comune di Gravina in Puglia Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE RAPPORTO FINALE Hanno collaborato alla realizzazione del progetto “Grastepp: tra Gravine e Steppe” Francesco Angiulli, Stamatia Anifantis, Enrico Armentano, Filippo Bellini, Antonio Bisaccia, Elena Blotti, Mirella Campochiaro, Michele Carone, Francesca Carruggio,Viviana Cavallaro, Guido Ceccolini,Vincenzo Costantini, Floriana Curione, Francesco Saverio D’Amico, Annaeva Detomaso, Francesco Dursi, Antonio Fiore, Giuseppe Flore, Luigi Forte, Anna Grazia Frassanito, Stefania Frassineti, Antonella Grano, Salvatore Leuzzi, Barbara Loconsole, Marcello Macchia, Francesca Mantino, Rocco Mariani, Giulia Melchiorre, Antonio Monaco, Francesca Pace, Franco Parisi, Enrico Vito Perrino, Filippo Ragno, Antonio Raguso, Saverio Regina,Valentina Rubini, Bernardino Russo, Gennaro Russo, Giovanni Sicoli, Antonio Sigismondi, Giovanni Signorile, Fernando Trovè, Robert Phillip Wagensommer e Giovanni Zaccaria. Amministrazione Comunale di Gravina in Puglia, Comune di Gravina in Puglia, Lipu. Citazione consigliata Regione Puglia - Ufficio Parchi e Tutela della Biodiversità (a cura di), 2014. Grastepp: tra Gravine e Steppe. Azioni per la conservazione della biodiversità nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia e nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine. Rapporto Finale. Never Before Italia srl, Castellana Grotte (BA). Si ringrazia Maria Bartolomeo, Claudia Campanale, Rosaria Pia Campanella, Domenico Cardinale, Roberto Cazzolla Gatti, Nicola Cillo, Claudio Pio Clemente, Grazia Colamia, Giuseppe Dell’Aera, Francesca Di Palo, Giuseppe Loglisci, Vito Lombardi, Micheila Macina, Angelo Margherita, Piero Medagli, Alberto Mouton-Egido, Ornella Quivelli,Valeria Ricci, Alessandro Rosiello, Francesco Rubino, Domenico Sacco, Maria Immacolata Schiattone, Realizzazione: Never Before Italia Pierfrancesco Semerari, Giuseppe Silletti, Margherita Spinelli. Stampa: ??????????? Amministrazione Comunale di Cassano delle Murge, Amministrazione Comunale di Castellaneta, Amministrazione Comunale di Laterza, Amministrazione Comunale di Martina Franca, Amministrazione Finito di stampare: Aprile 2014 Comunale di Mottola, Amministrazione Comunale di Palagianello, Oasi © Tutti i diritti riservati Lipu Gravina di Laterza, Lipu Sezione di Gravina in Puglia, Soc. Coop. ISBN: 978-88-909115-0-7 “Murgia Garagnone”, Uffici del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Saluti 6 Introduzione 9 Le aree interessate Dal Progetto Grastepp: il Parco Nazionale dell’Alta Murgia Il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine 15 17 35 RELAZIONI SCIENTIFICHE GRASTEPP AZIONI DI CONSERVAZIONE EX SITU ED IN SITU DI ENTITà VEGETALI DI IMPORTANZA CONSERVAZIONISTICA DELL’ALTA MURGIA E DELLA TERRA DELLE GRAVINE 43 45 Luigi Forte - Francesca Carruggio - Francesca Mantino TECNICHE DI RIPRODUZIONE ASSISTITA ED AZIONI DI COnSERVAZIONE EX SITU PER SPECIE PRIORITARIE DI RAPACI 81 PROGETTO GRASTEPP (AZIONE B.2) Vincenzo Costantini Caratterizzazione floristica di aree di proprietà pubblica per la reintroduzione delle specie vegetali in siTU Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia 103 105 Anna grazia FrassaniTo - Enrico Vito Perrino - Robert PHILIPP Wagensommer Il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine Filippo Bellini - Francesco Dursi - Enrico Vito Perrino Robert PHILIPP Wagensommer 117 Caratterizzazione floristica di aree di proprietà pubblica per la reintroduzione delle specie vegetali in siTU Il Parco Nazionale dell’ Alta Murgia Il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 103 Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia Anna grazia Frassanito - Robert PHILIPP Wagensommer Enrico Vito Perrino I ndagini botaniche sono state condotte in alcune aree pubbliche del Parco Nazionale dell’Alta Murgia al fine di stabilire interventi per la salvaguardia di specie vegetali di interesse conservazionistico indicate nel progetto Grastepp. Nell’ambito delle aree pubbliche indagate è stata verificata l’eventuale presenza di condizioni ecologiche idonee ad interventi di rafforzamento e/o reintroduzione (conservazione in situ) delle seguenti specie: Acer monspessulanum L. ssp. monspessulanum, Arum apulum (Carano) P.C. Boyce, Asphodeline liburnica (Scop.) Rchb., Asyneuma limonifolium (L.) Janch. subsp. limonifolium, Athamanta sicula L., Aurina saxatilis (L.) Desv. ssp. megalocarpa (Hausskn.) T.R. Dudley, Campanula versicolor Andrews, Carum multiflorum (Sibth. & Sm.) Boiss. ssp. multiflorum, Damasonium alisma Mill., Dictamnus albus L., Eryngium barrelieri Boiss., Linum austriacum L. ssp. tommasinii (Rchb.) Greuter & Burdet, Paeonia mascula (L.) Mill. ssp. mascula, Prunus webbii (Spach) Vierh., Rhaponticoides centaurium (L.) M.V. Agab. & Greuter, Salvia argentea L. Materiale e metodi I rilievi vegetazionali sono stati effettuati secondo la metodologia della scuola sigmatista di Zurigo-Montpellier (Braun-Blanquet, 1932). 104 G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E Per la nomenclatura dei taxa, pur consultando la Med-Checklist (Greuter et al., 1984-1989; Greuter, 2008), si è seguito An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora (Conti et al., 2005) e successivi aggiornamenti (Conti et al., 2007), eccetto per Potentilla pedata Willd. ex Hornem., in quanto si tratta di specie non ancora presente nella checklist sopra citata. L’inquadramento sintassonomico fa riferimento a vari contributi relativi all’Alta Murgia (Bianco et al., 1988; Forte et al., 2005; Terzi & D’Amico 2008; Perrino & Wagensommer 2013; Perrino et al. 2013a; Perrino et al. 2013b) o ad altri territori (Rivas-Martínez et al. 2002; Biondi & Guerra 2008; Di Pietro & Wagensommer, 2008). I dati pedologici sono stati ottenuti dal Sistema Informativo dei Suoli del Progetto ACLA II ed alla Carta Pedologica di Sintesi (edita dall’Assessorato all’Agricoltura e dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari) che riunisce tutti gli studi effettuati nella provincia di Bari. Per ogni area rilevata è stata descritta, “in sintesi”, la tipologia di suolo sulla base delle Unità Tipologiche di Suolo (UTS) a cui è associata la classificazione del United States Department of Agriculture (USDA), che ha un contenuto informativo di carattere tecnico applicativo, e quella del Word Reference Base For Soil Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 105 Resources (WRB), maggiormente indicata per confronti comparati a livello internazionale. I risultati sono espressi per tipologia di ambiente rilevato e per singola specie vegetale riferita al Progetto. Per ogni rilevamento sono stati indicati il codice rilievo [iniziali del rilevatore, data, acronimo del settore rilevato (AM=Alta Murgia)], pedotipo e sua descrizione. In ciascuna tabella fitosociologica sono state individuate le specie caratteristiche dei syntaxa individuati e vari dati stazionali, quali: codice del rilevamento, data, località, comune, coordinate UTM (ED50), quota (s.l.m.), esposizione, inclinazione (°), tipo di substrato, rocciosità (%), pietrosità (%), superficie rilevata (mq), copertura vegetale [strato muscinale - presenza/ assenza, strato erbaceo (%), strato arbustivo (%), strato arboreo (%)], altezza della vegetazione [altezza strato erbaceo (cm), altezza strato arbustivo (cm), altezza strato arboreo (m)], minacce individuate, eventuali note. è stato redatto l’elenco completo dei taxa rinvenuti in campo. Mappe georeferenziate (su base ortofoto e carta IGM) delle aree idonee ad interventi di conservazione in situ, e delle aree esplorate, riassumono dal punto di vista cartografico il lavoro svolto. Sono stati, inoltre, realizzati e riportati i fotogrammi di ciascuna specie vegetale presa in esame e l’ambiente in cui sono state direttamente rilevate. vegetali di seguito elencate, in ciascuna delle quali è presente una o più specie da Progetto. Risultati Nelle praterie perenni sono state rinvenute Asyneuma limonifolium (L.) Janch. subsp. limonifolium, Linum austriacum L. subsp. tommasinii Grazie alla realizzazione di 50 rilievi fitosociologici, sono state individuate le comunità 106 - Asplenietea trichomanis (Br.-Bl. 1934) Oberd. 1977; - Onosmetalia frutescentis Quezel 1964 Campanulo versicoloris-Dianthion japigici Di Pietro & Wagensommer 2008; - Aurinio megalocarpae-Centaureetum apulae Bianco, Brullo, Pignatti E., Pignatti S. 1988; - Iberido carnosae-Athamantetum siculae Terzi & D’Amico 2008; - Festuco-Brometea Br.-Bl. & Tx. 1943 ex Klika & Hadac 1944; - Scorzonero-Chrysopogonetalia Horvatic & Horvat (1956) 1958; - Hippocrepido glaucae-Stipion austroitalicae Forte & Terzi in Forte, Perrino & Terzi 2005; - Acino suaveolentis-Stipetum austroitalicae Forte & Terzi in Forte, Perrino & Terzi 2005 subass. stachydetosum salviifoliae Forte & Terzi in Forte, Perrino & Terzi 2005; - Querco-Fagetea Br.-Bl. & Vlieger in Vlieger 1937; - Quercetalia pubescenti-petraeae Klika 1933; - Carpinion orientalis Horvat 1958; - Stipo bromoidis-Quercetum dalechampii Biondi et al. 2004; - Isoeto-Nanojuncetea Br. Bl. & Tuxen ex Westhoff, Dijk & Passchier 1946; - Nanocyperetalia fusci Klika 1935; -Verbenion supinae Slavnic 1951. G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E Pascolo arbustato a dominanza di Prunus webbii. Immagine corrispondente al sito Lama Reale (Ruvo di Puglia). Prunus webbii. Particolare del fiore (a sinistra) e del frutto (a destra) relativi ad un individuo di Lama Reale. (Rchb.) Greuter & Burdet e Salvia argentea L. Nelle aree pubbliche rilevate le prime due specie sono presenti con pochi individui o sono del tutto assenti, e sembrano avere buona potenzialità per azioni di conservazione in situ. Si tratta dei pianori che fiancheggiano le scarpate del Pulo di Altamura e del Pulicchio di Gravina. S. argentea manca nell’area rilevata del Pulo di Altamura, presentando le stazioni più rappresentative in aree immediatamente limitrofe, distanti poche centinaia di metri rispetto a quelle rilevate. In agro di Miner- vino Murge (località Di Tria e Lama Scrofa) e Cassano Murge (Lago Battaglia), alcuni siti presentano una componente floristica ed ecologia favorevole ad interventi di rafforzamento per S. argentea L. In agro di Altamura, in un’area privata (località Graviglione) al confine settentrionale del Parco, è presente probabilmente la più rappresentativa popolazione di A. limonifolium (L.) Janch. subsp. limonifolium. La specie non è segnalata in altri siti all’interno del Parco, dove si potrebbero prevedere interventi di rafforzamento, né esistono testi- Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 107 Bosco di roverella con sottobosco di Paeonia mascula, in località Lama di Carlo (Bosco Scoparella - Ruvo di Puglia). Acer monspessulanum ssp. monspessulanum. monianze storiche sulla sua presenza all’interno dell’area protetta. Le ricerche effettuate non hanno pertanto consentito di individuare ulteriori siti di presenza di questa specie, per cui si sconsigliano azioni di introduzione della specie in Area Parco. In alcune aree dell’Alta Murgia il paesaggio è contraddistinto dalla presenza di prati arbustati più o meno ricchi di arbusti caducifogli, dove si localizza Prunus webbii (Spach) Vierh. San Magno è il sito dove la specie è meglio conservata, mentre le altre aree pubbliche indagate, tranne alcune schiarite di Bosco Scoparella, non sono risultate idonee ad azioni di rafforzamento. Per questa specie è auspicabile un piano di monitoraggio a medio termine al 108 fine di verificare il perdurare nel tempo del buono stato di conservazione dei popolamenti individuati. Bosco Scoparella, Bosco di Acquatetta e le formazioni arboree all’interno del Pulicchio di Gravina in Puglia, presentano le seguenti specie: Acer monspessulanum L. subsp. monspessulanum, Arum apulum (Carano) P.C. Boyce, Asphodeline liburnica (Scop.) Rchb., Dictamnus albus L., Paeonia mascula (L.) Mill. ssp. mascula e Rhaponticoides centaurium (L.) M.V. Agab. & Greuter. Solo Bosco Scoparella e una piccola porzione del Bosco di Acquatetta presentano condizioni potenzialemente idonee ad interventi di conservazione in situ. A Bosco Scoparella e Bosco di Acquatetta sono sta- G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E Paeonia mascula. Dictamnus albus. Rhaponticoides centaurium. Arum apulum. Asphodeline liburnica. Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 109 Attività di recupero pulli di falco grillaio nel Parco nazionale dell’Alta Murgia Testo Giuseppe Giglio e Stefania Pellegrino (LIPU Gravina) | Foto Giuseppe Giglio I l Grillaio (Falco naumanni) è una specie in forte declino nel Paleartico occidentale ed è oggi classificato come “vulnerabile” nella Lista Rossa Globale dello IUCN. Il suo status europeo risulta “Depleted” (BirdLife International 2004), considerato specie ad elevata priorità di conservazione (SPEC 1), inserito nell’allegato I della Direttiva “Uccelli” 09/147/EEC. L’areale di nidificazione risulta estremamente circoscritto e limitato a determinate aree del meridione d’Italia. Nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia si concentra il 60% circa (8462 – 8684 grillai) di tutta la popolazione appulo-lucana censita nel 2013 (14.185 – 14717). Nei comuni di Gravina in Puglia e Altamura 110 il Parco ha affidato alla LIPU il compito di svolgere il recupero dei pulli di grillai caduti dal nido, un’azione efficace per la conservazione della specie in quanto ha consentito il rilascio in natura di circa 400 giovani grillai. L’attività si è concentrata nei mesi di giugno, luglio e agosto, periodo in cui i giovani possono cadere dal nido per cause accidentali. Da qui i giovani grillai sono affidati ai volontari della LIPU per il trasporto presso l’Osservatorio Faunistico Regionale – Centro Recupero Selvatici. In questa sede i tecnici faunisti, coordinati dal Dipartimento di Medicina Veterinaria, seguono tutte le fasi di crescita, cura e riabilitazione dei grillai. Numerose sono state anche le richieste di intervento e consulenza telefonica da parte G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E di cittadini che avevano ritrovato i giovani falchi grillai per le strade della città. Al termine delle attività di recupero sono seguite diverse liberazioni pubbliche dei falchi grillai, a cura dell’Osservatorio Faunistico, nel Parco Nazionale e altre aree limitrofe. In tali occasioni hanno partecipato centinaia di persone e l’evento è stato di volta in volta divulgato sugli organi di stampa e sulle tv locali. All’attività di recupero e trasporto fauna hanno collaborato, oltre alla Polizia Municipale di Gravina e Altamura, anche il Corpo Forestale dello Stato – CTA Parco, i comandi stazione del CFS di Spinazzola e Gravina, la Polizia Provinciale. te osservate numerose stazioni di A. liburnica (Scop.) Rchb., quasi tutte con un cospicuo numero di individui. La diffusione della specie, probabilmente favorita dal pascolo bovino, suggerisce l’inopportunità di interventi di rafforzamento, limitando le ricerche ad azioni di monitoraggio. A. monspessulanum L. subsp. monspessulanum, l’unica essenza arborea valutata nel Progetto, all’interno del Parco è nota solamente per Bosco La Sentinella (Toritto), mentre non sono stati osservati siti di presenza all’interno di Bosco Scoparella. Il bosco di Toritto, dove la specie è presente con pochi individui, si presta ad interventi di rafforzamento, malgrado il sito non sia un’area pubblica. D. albus L. e R. centaurium (L.) M.V. Agab. & Greuter, nel territorio murgiano, sono presenti in limitate aree di Bosco Difesa Grande (Gravina in Puglia), esterne al Parco, e i sopraluoghi condotti a Bosco Scoparella e Bosco di Acquatetta non hanno consentito di individuare siti con caratteristiche ecologiche favorevoli ad una loro introduzione. P. mascula (L.) Mill. ssp. mascula è presente con una popolazione di centinaia di individui a Lama di Carlo (Bosco Scoparella) dove, data l’abbondanza di individui concentrati su una superficie limitata, è consigliabile effettuare monitoraggi periodici e costanti in relazione a: 1) potenziale minaccia dovuta alla presenza di cinghiali, le cui tracce sono state osservate in altre aree dello stesso bosco dove la specie risulta assente; 2) mancanza di analoghi popolamenti così rappresentativi in altre aree del Parco. In località Lago dei Ladri (Toritto) è stato individuato un piccolo popolamento di P. mascula, potenzialmente idoneo ad un intervento di rafforzamento, benché il sito non ricada tra le aree pubbliche del Parco. Nelle aree pubbliche indagate non sono state rilevate popolazioni di A.apulum (Carano) P.C. Boyce. L’ambiente rupicolo ospita le seguenti specie da Progetto: Athamanta sicula L., Aurina saxatilis (L.) Desv. ssp. megalocarpa (Hausskn.) T.R. Dudley, Campanula versicolor Andrews e Carum multiflorum (Sibth. & Sm.) Boiss. subsp. multiflorum. La vegetazione casmofitica è stata rilevata al Pulo di Altamura, al Pulicchio di Gravina in Puglia e in varie stazioni del costone roccioso che si affaccia sulla Fossa Bradanica, in particolare alla Rocca e al Castello del Garagnone. Per A. sicula L. e A. saxatilis (L.) Desv. ssp. megalocarpa (Hausskn.) T.R. Dudley, la presenza di numerose stazioni ricche di individui consente di escludere interventi di rafforzamento; si suggeriscono, invece, azioni di monitoraggio a medio-lungo termine. C. versicolor Andrews, specie comune sulle rupi di alcune località della Puglia meridionale, sulla Murgia è stata individuata, con una popolazione ricca di individui, solo al Pulo di Altamura. La presenza di C. multiflorum (Sibth. & Sm.) Boiss. subsp. multiflorum è stata accertata in alcune stazioni presenti lungo la parete rocciosa che conduce da Altamura a Poggiorsini, ma sempre con piccoli popolamenti poveri di individui. Le località Rocca del Garagnone, Murgia di Lamapera e Jazzo di Cristo costituiscono siti potenzialmente favorevoli ad azioni di rafforzamento di questa casmofita nel territorio del Parco. Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 111 Lama di Garagnone (Spinazzola). Gli ambienti umidi sono stati indagati per le seguenti specie da Progetto: Damasonium alisma Mill. e Eryngium barrelieri Boiss. Sono state esplorate San Magno (Corato) e varie località ricadenti nel territorio di Cassano Murge. Si tratta di piccoli stagni temporanei, ambienti effimeri e particolarmente vulnerabili, identificabili (nel territorio) soprattutto per la presenza di Verbena supina L. e Mentha pulegium L. Non sono mai state rinvenute Damasonium alisma Mill. e Eryngium barrelieri Boiss., le cui popolazioni più vicine al Parco si trovano ai Laghi di Conversano ed a Mottola. Per D. alisma Mill., in considerazione della distribuzione della specie nell’entroterra regionale, è possibile ipotizzare interventi di introduzione presso le aree umide dei siti di San Magno (Corato) e dei Vuotani (Cassano Murge). I suoli maggiormente diffusi nelle Murge alte sono riconducibili agli ordini degli Inceptisuoli e Alfisuoli, mentre i Mollisuoli risultano meno rappresentati. Il pedotipo più diffuso è risultato il Lithic Ruptic-Xerochreptic Haploxeralfs, che presenta profonde fessurazioni dovute al passaggio dell’acqua e alla solubilizzazione dei carbonati, riempite di materiale di alterazione, che costituiscono una discontinuità nella profondità dei suoli e nello sviluppo degli orizzonti pedogenetici. Il suolo ha una profondità generalmente inferiore a 50 cm. BiBliografia Bianco P., Brullo S., Pignatti E., Pignatti S., 1988. The rochy vegetation of Apulia. Braun-Blanquetia 2: 133-151. Biondi E., Guerra V., 2008. Vegetation and plant landscape of the “Gravine” in the Ionian coast. Fitosociologia 45 (1): 57-125. Braun-Blanquet J., 1932. Plant sociology. Mcgraw-Hill Book Company, New York and London. Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (Eds.), 2005 - An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma. Conti F., Alessandrini A., Bacchetta G., Banfi E., Barberis G., Bartolucci F., Bernardo L., Bouvet D., Bovio M., Del Guacchio E., Frattini S., Galasso G., Gallo L., Gangale C., Gottschlich G., Grünanger P., Gubellini L., Iiriti G., Lucarini D., Marchetti D., Moraldo B., Peruzzi L., Poldini L., Prosser F., Raffaelli M., Santangelo A., Scassellati E., Scortegagna S., Selvi F., Soldano A., Tinti D., Ubaldi D., Uzunov D., Vidali M., 2007 - Integrazione della checklist della flora vascolare italiana. Natura Vicentina, (10) (2006): 5-74. 112 G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E Greuter W., 2008. Med-checklist (Vol. 2). Berlin. Greuter W., Burdet H. M. & Long G. (Eds.), 1984/1989. Med-Checklist (Vol. 1, 3 e 4). Perrino E.V., Brunetti G., Farrag K., 2013a. Plant communities of multimetal contaminated soils: A case study in National Park of Alta Murgia (Apulia Region-southern Italy), International Journal of Phytoremediation. In stampa. Perrino E.V., Wagensommer R.P., 2013. Habitats of Directive 92/43/EEC in the National Park of Alta Murgia (Apulia - Southern Italy): threat, action and relationships with plant communities. Journal of Environmental Science and Engineering (A), 229-235. Perrino E.V., Wagensommer R.P., Silletti G.N., Signorile G., Angiulli F., 2013b. Nuovi dati distributivi e relazione con la Direttiva 92/43/CEE di taxa critici pugliesi dalla Provincia di Bari. Inform. Bot. Ital., 45 (1): 53-62. Di Pietro R.,Wagensommer R.P., 2008. Phytosociological analysis on some rare and/or endangered species of Gargano National Park (central-southern Italy) and syntaxonomical considerations on the chasmophytic communities of Apulia Region. Fitosociologia 45 (1): 177-200. Rivas-Martínez S., Díaz E.T., Fernandéz-Gonzáles F., Izco J., Loidi J., Lousã M., Penas Á., 2002. 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G R A S T E P P T R A G R AV I N E E S T E P P E Azioni per la conservazione della biodiversità nel PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA E nel PARCO NATURALE REGIONALE TERRA DELLE GRAVINE 115
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