COMUNE DI RAVENNA Commissione Consiliare n.1 “Affari Istituzionali, Partecipazione, Sicurezza” Commissione Consiliare n.9 “Attività Produttive, Infrastrutture, Mobilità, Lavori Pubblici” Piazza del Popolo, 1 – 48121 Ravenna VERBALE SEDUTA CONGIUNTA C1 E C9 di venerdì 29 agosto 2014 ore 09.30 Approvato in C1 il 13.10.2014 e in C9 il 13.10.2014 Il giorno venerdì 29 agosto 2014 ore 09.30 si è svolta presso la sala del Consiglio comunale – Residenza municipale, la riunione congiunta delle Commissioni n.1 “Affari Istituzionali, Partecipazione e Sicurezza” e n.9 “Attività Produttive, Infrastrutture, Mobilità, Lavori Pubblici” per discutere il seguente o.d.g.: Approvazione verbali sedute precedenti Esame petizione P.G. 81844 del 03/07/2014 “Richiesta di messa in sicurezza di via Piangipane nel tratto dal cimitero di guerra al centro di formazione professionale”. Presenti COMMISSIONE 1 Cognome e nome Delegato: Cognome e nome Gruppo Presenza Entra Esce PERINI DANIELE Presidente TARRONI ANDREA PD PD Presente Presente 09.30 10.05 11.20 11.20 ANCARANI ALBERTO F.I. Presente 10.10 11.20 FOSCHINI NEREO RICCI SARAH ANCISI ALVARO VANDINI PIETRO. BUONOCORE DAVIDE RUBBOLI DIEGO FUSSI ALBERTO GUERRA PAOLO NCD SEL Lista x RA Mov 5 S IDV Fed Sin PRI LEGA NORD ROMAGNA FI Presente Presente Presente Presente Assente Presente Presente Assente 09.30 09.30 09.30 09.30 / 09.30 10.00 10.00 11.20 11.20 / 11.20 / / ANCARANI ALBERTO RAVAIOLI R. Presente Presenti COMMISSIONE 9 Cognome e nome Delegato: Cognome e nome STAMPA SIRIO Presidente MINZONI RAOUL STROCCHI P. DI MARTINO DENIS GUERRA PAOLO BUCCI MAURIZIO FOSCHINI NEREO SANTARELLA FRANCESCA BUONOCORE DAVIDE RUBBOLI DIEGO FUSSI ALBERTO RAVAIOLI R. RICCI SARAH Gruppo Lista x Ra PD PD LEGA N.R. PDL NCD MOV 5 St . IDV Fed Sind PRI SEL Presenze Presente Presente Presente Assente Assente Presente Presente Assente Presente Presente Assente Entra Esce 09.30 10.05 10.10 11.20 11.20 11.20 09.30 09.30 / 09.30 09.30.00 11.20 11.20 / 11.20 11.20.00 I lavori hanno inizio alle ore 09.36 Introdotta brevemente da Daniele Perini e Nereo Foschini, presidenti rispettivamente, della Commissione 1 e 9, Monia Rossi, primo firmatario della petizione, precisa di rappresentare la comunità di Piangipane e, residente da circa un anno e mezzo nella frazione, di essersi ben presto dovuta confrontare con ili traffico “molto veloce e caotico” della strada principale, Via Piangipane, appunto. Transitano sovente autocarri a velocità sostenuta in una strada “ristretta” da quando si è realizzato una pista non ciclabile ma, più propriamente, un percorso protetto, peraltro non segnalato, che dovrebbe costituire, in realtà, un tratto pedonale: non figura una qualche indicazione che impedisca di percorrerla in bicicletta e le conseguenti problematiche, legate alla viabilità, sono sotto gli occhi di tutti. Già in petizioni proposte nel 2003, 2004, 2005 si sollecitavano migliorie a livello di segnaletica e controlli più frequenti ed efficaci: a tale riguardo i controlli risultano pressochè assenti nelle fasce di maggior traffico e la Polizia “provinciale” spesso si posiziona in via Piangipane, ma al mattino alle 10 o alle 11, orari caratterizzati da un traffico “piuttosto tranquillo”. L’emergenza traffico, al contrario, si rileva dalle 6, 7 sino alle 8.30 e nelle ore serali, dalle 17 alle 19.30. La richiesta poggia sull’introduzione di un’adeguata segnaletica nel percorso protetto (che rappresenta una pista pedonale, non una ciclabile) e di altri passaggi pedonali. C:\Users\ctrabatti\Desktop\20140829-C1+C9.doc 2 Su via Piangipane, val la pena ricordarlo, si affacciano la scuola materna, l’asilo nido (nella zona della chiesa), entrambi sprovvisti di passaggio pedonale e/o segnalazioni specifiche finalizzate al rallentamento del traffico; da non dimenticare, poi, che in prossimità della piazza, quindi anche della posta, si trovano sia la scuola elementare che media, in corrispondenza delle quali si renderebbe necessario un passaggio pedonale “adeguato”, per far fronte ad un traffico caotico e indisciplinato, particolarmente pericoloso quando, al mattino, si accompagnano i bambini a scuola. Le velocità raggiunte su via Piangipane e su via Braccesca sono, senz’altro, troppo elevate e, “dopo tanti anni di petizioni”, occorre un intervento concreto: un semaforo, se possibile anche due, di fronte alla scuola materna e all’asilo nido, quindi nella zona ad alto traffico, che è poi quella della chiesa. Rossi ribadisce come obiettivo prioritario la riduzione della velocità (“… si è in un centro abitato, la strada è diritta e veloce, il limite dei 50 km/h non viene mai rispettato”), da ottenersi con il ricorso a un “velox”, a un semaforo che diventi rosso in caso di superamento di una determinata velocità “con foto e relativa possibilità di procedere pure a sanzioni”, a prescindere dalla valenza di un discorso educativo a monte, purtroppo assai carente, se non del tutto assente. Il tema, l’argomento oggetto della petizione – chiarisce l’assessore Andrea Corsini - va adeguatamente sviluppato, anche grazie al contributo, per gli aspetti tecnici, dell’ing. Camprini e dell’ing. Ferri. Naturalmente quando risulta coinvolta la questione della sicurezza l’attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, sia sotto il profilo politico che tecnico amministrativo, non può che essere massima e già nelle prossime settimane si procederà ad ulteriori approfondimenti della situazione in via Piangipane. Occorre riconoscere, però, che Piangipane, al pari di altre località, pur avendo beneficiato negli ultimi anni di minori interventi rispetto a quanto necessario a proposito di viabilità e sicurezza, a causa dei ben noti vincoli che i Comuni sono costretti ad osservare, è stata costantemente al centro dell’attenzione dell’Ente ed è del 2005 una significativa operazione che ha interessato via Piangipane per oltre un chilometro (un percorso protetto realizzato in fregio alla strada, non una vera pista ciclabile, poiché dimensioni e misure della via “non consentivano una pista ciclabile per definizione”). La strada, poi, è di proprietà della Provincia, non del Comune, ma si cercherà, comunque, di studiare l’introduzione di dispositivi in grado di aumentare i livelli di sicurezza e di indurre gli automobilisti a ridurre la velocità. C:\Users\ctrabatti\Desktop\20140829-C1+C9.doc 3 L’Assessore tiene a precisare l’impossibilità di ricorrere ad un autovelox “fisso” (siamo in un centro urbano e il Codice della Strada lo vieta tassativamente), fermo restando che non si può prescindere dal rispetto delle regole e dall’educazione civica degli automobilisti. Spiace sottolineare, peraltro, ma non si vuole ingenerare false aspettative, che l’Ente, al momento , dispone di “pochissime risorse da investire”, a causa, come già evidenziato, dell’osservanza del Patto di Stabilità, obbligato a dare priorità ad interventi in alcune strade comunali con elevati tassi di incidentalità rilevati dagli uffici, specie del forese, che negli ultimi vent’anni non avevano conosciuto operazioni di mezza in sicurezza. Quanto ai controlli effettuati dalla Polizia municipale, “sempre insufficienti” in ragione di un organico inadeguato, anche in vista dell’odierno incontro è stato sollecitato un rapporto che ha evidenziato, “ufficialmente”, come pattuglie della polizia stradale, anche con l’ausilio di strumentazione elettronica intervengano periodicamente per il rilievo della velocità in via Piangipane, via Maccalone, Via Casilina, Via Braccesca, Si aggiunge la presenza della P.M. in occasione del mercato settimanale e, per la durata dell’intero anno scolastico, il martedì e il giovedì all’entrata delle scuole; una ventina, poi, le violazioni al C.d.S. accertate, in particolare sulla via Piangipane e in prossimità della scuola materna. Circa, infine, il tasso di incidentalità rilevato nella via oggetto della petizione, dal 01 gennaio 2014 al 28 agosto il personale dell’Ufficio infortunistica ha rilevato due incidenti con feriti. Ezio Folli (esperto PD) conferma il grave stato di disagio lamentato da chi abita sull’asta viaria di via Piangipane e anche nelle strade più interne, un disagio, più specificatamente, che si sviluppa lungo tre chilometri di viabilità, dalla zona del cimitero di guerra, posto nell’antico argine destro del Comune, sino al Centro di formazione professionale, all’altra estremità del paese. Del resto la stessa dottoressa Baravelli, pochi mesi fa, durante un colloquio telefonico riconobbe l’impossibilità di intervento con un numero superiore di pattuglie. Pure comprendendo le difficoltà esplicitate dall’Assessore (di natura economica e strumentale con la maggior parte degli sforzi concentrati sui lidi, nel periodo estivo), la petizione mira a suggerire l’attuazione di interventi “non troppo costosi” a livello di una strada provinciale che, tra l’altro, collega due statali, la statale 16 e la s. San Vitale: il completamento, ad esempio, di tratti di piste pedonali, in via Piangipane (dall’incrocio con la Canala verso via Tagliata), in via Braccesca (da via Casilina alla chiesa), in via Maccalone (dall’area verde al centro sportivo, con tratte già tombate). C:\Users\ctrabatti\Desktop\20140829-C1+C9.doc 4 Pure i controlli andrebbero potenziati: un paio di vigili per cinque, dieci minuti in qualche punto della via non arrecano alcun beneficio concreto e pochissimi automobilisti indisciplinati vengono colti in flagrante. Apprezzato il contributo di Folli, “una vita volta spesa a favore del sociale e della propria comunità”, Patrizia Strocchi, sensibile non soltanto ai problemi del traffico, ma anche a criticità inerenti, in senso lato, la questione della sicurezza (vedi l’illuminazione all’incrocio con via Monaldina) invita a considerare il notevole aumento del numero di abitanti registrato in questi ultimi anni a Piangipane, con le varie conseguenti problematicità. La questione dei controlli appare paritaria e una presenza maggiore di pattuglie davanti alle scuole in orari “più consoni” rispetto all’arrivo di chi accompagna i bambini (almeno quindici, venti minuti prima dell’inizio delle lezioni) costituirebbe un deterrente efficace; la presenza per un giorno intero, poi, senza una data fissa, un “autovelox a campione” indurrebbero, con ogni probabilità, una maggiore attenzione da parte degli automobilisti. Alla base, comunque, resta la grave perdita di educazione e di rispetto delle regole di molti troppi cittadini, da contrastare con interventi, anche preventivi, di informazione, di educazione, nonché iniziative varie nei paesi (importante, al riguardo, il ruolo di movimenti locali organizzati, della Pro loco etc). In alcuni situazioni, poi, va verificata l’esistenza di passaggi pedonali “adeguati”, mirati alle esigenze concrete e risulta opportuno, pur con gli innegabili dubbi legati al futuro dell’Ente Provincia, organizzare un incontro, magari a Piangipane con i rappresentanti di Comune e Provincia, nel tentativo di individuare residue risorse dell’Ente di piazza Caduti. La Consigliera concorda con Folli sui costi “non proibitivi” degli interventi sollecitati (passaggi pedonali, realizzazione di brevi tratti di ciclabile su aree già tombate), interessata, in particolare, ad un percorso protetto su via Braccesca e via Maccalone che consenta, in tutta sicurezza, ai ragazzi di andare, in bicicletta o a piedi, al campo sportivo, nonché ai residenti di compiere passaggiate ed attività fisica. Perchè, infine, non installare un semaforo dissuasore, magari alimentato con celle solari, per contenere i costi, nella zona di attraversamento per la scuola materna, quella con la più elevata presenza di bambini? Sostanzialmente d’accordo con le considerazioni di Folli e Strocchi, Francesca Santarella guarda con favore alla possibile installazione di un semaforo dissuasore in corrispondenza delle scuole e del teatro sociale, mentre da Camprini, dirigente del Servizio viabilità e mobilità, giungono diverse precisazioni sotto il profilo meramente tecnico. Circa il percorso protetto che corre in fregio a via Piangipane (“dalla Canala verso sud…”) non lo si può classificare quale percorso ciclabile bidirezionale, unitamente all’utilizzo pedonale, poiché le condizioni “geometriche”, ai sensi delle norme vigenti in materia, escludono tale evenienza. C:\Users\ctrabatti\Desktop\20140829-C1+C9.doc 5 Si configura, comunque, come percorso protetto, con una sede propria, dalla sosta inibita e, di conseguenza, sede di transito riservato. Premesso che via Piangipane è strada provinciale, di competenza di questo Ente anche il tratto all’interno del centro abitato (per la gestione e la manutenzione del piano viabile risponde la Provincia, di spettanza comunale, invece, la gestione e la manutenzione delle fasce laterali, della pubblica illuminazione e di una parte della segnaletica), la disciplina della circolazione risulta, senz’altro, in capo al Comune, previo consenso dell’ente proprietario della strada. Pertanto anche l’installazione di un attraversamento pedonale “è ordinato” dal Comune, “previo parere favorevole” rilasciato dalla Provincia. Per ciò che concerne i dissuasori di velocità intesi quali i classici dossi di asperità del piano viabile, essi non possono venire realizzati su quel tratto di strada in quanto espressamente previsti dal C.d.S. unicamente sulle strade locali (lettera “f”), mentre via Piangipane risulta classificata con la lettera “e” (“urbana di quartiere”, ai sensi del Piano urbano del traffico). All’interno del centro abitativo vige il limite di 50 km/h che, in determinate condizioni, può venire ulteriormente ridotto, ma non in questo caso. L’installazione di impianti semaforici, poi, è contemplata, tanto che un impianto si trova nell’intersezione tra via Canala e via Piangipane; legittima l’introduzione di impianti pedonali, oppure a chiamata, oppure, ancora, temporizzati, non di quelli capaci di far scattare il rosso in caso di superamento di un dato limite di velocità per l’utenza veicolare che si approssima all’impianto stesso. Appare opportuno sottolineare che, in proposito, la L. 120/2010 ha modificato l'art. 41 del C.d.S., contemplando l’utilizzo di tabelloni luminosi, rilevatori di velocità ed altri dispositivi tra cui gli impianti appena ricordati; una volta emessa la norma, entro 60 giorni un regolamento avrebbe dovuto disciplinare l’intera parte attuativa ma, a tutt’oggi, non si è verificato alcun aggiornamento e, di conseguenza, il C.d.S. non prevede il ricorso agli strumenti descritti, anche se non figura alcun obbligo di rimozione degli impianti precedentemente installati. Pertanto per 1) rilevatori di velocità, con display luminoso, per 2) semafori “rosso stop”, per 3) “count down”” negli attraversamenti pedonali (quelli che indicano “ tra quanti secondi scatterà il verde”) non è stata rilasciata alcuna specifica di carattere autorizzativo. Cosa fare, allora? chiede, e si chiede, Camprini: si possono installare attraversamenti pedonali semaforizzati, previo il placet della Provincia, che contribuiscono a mettere in sicurezza il pedone, facendo scattare il rosso, quando un utente pedonale deve attraversare. C:\Users\ctrabatti\Desktop\20140829-C1+C9.doc 6 Un significativo deterrente, a giudizio di Perini, va visto nel riconoscimento dell’ “omicidio stradale” : alcuni anni fa il Consiglio comunale della nostra città ha votato un ordine del giorno in merito e, in fondo, “la legge esiste già”, ora occorre la volontà di portarla in Parlamento ed approvarla. Alvaro Ancisi manifesta apertamente il timore che si esca dalla riunione in corso senza risultati concreti, limitandosi ad uno sterile “vorrei, ma non posso…”; esistono, certo, ostacoli di natura regolamentare, ma taluni progetti si possono realizzare e con costi sostenibili. Alla base rimane una questione di scelte politiche: perché non vendere azioni di Hera, per ottenere risorse da impiegare per la sicurezza stradale? Si attui, almeno, un semaforo di attraversamento pedonale, si garantisca una maggiore presenza della Polizia municipale per una più efficace azione di contrasto. Il personale di P.M. destinato al presidio del forese, 14 elementi, peraltro, non è sufficiente, specie da quando le sedi decentrate a Mezzano e San Pietro in Vincoli sono state abbandonate, accentrando questi operatori in piazza Mameli “per ragioni burocratiche”. La polizia di quartiere è latitante e la presenza saltuaria in zona di qualche pattuglia non significa, certo, “vigilanza di quartiere”. Si proceda, almeno, al rafforzamento della segnaletica, senza dimenticare l’assenza di un percorso pedonale di collegamento tra via Mezzoli e via Don Missiroli. Ribadita l’importanza dell’educazione stradale (formazione – informazione per le nuove generazioni), Strocchi suggerisce, nel quadro della convenzione con Mistral, la formazione di alcuni volontari da dislocare nei punti cruciali negli orari cruciali (davanti alle scuole, all’asilo, al teatro), mente Perini ripropone il tema degli assistenti civici (attivi, ad esempio a Lugo, anche in carrozzella), già oggetto di una sua interrogazione nella passata legislatura. Nel tentativo di giungere a sintesi e, soprattutto, di assumere qualche impegno “fattibile”, Corsini assicura che, quanto a controlli, verranno informati l’Assessore competente e il Comandante della Polizia municipale della richiesta, maturata in commissione, di una maggiore presenza di pattuglie in via Piangipane e lungo le altre strade principali della frazione, compatibilmente, beninteso, con l’attività generale e la disponibilità di organico. C:\Users\ctrabatti\Desktop\20140829-C1+C9.doc 7 Non facile, poi, un utilizzo così specifico dei componenti di Mistral: rimarcato che la convenzione è gestita dalla Polizia municipale, essi non possono, comunque, elevare sanzioni e, soprattutto, si tratta pur sempre di volontari. Circa la possibile estensione, nonché completamento, delle piste ciclabili, la cosa appare strettamente legata allo “spazio economico” per gli interventi disponibile nei prossimi bilanci (vedi Patto di Stabilità), ma non certo nel 2015, mentre si porterà avanti uno studio di fattibilità per valutare l’installazione di un semaforo pedonale, coinvolta la Provincia. Una volta localizzata la posizione più idonea e quantificati i costi, sarà possibile calendarizzaree l’intervento con maggiore precisione. Moderatamente soddisfatta Monia Rossi, fiduciosa in un prossimo sopralluogo a Piangipane e coinvinta che il “minimo indispensabile” sia, comunque, fattibile a livello di sforzo economico. I lavori hanno termine alle ore 11.17 Il Presidente della Commissione 1 Il Presidente della Commissione 9 Daniele Perini Sirio Stampa Il Segretario verbalizzante Paolo Ghiselli C:\Users\ctrabatti\Desktop\20140829-C1+C9.doc 8
© Copyright 2024 Paperzz