Die 40-jährige Geschichte des Antoniusfest in Affeltrangen I 40 anni di storia della Festa di Sant’Antonio in Affeltrangen Era il 13 giugno del 1974 quando Giuseppe D’Alelio, originario di Montefalcione (AV), per devozione decise, con altre poche famiglie, di far celebrare una Messa in onore di Sant’Antonio, nella piccola Cappella di Affeltrangen e per l’occasione commissionò una statua lignea allo scultore B. Gruber di Wil, che donò alla locale Parrocchia da custodire sempre in quella piccola Cappella. Era troppo forte il richiamo devozionale alla terra d’origine e così si diede inizio a qualcosa che potesse ricordare nelle fede e nella cultura le proprie origini; come del resto è avvenuto in altre parti del mondo con altri emigrati italiani. Da quel giugno ogni anno si celebra la Santa Messa in onore di Sant’Antonio da Padova. In realtà già dopo due anni iniziarono ad arrivare i devoti del Santo da ogni parte della Svizzera e anche dalla vicina Germania, tanto da far diventare una semplice Messa in una vera Festa. Il Missionario della locale Missione italiana di Sirnach Don Marino Stocchetti e il Parroco di Tobel-Affeltrangen Pfr. Alois Weizenegger, promossero la stessa Festa vedendo in essa una grande opportunità di unione e comunione con la Chiesa locale e di integrazione con i fedeli svizzeri, i quali, inizialmente scettici, finirono con l’affezionarsi alla stessa devozione del Santo da Padova. Si costituì il primo Comitato (già Centro Sociale Italiano), presieduto dal D’Alelio, con il compito di assistere i tanti fedeli che ogni anno accorrevano alla Festa. Ci si rese subito conto che la piccola Cappella non era in grado 2 di contenere un così elevato numeri di fedeli e si decise di far celebrare la S. Messa all’esterno. Così alle spalle della Cappella fu allestito un palco rialzato. Ma, con l’aumentare dei fedeli e per proteggersi dalla pioggia, si decise di costruire un grande capannone dove celebrare la S. Messa e dare assistenza ai fedeli. La moglie di D’Alelio e altre donne iniziarono a cucinare e a preparare specialità gastronomiche mediterranee riproducendo in un certo modo la tradizione popolare devozionale propria del sud Italia con bancarelle, giochi popolari e fuochi artificiali. Il gemellaggio con il Comune di Montefalcione ha sigillato il riconoscimento affettivo e tradizione della stessa Festa. Es war der 13. Juni 1974, als Giuseppe D' Alelio, gebürtig aus Montefalcione (AV) mit ein paar anderen Familien, aus Frömmigkeit beschloss eine Messe zu Ehren des heiligen Antonius in der kleinen Kapelle in Affeltrangen zu zelebrieren, für diesen Anlass bestellte er beim Bildhauer B. Gruber aus Wil eine Holzstatue, die er der Kirchgemeinde spendete, um für immer in der kleinen Kapelle aufbewahrt zu werden. Seine Hingabe an die Heimat war zu stark und so fingen sie an, etwas, das den Glauben und die Kultur in ihren Ursprung erinnern konnte; wie in vielen anderen Teilen der Welt mit anderen italienischen Einwanderer geschehen ist. Seit diesem Juni jedes Jahr feiern wir die Heilige Messe zu Ehren des heiligen Antonius von Padua. In der Tat, kamen bereits nach zwei Jahren, Anhänger des Heiligen aus der ganzen Schweiz und auch aus dem benachbarten Deutschland, um so eine einfache Messe in einem echten Fest zu machen. Der Missionar der lokalen italienischen Mission Don Marino Stocchetti aus Sirnach und der Pfarrer von Tobel- Affeltrangen Pfarrer Alois Weizenegger, beförderten dieses Fest und sahen es als eine grosse Chance für die Einheit und Gemeinschaft sowie für die Integration mit den Gläubigen der Ortskirche, die zunächst skeptisch waren, aber bald gewannen sie es lieb mit der gleichen Hingabe für den Heiligen von Padua. Es bildete sich der erste Vorstand (ehemals italienischen Sozialzentrum ), unter dem Vorsitz von D' Alelio , mit der Aufgabe, die vielen Gläubigen, die zum Fest strömten jedes Jahr beizustehen. Wir merkten bald, dass 3 die kleine Kapelle nicht in der Lage war, eine so grosse Zahl von Gläubigen aufzunehmen, und es wurde beschlossen, die heilige Messe ausserhalb zu feiern. Also hinter der Kapelle wurde eine erhöhte Bühne aufgebaut. Aber mit der Zunahme der Gläubigen und um sich von dem Regen zu schützen, wurde beschlossen, ein grosses Zelt aufzustellen um die heilige Messe zu feiern und um die Gläubigen zu versorgen. Die Frau von D' Alelio und andere Frauen begannen zu kochen und bereiten mediterrane Spezialitäten, in einer bestimmten Weise die beliebte Andachtstradition Süditaliens mit seinen Ständen, populäre Spiele und Feuerwerke. Die Städtepartnerschaft mit der Stadt Montefalcione hat die affektive Anerkennung und die Tradition für dieses Fest versiegelt. Don Marino in un articolo dal titolo “Una esplosione di pietà. Incontro di popoli incontro con Dio”, pubblicato sul libro “La devozione antoniana nei cinque continenti, Chiese e Santuari dedicati al Santo di Padova”, Edizioni Messaggero Padova 1995, cosi descriveva la Festa: “È veramente sorprendente la manifestazione in onore di Sant’Antonio, che ha luogo ogni anno ad Affeltrangen … perché si tratta di una manifestazione, alla quale prendono parte almeno 7 mila persone, provenienti dalle città circostanti e da quelle della vicina Germania. Si tratta di una spontanea esplosione di pietà popolare, che conduce la nostra gente a celebrare il Santo di Padova. una specie di appuntamento nel quale, alla devozione profondamente radicata, si mescola il forte attaccamento alle tradizioni della terra di origine. Alle manifestazioni religiose, che comprendono una solenne messa al mattino e una grande processione al pomeriggio, si aggiungono manifestazioni folcloristiche, quali lo scoppio di mortaretti e il grande spettacolo pirotecnico, che continuano usanze assi diffuse in molte regioni italiane, particolarmente in quelle meridionali. Ma la partecipazione non è limitata ai soli italiani, emigrati nella zona da anni più o meno lunghi. Ci sono infatti anche svizzeri, portoghesi, spagnoli, croati e sloveni, uniti da un comune desiderio di celebrare il Santo che tutto il mondo onora. La 4 devozione diventa quindi occasione per un grande incontro di popoli. Sono però i nostri connazionali ad assumersi il peso maggiore della organizzazione … Occorre segnalare una circostanza, che assume valore particolare per la cultura del nostro tempo. La festa richiama moltissimi giovani e soprattutto persone, che raramente si vedono in chiesa. Sant’Antonio quindi, oltre a propiziare l’incontro fra la gente, propizia anche il ritorno degli uomini a Dio …” Don Marino schrieb in einem Artikel: " Eine Explosion von Barmherzigkeit, Begegnung der Völker Begegnung mit Gott“ publiziert im Buch „Antonianische Devotion auf fünf Kontinenten, Kirchen und Heiligtümer des Heiligen von Padua gewidmet“. „Edizioni Messaggero Padova 1995, beschrieb so das Fest: "Es ist wirklich erstaunlich, die Veranstaltung zu Ehren des heiligen Antonius, die jedes Jahr in Affeltrangen stattfindet ... denn es ist ein Ereignis, an denen mindestens 7000 Personen aus den umliegenden Städten und aus dem benachbarten Deutschland teilnehmen. Es ist eine spontane Explosion der Volksfrömmigkeit, die unser Volk zum Heiligen von Padua zu feiern führt. Eine Verabredung mit tief verwurzelter Hingabe, gemischt mit einer starken Verbundenheit mit den Traditionen des Herkunftslandes. An die religiöse Veranstaltungen, die eine feierliche Messe in der Früh und eine grosse Prozession am Nachmittag beinhaltet, haben sowie Folklore, wie das Platzen der Feuerwerkskörper und das grosse Feuerwerk den Platz eingenommen, Traditionen aus vielen italienischen Regionen, vor allem aus dem Süden. Die Teilnahme ist jedoch nicht nur für Italiener, die schon seit vielen Jahren in der Region wohnen. Tatsächlich gibt es auch Schweizer, Portugiesen, Spanier, Kroaten und Slowenen, von einem gemeinsamen Wunsch vereint, um den Heiligen, das die ganze Welt ehrt zu feiern. Diese Devotion ist ein Anlass um viele Völker zu vereinen. Es sind aber unsere Landsleute, die die Hauptlast der Organisation tragen ... Es sollte auf eine besondere Bedeutung für die Kultur in unserer Zeit hingewiesen werden. Das Fest zieht viele junge Menschen und vor allem Menschen, die selten in der Kirche zu 5 sehen sind. Der heilige Antonius bringt zusätzlich über das Treffen zwischen Menschen, auch die Rückkehr des Menschen zu Gott ...“ Il messaggio che Sant’Antonio continua a diffondere anche oggi è stato rilevato dall’omelia tenuta da Mons. G. Perego nel giugno del 2013 e riportata sul mensile della Fondazione Migrantes: migranti press (n. 9 sett. 2013). Attraverso il racconto della vita del Santo, Monsignor Perego, ha portato i fedeli a riflettere gradualmente su due aspetti principali del Francescano Predicatore: la sua cattolicità e la sua grande attualità. “La cattolicità di Antonio è data dalla venerazione che per Lui si ha ovunque, in quanto i fedeli devoti, in ogni parte del mondo, si uniscono nell’unità e nell’universalità della fede che trasmette tanto mirabile modello di Santità. L’attualità del Suo messaggio consiste nell’indicare, attraverso il modello di una vita spesa ad imitatio Christi, all’uomo di oggi la misericordia e il perdono come fondamenti della propria fede, del resto lo ribadisce con insistenza negli ultimi tempi anche Papa Francesco. Dalla predicazione del Santo, inoltre, capiamo che testimoniare la fede è essere capaci di predicarla, un invito che oggi stride con la nostra poca attitudine a testimoniarla, perciò sull’esempio del Santo non solo dobbiamo viverla, ma anche raccontarla e predicarla. Ma come si testimonia la fede? Come si racconta con la vita? Antonio ci dice, con le parole e i gesti: attraverso la carità, il perdono e la speranza. La carità, il perdono e la speranza, infatti, rafforzano la nostra fede e fanno crescere le nostre comunità”. Die Botschaft, dass Sant‘Antonio auch heute noch weit verbreitet ist, wurde aus der Predigt von Mons. G. Perego im Juni 2013 und in der monatlichen Zeitschrift Fondazione Migrantes: „migranti press“ (n.9.sett.2103) berichtet wird erkannt. Durch die Geschichte vom Leben des Heiligen, hat der Mons. G. Perego, nach und nach die Gläubigen , sich auf zwei Hauptaspekte der Franziskaner- Prediger zu reflektieren gebracht: sein Katholizismus und seine sehr grosse Aktualität. Die Katholizität des Antonius ist gegeben durch die Verehrung die wir für ihn haben, überall in allen Teilen der Welt, in der Einheit und Universalität des Glaubens, die ein so wunderbares Modell der Heiligkeit vermittelt. Die Aktualität seiner Botschaft ist, um uns durch 6 das Vorleben ad imitatio Christi, dem heutigen Menschen zu zeigen, dass Gnade und Vergebung , die Grundlage des eigenen Glauben sind, Papst Franziskus wiederholt es in der letzten Zeit nachdrücklich. Aus der Predigt des Heiligen darüber hinaus verstehen wir, die Bezeugung des Glaubens heisst; in der Lage sein zu predigen, eine Einladung, die heute mit unserer Haltung schwierig ist, wir sollten nach dem Beispiel des Heiligen nicht nur leben, sondern auch verkünden und predigen. Aber wie werden wir Zeugen des Glaubens? Wie erzählt man es mit dem Leben? Antonius erzählt es uns, mit den Worten und Taten: Nächstenliebe, Vergebung und Hoffnung. Die Nächstenliebe, die Vergebung und Hoffnung, stärken in der Tat unseren Glauben und somit wächst unsere Gemeinschaft. Durante questi quarant’anni di celebrazioni e festeggiamenti i ricavi economici sono stati sempre destinati a opere di carità e solidarietà. I primi anni gli aiuti non sono stati registrati. Comunque, sono state aiutate le popolazioni terremotate dell’Irpinia, dell’Abruzzo; gli alluvionati della Sardegna; un bambino di Avellino operato al cuore; i bambini profughi e orfani del Libano; una Diocesi dell’India. È stato costruito il parcheggio vicino alla Cappella e contribuito alla realizzazione dei riscaldamenti della Cappella, come anche al restauro della Chiesa di Tobel. Diversi aiuti sono stati dati a famiglie italiane bisognose della zona. Ogni anno è sempre stata inviata una generosa offerta alla Basilica di Sant’Antonio in Padova per la carità antoniana. Während den 40 Jahren wurden die Einnahmen immer auf die Solidarität bestimmt. Die ersten Jahren wurden nicht eingetragen. Allerdings wurden die Opfer der Erdbeben in Irpinia, Abruzzen 7 geholfen; Flutopfer in Sardinien; eine Herzchirurgie für ein krankes Kind aus Avellino; Flüchtlingskinder und Waisen aus Libanon und eine Diözese in Indien. Es wurden in der Nähe der Kapelle Parkplätze gebaut, die Heizungen in der Kapelle angeschlossen und für die Restaurierung der Kirche von Tobel beigetragen. Es wurden auch Familien in der Region die in Not geraten waren geholfen. Ausserdem wird jedes Jahr immer eine grosszügige Spende an die Basilika des Heiligen Antonius in Padua geschickt. Negli ultimi anni la Festa è stata onorata dalla presenza di diverse personalità ecclesiastiche, come: Sua Ecc.za Mons. V. Bertolone, attuale Arcivescovo di Catanzaro; Sua Ecc.za Mons. A. C. Muchabaiwa, Africa; P. Damiano Puccini, sacerdote maronita del Libano; Mons. Giancarlo Perego, Direttore della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana; Mons. Silvano Francola, già Missionario di Wohlen; Ruedi Heim Bischofvikar della Diocesi di Basilea. Un ricordo particolare va a Don Peppino Salvadé, Missionario di Wil, che da tanti anni ha condiviso e promosso la Festa. L’arredo liturgico, i gladioli e la Santa reliquia sono sempre forniti da Albert Thoma dell’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Infine, grazie ai contatti curati da Felicino De Vito, bisogna menzionare Padre Luciano Segafreddo, Direttore del Messaggero di Sant’Antonnio, che ha fatto conoscere la nostra Festa in tutto il mondo. In den letzten Jahren hat sich das Fest durch die Anwesenheit von mehreren Persönlichkeiten ausgezeichnet: Bischof V. Bertolone, aktueller Erzbischof von Catanzaro; Bischof Muchabaiwa C. A. aus Afrika; Damiano Puccini, maronitischer Priester aus Libanon; 8 Monsignore Giancarlo Perego, Direktor der Stiftung Migranten der italienischen Bischofskonferenz; Domherr Silvano Francola Missionar in Wohlen; Ruedi Heim Bischofvikar der Diözese Basel. Eine besondere Erinnerung an Don Peppino Salvadé, Missionar von Wil, der seit vielen Jahren das Fest genutzt und gefördert hat. Die liturgische Gewänder, Gladiolen und die Heilige Reliquie liefert immer Albert Thoma, Orden der Ritter vom Heiligen Grab in Jerusalem. Schliesslich, dank den Kontakten von Felicino De Vito muss man Pater Luciano Segafreddo, Direktor des Gesandten Sant’Antonio, dass unser Volksfest in der ganzen Welt berühmt gemacht hat bedanken. Il Giubileo del 40 anniversario avrà come ospiti: Don Carlo de Stasio, Coordinatore nazionale delle Missioni Italiane in Svizzera; Suor Cristina Damonte, suora eremita di Aosta e cantautrice di Dio; Sua Ecc.za Franco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento e Presidente della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana. Noi oggi, sia il Comitato che il Missionario Don Saverio Viola e il Pfarrer Leo Schenker, cerchiamo di rispettare il carattere tradizionale della Festa, unendo alla devozione una nuova evangelizzazione affinché Sant’Antonio diventi per tutti tramite per riscoprire e vivere l’amore infinito di Dio. Zum 40-jubiläum kommen folgende Gäste: Don Carlo de Stasio, Nationaler Koordinator der italienischen Missionen in der Schweiz; Schwester Cristina Damonte, Einsiedlerin und Nonne von Aosta; Erzbischof Franco Montenegro von Agrigento und Präsident der Stiftung Migranten der italienischen Bischofskonferenz. Missionar Don Saverio Viola und Pfarrer Leo Schenker, versuchen den traditionellen Charakter des Festes zu respektieren. Der Heilige Antonius soll für allen eine Brücke an die unendliche Liebe Gottes sein. Don Saverio Viola Saluti - Begrüssung Liebe Schwestern und Brüder Der Heilige Antonius ruft sie zusammen aus vielen Völkern und Nationen – nach Affeltrangen. In 9 Affeltrangen verwirklicht sich heute, was das Zweite Vatikanische Konzil als Kirche beschreibt: In Christus ist die Kirche Zeichen und Werkzeug für die innigste Vereinigung mit Gott wie für die Einheit der ganzen Menschheit. Die Kirche ist Werkzeug Jesu Christi. Wenn ich an Sie denke, die sie aus verschiedenen Ländern und Kulturen zusammenkommen, sehe ich nicht nur ein Werkzeug, sondern einen ganzen Werkzeugkasten Jesu Christi. Eines dieser Werkzeuge ist der heilige Antonius. Durch sein Leben trägt er Christus in die Welt, darum wird er mit dem Jesuskind dargestellt. Die Migrantenfamilien, welche dieses Fest vor 40 Jahren gegründet haben und jedes Jahr neu feiern, sind ein weiteres Werkzeug. Werkzeuge sind auch Sie alle. Auch Sie tragen Jesus Christus in die Welt, an Ihren Wohnort, an Ihren Arbeitsort, in Ihre Heimat, in Ihre zwei Heimaten. Papst Franziskus zeigt uns immer wieder, wie wir Jesus Christus in die Welt tragen können: durch die Barmherzigkeit, durch ein Herz, das offen ist für die Menschen in ihrer Not, aber auch in ihrer Unvollkommenheit. Feiern Sie dieses Fest in Freude und Fröhlichkeit und bleiben Sie viele Heilige Antonios und Antonias mit dem Jesuskind auf dem Arm. Als Bischof von Basel bin ich stolz darauf, dass es dieses Fest in meinem Bistum gibt. Ich bitte Gott um seinen Segen für Sie alle. Care sorelle e fratelli Sant'Anto nio vi chiama insieme 10 da molti popoli e nazioni ad Affeltrangen. In Affeltrangen si realizza oggi ciò che descrive il Concilio Vaticano II: in Cristo, la Chiesa è segno e strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano. La Chiesa è lo strumento di Gesù Cristo. Se penso a voi e di come vi riunite nonostante popoli e culture diverse, allora non vedo solo uno strumento, ma un’intera attrezzatura di Gesù Cristo. Uno di questi strumenti è Santo Antonio. Attraverso la sua vita egli porta Cristo nel mondo. Ecco perché è raffigurato con Gesù bambino. Le famiglie immigrate che hanno fondato questa festa quaranta anni fa e celebrano annualmente, sono un altro strumento. Strumenti siete anche voi tutti che portate Gesù Cristo nel mondo, nelle vostre case, sul luogo del lavoro e nella vostra patria. Papa Francesco ci mostra ancora una volta come possiamo portare Gesù Cristo nel mondo, attraverso la misericordia, attraverso un cuore aperto alle persone nel momento del bisogno, ma anche attraverso le debolezze. Celebrate questa festa con gioia e con felicità e siate molti sant’Antonio e Antonia con il bambino Gesù in braccio. Come Vescovo di Basilea sono orgoglioso che ci sia questa festa nella mia Diocesi. Chiedo a Dio di benedirvi tutti. + Felix Gmür, Bischof von Basel Carissimi amici, ringraziandovi per l'invito rivoltomi, vi saluto e vi abbraccio cordialmente e fraternamente. Mi unisco volentieri alla vostra gioia, nel celebrare la festa di Sant’Antonio, il santo dei poveri e della carità. La festa di sant’Antonio diventa l’occasione per far 11 venire alla mente sentimenti, ricordi e tradizioni che accompagnano la nostra vita e le nostre origini, un momento per tutta la comunità per ritrovarsi insieme, per rigenerarsi e per trovare giusti stimoli per andare avanti. Inoltre, ricordare il Santo Patrono diventa impegno ad imitarne i gesti e le virtù, soprattutto nell’attenzione verso i poveri e gli ultimi della società divenuti i primi nel Vangelo. L’augurio che vi rivolgo è quello di incarnare la Parola di Dio sull’esempio del Santo di Padova e di vivere nella vostra vita il comandamento dell’amore. In attesa di incontrarvi tutti, vi benedico di cuore. Liebe Freunde Ich bedanke mich für die Einladung, grüsse und umarme Euch herzlich und brüderlich. Ich schliesse mich gerne Eurer Freude bei der Feier des Festes für den heiligen Antonius, den Heiligen der Armen und der Barmherzigkeit an. Das Fest für den heiligen Antonius wird zu einer Gelegenheit, um sich Gefühle, Erinnerungen und Traditionen, die unser Leben und unsere Herkunft begleiten, in Erinnerung zu rufen, ein Moment für die gesamte Gemeinschaft, wieder zusammenzukommen, sich zu regenerieren und den richtigen Anreiz zu finden, um vorwärts zu gehen. Die Erinnerung an den heiligen Schutzpatron wird zudem zu einer Verpflichtung, dessen Taten und Tugenden zu folgen, insbesondere hinsichtlich der Aufmerksamkeit gegenüber den Armen und den Letzten der Gesellschaft, die im Evangelium die Ersten geworden sind. Der Wunsch, den ich an Euch richte, ist der, dass Ihr das Wort Gottes gemäss dem Beispiel des Heiligen von Padua verkörpert und das Ihr in Eurem Leben das Gebot der Liebe lebt. In der Erwartung, Euch alle zu treffen, segne ich Euch von Herzen. + Francesco Montenegro, arcivescovo Cari fedeli e devoti di Sant’Antonio, celebriamo il quarantesimo anniversario della Festa del Santo di Padova in Affeltrangen. Da una parte viviamo questo evento nel ricordare i tanti pellegrini che nel corso di questi anni hanno partecipato a questa festa come momento di piena comunione con i nostri connazionali italiani e come vissuto delle nostre proprie tradizione; dall’altra, oggi celebriamo un evento che è 12 sempre più espressione multietnica della devozione antoniana, pur conservando il carattere forte dell’italianità nell’espressione della fede popolare e della cultura mediterranea. Ringrazio tutte le autorità ecclesiastiche che nel corso degli anni hanno onorato la Festa con la loro presenza; il Comitato Feste con i tanti collaboratori, il Parroco svizzero, il Coro della Missione e tutti i pellegrini. Ricordiamoci che la vera devozione deve portare ad imitare la vita di Sant’Antonio e ascoltare i suoi insegnamenti. Liebe Gläubige und Verehrer des heiligen Antonius, in Affeltrangen feiern wir zum vierzigsten Mal das Fest für den Heiligen von Padua. Einerseits werden wir dieses Ereignis in der Erinnerung an die vielen Pilger, die in diesen Jahren an diesem Fest teilgenommen haben, als Moment der vollkommenen Gemeinschaft mit unseren italienischen Landsleuten und gemäss unseren eigenen Traditionen feiern; andererseits feiern wir heute ein Ereignis, das immer mehr multiethnischer Ausdruck der Verehrung des heiligen Antonius ist, auch wenn der starke italienische Charakter im Ausdruck des Volksglaubens und der mediterranen Kultur bewahrt wird. Ich danke allen kirchlichen Einrichtungen, die das Fest im Verlauf der Jahre durch ihre Anwesenheit beehrt haben, dem Festkomitee mit seinen zahlreichen Mitarbeitern, dem schweizerischen Pfarrer, dem Chor der Mission sowie allen Pilgern. Denken wir daran, dass die wahre Verehrung dazu führen muss, dass wir dem Leben des heiligen Antonius folgen und seine Lehren erhören. Don Saverio Viola Liebe Antoniuspilger von nah und fern. Liebes OK und Mitwirkende. Seit 40 Jahren verwandelt sich das obere Lauchetal bei Affeltrangen alljährlich in einen Wallfahrtsort eigener Art! Antoniuspilger und auch Pilger vom Jakobusweg lassen sich je von ihrem Vorbild zur Quelle der Lebenfreude und Glaubenskraft führen: zum Dreieinen Gott. Möge Euch diese Weite und Güte des barmherzigen und gerechten Gottes auch die nächsten 40 Jahre begeistern und erfreuen und ihr alle stets zu Boten und Träger seines Willens werden, der durch tätige Versöhnung, Liebe und Anteilnahme das Leben verwandelt 13 und erneuert, wie es auch der Hl. Antonius immer tat. – Zum grossen Festtag und für Euer immenses Engagement und Einsatz herzliche Gratulation und Dank! - Oh, Sant’Antonio prega per noi! Pace e bene. Cari pellegrini vicini e lontani. Caro Comitato e collaboratori, da quarant’anni Lauchetal di Affeltrangen si è trasformata in un luogo di pellegrinaggio! Pellegrini di Sant’Antonio e Pellegrini di San Giacobbe (Santiago de Compostela) si lasciano condurre alla fonte della fede: il Dio Uno e Trino. Possano queste dimensioni del misericordioso Dio ispirarvi anche per i prossimi quarant’anni e farvi portatori di messaggi di pace e della Sua volontà, così come Sant’Antonio ha sempre fatto. Per i giorni di festa e per il vostro immenso impegno, congratulazioni e grazie! Oh, Sant’Antonio prega per noi! Pace e bene. Pfr. Leo Schenker Liebe Festbesucher Vor 40 Jahren organisierte Giuseppe d’Alelio zusammen mit anderen Migrantenfam ilien aus Italien zum ersten Mal da Italienerfest zu Ehren des heiligen Antonius von Padua. Es entwickelte sich schnell zu einem traditionellen Grossanlass für Italiener aus der ganzen Deutschschweiz und dem benachbarten Süddeutschland und hat als verbindender Anlass für alle Einwohner auch seinen festen Platz im Festkalender des Dorfes Affeltrangen und der Kirchengemeinde Tobel. Religiöse Höhepunkte bilden jeweils der Festgottesdienst am Sonntagmorgen und die feierliche Prozession mit der wunderschön geschmückten Statue des heiligen Antonius von Padua am Sonntagnachmittag durch unser Dorf. Aber auch der Tanz am Samstagabend sowie italienischen Spezialitäten aus der Küche locken die italienischen und einheimischen Gäste in Scharen ein. Wir danken den Mitgliedern des Organisationskomitees und den zahlreichen Helferinnen und Helfern, die dieses einzigartige Fest mit ihrem teilweise jahrzentlangen Einsatz immer wieder ermöglichten, herzlich für ihre Arbeit. 14 Allen Festbesuchern wünschen wir ein unvergessliches Jubiläumsfest und einige schöne Stunden in Affeltrangen. Cari partecipanti alla Festa, 40 anni fa, Giuseppe D' Alelio insieme con altre famiglie d’immigrati provenienti dall’Italia, ha organizzato per la prima volta la festa italiana in onore di Sant'Antonio da Padova. E rapidamente è diventato un grande evento tradizionale per gli italiani della Svizzera tedesca e della vicina Germania. Momento culminante è la Santa Messa domenica mattina con la solenne processione della statua, splendidamente ornata di S. Antonio di Padova attraverso il nostro paese. Il ballo nella notte di Sabato, e le specialità italiane dalla cucina stuzzicano ospiti italiani e locali che arrivano a frotta. Ringraziamo i membri del comitato, gli organizzatori e i tutti i collaboratori che in tutti questi anni hanno reso unica questa festa. A tutti i partecipanti auguriamo una festa di Giubileo indimenticabile e qualche ora piacevole in Affeltrangen. Hans Matthey, Gemeindeammann-Sindaco Liebe Festgemeinschaft zu Ehren des Heiligen Antonius von Padua Jubiläen sind stets ein erfreulicher Anlass zur Rück- und Vorschau. So können sich auch die Organisatoren des Antonius-Festes, unter der Leitung von Antonio D’Alelio, über eine 40-jährige Erfolgsgeschichte freuen. Im Namen der katholischen Kirchgemeinde Tobel darf ich den Initianten dieses Festes sowie den lieben italienischen Christen zum 40-Jahr-Jubiläum herzlich gratulieren und ihnen für die Zukunft alles Gute wünschen. Dass sich dieses, Kulturen-übergreifende Ereignis jedes Jahr in unserer Kirchgemeinde abspielt, freut uns sehr. Wahrscheinlich wurde der Standort Tobel, mit der Antonius-Kapelle in Affeltrangen, nicht ganz zufällig gewählt. So erinnere ich mich noch an die Zeit in den Sechzigerjahren, als unser damaliger Pfarrer, Alois Weizenegger, den zweiten Teil seiner Sonntagspredigt jeweils mit den Worten : cari fratelli italiani eröffnete (cari sorelli sicher inbegriffen). Mit diesen Worten und der anschliessenden kurzen Predigt in italienischer Sprache konnte Pfarrer Weizenegger den Migrantenfamilien aus Italien ein Stück Heimatgefühl übermitteln, und wir „Einheimischen“ hatten dabei die Gelegenheit, einige Worte 15 der italienischen Sprache kennen zu lernen. Dass sich dieses Heimatgefühl und das damit verbundene Miteinander der Kulturen über Generationen weiterentwickeln konnte, freut uns heute alle sehr. Herzlichen Dank allen Verantwortlichen im Organisationskomitee sowie allen Helferinnen und Helfern, die durch ihren persönlichen, ehrenamtlichen Einsatz für den Fortbestand und die Weiterentwicklung dieser schönen Tradition Verantwortung tragen. Cara Comunità Gli anniversari sono sempre un’occasione per fare una verifica degli anni passati come pure di quelli futuri. A nome della Parrocchia di Tobel mi congratulo con i promotori di questa festa augurando a tutta la comunità italiana ogni bene. Il fatto che questo evento si svolge ogni anno nella nostra parrocchia, ci fa molto contenti. Probabilmente la Cappella di Sant’Antonio in Affeltrangen non è stata scelta soltanto per puro caso. Ricordo ancora negli anni sessanta, quando il nostro ex parroco, Alois Weizenegger, nella seconda parte dell’omelia domenicale iniziava con le seguenti parole: cari fratelli italiani (certamente si riferiva anche alle sorelle italiane). Con queste parole Alois Weizenegger portava alle famiglie immigrate provenienti dall’ Italia un pezzo della loro Patria, e noi locali, si aveva l'opportunità di conoscere qualche parola di italiano. Questo senso di convivenza, il costruire insieme e l’associarsi alle culture che si è mantenuta nel corso delle generazioni, ci soddisfa molto. Molte grazie a tutti i responsabili del comitato, organizzatori e a tutti i collaboratori che con il loro personale sforzo volontario, sostengono e mantengono questa bella tradizione. Heini Stürm, Präsident Kirchgemeinde Tobel Il 40° anniversario della festa di sant’Antonio di Affeltrangen può essere veramente vissuto come una gioiosa testimonianza del patrimonio di fede e di cultura che i membri della Comunità italiana hanno portato con sé dalla loro terra d’origine, promuovendo una partecipazione e una devozione al Santo di Padova che continua ad attirare a queste celebrazioni antoniane non solo italiani e cittadini della Turgovia o residenti in altri Cantoni, ma anche devoti residenti nel Sud della Germania ed emigrati dell’Est Europa. Sant’Antonio, dal Portogallo sua Patria, dopo 16 aver pellegrinato in Italia e in Francia per annunciare il messaggio del Vangelo, continua la sua missione percorrendo le strade del mondo per accogliere le richieste di pace e di un futuro migliore a favore delle famiglie; gli appelli di tanti giovani per un lavoro sicuro; il dono della salute e la garanzia di assistenza per gli ammalati. A Lui rivolgiamo una fiduciosa preghiera, affinché benedica e protegga quanti parteciperanno alle celebrazioni di Affeltrangen, infondendo nei loro cuori la gioia e la gratitudine per il possesso del dono della fede che attraverso il legame umano e spirituale con sant’Antonio incrementa la loro unione con Dio. Das 40. Antoniusfest in Affeltrangen kann wirklich als freudiges Zeugnis für den Glauben und die Kultur erlebt werden, welche die Mitglieder der italienischen Gemeinschaft aus ihrem Herkunftsland mitgebracht haben, und so eine Beteiligung und eine Verehrung des Heiligen von Padua gefördert haben, die weiterhin nicht nur Italiener und Einwohner des Thurgau oder aus anderen Kantone, sondern auch Verehrer aus Süddeutschland und Auswanderer aus Osteuropa zu diesen Feierlichkeiten für den heiligen Antonius anzieht. Nachdem er durch Italien und Frankreich gepilgert ist, um die Botschaft des Evangeliums zu verkünden, hat der heilige Antonius, aus Portugal, seinem Heimatland, seine Mission fortgeführt, indem er durch die Strassen der Welt gezogen ist, um die Forderungen nach Frieden und einer besseren Zukunft zugunsten der Familien, den Ruf vieler Jugendlicher nach einer sicheren Arbeit, das Geschenk der Gesundheit und die Zusicherung von Hilfe für die Kranken entgegengenommen hat. An ihn richten wir ein vertrauensvolles Gebet, damit er alle Teilnehmer an den Feierlichkeiten in Affeltrangen segne und behüte und ihren Herzen die Freude und Dankbarkeit für das Geschenk des Glaubens verleiht, der durch die menschliche und spirituelle Verbindung mit dem heiligen Antonius ihre Einheit mit Gott fördert. Padre Luciano Segafreddo, «Messaggero di sant’Antonio – edizione italiana per l’estero» 17 Caro don Saverio, la comunità italiana di Affeltrangen celebra il 40° anniversario della Festa di Sant’Antonio da Padova. E’ un traguardo importante di una festa religiosa popolare che, attraverso la devozione di S. Antonio di Padova, risponde all’esigenza di crescita della fede di una comunità anche attraverso il legame alla tradizione religiosa della propria terra. Sappiamo come nella religiosità popolare ritrova valore l’immagine e il rito, più che le parole hanno senso il bacio, il contatto, il mettersi in ginocchio, il guardare l’immagine, il cantare insieme, i colori, lo stendardo e ogni altro segno sensibile che dice una forte appartenenza. Nella religiosità popolare si uniscono corpo e mente e i sentimenti contano quanto le parole. Nella storia degli emigranti italiani la religiosità popolare è un tesoro importante e, la festa e la processione di S. Antonio da Padova, ne è una delle testimonianze più diffuse. Auguro a te e alla tua comunità di custodire questo tesoro e di condividerlo, facendo diventare sempre più la festa di S. Antonio un’importante occasione in cui la comunità italiana si ritrova, cresce nella fede, rinnovandosi in continuazione e coinvolgendo in questo percorso esperienziale i giovani. Come ha ricordato Papa Benedetto XVI e ha ripetuto Papa Francesco, la fede non è un’idea, ma un’esperienza. I Santi, in particolare S. Antonio di Padova con la sua straordinaria storia di evangelizzatore popolare, ci ricordano come la fede cresca nella quotidianità, legata al lavoro, agli affetti, alla fragilità, alla tradizione e alla città. Spero di poter avere un’altra occasione per celebrare con voi la festa di S. Antonio, condividendo insieme la preghiera e la festa. L’occasione mi è gradita per porgere a te e alla comunità i più cordiali saluti. Lieber Don Saverio Die italienische Gemeinschaft in Affeltrangen feiert zum 40. Mal das Fest für den heiligen Antonius von Padua. Ein wichtiges Ziel eines religiösen Volksfestes besteht darin, dass es durch die Verehrung für den heiligen Antonius von Padua dem 18 Bedürfnis nach einem Wachstum des Glaubens einer Gemeinschaft entspricht, auch durch die Verbindung mit den religiösen Traditionen des Heimatlandes. Wir wissen, dass das Bild und das Ritual in der Volksreligiosität wieder an Wert gewinnt, mehr als die Worte, haben den Kuss, der Kontakt, das Niederknien, das Ansehen des Bildes, das gemeinsame Singen, die Farben, die Fahne und jedes andere wahrnehmbare Zeichen, das eine starke Zugehörigkeit vermittelt, einen Sinn. In der Volksreligiosität vereinen sich Körper und Geist und die Gefühle zählen ebenso viel wie die Worte. In der Geschichte der italienischen Einwanderer stellt die Volksreligiosität einen wichtigen Schatz dar und das Fest und die Prozession des heiligen Antonius von Padua sind eines der am weitesten verbreiteten Zeugnisse dafür. Ich wünsche Dir und Deiner Gemeinde, dass Ihr diesen Schatz bewahrt und teilt, indem Ihr das Antoniusfest immer mehr zu einer wichtigen Gelegenheit macht, bei der die italienische Gemeinde zusammenkommt, im Glauben wächst, sich ständig erneuert und auf diesem Weg der Erfahrung die Jugendlichen einbezieht. Wie Papst Benedikt XVI. erinnert und Papst Franziskus wiederholt hat, ist der Glaube nicht eine Vorstellung, sondern eine Erfahrung. Die Heiligen, insbesondere der heilige Antonius von Padua mit seiner aussergewöhnlichen Geschichte als Verkünder für das Volk, erinnern uns daran, dass der Glaube im Alltag wächst, in Verbindung mit der Arbeit, der Liebe, der Schwäche. Ich hoffe, dass ich eine weitere Gelegenheit haben werde, um das Fest für den heiligen Antonius mit Euch zu feiern. Ich sende Dir und der Gemeinde meine herzlichsten Grüsse. Mons. G. Perego, Direttore Fondazione Migrantes CEI Roma Care amiche e amici della Missione Cattolica di Lingua Italiana di Frauenfeld, con l’approssimarsi della quarantennale festa di Sant’Antonio di Padova desidero rivolgere a ciascuno di voi un caro saluto. Nel lontano 1974 Giuseppe D’Alelio coadiuvato da alcune famiglie immigrate italiane e con mezzi veramente ridotti organizzò la prima edizione della festa dedicata al Santo. Anno dopo anno, la Festa di Sant’Antonio celebrata ad Affeltrangen ha coinvolto sempre più devoti, non solo emigrati italiani in Svizzera, ma anche portoghesi, spagnoli, albanesi e kosovari, 19 diversi dei quali provenienti dal Sud della Germania. La presenza di fedeli delle parrocchie locali ha contribuito a rendere questa festa occasione per rinsaldare i legami con i rispettivi Paesi d’origine e luogo di fede e di comunione dove si respira il grande valore della cattolicità. La devozione è diventata occasione di preghiera, di formazione e di festa, dove tutti vivono l’unità pur nelle rispettive diversità. In occasione della festa del Santo di Padova desidero invitarvi a meditare la grave ammonizione che Egli faceva annunciando il Vangelo agli uomini e alle donne del suo tempo: "Chi è pieno di Spirito Santo parla in diverse lingue". Le diverse lingue rappresentano le varie testimonianze di Cristo mediante l’unico linguaggio dell’Amore fraterno, germoglio di nuova umanità. “Cessino le parole, parlino le nostre opere”. Invito - dunque - tutti a vivere pienamente la festa del Santo di Padova realizzando quel salto di qualità’ nei rapporti cristiani, umani e sociali, perché tra noi possa realizzarsi sempre di più l'affermazione del Salmo 132: "Come è bello e come è dolce che i fratelli vivano insieme". Che il motto di S. Antonio diventi quello delle nostre famiglie e delle comunità cristiane: “Vangelo e Carità”. Pace e Bene. Liebe Freundinnen und Freunde der Missione Cattolica di Lingua Italiana (Katholische italienischsprachige Mission)in Frauenfeld, das vierzigste Fest für den heiligen Antonius von Padua nähert sich und ich möchte jeden von Euch herzlich grüssen. Im Jahr 1974 hat Giuseppe D’Alelio - unterstützt von einigen italienischen Einwandererfamilien und mit äusserst geringen Mitteln - das erste dem Heiligen gewidmete Fest organisiert. Jahr für Jahr haben mehr Verehrer an dem in Affeltrangen gefeierten Antoniusfest teilgenommen, nicht nur italienische Emigranten, sondern auch Portugiesen, Spanier, Albaner und Kosovaren sowie auch Emigranten aus Süddeutschland. Die Anwesenheit von Gläubigen der örtlichen Gemeinden hat dazu beigetragen, dass dieses Fest zu einer Gelegenheit geworden ist, die Beziehungen mit den jeweiligen Herkunftsländern und dem Ort des Glaubens und der Gemeinschaft zu festigen, wo man den grossen Wert der Einheit aller Katholiken erlebt. Die Verehrung ist zu einer Gelegenheit für das Gebet, Bildung und zum Feiern geworden, wo alle die Einheit leben, jedoch in der jeweiligen Verschiedenheit. Angesichts des Festes für den Heiligen von Padua möchte ich Euch einladen, über die ernsthafte Mahnung zu meditieren, die er ausgesprochen hat, als er den Männern 20 und Frauen seiner Zeit das Evangelium verkündete: „Wer vom Heiligen Geist erfüllt ist, spricht in verschiedenen Sprachen“. Die verschiedenen Sprachen repräsentieren die verschiedenen Zeugnisse Christi durch die einmalige Sprache der brüderlichen Liebe, die den Keim einer neuen Menschlichkeit darstellt. „Wo die Worte aufhören, sprechen unsere Taten“. Ich lade daher alle ein, das Fest für den Heiligen von Padua vollständig zu erleben und diesen Qualitätssprung in den christlichen, menschlichen und sozialen Beziehungen zu verwirklichen, damit sich die Aussage des 132. Psalms zwischen uns immer mehr verwirklichen kann: „Siehe, wie fein und lieblich ist's, dass Brüder einträchtig beieinander wohnen!“ Damit der Leitspruch des heiligen Antonius der Leitspruch für unsere Familien und die christlichen Gemeinden wird: „Evangelium und Barmherzigkeit“. Frieden und Gute. Carlo de Stasio, Coordinatore nazione delle Missioni italiane in Svizzera A nome del Comitato porgo il mio più caloroso saluto e un benvenuto alla grande Famiglia Antoniana, un grazie di cuore per tutti questi anni che ci avete sostenuti con la vostra partecipazione. Oggi per noi è un grande traguardo, 40 anni di Festa. Tutti questi anni sono pieni di ricordi, a volte infelici pieni di ostacoli e a volte luttuosi. Un pensiero a quelle persone che hanno dato tanto per la Festa e ora sono nella luce del Signore. Ringrazio tutte le persone che in questi 40 anni si sono prodigate per la buona riuscita della Festa. Ringrazio il Comitato attuale, tutte le collaboratrici e collaboratori che ogni anno si danno da fare per la Festa. Vorrei concludere con questo pensiero, noi tutti abbiamo dato il nostro contributo terreno, ma il vero miracolo lo ha fatto Sant’Antonio che ha voluto mettere le sue radici in Affeltrangen. Im Namen des Komitees sende ich meine herzlichsten Grüsse und ein herzliches Willkommen an die grosse Gemeinschaft des heiligen Antonius, ein herzliches Dankeschön an Euch alle, die Ihr uns in diesen Jahren durch Eure Teilnahme unterstützt habt. 40 Jahre Antoniusfest ist es heute für uns ein grosses Ziel. Alle diese Jahre sind voller Erinnerungen, teilweise unglückliche Erinnerungen voller Hindernisse und teilweise schmerzliche. Denken wir an die Personen, die so viel für dieses Fest gegeben haben und nun im Lichte des Herrn ruhen. Ich danke all denen, die sich in diesen 40 Jahren für das Gelingen dieses Festes aufgeopfert haben. Ich danke dem gegenwärtigen Komitee, allen Mitarbeiterinnen und Mitarbeitern, die sich jedes Jahr diesem Fest widmen. Ich möchte mit folgendem Gedanken schliessen: Wir haben alle 21 unseren irdischen Beitrag geleistet, aber das wahre Wunder hat der heilige Antonius vollbracht, der in Affeltrangen Wurzeln schlagen wollte. Antonio D’Alelio, Presidente C.F. Comitato Festa Sant’Antonio Affeltrangen 2014 Presidente D’Alelio Antonio Vice presidente De Vito Felicino Segretario e Verbalista Finelli Domenico Vice Segretario Cassano Giuseppe Cassiere Indingaro Marisa Vice Cassiere Cucinelli Oronzo Consigliere Indingaro Giovanni Consigliere Luongo Ernesto Consigliere Caruso Gaetano Consigliere Indingaro Pasquale Hanno fatto parte del Comitato: D'Alelio Giuseppe, Cassano Giovanni, Castellana Domenico, Castellana Gianfranco, Cataldo Balduino, Cataldo Raffaele, Ciampa Luigi, D'Alelio Adriano, De Villa Marcello, Del Console Domenico, Di Leone Domenico, Di Paola Stefano, D'Onofrio Francesco, Grauso Domenico, Grauso Gerardo, Iantosca Mario, Indingaro Massimo, Lepore Antonio, Maggiobello Ernesto, Masullo Nicola, Matteo Antonio, Medici Franco, Meola Felice, Mirizzi Franco, Nardi Delfina, Trodella Vito, Zannantonio Paolo. 22 23 Testo - Text: Stampa-Layout: Traduzione - Übersetzung: Foto: Don Saverio Viola Pfr. Leo Schenker M. Monteleone, R. Blasi Archivio Parrocchia Tobel, Archivio Fam. D’Alelio, E. Filisetti, Archivio Missione, F. De Vito Si ringraziano per la pubblicazione di questo Libretto: Vielen Dank für die Veröffentlichung dieser Broschüre: Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana Gemeinsam - Comune di Affeltrangen Kirchengemeinde – Amministrazione Parrocchiale Tobel 24
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