Relazione Previsionale Programmatica 2014-2016

RELAZIONE PREVISIONALE E
PROGRAMMATICA PER IL PERIODO
2014 - 2016
2
SEZIONE 1
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA
POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO,
DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI
DELL’ENTE.
3
1.1 - POPOLAZIONE
1.1.1 – Popolazione legale al censimento dell’anno 2001
Ab. 66.769
Popolazione legale al censimento dell’anno 2011
Ab. 68.856
1.1.2 – Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente - 2012
(art. 110 D. L.vo 77/95)
di cui:
maschi
femmine
nuclei familiari
comunità/convivenze
1.1.3 – Popolazione all’1.1.2012
1.1.4 – Nati nell’anno 2012
1.1.5 – Deceduti nell’anno 2012
saldo naturale
1.1.6 – Immigrati nell’anno
1.1.7 – Emigrati nell’anno
saldo migratorio
1.1.8 – Popolazione al 31.12.2012
n. 71.069
n. 618
n. 945
n. -327
n°
n°
di cui
1.1.9 – In età prescolare + scuola obbligo (0/6 anni)+(7/14 anni)
1.1.10 – In età scuola obbligo (7/14 anni)
1.1.11 – In forza lavoro 1a occupazione (15/29 anni)
1.1.12 – In età adulta (30/65 anni)
1.1.13 – In età senile (oltre 65 anni)
1.1.14 – Tasso di natalità ultimo quinquennio:
1.1.15 – Tasso di mortalità ultimo quinquennio:
n. 71.235
n. 34.421
n. 36.814
n. 31.268
n. 24
n°
n. 71.235
Anno
2012
2011
2010
2009
2008
Anno
2012
2011
2010
2009
2008
n. 8616
n°
n. 10.245
n. 36.264
n. 16110
Tasso
8,67
7,49
7,91
7,43
8,55
Tasso
13,26
10,41
9,90
10,63
10,22
4
1.2 - TERRITORIO
1.2.1 – Superficie in Kmq. 94,13
di cui: pianura Kmq. 41,87
di cui: colline e montagna Kmq. 52,26
Altitudine massima: m. 1890 s.l.m. (Monte Tambura)
1.2.2 – RISORSE IDRICHE
Principale corso: Fiume Frigido (Km. 17)
Bacino idrografico: Km. 61
1.2.3 – STRADE
* Statali Km. 0
* Provinciali Km. 50,0
* Vicinali Km. 145,0
* Autostrade Km. 8,50
* Comunali Km. 350,0
1.2.4 – PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI
* Piano regolatore adottato
* Piano regolatore approvato
* Programma di fabbricazione
* Piano edilizia economica e
popolare
si
si X
si
no
no
no
Deliberazione di G.R. n. 10603 del 20/10/1980
All’attualità è stato approvato il Piano
Strutturale (deliberazione di C.C. n.66 del
09/12/2010) ed è in fase di redazione il nuovo
si X
no
strumento di governo del territorio
(Regolamento Urbanistico)
PIANO INSEDIAMENTO PRODUTTIVI
* Industriali
* Artigianali
* Commerciali
* Altri strumenti (specificare)
si
si
si
no X
no X
no X
Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti
(art. 12, comma7, D. L.vo 77/95)
si X
no
Se SI indicare l’area della superficie fondiaria (in mq.)
P.E.E.P.
P.I.P.
AREA INTERESSATA
330.180 mq.
AREA DISPONIBILE
5
1.3 - SERVIZI
1.3.1– PERSONALE AL 31/12/2012
1.3.1.1
Q.F.
PREVISTI IN
PIANTA
ORGANICA N°.
IN SERVIZIO
NUMERO
DIR
D
C
B3
10
106
187
60
10
102
187
560
Q.F.
PREVISTI IN
PIANTA
ORGANICA N°.
IN SERVIZIO
NUMERO
B1
A
59
6
59
6
1.3.1.2 - Totale personale al 31/12/2012
di ruolo
n. 425
fuori ruolo n. 12
1.3.1.3 – AREA TECNICA
N°
QUALIFICA
Q.F.
PREV.
PROF.LE
P.O.
A Add. Serv. vari
B
Operatore
B3 Collaboratore
C
Istruttore
D
Specialista
D3 Funzionario
1
5
9
22
15
4
1.3.1.4 – AREA ECONOMICO - FINANZIARIA
N° IN
SERVIZIO
1
5
9
22
15
4
1.3.1.5 – AREA DI VIGILANZA
N°
QUALIFICA
Q.F.
PREV.
PROF.LE
P.O.
A Add. Serv. vari
B
Operatore
Collaboratore
B3
C
Istruttore
D
Specialista
D3 Funzionario
0
1
0
53
3
0
N° IN
SERVIZIO
0
1
0
53
3
0
N°
QUALIFICA
Q.F.
PREV.
PROF.LE
P.O.
A Add. Serv. vari
B
Operatore
B3 Collaboratore
C
Istruttore
D
Specialista
D3 Funzionario
1
1
3
16
4
2
N° IN
SERVIZIO
1
1
3
16
4
2
1.3.1.6 – AREA DEMOGRAFICA / STATISTICA
N°
QUALIFICA
Q.F.
PREV.
PROF.LE
P.O.
A Add. Serv. vari
B
Operatore
Collaboratore
B3
C
Istruttore
D
Specialista
D3 Funzionario
0
6
4
8
0
1
N° IN
SERVIZIO
0
6
4
8
0
1
NOTA: per le aree non inserite non devono essere fornite notizie sui dati del personale. In caso di
attività promiscua deve essere scelta l’area di attività prevalente.
6
1.3.2 – STRUTTURE
ESERCIZIO
PROGRAMMAZIONE
IN CORSO
PLURIENNALE
Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016
TIPOLOGIA
1.3.2.1 – Asili nido
n. 6+2
posti n. 248
posti n. 248
1.3.2.2 – Scuole dell’infanzia
n. 16
posti n. 1208
posti n.1208 posti n.1208 posti n.1208
1.3.2.3 – Scuole primarie
n. 26
posti n. 2341
posti n.2341 posti n.2341 posti n.2341
1.3.2.4 – Scuole secondarie di
primo grado
n. 5
posti n. 1789
posti n.1789 posti n.1789 posti n.1789
1.3.2.5 – Farmacie Comunali
1.3.2.6 – Esistenza depuratore
n. 4
posti n. 248
n. 4
posti n. 248
n. 4
n. 4
si X
no
si X
no
si X
no
si X
no
si X
no
si X
no
si X
no
si X
no
1.2.3.7 – Rete acquedotto in Km.
1.3.2.8 – Attuazione servizio idrico
integrato
1.3.2.9 – Aree verdi, parchi, giardini
1.3.2.10 – Raccolta rifiuti in quintali
- racc. diff.ta
n. 57
Ettari 103
573.139
n. 57
Ettari 103
550.000
n. 57
Ettari 103
530.000
n. 57
Ettari 103
500.000
si X
no
si X
no
si X
no
si X
no
1.3.2.11 – Esistenza discarica
si
no X
si
no X
si
no X
si
no X
1.3.2.12 – Centro elaborazione dati
si X
no
si X
no
si X
no
si X
no
1.3.2.13 – Personal computer
n. 345
n. 345
n. 345
n. 345
7
1.3.3 – ORGANISMI GESTIONALI
ESERCIZIO IN
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
CORSO
Anno 2013
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
1.3.3.1 - CONSORZI
n. 1
n. 1
n. 1
n. 1
1.3.3.2 – AZIENDE
n. 2
n. 2
n. 1
n. 1
1.3.3.3 – ISTITUZIONI n. 0
n. 0
n. 0
n. 0
1.3.3.4 – SOCIETA’ DI
n. 14
CAPITALI
n. 13
n. 13
n. 13
1.3.3.5 - CONCESSIONI n. 1
n. 1
n. 1
n. 1
1.3.3.1 – Denominazione Consorzi
Consorzio per la Zona Industriale Apuana
1.3.3.2 – Denominazione Aziende
- Azienda Speciale Municipalizzata Igiene Urbana A.S.M.I.U. (se dovesse essere conferita come
asset in Retiambiente S.p.a., dal 2015 rimarrebbe solo l’I.S.R. di cui sotto);
- I. S. R. Azienda Speciale della Camera di Commercio;
1.3.3.4 – Denominazione Soc. Capitali
- AREA S.p.A
- Banca Apuana Credito Cooperativo di Massa Carrara
- CAT Società per Azioni
- Cermec S.p.A. (Consorzio Ecologia e Risorse di Massa e Carrara)
- E.R.I.C.A. New.Co Evoluzione della Ricerca Industriale nel Comprensorio Apuano (in fallimento
dal 04/2012)
- Edilizia Residenziale Pubblica Massa Carrara S.p.A.
- E.V.A.M. S.p.A. (Ente Valorizzazione Acque Minerali)
- Fidi Toscana S.p.A.
- Internazionale Marmi e Macchine Carrara S.p.A.
- G.A.I.A. S.p.A.
- MASSA SERVIZI S.r.l. (la società si trova in stato di liquidazione volontaria)
- Massa Tributi e Riscossioni S.r.l. (in sigla MASTER)
- Retiambiente S.p.A.
- Società Aeroporto Toscano (S.A.T.) Galileo Galilei
1.3.3.5 – Servizi gestiti in concessione: acquedotto, depuratore acque e rete fognarie
1.3.3.5.1 – Soggetti che svolgono i servizi
- ENEL Rete Gas
- Gestione Attività Idriche Integrate Altotirreniche GAIA S.p.A.
1.3.3.6 – Altro
- Autorità Idrica Toscana – Conferenza Territoriale N. 1 Toscana Nord (Nota: l’ente non può
qualificarsi quale Consorzio, come invece erano le precedenti Autorità d’ambito).
- Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - Ambito Territoriale Ottimale
“Toscana Costa” (Nota: l’ente non può qualificarsi quale Consorzio, come invece erano le
precedenti Autorità d’ambito).
8
1.3.4 – ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI
PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
1.3.4.1 – ACCORDO DI PROGRAMMA
Oggetto: Accordo di Programma per la Realizzazione del Nuovo Presidio Ospedaliero delle
Apuane.
Si precisa che l’AdP di cui sopra coinvolge il settore Pianificazione per l’adozione ed approvazione
della Variante al PRGC necessaria alla valorizzazione dell’attuale presidio ospedaliero e dei distretti
sul Comune di Massa; è tuttavia interessato anche il settore LLPP del Comune per le opere
accessorie e di completamento necessarie alla realizzazione del nuovo ospedale. Altri soggetti
partecipanti: Regione Toscana - Provincia di Massa Carrara – Comune di Carrara – Azienda USL
n.1 Carrara – Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico
Artistico ed Etnoantropologico per le province di Lucca e Massa Carrara.
Impegni di mezzi finanziari: si, ma per la parte che riguarda il Settore LLPP.
Durata dell’accordo: Dipende, per la parte di competenza del Settore Pianificazione, dalla data di
consegna da parte dell’Azienda USL degli elaborati progettuali necessari per la Variante
urbanistica, comunque fino alla avvenuta valorizzazione del presidio esistente e degli altri presidi
sul territorio comunale. Inoltre questo Settore è a conoscenza della volontà di apportare alcune
modifiche all’accordo stesso da parte della Regione, della Asl e del Comune.
Data di sottoscrizione ultima versione: 23 Maggio 2013.
1.3.4.2 – PATTO TERRITORIALE
Oggetto
Altri soggetti partecipanti
Impegni di mezzi finanziari
Durata del Patto territoriale
Il Patto territoriale è:
- in corso di definizione
- già operativo
Se già operativo indicare la data di sottoscrizione
1.3.4.3 – ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
Oggetto: Protocollo d’intesa per il PRGC Portuale di Marina di Carrara e per il Porto
turistico di Marina di Carrara
Impegni di mezzi finanziari: da definire
Durata: da definire
Data di sottoscrizione: 10/07/2008
In questo ambito la Regione Toscana si era già in precedenza espressa circa la necessità di accordo
di pianificazione ai fini dell’adeguamento urbanistico del P.S. e del vigente PRGC. Nell’ottobre
2013 la stessa Regione ha comunicato la presa d’atto della volontà dei soggetti interessati a
procedere con iter distinti ed indipendenti per il nuovo PRP di Marina di Carrara e per il Porto
Turistico di Massa il cui iter dovrà seguire la sola LRT n°1/2005. Alla luce di quanto sopra
9
riteniamo comunque di mantenere tra i possibili futuri scenari anche l’accordo di pianificazione per
l’adeguamento urbanistico del territorio ai fini della realizzazione del porto turistico. I soggetti
interessati rimangono gli stessi del protocollo d’intesa. Si specifica che gli adempimenti del Settore
riguarderanno i soli aspetti pianificatori.
10
1.3.5 – FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA
1.3.5.1 – Funzioni e servizi delegati dallo Stato
• Riferimenti normativi
• Funzioni o servizi
• Trasferimenti di mezzi finanziari
• Unità di personale trasferito
1.3.5.2 – Funzioni e servizi delegati dalla Regione
• Riferimenti normativi
• Funzioni o servizi
• Trasferimenti di mezzi finanziari
• Unità di personale trasferito
1.3.5.3 – Valutazioni in ordine alla congruità tra funzioni delegate e risorse attribuite
11
1.4 - ECONOMIA INSEDIATA
12
SEZIONE 2
ANALISI DELLE RISORSE
13
2.1 – FONTI DI FINANZIAMENTO
2.1.1 – Quadro Riassuntivo
TREND STORICO
ENTRATE
•
Tributarie
•
Contributi e trasferimenti
correnti
•
Extratributarie
TOTALE ENTRATE
CORRENTI
• Proventi oneri di
urbanizzazione destinati a
manutenzione ordinaria del
patrimonio
•
Avanzo di amministrazione
applicato per spese correnti
TOTALE ENTRATE
UTILIZZATE PER SPESE
CORRENTI E RIMBORSO
PRESTITI (A)
Esercizio
Anno 2011
(accertamenti
competenza)
Esercizio
Anno 2012
(accertamenti
competenza)
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Esercizio Anno
2013 (assestato)
Previsione del
bilancio annuale
2014
1° Anno
successivo
2015
2° Anno
successivo
2016
% scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
1
52.770.779,80
2
53.027.103,88
3
50.883.065,00
4
50.933.914,00
5
51.349.664,00
6
51.164.241,00
4.078.137,42
21.244.982,32
3.412.292,29
19.880.260,52
12.923.250,00
21.969.086,00
2.957.567,00
19.004.069,00
2.417.758,00
18.892.785,00
2.233.733,00
18.788.030,00
-77,11
-13,50
78.093.899,54
76.319.656,69
85.775.401,00
72.895.550,00
72.660.207,00
72.186.004,00
- 15,02
250.000,00
736.398,17
970.000,00
765.822,00
0,00
0,00
-21,05
814.382,00
710.973,02
1.267.002,57
0,00
79.158.281,54
77.767.027,88
88.012.403,57
73.661.372,00
72.660.207,00
72.186.004,00
- 16,31
(continua)
7
0,10
14
2.1 – FONTI DI FINANZIAMENTO
2.1.1 – Quadro Riassuntivo (continua)
TREND STORICO
ENTRATE
Esercizio
Anno 2011
(accertamenti
competenza)
1
•
Esercizio
Anno 2012
(accertamenti
competenza)
2
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Esercizio Anno
2013 (assestato)
Previsione del
bilancio annuale
2014
1° Anno
successivo
2015
2° Anno
successivo
2016
3
4
5
6
% scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
7
•
Alienazione di beni e
trasferimenti di capitale
Proventi di urbanizzazione
destinati a investimenti
Accensione mutui passivi
•
Altre accensioni prestiti
•
Avanzo di amministrazione
applicato per:
- fondo ammortamento
0,00
0,00
0,00
0,00
- finanziamento investimenti
1.391.665,00
1.535.340,00
488.610,00
580.000,00
10.632.790,33
17.448.156,38
9.001.919,00
9.199.129,00
1.741.815,00
1.741.815,00
2,19
•
TOTALE ENTRATE
C/CAPITALE DESTINATE A
INVESTIMENTI (B)
6.207.510,49
10.961.262,30
7.715.971,00
7.105.136,00
12.000,00
12.000,00
-7,92
1.647.974,84
623.672,08
400.500,00
1.263.993,00
1.729.815,00
1.729.815,00
215,60
1.385.640,00
0,00
4.327.882,00
0,00
396.838,00
0,00
250.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
-37,00
0,00
•
Riscossione di crediti
2.100.000,00
0,00
10.000.000,00
10.000.000,00
10.000.000,00
10.000.000,00
0,00
•
Anticipazioni di cassa
0,00
1.012.875,37
50.000.000,00
50.000.000,00
50.000.000,00
50.000.000,00
0,00
2.100.000,00
1.012.875,37
60.000.000,00
60.000.000,00
60.000.000,00
60.000.000,00
0,00
91.891.071,87
96.228.059,63
157.014.322,57
142.860.501,00
134.402.022,00
133.927.819,00
- 9,01
TOTALE MOVIMENTO
FONDI (C)
TOTALE GENERALE
ENTRATE (A+B+C)
15
2.2 – ANALISI DELLE RISORSE
2.2.1 – Entrate Tributarie
2.2.1.1
TREND STORICO
ENTRATE
Esercizio
Anno 2011
(accertamenti
competenza)
Esercizio
Anno 2012
(accertamenti
competenza)
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Esercizio Anno
2013 (assestato)
Previsione del
bilancio annuale
2014
1° Anno
successivo
2015
2° Anno
successivo
2016
% scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
Imposte
1
26.472.734,04
2
28.665.242,58
3
28.016.230,00
4
21.233.945,00
5
21.675.695,00
6
21.390.272,00
7
Tasse
14.704.322,11
14.784.277,25
16.652.526,00
24.818.540,00
24.918.540,00
25.018.540,00
49,04
Tributi speciali ed altre entrate
proprie
11.593.723,65
9.577.584,05
6.214.309,00
4.881.429,00
4.755.429,00
4.755.429,00
-21,45
TOTALE
52.770.779,80
53.027.103,88
50.883.065,00
50.933.914,00
51.349.664,00
51.164.241,00
0,10
-24,21
2.2.1.3 – Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei mezzi utilizzati per accertarli.
Imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni
La pubblicità esterna e le pubbliche affissioni sono soggette rispettivamente ad una imposta e ad un diritto. Presupposto dell’imposta sulla
pubblicità, in via residuale rispetto al diritto sulle pubbliche affissioni, è la diffusione di messaggi pubblicitari, visivi o acustici, in qualsiasi modo
effettuati in luoghi e/o locali pubblici, finalizzati alla promozione dell’acquisto di beni e servizi. Pertanto il gettito dell’imposta stessa è soggetto
all’andamento dell’economia locale e del mercato. Al fine di monitorare il diffondersi di iniziative pubblicitarie e affissioni abusive viene svolto
annualmente il censimento su tutto il territorio comunale, attività attualmente assolta dalla società in house providing Master s.r.l., sulla base del
quale verranno emessi i relativi avvisi di accertamento da parte degli uffici comunali.
Imposta Unica Comunale (IUC)
Con la Legge di stabilità 2014, approvata con L. 27 dicembre 2013 n. 147, articolo 1 comma 639, è stata introdotta la nuova Imposta unica
comunale (IUC), basata su due presupposti impositivi: il primo costituito dal possesso di immobili (che assorbe all’interno della propria disciplina
l’IMU) ed il secondo collegato all’erogazione dei servizi comunali, con una componente a sua volta articolata in due tributi, la TARI (finalizzata
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alla copertura dei costi inerenti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) e la TASI (destinata a finanziare i costi per i servizi indivisibili
prestati dai Comuni).
Soggetti passivi del nuovo tributo sono:
- per la TASI, chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo unità immobiliari, compresa l’abitazione principale come definita ai fini dell’IMU,
nonché le aree scoperte e quelle edificabili a qualsiasi uso adibiti;
- per la TARI, chiunque possieda o detenga locali o aree scoperte potenzialmente in grado di produrre rifiuti;
- per l’IMU, tutti i possessori di immobili (fabbricati e terreni), con esclusione delle abitazioni principali che non siano classificate nelle
categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali restano in vigore le aliquote del comma 7 e le detrazioni del comma 10 dell’articolo 13 del
decreto legge 201/2011.
Imposta Comunale sugli Immobili – Imposta Municipale Propria (IMU)
L’imposta è stata sostituita dall’entrata in vigore dell’Imposta Municipale Propria (IMU) istituita in via sperimentale con Decreto Legge n. 201 del
06/12/2011, convertito in Legge n. 214 del 22/12/2011, come modificate dalla Legge n. 147/2014.
Il valore dei cespiti imponibili ai fini IMU è ricavato per gli immobili utilizzando le rendite iscritte in catasto; per i fabbricati di categoria D
posseduti da imprese il valore è quello ottenuto attraverso l’iscrizione in catasto o valorizzato con le scritture contabili; per le aree edificabili si
utilizza il valore medio di mercato individuato per le diverse zone del territorio comunale con apposita deliberazione di Giunta; infine per i terreni
agricoli adibiti allo svolgimento dell’attività agricola il valore è quello iscritto in catasto. Lo schema di cui al punto 2.2.1.2 è stato modificato come
segue in base alle aliquote inserite nella proposta di delibera di Consiglio dell’anno 2014 ed in considerazione delle modifiche apportate alla
normativa in materia di gettito, come previsto dalla Legge di Stabilità 2013, n. 228/2012, che ha disposto la riserva a favore dello Stato dell’imposta
relativa agli immobili produttivi classificati nel gruppo catastale D, calcolata ad aliquota standard del 7,6 per mille:
IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA
ALIQUOTE IMU
GETTITO DA EDILIZIA
RESIDENZIALE (A)
GETTITO DA EDILIZIA
NON RESIDENZIALE (B)
Esercizio bilancio previsione annuale
IMU
Esercizio bilancio previsione
annuale IMU
Esercizio bilancio previsione
annuale IMU
TOTALE DEL
GETTITO (A+B) IMU
4,00
68.233,38
68.233,38
AL NETTO
QUOTA
STATALE
68.233,38
IMU II^ Casa
7,60-8,50- 9,80-10,60
16.746.011,57
16.746.011,57
16.746.011,57
Fabbr. prod.vi
7,60-10,60
8.932.704,44
8.932.704,44
3.928.879,57
9,80
1.740.684,65
1.740.684,65
1.740.684,65
10.673.389,09
27.487.634,04
22.483.809,17
IMU I^ Casa *
Altri
TOTALE
16.814.244,95
* abitazione principale e relative pertinenze, dei fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
17
Tassa sui servizi indivisibili (TASI)
L’art. 1, comma 675 della L. 147/2013 dispone che la base imponibile della TASI «è quella prevista per l’applicazione dell’imposta municipale
propria (IMU) di cui all’articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n.
214». Lo schema sotto rappresentato è stato modificato come segue in base alle aliquote inserite nella proposta di delibera di Consiglio dell’anno
2014
TASSA SUI SERVIZI
TASI I^ Casa *
TASI II^ Casa **
Fabbr. prod.vi ***
Altri
TOTALE
ALIQUOTE TASI
GETTITO DA EDILIZIA
RESIDENZIALE (A)
GETTITO DA EDILIZIA
NON RESIDENZIALE (B)
Esercizio bilancio previsione annuale
TASI
Esercizio bilancio previsione
annuale TASI
Esercizio bilancio previsione
annuale TASI
TOTALE DEL
GETTITO (A+B) TASI
2,9-2,4
4.800.230,18
4.800.230,18
0,4
305.630,96
305.630,96
2,2-0,4
1.449.392,04
1.449.392,04
0
0,00
0,00
1.449.392,04
6.555.253,18
5.105.861,14
* abitazione principale e relative pertinenze non classificate in categorie catastali A/1, A/8 e A/9 - abitazione principale e relative
pertinenze, dei fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
** abitazioni e relative pertinenze detenute a disposizione, a fini turistici o non locate da oltre due anni;
*** Fabbricati classificati in categoria D ed utilizzati o locati – Fabbricati produttivi non utilizzati.
Relativamente alla TASI sono previste le seguenti detrazioni per le abitazioni principali e relative pertinenze:
• 100 euro con rendita catastale fino ad euro 500,00;
• 30 euro con rendita catastale da 500,01 fino ad euro 700,00;
• 30 euro per ogni figlio minore di anni 26 con un massimo di quattro figli e con rendita catastale fino ad euro 900,00.
Addizionale Comunale all’IRPEF, Addizionale sul consumo dell’Energia Elettrica e Compartecipazione al gettito IRPEF
Con l’istituzione dell’Addizionale Comunale all’IRPEF e la Compartecipazione al gettito IRPEF una percentuale dell’IRPEF introitata dallo Stato è
trasferita direttamente ai Comuni. La base imponibile, pertanto, risulta essere il reddito, di competenza dall’Agenzia delle Entrate quanto
all’espletamento della conseguente attività di controllo. Inoltre, in merito all’Addizionale il Comune ha la facoltà di determinare l’aliquota nei limiti
18
fissati dalla legge, attualmente allo 0,7%, mentre per la Compartecipazione l’aliquota è fissata dallo Stato; la sua applicazione ha determinato
contestualmente la riduzione annua di pari importo sul valore dei trasferimenti statali a valere sul fondo ordinario.
Tassa sui rifiuti – TARSU/TARES/TARI
L’istituzione e l’applicazione, nel Comune, dall’esercizio 2014 della Tassa sui rifiuti (TARI), costituisce, ai sensi dell’art. 1, comma 639 L.
147/2013, una delle due componenti dell’Imposta unica comunale riferita ai servizi ed opera essenzialmente in regime di continuità con la soppressa
Tares, così come modificata dal Dl n. 102 del 2013. L’applicazione della TARI è disciplinata dall’art. 1, commi 641 – 668 della Legge n. 147/2013
e s.m.i., ed è applicata per la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento,
svolto in regime di privativa pubblica dal Comune nell’ambito del proprio territorio, ai sensi della vigente normativa ambientale.
Soggetti alla TARI sono coloro che occupano o detengano a qualsiasi uso locali ed aree scoperte situati nel territorio comunale ove è istituito il
servizio di raccolta dei rifiuti.
Particolare attenzione verrà riservata all’applicazione di eventuali agevolazioni ed esenzioni che possano garantire il contenimento della crescente
pressione fiscale delle fasce più deboli e quei comportamenti che migliorano la qualità e sostenibilità ambientale (raccolta differenziata e riduzione
dell’abbandono dei rifiuti ingombranti)
Diritti di pesatura, Tassa sul trasporto dei marmi e Canone Marmo
Con l’attività svolta dalla pesa pubblica viene monitorato l’andamento dell’attività estrattiva effettuata nei bacini marmiferi situati nel territorio
comunale. Pertanto il cespite viene determinato con la pesatura del materiale estratto il cui andamento dell’ultimo triennio rileva un trend in costante
crescita, anche a seguito del rilascio di nuove concessioni. L’andamento risulta altresì influenzato dalla politica adottata dalla Regione in ordine alle
modalità di esecuzione dell’attività, ad esempio del numero massimo di viaggi giornalieri fissati in relazione al zona di estrazione, del rispetto della
tutela ambientale, idrogeologica e della qualità di vita dei paesi montani. L’attività di controllo viene esplicata periodicamente mediante
sopralluoghi nei siti di estrazione. Inoltre, in materia di agri marmiferi si segnala la necessità di aggiornare gli strumenti di governo: sia in merito
alla regolamentazione dei bacini marmiferi che adottando specifici strumenti amministrativi che assicurino il corretto svolgimento delle attività. A
partire dal 01 Luglio 2014 le tariffe relative al canone marmo saranno aumentate del 20%, come previsto dalla Delibera di Giunta Comunale n. 209
del 18/06/2014.
Imposta di Soggiorno
L’imposta è stata istituita con atto C.C. n. 16 del 29/03/2012 e nel rispetto della normativa europea il gettito è destinato a finanziare gli interventi
previsti nel bilancio di previsione del Comune di Massa per il turismo, la manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali,
nonché i servizi pubblici locali, anche in relazione alle maggiori spese connesse ai flussi turistici, tenendo presenti le proposte condivise dal “Tavolo
del Turismo”. Per l’esercizio 2014 le tariffe sono state ridotte relativamente alle strutture alberghiere. L’imposta è corrisposta per ogni
pernottamento nelle strutture ricettive, come individuate dalla normativa regionale, ubicate nel territorio del Comune di Massa, per il periodo dal 1
Giugno al 15 Settembre di ciascun anno.
19
2.2.1.4 – Illustrazione delle aliquote applicate e dimostrazione della congruità del gettito iscritto per ciascuna risorsa nel triennio in rapporto ai
cespiti imponibili.
IMU Le aliquote in base alla proposta di delibera di Consiglio Comunale per l’anno 2014 saranno le seguenti:
♦ aliquota ordinaria 0,98 per cento;
♦ aliquota per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale e pertinenze classificate in categoria A1,A8 e A9 0,4 per cento;
♦ aliquota per le unità immobiliari ad uso abitativo e relative pertinenze, concesse in uso gratuito ai parenti di primo grado in linea retta
(es. padre-figlio figlio-padre) 0,85 per cento;
♦ aliquota per gli locati a titolo di abitazione principale alle condizioni stabilite dai contratti tipo definiti ai sensi dell’art. 2, comma 3 della
Legge 9/12/1998 n. 431 ovvero dai contratti di locazione di natura transitoria stipulati ai sensi dell’art. 5 della medesima Legge 431/1998
0,76 per cento;
♦ aliquota per gli immobili ad uso abitativo sfitti, detenuti a fini turistici o a disposizione e relative pertinenze 1,06 per cento;
♦ aliquota per gli immobili iscritti in categoria catastale D ad esclusione di quelli classificati in categoria D5 purchè utilizzati o locati 0,76
per cento;
♦ aliquota per gli immobili iscritti in categoria catastale D5 purchè utilizzati o locati 0,84 per cento;
♦ aliquota per le unità immobiliari classificate in categoria catastale C1-C3-D1-D2-D3-D5-D6-D7-D8-D9 non utilizzate 1,06 per cento;
♦ aliquota per le aree fabbricabili 1,06 per cento.
TASI Le aliquote in base alla proposta di delibera di Consiglio Comunale per l’anno 2014 saranno le seguenti:
♦
0,29 punti percentuali
- abitazione principale e relative pertinenze, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
- abitazione principale e relative pertinenze possedute a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili, che acquisiscono la
residenza in istituti di ricovero o sanitari, a seguito di ricovero permanente, a condizione che le stesse non risultino locate;
- unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci
assegnatari;
- fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dalle vigenti disposizioni;
- casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli
effetti civili del matrimonio;
- unica unità immobiliare posseduta, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e
alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale
20
♦
♦
♦
♦
♦
-
del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni
della dimora abituale e della residenza anagrafica;
fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso
locati;
0,24 punti percentuali
abitazione principale e relative pertinenze classificate in categoria catastale A1, A8 e A9;
0,10 punti percentuali
fabbricati rurali ad uso strumentale di cui al comma 8 dell’articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011
0,22 punti percentuali
fabbricati catastali classificati in categoria D purchè utilizzati;
0,04 punti percentuali
tutti gli immobili assoggettati ad aliquota IMU del 1,06% con esclusione delle aree fabbricabili e dell’unità immobiliare posseduta dai
cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato;
0,00 punti percentuali - esenti
tutti gli immobili non indicati nei punti precedenti.
TARI Le tariffe del tributo per le utenze domestiche e non domestiche garantiscono la copertura al 100% dei costi di cui al piano finanziario
relativo ai soggetti gestori del servizio. Il gettito previsto per l’anno 2014 è di €. 17.013.186,78.
.
IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ Le tariffe risultano quelle a suo tempo previste dal legislatore ed incrementate nel 2001 per disposizione di
legge. Il gettito risulta pressoché costante in quanto l’attività di controllo viene espletata ogni anno. Dagli anni 2005 e seguenti il gettito ha risentito
dell’esenzione prevista dall’art. 10 della Legge 28/12/2001 n. 448 per le esposizioni pubblicitarie di superficie non superiore a 5 mq.
2.2.1.5 – Indicazione del nome, del cognome e della posizione dei responsabili dei singoli tributi.
Dott.ssa Maria Stella Fialdini, Dirigente del Settore Politiche Tributarie e Ambiente è responsabile dei tributi ICI/IMU, TASI,
TARSU/TARES/TARI, ICP e Tassa sul Trasporto dei Marmi.
2.2.1.6 – Altre considerazioni e vincoli.
Le previsioni di entrata sono state determinate in base a criteri improntati alla prudenza.
2.2.1.7 – Altre considerazioni e vincoli.
21
2.2 – ANALISI DELLE RISORSE
2.2.2 – Contributi e trasferimenti correnti
2.2.2.1
TREND STORICO
ENTRATE
Esercizio
Anno 2011
(accertamenti
competenza)
1
Esercizio
Anno 2012
(accertamenti
competenza)
2
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Esercizio Anno
2013 (assestato)
Previsione del
bilancio annuale
2014
1° Anno
successivo
2015
2° Anno
successivo
2016
3
4
5
6
% scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
7
Contributi e trasferimenti
correnti dallo Stato
1.649.149,54
898.953,84
6.296.612,00
739.567,00
238.118,00
54.093,00
-88,25
Contributi e trasferimenti
correnti dalla Regione
2.063.149,73
2.356.123,78
6.409.585,00
2.081.396,00
2.056.020,00
2.056.020,00
-67,53
Contributi e trasferimenti dalla
Regione per funzioni delegate
179.003,05
129.253,65
145.448,00
72.000,00
72.000,00
72.000,00
-50,50
Contributi e trasferimenti da
parte di organismi comunitari e
internazionali
4.085,90
6.695,01
9.405,00
7.700,00
7.700,00
7.700,00
-18,13
182.749,20
21.266,01
62.200,00
56.904,00
43.920,00
43.920,00
-8,51
4.078.137,42
3.412.292,29
12.923.250,00
2.957.567,00
2.417.758,00
2.233.733,00
- 77,11
Contributi e trasferimenti da
altri enti del settore pubblico
TOTALE
2.2.2.2 – Valutazione dei trasferimenti erariali programmati in rapporto ai trasferimenti medi nazionali, regionali e provinciali.
2.2.2.3 – Considerazioni sui trasferimenti regionali in rapporto alle funzioni delegate o trasferite, ai piani o programmi regionali di settore.
2.2.2.4 – Illustrazione altri trasferimenti correlati ad attività diverse (convenzioni, elezioni, leggi speciali, ecc.).
2.2.2.5 – Altre considerazioni e vincoli.
22
2.2 – ANALISI DELLE RISORSE
2.2.3 – Proventi extratributari
2.2.3.1
TREND STORICO
ENTRATE
Esercizio
Anno 2011
(accertamenti
competenza)
Esercizio
Anno 2012
(accertamenti
competenza)
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Esercizio Anno
2013 (assestato)
Previsione del
bilancio annuale
2014
1° Anno
successivo
2015
2° Anno
successivo
2016
% scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
Proventi dei servizi pubblici
1
10.342.954,63
2
9.810.866,59
3
9.242.805,00
4
9.597.800,00
5
9.597.800,00
6
9.597.800,00
Proventi dei beni dell’Ente
4.724.423,20
4.163.416,89
4.080.100,00
3.972.650,00
3.972.650,00
3.972.650,00
-2,63
252.756,12
331.328,13
250.000,00
200.000,00
180.000,00
160.000,00
-20,00
2.983,50
3.672,00
4.361,00
4.000,00
4.000,00
4.000,00
-8,28
5.921.864,87
5.570.976,91
8.391.820,00
5.229.619,00
5.138.335,00
5.053.580,00
-37,68
21.244.982,32
19.880.260,52
21.969.086,00
19.004.069,00
18.892.785,00
18.788.030,00
- 13,50
Interessi su anticipazioni e crediti
Utili netti delle aziende spec. e
partecipate, dividendi di società
Proventi diversi
TOTALE
7
3,84
2.2.3.2 – Analisi quali-quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse in rapporto alle
tariffe per i servizi stessi nel triennio.
2.2.3.3 – Dimostrazione dei proventi dei beni dell’ente iscritti in rapporto all’entità dei beni ed ai canoni applicati per l’uso di terzi, con particolare
riguardo al patrimonio disponibile.
2.2.3.4 – Altre considerazioni e vincoli.
23
2.2 – ANALISI DELLE RISORSE
2.2.4 – Contributi e Trasferimenti in c/c capitale
2.2.4.1
TREND STORICO
ENTRATE
Esercizio
Anno 2011
(accertamenti
competenza)
Esercizio
Anno 2012
(accertamenti
competenza)
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Esercizio Anno
2013 (assestato)
Previsione del
bilancio annuale
2014
1° Anno
successivo
2015
2° Anno
successivo
2016
% scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
1
12.387,80
2
878.333,33
3
1.517.500,00
4
809.299,00
5
12.000,00
6
12.000,00
Trasferimenti di capitale dallo
Stato
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Trasferimenti di capitale dalla
Regione
5.773.280,28
9.918.143,19
6.188.471,00
5.130.373,00
0,00
0,00
-17,10
Trasferimenti di capitale da altri
Enti del settore pubblico
382.787,20
0,00
0,00
700.000,00
0,00
0,00
100,00
Trasferimenti di capitale da altri
soggetti
1.937.030,05
1.524.856,03
1.380.500,00
2.495.279,00
1.729.815,00
1.729.815,00
80,75
TOTALE
8.105.485,33
12.321.332,55
9.086.471,00
9.134.951,00
1.741.815,00
1.741.815,00
0,53
Alienazione di beni patrimoniali
2.2.4.2 – Illustrazione dei cespiti iscritti e dei loro vincoli nell’arco del triennio.
2.2.4.3 – Altre considerazioni e illustrazioni.
7
-46,67
24
2.2 – ANALISI DELLE RISORSE
2.2.5 – Proventi ed oneri di urbanizzazione
2.2.5.1
TREND STORICO
ENTRATE
Esercizio
Anno
(accertamenti
competenza)
1
TOTALE
1.937.030,50
Esercizio
Anno
(accertamenti
competenza)
2
1.514.856,03
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Esercizio Anno
2013 (assestato)
Previsione del
bilancio annuale
2014
1° Anno
successivo
2015
2° Anno
successivo
2016
3
4
5
6
1.370.500,00
2.029.815,00
1.729.815,00
% scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
1.729.815,00
2.2.5.2 – Relazioni tra proventi di oneri iscritti e l’attuabilità degli strumenti urbanistici vigenti.
2.2.5.3 – Opere di urbanizzazione eseguite a scomputo nel triennio: entità ed opportunità.
2.2.5.4 – Individuazione della quota dei proventi da destinare a manutenzione ordinaria del patrimonio e motivazione delle scelte.
2.2.5.5 – Altre considerazioni e vincoli.
7
47,03
25
2.2 – ANALISI DELLE RISORSE
2.2.6 – Accensione di prestiti
2.2.6.1
TREND STORICO
ENTRATE
Esercizio
Anno 2011
(accertamenti
competenza)
1
Finanziamenti a breve termine
Assunzioni di mutui e prestiti
2
Esercizio Anno
2013 (assestato)
Previsione del
bilancio annuale
2014
1° Anno
successivo
2015
2° Anno
successivo
2016
3
4
5
6
% scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
7
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.385.640,00
4.327.882,00
396.838,00
250.000,00
0,00
0,00
-37,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.385.640,00
4.327.882,00
396.838,00
250.000,00
0,00
0,00
- 37,00
Emissione di prestiti
obbligazionari
TOTALE
Esercizio
Anno 2012
(accertamenti
competenza)
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
2.2.6.2 – Valutazione sull’entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato.
2.2.6.3 – Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione sull’impatto degli oneri di ammortamento sulle spese
correnti comprese nella programmazione triennale.
2.2.6.4 – Altre considerazioni e vincoli.
26
2.2 – ANALISI DELLE RISORSE
2.2.7 – Riscossione di crediti e Anticipazioni di cassa
2.2.7.1
TREND STORICO
ENTRATE
Riscossioni di crediti
Esercizio
Anno 2011
(accertamenti
competenza)
1
2.100.000,00
2
Esercizio Anno
2013 (assestato)
Previsione del
bilancio annuale
2014
1° Anno
successivo
2015
2° Anno
successivo
2016
% scostamento
della col. 4
rispetto alla col. 3
0,00
3
10.000.000,00
4
10.000.000,00
5
10.000.000,00
6
10.000.000,00
0,00
1.012.875,37
50.000.000,00
50.000.000,00
50.000.000,00
50.000.000,00
0,00
2.100.000,00
1.012.875,37
60.000.000,00
60.000.000,00
60.000.000,00
60.000.000,00
0,00
Anticipazioni di cassa
TOTALE
Esercizio
Anno 2012
(accertamenti
competenza)
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
2.2.7.2 – Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alla anticipazione di tesoreria.
2.2.7.3 – Altre considerazioni e vincoli.
7
0,00
27
SEZIONE 3
MACROPROGRAMMI E PROGRAMMI
28
3.1 – Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all’esercizio precedente.
Arch. V.Ticciati
Non ci sono particolari variazioni rispetto all’esercizio precedente in quanto l’attuale programma costituisce la naturale prosecuzione del processo di
adeguamento della pianificazione territoriale comunale. Infatti dopo l’approvazione dello strumento di pianificazione territoriale (PS) si prosegue
l’attività programmata con la predisposizione dell’atto principale di governo del territorio costituito dal Regolamento Urbanistico e, ove previste e
necessarie, con le varianti anticipatrici dello stesso. La nuova Amministrazione nel corso del 2013 ha chiuso definitivamente il percorso di
adeguamento del Piano Strutturale alle richieste della Conferenza Paritetica e dovrà ora definire ed adottare il Regolamento Urbanistico. Si
proseguirà poi con il completamento dell’iter del procedimento con la raccolta, esame ed istruttoria delle osservazioni pervenute ai fini
dell’approvazione definitiva del Regolamento Urbanistico.
D.ssa Luisa Lippi
Programma RPP 2013-2015: Allargamento e destagionalizzazione dell’offerta – adozione del Piano di utilizzo dell’arenile.
Il Piano di Utilizzo dell’Arenile (PUA) deve essere costruito congiuntamente al PPE dell’arenile di competenza della Pianificazione. Il PUA è un
atto complementare agli atti di pianificazione urbanistica con i quali è necessario procedere all’individuazione delle destinazioni d’uso delle aree
comprese nella fascia costiera del territorio comunale ritenute piu’ rispondenti agli interessi della collettività. Per le aree demaniali marittime e
comunali, la pianificazione urbanistica detta le destinazioni tese a garantire il giusto equilibrio tra le esigenze del pubblico uso delle spiagge e del
mare territoriale, identificando le aree su cui è possibile concedere l’occupazione e l’uso, anche esclusivo, e quelle destinate al libero utilizzo della
collettività. Ad oggi non è stato ancora possibile predisporre il PPE e di conseguenza il PUA perché era necessario attendere l’adozione del Piano
strutturale.
3.2 – Obiettivi degli organismi gestionali dell’ente.
29
3.3 – Quadro Generale degli Impieghi per Macroprogramma
Anno 2014
Macroprogramma n°
Spese correnti
Consolidate
1
2
3
Razionalizzazione dei costi
dei servizi ausiliari
L'organizzazione
7
Organizzare il controllo
sugli enti e le società
partecipate
Un regolamento urbanistico
al servizio di una città
possibile e sostenibile
Il turismo, l'economia e il
lavoro
Uso delle risorse e
programmazione degli
investimenti
Il sistema fiscale
8
La tutela ambientale
9
Welfare locale,sanità, diritti
civili
Istruzione, sport, cultura e
beni culturali
Riqualificare i servizi di
Polizia Municipale
L'amministrazione
4
5
6
10
11
12
13
Gestire il ciclo della
performance
Totali
Anno 2015
Spese per
investimento
Totale
di Sviluppo
Spese correnti
Consolidate
Anno 2016
Spese per
investimento
Totale
di Sviluppo
Spese correnti
Consolidate
Spese per
investimento
Totale
di Sviluppo
1.756.380,00
0,00
0,00
1.756.380,00
1.705.808,00
0,00
0,00
1.705.808,00
1.698.584,00
0,00
0,00
1.698.584,00
4.708.045,00
0,00
20.000,00
4.728.045,00
5.041.954,00
0,00
20.000,00
5.061.954,00
4.985.491,00
0,00
20.000,00
5.005.491,00
13.453.153,00
0,00
10.327.950,00
23.781.103,00
12.534.823,00
0,00
10.832.822,00
23.367.645,00
12.427.948,00
0,00
10.735.822,00
23.163.770,00
280.124,00
0,00
0,00
280.124,00
280.124,00
0,00
0,00
280.124,00
293.624,00
0,00
0,00
293.624,00
1.610.451,00
0,00
105.000,00
1.715.451,00
1.560.658,00
0,00
45.000,00
1.605.658,00
1.533.943,00
0,00
42.000,00
1.575.943,00
5.772.481,00
0,00
8.301.179,00
14.073.660,00
5.679.396,00
0,00
983.993,00
6.663.389,00
5.638.611,00
0,00
933.993,00
6.572.604,00
3.006.722,00
0,00
0,00
3.006.722,00
2.979.222,00
0,00
0,00
2.979.222,00
2.979.222,00
0,00
0,00
2.979.222,00
17.595.507,00
0,00
0,00
17.595.507,00
17.546.506,00
0,00
0,00
17.546.506,00
17.499.441,00
0,00
0,00
17.499.441,00
7.444.254,00
0,00
330.000,00
7.774.254,00
7.448.373,00
0,00
5.000,00
7.453.373,00
7.238.935,00
0,00
5.000,00
7.243.935,00
9.423.088,00
0,00
320.000,00
9.743.088,00
9.218.095,00
0,00
60.000,00
9.278.095,00
9.135.218,00
0,00
210.000,00
9.345.218,00
2.005.819,00
0,00
15.000,00
2.020.819,00
1.894.027,00
0,00
15.000,00
1.909.027,00
1.871.882,00
0,00
15.000,00
1.886.882,00
1.281.007,00
0,00
0,00
1.281.007,00
1.352.827,00
0,00
0,00
1.352.827,00
1.352.827,00
0,00
0,00
1.352.827,00
223.427,00
0,00
0,00
223.427,00
223.427,00
0,00
0,00
223.427,00
223.427,00
0,00
0,00
223.427,00
68.560.458,00
0,00
19.419.129,00
87.979.587,00
67.465.240,00
0,00
11.961.815,00
79.427.055,00
66.879.153,00
0,00
11.961.815,00
78.840.968,00
30
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 1 – RAZIONALIZZAZIONE DEI COSTI DEI SERVIZI AUSILIARI
RESPONSABILE D.SSA LINA SANTANGELO
3.4.1 – Descrizione del Programma: Razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
Nello svolgimento dell’attività istituzionale del Settore, di precipuo supporto al Consiglio e ai Settori dell’Ente, si vedono margini di
razionalizzazione dei costi, in particolare nell’ambito della comunicazione ai consiglieri dell’ordine del giorno delle sedute di Consiglio e
nell’ambito della redazione dei verbali delle sedute del C.C. – In vista della razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari, si svilupperà una
proposta di modifica del regolamento di funzionamento del consiglio, al fine di sostituire l’attuale previsione della notifica ai consiglieri per la
convocazione del Consiglio e dell’invio del relativo ordine del giorno, con la comunicazione telematica, attraverso l’utilizzo della posta elettronica
certificata, che consente sia un recupero di tempo che di risorse economiche ed umane. Inoltre, si darà inizio alla redazione dei verbali di consiglio
con utilizzo di risorse interne, recuperando di conseguenza le risorse economiche relative ad un eventuale affidamento all’esterno.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Snellimento della macchina amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Assicurare il necessario supporto, con una gestione volta al contenimento dei costi dei procedimenti e del personale.
3.4.3.1 – Investimento
Non sono previsti.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Attività non preordinata all’erogazione di servizi di consumo.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D):n.3
personale categoria C):n.5
personale categoria B):n.13
personale categoria A):n.2
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Normale dotazione d’ufficio, n. 9 personal computer; n. 5 stampanti, n. 2 fax; n. 1 autovettura di servizio.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
31
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
1 - Razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
•
REGIONE
•
•
•
0,00
0,00
0,00
5.000,00
5.000,00
5.000,00
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
0,00
0,00
0,00
5.000,00
5.000,00
5.000,00
45.000,00
45.000,00
45.000,00
45.000,00
45.000,00
45.000,00
1.706.380,00
1.655.808,00
1.648.584,00
TOTALE (C)
1.706.380,00
1.655.808,00
1.648.584,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
1.756.380,00
1.705.808,00
1.698.584,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
32
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
1 - Razionalizzazione dei costi dei servizi ausiliari
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
%
su
tot.
1.756.380,00
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
1.756.380,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
2,00
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
%
su
tot.
1.705.808,00
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
1.705.808,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
2,15
Spesa Corrente
Consolidata
Spesa per
investimento
di Sviluppo
entità
(a)
%
su
tot.
1.698.584,00
100,00
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
1.698.584,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
2,15
33
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 2 – L’ORGANIZZAZIONE
RESPONSABILE DOTT. PIER LUIGI CARLO BELLE’
3.4.1 – Descrizione del Programma: Una organizzazione più semplice, più efficiente e che valorizzi le responsabilità.
Referente politico: Assessore Silvana Sdoga
Il presente programma si propone di continuare ad incidere sulle caratteristiche dell’organizzazione degli uffici, sulla gestione dei processi e sulle
modalità di concepire l’esercizio delle funzioni di responsabilità. Per quanto riguarda le caratteristiche dell'organizzazione degli uffici, la prima
parte del programma prevista dalla relazione previsionale e programmatica del periodo 2013-2015 è stata in massima parte già realizzata per tutto
quello che riguarda la cosiddetta “macrostruttura” (Settori e Servizi). Uno dei principi fondamentali che ha guidato e continuerà a guidare la
progettazione della struttura è quello di una sua coerente finalizzazione programmatica, ovvero della sua idoneità a condurre e gestire in maniera
efficace ed efficiente le azioni occorrenti per l’attuazione degli obiettivi strategici dell’amministrazione. Tale principio (che contrasta con una
visione rigida e burocratica della suddivisione delle funzioni) dovrà però conciliarsi con altri criteri di buona gestione ovvero:
•
omogeneità per materia (principio normativo ex articolo 2 T.U. 165/2001);
•
tendenziale separazione tra funzioni operative (rivolte all’esterno) e di supporto (rivolte all’interno);
•
valorizzazione ed autonomia dei centri che costituiscono l’interfaccia tra amministrazione, cittadinanza e imprese (front-office o sportelli
unici);
•
integrazione di attività divenute sinergiche sulla base dell’evoluzione della domanda di servizi e delle modalità operative;
•
salvaguardia dell’autonomia dei centri di responsabilità di tipo regolativo.
L’ articolazione delle unità organizzative apicali, ancora fondate sui Settori, è già stata attuata così come l’attribuzione delle competenze e delle
attività alle singoli Settori che garantisce certezza e trasparenza su “chi fa cosa”. L’attribuzione delle competenze è stata formulata anche in modo
tale da favorire il controllo di gestione sullo svolgimento delle attività stesse (con verifiche e stime dell’output, dell’efficienza dei processi, ecc.). Le
nuove posizioni dirigenziali sono state coperte in primo luogo con i dirigenti in servizio, nel rispetto delle procedure di pubblicità e trasparenza
richieste dalla legge. La copertura di eventuali ulteriori posizioni dirigenziali dovrà essere prevista nell’ambito del Piano triennale del fabbisogno di
personale 2014-2016. Nell’ambito della nuova macrostruttura ridisegnata secondo i principi sopra enunciati, l'amministrazione ha proceduto a
revisionare anche la composizione dell’area delle posizioni organizzative e delle alte professionalità, secondo i seguenti criteri:
•
valorizzazione della “funzione” delle posizioni organizzative, con più chiara attribuzione di responsabilità di risultato ed autonomia;
•
riconduzione delle alte professionalità all’effettivo carattere di tale istituto
•
individuazione delle posizioni secondo criteri strettamente legati alla complessità e strategicità della posizione;
•
razionalizzazione della spesa
A seguito della revisione con delibera n. 292 sono state individuate n. 10 unità organizzative di secondo livello e il nuovo assetto dell'area delle
Posizioni Organizzative. Gli organi di governo, nella formulazione degli atti di cui sopra, hanno comunque tutelato l’area di responsabilità della
dirigenza, in particolare per quanto riguarda l’individuazione di dettaglio delle competenze e delle attività demandate a ciascuna posizione
34
organizzativa, nell’ambito di quelle attribuite a ciascun settore e la definizione di ulteriori livelli di articolazione della struttura. I dirigenti, secondo
quanto previsto dall'attuale regolamento di organizzazione, procederanno all'individuazione dei servizi (non destinatari di Posizioni Organizzative)
e delle unità operative completando così, la cosiddetta “microstruttura” ed assegnando alle unità organizzative così individuate le attività di
competenza. L’articolazione delle unità organizzative e delle connesse responsabilità su base “verticale”, dovrà essere progressivamente integrata
con l’individuazione di processi orizzontali (tra i più rilevanti per l’ente, per esempio nei campi della programmazione delle opere pubbliche o del
rilascio di provvedimenti autorizzatori nel campo dell’edilizia) affiancando a ciascun processo una specifico organismo di gestione di carattere
trasversale. Sarà fondamentale inoltre, in tale quadro, che il processo di attuazione della nuova organizzazione si coordini con la progettazione e la
realizzazione della struttura unica di front office oggetto del programma seguente. Realizzata l’articolazione dei centri di responsabilità, per
competenze e per processi, sarà necessario intervenire sugli strumenti regolamentari che definiscono le modalità di esercizio delle prerogative
dirigenziali in materia di gestione del rapporto di lavoro, al fine di rafforzare la responsabilità dei dirigenti nell’ottenimento dei risultati.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Snellire e razionalizzare la macchina dell'amministrazione. Ridurne i costi. Valorizzare e ottimizzare gli incarichi di responsabilità. Riorganizzare le
funzioni rendendole maggiormente finalizzate e verificabili.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Riformulazione dell’articolazione delle unità organizzative apicali in ottica di accorpamento e razionalizzazione, anche in chiave
programmatica. Rideterminazione dell’area delle posizioni organizzative e delle alte professionalità, valorizzandola.
Introduzione progressiva della progettazione dello sportello unico al cittadino.
Gestione attenta degli incarichi di responsabilità al fine di incrementare la qualità e la produttività dei servizi.
Inventario delle attività e dei processi dell’ente.
Revisione dei criteri regolamentari di gestione dell’organizzazione del lavoro (mobilità, affidamento di specifiche mansioni, ecc. ).
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
3.4.1 – Descrizione del Programma: Sviluppo e potenziamento dei servizi di front office. Progettare e realizzare la loro progressiva
unificazione e la separazione dalle funzioni di back office.
Referente politico: Assessore Silvana Sdoga
Il programma si propone lo sviluppo ed il potenziamento dei servizi di front-office al cittadino sia in una prospettiva di diffusione territoriale (anche
utilizzando lo strumento della convenzione con altri Enti e Associazioni), sia nella prospettiva di una unificazione dei servizi da fornire agli utenti,
privilegiando, negli “sportelli unici”, l'utilizzo delle nuove tecnologie.
35
I prerequisiti per la realizzazione del programma sono:
•
L'identificazione dei servizi che l'amministrazione ipotizza di unificare (es. Sportello Suap e Sportello Edilizia) o che ipotizza di fornire
come servizi on line ai cittadini ed alle imprese.
•
La reingegnerizzazione dei processi dei servizi identificati come da potenziare e/o da sviluppare con contestuale rinnovamento degli
strumenti dell' ICT (Information and Communication Tecnology) utilizzati in quei processi.
•
L'identificazione degli immobili e dei locali da dedicare agli sportelli di front office
•
L' individuazione del personale da dedicare agli sportelli di front office
•
La formazione specifica dei dipendenti individuati come operatori di front-office
Nello specifico degli strumenti ICT, si prevede di attuare un totale cambio di paradigma e cioè abbandonare le logiche di gestione interna dei
servizi di elaborazione dati per avviare una migrazione graduale verso logiche di servizi in CLOUD improntate ad una riduzione dei costi e ad una
maggiore sicurezza e continuità di servizio della gestione informatica cosi' come previsto dalle linee di indirizzo formulate dall'Agenzia per l'
Agenda Digitale Italiana e dalla stessa Regione Toscana che indicano la necessità di una progressiva unificazione delle strutture informatiche
pubbliche in DATA CENTER sicuri e ridondati per garantire la fruibilità dei servizi on line a cittadini ed imprese 24 ore su 24. Il nuovo modello di
servizio ICT , da implementare progressivamente, prevede l'utilizzo di applicazioni informatiche web connettendosi ad un CLOUD tramite la rete
internet e pagando un canone per il loro utilizzo. Secondo questo nuovo paradigma gestionale, vengono meno le necessità di potenziamento ed
evoluzione delle infrastrutture di elaborazione dati interne (che anzi, nel tempo, si ridurranno progressivamente), e si dovrà, invece, porre la
massima attenzione sul potenziamento e l'affidabilità delle infrastrutture delle reti di telecomunicazioni interne ed esterne. Le applicazioni software
utilizzate dovranno prevedere strumenti flessibili per la modellazione e l'adeguamento dei processi di lavoro interni. L' analisi e la progettazione di
nuove modalità organizzative del lavoro dovranno dunque tenere in debita considerazione il nuovo modello ICT perché creerà le condizioni per
favorire sia maggiori integrazioni organizzative sia una diversa e piu' accessibile condivisione delle informazioni e l'integrazione dei dati. La
revisione dei processi interni dovrà tenere ben presente anche gli obblighi e le possibilità derivanti dal nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale
sia per quanto riguarda la dematerializzazione dei documenti che la validità legale del documento informatico e la sua conservazione a norma di
legge. Le nuove piattaforme tecnologiche sopra identificate renderanno piu' agevole il percorso di sviluppo dei servizi di front office sul territorio
perché sarà possibile attivare postazioni di lavoro utilizzando un semplice personal computer e una linea per la connettività (ADSL). Una prima
azione di unificazione dei servizi di front-office, sarà quella di implementare uno sportello unificato virtuale a cui far accedere i cittadini e le
imprese per usufruire dei servizi on line che verranno progressivamente implementati nel corso dei prossimi due anni. Dallo sportello virtuale del
Comune di Massa, i cittadini e le imprese potranno avviare le loro pratiche in modalità completamente digitale e seguirne l'iter nel loro percorso
all'interno dell' Ente. In affiancamento alle infrastrutture tecnologiche ed alla revisione delle applicazioni informatiche, si prevede lo sviluppo ed il
potenziamento di sportelli fisici sul territorio con diverse modalità:
- Realizzazione di nuovi sportelli di diretta gestione dell'Ente dove poter avviare la maggior parte delle pratiche, dare informazioni ai cittadini,
ricevere i cittadini progettando specifici percorsi di accoglienza in funzione delle richieste e del loro grado di riservatezza.
- Realizzazione di nuovi sportelli in immobili di proprietà comunali ove attivare punti “Punti di Assistenza Assistita ai Servizi (PAAS)” e punti
“EccoFatto” in cui i cittadini potranno essere assistiti nell'avvio di pratiche verso l'Ente (es. iscrizione agli asili nido, ai trasporti scolastici, alle
mense scolastiche, pagamento dei tributi comunali etc).
36
Per la realizzazione ed il buon funzionamento di quanto sopra previsto, sarà necessario puntare sulla selezione di personale con le necessarie
qualità relazionali e fortemente motivato a partecipare a processi innovativi. Anche la formazione del personale dovrà essere specifica, continua nel
tempo e il personale dovrà acquisire sempre maggiori competenze, man mano che si riorganizzano i diversi processi e servizi.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le principali motivazioni delle scelte evidenziate dal programma di cui sopra sono:
- La necessità di concentrare in un unico punto la risposta alle sempre piu' diversificate esigenze dei cittadini in modo da evitare il passaggio da
diversi uffici dell'Ente, facendo file e generando code di attesa spesso dispersive se non inutili.
- La necessità di una revisione complessiva degli strumenti gestionali informatici a supporto delle attività dell'Ente che tenga conto delle
sopravvenute esigenze di integrazione informativa ed organizzativa e delle accresciuta sensibilità della popolazione verso l'utilizzo delle nuove
tecnologie.
- La necessità creare una serie di servizi on line per cittadini ed imprese in modo da consentire la progressiva fruizione di servizi direttamente dalle
proprie abitazioni o dai propri uffici e dai punti di accesso dell'Ente strutturati sul territorio.
- La necessità di avvicinare sempre di più i servizi ai cittadini per evitare i disagi degli spostamenti e ridurre il tempo da dedicare al disbrigo di
pratiche amministrative.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
- Predisporre i locali degli immobili identificati come idonei alla implementare degli “Sportelli Unici” (suddivisione dei locali, realizzazione
di tutti gli impianti necessari, arredi ed attrezzature etc..)
- Acquistare le tecnologie e/o i servizi necessari alla revisione dei processi di lavoro e alla implementazione dello sportello unificato
virtuale.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
- Creare un unico punto di informazione, ricevimento pratiche, accoglienza dei cittadini
- Semplificare le procedure di presentazione delle richieste e delle pratiche incentivando le modalità on line rispetto alla presentazione
cartacea agli sportelli dell'Ente.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Tutto il personale di ruolo del Settore Organizzazione, Sviluppo tecnologico e Servizi demografici, personale di altri settori che di volta in volta
saranno coinvolti nelle modifiche dei processi di lavoro.
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale coinvolto nel programma dovrà essere in possesso di una dotazione informatica completa.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è sviluppato nell'ambito delle azioni coordinate ed integrate della Rete Telematica Regionale Toscana e nell'ambito delle normative
nazionali in materia di ICT.
37
3.4.1 – Descrizione del Programma: Attuare l’ Agenda digitale locale realizzando infrastrutture “intelligenti” per una maggiore qualità
della vita.
Referente politico: Assessore Silvana Sdoga
Si prevede di attuare il programma secondo le seguenti direttrici principali:
1) L' avvio della costruzione di una Agenda Digitale Locale che nasca attraverso un percorso partecipativo tra amministrazione, associazioni,
cittadini ed imprese, tesa ad individuare le azioni necessarie a rendere disponibili informazioni sulla città, sul territorio, sulla mobilità, sul turismo,
sugli eventi etc. e consenta la progressiva realizzazione di servizi on-line con lo scopo di ampliare l'utilizzo della rete internet nel contatto con
l'amministrazione e nella fruizione dei servizi erogati a cittadini ed imprese. Una derivata dell' Agenda Digitale è già, nel 2014 , l'avvio del progetto
del “Villaggio Digitale” in adesione alla specifica iniziativa proposta dalla Regione Toscana agli Enti Locali ed alla quale il Comune di Massa ha
aderito. Il Progetto del “Villaggio digitale” prevede, in una prima fase, lo sviluppo delle seguenti azioni:
•
Rafforzamento del SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) per aumentare il numero dei procedimenti da gestire in modo
completamente digitale.
•
Attivazione degli Enti sulla piattaforma denominata “AP@CI” che consente l' invio di comunicazioni digitali legalmente valide dai cittadini
e dalle imprese ai diversi Enti attivati su tale piattaforma. I cittadini utilizzando la propria carta sanitaria per accedere al portale (carta sanitaria che
deve essere stata attivata presso gli appositi sportelli) possono inviare comunicazioni legalmente valide alle amministrazioni presenti su AP@CI e
ricevono automaticamente indietro dai sistemi di protocollo degli Enti il numero di protocollo assegnato alla comunicazione inviata.
•
Attivazione della piattaforma di pagamento della Regione Toscana denominata IRIS che consente ai cittadini toscani il pagamento di diverse
tasse e tributi
•
Aumento dei punti di attivazione della Carta sanitaria della Regione Toscana.
Aderire al progetto del “Villaggio Digitale” significa, per il Comune di Massa” avviare una serie di revisioni ed implementazioni degli strumenti in
uso per consentire una interazione completamente automatica tra i sistemi informativi interni e le succitate piattaforme tecnologiche di Regione
Toscana.
2) Nell'ambito della visione più generale delle azioni previste dalla Agenda Digitale Italiana, verranno avviate iniziative di semplificazione
amministrativa, di miglioramento dell'efficienza dei processi e di cambiamento delle attuali politiche di gestione delle infrastrutture delle
Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione superando l' attuale sistema informativo automatizzato composto da più applicazioni e banche
dati non integrate o parzialmente integrate tra loro, e sostituendolo con un sistema informativo automatizzato, integrato ed innovativo, che abbia le
seguenti caratteristiche:
•
sia basato su piattaforme applicative da utilizzare in modalità CLOUD, secondo le linee di indirizzo dell'Agenzia per lo sviluppo dell'
Agenda da Digitale Italiana,
•
sia “web oriented” e quindi accessibile in modo diffuso anche tramite dispositivi mobili
•
sia in grado di implementare progressivamente un crescente numero di servizi on line a cittadini ed imprese per ridurre in modo significativo
l'uso della carta garantendo comunque il riconoscimento legale delle comunicazioni informatiche attraverso l'uso di Carte Nazionali dei Servizi
(come ad esempio la Carta Sanitaria e strumenti di firma digitale)
•
sia strettamente integrato con le piattaforme di servizio previste dalla Regione Toscana
38
•
sia sviluppato in coerenza con il piano triennale della trasparenza, e preveda, pertanto, la possibilità di accesso e pubblicazione dei dati
richiesti in applicazione del decreto legge 33 del 2013, nel modo piu' automatizzato possibile.
Sempre nell'ambito degli indirizzi generali dell' Agenda Digitale Italiana, dovrà essere posta particolare attenzione allo sviluppo delle reti di
trasmissione dati sul territorio con lo scopo dare ai cittadini la massima fruibilità possibile dei servizi che sempre in maggior numero vengono
sviluppati per essere utilizzati in rete. Si pensi, ad esempio, al massiccio utilizzo di smartphone e altri dispositivi mobili ed alle mole di informazioni
che, oggigiorno, vengono rese disponibili in tempo reale su tali dispositivi. Favorire lo sviluppo di infrastrutture telematiche da parte di soggetti
privati e di reti wi-fi free è alla base di qualsiasi sviluppo si voglia pensare per realizzare una città SMART . Le reti, la sensoristica i dispositivi
mobili e le “APP” per questi ultimi, diventeranno gli ingredienti di fondo per la costruzione di nuove politiche per mobilità sostenibili, risparmi ed
efficientamenti energetici e superamento del cosiddetto digital divide. In affiancamento alle infrastrutture tecnologiche, l'Ente continuerà a
sviluppare politiche per il presidio del territorio con lo scopo di avvicinare sempre piu' i cittadini alla tecnologia. Anche in questo caso aderendo ai
vari piani di azione della Regione Toscana quali lo sviluppo dei Punti di Assistenza Assistita ai Servizi (PAAS), dei Punti EccoFatto nelle zone
montane , il progetto TROOL per le scuole primaria e medie che coinvolge alunni e genitori, etc. Infine, un'ulteriore linea di indirizzo nell'ambito
dello sviluppo dell'Agenda Digitale, è quella che prevede l'attivazione degli strumenti (sotto forma di applicazioni informatiche e/o di servizi
informatici) e delle competenze professionali necessari alla produzione, organizzazione e pubblicazione dei cosiddetti OPEN DATA, in modo da
rendere disponibili ai diversi stakeholders le informazioni in possesso dell'amministrazione, in un formato che consenta loro di rielaborali in una
logica che dovrebbe essere sempre di piu' di coinvolgimento e partecipazione alle scelte.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le principali motivazioni delle scelte evidenziate dal programma di cui sopra sono:
- Implementare una Agenda Digitale Locale condivisa e partecipata.
- Attuare sul territorio comunale la prima parte del progetto del “Villaggio Digitale” promosso da Regione Toscana come derivata della Agenda
Regionale Toscana
- Favorire l'estensione ed il potenziamento delle reti di telecomunicazioni e delle reti wi-fi free, la realizzazione di servizi on line che favoriscano il
miglioramento della mibilità, il miglioramento dei rapporti tra amministrazioni e cittadini e , soprattutto, l'innesco sul territorio di nuove iniziative
con alto tasso di innovazione rivolte ai cittadini.
- Favorire, nell'ambito di una sempre maggiore e doverosa trasparenza delle attività dell'Ente, l’utilizzo dei cosiddetti OPEN DATA resi disponibili,
con un apposito progetto tecnologico, dall'Amministrazione.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
Acquistare le tecnologie ICT necessarie ad implementare le diverse azioni sopraindicate.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
- Aderire alle iniziative di Regione Toscana, sia in termini di progettazione di nuovi servizi da erogare verso i cittadini e imprese, sia in
termini di riuso di software già sviluppati e di adesione ed utilizzo di progetti già realizzati o in vìa di realizzazione.
- Favorire l'utilizzo delle CNS (carte Nazionali dei servizi) come ad esempio la Carta Sanitaria di regione Toscana per accedere ai dati ed
39
alle informazioni delle amministrazioni pubbliche.
- Garantire il buon svolgimento delle attività legate ai punti diffusi sul territorio (PAAS, Punti Ecco fatto etc) che coinvolgeranno diverse
fasce di popolazione alle quali saranno offerti, oltre ai servizi on line disponibili, servizi di formazione e di supporto all'uso delle nuove
tecnologie per l'accesso ai dati e alle informazioni della Pubblica Amministrazione.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Tutto il personale di ruolo dei Servizi Informativi e il personale degli altri Settori dell' Ente coinvolti nei processi di sviluppo della Agenda Digitale.
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale partecipante al programma dovrà avere una dotazione informatica completa. Le attività previste verranno supportate dalla
strumentazione informatica in gran parte già in dotazione ai vari dipendenti coinvolti nel programma o, in parte, da acquistare.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I progetti sono sviluppati nell'ambito delle azioni previste dalle diverse agende digitali: l'Agenda Digitale Italiana e l'Agenda Digitale della Regione
Toscana (in particolare l'azione del “Villaggio Digitale”).
40
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
2 - L'organizzazione
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
•
REGIONE
•
•
•
0,00
0,00
0,00
10.000,00
0,00
0,00
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
174.500,00
174.500,00
174.500,00
184.500,00
174.500,00
174.500,00
10.300,00
10.300,00
10.300,00
10.300,00
10.300,00
10.300,00
4.533.245,00
4.877.154,00
4.820.691,00
TOTALE (C)
4.533.245,00
4.877.154,00
4.820.691,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
4.728.045,00
5.061.954,00
5.005.491,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
41
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
2 - L'organizzazione
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
4.708.045,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
99,58
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
entità
(c)
20.000,00
%
su
tot.
0,42
Totale
(a+b+c)
4.728.045,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
5,37
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
5.041.954,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
99,60
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
entità
(c)
20.000,00
%
su
tot.
0,40
Totale
(a+b+c)
5.061.954,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
6,37
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
4.985.491,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
99,60
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
entità
(c)
20.000,00
%
su
tot.
0,40
Totale
(a+b+c)
5.005.491,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
6,35
42
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 3 – ORGANIZZARE IL CONTROLLO SUGLI ENTI E LE SOCIETA’ PARTECIPATE
RESPONSABILE DOTT. BRUNO TARABELLA
3.4.1 – Descrizione del Programma: Organizzare il controllo sugli enti e le società partecipate.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
In ordine alla partecipazione degli Enti Locali in società ed organismi partecipati, in un’ottica di generale contenimento della spesa e di
conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, il quadro normativo di riferimento che si è andato a delineare in questi ultimi anni è caratterizzato
da una forte presenza di vincoli e limitazioni.
I numerosi interventi normativi susseguitisi nel tempo e i recenti indirizzi giurisprudenziali, segnatamente in tema di struttura degli organi di
Amministrazione delle società controllate da Pubbliche Amministrazioni, in tema di parità di accesso ai suoi organi di amministrazione e di
controllo, nonché in ordine alla possibilità di conferire in via diretta e di mantenere l’affidamento di servizi a società pubbliche partecipate dagli
Enti Locali (opportunità quest’ultima, ormai consentita solo a condizione che l’Ente eserciti sulle società un controllo analogo a quello esercitato sui
propri servizi), ovvero ad Aziende Speciali, impongono all’Amministrazione un percorso che consiste nel provvedere in primis alla riforma degli
statuti delle società interamente partecipate e, successivamente, alla predisposizione di un più efficace sistema di controlli.
In riferimento a Master S.r.l. si tratterà, in particolare, di prevedere:
- la nomina un Amministratore Unico quale organo di amministrazione, in luogo del tradizionale C. d. A.;
- l’applicazione del principio di trasparenza rispetto all’attività della Società;
- gli adeguamenti normativi intervenuti dalla data di approvazione dello statuto ad oggi, compresi quelli in materia di equilibrio dei generi;
In ordine ad A.S.M.I.U. occorrerà provvedere:
- al monitoraggio e la verifica dell’applicazione del principio di trasparenza rispetto all’attività posta in essere dall’Azienda;
- al controllo e vigilanza sull’attività dell’Azienda da parte del Comune di Massa, al fine di verificare il rispetto della normativa sopra specificata ed
in particolare delle disposizioni contenute nella nuova formulazione dell’art. 114 del D. Lgs. n. 267/2000, nonché dell’osservanza degli indirizzi
deliberati e del raggiungimento degli obiettivi assegnati;
- agli adeguamenti normativi intervenuti dalla data di approvazione dello statuto ad oggi, compresi quelli in materia di equilibrio dei generi.
Il sistema dei controlli sarà disciplinato sia attraverso le modifiche statutarie delle Società/Aziende che tramite il “Regolamento dei controlli interni”
di competenza del Controllo di gestione. In aggiunta all’approvazione delle disposizioni per l’esercizio dei controlli, per garantirne l’effettività, sarà
necessario implementare la struttura organizzativa deputata alla loro esecuzione. La responsabilità politica sarà in capo al Sindaco di concerto con
l’Assessore al Bilancio, mentre la gestione operativa sarà in capo al Dirigente del Gabinetto del Sindaco ed al Dirigente del Settore Servizi
Finanziari e Bilancio.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
La scelta è motivata dall’esigenza di adeguare il funzionamento delle società e/o aziende partecipate alle recenti novelle normative e ai più
43
significativi orientamenti giurisprudenziali in materia, anche nell’ottica di dotare l’Ente di strumenti idonei a valutare la permanenza dei presupposti
per il mantenimento della partecipazione societaria nei vari organismi controllati.
3.4.3 – Finalità da conseguire
L’istituzione e la concreta operatività del sistema dei controlli consentirà, in ottemperanza alle vigenti disposizioni normative, di realizzare una più
efficace attività di controllo sulle Società ed Aziende partecipate (interamente o in misura significativa) e contestualmente un contenimento dei costi
di gestione, nonché di indirizzare le scelte in modo da conseguire una maggiore efficacia nella gestione dei servizi.
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo:
dirigente: n. 1;
categoria D: n. 4 di cui n. 1 part-time 30 ore;
categoria C: n. 9 di cui n. 2 di cui n. 1 a 33 ore e n. 1 part-time 30 ore;
categoria B n. 1
Di ruolo:
categoria D: n. 2
categoria C: n° 2 (Geometri)
categoria B: n° 1
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Automezzo di servizio Fiat Punto in dotazione all'U.O. Economato e Provveditorato il cui uso è esteso anche ai dipendenti degli altri settori che, per
esigenze di servizio, ne facciano richiesta. Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi preposti all’attuazione.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
44
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
3 - Organizzare il controllo sugli enti e le società partecipate
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
•
730.567,00
229.118,00
45.093,00
REGIONE
0,00
0,00
0,00
•
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
•
•
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
250.000,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
17.609.326,00
16.318.079,00
16.298.079,00
18.589.893,00
16.547.197,00
16.343.172,00
5.410.000,00
5.410.000,00
5.410.000,00
5.410.000,00
5.410.000,00
5.410.000,00
-218.790,00
1.410.448,00
1.410.598,00
TOTALE (C)
-218.790,00
1.410.448,00
1.410.598,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
23.781.103,00
23.367.645,00
23.163.770,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
45
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
3 - Organizzare il controllo sugli enti e le società partecipate
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
13.453.153,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
56,57
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
entità
(c)
10.327.950,00
%
su
tot.
43,43
Totale
(a+b+c)
23.781.103,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
27,03
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
12.534.823,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
53,64
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
entità
(c)
10.832.822,00
%
su
tot.
46,36
Totale
(a+b+c)
23.367.645,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
29,42
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
12.427.948,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
53,65
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
entità
(c)
10.735.822,00
%
su
tot.
46,35
Totale
(a+b+c)
23.163.770,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
29,38
46
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 4 – UN REGOLAMENTO URBANISTICO AL SERVIZIO DI UNA CITTA’ POSSIBILE E
SOSTENIBILE.
RESPONSABILE ARCH. VENICIO TICCIATI
3.4.1 – Descrizione del Programma: Un regolamento urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
Considerazioni preliminari - La storia delle città e del territorio mostra chiaramente che i Piani Regolatori Generali (PRG), spesso di ottimo livello,
di cui si sono nel tempo dotate, non sono stati in grado, se non in modo palesemente inferiore alle aspettative, di garantire uno sviluppo equilibrato
delle città e delle loro diverse funzioni e, quindi, di rispondere positivamente alla crescente domanda di qualità della vita espressa dai cittadini. Per
dare concretezza ad un progetto di città futura e far convergere su di esso tutte le risorse necessarie non è sufficiente predeterminare un modello
urbano, pur rigorosamente definito nei suoi esiti finali attesi, affidandone la sua realizzazione ad un insieme di scelte - opere, regole, vincoli definite solo attraverso gli strumenti tradizionali dell’urbanistica intesa come tecnica di costruzione della città e del territorio. Il PRG
tradizionalmente concepito non aveva in se gli strumenti in grado di orientare verso il progetto che intendeva prefigurare. La crescita della città,
determinata spesso da interessi settoriali, spesso in conflitto tra loro e rispondenti a logiche economiche e produttive di mercato, ha portato ad un
consumo consistente delle risorse strutturali, ambientali, territoriali ed economiche disponibili.
La nuova fase della pianificazione territoriale della città di Massa - La nuova fase della Pianificazione Territoriale dovrà superare tali logiche ed,
avvalendosi anche dell’attuale quadro normativo sovraccomunale, puntare decisamente ad un assetto equilibrato della città, limitando il consumo
del territorio e riqualificando l’esistente. Il PS approvato nel 2010 e recentemente integrato e modificato a seguito delle richieste della conferenza
paritetica interistituzionale, si è posto l’obiettivo di generare un' idea di città, necessariamente di lungo periodo, che consideri unitariamente la
qualità della vita dei cittadini attuali e futuri, i centri urbani e le periferie, le funzioni vitali per il suo sviluppo, i valori del territorio aperto, del
paesaggio, delle risorse naturali e che sia capace di cogliere le opportunità che si manifestano a diversa scala territoriale per sostenere lo sviluppo
della comunità che la esprime. Una idea di città che sia condivisa e da realizzarsi progressivamente, attraverso le azioni e gli atti di governo del
territorio e la ricerca costante di opportunità e sinergie, da mantenersi efficacemente adeguata e coerente con i valori su cui si fonda, attraverso una
gestione in grado di evidenziare e verificare i risultati conseguiti. Una idea di città, infine, che non si affida per concretizzarsi prevalentemente a
grandi operazioni di innesto o di riassetto, che comportano difficoltà per quanto riguarda la loro realizzazione, soprattutto se previste in tempi brevi,
che è attenta ad individuare e guidare quei tanti interventi correttivi i quali, in forte sinergia fra di loro, sono in grado di incidere con immediata
efficacia e con un rilevante significato per la qualità di vita dei cittadini e per gli utenti della città. Il PS ha definito in primo luogo, l’assunzione di
valori di riferimento irrinunciabili, la cui concreta affermazione ed il cui rispetto sono, allo stessotempo, premessa e contenuto di tutte le scelte;
conseguentemente ha assunto come valori di riferimento generale da affermare:
la qualità della vita;
la coesione sociale;
la partecipazione.
47
In secondo luogo per definire l’idea di città è necessario ed inevitabile considerare e valorizzare punti di vista fra loro assai differenti. Punti di vista
che, spesso, tendono a contrapporre, “istintivamente” ed in termini aprioristicamente conflittuali, concetti generali quali, per citarne alcuni, quelli
della conservazione e del rinnovamento, dell’interesse privato e dell’interesse pubblico, delle “regole” come sistema di garanzia e di rispetto
reciproco e delle “regole” come vincolo e freno al fare ed allo sviluppo. Dietro ogni punto di vista ci sono ragioni e motivazioni che, nell’interesse
della collettività, è necessario prendere in attenta considerazione e valorizzare. Per far ciò è indispensabile che i diversi punti di vista siano proposti
al tavolo del confronto come contributi di conoscenze, di esperienze e di esigenze, che si ritiene necessario considerare e discutere per integrarli in
un contesto condivisibile. Per evitare, per quanto possibile, sterili contrapposizioni di principio ed aprire utilmente il dibattito su temi concreti, è
indispensabile, nella prosecuzione del percorso che sta portando al Regolamento Urbanistico, costruire l’idea di città attraverso progressivi passaggi
che permettano la definizione delle azioni da attuare e la puntuale individuazione delle condizioni che ne determinano la attuabilità, seguendo un
percorso di approfondimento aperto alla effettiva partecipazione dei cittadini. I principi fondativi su cui delineare l’idea di città per il futuro di
Massa possono essere individuati tenendo presenti le indicazioni dell’Amministrazione, con quanto emerge dal quadro conoscitivo assunto, dalle
scelte del PIT regionale, del PTC provinciale e dal Patto per lo sviluppo locale (PASL). Per quanto attiene le indicazioni dell’Amministrazione si
citano le linee programmatiche espresse con riferimento agli aspetti della pianificazione del territorio:
- Fermare il consumo del territorio, riqualificare l’esistente tramite un Regolamento Urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile
- Pianificare la “città metropolitana”. Sviluppare l’integrazione e le sinergie tra i servizi di area vasta.
In questo quadro di riferimento, i principi fondativi estrapolati dal PS ai fini di delineare una idea di città per il futuro di Massa che privilegi due
valori irrinunciabili, e cioè la qualità della vita e la coesione sociale, sono:
- una città da rendere “accogliente” soprattutto attraverso la riqualificazione
- una città che sa valorizzarsi trovando valide alternative all’ulteriore consumo di territorio
- una città da gestire: il primato della sostenibilità – l’edificazione sostenibile.
- una città da trasformare: la nuova forma urbana
Questi principi irrinunciabili costituiscono i riferimenti della fase che riguarderà in particolare il biennio 2014– 2015, nel corso del quale si
concretizzerà la redazione, l’adozione e l’approvazione del Regolamento Urbanistico, atto di Governo del Territorio che sostituirà definitivamente
l’attuale PRGC.
Per quanto attiene la crescita equilibrata della città non si può prescindere dal concetto di sostenibilità; a questo proposito occorre rilevare che la
costante ricerca di miglioramento della qualità di vita induce azioni differenziate in funzione del contesto sociale nel quale la stessa trova
significato; in linea generale le scelte di governo devono perseguire l’obiettivo di una corretta affermazione del progressivo perfezionamento del
principio qualità, senza mai abbandonare le azioni di tutela delle risorse essenziali e senza escludere la conservazione della natura e la salvaguardia
del paesaggio. Si tratta sostanzialmente di una corretta interazione tra esigenze di qualità ed uso delle risorse essenziali per la vita urbana, in senso
onnicomprensivo. Citiamo, ad esempio, la risorsa acqua, per la quale occorre che vengano allargati quei significati che assumono rilevanza quando
intervengono sull’aspetto della sicurezza, della stabilità dei suoli e del rischio idraulico, salvaguardando contestualmente tutte le azioni di
conservazione dei processi naturali, la tutela degli habitat, i corridoi ecologici, oltre alle forme di tutela del territorio e del paesaggio. In tal senso si
assume come riferimento il principio della sostenibilità, stabilito dalla LR 1/2005 ed affidato alla componente statutaria del Piano Strutturale ed a
cui il Regolamento Urbanistico farà riferimento con i conseguenti riflessi su:
48
-La tutela delle risorse idropotabili ed i limiti di utilizzo degli ambiti territoriali sovrastanti le falde, nonché una rinnovata attenzione alla
depurazione delle acque reflue ed alla qualità dei corpi idrici superficiali.
-La tutela del suolo, che comporta una oculata selezione dei nuovi territori da urbanizzare, ma anche garanzie di sicurezza per le trasformazioni e
lavorazioni legate alle attività agricole.
-L’attenuazione del rischio idraulico, che comporta consistenti limitazioni all’utilizzo urbanistico e produttivo degli spazi circostanti i corpi idrici
maggiori, peraltro caratterizzati da qualità ambientali e paesaggistiche che li rendono disponibili per usi ricreativi e legati al tempo libero.
-La conservazione dei processi naturali, dei corridoi ecologici, dell’habitat naturale, dei boschi, delle biodiversità.
-La tutela del paesaggio, la quale, oltre che attraverso un obbligatorio riferimento al Codice dei beni culturali e paesaggistici nonché alla Carta
europea del paesaggio, si conferma attraverso le indicazioni, direttive e prescrizioni del PIT e del PTC nonché dell’ Ente Parco; in linea generale
tale azione non deve concretizzarsi in una semplice tutela delle aree di maggior pregio, bensì in una attività di gestione del paesaggio estesa
all’intero territorio, differenziata negli obiettivi in funzione delle forme e della rappresentatività delle matrici paesistiche e compartecipata con
l’Ente Parco, la Provincia e la Regione.
-La qualità e la disponibilità dei servizi di base e degli spazi pubblici attraverso scelte di opportuno decentramento delle funzioni che contribuiscano
al decongestionamento del centro cittadino con benefici effetti sulla qualità del servizio, sulla mobilità e sull’inquinamento acustico ed atmosferico.
-Il miglioramento generalizzato della pedonalità e del verde.
L’insieme delle regole statutarie relative a queste risorse ed alle relative azioni di tutela costituisce una garanzia per il loro perseguimento e
miglioramento nel tempo, oltre che il riferimento per condurre e modulare le scelte di una trasformazione sostenibile ed equilibrata del territorio. Il
Regolamento Urbanistico (che costituisce il punto nevralgico del triennio oggetto della presente relazione) deve perseguire i principi sopra
menzionati al fine del raggiungimento della sostenibilità e dell’equilibrio nell’assetto della città, costituendo un legame imprescindibile con un
piano di protezione civile efficace e con una puntuale definizione del rischio idrogeologico. A tale scopo il settore Pianificazione territoriale
persegue l’obiettivo dell’adeguamento ed allineamento della pianificazione territoriale comunale alle direttive ed alle normative regionali in materia
di governo del territorio, con particolare riferimento alla gestione del Piano Strutturale nel momento di passaggio tra il vigente PRGC ed il
Regolamento Urbanistico. Particolare impegno sarà dedicato al monitoraggio del territorio e la gestione di una Banca dati territoriale attraverso
l’attività dell’Osservatorio per il Governo del Territorio.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Adeguamento della strumentazione urbanistica comunale alle normative statali e regionali.
Attuazione degli indirizzi strategici dell’Amministrazione.
Gestione del difficile e delicato passaggio tra il P.R.G.C. vigente e il nuovo Strumento Urbanistico Generale.
Particolare impegno alla verifica e alla coerenza con le leggi regionali di settore e con i piani specifici sia regionali che provinciali (P.I.T., Legge
quadro n.1/2005, P.T.C).
3.4.3 – Finalità da conseguire
Completa gestione degli atti propriamente urbanistici (PRGC, Piani Attuativi, varianti urbanistiche, Piani di Settore).
Gestione dello strumento di pianificazione territoriale (Piano Strutturale)
Coordinamento della fase di formazione, adozione ed approvazione del Regolamento Urbanistico, nel rispetto del quadro normativo di riferimento
49
sia statale sia regionale.
Pianificazione dell’area delle Colonie mediante piani particolareggiati che, nell’ambito di una visione integrata, valorizzino l’intero contesto
territoriale di riferimento.
Definizione e ripianificazione di dettaglio dell’arenile.
Svolgimento del ruolo di rapporto con il pubblico ed i professionisti esterni circa l’ordinaria gestione di informazione sul territorio, redazione di
certificazioni ed ogni altro atto di competenza.
Attuazione del monitoraggio ed Osservatorio per il Governo del territorio ai sensi dell’art.13 della LRT n°1/2005.
3.4.3.1 – Investimento
Affidamento di alcuni incarichi finalizzati alla redazione degli strumenti urbanistici;
Spese per le attività partecipative dei procedimenti e di pubblicità degli atti;
Spese per forniture varie.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Non presenti nell’attività del settore.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale di ruolo:
cat. D: n. 3
cat. C: n. 3
cat. B: n. 1
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Oltre alle dotazioni informatiche già esistenti, acquisto di specifici software per la realizzazione della cartografia digitalizzata e per la banca dati
territoriale.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il riferimento del presente programma è l’intero corpo della LRT n°1/2005 ed il suo scopo principale è proprio assicurare la coerenza degli atti di
pianificazione comunale con le direttive dettate da tale normativa e dai regolamenti ad essa connessi o conseguenti.
50
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
4 - Un regolamento urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
0,00
0,00
0,00
•
REGIONE
0,00
0,00
0,00
•
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
•
•
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
280.124,00
280.124,00
293.624,00
TOTALE (C)
280.124,00
280.124,00
293.624,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
280.124,00
280.124,00
293.624,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
51
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
4 - Un regolamento urbanistico al servizio di una città possibile e sostenibile
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
280.124,00
%
su
tot.
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
280.124,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
0,32
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
280.124,00
%
su
tot.
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
280.124,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
0,35
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
293.624,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
100,00
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
293.624,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
0,37
52
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 5 – IL TURISMO, L’ECONOMIA E IL LAVORO
RESPONSABILE D.SSA LUISA LIPPI
3.4.1 – Descrizione del Programma: Incentivazione delle produzioni più innovative ed a più alto valore aggiunto attraverso la
collaborazione tra industria e ricerca.
Referente politico: Assessore Gabriele Carioli
La presente crisi economica ha messo in evidenza la necessità di mettere in atto sinergie di sistema recuperando tutte le risorse locali, pubbliche e
private per rilanciare lo sviluppo del territorio. Uno dei gravi problemi che attanagliano la nostra zona è stato rappresentato dal SIN . La nostra zona
infatti, nell’area compresa a Valle della Via Aurelia ed a ponente del Fiume Frigido, è stata dichiarata Sito di interesse Nazionale per cui la
realizzazione di nuovi impianti produttivi o ampliamenti sono soggetti alla preventiva presentazione di specifici Piani di Caratterizzazione e
bonifiche da parte delle imprese comportando notevoli costi aggiuntivi rispetto ad altre realtà territoriali. Ad oggi, a seguito della deperimetrazione
di una parte del SIN, parte di dette aree sono diventate SIR ( Sito di interesse Regionale). Ciò dovrebbe comportare una sorta di snellimento delle
procedure. Al momento però non è dato ancora di conoscere con chiarezza come dovranno svolgersi le nuove procedure regionali. In questa
situazione di incertezza, compito del Comune è quello di affiancare le imprese e favorire coesione e trasparenza, migliori servizi ed una più efficace
promozione dell’economia nei diversi settori (commerciale, industriale, artigianale e turistico- ricettiva). La semplificazione, l’informatizzazione e
la ricerca di un’organizzazione efficiente ed efficace sono obiettivi da perseguire per un concreto aiuto alle imprese. La Struttura ha già iniziato il
suo percorso mediante il programma Sporvic che ha consentito l’apertura dello Sportello Telematico delle Attività Produttive innovando in modo
significativo le procedure. Ma l’Amministrazione non deve solo migliorare l’accesso al servizio deve anche affiancare le imprese e favorire la
rivitalizzazione del tessuto imprenditoriale. Devono essere favoriti gli sviluppi di processi produttivi di qualità, bisogna favorire il rapporto tra
imprese, poli regionali di innovazione e università. E’ necessaria la diffusione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico delle imprese,
potenziando le attività volte alla promozione ed allo sviluppo del territorio stesso, puntando ad una riqualificazione complessiva del comparto
industriale ed artigianale con il coinvolgimento del Consorzio per la Zona Industriale Apuana. Coinvolgimento quindi al massimo livello delle
grandi imprese, imprese molecolari, associazioni di categoria ed energie locali. Infine svolgere attività di sostegno allo sviluppo industriale
favorendo forme di garanzia per consentire alle imprese di ottenere finanziamenti per il loro sviluppo.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Il Suap dovrà essere il punto di riferimento a vasto raggio per i cittadini e le imprese per cui è necessario migliorare ed esemplificare, con il
contributo ed il coinvolgimento degli Enti Terzi, lo svolgimento delle procedure per ridurre i tempi di evasione delle pratiche ponendo fermo il
principio della massima trasparenza ed informazione.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
53
Adeguamento degli strumenti informatici e programma software in coordinamento con il CED.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
L’attività del servizio non prevede erogazione di servizi di consumo propriamente detti.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): 01 unità
personale categoria C): 02 unità
personale categoria B): 01 unità al 70%
personale categoria A): 0
A tempo determinato: 0
Altri rapporti di lavoro: 0.
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Dotazioni informatiche e software approvati dalla regione Toscana.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Azione coordinata ed integrata con la regione Toscana attraverso la partecipazione al Tavolo tecnico regionale, per la definizione e completamento
di tutti i procedimenti che riguardano gli insediamenti di attività industriali, artigianali, commerciali e di servizi in genere in applicazione del DPR
16072010.
3.4.1 – Descrizione del programma: Valorizzazione dell’offerta turistica di Massa nell’ambito delle risorse di tutta l’area costiera in chiave
sinergica. Incentivazione delle scelte.
Referente politico: Assessore Gabriele Carioli
Come era stato anticipato nella RPP 2013/2015 occorre operare in Sinergia di intenti, di valori, di pensiero, di azioni comuni al fine di operare in
piena consapevolezza con tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella realizzazione di una valida politica turistica. A tale scopo è stato finalmente
istituito, come preannunciato, il Tavolo del Turismo. Il Tavolo avrà l’obbiettivo di prendere in esame e valorizzare l’attività turistica nelle diverse
declinazioni che la caratterizzano. Per realizzare un simile fine occorre disporre di dati e di analisi puntuali. In particolare sarà importante che il
tavolo lavori all’individuazione delle diverse modalità per avere una stagione turistica prolungata nel tempo e ben identificabile nei suoi tratti
principali. In seno al Tavolo verranno discusse anche forme di cofinanziamento, da parte dei soggetti coinvolti, delle iniziative sostenute
dall’Amministrazione. Il Tavolo avrà inoltre la funzione di proporre all’Amministrazione la destinazione delle risorse ai fini turistici come da art. 4
comma 1 Dlgs. del 23/2011, provenienti dall’imposta di soggiorno. Il Tavolo del Turismo è presieduto dal Sindaco e composto dagli assessori con
deleghe connesse alle tematiche turistiche. In assenza del Sindaco il Tavolo è presieduto da un assessore da lui delegato. Di tale Tavolo possono far
parte le associazioni di categoria, le pro loco, i consorzi turistici, i centri commerciali naturali, i soggetti portatori di interessi. Le riunioni del Tavolo
del Turismo saranno estese, in relazione a particolari tematiche, a esperti, rappresentanti di cittadini e/o associazioni e consiglieri comunali. Faranno
parte del Tavolo anche le organizzazioni sindacali. In pratica sono state coinvolte tutte le realtà che operano a vario titolo nel settore turistico: le
categorie degli operatori del commercio, del settore alberghiero, del settore balneare, agricolo ed agrituristico. La riunione al Tavolo del Turismo di
tali operatori comporterà la possibilità di affrontare e discutere con cognizione di causa tutti gli aspetti che servono per una efficace azione di
54
promozione e di sviluppo: quindi dalla programmazione delle iniziative alle campagne di marketing, da cui non andrà disgiunto anche l’esame di
aspetti importantissimi quali quelli fiscali e di interventi infrastrutturali. Il Tavolo inoltre dovrà prestare la massima attenzione anche ai giovani
effettuando una attenta politica di ascolto delle loro esigenze e proposte. Proprio per i giovani nell’ambito pianificatorio deve essere prestata
particolare attenzione alla possibilità di individuare aree da riqualificare e destinare ad attività ludiche/p.e. parchi a tema) di impatto tale da attirare
anche il turismo giovanile. Una valida politica del Turismo non potrà essere programmata in modo avulso dal contesto territoriale in cui si trova ma
si dovrà dare vita ad un vero e proprio Distretto Turistico che si estenda da Viareggio a Carrara, tenendo ovviamente conto anche della Lunigiana e
della Garfagnana. Grande attenzione infine alle possibilità offerte dai Fondi Europei per una politica di spesa che veda una efficace integrazione tra
risorse dell’ Ente Comune, Regione, Europa e partner privati.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte sono dettate dalla necessità di incrementare e valorizzare lo sviluppo turistico dell’intero territorio dal mare ai monti in tutti i suoi aspetti
culturali, artistici e ambientali, allo scopo di rendere più attrattiva la nostra zona con la conseguenza di aumentare il flusso turistico e creare nuova
occupazione.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
Gli investimenti puntano essenzialmente sull’adeguamento funzionale delle strutture destinate all’attività di supporto al turismo.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
L’attività di supporto al turismo non prevede l’erogazione di servizi al pubblico che possano essere definiti strettamente “ di consumo”: si
tratta in genere infatti di servizi immateriali, quali informazioni, mediazione, strutturazione di reti, relazioni, la cui fruizione non è legata a
scambi.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): 02 unità
personale categoria C): 03 unità
personale categoria B): 04
personale categoria A): 0
A tempo determinato: 0
Altri rapporti di lavoro: 0.
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Dotazioni informatiche e software.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Tutte le attività poste in essere nel settore del Turismo vengono adottate in coerenza con le pianificazioni redatte dalla regione Toscana.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Allargamento e destagionalizzazione dell’offerta e adozione del Piano dell’Arenile.
Referente politico: Assessore Gabriele Carioli
L’andamento negativo dell’economia degli ultimi anni dimostra che è essenziale non solo essere competitivi mediante un’offerta variegata di
55
iniziative ma anche mediante una efficace azione sul tessuto urbano, agendo in particolare sul decoro urbano e su di una intelligente
programmazione e delimitazione della zona pedonale. La liberalizzazione degli orari se da un lato ha comportato un sicuro vantaggio per gli
operatori commerciali dall’altro ha comportato la necessità di dettare regole certe in merito alle autorizzazioni per lo svolgimento delle attività
musicali. Sono infatti importanti le attività imprenditoriali ma lo è anche il diritto alla salute del cittadino che, in caso di musica ad alto volume in
qualsiasi ora della notte verrebbe sicuramente compromesso. E’ in fase di approvazione il regolamento delle Attività Rumorose che costituirà un
valido strumento per l’effettuazione di spettacoli e manifestazioni a carattere temporaneo. Una buona politica turistica inoltre non può contare solo
su un’offerta limitata ai mesi estivi ma deve potere guardare anche oltre e puntare ad un turismo non solo balneare ma anche culturale ed
ambientale. Puntare quindi alla destagionalizzazione è un imperativo dal quale non si può prescindere. L’adozione del Piano dell’Arenile è un
imperativo cui va data al più presto una risposta. Il Piano dell’arenile risale al 1998 e riguarda solo il tratto di arenile compreso tra il bagno
Henderson, a confine con il Comune di Montignoso, e via Casola lasciando fuori da ogni tipo di indicazioni tutta la parte delle Colonie e della
Partaccia fino al confine con il Comune di Carrara. Il Piano vigente non prevede aumenti di volume ed il cambio di destinazione. Ciò comporta
l’impossibilità di programmare interventi edilizi per adeguare le strutture ricettive e renderle più competitive e consone ai gusti ed alle esigenze
della clientela. E’ quindi opportuno modificare le impostazioni del vecchio piano consentendo quindi la realizzazione di strutture più moderne
sostituendo le ormai fatiscenti ed antiestetiche strutture esistenti. L’adozione di norme più elastiche consentirebbe inoltre agli operatori balneari di
lavorare anche durante il periodo invernale offrendo servizi diversificati e competitivi ad una clientela che si dimostra sempre più esigente. Quindi
destagionalizzazione anche per le attività balneari con un collegamento tra queste ultime e la montagna in un’ideale linea di unione tra le due realtà
più importanti ma poco valorizzate. Il Piano dell’Arenile è una competenza del Settore Pianificazione trattandosi appunto di una attività
squisitamente pianificatoria, anche se la sua stesura non potrà prescindere da una stretta collaborazione con gli uffici che si occupano di turismo,
commercio e demanio marittimo.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Una valida politica del turismo non può prescindere dalla destagionalizzazione della offerta balneare, per cui è indispensabile studiare programmi
con l’offerta di pacchetti turistici che inducano il turista a scegliere il nostro territorio come meta anche al di fuori della stagione estiva vera e
propria.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
Gli investimenti riguardano le attività di adeguamento dei tratti di arenile di competenza comunale nonché nell’attività di interrelazione con
gli operatori e le associazioni di categoria.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
L’attività dell’ufficio non prevede erogazione di servizi di consumo propriamente detti.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): 02 unità
personale categoria C): 01unità
personale categoria B): 03 unità
personale categoria A): 0
56
A tempo determinato: 0
Altri rapporti di lavoro: 0.
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Al fine di mettere a disposizione dell’Ufficio Pianificazione tutti i dati necessari per la predisposizione di un Piano dell’Arenile, completo in tutti i
suoi aspetti, è necessario mettergli a disposizione le banche dati raccolte nel programma SID ( Sistema informatico del Demanio) nel quale l’ufficio
ha inserito i dati relativi alle singole concessioni. Questo programma informatico si interfaccia con un altro programma informatico DOCFA nel
quale sono contenuti i dati catastali delle aree demaniali al fine di permettere uno scambio di informazioni in tempo reale ed evitare così che
rimangano delle aree demaniali non censite. Oltre al programma SID è necessario mettere a disposizione anche tutte le banche dati relative alle
attività commerciali insistenti sulle aree di arenile demaniale.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Siamo in attesa del passaggio del demanio marittimo alle regioni che definiranno le linee di indirizzo cui i Comuni dovranno adeguarsi.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Potenziare i poli di promozione culturale e naturalistica della montagna e incrementare l’offerta di
servizi turistici e sportivi.
Referente politico: Assessore Gabriele Carioli
Grande attenzione dovrà essere rivolta alla montagna che insieme al mare rappresenta uno dei poli di attrazione più importanti. Valorizzare la
montagna ed i suoi paesi è un imperativo categorico cui non ci si può sottrarre. E’ necessario “educare” il turista e spingerlo a visitare questa realtà
mediante l’organizzazione di attività che lo incuriosiscano e lo inducano a varcare quel confine che lo proietterà in un mondo di una bellezza
incomparabile quale quello delle Alpi Apuane. L’organizzazione negli anni passati del Microfestival del mercatale ha dimostrato che quella è la
strada giusta. Organizzazioni di eventi che coniughino commercio, promozione di prodotti enogastronomici, eventi culturali e sportivi riescono a
“portare” un notevole flusso di persone nei paesi montani. I sondaggi fatti tra coloro che hanno partecipato agli eventi confortano in tal senso.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte sono dettate dalla necessità di incrementare e valorizzare lo sviluppo turistico dell’intero territorio montano in tutti i suoi aspetti culturali,
artistici e ambientali, allo scopo di rendere più attrattiva la nostra zona con la conseguenza di aumentare il flusso turistico e creare nuova
occupazione.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
Gli investimenti puntano essenzialmente sull’adeguamento funzionale delle strade e del decoro dei paesi.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
L’attività dell’ufficio non prevede erogazione di servizi di consumo propriamente detti.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): 02 unità
personale categoria C): 01unità
personale categoria B): 01 unità
57
personale categoria A): 0
A tempo determinato: 0
Altri rapporti di lavoro: 0.
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Dotazioni informatiche e software.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle linee programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e
regionale in materia.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Rendere il centro cittadino più vissuto riportandovi le attività mercatali.
Referente politico: Assessore Gabriele Carioli
Come abbiamo già precisato nella precedente RPP uno degli intenti dell’Amministrazione è quello di far rivivere il Centro Storico. Grazie agli
interventi di riqualificazione delle piazze Aranci e Mercurio il centro Storico ha ripreso forza. Intento dell’Amministrazione quindi è quello di
riportare al suo interno il mercato settimanale del martedì. Il mercato del martedì ha da sempre trovato la sua naturale collocazione nel centro storico
e da sempre ha costituito una attrattiva notevole sia per i cittadini che per i turisti. Per tale trasferimento è necessario uno studio attento che non può
però prescindere dall’esame di tutti gli aspetti tecnici che ne derivano e che implicano l’approvazione da parte dei Vigili del Fuoco. Per definire il
trasferimento deve essere costituito un tavolo tecnico cui partecipino tutti i soggetti interessati competenti per i vari aspetti (sicurezza stradale,
antincendio, traffico e commerciale). Grande spazio deve essere dato alla concertazione con le categorie dei commercianti ambulanti per una
doverosa informazione. Il centro Storico però non deve essere destinato ad accogliere solo il mercato del martedì, ma deve essere anche la naturale
collocazione degli imprenditori agricoli per valorizzare e promuovere la c.d. “ Filiera Corta”. Spazio deve essere riservato ai mercatini degli hobbisti
e opere dell’ingegno ai quali recentemente è stata data una regolamentazione. Un’area da tenere in considerazione è anche quella del Viale della
Stazione che ha visto i suoi commercianti riunirsi per progettare insieme eventi che hanno avuto un buon successo di pubblico. Infine spazio anche a
mercati straordinari che possano vivacizzare la città in momenti particolari. Tutte queste attività devono essere programmate anche a Marina di
Massa in un’ottica di alternanza.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Il centro storico negli ultimi anni era andato decadendo. Grazie agli interventi di riqualificazione delle piazze il centro oggi si presenta nella sua
veste migliore ed è compito dell’Amministrazione programmare al suo interno eventi e manifestazioni che consentano la sua piena utilizzazione e
valorizzazione. Riportare le attività commerciali ambulanti al suo interno costituisce sicuramente un’azione valida per raggiungere lo scopo.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
Opere di arredo urbano e impiantistica elettrica di competenza del Settore 6) Lavori Pubblici, Servizi a Rete, Protezione Civile e Mobilità.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Non si prevede erogazione di servizi di consumo propriamente detti.
58
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): 01
personale categoria C): 0
personale categoria B): 01
personale categoria A): 0
A tempo determinato: 0
Altri rapporti di lavoro: 0.
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Dotazioni informatiche e software.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Azione coordinata ed integrata con la Regione Toscana ed in particolare con la legge regionale 28/2005.
59
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
5 - Il turismo, l'economia e il lavoro
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
•
REGIONE
•
•
•
0,00
0,00
0,00
84.500,00
84.500,00
84.500,00
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
2.339.315,00
1.925.515,00
1.925.515,00
2.423.815,00
2.010.015,00
2.010.015,00
224.500,00
224.500,00
224.500,00
224.500,00
224.500,00
224.500,00
-932.864,00
-628.857,00
-658.572,00
TOTALE (C)
-932.864,00
-628.857,00
-658.572,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
1.715.451,00
1.605.658,00
1.575.943,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
60
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
5 - Il turismo, l'economia e il lavoro
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
1.610.451,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
93,88
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
entità
(c)
105.000,00
%
su
tot.
6,12
Totale
(a+b+c)
1.715.451,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
1,95
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
1.560.658,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
97,20
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
entità
(c)
45.000,00
%
su
tot.
2,80
Totale
(a+b+c)
1.605.658,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
2,02
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
1.533.943,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
97,33
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
entità
(c)
42.000,00
%
su
tot.
2,67
Totale
(a+b+c)
1.575.943,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
2,00
61
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 6 – USO DELLE RISORSE E PROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
RESPONSABILE DOTT. FABIO MAURO MERCADANTE
3.4.1 – Descrizione del Programma: Un nuovo processo di programmazione dei lavori pubblici. Integrazione con la programmazione
finanziaria in un quadro complesso di sostenibilità ambientale e territoriale.
Referente politico: Assessore Uilian Berti
La individuazione di un unico Settore che si occupi delle problematiche legate ai LL.PP., alla Viabilità ed alle Opere Infrastrutturali consente di
sfruttare al meglio tutte le professionalità presenti nell’Ente con una visione unitaria e non più a compartimenti stagni. La costituzione di un unico
Ufficio Tecnico Comunale consente di ricorrere con meno frequenza a progettazioni esterne utilizzando tutte le varie professionalità tecniche
presenti nell’Ente. E’ stata inoltre creata una unità di Manutenzione e Supporto nella quale fare confluire il personale operaio rimasto in servizio,
che non avrà più funzioni specifiche ma generiche e consentirà di economizzare attraverso un minor ricorso a ditte esterne per interventi di
montaggio palchi, installazione segnaletica, riempimento di buche stradali, ect. Un settore tecnico comunale più complesso ma più snello e
maggiormente orientato a realizzare la volontà dell’Ente ha sostituito la precedente organizzazione a compartimenti stagni ed a responsabilità
diffusa, dove la realizzazione degli interventi era spesso legata alla buona volontà di alcuni dipendenti. In questo senso aver concentrato in un unico
assessorato la responsabilità politica di tutti i settori tecnici ha rappresentato un importante contributo allo snellimento della macchina operativa
dell’Ente al fine di recuperare risorse attraverso una riduzione dei costi e un aumento della produttività dei singoli e complessiva della macchina
comunale. L’attività del settore tecnico sarà ora finalizzata a privilegiare interventi di manutenzione rispetto alla realizzazione di nuove opere che,
spesso, in passato, hanno avuto tempi di realizzazione biblici, palesando, una volta realizzate, tutte le problematiche connesse alle tempistiche in
quanto spesso sono risultate inadeguate alle normative sopravvenute. Un preciso ed articolato piano di manutenzioni consentirà invece di utilizzare
al meglio la viabilità esistente, i cimiteri e gli edifici pubblici in genere, gli edifici sportivi e gli edifici scolastici, nella convinzione che tali impianti
elementari rappresentano i centri nevralgici della vita cittadina fondamentali per la formazione delle giovani generazioni in quanto luoghi di
apprendimento e di aggregazione. Per opere importanti saranno sarà perseguita la strada del Project allo scopo di dotare la città di strutture ad alto
investimento difficilmente finanziabili con il Bilancio dell’Ente: il riferimento più immediato è al Palazzetto dello Sport per il quale sono in fase
avanzate gli accordi con Esselunga che ha già presentato una progettazione di massima dell’opera. La viabilità sarà completata sia per quanto
riguarda la Variante Aurelia, il sottopasso del Casellotto, la viabilità del Nuovo Ospedale. Per quanto concerne la variante Aurelia è in fase di
ultimazione la progettazione preliminare/definitiva curata dalla Amministrazione Comunale che sarà poi trasmessa ad ANAS per la progettazione
esecutiva e per la realizzazione dell’intervento. Per quanto concerne la viabilità del Nuovo Ospedale saranno eseguiti i lavori di ultimazione delle
rotatorie di accesso all’area ospedaliera, mentre per il completamento di un completo e funzionale asse viario mare-monti, il Comune si sostituirà
alla Provincia nella realizzazione delle due rotatorie all’innesto di strade provinciali Via Oliveti con Via Dorsale e con Via Catagnina/Via Carducci.
Saranno intensificati i contatti con RFI per il completamento del sottopasso del Casellotto al fine di creare un nuovo asse viario fondamentale per il
collegamento alla Città di tale zona che per troppi anni ha convissuto con l’attraversamento ferroviario. Interventi sugli immobili comunali sono
62
previsti per la messa in sicurezza del Teatrino dei Servi, dello Stadio e delle scuole cittadine per adeguarle alle nuove disposizioni in materia di
antincendio e di sicurezza nei luoghi di lavoro. In ogni caso le nuove opere pubbliche approvate dal Consiglio Comunale dovranno essere
compatibili con le risorse dell’Ente, tali da consentire la conclusione dell’intervento in tempi rapidi e senza creare contenziosi con le imprese o con
altri soggetti interessati alla realizzazione. Nel rispetto della nuova normativa sulle Pubbliche Amministrazioni, saranno privilegiate le progettazioni
interne, nella convinzione che i tecnici dell’Ente ben conoscono le esigenze e le criticità del territorio. Ulteriore azione è tesa a migliorare le
funzionalità dei servizi di rete, sia quelli affidati in gestione a GAIA, in quanto ricompresi nelle competenze d’ambito del Sistema idrico integrato
(acquedotto e fognatura), sia quello relativo al servizio di distribuzione del gas che vede il Comune di Massa quale stazione appaltante della gara
d’ambito per l’intero territorio provinciale. Altra importante azione è tesa a risparmiare risorse nel funzionamento del servizio di pubblica
illuminazione. I cittadini massesi dovranno poter contare su servizi migliori o comunque invariati con un minor dispendio di risorse pubbliche e
private.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa e al rispetto delle previsioni normative che disciplinano i lavori pubblici.
In ultima analisi – ove possibile – alle scelte operate viene abbinata la ricerca e la richiesta di forme di finanziamento esterne all’Ente (con
particolare riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o comunitari) o su project come per il Palazzetto, al fine di non pesare sulla capacità
di indebitamento dell’Ente stesso.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Realizzazione di nuove opere pubbliche in generale con particolare riferimento agli edifici scolastici, agli impianti sportivi, ai cimiteri, a teatri ed
altri immobili comunali, interventi di manutenzione sia dei fabbricati che dei relativi impianti tecnologici.
Realizzazione di infrastrutture viarie che consentano un miglioramento della mobilità cittadina, riduzione dell’inquinamento atmosferico, riduzione
degli incidenti stradali, miglioramento del decoro urbano cittadino e contenimento dei costi dei servizi di rete relativi a servizi di pubblica utilità
quali in particolare il servizio di pubblica illuminazione, il servizio relativo agli impianti semaforici.
Predisposizione del Piano delle Opere Pubbliche.
Predisposizione e approvazione dei Documenti di Legge per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Formazione del personale dell’Ente per quanto attiene la sicurezza nei luoghi di lavoro.
3.4.3.1 – Investimento
Si procederà alla predisposizione del Piano delle Opere secondo le direttive e le indicazioni fornite dalla Amministrazione Comunale
relativamente a tutti i Lavori Pubblici che la stessa intenda realizzare nel corso del mandato. Si procederà al completamento delle opere
inserite nel Piano Triennale relativo al precedente periodo. Verrà dato corso ai vari stadi di progettazione, alle procedure concorsuali ed agli
affidamenti relativi alle opere di competenza del Settore inserite nel Piano Triennale approvato dal Consiglio Comunale. Si procederà inoltre
al reperimento delle risorse necessarie al finanziamento degli interventi attraverso la ricerca e la richiesta di forme di finanziamento esterne
all’Ente (con particolare riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o comunitari) al fine di non pesare sulla capacità di
63
indebitamento dell’Ente stesso.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il Settore rilascia alla utenza autorizzazioni relative alla manomissione stradale per i servizi di rete e autorizzazioni per il transito dei mezzi
eccezionali. Per il rilascio di tali autorizzazioni si è registrato una sensibile una sensibile riduzione nei tempi di rilascio attraverso
l’approvazione del relativo disciplinare da parte della Giunta Comunale.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 13
Personale cat. C - 15
Personale cat. B - 15
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Il Settore ha a propria disposizione alcuni automezzi utilizzati da personale tecnico per i relativi sopralluoghi e/o verifiche.
Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana per la predisposizione per il finanziamento delle opere pubbliche
assistite da finanziamenti comunitari/regionali.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Conoscere il territorio e i suoi rischi: quadro conoscitivo, carte tematiche e monitoraggio.
Referente politico: Assessore Uilian Berti
Per quanto riguarda la Protezione Civile, i prossimi anni saranno destinati alla ricostruzione di un territorio comunale fragile, devastato in rapida
successione e nel giro di neppure tre anni da cinque situazioni di Emergenza Nazionale, le ultime delle quali avvenute a novembre 2012
contrassegnate da un elevatissimo numero di frane nel territorio montano e dal sistematico allagamento della Marina. Lo sforzo del Settore sarà
principalmente finalizzato a verificare tutte le azioni necessarie per la definitiva messa in sicurezza del territorio e per il reperimento delle risorse
economiche necessarie per tali interventi. Per fronteggiare tali emergenze, il Settore sta attualmente utilizzando ed utilizzerà anche in futuro il
personale che è stato individuato quale Responsabile e sub Responsabile delle Funzioni del Piano di Protezione Civile approvato con deliberazione
di C.C. 9/2013. A tale riguardo il Comune di Massa dispone di un efficiente strumento di rapida attivazione che permetterà di fronteggiare tutte le
situazioni di protezione civile, dallo stato di allerta a quello di calamità naturale. Il Piano di Protezione Civile è stato predisposto “in house”
utilizzando le professionalità dei dipendenti inseriti nella Unità di Crisi Locale nonché l’esperienza da loro maturata in occasione degli Stati di
Calamità Nazionale e di Emergenza Nazionale che hanno interessato il territorio comunale. Oltre al risparmio derivante dall’utilizzo di
professionalità interne, in luogo di affidamento a professionista esterno, il Piano di Protezione Civile così realizzato consentirà all’Ente di disporre
di uno strumento effettivamente rispondente alle conoscenze delle criticità del territorio. Nel rispetto di quanto stabilito nel Piano di Protezione
Civile approvato dal C.C. con deliberazione 9 del 21/3/2013, in data 16/6/2013 è stato istituito il COC che prevede la nomina dei Responsabili e dai
sub Responsabili delle funzioni di Protezioni Civile, come individuate dal Metodo Augustus, previste ed opportunamente disciplinate nello stesso
Piano di Protezione Civile. A tale azione sarà abbinata quella tesa al miglioramento degli standard di efficienza e qualità del Servizio di Protezione
Civile attraverso corsi di formazione del personale interni ed esterni all’Ente. Il Servizio Protezione Civile si attiverà inoltre nella messa in sicurezza
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del territorio a tutela del rischio idrogeologico nella progettazione degli interventi necessari a mitigare tale rischio ed a reperire tramite il Sistema
Regionale di Protezione Civile i necessari finanziamenti. Azioni ulteriori saranno attivate per eliminare le tombature di fossi e canali che hanno
contribuito ai disastri della recente alluvione del novembre 2012 con l’emanazione di specifiche e mirate ordinanze di ripristino e stombatura. Si
ricorda che il Piano di Protezione Civile è stato redatto in stretta collaborazione con gli altri uffici dell’Ente, ed in particolare con il Settore
Pianificazione e con il Settore Tutela Ambientale, al fine di abbinare a ciascuna macro zona i rischi relativi. Ciò consentirà pertanto di agire in
stretta collaborazione con i Settori preposti alla Pianificazione, alla Edilizia ed alla Tutela Ambientale, per una preziosa opera di aggiornamento
delle carte geomorfologiche, idrauliche e di microzonizzazione al fine di consentire il migliore e più sicuro utilizzo del territorio per usi abitativi nel
rispetto delle disposizione di legge contenute nella L. 100/2012 che subordina la pianificazione urbanistica alle previsioni contenute nel Piano di
Protezione Civile. Le azioni attivate sono fondamentalmente due. La prima è finalizzata a fare acquisire agli uffici tecnici dell'Ente una maggiore
conoscenza delle pericolosità insite nel territorio. Tale azione comporta il completamento del Piano di Protezione Civile approvato nel 2013 con un
più approfondito quadro conoscitivo del dissesto idrogeologico, attraverso la approvazione delle carte di pericolosità idraulica e geomorfologico.
Ciò consente a sua volta di adeguare il Piano di Protezione Civile ai rischi ambientali di dettaglio, consentendo all'Ente di disporre di uno strumento
di azione concreto e diretto e non scolastico e virtuale. Altra integrazione al Piano deriva dalla approvazione dello studio di microzonazione sismica,
collegato al Regolamento Urbanistico, che consentirà al Comune di Massa di rispettare le prescrizioni date dal Dipartimento di Protezione Civile per
quanto concerne i rischi sismici. Al riguardo si precisa che una approfondita e puntuale conoscenza del territorio e delle sue criticità, metterà gli
uffici tecnici in condizione di fare una corretta programmazione degli investimenti, che si rende a sua volta necessaria in ragione della scarsità di
risorse economiche sia regionali che nazionali. La maggiore conoscenza dei rischi consente inoltre di informare la cittadinanza dei rischi connessi a
ciascuna area, suggerendo i comportamenti da seguire in ciascun caso di emergenza. Proprio al fine di fornire una più precisa e dettagliata
informazione ai cittadini dei rischi si provvederà a migliorare ed efficientare il sistema di allerta tramite l'acquisto di software Allert System Flat e
App di Protezione Civile attraverso i quali i cittadini riceveranno sul telefono cellulare utili indicazioni, in caso di emergenze, su come raggiungere
le aree di raccolta previste dal Piano di Protezione Civile per quello specifico tipo di emergenza. La conoscenza dei rischi a sua volta comporterà
una maggiore capacità di interagire con gli Enti preposti alla salvaguardia ed alla sicurezza del Territorio, quali in primo luogo la Regione Toscana,
anche al fine di acquisire i finanziamenti necessari per la realizzazione di progetti tesi alla mitigazione dei rischi.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Tali scelte sono coerenti con il Piano di Protezione Civile approvata con
Deliberazione di C.C. 9 del 21/3/2013, validato dalla Regione Toscana il 17/6/2013, con il Piano di Mitigazione del Rischio Idrogeologico
approvato dalla Giunta Comunale n. 123 del 15/04/2011 e discusso successivamente dal Consiglio comunale nella seduta del 09/06/2011. Le scelte
operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa. In ultima
analisi – ove possibile – alle scelte operate viene abbinata la ricerca e la richiesta di forme di finanziamento esterne all’Ente (con particolare
riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o comunitari) al fine di non pesare sulla capacità di indebitamento dell’Ente stesso.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Creazione in ambito comunale di un efficiente Servizio di Protezione Civile in grado di fare fronte in maniera efficace alle situazioni di emergenza
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che purtroppo si stanno abbattendo con sempre maggiore frequenza sul territorio comunale.
Approvazione di strumenti di pianificazione compatibili con la normativa regionale.
Miglioramento dello standard di sicurezza dei cittadini in condizioni climatiche avverse.
Miglioramento generale della sicurezza del territorio.
3.4.3.1 – Investimento
Si procederà al completamento delle opere inserite nel Piano Triennale relativo al precedente periodo.
Verrà dato corso ai vari stadi di progettazione, alle procedure concorsuali ed agli affidamenti relativi alle opere di competenza del Settore
inserite nel Piano Triennale approvato dal Consiglio Comunale.
Si procederà al completamento degli interventi di messa in sicurezza approvati e finanziati dalla Regione Toscana ai sensi delle Ordinanze
del Commissario Straordinario relative agli Stati di Calamità ed Emergenza che si sono succeduti dal 2010 al 2012.
Si procederà inoltre al reperimento delle risorse necessarie al finanziamento degli interventi di mitigazione del Rischio Idrogeologico,
inseriti nel relativo Piano approvato dalla Giunta Comunale 123/2011, tuttora privi del relativo finanziamento.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il Settore rilascia alla utenza varie certificazioni relative al vincolo idrogeologico in aree ad alto od elevato rischio idraulico. In occasione di
Stati di Emergenza/Calamità il Settore provvede all’invio dei report alla Regione Toscana ed alle successive operazioni autorizzate e
finanziate dal Sistema Regionale di Protezione Civile quali la erogazione di contributi per ospitalità alberghiera ed autonoma sistemazione.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 13
Personale cat. C - 15
Personale cat. B - 15
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Il Settore ha a propria disposizione alcuni automezzi utilizzati da personale tecnico per i relativi sopralluoghi e/o verifiche. Il personale ha a propria
disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con il Sistema Regionale di Protezione Civile e con altri Uffici Regionali preposti alla Sicurezza del Suolo,
con gli Uffici della Autorità di Bacino, con l’Ufficio Tecnico del Genio Civile, con il Servizio Provinciale di Protezione Civile, con la Unione dei
Comuni-Comprensorio di Bonifica e con le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio che si interessano di Protezione Civile.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Attuazione dei protocolli di intesa per la progettazione e la realizzazione unitaria di servizi e
infrastrutture.
Referente politico: Assessore Uilian Berti
Un deciso passo avanti per un sensibile miglioramento del sistema della mobilità cittadina è stato compiuto dalla precedente Amministrazione con
la approvazione del Piano Urbano del Traffico (PUT) – Piano Urbano della Mobilità (PUM). L’obiettivo prioritario diventa da ora quello di dare
concreta applicazione alle previsioni contenute in tali strumenti pianificatori procedendo al loro costante aggiornamento, come previsto dalla
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normativa di riferimento. In tale contesto diventa necessario che le previsioni del PUM siano recepite dal Piano Triennale laddove le stesse siano
pienamente compatibili con le previsioni urbanistiche: in tale contesto la competente unità operativa preposta alla mobilità ed al traffico opererà in
stretta simbiosi con quella preposta alla realizzazione di infrastrutture della viabilità comunale. A seguito della riqualificazione architettonica e della
pedonalizzazione delle Piazze Aranci e Mazzini, si rende necessario integrare la pianificazione del PUT-PUM con uno specifico Regolamento
relativo alla istituzione di una vasta Zona a Traffico Limitato ZTL in centro cittadino oltreché di un articolato Piano della sosta sia a Massa che a
Marina di Massa, soprattutto nel periodo estivo. In tal senso la Amministrazione Comunale punterà nel recupero di parcheggi privilegiando una
diversa dislocazione degli stalli di sosta con la sostituzione, ove la larghezza delle strade lo consente, di quelli paralleli al senso di marcia con i più
funzionali parcheggi a lisca di pesce. Attraverso project saranno intraprese azioni tese a dotare la città di parcheggi sopraelevati che aumentino il
numero dei posti disponibili a parità di aree destinate alla sosta. L’aumento dei parcheggi sarà funzionale alla perdita momentanea di posti auto
sull’area adiacente all’ex mercato ortofrutticolo per la durata dei lavori ed alla perdita di posti auto conseguenti all’avvio della ZTL nel centro
urbano, che consentirà la piena vivibilità delle ritrovate piazze Aranci e Mazzini. Nell’immediato sarà data attuazione alle modifiche della viabilità
attraverso la adozione di tutti quei provvedimenti tipici attuativi del Codice della Strada, inseriti nel PUT, quali in particolare la istituzione di sensi
unici di marcia per rendere più scorrevole e sicuro il traffico cittadino ed aumentare il numero complessivo dei parcheggi. Saranno ricavati nella
viabilità esistente sprovvista di marciapiedi percorsi pedonali al fine di migliorare la sicurezza stradale per la c.d. utenza debole rappresentata dai
pedoni. Saranno inoltre ricavate nella viabilità esistente piste ciclabili con stazioni di Bike-Sharing, parcheggi scambiatori serviti dai mezzi del
Trasporto Pubblico Locale TPL sempre allo scopo di liberare il centro cittadino dal traffico e di decongestionare la viabilità cittadina. Particolare
attenzione sarà dedicata al servizio di TPL per il quale a far data dal 2014 è prevista una profonda modifica nella organizzazione del servizio. A
seguito del disinteressamento a detto servizio da parte dello Stato, la Regione Toscana ha elaborato un modello contenente le varie tipologie di
trasporto che sarà finanziato in gran parte dalla Regione con fondi regionali. Tale modello privilegerà logicamente le corse più redditizie
(principalmente trasporto urbano e suburbano) a discapito dei servizi meno produttivi (trasporto da e verso le frazioni montane). Ciò determina la
necessità di una verifica puntuale delle corse escluse dal modello regionale al fine di inserirle comunque nel capitolato di gara della Regione
Toscana, quali servizi aggiuntivi a carico del Comune. Ciò è finalizzato a realizzare un modello di TPL in ambito comunale più efficiente e più
rispondente alle effettive esigenze della utenza, pur in presenza di una considerevole riduzione delle risorse disponibili che scendono in ambito
regionale da 225 a 160 milioni di euro. Il modello locale prevederà forme di trasporto alternative al classico Bus, quali il servizio a mezzo Minibus,
quello a chiamata o quello a mezzo taxi, soprattutto per le corse da e verso le frazioni montane. Il Comune inoltre si attiverà, con gli uffici regionali,
per la predisposizione della progettazione tecnica relativa alla gara unica per l’affidamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale. A gara
appaltata si avrà un significativo incremento nel chilometraggio del trasporto di linea urbana che passerà dagli attuali 581.000 ad oltre 920.000 km a
parità di costo. Un più efficiente collegamento al centro consentirà un minor traffico veicolare ed un minore fabbisogno di parcheggi. Sarà data
concreta attuazione al progetto di Infomobilità finanziato dalla Regione Toscana al fine di migliorare la mobilità ed il traffico cittadino, perseguendo
l’obiettivo della riduzione dell’inquinamento attraverso informazioni circostanziate ed in tempo reale sulla sosta ed attraverso un miglior
coordinamento tra di loro di tutti gli impianti semaforici cittadini. A tale riguardo saranno attivati i rilevatori di traffico abbinati agli impianti
semaforici e finalizzati a sincronizzare tra di loro i semafori presenti su un medesimo asse viario ed i rilevatori della sosta finalizzati a fornire alla
utenza informazioni sul numero degli stalli di sosta liberi nei parcheggi cittadini. E’ stato dato notevole impulso nella tempistica relativa al rilascio
dei provvedimenti tipici previsti dal Codice della Strada (D.Lgs. 285/92) attraverso la installazione nei pc dei dipendenti del Settore del software
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acquistato dalla Università di Ferrara. L’applicazione del software alla procedura di rilascio delle autorizzazioni per la manomissione della sede
stradale, unitamente al nuovo disciplinare approvato dalla G.C., consentirà di ridurre in maniera sensibile i tempi di rilascio delle relative
autorizzazioni, ma soprattutto consentirà di monitorare e verificare il rispetto dei tempi di ripristino del manto stradale (a tale riguardo con
deliberazione di G.C. 127 del 24/4/2013 è stato approvato uno specifico regolamento), prevenendo incidenti e salvaguardando il patrimonio
comunale, oltre a consentire la esatta conoscenza in tempo reale di tutte le criticità presenti sulla viabilità comunale. Il software sarà messo a
disposizione anche per altri Settori comunali quali principalmente quello preposto alle Opere Infrastrutturali, quello preposto alle Attività
Produttive, quello preposto ai Servizi Informatici e quello della Polizia Municipale. Per quanto riguarda il decoro e l’arredo urbano cittadino,
saranno attivate specifiche azioni tese a verificare la pulizia ed il decoro urbano. Tali azioni saranno coordinate dall’Ufficio della Manutenzione
Urbana, la cui istituzione è prevista nelle linee programmatiche per il mandato amministrativo, approvate dal Consiglio Comunale con deliberazione
n. 7 del 06/02/2014. Le azioni elencate necessitano della stipula di protocolli di intesa finalizzati alla loro attuazione. In particolare tali protocolli
riguardano la Regione Toscana per quanto concerne la gara del TPL e la viabilità complementare al Nuovo Ospedale, ANAS per la realizzazione
della Variante Aurelia, per la quale è in via di ultimazione la fase progettuale curata dal Comune di Massa, il Consorzio Zona Industriale per quanto
concerne l’acquisizione della viabilità consortile interna alla viabilità comunale, la Provincia di Massa–Carrara per il completamento da parte del
Comune di opere avviate da tale Ente quali le rotatorie sull’asse viario provinciale di via Oliveti e RFI per il completamento del sottopasso di
Casellotto e per l’acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione del capolinea del TPL nelle vicinanze della Stazione Ferroviaria.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Tali scelte sono coerenti con il Piano Urbano del Traffico – Piano Urbano della
Mobilità approvato con Deliberazione di C.C. 38 del 17/6/2010. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della efficienza,
della efficacia e della economicità della azione amministrativa. In ultima analisi – ove possibile – alle scelte operate viene abbinata la ricerca e la
richiesta di forme di finanziamento esterne all’Ente (con particolare riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o comunitari) al fine di non
pesare sulla capacità di indebitamento dell’Ente stesso.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Razionalizzazione ed efficientamento del traffico, miglioramento della mobilità cittadina e della sosta, con conseguente riduzione dell’inquinamento
atmosferico, aumento della sicurezza stradale con conseguente riduzione degli incidenti stradali, miglioramento dello standard di decoro urbano
cittadino.
3.4.3.1 – Investimento
Si procederà al completamento delle opere inserite nel Piano Triennale relativo al precedente periodo. Verrà dato corso ai vari stadi di
progettazione, alle procedure concorsuali ed agli affidamenti relativi alle opere di competenza del Settore inserite nel Piano Triennale
approvato dal Consiglio Comunale. Si completerà la progettazione tecnica del nuovo Servizio di TPL secondo le direttive e le indicazioni
fornite dalla Regione Toscana. Si procederà inoltre al reperimento delle risorse necessarie al finanziamento degli interventi attraverso la
ricerca e la richiesta di forme di finanziamento esterne all’Ente (con particolare riferimento ai contributi e finanziamenti regionali e/o
comunitari) al fine di non pesare sulla capacità di indebitamento dell’Ente stesso.
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3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il Settore rilascia alla utenza autorizzazioni relative all’abbattimento di barriere architettoniche, alla installazione di insegne ed altri elementi
di arredo da parte dei privati, oltre alla emanazione di ordinanze attuative del Codice della Strada, permessi in deroga ed altri provvedimenti
tipici previsti dal D.Lgs. 285/92.
A tale riguardo si è registrata una sensibile riduzione nei tempi di rilascio di tali autorizzazioni ed ordinanze attraverso l’utilizzo del software
acquistato dalla Università di Ferrara.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 13
Personale cat. C - 15
Personale cat. B - 15
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Il Settore ha a propria disposizione alcuni automezzi utilizzati da personale tecnico per i relativi sopralluoghi e/o verifiche. Il personale ha a propria
disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana per la predisposizione della progettazione del nuovo progetto di TPL
e con la Provincia nel rispetto delle attuali competenze in materia di Trasporto Pubblico Locale.
69
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
6 - Uso delle risorse e programmazione degli investimenti
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
•
REGIONE
•
PROVINCIA
•
•
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
•
ALTRE ENTRATE
0,00
0,00
0,00
5.130.373,00
0,00
0,00
700.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3.961.591,00
3.961.591,00
3.876.836,00
9.791.964,00
3.961.591,00
3.876.836,00
697.000,00
697.000,00
697.000,00
697.000,00
697.000,00
697.000,00
3.584.696,00
2.004.798,00
1.998.768,00
TOTALE (C)
3.584.696,00
2.004.798,00
1.998.768,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
14.073.660,00
6.663.389,00
6.572.604,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
70
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
6 - Uso delle risorse e programmazione degli investimenti
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
5.772.481,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
40,71
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
entità
(c)
8.301.179,00
%
su
tot.
58,98
Totale
(a+b+c)
14.073.660,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
16,00
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
5.679.396,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
85,23
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
entità
(c)
983.993,00
%
su
tot.
14,77
Totale
(a+b+c)
6.663.389,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
8,39
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
5.638.611,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
85,79
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
entità
(c)
933.993,00
%
su
tot.
14,21
Totale
(a+b+c)
6.572.604,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
8,34
71
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 7 – IL SISTEMA FISCALE
RESPONSABILE D.SSA MARIA STELLA FIALDINI
Il percorso di sviluppo del “Federalismo Fiscale”, Legge 5 maggio 2009, n. 42, rappresenta una tappa fondamentale del processo di adeguamento
dell’ordinamento italiano alla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001. Prima della legge n. 42 del 2009, l’unico intervento legislativo
organico in attuazione di quella significativa riforma costituzionale che ha completamente ridisegnato i rapporti tra Stato, Regioni ed Enti Locali,
risaliva infatti alla legge “La Loggia” del 2003 che ha consentito, però, una soltanto una parziale e lacunosa attuazione del nuovo Titolo V della
Costituzione. Con la Legge n. 3 del 18/10/2001 sono stati introdotti profondi mutamenti nei rapporti tra Stato, Regioni ed Enti Locali per quanto
riguarda le competenze legislative ed amministrative al fine di accrescere in maniera rilevante le funzioni spettanti alle autonomie (Artt. 114, 117 e
118 Cost.). L’attribuzione di nuove ed importanti competenze a Regioni ed Enti Locali presuppone però, come esigenza indifferibile, che tali enti
dispongano anche delle risorse finanziarie necessarie per poter svolgere le funzioni loro assegnate dalla Costituzione, abbiano, in altri termini,
autonomia finanziaria sancita e disciplinata dall’art. 119 Cost., come modificato dalla Riforma del 2001. In esecuzione alla norma costituzionale,
Regioni ed Enti Locali dispongono di tre tipi di risorse costituite dai tributi propri, compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro
territorio e quote del fondo perequativo istituito con legge dello Stato per i territori con minore capacità fiscale per abitante. La riforma federalista di
cui alla legge delega 5 Maggio 2009 n. 42, aveva l’obiettivo di fornire agli EE.LL. gli strumenti di politica fiscale mancanti fino a quel momento.
Con la legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 che ha introdotto il principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale, anche l’art. 119
Cost. è stato nuovamente riformato. Nell’ottica di una maggiore attenzione all’equilibrio dei conti pubblici, il nuovo art.119 prevede al comma 1 che
l’autonomia di entrata e di spesa degli enti territoriali debba comunque rispettare l’equilibrio dei relativi bilanci e che Regioni ed Enti Locali
debbano concorrere ad assicurare il rispetto dei vincoli economici e finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea. Il rispetto del
pareggio di Bilancio dello Stato previsto per l’anno 2013 ha indotto il Legislatore ad anticipare all’anno 2012 l’introduzione dell’IMU da parte dei
comuni, con contestuale modifica dell’impianto dei trasferimenti statali previsti dal D.Lgs. 23/2011 in esecuzione al disposto normativo federalista.
Per effetto del D.L. 201/2011 i Comuni hanno subìto un ulteriore taglio dei trasferimenti statali in conseguenza dell’introduzione dal 1 Gennaio
2012 della nuova Imposta municipale. In particolare, la quantificazione del Fondo Sperimentale di Riequilibrio è legata al maggior gettito
dell’imposta municipale propria ad aliquota base rispetto al gettito ICI dell'annualità precedente e ridotto per effetto dell’art. 28, commi 7 e 9 del
D.L. 201/2011 e dalla detrazione compensativa del minor gettito IRPEF relativi agli immobili non locati che ne costituisce la componente
immobiliare. Rispetto al tributo previsto dalla riforma federalista il richiamato D.L. 201/2011 ha introdotto sensibili modificazioni alla disciplina
dell’IMU soprattutto in relazione al considerevole incremento del carico tributario, che unitamente alla varietà delle aliquote, trae origine
dall’incremento delle rendite catastali del 30%. I ristretti margini d’intervento concessi dal Legislatore per mitigare il carico tributario, in perfetta
antitesi rispetto alla decantata autonomia della riforma federalista, motivano ancora di più l’Amministrazione a ricercare formule per un
contemperamento degli effetti negativi della tassazione, indirizzando parte dell’attività degli uffici sulla valutazione e modulazione delle varie
aliquote dell’Imposta municipale propria, applicabili alle varie categorie d’immobili, quale supporto fondamentale alla politica fiscale locale. Infatti,
72
le simulazioni dell’entità del gettito al variare dell’imposizione tariffaria per categoria costituiscono un insostituibile strumento per consentire una
ponderata scelta delle varie opzioni d’aumento o di riduzione delle varie aliquote, individuare la tassazione più rispondente alle esigenze della realtà
locale e garantire contestualmente i livelli di gettito necessari all’equilibrio del Bilancio. Particolare notazione merita l’art. 14 del D.L. 201/2011
convertito in legge con modificazioni dall’art. 1, comma 1 della Legge 22/12/2011 n. 214 e successivamente modificato dall’art. 1, comma 387
della Legge di Stabilità per il 2013 n. 228/2012, che ha istituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) con decorrenza 1 Gennaio 2013
e sostituisce tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale che tributaria. Il nuovo tributo ( commi 8 e 9
dell’art. 14 D.L. 201/2011) è corrisposto in base a tariffa riferita all’anno solare e commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti
prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte, sulla base dei criteri determinati dal D.P.R. 158/1999
“Norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani”. L’aspetto più
eclatante è costituito dall’affermazione secondo cui la tariffa di riferimento, ai sensi dell’art. 2, commi 1 e 2, del D.P.R. 158/1999, rappresenta
“l’insieme dei criteri e delle condizioni che devono essere rispettati per la determinazione della tariffa da parte degli enti locali in modo da coprire
tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani”. La tariffa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti
essenziali del costo del servizio riferite in particolare agli investimenti per le opere e ai relativi ammortamenti ed ad una parte variabile, in funzione
delle quantità dei rifiuti conferiti, al servizio fornito ed all’ammontare dei costi di gestione. La tariffa presenta caratteristiche di progressività fiscale
nella quota fissa delle utenze domestiche essendo differenziata in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare, con il risultato di
diventare un elevato carico tributario per le famiglie numerose, spesso in difficoltà economiche. Per contemperare questi aspetti negativi del
“metodo normalizzato” verranno previste forme di intervento quali particolari riduzioni legate al numero dei componenti e del reddito familiare,
oltre che mantenere l’esenzione TARES per i pensionati titolari di pensione minima INPS. Dal 2014 il quadro normativo inerente i tributi locali si è
arricchito di un nuovo tributo Imposta Unica Comunale (IUC), composto da TASI (per la fruizione dei servizi comunali), TARI (per la gestione dei
rifiuti) ed IMU (per gli immobili non destinati ad abitazione principale), come previsto dalla Legge di Stabilità n. 147 del 27 dicembre 2013. Per gli
Enti Locali, l’attuale formulazione della normativa tributaria e fiscale determina un’ulteriore fase di criticità, in relazione alle obiettive minori
risorse assegnate dallo Stato e dalla necessità di applicazione i nuovi cespiti di entrata con tutte le difficoltà connesse all'istituzione di nuovi tributi,
ma anche per i cittadini contribuenti, che sempre più spesso si trovano in una situazione di assoluta incertezza rispetto ai tributi dovuti. Infatti, la
Legge n. 147/2013, art. 1 comma 639, istituisce l’Imposta Unica Comunale (IUC) identificando, in modo non univoco, i soggetti passivi delle tre
componenti del tributo unico:
l’IMU imposta municipale propria è dovuta da tutti i possessori di immobili (fabbricati e terreni), con esclusione delle abitazioni principali
che non siano classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
TASI tributo per i servizi indivisibili è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo unità immobiliari, compresa l’abitazione
principale come definita ai fini dell’IMU, nonché le aree scoperte e quelle edificabili a qualsiasi uso adibiti;
la TARI tassa rifiuti è dovuta da chiunque possieda o detenga locali o aree scoperte potenzialmente in grado di produrre rifiuti.
In tale contesto, l’Amministrazione sarà chiamata principalmente a contemperare nella politica fiscale, attraverso opportune manovre delle variabili
tariffarie, gli effetti distorsivi costituiti dall’applicazione della TASI e dell’ulteriore incremento dello 0,8 per mille che risultano regressivi in
corrispondenza delle rendite catastali più elevate. La medesima Legge n. 147/2013 dispone, inoltre, che le aliquote complessive dell’IMU e della
TASI deliberate dai comuni non possano superare le aliquote massime previste per l’IMU. L’applicazione dei tributi e delle entrate patrimoniali
73
dovrà garantire il giusto equilibrio tra risorse impiegate e servizi erogati, nell’ottica di evitare riduzioni all’azione di sostegno svolta
dall’Amministrazione Comunale nei confronti delle categorie più deboli. La Legge di stabilità 2014 ha introdotto un’importante proroga
rappresentata dal rinvio al 1° gennaio 2015 dell’introduzione dell’Imposta municipale secondaria prevista dal D.Lgs. n. 23/2011, che andrà a
sostituire l’imposta comunale sulla pubblicità e il canone di occupazione del suolo pubblico. Ciò allo scopo di evitare l' introduzione di nuovi cespiti
sui cittadini già interessati, nel contesto tributario, da sensibili modificazioni. In un quadro di progressiva riduzione dei trasferimenti dallo Stato,
quale quello attuale, appare fondamentale intraprendere attività straordinarie di lotta anti-evasione/elusione, attivando strumenti suscettibili di
implementare l'entità delle entrate e dei tributi in vista del perseguimento dell’autonomia finanziaria. In attuazione dei principi del federalismo
fiscale questa Amministrazione intende indirizzare la propria attività in campo fiscale-tributario ad una serie di obiettivi primari:
- introdurre una logica gestionale dell’entrata che ponga quale obiettivo primario il controllo e l’interazione con il proprio territorio per la
realizzazione della perequazione tributaria, dell’equità fiscale e della razionalizzazione dei sistemi di accertamento ed esazione, prevedendo un
relativo incremento del gettito anche attraverso il miglioramento delle tecniche di ricerca dell’evasione;
- sfruttare a tal fine le nuove opportunità di razionalizzazione dei processi amministrativi e organizzativi attraverso l’interazione con le funzioni
catastali;
- programmare con oculatezza, interagire con efficienza ed equità con i cittadini/imprese contribuenti attraverso la disponibilità di un quadro
organico ed integrato del gettito fiscale, della base imponibile e della pressione fiscale complessiva che grava sul cittadino e sull’impresa;
- integrare i dati catastali con le informazioni dei propri sistemi informativi anche al fine di contribuire al miglioramento ed all'aggiornamento
costante e sistematico della qualità dei dati in attuazione dei principi di interoperabilità applicativa delle banche dati;
- avviare processi di aggregazione istituzionale per concentrare in un unico punto le competenze, con l’obiettivo di attuare nuove politiche di
gestione della fiscalità locale.
A tal fine è necessario disporre di strumenti, metodologie e servizi che consentano di acquisire un’attenta conoscenza della situazione contributiva
di ciascun soggetto, oltre che della situazione immobiliare insistente sul territorio comunale, dal momento che l’Ente Locale fonda principalmente i
propri presupporti istituzionali nel governo, nel controllo e nella regolamentazione del patrimonio immobiliare. In questo quadro si inserisce la
proposta della Regione Toscana TOSCA, a cui ha aderito il Comune di Massa, relativa all’attuazione del Sistema Informativo Catasto e Fiscalità in
Toscana come strumento condiviso, al fine del contrasto dell’evasione fiscale e della partecipazione dei comuni all’accertamento dei tributi statali e
regionali gestiti dall’Agenzia delle Entrate ai sensi dell’art. 8 bis della Legge Regionale n. 31/2005, ad opera della Regione Toscana, ANCI
Toscana e UNICEM Toscana. È prevista la costruzione di una vera e propria Anagrafe Comunale Soggetti/Oggetti/Relazioni denominata ACSOR
articolata nelle seguenti componenti o moduli:
- l’Anagrafe Comunale dei Soggetti
- l’Anagrafe Comunale degli Oggetti (comprendente la loro localizzazione fisica sul territorio, tramite indirizzo georiferito o, se non applicabile,
tramite altro tipo di fiscale complessiva che grava sul cittadino e sull’impresa).
Nel corso del triennio 2014/2016 è previsto l’utilizzo del Sistema da parte degli Uffici Tributari da cui potranno ricavare utili informazioni per la
propria attività di accertamento tributario nonché per segnalare all'Agenzia delle Entrate le posizioni da sottoporre ad eventuali accertamenti fiscali
che determineranno l'eventuale riconoscimento a totale beneficio degli Enti Locali delle somme riscosse dall'erario stesso. Questo progetto garantirà
una maggiore capacità ed efficienza di gestione delle entrate comunali e, al tempo stesso, costituirà fonte di risorse per sopperire ai tagli operati dal
74
governo centrale sui trasferimenti. L’interoperabilità del Sistema TOSCA nell’infrastruttura dell’Ente ha richiesto il coinvolgimento fin dall’inizio
del Settore Informatico e della Società in house Master s.rl. incaricata dell’attività di gestione dei tributi. Con atto CC n. 73 del 21/07/2009
l’Amministrazione Comunale ha costituito la Società in-house providing Massa Tributi e Riscossioni MASTER s.r.l., per l’attività di riscossione
delle entrate tributarie e patrimoniali, in conseguenza dell’annullamento della deliberazione CC n. 24/2005 riguardante il Contratto di Servizio con
Massa Servizi s.p.a. La costituzione della società in-house ha consentito l’affidamento diretto di pubblici servizi escludendo, pertanto, il ricorso ad
una gara ad evidenza pubblica. Ciò in virtù della natura meramente strumentale dei servizi forniti dalla società rispetto ai bisogni
dell’Amministrazione trattandosi di attività non dirette a soddisfare in via immediata le esigenze della collettività. Inoltre, tali tipi di società
garantiscono maggiori strumenti di controllo da parte dell’Ente quali:
- che l’Ente abbia un effettivo potere di indirizzo sul Consiglio di Amministrazione della società in-house attraverso l’emanazione di appositi atti;
- che l’impresa non deve aver acquisito una vocazione commerciale che renderebbe precario il controllo da parte dell’Ente Pubblico e che
risulterebbe dall’ampliamento dell’oggetto sociale o dall’espansione territoriale dell’attività;
- che le decisioni importanti devono essere sottoposte al vaglio preventivo dell’Ente affidante;
- che via sia un controllo gestionale e finanziario stringente da parte dell’Ente pubblico sull’ente societario.
L’attività della società si è finora svolta seguendo il disciplinare di servizio approvato con atto del C.C. n. 2 del 10/01/2010 e collaborando
efficacemente per il mantenimento dei flussi di cassa delle varie entrate comunali, senza tuttavia esprimere totalmente le proprie potenzialità, per
cui si ritiene necessario intervenire nella compagine societaria esercitando di fatto le prerogative che la legge riserva all’Amministrazione. Dopo la
fase iniziale di avvio l’attività della Società dovrà essere potenziata al fine di rispondere al meglio alle esigenze dell’Ente ovvero del bilancio
comunale. Il recente quadro normativo ha ulteriormente appesantito la gestione dell’attività tributaria, con conseguenti ripercussioni negative anche
in termini di flussi di cassa, divenuti insufficienti a garantire il fabbisogno dell’Ente in conseguenza del posticipo, da parte del Legislatore, delle
scadenze di pagamento (TARES) e dell’esenzione dal pagamento dell’IMU disposta per l’abitazione principale. Occorre pertanto procedere ad una
generale riorganizzazione dell’azienda considerata da sempre la “longa manus” dell’Ente nel territorio comunale, apportando le modifiche strutturali
necessarie per la gestione dei servizi, sia in campo tributario che patrimoniale, allo scopo di garantire all’Amministrazione un' efficace lotta
all’evasione rivolta al procacciamento di nuove risorse ed al perseguimento dell’equità fiscale. Le modifiche dovranno garantire alla Società il
conseguimento di un elevato livello di specializzazione con particolare riguardo alle attività in campo tributario-patrimoniale che più caratterizzano
l’incarico affidato, procedendo ad un generale riordino dei servizi gestiti, salvaguardando e potenziando le attività concernenti:
la lotta all’evasione tributaria;
il controllo e la verifica sul territorio;
l’attuazione del progetto Tosca.
In quest’ottica sarà necessario procedere all'analisi di tutte le attività in capo alla Società, senza escludere la possibilità della dismissione di quelle
non pienamente riconducibili al campo tributario/patrimoniale, in quanto rappresentano semplicemente una prosecuzione della precedente gestione
di Massa Servizi S.p.A. al fine di poter valutare la possibilità di affidare a Master s.r.l. il ruolo fin qui svolto da Equitalia Servizi S.p.A. L’analisi
dovrà riguardare anche l'assetto organizzativo e gestionale della Società, i singoli servizi gestiti dalla Società con particolare riguardo alle modalità
con cui vengono resi. Ciò al fine di individuare unità da poter destinare ad altre attività ed ipotizzare, per ciascun soggetto, una destinazione
lavorativa più consona alla propria formazione professionale. Il miglioramento della gestione dei servizi costituisce, infatti, l’obiettivo
75
dell’Amministrazione, da conseguire attraverso il recupero di efficienza, economicità e soddisfazione dell’utenza. Con Atto di Giunta Comunale n.
289 del 28/10/2013 è stato approvato Protocollo di Intesa tra il Comune di Massa e la Società: tale documento costituisce l'avvio del recupero di
efficienza ed efficacia dell’attività della società stessa, nell’ottica del generale contenimento delle spese.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Ristrutturazione in senso più progressivo dell’imposizione legata al reddito e al patrimonio.
Referente politico: Assessore Giovanni Rutili
Con la Riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, Legge n. 3 del 18/10/2001, sono stati introdotti profondi mutamenti nei rapporti tra Stato,
Regioni ed Enti Locali per quanto riguarda le competenze legislative ed amministrative, al fine di accrescere in maniera rilevante le funzioni
spettanti alle autonomie (Artt. 114, 117 e 118 Cost.). Con la stessa riforma è stato modificato anche l’art. 119 della Costituzione, nel quale veniva
affermata l’autonomia finanziaria delle Regioni e degli Enti Locali. Il percorso di attuazione del cosiddetto “federalismo fiscale” è stato tracciato
con molto ritardo rispetto alla riforma del Titolo V; infatti solo con la Legge delega del 5 maggio 2009 n. 42, è stata delineata fattivamente la
riforma, in armonia con il dettato costituzionale dell'art. 119, incentrata nel superamento del sistema di finanza derivata e nell'attribuzione di una
maggiore autonomia di entrata e di spesa degli EE.LL. nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale. L'obiettivo più significativo è
costituito dal passaggio dal sistema dei trasferimenti erogati sulla base della spesa storica a quello dell'attribuzione di risorse basate
sull'individuazione dei fabbisogni standard, necessari a garantire il finanziamento integrale delle funzioni fondamentali. Con il D. Lgs n. 23 del
14/03/2011, in attuazione alla legge delega, sono attribuite agli Enti Locali tre tipi di risorse: tributi propri, compartecipazioni al gettito di tributi
erariali riferibili al loro territorio (compartecipazione al gettito IVA e sulle imposte relative agli immobili) e, in via residuale, attribuzione di un
fondo perequativo istituito con legge dello Stato per i territori con minore capacità fiscale per abitante. Il complesso di queste risorse, in ogni caso,
deve permettere agli enti territoriali di finanziare integralmente il costo delle funzioni pubbliche loro attribuite. La legge costituzionale 20 aprile
2012, n. 1 ha introdotto il principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale, pertanto, anche l’art. 119 Cost. è stato nuovamente riformato.
Il comma 1 prevede che l’autonomia di entrata e di spesa degli enti territoriali debba comunque rispettare l’equilibrio dei relativi bilanci e che
Regioni ed enti locali concorrano ad assicurare il rispetto dei vincoli economici e finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea. A
seguito della pesante crisi che sta affliggendo l’intero sistema economico ed in particolare il nostro Paese e considerata la necessità di rispettare gli
equilibri di Bilancio imposti, sono stati adottati importanti provvedimenti da parte dello Stato: in particolare con il D.L. n. 201/2011, denominato
decreto salva-Italia, (Legge n. 214/2011) sono state apportate profonde modifiche in materia fiscale, di tracciabilità dei flussi finanziari, del sistema
pensionistico e l’anticipazione al 2012 dell’imposta municipale propria, prevista dall’art. 8 del citato D.Lgs. n. 23/2011 “ Disposizioni in materia di
Federalismo Fiscale” con la contestuale modifica dell’impianto dei trasferimenti statali previsti. La manovra finanziaria ha determinato ulteriori
tagli ai bilanci comunali sia nella quantificazione del FSR (legata al maggior gettito stimato dallo Stato dell’imposta municipale propria ad aliquota
base rispetto al precedente gettito ICI) che nelle riduzioni operate per effetto dell’art. 28 , commi 7 e 9 dello stesso D.L. 201/2011. Il tributo
delineato dal D.L. n. 201/2011, inoltre, è risultato diverso rispetto a quello previsto dalla riforma federalista, sia dal punto di vista del soggetto
passivo che dal lato dell’Amministrazione Comunale impossibilitata a ridurne gli effetti negativi per i cittadini e per lo stesso Bilancio Comunale:
l’esatta quantificazione dell’ammontare del tributo era necessaria non solo ai fini della fissazione delle aliquote, ma anche per compensare la
riduzione dei trasferimenti erariali. La Legge di Stabilità 2012, all’art. 14 del D.L. 201/2011 convertito con modificazioni in legge n. 214/2011, ha
istituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) con decorrenza 1 Gennaio 2013, in sostituzione di tutti i vigenti prelievi relativi alla
gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale che tributaria. Il nuovo tributo prima della sua entrata in vigore è stato ulteriormente modificato
76
dall’art. 1, comma 387 della Legge di Stabilità per l’anno 2013 n. 228/2012; è corrisposto in base a tariffa riferita all’anno solare e commisurata alle
quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte, sulla base dei
criteri determinati “in modo da coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani” (D.P.R. 158/1999 “Norme per la elaborazione
del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani”). La tariffa presenta caratteristiche di progressività
fiscale nella quota variabile delle utenze domestiche essendo differenziata in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare, che
determinano un carico tributario elevato per le famiglie numerose, spesso in difficoltà economiche. Per contemperare questi aspetti negativi del
“metodo normalizzato”, il legislatore ha previsto forme di agevolazione e/o esenzione legate alla tipologia di occupazione, al tipo di servizio
usufruito, al numero dei componenti e al reddito familiare. Il carico tributario della TARES è costituito oltre che dalla tariffa composta dalla quota
fissa e quota variabile da una maggiorazione indicata dall’art. 14, comma 13, D.L. 201/2011 in € 0,30 per metro quadrato, a copertura dei costi
relativi ai servizi indivisibili suscettibile di essere incrementata a € 0,40 dal Consiglio Comunale, anche graduandola in ragione della tipologia
dell’immobile. L’art. 10 D.L. 8/04/2013 n. 35 convertito con modificazioni nella Legge 6/06/2013 n. 64, intervenendo in materia di TARES,
dispone che la maggiorazione standard di € 0,30 a mq per il solo anno 2013 è riservata interamente allo Stato. Il complesso quadro normativo
nazionale e le problematiche applicative dell’IMU hanno caratterizzato il dibattito parlamentare nel corso dell’anno 2013 e influenzato
negativamente la gestione economico-finanziaria degli enti locali. In primis con l’esenzione dall’IMU per le abitazioni principali, con Legge n.
85/2013 e con Legge n. 5/2014; e dalle varie proroghe del termine per l’approvazione del Bilancio di previsione 2013 (30/11/2013). Tale dibattito è
sfociato nell’introduzione dal 2014 del nuovo tributo (IUC) Imposta Unica Comunale, composto da TASI (per la fruizione dei servizi comunali),
TARI (per la gestione dei rifiuti) ed IMU (per gli immobili non destinati ad abitazione principale), come previsto dalla Legge di Stabilità n. 147 del
27 dicembre 2013. Per gli Enti Locali, l’attuale formulazione della normativa tributaria e fiscale, determina un’ulteriore fase di criticità, sia rispetto
alle risorse assegnate dallo Stato che dall’applicazione dei nuovi tributi, ma anche per i cittadini/contribuenti che nuovamente si trovano in una
situazione di assoluta incertezza rispetto ai tributi dovuti. Infatti, la Legge n. 147/2013, art. 1 comma 639, che istituisce l’Imposta Unica Comunale
(IUC) identifica, in modo non univoco, i soggetti passivi delle componenti del tributo unico:
l’IMU imposta municipale propria è dovuta da tutti i possessori di immobili (fabbricati e terreni), con esclusione delle abitazioni principali
che non siano classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
TASI tributo per i servizi indivisibili è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo unità immobiliari, compresa l’abitazione
principale come definita ai fini dell’IMU, nonché le aree scoperte e quelle edificabili a qualsiasi uso adibiti;
la TARI tassa rifiuti è dovuta da chiunque possieda o detenga locali o aree scoperte potenzialmente in grado di produrre rifiuti.
La medesima Legge dispone inoltre che le aliquote complessive dell’IMU e della TASI non possono superare le aliquote massime previste per
l’IMU. Questo elevato numero di variabili che caratterizzano il nuovo tributo determinano anche per l’anno 2014 delle obiettive difficoltà di
gestione dei tributi da parte degli uffici e gravosi adempimenti per i contribuenti e gli operatori del settore (CAAF).
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Il quadro in cui opera l’Amministrazione è caratterizzato da una crescente contrazione di risorse finanziarie in conseguenza della situazione
macroeconomica congiunturale, delle ultime manovre finanziarie e del taglio dei trasferimenti statali. A questa situazione complessiva si aggiunge
un maggior sforzo richiesto alla cittadinanza in termini di pressione fiscale. Diventa sempre più importante, pertanto, che la gestione della spesa
pubblica sia efficace e che renda conto dei risultati ai cittadini in modo semplice e trasparente. La politica fiscale attuata dall’Amministrazione sarà
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improntata all’equità, ricercando forme di imposizione legate al reddito ed al patrimonio, riconoscendo agevolazioni ed esenzioni in presenza di
bassi redditi, in modo da porre al centro dell'attenzione la famiglia e le imprese. Saranno inoltre scrupolosamente osservati i principi previsti dallo
Statuto del contribuente. Speciale attenzione sarà riservata alle attività volte a favorire l'evoluzione di un sistema sempre più organico e completo di
banche dati che permetta di ottimizzare la pianificazione delle entrate comunali (determinazione delle aliquote, delle tariffe e dei corrispettivi per i
servizi a domanda individuale) e semplificare gli obblighi tributari ed extra tributari dei cittadini/utenti.
3.4.3 – Finalità da conseguire
L’applicazione dei tributi e delle entrate patrimoniali dovrà essere conforme alle leggi e regolamenti garantendo il giusto equilibrio tra risorse
impiegate e servizi erogati, nell’ottica di evitare forti riduzioni all’azione di sostegno svolta dall’Amministrazione comunale verso le categorie di
persone più fragili. A tal fine sono state effettuate numerose analisi e simulazioni con lo scopo di rendere il più possibile perequato il prelievo
tributario, soprattutto in considerazione della significativa e precostituita incidenza dello stesso, a causa della nuova imposta sulla prima casa.
L’azione dell’Amministrazione dovrà essere sempre più indirizzata verso il recupero dell’efficienza nella gestione per sopperire alle minori risorse.
Occorre altresì adottare strumenti per facilitare ed agevolare le procedure di pagamento da parte dei cittadini.
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Gli oneri che gravano sulla parte corrente del bilancio comunale sono determinati principalmente dalla convenzione con la società in house
Master s.r.l.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Istruttore contabile cat. C5 n. 3 al 50%
Collaboratore Contabile B3 n. 1 al 50%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di dotazione informatica costituita da PC con l’utilizzo di gran parte dei programmi in uso all’Ente e relativa stampante.
Con il recupero delle banche dati relative alla riscossione dei tributi ed entrate patrimoniali, l’Amministrazione ha acquisito ulteriori programmi di
gestione dei servizi stessi.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
L’attività del settore si esplica sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione in conformità della legislazione nazionale vigente e in
coerenza con i programmi regionali in materia di gestione delle entrate .
3.4.1 – Descrizione del Programma: Contrastare in modo decisivo l’evasione con programmi straordinari.
Referente politico: Assessore Giovanni Rutili
La riforma federalista è incentrata nel superamento del sistema di finanza derivata e nell'attribuzione di una maggiore autonomia di entrata e di
spesa degli EE.LL. nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale. In un quadro di progressiva riduzione dei trasferimenti dallo stato
appare fondamentale per i Comuni intraprendere attività straordinarie di lotta anti-evasione/elusione e attivando strumenti suscettibili di
implementare il livello delle riscossioni delle entrate e dei tributi in vista del perseguimento dell’autonomia finanziaria. Con atto C.C. n. 73 del
21/07/2009 è stata costituita la Società in-house providing Massa Tributi e Riscossioni MASTER s.r.l., ai sensi dell’art. 113 TUEL 267/2000 e
78
dell’art. 52, comma 5 lettera b) n. 1 del D.Lgs 446/1997, a seguito dell’annullamento del contratto di servizio con la Massa Servizi S.p.A. (Atto n.
71/2009 d CC) che ha permesso l’affidamento diretto dell’attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali. La Società ha come scopo la
gestione dei servizi inerenti le attività di riscossione dei tributi e delle altre entrate e delle attività connesse, complementari, accessorie ed ausiliarie
indirizzate al supporto delle attività di gestione tributaria e patrimoniale, ad esclusione delle fasi di accertamento e contenzioso che rimangono in
capo al Comune. Il primo obiettivo del Comune è quello di potenziare l’attività di recupero dell’evasione ed elusione relativamente alla riscossione
dei tributi locali. Gli obiettivi di breve e medio periodo che l’Amministrazione si prefigura per poter raggiungere l’equità e giustizia fiscale, con il
diretto e completo coinvolgimento della Società, sono i seguenti:
- introdurre una logica gestionale dell’entrata che ponga quale obiettivo primario il controllo e l’interazione con il proprio territorio per la
realizzazione della perequazione tributaria, dell’equità fiscale e della razionalizzazione dei sistemi di accertamento ed esazione, prevedendo un
relativo incremento del gettito anche attraverso il miglioramento delle tecniche di ricerca dell’evasione;
- sfruttare a tal fine le nuove opportunità di razionalizzazione dei processi amministrativi e organizzativi attraverso l’interazione con le funzioni
catastali;
- programmare con oculatezza e interagire con efficienza ed equità con i cittadini/imprese contribuenti attraverso la disponibilità di un quadro
organico ed integrato del gettito fiscale, della base imponibile e della pressione fiscale complessiva che grava sul cittadino e sull’impresa;
- integrare i dati catastali con le informazioni dei propri sistemi informativi anche al fine di contribuire al miglioramento ed aggiornamento costante
e sistematico della qualità dei dati in attuazione dei principi di interoperabilità applicativa delle banche dati;
- avviare processi di aggregazione istituzionale per concentrare in un unico punto le competenze, con l’obiettivo di attuare nuove politiche di
gestione della fiscalità locale.
A tal fine è necessario disporre di strumenti, metodologie e servizi che consentano di acquisire un’attenta conoscenza della situazione contributiva
di ciascun soggetto, oltre che della situazione immobiliare insistente sul territorio comunale, atteso che l’Ente Locale fonda principalmente i propri
presupporti istituzionali nel governo, nel controllo e nella regolamentazione del patrimonio immobiliare. Il progetto regionale TOSCA al quale il
Comune ha aderito e che realizza l’interscambio di una banca–dati integrata con gli altri enti-aderenti, al fine di ottimizzare l’attività di controllo
tributario, è giunto alla fase di avvio operativo delle attività e coinvolge specificatamente le professionalità interne all’Ente nonché quelle presenti
nella società in-house. A tale scopo il percorso formativo per il progetto TOSCA, recentemente intrapreso, ha visto la partecipazione di buona parte
degli addetti ai servizi. Il progetto infatti prevede attività e tecnologie specificamente dedicate alla verifica, validazione e ottimizzazione della
qualità dei dati disponibili alla Pubblica Amministrazione Locale e Centrale, anche e soprattutto attraverso l’integrazione logico-funzionale delle
informazioni catastali provenienti dall’Agenzia del Territorio con le diverse basi di dati locali e nazionali. L’utilizzo del Sistema Fiscalità e Catasto
per l'accertamento tributario potrà essere di supporto alle segnalazioni qualificate proposte dall'Agenzia delle Entrate. Parallelamente verranno
curate le attività che garantiscono il perseguimento degli obiettivi dell’Amministrazione sia in termini di procacciamento di risorse che per la
realizzazione della giustizia fiscale, quali l'espletamento dei controlli per le annualità tributarie in scadenza, la programmazione dell'attività di
controllo straordinaria sul territorio per la categoria delle aree edificabili e delle aree produttive, la verifica degli immobili fantasma, verifica e
controllo delle occupazioni abusive sia in relazione al Cosap che ICP. Al fine di mantenere il livello di gettito particolare attenzione verrà riservata
al recupero coattivo dei crediti eseguito mediante iscrizione a ruolo o ingiunzione fiscale. Questultimo strumento, consente snellezza e celerità in
quanto l'ente titolare dell'entrata può immediatamente emettere il titolo esecutivo, esperendo successivamente le procedure previste ovvero il
79
pignoramento mobiliare e immobiliare. In proposito è in fase di completamento un progetto denominato “Tavolo sulla riscossione in Toscana”
gestito da ANCI, Regione Toscana e alcuni Comuni pilota destinato a costituire per tutti i Comuni aderenti la giusta risposta al superamento di
Equitalia S.p.A.. Il Tavolo è stato costituito per analizzare le necessità degli EELL e al contempo valutare le opportunità che un sistema di
riscossione coattivo regionale integrato può offrire in termini di efficienza e efficacia della riscossione. Il sistema dovrebbe fornire oltre che le
singole attività costituenti il servizio (contatti con l’utenza, postalizzazione, esecuzione forzata) un vero e proprio supporto per la formazione del
personale addetto e per la gestione del contenzioso.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
L’obiettivo primario è il controllo e l’interazione con il proprio territorio per la realizzazione della perequazione tributaria, dell’equità fiscale e della
razionalizzazione dei sistemi di accertamento ed esazione, prevedendo un relativo incremento del gettito anche attraverso il miglioramento delle
tecniche di ricerca dell’evasione.
3.4.3 – Finalità da conseguire
L'obiettivo più significativo è acquisire un’attenta situazione dello stato contributivo e immobiliare del territorio comunale, per consentire un’attività
costante e fattiva di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, per recuperare autonomia finanziaria dell’Ente, onde sopperire alle minori risorse
e assicurare maggiore efficienza nella gestione da parte della Società, ma soprattutto per garantire un fisco più equo e giusto per il cittadino.
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Gli oneri che gravano sulla parte corrente del bilancio comunale sono determinati principalmente dalla ripresa da parte degli uffici comunali
delle attività inerenti gli accertamenti e il contenzioso tributario.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Istruttore contabile cat. C5 n. 3 al 50%
Istruttore contabile cat. C4 n. 1 al 100%
Collaboratore Contabile B3 n. 1 al 50%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di dotazione informatica costituita da PC con l’utilizzo di gran parte dei programmi in uso all’Ente e relativa stampante.
Con il recupero delle banche dati relative alla riscossione dei tributi ed entrate patrimoniali, l’Amministrazione ha acquisito ulteriori programmi di
gestione dei servizi stessi, da implementarsi per rendere più efficace ed efficiente la gestione.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
L’attività del settore si esplica sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione in conformità della legislazione nazionale vigente e in
coerenza con i programmi regionali in materia di gestione delle entrate.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Valorizzazione e potenziamento dell’attività di Master s.r.l.
Referente politico: Assessore Giovanni Rutili
L’Amministrazione Comunale con l’atto di C.C. n. 71 del 21/07/2009 ha disposto, in autotutela, l’annullamento della delibera di C.C. n. 27/2005
“Affidamento gestione attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi e delle entrate patrimoniali nonché delle attività di supporto
80
connesse o complementari indirizzate alla gestione dei servizi comunali. Approvazione contratto di servizio” e la revoca del contratto di servizio
alla Massa Servizi s.p.a.. Nella stessa seduta è stata costituita la Società in-house providing Massa Tributi e Riscossioni MASTER s.r.l., con l’atto
C.C. n. 73/2009 ai sensi dell’art. 113 TUEL 267/2000 e dell’art. 52, comma 5 lettera b) n. 1 del D.Lgs 446/1997, con effetto immediato per
l’attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali, demandando a successiva deliberazione l’approvazione del disciplinare di servizio tra
il Comune di Massa e la Società. La costituzione della società in-house ha premesso l’affidamento diretto di pubblici servizi escludendo, pertanto, il
ricorso ad una gara ad evidenza pubblica considerato che la natura dei servizi forniti è caratterizzata dalla mera strumentalità rispetto ai bisogni
dell’Amministrazione trattandosi di servizio non diretto a soddisfare in via immediata le esigenze della collettività. Inoltre, questi tipi di forma
societaria garantiscono maggiori strumenti di controllo da parte dell’Ente quali:
- che l’Ente abbia un effettivo potere di indirizzo sul Consiglio di Amministrazione della società in-house attraverso l’emanazione di appositi atti;
- che l’impresa non deve aver acquisito una vocazione commerciale che renderebbe precario il controllo da parte dell’Ente Pubblico e che
risulterebbe dall’ampliamento dell’oggetto sociale o dall’espansione territoriale dell’attività;
- che le decisioni importanti devono essere sottoposte al vaglio preventivo dell’Ente affidante;
- che via sia un controllo gestionale e finanziario stringente da parte dell’Ente pubblico sull’ente societario.
L’attività della Società si è svolta seguendo il Disciplinare di servizio approvato con atto del C.C. n. 2 del 10/01/2010 e collaborando efficacemente
per il mantenimento dei flussi di cassa delle varie entrate comunali, senza tuttavia esprimere totalmente le proprie potenzialità. In quest’ottica e nel
rispetto del contenimento generale della spesa, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto intervenire nella compagine societaria, adeguando lo
Statuto al quadro normativo che si è delineato negli ultimi anni caratterizzato da una forte presenza di vincoli e limitazioni. Con atto di C.C. n. 47
del 26/09/2013 ha pertanto modificato lo Statuto in particolare rispetto a:
- la possibilità per il Comune di Massa di nominare un Amministratore Unico, in luogo di un Consiglio di Amministrazione, con conseguente
modifica ed integrazione delle disposizioni statutarie relative;
- l’inserimento di nuove disposizioni statutarie e l’adeguamento di quelle esistenti, ai fini dell’esercizio del “controllo analogo” sulla Società, da
parte del Comune di Massa, in ottemperanza alla normativa vigente ed agli orientamenti giurisprudenziali nazionali più recenti secondo cui il Socio
deve avere pregnanti poteri di controllo (mediante la nomina e la revoca degli amministrativi, poteri di indirizzo e direttiva, poteri di ispezione,
sopralluogo, verifica di reports periodici) oltre che la partecipazione totalitaria pubblica con divieto di cessione di quote. Tali orientamenti risultano
in linea con la giurisprudenza comunitaria secondo cui il “controllo analogo” dei soci pubblici sulla società in house costituisce un potere assoluto di
direzione, coordinamento e supervisione dell’attività del soggetto partecipato e che riguarda l’insieme dei più importanti atti di gestione del
medesimo;
- l’applicazione del principio di trasparenza rispetto all’attività della Società;
- gli adeguamenti normativi intervenuti dalla data di approvazione dello statuto ad oggi, compresi quelli in materia di equilibrio dei generi.
Con atto di G.C. n. 289 del 28/10/2013 è stato altresì formalizzato il Protocollo d’Intesa che sarà sottoscritto tra la società MASTER s.r.l. ed il
Comune di Massa, per l’assegnazione, a tempo parziale e temporaneo, del Dirigente del Settore presso la società MASTER s.r.l. con funzioni di
Direttore disciplinate dal secondo il Protocollo. Dopo la fase iniziale di avvio quindi l’attività della Società deve essere necessariamente potenziata
al fine di rispondere al meglio alle esigenze dell’Ente ovvero del bilancio comunale. Gli obiettivi di breve e medio periodo che l’Amministrazione si
prefigura poter raggiungere con il diretto e completo coinvolgimento della Società sono i seguenti:
81
- l’equa ripartizione del carico tributario attivando una puntuale attività antievasione /elusione (progetto TOSCA);
- la semplificazione degli adempimenti a carico del cittadino attraverso l’adozione di procedure e modulistiche di facile e rapida attivazione;
- la tempestività della risposta;
- la trasparenza delle procedure.
A tal fine l’Amministrazione ha garantito l’adeguamento dei programmi gestionali in dotazione al Settore e alla Società Master s.r.l. Il progetto
regionale TOSCA, al quale il Comune ha aderito - che si propone di fornire agli enti aderenti una banca–dati integrata con le altre Amministrazioni
territoriali e statali, al fine di ottimizzare l’attività di controllo tributario - è giunto alla fase di introduzione nelle fasi operative delle attività e
coinvolge specificatamente le professionalità interne all’Ente, ma soprattutto quelle presenti nella Società in-house. A tale scopo il percorso
formativo a suo tempo intrapreso per il progetto TOSCA ha visto la partecipazione di buona parte degli addetti ai servizi resi dalla Società
MASTER s.r.l. Il progetto infatti prevede attività e tecnologie specificamente dedicate alla verifica, validazione e ottimizzazione della qualità dei
dati disponibili alla PA Locale e Centrale, anche e soprattutto attraverso l’integrazione logico-funzionale delle informazioni catastali provenienti
dall’Agenzia Entrate (ex Territorio) con le diverse basi di dati locali e nazionali. Conclusa l’esperienza di Massa Servizi s.p.a., non sempre positiva
per i cittadini-contribuenti, l’Amministrazione intende avviare un percorso più trasparente e vicino al cittadino, consentendo l’esercizio degli
strumenti previsti dall’ordinamento per la riduzione dell’applicazione delle sanzioni quali l’autotutela, l’accertamento con adesione, la conciliazione
giudiziale ovvero stragiudiziale e con le quali è possibile interrompere e definire controversie tributarie già nella fase del contenzioso. In definitiva
gli uffici della Master s.r.l. dovranno farsi carico di instaurare un rapporto nuovo con il cittadino improntato sul rispetto reciproco e condurre
un’attività in grado di riconquistare la fiducia del cittadino nei confronti dell’Amministrazione.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
La ricerca dell’ottimizzazione dei costi della società unitamente a quella dei servizi erogati dall’Ente impongono una rivisitazione della funzionalità
della struttura di Master s.r.l.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Maggiore autonomia finanziaria dell’Ente mediante il recupero dell’evasione per far fronte alle minori risorse e recupero di efficienza nella gestione
da parte della Società.
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Gli oneri che gravano sulla parte corrente del bilancio comunale sono determinati principalmente dalla convenzione con la società in house
Master s.r.l. e dalla ripresa da parte degli uffici comunali delle attività inerenti gli accertamenti e il contenzioso tributario.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Istruttore contabile cat. C5 n.3 al 40%
Operatore Amministrativo B3 n.1 al 40%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di dotazione informatica costituita da PC con l’utilizzo di gran parte dei programmi in uso all’Ente e relativa stampante.
Con il recupero delle banche dati relative alla riscossione dei tributi ed entrate patrimoniali, l’Amministrazione ha acquisito ulteriori programmi di
gestione dei servizi stessi, da implementarsi per rendere più efficace ed efficiente la gestione.
82
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
L’attività del settore si esplica sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione in conformità della legislazione nazionale vigente e in
coerenza con i programmi regionali in materia di gestione delle entrate .
83
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
7 - Il sistema fiscale
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
0,00
0,00
0,00
•
REGIONE
0,00
0,00
0,00
•
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
•
•
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
46.158.385,00
46.700.135,00
46.514.712,00
46.158.385,00
46.700.135,00
46.514.712,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
-43.151.663,00
-43.720.913,00
-43.535.490,00
TOTALE (C)
-43.151.663,00
-43.720.913,00
-43.535.490,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
3.006.722,00
2.979.222,00
2.979.222,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
84
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
7 - Il sistema fiscale
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
%
su
tot.
3.006.722,00
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
3.006.722,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
3,42
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
%
su
tot.
2.979.222,00
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
2.979.222,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
3,75
Spesa Corrente
Consolidata
Spesa per
investimento
di Sviluppo
entità
(a)
%
su
tot.
2.979.222,00
100,00
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
2.979.222,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
3,78
85
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 8 – LA TUTELA AMBIENTALE
RESPONSABILE D.SSA MARIA STELLA FIALDINI
L’area industriale di Massa-Carrara è stata perimetrata come sito di bonifica di interesse nazionale a partire dal 1999 (D.M. 21 dicembre 1999) in
quanto sede di diversi stabilimenti industriali farmaceutici, petrolchimici e siderurgici che durante la loro attività hanno provocato un pesante
inquinamento dei suoli e della falda acquifera. L’estensione del perimetro del SIN di Massa-Carrara, oltre a ricomprendere le aree industriali più
inquinanti, è stato esteso anche alle aree residenziali confinanti, dove storicamente non vi sono stati insediamenti industriali, ed alle aree industriali
sede di attività a basso impatto ambientale (segherie, depositi di marmo etc.). L’estensione del perimetro del SIN di Massa-Carrara era giustificato,
come si legge nel preambolo del decreto istitutivo, dalla necessità di acquisire informazioni sull’inquinamento delle aree limitrofe agli stabilimenti
industriali più inquinanti, specialmente per quanto riguarda la falda acquifera “compromessa dalle attività industriali”. Ad oggi, dopo che sono state
portate a termine le caratterizzazioni ambientali su vaste porzioni di territorio, sia sui suoli che sulle acque di falda, da parte di soggetti privati e
pubblici, il quadro della situazione ambientale risulta più chiaro. Dalle attività di verifica emerge in generale un diffuso inquinamento dei suoli e
della falda con picchi molto significativi in corrispondenza delle attività più inquinanti. In particolare le grandi aziende chimiche e siderurgiche, che
hanno contraddistinto l’area industriale di Massa-Carrara, mostrano pesanti inquinamenti dei suoli tali da compromettere in modo significativo
anche la qualità della falda acquifera. In pratica le verifiche eseguite hanno confermato l’ipotesi di partenza di istituzione del SIN nella quale veniva
attribuito ad alcune specifiche aziende un ruolo determinante all’inquinamento. Alla luce di quanto sopra è stato proposto, in collaborazione con la
Provincia di Massa Carrara e la Regione Toscana, di mantenere come aree SIN a tutti gli effetti gli stabilimenti industriali chimici e siderurgici ai
quali è ascrivile la maggior parte dell’inquinamento del SIN di Massa-Carrara e di ridefinire le restanti aree ai sensi del comma 3 dell’art. 36 bis del
D.L. 83-2012. Pertanto con il D.M. 29/10/2013 il Ministero dell’Ambiente ha confermato la sua competenza per le seguenti aree a terra del SIN
comprese nel territorio del Comune di Massa: area ex-Farmoplant (in quanto ex industria chimica), area Solvay Bario (in quanto il procedimento di
restituzione agli usi legittimi dell’area è in fase di conclusione), mentre per tutte le aree a terra e per l’area marina già ricomprese nella
perimetrazione del SIN, per le quali non è stata confermata la titolarietà del procedimento in capo al MATT ai sensi dell’art. 252 del D.Lgs.
03/04/2006, n.152, la titolarietà delle procedure di bonifica ai sensi dell’art. 242 è attribuita, ai sensi dell’art. 242 del medesimo Decreto Legislativo,
alla competenza della Regione Toscana. Il passaggio delle competenze alla Regione Toscana comporta l’attivazione da parte di questa di procedure
per l’approvazione dei piani di caratterizzazione, delle analisi di rischio e dei progetti di bonifica attraverso conferenze dei servizi, alle quali
parteciperà anche il Comune di Massa con un proprio contributo istruttorio e parere. A fronte della riperimetrazione del SIN/SIR il territorio del
Comune di Massa, relativamente alle procedure di caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale
bonifica, può essere suddiviso in due macroaree: la prima coincidente con il SIN/SIR con la relativa articolazione delle competenze tra Ministero
dell’Ambiente e Regione Toscana e la seconda coincidente con il restante territorio comunale assoggettato alla normativa ambientale del Le
porzioni di territorio comunale classificate “residenziali” (Marina di Massa, Alteta, Stadio, Romagnano e Castagnola di Sotto), inserite nel SIR,
sono oggetto di una richiesta di deperimetrazione, basata sui dati delle caratterizzazioni ambientali e sull’analisi di rischio predisposta dal Comune
86
di Massa, che permetterà il passaggio di competenze dalla Regione al Comune riguardo l’approvazione dei documenti relativi alla caratterizzazione
ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica. Nell’ambito del contrasto all’inquinamento suolo, acustico,
elettromagnetico e nella gestione delle industrie insalubri, l’Amministrazione sarà impegnata alla realizzazione di attività volte a limitare
l’inquinamento del suolo. Particolare attenzione sarà dedicata all’inquinamento provocato dalla dispersione di fibre di amianto nell’atmosfera,
sostanza caratterizzata da elevato potere cancerogeno. In particolare la presenza di amianto si riscontra nelle abitazioni di civile abitazione, e in
alcuni settori turistici ed industriali. Per quanto concerne l’inquinamento dell’aria a seguito della Deliberazione della Giunta Regionale n. 1025 del
6/12/2010 attuativa della Legge Regionale 9/2010, che disciplina la “struttura della rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria”, l’Ente è
stato dotato di una “centralina per il rilevamento della qualità dell’aria ambiente”. La nuova centralina permetterà di monitorare l’inquinamento
prodotto dal traffico veicolare e di misurare i maggiori inquinanti PM10 e NO2. In merito agli Impianti Termici in conseguenza delle novità
introdotte dalla Legge 17/12/2012 n. 221 e D.P.R. 74/2013, si ritiene necessario rafforzare la collaborazione con le Associazioni di categorie
interessate, Cna e Confartigianato. L’attività di verifica prevista per Legge è assicurata dalla società in house MASTER s.r.l., sebbene
l’Amministrazione stia valutando la possibilità di una gestione diretta comunale per l’adesione al Patto dei Sindaci. In materia di inquinamento
acustico l’Amministrazione al fine di contenere al minimo i disagi causati dall’inquinamento acustico provvederà, ai sensi della Legge Regionale n.
89/98 alla redazione della relazione biennale sullo stato acustico del Comune, con l’obiettivo di acquisire dati ed indicatori utili ad una valutazione
delle eventuali azioni da intraprendere per riportare i livelli di rumore nei limiti previsti dalla vigente normativa. L’approvazione del Regolamento
Comunale per “la disciplina delle attività Rumorose” è uno degli obiettivi che l’Amministrazione intende perseguire velocemente in quanto
coinvolge diversi soggetti: l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, tale da provocare fastidio o disturbo al riposo
ed alle attività umane, pericolo per la salute, oltre a deterioramento degli ecosistemi, coinvolge l’Ente nella gestione di numerosi esposti, la cui
istruttoria è particolarmente complessa in assenza di strumenti adeguati (Regolamento). L’Adozione del Regolamento che disciplina le attività
rumorose, consentirà di prevenire il disturbo alla fonte. I campi elettromagnetici rivestono un ruolo significativo nell’ambito delle problematiche
derivanti dall’inquinamento ambientale e correlate alla salute pubblica. L’aumento dei campi elettromagnetici è fortemente riconducibile ad un
incremento delle richieste sia di energia elettrica sia di impianti di telecomunicazioni. Nell’ambito di una corretta politica ambientale l’Ente, in linea
con le indicazioni Regionali e Nazionali vigenti intende continuare a regolamentare l’insediamento delle stazioni radio base per la telefonia mobile,
ed a monitorare l’inquinamento elettromagnetico mediante apposite centraline. Per quanto attiene la gestione e il controllo delle industrie insalubri
il programma dell’Amministrazione è costituito dall’esecuzione di un censimento delle aziende presenti sul territorio Comunale, con particolare
riferimento alla produzione di polveri sottili PM10, all’inquinamento dell’aria ed all’inquinamento acustico anche mediante un costante
monitoraggio sull’ottemperanza della D.D. n. 5031/2008.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Ampliamento degli spazi disponibili per gli insediamenti a seguito della riperimetrazione delle aree
SIN/SIR.
Referente politico: Assessore Uilian Berti
L’area industriale di Massa-Carrara è stata perimetrata come sito di bonifica di interesse nazionale a partire dal 1999 (D.M. 21 dicembre 1999) in
quanto sede di diversi stabilimenti industriali farmaceutici, petrolchimici e siderurgici che durante la loro attività hanno provocato un pesante
inquinamento dei suoli e della falda acquifera. L’estensione del perimetro del SIN di Massa-Carrara, oltre a ricomprendere le aree industriali più
inquinanti, è stato esteso anche alle aree residenziali confinanti, dove storicamente non vi sono stati insediamenti industriali, ed alle aree industriali
87
sede di attività a basso impatto ambientale (segherie, depositi di marmo etc.). L’estensione del perimetro del SIN di Massa-Carrara era giustificato,
come si legge nel preambolo del decreto istitutivo, dalla necessità di acquisire informazioni sull’inquinamento delle aree limitrofe agli stabilimenti
industriali più inquinanti, specialmente per quanto riguarda la falda acquifera “compromessa dalle attività industriali”. Ad oggi, dopo che sono state
portate a termine le caratterizzazioni ambientali su vaste porzioni di territorio, sia sui suoli che sulle acque di falda, da parte di soggetti privati e
pubblici, il quadro della situazione ambientale risulta più chiaro. Dalle attività di verifica emerge in generale un diffuso inquinamento dei suoli e
della falda con picchi molto significativi in corrispondenza delle attività più inquinanti. In particolare le grandi aziende chimiche e siderurgiche, che
hanno contraddistinto l’area industriale di Massa-Carrara, mostrano pesanti inquinamenti dei suoli tali da compromettere in modo significativo
anche la qualità della falda acquifera. In pratica le verifiche eseguite hanno confermato l’ipotesi di partenza di istituzione del SIN nella quale veniva
attribuito ad alcune specifiche aziende un ruolo determinante all’inquinamento. Alla luce di quanto sopra è stato proposto, in collaborazione con la
Provincia di Massa Carrara e la Regione Toscana, di mantenere come aree SIN a tutti gli effetti gli stabilimenti industriali chimici e siderurgici ai
quali è ascrivibile la maggior parte dell’inquinamento del SIN di Massa-Carrara e di ridefinire le restanti aree ai sensi del comma 3 dell’art. 36 bis
del D.L. 83-2012. Pertanto con il D.M. 29/10/2013 il Ministero dell’Ambiente ha confermato la sua competenza per le seguenti aree a terra del SIN
comprese nel territorio del Comune di Massa: area ex-Farmoplant (in quanto ex industria chimica), area Solvay Bario (in quanto il procedimento di
restituzione agli usi legittimi dell’area è in fase di conclusione), mentre per tutte le aree a terra e per l’area marina già ricomprese nella
perimetrazione del SIN, per le quali non è stata confermata la titolarietà del procedimento in capo al MATT ai sensi dell’art. 252 del D.Lgs.
03/04/2006, n.152, la titolarietà delle procedure di bonifica ai sensi dell’art. 242 è attribuita, ai sensi dell’art. 242 del medesimo Decreto Legislativo,
alla competenza della Regione Toscana. Il passaggio delle competenze alla Regione Toscana comporta l’attivazione da parte di questa di procedure
per l’approvazione dei piani di caratterizzazione, delle analisi di rischio e dei progetti di bonifica attraverso conferenze dei servizi, alle quali
parteciperà anche il Comune di Massa con un proprio contributo istruttorio e parere.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Il passaggio di gran parte dell’area industriale di Massa-Carrara da SIN a SIR (Sito di Interesse Regionale) permette di definire con la Regione una
cabina di regia tecnica dei SIR in cui siano presenti diversi livelli amministrativi per esaminare metodiche ed attività in maniera congiunta ed
unitaria e quindi di proporre gli uffici del Comune quali terminali/sportelli delle pratiche SIR con una capacità pre-istruttoria in modo tale da
consentire una veloce realizzazione delle Conferenze dei Servizi (obiettivo: passare da una conferenza all’anno presso il MATTM ad una ogni 30 gg
circa). Inoltre potranno essere, in accordo con Regione, Provincia e Comune di Carrara e gli organi di controllo (ARPAT e ASL), adottate misure di
semplificazione amministrativa in parte già applicate dal MATTM (Protocollo Operativo – contrazione delle procedure in caso di contaminazione di
fronte alle proposte dei soggetti privati e pur preservando le salvaguardie ambientali) e modalità di approccio territoriale al problema della falda.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Recuperare i siti industriali dismessi per promuovere lo sviluppo economico e la possibilità di aumento di occupazione. Restituire agli usi legittimi
le zone del S.I.N. passate a SIR, per favorire una ripresa dal punto di vista edilizio attualmente bloccata a causa del lungo iter necessario per
l’ottenimento dell’autorizzazione.
3.4.3.1 – Investimento
L’attività non richiede investimenti diretti, in quanto si tratta di attività amministrativa-tecnica svolta in collaborazione con la Regione per
l’istruttoria delle pratiche di caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica.
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3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il passaggio a SIR, e conseguente gestione dei procedimenti a livello locale, significa semplificare e accelerare le procedure amministrative e
tecniche per la restituzione agli usi legittimi di aree a destinazione industriale, per dare seguito ad un recupero produttivo con ricaduta in
termini occupazionali.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): n. 1 al 30%
personale categoria C): n. 1 al 30%
personale categoria B): n. 4 al 30%
personale categoria A): n. 1 al 30%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti
(hardware, software, di rete).
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e
regionale in materia.
3.4.1 – Descrizione del programma: Velocizzazione degli interenti di bonifica sulla base del principio che “chi inquina paga”.
Referente politico: Assessore Uilian Berti
Il territorio del Comune di Massa, relativamente alle procedure di caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e
eventuale bonifica, può essere suddiviso in due macroaree. La prima è quella coincidente con il SIN, per il quale è stata ridefinita la perimetrazione,
ai sensi del comma 3 dell’art. 36 bis del D.L. 83-2012 per il passaggio a Sito di Interesse Regionale (SIR). Infatti con il D.M. 29/10/2013 il
Ministero dell’Ambiente ha confermato la sua competenza per le seguenti aree a terra del SIN comprese nel territorio del Comune di Massa: area
ex-Farmoplant (in quanto ex industria chimica), area Solvay Bario (in quanto il procedimento di restituzione agli usi legittimi dell’area è in fase di
conclusione), mentre per tutte le aree a terra e per l’area marina già ricomprese nella perimetrazione del SIN, per le quali non è stata confermata la
titolarietà del procedimento in capo al MATT ai sensi dell’art. 252 del D.Lgs. 03/04/2006, n.152, la titolarietà delle procedure di bonifica ai sensi
dell’art. 242 è attribuita, ai sensi dell’art. 242 del medesimo Decreto Legislativo, alla competenza della Regione Toscana. Per tale area il percorso di
semplificazione e accelerazione del processo amministrativo e tecnico è quello individuato dal “Programma RPP 2014-2016: Ampliamento degli
spazi disponibili per gli insediamenti a seguito della riperimetrazione delle aree SIN/SIR“. Inoltre le parti residenziali, inserite nel SIR, sono oggetto
di una richiesta di deperimetrazione, basata sui dati delle caratterizzazioni ambientali e sull’analisi di rischio predisposta dal Comune di Massa, che
permetterà il passaggio di competenze dalla Regione al Comune riguardo l’approvazione dei documenti relativi alla caratterizzazione ambientale,
messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica. La seconda macroarea comprende il restante territorio comunale
assoggettato alla normativa ambientale del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., per la quale il Comune risulta già competente in materia di approvazione dei
documenti relativi alla caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica. Inoltre, nell’ambito del
contrasto all’inquinamento suolo, acustico, elettromagnetico e nella gestione delle industrie insalubri, verranno intraprese le seguenti azioni:
a)
INQUINAMENTO DEL SUOLO
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Particolare attenzione sarà dedicata all’inquinamento provocato dalla dispersione di fibre di amianto nell’atmosfera, sostanza caratterizzata da
elevato potere cancerogeno. In particolare la presenza di amianto si riscontra nelle abitazioni di civile abitazione, e in alcuni settori turistici ed
industriali.
Gli interventi saranno finalizzati a:
- promozione alla rimozione dell’amianto dei privati anche attraverso contributi finalizzati;
- monitoraggio degli edifici pubblici contenenti amianto;
- monitoraggio sulla corretta manutenzione e smaltimento dei materiali rimossi.
b)
INQUINAMENTO DELL’ARIA
A seguito della Deliberazione della Giunta Regionale n. 1025 del 6/12/2010 attuativa della Legge Regionale 9/2010, che disciplina la “struttura
della rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria” e che individua nel Comune di Massa una “centralina per il rilevamento della qualità
dell’aria ambiente” l’Ufficio, congiuntamente ad ARPAT provvede a:
- adottare gli atti per la rimozione delle centraline precedentemente installate in Via Frassina, in Via Galvani, e in Piazza Cappuccini;
- effettuare una serie di sopralluoghi con tecnici incaricati di Arpat, e Lavori pubblici al fine di individuare la nuova collocazione della centralina;
- collaborare con la Regione Toscana per la ripartizione del costo della centralina e dell’esecuzione dei lavori;
- prendere contatti con la Direzione dell’ASL 1, per la concessione ad uso gratuito dell’area individuata, in Via Marina Vecchia –“Fondazione
Pelù”-.
La nuova centralina, denominata “Stazione Urbana Traffico” permetterà di monitorare l’inquinamento prodotto dal traffico veicolare e di misurare i
maggiori inquinanti PM10 e NO2. Nell’ambito del contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera vengono realizzati interventi mirati, con
contributi concessi a fondo perduto dalla Regione Toscana. In merito agli Impianti Termici, in conseguenza delle novità intervenute con la Legge
17/12/2012 n. 221 e D.P.R. 74/2013, occorre incrementare la collaborazione con le Associazioni di categoria interessate: Cna e Confartigianato,
oltre che per MASTER S.R.L. che attualmente svolge anche il lavoro di controllo a campione degli impianti termici esistenti nel Comune. A seguito
dell’adesione al Patto dei Sindaci occorre valutare l’opportunità di ricondurre in seno all’organizzazione comunale la gestione dei controlli per un
monitoraggio diretto delle varie attività.
c)
INQUINAMENTO ACUSTICO
Al fine di contenere al minimo i disagi causati dall’inquinamento acustico verrà predisposta, ai sensi della Legge Regionale n. 89/98 la relazione
biennale sullo stato acustico del Comune, con l’obiettivo di acquisire dati ed indicatori utili ad una valutazione delle eventuali azioni da
intraprendere per riportare i livelli di rumore nei limiti previsti dalla vigente normativa.
In particolare si provvederà a:
- Redigere una mappatura acustica strategica del Comune, base necessaria alla redazione del Piano Comunale di risanamento acustico, che
permetterà di partecipare al bando pluriennale della Regione Toscana denominato “Programma regionale d’intervento finanziario”, ai sensi dell’art.
11 della Legge Regionale n. 89/98, per accedere agli specifici e finalizzati finanziamenti. La mappatura servirà ad individuare i punti della città che
presentano maggiore criticità (rumore in prossimità di scuole e edifici pubblici destinati a case di riposo ed Ospedali), ed evidenziare i rimedi utili
alla rimozione del rumore (manto stradale fonoassorbente, finestre anti-rumore, ecc), destinatari di specifici contributi Regionali.
- Approvazione del Regolamento Comunale per “la disciplina delle attività Rumorose”, atto fondamentale in quanto completamento naturale del
90
Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA). A seguito della Deliberazione della Giunta Regionale del 21/10/2013 n. 857 “Definizione dei
criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico, ai sensi dell’art. 12, comma 2 e 3
della legge Regionale n. 89/98”, è stato modificato il testo della bozza di “Regolamento per le attività rumorose” per adeguarlo alle nuove norme.
L’inquinamento acustico, vale a dire l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, tale da provocare fastidio o disturbo
al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute, oltre a deterioramento degli ecosistemi, coinvolge la struttura nella gestione di numerosi
esposti, la cui istruttoria è particolarmente complessa, per la mancanza di un regolamento. L’Adozione del Regolamento che disciplina le attività
rumorose consentirà di prevenire il disturbo alla fonte e di dotare l’ufficio e gli altri Settori coinvolti di strumenti atti a dirimere le controversie in
modo più veloce ed efficace.
d) – INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
I campi elettromagnetici rivestono un ruolo significativo nell’ambito delle problematiche derivanti dall’inquinamento ambientale e correlate alla
salute pubblica. L’aumento dei campi elettromagnetici è fortemente riconducibile ad un incremento delle richieste sia di energia elettrica sia di
impianti di telecomunicazioni. Nell’ambito di una corretta politica ambientale l’Assessorato, in linea con le indicazioni Regionali e Nazionali
vigenti continuerà a regolamentare l’insediamento delle stazioni radio base per la telefonia mobile, ed a monitorare l’inquinamento elettromagnetico
mediante apposite centraline in continua, con la giornaliera pubblicazione dei dati sul sito web del comune di Massa.
e) – GESTIONE E CONTROLLO INDUSTRIE INSALUBRI
Il censimento delle aziende considerate insalubri ai sensi del T.U.L.L.S.S. art. 216 e 217 presenti sul territorio Comunale con particolare
riferimento alla produzione di polveri sottili PM10, all’inquinamento dell’aria ed all’inquinamento acustico anche mediante un costante
monitoraggio sull’ottemperanza della D.D. n. 5031/2008. Tale documento vieta:
- lavorazioni a cielo aperto;
- trasporto a cielo aperto (senza adeguata copertura);
- ruote dei mezzi e cassoni non lavati;
- strade con accumuli di polveri e quindi rimesse in circolo;
- piazzali non asfaltati e/o messa a dimora di alberi ad alto fusto;
ed impone:
- di installare idonei sistemi di nebulizzazione dell’acqua per il mantenimento umido della superficie del suolo;
- di installare idonee barriere frangivento lungo il perimetro dell’azienda;
- di installare idonei impianti di lavaggio dei mezzi in uscita dall’azienda in presenza di aree di movimentazione non asfaltate.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Il passaggio di gran parte del SIN di Massa Carrara a SIR (Sito di Interesse Regionale) permette di iniziare, in accordo con Regione, Provincia e
Comune di Carrara e gli organi di controllo (ARPAT e ASL), il percorso di stralcio di aree residenziali, sulla base delle indagini di caratterizzazione
ambientale pregresse e l’analisi di rischio, predisposta dal Comune di Massa e di riportare in sede locale i procedimenti previsti dal D.Lgs. n.
152/2006 e s.m.i. I provvedimenti adottati a contrasto degli scarichi abusivi, dell’inquinamento suolo, acustico, elettromagnetico e nella gestione
delle industrie insalubri sono necessari per il miglioramento della qualità ambientale del territorio comunale e per tutelare la salute pubblica.
3.4.3 – Finalità da conseguire
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La restituzione agli usi legittimi e/o alla possibilità di riutilizzo consentirà la ripresa dal punto di vista edilizio, attualmente bloccata a causa del
lungo iter necessario per l’ottenimento dell’autorizzazione, anche per piccoli interventi di ristrutturazione e ampliamento. Le finalità dei
provvedimenti adottati a contrasto degli scarichi abusivi, dell’inquinamento suolo, acustico, elettromagnetico e nella gestione delle industrie
insalubri sono quelle di migliorare l’ambiente e tutelare la salute pubblica.
3.4.3.1 – Investimento
L’attività non richiede investimenti diretti, in quanto si tratta di attività amministrativa-tecnica per l’istruttoria delle pratiche di
caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica. La predisposizione dell’Analisi di
rischio, per lo stralcio delle aree residenziali, richiede soltanto il finanziamento dei costi necessari alla riproduzione degli elaborati grafici.
Inoltre per gli eventuali interventi di caratterizzazione/bonifica eseguiti in danno è necessario prevedere un fondo di rotazione, a copertura
delle spese anticipate. Per quanto riguarda il contrasto all’inquinamento suolo, acustico, elettromagnetico e alla gestione delle industrie
insalubri, sono necessari investimenti destinati alla promozione di attività quali rimozione dell’amianto dei privati, anche attraverso
contributi finalizzati, alla redazione di piani per individuare le criticità ambientali (es. Piano Comunale di risanamento acustico), al
monitoraggio ambientale e all’adozione di interventi strutturali per migliorare la qualità ambientale.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
L’esclusione dal SIN/SIR di aree residenziali significa semplificare e accelerare l’iter edilizio, in quanto non è più necessario acquisire
autorizzazioni ambientali. Inoltre significa semplificare e accelerare le procedure amministrative e tecniche per le pratiche di
caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza di emergenza, analisi di rischio e eventuale bonifica, che si rendessero necessarie a fronte di
una contaminazione, in quanto la loro approvazione sarebbe riportata in sede locale ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.. I principali
servizi erogati sono relativi alla salvaguardia ed al miglioramento della salute pubblica, alla manutenzione dell’ambiente con particolare
riferimento alle attività riguardanti il verde pubblico le fognature bianche, smaltimento amianto con rimozione e avvio a recupero di
materiali abbandonati su aree pubbliche e private, comprensivo del ripristino dello stato dei luoghi,erogazione contributi ai privati per l’uso
di fonti alternative, raccolta e smaltimento dei rifiuti attraverso l’Azienda Municipalizzata ASMIU ed il Consorzio CERMEC, sostituzione
coperture in amianto.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): n. 2 di cui 1 al 50%, 1 al 30
personale categoria C): n. 3 di cui 1 al 100%, 1 al 50%, 1 al 40
personale categoria B): n. 6 di cui 2 al 50%, 4 al 30%
personale categoria A): n. 1 al 30%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti
(hardware, software, di rete).
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e
regionale in materia.
92
La Legge Regionale del 5 dicembre 1995 n. 104 - Disciplina degli agri marmiferi di proprietà dei Comuni di Massa e Carrara, commi 1 e 2 dell’art.
1, dispone che “la ricerca e la coltivazione degli agri marmiferi di Massa e Carrara….omississ è disciplinata con regolamento dei Comuni stessi,
ciascuno per il rispettivo territorio, ai sensi del 3 comma dell’art 64 del R.D. 29/7/1927, n. 1443. Gli agri marmiferi nei Comuni di Carrara e di
Massa mantengono la loro condizione di beni del patrimonio indisponibile comunale”. La Legge Regionale n. 104/95 prevede, al comma 2 dell’art.
2, che “..la concessione è subordinata al rispetto degli strumenti urbanistici e ai vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici previsti dalla
legge”. L’art. 64 della Legge Mineraria, R.D. 29 luglio 1927, n. 1443, dispone che “ entro un anno dalla pubblicazione del presente decreto, i
Comuni di Carrara e di Massa emaneranno un regolamento, da approvarsi dal Ministero per l’Economia Nazionale, per disciplinare le concessioni
dei rispettivi agri marmiferi.” Da allora nonostante il tentativo di disciplinare compiutamente la materia, l’Amministrazione non è riuscita nel suo
intento, con la conseguenza che la mancata adozione di un regolamento ha, di fatto, tenuto in vita la legislazione estense, quale legge speciale per le
cave di Massa e Carrara, tuttora vigente, Legge 01/02/1751 di Maria Teresa e Notificazione Governatoriale 14/07/1846; il termine di un anno fissato
dalla legge mineraria per l’emanazione di un regolamento non era perentorio e pertanto la sua inosservanza non ha comportato e non comporterà
l’invalidità dei regolamenti emanati oltre il termine previsto. Appare perciò necessario che il Comune si doti al più presto di un regolamento
condiviso con le associazione di categoria, che contemperi gli aspetti ambientali, paesaggistici e idrogeologici previsti per legge e nello stesso
tempo contribuisca alla riqualificazione del settore lapideo. L’utilizzazione degli agri marmiferi è regolata, ai fini di pubblico interesse, attraverso
concessioni amministrative, così come definito anche dalla L.R. n. 104/95, costituenti titolo di disponibilità del bene. L’adozione del regolamento
degli agri marmiferi appare necessario per la sostenibilità ambientale delle attività: a seguito dell’entrata in vigore dello strumento verranno stabilite
le modalità di svolgimento delle funzioni amministrative in materia di ricerca, coltivazione e utilizzazione del prodotto lapideo in un compromesso
tra sviluppo socio-economico e salvaguardia ambientale. Dal canto suo l’Amministrazione avrà cura di predisporre il piano generale per le attività
estrattive, prevedendo la rivalutazione del settore estrattivo, in particolare dovrà procedere all’analisi degli agri marmiferi andando a definire e
localizzare puntualmente le aree di concessione destinate all’attività cavifera, riperimetrando quelle ad alta sensibilità ambientale. In tale contesto
verranno inseriti programmi di incentivazione a sostegno della c.d. filiera, in particolare rispetto ai concessionari che mantengono in loco l’attività
di lavorazione del marmo estratto ovvero che adottano metodi di coltivazione meno impattanti per la tutela del paesaggio.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Adozione del regolamento comunale degli agri marmiferi e tutela del paesaggio montano.
Referente politico: Assessore Uilian Berti
L’art. 64 della Legge Mineraria - R.D. 29 luglio 1927, n. 1443 – dispone che “ entro un anno dalla pubblicazione del presente decreto, i Comuni di
Carrara e di Massa emaneranno un regolamento, da approvarsi dal Ministero per l’Economia Nazionale, per disciplinare le concessioni dei rispettivi
agri marmiferi.” La Legge Regionale del 5 dicembre 1995 n. 104 - Disciplina degli agri marmiferi di proprietà dei Comuni di Massa e Carrara. –
recita ai commi 1 e 2 dell’art.1 che “ la ricerca e la coltivazione degli agri marmiferi di Massa e Carrara, se di essi il Comune risulti proprietario ai
sensi delle normative in atto all’entrata in vigore della presente, è disciplinata con regolamento dei Comuni stessi, ciascuno per il rispettivo
territorio, ai sensi del 3 comma dell’art 64 del R.D. 29.7.1927, n. 1443. Gli agri marmiferi nei Comuni di Carrara e di Massa mantengono la loro
condizione di beni del patrimonio indisponibile comunale”; inoltre, al comma 2 dell’art. 2, “la concessione è subordinata al rispetto degli strumenti
urbanistici e ai vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici previsti dalla legge”. Da allora a oggi, nonostante la stesura di diverse bozze,
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l’Amministrazione non è mai riuscita nel suo intento: la mancata adozione di un regolamento ha, di fatto, tenuto in vita la legislazione estense, quale
legge speciale per le cave di Massa e Carrara, che rimane tuttora vigente – legge 1.2.1751 di Maria Teresa e Notificazione Governatoriale 14.7.1846
- infatti, il termine di un anno fissato dalla legge mineraria per l’emanazione di un regolamento non era perentorio e pertanto la sua inosservanza
non ha comportato e non comporterà l’invalidità dei regolamenti emanati oltre il termine previsto. Appare perciò necessario che il Comune
intervenga nella redazione di un regolamento condiviso con le associazione di categoria, che contemperi le esigenze di salvaguardia ambientale,
paesaggistico e idrogeologico previsti per legge e nello stesso tempo ne riqualifichi il settore lapideo. Gli Agri Marmiferi presenti nel territorio, di
estensione di circa mq. 11.974.210, sono aree del Comune di Massa dove è consentita l’attività cavifera e fanno parte del patrimonio indisponibile
per natura del Comune. L’utilizzazione degli agri marmiferi è regolata da concessioni amministrative, così come definito anche dalla L.R. n. 104/95,
costituenti titolo di disponibilità del bene. Con il D.P.R. n. 616/1977 tutte le funzioni amministrative statali concernenti le attività attinenti alla
materia di cave, di cui all’art. 2, comma 3, e al titolo III del R.D. n. 1443/1927 – Legge Mineraria – sono state trasferite in capo alle Regioni. Al fine
di accertare la conformità dell’attività di estrazione ai piani di coltivazione approvati, nonché per verificare attività abusive, elevando la
corrispondente sanzione, verranno effettuati sopralluoghi nei bacini marmiferi in virtù di un programma predefinito. Durante i sopralluoghi viene
verificata la conformità delle cartografie, contenute nel piano di coltivazione approvato, con la situazione di fatto riscontrata e il rispetto delle
prescrizioni contenute nell'atto autorizzativo. Nel caso in cui si accertino difformità e/o il mancato rispetto delle prescrizioni, viene redatto un
verbale di contestazione ai sensi della L.R. 78/98 e successivamente viene avviato il procedimento sanzionatorio.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
L’adozione del regolamento degli agri marmiferi appare necessario per la sostenibilità ambientale delle attività: a seguito dell’entrata in vigore dello
strumento verranno stabilite le modalità di svolgimento delle funzioni amministrative in materia di ricerca, coltivazione e utilizzazione del prodotto
lapideo in un compromesso tra sviluppo socio-economico e salvaguardia ambientale. L’Amministrazione avrà cura di predisporre il piano generale
per le attività estrattive, prevedendo la rivalutazione del settore estrattivo, in particolare dovrà procedere all’analisi degli agri marmiferi andando a
definire e localizzare puntualmente le aree di concessione destinate all’attività cavifera, riperimetrando quelle ad alta sensibilità ambientale. In tale
contesto verranno inseriti programmi di incentivazione a sostegno della c.d. filiera, in particolare rispetto ai concessionari che mantengono in loco
l’attività di lavorazione del marmo estratto ovvero che adottano metodi di coltivazione meno impattanti per la tutela del paesaggio. I sopralluoghi in
cava risultano necessari al fine di accertare il corretto andamento delle attività di escavazione e di impartire eventuali prescrizioni correttive, per
garantire la tutela del paesaggio montano.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Il regolamento costituisce un atto di programmazione settoriale che stabilisce, nell’ambito della programmazione socio-economica e territoriale
comunale, gli indirizzi e gli obiettivi di riferimento per l’attività di ricerca, di coltivazione, nonché di recupero ambientale e turistico delle aree
dismesse. Quale atto di programmazione generale dovrà realizzare il compromesso tra sviluppo socio-economico e salvaguardia ambientale
nell’ottica di migliorare la qualità dell’ambiente e contemporaneamente promuovere una cultura rispettosa dello stesso ambiente e delle nostre
tradizioni. Il regolamento dovrà essere il più possibile condiviso e partecipativo anche attraverso incontri pubblici. Infine il controllo dell’attività di
escavazione e le eventuali prescrizioni impartite sono finalizzate a garantire la tutela del paesaggio montano.
3.4.3.1 – Investimento
L’Amministrazione dovrebbe investire sul regolamento con attività anche di consulenza giuridicamente specializzata. Istituzione di una
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commissione composta dai rappresentanti delle associazione di categoria e ambientali.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria C): n. 1 al 100%
personale categoria B): n. 1 al 100%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti
(hardware, software, di rete).
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e
regionale in materia.
Il ciclo dei rifiuti, nella parte che si occupa della selezione meccanica e della stabilizzazione biologica aerobica dei rifiuti urbani non differenziati
oltre alla selezione, cernita e pressatura di altre tipologie di rifiuto quali carta, plastica e imballaggi misti, nella valorizzazione delle matrici
compostabili per la produzione d’ammendanti e la riduzione volumetrica delle matrici ligno-cellulosiche è gestito dal Consorzio C.E.R.ME.C.
S.p.A. L’Impianto CERMEC, attualmente, riceve quasi esclusivamente i rifiuti dei Comuni di Massa e di Carrara, che sono, anche, i soci di
maggioranza possedendo il 95% delle azioni (47% Comune di Massa e 48% Comune di Carrara). Nell’anno 2010, ha seguito di vicende ancora al
vaglio della Magistratura, la Società ha subito una forte perdita che ha minacciato l’equilibrio finanziario. Gli Enti Soci, al fine di scongiurare il
rischio del blocco del servizio e tenendo in considerazione il livello occupazionale hanno aderito alla presentazione di un Concordato preventivo
con continuità aziendale, dal 2011 al 2016. Le strategie previste nel Piano industriale, economico e finanziario, del “Concordato preventivo”, per
conseguire il riequilibrio economico sono:
A. incremento dei corrispettivi unitari (tariffe) sulla base dell’assunzione di un corrispondente impegno dei Comuni di Carrara e di Massa;
B. dall’incremento delle quantità di materiali lavorati, ove il mercato lo consenta, nel qual caso verrebbe eno l’incremento delle tariffe di cui al
punto A;
C. da una combinazione dei fattori indicati nelle precedenti lettere A. e B.
Nel piano economico i ricavi sono stati determinati esclusivamente sulla base dell’incremento delle tariffe, risulta quindi evidente che il
potenziamento della raccolta differenziata potrà comportare la diminuzione delle quantità di rifiuto indifferenziato conferita all’Impianto CERMEC
e quindi un conseguente aumento della tariffa, necessaria a mantenere l’equilibrio economico. Pertanto, sarà cura dell’Amministrazione promuovere
flussi aggiuntivi di rifiuti provenienti da ATO o da altri soggetti esterni, al fine dell’applicazione di tariffe più agevolate. Nel contempo è necessario
prevedere la riconversione dell’Impianto CERMEC al fine di integrarlo alla gestione e al recupero della frazione differenziata. In tale contesto
l’Amministrazione ritiene opportuna l’estensione ad altre zone territorio del servizio della raccolta differenziata “Porta a Porta”, avviato nel 2008 in
collaborazione con ASMIU, per l’area denominata “Romagnano 1” e “Romagnano 2”. Il potenziamento del servizio “porta a porta” prevede un
progressivo allargamento delle aree già interessate dal servizio, con l’obiettivo di coinvolgere la popolazione residente nella porzione di pianura del
95
territorio comunale, mentre per i centri collinari e montani dovrà essere prevista la realizzazione di piccole isole ecologiche, gestite con operatore,
dove poter conferire i rifiuti. L’Amministrazione intende proseguire l’attività informativa nelle scuole medie e elementari, anche eventualmente
attraverso un coinvolgimento attivo con concorsi a premi, al fine di promuovere la cultura e la pratica del riuso.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Risanamento e valorizzazione del CERMEC nell’ambito dei servizi di area vasta.
Referente politico: Assessore Uilian Berti
L’attività svolta dal CERMEC consiste nella selezione meccanica e stabilizzazione biologica aerobica dei rifiuti urbani non differenziati oltre alla
selezione, cernita e pressatura di altre tipologie di rifiuto quali carta, plastica e imballaggi misti, nella valorizzazione delle matrici compostabili per
la produzione d’ammendanti e la riduzione volumetrica delle matrici ligno-cellulosiche. Nel 2012 la quantità e la provenienza dei rifiuti afferenti
all’Impianto CERMEC, rilevati dalla dichiarazione ARRR 2012, è la seguente:
ANNO 2012
MASSA (Tonn) 40.828
CARRARA (Tonn) 25.303
MONTIGNOSO (Tonn) 2.467
ACAM (Tonn) 5.905
SEA AMBIENTE (Tonn) 87
ERSU (Tonn) 334
L’Impianto CERMEC, attualmente, riceve quasi esclusivamente i rifiuti dei Comuni di Massa e di Carrara, che sono, anche, i soci di maggioranza
possedendo il 95% delle azioni (47% Comune di Massa e 48% Comune di Carrara).
Le strategie previste nel Piano industriale, economico e finanziario, del “Concordato preventivo”, per conseguire il riequilibrio economico sono:
A. incremento dei corrispettivi unitari (tariffe) sulla base dell’assunzione di un corrispondente impegno dei Comuni di Carrara e di Massa;
B. dall’incremento delle quantità di materiali lavorati, ove il mercato lo consenta, nel qual caso verrebbe eno l’incremento delle tariffe di cui al
punto A;
C.da una combinazione dei fattori indicati nelle precedenti lettere A. e B.
Nel piano economico i ricavi sono stati determinati esclusivamente sulla base dell’incremento delle tariffe, in particolare l’aumento da 142 €/tonn a
174,35 €/tonn della frazione indifferenziata, data da una quantità trattata di 70.000 tonn/anno. Pertanto la diminuzione delle quantità trattate di
rifiuto indifferenziato comporta un aumento della tariffa, come riportato nella seguente tabella tratta dalla Relazione del Dr. Bascherini, allegata al
“Concordato preventivo”:
96
Risulta evidente che il potenziamento della raccolta differenziata comporta la diminuzione delle quantità di rifiuto indifferenziato conferita
all’Impianto CERMEC e quindi un conseguente aumento della tariffa, necessaria a mantenere l’equilibrio economico. Pertanto si rende necessario
stipulare accordi per compensare i mancati conferimenti con flussi di rifiuti provenienti da ATO o da altri soggetti esterni, al fine di non gravare il
Comune oltre che dell’onere di investimento per il potenziamento della raccolta differenziata, anche di quello finanziario dovuto all’aumento della
tariffa di conferimento del rifiuto indifferenziato a CERMEC, in qualità di clienti, o in alternativa al ripianamento dei debiti di gestione, in qualità di
azionisti. Nel contempo è necessario prevedere la riconversione dell’Impianto CERMEC al fine di meglio integrarlo nell’ambito della gestione e del
recupero della frazione differenziata.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Il risanamento e la valorizzazione del CERMEC nell’ambito dei servizi di area vasta che preveda una diversificazione dei flussi di rifiuti, risultano
necessari per consentire il potenziamento della raccolta differenziata. Infatti una mancata diversificazione dei flussi di rifiuto da altri soggetti, sia
interni che esterni all’ATO, determinerebbe uno squilibrio economico, dovuto alla diminuzione del conferimento della frazione indifferenziata, da
compensare con aumenti tariffari o ripianamenti dei debiti di gestione, che andrebbero a vanificare i risparmi conseguiti attraverso la raccolta
differenziata.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Diversificazione dei flussi dei rifiuti, diminuzione degli oneri derivanti dallo smaltimento della frazione indifferenziata dei rifiuti, potenziamento
della raccolta differenziata.
3.4.3.1 – Investimento
Gli investimenti necessari per ammodernare l’Impianto CERMEC e meglio integrarlo nell’ambito della gestione e del recupero della
frazione differenziata, potranno essere recuperati dai minori costi sostenuti per lo smaltimento della frazione indifferenziata.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Miglioramento e potenziamento della raccolta differenziata.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): n. 1 al 20%
personale categoria C): n. 1 al 20%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti
(hardware, software, di rete).
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e
regionale in materia.
3.4.1 – Descrizione del programma: Sviluppo della raccolta differenziata attraverso il “porta a porta”.
Referente politico: Assessore Uilian Berti
Il servizio “Porta a Porta”, svolto con la collaborazione di ASMIU, per le utenze domestiche e le attività terziarie è stato avviato nel 2008 nell’area
denominata “Romagnano 1” e interessa le seguenti viabilità: Piazza Albania tra i civici 1 e 13, Piazza Istria tra i civici 1 e 37, Via Armando Mannini
97
tra i civici 2 e 16, Via Aurelia Ovest tra i civici 180 e 268, Via Cocombola tra i civici 1 e 120, Via Corcia tra i civici 1 e 17, Via Durazzo tra i civici
2 e 24, Via Manara Valgimigli tra i civici 3 e 34, Via Pratta tra i civici 1 e 172, Via Romagnano tra i civici 1 e 98, Via Saseno tra i civici 1 e 13, Via
Scutari tra i civici 1 e 25, Via Tirana tra i civici 1 e 23, Via Ubaldo Formentini tra i civici 6 e 57, Via Valona tra i civici 1 e 22, Villaggio Castagnara
tra i civici 38 e 85, Via Castagnara tra i civici 171 e 173. Successivamente nel 2010 il perimetro interessato è stato allargato all’area denominata
“Romagnano 2” che comprende le seguenti viabilità: Via Aurelia Ovest ( da Via Acquale a confine con Carrara), Via Casellotto di sopra, Via Celia,
Via Candia, Via Codupino, Via del Fagiano, Via del Melaro, Via del Pozzo, Via dell’industria, Via Forcola, Via Gabbiano, Via Giovello, Via
Grottini, Via Pernice, Via Ponte Strada, Via Romagnano (da Via Cocombola a Via Aurelia ovest), Via San Lorenzo e Via Vecchia Candia.
Nel 2011 il servizio è stato ampliato ulteriormente all’area denominata “Catagnina” che comprende la seguente viabilità: Via Catagnina (tratto
compreso tra Via Aurelia Ovest ed incrocio con Via Tinelli/Via dei Limoni), Via Acquale (tratto compreso tra Via Aurelia Ovest e Via degli
Oliveti), Via Lottizzazione e Via Catagnina – Aurelia Ovest. Nel progetto “Porta a Porta”, attualmente, sono coinvolti circa 6.000 abitanti. Il
potenziamento del servizio “porta a porta” prevede un progressivo allargamento delle aree già interessate dal servizio, con l’obiettivo di coinvolgere
la popolazione residente nella porzione di pianura del territorio comunale, mentre per i centri collinari e montani dovrà essere prevista la
realizzazione di piccole isole ecologiche, gestite con operatore, dove poter conferire i rifiuti. Naturalmente il potenziamento del servizio di raccolta
differenziata mediante il “porta a porta” e in parte dalle isole ecologiche, dovrà essere accompagnato dal risanamento e la valorizzazione del
CERMEC nell’ambito dei servizi di area vasta, come previsto dal Programma RPP 2014-2016: Risanamento e valorizzazione del CERMEC
nell’ambito dei servizi di area vasta.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Lo sviluppo della raccolta differenziata mediante il “porta a porta”, è motivata dalla necessità di diminuire la produzione di rifiuto indifferenziato e
quindi contenere i costi di smaltimento, migliorando nel contempo il decoro urbano e l’ambiente, in quanto si eviterebbe la proliferazione delle
numerose discariche abusive presenti sul territorio, in particolare presso le aree destinate ai contenitori per la raccolta stradale.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Lo sviluppo della raccolta differenziata mediante il “porta a porta”, consente di diminuire la produzione di rifiuto indifferenziato e quindi contenere
i costi di smaltimento e nel contempo permette di migliorare il decoro urbano e l’ambiente.
3.4.3.1 – Investimento
Sono necessari investimenti per potenziare il personale e adeguare i mezzi (acquisto e/o riconversione degli esistenti) dell’Azienda ASMIU.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Raccolta dei rifiuti in modalità “porta a porta” e con isole ecologiche, gestite con operatore.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): n. 1 al 10%
personale categoria B): n. 5 di cui 1 al 30%, 4 al 20%
personale categoria A): n. 1 al 20%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti
(hardware, software, di rete).
98
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e
regionale in materia.
3.4.1 – Descrizione del programma: Promozione della cultura e della pratica delle tre “erre”: riuso, riciclaggio e riduzione dei rifiuti.
Referente politico: Assessore Uilian Berti
Prosegue l’attività di collaborazione con la Regione e i Consorzi di filiera per l’organizzazione di campagne e manifestazioni finalizzate alla
promozione delle azioni indirizzate al riuso, riciclaggio e riduzione dei rifiuti. In particolare è necessario proseguire l’attività informativa nelle
scuole medie e elementari, anche eventualmente attraverso un coinvolgimento attivo con concorsi a premi, per promuovere la cultura e la pratica del
riuso. Con ASMIU dovrà essere sviluppato un progetto per incrementare il riuso, anche attraverso il potenziamento del mercatino.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti sul territorio comunale, e quindi i costi per lo smaltimento dei rifiuti, migliorare l’ambiente e il decoro urbano.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti sul territorio comunale, e quindi i costi per lo smaltimento dei rifiuti, migliorare l’ambiente e il decoro urbano.
3.4.3.1 – Investimento
Sono necessari investimenti per le attività di promozione (stampa brochure e manifesti informatica, organizzazione di manifestazioni e
concorsi a premi) e per potenziare il mercatino del riuso.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Non è prevista l’erogazione di servizi di consumo, se non quelli legati alla vendita degli oggetti recuperati.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): n. 1 al 10%
personale categoria C): n. 1 al 10%
personale categoria B): n. 5 al 20%
personale categoria A): n. 1 al 20%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti
(hardware, software, di rete).
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e
regionale in materia.
Con la riconferma al “Patto dei Sindaci”, l’Amministrazione Comunale si è impegnata a predisporre il Piano di Azione per l’energia sostenibile –
PAES. Il Programma impegna l’Amministrazione a ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni di CO2, obiettivo fissato dall’Unione Europea. Il
Piano - PAES - predisposto entro un anno verrà presentato ai competenti Organismi Comunitari e dovrà prevedere:
- Lo sviluppo di adeguate strutture amministrative intersettoriali;
99
- Un Inventario di base delle Emissioni (IBE), con indicazione delle fonti di CO2 presenti sul territorio Comunale. Si tratta di un prerequisito per
l’elaborazione del PAES in quanto permette di individuare gli interventi più appropriati;
- L’invio del Patto d’azione per l’energia sostenibile;
- Il monitoraggio e verifica degli impegni assunti ogni due anni, con relazione agli Organismi UE, pena l’esclusione dai benefici economici
comunitari.
La predisposizione del Piano da parte dei Comuni aderenti verrà assicurata in collaborazione dell’Amministrazione Provinciale di Massa - Carrara,
riconosciuta dalla Commissione Europea quale “struttura di supporto” con l’ausilio di apposita figura tecnica. Il dato di partenza è fornito dai singoli
Comuni aderenti attraverso la costituzione “dell’inventario di base”, il quale dovrà riportare gli indicatori più importanti da utilizzare per la
valutazione. L’Amministrazione aderendo al Patto dei Sindaci intende attuare la Green Economy attraverso:
- la diffusione della bioedilizia, anche attraverso particolari e finalizzate iniziative da concordare anche con le Associazioni di categoria degli
interessati;
- lo studio di appositi regolamenti comunali che incentivino la ristrutturazione energetica delle abitazioni;
- gli investimenti che riguardino il patrimonio edilizio (riscaldamento e climatizzazione), l’efficienza energetica, la mappatura energetica della città
(gestione efficiente delle reti.
- l’introduzione di mobility management (1) per promuovere l’uso dei mezzi pubblici e dello strumento del car-pooling (2) per i percorsi casa-lavoro
o casa-scuola;
- l’incentivazione all’utilizzo di mezzi privati ecocompatibili, realizzando stazioni di ricarica per veicoli elettrici in zone della città (Marina di
Massa, Centro Città, Periferie).
Per quanto riguarda le fonti rinnovabili prosegue la collaborazione con Hydrowatt S.p.A. Società esperta nel settore delle rinnovabili, per la gestione
della centrale idroelettrica di Forno. Il rinnovo del contratto, ha previsto un potenziamento dell’impianto mediante il funzionamento di due “turbine”
che hanno permesso una incremento della produzione di energia elettrica ben superiore ai 1.595.000Kw/anno previsti, con conseguente immissione
sul mercato di una maggiore quantità di energia pulita.
3.4.1 – Descrizione del programma: Piano di riduzione dei consumi energetici pubblici
Referente politico: Assessore Uilian Berti
Con la riconferma al “Patto dei Sindaci”, l’Amministrazione Comunale si è impegnata a predisporre il Piano di Azione per l’energia sostenibile –
PAES. Con il PAES L’Amministrazione si impegna a ridurre entro il 2020 le emissioni di CO2 del 20% come da obiettivo fissato dall’Unione
Europea. Il Piano - PAES - dovrà essere predisposto possibilmente entro un anno e presentato ai competenti Organismi Comunitari.
Tra gli impegni che il Comune è tenuto a rispettare figurano:
- Lo sviluppo di adeguate strutture amministrative intersettoriali;
- Un Inventario di base delle Emissioni (IBE), con indicazione delle fonti di CO2 presenti sul territorio Comunale. Si tratta di un prerequisito per
l’elaborazione del PAES in quanto permette di individuare gli interventi più appropriati;
- L’invio del Patto d’azione per l’energia sostenibile;
- Il monitoraggio e verifica degli impegni assunti ogni due anni, con relazione agli Organismi UE, pena l’esclusione dai benefici economici
comunitari.
100
La predisposizione del Piano richiederà un notevole impegno del Settore che dovrà essere coadiuvato da un Esporto esterno, figura quest’ultima
individuata dall’Amministrazione Provinciale di Massa - Carrara, riconosciuta dalla Commissione Europea quale “struttura di supporto” dei
Comuni. L’inventario di base dovrà tenere conto degli indicatori più importanti da utilizzare per la valutazione. Dovranno essere presi in
considerazione i seguenti elementi:
- Quali sono i fattori che influiscono sul consumo di energia;
- Quali sono le ripercussioni del consumo di energia sulla città (inquinamento dell’aria, traffico..);
- Qual è il grado di sensibilizzazione dei cittadini in marito a risparmio energetico e protezione del clima.
I dati dovranno essere analizzati ed interpretati, perché è sulla base degli stessi che si dovrà procedere all’indicazione degli obiettivi.
Il Piano dovrà contenere:
a) finalità ed obiettivi;
b) quadro attuale e visione per il futuro;
c) aspetti organizzativi e finanziari;
d) risorse umane assegnate;
d) coinvolgimento dei cittadini;
e) fonti di finanziamento previste;
f) misure di monitoraggio e verifica previste;
h) individuazione precisa dei responsabili dei vari obiettivi.
Gli obiettivi dovranno essere Misurabili, Attuabili, Realistici, Specifici. In particolare gli obiettivi dovranno tener conto che, poiché gli edifici sono
responsabili del 40% del consumo totale di energia, è di fondamentale importanza ideare delle politiche efficienti per ridurre il consumo di energia e
le emissioni di CO2 in questo settore. L’azione comunale sarà indirizzata all’analisi delle seguenti attività:
- certificazioni energetiche degli edifici;
- controlli impianti termici;
- obbligatorietà dell’inclusione di alcuni componenti per migliorare l’efficienza energetica (pannelli solari, contatori pche segnano il consumo di
energia);
Nel merito si dovrà provvedere:
- Studio dell’impatto energetico degli edifici e degli impianti pubblici;
- Analisi del traffico e dell’inquinamento derivanti dalla mobilità motorizzata;
- Analisi dei consumi (termici ed elettrici) nelle abitazioni private;
- Valutazione degli effetti derivanti dagli insediamenti produttivi (settore industriale e terziario) presenti sul territorio comunale;
- Verifica delle strutture di illuminazione pubblica: controllo della luminosità, eventuale utilizzo di tecnologie più economiche ed efficienti – es.
lampade a Led –
- Introduzione targhe di consumo e certificazioni energetiche degli edifici di pubblica proprietà, con indicazione delle principali azioni da attuare per
migliorare l’efficienza energetica e l’efficacia dei sistemi di produzione di energia (sostituzione di caldaie, isolamento delle superfici disperdenti,
ecc);
101
- Azioni di mobility management per promuovere l’uso dei mezzi pubblici e dello strumento del car-pooling per i percorsi casa-lavoro casa-scuola.
La Green Economy prevista dal Patto dei Sindaci intende:
- diffondere la bioedilizia, anche attraverso particolari e finalizzate iniziative da concordare anche con le Associazioni di categoria degli interessati;
- studiare appositi regolamenti comunali che incentivino la ristrutturazione energetica delle abitazioni;
- favorire investimenti che riguardino il patrimonio edilizio (riscaldamento e climatizzazione), l’efficienza energetica, la mappatura energetica della
città (gestione efficiente delle reti.
- introdurre azioni di mobility management (1) per promuovere l’uso dei mezzi pubblici e dello strumento del car-pooling (2) per i percorsi casalavoro o casa-scuola;
- incentivare l’utilizzo di mezzi privati ecocompatibili, realizzando stazioni di ricarica per veicoli elettrici nei punti più significativi della città
(Marina di Massa, Centro Città, Periferie.
In merito alle fonti rinnovabili prosegue la collaborazione con Hydrowatt S.p.A. Società esperta nel settore delle rinnovabili, per la gestione della
centrale idroelettrica di Forno, attraverso il rinnovo del contratto e l’adozione degli atti amministrativi conseguenti. La gestione della Centrale
idroelettrica di Forno comporta il controllo dell’energia elettrica prodotta, con i conseguenti rapporti con la Agenzia della Entrate ed il Ministero
dell’Economia e delle finanze – (D.Lgs 79/99) per la verifica dei certificati verdi rilasciati dal Gestore dei Servizi Energetici (G.S.E.). Il rinnovo del
contratto ha previsto un potenziamento dell’impianto mediante il funzionamento di due “turbine” che hanno permesso un incremento della
produzione di energia elettrica ben superiore ai 1.595.000Kw/anno previsti ed immesso nel mercato una maggiore quantità di energia pulita, con un
conseguente beneficio per il Bilancio Comunale.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Diminuire i consumi di energia ed incentivare l’utilizzo delle fonti rinnovabili.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020 del 20% rispetto al 1990, come indicato dal “patto dei Sindaci” sottoscritto dall’Amministrazione
Comunale di Massa.
3.4.3.1 – Investimento
Gran parte degli investimenti previsti saranno di provenienza Comunitaria e da contributi della Regione Toscana.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Produzione di energia elettrica.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
personale categoria D): n. 1 al 50%,
personale categoria C): n. 1 al 50%
personale categoria B): n. 1 al 50%
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Tutto il personale è fornito di una dotazione informatica completa. In particolare il servizio informatica gestisce ed utilizza tutti gli strumenti
(hardware, software, di rete).
102
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi di intervento sono sviluppati sulla base delle Linee Programmatiche dell’Amministrazione nell’ambito della normativa nazionale e
regionale in materia.
103
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
8 - La tutela ambientale
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
0,00
0,00
0,00
•
REGIONE
0,00
0,00
0,00
•
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
•
•
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
2.419.500,00
2.419.500,00
2.419.500,00
2.419.500,00
2.419.500,00
2.419.500,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
15.176.007,00
15.127.006,00
15.079.941,00
TOTALE (C)
15.176.007,00
15.127.006,00
15.079.941,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
17.595.507,00
17.546.506,00
17.499.441,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
104
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
8 - La tutela ambientale
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
17.595.507,00
%
su
tot.
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
17.595.507,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
20,00
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
17.546.506,00
%
su
tot.
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
17.546.506,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
22,09
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
17.499.441,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
100,00
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
17.499.441,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
22,20
105
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 9 – WELFARE LOCALE, SANITA’, DIRITTI CIVILI
RESPONSABILE DOTT. MASSIMO TOGNOCCHI
3.4.1 – Descrizione del Programma: Revisione delle quote di compartecipazione al costo dei servizi attraverso un ISEE rinnovato e nuovi
criteri di assegnazione dei punteggi.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
Di fronte alla crisi economica, la costante contrazione dei finanziamenti, ed aree di bisogno che richiedono continuità assistenziali, sarà obiettivo di
questa amministrazione migliorare le attuali forme di misurazione della situazione patrimoniale - con correttivi mirati dell'Isee - per definire le quote
di compartecipazione dei cittadini che tengano conto del carico familiare, del numero di soggetti che lavorano, e dell’eventuale presenza di persone
disabili ovvero non autosufficienti. Servono modifiche regolamentari per adeguare i punteggi, per l'attribuzione dei servizi, al mutamento delle
condizioni dell'occupazione e del lavoro, indotte dalla attuale crisi economica. Sarebbe opportuno, in particolare, aumentare i punteggi per i
lavoratori precari, nella considerazione della carenza di diritti legati alla maternità e paternità di queste tipologie contrattuali, alle quali vanno
aggiunte tutte le persone in CIG. Occorre rivedere poi il sistema dei percorsi di inclusione sociale al fine di renderlo più efficace anche attraverso un
maggior coinvolgimento del terzo settore e prevedendo l’alternanza fra lavoro e formazione, nella convinzione che tale percorso di inclusione
sociale non possa limitarsi a fungere da mero “reddito minimo sociale” ma, attraverso la formazione, diventi strumento di implementazione delle
capacità professionali e personali, spendibili nel mondo del lavoro a conclusione del percorso facilitato dall’Amministrazione comunale. L’esiguità
delle risorse per fronteggiare i diversi bisogni è avvertita in modo significativo anche a livello nazionale. E’ a questo riguardo che il Legislatore ha
avviato l’iter procedurale che porterà ad un rinnovato ISEE, strumento principe per la definizione delle quote di compartecipazione dell’utenza.
Fermo restando che, gli Enti erogatori dei servizi, Comuni in testa, dovranno comunque affiancare lo strumento con altri supporti di valutazione che
misurino la condizione economica delle famiglie non limitandosi ad una valutazione reddituale. Sarà allargato l’utilizzodell’ISEE nelle politiche
complesse relative al Settore sociale, come ad esempio l’Assistenza domiciliare, il pagamento delle rette delle RSA, l’emergenza abitativa e la
mediazione familiare.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Un utilizzo attento dell’ISEE, congiuntamente ad altri strumenti di valutazione consente di definire i livelli di assistenza soddisfacendo criteri di
equità orizzontale e uguaglianza. Alla base c’è l’esigenza di utilizzare uno strumento che cerchi di misurare la ricchezza/povertà non valutando
solamente il reddito. Il ricorso al combinato ISEE + strumenti tecnico-professionali consentirà la definizione delle quote di compartecipazione,
volta, non esclusivamente a ridurre la spesa da parte dell’Ente, ma a favorire la responsabilizzazione del cittadino/utente.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
106
Applicazione nuova normativa ISEE
Definizione strumenti e adozione
Segretario del Servizio Sociale professionale
Presa in carico: accesso/valutazioni/prestazioni
Calcolo compartecipazioni e predisposizioni atti amministrativi
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo
personale categoria D): 1 Amministrativo full - time
11 Assistenti Sociali full - time
1 Assistente Sociale part- time 30 ore
personale categoria C): 1 Amministrativo full - time
3 Istruttori Socio-Educativi Full-Time
1 Istruttore Socio - Educativo part-time 25 ore
personale categoria B): 2 Amministrativi full-time
1 Collaboratore autista full- time
7 Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore
1 Collaboratore Amministrativo part- time 25 ore
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Quelle in dotazione al settore. Inoltre è necessario incrementare la dotazione informatica (hardware e software) per garantire a tutto il personale gli
strumenti indispensabili.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi sono in linea con il PSSIR 2102 – 2015 della Regione Toscana, approvato dalla giunta regionale ed in via di approvazione da parte del
consiglio Regionale, nonchè con la normativa vigente in materia.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Nuovi strumenti per fronteggiare l’emergenza abitativa.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
Questa amministrazione considera la casa un diritto primario, per questo sta lavorando per riordinare e differenziare le proprie politiche con la
finalità di conseguire obiettivi diversificati sulla base dei molteplici bisogni abitativi della nostra comunità. Con particolare riferimento alla formula
del “Comune garante” e relativamente alle numerose sistemazioni alberghiere che, pur risolvendo nell’immediato l’emergenza abitativa non offrono
prospettive di integrazione e soluzioni stabili, l’amministrazione sta cercando approcci alternativi. Nell’ottica di un approccio “multidimensionale“
al tema casa, un'ipotesi interessante può essere quella di realizzare, in sinergia con altre istituzioni, una Fondazione casa, per contribuire a risolvere i
problemi di quella fascia di popolazione che non rientra nelle graduatorie per gli alloggi popolari ma che ha significative difficoltà in termini di
reddito. Possono essere concepite anche forme di co-housing finalizzate a favorire le giovani coppie, attraverso forme di collaborazione con l'Erp.
107
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le motivazioni che portano al cohousing possono essere ricondotte alle molte ricadute positive dal punto di vista economico, sociale ed emotivo. Si
tratta di una scelta di cittadinanza attiva, che nello specifico sarebbe guidata dal Pubblico, per garantire solidarietà e aiuto reciproco in
contrapposizione alla solitudine e all’isolamento che sembrano sempre più caratterizzare lo stile di vita contemporaneo, soprattutto per i nuclei che
versano in condizioni di disagio.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
- Attivazione sinergie con altri Settori dell’Ente (es. Patrimonio) ed esterni (es. Erp Massa Carrara Spa);
- Individuazione di strutture idonee per la soluzione dell’emergenza abitativa;
- Promuovere incontri con Associazioni/Cooperative del territorio;
- Attivazione di Convenzioni;
- Regolamentazione dell’Accesso al Servizio.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo
personale categoria D): 1 Amministrativo full - time
11 Assistenti Sociali full - time
1 Assistente Sociale part- time 30 ore
personale categoria C): 1 Amministrativo full - time
3 Istruttori Socio-Educativi Full-Time
1 Istruttore Socio - Educativo part-time 25 ore
personale categoria B): 2 Amministrativi full-time
1 Collaboratore autista full- time
7 Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore
1 Collaboratore Amministrativo full- time 25 ore
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Quelle in dotazione al settore. Inoltre è necessario incrementare la dotazione informatica (hardware e software) per garantire a tutto il personale gli
strumenti indispensabili.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I programmi sono in linea con il PISR della Regione Toscana e con la normativa vigente in materia.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Favorire l’accesso alla proprietà degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
108
La Legge Regionale 77/88 “Riordino delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica” prevede che le funzioni attinenti al recupero,alla
manutenzione e alla gestione amministrativa del patrimonio destinato alla residenza pubblica e quelle attinenti a nuove realizzazioni siano esercitate
dai Comuni in forma associata nei livelli ottimali di esercizio (L.O.D.E.) garantendo il principio di economicità nella gestione, il rispetto dei criteri
di efficienza ed efficacia e non può essere inferiore al livello provinciale. E' utile il recupero di strutture pubbliche ora inutilizzate per dare risposte
ulteriori all'emergenza abitativa. In sede Lode occorre favorire un piano di dismissioni che possa consentire agli inquilini di divenire proprietari e di
liberare risorse importanti. Deve essere risolta anche la criticità del Palazzo di Via Pisacane, attraverso la costruzione di un nuovo edificio, in tempi
brevi. Una particolare attenzione deve essere rivolta alla cessione dei diritti di superficie - tecnicamente il Comune cede la nuda proprietà attualmente in corso, per garantire entrate importanti all'ente e un'alta partecipazione da parte dei soggetti interessati.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
La domanda di abitazioni non è più pensabile come generica domanda di un tetto sotto cui ripararsi, bensì come domanda di una specifica
combinazione di caratteristiche dell’alloggio che consentano di soddisfare una molteplicità di bisogni, da quello di accedere adeguatamente al
mercato del lavoro, a quello di poter usufruire dei servizi pubblici di istruzione, sanità, trasporto, ecc., a quello di sviluppare relazioni sociali. Questa
pluralità di elementi motiva in modo forte la necessità di sostenere politiche per la casa adeguate, con particolare attenzione alla residenzialità
pubblica.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Favorire l’acquisto della proprietà degli immobili da parte dei cittadini/utenti, garantendo contestualmente un’entrata per l’Ente.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo
personale categoria D): 1 Amministrativo full - time
personale categoria C): 0
personale categoria B): 1Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore
personale categoria A):
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
3.4.1 – Descrizione del Programma: Realizzazione ed operatività dell’Ospedale unico delle Apuane.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
Per quel che concerne la sanità, settore non riconducibile in senso stretto al perimetro dell’azione amministrativa del Comune, è necessario
distinguere tra sanità ospedaliera e sanità territoriale. Quella ospedaliera raggiungerà il suo equilibrio con l'apertura, nella seconda metà del 2014,
del nuovo presidio delle Apuane, dove dovrà concentrarsi tutta l'attività sanitaria ospedaliera, senza avere sedi distaccate e disseminate nel territorio,
109
che producono inefficienze e un maggior onere finanziario. Di fronte all’isolamento aziendale che ha voluto perseguire l’attuale dirigenza della ASL
1 è necessario da subito attivare un percorso in grado di coinvolgere, in maniera continuativa, le Amministrazioni locali, la Regione, le realtà
sociali, politiche e sindacali della nostra Provincia. In tal modo sarà meno complesso affrontare il gravoso problema della mancanza di risorse,
creando i presupposti per realizzare percorsi amministrativi, politici e sociali condivisi.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
3.4.1 – Descrizione del Programma: Una nuova rete di servizi sanitari territoriali a misura di cittadino.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
La sanità territoriale dovrà curare soprattutto le patologie del malato cronico, con ambulatori efficienti, liste di attesa compatibili alle richieste e
prevedere la costituzione di un nuovo distretto. Dovrà trattarsi di uno spazio ampio, la cui localizzazione dovrà tener conto dell’esigenza di ospitare
Aggregazioni Funzionali Territoriali, poliambulatori e ampi parcheggi, in cui tutta la medicina del territorio sarà presente; una struttura che possa
sostenere il peso della sanità territoriale dei prossimi 30/40 anni. L’attuale rete, invece, dovrà comprendere un distretto anche a Marina di Massa,
con l’eventuale potenziamento nel periodo estivo. Sarà necessario prevedere anche dei punti di prelievo, disseminati nel territorio comunale, con un
calendario settimanale e nel contempo un potenziamento dell'Assistenza Domiciliare Integrata. Inoltre, finché non sarà attivato il nuovo distretto,
l'ASL dovrà garantire la continuità dei servizi territoriali nei tre presidi esistenti. Il modello sanitario della Regione Toscana non è il ricovero
ospedaliero ma la prevenzione e il rafforzamento del sociale e socio-sanitario nel territorio, da coniugarsi con il necessario miglioramento degli
ambienti di vita; con interventi mirati sulla prevenzione delle malattie, sicurezza sul lavoro, corretto stile di vita e tutela dell’ambiente. Inoltre in
materia di relazioni socio-sanitarie è necessaria la riorganizzazione delle funzioni e delle competenze della Segreteria amministrativa, quale
organismo di supporto alla Conferenza dei Sindaci, per rimettere al centro la Programmazione di zona.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
110
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
3.4.1 – Descrizione del Programma: Promozione della cultura delle differenze di genere.
Referente politico: Assessore Silvana Sdoga
L’intento è quello di promuovere lo sviluppo di una cittadinanza attiva, basata sul rispetto e la valorizzazione delle differenze culturali e di genere,
come chiave di interpretazione della realtà per combattere gli stereotipi e le discriminazioni. Il programma si espleta all’interno dell’Ente,
coinvolgendo il personale dipendente e all’esterno nei rapporti col cittadino/utente. All’interno dell’Ente verranno organizzati momenti formativi e
di sensibilizzazione, inoltre sarà valorizzata l’attività del CUG (Comitato Unico di Garanzia) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere
di chi lavora e contro le discriminazioni. Il superamento degli stereotipi sessisti allontana lo spettro delle violenze di genere sulle donne oggetto di
diverse forme di discriminazione. In sinergia con gli enti competenti, attraverso la stesura di Protocolli d’Intesa e l’organizzazione di tavoli sulla
tematica (Prefettura, Provincia, Azienda usl, Forze dell’Ordine) verranno intensificati gli interventi volti a favorire una diffusione della cultura di
prevenzione per il contrasto del fenomeno della violenza di genere. Recependo i dettami della L.r. 59/2007 “Norme di contrasto alla violenza di
genere” si incentiverà la costituzione di una rete di relazione volta a fornire assistenza e protezione alle vittime di violenza. In particolare si arriverà
alla costituzione del Centro antiviolenza.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Promuovere la cultura delle differenze di genere significa rendere le persone in grado di sviluppare le proprie capacità personali e fare scelte senza
sottostare a limiti definiti da ruoli di genere fissi. In ambito lavorativo, all’interno dell’Ente l’attenzione alle differenze di genere non solo
contribuisce a ridurre le disuguaglianze di salute ma può portare diversi vantaggi: nuove idee, maggiore produttività e utenti/clienti maggiormente
soddisfatti.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Costituzione del Centro antiviolenza.
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo
personale categoria D): 1 Amministrativo full - time
11 Assistenti Sociali full - time
1 Assistente Sociale part- time 30 ore
111
personale categoria C):
1 Amministrativo full - time
3 Istruttori Socio-Educativi Full-Time
1 Istruttore Socio - Educativo part-time 25 ore
personale categoria B): 2 Amministrativi full-time
1 Collaboratore autista full- time
7 Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore
1 Collaboratore Amministrativo full- time 25 ore
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
3.4.1 – Descrizione del Programma: Allargamento dei diritti civili e partecipazione delle “differenze” alla costruzione del futuro della città.
Referente politico: Assessore Silvana Sdoga
L’anno 2013 è stato proclamato ufficialmente Anno europeo dei cittadini: obiettivo principale è quello di valorizzare la consapevolezza dei cittadini
dell’UE sui propri diritti e sulle proprie responsabilità come cittadini europei. Tra le finalità perseguite particolare attenzione è dedicata alla
promozione della comprensione interculturale e alla lotta contro le discriminazioni, con l’obiettivo di favorire la piena partecipazione dei migranti
alla società europea. I Comuni, le Province e le Regioni facendo propri gli obiettivi espressi dalle politiche nazionali ed europee per l’integrazione,
debbono promuovere iniziative volte a favorire la reciproca conoscenza nel rispetto e nel riconoscimento delle differenti identità culturali e debbono
impegnarsi a diffondere ogni informazione utile a favorire un positivo inserimento degli stranieri, la conoscenza dei loro diritti e doveri e la 146
conoscenza di tutte le opportunità di crescita personale. Dal punto di vista delle iniziative volte a favorire la diffusione dell’informazione risulta di
grande importanza il Portale Integrazione, progetto co-finanziato dal Fondo Europeo per l’integrazione. 2007-2013, strumento utile sia per gli
stranieri che per i cittadini italiani e per gli operatori istituzionali e di privato sociale. La partecipazione al portale consentirebbe la diffusione delle
informazioni sui servizi offerti a livello locale per facilitare l’accesso degli utenti ai medesimi.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Tentare di rimuovere ogni forma di discriminazione, perché l’integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche costituisce un importante
obiettivo da assumere nella programmazione dell’Ente. Prendere in esame la variabile di genere è determinante perché donne e uomini vivono
situazioni di vita differenti, hanno diversi bisogni, risorse ed opportunità, hanno diversi ruoli e modelli di partecipazione sociale.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo
personale categoria D): 1 Amministrativo full - time
112
11 Assistenti Sociali full - time
1 Assistente Sociale part- time 30 ore
personale categoria C): 1 Amministrativo full - time
3 Istruttori Socio-Educativi Full-Time
1 Istruttore Socio - Educativo part-time 25 ore
personale categoria B): 2 Amministrativi full-time
1 Collaboratore autista full- time
7 Collaboratori Amministrativi part-time 33 ore
1 Collaboratore Amministrativo full- time 25 ore
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
113
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
9 - Welfare locale,sanità, diritti civili
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
•
REGIONE
•
PROVINCIA
•
•
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
•
ALTRE ENTRATE
0,00
0,00
0,00
1.356.000,00
1.356.000,00
1.356.000,00
6.000,00
6.000,00
6.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
599.000,00
599.000,00
599.000,00
1.961.000,00
1.961.000,00
1.961.000,00
540.000,00
540.000,00
540.000,00
540.000,00
540.000,00
540.000,00
5.273.254,00
4.952.373,00
4.742.935,00
TOTALE (C)
5.273.254,00
4.952.373,00
4.742.935,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
7.774.254,00
7.453.373,00
7.243.935,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
114
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
9 - Welfare locale,sanità, diritti civili
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
7.444.254,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
95,76
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
entità
(c)
330.000,00
%
su
tot.
4,24
Totale
(a+b+c)
7.774.254,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
8,84
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
7.448.373,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
99,93
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
entità
(c)
5.000,00
%
su
tot.
0,07
Totale
(a+b+c)
7.453.373,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
9,38
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
7.238.935,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
99,93
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
entità
(c)
5.000,00
%
su
tot.
0,07
Totale
(a+b+c)
7.243.935,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
9,19
115
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 10 – ISTRUZIONE, SPORT, CULTURA E BENI CULTURALI
RESPONSABILE DOTT. FABIO MAURO MERCADANTE
3.4.1 – Descrizione del Programma: Avvio della programmazione integrata degli interventi sul territorio in materia di istruzione.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
I Progetti Educativi Zonali (P.E.Z.), permettono la realizzazione di attività rivolte ai bambini e ragazzi dai 3 mesi ai 18 anni di età e intervengono sia
nell'ambito dell'infanzia (per sostenere e qualificare il sistema dei servizi per la prima infanzia, promuovere la continuità educativa, coordinare i
servizi e formare il personale), sia nell'ambito dell'età scolare (per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, promuovendo l'inclusione di
disabili e stranieri e contrastando il disagio scolastico, nonché per promuovere esperienze educative/socializzanti durante la sospensione del tempo
scuola). La Regione Toscana destina, in ogni anno scolastico, specifiche risorse destinate al finanziamento dei P.E.Z., che vengono ripartiti tra le
Conferenze zonali per l'istruzione; a questi si possono aggiungere cofinanziamenti degli enti locali e dei soggetti territoriali partner dei progetti.
Il Comune di Massa, capofila della Conferenza Zonale Apuane, della quale fanno parte anche i Comuni di Carrara e Montignoso, intende sostenere
e consolidare l’esperienza di programmazione ad attuazione integrata nell’ ambito dell’ educazione formale e non formale.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Il progetto è finalizzato a qualificare il sistema dei servizi per la prima infanzia, promuovere la continuità educativa, coordinare i servizi e formare il
personale), sia nell'ambito dell'età scolare (per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, promuovendo l'inclusione di disabili e stranieri e
contrastando il disagio scolastico, nonché per promuovere esperienze educative/socializzanti durante la sospensione del tempo scuola).
3.4.3.1 – Investimento
Non sono previsti investimenti.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
I servizi di consumo consistono nelle attività rivolte ai ragazzi da 3 mesi a 18 anni d’età finalizzata a promuovere la continuità educativa.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 16
Personale cat. C - 43
Personale cat. B - 12
116
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana, con gli altri Comuni della Conferenza Zonale Apuane e con le
Direzioni Didattiche al fine di migliorare il servizio relativo all’offerta di progetti educativi zonali.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Attuazione di un piano di interventi in materia di sicurezza degli edifici scolastici.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
La sicurezza degli edifici scolastici riveste un interesse primario per l’ Amministrazione, ai fini della tutela e della salvaguardia della salute dei
cittadini. Il complesso degli edifici di proprietà comunale destinati ad attività educative e scolastiche è assi ampio, dagli asili nido alle scuole
secondarie di primo grado:
- 5 asili nido
- 15 scuole d’ infanzia;
- 24 scuole primarie;
- sei scuole secondarie di primo grado.
Gli edifici risalgono ad epoche costruttive diverse, ivi inclusi alcuni palazzi storici, e le necessità di adeguamento strutturale ai fini della sicurezza
sono molto differenziate. Si tratta innanzitutto di redigere, in una attività collaborativa tra i diversi Settori del Comune interessati, un piano generale
di adeguamento e messa a norma, da attuare quindi in step successivi, per pervenire ad una completa messa a norma, supportata da tutta la
documentazione connessa. A tale riguardo sarà possibile sfruttare la circostanza che sia il Settore Istruzione che il Settore LL.PP. sono diretti dal
medesimo dirigente, che potrà pertanto coordinare tra loro i diversi uffici per interventi più mirati in base alle risorse disponibili e sicuramente più
solleciti che in passato. Saranno inoltre perseguite azioni tese a monitorare la sicurezza sismica degli edifici scolastici attraverso una verifica
progettuale delle modalità di costituzione e attraverso sopralluoghi tesi a evidenziare le criticità strutturali. Saranno infine perseguite le procedure
per l’ottenimento di finanziamenti per interventi sulla edilizia scolastica che l’attuale Governo ha promesso di attivare in tempi rapidi.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Lo scopo del programma è quello di arrivare ad una complessiva revisione della sicurezza degli edifici destinati alle attività educative e scolastiche,
connessa ad una revisione generale della relativa documentazione. L’ obiettivo è la messa a norma degli edifici tramite:
- l’ individuazione, per ciascuno di essi, delle necessità strutturali, di documentazione, di certificazione;
- la collazione delle diverse necessità emerse in un unico piano operativo;
- la strutturazione di tale piano in step annuali di realizzazione, a ciascuno dei quali sia connesso anche un piano finanziario di investimento.
117
3.4.3.1 – Investimento
Le spese di investimento, per quanto attiene eventuali quote parti a carico del Comune, dovranno essere quantificate sulla base della
programmazione dei LL.PP. per l’anno in corso.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il servizio di consumo offerto consiste nella funzionalità di edifici scolastici destinati ad ospitare le attività didattiche in ambiti di
competenza del Comune.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 16
Personale cat. C - 43
Personale cat. B - 12
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie degli istituti scolastici.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana per la predisposizione per il finanziamento delle opere pubbliche
assistite da finanziamenti comunitari/regionali.
3.4.1 – Descrizione del programma: Organizzare, in accordo con le istituzioni scolastiche, l’uso degli spazi per attività di tipo educativoculturale anche da parte di soggetti terzi.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
La maggiore attenzione data dagli uffici comunali alla manutenzione degli edifici scolastici, consentirà di ottenere un duplice risultato. Da un lato
quello di migliorare, in sicurezza, la piena fruibilità di ciascun edificio scolastico consentendone un utilizzo più intenso e dall’altro quello di
migliorare il clima e i rapporti con i Dirigenti scolastici. Nello specifico il migliorato clima tra Comune e Scuola, da sempre abbastanza conflittuale,
consentirà all’Ente locale di concordare ed ottenere dalle Direzioni Scolastiche la possibilità di utilizzare, in orario extrascolastico, locali e strutture
di pertinenza della scuola, quali palestra, aula, magna, auditorium e sala multimediale. Tali strutture saranno poi destinate dall’Ente locale allo
svolgimento di attività di tipo educativo-culturale quali corsi di musica, corsi di lingue ed altre attività similari aperte sia ai ragazzi delle stese scuole
sia alla generalità dei cittadini. La organizzazione di tali corsi educativi e culturali, tenuti da istruttori qualificati selezionati attraverso un bando,
consentirà a sua volta da un lato di offrire corsi professionali a basso costo attraverso l’utilizzo di strutture pubbliche e dall’altro quello di offrire
agli istruttori dei corsi comunali uno sbocco occupazionale, in attesa di un rapporto occupazionale più stabile. Analogo discorso vale per i corsi di
avanzamento allo sport e per le attività agonistiche federali il cui svolgimento avviene all’interno delle palestre scolastiche. A tale riguardo verrà
riproposto il Bando per l’assegnazione delle stesse, una volta ottenutane la disponibilità. Il Bando per l’assegnazione ha consentito già lo scorso
anno di accelerare notevolmente i tempi di concessione delle palestre, anticipando l’inizio delle attività federali all’interno delle palestre scolastiche.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
118
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Finalità da conseguire è quella di massimizzare gli spazi a disposizione della cittadinanza per momenti ludici-formativi curati da istruttori di
Associazioni qualificate, attraverso accordi con le Direzioni Didattiche che mettano a disposizione del Comune in orario extra scolastico locali e
pertinenze dei relativi istituti scolastici.
3.4.3.1 – Investimento
Non sono previsti investimenti.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
I servizi di consumo consistono nella concessione ad Associazioni cittadine di locali e pertinenze di istituti scolastici in orario extra
scolastico per attività ludico-formative.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 16
Personale cat. C - 43
Personale cat. B - 12
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie degli istituti scolastici che ospitano il progetto
stesso.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con le Direzioni Didattiche e con l’Associazionismo cittadino operante sia nel settore sportivo che nel
settore artistico-culturale.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Co-progettazione e realizzazione della “comunità educante”.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
Nella società attuale l’educazione e la formazione hanno assunto il carattere di long life learning, nel senso che ogni persona è chiamata, dal mondo
professionale, dall’evolvere delle relazioni interpersonali, dallo sviluppo delle tecnologie, ad un apprendimento continuo che, una volta superata la
fase dell’ educazione formale, continua a svilupparsi negli anni successivi accompagnando la maturazione, lo sviluppo, la socializzazione
dell’individuo. In questo quadro di carattere generale la città deve imparare a porsi come partner, come “agenzia formativa” in diverse sue
articolazioni; ciò coinvolge in particolare il Settore Istruzione, quale soggetto promotore di una rete di soggetti che agiscano collaborativamente
nell’ambito della formazione della persona. In tale contesto vanno inquadrati i corsi di formazione organizzati dal Comune di Massa e rivolti a tutti i
cittadini per l’insegnamento di lingue straniere e di corsi musicali. In tale contesto si inquadrano inoltre i convegni, gli incontri con gli autori per la
presentazione di libri, le mostre di pittura e altre iniziative istruttivo-culturali organizzate dal Comune di Massa.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
119
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Lo scopo è quello di costituire una rete formale di soggetti che operino con l’ obiettivo comune di fornire alla persona opportunità educative e
formative durante tutto l’ arco della vita.
3.4.3.1 – Investimento
Non sono previste, almeno in fase di prima attuazione, spese di investimento.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il Settore rilascia autorizzazioni agli istruttori all’utilizzo di strutture e attrezzature comunali.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 16
Personale cat. C - 43
Personale cat. B - 12
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie degli istituti scolastici che ospitano il progetto
stesso.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con Amministrazione Provinciale, MUIR e con le Associazioni interessate al progetto.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Riduzione delle liste di attesa e razionalizzazione del servizio
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
Il servizio di asilo nido del Comune di Massa è attualmente articolato su sei nidi ospitati in cinque strutture diverse, che sono in grado di ospitare
245 bambini; all’offerta direttamente espressa dal Comune si accompagnano poi i tre nidi privati accreditati. La possibilità di fruire del servizio
costituisce uno dei presupposti fondamentali per favorire l’occupazione femminile, oltre ad essere un elemento di fondamentale importanza per lo
sviluppo cognitivo e sociale del bambino. Ridurre le liste di attesa, ampliando l’ offerta educativa, costituisce quindi una leva per lo sviluppo della
comunità.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Lo scopo dell’ azione è quello di ridurre le lista di attesa , anche sfruttando forme alternative di servizio (nido domiciliare, ad esempio) da affiancare
120
al servizio strettamente inteso.
3.4.3.1 – Investimento
Non sono previste, almeno in fase di prima attuazione, spese di investimento.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il servizio di consumo consiste nell’efficientamento dei nidi che, a sua volta, favorisce l’occupazione femminile.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 16
Personale cat. C - 43
Personale cat. B - 12
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie dei nidi privati convenzionati.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana e con le Direzioni Didattiche al fine di migliorare il servizio dei nidi.
3.4.1 – Descrizione del programma: Mense scolastiche: un servizio più efficiente e rispondente ai bisogni degli utenti
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
Attraverso la predisposizione di un Capitolato innovativo, l’Amministrazione Comunale procederà alla indizione di una gara per l’affidamento dei
servizi collegati alle mense scolastiche allo scopo di rendere più efficienti tali servizi oltre che maggiormente rispondenti ai bisogni dell’utenza.
Altro obiettivo è quello del contenimento dei costi, pur garantendo un elevato livello di qualità, attraverso l’intensificazione dei controlli sulle
forniture e l’eliminazione degli sprechi. Il Capitolato di gara dovrà infatti prevedere accurati controlli sulle qualità dei prodotti utilizzati per la
preparazione dei pasti scolastici dei nostri bimbi. Dovrà inoltre prevedere, a carico della società aggiudicataria del servizio, l’effettuazione di
controlli da parte della ASL o di laboratorio privato. Dovrà prevedere tabelle di sostituzione degli elementi inseriti nel menù, in caso di irreperibilità
sul mercato, con altri effettivamente equivalenti (esempio sostituzione del biologico con prodotti a km zero o con prodotti DOP e mai con prodotti
non equivalenti ad esempio il surgelato). Il Capitolato dovrà altresì prevedere che la ditta aggiudicataria faccia una corretta formazione sia del
personale comunale interessato che dei componenti la Commissione Mensa che, tra l’altro, avranno la possibilità di assaggio a carico della ditta
aggiudicataria. Quest’ultima dovrà altresì farsi carico per intero della manutenzione dei centri di cottura intesi come locali e non più come soli punti
cottura. Il Capitolato prevederà inoltre il recupero dei prodotti non utilizzati ed il loro invio quotidiano a mense per i poveri. Il Capitolato prevederà
inoltre la raccolta differenziata dei rifiuti, anche al fine di educare in tal senso i bambini. Sarà infine prevista la salvaguardia occupazionale.
Dall’espletamento della relativa gara, l’Amministrazione Comunale si attende, come detto, oltre ad un significativo miglioramento ed
efficientamento del servizio anche un significativo risparmio per la collettività, in presenza di una offerta qualitativa migliore.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
121
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Finalità del progetto è quella di ottenere attraverso la gara ad un significativo miglioramento ed efficientamento del servizio anche un significativo
risparmio per la collettività, in presenza di una offerta qualitativa migliore.
3.4.3.1 – Investimento
Il progetto non prevede investimenti, se non quello di porre a carico del soggetto aggiudicatario della gara la manutenzione completa dei
locali cucina.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il progetto prevede l’erogazione di un miglior servizio per quanto concerne la refezione scolastica e la pulizia e l’igiene dei centri cottura.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 16
Personale cat. C - 43
Personale cat. B - 12
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici della Regione Toscana, della ASL e con le Direzioni Didattiche al fine di migliorare il
servizio relativo alla refezione scolastica.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Allargamento e differenziazione, in sinergia con gli istituti scolastici, dell’offerta nel campo
dell’educazione motoria.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
Anche quest’anno sarà attuato di concerto con MUIR, Amministrazione Provinciale e CONI/FSN il progetto di educazione motoria nelle scuole
dell’infanzia e nelle scuole primarie. Si tratta di un progetto fondamentale per assicurare ai nostri bambini una crescita sana attraverso
l’apprendimento della psicomotricità, già nei primi anni di socializzazione prescolastica e scolastica, nel rispetto del famoso detto latino “mens sana
in corpore sano”. Il progetto ludico motorio è finalizzato ad accompagnare il bambino fin dagli anni della scuola dell’infanzia attraverso lo sviluppo
delle abilità legate alla percezione del proprio corpo, dello spazio e dell’interazione con gli altri. Una volta affinate tali abilità, che i ritmi e le
abitudini della vita moderna tendono invece ad assopire, inizia per il bambino della scuola primaria l’apprendimento delle regole elementari proprie
delle discipline sportive di base (atletica, ginnastica, nuoto) per passare poi a quelle di squadra già più complesse (calcio, pallavolo, pallacanestro).
Alla fine del percorso il bambino avrà prima affinato le abilità psicomotorie e poi le andrà ad applicare a varie discipline sportive, sotto la guida di
esperti laureati in scienze motorie, selezionati per titoli ed esperienza. Ciò consentirà di fare anticipare di 8 anni la conoscenza della educazione
fisica ai bambini massesi, rispetto a quanto previsto dall’ordinamento scolastico tradizionale che prevede invece l’insegnamento di tale attività solo
dalla prima media. Ciò consentirà inoltre, stante la quasi gratuità del corso, in quanto i relativi costi sono in gran parte sostenuti dagli Enti Pubblici
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che lo organizzano, una scelta autonoma del bambino sul proseguo o meno della sua attività sportiva, nella consapevolezza che tale scelta viene
presa dal bambino non su pressioni familiari o di altri soggetti e dopo aver sperimentato più discipline sportive ed aver valutato quella che
maggiormente gli aggrada. A tale attività sono collegati due effetti positivi anche sotto il profilo economico. Lo sport incide sulla salute dei bambini
e bambini sani hanno meno bisogno di cure mediche, inoltre lo sport incide sulla autostima dei bambini con altri effetti positivi. Il progetto consente
di creare una possibilità di impiego e occupazione ai laureati in scienze motorie, sia tramite il progetto stesso che tramite l’associazionismo sportivo
a seguito di maggiori affiliazioni sportive, nelle more di situazioni occupazionali maggiormente stabili.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Anticipazione di 8 anni nel percorso formativo del bambino per quanto concerne la conoscenza e l’applicazione dell’educazione fisica motoria, con
positivi riscontri sulla salute psicofisica dei bambini. Altra finalità è quella di creare la possibilità di occupazione ai laureati in scienze motorie.
3.4.3.1 – Investimento
Non sono previsti investimenti per la attuazione del progetto.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il Settore rilascia autorizzazioni agli istruttori all’utilizzo di strutture e attrezzature comunali.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 16
Personale cat. C - 43
Personale cat. B - 12
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie degli istituti scolastici che ospitano il progetto
stesso.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con CONI, FSN, Amministrazione Provinciale e MUIR.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Revisione dei modelli convenzionali per la gestione degli impianti finalizzandoli al loro adeguamento e
ammodernamento.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
La L. 289/2002 dispone che “nei casi in cui l'ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione è affidata in
via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive
nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d'uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei
123
soggetti affidatari. Le regioni disciplinano, con propria legge, le modalità di affidamento”; la regione Toscana ha approvato la Legge Regionale n. 6
del 03/01/2005, disponendo, all’art. 3, che gli Enti pubblici territoriali disciplinino con proprio regolamento le modalità di affidamento in gestione
degli impianti sportivi indicando i criteri generali da rispettarsi all’interno del regolamento stesso. Il Comune di Massa possiede numerosi impianti
sportivi, tra i quali ad esempio lo Stadio, il Campo scuola, i campi di calcio di Viale della Repubblica, di Via delle pinete, di Romagnano, di Casette,
di Cà di Cecco, di Turano, il Campo comunale di bocce, il Campo comunale di softball/baseball, per i quali sono in generale vigenti convenzioni e/o
contratti di utilizzo. Nel corso dell’anno si rendono necessarie due azioni, entrambe finalizzate ad incrementare l’offerta di impiantistica sportiva
pubblica. Da un lato sarà attivata l’azione tesa a realizzare, in accordo di project con soggetto privato, un moderno Palazzetto dello Sport da
destinare ad allenamenti ed attività sportive federali da palestra (pallavolo, pallacanestro, etc.). A tale riguardo, sono in fase avanzata gli accordi con
Esselunga per una loro progettazione e realizzazione dell’opera a scomputo della cessione dell’area di parcheggio comunale adiacente al
supermercato nel V.le Roma. L’altra azione consiste nella verifica del rispetto delle convenzioni attualmente in essere da parte delle associazioni
sportive concessionarie della gestione di tali impianti. Tale verifica è associata inoltre a quella relativa al controllo della effettiva esecuzione degli
interventi sull’impiantistica sportiva comunali indicati, in sede di gara, nelle offerte tecniche presentate dai soggetti aggiudicatari delle gestioni di
tali impianti. Obiettivo è quello di garantire alla collettività la piena fruibilità di impianti sportivi attrezzati e sicuri, oltre alla revoca di concessioni a
soggetti non affidabili che non abbiano rispettato le condizioni contenute nei capitolati di gara e nelle rispettive offerte tecniche.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Finalità del progetto è quella di incrementare la disponibilità di impianti sportivi fruibili dalla collettività, sia attraverso la realizzazione di nuovi
impianti sportivi sia soprattutto attraverso una revisione delle convenzione relative alla gestione degli impianti sportivi stessi.
3.4.3.1 – Investimento
In questa prima fase non sono previsti investimenti diretti da parte dell’Amministrazione Comunale, la cui azione sarà invece tesa ad
incentivare investimenti privati per la realizzazione di nuovi impianti sportivi.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Il Settore rilascia autorizzazioni per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali in accordo con i soggetti che gestiscono gli stessi.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 16
Personale cat. C - 43
Personale cat. B - 12
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Oltre alle dotazioni proprie del Comune saranno a disposizione del progetto anche quelle proprie delle società sportive che gestiscono gli impianti.
124
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con la Regione Toscana, il CONI, le FSN, gli EPS e con le Associazioni sportive che gestiscono gli
impianti.
3.4.1 – Descrizione del Programma: Trasformazione del Teatro Guglielmi in un centro integrato di produzione e diffusione culturale a
servizio di tutta la città.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
Il Teatro Guglielmi costituisce una delle strutture principali da utilizzare per l’ offerta culturale alla città; alla sua collocazione centrale e
baricentrica rispetto al centro cittadino si affianca un complesso di spazi interni ben articolato, finora sfruttato solo in parte, in grado di ospitare
attività di produzione e diffusione, sia specificamente teatrali che culturali in genere. Si tratta quindi di mantenere in essere la vocazione
fondamentale finalizzata alle rappresentazioni sul palco (prosa, musica, balletto, varietà, eccetera), affiancando a queste nuove ed ulteriori attività,
legate e collegate al mondo teatrale ed alla cultura. A tali attività verrà destinato l’ uso delle aree strettamente teatrali (Palco, sottopalco, sala, foyer)
nelle fasi annuali nelle quali non vengono calendarizzate rappresentazioni, l’ area delle Ex Stanze (al primo piano sul lato frontale), l’ area sotto la
platea e – ove possibile – anche le aree adiacenti esterne alla struttura. Nell’ambito del quadro normativo nazionale e regionale vigente si
attiveranno forme di collaborazione con soggetti di produzione e diffusione culturale operanti in primis nell’ ambito cittadino, allo scopo di
conferire alla loro attività un sostegno promozionale e di offrire alla città un più ampio quadro della produzione culturale, sostenendo anche in tal
modo la creazione di opportunità occupative giovanili. Da quest’anno il Teatro Comunale è stato dichiarato agibile dalla CVLPS, preso atto del CPI
rilasciato dal Comando Provinciale VV.F. Si tratta di un riconoscimento che premia la bontà dei lavori svolti dall’U.T.C. per la messa in sicurezza
prima e poi per l’adeguamento del Teatro. Una volta ottenuta l’agibilità, il Teatro ha ospitato rassegne di Prosa e di Teatro per ragazzi, di Teatro
dialettale, di musica e concerti. Successivamente il Teatro ospiterà la rassegna Primavera Jazz prima dei saggi delle scuole e del Festival della
Danza. Analogo fermento vivranno nel corso dell’anno le Stanze del Guglielmi destinate ad ospitare convegni, incontri, presentazioni di libri e
proiezioni audiovisive.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
La finalità consiste nel garantire un utilizzo variegato e continuo del Teatro Comunale e delle sue pertinenze attraverso l’organizzazione di rassegne,
convegni, dibattiti e proiezioni.
3.4.3.1 – Investimento
Non sono previsti investimenti.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Rilascio di autorizzazioni e concessioni all’uso del Teatro e delle relative Stanze.
125
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 2
Personale cat. C - 6
Personale cat. B - 10
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici Regionali e la Fondazione Toscana Spettacolo.
3.4.1 – Descrizione del programma: Nuovi spazi diffusi da destinare stabilmente ad un’autoproduzione culturale aperta a contaminazioni.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
Nell’ ambito delle attività culturali particolare attenzione viene destinata alla individuazione di aree e spazi da utilizzare. Si tratta innanzitutto di
rileggere il territorio, urbano e non, in tale ottica, in modo tale da rintracciare, censire, ed attrezzare aree non convenzionali e non consuete – anche
in cesura con quanto avvenuto in passato – da destinare alla produzione culturale. Può trattarsi di luoghi chiusi o aperti, di valore storico
monumentale o meno; il comune denominatore deve in ogni caso essere la finalità: deve infatti trattarsi di spazi nei quali trova luogo di espressione
l’auto produzione culturale. La connotazione di non convenzionalità degli spazi deve costituire infine un catalizzatore anche per la
“contaminazione”, cioè per l’ apertura di zone di intersezione sia tra forme espressive diverse che, soprattutto, tra diverse culture; la contaminazione
viene infatti recepita come forma di arricchimento per la comunità locale. In tale contesto saranno recuperate la Villa della Rinchiostra, la Filanda di
Forno, la Casa delle Culture (ex lavaggio dei Bus nel Pomario Ducale ex CAT) e il Rifugio della Martana. Ciascuno di tali contesti sarà destinato ad
attività culturali legati alle arti. La Rinchiostra ospiterà la Mostra di Guadagnucci e delle Statue Africane, il Rifugio è destinato a iniziative della
Memoria, mentre Filanda e Casa delle Culture saranno messe a disposizione delle Associazioni che intendano proporre iniziative culturali
meritevoli di patrocinio.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Finalità è quella di recuperare vari contesti cittadini al fine di destinare al loro interno iniziative e manifestazioni culturali di vario genere.
3.4.3.1 – Investimento
Non sono previsti investimenti.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Rilascio di autorizzazioni e concessioni all’utilizzo dei nuovi contesti culturali (Villa della Rinchiostra, Filanda, Casa delle Culture e Rifugio
della Martana).
126
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 2
Personale cat. C - 6
Personale cat. B - 10
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici Regionali e l’Associazionismo cittadino operante nel settore artistico-culturale.
3.4.1 – Descrizione del programma: Riqualificare l’offerta di eventi in collaborazione con i centri accademici culturali.
Referente politico: Assessore Mauro Fiori
Il Castello Malaspina costituisce un bene storico culturale di tale valore e significatività da essere definito ‘museo di sè stesso’. La struttura è
estremamente articolata, sia dal punto di vista architettonico che storico, e dispone di spazi – interdipendenti o meno – in grado di ospitare attività
diversificate, da quelle più strettamente legate alla storia del manufatto (visite guidate, didattica museale, mostre di valorizzazione di particolari
elementi storici ed architettonici), a quelle legate alla storia e al costume locale, da attività teatrali e musicali fino ad eventi enogastronomici. L’ idea
alla base del programma è quella di destagionalizzare l’utilizzo della struttura, ampliandone la fruizione ai mesi invernali. Si tratta quindi di
individuare e programmare una serie di attività capaci di attrarre pubblici specifici, quali ad esempio le scuole per gite e/o attività laboratoriali,
giovani per concerti e altre attività espressive, settori economici per eventi promozionali, associazioni ed enti per attività di tipo congressuale. A tale
riguardo l’Amministrazione Comunale intende privilegiare tutte le iniziative tese a valorizzare il Castello utilizzandolo quale sede di svolgimento
delle stesse. Particolare attenzione sarà dedicata alla organizzazione di Spino Fiorito, la rassegna enogastronomica di promozione dei prodotti tipici
apuani che, con cadenza biennale, si svolge proprio nel Castello Malaspina.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Le scelte operate sono consequenziali e coerenti con le Linee del Mandato Amministrativo. Tali scelte sono altresì consequenziali e coerenti con
quanto disposto con atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale e con le deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale relativamente alle
specifiche competenze dell’Assessorato e del Settore in questione. Le scelte operate sono infine improntate ai criteri della trasparenza, della
efficienza, della efficacia e della economicità della azione amministrativa.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Finalità perseguita è quella di assicurare un utilizzo variegato e continuativo del Castello Malaspina anche al fine di valorizzare con la sua immagine
anche l’offerta turistica della nostra zona.
3.4.3.1 – Investimento
Non sono previsti investimenti.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Rilascio di autorizzazioni e concessioni per l’utilizzo del castello o di suo pertinenze.
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3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Personale cat. D - 2
Personale cat. C - 6
Personale cat. B - 10
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Il personale ha a propria disposizione postazioni pc con relativa strumentazione per redazione atti.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Settore opera in stretta collaborazione con gli Uffici Regionali e con l’Istituto Valorizzazione Castelli.
128
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
10 - Istruzione, sport, cultura e beni culturali
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
•
REGIONE
•
PROVINCIA
•
•
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
•
ALTRE ENTRATE
9.000,00
9.000,00
9.000,00
697.896,00
682.520,00
682.520,00
21.184,00
8.200,00
8.200,00
7.700,00
7.700,00
7.700,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
295.720,00
200.720,00
200.720,00
1.031.500,00
908.140,00
908.140,00
1.641.000,00
1.641.000,00
1.641.000,00
1.641.000,00
1.641.000,00
1.641.000,00
7.070.588,00
6.728.955,00
6.796.078,00
TOTALE (C)
7.070.588,00
6.728.955,00
6.796.078,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
9.743.088,00
9.278.095,00
9.345.218,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
129
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
10 - Istruzione, sport, cultura e beni culturali
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
9.423.088,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
97,77
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
entità
(c)
320.000,00
%
su
tot.
3,28
Totale
(a+b+c)
9.743.088,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
11,07
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
9.218.095,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
99,35
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
entità
(c)
60.000,00
%
su
tot.
0,65
Totale
(a+b+c)
9.278.095,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
11,68
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
9.135.218,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
97,75
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
entità
(c)
210.000,00
%
su
tot.
2,25
Totale
(a+b+c)
9.345.218,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
11,85
130
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 11 – RIQUALIFICARE I SERVIZI DI POLIZIA MUNICIPALE
RESPONSABILE DOTT. SANTO TAVELLA
3.4.1 – Descrizione del Programma: Riqualificare i servizi di Polizia Municipale.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
La molteplicità e la mutevolezza delle esigenze derivanti dal territorio in relazione alle risorse umane complessivamente disponibili impone una
razionalizzazione nell’impiego delle stesse concentrandone l’attività nelle località dove, sulla scorta delle segnalazioni pervenute o in base
all’analisi dei dati, maggiori sono le criticità. Le criticità che vanno individuate devono fare riferimento ai tradizionali ambiti di intervento della
Polizia Municipale, ossia: a) disciplina e sicurezza del traffico veicolare, che nel periodo estivo andrà potenziata mediante l’assegnazione di un
congruo numero di “Stagionali”; b) tutela edilizia ed ambientale; c) tutela del patrimonio comunale; d) disciplina del commercio; e) rafforzamento
di una “cultura per la sicurezza stradale”. Conseguentemente vanno individuate in primo luogo le località dove si sono verificati incidenti stradali in
numero maggiore o di maggiore gravità, assicurando la presenza, in detti luoghi, di un adeguato numero di pattuglie per la vigilanza e la
prevenzione, facendo ricorso, ove possibile, di sistemi automatici per la rilevazione della velocità. Particolarmente sistematico e tempestivo dovrà
essere l’intervento della Polizia Municipale nel caso dei c.d. incidenti accidentali, in modo da verificare nell’immediatezza gli eventuali pericoli
oggettivi al momento presenti nella sede stradale, documentandoli ed eliminandoli con la collaborazione degli uffici tecnici. Vanno altresì
individuati i siti dove maggiori sono le insidie ambientali derivanti dall’illecito abbandono di rifiuti di varia natura o dalla mancata manutenzione di
aree vegetative, con conseguenti problemi di carattere igienico - sanitario. In tali siti si deve concentrare l’azione sanzionatoria delle pattuglie
speciali. Le violazioni di natura edilizia dovranno essere perseguite, d’intesa con il personale tecnico del settore competente, assicurando
l’imprescindibile tempestività d’intervento per gli illeciti di maggiore impatto, con l’adozione dei provvedimenti di Polizia giudiziaria od
amministrativa del caso (es. sequestro delle aree di cantiere). La tutela del patrimonio comunale viene realizzata non soltanto con l’azione di
vigilanza a beneficio delle piazze e dei monumenti cittadini, ma anche con un’attività di controllo di altri spazi aggregativi (es. giardini pubblici), al
fine di assicurarne un corretto utilizzo ed una piena fruibilità per tutti. In tale contesto si inserisce anche l’attività di contrasto delle deiezioni animali
incontrollate, che può essere condotta con maggiore efficacia promuovendo, ai fini della vigilanza sul territorio, il coinvolgimento di enti od
associazioni dotati di personale qualificato e con le adeguate finalità istituzionali, e riservando alla Polizia Municipale l’iter amministrativo
sanzionatorio. La disciplina del commercio in forma ambulante viene effettuata con una costanze azione di presidio, da parte delle pattuglie speciali,
delle aree mercatali, per contrastare il fenomeno dell’occupazione indebita di spazi pubblici da parte di operatori privi delle necessarie
autorizzazioni comunali. Il controllo del commercio in forma fissa viene svolto in modo tale da assicurare non solo il rispetto del contenuto delle
autorizzazioni amministrative, ma soprattutto del principio della trasparenza nel rapporto commerciale (es. certezza dei prezzi), e della piena
osservanza di norme a presidio della salute pubblica (es. divieto di fumo).. Per il contrasto delle forme di commercio abusivo più complesse, come
quelle effettuate da extracomunitari, che per la consistenza numerica dei contravventori possono degenerare in problematiche di ordine pubblico, o
che per la natura interdisciplinare della normativa da applicare richiedono competenze specialistiche nel campo della legislazione tributaria o di
131
sicurezza, vanno ricercate intese istituzionali con i vertici comunali delle forze di polizia statali, per la condivisione di obiettivi e l’ideazione di piani
operativi interforze per la realizzazione di un modello integrato di sicurezza pubblica nella nostra città. Vanno altresì contrastate forme di elusione
fiscale e di concorrenza sleale esercitando un sistematico controllo nei confronti dei c.d. “circoli”, onde assicurare che le attività di
somministrazione siano effettivamente riservate esclusivamente ai soci. Il rafforzamento della “cultura per la sicurezza stradale” deve essere
realizzato mediante un’azione condivisa della Polizia Municipale, delle istituzioni scolastiche, delle associazioni tra le cui finalità statutarie rientri la
sicurezza della circolazione, con la promozione di iniziative pubbliche che valgano a sensibilizzare la collettività sui rischi maggiori o più frequenti
nell’ambito della circolazione veicolare. L’azione educativa deve essere svolta in forma precoce, sia per sensibilizzare prima possibile i giovani
sulla gravità del problema, sia in quanto l’età giovanile e la conseguente inesperienza di guida costituiscono un fattore aggiuntivo di rischio. Tale
azione deve essere condotta da personale qualificato in possesso di idonee capacità didattiche e divulgative, che operi d’intesa con le dirigenze
scolastiche. Allo scopo di assicurare una buona mobilità sul territorio comunale del personale di Polizia Municipale impegnato nelle più disparate
attività che richiedono,comunque, tempestiva presenza sul luogo, si deve procedere ad un progressivo ammodernamento del parco veicolare,
minimizzando in tal modo i costi di manutenzione ed i periodi di fermo tecnico.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Razionalizzazione nell’impiego delle risorse, umane e strumentali, concentrandone l’attività nelle località con un maggiore tasso di criticità, che
devono essere individuate a seguito di attento monitoraggio e studio dei fenomeni. Assicurare l’imprescindibile tempestività d’intervento per gli
illeciti edilizi di maggiore impatto con l’adozione dei provvedimenti di polizia giudiziaria od amministrativa del caso. Contrastare il fenomeno
dell’abusivismo commerciale e della violazione delle ordinanze comunali in tema di sicurezza urbana. Tutelare il patrimonio comunale attraverso
l’azione di vigilanza a beneficio delle piazze e dei monumenti cittadini e di altri spazi pubblici aggregativi per assicurarne un corretto utilizzo e la
piena fruibilità. Ricercare forme di collaborazione istituzionale con le forze di polizia statale per la realizzazione di un modello integrato di
sicurezza pubblica. Potenziare e diversificare le iniziative a sostegno della “cultura per la sicurezza stradale”.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Riqualificare i servizi di Polizia Municipale al fine di assicurare una costante e visibile azione di vigilanza, volta a realizzare una vivibilità piena ed
ordinata della città e dei suoi spazi, ed una sicura fruibilità dei servizi che l’Ente fornisce alla collettività.
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Azioni realizzabili:
presidio del centro cittadino,
presidio del centro di Marina di Massa,
presidio zona stazione ferroviaria
postazioni di controllo velocità,
postazioni di controllo ebbrezza da alcool
postazioni di controllo ebbrezza da droghe e sostanze psicotrope
controllo fiere e mercati,
controllo antidegrado,
132
controlli disturbo quiete pubblica,
controlli sociali,
controlli anagrafici e accertamenti patrimoniali,
controlli patrimonio comunale,
controlli di polizia edilizia,
controlli di polizia amministrativa,
controlli abusivismo commerciale,
controlli rispetto ordinanze sindacali decoro urbano,
attività di polizia giudiziaria,
attività di polizia di prossimità e di quartiere,
attività di infortunistica stradale,
iniziative pubbliche, specie nelle scuole a sostegno della “cultura per la sicurezza stradale”
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo
n. 1 Dirigente
n. 2 cat. D
n. 53 cat. C
n. 1 cat B
A tempo determinato
n. 4
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
VEICOLI
N. 8 AUTOVEICOLI PER VIGILANZA STRADALE
N. 1 AUTOVETTURA PER ATTIVITA’ DI PG
N. 1 FURGONE
N. 8 SCOOTER
N. 4 MOTOCICLI PER SERVIZI DI POLIZIA STRADALE
N. 3 VELOCIPEDI A PEDALATA ASSISTITA
N. 4 VELOCIPEDI
ATTREZZATURE DI SUPPORTO
N. 63 RADIO PORTATILI
N. 10 RADIO MOBILI
N. 1 ANTENNA ESTERNA DI BASE
N. 1 STAZIONE RIPETITRICE (monte Tambura)
133
N. 1 STAZIONE DI RISERVA (palazzo comunale)
N. 10 MACCHINE FOTOGRAFICHE DIGITALI
N. 60 PEN DRIVE
N. 1 ETILOMETRO
N. 1 AUTOVELOX
N. 9 TELEFONI CELLULARI
N. 1 TELELASER
N. 2 TORCE TATTICHE A LED
N. 1 DROGA TEST
N. 1 PRECURSORE ALCOOL TEST
N. 1 PRECURSORE ALCCOL TEST NUOVA GENERAZIONE
N. 3 MISURATORI LASER
NR. 1 POSTAZIONE COMPLETA VIDEOSORVEGLIANZA
NR. 26 PISTOLE BERETTA CAL.9 P4 STORM COMPLETE DI CARICATORI DI RISERVA E MUNIZIONAMENTO.
RISORSE INFORMATICHE E MACCHINE D’UFFICIO
N. 1 TELEFAX
N. 1 FOTOCOPIATRICE
N. 23 PERSONAL COMPUTER
N. 11 STAMPANTI
N. 1 PERSONAL COMPUTER PORTATILE
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
I progetti sono sviluppati nell’ambito di azioni coordinate dalla Legge Regionale n° 12/2006 Regione Toscana.
134
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
11 - Riqualificare i servizi di Polizia Municipale
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
0,00
0,00
0,00
•
REGIONE
0,00
0,00
0,00
•
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
•
•
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.030.000,00
1.030.000,00
1.030.000,00
1.030.000,00
1.030.000,00
1.030.000,00
990.819,00
879.027,00
856.882,00
TOTALE (C)
990.819,00
879.027,00
856.882,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
2.020.819,00
1.909.027,00
1.886.882,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
135
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
11 - Riqualificare i servizi di Polizia Municipale
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
2.005.819,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
99,26
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
entità
(c)
15.000,00
%
su
tot.
0,74
Totale
(a+b+c)
2.020.819,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
2,30
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
1.894.027,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
99,21
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
entità
(c)
15.000,00
%
su
tot.
0,79
Totale
(a+b+c)
1.909.027,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
2,40
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
1.871.882,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
99,21
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
entità
(c)
15.000,00
%
su
tot.
0,79
Totale
(a+b+c)
1.886.882,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
2,39
136
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 12 – L’AMMINISTRAZIONE
RESPONSABILE DOTT. MASSIMO TOGNOCCHI
3.4.1 – Descrizione del Programma: Snellimento e razionalizzazione dei servizi di supporto al Sindaco e alla Giunta.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
I margini per una razionalizzazione della macchina amministrativa esistono ancora e possono essere ampliati riducendo i costi delle funzioni
dell'amministrazione generale, spacchettando mansioni e rendendole maggiormente finalizzate e verificabili; con un'azione efficace sarà possibile
recuperare, in tale ambito, ancora molte risorse. Sono già state attuate diverse misure come il dimezzamento del numero degli assessori, una
dirigenza snella, l’individuazione di amministratore unico delle società partecipate, la limitazione drastica delle consulenze esterne; resta da
realizzare la creazione del piano strategico per la riduzione dei consumi intermedi. In tale prospettiva si colloca anche la razionalizzazione dei
servizi di supporto al Sindaco ed alla Giunta già attuata attraverso la mancata sostituzione dei due addetti assunti con contratto a tempo
determinato, stipulati ai sensi dell’art. 90 del TUEL; l’assegnazione di sole tre unità di personale, scelto tra quello di ruolo, alle segreterie degli
Assessori assegnatari del numero maggiore di deleghe; l’attribuzione, al Servizio Segreteria del Sindaco, delle funzioni di supporto al Sindaco ed
agli altri componenti della Giunta. Gli Staff sono strutture flessibili che pongono al centro della propria azione il perseguimento di obiettivi di
particolare complessità, con caratteristiche di trasversalità a tutta la struttura organizzativa. La finalità prima di tali articolazioni risiede, dunque,
nell’esigenza di stimolare, coordinare e velocizzare i momenti decisionali inerenti materie complesse ritenute prioritarie e perseguibili attraverso
momenti di costante interrelazione tra i dirigenti e tutti gli altri soggetti competenti per materia o per la professionalità specialistica posseduta. Le
leve della integrazione e della gestione dei rapporti tra diversi centri di responsabilità è, dunque, il modus operandi di queste strutture che devono
operare in sinergia con le varie articolazioni organizzative. Il Gabinetto del Sindaco, in particolare, opera per lo sviluppo e il coordinamento delle
relazioni pubbliche e delle strategie di comunicazione, nonché di gestione dei rapporti col mondo istituzionale e rappresentativo della realtà locale e
dei cittadini, al fine di recepire le esigenze che mutano in corso di mandato. Con il nuovo mandato amministrativo, il Gabinetto del Sindaco assume
un ruolo di osservatorio strategico dell’attuazione del programma, in stretto rapporto con il Controllo di Gestione. A seguito dell’approvazione della
nuova struttura organizzativa dell’Ente e del relativo funzionigramma sono stati ridistribuiti i compiti ai vari Settori dell’Ente ed al Settore Staff del
Sindaco sono state assegnate nuove ulteriori competenze.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Attivare azioni che consentano la razionalizzazione della “risorsa personale” del Comune e lo snellimento delle procedure per fornire adeguate e
tempestive soluzioni e risposte alle istanze dei cittadini.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Ottenere un risparmio sui costi di gestione ed un efficiente ed efficace utilizzo delle risorse umane.
3.4.3.1 – Investimento
137
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo:
personale categoria C): n. 1
personale categoria B): n. 2
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
3.4.1 – Descrizione del Programma: Semplificazione della normativa interna del Comune. Cambiare le modalità di redazione dei testi e il
linguaggio di trasmissione dei contenuti.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
E' necessaria una rilettura attenta dei regolamenti comunali che può consentire di eliminare sovrapposizioni di procedure e di adempimenti inutili o
ripetitivi. Sarà necessario un profondo intervento in termini di semplificazione e revisione dei regolamenti interni. Si è già provveduto, nel corso del
2013, alla redazione della proposta di revisione del Regolamento di Polizia Urbana; occorre individuare altri Regolamenti particolarmente vetusti
per i quali si deve procedere a redigere una proposta di modifica od alla segnalazione ai competenti uffici. E’ necessario inoltre elaborare strumenti
normativi che meglio rispondano alle mutate esigenze dei cittadini e del territorio e che si adeguino alle trasformazioni culturali e sociali, nonché
rispondenti a criteri di razionalizzazione della spesa ed al contenimento dei costi della pubblica amministrazione. La responsabilità politica
principale è in capo al Sindaco mentre la gestione operativa è in capo al Dirigente del Settore Staff del Sindaco. Per i regolamenti implicanti un
elevato dettaglio di disciplina sono costituiti gruppi di lavoro partecipati dai dirigenti dei servizi corrispondenti (e, a livello politico, i relativi
assessori). Nel corso del 2013 sono state approvate le modifiche di alcuni degli Statuti delle Società ed Aziende interamente partecipate dall’Ente
che hanno consentito, oltre che l’adeguamento degli stessi alle vigenti normative, l’introduzione di meccanismi per il contenimento delle spese e di
disposizioni per la verifica ed il controllo dell’efficienza delle società partecipate attraverso l’analisi economico – finanziaria della gestione. Questi
strumenti formali di regolazione, che sostanziano il controllo di efficacia, hanno trovato una loro puntuale definizione all’interno del regolamento
comunale che disciplina l’esercizio delle funzioni di controllo e sono stati specificatamente disciplinati negli Statuti delle Aziende/Società. In questo
senso continua l’attività di verifica degli atti e degli strumenti di governo delle altre partecipate.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Operare una radicale semplificazione e riduzione del numero dei regolamenti, al fine di ottenere un sistema di regole più chiaro ed allineato alla
normativa corrente nonché agli obiettivi dell’Amministrazione. Riformare gli Statuti delle Società/Aziende nell’ottica del controllo e del
contenimento dei costi.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Il risultato atteso sarà un miglior servizio al cittadino in termini di comprensibilità de imparzialità dell’azione amministrativa, nonché di efficienza
dell’azione stessa, dato che le regole riesaminate alla luce delle novità normative ed esposte più organicamente riducono i rischi di discrezionalità
nei procedimenti.
138
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo:
personale categoria D): n. 1
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
3.4.1 – Descrizione del Programma: Organizzare la partecipazione dei portatori di interesse alle scelte amministrative e alla valutazione dei
risultati.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
Il programma si propone di organizzare, nell’arco temporale della sua validità, la partecipazione dei portatori di interesse e dei cittadini alle scelte
amministrative, attraverso una compiuta regolamentazione ed un adattamento dei processi coinvolti, in modo da fondare la partecipazione su basi
stabili. I portatori di interesse (o “stakeholder” secondo il linguaggio ormai consolidato della rendicontazione sociale) sono tutti i soggetti portatori
di un interesse specifico e qualificato nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale, sia interni che esterni alla propria organizzazione e
che sono influenzati, in quanto tali, dall'attività della stessa. La e-Partecipation intesa come partecipazione dei cittadini e degli stakeholder alle
attività della pubblica amministrazione attraverso l'utilizzo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (ICT), si configura come uno
degli elementi qualificanti delle politiche nazionali di e-Government, in particolare per garantire un migliore accesso ai servizi (e-inclusion) e
facilitare, in un'ottica di apertura e trasparenza, la valutazione dall'esterno dell'azione dell’Amministrazione. Il confronto e l'interazione con gli
utenti rappresenta un supporto prezioso ai decision maker pubblici, sia in fase di progettazione che di correzione o ripensamento delle politiche
pubbliche e dei servizi al cittadino. L'adozione degli strumenti e delle logiche di open policy cioè caratterizzate da una forte interazione tra pari,
devono diventare parte integrante delle modalità con cui la pubblica amministrazione si rivolge agli utenti. Diventa oggi prioritario per i siti e i
servizi web delle pubbliche amministrazioni dotarsi di strumenti che aumentino la partecipazione degli utenti attraverso l'interazione tra pubblica
amministrazione e cittadini. Le amministrazioni pubbliche che intendono pianificare e progettare piattaforme e strumenti web per la condivisione e
collaborazione con i cittadini, sono chiamate a confrontarsi sia con scelte di tipo tecnologico e infrastrutturale (finalizzate alla riduzione del divario
digitale dovuto all'assenza di infrastrutture di rete a banda larga) che metodologiche (relativamente alle modalità di interazione, ai ruoli e agli ambiti
decisionali sui quali coinvolgere e far partecipare i cittadini). Le iniziative di e-Partecipation devono essere accompagnate da specifiche azioni di
inclusione allo scopo di facilitare la partecipazione delle persone più svantaggiate; occorre ridurre il divario digitale, attraverso misure volte a
favorire l'accesso gratuito alla rete Internet, e promuovere il dialogo tra cittadini e istituzioni già a partire dalla fase di avvio della progettazione,
attivando strumenti di discussione e confronto on line (forum pubblici, indagini e consultazioni online, chat tematiche, ecc.) allo scopo di
condividere le regole e il modello di interazione proposti. Gli strumenti di e-Partecipation dovranno essere utilmente integrati all'interno dei siti
istituzionali per esplicitare la relazione tra l'amministrazione e i cittadini, con la raccomandazione di garantire il massimo livello di interazione
attraverso l'adozione di tecnologie basate sul "linguaggio naturale", semplificando così la navigazione dei contenuti informativi online e la
139
partecipazione al processo decisionale; la ri-configurazione dei servizi web esistenti, con l'introduzione di spazi e strumenti che consentono
l'interazione sincrona e asincrona tra il cittadino e l'amministrazione; l'esplicitazione delle regole di interazione, le modalità di utilizzo degli
strumenti, le forme di restituzione al cittadino dei contributi forniti online (feedback); l'adozione di soluzioni adeguate a tutelare la privacy e la
protezione dei dati dei cittadini, esplicitandone i principi nel sito web. La pubblicazione in tempo reale di piccoli messaggi di testo (microblogging),
immagini, audio e video, potrebbe poi garantire un'informazione costante e aggiornata, comunicare ed erogare servizi mirati a particolari fasce
d'utenza, accrescere la percezione di vicinanza dell'amministrazione ai cittadini.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Un sistema stabile e codificato delle relazioni e della partecipazione tra cittadini, stakeholder ed Amministrazione consente l’interazione dei
medesimi soggetti nei processi decisionali con la conseguente diminuzione di situazioni conflittuali nella realizzazione dei progetti e dei programmi
amministrativi.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Colmare la distanza tra pratiche amministrative e cittadinanza. Coinvolgere i cittadini nella costruzione di piani e programmi e nella verifica dei
risultati. Avvicinare i linguaggi. Valorizzare i corpi intermedi rappresentativi di interessi e valori. Realizzare e consolidare un nuovo processo
amministrativo partecipato.
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Per il raggiungimento delle finalità del presente macroprogramma verrà impiegato il personale in forza presso i servizi preposti all’attuazione del
programma.
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
3.4.1 – Descrizione del Programma: La trasparenza totale a servizio della comprensione del funzionamento dell’amministrazione come
strumento di partecipazione.
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
Le esigenze di semplificazione dell’azione amministrativa, di trasparenza e “deburocratizzazione”, di modernizzazione e informatizzazione
dell’attività richiedono un impegno costante che va declinato nel tempo. Le novità intervenute nel panorama legislativo, soprattutto nella seconda
parte del 2012 e nei primi mesi del 2013, impongono di prevedere azioni ed iniziative nuove che avranno un considerevole impatto, sia in termini
organizzativi che di impegno da parte delle strutture. In particolare, va segnalato il complesso delle disposizioni in materia di legalità e trasparenza
dell’azione amministrativa, che ancorché contenute in più testi ( Dl. 174/2012, legge 190/2012, D.Lgs 33/2013, D.lgs 39/2013) costituiscono un
“corpus” sostanzialmente unitario, accomunato dalle medesime finalità: pertanto l’attuazione delle norme in materia di controlli interni, di piano per
la prevenzione e la repressione della corruzione, di trasparenza e pubblicità e di incompatibilità e inconferibilità di incarichi dovrà caratterizzarsi per
140
un coordinamento operativo che renda più efficace ogni singolo strumento e consenta di evitare ogni duplicazione o appesantimento. Nel corso del
2013 il sito istituzionale è stato adeguato alle nuove disposizioni normative attraverso la realizzazione di un apposito portale, suddiviso in sezioni,
per l'inserimento di dati e documenti per i quali è previsto obbligo di pubblicazione, pagine web che verranno progressivamente implementate in
collaborazione con i referenti di settore. L'adeguamento del sito alle novità introdotte dal decreto 33/2013, finalizzate ad assicurare trasparenza
all'attività amministrativa, non è solo un adempimento procedimentale ma deve tradursi in un'azione comunicativa che permetta di costruire un
rapporto dinamico con i cittadini: in primo luogo perché la trasparenza ha una rilevante finalità di pubblico interesse e costituisce principio generale
dell'attività amministrativa in quanto favorisce la partecipazione dei cittadini al procedimento amministrativo; in secondo luogo, la trasparenza,
anche attraverso lo strumento della pubblicazione delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli
andamenti gestionali ed i dati sull'utilizzo delle risorse, contribuisce ad assicurare il rispetto dei principi cardine a cui deve conformarsi l’azione
amministrativa ovvero di ragionevolezza, buon andamento, imparzialità, economicità ed efficacia. L'efficienza amministrativa non può prescindere
dall'avviare un processo di pianificazione della comunicazione sia interna che esterna, per attuare una strategia comunicativa coerente con gli
obiettivi e capace di dialogare con i diversi pubblici di riferimento mediante l'utilizzo degli strumenti di comunicazione in uso, attraverso un
rafforzamento del flusso di informazioni di maggiore impatto sui cittadini. Fondamentale sarà l'utilizzo di un linguaggio chiaro che sappia tradurre
il sapere tecnico in termini intellegibili, che dovrà essere utilizzato per tutte le modalità e forme di comunicazione.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
La necessità di adeguarsi alla normativa vigente in materia di trasparenza offre un importante occasione per costruire un sistema di comunicazione
che consenta ai cittadini di poter esercitare un controllo effettivo sull’azione amministrativa e nel contempo acquisire le informazioni necessarie ad
avviare il processo partecipativo.
3.4.3 – Finalità da conseguire
Potenziamento della trasparenza amministrativa, in attuazione degli obblighi conseguenti al D.Lgs 33/2013, al fine di rendere più conoscibile ed
“aperta “ l’azione amministrativa e migliorare l’accessibilità del cittadino attraverso l’uso del sito internet e degli strumenti digitali; migliorare e
modernizzare i servizi amministrativi e ridurre gli oneri a carico dei cittadini.
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
Di ruolo:
personale categoria D): n. 2
personale categoria B): n. 4
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Le dotazioni strumentali sono quelle assegnate ai servizi.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
141
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
12 - L'amministrazione
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
0,00
0,00
0,00
•
REGIONE
0,00
0,00
0,00
•
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
•
•
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
117.144,00
117.144,00
117.144,00
117.144,00
117.144,00
117.144,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.163.863,00
1.235.683,00
1.235.683,00
TOTALE (C)
1.163.863,00
1.235.683,00
1.235.683,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
1.281.007,00
1.352.827,00
1.352.827,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
142
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
12 - L'amministrazione
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
%
su
tot.
1.281.007,00
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
1.281.007,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
1,46
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
%
su
tot.
1.352.827,00
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
1.352.827,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
1,70
Spesa Corrente
Consolidata
Spesa per
investimento
di Sviluppo
entità
(a)
%
su
tot.
1.352.827,00
100,00
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
1.352.827,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
1,72
143
3.4 - MACROPROGRAMMA N. 13 – GESTIRE IL CICLO DELLA PERFORMANCE: PROGRAMMAZIONE, CONTROLLO DEI
RISULTATI E QUALITA’ DEI SERVIZI
RESPONSABILE DOTT. GIANCARLO BEDINI
3.4.1 – Descrizione del Programma: Gestire il ciclo della performance: programmazione, controllo dei risultati e qualità dei servizi
Referente politico: Sindaco Alessandro Volpi
Il presente programma costituisce lo sviluppo dell’obiettivo “Amministrare per piani, programmi e verificare i risultati” (Area strategica
“Amministrazione e organizzazione”) incardinato nelle visioni strategiche delle linee di mandato dell’amministrazione eletta a seguito delle
consultazioni elettorali dell’anno 2013. In quanto tale, esso ha già avuto una prima formulazione all’interno della relazione previsionale e
programmatica per il triennio 2013- 2015 e dunque una primissima fase di attuazione nell’anno appena decorso. L’obiettivo strategico del presente
macroprogramma ha come finalità quella di rendere connaturale all’agire del comune la metodologia dell’amministrare per piani/programmi e non
per puri procedimenti adempimentali in risposta alle molteplici norme (im)poste alla politica locale ai fini del perseguimento delle priorità del
territorio ed i bisogni dei cittadini. Il metodo della programmazione, la gestione per obiettivi, la valutazione e controllo dell'efficacia, dell'efficienza
e della qualità dei servizi, la partecipazione e la rendicontazione ai cittadini rappresentano punti di riferimento che spingono oggi a dare maggiore
sviluppo ai processi finalizzati alla verifica dei risultati, attraverso un’applicazione integrata ed organica delle tipologie dei controlli previsti dalla
normativa vigente, recentemente aggiornata con la legge n. 213/2012. La centralità del controllo, in questa visione di collegamento con le istanze
primarie della collettività amministrata, fa si che la verifica a posteriori delle attività svolte non si limiti all’aspetto dei risultati conseguiti a breve
termine (spesso in ottica chiusa ed autoreferenziale) ma “guardi” alla soddisfazione ultima dei bisogni che stanno alla base di quelle attività,
secondo un concetto di risultato che punta non solo all’erogazione del servizio od alla realizzazione dell’opera pubblica, ma alla qualità di quanto
erogato e/o costruito, in una visione per così dire “escatologica” dell’agire che presuppone il coinvolgimento personale degli operatori, a qualunque
livello di responsabilità appartengano. Coerentemente, il presente programma della RPP approfondisce l’aspetto della gestione del ciclo della
performance che riguarda il controllo dei risultati e la qualità dei servizi più direttamente collegati alla programmazione strategica. Rispetto a quanto
perseguito negli anni trascorsi è infatti questo il livello di verifica dei risultati che rimane debole, proprio perché mancante di alcuni strumenti che
permettano di collegare, declinandole, le linee programmatiche di mandato alla Relazione PP attraverso “passaggi -atti- ufficiali” che impegnino
l’amministrazione a commisurare le linee stesse con le risorse disponibili e/o acquisibili e con le reali possibilità operative di attuare gli interventi
previsti. Questo livello mancante di programmazione, che fa saltare dalle linee del mandato politico direttamente ai programmi della RPP, è di fatto
già concretamente recuperabile, nell’anno in corso, grazie all’applicazione del decreto legge 10/10/2012 n.174, convertito nella legge 07/12/2012
n.213 che, nel dettare disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, è intervento modificando le norme del testo
unico sugli enti locali –D.lgs 267/2000- concernenti la tipologia dei controlli, sia interni che esterni. Il controllo interno è stato, da un lato, esteso ad
attività nuove, strumentali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica ed alla governance dell’ente, dall’altro, tra le forme pre-esistenti, il
controllo sulla regolarità amministrativa e contabile è stato reso più stringente ed ampliato, prevedendosi l’obbligatorietà del parere preventivo di
regolarità contabile non solo sulle proposte di delibere sottoposte alla Giunta e al Consiglio che comportino impegno di spesa o diminuzione di
144
entrata, ma anche su ogni proposta di deliberazione da cui discendano riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul
patrimonio dell’ente. Al di là delle singole tipologie di controllo previste, ciò che emerge è il carattere ineludibile, per alcune di esse a partire
dall’anno 2014, di “un sistema” coordinato di controlli di cui gli enti locali devono dotarsi, a sottolineare la necessaria complementarietà degli stessi
per poter acquisire le informazioni ed elaborare i report necessari a guidare l’azione amministrativa verso il raggiungimento dei bisogni rilevati, in
un arco temporale pluriennale. Il controllo di gestione, formalmente istituito nel corso del 2010, ha assunto un assetto istituzionalmente stabile ed
anche operativamente sempre più efficace con la realizzazione, nell’anno 2012, di un “Report generale degli indicatori di performance e dei valori
storici del comune di Massa” che assembla, per ogni CdR e all’interno di questi, per ciascun CdC, 16 indicatori scelti negli ambiti
dell’efficienza/efficacia e di altri due ambiti tra quelli previsti dal D.lgs 150/2009; i titolari dei centri di responsabilità possono oggi disporre, per
pesare i risultati dei loro obiettivi operativi, di n.784 indicatori valorizzati per cinque annualità, dal 2008 al 2012. Il Report, definito poi “manuale”
per connotarne meglio il contenuto, costituisce anche l’insieme strutturato di tutte quelle informazioni, sia di origine interna che esterna, utili alla
misurazione, monitoraggio, e valutazione della performance in termini di prodotti forniti, di processi utilizzati, di target e valori di benchmarking
con cui il Servizio Programmazione e controlli interni opera il controllo di gestione nonchè, avvalendosi degli indicatori di outcome - accorpati per
aree strategiche- il controllo sullo stato di attuazione dei programmi della RPP secondo le linee approvate dal Consiglio comunale. Tornando al
livello mancante ed al “vuoto” da colmare, occorre fare ricorso agli strumenti previsti dal nuovo “Regolamento sull’organizzazione dei controlli
interni”, approvato con deliberazione CC n.10 del 20/03/2013. Il sistema dei controlli in esso delineato contempla, tra le altre anche già citate, due
tipologie di controllo più strettamente connesse alla pianificazione alta dell’amministrazione ed al grado di conseguimento dei risultati, vale a dire
“il controllo strategico” ed “il controllo di qualità dei servizi”. Rispetto al primo, già contemplato nel precedente Regolamento di contabilità
dell’ente, la novità fondamentale (che poi novità sul piano legislativo non è) è la previsione di uno specifico strumento di pianificazione strategica,
il Piano generale di sviluppo -ed eventuali piani strategici di settore- con cui rendere gli obiettivi delle linee di mandato, nell’ambito temporale
quinquennale, agganciati alle risorse dell’ente, alla struttura organizzative degli uffici, ai servizi gestiti direttamente, e quindi concretamente
valutabili nelle loro reali possibilità di attuazione oltre che in termini di adeguatezza alle scelte compiute in sede di in dirizzo politico. La
traduzione temporale di questo obiettivo strategico prevede, nel quinquennio, interventi finalizzati a rendere operativo il controllo strategico
attraverso:
- la collaborazione con il settore finanziario nella costruzione di un PGS che abbia rispondenza contabile e di contenuto sia al bilancio, sia alla
struttura del Piano della performance in modo che gli obiettivi strategici non restino costruiti isolatamente e a prescindere dai tempi e dalle modalità
di attuazione, ma risultino inseriti in un contesto di dati, misure, strumenti, e strutture operative che ne permettano il monitoraggio e la ricostruzione in itinere;
- un uguale collaborazione per la nuova versione del contenuto della RPP, nella sezione in cui dovrà eventualmente contenere il richiamo agli
obiettivi strategici enunciati dalle linee programmatiche di mandato e dal PGS, suddivisi per aree strategiche di intervento;
- la valutazione della fattibilità dell’introduzione nell’ente della contabilità economico-analitica;
- il miglioramento dell’integrazione tra predisposizione obiettivi strategici e gestionali e formazione del bilancio, attraverso l’integrazione dei
rispettivi applicativi informatici;
- l’implementazione e miglioramento, a questo fine, della procedura GZOOM con cui è stato informatizzata, ad oggi ancora parzialmente, la
valutazione della performance dell’ente; accanto a quella organizzativa, il sistema prevede l’area della “performance strategica” che potrebbe essere
145
attivata negli step delle schede strategiche, del loro monitoraggio e della valutazione dei risultati strategici conseguiti mediante un report che sia
immediatamente leggibile, dalla parte politica, in termini azioni correttive da apportare in relazione al soddisfacimento dell’interesse collettivo
perseguito;
- il proseguimento dell’attività di costruzione della banca dati degli indicatori, sia di outcome che di risultato, della loro valorizzazione storica e la
previsione di un sistema di aggiornamento della stessa. In particolare indicatori di impatto, relativi alla qualità ed all’efficacia sociale dell’attività
amministrativa posta in essere, dovranno definirsi per ogni area strategica, per permettere agli organismi politici l’adeguamento dei piani e
programmi sulla base dei dati elaborati dalla struttura del controllo interno;
- il passaggio dalla condizione di “banca dati” dell’insieme degli indicatori e valori storici a disposizione a quella di strumento di performance,
attraverso l’incontro del dato con l’obiettivo nella visione che afferma : “nessun obiettivo senza dato” e “nessun dato che non sia utile alla
costruzione dell’obiettivo”;
- il completamento dei contenuti del Piano della performance mediante la costruzione della lista degli stakeholder e l’approvazione del relativo
elenco da parte della Giunta, l’utilizzo di strumenti di partecipazione quali i focus group, le consultazione on line ed i questionari;
- il completamento del rafforzamento avviato nel 2013, sia in termini di contingente assegnato che di rilevanza e riconoscimento strategico, della
struttura di staff della Segreteria generale denominata “Programmazione e controlli interni”, cabina di regia del sistema che si è andato costruendo e
che, allo stato attuale, risulta formato da una figura professionale di cat D3, da un Istruttore amministrativo, part-time al 50%, di cat C e da 1
Collaboratore amministrativo di cat. B3;
- il proseguimento di una mirata attività di formazione finalizzata all’aggiornamento delle competenze acquisite ma anche a mantenere vivo il
dibattito culturale interno ed esterno; questo tipo di coinvolgimento dovrà riguardare l’intera macrostruttura per incentivare la partecipazione
consapevole di tutti i soggetti alle nuove attività e favorire una visione più partecipata alla “mission” dell’ente attraverso, anche, la promozione di
metodologie di lavoro legate all’accountability ed alla rendicontazione sociale.
3-4-2 – Motivazione delle scelte
Spostare la centralità dell'azione pubblica dall'esito al processo, passando dalla "trasparenza" alla "comprensione di quello che accade". Rendere
trasparenti gli esiti realizzando nel contempo la costruzione di un rapporto dinamico con il cittadino, Definire a livello amministrativo locale che
tutelino il pieno rispetto delle risorse comuni e dunque, insieme ad una forte riscoperta del senso civico, siano in grado di garantire le condizioni per
una reale eguaglianza dei cittadini e una migliore dimensione della cittadinanza.
3.4.3 – Finalità da conseguire
3.4.3.1 – Investimento
Nessuno.
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo
Fornire supporto agli amministratori, al personale dirigente e ai cittadini per la valutazione dei risultati e degli impatti delle politiche
dell’ente.
Favorire l’allineamento delle visioni e dei programmi strategici con gli obiettivi gestionali ed operativi.
Fornire supporto alla gestione per obiettivi, alla formazione e alla gestione dei budget.
Assicurare il funzionamento e l’aggiornamento della banca dati ed in particolare degli indicatori e dei target.
146
Supportare il controllo dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità dei servizi.
Integrare il controllo di gestione con la contabilità economico-analitica.
Sviluppare l’apprendimento organizzativo e la diffusione della cultura della valutazione e della gestione per obiettivi.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare
1 D3 Funzionario amministrativo
1 C Istruttore amministrativo (P.T. 50%)
1 B3 Collaboratore amministrativo
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare
Quelle specifiche attribuite alla Segreteria generale.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il Programma è coerente con il P.R.S.
147
3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
13 - Gestire il ciclo della performance
ENTRATE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
ENTRATE SPECIFICHE
•
STATO
0,00
0,00
0,00
•
REGIONE
0,00
0,00
0,00
•
PROVINCIA
0,00
0,00
0,00
•
•
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
•
UNIONE EUROPEA
CASSA DD.PP. – CREDITO SPORTIVO – ISTITUTI DI
PREVIDENZA
ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
•
ALTRE ENTRATE
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
223.427,00
223.427,00
223.427,00
TOTALE (C)
223.427,00
223.427,00
223.427,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
223.427,00
223.427,00
223.427,00
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
Legge di finanziamento e articolo
148
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL MACROPROGRAMMA
13 - Gestire il ciclo della performance
IMPIEGHI
Anno 2014
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
223.427,00
%
su
tot.
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2015
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
223.427,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
0,25
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
223.427,00
%
su
tot.
100,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
Anno 2016
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
223.427,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
0,28
Spesa Corrente
Consolidata
entità
(a)
223.427,00
Spesa per
investimento
di Sviluppo
%
su
tot.
100,00
%
su
tot.
entità
(b)
0,00
0,00
%
su
tot.
entità
(c)
0,00
0,00
Totale
(a+b+c)
223.427,00
V.%
sul
totale
spese
finali
tit. I e
II
0,28
149
3.9 – RIEPILOGO MACROPROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO
Legge di
finanziamento e
regolarmento UE
(estremi)
Previsione pluriennale di spesa
Denominazione del
macroprogramma
1 - Razionalizzazione dei costi dei
servizi ausiliari
2 - L'organizzazione
3 - Organizzare il controllo sugli
enti e le società partecipate
4 - Un regolamento urbanistico al
servizio di una città possibile e
sostenibile
5 - Il turismo, l'economia e il
lavoro
6 - Uso delle risorse e
programmazione degli
investimenti
7 - Il sistema fiscale
8 - La tutela ambientale
9 - Welfare locale,sanità, diritti
civili
10 - Istruzione, sport, cultura e
beni culturali
11 - Riqualificare i servizi di
Polizia Municipale
12 - L'amministrazione
13 - Gestire il ciclo della
performance
Anno di
competenza
2014
FONTI DI FINANZIAMENTO
(Totale della previsione pluriennale)
Quote di risorse
generali
Cassa DD.PP
+ Cr.Sp.
+Ist. Prev.
I° Anno success.
2015
II° Anno success.
2016
1.756.380,00
1.705.808,00
1.698.584,00
5.145.772,00
0,00
15.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4.728.045,00
5.061.954,00
5.005.491,00
14.261.990,00
0,00
10.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
523.500,00
23.781.103,00
23.367.645,00
23.163.770,00
18.832.256,00
1.004.778,00
0,00
0,00
0,00
0,00
250.000,00
50.225.484,00
280.124,00
280.124,00
293.624,00
853.872,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.715.451,00
1.605.658,00
1.575.943,00
-1.546.793,00
0,00
253.500,00
0,00
0,00
0,00
0,00
6.190.345,00
14.073.660,00
6.663.389,00
6.572.604,00
9.679.262,00
0,00
5.130.373,00
700.000,00
0,00
0,00
0,00
11.800.018,00
3.006.722,00
2.979.222,00
2.979.222,00
-130.408.066,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
139.373.232,00
17.595.507,00
17.546.506,00
17.499.441,00
45.382.954,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
7.258.500,00
7.774.254,00
7.453.373,00
7.243.935,00
16.588.562,00
0,00
4.068.000,00
18.000,00
0,00
0,00
0,00
1.797.000,00
9.743.088,00
9.278.095,00
9.345.218,00
25.518.621,00
27.000,00
2.062.936,00
37.584,00
23.100,00
0,00
0,00
697.160,00
2.020.819,00
1.909.027,00
1.886.882,00
5.816.728,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.281.007,00
1.352.827,00
1.352.827,00
3.635.229,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
351.432,00
223.427,00
223.427,00
223.427,00
670.281,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Stato
Regione
Provincia
UE
Altri
indebitamenti
Altre entrate
150
SEZIONE 4
STATO DI ATTUAZIONE DEI MACROPROGRAMMI
DELIBERATI NEGLI ANNI PRECEDENTI E
CONSIDERAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE
151
4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI
PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)
Descrizione
(oggetto dell’opera)
P.I.93- PARCHEGGIO
IN VIA PRADO.
ILLUMINAZ.PUBBL.
VIE:COCOMBOLA,VE
CCHIA
CANDIA,VACCA'
IMPEGNO IN
RELAZIONE ALLE
DISPONIBILITA' DI
OO.UU.
RIFACIMENTO
MARCIAPIEDI
CENTRO CITTA'
(VEDASI ANCHE
CAP. 250 ES. 96, IMP.
2266)
NUOVA VIABILITA'
TRA VIA SALA E VIA
S, VITALE:
ACQUISIZIONE AREE
RIPIANO MINIRI
ACCERTAMENTI
ENTRATE 1992
REALIZZAZIONE
CANILE
INTERCOMUNALE.
QUOTA SPETTANTE.
MUTUO CDP P. N.
4176297 COSTRUZ.
PISCINA OLIMPICA
RIS.5320 ACC.
7101/1992
AMPLIAMENTO
CIMITERI URBA-NI E
FRAZIONALI.
FABBRICATO DI VIA
GORINE,
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
RIMESSA IN
ESERCIZIO FORNO
CREMATORIO
CIMITERO URBANO
DI MIRTETO
LAVORI URGENTI
PER RECUPERO
CAPPELLA DEL
CIMITERO DI
CANEVARA E
REALIZZAZIONE
NUOVI LOCULI IMP.
SPESA
Codice
funzione e
servizio
Anno di
impegno
fondi
2010601
1990
9.695,89
9.695,89
2010601
1990
5.512,43
3.701,64
2010601
1990
3.168,82
3.168,82
2010601
1990
50.751,65
50.751,65
2010601
1990
3.036,76
3.036,76
2010601
1992
43.290,84
42.075,31
2010601
1992
49.236,42
1.505,73
2060101
1992
151.922,84
151.177,26
2100501
1993
2.900.816,91
2.900.816,91
2090201
1993
15.076,83
14.460,79
2100501
1993
100.000,00
84.983,77
2100501
1993
73.452,00
73.452,00
Importo
Totale
Già liquidato
Fonti di Finanziamento
(descrizione estremi)
152
DESTINAZIONE
PROVENTI VENDITA
AREE CIMITERIALI
IMP. SPESA
ACQUISTO
IMMOBILE EX SEDE
DEGLI UFFICI
FINANZIARI SPESE
CONTRATTUALI
INTERVENTO DI
CONSOLIDAMENTO
VERSANTE IN
FRANA IN FRAZ.
FORNO C/O
CIMITERO
INTERVENTO DI
MITIGAZIONE
RISCHIO IDRAULICO
PONTE SUL FIUME
FRIGIDO-VIALE A
MARE. INCARICO
PROFESSIONALE.
(CASSA DD.PP. L.
300.000.000) POS. N.
4301286 LEGGE
SPECIALE OPERE DI
RISANAMENTO DEI
VERSANTI MONTANI
5324-96-1342
EX COLONIA
COMASCA:
RECUPERORILOCAZIONE AI
FINI SPORTIVOTURISTICI.FINANZ.T
O MUTUO
C.R.C.ESTINTO
OP.BOC.
E.5340/96/1365
(MUTUO M.P.S.) SISTEMAZIONE
PIAZZA BETTI E
PIAZZA PELLERANOE.5340/1-96-1366 (
INTERAM. RISCOSSO
ED ESTINTO PER
BOC)
RIQUALIFICAZIONE
P.T. EDIFICIO EX
FILANDA DI FORNO
RIF. E. RIS 5340/1
ACC. 1365
(OO.UU.)
FOGNATURA IN VIA
CASTAGNARA/VIA
VACCA'. (SALDO
SPESA AL CAP. 23296 IMP. 745 SUB.740)
2100501
1994
31.084,13
13.200,00
2010601
1994
24.383,55
24.383,55
2010601
1994
61.228,15
5.623,24
2010601
1995
21.422,21
18.699,19
2010601
1996
154.937,07
138.727,09
2010601
1996
606.119,41
606.119,40
2090601
1996
330.393,00
330.393,00
2010601
1996
223.000,00
177.947,66
2010601
1997
69.424,82
67.549,05
153
P.I.'97 (MUTUO
C.R.C.)
COSTRUZIONE
IMPIANTI DI
ILLUMINAZIONE -2'
LOTTO-RIS. 5342/197/ACC. 1340
ACQUISIZIONE AREA
DALLA DITTA "G.T.
S.R.L." IN LOC.
RONCHI
P.I.'97 (MUTUO
M.P.S.)
REALIZZAZIONE
COLLETTORI ZONE
MONTANE A
COLLETTORE IN VIA
B. TAMBURA (E.
5342/1 - 97 - 1334)
P.I.'97 (MUTUO C.R.F.)
SISTEMAZIONE
COMPRENSORIO
FOSSO LAVELLO II'LOTTO-. (E. 5342-1
ES. 97 ACC. 1341)
CHIUSURE '97:
IMPEGNO IN
RELAZIONE ALLE
ENTRATE (CAP. 45111)
P.I.'97 (MUTUO I.C.S.)
MIGLIORAMENTO E
COMPLETAMENTO
"STADIO/CAMPO
SCUOLA/PALAZZETT
O DELLO SPORT"
P.I. '98 (MUTUO
CREDIOP -VEDI IMP.
2587) FOGNATURA
NERA IN VIA
CALDERA-INCARICO
PER REDAZIONE
PROGETTO.
P.I.98 (DEVOLUZ.
FONDI GIUBILEO)
SPIAGGE A RONCHI:
INTERVENTI
SPERIMENTALI PER
LA PROTEZIONE (E.
4212 ES. 98, ACC.
1215/1216)
P.I.'98 (MUTUO
M.P.S.RIS. 5342
ACC.1196/98)FOGNAT
URA NERA IN VIA
TECCHIE
2080101
1997
387.245,58
363.245,58
2090601
1997
343.565,72
341.139,82
2010601
1997
619.555,11
609.475,21
2090401
1997
152.953,87
152.953,87
2010601
1997
109.531,27
102.025,00
2010601
1997
448.248,95
447.820,69
2010601
1998
9.350,86
8.016,57
2090401
1998
688.433,52
688.433,52
2010601
1998
177.374,27
176.189,56
154
REALIZZAZIONE
MURO SU ARGINI
DEL FRIGIDO IN LOC.
CANEVARA (CONTR.
AMM.NE
PROVINCIALE ) -RIF.
E. 4403.1 ES. 98
ACC.TO 1076/98INTERVENTO DI
SOMMA URGENZA
CONSEGUENTI
STATO DI
EMERGENZA
NAZINALE
ORDINANZE DEL
PCM 3850/2010 E
COMMISSARIO DI
GOVERNO/ PRES.
R.T.5/2010
P.I.'99 (MUTUO
CASSA DD.PP)
PALAZZO
BOURDILLON:
MESSA IN
SICUREZZA MANTO
DI COPERTURA E
FACCIATE. 3' LOTTO
(E. 5342-1/99/720)
P.I.'99 (MUTUO
CASSA DD.PP.)
CONSOLIDAMENTO
TERRENO IN FRANA
LOC. CASETTE. 2'
LOTTO (E. 5342-1
/99/724)
P.I.'99 (MUTUO
CASSA DD.PP.)
POSIZIONE N.
4360499 FOGNATURA
VIA FALCE GRANCHIONE,
COSTRUZIONE
TRATTO. (E. 5342/1 99 - 952)
P.I.'99 (MUTUO
CASSA DD.PP.)
STADIO COM.LE:
INTERVENTI DI
MIGLIORAMENTO
FRUIBILITA' E
MESSA IN
SICUREZZA (E. 5342/1
- 99 - 960)
P.I. 2000 (CASSA
DD.PP)
REALIZZAZIONE
PARCO IN LOC. SAN
CARLO - (E.
5342/1ES. 2000 ACC.
491)
2090601
1998
60.498,85
60.498,85
2010601
1998
37.999,36
37.861,87
2010601
1999
98.126,38
91.402,39
2080101
1999
2.761.067,04
2.761.067,04
2010601
1999
87.311,53
87.311,53
2010601
1999
256.387,99
256.237,99
2090601
2000
92.378,91
92.378,91
155
P.I. 2OOO (CASSA
DD.PP.)
REALIZZAZIONE
PIAZZA PAOLICCHI (E.4624-2007ACC.1112)
P.I. 2000 (CASSA
DD.PP) POS. N.
4371709 ESTINTO
NEL 2007
SISTEMAZIONE
AIUOLE E
MARCIAPIEDI DI
V.LE CHIESA ( E.
5342/1 ES 2000 ACC.
497)
P.I. 2000 (MUTUO
DD.PP.)
REALIZZAZIONE
FOGNATURA NERA
IN VIA COMPAGNI
(E. 5342.1 - 2000 - 738)
P.I.2000 (MUTUO
RISCOSSO)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTI SPORTIVI
(E. 5342.1 - 2000 - 741)
P.I.2000 (MUTUO
DD.PP.) FOGNATURA
BIANCA E NERA IN
VIA DEL
PERGOLONE (E.
5342.1 - 2000 - 745 E
746)
P.I.2000 (MUTUO
DD.PP.) FOGNATURA
NERA IN VIA SANTA
CHIARA (E. 5342.1 2000 - 763)
AMPLIAMENTO
CIMITEROI URBANO
DI MIRTETO. (E. 41091 ES. 2000 -ACC. 915)
PALAZZO DI
GIUSTIZIA: LAVORI
PER ADEGUAMENTO
ALLE NORME (L.
626/94) - E. 5351/1 2000 - 930)
OPERE DI
URBANIZZAZIONE IN
AREA EX DALMINE SALDO I^ PERIZIA
SUPPLETIVA (ASS.
TEMPORANEA
IMPRESE: S.E.T. E
ASTER)
2090601
2000
257.180,59
257.180,59
2090601
2000
291.097,51
291.097,51
2010601
2000
51.645,69
44.875,43
2060201
2000
154.846,48
154.846,48
2010601
2000
374.120,84
367.029,42
2010601
2000
180.426,82
180.426,82
2100501
2000
792.973,19
792.972,79
2020101
2000
103.196,66
102.757,39
2010601
2001
126.389,97
96.889,86
156
RIPRISTINO
FUNZIONALE DI N. 8
AREATORI
SOMMERSI PER
DEPURATORE
"LAVELLO" (QUOTA
COMUNE DDI
MASSA)
P.I. 01 - (MUTUO
RISCOSSO)
COMPLETAMENTO
FOGNATURA VIA
BEATRICE,
TRAVERSA, CAIROLI
ETC. (E. 5342/1 - 01 ACC.828 )
P.I. 01 (CASSA DD.PP.)
ALLARGAMENTO
STRADALE VIA
FRIGIDO C/O
INCROCIO CON VIA
BASSA TAMBURA,
LOC. S. LUCIA. (E.
5342/1 - 01 - 837)
P.I. 01 MUTUO CASSA
DD.PP. IMPIANTI DI
ILLUMINAZIONE
PUBBLICA - 3^
LOTTO. (E. 4624/1 - 07
- 1136) (vedasi anche
236 /03 / 1362)
P.I. 01 (CASSA DD.PP.)
- MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
GENERALE CIMITERI
URBANI E
FRAZIONALI (E.
5342/1 - 01 - 851)
MANUTENZIONE
ORDINARIA DEL
VERDE RICOMPRESA
NEI QUARTIERI 1 E 2
PULIZIA E
RIPRISTINO DI
CONDOTTE
FOGNARIE PRESSO
EDIFICI COMUNALI
MANUTENZIONE
ORDINARIA CORSI
D'ACQUA - ANNO
2002 LAVORI DI
MANUTENZIONE A
FABBRICATI
COMUNALI (P.
COLOMBINI CASTELLO
MALASPINA PISCINA COM.LE)
2090401
2001
46.358,11
41.881,65
2010601
2001
1.085.139,06
1.085.139,06
2080101
2001
307.391,13
307.391,13
2080101
2001
154.637,96
154.637,96
2100501
2001
348.693,97
348.693,97
2090601
2002
30.774,40
30.774,40
2010501
2002
3.710,47
3.596,66
2090601
2002
21.160,45
21.160,45
2050101
2002
125.399,80
125.399,80
157
P.I. 02 CDP.POSIZ.N.4470316
FOGNATURA NERA
IN VIA CUCCHIARA
(E. 5342/1 - 02 - ACC.
941)
P.I. 02 - (MUTUO
DD.PP.)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FABBRICATI
SCOLASTICI - LOTTO
"B" (E. 5342 - 02 - 948)
P.I. 02 - (DD.PP.?) RECUPERO E
RISANAMENTO DI
PIAZZA BAD
KISSINGEN (E. 5342/1
- 02 - 952)
P.I. 02 - (C.D.P.)
POS.4457323 EURO
1.032.814,72
COMPLET.TO
DEPURAZIONE CON
COLLEGAMENTO
FOGNARIO TRA
QUERCE E EX
CERSAM (E. 5342/102-992)
P.I. 02 - (DEVOLUZ.
C.R.C.)
ADEGUAMENTO
IMPIANTI ELETTRICI
AL TEATRO
GUGLIELMI (E. 5342/1
- 02 - 997)
P.I. 02 - (DD.PP.)
REGIMAZ. ACQUE,
ADEGUAMENTO
INNESTO VIA
SOTTOPOGGIOLO,
RIPRISTINO FOSSO
DEMANIALE VIA M.
VECCHIA (E. 5342/1 02 - 1000)
CHIUSURE 2002:
IMPEGNO
DISPONIBILITA' IN
RELAZIONE ALLE
ENTRATE
TEATRO G. LAVORI
URGENTI PER
VERIFICA STATICA
COPERTURE ED
OPERE ELETTRICHE
PER UN PRIMO
INTERVENTO DI
MESSA IN
SICUREZZA IMP.
SPESA
2010601
2002
90.285,85
85.660,39
2010601
2002
90.500,00
90.468,03
2080101
2002
29.845,19
27.488,97
2010601
2002
1.032.814,72
1.004.733,39
2010601
2002
33.501,08
33.501,08
2090401
2002
123.519,88
123.519,88
2050101
2002
85.396,74
85.396,74
2050101
2002
6.600,00
6.600,00
158
TEATRO G. LAVORI
URGENTI PER
VERIFICA STATICA
COPERTURE ED
OPERE EDILI PER UN
PRIMO INTERVENTO
DI MESSA IN
SICUREZZA IMP.
SPESA
TEATRO GUGLIELMI
FORN/POSA IN
OPERA PASSERELLE
METALLICHE PER
VERIFICA STATICA
DELLE COPERTURE
ED OPERE IN
CARPENTERIA IMP.
SPESA
SOMMA URGENZA
PER MESSA IN
SICUREZZA CON
RIPOSIZIONAMENTO
IN QUOTA DELLA
CAPRIATA N. 2 DEL
TEATRO GUGLIELMI
VILLA RINCHIOSTRA
FORNITURA E POSA
IN OPERA IMPIANTI
DI SICUREZZA E
CORPI ILLUMINANTI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
COPERTURA
TEATRO GUGLIELMIIMPEGNO SPESA
INCARICO PER
PROGETTAZIONE
DEFINITIVA ED
ESECUTIVA
NUBIFRAGIO 2324/09/03.
ELIMINAZIONE
PARTI PERICOLANTI
TETTO CONVITTO
EX FILANDA A
FORNO INTERVENTO DI
SOMMA URGENZA
SOMMA URGENZANUBIFRAGIO
SETT/03-LAVORI A
PROTEZIONE
VIABILITA'
COMUNALE V.
CASETTE-LOC.
CARTARO
2050101
2002
12.576,12
12.576,12
2050101
2002
33.168,00
33.168,00
2050101
2002
322.197,76
274.826,71
2050101
2002
59.193,20
59.193,20
2050101
2002
34.637,92
34.637,92
2090601
2003
35.738,41
35.738,41
2090601
2003
60.000,00
59.147,86
159
SOMMA URGENZANUBIFRAGIO
SETT/03-LAVORI A
PROTEZIONE
ABITAZIONI E
VIABILITA' COMUN.
EX-ASILO FORNOLOC. FORNORIPARAZIONE
TRATTO DI
FOGNATURA NERA
CON RIFACIMENTO
MURO DI
SOSTEGNORIMOZIONE PIANTA
IN LOC. CAGLIEGLIA
P.I. 2003 CDPN.4471345/01 CANALE DELLE
GRONDINI:
RIFACIMENTO EX
NOVO TUBAZIONE
IN VIA DEL
BARGELLO (E. 5342/1
- 03 - 930)
PROGRAMMA REG.
EDILIZIA
RESIDENZIALEDECRETO REG.LE
3881/2003- (E. 2245 03 - 900)
LAV. STRAORD.
URGENTI DI MESSA
IN SIC.E ANT. DELLA
CABINA DI
TRASFORMAZIONE
IMP. ELETTRICO
ALLO STADIO C. IMP.
SPESA.SOMME A
DISP.
P.I. 04 (PROGETTO
400.000,00) MUTUO
CDP POS.N.4463557
E.36.376,74
MANUTENZ.
STRAORDIN.FOGNAT
URE NERE - 1'
STRALCIO (E. 5342/1 04 - 769)
P.I. 04 (PROGETTO
400.000,00) (MUTUO
CDP OS.N.4466443
E.49.378,85)
MANUTENZ.
STRAORDIN.
FOGNATURE NERE 2' STRALCIO (E.
5342/1 - 04 - 770)
2090601
2003
120.000,00
119.663,12
2090601
2003
48.467,33
48.467,33
2010601
2003
800.000,00
787.670,82
2090101
2003
108.676,00
108.676,00
2010601
2003
33.239,25
33.239,25
2090401
2004
34.289,57
34.289,57
2090401
2004
46.676,60
46.676,60
160
P.I. 04 - (CASSA
DD.PP.
POSIZ.N.4465109 E.
250.000,00) FOGNATURA NERA
IN LOC. BERGIOLA E
BARGANA (E. 5342/1 04 - 826)
CIMITERO DI
MIRTETO:
REALIZZAZIONE
CINERARIO COMUNE
P.I. 04 (PROGETTO
550.000,00) (DD.PP. E.
209.242,81)
ADEGUAM. A
NORME
ANTINCENDIO - 3°
LOTTO - 1' STR.
MEDIA STAFFETTI
(4624 ACC. 1147/2007)
CENTRALE
IDROELETTRICA C/O
EX FILANDA:
LAVORI DI
COMPLETAMENTO
(E. 5357 - 04 - 967)
(DISPONIBILITA' DA
MUTUI MPS
TOTALMENTE
RISCOSSI)
P.I. 04 - (CASSA
DD.PP. E. 619.748,28
ESTINTO
P..4467616/00 )
PARCHEGGIO IN
LOCALITA' PARIANA
(E. 4624/1 - 07 -1151)
(DEVOLUZIONE
MUTUO CREDIOP) RIFUGIO PIAN
DELLA FIOBA OPERE EDILI DI
COMPLETAMENTO
(E. RISORSA 5357/1 ES. 04 - ACC. 1150)
COMPLETAMENTO
ED ADEGUAMENTO
TORRE SCENICA
TEATRO GUGLIELMI
(E. 5357/1-04 ACC.
1114)
CHIUSURE 2004.
IMPEGNO IN
RELAZIONE ALLE
ENTRATE
2010601
2004
245.437,32
245.437,32
2010601
2004
156.429,91
154.445,79
2010601
2004
208.946,33
208.946,33
2010501
2004
226.857,91
226.857,91
2080101
2004
619.748,28
518.605,61
2010501
2004
64.800,00
63.600,00
2010501
2004
44.209,00
43.209,00
2010601
2004
294.518,12
293.630,12
161
RIFUNZIONALIZZAZI
ONE UFFICIO
INVALIDI
CIVILI.PALAZZO
COMUNALE.
REALIZZAZIONE
NUOVA PARETE
VETRATA
LAVORI
STRAORDINARI E
URGENTI PER LA
REALIZZAZIONE DI
UN'AREA
CONFINATA
CIMITERO MIRTETO
PER RICOVERO
RIFIUTI. IMP. SPESA
E AFF.
LAVORI URGENTI
PER LA
SISTEMAZIONE
DELLA VIABILITA' E
DEI PARCHEGGI DEL
VIALE LUNGOMARE.
REALIZZAZIONE
SEGNALETICA
NELLE STRADE
COMUNALI.
RISTRUTTURAZIONE
E RESTAURO
PORTALI- ARCO DEL
SALVATORELAVORI URGENTI
EDILI E DI
ABBATTIMENTO
BARRIERE
ARCHITETTONICHE
SCUOLA MEDIA
STAFFETTI
CIMITERO DI
MIRTETO.
INTERVENTO
URGENTE A TUTELA
DELLA PUBBLICA
INCOLUMITA'
REDAZIONE DEL
REGOLAMENTO
URBANISTICO
LIMITATAMENTE
ALLA PARTE
PROGETTUALE
ESTENSIONE
INCARICO PER IL
PROGRAMMA
D.INTERVENTO E
RELATIVO PIANO
ATTUATIVO
2010601
2004
52.008,00
50.880,00
2010601
2004
30.000,00
30.000,00
2010601
2004
56.129,69
54.716,97
2080101
2004
1.976,76
1.976,76
2010601
2004
100.000,00
96.080,00
2010601
2004
60.000,00
57.750,00
2010601
2004
62.842,50
62.533,52
2010601
2004
184.704,00
130.370,60
2010601
2004
26.928,00
26.928,00
162
IMP. SPESA
INCARICO PARZIALE
VARIANTE AL PRCG
FINALIZZATA
ALL'AMPLIAMENTO
DEL PALAZZETTO
DELLO SPORT GIRO
CONTO RIS.
3560/ACC. 732/2013
DETERMINAZIONE A
CONTRARREAFFIDAMENTO
INCARICO
PROFESSIONALE
ESTERNO PER
ADEGUAMENTO
REGOLAMENTO
EDILIZIO ALLA BIOECOSOSTENIBILITA'
PAVIMENTAZIONE
ARCHITETTONICA
PIAZZA PELLERANO
INTERVENTO DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMMOBILE DI VIA
PETRARCA
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POS.N.4469531
PER EURO 225,000,00
REALIZZ.FOGNATUR
A BIANCA IN VIA
CANDIA RISORSA
5342 ACC.185/2005RIS. 4624/1-07
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POSIZ.N.4469516
PER EURO 400,000,00
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGN. BIANCA
QUERCIOLI. E.5342
ACC .186/2005
P.I. 2005 MUTUO CDP
POSIZ.N.4469535 PER
EURO 97,000,00
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTIN E
FABBRICATI
SPORTIVI . E. 5342
ACC 187/2005
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POSIZ.N.4469529
PER EURO 101.665,47
MANUTENZ.STRAOR
DINARIA IMPIANTI E
FABBRICATI
SPORTIVI, E. 4624/1
ACC.1161/2007
2010601
2004
5.432,41
5.432,41
2010601
2004
30.759,64
21.774,66
2010601
2004
13.402,00
13.402,00
2010601
2004
667,00
667,00
2090401
2005
218.596,97
218.558,50
2090401
2005
400.000,00
391.412,14
2060201
2005
97.000,00
96.545,07
2010501
2005
101.665,47
100.105,47
163
P.I.2005 MUTUO CDP
POSIZ.N.4469525 PER
EURO 60,000,00
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
CAPPELLA
CIMITERO DI
MIRTETO, E. 5342
ACC.191/2005
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FABBRICATI
COMUNALI. FONDO
SPESE URGENTI PER
LAVORI, FORNITURE
BENI E SERVIZI.
ECONOMIE MUTUO
BANCA INTESA(EX
CARIPLO)STRAORDI
NARIA
MANUTENZIONE PER
ADEGUAMENTO
ALLA NORMATIVA
ANTINCENDIO
PALESTRA
POLISPORTIVA
(DEVOLUZIONE
MUTUO CREDIOP) SPOGLIATOI PISCINA
(E. RISORSA 5357/1 ES. 05 - ACC. 486)
P.I. 2004
ADEGUAMENTO
GENERALE
FABBRICATI
SCOLASTICI III°
LOTTO IV°
STRALCIO SCUOLA
ELEM. VIA
CASAMICCIOLA :
VEDASI I.B.1087/1088
CAP. 2478
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POSIZ.N.4473020
LAVORI DI
MANUTENZIONE
FOSSI E CANALI. E
RIS. 5342/1 ACC. 497
LAVORI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLA MATERNA
CANDIA 1° LOTTO
IV° STRALCIO (E.
5357/1-05 ACC. 502 E
503)
2100501
2005
59.730,00
59.730,00
2010501
2005
70.000,00
69.887,76
2060201
2005
51.142,81
43.135,10
2060201
2005
170.000,00
169.222,80
2010601
2005
1.761,28
1.274,56
2090601
2005
199.948,82
199.312,82
2040201
2005
59.681,78
58.520,00
164
SISTEMAZIONE
MANUTENZIONE
SPIAGGE ZONA
SCOGLIERE.G.C.
77/2005.PER LA DIFF.
VEDI CAP. 236/2005.
SISTEMAZIONE
MANUTENZIONE
VASCHE RONCHI.
ATTO G.M.80/2005
PER LA DIFF. VEDI
CAP. 236/2005 I.B.1164
SISTEMAZIONE
MANUTENZIONE
SPIAGGE TRATTO
DX-SX BRUGIANO.
ATTO G.M.79/2005
PER LA DIFF. VEDI
CAP 236/2005.
SISTEMAZIONE
MANUTENZIONE
ZONA A PONENTE
SETTO 3.
POVEROMO.PER LA
DIFF. VEDI CAP.
236/2005 ENTRATA
RIS.5357/1 ACC. 522
SISTEMAZIONE
MANUTENZIONE
ZONA EX COLONIA
UGO PISA. E. RIS.
5357/1 ACC. 523/2005.
PER LA DIFF. VEDI
CAP. 236/2005 IB.
SISTEMAZIONE
MANUTENZIONE
ZONA SETTO 2 E 4 .
E. RIS. 5357/1 ACC.
527/2005 per la diff.
vedi cap. 236/2005
(RESIDUI CASSA
DD.PP.) IMPIANTI DI
ILLUMINAZIONE
ZONA MONTANA E.
5357/1-05 ACC. 530
(RESIDUI CASSA
DD.PP.) IMPIANTI DI
ILLUMINAZIONE
MARINA E ZONE
LIMITROFE E. 5357/105 ACC.532
(RESIDUI C.DD.PP.)
REALIZZAZIONE
IMPIANTI
ILLUMINAZIONE
TERRITORIO COM.LE
E.5357/1-05 ACC.533
2090601
2005
99.866,91
98.250,91
2090601
2005
116.061,80
108.883,13
2090601
2005
119.461,97
117.603,57
2090601
2005
119.339,27
117.016,70
2090601
2005
105.374,00
103.596,40
2090601
2005
119.942,16
116.711,16
2080201
2005
122.834,03
75.825,96
2080201
2005
132.038,61
130.675,33
2080201
2005
333.023,35
331.438,47
165
(RESIDUI C.DD.PP.)
MANUTEZIONE
STRAORD. IMPIANTI
PUBBLICA
ILLUMINAZIONE E.
5357/1-05 ACC.534
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POSIZ.N.4473023
MESSA IN
SICUREZZA
VERSANTI MONTANI
C/O POLLA
TOMMASO 1^
LOTTO. IMP. SPESA
E. RIS. 5342/1 ACC.
689
P.I. 2005. PRESTITO
CDP POSIZ.N.4473769
REALIZZAZIONE
ROTATORIA IN LOC.
STELE DEL
FRIGIDO.E. RIS.5342/1
ACC.541/05
INTERVENTI DI
STASATURA E
PULITURA DI TRATTI
FOGNARI PRESSO
EDIFICI SCOLASTICI
E FABBRICATI
COMUNALI.
DEVOLUZIONE
DIVERSI MUTUI
CASSA DD.PP. SPA
PER ADEG. GEN.
FABBRICATI
SCOLASTICI 2^
LOTTO 3^ STRALCIO
SCUOLA MAT.
POGGI. DIF
CAP.236/IB1367.
P.I.2005 OPERE
MESSA IN SIC.
IDROG.E IDRAU DEI
VERSANTI E CANALI
ABIT.ORNOMEDIANTE
TECNICHE DI ING.
NATURALISTICA DX
FRIGIDO(FINANZ. R.
T.)
P.I.2005 OPERE
MESSA IN SIC.
IDROG.E IDRAU DEI
VERSANTI E CANALI
ABIT.ORNOMEDIANTE
TECNICHE DI ING.
NATURALISTICA SX
FRIG(FIN.REG.TOSCA
NA)
2080201
2005
250.316,90
248.305,84
2090601
2005
211.785,96
208.245,11
2080101
2005
69.992,00
68.897,16
2010501
2005
6.000,00
5.779,63
2040201
2005
158.829,89
157.516,79
2090601
2005
262.419,41
262.113,49
2090601
2005
552.776,01
546.330,24
166
P.I. 2005 OPERE
SISTEM. ADROG. E
RIPRISTINO DISSESTI
CON TECNICHE DI
ING.
NATURALISTICA
LOTTO B( FIN. REG.
TOSCANA)
OPERE DI
SISTEMAZIONE
IDROGEOLOGICA E
RIPRISTINO DISSESTI
MEDIANTE
TECNICHE DI ING.
NATURALISTICA.LO
TTO A
ACQUISTO
MATERIALE PER
INTERVENTI
STRAORDINARI IN
ECONOMIA DA
EFFETTUARE C/O
FABBRICATI
COMUNALI
SPORTIVI.
P.I.2005 .(OP.
ADVISOR) .CDP
POSIZ.N.4479932
LAVORI DI
RECUPERO E
RISANAMENTO
PIAZZA BAD
KISSINGE E.4624/1
ACC.1167/07
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POSIZ.N.4480487
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA,
ADEGUAMENTO E
COMPLETAMENTO
TEATRO
GUGLIELMI.E.5342/105-684
P.I. 2005. LAV. ADEG.
GEN. FABBRICATI
SCOLASTICI III
LOTTO II STRALCIO
SCUOLA PARINI
DIFF. VEDI CA.
2478/05 IB. 14641465/2005I.
LAVORI DI
RIFUNZIONALIZZAZI
ONE EX UFFICI ONIG
PER NUOVA SEDE
DEL SETTORE
ATTIVITA'
PRODUTTIVE.
2090601
2005
486.369,20
485.369,20
2090601
2005
295.908,00
274.076,68
2060201
2005
6.000,00
5.973,45
2080101
2005
620.006,68
581.261,41
2010501
2005
570.000,00
567.726,52
2010601
2005
5.024,33
4.284,02
2010501
2005
61.013,79
61.013,79
167
MANUT.STRAOR.
PALAZZO E UFF.
GIUDIZIARI PER IL
CONS.CERTIF.
PREVENZIONE
INCENDI.CON MESSA
A NORMA IMP.
ELETTRICO. DIFF.
CAP 227/04 IB. 2274
MANUT. STRAORD.
PALAZZO E UFFICI
GIUDIZIARI PER IL
CONS. DEL CERT.
PREV.INCENDI E
MESSA A NORMA
IMP. ELET. DIFF.
IB.2274/04 E I.B.
1485/05
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POS.N.4480486
(80,000,00)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
CENTRALE IDROEL.
FILANDA FORNO E.
RIS. 5342/1
ACC.706/05
NEVICATA DEL 22/23
FEBBRAIO 2005
INTERVENTI DI
SOMMA URGENZA.
IMP. SPESA
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POSIZ.N.4481225
PER FOGNATURA
BIANCA
COMPLETAMENTO E
NUOVE 2^ LOTTO. E.
RIS.4624/1
ACC.1171/07.
P.I.2005 PRESTITO
CDP POS.N.4481646
PER STRAORD.
MANUT.FOGN.
BIANCA VIA DEL
BARGELLO. PERIZ.
SUPPLETIVA E. RIS
5342/1 ACC 740.
INTERVENTI DI
RIPARAZIONE
CONVERSE E
GUAINE SUL TETTO
DEL PALAZZETTO
DELLO SPORT.
FINANZIAMENTO
SPESA E
AFFIDAMENTO.
2020101
2005
147.107,86
146.399,86
2010601
2005
2.000,00
1.995,51
2010501
2005
66.670,00
65.670,00
2090601
2005
33.819,50
33.819,50
2090401
2005
189.354,29
189.354,29
2090601
2005
249.989,39
249.989,39
2060201
2005
6.000,00
5.922,00
168
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POS.N.4483916
OPERE DI
COMPLETAMENTO
PIAZZA BAD
KISSINGEN E. RIS.
4624/1 ACC.1172/07.
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FABBRICATI
SCOLASTICI 2^ E 3^
CIRCOLO. IMP.
SPESA
P.I. 2005 PRESTITO
CDP POSIZ.N.4484041
LAVORI DI MESSA IN
SICUREZZA
VERSANTI MONTANI
C/O POLLA DI
TOMMASO 2^ LOTTO
E. RIS. 5342/1 ACC
880
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
EDILE IMPIANTI
SPORTIVI
COMUNALI. IMP.
SPESA
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DI
VARI EDIFICI
SCOLASTICI PER
ADEGUAMENTO
ALLA LEGGE 46/90
LOTTO B SCUOLE
ELEMENTARI IMP.
SPESA
P.I.2005 PRES. CDP
POS.N.4486582 EURO
334.577,26 DIFF. DEV..
MUTUI CASSA DD.PP.
PER EURO 40422,74
MANUT.STRAORD.
ASILI NIDO VIA
TURATI .
MUTUO MONTE MPS
SPA DI EURO
4.051.500,00 PER
516,500,00
REALIZZAZIONE
PARCHEGGIO LOC.
ORTOLA..E. RIS
4624/1 ACC.471/06
2080101
2005
387.500,00
374.142,97
2040301
2005
55.000,00
53.977,76
2090601
2005
165.877,59
165.877,59
2060201
2005
48.359,80
47.553,80
2040301
2005
124.650,00
122.499,15
2040201
2005
369.753,07
368.753,07
2080101
2005
261.326,95
248.028,36
169
MUTUO MONTE MPS
SPA DI EURO
4.051.500,00 PER
100,000,00
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
RIFUGIO
ANTIAEREO.E. RIS
5342/1 ACC.996/05
MUTUO MONTE MPS
SPA DI EURO
4.051.500,00 PER
500000
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VARIE STRADE
COMUNALI.E. RIS
5342/1 ACC.1002/05
MUTUO MONTE MPS
SPA DI EURO
4.051.500,00 PER
100,000,00
REALIZZAZIONE
ROTONDA PIAZZA
MISERICORDIA E.RIS
4624/1 ACC.485/06
MUTUO MONTE MPS
SPA DI EURO
4.051.500,00 PER
300,000,00 MANUT.
STRAORD.
MARCIAPIEDI VIALE
ROMA VIA
CARDUCCI E RIS
4624/1 ACC.486/06.
MUTUO MONTE MPS
SPA DI EURO
4.051.500,00 PER
110,000,00 OPERE
ANTINC. E
MANT.STRAORD.
SCUOLA
CASTAGNOLA RIS
4624/1 ACC480/06.
MUTUO MONTE MPS
SPA DI EURO
4.051.500,00 PER
283,500,00
AMPLIAMENTO
SCUOLA DI ORTOLA.
ORTOLA..E.
RIS.4624/1 ACC.479/06
MUTUO MONTE MPS
SPA DI EURO
4.051.500,00 PER
380,000,00
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA OP.
ANTINC. ASILO E
MAT. VILLETTE. RIS
4624 ACC. 472/06
2080101
2005
97.291,94
91.429,37
2080101
2005
497.720,82
497.720,82
2080101
2005
99.642,92
98.876,67
2080101
2005
299.877,25
299.315,76
2040201
2005
110.000,00
98.574,86
2040201
2005
283.500,00
20.935,95
2040201
2005
380.000,00
377.050,19
170
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA EURO.
3,365,000,00 PER
1.200,000,00
RISTRUTTURAZIONE
STADIO COMUNALE
1^ LOTTO
1^STRALCIO
RIS.4624/1 ACC.
467/06
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA EURO.
3,365,000,00 PER
570.000,00
RISTRUTTURAZIONE
STADIO COMUNALE
1^ LOTTO 2^
STRALCIO E, RIS
4624/1 ACC.468/06
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA EURO.
3,365,000,00 PER
230,000,00
RISTRUTTURAZIONE
STADIO COMUNALE
1^ LOTTO 3^
STRALCIO RIS. 5342/1
ACC. 1015
LAVORI
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE PER
RIQUALIFICAZIONE
ED ABBATTIMENTO
BARRIERE
ARCHITETTONICHE
CENTRO
AGGREGAZIONE
CASONE( R.T
RIS.4342.)
INTERVENTI
URGENTI
SISTEMAZIONE
IDRAULICOFORESTALE DEI
CORSI D'ACQUA E
DEL VERSANTE
ALTAGNANA E
PARIANA.
SISTEMAZIONE
IDRAULICO
FORESTALE CON
TECNICHE DI
INGEGNERIA
NATURALISTICA
NEL TERRITORIO DI
CANDIA
2060201
2005
1.199.998,95
1.179.399,40
2060201
2005
570.000,00
565.487,50
2060201
2005
230.000,00
222.621,90
2040201
2005
92.000,00
90.860,00
2090601
2005
162.558,45
162.558,45
2090601
2005
360.360,60
356.054,33
171
SISTEMAZIONE
IDRAULICO
FORESTALE CON
TECNICHE DI
INGEGNERIA
NATURALISTICA IN
LOC. ALTAGNANA 1^
LOTTO.
SISTEMAZIONE
IDRAULICO
FORESTALE CON
TECNICHE DI
INGEGNERIA
NATURALISTICA IN
LOC. ALTAGNANA 2^
LOTTO.
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DI
VARI UFFICI
SCOLASTICI PER
ADEGUAMENTO
ALLA LEGGE 46/90
LOTTO A SCUOLE
MATERNE ED ASILI
IMP. SPESA
LAVORI URGENTI DI
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE
LOCALI 1^ PIANO
IMP. SPESA LAVORI
DI CANALIZZAZIONE
INTERVENTO DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMMOBILE DI VIA
PETRARCA
FONDO SPESA PER
ACQUITO
MATERIALE PER
FUNZIONAMENTO
UNITA' OPERATIVA
VIABILITA'.IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
FONDO SPESE
URGENTI PER
LAVORI, FORNITURE
BENI E SERVIZI IN
ECONOMIA PER LA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DEI
FABBRICATI
COMUNALI.
REALIZZAZIONE
FOGNATURA E
PAVIMENTAZIONE
IN VIA DEL
PERGOLONE
APPROVAZIONE
PERIZIA SUPPLETIVA
2090601
2005
310.412,65
306.663,38
2090601
2005
559.825,33
553.061,61
2040301
2005
133.578,45
131.732,03
2010501
2005
35.010,00
35.010,00
2080101
2005
7.365,58
7.365,58
2010501
2005
980,00
980,00
2010501
2006
16.678,15
16.037,36
2010501
2006
60.000,00
59.221,00
2090401
2006
99.918,04
78.534,22
172
MUTUO MPS ( CONV.
R.T.)LAVORI DI
MANUTENZION
STRAORDINARIA
STRUTTURE
SPIAGGE
MUTUO MPS SPA (
CONV. R.T.)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VARIE STRADE
COMUNALI.E. 4624/106-1096
MUTUO MPS SPA (
CONV. R.T.NO DEV.)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
CIMITERI URBANI E
FRAZIONALI 3^
LOTTO RIS. 4624
ACC. 1099
MUTUO MPS SPA (
CONV. R.T.NO DEV.)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FABBRICATI
SCOLASTICI SCUOLA
MEDIA MALASPINA
MUTUO BANCA
TOSCANA
E.100.000,00 MAN.
STRAORD. SC.
MUSICA. e.4624/1-061132
MUTUO MPS SPA PER
LAVORI DI
AMPLIAMENTO
CIMITERO DI
CANEVARA.
(E.4624/1-2006-1121)
MUTUO MPS SPA PER
LAVORI AL
CIMITERO
MONUMENTALE DI
MIRTETO
MUTUO BANCA
TOSCANA E.55.000,00
MAN. STRAORD. SC.
CANDIA
MUTUO BANCA
TOSCANA E. 55.000,00
MAN. STRAORD.
ASILO NIDO ORTOLA
MUTUO MPS SPA PER
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
BIANCHE 1^ LOTTO.
E.4624/1-2006-1115
2070101
2006
50.000,00
20.000,00
2080101
2006
599.232,83
594.406,91
2100501
2006
93.969,61
93.668,81
2040201
2006
180.000,00
126.424,59
2040201
2006
100.000,00
100.000,00
2100501
2006
500.000,00
500.000,00
2100501
2006
99.241,30
99.241,30
2040201
2006
55.000,00
54.744,31
2040201
2006
54.999,94
54.999,94
2090401
2006
85.244,33
85.244,33
173
MUTUO MPS SPA PER
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
BIANCHE 2^ LOTTO.
E.4624/1-06-1117
MUTUO MPS SPA
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
BIANCHE 3^ LOTTO.
E.4624/1-06-1119
MUTUO BANCA
TOSCANA E. 99.900,00
INSTALLAZ. IMP.
FOTOVOLTAICO
INTERV.N1.E.4624/406-1135
MUTUO BANCA
TOSCANA E. 99900,00
MAN. STRAORD.
RECUPERO RIFUGIO
ANTIAEREO.E.4624/106MUTUO BANCA
TOSCANA E. 99.931,26
MAN. STRAORD.
FOSSO ROCCA E
SENTIERI BOSCO
VOLPE
IMP. SPESA LAVORI
DI CANALIZZAZIONE
MANUTENZIONE
IMPIANTI DI
PUBBLICA
ILLUMINAZIONE E
IMPIANTI
SEMAFORICI AFFIDAMENTO
MUTUO MPS ( R.T.
NO DEV.)
REALIZZAZ. ROTAT.
VIALE ROMA V.
MASCAGNI/V.
ROSSINI.E.4624/1-071247
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.)OPERE DI
RIQUALIFICAZIONE
V.LE ROMA.TRATTO
DA V. MASCAGNIA
V.LE
LUNGOMARE.E.4624/
1-07-1248
2090401
2006
97.536,71
97.212,71
2090401
2006
114.124,28
113.740,29
2040201
2006
99.169,91
97.615,91
2010501
2006
99.899,98
98.034,21
2090601
2006
97.540,21
95.908,55
2080101
2006
2.234,42
2.234,42
2010601
2007
69.622,18
69.622,18
2080101
2007
99.535,00
97.359,09
2080101
2007
99.806,37
98.083,24
174
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.) REALIZZAZ.
ASFALTATURA E
NUOVA SEGNAL.
V.LE ROMA, V.LE
LUNGOMARE E
STRADE
LIMITROFE.E.4624/107-1249
DEVOLUZIONE DIV.
MUTUI CDP
RIQUALIFICAZIONE
VILLA E PARCO
RINCHIOSTRA.
E.4624/1-07-1158
MUTUO MPS (R.T NO
DEV.)ADEGUAMENT
O A NORMATIVA
VIGENTI SCUOLA
MATERNA
COMASCA RIS. 4624
ACC. 1225
BONIFICA E MESSA
IN SICUREZZA DEL
PENDIO IN LOC.
GUADINE, I^ LOTTO
IMP. SPESA
MUTUO MPS (R.T.
NO DEV.)LAVORI DI
REALIZZZAZIONE
PUNTO RISTORO
CAMPO SCUOLA.
E.4624/1-07-1244
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.
REALIZZAZIONE
LAVORI DI
PREDISPOSIZIONE
AREA DA ADIBIRE A
CAMPO DA
CALCETTO IN FRAZ.
CASETTE.
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.) PER
FOGNATURE
BIANCHE
COMPLETAMENTO E
NUOVE 1^ LOTTO.
E.4624/1-07-1231
MUTUO MPS ( R.T.NO
DEV.) PER
FOGNATURE
BIANCHE
COMPLETAMENTO E
NUOVE 2^
LOTTO.RIS. 4624/1-07/
ACC. 1232
2080101
2007
99.950,00
78.784,00
2010501
2007
500.000,00
492.608,67
2040201
2007
400.000,00
399.356,60
2090601
2007
1.063.851,68
1.063.851,68
2060201
2007
56.420,00
53.647,13
2060201
2007
90.000,00
87.440,65
2090401
2007
150.000,00
146.776,95
2090401
2007
63.000,00
62.684,61
175
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.) PER
FOGNATURE
BIANCHE
COMPLETAMENTO E
NUOVE 3^
LOTTO.RIS. 4624/1-07
ACC. 1233
MUTUO MPS (R.T. NO
DEV.) PER
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA 3^
LOTTO CIMITERI
FRAZIONALI.RIS.
4624 ACC. 1238
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.) PER
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
CIMITERI 2^ LOTTO
CIMITERO TURANO
CAP. 4624 ACC. 1237
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.) PER
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
CIMITERI 1^ LOTTO
CIMITERO DI
MIRTETO RIS. 4624
ACC. 1236/07
MUTUO MPS (R.T NO
DEV.)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLA DI
CANDIA.E.4624/1-071250
MUTUO MPS( R.T.NO
DEV. )
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
OPERE DI
COMPLETAMENTO
SCUOLA MEDIA
PAOLO FERRARI
MUTUO MPS (R.T. NO
DEV. )
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTI DI
ALLARME IN
ALCUNI PLESSI
SCOLASTICI.E.4624/107-1253
PIANO DI
CARATTERIZZAZION
E DEL SITO
DENOMINATO"
BUCA DEGLI
SFORZA"
2090401
2007
86.640,00
86.210,29
2100501
2007
121.000,00
120.849,54
2100501
2007
82.000,00
81.605,69
2100501
2007
97.000,00
96.728,64
2040201
2007
80.000,00
78.100,17
2040201
2007
60.000,00
57.533,77
2040201
2007
70.000,00
68.900,00
2090601
2007
100.000,00
95.891,12
176
MUTUO MPS (R.T NO
DEV.)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
BIANCHE 1^ LOTTO
RIS. 4624/1-07 ACC.
1228
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
BIANCHE 2^ LOTTO
RIS. 4624/1 07 ACC.
1229
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
BIANCHE 3^ LOTTO.
E.4624/1-07-1230
MUTUO MPS (R.T NO
DEV.)
RIQUALIFICAZIONE
DI PIAZZA
PELLERANO.e.4624/107-1240
MUTUOMPS (R.T NO
DEV.).
REALIZZAZIONE
PARCHEGGIO IN
PIAZZA ALBANIA ris.
4624 acc. 1241/07
MUTUO MPS (R.T. NO
DEV.)
RIQUALIFICAZIONE
ARGINI DEL
BRUGIANO. E.4624/107-1242
MUTUO MPS (R.T.NO
DEV.)RIQUALIFICAZI
ONE E PULIZIA DEL
PARCO EX COLONIA
COMASCA CAP. 2476
IB. 1908
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
SISTEMAZIONE DEI
MARCIAPIEDI DEL
VIALE ROMA.
TRATTO DA VIA DEL
BALICO AL
DISTRIBUTORE DI
CARBURANTE
2090401
2007
86.000,00
85.861,83
2090401
2007
98.000,00
97.316,29
2090401
2007
116.000,00
114.392,60
2080101
2007
300.000,00
297.699,99
2080101
2007
149.999,99
143.668,59
2090601
2007
399.994,25
399.994,25
2090601
2007
149.989,50
148.664,69
2080101
2007
99.999,55
99.209,07
177
MUTUO B.TOSCANA
MAN.STRAORD.
ZONA UFFICI
MERCATO DELLE
JARE DA ADIBIRE A
SEDE DEL
COMANDO POL.
MUNIC.OPERE
EDILI.E.4624/1-071266
MUTUO BANCA
TOSCANA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
ZONA UFFICI
MERCATO DELLE
JARE DA ADIBIRE A
SEDE DEL
COMANDO POLIZIA
MUNICIPALE OPERE
ELETT
MUTUO BANCA
TOSCANA MAN.
STRAORD. ZONA
UFFICI MERCATO
JARE DA ADIBIRE A
SEDE COMANDO
POLIZIA
MUNICIPALE OP
IDROSANITARIE.
E.4624/1-07-1270
MUTUO BANCA
TOSCANA MANUT
STRAORD. ZONA
UFFICI MERCATO LE
JARE DA ADIBIRE A
SEDE COMANDO
POLIZIA MUNIC
OPERE
CLIMAT.E.4624/1-071268
MUTUO MANCA
TOSCANA SPA
LAVORI DI
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE
TRATTI DELLE
MURA
CITTADINE(RIS.
4624/07/ACC. 1271)
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
SCUOLA MATERNA
VILLETTE A.
E.4624/1-07-1273.
2010501
2007
97.998,90
96.278,90
2010501
2007
88.000,00
86.500,00
2010501
2007
41.758,00
36.094,00
2010501
2007
52.778,00
51.898,00
2010501
2007
50.000,00
47.228,14
2040201
2007
75.000,00
74.308,58
178
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
ASILO NIDO
ORTOLA. E.4624/1-071272
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLA
ELEMENTARE DI
CASTAGNOLA DI
SOTTO.E.4624/1-071274.
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLA
ELEMENTARE DI
VILLETTE B.
E.4624/1-07-1275
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
REALIZZAZIONE
PARCHEGGIO IN VIA
FERDINANDO
MARTINI 1^
LOTTO.E.4624/1-071304
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
AULE SCUOLA
MEDIA PARINI DI
ROMAGNANO.
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
LAVORI DI
COLLEGAMENTO
VIARIO TRA VIA
MANNINI E VIA
AURELIA( RIS. 4624
ACC.1308/2007)
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA PER
LAVORI DI
COSTRUZIONE DEI
MURI DI
CONTENIMENTO PER
L'ALLARGAMENTO
DI VIA STRADELLA E
VIA FESCIONE
2040201
2007
65.000,00
64.311,80
2040201
2007
49.809,75
49.809,75
2040201
2007
66.913,03
66.913,03
2080101
2007
199.999,40
197.908,79
2040301
2007
70.000,00
69.467,41
2080101
2007
100.000,00
98.060,00
2080101
2007
97.991,48
97.991,48
179
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRADE
RIFACIMENTO
TRATTI DI TAPPETO
D'USURA NELLA
VIABILITA
PRINCIPALE.E.4624/107-1309.
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
LAVORI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCALINATA ED
AREA ATTIGUA
ALLA CHIESA DI
PARIANA.e.4624/1-071307.
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA PER
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA E
RIQUALIFICAZIONE
VIALE STAZIONE
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
LAVORI DI
RIQUALIFICAZIONE
PARCO DEGLI ULIVI
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA PER
LAVORI DI
RIQUALIFICAZIONE
DEI GIARDINI DI
PIAZZA STAZIONE
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
LAVORI DI
RIQUALIFICAZIONE
DEL PARCO DEL
MONTE DI
PASTA.E.4624/1-071293
LVORI DI SOMMA
URGENZA PER
SISTEMAZIONE E
MESSA IN
SICUREZZA
VERSANTI IN FRANA
LOC. CASETTE.
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
RIQUALIFICAZ.
PARCO UGO PISA.
e.4624/1-07-1295
2080101
2007
99.999,99
98.371,19
2080101
2007
95.767,05
92.049,50
2090601
2007
99.900,00
92.070,00
2090601
2007
41.000,00
39.969,80
2090601
2007
19.853,80
19.535,16
2090601
2007
98.820,65
90.770,00
2010601
2007
190.000,00
189.917,52
2090601
2007
29.500,00
29.045,39
180
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
.RIQUALIFICAZ.
PARCHI ALTETA,
ORTOLA, BORGO
DEL PONTE E
ROCCA.E. 4624/1-071296
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
.LAVORI DI
RIFACIM.
MARCIAPIEDI V.
FERMI.E.4624/1-071312
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
OPERE MESSA IN
SICUREZZA
VIABIL.SISTEM.
PONTICELLO SUL
FRIGIDO A FORNO
INSTALLAZ. IMP.
SEMAF.V FOCE
E.4624/1-07-1310
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
MANUT. STRAORD.
SENTIERI ZONA
ROCCA TURANO
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
MANUT. STRAORD.
SENTIERI E FOSSI
LOC. ALTAGNANA.
E.4624/1-07-1285.
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
RECUPERO RIFUGIO
ANTIAEREO P.ZZA
ARANCI.E.4624/1-071287
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLA MATERNA
DEL CASONE.E.
4624/1-07-1281
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
REALIZZAZIONE DI
STRUTTURE DI
SERVIZIO PER LO
STADIO. E.4624/1-071284
2090601
2007
89.700,00
82.060,00
2080101
2007
99.980,15
98.223,98
2080101
2007
99.803,24
95.686,12
2090601
2007
99.898,29
98.260,14
2090601
2007
99.491,00
96.485,45
2090601
2007
99.000,00
85.498,92
2040201
2007
60.000,00
59.695,35
2060201
2007
100.000,00
96.196,48
181
MUTUO BANCA
TOSCANA PER
IMPIANTO DI
ILLUMINAZIONE VIA
S.GINESE,VIA SAN
LUIGI E VIA
PARIANA. E.4624/107-1297.
MUTUO BANCA
TOSCANA PER
IMPIANTO DI
ILLUMINAZIONE
LOC. ROCCA.
E.4624/1-07-1298.
MUTUO B. TOSCANA
REALIZZ. IMP. DI
ILLUMINAZIONE V.
MARINELLE V
FUCCHIA V
CASTAGNOLA DI
SOPRA E VIA DEL
POZZO. E.4624/1-071299
MUTUO B. TOSC.
REALIZZ. NUOVO
IMPIANTO V.
TRAVERSA, V. F.
MARTINI, V.FOSSA
CIECA V.SOTTO I
POGGI IMPIANTO
ILLUMIN. E.4624/1-071300
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
REALIZZAZIONE
IMPIANTO DI
ILLUMINAZIONE IN
VILLAGGIO SAN
LEONARDO, VICOLO
ARAGLIO, VIA DEL
MELARO E
VIOTTOLO PIAGOLA
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
MANUTENZIONE
FOGNATURA
BIANCA A MARE
AUTOSTRADA A/12
1^ LOTTO. E.4624/107-1288
MUTUO BANCA
TOSCANA SPA
MANUTENZIONE
FOGNATURA
BIANCA A MARE
AUTOSTRADA A/12
2^ LOTTO. E.4624/107-1289
2080201
2007
100.000,00
97.889,64
2080201
2007
97.999,05
95.914,79
2080201
2007
99.999,00
98.000,62
2080201
2007
67.999,99
66.587,65
2080201
2007
57.000,00
55.840,16
2090401
2007
87.000,00
84.878,33
2090401
2007
62.939,62
61.929,62
182
SPESE URGENTI PER
LA FORNITURA DI
MATERIALE
ELETTRICO E
ILLUMINOTECNICA
PER MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FABBRICATI
COMUNALI
CHIUSURE ES. 2007
IMPEGNO IN
RELAZIONE ALLE
ENTRATE
SOMMA URGENZA
PER SISTEMAZIONE
VERSANTE LUNGO
VIA COMUNALE
CASETTE.( COO.
TERRA UOMINI
AMBIENTE)
IMP. SPESA PER
ACQUISTO N. 9
BICICLETTE
ELETTRICHE
INTERVENTO
URGENTE PER
INSTALLAZIONE
TELECAMERE ANTI
INTRUSIONE C/O
ISTITUTO
COMPRENSIVO 6(
DITTA BER MAR
COSTRUZIONI)
SOSTITUZIONE
CONDIZIONATORI
TIPO SPLITR AL IV
PIANO DEL PALAZZO
COMUNALE IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
SOSTITUZIONE DI
MOTORI ELETTRICI
DELLE FINESTRE
DEL TEATRINIO DEI
SERVI IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
CHIUSURE 2011
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PER LAVORI DI
ASFALTATURA SEDE
STRADALE
SOSTITUZIONE
RADIATORI PRESSO
LA SCUOLA
ELEMENTARE DEL
CASONE IMP. SPESA
E AFFIDAMENTO
2010501
2007
2.000,00
1.994,43
2010601
2007
1.171,80
1.171,80
2010601
2007
61.399,17
61.399,17
2090601
2007
4.999,97
4.999,97
2010601
2007
7.140,00
6.568,80
2010501
2011
3.576,00
3.576,00
2010501
2011
627,60
627,60
2010601
2011
8.471,67
8.471,67
2010501
2011
15.480,00
15.480,00
2040301
2011
2.154,00
2.154,00
183
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
GIARDINI MARINA
DI MASSA IMPEGNO
SPESA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PER MODIFICA
ALLACCI SCUOLE
CASONE E ANTONA
INSTALLAZIONE
PRESE DATI ED
ELETTRICHE
SCUOLA
ELEMENTARE DI
CASTAGNOLA DI
SOTTO IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIE DI
NATURA
IMPIANTISTICA
PRESSO FABBRICATI
SCOLASTICI DEL 4^
CIRCOLO E SCUOLE
MEDIE IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
CENTRALI
TERMICHE SCOLE DI
CERVARA E
VILLETTE B. IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
CENTRALI
TERMICHE SCOLE DI
CERVARA E
VILLETTE B. IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IDRAULICA PRESSO
GIUDICI DI PACE DI
VIA FANTONI IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
RIMOZIONE E
RIMESSA IN
RIPRISTINO
IMPIANTO DI
ILLUMINAZIONE VIA
DI FUGA LATO
CARRARA PALAZZO
DI GIUSTIZIA
IMPEGNO SPESA E
MAFFIDAMENTO
2090601
2011
16.699,70
16.699,70
2040301
2011
5.142,00
5.142,00
2040301
2011
529,00
529,00
2040301
2011
7.433,00
7.433,00
2040301
2011
7.202,00
7.202,00
2010501
2011
2.743,00
2.743,00
2020101
2011
1.668,00
1.668,00
2020101
2011
3.120,00
3.120,00
184
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
ASCENSORE PRESSO
IL TRIBUNALE IMP.
SPESA E
AFFIDAEMNTO
MESSA A NORMA
IMPINTO ELETTRICO
UFFICI GIUDICE DI
PACE IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MESSA A NORMA
IMPINTO ELETTRICO
UFFICI GIUDICE DI
PACE IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
STATO DI
EMERGENZA
NAZIONALE DEL
31/10-01/11/2011 E
DEL 17-23/12/2010
IMPEGNO SPESA
INTERVENTI DI
SOMMA URGENZA
MOVIMENTO
FRANOSO ABITATO
PARIANA INCARICO
DI
COLLABORAZIONE
AL RUP PER
PROGETTAZIONE DL E
COORDINAMENTO
DELLA SICUREZZA
MOVIMENTO
FRANOSO ABITATO
PARIANA INCARICO
DI
COLLABORAZIONE
AL RUP PER
PROGETTAZIONE
DIREZIONE
GEOLOGICA E
INDAGINE
GEOGNOSTICHE
INTERVENTO DI
RIPRISTINO DEL
MOVIMENTO
FRANOSO PRESSO
L'ABITATO DI
PARIANA
LAVORI INERENTI
LO SPOSTAMENTO
DEL MERCATO
SETTIMANALE NEL
VIALE ROMA IMP.
SPESA
2010501
2011
500,00
500,00
2020101
2011
4.612,00
4.612,00
2010501
2011
6.062,00
6.062,00
2090601
2011
125.797,21
125.797,21
2090601
2011
21.582,98
21.582,98
2090601
2011
23.399,99
23.399,99
2090601
2011
521.107,09
513.816,04
2010601
2011
18.432,00
14.400,00
185
LAVORI DI SOMMA
URGENZA PER LA
MESSA IN
SICUREZZA DELLA
VASCA INTERNA
DELLA PISCINA
COMUNALE
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
EDIFICI SCOLASTICI
3 E 4 CIRCOLO IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLA MEDIA
MALASPINA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLA
ELEMENTARE DI
RINCHIOSTRA IMP.
SPESA E
AFFIDAEMNTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PAVIMENTAZIONE
STRADALE ZONA
MONTANA E ZONA
PEDECOLLINARE SX
FRIGIDO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PAVIMENTAZIONE
STRADALE ZONA DX
FRIGIDO E A MARE
AURELIA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTI DI
PUBBLICA
ILLUMINAZIONE IN
PIAZZA PELLERANO
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
EMERGENZA
NAZIONALE
ORDINANZE DEL
DPCM 3915/2011 E
3925/2011
RIMOZIONE
MATERIALE
DALL'ABITATO DI
LAVACCHIO
PROVENIENTE DAL
MOVIMENTO
FRANOSO
2010601
2011
284.074,80
280.599,00
2040301
2011
6.000,00
6.000,00
2040301
2011
6.827,00
6.827,00
2010501
2011
6.000,00
6.000,00
2010501
2011
15.000,00
15.000,00
2010501
2011
14.543,31
14.543,31
2080201
2011
19.397,00
19.397,00
2090601
2011
152.049,73
109.744,00
186
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PAVIMENTAZIONE
STRADALE ZONA
MONTANA
IMPEGNO SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PAVIMENTAZIONE
STRADALE ZONA
MONTANA
IMPEGNO SPESA E A
MARE CAVALCAVIA
AUTOSTRADA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
ANELLO
ANTINCENDIO
SCUOLA MATERNA
DI VILLETTE A IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
INTERVENTO DI
RECUPERO
AMBIENTALE IN
ZONA DX FRIGIDO
CONSISTENTI IN
OPERE DI MESSA IN
SICUREZZA
VERSANTI ABITATI E
STRADE
INTERVENTO DI
RECUPERO
AMBIENTALE IN
ZONA SX FRIGIDO
CONSISTENTI IN
OPERE DI MESSA IN
SICUREZZA
VERSANTI ABITATI E
STRADE
INTERVENTO DI
RECUPERO
AMBIENTALE IN
ZONA MONTANA
CONSISTENTI IN
OPERE DI MESSA IN
SICUREZZA
VERSANTI ABITATI E
STRADE
INTERVENTO DI
RIPRISTINO
MOVIMENTI
FRANOSI FRAZIONE
DI BERGIOLA
REALIZZAZIONE
PROGETTO DAMMI
VOCE IMP. SPESA
2010501
2011
20.000,00
20.000,00
2010501
2011
38.199,70
38.199,70
2010501
2011
2.259,08
2.259,08
2090101
2011
5.000,00
5.000,00
2090101
2011
5.000,00
5.000,00
2090101
2011
2.998,14
2.998,14
2090601
2011
338.837,61
245.500,47
2010301
2011
7.000,00
3.500,00
187
VIABILITA' INTERNA
AREA OSPEDALE
UNICO
COMPLETAMENTO
OPERE DI
URBANIZZAZIONE
AREA EX DALMINE.
(E. 5342 -2011- 829)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE COMUNALI
ROTATORIA VIA
MASCAGNI VIALE
ROMA-PAVIM.
STRADALE E RETE
DI RACCOLTA E
SMALTIMENTO
ACQUE PIOVANE
MESSA IN
SICUREZZA PAVI
STRADALE
CONSISTENTI IN
MANUT. PAV.
AMMALORATA,
RISANAMENTO
BUCHE. MANUT.
CANALETTE E
ATTRAVERSAMENTI
STRADALI.
MANUTENZIONE
STRADE COMUNALI
E MARCIAPIEDI
COMUNALI ZONAA
MARE
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PATRIMONIO
COMUNALE
IMPEGNO SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PATRIMONIO
COMUNALE
IMPEGNO SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTO
ANTINCENDIO
PRESSO LA SCUOLA
DI BAGAGLIONE
2090601
2011
1.880.000,00
607.720,26
2080101
2011
1.210.000,00
29.500,10
2010501
2011
27.830,00
27.830,00
2010501
2011
19.964,92
19.964,92
2010501
2011
10.000,00
10.000,00
2010601
2011
3.741,00
3.741,00
2010501
2011
10.601,00
10.601,00
2010501
2011
564,00
564,00
188
INTERVENTI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
INFISSI
D'ALLUMINIO NELLE
SCUOLE MEDIE IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VERDE SCOLASTICO
5^ CIRCOLO IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI URGENTI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
UFFICI POLIZIA
MUNICIPALE A
SEGUITO
DISPOSIZIONI A.S.L.
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI URGENTI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
UFFICI POLIZIA
MUNICIPALE A
SEGUITO
DISPOSIZIONI A.S.L.
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
RETE VIARIA
COMUNALE IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE COMUNALI
IMPEGNO SPESA
AFFIDAEMNTO
LAVORI CON
PROCEDURA
NEGOZIATA
FABBRICATI
COMUNALI
ADEGUAMENTO
IMPIANTI ELETTRICI
RX LEGGE 626/94
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
DEL VERDE
SCOLASTICO DEL 6^
CIRCOLO DIDATTICO
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
2040301
2011
5.000,00
5.000,00
2040301
2011
5.445,00
5.445,00
2010501
2011
2.178,00
2.178,00
2010501
2011
5.622,00
5.622,00
2080101
2011
29.952,36
29.952,36
2080101
2011
110.000,00
99.889,07
2010601
2011
2.499,99
2.499,99
2040301
2011
5.000,00
5.000,00
189
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
EDILE SCUOLE DEL
6^ CIRCOLO IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
CIMITERI IMP. SPESA
E AFFIDAMENTO
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
FINANZIAMENTO
INTERVENTI DI
SOMMA URGENZA
DI CUI ALLA
DELIBERAZIONE DI
G.C. 118/2011
FINANZIAMENTO
INTERVENTI DI
SOMMA URGENZA
DI CUI ALLA
DELIBERAZIONE DI
G.C. 118/2011
FINANZIAMENTO
INTERVENTI DI
SOMMA URGENZA
DI CUI ALLA
DELIBERAZIONE DI
G.C. 118/2011
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DI
NATURA ELETTRICA
PRESSOI MERCATO
LE JARE
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
MERCATO
ORTOFRUTTICOLO
DELLE JARE
SOSTITUZIONE
LAMPADE
ACQUISIZIONE E
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
TARGHE LAPIDEE
PER ARREDO E
TOPONOMASTICA
CITTADINA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
2040301
2011
10.000,00
10.000,00
2100501
2011
14.116,08
14.116,08
2090101
2011
28.000,00
28.000,00
2090601
2011
148.005,57
144.400,02
2090601
2011
77.991,00
77.991,00
2090601
2011
414.496,00
382.316,07
2110201
2011
3.600,00
3.600,00
2110201
2011
1.704,00
1.704,00
2090601
2011
2.395,07
2.395,07
190
ACQUISIZIONE DI
IMMOBILI E
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DI
ELEMENTI DI
ARREDO URBANO
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DI
TRATTI DI
RECINZIONE
PERIMETRALE AREA
AEROPORTUALE
DEL CINQUALE
COMPLETAMENTO
LAVORI DI
DEMOLIZIONE
VECCHIA
RECINZIONE E
SBANCAMENTO
TERRAPIENO
PRESSO PALAZZO DI
GIUSTIZIA . IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
SOSTITUZIONE
CONDIZIONATORE A
POMPA DI CALORE
PRESSO L'UFFICIO
DEL GIP IMP. SPESA
E AFFIDAMENTO
RIPRISTINO
FACCIATE PALAZZO
DI GIUSTIZIA LATO
AULA PENALE IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
SOSTITUZIONE
CONDIZIONATORE
PRESSO UFFICIO
DOTT. MANOTTI E
LO IACONO E
LAMPADE DI
EMERGENZA
STANZE NORD
PROCURA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
ASCENSORE PRESSO
IL TRIBUNALE IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
2090601
2011
6.640,00
6.640,00
2010501
2011
155.159,58
66.632,67
2010501
2011
2.400,00
2.400,00
2010501
2011
1.218,00
1.218,00
2010501
2011
7.400,00
7.400,00
2010501
2011
5.988,00
5.988,00
2010501
2011
1.096,00
1.096,00
191
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTO TERMICO
CENTRALIZZATO
PRESSO IL PALAZZO
DI GIUSTIZIA. IMP
SPESA E
AFFIDAMENTO
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE
FOGNATURA NERA
PRESSO PALAZZO DI
GIUSTIZIA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLE II CIRCOLO
IMPEGNO SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
DEL VERDE
SCOLASTICO DEL II
CIRCOLO DIDATTICO
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
PICCOLI LAVORI DI
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE DI
NATURA EDILE
DEGLI EDIFICI
SCOLASTICI
APPARTENENTI AL
3^ CIRCOLO
PICCOLI LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
DEGLI INFISSI DEGLI
EDIFICI SCOLSTICI
APPARTENENTI AL
3^
CIRCOLODIDATTICO
IMP. SPESA E AFFID.
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VERDE SCOLASTICO
PRESSO LE SCUOLE
DEL 3^ CIRCOLO
DIDATTICO IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE COMUNALI
DELLAZONA
MONTANA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
2010501
2011
2.110,00
2.110,00
2010501
2011
7.617,00
7.617,00
2040301
2011
7.383,00
7.383,00
2040301
2011
5.000,00
5.000,00
2040301
2011
7.000,00
7.000,00
2040301
2011
3.000,00
3.000,00
2040301
2011
5.000,00
5.000,00
2010501
2011
17.890,00
17.890,00
192
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE ZONA
DELLE CASETTE
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTI ELETTRICI
SCUOLE II CIRCOLO
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLE DEL II
CIRCOLO IMP. SPESA
E AFFIDAMENTO
RIFACIMENTO
CONDOTTA IDRICA
PRINCIPALE SERVIZI
IGIENI LATO NORD
ED ABITAZIONE
CUSTODE PRESSO IL
PALAZZO
COMUNALE
PICCOLI INTERVENTI
DI MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
DEGLI IMPIANTI
ELETTRICI E DI
CONDIZ. PRESSO GLI
UFFICI COMUNALI E
CAMPO SPORTIVO
CASETTE
PICCOLI INTERVENTI
DI MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PRESSO IMPIANTI
SPORTIVI IMP. SPESA
E FINANZIAMENTO
FORNITURA E POSA
IN OPERA DI
PICCOLO
FABBRICATO DA
ADIBIRE A
SPOGLIATOIO C/O
CAMPO SPORTIVO DI
FORNO
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
AREE VERDI
NMERCATO DELLE
GHIARE IMP. SPESA
E AFFIDAMENTO
REALIZZAZIONE
PARETE VETRATA ,
ESTERNA
ALL'APPARTAMENT
O DEL CUSTODE,
PRESSO IL PALAZZO
COMUNALE
2090101
2011
6.000,00
6.000,00
2010501
2011
2.372,00
2.372,00
2040301
2011
6.000,00
6.000,00
2010501
2011
6.722,76
6.722,76
2010501
2011
7.260,00
7.260,00
2060201
2011
5.000,00
5.000,00
2060201
2011
29.090,60
29.090,60
2110201
2011
4.696,00
4.696,00
2010501
2011
6.550,00
6.550,00
193
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
DEL PAVIMENTO IN
GOMMA PRESSO LA
PALESTRA DELLA
MEDIA DON MILANI
INTERVENTO
IDRAULICO PER LA
SOSTITUZIONE DEL
RADIATORE PRESSO
L'UFFICIO DEL
GIUDICE
MONOCRATICO
SOSTITUZIONE
COMPRESSORE
IMPIANTO DI
CONDIZIONAMENTO
PALAZZO DI
GIUSTIZIA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
INTERVENTO DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PRESSO LE
PALESTRE DELLE
SCUOLE DEL 3^
CIRCOLO IMP. SPESA
E AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
EDILE PRESSO LA
PALESTRA DELLA
SCUOLA DON
MILANI IMP. SPESA E
FINANZIAMENTO
INTERVENTO
URGENTE PER LA
RIFUNZIONALIZZAZI
ONE UFFICI MASTER
SRL E D.A. IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
FORNITURA
PAVIMENTO IN
GOMMA PRESSO LA
PALESTRA DELLA
DON MILANI IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
FORNITURA( DITTA
MONDO SPA)
2060201
2011
2.500,00
2.500,00
2010501
2011
708,00
708,00
2010501
2011
4.030,00
4.030,00
2060201
2011
2.215,00
2.215,00
2040301
2011
4.317,58
4.317,58
2010501
2011
20.571,40
20.571,40
2010501
2011
9.247,60
9.172,02
194
PRESTITO CDP POS.
N. 4555379 PER
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
BIANCHE 1^
STRALCIO
FUNZIONALE 1
LOTTO E. 5342 ACC.
1076
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PARCHI COMUNALI
LAVORI URGENTI DI
MODIFICA DELLA
ZONA
METALDETECTOR
PER L'ACCESSO AL
PALAZZO DI
GIUSTIZIA. IMP.
SPESA E AFFIDAM.
LAV.OPERE
ELETTRICHE
ACCANTONAMENTO
IN RELAZIONE ALLE
ENTRATE
ACCANTONAMENTO
IN RELAZIONE ALLE
ENTRATE
PRESTITO CDP POS.
N. 4555379 PER
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
BIANCHE 1^
STRALCIO
FUNZIONALE 2
LOTTO E. 5342 ACC.
1076
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
INTONACI
PERICOLANTI LATO
MARE PALAZZO DI
GIUSTIZIA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
RISANAMENTO
STRUTTURALE
PARTI
AMMALORATE
INCLS PALAZZO DI
GIUSTIZIA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
TINTEGGIATURE
PIANO PRIMO
TRIBUNALE DI
MASSA
2090401
2011
50.000,00
43.947,29
2090601
2011
150.000,00
22.949,04
2010601
2011
1.210,00
1.210,00
2010601
2011
1.192,95
1.192,95
2010601
2011
4.905,80
4.905,80
2090401
2011
50.000,00
49.847,65
2010601
2011
20.570,00
20.570,00
2010601
2011
12.100,00
12.100,00
2010601
2011
9.680,00
9.680,00
195
CHIUSURE 2011:
IMPEGNO IN
RELAZIONE
ACCERTAMENTI
ENTRATA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PIAZZA PELLERANO
POTATURA E MESSA
IN SICUREZZA PINI
DOMESTICI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTI
TECNOLOGICI
PRESSO LE SCUOLE
COMUNALI
CHIUSURE 2011:
IMPEGNO IN
RELAZIONE
ENTRATE
ACCERTATE
MESSA IN
SICUREZZA
VERSANTE GUADINE
A SEGUITO EVENTI
ALLUVIONALI DEL
24/5/2011
MESSA IN
SICUREZZA
VERSANTE GUADINE
A SEGUITO EVENTI
ALLUVIONALI DEL
24/5/2011
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE ZONA
SX FRIGIDO
LAVORI DI SOMMA
URGENZA PER IL
CONSOLIDAMENTO
DELLE STRUTTURE
LIGNEE DELLA
COPERTURA E DEL
CONTROSOFFITTO
DEL T.G.
LAVORI DI SOMMA
URGENZA PER IL
CONSOLIDAMENTO
DELLE STRUTTURE
LIGNEE DELLA
COPERTURA E DEL
CONTROSOFFITTO
DEL T.G. SPESE
TECNICHE
PROGETTO
BILANCIO
PARTECIPATO UN
PARCO GIOCHI PER
TUTTI
2090601
2011
82.733,00
80.457,61
2010601
2011
11.000,00
11.000,00
2010601
2011
10.871,27
10.871,25
2080101
2011
10.000,00
10.000,00
2090601
2011
149.966,65
149.966,65
2090601
2011
10.000,00
10.000,00
2090101
2011
20.000,00
17.600,00
2050201
2011
622.187,72
622.187,72
2050201
2011
71.182,15
64.303,11
2010301
2011
3.179,88
2.393,38
196
PROGETTO UN
PARCO GIOCHI PER
TUTTI
PRESTITO
FLESSIBILE CDP SPA
PER
RIQUALIFICAZIONE
E VALORIZZAZIONE
STORICO
ARCHITETTONICA
PIAZZA ARANCI I E II
LOTTO
PRESTITO
FLESSIBILE CDP
RIQUALIFICAZIONE
E VALORIZZAZIONE
STORICO ARCHITETTONICA DI
PIAZZA MAZZINI 1° E
2° LOTTO
PRESTAZIONI
ILLUMINAZIONE
PUBBLICA : CANONE
ANNO 2012
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PER
COMPLETAMENTO E
ALLARGAMENTO
PARCHEGGIO IN VIA
VENTURINI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE E
MARCIAPIEDI VIA
FOCE, VIA
LUNGOBRUGIANO,IN
GRESSO
PARCHEGGIO VIA
ASCOLI
ESECUZIONE
INTERVENTO DI
DEMOLIZIONE
OPERE ABUSIVE C/O
IMMOBILE
COMUNALE IN VIA
DELLE PINETE
MASTER PLAN
DELLA VIA
FRANCIGENA
INTERVENTO MESSA
IN SICUREZZA
PASSERELLA PED.LE
BORGO PONTE
DENOMINATA "
PONTE DI FERRO"
RIS.4354 ACC 625
2010301
2011
27.491,36
17.898,40
2080101
2012
897.118,00
880.573,53
2080101
2012
549.734,00
535.488,35
2080201
2012
160.603,00
140.033,33
2010501
2012
27.830,00
27.830,00
2010501
2012
40.000,00
40.000,00
2010601
2012
18.998,45
18.998,45
2070101
2012
134.444,44
57.860,00
197
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
MARCIAPIEDI IN
ZONA A MARE
CAVALCAVIA
AUTOSTRADALE
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE E
MARCIAPIEDI
COMUNALI
MESSA IN
SICUREZZA ZONA
ALTAGNANA A
SEGUITO DI EVENTI
CALAMITOSI DEL 10
GENNAIO 2010
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE
TERRITORIO
COMUNALE
COLLINARE
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE ZONA
COLLINARE
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE ZONA
TECCHIONI
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE ZONA
CA DI CECCO
INT. DI RIPRISTINO
DI ALCUNI
ATTRVERSAMENTI
SUI CORSI DI ACQUA
DI MONTE
AFFLUENTI DAL
TORRENTE
RICORTOLA
DISTRUTTI
DALL'EVENTO DEL
11/11/12
INTERVENTO DI
RIPRISTINO E MESSA
IN SICUREZZA
DELLA VIABILITA' IN
LOC. CANDIA
DISTRUTTA A
SEGUITO EVENTO
11/11/2012 LOTTO A
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VARIE STRADE
COMUNALI ANNO
2012 IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
2010501
2012
30.250,00
30.250,00
2010501
2012
12.100,00
12.100,00
2090601
2012
800.000,00
9.000,00
2090101
2012
12.100,00
12.100,00
2090101
2012
25.000,00
25.000,00
2090101
2012
9.000,00
0,00
2090101
2012
5.976,61
0,00
2090601
2012
300.000,00
0,00
2090601
2012
1.195.941,10
0,00
2080101
2012
40.000,00
0,00
198
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VIABILITA'
MARCIAPIEDI E
PARCHEGGI
COMUNALI ANNO
2012 IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PER LA MESSA IN
SICUREZZA DEL
PARCHEGGIO DI VIA
VENTURINI IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
INTERVENTO DI
RIPRISTINO E MESSA
IN SICUREZZA
DELLA VIABILITA' IN
LOC. CANDIA
DISTRUTTA A
SEGUITO EVENTO
11/11/2012 LOTTO B
INTERVENTO DI
RIPRISTINO E MESSA
IN SICUREZZA
DELLA VIABILITA' IN
LOC. CANDIA
DISTRUTTA A
SEGUITO EVENTO
11/11/2012 LOTTO C
INT.DI
RIPRISTINO/MESSA
IN SICUREZZA
VIABILITA' IN LOC.
CANDIA DISTRUTTA
A SEGUITO EVENTO
11/11/12 SOMME A
DISPOSIZIONE
LOTTO A/B/C/D/E
INTERVENTO DI
RIPRISTINO E MESSA
IN SICUREZZA
DELLA VIABILITA' IN
LOC. CANDIA
DISTRUTTA A
SEGUITO EVENTO
11/11/2012 LOTTO E
INTERVENTO DI
RIPRISTINO E MESSA
IN SICUREZZA
DELLA VIABILITA' IN
LOC. CANDIA
DISTRUTTA A
SEGUITO EVENTO
11/11/2012 LOTTO D
2010501
2012
24.805,00
24.805,00
2010501
2012
14.520,00
14.520,00
2090601
2012
835.429,18
0,00
2090601
2012
856.893,94
124.146,00
2090601
2012
749.949,98
177.116,06
2090601
2012
850.974,12
0,00
2090601
2012
710.811,68
0,00
199
CONSOLIDAMENTO
PASSERELLA DEL
FABBRICATO EX
ONMI ALL'UGO PISA
IMPEGNO SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI URGENTI DI
MESSA IN
SICUREZZA DEL
MURO DI SOSTEGNO
IN PIETRAME POSTO
ALL'INTERNO DEL
CIMITERO DI
CASETTE . IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE COMUNALI
MONTANE ZONA DX
FRIGIDO ANNO 2012
MUTUO CDP SPA
POS. N.
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLE COMUNALI
(RIS. 5342 2012 ACC
990)
PIUSS LAVORI DI
RECUPERO E
RIQUALIFICAZIONE
DEL MERCATO
ORTOFRUTTICOLO
DI VIA BASTIONE:
NUOVA PIAZZA
MERCATO E
PARCHEGGIO
INTERRATO
FORNITURA E POSA
IN OPERA CARTELLI
INDICATIVI DEI
PARCHI COMUNALI
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE
PASSERELLA UGO
PISA AFFIDAMENTO E
IMPEGNO SPESA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PIAZZA
PELLERANOIMPEGN
O SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
ASILO NIDO DI VIA
FIUME E SCUOLA
ELEMENTARE DI
MIRTETO
2010501
2012
14.520,00
14.520,00
2100501
2012
5.000,00
0,00
2010501
2012
75.734,10
0,00
2040201
2012
150.000,00
0,00
2110201
2012
1.676.780,00
0,00
2090601
2012
3.500,00
0,00
2010501
2012
2.000,00
2.000,00
2010501
2012
3.146,00
3.146,00
2040301
2012
18.000,00
0,00
200
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PARETI SCUOLA
MEDIA PARINI DI
ROMAGNANO IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PRESSO SPOGLIATOI
DELLO STADIO
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DI
MATURA EDILE SU
EDIFICI SCOLASTICI
APPARTENENTE AL
3^ CIRCOLO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
ASCENSORE PRESSO
PALAZZO
COMUNALE IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTI
ANTINTRUZIONE
NEGLI EDIFICI
SCOLASTICI IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
COPERTURA ZONA
SALA MACCHINE
DEL PALAZZO DI
GIUSTIZIA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
ALLARME
ANTINCENDIO PER
RILEVAZIONI FUMI
PRESSO SCUOLA
MATERNA DI VIALE
STAZIONE
AFFIDAMENTO E
IMP. SPESA
2040301
2012
12.100,00
0,00
2060201
2012
5.000,00
5.000,00
2040301
2012
7.800,00
0,00
2010501
2012
341,22
0,00
2040301
2012
4.755,00
4.755,00
2020101
2012
12.000,00
12.000,00
2040301
2012
3.025,00
0,00
201
LAVORI URGENTI
PER LA
SISTEMAZIONE
DELLE APERTURE DI
ACCESSO AL
FABBRICATO CAT
SEDE UFFICIO
ACQUISIZIONE
DANNI NUBIFRAGIO
INFILTRAZIONI DI
ACQUA METEORICA
NELL'AULA DI
CORTE D'ASSISE IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE
COPERTURA
SCUOLA DI VIA LA
SALLE
AFFIDAMENTO E
IMP. SPESA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
RECINZIONE
SCUOLA
CAMPONELLI IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DI
NATURA EDILE
EDIFICI SCOLASTICI
APPARTENENTI
ALL'ISTITUTO
COMPRENSIVO
MASSA 3
LAVORI DI
ADEGUAMENTO
IDRAULICO DEGLI
ATTRAVERSAMENTI
STRADALI SUL
TORRENTE
RICORTOLA.
TRATTO
DALL'AUTOSTRADA
AL MARE
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTO IDRICO DI
PIAZZA PELLERANO
AFFIDAMENTO E
IMPEGNO SPESA
2010501
2012
3.327,50
0,00
2020101
2012
8.000,00
8.000,00
2040301
2012
5.203,00
0,00
2040301
2012
4.000,00
4.000,00
2040301
2012
6.227,00
6.227,00
2090601
2012
1.800.000,00
121.197,02
2010501
2012
2.541,00
2.541,00
202
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VERDE NEGLI
EDIFICI SCOLASTICI
APPARTENENTI
ALL'ISTITUTO
COMPRENSIVO
MASSA 3
MANUTENZIONE
STARORDINARIA
CUCINE SCUOLA
DON MILANI PER
ADEGUAMENTONOR
MATIVE DI
SICUREZZA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STARORDINARIA
CUCINE SCUOLA
DON MILANI PER
ADEGUAMENTONOR
MATIVE DI
SICUREZZA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STARORDINARIA
CUCINE SCUOLA
DON MILANI PER
ADEGUAMENTONOR
MATIVE DI
SICUREZZA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE
COPERTURA
RIFUGIO CITTA' DI
MASSA IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
INTERVENTI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PRESSO IL CAMPO
SCUOLA IMP. SPESA
E AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
EDILE SCUOLE
ISTITUTI
COMPRENSIVI DON
MILANI D STAFFETTI
BERTAGNINI IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
2040301
2012
18.000,00
0,00
2010501
2012
6.491,28
6.491,28
2010601
2012
5.316,57
5.316,57
2010601
2012
501,55
501,55
2010501
2012
8.470,00
8.470,00
2060201
2012
5.044,06
0,00
2040301
2012
24.200,00
24.200,00
203
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PRESSO LA SCUOLA
TEMPO PIENO DI
RONCHI IMP. SPESA
E AFFIDAMENTO
MUTUO CDP SPA
POS. N.
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLA MATERNA
DEL CASONE LOTTO
3
(RIS. 5342 2012 ACC
990)
MUTUO CDP SPA
POS. N.
MANUT.STRAORD.
SCUOLE ELEM./
MATERNE
APPARTENENTI AL
6^ CIRCOLO LOTTO 5
STRALCIO 1RIS. 5342
2012 ACC 990)
MUTUO CDP SPA
POS. N.
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLE
ELEMENTARE DI VIA
FIUME LOTTO 4
(RIS. 5342 2012 ACC
990)
MUTUO CDP SPA
POS. N. MANUT
STRAORD. DIR.
DIDATTICA E
SCUOLA MEDIA
APPARTENENTI AL 6
CIRCOLO LOTTO 5
STRALCIO 2
(RIS. 5342 2012 ACC
990)
MUTUO CDP SPA
POS. N.
MANUT.ENZIONE
STRAORD. SCUOLE
STAZIONE E
CERVARA LOTTO 2
RIS . 5342 2012 ACC
990)
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTI ELETTRICI
SCUOLE COMUNALI
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
2010501
2012
12.100,00
12.100,00
2040201
2012
50.000,00
0,00
2040201
2012
50.000,00
0,00
2040201
2012
50.000,00
0,00
2040201
2012
50.000,00
0,00
2040201
2012
100.000,00
0,00
2040301
2012
5.800,00
0,00
204
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLA
ELEMENTARE DI
CASTAGNOLA DI
SOTTO IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FABBRICATO
COMUNALE EX
SCUOLA DI
BERGIOLA
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
AREA VERDE IN VIA
BASSA TAMBURA
AFFIDAMENTO
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
AREE SGAMBATOI
PER CANI VIA
MEDAGLIE
D'ORO,VIA
ROSSELLI,VIA
ROMANA
CHIUSURE ES. 2012
IMP. IN RELAZIONE
ALLE ENTRATE
CHIUSURE 2012:
IMPEGNO IN
RELAZIONE
ACCERTAMENTI DI
ENTRATA
CHIUSURE 2012:
IMPEGNO IN
RELAZIONE
ACCERTAMENTI DI
ENTRATA
CHIUSURE 2012:
IMPEGNO IN
RELAZIONE
ACCERTAMENTI DI
ENTRATA
RISTRUTTURAZIONE
PALAZZO
BOURDILLON
UTILIZZO
CONTRIBUTO R.T.
EVENTI DIC.
2009/GENNAIO 2010
E. 4361/1
2040301
2012
10.890,00
0,00
2010501
2012
2.063,00
0,00
2090601
2012
3.989,66
0,00
2090601
2012
2.504,70
0,00
2090101
2012
19.113,85
0,00
2060201
2012
4.900,00
0,00
2070101
2012
49.013,65
0,00
2010501
2012
200,00
0,00
2010501
2012
410.340,00
0,00
2090601
2012
130.143,19
0,00
205
CONTRIBUTO
IDROGEOLOGICO
NUOVO OSPEDALE
APUANE-REAL.
ROTATORIA VIA
GORIZIA- ACC. DI
PROG. COMUNE DI
MASSA/USL MS DEL
29/11/11
REALIZZAZIONE
IMPIANTO IDROTERMO PRESSO
CAMPO SPORTIVO DI
ROMAGNANO.APPRO
VAZIONE PROGETTO
E AFFIDAMENTO
LAVORI
EVENTI
ALLUVIONALI
NOVEMBRE/DICEMB
RE 2012 RIMOZIONE
TERRE E MESSA IN
SICUREZZA
ABITAZIONI
VIABILITA' REDIGESI
RENARA IMP. SPESA
QUOTA COMUNE
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE
AREA MERCATALE
IMPEGNO ASSUNTO
A SEGUITO
RIMODULAZIONE
PROGETTO I
PRESTITO
FLESSIBILE CDP SPA
PER
RIQUALIFICAZIONE
E VALORIZZAZIONE
STORICO
ARCHITETTONICA
PIAZZA ARANCI I E II
LOTTO
PRESTITO
FLESSIBILE CDP
RIQUALIFICAZIONE
E VALORIZZAZIONE
STORICO ARCHITETTONICA DI
PIAZZA MAZZINI 1° E
2° LOTTO
ACQUISTO IMPIANTI
DI PUBBLICA
ILLUMINAZIONE DI
PROPRIETA' ENEL
SOLE
PRESTAZIONI
ILLUMINAZIONE
PUBBLICA CANONE
ANNO 2013
2090601
2012
0,00
0,00
2060201
2012
25.000,00
0,00
2090101
2012
3.085,50
3.085,50
2110201
2012
700.000,00
0,00
2110201
2012
390.000,00
0,00
2080101
2013
316.267,00
282.569,65
2080101
2013
80.571,00
78.447,22
2080201
2013
120.000,00
0,00
2080201
2013
124.157,00
103.332,34
206
INTERVENTO DI
RIPRISTINO
FUNZIONALITA'
IDRAULICA NELLA
ZONA POVEROMO EI
RICORTOLA AFFID.
LAVORI
PROPEDEUTICI DI
PULIZIA CANALI E
FOGNATURE
AFFIDAMENTO
LAVORI NECESSARI
PER OTTENIMENTO
CPI
AFFIDAMENTO
LAVORI NECESSARI
PER OTTENIMENTO
CPI
INTERVENTO DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PER MESSA IN
SICUREZZA DEL
VERSANTE ,
REGIMAZIONE
ACQUE A
COMPLETAMENTO
DEL PARCHEGGIO
LOC. PARIANA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
EDIFICIO
SCOLASTICO DELLA
RINCHIOSTRA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
INTERV. RIPRISTINO
FUNZ.
IDRAULICAPOVERO
MO RICORTOLA
INC..
REALIZZAZIONE
STENDIMENTI DI
SISMICA -PROVE
PENETROMETRICHE
E RIL. TOPOGRAFICI
INTERV. RIPRISTINO
FUNZ.
IDRAULICAPOVERO
MO RICORTOLA
IINCARICO DI
REALIZZAZIONE
INDAGINI STUDI
GEOLOGICI
2090601
2013
110.000,00
0,00
2060201
2013
5.000,00
0,00
2010501
2013
8.137,73
0,00
2010501
2013
48.678,00
0,00
2040301
2013
24.400,00
0,00
2090601
2013
6.655,00
0,00
2090601
2013
1.836,00
0,00
207
INTERVENTO DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DI
STRUTTURE
IMPIANTI PRESSO IL
CAMPO SPORTIVO DI
RICORTOLA
DANNEGGIATI
DALLA ALLUVIONE
NOV 2012
SOMMA URGENZA
VIA PONTICELLO
NORD
INTERVENTI
URGENTI A CASETTE
E FORNO PER IL
RIENTRO EVACUATI
E RIPRISTINO
FUNZIONALITA'
IDRAULICA
POVEROMO E
RICORTOLA
INTERVENTO DI
ADEGUAMENTO
IDRAULICO DEL
FOSSO COCOMBOLA
IN LOC.
ROMAGNANO
AFFIDAMENTO
LAVORI
PROPEDEUTICI DI
PULIZIA
AFFIDAMENTO
LAVORI ELETTRICI E
IDRAULICI
NECESSARI PER LA
SOSTITUZIONE DI
DUE AEROTERMI
ALLA SCUOLA
MATERNA DEL
CASONE
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE E
MARCIAPIEDI
COMUNALI NEL
CENTRO CITTA'
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE EZONO
MONTANA
LAVORI DI
RIPRISTINO ED
ASFALTATURE SEDE
STRADALE
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE CENTRO
CITTA' E PERIFERIA
2060201
2013
20.000,00
20.000,00
2090401
2013
100.682,00
0,00
2090601
2013
340.875,53
0,00
2090601
2013
121.021,45
0,00
2010501
2013
2.773,22
0,00
2010501
2013
24.400,00
0,00
2010501
2013
24.400,00
0,00
2010501
2013
24.400,00
0,00
2010501
2013
24.400,00
0,00
208
REALIZZAZIONE
ROTATORIA VIA
GORIZIA-VIALE
MATTEI
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE NELLA
ZONA COLLINARE
ESECUZIONE OPERE
DI MESSA IN
SICUREZZA
VIABILITA' E
VERSANTI ABITATI
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE ZONA
COLLINAREMONTANA OPERE DI
PULIZIA E
RIPRISTINO
CANALETTE
STRADALE ETC
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE ZONA
COLLINARE E
MONTANAESECUZIO
NE OPERE DI MESSA
IN SICUREZZA
VIABILITA' ,
VERSANTI ABITATI
VILLA DELLA
RINCHIOSTRA
REALIZZAZIONE
CHIUSURE DI
SICUREZZA E
SCIVOLO DI
ACCESSO AL PIANO
TERRA(DITTA
BERTUCCELLI
ANDREA)
STADIO COMUNALE
AFFIDAMENTO
LAVORI DI
REALIZZAZIONE VIE
DI FUGA
STADIO COMUNALE
AFFIDAMENTO
SOSTITUZIONE
MANIGLIONI
ANTIPANICO PORTE
DI USCITA DELLA
TRIBUNA LATO
MARE E PORTE
USCITE DI
SICUREZZA
CURVASUD
2090601
2013
300.000,00
0,00
2090101
2013
6.000,00
0,00
2090101
2013
24.000,00
0,00
2090101
2013
20.000,00
0,00
2010501
2013
8.000,00
0,00
2060201
2013
18.501,50
0,00
2060201
2013
5.917,00
0,00
209
STADIO COMUNALE
INTEGRAZIONI
STRUTTURE DI
ACCIAIO A
PROTEZIONE DELLA
FOSSA E SOPRA I
MURETTI
REALIZZATI SULLE
CURVE(B.P BENASSI
SRL)
VILLA DELLA
RINCHIOSTRA
AFFIDAMENTO
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VILLA DELLA
RINCHIOSTRA
AFFIDAMENTO
LAVORI PER LA
RIMESSA IN
FUNZIONE
DELL'ASCENSORE(
DITTA BERTAZZONI
SERVICES SRL)
PALAZZO DI
GIUSTIZIA
SVUOTAMENTO
LOCALI DA
MASSERIZIE E
SUPPELLETILI VARIE
AFFIDAMENTO
LAVORI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PALAZZO DI
GIUSTIZIA
AFFIDAMENTO E
IMPEGNO SPESA
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTO
ELETTRICO PRESSO
PALAZZO DI
GIUSTIZIA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI EDILI
STRAORDINARIA
PRESSO PALAZZO DI
GIUSTIZIA IMPEGNO
SPESA E
AFFIDAMENTO
REALIZZAZIONE
IMPIANTO
ELETTRICO PRESSO I
NUOVI UFFICI UNEP
IN VIA SAN REMIGIO
DI SOTTO IMP. SPESA
E AFFIDAMENTO
2060201
2013
5.581,50
0,00
2010501
2013
16.986,67
0,00
2010501
2013
6.452,00
0,00
2020101
2013
3.000,00
0,00
2020101
2013
4.500,00
0,00
2020101
2013
2.500,00
0,00
2020101
2013
34.220,00
0,00
2020101
2013
20.403,00
0,00
210
REALIZZAZIONE
NUOVI UFFICI UNEP
PRESSO I LOCALI DI
VIA SAN REMIGIO DI
SOTTO IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PRESSO PALAZZO DI
GIUSTIZIA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
STRADE COMUNALI
ANNO 2013 IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
RIPRISTINO E MESSA
IN SICUREZZA DEL
PERCORSO DEL
PELLEGRINO VIA
DELL'UVA LOC.
CANDIA
INTERVENTO DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTI ELETTRICI
PER REALIZZAZIONE
AULA PENALE
PRESSO EX LOCALI
UNEP DI VIA
FANTONI
AFFIDAMENTO
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
VIABILITA' VIALE
STAZIONE E VIA
AURELIA OVEST
RIPRISTINI MURARI
A SEGUITO DELLA
ROTTURA DI UN
TUBO DI UN
LAVANDINO PRESSO
LA SCUOLA MEDIA
PAOLO FERRARI DI
VIA CASAMICCIOLA
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE
PLESSO SCOLASTICO
DI VIA LA SALLE
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
2020101
2013
31.525,00
0,00
2020101
2013
14.553,00
0,00
2080101
2013
20.000,00
0,00
2090601
2013
150.000,00
0,00
2020101
2013
9.299,00
0,00
2010501
2013
47.409,91
0,00
2040301
2013
24.605,00
0,00
2040301
2013
10.000,00
0,00
211
INTERVENTO DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE PER
REALIZZAZIONE
AULA PENALE
PRESSO EX LOCALI
UNEP DI VIA
FANTONI. IMPEG
AFFIDAMENTO
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
COPERTURA CUCINA
SCUOLE STAZIONE E
CAMPONELLI IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO.
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
FOGNATURE
BIANCHE COMUNALI
P.I. 2013
STRAORDINARIA
MANUTENZIONE
INFISSI SCUOLA LA
SALLE E
REALIZZAZIONE
BASAMENTO IN
ALLUMINIO IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
IMPEGNO SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PARCO DI ORTOLA
IMPEGNO SPESA E
AFFIDAMENTO
INTERVENTO DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PARCO MIRTETO
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
INTERVENTO DI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
PARCO DEGLI ULIVI
INTERVENTO DI
ADEGUAMENTO
IDRAULICO DEL
FOSSO COCOMBOLA
ADEGUAMENTO
LOCALI PIANO
TERRA PALAZZO
COMUNALE PER
NUOVA SEDE
UFFICIO NOTIFICHE
2020101
2013
20.000,00
0,00
2040301
2013
5.500,00
0,00
2090401
2013
150.700,00
0,00
2040301
2013
1.952,00
0,00
2090601
2013
3.950,00
0,00
2090601
2013
3.200,00
0,00
2090601
2013
850,00
0,00
2090601
2013
1.878.978,55
0,00
2010501
2013
10.972,68
0,00
212
MESSA IN
SICUREZZA
FABBRICATO
COMUNALE
DENOMINATO
COMBRICCOLA IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
INFISSI ALLUMINIO
NEI FABBRICATI
COMUNALI. IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
COPERTURA
APPARTAMENTO EX
CUSTODE
ALL'INTERNO DELLA
SCUOLA MEDIA DON
MILANI IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DI
NATURA EDILE
PRESSO LE SCUOLE
DI VARIO GRADO
APPARTENENTI
ALL'ISTITUTO
COMPRENSIVO
MASSA 3 IMP. SPESA
E AFFID
PICCOLI INTERVENTI
DI MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
EDILE PRESSO
EDIFICI SCOLASTICI,
IMP. SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
SCUOLE MATERNE E
MEDIA
APPARTENENTI AL
3^ CIRCOLO IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
2010501
2013
3.000,00
0,00
2010501
2013
6.167,30
0,00
2040301
2013
18.300,00
0,00
2040301
2013
8.000,00
0,00
2040301
2013
15.860,00
0,00
2040301
2013
7.000,00
0,00
213
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
IMPIANTO
ELETTRICO AL
TERZO PIANO DELLA
SCUOLA
BERTAGNINI IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
IMPEGNO IN
RELAZIONE ALLE
ENTRATE
IMPEGNO IN
RELAZIONE ALLE
ENTRATE
IMPEGNO IN
RELAZIONE ALLE
ENTRATE
IMPEGNO SPESA
SALDO LAVORI
CAMPO SPORTIVO
ROMAGNANO
SOMMA URGENZA
PONTE VIA TRIESTE
INTERVENTI DI
RECUPERO
AMBIENTALE FRAZ.
MONTANE IMP.
SPESA E
AFFIDAMENTO
LAVORI
REALIZZAZIONE
MANTO ERBOSO
SINTETICO PRESSO
CAMPO SPORTIVO DI
ROMAGNANO IMP.
SPESA STATO
FINALE LAVORI
INTERVENTI DI
RECUPERO E
RIEQUILIBRIO DEL
LITORALE
CONTRIBUTO R.T:
RIS. 4366/1
CHIUSURE 2013:
IMPEGNO IN
RELAZIONE
ALL'ENTRATA (RIS
4106-1/0)
ADEGUAMENTO
SEZIONE IDRAULICA
FIUME FRIGIDO
FINANZIAMENTO
R.T. RISORSA 4339/1
ACC. 1241/2013
2040301
2013
6.883,00
0,00
2010501
2013
10.500,00
0,00
2010601
2013
2.400,18
0,00
2100501
2013
5.000,00
0,00
2010501
2013
2.186,34
0,00
2080101
2013
92.493,00
0,00
2090101
2013
11.278,08
0,00
2010501
2013
2.186,34
0,00
2090601
2013
1.793.997,00
0,00
2010501
2013
43.408,00
0,00
2090501
2013
960.000,00
0,00
214
4.2– Considerazioni sullo stato di attuazione dei programmi
Arch. V.Ticciati
Nell’anno 2010 è stato approvato da parte del CC il Piano strutturale, che è stato successivamente
oggetto di Conferenza paritetica da parte della Regione Toscana, i cui lavori hanno portato
all'’approvazione degli atti di CC n. 42 del 31/07/2012 “Piano Strutturale – Presa d’atto degli
approfondimenti richiesti in esito alla Conferenza Paritetica Interistituzionale” e n. 43 del
01/08/2012 “Piano Strutturale – Modifiche introdotte in esito alla Conferenza Paritetica
Interistituzionale – Ripubblicazione”. Nell’anno 2013 il percorso di adeguamento del Piano
Strutturale alle richieste della Conferenza Paritetica, che ancora non si era concluso, mancando
l’approvazione delle controdeduzioni pervenute, è stato completato con l’approvazione dell’atto
CC n. 73 del 17/12/2013 “Piano Strutturale – Modifiche introdotte in esito alla Conferenza
paritetica istituzionale – Controdeduzioni alle osservazioni ed approvazione definitiva”. Nell’anno
2011, ed esattamente a luglio e a dicembre, sono stati affidati i lavori per la redazione della
zonizzazione e disciplina di dettaglio e per la redazione del progetto strategico dei luoghi e degli
spazi della collettività, quadro conoscitivo, valutazione integrata, disciplina della distribuzione e
localizzazione delle funzioni del Regolamento Urbanistico. Le bozze elaborate sono state
consegnate dai professionisti incaricati nell’agosto 2012 e nel gennaio 2013. Da quel momento gli
uffici del settore si sono attivati per il controllo degli elaborati e, contemporaneamente, a fasi
d'avanzamento, per l'istruttoria delle progettazioni. L'istruttoria, completata nei suoi elementi
essenziali, è, comunque, ancora in corso a causa della complessità degli argomenti trattati, delle
valutazioni di ordine politico e dell'aggiornamento delle indagini di supporto (geologiche,
idrogeologiche e sismiche) non ancora completate da parte dei professionisti incaricati. Il lavoro
svolto finora ha consentito di fornire all'Amministrazione un quadro completo riguardo alle attività
compiute ai fini dell'adozione del Regolamento Urbanistico, tanto è vero che già in data
27/11/2013 la Commissione consiliare Urbanistica ha iniziato l'esame dello strumento. Sono state
realizzate o sono in corso d’opera alcune varianti al PRGC, richieste dall’Amministrazione o dagli
Uffici comunali, necessarie al fine del raggiungimento degli obiettivi strategici di mandato o per la
realizzazione di opere pubbliche (gli atti relativi a varianti urbanistiche vere e proprie sono stati
prevalentemente redatti dagli uffici del Settore). I programmi come previsti nella RPP
dell’esercizio 2013 hanno trovato un elevato livello di realizzazione.
D.ssa Luisa Lippi
Obiettivo strategico: Piu’ insediamenti, piu’ attività, piu’ lavoro.
Programma RPP 2013-2015: Incentivazione delle produzioni piu’ innovative ed a piu’ alto valore
aggiunto attraverso la collaborazione tra industria e ricerca.
Il nostro territorio come è noto è risultato compromesso da anni per il fatto che l’area compresa a
valle della Via Aurelia ed a ponente del fiume Frigido è dichiarata Sito di Interesse Nazionale
(SIN). Tale situazione ha compromesso la realizzazione di nuovi impianti produttivi e7o
ampliamenti in quanto è necessaria la preventiva presentazione di specifici Piani di
caratterizzazione e bonifiche da parte delle imprese con notevoli costi aggiuntivi. Ad oggi, si puo’
dire che la situazione si sta sbloccando in quanto la maggioranza delle aree soggette al SIN è
passata sotto la competenza regionale (SIR). Questo comporterà la possibilità di contare su
procedure piu’snelle e celeri per sbloccare le aree interessate a nuovi insediamenti produttivi. La
semplificazione, l’informatizzazione e la ricerca di un’organizzazione efficiente e tale da
consentire alle imprese di lavorare al meglio hanno trovato un ottimo aiuto nei nuovi procedimenti
telematici. Grazie al procedimento telematico SPORVIC completamente integrato con la Rete
Regionale dei SUAP è stata resa piu’ semplice e veloce la definizione dei procedimenti necessari
per l’attivazione dei nuovi programmi produttivi. E’ importante quindi che venga mantenuta la
215
collaborazione costante tra informatica e gestione. L’amministrazione sta puntando alla
riqualificazione del comparto industriale, sono serrati infatti gli incontri a livello regionale al fine di
far ripartire realtà chiuse da anni riconvertendole al fine di creare sviluppo economico e ridare posti
di lavoro.
Obiettivo strategico: Valorizzare gli spazi e il patrimonio pubblico come un elemento nel rilancio
economico dl territorio.
Programma RPP 2013-2015: Censimento degli usi civici e nuove modalità di affidamento e
gestione.
Ad oggi non risulta ancora approvata la LR sugli Usi Civici. In ogni caso l’ufficio ha iniziato il
censimento degli usi mediante il rilievo delle mappe catastali al fine di avere una visione precisa
dell’esistente ed essere pronti non appena la legge ed il relativo regolamento di attuazione verranno
approvati.
Obiettivo strategico: Valorizzare gli spazi e il patrimonio pubblico come un elemento nel rilancio
economico dl territorio.
Programma RPP 2013-2015: Rendere il centro storico piu’ vissuto riportandovi le attività
mercatali.
Sono iniziati gli incontri con gli uffici preposti al fine di rendere possibile il rientro del mercato del
martedì nel centro storico. Sono stati attivati sia gli uffici tecnici comunali che il Comando VVF
perché il rientro avvenga nel pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza e prevenzione
incendi. Sono iniziati anche gli incontri di concertazione. E’ stato dato spazio agli imprenditori
agricoli incentivando la c.d. Filiera Corta. E’ stata data opportuna regolamentazione ai mercatini
dell’ingegno. In sostanza sono stati approvati i criteri da utilizzarsi da parte dell’ufficio per la
disciplina di tale attività. Sono stati individuati i periodi in cui tali attività possono essere svolte, le
aree che possono essere concesse: Centro Città, Piazza Garibaldi, passeggiata di Viale Chiesa, Via
Porta Fabbrica, Marina di Massa (Lungomare di levante e di ponente, nelle aree comprese tra lo
stabilimento balneare Maloha e lo stabilimento balneare Fassoni e dal locale “La Cambusa” verso
Carrara), Piazza Betti (marciapiedi) Partaccia. I posteggi possono essere assegnati esclusivamente a
operatori singoli. I criteri di aggiudicazione sono i seguenti: qualità delle opere poste in vendita a
giudizio del settore SUAP, ordine cronologico di arrivo della domanda. Ciascun operatore non potrà
posizionare piu’ di 30 volte in un anno (15 giorni a Marina e 15 giorni a Massa) e dovrà produrre
apposita autocertificazione che tutti i prodotti posti in vendita sono esclusivamente opera del
proprio ingegno e impegnarsi a lavorare sul posto al fine di dare dimostrazione delle proprie
capacità.
Obiettivo strategico: Promuovere il turismo con la collaborazione delle associazioni di categoria e
realizzare il distretto turistico.
Programma RPP 2013-2015: Valorizzazione dell’offerta turistica di Massa nell’ambito delle
risorse di tutto il territorio in chiave sinergica.
E’ stato istituito il Tavolo del Turismo con delibera di GC 199/2013 la cui finalità precipua è quella
di prendere in esame e valorizzare l’attività turistica nelle diverse declinazioni che la caratterizzano.
Compito del Tavolo è quello di discutere anche forme di cofinanziamento, da parte dei soggetti
coinvolti, delle iniziative sostenute dall’Amministrazione. Il Tavolo avrà inoltre la funzione di
proporre all’Amministrazione la destinazione delle risorse ai fini turistici, come da art. 4 comma 1
D.lgs. n. 23/2011, provenienti dall’imposta di soggiorno. Il Tavolo del Turismo è presieduto dal
Sindaco e vi partecipano gli assessori con deleghe connesse alle tematiche turistiche. In assenza del
Sindaco il Tavolo è presieduto da un assessore da lui delegato. Di tale Tavolo possono far parte le
associazioni di categoria, le pro loco, i consorzi turistici, i centri commerciali naturali, i soggetti
portatori di interessi ed i sindacati. Le riunioni del Tavolo del Turismo saranno estese, in relazione a
particolari tematiche, a esperti, rappresentanti di cittadini e/o associazioni e consiglieri comunali.
216
Obiettivo strategico: Riqualificare l’attività turistica balneare.
Programma RPP 2013-2015: Allargamento e destagionalizzazione dell’offerta – adozione del
Piano di utilizzo dell’arenile.
Come da programma è stata istituita la ZTL tenendo conto delle esigenze degli abitanti, dei turisti e
dei commercianti. La liberalizzazione degli orari sicuramente ha contribuito a migliorare la
possibilità operativa dei gestori dei locali, creando pero’ nel contempo qualche problema per i
rumori. Questo ha determinato la necessità di studiare apposite misure che aiutino a controbattere
fenomeni di disturbo ed a responsabilizzare gli esercenti. Ecco quindi il “Patto per la notte” che
rappresenta uno strumento efficace per contemperare le esigenze di coloro che lavorano ma anche
degli abitanti che hanno diritto alla salute. Gli stabilimenti balneari che decidano di aprire le proprie
strutture anche al di fuori della stagione balneare per elioterapia e cure salsoiodiche possono tenere
aperti i punti di ristoro e questo va sicuramente incontro alle esigenze turistiche che vedono nella
destagionalizzazione dell’offerta una buona opportunità. Si tenga conto infatti che la conformazione
del nostro territorio è tale da attirare un turismo non solo balneare ma anche attento alla cultura ed
all’ambiente.
217
SEZIONE 5
RILEVAZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI CONTI
PUBBLICI (Art. 12, comma 8, D. L.vo 77/1995)
218
5.2 – DATI ANALITICI DI CASSA DELL’ULTIMO CONSUNTIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO
PER L’ANNO 2013 - COMUNE DI MASSA
(Sistema contabile ex. D. L.vo 77/95 e D.P.R. 194/96)
Classificazione funzionale
Classificazione economica
A) SPESE CORRENTI
1. Personale
1
2
3
4
5
6
7
8
Viabilità e trasporti
Amm.ne
gestione
e
controllo
Giustiz.
Polizia
locale
Istruz.
pubblic.
Cultura
e beni
culturali
Settore
sport e
ricreat.
Turismo
Viabil.
Illumin.
serv. 01 e
02
Traspor.
pubbl.
serv. 03
9
Gestione territorio e dell’ambiente
Totale
Ediliz.
residen.
pubblica
serv. 02
Serviz.
idrico
serv. 04
10
11
Sviluppo economico
12
Altre
serv. 01,
03, 05 e
06
Totale
Settore
sociale
Industr.
artig.
serv. 04 e
06
Commer
serv. 05
Agric.
serv. 07
Altre
serv. da
01 a 03
Totale
Servizi
produtt.
Totale
genera
le
6.668.877
,34
0,00
1.761.339
,99
273.296,8
0
505.374,3
7
103.465,9
8
58.138,10
579.413,6
1
0,00
579.413,6
1
572.773,6
7
0,00
1.057.744
,00
1.630.517
,67
2.640.690
,18
66.748,96
292.476,1
8
31.987,49
53.557,31
444.769,9
4
905.776,2
0
15.571.66
0,18
2. Acquisto beni e servizi
6.413.445
,81
525.055,7
4
50.026,43
4.651.626
,87
335.258,9
1
326.992,3
0
329.677,4
1
2.718.495
,47
0,00
2.718.495
,47
40.212,02
25.518,16
16.881.70
0,71
16.947.43
0,89
4.798.007
,09
206,60
0,00
3.000,00
80.962,48
84.169,08
4.575.652
,57
41.755.83
8,57
Trasferimenti correnti
3. Trasferimenti a famiglie e Ist.
Soc.
43.251,52
0,00
0,00
178.776,3
9
5.500,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
141.021,7
6
0,00
1.438.784
,68
1.579.806
,44
1.337.494
,57
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.401,81
3.146.230
,73
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4.662,00
4.662,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4.662,00
7.452.626
,55
0,00
0,00
27.414,05
0,00
0,00
0,00
0,00
401.953,4
1
401.953,4
1
0,00
0,00
94.820,95
94.820,95
31.121,00
0,00
29.127,74
0,00
0,00
29.127,74
0,00
8.037.063
,70
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
401.953,4
1
0,00
0,00
0,00
401.953,4
1
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
401.953,4
1
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
29.127,74
0,00
0,00
29.127,74
0,00
29.127,74
di cui:
- oneri sociali
- ritenute IRPEF
4. Trasferimenti a imprese private
5. Trasferimenti a Enti pubblici
di cui:
- Stato e Enti Amm.ne C.le
- Regione
- Province e Città metropolitane
- Comuni e Unione Comuni
- Az. sanitarie e Ospedaliere
- Consorzi di comuni e istituzioni
- Comunità montane
- Aziende di pubblici servizi
- Altri Enti Amm.ne Locale
6. Totale trasferimenti correnti
(3+4+5)
7. Interessi passivi
8. Altre spese correnti
TOTALE SPESE CORRENTI
(1+2+6+7+8)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
21.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
21.000,00
7.431.626
,55
7.495.878
,07
0,00
0,00
27.414,05
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
94.820,95
94.820,95
31.121,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
206.190,4
4
5.500,00
0,00
0,00
0,00
406.615,4
1
406.615,4
1
141.021,7
6
0,00
1.533.605
,63
1.674.627
,39
1.368.615
,57
0,00
29.127,74
0,00
0,00
29.127,74
1.401,81
7.584.982
,55
11.187.95
6,43
753.670,0
1
2.175.320
,12
0,00
0,00
0,00
35.547,66
0,00
0,00
99.291,89
99.291,89
0,00
0,00
35.160,56
617.040,5
7
2.592.009
,93
0,00
3.916,58
452.475,1
6
2.556.849
,37
0,00
2.201,46
164.565,4
1
0,00
34.972,31
35.880,18
449.132,8
1
66.278,38
0,00
349.720,7
8
449.132,8
1
66.278,38
0,00
0,00
122.950,5
2
10.132,69
92.678,11
4.507,81
16.106,23
2.113,15
1.868,97
24.596,16
0,00
23.507.19
1,35
525.055,7
4
2.161.087
,20
5.264.197
,32
882.013,4
6
468.207,4
0
391.732,0
9
3.813.320
,27
406.615,4
1
4.219.935
,68
789.168,0
1
190.083,5
7
22.482.37
4,87
23.461.62
6,45
8.934.963
,26
71.463,37
337.710,1
5
37.100,64
235.680,6
5
681.954,8
1
5.482.830
,58
2.112.605
,77
5.352.734
,39
75.980.79
5,34
219
5.2 – DATI ANALITICI DI CASSA DELL’ULTIMO CONSUNTIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO
PER L’ANNO 2013 - COMUNE DI MASSA
(continua)
Classificazione funzionale
1
2
3
4
5
6
7
Amm.ne
gestione
e
controllo
Giustiz.
Polizia
locale
Istruz.
pubblic.
Cultura
e beni
culturali
Settore
sport e
ricreat.
Turismo
Viabil.
Illumin.
serv. 01 e
02
Traspor.
pubbl.
serv. 03
1.299.498
,65
29.400,00
21.795,52
221.361,4
5
535.132,1
9
112.320,1
2
521.960,0
0
3.259.429
,30
0,00
3.259.429
,30
47.685,67
0,00
21.795,52
11.270,85
5.668,65
0,00
0,00
295.000,0
0
0,00
Trasferimenti in c/c capitale
2. Trasferimenti a famiglie e Ist.
Soc.
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
450.479,7
1
3. Trasferimenti a imprese private
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4. Trasferimenti a Enti pubblici.
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
- Altri Enti Amm.ne Locale
0,00
5. Totale trasferimenti in
c/capitale (2+3+4)
6. Partecipazioni e Conferimenti
Classificazione economica
B) SPESE IN C/C CAPITALE
1. Costituzione di capitali fissi
di cui:
- beni mobili, macchine e attrezz.
tecnico-scient.
di cui:
- Stato e Enti Amm.ne C.le
- Regione
- Province e Città metropolitane
- Comuni e Unione Comuni
- Az. sanitarie e Ospedaliere
- Consorzi di comuni e istituzioni
- Comunità montane
- Aziende di pubblici servizi
7. Concess. cred. e anticipazioni
TOTALE SPESE in
C/CAPITALE (1+5+6+7)
TOTALE GENERALE SPESA
8
Viabilità e trasporti
9
Gestione territorio e dell’ambiente
Industr.
artig.
serv. 04 e
06
Commer
serv. 05
527.852,0
0
0,00
0,00
15.789,05
3.728,27
0,00
39.883,76
39.883,76
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Agric.
serv. 07
12
Altre
serv. 01,
03, 05 e
06
Totale
Settore
sociale
0,00
367.026,8
4
4.176.058
,40
4.543.085
,24
295.000,0
0
0,00
0,00
15.789,05
0,00
450.479,7
1
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
619.748,2
0
0,00
619.748,2
0
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
619.748,2
0
0,00
0,00
0,00
619.748,2
0
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
619.748,2
0
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.070.227
,91
0,00
1.070.227
,91
0,00
0,00
39.883,76
39.883,76
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.500.000
,00
2.799.498
,65
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
29.400,00
21.795,52
221.361,4
5
535.132,1
9
112.320,1
2
521.960,0
0
4.329.657
,21
0,00
4.329.657
,21
0,00
367.026,8
4
4.215.942
,16
4.582.969
,00
527.852,0
0
0,00
0,00
0,00
35.776,00
35.776,00
16.816,18
1.500.000
,00
13.734.53
8,32
554.455,7
4
2.182.882
,72
5.485.558
,77
1.417.145
,65
580.527,5
2
913.692,0
9
8.142.977
,48
406.615,4
1
8.549.592
,89
789.168,0
1
557.110,4
1
26.698.31
7,03
28.044.59
5,45
9.462.815
,26
71.463,37
337.710,1
5
37.100,64
271.456,6
5
717.730,8
1
5.499.646
,76
26.306.69
0,00
Ediliz.
residen.
pubblica
serv. 02
11
Sviluppo economico
Serviz.
idrico
serv. 04
0,00
Totale
10
Altre
serv. da
01 a 03
Totale
Servizi
produtt.
Totale
generale
0,00
35.776,00
35.776,00
16.816,18
11.124.42
6,65
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7.962,20
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1
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7
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0
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0,00
0,00
0,00
0,00
1.110.111
,67
89.715.33
3,66
220
SEZIONE 6
CONSIDERAZIONI FINALI SULLA COERENZA DEI
MACROPROGRAMMI RISPETTO AI PIANI
REGIONALI DI SVILUPPO, AI PIANI REGIONALI
DI SETTORE, AGLI ATTI PROGRAMMATICI
DELLA REGIONE
221
6.1 - Valutazioni finali della programmazione.
Massa, lì 30 luglio 2014
Il Segretario Generale
(Dott. Giancarlo.Bedini)
Il Responsabile del Servizio
Finanziario
(Dott. Bruno Tarabella)
………………………………..
………………………………..
Il Rappresentante Legale
(Sindaco Prof. Alessandro Volpi)
……………………………………………
NOTA: E’ allegato alla presente il documento “Le visioni, le strategie, gli obiettivi per il Piano della Performance 2014-2016”
222