Rappresentativa juniores veneta esce a testa alta

La Delegazione Informa
Anno IX — Numero 44 — Allegato al Comunicato Ufficiale della Figc di Verona n.54 del 30 aprile 2014
A cura di Matteo Sambugaro ([email protected] / 340.1237778)
TORNEO DELLE REGIONI. Il dirigente responsabile: «I ragazzi sono stati bravissimi»
Juniores bloccati in semifinale
Furlan: «Usciamo con onore»
La Rappresentativa juniores del Veneto perde ai rigori contro il Lazio
Finale sfumata per un soffio, per una
manciata di minuti. «Solo la
sfortuna ci ha bloccato». La corsa
della Rappresentativa juniores del
Veneto, in Friuli, al 53° Torneo delle
Regioni si ferma in semifinale. «Ma
complimenti ai ragazzi, sono stati
fantastici ed esemplari». Mario
Furlan applaude, è orgoglioso della
squadra. Brucia ancora la sconfitta
contro il Lazio, soprattutto per come
è arrivata. «A cinque minuti dal
termine eravamo in vantaggio di una
rete (1-0, ndr) e stavamo giocando in
dieci uomini. La formazione romana
ha trovato il pari e ci ha battuto ai
rigori (5-6, ndr). Peccato, eravamo i
più forti, ne sono sicuro. Questo k.o.
non è facile da digerire: abbiamo
dominato e creato tante occasioni da
gol. Il rammarico c’è, inutile
nasconderlo». I ragazzi di mister
Andrea Basso sono tornati a casa a
testa alta, sanno di aver disputato un
Torneo delle Regioni
all’altezza. «Siamo stati eliminati
senza mai aver perso una gara nei
tempi regolamentari: questo
testimonia la nostra preparazione e la
nostra determinazione» aggiunge il
dirigente responsabile. La
Rappresentativa juniores ha infatti
centrato due vittorie e un pareggio
nel girone di qualificazione,
superando il Trento 0-2 e il Bolzano,
sempre per 0-2. In mezzo, spazio al
pari contro le Marche (1-1). Nei
quarti di finale, la selezione veneta
ha affrontato ancora le Marche,
avendo la meglio per 1-0. Il resto è
storia. Il Lazio elimina la banda di
Andrea Basso, batte in finale la
Sardegna 0-1 e vince la
manifestazione per il secondo anno
consecutivo. «Al Torneo delle
Regioni abbiamo vissuto una
bellissima esperienza – commenta
Furlan -. Faccio i complimenti a tutti
i ragazzi e allo staff: siamo stati
bravi sia dal punto di vista tecnico
che comportamentale, dentro e fuori
dal campo». In Friuli, hanno avuto
un ruolo da protagonisti anche i tre
“veronesi” del gruppo: Lorenzo
Moscatelli dell’Ambrosiana,
Edoardo Rizzardi del Team Santa
Lucia Golosine e Mohamet Cissè del
Villafranca. Moscatelli, poi, si è tolto
pure la soddisfazione di siglare due
reti «molto importanti», precisa
Furlan, contro il Trento e il
Bolzano. «I ragazzi “scaligeri” si
sono comportati benissimo e hanno
portato in alto i colori della propria
Provincia. Verona deve essere
orgogliosa di loro».
Mario Furlan (il primo a sinistra) con Andrea Basso e Matteo Zulian
CALCIO GIOVANILE. Pulcini 2004 protagonisti. Fair play sarà il concetto chiave
Nasce il Memorial Sante Begali
Ecco il 1° torneo dedicato al ricordo dell’ex capitano dell’Hellas Verona
Fair play in primo piano, protagonista
assoluto. Ricordando Sante Begali. Uno
che di lealtà e gioco corretto se ne
intendeva. Dieci squadre di pulcini
2004, un solo motto: divertirsi. Virtus
Vecomp, Hellas Verona, Chievo,
Cittadella, Udinese, Padova, Mantova,
Bassano Virtus, Brescia e Vicenza
scenderanno in campo allo stadio
Gavagnin-Nocini di Verona domenica
11 maggio, all’insegna del calcio e
dell’amicizia. In palio ci sarà il 1°
Trofeo Weedoo”, organizzato dalla
Virtus e dedicato alla memoria del
capitano che guidò l’Hellas Verona alla
sua prima, storica promozione in serie A
nella stagione 1956/57. Un esempio di
fair play in tutti i sensi, lui che ha
militato 12 campionati con la maglia
gialloblù addosso, totalizzando 210
presenze, «senza mai venire
squalificato». È orgoglioso il figlio
Piergiorgio, seduto il giorno della
presentazione accanto agli ideatori del
torneo, Mattia Bragantini e Alessio
Carbon, allenatori nel settore giovanile
della Virtus Vecomp. «Io e mio padre
abbiamo parlato tanto di calcio insieme
– aggiunge -. Credo che lui abbia scritto
una pagina importante della storia del
Verona: Sante ha dedicato grande
passione e impegno ai colori gialloblù.
Ne sono orgoglioso. Purtroppo non l’ho
Un momento della presentazione del 1° Memorial Sante Begali
conosciuto da calciatore, ma tutti me
l’hanno sempre descritto come un
professionista serio e leale. Spero che i
bambini iscritti al torneo possano
divertirsi e vivere appieno lo spirito del
fair play». Eccolo il concetto chiave:
proprio il fair play, la caratteristica
principale di Begali. «Teniamo in modo
speciale a questo aspetto – spiegano
Bragantini e Carbon -. Desideriamo dare
Da sinistra, Mattia Bragantini, Alessio Carbon e Piergiorgio Begali
un forte segnale all’esterno, far capire
che la correttezza è fondamentale.
Pertanto, metteremo in palio uno
speciale premio dedicato appunto al fair
play: il riconoscimento verrà assegnato
all’atleta che durante la giornata compirà
un particolare gesto di sportività.
Bisogna cercare di vincere ma farlo con
lealtà: pertanto, vogliamo che il torneo
risulti una bella festa per tutti, dai
giocatori ai dirigenti, dai genitori agli
organizzatori». Le dieci formazioni sono
state divise in due gruppi da cinque club
ciascuno: nel girone A ci sono Chievo,
Virtus Vecomp, Cittadella, Mantova e
Udinese, nel girone B si affronteranno
invece Hellas Verona, Brescia, Padova,
Vicenza e Bassano Virtus. Le prime due
classificate di ogni gruppo accederanno
alle semifinali, e le vincenti
disputeranno la finale per aggiudicarsi il
“Trofeo Weedoo”. «Sante era un uomo
eccezionale e un bravo calciatore. Sono
felice di aver giocato al suo fianco –
racconta Dario Baruffi, compagno di
Begali nell’Hellas -. Sante era un una
persona piena di vita e trasmetteva
sempre entusiasmo: è stato lui a fare da
guida a chi, come me o Osvaldo
Bagnoli, non veniva da Verona (Baruffi
è di Milano, ndr). Il risultato? Ci siamo
innamorati della città e della tifoseria
gialloblù».