comune di Gravina in Puglia Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE RAPPORTO FINALE Hanno collaborato alla realizzazione del progetto “Grastepp: tra Gravine e Steppe” Francesco Angiulli, Stamatia Anifantis, Enrico Armentano, Filippo Bellini, Antonio Bisaccia, Elena Blotti, Mirella Campochiaro, Michele Carone, Francesca Carruggio,Viviana Cavallaro, Guido Ceccolini,Vincenzo Costantini, Floriana Curione, Francesco Saverio D’Amico, Annaeva Detomaso, Francesco Dursi, Antonio Fiore, Giuseppe Flore, Luigi Forte, Anna Grazia Frassanito, Stefania Frassineti, Antonella Grano, Salvatore Leuzzi, Barbara Loconsole, Marcello Macchia, Francesca Mantino, Rocco Mariani, Giulia Melchiorre, Antonio Monaco, Francesca Pace, Franco Parisi, Enrico Vito Perrino, Filippo Ragno, Antonio Raguso, Saverio Regina,Valentina Rubini, Bernardino Russo, Gennaro Russo, Giovanni Sicoli, Antonio Sigismondi, Giovanni Signorile, Fernando Trovè, Robert Phillip Wagensommer e Giovanni Zaccaria. Amministrazione Comunale di Gravina in Puglia, Comune di Gravina in Puglia, Lipu. Citazione consigliata Regione Puglia - Ufficio Parchi e Tutela della Biodiversità (a cura di), 2014. Grastepp: tra Gravine e Steppe. Azioni per la conservazione della biodiversità nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia e nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine. Rapporto Finale. Never Before Italia srl, Castellana Grotte (BA). Si ringrazia Maria Bartolomeo, Claudia Campanale, Rosaria Pia Campanella, Domenico Cardinale, Roberto Cazzolla Gatti, Nicola Cillo, Claudio Pio Clemente, Grazia Colamia, Giuseppe Dell’Aera, Francesca Di Palo, Giuseppe Loglisci, Vito Lombardi, Micheila Macina, Angelo Margherita, Piero Medagli, Alberto Mouton-Egido, Ornella Quivelli,Valeria Ricci, Alessandro Rosiello, Francesco Rubino, Domenico Sacco, Maria Immacolata Schiattone, Realizzazione: Never Before Italia Pierfrancesco Semerari, Giuseppe Silletti, Margherita Spinelli. Stampa: ??????????? Amministrazione Comunale di Cassano delle Murge, Amministrazione Comunale di Castellaneta, Amministrazione Comunale di Laterza, Amministrazione Comunale di Martina Franca, Amministrazione Finito di stampare: Aprile 2014 Comunale di Mottola, Amministrazione Comunale di Palagianello, Oasi © Tutti i diritti riservati Lipu Gravina di Laterza, Lipu Sezione di Gravina in Puglia, Soc. Coop. ISBN: 978-88-909115-0-7 “Murgia Garagnone”, Uffici del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Saluti 6 Introduzione 9 Le aree interessate Dal Progetto Grastepp: il Parco Nazionale dell’Alta Murgia Il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine 15 17 35 RELAZIONI SCIENTIFICHE GRASTEPP AZIONI DI CONSERVAZIONE EX SITU ED IN SITU DI ENTITà VEGETALI DI IMPORTANZA CONSERVAZIONISTICA DELL’ALTA MURGIA E DELLA TERRA DELLE GRAVINE 43 45 Luigi Forte - Francesca Carruggio - Francesca Mantino TECNICHE DI RIPRODUZIONE ASSISTITA ED AZIONI DI COnSERVAZIONE EX SITU PER SPECIE PRIORITARIE DI RAPACI 81 PROGETTO GRASTEPP (AZIONE B.2) Vincenzo Costantini Caratterizzazione floristica di aree di proprietà pubblica per la reintroduzione delle specie vegetali in siTU Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia 103 105 Anna grazia FrassaniTo - Enrico Vito Perrino - Robert PHILIPP Wagensommer Il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine Filippo Bellini - Francesco Dursi - Enrico Vito Perrino Robert PHILIPP Wagensommer 117 Caratterizzazione floristica di aree di proprietà pubblica per la reintroduzione delle specie vegetali in siTU Il Parco Nazionale dell’ Alta Murgia Il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 103 Gravina di Palagianello. Foto Perrino il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine Filippo Bellini - Francesco Dursi Enrico Vito Perrino - Robert PHILIPP Wagensommer N ell’ambito del progetto Grastepp, la Provincia di Taranto si è occupata di: - effettuare un’analisi catastale per individuare tutte le proprietà pubbliche ricadenti nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine e nel SIC-ZPS “Area delle Gravine”; - effettuare la caratterizzazione ecologica delle principali proprietà pubbliche censite e caratterizzate da aree a vegetazione naturale; lavoro propedeutico alle successive azioni di rafforzamento curate dal Museo Orto Botanico dell’Università di Bari; - curare, d’intesa con l’Ufficio Parchi e Tutela della Biodiversità della Regione Puglia, l’attività di Hacking del Capovaccaio. Analisi Catastale delle proprietà pubbliche in ambiente GIS Le prime fasi delle attività sono consistite nell’individuare, all’interno delle aree ricadenti nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine e del SIC-ZPS “Area delle Gravine”, ogni particella di proprietà pubblica. Si è proceduto con l’individuazione dei fogli catastali ricadenti nei perimetri del Parco e dell’area SIC/ZPS. G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E Attraverso una procedura di “clip” geografico, in ambiente GIS, è stato possibile ritagliare il dato vettoriale in possesso, relativo a tutta la provincia di Taranto, sui perimetri delle suddette aree di studio, ottenendo così l’elenco dei fogli catastali, per ogni Comune, interessati dalla presenta del Parco e/o del SIC/ZPS (Tab. 1). Successivamente, mediante strumenti di ricerca in rete di pubblico utilizzo messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, è stata effettuata un’analisi per Persona Giuridica, individuando così le particelle di proprietà pubblica ricadenti nei fogli individuati in precedenza. Mediante una procedura di unione ed eliminazione delle particelle fuori range, si è poi provveduto a fondere tra di loro il database del vettoriale catastale in possesso con le tabelle relative alle particelle di proprietà pubblica, ottenendo così, in cartografia, la vista grafica di tutte le particelle pubbliche incluse nei fogli catastali prima individuati (Fig. 1). La presenza di frazionamenti, successivi al dato catastale di partenza, ha richiesto visure storiche puntuali, estratti di mappa con conseguente georeferenziazione nel sistema di riferimento WGS84 e digitalizzazione in cartografia delle variazioni significative. I fra- Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 117 TAB.1 - ELENCO FOGLI RICADENTI NEL PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE E NELL’AREA SIC/ZPS “AREA DELLE GRAVINE” CASTELLANETA CRISPIANO GINOSA GROTTAGLIE LATERZA MARTINA FRANCA MASSAFRA 9 61 1 46 1 1 49 112 142 123 1 35 1 1 63 128 1 2 1 1 9 10 62 2 47 2 3 72 113 143 140 2 36 2 2 64 129 2 3 2 2 10 27 63 3 48 3 4 73 114 144 141 3 37 3 3 66 130 3 4 34 64 4 51 4 5 74 115 142 4 39 4 9 69 131 4 6 35 65 5 53 5 7 75 116 143 5 40 7 10 70 132 5 7 36 66 6 63 9 8 76 117 188 6 41 8 13 71 133 6 8 37 67 7 64 10 12 77 118 209 7 42 10 17 72 135 7 10 38 69 9 65 11 13 78 119 223 8 43 13 18 73 138 8 11 39 70 10 67 16 15 85 120 224 10 44 16 30 74 9 13 40 71 12 68 17 20 86 121 229 11 45 31 76 11 14 41 72 13 69 18 21 87 122 231 12 46 34 86 15 42 73 14 70 19 22 88 123 232 13 47 35 87 16 43 74 16 71 26 27 89 124 233 14 48 37 89 17 44 75 17 72 27 28 90 125 234 15 49 38 90 21 45 76 18 73 33 29 91 126 236 16 50 39 91 22 46 77 19 74 34 35 95 127 243 20 51 40 104 23 47 94 20 82 42 47 96 128 245 21 52 42 105 24 48 128 23 83 43 54 97 129 249 22 58 44 106 26 49 24 84 44 55 98 130 23 64 45 113 28 50 25 85 63 65 99 131 24 65 46 114 29 51 27 86 81 66 100 132 25 66 47 115 30 52 28 86 99 72 101 133 26 67 48 116 31 53 29 87 144 77 102 134 27 73 49 119 32 54 38 88 83 103 135 28 74 55 120 33 55 39 89 87 104 136 29 75 56 122 41 56 41 90 88 105 137 30 78 57 123 43 57 42 110 108 138 31 79 58 124 45 58 43 111 109 139 32 80 59 125 46 59 44 112 110 140 33 60 126 60 45 113 111 141 34 62 127 n = fogli riservati n = fogli riservati Fig. 1 - Sovrapposizione dato catastale (foglio e p.lla) con ortofoto e limiti dell’area protetta. 118 TAB.1 - ELENCO FOGLI RICADENTI NEL PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE E NELL’AREA SIC/ZPS “AREA DELLE GRAVINE” MONTEMESOLA MOTTOLA PALAGIANELLO PALAGIANO SAN MARZANO STATTE VILLA CASTELLI G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E zionamenti che hanno generato particelle eccessivamente piccole (poche are), data la loro grandezza e la destinazione non compatibili con le finalità del lavoro in oggetto non sono state trasferite in cartografia, seppur opportunamente individuate e classificate in apposita sezione. Nella tabella seguente sono rappresentate le superfici in ettari delle 2.596 particelle pubbliche cartografate, suddivise per Comune: COMUNE ETTARI Castellaneta 401 Crispiano 181 Ginosa 232 Grottaglie 74 Laterza 976 Martina Franca 160 Massafra 902 Montemesola 5 Mottola 543 Palagianello 134 San Marzano di San Giuseppe 3 Statte 33 Villa Castelli 0,2 TOTALE 3649 Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 119 Greuter; n) Salvia fruticosa Mill.; o) Vitex agnus-castus L. Fig. 3 Superficie di territorio di proprietà pubblica ricadente nel PNR Terra delle Gravine e nel SIC ZPS “Area delle Gravine” ripartita per Comune 1100 976,906 1000 902,045 900 800 Materiale e metodi 700 600 500 400 543,332 401,983 134,258 300 181,85 200 232,606 160,106 74,294 100 5,478 0 Ettari Castellaneta Crispiano Ginosa Grottaglie Laterza Martina Franca Massafra Montemesola 3,251 Mottola Palagianello San Marzano di San Giuseppe 33,533 Statte 0,165 Villa Castelli Il dato relativo alla distribuzione delle superfici per aree protette è il seguente: Solo Parco 463,01 ettari Solo SIC/ZPS 184,59 ettari Parco + SIC/ZPS 3001,607 ettari TOTALE 3649,21 ettari Caratterizzazione ecologica L’analisi catastale condotta è stata propedeutica alla seconda fase dell’attività, consistita nelle indagini botaniche delle principali aree pubbliche censite al fine di stabilire interventi per la salvaguardia di specie vegetali di interesse conservazionistico indicate nel progetto Grastepp. Nell’ambito delle aree pubbliche indagate è stata verificata l’eventuale presenza di condizioni ecologiche idonee ad interventi di rafforzamento e/o reintroduzione (conservazione in situ) delle seguenti 15 specie: a) Acer monspessulanum L. subsp. monspessulanum; 120 b) Ampelodesmos mauritanicus (Poir.) T. Durand & Schinz; c) Campanula versicolor Andrews; d) Chrysopogon gryllus (L.) Trin; e) Coronilla valentina L.; f) Euphorbia dendroides L.; g) Euphorbia nicaeensis All. subsp. japygica (Ten.) Arcang.; h) Carum multiflorum (Sibth. & Sm.) Boiss.; i) Jurinea mollis (L.) Rchb. subsp. mollis; j) Linum austriacum L. subsp. tommasinii (Rchb.) Greuter & Burdet; k) Phlomis fruticosa L.; l) Piptatherum holciforme (Bieb.) Roem & Schult; m) Rhaponticoides centaurium (L.) M.V. Agab. & G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E I rilievi vegetazionali sono stati effettuati secondo la metodologia della scuola sigmatista di Zurigo-Montpellier (Braun-Blanquet, 1932). Per la nomenclatura dei taxa, pur consultando la Med-Checklist (Greuter et al., 1984-1989; Greuter, 2008), si è seguito nella maggior parte dei casi An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora (Conti et al., 2005) e successivi aggiornamenti (Conti et al., 2007). L’inquadramento sintassonomico fa riferimento a due recenti contributi relativi all’area dell’arco ionico tarantino (Biondi & Guerra 2008; Di Pietro & Misano, 2010) nonché ad altri lavori relativi alla vegetazione della Puglia (Bianco et al., 1988; Biondi & Guerra 2008; Forte et al., 2005; Di Pietro & Wagensommer, 2008; Terzi & D’Amico 2008; Perrino & Wagensommer 2013). Per ogni area rilevata è stata descritta “in sintesi” la tipologia di suolo sulla base delle Unità Tipologiche di Suolo (UTS) a cui è associata la classificazione del United States Department of Agriculture (USDA), che ha un contenuto informativo di carattere tecnico applicativo, e quella del Word Reference Base For Soil Resources (WRB), maggiormente indicata per confronti comparati a livello internazionale. I risultati sono espressi per tipologia di ambiente rilevato e per singola specie vegetale riferita al Progetto. Per ogni rilevamento sono stati indicati il codice rilievo [iniziali del rile- vatore, data, acronimo del settore rilevato (G = Gravine)], pedotipo e sua descrizione. In ciascuna tabella fitosociologica sono state indicate le specie caratteristiche dei syntaxa e sono stati raccolti vari dati stazionali, quali: codice rilevamento, data, località, comune, coordinate UTM (ED50), quota (s.l.m.), esposizione, inclinazione (°), tipo di substrato, rocciosità (%), pietrosità (%), superficie rilevata (mq), copertura vegetale [strato muscinale - presenza/assenza, strato erbaceo (%), strato arbustivo (%), strato arboreo (%)], altezza della vegetazione [altezza strato erbaceo (cm), altezza strato arbustivo (cm), altezza strato arboreo (m)], minacce individuate, popolazione stimata, eventuali note. è stato redatto l’elenco completo dei taxa rinvenuti in campo. Mappe georeferenziate (su base ortofoto e carta IGM) delle aree idonee ad interventi di conservazione in situ, e delle aree esplorate, hanno infine riassunto dal punto di vista cartografico il lavoro svolto. Sono stati inoltre realizzati i fotogrammi di ogni specie vegetale presa in esame e dell’ambiente in cui ciascuna è stata rilevata. Risultati Le ricerche in campo hanno consentito di individuare le comunità vegetali nelle quali, nel territorio d’indagine, si rinvengono le specie di Progetto. I rilievi effettuati, riportati in 33 tabelle fitosociologiche, sono stati inquadrati nello schema sintassonomico seguente. Querco-Fagetea Br.-Bl. & Vlieger in Vlieger 1937 Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 121 Quercetalia pubescenti-petraeae Klika 1933 Carpinion orientalis Horvat 1958 Teucrio siculi-Quercetum trojanae Biondi, Casavecchia, Guerra, Medagli, Beccarisi & Zuccarello 2004 Quercetea ilicis Br.-Bl. ex A. & O. Bolòs 1950 QUERCETALIA ILICIS Br.-Bl. ex Molinier 1934 Fraxino orni - Quercion ilicis Biondi, Casavecchia, Gigante 2003 Cyclamino hederifolii-Quercetum ilicis Biondi, Casavecchia, Gigante 2003 PISTACIO LENTISCI-RHAMNETALIA ALATERNI Rivas-Martinez 1975 Oleo-Ceratonion siliquae Br.-Bl. ex Guinochet & Drouineau 1944 Coronillo emeroides-Euphorbietum dendroidis Géhu & Biondi1997 Coronillo emeroides-Pistacietum lentisci Biondi & Guerra 2008 Coronillo valentinae-Juniperetum turbinatae Biondi & Guerra 2008 Oleo sylvestris-Calicotometum infestae Biondi & Guerra 2008 Asplenietea trichomanis (Br.-Bl. 1934) Oberd.1977 ONOSMETALIA FRUTESCENTIS Quezel 1964 Campanulo versicoloris-Dianthion japigici Di Pietro & Wagensommer 2008 122 Aurinio-Centauretum apulae Bianco, Brullo, Pignatti E. & Pignatti S. 1988 FESTUCO-BROMETEA Br.-Bl. et Tx. 1943 ex Klika et Hadac 1944 SCORZONERO-CHRYSOPOGONETALIA Horvatic et Horvat (1956) 1958 Hippocrepido glaucae-Stipion austroitalicae Forte & Terzi 2005 Aggr. a Jurinea mollis subsp. mollis e Asyneuma limonifolium subsp. limonifolium LYGEO-STIPETEA Rivas-Martínez 1978 HYPARRHENIETALIA HIRTAE RivasMartínez 1978 Hyparrhenion hirtae Br.-Bl., P. Silva &Rozeira 1956 Stipo austroitalicae-Hyparrhenietum hirtae Biondi & Guerra 2008 Aggr. a Chrysopogon gryllus Avenulo-Ampelodesmion mauritanici Minissale 1992 Aggr. a Ampelodesmos mauritanicus CISTO-MICROMERIETEA Oberdorfer 1954 CISTO-ERICETALIA Horvati 1958 Cisto-Ericion Horvati 1958 Phagnalo annotici-Fumanetum thymifoliae Biondi 1997 thymetosum capitati Biondi & Guerra 2008 Ruto chalepensis-Salvietum trilobae Biondi & Guerra 2008 Chamaecytiso spinescentis-Cistetum G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E eriocephali Biondi & Guerra 2008 Aggr. a Helictotrichon convolutum (C. Presl) Henrard Aggr. a Cistus creticus subsp. eriocephalus e Cytisus infestus STELLARIETEA MEDIAE Tüxen, Lohmeyer & Preising ex von Rochow 1951 THERO-BROMETALIA (Rivas-Goday & Rivas-Martínez ex Esteve 1973) O. Bolòs 1975 Hordeion leporini Br. Bl. in Br. Bl., Gajewski, Wraber & Walas 1936 corr. O Bolòs 1975 Aggr. a Linum austriacum L. subsp. tommasinii (Rchb.) Greuter & Burdet ARTEMISIETEAVULGARIS Lohmeyer, Preising & Tüxen ex von Rochow 1951 ARTEMISIENEAVULGARIS Lohmeyer, Preising & Tüxen ex von Rochow 1951 ELYTRIGIETALIA REPENTIS Oberdorfer, Müller, & Gors in Oberdorfer, Görs, Korneck, Lohemayer, Müller, Philippi & Seibert 1967 Aggr. a Rhaponticoides centaurium (L.) M.V. Agab. &Greuter NERIO-TAMARICETEA Br.-Bl. & O. Bolòs 1958 TAMARICETALIA Br.-Bl. & O. Bolòs 1958 Tamaricion africanae Br.-Bl. & O. Bolòs 1958 Aggr. a Vitex agnus-castus Nelle praterie perenni sono state rinvenute Euphorbia nicaeensis All. subsp. japygica (Ten.) Arcang., Linum austriacum L. subsp. tommasinii (Rchb.) Greuter & Burdet, Jurinea mollis (L.) Rchb. subsp. mollis e Chrysopogon gryllus (L.) Trin. La stazione di C. gryllus (L.) Trin. in località San Pellegrino (Laterza) è una delle poche attualmente note per l’area del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine (Carruggio, 2009) e non rientra tra le proprietà pubbliche. Le ricerche hanno consentito di individuare in aree limitrofe alcune stazioni circoscritte, con corteggio floristico, caratteri stazionali e pedologici affini a quella di presenza della specie, potenzialmente idonee per interventi di introduzione della specie. E. nicaeensis subsp. japygica è, tra le altre 3, la specie più rara nelle aree pubbliche indagate, ed è esclusiva delle praterie perenni a Stipa austroitalica, risultando assente in altre tipologie vegetazionali. Le altre 2 specie, invece, sono risultate relativamente frequenti e diffuse anche in altri ambienti, che vanno dalla macchia a prevalenza di sclerofille sempreverdi (OleoCeratonion siliquae), alle garighe camefitiche e nanofanerofitiche (Cisto-Ericion). I rilevamenti di Spernicolo permettono di attribuire questa tipologia di prateria all’alleanza Hippocrepido glaucae-Stipion austroitalicae, già rilevata per il territorio dell’Alta Murgia (Puglia centrale). Si confermano, quindi, le affinità delle praterie pugliesi con quelle orientali che qui, grazie alla presenza di J. mollis subsp. mollis e Asyneuma limonifolium (L.) Janch. subsp. limonifolium, sarebbero da elevare ad una associazione fitosociologica peculiare e differente, non indivi- Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 123 duata nei recenti studi vegetazionali realizzati nell’area di studio (Biondi & Guerra, 2008; Di Pietro & Misano, 2010). La popolazione più consistente di L. austriacum subsp. tommasinii è stata rilevata presso Masseria Cangiulli, appena al di fuori di un’area pubblica. Le praterie a Stipa austroitalica diffuse per alcuni tratti sui pianori che costeggiano la gravina di Palagianello sono quelle che meglio si prestano ad interventi di conservazione in situ per questo taxon, ma non rientrano in area pubblica. Una estesa fascia corrispondente ad un pianoro della Gravina di Laterza potrebbe costituire una buona alternativa per interventi di rafforzamento. J. mollis subsp. mollis, come la precedente specie, si localizza in comunità erbacee tendenzialmente poco disturbate. A Masseria Cangiulli, questo taxon ha comportamento affine a quello di L. austriacum subsp. tommasinii. Nell’ambito delle aree pubbliche oggetto di indagine, le stazioni che meglio si prestano ad azioni di rafforzamento sono le stesse individuate per il lino. Diversi settori del Parco, come i pianori delle Gravine di Laterza, di Palagianello e Castellaneta, sono ricchi di vegetazione arbustiva a sclerofille sempreverdi, che costituiscono la tipologia di vegetazione adatta ad ospitare interventi di conservazione in situ per Coronilla valentina L. Le analisi demografiche dimostrano, tranne per la stazione di Masseria Cangiulli (Laterza), la presenza di popolazioni con pochi individui. La capacità di rinnovamento è discreta per la popolazione della Gravina di Laterza e per la stazione di M. Cangiulli. 124 Nei sopralluoghi effettuati nelle Gravine di Palagianello e Castellaneta, la specie è rara o assente. In particolare a Palagianello risultano molto diffuse le garighe nanofanerofitiche a dominanza di Cistus sp. pl. e Calicotome infesta (C. Presl) Guss., presenti anche a Laterza, dove C. valentina L. è relativamente più diffusa. La macchia a prevalenza di sclerofille sempreverdi come Pistacia lentiscus L., Arbutus unedo L., Rhamnus alaternus L. ecc., in località Tarso (Martina Franca) e Merichicchio (Crispiano), pur non presentando Coronilla valentina L., potrebbe, in relazione al corteggio floristico, risultare idonea ad interventi di conservazione in situ. A questa stazione si deve aggiungere buona parte del pianoro della Gravina di Laterza dove la specie, pur presente, forma popolamenti poveri di individui. Le popolazioni delle stazioni di Ampelodesmos mauritanicus (Poir.) T. Durand & Schinz, sinora note per il Parco Terra delle Gravine, sono costituite da pochissimi individui. In aggiunta nel caso di Masseria Croce Grande (Martina Franca) non è stata osservata rinnovazione della specie. Un’area, a sud di Segnale Quintano (Castellaneta), dove è presente una piccola popolazione di questa graminacea di grossa taglia (Carruggio, 2009), sembra avere caratteristiche favorevoli per interventi di conservazione in situ. Acer monspessulanum L. subsp. monspessulanum costituisce la sola essenza arborea valutata nel Progetto. Il sito di Merichicchio caratterizzato da rimboschimento a pino d’Aleppo, non sembra idoneo ad interventi per questo taxon. Negli altri siti, invece, la specie è stata G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E osservata nelle stazioni più fresche della Gravina di Laterza, mentre è molto rara a Bosco Sant’Antuono e Monte Sant’Elia ed assente a Tarso. Peculiare è la presenza di un nucleo di individui di A. monspessulanum, in buono stato di conservazione, presso Passo Giacobbe (Castellaneta) in un rilievo di vegetazione ripariale a Vitex agnus-castus L. La vegetazione casmofitica delle rupi è stata rilevata sulle pareti della Gravina di Laterza, Gravina di Palagianello e Gravina di Castellaneta. Le specie di Progetto sono Campanula versicolor Andrews, Hellenocarum multiflorum H. Wolff, Euphorbia dendroides L. e Piptatherum holciforme (Bieb.) Roem & Schult. I campionamenti hanno evidenziato per C. versicolor e E. dendroides la presenza di stazioni ricche di individui, dove sono suggerite azioni di monitoraggio a medio-lungo termine. Hellenocarum multiflorum H. Wolff è stata rilevata in alcune stazioni della Gravina di Laterza e Palagianello (Grotta San Biagio), sempre con pochi individui. La località Grotta San Biagio costituisce il sito rilevato più rappresentativo della specie anche se esterno alle aree pubbliche. Quest’ultima località e gran parte delle pareti verticali delle gravine con preferenza per le stazioni esposte a settentrione, a quote sempre superiori ai 300-350 m di quota, sono siti idonei per interventi di rafforzamento della specie. è da rilevare che nelle stazioni di presenza di H. multiflorum, in rapporto al limitato numero di individui, il rinnovamento è buono. Piptatherum holciforme (Bieb.) Roem & Schult è taxon estremamente vulnerabile che predilige gli ambienti rupestri, anche se talvolta, alcuni individui si spingono all’interno di formazioni prative perenni o arbustive. Presso la Gravina di Laterza ed in corrispondenza di una delle meglio conservate popolazioni di euforbia arborescente, è stata individuata una stazione con caratteristiche affini a quella di presenza della specie e quindi idonea ad interventi di introduzione di P. holciforme. Gli ambienti umidi all’interno del Parco sono stati esplorati per la caratterizzazione dell’habitat ripariale che ospita le comunità a Vitex agnus-castus. Attualmente la popolazione di Laterza/Castellaneta, presente lungo il letto della Gravina di Laterza, è l’unica ad ospitare comunità vegetali della specie. La stazione più rilevante è quella che si sviluppa presso Passo Giacobbe, dove sono stimati oltre 100 individui con buona capacità di rinnovamento. Giovani plantule (alte 20-30 cm) sono state osservate anche lungo una strada prossima a Passo Giacobbe. Le ultime 3 specie oggetto di studio sono Rhaponticoides centaurium (L.) M.V. Agab. & Greuter, Salvia fruticosa Mill. e Phlomis fruticosa L. La prima è nota, all’interno del Parco, solo per 2 stazioni: Casone San Vito e Grottaturge (Laterza). Le osservazioni fenologiche indicano per Casone San Vito la capacità di tutti gli individui di produrre acheni, a differenza della stazione di Grottaturge, più povera di individui e con scarsa capacità di portare a termine la maturazione dei frutti. In entrambi i casi non si è osservato rinnovamento e la stazione di Casone San Vito, quella più interessante e produttiva, è minacciata dalla possibilità di allargamento di 2 appezzamenti colturali limitrofi. S. fruti- Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 125 Prateria perenne con presenza di Euphorbia nicaeensis ssp. japygica (Laterza). Foto Perrino cosa è specie maggiormente diffusa nel settore centro-orientale dell’Arco jonico tarantino. Essa è stata, infatti, rilevata in 3 stazioni, con popolazioni più ricche a Gravina di Capo Gavito (Mottola) e sul pianoro della Gravina di Palagianello, di fronte Grotta San Biagio (Palagianello), mentre con una popolazione di poco più di dieci individui nella stazione più occidentale di Masseria Gaudella nel Comune di Castellaneta (Carruggio, 2009). Le stazioni più ricche di individui sono quelle di Palagianello e Mottola che presentano una discreta capacità di rinnovamento, mentre la popolazione di pochi individui di Masseria Gaudella non mostra rinnovazione. In tutti i casi si è osservata una buona capacità di fruttificare. P. fruticosa, infine, è stata rilevata a Gravina Capo di Gavito (Mottola), Gravina Petruscio (Mottola), presso località Convento (Laterza) ed Passo Giacobbe, vegetazione a Vitex agnus-castus (Castellaneta). Foto Perrino alla Gravina di Palagianello.Talvolta, come osservato per la popolazione di Capo di Gavito, la rinnovazione è buona, anche se rimangono dei dubbi sulla capacità di questa lamiacea di portare a termine la maturazione dei frutti. Per quanto concerne i suoli, il pedotipo più diffuso nelle aree rilevate è il Lithic RupticInceptic Haploxeralf fine. Sono anche presenti il Pachic Calcixeroll fine loamy, thermic, il Typic Xerofluvent, coarse loamy, mixed ed il Vertic Endoaqueqt, fine silty, mixed, Typic calcixerept fine, mixed, thermic, Lithic Xerothent loamy, misto,Typic Palexeroll very fine, mixed, thermic. I suoli sono prevalentemente franco argillosi, molto sottili, molto rocciosi con substrato entro i 50 cm e pendenza elevata. Più rari i suoli franchi, moderatamente profondi o profondi e pendenza variabile. BiBliografia Bianco P., Brullo S., Pignatti E., Pignatti S., 1988. La vegetazione delle rupi calcaree della Puglia. 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