PAAS)” e punti “EccoFatto” in cui i cittadini potranno essere assistiti nell'avvio di pratiche verso l'Ente (es. iscrizione agli asili nido, ai trasporti scolastici, alle mense scolastiche, pagamento dei tributi comunali etc). 36 Per la realizzazione ed il buon funzionamento di quanto sopra previsto, sarà necessario puntare sulla selezione di personale con le necessarie qualità relazionali e fortemente motivato a partecipare a processi innovativi. Anche la formazione del personale dovrà essere specifica, continua nel tempo e il personale dovrà acquisire sempre maggiori competenze, man mano che si riorganizzano i diversi processi e servizi. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le principali motivazioni delle scelte evidenziate dal programma di cui sopra sono: - La necessità di concentrare in un unico punto la risposta alle sempre piu' diversificate esigenze dei cittadini in modo da evitare il passaggio da diversi uffici dell'Ente, facendo file e generando code di attesa spesso dispersive se non inutili. - La necessità di una revisione complessiva degli strumenti gestionali informatici a supporto delle attività dell'Ente che tenga conto delle sopravvenute esigenze di integrazione informativa ed organizzativa e delle accresciuta sensibilità della popolazione verso l'utilizzo delle nuove tecnologie. - La necessità creare una serie di servizi on line per cittadini ed imprese in modo da consentire la progressiva fruizione di servizi direttamente dalle proprie abitazioni o dai propri uffici e dai punti di accesso dell'Ente strutturati sul territorio. - La necessità di avvicinare sempre di più i servizi ai cittadini per evitare i disagi degli spostamenti e ridurre il tempo da dedicare al disbrigo di pratiche amministrative. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento - Predisporre i locali degli immobili identificati come idonei alla implementare degli “Sportelli Unici” (suddivisione dei locali, realizzazione di tutti gli impianti necessari, arredi ed attrezzature etc..) - Acquistare le tecnologie e/o i servizi necessari alla revisione dei processi di lavoro e alla implementazione dello sportello unificato virtuale. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo - Creare un unico punto di informazione, ricevimento pratiche, accoglienza dei cittadini - Semplificare le procedure di presentazione delle richieste e delle pratiche incentivando le modalità on line rispetto alla presentazione cartacea agli sportelli dell'Ente. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Tutto il personale di ruolo del Settore Organizzazione, Sviluppo tecnologico e Servizi demografici, personale di altri settori che di volta in volta saranno coinvolti nelle modifiche dei processi di lavoro. 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale coinvolto nel programma dovrà essere in possesso di una dotazione informatica completa. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il programma è sviluppato nell'ambito delle azioni coordinate ed integrate della Rete Telematica Regionale Toscana e nell'ambito delle normative nazionali in materia di ICT. 37 3.4.1 – Descrizione del Programma: Attuare l’ Agenda digitale locale realizzando infrastrutture “intelligenti” per una maggiore qualità della vita. Referente politico: Assessore Silvana Sdoga Si prevede di attuare il programma secondo le seguenti direttrici principali: 1) L' avvio della costruzione di una Agenda Digitale Locale che nasca attraverso un percorso partecipativo tra amministrazione, associazioni, cittadini ed imprese, tesa ad individuare le azioni necessarie a rendere disponibili informazioni sulla città, sul territorio, sulla mobilità, sul turismo, sugli eventi etc. e consenta la progressiva realizzazione di servizi on-line con lo scopo di ampliare l'utilizzo della rete internet nel contatto con l'amministrazione e nella fruizione dei servizi erogati a cittadini ed imprese. Una derivata dell' Agenda Digitale è già, nel 2014 , l'avvio del progetto del “Villaggio Digitale” in adesione alla specifica iniziativa proposta dalla Regione Toscana agli Enti Locali ed alla quale il Comune di Massa ha aderito. Il Progetto del “Villaggio digitale” prevede, in una prima fase, lo sviluppo delle seguenti azioni: • Rafforzamento del SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) per aumentare il numero dei procedimenti da gestire in modo completamente digitale. • Attivazione degli Enti sulla piattaforma denominata “AP@CI” che consente l' invio di comunicazioni digitali legalmente valide dai cittadini e dalle imprese ai diversi Enti attivati su tale piattaforma. I cittadini utilizzando la propria carta sanitaria per accedere al portale (carta sanitaria che deve essere stata attivata presso gli appositi sportelli) possono inviare comunicazioni legalmente valide alle amministrazioni presenti su AP@CI e ricevono automaticamente indietro dai sistemi di protocollo degli Enti il numero di protocollo assegnato alla comunicazione inviata. • Attivazione della piattaforma di pagamento della Regione Toscana denominata IRIS che consente ai cittadini toscani il pagamento di diverse tasse e tributi • Aumento dei punti di attivazione della Carta sanitaria della Regione Toscana. Aderire al progetto del “Villaggio Digitale” significa, per il Comune di Massa” avviare una serie di revisioni ed implementazioni degli strumenti in uso per consentire una interazione completamente automatica tra i sistemi informativi interni e le succitate piattaforme tecnologiche di Regione Toscana. 2) Nell'ambito della visione più generale delle azioni previste dalla Agenda Digitale Italiana, verranno avviate iniziative di semplificazione amministrativa, di miglioramento dell'efficienza dei processi e di cambiamento delle attuali politiche di gestione delle infrastrutture delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione superando l' attuale sistema informativo automatizzato composto da più applicazioni e banche dati non integrate o parzialmente integrate tra loro, e sostituendolo con un sistema informativo automatizzato, integrato ed innovativo, che abbia le seguenti caratteristiche: • sia basato su piattaforme applicative da utilizzare in modalità CLOUD, secondo le linee di indirizzo dell'Agenzia per lo sviluppo dell' Agenda da Digitale Italiana, • sia “web oriented” e quindi accessibile in modo diffuso anche tramite dispositivi mobili • sia in grado di implementare progressivamente un crescente numero di servizi on line a cittadini ed imprese per ridurre in modo significativo l'uso della carta garantendo comunque il riconoscimento legale delle comunicazioni informatiche attraverso l'uso di Carte Nazionali dei Servizi (come ad esempio la Carta Sanitaria e strumenti di firma digitale) • sia strettamente integrato con le piattaforme di servizio previste dalla Regione Toscana 38 • sia sviluppato in coerenza con il piano triennale della trasparenza, e preveda, pertanto, la possibilità di accesso e pubblicazione dei dati richiesti in applicazione del decreto legge 33 del 2013, nel modo piu' automatizzato possibile. Sempre nell'ambito degli indirizzi generali dell' Agenda Digitale Italiana, dovrà essere posta particolare attenzione allo sviluppo delle reti di trasmissione dati sul territorio con lo scopo dare ai cittadini la massima fruibilità possibile dei servizi che sempre in maggior numero vengono sviluppati per essere utilizzati in rete. Si pensi, ad esempio, al massiccio utilizzo di smartphone e altri dispositivi mobili ed alle mole di informazioni che, oggigiorno, vengono rese disponibili in tempo reale su tali dispositivi. Favorire lo sviluppo di infrastrutture telematiche da parte di soggetti privati e di reti wi-fi free è alla base di qualsiasi sviluppo si voglia pensare per realizzare una città SMART . Le reti, la sensoristica i dispositivi mobili e le “APP” per questi ultimi, diventeranno gli ingredienti di fondo per la costruzione di nuove politiche per mobilità sostenibili, risparmi ed efficientamenti energetici e superamento del cosiddetto digital divide. In affiancamento alle infrastrutture tecnologiche, l'Ente continuerà a sviluppare politiche per il presidio del territorio con lo scopo di avvicinare sempre piu' i cittadini alla tecnologia. Anche in questo caso aderendo ai vari piani di azione della Regione Toscana quali lo sviluppo dei Punti di Assistenza Assistita ai Servizi (PAAS), dei Punti EccoFatto nelle zone montane , il progetto TROOL per le scuole primaria e medie che coinvolge alunni e genitori, etc. Infine, un'ulteriore linea di indirizzo nell'ambito dello sviluppo dell'Agenda Digitale, è quella che prevede l'attivazione degli strumenti (sotto forma di applicazioni informatiche e/o di servizi informatici) e delle competenze professionali necessari alla produzione, organizzazione e pubblicazione dei cosiddetti OPEN DATA, in modo da rendere disponibili ai diversi stakeholders le informazioni in possesso dell'amministrazione, in un formato che consenta loro di rielaborali in una logica che dovrebbe essere sempre di piu' di coinvolgimento e partecipazione alle scelte. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le principali motivazioni delle scelte evidenziate dal programma di cui sopra sono: - Implementare una Agenda Digitale Locale condivisa e partecipata. - Attuare sul territorio comunale la prima parte del progetto del “Villaggio Digitale” promosso da Regione Toscana come derivata della Agenda Regionale Toscana - Favorire l'estensione ed il potenziamento delle reti di telecomunicazioni e delle reti wi-fi free, la realizzazione di servizi on line che favoriscano il miglioramento della mibilità, il miglioramento dei rapporti tra amministrazioni e cittadini e , soprattutto, l'innesco sul territorio di nuove iniziative con alto tasso di innovazione rivolte ai cittadini. - Favorire, nell'ambito di una sempre maggiore e doverosa trasparenza delle attività dell'Ente, l’utilizzo dei cosiddetti OPEN DATA resi disponibili, con un apposito progetto tecnologico, dall'Amministrazione. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento Acquistare le tecnologie ICT necessarie ad implementare le diverse azioni sopraindicate. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo - Aderire alle iniziative di Regione Toscana, sia in termini di progettazione di nuovi servizi da erogare verso i cittadini e imprese, sia in termini di riuso di software già sviluppati e di adesione ed utilizzo di progetti già realizzati o in vìa di realizzazione. - Favorire l'utilizzo delle CNS (carte Nazionali dei servizi) come ad esempio la Carta Sanitaria di regione Toscana per accedere ai dati ed 39 alle informazioni delle amministrazioni pubbliche. - Garantire il buon svolgimento delle attività legate ai punti diffusi sul territorio (PAAS, Punti Ecco fatto etc) che coinvolgeranno diverse fasce di popolazione alle quali saranno offerti, oltre ai servizi on line disponibili, servizi di formazione e di supporto all'uso delle nuove tecnologie per l'accesso ai dati e alle informazioni della Pubblica Amministrazione. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Tutto il personale di ruolo dei Servizi Informativi e il personale degli altri Settori dell' Ente coinvolti nei processi di sviluppo della Agenda Digitale. 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale partecipante al programma dovrà avere una dotazione informatica completa. Le attività previste verranno supportate dalla strumentazione informatica in gran parte già in dotazione ai vari dipendenti coinvolti nel programma o, in parte, da acquistare. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I progetti sono sviluppati nell'ambito delle azioni previste dalle diverse agende digitali: l'Agenda Digitale Italiana e l'Agenda Digitale della Regione Toscana (in particolare l'azione del “Villaggio Digitale”). 40 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 2 - L'organizzazione ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO • REGIONE • • • 0,00 0,00 0,00 10.000,00 0,00 0,00 PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 174.500,00 174.500,00 174.500,00 184.500,00 174.500,00 174.500,00 10.300,00 10.300,00 10.300,00 10.300,00 10.300,00 10.300,00 4.533.245,00 4.877.154,00 4.820.691,00 TOTALE (C) 4.533.245,00 4.877.154,00 4.820.691,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 4.728.045,00 5.061.954,00 5.005.491,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 41 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 2 - L'organizzazione IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 4.708.045,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 99,58 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 entità (c) 20.000,00 % su tot. 0,42 Totale (a+b+c) 4.728.045,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 5,37 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 5.041.954,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 99,60 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 entità (c) 20.000,00 % su tot. 0,40 Totale (a+b+c) 5.061.954,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 6,37 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 4.985.491,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 99,60 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 entità (c) 20.000,00 % su tot. 0,40 Totale (a+b+c) 5.005.491,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 6,35 42 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 3 – ORGANIZZARE IL CONTROLLO SUGLI ENTI E LE SOCIETA’ PARTECIPATE RESPONSABILE DOTT. BRUNO TARABELLA 3.4.1 – Descrizione del Programma: Organizzare il controllo sugli enti e le società partecipate. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi In ordine alla partecipazione degli Enti Locali in società ed organismi partecipati, in un’ottica di generale contenimento della spesa e di conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, il quadro normativo di riferimento che si è andato a delineare in questi ultimi anni è caratterizzato da una forte presenza di vincoli e limitazioni. I numerosi interventi normativi susseguitisi nel tempo e i recenti indirizzi giurisprudenziali, segnatamente in tema di struttura degli organi di Amministrazione delle società controllate da Pubbliche Amministrazioni, in tema di parità di accesso ai suoi organi di amministrazione e di controllo, nonché in ordine alla possibilità di conferire in via diretta e di mantenere l’affidamento di servizi a società pubbliche partecipate dagli Enti Locali (opportunità quest’ultima, ormai consentita solo a condizione che l’Ente eserciti sulle società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi), ovvero ad Aziende Speciali, impongono all’Amministrazione un percorso che consiste nel provvedere in primis alla riforma degli statuti delle società interamente partecipate e, successivamente, alla predisposizione di un più efficace sistema di controlli. In riferimento a Master S.r.l. si tratterà, in particolare, di prevedere: - la nomina un Amministratore Unico quale organo di amministrazione, in luogo del tradizionale C. d. A.; - l’applicazione del principio di trasparenza rispetto all’attività della Società; - gli adeguamenti normativi intervenuti dalla data di approvazione dello statuto ad oggi, compresi quelli in materia di equilibrio dei generi; In ordine ad A.S.M.I.U. occorrerà provvedere: - al monitoraggio e la verifica dell’applicazione del principio di trasparenza rispetto all’attività posta in essere dall’Azienda; - al controllo e vigilanza sull’attività dell’Azienda da parte del Comune di Massa, al fine di verificare il rispetto della normativa sopra specificata ed in particolare delle disposizioni contenute nella nuova formulazione dell’art. 114 del D. Lgs. n. 267/2000, nonché dell’osservanza degli indirizzi deliberati e del raggiungimento degli obiettivi assegnati; - agli adeguamenti normativi intervenuti dalla data di approvazione dello statuto ad oggi, compresi quelli in materia di equilibrio dei generi. Il sistema dei controlli sarà disciplinato sia attraverso le modifiche statutarie delle Società/Aziende che tramite il “Regolamento dei controlli interni” di competenza del Controllo di gestione. In aggiunta all’approvazione delle disposizioni per l’esercizio dei controlli, per garantirne l’effettività, sarà necessario implementare la struttura organizzativa deputata alla loro esecuzione. La responsabilità politica sarà in capo al Sindaco di concerto con l’Assessore al Bilancio, mentre la gestione operativa sarà in capo al Dirigente del Gabinetto del Sindaco ed al Dirigente del Settore Servizi Finanziari e Bilancio. 3-4-2 – Motivazione delle scelte La scelta è motivata dall’esigenza di adeguare il funzionamento delle società e/o aziende partecipate alle recenti novelle normative e ai più 43 significativi orientamenti giurisprudenziali in materia, anche nell’ottica di dotare l’Ente di strumenti idonei a valutare la permanenza dei presupposti per il mantenimento della partecipazione societaria nei vari organismi controllati. 3.4.3 – Finalità da conseguire L’istituzione e la concreta operatività del sistema dei controlli consentirà, in ottemperanza alle vigenti disposizioni normative, di realizzare una più efficace attività di controllo sulle Società ed Aziende partecipate (interamente o in misura significativa) e contestualmente un contenimento dei costi di gestione, nonché di indirizzare le scelte in modo da conseguire una maggiore efficacia nella gestione dei servizi. 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo: dirigente: n. 1; categoria D: n. 4 di cui n. 1 part-time 30 ore; categoria C: n. 9 di cui n. 2 di cui n. 1 a 33 ore e n. 1 part-time 30 ore; categoria B n. 1 Di ruolo: categoria D: n. 2 categoria C: n° 2 (Geometri) categoria B: n° 1 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Automezzo di servizio Fiat Punto in dotazione all'U.O. Economato e Provveditorato il cui uso è esteso anche ai dipendenti degli altri settori che, per esigenze di servizio, ne facciano richiesta. Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi preposti all’attuazione. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 44 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 3 - Organizzare il controllo sugli enti e le società partecipate ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO • 730.567,00 229.118,00 45.093,00 REGIONE 0,00 0,00 0,00 • PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 • • 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 250.000,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 17.609.326,00 16.318.079,00 16.298.079,00 18.589.893,00 16.547.197,00 16.343.172,00 5.410.000,00 5.410.000,00 5.410.000,00 5.410.000,00 5.410.000,00 5.410.000,00 -218.790,00 1.410.448,00 1.410.598,00 TOTALE (C) -218.790,00 1.410.448,00 1.410.598,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 23.781.103,00 23.367.645,00 23.163.770,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 45 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 3 - Organizzare il controllo sugli enti e le società partecipate IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 13.453.153,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 56,57 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 entità (c) 10.327.950,00 % su tot. 43,43 Totale (a+b+c) 23.781.103,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 27,03 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 12.534.823,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 53,64 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 entità (c) 10.832.822,00 % su tot. 46,36 Totale (a+b+c) 23.367.645,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 29,42 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 12.427.948,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 53,65 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 entità (c) 10.735.822,00 % su tot. 46,35 Totale (a+b+c) 23.163.770,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 29,38 46 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 4 – UN REGOLAMENTO URBANISTICO AL SERVIZIO DI UNA CITTA’ POSSIBILE E SOSTENIBILE. RESPONSABILE ARCH. VENICIO TICCIATI 3.4.1 – Descrizione del Programma: Un regolamento urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi Considerazioni preliminari - La storia delle città e del territorio mostra chiaramente che i Piani Regolatori Generali (PRG), spesso di ottimo livello, di cui si sono nel tempo dotate, non sono stati in grado, se non in modo palesemente inferiore alle aspettative, di garantire uno sviluppo equilibrato delle città e delle loro diverse funzioni e, quindi, di rispondere positivamente alla crescente domanda di qualità della vita espressa dai cittadini. Per dare concretezza ad un progetto di città futura e far convergere su di esso tutte le risorse necessarie non è sufficiente predeterminare un modello urbano, pur rigorosamente definito nei suoi esiti finali attesi, affidandone la sua realizzazione ad un insieme di scelte - opere, regole, vincoli definite solo attraverso gli strumenti tradizionali dell’urbanistica intesa come tecnica di costruzione della città e del territorio. Il PRG tradizionalmente concepito non aveva in se gli strumenti in grado di orientare verso il progetto che intendeva prefigurare. La crescita della città, determinata spesso da interessi settoriali, spesso in conflitto tra loro e rispondenti a logiche economiche e produttive di mercato, ha portato ad un consumo consistente delle risorse strutturali, ambientali, territoriali ed economiche disponibili. La nuova fase della pianificazione territoriale della città di Massa - La nuova fase della Pianificazione Territoriale dovrà superare tali logiche ed, avvalendosi anche dell’attuale quadro normativo sovraccomunale, puntare decisamente ad un assetto equilibrato della città, limitando il consumo del territorio e riqualificando l’esistente. Il PS approvato nel 2010 e recentemente integrato e modificato a seguito delle richieste della conferenza paritetica interistituzionale, si è posto l’obiettivo di generare un' idea di città, necessariamente di lungo periodo, che consideri unitariamente la qualità della vita dei cittadini attuali e futuri, i centri urbani e le periferie, le funzioni vitali per il suo sviluppo, i valori del territorio aperto, del paesaggio, delle risorse naturali e che sia capace di cogliere le opportunità che si manifestano a diversa scala territoriale per sostenere lo sviluppo della comunità che la esprime. Una idea di città che sia condivisa e da realizzarsi progressivamente, attraverso le azioni e gli atti di governo del territorio e la ricerca costante di opportunità e sinergie, da mantenersi efficacemente adeguata e coerente con i valori su cui si fonda, attraverso una gestione in grado di evidenziare e verificare i risultati conseguiti. Una idea di città, infine, che non si affida per concretizzarsi prevalentemente a grandi operazioni di innesto o di riassetto, che comportano difficoltà per quanto riguarda la loro realizzazione, soprattutto se previste in tempi brevi, che è attenta ad individuare e guidare quei tanti interventi correttivi i quali, in forte sinergia fra di loro, sono in grado di incidere con immediata efficacia e con un rilevante significato per la qualità di vita dei cittadini e per gli utenti della città. Il PS ha definito in primo luogo, l’assunzione di valori di riferimento irrinunciabili, la cui concreta affermazione ed il cui rispetto sono, allo stessotempo, premessa e contenuto di tutte le scelte; conseguentemente ha assunto come valori di riferimento generale da affermare: la qualità della vita; la coesione sociale; la partecipazione. 47 In secondo luogo per definire l’idea di città è necessario ed inevitabile considerare e valorizzare punti di vista fra loro assai differenti. Punti di vista che, spesso, tendono a contrapporre, “istintivamente” ed in termini aprioristicamente conflittuali, concetti generali quali, per citarne alcuni, quelli della conservazione e del rinnovamento, dell’interesse privato e dell’interesse pubblico, delle “regole” come sistema di garanzia e di rispetto reciproco e delle “regole” come vincolo e freno al fare ed allo sviluppo. Dietro ogni punto di vista ci sono ragioni e motivazioni che, nell’interesse della collettività, è necessario prendere in attenta considerazione e valorizzare. Per far ciò è indispensabile che i diversi punti di vista siano proposti al tavolo del confronto come contributi di conoscenze, di esperienze e di esigenze, che si ritiene necessario considerare e discutere per integrarli in un contesto condivisibile. Per evitare, per quanto possibile, sterili contrapposizioni di principio ed aprire utilmente il dibattito su temi concreti, è indispensabile, nella prosecuzione del percorso che sta portando al Regolamento Urbanistico, costruire l’idea di città attraverso progressivi passaggi che permettano la definizione delle azioni da attuare e la puntuale individuazione delle condizioni che ne determinano la attuabilità, seguendo un percorso di approfondimento aperto alla effettiva partecipazione dei cittadini. I principi fondativi su cui delineare l’idea di città per il futuro di Massa possono essere individuati tenendo presenti le indicazioni dell’Amministrazione, con quanto emerge dal quadro conoscitivo assunto, dalle scelte del PIT regionale, del PTC provinciale e dal Patto per lo sviluppo locale (PASL). Per quanto attiene le indicazioni dell’Amministrazione si citano le linee programmatiche espresse con riferimento agli aspetti della pianificazione del territorio: - Fermare il consumo del territorio, riqualificare l’esistente tramite un Regolamento Urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile - Pianificare la “città metropolitana”. Sviluppare l’integrazione e le sinergie tra i servizi di area vasta. In questo quadro di riferimento, i principi fondativi estrapolati dal PS ai fini di delineare una idea di città per il futuro di Massa che privilegi due valori irrinunciabili, e cioè la qualità della vita e la coesione sociale, sono: - una città da rendere “accogliente” soprattutto attraverso la riqualificazione - una città che sa valorizzarsi trovando valide alternative all’ulteriore consumo di territorio - una città da gestire: il primato della sostenibilità – l’edificazione sostenibile. - una città da trasformare: la nuova forma urbana Questi principi irrinunciabili costituiscono i riferimenti della fase che riguarderà in particolare il biennio 2014– 2015, nel corso del quale si concretizzerà la redazione, l’adozione e l’approvazione del Regolamento Urbanistico, atto di Governo del Territorio che sostituirà definitivamente l’attuale PRGC. Per quanto attiene la crescita equilibrata della città non si può prescindere dal concetto di sostenibilità; a questo proposito occorre rilevare che la costante ricerca di miglioramento della qualità di vita induce azioni differenziate in funzione del contesto sociale nel quale la stessa trova significato; in linea generale le scelte di governo devono perseguire l’obiettivo di una corretta affermazione del progressivo perfezionamento del principio qualità, senza mai abbandonare le azioni di tutela delle risorse essenziali e senza escludere la conservazione della natura e la salvaguardia del paesaggio. Si tratta sostanzialmente di una corretta interazione tra esigenze di qualità ed uso delle risorse essenziali per la vita urbana, in senso onnicomprensivo. Citiamo, ad esempio, la risorsa acqua, per la quale occorre che vengano allargati quei significati che assumono rilevanza quando intervengono sull’aspetto della sicurezza, della stabilità dei suoli e del rischio idraulico, salvaguardando contestualmente tutte le azioni di conservazione dei processi naturali, la tutela degli habitat, i corridoi ecologici, oltre alle forme di tutela del territorio e del paesaggio. In tal senso si assume come riferimento il principio della sostenibilità, stabilito dalla LR 1/2005 ed affidato alla componente statutaria del Piano Strutturale ed a cui il Regolamento Urbanistico farà riferimento con i conseguenti riflessi su: 48 -La tutela delle risorse idropotabili ed i limiti di utilizzo degli ambiti territoriali sovrastanti le falde, nonché una rinnovata attenzione alla depurazione delle acque reflue ed alla qualità dei corpi idrici superficiali. -La tutela del suolo, che comporta una oculata selezione dei nuovi territori da urbanizzare, ma anche garanzie di sicurezza per le trasformazioni e lavorazioni legate alle attività agricole. -L’attenuazione del rischio idraulico, che comporta consistenti limitazioni all’utilizzo urbanistico e produttivo degli spazi circostanti i corpi idrici maggiori, peraltro caratterizzati da qualità ambientali e paesaggistiche che li rendono disponibili per usi ricreativi e legati al tempo libero. -La conservazione dei processi naturali, dei corridoi ecologici, dell’habitat naturale, dei boschi, delle biodiversità. -La tutela del paesaggio, la quale, oltre che attraverso un obbligatorio riferimento al Codice dei beni culturali e paesaggistici nonché alla Carta europea del paesaggio, si conferma attraverso le indicazioni, direttive e prescrizioni del PIT e del PTC nonché dell’ Ente Parco; in linea generale tale azione non deve concretizzarsi in una semplice tutela delle aree di maggior pregio, bensì in una attività di gestione del paesaggio estesa all’intero territorio, differenziata negli obiettivi in funzione delle forme e della rappresentatività delle matrici paesistiche e compartecipata con l’Ente Parco, la Provincia e la Regione. -La qualità e la disponibilità dei servizi di base e degli spazi pubblici attraverso scelte di opportuno decentramento delle funzioni che contribuiscano al decongestionamento del centro cittadino con benefici effetti sulla qualità del servizio, sulla mobilità e sull’inquinamento acustico ed atmosferico. -Il miglioramento generalizzato della pedonalità e del verde. L’insieme delle regole statutarie relative a queste risorse ed alle relative azioni di tutela costituisce una garanzia per il loro perseguimento e miglioramento nel tempo, oltre che il riferimento per condurre e modulare le scelte di una trasformazione sostenibile ed equilibrata del territorio. Il Regolamento Urbanistico (che costituisce il punto nevralgico del triennio oggetto della presente relazione) deve perseguire i principi sopra menzionati al fine del raggiungimento della sostenibilità e dell’equilibrio nell’assetto della città, costituendo un legame imprescindibile con un piano di protezione civile efficace e con una puntuale definizione del rischio idrogeologico. A tale scopo il settore Pianificazione territoriale persegue l’obiettivo dell’adeguamento ed allineamento della pianificazione territoriale comunale alle direttive ed alle normative regionali in materia di governo del territorio, con particolare riferimento alla gestione del Piano Strutturale nel momento di passaggio tra il vigente PRGC ed il Regolamento Urbanistico. Particolare impegno sarà dedicato al monitoraggio del territorio e la gestione di una Banca dati territoriale attraverso l’attività dell’Osservatorio per il Governo del Territorio. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Adeguamento della strumentazione urbanistica comunale alle normative statali e regionali. Attuazione degli indirizzi strategici dell’Amministrazione. Gestione del difficile e delicato passaggio tra il P.R.G.C. vigente e il nuovo Strumento Urbanistico Generale. Particolare impegno alla verifica e alla coerenza con le leggi regionali di settore e con i piani specifici sia regionali che provinciali (P.I.T., Legge quadro n.1/2005, P.T.C). 3.4.3 – Finalità da conseguire Completa gestione degli atti propriamente urbanistici (PRGC, Piani Attuativi, varianti urbanistiche, Piani di Settore). Gestione dello strumento di pianificazione territoriale (Piano Strutturale) Coordinamento della fase di formazione, adozione ed approvazione del Regolamento Urbanistico, nel rispetto del quadro normativo di riferimento 49 sia statale sia regionale. Pianificazione dell’area delle Colonie mediante piani particolareggiati che, nell’ambito di una visione integrata, valorizzino l’intero contesto territoriale di riferimento. Definizione e ripianificazione di dettaglio dell’arenile. Svolgimento del ruolo di rapporto con il pubblico ed i professionisti esterni circa l’ordinaria gestione di informazione sul territorio, redazione di certificazioni ed ogni altro atto di competenza. Attuazione del monitoraggio ed Osservatorio per il Governo del territorio ai sensi dell’art.13 della LRT n°1/2005. 3.4.3.1 – Investimento Affidamento di alcuni incarichi finalizzati alla redazione degli strumenti urbanistici; Spese per le attività partecipative dei procedimenti e di pubblicità degli atti; Spese per forniture varie. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Non presenti nell’attività del settore. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale di ruolo: cat. D: n. 3 cat. C: n. 3 cat. B: n. 1 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Oltre alle dotazioni informatiche già esistenti, acquisto di specifici software per la realizzazione della cartografia digitalizzata e per la banca dati territoriale. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il riferimento del presente programma è l’intero corpo della LRT n°1/2005 ed il suo scopo principale è proprio assicurare la coerenza degli atti di pianificazione comunale con le direttive dettate da tale normativa e dai regolamenti ad essa connessi o conseguenti. 50 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 4 - Un regolamento urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO 0,00 0,00 0,00 • REGIONE 0,00 0,00 0,00 • PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 • • 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 280.124,00 280.124,00 293.624,00 TOTALE (C) 280.124,00 280.124,00 293.624,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 280.124,00 280.124,00 293.624,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 51 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 4 - Un regolamento urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 280.124,00 % su tot. 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 280.124,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 0,32 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 280.124,00 % su tot. 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 280.124,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 0,35 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 293.624,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 100,00 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 293.624,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 0,37 52 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 5 – IL TURISMO, L’ECONOMIA E IL LAVORO RESPONSABILE D.SSA LUISA LIPPI 3.4.1 – Descrizione del Programma: Incentivazione delle produzioni più innovative ed a più alto valore aggiunto attraverso la collaborazione tra industria e ricerca. Referente politico: Assessore Gabriele Carioli La presente crisi economica ha messo in evidenza la necessità di mettere in atto sinergie di sistema recuperando tutte le risorse locali, pubbliche e private per rilanciare lo sviluppo del territorio. Uno dei gravi problemi che attanagliano la nostra zona è stato rappresentato dal SIN . La nostra zona infatti, nell’area compresa a Valle della Via Aurelia ed a ponente del Fiume Frigido, è stata dichiarata Sito di interesse Nazionale per cui la realizzazione di nuovi impianti produttivi o ampliamenti sono soggetti alla preventiva presentazione di specifici Piani di Caratterizzazione e bonifiche da parte delle imprese comportando notevoli costi aggiuntivi rispetto ad altre realtà territoriali. Ad oggi, a seguito della deperimetrazione di una parte del SIN, parte di dette aree sono diventate SIR ( Sito di interesse Regionale). Ciò dovrebbe comportare una sorta di snellimento delle procedure. Al momento però non è dato ancora di conoscere con chiarezza come dovranno svolgersi le nuove procedure regionali. In questa situazione di incertezza, compito del Comune è quello di affiancare le imprese e favorire coesione e trasparenza, migliori servizi ed una più efficace promozione dell’economia nei diversi settori (commerciale, industriale, artigianale e turistico- ricettiva). La semplificazione, l’informatizzazione e la ricerca di un’organizzazione efficiente ed efficace sono obiettivi da perseguire per un concreto aiuto alle imprese. La Struttura ha già iniziato il suo percorso mediante il programma Sporvic che ha consentito l’apertura dello Sportello Telematico delle Attività Produttive innovando in modo significativo le procedure. Ma l’Amministrazione non deve solo migliorare l’accesso al servizio deve anche affiancare le imprese e favorire la rivitalizzazione del tessuto imprenditoriale. Devono essere favoriti gli sviluppi di processi produttivi di qualità, bisogna favorire il rapporto tra imprese, poli regionali di innovazione e università. E’ necessaria la diffusione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico delle imprese, potenziando le attività volte alla promozione ed allo sviluppo del territorio stesso, puntando ad una riqualificazione complessiva del comparto industriale ed artigianale con il coinvolgimento del Consorzio per la Zona Industriale Apuana. Coinvolgimento quindi al massimo livello delle grandi imprese, imprese molecolari, associazioni di categoria ed energie locali. Infine svolgere attività di sostegno allo sviluppo industriale favorendo forme di garanzia per consentire alle imprese di ottenere finanziamenti per il loro sviluppo. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Il Suap dovrà essere il punto di riferimento a vasto raggio per i cittadini e le imprese per cui è necessario migliorare ed esemplificare, con il contributo ed il coinvolgimento degli Enti Terzi, lo svolgimento delle procedure per ridurre i tempi di evasione delle pratiche ponendo fermo il principio della massima trasparenza ed informazione. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento 53 Adeguamento degli strumenti informatici e programma software in coordinamento con il CED. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo L’attività del servizio non prevede erogazione di servizi di consumo propriamente detti. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): 01 unità personale categoria C): 02 unità personale categoria B): 01 unità al 70% personale categoria A): 0 A tempo determinato: 0 Altri rapporti di lavoro: 0. 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Dotazioni informatiche e software approvati dalla regione Toscana. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Azione coordinata ed integrata con la regione Toscana attraverso la partecipazione al Tavolo tecnico regionale, per la definizione e completamento di tutti i procedimenti che riguardano gli insediamenti di attività industriali, artigianali, commerciali e di servizi in genere in applicazione del DPR 16072010. 3.4.1 – Descrizione del programma: Valorizzazione dell’offerta turistica di Massa nell’ambito delle risorse di tutta l’area costiera in chiave sinergica. Incentivazione delle scelte. Referente politico: Assessore Gabriele Carioli Come era stato anticipato nella RPP 2013/2015 occorre operare in Sinergia di intenti, di valori, di pensiero, di azioni comuni al fine di operare in piena consapevolezza con tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella realizzazione di una valida politica turistica. A tale scopo è stato finalmente istituito, come preannunciato, il Tavolo del Turismo. Il Tavolo avrà l’obbiettivo di prendere in esame e valorizzare l’attività turistica nelle diverse declinazioni che la caratterizzano. Per realizzare un simile fine occorre disporre di dati e di analisi puntuali. In particolare sarà importante che il tavolo lavori all’individuazione delle diverse modalità per avere una stagione turistica prolungata nel tempo e ben identificabile nei suoi tratti principali. In seno al Tavolo verranno discusse anche forme di cofinanziamento, da parte dei soggetti coinvolti, delle iniziative sostenute dall’Amministrazione. Il Tavolo avrà inoltre la funzione di proporre all’Amministrazione la destinazione delle risorse ai fini turistici come da art. 4 comma 1 Dlgs. del 23/2011, provenienti dall’imposta di soggiorno. Il Tavolo del Turismo è presieduto dal Sindaco e composto dagli assessori con deleghe connesse alle tematiche turistiche. In assenza del Sindaco il Tavolo è presieduto da un assessore da lui delegato. Di tale Tavolo possono far parte le associazioni di categoria, le pro loco, i consorzi turistici, i centri commerciali naturali, i soggetti portatori di interessi. Le riunioni del Tavolo del Turismo saranno estese, in relazione a particolari tematiche, a esperti, rappresentanti di cittadini e/o associazioni e consiglieri comunali. Faranno parte del Tavolo anche le organizzazioni sindacali. In pratica sono state coinvolte tutte le realtà che operano a vario titolo nel settore turistico: le categorie degli operatori del commercio, del settore alberghiero, del settore balneare, agricolo ed agrituristico. La riunione al Tavolo del Turismo di tali operatori comporterà la possibilità di affrontare e discutere con cognizione di causa tutti gli aspetti che servono per una efficace azione di 54 promozione e di sviluppo: quindi dalla programmazione delle iniziative alle campagne di marketing, da cui non andrà disgiunto anche l’esame di aspetti importantissimi quali quelli fiscali e di interventi infrastrutturali. Il Tavolo inoltre dovrà prestare la massima attenzione anche ai giovani effettuando una attenta politica di ascolto delle loro esigenze e proposte. Proprio per i giovani nell’ambito pianificatorio deve essere prestata particolare attenzione alla possibilità di individuare aree da riqualificare e destinare ad attività ludiche/p.e. parchi a tema) di impatto tale da attirare anche il turismo giovanile. Una valida politica del Turismo non potrà essere programmata in modo avulso dal contesto territoriale in cui si trova ma si dovrà dare vita ad un vero e proprio Distretto Turistico che si estenda da Viareggio a Carrara, tenendo ovviamente conto anche della Lunigiana e della Garfagnana. Grande attenzione infine alle possibilità offerte dai Fondi Europei per una politica di spesa che veda una efficace integrazione tra risorse dell’ Ente Comune, Regione, Europa e partner privati. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte sono dettate dalla necessità di incrementare e valorizzare lo sviluppo turistico dell’intero territorio dal mare ai monti in tutti i suoi aspetti culturali, artistici e ambientali, allo scopo di rendere più attrattiva la nostra zona con la conseguenza di aumentare il flusso turistico e creare nuova occupazione. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento Gli investimenti puntano essenzialmente sull’adeguamento funzionale delle strutture destinate all’attività di supporto al turismo. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo L’attività di supporto al turismo non prevede l’erogazione di servizi al pubblico che possano essere definiti strettamente “ di consumo”: si tratta in genere infatti di servizi immateriali, quali informazioni, mediazione, strutturazione di reti, relazioni, la cui fruizione non è legata a scambi. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): 02 unità personale categoria C): 03 unità personale categoria B): 04 personale categoria A): 0 A tempo determinato: 0 Altri rapporti di lavoro: 0. 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Dotazioni informatiche e software. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Tutte le attività poste in essere nel settore del Turismo vengono adottate in coerenza con le pianificazioni redatte dalla regione Toscana. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Allargamento e destagionalizzazione dell’offerta e adozione del Piano dell’Arenile. Referente politico: Assessore Gabriele Carioli L’andamento negativo dell’economia degli ultimi anni dimostra che è essenziale non solo essere competitivi mediante un’offerta variegata di 55 iniziative ma anche mediante una efficace azione sul tessuto urbano, agendo in particolare sul decoro urbano e su di una intelligente programmazione e delimitazione della zona pedonale. La liberalizzazione degli orari se da un lato ha comportato un sicuro vantaggio per gli operatori commerciali dall’altro ha comportato la necessità di dettare regole certe in merito alle autorizzazioni per lo svolgimento delle attività musicali. Sono infatti importanti le attività imprenditoriali ma lo è anche il diritto alla salute del cittadino che, in caso di musica ad alto volume in qualsiasi ora della notte verrebbe sicuramente compromesso. E’ in fase di approvazione il regolamento delle Attività Rumorose che costituirà un valido strumento per l’effettuazione di spettacoli e manifestazioni a carattere temporaneo. Una buona politica turistica inoltre non può contare solo su un’offerta limitata ai mesi estivi ma deve potere guardare anche oltre e puntare ad un turismo non solo balneare ma anche culturale ed ambientale. Puntare quindi alla destagionalizzazione è un imperativo dal quale non si può prescindere. L’adozione del Piano dell’Arenile è un imperativo cui va data al più presto una risposta. Il Piano dell’arenile risale al 1998 e riguarda solo il tratto di arenile compreso tra il bagno Henderson, a confine con il Comune di Montignoso, e via Casola lasciando fuori da ogni tipo di indicazioni tutta la parte delle Colonie e della Partaccia fino al confine con il Comune di Carrara. Il Piano vigente non prevede aumenti di volume ed il cambio di destinazione. Ciò comporta l’impossibilità di programmare interventi edilizi per adeguare le strutture ricettive e renderle più competitive e consone ai gusti ed alle esigenze della clientela. E’ quindi opportuno modificare le impostazioni del vecchio piano consentendo quindi la realizzazione di strutture più moderne sostituendo le ormai fatiscenti ed antiestetiche strutture esistenti. L’adozione di norme più elastiche consentirebbe inoltre agli operatori balneari di lavorare anche durante il periodo invernale offrendo servizi diversificati e competitivi ad una clientela che si dimostra sempre più esigente. Quindi destagionalizzazione anche per le attività balneari con un collegamento tra queste ultime e la montagna in un’ideale linea di unione tra le due realtà più importanti ma poco valorizzate. Il Piano dell’Arenile è una competenza del Settore Pianificazione trattandosi appunto di una attività squisitamente pianificatoria, anche se la sua stesura non potrà prescindere da una stretta collaborazione con gli uffici che si occupano di turismo, commercio e demanio marittimo. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Una valida politica del turismo non può prescindere dalla destagionalizzazione della offerta balneare, per cui è indispensabile studiare programmi con l’offerta di pacchetti turistici che inducano il turista a scegliere il nostro territorio come meta anche al di fuori della stagione estiva vera e propria. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento Gli investimenti riguardano le attività di adeguamento dei tratti di arenile di competenza comunale nonché nell’attività di interrelazione con gli operatori e le associazioni di categoria. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo L’attività dell’ufficio non prevede erogazione di servizi di consumo propriamente detti. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): 02 unità personale categoria C): 01unità personale categoria B): 03 unità personale categoria A): 0 56 A tempo determinato: 0 Altri rapporti di lavoro: 0. 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Al fine di mettere a disposizione dell’Ufficio Pianificazione tutti i dati necessari per la predisposizione di un Piano dell’Arenile, completo in tutti i suoi aspetti, è necessario mettergli a disposizione le banche dati raccolte nel programma SID ( Sistema informatico del Demanio) nel quale l’ufficio ha inserito i dati relativi alle singole concessioni. Questo programma informatico si interfaccia con un altro programma informatico DOCFA nel quale sono contenuti i dati catastali delle aree demaniali al fine di permettere uno scambio di informazioni in tempo reale ed evitare così che rimangano delle aree demaniali non censite. Oltre al programma SID è necessario mettere a disposizione anche tutte le banche dati relative alle attività commerciali insistenti sulle aree di arenile demaniale. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Siamo in attesa del passaggio del demanio marittimo alle regioni che definiranno le linee di indirizzo cui i Comuni dovranno adeguarsi. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Potenziare i poli di promozione culturale e naturalistica della montagna e incrementare l’offerta di servizi turistici e sportivi. Referente politico: Assessore Gabriele Carioli Grande attenzione dovrà essere rivolta alla montagna che insieme al mare rappresenta uno dei poli di attrazione più importanti. Valorizzare la montagna ed i suoi paesi è un imperativo categorico cui non ci si può sottrarre. E’ necessario “educare” il turista e spingerlo a visitare questa realtà mediante l’organizzazione di attività che lo incuriosiscano e lo inducano a varcare quel confine che lo proietterà in un mondo di una bellezza incomparabile quale quello delle Alpi Apuane. L’organizzazione negli anni passati del Microfestival del mercatale ha dimostrato che quella è la strada giusta. Organizzazioni di eventi che coniughino commercio, promozione di prodotti enogastronomici, eventi culturali e sportivi riescono a “portare” un notevole flusso di persone nei paesi montani. I sondaggi fatti tra coloro che hanno partecipato agli eventi confortano in tal senso. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte sono dettate dalla necessità di incrementare e valorizzare lo sviluppo turistico dell’intero territorio montano in tutti i suoi aspetti culturali, artistici e ambientali, allo scopo di rendere più attrattiva la nostra zona con la conseguenza di aumentare il flusso turistico e creare nuova occupazione. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento Gli investimenti puntano essenzialmente sull’adeguamento funzionale delle strade e del decoro dei paesi. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo L’attività dell’ufficio non prevede erogazione di servizi di consumo propriamente detti. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): 02 unità personale categoria C): 01unità personale categoria B): 01 unità 57 personale categoria A): 0 A tempo determinato: 0 Altri rapporti di lavoro: 0. 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Dotazioni informatiche e software. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle linee programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e regionale in materia. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Rendere il centro cittadino più vissuto riportandovi le attività mercatali. Referente politico: Assessore Gabriele Carioli Come abbiamo già precisato nella precedente RPP uno degli intenti dell’Amministrazione è quello di far rivivere il Centro Storico. Grazie agli interventi di riqualificazione delle piazze Aranci e Mercurio il centro Storico ha ripreso forza. Intento dell’Amministrazione quindi è quello di riportare al suo interno il mercato settimanale del martedì. Il mercato del martedì ha da sempre trovato la sua naturale collocazione nel centro storico e da sempre ha costituito una attrattiva notevole sia per i cittadini che per i turisti. Per tale trasferimento è necessario uno studio attento che non può però prescindere dall’esame di tutti gli aspetti tecnici che ne derivano e che implicano l’approvazione da parte dei Vigili del Fuoco. Per definire il trasferimento deve essere costituito un tavolo tecnico cui partecipino tutti i soggetti interessati competenti per i vari aspetti (sicurezza stradale, antincendio, traffico e commerciale). Grande spazio deve essere dato alla concertazione con le categorie dei commercianti ambulanti per una doverosa informazione. Il centro Storico però non deve essere destinato ad accogliere solo il mercato del martedì, ma deve essere anche la naturale collocazione degli imprenditori agricoli per valorizzare e promuovere la c.d. “ Filiera Corta”. Spazio deve essere riservato ai mercatini degli hobbisti e opere dell’ingegno ai quali recentemente è stata data una regolamentazione. Un’area da tenere in considerazione è anche quella del Viale della Stazione che ha visto i suoi commercianti riunirsi per progettare insieme eventi che hanno avuto un buon successo di pubblico. Infine spazio anche a mercati straordinari che possano vivacizzare la città in momenti particolari. Tutte queste attività devono essere programmate anche a Marina di Massa in un’ottica di alternanza. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Il centro storico negli ultimi anni era andato decadendo. Grazie agli interventi di riqualificazione delle piazze il centro oggi si presenta nella sua veste migliore ed è compito dell’Amministrazione programmare al suo interno eventi e manifestazioni che consentano la sua piena utilizzazione e valorizzazione. Riportare le attività commerciali ambulanti al suo interno costituisce sicuramente un’azione valida per raggiungere lo scopo. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento Opere di arredo urbano e impiantistica elettrica di competenza del Settore 6) Lavori Pubblici, Servizi a Rete, Protezione Civile e Mobilità. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Non si prevede erogazione di servizi di consumo propriamente detti. 58 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): 01 personale categoria C): 0 personale categoria B): 01 personale categoria A): 0 A tempo determinato: 0 Altri rapporti di lavoro: 0. 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Dotazioni informatiche e software. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Azione coordinata ed integrata con la Regione Toscana ed in particolare con la legge regionale 28/2005. 59 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 5 - Il turismo, l'economia e il lavoro ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO • REGIONE • • • 0,00 0,00 0,00 84.500,00 84.500,00 84.500,00 PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 2.339.315,00 1.925.515,00 1.925.515,00 2.423.815,00 2.010.015,00 2.010.015,00 224.500,00 224.500,00 224.500,00 224.500,00 224.500,00 224.500,00 -932.864,00 -628.857,00 -658.572,00 TOTALE (C) -932.864,00 -628.857,00 -658.572,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 1.715.451,00 1.605.658,00 1.575.943,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 60 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 5 - Il turismo, l'economia e il lavoro IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 1.610.451,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 93,88 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 entità (c) 105.000,00 % su tot. 6,12 Totale (a+b+c) 1.715.451,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 1,95 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 1.560.658,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 97,20 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 entità (c) 45.000,00 % su tot. 2,80 Totale (a+b+c) 1.605.658,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 2,02 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 1.533.943,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 97,33 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 entità (c) 42.000,00 % su tot. 2,67 Totale (a+b+c) 1.575.943,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 2,00 61 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 6 – USO DELLE RISORSE E PROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI RESPONSABILE DOTT. FABIO MAURO MERCADANTE 3.4.1 – Descrizione del Programma: Un nuovo processo di programmazione dei lavori pubblici. Integrazione con la programmazione finanziaria in un quadro complesso di sostenibilità ambientale e territoriale. Referente politico: Assessore Uilian Berti La individuazione di un unico Settore che si occupi delle problematiche legate ai LL.PP., alla Viabilità ed alle Opere Infrastrutturali consente di sfruttare al meglio tutte le professionalità presenti nell’Ente con una visione unitaria e non più a compartimenti stagni. La costituzione di un unico Ufficio Tecnico Comunale consente di ricorrere con meno frequenza a progettazioni esterne utilizzando tutte le varie professionalità tecniche presenti nell’Ente. E’ stata inoltre creata una unità di Manutenzione e Supporto nella quale fare confluire il personale operaio rimasto in servizio, che non avrà più funzioni specifiche ma generiche e consentirà di economizzare attraverso un minor ricorso a ditte esterne per interventi di montaggio palchi, installazione segnaletica, riempimento di buche stradali, ect. Un settore tecnico comunale più complesso ma più snello e maggiormente orientato a realizzare la volontà dell’Ente ha sostituito la precedente organizzazione a compartimenti stagni ed a responsabilità diffusa, dove la realizzazione degli interventi era spesso legata alla buona volontà di alcuni dipendenti. In questo senso aver concentrato in un unico assessorato la responsabilità politica di tutti i settori tecnici ha rappresentato un importante contributo allo snellimento della macchina operativa dell’Ente al fine di recuperare risorse attraverso una riduzione dei costi e un aumento della produttività dei singoli e complessiva della macchina comunale. L’attività del settore tecnico sarà ora finalizzata a privilegiare interventi di manutenzione rispetto alla realizzazione di nuove opere che, spesso, in passato, hanno avuto tempi di realizzazione biblici, palesando, una volta realizzate, tutte le problematiche connesse alle tempistiche in quanto spesso sono risultate inadeguate alle normative sopravvenute. Un preciso ed articolato piano di manutenzioni consentirà invece di utilizzare al meglio la viabilità esistente, i cimiteri e gli edifici pubblici in genere, gli edifici sportivi e gli edifici scolastici, nella convinzione che tali impianti elementari rappresentano i centri nevralgici della vita cittadina fondamentali per la formazione delle giovani generazioni in quanto luoghi di apprendimento e di aggregazione. Per opere importanti saranno sarà perseguita la strada del Project allo scopo di dotare la città di strutture ad alto investimento difficilmente finanziabili con il Bilancio dell’Ente: il riferimento più immediato è al Palazzetto dello Sport per il quale sono in fase avanzate gli accordi con Esselunga che ha già presentato una progettazione di massima dell’opera. La viabilità sarà completata sia per quanto riguarda la Variante Aurelia, il sottopasso del Casellotto, la viabilità del Nuovo Ospedale. Per quanto concerne la variante Aurelia è in fase di ultimazione la progettazione preliminare/definitiva curata dalla Amministrazione Comunale che sarà poi trasmessa ad ANAS per la progettazione esecutiva e per la realizzazione dell’intervento. Per quanto concerne la viabilità del Nuovo Ospedale saranno eseguiti i lavori di ultimazione delle rotatorie di accesso all’area ospedaliera, mentre per il completamento di un completo e funzionale asse viario mare-monti, il Comune si sostituirà alla Provincia nella realizzazione delle due rotatorie all’innesto di strade provinciali Via Oliveti con Via Dorsale e con Via Catagnina/Via Carducci. Saranno intensificati i contatti con RFI per il completamento del sottopasso del Casellotto al fine di creare un nuovo asse viario fondamentale per il collegamento alla Città di tale zona che per troppi anni ha convissuto con l’attraversamento ferroviario. Interventi sugli immobili comunali sono 62 previsti per la messa in sicurezza del Teatrino dei Servi, dello Stadio e delle scuole cittadine per adeguarle alle nuove disposizioni in materia di antincendio e di sicurezza nei luoghi di lavoro. In ogni caso le nuove opere pubbliche approvate dal Consiglio Comunale dovranno essere compatibili con le risorse dell’Ente, tali da consentire la conclusione dell’intervento in tempi rapidi e senza creare contenziosi con le imprese o con altri soggetti interessati alla realizzazione. Nel rispetto della nuova normativa sulle Pubbliche Amministrazioni, saranno privilegiate le progettazioni interne, nella convinzione che i tecnici dell’Ente ben conoscono le esigenze e le criticità del territorio. Ulteriore azione è tesa a migliorare le funzionalità dei servizi di rete, sia quelli affidati in gestione a GAIA, in quanto ricompresi nelle competenze d’ambito del Sistema idrico integrato (acquedotto e fognatura), sia quello relativo al servizio di distribuzione del gas che vede il Comune di Massa quale stazione appaltante della gara d’ambito per l’intero territorio provinciale. Altra importante azione è tesa a risparmiare risorse nel funzionamento del servizio di pubblica illuminazione. I cittadini massesi dovranno poter contare su servizi migliori o comunque invariati con un minor dispendio di risorse pubbliche e private. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa e al rispetto delle previsioni normative che disciplinano i lavori pubblici. In ultima analisi – ove possibile – alle scelte operate viene abbinata la ricerca e la richiesta di forme di finanziamento esterne all’Ente (con particolare riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o comunitari) o su project come per il Palazzetto, al fine di non pesare sulla capacità di indebitamento dell’Ente stesso. 3.4.3 – Finalità da conseguire Realizzazione di nuove opere pubbliche in generale con particolare riferimento agli edifici scolastici, agli impianti sportivi, ai cimiteri, a teatri ed altri immobili comunali, interventi di manutenzione sia dei fabbricati che dei relativi impianti tecnologici. Realizzazione di infrastrutture viarie che consentano un miglioramento della mobilità cittadina, riduzione dell’inquinamento atmosferico, riduzione degli incidenti stradali, miglioramento del decoro urbano cittadino e contenimento dei costi dei servizi di rete relativi a servizi di pubblica utilità quali in particolare il servizio di pubblica illuminazione, il servizio relativo agli impianti semaforici. Predisposizione del Piano delle Opere Pubbliche. Predisposizione e approvazione dei Documenti di Legge per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Formazione del personale dell’Ente per quanto attiene la sicurezza nei luoghi di lavoro. 3.4.3.1 – Investimento Si procederà alla predisposizione del Piano delle Opere secondo le direttive e le indicazioni fornite dalla Amministrazione Comunale relativamente a tutti i Lavori Pubblici che la stessa intenda realizzare nel corso del mandato. Si procederà al completamento delle opere inserite nel Piano Triennale relativo al precedente periodo. Verrà dato corso ai vari stadi di progettazione, alle procedure concorsuali ed agli affidamenti relativi alle opere di competenza del Settore inserite nel Piano Triennale approvato dal Consiglio Comunale. Si procederà inoltre al reperimento delle risorse necessarie al finanziamento degli interventi attraverso la ricerca e la richiesta di forme di finanziamento esterne all’Ente (con particolare riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o comunitari) al fine di non pesare sulla capacità di 63 indebitamento dell’Ente stesso. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il Settore rilascia alla utenza autorizzazioni relative alla manomissione stradale per i servizi di rete e autorizzazioni per il transito dei mezzi eccezionali. Per il rilascio di tali autorizzazioni si è registrato una sensibile una sensibile riduzione nei tempi di rilascio attraverso l’approvazione del relativo disciplinare da parte della Giunta Comunale. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 13 Personale cat. C - 15 Personale cat. B - 15 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Il Settore ha a propria disposizione alcuni automezzi utilizzati da personale tecnico per i relativi sopralluoghi e/o verifiche. Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana per la predisposizione per il finanziamento delle opere pubbliche assistite da finanziamenti comunitari/regionali. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Conoscere il territorio e i suoi rischi: quadro conoscitivo, carte tematiche e monitoraggio. Referente politico: Assessore Uilian Berti Per quanto riguarda la Protezione Civile, i prossimi anni saranno destinati alla ricostruzione di un territorio comunale fragile, devastato in rapida successione e nel giro di neppure tre anni da cinque situazioni di Emergenza Nazionale, le ultime delle quali avvenute a novembre 2012 contrassegnate da un elevatissimo numero di frane nel territorio montano e dal sistematico allagamento della Marina. Lo sforzo del Settore sarà principalmente finalizzato a verificare tutte le azioni necessarie per la definitiva messa in sicurezza del territorio e per il reperimento delle risorse economiche necessarie per tali interventi. Per fronteggiare tali emergenze, il Settore sta attualmente utilizzando ed utilizzerà anche in futuro il personale che è stato individuato quale Responsabile e sub Responsabile delle Funzioni del Piano di Protezione Civile approvato con deliberazione di C.C. 9/2013. A tale riguardo il Comune di Massa dispone di un efficiente strumento di rapida attivazione che permetterà di fronteggiare tutte le situazioni di protezione civile, dallo stato di allerta a quello di calamità naturale. Il Piano di Protezione Civile è stato predisposto “in house” utilizzando le professionalità dei dipendenti inseriti nella Unità di Crisi Locale nonché l’esperienza da loro maturata in occasione degli Stati di Calamità Nazionale e di Emergenza Nazionale che hanno interessato il territorio comunale. Oltre al risparmio derivante dall’utilizzo di professionalità interne, in luogo di affidamento a professionista esterno, il Piano di Protezione Civile così realizzato consentirà all’Ente di disporre di uno strumento effettivamente rispondente alle conoscenze delle criticità del territorio. Nel rispetto di quanto stabilito nel Piano di Protezione Civile approvato dal C.C. con deliberazione 9 del 21/3/2013, in data 16/6/2013 è stato istituito il COC che prevede la nomina dei Responsabili e dai sub Responsabili delle funzioni di Protezioni Civile, come individuate dal Metodo Augustus, previste ed opportunamente disciplinate nello stesso Piano di Protezione Civile. A tale azione sarà abbinata quella tesa al miglioramento degli standard di efficienza e qualità del Servizio di Protezione Civile attraverso corsi di formazione del personale interni ed esterni all’Ente. Il Servizio Protezione Civile si attiverà inoltre nella messa in sicurezza 64 del territorio a tutela del rischio idrogeologico nella progettazione degli interventi necessari a mitigare tale rischio ed a reperire tramite il Sistema Regionale di Protezione Civile i necessari finanziamenti. Azioni ulteriori saranno attivate per eliminare le tombature di fossi e canali che hanno contribuito ai disastri della recente alluvione del novembre 2012 con l’emanazione di specifiche e mirate ordinanze di ripristino e stombatura. Si ricorda che il Piano di Protezione Civile è stato redatto in stretta collaborazione con gli altri uffici dell’Ente, ed in particolare con il Settore Pianificazione e con il Settore Tutela Ambientale, al fine di abbinare a ciascuna macro zona i rischi relativi. Ciò consentirà pertanto di agire in stretta collaborazione con i Settori preposti alla Pianificazione, alla Edilizia ed alla Tutela Ambientale, per una preziosa opera di aggiornamento delle carte geomorfologiche, idrauliche e di microzonizzazione al fine di consentire il migliore e più sicuro utilizzo del territorio per usi abitativi nel rispetto delle disposizione di legge contenute nella L. 100/2012 che subordina la pianificazione urbanistica alle previsioni contenute nel Piano di Protezione Civile. Le azioni attivate sono fondamentalmente due. La prima è finalizzata a fare acquisire agli uffici tecnici dell'Ente una maggiore conoscenza delle pericolosità insite nel territorio. Tale azione comporta il completamento del Piano di Protezione Civile approvato nel 2013 con un più approfondito quadro conoscitivo del dissesto idrogeologico, attraverso la approvazione delle carte di pericolosità idraulica e geomorfologico. Ciò consente a sua volta di adeguare il Piano di Protezione Civile ai rischi ambientali di dettaglio, consentendo all'Ente di disporre di uno strumento di azione concreto e diretto e non scolastico e virtuale. Altra integrazione al Piano deriva dalla approvazione dello studio di microzonazione sismica, collegato al Regolamento Urbanistico, che consentirà al Comune di Massa di rispettare le prescrizioni date dal Dipartimento di Protezione Civile per quanto concerne i rischi sismici. Al riguardo si precisa che una approfondita e puntuale conoscenza del territorio e delle sue criticità, metterà gli uffici tecnici in condizione di fare una corretta programmazione degli investimenti, che si rende a sua volta necessaria in ragione della scarsità di risorse economiche sia regionali che nazionali. La maggiore conoscenza dei rischi consente inoltre di informare la cittadinanza dei rischi connessi a ciascuna area, suggerendo i comportamenti da seguire in ciascun caso di emergenza. Proprio al fine di fornire una più precisa e dettagliata informazione ai cittadini dei rischi si provvederà a migliorare ed efficientare il sistema di allerta tramite l'acquisto di software Allert System Flat e App di Protezione Civile attraverso i quali i cittadini riceveranno sul telefono cellulare utili indicazioni, in caso di emergenze, su come raggiungere le aree di raccolta previste dal Piano di Protezione Civile per quello specifico tipo di emergenza. La conoscenza dei rischi a sua volta comporterà una maggiore capacità di interagire con gli Enti preposti alla salvaguardia ed alla sicurezza del Territorio, quali in primo luogo la Regione Toscana, anche al fine di acquisire i finanziamenti necessari per la realizzazione di progetti tesi alla mitigazione dei rischi. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Tali scelte sono coerenti con il Piano di Protezione Civile approvata con Deliberazione di C.C. 9 del 21/3/2013, validato dalla Regione Toscana il 17/6/2013, con il Piano di Mitigazione del Rischio Idrogeologico approvato dalla Giunta Comunale n. 123 del 15/04/2011 e discusso successivamente dal Consiglio comunale nella seduta del 09/06/2011. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. In ultima analisi – ove possibile – alle scelte operate viene abbinata la ricerca e la richiesta di forme di finanziamento esterne all’Ente (con particolare riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o comunitari) al fine di non pesare sulla capacità di indebitamento dell’Ente stesso. 3.4.3 – Finalità da conseguire Creazione in ambito comunale di un efficiente Servizio di Protezione Civile in grado di fare fronte in maniera efficace alle situazioni di emergenza 65 che purtroppo si stanno abbattendo con sempre maggiore frequenza sul territorio comunale. Approvazione di strumenti di pianificazione compatibili con la normativa regionale. Miglioramento dello standard di sicurezza dei cittadini in condizioni climatiche avverse. Miglioramento generale della sicurezza del territorio. 3.4.3.1 – Investimento Si procederà al completamento delle opere inserite nel Piano Triennale relativo al precedente periodo. Verrà dato corso ai vari stadi di progettazione, alle procedure concorsuali ed agli affidamenti relativi alle opere di competenza del Settore inserite nel Piano Triennale approvato dal Consiglio Comunale. Si procederà al completamento degli interventi di messa in sicurezza approvati e finanziati dalla Regione Toscana ai sensi delle Ordinanze del Commissario Straordinario relative agli Stati di Calamità ed Emergenza che si sono succeduti dal 2010 al 2012. Si procederà inoltre al reperimento delle risorse necessarie al finanziamento degli interventi di mitigazione del Rischio Idrogeologico, inseriti nel relativo Piano approvato dalla Giunta Comunale 123/2011, tuttora privi del relativo finanziamento. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il Settore rilascia alla utenza varie certificazioni relative al vincolo idrogeologico in aree ad alto od elevato rischio idraulico. In occasione di Stati di Emergenza/Calamità il Settore provvede all’invio dei report alla Regione Toscana ed alle successive operazioni autorizzate e finanziate dal Sistema Regionale di Protezione Civile quali la erogazione di contributi per ospitalità alberghiera ed autonoma sistemazione. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 13 Personale cat. C - 15 Personale cat. B - 15 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Il Settore ha a propria disposizione alcuni automezzi utilizzati da personale tecnico per i relativi sopralluoghi e/o verifiche. Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con il Sistema Regionale di Protezione Civile e con altri Uffici Regionali preposti alla Sicurezza del Suolo, con gli Uffici della Autorità di Bacino, con l’Ufficio Tecnico del Genio Civile, con il Servizio Provinciale di Protezione Civile, con la Unione dei Comuni-Comprensorio di Bonifica e con le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio che si interessano di Protezione Civile. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Attuazione dei protocolli di intesa per la progettazione e la realizzazione unitaria di servizi e infrastrutture. Referente politico: Assessore Uilian Berti Un deciso passo avanti per un sensibile miglioramento del sistema della mobilità cittadina è stato compiuto dalla precedente Amministrazione con la approvazione del Piano Urbano del Traffico (PUT) – Piano Urbano della Mobilità (PUM). L’obiettivo prioritario diventa da ora quello di dare concreta applicazione alle previsioni contenute in tali strumenti pianificatori procedendo al loro costante aggiornamento, come previsto dalla 66 normativa di riferimento. In tale contesto diventa necessario che le previsioni del PUM siano recepite dal Piano Triennale laddove le stesse siano pienamente compatibili con le previsioni urbanistiche: in tale contesto la competente unità operativa preposta alla mobilità ed al traffico opererà in stretta simbiosi con quella preposta alla realizzazione di infrastrutture della viabilità comunale. A seguito della riqualificazione architettonica e della pedonalizzazione delle Piazze Aranci e Mazzini, si rende necessario integrare la pianificazione del PUT-PUM con uno specifico Regolamento relativo alla istituzione di una vasta Zona a Traffico Limitato ZTL in centro cittadino oltreché di un articolato Piano della sosta sia a Massa che a Marina di Massa, soprattutto nel periodo estivo. In tal senso la Amministrazione Comunale punterà nel recupero di parcheggi privilegiando una diversa dislocazione degli stalli di sosta con la sostituzione, ove la larghezza delle strade lo consente, di quelli paralleli al senso di marcia con i più funzionali parcheggi a lisca di pesce. Attraverso project saranno intraprese azioni tese a dotare la città di parcheggi sopraelevati che aumentino il numero dei posti disponibili a parità di aree destinate alla sosta. L’aumento dei parcheggi sarà funzionale alla perdita momentanea di posti auto sull’area adiacente all’ex mercato ortofrutticolo per la durata dei lavori ed alla perdita di posti auto conseguenti all’avvio della ZTL nel centro urbano, che consentirà la piena vivibilità delle ritrovate piazze Aranci e Mazzini. Nell’immediato sarà data attuazione alle modifiche della viabilità attraverso la adozione di tutti quei provvedimenti tipici attuativi del Codice della Strada, inseriti nel PUT, quali in particolare la istituzione di sensi unici di marcia per rendere più scorrevole e sicuro il traffico cittadino ed aumentare il numero complessivo dei parcheggi. Saranno ricavati nella viabilità esistente sprovvista di marciapiedi percorsi pedonali al fine di migliorare la sicurezza stradale per la c.d. utenza debole rappresentata dai pedoni. Saranno inoltre ricavate nella viabilità esistente piste ciclabili con stazioni di Bike-Sharing, parcheggi scambiatori serviti dai mezzi del Trasporto Pubblico Locale TPL sempre allo scopo di liberare il centro cittadino dal traffico e di decongestionare la viabilità cittadina. Particolare attenzione sarà dedicata al servizio di TPL per il quale a far data dal 2014 è prevista una profonda modifica nella organizzazione del servizio. A seguito del disinteressamento a detto servizio da parte dello Stato, la Regione Toscana ha elaborato un modello contenente le varie tipologie di trasporto che sarà finanziato in gran parte dalla Regione con fondi regionali. Tale modello privilegerà logicamente le corse più redditizie (principalmente trasporto urbano e suburbano) a discapito dei servizi meno produttivi (trasporto da e verso le frazioni montane). Ciò determina la necessità di una verifica puntuale delle corse escluse dal modello regionale al fine di inserirle comunque nel capitolato di gara della Regione Toscana, quali servizi aggiuntivi a carico del Comune. Ciò è finalizzato a realizzare un modello di TPL in ambito comunale più efficiente e più rispondente alle effettive esigenze della utenza, pur in presenza di una considerevole riduzione delle risorse disponibili che scendono in ambito regionale da 225 a 160 milioni di euro. Il modello locale prevederà forme di trasporto alternative al classico Bus, quali il servizio a mezzo Minibus, quello a chiamata o quello a mezzo taxi, soprattutto per le corse da e verso le frazioni montane. Il Comune inoltre si attiverà, con gli uffici regionali, per la predisposizione della progettazione tecnica relativa alla gara unica per l’affidamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale. A gara appaltata si avrà un significativo incremento nel chilometraggio del trasporto di linea urbana che passerà dagli attuali 581.000 ad oltre 920.000 km a parità di costo. Un più efficiente collegamento al centro consentirà un minor traffico veicolare ed un minore fabbisogno di parcheggi. Sarà data concreta attuazione al progetto di Infomobilità finanziato dalla Regione Toscana al fine di migliorare la mobilità ed il traffico cittadino, perseguendo l’obiettivo della riduzione dell’inquinamento attraverso informazioni circostanziate ed in tempo reale sulla sosta ed attraverso un miglior coordinamento tra di loro di tutti gli impianti semaforici cittadini. A tale riguardo saranno attivati i rilevatori di traffico abbinati agli impianti semaforici e finalizzati a sincronizzare tra di loro i semafori presenti su un medesimo asse viario ed i rilevatori della sosta finalizzati a fornire alla utenza informazioni sul numero degli stalli di sosta liberi nei parcheggi cittadini. E’ stato dato notevole impulso nella tempistica relativa al rilascio dei provvedimenti tipici previsti dal Codice della Strada (D.Lgs. 285/92) attraverso la installazione nei pc dei dipendenti del Settore del software 67 acquistato dalla Università di Ferrara. L’applicazione del software alla procedura di rilascio delle autorizzazioni per la manomissione della sede stradale, unitamente al nuovo disciplinare approvato dalla G.C., consentirà di ridurre in maniera sensibile i tempi di rilascio delle relative autorizzazioni, ma soprattutto consentirà di monitorare e verificare il rispetto dei tempi di ripristino del manto stradale (a tale riguardo con deliberazione di G.C. 127 del 24/4/2013 è stato approvato uno specifico regolamento), prevenendo incidenti e salvaguardando il patrimonio comunale, oltre a consentire la esatta conoscenza in tempo reale di tutte le criticità presenti sulla viabilità comunale. Il software sarà messo a disposizione anche per altri Settori comunali quali principalmente quello preposto alle Opere Infrastrutturali, quello preposto alle Attività Produttive, quello preposto ai Servizi Informatici e quello della Polizia Municipale. Per quanto riguarda il decoro e l’arredo urbano cittadino, saranno attivate specifiche azioni tese a verificare la pulizia ed il decoro urbano. Tali azioni saranno coordinate dall’Ufficio della Manutenzione Urbana, la cui istituzione è prevista nelle linee programmatiche per il mandato amministrativo, approvate dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 7 del 06/02/2014. Le azioni elencate necessitano della stipula di protocolli di intesa finalizzati alla loro attuazione. In particolare tali protocolli riguardano la Regione Toscana per quanto concerne la gara del TPL e la viabilità complementare al Nuovo Ospedale, ANAS per la realizzazione della Variante Aurelia, per la quale è in via di ultimazione la fase progettuale curata dal Comune di Massa, il Consorzio Zona Industriale per quanto concerne l’acquisizione della viabilità consortile interna alla viabilità comunale, la Provincia di Massa–Carrara per il completamento da parte del Comune di opere avviate da tale Ente quali le rotatorie sull’asse viario provinciale di via Oliveti e RFI per il completamento del sottopasso di Casellotto e per l’acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione del capolinea del TPL nelle vicinanze della Stazione Ferroviaria. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Tali scelte sono coerenti con il Piano Urbano del Traffico – Piano Urbano della Mobilità approvato con Deliberazione di C.C. 38 del 17/6/2010. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. In ultima analisi – ove possibile – alle scelte operate viene abbinata la ricerca e la richiesta di forme di finanziamento esterne all’Ente (con particolare riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o comunitari) al fine di non pesare sulla capacità di indebitamento dell’Ente stesso. 3.4.3 – Finalità da conseguire Razionalizzazione ed efficientamento del traffico, miglioramento della mobilità cittadina e della sosta, con conseguente riduzione dell’inquinamento atmosferico, aumento della sicurezza stradale con conseguente riduzione degli incidenti stradali, miglioramento dello standard di decoro urbano cittadino. 3.4.3.1 – Investimento Si procederà al completamento delle opere inserite nel Piano Triennale relativo al precedente periodo. Verrà dato corso ai vari stadi di progettazione, alle procedure concorsuali ed agli affidamenti relativi alle opere di competenza del Settore inserite nel Piano Triennale approvato dal Consiglio Comunale. Si completerà la progettazione tecnica del nuovo Servizio di TPL secondo le direttive e le indicazioni fornite dalla Regione Toscana. Si procederà inoltre al reperimento delle risorse necessarie al finanziamento degli interventi attraverso la ricerca e la richiesta di forme di finanziamento esterne all’Ente (con particolare riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o comunitari) al fine di non pesare sulla capacità di indebitamento dell’Ente stesso. 68 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il Settore rilascia alla utenza autorizzazioni relative all’abbattimento di barriere architettoniche, alla installazione di insegne ed altri elementi di arredo da parte dei privati, oltre alla emanazione di ordinanze attuative del Codice della Strada, permessi in deroga ed altri provvedimenti tipici previsti dal D.Lgs. 285/92. A tale riguardo si è registrata una sensibile riduzione nei tempi di rilascio di tali autorizzazioni ed ordinanze attraverso l’utilizzo del software acquistato dalla Università di Ferrara. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 13 Personale cat. C - 15 Personale cat. B - 15 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Il Settore ha a propria disposizione alcuni automezzi utilizzati da personale tecnico per i relativi sopralluoghi e/o verifiche. Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana per la predisposizione della progettazione del nuovo progetto di TPL e con la Provincia nel rispetto delle attuali competenze in materia di Trasporto Pubblico Locale. 69 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 6 - Uso delle risorse e programmazione degli investimenti ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO • REGIONE • PROVINCIA • • • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) • ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00 5.130.373,00 0,00 0,00 700.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3.961.591,00 3.961.591,00 3.876.836,00 9.791.964,00 3.961.591,00 3.876.836,00 697.000,00 697.000,00 697.000,00 697.000,00 697.000,00 697.000,00 3.584.696,00 2.004.798,00 1.998.768,00 TOTALE (C) 3.584.696,00 2.004.798,00 1.998.768,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 14.073.660,00 6.663.389,00 6.572.604,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 70 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 6 - Uso delle risorse e programmazione degli investimenti IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 5.772.481,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 40,71 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 entità (c) 8.301.179,00 % su tot. 58,98 Totale (a+b+c) 14.073.660,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 16,00 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 5.679.396,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 85,23 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 entità (c) 983.993,00 % su tot. 14,77 Totale (a+b+c) 6.663.389,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 8,39 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 5.638.611,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 85,79 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 entità (c) 933.993,00 % su tot. 14,21 Totale (a+b+c) 6.572.604,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 8,34 71 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 7 – IL SISTEMA FISCALE RESPONSABILE D.SSA MARIA STELLA FIALDINI Il percorso di sviluppo del “Federalismo Fiscale”, Legge 5 maggio 2009, n. 42, rappresenta una tappa fondamentale del processo di adeguamento dell’ordinamento italiano alla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001. Prima della legge n. 42 del 2009, l’unico intervento legislativo organico in attuazione di quella significativa riforma costituzionale che ha completamente ridisegnato i rapporti tra Stato, Regioni ed Enti Locali, risaliva infatti alla legge “La Loggia” del 2003 che ha consentito, però, una soltanto una parziale e lacunosa attuazione del nuovo Titolo V della Costituzione. Con la Legge n. 3 del 18/10/2001 sono stati introdotti profondi mutamenti nei rapporti tra Stato, Regioni ed Enti Locali per quanto riguarda le competenze legislative ed amministrative al fine di accrescere in maniera rilevante le funzioni spettanti alle autonomie (Artt. 114, 117 e 118 Cost.). L’attribuzione di nuove ed importanti competenze a Regioni ed Enti Locali presuppone però, come esigenza indifferibile, che tali enti dispongano anche delle risorse finanziarie necessarie per poter svolgere le funzioni loro assegnate dalla Costituzione, abbiano, in altri termini, autonomia finanziaria sancita e disciplinata dall’art. 119 Cost., come modificato dalla Riforma del 2001. In esecuzione alla norma costituzionale, Regioni ed Enti Locali dispongono di tre tipi di risorse costituite dai tributi propri, compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio e quote del fondo perequativo istituito con legge dello Stato per i territori con minore capacità fiscale per abitante. La riforma federalista di cui alla legge delega 5 Maggio 2009 n. 42, aveva l’obiettivo di fornire agli EE.LL. gli strumenti di politica fiscale mancanti fino a quel momento. Con la legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 che ha introdotto il principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale, anche l’art. 119 Cost. è stato nuovamente riformato. Nell’ottica di una maggiore attenzione all’equilibrio dei conti pubblici, il nuovo art.119 prevede al comma 1 che l’autonomia di entrata e di spesa degli enti territoriali debba comunque rispettare l’equilibrio dei relativi bilanci e che Regioni ed Enti Locali debbano concorrere ad assicurare il rispetto dei vincoli economici e finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea. Il rispetto del pareggio di Bilancio dello Stato previsto per l’anno 2013 ha indotto il Legislatore ad anticipare all’anno 2012 l’introduzione dell’IMU da parte dei comuni, con contestuale modifica dell’impianto dei trasferimenti statali previsti dal D.Lgs. 23/2011 in esecuzione al disposto normativo federalista. Per effetto del D.L. 201/2011 i Comuni hanno subìto un ulteriore taglio dei trasferimenti statali in conseguenza dell’introduzione dal 1 Gennaio 2012 della nuova Imposta municipale. In particolare, la quantificazione del Fondo Sperimentale di Riequilibrio è legata al maggior gettito dell’imposta municipale propria ad aliquota base rispetto al gettito ICI dell'annualità precedente e ridotto per effetto dell’art. 28, commi 7 e 9 del D.L. 201/2011 e dalla detrazione compensativa del minor gettito IRPEF relativi agli immobili non locati che ne costituisce la componente immobiliare. Rispetto al tributo previsto dalla riforma federalista il richiamato D.L. 201/2011 ha introdotto sensibili modificazioni alla disciplina dell’IMU soprattutto in relazione al considerevole incremento del carico tributario, che unitamente alla varietà delle aliquote, trae origine dall’incremento delle rendite catastali del 30%. I ristretti margini d’intervento concessi dal Legislatore per mitigare il carico tributario, in perfetta antitesi rispetto alla decantata autonomia della riforma federalista, motivano ancora di più l’Amministrazione a ricercare formule per un contemperamento degli effetti negativi della tassazione, indirizzando parte dell’attività degli uffici sulla valutazione e modulazione delle varie aliquote dell’Imposta municipale propria, applicabili alle varie categorie d’immobili, quale supporto fondamentale alla politica fiscale locale. Infatti, 72 le simulazioni dell’entità del gettito al variare dell’imposizione tariffaria per categoria costituiscono un insostituibile strumento per consentire una ponderata scelta delle varie opzioni d’aumento o di riduzione delle varie aliquote, individuare la tassazione più rispondente alle esigenze della realtà locale e garantire contestualmente i livelli di gettito necessari all’equilibrio del Bilancio. Particolare notazione merita l’art. 14 del D.L. 201/2011 convertito in legge con modificazioni dall’art. 1, comma 1 della Legge 22/12/2011 n. 214 e successivamente modificato dall’art. 1, comma 387 della Legge di Stabilità per il 2013 n. 228/2012, che ha istituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) con decorrenza 1 Gennaio 2013 e sostituisce tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale che tributaria. Il nuovo tributo ( commi 8 e 9 dell’art. 14 D.L. 201/2011) è corrisposto in base a tariffa riferita all’anno solare e commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte, sulla base dei criteri determinati dal D.P.R. 158/1999 “Norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani”. L’aspetto più eclatante è costituito dall’affermazione secondo cui la tariffa di riferimento, ai sensi dell’art. 2, commi 1 e 2, del D.P.R. 158/1999, rappresenta “l’insieme dei criteri e delle condizioni che devono essere rispettati per la determinazione della tariffa da parte degli enti locali in modo da coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani”. La tariffa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio riferite in particolare agli investimenti per le opere e ai relativi ammortamenti ed ad una parte variabile, in funzione delle quantità dei rifiuti conferiti, al servizio fornito ed all’ammontare dei costi di gestione. La tariffa presenta caratteristiche di progressività fiscale nella quota fissa delle utenze domestiche essendo differenziata in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare, con il risultato di diventare un elevato carico tributario per le famiglie numerose, spesso in difficoltà economiche. Per contemperare questi aspetti negativi del “metodo normalizzato” verranno previste forme di intervento quali particolari riduzioni legate al numero dei componenti e del reddito familiare, oltre che mantenere l’esenzione TARES per i pensionati titolari di pensione minima INPS. Dal 2014 il quadro normativo inerente i tributi locali si è arricchito di un nuovo tributo Imposta Unica Comunale (IUC), composto da TASI (per la fruizione dei servizi comunali), TARI (per la gestione dei rifiuti) ed IMU (per gli immobili non destinati ad abitazione principale), come previsto dalla Legge di Stabilità n. 147 del 27 dicembre 2013. Per gli Enti Locali, l’attuale formulazione della normativa tributaria e fiscale determina un’ulteriore fase di criticità, in relazione alle obiettive minori risorse assegnate dallo Stato e dalla necessità di applicazione i nuovi cespiti di entrata con tutte le difficoltà connesse all'istituzione di nuovi tributi, ma anche per i cittadini contribuenti, che sempre più spesso si trovano in una situazione di assoluta incertezza rispetto ai tributi dovuti. Infatti, la Legge n. 147/2013, art. 1 comma 639, istituisce l’Imposta Unica Comunale (IUC) identificando, in modo non univoco, i soggetti passivi delle tre componenti del tributo unico: l’IMU imposta municipale propria è dovuta da tutti i possessori di immobili (fabbricati e terreni), con esclusione delle abitazioni principali che non siano classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; TASI tributo per i servizi indivisibili è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo unità immobiliari, compresa l’abitazione principale come definita ai fini dell’IMU, nonché le aree scoperte e quelle edificabili a qualsiasi uso adibiti; la TARI tassa rifiuti è dovuta da chiunque possieda o detenga locali o aree scoperte potenzialmente in grado di produrre rifiuti. In tale contesto, l’Amministrazione sarà chiamata principalmente a contemperare nella politica fiscale, attraverso opportune manovre delle variabili tariffarie, gli effetti distorsivi costituiti dall’applicazione della TASI e dell’ulteriore incremento dello 0,8 per mille che risultano regressivi in corrispondenza delle rendite catastali più elevate. La medesima Legge n. 147/2013 dispone, inoltre, che le aliquote complessive dell’IMU e della TASI deliberate dai comuni non possano superare le aliquote massime previste per l’IMU. L’applicazione dei tributi e delle entrate patrimoniali 73 dovrà garantire il giusto equilibrio tra risorse impiegate e servizi erogati, nell’ottica di evitare riduzioni all’azione di sostegno svolta dall’Amministrazione Comunale nei confronti delle categorie più deboli. La Legge di stabilità 2014 ha introdotto un’importante proroga rappresentata dal rinvio al 1° gennaio 2015 dell’introduzione dell’Imposta municipale secondaria prevista dal D.Lgs. n. 23/2011, che andrà a sostituire l’imposta comunale sulla pubblicità e il canone di occupazione del suolo pubblico. Ciò allo scopo di evitare l' introduzione di nuovi cespiti sui cittadini già interessati, nel contesto tributario, da sensibili modificazioni. In un quadro di progressiva riduzione dei trasferimenti dallo Stato, quale quello attuale, appare fondamentale intraprendere attività straordinarie di lotta anti-evasione/elusione, attivando strumenti suscettibili di implementare l'entità delle entrate e dei tributi in vista del perseguimento dell’autonomia finanziaria. In attuazione dei principi del federalismo fiscale questa Amministrazione intende indirizzare la propria attività in campo fiscale-tributario ad una serie di obiettivi primari: - introdurre una logica gestionale dell’entrata che ponga quale obiettivo primario il controllo e l’interazione con il proprio territorio per la realizzazione della perequazione tributaria, dell’equità fiscale e della razionalizzazione dei sistemi di accertamento ed esazione, prevedendo un relativo incremento del gettito anche attraverso il miglioramento delle tecniche di ricerca dell’evasione; - sfruttare a tal fine le nuove opportunità di razionalizzazione dei processi amministrativi e organizzativi attraverso l’interazione con le funzioni catastali; - programmare con oculatezza, interagire con efficienza ed equità con i cittadini/imprese contribuenti attraverso la disponibilità di un quadro organico ed integrato del gettito fiscale, della base imponibile e della pressione fiscale complessiva che grava sul cittadino e sull’impresa; - integrare i dati catastali con le informazioni dei propri sistemi informativi anche al fine di contribuire al miglioramento ed all'aggiornamento costante e sistematico della qualità dei dati in attuazione dei principi di interoperabilità applicativa delle banche dati; - avviare processi di aggregazione istituzionale per concentrare in un unico punto le competenze, con l’obiettivo di attuare nuove politiche di gestione della fiscalità locale. A tal fine è necessario disporre di strumenti, metodologie e servizi che consentano di acquisire un’attenta conoscenza della situazione contributiva di ciascun soggetto, oltre che della situazione immobiliare insistente sul territorio comunale, dal momento che l’Ente Locale fonda principalmente i propri presupporti istituzionali nel governo, nel controllo e nella regolamentazione del patrimonio immobiliare. In questo quadro si inserisce la proposta della Regione Toscana TOSCA, a cui ha aderito il Comune di Massa, relativa all’attuazione del Sistema Informativo Catasto e Fiscalità in Toscana come strumento condiviso, al fine del contrasto dell’evasione fiscale e della partecipazione dei comuni all’accertamento dei tributi statali e regionali gestiti dall’Agenzia delle Entrate ai sensi dell’art. 8 bis della Legge Regionale n. 31/2005, ad opera della Regione Toscana, ANCI Toscana e UNICEM Toscana. È prevista la costruzione di una vera e propria Anagrafe Comunale Soggetti/Oggetti/Relazioni denominata ACSOR articolata nelle seguenti componenti o moduli: - l’Anagrafe Comunale dei Soggetti - l’Anagrafe Comunale degli Oggetti (comprendente la loro localizzazione fisica sul territorio, tramite indirizzo georiferito o, se non applicabile, tramite altro tipo di fiscale complessiva che grava sul cittadino e sull’impresa). Nel corso del triennio 2014/2016 è previsto l’utilizzo del Sistema da parte degli Uffici Tributari da cui potranno ricavare utili informazioni per la propria attività di accertamento tributario nonché per segnalare all'Agenzia delle Entrate le posizioni da sottoporre ad eventuali accertamenti fiscali che determineranno l'eventuale riconoscimento a totale beneficio degli Enti Locali delle somme riscosse dall'erario stesso. Questo progetto garantirà una maggiore capacità ed efficienza di gestione delle entrate comunali e, al tempo stesso, costituirà fonte di risorse per sopperire ai tagli operati dal 74 governo centrale sui trasferimenti. L’interoperabilità del Sistema TOSCA nell’infrastruttura dell’Ente ha richiesto il coinvolgimento fin dall’inizio del Settore Informatico e della Società in house Master s.rl. incaricata dell’attività di gestione dei tributi. Con atto CC n. 73 del 21/07/2009 l’Amministrazione Comunale ha costituito la Società in-house providing Massa Tributi e Riscossioni MASTER s.r.l., per l’attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali, in conseguenza dell’annullamento della deliberazione CC n. 24/2005 riguardante il Contratto di Servizio con Massa Servizi s.p.a. La costituzione della società in-house ha consentito l’affidamento diretto di pubblici servizi escludendo, pertanto, il ricorso ad una gara ad evidenza pubblica. Ciò in virtù della natura meramente strumentale dei servizi forniti dalla società rispetto ai bisogni dell’Amministrazione trattandosi di attività non dirette a soddisfare in via immediata le esigenze della collettività. Inoltre, tali tipi di società garantiscono maggiori strumenti di controllo da parte dell’Ente quali: - che l’Ente abbia un effettivo potere di indirizzo sul Consiglio di Amministrazione della società in-house attraverso l’emanazione di appositi atti; - che l’impresa non deve aver acquisito una vocazione commerciale che renderebbe precario il controllo da parte dell’Ente Pubblico e che risulterebbe dall’ampliamento dell’oggetto sociale o dall’espansione territoriale dell’attività; - che le decisioni importanti devono essere sottoposte al vaglio preventivo dell’Ente affidante; - che via sia un controllo gestionale e finanziario stringente da parte dell’Ente pubblico sull’ente societario. L’attività della società si è finora svolta seguendo il disciplinare di servizio approvato con atto del C.C. n. 2 del 10/01/2010 e collaborando efficacemente per il mantenimento dei flussi di cassa delle varie entrate comunali, senza tuttavia esprimere totalmente le proprie potenzialità, per cui si ritiene necessario intervenire nella compagine societaria esercitando di fatto le prerogative che la legge riserva all’Amministrazione. Dopo la fase iniziale di avvio l’attività della Società dovrà essere potenziata al fine di rispondere al meglio alle esigenze dell’Ente ovvero del bilancio comunale. Il recente quadro normativo ha ulteriormente appesantito la gestione dell’attività tributaria, con conseguenti ripercussioni negative anche in termini di flussi di cassa, divenuti insufficienti a garantire il fabbisogno dell’Ente in conseguenza del posticipo, da parte del Legislatore, delle scadenze di pagamento (TARES) e dell’esenzione dal pagamento dell’IMU disposta per l’abitazione principale. Occorre pertanto procedere ad una generale riorganizzazione dell’azienda considerata da sempre la “longa manus” dell’Ente nel territorio comunale, apportando le modifiche strutturali necessarie per la gestione dei servizi, sia in campo tributario che patrimoniale, allo scopo di garantire all’Amministrazione un' efficace lotta all’evasione rivolta al procacciamento di nuove risorse ed al perseguimento dell’equità fiscale. Le modifiche dovranno garantire alla Società il conseguimento di un elevato livello di specializzazione con particolare riguardo alle attività in campo tributario-patrimoniale che più caratterizzano l’incarico affidato, procedendo ad un generale riordino dei servizi gestiti, salvaguardando e potenziando le attività concernenti: la lotta all’evasione tributaria; il controllo e la verifica sul territorio; l’attuazione del progetto Tosca. In quest’ottica sarà necessario procedere all'analisi di tutte le attività in capo alla Società, senza escludere la possibilità della dismissione di quelle non pienamente riconducibili al campo tributario/patrimoniale, in quanto rappresentano semplicemente una prosecuzione della precedente gestione di Massa Servizi S.p.A. al fine di poter valutare la possibilità di affidare a Master s.r.l. il ruolo fin qui svolto da Equitalia Servizi S.p.A. L’analisi dovrà riguardare anche l'assetto organizzativo e gestionale della Società, i singoli servizi gestiti dalla Società con particolare riguardo alle modalità con cui vengono resi. Ciò al fine di individuare unità da poter destinare ad altre attività ed ipotizzare, per ciascun soggetto, una destinazione lavorativa più consona alla propria formazione professionale. Il miglioramento della gestione dei servizi costituisce, infatti, l’obiettivo 75 dell’Amministrazione, da conseguire attraverso il recupero di efficienza, economicità e soddisfazione dell’utenza. Con Atto di Giunta Comunale n. 289 del 28/10/2013 è stato approvato Protocollo di Intesa tra il Comune di Massa e la Società: tale documento costituisce l'avvio del recupero di efficienza ed efficacia dell’attività della società stessa, nell’ottica del generale contenimento delle spese. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Ristrutturazione in senso più progressivo dell’imposizione legata al reddito e al patrimonio. Referente politico: Assessore Giovanni Rutili Con la Riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, Legge n. 3 del 18/10/2001, sono stati introdotti profondi mutamenti nei rapporti tra Stato, Regioni ed Enti Locali per quanto riguarda le competenze legislative ed amministrative, al fine di accrescere in maniera rilevante le funzioni spettanti alle autonomie (Artt. 114, 117 e 118 Cost.). Con la stessa riforma è stato modificato anche l’art. 119 della Costituzione, nel quale veniva affermata l’autonomia finanziaria delle Regioni e degli Enti Locali. Il percorso di attuazione del cosiddetto “federalismo fiscale” è stato tracciato con molto ritardo rispetto alla riforma del Titolo V; infatti solo con la Legge delega del 5 maggio 2009 n. 42, è stata delineata fattivamente la riforma, in armonia con il dettato costituzionale dell'art. 119, incentrata nel superamento del sistema di finanza derivata e nell'attribuzione di una maggiore autonomia di entrata e di spesa degli EE.LL. nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale. L'obiettivo più significativo è costituito dal passaggio dal sistema dei trasferimenti erogati sulla base della spesa storica a quello dell'attribuzione di risorse basate sull'individuazione dei fabbisogni standard, necessari a garantire il finanziamento integrale delle funzioni fondamentali. Con il D. Lgs n. 23 del 14/03/2011, in attuazione alla legge delega, sono attribuite agli Enti Locali tre tipi di risorse: tributi propri, compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibili al loro territorio (compartecipazione al gettito IVA e sulle imposte relative agli immobili) e, in via residuale, attribuzione di un fondo perequativo istituito con legge dello Stato per i territori con minore capacità fiscale per abitante. Il complesso di queste risorse, in ogni caso, deve permettere agli enti territoriali di finanziare integralmente il costo delle funzioni pubbliche loro attribuite. La legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 ha introdotto il principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale, pertanto, anche l’art. 119 Cost. è stato nuovamente riformato. Il comma 1 prevede che l’autonomia di entrata e di spesa degli enti territoriali debba comunque rispettare l’equilibrio dei relativi bilanci e che Regioni ed enti locali concorrano ad assicurare il rispetto dei vincoli economici e finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea. A seguito della pesante crisi che sta affliggendo l’intero sistema economico ed in particolare il nostro Paese e considerata la necessità di rispettare gli equilibri di Bilancio imposti, sono stati adottati importanti provvedimenti da parte dello Stato: in particolare con il D.L. n. 201/2011, denominato decreto salva-Italia, (Legge n. 214/2011) sono state apportate profonde modifiche in materia fiscale, di tracciabilità dei flussi finanziari, del sistema pensionistico e l’anticipazione al 2012 dell’imposta municipale propria, prevista dall’art. 8 del citato D.Lgs. n. 23/2011 “ Disposizioni in materia di Federalismo Fiscale” con la contestuale modifica dell’impianto dei trasferimenti statali previsti. La manovra finanziaria ha determinato ulteriori tagli ai bilanci comunali sia nella quantificazione del FSR (legata al maggior gettito stimato dallo Stato dell’imposta municipale propria ad aliquota base rispetto al precedente gettito ICI) che nelle riduzioni operate per effetto dell’art. 28 , commi 7 e 9 dello stesso D.L. 201/2011. Il tributo delineato dal D.L. n. 201/2011, inoltre, è risultato diverso rispetto a quello previsto dalla riforma federalista, sia dal punto di vista del soggetto passivo che dal lato dell’Amministrazione Comunale impossibilitata a ridurne gli effetti negativi per i cittadini e per lo stesso Bilancio Comunale: l’esatta quantificazione dell’ammontare del tributo era necessaria non solo ai fini della fissazione delle aliquote, ma anche per compensare la riduzione dei trasferimenti erariali. La Legge di Stabilità 2012, all’art. 14 del D.L. 201/2011 convertito con modificazioni in legge n. 214/2011, ha istituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) con decorrenza 1 Gennaio 2013, in sostituzione di tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale che tributaria. Il nuovo tributo prima della sua entrata in vigore è stato ulteriormente modificato 76 dall’art. 1, comma 387 della Legge di Stabilità per l’anno 2013 n. 228/2012; è corrisposto in base a tariffa riferita all’anno solare e commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte, sulla base dei criteri determinati “in modo da coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani” (D.P.R. 158/1999 “Norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani”). La tariffa presenta caratteristiche di progressività fiscale nella quota variabile delle utenze domestiche essendo differenziata in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare, che determinano un carico tributario elevato per le famiglie numerose, spesso in difficoltà economiche. Per contemperare questi aspetti negativi del “metodo normalizzato”, il legislatore ha previsto forme di agevolazione e/o esenzione legate alla tipologia di occupazione, al tipo di servizio usufruito, al numero dei componenti e al reddito familiare. Il carico tributario della TARES è costituito oltre che dalla tariffa composta dalla quota fissa e quota variabile da una maggiorazione indicata dall’art. 14, comma 13, D.L. 201/2011 in € 0,30 per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili suscettibile di essere incrementata a € 0,40 dal Consiglio Comunale, anche graduandola in ragione della tipologia dell’immobile. L’art. 10 D.L. 8/04/2013 n. 35 convertito con modificazioni nella Legge 6/06/2013 n. 64, intervenendo in materia di TARES, dispone che la maggiorazione standard di € 0,30 a mq per il solo anno 2013 è riservata interamente allo Stato. Il complesso quadro normativo nazionale e le problematiche applicative dell’IMU hanno caratterizzato il dibattito parlamentare nel corso dell’anno 2013 e influenzato negativamente la gestione economico-finanziaria degli enti locali. In primis con l’esenzione dall’IMU per le abitazioni principali, con Legge n. 85/2013 e con Legge n. 5/2014; e dalle varie proroghe del termine per l’approvazione del Bilancio di previsione 2013 (30/11/2013). Tale dibattito è sfociato nell’introduzione dal 2014 del nuovo tributo (IUC) Imposta Unica Comunale, composto da TASI (per la fruizione dei servizi comunali), TARI (per la gestione dei rifiuti) ed IMU (per gli immobili non destinati ad abitazione principale), come previsto dalla Legge di Stabilità n. 147 del 27 dicembre 2013. Per gli Enti Locali, l’attuale formulazione della normativa tributaria e fiscale, determina un’ulteriore fase di criticità, sia rispetto alle risorse assegnate dallo Stato che dall’applicazione dei nuovi tributi, ma anche per i cittadini/contribuenti che nuovamente si trovano in una situazione di assoluta incertezza rispetto ai tributi dovuti. Infatti, la Legge n. 147/2013, art. 1 comma 639, che istituisce l’Imposta Unica Comunale (IUC) identifica, in modo non univoco, i soggetti passivi delle componenti del tributo unico: l’IMU imposta municipale propria è dovuta da tutti i possessori di immobili (fabbricati e terreni), con esclusione delle abitazioni principali che non siano classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; TASI tributo per i servizi indivisibili è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo unità immobiliari, compresa l’abitazione principale come definita ai fini dell’IMU, nonché le aree scoperte e quelle edificabili a qualsiasi uso adibiti; la TARI tassa rifiuti è dovuta da chiunque possieda o detenga locali o aree scoperte potenzialmente in grado di produrre rifiuti. La medesima Legge dispone inoltre che le aliquote complessive dell’IMU e della TASI non possono superare le aliquote massime previste per l’IMU. Questo elevato numero di variabili che caratterizzano il nuovo tributo determinano anche per l’anno 2014 delle obiettive difficoltà di gestione dei tributi da parte degli uffici e gravosi adempimenti per i contribuenti e gli operatori del settore (CAAF). 3-4-2 – Motivazione delle scelte Il quadro in cui opera l’Amministrazione è caratterizzato da una crescente contrazione di risorse finanziarie in conseguenza della situazione macroeconomica congiunturale, delle ultime manovre finanziarie e del taglio dei trasferimenti statali. A questa situazione complessiva si aggiunge un maggior sforzo richiesto alla cittadinanza in termini di pressione fiscale. Diventa sempre più importante, pertanto, che la gestione della spesa pubblica sia efficace e che renda conto dei risultati ai cittadini in modo semplice e trasparente. La politica fiscale attuata dall’Amministrazione sarà 77 improntata all’equità, ricercando forme di imposizione legate al reddito ed al patrimonio, riconoscendo agevolazioni ed esenzioni in presenza di bassi redditi, in modo da porre al centro dell'attenzione la famiglia e le imprese. Saranno inoltre scrupolosamente osservati i principi previsti dallo Statuto del contribuente. Speciale attenzione sarà riservata alle attività volte a favorire l'evoluzione di un sistema sempre più organico e completo di banche dati che permetta di ottimizzare la pianificazione delle entrate comunali (determinazione delle aliquote, delle tariffe e dei corrispettivi per i servizi a domanda individuale) e semplificare gli obblighi tributari ed extra tributari dei cittadini/utenti. 3.4.3 – Finalità da conseguire L’applicazione dei tributi e delle entrate patrimoniali dovrà essere conforme alle leggi e regolamenti garantendo il giusto equilibrio tra risorse impiegate e servizi erogati, nell’ottica di evitare forti riduzioni all’azione di sostegno svolta dall’Amministrazione comunale verso le categorie di persone più fragili. A tal fine sono state effettuate numerose analisi e simulazioni con lo scopo di rendere il più possibile perequato il prelievo tributario, soprattutto in considerazione della significativa e precostituita incidenza dello stesso, a causa della nuova imposta sulla prima casa. L’azione dell’Amministrazione dovrà essere sempre più indirizzata verso il recupero dell’efficienza nella gestione per sopperire alle minori risorse. Occorre altresì adottare strumenti per facilitare ed agevolare le procedure di pagamento da parte dei cittadini. 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Gli oneri che gravano sulla parte corrente del bilancio comunale sono determinati principalmente dalla convenzione con la società in house Master s.r.l. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Istruttore contabile cat. C5 n. 3 al 50% Collaboratore Contabile B3 n. 1 al 50% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di dotazione informatica costituita da PC con l’utilizzo di gran parte dei programmi in uso all’Ente e relativa stampante. Con il recupero delle banche dati relative alla riscossione dei tributi ed entrate patrimoniali, l’Amministrazione ha acquisito ulteriori programmi di gestione dei servizi stessi. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore L’attività del settore si esplica sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione in conformità della legislazione nazionale vigente e in coerenza con i programmi regionali in materia di gestione delle entrate . 3.4.1 – Descrizione del Programma: Contrastare in modo decisivo l’evasione con programmi straordinari. Referente politico: Assessore Giovanni Rutili La riforma federalista è incentrata nel superamento del sistema di finanza derivata e nell'attribuzione di una maggiore autonomia di entrata e di spesa degli EE.LL. nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale. In un quadro di progressiva riduzione dei trasferimenti dallo stato appare fondamentale per i Comuni intraprendere attività straordinarie di lotta anti-evasione/elusione e attivando strumenti suscettibili di implementare il livello delle riscossioni delle entrate e dei tributi in vista del perseguimento dell’autonomia finanziaria. Con atto C.C. n. 73 del 21/07/2009 è stata costituita la Società in-house providing Massa Tributi e Riscossioni MASTER s.r.l., ai sensi dell’art. 113 TUEL 267/2000 e 78 dell’art. 52, comma 5 lettera b) n. 1 del D.Lgs 446/1997, a seguito dell’annullamento del contratto di servizio con la Massa Servizi S.p.A. (Atto n. 71/2009 d CC) che ha permesso l’affidamento diretto dell’attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali. La Società ha come scopo la gestione dei servizi inerenti le attività di riscossione dei tributi e delle altre entrate e delle attività connesse, complementari, accessorie ed ausiliarie indirizzate al supporto delle attività di gestione tributaria e patrimoniale, ad esclusione delle fasi di accertamento e contenzioso che rimangono in capo al Comune. Il primo obiettivo del Comune è quello di potenziare l’attività di recupero dell’evasione ed elusione relativamente alla riscossione dei tributi locali. Gli obiettivi di breve e medio periodo che l’Amministrazione si prefigura per poter raggiungere l’equità e giustizia fiscale, con il diretto e completo coinvolgimento della Società, sono i seguenti: - introdurre una logica gestionale dell’entrata che ponga quale obiettivo primario il controllo e l’interazione con il proprio territorio per la realizzazione della perequazione tributaria, dell’equità fiscale e della razionalizzazione dei sistemi di accertamento ed esazione, prevedendo un relativo incremento del gettito anche attraverso il miglioramento delle tecniche di ricerca dell’evasione; - sfruttare a tal fine le nuove opportunità di razionalizzazione dei processi amministrativi e organizzativi attraverso l’interazione con le funzioni catastali; - programmare con oculatezza e interagire con efficienza ed equità con i cittadini/imprese contribuenti attraverso la disponibilità di un quadro organico ed integrato del gettito fiscale, della base imponibile e della pressione fiscale complessiva che grava sul cittadino e sull’impresa; - integrare i dati catastali con le informazioni dei propri sistemi informativi anche al fine di contribuire al miglioramento ed aggiornamento costante e sistematico della qualità dei dati in attuazione dei principi di interoperabilità applicativa delle banche dati; - avviare processi di aggregazione istituzionale per concentrare in un unico punto le competenze, con l’obiettivo di attuare nuove politiche di gestione della fiscalità locale. A tal fine è necessario disporre di strumenti, metodologie e servizi che consentano di acquisire un’attenta conoscenza della situazione contributiva di ciascun soggetto, oltre che della situazione immobiliare insistente sul territorio comunale, atteso che l’Ente Locale fonda principalmente i propri presupporti istituzionali nel governo, nel controllo e nella regolamentazione del patrimonio immobiliare. Il progetto regionale TOSCA al quale il Comune ha aderito e che realizza l’interscambio di una banca–dati integrata con gli altri enti-aderenti, al fine di ottimizzare l’attività di controllo tributario, è giunto alla fase di avvio operativo delle attività e coinvolge specificatamente le professionalità interne all’Ente nonché quelle presenti nella società in-house. A tale scopo il percorso formativo per il progetto TOSCA, recentemente intrapreso, ha visto la partecipazione di buona parte degli addetti ai servizi. Il progetto infatti prevede attività e tecnologie specificamente dedicate alla verifica, validazione e ottimizzazione della qualità dei dati disponibili alla Pubblica Amministrazione Locale e Centrale, anche e soprattutto attraverso l’integrazione logico-funzionale delle informazioni catastali provenienti dall’Agenzia del Territorio con le diverse basi di dati locali e nazionali. L’utilizzo del Sistema Fiscalità e Catasto per l'accertamento tributario potrà essere di supporto alle segnalazioni qualificate proposte dall'Agenzia delle Entrate. Parallelamente verranno curate le attività che garantiscono il perseguimento degli obiettivi dell’Amministrazione sia in termini di procacciamento di risorse che per la realizzazione della giustizia fiscale, quali l'espletamento dei controlli per le annualità tributarie in scadenza, la programmazione dell'attività di controllo straordinaria sul territorio per la categoria delle aree edificabili e delle aree produttive, la verifica degli immobili fantasma, verifica e controllo delle occupazioni abusive sia in relazione al Cosap che ICP. Al fine di mantenere il livello di gettito particolare attenzione verrà riservata al recupero coattivo dei crediti eseguito mediante iscrizione a ruolo o ingiunzione fiscale. Questultimo strumento, consente snellezza e celerità in quanto l'ente titolare dell'entrata può immediatamente emettere il titolo esecutivo, esperendo successivamente le procedure previste ovvero il 79 pignoramento mobiliare e immobiliare. In proposito è in fase di completamento un progetto denominato “Tavolo sulla riscossione in Toscana” gestito da ANCI, Regione Toscana e alcuni Comuni pilota destinato a costituire per tutti i Comuni aderenti la giusta risposta al superamento di Equitalia S.p.A.. Il Tavolo è stato costituito per analizzare le necessità degli EELL e al contempo valutare le opportunità che un sistema di riscossione coattivo regionale integrato può offrire in termini di efficienza e efficacia della riscossione. Il sistema dovrebbe fornire oltre che le singole attività costituenti il servizio (contatti con l’utenza, postalizzazione, esecuzione forzata) un vero e proprio supporto per la formazione del personale addetto e per la gestione del contenzioso. 3-4-2 – Motivazione delle scelte L’obiettivo primario è il controllo e l’interazione con il proprio territorio per la realizzazione della perequazione tributaria, dell’equità fiscale e della razionalizzazione dei sistemi di accertamento ed esazione, prevedendo un relativo incremento del gettito anche attraverso il miglioramento delle tecniche di ricerca dell’evasione. 3.4.3 – Finalità da conseguire L'obiettivo più significativo è acquisire un’attenta situazione dello stato contributivo e immobiliare del territorio comunale, per consentire un’attività costante e fattiva di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, per recuperare autonomia finanziaria dell’Ente, onde sopperire alle minori risorse e assicurare maggiore efficienza nella gestione da parte della Società, ma soprattutto per garantire un fisco più equo e giusto per il cittadino. 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Gli oneri che gravano sulla parte corrente del bilancio comunale sono determinati principalmente dalla ripresa da parte degli uffici comunali delle attività inerenti gli accertamenti e il contenzioso tributario. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Istruttore contabile cat. C5 n. 3 al 50% Istruttore contabile cat. C4 n. 1 al 100% Collaboratore Contabile B3 n. 1 al 50% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di dotazione informatica costituita da PC con l’utilizzo di gran parte dei programmi in uso all’Ente e relativa stampante. Con il recupero delle banche dati relative alla riscossione dei tributi ed entrate patrimoniali, l’Amministrazione ha acquisito ulteriori programmi di gestione dei servizi stessi, da implementarsi per rendere più efficace ed efficiente la gestione. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore L’attività del settore si esplica sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione in conformità della legislazione nazionale vigente e in coerenza con i programmi regionali in materia di gestione delle entrate. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Valorizzazione e potenziamento dell’attività di Master s.r.l. Referente politico: Assessore Giovanni Rutili L’Amministrazione Comunale con l’atto di C.C. n. 71 del 21/07/2009 ha disposto, in autotutela, l’annullamento della delibera di C.C. n. 27/2005 “Affidamento gestione attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi e delle entrate patrimoniali nonché delle attività di supporto 80 connesse o complementari indirizzate alla gestione dei servizi comunali. Approvazione contratto di servizio” e la revoca del contratto di servizio alla Massa Servizi s.p.a.. Nella stessa seduta è stata costituita la Società in-house providing Massa Tributi e Riscossioni MASTER s.r.l., con l’atto C.C. n. 73/2009 ai sensi dell’art. 113 TUEL 267/2000 e dell’art. 52, comma 5 lettera b) n. 1 del D.Lgs 446/1997, con effetto immediato per l’attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali, demandando a successiva deliberazione l’approvazione del disciplinare di servizio tra il Comune di Massa e la Società. La costituzione della società in-house ha premesso l’affidamento diretto di pubblici servizi escludendo, pertanto, il ricorso ad una gara ad evidenza pubblica considerato che la natura dei servizi forniti è caratterizzata dalla mera strumentalità rispetto ai bisogni dell’Amministrazione trattandosi di servizio non diretto a soddisfare in via immediata le esigenze della collettività. Inoltre, questi tipi di forma societaria garantiscono maggiori strumenti di controllo da parte dell’Ente quali: - che l’Ente abbia un effettivo potere di indirizzo sul Consiglio di Amministrazione della società in-house attraverso l’emanazione di appositi atti; - che l’impresa non deve aver acquisito una vocazione commerciale che renderebbe precario il controllo da parte dell’Ente Pubblico e che risulterebbe dall’ampliamento dell’oggetto sociale o dall’espansione territoriale dell’attività; - che le decisioni importanti devono essere sottoposte al vaglio preventivo dell’Ente affidante; - che via sia un controllo gestionale e finanziario stringente da parte dell’Ente pubblico sull’ente societario. L’attività della Società si è svolta seguendo il Disciplinare di servizio approvato con atto del C.C. n. 2 del 10/01/2010 e collaborando efficacemente per il mantenimento dei flussi di cassa delle varie entrate comunali, senza tuttavia esprimere totalmente le proprie potenzialità. In quest’ottica e nel rispetto del contenimento generale della spesa, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto intervenire nella compagine societaria, adeguando lo Statuto al quadro normativo che si è delineato negli ultimi anni caratterizzato da una forte presenza di vincoli e limitazioni. Con atto di C.C. n. 47 del 26/09/2013 ha pertanto modificato lo Statuto in particolare rispetto a: - la possibilità per il Comune di Massa di nominare un Amministratore Unico, in luogo di un Consiglio di Amministrazione, con conseguente modifica ed integrazione delle disposizioni statutarie relative; - l’inserimento di nuove disposizioni statutarie e l’adeguamento di quelle esistenti, ai fini dell’esercizio del “controllo analogo” sulla Società, da parte del Comune di Massa, in ottemperanza alla normativa vigente ed agli orientamenti giurisprudenziali nazionali più recenti secondo cui il Socio deve avere pregnanti poteri di controllo (mediante la nomina e la revoca degli amministrativi, poteri di indirizzo e direttiva, poteri di ispezione, sopralluogo, verifica di reports periodici) oltre che la partecipazione totalitaria pubblica con divieto di cessione di quote. Tali orientamenti risultano in linea con la giurisprudenza comunitaria secondo cui il “controllo analogo” dei soci pubblici sulla società in house costituisce un potere assoluto di direzione, coordinamento e supervisione dell’attività del soggetto partecipato e che riguarda l’insieme dei più importanti atti di gestione del medesimo; - l’applicazione del principio di trasparenza rispetto all’attività della Società; - gli adeguamenti normativi intervenuti dalla data di approvazione dello statuto ad oggi, compresi quelli in materia di equilibrio dei generi. Con atto di G.C. n. 289 del 28/10/2013 è stato altresì formalizzato il Protocollo d’Intesa che sarà sottoscritto tra la società MASTER s.r.l. ed il Comune di Massa, per l’assegnazione, a tempo parziale e temporaneo, del Dirigente del Settore presso la società MASTER s.r.l. con funzioni di Direttore disciplinate dal secondo il Protocollo. Dopo la fase iniziale di avvio quindi l’attività della Società deve essere necessariamente potenziata al fine di rispondere al meglio alle esigenze dell’Ente ovvero del bilancio comunale. Gli obiettivi di breve e medio periodo che l’Amministrazione si prefigura poter raggiungere con il diretto e completo coinvolgimento della Società sono i seguenti: 81 - l’equa ripartizione del carico tributario attivando una puntuale attività antievasione /elusione (progetto TOSCA); - la semplificazione degli adempimenti a carico del cittadino attraverso l’adozione di procedure e modulistiche di facile e rapida attivazione; - la tempestività della risposta; - la trasparenza delle procedure. A tal fine l’Amministrazione ha garantito l’adeguamento dei programmi gestionali in dotazione al Settore e alla Società Master s.r.l. Il progetto regionale TOSCA, al quale il Comune ha aderito - che si propone di fornire agli enti aderenti una banca–dati integrata con le altre Amministrazioni territoriali e statali, al fine di ottimizzare l’attività di controllo tributario - è giunto alla fase di introduzione nelle fasi operative delle attività e coinvolge specificatamente le professionalità interne all’Ente, ma soprattutto quelle presenti nella Società in-house. A tale scopo il percorso formativo a suo tempo intrapreso per il progetto TOSCA ha visto la partecipazione di buona parte degli addetti ai servizi resi dalla Società MASTER s.r.l. Il progetto infatti prevede attività e tecnologie specificamente dedicate alla verifica, validazione e ottimizzazione della qualità dei dati disponibili alla PA Locale e Centrale, anche e soprattutto attraverso l’integrazione logico-funzionale delle informazioni catastali provenienti dall’Agenzia Entrate (ex Territorio) con le diverse basi di dati locali e nazionali. Conclusa l’esperienza di Massa Servizi s.p.a., non sempre positiva per i cittadini-contribuenti, l’Amministrazione intende avviare un percorso più trasparente e vicino al cittadino, consentendo l’esercizio degli strumenti previsti dall’ordinamento per la riduzione dell’applicazione delle sanzioni quali l’autotutela, l’accertamento con adesione, la conciliazione giudiziale ovvero stragiudiziale e con le quali è possibile interrompere e definire controversie tributarie già nella fase del contenzioso. In definitiva gli uffici della Master s.r.l. dovranno farsi carico di instaurare un rapporto nuovo con il cittadino improntato sul rispetto reciproco e condurre un’attività in grado di riconquistare la fiducia del cittadino nei confronti dell’Amministrazione. 3-4-2 – Motivazione delle scelte La ricerca dell’ottimizzazione dei costi della società unitamente a quella dei servizi erogati dall’Ente impongono una rivisitazione della funzionalità della struttura di Master s.r.l. 3.4.3 – Finalità da conseguire Maggiore autonomia finanziaria dell’Ente mediante il recupero dell’evasione per far fronte alle minori risorse e recupero di efficienza nella gestione da parte della Società. 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Gli oneri che gravano sulla parte corrente del bilancio comunale sono determinati principalmente dalla convenzione con la società in house Master s.r.l. e dalla ripresa da parte degli uffici comunali delle attività inerenti gli accertamenti e il contenzioso tributario. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Istruttore contabile cat. C5 n.3 al 40% Operatore Amministrativo B3 n.1 al 40% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di dotazione informatica costituita da PC con l’utilizzo di gran parte dei programmi in uso all’Ente e relativa stampante. Con il recupero delle banche dati relative alla riscossione dei tributi ed entrate patrimoniali, l’Amministrazione ha acquisito ulteriori programmi di gestione dei servizi stessi, da implementarsi per rendere più efficace ed efficiente la gestione. 82 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore L’attività del settore si esplica sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione in conformità della legislazione nazionale vigente e in coerenza con i programmi regionali in materia di gestione delle entrate . 83 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 7 - Il sistema fiscale ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO 0,00 0,00 0,00 • REGIONE 0,00 0,00 0,00 • PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 • • 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 46.158.385,00 46.700.135,00 46.514.712,00 46.158.385,00 46.700.135,00 46.514.712,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -43.151.663,00 -43.720.913,00 -43.535.490,00 TOTALE (C) -43.151.663,00 -43.720.913,00 -43.535.490,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 3.006.722,00 2.979.222,00 2.979.222,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 84 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 7 - Il sistema fiscale IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) % su tot. 3.006.722,00 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 3.006.722,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 3,42 Spesa Corrente Consolidata entità (a) % su tot. 2.979.222,00 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 2.979.222,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 3,75 Spesa Corrente Consolidata Spesa per investimento di Sviluppo entità (a) % su tot. 2.979.222,00 100,00 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 2.979.222,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 3,78 85 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 8 – LA TUTELA AMBIENTALE RESPONSABILE D.SSA MARIA STELLA FIALDINI L’area industriale di Massa-Carrara è stata perimetrata come sito di bonifica di interesse nazionale a partire dal 1999 (D.M. 21 dicembre 1999) in quanto sede di diversi stabilimenti industriali farmaceutici, petrolchimici e siderurgici che durante la loro attività hanno provocato un pesante inquinamento dei suoli e della falda acquifera. L’estensione del perimetro del SIN di Massa-Carrara, oltre a ricomprendere le aree industriali più inquinanti, è stato esteso anche alle aree residenziali confinanti, dove storicamente non vi sono stati insediamenti industriali, ed alle aree industriali sede di attività a basso impatto ambientale (segherie, depositi di marmo etc.). L’estensione del perimetro del SIN di Massa-Carrara era giustificato, come si legge nel preambolo del decreto istitutivo, dalla necessità di acquisire informazioni sull’inquinamento delle aree limitrofe agli stabilimenti industriali più inquinanti, specialmente per quanto riguarda la falda acquifera “compromessa dalle attività industriali”. Ad oggi, dopo che sono state portate a termine le caratterizzazioni ambientali su vaste porzioni di territorio, sia sui suoli che sulle acque di falda, da parte di soggetti privati e pubblici, il quadro della situazione ambientale risulta più chiaro. Dalle attività di verifica emerge in generale un diffuso inquinamento dei suoli e della falda con picchi molto significativi in corrispondenza delle attività più inquinanti. In particolare le grandi aziende chimiche e siderurgiche, che hanno contraddistinto l’area industriale di Massa-Carrara, mostrano pesanti inquinamenti dei suoli tali da compromettere in modo significativo anche la qualità della falda acquifera. In pratica le verifiche eseguite hanno confermato l’ipotesi di partenza di istituzione del SIN nella quale veniva attribuito ad alcune specifiche aziende un ruolo determinante all’inquinamento. Alla luce di quanto sopra è stato proposto, in collaborazione con la Provincia di Massa Carrara e la Regione Toscana, di mantenere come aree SIN a tutti gli effetti gli stabilimenti industriali chimici e siderurgici ai quali è ascrivile la maggior parte dell’inquinamento del SIN di Massa-Carrara e di ridefinire le restanti aree ai sensi del comma 3 dell’art. 36 bis del D.L. 83-2012. Pertanto con il D.M. 29/10/2013 il Ministero dell’Ambiente ha confermato la sua competenza per le seguenti aree a terra del SIN comprese nel territorio del Comune di Massa: area ex-Farmoplant (in quanto ex industria chimica), area Solvay Bario (in quanto il procedimento di restituzione agli usi legittimi dell’area è in fase di conclusione), mentre per tutte le aree a terra e per l’area marina già ricomprese nella perimetrazione del SIN, per le quali non è stata confermata la titolarietà del procedimento in capo al MATT ai sensi dell’art. 252 del D.Lgs. 03/04/2006, n.152, la titolarietà delle procedure di bonifica ai sensi dell’art. 242 è attribuita, ai sensi dell’art. 242 del medesimo Decreto Legislativo, alla competenza della Regione Toscana. Il passaggio delle competenze alla Regione Toscana comporta l’attivazione da parte di questa di procedure per l’approvazione dei piani di caratterizzazione, delle analisi di rischio e dei progetti di bonifica attraverso conferenze dei servizi, alle quali parteciperà anche il Comune di Massa con un proprio contributo istruttorio e parere. A fronte della riperimetrazione del SIN/SIR il territorio del Comune di Massa, relativamente alle procedure di caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica, può essere suddiviso in due macroaree: la prima coincidente con il SIN/SIR con la relativa articolazione delle competenze tra Ministero dell’Ambiente e Regione Toscana e la seconda coincidente con il restante territorio comunale assoggettato alla normativa ambientale del Le porzioni di territorio comunale classificate “residenziali” (Marina di Massa, Alteta, Stadio, Romagnano e Castagnola di Sotto), inserite nel SIR, sono oggetto di una richiesta di deperimetrazione, basata sui dati delle caratterizzazioni ambientali e sull’analisi di rischio predisposta dal Comune 86 di Massa, che permetterà il passaggio di competenze dalla Regione al Comune riguardo l’approvazione dei documenti relativi alla caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica. Nell’ambito del contrasto all’inquinamento suolo, acustico, elettromagnetico e nella gestione delle industrie insalubri, l’Amministrazione sarà impegnata alla realizzazione di attività volte a limitare l’inquinamento del suolo. Particolare attenzione sarà dedicata all’inquinamento provocato dalla dispersione di fibre di amianto nell’atmosfera, sostanza caratterizzata da elevato potere cancerogeno. In particolare la presenza di amianto si riscontra nelle abitazioni di civile abitazione, e in alcuni settori turistici ed industriali. Per quanto concerne l’inquinamento dell’aria a seguito della Deliberazione della Giunta Regionale n. 1025 del 6/12/2010 attuativa della Legge Regionale 9/2010, che disciplina la “struttura della rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria”, l’Ente è stato dotato di una “centralina per il rilevamento della qualità dell’aria ambiente”. La nuova centralina permetterà di monitorare l’inquinamento prodotto dal traffico veicolare e di misurare i maggiori inquinanti PM10 e NO2. In merito agli Impianti Termici in conseguenza delle novità introdotte dalla Legge 17/12/2012 n. 221 e D.P.R. 74/2013, si ritiene necessario rafforzare la collaborazione con le Associazioni di categorie interessate, Cna e Confartigianato. L’attività di verifica prevista per Legge è assicurata dalla società in house MASTER s.r.l., sebbene l’Amministrazione stia valutando la possibilità di una gestione diretta comunale per l’adesione al Patto dei Sindaci. In materia di inquinamento acustico l’Amministrazione al fine di contenere al minimo i disagi causati dall’inquinamento acustico provvederà, ai sensi della Legge Regionale n. 89/98 alla redazione della relazione biennale sullo stato acustico del Comune, con l’obiettivo di acquisire dati ed indicatori utili ad una valutazione delle eventuali azioni da intraprendere per riportare i livelli di rumore nei limiti previsti dalla vigente normativa. L’approvazione del Regolamento Comunale per “la disciplina delle attività Rumorose” è uno degli obiettivi che l’Amministrazione intende perseguire velocemente in quanto coinvolge diversi soggetti: l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute, oltre a deterioramento degli ecosistemi, coinvolge l’Ente nella gestione di numerosi esposti, la cui istruttoria è particolarmente complessa in assenza di strumenti adeguati (Regolamento). L’Adozione del Regolamento che disciplina le attività rumorose, consentirà di prevenire il disturbo alla fonte. I campi elettromagnetici rivestono un ruolo significativo nell’ambito delle problematiche derivanti dall’inquinamento ambientale e correlate alla salute pubblica. L’aumento dei campi elettromagnetici è fortemente riconducibile ad un incremento delle richieste sia di energia elettrica sia di impianti di telecomunicazioni. Nell’ambito di una corretta politica ambientale l’Ente, in linea con le indicazioni Regionali e Nazionali vigenti intende continuare a regolamentare l’insediamento delle stazioni radio base per la telefonia mobile, ed a monitorare l’inquinamento elettromagnetico mediante apposite centraline. Per quanto attiene la gestione e il controllo delle industrie insalubri il programma dell’Amministrazione è costituito dall’esecuzione di un censimento delle aziende presenti sul territorio Comunale, con particolare riferimento alla produzione di polveri sottili PM10, all’inquinamento dell’aria ed all’inquinamento acustico anche mediante un costante monitoraggio sull’ottemperanza della D.D. n. 5031/2008. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Ampliamento degli spazi disponibili per gli insediamenti a seguito della riperimetrazione delle aree SIN/SIR. Referente politico: Assessore Uilian Berti L’area industriale di Massa-Carrara è stata perimetrata come sito di bonifica di interesse nazionale a partire dal 1999 (D.M. 21 dicembre 1999) in quanto sede di diversi stabilimenti industriali farmaceutici, petrolchimici e siderurgici che durante la loro attività hanno provocato un pesante inquinamento dei suoli e della falda acquifera. L’estensione del perimetro del SIN di Massa-Carrara, oltre a ricomprendere le aree industriali più inquinanti, è stato esteso anche alle aree residenziali confinanti, dove storicamente non vi sono stati insediamenti industriali, ed alle aree industriali 87 sede di attività a basso impatto ambientale (segherie, depositi di marmo etc.). L’estensione del perimetro del SIN di Massa-Carrara era giustificato, come si legge nel preambolo del decreto istitutivo, dalla necessità di acquisire informazioni sull’inquinamento delle aree limitrofe agli stabilimenti industriali più inquinanti, specialmente per quanto riguarda la falda acquifera “compromessa dalle attività industriali”. Ad oggi, dopo che sono state portate a termine le caratterizzazioni ambientali su vaste porzioni di territorio, sia sui suoli che sulle acque di falda, da parte di soggetti privati e pubblici, il quadro della situazione ambientale risulta più chiaro. Dalle attività di verifica emerge in generale un diffuso inquinamento dei suoli e della falda con picchi molto significativi in corrispondenza delle attività più inquinanti. In particolare le grandi aziende chimiche e siderurgiche, che hanno contraddistinto l’area industriale di Massa-Carrara, mostrano pesanti inquinamenti dei suoli tali da compromettere in modo significativo anche la qualità della falda acquifera. In pratica le verifiche eseguite hanno confermato l’ipotesi di partenza di istituzione del SIN nella quale veniva attribuito ad alcune specifiche aziende un ruolo determinante all’inquinamento. Alla luce di quanto sopra è stato proposto, in collaborazione con la Provincia di Massa Carrara e la Regione Toscana, di mantenere come aree SIN a tutti gli effetti gli stabilimenti industriali chimici e siderurgici ai quali è ascrivibile la maggior parte dell’inquinamento del SIN di Massa-Carrara e di ridefinire le restanti aree ai sensi del comma 3 dell’art. 36 bis del D.L. 83-2012. Pertanto con il D.M. 29/10/2013 il Ministero dell’Ambiente ha confermato la sua competenza per le seguenti aree a terra del SIN comprese nel territorio del Comune di Massa: area ex-Farmoplant (in quanto ex industria chimica), area Solvay Bario (in quanto il procedimento di restituzione agli usi legittimi dell’area è in fase di conclusione), mentre per tutte le aree a terra e per l’area marina già ricomprese nella perimetrazione del SIN, per le quali non è stata confermata la titolarietà del procedimento in capo al MATT ai sensi dell’art. 252 del D.Lgs. 03/04/2006, n.152, la titolarietà delle procedure di bonifica ai sensi dell’art. 242 è attribuita, ai sensi dell’art. 242 del medesimo Decreto Legislativo, alla competenza della Regione Toscana. Il passaggio delle competenze alla Regione Toscana comporta l’attivazione da parte di questa di procedure per l’approvazione dei piani di caratterizzazione, delle analisi di rischio e dei progetti di bonifica attraverso conferenze dei servizi, alle quali parteciperà anche il Comune di Massa con un proprio contributo istruttorio e parere. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Il passaggio di gran parte dell’area industriale di Massa-Carrara da SIN a SIR (Sito di Interesse Regionale) permette di definire con la Regione una cabina di regia tecnica dei SIR in cui siano presenti diversi livelli amministrativi per esaminare metodiche ed attività in maniera congiunta ed unitaria e quindi di proporre gli uffici del Comune quali terminali/sportelli delle pratiche SIR con una capacità pre-istruttoria in modo tale da consentire una veloce realizzazione delle Conferenze dei Servizi (obiettivo: passare da una conferenza all’anno presso il MATTM ad una ogni 30 gg circa). Inoltre potranno essere, in accordo con Regione, Provincia e Comune di Carrara e gli organi di controllo (ARPAT e ASL), adottate misure di semplificazione amministrativa in parte già applicate dal MATTM (Protocollo Operativo – contrazione delle procedure in caso di contaminazione di fronte alle proposte dei soggetti privati e pur preservando le salvaguardie ambientali) e modalità di approccio territoriale al problema della falda. 3.4.3 – Finalità da conseguire Recuperare i siti industriali dismessi per promuovere lo sviluppo economico e la possibilità di aumento di occupazione. Restituire agli usi legittimi le zone del S.I.N. passate a SIR, per favorire una ripresa dal punto di vista edilizio attualmente bloccata a causa del lungo iter necessario per l’ottenimento dell’autorizzazione. 3.4.3.1 – Investimento L’attività non richiede investimenti diretti, in quanto si tratta di attività amministrativa-tecnica svolta in collaborazione con la Regione per l’istruttoria delle pratiche di caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica. 88 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il passaggio a SIR, e conseguente gestione dei procedimenti a livello locale, significa semplificare e accelerare le procedure amministrative e tecniche per la restituzione agli usi legittimi di aree a destinazione industriale, per dare seguito ad un recupero produttivo con ricaduta in termini occupazionali. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): n. 1 al 30% personale categoria C): n. 1 al 30% personale categoria B): n. 4 al 30% personale categoria A): n. 1 al 30% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti (hardware, software, di rete). 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e regionale in materia. 3.4.1 – Descrizione del programma: Velocizzazione degli interenti di bonifica sulla base del principio che “chi inquina paga”. Referente politico: Assessore Uilian Berti Il territorio del Comune di Massa, relativamente alle procedure di caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica, può essere suddiviso in due macroaree. La prima è quella coincidente con il SIN, per il quale è stata ridefinita la perimetrazione, ai sensi del comma 3 dell’art. 36 bis del D.L. 83-2012 per il passaggio a Sito di Interesse Regionale (SIR). Infatti con il D.M. 29/10/2013 il Ministero dell’Ambiente ha confermato la sua competenza per le seguenti aree a terra del SIN comprese nel territorio del Comune di Massa: area ex-Farmoplant (in quanto ex industria chimica), area Solvay Bario (in quanto il procedimento di restituzione agli usi legittimi dell’area è in fase di conclusione), mentre per tutte le aree a terra e per l’area marina già ricomprese nella perimetrazione del SIN, per le quali non è stata confermata la titolarietà del procedimento in capo al MATT ai sensi dell’art. 252 del D.Lgs. 03/04/2006, n.152, la titolarietà delle procedure di bonifica ai sensi dell’art. 242 è attribuita, ai sensi dell’art. 242 del medesimo Decreto Legislativo, alla competenza della Regione Toscana. Per tale area il percorso di semplificazione e accelerazione del processo amministrativo e tecnico è quello individuato dal “Programma RPP 2014-2016: Ampliamento degli spazi disponibili per gli insediamenti a seguito della riperimetrazione delle aree SIN/SIR“. Inoltre le parti residenziali, inserite nel SIR, sono oggetto di una richiesta di deperimetrazione, basata sui dati delle caratterizzazioni ambientali e sull’analisi di rischio predisposta dal Comune di Massa, che permetterà il passaggio di competenze dalla Regione al Comune riguardo l’approvazione dei documenti relativi alla caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica. La seconda macroarea comprende il restante territorio comunale assoggettato alla normativa ambientale del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., per la quale il Comune risulta già competente in materia di approvazione dei documenti relativi alla caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica. Inoltre, nell’ambito del contrasto all’inquinamento suolo, acustico, elettromagnetico e nella gestione delle industrie insalubri, verranno intraprese le seguenti azioni: a) INQUINAMENTO DEL SUOLO 89 Particolare attenzione sarà dedicata all’inquinamento provocato dalla dispersione di fibre di amianto nell’atmosfera, sostanza caratterizzata da elevato potere cancerogeno. In particolare la presenza di amianto si riscontra nelle abitazioni di civile abitazione, e in alcuni settori turistici ed industriali. Gli interventi saranno finalizzati a: - promozione alla rimozione dell’amianto dei privati anche attraverso contributi finalizzati; - monitoraggio degli edifici pubblici contenenti amianto; - monitoraggio sulla corretta manutenzione e smaltimento dei materiali rimossi. b) INQUINAMENTO DELL’ARIA A seguito della Deliberazione della Giunta Regionale n. 1025 del 6/12/2010 attuativa della Legge Regionale 9/2010, che disciplina la “struttura della rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria” e che individua nel Comune di Massa una “centralina per il rilevamento della qualità dell’aria ambiente” l’Ufficio, congiuntamente ad ARPAT provvede a: - adottare gli atti per la rimozione delle centraline precedentemente installate in Via Frassina, in Via Galvani, e in Piazza Cappuccini; - effettuare una serie di sopralluoghi con tecnici incaricati di Arpat, e Lavori pubblici al fine di individuare la nuova collocazione della centralina; - collaborare con la Regione Toscana per la ripartizione del costo della centralina e dell’esecuzione dei lavori; - prendere contatti con la Direzione dell’ASL 1, per la concessione ad uso gratuito dell’area individuata, in Via Marina Vecchia –“Fondazione Pelù”-. La nuova centralina, denominata “Stazione Urbana Traffico” permetterà di monitorare l’inquinamento prodotto dal traffico veicolare e di misurare i maggiori inquinanti PM10 e NO2. Nell’ambito del contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera vengono realizzati interventi mirati, con contributi concessi a fondo perduto dalla Regione Toscana. In merito agli Impianti Termici, in conseguenza delle novità intervenute con la Legge 17/12/2012 n. 221 e D.P.R. 74/2013, occorre incrementare la collaborazione con le Associazioni di categoria interessate: Cna e Confartigianato, oltre che per MASTER S.R.L. che attualmente svolge anche il lavoro di controllo a campione degli impianti termici esistenti nel Comune. A seguito dell’adesione al Patto dei Sindaci occorre valutare l’opportunità di ricondurre in seno all’organizzazione comunale la gestione dei controlli per un monitoraggio diretto delle varie attività. c) INQUINAMENTO ACUSTICO Al fine di contenere al minimo i disagi causati dall’inquinamento acustico verrà predisposta, ai sensi della Legge Regionale n. 89/98 la relazione biennale sullo stato acustico del Comune, con l’obiettivo di acquisire dati ed indicatori utili ad una valutazione delle eventuali azioni da intraprendere per riportare i livelli di rumore nei limiti previsti dalla vigente normativa. In particolare si provvederà a: - Redigere una mappatura acustica strategica del Comune, base necessaria alla redazione del Piano Comunale di risanamento acustico, che permetterà di partecipare al bando pluriennale della Regione Toscana denominato “Programma regionale d’intervento finanziario”, ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale n. 89/98, per accedere agli specifici e finalizzati finanziamenti. La mappatura servirà ad individuare i punti della città che presentano maggiore criticità (rumore in prossimità di scuole e edifici pubblici destinati a case di riposo ed Ospedali), ed evidenziare i rimedi utili alla rimozione del rumore (manto stradale fonoassorbente, finestre anti-rumore, ecc), destinatari di specifici contributi Regionali. - Approvazione del Regolamento Comunale per “la disciplina delle attività Rumorose”, atto fondamentale in quanto completamento naturale del 90 Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA). A seguito della Deliberazione della Giunta Regionale del 21/10/2013 n. 857 “Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico, ai sensi dell’art. 12, comma 2 e 3 della legge Regionale n. 89/98”, è stato modificato il testo della bozza di “Regolamento per le attività rumorose” per adeguarlo alle nuove norme. L’inquinamento acustico, vale a dire l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute, oltre a deterioramento degli ecosistemi, coinvolge la struttura nella gestione di numerosi esposti, la cui istruttoria è particolarmente complessa, per la mancanza di un regolamento. L’Adozione del Regolamento che disciplina le attività rumorose consentirà di prevenire il disturbo alla fonte e di dotare l’ufficio e gli altri Settori coinvolti di strumenti atti a dirimere le controversie in modo più veloce ed efficace. d) – INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO I campi elettromagnetici rivestono un ruolo significativo nell’ambito delle problematiche derivanti dall’inquinamento ambientale e correlate alla salute pubblica. L’aumento dei campi elettromagnetici è fortemente riconducibile ad un incremento delle richieste sia di energia elettrica sia di impianti di telecomunicazioni. Nell’ambito di una corretta politica ambientale l’Assessorato, in linea con le indicazioni Regionali e Nazionali vigenti continuerà a regolamentare l’insediamento delle stazioni radio base per la telefonia mobile, ed a monitorare l’inquinamento elettromagnetico mediante apposite centraline in continua, con la giornaliera pubblicazione dei dati sul sito web del comune di Massa. e) – GESTIONE E CONTROLLO INDUSTRIE INSALUBRI Il censimento delle aziende considerate insalubri ai sensi del T.U.L.L.S.S. art. 216 e 217 presenti sul territorio Comunale con particolare riferimento alla produzione di polveri sottili PM10, all’inquinamento dell’aria ed all’inquinamento acustico anche mediante un costante monitoraggio sull’ottemperanza della D.D. n. 5031/2008. Tale documento vieta: - lavorazioni a cielo aperto; - trasporto a cielo aperto (senza adeguata copertura); - ruote dei mezzi e cassoni non lavati; - strade con accumuli di polveri e quindi rimesse in circolo; - piazzali non asfaltati e/o messa a dimora di alberi ad alto fusto; ed impone: - di installare idonei sistemi di nebulizzazione dell’acqua per il mantenimento umido della superficie del suolo; - di installare idonee barriere frangivento lungo il perimetro dell’azienda; - di installare idonei impianti di lavaggio dei mezzi in uscita dall’azienda in presenza di aree di movimentazione non asfaltate. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Il passaggio di gran parte del SIN di Massa Carrara a SIR (Sito di Interesse Regionale) permette di iniziare, in accordo con Regione, Provincia e Comune di Carrara e gli organi di controllo (ARPAT e ASL), il percorso di stralcio di aree residenziali, sulla base delle indagini di caratterizzazione ambientale pregresse e l’analisi di rischio, predisposta dal Comune di Massa e di riportare in sede locale i procedimenti previsti dal D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. I provvedimenti adottati a contrasto degli scarichi abusivi, dell’inquinamento suolo, acustico, elettromagnetico e nella gestione delle industrie insalubri sono necessari per il miglioramento della qualità ambientale del territorio comunale e per tutelare la salute pubblica. 3.4.3 – Finalità da conseguire 91 La restituzione agli usi legittimi e/o alla possibilità di riutilizzo consentirà la ripresa dal punto di vista edilizio, attualmente bloccata a causa del lungo iter necessario per l’ottenimento dell’autorizzazione, anche per piccoli interventi di ristrutturazione e ampliamento. Le finalità dei provvedimenti adottati a contrasto degli scarichi abusivi, dell’inquinamento suolo, acustico, elettromagnetico e nella gestione delle industrie insalubri sono quelle di migliorare l’ambiente e tutelare la salute pubblica. 3.4.3.1 – Investimento L’attività non richiede investimenti diretti, in quanto si tratta di attività amministrativa-tecnica per l’istruttoria delle pratiche di caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica. La predisposizione dell’Analisi di rischio, per lo stralcio delle aree residenziali, richiede soltanto il finanziamento dei costi necessari alla riproduzione degli elaborati grafici. Inoltre per gli eventuali interventi di caratterizzazione/bonifica eseguiti in danno è necessario prevedere un fondo di rotazione, a copertura delle spese anticipate. Per quanto riguarda il contrasto all’inquinamento suolo, acustico, elettromagnetico e alla gestione delle industrie insalubri, sono necessari investimenti destinati alla promozione di attività quali rimozione dell’amianto dei privati, anche attraverso contributi finalizzati, alla redazione di piani per individuare le criticità ambientali (es. Piano Comunale di risanamento acustico), al monitoraggio ambientale e all’adozione di interventi strutturali per migliorare la qualità ambientale. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo L’esclusione dal SIN/SIR di aree residenziali significa semplificare e accelerare l’iter edilizio, in quanto non è più necessario acquisire autorizzazioni ambientali. Inoltre significa semplificare e accelerare le procedure amministrative e tecniche per le pratiche di caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica, che si rendessero necessarie a fronte di una contaminazione, in quanto la loro approvazione sarebbe riportata in sede locale ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.. I principali servizi erogati sono relativi alla salvaguardia ed al miglioramento della salute pubblica, alla manutenzione dell’ambiente con particolare riferimento alle attività riguardanti il verde pubblico le fognature bianche, smaltimento amianto con rimozione e avvio a recupero di materiali abbandonati su aree pubbliche e private, comprensivo del ripristino dello stato dei luoghi,erogazione contributi ai privati per l’uso di fonti alternative, raccolta e smaltimento dei rifiuti attraverso l’Azienda Municipalizzata ASMIU ed il Consorzio CERMEC, sostituzione coperture in amianto. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): n. 2 di cui 1 al 50%, 1 al 30 personale categoria C): n. 3 di cui 1 al 100%, 1 al 50%, 1 al 40 personale categoria B): n. 6 di cui 2 al 50%, 4 al 30% personale categoria A): n. 1 al 30% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti (hardware, software, di rete). 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e regionale in materia. 92 La Legge Regionale del 5 dicembre 1995 n. 104 - Disciplina degli agri marmiferi di proprietà dei Comuni di Massa e Carrara, commi 1 e 2 dell’art. 1, dispone che “la ricerca e la coltivazione degli agri marmiferi di Massa e Carrara….omississ è disciplinata con regolamento dei Comuni stessi, ciascuno per il rispettivo territorio, ai sensi del 3 comma dell’art 64 del R.D. 29/7/1927, n. 1443. Gli agri marmiferi nei Comuni di Carrara e di Massa mantengono la loro condizione di beni del patrimonio indisponibile comunale”. La Legge Regionale n. 104/95 prevede, al comma 2 dell’art. 2, che “..la concessione è subordinata al rispetto degli strumenti urbanistici e ai vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici previsti dalla legge”. L’art. 64 della Legge Mineraria, R.D. 29 luglio 1927, n. 1443, dispone che “ entro un anno dalla pubblicazione del presente decreto, i Comuni di Carrara e di Massa emaneranno un regolamento, da approvarsi dal Ministero per l’Economia Nazionale, per disciplinare le concessioni dei rispettivi agri marmiferi.” Da allora nonostante il tentativo di disciplinare compiutamente la materia, l’Amministrazione non è riuscita nel suo intento, con la conseguenza che la mancata adozione di un regolamento ha, di fatto, tenuto in vita la legislazione estense, quale legge speciale per le cave di Massa e Carrara, tuttora vigente, Legge 01/02/1751 di Maria Teresa e Notificazione Governatoriale 14/07/1846; il termine di un anno fissato dalla legge mineraria per l’emanazione di un regolamento non era perentorio e pertanto la sua inosservanza non ha comportato e non comporterà l’invalidità dei regolamenti emanati oltre il termine previsto. Appare perciò necessario che il Comune si doti al più presto di un regolamento condiviso con le associazione di categoria, che contemperi gli aspetti ambientali, paesaggistici e idrogeologici previsti per legge e nello stesso tempo contribuisca alla riqualificazione del settore lapideo. L’utilizzazione degli agri marmiferi è regolata, ai fini di pubblico interesse, attraverso concessioni amministrative, così come definito anche dalla L.R. n. 104/95, costituenti titolo di disponibilità del bene. L’adozione del regolamento degli agri marmiferi appare necessario per la sostenibilità ambientale delle attività: a seguito dell’entrata in vigore dello strumento verranno stabilite le modalità di svolgimento delle funzioni amministrative in materia di ricerca, coltivazione e utilizzazione del prodotto lapideo in un compromesso tra sviluppo socio-economico e salvaguardia ambientale. Dal canto suo l’Amministrazione avrà cura di predisporre il piano generale per le attività estrattive, prevedendo la rivalutazione del settore estrattivo, in particolare dovrà procedere all’analisi degli agri marmiferi andando a definire e localizzare puntualmente le aree di concessione destinate all’attività cavifera, riperimetrando quelle ad alta sensibilità ambientale. In tale contesto verranno inseriti programmi di incentivazione a sostegno della c.d. filiera, in particolare rispetto ai concessionari che mantengono in loco l’attività di lavorazione del marmo estratto ovvero che adottano metodi di coltivazione meno impattanti per la tutela del paesaggio. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Adozione del regolamento comunale degli agri marmiferi e tutela del paesaggio montano. Referente politico: Assessore Uilian Berti L’art. 64 della Legge Mineraria - R.D. 29 luglio 1927, n. 1443 – dispone che “ entro un anno dalla pubblicazione del presente decreto, i Comuni di Carrara e di Massa emaneranno un regolamento, da approvarsi dal Ministero per l’Economia Nazionale, per disciplinare le concessioni dei rispettivi agri marmiferi.” La Legge Regionale del 5 dicembre 1995 n. 104 - Disciplina degli agri marmiferi di proprietà dei Comuni di Massa e Carrara. – recita ai commi 1 e 2 dell’art.1 che “ la ricerca e la coltivazione degli agri marmiferi di Massa e Carrara, se di essi il Comune risulti proprietario ai sensi delle normative in atto all’entrata in vigore della presente, è disciplinata con regolamento dei Comuni stessi, ciascuno per il rispettivo territorio, ai sensi del 3 comma dell’art 64 del R.D. 29.7.1927, n. 1443. Gli agri marmiferi nei Comuni di Carrara e di Massa mantengono la loro condizione di beni del patrimonio indisponibile comunale”; inoltre, al comma 2 dell’art. 2, “la concessione è subordinata al rispetto degli strumenti urbanistici e ai vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici previsti dalla legge”. Da allora a oggi, nonostante la stesura di diverse bozze, 93 l’Amministrazione non è mai riuscita nel suo intento: la mancata adozione di un regolamento ha, di fatto, tenuto in vita la legislazione estense, quale legge speciale per le cave di Massa e Carrara, che rimane tuttora vigente – legge 1.2.1751 di Maria Teresa e Notificazione Governatoriale 14.7.1846 - infatti, il termine di un anno fissato dalla legge mineraria per l’emanazione di un regolamento non era perentorio e pertanto la sua inosservanza non ha comportato e non comporterà l’invalidità dei regolamenti emanati oltre il termine previsto. Appare perciò necessario che il Comune intervenga nella redazione di un regolamento condiviso con le associazione di categoria, che contemperi le esigenze di salvaguardia ambientale, paesaggistico e idrogeologico previsti per legge e nello stesso tempo ne riqualifichi il settore lapideo. Gli Agri Marmiferi presenti nel territorio, di estensione di circa mq. 11.974.210, sono aree del Comune di Massa dove è consentita l’attività cavifera e fanno parte del patrimonio indisponibile per natura del Comune. L’utilizzazione degli agri marmiferi è regolata da concessioni amministrative, così come definito anche dalla L.R. n. 104/95, costituenti titolo di disponibilità del bene. Con il D.P.R. n. 616/1977 tutte le funzioni amministrative statali concernenti le attività attinenti alla materia di cave, di cui all’art. 2, comma 3, e al titolo III del R.D. n. 1443/1927 – Legge Mineraria – sono state trasferite in capo alle Regioni. Al fine di accertare la conformità dell’attività di estrazione ai piani di coltivazione approvati, nonché per verificare attività abusive, elevando la corrispondente sanzione, verranno effettuati sopralluoghi nei bacini marmiferi in virtù di un programma predefinito. Durante i sopralluoghi viene verificata la conformità delle cartografie, contenute nel piano di coltivazione approvato, con la situazione di fatto riscontrata e il rispetto delle prescrizioni contenute nell'atto autorizzativo. Nel caso in cui si accertino difformità e/o il mancato rispetto delle prescrizioni, viene redatto un verbale di contestazione ai sensi della L.R. 78/98 e successivamente viene avviato il procedimento sanzionatorio. 3-4-2 – Motivazione delle scelte L’adozione del regolamento degli agri marmiferi appare necessario per la sostenibilità ambientale delle attività: a seguito dell’entrata in vigore dello strumento verranno stabilite le modalità di svolgimento delle funzioni amministrative in materia di ricerca, coltivazione e utilizzazione del prodotto lapideo in un compromesso tra sviluppo socio-economico e salvaguardia ambientale. L’Amministrazione avrà cura di predisporre il piano generale per le attività estrattive, prevedendo la rivalutazione del settore estrattivo, in particolare dovrà procedere all’analisi degli agri marmiferi andando a definire e localizzare puntualmente le aree di concessione destinate all’attività cavifera, riperimetrando quelle ad alta sensibilità ambientale. In tale contesto verranno inseriti programmi di incentivazione a sostegno della c.d. filiera, in particolare rispetto ai concessionari che mantengono in loco l’attività di lavorazione del marmo estratto ovvero che adottano metodi di coltivazione meno impattanti per la tutela del paesaggio. I sopralluoghi in cava risultano necessari al fine di accertare il corretto andamento delle attività di escavazione e di impartire eventuali prescrizioni correttive, per garantire la tutela del paesaggio montano. 3.4.3 – Finalità da conseguire Il regolamento costituisce un atto di programmazione settoriale che stabilisce, nell’ambito della programmazione socio-economica e territoriale comunale, gli indirizzi e gli obiettivi di riferimento per l’attività di ricerca, di coltivazione, nonché di recupero ambientale e turistico delle aree dismesse. Quale atto di programmazione generale dovrà realizzare il compromesso tra sviluppo socio-economico e salvaguardia ambientale nell’ottica di migliorare la qualità dell’ambiente e contemporaneamente promuovere una cultura rispettosa dello stesso ambiente e delle nostre tradizioni. Il regolamento dovrà essere il più possibile condiviso e partecipativo anche attraverso incontri pubblici. Infine il controllo dell’attività di escavazione e le eventuali prescrizioni impartite sono finalizzate a garantire la tutela del paesaggio montano. 3.4.3.1 – Investimento L’Amministrazione dovrebbe investire sul regolamento con attività anche di consulenza giuridicamente specializzata. Istituzione di una 94 commissione composta dai rappresentanti delle associazione di categoria e ambientali. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria C): n. 1 al 100% personale categoria B): n. 1 al 100% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti (hardware, software, di rete). 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e regionale in materia. Il ciclo dei rifiuti, nella parte che si occupa della selezione meccanica e della stabilizzazione biologica aerobica dei rifiuti urbani non differenziati oltre alla selezione, cernita e pressatura di altre tipologie di rifiuto quali carta, plastica e imballaggi misti, nella valorizzazione delle matrici compostabili per la produzione d’ammendanti e la riduzione volumetrica delle matrici ligno-cellulosiche è gestito dal Consorzio C.E.R.ME.C. S.p.A. L’Impianto CERMEC, attualmente, riceve quasi esclusivamente i rifiuti dei Comuni di Massa e di Carrara, che sono, anche, i soci di maggioranza possedendo il 95% delle azioni (47% Comune di Massa e 48% Comune di Carrara). Nell’anno 2010, ha seguito di vicende ancora al vaglio della Magistratura, la Società ha subito una forte perdita che ha minacciato l’equilibrio finanziario. Gli Enti Soci, al fine di scongiurare il rischio del blocco del servizio e tenendo in considerazione il livello occupazionale hanno aderito alla presentazione di un Concordato preventivo con continuità aziendale, dal 2011 al 2016. Le strategie previste nel Piano industriale, economico e finanziario, del “Concordato preventivo”, per conseguire il riequilibrio economico sono: A. incremento dei corrispettivi unitari (tariffe) sulla base dell’assunzione di un corrispondente impegno dei Comuni di Carrara e di Massa; B. dall’incremento delle quantità di materiali lavorati, ove il mercato lo consenta, nel qual caso verrebbe eno l’incremento delle tariffe di cui al punto A; C. da una combinazione dei fattori indicati nelle precedenti lettere A. e B. Nel piano economico i ricavi sono stati determinati esclusivamente sulla base dell’incremento delle tariffe, risulta quindi evidente che il potenziamento della raccolta differenziata potrà comportare la diminuzione delle quantità di rifiuto indifferenziato conferita all’Impianto CERMEC e quindi un conseguente aumento della tariffa, necessaria a mantenere l’equilibrio economico. Pertanto, sarà cura dell’Amministrazione promuovere flussi aggiuntivi di rifiuti provenienti da ATO o da altri soggetti esterni, al fine dell’applicazione di tariffe più agevolate. Nel contempo è necessario prevedere la riconversione dell’Impianto CERMEC al fine di integrarlo alla gestione e al recupero della frazione differenziata. In tale contesto l’Amministrazione ritiene opportuna l’estensione ad altre zone territorio del servizio della raccolta differenziata “Porta a Porta”, avviato nel 2008 in collaborazione con ASMIU, per l’area denominata “Romagnano 1” e “Romagnano 2”. Il potenziamento del servizio “porta a porta” prevede un progressivo allargamento delle aree già interessate dal servizio, con l’obiettivo di coinvolgere la popolazione residente nella porzione di pianura del 95 territorio comunale, mentre per i centri collinari e montani dovrà essere prevista la realizzazione di piccole isole ecologiche, gestite con operatore, dove poter conferire i rifiuti. L’Amministrazione intende proseguire l’attività informativa nelle scuole medie e elementari, anche eventualmente attraverso un coinvolgimento attivo con concorsi a premi, al fine di promuovere la cultura e la pratica del riuso. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Risanamento e valorizzazione del CERMEC nell’ambito dei servizi di area vasta. Referente politico: Assessore Uilian Berti L’attività svolta dal CERMEC consiste nella selezione meccanica e stabilizzazione biologica aerobica dei rifiuti urbani non differenziati oltre alla selezione, cernita e pressatura di altre tipologie di rifiuto quali carta, plastica e imballaggi misti, nella valorizzazione delle matrici compostabili per la produzione d’ammendanti e la riduzione volumetrica delle matrici ligno-cellulosiche. Nel 2012 la quantità e la provenienza dei rifiuti afferenti all’Impianto CERMEC, rilevati dalla dichiarazione ARRR 2012, è la seguente: ANNO 2012 MASSA (Tonn) 40.828 CARRARA (Tonn) 25.303 MONTIGNOSO (Tonn) 2.467 ACAM (Tonn) 5.905 SEA AMBIENTE (Tonn) 87 ERSU (Tonn) 334 L’Impianto CERMEC, attualmente, riceve quasi esclusivamente i rifiuti dei Comuni di Massa e di Carrara, che sono, anche, i soci di maggioranza possedendo il 95% delle azioni (47% Comune di Massa e 48% Comune di Carrara). Le strategie previste nel Piano industriale, economico e finanziario, del “Concordato preventivo”, per conseguire il riequilibrio economico sono: A. incremento dei corrispettivi unitari (tariffe) sulla base dell’assunzione di un corrispondente impegno dei Comuni di Carrara e di Massa; B. dall’incremento delle quantità di materiali lavorati, ove il mercato lo consenta, nel qual caso verrebbe eno l’incremento delle tariffe di cui al punto A; C.da una combinazione dei fattori indicati nelle precedenti lettere A. e B. Nel piano economico i ricavi sono stati determinati esclusivamente sulla base dell’incremento delle tariffe, in particolare l’aumento da 142 €/tonn a 174,35 €/tonn della frazione indifferenziata, data da una quantità trattata di 70.000 tonn/anno. Pertanto la diminuzione delle quantità trattate di rifiuto indifferenziato comporta un aumento della tariffa, come riportato nella seguente tabella tratta dalla Relazione del Dr. Bascherini, allegata al “Concordato preventivo”: 96 Risulta evidente che il potenziamento della raccolta differenziata comporta la diminuzione delle quantità di rifiuto indifferenziato conferita all’Impianto CERMEC e quindi un conseguente aumento della tariffa, necessaria a mantenere l’equilibrio economico. Pertanto si rende necessario stipulare accordi per compensare i mancati conferimenti con flussi di rifiuti provenienti da ATO o da altri soggetti esterni, al fine di non gravare il Comune oltre che dell’onere di investimento per il potenziamento della raccolta differenziata, anche di quello finanziario dovuto all’aumento della tariffa di conferimento del rifiuto indifferenziato a CERMEC, in qualità di clienti, o in alternativa al ripianamento dei debiti di gestione, in qualità di azionisti. Nel contempo è necessario prevedere la riconversione dell’Impianto CERMEC al fine di meglio integrarlo nell’ambito della gestione e del recupero della frazione differenziata. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Il risanamento e la valorizzazione del CERMEC nell’ambito dei servizi di area vasta che preveda una diversificazione dei flussi di rifiuti, risultano necessari per consentire il potenziamento della raccolta differenziata. Infatti una mancata diversificazione dei flussi di rifiuto da altri soggetti, sia interni che esterni all’ATO, determinerebbe uno squilibrio economico, dovuto alla diminuzione del conferimento della frazione indifferenziata, da compensare con aumenti tariffari o ripianamenti dei debiti di gestione, che andrebbero a vanificare i risparmi conseguiti attraverso la raccolta differenziata. 3.4.3 – Finalità da conseguire Diversificazione dei flussi dei rifiuti, diminuzione degli oneri derivanti dallo smaltimento della frazione indifferenziata dei rifiuti, potenziamento della raccolta differenziata. 3.4.3.1 – Investimento Gli investimenti necessari per ammodernare l’Impianto CERMEC e meglio integrarlo nell’ambito della gestione e del recupero della frazione differenziata, potranno essere recuperati dai minori costi sostenuti per lo smaltimento della frazione indifferenziata. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Miglioramento e potenziamento della raccolta differenziata. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): n. 1 al 20% personale categoria C): n. 1 al 20% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti (hardware, software, di rete). 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e regionale in materia. 3.4.1 – Descrizione del programma: Sviluppo della raccolta differenziata attraverso il “porta a porta”. Referente politico: Assessore Uilian Berti Il servizio “Porta a Porta”, svolto con la collaborazione di ASMIU, per le utenze domestiche e le attività terziarie è stato avviato nel 2008 nell’area denominata “Romagnano 1” e interessa le seguenti viabilità: Piazza Albania tra i civici 1 e 13, Piazza Istria tra i civici 1 e 37, Via Armando Mannini 97 tra i civici 2 e 16, Via Aurelia Ovest tra i civici 180 e 268, Via Cocombola tra i civici 1 e 120, Via Corcia tra i civici 1 e 17, Via Durazzo tra i civici 2 e 24, Via Manara Valgimigli tra i civici 3 e 34, Via Pratta tra i civici 1 e 172, Via Romagnano tra i civici 1 e 98, Via Saseno tra i civici 1 e 13, Via Scutari tra i civici 1 e 25, Via Tirana tra i civici 1 e 23, Via Ubaldo Formentini tra i civici 6 e 57, Via Valona tra i civici 1 e 22, Villaggio Castagnara tra i civici 38 e 85, Via Castagnara tra i civici 171 e 173. Successivamente nel 2010 il perimetro interessato è stato allargato all’area denominata “Romagnano 2” che comprende le seguenti viabilità: Via Aurelia Ovest ( da Via Acquale a confine con Carrara), Via Casellotto di sopra, Via Celia, Via Candia, Via Codupino, Via del Fagiano, Via del Melaro, Via del Pozzo, Via dell’industria, Via Forcola, Via Gabbiano, Via Giovello, Via Grottini, Via Pernice, Via Ponte Strada, Via Romagnano (da Via Cocombola a Via Aurelia ovest), Via San Lorenzo e Via Vecchia Candia. Nel 2011 il servizio è stato ampliato ulteriormente all’area denominata “Catagnina” che comprende la seguente viabilità: Via Catagnina (tratto compreso tra Via Aurelia Ovest ed incrocio con Via Tinelli/Via dei Limoni), Via Acquale (tratto compreso tra Via Aurelia Ovest e Via degli Oliveti), Via Lottizzazione e Via Catagnina – Aurelia Ovest. Nel progetto “Porta a Porta”, attualmente, sono coinvolti circa 6.000 abitanti. Il potenziamento del servizio “porta a porta” prevede un progressivo allargamento delle aree già interessate dal servizio, con l’obiettivo di coinvolgere la popolazione residente nella porzione di pianura del territorio comunale, mentre per i centri collinari e montani dovrà essere prevista la realizzazione di piccole isole ecologiche, gestite con operatore, dove poter conferire i rifiuti. Naturalmente il potenziamento del servizio di raccolta differenziata mediante il “porta a porta” e in parte dalle isole ecologiche, dovrà essere accompagnato dal risanamento e la valorizzazione del CERMEC nell’ambito dei servizi di area vasta, come previsto dal Programma RPP 2014-2016: Risanamento e valorizzazione del CERMEC nell’ambito dei servizi di area vasta. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Lo sviluppo della raccolta differenziata mediante il “porta a porta”, è motivata dalla necessità di diminuire la produzione di rifiuto indifferenziato e quindi contenere i costi di smaltimento, migliorando nel contempo il decoro urbano e l’ambiente, in quanto si eviterebbe la proliferazione delle numerose discariche abusive presenti sul territorio, in particolare presso le aree destinate ai contenitori per la raccolta stradale. 3.4.3 – Finalità da conseguire Lo sviluppo della raccolta differenziata mediante il “porta a porta”, consente di diminuire la produzione di rifiuto indifferenziato e quindi contenere i costi di smaltimento e nel contempo permette di migliorare il decoro urbano e l’ambiente. 3.4.3.1 – Investimento Sono necessari investimenti per potenziare il personale e adeguare i mezzi (acquisto e/o riconversione degli esistenti) dell’Azienda ASMIU. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Raccolta dei rifiuti in modalità “porta a porta” e con isole ecologiche, gestite con operatore. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): n. 1 al 10% personale categoria B): n. 5 di cui 1 al 30%, 4 al 20% personale categoria A): n. 1 al 20% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti (hardware, software, di rete). 98 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e regionale in materia. 3.4.1 – Descrizione del programma: Promozione della cultura e della pratica delle tre “erre”: riuso, riciclaggio e riduzione dei rifiuti. Referente politico: Assessore Uilian Berti Prosegue l’attività di collaborazione con la Regione e i Consorzi di filiera per l’organizzazione di campagne e manifestazioni finalizzate alla promozione delle azioni indirizzate al riuso, riciclaggio e riduzione dei rifiuti. In particolare è necessario proseguire l’attività informativa nelle scuole medie e elementari, anche eventualmente attraverso un coinvolgimento attivo con concorsi a premi, per promuovere la cultura e la pratica del riuso. Con ASMIU dovrà essere sviluppato un progetto per incrementare il riuso, anche attraverso il potenziamento del mercatino. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti sul territorio comunale, e quindi i costi per lo smaltimento dei rifiuti, migliorare l’ambiente e il decoro urbano. 3.4.3 – Finalità da conseguire Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti sul territorio comunale, e quindi i costi per lo smaltimento dei rifiuti, migliorare l’ambiente e il decoro urbano. 3.4.3.1 – Investimento Sono necessari investimenti per le attività di promozione (stampa brochure e manifesti informatica, organizzazione di manifestazioni e concorsi a premi) e per potenziare il mercatino del riuso. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Non è prevista l’erogazione di servizi di consumo, se non quelli legati alla vendita degli oggetti recuperati. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): n. 1 al 10% personale categoria C): n. 1 al 10% personale categoria B): n. 5 al 20% personale categoria A): n. 1 al 20% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti (hardware, software, di rete). 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e regionale in materia. Con la riconferma al “Patto dei Sindaci”, l’Amministrazione Comunale si è impegnata a predisporre il Piano di Azione per l’energia sostenibile – PAES. Il Programma impegna l’Amministrazione a ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni di CO2, obiettivo fissato dall’Unione Europea. Il Piano - PAES - predisposto entro un anno verrà presentato ai competenti Organismi Comunitari e dovrà prevedere: - Lo sviluppo di adeguate strutture amministrative intersettoriali; 99 - Un Inventario di base delle Emissioni (IBE), con indicazione delle fonti di CO2 presenti sul territorio Comunale. Si tratta di un prerequisito per l’elaborazione del PAES in quanto permette di individuare gli interventi più appropriati; - L’invio del Patto d’azione per l’energia sostenibile; - Il monitoraggio e verifica degli impegni assunti ogni due anni, con relazione agli Organismi UE, pena l’esclusione dai benefici economici comunitari. La predisposizione del Piano da parte dei Comuni aderenti verrà assicurata in collaborazione dell’Amministrazione Provinciale di Massa - Carrara, riconosciuta dalla Commissione Europea quale “struttura di supporto” con l’ausilio di apposita figura tecnica. Il dato di partenza è fornito dai singoli Comuni aderenti attraverso la costituzione “dell’inventario di base”, il quale dovrà riportare gli indicatori più importanti da utilizzare per la valutazione. L’Amministrazione aderendo al Patto dei Sindaci intende attuare la Green Economy attraverso: - la diffusione della bioedilizia, anche attraverso particolari e finalizzate iniziative da concordare anche con le Associazioni di categoria degli interessati; - lo studio di appositi regolamenti comunali che incentivino la ristrutturazione energetica delle abitazioni; - gli investimenti che riguardino il patrimonio edilizio (riscaldamento e climatizzazione), l’efficienza energetica, la mappatura energetica della città (gestione efficiente delle reti. - l’introduzione di mobility management (1) per promuovere l’uso dei mezzi pubblici e dello strumento del car-pooling (2) per i percorsi casa-lavoro o casa-scuola; - l’incentivazione all’utilizzo di mezzi privati ecocompatibili, realizzando stazioni di ricarica per veicoli elettrici in zone della città (Marina di Massa, Centro Città, Periferie). Per quanto riguarda le fonti rinnovabili prosegue la collaborazione con Hydrowatt S.p.A. Società esperta nel settore delle rinnovabili, per la gestione della centrale idroelettrica di Forno. Il rinnovo del contratto, ha previsto un potenziamento dell’impianto mediante il funzionamento di due “turbine” che hanno permesso una incremento della produzione di energia elettrica ben superiore ai 1.595.000Kw/anno previsti, con conseguente immissione sul mercato di una maggiore quantità di energia pulita. 3.4.1 – Descrizione del programma: Piano di riduzione dei consumi energetici pubblici Referente politico: Assessore Uilian Berti Con la riconferma al “Patto dei Sindaci”, l’Amministrazione Comunale si è impegnata a predisporre il Piano di Azione per l’energia sostenibile – PAES. Con il PAES L’Amministrazione si impegna a ridurre entro il 2020 le emissioni di CO2 del 20% come da obiettivo fissato dall’Unione Europea. Il Piano - PAES - dovrà essere predisposto possibilmente entro un anno e presentato ai competenti Organismi Comunitari. Tra gli impegni che il Comune è tenuto a rispettare figurano: - Lo sviluppo di adeguate strutture amministrative intersettoriali; - Un Inventario di base delle Emissioni (IBE), con indicazione delle fonti di CO2 presenti sul territorio Comunale. Si tratta di un prerequisito per l’elaborazione del PAES in quanto permette di individuare gli interventi più appropriati; - L’invio del Patto d’azione per l’energia sostenibile; - Il monitoraggio e verifica degli impegni assunti ogni due anni, con relazione agli Organismi UE, pena l’esclusione dai benefici economici comunitari. 100 La predisposizione del Piano richiederà un notevole impegno del Settore che dovrà essere coadiuvato da un Esporto esterno, figura quest’ultima individuata dall’Amministrazione Provinciale di Massa - Carrara, riconosciuta dalla Commissione Europea quale “struttura di supporto” dei Comuni. L’inventario di base dovrà tenere conto degli indicatori più importanti da utilizzare per la valutazione. Dovranno essere presi in considerazione i seguenti elementi: - Quali sono i fattori che influiscono sul consumo di energia; - Quali sono le ripercussioni del consumo di energia sulla città (inquinamento dell’aria, traffico..); - Qual è il grado di sensibilizzazione dei cittadini in marito a risparmio energetico e protezione del clima. I dati dovranno essere analizzati ed interpretati, perché è sulla base degli stessi che si dovrà procedere all’indicazione degli obiettivi. Il Piano dovrà contenere: a) finalità ed obiettivi; b) quadro attuale e visione per il futuro; c) aspetti organizzativi e finanziari; d) risorse umane assegnate; d) coinvolgimento dei cittadini; e) fonti di finanziamento previste; f) misure di monitoraggio e verifica previste; h) individuazione precisa dei responsabili dei vari obiettivi. Gli obiettivi dovranno essere Misurabili, Attuabili, Realistici, Specifici. In particolare gli obiettivi dovranno tener conto che, poiché gli edifici sono responsabili del 40% del consumo totale di energia, è di fondamentale importanza ideare delle politiche efficienti per ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2 in questo settore. L’azione comunale sarà indirizzata all’analisi delle seguenti attività: - certificazioni energetiche degli edifici; - controlli impianti termici; - obbligatorietà dell’inclusione di alcuni componenti per migliorare l’efficienza energetica (pannelli solari, contatori pche segnano il consumo di energia); Nel merito si dovrà provvedere: - Studio dell’impatto energetico degli edifici e degli impianti pubblici; - Analisi del traffico e dell’inquinamento derivanti dalla mobilità motorizzata; - Analisi dei consumi (termici ed elettrici) nelle abitazioni private; - Valutazione degli effetti derivanti dagli insediamenti produttivi (settore industriale e terziario) presenti sul territorio comunale; - Verifica delle strutture di illuminazione pubblica: controllo della luminosità, eventuale utilizzo di tecnologie più economiche ed efficienti – es. lampade a Led – - Introduzione targhe di consumo e certificazioni energetiche degli edifici di pubblica proprietà, con indicazione delle principali azioni da attuare per migliorare l’efficienza energetica e l’efficacia dei sistemi di produzione di energia (sostituzione di caldaie, isolamento delle superfici disperdenti, ecc); 101 - Azioni di mobility management per promuovere l’uso dei mezzi pubblici e dello strumento del car-pooling per i percorsi casa-lavoro casa-scuola. La Green Economy prevista dal Patto dei Sindaci intende: - diffondere la bioedilizia, anche attraverso particolari e finalizzate iniziative da concordare anche con le Associazioni di categoria degli interessati; - studiare appositi regolamenti comunali che incentivino la ristrutturazione energetica delle abitazioni; - favorire investimenti che riguardino il patrimonio edilizio (riscaldamento e climatizzazione), l’efficienza energetica, la mappatura energetica della città (gestione efficiente delle reti. - introdurre azioni di mobility management (1) per promuovere l’uso dei mezzi pubblici e dello strumento del car-pooling (2) per i percorsi casalavoro o casa-scuola; - incentivare l’utilizzo di mezzi privati ecocompatibili, realizzando stazioni di ricarica per veicoli elettrici nei punti più significativi della città (Marina di Massa, Centro Città, Periferie. In merito alle fonti rinnovabili prosegue la collaborazione con Hydrowatt S.p.A. Società esperta nel settore delle rinnovabili, per la gestione della centrale idroelettrica di Forno, attraverso il rinnovo del contratto e l’adozione degli atti amministrativi conseguenti. La gestione della Centrale idroelettrica di Forno comporta il controllo dell’energia elettrica prodotta, con i conseguenti rapporti con la Agenzia della Entrate ed il Ministero dell’Economia e delle finanze – (D.Lgs 79/99) per la verifica dei certificati verdi rilasciati dal Gestore dei Servizi Energetici (G.S.E.). Il rinnovo del contratto ha previsto un potenziamento dell’impianto mediante il funzionamento di due “turbine” che hanno permesso un incremento della produzione di energia elettrica ben superiore ai 1.595.000Kw/anno previsti ed immesso nel mercato una maggiore quantità di energia pulita, con un conseguente beneficio per il Bilancio Comunale. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Diminuire i consumi di energia ed incentivare l’utilizzo delle fonti rinnovabili. 3.4.3 – Finalità da conseguire Riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020 del 20% rispetto al 1990, come indicato dal “patto dei Sindaci” sottoscritto dall’Amministrazione Comunale di Massa. 3.4.3.1 – Investimento Gran parte degli investimenti previsti saranno di provenienza Comunitaria e da contributi della Regione Toscana. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Produzione di energia elettrica. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare personale categoria D): n. 1 al 50%, personale categoria C): n. 1 al 50% personale categoria B): n. 1 al 50% 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti (hardware, software, di rete). 102 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e regionale in materia. 103 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 8 - La tutela ambientale ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO 0,00 0,00 0,00 • REGIONE 0,00 0,00 0,00 • PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 • • 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 2.419.500,00 2.419.500,00 2.419.500,00 2.419.500,00 2.419.500,00 2.419.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 15.176.007,00 15.127.006,00 15.079.941,00 TOTALE (C) 15.176.007,00 15.127.006,00 15.079.941,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 17.595.507,00 17.546.506,00 17.499.441,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 104 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 8 - La tutela ambientale IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 17.595.507,00 % su tot. 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 17.595.507,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 20,00 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 17.546.506,00 % su tot. 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 17.546.506,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 22,09 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 17.499.441,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 100,00 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 17.499.441,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 22,20 105 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 9 – WELFARE LOCALE, SANITA’, DIRITTI CIVILI RESPONSABILE DOTT. MASSIMO TOGNOCCHI 3.4.1 – Descrizione del Programma: Revisione delle quote di compartecipazione al costo dei servizi attraverso un ISEE rinnovato e nuovi criteri di assegnazione dei punteggi. Referente politico: Assessore Mauro Fiori Di fronte alla crisi economica, la costante contrazione dei finanziamenti, ed aree di bisogno che richiedono continuità assistenziali, sarà obiettivo di questa amministrazione migliorare le attuali forme di misurazione della situazione patrimoniale - con correttivi mirati dell'Isee - per definire le quote di compartecipazione dei cittadini che tengano conto del carico familiare, del numero di soggetti che lavorano, e dell’eventuale presenza di persone disabili ovvero non autosufficienti. Servono modifiche regolamentari per adeguare i punteggi, per l'attribuzione dei servizi, al mutamento delle condizioni dell'occupazione e del lavoro, indotte dalla attuale crisi economica. Sarebbe opportuno, in particolare, aumentare i punteggi per i lavoratori precari, nella considerazione della carenza di diritti legati alla maternità e paternità di queste tipologie contrattuali, alle quali vanno aggiunte tutte le persone in CIG. Occorre rivedere poi il sistema dei percorsi di inclusione sociale al fine di renderlo più efficace anche attraverso un maggior coinvolgimento del terzo settore e prevedendo l’alternanza fra lavoro e formazione, nella convinzione che tale percorso di inclusione sociale non possa limitarsi a fungere da mero “reddito minimo sociale” ma, attraverso la formazione, diventi strumento di implementazione delle capacità professionali e personali, spendibili nel mondo del lavoro a conclusione del percorso facilitato dall’Amministrazione comunale. L’esiguità delle risorse per fronteggiare i diversi bisogni è avvertita in modo significativo anche a livello nazionale. E’ a questo riguardo che il Legislatore ha avviato l’iter procedurale che porterà ad un rinnovato ISEE, strumento principe per la definizione delle quote di compartecipazione dell’utenza. Fermo restando che, gli Enti erogatori dei servizi, Comuni in testa, dovranno comunque affiancare lo strumento con altri supporti di valutazione che misurino la condizione economica delle famiglie non limitandosi ad una valutazione reddituale. Sarà allargato l’utilizzodell’ISEE nelle politiche complesse relative al Settore sociale, come ad esempio l’Assistenza domiciliare, il pagamento delle rette delle RSA, l’emergenza abitativa e la mediazione familiare. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Un utilizzo attento dell’ISEE, congiuntamente ad altri strumenti di valutazione consente di definire i livelli di assistenza soddisfacendo criteri di equità orizzontale e uguaglianza. Alla base c’è l’esigenza di utilizzare uno strumento che cerchi di misurare la ricchezza/povertà non valutando solamente il reddito. Il ricorso al combinato ISEE + strumenti tecnico-professionali consentirà la definizione delle quote di compartecipazione, volta, non esclusivamente a ridurre la spesa da parte dell’Ente, ma a favorire la responsabilizzazione del cittadino/utente. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 106 Applicazione nuova normativa ISEE Definizione strumenti e adozione Segretario del Servizio Sociale professionale Presa in carico: accesso/valutazioni/prestazioni Calcolo compartecipazioni e predisposizioni atti amministrativi 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo personale categoria D): 1 Amministrativo full - time 11 Assistenti Sociali full - time 1 Assistente Sociale part- time 30 ore personale categoria C): 1 Amministrativo full - time 3 Istruttori Socio-Educativi Full-Time 1 Istruttore Socio - Educativo part-time 25 ore personale categoria B): 2 Amministrativi full-time 1 Collaboratore autista full- time 7 Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore 1 Collaboratore Amministrativo part- time 25 ore 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Quelle in dotazione al settore. Inoltre è necessario incrementare la dotazione informatica (hardware e software) per garantire a tutto il personale gli strumenti indispensabili. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi sono in linea con il PSSIR 2102 – 2015 della Regione Toscana, approvato dalla giunta regionale ed in via di approvazione da parte del consiglio Regionale, nonchè con la normativa vigente in materia. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Nuovi strumenti per fronteggiare l’emergenza abitativa. Referente politico: Assessore Mauro Fiori Questa amministrazione considera la casa un diritto primario, per questo sta lavorando per riordinare e differenziare le proprie politiche con la finalità di conseguire obiettivi diversificati sulla base dei molteplici bisogni abitativi della nostra comunità. Con particolare riferimento alla formula del “Comune garante” e relativamente alle numerose sistemazioni alberghiere che, pur risolvendo nell’immediato l’emergenza abitativa non offrono prospettive di integrazione e soluzioni stabili, l’amministrazione sta cercando approcci alternativi. Nell’ottica di un approccio “multidimensionale“ al tema casa, un'ipotesi interessante può essere quella di realizzare, in sinergia con altre istituzioni, una Fondazione casa, per contribuire a risolvere i problemi di quella fascia di popolazione che non rientra nelle graduatorie per gli alloggi popolari ma che ha significative difficoltà in termini di reddito. Possono essere concepite anche forme di co-housing finalizzate a favorire le giovani coppie, attraverso forme di collaborazione con l'Erp. 107 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le motivazioni che portano al cohousing possono essere ricondotte alle molte ricadute positive dal punto di vista economico, sociale ed emotivo. Si tratta di una scelta di cittadinanza attiva, che nello specifico sarebbe guidata dal Pubblico, per garantire solidarietà e aiuto reciproco in contrapposizione alla solitudine e all’isolamento che sembrano sempre più caratterizzare lo stile di vita contemporaneo, soprattutto per i nuclei che versano in condizioni di disagio. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo - Attivazione sinergie con altri Settori dell’Ente (es. Patrimonio) ed esterni (es. Erp Massa Carrara Spa); - Individuazione di strutture idonee per la soluzione dell’emergenza abitativa; - Promuovere incontri con Associazioni/Cooperative del territorio; - Attivazione di Convenzioni; - Regolamentazione dell’Accesso al Servizio. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo personale categoria D): 1 Amministrativo full - time 11 Assistenti Sociali full - time 1 Assistente Sociale part- time 30 ore personale categoria C): 1 Amministrativo full - time 3 Istruttori Socio-Educativi Full-Time 1 Istruttore Socio - Educativo part-time 25 ore personale categoria B): 2 Amministrativi full-time 1 Collaboratore autista full- time 7 Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore 1 Collaboratore Amministrativo full- time 25 ore 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Quelle in dotazione al settore. Inoltre è necessario incrementare la dotazione informatica (hardware e software) per garantire a tutto il personale gli strumenti indispensabili. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I programmi sono in linea con il PISR della Regione Toscana e con la normativa vigente in materia. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Favorire l’accesso alla proprietà degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Referente politico: Assessore Mauro Fiori 108 La Legge Regionale 77/88 “Riordino delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica” prevede che le funzioni attinenti al recupero,alla manutenzione e alla gestione amministrativa del patrimonio destinato alla residenza pubblica e quelle attinenti a nuove realizzazioni siano esercitate dai Comuni in forma associata nei livelli ottimali di esercizio (L.O.D.E.) garantendo il principio di economicità nella gestione, il rispetto dei criteri di efficienza ed efficacia e non può essere inferiore al livello provinciale. E' utile il recupero di strutture pubbliche ora inutilizzate per dare risposte ulteriori all'emergenza abitativa. In sede Lode occorre favorire un piano di dismissioni che possa consentire agli inquilini di divenire proprietari e di liberare risorse importanti. Deve essere risolta anche la criticità del Palazzo di Via Pisacane, attraverso la costruzione di un nuovo edificio, in tempi brevi. Una particolare attenzione deve essere rivolta alla cessione dei diritti di superficie - tecnicamente il Comune cede la nuda proprietà attualmente in corso, per garantire entrate importanti all'ente e un'alta partecipazione da parte dei soggetti interessati. 3-4-2 – Motivazione delle scelte La domanda di abitazioni non è più pensabile come generica domanda di un tetto sotto cui ripararsi, bensì come domanda di una specifica combinazione di caratteristiche dell’alloggio che consentano di soddisfare una molteplicità di bisogni, da quello di accedere adeguatamente al mercato del lavoro, a quello di poter usufruire dei servizi pubblici di istruzione, sanità, trasporto, ecc., a quello di sviluppare relazioni sociali. Questa pluralità di elementi motiva in modo forte la necessità di sostenere politiche per la casa adeguate, con particolare attenzione alla residenzialità pubblica. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Favorire l’acquisto della proprietà degli immobili da parte dei cittadini/utenti, garantendo contestualmente un’entrata per l’Ente. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo personale categoria D): 1 Amministrativo full - time personale categoria C): 0 personale categoria B): 1Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore personale categoria A): 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 3.4.1 – Descrizione del Programma: Realizzazione ed operatività dell’Ospedale unico delle Apuane. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi Per quel che concerne la sanità, settore non riconducibile in senso stretto al perimetro dell’azione amministrativa del Comune, è necessario distinguere tra sanità ospedaliera e sanità territoriale. Quella ospedaliera raggiungerà il suo equilibrio con l'apertura, nella seconda metà del 2014, del nuovo presidio delle Apuane, dove dovrà concentrarsi tutta l'attività sanitaria ospedaliera, senza avere sedi distaccate e disseminate nel territorio, 109 che producono inefficienze e un maggior onere finanziario. Di fronte all’isolamento aziendale che ha voluto perseguire l’attuale dirigenza della ASL 1 è necessario da subito attivare un percorso in grado di coinvolgere, in maniera continuativa, le Amministrazioni locali, la Regione, le realtà sociali, politiche e sindacali della nostra Provincia. In tal modo sarà meno complesso affrontare il gravoso problema della mancanza di risorse, creando i presupposti per realizzare percorsi amministrativi, politici e sociali condivisi. 3-4-2 – Motivazione delle scelte 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 3.4.1 – Descrizione del Programma: Una nuova rete di servizi sanitari territoriali a misura di cittadino. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi La sanità territoriale dovrà curare soprattutto le patologie del malato cronico, con ambulatori efficienti, liste di attesa compatibili alle richieste e prevedere la costituzione di un nuovo distretto. Dovrà trattarsi di uno spazio ampio, la cui localizzazione dovrà tener conto dell’esigenza di ospitare Aggregazioni Funzionali Territoriali, poliambulatori e ampi parcheggi, in cui tutta la medicina del territorio sarà presente; una struttura che possa sostenere il peso della sanità territoriale dei prossimi 30/40 anni. L’attuale rete, invece, dovrà comprendere un distretto anche a Marina di Massa, con l’eventuale potenziamento nel periodo estivo. Sarà necessario prevedere anche dei punti di prelievo, disseminati nel territorio comunale, con un calendario settimanale e nel contempo un potenziamento dell'Assistenza Domiciliare Integrata. Inoltre, finché non sarà attivato il nuovo distretto, l'ASL dovrà garantire la continuità dei servizi territoriali nei tre presidi esistenti. Il modello sanitario della Regione Toscana non è il ricovero ospedaliero ma la prevenzione e il rafforzamento del sociale e socio-sanitario nel territorio, da coniugarsi con il necessario miglioramento degli ambienti di vita; con interventi mirati sulla prevenzione delle malattie, sicurezza sul lavoro, corretto stile di vita e tutela dell’ambiente. Inoltre in materia di relazioni socio-sanitarie è necessaria la riorganizzazione delle funzioni e delle competenze della Segreteria amministrativa, quale organismo di supporto alla Conferenza dei Sindaci, per rimettere al centro la Programmazione di zona. 3-4-2 – Motivazione delle scelte 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento 110 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 3.4.1 – Descrizione del Programma: Promozione della cultura delle differenze di genere. Referente politico: Assessore Silvana Sdoga L’intento è quello di promuovere lo sviluppo di una cittadinanza attiva, basata sul rispetto e la valorizzazione delle differenze culturali e di genere, come chiave di interpretazione della realtà per combattere gli stereotipi e le discriminazioni. Il programma si espleta all’interno dell’Ente, coinvolgendo il personale dipendente e all’esterno nei rapporti col cittadino/utente. All’interno dell’Ente verranno organizzati momenti formativi e di sensibilizzazione, inoltre sarà valorizzata l’attività del CUG (Comitato Unico di Garanzia) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni. Il superamento degli stereotipi sessisti allontana lo spettro delle violenze di genere sulle donne oggetto di diverse forme di discriminazione. In sinergia con gli enti competenti, attraverso la stesura di Protocolli d’Intesa e l’organizzazione di tavoli sulla tematica (Prefettura, Provincia, Azienda usl, Forze dell’Ordine) verranno intensificati gli interventi volti a favorire una diffusione della cultura di prevenzione per il contrasto del fenomeno della violenza di genere. Recependo i dettami della L.r. 59/2007 “Norme di contrasto alla violenza di genere” si incentiverà la costituzione di una rete di relazione volta a fornire assistenza e protezione alle vittime di violenza. In particolare si arriverà alla costituzione del Centro antiviolenza. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Promuovere la cultura delle differenze di genere significa rendere le persone in grado di sviluppare le proprie capacità personali e fare scelte senza sottostare a limiti definiti da ruoli di genere fissi. In ambito lavorativo, all’interno dell’Ente l’attenzione alle differenze di genere non solo contribuisce a ridurre le disuguaglianze di salute ma può portare diversi vantaggi: nuove idee, maggiore produttività e utenti/clienti maggiormente soddisfatti. 3.4.3 – Finalità da conseguire Costituzione del Centro antiviolenza. 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo personale categoria D): 1 Amministrativo full - time 11 Assistenti Sociali full - time 1 Assistente Sociale part- time 30 ore 111 personale categoria C): 1 Amministrativo full - time 3 Istruttori Socio-Educativi Full-Time 1 Istruttore Socio - Educativo part-time 25 ore personale categoria B): 2 Amministrativi full-time 1 Collaboratore autista full- time 7 Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore 1 Collaboratore Amministrativo full- time 25 ore 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 3.4.1 – Descrizione del Programma: Allargamento dei diritti civili e partecipazione delle “differenze” alla costruzione del futuro della città. Referente politico: Assessore Silvana Sdoga L’anno 2013 è stato proclamato ufficialmente Anno europeo dei cittadini: obiettivo principale è quello di valorizzare la consapevolezza dei cittadini dell’UE sui propri diritti e sulle proprie responsabilità come cittadini europei. Tra le finalità perseguite particolare attenzione è dedicata alla promozione della comprensione interculturale e alla lotta contro le discriminazioni, con l’obiettivo di favorire la piena partecipazione dei migranti alla società europea. I Comuni, le Province e le Regioni facendo propri gli obiettivi espressi dalle politiche nazionali ed europee per l’integrazione, debbono promuovere iniziative volte a favorire la reciproca conoscenza nel rispetto e nel riconoscimento delle differenti identità culturali e debbono impegnarsi a diffondere ogni informazione utile a favorire un positivo inserimento degli stranieri, la conoscenza dei loro diritti e doveri e la 146 conoscenza di tutte le opportunità di crescita personale. Dal punto di vista delle iniziative volte a favorire la diffusione dell’informazione risulta di grande importanza il Portale Integrazione, progetto co-finanziato dal Fondo Europeo per l’integrazione. 2007-2013, strumento utile sia per gli stranieri che per i cittadini italiani e per gli operatori istituzionali e di privato sociale. La partecipazione al portale consentirebbe la diffusione delle informazioni sui servizi offerti a livello locale per facilitare l’accesso degli utenti ai medesimi. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Tentare di rimuovere ogni forma di discriminazione, perché l’integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche costituisce un importante obiettivo da assumere nella programmazione dell’Ente. Prendere in esame la variabile di genere è determinante perché donne e uomini vivono situazioni di vita differenti, hanno diversi bisogni, risorse ed opportunità, hanno diversi ruoli e modelli di partecipazione sociale. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo personale categoria D): 1 Amministrativo full - time 112 11 Assistenti Sociali full - time 1 Assistente Sociale part- time 30 ore personale categoria C): 1 Amministrativo full - time 3 Istruttori Socio-Educativi Full-Time 1 Istruttore Socio - Educativo part-time 25 ore personale categoria B): 2 Amministrativi full-time 1 Collaboratore autista full- time 7 Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore 1 Collaboratore Amministrativo full- time 25 ore 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 113 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 9 - Welfare locale,sanità, diritti civili ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO • REGIONE • PROVINCIA • • • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) • ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00 1.356.000,00 1.356.000,00 1.356.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 599.000,00 599.000,00 599.000,00 1.961.000,00 1.961.000,00 1.961.000,00 540.000,00 540.000,00 540.000,00 540.000,00 540.000,00 540.000,00 5.273.254,00 4.952.373,00 4.742.935,00 TOTALE (C) 5.273.254,00 4.952.373,00 4.742.935,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 7.774.254,00 7.453.373,00 7.243.935,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 114 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 9 - Welfare locale,sanità, diritti civili IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 7.444.254,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 95,76 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 entità (c) 330.000,00 % su tot. 4,24 Totale (a+b+c) 7.774.254,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 8,84 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 7.448.373,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 99,93 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 entità (c) 5.000,00 % su tot. 0,07 Totale (a+b+c) 7.453.373,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 9,38 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 7.238.935,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 99,93 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 entità (c) 5.000,00 % su tot. 0,07 Totale (a+b+c) 7.243.935,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 9,19 115 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 10 – ISTRUZIONE, SPORT, CULTURA E BENI CULTURALI RESPONSABILE DOTT. FABIO MAURO MERCADANTE 3.4.1 – Descrizione del Programma: Avvio della programmazione integrata degli interventi sul territorio in materia di istruzione. Referente politico: Assessore Mauro Fiori I Progetti Educativi Zonali (P.E.Z.), permettono la realizzazione di attività rivolte ai bambini e ragazzi dai 3 mesi ai 18 anni di età e intervengono sia nell'ambito dell'infanzia (per sostenere e qualificare il sistema dei servizi per la prima infanzia, promuovere la continuità educativa, coordinare i servizi e formare il personale), sia nell'ambito dell'età scolare (per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, promuovendo l'inclusione di disabili e stranieri e contrastando il disagio scolastico, nonché per promuovere esperienze educative/socializzanti durante la sospensione del tempo scuola). La Regione Toscana destina, in ogni anno scolastico, specifiche risorse destinate al finanziamento dei P.E.Z., che vengono ripartiti tra le Conferenze zonali per l'istruzione; a questi si possono aggiungere cofinanziamenti degli enti locali e dei soggetti territoriali partner dei progetti. Il Comune di Massa, capofila della Conferenza Zonale Apuane, della quale fanno parte anche i Comuni di Carrara e Montignoso, intende sostenere e consolidare l’esperienza di programmazione ad attuazione integrata nell’ ambito dell’ educazione formale e non formale. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Il progetto è finalizzato a qualificare il sistema dei servizi per la prima infanzia, promuovere la continuità educativa, coordinare i servizi e formare il personale), sia nell'ambito dell'età scolare (per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, promuovendo l'inclusione di disabili e stranieri e contrastando il disagio scolastico, nonché per promuovere esperienze educative/socializzanti durante la sospensione del tempo scuola). 3.4.3.1 – Investimento Non sono previsti investimenti. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo I servizi di consumo consistono nelle attività rivolte ai ragazzi da 3 mesi a 18 anni d’età finalizzata a promuovere la continuità educativa. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 16 Personale cat. C - 43 Personale cat. B - 12 116 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana, con gli altri Comuni della Conferenza Zonale Apuane e con le Direzioni Didattiche al fine di migliorare il servizio relativo all’offerta di progetti educativi zonali. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Attuazione di un piano di interventi in materia di sicurezza degli edifici scolastici. Referente politico: Assessore Mauro Fiori La sicurezza degli edifici scolastici riveste un interesse primario per l’ Amministrazione, ai fini della tutela e della salvaguardia della salute dei cittadini. Il complesso degli edifici di proprietà comunale destinati ad attività educative e scolastiche è assi ampio, dagli asili nido alle scuole secondarie di primo grado: - 5 asili nido - 15 scuole d’ infanzia; - 24 scuole primarie; - sei scuole secondarie di primo grado. Gli edifici risalgono ad epoche costruttive diverse, ivi inclusi alcuni palazzi storici, e le necessità di adeguamento strutturale ai fini della sicurezza sono molto differenziate. Si tratta innanzitutto di redigere, in una attività collaborativa tra i diversi Settori del Comune interessati, un piano generale di adeguamento e messa a norma, da attuare quindi in step successivi, per pervenire ad una completa messa a norma, supportata da tutta la documentazione connessa. A tale riguardo sarà possibile sfruttare la circostanza che sia il Settore Istruzione che il Settore LL.PP. sono diretti dal medesimo dirigente, che potrà pertanto coordinare tra loro i diversi uffici per interventi più mirati in base alle risorse disponibili e sicuramente più solleciti che in passato. Saranno inoltre perseguite azioni tese a monitorare la sicurezza sismica degli edifici scolastici attraverso una verifica progettuale delle modalità di costituzione e attraverso sopralluoghi tesi a evidenziare le criticità strutturali. Saranno infine perseguite le procedure per l’ottenimento di finanziamenti per interventi sulla edilizia scolastica che l’attuale Governo ha promesso di attivare in tempi rapidi. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Lo scopo del programma è quello di arrivare ad una complessiva revisione della sicurezza degli edifici destinati alle attività educative e scolastiche, connessa ad una revisione generale della relativa documentazione. L’ obiettivo è la messa a norma degli edifici tramite: - l’ individuazione, per ciascuno di essi, delle necessità strutturali, di documentazione, di certificazione; - la collazione delle diverse necessità emerse in un unico piano operativo; - la strutturazione di tale piano in step annuali di realizzazione, a ciascuno dei quali sia connesso anche un piano finanziario di investimento. 117 3.4.3.1 – Investimento Le spese di investimento, per quanto attiene eventuali quote parti a carico del Comune, dovranno essere quantificate sulla base della programmazione dei LL.PP. per l’anno in corso. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il servizio di consumo offerto consiste nella funzionalità di edifici scolastici destinati ad ospitare le attività didattiche in ambiti di competenza del Comune. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 16 Personale cat. C - 43 Personale cat. B - 12 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie degli istituti scolastici. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana per la predisposizione per il finanziamento delle opere pubbliche assistite da finanziamenti comunitari/regionali. 3.4.1 – Descrizione del programma: Organizzare, in accordo con le istituzioni scolastiche, l’uso degli spazi per attività di tipo educativoculturale anche da parte di soggetti terzi. Referente politico: Assessore Mauro Fiori La maggiore attenzione data dagli uffici comunali alla manutenzione degli edifici scolastici, consentirà di ottenere un duplice risultato. Da un lato quello di migliorare, in sicurezza, la piena fruibilità di ciascun edificio scolastico consentendone un utilizzo più intenso e dall’altro quello di migliorare il clima e i rapporti con i Dirigenti scolastici. Nello specifico il migliorato clima tra Comune e Scuola, da sempre abbastanza conflittuale, consentirà all’Ente locale di concordare ed ottenere dalle Direzioni Scolastiche la possibilità di utilizzare, in orario extrascolastico, locali e strutture di pertinenza della scuola, quali palestra, aula, magna, auditorium e sala multimediale. Tali strutture saranno poi destinate dall’Ente locale allo svolgimento di attività di tipo educativo-culturale quali corsi di musica, corsi di lingue ed altre attività similari aperte sia ai ragazzi delle stese scuole sia alla generalità dei cittadini. La organizzazione di tali corsi educativi e culturali, tenuti da istruttori qualificati selezionati attraverso un bando, consentirà a sua volta da un lato di offrire corsi professionali a basso costo attraverso l’utilizzo di strutture pubbliche e dall’altro quello di offrire agli istruttori dei corsi comunali uno sbocco occupazionale, in attesa di un rapporto occupazionale più stabile. Analogo discorso vale per i corsi di avanzamento allo sport e per le attività agonistiche federali il cui svolgimento avviene all’interno delle palestre scolastiche. A tale riguardo verrà riproposto il Bando per l’assegnazione delle stesse, una volta ottenutane la disponibilità. Il Bando per l’assegnazione ha consentito già lo scorso anno di accelerare notevolmente i tempi di concessione delle palestre, anticipando l’inizio delle attività federali all’interno delle palestre scolastiche. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle 118 specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Finalità da conseguire è quella di massimizzare gli spazi a disposizione della cittadinanza per momenti ludici-formativi curati da istruttori di Associazioni qualificate, attraverso accordi con le Direzioni Didattiche che mettano a disposizione del Comune in orario extra scolastico locali e pertinenze dei relativi istituti scolastici. 3.4.3.1 – Investimento Non sono previsti investimenti. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo I servizi di consumo consistono nella concessione ad Associazioni cittadine di locali e pertinenze di istituti scolastici in orario extra scolastico per attività ludico-formative. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 16 Personale cat. C - 43 Personale cat. B - 12 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie degli istituti scolastici che ospitano il progetto stesso. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con le Direzioni Didattiche e con l’Associazionismo cittadino operante sia nel settore sportivo che nel settore artistico-culturale. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Co-progettazione e realizzazione della “comunità educante”. Referente politico: Assessore Mauro Fiori Nella società attuale l’educazione e la formazione hanno assunto il carattere di long life learning, nel senso che ogni persona è chiamata, dal mondo professionale, dall’evolvere delle relazioni interpersonali, dallo sviluppo delle tecnologie, ad un apprendimento continuo che, una volta superata la fase dell’ educazione formale, continua a svilupparsi negli anni successivi accompagnando la maturazione, lo sviluppo, la socializzazione dell’individuo. In questo quadro di carattere generale la città deve imparare a porsi come partner, come “agenzia formativa” in diverse sue articolazioni; ciò coinvolge in particolare il Settore Istruzione, quale soggetto promotore di una rete di soggetti che agiscano collaborativamente nell’ambito della formazione della persona. In tale contesto vanno inquadrati i corsi di formazione organizzati dal Comune di Massa e rivolti a tutti i cittadini per l’insegnamento di lingue straniere e di corsi musicali. In tale contesto si inquadrano inoltre i convegni, gli incontri con gli autori per la presentazione di libri, le mostre di pittura e altre iniziative istruttivo-culturali organizzate dal Comune di Massa. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con 119 quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Lo scopo è quello di costituire una rete formale di soggetti che operino con l’ obiettivo comune di fornire alla persona opportunità educative e formative durante tutto l’ arco della vita. 3.4.3.1 – Investimento Non sono previste, almeno in fase di prima attuazione, spese di investimento. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il Settore rilascia autorizzazioni agli istruttori all’utilizzo di strutture e attrezzature comunali. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 16 Personale cat. C - 43 Personale cat. B - 12 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie degli istituti scolastici che ospitano il progetto stesso. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con Amministrazione Provinciale, MUIR e con le Associazioni interessate al progetto. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Riduzione delle liste di attesa e razionalizzazione del servizio Referente politico: Assessore Mauro Fiori Il servizio di asilo nido del Comune di Massa è attualmente articolato su sei nidi ospitati in cinque strutture diverse, che sono in grado di ospitare 245 bambini; all’offerta direttamente espressa dal Comune si accompagnano poi i tre nidi privati accreditati. La possibilità di fruire del servizio costituisce uno dei presupposti fondamentali per favorire l’occupazione femminile, oltre ad essere un elemento di fondamentale importanza per lo sviluppo cognitivo e sociale del bambino. Ridurre le liste di attesa, ampliando l’ offerta educativa, costituisce quindi una leva per lo sviluppo della comunità. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Lo scopo dell’ azione è quello di ridurre le lista di attesa , anche sfruttando forme alternative di servizio (nido domiciliare, ad esempio) da affiancare 120 al servizio strettamente inteso. 3.4.3.1 – Investimento Non sono previste, almeno in fase di prima attuazione, spese di investimento. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il servizio di consumo consiste nell’efficientamento dei nidi che, a sua volta, favorisce l’occupazione femminile. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 16 Personale cat. C - 43 Personale cat. B - 12 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie dei nidi privati convenzionati. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana e con le Direzioni Didattiche al fine di migliorare il servizio dei nidi. 3.4.1 – Descrizione del programma: Mense scolastiche: un servizio più efficiente e rispondente ai bisogni degli utenti Referente politico: Assessore Mauro Fiori Attraverso la predisposizione di un Capitolato innovativo, l’Amministrazione Comunale procederà alla indizione di una gara per l’affidamento dei servizi collegati alle mense scolastiche allo scopo di rendere più efficienti tali servizi oltre che maggiormente rispondenti ai bisogni dell’utenza. Altro obiettivo è quello del contenimento dei costi, pur garantendo un elevato livello di qualità, attraverso l’intensificazione dei controlli sulle forniture e l’eliminazione degli sprechi. Il Capitolato di gara dovrà infatti prevedere accurati controlli sulle qualità dei prodotti utilizzati per la preparazione dei pasti scolastici dei nostri bimbi. Dovrà inoltre prevedere, a carico della società aggiudicataria del servizio, l’effettuazione di controlli da parte della ASL o di laboratorio privato. Dovrà prevedere tabelle di sostituzione degli elementi inseriti nel menù, in caso di irreperibilità sul mercato, con altri effettivamente equivalenti (esempio sostituzione del biologico con prodotti a km zero o con prodotti DOP e mai con prodotti non equivalenti ad esempio il surgelato). Il Capitolato dovrà altresì prevedere che la ditta aggiudicataria faccia una corretta formazione sia del personale comunale interessato che dei componenti la Commissione Mensa che, tra l’altro, avranno la possibilità di assaggio a carico della ditta aggiudicataria. Quest’ultima dovrà altresì farsi carico per intero della manutenzione dei centri di cottura intesi come locali e non più come soli punti cottura. Il Capitolato prevederà inoltre il recupero dei prodotti non utilizzati ed il loro invio quotidiano a mense per i poveri. Il Capitolato prevederà inoltre la raccolta differenziata dei rifiuti, anche al fine di educare in tal senso i bambini. Sarà infine prevista la salvaguardia occupazionale. Dall’espletamento della relativa gara, l’Amministrazione Comunale si attende, come detto, oltre ad un significativo miglioramento ed efficientamento del servizio anche un significativo risparmio per la collettività, in presenza di una offerta qualitativa migliore. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della 121 efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Finalità del progetto è quella di ottenere attraverso la gara ad un significativo miglioramento ed efficientamento del servizio anche un significativo risparmio per la collettività, in presenza di una offerta qualitativa migliore. 3.4.3.1 – Investimento Il progetto non prevede investimenti, se non quello di porre a carico del soggetto aggiudicatario della gara la manutenzione completa dei locali cucina. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il progetto prevede l’erogazione di un miglior servizio per quanto concerne la refezione scolastica e la pulizia e l’igiene dei centri cottura. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 16 Personale cat. C - 43 Personale cat. B - 12 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana, della ASL e con le Direzioni Didattiche al fine di migliorare il servizio relativo alla refezione scolastica. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Allargamento e differenziazione, in sinergia con gli istituti scolastici, dell’offerta nel campo dell’educazione motoria. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi Anche quest’anno sarà attuato di concerto con MUIR, Amministrazione Provinciale e CONI/FSN il progetto di educazione motoria nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie. Si tratta di un progetto fondamentale per assicurare ai nostri bambini una crescita sana attraverso l’apprendimento della psicomotricità, già nei primi anni di socializzazione prescolastica e scolastica, nel rispetto del famoso detto latino “mens sana in corpore sano”. Il progetto ludico motorio è finalizzato ad accompagnare il bambino fin dagli anni della scuola dell’infanzia attraverso lo sviluppo delle abilità legate alla percezione del proprio corpo, dello spazio e dell’interazione con gli altri. Una volta affinate tali abilità, che i ritmi e le abitudini della vita moderna tendono invece ad assopire, inizia per il bambino della scuola primaria l’apprendimento delle regole elementari proprie delle discipline sportive di base (atletica, ginnastica, nuoto) per passare poi a quelle di squadra già più complesse (calcio, pallavolo, pallacanestro). Alla fine del percorso il bambino avrà prima affinato le abilità psicomotorie e poi le andrà ad applicare a varie discipline sportive, sotto la guida di esperti laureati in scienze motorie, selezionati per titoli ed esperienza. Ciò consentirà di fare anticipare di 8 anni la conoscenza della educazione fisica ai bambini massesi, rispetto a quanto previsto dall’ordinamento scolastico tradizionale che prevede invece l’insegnamento di tale attività solo dalla prima media. Ciò consentirà inoltre, stante la quasi gratuità del corso, in quanto i relativi costi sono in gran parte sostenuti dagli Enti Pubblici 122 che lo organizzano, una scelta autonoma del bambino sul proseguo o meno della sua attività sportiva, nella consapevolezza che tale scelta viene presa dal bambino non su pressioni familiari o di altri soggetti e dopo aver sperimentato più discipline sportive ed aver valutato quella che maggiormente gli aggrada. A tale attività sono collegati due effetti positivi anche sotto il profilo economico. Lo sport incide sulla salute dei bambini e bambini sani hanno meno bisogno di cure mediche, inoltre lo sport incide sulla autostima dei bambini con altri effetti positivi. Il progetto consente di creare una possibilità di impiego e occupazione ai laureati in scienze motorie, sia tramite il progetto stesso che tramite l’associazionismo sportivo a seguito di maggiori affiliazioni sportive, nelle more di situazioni occupazionali maggiormente stabili. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Anticipazione di 8 anni nel percorso formativo del bambino per quanto concerne la conoscenza e l’applicazione dell’educazione fisica motoria, con positivi riscontri sulla salute psicofisica dei bambini. Altra finalità è quella di creare la possibilità di occupazione ai laureati in scienze motorie. 3.4.3.1 – Investimento Non sono previsti investimenti per la attuazione del progetto. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il Settore rilascia autorizzazioni agli istruttori all’utilizzo di strutture e attrezzature comunali. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 16 Personale cat. C - 43 Personale cat. B - 12 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie degli istituti scolastici che ospitano il progetto stesso. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con CONI, FSN, Amministrazione Provinciale e MUIR. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Revisione dei modelli convenzionali per la gestione degli impianti finalizzandoli al loro adeguamento e ammodernamento. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi La L. 289/2002 dispone che “nei casi in cui l'ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione è affidata in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d'uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei 123 soggetti affidatari. Le regioni disciplinano, con propria legge, le modalità di affidamento”; la regione Toscana ha approvato la Legge Regionale n. 6 del 03/01/2005, disponendo, all’art. 3, che gli Enti pubblici territoriali disciplinino con proprio regolamento le modalità di affidamento in gestione degli impianti sportivi indicando i criteri generali da rispettarsi all’interno del regolamento stesso. Il Comune di Massa possiede numerosi impianti sportivi, tra i quali ad esempio lo Stadio, il Campo scuola, i campi di calcio di Viale della Repubblica, di Via delle pinete, di Romagnano, di Casette, di Cà di Cecco, di Turano, il Campo comunale di bocce, il Campo comunale di softball/baseball, per i quali sono in generale vigenti convenzioni e/o contratti di utilizzo. Nel corso dell’anno si rendono necessarie due azioni, entrambe finalizzate ad incrementare l’offerta di impiantistica sportiva pubblica. Da un lato sarà attivata l’azione tesa a realizzare, in accordo di project con soggetto privato, un moderno Palazzetto dello Sport da destinare ad allenamenti ed attività sportive federali da palestra (pallavolo, pallacanestro, etc.). A tale riguardo, sono in fase avanzata gli accordi con Esselunga per una loro progettazione e realizzazione dell’opera a scomputo della cessione dell’area di parcheggio comunale adiacente al supermercato nel V.le Roma. L’altra azione consiste nella verifica del rispetto delle convenzioni attualmente in essere da parte delle associazioni sportive concessionarie della gestione di tali impianti. Tale verifica è associata inoltre a quella relativa al controllo della effettiva esecuzione degli interventi sull’impiantistica sportiva comunali indicati, in sede di gara, nelle offerte tecniche presentate dai soggetti aggiudicatari delle gestioni di tali impianti. Obiettivo è quello di garantire alla collettività la piena fruibilità di impianti sportivi attrezzati e sicuri, oltre alla revoca di concessioni a soggetti non affidabili che non abbiano rispettato le condizioni contenute nei capitolati di gara e nelle rispettive offerte tecniche. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Finalità del progetto è quella di incrementare la disponibilità di impianti sportivi fruibili dalla collettività, sia attraverso la realizzazione di nuovi impianti sportivi sia soprattutto attraverso una revisione delle convenzione relative alla gestione degli impianti sportivi stessi. 3.4.3.1 – Investimento In questa prima fase non sono previsti investimenti diretti da parte dell’Amministrazione Comunale, la cui azione sarà invece tesa ad incentivare investimenti privati per la realizzazione di nuovi impianti sportivi. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Il Settore rilascia autorizzazioni per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali in accordo con i soggetti che gestiscono gli stessi. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 16 Personale cat. C - 43 Personale cat. B - 12 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie delle società sportive che gestiscono gli impianti. 124 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con la Regione Toscana, il CONI, le FSN, gli EPS e con le Associazioni sportive che gestiscono gli impianti. 3.4.1 – Descrizione del Programma: Trasformazione del Teatro Guglielmi in un centro integrato di produzione e diffusione culturale a servizio di tutta la città. Referente politico: Assessore Mauro Fiori Il Teatro Guglielmi costituisce una delle strutture principali da utilizzare per l’ offerta culturale alla città; alla sua collocazione centrale e baricentrica rispetto al centro cittadino si affianca un complesso di spazi interni ben articolato, finora sfruttato solo in parte, in grado di ospitare attività di produzione e diffusione, sia specificamente teatrali che culturali in genere. Si tratta quindi di mantenere in essere la vocazione fondamentale finalizzata alle rappresentazioni sul palco (prosa, musica, balletto, varietà, eccetera), affiancando a queste nuove ed ulteriori attività, legate e collegate al mondo teatrale ed alla cultura. A tali attività verrà destinato l’ uso delle aree strettamente teatrali (Palco, sottopalco, sala, foyer) nelle fasi annuali nelle quali non vengono calendarizzate rappresentazioni, l’ area delle Ex Stanze (al primo piano sul lato frontale), l’ area sotto la platea e – ove possibile – anche le aree adiacenti esterne alla struttura. Nell’ambito del quadro normativo nazionale e regionale vigente si attiveranno forme di collaborazione con soggetti di produzione e diffusione culturale operanti in primis nell’ ambito cittadino, allo scopo di conferire alla loro attività un sostegno promozionale e di offrire alla città un più ampio quadro della produzione culturale, sostenendo anche in tal modo la creazione di opportunità occupative giovanili. Da quest’anno il Teatro Comunale è stato dichiarato agibile dalla CVLPS, preso atto del CPI rilasciato dal Comando Provinciale VV.F. Si tratta di un riconoscimento che premia la bontà dei lavori svolti dall’U.T.C. per la messa in sicurezza prima e poi per l’adeguamento del Teatro. Una volta ottenuta l’agibilità, il Teatro ha ospitato rassegne di Prosa e di Teatro per ragazzi, di Teatro dialettale, di musica e concerti. Successivamente il Teatro ospiterà la rassegna Primavera Jazz prima dei saggi delle scuole e del Festival della Danza. Analogo fermento vivranno nel corso dell’anno le Stanze del Guglielmi destinate ad ospitare convegni, incontri, presentazioni di libri e proiezioni audiovisive. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire La finalità consiste nel garantire un utilizzo variegato e continuo del Teatro Comunale e delle sue pertinenze attraverso l’organizzazione di rassegne, convegni, dibattiti e proiezioni. 3.4.3.1 – Investimento Non sono previsti investimenti. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Rilascio di autorizzazioni e concessioni all’uso del Teatro e delle relative Stanze. 125 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 2 Personale cat. C - 6 Personale cat. B - 10 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici Regionali e la Fondazione Toscana Spettacolo. 3.4.1 – Descrizione del programma: Nuovi spazi diffusi da destinare stabilmente ad un’autoproduzione culturale aperta a contaminazioni. Referente politico: Assessore Mauro Fiori Nell’ ambito delle attività culturali particolare attenzione viene destinata alla individuazione di aree e spazi da utilizzare. Si tratta innanzitutto di rileggere il territorio, urbano e non, in tale ottica, in modo tale da rintracciare, censire, ed attrezzare aree non convenzionali e non consuete – anche in cesura con quanto avvenuto in passato – da destinare alla produzione culturale. Può trattarsi di luoghi chiusi o aperti, di valore storico monumentale o meno; il comune denominatore deve in ogni caso essere la finalità: deve infatti trattarsi di spazi nei quali trova luogo di espressione l’auto produzione culturale. La connotazione di non convenzionalità degli spazi deve costituire infine un catalizzatore anche per la “contaminazione”, cioè per l’ apertura di zone di intersezione sia tra forme espressive diverse che, soprattutto, tra diverse culture; la contaminazione viene infatti recepita come forma di arricchimento per la comunità locale. In tale contesto saranno recuperate la Villa della Rinchiostra, la Filanda di Forno, la Casa delle Culture (ex lavaggio dei Bus nel Pomario Ducale ex CAT) e il Rifugio della Martana. Ciascuno di tali contesti sarà destinato ad attività culturali legati alle arti. La Rinchiostra ospiterà la Mostra di Guadagnucci e delle Statue Africane, il Rifugio è destinato a iniziative della Memoria, mentre Filanda e Casa delle Culture saranno messe a disposizione delle Associazioni che intendano proporre iniziative culturali meritevoli di patrocinio. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Finalità è quella di recuperare vari contesti cittadini al fine di destinare al loro interno iniziative e manifestazioni culturali di vario genere. 3.4.3.1 – Investimento Non sono previsti investimenti. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Rilascio di autorizzazioni e concessioni all’utilizzo dei nuovi contesti culturali (Villa della Rinchiostra, Filanda, Casa delle Culture e Rifugio della Martana). 126 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 2 Personale cat. C - 6 Personale cat. B - 10 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici Regionali e l’Associazionismo cittadino operante nel settore artistico-culturale. 3.4.1 – Descrizione del programma: Riqualificare l’offerta di eventi in collaborazione con i centri accademici culturali. Referente politico: Assessore Mauro Fiori Il Castello Malaspina costituisce un bene storico culturale di tale valore e significatività da essere definito ‘museo di sè stesso’. La struttura è estremamente articolata, sia dal punto di vista architettonico che storico, e dispone di spazi – interdipendenti o meno – in grado di ospitare attività diversificate, da quelle più strettamente legate alla storia del manufatto (visite guidate, didattica museale, mostre di valorizzazione di particolari elementi storici ed architettonici), a quelle legate alla storia e al costume locale, da attività teatrali e musicali fino ad eventi enogastronomici. L’ idea alla base del programma è quella di destagionalizzare l’utilizzo della struttura, ampliandone la fruizione ai mesi invernali. Si tratta quindi di individuare e programmare una serie di attività capaci di attrarre pubblici specifici, quali ad esempio le scuole per gite e/o attività laboratoriali, giovani per concerti e altre attività espressive, settori economici per eventi promozionali, associazioni ed enti per attività di tipo congressuale. A tale riguardo l’Amministrazione Comunale intende privilegiare tutte le iniziative tese a valorizzare il Castello utilizzandolo quale sede di svolgimento delle stesse. Particolare attenzione sarà dedicata alla organizzazione di Spino Fiorito, la rassegna enogastronomica di promozione dei prodotti tipici apuani che, con cadenza biennale, si svolge proprio nel Castello Malaspina. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. 3.4.3 – Finalità da conseguire Finalità perseguita è quella di assicurare un utilizzo variegato e continuativo del Castello Malaspina anche al fine di valorizzare con la sua immagine anche l’offerta turistica della nostra zona. 3.4.3.1 – Investimento Non sono previsti investimenti. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Rilascio di autorizzazioni e concessioni per l’utilizzo del castello o di suo pertinenze. 127 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Personale cat. D - 2 Personale cat. C - 6 Personale cat. B - 10 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici Regionali e con l’Istituto Valorizzazione Castelli. 128 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 10 - Istruzione, sport, cultura e beni culturali ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO • REGIONE • PROVINCIA • • • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) • ALTRE ENTRATE 9.000,00 9.000,00 9.000,00 697.896,00 682.520,00 682.520,00 21.184,00 8.200,00 8.200,00 7.700,00 7.700,00 7.700,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 295.720,00 200.720,00 200.720,00 1.031.500,00 908.140,00 908.140,00 1.641.000,00 1.641.000,00 1.641.000,00 1.641.000,00 1.641.000,00 1.641.000,00 7.070.588,00 6.728.955,00 6.796.078,00 TOTALE (C) 7.070.588,00 6.728.955,00 6.796.078,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 9.743.088,00 9.278.095,00 9.345.218,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 129 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 10 - Istruzione, sport, cultura e beni culturali IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 9.423.088,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 97,77 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 entità (c) 320.000,00 % su tot. 3,28 Totale (a+b+c) 9.743.088,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 11,07 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 9.218.095,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 99,35 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 entità (c) 60.000,00 % su tot. 0,65 Totale (a+b+c) 9.278.095,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 11,68 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 9.135.218,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 97,75 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 entità (c) 210.000,00 % su tot. 2,25 Totale (a+b+c) 9.345.218,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 11,85 130 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 11 – RIQUALIFICARE I SERVIZI DI POLIZIA MUNICIPALE RESPONSABILE DOTT. SANTO TAVELLA 3.4.1 – Descrizione del Programma: Riqualificare i servizi di Polizia Municipale. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi La molteplicità e la mutevolezza delle esigenze derivanti dal territorio in relazione alle risorse umane complessivamente disponibili impone una razionalizzazione nell’impiego delle stesse concentrandone l’attività nelle località dove, sulla scorta delle segnalazioni pervenute o in base all’analisi dei dati, maggiori sono le criticità. Le criticità che vanno individuate devono fare riferimento ai tradizionali ambiti di intervento della Polizia Municipale, ossia: a) disciplina e sicurezza del traffico veicolare, che nel periodo estivo andrà potenziata mediante l’assegnazione di un congruo numero di “Stagionali”; b) tutela edilizia ed ambientale; c) tutela del patrimonio comunale; d) disciplina del commercio; e) rafforzamento di una “cultura per la sicurezza stradale”. Conseguentemente vanno individuate in primo luogo le località dove si sono verificati incidenti stradali in numero maggiore o di maggiore gravità, assicurando la presenza, in detti luoghi, di un adeguato numero di pattuglie per la vigilanza e la prevenzione, facendo ricorso, ove possibile, di sistemi automatici per la rilevazione della velocità. Particolarmente sistematico e tempestivo dovrà essere l’intervento della Polizia Municipale nel caso dei c.d. incidenti accidentali, in modo da verificare nell’immediatezza gli eventuali pericoli oggettivi al momento presenti nella sede stradale, documentandoli ed eliminandoli con la collaborazione degli uffici tecnici. Vanno altresì individuati i siti dove maggiori sono le insidie ambientali derivanti dall’illecito abbandono di rifiuti di varia natura o dalla mancata manutenzione di aree vegetative, con conseguenti problemi di carattere igienico - sanitario. In tali siti si deve concentrare l’azione sanzionatoria delle pattuglie speciali. Le violazioni di natura edilizia dovranno essere perseguite, d’intesa con il personale tecnico del settore competente, assicurando l’imprescindibile tempestività d’intervento per gli illeciti di maggiore impatto, con l’adozione dei provvedimenti di Polizia giudiziaria od amministrativa del caso (es. sequestro delle aree di cantiere). La tutela del patrimonio comunale viene realizzata non soltanto con l’azione di vigilanza a beneficio delle piazze e dei monumenti cittadini, ma anche con un’attività di controllo di altri spazi aggregativi (es. giardini pubblici), al fine di assicurarne un corretto utilizzo ed una piena fruibilità per tutti. In tale contesto si inserisce anche l’attività di contrasto delle deiezioni animali incontrollate, che può essere condotta con maggiore efficacia promuovendo, ai fini della vigilanza sul territorio, il coinvolgimento di enti od associazioni dotati di personale qualificato e con le adeguate finalità istituzionali, e riservando alla Polizia Municipale l’iter amministrativo sanzionatorio. La disciplina del commercio in forma ambulante viene effettuata con una costanze azione di presidio, da parte delle pattuglie speciali, delle aree mercatali, per contrastare il fenomeno dell’occupazione indebita di spazi pubblici da parte di operatori privi delle necessarie autorizzazioni comunali. Il controllo del commercio in forma fissa viene svolto in modo tale da assicurare non solo il rispetto del contenuto delle autorizzazioni amministrative, ma soprattutto del principio della trasparenza nel rapporto commerciale (es. certezza dei prezzi), e della piena osservanza di norme a presidio della salute pubblica (es. divieto di fumo).. Per il contrasto delle forme di commercio abusivo più complesse, come quelle effettuate da extracomunitari, che per la consistenza numerica dei contravventori possono degenerare in problematiche di ordine pubblico, o che per la natura interdisciplinare della normativa da applicare richiedono competenze specialistiche nel campo della legislazione tributaria o di 131 sicurezza, vanno ricercate intese istituzionali con i vertici comunali delle forze di polizia statali, per la condivisione di obiettivi e l’ideazione di piani operativi interforze per la realizzazione di un modello integrato di sicurezza pubblica nella nostra città. Vanno altresì contrastate forme di elusione fiscale e di concorrenza sleale esercitando un sistematico controllo nei confronti dei c.d. “circoli”, onde assicurare che le attività di somministrazione siano effettivamente riservate esclusivamente ai soci. Il rafforzamento della “cultura per la sicurezza stradale” deve essere realizzato mediante un’azione condivisa della Polizia Municipale, delle istituzioni scolastiche, delle associazioni tra le cui finalità statutarie rientri la sicurezza della circolazione, con la promozione di iniziative pubbliche che valgano a sensibilizzare la collettività sui rischi maggiori o più frequenti nell’ambito della circolazione veicolare. L’azione educativa deve essere svolta in forma precoce, sia per sensibilizzare prima possibile i giovani sulla gravità del problema, sia in quanto l’età giovanile e la conseguente inesperienza di guida costituiscono un fattore aggiuntivo di rischio. Tale azione deve essere condotta da personale qualificato in possesso di idonee capacità didattiche e divulgative, che operi d’intesa con le dirigenze scolastiche. Allo scopo di assicurare una buona mobilità sul territorio comunale del personale di Polizia Municipale impegnato nelle più disparate attività che richiedono,comunque, tempestiva presenza sul luogo, si deve procedere ad un progressivo ammodernamento del parco veicolare, minimizzando in tal modo i costi di manutenzione ed i periodi di fermo tecnico. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Razionalizzazione nell’impiego delle risorse, umane e strumentali, concentrandone l’attività nelle località con un maggiore tasso di criticità, che devono essere individuate a seguito di attento monitoraggio e studio dei fenomeni. Assicurare l’imprescindibile tempestività d’intervento per gli illeciti edilizi di maggiore impatto con l’adozione dei provvedimenti di polizia giudiziaria od amministrativa del caso. Contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale e della violazione delle ordinanze comunali in tema di sicurezza urbana. Tutelare il patrimonio comunale attraverso l’azione di vigilanza a beneficio delle piazze e dei monumenti cittadini e di altri spazi pubblici aggregativi per assicurarne un corretto utilizzo e la piena fruibilità. Ricercare forme di collaborazione istituzionale con le forze di polizia statale per la realizzazione di un modello integrato di sicurezza pubblica. Potenziare e diversificare le iniziative a sostegno della “cultura per la sicurezza stradale”. 3.4.3 – Finalità da conseguire Riqualificare i servizi di Polizia Municipale al fine di assicurare una costante e visibile azione di vigilanza, volta a realizzare una vivibilità piena ed ordinata della città e dei suoi spazi, ed una sicura fruibilità dei servizi che l’Ente fornisce alla collettività. 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Azioni realizzabili: presidio del centro cittadino, presidio del centro di Marina di Massa, presidio zona stazione ferroviaria postazioni di controllo velocità, postazioni di controllo ebbrezza da alcool postazioni di controllo ebbrezza da droghe e sostanze psicotrope controllo fiere e mercati, controllo antidegrado, 132 controlli disturbo quiete pubblica, controlli sociali, controlli anagrafici e accertamenti patrimoniali, controlli patrimonio comunale, controlli di polizia edilizia, controlli di polizia amministrativa, controlli abusivismo commerciale, controlli rispetto ordinanze sindacali decoro urbano, attività di polizia giudiziaria, attività di polizia di prossimità e di quartiere, attività di infortunistica stradale, iniziative pubbliche, specie nelle scuole a sostegno della “cultura per la sicurezza stradale” 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo n. 1 Dirigente n. 2 cat. D n. 53 cat. C n. 1 cat B A tempo determinato n. 4 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare VEICOLI N. 8 AUTOVEICOLI PER VIGILANZA STRADALE N. 1 AUTOVETTURA PER ATTIVITA’ DI PG N. 1 FURGONE N. 8 SCOOTER N. 4 MOTOCICLI PER SERVIZI DI POLIZIA STRADALE N. 3 VELOCIPEDI A PEDALATA ASSISTITA N. 4 VELOCIPEDI ATTREZZATURE DI SUPPORTO N. 63 RADIO PORTATILI N. 10 RADIO MOBILI N. 1 ANTENNA ESTERNA DI BASE N. 1 STAZIONE RIPETITRICE (monte Tambura) 133 N. 1 STAZIONE DI RISERVA (palazzo comunale) N. 10 MACCHINE FOTOGRAFICHE DIGITALI N. 60 PEN DRIVE N. 1 ETILOMETRO N. 1 AUTOVELOX N. 9 TELEFONI CELLULARI N. 1 TELELASER N. 2 TORCE TATTICHE A LED N. 1 DROGA TEST N. 1 PRECURSORE ALCOOL TEST N. 1 PRECURSORE ALCCOL TEST NUOVA GENERAZIONE N. 3 MISURATORI LASER NR. 1 POSTAZIONE COMPLETA VIDEOSORVEGLIANZA NR. 26 PISTOLE BERETTA CAL.9 P4 STORM COMPLETE DI CARICATORI DI RISERVA E MUNIZIONAMENTO. RISORSE INFORMATICHE E MACCHINE D’UFFICIO N. 1 TELEFAX N. 1 FOTOCOPIATRICE N. 23 PERSONAL COMPUTER N. 11 STAMPANTI N. 1 PERSONAL COMPUTER PORTATILE 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore I progetti sono sviluppati nell’ambito di azioni coordinate dalla Legge Regionale n° 12/2006 Regione Toscana. 134 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 11 - Riqualificare i servizi di Polizia Municipale ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO 0,00 0,00 0,00 • REGIONE 0,00 0,00 0,00 • PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 • • 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.030.000,00 1.030.000,00 1.030.000,00 1.030.000,00 1.030.000,00 1.030.000,00 990.819,00 879.027,00 856.882,00 TOTALE (C) 990.819,00 879.027,00 856.882,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 2.020.819,00 1.909.027,00 1.886.882,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 135 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 11 - Riqualificare i servizi di Polizia Municipale IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 2.005.819,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 99,26 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 entità (c) 15.000,00 % su tot. 0,74 Totale (a+b+c) 2.020.819,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 2,30 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 1.894.027,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 99,21 % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 entità (c) 15.000,00 % su tot. 0,79 Totale (a+b+c) 1.909.027,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 2,40 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 1.871.882,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 99,21 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 entità (c) 15.000,00 % su tot. 0,79 Totale (a+b+c) 1.886.882,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 2,39 136 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 12 – L’AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE DOTT. MASSIMO TOGNOCCHI 3.4.1 – Descrizione del Programma: Snellimento e razionalizzazione dei servizi di supporto al Sindaco e alla Giunta. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi I margini per una razionalizzazione della macchina amministrativa esistono ancora e possono essere ampliati riducendo i costi delle funzioni dell'amministrazione generale, spacchettando mansioni e rendendole maggiormente finalizzate e verificabili; con un'azione efficace sarà possibile recuperare, in tale ambito, ancora molte risorse. Sono già state attuate diverse misure come il dimezzamento del numero degli assessori, una dirigenza snella, l’individuazione di amministratore unico delle società partecipate, la limitazione drastica delle consulenze esterne; resta da realizzare la creazione del piano strategico per la riduzione dei consumi intermedi. In tale prospettiva si colloca anche la razionalizzazione dei servizi di supporto al Sindaco ed alla Giunta già attuata attraverso la mancata sostituzione dei due addetti assunti con contratto a tempo determinato, stipulati ai sensi dell’art. 90 del TUEL; l’assegnazione di sole tre unità di personale, scelto tra quello di ruolo, alle segreterie degli Assessori assegnatari del numero maggiore di deleghe; l’attribuzione, al Servizio Segreteria del Sindaco, delle funzioni di supporto al Sindaco ed agli altri componenti della Giunta. Gli Staff sono strutture flessibili che pongono al centro della propria azione il perseguimento di obiettivi di particolare complessità, con caratteristiche di trasversalità a tutta la struttura organizzativa. La finalità prima di tali articolazioni risiede, dunque, nell’esigenza di stimolare, coordinare e velocizzare i momenti decisionali inerenti materie complesse ritenute prioritarie e perseguibili attraverso momenti di costante interrelazione tra i dirigenti e tutti gli altri soggetti competenti per materia o per la professionalità specialistica posseduta. Le leve della integrazione e della gestione dei rapporti tra diversi centri di responsabilità è, dunque, il modus operandi di queste strutture che devono operare in sinergia con le varie articolazioni organizzative. Il Gabinetto del Sindaco, in particolare, opera per lo sviluppo e il coordinamento delle relazioni pubbliche e delle strategie di comunicazione, nonché di gestione dei rapporti col mondo istituzionale e rappresentativo della realtà locale e dei cittadini, al fine di recepire le esigenze che mutano in corso di mandato. Con il nuovo mandato amministrativo, il Gabinetto del Sindaco assume un ruolo di osservatorio strategico dell’attuazione del programma, in stretto rapporto con il Controllo di Gestione. A seguito dell’approvazione della nuova struttura organizzativa dell’Ente e del relativo funzionigramma sono stati ridistribuiti i compiti ai vari Settori dell’Ente ed al Settore Staff del Sindaco sono state assegnate nuove ulteriori competenze. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Attivare azioni che consentano la razionalizzazione della “risorsa personale” del Comune e lo snellimento delle procedure per fornire adeguate e tempestive soluzioni e risposte alle istanze dei cittadini. 3.4.3 – Finalità da conseguire Ottenere un risparmio sui costi di gestione ed un efficiente ed efficace utilizzo delle risorse umane. 3.4.3.1 – Investimento 137 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo: personale categoria C): n. 1 personale categoria B): n. 2 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 3.4.1 – Descrizione del Programma: Semplificazione della normativa interna del Comune. Cambiare le modalità di redazione dei testi e il linguaggio di trasmissione dei contenuti. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi E' necessaria una rilettura attenta dei regolamenti comunali che può consentire di eliminare sovrapposizioni di procedure e di adempimenti inutili o ripetitivi. Sarà necessario un profondo intervento in termini di semplificazione e revisione dei regolamenti interni. Si è già provveduto, nel corso del 2013, alla redazione della proposta di revisione del Regolamento di Polizia Urbana; occorre individuare altri Regolamenti particolarmente vetusti per i quali si deve procedere a redigere una proposta di modifica od alla segnalazione ai competenti uffici. E’ necessario inoltre elaborare strumenti normativi che meglio rispondano alle mutate esigenze dei cittadini e del territorio e che si adeguino alle trasformazioni culturali e sociali, nonché rispondenti a criteri di razionalizzazione della spesa ed al contenimento dei costi della pubblica amministrazione. La responsabilità politica principale è in capo al Sindaco mentre la gestione operativa è in capo al Dirigente del Settore Staff del Sindaco. Per i regolamenti implicanti un elevato dettaglio di disciplina sono costituiti gruppi di lavoro partecipati dai dirigenti dei servizi corrispondenti (e, a livello politico, i relativi assessori). Nel corso del 2013 sono state approvate le modifiche di alcuni degli Statuti delle Società ed Aziende interamente partecipate dall’Ente che hanno consentito, oltre che l’adeguamento degli stessi alle vigenti normative, l’introduzione di meccanismi per il contenimento delle spese e di disposizioni per la verifica ed il controllo dell’efficienza delle società partecipate attraverso l’analisi economico – finanziaria della gestione. Questi strumenti formali di regolazione, che sostanziano il controllo di efficacia, hanno trovato una loro puntuale definizione all’interno del regolamento comunale che disciplina l’esercizio delle funzioni di controllo e sono stati specificatamente disciplinati negli Statuti delle Aziende/Società. In questo senso continua l’attività di verifica degli atti e degli strumenti di governo delle altre partecipate. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Operare una radicale semplificazione e riduzione del numero dei regolamenti, al fine di ottenere un sistema di regole più chiaro ed allineato alla normativa corrente nonché agli obiettivi dell’Amministrazione. Riformare gli Statuti delle Società/Aziende nell’ottica del controllo e del contenimento dei costi. 3.4.3 – Finalità da conseguire Il risultato atteso sarà un miglior servizio al cittadino in termini di comprensibilità de imparzialità dell’azione amministrativa, nonché di efficienza dell’azione stessa, dato che le regole riesaminate alla luce delle novità normative ed esposte più organicamente riducono i rischi di discrezionalità nei procedimenti. 138 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo: personale categoria D): n. 1 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 3.4.1 – Descrizione del Programma: Organizzare la partecipazione dei portatori di interesse alle scelte amministrative e alla valutazione dei risultati. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi Il programma si propone di organizzare, nell’arco temporale della sua validità, la partecipazione dei portatori di interesse e dei cittadini alle scelte amministrative, attraverso una compiuta regolamentazione ed un adattamento dei processi coinvolti, in modo da fondare la partecipazione su basi stabili. I portatori di interesse (o “stakeholder” secondo il linguaggio ormai consolidato della rendicontazione sociale) sono tutti i soggetti portatori di un interesse specifico e qualificato nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale, sia interni che esterni alla propria organizzazione e che sono influenzati, in quanto tali, dall'attività della stessa. La e-Partecipation intesa come partecipazione dei cittadini e degli stakeholder alle attività della pubblica amministrazione attraverso l'utilizzo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (ICT), si configura come uno degli elementi qualificanti delle politiche nazionali di e-Government, in particolare per garantire un migliore accesso ai servizi (e-inclusion) e facilitare, in un'ottica di apertura e trasparenza, la valutazione dall'esterno dell'azione dell’Amministrazione. Il confronto e l'interazione con gli utenti rappresenta un supporto prezioso ai decision maker pubblici, sia in fase di progettazione che di correzione o ripensamento delle politiche pubbliche e dei servizi al cittadino. L'adozione degli strumenti e delle logiche di open policy cioè caratterizzate da una forte interazione tra pari, devono diventare parte integrante delle modalità con cui la pubblica amministrazione si rivolge agli utenti. Diventa oggi prioritario per i siti e i servizi web delle pubbliche amministrazioni dotarsi di strumenti che aumentino la partecipazione degli utenti attraverso l'interazione tra pubblica amministrazione e cittadini. Le amministrazioni pubbliche che intendono pianificare e progettare piattaforme e strumenti web per la condivisione e collaborazione con i cittadini, sono chiamate a confrontarsi sia con scelte di tipo tecnologico e infrastrutturale (finalizzate alla riduzione del divario digitale dovuto all'assenza di infrastrutture di rete a banda larga) che metodologiche (relativamente alle modalità di interazione, ai ruoli e agli ambiti decisionali sui quali coinvolgere e far partecipare i cittadini). Le iniziative di e-Partecipation devono essere accompagnate da specifiche azioni di inclusione allo scopo di facilitare la partecipazione delle persone più svantaggiate; occorre ridurre il divario digitale, attraverso misure volte a favorire l'accesso gratuito alla rete Internet, e promuovere il dialogo tra cittadini e istituzioni già a partire dalla fase di avvio della progettazione, attivando strumenti di discussione e confronto on line (forum pubblici, indagini e consultazioni online, chat tematiche, ecc.) allo scopo di condividere le regole e il modello di interazione proposti. Gli strumenti di e-Partecipation dovranno essere utilmente integrati all'interno dei siti istituzionali per esplicitare la relazione tra l'amministrazione e i cittadini, con la raccomandazione di garantire il massimo livello di interazione attraverso l'adozione di tecnologie basate sul "linguaggio naturale", semplificando così la navigazione dei contenuti informativi online e la 139 partecipazione al processo decisionale; la ri-configurazione dei servizi web esistenti, con l'introduzione di spazi e strumenti che consentono l'interazione sincrona e asincrona tra il cittadino e l'amministrazione; l'esplicitazione delle regole di interazione, le modalità di utilizzo degli strumenti, le forme di restituzione al cittadino dei contributi forniti online (feedback); l'adozione di soluzioni adeguate a tutelare la privacy e la protezione dei dati dei cittadini, esplicitandone i principi nel sito web. La pubblicazione in tempo reale di piccoli messaggi di testo (microblogging), immagini, audio e video, potrebbe poi garantire un'informazione costante e aggiornata, comunicare ed erogare servizi mirati a particolari fasce d'utenza, accrescere la percezione di vicinanza dell'amministrazione ai cittadini. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Un sistema stabile e codificato delle relazioni e della partecipazione tra cittadini, stakeholder ed Amministrazione consente l’interazione dei medesimi soggetti nei processi decisionali con la conseguente diminuzione di situazioni conflittuali nella realizzazione dei progetti e dei programmi amministrativi. 3.4.3 – Finalità da conseguire Colmare la distanza tra pratiche amministrative e cittadinanza. Coinvolgere i cittadini nella costruzione di piani e programmi e nella verifica dei risultati. Avvicinare i linguaggi. Valorizzare i corpi intermedi rappresentativi di interessi e valori. Realizzare e consolidare un nuovo processo amministrativo partecipato. 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Per il raggiungimento delle finalità del presente macroprogramma verrà impiegato il personale in forza presso i servizi preposti all’attuazione del programma. 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 3.4.1 – Descrizione del Programma: La trasparenza totale a servizio della comprensione del funzionamento dell’amministrazione come strumento di partecipazione. Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi Le esigenze di semplificazione dell’azione amministrativa, di trasparenza e “deburocratizzazione”, di modernizzazione e informatizzazione dell’attività richiedono un impegno costante che va declinato nel tempo. Le novità intervenute nel panorama legislativo, soprattutto nella seconda parte del 2012 e nei primi mesi del 2013, impongono di prevedere azioni ed iniziative nuove che avranno un considerevole impatto, sia in termini organizzativi che di impegno da parte delle strutture. In particolare, va segnalato il complesso delle disposizioni in materia di legalità e trasparenza dell’azione amministrativa, che ancorché contenute in più testi ( Dl. 174/2012, legge 190/2012, D.Lgs 33/2013, D.lgs 39/2013) costituiscono un “corpus” sostanzialmente unitario, accomunato dalle medesime finalità: pertanto l’attuazione delle norme in materia di controlli interni, di piano per la prevenzione e la repressione della corruzione, di trasparenza e pubblicità e di incompatibilità e inconferibilità di incarichi dovrà caratterizzarsi per 140 un coordinamento operativo che renda più efficace ogni singolo strumento e consenta di evitare ogni duplicazione o appesantimento. Nel corso del 2013 il sito istituzionale è stato adeguato alle nuove disposizioni normative attraverso la realizzazione di un apposito portale, suddiviso in sezioni, per l'inserimento di dati e documenti per i quali è previsto obbligo di pubblicazione, pagine web che verranno progressivamente implementate in collaborazione con i referenti di settore. L'adeguamento del sito alle novità introdotte dal decreto 33/2013, finalizzate ad assicurare trasparenza all'attività amministrativa, non è solo un adempimento procedimentale ma deve tradursi in un'azione comunicativa che permetta di costruire un rapporto dinamico con i cittadini: in primo luogo perché la trasparenza ha una rilevante finalità di pubblico interesse e costituisce principio generale dell'attività amministrativa in quanto favorisce la partecipazione dei cittadini al procedimento amministrativo; in secondo luogo, la trasparenza, anche attraverso lo strumento della pubblicazione delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali ed i dati sull'utilizzo delle risorse, contribuisce ad assicurare il rispetto dei principi cardine a cui deve conformarsi l’azione amministrativa ovvero di ragionevolezza, buon andamento, imparzialità, economicità ed efficacia. L'efficienza amministrativa non può prescindere dall'avviare un processo di pianificazione della comunicazione sia interna che esterna, per attuare una strategia comunicativa coerente con gli obiettivi e capace di dialogare con i diversi pubblici di riferimento mediante l'utilizzo degli strumenti di comunicazione in uso, attraverso un rafforzamento del flusso di informazioni di maggiore impatto sui cittadini. Fondamentale sarà l'utilizzo di un linguaggio chiaro che sappia tradurre il sapere tecnico in termini intellegibili, che dovrà essere utilizzato per tutte le modalità e forme di comunicazione. 3-4-2 – Motivazione delle scelte La necessità di adeguarsi alla normativa vigente in materia di trasparenza offre un importante occasione per costruire un sistema di comunicazione che consenta ai cittadini di poter esercitare un controllo effettivo sull’azione amministrativa e nel contempo acquisire le informazioni necessarie ad avviare il processo partecipativo. 3.4.3 – Finalità da conseguire Potenziamento della trasparenza amministrativa, in attuazione degli obblighi conseguenti al D.Lgs 33/2013, al fine di rendere più conoscibile ed “aperta “ l’azione amministrativa e migliorare l’accessibilità del cittadino attraverso l’uso del sito internet e degli strumenti digitali; migliorare e modernizzare i servizi amministrativi e ridurre gli oneri a carico dei cittadini. 3.4.3.1 – Investimento 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo 3.4.4 – Risorse umane da impiegare Di ruolo: personale categoria D): n. 2 personale categoria B): n. 4 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 141 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 12 - L'amministrazione ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO 0,00 0,00 0,00 • REGIONE 0,00 0,00 0,00 • PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 • • 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 117.144,00 117.144,00 117.144,00 117.144,00 117.144,00 117.144,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.163.863,00 1.235.683,00 1.235.683,00 TOTALE (C) 1.163.863,00 1.235.683,00 1.235.683,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 1.281.007,00 1.352.827,00 1.352.827,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 142 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 12 - L'amministrazione IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) % su tot. 1.281.007,00 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 1.281.007,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 1,46 Spesa Corrente Consolidata entità (a) % su tot. 1.352.827,00 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 1.352.827,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 1,70 Spesa Corrente Consolidata Spesa per investimento di Sviluppo entità (a) % su tot. 1.352.827,00 100,00 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 1.352.827,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 1,72 143 3.4 - MACROPROGRAMMA N. 13 – GESTIRE IL CICLO DELLA PERFORMANCE: PROGRAMMAZIONE, CONTROLLO DEI RISULTATI E QUALITA’ DEI SERVIZI RESPONSABILE DOTT. GIANCARLO BEDINI 3.4.1 – Descrizione del Programma: Gestire il ciclo della performance: programmazione, controllo dei risultati e qualità dei servizi Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi Il presente programma costituisce lo sviluppo dell’obiettivo “Amministrare per piani, programmi e verificare i risultati” (Area strategica “Amministrazione e organizzazione”) incardinato nelle visioni strategiche delle linee di mandato dell’amministrazione eletta a seguito delle consultazioni elettorali dell’anno 2013. In quanto tale, esso ha già avuto una prima formulazione all’interno della relazione previsionale e programmatica per il triennio 2013- 2015 e dunque una primissima fase di attuazione nell’anno appena decorso. L’obiettivo strategico del presente macroprogramma ha come finalità quella di rendere connaturale all’agire del comune la metodologia dell’amministrare per piani/programmi e non per puri procedimenti adempimentali in risposta alle molteplici norme (im)poste alla politica locale ai fini del perseguimento delle priorità del territorio ed i bisogni dei cittadini. Il metodo della programmazione, la gestione per obiettivi, la valutazione e controllo dell'efficacia, dell'efficienza e della qualità dei servizi, la partecipazione e la rendicontazione ai cittadini rappresentano punti di riferimento che spingono oggi a dare maggiore sviluppo ai processi finalizzati alla verifica dei risultati, attraverso un’applicazione integrata ed organica delle tipologie dei controlli previsti dalla normativa vigente, recentemente aggiornata con la legge n. 213/2012. La centralità del controllo, in questa visione di collegamento con le istanze primarie della collettività amministrata, fa si che la verifica a posteriori delle attività svolte non si limiti all’aspetto dei risultati conseguiti a breve termine (spesso in ottica chiusa ed autoreferenziale) ma “guardi” alla soddisfazione ultima dei bisogni che stanno alla base di quelle attività, secondo un concetto di risultato che punta non solo all’erogazione del servizio od alla realizzazione dell’opera pubblica, ma alla qualità di quanto erogato e/o costruito, in una visione per così dire “escatologica” dell’agire che presuppone il coinvolgimento personale degli operatori, a qualunque livello di responsabilità appartengano. Coerentemente, il presente programma della RPP approfondisce l’aspetto della gestione del ciclo della performance che riguarda il controllo dei risultati e la qualità dei servizi più direttamente collegati alla programmazione strategica. Rispetto a quanto perseguito negli anni trascorsi è infatti questo il livello di verifica dei risultati che rimane debole, proprio perché mancante di alcuni strumenti che permettano di collegare, declinandole, le linee programmatiche di mandato alla Relazione PP attraverso “passaggi -atti- ufficiali” che impegnino l’amministrazione a commisurare le linee stesse con le risorse disponibili e/o acquisibili e con le reali possibilità operative di attuare gli interventi previsti. Questo livello mancante di programmazione, che fa saltare dalle linee del mandato politico direttamente ai programmi della RPP, è di fatto già concretamente recuperabile, nell’anno in corso, grazie all’applicazione del decreto legge 10/10/2012 n.174, convertito nella legge 07/12/2012 n.213 che, nel dettare disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, è intervento modificando le norme del testo unico sugli enti locali –D.lgs 267/2000- concernenti la tipologia dei controlli, sia interni che esterni. Il controllo interno è stato, da un lato, esteso ad attività nuove, strumentali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica ed alla governance dell’ente, dall’altro, tra le forme pre-esistenti, il controllo sulla regolarità amministrativa e contabile è stato reso più stringente ed ampliato, prevedendosi l’obbligatorietà del parere preventivo di regolarità contabile non solo sulle proposte di delibere sottoposte alla Giunta e al Consiglio che comportino impegno di spesa o diminuzione di 144 entrata, ma anche su ogni proposta di deliberazione da cui discendano riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente. Al di là delle singole tipologie di controllo previste, ciò che emerge è il carattere ineludibile, per alcune di esse a partire dall’anno 2014, di “un sistema” coordinato di controlli di cui gli enti locali devono dotarsi, a sottolineare la necessaria complementarietà degli stessi per poter acquisire le informazioni ed elaborare i report necessari a guidare l’azione amministrativa verso il raggiungimento dei bisogni rilevati, in un arco temporale pluriennale. Il controllo di gestione, formalmente istituito nel corso del 2010, ha assunto un assetto istituzionalmente stabile ed anche operativamente sempre più efficace con la realizzazione, nell’anno 2012, di un “Report generale degli indicatori di performance e dei valori storici del comune di Massa” che assembla, per ogni CdR e all’interno di questi, per ciascun CdC, 16 indicatori scelti negli ambiti dell’efficienza/efficacia e di altri due ambiti tra quelli previsti dal D.lgs 150/2009; i titolari dei centri di responsabilità possono oggi disporre, per pesare i risultati dei loro obiettivi operativi, di n.784 indicatori valorizzati per cinque annualità, dal 2008 al 2012. Il Report, definito poi “manuale” per connotarne meglio il contenuto, costituisce anche l’insieme strutturato di tutte quelle informazioni, sia di origine interna che esterna, utili alla misurazione, monitoraggio, e valutazione della performance in termini di prodotti forniti, di processi utilizzati, di target e valori di benchmarking con cui il Servizio Programmazione e controlli interni opera il controllo di gestione nonchè, avvalendosi degli indicatori di outcome - accorpati per aree strategiche- il controllo sullo stato di attuazione dei programmi della RPP secondo le linee approvate dal Consiglio comunale. Tornando al livello mancante ed al “vuoto” da colmare, occorre fare ricorso agli strumenti previsti dal nuovo “Regolamento sull’organizzazione dei controlli interni”, approvato con deliberazione CC n.10 del 20/03/2013. Il sistema dei controlli in esso delineato contempla, tra le altre anche già citate, due tipologie di controllo più strettamente connesse alla pianificazione alta dell’amministrazione ed al grado di conseguimento dei risultati, vale a dire “il controllo strategico” ed “il controllo di qualità dei servizi”. Rispetto al primo, già contemplato nel precedente Regolamento di contabilità dell’ente, la novità fondamentale (che poi novità sul piano legislativo non è) è la previsione di uno specifico strumento di pianificazione strategica, il Piano generale di sviluppo -ed eventuali piani strategici di settore- con cui rendere gli obiettivi delle linee di mandato, nell’ambito temporale quinquennale, agganciati alle risorse dell’ente, alla struttura organizzative degli uffici, ai servizi gestiti direttamente, e quindi concretamente valutabili nelle loro reali possibilità di attuazione oltre che in termini di adeguatezza alle scelte compiute in sede di in dirizzo politico. La traduzione temporale di questo obiettivo strategico prevede, nel quinquennio, interventi finalizzati a rendere operativo il controllo strategico attraverso: - la collaborazione con il settore finanziario nella costruzione di un PGS che abbia rispondenza contabile e di contenuto sia al bilancio, sia alla struttura del Piano della performance in modo che gli obiettivi strategici non restino costruiti isolatamente e a prescindere dai tempi e dalle modalità di attuazione, ma risultino inseriti in un contesto di dati, misure, strumenti, e strutture operative che ne permettano il monitoraggio e la ricostruzione in itinere; - un uguale collaborazione per la nuova versione del contenuto della RPP, nella sezione in cui dovrà eventualmente contenere il richiamo agli obiettivi strategici enunciati dalle linee programmatiche di mandato e dal PGS, suddivisi per aree strategiche di intervento; - la valutazione della fattibilità dell’introduzione nell’ente della contabilità economico-analitica; - il miglioramento dell’integrazione tra predisposizione obiettivi strategici e gestionali e formazione del bilancio, attraverso l’integrazione dei rispettivi applicativi informatici; - l’implementazione e miglioramento, a questo fine, della procedura GZOOM con cui è stato informatizzata, ad oggi ancora parzialmente, la valutazione della performance dell’ente; accanto a quella organizzativa, il sistema prevede l’area della “performance strategica” che potrebbe essere 145 attivata negli step delle schede strategiche, del loro monitoraggio e della valutazione dei risultati strategici conseguiti mediante un report che sia immediatamente leggibile, dalla parte politica, in termini azioni correttive da apportare in relazione al soddisfacimento dell’interesse collettivo perseguito; - il proseguimento dell’attività di costruzione della banca dati degli indicatori, sia di outcome che di risultato, della loro valorizzazione storica e la previsione di un sistema di aggiornamento della stessa. In particolare indicatori di impatto, relativi alla qualità ed all’efficacia sociale dell’attività amministrativa posta in essere, dovranno definirsi per ogni area strategica, per permettere agli organismi politici l’adeguamento dei piani e programmi sulla base dei dati elaborati dalla struttura del controllo interno; - il passaggio dalla condizione di “banca dati” dell’insieme degli indicatori e valori storici a disposizione a quella di strumento di performance, attraverso l’incontro del dato con l’obiettivo nella visione che afferma : “nessun obiettivo senza dato” e “nessun dato che non sia utile alla costruzione dell’obiettivo”; - il completamento dei contenuti del Piano della performance mediante la costruzione della lista degli stakeholder e l’approvazione del relativo elenco da parte della Giunta, l’utilizzo di strumenti di partecipazione quali i focus group, le consultazione on line ed i questionari; - il completamento del rafforzamento avviato nel 2013, sia in termini di contingente assegnato che di rilevanza e riconoscimento strategico, della struttura di staff della Segreteria generale denominata “Programmazione e controlli interni”, cabina di regia del sistema che si è andato costruendo e che, allo stato attuale, risulta formato da una figura professionale di cat D3, da un Istruttore amministrativo, part-time al 50%, di cat C e da 1 Collaboratore amministrativo di cat. B3; - il proseguimento di una mirata attività di formazione finalizzata all’aggiornamento delle competenze acquisite ma anche a mantenere vivo il dibattito culturale interno ed esterno; questo tipo di coinvolgimento dovrà riguardare l’intera macrostruttura per incentivare la partecipazione consapevole di tutti i soggetti alle nuove attività e favorire una visione più partecipata alla “mission” dell’ente attraverso, anche, la promozione di metodologie di lavoro legate all’accountability ed alla rendicontazione sociale. 3-4-2 – Motivazione delle scelte Spostare la centralità dell'azione pubblica dall'esito al processo, passando dalla "trasparenza" alla "comprensione di quello che accade". Rendere trasparenti gli esiti realizzando nel contempo la costruzione di un rapporto dinamico con il cittadino, Definire a livello amministrativo locale che tutelino il pieno rispetto delle risorse comuni e dunque, insieme ad una forte riscoperta del senso civico, siano in grado di garantire le condizioni per una reale eguaglianza dei cittadini e una migliore dimensione della cittadinanza. 3.4.3 – Finalità da conseguire 3.4.3.1 – Investimento Nessuno. 3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo Fornire supporto agli amministratori, al personale dirigente e ai cittadini per la valutazione dei risultati e degli impatti delle politiche dell’ente. Favorire l’allineamento delle visioni e dei programmi strategici con gli obiettivi gestionali ed operativi. Fornire supporto alla gestione per obiettivi, alla formazione e alla gestione dei budget. Assicurare il funzionamento e l’aggiornamento della banca dati ed in particolare degli indicatori e dei target. 146 Supportare il controllo dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità dei servizi. Integrare il controllo di gestione con la contabilità economico-analitica. Sviluppare l’apprendimento organizzativo e la diffusione della cultura della valutazione e della gestione per obiettivi. 3.4.4 – Risorse umane da impiegare 1 D3 Funzionario amministrativo 1 C Istruttore amministrativo (P.T. 50%) 1 B3 Collaboratore amministrativo 3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare Quelle specifiche attribuite alla Segreteria generale. 3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il Programma è coerente con il P.R.S. 147 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 13 - Gestire il ciclo della performance ENTRATE Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 ENTRATE SPECIFICHE • STATO 0,00 0,00 0,00 • REGIONE 0,00 0,00 0,00 • PROVINCIA 0,00 0,00 0,00 • • 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 • UNIONE EUROPEA CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00 • ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 223.427,00 223.427,00 223.427,00 TOTALE (C) 223.427,00 223.427,00 223.427,00 TOTALE GENERALE (A+B+C) 223.427,00 223.427,00 223.427,00 TOTALE (A) PROVENTI DEI SERVIZI TOTALE (B) QUOTE DI RISORSE GENERALI (1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili. Legge di finanziamento e articolo 148 3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA 13 - Gestire il ciclo della performance IMPIEGHI Anno 2014 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 223.427,00 % su tot. 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2015 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 223.427,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 0,25 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 223.427,00 % su tot. 100,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. entità (b) 0,00 Anno 2016 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 223.427,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 0,28 Spesa Corrente Consolidata entità (a) 223.427,00 Spesa per investimento di Sviluppo % su tot. 100,00 % su tot. entità (b) 0,00 0,00 % su tot. entità (c) 0,00 0,00 Totale (a+b+c) 223.427,00 V.% sul totale spese finali tit. I e II 0,28 149 3.9 – RIEPILOGO MACROPROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO Legge di finanziamento e regolarmento UE (estremi) Previsione pluriennale di spesa Denominazione del macroprogramma 1 - Razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari 2 - L'organizzazione 3 - Organizzare il controllo sugli enti e le società partecipate 4 - Un regolamento urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile 5 - Il turismo, l'economia e il lavoro 6 - Uso delle risorse e programmazione degli investimenti 7 - Il sistema fiscale 8 - La tutela ambientale 9 - Welfare locale,sanità, diritti civili 10 - Istruzione, sport, cultura e beni culturali 11 - Riqualificare i servizi di Polizia Municipale 12 - L'amministrazione 13 - Gestire il ciclo della performance Anno di competenza 2014 FONTI DI FINANZIAMENTO (Totale della previsione pluriennale) Quote di risorse generali Cassa DD.PP + Cr.Sp. +Ist. Prev. I° Anno success. 2015 II° Anno success. 2016 1.756.380,00 1.705.808,00 1.698.584,00 5.145.772,00 0,00 15.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4.728.045,00 5.061.954,00 5.005.491,00 14.261.990,00 0,00 10.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 523.500,00 23.781.103,00 23.367.645,00 23.163.770,00 18.832.256,00 1.004.778,00 0,00 0,00 0,00 0,00 250.000,00 50.225.484,00 280.124,00 280.124,00 293.624,00 853.872,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.715.451,00 1.605.658,00 1.575.943,00 -1.546.793,00 0,00 253.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6.190.345,00 14.073.660,00 6.663.389,00 6.572.604,00 9.679.262,00 0,00 5.130.373,00 700.000,00 0,00 0,00 0,00 11.800.018,00 3.006.722,00 2.979.222,00 2.979.222,00 -130.408.066,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 139.373.232,00 17.595.507,00 17.546.506,00 17.499.441,00 45.382.954,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7.258.500,00 7.774.254,00 7.453.373,00 7.243.935,00 16.588.562,00 0,00 4.068.000,00 18.000,00 0,00 0,00 0,00 1.797.000,00 9.743.088,00 9.278.095,00 9.345.218,00 25.518.621,00 27.000,00 2.062.936,00 37.584,00 23.100,00 0,00 0,00 697.160,00 2.020.819,00 1.909.027,00 1.886.882,00 5.816.728,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.281.007,00 1.352.827,00 1.352.827,00 3.635.229,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 351.432,00 223.427,00 223.427,00 223.427,00 670.281,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Stato Regione Provincia UE Altri indebitamenti Altre entrate 150 SEZIONE 4 STATO DI ATTUAZIONE DEI MACROPROGRAMMI DELIBERATI NEGLI ANNI PRECEDENTI E CONSIDERAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE 151 4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE) Descrizione (oggetto dell’opera) P.I.93- PARCHEGGIO IN VIA PRADO. ILLUMINAZ.PUBBL. VIE:COCOMBOLA,VE CCHIA CANDIA,VACCA' IMPEGNO IN RELAZIONE ALLE DISPONIBILITA' DI OO.UU. RIFACIMENTO MARCIAPIEDI CENTRO CITTA' (VEDASI ANCHE CAP. 250 ES. 96, IMP. 2266) NUOVA VIABILITA' TRA VIA SALA E VIA S, VITALE: ACQUISIZIONE AREE RIPIANO MINIRI ACCERTAMENTI ENTRATE 1992 REALIZZAZIONE CANILE INTERCOMUNALE. QUOTA SPETTANTE. MUTUO CDP P. N. 4176297 COSTRUZ. PISCINA OLIMPICA RIS.5320 ACC. 7101/1992 AMPLIAMENTO CIMITERI URBA-NI E FRAZIONALI. FABBRICATO DI VIA GORINE, MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIMESSA IN ESERCIZIO FORNO CREMATORIO CIMITERO URBANO DI MIRTETO LAVORI URGENTI PER RECUPERO CAPPELLA DEL CIMITERO DI CANEVARA E REALIZZAZIONE NUOVI LOCULI IMP. SPESA Codice funzione e servizio Anno di impegno fondi 2010601 1990 9.695,89 9.695,89 2010601 1990 5.512,43 3.701,64 2010601 1990 3.168,82 3.168,82 2010601 1990 50.751,65 50.751,65 2010601 1990 3.036,76 3.036,76 2010601 1992 43.290,84 42.075,31 2010601 1992 49.236,42 1.505,73 2060101 1992 151.922,84 151.177,26 2100501 1993 2.900.816,91 2.900.816,91 2090201 1993 15.076,83 14.460,79 2100501 1993 100.000,00 84.983,77 2100501 1993 73.452,00 73.452,00 Importo Totale Già liquidato Fonti di Finanziamento (descrizione estremi) 152 DESTINAZIONE PROVENTI VENDITA AREE CIMITERIALI IMP. SPESA ACQUISTO IMMOBILE EX SEDE DEGLI UFFICI FINANZIARI SPESE CONTRATTUALI INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO VERSANTE IN FRANA IN FRAZ. FORNO C/O CIMITERO INTERVENTO DI MITIGAZIONE RISCHIO IDRAULICO PONTE SUL FIUME FRIGIDO-VIALE A MARE. INCARICO PROFESSIONALE. (CASSA DD.PP. L. 300.000.000) POS. N. 4301286 LEGGE SPECIALE OPERE DI RISANAMENTO DEI VERSANTI MONTANI 5324-96-1342 EX COLONIA COMASCA: RECUPERORILOCAZIONE AI FINI SPORTIVOTURISTICI.FINANZ.T O MUTUO C.R.C.ESTINTO OP.BOC. E.5340/96/1365 (MUTUO M.P.S.) SISTEMAZIONE PIAZZA BETTI E PIAZZA PELLERANOE.5340/1-96-1366 ( INTERAM. RISCOSSO ED ESTINTO PER BOC) RIQUALIFICAZIONE P.T. EDIFICIO EX FILANDA DI FORNO RIF. E. RIS 5340/1 ACC. 1365 (OO.UU.) FOGNATURA IN VIA CASTAGNARA/VIA VACCA'. (SALDO SPESA AL CAP. 23296 IMP. 745 SUB.740) 2100501 1994 31.084,13 13.200,00 2010601 1994 24.383,55 24.383,55 2010601 1994 61.228,15 5.623,24 2010601 1995 21.422,21 18.699,19 2010601 1996 154.937,07 138.727,09 2010601 1996 606.119,41 606.119,40 2090601 1996 330.393,00 330.393,00 2010601 1996 223.000,00 177.947,66 2010601 1997 69.424,82 67.549,05 153 P.I.'97 (MUTUO C.R.C.) COSTRUZIONE IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE -2' LOTTO-RIS. 5342/197/ACC. 1340 ACQUISIZIONE AREA DALLA DITTA "G.T. S.R.L." IN LOC. RONCHI P.I.'97 (MUTUO M.P.S.) REALIZZAZIONE COLLETTORI ZONE MONTANE A COLLETTORE IN VIA B. TAMBURA (E. 5342/1 - 97 - 1334) P.I.'97 (MUTUO C.R.F.) SISTEMAZIONE COMPRENSORIO FOSSO LAVELLO II'LOTTO-. (E. 5342-1 ES. 97 ACC. 1341) CHIUSURE '97: IMPEGNO IN RELAZIONE ALLE ENTRATE (CAP. 45111) P.I.'97 (MUTUO I.C.S.) MIGLIORAMENTO E COMPLETAMENTO "STADIO/CAMPO SCUOLA/PALAZZETT O DELLO SPORT" P.I. '98 (MUTUO CREDIOP -VEDI IMP. 2587) FOGNATURA NERA IN VIA CALDERA-INCARICO PER REDAZIONE PROGETTO. P.I.98 (DEVOLUZ. FONDI GIUBILEO) SPIAGGE A RONCHI: INTERVENTI SPERIMENTALI PER LA PROTEZIONE (E. 4212 ES. 98, ACC. 1215/1216) P.I.'98 (MUTUO M.P.S.RIS. 5342 ACC.1196/98)FOGNAT URA NERA IN VIA TECCHIE 2080101 1997 387.245,58 363.245,58 2090601 1997 343.565,72 341.139,82 2010601 1997 619.555,11 609.475,21 2090401 1997 152.953,87 152.953,87 2010601 1997 109.531,27 102.025,00 2010601 1997 448.248,95 447.820,69 2010601 1998 9.350,86 8.016,57 2090401 1998 688.433,52 688.433,52 2010601 1998 177.374,27 176.189,56 154 REALIZZAZIONE MURO SU ARGINI DEL FRIGIDO IN LOC. CANEVARA (CONTR. AMM.NE PROVINCIALE ) -RIF. E. 4403.1 ES. 98 ACC.TO 1076/98INTERVENTO DI SOMMA URGENZA CONSEGUENTI STATO DI EMERGENZA NAZINALE ORDINANZE DEL PCM 3850/2010 E COMMISSARIO DI GOVERNO/ PRES. R.T.5/2010 P.I.'99 (MUTUO CASSA DD.PP) PALAZZO BOURDILLON: MESSA IN SICUREZZA MANTO DI COPERTURA E FACCIATE. 3' LOTTO (E. 5342-1/99/720) P.I.'99 (MUTUO CASSA DD.PP.) CONSOLIDAMENTO TERRENO IN FRANA LOC. CASETTE. 2' LOTTO (E. 5342-1 /99/724) P.I.'99 (MUTUO CASSA DD.PP.) POSIZIONE N. 4360499 FOGNATURA VIA FALCE GRANCHIONE, COSTRUZIONE TRATTO. (E. 5342/1 99 - 952) P.I.'99 (MUTUO CASSA DD.PP.) STADIO COM.LE: INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO FRUIBILITA' E MESSA IN SICUREZZA (E. 5342/1 - 99 - 960) P.I. 2000 (CASSA DD.PP) REALIZZAZIONE PARCO IN LOC. SAN CARLO - (E. 5342/1ES. 2000 ACC. 491) 2090601 1998 60.498,85 60.498,85 2010601 1998 37.999,36 37.861,87 2010601 1999 98.126,38 91.402,39 2080101 1999 2.761.067,04 2.761.067,04 2010601 1999 87.311,53 87.311,53 2010601 1999 256.387,99 256.237,99 2090601 2000 92.378,91 92.378,91 155 P.I. 2OOO (CASSA DD.PP.) REALIZZAZIONE PIAZZA PAOLICCHI (E.4624-2007ACC.1112) P.I. 2000 (CASSA DD.PP) POS. N. 4371709 ESTINTO NEL 2007 SISTEMAZIONE AIUOLE E MARCIAPIEDI DI V.LE CHIESA ( E. 5342/1 ES 2000 ACC. 497) P.I. 2000 (MUTUO DD.PP.) REALIZZAZIONE FOGNATURA NERA IN VIA COMPAGNI (E. 5342.1 - 2000 - 738) P.I.2000 (MUTUO RISCOSSO) MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI SPORTIVI (E. 5342.1 - 2000 - 741) P.I.2000 (MUTUO DD.PP.) FOGNATURA BIANCA E NERA IN VIA DEL PERGOLONE (E. 5342.1 - 2000 - 745 E 746) P.I.2000 (MUTUO DD.PP.) FOGNATURA NERA IN VIA SANTA CHIARA (E. 5342.1 2000 - 763) AMPLIAMENTO CIMITEROI URBANO DI MIRTETO. (E. 41091 ES. 2000 -ACC. 915) PALAZZO DI GIUSTIZIA: LAVORI PER ADEGUAMENTO ALLE NORME (L. 626/94) - E. 5351/1 2000 - 930) OPERE DI URBANIZZAZIONE IN AREA EX DALMINE SALDO I^ PERIZIA SUPPLETIVA (ASS. TEMPORANEA IMPRESE: S.E.T. E ASTER) 2090601 2000 257.180,59 257.180,59 2090601 2000 291.097,51 291.097,51 2010601 2000 51.645,69 44.875,43 2060201 2000 154.846,48 154.846,48 2010601 2000 374.120,84 367.029,42 2010601 2000 180.426,82 180.426,82 2100501 2000 792.973,19 792.972,79 2020101 2000 103.196,66 102.757,39 2010601 2001 126.389,97 96.889,86 156 RIPRISTINO FUNZIONALE DI N. 8 AREATORI SOMMERSI PER DEPURATORE "LAVELLO" (QUOTA COMUNE DDI MASSA) P.I. 01 - (MUTUO RISCOSSO) COMPLETAMENTO FOGNATURA VIA BEATRICE, TRAVERSA, CAIROLI ETC. (E. 5342/1 - 01 ACC.828 ) P.I. 01 (CASSA DD.PP.) ALLARGAMENTO STRADALE VIA FRIGIDO C/O INCROCIO CON VIA BASSA TAMBURA, LOC. S. LUCIA. (E. 5342/1 - 01 - 837) P.I. 01 MUTUO CASSA DD.PP. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA - 3^ LOTTO. (E. 4624/1 - 07 - 1136) (vedasi anche 236 /03 / 1362) P.I. 01 (CASSA DD.PP.) - MANUTENZIONE STRAORDINARIA GENERALE CIMITERI URBANI E FRAZIONALI (E. 5342/1 - 01 - 851) MANUTENZIONE ORDINARIA DEL VERDE RICOMPRESA NEI QUARTIERI 1 E 2 PULIZIA E RIPRISTINO DI CONDOTTE FOGNARIE PRESSO EDIFICI COMUNALI MANUTENZIONE ORDINARIA CORSI D'ACQUA - ANNO 2002 LAVORI DI MANUTENZIONE A FABBRICATI COMUNALI (P. COLOMBINI CASTELLO MALASPINA PISCINA COM.LE) 2090401 2001 46.358,11 41.881,65 2010601 2001 1.085.139,06 1.085.139,06 2080101 2001 307.391,13 307.391,13 2080101 2001 154.637,96 154.637,96 2100501 2001 348.693,97 348.693,97 2090601 2002 30.774,40 30.774,40 2010501 2002 3.710,47 3.596,66 2090601 2002 21.160,45 21.160,45 2050101 2002 125.399,80 125.399,80 157 P.I. 02 CDP.POSIZ.N.4470316 FOGNATURA NERA IN VIA CUCCHIARA (E. 5342/1 - 02 - ACC. 941) P.I. 02 - (MUTUO DD.PP.) MANUTENZIONE STRAORDINARIA FABBRICATI SCOLASTICI - LOTTO "B" (E. 5342 - 02 - 948) P.I. 02 - (DD.PP.?) RECUPERO E RISANAMENTO DI PIAZZA BAD KISSINGEN (E. 5342/1 - 02 - 952) P.I. 02 - (C.D.P.) POS.4457323 EURO 1.032.814,72 COMPLET.TO DEPURAZIONE CON COLLEGAMENTO FOGNARIO TRA QUERCE E EX CERSAM (E. 5342/102-992) P.I. 02 - (DEVOLUZ. C.R.C.) ADEGUAMENTO IMPIANTI ELETTRICI AL TEATRO GUGLIELMI (E. 5342/1 - 02 - 997) P.I. 02 - (DD.PP.) REGIMAZ. ACQUE, ADEGUAMENTO INNESTO VIA SOTTOPOGGIOLO, RIPRISTINO FOSSO DEMANIALE VIA M. VECCHIA (E. 5342/1 02 - 1000) CHIUSURE 2002: IMPEGNO DISPONIBILITA' IN RELAZIONE ALLE ENTRATE TEATRO G. LAVORI URGENTI PER VERIFICA STATICA COPERTURE ED OPERE ELETTRICHE PER UN PRIMO INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA IMP. SPESA 2010601 2002 90.285,85 85.660,39 2010601 2002 90.500,00 90.468,03 2080101 2002 29.845,19 27.488,97 2010601 2002 1.032.814,72 1.004.733,39 2010601 2002 33.501,08 33.501,08 2090401 2002 123.519,88 123.519,88 2050101 2002 85.396,74 85.396,74 2050101 2002 6.600,00 6.600,00 158 TEATRO G. LAVORI URGENTI PER VERIFICA STATICA COPERTURE ED OPERE EDILI PER UN PRIMO INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA IMP. SPESA TEATRO GUGLIELMI FORN/POSA IN OPERA PASSERELLE METALLICHE PER VERIFICA STATICA DELLE COPERTURE ED OPERE IN CARPENTERIA IMP. SPESA SOMMA URGENZA PER MESSA IN SICUREZZA CON RIPOSIZIONAMENTO IN QUOTA DELLA CAPRIATA N. 2 DEL TEATRO GUGLIELMI VILLA RINCHIOSTRA FORNITURA E POSA IN OPERA IMPIANTI DI SICUREZZA E CORPI ILLUMINANTI MANUTENZIONE STRAORDINARIA COPERTURA TEATRO GUGLIELMIIMPEGNO SPESA INCARICO PER PROGETTAZIONE DEFINITIVA ED ESECUTIVA NUBIFRAGIO 2324/09/03. ELIMINAZIONE PARTI PERICOLANTI TETTO CONVITTO EX FILANDA A FORNO INTERVENTO DI SOMMA URGENZA SOMMA URGENZANUBIFRAGIO SETT/03-LAVORI A PROTEZIONE VIABILITA' COMUNALE V. CASETTE-LOC. CARTARO 2050101 2002 12.576,12 12.576,12 2050101 2002 33.168,00 33.168,00 2050101 2002 322.197,76 274.826,71 2050101 2002 59.193,20 59.193,20 2050101 2002 34.637,92 34.637,92 2090601 2003 35.738,41 35.738,41 2090601 2003 60.000,00 59.147,86 159 SOMMA URGENZANUBIFRAGIO SETT/03-LAVORI A PROTEZIONE ABITAZIONI E VIABILITA' COMUN. EX-ASILO FORNOLOC. FORNORIPARAZIONE TRATTO DI FOGNATURA NERA CON RIFACIMENTO MURO DI SOSTEGNORIMOZIONE PIANTA IN LOC. CAGLIEGLIA P.I. 2003 CDPN.4471345/01 CANALE DELLE GRONDINI: RIFACIMENTO EX NOVO TUBAZIONE IN VIA DEL BARGELLO (E. 5342/1 - 03 - 930) PROGRAMMA REG. EDILIZIA RESIDENZIALEDECRETO REG.LE 3881/2003- (E. 2245 03 - 900) LAV. STRAORD. URGENTI DI MESSA IN SIC.E ANT. DELLA CABINA DI TRASFORMAZIONE IMP. ELETTRICO ALLO STADIO C. IMP. SPESA.SOMME A DISP. P.I. 04 (PROGETTO 400.000,00) MUTUO CDP POS.N.4463557 E.36.376,74 MANUTENZ. STRAORDIN.FOGNAT URE NERE - 1' STRALCIO (E. 5342/1 04 - 769) P.I. 04 (PROGETTO 400.000,00) (MUTUO CDP OS.N.4466443 E.49.378,85) MANUTENZ. STRAORDIN. FOGNATURE NERE 2' STRALCIO (E. 5342/1 - 04 - 770) 2090601 2003 120.000,00 119.663,12 2090601 2003 48.467,33 48.467,33 2010601 2003 800.000,00 787.670,82 2090101 2003 108.676,00 108.676,00 2010601 2003 33.239,25 33.239,25 2090401 2004 34.289,57 34.289,57 2090401 2004 46.676,60 46.676,60 160 P.I. 04 - (CASSA DD.PP. POSIZ.N.4465109 E. 250.000,00) FOGNATURA NERA IN LOC. BERGIOLA E BARGANA (E. 5342/1 04 - 826) CIMITERO DI MIRTETO: REALIZZAZIONE CINERARIO COMUNE P.I. 04 (PROGETTO 550.000,00) (DD.PP. E. 209.242,81) ADEGUAM. A NORME ANTINCENDIO - 3° LOTTO - 1' STR. MEDIA STAFFETTI (4624 ACC. 1147/2007) CENTRALE IDROELETTRICA C/O EX FILANDA: LAVORI DI COMPLETAMENTO (E. 5357 - 04 - 967) (DISPONIBILITA' DA MUTUI MPS TOTALMENTE RISCOSSI) P.I. 04 - (CASSA DD.PP. E. 619.748,28 ESTINTO P..4467616/00 ) PARCHEGGIO IN LOCALITA' PARIANA (E. 4624/1 - 07 -1151) (DEVOLUZIONE MUTUO CREDIOP) RIFUGIO PIAN DELLA FIOBA OPERE EDILI DI COMPLETAMENTO (E. RISORSA 5357/1 ES. 04 - ACC. 1150) COMPLETAMENTO ED ADEGUAMENTO TORRE SCENICA TEATRO GUGLIELMI (E. 5357/1-04 ACC. 1114) CHIUSURE 2004. IMPEGNO IN RELAZIONE ALLE ENTRATE 2010601 2004 245.437,32 245.437,32 2010601 2004 156.429,91 154.445,79 2010601 2004 208.946,33 208.946,33 2010501 2004 226.857,91 226.857,91 2080101 2004 619.748,28 518.605,61 2010501 2004 64.800,00 63.600,00 2010501 2004 44.209,00 43.209,00 2010601 2004 294.518,12 293.630,12 161 RIFUNZIONALIZZAZI ONE UFFICIO INVALIDI CIVILI.PALAZZO COMUNALE. REALIZZAZIONE NUOVA PARETE VETRATA LAVORI STRAORDINARI E URGENTI PER LA REALIZZAZIONE DI UN'AREA CONFINATA CIMITERO MIRTETO PER RICOVERO RIFIUTI. IMP. SPESA E AFF. LAVORI URGENTI PER LA SISTEMAZIONE DELLA VIABILITA' E DEI PARCHEGGI DEL VIALE LUNGOMARE. REALIZZAZIONE SEGNALETICA NELLE STRADE COMUNALI. RISTRUTTURAZIONE E RESTAURO PORTALI- ARCO DEL SALVATORELAVORI URGENTI EDILI E DI ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE SCUOLA MEDIA STAFFETTI CIMITERO DI MIRTETO. INTERVENTO URGENTE A TUTELA DELLA PUBBLICA INCOLUMITA' REDAZIONE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO LIMITATAMENTE ALLA PARTE PROGETTUALE ESTENSIONE INCARICO PER IL PROGRAMMA D.INTERVENTO E RELATIVO PIANO ATTUATIVO 2010601 2004 52.008,00 50.880,00 2010601 2004 30.000,00 30.000,00 2010601 2004 56.129,69 54.716,97 2080101 2004 1.976,76 1.976,76 2010601 2004 100.000,00 96.080,00 2010601 2004 60.000,00 57.750,00 2010601 2004 62.842,50 62.533,52 2010601 2004 184.704,00 130.370,60 2010601 2004 26.928,00 26.928,00 162 IMP. SPESA INCARICO PARZIALE VARIANTE AL PRCG FINALIZZATA ALL'AMPLIAMENTO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT GIRO CONTO RIS. 3560/ACC. 732/2013 DETERMINAZIONE A CONTRARREAFFIDAMENTO INCARICO PROFESSIONALE ESTERNO PER ADEGUAMENTO REGOLAMENTO EDILIZIO ALLA BIOECOSOSTENIBILITA' PAVIMENTAZIONE ARCHITETTONICA PIAZZA PELLERANO INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMMOBILE DI VIA PETRARCA P.I. 2005 PRESTITO CDP POS.N.4469531 PER EURO 225,000,00 REALIZZ.FOGNATUR A BIANCA IN VIA CANDIA RISORSA 5342 ACC.185/2005RIS. 4624/1-07 P.I. 2005 PRESTITO CDP POSIZ.N.4469516 PER EURO 400,000,00 MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGN. BIANCA QUERCIOLI. E.5342 ACC .186/2005 P.I. 2005 MUTUO CDP POSIZ.N.4469535 PER EURO 97,000,00 MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTIN E FABBRICATI SPORTIVI . E. 5342 ACC 187/2005 P.I. 2005 PRESTITO CDP POSIZ.N.4469529 PER EURO 101.665,47 MANUTENZ.STRAOR DINARIA IMPIANTI E FABBRICATI SPORTIVI, E. 4624/1 ACC.1161/2007 2010601 2004 5.432,41 5.432,41 2010601 2004 30.759,64 21.774,66 2010601 2004 13.402,00 13.402,00 2010601 2004 667,00 667,00 2090401 2005 218.596,97 218.558,50 2090401 2005 400.000,00 391.412,14 2060201 2005 97.000,00 96.545,07 2010501 2005 101.665,47 100.105,47 163 P.I.2005 MUTUO CDP POSIZ.N.4469525 PER EURO 60,000,00 MANUTENZIONE STRAORDINARIA CAPPELLA CIMITERO DI MIRTETO, E. 5342 ACC.191/2005 MANUTENZIONE STRAORDINARIA FABBRICATI COMUNALI. FONDO SPESE URGENTI PER LAVORI, FORNITURE BENI E SERVIZI. ECONOMIE MUTUO BANCA INTESA(EX CARIPLO)STRAORDI NARIA MANUTENZIONE PER ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA ANTINCENDIO PALESTRA POLISPORTIVA (DEVOLUZIONE MUTUO CREDIOP) SPOGLIATOI PISCINA (E. RISORSA 5357/1 ES. 05 - ACC. 486) P.I. 2004 ADEGUAMENTO GENERALE FABBRICATI SCOLASTICI III° LOTTO IV° STRALCIO SCUOLA ELEM. VIA CASAMICCIOLA : VEDASI I.B.1087/1088 CAP. 2478 P.I. 2005 PRESTITO CDP POSIZ.N.4473020 LAVORI DI MANUTENZIONE FOSSI E CANALI. E RIS. 5342/1 ACC. 497 LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MATERNA CANDIA 1° LOTTO IV° STRALCIO (E. 5357/1-05 ACC. 502 E 503) 2100501 2005 59.730,00 59.730,00 2010501 2005 70.000,00 69.887,76 2060201 2005 51.142,81 43.135,10 2060201 2005 170.000,00 169.222,80 2010601 2005 1.761,28 1.274,56 2090601 2005 199.948,82 199.312,82 2040201 2005 59.681,78 58.520,00 164 SISTEMAZIONE MANUTENZIONE SPIAGGE ZONA SCOGLIERE.G.C. 77/2005.PER LA DIFF. VEDI CAP. 236/2005. SISTEMAZIONE MANUTENZIONE VASCHE RONCHI. ATTO G.M.80/2005 PER LA DIFF. VEDI CAP. 236/2005 I.B.1164 SISTEMAZIONE MANUTENZIONE SPIAGGE TRATTO DX-SX BRUGIANO. ATTO G.M.79/2005 PER LA DIFF. VEDI CAP 236/2005. SISTEMAZIONE MANUTENZIONE ZONA A PONENTE SETTO 3. POVEROMO.PER LA DIFF. VEDI CAP. 236/2005 ENTRATA RIS.5357/1 ACC. 522 SISTEMAZIONE MANUTENZIONE ZONA EX COLONIA UGO PISA. E. RIS. 5357/1 ACC. 523/2005. PER LA DIFF. VEDI CAP. 236/2005 IB. SISTEMAZIONE MANUTENZIONE ZONA SETTO 2 E 4 . E. RIS. 5357/1 ACC. 527/2005 per la diff. vedi cap. 236/2005 (RESIDUI CASSA DD.PP.) IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ZONA MONTANA E. 5357/1-05 ACC. 530 (RESIDUI CASSA DD.PP.) IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE MARINA E ZONE LIMITROFE E. 5357/105 ACC.532 (RESIDUI C.DD.PP.) REALIZZAZIONE IMPIANTI ILLUMINAZIONE TERRITORIO COM.LE E.5357/1-05 ACC.533 2090601 2005 99.866,91 98.250,91 2090601 2005 116.061,80 108.883,13 2090601 2005 119.461,97 117.603,57 2090601 2005 119.339,27 117.016,70 2090601 2005 105.374,00 103.596,40 2090601 2005 119.942,16 116.711,16 2080201 2005 122.834,03 75.825,96 2080201 2005 132.038,61 130.675,33 2080201 2005 333.023,35 331.438,47 165 (RESIDUI C.DD.PP.) MANUTEZIONE STRAORD. IMPIANTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE E. 5357/1-05 ACC.534 P.I. 2005 PRESTITO CDP POSIZ.N.4473023 MESSA IN SICUREZZA VERSANTI MONTANI C/O POLLA TOMMASO 1^ LOTTO. IMP. SPESA E. RIS. 5342/1 ACC. 689 P.I. 2005. PRESTITO CDP POSIZ.N.4473769 REALIZZAZIONE ROTATORIA IN LOC. STELE DEL FRIGIDO.E. RIS.5342/1 ACC.541/05 INTERVENTI DI STASATURA E PULITURA DI TRATTI FOGNARI PRESSO EDIFICI SCOLASTICI E FABBRICATI COMUNALI. DEVOLUZIONE DIVERSI MUTUI CASSA DD.PP. SPA PER ADEG. GEN. FABBRICATI SCOLASTICI 2^ LOTTO 3^ STRALCIO SCUOLA MAT. POGGI. DIF CAP.236/IB1367. P.I.2005 OPERE MESSA IN SIC. IDROG.E IDRAU DEI VERSANTI E CANALI ABIT.ORNOMEDIANTE TECNICHE DI ING. NATURALISTICA DX FRIGIDO(FINANZ. R. T.) P.I.2005 OPERE MESSA IN SIC. IDROG.E IDRAU DEI VERSANTI E CANALI ABIT.ORNOMEDIANTE TECNICHE DI ING. NATURALISTICA SX FRIG(FIN.REG.TOSCA NA) 2080201 2005 250.316,90 248.305,84 2090601 2005 211.785,96 208.245,11 2080101 2005 69.992,00 68.897,16 2010501 2005 6.000,00 5.779,63 2040201 2005 158.829,89 157.516,79 2090601 2005 262.419,41 262.113,49 2090601 2005 552.776,01 546.330,24 166 P.I. 2005 OPERE SISTEM. ADROG. E RIPRISTINO DISSESTI CON TECNICHE DI ING. NATURALISTICA LOTTO B( FIN. REG. TOSCANA) OPERE DI SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA E RIPRISTINO DISSESTI MEDIANTE TECNICHE DI ING. NATURALISTICA.LO TTO A ACQUISTO MATERIALE PER INTERVENTI STRAORDINARI IN ECONOMIA DA EFFETTUARE C/O FABBRICATI COMUNALI SPORTIVI. P.I.2005 .(OP. ADVISOR) .CDP POSIZ.N.4479932 LAVORI DI RECUPERO E RISANAMENTO PIAZZA BAD KISSINGE E.4624/1 ACC.1167/07 P.I. 2005 PRESTITO CDP POSIZ.N.4480487 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, ADEGUAMENTO E COMPLETAMENTO TEATRO GUGLIELMI.E.5342/105-684 P.I. 2005. LAV. ADEG. GEN. FABBRICATI SCOLASTICI III LOTTO II STRALCIO SCUOLA PARINI DIFF. VEDI CA. 2478/05 IB. 14641465/2005I. LAVORI DI RIFUNZIONALIZZAZI ONE EX UFFICI ONIG PER NUOVA SEDE DEL SETTORE ATTIVITA' PRODUTTIVE. 2090601 2005 486.369,20 485.369,20 2090601 2005 295.908,00 274.076,68 2060201 2005 6.000,00 5.973,45 2080101 2005 620.006,68 581.261,41 2010501 2005 570.000,00 567.726,52 2010601 2005 5.024,33 4.284,02 2010501 2005 61.013,79 61.013,79 167 MANUT.STRAOR. PALAZZO E UFF. GIUDIZIARI PER IL CONS.CERTIF. PREVENZIONE INCENDI.CON MESSA A NORMA IMP. ELETTRICO. DIFF. CAP 227/04 IB. 2274 MANUT. STRAORD. PALAZZO E UFFICI GIUDIZIARI PER IL CONS. DEL CERT. PREV.INCENDI E MESSA A NORMA IMP. ELET. DIFF. IB.2274/04 E I.B. 1485/05 P.I. 2005 PRESTITO CDP POS.N.4480486 (80,000,00) MANUTENZIONE STRAORDINARIA CENTRALE IDROEL. FILANDA FORNO E. RIS. 5342/1 ACC.706/05 NEVICATA DEL 22/23 FEBBRAIO 2005 INTERVENTI DI SOMMA URGENZA. IMP. SPESA P.I. 2005 PRESTITO CDP POSIZ.N.4481225 PER FOGNATURA BIANCA COMPLETAMENTO E NUOVE 2^ LOTTO. E. RIS.4624/1 ACC.1171/07. P.I.2005 PRESTITO CDP POS.N.4481646 PER STRAORD. MANUT.FOGN. BIANCA VIA DEL BARGELLO. PERIZ. SUPPLETIVA E. RIS 5342/1 ACC 740. INTERVENTI DI RIPARAZIONE CONVERSE E GUAINE SUL TETTO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT. FINANZIAMENTO SPESA E AFFIDAMENTO. 2020101 2005 147.107,86 146.399,86 2010601 2005 2.000,00 1.995,51 2010501 2005 66.670,00 65.670,00 2090601 2005 33.819,50 33.819,50 2090401 2005 189.354,29 189.354,29 2090601 2005 249.989,39 249.989,39 2060201 2005 6.000,00 5.922,00 168 P.I. 2005 PRESTITO CDP POS.N.4483916 OPERE DI COMPLETAMENTO PIAZZA BAD KISSINGEN E. RIS. 4624/1 ACC.1172/07. MANUTENZIONE STRAORDINARIA FABBRICATI SCOLASTICI 2^ E 3^ CIRCOLO. IMP. SPESA P.I. 2005 PRESTITO CDP POSIZ.N.4484041 LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA VERSANTI MONTANI C/O POLLA DI TOMMASO 2^ LOTTO E. RIS. 5342/1 ACC 880 MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDILE IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI. IMP. SPESA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI VARI EDIFICI SCOLASTICI PER ADEGUAMENTO ALLA LEGGE 46/90 LOTTO B SCUOLE ELEMENTARI IMP. SPESA P.I.2005 PRES. CDP POS.N.4486582 EURO 334.577,26 DIFF. DEV.. MUTUI CASSA DD.PP. PER EURO 40422,74 MANUT.STRAORD. ASILI NIDO VIA TURATI . MUTUO MONTE MPS SPA DI EURO 4.051.500,00 PER 516,500,00 REALIZZAZIONE PARCHEGGIO LOC. ORTOLA..E. RIS 4624/1 ACC.471/06 2080101 2005 387.500,00 374.142,97 2040301 2005 55.000,00 53.977,76 2090601 2005 165.877,59 165.877,59 2060201 2005 48.359,80 47.553,80 2040301 2005 124.650,00 122.499,15 2040201 2005 369.753,07 368.753,07 2080101 2005 261.326,95 248.028,36 169 MUTUO MONTE MPS SPA DI EURO 4.051.500,00 PER 100,000,00 MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIFUGIO ANTIAEREO.E. RIS 5342/1 ACC.996/05 MUTUO MONTE MPS SPA DI EURO 4.051.500,00 PER 500000 MANUTENZIONE STRAORDINARIA VARIE STRADE COMUNALI.E. RIS 5342/1 ACC.1002/05 MUTUO MONTE MPS SPA DI EURO 4.051.500,00 PER 100,000,00 REALIZZAZIONE ROTONDA PIAZZA MISERICORDIA E.RIS 4624/1 ACC.485/06 MUTUO MONTE MPS SPA DI EURO 4.051.500,00 PER 300,000,00 MANUT. STRAORD. MARCIAPIEDI VIALE ROMA VIA CARDUCCI E RIS 4624/1 ACC.486/06. MUTUO MONTE MPS SPA DI EURO 4.051.500,00 PER 110,000,00 OPERE ANTINC. E MANT.STRAORD. SCUOLA CASTAGNOLA RIS 4624/1 ACC480/06. MUTUO MONTE MPS SPA DI EURO 4.051.500,00 PER 283,500,00 AMPLIAMENTO SCUOLA DI ORTOLA. ORTOLA..E. RIS.4624/1 ACC.479/06 MUTUO MONTE MPS SPA DI EURO 4.051.500,00 PER 380,000,00 MANUTENZIONE STRAORDINARIA OP. ANTINC. ASILO E MAT. VILLETTE. RIS 4624 ACC. 472/06 2080101 2005 97.291,94 91.429,37 2080101 2005 497.720,82 497.720,82 2080101 2005 99.642,92 98.876,67 2080101 2005 299.877,25 299.315,76 2040201 2005 110.000,00 98.574,86 2040201 2005 283.500,00 20.935,95 2040201 2005 380.000,00 377.050,19 170 MUTUO BANCA TOSCANA SPA EURO. 3,365,000,00 PER 1.200,000,00 RISTRUTTURAZIONE STADIO COMUNALE 1^ LOTTO 1^STRALCIO RIS.4624/1 ACC. 467/06 MUTUO BANCA TOSCANA SPA EURO. 3,365,000,00 PER 570.000,00 RISTRUTTURAZIONE STADIO COMUNALE 1^ LOTTO 2^ STRALCIO E, RIS 4624/1 ACC.468/06 MUTUO BANCA TOSCANA SPA EURO. 3,365,000,00 PER 230,000,00 RISTRUTTURAZIONE STADIO COMUNALE 1^ LOTTO 3^ STRALCIO RIS. 5342/1 ACC. 1015 LAVORI STRAORDINARIA MANUTENZIONE PER RIQUALIFICAZIONE ED ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE CENTRO AGGREGAZIONE CASONE( R.T RIS.4342.) INTERVENTI URGENTI SISTEMAZIONE IDRAULICOFORESTALE DEI CORSI D'ACQUA E DEL VERSANTE ALTAGNANA E PARIANA. SISTEMAZIONE IDRAULICO FORESTALE CON TECNICHE DI INGEGNERIA NATURALISTICA NEL TERRITORIO DI CANDIA 2060201 2005 1.199.998,95 1.179.399,40 2060201 2005 570.000,00 565.487,50 2060201 2005 230.000,00 222.621,90 2040201 2005 92.000,00 90.860,00 2090601 2005 162.558,45 162.558,45 2090601 2005 360.360,60 356.054,33 171 SISTEMAZIONE IDRAULICO FORESTALE CON TECNICHE DI INGEGNERIA NATURALISTICA IN LOC. ALTAGNANA 1^ LOTTO. SISTEMAZIONE IDRAULICO FORESTALE CON TECNICHE DI INGEGNERIA NATURALISTICA IN LOC. ALTAGNANA 2^ LOTTO. LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI VARI UFFICI SCOLASTICI PER ADEGUAMENTO ALLA LEGGE 46/90 LOTTO A SCUOLE MATERNE ED ASILI IMP. SPESA LAVORI URGENTI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE LOCALI 1^ PIANO IMP. SPESA LAVORI DI CANALIZZAZIONE INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMMOBILE DI VIA PETRARCA FONDO SPESA PER ACQUITO MATERIALE PER FUNZIONAMENTO UNITA' OPERATIVA VIABILITA'.IMP. SPESA E AFFIDAMENTO FONDO SPESE URGENTI PER LAVORI, FORNITURE BENI E SERVIZI IN ECONOMIA PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI FABBRICATI COMUNALI. REALIZZAZIONE FOGNATURA E PAVIMENTAZIONE IN VIA DEL PERGOLONE APPROVAZIONE PERIZIA SUPPLETIVA 2090601 2005 310.412,65 306.663,38 2090601 2005 559.825,33 553.061,61 2040301 2005 133.578,45 131.732,03 2010501 2005 35.010,00 35.010,00 2080101 2005 7.365,58 7.365,58 2010501 2005 980,00 980,00 2010501 2006 16.678,15 16.037,36 2010501 2006 60.000,00 59.221,00 2090401 2006 99.918,04 78.534,22 172 MUTUO MPS ( CONV. R.T.)LAVORI DI MANUTENZION STRAORDINARIA STRUTTURE SPIAGGE MUTUO MPS SPA ( CONV. R.T.) MANUTENZIONE STRAORDINARIA VARIE STRADE COMUNALI.E. 4624/106-1096 MUTUO MPS SPA ( CONV. R.T.NO DEV.) MANUTENZIONE STRAORDINARIA CIMITERI URBANI E FRAZIONALI 3^ LOTTO RIS. 4624 ACC. 1099 MUTUO MPS SPA ( CONV. R.T.NO DEV.) MANUTENZIONE STRAORDINARIA FABBRICATI SCOLASTICI SCUOLA MEDIA MALASPINA MUTUO BANCA TOSCANA E.100.000,00 MAN. STRAORD. SC. MUSICA. e.4624/1-061132 MUTUO MPS SPA PER LAVORI DI AMPLIAMENTO CIMITERO DI CANEVARA. (E.4624/1-2006-1121) MUTUO MPS SPA PER LAVORI AL CIMITERO MONUMENTALE DI MIRTETO MUTUO BANCA TOSCANA E.55.000,00 MAN. STRAORD. SC. CANDIA MUTUO BANCA TOSCANA E. 55.000,00 MAN. STRAORD. ASILO NIDO ORTOLA MUTUO MPS SPA PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE BIANCHE 1^ LOTTO. E.4624/1-2006-1115 2070101 2006 50.000,00 20.000,00 2080101 2006 599.232,83 594.406,91 2100501 2006 93.969,61 93.668,81 2040201 2006 180.000,00 126.424,59 2040201 2006 100.000,00 100.000,00 2100501 2006 500.000,00 500.000,00 2100501 2006 99.241,30 99.241,30 2040201 2006 55.000,00 54.744,31 2040201 2006 54.999,94 54.999,94 2090401 2006 85.244,33 85.244,33 173 MUTUO MPS SPA PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE BIANCHE 2^ LOTTO. E.4624/1-06-1117 MUTUO MPS SPA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE BIANCHE 3^ LOTTO. E.4624/1-06-1119 MUTUO BANCA TOSCANA E. 99.900,00 INSTALLAZ. IMP. FOTOVOLTAICO INTERV.N1.E.4624/406-1135 MUTUO BANCA TOSCANA E. 99900,00 MAN. STRAORD. RECUPERO RIFUGIO ANTIAEREO.E.4624/106MUTUO BANCA TOSCANA E. 99.931,26 MAN. STRAORD. FOSSO ROCCA E SENTIERI BOSCO VOLPE IMP. SPESA LAVORI DI CANALIZZAZIONE MANUTENZIONE IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE E IMPIANTI SEMAFORICI AFFIDAMENTO MUTUO MPS ( R.T. NO DEV.) REALIZZAZ. ROTAT. VIALE ROMA V. MASCAGNI/V. ROSSINI.E.4624/1-071247 MUTUO MPS (R.T.NO DEV.)OPERE DI RIQUALIFICAZIONE V.LE ROMA.TRATTO DA V. MASCAGNIA V.LE LUNGOMARE.E.4624/ 1-07-1248 2090401 2006 97.536,71 97.212,71 2090401 2006 114.124,28 113.740,29 2040201 2006 99.169,91 97.615,91 2010501 2006 99.899,98 98.034,21 2090601 2006 97.540,21 95.908,55 2080101 2006 2.234,42 2.234,42 2010601 2007 69.622,18 69.622,18 2080101 2007 99.535,00 97.359,09 2080101 2007 99.806,37 98.083,24 174 MUTUO MPS (R.T.NO DEV.) REALIZZAZ. ASFALTATURA E NUOVA SEGNAL. V.LE ROMA, V.LE LUNGOMARE E STRADE LIMITROFE.E.4624/107-1249 DEVOLUZIONE DIV. MUTUI CDP RIQUALIFICAZIONE VILLA E PARCO RINCHIOSTRA. E.4624/1-07-1158 MUTUO MPS (R.T NO DEV.)ADEGUAMENT O A NORMATIVA VIGENTI SCUOLA MATERNA COMASCA RIS. 4624 ACC. 1225 BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DEL PENDIO IN LOC. GUADINE, I^ LOTTO IMP. SPESA MUTUO MPS (R.T. NO DEV.)LAVORI DI REALIZZZAZIONE PUNTO RISTORO CAMPO SCUOLA. E.4624/1-07-1244 MUTUO MPS (R.T.NO DEV. REALIZZAZIONE LAVORI DI PREDISPOSIZIONE AREA DA ADIBIRE A CAMPO DA CALCETTO IN FRAZ. CASETTE. MUTUO MPS (R.T.NO DEV.) PER FOGNATURE BIANCHE COMPLETAMENTO E NUOVE 1^ LOTTO. E.4624/1-07-1231 MUTUO MPS ( R.T.NO DEV.) PER FOGNATURE BIANCHE COMPLETAMENTO E NUOVE 2^ LOTTO.RIS. 4624/1-07/ ACC. 1232 2080101 2007 99.950,00 78.784,00 2010501 2007 500.000,00 492.608,67 2040201 2007 400.000,00 399.356,60 2090601 2007 1.063.851,68 1.063.851,68 2060201 2007 56.420,00 53.647,13 2060201 2007 90.000,00 87.440,65 2090401 2007 150.000,00 146.776,95 2090401 2007 63.000,00 62.684,61 175 MUTUO MPS (R.T.NO DEV.) PER FOGNATURE BIANCHE COMPLETAMENTO E NUOVE 3^ LOTTO.RIS. 4624/1-07 ACC. 1233 MUTUO MPS (R.T. NO DEV.) PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA 3^ LOTTO CIMITERI FRAZIONALI.RIS. 4624 ACC. 1238 MUTUO MPS (R.T.NO DEV.) PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA CIMITERI 2^ LOTTO CIMITERO TURANO CAP. 4624 ACC. 1237 MUTUO MPS (R.T.NO DEV.) PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA CIMITERI 1^ LOTTO CIMITERO DI MIRTETO RIS. 4624 ACC. 1236/07 MUTUO MPS (R.T NO DEV.) MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA DI CANDIA.E.4624/1-071250 MUTUO MPS( R.T.NO DEV. ) MANUTENZIONE STRAORDINARIA OPERE DI COMPLETAMENTO SCUOLA MEDIA PAOLO FERRARI MUTUO MPS (R.T. NO DEV. ) MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI DI ALLARME IN ALCUNI PLESSI SCOLASTICI.E.4624/107-1253 PIANO DI CARATTERIZZAZION E DEL SITO DENOMINATO" BUCA DEGLI SFORZA" 2090401 2007 86.640,00 86.210,29 2100501 2007 121.000,00 120.849,54 2100501 2007 82.000,00 81.605,69 2100501 2007 97.000,00 96.728,64 2040201 2007 80.000,00 78.100,17 2040201 2007 60.000,00 57.533,77 2040201 2007 70.000,00 68.900,00 2090601 2007 100.000,00 95.891,12 176 MUTUO MPS (R.T NO DEV.) MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE BIANCHE 1^ LOTTO RIS. 4624/1-07 ACC. 1228 MUTUO MPS (R.T.NO DEV.) MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE BIANCHE 2^ LOTTO RIS. 4624/1 07 ACC. 1229 MUTUO MPS (R.T.NO DEV.) MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE BIANCHE 3^ LOTTO. E.4624/1-07-1230 MUTUO MPS (R.T NO DEV.) RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA PELLERANO.e.4624/107-1240 MUTUOMPS (R.T NO DEV.). REALIZZAZIONE PARCHEGGIO IN PIAZZA ALBANIA ris. 4624 acc. 1241/07 MUTUO MPS (R.T. NO DEV.) RIQUALIFICAZIONE ARGINI DEL BRUGIANO. E.4624/107-1242 MUTUO MPS (R.T.NO DEV.)RIQUALIFICAZI ONE E PULIZIA DEL PARCO EX COLONIA COMASCA CAP. 2476 IB. 1908 MUTUO BANCA TOSCANA SPA SISTEMAZIONE DEI MARCIAPIEDI DEL VIALE ROMA. TRATTO DA VIA DEL BALICO AL DISTRIBUTORE DI CARBURANTE 2090401 2007 86.000,00 85.861,83 2090401 2007 98.000,00 97.316,29 2090401 2007 116.000,00 114.392,60 2080101 2007 300.000,00 297.699,99 2080101 2007 149.999,99 143.668,59 2090601 2007 399.994,25 399.994,25 2090601 2007 149.989,50 148.664,69 2080101 2007 99.999,55 99.209,07 177 MUTUO B.TOSCANA MAN.STRAORD. ZONA UFFICI MERCATO DELLE JARE DA ADIBIRE A SEDE DEL COMANDO POL. MUNIC.OPERE EDILI.E.4624/1-071266 MUTUO BANCA TOSCANA MANUTENZIONE STRAORDINARIA ZONA UFFICI MERCATO DELLE JARE DA ADIBIRE A SEDE DEL COMANDO POLIZIA MUNICIPALE OPERE ELETT MUTUO BANCA TOSCANA MAN. STRAORD. ZONA UFFICI MERCATO JARE DA ADIBIRE A SEDE COMANDO POLIZIA MUNICIPALE OP IDROSANITARIE. E.4624/1-07-1270 MUTUO BANCA TOSCANA MANUT STRAORD. ZONA UFFICI MERCATO LE JARE DA ADIBIRE A SEDE COMANDO POLIZIA MUNIC OPERE CLIMAT.E.4624/1-071268 MUTUO MANCA TOSCANA SPA LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE TRATTI DELLE MURA CITTADINE(RIS. 4624/07/ACC. 1271) MUTUO BANCA TOSCANA SPA MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE SCUOLA MATERNA VILLETTE A. E.4624/1-07-1273. 2010501 2007 97.998,90 96.278,90 2010501 2007 88.000,00 86.500,00 2010501 2007 41.758,00 36.094,00 2010501 2007 52.778,00 51.898,00 2010501 2007 50.000,00 47.228,14 2040201 2007 75.000,00 74.308,58 178 MUTUO BANCA TOSCANA SPA MANUTENZIONE STRAORDINARIA ASILO NIDO ORTOLA. E.4624/1-071272 MUTUO BANCA TOSCANA SPA MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA ELEMENTARE DI CASTAGNOLA DI SOTTO.E.4624/1-071274. MUTUO BANCA TOSCANA SPA MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA ELEMENTARE DI VILLETTE B. E.4624/1-07-1275 MUTUO BANCA TOSCANA SPA REALIZZAZIONE PARCHEGGIO IN VIA FERDINANDO MARTINI 1^ LOTTO.E.4624/1-071304 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA AULE SCUOLA MEDIA PARINI DI ROMAGNANO. MUTUO BANCA TOSCANA SPA LAVORI DI COLLEGAMENTO VIARIO TRA VIA MANNINI E VIA AURELIA( RIS. 4624 ACC.1308/2007) MUTUO BANCA TOSCANA SPA PER LAVORI DI COSTRUZIONE DEI MURI DI CONTENIMENTO PER L'ALLARGAMENTO DI VIA STRADELLA E VIA FESCIONE 2040201 2007 65.000,00 64.311,80 2040201 2007 49.809,75 49.809,75 2040201 2007 66.913,03 66.913,03 2080101 2007 199.999,40 197.908,79 2040301 2007 70.000,00 69.467,41 2080101 2007 100.000,00 98.060,00 2080101 2007 97.991,48 97.991,48 179 MUTUO BANCA TOSCANA SPA LAVORI DI MANUTENZIONE STRADE RIFACIMENTO TRATTI DI TAPPETO D'USURA NELLA VIABILITA PRINCIPALE.E.4624/107-1309. MUTUO BANCA TOSCANA SPA LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCALINATA ED AREA ATTIGUA ALLA CHIESA DI PARIANA.e.4624/1-071307. MUTUO BANCA TOSCANA SPA PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RIQUALIFICAZIONE VIALE STAZIONE MUTUO BANCA TOSCANA SPA LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE PARCO DEGLI ULIVI MUTUO BANCA TOSCANA SPA PER LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEI GIARDINI DI PIAZZA STAZIONE MUTUO BANCA TOSCANA SPA LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO DEL MONTE DI PASTA.E.4624/1-071293 LVORI DI SOMMA URGENZA PER SISTEMAZIONE E MESSA IN SICUREZZA VERSANTI IN FRANA LOC. CASETTE. MUTUO BANCA TOSCANA SPA RIQUALIFICAZ. PARCO UGO PISA. e.4624/1-07-1295 2080101 2007 99.999,99 98.371,19 2080101 2007 95.767,05 92.049,50 2090601 2007 99.900,00 92.070,00 2090601 2007 41.000,00 39.969,80 2090601 2007 19.853,80 19.535,16 2090601 2007 98.820,65 90.770,00 2010601 2007 190.000,00 189.917,52 2090601 2007 29.500,00 29.045,39 180 MUTUO BANCA TOSCANA SPA .RIQUALIFICAZ. PARCHI ALTETA, ORTOLA, BORGO DEL PONTE E ROCCA.E. 4624/1-071296 MUTUO BANCA TOSCANA SPA .LAVORI DI RIFACIM. MARCIAPIEDI V. FERMI.E.4624/1-071312 MUTUO BANCA TOSCANA SPA OPERE MESSA IN SICUREZZA VIABIL.SISTEM. PONTICELLO SUL FRIGIDO A FORNO INSTALLAZ. IMP. SEMAF.V FOCE E.4624/1-07-1310 MUTUO BANCA TOSCANA SPA MANUT. STRAORD. SENTIERI ZONA ROCCA TURANO MUTUO BANCA TOSCANA SPA MANUT. STRAORD. SENTIERI E FOSSI LOC. ALTAGNANA. E.4624/1-07-1285. MUTUO BANCA TOSCANA SPA RECUPERO RIFUGIO ANTIAEREO P.ZZA ARANCI.E.4624/1-071287 MUTUO BANCA TOSCANA SPA MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MATERNA DEL CASONE.E. 4624/1-07-1281 MUTUO BANCA TOSCANA SPA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI SERVIZIO PER LO STADIO. E.4624/1-071284 2090601 2007 89.700,00 82.060,00 2080101 2007 99.980,15 98.223,98 2080101 2007 99.803,24 95.686,12 2090601 2007 99.898,29 98.260,14 2090601 2007 99.491,00 96.485,45 2090601 2007 99.000,00 85.498,92 2040201 2007 60.000,00 59.695,35 2060201 2007 100.000,00 96.196,48 181 MUTUO BANCA TOSCANA PER IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE VIA S.GINESE,VIA SAN LUIGI E VIA PARIANA. E.4624/107-1297. MUTUO BANCA TOSCANA PER IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE LOC. ROCCA. E.4624/1-07-1298. MUTUO B. TOSCANA REALIZZ. IMP. DI ILLUMINAZIONE V. MARINELLE V FUCCHIA V CASTAGNOLA DI SOPRA E VIA DEL POZZO. E.4624/1-071299 MUTUO B. TOSC. REALIZZ. NUOVO IMPIANTO V. TRAVERSA, V. F. MARTINI, V.FOSSA CIECA V.SOTTO I POGGI IMPIANTO ILLUMIN. E.4624/1-071300 MUTUO BANCA TOSCANA SPA REALIZZAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE IN VILLAGGIO SAN LEONARDO, VICOLO ARAGLIO, VIA DEL MELARO E VIOTTOLO PIAGOLA MUTUO BANCA TOSCANA SPA MANUTENZIONE FOGNATURA BIANCA A MARE AUTOSTRADA A/12 1^ LOTTO. E.4624/107-1288 MUTUO BANCA TOSCANA SPA MANUTENZIONE FOGNATURA BIANCA A MARE AUTOSTRADA A/12 2^ LOTTO. E.4624/107-1289 2080201 2007 100.000,00 97.889,64 2080201 2007 97.999,05 95.914,79 2080201 2007 99.999,00 98.000,62 2080201 2007 67.999,99 66.587,65 2080201 2007 57.000,00 55.840,16 2090401 2007 87.000,00 84.878,33 2090401 2007 62.939,62 61.929,62 182 SPESE URGENTI PER LA FORNITURA DI MATERIALE ELETTRICO E ILLUMINOTECNICA PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA FABBRICATI COMUNALI CHIUSURE ES. 2007 IMPEGNO IN RELAZIONE ALLE ENTRATE SOMMA URGENZA PER SISTEMAZIONE VERSANTE LUNGO VIA COMUNALE CASETTE.( COO. TERRA UOMINI AMBIENTE) IMP. SPESA PER ACQUISTO N. 9 BICICLETTE ELETTRICHE INTERVENTO URGENTE PER INSTALLAZIONE TELECAMERE ANTI INTRUSIONE C/O ISTITUTO COMPRENSIVO 6( DITTA BER MAR COSTRUZIONI) SOSTITUZIONE CONDIZIONATORI TIPO SPLITR AL IV PIANO DEL PALAZZO COMUNALE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI SOSTITUZIONE DI MOTORI ELETTRICI DELLE FINESTRE DEL TEATRINIO DEI SERVI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO CHIUSURE 2011 MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LAVORI DI ASFALTATURA SEDE STRADALE SOSTITUZIONE RADIATORI PRESSO LA SCUOLA ELEMENTARE DEL CASONE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO 2010501 2007 2.000,00 1.994,43 2010601 2007 1.171,80 1.171,80 2010601 2007 61.399,17 61.399,17 2090601 2007 4.999,97 4.999,97 2010601 2007 7.140,00 6.568,80 2010501 2011 3.576,00 3.576,00 2010501 2011 627,60 627,60 2010601 2011 8.471,67 8.471,67 2010501 2011 15.480,00 15.480,00 2040301 2011 2.154,00 2.154,00 183 MANUTENZIONE STRAORDINARIA GIARDINI MARINA DI MASSA IMPEGNO SPESA MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER MODIFICA ALLACCI SCUOLE CASONE E ANTONA INSTALLAZIONE PRESE DATI ED ELETTRICHE SCUOLA ELEMENTARE DI CASTAGNOLA DI SOTTO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIE DI NATURA IMPIANTISTICA PRESSO FABBRICATI SCOLASTICI DEL 4^ CIRCOLO E SCUOLE MEDIE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA CENTRALI TERMICHE SCOLE DI CERVARA E VILLETTE B. IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA CENTRALI TERMICHE SCOLE DI CERVARA E VILLETTE B. IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA IDRAULICA PRESSO GIUDICI DI PACE DI VIA FANTONI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO RIMOZIONE E RIMESSA IN RIPRISTINO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE VIA DI FUGA LATO CARRARA PALAZZO DI GIUSTIZIA IMPEGNO SPESA E MAFFIDAMENTO 2090601 2011 16.699,70 16.699,70 2040301 2011 5.142,00 5.142,00 2040301 2011 529,00 529,00 2040301 2011 7.433,00 7.433,00 2040301 2011 7.202,00 7.202,00 2010501 2011 2.743,00 2.743,00 2020101 2011 1.668,00 1.668,00 2020101 2011 3.120,00 3.120,00 184 MANUTENZIONE STRAORDINARIA ASCENSORE PRESSO IL TRIBUNALE IMP. SPESA E AFFIDAEMNTO MESSA A NORMA IMPINTO ELETTRICO UFFICI GIUDICE DI PACE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MESSA A NORMA IMPINTO ELETTRICO UFFICI GIUDICE DI PACE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO STATO DI EMERGENZA NAZIONALE DEL 31/10-01/11/2011 E DEL 17-23/12/2010 IMPEGNO SPESA INTERVENTI DI SOMMA URGENZA MOVIMENTO FRANOSO ABITATO PARIANA INCARICO DI COLLABORAZIONE AL RUP PER PROGETTAZIONE DL E COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA MOVIMENTO FRANOSO ABITATO PARIANA INCARICO DI COLLABORAZIONE AL RUP PER PROGETTAZIONE DIREZIONE GEOLOGICA E INDAGINE GEOGNOSTICHE INTERVENTO DI RIPRISTINO DEL MOVIMENTO FRANOSO PRESSO L'ABITATO DI PARIANA LAVORI INERENTI LO SPOSTAMENTO DEL MERCATO SETTIMANALE NEL VIALE ROMA IMP. SPESA 2010501 2011 500,00 500,00 2020101 2011 4.612,00 4.612,00 2010501 2011 6.062,00 6.062,00 2090601 2011 125.797,21 125.797,21 2090601 2011 21.582,98 21.582,98 2090601 2011 23.399,99 23.399,99 2090601 2011 521.107,09 513.816,04 2010601 2011 18.432,00 14.400,00 185 LAVORI DI SOMMA URGENZA PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA VASCA INTERNA DELLA PISCINA COMUNALE MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI SCOLASTICI 3 E 4 CIRCOLO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA MALASPINA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA ELEMENTARE DI RINCHIOSTRA IMP. SPESA E AFFIDAEMNTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA PAVIMENTAZIONE STRADALE ZONA MONTANA E ZONA PEDECOLLINARE SX FRIGIDO MANUTENZIONE STRAORDINARIA PAVIMENTAZIONE STRADALE ZONA DX FRIGIDO E A MARE AURELIA MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE IN PIAZZA PELLERANO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO EMERGENZA NAZIONALE ORDINANZE DEL DPCM 3915/2011 E 3925/2011 RIMOZIONE MATERIALE DALL'ABITATO DI LAVACCHIO PROVENIENTE DAL MOVIMENTO FRANOSO 2010601 2011 284.074,80 280.599,00 2040301 2011 6.000,00 6.000,00 2040301 2011 6.827,00 6.827,00 2010501 2011 6.000,00 6.000,00 2010501 2011 15.000,00 15.000,00 2010501 2011 14.543,31 14.543,31 2080201 2011 19.397,00 19.397,00 2090601 2011 152.049,73 109.744,00 186 MANUTENZIONE STRAORDINARIA PAVIMENTAZIONE STRADALE ZONA MONTANA IMPEGNO SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA PAVIMENTAZIONE STRADALE ZONA MONTANA IMPEGNO SPESA E A MARE CAVALCAVIA AUTOSTRADA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA ANELLO ANTINCENDIO SCUOLA MATERNA DI VILLETTE A IMP. SPESA E AFFIDAMENTO INTERVENTO DI RECUPERO AMBIENTALE IN ZONA DX FRIGIDO CONSISTENTI IN OPERE DI MESSA IN SICUREZZA VERSANTI ABITATI E STRADE INTERVENTO DI RECUPERO AMBIENTALE IN ZONA SX FRIGIDO CONSISTENTI IN OPERE DI MESSA IN SICUREZZA VERSANTI ABITATI E STRADE INTERVENTO DI RECUPERO AMBIENTALE IN ZONA MONTANA CONSISTENTI IN OPERE DI MESSA IN SICUREZZA VERSANTI ABITATI E STRADE INTERVENTO DI RIPRISTINO MOVIMENTI FRANOSI FRAZIONE DI BERGIOLA REALIZZAZIONE PROGETTO DAMMI VOCE IMP. SPESA 2010501 2011 20.000,00 20.000,00 2010501 2011 38.199,70 38.199,70 2010501 2011 2.259,08 2.259,08 2090101 2011 5.000,00 5.000,00 2090101 2011 5.000,00 5.000,00 2090101 2011 2.998,14 2.998,14 2090601 2011 338.837,61 245.500,47 2010301 2011 7.000,00 3.500,00 187 VIABILITA' INTERNA AREA OSPEDALE UNICO COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE AREA EX DALMINE. (E. 5342 -2011- 829) MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI ROTATORIA VIA MASCAGNI VIALE ROMA-PAVIM. STRADALE E RETE DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE PIOVANE MESSA IN SICUREZZA PAVI STRADALE CONSISTENTI IN MANUT. PAV. AMMALORATA, RISANAMENTO BUCHE. MANUT. CANALETTE E ATTRAVERSAMENTI STRADALI. MANUTENZIONE STRADE COMUNALI E MARCIAPIEDI COMUNALI ZONAA MARE MANUTENZIONE STRAORDINARIA PATRIMONIO COMUNALE IMPEGNO SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PATRIMONIO COMUNALE IMPEGNO SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO ANTINCENDIO PRESSO LA SCUOLA DI BAGAGLIONE 2090601 2011 1.880.000,00 607.720,26 2080101 2011 1.210.000,00 29.500,10 2010501 2011 27.830,00 27.830,00 2010501 2011 19.964,92 19.964,92 2010501 2011 10.000,00 10.000,00 2010601 2011 3.741,00 3.741,00 2010501 2011 10.601,00 10.601,00 2010501 2011 564,00 564,00 188 INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA INFISSI D'ALLUMINIO NELLE SCUOLE MEDIE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA VERDE SCOLASTICO 5^ CIRCOLO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI URGENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA UFFICI POLIZIA MUNICIPALE A SEGUITO DISPOSIZIONI A.S.L. IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI URGENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA UFFICI POLIZIA MUNICIPALE A SEGUITO DISPOSIZIONI A.S.L. IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA RETE VIARIA COMUNALE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI IMPEGNO SPESA AFFIDAEMNTO LAVORI CON PROCEDURA NEGOZIATA FABBRICATI COMUNALI ADEGUAMENTO IMPIANTI ELETTRICI RX LEGGE 626/94 IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL VERDE SCOLASTICO DEL 6^ CIRCOLO DIDATTICO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO 2040301 2011 5.000,00 5.000,00 2040301 2011 5.445,00 5.445,00 2010501 2011 2.178,00 2.178,00 2010501 2011 5.622,00 5.622,00 2080101 2011 29.952,36 29.952,36 2080101 2011 110.000,00 99.889,07 2010601 2011 2.499,99 2.499,99 2040301 2011 5.000,00 5.000,00 189 MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDILE SCUOLE DEL 6^ CIRCOLO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA CIMITERI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO FINANZIAMENTO INTERVENTI DI SOMMA URGENZA DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DI G.C. 118/2011 FINANZIAMENTO INTERVENTI DI SOMMA URGENZA DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DI G.C. 118/2011 FINANZIAMENTO INTERVENTI DI SOMMA URGENZA DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DI G.C. 118/2011 MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI NATURA ELETTRICA PRESSOI MERCATO LE JARE MANUTENZIONE STRAORDINARIA MERCATO ORTOFRUTTICOLO DELLE JARE SOSTITUZIONE LAMPADE ACQUISIZIONE E MANUTENZIONE STRAORDINARIA TARGHE LAPIDEE PER ARREDO E TOPONOMASTICA CITTADINA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO 2040301 2011 10.000,00 10.000,00 2100501 2011 14.116,08 14.116,08 2090101 2011 28.000,00 28.000,00 2090601 2011 148.005,57 144.400,02 2090601 2011 77.991,00 77.991,00 2090601 2011 414.496,00 382.316,07 2110201 2011 3.600,00 3.600,00 2110201 2011 1.704,00 1.704,00 2090601 2011 2.395,07 2.395,07 190 ACQUISIZIONE DI IMMOBILI E MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI ELEMENTI DI ARREDO URBANO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI TRATTI DI RECINZIONE PERIMETRALE AREA AEROPORTUALE DEL CINQUALE COMPLETAMENTO LAVORI DI DEMOLIZIONE VECCHIA RECINZIONE E SBANCAMENTO TERRAPIENO PRESSO PALAZZO DI GIUSTIZIA . IMP. SPESA E AFFIDAMENTO SOSTITUZIONE CONDIZIONATORE A POMPA DI CALORE PRESSO L'UFFICIO DEL GIP IMP. SPESA E AFFIDAMENTO RIPRISTINO FACCIATE PALAZZO DI GIUSTIZIA LATO AULA PENALE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO SOSTITUZIONE CONDIZIONATORE PRESSO UFFICIO DOTT. MANOTTI E LO IACONO E LAMPADE DI EMERGENZA STANZE NORD PROCURA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA ASCENSORE PRESSO IL TRIBUNALE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO 2090601 2011 6.640,00 6.640,00 2010501 2011 155.159,58 66.632,67 2010501 2011 2.400,00 2.400,00 2010501 2011 1.218,00 1.218,00 2010501 2011 7.400,00 7.400,00 2010501 2011 5.988,00 5.988,00 2010501 2011 1.096,00 1.096,00 191 MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO PRESSO IL PALAZZO DI GIUSTIZIA. IMP SPESA E AFFIDAMENTO STRAORDINARIA MANUTENZIONE FOGNATURA NERA PRESSO PALAZZO DI GIUSTIZIA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLE II CIRCOLO IMPEGNO SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL VERDE SCOLASTICO DEL II CIRCOLO DIDATTICO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO PICCOLI LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE DI NATURA EDILE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI APPARTENENTI AL 3^ CIRCOLO PICCOLI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI INFISSI DEGLI EDIFICI SCOLSTICI APPARTENENTI AL 3^ CIRCOLODIDATTICO IMP. SPESA E AFFID. MANUTENZIONE STRAORDINARIA VERDE SCOLASTICO PRESSO LE SCUOLE DEL 3^ CIRCOLO DIDATTICO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI DELLAZONA MONTANA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO 2010501 2011 2.110,00 2.110,00 2010501 2011 7.617,00 7.617,00 2040301 2011 7.383,00 7.383,00 2040301 2011 5.000,00 5.000,00 2040301 2011 7.000,00 7.000,00 2040301 2011 3.000,00 3.000,00 2040301 2011 5.000,00 5.000,00 2010501 2011 17.890,00 17.890,00 192 INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE ZONA DELLE CASETTE MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI ELETTRICI SCUOLE II CIRCOLO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLE DEL II CIRCOLO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO RIFACIMENTO CONDOTTA IDRICA PRINCIPALE SERVIZI IGIENI LATO NORD ED ABITAZIONE CUSTODE PRESSO IL PALAZZO COMUNALE PICCOLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E DI CONDIZ. PRESSO GLI UFFICI COMUNALI E CAMPO SPORTIVO CASETTE PICCOLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PRESSO IMPIANTI SPORTIVI IMP. SPESA E FINANZIAMENTO FORNITURA E POSA IN OPERA DI PICCOLO FABBRICATO DA ADIBIRE A SPOGLIATOIO C/O CAMPO SPORTIVO DI FORNO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA AREE VERDI NMERCATO DELLE GHIARE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO REALIZZAZIONE PARETE VETRATA , ESTERNA ALL'APPARTAMENT O DEL CUSTODE, PRESSO IL PALAZZO COMUNALE 2090101 2011 6.000,00 6.000,00 2010501 2011 2.372,00 2.372,00 2040301 2011 6.000,00 6.000,00 2010501 2011 6.722,76 6.722,76 2010501 2011 7.260,00 7.260,00 2060201 2011 5.000,00 5.000,00 2060201 2011 29.090,60 29.090,60 2110201 2011 4.696,00 4.696,00 2010501 2011 6.550,00 6.550,00 193 MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL PAVIMENTO IN GOMMA PRESSO LA PALESTRA DELLA MEDIA DON MILANI INTERVENTO IDRAULICO PER LA SOSTITUZIONE DEL RADIATORE PRESSO L'UFFICIO DEL GIUDICE MONOCRATICO SOSTITUZIONE COMPRESSORE IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO PALAZZO DI GIUSTIZIA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PRESSO LE PALESTRE DELLE SCUOLE DEL 3^ CIRCOLO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDILE PRESSO LA PALESTRA DELLA SCUOLA DON MILANI IMP. SPESA E FINANZIAMENTO INTERVENTO URGENTE PER LA RIFUNZIONALIZZAZI ONE UFFICI MASTER SRL E D.A. IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI FORNITURA PAVIMENTO IN GOMMA PRESSO LA PALESTRA DELLA DON MILANI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO FORNITURA( DITTA MONDO SPA) 2060201 2011 2.500,00 2.500,00 2010501 2011 708,00 708,00 2010501 2011 4.030,00 4.030,00 2060201 2011 2.215,00 2.215,00 2040301 2011 4.317,58 4.317,58 2010501 2011 20.571,40 20.571,40 2010501 2011 9.247,60 9.172,02 194 PRESTITO CDP POS. N. 4555379 PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE BIANCHE 1^ STRALCIO FUNZIONALE 1 LOTTO E. 5342 ACC. 1076 MANUTENZIONE STRAORDINARIA PARCHI COMUNALI LAVORI URGENTI DI MODIFICA DELLA ZONA METALDETECTOR PER L'ACCESSO AL PALAZZO DI GIUSTIZIA. IMP. SPESA E AFFIDAM. LAV.OPERE ELETTRICHE ACCANTONAMENTO IN RELAZIONE ALLE ENTRATE ACCANTONAMENTO IN RELAZIONE ALLE ENTRATE PRESTITO CDP POS. N. 4555379 PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE BIANCHE 1^ STRALCIO FUNZIONALE 2 LOTTO E. 5342 ACC. 1076 MANUTENZIONE STRAORDINARIA INTONACI PERICOLANTI LATO MARE PALAZZO DI GIUSTIZIA MANUTENZIONE STRAORDINARIA RISANAMENTO STRUTTURALE PARTI AMMALORATE INCLS PALAZZO DI GIUSTIZIA MANUTENZIONE STRAORDINARIA TINTEGGIATURE PIANO PRIMO TRIBUNALE DI MASSA 2090401 2011 50.000,00 43.947,29 2090601 2011 150.000,00 22.949,04 2010601 2011 1.210,00 1.210,00 2010601 2011 1.192,95 1.192,95 2010601 2011 4.905,80 4.905,80 2090401 2011 50.000,00 49.847,65 2010601 2011 20.570,00 20.570,00 2010601 2011 12.100,00 12.100,00 2010601 2011 9.680,00 9.680,00 195 CHIUSURE 2011: IMPEGNO IN RELAZIONE ACCERTAMENTI ENTRATA MANUTENZIONE STRAORDINARIA PIAZZA PELLERANO POTATURA E MESSA IN SICUREZZA PINI DOMESTICI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI TECNOLOGICI PRESSO LE SCUOLE COMUNALI CHIUSURE 2011: IMPEGNO IN RELAZIONE ENTRATE ACCERTATE MESSA IN SICUREZZA VERSANTE GUADINE A SEGUITO EVENTI ALLUVIONALI DEL 24/5/2011 MESSA IN SICUREZZA VERSANTE GUADINE A SEGUITO EVENTI ALLUVIONALI DEL 24/5/2011 INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE ZONA SX FRIGIDO LAVORI DI SOMMA URGENZA PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE LIGNEE DELLA COPERTURA E DEL CONTROSOFFITTO DEL T.G. LAVORI DI SOMMA URGENZA PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE LIGNEE DELLA COPERTURA E DEL CONTROSOFFITTO DEL T.G. SPESE TECNICHE PROGETTO BILANCIO PARTECIPATO UN PARCO GIOCHI PER TUTTI 2090601 2011 82.733,00 80.457,61 2010601 2011 11.000,00 11.000,00 2010601 2011 10.871,27 10.871,25 2080101 2011 10.000,00 10.000,00 2090601 2011 149.966,65 149.966,65 2090601 2011 10.000,00 10.000,00 2090101 2011 20.000,00 17.600,00 2050201 2011 622.187,72 622.187,72 2050201 2011 71.182,15 64.303,11 2010301 2011 3.179,88 2.393,38 196 PROGETTO UN PARCO GIOCHI PER TUTTI PRESTITO FLESSIBILE CDP SPA PER RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE STORICO ARCHITETTONICA PIAZZA ARANCI I E II LOTTO PRESTITO FLESSIBILE CDP RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE STORICO ARCHITETTONICA DI PIAZZA MAZZINI 1° E 2° LOTTO PRESTAZIONI ILLUMINAZIONE PUBBLICA : CANONE ANNO 2012 MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER COMPLETAMENTO E ALLARGAMENTO PARCHEGGIO IN VIA VENTURINI MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE E MARCIAPIEDI VIA FOCE, VIA LUNGOBRUGIANO,IN GRESSO PARCHEGGIO VIA ASCOLI ESECUZIONE INTERVENTO DI DEMOLIZIONE OPERE ABUSIVE C/O IMMOBILE COMUNALE IN VIA DELLE PINETE MASTER PLAN DELLA VIA FRANCIGENA INTERVENTO MESSA IN SICUREZZA PASSERELLA PED.LE BORGO PONTE DENOMINATA " PONTE DI FERRO" RIS.4354 ACC 625 2010301 2011 27.491,36 17.898,40 2080101 2012 897.118,00 880.573,53 2080101 2012 549.734,00 535.488,35 2080201 2012 160.603,00 140.033,33 2010501 2012 27.830,00 27.830,00 2010501 2012 40.000,00 40.000,00 2010601 2012 18.998,45 18.998,45 2070101 2012 134.444,44 57.860,00 197 MANUTENZIONE STRAORDINARIA MARCIAPIEDI IN ZONA A MARE CAVALCAVIA AUTOSTRADALE MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE E MARCIAPIEDI COMUNALI MESSA IN SICUREZZA ZONA ALTAGNANA A SEGUITO DI EVENTI CALAMITOSI DEL 10 GENNAIO 2010 INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE TERRITORIO COMUNALE COLLINARE INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE ZONA COLLINARE INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE ZONA TECCHIONI INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE ZONA CA DI CECCO INT. DI RIPRISTINO DI ALCUNI ATTRVERSAMENTI SUI CORSI DI ACQUA DI MONTE AFFLUENTI DAL TORRENTE RICORTOLA DISTRUTTI DALL'EVENTO DEL 11/11/12 INTERVENTO DI RIPRISTINO E MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA' IN LOC. CANDIA DISTRUTTA A SEGUITO EVENTO 11/11/2012 LOTTO A MANUTENZIONE STRAORDINARIA VARIE STRADE COMUNALI ANNO 2012 IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI 2010501 2012 30.250,00 30.250,00 2010501 2012 12.100,00 12.100,00 2090601 2012 800.000,00 9.000,00 2090101 2012 12.100,00 12.100,00 2090101 2012 25.000,00 25.000,00 2090101 2012 9.000,00 0,00 2090101 2012 5.976,61 0,00 2090601 2012 300.000,00 0,00 2090601 2012 1.195.941,10 0,00 2080101 2012 40.000,00 0,00 198 MANUTENZIONE STRAORDINARIA VIABILITA' MARCIAPIEDI E PARCHEGGI COMUNALI ANNO 2012 IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL PARCHEGGIO DI VIA VENTURINI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI INTERVENTO DI RIPRISTINO E MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA' IN LOC. CANDIA DISTRUTTA A SEGUITO EVENTO 11/11/2012 LOTTO B INTERVENTO DI RIPRISTINO E MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA' IN LOC. CANDIA DISTRUTTA A SEGUITO EVENTO 11/11/2012 LOTTO C INT.DI RIPRISTINO/MESSA IN SICUREZZA VIABILITA' IN LOC. CANDIA DISTRUTTA A SEGUITO EVENTO 11/11/12 SOMME A DISPOSIZIONE LOTTO A/B/C/D/E INTERVENTO DI RIPRISTINO E MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA' IN LOC. CANDIA DISTRUTTA A SEGUITO EVENTO 11/11/2012 LOTTO E INTERVENTO DI RIPRISTINO E MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA' IN LOC. CANDIA DISTRUTTA A SEGUITO EVENTO 11/11/2012 LOTTO D 2010501 2012 24.805,00 24.805,00 2010501 2012 14.520,00 14.520,00 2090601 2012 835.429,18 0,00 2090601 2012 856.893,94 124.146,00 2090601 2012 749.949,98 177.116,06 2090601 2012 850.974,12 0,00 2090601 2012 710.811,68 0,00 199 CONSOLIDAMENTO PASSERELLA DEL FABBRICATO EX ONMI ALL'UGO PISA IMPEGNO SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI URGENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL MURO DI SOSTEGNO IN PIETRAME POSTO ALL'INTERNO DEL CIMITERO DI CASETTE . IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI MONTANE ZONA DX FRIGIDO ANNO 2012 MUTUO CDP SPA POS. N. MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLE COMUNALI (RIS. 5342 2012 ACC 990) PIUSS LAVORI DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DEL MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VIA BASTIONE: NUOVA PIAZZA MERCATO E PARCHEGGIO INTERRATO FORNITURA E POSA IN OPERA CARTELLI INDICATIVI DEI PARCHI COMUNALI STRAORDINARIA MANUTENZIONE PASSERELLA UGO PISA AFFIDAMENTO E IMPEGNO SPESA MANUTENZIONE STRAORDINARIA PIAZZA PELLERANOIMPEGN O SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA ASILO NIDO DI VIA FIUME E SCUOLA ELEMENTARE DI MIRTETO 2010501 2012 14.520,00 14.520,00 2100501 2012 5.000,00 0,00 2010501 2012 75.734,10 0,00 2040201 2012 150.000,00 0,00 2110201 2012 1.676.780,00 0,00 2090601 2012 3.500,00 0,00 2010501 2012 2.000,00 2.000,00 2010501 2012 3.146,00 3.146,00 2040301 2012 18.000,00 0,00 200 MANUTENZIONE STRAORDINARIA PARETI SCUOLA MEDIA PARINI DI ROMAGNANO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PRESSO SPOGLIATOI DELLO STADIO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI MATURA EDILE SU EDIFICI SCOLASTICI APPARTENENTE AL 3^ CIRCOLO MANUTENZIONE STRAORDINARIA ASCENSORE PRESSO PALAZZO COMUNALE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI ANTINTRUZIONE NEGLI EDIFICI SCOLASTICI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA COPERTURA ZONA SALA MACCHINE DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA ALLARME ANTINCENDIO PER RILEVAZIONI FUMI PRESSO SCUOLA MATERNA DI VIALE STAZIONE AFFIDAMENTO E IMP. SPESA 2040301 2012 12.100,00 0,00 2060201 2012 5.000,00 5.000,00 2040301 2012 7.800,00 0,00 2010501 2012 341,22 0,00 2040301 2012 4.755,00 4.755,00 2020101 2012 12.000,00 12.000,00 2040301 2012 3.025,00 0,00 201 LAVORI URGENTI PER LA SISTEMAZIONE DELLE APERTURE DI ACCESSO AL FABBRICATO CAT SEDE UFFICIO ACQUISIZIONE DANNI NUBIFRAGIO INFILTRAZIONI DI ACQUA METEORICA NELL'AULA DI CORTE D'ASSISE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO STRAORDINARIA MANUTENZIONE COPERTURA SCUOLA DI VIA LA SALLE AFFIDAMENTO E IMP. SPESA MANUTENZIONE STRAORDINARIA RECINZIONE SCUOLA CAMPONELLI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI NATURA EDILE EDIFICI SCOLASTICI APPARTENENTI ALL'ISTITUTO COMPRENSIVO MASSA 3 LAVORI DI ADEGUAMENTO IDRAULICO DEGLI ATTRAVERSAMENTI STRADALI SUL TORRENTE RICORTOLA. TRATTO DALL'AUTOSTRADA AL MARE MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO IDRICO DI PIAZZA PELLERANO AFFIDAMENTO E IMPEGNO SPESA 2010501 2012 3.327,50 0,00 2020101 2012 8.000,00 8.000,00 2040301 2012 5.203,00 0,00 2040301 2012 4.000,00 4.000,00 2040301 2012 6.227,00 6.227,00 2090601 2012 1.800.000,00 121.197,02 2010501 2012 2.541,00 2.541,00 202 MANUTENZIONE STRAORDINARIA VERDE NEGLI EDIFICI SCOLASTICI APPARTENENTI ALL'ISTITUTO COMPRENSIVO MASSA 3 MANUTENZIONE STARORDINARIA CUCINE SCUOLA DON MILANI PER ADEGUAMENTONOR MATIVE DI SICUREZZA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STARORDINARIA CUCINE SCUOLA DON MILANI PER ADEGUAMENTONOR MATIVE DI SICUREZZA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STARORDINARIA CUCINE SCUOLA DON MILANI PER ADEGUAMENTONOR MATIVE DI SICUREZZA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO STRAORDINARIA MANUTENZIONE COPERTURA RIFUGIO CITTA' DI MASSA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PRESSO IL CAMPO SCUOLA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDILE SCUOLE ISTITUTI COMPRENSIVI DON MILANI D STAFFETTI BERTAGNINI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO 2040301 2012 18.000,00 0,00 2010501 2012 6.491,28 6.491,28 2010601 2012 5.316,57 5.316,57 2010601 2012 501,55 501,55 2010501 2012 8.470,00 8.470,00 2060201 2012 5.044,06 0,00 2040301 2012 24.200,00 24.200,00 203 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PRESSO LA SCUOLA TEMPO PIENO DI RONCHI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MUTUO CDP SPA POS. N. MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MATERNA DEL CASONE LOTTO 3 (RIS. 5342 2012 ACC 990) MUTUO CDP SPA POS. N. MANUT.STRAORD. SCUOLE ELEM./ MATERNE APPARTENENTI AL 6^ CIRCOLO LOTTO 5 STRALCIO 1RIS. 5342 2012 ACC 990) MUTUO CDP SPA POS. N. MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLE ELEMENTARE DI VIA FIUME LOTTO 4 (RIS. 5342 2012 ACC 990) MUTUO CDP SPA POS. N. MANUT STRAORD. DIR. DIDATTICA E SCUOLA MEDIA APPARTENENTI AL 6 CIRCOLO LOTTO 5 STRALCIO 2 (RIS. 5342 2012 ACC 990) MUTUO CDP SPA POS. N. MANUT.ENZIONE STRAORD. SCUOLE STAZIONE E CERVARA LOTTO 2 RIS . 5342 2012 ACC 990) MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI ELETTRICI SCUOLE COMUNALI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO 2010501 2012 12.100,00 12.100,00 2040201 2012 50.000,00 0,00 2040201 2012 50.000,00 0,00 2040201 2012 50.000,00 0,00 2040201 2012 50.000,00 0,00 2040201 2012 100.000,00 0,00 2040301 2012 5.800,00 0,00 204 MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA ELEMENTARE DI CASTAGNOLA DI SOTTO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA FABBRICATO COMUNALE EX SCUOLA DI BERGIOLA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA AREA VERDE IN VIA BASSA TAMBURA AFFIDAMENTO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA AREE SGAMBATOI PER CANI VIA MEDAGLIE D'ORO,VIA ROSSELLI,VIA ROMANA CHIUSURE ES. 2012 IMP. IN RELAZIONE ALLE ENTRATE CHIUSURE 2012: IMPEGNO IN RELAZIONE ACCERTAMENTI DI ENTRATA CHIUSURE 2012: IMPEGNO IN RELAZIONE ACCERTAMENTI DI ENTRATA CHIUSURE 2012: IMPEGNO IN RELAZIONE ACCERTAMENTI DI ENTRATA RISTRUTTURAZIONE PALAZZO BOURDILLON UTILIZZO CONTRIBUTO R.T. EVENTI DIC. 2009/GENNAIO 2010 E. 4361/1 2040301 2012 10.890,00 0,00 2010501 2012 2.063,00 0,00 2090601 2012 3.989,66 0,00 2090601 2012 2.504,70 0,00 2090101 2012 19.113,85 0,00 2060201 2012 4.900,00 0,00 2070101 2012 49.013,65 0,00 2010501 2012 200,00 0,00 2010501 2012 410.340,00 0,00 2090601 2012 130.143,19 0,00 205 CONTRIBUTO IDROGEOLOGICO NUOVO OSPEDALE APUANE-REAL. ROTATORIA VIA GORIZIA- ACC. DI PROG. COMUNE DI MASSA/USL MS DEL 29/11/11 REALIZZAZIONE IMPIANTO IDROTERMO PRESSO CAMPO SPORTIVO DI ROMAGNANO.APPRO VAZIONE PROGETTO E AFFIDAMENTO LAVORI EVENTI ALLUVIONALI NOVEMBRE/DICEMB RE 2012 RIMOZIONE TERRE E MESSA IN SICUREZZA ABITAZIONI VIABILITA' REDIGESI RENARA IMP. SPESA QUOTA COMUNE INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE AREA MERCATALE IMPEGNO ASSUNTO A SEGUITO RIMODULAZIONE PROGETTO I PRESTITO FLESSIBILE CDP SPA PER RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE STORICO ARCHITETTONICA PIAZZA ARANCI I E II LOTTO PRESTITO FLESSIBILE CDP RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE STORICO ARCHITETTONICA DI PIAZZA MAZZINI 1° E 2° LOTTO ACQUISTO IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE DI PROPRIETA' ENEL SOLE PRESTAZIONI ILLUMINAZIONE PUBBLICA CANONE ANNO 2013 2090601 2012 0,00 0,00 2060201 2012 25.000,00 0,00 2090101 2012 3.085,50 3.085,50 2110201 2012 700.000,00 0,00 2110201 2012 390.000,00 0,00 2080101 2013 316.267,00 282.569,65 2080101 2013 80.571,00 78.447,22 2080201 2013 120.000,00 0,00 2080201 2013 124.157,00 103.332,34 206 INTERVENTO DI RIPRISTINO FUNZIONALITA' IDRAULICA NELLA ZONA POVEROMO EI RICORTOLA AFFID. LAVORI PROPEDEUTICI DI PULIZIA CANALI E FOGNATURE AFFIDAMENTO LAVORI NECESSARI PER OTTENIMENTO CPI AFFIDAMENTO LAVORI NECESSARI PER OTTENIMENTO CPI INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE , REGIMAZIONE ACQUE A COMPLETAMENTO DEL PARCHEGGIO LOC. PARIANA MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICIO SCOLASTICO DELLA RINCHIOSTRA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO INTERV. RIPRISTINO FUNZ. IDRAULICAPOVERO MO RICORTOLA INC.. REALIZZAZIONE STENDIMENTI DI SISMICA -PROVE PENETROMETRICHE E RIL. TOPOGRAFICI INTERV. RIPRISTINO FUNZ. IDRAULICAPOVERO MO RICORTOLA IINCARICO DI REALIZZAZIONE INDAGINI STUDI GEOLOGICI 2090601 2013 110.000,00 0,00 2060201 2013 5.000,00 0,00 2010501 2013 8.137,73 0,00 2010501 2013 48.678,00 0,00 2040301 2013 24.400,00 0,00 2090601 2013 6.655,00 0,00 2090601 2013 1.836,00 0,00 207 INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI STRUTTURE IMPIANTI PRESSO IL CAMPO SPORTIVO DI RICORTOLA DANNEGGIATI DALLA ALLUVIONE NOV 2012 SOMMA URGENZA VIA PONTICELLO NORD INTERVENTI URGENTI A CASETTE E FORNO PER IL RIENTRO EVACUATI E RIPRISTINO FUNZIONALITA' IDRAULICA POVEROMO E RICORTOLA INTERVENTO DI ADEGUAMENTO IDRAULICO DEL FOSSO COCOMBOLA IN LOC. ROMAGNANO AFFIDAMENTO LAVORI PROPEDEUTICI DI PULIZIA AFFIDAMENTO LAVORI ELETTRICI E IDRAULICI NECESSARI PER LA SOSTITUZIONE DI DUE AEROTERMI ALLA SCUOLA MATERNA DEL CASONE MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE E MARCIAPIEDI COMUNALI NEL CENTRO CITTA' MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE EZONO MONTANA LAVORI DI RIPRISTINO ED ASFALTATURE SEDE STRADALE MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE CENTRO CITTA' E PERIFERIA 2060201 2013 20.000,00 20.000,00 2090401 2013 100.682,00 0,00 2090601 2013 340.875,53 0,00 2090601 2013 121.021,45 0,00 2010501 2013 2.773,22 0,00 2010501 2013 24.400,00 0,00 2010501 2013 24.400,00 0,00 2010501 2013 24.400,00 0,00 2010501 2013 24.400,00 0,00 208 REALIZZAZIONE ROTATORIA VIA GORIZIA-VIALE MATTEI INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE NELLA ZONA COLLINARE ESECUZIONE OPERE DI MESSA IN SICUREZZA VIABILITA' E VERSANTI ABITATI INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE ZONA COLLINAREMONTANA OPERE DI PULIZIA E RIPRISTINO CANALETTE STRADALE ETC INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE ZONA COLLINARE E MONTANAESECUZIO NE OPERE DI MESSA IN SICUREZZA VIABILITA' , VERSANTI ABITATI VILLA DELLA RINCHIOSTRA REALIZZAZIONE CHIUSURE DI SICUREZZA E SCIVOLO DI ACCESSO AL PIANO TERRA(DITTA BERTUCCELLI ANDREA) STADIO COMUNALE AFFIDAMENTO LAVORI DI REALIZZAZIONE VIE DI FUGA STADIO COMUNALE AFFIDAMENTO SOSTITUZIONE MANIGLIONI ANTIPANICO PORTE DI USCITA DELLA TRIBUNA LATO MARE E PORTE USCITE DI SICUREZZA CURVASUD 2090601 2013 300.000,00 0,00 2090101 2013 6.000,00 0,00 2090101 2013 24.000,00 0,00 2090101 2013 20.000,00 0,00 2010501 2013 8.000,00 0,00 2060201 2013 18.501,50 0,00 2060201 2013 5.917,00 0,00 209 STADIO COMUNALE INTEGRAZIONI STRUTTURE DI ACCIAIO A PROTEZIONE DELLA FOSSA E SOPRA I MURETTI REALIZZATI SULLE CURVE(B.P BENASSI SRL) VILLA DELLA RINCHIOSTRA AFFIDAMENTO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA VILLA DELLA RINCHIOSTRA AFFIDAMENTO LAVORI PER LA RIMESSA IN FUNZIONE DELL'ASCENSORE( DITTA BERTAZZONI SERVICES SRL) PALAZZO DI GIUSTIZIA SVUOTAMENTO LOCALI DA MASSERIZIE E SUPPELLETILI VARIE AFFIDAMENTO LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PALAZZO DI GIUSTIZIA AFFIDAMENTO E IMPEGNO SPESA MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO ELETTRICO PRESSO PALAZZO DI GIUSTIZIA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI EDILI STRAORDINARIA PRESSO PALAZZO DI GIUSTIZIA IMPEGNO SPESA E AFFIDAMENTO REALIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO PRESSO I NUOVI UFFICI UNEP IN VIA SAN REMIGIO DI SOTTO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO 2060201 2013 5.581,50 0,00 2010501 2013 16.986,67 0,00 2010501 2013 6.452,00 0,00 2020101 2013 3.000,00 0,00 2020101 2013 4.500,00 0,00 2020101 2013 2.500,00 0,00 2020101 2013 34.220,00 0,00 2020101 2013 20.403,00 0,00 210 REALIZZAZIONE NUOVI UFFICI UNEP PRESSO I LOCALI DI VIA SAN REMIGIO DI SOTTO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA PRESSO PALAZZO DI GIUSTIZIA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI ANNO 2013 IMP. SPESA E AFFIDAMENTO RIPRISTINO E MESSA IN SICUREZZA DEL PERCORSO DEL PELLEGRINO VIA DELL'UVA LOC. CANDIA INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI ELETTRICI PER REALIZZAZIONE AULA PENALE PRESSO EX LOCALI UNEP DI VIA FANTONI AFFIDAMENTO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA VIABILITA' VIALE STAZIONE E VIA AURELIA OVEST RIPRISTINI MURARI A SEGUITO DELLA ROTTURA DI UN TUBO DI UN LAVANDINO PRESSO LA SCUOLA MEDIA PAOLO FERRARI DI VIA CASAMICCIOLA STRAORDINARIA MANUTENZIONE PLESSO SCOLASTICO DI VIA LA SALLE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO 2020101 2013 31.525,00 0,00 2020101 2013 14.553,00 0,00 2080101 2013 20.000,00 0,00 2090601 2013 150.000,00 0,00 2020101 2013 9.299,00 0,00 2010501 2013 47.409,91 0,00 2040301 2013 24.605,00 0,00 2040301 2013 10.000,00 0,00 211 INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA MANUTENZIONE PER REALIZZAZIONE AULA PENALE PRESSO EX LOCALI UNEP DI VIA FANTONI. IMPEG AFFIDAMENTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA COPERTURA CUCINA SCUOLE STAZIONE E CAMPONELLI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO. MANUTENZIONE STRAORDINARIA FOGNATURE BIANCHE COMUNALI P.I. 2013 STRAORDINARIA MANUTENZIONE INFISSI SCUOLA LA SALLE E REALIZZAZIONE BASAMENTO IN ALLUMINIO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO IMPEGNO SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PARCO DI ORTOLA IMPEGNO SPESA E AFFIDAMENTO INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PARCO MIRTETO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PARCO DEGLI ULIVI INTERVENTO DI ADEGUAMENTO IDRAULICO DEL FOSSO COCOMBOLA ADEGUAMENTO LOCALI PIANO TERRA PALAZZO COMUNALE PER NUOVA SEDE UFFICIO NOTIFICHE 2020101 2013 20.000,00 0,00 2040301 2013 5.500,00 0,00 2090401 2013 150.700,00 0,00 2040301 2013 1.952,00 0,00 2090601 2013 3.950,00 0,00 2090601 2013 3.200,00 0,00 2090601 2013 850,00 0,00 2090601 2013 1.878.978,55 0,00 2010501 2013 10.972,68 0,00 212 MESSA IN SICUREZZA FABBRICATO COMUNALE DENOMINATO COMBRICCOLA IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA INFISSI ALLUMINIO NEI FABBRICATI COMUNALI. IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA COPERTURA APPARTAMENTO EX CUSTODE ALL'INTERNO DELLA SCUOLA MEDIA DON MILANI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI NATURA EDILE PRESSO LE SCUOLE DI VARIO GRADO APPARTENENTI ALL'ISTITUTO COMPRENSIVO MASSA 3 IMP. SPESA E AFFID PICCOLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDILE PRESSO EDIFICI SCOLASTICI, IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLE MATERNE E MEDIA APPARTENENTI AL 3^ CIRCOLO IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI 2010501 2013 3.000,00 0,00 2010501 2013 6.167,30 0,00 2040301 2013 18.300,00 0,00 2040301 2013 8.000,00 0,00 2040301 2013 15.860,00 0,00 2040301 2013 7.000,00 0,00 213 MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO ELETTRICO AL TERZO PIANO DELLA SCUOLA BERTAGNINI IMP. SPESA E AFFIDAMENTO IMPEGNO IN RELAZIONE ALLE ENTRATE IMPEGNO IN RELAZIONE ALLE ENTRATE IMPEGNO IN RELAZIONE ALLE ENTRATE IMPEGNO SPESA SALDO LAVORI CAMPO SPORTIVO ROMAGNANO SOMMA URGENZA PONTE VIA TRIESTE INTERVENTI DI RECUPERO AMBIENTALE FRAZ. MONTANE IMP. SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI REALIZZAZIONE MANTO ERBOSO SINTETICO PRESSO CAMPO SPORTIVO DI ROMAGNANO IMP. SPESA STATO FINALE LAVORI INTERVENTI DI RECUPERO E RIEQUILIBRIO DEL LITORALE CONTRIBUTO R.T: RIS. 4366/1 CHIUSURE 2013: IMPEGNO IN RELAZIONE ALL'ENTRATA (RIS 4106-1/0) ADEGUAMENTO SEZIONE IDRAULICA FIUME FRIGIDO FINANZIAMENTO R.T. RISORSA 4339/1 ACC. 1241/2013 2040301 2013 6.883,00 0,00 2010501 2013 10.500,00 0,00 2010601 2013 2.400,18 0,00 2100501 2013 5.000,00 0,00 2010501 2013 2.186,34 0,00 2080101 2013 92.493,00 0,00 2090101 2013 11.278,08 0,00 2010501 2013 2.186,34 0,00 2090601 2013 1.793.997,00 0,00 2010501 2013 43.408,00 0,00 2090501 2013 960.000,00 0,00 214 4.2– Considerazioni sullo stato di attuazione dei programmi Arch. V.Ticciati Nell’anno 2010 è stato approvato da parte del CC il Piano strutturale, che è stato successivamente oggetto di Conferenza paritetica da parte della Regione Toscana, i cui lavori hanno portato all'’approvazione degli atti di CC n. 42 del 31/07/2012 “Piano Strutturale – Presa d’atto degli approfondimenti richiesti in esito alla Conferenza Paritetica Interistituzionale” e n. 43 del 01/08/2012 “Piano Strutturale – Modifiche introdotte in esito alla Conferenza Paritetica Interistituzionale – Ripubblicazione”. Nell’anno 2013 il percorso di adeguamento del Piano Strutturale alle richieste della Conferenza Paritetica, che ancora non si era concluso, mancando l’approvazione delle controdeduzioni pervenute, è stato completato con l’approvazione dell’atto CC n. 73 del 17/12/2013 “Piano Strutturale – Modifiche introdotte in esito alla Conferenza paritetica istituzionale – Controdeduzioni alle osservazioni ed approvazione definitiva”. Nell’anno 2011, ed esattamente a luglio e a dicembre, sono stati affidati i lavori per la redazione della zonizzazione e disciplina di dettaglio e per la redazione del progetto strategico dei luoghi e degli spazi della collettività, quadro conoscitivo, valutazione integrata, disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni del Regolamento Urbanistico. Le bozze elaborate sono state consegnate dai professionisti incaricati nell’agosto 2012 e nel gennaio 2013. Da quel momento gli uffici del settore si sono attivati per il controllo degli elaborati e, contemporaneamente, a fasi d'avanzamento, per l'istruttoria delle progettazioni. L'istruttoria, completata nei suoi elementi essenziali, è, comunque, ancora in corso a causa della complessità degli argomenti trattati, delle valutazioni di ordine politico e dell'aggiornamento delle indagini di supporto (geologiche, idrogeologiche e sismiche) non ancora completate da parte dei professionisti incaricati. Il lavoro svolto finora ha consentito di fornire all'Amministrazione un quadro completo riguardo alle attività compiute ai fini dell'adozione del Regolamento Urbanistico, tanto è vero che già in data 27/11/2013 la Commissione consiliare Urbanistica ha iniziato l'esame dello strumento. Sono state realizzate o sono in corso d’opera alcune varianti al PRGC, richieste dall’Amministrazione o dagli Uffici comunali, necessarie al fine del raggiungimento degli obiettivi strategici di mandato o per la realizzazione di opere pubbliche (gli atti relativi a varianti urbanistiche vere e proprie sono stati prevalentemente redatti dagli uffici del Settore). I programmi come previsti nella RPP dell’esercizio 2013 hanno trovato un elevato livello di realizzazione. D.ssa Luisa Lippi Obiettivo strategico: Piu’ insediamenti, piu’ attività, piu’ lavoro. Programma RPP 2013-2015: Incentivazione delle produzioni piu’ innovative ed a piu’ alto valore aggiunto attraverso la collaborazione tra industria e ricerca. Il nostro territorio come è noto è risultato compromesso da anni per il fatto che l’area compresa a valle della Via Aurelia ed a ponente del fiume Frigido è dichiarata Sito di Interesse Nazionale (SIN). Tale situazione ha compromesso la realizzazione di nuovi impianti produttivi e7o ampliamenti in quanto è necessaria la preventiva presentazione di specifici Piani di caratterizzazione e bonifiche da parte delle imprese con notevoli costi aggiuntivi. Ad oggi, si puo’ dire che la situazione si sta sbloccando in quanto la maggioranza delle aree soggette al SIN è passata sotto la competenza regionale (SIR). Questo comporterà la possibilità di contare su procedure piu’snelle e celeri per sbloccare le aree interessate a nuovi insediamenti produttivi. La semplificazione, l’informatizzazione e la ricerca di un’organizzazione efficiente e tale da consentire alle imprese di lavorare al meglio hanno trovato un ottimo aiuto nei nuovi procedimenti telematici. Grazie al procedimento telematico SPORVIC completamente integrato con la Rete Regionale dei SUAP è stata resa piu’ semplice e veloce la definizione dei procedimenti necessari per l’attivazione dei nuovi programmi produttivi. E’ importante quindi che venga mantenuta la 215 collaborazione costante tra informatica e gestione. L’amministrazione sta puntando alla riqualificazione del comparto industriale, sono serrati infatti gli incontri a livello regionale al fine di far ripartire realtà chiuse da anni riconvertendole al fine di creare sviluppo economico e ridare posti di lavoro. Obiettivo strategico: Valorizzare gli spazi e il patrimonio pubblico come un elemento nel rilancio economico dl territorio. Programma RPP 2013-2015: Censimento degli usi civici e nuove modalità di affidamento e gestione. Ad oggi non risulta ancora approvata la LR sugli Usi Civici. In ogni caso l’ufficio ha iniziato il censimento degli usi mediante il rilievo delle mappe catastali al fine di avere una visione precisa dell’esistente ed essere pronti non appena la legge ed il relativo regolamento di attuazione verranno approvati. Obiettivo strategico: Valorizzare gli spazi e il patrimonio pubblico come un elemento nel rilancio economico dl territorio. Programma RPP 2013-2015: Rendere il centro storico piu’ vissuto riportandovi le attività mercatali. Sono iniziati gli incontri con gli uffici preposti al fine di rendere possibile il rientro del mercato del martedì nel centro storico. Sono stati attivati sia gli uffici tecnici comunali che il Comando VVF perché il rientro avvenga nel pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza e prevenzione incendi. Sono iniziati anche gli incontri di concertazione. E’ stato dato spazio agli imprenditori agricoli incentivando la c.d. Filiera Corta. E’ stata data opportuna regolamentazione ai mercatini dell’ingegno. In sostanza sono stati approvati i criteri da utilizzarsi da parte dell’ufficio per la disciplina di tale attività. Sono stati individuati i periodi in cui tali attività possono essere svolte, le aree che possono essere concesse: Centro Città, Piazza Garibaldi, passeggiata di Viale Chiesa, Via Porta Fabbrica, Marina di Massa (Lungomare di levante e di ponente, nelle aree comprese tra lo stabilimento balneare Maloha e lo stabilimento balneare Fassoni e dal locale “La Cambusa” verso Carrara), Piazza Betti (marciapiedi) Partaccia. I posteggi possono essere assegnati esclusivamente a operatori singoli. I criteri di aggiudicazione sono i seguenti: qualità delle opere poste in vendita a giudizio del settore SUAP, ordine cronologico di arrivo della domanda. Ciascun operatore non potrà posizionare piu’ di 30 volte in un anno (15 giorni a Marina e 15 giorni a Massa) e dovrà produrre apposita autocertificazione che tutti i prodotti posti in vendita sono esclusivamente opera del proprio ingegno e impegnarsi a lavorare sul posto al fine di dare dimostrazione delle proprie capacità. Obiettivo strategico: Promuovere il turismo con la collaborazione delle associazioni di categoria e realizzare il distretto turistico. Programma RPP 2013-2015: Valorizzazione dell’offerta turistica di Massa nell’ambito delle risorse di tutto il territorio in chiave sinergica. E’ stato istituito il Tavolo del Turismo con delibera di GC 199/2013 la cui finalità precipua è quella di prendere in esame e valorizzare l’attività turistica nelle diverse declinazioni che la caratterizzano. Compito del Tavolo è quello di discutere anche forme di cofinanziamento, da parte dei soggetti coinvolti, delle iniziative sostenute dall’Amministrazione. Il Tavolo avrà inoltre la funzione di proporre all’Amministrazione la destinazione delle risorse ai fini turistici, come da art. 4 comma 1 D.lgs. n. 23/2011, provenienti dall’imposta di soggiorno. Il Tavolo del Turismo è presieduto dal Sindaco e vi partecipano gli assessori con deleghe connesse alle tematiche turistiche. In assenza del Sindaco il Tavolo è presieduto da un assessore da lui delegato. Di tale Tavolo possono far parte le associazioni di categoria, le pro loco, i consorzi turistici, i centri commerciali naturali, i soggetti portatori di interessi ed i sindacati. Le riunioni del Tavolo del Turismo saranno estese, in relazione a particolari tematiche, a esperti, rappresentanti di cittadini e/o associazioni e consiglieri comunali. 216 Obiettivo strategico: Riqualificare l’attività turistica balneare. Programma RPP 2013-2015: Allargamento e destagionalizzazione dell’offerta – adozione del Piano di utilizzo dell’arenile. Come da programma è stata istituita la ZTL tenendo conto delle esigenze degli abitanti, dei turisti e dei commercianti. La liberalizzazione degli orari sicuramente ha contribuito a migliorare la possibilità operativa dei gestori dei locali, creando pero’ nel contempo qualche problema per i rumori. Questo ha determinato la necessità di studiare apposite misure che aiutino a controbattere fenomeni di disturbo ed a responsabilizzare gli esercenti. Ecco quindi il “Patto per la notte” che rappresenta uno strumento efficace per contemperare le esigenze di coloro che lavorano ma anche degli abitanti che hanno diritto alla salute. Gli stabilimenti balneari che decidano di aprire le proprie strutture anche al di fuori della stagione balneare per elioterapia e cure salsoiodiche possono tenere aperti i punti di ristoro e questo va sicuramente incontro alle esigenze turistiche che vedono nella destagionalizzazione dell’offerta una buona opportunità. Si tenga conto infatti che la conformazione del nostro territorio è tale da attirare un turismo non solo balneare ma anche attento alla cultura ed all’ambiente. 217 SEZIONE 5 RILEVAZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI (Art. 12, comma 8, D. L.vo 77/1995) 218 5.2 – DATI ANALITICI DI CASSA DELL’ULTIMO CONSUNTIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO PER L’ANNO 2013 - COMUNE DI MASSA (Sistema contabile ex. D. L.vo 77/95 e D.P.R. 194/96) Classificazione funzionale Classificazione economica A) SPESE CORRENTI 1. Personale 1 2 3 4 5 6 7 8 Viabilità e trasporti Amm.ne gestione e controllo Giustiz. Polizia locale Istruz. pubblic. Cultura e beni culturali Settore sport e ricreat. Turismo Viabil. Illumin. serv. 01 e 02 Traspor. pubbl. serv. 03 9 Gestione territorio e dell’ambiente Totale Ediliz. residen. pubblica serv. 02 Serviz. idrico serv. 04 10 11 Sviluppo economico 12 Altre serv. 01, 03, 05 e 06 Totale Settore sociale Industr. artig. serv. 04 e 06 Commer serv. 05 Agric. serv. 07 Altre serv. da 01 a 03 Totale Servizi produtt. Totale genera le 6.668.877 ,34 0,00 1.761.339 ,99 273.296,8 0 505.374,3 7 103.465,9 8 58.138,10 579.413,6 1 0,00 579.413,6 1 572.773,6 7 0,00 1.057.744 ,00 1.630.517 ,67 2.640.690 ,18 66.748,96 292.476,1 8 31.987,49 53.557,31 444.769,9 4 905.776,2 0 15.571.66 0,18 2. Acquisto beni e servizi 6.413.445 ,81 525.055,7 4 50.026,43 4.651.626 ,87 335.258,9 1 326.992,3 0 329.677,4 1 2.718.495 ,47 0,00 2.718.495 ,47 40.212,02 25.518,16 16.881.70 0,71 16.947.43 0,89 4.798.007 ,09 206,60 0,00 3.000,00 80.962,48 84.169,08 4.575.652 ,57 41.755.83 8,57 Trasferimenti correnti 3. Trasferimenti a famiglie e Ist. Soc. 43.251,52 0,00 0,00 178.776,3 9 5.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 141.021,7 6 0,00 1.438.784 ,68 1.579.806 ,44 1.337.494 ,57 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.401,81 3.146.230 ,73 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4.662,00 4.662,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4.662,00 7.452.626 ,55 0,00 0,00 27.414,05 0,00 0,00 0,00 0,00 401.953,4 1 401.953,4 1 0,00 0,00 94.820,95 94.820,95 31.121,00 0,00 29.127,74 0,00 0,00 29.127,74 0,00 8.037.063 ,70 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 401.953,4 1 0,00 0,00 0,00 401.953,4 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 401.953,4 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 29.127,74 0,00 0,00 29.127,74 0,00 29.127,74 di cui: - oneri sociali - ritenute IRPEF 4. Trasferimenti a imprese private 5. Trasferimenti a Enti pubblici di cui: - Stato e Enti Amm.ne C.le - Regione - Province e Città metropolitane - Comuni e Unione Comuni - Az. sanitarie e Ospedaliere - Consorzi di comuni e istituzioni - Comunità montane - Aziende di pubblici servizi - Altri Enti Amm.ne Locale 6. Totale trasferimenti correnti (3+4+5) 7. Interessi passivi 8. Altre spese correnti TOTALE SPESE CORRENTI (1+2+6+7+8) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 21.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 21.000,00 7.431.626 ,55 7.495.878 ,07 0,00 0,00 27.414,05 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 94.820,95 94.820,95 31.121,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 206.190,4 4 5.500,00 0,00 0,00 0,00 406.615,4 1 406.615,4 1 141.021,7 6 0,00 1.533.605 ,63 1.674.627 ,39 1.368.615 ,57 0,00 29.127,74 0,00 0,00 29.127,74 1.401,81 7.584.982 ,55 11.187.95 6,43 753.670,0 1 2.175.320 ,12 0,00 0,00 0,00 35.547,66 0,00 0,00 99.291,89 99.291,89 0,00 0,00 35.160,56 617.040,5 7 2.592.009 ,93 0,00 3.916,58 452.475,1 6 2.556.849 ,37 0,00 2.201,46 164.565,4 1 0,00 34.972,31 35.880,18 449.132,8 1 66.278,38 0,00 349.720,7 8 449.132,8 1 66.278,38 0,00 0,00 122.950,5 2 10.132,69 92.678,11 4.507,81 16.106,23 2.113,15 1.868,97 24.596,16 0,00 23.507.19 1,35 525.055,7 4 2.161.087 ,20 5.264.197 ,32 882.013,4 6 468.207,4 0 391.732,0 9 3.813.320 ,27 406.615,4 1 4.219.935 ,68 789.168,0 1 190.083,5 7 22.482.37 4,87 23.461.62 6,45 8.934.963 ,26 71.463,37 337.710,1 5 37.100,64 235.680,6 5 681.954,8 1 5.482.830 ,58 2.112.605 ,77 5.352.734 ,39 75.980.79 5,34 219 5.2 – DATI ANALITICI DI CASSA DELL’ULTIMO CONSUNTIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO PER L’ANNO 2013 - COMUNE DI MASSA (continua) Classificazione funzionale 1 2 3 4 5 6 7 Amm.ne gestione e controllo Giustiz. Polizia locale Istruz. pubblic. Cultura e beni culturali Settore sport e ricreat. Turismo Viabil. Illumin. serv. 01 e 02 Traspor. pubbl. serv. 03 1.299.498 ,65 29.400,00 21.795,52 221.361,4 5 535.132,1 9 112.320,1 2 521.960,0 0 3.259.429 ,30 0,00 3.259.429 ,30 47.685,67 0,00 21.795,52 11.270,85 5.668,65 0,00 0,00 295.000,0 0 0,00 Trasferimenti in c/c capitale 2. Trasferimenti a famiglie e Ist. Soc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 450.479,7 1 3. Trasferimenti a imprese private 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4. Trasferimenti a Enti pubblici. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 - Altri Enti Amm.ne Locale 0,00 5. Totale trasferimenti in c/capitale (2+3+4) 6. Partecipazioni e Conferimenti Classificazione economica B) SPESE IN C/C CAPITALE 1. Costituzione di capitali fissi di cui: - beni mobili, macchine e attrezz. tecnico-scient. di cui: - Stato e Enti Amm.ne C.le - Regione - Province e Città metropolitane - Comuni e Unione Comuni - Az. sanitarie e Ospedaliere - Consorzi di comuni e istituzioni - Comunità montane - Aziende di pubblici servizi 7. Concess. cred. e anticipazioni TOTALE SPESE in C/CAPITALE (1+5+6+7) TOTALE GENERALE SPESA 8 Viabilità e trasporti 9 Gestione territorio e dell’ambiente Industr. artig. serv. 04 e 06 Commer serv. 05 527.852,0 0 0,00 0,00 15.789,05 3.728,27 0,00 39.883,76 39.883,76 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Agric. serv. 07 12 Altre serv. 01, 03, 05 e 06 Totale Settore sociale 0,00 367.026,8 4 4.176.058 ,40 4.543.085 ,24 295.000,0 0 0,00 0,00 15.789,05 0,00 450.479,7 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 619.748,2 0 0,00 619.748,2 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 619.748,2 0 0,00 0,00 0,00 619.748,2 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 619.748,2 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.070.227 ,91 0,00 1.070.227 ,91 0,00 0,00 39.883,76 39.883,76 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.500.000 ,00 2.799.498 ,65 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 29.400,00 21.795,52 221.361,4 5 535.132,1 9 112.320,1 2 521.960,0 0 4.329.657 ,21 0,00 4.329.657 ,21 0,00 367.026,8 4 4.215.942 ,16 4.582.969 ,00 527.852,0 0 0,00 0,00 0,00 35.776,00 35.776,00 16.816,18 1.500.000 ,00 13.734.53 8,32 554.455,7 4 2.182.882 ,72 5.485.558 ,77 1.417.145 ,65 580.527,5 2 913.692,0 9 8.142.977 ,48 406.615,4 1 8.549.592 ,89 789.168,0 1 557.110,4 1 26.698.31 7,03 28.044.59 5,45 9.462.815 ,26 71.463,37 337.710,1 5 37.100,64 271.456,6 5 717.730,8 1 5.499.646 ,76 26.306.69 0,00 Ediliz. residen. pubblica serv. 02 11 Sviluppo economico Serviz. idrico serv. 04 0,00 Totale 10 Altre serv. da 01 a 03 Totale Servizi produtt. Totale generale 0,00 35.776,00 35.776,00 16.816,18 11.124.42 6,65 0,00 0,00 0,00 0,00 7.962,20 408.900,2 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 490.363,4 7 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 619.748,2 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.110.111 ,67 89.715.33 3,66 220 SEZIONE 6 CONSIDERAZIONI FINALI SULLA COERENZA DEI MACROPROGRAMMI RISPETTO AI PIANI REGIONALI DI SVILUPPO, AI PIANI REGIONALI DI SETTORE, AGLI ATTI PROGRAMMATICI DELLA REGIONE 221 6.1 - Valutazioni finali della programmazione. Massa, lì 30 luglio 2014 Il Segretario Generale (Dott. Giancarlo.Bedini) Il Responsabile del Servizio Finanziario (Dott. Bruno Tarabella) ……………………………….. ……………………………….. Il Rappresentante Legale (Sindaco Prof. Alessandro Volpi) …………………………………………… NOTA: E’ allegato alla presente il documento “Le visioni, le strategie, gli obiettivi per il Piano della Performance 2014-2016” 222
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