la Rassegna Economico CONOMICO e E Finanziario INANZIARIO SETTIMANALE ettimanale e www.larassegna.it www.larassegna.it Numero 4 - 30 gennaio 2014 - Anno 70 - Euro 0,90 fondata fondatanel nel 1906 1906 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione abbonamento postale - D.L.353/2003 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.n. 46)46) art. 1, 1, comma 1, DCB Bergamo Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in in abbonamento postale - D.L. 27/02/2004 art. comma 1, DCB Bergamo Carvico, l’orologiaio dei vip prepara un omaggio a Papa Francesco ► a pagina Lorenzo Angeli con Mika [ "Explora", incontro con gli operatori bergamaschi in vista dell'Expo Le criticità da valutare ] Burocrazia e costi aggiuntivi, sommati alla crisi, frenano il ricorso all’apprendistato. A Bergamo, i visti di conformità dell’apprendistato rilasciati dagli Enti Bilaterali del Commercio, del Turismo e dei Servizi evidenziano un calo negli ultimi anni. Le imprese hanno avuto il via libera all’ingresso in azienda di under 29 per 421 posizioni nel 2013, contro le 526 del 2012. Il calo si evidenzia anche nel comparto alberghiero e dei pubblici esercizi: nel 2013 l’Ente ha rilasciato 181 visti, contro i 274 del 2012. Enrico Betti, responsabile dell’Area Lavoro dell'Ascom, D opo quattro anni di inutile attesa di un Cavaliere bianco e due aste andate desolatamente deserte, per l’area degli ex Ospedali Riuniti è arrivata, un po’ a sorpresa, la proposta della Guardia di Finanza che nei vecchi padiglioni vorrebbe trasferire l’intera Accademia (compresi i corsi oggi di stanza a Roma). Una proposta non certo minimalista, visto che si parla di occupare circa 100 mila dei 140 mila metri quadrati a disposizione. A scatola chiusa, senza cioè disporre di tutte le altre informazioni necessarie (progetto di riqualificazione, destinazioni d’uso, interazioni con il quartiere), da più parti ci si è lanciati in commenti entusiastici che appaiono perlomeno prematuri. Ci sono elementi di criticità che andrebbero valutati prima di arrivare a conclusioni positive. Il primo è di carattere generale e riguarda la politica urbanistica. Come è già successo per il progetto della nuova Galleria d’arte moderna e contemporanea, per cui Ubi ha deciso di puntare sul recupero degli ex Magazzini Generali, ravaschio 9 770393 750004 40004 G 3 a pagina Tra calo dei consumi, prezzi del carburante alle stelle e concorrenza dei self service, negli ultimi 10 anni, quasi benzinaio su cinque in Bergamasca ha chiuso i battenti. Le imprese di distribuzione sono infatti passate dalle 283 del 2003 alle 237 del 2013 (nel 2008 erano 242, di cui 43 in città). Una situazione che nei prossimi mesi rischia di peggiorare. Con il nuovo anno è scattato infatti l’aumento dell'imposta di consumo sugli oli lubrificanti (da 750 a 787,81 euro per 1.000 kg) mentre a partire dal 1° marzo aumenteranno le accise su benzina (da 728,40 a 730,80 euro per 1.000 litri) e gasolio (da 617,40 a 619,80 euro). Insomma, con l’Iva al 22% e l’impennata delle famigerate imposte che gli italiani si trascinano dalla guerra di Abissinia, si prevede un’ulteriore contrazione dei consumi. Oltre a questo, i gestori devono affrontare la concorrenza dei self service e delle pompe no logo, ma sotto accusa finiscono anche le compagnie. Il Bitcoin piace, ma i rischi non mancano segue a pagina 7 ribadisce la necessità di rilanciare il contratto che resta l’unica porta d’accesso al lavoro per i più giovani. “L’apprendistato è un contratto importante che impiega il 1012% dei giovani, ma va valorizzato e rilanciato - afferma Betti - perché dà la possibilità di un effettivo e proficuo scambio tra formazione in azienda e formazione lavorativa. Bisogna insomma incentivare il ricorso all’apprendistato e non appesantirlo come ha fatto la Riforma Fornero, a partire dal contributo per il licenziamento". Dal 2003 la Bergamasca ha perso il 16,3% delle imprese. Gestori messi in difficoltà da self service e pompe no logo. E con i nuovi rincari delle accise le prospettive peggiorano 3 ià la dematerializzazione dei titoli ha lasciato l’amaro in bocca: anche se non ci si vuole tuffare nei dollari come Paperone de’Paperoni la soddisfazione di poter toccare fisicamente i propri beni rassicura chi è nato nel ventesimo secolo più di vedere dei numeretti su un computer. Le superiori necessità di tracciabilità hanno dato un altro colpo riducendo, seppure con molte resistenze, anche l’utilizzo del contante. A volte la diffidenza è ancora più radicata e va oltre. C’è chi critica l’euro sostenendo che non abbia valore una moneta che non rappresenta uno Stato e vorrebbe tornare alle valute nazionali. Mentre ci sono alcuni per i quali sarebbe perfino opportuno tornare alla convertibilità in oro, perché una banconota dovrebbe sempre esprimere un valore intrinseco, qualunque cosa questo voglia dire. Di fatto una moneta, ma anche lo stesso oro, ha un valore convenzionale. L’euro o il dollaro (o una volta la lira) si basano sulla fiducia, come insegna il peso argentino. E dato che in fondo il ► a pagina 11 Benzinai, «il nostro futuro è sempre più incerto» [ La nuova moneta virtuale ] di stefano 10 Betti (Ascom): «è l’unica porta d’accesso al lavoro per i giovani. Il contratto va però semplificato e non appesantito come ha fatto la Riforma Fornero» Zapperi segue a pagina ► a pagina «Costi e burocrazia stanno soffocando l'apprendistato» La Guardia di Finanza agli ex Riuniti, attenti ai facili entusiasmi di cesare 8 La svolta dei commercialisti, avanzata la richiesta per poter scioperare Go.In' Internazionalizzazione, le pmi accelerano L’edizione 2013 del percorso di alta formazione finanziato dalla Camera di Commercio ha “diplomato” 30 imprenditori, ma le richieste di partecipazione sono state quasi il doppio. Già pronta la nuova annualità ► a pagina 9 ► alle pagine 4 e 5 IL poLemIco / Il sovraffollamento delle carceri di Marco ciMMino E se i delinquenti stranieri li rimandassimo al loro Paese? I l primo presidente della Corte di Cassazione, Giorgio Santacroce, qualche giorno fa, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, ci ha dato una notizia di quelle che fanno cadere le braccia: non c’è altra soluzione che l’indulto all’affollamento delle carceri. Per le riforme ci vuole del tempo – ha detto l’altissimo magistrato - e noi siamo nel bel mezzo di un’emergenza assoluta. Per la verità, gli Italiani, a queste parole, non si sono agitati più di tanto: sono abituati a vivere in stato di emergenza e sanno, per esperienza, che solo in caso di emergenza si affrontano determinati problemi; sicchè a molti questa è sembrata la più perfetta delle normalità. A me mica tanto, se ve la devo dire tutta. Tanto per cominciare, mi piacerebbe sapere com’è che si è arrivati a questa emergenza, se da anni ed anni tutti dicono che le carceri sono sovraffollate e perfino segue a pagina 2 Fogalco è la cooperativa fidi dell'Ascom di Bergamo che rilascia garanzie fidejussorie su linee di credito a breve, medio e lungo termine per: Investimenti (Innovazione - Ristrutturazione - Acquisto muri - Automezzi - Attrezzature - Arredi - Sicurezza) Liquidità (Acquisto merci - Ristrutturazione debito - Fidi di cassa - SBF - Anticipo fatture) 2 la Rassegna 30 gennaio 2014 Il polemIco Il sovraffollamento delle carceri PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA E se i delinquenti stranieri li rimandassimo al loro Paese? Franco Frigeri di di Franco Frigeri COMMENTI www.larassegna.it seguici su PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA Visita il sito Direttore responsabile: Giuseppe Ruggieri In redazione: Anna Facci Grafica: Andrea Locatelli Direzione e redazione: via Mazzini, 24 - 24128 Bergamo - tel. 035 213030 - fax 035 224572 E-mail: [email protected] Web: www.larassegna.it Editrice: La Rassegna Srl PUNTI DI VISTA fondata nel 1906 [email protected] (commenti su www.larassegna.it) PUNTI DI VISTA l’Europa ci bacchetta da un sacco di tempo con la solfa dei diritti umani. Uno dice: vabbè, ma che potevamo fare? Tanto per cominciare, imporre ai tribunali di processare la gente in tempi adeguati ad uno Stato di diritto e non degni del Tanganika coloniale: almeno per le cause di minor rilevanza penale, se non chiudi il processo entro tot, paghi. Avete capito bene: paghi, tu, giudice, per il ritardo. Perché una bella fetta di questi detenuti che intasano gli istituti di pena sono in attesa di giudizio: e, come tutti gli Italiani, anche i magistrati, se non gli fai la nota sul registro, non sempre fanno i compitini a casa. Lo so cosa replicherete: che tantissimi magistrati lavorano ventisei ore al giorno, che i giudici sono pochi, le cause tantissime eccetera eccetera. Benone: aumentate i giudici, così, magari, sarà l’occasione buona per pagarli un po’ di meno. Se vi dicessi quanto guadagna il dottor Santacroce, per esempio, scommetto che molti di voi farebbero un bel salto sulla sedia. La vera emergenza comincia da qui: da un Paese in cui la durata di un processo è già, di per sé, un’ingiustizia. E, poi, vorrei sapere per quale motivo l’unica soluzione a questo sovraffollamento dovrebbe essere l’indulto: a me pare che l’indulto sia una specie di dilazione, più che una soluzione. Prendo, chessò, diecimila delinquenti stranieri, che hanno fatto qualche marachella, tipo un furtarello, uno spaccetto, uno sfruttamentino della prostituzione, e che rappresentano una bella fetta della popolazione carceraria: poveretti, si capisce che sono stati spinti dal bisogno e che, se dipendesse da loro, sarebbero bravissimi ragazzi. Insomma, li prendo e li metto fuori. Fuori, però, non è che siano tutti lì in attesa della loro scarcerazione per dar loro un lavoro onesto: già ce n’è poco per gli Italiani, pochissimo per gli stranieri, direi quasi niente per gli stranieri pregiudicati, così, ad occhio e croce. Dunque, questi diecimila disperati, una volta privati del pasto caldo, del letto e della tv, forniti loro dalla nostra munificenza, quando si troveranno sul marciapiede, davanti al carcere, cosa credete che faranno? Io dico che ricominceranno coi furtarelli, gli spaccetti e gli sfruttamen- tini, inevitabilmente. E il giochetto ricomincerà: celle piene, richiami di Strasburgo, annunci dei presidenti della Cassazione. Eppure, secondo me, esisterebbe un’altra possibilità, che potrebbe andarsi a sommare a quella già postulata circa la velocizzazione coatta dei processi: puntare sugli accordi diplomatici internazionali. In altre parole, rimandarli a casa loro, questi bravi giovani che hanno dimostrato di essere venuti qui non a lavorare ma a delinquere e che non sono certamente profughi o rifugiati, a meno che stiano fuggendo dalle rispettive polizie. Si prendono tre o quattro traghetti e, in due viaggi, li si rispedisce al mittente. Fine dell’affollamento e fine, soprattutto, del rischio di ritrovarseli per strada o, peggio, nel proprio appartamento, grazie all’indulto. E se è razzismo lo sperare che la feccia di provenienza estera se ne torni all’estero, lasciando il posto agli stranieri perbene, che hanno voglia di lavorare e di integrarsi, e che proprio dalle belle imprese di questi gaglioffi ricevono danni d’immagine giganteschi, ebbene, sono un razzista. Però, qualcuno dovrebbe spiegarmi per quale motivo da noi è difficilissimo che un farabutto venga incarcerato, date le infinite attenuanti che, spesso, azzerano il lavoro delle forze dell’ordine, che vedono vanificato il proprio impegno da leggi che sembrano fatte apposta per parare le chiappe ai delinquenti. Al contempo, però, abbiamo le carceri traboccanti, tanto che ci vuole un indulto per impedire loro di scoppiare. Insomma, se va bene, un delinquente su dieci la paga: e sempre con tutte le riduzioni di pena possibili ed immaginabili. Al confronto di Gozzini, Beccaria era un sadico giustizialista! Come fanno gli altri? Mandano i loro delinquenti ai Caraibi? Perché stiamo sempre lì ad invidiare con la lingua penzoloni i paesi nordeuropei e, in materia di giustizia e di carcerazione, facciamo finta che non esistano? Scrivo tanto per scrivere, intendiamoci: su come siamo considerati all’estero non mi faccio illusioni. I delinquenti vengono qui, perché sanno che è il paese di Bengodi per loro. E, poi, ci sarebbe la questione dei Marò… PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA dalla prima pagina Il difficile appuntamento delle elezioni europee L’Unione europea deve la propria esistenza agli sforzi di élite politiche che potevano contare sul consenso passivo delle loro popolazioni, più o meno indifferenti, fin tanto che, tutto considerato, riuscivano a vedere un vantaggio dal punto di vista economico. L’Ue ha costruito la sua legittimità agli occhi dei cittadini soprattutto a partire dai risultati ottenuti e non tanto per il fatto di rappresentare il compimento della loro volontà politica. Ciò dipende non solo dalla storia delle sue origini, ma anche dall’assetto giuridico di questo organismo peculiare. Nel corso dei decenni, la Banca centrale europea, la Commissione europea e la Corte di giustizia sono intervenute in maniera molto profonda nella vita quotidiana dei cittadini europei, pur trattandosi di istituzioni assai poco soggette a controlli democratici. Così, si immaginava che almeno il Parlamento europeo costruisse un ponte tra i conflitti di opinioni politici che si svolgono nelle arene nazionali e le decisioni che si prendono a Bruxelles, ma è un ponte dove quasi non c’è traffico. Pertanto, a tutt’oggi, a livello europeo resta un abisso tra l’opinione e la formazione della volontà dei cittadini, da una parte, e le politiche effettivamente adottate per risolvere i problemi urgenti, dall’altra. Questo spiega anche perché la concezione dell’Ue e le idee del suo sviluppo siano rimaste vaghe tra la gente comune. Opinioni informate e posizioni articolate restano in gran parte monopolio di politici di professione, élite economiche e specialisti interessati; nemmeno gli intellettuali che prendono parte ai dibattiti sulle questioni scottanti dedicano attenzione al tema, favorendo una mentalità euroscettica. Riaprire un dibattito serio sull’Europa, i suoi valori e le sue istituzioni è di fondamentale importanza per non “mancare” l’appuntamento delle elezioni europee del prossimo maggio. Recuperare il valore del cibo Poco più di un anno ci separa da Expo 2015, l’Esposizione universale dal titolo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, che si terrà a Milano dal 1°maggio al 31 ottobre. Un tema come il cibo rimanda a interrogativi di ampia portata, economici, politici, culturali ed etici, sulle sfide che il mondo affronta in campo alimentare. Qui siamo stimolati ad anticipare quello che pensiamo sarà un aspetto importante del tema: il valore del cibo. Come ogni prodotto sul mercato, oggi il cibo è giudicato per il suo prezzo e non per il suo valore. Prima dell’acquisto, la domanda giusta dovrebbe essere: “Quanto vale questo alimento?” e non solo: “Quanto costa?”, perché spesso il prezzo finale – pensiamo a frutta e verdura, ma ancor di più a prodotti tropicali come caffè e cacao – cela ingiustizie nella retribuzione dei produttori e dei lavoratori della terra. Inoltre ogni cibo è portatore di un valore culturale, di una storia che è quella del luogo da cui proveniamo, di chi lo ha lavorato, ed è espressione della varietà della natura. Recuperare il valore del cibo significa considerarlo non solo dal punto di vista economico e smettere di trattarlo come una fra le tante materie prime, su cui lanciare spregiudicate speculazioni finanziarie, con tutte le conseguenze negative del caso. Sarà possibile questa svolta? Sondaggi tra fiducia e scetticismo I sondaggi, prodotto finale dell’applicazione del metodo statistico, fanno parte del nostro vissuto quotidiano. Le elezioni europee del prossimo maggio e l’effervescenza della politica italiana stanno movimentando il mondo dei sondaggi. La tesi è: il valore dei sondaggi dovrebbe essere legato non solo al rigore delle tecniche di ricerca adoperate, ma anche alla deontologia professionale e all’onestà intellettuale di chi effettua la ricerca. C’è molto scetticismo sui sondaggi. Ma lo scetticismo non è l’unico modo per interpretare male i risultati di un sondaggio. Anche chi li reputa verità assoluta e inconfutabile è in errore. Considerare i dati finali di una ricerca eloquenti di per sé o oggettivi per natura è una semplificazione: fa apparire realtà quella che è solo uno strumento di lettura della realtà. Ma è proprio questa “infatuazione” per i numeri che viene sfruttata da chi manipola i sondaggi. Il numero fa notizia, sembra inattaccabile. Del resto, se non si fosse convinti dell’autorevolezza delle ricerche demoscopiche, non se ne farebbe un uso – e nemmeno un abuso – così ampio. La crescita esponenziale del numero dei sondaggi è verificabile anche solo osservando la loro diffusione sui media. Insomma, siamo una democrazia fondata sui sondaggi? Se anche così fosse, non si può ritenere di per sé negativo il coinvolgimento del cittadino, cui viene richiesto di dire la su sulla questione del momento. Ma c’è anche il rovescio della medaglia: “sondocrazia” è sinonimo di falsa democrazia, quando l’opinione dà avallo o sblocca qualsiasi mossa a livello istituzionale. Attenzione dunque. Il sondaggio deve misurare il consenso, non deve essere usato per ottenerlo. Sede legale: via Borgo Palazzo, 137 - Bergamo Presidente: Ivan Rodeschini Registrazione: Tribunale di Bergamo n. 185 del 20/02/1950 Abbonamenti: via Borgo Palazzo, 137 - Bergamo tel. 035 4120304 - fax 035 4120149 Abbonamento: annuale € 41 pagabile con bonfico bancario in favore di “La Rassegna Srl” presso Banca Popolare di Bergamo, Filiale di Bergamo Clementina IBAN: IT79M0542811111000000060227 Stampa: Sigraf spa - via Redipuglia, 77 24047 Treviglio (Bg) - tel. 0363 300330 - fax 0363 343282 Pubblicità: La Rassegna Srl Pubblicità, via Mazzini, 24 - 24128 - Bergamo, tel. 035 213030 - [email protected] Spedizione in abbonamento postale la Rassegna 30 gennaio 2014 3 COMMENTI Le criticità da vaLutare La nuova moneta virtuaLe Il Bitcoin piace, ma i rischi non mancano dalla prima pagina La Guardia di Finanza agli ex Riuniti, attenti ai facili entusiasmi dalla prima pagina bisogna chiedersi se sia sufficiente che il soggetto proponente indichi una soluzione perché questa sia per ciò stesso la migliore, in barba magari a studi e pianificazioni che vanno in tutt’altro senso (da sempre si parla di creare un polo museale attraverso la ristrutturazione dell’ex caserma Montelungo). Sull’area degli ex Riuniti negli anni scorsi sono stati firmati accordi di programma sulla base di un preciso master plan che prevede un mix di destinazioni. Ora, può darsi che debba essere rivisto, ma a chi tocca farlo? Alla Finanza, solo perché è l’unico soggetto che ha deciso di mettere occhi e risorse o al Comune? E prima di dire che la soluzione è “straordinaria” non converrebbe vedere le carte? E ancora: qualcuno si è chiesto se 100 mila metri quadrati non siano un po’ troppi per le esigenze di un’Accademia che non arriva, anche riunendo i corsi, a mille allievi? Bisognerà pur capire che utilizzo si vuole fare di così tanto spazio. Certo, viene da sorridere, amaramente, se si pensa che quel che non è stato possibile per l’Università (quanti anni buttati ad immaginare un campus all’americana…), per i giovani studenti bergamaschi, ora pare magicamente possibile per una ristretta èlite di aspiranti ufficiali della Guardia di Finanza. Per certi versi è una vera e propria beffa. Per altri, un violento atto d’accusa nei confronti di una classe amministrativa e politica che non è stata I capace in passato, quando pure c’erano più risorse di oggi, di portare a casa un traguardo che avrebbe consentito a Bergamo di fare davvero un salto di qualità. Lo stesso modo in cui viene affrontata ora l’offerta delle Fiamme Gialle mostra una subalternità che fa accapponare la pelle. C’è un’apertura di credito senza limiti. La ragione si capisce (è la prima ipotesi concreta arrivata sul tavolo, meglio approfittarne piuttosto che lasciare desolatamente vuoto l’intero complesso di largo Barozzi), ma non basta per giustificare tanto entusiasmo. Quantomeno con le scarse informazioni a disposizione. A chi ha tanta fretta di concludere, forse anche per ragioni elettorali, occorre chiedere cautela. E pretendere di non dimenticarsi che per quanto l’area sia stata acquistata dalla Cassa Depositi e Prestiti (che resta comunque una società pubblica) rimane un patrimonio della città. Che ha tutto il diritto di beneficiare, in tutto o in parte, delle potenzialità insite in una operazione di recupero di un così casto complesso immobiliare. La riqualificazione degli ex Riuniti non può essere trattata alla stregua di una mera operazione di compravendita legata ad un piano di recupero ad uso e consumo di un solo soggetto. Se a questo si riduce, Bergamo avrà perso l’ennesima occasione di valorizzare un pezzo pregiato del suo territorio per migliorare la qualità di vita dei suoi cittadini. Cesare Zapperi (commenti su www.larassegna.it) primo impiego del denaro è quello di misurare scambi è bene che la fiducia sia la più diffusa e condivisa possibile. Proprio la fiducia a raggio limitato frena l’adozione di monete alternative che vengono periodicamente proposte e che non essendo né fisiche, né dipendenti da un’autorità nazionale possono sembrare incomprensibili. E in effetti dato che il loro valore viene riconosciuto solo nell’ambito di una comunità, possono andare bene fino a quando non si hanno rapporti con l’esterno. Un miliardario in “punti fragola”, insomma, ha problemi a comprare una qualsiasi banalità fuori dal supermercato. Adesso, sembra con più successo, ma gli inizi sono sempre così, si sta diffondendo la moneta virtuale Bitcoin, un mezzo di pagamento virtuale che non corrisponde a nessuna divisa economica e che trova terreno fertile nel cyberspazio con transazioni quotidiani ormai nell’ordine della centinaia di milioni di dollari. Dietro il Bitcoin non ci sono né banche, né sistemi monetari centralizzati che governino gli scambi. I passaggi di Bitcoin avvengono con un sistema di segnature e sistemi crittografici per la sicurezza dei contraenti ed è la crittografia che gestisce gli aspetti funzionali come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione di proprietà dei Bitcoin, mentre un algoritmo definisce quella che viene giudicata come l’ottimale quantità di moneta. Questa valuta elettronica, definita “Criptocurrency”, è stata creata nel 2009 da un misterioso Satoshi Nakamoto (probabilmente uno pseudonimo) e ha già avuto un centinaio di imitazioni. Senza entrare nelle spiegazioni tecniche e dando per scontato che il sistema funzioni, sempre più enti, organizzazioni e associazioni, negli ultimi tempi, stanno dichiarando che accettano i Bitcoin, e non solo per farsi pubblicità, come avveniva una decina anni fa con “Second Life” (a proposito, che fine hanno fatto i milionari in “linden”, la moneta del sito virtuale Maroni, l'occhio di riguardo per la sua Varese ci costa 15 milioni soldi non ci sono per nessuno, si dice. Ma avere gli amici giusti al posto giusto consente miracoli anche in tempi grami come quelli che ci è dato di vivere. Perché se a Bergamo trovare 18 milioni di euro per ristrutturare e mettere finalmente a norma il vecchio e glorioso teatro Donizetti fino ad oggi si è rivelato un’impresa sovrumana, al di là del meritorio impegno di Valerio Marabini prima nelle vesti di assessore (giunta Veneziani) e poi di consigliere comunale (giunta Tentorio) per dare vita ad una Fondazione che si faccia carico del reperimento delle risorse, a Varese il sindaco Attilio Fontana è riuscito “magicamente” a farsi stanziare dalla Regione Lombardia 15 milioni di euro per riqualificare piazza Repubblica e costruire il nuovo teatro della città. Orbene, i maliziosi penseranno che c’entrerà qualcosa il fatto che il primo cittadino, o borgomastro come si dice da quelle parti, e il Governatore hanno in comune la città natale ma soprattutto l’appartenenza alla Lega Nord, da vent’anni padrona incontrastata di Varese e dintorni. Ma si tratta certamente di Elargiti contributi regionali che serviranno per realizzare anche il nuovo teatro cittadino. E Bergamo sta a guardare, col Donizetti ancora a caccia di fondi una mera coincidenza, perché nel Dna dei padani è noto non rientrino vizietti caratteristici di altre latitudini, quali le logiche da clan o il familismo più o meno amorale. Evidentemente, al Pirellone devono aver pensato alla bontà del progetto, alla necessità che il cuore di Varese venga riqualificato. E la Regione non poteva sottrarsi dal dare un generoso contributo. Tutto lecito e perfino comprensibile, nella Prima che all’epoca appariva imprescindibile?). Una delle caratteristiche che distingue i Bitcoin da altre valute alternative è anche l’anonimato che assicura nelle transazioni. Paradossalmente il denaro diventato digitale proprio per assicurare la tracciabilità, che dovrebbe essere la formula per combattere l’economia irregolare di ogni tipo, adesso si ripropone con questa formula per assicurare la segretezza. Considerata la fame che c’è nel mondo di denaro anonimo per Bitcoin sembra un successo assicurato. Eppure ci sono vari scenari oscuri: una possibile svalutazione della moneta che già fluttua in maniera sconveniente per quella che comunque rappresenta una misura di scambio, una base di utenti in diminuzione oppure un attacco concertato dai governi nazionali contro uno strumento che può favorire il riciclaggio. Il procuratore generale di Roma, Luigi Ciampoli, all’apertura dell’anno giudiziario, ha parlato espressamente delle «numerose attività di riciclaggio e di conseguente finanziamento di attività che sfruttano sapientemente il settore informatico». Ed ha definito “pericolosissimo” il fenomeno del bitcoin. La previsione attraverso il versamento di denaro reale di un fondo per acquisti successivi, secondo Ciampoli “potrebbe apparire normale e pienamente legittimo se non si rilevasse, come spesso accade sulla rete informatica, che l’espansione mondiale dell’iniziativa finisca per rendere, di fatto, impossibile accertare dove concretamente il denaro vero rimane depositato né chi concretamente ne acquisti la disponibilità garantendone la convertibilità successiva». È quindi facile ipotizzare «come il sistema incontrollato di accesso - conclude Ciampoli - possa costituire facile mezzo di circolazione e sostanziale lavaggio di denaro sporco o di finanziamento di attività terroristiche». Il denaro “sterco del diavolo” non ha certo trovato la santità nella sua versione digitale. Stefano Ravaschio (commenti su www.larassegna.it) Repubblica tanto odiata e combattuta dalla Lega era pratica diffusa che il notabile di turno (che fosse un ministro o un segretario di partito) guardasse con occhio di riguardo all’orto di casa propria. Se non fosse, appunto, che i tempi son cambiati. E soprattutto che i “danée” sono finiti. Piacerebbe conoscere le ragioni per cui a Varese è stato dato ciò che a Bergamo non è concesso. Magari ci sono ragioni più che plausibili che ci sfuggono. A maggior ragione, allora, converrebbe avere una risposta. Non sarebbe male se la domanda fosse posta anche dai vertici di Palazzo Frizzoni che dal punto di vista politico sono allineati rispetto alla giunta Maroni. Il consigliere comunale ed ex assessore regionale Daniele Belotti, per esempio, dovrebbe avere confidenza sufficiente per interrogare Maroni e per farsi spiegare le motivazioni della disparità di trattamento. Toccherebbe anche ai consiglieri regionali che siedono sui banchi dell’opposizione mostrare un sussulto, sollevare il problema, invitare a fare chiarezza. Il rischio evidente è quello di dare vita ad una guerra fra poveri. Ma è altrettanto certo che Bergamo deve smetterla di farsi trattare da parente povera. Tutte le città della Lombardia devono avere pari dignità. E’ perfino ovvio ricordarlo. Ma a Milano, forse inconsciamente o forse no, tendono a dimenticarselo. c.zap. (commenti su www.larassegna.it) 4 la Rassegna 30 gennaio 2014 FOCUS Benzinai, dieci anni di “passione” ■ GIuSePPe eFFendI via Cremasca (Azzano San Paolo) «Dalle compagnie condizioni inaccettabili, così non si può andare avanti» «Il contratto di lavoro che la compagnia petrolifera mi propone è troppo vessatorio e non intendo firmarlo». Giuseppe Effendi, gestore del distributore-autofficina meccanica di via Cremasca, ad Azzano San Paolo, è arrabbiato e non lo nasconde. Da oltre sei anni è in causa con la sua azienda. Una scelta che gli ha provocato non poche complicazioni: «Il problema è che non avendo accettato le condizioni della compagnia, oggi mi ritrovo a erogare un carburante che ha i prezzi più alti di tutta la provincia di BergaGiuseppe Effendi mo», spiega. I suoi familiari gestiscono questa stazione di servizio da una ventina d’anni e lui ci lavora fin da quando era un ragazzino. A Beppe, così lo chiamano i clienti più affezionati, questo mestiere è sempre piaciuto: per capirlo basta osservarlo per qualche minuto mentre, con fare amichevole, sorride agli automobilisti che transitano dal suo distributore. Eppure, oggi, tutte quelle ore trascorse all’aperto, in balia del freddo invernale o delle ondate di afa estive cominciano a pesargli. «Già perché così – esclama – non si può più andare avanti. Lavoro 12 ore al giorno con una forte responsabilità sulle spalle ma, di fatto, i contratti che le compagnie petrolifere ci obbligano a firmare ci privano dei nostri diritti: sono troppo brevi, hanno molti vincoli e c’è la possibilità da parte loro di disdirlo quando vogliono. Il contratto prevede la modifica in qualsiasi momento del business plan ma è sempre a discrezione dell’azienda e se il rendiconto cala rispetto al fatturato atteso, per effetto dei volumi o dell’aumento dei costi, la società può recedere dal contratto. Io non lo firmo, non sono mica matto». Per risollevare le sorti dei benzinai bisognerebbe, secondo Effendi, seguire l’esempio delle pompe straniere: «All’estero puntano molto sul franchising o sul comodato d’uso e non capisco perché qui in Italia, invece, è sempre tutto così difficile. Un contratto dovrebbe a mio avviso garantire almeno le spese che sosteniamo, altrimenti si rischia di sconfinare in un rapporto di dipendenza. Credo che le associazioni di categoria, a cui spesso mi rivolgo, dovrebbero fare squadra per cercare di risolvere questa situazione». Dal 2003 la Bergamasca ha perso il 16,3% delle imprese (la città il 31%). Fusini (Ascom): «Alto anche il turn over nelle gestioni». Gli operatori tradizionali messi in crisi da self service e pompe no logo. E tra calo dei consumi e nuovi rincari delle accise le prospettive non sono affatto incoraggianti di laura T empi duri per i benzinai orobici. Tra calo dei consumi, prezzi del carburante alle stelle e concorrenza spietata dei self service, negli ultimi 10 anni, quasi un’impresa su cinque in Bergamasca è stata costretta a chiudere i battenti. Le imprese di distribuzione sono infatti passate dalle 283 del 2003 alle 237 del 2013 (nel 2008 erano 242 di cui 43 in città). Una situazione che nei prossimi mesi rischia di peggiorare. Già, perché con il nuovo anno è scattato l’aumento dell'imposta di consumo sugli oli lubrificanti (da 750 a 787,81 euro per 1.000 kg) mentre a partire dal 1° marzo aumenteranno le accise su benzina (da 728,40 a 730,80 euro per 1.000 litri) e gasolio (da 617,40 a 619,80 euro). Insomma, stando ai numeri, con l’Iva al 22% e con l’impennata delle famigerate imposte che gli italiani si trascinano dalla guerra di Abissinia, si prevede un’ulteriore contrazione dei consumi. «Il fatto che nel giro di una decina di anni quasi il 20% delle pompe abbia abbassato la saracinesca non è un segnale incoraggiante – conferma il vice direttore dell’Ascom Oscar Fusini –. Alcuni impianti, inefficienti e incompatibili con la legge 32/98, sono stati costretti a chiudere. Si trattava perlopiù di strutture fuori norma perché troppo inglobate nel tessuto urbano e che quindi mettevano a repentaglio la sicurezza stradale. Statisticamente le pratiche di fondo indennizzi per chiusura totale sono una minoranza, ne avrò firmate quattro o cinque in questi anni, perché per questa procedura la compagnia proprieta- Ceresoli ria deve impegnarsi a togliere il suo impianto, bonificare il terreno, insomma, una intervento lungo e complesso. Sono più frequenti, piuttosto, i cambi di gestione. Se facciamo un raffronto con il 2012, quando le pompe erano 235, di cui 40 in città, abbiamo quasi l’illusione che il trend sia in aumento, visto che oggi sono 237. Ma il dato va interpretato: tanti chiudono e altrettanti aprono per via dei cambi di gestione. Inoltre nel frattempo sono sorti due nuovi impianti sulla nuova bretella della Valle Seriana nonché nuovi centri commerciali con pompe annesse». E sono proprio le cosiddette pompe bianche e i self service che proliferano a macchia d’olio in provincia a creare la più spietata concorrenza ai benzinai tradizionali. Questi impianti “no logo” consentono di risparmiare fino a 10 centesimi al litro rispetto alla media del servito, sia perché acquistano a prezzi di mercato, sia perché, rispetto ai normali distributori, non hanno costi per le promozioni e la pubblicità del loro marchio. Tra i più gettonati c’è il distributore Iper Stop and go, impianto di carburante sotto costo sorto accanto al centro commerciale di Brembate, lo stesso che presto approderà anche a Seriate. «Con la crisi che c’è – conclude Fusini – il consumatore è sempre più attento a ciò che spende e quindi preferisce fare il pieno al self service o alle pompe bianche. È un meccanismo inevitabile che, purtroppo, sta mettendo in ginocchio i tradizionali benzinai che non possono competere coi prezzi delle stazioni di servizio low cost». ■ GIamPrIeto tomaSInI, via Zanica (Bergamo) «In un anno perso il 35% del guadagno» «Il settore, come molti altri in questi tempi di crisi, è in sofferenza e io personalmente ho avuto un calo dei consumi del 20%». A lamentare questa situazione è Giamprieto Tomasini, Giamprieto Tomasini titolare del distributore IP di via Zanica a Bergamo. «Il principale problema – spiega – è che la gente è in netta difficoltà economica, di conseguenza se non ci sono i soldi si usa poco l'auto oppure si ricorre a mezzi alternativi». Secondo Tomasini, «c’è poi una politica sbagliata delle compagnie supportate dalle leggi del governo»: «Ormai – afferma – si sta eliminando la figura del gestore, sinonimo di servizio e professionalità, e lo si sta sostituendo con la gestione diretta della società che punta sui self service che hanno prezzi che per noi sarebbero da perdita». Ai mancati introiti si aggiunge la morsa della pressione fiscale: «Le bollette di acqua, luce e la tassa sui rifiuti ci danno del filo da torcere – prosegue Tomasini – e per chi ha dipendenti, i corsi di vario tipo per il personale hanno fatto lievitare ulteriormente le spese. La conseguenza è che in un anno siamo intorno al 35% di mancato introito del nostro già piccolo guadagno. Sono situazioni difficili da poter sopportare a lungo. E speriamo che i clienti che hanno optato per un pagamento della benzina a fine mese non falliscano, sennò sono dolori». ■ GIovannI tIraBoScHI tangenziale Zanica-Seriate «In arrivo il distributore dell’Iper, sarà dura competere» Giovanni Tiraboschi ha gestito per vent’anni una pompa nel cuore di Bergamo. Poi nel 2012 ha venduto il suo vecchio impianto di Borgo Palazzo per trasferirsi in provincia, sulla tangenziale tra Zanica e Seriate, dove ha aperto una stazione di servizio più ampia. Qui, oltre al carburante, la Total-Erg di Tiraboschi offre anche svariati gadget e un punto ristoro. «Quando mi si è presentata l’occasione di allargarmi, ho subito deciso di accettare questa sfida – racconta –. Certo, non posso nascondere che è dura di questi tempi. Il mercato del petrolio ha perso il 30% e coi margini di spesa che abbiamo, tra tasse e bollette, tutto si complica». Tiraboschi teme inoltre la futura concorrenza del distributore a marchio Iper che già esiste a Brembate e che presto dovrebbe aprire anche a Seriate, a pochi passi dal suo impianto. «Queste nuove strutture, che si trovano vicino ai centri commerciali, offrono prezzi stracciati e sono sempre presi d'assalto – dice –. Anche se il mio è un distributore grosso, i miei prezzi sono allineati con gli altri, non riesco a competere con la concorrenza spietata che ci fanno le pompe bianche o i self service». Tiraboschi ripone tuttavia molta fiducia nella nuova strada Stezzano-Zanica che in futuro si aggancerà alla Stezzano-Treviolo, favorendo l’affluenza di nuovi clienti nel suo distributore. «La strada – spiega il benzinaio – arriverà anche nel territorio di Zanica, dove si innesterà sulla Cremasca in corrispondenza dello svincolo della statale 42, e di Stezzano, dove si unirà al tratto di tangenziale già esistente, al rondò che porta al centro commerciale Le due torri. Forse quando questo tratto sarà ultimato, da noi passerà più gente». la Rassegna 30 gennaio 2014 5 FOCUS Il presidente provinciale ha chiuso un impianto Milazzo, «in difficoltà anche per le insolvenze dei clienti» ■ GESTORI IMPIANTI STRADALI (numero imprese) diff. provincia diff. città 56 0,4% -1,8% 279 58 -1,8% 3,6% 272 56 -2,6% -3,4% 2007 240 41 -13,3% -26,8% 2008 242 43 0,8% 4,9% 2009 238 44 -1,7% 2,3% 2010 230 41 -3,5% -6,8% anno provincia solo città 2003 283 57 2004 284 2005 2006 2011 236 41 2,5% 0,0% 2012 235 40 -0,4% -2,4% 2013 237 39 0,8% -2,5% differenza 5 anni differenza 10 anni rilevazioni al 30 settembre di ogni anno fonte Ascom Bergamo su dati CCIAA -2,1% -16,3% -9,3% -31,6% provincia solo città A fare da corollario a uno scenario tutt’altro che roseo arriva la recente decisione del presidente del gruppo benzinai Ascom Giuseppe Milazzo di abbassare la saracinesca in una delle due stazioni Agip che nel 2004 aveva aperto ex novo sulla tangenziale Zanica-Seriate. «Se io che sono il presidente getto la spugna – esclama sconsolato Milazzo – significa che c’è seriamente da preoccuparsi». A metterlo in ginocchio, oltre all’oggettiva difficoltà di trovare il capitale per acquistare una materia prima che è sempre più cara, sono stati i numerosi clienti insolventi: «I gestori hanno l’abitudine di concedere il credito fino a fine mese – spiega –, il problema è che con questa crisi, troppi clienti non si sono più trovati nelle condizioni di saldare i loro debiti. D’altro canto, una volta innescato questo meccanismo, non sono più riuscito a interromperlo. Se avessi detto agli automobilisti che si presentavano Giuseppe Milazzo al mio sportello che da un giorno all’altro non avevo più intenzione di concedere credito, avrei rischiato di non incassare più nemmeno i soldi per la benzina che mi avevano consumato nel mese precedente. Considerando poi che i consumi nella mia stazione sono calati del 40%, la scelta più naturale è stata quella di chiuderla. Ora continuo a gestire l’altro impianto, in direzione Seriate, situato proprio di fronte a quello che ho chiuso». Altro problema sono i prezzi imposti dalle compagnie petrolifere: «Noi gestori abbiamo un margine fisso di 0,036002 euro/litro, quindi il nostro ricavo è sempre quello. Tra l’altro è aumentato anche il prezzo del Gpl, un incremento proprio ingiustificato, visto il suo costo industriale irrisorio. D’altronde le auto che funzionano a Gpl sono in crescita e le compagnie ne hanno subito approfittato». 6 la Rassegna 30 gennaio 2014 Cresce il numero di imprese straniere Secondo i dati del Movimprese diffusi nei giorni scorsi dal sistema camerale, il 2013 si chiude a Bergamo con un bilancio marginalmente negativo, risultato di un numero di cessazioni (5.884) di poco superiore alle nuove iscrizioni (5.866) registrate nell’anno. Solo escludendo dal conteggio le “cancellazioni d’ufficio”, le cessazioni scendono a 5.863 e il saldo diventa di un soffio positivo. Per il secondo anno consecutivo lo stock delle imprese registrate (96.019 al 31 dicembre del 2013) si riduce di poche unità nel complesso ma con una marcata, e non nuova, differenza tra le tipologie giuridiche delle imprese: i nuovi ingressi superano le uscite sia tra le società di capitale (soprattutto srl e srl semplificata) che nelle altre forme giuridiche, in larghissima misura cooperative, mentre le cessazioni eccedono le iscrizioni tra le società di persone (soprattutto snc), le imprese individuali e il sottoinsieme delle imprese artigiane. I flussi delle iscrizioni e cessazioni si mantengono sui livelli dell’anno passato, ma guardando alla serie storica degli anni precedenti si nota che i nuovi ingressi si sono ridotti (erano nettamente sopra quota 6mila nel triennio precedente il 2012) mentre le cessazioni si mantengono su valori elevati, anche se inferiori al picco del 2009, e determinano pertanto un’erosione della base imprenditoriale da due anni a questa parte. Come sempre, l’analisi della nati-mortalità d’impresa complessiva non può essere svolta a livello di settore di attività a causa della concentrazione delle nuove iscrizioni nel “limbo” delle imprese non classificate (dal quale le imprese neo-nate escono, con l’attribuzione di un settore di attività prevalente, in una fase temporale successiva al momento dell’iscrizione nel registro). Oltre che per questa ragione, il confronto temporale è limitato allo stock delle imprese attive perché questo sottoinsieme, da cui sono escluse le posizioni inattive e in fase di liquidazione, approssima più correttamente la base delle imprese effettivamente ed economicamente operative. Lo stock delle imprese attive in provincia di Bergamo (85.930 a fine 2013) si è ridotto di 617 posizioni nel corso del 2013 (-0,7%), dopo Secondo l’Osservatorio della Camera di Commercio, a Bergamo la quota è arrivata all’8,8% del totale. Nel 2013 ridotto di oltre 600 unità lo stock di aziende attive. In sofferenza costruzioni, manifatturiero e agricoltura, in aumento attività finanziarie e assicurative, servizi alle imprese e ristorazione che già nel 2012 erano state perse 527 imprese (-0,6%). A far peggio, come già nel 2012, è il settore delle costruzioni che perde 585 imprese nell’anno con una variazione del -2,9%. Le attività manifatturiere si riducono di 232 unità (-2,1%) replicando il risultato negativo del 2012. Calano anche le imprese agricole (-154 pari al -2,9%), le attività di trasporto e magazzinaggio (-35 pari al -1,5%) e dei servizi d’informazione e comunicazione (-33 pari al -1,8%) e, con variazioni marginali, le imprese operanti nelle altre attività di servizi alle persone e nelle attività estrattive. In aumento, con saldi positivi di dimensioni significative, le attività finanziarie e assicurative (+73 pari al +3,6%), i servizi di supporto alle imprese (+70 pari al +3,3%), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+91 pari al +1,6%) e le imprese del commercio (all’ingrosso, al dettaglio, intermediari e riparazioni) che crescono di 156 unità (+0,8%). Aumentano anche le imprese di fornitura di energia elettrica e gas, le attività legate ai servizi idrici e di gestione rifiuti, le attività professionali, scientifiche e tecniche e i servizi privati dell’istruzione, della sanità e assistenza sociale e delle attività d’intrattenimento. L’artigianato perde in un anno 768 imprese attive (pari al 2,3%) dopo che già nel 2012 lo stock si era contratto di 705 posizioni. Le perdite più consistenti riguardano gli artigiani dell’edilizia (-551 pari al -3,5%) e della manifattura (-164 pari al -2,2%) ma si riducono anche alcune attività dei servizi: i trasporti, le autoriparazioni, le altre attività di servizi. In aumento i servizi alle imprese e, a differenza di quanto visto per il totale delle imprese, anche i servizi di informazio- movimprese BerGamo 2013 Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Saldo isc/ cess società di capitale 27.628 21.685 1.337 972 365 società di persone 17.925 15.194 533 581 -48 imprese individuali 47.900 47.001 3.630 4.241 -611 altre forme 2.566 2.050 366 90 276 TOTALE 96.019 85.930 5.866 5.884 -18 di cui artigiane 32.414 32.303 1.929 2.677 -748 Servizio Studi CCIAA di Bergamo su dati Infocamere ne e comunicazione. Il confronto degli stock per aree sub provinciali evidenzia una riduzione generalizzata all’insieme del territorio con la rilevante eccezione dell’area della “Grande Bergamo” (e, ancor più, al suo interno della città che conta 92 imprese in più nell’anno) e dell’ambito di Dalmine (per l’area di Serina la variazione è positiva ma statisticamente trascurabile). I segni più evidenti dei morsi della crisi emergono dalle aperture di procedure concorsuali, di fallimento o di scioglimento che sono aumentate dalle 1.772 del 2012 alle 1.950 del 2013 (+10%), soprattutto per quanto riguarda i concordati (da 36 a 64) e i fallimenti (da 260 a 307). Infine, per quanto riguarda le tipologie delle imprese in base alle loro caratteristiche “personali”, si riducono le imprese giovanili (9.307 le attive), probabilmente non solo per ragioni demografiche (le classi giovanili al di sotto dei 35 anni sono in calo strutturale) ma anche e soprattutto per le difficoltà di settori, come le costruzioni, a forte assorbimento di giovani lavoratori autonomi. A fine 2013 le imprese giovanili sono il 10,8% del totale delle attive (ma giovanili sono quasi un quarto delle imprese straniere) anche se, come ovvio, sono quasi un terzo del totale delle nuove iscrizioni. La quota delle imprese femminili (18.419 le attive, poco meno dell’anno scorso, in aumento le straniere) resta grossomodo invariata (21,4% delle imprese attive). Infine, continua la crescita delle imprese straniere: da 7.337 attive nel 2012 a 7.538 nel 2013, l’ 8,8% del totale. la Rassegna 30 gennaio 2014 La svolta dei commercialisti, chiesto il via libera allo sciopero Di fronte all’arroganza di uno Stato che sembra non avere più né capo, né coda, che si rimangia al pomeriggio ciò che ha deciso al mattino, che non sa più nemmeno lui quanti ne ha in tasca e che crea babele giuridica, tributaria, nonché enormi disagi ai cittadini contribuenti, la categoria dei commercialisti ha finalmente deciso di scendere in campo con un’azione precisa quanto determinata. Il Coordinamento sindacale rappresentato dalle sette le Associazioni aderenti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico) ha infatti depositato, lo scorso 20 gennaio, presso la commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, la propria richiesta di autoregolamentazione. Ora la palla passa alla Commissione che dovrà pronunciarsi sull’accettazione del contenuto della richiesta, riservandosi, peraltro, il diritto di apportarvi modifiche e/o limitazioni. E’ questo sicuramente un notevole passo avanti per una categoria che, anche per la delicatezza dei rapporti intrattenuti con i clienti contribuenti di cui è investita, non ha mai, in passato, preso in considerazione una forma di protesta tanto eclatante quale quella dello sciopero fiscale. “L’azione sta a significare che il vaso è veramente colmo. Inoltrata alla Commissione di Garanzia l'istanza di autoregolamentazione. Pellicioli: «Passo necessario di fronte al caos e all'arroganza di questo Stato» Dopo anni di soprusi e di angherie subiti in forza di pasticci legislativi e ministeriali, nonché di alcune stravaganti circolari dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia, che stravolgono addirittura le norme (guarda caso sempre a loro favore) la categoria, che ha sempre sopportato con ossequiosa e pedissequa rassegnazione tale situazione, oggi ha deciso di dire basta” commenta il berga- masco Angelo Pellicioli, membro del Comitato di Coordinamento sindacale nazionale. “Si tratta solo di un primo passo; esamineremo a fondo la risposta della Commissione - continua Pellicioli - ma da qui non si torna più indietro”. Ma cosa devono aspettarsi, e soprattutto cosa rischiano, i contribuenti che affidano ai commercialisti le loro incombenze, in presenza di sciopero fiscale proclamato dagli stessi? “Il Coordinamento, nella sua formulazione di richiesta alla Commissione, ha tenuto in debita considerazione tale problema. Le conseguenze dell’astensione non devono certo ricadere sui cittadini contribuenti” spiega Pellicioli. “Ad esempio sono previste azioni di ritardo nella formulazione e nella spedizione delle dichiarazioni fiscali per un periodo però non superiore agli otto giorni, mentre i giorni scendono a tre per quanto riguarda i modelli F24. Inoltre l’agitazione dovrà essere debitamente pubblicizzata, per tempo, mentre, in ogni caso e per tutta la durata della stessa, il commercialista dovrà tenere aperto lo Studio per non meno di due ore giornaliere, proprio per non gravare di responsabilità il cliente contribuente”. Tutto chiaro, dunque; i contribuenti possono stare tranquilli. Fa però riflettere il fatto che il perdurare di questa anomale situazione politica e burocratica sia riuscito a smuovere categorie professionali che, fino a ieri, alla proclamazione di uno sciopero, proprio non avrebbero mai pensato. 7 IL 13 FeBBraIo Agricoltura sicura, convegno Upag alla Same di Treviglio La sicurezza è anche quest’anno il tema caro al Gruppo Upag, l’ Unione Professionisti Agri Garden aderente ad Ascom. Per giovedì 13 febbraio, in collaborazione con A.b.i.a, Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti e Confagricoltura, Upag ha organizzato un convegno regionale dal titolo “Agricoltura sicura. Circolazione macchine agricole: novità normative, revisioni e sicurezza”. L’incontro si svolgerà a Treviglio, all’Auditorium della Same Deutz-Fahr, ospite e sponsor del convegno, moderato dal direttore di Mad (Macchine Agricole Domani), Marco Limina. L’appuntamento è alle 8.45 con i saluti delle autorità presenti all’incontro. Dalle 9 alle 11.15 si svolgerà la prima sessione, che si aprirà con l’intervento di Carlo Carnevali, responsabile dell’Ufficio Tecnico Enama, su “Obblighi, buone prassi e verifiche necessarie per la circolazione sicura dei mezzi agricoli”; Marco Cacciolari, comandante della polizia locale, darà il punto di vista degli organi di vigilanza sulla “Circolazione stradale dei mezzi Agricoli”; Diego Milani di Assicurazioni Fata, si concentrerà sul tema dell’assicurazione dei mezzi agricoli durante la circolazione su strada e durante l’utilizzo. Chiusa la prima sessione, con l’intermezzo del coffe break; Stefano Tacchinardi, direttore commerciale di Same Deutz-Fahr farà gli onori di casa, illustrando le novità a servizio del mondo agricolo. Renato Delmastro, del Consiglio Nazionale per le Ricerche Istituto per le Macchine Agricole e Movimentazione Terra, illustrerà tutte le novità normative in materia di sicurezza e revisione delle macchine impiegate in agricoltura. Dalle 12.30 lo spazio sarà tutto per il dibattito e il confronto per poi chiudere la mattinata all’insegna della convivialità con un pranzo a buffet. Alle 14 sarà possibile partecipare ad una visita guidata dello stabilimento della multinazionale italiana specializzata nella costruzione di trattori ed altre macchine ad uso agricolo. Per informazioni e conferma partecipazione rivolgersi a: Matteo Guerretti, coordinatore del convegno ( 347.7991548 - [email protected]) e Giuseppe Ogliari, referente Upag (334.3988365 mail: [email protected]). 8 Distretto di Honio, il rilancio del commercio passa dalla musica Il pErSONaggIO la Rassegna 30 gennaio 2014 Il distretto del commercio di Honio (che riunisce i comuni di Cene, Colzate, Fiorano al Serio, Gazzaniga e Vertova) punta sulla musica per caratterizzare la propria identità e le proprie iniziative. Lo spunto viene dalla forte tradizione musicale presente sul territorio, ricco di scuole e gruppi, e dalla volontà di coniugarla con le proposte e le capacità delle attività commerciali. Il distretto vuole quindi configurarsi come “Distretto della Musica” ed è in questa direzione che si appresta a lanciare una serie di iniziative. Si tratta di un concorso per musicisti, residenti nel distretto e non solo, che nelle fasi finali si andrà ad intrecciare con un’estrazione a premi tra chi fa acquisti nei negozi. La competizione artistica porterà infatti alla selezione di cinque finalisti che conquisteranno la possibilità di esibirsi in una serata dal vivo di fronte ad una giuria, ma che potranno anche accumulare preferenze del pubblico attraverso la cartolina consegnata gratuitamente a chi fa la spesa nei circa ottanta esercizi aderenti al progetto. In palio per i gruppi ed i solisti c’è la possibilità di registrare i propri brani in uno studio di registrazione, mentre tra i consumatori che compileranno e consegneranno la cartolina di votazione saranno estratti buoni spesa da spendere nei negozi del distretto. I cittadini potranno votare il cantante, il musicista o il gruppo che già conoscono innescando una gara all’ultima scheda tra supporter oppure esprimere la propria preferenza dopo l’esibizione. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’agenzia musicale “Diesis”, si intitola “Tutta un’altra musica” e, spiegano i promotori, «si configura come una sfida al territorio, perché in questo periodo di crisi il Distretto crede che un’altra musica sia possibile», nel riportare cioè in consumi in ambito locale, nel ridare valore alle attività di vicinato e ai centri storici. Senza dimenticare le famiglie, che possono contare su premi e sconti. Oltre all’estrazione di buoni spesa, Orologi per i vip, ora Lorenzo sogna Papa Francesco La crisi aguzza l'ingegno. Sono in aumento le persone che si danno da fare recuperando un sogno nel cassetto o trasformando una passione in professione. Come ha fatto Lorenzo Angeli, trentunenne di Carvico, professione progettista alla Brembo, che si è inventato il mestiere di orologiaio. Ma oltre alla fantasia, l'artigiano bergamasco possiede simpatia, spirito imprenditoriale e una buona dose di faccia tosta che lo porta a bussare alle porte dei vip. Le sue creazioni sono, infatti, state pensate per personaggi della musica, dello sport e della tv, da Caparezza a Michelle Hunziker, da Valentino Rossi a Mika, Cristian De Sica e Vittorio Brumotti. A esserne omaggiati, tra i bergamaschi, il Bepi e ol Vava. Tutti sono diventati testimonial involontari. Il prossimo non ha uguali quanto a popolarità: sarà Papa Francesco. Lorenzo, come nasce questa attività? «Mio papà e mio nonno erano fabbri, quindi per me è sempre stato naturale giocare con chiodi e martello, anziché a pallone. Fin da ragazzo, organizzavo tornei di basket e, avendo pochi soldi a disposizione, ero io stesso a creare i trofei. Poi, nel 2008, in occasione del mio matrimonio, ho realizzato il primo orologio da muro. Gli amici che venivano a casa si stupivano e me ne chiedevano anche per loro. Poi, mi sono accorto che molti hobbisti postavano le foto delle loro creazioni su Facebook con un grande seguito. Così quando mia moglie, Milena, che faceva la segretaria aziendale, nel 2010, ha perso il lavoro e c'era bisogno di un secondo guadagno, ho provato anch'io a usare la vetrina dei social network e sono piovute richieste. Nel 2011 ho aperto l'attività come artigiano». Oggi la Angeli Design è una vera impresa con prodotti ricercati e unici: come gestisce il doppio lavoro? «È così, nel 2013 siamo arrivati a concepire 80 progetti. Ci dividiamo i compiti. Mia moglie prende le telefonate, gestisce gli ordini e la contabilità. Io realizzo il lavoro partendo da un semplice disegno. Tutto è concepito a casa, poi per il taglio mi appoggio a un'officina di Cornate d'Adda, per la verniciatura a una di Calolzio. Uso alluminio e ferro che vengono verniciati a polvere. Ma non creo solo orologi da parete, sono un designer d'interni, progetto scale, insegne, scrivanie e librerie in legno. Il prezzo varia da 10 euro per un portachiavi fino ai 500 dei pannelli con le scritte luminose per i locali». Parliamo di vip. Quale è stato il regalo che ha fatto e l'ha emozionata di più? «Credo quello per il mio mito, Shaquille O'Neal, campione dell'Nba. Dopo averlo ideato, è rimasto per 6 mesi nel garage. Non sapevo come farglielo recapitare. Ci sono riuscito grazie a Massimo Oriani, giornalista della Gazzetta dello Sport, che mi ha dato il contatto giusto. Il cestista allora giocava nei Boston Celtics e l'orologio gli è stato consegnato durante un evento benefico. Lui, nonostante sia alto 2 metri e 16 per 147 chili, non riusciva a sollevarlo tanto pesava, gli ho donato anche un fotomontaggio con sette miei ritratti mentre indosso le sette maglie della sua carriera. So che l'ha appeso nel camerino». Ci spieghi l'ultimo ambizioso progetto: un orologio per il Vaticano. Effettuare una consegna per il Pontefice non è semplice. «C'è molta attesa per la beatificazione di Papa Giovanni XXIII, il 27 aprile a Sotto il Monte, paese già meta di pellegrinaggi. Sono in contatto con il sindaco, Eugenio Bolognini, e l'arcivescovo Loris Francesco Capovilla, che a febbraio sarà ordinato cardi- di rosanna sCardi Progettista alla Brembo, Lorenzo Angeli di Carvico ha scoperto la passione per il design in ferro e alluminio e l’ha trasformata in un’attività. Il suo pallino? Regalare opere personalizzate ai personaggi che ama. «Un modo per far vedere cosa è capace di fare un semplice artigiano con le proprie mani» nale. Mi aiuteranno, stanno già lavorando all'evento, confidando nell'arrivo del Papa». Come sarà l'orologio papale? «Ci sto lavorando, ho effettuato una bozza: l'effige sarà lo stemma scelto dal Papa con l'emblema dei Gesuiti, simbolo del suo carattere, umile, riservato, semplice, attento ai poveri. Per renderlo speciale lo contornerò con la mia collezione floreale». È abituato a incontrare molti vip, ma quando vedrà il Papa cosa gli dirà? «Mi farò fare una dedica... Scherzi a parte, mi ha emozionato dalla prima sera che si è affacciato sul balcone di San Pietro, mi è venuta la pelle d'oca come quando è nata mia figlia Gioia, che ha 15 mesi». Quali altri progetti ha in cantiere? «Appena ho saputo che Kakà è rientrato a Milano, ho pensato di realizzare un orologio per lui. Essendo legato ai valori cristiani come la famiglia, ho ideato un modello con il suo nome, quello della moglie e dei figli. Poi, attendo Skin, la pantera nera, voce degli Skunk Anansie, che sarà in concerto al Teatro Creberg il 18 marzo. Il suo orologio avrà la forma della sua testa, glielo consegnerò la sera stessa, come è successo con Nek e Battiato». In questo modo, i personaggi famosi le fanno pubblicità. «Non proprio, solo alcuni si mettono in mostra con video o messaggi pubblici di ringraziamento, altri conservano a casa le mie opere. Ma sono contento lo stesso, perché c'è chi apprezza il modello per un vip e me lo chiede uguale. E poi è un modo per rompere il silenzio, per far vedere cosa è capace di fare un semplice artigiano con le proprie mani». si prevede infatti di realizzare un carnet di sconti, mentre dalla primavera le esibizioni musicali si sposteranno nelle piazze dei cinque comuni per allietare lo shopping del sabato pomeriggio. Il Distretto si è inoltre mosso sul versante della sicurezza, problema particolarmente sentito in Valle Seriana, che ha visto negli ultimi tempi un’escalation di furti, con un progetto che andrà ad integrare, entro maggio, il sistema di videosorveglianza promosso dalla Comunità montana con una dotazione ulteriore di circa 25 telecamere da posizionare in punti strategici dei cinque paesi. IL 5 FeBBraIo Moscato di Scanzo, il punto sul progetto di valorizzazione Il progetto di collaborazione del Consorzio di tutela del Moscato di Scanzo Docg con il Cirive (Centro Interdipartimentale di ricerca per l’innovazione in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Milano), volto alla caratterizzazione e alla valorizzazione del vitigno Moscato di Scanzo, nel corso del 2013 ha conseguito ulteriori importanti progressi. È stato completato il sequenziamento del dna del Moscato di Scanzo nell’ambito di un progetto finanziato dal Mipaf (ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali). Sulla base del sequenziamento è possibile mettere in luce le specificità genetiche del vitigno, in comparazione con numerosi altri vitigni autoctoni e studiarne quindi in modo efficace la risposta in termini di potenziale qualitativo delle uve al variare delle condizioni ambientali e colturali. Nel corso del 2014 l’analisi della sequenza sarà completata con gli strumenti della bioinformatica. Sono proseguite le attività di selezione clonale del Moscato di Scanzo nell’ambito del progetto finanziato dalla Regione Lombardia. Le 23 linee clonali raccolte presso i campi di selezione e omologazione clonale del polo regionale di Riccagioia scpa sono state tenute sotto osservazione in relazione allo stato sanitario e alle prestazioni produttive e qualitative, anche attraverso la micro-vinificazione delle uve. Due linee clonali saranno presto iscritte al Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Le linee clonali saranno moltiplicate e messe a disposizione dei viticoltori del Consorzio nella primavera 2015, per realizzare vigneti sperimentali policlonali capaci di esprimere un maggiore potenziale enologico rispetto ai vigneti monoclonali o realizzati con materiali standard. Quanto alla valorizzazione enologica del Moscato di Scanzo, è stata completata la caratterizzazione dei profili compositivi delle molecole aromatiche (aromi liberi) e dei loro precursori glicosilati (aromi legati). Su tale base sono state elaborate e verranno sperimentate nel 2014 le più opportune tecniche per la gestione della vinificazione al fine esaltare le peculiarità aromatiche del vitigno. Sono state raccolte ulteriori prove documentali comprovanti l’antichità e l’autoctonia dell’origine del Moscato di Scanzo. Mercoledì 5 febbraio, alle 20, alla sala consiliare del Comune di Scanzorosciate si terrà un seminario di approfondimento della materia, con il patrocinio del Comune di Scanzorosciate. daL 17 FeBBraIo Ascom Formazione, torna il corso per aspiranti barman Nel calendario di Ascom Formazione torna anche quest’anno il corso per diventare barman, professione affascinante e di grande attrattiva, ma che richiede una pianificazione attenta delle proprie competenze. Il percorso formativo - in programma dal 17 al 28 febbraio, dalle 14.30 alle 19.30 - fornisce le componenti essenziali per apprendere le tecniche base di miscelazione e per valutare le proprie abilità, grazie al costante dialogo tra teoria e pratica. Al temine del percorso è previsto l’intervento di un testimonial che si confronterà con i partecipanti sui punti di forza ed i punti di debolezza di un bravo barman. Il corso non tralascia alcun aspetto della professione: dall’abc di strumenti e attrezzature alla scoperta di vini, spumanti, champagne, aperitivi classici, storia della birra e tipologie, digestivi, distillazione e long drink classici. Non mancano focus sul caffè, sulle tecniche di miscelazione e sulla creatività del bere moderno. Per chiudere in bellezza una vera e propria cocktail competition per misurare il proprio talento. Per iscriversi ed avere maggiori informazioni sul corso: Ascom Formazione, piazzetta Gandossi 1, Osio Sotto (tel: 035.4185706/707 - www.ascomformazione.it) la Rassegna 30 gennaio 2014 9 Go.In’, anche le pmi “hanno fame” di estero di anna FaCCi La necessità di un’accelerazione da parte delle pmi sul versante dell’internazionalizzazione non è rimasta un bel concetto scritto nei saggi e ribadito nei convegni. È un’esigenza che le realtà bergamasche hanno fatto propria, come ha dimostrato l’alta richiesta di partecipazione (più di 50 domande a fronte dei 30 posti messi a disposizione) al corso di alta formazione Go.In’- Go International Be Innovative, promosso da Bergamo Sviluppo, interamente finanziato dalla Camera di Commercio e realizzato con due centri di Ateneo dell’Università di Bergamo, Cyfe (Center for young and family enterprise) e SdM School of Management. Il percorso è stato pensato per fornire strumenti efficaci per operare in ambito internazionale, agendo in primo luogo sul rafforzamento dello spirito imprenditoriale e della capacità di innovare. Varato nel 2012, ha chiuso nei giorni scorsi la seconda edizione con un evento al Point di Dalmine, che ha visto la presentazione dei project work dei partecipanti e la consegna dei diplomi. Titolari e manager di piccole e medie imprese, giovani rappresentati di imprese familiari e imprenditori alla guida nuove imprese ad alto potenziale, attivi in settori differenti, si sono ritrovati in aula per 140 ore nei fine settimana da maggio a dicembre confrontandosi con docenti universitari, professionisti, esperti e imprenditori in un programma multidisciplinare «che non vuole essere una business school in pillole – ha precisato il direttore didattico Tommaso Minola – ma agire sulla formazione imprenditoriale, utilizzando anche format didattici innovativi, dagli strumenti multimediali ai business game e giochi sociali, che hanno favorito l’immedesimazione e il mettersi in discussione». Nel 2013 si è aggiunto alla proposta “base” un corso avanzato, che ha accompagnato 11 imprenditori che avevano già partecipato all’iniziativa nel 2012 nell’approfondimento, in 40 ore, di aspetti specifici, riassunti nei moduli Global (con focus su Brasile, Cina e India), Family e Market. Le numerose richieste e gli esiti positivi hanno portato la Camera di Commercio ad approvare anche per il 2014 la realizzazione dei percorsi Go.In’ basic (per 25 partecipanti) e advanced. «La realtà ci mostra che c’è bisogno di investire nella formazione e nell’accompagnamento all’internazionalizzazione - ha rimarcato il direttore di Bergamo Sviluppo Cristiano Arrigoni –, versante sul quale Bergamo Sviluppo e Camera di Commercio mettono a disposizione anche uno short master tra poco al via, check up aziendali, seminari tematici, focus Paese e il rifinanziamento del bando che lo scorso anno ha permesso di erogare più di 5mila ore di consulenza junior e senior. A caratterizzare gli interventi – ha tenuto a precisare – c’è la collaborazione con tutte le associazioni di categoria, una prerogativa della Camera di Commercio di Bergamo, capace di fare rete e di lavorare in sinergia con l’intero sistema e con l’Università». E se il presidente di Bergamo Sviluppo, Angelo Carrara, ha attribuito al percorso Go.In’ la capacità di «dare la scossa» di cui oggi lo scenario economico ha bisogno e Lucio Cassia, direttore del Cyfe, ha declinato l’appellativo di “valorosi” attribuito da Carrara agli imprenditori in “avventurosi”, novelli Indiana Jones chiamati «a costruire il ponte mentre stanno attraversando l’abisso», i corsisti hanno dato prova di visione e innovazione in lavori di gruppo che non vogliono rimanere puri esercizi didattici. Hanno sfoderato strategie di web marketing per un produttore di camicie, lo studio dell’approccio commerciale in Russia di un mobilificio e di un sistema di automazione per la produzione di cemento, ma anche l’idea di un portale unico per l’acquisto di servizi diversi da parte dei turisti che arrivano a Bergamo e quella di una tapparella autopulente, che gli “studenti” hanno già detto di voler sviluppare. L’edizione 2013 del percorso di alta formazione finanziato dalla Camera di Commercio ha “diplomato” 30 imprenditori, ma le richieste di partecipazione sono state quasi il doppio. Già approvata la nuova annualità. Arrigoni (Bergamo Sviluppo): «Un settore su cui stiamo investendo» La galleria fotografica dell’evento e le immagini di tutti i premiati su www.larassegna.it ■ BALSAMO - Borgo di Terzo Con i servizi vip, l’autonoleggio ha fatto il salto di qualità Pietro Trapletti Il percorso Go.In’ voleva risvegliare negli imprenditori «il coraggio e la capacità di guardare oltre l’abisso», una caratteristica che non è mai mancata a Pietro Trapletti, socio unico della Balsamo srl, azienda di noleggio di veicoli con autista di cui ha cominciato ad occuparsi giovanissimo, a 17 anni, dopo la scomparsa, nel 2002, del padre che l’aveva fondata nel 1989. Il suo ingresso ha segnato la svolta nell’attività, che si è specializzata nella gestione integrata, in Italia e all’estero, di tutti gli spostamenti di una persona o di quelli legati ad un evento e dei servizi connessi. Si parla di vip e artisti internazionali, di cui si curano i trasferimenti e la sicurezza durante tournée, spettacoli e concerti, della gestione della mobilità legata a convention, sfilate, manifestazioni culturali. Nomi non se ne possono fare perché la riservatezza è parte integrante di un servizio che vuole essere «sicuro, conveniente, facile da utilizzare – evidenzia Trapletti -, basato su una stretta relazione con i clienti che sanno di non doversi preoccupare di nulla già prima di accomodarsi in macchina». Questo concetto è stato alla base della trasformazione dell’attività, che da tradizionale e locale (il bacino era rappresentato da Bergamo e Milano) ha assunto un respiro internazionale, con servizi realizzati a Singapore, Mosca, Londra, Parigi, pur mantenendo la propria sede – è una curiosità in più - a Borgo di Terzo. «L’estero ci sta già dando risultati ed è di certo una strada su cui impostare lo sviluppo», prosegue Trapletti, che dopo aver seguito nel 2012 il master Go.In’, ha partecipato nel 2013 al modulo “advanced”. «L’iniziativa mi ha dato una maggiore consapevolezza di poter raggiungere certi obiettivi – spiega -, che magari restano lontani, ma sono meno annebbiati». «Il corso è inoltre l’occasione per ritagliarsi tempo per riflettere e programmare, cercare consigli e affrontare le problematiche con il supporto dell’Università. Senza dimenticare la possibilità di fare rete. Con l’Università abbiamo scoperto incredibili potenzialità sotto questo aspetto e c’è la volontà da parte di chi ha partecipato a Go.In’ di continuare a fare qualcosa insieme». ■ LA NAVE DEI SOGNI - Treviglio La produzione audiovisiva che punta sul web e l’interazione L’orizzonte internazionale è nel Dna della cooperativa La Nave dei Sogni, nata due anni fa a Treviglio da quattro giovani professionisti che hanno unito le proprie differenti competenze per sviluppare un’attività di produzione audio e video. Basti pensare che a tre mesi di vita era già presente alla fiera dei film di Hong Kong dove ha stretto i primi contatti. «Realizziamo format televisivi, applicazioni, video aziendali e dirette web – racconta la vicepresidente Daria Locatelli, che proviene dal marketing internazionale e dalla creazione di eventi –. L’accento è posto, in particolare, sull’interazione con il pubblico e la comunicazione 2.0, sulla ricerca di contenuti innovativi e diversificati in linea con l’evoluzione dei canali di trasmissione e lo sviluppo del web. Guardare all’estero faceva par- te delle premesse del business, visto che in Italia il settore è ancora legato a forme tradizionali, mentre altri paesi, la Cina in primis, stanno andando molto veloci». Tra le produzioni, la web serie “Lato B”, dedicata ad arti e professioni che meritano di essere raccontate, trasmessa prima dalla web tv bergamasca Seilatv e poi da Roxy Bar Tv, il canale di Red Ronnie, e un format in sei puntate “Cooperare per un mondo migliore”. La Nave dei Sogni ha inoltre un proprio canale You Tube e la concessione per trasmettere in diretta, ma il gruppo è talmente dinamico che sta mettendo a punto un nuovo progetto che unisce informatica e manifattura. Sta lavorando infatti ad un dispositivo leggero che consente di caricare tutti gli effetti necessari a cantanti e musicisti durante un concerto o una regi- Daria Locatelli strazione, eliminando pedaliere e cavi e semplificando, di conseguenza, l’allestimento della strumentazione. «Nonostante innovazione e internazionalizzazione siano parte integrante della nostra mission – riflette Daria Locatelli –, partecipare ad un percorso come Go.In’ ci ha dato la possibilità di inquadrare l’attività in una visione globale e non solo operativa, di leggere e programmare con sistematicità tutti gli elementi che entrano in gioco. Ad esempio non avremmo mai pensato di brevettare le nostre innovazioni». ■ SALF - Cenate Sotto Un’azienda farmaceutica storica alla ricerca di nuovi prodotti e mercati Ha una storia quasi centenaria la Salf (acronimo di Società anonima laboratorio farmacologico) Spa di Cenate Sotto. L’origine risale infatti al 1921 quando professori e studenti dell’Esperia, impegnati durante la guerra a produrre bendaggi e medicamenti per l’esercito, decisero di proseguire l’attività dandole un’impostazione industriale. La prima sede fu in centro città, nei locali che oggi ospitano la Taverna Valtellinese. Nel 1954 l’impresa restò nelle mani di uno solo dei soci fondatori, il commendatore Giuseppe Martinelli, che poi la trasmise alla figlia e al genero. Il trasferimento di sede e stabilimento a Cenate Sotto è della fine degli anni Sessanta, seguito dalla progressiva specializzazione nelle soluzioni iniettabili, in forma di fiale e flaconi e sacche per fleboclisi, attuale core business dell’azienda, che dà lavoro a 150 persone. La lunga esperienza e la presenza in un settore, quello della sanità, che sembrerebbe meno soggetto alla crisi non hanno esentato la Salf dal ricercare nuovi prodotti e mercati. «Sulle preparazioni più comuni – racAldo Angeletti conta Aldo Angeletti, vicepresidente e direttore di stabilimento, nonché terza generazione alla guida della società – la concorrenza con le multinazionali, che possono contare su economie di scala diverse, è pressoché impossibile. Da qui la ricerca di nicchie di prodotti. È stato avviato, ad esempio, l’ampliamento del settore veterinario, si è sviluppata la gamma dei liquidi per la conservazione degli organi e lavorato su confezionamenti innovativi, come il paracetamolo in sacche, utilizzato negli ospedali». L’azienda ha cominciato anche a «guardarsi intorno» e se fino a 5-6 anni fa il mercato era quasi esclusivamente quello nazionale, oggi l’export - soprattutto in Europa, ma anche Canada, Medio Oriente e Nord Africa - pesa per oltre un quarto del fatturato. «Spesso noi imprenditori affrontiamo “di pancia” temi come l’innovazione e l’internazionalizzazione. Con Go.In’ – commenta Angeletti - mi sono reso conto di quanto invece occorra essere preparati per ottenere successi e come ogni problema o opportunità debba essere affrontato in maniera scientifica». Punti di forza del percorso sono stati anche «la possibilità di approfondire i rapporti con l’Università e il confronto con altri imprenditori, uno scambio utile anche se si opera in settori diversi». 10 la Rassegna 30 gennaio 2014 Expo 2105, Explora incontra gli operatori bergamaschi Il prossimo 6 febbraio, a partire dalle 15, all’ex Borsa merci di Bergamo, si terrà un incontro dedicato alla valorizzazione e al rilancio dell’offerta turistica del territorio lombardo in vista dell’ Expo. L’incontro è organizzato dalla Camera di Commercio di Bergamo in collaborazione con Explora, società costituita tra Regione Lombardia (attraverso Finlombardia) e la Camera di Commercio di Milano, in coordinamento con le realtà istituzionali associative locali per Esposizioni universale del 2015. L’incontro sarà presieduto dal direttore generale di Explora, Jospe Ejarque. La prima importante operazione di Explora è la compilazione del manuale di vendita del territorio lombardo utile a presentarsi a importanti appuntamenti internazionali per la commercializzazione del prodotto turistico. Accanto a questa iniziativa Explora propone i Club di prodotto a cui possono aderire, dietro pagamento di una contenuta quota di adesione, gli operatori Appuntamento il 6 febbraio all’ex Borsa merci. Obiettivo il rilancio dell’offerta turistica del territorio. L’evento aperto ad albergatori, aziende agricole e agriturismi, golf club, terme e cantine in possesso dei requisiti che vogliano incrementare la propria visibilità e aumentare quindi il proprio vantaggio competitivo. Sulla base dei prodotti turistici individuati nella regione Lombardia, sono stati selezionati diversi Club di prodotto destinati ad altrettanti mercati di riferimento. L’incontro è rivolto a: strutture alberghiere ed extra-alberghiere; centri benessere di qualità e centri termali; operatori turistici; guide alpine; golf club aperti al pubblico; agriturismi in zone rurali; fattorie didattiche; aziende agricole che offrono la possibilità di effettuare visite, percorsi di scoperta, degustazioni; cantine vinicole e aziende di prodotti tipici che offrono la possibilità di effettuare visite guidate e degustazioni di prodotti propri. Per partecipare è necessario iscriversi compilando il modulo online sul sito della Camera di Commercio. Per informazioni: Ufficio promozione, Tel. 035 4225270/223/213 mail [email protected] ancHe “ceSnI” dI trevIGLIo neL GruPPo I fotonegozianti fanno rete, nasce Photop L’unione fa la forza, anche in termini imprenditoriali. E mai come in questo difficile momento economico le sfide del mercato richiedono una forza che va oltre l’individualità delle piccole e medie imprese. Per questo il Consorzio Gruppo Immagine, che riunisce venti tra i più importanti negozi specializzati in fotografia che operano da decenni sull’intero territorio nazionale (tra questi anche “Foto Attualità Cesni” di Treviglio) ha dato vita a Rete Impresa Photop attraverso la sottoscrizione di un contratto di rete che non ha precedenti in Italia. Si tratta, infatti, della prima rete di impresa orizzontale nel mercato del foto-digital imaging a livello nazionale, in quanto riunisce imprese appartenenti al medesimo settore, che operano in comparti complementari e che si impegnano a esercitare attività commerciale in comune mantenendo, comunque, la propria identità: dall’attività di e-commerce alla gestione del magazzino attraverso una piattaforma virtuale; dagli ac- quisti centralizzati alle operazioni di marketing e pubblicità. “Con la firma di questo contratto di rete sottolinea Dario Bossi, presidente di Ascofoto Confcommercio, l’associazione dei negozianti e dei professionisti del comparto fotografico e presidente di Rete Impresa Photop - si apre ora un nuovo capitolo nella storia di successo di questo importante network italiano di negozi specializzati. Allearsi e collaborare fra operatori dello stesso settore è oggi fondamentale per incrementa- Fai decollare con re la produttività e la competitività. Fare rete è una filosofia di lavoro e di vita, un modo di rapportarsi con i colleghi imprenditori, sfruttare le sinergie e costruire un futuro professionale redditizio. La rete è una risorsa importante sulla quale puntare che offre occasioni efficaci per condividere conoscenze e competenze, ridurre i costi, i rischi e gli investimenti e ampliare la capacità operativa su un territorio più esteso e così conquistare nuovi mercati”. visita il sito www.photop.it. ■ LIBRI Il 22 febbraio Feltri e Mazzucca parlano di Mussolini Sabato 22 febbraio, a partire dalle 17, nella sede dell’Associazione Torquato Tasso in via Tasso 7 a Bergamo, si terrà la presentazione del libro “Il Compagno Mussolini”. All’iniziativa, organizzata dalle associazioni culturali “Alle Radici della Comunità” e “Torquato Tasso”, con la collaborazione de “Il Mosaico Italiano”, parteciperanno gli autori del libro, Nicholas Farrell giornalista e saggista e Giancarlo Mazzuca direttore del quotidiano “Il Giorno”. Interverrano alla presentazione del libro anche Marco Cimmino storico (S.I.S.M.) e Vittorio Feltri giornalista ed autore della prefazione del libro. La presentazione è affidata a Enzo De Canio di Alle Radici della Comunità mentre Demetrio Polimeno per l’Associazione Torquato Tasso rivolgerà un indirizzo di saluto. la tua attività sul web Registrazione, trasferimento e mantenimento domini INTERNET REGISTRAR HOSTING - HOUSING Servizi di Hosting e Housing Web nel nostro Datacenter Realizzazione siti e portali internet Via Borgo Palazzo 137 24125 Bergamo (Bg) tel. 035.4120123/121 fax 035.249848 [email protected] www.eascom.it eCommerce b2b e b2c Restyling siti e portali gia esistenti Grafica e design per web H Ottimizzazione siti web per motori di ricerca Internet social marketing Streaming Audio e Video Piattaforma CMS Wordpress e Joomla! Consulenza ICT e Networking la Rassegna 30 gennaio 2014 Anche l’Ascom in campo per la grande mobilitazione a Roma Rete Imprese Italia lancia una grande mobilitazione nel Paese per chiedere a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e di provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie. Rete Imprese Italia ha scelto di convocare per il 18 febbraio una grande manifestazione a Roma per chiedere un deciso cambio di rotta. Il mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato rappresenta il tessuto produttivo dell’Italia. Dal futuro di questo sistema di imprese dipende il futuro del Paese. Per questo, le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro. “Senza l’impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” è lo slogan della manifestazione che vedrà giungere a Roma da ogni parte d’Italia le molte rappresentanze di impren- di Laura Bernardi LocateLLi Ogni mese le imprese del terziario confermano gli apprendisti con 3 mila contratti a tempo indeterminato e per ogni 100 cessazioni 52 conferme fanno da positivo contraltare. In rapporto ai dipendenti tra 15 e 39 anni la percentuale di apprendisti è del 10% nel commercio, dato che sale ad oltre il 14% se rapportato alla fascia di età che va dai 15 ai 34 anni. Grazie ai contratti a tempo indeterminato e all’apprendistato, nel terzo trimestre 2013 il saldo tra nuove assunzioni e cessazioni è tornato positivo. Sono questi alcuni dati emersi nell’ambito del convegno dal titolo “Rapporto annuale sul mercato del Lavoro e Presentazione del Rapporto sull’apprendistato” che a Roma settimana scorsa, 22 gennaio, ha visto la partecipazione in Confcommercio del Ministro del Lavoro Enrico Giovannini e dei presidenti delle Commissioni Lavoro del Senato e della Camera, Maurizio Sacconi e Cesare Damiano. Confcommercio in questa occasione ha chiesto regole più semplici per migliorare l’ apprendistato, un contratto, come sottolineato dal presidente Carlo Sangalli, che “rappresenta un investimento sia per la parte datoriale che per il dipendente, ma va reso libero da vincoli troppo stringenti”. Se tutti si sono trovati d’accordo sulla necessità di incrementare l’utilizzo del contratto, ma restano ad appesantirlo vecchi e nuovi oneri gravosi per le imprese, dal contributo per il fondo di solidarietà imposto dalla Legge di Stabilità , al contributo Aspi, a quello - il più oneroso - per il licenziamento e la mancata conferma al termine dell’apprendistato. Il contratto è strategico ma è soffocato da un eccesso di burocrazia che tarpa un vero e proprio decollo dell’apprendistato che anche l’Ocse raccomanda di agevolare. L’apprendistato a Bergamo. Burocrazia e costi aggiuntivi, sommati alla crisi, frenano il ricorso all’apprendistato. I visti di conformità dell’apprendistato rilasciati dagli Enti Bilaterali del Commercio, del Turismo e dei Servizi evidenziano un calo negli ultimi anni. Le imprese del commercio e dei servizi hanno avuto il via libera all’ingres- Il 18 febbraio manifestazione di Rete Imprese Italia per chiedere una svolta urgente a livello economico. Entro il 3 febbraio le adesioni ditori di Confcommercio, Casartigiani, CNA, Confartigianato e Confesercenti. In Piazza Santi Apostoli interverranno tutti i presidenti delle associazioni di Rete Imprese Italia in una giornata nata per essere di proposte e non solo di proteste. In attesa di un incontro con i rappresentanti del Governo le categorie condivideranno un manifesto programmatico con le proposte e le richieste per un reale cambiamento economico e sociale. “Ad aggravare una situazione drammatica, contraddistinta da un perdurante calo dei consumi, vi è l’assoluta assenza di risposte da parte della politica e del governo, sempre più distanti dalle imprese - ribadisce Paolo Malvestiti, presidente Ascom -. Sono a rischio centinaia di piccole e medie imprese e milioni di posti di lavoro, ma sembra che si faccia di tutto per appesantire la situazione con adempimenti ed oneri a carico delle imprese”. Le imposte stanno mettendo in ginocchio le imprese: “Non si sono ancora rimarginate le ferite profonde, purtroppo fatali per molte imprese, della nuova Tares che già si parla dell’introduzione della nuova Imposta Unica Comunale che, con Imu, Tasi e Tari, graverà ancora più sulle imprese- continua Malvestiti-. La demagogia sull’Imu per la prima casa sta spremendo oltre ogni misura "il sistema imprese del Paese". Per partecipare alla mobilitazione. L’associazione metterà a proprio carico il costo del trasferimento secondo l’ordine di richiesta e fino ad esaurimento dei posti disponibili. Sarà però sempre possibile raggiungere Roma con mezzi e costi propri. Per il gruppo organizzato il ritrovo è fissato presso la sede dell’associazione alle ore 5,15 del 18 febbraio. In pullman il gruppo raggiungerà Milano porta Garibaldi in tempo utile per prendere il treno delle 7,12 che giungerà a Roma Termini alle 10,50. Dalla stazione Termini si raggiungerà poi Piazza Santi Apostoli. Il ritorno è previsto con il treno da Roma delle 16,05 con arrivo a Milano Garibaldi alle 19,43 e con il pullman a Bergamo alle 21. Per la mobilitazione saranno distribuite sciarpe, bandiere ed altro materiale. La partecipazione va confermata entro il 3 febbraio inviando una mail a [email protected]. Nel messaggio di posta elettronica vanno indicati nome e cognome del partecipante, nome dell’insegna o attività e numero di cellulare. «Apprendistato strategico, ma soffocato da troppa burocrazia» Betti (Ascom): «è l’unica porta d’accesso al lavoro per i giovani. Va però semplificato e alleggerito e non appesantito come ha fatto la Riforma Fornero, a partire dal contributo per il licenziamento». Intanto la crisi fa segnare un calo dei contratti nel commercio, nei servizi e nel turismo so in azienda di under 29 per 421 posizioni nel 2013, contro le 526 del 2012. Il calo si evidenzia anche nel comparto alberghiero e dei pubblici esercizi: nel 2013 l’Ente ha rilasciato 181 visti, contro i 274 del 2012. Enrico Betti, responsabile dell’Area Lavoro Ascom, ribadisce la necessità di rilanciare il contratto che resta l’unica porta d’accesso al lavoro per i più giovani. “ L’apprendistato è un contratto importante che impiega il 10-12% Enrico Betti ConfCommerCio Vernola: «Lavoriamo per orientare la legislazione alle esigenze del terziario» Jole Vernola, direttore centrale Politiche del Lavoro e Welfare Confcommercio, fa il punto sul mercato del lavoro a un anno e mezzo dalla Jole Vernola Riforma Fornero, sottolineando l’urgenza di una riduzione dei costi e della burocrazia per l’apprendistato. Quali le azioni che Confcommercio intende intraprendere sul fronte del lavoro? “Confcommercio continuerà a lavorare per orientare sempre più la legislazione del lavoro alle esigenze del terziario . Pluralità degli strumenti contrattuali e adeguata flessibilità, adattabilità all’organizzazione , riduzione dei costi e della burocrazia sono le risposte che servono alle nostre imprese. Anche la nostra iniziativa di redigere un Rapporto sul mercato del lavoro va nella direzione di far conoscere e promuovere il significativo mondo del Terziario ancora troppo sottovalutato rispetto al grande contributo all’ economia del Paese”. Quale è il bilancio a un anno e mezzo dalla Riforma Fornero? “Purtroppo quello che avevamo annunciato: salvo pochissime previsioni positive come la acasualità dei con- 11 tratti a termine, sono cresciuti sia i costi che i vincoli per le imprese. Questo non aiuta certo a rilanciare l’occupazione al di là della crisi. Serve un approccio diverso. Bisogna mettere le imprese al centro, quale valore primario in grado di generare crescita, occupazione e benessere. Non è un caso che già ci sia stato bisogno di diversi correttivi”. Come valuta il Job Act e il contratto unico? “Potremo valutarlo quando lo conosceremo. Per ora abbiamo ascoltato l’annuncio sul contratto unico e auspichiamo che non si tratti ancora di penalizzare la flessibilità. Da tempo diciamo che occorre invece partire dalla Riforma dei servizi al lavoro, riorganizzando la spesa pubblica senza costi aggiuntivi per le imprese”. L’apprendistato resta ancora un contratto appetibile? Come porre al centro dell’attenzione l’ingresso sul mercato degli under 29? “L’apprendistato è uno strumento molto apprezzato nei nostri settori. Il rapporto Confcommercio ci dice che ogni mese nel terziario sono confermati 3mila apprendisti. Le potenzialità sono ancora superiori, ecco perché abbiamo indicato al ministro Enrico Giovannini e alle forze politiche durante il convegno di presentazione una serie di proposte in merito alle quali abbiamo raccolto significative disponibilità”. dei giovani, ma va valorizzato. In primo luogo vanno riviste le semplificazioni legate all’accesso del contratto - spiega -. Bisogna incentivare il ricorso all’apprendistato e non appesantirlo come ha fatto la Riforma Fornero, a partire dal contributo per il licenziamento. Un onere pesante e illegittimo per un contratto con libertà di risoluzione per entrambe le parti, a torto paragonato ad un licenziamento con più di 1.400 euro di costi aggiuntivi per ogni apprendista. Un provvedimento assurdo per altro, dato che per l’80% i contratti di apprendistato vengono trasformati in contratti a tempo indeterminato”. L’apprendistato va rilanciato perché dà la possibilità di un effettivo e proficuo scambio tra formazione in azienda e formazione lavorativa.” E’ una vera e propria porta d’accesso al mondo del lavoro per i più giovani, l’unica opzione contrattuale dopo la cancellazione del contratto di inserimento lavorativo ad opera della Riforma Fornero”. Invece di decollare il contratto è gravato di oneri e vincoli normativi: “L’apprendistato resta il contratto di maggior peso per il comparto del terziario, ma in linea con l’andamento nazionale, anche a Bergamo diminuisce il ricorso anche a questa forma contrattuale. Il calo è imputabile in gran parte alla crisi. In questo momento le assunzioni sono al palo tra contrazione dei consumi e problematiche normative”. Betti sottolinea anche la potenzialità dell’apprendistato esteso - come avviene del resto in altri Paesi a partire dal programma “Apprenticeship for adults” nel Regno Unito- ai meno giovani, anche con specifici progetti e non manca di esprimere le richieste delle imprese per una sua più larga applicazione: “Bisogna abbattere i costi e rendere questo contratto fruibile anche per chi ha più di 29 anni. La formazione deve continuare ad essere gestibile e certificabile in ambito lavorativo senza i vincoli delle lezioni in aula. Ora la speranza è che la nuova Riforma del Lavoro non tocchi l’apprendistato come istituzione e ripristini i contratti di inserimento lavorativo cancellati dalla Riforma Fornero”. 12 la Rassegna 30 gennaio 2014 sostegno e sviluppo per le imprese soc. coop www.ascombg.it www.fogalco.it Via Borgo Palazzo, 137 Bergamo - Tel. 035 41 20 111 la Rassegna 30 gennaio 2014 13 Grossisti di vini e bevande, bilancio in chiaroscuro per l’articolo 62 L’articolo 62 resta l’argomento più dibattuto del Gruppo Grossisti di Vino e Bevande dell’Ascom di Bergamo, al centro dell’ultimo consiglio di categoria dei giorni scorsi. Le criticità non mancano nell’applicazione di una legge che ha in parte stravolto le normali prassi commerciali, a partire dall’obbligo di stipulare i contratti in forma scritta che non tiene conto delle esigenze di snellezza, informalità e celerità che caratterizzano il settore . Ad oltre un anno dall’introduzione del vituperato articolo, il bilancio è infatti in chiaroscuro. A tirare le somme sulla nuova disciplina delle relazioni commerciali per la cessione di prodotti agroalimentari è Giampietro Rota, presidente del Gruppo Grossisti di Vino e Bevande, che ripercorre il tortuoso iter di legge. “Se al momento dell’entrata in vigore della nuova disciplina gli imprenditori si trovarono sostanzialmente impreparati, nel corso dei mesi successivi non si è fatto che creare ulteriore confusione fino ad instillare dei veri e propri dubbi sulla legittimità stessa dell’articolo 62, ritenuta in contrasto con la direttiva comunitaria 7 del 2011, recepita dall’Italia con il Decreto Legislativo 192 del 2012. La giurisprudenza, attraverso una più recente sentenza del Tar del Lazio, ha invece affermato la piena e perdurante vigenza dell’articolo 62, andando così a dirimere la querelle interpretativa scaturita dal dissenso d’opinione tra il Ministero delle Politiche Agricole e quello dello Sviluppo Economico”. In estrema sintesi, la nuova disciplina - oltre a minare le prassi commerciali ormai affermate e consolidate negli anni - si è trovata in contraddizione con l’Unione Europea, ha diviso due ministeri fino a trovare un primo chiarimento con la sentenza a marzo nuovo aumento delle accise. è il terzo in meno di un anno Oltre all’articolo 62 e ai relativi adempimenti, l’aumento dell’ accise sugli alcolici si somma a quello dell’Iva. Un primo aumento delle accise su birra e alcolici era già stato fatto il 10 ottobre 2013. Nella road map prevista dal decreto istruzione dello scorso autunno (Dl 104/2013, articolo 25) è scattato il 1° gennaio il momento del secondo ritocco: le accise sono infatti passate da 2,66 a 2,70 euro per ettolitro e per gradoPlato; da 77,53 a 78,81 euro per ettolitro per prodotti alcolici intermedi; da 905,51 a 920,31 euro per ettolitro per l’alcol etilico. Ma i ritocchi - sempre al rialzo - non si fermano qui, perché il decreto sulla cancellazione della seconda rata Imu sull’abitazione principale farà scattare un altro rincaro dal 1° marzo 2014. Sulla birra, per esempio, l’accisa salirà a 2,77 per ettolitro e per grado-Plato. “E’ la terza volta in meno di un anno che cambiano le accise su birra e distillati, con continui cambi di prezzi - sottolinea Giampietro Rota -. La stima effettuata dalla nostra associazione è di un aumento di alcuni centesimi a bicchiere”. A oltre un anno dall’introduzione, il punto sulla norma col presidente del Gruppo Ascom, Giampietro Rota 7195 del 2013, depositata il 17 luglio presso il Tar del Lazio. “La sentenza ha confermato una volta per tutte la vigenza della normativa - sottolinea Rota - . Come ogni altra legge dello Stato, la normativa va osservata in ogni suo punto, anche se ciò comporta degli inevitabili e gravosi oneri per le imprese, in un momento in cui i contratti vengono spesso rivisti. Ogni contratto ed ogni fornitura hanno delle caratteristiche specifiche e, in assenza di una norma generale certa, oggetto di dibattito tra istituzioni, esperti e legislatori, non è certo sul mercato che si fa chiarezza. Sono così state all’ordine del giorno le contestazioni con fiscalisti, commercialisti e i clienti stessi”. Il percorso normativo non è stato privo di conseguenze e ripercussioni sulla distribuzione, chiamata a fare da tramite tra le esigenze della produzione e quella del piccolo commercio e dei pubblici esercizi. Anche sui termini di pagamento molta confusione è stata fatta tra data di ricevimento e data di consegna: “Per i prodotti alcolici (vino, birra e distillati) il termine è di 60 giorni dalla data di consegna, Giampietro Rota come già previsto dall’articolo 22 della Legge 18 febbraio 1999, numero 28, mentre per i prodotti non deteriorabili la scadenza scatta a 60 giorni fine mese dalla data ricevimento fattura” sottolinea il presidente della categoria. Chiaro e certo, di contro, il regime sanzionatorio, da 516 a 20 mila euro per contratti non scritti o non compilati in ogni parte e ritardi nei pagamenti da 516 a 3mila euro. “Le sanzioni previste dall’articolo 62 risultano assolutamente sproporzionate nonché in contrasto con la necessaria elasticità nell’ambito del fisiologico andamento del rapporto commerciale - continua Rota -. Perfino le imprese più virtuose, che sono solite adempiere puntualmente ai propri obblighi di pagamento, se dovessero trovarsi nell’impossibilità materiale di onorare i propri impegni nei termini contrattuali, sarebbero colpite, oltre che da pesanti interessi di mora, anche da una sanzione dovuta al semplice ritardo, a prescindere da qualsiasi valutazione in merito alla loro correttezza e buona fede ed alle cause del ritardo”. “Gasparina di Sopra”, 30 anni all’insegna della solidarietà Celebrato l’anniversario della cooperativa di Romano che punta al reinserimento sociale di persone con problemi di tossicodipendenza. Guerini: “Un esempio da imitare”. Tutte le tappe ripercorse dal presidente Loda Da 30 anni in campo per «costruire» comunità. La cooperativa sociale Gasparina di Sopra ha celebrato il trentennale della fondazione ripercorrendo in un convegno organizzato il 14 dicembre presso la sede di viale Alighieri, a Romano, le tappe salienti del suo percorso. Un percorso che premia l’impegno e la volontà di questa storica cooperativa sociale di tipo A, che gestisce servizi socio-educativi finalizzati al reinserimento sociale di persone con problemi di tossicodipendenza all’interno delle tre Comunità Terapeutiche Residenziali accreditate dalla Regione e localizzate a Romano e a Cologno al Serio nelle quali sono accolte una settantina di persone. Dal 2011, inoltre, ha attivato anche servizi di Adi (Assistenza domiciliare integrata) e Sad (Servizio di assistenza domiciliare) in collaborazione con il Consorzio Cum Sortis. Ad aprire i lavori del convegno è stato il presidente Fabio Loda che ha ripercorso i 30 anni della cooperativa, a partire dal 7 marzo 1983 quando 12 persone la costituirono. «Quando Don Pierino Ranghetti - ha ricordato Loda - fondatore della comunità ottenne l’utilizzo della cadente Casci- na Gasparina di Sopra, grazie anche all’appoggio di mons. Rivellini, allora parroco di Romano, non si potevano prevedere i passi finora compiuti. Tetti sfondati, pavimenti mal messi, mura quasi pericolanti. La cooperativa ritornava a donare vita agli spazi messi a disposizione dalla Fondazione Opere Pie Riunite Giovan Battista Rubini. La cascina Gasparina di Sopra un tempo casa di campagna del celebre tenore romanese ritornava ad essere occupata e ad avere qualcuno che si occupasse di lei. Nei locali del “corpo basso” presero così dimora Don Pierino e quattro ragazzi e si avvicinarono i primi volontari. Per tre anni l’attività si sviluppò confidando molto nella provvidenza e nella generosità delle persone che Don Pierino e i fondatori conoscevano, finché un giorno Don Pierino decise di partire per il Brasile e scomparve poi nel maggio 1993». Il 2 febbraio torna tutti in “Marcia per la vita” Tutti in «Marcia per la vita»: domenica 2 febbraio torna la camminata non competitiva a passo libero promossa dalla cooperativa Gasparina di Sopra in collaborazione con l’Atletica Cologno al Serio e il cui ricavato andrà a sostenere i progetti della cooperativa sociale. Il ritrovo è fissato alle 7 alla sede della cooperativa in viale Dante Alighieri 190 a Romano di Lombardia e la partenza sarà tra le 7.30 e le 9.30. Sei gli itinerari della marcia (6, 10, 14, 20, 25 e 31 km) per una giornata all’insegna dello sport e della solidarietà su e giù per i sentieri della Bassa bergamasca. Il termine ultimo di prenotazione dei Gruppi (minimo 20 partecipanti) è fissato alle 22 di del 30 gennaio, telefonando allo 0363.901274. Le iscrizioni individuali potranno essere accolte sino all’ora della partenza. Il contributo per partecipare è di 4 euro con riconoscimento (2 euro senza). Il presidente ha poi passato in rassegna tutte le tappe dell’importante cammino della Gasparina di Sopra fino ad arrivare alla realtà attuale con l’ultimo progetto avviato nel 2012 nel quale «la cooperativa - ha concluso Loda - lavora in rete nel Progetto che si occupa di housing social denominato Rolling Stones. L’ente capofila è l’Opera BonomelliNuovo Albergo Popolare e gli altri enti partner del progetto sono l’Istituto Palazzolo; Comunità Kairos di Famiglia Nuova, la Cooperativa di Bessimo; il Patronato San Vincenzo; la Comunità Emmaus e l’Associazione Diakonia Onlus. Il progetto punta a favorire l’inclusione di 50 soggetti in condizione di cronicità in progetti che favoriscano la ricostruzione di un livello di autonomia e di responsabilizzazione sostenibile, attraverso l’offerta di percorsi multidisciplinari e di residenzialità leggera». Tra le altre iniziativa spicca anche il progetto «Terraviva» che vede la coltura e la vendita di prodotti biologici, coltivati in campo aperto e in serra, nel rispetto dei tempi e della stagionalità delle varie produzioni. Le persone che si sono prese cura della loro coltivazione sono poi incaricate anche di seguire le vendita e la distribuzione dei prodotti che avviene presso i punti vendita di Romano e di Cologno. Il convegno ha visto anche la partecipazione di Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo e Federsolidarietà, Luca Fazzi, professore dell’Università di Trento, e Mauro Ceruti, professore allo Iulm ed è stato l’occasione per fare il punto sul ruolo dell’impresa sociale nella sfera economica attuale. Nel suo intervento Fazzi ha evidenziato la capacità delle cooperative sociali di fare innovazione e ha ricordato la necessità di non chiudersi in una situazione autoreferenziale per essere attori capaci di stare sulla frontiera del cambiamento. Mauro Ceruti ha ribadito invece l’importanza della esperienza di organizzazione della solidarietà che è fondamentale per la valorizzazione delle persone. Il presidente di Federsolidarietà, Giuseppe Guerini, ha sottolineato infine come le cooperative abbiano testimoniato una forte capacità di innovazione: «Le istituzioni economiche europee - ha detto Guerini - manifestano grande interesse per le imprese sociali e le cooperative sociali sono una delle più efficaci testimonianze da comunicare al mondo intero». E per Guerini la cooperativa sociale Gasparina ne è un esempio e i suoi primi 30 anni sono il plauso dei suoi valori fondanti. 14 30 gennaio 2014 la Rassegna MODELLO IVA 2014 ssioni da agricoltori onerati (in caso di z. 1 - Conferimenti peramento di 1/3) prodotti agricoli e ssioni da agricoltori onerati (in caso di peramento di 1/3) z. 2 - Operazioni ponibili agricole perazioni imponibili mmerciali o z. 2 - Operazioni ofessionali ponibili agricole perazioni imponibili mmerciali o ofessionali z. 3 - Totale ponibile e imposta MODELLO 2014 Sez.IVA 3 - Determinazione Periododell’IVA d’imposta 2013 a debito o a credito relativa a tutte le attività esercitate CODICE FISCALE QUADRO VE la Rassegna OPERAZIONI ATTIVE QUADRO VE E DETERMINAZIONE DEL VOLUME D’AFFARI UADRO VE ERMINAZIONE DEL LUME D’AFFARI E DELLA OSTA RELATIVA ALLE UADRO VE ERAZIONI IMPONIBILI ERMINAZIONE DEL LUME D’AFFARI E DELLA z. 1 - Conferimenti OSTA RELATIVA ALLE prodotti agricoli e ERAZIONI IMPONIBILI Periodo d’imposta 2013 CODICE FISCALE Mod. N. IMPONIBILE OPERAZIONI ATTIVE 1 Mod. N. E DETERMINAZIONE DEL VOLUME D’AFFARI VE1 VE2 VE3 VE1 Passaggi a cooperative e ad altri soggetti di cui al 2° comma lett. c) VE4 VE2 art. 34 di beni di cui alla 1ª parte della tabella A allegata al d.P.R. 633/72 VE5 VE3 VE6 VE4 VE7 VE5 VE8 VE6 VE9 VE7 % IMPOSTA 2 ,00 2 ,00 Credito compensato nel modello F24 VL9 VL10 Eccedenza di credito non trasferibile (*) ,00 ,00 DEBITI CREDITI VL20 Rimborsi infrannuali richiesti (art. 38-bis, comma 2) VL21 VL22 VL23 VL24 VL25 VL26 VL27 ,00 Ammontare dei crediti trasferiti (*) ,00 Credito IVA risultante dai primi 3 trimestri del 2013 compensato nel mod. F24 CODICE FISCALE Interessi dovuti per le liquidazioni trimestrali ,00 IMPONIBILE ,00 %4 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 e cessioni degli stessi beni da parte di agricoltori esonerati che abbiano superato il limite di 1/3 (art. 34 comma 6), distinti per aliquota d’imposta Passaggi a cooperative e ad altri soggetti di cui al 2° comma lett. c) corrispondente alla percentuale di compensazione, tenendo conto delle variazioni art. 34 di beni di cui alla 1ª parte della tabella A allegata al d.P.R. 633/72 di cui all’art. 26, e relativa imposta e cessioni degli stessi beni da parte di agricoltori esonerati che abbiano superato il limite di 1/3 (art. 34 comma 6), distinti per aliquota d’imposta corrispondente alla percentuale di compensazione, tenendo conto delle variazioni di cui all’art. 26, e relativa imposta IMPOSTA 2 ,00 ,00 ,00 ,00 QUADRO ,00 VO ,00 COMUNICAZIONI ,00 DELLE OPZIONI E REVOCHE ,00 ,00 Sez. 1 - Opzioni, ,00 ,00 rinunce e revoche agli ,00 effetti dell’imposta ,00 sul valore aggiunto ,00 ,00 7 2 7,3 4 7,5 7 8,3 7,3 8,5 7,5 8,8 8,3 12,3 8,5 QUADRO VO VE8 ,00 8,8 ,00 COMUNICAZIONI Operazioni imponibili diverse dalle operazioni di cui alla sezione 1 VE20 ,00 4 VE9L’Agenzia DELLE mod. OPZIONI,00 E REVOCHE ,00 12,3 ,00 distinte per aliquota, tenendo contorecentemente delle variazioni di cuiha all’art. 26, delle Entrate emanato il Provvedimento di approvazione del IVA VE21 e relativa imposta ,00 10 ,00 Sez. 1 Opzioni, 2014 utilizzabile per la dichiarazione del 2013, con le relative istruzioni per la compilazione. VE22 rinunce e revoche agli ,00 21 ,00 VE20 Operazioni imponibili diverse dalle operazioni di cui alla sezione 1 ,00 4 ,00 Tra ledistinte novità, si segnala in particolare: effetti dell’imposta per aliquota, tenendo conto delle variazioni di cui all’art. 26, VE23 ,00 22 ,00 VE21 e relativa imposta sul valore aggiunto ,00 10 ,00 -VE24 l’istituzione nel quadro VE / VF del rigo riservato alle operazioni soggette,00all’aliquota IVA del 22%; ,00 VE22 TOTALI (somma dei righi da VE1 a VE9 e da VE20 a VE23) ,00 21 -VE25 l’indicazione, a rigo VE39, delle operazioni non soggette ad IVA che concorrono dal 2013 alla,00 for,00 VE23 Variazioni e arrotondamenti d’imposta (indicare con il segno +/–) ,00 22 (VE24± VE25) VE26 mazione volume TOTALIdel (somma dei righi d’affari; da VE1 a VE9 e da VE20 a VE23) VE24 TOTALE z. 3 - Totale z. 4 - Altre operazioni - l’indicazione, ponibile e imposta Operazioni che concorrorrono alla formazione plafond nel quadro VC,(indicare deldelvolume d’imposta con il segnod’affari +/–) VE25 Variazioni e arrotondamenti ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 MODELLO IVA 2014 mensile al netto delle predette operazioni che,,00 pur Periodo d’imposta 2013 CODICE FISCALE Esportazioni Cessioni intracomunitarie concorrendo alla formazione del volume d’affari 2013, non devono essere considerate per la verifica (VE24± VE25) VE26 TOTALE ,00 2 3 VE30 1 ,00 ,00 z. 4 - Altre operazioni dello status di ,00 Operazioni che esportatore concorrorrono alla abituale. formazione del plafond Cessioni verso San Marino Esportazioni Cessioni intracomunitarie Il nuovo24 modello della dichiarazione3 IVA annuale (mod. IVA 2014) è stato predisposto con la consueQUADRI COMPILATI ,00 VE30 ,00 ,00 ta struttura modulare. Le principali novità sono di seguito esaminate. VF di intento seguito di dichiarazione ,00 VE31 Operazioni non imponibili a QUADRO Cessioni verso San Marino VE32 Altre4 operazioni non imponibili OPERAZIONI 1 PASSIVE ,00 Quadro ve esenti (art. 10) VE33 IVA diAMMESSA INintento DETRAZIONE Operazioni non imponibili a E seguito dichiarazione di VE31 Operazioni Mod. N. ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 1 Innanzitutto nelapplicazione quadro del VE è stato VE23 dedicato all’indicazione delle opecon reverse charge introdotto il nuovo rigo Altre operazioni non imponibili VE32 Operazioni % 2 IMPONIBILE IMPOSTA 1 Cessioni di rottami e altri materiali di recupero Cessioni di oro e argento puro razioni assoggettate, a decorrere dall’1.10.2013, all’aliquota IVA del 22%.,00A rigo VE36 relativo alle Operazioni esenti (art. 10) VE33 VF1 2 3 ,00 2 ,00 1 ,00 ,00 effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi” è stato eliminato il ERAZIONI PASSIVE “Operazioni ,00 VF2 Operazioni con applicazione del reverse charge ,00 4 ,00 VA AMMESSA Subappalto nel settore edile Cessioni di fabbricati VE34 campo destinato all’indicazione delle operazioni nel regime della liquidazione “IVA per Cessioni di rottami e altri materiali di recupero Cessioni di oro e argentorientranti puro VF3 DETRAZIONE 4 5 ,00 7 ,00 2 ,00 cassa” ex art. 7, DL n. 185/2008, in 3quanto soppresso,00 a decorrere dall’1.12.2012. L’indicazione sepa,00 ,00 VF4 Acquisti ,00 7,3 ,00 e importazioni Cessioni di telefoniimponibili cellulari (esclusi quelli di cui Cessioni di microprocessori Subappalto nel settore edile operazioni con Cessioni di fabbricati VE34 rata delle “IVA non esigibile” nel 2013 è limitata a quelle effettuate VF5 dell’ammontare Z. 1 - Ammontare ai righi VF18, VF19 e VF20) distinti per aliquota d’imposta 6 7 ,00 7,5 ,00 4 5 ,00 ,00 gli acquisti effettuati nell’ambito ,00 tenendo ,00 di compensazione, conto del regime della liquidazione “IVA per cassa”, ex art. 32-bis, DL n. 83/2012. VF6 o per percentuale ,00 8,3 ,00 territorio dello ,00 VE35 Operazioni non soggette all’imposta effettuate nei confronti dei terremotati UADRO VF delle variazioni cui all’art. 26, e relativa imposta Cessioni di microprocessori Cessioni diditelefoni cellulari 6 7 Operazioni effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi ,00 ,00 VL28 Versamenti auto UE effettuati nell’anno ma relativi a cessioni da effettuare in anni successivi Trasferimenti anno precedente restituiti dalla controllante ,00 Eccedenza credito anno precedente ,00 MODELLO IVA 2014 ,00 VOcomputabile in detrazione a seguito di diniego dell’ufficio Credito richiesto a rimborsoQUADRO in anni precedenti Crediti d’imposta utilizzati nelleOPZIONI liquidazioni periodiche e per l’acconto CODICE FISCALE di cui ricevuti da società di gestione del risparmio di cui versamenti auto UE effettuati in anniQUADRO precedenti maVO relativi LIQUIDAZIONI TRIMESTRALI (art. 7, d.P.R. n. 542/1999) a cessioni effettuate nell’anno OPZIONI 1 ,00 1 Opzione 1 di cui sospesi Opzione per eventi eccezionali 1 3 ,00 Revoca 2 Mod. N. ,00 ,00 Con la collaborazione del Centro Studi Seac AGRICOLTURA dei debiti –Ammontare Art. 34, comma 6: trasferiti Soggetti (*) esonerati Periodo d’imposta 2013 Mod. N. 2 ,00 Ammontare versamenti periodici, da ravvedimento, interessi trimestrali, acconto 2 VL30 VO3 VL31 VO1 VL32 15 ,00 VL29 VO1 Art. 19 bis 2 - comma 4 - RETTIFICA DETRAZIONE PER BENI AMMORTIZZABILI VO2 Periodo d’imposta 2013 ,00 30 gennaio 2014 Dichiarazione Iva, il modello 2014 1 MODELLO IVA 2014 integrativi –Versamenti Art. 34, comma 11: d’imposta Applicazione del regime ordinario IVA Art. 19 bis 2 - comma 4 - RETTIFICA DETRAZIONE PER BENI AMMORTIZZABILI DEBITO Applicazione [(VL3 + righi da a VL24) - (VL4 A 34-bis: –IVA Art. delVL20 regime ordinario IVA+ righi da VL25 a VL31)] Quadro vL ovvero Rinuncia 1 Revoca 2 Opzione Opzione Opzione ,00 3 1 5 Revoca 4 ,00 Revoca 6 ,00 VO2 LIQUIDAZIONI TRIMESTRALI (art. 7,del d.P.R.rigo n. 542/1999) È stato ridefinito l’utilizzo VL40. In particolare VO4 Art. - comma 3 -+ESERCIZIO DI PIÙ ATTIVITÀ IVA A36 CREDITO [(VL4 righi da VL25 a VL31) - (VL3 + righi da VL20 a VL24)] VL33 Opzione Revoca 1 2 in tale rigo deve indicato l’amOpzioneessere Revoca 1 2 ,00 montare corrispondente al credito IVA “riversato” nel 2013, al netto di sanzioni ed interessi, Crediti d’imposta utilizzati in sede di dichiarazione annuale VL34 AGRICOLTURA Rinuncia Revoca 2 ,00 1 –Art. Art.36 34, comma 6: Soggetti esonerati Opzione Revoca 1 2 a seguito della dell’Ufficio per dell’indebito in compensazione del VO5 bis - DISPENSA DAGLI ADEMPIMENTI PER LE OPERAZIONI Crediti ricevuti da richiesta società di gestione del risparmio utilizzati ineffetto sede di ESENTI dichiarazione annuale utilizzo VL35 ,00 VO3 – Art. 34, comma 11: Applicazione del regime ordinario IVA Opzione 3 4 Revoca credito esistente madi dichiarazione non disponibile (ad esempio, utilizzo del creditoOpzione IVA in misura superiore Interessi dovuti in sede annuale VL36 ,00 6 5 Revoca –Art. Art.74 34-bis: Applicazione del regime ordinariodell’imposta IVA - comma 1 - EDITORIA - Applicazione in relazione al numero Opzione 1 2 VO6 Creditoannuale ceduto da società di gestione del risparmio ai sensi dell’art. 8 del d.l. n. 351/2001 VL37 al limite operando, ilRevoca credito ridelle copie vendute di € 516.456,90 ex art. 34, Legge n. 388/2000). Così,00 TOTALE IVA DOVUTA (VL32 - VL34 - equiparato VL35 + VL36) VL38 versato viene rigenerato ed a quello formatosi nel 2013. ,00 Opzione Revoca 1 2 VO4 Art. 36 - comma 3 - ESERCIZIO DI PIÙ ATTIVITÀ VO7 VL39 VL40 VO5 VO8 Art. 74IVA - comma 6 – INTRATTENIMENTI E GIOCHI - Applicazione del regime ordinario IVA TOTALE A CREDITO (VL33 - VL37) Opzione 1 Revoca 2 Versamenti effettuati a seguito di utilizzo in eccesso del credito Art. 36 bis - DISPENSA DAGLI ADEMPIMENTI PER LE OPERAZIONI ESENTI CODICE FISCALE ACQUISTI INTRACOMUNITARI - (art. 331/1993)VH VA VC VD VE38, comma VF 6, d.l. n. VJ VK VL Opzione Opzione 1 1 Revoca Revoca 2 2 VT VX VO MODEL ,00 Perio ,00 al numero 2 comma 6 comma 3 comma 2 comma 6 Opzione Revoca 1 2 VO6 Art. 74 - comma 1 - EDITORIA - Applicazione dell’imposta in relazione comma delle vendute VO9 CESSIONI DI BENI USATI -soltanto (art. 36, n. 41/1995) Opzioni Revoche 1 2 3 4 di cui all’art. 5 73 u.c. (*) Le diciture incopie corsivo riguardano le d.l. società controllanti e controllate che aderiscono alla procedura di liquidazione dell’IVA di gruppo Quadro vo Nel quadro VO: QUADRI VJ-VH-VK BE DE DK EL ES FR GB IE FI 2 SE LU NL 1 PT SM Revoca AT Opzione IVA VO7 Art. 74 - comma 6 – INTRATTENIMENTI E GIOCHI - 1Applicazione 2 3 del regime 5 ordinario 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 • a rigo VO10 è stata introdotta la casella 28, 4denominata “HR”, aTIPOLOGIE seguito IMPOSTA RELATIVA A PARTICOLARI DIdell’ingresso OPERAZIONI, VO10 Opzioni dall’1.7.2013, CY EE LV LT MT PL CZall’opzione SK SI HU per BG RO HR nell’UE della Croazia, aBASEdecorrere relativa l’applicazione LIQUIDAZIONI PERIODICHE, A comma 6, d.l. 16 n. 331/1993) 17 18 19 20 21 22 23 24Opzione 25 27 28 126 2 VO8 CESSIONI Revoca ACQUISTIINTRACOMUNITARIE INTRACOMUNITARIIN- (art. 38, Mod. N. CATALOGHI, PER CORRISPONDENZA dell’IVA nello Stato UE di destinazione deiSOCIETÀ beni, CONTROLLANTI oggetto di Ecessioni in base a cataloghi, CONTROLLATE E SIMILI (art. 41, d.l. n. 331/1993) comma 2 comma 6 comma 3 comma 2 comma 6 Revoche corrispondenza e simili; VO11 VO9 CESSIONI DI BENI USATI - (art. 36, d.l. n. 41/1995) Opzioni Revoche 1 2 3 4 5 IMPONIBILE QUADRO VJ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 12 1 13 14 DETERMINAZIONE Acquisti di beni provenienti BE DE dallo DK Stato EL CittàESdel Vaticano FR GB IE FI LU NL PT SM AT 3 4 5 comma 6 8 9 10di oro 11 12 13 14 Repubblica 1di San2 Marino – art. 71, 27 – (inclusi acquisti VJ1 e dalla DELL’IMPOSTA RELATIVA CONTRIBUENTI CON CONTABILITÀ PRESSO TERZI puro e beni di cui all’art. 74, commi 7 e 8) Opzione 1 2 Revoca industriale,argento VO12 VO10 A(art. PARTICOLARI TIPOLOGIE 1, comma 3, d.P. R. n. 100/1998) Opzioni CY EE LV LT MT PL CZ SK SI HU BG RO HR DICESSIONI OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE A 16 depositi 17 18 19 50-bis, 20 21 226, d.l. 23 n. 331/1993) 24 25 26 27 28 Estrazione di beni da IVA (art. comma VJ2IN BASE singole operazioni tutte le operazioni singole operazioni CATALOGHI, 10 - n. PER 11 -CORRISPONDENZA APPLICAZIONE DELL’IVA VO13 Art. e servizi da soggettIi non residenti ai sensi dell’art. 2 VJ3 Acquisti di beni E SIMILI (art. 41, d.l. n. 331/1993) 13 3917, comma Intermediario Revoca Opzione Cedente 1 Opzioni 2 4 52 6 7 8 10 11 12 13 14 4 ALLE CESSIONI DI ORO DA INVESTIMENTO Revoche 15 27 2 15 ,00 ,00 15 ,00 VF7 1 ,00 8,5 ,00 VO11 74, comma 1, lett. e) ,00 VJ4 Operazioni di cui all’art. ,00 16 17 18 19 21 22 23 24 25 26 27 DEL REGIME ORDINARIO IVA 20 VF8 Opzione ,00 8,8 ,00 2 Revoca 1 VO14 Art. 74 quater - comma 5 - APPLICAZIONE art. 32-bis, decreto-legge n. 83/2012 Provvigioni corrisposte dalle agenzie di viaggio ai loro intermediari VE36 MODELLO IVA 2014 PER SPETTACOLI VIAGGIANTI E CONTRIBUENTI MINORI Operazioni non soggette all’imposta effettuate nei confronti dei terremotati ,00 VE35 VJ5 VF9 2 ,00 10 Periodo d’imposta ,00 2013 (art. 74-ter,TERZI comma 8) 1 CONTRIBUENTI CON CONTABILITÀ PRESSO ,00 Opzione esigibile in anni successivi ,00 1 2 Revoca VO12 REGIME CODICE FISCALE ,00 IVA PER CASSA VF10 Operazioni effettuate nell’anno ma con imposta Opzione (art. 1, comma 3, d.P. R. n. i100/1998) ,00 12,3 ,00 1 VO15 • sono righi destinati a dicomunicare (meno) Operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nel 2013 Acquisti all’interno beni di cui all’art.l’opzione 74, commi 7 eriservata: 8 ,00 VE37 ,00 VJ6 (art.stati 32-bissoppressi d.l. n. 83/2012) art. 32-bis, decreto-legge n. 83/2012 VE36 singole operazioni tutte le operazioni singole operazioni VF11 MODELLO IVA 2014 ,00 21 articoli ,00 A rigo VE39, ridenominato “Operazioni da 7 a 7sep2 interni non soggette ad imposta ai sensi degli Art. 10 - n. 11 APPLICAZIONE DELL’IVA (meno) Cessioni di beni ammortizzabili e passaggi ,00 VE38 alle società di persone / srl / società cooperative, che rivestono la qualifica di “società agriAcquisti all’interno di oro industriale e argento puro (art. 17, comma 5) VJ7 ,00 ,00 VO13 REGIME DI CONTABILITÀ ORDINARIA PER LE IMPRESE Sez. 2 - Opzioni Periodo d’imposta 2013 e 4 2 VF12 Opzioni 1 Revoca 3 Opzione Intermediario Opzione 2 1 ,00 22 ,00 Revoca CESSIONI DI ORO DA INVESTIMENTO Cedente MINORI VO20 ALLE ties”, devono riportate leCODICE operazioni soggette ad IVA, per mancanza del requisito terrirevoche agli effetti FISCALE Operazioni nonessere soggette all’imposta ai sensi degli articoli da 7 anon 7-septies ,00 VE39 (art. 18, comma 6, d.P.R. n.VJ8 600/1973) Acquisti di oroper da investimento imponibile per opzione (art. 17, comma 5) ,00 cole” ex art. 2, D.Lgs. n. 99/2004, la determinazione del reddito su base catastale, ex art. (meno) Operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nel 2013 ,00 VE37 VF13 Acquisti e importazioni senza pagamento d’imposta, con utilizzo del plafond delle imposte ,00 Art. 74 quater - comma 5 - APPLICAZIONE DEL REGIME ORDINARIO IVA VOLUME D’AFFARI (somma stata dei righi VE24, da VE30 a VE36, VE39 meno VE37 e VE38)dall’art. 21, comma z. 5 - Volume d’affari toriale, perCessioni le quali emessa fattura come previsto n.redditi 633/72. ,00 6-bis, DPRsui VE40 Opzione 2 Revoca 1 VO14 32, TUIR; di beni è ammortizzabili e passaggi interni ,00 VE38 Acquisti intracomunitari diARTI beniE (inclusi acquisti di oro industriale, QUADRO VF REGIME DI CONTABILITÀ ORDINARIA PER GLI ESERCENTI PROFESSIONI Altri acquisti non imponibili, non soggetti ad imposta e relativi ad alcuni regimi speciali VF14 (meno) Opzione PER SPETTACOLI VIAGGIANTI E CONTRIBUENTI MINORI 1 2 Revoca ,00 VJ9 argento puro e beni di cui all’art. 74, commi 7 e 8) VO21 (art. 3, comma 2, d.P.R. n. 695/1996) non(art. soggette ai sensi degli articoli da 7 a 7-septies ,00 VE39 - alle società di persone e srl costituite da imprenditori agricoli, per la determinazione del red- ,00 Acquisti esenti 10) eall’imposta importazioni non soggette all’imposta VF15 Operazioni OPERAZIONI PASSIVE ,00 REGIME IVA PER CASSA MODELLO IVA 2014 Mod. N. 1 VO15 VOLUME D’AFFARI (somma dei righi VE24, da VE30 a VE36, VE39 meno VE37 e VE38) z. 5 - Volume d’affari VE40 ,00 Importazioni di beni di all’art. 74, commi 7 DETERMINAZIONE DEL REDDITO NEI MODI ORDINARI PER ALTRE ATTIVITÀ AGRICOLE dito applicando all’ammontare dei ricavi ilcuiLEcoefficiente die 8redditività Opzione del 25%. 27,AMMESSA commi 1 e 2, decreto-legge 98/2011 VF16 Acquisti da soggetti di cui all’art. Opzione (art. 32-bis d.l. n. 83/2012) 1 2 Revoca ,00 Periodo d’imposta 2013 E IVA IN DETRAZIONE VO22 (art. 56-bis, comma 5, d.P.R. VJ10 n. 917/1986) L’importo indicato nel rigo in esame concorre dal 2013 a formare il volume d’affari. QUADRO VFeffettuati senza pagamento dell’IVA in dogana (art. 70, comma 6) CODICE FISCALE ,00 Acquisti e importazioni non soggetti all’imposta dai terremotati VF17 ,00 Sez. 2 Opzioni e DI CONTABILITÀ ORDINARIA PER LE IMPRESE MINORI % 2 IMPONIBILE IMPOSTA Opzione 2 1 1 Revoca VO20 REGIME UADRO VF DETERMINAZIONE DEL REDDITO AGRARIO PERdi LEoro SOCIETÀ AGRICOLE revoche agli effetti Importazioni industriale e argento puro senza pagamento dell’IVA quali la detrazione PASSIVE è esclusa o ridotta (art. 19-bis1) VF18 Acquisti e importazioni per iOPERAZIONI (art. 18, comma 6, d.P.R. n. 600/1973) 1 Revoca ,00 VO23 (art. 1, comma 1093, l. n. 27/12/2006, Mod. N. VJ11 n. 296) VF1 delle imposte ,00 2 ,00 in dogana (art. 70, comma 5) IVAnon AMMESSA DETRAZIONE Acquisti e importazioni per iEquali è ammessa laIN detrazione ,00 ,00 PERAZIONI PASSIVE VF19 sui redditi REGIME DI CONTABILITÀ ORDINARIA PER GLI ESERCENTI ARTI E PROFESSIONI VF2 Opzione 1 2 Revoca ,00 ,00 4 VO21 1 Le operazioni soggette ad IVA ex artt. daad7annia successivi 7-septies,1 DPR n. 633/72,,00pur% concorrendo alla forDETERMINAZIONE DEL n. REDDITO PER LE SOCIETA’ DAdilettanti IMPRENDITORI AGRICOLI VA AMMESSA Acquisti registratinon nell’anno ma con detrazione dell’imposta differita VF20 (art. 3, comma 2, d.P.R. 695/1996) Acquisti di tartufiCOSTITUTITE da rivenditori ed occasionali non muniti di partita IVA 1 Revoca IMPONIBILE IMPOSTA VO24 (art. 1, comma 1094, l. n. 27/12/2006, 2 n. 296) VJ12 UADRO VF VF3 DETRAZIONE ,00 7 status di esportatore (art. 1, comma 109, legge n. 311/2004) mazione del volume d’affari, non devono considerate per la verifica,00 dello art. 32-bis, essere decreto-legge n. 83/2012 ,00 VF1 ,00 2 ,00 DEL REDDITO NEI MODI ORDINARI PER LE ALTRE ATTIVITÀ AGRICOLE QUADRI VC-VD VF4 Acquisti e importazioni imponibili Opzione 1 2 Revoca ,00 7,3 ,00 VO22 DETERMINAZIONE (esclusi quelli di 2cui PERAZIONI PASSIVE abituale. DETERMINAZIONE REDDITO NEI MODI LE ATTIVITÀ AGRICOLE (art. 56-bis, comma DEL 5, d.P.R. n. 917/1986) Di conseguenza a colonna 3 va indicato il volume d’affari mensile al netto delle predette Opzione ,00 Acquisti diORDINARI servizi resiPER da subappaltatori nel settoreCONNESSE edile (art. 17, comma 6, lett.1 a) VJ13 2 Revoca ,00 VF2 VO25 ,00 ,00 4 (art. 1, comma 423, l. n. 23/12/2005, n. 266) E OPERATORI VF5 ai righi VF18, VF19 e VF20)ESPORTATORI ZVA . 1AMMESSA - Ammontare distinti per aliquota d’imposta ASSIMILATI, Mod. N. ,00 7,5 ,00 Per il 2013 tali scelte VJ14 non potevano essere a seguito della soppressione della relativa ,00 ) Acquisti registrati negli anni precedenti ma con imposta esigibile nel 2013 VF21 Acquisti diPER fabbricati (art.effettuate 17, comma 6, lett. a-bis) VF3 (meno DETRAZIONE gli acquisti effettuati operazioni. 1 ,00 ,00 o per percentuale di compensazione, tenendo conto 7 DETERMINAZIONE DEL REDDITO AGRARIO LE SOCIETÀ AGRICOLE CESSIONE DEL CREDITO IVA (Art. 8 d.l. n. 351/2001) VF6 1 Revoca ,00 8,3 ,00 VO23 l territorio dello disciplina ad opera dell’art. 1,n.commi 513 e(art.514, Finanziaria 2013. Le citate discipline sono ,00 ACQUISTIdiEcui IMPORTAZIONI (art. 1, comma 1093, l. n. 27/12/2006, 296) delle variazioni all’art. 26, e relativa imposta ,00 di telefoni cellulari 17, comma 6, lett. b) Z. 2 - Totale acquisti VF22 ,00 VJ15 Acquisti VF4 TOTALE ,00 7,3 ,00 PLAFOND UTILIZZATO ANNO IMPOSTA 2013 ANNO IMPOSTA 2012 imponibili (esclusi quelli di cui VF7 Acquisti e importazioni ato, degli VC acquisti UADRO ,00 8,5 ,00 mportazioni, totale VF23 Variazioni e arrotondamenti d’imposta (indicare con il segno +/–) state “ripristinate” con decorrenza dall’1.1.2014 ad opera della Finanziaria 2014. VF5 Acquisti di microprocessori (art. 17, comma 6, lett. c) Zracomunitari . 1 Ammontare VJ16 ai righi VF18, VF19 e VF20) aliquota d’imposta 1 ALL’INTERNO O PER distinti 2 per ALL’IMPORTAZIONE 3 VOLUME D’AFFARI 4 ESPORTAZIONI 5 VOLUME D’AFFARI 6 ESPORTAZIONI ,00 ORTATORI E OPERATORI ,00 ,00 ,00 7,5 DETERMINAZIONE DEL REDDITO PER LE SOCIETA’ COSTITUTITE DA IMPRENDITORI AGRICOLI posta, acquisti VF8 1 Revoca ACQUISTI INTRACOM. ,00 8,8 ,00 VO24 (art. 1, comma 1094, l. n. 27/12/2006, n. 296) gli acquisti effettuati VF24 delle importazioni IMPOSTA SUGLI ACQUISTI E tenendo IMPORTAZIONI SIMILATI o per percentuale di compensazione, conto IMPONIBILI (VF22 colonna 2 + VF23) ,00 racomunitari, VF6 TOTALE VJ17 TOTALE IMPOSTA (somma dei righi da VJ1 a VJ16) ,00 8,3 ,00 VC1 GEN ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 lportazioni territorio dello VF9 ,00 10 ,00 delle variazioni di cui all’art. 26, e relativa imposta e acquisti QUISTI E IMPORTAZIONI Imponibile Imposta VF7 FEB ato, degli acquisti ,00 ,00 8,5 DETERMINAZIONE MODI ORDINARI CREDITI PER LE ATTIVITÀ AGRICOLE DEBITICONNESSERavvedimento CREDITI 1 SanAPPLICAZIONE Marino VC2 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 Opzione VF10 2 12,3 NZA 1 2 Revoca VH DEL REDDITO NEI ,00 ,00 VO25 QUADRO racomunitari 2 3 1 (art. 1, comma 423, l. n. 23/12/2005, n. 266) Acquisti intracomunitari ,00 ,00 VF8 L’IMPOSTA SUL VALORE LIQUIDAZIONI VH7 ,00 8,8 ,00 È stato soppresso il mod. IVA 26/LP che doveva essere presentato dalla società controllante VH1 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 delle importazioni VC3 VF11 MAR ,00 ,00 ,00 ,00 21 ,00 GIUNTO RELATIVI A TUTTE VF25 Imponibile Imposta PERIODICHE VF9 APR ,00 ,00 10 VH8 le eccedenze di ,00 VH2 3 al competente Agente della riscossione unitamente alle eventuali ,00VF è stato introdotto ,00 ,00 rigo VF12 dedicato ,00 ,00 ,00 VC4 VF12 4 ATTIVITÀ ESERCITATE ,00 garanzie per ,00 ,00 ,00 22 Innanzitutto nel quadro il nuovo all’indicazione delle opeImportazioni ,00 ,00 VF10 Acquisti ,00 12,3 ,00 ,00 Sez. compensate. 1 - Liquidazioni I VH3 VH9 VH dei singoli ,00 e importazioni senza pagamento d’imposta, ,00con utilizzo del plafond ,00 ,00 ,00 VC5 VF13 MAG credito dati di tale modello sono desunti direttamente dal quadro ,00 ,00 razioni assoggettate, a ,00 decorrere dall’1.10.2013, all’aliquota IVA del 22%. ,00 con pagamento IVA senza pagamento IVA periodiche riepilogative VF11 ,00 ,00 21 VH10 5 ad alcuni regimi speciali,00 soggetti ad imposta e relativi ,00 ,00 ,00 ,00 VC6 GIUacquisti non imponibili, non,00 VF14 Altri VH4 6 modd. IVA 2014 delle società controllate. Di conseguenza anche le società partecipanti alla ,00 ,00 ,00 ,00 MODELLO IVA 2014 per tutte le attività Acquisti da San Marino ,00 ,00 VF12 Acquisti ,00 22 ,00 Periodo d’imposta 2013,00 non soggette ,00 ,00all’imposta ,00 ,00 ,00 ,00 VC7 esercitate ovvero VH11 VF15 LUG esenti (art. 10) e importazioni VH5 ,00 ,00 ,00 liquidazione IVA di gruppo dovranno compilare il rigo VH13 del mod. IVA 2014. CODICE FISCALE totale acquisti e importazioni (rigo VF22con ): utilizzo del plafond Acquisti e importazioni senza pagamento d’imposta, VF13 Ripartizione crediti e debiti trasferiti ,00 Acquisti decreto-legge 98/2011 ,00 27, commi 1 e 2,,00 ,00 Beni destinati alla rivendita ,00 ,00 VC8 AGO da soggetti di cui all’art. VF16 VH12 ovvero ,00 ,00 ,00 ,00 A rigo VF20, analogamente a2 Beni quanto VE, ,00 è stato eliminato il campo destiBeni ammortizzabili strumentaliesaminato ammortizzabilinel quadro dalle società control- VH6 VF26 1 Altri acquisti non imponibili, non soggetti ad imposta e relativi adnon alcuni regimi speciali 3 alla produzione di beni e servizi ,00 4 Altri acquisti e importazioni VF14 e importazioni non,00 soggetti all’imposta effettuati dai terremotati ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 VC9 SET VF17 Acquisti lanti e controllate ,00 Metodo nato all’indicazione separata delle operazioni assoggettate al regime IVA per cassa ex art. 7, DL n. ,00 ,00 ,00,00 ,00 esenti (art. 10) e importazioni non soggette all’imposta VF15 Acquisti i quali la detrazione è ,00 esclusa o ridotta (art. 19-bis1) ,00 ,00 ,00 ,00 VC10 OTT e importazioni per,00 VF18 Acquisti VH13 Acconto dovuto VH14 Subfornitori art. 74, comma 5 ,00 ,00 METODO UTILIZZATO PER LA DETERMINAZIONE AMMESSA IN DETRAZIONE VF30 soppresso aall’art. decorrere Z. 3 - Determinazione 185/2008, Acquisti da soggetti di cui 27, commidall’1.12.2012. 1 e 2,DELL’IVA decreto-legge 98/2011 VF16 Acquisti QUADRO VL ,00 e importazioni per i quali non è ammessa la detrazione ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 VC11 NOV VF19 ,00agricoltura l’IVA ammessa in Sez. 2 Versamenti 1 5 • associazioni operanti in • agenzie di viaggio Acquisti e importazioni non soggetti all’imposta effettuati dai terremotati VF17 Acquisti 1 LIQUIDAZIONE DELL’IMPOSTA ANNUALE ,00 trazione con detrazione dell’imposta ,00 differita ad anni successivi ,00 ,00 ,00 ,00 VC12 VF20 DIC registrati nell’anno ma,00 immatricolazione UE prevista ,00 VH20 VH21 VH22 2 6 Inoltre, ora non èauto più la presentazione della riscossione da parte della socie-,00 VH23 • beni usati • spettacoli viaggianti e contribuenti minori ,00 all’Agente ,00 Acquisti e importazioni per i quali la detrazione è esclusa o ridotta (art. 19-bis1) VF18 ,00 QUADRI COMPILATI art.,00 32-bis, decreto-legge n. ,00 83/2012 ,00 ,00 ,00 ,00 VC13 TOTALE VH24 VH25 VH26 VH27 Mod. N. 3 7 • operazioni esenti • attività agricole connesse tà controllante del mod. IVA 26/PR. ,00 ,00 ,00 VF19 Acquisti e importazioni per i quali non è ammessa2 la detrazione 1 ,00 ,00 PLAFOND DISPONIBILE AL 1° GENNAIO 2013 ,00 8 • agriturismo •1 imprese agricole VH28 VH29 VH30 VH31 VC14 Nel campo 1 di rigo VL8 le società partecipanti alla liquidazione IVA di gruppo per l’intero anno, ,00 ,00 ,00 Acquisti registrati nell’anno ma con detrazione dell’imposta4 differita ad anni successivi VF20 SOLARE MENSILE ,00 3 2 nel 2013 Metodo adottato registrati per la determinazione del plafondma percon il 2013 ) Acquisti negli anni precedenti imposta esigibile VF21 (meno DEBITI QUADRO VL CREDITI Imponibile Imposta art. 32-bis, decreto-legge n. 83/2012 QUADRO VK A rigo VF34, riservato alla determinazione del pro-rata di detrazione dell’IVA a credito, a campo 5, devono ricomprendere anche il credito IVA richiesto a rimborso in anni precedenti denegato DATI DELLA CONTROLLANTE LIQUIDAZIONE DELL ’ IMPOSTA TOTALE CREDITO CEDUTO ,00 1 2 VF22 TOTALE ACQUISTI E IMPORTAZIONI UADRO VDacquisti VD1 ,00 Z. 2 - Totale ,00 VL1 SOCIETÀ IVA a debito (somma dei righi VE26 e VJ17) CONTROLLANTI ,00 2 VF31 operazioni Acquisti destinati alle operazioni imponibili occasionali ANNUALE Zmportazioni, . 3-A DEL CREDITO ,00 ,00 ,00 SIONE IVA tra le Variazioni non soggette IVAIMPORTO effettuate Stato che, se effettuate in Italia, darebbero dall’Ufficio. Tale ammontare va evidenziato anche nel nuovo campo 2.mese Trattandosi di un credito totale Ultimo CONTROLLATE FISCALE CODICE FISCALE IMPORTO e CODICE arrotondamenti d’imposta ad (indicare con il segno +/–) fuori dallo VF23 ,00 detraibile (da rigo VF57) VL2 E IVA ,00 Denominazione di controllo 1 erazioni esenti PARTE DELLE SOCIETÀ VF32 Se per l’anno 2013 sono state effettuate esclusivamente operazioni esenti barrare la casella posta, acquisti Partita Iva 2 meno ) Acquisti registrati negli anni2 precedenti ma con non imposta esigibilericomprese nel 20131 + VF21 (TOTALE 1 alla Sez. 1 Determinazione diritto detrazione dell’IVA a credito, vanno le operazioni già indicate a rigo VE39. maturato in un anno antecedente l’ingresso nella liquidazione IVA di gruppo, lo stesso rimane ,00 IMPOSTA SUGLI ACQUISTI E IMPORTAZIONI IMPONIBILI colonna 2 VF23) VF24 ,00 (VF22VD12 VK1 GESTIONE DEL RISPARMIO VD2 3 1 ,00 IMPOSTA DOVUTA (VL1 – VL2) 2 Sez. 1 Dati generali racomunitari, VL3 ,00 dell’IVA dovuta o a 1 VF33 Se per ACQUISTI l’anno 2013 ha avuto effetto l’opzione di cui all’art. 36-bis barrare la casella TOTALE E IMPORTAZIONI VF22 t.. 2 8 d.l. n. 351/2001) Zportazioni - Totale ,00 eacquisti acquisti VD3 Imposta VD13 disponibilità della società controllata e non può quindi essere trasferito al gruppo. ,00 Imponibile credito per ,00 il,00 periodo nella ovvero mportazioni, San Marino totale VF23 Variazioni 2 Dati per ilecalcolo della percentuale detrazione VK2 Codice arrotondamenti d’impostadi(indicare con1 il segno +/–) d’imposta ,00 ,00 VD14 VD4 Acquisti intracomunitari ,00 z. 1 - Società ,00 ,00 IMPOSTA A CREDITO (VL2 – VL1) posta, acquisti VL4 ,00 Operazioni esenti di cui ai nn. da 1 a 9 Operazioni esentiSUGLI relativeACQUISTI all’oro TOTALE IMPOSTA E IMPORTAZIONI IMPONIBILI (VF22 colonnaOperazioni 2 + VF23)esenti di cui all’art. 10, VF24 di credito compensata dente - Elenco ,00 Sez. 2 - Determinazione VK20 Totale dei crediti trasferiti racomunitari, Beni ammortizzabili e passaggi ,00 VK24 Eccedenza 1 dell’art. 10 non rientranti nell’attività propria Imposta ,00 VD15 VF25 da investimento effettuate dai soggetti VD5 ,00 Imponibile Credito risultante dalla dichiarazione per il 2012 o credito annuale non trasferibile (*) Sez. 2 - Credito ,00 di cui all’art. 19, co. 3, lett. d) cietà o enti e acquisti interni esenti 3 portazioni n. 27-quinquies dell’impresa o accessorie ad operazioni imponibili 4 Imponibile Imposta VL8 dell’eccedenza VK21 Totale dei debiti trasferiti VK25 Eccedenza chiesta a rimborso dalla controllante anno precedente 3 ,00 VD16 2 VD6 1 Importazioni 4 ,00 ssionari ,00 ,00 1 di cui credito richiesto a rimborso in anni precedenti computabile in detrazione a seguito di diniego,00 dell’ufficio (*) 2 San Marino 2 VF34 ,00 d’imposta ,00 ,00 ,00 Acquisti intracomunitari ,00 ,00 VK22 Eccedenza di debito (VK21-VK20) VK26 Crediti di imposta utilizzati con pagamento IVA senza pagamento IVA ,00 VD17 ,00 VD7 ,00 Credito compensato nel modello F24 VL9 ,00 5 Percentuale di detrazione 6 Imponibile Imposta VF25 Operazioni non soggette VK23 Eccedenza di credito (VK20-VK21) ,00 VD18 VD8 Acquisti da San Marino ,00 (arrotondata all’unità ,00 VK27 Interessi trimestrali trasferiti ,00 ,00Operazioni esenti 3 VL10 Eccedenza di credito non trasferibile (*) 4 ,00 di cui all’art 74, co. 1 Operazioni non soggette In caso di partecipazione alla IVA di gruppo per periodi inferiori all’anno il credito più prossima) art. 19, co. 3, lett. a-bis) Importazioni ,00 ,00 IVAliquidazione a debito VK30 Sez. 3 - Cessazione 6 ,00 VD197 VD9 5 Ripartizione totale acquisti e importazioni ,00 8 (rigo VF22): DEBITI CREDITI Sez. 3 Determinazione ,00 ,00 ,00 con pagamento IVA senza pagamento IVA % Beni destinati alla rivendita ovvero del controllo in corso in esame va ricompreso a rigo VL27. Beni ammortizzabili IVA detraibile Beni strumentali non ammortizza Altri acquisti edell’IVA importazioni ,00 VF26 1 VD10 ,00 biliVD20 alla produzione di beni e servizi a debito Rimborsi infrannuali richiestiVK31 (art. 38-bis, comma 2) VL20 d’anno 5 2 3 6 4 ,00 VF35 Acquisti IVA non da assolta acquisti e importazioni indicati al rigo VF13 San sugli Marino o a credito ,00 relativa ,00 ,00 Interessi dovuti per le liquidazioni trimestrali ,00 VD21 VK32 VD11 ,00 Dati relativi dei al periodo Ammontare crediti trasferiti (*) ,00 ,00 ,00 ,00 VL21 ,00 a tutte le attività IVA detraibile perCODICE gli acquisti relativi all’oro(rigo effettuati dai soggetti diversiINdai produttori di controllo totale acquisti importazioni VF22 ): FISCALE IMPORTO CODICE FISCALE IMPORTO METODO UTILIZZATO PER eLA DETERMINAZIONE DELL’IVA AMMESSA DETRAZIONE Creditidel d’imposta utilizzati nelle liquidazioni periodiche VF30 Ripartizione VK33 esercitate 3 trimestri 2013 compensato nel mod. F24 Z. 3 - Determinazione VF36 VL22 Credito IVA risultante dai primi Beni destinati alla rivendita ovvero ,00 z. 2 - Società o Beni ammortizzabili Beni strumentali non ammortizzabili Altri acquisti e importazioni e11 trasformatori ai sensi dell’art. 19,2 comma 5 bis 1 2 VF26 ,00 alla produzione di beni e servizi ll’IVA ammessa in VD31 2 4 3 1 5 • associazioni operanti in agricoltura • agenzie di viaggio ,00 ,00 VD41 Versamenti a seguito di ravvedimento VK34trimestrali VL23 Interessi dovuti per le liquidazioni te cessionario ,00 trazione VF37 IVA ammessa in detrazione ,00 ,00 ,00 ,00 ,00 redditi per i minori quali non sussiste l’obbligo di presentazione dellamaVersamenti e modaLItà dI PreSentaZIone ■ Rimborso del incredito IVA 2013 2 6 nco società cedenti VD32 • termInI beni usati spettacoli viaggianti e contribuenti ,00 ,00 VD42 • auto UE effettuati nell’anno relativi a cessioni da effettuare anni successivi integrativi d’imposta VL24 Versamenti VK35 ,00 METODO UTILIZZATO PER LA DETERMINAZIONE DELL’IVA AMMESSA IN DETRAZIONE VF30 Z. 3 - Determinazione VD33 3 7 • Laoperazioni esenti attività agricoledichiarazione connesse dei redditi; ,00 ,00 VD43 o• unificata) dichiarazione IVA annuale (in forma autonoma Percontrollante la richiesta di rimborso del credito IVA 2013 è possibile ,00 restituiti dalla VL25 Trasferimenti anno precedente Acconto riaccreditato dalla controllante VK36 ll’IVA ammessa in 1 5 • associazioni operanti in agricoltura • agenzie di viaggio • vaagriturismo • imprese agricole ,00 ,00 VD34 VD44direttamente Eccedenza credito precedente • soggetti risultanti da 8operazioni straordinarie o daanno altre tra- presentare il mod. IVA 2014 in forma autonoma (con esone- ,00 VL26 presentata, come di consueto, in 42via telematica, trazione SOTTOSCRIZIONE DELL’ENTE 6 • beni usati • spettacoli viaggianti e contribuenti minori Imponibile Imposta ,00 VD35o tramite un intermediario abilitato, entro,00 VD45 a rimborsocomin anni precedenti computabile in detrazione a seguito di diniego dell’ufficio VL27 sformazioni sostanziali soggettive, avvenute nel periodo il 30.9.2014. ro dalla Comunicazione dati se la presentazione è effettuata ,00 OCredito SOCIETÀrichiesto CONTROLLANTE Firma 2 3 7 • operazioni esenti • 1 attività agricole connesse ,00 ,00 VD36 VD46 VF31 Acquisti destinati alle operazioni imponibili occasionali Crediti d’imposta utilizzati nelle liquidazioni periodiche e per l’acconto Z. 3-A ,00 ,00 preso tra l’1.1.2014 e la data di presentazione della dichiaraentro il 28.2.2014), previa compilazione del1 quadro VX. Il 4 8 • agriturismo • imprese agricole VL28 2 1 ,00 ,00 esenti VD37 VD47 perazioni esenti VF32 Se per l’anno 2013 sono state effettuate esclusivamente operazioni barrare la casella di cui ricevuti da società di gestione del risparmio ,00 dIcHIaraZIone Iva In Forma autonoma zione relativa al 2013, mod. IVA 2014 “a rimborso” può comunque essere presentato ,00 Imponibile Imposta tenuti a presentare la dichiarazione IVA 1 1 ,00 ,00 barrare VD38 VD48la casella VF33 Se per l’anno 2013 ha avuto effetto l’opzione di cui all’art. 36-bis VL29 Ammontare versamenti periodici, da ravvedimento, interessi trimestrali, acconto 1 2 LaAcquisti dichiarazione presentata inoccasionali forma autonoma nei seguenti casi: per conto dei soggetti estinti. all’interno del mod. UNICO 2014 entro il 30.9.2014. VF31 destinati alle va operazioni imponibili Z. 3-A ,00 ,00 ,00 ,00 VD39 Dati per il calcolo della percentuale di detrazione VD49 ,00 di2013 capitali e effettuate altri soggetti IRES con 1periodo d’impo1 perazioni esenti VF32• società Se per l’anno sono state esclusivamente di cui versamenti auto UE Operazioni esenti dioperazioni cui ai,00 nn. daesenti a 9 barrare la casella Operazioni esenti relative all’oro ,00 VD40 VD50 effettuati in anni precedenti ma relativi Beni ammortizzabili e passaggi di cui sospesi Operazioni esenti di cui all’art. 10, danon investimento effettuate soggetti dell’art. 10solare; propria la casella 1 1 in compensazione del credito IVA 2013 VF33staSe per l’anno 2013 hadai avuto effettol’anno l’opzione dinon cuirientranti all’art. nell’attività 36-bis barrare coincidente con termInI dI verSamento deL SaLdo annuaLe ■ Utilizzo TOTALE CREDITI di cui all’art. 19,RICEVUTI co. 3, lett. d) ,00 VD51 interni esenti a cessioni effettuate nell’anno n. 27-quinquies dell’impresa o accessorie ad operazioni imponibili per eventi eccezionali 3 2 1 4 Il saldo IVA risultante 2 3dalla dichiarazione annuale va versato endalle persone fisiche, con periodo d’imposta Dati per il calcolo della percentuale di detrazione L’utilizzo in compensazione del credito IVA annuale per imVF34• soggetti, Eccedenza adiversi credito risultante dalla dichiarazione precedente (da VD56 della dichiarazione relativa all’anno 2012) ,00 VD52 ,00 ,00 ,00 ato, degli acquisti racomunitari delle importazioni IM SE Quadro vc LIQuIdaZIone Iva dI GruPPo Quadro vF ,00 ,00 tro il 17.3.2014 (il 16.3 cade di domenica), sempreché l’importo ,00 in data anteriore aldell’art. 31.12.2013 (ad esempio, ciò inteporti a € di5.000 può effettuato Totale eccedenze (VD51+VD52) ,00 essere VD53chiuso Ammontareadeidecorrere debiti trasferiti dal (*) BeniPercentuale ammortizzabili e passaggi VL30 detrazione Operazioni esenti di cui all’art. 10, superiori da investimento effettuate dai soggetti 10 non rientranti nell’attività propria Operazioni non soggette Operazioni esenti (arrotondata all’unità di cui all’art. 19, co. 3, lett. d) interni esenti n. 27-quinquies dell’impresa o cui accessorie ad co. operazioni imponibili dovuto sia superiore a € 10,33 (arrotondato a € 10). di all’art 74, 1 Operazioni non soggette Importo utilizzato in diminuzione dei versamenti IVA la società di persone cessata il 12.12.2013, senza messa ,00 VD54ressa giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della Versamenti integrativi d’imposta VL31 più prossima) art. 19, co. 3, lett. a-bis) 3 2 1 4 ,00 6 VF34 5 7 8 ,00 ,00 ,00 Si rammenta possibile: Importo utilizzato in compensazione nel modello F24 VD55in liquidazione); [(VL3 + righi da VL20 a VL24) - (VL4 + righi dache VL25 è a VL31)] IVA A DEBITO ,00 dichiarazione annuale. Per utilizzi VL32 superiori a € 15.000 è altre,00 ,00 % ,00 ,00 di detrazione • effettuare il versamento in forma rateale (ogni rata successiva Eccedenza a credito ,00 VD56 Operazioni non soggette ovvero VF35• società IVA non assolta sugli acquisti e e importazioni indicati al rigo VF13 controllanti controllate, che partecipano alla Operazioni liqui- esentisì necessario Percentuale disporre del ,00 visto di conformità. (arrotondata all’unità Operazioni esenti di cui ai nn. da 1 a 9 Operazioni esenti relative all’oro di cui all’art 74, co. 1 Operazioni non soggette 5 6 7 prima vaVL20 maggiorata dello 0,33% mensile); IVA A CREDITO [(VL4 + righi da VL25 a VL31) - (VL3 + righi da a VL24)] ,00 I soggetti che intendono utilizzare in VL33 compensazione il credito IVA alla ,00 % annuale VL34 Crediti d’imposta utilizzati in sede di dichiarazione • differire il versamento alla scadenza prevista per il saldo rela- ,00 2013 nel mod. F24 devono,00 quindi “preventivamente” presentare ,00 risparmio sede di dichiarazione annualela maggiorazione dello 0,40% ,00 VL35 Crediti ricevuti da società di gestione del tivo al utilizzati mod. inUNICO 2014 (con la dichiarazione annuale in ,00 forma autonoma. Il mod. IVA 2014 in VL36 Interessi dovuti in sede di dichiarazione annuale ,00 al 16.3), in caso di per ogni mese o frazione di mese successivo forma autonoma può essere,00presentato a decorrere dall’1.2.2014. ai sensi dell’art. 8 del d.l. n. 351/2001 VL37 Credito ceduto da società di gestione del risparmio presentazione della dichiarazione unificata.,00 La presentazione del mod.,00IVA 2014 il IVA mese di (VL32 febbraio TOTALE DOVUTA - VL34 - VL35 VL38entro ,00il cui pagamento è In+ VL36) presenza di un saldo IVA 2013 a debito, consente di utilizzare in compensazione il credito IVA2013 IVA A CREDITO (VL33 -dal VL37) VL39 TOTALE differito al termine per il versamento delle imposte risultanti dal ,00 16.3.2014 (di fatto dal 17.3 in quantoVL40 il 16Versamenti cade dieffettuati domenica). a seguito di utilizzo in eccesso del credito mod. UNICO 2014, e di crediti da utilizzare in compensazione ,00 I soggetti che presentano il mod. IVA 2014 (anche a VD debito)VE (ad esempio, VA VC VF VJ VH VK VL VT VX VO credito IRPEF), la maggiorazione dell’1,20% va QUADRI COMPILATI entro il 28.2.2014 sono esonerati dalla presentazione della Co- applicata esclusivamente all’ammontare non compensato. (*) Le diciture in corsivo riguardano soltanto le società controllanti e controllate che aderiscono alla procedura di liquidazione dell’IVA di gruppo di cui all’art. 73 u.c. municazione dati IVA relativa al 2013. art. 19, co. 3, lett. a-bis) IVA detraibile perdi gli acquisti relativi all’oro effettuati dai soggetti diversi dai produttori dazione IVA gruppo; le dichiarazioni che devono presentare per conto IVA detraibile per gli acquisti relativi all’oro effettuati dai soggetti diversi dai produttori VF36deie trasformatori soggetti falliti sottoposti a liquidazione coatta amministrativa; ai sensi o dell’art. 19, comma 5 bis residenti che si avvalgono di un rappresentante VF37• soggetti IVA ammessanon in detrazione fiscale (art. 17, DPR n. 633/72); • soggetti non residenti che si sono identificati direttamente (art. 35-ter, DPR n. 633/72); • soggetti (ad esempio, i venditori porta a porta) non tenuti alla presentazione della dichiarazione unificata in quanto titolari di ,00 VF36 e trasformatori ai sensi dell’art.,00 comma 5 bis fallimentari 19, e commissari liquidatori per VF35• curatori IVA non assolta sugli acquisti e importazioni indicati al rigo VF13 VF37 IVA ammessa in detrazione più prossima) 8 DEBIT 16 30 gennaio 2014 la Rassegna Dal 1906 punto di riferimento per gli imprenditori notizie e commenti dall’economia bergamasca laRassegna .it la Rassegna 30 gennaio 2014 17 pUNTO laVOrO a cura di Ascom e Seac Download illegali in azienda, scatta il licenziamento Corte di Cassazione sentenza n. 27392 del 6 dicembre 2013 ■ Apprendistato, per l’assolvimento della formazione può rilevare la testimonianza Con la Sentenza n. 26397/2013 la Corte di Cassazione aveva escluso il licenziamento del dipendente che aveva installato un programma di condivisione file sul pc aziendale con lo scopo di scaricare film e musica, perché il fatto contestato al lavoratore era stato considerato generico e il provvedimento sproporzionato rispetto all’illecito. Con la Sentenza n. 27392 pubblicata il 6 dicembre 2013, la Suprema Corte, reinterpellata sul medesimo caso, non ha potuto fare altro che convalidare il licenziamento operato dall’azienda di fronte alle prove presentate dalla stessa, che tramite una perizia sull’hard disk è riuscita a dimostrare che il lavoratore, non solo aveva messo a repentaglio la sicurezza aziendale con il peer to peer, ma utilizzava il programma di condivisione per scaricare illecitamente film, musica e materiale pornografico da internet, nonché per effettuare acquisti in un noto negozio virtuale. A nulla vale, inoltre, l’invocazione del “ne bis in idem” da parte del lavoratore, in quanto i fatti contestati nel secondo provvedimento espulsivo sono ben diversi dal primo. Corte di Cassazione sentenza n. 27511 del 10 dicembre 2013 In materia di apprendistato, la Corte di Cassazione ha chiarito che il datore di lavoro, al quale venga contestato di non aver adempiuto all’obbligo formativo normativamente previsto per i lavoratori apprendisti, potrà fornire prova contraria giovandosi delle testimonianze degli ex colleghi. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 27511 del 10 dicembre 2013, ha precisato che deve considerarsi legittima la prova dell’avvenuta formazione nei confronti dell’apprendista, a fronte di quanto sostenuto dai testi. A tali fini il datore di lavoro sarà sgravato dall’obbligo di conversione del contratto in contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Lavoro all’estero, le retribuzioni convenzionali per il 2014 È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2014, il Decreto 23 dicembre 2013 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che fissa, per l’anno 2014, le retribuzioni convenzionali, differenziate per categoria di appartenenza (operai, impiegati, quadri e dirigenti) e settori di attività, da utilizzare per il calcolo di contributi e imposte dei lavoratori italiani operanti all’estero. BaSe dI caLcoLo aI FInI contrIButIvI Le retribuzioni convenzionali costituiscono la base di calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori italiani operanti in Paesi extra UE con i quali l’Italia non ha siglato un accordo di sicurezza sociale o ne ha sottoscritto uno parziale. In quest’ultima ipotesi, le retribuzioni convenzionali devono essere utilizzate per il calcolo dei soli contributi relativi alle forme assicurative non coperte dall’accordo. BaSe dI caLcoLo aI FInI FIScaLI Le retribuzioni convenzionali costituiscono, inoltre, la base di calcolo delle imposte sul reddito di lavoro dipendente derivante da lavoro prestato all’estero in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto da parte di dipendenti che, nell’arco di 12 mesi, soggiornano nello Stato estero per un periodo superiore a 183 giorni. Va precisato che, ai fini del calcolo delle imposte sul reddito, la normativa sulle retribuzioni convenzionali: - si rivolge ai lavoratori che, pur svolgendo l’attività lavorativa all’estero, continuano ad essere qualificati come residenti fiscali in Italia; - non trova applicazione qualora il contribuente presti la propria attività lavorativa in uno Stato con il quale l’Italia ha stipulato un accordo per evitare le doppie imposizioni e lo stesso preveda, per il reddito di lavoro dipendente, la tassazione esclusivamente nel Paese estero. Requisito necessario per l’applicazione di tale normativa è la stipula di uno specifico contratto che preveda: l’esecuzione esclusiva all’estero della prestazione; la collocazione del dipendente in uno speciale ruolo estero. Ne consegue che la disciplina delle retribuzioni convenzionali non si applica ai dipendenti in trasferta, in quanto manca il requisito della continuità ed esclusività dell’attività lavorativa all’estero, derivante da un contratto specifico. Per quanto concerne il computo dei giorni di effettiva permanenza del lavoratore all’estero, si fa presente che il periodo da considerare non necessariamente deve risultare continuativo: è sufficiente che il lavoratore presti la propria opera all’estero per un minimo di 183 giorni nell’arco di dodici mesi. Non si fa riferimento al periodo d’imposta, ma alla permanenza del lavoratore all’estero stabilita nello specifico contratto di lavoro, che può anche prevedere un periodo a cavallo di due anni solari. Per l’effettivo conteggio dei giorni rilevano anche: - il periodo di ferie, - le festività, - i riposi settimanali, - gli altri giorni non lavorativi, indipendentemente dal luogo in cui sono trascorsi. IndIvIduaZIone deLLe retrIBuZIonI dI rIFerImento La retribuzione convenzionale applicabile, corrisponde: - per gli operai e gli impiegati in genere (ad eccezione di quelli appartenenti al settore industria e autotrasporto e spedizione merci), al valore forfettario corrispondente alla relativa qualifica settoriale (ad esempio, nel settore industria edile, il lavoratore con qualifica di operaio deve essere collocato tra gli operai ovvero operai specializzati ovvero di 4° livello e, conseguentemente, deve essere applicata la corrispondente retribuzione convenzionale; analogamente, il lavoratore con qualifica di impiegato deve essere collocato tra gli impiegati d’ordine ovvero di concetto ovvero direttivi di VI livello ovvero direttivi di VII livello e, conseguentemente, deve essere applicata la corrispondente retribuzione convenzionale); - per gli operai e gli impiegati dei settori industria e autotrasporto e spedizioni merci, per i quadri, i dirigenti nonché i giornalisti, esistono fasce di retribuzione nazionale a ciascuna delle quali corrisponde una retribuzione convenzionale. In tali ipotesi, quindi, occorre innanzitutto collocare il lavoratore, in base allo stipendio percepito, in corrispondenza della propria fascia di retribuzione nazionale e, conseguentemente, applicare l’imponibile convenzionale corrispondente. Gli importi per il 2014 sono riportati nelle tabelle pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2014. Si segnala che i valori convenzionali individuati nelle tabelle, in caso di assunzioni, risoluzioni del rapporto di lavoro, trasferimenti da o per l'estero, nel corso del mese, sono divisibili in ragione di ventisei giornate. Lavoratrici madri e lavoratore padre Convalida delle dimissioni e risoluzione consensuale, il nuovo modello Il Ministero del Lavoro, con Nota del 9 dicembre 2013, ha reso noto l’aggiornamento del modello di convalida delle dimissioni/risoluzione consensuale delle lavoratrici madri e lavoratori padri, anche alla luce delle novità introdotte dalla Riforma Fornero. Dal 18 luglio 2012, sia la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro che la richiesta di dimissioni, presentate dalla lavoratrice, durante il periodo di gravidanza e dal lavoratore/lavoratrice durante i primi tre anni di vita del bambino, devono essere convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del Lavoro territorialmente competente. ■ PercorSo normatIvo Come noto l’articolo 4, comma 16 della “Riforma Fornero” ha modificato l’articolo 55, comma 4 del D.Lgs n. 151/2001 (T.U.della maternità); pertanto, a decorrere dal 18 luglio 2012, sia la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro che la richiesta di dimissioni presentata dalla lavoratrice, durante il periodo di gravidanza, e dal lavoratore/lavoratrice durante i primi tre anni di vita del bambino (in precedenza era il primo anno), devono essere convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del Lavoro territorialmente competente. La convalida delle dimissioni ed ora anche della risoluzione consensuale del rapporto consiste in un colloquio diretto con la lavoratrice o il lavoratore – al fine di accertare la spontaneità delle dimissioni/ risoluzione consensuale convalidate – che, pertanto, deve presentarsi personalmente presso gli uffici della DPL e compilare il modulo di dichiarazione. Il facsimile, allegato alla nota del Ministero del Lavoro in oggetto, di “Dichiarazione dimissioni/risoluzione consensuale lavoratrice madre/lavoratore padre” si può scaricare dal sito ministeriale. La nuova modulista sarà utilizzata dagli uffici della DTL a partire dall’anno 2014. Tfr, l’indice di rivalutazione di dicembre L’Istituto Centrale di Statistica ha reso noto che l’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di dicembre 2013 è pari a 107,10. Per il mese di dicembre 2013 il tasso di rivalutazione monetaria del Tfr è costituito dalla somma del 75% della variazione dell’indice di 0,5633080 pari allo 0,422535 e da dodici dodicesimi del tasso di rendimento fisso dell’1,50%, pari all’1,5, per un totale dell’1,922535. Conseguentemente il coefficiente da applicare all’importo del trattamento di fine rapporto accantonato al 31 dicembre 2012 è pari all’1,922535%. 18 la Rassegna 30 gennaio 2014 IMMOBIlI AFFITTO IMMOBILI COMMERCIALI G BERGAMO Casafeltri affitta in zona di pregio e silenziosa, a pochi passi dal tribunale e i più importati uffici statali, ufficio di 165 mq elegantemente ristrutturato. Dotato di 3 ingressi separati, reception, 6 studi indipendenti, doppi servizi e balcone. 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Il finanziamento consiste in un contributo in conto capitale pari al 65% delle spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro Il 21 dicembre è stato pubblicato il Bando Inail che prevede la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di sicurezza e salute sul lavoro. L’ammontare delle risorse finanziarie è pari a circa 307 milioni di euro, di cui 49 milioni destinati alla Regione Lombardia. Potranno presentare domanda le imprese, anche individuali, iscritte regolarmente alla Camera di Commercio. Sono escluse le imprese ammesse a contributo su precedenti Avvisi Inail 2010-2011-2012. Il finanziamento consiste in un contributo in conto capitale pari al 65% delle spese sostenute per la realizzazione del progetto, per un massimo di 130mila euro. Sarà inoltre possibile richiedere un’anticipazione fino al 50% del contributo, previa garanzia fidejussoria, per i progetti che prevedono un contributo pari o superiore a 30mila euro. Le domande dovranno essere presentate in modalità telematica e verranno finanziate, secondo l’ordine cronologico d’invio, fino ad esaurimento delle risorse. IL Bando Il bando ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Per “miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro” si intende il miglioramento documentato delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti e riscontrabile con quanto riportato nella valutazione dei rischi aziendali. Le imprese possono presentare una sola domanda in una sola Regione o Provincia autonoma. rISorSe FInanZIarIe Lo stanziamento relativamente alla Regione Lombardia è pari a complessivi 49.285.378 euro. reQuISItI e condIZIonI dI ammISSIBILItà I soggetti destinatari dei contributi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura che non abbiano ottenuto, a seguito della verifica amministrativa e tecnica della documentazione a conferma della domanda on line, il provvedimento di ammissione al contributo per uno degli Avvisi pubblici Inail 2010, 2011 o 2012 per gli incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. ■ lE FaSI DElla rIChIESTa Le domande devono essere presentate in modalità telematica, secondo le seguenti tre fasi successive: 1) accesso alla procedura on line e compilazione della domanda; 2) invio della domanda on line; 3) invio della documentazione a completamento della domanda da effettuarsi nei tempi e con le modalità indicati. A partire dal 21 gennaio 2014 ed inderogabilmente fino alle ore 18 del giorno 8 aprile 2014 sul sito www.inail.it – sezione Servizi online le imprese registrate hanno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro, attraverso la compilazione di campi obbligatori, di: effettuare simulazioni relative al progetto da presentare; verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità; salvare la domanda inserita. Ai fini del raggiungimento della soglia minima di ammissibilità sono stati individuati dei parametri, associati sia a caratteristiche proprie dell’impresa sia al progetto oggetto della domanda. Ai parametri sono attribuiti punteggi la cui somma deve raggiungere la soglia minima di ammissibilità pari 120 punti. Dopo le ore 18 dell’8 aprile 2014 le domande salvate non saranno più modificabili. A partire dal 10 aprile 2014 le imprese che abbiano raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista e salvato la propria domanda, potranno accedere all’interno della procedura informatica per effettuare il download del codice che le identificherà in maniera univoca. La stessa procedura, mediante un’apposita funzionalità, rilascerà un documento contenente tale codice che dovrà essere custodito dall’impresa ed utilizzato nel giorno dedicato all’inoltro telematico. Le imprese potranno inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda e ottenuto mediante la procedura nei giorni precedenti l’invio telematico. Lo sportello informatico collocherà le domande in ordine cronologico di arrivo sulla base dell’orario registrato dai sistemi informatici Inail. Le data e gli orari dell’apertura e della chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande, saranno pubblicate sul sito www.inail.it a partire dal 30 aprile 2014. In caso di ammissione al finanziamento, il progetto deve essere realizzato (e rendicontato) entro 12 mesi (365 giorni) decorrenti dalla data di ricezione della comunicazione di esito positivo della verifica. ProGettI ammeSSI a contrIButo Sono ammessi a contributo i progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie: 1) progetti di investimento; 2) progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; 3) progetti per la sostituzione o l’adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996 con attrezzature rispondenti ai requisiti di cui al Titolo III del D.lgs 81/2008 s.m.i. e di ogni altra disposizione di legge applicabile in materia ammontare deL contrIButo Il contributo, in conto capitale, è pari al 65% delle spese ammesse. Il contributo è calcolato sulle spese sostenute al netto dell’Iva. In ogni caso, il contributo massimo erogabile è pari a 130.000 euro. Il contributo minimo ammissibile è pari a 5.000 euro. SPeSe ammeSSe Sono ammesse a contributo tutte le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto nonché le eventuali spese accessorie o strumentali, funzionali alla realizzazione dello stesso ed indispensabili per la sua completezza. Le spese, documentate, devono essere direttamente sostenute dall’impresa richiedente i cui lavoratori e/o titolare beneficiano dell'intervento. Le spese ammesse a contributo devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data dell’8 aprile 2014. SPeSe non ammeSSe Non sono ammesse a contributo le spese relative all’acquisto o alla sostituzione di: - dispositivi di protezione individuale nonché ogni altro relativo complemento o accessorio; - automezzi e mezzi di trasporto su strada, aeromobili, imbarcazioni e simili; - impianti per l’abbattimento di emissioni o rilasci nocivi all’esterno degli ambienti di lavoro, o comunque qualsiasi altra spesa mirata esclusivamente alla salvaguardia dell’ambiente; - hardware, software e sistemi di protezione informatica fatta eccezione per quelli dedicati all’esclusivo ed essenziale funzionamento di sistemi (impianti, macchine, dispositivi e/o attrezzature) utilizzati ai fini del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza; - mobili e arredi. Non sono inoltre ammesse a contributo le spese relative a: - consulenza per la redazione, gestione ed invio telematico della domanda di contributo; - adempimenti inerenti la valutazione dei rischi di cui agli artt. 17, 28 e 29 del D.lgs 81/2008 s.m.i.; - interventi da effettuarsi in locali diversi da quelli nei quali è esercitata l’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda; - manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, di attrezzature, macchine e mezzi d’opera; - adozione e/o certificazione e/o asseverazione dei progetti di tipologia 2 relativi ad imprese senza dipendenti o che annoverano tra i dipendenti esclusivamente il datore di lavoro e/o i soci; - le spese inerenti i compensi ai componenti degli Organismi di vigilanza nominati ai sensi del D.lgs 231/2001; - acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing); - mero smaltimento dell’amianto (lo smaltimento è ammesso solo nel caso in cui l'intervento rientri in un progetto complessivo volto al miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori dell'azienda nel quale è compresa la rimozione dell'amianto ad esempio presente in coperture, per coibentazione e similari; - acquisto di macchinari o apprestamenti indispensabili per l'erogazione di un servizio o per la produzione di un bene, di cui l’impresa non dispone ma che deve comunque possedere per avviare l’impresa o una nuova attività; - costi del personale interno: personale dipendente, titolari di impresa, legali rappresentanti e soci. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere allo Sportello del Credito della Cooperativa Fogalco in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo, tel. 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi) 20 30 gennaio 2014 la Rassegna TEATRO DONIZETTI
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