Delibera di A.C. n. 07 del 23/04/2014

COPIA
DELIBERA
DELL’ASSEMBLEA CONSORTILE
N. 7
del
23/04/2014
OGGETTO: DELIBERA AEEG 643/2013/R/IDR – APPLICAZIONE DEL METODO
TARIFFARIO IDRICO PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE
PER GLI ANNI 2014 E 2015, PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO
ECONOMICO FINANZIARIO E DEL PIANO DEGLI INTERVENTI –
L’anno 2014, il giorno 23 (ventitre) del mese di aprile alle ore 15,00 presso la
sala del Consiglio Comunale del Comune di Jesi, si è riunita l’Assemblea
Consortile, in SECONDA convocazione, all’uopo convocata dal Presidente
dell’A.A.T.O. n. 2, ai sensi dell’art. 9 comma 2 dello Statuto dell’A.A.T.O., con
lettera del 16/04/2014 prot. n. 432/14 per deliberare sugli argomenti iscritti
all’O.d.G.
Risultano presenti all’appello:
ENTE RAPPRESENTATO
NOME E COGNOME
PROVINCIA DI ANCONA
COMUNE DI AGUGLIANO
COMUNE DI ANCONA
COMUNE DI ARCEVIA
COMUNE DI BARBARA
COMUNE DI BELVEDERE OSTRENSE
COMUNE DI CAMERANO
COMUNE DI CAMERATA PICENA
COMUNE DI CASTELBELLINO
COMUNE DI CASTELLEONE DI SUASA
COMUNE DI CASTELPLANIO
COMUNE DI CERRETO D’ESI
COMUNE DI CHIARAVALLE
COMUNE DI CORINALDO
COMUNE DI CUPRAMONTANA
COMUNE DI FABRIANO
COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA
COMUNE DI GENGA
COMUNE DI JESI
COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI
COMUNE DI MERGO
COMUNE DI MONSANO
COMUNE DI MONTECAROTTO
COMUNE DI MONTEMARCIANO
Antonella Fuselli
///
Valeria Mancinelli
Marisa Abbondanzieri
Serrani Raniero
Franco Morresi
//
//
Demetrio Papadopoulos
Giovanni Biagetti
//
//
//
Vinicio Franceschetti
Enrico Giampieri
Claudio Alianello
Sergio Garofoli
//
Sergio Garofoli
Domizioli Umberto
//
//
//
Liana Serrani
CARICA
(D=delegato;
S= sindaco)
D
S
D
S
D
S
S
D
D
D
D
D
D
S
QUOTE
5,000
0,000
17,959
3,258
0,434
0,895
0,000
0,000
0,675
0,567
0,000
0,000
0,000
1,733
1,252
9,849
4,884
0,000
8,154
1,301
0,000
0,000
0,000
1,847
COMUNE DI MONTE ROBERTO
COMUNE DI MONTE S. VITO
COMUNE DI MORRO D’ALBA
COMUNE DI OFFAGNA
COMUNE DI OSTRA
COMUNE DI OSTRA VETERE
COMUNE DI POGGIO S.MARCELLO
COMUNE DI POLVERIGI
COMUNE DI ROSORA
COMUNE DI S.MARCELLO
COMUNE DI S.PAOLO DI JESI
COMUNE DI S. MARIA NUOVA
COMUNE DI SASSOFERRATO
COMUNE DI SENIGALLIA
COMUNE DI SERRA DE’ CONTI
COMUNE DI SERRA S. QUIRICO
COMUNE DI STAFFOLO
COMUNE DI TRECASTELLI
COMUNE DI ESANATOGLIA
COMUNE DI MATELICA
TOTALI
///
//
//
//
//
Serrani Raniero
//
//
Lamberto Marchetti
//
//
//
//
Maurizio Memè
//
///
//
//
///
Egidio Montemezzo
TOTALE PRESENTI
D
S
D
D
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
1,124
0,000
0,000
0,452
0,000
0,000
0,000
0,000
8,670
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
3,136
71,19%
Presiede Marisa Abbondanzieri, Presidente dell’A.A.T.O. n. 2.
Verbalizza il Segretario dell’A.A.T.O. n. 2 Dott.ssa Alessandra Francesconi
Funzionario Responsabile del Servizio Affari Generali.
Constatata la presenza di rappresentanti dei Soci in numero pari al 50,372%
delle quote e dichiarata pertanto la presenza del quorum costitutivo stabilito dallo
Statuto per la validità della seduta in SECONDA convocazione, e la presenza del
quorum deliberativo stabilito dallo statuto per la validità della deliberazione sul
punto, assume la Presidenza Marisa Abbondanzieri, la quale invita l’Assemblea
a procedere all’esame dell’oggetto sopra riportato.
ALL’ASSEMBLEA CONSORTILE
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’A.A.T.O.
riunito, dietro regolare convocazione, nella seduta del 15/04/2014 ha disposto di
sottoporre all’Assemblea Consortile, ai sensi dell’art. 11 del vigente Statuto
dell’A.A.T.O., la seguente proposta di deliberazione presentata dal Direttore, che
si intende qui di seguito riportata integralmente, corredata dai previsti pareri di
regolarità tecnica, richiedendo, altresì l’immediata eseguibilità della stessa.
OGGETTO: DELIBERA AEEG 643/2013/R/IDR – APPLICAZIONE DEL METODO
TARIFFARIO IDRICO PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE
PER GLI ANNI 2014 E 2015, PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO
ECONOMICO FINANZIARIO E DEL PIANO DEGLI INTERVENTI –
IL DIRETTORE
PREMESSO CHE con deliberazione 643/2013/R/IDR “Approvazione del
metodo tariffario idrico e delle disposizioni di completamento” l’AEEG ha
introdotto il Metodo Tariffario Idrico - MTI, basato su schemi regolatori per gli
anni 2014 e 2015, facendo evolvere il Metodo Tariffario Transitorio – MTT,
introdotto con la deliberazione 585/2012/R/IDR in una prospettiva di più lungo
termine E CHE, congiuntamente, ha previsto l’obbligo, per tutti gli Enti
d’Ambito, di trasmettere ciascuno schema regolatorio con l’aggiornamento dei
dati raccolti ai sensi della regolazione tariffaria transitoria definita nelle
deliberazioni 585/2012/R/IDR e 88/2013/R/IDR;
PREMESSO CHE la regolazione introdotta con deliberazione 643/2013/R/IDR è
declinata per schemi regolatori, al fine di far emergere la coerenza interna degli
obiettivi che si vogliono perseguire in ciascun territorio, assicurando che gli
stessi siano congrui con le tariffe che verranno applicate all’utenza E CHE l’ente
di ambito adotta il pertinente schema regolatorio composto da:
- il programma degli interventi (PdI), che specifica gli obiettivi da
realizzare sulla base di una puntuale indicazione degli interventi per il
periodo 2014-2017 riportando per il periodo residuo fino alla scadenza
dell’affidamento le informazioni necessarie al raggiungimento almeno
dei livelli minimi di servizio nonché al soddisfacimento della
complessiva domanda dell’utenza;
- il piano economico finanziario (PEF) limitatamente al piano tariffario e al
rendiconto finanziario e al conto economico, che prevede con cadenza
annuale per tutto il periodo dell’affidamento l’andamento dei costi di
gestione e di investimento nonché la previsione annuale dei proventi da
tariffa con esplicitato, tra l’altro, il vincolo dei ricavi al gestore;
- la convenzione di gestione, contenente gli aggiornamenti necessari a
recepire la disciplina introdotta dal MTT;
PREMESSO CHE con la Determina n°2/2014 del 28/02/2014 l’AEEG ha
definito le procedure di raccolta dati e relativa modulistica ai fini della
determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato, nonché con la
Determina n°3/2014 del 07/03/2014 è stato definito lo schema che descrive i
contenuti minimi e l’ordine espositivo della relazione di accompagnamento;
CONSIDERATO CHE l’allegata relazione di accompagnamento (ALLEGATO
A) ripercorre la metodologia applicata e illustra le modalità di aggiornamento del
PEF (i cui prospetti di piano tariffario, conto economico e rendiconto finanziario
sono redatti conformemente a quelli allegati alla deliberazione 643/2013/R/IDR)
e le principali assunzioni adottate per la proiezione delle grandezze economiche
e finanziarie, le condizioni creditizie ipotizzate per la previsione delle fonti di
finanziamento, E CHE la relazione illustra anche le previsioni in merito ad
eventuali contributi a fondo perduto e la relativa provenienza, l’indicazione
dell’eventuale quota del FoNI utilizzata ogni anno per il finanziamento delle
agevolazioni tariffarie a carattere sociale, nonché l’eventuale quota destinata ad altri
usi; il valore del servizio del debito non ancora rimborsato al termine
dell’affidamento; il valore residuo delle immobilizzazioni del gestore (VRa) al
termine della concessione;
CONSIDERATO INOLTRE CHE l’allegato Piano degli Interventi (PdI)
(ALLEGATO B) individua 2 distinte strategie di intervento, una di medio
periodo (fino al 2017) ed una di lungo periodo (fino al 2030, anno di fine
affidamento) E CHE per il periodo 2014-2017 è definito il cronoprogramma
degli interventi che è stato determinato tenendo conto di diversi fattori:
- la necessità di superamento delle criticità evidenziate nel Piano degli Interventi,
così come aggiornato, in particolare per quanto riguarda quelle riguardanti i
servizi di fognatura e depurazione in relazione alla procedura di infrazione n.
2014/2059 da parte della Commissione Europea e della relativa lettera di
costituzione in mora per mancato rispetto degli obblighi di raccolta e trattamento
reflui provenienti da agglomerati > 2.000 AE;
- i vincoli legati alla “capacità produttiva” dell’azienda, in termini di capacità di
realizzazione degli investimenti, legati alla struttura organizzativa;
- i vincoli legati al rispetto dell’equilibrio economico - finanziario, considerando
gli impegni già in corso con gli istituti di credito finanziatori, e una ipotesi
ragionevole di ulteriori fonti finanziarie di terzi (nuovi tiraggi o rinegoziazione
delle attuali condizioni di rientro del debito pregresso);
PREMESSO ANCORA CHE l’art. 4.2 lett. c della deliberazione
643/2013/R/IDR prevede che la convenzione di gestione contenga gli
aggiornamenti necessari a recepire la disciplina introdotta dal medesimo
provvedimento E CHE l’art. 33.2 dell’allegato A alla stessa deliberazione
dispone, in particolare con riferimento al valore residuo del gestore, che le
clausole da inserire nelle convenzioni di gestione saranno disciplinate
nell’ambito del procedimento avviato dalla deliberazione 412/2013/R/IDR
(relativo alla predisposizione di una o più convenzioni tipo);
CONSIDERATO CHE la finalità è quella di garantire ai sensi dell’art.
149 comma 4 del dlg. 152/2006 il “raggiungimento dell'equilibrio economico
finanziario e, in ogni caso, il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed
economicità della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati”;
CONSIDERATO CHE l’implementazione della deliberazione
643/2013/R/IDR in via sintetica incide sul vigente Piano d’Ambito Definitivo
così come evidenziato nell’allegato prospetto di sintesi (ALLEGATO C) E
CHE per poter definire nel dettaglio l’ampiezza della modifica degli equilibri
contrattuali attualmente in essere (e poter anche valutare la stessa possibilità di
attivare una rinegoziazione) e procedere ai sensi dell’art. 41bis della
Convenzione in essere è opportuno sorpassare questa fase di start up del nuovo
metodo tariffario anche per altre attività già avviate dall’AEEG (in particolare,
quella relativa alla predisposizione delle convenzioni tipo);
VISTI
-
il dlg. 152/2006;
-
l'articolo 2, comma 186 bis, della legge 23 dicembre 2009, n. 191
(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello
Stato. Legge finanziaria 2010);
-
il decreto legge n. 2/2010, come modificato dalla legge di conversione n.
42/2010;
-
la legge regionale n. 30/2011 "Disposizioni in materia di risorse idriche e
di servizio idrico integrato";
-
il decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, come convertito nella legge 22
dicembre 2011 n. 214, in particolare l’articolo 21;
-
il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 20 luglio 2012 recante
“Individuazione delle funzioni dell’Autorità per l’energia elettrica ed il
gas attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici, ai sensi
dell’art. 21, comma 19 del decreto legge del 6 dicembre 2011 n. 201,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214”;
-
la delibera AEEG 643/2013/R/IDR;
-
la Determina n°2/2014 del 28/02/2014 l’AEEG;
-
la Determina n°3/2014 del 07/03/2014;
-
la convenzione di gestione approvata con Delibera A.C. n. 03 del
25/06/2003 e ss. mm.;
-
visto lo Statuto dell’AATO, in particolare gli artt. 11 e 15;
PROPONE
1) di prendere atto dei dati contenuti nella “Dichiarazione di Validazione
dei dati” allegata (ALLEGATO A, allegato 1), esito della procedura di
validazione delle informazioni effettuata dall’AATO;
2) di approvare la relazione allegata (ALLEGATO A) che illustra la
metodologia applicata e le principali ipotesi adottate, ed in particolare: la
selezione del quadrante regolatorio che il gestore dovrà applicare per il
2014 e il 2015 (quadrante III) e le ipotesi adottate per quantificare il
fabbisogno di investimenti dal 2014 al 2017, la determinazione di tutte
le componenti di costo del servizio, le ipotesi adottate ed i risultati
ottenuti per determinare il vincolo ai ricavi del gestore (VRG) ed il
moltiplicatore tariffario base θ (theta) nonchè la quota del vincolo ai
ricavi riconosciuta a titolo di anticipazione per nuovi investimenti FoNI
sulla base dello specifico schema regolatorio adottato, i criteri di
applicazione dell’ammortamento finanziario, la determinazione della
componente di costo COaaltri, i criteri per il recupero della componente
Rc2015Tot;
3) di approvare il Programma degli Interventi, così come indicato in
ALLEGATO B per le motivazioni ivi contenute;
4) di determinare per il 2014 e per il 2015 i valori del vincolo ai ricavi del
gestore (VRG), del moltiplicatore tariffario θ (theta) così come indicato
in ALLEGATO A per le motivazioni ivi contenute;
5) di predisporre la tariffa per gli anni 2014 e 2015 e di determinare il piano
tariffario prospettico fino alla scadenza dell’affidamento (2030) così come
in ALLEGATO A;
6) di approvare l’aggiornamento del PEF così come in ALLEGATO A;
7) di determinare i moltiplicatori θ2014e θ2015che il gestore del servizio
applicherà ai corrispettivi utenti finali (in via provvisoria in attesa della
approvazione da parte dell’AEEG) facendo riferimento alla struttura
tariffaria vigente moltiplicando le relative quote fisse e variabili secondo
le modalità previste nel MTI a decorrere dall’esecutività della presente
delibera;
8) di dare mandato alla struttura dell’Autorità di predisporre la modulistica
da trasmettere all’AEEG, a corredo del presente atto, e di trasmettere
all’AEEG ed al gestore la presente delibera;
9) di rendere questa delibera immediatamente esecutiva ai sensi dell’art. 134
comma 4 del dlg. 267/2000.
Vista la proposta di deliberazione di cui all’oggetto, si esprime parere
favorevole, in relazione alle proprie competenze, sul presente atto, ai sensi
dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000.
Jesi, lì 15/04/2014
Servizio Tecnico
Il funzionario responsabile
F.to Ing. Silvia Pezzoli
Servizio Pianificazione-controllo e Finanziario
Il funzionario responsabile
F.to Dott. Devis Fioretti
Jesi, lì 15/04/2014
IL DIRETTORE
F.to Ing. Massimiliano Cenerini
L’ASSEMBLEA
VISTO il sopra riportato documento istruttorio, che costituisce premessa alla
presente deliberazione;
VISTO che la proposta riporta il prescritto parere favorevole di regolarità
tecnica;
SENTITI gli interventi come da verbale in atti;
VISTO lo Statuto dell’A.A.T.O. n. 2 “Marche Centro – Ancona” e il D. Lgs.
267/2000;
RITENUTO di condividere la proposta di deliberazione, che si intende qui di
seguito integralmente trascritta;
TENUTO CONTO che il quorum deliberativo sull’oggetto risulta essere la
maggioranza assoluta delle quote dell’Assemblea;
con la seguente votazione:
-
presenti
astenuti
votanti:
voti favorevoli
voti contrari
71,19%
0
71,19%
71,19%
0
di cui:
DELIBERA
di far propria in ogni sua parte la proposta di deliberazione sopra riportata,
DELIBERA ALTRESI’
con la seguente separata votazione di rendere la presente deliberazione
immediatamente esecutiva ai sensi dell’art. 134 D.Lgs. 267/2000:
-
presenti
astenuti
votanti:
voti favorevoli
voti contrari
71,19%
0
71,19%
71,19%
0
di cui:
Il presente atto viene letto, approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE
F.to Marisa Abbondanzieri
IL SEGRETARIO
F.to Dott.ssa Alessandra Francesconi
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Copia conforme all’originale, in carta libera, ad uso amministrativo.
Jesi, lì 05/05/2014
IL SEGRETARIO
F.to Dott.ssa Alessandra Francesconi
Il presente atto è esecutivo il 23/04/2014
Per decorrenza dei termini di cui all’art. 134 del decreto legislativo 18
Agosto 2000, n. 267.
Per dichiarazione di immediata eseguibilità.
La sottoscritta Dott.ssa Alessandra Francesconi attesta che il presente atto è stato
pubblicato all’albo pretorio on line dell’ente (http://www.aato2.marche.it) per 15
giorni consecutivi dal 05/05/2014 al 19/05/2014 senza rilievi, a
norma dell’art. 124 del D.Lgs. 267/2000 ed ai sensi dell’art. 32 della Legge n. 69
del 18/06/2009 commi 1 e 5 come modificati dal D.L. 194/2009 art. 2 c. 5
convertito con modificazioni dalla L. 25/2010.
Jesi, lì 20/05/2014
IL SEGRETARIO
F.to Dott.ssa Alessandra Francesconi
ALLEGATO A
AUTORITA’ DI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N. 2
“MARCHE CENTRO ANCONA”
Applicazione del Metodo Tariffario Idrico AEEG e delle
disposizioni di completamento per la determinazione
delle tariffe per gli anni 2014 e 2015 e per
l’aggiornamento del Piano Economico Finanziario –
Relazione illustrativa della metodologia applicata e delle
principali ipotesi adottate
Sommario
0
LA APPLICAZIONE DEL METODO TARIFFARIO IDRICO AEEG PER LA
DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE PER GLI ANNI 2014 E 2015 – ASPETTI
GENERALI ........................................................................................................................................ 1
0.1 – Premessa ..................................................................................................................... 1
0.2 – Principi ed aspetti generali del Metodo Tariffario Idrico.......................................... 2
1
INFORMAZIONI SULLA GESTIONE ............................................................................ 10
1.1 Perimetro della gestione e servizi forniti..................................................................... 10
1.2 Precisazioni su servizi SII e altre attività idriche ........................................................ 10
1.3 Altre informazioni rilevanti ......................................................................................... 11
2
DATI RELATIVI ALLA GESTIONE NELL’AMBITO TERRITORIALE
OTTIMALE...................................................................................................................................... 12
2.1 Dati tecnici e patrimoniali ........................................................................................... 12
2.1.1
2.1.2
2.1.3
2.1.4
Dati su territorio gestito e affidamento.......................................................................... 12
Dati tecnici ..................................................................................................................... 20
Fonti di finanziamento ................................................................................................... 20
Altri dati economico-finanziari ...................................................................................... 21
2.2 Dati di conto economico.............................................................................................. 21
2.2.1
2.2.2
Dati di conto economico ................................................................................................ 21
Focus sugli scambi all’ingrosso .................................................................................... 23
2.3 Dati relativi alle immobilizzazioni .............................................................................. 23
2.3.1
2.3.2
Investimenti e dismissioni .............................................................................................. 23
Infrastrutture di terzi...................................................................................................... 24
2.4 Corrispettivi applicati all’utenza finale ....................................................................... 25
2.4.1
2.4.2
2.4.3
3
Ambiti tariffari applicati ................................................................................................ 25
Struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012 ....................................................... 25
Proposta di modifica della struttura dei corrispettivi ................................................... 26
PREDISPOSIZIONE TARIFFARIA ................................................................................. 27
3.1 Quadrante dello schema regolatorio ............................................................................ 27
3.1.1
3.1.2
Selezione del quadrante ................................................................................................. 27
Valorizzazione delle componenti del VRG (Vincolo ai ricavi riconosciuto) ................ 30
3.2 Moltiplicatore tariffario ............................................................................................... 52
3.2.1
3.2.2
3.2.3
4
Calcolo del moltiplicatore ............................................................................................. 52
Confronto con il moltiplicatore previgente .................................................................... 54
Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente........................................ 55
PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DEL PIANO D’AMBITO (PEF) ................... 56
4.1
4.2
Aspetti generali ............................................................................................................. 56
Piano tariffario .............................................................................................................. 57
4.3
4.4
5
Schema di conto economico ........................................................................................... 62
Rendiconto finanziario ................................................................................................... 64
SINTESI ................................................................................................................................ 67
ALLEGATO 1 – DICHIARAZIONE DI VALIDAZIONE DEI DATI
ALLEGATO 2 - COSTI DI FUNZIONAMENTO ENTE DI AMBITO RICONOSCIUTI IN
TARIFFA – ISTANZA PER DEROGA ALL’ART. 28.2 DELL’ALLEGATO A ALLA
DELIBERA AEEG
643/2013 PER LA VALORIZZAZIONE DEL PARAMETRO
CO2012ATO
0 La applicazione del Metodo Tariffario Idrico AEEG per la
determinazione delle tariffe per gli anni 2014 e 2015 – Aspetti
generali
0.1
– Premessa
Con la manovra Salva Italia, in particolare con l’articolo 21, comma 19, del decreto legge 6
dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, sono
state trasferite all’AEEG le funzioni di regolazione e controllo in materia di servizi idrici, prima
svolte dal Ministero dell’Ambiente e, presso di questo, dalla Commissione Nazionale di Vigilanza
sulle Risorse Idriche (CoNViRI).
Il DPCM 20 luglio 2012 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 ottobre 2012) ha indicato le rispettive
funzioni dell’Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG) e del Ministero dell’Ambiente.
L'AEEG è un organismo indipendente, istituito con la legge 14 novembre 1995, n. 481 con il
compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l'efficienza e la
diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e di controllo,
è competente in materia tariffaria.
Per la determinazione delle tariffe negli anni 2012 e 2013 l’AEEG aveva approvato un Metodo
tariffario transitorio (MTT) attraverso diversi provvedimenti.
Alla fine dell’anno 2013 a seguito di diverse procedure di consultazione l’AEEG ha deciso di
introdurre il Metodo Tariffario Idrico - MTI, tramite la delibera 643/2013/R/IDR facendo
evolvere il MTT in una prospettiva di più lungo termine e prevedendo per gli anni 2014 e 2015 un
periodo di consolidamento; AEEG ha successivamente definito le procedure di raccolta dati e
relativa modulistica ai fini della determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato con la
Determina n° 2/214 del 28/02/2014, nonché lo schema che descrive i contenuti minimi e l’ordine
espositivo della presente relazione di accompagnamento definito con la Determina n°3/2014
(Allegato 2) del 07/03/2014.
Il Metodo Tariffario Idrico adotta un nuovo approccio di regolazione, che prevede preliminarmente
la individuazione degli obiettivi prioritari fissati per il territorio da parte degli Enti d’Ambito,
individuando quindi la relazione tra tali obiettivi, gli interventi conseguentemente necessari per
raggiungerli, il fabbisogno di risorse coerente con gli obiettivi selezionati e l’entità dei corrispettivi
applicati all’utenza, attraverso la possibilità di adottare uno degli schemi regolatori in funzione del
fabbisogno di investimenti per i prossimi quattro anni (in rapporto al valore delle infrastrutture
esistenti) e i costi operativi necessari al raggiungimento degli obiettivi specifici.
Le principali novità introdotte dal MTI:
-
la specifica indicazione delle modalità di aggiornamento del programma degli interventi e del
piano economico-finanziario funzionali all’approvazione dello schema tariffario, al fine di
assicurare la coerenza tra l’attività di approvazione tariffaria e la realizzazione di interventi per
il raggiungimento degli obiettivi prioritari fissati per il territorio;
-
la definizione di una procedura per la predisposizione tariffaria e contestuale ripartizione dei
compiti tra gestore e Ente di Ambito che consenta di superare gli effetti derivanti
dall’eventuale inerzia dei soggetti coinvolti;
-
le modalità per determinare il moltiplicatore tariffario ϑ, rispetto all’articolazione applicata dai
gestori nell’anno 2012 con la modifica di alcuni parametri rispetto al MTT e le modalità per
determinare tutte le poste di conguaglio;
1
-
la introduzione di una componente tariffaria a copertura dei costi ambientali e della risorsa e di
una componente tariffaria a copertura del costo di morosità;
-
con riferimento alla determinazione dei corrispettivi per l’utenza finale, i vincoli da rispettare in
caso di modifica della vigente articolazione tariffaria
-
l’inserimento delle modalità di rateizzazione dei conguagli relativi alle partite pregresse,
derivanti da conguagli maturati in periodi precedenti il trasferimento delle competenze
all'Autorità, da evidenziare come componente distinta dalla bolletta;
-
la specificazione delle modalità di determinazione e applicazione del deposito cauzionale
prevedendo la facoltà per i gestori di determinare il deposito massimo alternativamente con
riferimento al consumo storico per utente o al consumo medio per tipologia di utenza;
-
l’esplicitazione delle modalità di verifica dell’efficienza del servizio di misura e dei relativi
indicatori;
-
l'individuazione di criteri per la quantificazione del valore residuo delle immobilizzazioni al
momento della scadenza dell'affidamento;.
0.2
– Principi ed aspetti generali del Metodo Tariffario Idrico
Vengono di seguito illustrati i principi e gli aspetti generali del Metodo Tariffario Idrico desunti
dalla delibera 643/2013/R/IDR e dall’Allegato A nonché dalla nota di chiarimento elaborata
congiuntamente da ANEA e Federutility a seguito di specifici contatti con l’Autorità nel mese di
Febbraio 2014.
Ambito di applicazione
Il provvedimento reca le disposizioni per la determinazione dei costi riconosciuti per lo
svolgimento dei seguenti servizi di pubblica utilità:
a)
captazione, anche a usi multipli;
b)
adduzione, anche a usi multipli;
c)
potabilizzazione;
d)
vendita di acqua all’ingrosso;
e)
distribuzione e vendita di acqua agli utenti finali;
f)
fognatura nera e mista, vendita all’ingrosso del medesimo servizio e raccolta e allontanamento
delle acque meteoriche e di drenaggio urbano;
g)
depurazione e vendita all’ingrosso del medesimo servizio, anche ad usi misti civili e
industriali;
Il perimetro delle attività svolte attinenti ai servizi idrici è così definito:
Servizio Idrico Integrato (SII) è costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione,
adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue,
ovvero da ciascuno di suddetti singoli servizi, compresi i servizi di captazione e adduzione a usi
multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali. Con la introduzione del MTI sono
inclusi anche i seguenti servizi:
a)
la realizzazione di allacciamenti idrici e fognari, che consistono nelle condotte idriche e
fognarie derivate dalla principale e dedicate al servizio di uno o più utenti; include
2
l’installazione dei relativi accessori, le separazioni di rete, la rimozione dei punti presa, la
realizzazione di pozzetti di derivazione;
b)
le attività di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano mediante
la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature bianche), incluse la pulizia e
la manutenzione delle caditoie stradali; tuttavia, ai fini della determinazione dei corrispettivi,
laddove non già incluse nel SII alla data del 27/12/2013, dette attività sono da considerarsi
incluse tra le “attività non idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico
integrato.
Altre attività idriche è l’insieme delle attività attinenti ai servizi idrici, diverse da quelle comprese
nel SII, in particolare:
a)
lo svolgimento di altre forniture idriche, quali la vendita, con infrastrutture dedicate, di acqua
non potabile o ad uso industriale, agricolo o igienico-sanitario, il trasporto e la vendita di
acqua con autobotte o altri mezzi su gomma, l’installazione e gestione di “case dell’acqua”,
l’installazione e gestione di bocche antincendio, il riuso delle acque di depurazione;
b)
lo svolgimento di altre attività di raccolta e trattamento reflui, quali la gestione di fognature
industriali con infrastrutture dedicate, lo spurgo di pozzi neri, il trattamento di percolati da
discarica, il trattamento di rifiuti liquidi o bottini;
c)
lo svolgimento di prestazioni e servizi accessori conto utenti, come l’attivazione,
disattivazione e riattivazione della fornitura, la trasformazione d’uso, le volture, i subentri, la
preparazione di preventivi, le letture una tantum, i sopralluoghi e le verifiche;
d)
lo svolgimento di attività di gestione della morosità, quali l’invio di solleciti e comunicazioni,
la sospensione e riattivazione della fornitura;
e)
l’esecuzione di lavori conto terzi per la realizzazione di infrastrutture del servizio idrico
integrato, che consiste nelle operazioni di realizzazione di infrastrutture del servizio idrico
integrato per conto di un altro soggetto, che ha iscritto a patrimonio tali infrastrutture;
f)
lo svolgimento di altri lavori e servizi conto terzi, attinenti o collegati o riconducibili ai servizi
idrici, indipendentemente dal fatto che siano prestate per un soggetto che non gestisce servizi
idrici, come la realizzazione e/o manutenzione degli impianti a valle dei misuratori, la pulizia
fontane, la lettura dei contatori divisionali all’interno dei condomini, l’istruttoria e
sopralluogo per rilascio/rinnovo autorizzazioni allo scarico e per il rilascio pareri preventivi
per impianti fognari privati, l’istruttoria, il collaudo e rilascio parere tecnico di accettabilità
per opere di urbanizzazione e di allacciamento realizzati da terzi, le analisi di laboratorio, la
fatturazione, la progettazione e l’engineering e altri lavori e servizi similari.
Non si rilevano rispetto all’anno passato cessazioni di attività, o gestione di servizi o territori.
Definizione delle componenti di costo del servizio
Ai fini dell’aggiornamento tariffario, sono definite le seguenti componenti di costo del servizio:
a)
costi delle immobilizzazioni, intesi come la somma degli oneri finanziari, degli oneri fiscali e
delle quote di ammortamento;
b)
costi operativi, intesi come la somma dei costi operativi endogeni alla gestione e dei costi
operativi aggiornabili;
c)
eventuale componente di anticipazione per il finanziamento dei nuovi investimenti;
d)
componente relativa ai costi ambientali e della risorsa;
e)
componente relativa ai conguagli.
3
La determinazione delle tariffe per l’anno 2014 si basa sui dati raccolti con la relativa modulistica
definita nella Determina n°2/214 del 28/02/2014, aggiornati con i dati di bilancio relativi all’anno
2012, validati dall’Ente di Ambito (vedasi Dichiarazione di validazione dei dati – Allegato 1).
La determinazione delle tariffe per l’anno 2015 si basa sui dati aggiornati con il bilancio consuntivo
2013 approvato dal Consiglio di Amministrazione del gestore, ma non ancora dalla Assemblea dei
soci; i dati non sono stati validati dall’Ente di Ambito in quanto al momento non sono ancora
disponibili le fonti contabili obbligatorie nonché le ulteriori fonti informative necessarie.
Definizione dello specifico schema regolatorio - Modalità di aggiornamento del Programma degli
interventi e del Piano economico- finanziario
La regolazione per schemi regolatori illustrata nell’Allegato A della delibera 643/2013 è applicata
attraverso la definizione di uno specifico schema regolatorio, corrispondente all’insieme degli atti
necessari alla predisposizione tariffaria, che l’Ente d’Ambito propone all’Autorità ai fini della
relativa approvazione. L’Ente d’Ambito deve adottare il pertinente schema regolatorio, composto
dai seguenti atti:
A)
il programma degli interventi (PdI), ai sensi dell’art. 149, comma 3, del d.lgs.152/06, che
specifica gli obiettivi da realizzare sulla base di una puntuale indicazione degli interventi per il
periodo 2014-2017, riportando, per l’eventuale periodo residuo fino alla scadenza dell’affidamento,
le informazioni necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio, nonché al
soddisfacimento della complessiva domanda dell'utenza;
Il PdI è redatto secondo i seguenti criteri:
a)
lo sviluppo dei PdI inizia con l’anno 2014 e termina con l’ultimo anno di ciascun affidamento;
b) qualora l’aggiornamento del PdI comporti una diminuzione degli investimenti rispetto alla
pianificazione precedentemente approvata, ne sono esplicitate le motivazioni e sono riportati i
criteri utilizzati per la selezione degli interventi ritenuti prioritari;
c)
L’aggiornamento dei PdI deve essere effettuato in conformità alle seguenti indicazioni
metodologiche:
1) le criticità del servizio sono suddivise in:
•
criticità di approvvigionamento idrico, direttamente legate ai fabbisogni primari
dell’utenza, tra cui: assenza delle infrastrutture di acquedotto, qualità dell’acqua non
conforme agli usi umani, interruzioni impreviste della fornitura, bassa pressione;
•
criticità nella fornitura di acqua potabile, correlate alla sicurezza delle forniture
all’utenza, quali: obsolescenza delle reti e degli impianti, restrizioni all’uso, perdite,
dotazione minima garantita;
•
criticità del servizio di fognatura, riconducibili all’allontanamento delle acque nere e
miste, tra cui: assenza del servizio, obsolescenza delle reti, fuoriuscite, rischio di
allagamenti;
•
criticità dell’impatto con l’ambiente, che coinvolgono impianti di trattamento delle
acque reflue, quali: assenza di trattamenti, obsolescenza degli impianti, scarichi fuori
norma, smaltimento dei fanghi;
•
criticità del servizio di misura, che coinvolgono la lettura contatori ed i misuratori di
impianto,
4
•
criticità nei servizi al consumatore, collocabili nell’area dei rapporti con l’utenza, tra
cui:, bollettazioni, call center, trattamento dei reclami, risarcimenti, servizio di
autolettura;
2) gli importi degli investimenti sono espressi a moneta costante dell’anno 2014, mediante
l’applicazione del coefficiente di cui al comma 14.1 dell’Allegato A , dove t è l’anno nella
cui moneta è espresso l’ultimo PdI approvato.
d) La documentazione inerente ai PdI contiene il seguente contenuto informativo minimo,
secondo quanto previsto nell’Allegato 2 della Determina 3/2014:
o
i livelli di servizio attuali per ciascun segmento, con indicazione della data dell’ultima
rilevazione;
o
la sintesi delle criticità per ciascun segmento del servizio;
o
l’elenco degli obiettivi di servizio in risposta alle predette criticità;
o
i livelli di servizio obiettivo per ciascun segmento;
o
l’esplicitazione, per ciascun segmento, delle linee di intervento pianificate per il
raggiungimento degli obiettivi di servizio;
o
l’evidenza della coerenza delle linee di intervento adottate con gli strumenti di
pianificazione sovraordinati;
o
i criteri adottati per la quantificazione delle previsioni di spesa per le manutenzioni
straordinarie;
o
il cronoprogramma degli interventi per il periodo 2014-2017, con individuazione delle
opere.
B)
il piano economico finanziario (PEF), costituito dal Piano tariffario, Conto Economico e
dal Rendiconto finanziario, prevede con cadenza annuale per tutto il periodo di affidamento,
l’andamento dei costi di gestione e di investimento, nonché la previsione annuale dei proventi da
tariffa con esplicitati i connessi valori del moltiplicatore tariffario e del vincolo ai ricavi del gestore.
I prospetti di piano tariffario, conto economico e rendiconto finanziario dei PEF sono redatti
conformemente agli schemi in Appendice all’Allegato 1 della delibera 643/2013.
È parte integrante della documentazione da trasmettere all’Autorità una relazione di
accompagnamento che illustra la metodologia applicata adottata con approvazione da parte
dell’organo competente, illustrativa delle modalità di aggiornamento dei PEF e le principali
assunzioni adottate per la proiezione delle grandezze economiche e finanziarie.
Il PEF è redatto secondo i seguenti criteri metodologici:
a)
lo sviluppo dei PEF inizia con l’anno 2014 e termina con l’ultimo anno di ciascun affidamento;
b) lo sviluppo dei PEF garantisce il raggiungimento e mantenimento, in termini attuali e
prospettici, dell’equilibrio economico finanziario della gestione del SII, tenendo conto
dell’estinzione, entro la scadenza dell’affidamento, dei finanziamenti contratti per la
realizzazione degli investimenti, fatte salve le necessità imposte dal raggiungimento e dal
mantenimento dei livelli di servizio obiettivo.
c)
la relazione di accompagnamento al PEF (redatta secondo lo Schema tipo di cui all’Allegato
2 della Determina 3/2014) , esplicita:
-
le condizioni creditizie ipotizzate per la previsione delle fonti di finanziamento
-
per le società a totale partecipazione pubblica, devono essere specificate le condizioni di
compatibilità con il Patto di stabilità interno, anche con riferimento ad eventuali aumenti di
5
capitale sociale, in relazione ai quali sono allegate le dichiarazioni di impegno da parte di
ciascun soggetto socio, a firma del legale rappresentante.
d) L’aggiornamento dei PEF deve essere effettuato in conformità alle seguenti indicazioni
metodologiche:
e)
•
i PEF sono sviluppati a partire dai valori delle componenti di costo delle immobilizzazioni
e di costo operativo, incluse le transazioni all’ingrosso, individuate per ciascun gestore per
l’anno 2014 ai sensi della deliberazione 643/2013;
•
a partire dalla predisposizione tariffaria del 2016, le componenti tariffarie sono calcolate
mediante l’applicazione reiterata dei criteri di cui alla deliberazione 643/2013;
•
l’aggiornamento dei PEF è predisposto assumendo la costanza, per tutto il periodo di
riferimento, dei volumi erogati, salvo quanto inerente alla previsione di nuove attività e
variazioni sistemiche, che dovranno essere valutate ed inserite con le modalità e la
tempistica previsti nel Piano d’Ambito vigente con la assunzione in merito alle
corrispondenti variazioni dei costi e dei ricavi adeguatamente illustrate e giustificate nella
relazione di accompagnamento;
•
tutte le componenti di costo, incluse le transazioni all’ingrosso, sono proiettate negli anni
successivi al 2014 a moneta costante, assumendo quindi un’inflazione pari a zero;
•
per gli anni successivi al 2014, il tasso atteso di inflazione (rpi) utilizzato per il calcolo
degli oneri finanziari del gestore del SII è posto pari a zero;
•
i PEF assumono in ciascun anno la completa realizzazione degli investimenti previsti nei
rispettivi PdI, per il medesimo ammontare e nei tempi ivi stabiliti, ponendo l’entrata in
esercizio delle immobilizzazioni al 31 dicembre di ciascun anno, considerato che
l’investimento realizzato nell’anno a rileva ai fini tariffari nell’anno a+2
•
per il calcolo della quota di ammortamento, in assenza di previsioni dettagliate nei PdI in
merito alle diverse categorie di cespiti da realizzare, è calcolata un’aliquota di
ammortamento media, sulla base del complesso delle immobilizzazioni del gestore;
•
le nuove attività e le variazioni sistemiche sono valutate ed inserite con le modalità e la
tempistica previsti nel Piano d’Ambito vigente; le assunzioni in merito alle corrispondenti
variazioni dei costi e dei ricavi sono adeguatamente illustrate e giustificate nella relazione
di accompagnamento;
•
per il finanziamento degli investimenti, i PEF assegnano priorità all’utilizzo del FoNI.
La documentazione inerente ai PEF contiene il seguente contenuto informativo minimo:
•
i prospetti di piano tariffario, conto economico e rendiconto finanziario, le previsioni in
merito ad eventuali contributi a fondo perduto e la relativa provenienza, con indicazione
degli atti con cui è stato disposto il corrispondente stanziamento;
•
l’indicazione dell’eventuale quota del FoNI utilizzata ogni anno per il finanziamento delle
agevolazioni tariffarie a carattere sociale, nonché l’eventuale quota destinata ad altri usi;
•
il valore del servizio del debito non ancora rimborsato al termine dell’affidamento,
comprensivo della quota capitale e della quota interessi;
•
il valore residuo delle immobilizzazioni del gestore al termine della concessione.
Eventuali assunzioni differenti devono essere opportunamente illustrate e giustificate dagli Enti
d’ambito.
6
C)
la convenzione di gestione, contenente gli aggiornamenti necessari a recepire la disciplina
introdotta con la delibera 643/2013.
Nell’ambito della redazione degli atti di cui sopra, l’Ente d’Ambito, una volta individuato il
rapporto tra il fabbisogno di investimenti dal 2014 al 2017 ed il valore delle infrastrutture esistenti,
nonché i costi operativi aggiuntivi associati ad obiettivi specifici necessari in ciascun anno a
seleziona le regole di determinazione tariffaria applicabili nel pertinente schema regolatorio.
Determinazione del moltiplicatore tariffario per gli anni 2014 e 2015 e dei corrispettivi applicati
all’utenza
Il moltiplicatore tariffario ϑ di ciascun anno a (2014 e 2015) determinato ai sensi dell’articolo 4
dell’Allegato A della delibera 643/2013, è definito in base al rapporto tra i costi riconosciuti e la
valorizzazione, in termini di tariffe rilevate ad inizio 2012, dei volumi relativi all’anno (a-2),
tenendo conto degli eventuali effetti delle altre attività idriche.
Per ciascun anno a, è definito il limite massimo alla variazione del moltiplicatore tariffario ϑ, di cui
al citato articolo 4 dell’Allegato A, tenendo conto dell’inflazione programmata, di un fattore K e
dello schema regolatorio individuato.
I corrispettivi applicati all’utenza sono determinati applicando il moltiplicatore tariffario ϑ alle
quote fisse e variabili della struttura tariffaria dell’anno base 2012. Tale struttura tariffaria, negli
anni 2014 e 2015, può essere variata seguendo le modalità e nei limiti indicati nel Titolo 9
dell’Allegato A alla deliberazione 643/2013, ad invarianza di gettito tariffario.
Diversamente da quanto previsto nella Delibera 585/2012 (MTT), il moltiplicatore tariffario (θ) per
il 2014 ed il 2015 si applica ai corrispettivi utenti finali ed ai corrispettivi utenti acqua all’ingrosso,
mentre non si applica ai corrispettivi delle altre attività idriche, ai contributi di allaccio idrici e
fognari ed ai corrispettivi delle acque meteoriche.
Procedura di approvazione
La tariffa è predisposta dagli Enti d’Ambito sulla base della metodologia illustrata nella presente
relazione utilizzando come dati di input quelli già inviati nell’ambito del procedimento di raccolta
dati disposto dalla deliberazione 347/2012/R/IDR, aggiornati con i dati di bilancio relativi
rispettivamente agli anni 2012 e 2013) per la determinazione delle tariffe per gli anni 2014 e 2015;
a tal fine gli Enti d’Ambito devono validare le informazioni fornite dai gestori e le integrano o le
modificano secondo criteri funzionali al riconoscimento dei costi efficienti di investimento e di
esercizio.
Entro il 31 marzo 2014, l’Ente d’Ambito:
a)
definisce gli obiettivi e, acquisita la proposta del gestore riguardo agli interventi necessari al
relativo conseguimento, redige il programma degli interventi (PdI);
b)
predispone la tariffa per gli anni 2014 e 2015;
c)
redige coerentemente - ed adotta con proprio atto deliberativo di approvazione - il piano
economico finanziario (fino al termine dell’affidamento) che garantisca il raggiungimento
dell’equilibrio economico finanziario;
d)
ai fini dell’approvazione da parte dell’Autorità, trasmette:
i.
il programma degli interventi;
7
ii.
il piano economico-finanziario, che esplicita il vincolo ai ricavi del gestore e il
moltiplicatore tariffario teta (ϑ) che ciascun gestore dovrà applicare in ciascun ambito
tariffario, rispettivamente per il 2014 e il 2015;
iii.
una relazione di accompagnamento che ripercorra la metodologia applicata;
iv.
l’atto o gli atti deliberativi di predisposizione tariffaria ovvero di approvazione
dell’aggiornamento del piano economico-finanziario;
v.
l’aggiornamento dei dati necessari richiesti secondo le modalità indicate alla Determina
n° 2/2014.
Entro i successivi 90 giorni, l'Autorità, salva la necessità di richiedere ulteriori integrazioni, approva
le proposte tariffarie.
I PdI e i PEF sono sottoposti a procedimento di verifica da parte dell’Autorità, nell’ambito
dell’istruttoria finalizzata all’approvazione delle predisposizioni tariffarie, allo scopo di valutare:
-
la coerenza degli elaborati con gli obiettivi di servizio e con le predisposizioni tariffarie
elaborate sulla base della metodologia prevista nella delibera 643/2013;
-
il rispetto dell’equilibrio economico-finanziario della gestione del SII.
Il procedimento di verifica termina con l’approvazione dei PdI e dei PEF o con l’indicazione, da
parte dell’Autorità, di osservazioni, rilievi e prescrizioni, che sono recepite dall’Ente d’ambito entro
30 giorni, a pena di inefficacia. Decorsi 180 giorni dalla trasmissione dei dati senza che l’Autorità
abbia formulato osservazioni, rilievi o prescrizioni, i PdI e i PEF si intendono approvati.
Ove il termine del 31/3/2014 decorra inutilmente il soggetto gestore trasmette all’Ente d’Ambito
istanza di aggiornamento tariffario recante lo schema regolatorio, redatto conformemente ai criteri
di cui alla delibera 643/2013
e ne dà comunicazione all’Autorità. L'Autorità, ricevuta la
comunicazione diffida gli Enti d'Ambito ad adempiere entro i successivi 30 giorni. Decorso tale
termine l’istanza di cui sopra si intende accolta dall’Ente d’Ambito ed è trasmessa all’Autorità ai
fini della sua valutazione ed approvazione, entro i successivi 90 giorni. In tale caso la quota parte
dei costi di funzionamento dell’Ente d’ambito medesimo di cui all’articolo 154, comma 1, del d.lgs.
152/06, con riferimento all’annualità 2014 è posta pari a zero.
Laddove ricorrano le casistiche indicate al comma 2.7 della deliberazione 347/2012/R/IDR e in
ogni caso laddove non si disponga degli atti, dei dati e delle informazioni necessarie alla
determinazione tariffaria, la tariffa verrà determinata d’ufficio ponendo il moltiplicatore tariffario
teta (ϑ) pari a 0,9 finché perdurano tali casistiche. In tali casi, la tariffa calcolata in base all’Allegato
A alla delibera 643/2013, produce effetti a partire dal momento in cui sono rese disponibili le
informazioni necessarie alla definizione della medesima ritenute conformi alle disposizioni vigenti
da parte dell’Autorità.
Applicazione dei corrispettivi all’utenza per l’anno 2014
A decorrere dal 1° gennaio 2014 i gestori del servizio sono tenuti ad applicare le seguenti tariffe
massime:
a)
fino alla predisposizione delle tariffe da parte degli Enti d’Ambito, le tariffe approvate per il
2013 o, laddove non ancora approvate, quelle applicate nel medesimo anno senza variazioni;
b) a seguito della predisposizione da parte degli Enti d’Ambito, oppure del perfezionarsi del
silenzio-assenso di cui al comma 5.6 della deliberazione 643/2013 e fino all’approvazione da
parte dell’Autorità, le tariffe predisposte dall’Ente d’Ambito oppure da esso accolte a seguito
del perfezionarsi del citato silenzio assenso;
8
c)
a seguito dell’approvazione delle tariffe da parte dell’Autorità, le tariffe dell’anno 2012
comunicate all’Autorità moltiplicate per il valore (ϑ2014) approvato dalla medesima Autorità.
La differenza tra i costi riconosciuti sulla base delle tariffe provvisorie applicate nei periodi di cui
alle precedenti lettere a) e b) ed i costi riconosciuti sulla base dell’approvazione di cui al precedente
punto c) sarà oggetto di conguaglio successivamente all’atto di tale approvazione.
Condizioni per l’aggiornamento tariffario nell’ambito ATO 2 Marche Centro Ancona
Nell’ambito ATO 2 Marche Centro Ancona sussistono le condizioni per procedere con
l’aggiornamento tariffario in quanto:
-
il titolo ad esercire il servizio non è stato dichiarato invalido con sentenza passata in giudicato,
ovvero ritirato o annullato in via amministrativa;
-
non è pendente un contenzioso giurisdizionale inerente il titolo ad esercire il servizio e in cui
sia stata emanata dall’autorità giudiziaria una misura cautelare sospensiva o limitativa del titolo
stesso, per tutta la durata dell’efficacia della misura medesima, ovvero in cui sia stata emanata
dall’autorità giudiziaria una sentenza, anche di primo grado se non successivamente sospesa,
che abbia accertato l’invalidità del titolo medesimo.
-
è stata effettuata la consegna degli impianti in occasione dell’affidamento della gestione del
SII;
-
è stata adottata la Carta dei servizi, e non viene più applicata alle utenze domestiche la
fatturazione di un consumo minimo impegnato.
-
L’ AATO 2 Marche Centro Ancona ha inoltre adempiuto ai propri obblighi di predisposizione
tariffaria per gli anni 2012 e 2013.
Nei paragrafi che seguono è quindi illustrata la metodologia prevista dal MTI applicata alla nostra
realtà. Per il relativo sviluppo degli elaborati è stato utilizzato lo strumento di calcolo predisposto e
reso disponibile da ANEA; i dati di input sono quelli trasmessi dal gestore così come validati e
rettificati dall’AATO.
9
1 Informazioni sulla gestione
1.1
Perimetro della gestione e servizi forniti
Il perimetro delle attività svolte attinenti ai servizi idrici è riferito a partire dal 01/01/2014 ai 43
Comuni dell’ATO 2 Marche Centro Ancona; i Comuni dell’Ambito erano 45 fino al 31/12/2013, a
seguito della aggregazione di 3 Comuni il numero complessivo è calato di 2 unità a seguito della
fusione a partire dal 1/1/2014 dei Comuni di Ripe (Cod. ISTAT 42039), Castel colonna (Cod.
ISTAT 42009), Monterado (Cod. ISTAT 42028) nel neocostituito Comune di Trecastelli (Cod.
ISTAT 42050).
Non si rilevano rispetto all’anno passato cessazioni di attività, o gestione di servizi o territori
aggiuntivi.
1.2
Precisazioni su servizi SII e altre attività idriche
Si precisano nel prospetto che segue le attività svolte e quelle non svolte fra quelle appartenenti al
“Servizio Idrico Integrato” e quelle appartenenti alle “Altre Attività Idriche”.
La attività relativa agli “Allacciamenti” sono state collocate tra le attività relative al “Servizio
idrico integrato” , in modo diverso rispetto a quanto fatto in sede di compilazione dei dati 2011
(“Altre attività idriche”). La contabilizzazione degli allacci e dei relativi contributi 2012 nel bilancio
2012 è considerata in conto capitale analogamente a come è stato fatto nell’anno 2011. La relativa
rappresentazione è stata inserita nel file ATO, foglio ModStratificazione (3) fra gli investimenti,
mentre i “Contributi di allacciamento” sono stati inseriti nello stesso foglio fra i CFP.
Macroattività
AEEG
Descrizione attività AEEG
Captazione
Servizio Idrico
Integrato
Attività
Svolte/Non
svolte
(SI/NO)
SI
Potabilizzazione
SI
Adduzione
SI
Acquedotto distribuzione
SI
Fognatura
SI
Depurazione
SI
Acquedotto (utenti non allacciati alla pubblica fognatura)
SI
Vendita di acqua all’ingrosso
Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale, agricolo o igienico-sanitario
(qualora svolta congiuntamente ad altri servizi del SII)
Vendita di acqua forfetaria
NO
Fornitura bocche antincendio
SI
Fognatura e depurazione civile (utenti con approvvigionamento autonomo)
Fognatura e depurazione di acque reflue industriali
(utenze industriali che scaricano in pubblica fognatura)
Lavori c/terzi per la realizzazione di infrastrutture del SII
SI
NO
Allacciamenti
SI
10
SI
NO
SI
Lettura contatori condominiali
Attività
Svolte/Non
svolte
(SI/NO)
NO
Vendita di acqua con autobotte
NO
Trattamento percolati da discarica
SI
Trattamento bottini
SI
Gestione fognature bianche
NO
Pulizia e manutenzione caditoie stradali
NO
Installazione e manutenzione bocche antincendio
NO
Vendita a terzi di servizi attinenti o collegati ai servizi idrici
NO
Lavori c/terzi attinenti o collegati ai servizi idrici
NO
Spurgo pozzi neri
NO
Rilascio autorizzazioni allo scarico
SI
Lottizzazioni
SI
Riuso delle acque di depurazione
NO
Case dell’acqua
NO
Altre prestazioni e servizi accessori
SI
Macroattività
AEEG
1.3
Descrizione attività AEEG
Altre informazioni rilevanti
Nell’ambito ATO 2 Marche Centro Ancona sussistono le condizioni per procedere con
l’aggiornamento tariffario in quanto:
-
il titolo ad esercire il servizio non è stato dichiarato invalido con sentenza passata in giudicato,
ovvero ritirato o annullato in via amministrativa;
-
non è pendente un contenzioso giurisdizionale inerente il titolo ad esercire il servizio e in cui
sia stata emanata dall’autorità giudiziaria una misura cautelare sospensiva o limitativa del titolo
stesso, per tutta la durata dell’efficacia della misura medesima, ovvero in cui sia stata emanata
dall’autorità giudiziaria una sentenza, anche di primo grado se non successivamente sospesa,
che abbia accertato l’invalidità del titolo medesimo;
-
è stata effettuata la consegna degli impianti in occasione dell’affidamento della gestione del
SII;
-
è stata adottata la Carta dei servizi, e non viene più applicata alle utenze domestiche la
fatturazione di un consumo minimo impegnato;
-
l’AATO 2 Marche Centro Ancona ha inoltre adempiuto ai propri obblighi di predisposizione
tariffaria per gli anni 2012 e 2013;
-
non sono in corso procedure fallimentari o di concordato preventivo.
11
2 Dati relativi alla gestione nell’ambito territoriale ottimale
I dati relativi alla gestione nell’ambito territoriale inseriti nel formulario di raccolta, relativi al 2012,
sono stati validati dall’Ente di Ambito attraverso una verifica con i dati desunti dalle fonti contabili
obbligatorie ed altre fonti informative. Per quanto riguarda i dati relativi al 2013, non essendo
ancora disponibili le fonti contabili obbligatorie approvate, è stata effettuata solo una verifica di
massima della congruità dei dati.
I commenti relativi ai dati inseriti nelle diverse sezioni di compilazione del formulario di raccolta
dati e la dichiarazione di validazione che attesta che i dati inseriti sono stati verificati e risultano
congruenti con i dati di bilancio, sono riportati nella “Dichiarazione di Validazione dei dati”
(Allegato 1 alla presente relazione).
2.1
Dati tecnici e patrimoniali
2.1.1
Dati su territorio gestito e affidamento
Nell’ATO 2 Marche Centro Ancona :
-
non ci sono state modifiche di perimetro del territorio servito rispetto alla raccolta dati ex
deliberazione 347/2012/R/IDR
-
la Carta dei servizi è stata adottata precedentemente alla raccolta dati precedente; non è
presente la fatturazione di un minimo impegnato per l’utenza domestica.
-
non è stato applicato un teta diverso da quello approvato nell’ultima fatturazione 2013.
Le variazioni tariffarie intercorse a partire dal 1 gennaio 2012 ad oggi sono state solo quelle in
applicazione del MTT proposte dall’Ente di Ambito con delibera A.C. N° 9/2013 del 23/04/2013 e
successivamente approvate da AEEG. I valori del moltiplicatore tariffario applicati per la
fatturazione per l’anno 2012 e l’anno 2013 rispetto ai valori tariffari (ModTariffe) trasmessi ai sensi
della deliberazione 347/2012/R/IDR sono riportati nel prospetto che segue.
Moltiplicatori tariffari applicati per 2012 e 2013
Decorrenza
Da
01/01/2012
a
31/12/2012
Da
01/01/2013
a
31/12/2013
Atto
deliberativo di
approvazione
N° 9/2013 del
23/04/2013
N° 9/2013 del
23/04/2013
Moltiplicatore tariffario
rispetto ai valori tariffari
(ModTariffe) trasmessi ai
sensi della deliberazione
347/2012/R/IDR
Volumi sui
quali
ciascuna
tariffa è stata
applicata
1
I Volumi
sono
riportati nel
prospetto
che segue
1,063254
I Volumi
sono
riportati nel
prospetto
che segue
Media ponderata
del moltiplicatore
applicato per la
fatturazione anno
2012
Media ponderata
del moltiplicatore
applicato per la
fatturazione anno
2013
1
1,063254
Nei prospetti che seguono sono riportati i volumi su cui ciascuna tariffa è stata applicata per il 2012
ed il 2013, per ogni servizio, uso e scaglione.
12
2012
MODTARIFFE 1 ACQUEDOTTO
TIPOLOGIA
VOLUMI
TARIFFA
IMPORTO
Uso domestico residente
0-60
8.979.844
0,538400
4.834.748
61-120
6.100.753
0,834300
5.089.858
121-180
2.906.090
1,106000
3.214.136
>180
2.452.043
1,465100
3.592.488
0-60
169.043
0,269200
45.506
61-120
117.300
0,417200
48.938
121-180
60.569
0,553000
33.495
>180
42.685
0,732600
31.271
1.003.260
2,218100
2.225.331
0-100
195.060
0,831600
162.212
> 100
344.989
1,170200
403.706
223.517
0,837100
187.106
1.460.715
1,703100
2.487.744
0-100
1.421.062
1,120200
1.591.874
101-400
1.199.725
1,430200
1.715.847
401-1200
1.084.106
1,694500
1.837.018
> 1200
1.407.495
2,038100
2.868.616
0-100
59.718
0,558500
33.353
101-1200
191.589
1,067400
204.502
> 1200
45.245
1,410600
63.823
157.775
2,176200
343.350
Uso acqua calda condominiale
61.456
1,143500
70.275
Uso circhi-spettacoli viaggianti
5.497
1,826100
10.038
126.461
2,380100
300.990
58.865
0,006400
377
1.150.352
0,006400
7.362
111.532
0,400000
44.613
Uso domestico residente Tariffa sociale
Uso domestico non residente
Uso agricolo
allevamento animali
industriale
Diversi
Uso promiscuo
(domestico + altri usi)
Uso cantiere
Uso antincendio
Uso antincendio comunale
Uso comunale
Uso piscine comunali
31.136.746
Totale
13
31.448.574
MODTARIFFE 2 FOGNATURA
TIPOLOGIA
VOLUMI
Uso domestico residente
TARIFFA
IMPORTO
17.687.685
0,182900
3.235.078
Uso domestico residente Tariffa sociale
377.577
0,182900
69.059
Uso domestico non residente
840.589
0,182900
153.744
Uso agricolo
84.660
0,182900
15.484
allevamento animali
22.981
0,182900
4.203
industriale
1.125.665
0,182900
205.884
Diversi
4.202.673
0,182900
768.669
287.542
0,182900
Uso acqua calda condominiale
60.153
0,182900
11.002
Uso circhi-spettacoli viaggianti
5.450
0,182900
997
111.662
0,182900
20.423
57.518
0,182900
10.520
857.113
0,182900
156.766
89.986
0,182900
16.458
1.098.338
0,214829
235.955
Uso promiscuo
(domestico + altri usi)
Uso antincendio
Uso antincendio comunale
Uso comunale
Uso piscine comunali
Scarichi industriali
26.909.592
Totale
52.591
4.956.833
MODTARIFFE 3 DEPURAZIONE
TIPOLOGIA
VOLUMI
Uso domestico residente
TARIFFA
IMPORTO
15.998.237
0,426500
6.823.248
Uso domestico residente Tariffa sociale
351.191
0,426500
149.783
Uso domestico non residente
705.018
0,426500
300.690
Uso agricolo
43.165
0,426500
18.410
allevamento animali
12.968
0,426500
5.531
industriale
1.080.219
0,426500
460.713
Diversi
3.753.857
0,426500
1.601.020
279.995
0,426500
Uso acqua calda condominiale
59.275
0,426500
25.281
Uso circhi-spettacoli viaggianti
5.415
0,426500
2.309
Uso antincendio
92.634
0,426500
39.508
Uso antincendio comunale
57.125
0,426500
24.364
787.110
0,426500
335.702
88.943
0,426500
37.934
1.098.338
0,500954
550.217
Uso promiscuo
(domestico + altri usi)
Uso comunale
Uso piscine comunali
Scarichi industriali
24.413.490
Totale
14
119.418
10.494.129
MODQFISSA
TIPOLOGIA
NUMERO
TARIFFA
Uso domestico residente
IMPORTO
0
171.503
22,00
3.773.066
122
44,00
5.368
6001-18000
88,00
0
>18000
176,00
0
0-1200
1201-6000
Uso domestico residente Tariffa sociale
0
11,00
31.988
22,00
0
6001-18000
44,00
0
> 18000
88,00
0
20.236
33,00
667.788
3.087
22,00
67.914
1201-6000
39
44,00
1.716
6001-18000
1
88,00
88
176,00
0
351
22,00
7.722
0-1200
93
22,00
2.046
1201-6000
22
44,00
968
6001-18000
17
88,00
1.496
> 18000
20
176,00
3.520
0-1200
26.404
22,00
580.888
1201-6000
721
44,00
31.724
6001-18000
60
88,00
5.280
> 18000
2
176,00
352
0-1200
3.266
22,00
71.852
3
44,00
132
6001-18000
88,00
0
> 18000
176,00
0
0-1200
2.908
1201-6000
Uso domestico non residente
Uso agricolo
0
0-1200
> 18000
allevamento animali
industriale
0
Diversi
0
Uso promiscuo
(domestico + altri usi)
0
1201-6000
Uso cantiere
0
1.021
22,00
22.462
1201-6000
8
44,00
352
6001-18000
3
88,00
264
176,00
0
22,00
46.046
1201-6000
44,00
0
6001-18000
88,00
0
> 18000
176,00
0
0-1200
> 18000
Uso acqua calda condominiale
0
0-1200
Uso circhi-spettacoli viaggianti
2.093
0
15
0-1200
7
22,00
154
1201-6000
2
44,00
88
6001-18000
88,00
0
> 18000
176,00
0
Uso antincendio
0
0-1200
893
22,00
19.646
1201-6000
14
44,00
616
6001-18000
3
88,00
264
> 18000
1
176,00
176
0-1200
180
22,00
3.960
1201-6000
3
44,00
132
6001-18000
2
88,00
176
> 18000
1
176,00
176
0-1200
2.258
22,00
49.676
1201-6000
169
44,00
7.436
6001-18000
21
88,00
1.848
> 18000
3
176,00
528
22,00
0
44,00
0
88,00
968
176,00
0
Uso antincendio comunale
0
Uso comunale
0
Uso piscine comunali
0
0-1200
1201-6000
6001-18000
11
> 18000
bocche anticendio
0
c. privato
886
96
85.056
c.c omunale
189
96
18.144
senza c.
395
135
237.018
Totale
53.325
5.565.401
2012
MODTARIFFE 1
MODTARIFFE 2
MODTARIFFE 3
MODQFISSA
TOTALE
31.448.574
4.956.833
10.494.129
5.565.401
52.464.937
2013
MODTARIFFE 1 ACQUEDOTTO
TIPOLOGIA
VOLUMI
TARIFFA
IMPORTO
Uso domestico residente
0-60
8.784.333
0,538400
4.729.485
61-120
5.819.894
0,834300
4.855.538
16
121-180
2.569.874
1,106000
2.842.281
>180
1.760.162
1,465100
2.578.813
0-60
178.658
0,269200
48.095
61-120
128.543
0,417200
53.628
121-180
63.976
0,553000
35.379
>180
41.963
0,732600
30.742
913.129
2,218100
2.025.411
0-100
172.420
0,831600
143.384
> 100
299.848
1,170200
350.882
200.067
0,837100
167.476
1.223.384
1,703100
2.083.545
0-100
1.221.861
1,120200
1.368.729
101-400
1.066.935
1,430200
1.525.930
401-1200
943.123
1,694500
1.598.122
1.215.311
2,038100
2.476.925
0-100
53.702
0,558500
29.993
101-1200
176.297
1,067400
188.179
> 1200
40.285
1,410600
56.826
131.166
2,176200
285.443
Uso acqua calda condominiale
64.082
1,143500
73.278
Uso circhi-spettacoli viaggianti
5.053
1,826100
9.227
Uso antincendio
56.346
2,380100
134.109
Uso antincendio comunale
21.781
0,006400
139
Uso comunale
764.687
0,006400
4.894
Uso piscine comunali
106.034
0,400000
42.414
Uso domestico residente Tariffa sociale
Uso domestico non residente
Uso agricolo
allevamento animali
industriale
Diversi
> 1200
Uso promiscuo
(domestico + altri usi)
Uso cantiere
28.022.914
Totale
27.738.869
MODTARIFFE 2 FOGNATURA
TIPOLOGIA
VOLUMI
Uso domestico residente
TARIFFA
IMPORTO
16.523.130
0,182900
3.022.080
Uso domestico residente Tariffa sociale
400.060
0,182900
73.171
Uso domestico non residente
794.511
0,182900
145.316
Uso agricolo
74.615
0,182900
13.647
allevamento animali
21.739
0,182900
3.976
955.343
0,182900
174.732
3.715.819
0,182900
679.623
257.462
0,182900
Uso acqua calda condominiale
62.681
0,182900
11.464
Uso circhi-spettacoli viaggianti
5.050
0,182900
924
41.387
0,182900
7.570
industriale
Diversi
Uso promiscuo
(domestico + altri usi)
Uso antincendio
17
47.090
Uso antincendio comunale
Uso comunale
Uso piscine comunali
Scarichi industriali
20.531
0,182900
3.755
729.885
0,182900
133.496
90.885
0,182900
16.623
1.044.879
0,214829
24.737.977
Totale
224.470
4.557.938
MODTARIFFE 3 DEPURAZIONE
TIPOLOGIA
VOLUMI
TARIFFA
IMPORTO
14.846.549
0,426500
6.332.053
Uso domestico residente Tariffa sociale
373.484
0,426500
159.291
Uso domestico non residente
692.021
0,426500
295.147
Uso agricolo
40.902
0,426500
17.445
allevamento animali
10.863
0,426500
4.633
925.375
0,426500
394.672
3.340.048
0,426500
1.424.530
250.564
0,426500
Uso acqua calda condominiale
61.800
0,426500
26.358
Uso circhi-spettacoli viaggianti
4.908
0,426500
2.093
Uso antincendio
41.747
0,426500
17.805
Uso antincendio comunale
20.149
0,426500
8.594
669.491
0,426500
285.538
90.885
0,426500
38.762
1.044.879
0,500954
523.436
Uso domestico residente
industriale
Diversi
Uso promiscuo
(domestico + altri usi)
Uso comunale
Uso piscine comunali
Scarichi industriali
22.413.665
Totale
106.866
9.637.224
MODQFISSA
TIPOLOGIA
NUMERO
TARIFFA
Uso domestico residente
IMPORTO
0
0-1200
1201-6000
600118000
170.864
22,00
3.759.008
64
44,00
2.816
88,00
176,00
>18000
Uso domestico residente Tariffa sociale
0
0
0
11,00
35.123
1201-6000
600118000
22,00
0
> 18000
88,00
0
33,00
674.586
0-1200
Uso domestico non residente
3.193
44,00
20.442
Uso agricolo
0
0
0-1200
1201-6000
600118000
> 18000
18
3.057
22,00
67.254
37
44,00
1.628
4
88,00
176,00
352
0
allevamento animali
340
22,00
0-1200
102
22,00
2.244
1201-6000
600118000
23
44,00
1.012
14
88,00
23
176,00
industriale
7.480
0
> 18000
Diversi
1.232
4.048
0
26.471
22,00
582.362
590
44,00
25.960
59
88,00
> 18000
3
176,00
0-1200
3.244
22,00
71.368
1
44,00
44
0-1200
1201-6000
600118000
Uso promiscuo
(domestico + altri usi)
5.192
528
0
1201-6000
600118000
88,00
176,00
> 18000
Uso cantiere
0
0
0
929
22,00
20.438
3
44,00
132
4
88,00
> 18000
1
176,00
0-1200
2.103
22,00
46.266
1201-6000
600118000
44,00
0
> 18000
176,00
0-1200
1201-6000
600118000
Uso acqua calda condominiale
352
176
0
88,00
Uso circhi-spettacoli viaggianti
0
0
0
0-1200
8
22,00
176
1201-6000
600118000
1
44,00
44
88,00
176,00
> 18000
Uso antincendio
0
0
0
0-1200
904
22,00
19.888
1201-6000
600118000
10
44,00
440
1
88,00
> 18000
0
176,00
Uso antincendio comunale
88
0
0
195
22,00
4.290
2
44,00
88
1
88,00
> 18000
1
176,00
0-1200
2.322
22,00
51.084
143
44,00
6.292
0-1200
1201-6000
600118000
Uso comunale
88
176
0
1201-6000
19
600118000
11
88,00
> 18000
1
176,00
Uso piscine comunali
968
176
0
0-1200
22,00
0
1201-6000
600118000
44,00
0
12
88,00
176,00
> 18000
bocche anticendio
1.056
0
0
c. privato
c.c
omunale
900
96
195
96
senza c.
382
135
236.660
Totale
86.400
18.720
51.570
5.551.145
2013
MODTARIFFE 1
MODTARIFFE 2
MODTARIFFE 3
MODQFISSA
TOTALE
2.1.2
27.738.869
4.557.938
9.637.224
5.551.145
47.485.175
Dati tecnici
Le modifiche significative (> 10% ) rispetto all’anno precedente relativamente ai dati tecnici del
2012 riguardano solamente il volume di acqua prelevato da altri sistemi di acquedotto (A07 del DM
99/97): nel 2011 sono stati prelevati presso altri sistemi 381.000 mc, mentre nel 2012 sono stati
prelevati 278.000 mc. La differenza è dovuta sia ad una riduzione dei consumi che ad un maggior
utilizzo dell'acqua proveniente dal nostro ambito per piccole modifiche alla rete.
Relativamente ai dati tecnici del 2013 rispetto all’anno 2012 le modifiche significative riguardano i
sensibili minori volumi erogati (-10%); la differenza è imputabile per circa la metà agli usi
domestici, e per la restante quota parte per tutti gli altri usi. Le motivazioni sono riconducibili in
parte ad un fattore meteorologico, in parte alla criticità della situazione economica locale che ha
comportato minori consumi. Una differenza, seppure di minore impatto (-7%) lo si rileva per i
consumi energetici, per le analoghe motivazioni.
Non si evidenziano dati non disponibili.
2.1.3
Fonti di finanziamento
Per quanto riguarda le fonti di finanziamento, con particolare riferimento a quelle derivanti da
mezzi di terzi, negli anni 2012 e 2013 non sono state accese nuove operazioni finanziarie e
nemmeno tiraggi da finanziamenti pregressi; è in corso, fino al 2020, la restituzione del debito
derivante da finanziamenti pregressi, così come richiesto dagli istituti di credito, con la tempistica e
gli importi indicati nel PEF e relativa Relazione di accompagnamento elaborati in base al MTT.
20
2.1.4
Altri dati economico-finanziari
Non si registrano modifiche significative (> 10% ) rispetto agli anni precedenti relativamente ai
dati economico- finanziari.
Non si registrano attività afferenti al SII relative a variazioni sistemiche nelle condizioni di erogazione
del servizio o per il verificarsi di eventi eccezionali.
2.2
Dati di conto economico
2.2.1
Dati di conto economico
Il gestore del SII è una azienda di multiutility, le poste comuni (costi e ricavi) sono stati ripartiti
secondo le seguenti percentuali di riparto di cui alla prospetto che segue, determinati sulla base dei
corrispondenti driver. Tali criteri non sono variati rispetto a quelli utilizzati nella precedente
metodologia tariffaria e/o nella compilazione dei moduli ex-Deliberazione 347/2012/R/IDR.
Le poste comuni (costi e ricavi) dei Servizi Comuni (SC) e delle Funzioni Operative Condivise
(FOC) sono stati ripartiti secondo le seguenti percentuali di riparto di cui alla tabella che segue,
determinati sulla base dei seguenti driver:
⟹  SC Approvvigionamenti e Acquisti: in base al n° di ordini di acquisto per attività; (84.6%
al SII)
⟹  SC Trasporti e autoparco: la maggior parte dei costi degli automezzi è già destinata alla
funzione che li utilizza, vengono imputati al SC Trasporti e autoparco pochi costi ( assicurazioni e
poco altro) in base ai costi degli automezzi imputati direttamente alle attività; (86,8% al SII)
⟹  SC Logistica e magazzini: in base al n° di prelievi registrati per ciascuna attività; (59,9% al
SII)
⟹
SC Servizi immobiliari: in base al n° di addetti assegnati a ciascuna attività; (80,6% al SII)
⟹ SC Servizi informatici: il driver utilizzato per la ripartizione dei costi informatici attribuibili
a più attività è dato dal costo delle manutenzioni hardware e software registrato a consuntivo per
attività; 36% al SII)
⟹ SC Telecomunicazioni: vengono ripartiti in base al n° di postazioni telefoniche per attività;
(71,2% al SII)
⟹ SC Servizi amministrativi e finanziari: in base al n° di movimenti contabili per attività;
(72,6% al SII)
⟹ SC Organi legali e societari, alta direzione e staff centrali: in base ai costi operativi per
attività; (79% al SII)
⟹ SC Servizi del personale e delle risorse umane: in base al n° di addetti per attività; (80,6% al
SII)
⟹ FOC commerciale, di vendita e gestione clientela: in base al n° di bollette e fatture emesse
per attività; (58,5% al SII)
⟹ FOC tecnica, di telecontrollo, di manutenzione e servizi tecnici: in base alle ore di
manodopera diretta di manutenzione registrata da ciascuna attività; (88,9%al SII)
⟹ FOC di misura tra attività di settori diversi: in base al n° di letture misuratori effettuata per
attività; (77,5% al SII)
21
⟹
FOC di cartografia elettronica: in base ai km di rete per attività. (84,9% al SII)
Per quanto riguarda i ricavi del ModCo, la somma dei ricavi (A1 + A5) del Servizio Idrico (colonna
e+f) è esattamente uguale alla somma delle singole voci di ricavo inserite nella quarta parte dello
schema, riferite alle colonne “e+f”.
Per quanto riguarda le voci inserite tra le “ulteriori specifiche dei costi”, la voce di bilancio di
appartenenza è di seguito specificata:
erogazione liberalità
costi pubblicitari e di marketing
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
B7) PER SERVIZI
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
B8) GODIMENTO BENI DI TERZI
B6) MATERIE PRIME, CONSUMO, MERCI
B9) PER IL PERSONALE
B8) GODIMENTO BENI DI TERZI
oneri per sanzioni, penalità e risarcimenti
oneri straordinari
contributi associativi
spese viaggio e rappresentanza
spese funzionamento ente d'ambito
contributi allacciamento
rimborso mutui di comuni, az spec
altri corrispettivi a comuni, aziende speciali, soc
patr
B8) GODIMENTO BENI DI TERZI
corrispettivi a gestori preesistenti
B8) GODIMENTO BENI DI TERZI
corrispettivi ai comuni
B8) GODIMENTO BENI DI TERZI
tosap, tarsu
B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
costi strutturazione finanziamento
B7) PER SERVIZI
Non sono presenti contributi solidaristici riportati nella voce “Oneri Locali”.
Tutte le dismissioni sia del 2012 che del 2013 sono state elencate con tutte le informazioni contabili
necessarie (Valore lordo e Fondo Ammortamento) e portate in sottrazione nell’anno del cespite.
Un aspetto da sottolineare riguarda i Fabbricati per i quali per ottemperare alla nuova normativa
fiscale, che impone la separazione della quota parte relativa al “terreno” dal cespite “fabbricato”, è
stato necessario effettuare contabilmente lo scorporo del terreno dai fabbricati (pag. 48 del Bilancio
2012 del gestore). Per evidenziarne gli effetti ai fini tariffari è stato necessario modificare i
corrispondenti modelli stratificazione stornando per ogni anno l’importo indicato nel prospetto che
segue dai Fabbricati ed incrementando corrispondentemente il valore dei terreni per un pari
importo.
GIROCONTO DA
FABBRICATI A TERRENI
SOLO SII
1.833.768,42
3.857,96
1.339,00
359.399,31
35.681,43
8.565,31
1.725,99
2.244.337,41
ANNO
2002
2006
2007
2008
2009
2010
2011
22
2.2.2
Focus sugli scambi all’ingrosso
Per quanto riguarda gli scambi all’ingrosso i soggetti coinvolti sono i medesimi indicati nel file
utilizzato per le tariffe 2012-2013.
Per quanto riguarda gli acquisti all’ingrosso i moltiplicatori relativi ai 2 grossisti per gli anni 2012 e
2013 sono rispettivamente pari a :
A.S.SE.M. Azienda San Severino Marche S.p.A.
ACQUAMBIENTE MARCHE S.r.l.
Θ2012
Θ2013
1,05
1,049
1,1025
1,087
Riferimento delibera AATO 3
Marche Centro Macerata
Del. 1 del 18/04/2013
Del. 2 del 18/04/2013
I moltiplicatori di cui sopra non sono stati ancora applicati per gli scambi all’ingrosso.
Il gestore Multiservizi non effettua vendite all’ingrosso.
2.3
Dati relativi alle immobilizzazioni
2.3.1
Investimenti e dismissioni
I cespiti acquisiti per le “altre attività idriche” sono riferiti alle seguenti tipologie:
•
Allacciamenti idrici considerati condutture e opere idrauliche fisse
•
Strutture specifiche dei depuratori che smaltiscono i reflui speciali o bottini sono stati inseriti
negli impianti di trattamento.
Il gestore del SII è una azienda di multiutility, i cespiti afferenti all'area dei costi comuni e generali
sono stati ripartiti imputandoli al SII secondo le percentuali di cui al seguente prospetto,
determinate utilizzando i seguenti driver:
categoria
2-fabbricati non industriali
12-laboratori
12-laboratori
13-telecontrollo
13-telecontrollo
13-telecontrollo
14-autoveicoli
15-studi e ricerche
16-altre imm. Mat e immat
16-altre imm. Mat e immat
16-altre imm. Mat e immat
16-altre imm. Mat e immat
classe cespite
FABBRICATI-RECINZIONI-INV.SU BENI DI TERZI
ATTREZZATURE LABORATORIO ANALISI
ATTREZZATURE
IMPIANTI TELECONTROLLO
SISTEMI TELEFONICI
TELEFONI CELLULARI
AUTOMEZZI SPECIALI E AUTOVETTURE
COSTI DI RICERCA, MARCHI, SOFTWARE GESTIONALI
HARDWARE
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E RISCALDAMENTO
MOBILI E ARREDI
ONERI PLURIENNALI DIVERSI
% da unbundling
80,60%
83,90%
88,90%
88,90%
71,20%
71,20%
86,80%
36,0%
36,0%
80,60%
80,60%
80,60%
driver
SC SERVIZI IMMOBILIARI
% parametri analizzati
FOC TECNICA, DI TELECONTROLLO, DI MANUTENZIONE E SERVIZI TECNICI
FOC TECNICA, DI TELECONTROLLO, DI MANUTENZIONE E SERVIZI TECNICI
SC TELECOMUNICAZIOI
SC TELECOMUNICAZIOI
SC TRASPORTI E AUTOPARCO
SC SERVIZI INFORMATICI
SC SERVIZI INFORMATICI
SC SERVIZI IMMOBILIARI
SC SERVIZI IMMOBILIARI
SC SERVIZI IMMOBILIARI
Relativamente ai contributi a fondo perduto la riconciliazione tra la somma indicata per l’anno
2012 e variazione dei risconti passivi indicata nel bilancio 2012 , è di seguito illustrata:
QUADRATURA DEI CONTRIBUTI INCASSATI NELL'ANNO 2012
CONTO DI CONTABILITA'
RISCONTO
PASSIVI
RISCONTO PASSIVI DA
DA ENTI PRIVATI
23
TOTALE
NOTE
/riferimento Bilancio)
ENTI PUBBLICI
SALDO
CONTO
31/12/2011
RISCONTI
AL
INCASSATI NELL'ANNO 2012
RISCONTI
2.199.284,46
49.994,85
RISCONTATI NELL'ANNO 2012
SALDO
CONTO
31/12/2012
2.589.750,45
333.161,44
-254.812,78
AL
-77.592,97
PAGINA 69-70
383.156,29 PAGINA 69-70
-332.405,74
2.384.932,53
PAGINA 74 BILANCIO
PAGINA 69-70
2.454.852,94
RIEPILOGO INCASSI
IMPORTO
CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTO GESTITI NEI RISCONTI
NOTE
383.156,29
PAGINA 58
CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTO GESTITI NEL CONTO CREDITI VERSO LA
REGIONE
TOTALE CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTI PUBBLICI E PRIVATI
CONTO
NELL'ANNO 2012 NON
È STATO RISCOSSO
NULLA- PERMANE UN
CREDITO
RESIDUO
PARI A € 414.235
383.156,29
CONTRIBUTI LEGGE
66.849,88 46/92 DI PERTINENZA
DEL SII
CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO LEGGE
46/92
CONTRIBUTI
IN
FOTOVOLTAICO
0,00
ESERCIZIO
123.010,09
TOTALE CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO
189.859,97 PAGINA 74
TOTALE CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTI PUBBLICI E PRIVATI ED ESERCIZIO
573.016,26
CONTRIBUTI DEL SII
350.832,62
CONTRIBUTI DEL GAS
99.173,55
CONTRIBUTI FOTOV:
123.010,09
La voce “17-Imm.immat. (avviamento, capitaliz.concessioni,etc.)”, non è stata compilata.
2.3.2
Infrastrutture di terzi
Si segnala l’accorpamento a seguito di fusione a partire dal 1/1/2014 dei Comuni di Ripe (Cod.
ISTAT 42039), Castelcolonna (Cod. ISTAT 42009), Monterado (Cod. ISTAT 42028) nel
neocostituito Comune di Trecastelli (Cod. ISTAT 42050). I relativi File proprietari sono stati
mantenuti per questa elaborazione ancora in forma distinta (n° 3 File Proprietari), per continuità
con i formulari trasmessi per l’MTT; ai fini del calcolo delle corrispondenti componenti di costo
relative alle infrastrutture di terzi è comunque irrilevante rappresentarli in forma distinta o
aggregata in un unico File Proprietario.
I dati relativi ai mutui MT p per quanto riguarda il periodo 2014 – 2030 sono stati leggermente
modificati rispetto ai dati inseriti ed utilizzati nell’ultimo PEF approvato, per effetto di un
aggiornamento della ricognizione, iniziata nel corso del 2013 ed ultimata alla fine dell’anno 2013,
finalizzata ad aggiornare il database dei mutui esistenti. Sono rimasti invece ovviamente invariati i
criteri di calcolo adottati per determinare il relativo costo da imputare alla tariffa del SII.
I dati relativi agli altri corrispettivi AC p sono invariati.
Non ci sono modifiche invece per quanto riguarda i dati relativi ad affitti e altri corrispettivi
rispetto ai dati 2014–2030 utilizzati nell’ultimo PEF approvato.
24
2.4
Corrispettivi applicati all’utenza finale
2.4.1
Ambiti tariffari applicati
Nell’ambito ATO 2 Marche Centro Ancona non esistono processi di convergenza tariffaria in corso
in quanto esiste un unico ambito tariffario.
2.4.2
Struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012
Per quanto riguarda la struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012 (e comunicata ai sensi della
deliberazione 347/2012/R/IDR), nell’unico ambito tariffario si evidenzia che:
-
il totale derivante dalla moltiplicazione delle tariffe 2012 (quote fisse e quote variabili) per i
volumi/utenze 2012 nel ModTariffe è pari a 52.464.937 €.
-
dalla moltiplicazione delle tariffe 2012 per i volumi 2012 indicati nel ModTariffe si ottiene un
ammontare che non considera i rimborsi (partite negative) effettuati ai sensi della sentenza c.c.
335/2008 e nemmeno la componente UI1 (partita positiva) in quanto non prevista nel 2012;
-
per quanto riguarda le agevolazioni tariffarie ISEE nel struttura dei corrispettivi esistente a
partire dal 2010 era già prevista una tariffa (cd “Tariffa sociale”) ridotta del 50% sia per la
quota fissa che per quella variabile, rispetto alla tariffa per uso domestico residente per il
servizio acquedotto. La moltiplicazione delle tariffe 2012 per i volumi 2012 indicati nel
ModTariffe sono quindi da considerarsi al netto di tale agevolazione. L’ammontare
complessivo di tale agevolazione, applicata a n° 2.908 utenti domestici residenti (per il servizio
acquedotto) per il 2012 è pari 919.966 Euro.
-
per quanto riguarda i rimborsi ex-d.m. 30 settembre 2009, in ordine alla restituzione agli utenti
della quota di tariffa di depurazione non dovuta (Sentenza Corte Cost. 335/2008), il prospetto
che segue riporta le informazioni richieste:
25
RIMBORSI SENTENZA 335
N° clienti pubblicati in elenco (sito web)
26.738
N° richieste pervenute ed inserite ad oggi
16.497
N° richieste vagliate
16.434
N° richieste con codice cliente univoco
15.764
N° richieste con codice cliente non presente in elenco
1.870
N° rimborsi emessi (prima emissione 11/07/2011)
Importo rimborsi emessi
14.120
3.081.042,45
N° rimborsi emessi (unica rata)
5.244
Importo rimborsi emessi (unica rata)
313.520,78
N° rimborsi emessi (2 rate)
903
Importo rimborsi emessi (2 rate)
333.601,63
N° rimborsi emessi (3 rate)
1.660
Importo rimborsi emessi (3 rate)
680.070,34
N° rimborsi emessi (4 rate)
6.313
Importo rimborsi emessi (4 rate)
1.753.849,70
Di seguito quanto comunicato alla ragioneria come previsione massima assoluta
In relazione all'oggetto e considerando quanto ancora da registrare e verificare
ad oggi si può valutare la seguente situazione:
Richieste di rimborso da emettere n.c.
650
Richieste di rimborso da verificare
1.050
Totale
1.700
Importo medio per singolo rimborso
220 €
Valore massimo dei rimborsi da effettuare
2.4.3
Proposta di modifica della struttura dei corrispettivi
Non si propone una modifica della struttura dei corrispettivi.
26
€ 374.000
3 Predisposizione tariffaria
3.1
Quadrante dello schema regolatorio
3.1.1
Selezione del quadrante
a
a
Le regole di determinazione tariffaria delle componenti di costo Capex ,Opex , e la regola di
a
aggiornamento della componente FNIFoni , dipendono dal posizionamento in uno dei diversi quadranti
secondo il seguente meccanismo di schemi regolatori, di seguito illustrato.
Meccanismo di schemi regolatori
(Σ
2017
(Σ
2017
2014
2014
nessuna variazione di
obiettivi o attività del
gestore
presenza di
variazioni negli
obiettivi o nelle
attività del gestore
Quadrante I
Quadrante II
Quadrante III
Quadrante IV
IPexpt )/ RABMTT ≤ ω
IPexpt )/ RABMTT > ω
dove:
•
Σ
2017
2014
IPexpt è il valore della somma degli investimenti che l’Ente di Ambito ritiene necessari
nell’arco dei 4 anni che vanno dal 2014 al 2017, al netto dei contributi a fondo perduto già stanziati
ed effettivamente disponibili;
•
RABMTT è il valore dei cespiti gestiti, posto pari al valore IMN2013 definito successivamente;
•
ω è il parametro adimensionale che denota la potenziale insufficienza del gettito tariffario
derivante dall’applicazione del MTT a sostenere gli investimenti richiesti, ed è posto da AEEG pari
a 0,5.
i) Quadrante I:
Opex
a
end
= (Op 2013+ COeff 2013)/2, inflazionato, con variabili specificate successivamente
Capex a definito secondo le regole generali descritte successivamente
27
ii) Quadrante II:
Opex
a
end
= Op
new, a
in presenza di motivata richiesta
Capex a definito secondo le regole generali descritte successivamente
iii) Quadrante III:
Opex
a
end
= (Op
2013
+ COeff
2013
)/2, inflazionato, con variabili specificate successivamente
a
Capex definito secondo le regole generali descritte successivamente
l’ammortamento finanziario
FNI
new, a
con facoltà di richiedere
= max (0, ψ* (IPexpt - Capex a ) con l’anno t posto pari ad a
iv) Quadrante IV:
Opex
a
end
= Op new, a in presenza di motivata richiesta
Capex a definito secondo le regole generali definite successivamente con facoltà di richiedere
l’ammortamento finanziario
FNI
new, a
= max (0, ψ* (IPexpt - Capex a ) con l’anno t posto pari ad a
dove:
a
•
Opex end sono i costi operativi endogeni calcolati sulla base del metodo tariffario per l’anno di cui
si stanno calcolando le tariffe (2014 o 2015);
•
Op
•
COeff 2013 sono i costi efficientabili calcolati secondo le regole MTT per la determinazione
tariffaria dell’anno 2013;
•
Op new, a sono definiti come i costi operativi di piano rivisti dall’Ente d’Ambito a seguito di un
cambiamento sistematico delle attività del gestore (territorio servito, servizi forniti, richiesta di
livelli qualitativi sensibilmente più elevati, altro), sulla base di dati oggettivi (esempio: aumento del
territorio coperto, aumento dei servizi forniti);
•
new, a
FNI
è il valore massimo della componente di costo per il finanziamento anticipato dei nuovi
investimenti che, in ciascun anno a , può concorrere alla determinazione del vincolo ai ricavi del
gestore;
•
ψ è il parametro che quantifica il fabbisogno di ulteriori fonti di finanziamento, al fine di realizzare
gli investimenti previsti, rispetto al gettito delle componenti tariffarie a copertura dei costi delle
immobilizzazioni; è facoltà degli Enti d’Ambito, determinare il valore del parametro ψ compreso
nell’intervallo fra 0,4 - 0,6;
•
IPexpt sono gli investimenti programmati che l’Ente di Ambito ritiene necessari nell’anno t;
•
Capex a sono i costi delle immobilizzazioni calcolati sulla base del metodo tariffario per l’anno (a)
di cui si stanno calcolando le tariffe.
2013
sono i costi operativi di piano previsti per l’anno 2013;
28
Si riportano di seguito i valori assunti dai seguenti parametri (euro):
Σ
2017
2014
IP
exp
t
= 70.937.000
RABMTT
= 128.383.252
a
2013
2013
Opex end = (Op + COeff )/2 = 25.901.013
Non è previsto un cambiamento sistematico delle attività del gestore (territorio servito, servizi
forniti) né una richiesta di livelli qualitativi sensibilmente più elevati e pertanto i costi operativi di
piano non sono stati rivisti, e pertanto il parametro Op new, a non è stato determinato.
Il fabbisogno di investimenti dal 2014 al 2017 è stato quantificato tenendo conto di diversi fattori :
-
la necessità di superamento delle criticità evidenziate nel Piano degli interventi, così come
aggiornato;
-
i vincoli legati alla “capacità produttiva” dell’azienda, in termini di capacità di realizzazione
degli investimenti, legati alla struttura organizzativa;
-
i vincoli legati al rispetto dell’equilibrio economico - finanziario, considerando gli impegni
già in corso con gli istituti di credito finanziatori, e una ipotesi ragionevole di ulteriori fonti
finanziarie di terzi (nuovi tiraggi o rinegoziazione delle attuali condizioni di rientro del debito
pregresso), sulla base delle trattative riavviate dal gestore con le banche così come evidenziati
nella comunicazione del gestore n°5884 del 18/03/2014.
Pertanto il collocamento è nel quadrante III in quanto il rapporto fra il parametro Σ2014
2017
IPexpt ed
il parametro RABMTT è maggiore di 0,5.
3.1.1.1 - Ammortamento finanziario
Il collocamento nel quadrante III consente
all’ammortamento finanziario.
l’eventuale utilizzo della facoltà di ricorrere
Ai sensi della regolazione tariffaria prevista dal MTI , l’ammortamento finanziario consente di
adottare vite utili più brevi di quelle tecniche e anche, laddove giustificato sulla base degli
investimenti programmati, vite utili più brevi di quella risultante dalla scadenza della concessione.
È consentito anche adottare vite utili di tipologia diversa (vite utili tecniche o ammortamento
finanziario in senso regolamentare) per diverse tipologie di cespiti.
Considerato che nei confronti dell’Italia è stata avviata la procedura d’infrazione 2014/2059 per gli
agglomerati con almeno 2.000 abitanti equivalenti che avrebbero dovuto essere conformi alla
direttiva 91/271/CEE e che per quanto riguarda l’ATO 2 alcuni agglomerati non sono ancora
conformi come evidenziato nel Piano degli Interventi aggiornato, si rende necessario incrementare
nel breve periodo i flussi di cassa del gestore per consentire il finanziamento degli interventi
necessari.
Pertanto è stato applicato l’ammortamento finanziario solo per le categorie di cespiti la cui vita
utile regolatoria Vc (determinata all’art. 18.2 dell’Allegato 1 alla delibera 643/2013) è maggiore del
tempo residuo alla scadenza della concessione (16 anni) e pertanto : Fabbricati non industriali,
Fabbricati industriali, Costruzioni leggere, Condutture e opere idrauliche fisse, Serbatoi, Nuovi allacci.
29
3.1.1.2 - Valorizzazione FNInew,a
Poiché il quadrante prescelto è il III, è prevista la facoltà di valorizzare il parametro FNI new, a
exp
a
pari al max (0, ψ* (IP t - Capex ).
I parametri necessari per determinare FNI
new, a
sono:
exp
IP t sono gli investimenti programmati ritenuti necessari nell’anno t, illustrati nella relazione di
accompagnamento all’aggiornamento del PdI .
a
Capex sono i costi delle immobilizzazioni calcolati sulla base del metodo tariffario per l’anno (a) di
cui si stanno calcolando le tariffe applicando l’ammortamento finanziario sulla base dei criteri descritti
al punto 3.1.1.1.
Ψ : il parametro può essere valorizzato nell’ambito del range consentito (0,4-0,6) , per potere
finanziare gli investimenti previsti nel PdI aggiornato, ad integrazione del gettito delle componenti
tariffarie a copertura dei costi delle immobilizzazioni e delle risorse finanziarie di terzi prevedibili.
new
Il parametro FNI
viene valorizzato pari a 0 per tutti gli anni 2014 -2017 in quanto il parametro
a
Capex è sempre superiore al parametro IPexpt.
3.1.2
Valorizzazione delle componenti del VRG
riconosciuto)
(Vincolo ai ricavi
Per determinare il moltiplicatore tariffario ϑ per gli anni 2014 e 2015 è necessario preliminarmente
calcolare il vincolo riconosciuto ai ricavi (VRGa), in ciascun anno a = {2014; 2015}, così definito:
VRGa = Capex a + FoNIa + Opex a + ERC a + RC Tot a
dove :
-
a
la componente Capex rappresenta i costi delle immobilizzazioni
a
la componente FoNI , rappresenta la componente tariffaria a titolo di anticipazione per il
finanziamento dei nuovi investimenti
a
-
la componente Opex , rappresenta la componente dei costi operativi
-
ERC a è la componente a copertura dei costi ambientali e della risorsa eccedenti rispetto a quelli già
incorporati nelle precedenti componenti
-
RC Tot a è la componente a conguaglio relativa al vincolo ai ricavi del gestore dell’anno (a-2)
Nel paragrafo che segue vengono illustrate in generale e nel dettaglio come vengono valorizzate le
diverse componenti del VRG.
30
3.1.2.1 – I Costi delle immobilizzazioni (Capex)
Per ciascun anno a=
pari a:
a
a
{2014; 2015}, i costi delle immobilizzazioni del gestore del SII (Capex
a
a
Capex = AMM + OF + OFisc + ∆CUIT
a
) sono
a
dove:
a
• AMM è la componente a copertura degli ammortamenti sulle immobilizzazioni di proprietà del
gestore, che consentono di distribuire il costo degli interventi sull’arco della vita utile dei cespiti
realizzati;
a
• OF è la componente a copertura degli oneri finanziari sulle immobilizzazioni di proprietà del
gestore, destinati a coprire i costi del reperimento delle risorse per effettuare gli interventi richiesti
sul territorio, nonché quelli delle infrastrutture già realizzate;
a
• OFisc è la componente a copertura degli oneri fiscali del gestore;
a
• ∆CUIT rappresenta l’eccedenza di valorizzazione delle infrastrutture di terzi rispetto alla sommatoria
dei canoni ammessi, limitatamente alle componenti che non generano FoNI ai sensi della Delibera
585/2012, ossia ∆CUITEELL - ∆CUITnet.
Le immobilizzazioni del gestore del SII i cui valori sono considerati ai fini del presente MTI sono
quelle in esercizio nell’anno (a − 2) , afferenti al SII ed alle altre attività idriche, o strumentali allo
svolgimento dei medesimi servizi e attività, ovvero oggetto di successivi interventi di sostituzione,
ancorché non radiate e/o dismesse, per le quali il fondo di ammortamento non abbia già coperto alla
medesima data il valore lordo delle stesse. Sono incluse le immobilizzazioni in corso del gestore
risultanti al 31 dicembre dell’anno (a − 2), al netto dei saldi che risultino invariati da più di 5 anni.
Sono escluse le immobilizzazioni non inserite nella linea produttiva o poste in stand-by.
Occorre preliminarmente determinare il Valore lordo delle immobilizzazioni del gestore del SII
(IML)
Per la determinazione del valore lordo delle immobilizzazioni del gestore del SII si fa riferimento al
corrispondente costo storico di acquisizione al momento della sua prima utilizzazione, ovvero al
costo di realizzazione delle stesse, come risultante dalle fonti contabili obbligatorie.
Dalla valorizzazione delle immobilizzazioni sono in ogni caso escluse le rivalutazioni economiche e
monetarie, le altre poste incrementative non costituenti costo storico originario degli impianti, gli
oneri promozionali, le concessioni, ivi inclusi gli oneri per il rinnovo e la stipula delle medesime,
gli avviamenti e le immobilizzazioni assimilabili.
Per gli anni successivi al 1996, sono altresì esclusi dalla valorizzazione delle immobilizzazioni gli
eventuali incrementi patrimoniali corrispondenti agli oneri ed alle commissioni di strutturazione dei
progetti di finanziamento.
Nel nostro ambito non è consentita la valorizzazione delle immobilizzazioni del SII del gestore
acquisite a titolo oneroso fino al luglio 2012 sulla base dei valori iscritti nel libro contabile del
gestore in quanto tale modalità di valorizzazione non era già prevista in tariffa sulla base della
regolazione precedente.
Eventuali immobilizzazioni di proprietà del gestore del SII, ad esso trasferite in forma gratuita, sono
assimilate alle immobilizzazioni finanziate a fondo perduto e concorrono, con riferimento all’anno
in cui sono state trasferite, alla determinazione del valore del contributo a fondo perduto.
31
Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il valore lordo delle immobilizzazioni del gestore del SII
(IMLa) è pari a:
a
IML = IML
+ Σ (Σ
a-2
2013
c
t=2012
IP c, t * dfl
a
)
t
dove:
•
IML 2013 è il valore lordo delle immobilizzazioni del gestore valorizzato ai fini della
determinazione tariffaria per l’anno 2013
•
IPc,t è il valore lordo delle immobilizzazioni appartenenti a ciascuna categoria c e iscritte a
libro cespiti nell’anno t
•
dfl a t è il vettore che esprime il deflatore degli investimenti fissi lordi realizzati nell’anno t,
con base 1 nell’anno a, i cui valori sono riportati i nella tabella all’art. 14.1 della delibera
643/2013. Il deflattore per l’anno 2015 verrà determinato da AEEG nella seconda metà del 2014.
Si determina quindi il Valore netto delle immobilizzazioni del gestore del SII (IMN)
Il valore netto delle immobilizzazioni del gestore del SII riferito all’anno a è così definito:
IMN
a
Σ (Σ
a-2
=
c
(IP
a
t=1961
- FAIP ,c,t )* dfl
a
c, t
a
)
t
dove:
• FAIP,c,t è il valore del fondo ammortamento del gestore del SII, come risultante dalle scritture
contabili, riferito alle immobilizzazioni appartenenti a ciascuna categoria c e iscritte a patrimonio
nell’anno t.
Per ciascun anno a =
è pari a:
Σ
a
FAIP =
c
FAIP
2011
{2014, 2015}, il fondo ammortamento delle immobilizzazioni del gestore del SII
,c*
dfl
a
+Σ Σ
a
2011 +
c
t=2012
AMM c,t a * dfl a t
FAIP,c,t, è il fondo ammortamento come risultante dalle scritture contabili fino al 2011 e, dopo tale
a
anno, secondo la contabilità regolatoria e quindi in realtà la formula per il calcolo dell’ IMN diventa:
IMN a
Σ [Σ
a-2
=
c
( IP
a
t=1961
* dfl a t - FAIP
c, t
2011
,c,t *
dfl a t
-Σ
a-1
i=2012
AMM c,t i )* dfl a t )
]
Dove :
2011
FAIP ,c,t è il fondo ammortamento del cespite di categoria c costruito nell’anno “t” al 31 dicembre
2011, è pari a 0 per i cespiti del 2012 e 2013
Si determina quindi il Capitale investito netto del gestore del SII (CIN)
Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il capitale investito netto del gestore del SII (CIN a) è così
definito:
32
CINa = IMNa + CCNa + LICa - FAcca – FoNIanon- inv
dove:
• CCNa è la quota a compensazione del capitale circolante netto, valutata forfetariamente sulla base
delle seguente formula :
a
t
CCNa = (90/365* Ricavia-2,A1 – 60/365 *Costi a-2,B 6+B 7 ) * Πt=a-1 (1+I )
dove:
- Ricavia-2,A1 è l’importo della voce A1) “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” relativa alle
attività afferenti al SII, come risultante dal Bilancio dell’anno (a-2) del gestore del SII;
- Costi a-2,B 6+B 7 è la somma dell’importo delle voci B6) “Costi per materie prime, sussidiarie, di
consumo e di merci” e B7) “Costi per servizi”, relative alle medesime attività di cui al punto
precedente, come risultanti dal Bilancio dell’anno (a-2) del gestore del SII;
-
t
I è pari al tasso di inflazione riconosciuto sui costi operativi per l’anno (a), determinato dalla
AEEG pari al 2,1 % per l’anno 2014, da determinarsi nella seconda metà del 2014 per l’anno
2015.
• LIC a è il valore delle immobilizzazioni in corso del gestore del SII.
Il valore delle immobilizzazioni in corso del gestore del SII relativo all’anno (a) pari a:
LICa = LICa-2 * * dfl a a-2
Dove LICa-2 è pari al saldo delle immobilizzazioni in corso al 31 dicembre dell’anno (a-2), come
risultante dal Bilancio del gestore, al netto dei saldi che risultano invariati da più di 5 anni.
• FAcca è pari alla somma dei seguenti fondi accantonamento, dedotti gli accantonamenti e le
rettifiche in eccesso rispetto all’applicazione di norme tributarie come risultanti dal bilancio
dell’anno (a-2) del gestore del SII:
a)
fondi per trattamento di fine rapporto, incluso il fondo trattamento fine mandato degli
amministratori, per la sola quota parte trattenuta dal gestore del SII;
b)
fondi per trattamento di quiescenza;
c)
fondi rischi e oneri;
d)
fondi accantonamento per la restituzione della quota non dovuta della tariffa di depurazione,
in applicazione del D.M. 30 settembre 2009;
e)
fondo per il ripristino dei beni di terzi;
f)
fondi per il finanziamento di tariffe sociali o di solidarietà.
FoNIanon- inv è la quota parte del Fondo nuovi investimenti (FoNI) non ancora investita, calcolata
come segue (a partire dall’anno 2015):
FoNIanon- inv = max
{[Σ
a-2
(FoNI − FoNI ) * dfl a ];0}
t
t=2012
t
spesa
33
t
Si determina quindi il Valore delle immobilizzazioni del gestore del SII finanziate a fondo perduto
(CIN fp)
{
}
Per ciascun anno a = 2014; 2015 , il valore delle immobilizzazioni del gestore del SII finanziate a
fondo perduto con contributi pubblici e/o privati, è pari a:
CIN a fp =Σ c Σt (CFP a − FA a CFP ) c t* dfl t a
dove:
• CFP a è il valore, calcolato nell’anno a , dei contributi a fondo perduto incassati dal gestore del SII
nell’anno t per la realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c; sono considerati come contributi a
fondo perduto a partire dall’anno 2012 anche i contributi di allacciamento percepiti. A partire dall’anno
2014, tale voce comprende anche la componente FoNItspesa , definita successivamente, al netto della
quota a copertura degli oneri fiscali (in quanto tale quota pur essendo spesa, non contribuisce alla
realizzazione di investimenti e quindi non è un contributo in conto capitale) e per la sola quota parte
destinata a investimenti, esclusa dunque la quota parte legata alla destinazione ad agevolazioni tariffarie
e ad altri usi.
• FAaCFP è il fondo ammortamento del gestore del SII, calcolato al 31 dicembre 2011, dei contributi a
fondo perduto incassati nell’anno t per la realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c, ricostruito,
qualora non risultante dalle scritture contabili, secondo i medesimi criteri di ammortamento utilizzati per
le immobilizzazioni della medesima categoria;
Ai fini della determinazione di CFP a e FAaCFP si fa riferimento ai contributi a fondo perduto in conto
capitale, erogati da qualsiasi soggetto, pubblico o privato, e finalizzati alla realizzazione degli
investimenti del SII, inclusi i contributi di allacciamento, qualora non già portati in detrazione dei costi
ammessi nella tariffa applicata agli utenti del SII nel metodo tariffario precedente l’applicazione del
MTT .
Il valore delle immobilizzazioni del gestore del SII sono riportate al lordo dei contributi a fondo perduto.
GLI AMMORTAMENTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI DEL GESTORE DEL SII
Si determinano ora i valori relativi all’ammortamento delle immobilizzazioni del gestore del SII.
Per ciascun anno a = {2014; 2015}, l’ammortamento delle immobilizzazioni del gestore del SII
(AMMa), calcolato al netto dell’AMM
contributi a fondo perduto è pari a:
AMM a = ΣcΣt
2011
( IP
c,t
a
FoNI
è la componente riscossa a titolo di ammortamento sui
min ( IPc,t * dflta / VUc ; IMNac,t ) + max {0; ΣcΣt=2012
a-2
min [
−CFPc,t ) / VUc * dflta ; (IMNac,t – (CFPac,t * dflta − FA a CFP))]}
dove:
• VUc è la vita utile regolatoria delle immobilizzazioni di categoria c, come definite dalla AEEG
nella tabella all’art. 18.2 dell’Allegato 1 alla delibera 643/2013.
E’ tuttavia consentito, laddove il gestore si collochi nei quadranti regolatori III o IV o nei casi in cui
sia stato considerato ammissibile per le determinazioni tariffarie relative agli anni 2012 e 2013 ai
sensi della deliberazione 459/2013/R/IDR (intendendo con ciò che ricorressero le condizioni di
34
ammissibilità degli ammortamenti finanziari di cui ai commi 3.2 a) b) c) d) della Delibera 459/2013
anche se non applicata dall’Ente di Ambito), adottare l’ammortamento finanziario, per tutte le
immobilizzazioni (anche quelle realizzate prima del 31/12/2013). Questo comporta vite utili più
brevi di quelle di cui alla tabella di cui all’art. 18.2 dell’Allegato 1 alla delibera 643/2013 e anche,
laddove giustificato sulla base degli investimenti programmati, vite utili più brevi di quella
risultante dalla scadenza della concessione. È consentito inoltre adottare vite utili di tipologia diversa
(vite utili tecniche o ammortamento finanziario in senso regolamentare) per diverse tipologie di cespiti
del medesimo gestore.
In presenza di ricorso all’ammortamento finanziario sono poste pari a 0 le componenti tariffarie
derivanti dalla valorizzazione della stratificazione dei beni di terzi, per quanto riguarda la componente
∆CUITFONI .
Avendo prescelto il quadrante regolatorio III, è consentito adottare l’ammortamento finanziario,
alle condizioni illustrate al cap. 3.1.1.1.
• IMNac,t è il valore netto, nell’anno a, delle immobilizzazioni del gestore del SII, di categoria c iscritte a
patrimonio nell’anno t,
• CFPac,t è il valore, nell’anno a , del contributo a fondo perduto incassato dal gestore del SII nell’anno t
per la realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c.
Ammortamento sui contributi a fondo perduto
In ciascun anno a = {2014; 2015}, la componente di ammortamento sui contributi a fondo perduto
è pari a:
AMMaCFP=
ΣcΣt
[(CFP
) (CFPt*dflat
) ]
a
c,t*dfl t /VUc ;
CFPc,t,p*dflat/VUc ; CFPt *dflat - FAa-1CFP c,p
[(
min
)(
-
FACFP a-1)c
]
2011
+
ΣpΣcΣt
min
dove:
• CFP c,t è il valore del contributo a fondo perduto incassato nell’anno t dal gestore del SII per
la realizzazione di infrastrutture di categoria c;
• FACFP a-1c, è il fondo ammortamento del gestore del SII al 31 dicembre dell’anno precedente dei
contributi a fondo perduto incassati per la realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c;
• CFPc,t,p è il valore del contributo a fondo perduto incassato nell’anno t da ciascun proprietario p
diverso dal gestore del SII, nonché diverso dagli Enti locali e dalle loro aziende speciali e
società di capitali a totale partecipazione pubblica, per la realizzazione di infrastrutture di
categoria c;
• FACFP a-1c,p è il fondo ammortamento al 31 dicembre dell’anno precedente dei contributi a fondo
perduto incassati da ciascun proprietario p diverso dal gestore del SII, nonché diverso dagli Enti
locali e dalle loro aziende speciali e società di capitali a totale partecipazione pubblica, per la
realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c.
GLI ONERI FINANZIARI DEL GESTORE DEL SII
Gli oneri finanziari del gestore del SII vengono determinati applicando un coefficiente standard
post tasse (Km + α) , dipendente da numerosi parametri finanziari definiti da AEEG, al valore del
35
capitale investito netto del gestore del SII detratto il valore residuo dei finanziamenti a fondo
perduto ricevuti.
Per ciascun anno a = {2014; 2015}, gli oneri finanziari del gestore del SII (OFa) sono così definiti:
OF = ( K m + α ) * ( CINa - CIN a fp )
a
dove :
• Km è il tasso di interesse di riferimento, il cui valore è stato calcolato sulla base dei parametri
finanziari e fiscali forniti dalla AEEG:
 
1
CS / CnS 

+ K d * (1 − tc ) *
1 +  BTP10 *
(1 + CS / CnS )
(1 + CS / CnS ) 


Km =
−1
(1 + rpi )
dove:
• BTP10 è la media degli ultimi 12 mesi del rendimento dei BTP decennali, che per la
determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posta pari a 4,41%;
• CS/CnS è il rapporto standard tra le immobilizzazioni a cui si applica lo scudo fiscale e le altre
immobilizzazioni, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posto pari a 1;
• Kd è il rendimento di riferimento delle immobilizzazioni, il cui interesse è soggetto a scudo fiscale,
che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posto pari a 5,36%;
• tc è l’aliquota per il calcolo dello scudo fiscale degli oneri finanziari, che per la determinazione
tariffaria 2014 e 2015 è posta pari a 0,275;
• rpi è il tasso atteso di inflazione, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posto pari a
1,50%.
• α è la componente a copertura della rischiosità, così definita :
α=
β * ERP
(1 + rpi )
*
1
(1 + CS / CnS )
dove:
• β è la rischiosità relativa del SII, rispetto a quella media di mercato, che per la determinazione
tariffaria 2014 e 2015 è pari a 0,8;
• ERP è il premio per il rischio di mercato, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è
pari al 4%.
Per gli investimenti realizzati a partire dall’anno 2012, gli oneri finanziari determinati secondo
quanto sopra descritto sono maggiorati di un onere finanziario (time lag) pari all’1%, a copertura
degli oneri derivanti dallo sfasamento temporale tra l’anno di realizzazione degli investimenti (a-2)
e l’anno di riconoscimento tariffario (a).
36
GLI ONERI FISCALI DEL GESTORE DEL SII
Gli oneri fiscali del gestore del SII vengono determinati forfetariamente applicando un coefficiente
pari a 0,275 al risultato ante imposte del gestore del SII (RAI) valutato forfetariamente.
Per ciascun anno a = {2014; 2015}, l’onere fiscale del gestore del SII (OFisca ) è posto pari a:
OFisca = 0,275*Rai a
dove:
• Rai a è il risultato ante imposte del gestore del SII, valutato forfetariamente pari a:
  ( K m + α + 1) * (1 + rpi ) − 1 
 1 +
   CIN fp
(1 − T )

 − 1 * 1 −
a
Raia = 
 
(
1
+
rpi
)
CIN
a

 



 * CIN a dove:

• T è l’aliquota fiscale complessiva, pari a 0,317.
VALORIZZAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI DI TERZI
Occorre preliminarmente definire il Perimetro delle immobilizzazioni di terzi
Le immobilizzazioni i cui valori sono considerati ai fini della determinazione dei costi per l’uso di
infrastrutture di terzi sono quelle afferenti al SII ed alle altre attività idriche, o strumentali allo
svolgimento dei medesimi servizi e attività, di proprietà di soggetti diversi dal gestore del SII e
risultanti dai relativi documenti di bilancio in data 31 dicembre 2011, per le quali il fondo di
ammortamento non abbia già coperto alla medesima data il valore lordo delle stesse, concesse in
uso al gestore del SII a fronte del pagamento periodico di un corrispettivo, sotto forma di rimborso
della rata dei mutui, di canone di concessione, di ristoro o di altro. L’eventuale inserimento di
cespiti realizzati nel corso degli anni 2012 e 2013 da proprietari diversi dal gestore, e utilizzati per
la fornitura dei servizi del SII, verrà valutato, a seguito di motivata istanza, sulla base di
considerazioni di efficienza ed efficacia rispetto al raggiungimento degli obiettivi specifici sul
territorio.
Non sono stati inseriti cespiti realizzati nel corso degli anni 2012 e 2013 da proprietari diversi dal
gestore.
Sono considerate ai fini tariffari le sole immobilizzazioni utilizzabili per lo scopo per il quale sono
state concesse in uso, che non siano state oggetto di radiazioni o dismissioni, ovvero oggetto di
successivi interventi di sostituzione ancorché non radiate e/o dismesse. Sono escluse le
immobilizzazioni affidate al gestore del SII in comodato d’uso gratuito nonché le immobilizzazioni
non inserite nella linea produttiva o poste in stand-by. Sono, in ogni caso, escluse le
immobilizzazioni inserite tra i cespiti del gestore.
Sono altresì considerate ai fini tariffari:
37
•
le immobilizzazioni dei proprietari diversi dal gestore del SII, realizzate entro il 31 dicembre
2011, concesse in uso a quest’ultimo a fronte del pagamento di un corrispettivo in un’unica
soluzione, sia esso pagato all’inizio dell’affidamento, anche iscritto a patrimonio del gestore
del SII come immobilizzazione immateriale, sia esso dovuto al termine dello stesso, anche
accantonato dal gestore del SII a titolo di fondo per ripristino beni di terzi;
•
le immobilizzazioni di cui il gestore del SII usufruisce in virtù di contratti di locazione e
contratti di leasing operativo e leasing finanziario;
•
le immobilizzazioni in corso di proprietà di soggetti diversi dal gestore del SII, risultanti al 31
dicembre 2011, al netto dei saldi che risultino invariati da più di 5 anni.
Una nota risulta necessaria per i beni di proprietà del COGESCO (Consorzio per la gestione di
servizi comunali) rimasto proprietario delle dotazioni patrimoniali realizzate nel territorio di sua
competenza; le relative opere sono valutate al costo storico di acquisizione ed è stato compilato sia
il ModProprietario che il ModStratificazione. Tuttavia per analogia a come si è preceduto per
l’MTT poiché a fronte dell’utilizzo delle infrastrutture non vi è mai stato il pagamento di un
corrispettivo (in quanto i mutui per la realizzazione delle opere sono stati ripartiti ai Comuni soci
pro quota) le immobilizzazioni del Cogesco non vengono considerate ai fini tariffari non generando
nessuna componente di costo.
Si segnala l’accorpamento a seguito di fusione a partire dal 1/1/2014 dei Comuni di Ripe (Cod.
ISTAT 42039), Castel colonna (Cod. ISTAT 42009), Monterado (Cod. ISTAT 42028) nel
neocostituito Comune di Trecastelli (Cod. ISTAT 42050). I relativi File proprietari sono stati
mantenuti ancora in forma distinta (n° 3 File Proprietari), per continuità con i formulari trasmessi
per l’MTT ed essendo irrilevante ai fini del calcolo delle corrispondenti componenti di costo
relative alle infrastrutture di terzi.
Occorre quindi determinare il Valore lordo delle immobilizzazioni di terzi
{
}
Per ciascun anno 2014; 2015 la componente a copertura dell’eccedenza di valorizzazione delle
a
infrastrutture di terzi rispetto alla sommatoria dei canoni ammessi (∆CUIT ) è calcolata come segue:
∆CUIT = ∑pmax (0; AMM
a
a
p
+ OF p + OFisc
a
a
p
- (MT p + AC p ))
a
a
dove:
a
-
MTp è il valore del rimborso dei mutui di ciascun proprietario p inteso come il valore a moneta
corrente delle rate dei mutui al cui rimborso ciascun Ente locale o sua azienda speciale o società
di capitale a totale partecipazione pubblica, diverso dal gestore del SII, ha diritto in virtù della
concessione in uso delle proprie infrastrutture, nei limiti di quanto giudicato ammissibile dall’Ente
di Ambito in data antecedente al 27/12/2013 ad eccezione dei mutui stipulati per il
finanziamento delle infrastrutture di proprietà del gestore del SII;
-
ACp è il valore a moneta corrente dei corrispettivi annuali, ad esclusione del rimborso della rata
dei mutui, a cui ciascun Ente locale o sua azienda speciale o società di capitale a totale
partecipazione pubblica, diverso dal gestore del SII, ha diritto in virtù della concessione in uso
delle proprie infrastrutture, anche intesi come quota accantonata nell’anno dal gestore del SII per
il ripristino dei beni di terzi, nei limiti di quanto deliberato dall’Ente competente in data
antecedente al 28/04/2006;
38
a
a
a
AMM p , OF p , OFisc p sono, rispettivamente, l’ammortamento, gli oneri finanziari e gli oneri
fiscali sulle immobilizzazioni di proprietà di ciascun Ente locale, azienda speciale e società di
capitali a totale partecipazione pubblica.
-
Ai fini della valorizzazione delle componenti ammortamento, oneri finanziari e oneri fiscali, il valore
a
lordo delle immobilizzazioni dei proprietari p diversi dal gestore del SII (IMLp ) è determinato secondo
gli stessi criteri e modalità adottate per la determinazione del valore lordo delle immobilizzazioni del
gestore del SII.
Si determina quindi il Valore netto delle immobilizzazioni di terzi
Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il valore netto delle immobilizzazioni dei proprietari p diversi
a
dal gestore del SII (IMNp ) è determinato come segue:
a
IMNp =
Σ Σ (Σ
2011
p
c
t=1961
(IP
a
- FAIP c,t )* dfl t)
a
p,c, t
a
dove:
a
• IP p,c, t è il valore lordo, nell’anno , delle immobilizzazioni del proprietario p, di categoria c, iscritte a
libro cespiti nell’anno t
a
• FAIP c,t è il valore del fondo ammortamento, nell’anno a, delle immobilizzazioni del proprietario p, di
categoria c iscritte a patrimonio nell’anno t.
Si determina quindi il Capitale investito netto di terzi
Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il capitale investito netto dei proprietari p diversi dal gestore
a
del SII (CIN p), è pari a:
(CIN p)= IMNp + LICp
a
a
a
dove:
a
a-2
LICp = LICp * dfl a a-2
Si determina infine quindi il Valore delle immobilizzazioni di terzi finanziate a fondo perduto
Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il valore delle immobilizzazioni dei proprietari p diversi dal
gestore del SII finanziate a fondo perduto CINafp,p è determinato secondo i medesimi criteri e le
modalità adottate per le immobilizzazioni del gestore, con riferimento al complesso delle
immobilizzazioni rientranti all’interno del perimetro delle immobilizzazioni di terzi.
Si determinano infine gli ammortamenti, gli oneri finanziari e gli oneri fiscali
immobilizzazioni di terzi
39
delle
Per ciascun anno a = {2014; 2015}, l’ammortamento delle immobilizzazioni di proprietari p diversi
dal gestore del SII (AMMpa) è così determinato :
AMMpa =
Σ Σ (Σ
2011
p
c
min (IP
a
t=1961
* dfl t / Vuc; IMNp,c,t
a
p,c, t
a
)
Per ciascun anno a = {2014; 2015} gli oneri finanziari dei proprietari p diversi dal gestore del SII
a
(OFp ) sono determinati secondo i criteri e le modalità adottate per il gestore, con riferimento al valore
del capitale investito netto di terzi, ed al valore delle immobilizzazioni di terzi finanziate a fondo
perduto.
Per ciascun anno a = {2014; 2015} gli oneri fiscali dei proprietari p diversi dal gestore del SII sono
calcolati con le medesime regole degli oneri fiscali del gestore del SII ad esclusione del parametro
moltiplicativo applicato al risultato ante imposte (Raia), che viene posto pari a 0,317.
Considerato il fatto che si è ricorso all’ammortamento finanziario le componenti tariffarie derivanti
dalla valorizzazione della stratificazione dei beni di terzi sono poste pari a 0.
3.1.2.2
– Fondo nuovi investimenti (FoNI)
Calcoliamo la componente tariffaria a titolo di anticipazione per il finanziamento dei nuovi
investimenti (FoNI).
{
}
In ciascun anno a = 2014; 2015 , il Fondo nuovi investimenti (FoNIa) è definito come segue:
FoNIa = FNIaFoNI + AMM aFoNI +∆CUITaFoNI
dove:
• FNIaFoNI è la componente riscossa a titolo di anticipazione per il finanziamento dei nuovi investimenti,
• AMM aFoNI è la componente riscossa a titolo di ammortamento sui contributi a fondo perduto,
• ∆CUITaFoNI è la componente riscossa a titolo di eccedenza del costo per l’uso delle infrastrutture di
terzi, limitatamente alle componenti che generano FoNI ai sensi della Delibera 585/2012 (∆CUITnet).
{
}
In ciascun anno 2014;2015 , l’Ente d’ambito può determinare l’importo delle 3 componenti nei limiti
rispettivamente delle 3 componenti già definite : FNInew, a ( definita in funzione del posizionamento del
gestore nei quadranti degli schemi regolatori), AMM aCFP , ∆CUIT a.
Il valore determinato per la componente FONI è stata sempre pari al massimo consentito, ad eccezione
dell’anno 2016 nel quale viene leggermente ridotto per non eccedere il limite massimo consentito del
moltiplicatore).
È fatto obbligo al gestore del SII di destinare esclusivamente alla realizzazione dei nuovi investimenti
individuati come prioritari nel territorio servito, o al finanziamento di agevolazioni tariffarie a carattere
sociale, una quota del vincolo riconosciuto ai ricavi destinata al Fondo nuovi investimenti FoNIa.
40
E’ prevista una metodologia che verifica il rispetto della destinazione del Fondo nuovi investimenti
(FoNI) come di seguito illustrato.
A partire dall’anno 2015, la sommatoria della quota parte di FoNI percepita in ciascun anno e non
investita sino all’anno a-2 calcolata come segue:
FoNIa non inv = max
{[Σ
(FoNI − FoNI ) * df l ];0}
a-2
t
t=2012
t
spesa
a
t
dove:
• FoNItspesa è pari alla spesa complessiva, effettuata in ciascun anno t, per la realizzazione dei nuovi
investimenti individuati come prioritari, nonché per il finanziamento di agevolazioni tariffarie a
carattere sociale e per le altre destinazioni d’uso della componente ΔCUIT aFoNI approvate dall’AEEG
ai sensi dell’Articolo 7, comma 7.3, lettera b) della deliberazione AEEG a cui si deve aggiungere
l’effetto fiscale ottenuto applicando l’aliquota 0,275 alla componente FoNI t.
L’Ente di Ambito ha il compito di verificare periodicamente l’utilizzo del FONI destinato ad
agevolazioni tariffarie e non utilizzato. La verifica a consuntivo delle agevolazioni tariffarie previste nel
FONIspesa non concorre alla determinazione del FONInon_inv. La quota parte del FONIa stanziato per
agevolazioni tariffarie ma non erogato per ragioni non imputabili al gestore, indipendentemente dalle
modalità di contabilizzazione del gestore, sarà trattato come un fondo fra i FAcc da portare in detrazione
del CIN (art. 17.1, lett. f) all’anno a+2.
Se FoNIa non inv > 0, viene azzerata, a partire da quell’anno, la componente ΔCUIT a FoNI.
Se FoNIa non inv > ΔCUIT a FoNI , è azzerata anche la componente AMM aFoNI, tramite la sottrazione dei
contributi a fondo perduto dalle immobilizzazioni lorde.
A partire dall’anno 2014, con riferimento alle tariffe dell’anno a, la quota parte di FoNIspesa investita
nell’anno (a–2), al netto della componente AMM aFoNI riferita al medesimo anno (a–2), ai fini della
determinazione del valore lordo delle immobilizzazioni del gestore del SII nell’anno a è allocata
proporzionalmente a ciascuna categoria di cespiti c realizzati nell’anno (a–2) ed è considerata
interamente come contributo a fondo perduto percepito nel medesimo anno.
3.1.2.3 - I Costi operativi riconosciuti in tariffa (Opex)
a
La componente Opex , che rappresenta la componente dei costi operativi riconosciuti in tariffa include i
a
a
costi operativi endogeni (Opex end) e i costi operativi aggiornabili (Opex al):
Opex = Opex
a
a
end
+ Opex aal
Costi operativi endogeni (Opex
{
a
end
)
}
In ciascun anno a = 2014, 2015 , la componente di costo relativa ai costi operativi endogeni
a
(Opex end) viene definita in funzione del posizionamento del gestore nei quadranti degli schemi
regolatori.
41
Se il gestore si colloca nei quadranti I e III della matrice di schemi regolatori i costi operativi endogeni
sono definiti come segue:
a
a
Opex
end
= (Op2013 + CO eff 2013)/2* Πt=2014 (1+I)
t
dove:
• Op2013 sono i costi operativi di piano previsti per l’anno 2013, rivisti e approvati dall’Ente d’Ambito ai
fini della determinazione tariffaria 2013 in applicazione del MTT;
• CO eff 2013 è la componente di costo definita al comma 32.1 del MTT, calcolata ai fini della
determinazione tariffaria 2013.
Ai fini dell’aggiornamento dei costi operativi, il tasso di inflazione I, inteso come variazione percentuale
della media calcolata su 12 mesi dell’indice mensile ISTAT per le Famiglie di Operai ed Impiegati (FOI
senza tabacchi) nei mesi da luglio di un anno rispetto a giugno dell’anno successivo, è pari a:
• I 2014 = 2,1%;
• I 2015 verrà determinato nella seconda metà dell’anno 2014.
Se il gestore si colloca nei quadranti II e IV della matrice di schemi regolatori, i costi operativi
endogeni sono posti pari a Opanew,, definiti come i costi operativi di piano rivisti dall’Ente d’Ambito a
seguito di un cambiamento sistematico delle attività del gestore (territorio servito, servizi forniti,
richiesta di livelli qualitativi sensibilmente più elevati, altro), a condizione che:
• la richiesta sia motivata sulla base di dati oggettivi (aumento del territorio coperto, aumento dei servizi
forniti);
• vengano adottati criteri di contenimento dell’incremento dei costi operativi razionali e ispirati alla
minimizzazione dei costi, tenendo in debita considerazione i potenziali effetti di scala.
Come illustrato precedentemente sulla base del quadrante prescelto (III) i costi operativi endogeni
sono determinati secondo la formula :
Opex
a
a
end
= (Op2013 + CO eff 2013)/2* Πt=2014 (1+I)
t
a
Costi operativi aggiornabili (Opex al)
I costi operativi aggiornabili sono definiti come somma delle seguenti componenti:
Opex
a
a
al
a
= CO EE + CO
ws
+ ∑p (MT p + AC p ) + CO
a
a
a
altri
con:
a
i. CO EE a copertura dei costi di energia elettrica;
a
ii. CO ws a copertura dei costi degli acquisti all’ingrosso o wholesale;
iii. ∑p (MT p + AC p ) a copertura dei corrispettivi verso i proprietari delle infrastrutture idriche;
a
a
a
iv. CO altri a copertura degli altri specifici costi.
Vediamo nel dettaglio le singole componenti e le assunzioni adottate dall’Ente di ambito.
42
i.
La componente di costo per l’energia elettrica che è stata riconosciuta ai fini tariffari per
{
}
ciascun anno a = 2014; 2015 , è pari a:
a
CO EE =
{min[CO
a-2
EE
(
medio, a-2
; CO
EE
* kWh
a-2
) *1,1]}* Π
a
a-1
(1+I)
t
dove:
a-2
- CO EE è il costo totale della fornitura elettrica, determinato sulla base di criteri di competenza,
sostenuto 2 anni prima dell’anno di determinazione tariffaria dal gestore del SII;
medio, a-2
- CO
EE è il costo medio di settore della fornitura elettrica sostenuto nell’anno (a-2) determinato
dall’AEEG;
a-2
- kWh è il consumo di energia elettrica sostenuto 2 anni prima del gestore del SII;
a
t
- Πa-1 (1+I) è la produttoria dei tassi di inflazione, che si applica a partire dall’anno a-1 fino all’anno
di determinazione tariffaria a
{
}
ii. La componente di costo riconosciuta ai fini tariffari per ciascun anno a = 2014; 2015 , a copertura
a
dei costi degli acquisti all’ingrosso o wholesale CO ws è pari a:
a
CO
ws =
2013
CO
ws
iii. ∑p (MT p + AC p ) a copertura dei corrispettivi verso i proprietari delle infrastrutture idriche, dove:
a
a
a
- MT p è il valore del rimborso dei mutui di ciascun proprietario p inteso come il valore a moneta
corrente delle rate dei mutui al cui rimborso ciascun Ente locale o sua azienda speciale o società di
capitale a totale partecipazione pubblica, diverso dal gestore del SII, ha diritto in virtù della concessione
in uso delle proprie infrastrutture, nei limiti di quanto giudicato ammissibile dall’Ente di Ambito in data
antecedente al 27/12/2013 ad eccezione dei mutui stipulati per il finanziamento delle infrastrutture di
proprietà del gestore del SII; il valore MTp , deve essere aggiornato annualmente dai soggetti
competenti recuperando anche eventuali partite di conguaglio, connesse ad esempio alle eventuali
caratteristiche variabili del contratti di mutuo già assentiti, rispetto agli importi riconosciuti nelle tariffe
negli anni 2012 e 2013.
Come evidenziato nella relazione di accompagnamento al PEF in applicazione del MTT, l’AATO
ha effettuato nel corso del 2013 un aggiornamento della ricognizione per quanto riguarda le rate
relative ai mutui esistenti, nel prospetto che segue sono riportati i valori aggiornati.
a
- AC p è il valore a moneta corrente dei corrispettivi annuali, ad esclusione del rimborso della rata dei
mutui, a cui ciascun Ente locale o sua azienda speciale o società di capitale a totale partecipazione
pubblica, diverso dal gestore del SII, ha diritto in virtù della concessione in uso delle proprie
infrastrutture, anche intesi come quota accantonata nell’anno dal gestore del SII per il ripristino dei beni
di terzi, nei limiti di quanto deliberato dall’Ente competente in data antecedente al 28 aprile 2006.
{
}
iv. La componente di costo riconosciuta ai fini tariffari per ciascun anno a = 2014; 2015 , a copertura
a
degli altri specifici costi CO altri è pari a:
43
a
a
CO altri = CO
ATO
+CO AEEG +CO mor +CO res
a
a
a
dove:
a
- CO ATO è la voce di costo a copertura delle spese di funzionamento dell’Ente d’Ambito così
determinata :
44
PROSPETTO DEI CORRISPETTIVI AI PROPRIETARI DELLE INFRASTRUTTURE IDRICHE (2014-2030)
Mutui - Mt
A.S. GORGOVIVO
AGUGLIANO
ANCONA
ARCEVIA
BARBARA
BELVEDERE OSTRENSE
CAMERANO
CAMERATA PICENA
CASTELBELLINO
CASTELCOLONNA
CASTELLEONE DI SUASA
CASTELPLANIO
CERRETO D'ESI
CHIARAVALLE
CIS (CONSORZIO)
CORINALDO
CUPRAMONTANA
ESANATOGLIA
FABRIANO
FALCONARA MARITTIMA
GENGA
JESI
MAIOLATI SPONTINI
MATELICA
MERGO
MONSANO
MONTE ROBERTO
MONTE SAN VITO
MONTECAROTTO
MONTEMARCIANO
MONTERADO
MORRO D'ALBA
OFFAGNA
OSTRA
OSTRA VETERE
POGGIO SAN MARCELLO
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
831.919
40.104
153.351
140.073
32.645
7.617
11.604
6.114
53.637
2.440
48.221
9.598
99.240
21.674
307.163
190.909
38.557
26.563
432.662
16.291
48.200
182.052
124.983
104.702
3.036
13.060
10.204
3.476
22.920
40.485
39.609
3.947
6.562
84.289
45.039
849.272
24.907
164.495
144.932
32.645
7.613
11.604
900.528
0
142.427
0
5.610
571.124
439.981
426.406
426.406
276.910
43.480
-85.215
-46.481
142.427
0
8.992
142.427
0
8.992
142.427
0
8.992
142.427
0
5.143
142.427 142.427 142.427 142.427 142.427 134.952 134.952 134.952
0
5.143
12.087
12.087
12.087
12.087
12.087
53.637
2.440
48.221
9.598
94.956
41.550
307.163
194.339
38.185
31.343
425.286
16.291
48.200
182.052
124.983
104.702
3.036
13.060
10.204
2.942
11.282
40.485
43.278
3.947
6.562
90.476
47.970
28.998
2.440
4.215
0
56.180
28.998
2.440
4.215
0
56.180
16.565
2.440
4.215
0
51.523
16.565
2.440
4.215
0
20.243
16.565
20.243
20.243
307.163
187.745
15.159
15.970
142.211
0
49.913
120.975
75.929
79.839
154.817
187.745
245.138
173.533
145.316
173.533
145.316
100.190
145.316
100.190
15.970
121.439
0
48.496
120.975
75.929
82.707
15.970
104.931
4.894
40.569
120.975
75.929
82.707
15.970
96.122
15.766
40.569
120.975
75.929
82.707
5.188
96.122
15.766
5.188
84.190
15.766
120.975
55.303
82.707
2.884
2.826
2.767
2.709
2.651
2.593
2.534
2.476
2.418
2.360
2.301
2.243
25.945
20.787
4.598
25.945
22.515
4.598
25.945
22.515
4.598
25.945
22.515
4.598
25.945
18.745
4.598
25.945
18.745
25.945
8.020
25.945
25.945
25.945
25.945
25.945
71.495
8.971
71.495
8.971
71.495
8.971
3.929
8.971
19.912
19.912
19.912
45
2025
2026
2027
2028
2029
2030
70.156
5.360
15.766
11.279
6.791
120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975
55.303
8.199
96.581
61.255
2.185
2.127
2.068
25.945
25.945
60.086
36.023
15.766
15.766
15.766
15.766
15.766
15.766
POLVERIGI
RIPA BIANCA (CONSORZIO)
RIPE
ROSORA
SAN MARCELLO
SAN PAOLO DI JESI
SANTA MARIA NUOVA
SASSOFERRATO
SENIGALLIA
SERRA DE' CONTI
SERRA SAN QUIRICO
STAFFOLO
TOTALE
Ac - Remunerazione opere realizzate in
autofinanziamento
Gorgovivo A.S.
CIS
TOTALE
34.096
35.900
21.074
21.074
21.074
12.120
12.120
12.120
122.177
9.177
26.692
7.854
0
211.962
308.906
44.816
15.758
122.177
9.177
26.692
7.854
0
211.962
320.090
42.431
8.501
78.480
78.480
78.480
70.599
47.988
47.988
152.199
267.205
8.506
136.604
308.061
8.506
132.901
308.061
8.506
132.901
308.061
1.292
163.359
267.205
8.506
132.901 132.901
377.993 377.993 408.321 408.321 408.321 408.321 408.321 408.321 329.245 250.168
3.984.384 4.016.440 2.821.985 2.298.355 2.231.892 2.001.116 1.817.359 1.618.047 986.062 630.695 669.371 715.794 708.260 708.202 708.144 535.333 325.642
608000
125.088
733.088
606000
120.586
726.586
605000
116.085
721.085
603000
111.583
714.583
603000
107.081
710.081
603000
102.579
705.579
46
603000
98.077
701.077
603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000
93.575 89.073 84.571 80.069 75.568 71.066 66.564 66.564
696.575 692.073 687.571 683.069 678.568 674.066 669.564 669.564 603.000 603.000
a
CO ATO = min
{ CO
a-2
ATO
(
medio,2011
; CO
ATO
)
}
* popATO *z *
Π
i=2014
a
(1+I)
i
dove:
a-2
-
CO ATO è il costo totale a copertura delle spese di funzionamento dell’Ente d’Ambito sostenuto
2 anni prima dell’anno di determinazione tariffaria dal gestore del SII;
-
CO
ATO è il costo medio di settore delle spese funzionamento dell’Ente d’Ambito
sostenute nell’anno 2011, valutato dall’AEEG pari a 1,01 euro/abitante residente servito;
-
popATO indica la popolazione residente nel territorio dell’ATO;
-
z è il parametro moltiplicativo che esprime lo scostamento massimo ammesso in tariffa delle
spese di funzionamento dell’Ente d’Ambito addebitate al gestore rispetto alla media di settore;
per gli anni 2014 e 2015 tale parametro assume valore 2;
-
Π
medio,2011
a
t
(1+I) è la produttoria dei tassi di inflazione, che si applica a partire dall’anno 2014 fino
all’anno di determinazione tariffaria a.
t=2014
Per quanto riguarda la determinazione di questa voce di costo viene inoltrata apposita istanza ad AEEG
2012
(Allegato 2 alla presente relazione) sulla valorizzazione del parametro CO ATO per i motivi di seguito
sinteticamente illustrati.
Sulla base dell’articolo 152 del D.Lgs 152/2006, secondo cui le tariffe del Servizio Idrico Integrato
dovevano tenere conto di una quota parte dei costi di funzionamento delle AATO, l’AATO 2 Marche
“Centro-Ancona” ha introdotto in applicazione del vigente Metodo Tariffario Normalizzato quota parte
del costo di funzionamento dell’ente fra i costi a carico della tariffa, a partire dall’anno 2007.
Nonostante nel corso degli anni la prassi adottata dalla maggior parte delle AATO nazionali fosse stata
quella di porre a carico della tariffa la totalità dei costi di funzionamento, l’AATO 2 Marche “CentroAncona” ha optato per una interpretazione più rigorosa del D.Lgs 152/2006.
Non essendo precisata e quantificata in modo rigoroso quale fosse “la quota parte” del costo di
funzionamento della struttura da considerare nell’articolo n. 152 del D.Lgs. 152/2006, l’AATO 2
Marche “Centro-Ancona” ha definito tali costi nella misura di 300.000 € che, per il 2007,
rappresentavano poco meno del 50% dei contributi consortili che i Comuni soci dovevano versare a
copertura dei costi di funzionamento. Ogni anno, a partire dal 2007, tale l’importo è stato incrementato
con il tasso di inflazione programmata dell’anno corrente.
Il prospetto che segue confronta i costi di funzionamento AATO e quelli posti a carico della tariffa
dal 2007 al 2013. Si evidenzia che oltre al sensibile calo dal 2010 al 2011 dei costi di funzionamento
dovuti all’azzeramento dei costi della politica, i costi di funzionamento sono rimasti costanti a partire
dal 2011, senza effettuare nemmeno incrementi legati all’inflazione.
Costi funzionamento AATO e costi a carico della tariffa
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Costi funzionamento AATO
613.200,00
643.100,00
635.500,00
661.000,00
572.300,00
572.000,00
572.000,00
Costi a carico della tariffa
300.000
306.000
312.120
320.610
325.406
330.294
335.255
47
Si evince pertanto che nel nostro caso il fatto di avere applicato fino al 2012 in modo rigoroso i
contenuti del D.Lgs 152/2006, differentemente da tante altre realtà, non ci consente, a differenza di chi
invece ha interpretato in modo più “flessibile” la norma vigente, di poter riconoscere in tariffa a partire
dal 2014 il totale dei costi di funzionamento (considerato il fatto che i costi di funzionamento sono
inferiori al costo medio moltiplicato per il fattore “z”).
2014
Pertanto si riterrebbe ragionevole l’ipotesi di calcolare CO ATO considerando che il parametro
2012
CO ATO rappresenti il totale delle spese di funzionamento dell’Ente d’Ambito del 2012,
indipendentemente dal fatto che la quota posta a carico della tariffa fosse stata, per scelta discrezionale
dell’AATO, quella di imputare a tariffa solo una quota parte delle stesse.
In tale ipotesi il valore è così calcolato pari a :
2014
CO
ATO
= min{ 572.000 ; (1,01 * 403.827) *2}* 1,024 = 584.000
anziché pari a:
2014
CO
ATO
= min{ 330.000 ; (1,01 * 403.827) *2}* 1,024 = 337.000
2014
Nella elaborazione del PEF viene inserito per il parametro CO ATO il valore di 584.000, salvo
rettificarlo nel caso di mancata accettazione dell’istanza di cui all’Allegato 2.
a
- CO AEEG è la componente a copertura del contributo all’Autorità per l’energia elettrica e il gas così
determinata
CO AEEG = Ricavia-2A1+A5 * quota‰
a
dove:
a) Ricavia-2A1+A5 è la sommatoria delle voci A1) e A5) del Bilancio, riferite alle attività afferenti al
SII;
b) quota ‰ è l’aliquota del contributo determinata dal più recente provvedimento in materia dell’AEEG
(0,025%)
a
- CO mor è la componente a copertura del costo di morosità intesa come Unpaid Ratio (UR) a 24 mesi,
determinata in misura parametrica ed in misura differenziata nell’ambito delle diverse macro-aree
geografiche. Il costo massimo riconosciuto è pari a quello derivante dall’applicazione delle seguenti
percentuali al fatturato annuo, derivante dalle sole componenti tariffarie, dell’anno (a-2), comprensivo
di IVA:
• 1,6% per i gestori siti nelle regioni del Nord;
• 3% per i gestori siti nelle regioni del Centro;
• 6,5% per i gestori siti nelle regioni del Sud.
Laddove l’entità del costo effettivo di morosità, superiore a quello riconosciuto, rischi di compromettere
l’equilibrio economico-finanziario della gestione, verrà valutata, previa presentazione di apposita
istanza, la possibilità di riconoscere costi aggiuntivi in sede di conguaglio. La suddetta istanza dovrà
essere corredata da un piano di azioni per il ripianamento dei costi di morosità, da valutare
congiuntamente alle misure per garantire la sostenibilità della tariffa per le utenze finali.
48
Nel caso di superamento del ϑ, tale componente di costo concorre al calcolo del VRG, fermo restando
che, ai fini dell’applicazione del theta, si procederà all’istruttoria di cui all’art. 9.3 dell’Allegato A.
Considerando i dati storici relativi alla morosità ed il trend, viene assunto per questa componente di
costo una percentuale rispetto al fatturato annuo pari al 2,5 %.
a
- CO res include gli oneri locali (canoni di derivazione/sottensione idrica, contributi per consorzi di
bonifica, contributi a comunità montane, canoni per restituzione acque, oneri per la gestione di aree di
salvaguardia, altri oneri tributari locali quali TOSAP, COSAP, TARSU, IMU) e una componente
negativa pari ai contributi in conto esercizio percepiti nell’anno (a-2), come risultante dal Bilancio.
Tale voce di costo per quanto riguarda la componente relativa gli oneri locali dal 2014 in poi è stata
quantificata considerando anche oneri locali che non erano stati considerati nel MTT in quanto tali costi
non erano al momento presenti; nello specifico trattasi di alcuni canoni di derivazione idrica richiesti
dalle Province di Ancona e di Macerata, per un ammontare complessivo di competenza 2014 (e
degli anni futuri) pari a 55.000 euro all’anno di maggiori costi, oltre a 70.000 di maggiori costi solo
per il 2014.
I costi di competenza dei periodi precedenti al 2011 richiesti dalle Province di Ancona e di
Macerata verranno invece inseriti nel calcolo delle partite pregresse.
3.1.2.4 - Componente tariffaria a copertura dei costi ambientali e della
risorsa (ERC)
{
}
In ciascun anno a=2014; 2015 , la componente tariffaria a copertura dei costi ambientali e della
risorsa (ERCa) è calcolata come segue:
ERCa = EnvC a + ResC a
dove:
• EnvC a è la componente di costo riferita ai costi ambientali, che rappresentano la valorizzazione
economica dalla riduzione e/o alterazione delle funzionalità proprie degli ecosistemi acquatici, tali da
danneggiare il funzionamento degli ecosistemi acquatici stessi e/o alcuni usi degli ecosistemi acquatici
e/o il benessere derivante dal non-uso di una certa risorsa;
• ResC a è la componente di costo riferita ai costi della risorsa, che rappresentano la valorizzazione
economica delle mancate opportunità (attuali e future) imposte, come conseguenza dell’allocazione per
un determinato uso di una risorsa idrica scarsa in termini quali-quantitativi, ad altri potenziali utenti
della medesima risorsa idrica;
Ai fini della determinazione tariffaria dell’anno 2014, la componente tariffaria ERC2014 è posta pari a
zero. Ai fini della determinazione tariffaria dell’anno 2015, la componente tariffaria ERC2015, la
componente tariffaria sarà definita dall’AEEG con successivo provvedimento.
3.1.2.5
- Componenti a conguaglio inserite nel VRG (RcaTot)
A partire dall’anno 2014, vengono determinate le componenti a conguaglio relative al precedente anno
a-2, definite come segue:
RcaTot = RcaVol+ RcaEE+ Rcaws + Rimba335+ RcaALTRO
49
dove:
•
RcaTot è il recupero totale dello scostamento tra il VRG calcolato ai fini della determinazione
del moltiplicatore tariffario e quanto dovuto effettivamente al gestore nell’anno (a-2)
•
RcaVol è il recupero dello scostamento tra le tariffe effettivamente applicate rispetto al VRG
calcolato per l’anno conseguente a variazione dei volumi fatturati o a eventuali modifiche
nell’approvazione del moltiplicatore tariffario ϑa-2 calcolato come :
RcaVol = Σu ϑa-2 * tarif2012u* (vscal2011u)T - Σu tarif2012u* (vscala-2u)T
•
RcaEE è il recupero dello scostamento tra la componente a copertura dei costi di energia
elettrica calcolata nel VRG dell’anno (a-2) ed i costi effettivamente spettanti
Il conguaglio dei costi di energia elettrica, per l’anno 2012, in coerenza con quanto stabilito
nella Delibera 585/2012, è calcolato come differenza tra i costi effettivamente sostenuti ed i
costi riconosciuti nel VRG2012 non essendo possibile applicare il concetto della tariffa media di
settore. Dal 2013 il conguaglio dei costi di energia elettrica è valutato con la formula:
RcaEE =
{min[Co
reali,a-2
EE
(
reali medio, a-2
; CO
EE
* kWh
a-2
) *1,1] - Co
a-2
EE
}
dove:
reali medio, a-2
o CO
EE è il costo medio di settore della fornitura elettrica sostenuto nell’anno
(a-2), valutato dall’AEEG
a-2
o kWh è il consumo di energia elettrica registrato nell’anno (a-2) dal gestore del SII.
•
Rcaws è il recupero dello scostamento tra la componente a copertura dei costi all’ingrosso
calcolata nel VRG dell’anno (a-2) ed i costi effettivamente sostenuti
•
Rimba335 è l’eventuale residuo della componente prevista per il rimborso ex d.m. 30
settembre 2009, in ordine alla restituzione agli utenti della quota di tariffa di depurazione
non dovuta per l’anno (a-2)
•
RcaALTRO è il recupero dello scostamento tra quanto previsto nel calcolo del VRG dell’anno (a-2)
e gli esborsi effettivamente sostenuti per le eventuali, seguenti voci di costo:
- recupero dello scostamento tra la componente a copertura del contributo versato
all’Autorità per l’energia elettrica e il gas calcolata nel VRG dell’anno (a-2) ed i costi
effettivamente sostenuti
- recupero dello scostamento tra la quota della componente
effettivamente sostenuto dal gestore per tale voce di costo.
COares e l’esborso
- costi delle attività afferenti al SII sostenuti per variazioni sistemiche nelle condizioni di
erogazione del servizio o per il verificarsi di eventi eccezionali . Nessuna
50
A seguito di alcuni chiarimenti richiesti ad AEEG è emersa che stante la straordinarietà dei conguagli
2012 e 2013, (per ϑ non fatturati), i soggetti competenti e i gestori possono concordare, nel limite K, un
piano di recupero dei conguagli 2012 e 2013 su più anni.
Considerato che nel nostro ambito si è rilevato per la componente Rc2015Tot un valore elevato dovuto
alla forte incidenza del parametro Rc2015Vol (4,922 milioni di euro) a causa di un sensibile calo dei
volumi erogati nell’anno 2013 (vedasi motivazioni illustrate al punto 2.1.2) si è optato per un piano
di recupero dei conguagli 2013 su 2 anni, nel 2014 e 2016 (mantenendo comunque la baricentricità
dell’anno di recupero nel 2015) , anziché nel 2015 in quanto ciò avrebbe comportato per l’anno 2015
un alto incremento del moltiplicatore ben oltre il limite anche per effetto del calo dei volumi erogati
utilizzati come base di calcolo per il moltiplicatore.
Nella tabella 1 che segue sono valorizzate tutte le componenti di costo costituenti il VRG illustrate
nei paragrafi precedenti.
Tabella 1 - Valorizzazione delle componenti del VRG
Componente
tariffaria
a
Capex
Specificazione
componente
a
AMM
a
OF
OFisca
a
FoNIa
Opex
a
ERCa
RcaTot
VRG
a
∆CUIT
Totale
FNIaFoNI
AMM aFoNI
∆CUITaFoNI
Totale
a
Opex end
a
Opex al
Totale
EnvC a
ResC a
Totale
RcaVol
RcaEE
Rcaws
Rimba335
RcaALTRO
Totale
a
t
Πi=a-1 (1+I)
RCTOT inflazionati
Ricollocazione dei
RCTOT
Rc TOT
Valorizzazione 2014
Valorizzazione 2015
Note
10.011.912
12.071.458
Par. 3.1.2.1
5.922.769
5.940.157
Par. 3.1.2.1
2.576.055
0
2.538.879
0
Par. 3.1.2.1
18.510.735
0
20.550.494
0
Par. 3.1.2.1
Par. 3.1.2.2
1.148.664
1.348.494
Par. 3.1.2.2
0
0
Par. 3.1.2.2
1.148.664
1.348.494
Par. 3.1.2.2
Par. 3.1.2.3
25.901.013
26.444.934
13.708.003
39.609.016
0
13.118.179
39.563.113
0
Par. 3.1.2.1
Par. 3.1.2.3
Par. 3.1.2.3
Par. 3.1.2.4
0
0
Par. 3.1.2.4
0
0
2.646.381
4.922.812
Par. 3.1.2.4
Par. 3.1.2.5
92.151
-551.530
-28.151
-48.554
-2.727.169
247.577
14.334
-2.455
7.306
4.577.610
1,053
-2.584
1,042
4.771.889
2.385.944
-4.771.889
2.383.360
0
61.651.774
60.113.608
Par. 3.1.2.5
Par. 3.1.2.5
Par. 3.1.2.5
Par. 3.1.2.5
Par. 3.1.2.5
Par. 3.1.2.5
Par. 3.1.2.5
Par. 3.1.2.5
Par. 3.1.2.5
51
3.2
Moltiplicatore tariffario
3.2.1
Calcolo del moltiplicatore
Avendo determinato tutti i parametri necessari per calcolare il vincolo riconosciuto ai ricavi
(VRGa), in ciascun anno a = {2014; 2015} si può determinare il moltiplicatore tariffario (θa) rispetto
alle tariffe applicate ad inizio anno 2012 e comunicate all’Autorità ai sensi della deliberazione
347/2012/R/IDR, espresso con tre cifre decimali. Il moltiplicatore tariffario (θa) si applica ai corrispettivi
utenti finali ed ai corrispettivi utenti acqua all’ingrosso, mentre non si applica ai corrispettivi delle altre
attività idriche, ai contributi di allaccio idrici e fognari ed ai corrispettivi delle acque meteoriche.
Tale coefficiente tariffario è pari a :
se Rb a-2 > Cb a-2
ϑa = (VRGa + %b* (Rb a-2 - Cb a-2)) / (Σutarif2012u* (vscala-2 u)T+Rba-2
se Rb a-2 < Cb a-2
ϑa = (VRGa) / (Σu tarif2012u * (vscala-2 u)T
dove:
• Σutarif2012u* (vscala-2 u)T è il ricavo stimato del gestore del SII corrispondente alla sommatoria dei
prodotti scalari, per ciascuna tipologia di utente, del vettore delle componenti tariffarie (tarif2012u) riferito
all’anno 2012, per il trasposto del vettore delle variabili di scala effettivamente rilevate (vscala-2u),
riferito all’anno (a-2), considerando solo il fatturato agli utenti finali e ai grossisti, al netto dei
contributi di allaccio, in quanto considerati come contributi pubblici a fondo perduto, e dei corrispettivi
delle acque meteoriche ove non già incluse nel SII alla data di pubblicazione della Delibera 643/2013.
Il valore nel nostro ambito è integralmente derivante dall’applicazione dei corrispettivi all’utenza finale
in quanto il gestore non esercita attività di vendita di servizi all’ingrosso.
• Rb a-2 sono i ricavi delle altre attività idriche, come risultanti dal Bilancio dell’anno (a-2);
Nel prospetto che segue sono indicate per macro-categorie le principali fonti di ricavo dei diversi
servizi.
RICAVI ALTRE ATTIVITA'
IDRICHE
SERVIZI (da ModCO)
anno 2012
prestazioni e servizi accessori
vendita di acqua con autobotte
trattamento percolati
trattamento bottini
52
676.779
1.160.140
235.966
anno 2013
695.090
1.056
1.288.621
261.468
rilascio autorizzazioni allo scarico
lottizzazioni
proventi straordinari
rimborsi e indennizzi
ricavi da altre attività
35.650
19.746
44.695
2.742
141.497
40.650
11.365
435
3.128
188.704
• Cb a-2 sono i costi, aggiornati per l’inflazione (con i valori indicati all’art. 14.3 dell’Allegato A), delle
altre attività idriche, come risultanti dal Bilancio dell’anno (a-2) , al netto delle poste rettificative;
Nel prospetto che segue sono indicate per macro-categorie i principali costi per i diversi servizi.
COSTI ALTRE ATTIVITA'
IDRICHE
tipologia di costi (da
ModCO)
anno 2012
B6 - materie prime
B7 - per servizi
B8 - per godimento beni di terzi
B9 - personale
B11 - variazione delle rimanenze
B12 - accantonamenti per rischi
B13 - altri accantonamenti
B14 - oneri diversi di gestione
anno 2013
1.015.726
247.954
375.706
44
1.041.464
99
145
390.544
321.314
• %b=0,5.
Da evidenziare che il moltiplicatore ϑ per l’anno 2015 risente degli effetti del sensibile calo dei
volumi relativi all’anno 2013 (consumi assolutamente anomali rispetto allo storico dei consumi) per un
duplice effetto: sia per la componente di costo RcVol sopra quantificata, il cui effetto viene modulato
ridistribuendo tale voce in 2 anni , che per il fatto che come sopra illustrato le modalità di calcolo del
moltiplicatore relativo all’anno 2015 (e degli anni a seguire nella elaborazione del piano tariffario)
utilizzano al denominatore della formula il vettore delle variabili di scala effettivamente rilevate riferite
all’anno 2013 (vscal2013 u). I valori anormalmente bassi comportano a parità delle altre variabili un
incremento del moltiplicatore.
Nel prospetto che segue è esplicitato il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per gli anni
2014 e 2015.
Valorizzazione Valorizzazione
2014
2015
ϑa calcolato
1,128
1,212
53
3.2.2
Confronto con il moltiplicatore previgente
Il valore di ϑa calcolato è limitato per gli anni 2014 e 2015, salvo specifica istruttoria, secondo lo
schema seguente (facendo riferimento per il confronto all’ultima tariffa applicata):
Condizione
Limite al moltiplicatore tariffario
Quadranti I e II
ϑa /ϑa-1 ≤ (1+rpi+K)
ᵞ
Quadranti III e IV ϑa /ϑa-1 ≤ (1+rpi+(1+ )*K)
dove:
• rpi è il tasso atteso di inflazione, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posto pari a
1,50%;
• K è il limite di prezzo, posto pari a 5%;
• γ è il parametro che differenzia il limite al moltiplicatore tariffario nelle diverse casistiche evidenziate;
per gli anni 2014 e 2015 è posto pari a 0,5.
L’istruttoria di cui sopra include anche una verifica specifica, con il coinvolgimento degli Enti
d’Ambito, in merito all’efficienza del servizio di misura erogato dal soggetto gestore del SII per
accertare fra l’altro:
•
i criteri e le procedure di verifica e manutenzione dei misuratori, inclusa la periodicità di
verifica preventiva;
•
la politica di sostituzione dei misuratori e dell’installazione dei medesimi nei nuovi
insediamenti così come espressa negli atti di pianificazione;
•
la vetustà del parco misuratori;
•
la descrizione dei criteri e delle modalità di validazione dei dati e dell’eventuale stima.
Nel prospetto che segue è esplicitato il moltiplicatore tariffario approvato dall’Ente d’Ambito,
quello approvato da AEEGSI e quello applicato nell’ultima fatturazione dell’anno 2013.
Θ2013
1,063254
approvato dall’Ente d’Ambito
1,063254
approvato da AEEGSI
approvato dal gestore nell’ultima fatturazione dell’anno 2013 1,063254
Il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per l’anno 2014 si colloca entro il limite di cui al
comma 9.3 del MTI, in funzione del quadrante prescelto; l’incremento rispetto all’anno 2013 è pari
al 6,1 %.
Il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per il 2015 si colloca entro il limite di cui al comma
9.3 del MTI; l’incremento rispetto all’anno 2014 è pari al 7,4 %.
54
3.2.3
Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente
Nel prospetto che segue è riportato il riepilogo delle decisioni in merito al moltiplicatore tariffario :
Θ2014 Θ2015
Moltiplicatore tariffario approvato dall’Ente d’Ambito
1,128
1,212
I valori sopra esposti sono stati approvati dall’Ente di Ambito e sono stati coerentemente riportati
nel PEF approvato.
55
4 Piano economico-finanziario del Piano d’Ambito (PEF)
In questo capitolo vengono illustrati gli aspetti generali e commentati gli schemi particolari di cui
all’Appendice all’Allegato A alla deliberazione 643/2013/R/IDR.
4.1
Aspetti generali
Cos’è il Piano Economico Finanziario?
Il Piano economico finanziario (PEF) è l’atto, parte integrante del Piano d’Ambito ai sensi dell’art.
149, commi 1 e 4, del d.lgs 152/06, che prevede, con cadenza annuale per tutto il periodo di
affidamento, l’andamento dei costi di gestione e di investimento, nonché la previsione annuale dei
proventi da tariffa; ai fini della presente relazione , il PEF si compone del piano tariffario, del conto
economico e del rendiconto finanziario. Il PEF, così come redatto, dovrà garantire il raggiungimento
dell’equilibrio economico-finanziario e, in ogni caso, il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed
economicità della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati.
Il PEF così come definito è il PEF del Piano di Ambito, relativo pertanto alle sole attività regolate,
e si basa sulle sole variabili e sugli importi utilizzati per lo sviluppo tariffario.
Il Piano Economico Finanziario dell’Ente d’Ambito differisce da quello che il Gestore predisporrà
con le banche almeno per i seguenti aspetti:
a)
I prospetti (il Gestore predispone anche lo Stato Patrimoniale);
b)
Il perimetro delle attività (il Gestore considera l’insieme delle attività aziendali);
c)
La situazione patrimoniale (il Gestore considera tutta la situazione patrimoniale esistente,
l’Ente d’Ambito solo i debiti pregressi contratti per gli investimenti);
d)
Gli importi (l’Ente d’Ambito li rappresenta a moneta reale 2014, mentre il Gestore li
rappresenta con l’inflazione).
Cosa deve essere fatto ?
I prospetti di piano tariffario, conto economico e rendiconto finanziario del PEF sono redatti
conformemente agli schemi in Appendice all’Allegato 1 della delibera 643/2013.
È parte integrante della documentazione da trasmettere all’Autorità la presente relazione di
accompagnamento che ripercorra la metodologia applicata adottata con approvazione da parte
dell’organo competente, illustrativa delle modalità di aggiornamento dei PEF e le principali
assunzioni adottate per la proiezione delle grandezze economiche e finanziarie, le condizioni
creditizie ipotizzate per la previsione delle fonti di finanziamento, per le società a totale
partecipazione pubblica, devono essere specificate le condizioni di compatibilità con il Patto di
stabilità interno, anche con riferimento ad eventuali aumenti di capitale sociale, in relazione ai quali
sono allegate le dichiarazioni di impegno da parte di ciascun soggetto socio, a firma del legale
rappresentante.
La relazione illustra anche: le previsioni in merito ad eventuali contributi a fondo perduto e la
relativa provenienza, con indicazione degli atti con cui è stato disposto il corrispondente
stanziamento, l’indicazione dell’eventuale quota del FoNI utilizzata ogni anno per il finanziamento
delle agevolazioni tariffarie a carattere sociale, nonché l’eventuale quota destinata ad altri usi; il
valore del servizio del debito non ancora rimborsato al termine dell’affidamento.
56
Come deve essere predisposto?
Il PEF è redatto secondo i seguenti criteri metodologici:
a)
lo sviluppo dei PEF inizia con l’anno 2014 e termina con l’ultimo anno di ciascun
affidamento;
b)
lo sviluppo dei PEF garantisce il raggiungimento e mantenimento, in termini attuali e
prospettici, dell’equilibrio economico finanziario della gestione del SII, tenendo conto
dell’estinzione, entro la scadenza dell’affidamento, dei finanziamenti contratti per la
realizzazione degli investimenti, fatte salve le necessità imposte dal raggiungimento e dal
mantenimento dei livelli di servizio obiettivo.
c)
L’aggiornamento del PEF deve essere effettuato in conformità alle seguenti indicazioni
metodologiche:
•
il PEF è sviluppato a partire dai valori delle componenti di costo delle immobilizzazioni
e di costo operativo, incluse le transazioni all’ingrosso, individuate per ciascun gestore
per l’anno 2014 ai sensi della deliberazione 643/2013;
•
a partire dalla predisposizione tariffaria del 2016, le componenti tariffarie sono calcolate
mediante l’applicazione reiterata dei criteri di cui alla deliberazione 643/2013;
•
l’aggiornamento dei PEF è predisposto assumendo la costanza, per tutto il periodo di
riferimento, dei volumi erogati, salvo nuove attività previste;
•
tutte le componenti di costo, incluse le transazioni all’ingrosso, sono proiettate negli anni
successivi al 2014 a moneta costante, assumendo quindi un’inflazione pari a zero;
•
per gli anni successivi al 2014, il tasso atteso di inflazione (rpi) utilizzato per il calcolo
degli oneri finanziari del gestore del SII è posto pari a zero;
•
i PEF assumono in ciascun anno la completa realizzazione degli investimenti previsti nei
rispettivi PdI, per il medesimo ammontare e nei tempi ivi stabiliti, ponendo l’entrata in
esercizio delle immobilizzazioni al 31 dicembre di ciascun anno, considerato che
l’investimento realizzato nell’anno a rileva ai fini tariffari nell’anno a+2;
•
per il calcolo della quota di ammortamento, in assenza di previsioni dettagliate nei PdI in
merito alle diverse categorie di cespiti da realizzare, è calcolata un’aliquota di
ammortamento media, sulla base del complesso delle immobilizzazioni del gestore;
•
la previsione di nuove attività e variazioni sistemiche dovranno essere valutate ed
inserite con le modalità e la tempistica previsti nel Piano d’Ambito vigente con la
assunzione in merito alle corrispondenti variazioni dei costi e dei ricavi adeguatamente
illustrate e giustificate nella relazione di accompagnamento;
•
per il finanziamento degli investimenti, i PEF assegnano priorità all’utilizzo del FoNI.
Il Modello di calcolo utilizzato per la redazione del PEF è quello predisposto e distribuito da ANEA
(Associazione Nazionale Enti di Ambito).
4.2
Piano tariffario
Si illustrano quali sono le assunzioni adottate dall’AATO 2 Marche Centro Ancona per la redazione
del Piano Tariffario.
Il PEF è stato sviluppato a partire dall’anno 2014 fino all’ultimo anno della concessione (2030).
57
Il perimetro delle attività incluse nel Piano Tariffario comprende le attività del SII e le Altre attività
idriche, non si considerano quindi le altre attività svolte dal Gestore.
Con riferimento alle attività di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio
urbano mediante la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature bianche), incluse
la pulizia e la manutenzione delle caditoie stradali, al fine della redazione del PEF laddove non già
incluse nel SII alla data del 27/12/2013, dette attività sono da considerarsi incluse tra le “attività non
idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico integrato”. Nel nostro ambito questa
attività è esclusa in quanto alla data del 27/12/2013 non era stata assegnata al gestore.
Il Piano Tariffario è
sviluppato a partire dai valori delle componenti di costo delle
immobilizzazioni e di costo operativo, incluse le transazioni all’ingrosso, individuate per l’anno
2014. A partire dalla predisposizione tariffaria del 2016, le componenti tariffarie sono calcolate
mediante l’applicazione reiterata dei criteri di cui alla deliberazione 643/2013.
L’aggiornamento del PEF è predisposto assumendo la costanza, per tutto il periodo di riferimento,
dei volumi erogati (volumi 2013).
Tutte le componenti di costo, incluse le transazioni all’ingrosso, sono proiettate negli anni
successivi al 2014 a moneta costante, assumendo quindi un’inflazione pari a zero.
Per gli anni successivi al 2014, il tasso atteso di inflazione (rpi) utilizzato per il calcolo degli oneri
finanziari del gestore del SII è posto pari a zero.
Il programma degli interventi preso in considerazione ai fini della redazione del presente Piano
Tariffario è quello aggiornato ai sensi della Delibera 643/2013. Il Piano Tariffario assume in
ciascun anno la completa realizzazione degli investimenti previsti nei rispettivi PdI, per il medesimo
ammontare e nei tempi ivi stabiliti, ponendo l’entrata in esercizio delle immobilizzazioni al 31
dicembre di ciascun anno, considerato che l’investimento realizzato nell’anno “a” rileva ai fini
tariffari nell’anno “a+2”.
E’ stata ipotizzata una previsione di distribuzione degli interventi programmati nelle diverse
categorie di cespiti analoga a quella del complesso delle immobilizzazioni del gestore al 31/12/2011
rendicontate nei formulari compilati dal gestore.
Per quanto riguarda le aliquote di ammortamento i criteri adottati sono quelli descritti al punto
3.1.1.1.
Le previsioni in merito ai contributi a fondo perduto sono state effettuate considerando solo quelli
certi per i quali esiste un atto o un accordo con cui è stato disposto il corrispondente stanziamento
(vedasi prospetto che segue). Vengono inoltre ipotizzati contributi di allacciamento pari a quelli
incassati nell’ultimo esercizio.
Provenienza
DIRPA (DIRETTRICE PERUGIA ANCONA
E PEDEMONTANA DELLE MARCHE)
AUTOSTRADE
ANAS
RFI
PRUSST (Provincia di Ancona)
MINISTERO DELL'AMBIENTE
TOTALE
2014
2015
2016
2017
Totale
316.000 400.000 490.000 250.000 1.456.000
45.000
45.000
0 120.000 60.000 60.000
240.000
300.000
0 100.000 40.000
440.000
115.000
115.000
90.000
90.000
2.386.000
58
Non è consentito nel nostro caso, per gli anni 2012 e 2013, la possibilità di valorizzare le
immobilizzazioni del SII acquisite a titolo oneroso fino al Luglio 2012 sulla base dei valori iscritti
nel libro contabile del gestore in modo differente dal costo storico di acquisizione (perizie) in
quanto la suddetta modalità di valorizzazione non era già prevista in tariffa nella regolazione
precedente (condizione necessaria ai sensi dell’art. 2.1 della Deliberazione 459/2013 del
17/10/2013). Per coerenza con il passato si mantiene la modalità di valorizzazione dei cespiti sulla
base dei costi storici di acquisizione anche per gli anni dal 2014 in poi.
Per le immobilizzazioni in corso al 2013, LIC 2013 viene ipotizzata l’entrata in esercizio modulata
in 3 anni (2014-2015-2016) in parti uguali, secondo la seguente ipotesi di distribuzione fra le
diverse categorie di cespite.
ENTRATA IN AMMORTAMENTO DEI LIC 2013 (euro)
Codice
17
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
18
IND
Categoria di cespiti
2014
Avviamenti, capitalizzazioni della concessione, ecc.
Terreni
Fabbricati non industriali
Fabbricati industriali
Costruzioni leggere
Condutture e opere idrauliche fisse
Serbatoi
Impianti di trattamento
Impianti di sollevamento e pompaggio
Gruppi di misura meccanici
Gruppi di misura elettronici
Altri impianti
Laboratori
Telecontrollo e teletrasmissione
Autoveicoli
Studi, ricerche, brevetti, diritti di utilizzazione
Altre immobilizzazioni materiali e immateriali (al netto categoria successiva)
Nuovi Allacci
Indistinti
Totale
2015
2016
2.136
2.136
2.136
827.795
87.627
1.135.337
28.510
827.795
87.627
1.135.337
28.510
827.795
87.627
1.135.337
28.510
10.366
107.492
10.366
107.492
10.366
107.492
2.199.263
2.199.263
2.199.263
In merito alle immobilizzazioni in corso per gli anni successivi nel modello viene assunto LICn = 0,
ossia la completa entrata in esercizio nello stesso anno in cui l’intervento è programmato.
Il valore determinato per la componente FONI è stata sempre pari al massimo consentito, ad
eccezione dell’anno 2016 (per non eccedere il limite massimo consentito del moltiplicatore).
Sulla base delle ipotesi illustrate nel paragrafo precedente il modello ha generato lo sviluppo
tariffario fino a fine concessione, illustrato nel prospetto di seguito riportato; prospetto conforme
allo schema di cui all’Appendice dell’Allegato 1 della delibera 643/2013, nel quale sono riportate
con cadenza annuale per tutto il periodo di affidamento, l’andamento delle diverse componenti di
costo nonché la previsione annuale dei proventi da tariffa e del moltiplicatore tariffario θ.
59
PIANO TARIFFARIO
SCHEMI REGOLATORI
2013
Op
euro
24.220.441
euro
26.516.118
euro
0
0/1
0
euro
67.351.000
euro
128.383.252
0/1
1
(I, II, III, IV)
III
2013
COeff
new,a
Op
RABMTT
SCHEMA REGOLATORIO
COMPONENTI DI COSTO Opexa, Capexa e FNInew,a
Opex
a
end
Opex
a
al
Opexa
UdM
2014
2015
euro
25.901.013
euro
13.708.003
euro
39.609.016
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
OFa
euro
5.922.769
5.940.157
8.148.067
8.536.637
9.085.821
9.571.270
9.618.345
9.582.142
9.445.966
9.244.977
8.954.059
8.574.870
8.076.997
7.475.066
6.673.491
5.633.711
4.224.981
OFisca
euro
2.576.055
2.538.879
3.131.550
3.231.305
3.388.544
3.528.690
3.522.409
3.488.582
3.420.534
3.332.229
3.214.323
3.067.507
2.880.596
2.658.601
2.367.708
1.996.088
1.498.435
AMMa
euro
10.011.912
12.071.458
12.879.207
14.098.692
15.557.218
17.058.343
18.177.835
19.476.280
20.344.350
21.378.026
22.739.756
24.677.097
26.287.148
29.180.255
33.043.692
38.735.476
50.096.255
CUITa
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Capexa
euro
18.510.735
20.550.494
24.158.825
25.866.634
28.031.583
30.158.304
31.318.589
32.547.004
33.210.851
33.955.232
34.908.138
36.319.473
37.244.741
39.313.922
42.084.892
46.365.275
55.819.672
euro
10.762.000
16.039.000
19.229.000
21.321.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
Capexa
euro
18.510.735
19.202.000
22.687.126
24.291.559
26.344.736
28.369.198
29.443.761
30.594.204
31.218.945
31.940.476
32.848.564
34.157.981
35.027.215
37.016.104
39.627.488
43.693.388
52.754.150
FNInew,a
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
SVILUPPO DEL VRG
UdM
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
Opexa
euro
39.609.016
39.563.113
38.321.388
37.766.526
37.814.512
37.550.922
37.420.896
37.266.109
36.656.736
36.325.119
36.360.726
36.413.510
36.427.487
36.461.455
36.419.549
36.302.082
36.164.207
2030
Capexa
euro
18.510.735
19.202.000
22.687.126
24.291.559
26.344.736
28.369.198
29.443.761
30.594.204
31.218.945
31.940.476
32.848.564
34.157.981
35.027.215
37.016.104
39.627.488
43.693.388
52.754.150
FoNIa
euro
1.148.664
1.348.494
1.271.699
1.575.075
1.686.847
1.789.105
1.874.828
1.952.800
1.991.906
2.014.756
2.059.574
2.161.493
2.217.526
2.297.819
2.457.405
2.671.887
3.065.522
RCaTOT
euro
2.383.360
0
2.385.944
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
ERCa
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
VRGa
euro
61.651.774
60.113.608
64.666.157
63.633.160
65.846.095
67.709.226
68.739.485
69.813.113
69.867.586
70.280.351
71.268.864
72.732.983
73.672.228
75.775.377
78.504.441
82.667.357
91.983.880
SVILUPPO DEL MOLTIPLICATORE TARIFFARIO
UdM
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
VRGa
euro
61.651.774
60.113.608
64.666.157
63.633.160
65.846.095
67.709.226
68.739.485
69.813.113
69.867.586
70.280.351
71.268.864
72.732.983
73.672.228
75.775.377
78.504.441
82.667.357
91.983.880
Cba-2
euro
2.061.241
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
1.564.250
Rba-2
euro
2.269.779
2.486.955
2.539.181
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
euro
52.464.937
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
47.485.175
Σ tarif
2012
a-2
*vscal
2030
ϑ
n.
1,128
1,212
1,302
1,281
1,325
1,362
1,383
1,404
1,405
1,414
1,433
1,463
1,481
1,523
1,578
1,661
1,847
Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All. A - MTI)
Incremento annuale del ϑ
n.
1,090
1,061
1,090
1,074
1,075
1,074
1,075
0,984
1,075
1,034
1,075
1,028
1,075
1,015
1,075
1,016
1,075
1,001
1,075
1,006
1,075
1,014
1,075
1,020
1,075
1,013
1,075
1,028
1,075
1,036
1,075
1,053
1,075
1,112
n.
1,128
1,212
1,302
1,281
1,325
1,362
1,383
1,404
1,405
1,414
1,433
1,463
1,481
1,523
1,578
1,661
1,786
a
ϑ applicabile
a
n
60
FONDO NUOVI INVESTIMENTI
UdM
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
AMMaFoNI
euro
1.148.664
1.348.494
1.271.699
1.575.075
1.686.847
1.789.105
1.874.828
1.952.800
1.991.906
2.014.756
2.059.574
2.161.493
2.217.526
2.297.819
2.457.405
2.671.887
3.065.522
FNIaFoNI
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
CUITaFoNI
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
FoNI
euro
1.148.664
1.348.494
1.271.699
1.575.075
1.686.847
1.789.105
1.874.828
1.952.800
1.991.906
2.014.756
2.059.574
2.161.493
2.217.526
2.297.819
2.457.405
2.671.887
3.065.522
INVESTIMENTI
UdM
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
Investimenti al lordo dei contributi
euro
11.928.000
16.859.000
20.179.000
21.971.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
16.000.000
Contributi
euro
1.166.000
820.000
950.000
650.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
Investimenti al netto dei contributi
euro
10.762.000
16.039.000
19.229.000
21.321.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
15.700.000
CIN
euro
155.579.372
155.623.895
156.110.642
160.746.855
167.837.879
173.998.477
173.460.945
171.721.595
168.487.784
164.396.111
159.030.905
152.388.292
143.943.840
134.001.270
121.042.065
104.493.345
82.400.150
CINfp
euro
18.097.579
20.126.130
20.800.402
21.126.361
21.423.268
21.528.350
21.262.209
20.984.482
20.690.932
20.414.807
20.144.182
19.845.307
19.477.005
19.126.561
18.736.449
18.244.963
17.654.694
0,038
0,038
0,052
0,053
0,054
0,055
0,055
0,056
0,056
0,056
0,056
0,056
0,056
0,056
0,055
0,054
0,051
OF/CIN
%
VALORE RESIDUO A FINE CONCESSIONE
UdM
valore
euro
480.608.575
FAIP,c,t
euro
423.459.949
CFPc,t
euro
58.245.391
FACFP,c,t
euro
38.896.597
LIC
euro
0
VR a fine concessione
euro
37.799.832
Ipc,t
61
2030
16.000.000
4.3
Schema di conto economico
Sulla base delle ipotesi illustrate il modello ha generato il conto economico fino a fine concessione,
illustrato nel prospetto di seguito riportato; prospetto conforme allo schema di cui all’Appendice
dell’Allegato 1 della delibera 643/2013, nel quale sono riportate con cadenza annuale per tutto il
periodo di affidamento, l’andamento delle seguenti componenti: ricavi, costi, ammortamenti,
interessi passivi, imposte, fino a determinare il risultato di esercizio.
Sono state assunte le seguenti ulteriori ipotesi:
la percentuale di morosità/perdite su crediti è stata fissata pari al 2,5 % del fatturato
le imposte sui redditi vengono calcolate dallo sviluppo tariffario; l’IRAP viene determinata
sulla base della attuale aliquota applicata dalla Regione Marche (4,73%)
nel conto economico (in aggiunta ai costi operativi) sono stati inseriti i rimborsi derivanti
dalla restituzione della componente tariffaria relativa alla remunerazione del capitale
abrogata in esito al referendum popolare del 12 e 13 giugno 2011, che a seguito della delibera
AEEG 163/2014 sono stati approvati negli importi proposti dall’AATO 2 (2,080 milioni di
euro) , e che si prevede vengano restituiti nel 2014.
62
CONTO ECONOMICO
UdM
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
Ricavi da tariffe (al
lordo del FoNI)
euro
56.811.739
57.560.336
61.846.497
60.826.404
62.924.777
64.691.454
Contributi di
allacciamento
euro
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
Altri ricavi SII
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Ricavi da Altre Attività
euro
Idriche
2.539.181
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
60.452.840
64.739.001
63.718.908
65.817.281
67.583.958
65.668.377 66.686.423
Totale Ricavi
euro
59.650.920
Costi Operativi (al
netto del costo del
personale)
euro
-23.994.961 -23.985.593 -23.111.851 -22.666.380 -22.605.367 -22.436.811 -22.298.856 -22.150.434 -21.721.507 -21.471.252 -21.475.497 -21.484.436 -21.458.159 -21.436.403 -21.373.998 -21.242.640 -21.087.095
Costo del personale
euro
-13.080.065 -13.074.959 -12.598.667 -12.355.833 -12.322.574 -12.230.691 -12.155.489 -12.074.582 -11.840.767 -11.704.348 -11.706.662 -11.711.535 -11.697.211 -11.685.351 -11.651.334 -11.579.728 -11.494.938
Totale Costi
euro
-37.075.027 -37.060.552 -35.710.518 -35.022.213 -34.927.941 -34.667.502 -34.454.345 -34.225.016 -33.562.274 -33.175.601 -33.182.159 -33.195.971 -33.155.370 -33.121.754 -33.025.332 -32.822.369 -32.582.033
MOL
euro
22.575.893
Ammortamenti
euro
-10.812.654 -12.097.470 -13.625.240 -15.114.122 -16.160.617 -17.307.528 -18.393.497 -19.824.793 -20.915.548 -22.146.797 -23.254.423 -25.636.199 -28.478.310 -32.032.665 -36.765.417 -43.943.991 -58.323.787
Reddito Operativo
euro
11.763.239
11.294.818
15.403.242
13.582.572
14.728.723
15.608.928
15.713.038 15.529.117
Interessi passivi
euro
-3.663.130
-3.626.764
-3.569.769
-3.536.084
-3.327.920
-2.850.805
-2.278.160
Risultato ante
imposte
euro
8.100.109
7.668.054
11.833.473
10.046.488
11.400.802
12.758.123
IRES
euro
-2.576.055
-2.538.879
-3.131.550
-3.231.305
-3.388.544
IRAP
euro
-1.091.204
-1.114.119
-1.137.515
-1.161.403
Totale imposte
euro
-3.667.258
-3.652.998
-4.269.066
Risultato di
esercizio
euro
4.432.851
4.015.056
7.564.407
23.392.288
29.028.483
28.696.695
30.889.340
32.916.456
68.560.880 69.578.927
66.738.077 67.129.472 68.066.811 69.455.133 70.345.754 72.340.024 74.927.805 78.875.208 87.709.418
34.106.535 35.353.910
69.630.581 70.021.976 70.959.315 72.347.637 73.238.258 75.232.527 77.820.309 81.767.711 90.601.921
36.068.306 36.846.376 37.777.155 39.151.666 40.082.887 42.110.774 44.794.976 48.945.343 58.019.889
8.029.559
5.001.352
-303.898
0
0
0
0
13.434.878 13.975.737
14.220.191 14.377.713 14.491.810 13.498.887 11.599.748 10.078.109
8.029.559
5.001.352
-303.898
-3.528.690
-3.522.409
-3.488.582
-3.420.534
-3.332.229
-3.214.323
-3.067.507
-2.880.596
-2.658.601
-2.367.708
-1.996.088
-1.498.435
-1.185.793
-1.210.694
-1.236.119
-1.262.077
-1.288.581
-1.315.641
-1.343.270
-1.371.478
-1.400.279
-1.429.685
-1.459.709
-1.490.363
-1.521.660
-4.392.708
-4.574.337
-4.739.384
-4.758.528
-4.750.660
-4.709.115
-4.647.870
-4.557.592
-4.438.985
-4.280.876
-4.088.286
-3.827.417
-3.486.451
-3.020.096
5.653.780
6.826.465
8.018.738
8.676.350
9.225.078
9.511.076
9.729.843
9.934.218
9.059.902
7.318.872
5.989.823
4.202.142
1.514.901
-3.323.994
-1.553.380
63
15.152.758 14.699.579 14.522.732 13.515.467 11.604.577 10.078.109
-932.567
-321.866
-30.922
-16.580
-4.829
4.4
Rendiconto finanziario
Sulla base delle ipotesi illustrate nei paragrafi precedenti e di quelle di seguito illustrate il modello
ha generato il Rendiconto Finanziario rappresentato nel formato del prospetto richiesto dalla AEEG
di cui all’Appendice 1 dell’Allegato A della Delibera 643/2013 con esplicitate tutte le diverse
componenti richieste.
I tiraggi e le restituzioni, sia come quota capitale che come quota interessi, dal 2014 a fine
affidamento, dei finanziamenti pregressi sono riportati nel seguente schema. Non sussistono
differenze rispetto ai dati comunicati per l’ultimo PEF approvato.
Descrizione
Tiraggio
finanziamenti
pregressi
2014
2015
0
2016
0
2017
0
2018
0
2019
0
2020
0
2021
0
2022
0
2023
0
2024
0
2025
0
2026
0
0
Rimborso
quota
capitale per 9.796.064 9.735.556 9.587.108 9.569.983 9.618.487 9.668.932 9.636.956 1.547.132 1.601.375 1.657.834 1.271.760 1.057.525 698.509
finanziamenti
pregressi
Rimborso
quota
interessi per 3.530.449 3.121.433 2.595.731 2.071.087 1.548.845 1.020.728
finanziamenti
pregressi
495.100
96.436
74.963
52.757
30.922
16.580
Il fabbisogno finanziario necessario per il finanziamento del piano degli interventi così come
aggiornato viene coperto tenendo conto degli impegni già in corso con gli istituti di credito
finanziatori, nonché di una ipotesi ragionevole di ulteriori fonti finanziarie di terzi (nuovi tiraggi o
rinegoziazione delle attuali condizioni di rientro del debito pregresso), sulla base delle trattative
avviate dal gestore con le banche così come evidenziati nella comunicazione del gestore n° 5884
del 18/03/2014, per il quale si ipotizza che:
-
il rimborso avvenga a partire dall’anno successivo all’ultimo anno di tiraggio del
finanziamento;
-
la quota capitale da rimborsare annualmente è calcolata in base alla liquidità annuale
disponibile tenendo conto del tasso di copertura del debito ipotizzato
-
gli oneri finanziari sono calcolati annualmente sul valore medio del debito residuo applicando
un tasso di interesse ipotizzato pari al 6 %.
Viene inoltre ipotizzato un apporto annuale corrispondente a risorse finanziarie derivanti da altre
attività aziendali (distribuzione gas, dividendi partecipate, altro) che vengono destinate per
finanziare gli investimenti del SII. Tale valore viene stimato tenendo conto dei valori storici in
modo prudenziale e nella elaborazione viene assimilato ad apporto di capitale sociale.
La componente FoNI viene utilizzata interamente per il finanziamento degli investimenti.
Il valore del servizio del debito non ancora rimborsato al termine dell’affidamento, comprensivo
della quota capitale e della quota interessi è pari a 0.
Il valore residuo delle immobilizzazioni del gestore al termine della concessione, così come gli
indicatori richiesti sono riportati nel prospetto di rendiconto finanziario.
Sulla base delle ipotesi adottate e descritte nella presente relazione emerge che la gestione risulta in
equilibrio economico finanziario ed il fabbisogno di nuovo finanziamento è rimborsato entro il
periodo di concessione alle condizioni sopra descritte.
64
4.829
RENDICONTO FINANZIARIO
UdM
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
Ricavi da Tariffa SII (al netto del FONI)
euro
Contributi di allacciamento
euro
56.882.441 55.143.669 59.378.353 58.163.815 60.128.693 61.777.066 62.667.417 63.603.483 63.625.493 63.990.538 64.871.949 66.151.673 66.979.404 68.865.605 71.272.991 74.966.209 83.294.179
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
300.000
Altri ricavi SII
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.539.181
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
2.592.504
Ricavi da Altre Attività Idriche
euro
RICAVI OPERATIVI
euro
Costi operativi
euro -39.155.027 -37.060.552 -35.710.518 -35.022.213 -34.927.941 -34.667.502 -34.454.345 -34.225.016 -33.562.274 -33.175.601 -33.182.159 -33.195.971 -33.155.370 -33.121.754 -33.025.332 -32.822.369 -32.582.033
COSTI OPERATIVI MONETARI
euro -39.155.027 -37.060.552 -35.710.518 -35.022.213 -34.927.941 -34.667.502 -34.454.345 -34.225.016 -33.562.274 -33.175.601 -33.182.159 -33.195.971 -33.155.370 -33.121.754 -33.025.332 -32.822.369 -32.582.033
Imposte
euro
-3.667.258
-3.652.998
-4.269.066
-4.392.708
-4.574.337
-4.739.384
-4.758.528
-4.750.660
-4.709.115
-4.647.870
-4.557.592
-4.438.985
-4.280.876
-4.088.286
-3.827.417
-3.486.451
-3.020.096
IMPOSTE
euro
-3.667.258
-3.652.998
-4.269.066
-4.392.708
-4.574.337
-4.739.384
-4.758.528
-4.750.660
-4.709.115
-4.647.870
-4.557.592
-4.438.985
-4.280.876
-4.088.286
-3.827.417
-3.486.451
-3.020.096
FLUSSI DI CASSA ECONOMICO
euro
16.899.337 17.322.623 22.291.273 21.641.397 23.518.919 25.262.684 26.347.047 27.520.310 28.246.607 29.059.570 30.024.701 31.409.220 32.435.661 34.548.068 37.312.746 41.549.894 50.584.554
Variazioni circolante commerciale
euro
-2.633.630
402.073
-1.151.971
203.039
-524.048
-453.967
-255.902
-267.181
-59.426
-123.749
-230.662
-341.353
-222.465
-494.106
-644.876
-987.631
-2.195.230
Variazione credito IVA
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
59.721.621 58.036.173 62.270.857 61.056.318 63.021.197 64.669.570 65.559.920 66.495.986 66.517.997 66.883.041 67.764.453 69.044.176 69.871.907 71.758.108 74.165.495 77.858.713 86.186.682
Variazione debito IVA
euro
FLUSSI DI CASSA OPERATIVO
euro
Investimenti con utilizzo del FoNI
euro
Altri investimenti
euro -11.095.219 -15.881.342 -19.257.018 -20.829.071 -14.777.036 -14.702.899 -14.640.750 -14.584.220 -14.555.868 -14.539.302 -14.506.809 -14.432.918 -14.392.294 -14.334.081 -14.218.382 -14.062.882 -13.777.497
FLUSSO DI CASSA ANTE FONTI
FINANZIAMENTO
euro
2.337.706
865.695
960.302
-126.564
6.994.871
8.808.717 10.091.145 11.253.129 12.187.181 12.935.821 13.794.039 15.067.867 16.213.196 18.053.962 20.667.870 24.562.263 32.389.324
FoNI
euro
832.781
977.658
921.982
1.141.929
1.222.964
1.297.101
1.359.250
1.415.780
1.444.132
1.460.698
1.493.191
1.567.082
1.607.706
5.159.702
5.179.901
4.599.729
4.757.982
Erogazione debito finanziario a breve
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Erogazione debito finanziario medio lungo termine
euro
4.422.707
7.998.966
7.624.594
8.740.701
1.728.572
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Erogazione contributi pubblici
euro
866.000
520.000
650.000
350.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Apporto capitale sociale
euro
5.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
3.000.000
FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE
PER RIMBORSI
Rimborso quota capitale per
finanziamenti pregressi
Rimborso quota interessi per
finanziamenti pregressi
Rimborso quota capitale per nuovi
finanziamenti
Rimborso quota interessi per nuovi
finanziamenti
14.265.706 17.724.695 21.139.302 21.844.436 22.994.871 24.808.717 26.091.145 27.253.129 28.187.181 28.935.821 29.794.039 31.067.867 32.213.196 34.053.962 36.667.870 40.562.263 48.389.324
-832.781
-977.658
-921.982
-1.141.929
-1.222.964
-1.297.101
-1.359.250
-1.415.780
-1.444.132
-1.460.698
-1.493.191
-1.567.082
-1.607.706
-1.665.919
-1.781.618
-1.937.118
-2.222.503
euro
13.459.194 13.362.320 13.156.877 13.106.067 12.946.407 13.105.818 14.450.396 15.668.909 16.631.313 17.396.519 18.287.230 19.634.950 20.820.902 26.213.664 28.847.771 32.161.992 40.147.307
euro
-9.796.064
-9.735.556
-9.587.108
-9.569.983
-9.618.487
-9.668.932
-9.636.956
-1.547.132
-1.601.375
-1.657.834
-1.271.760
-1.057.525
-698.509
0
0
0
0
euro
-3.530.449
-3.121.433
-2.595.731
-2.071.087
-1.548.845
-1.020.728
-495.100
-96.436
-74.963
-52.757
-30.922
-16.580
-4.829
0
0
0
0
euro
0
0
0
0
0
-28.506
-1.538.740
-9.331.780 -10.646.222
-8.970.293
0
0
0
0
0
0
0
euro
-132.681
-505.331
-974.038
-1.464.997
-1.779.075
-1.830.077
-1.783.060
-1.456.944
-269.109
0
0
0
0
0
0
0
TOTALE SERVIZIO DEL DEBITO
euro -13.459.194 -13.362.320 -13.156.877 -13.106.067 -12.946.407 -12.548.243 -13.453.856 -12.432.292 -13.180.165 -10.949.993
-1.302.682
-1.074.105
-703.338
0
0
0
0
FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE
POST SERVIZIO DEL DEBITO
euro
0
0
0
0
0
557.575
996.540
65
3.236.617
-857.604
3.451.148
6.446.526 16.984.548 18.560.845 20.117.564 26.213.664 28.847.771 32.161.992 40.147.307
Valore residuo a fine concessione
Stock di debito non rimborsato a fine affidamento (capitale + interessi)
37.799.832
0
INDICATORI DI REDDITIVITA' E LIQUIDITA'
TIR unlevered
TIR levered
ADSCR
DSCR minimo
LLCR
Udm
%
%
n.
n.
n.
valore
n.d.
n.d.
5,63
1,00
1,04
66
5 Sintesi
L'AEEG ha approvato con la deliberazione 643/2013/R/Idr il Metodo Tariffario Idrico (MTI) che
individua i criteri che saranno adottati a livello nazionale per determinare le tariffe 2014 e 2015 del
servizio idrico integrato.
La presente relazione illustrativa rappresenta una degli elaborati richiesti da AEEG per la proposta di
aggiornamento tariffario ai sensi del MTI, ed è redatta in conformità allo schema che descrive i
contenuti minimi e l’ordine espositivo definito con la Determina n°3/2014 del 07/03/2014.
La relazione è costituita da 5 capitoli (0-1-2-3-4) e 2 Allegati (1-2).
Il Cap.0 illustra i principi e gli aspetti generali del Metodo Tariffario Idrico: l’ambito di
applicazione, le varie componenti di costo del servizio, gli schemi regolatori, le modalità di
aggiornamento del Programma degli interventi e del Piano economico - finanziario, la
determinazione del moltiplicatore tariffario e dei corrispettivi applicati all’utenza, la procedura di
approvazione della AEEG. La regolazione prevista nel Metodo Tariffario Idrico è quindi applicata
attraverso la definizione di uno specifico schema regolatorio, costituito dai seguenti atti necessari alla
predisposizione tariffaria, che l’Ente d’Ambito propone all’AEEG ai fini della relativa approvazione :
Programma degli interventi e Piano economico - finanziario.
Il Cap. 1 fornisce alcune informazioni sulla gestione : il perimetro della gestione ed i servizi forniti
fra quelle appartenenti al “Servizio Idrico Integrato” e quelle appartenenti alle “Altre Attività
Idriche”, nonché la illustrazioni delle condizioni esistenti nel nostro ambito per procedere con la
applicazione del Metodo Tariffario Idrico.
Il Cap. 2 illustra e commenta i dati (tecnici, fonti di finanziamento ed altri dati economicofinanziari, dati di conto economico, immobilizzazioni, corrispettivi all’utenza finale) inseriti nel
formulario di raccolta, ed utilizzati per la elaborazione del Piano economico – finanziario, così
come validati dall’Ente di Ambito per l’anno 2012. Per quanto riguarda i dati relativi al 2013, non
essendo ancora disponibili le fonti contabili obbligatorie approvate, è stata effettuata solo una
verifica di massima della congruità dei dati trasmessi dal gestore.
Il Cap. 3 illustra la metodologia utilizzata per la predisposizione tariffaria: la selezione del
quadrante regolatorio (quadrante III) e le ipotesi adottate per quantificare il fabbisogno di
investimenti dal 2014 al 2017, la determinazione di tutte le componenti di costo del servizio, le
ipotesi adottate ed i risultati ottenuti utilizzando lo strumento di calcolo predisposto e reso
disponibile da ANEA per determinare il vincolo ai ricavi del gestore (VRG) ed il moltiplicatore
tariffario base teta (ϑ) sulla base dello specifico schema regolatorio adottato che il gestore dovrà
applicare per il 2014 e il 2015.
Una particolare rilevanza ai fini del calcolo, in quanto legati ad una componente di discrezionalità,
riguarda: i criteri di applicazione dell’ammortamento finanziario (art.3.1.1.1), la determinazione
della componente di costo COaaltri (art. 3.1.2.3), i criteri per il recupero della componente Rc2015Tot .
Il Cap. 4 illustra i principi generali, le ipotesi adottate ed i risultati del calcolo per lo sviluppo del
PEF (Piano Economico Finanziario), costituito dai prospetti di Piano tariffario, Conto economico e
Rendiconto finanziario prospettici dal 2014 fino alla scadenza dell’affidamento (2030).
L’Allegato 1 rappresenta la “Dichiarazione di Validazione dei dati” che commenta i dati di input
inseriti, le modalità di verifica adottate ed attesta che tali dati risultano congruenti con i dati di
bilancio ed altre fonti contabili (validati).
L’Allegato 2 rappresenta l’istanza ad AEEG per quanto riguarda la valorizzazione del parametro
relativo ai costi di funzionamento dell’Ente di ambito da inserire in tariffa.
67
Allegato 1 – Dichiarazione di Validazione dei dati
Sommario
0
PREMESSA ............................................................................................................................ 1
1
PERIMETRO DELLE ATTIVITÀ ...................................................................................... 2
1.1 Variazioni del perimetro delle attività ........................................................................... 2
2
VALIDAZIONE DELLA CONGRUITÀ DEI DATI ......................................................... 3
2.1 Indicatori Tecnici .......................................................................................................... 3
2.2 Indicatori Gestionali ...................................................................................................... 5
2.3 Oneri Finanziari e Fiscali .............................................................................................. 6
2.4 Consistenza Fondi ......................................................................................................... 7
2.5 ModCo ........................................................................................................................... 8
2.6 ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro............................................................ 12
2.7 ModTariffa e ModQuotaFissa ..................................................................................... 15
0- Premessa
0
0- Premessa
L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) aveva previsto all’art. 6 della Delibera 585/2012 che gli
Enti di Ambito con procedura partecipata del gestore verificano la validità delle informazioni ricevute e le
integrano o le modificano (VALIDAZIONE DEI DATI).
Nella presente scheda è stato definito un elenco di attività da svolgere per la validazione dei dati, avendo
tuttavia come quadro di azione le prescrizioni contenute nella Deliberazione 347/2012/R/idr (di seguito
Deliberazione), le istruzioni di compilazione contenute all’Allegato 3 della Determinazione 2/2012-TQI
aggiornate all’11 ottobre 2012 (di seguito Istruzioni) e i chiarimenti contenuti nelle domande e risposte
frequenti aggiornate al 24 ottobre 2012 (di seguito FAQ).
Allo scopo è stata evidenziata la validazione della congruità dei Dati, con cui compiere la verifica
confrontando i dati trasmessi con i dati contenuti nelle fonti contabili obbligatorie e in altri documenti in
possesso dell’Autorità, come ad esempio i dati provenienti dal flusso informativo degli obblighi di
comunicazione presenti nella Convenzione di affidamento.
Le tabelle riportate sono pensate per consentire un confronto immediato tra i dati trasmessi dal Gestore (dato
dichiarato) e i dati contenuti nelle fonti contabili obbligatorie e/o in altri documenti in possesso dell’AATO
(dato riscontrato), in modo da evidenziare eventuali scostamenti (Scostamento), con eventuale commento
dei risultati del confronto e il riferimento alle fonti contabili obbligatorie (Note/Fonti). Laddove siano stati
riscontrati durante il processo di validazione eventuali scostamenti, sono state effettuate con la
partecipazione del gestore le verifiche necessarie ed il dato è stato rettificato; per tale motivo non si
riscontrano, in questa ultima versione, casi di non congruità.
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 1 di 16
1- Perimetro delle attività
1.1 – Variazioni del perimetro delle attività
1 1- Perimetro delle attività
1.1 Variazioni del perimetro delle attività
Nelle Istruzioni l’AEEG prevede che, in caso di variazioni del perimetro delle attività, i soggetti che
gestivano alla data del 31 luglio 2012 impianti funzionali alla fornitura dei servizi idrici, trasmettano i dati
delle preecedenti gestioni conciliandoli in base ai criteri di ragionevolezza e verificabilità, fornendo
adeguato riscontro.
Q1
Sono intervenute variazioni del perimetro delle attività dal 1 gennaio 2012 ?
Q2
Se si, indicare per quali attività e/o in quali territori
Avvio di nuove Attività/
Gestione di nuovi territori
Q3
NO
Cessazione di attività svolte fino al 31.12.2011/
Decadenza della gestione in territori gestiti fino al 31.12.2011
Sono intervenute variazioni dopo il 31 luglio 2012 ?
Se si, indicare per quali attività e/o in quali territori
Avvio di nuove Attività/
Gestione di nuovi territori
NO
Cessazione di attività svolte fino al 31.12.2011/
Decadenza della gestione in territori gestiti fino al 31.12.2011
Indicare il soggetto/i che hanno trasmesso i dati (Gestore attuale/preesistente, entrambi):
Q4
Le variazioni del perimetro delle attività e/o del territorio gestito sono state comunicate
agli uffici dell’AEEG come prescritto nelle Istruzioni?
NO
Perché non
intervenuta
alcuna
variazione
Nessuna variazione nel perimetro delle attività del gestore è avvenuta nel 2012.
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 2 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.1 – Indicatori Tecnici
2 2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.1 Indicatori Tecnici
La validazione consiste nel verificare la corrispondenza dei dati trasmessi con quelli presenti nelle fonti
documentali trasmesse e/o già in possesso dell’Autorità di Ambito. E’ indicato nel campo note la fonte di
provenienza del dato utilizzato ai fini della verifica.
Tabella 1
SERVIZIO ACQUEDOTTO
Numero di comuni serviti (ComA)
UdM
Dato
dichiarato
Dato
riscontrato
Scostamento
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Note/Fonti
Legge Regionale n. 18 del
22/06/1998 e Delibera AATO A.C.
n. 3 del 25/06/2003
-
45
45
0
Coerenza e
congruità
-
412.042
412.042
0
congruità
-
19,417
19,417
0
congruità
Popolazione residente servita
(PRA)
Indicatore di difficoltà dei
trattamenti di potabilizzazione (IT)
Volume di acqua prelevato
complessivamente dall'ambiente
(A02)
di cui captato da sorgente
di cui emunto da pozzo
di cui prelevato da acque
superficiali
m3
45.291.240
45.291.240
0
congruità
m3
m3
42.201.003
3.090.237
42.201.003
3.090.237
0
0
m3
0
0
0
congruità
congruità
congruità
Volume di acqua prelevato da altri
sistemi di acquedotto (A07)
m3
278.216
278.216
0
congruità
Volume di acqua consegnato alle
utenze, misurato e non (A10+A11)
m3
30.976.754
30.976.754
0
congruità
Volume di acqua fatturato (A20)
m3
31.136.191
31.136.191
0
congruità
Utenze domestiche con contatore
del diametro minimo (Utdm)
-
183.206
183.206
0
congruità
Utenze totali (UtT)
-
219.520
219.520
0
congruità
-
119.072
119.072
0
congruità
km2
1.815,5
1.815,5
0
congruità
-
132
24
132
24
0
0
congruità
congruità
Dati Gestionali 2012 - Dato
dichiarato dal Gestore
Dati Siviri
Legge regionale n. 18 del
22/06/1998
Dati Gestionali 2012
Dati Gestionali 2012
-
0
0
0
congruità
Dati Gestionali 2012
-
0
0
0
congruità
Popolazione fluttuante (PFA)
Superficie (SUA)
Numero gruppo di sorgenti
Numero campi pozzi
Numero captazioni acque
superficiali
Numero invasi
Dati Gestionali 2012
Dati Gestionali 2012 - Calcolato
dall’AATO
Decreto del Ministero dei Lavori
Pubblici n. 99 dell’8 gennaio 1997
– comunicazione diretta del gestore
Dato dichiarato dal Gestore
Dato dichiarato dal Gestore
Dato dichiarato dal Gestore
Decreto del Ministero dei Lavori
Pubblici n. 99 dell’8 gennaio 1997
– comunicazione diretta del gestore
Decreto del Ministero dei Lavori
Pubblici n. 99 dell’8 gennaio 1997
– comunicazione diretta del gestore
Decreto del Ministero dei Lavori
Pubblici n. 99 dell’8 gennaio 1997
– comunicazione diretta del gestore
Dati Gestionali 2012
Lunghezza rete (L)
km
6.692
6.692
0
congruità
Numero serbatoi
Capacità totale serbatoi
Numero stazioni di sollevamento
Numero di utenze dotate di
contatore
Numero di utenze dotate di
contatore funzionante
m3
-
418
115.570
146
418
115.570
146
0
0
0
congruità
congruità
congruità
Dati Gestionali 2012
Dati Gestionali 2012 - Dato
dichiarato dal Gestore
Dato dichiarato dal Gestore
Dato dichiarato dal Gestore
Dato dichiarato dal Gestore
-
219.729
219.729
0
congruità
Dati Gestionali 2012
-
219.729
219.729
0
congruità
Dati Gestionali 2012
SERVIZIO FOGNATURA
Numero di comuni serviti (ComF)
UdM
Dato
dichiarato
Dato
riscontrato
Scostamento
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Note/Fonti
-
45
45
0
congruità
Legge Regionale n. 18 del
22/06/1998, Delibera AATO A.C. n.
3 del 25/06/2003
0
congruità
Dati Gestionali 2012
Popolazione residente servita
(PRF)
Lunghezza rete fognaria (LL)
-
378.986
378.986
km
1.994,25
1.994,25
0
congruità
Dati Gestionali 2012
Popolazione fluttuante (PFF)
-
109.519
109.519
0
congruità
km2
1.815,5
1.815,5
0
congruità
Dati Siviri
Legge Regionale n. 18 del
22/06/1998, Delibera AATO A.C. n.
3 del 25/06/2003
204
204
Superficie (SUF)
Numero stazioni di sollevamento
liquami
-
0
congruità
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Dato dichiarato dal Gestore
Pagina 3 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
SERVIZIO DEPURAZIONE
Numero di comuni serviti (ComD)
Popolazione residente servita
(PRD)
Popolazione fluttuante (PFD)
Superficie (SUD)
Costi operativi modellati per
trattamento reflui (COTR)
Totale carico inquinante acque
reflue urbane dei comuni serviti
(AetuS)
Abitanti Equivalenti serviti da
depurazione
Potenzialità impianti depurazione
esistenti
di cui in esercizio
range di abiitanti equivalenti
A.E. <= 2.000
2.000 < A.E. <= 10.000
10.000 < A.E. <= 100.000
A.E. > 100.000
UdM
2.1 – Indicatori Tecnici
Dato
dichiarato
Dato
riscontrato
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Note/Fonti
0
congruità
Legge Regionale n. 18 del
22/06/1998, Delibera AATO A.C. n.
3 del 25/06/2003
Scostamento
-
40
40
-
332.016
332.016
0
congruità
Dati Gestionali 2012
-
95.946
95.946
0
congruità
km2
1.815,5
1.815,5
0
congruità
Euro
5.980.000
5.980.000
0
congruità
Dati Siviri
Legge Regionale n. 18 del
22/06/1998, Delibera AATO A.C. n.
3 del 25/06/2003
Dati Gestionali 2012 calcolato
dall’AATO
A.E.
371.882
371.882
0
congruità
Dati Gestionali 2012 - Dato
dichiarato dal Gestore
A.E.
338.799
338.799
0
congruità
Dati Gestionali 2012 - Dato
dichiarato dal Gestore
A.E.
488.705
488.705
0
congruità
Dati Gestionali 2012
488.705
488.705
0
25
9
8
0
0
0
0
0
A.E.
Dati Gestionali 2012
Num.impianti
25
9
8
0
congruità
congruità
congruità
congruità
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Dati Gestionali 2012
Dati Gestionali 2012
Dati Gestionali 2012
Dati Gestionali 2012
Pagina 4 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.2 – Indicatori Gestionali
2.2 Indicatori Gestionali
La verifica consiste nel controllare la corrispondenza dei dati riportati in ModAto alla sezione Indicatori
Gestionali e le medesime informazioni rintracciabili nel Bilancio e nelle rendicontazioni annuali effettuate
dal gestore ai sensi della convenzione.
Tabella 2
INDICATORI GESTIONALI
Numero di addetti
Numero di addetti acquedotto
Numero di addetto fognatura
Numero di addetti depurazione
Numero addetti servizi
comuni/condivisi
Morosità (Euro)
Importo delle fatture di
competenza 2012 emesse agli
utenti del SII
Importo delle fatture di
competenza 2012 pagate oltre i
termini indicati
Importo delle fatture di
competenza 2012 non pagate al
30/06/2013
Importo delle fatture di
competenza 2012 per le quali si è
proceduto alla costituzione in
mora al 30/06/2013
Dato
dichiarato
Dato
riscontrato
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Scostamento
212
31
85
212
31
85
0
0
57.374.609
57.374.609
27.631.242
27.631.242
1.764.473
1.764.473
966.256
966.256
0
0
0
0
Note/Fonti
congruità
congruità
congruità
Dati Gestionali 2012
Dati Gestionali 2012
Dati Gestionali 2012
congruità
Dati Gestionali 2012
congruità
Estrapolazione statistica da banca dati del Gestore 2012
0
0
Estrapolazione statistica da banca dati del Gestore 2012
congruità
0
Estrapolazione statistica da banca dati del Gestore 2012
congruità
Estrapolazione statistica da banca dati del Gestore 2012
0
congruità
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 5 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.3 – Oneri Finanziari e Fiscali
2.3 Oneri Finanziari e Fiscali
La verifica consiste nel controllare la corrispondenza con i dati del Bilancio dei dati riportati in ModAto per
gli oneri finanziari e le imposte.
Tabella 3
ONERI FINANZIARI (Euro)
Per debiti a breve termine
Per debiti a medio-lungo termine
Per finanziamenti a tasso agevolato
Dato
dichiarato
281.970
3.911.323
3.911.323
17.345
17.345
0
0
Valore dei depositi
Dato
dichiarato
Dato
riscontrato
0
0
0
0
Scostamento
1.911.150
1.911.150
0
0
0
0
Interessi maturati
IMPOSTE (Euro)
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Scostamento
281.970
Per debiti verso imprese controllate e
collegate e verso controllanti
DEPOSITI CAUZIONALI O
ANTICIPI SUI CONSUMI (Euro)
Dato
riscontrato
Dato
dichiarato
Dato
riscontrato
Scostamento
IRES
1.505.349
1.505.349
0
IRAP
1.147.811
1.147.811
0
-285.776
-285.776
0
Imposte differite
congruità
congruità
congruità
congruità
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
congruità
congruità
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
congruità
congruità
congruità
Note/Fonti
Conto economico del
finanziaria del gestore
Conto economico del
finanziaria del gestore
Conto economico del
finanziaria del gestore
Conto economico del
finanziaria del gestore
SII – dettaglio da procedura
SII – dettaglio da procedura
SII – dettaglio da procedura
SII – dettaglio da procedura
Note/Fonti
Conto economico del SII – dettaglio da procedura
finanziaria del gestore
Conto economico del SII – dettaglio da procedura
finanziaria del gestore
Note/Fonti
Conto economico del SII – dettaglio da procedura
finanziaria del gestore
Conto economico del SII – dettaglio da procedura
finanziaria del gestore
Conto economico del SII – dettaglio da procedura
finanziaria del gestore
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 6 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.4 – Consistenza Fondi
2.4 Consistenza Fondi
La verifica consiste nel controllare la corrispondenza dei dati riportati in ModAto con i dati del Bilancio.
Q5
Il Fondo TFR è al netto della parte versata all’Inps ?
SI
Q6
Nella programmazione sono state riconosciute (ex-ante) le perdite su crediti ?
NO
Q7
In fase di revisione è stato deliberato il riconoscimento (ex-post) dei conguagli per le
perdite su crediti ?
NO
Tabella 4
CONSISTENZA FONDI (Euro)
Fondo trattamento di fine rapporto
(incluso fondo trattamento fine
mandato degli amministratori)
Fondo sentenza Corte Costituzionale
335/2008
Fondi per trattamento di quiescenza
Fondo rischi su crediti
Dato
dichiarato
Dato
riscontrato
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Note/Fonti
0
congruità
Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico
Scostamento
3.959.402
3.959.402
1.840.246
1.840.246
0
congruità
Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico
0
0
0
congruità
Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico
0
0
0
congruità
Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico
Fondo svalutazione crediti
3.521.804
3.521.804
0
congruità
Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico
Altri fondi rischi ed oneri
2.439.296
2.439.296
0
congruità
Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico
284.292
284.292
Fondi per imposte anche differite
UTILIZZO FONDO
SVALUTAZIONE CREDITI
2.513.624
2.513.624
0
congruità
Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico
0
congruità
Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico
0
congruità
Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 7 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.5 – ModCo
2.5 ModCo
Q8
Per la sezione costi della produzione (
Tabella ), la somma delle 4 colonne – servizio idrico integrato, altre attività idriche,
attività non idriche con infrastrutture dei servizi idrici, altre attività non idriche –
coincide con il totale di bilancio?
SI
Q9
I costi dell’ energia elettrica 2012 riportati nel ModCO sono coerenti con i documenti
contabili ufficiali ?
SI* vedi
nota
NOTA
Q9
Il costo sostenuto per l’acquisto dell’energia elettrica riportato nel Bilancio 2012 dell’azienda comprende anche il costo per i
consumi di acqua e gas oltre che per energia elettrica e pertanto questi devono essere depurati dal totale, per cui il valore del
costo per energia elettrica per il SII è pari ad € 6.706.280 come riportato nel ModCO
Tabella 5
COSTI DELLA
PRODUZIONE (Euro)
B6) Per materie prime,
sussidiarie, di consumo e merci
Servizio
idrico
integrato
3.676.212
Attività non
Altre
Altre
idriche con
attività
attività infrastrutture
non
idriche
dei servizi
idriche
idrici
390.544
Criterio
Totale Riscontrato
Scostamento (Coerenza/
dichiarato in Bilancio
Congruità)
32.175 1.013.466 5.112.397 11.573.299
B7) Per servizi
16.623.215 10.033.814
energia elettrica da altre imprese
del gruppo
5.520.669
167.385
389
energia elettrica da altre imprese
951.981
0
0
0
altri servizi da altre imprese del
gruppo
27.470
0
31
163.238
7.711.560
153.929
B8) Per godimento beni di terzi 6.958.365
0
altri servizi da altre imprese
di cui per uso impianti di altre
imprese del gruppo
di cui altre spese verso altre
imprese del gruppo
B9) Per il personale
di cui per trattamento di fine
rapporto
(inclusa rivalutazione)
B11) Variazione delle
rimanenze
B12) Accantonamenti per
rischi
B13) Altri accantonamenti
B14) Oneri diversi di gestione
65.857 5.754.300
6.460.903 congruità
-6.589.401
5.754.300
0 congruità
951.981
951.981
0 congruità
190.739
190.739
0 congruità
41.266 1.819.440 9.726.195
9.726.195
0 congruità
854 5.171.537 12.130.756 12.130.757
0 congruità
0
0
0
0
0
0
0 congruità
0
0
0
0
0
0
0 congruità
55.197 4.256.038 19.622.664 19.622.664
0 congruità
14.295.703 1.015.726
734.348
52.176
2.835
218.626 1.007.985
1.007.985
0 congruità
0
0
0
0
0
128.495
128.495 congruità
1.790.000
0
0
0 1.790.000
1.790.000
0 congruità
0
0
0
0
0
0
0 congruità
740.111
99
20.267
316.529 1.077.006
1.076.229
-777 congruità
Note/Fonti
Bilancio Consuntivo
gestore* VEDI NOTA
Bilancio Consuntivo
gestore* VEDI NOTA
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore* VEDI NOTA
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore* VEDI NOTA
NOTA
Le differenze sono riscontrabili a causa dell’inserimento del costo dell’energia elettrica nella voce B6 nel bilancio quando
questa è inserita nella voce B7 nel ModCO, secondo i criteri dell’unbundling del gas. Le restanti differenze di importi (780 €)
sono irrilevanti ai fini della validazione dei dati stessi, pertanto viene convalidato il ModCO cosi come riportato nella
precedente tabella.
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 8 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.5 – ModCo
Tabella 6
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Dichiarato
Accantonamenti e rettifiche in
eccesso rispetto all'applicazione di
norme tributarie
Rettifiche di valori di attività
finanziarie
Costi connessi all'erogazione di
liberalità
Costi pubblicitari e di marketing
(incluse le imposte connesse)
Oneri per sanzioni, penalità,
risarcimenti automatici e simili
Oneri straordinari
Spese processuali in cui la parte è
risultata soccombente
Contributi associativi
Spese di viaggio e di rappresentanza
Spese di funzionamento Ente
d'Ambito
Canoni di affitto immobili non
industriali
Costi di realizzazione degli
allacciamenti idrici e fognari
Gestione fognature bianche
Pulizia e manutenzione caditoie
stradali
Perdite su crediti per la sola quota
parte eccedente l'utilizzo del fondo
Costi di strutturazione dei progetti di
finanziamento (non capitalizzati)
Uso infrastrutture di terzi
rimborso mutui di comuni, aziende
speciali, società patrimoniali
altri corrispettivi a comuni, aziende
speciali, società patrimoniali
corrispettivi a gestori preesistenti,
altri proprietari
Riscontrato
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Scostamento
0
0
0
congruità
0
0
0
congruità
2.135
2.135
0
congruità
Dettaglio costi dichiarato dal Gestore
95.886
95.886
0
congruità
Dettaglio costi dichiarato dal Gestore
4.679
4.679
0
congruità
Dettaglio costi dichiarato dal Gestore
295.211
295.211
0
congruità
Dettaglio costi dichiarato dal Gestore
0
0
0
congruità
60.430
2.127
60.430
2.127
0
0
330.294
0
0
0
0
Congruità
0
0
0
Congruità
480.026
480.026
0
Congruità
6.162.172
330.294
Congruità Bilancio del SII 2011: Conto Economico
Congruità Bilancio del SII 2011: Conto Economico
Coerenza e
-330.294
Bilancio del SII 2011: Conto Economico
congruità
3.281.469
2.416.317
134.092
0
0
0
0
0
0
Congruità
contributi a comunità montane
0
0
0
Congruità
canoni per restituzione acque
oneri per la gestione di aree di
salvaguardia
altri oneri locali (TOSAP, COSAP,
TARSU)
0
0
0
Congruità
0
0
0
115.180
115.180
0
Accantonamenti e rettifiche in
eccesso rispetto all'applicazione di
norme tributarie
Rettifiche di valori di attività
finanziarie
Costi connessi all'erogazione di
liberalità
Costi pubblicitari e di marketing
(incluse le imposte connesse)
Oneri per sanzioni, penalità,
risarcimenti automatici e simili
Oneri straordinari
Spese processuali in cui la parte è
risultata soccombente
Contributi associativi
Spese di viaggio e di rappresentanza
Spese di funzionamento Ente
d'Ambito
Canoni di affitto immobili non
industriali
Dichiarato
Riscontrato
Scostamento
Dettaglio costi dichiarato dal Gestore
Bilancio Consuntivo Gestore 2012 e FileProprietario
Coerenza e La differenza è dovuta al costo di funzionamento AATO
Congruità presente nei corrispettivi dati dai comuni e inseriti nel
fileproprietario
Oneri locali
canoni di derivazione/sottensione
idrica
contributi per consorzi di bonifica
ALTRE ATTIVITÀ’ IDRICHE
Note/Fonti
Congruità
Congruità
Congruità
Bilancio del SII 2011: Conto Economico
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Congruità
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Congruità
0
0
0
Congruità
0
0
0
0
0
0
Note/Fonti
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 9 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
ALTRE ATTIVITÀ’ IDRICHE
2.5 – ModCo
Dichiarato
Costi di realizzazione degli
allacciamenti idrici e fognari
Gestione fognature bianche
Pulizia e manutenzione caditoie
stradali
Perdite su crediti per la sola quota
parte eccedente l'utilizzo del fondo
Costi di strutturazione dei progetti di
finanziamento (non capitalizzati)
Riscontrato
Scostamento
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Congruità
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Uso infrastrutture di terzi
rimborso mutui di comuni, aziende
speciali, società patrimoniali
altri corrispettivi a comuni, aziende
speciali, società patrimoniali
corrispettivi a gestori preesistenti,
altri proprietari
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Oneri locali
canoni di derivazione/sottensione
idrica
contributi per consorzi di bonifica
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Congruità
contributi a comunità montane
0
0
0
Congruità
canoni per restituzione acque
oneri per la gestione di aree di
salvaguardia
altri oneri locali (TOSAP, COSAP,
TARSU)
0
0
0
Congruità
0
0
0
0
0
0
Descrizione
ModCO
Energia elettrica (euro)
6.706.281
Descrizione
Infrastrutture di terzi (Euro)
Bilnacio 2012
ModCO Bilancio 2012 SII
5.831.878
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Scostamento
6.706.280
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Congruità. Vedasi
la nota inserita per
1
la giustificazione
alla Q9
0
Note/Fonti
Dati gestionali 2012
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Scostamento
5.831.878
Note/Fonti
Note/Fonti
Bilancio gestore 2012
Congruità/coerenza
Tabella 7
VALORE DELLA
PRODUZIONE (Euro)
A1)
A2)
A3)
A4)
A5)
Servizio
idrico
integrato
Attività non
Altre
Altre
idriche con
attività
attività infrastrutture
non
idriche
dei servizi
idriche
idrici
Ricavi delle vendite e delle
52.754.843 2.006.356
prestazioni
di cui da altre imprese del
0
0
gruppo
Variazioni rimanenze di
prodotti in corso di
0
0
lavorazione, semilavorati e
finiti
Variazioni dei lavori in
0
0
corso su ordinazione
Incrementi
di
immobilizzazioni
per
4.310.697
18.959
lavori interni (inclusi costi
del personale)
di cui per realizzazione
allacciamenti idrici e
252.235
fognari
Altri ricavi e proventi
di cui da altre imprese del
gruppo
1.614.993
310.859
0
0
Criterio
Totale Riscontrato
Scostamento (Coerenza/
dichiarato in Bilancio
Congruità)
Note/Fonti
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
0 18.474.842 73.236.040 73.236.041
0 Congruità
0 16.763.336 16.763.336 16.763.336
0 Congruità
0
0
0
0
0 Congruità
0
0
0
0
0 Congruità
Bilancio Consuntivo
gestore
992.865 5.324.674
5.324.674
0 Congruità
Bilancio Consuntivo
gestore
252.235
252.235
0 Congruità
Bilancio Consuntivo
gestore
407.383 2.326.989 4.660.224
4.660.224
0 Congruità
2.153
0
0
0
0
0
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Congruità
Bilancio Consuntivo
gestore
Bilancio Consuntivo
gestore
Pagina 10 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.5 – ModCo
Tabella 8
ULTERIORI
SPECIFICAZIONI DEI Dichiarato Riscontrato
RICAVI (Euro)
Servizio idrico integrato
Ricavi da articolazione
51.416.969
51.416.969
tariffaria
Vendita
di
acqua
0
0
all’ingrosso
Acquedotto (utenti non
allacciati alla pubblica
0
0
fognatura)
Vendita di acqua non
potabile o ad
uso
92.245
92.245
industriale
Vendita
di
acqua
0
0
forfetaria
Fornitura
bocche
158.156
158.156
antincendio
Fognatura e depurazione
civile
0
0
(approvvigionamento
autonomo)
Fognatura e depurazione
580.000
580.000
di acque reflue industriali
Contributi
di
507.473
507.473
allacciamento
Lavori conto terzi
0
0
Proventi straordinari
1.226.458
1.226.458
Contributi
esercizio
in
conto
Rimborsi e indennizzi
Contributi
di
allacciamento
Altre attività idriche
Prestazioni e servizi
accessori
Vendita di acqua con
autobotte
Trattamento percolati
Trattamento bottini
Gestione
fognature
bianche
Pulizia e manutenzione
caditoie stradali
Installazione/manutenzion
e bocche antincendio
Vendita di servizi a terzi
Lavori conto terzi
Spurgo pozzi neri
Rilascio
autorizzazioni
allo scarico
Lottizzazioni
Riuso delle acque di
depurazione
Case dell’acqua
Proventi straordinari
Contributi
in
conto
esercizio
Rimborsi e indennizzi
Ricavi da altre attività
(non inclusi nelle suddette
voci)
Attività non idriche con
infrastrutture dei servizi
idrici
Vendita di servizi a terzi
Lavori conto terzi
Vendita
di
energia
elettrica
Fitti attivi
388.535
388.535
0
Criterio
(Coerenza/
Congruità)
Note/Fonti
0
congruità
Bilancio Consuntivo gestore
0
congruità
0
congruità
0
congruità
Bilancio Consuntivo gestore
0
congruità
Bilancio Consuntivo gestore
0
congruità
Bilancio Consuntivo gestore
0
congruità
Bilancio Consuntivo gestore
0
congruità
Bilancio Consuntivo gestore
0
congruità
Bilancio Consuntivo gestore
0
0
congruità
congruità
0
congruità
0
congruità
congruità
Scostamento
Bilancio Consuntivo gestore
507.473
507.473
0
676.779
676.779
0
0
0
0
1.160.140
congruità
congruità
Congruità
1.520.446
124.340
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
35.650
35.650
0
19.746
19.746
0
0
0
0
0
44.695
0
44.695
0
0
235.966
Bilancio Consuntivo gestore
Bilancio Consuntivo gestore
Bilancio Consuntivo gestore
I contributi pubblici in conto esercizio rilevati dal Bilancio
del gestore derivano dalla somma di :
66.850
contributi in conto esercizio
321.685
risconti di contributi in c/capitale
Dati comunicati dal gestore
Dati comunicati dal gestore
Dati comunicati dal gestore
Congruità
Lo scostamento fra il valore riscontrato nel Bilancio del SII e
il dato dichiarato nel ModCO e giustificato da ricavi da
smaltimento rifiuti presso i depuratori del gestore non
classificabili né come bottini né come percolati
Bilancio Consuntivo gestore
Congruità
Bilancio Consuntivo gestore
Congruità
Bilancio Consuntivo gestore
Congruità
Congruità
Congruità
Congruità
Bilancio Consuntivo gestore
Bilancio Consuntivo gestore
Bilancio Consuntivo gestore
Bilancio Consuntivo gestore
Congruità
Congruità
Bilancio Consuntivo gestore
Bilancio Consuntivo gestore
Congruità
Congruità
Congruità
Bilancio Consuntivo gestore
Dati comunicati dal gestore
Congruità
Congruità
Dati comunicati dal gestore
Dati comunicati dal gestore
Congruità
Congruità
Bilancio Consuntivo gestore
Bilancio Consuntivo gestore
Bilancio Consuntivo gestore
0
0
2.742
2.742
141.497
141.497
0
0
0
0
0
0
0
151.535
151.535
0
Congruità
1.583
1.583
0
Congruità
Dati comunicati dal gestore
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 11 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.6 - ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro
2.6 ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro
La verifica consiste nel controllare la corrispondenza dei dati riportati in ModStratificazione,
ModStratOF e ModLibro con i dati derivanti dalle fonti contabili.
Q10
Il
costo degli allacci
capitalizzato?
è
SI
I contributi di allaccio sono
capitalizzati?
SI
Se il costo degli allacci è capitalizzato, è stato compilato il foglio
Q11 ModStratificazione/ModLibro con codice immobilizzazione 3 (altri Servizi
Idrici) ?
SI
Q12 È stato compilato il ModStratOF ?
NO
La somma algebrica complessiva degli IP 2012 di tutti i ModStratificazione,
ModStratOF e ModLibro corrisponde al valore contabile netto degli
Q13
investimenti realizzati nel 2012?
Q14
SI
Vedasi
nota
esplicativa*
Il valore erogato dei contributi pubblici a fondo perduto coincide con quello
indicato negli atti che attestano l’erogazione degli stessi ?
SI
* Nota esplicativa sulla validazione dei valori IP di tutti i ModStratificazione, ModStratOF e
ModLibro
La validazione dei dati è stata effettuata in primis verificando i valori aggregati con quelli presenti
nelle scritture contabili obbligatorie.
La successiva tabella 9 riporta il prospetto di riconciliazione tra le scritture contabili previste nei
documenti ufficiali (Bilancio consuntivo 2012) e quanto inserito nei MODSTRATIFICAZIONE.
Tabella 9
FOGLIO
CODICE
IMMOBILIZZAZIONE
MODSTRAT
1
MODSTRAT
1
1-TERRENI
2-FABBRICATI
NON
INDUSTRIALI
MODSTRAT
1
5-CONDUTTURE
CATEGORIA
CLASSE CESPITE
TERRENI
FABBRICATIRECINZIONI-INV.SU
BENI DI TERZI
CONDOTTE ACQUA,
FOGNARIE
PROTEZIONE
CATODICA E OPERE
IDRAULICHE FISSE
GIROCONTO
ACQUISIZIONE
ACQUISIZIONE ACQUISIZIONE
DAL LIC
TOTALE
TOTALE
DI
% DA
ANNI
AZIENDALE
DIRETTI
COMPETENZA
UNBUNDLING
PRECEDENTI
DA RIPARTIRE
AZIENDALE
SII TOTALE
A CESPITI
2012
2012
2012
FINITI 2012
0
0,00%
0
0
179.538
80,60%
5.363
150.071
12.856
0
0,00%
5.323.126
5.323.126
2.401.773
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 12 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.6 - ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro
MODSTRAT
1
6-SERBATOI
MODSTRAT
1
7-IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
MODSTRAT
1
MODSTRAT
1
8-IMPIANTI DI
SOLLEVAMENTO
9-GRUPPI DI
MISURA
MODSTRAT
1
11-ALTRI
IMPIANTI
MODSTRAT
1
12-LABORATORI
MODSTRAT
1
MODSTRAT
1
MODSTRAT
1
MODSTRAT
1
MODSTRAT
1
12-LABORATORI
13TELECONTROLLO
13TELECONTROLLO
13TELECONTROLLO
13TELECONTROLLO
MODSTRAT
1
MODSTRAT
1
TELEFONI CELLULARI
AUTOMEZZI
SPECIALI E
14-AUTOVEICOLI AUTOVETTURE
COSTI DI RICERCA,
MARCHI E
15-STUDI E
SOFTWARE
RICERCHE
GESTIONALE
MODSTRAT
1
16-ALTRE IMM.
MAT E IMMAT.
MODSTRAT
1
16-ALTRE IMM.
MAT E IMMAT.
MODSTRAT
1
16-ALTRE IMM.
MAT E IMMAT.
IMPIANTI DI
CONDIZIONAMENTO
E RISCALDAMENTO
MACCHINE
ELETTRONICHE
D'UFFICIO
MODSTRAT
1
16-ALTRE IMM.
MAT E IMMAT.
MOBILI E ARREDI
MODSTRAT
1
16-ALTRE IMM.
MAT E IMMAT.
ONERI PLURIENNALI
DIVERSI
MODSTRAT
3
5-CONDUTTURE
MODSTRAT
3
7-IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
ALLACCI IDRICI
SMALTIMENTO
BOTTINI NEI
DEPURATORI
4
16-ALTRE IMM.
MAT E IMMAT.
16-ALTRE IMM.
MAT E IMMAT.
MODSTRAT
MODSTRAT
4
SERBATOI
DEPURATORI E
IMPIANTI DI
PRODUZIONE E
FILTRAZIONE
ACQUA
SOLLEVAMENTO
ACQUA POTABILE E
ACQUA REFLUA
CONTATORI ACQUA
POTABILE
MACCHINARI
INSTALLATI SU
IMPIANTI ACQUA
POTABILE
ATTREZZATURE
LABORATORIO
ANALISI
0
0,00%
423.084
423.084
547.300
0
0,00%
4.543.401
4.543.401
2.813.336
0
0,00%
434.459
434.459
37.079
0
0,00%
352.273
352.273
0
0,00%
166.383
166.383
45.000
83,90%
ATTREZZATURE
IMPANTI DI
TELECONTROLLO
RADIO
RICETRASMITTENTI
10.618
88,90%
14.196
23.635
6.999
88,90%
71.212
77.435
0
88,90%
0
0
SISTEMI TELFONICI
300
71,20%
0
214
3.386
71,20%
0
2.411
253.284
86,80%
0
219.851
358.360
36,00%
15.794
144.803
105.870
36,00%
28
38.142
2.661
80,60%
0
2.144
0
80,60%
0
0
786
80,60%
0
634
3.691
80,60%
217.088
220.063
0
0,00%
702.720
702.720
0
0,00%
69.491
69.491
IMPIANTI DI
PRODUZIONE
ENERGIA ELETTRICA
0
0,00%
4.150
4.150
COSTI DI RICERCA,
MARCHI E
SOFTWARE
GESTIONALE
0
0,00%
0
0
HARDWARE
37.755
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
5.011
Pagina 13 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
STRATOF
MODLIBRO
STRATOF
1
2.6 - ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro
16-ALTRE IMM.
MAT E IMMAT.
2-FABBRICATI
NON
INDUSTRIALI
TOTALE
0
0,00%
0
80,60%
970.494
MODSTRAT
1
MODSTRAT
3
LIC MAT +
IMMAT
LIC MAT +
IMMAT
LIC MAT + IMMAT
112.308
80,00%
LIC MAT + IMMAT
0
0,00%
112.308
0
0
0
12.342.768
12.936.244
4.245.791
4.335.638
4.245.791
4.335.638
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
5.817.355
0
Pagina 14 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.7
2.7 - ModTariffa e ModQuotaFissa
ModTariffa e ModQuotaFissa
La verifica consiste nel controllare la corrispondenza delle informazioni di seguito riportate e
contenute in ModAmbito, ModComuniAmbito, ModTariffa e ModQuotaFissa con i dati a
disposizione dell’AATO.
Q15
La struttura di articolazione tariffaria indicata dal Gestore corrisponde a quella
esistente per ciascun bacino tariffario?
SI
Q16
Il fatturato indicato risultante come somma prodotto di quota fissa e variabile
indicato dal Gestore è confrontabile con i dati riportati nel foglio ModCo ?
SI*
Q17
Il fatturato indicato risultante come somma prodotto di quota fissa e variabile
indicato dal Gestore è confrontabile con i dati in possesso dell’Autorità ?
SI*
Quali delle seguenti tipologie riportate in
* NOTA
Esiste una minima differenza pari a circa € 150.000 (pari allo 0.2%) dovuta alle
seguenti cause:
- Conguagli riferiti a più anni e pertanto le tariffe applicate sono relative ai
vari anni di competenza anche se contabilizzato in unico anno;
- Restituzioni effettuate tramite “fatturazione manuale”; in questo caso viene
Q18
contabilizzato regolarmente il rimborso o l’addebito ma le estrazioni
utilizzate dalla procedura per la realizzazione del bilancio non tengono
conto dei volumi;
- Rimborsi per perdite idriche non coperti dal fondo creato appositamente;
l’importo fatturato è corretto ma i volumi restituiti non vengono
evidenziati nelle estrazioni.
Tabella sono state rappresentate nel foglio Modtariffe e Modqfissa?
SI
* NOTA
Esiste una minima differenza pari a circa € 150.000 (pari allo 0.2%) dovuta alle seguenti cause:
- Conguagli riferiti a più anni e pertanto le tariffe applicate sono relative ai vari anni di
competenza anche se contabilizzato in unico anno;
- Restituzioni effettuate tramite “fatturazione manuale”; in questo caso viene contabilizzato
regolarmente il rimborso o l’addebito ma le estrazioni utilizzate dalla procedura per la
realizzazione del bilancio non tengono conto dei volumi;
- Rimborsi per perdite idriche non coperti dal fondo creato appositamente; l’importo fatturato
è corretto ma i volumi restituiti non vengono evidenziati nelle estrazioni.
Tabella 10
Tipo
SI/NO
Ricavi da articolazione tariffaria (acq/fogn/dep civile)
SI
Vendita di acqua all’ingrosso
NO
Acquedotto (utenti non allacciati alla pubblica fognatura)
SI
Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale
SI
Vendita di acqua forfetaria
NO
Fornitura bocche antincendio
SI
Fognatura e depurazione civile (approvvigionamento autonomo)
SI
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
Pagina 15 di 16
2 - Validazione della Congruità dei Dati
2.7 - ModTariffa e ModQuotaFissa
Fognatura e depurazione di acque reflue industriali
SI
Utenze deboli
SI
Perdite occulte
NO
Q19
Q20
La distribuzione dei metri cubi per fascia di consumo e tipologia d’uso indicata dal
Gestore corrisponde con quella rendicontata all’Autorità ?
In caso di acquisizione di nuovi territori aventi strutture tariffarie diverse, sono stati
riconciliati i metri cubi e le utenze?
Se si, descrivere brevemente il criterio utilizzato in caso di strutture non coincidenti:
(è importante conoscere la redistribuzione dei metri cubi tra fasce e tipologie ai fini del
calcolo del ϴ)
Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a.
SI
NO
Pagina 16 di 16
Allegato 2 - COSTI DI FUNZIONAMENTO ENTE DI AMBITO
RICONOSCIUTI
IN TARIFFA – ISTANZA PER DEROGA
ALL’ART. 28.2 DELL’ALLEGATO A ALLA DELIBERA AEEG
643/2013 PER LA VALORIZZAZIONE DEL PARAMETRO
CO2012ATO
Per quanto riguarda la determinazione della voce di costo relativa ai costi di funzionamento
dell’ente di ambito viene presentata istanza ad AEEG per i motivi di seguito illustrati.
Sulla base dell’articolo 152 del D.Lgs 152/2006, secondo cui le tariffe del Servizio Idrico Integrato
dovevano tenere conto di una quota parte dei costi di funzionamento delle AATO, l’AATO 2
Marche “Centro-Ancona” ha
introdotto in applicazione del vigente Metodo Tariffario
Normalizzato quota parte del costo di funzionamento dell’ente fra i costi a carico della tariffa, a
partire dall’anno 2007.
Nonostante nel corso degli anni la prassi adottata dalla maggior parte delle AATO nazionali fosse
stata quella di porre a carico della tariffa la totalità dei costi di funzionamento, l’AATO 2 Marche
“Centro-Ancona” ha optato per una interpretazione più rigorosa del D.Lgs 152/2006.
Non essendo precisata e quantificata in modo rigoroso quale fosse “la quota parte” del costo di
funzionamento della struttura da considerare nell’articolo n. 152 del D.Lgs. 152/2006, l’AATO 2
Marche “Centro-Ancona” ha definito tali costi nella misura di 300.000 € che, per il 2007,
rappresentavano poco meno del 50% dei contributi consortili che i Comuni soci dovevano versare a
copertura dei costi di funzionamento.
Ogni anno, a partire dal 2007, tale l’importo è stato incrementato con il tasso di inflazione
programmata dell’anno corrente.
Il prospetto che segue confronta i costi di funzionamento AATO e quelli posti a carico della
tariffa dal 2007 al 2013. Si evidenzia che oltre al sensibile calo dal 2010 al 2011 dei costi di
funzionamento dovuti all’azzeramento dei costi della politica, i costi di funzionamento sono rimasti
costanti a partire dal 2011, senza effettuare nemmeno incrementi legati all’inflazione.
Costi funzionamento AATO e costi a carico della tariffa
Costi funzionamento AATO Costi a carico della tariffa
2007
613.200,00
300.000
2008
643.100,00
306.000
2009
635.500,00
312.120
2010
661.000,00
320.610
2011
572.300,00
325.406
2012
572.000,00
330.294
2013
572.000,00
335.255
Si evince pertanto che nel nostro caso il fatto di avere applicato fino al 2012 in modo rigoroso i
contenuti del D.Lgs 152/2006, differentemente da tante altre realtà, non ci consente, a differenza di
chi invece ha interpretato in modo più flessibile la norma vigente, di poter riconoscere in tariffa a
1
partire dal 2014 il totale dei costi di funzionamento (considerato il fatto che i costi di funzionamento
sono inferiori al costo medio moltiplicato per il fattore “z”).
2014
Pertanto si ritiene ragionevole l’ipotesi di considerare come CO ATO il valore calcolato
considerando che il parametro CO2012ATO rappresenti il totale delle spese di funzionamento dell’Ente
d’Ambito del 2012, indipendentemente dal fatto che la quota posta a carico della tariffa fosse stata, per
scelta discrezionale dell’AATO, quella di imputare a tariffa solo una quota parte delle stesse.
In tale ipotesi il valore è così calcolato pari a :
2014
CO
ATO
= min{ 572.000 ; (1,01 * 403.827) *2}* 1,024 = 584.000
anziché pari a:
2014
CO
ATO
= min{ 330.000 ; (1,01 * 403.827) *2}* 1,024 = 337.000
Si formula pertanto la presente istanza per potere interpretare l’art. 28.2 dell’Allegato A della
Delibera 643/2013 secondo quanto sopra illustrato.
2
ALLEGATO B
AutoritàdiAmbitoTerritorialeOttimalen.2
MarcheCentroAncona
PianodegliInterventi(PdI)
redattosecondoloschematipodicui
all’Allegato1allaDeterminazione7Marzo2014,n.3/2014-DSID
Sommario
INFORMAZIONI GENERALI ................................................................................................................................. 1
CAP.1 – CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO ED OBIETTIVI GENERALI DELLA PIANIFICAZIONE ....................... 1
Quadro normativo di riferimento regionale.................................................................................................. 1
Obiettivi generali della Pianificazione ........................................................................................................... 1
Caratteristiche del territorio e dell’infrastrutturazione presente ................................................................ 2
CAP.2 – LE CRITICITÀ NELL’EROGAZIONE DEL SII .............................................................................................. 5
Criticità di approvvigionamento idrico (captazione e adduzione) - Codice A ........................................... 5
Criticità nella fornitura di acqua potabile (potabilizzazione e distribuzione) - Codice B........................... 6
Criticità del servizio di fognatura – Codice C ............................................................................................. 7
Criticità del servizio di depurazione – Codice D ........................................................................................ 9
Criticità dell’impatto con l’ambiente – Codice E ..................................................................................... 11
Criticità del servizio di misura – Codice F ................................................................................................ 11
Criticità nei servizi al consumatore – Codice G ....................................................................................... 12
CAP.3 – PARAMETRI DI PERFORMANCE DEL SII .............................................................................................. 13
CAP.4 – LIVELLI DI SERVIZIO ............................................................................................................................ 15
CAP.5 – LIVELLI DI SERVIZIO OBIETTIVO - OBIETTIVI SPECIFICI ....................................................................... 17
CAP.6 – STRATEGIE DI INTERVENTO ................................................................................................................ 21
Nel medio periodo ................................................................................................................................... 21
Nel lungo periodo .................................................................................................................................... 22
CAP.7 – CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI .......................................................................................... 23
Quantificazione delle previsioni di spesa - criteri utilizzati ......................................................................... 23
Scelta degli interventi ritenuti meritevoli di priorità massima - motivazioni e criteri utilizzati .................. 24
Cronoprogramma degli interventi ........................................................................................................... 26
CAP.8 – SINTESI................................................................................................................................................ 33
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
INFORMAZIONI GENERALI
ATO
AATO 2 Marche Centro - Ancona
Data di compilazione
31/03/2014
Regione
Marche
Soggetto responsabile della
stesura del documento
AATO 2 Marche Centro – Ancona
Ing. Silvia Pezzoli
Distretto idrografico
Appennino Settentrionale
Gestore del SII
Multiservizi S.p.A. (cod. AEEG 308)
CAP.1 – CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO ED OBIETTIVI
GENERALI DELLA PIANIFICAZIONE
Quadro normativo di riferimento regionale1
Si riporta di seguito la normativa regionale di riferimento vigente con indicazione delle relative decorrenze
di applicazione:
Provvedimento
Legge Regionale del 22/06/1998 n. 18 “Disciplina delle risorse idriche” e ss.mm. ii.
D.G.R. 302 del 29/02/2000 “Approvazione del Piano di Tutela delle acque ai sensi del
D.Lgs.152/99. Legge regionale 5 settembre 5 settembre 1992 n.46, articolo 7. 1° fase –
acque superficiali.
D.G.R. 2239 del 25/09/2001 “LR 18/98 "Disciplina delle risorse idriche" art. 3 comma 5.
Adozione delle "Linee guida dei piani d'ambito" quale atto regionale di indirizzo
metodologico per la redazione dei Piani d'Ambito da parte degli ATO (Ambiti Territoriali
Ottimali).”
D.A.A. L.R. n. 145 del 26/01/2010 “Piano di Tutela delle Acque (PTA) decreto legislativo 3
aprile 2006, n.152 articolo 121”
Legge Regionale 28 Dicembre 2011, n. 30 “Disposizioni in materia di risorse idriche e di
servizio idrico integrato”
Decorrenza di applicazione/entrata
in vigore
Pubblicato sul BUR n.52 del
22/07/1998
Pubblicato sul Supplemento n.N.23
al BUR n.55 del 29/05/2000
26 Settembre 2001
27 Febbraio 2010
31 Dicembre 2011
Obiettivi generali della Pianificazione2
Nella tabella che segue sono esplicitati gli obiettivi generali della pianificazione, con indicazione dei relativi
riferimenti alla normativa comunitaria, nazionale, regionale o di ambito sub regionale.
1
DET.03/2014: “Si riporta la normativa regionale e/o sub-regionale di riferimento vigente, elencando le rilevanti decorrenze di
applicazione”
2
DET.03/2014: “Sono esplicitati gli obiettivi generali della pianificazione, distinguendo quelli direttamente riferiti agli obblighi
imposti dalla normativa comunitaria, da quelli riconducibili a livello nazionale, regionale o di ambito sub regionale”
Pagina 1
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Obiettivo generale
Norma comunitaria
Norma nazionale
Assicurare un ragionevole livello di certezza di
soddisfacimento del fabbisogno idropotabile anche
attraverso gli interventi necessari per la difesa e la
Dir. 200/60/CE (WFD)
D.Lgs. 152/2006;
DPCM 4/3/1996
salvaguardia della risorsa idrica
Garantire la conformità delle acque destinate al
consumo umano ai parametri di legge e dotazioni
idriche adeguate, anche attraverso la riduzione delle
PTA - Misure di tutela
qualitativa (Disciplina
Aree di Salvaguardia)
D.Lgs. 31/2001;
Dir. 98/83/CE
D.M. LL.PP. 8/1/1997,
n. 99
perdite
Estendere ed adeguare il servizio di raccolta dei reflui
Norma regionale
Dir. 271/91/CEE
D.Lgs. 152/2006
P.T.A. - .N.T.A.
Assicurare una forma di trattamento adeguata a tutti
gli scarichi, nell’ottica del raggiungimento e
Dir. 200/60/CE (WFD);
mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale
Dir. 271/91/CEE
D.Lgs. 152/2006
P.T.A. - Disciplina degli
scarichi
dei corpi idrici recettori
Ottimizzare i processi, adeguando ed efficientando gli
impianti in modo da minimizzare gli impatti e le
P.T.A. - Misure di
Dir. 271/91/CEE
D.Lgs. 152/2006
pressioni sull’ambiente
tutela quantitativa
(DMV)
D.G.R. 2239 del
25/09/2001 “LR 18/98
Garantire un servizio di qualità, con il rispetto degli
D.P.C.M. 4/3/1996;
- Linee guida dei
standard di legge nei rapporti con l’Utenza finale
D.P.C.M. 29/4/1999
piani d'ambito;
L.R. 30/2011;
Carta del S.I.I.
Caratteristiche del territorio e dell’infrastrutturazione presente3
L’Ambito Territoriale Ottimale n.2, secondo i dati riportati nella Legge Regionale Marche 22/06/1998 n.18
oggi sostituita dalla Legge Regionale del 28/11/2011 n.30, si estende per una superficie pari a 1.816 km2 ed
ospita, secondo l’aggiornamento al 2012, oltre 412 mila abitanti residenti. I Comuni appartenenti all’ATO2
sono 45 di cui 43 della Provincia di Ancona e 2 della Provincia di Macerata (dal 01/01/2014 a seguito della
fusione dei Comuni di Ripe, Castel Colonna e Monterado, nel neo costituito Comune di Trecastelli, il
numero dei Comuni della Provincia di Ancona è 42).
Nel territorio sono individuabili, da ovest ad est, 3 zone :
-
-
la zona appenninica, coincidente con la porzione più occidentale del territorio; essa risulta
caratterizzata da una morfologia piuttosto varia ed articolata ed in generale da una bassa densità di
popolazione;
la zona collinare intermedia, la quale presenta una morfologia di transizione tra la zona
appenninica e quella costiera;
3
DET. 03/2014: “Descrizione sintetica delle caratteristiche geomorfologiche del territorio e illustrazione delle più significative
peculiarità infrastrutturali del servizio attualmente erogato, evidenziando in maniera aggregata le principali criticità e carenze”
Pagina 2
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
-
la zona costiera, in cui ricade la maggior parte dei centri principali, può essere identificata con i
Comuni di Senigallia, Montemarciano, Falconara, Ancona.
Il reticolo idrografico principale ha andamento ovest-est, i sistemi vallivi costituiscono le grandi connessioni
del territorio.
Il sistema di approvvigionamento e adduzione nel territorio dell’ATO2 è strettamente legato alle
caratteristiche orografiche dell’area. Nella zona costiera e nella vicina zona collinare, dove peraltro si
concentra la domanda idrica maggiore, è attivo un unico acquedotto alimentato dalla sorgente Gorgovivo
(sita nel Comune di Serra San Quirico), integrato per le sole condizioni di richiesta di punta estiva, da alcuni
pozzi di sub alveo. Nella parte appenninica invece sono attivi numerosi acquedotti che fanno capo a
differenti sorgenti o pozzi. Molti di questi sono “locali” ossia servono solo il Comune o parte del Comune in
cui si trovano, alcuni invece integrano l’alimentazione di più Comuni.
La condotta di adduzione Gorgovivo, a partire dal serbatoio di carico di Serra San Quirico, si sviluppa per
circa 70 km in direzione della costa, adducendo le acque della sorgente a ben 39 Comuni dell’ATO2 (86%
della popolazione totale): 25 Comuni della Vallesina, 4 Comuni costieri e, grazie all’impianto di
sollevamento di Castelplanio, 10 Comuni della valle del Misa.
I Comuni della zona appenninica, non sono collegati alla condotta di adduzione Gorgovivo, ma sono serviti
da diverse captazioni (sorgenti o pozzi) di minori dimensioni e meno profonde. A causa della bassa densità
della popolazione, numerose sono le captazioni che alimentano aggregati minori, in alcuni casi, solamente
frazioni piccolissime. Ed è per questo motivo che in questa zona si concentra la maggior parte dei punti di
captazione di tutto l’ATO (l’ATO2 in totale è servito da 110 sorgenti o gruppi di sorgenti, e 35 pozzi o gruppi
di pozzi).
Le fonti di approvvigionamento dell’AATO sono tutte di tipo sotterraneo e di ottima qualità e non
necessitano di particolari processi di potabilizzazione prima della distribuzione, ma vengono sottoposte ad
una semplice disinfezione.
Per il servizio di captazione ed adduzione, l’ATO2 può contare su un sistema di approvvigionamento che
garantisce sia una certa sicurezza dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo.
Dal punto di vista quantitativo l’ATO2 è in grado di garantire con i propri impianti di captazione
l’approvvigionamento dell’intero sistema di distribuzione fatta eccezione, esclusivamente per motivi di
locale opportunità tecnica, che per i Comuni di Matelica e di Camerano per i quali viene comprata acqua
per un volume annuo inferiore allo 0,7% del volume prelevato nell’Ambito ed immesso in rete, senza che si
rilevino particolari problemi di pressione o di interruzione del servizio.
Da un punto di vista qualitativo l’acqua è di ottima qualità. Ridotti episodi di inquinamento di tipo
batteriologico, che si rilevano principalmente per sorgenti poco profonde ed in occasione di eventi
meteorici, vengono controllati attraverso i sistemi di disinfezione presenti sulla rete di distribuzione
(principalmente sui serbatoi).
Pertanto per il sistema di captazione ed adduzione non si rilevano carenze se non quella di una maggiore
protezione delle fonti di approvvigionamento (individuazione delle aree di salvaguardia).
Pagina 3
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Relativamente al servizio di distribuzione, sul territorio risultano circa 220 mila utenze, tutte dotate di
contatore. I volumi erogati all’utenza nel 2012 sono stati 30,9 milioni di mc, valore che negli anni è andato
progressivamente diminuendo (si tenga presente che nel 2003 sono stati 32,7 milioni di mc). Le perdite
sono state circa 11,9 milioni di mc annui (dati D.M. 99/97), pari al 26,3% del volume totale immesso in rete;
considerato che la rete idrica è costituita da - esclusi gli allacci - 5.151 km di tubazioni (corrispondente ad
una lunghezza pro-capite di 12,5 m/abitante) il volume perso rapportato alla rete di acquedotto,
corrisponde a 2.318 mc/km di rete all’anno. Il consumo idrico pro-capite calcolato sulla base dei volumi
erogati relativi a tutti gli usi, in relazione alla popolazione servita, risulta pari a 205 l /ab.servito * giorno.
In merito alla distribuzione non si rilevano problemi né dal punto di vista quantitativo, in quanto la rete ed i
serbatoi di distribuzione sono in grado di coprire il 100% della popolazione residente garantendo 280
l/ab*giorno, né dal punto di vista qualitativo, in quanto sono rarissimi gli eventi di non potabilità registrati
sulla rete di distribuzione.
Relativamente al servizio di fognatura e depurazione, per i quali si registrano le principali carenze del
territorio, la consistenza impiantistica può essere sinteticamente rappresentata come segue:
-
km rete fognatura: 1.994;
numero impianti di sollevamento: 204;
numero impianti di depurazione: 42;
potenzialità degli impianti di depurazione esistente: 488.700 (AE).
Le principali carenze che si rilevano sul territorio dell’ATO2 possono essere sinteticamente rappresentate
in:
-
non sufficiente estensione della rete fognaria con particolare riferimento agli agglomerati con
carico generato maggiore di 2.000 AE;
non sufficiente copertura del servizio di depurazione con particolare riferimento agli agglomerati
con carico generato maggiore di 2.000 AE.
Relativamente all’impatto sull’ambiente non si rilevano specifiche carenze oltre a quelle già evidenziate
derivanti dalla copertura del servizio di fognatura e depurazione.
In merito al sistema di misura non si rilevano carenze in quanto tutte le utenze ed anche tutti i punti di
prelievo, sono serviti da sistemi di misura.
Relativamente ai servizi al consumatore tramite l’attività di controllo esercitata dall’AATO2 in merito al
rispetto dei livelli di servizio previsti dalla Carta dei Servizi (approvata con Delibera dell’Assemblea del
29/04/2004 n.1) nonché l’attività di tutela degli utenti che l’AATO2 svolge dal 2004, si può affermare che
non esistono carenze nei servizi al consumatore tali da prevedere specifici interventi.
Pagina 4
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CAP.2 – LE CRITICITÀ NELL’EROGAZIONE DEL SII4
Le criticità che caratterizzano l’erogazione del SII nel ATO2 scaturiscono da una puntuale analisi dello stato
di fatto aggiornata alla data del 31 dicembre 2013 e dal confronto con gli specifici obiettivi di servizio
individuati dall’Ente d’Ambito ovvero direttamente riferiti agli obblighi normativi.
Relativamente alle criticità generali della pianificazione dell’ATO2, il principale documento di riferimento
per la loro individuazione, con particolare riferimento alla qualità ambientale è il Piano Regionale di Tutela
delle Acque (PTA). Infatti la Regione Marche, nelle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PTA oltre a
recepire gli obblighi previsti dalla normativa Comunitaria e Nazionale in materia di qualità ambientale, per
alcuni aspetti ha fissato indicazioni specifiche di metodo ed in certi casi anche obiettivi ancora più
ambiziosi.
Di seguito si rappresentano le criticità del territorio di competenza classificate secondo lo schema
dettagliato proposto nella Determina 3/2014.
Si vuole far presente che pur non evidenziandosi particolare vetustà delle reti e degli impianti, nel Piano
degli Interventi sono sempre presenti investimenti di manutenzione straordinaria ed attività fisse che
hanno lo scopo di mantenere l’attuale livello di servizio; questi interventi verranno classificati, secondo lo
schema predisposto dall’Autorità, come una criticità specifica definita “mantenimento livello di servizio”.
Criticità di approvvigionamento idrico (captazione e adduzione) - Codice A
La criticità principale è relativa all’individuazione delle Aree di Salvaguardia.
Come previsto dall’art. 94 del D.Lgs. 152/2006 le Regioni, su proposta delle Autorità di Ambito devono
individuare le aree di salvaguardia per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque
destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante acquedotto, nonché per la tutela dello stato delle
risorse. Il PTA (art. 19 c.3 bis delle NTA), al fine di meglio indirizzare l’attività in capo agli Enti d’Ambito, ha
definito diverse scadenze di adeguamento in base alla grandezza della captazione. Le AATO dovranno
proporre le aree di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta ed in zone di rispetto, e trasmetterle alla
Giunta Regionale per la approvazione entro il 31/12/2014. Per le captazioni con prelievo inferiore o uguale
a 10 l/s (portata media annuale), può essere utilizzato il criterio geometrico di cui al c.5 del Titolo I, Allegato
2 delle Linee Guida definite con l’Accordo del 12/12/2002; entro il 31/12/2022 anche per queste ultime
4
DET 03/2014: “Le criticità che caratterizzano l’erogazione del SII nel territorio di competenza sono descritte e analizzate in maniera
puntuale evidenziando esplicitamente la data cui la rappresentazione delle criticità si riferisce. Le criticità che si riscontrano nel
territorio di competenza sono classificate e ricondotte nelle sette aree tematiche di seguito elencate, ciascuna disaggregata in sottoaeree specifiche, identificate da un codice alfanumerico. Per ciascuna tipologia di criticità puntuale, è indicata la località nonché
l’elemento infrastrutturale in cui la medesima criticità si manifesta.
Ulteriori criticità puntuali, qualora presenti sul territorio, sono rappresentate nell’apposito sottocapitolo “altre criticità” con il
medesimo dettaglio”
Pagina 5
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
captazioni le AATO dovranno proporre le aree di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta ed in zone
di rispetto, e trasmetterle alla Giunta Regionale per l’approvazione utilizzando, un criterio diverso da quello
geometrico.
Cod.
A1
A2
A3
A4
A5.1
Sotto-aree tematiche
specifiche
Assenza delle infrastrutture di
acquedotto
Alto tasso di interruzioni
impreviste della fornitura
Bassa pressione
Vetustà delle reti e degli
impianti
Mancata individuazione delle
Aree di Salvaguardia
Criticità
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si manifesta
Comuni/località
interessati
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Opere di captazione
Agugliano, Ancona,
Arcevia, Castelplanio,
Chiaravalle, Corinaldo,
Cupramontana,
Esanatoglia, Fabriano,
Genga, Jesi, Matelica,
Monterado, Ostra,
Poggio San Vicino,
Sassoferrato,
Senigallia, Serra de'
Conti, Serra San
Quirico, Sirolo
Aree di Salvaguardia non ancora
studiate (e quindi proposte alla
Regione per la successiva
individuazione) secondo le linee
guida dell’Accordo del 12/12/2002
Criticità nella fornitura di acqua potabile (potabilizzazione e distribuzione) - Codice B
Relativamente alla fornitura di acqua potabile non si riscontrano particolari criticità riconducibili agli
obblighi normativi comunitari, nazionali e regionali, ma solamente necessità che derivano da specifiche
situazioni o esigenze del territorio.
Una di queste, classificata come “rimozione delle interferenze” prevede la rimozione di alcuni tratti di rete
che interferiscono con i tracciati su cui si sviluppano i cantieri per i lavori di potenziamento di infrastrutture
viarie presenti nell’ATO2 (terza corsia dell’autostrada A14, raddoppio della SS76 e della SS16, alcuni lavori
su tratti ferroviari).
Un’altra esigenza del territorio, è la necessità di adeguare le infrastrutture esistenti per far fronte a future
espansioni delle aree produttive, commerciali e residenziali, prima che queste si sviluppino e le
infrastrutture esistenti risultino non adeguatamente dimensionate per garantire alla nuova domanda
l’attuale livello di servizio.
Infine, si classifica come ulteriore criticità, il “mantenimento del livello di servizio” ovvero la necessità di
garantire il mantenimento del livello attuale di servizio che è considerato buono.
Cod.
Sotto-aree tematiche
specifiche
Criticità
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si manifesta
Comuni/località
interessati
B1
Vetustà delle reti e degli
impianti
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Pagina 6
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
B2
B3
B4
B5
B6
B7
B8.1
B8.2
B8.3
Qualità dell'acqua non
conforme agli usi umani
Presenza di restrizioni all'uso
Alto livello di perdite e
presenza di perdite occulte
Alto tasso di interruzioni
impreviste della fornitura
Bassa pressione
Mancato raggiungimento della
dotazione minima garantita
Rimozione interferenze
Adeguamento infrastrutture ai
futuri sviluppi del territorio per
mantenimento livello di
servizio
Mantenimento livello di
servizio
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Esistenza di interferenze tra le reti
di distribuzione ed i lavori su alcune
infrastrutture viarie (attualmente
individuate)
Reti
Ancona, Castelplanio,
Fabriano, Falconara,
Genga.
Necessità di adeguare le
infrastrutture esistenti per le nuove
aree di espansione
Reti e serbatoi
Casine di Ostra,
Brugnetto di Senigallia,
Camerano, Candia
Mantenimento livello di servizio
Reti, serbatoi, impianti
di disinfezione
Tutto l’ATO2
Criticità del servizio di fognatura – Codice C
Si vuole sottolineare che le criticità dell’AATO2 sono relative solamente agli obblighi del PTA, e non a quelli
comunitari, in quanto, relativamente agli obblighi derivanti dalla normativa Comunitaria, e nello specifico il
rispetto del’art.3 della Direttiva 91/271/CEE – copertura del servizio di fognatura per gli agglomerati con
carico generato maggiore di 2.000 AE – l’ATO2 risulta conforme. Questo è quanto si evince dall’allegato 1
alla nota SG-Greffe(2014)D/4853 del 31/03/2014 della Commissione europea, in cui è indicato lo stato di
conformità degli agglomerati rispetto all’art. 3 ed all’art.4 della suddetta Direttiva. È doveroso
rappresentare che nello stesso allegato risultano 2 agglomerati non conformi all’art. 3, questo perché i dati
elaborati per la redazione di tale documento sono relativi al 2011; con i dati relativi all’ultimo
aggiornamento anche suddetti 2 agglomerati presentano le caratteristiche per il riconoscimento della
conformità.
Una delle criticità riscontrate nell’ATO2 per i servizio di fognatura rispetto al PTA è la presenza di sistemi
individuali di trattamento (IAS) negli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE in cui è
convogliato più del 2,5% del carico generato dall’agglomerato. Più precisamente il PTA stabilisce che negli
agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE è tollerato il mantenimento dei sistemi individuali
appropriati di trattamento (IAS) esistenti che trattino fino ad un massimo del 5% del carico generato
dell’agglomerato ed i Piani d’Ambito devono prevedere interventi per abbassare tale quota al 2,5 % (art.39
c.6 delle NTA). Nell’ATO2 il rispetto del livello inferiore al 5% è già abbondantemente raggiunto, pertanto si
ritiene di dover perseguire l’obiettivo successivo del 2,5%.
Un’altra criticità individuata, rispetto alle previsioni del PTA è la presenza di scarichi in mare di acque reflue
urbane (provenienti da impianti di depurazione o da reti fognarie, inclusi quelli degli sfioratori di piena delle
reti fognarie) che devono essere allontanati oltre le opere di difesa costiera parallele alla costa, incluse le
scogliere soffolte, e oltre l’estremità delle opere marittime perpendicolari alla costa (art.36 c.1 e c.4 delle
NTA).
Pagina 7
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Ultimo obiettivo è legato alla gestione delle fognature in occasione degli eventi meteorici. Il D.Lgs.
152/2006 all’art. 113 prevede che le Regioni, disciplinano le acque di prima pioggia. La Regione Marche,
con il PTA (art. 43 c.7 delle NTA), ha previsto la realizzazione, negli agglomerati con carico generato
maggiore di 2.000 AE , di sistemi di gestione e trattamento delle acque di prima pioggia che consentano
una riduzione del carico inquinante derivante dalla superficie scolante, pari al 20%; ovvero pari al 30% se gli
agglomerati sono situati entro 10 km dalla costa; ovvero pari al 35% per gli agglomerati con carico generato
maggiore di 10.000 AE; o pari al 45% per gli agglomerati con carico generato maggiore di 10.000 AE e situati
entro 10 km dalla costa.
Ulteriori criticità che vengono individuate nella fognatura, così come è stato fatto nella potabilizzazione e
distribuzione, riguardano una specifica esigenza del territorio inerente la rimozione delle interferenze ed il
mantenimento del livello di servizio attuale.
La rimozione dei tratti di reti fognarie che creano delle interferenze con i lavori di potenziamento di alcune
infrastrutture viarie presenti nel territorio, è classificata come una criticità.
Anche per la fognatura, viene classificato come criticità, il mantenimento del livello di servizio, che si
ottiene attraverso la manutenzione straordinaria e attraverso altre attività fisse.
Cod.
C1
C2
C3
C4
C5.1
C5.2
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si manifesta
Comuni/località
interessati
Agglomerati con carico generato
maggiore di 2.000 AE con carico
generato superiore al 2,5% trattato
attraverso IAS
Reti
Agglomerati di:
Agugliano, Falconara,
Camerano, Jesi, Sanata
Maria Nuova,
Sassoferrato, Serra de’
Conti, Cupramontana.
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Collettori e scolmatori
Litorale di Ancona,
Falconara.
Montemarciano,
Senigallia
Reti fognarie e vasche
di prima pioggia
Agglomerati di:
Agugliano, Ancona,
Camerano,
Castelbellino, Cerreto
d’Esi, Corinaldo,
Cupramontana,
Fabriano, Falconara,
Jesi, Macine Borgo
Loreto, Matelica, Ostra,
Ripe, Sanata Maria
Nuova, Sassoferrato,
Senigallia, Serra De
Conti.
Sotto-aree tematiche
specifiche
Criticità
Assenza del servizio
Vetustà delle reti e degli
impianti
Alto tasso di fuoriuscite
Alta frequenza di allagamenti
Mancato adeguamento degli
scarichi di acque reflue urbane
alle prescrizioni dell’art. 36 c.1
e c.4 delle NTA del PTA
(allontanamento oltre le opere
di difesa costiera)
Mancato adeguamento degli
agglomerati con carico
generato maggiore di 2.000 AE
alle prescrizioni dell’art. 43 c.7
delle NTA del PTA (gestione e
trattamento acque di prima
pioggia)
Presenza di scarichi in mare di
acque reflue urbane prima delle
opere di difesa costiera
Agglomerati con carico generato
maggiore di 2.000 AE in cui
mancano sistemi di gestione e
trattamento delle acque di prima
pioggia
Pagina 8
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Sotto-aree tematiche
specifiche
Criticità
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si manifesta
Comuni/località
interessati
C5.3
Rimozione interferenze
Esistenza di interferenze tra le reti
di fognatura ed i lavori su alcune
infrastrutture viarie (attualmente
individuate)
Reti
Ancona, Fabriano,
Falconara, Genga
C5.4
Mantenimento livelli di servizio
Mantenimento livello di servizio
Reti, sollevamenti,
scolmatori
Tutto l’ATO2
Cod.
Criticità del servizio di depurazione – Codice D
Relativamente al servizio di depurazione la principale criticità riscontrata è la non sufficiente copertura del
servizio per gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE. Secondo l’art. 4 della Direttiva
91/271/CEE gli Stati Membri provvedono affinché le acque reflue urbane che confluiscono in reti fognarie
siano sottoposte, prima dello scarico, ad un trattamento secondario o ad un trattamento equivalente
secondo le seguenti modalità:
-
al più tardi entro il 31 dicembre 2000 per tutti gli scarichi provenienti da agglomerati con oltre
15.000 AE;
entro il 31 dicembre 2005 per tutti gli scarichi provenienti da agglomerati con un numero di AE
compreso tra 10.000 e 15.000;
entro il 31 dicembre 2005 per gli scarichi in acque dolci ed estuari provenienti da agglomerati con
un numero di AE compreso tra 2.000 e 10.000.
Il D.Lgs. 152/2006 ha recepito gli indirizzi della direttiva europea, senza poter indicare i termini temporali
ormai scaduti al momento della sua emanazione. Il PTA oltre a recepire tale indirizzo, ha individuato il
raggiungimento della conformità degli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE come priorità
assoluta per i Piani d’Ambito (art.2 c.4 delle NTA).
Un altro obiettivo derivante sempre dal PTA è la sostituzione dei sistemi di disinfezione a base di cloro per
gli impianti con carico organico di progetto (COP) maggiore di 10.000 AE, con priorità per quelli maggiori di
50.000 AE (art. 50 c.5 delle NTA).
Sempre sugli impianti di depurazione COP maggiore di 10.000 AE il PTA richiede per l’effluente il rispetto
dei limiti di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 (intesi come media su base annua
degli autocontrolli e dei controlli fiscali) (art. 31 c.1 ed art. 47 c.3 delle NTA).
Infine, il PTA richiede che gli impianti soggetti ad una fluttuazione del carico in ingresso maggiore del 50%
per un periodo maggiore di 10 giorni l’anno, devono avere una potenzialità tale da garantire una capacità
residua di trattamento capace di trattare le fluttuazioni prevedibili per i 10 anni successivi all’autorizzazione
dell’impianto (art.46 c.6 e art.47 c.6 NTA).
Anche per il servizio di depurazione, così come per il servizio fognatura e distribuzione, si individua come
criticità, la necessità di spostare alcune sezioni del depuratore di Ancona Zipa a causa della futura
Pagina 9
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
realizzazione dell’uscita di “Ancona Ovest” dell’autostrada A14, che interferirà con alcune sezioni
dell’impianto nella configurazione attuale.
Un’altra criticità è costituita dall’estensione del servizio di depurazione ad altre località non incluse negli
agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE.
Infine, l’ultima criticità, anche per il servizio di depurazione, è caratterizzata dal mantenimento del livello di
servizio.
Cod.
D1
D2
D3
Sotto-aree tematiche
specifiche
Assenza di trattamenti
depurativi
Vetustà degli impianti di
depurazione
Scarichi fuori norma
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si manifesta
Comuni/località
interessati
Agglomerati con carico generato
maggiore di 2.000 AE non ancora
conformi
Impianti di
depurazione – reti e
collettori
Agglomerati di:
Agugliano, Ancona,
Camerano, Cerreto
d’Esi, Corinaldo,
Cupramontana,
Fabriano, Falconara,
Jesi, Macine Borgo
Loreto, Ostra, Ripe,
Sanata Maria Nuova,
Sassoferrato.
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
Impianti di
depurazione con COP
maggiore di 10.000:
Dep. Ancona – Zipa,
Dep. Camerano, Dep.
Castelbellino, Dep.
Fabriano – Via
Bachelet, Dep.
Falconara, Dep. Jesi,
Dep. Matelica, Dep.
Senigallia
Impianti di
depurazione con COP
maggiore di 10.000:
Dep. Ancona – Zipa,
Dep. Camerano, Dep.
Castelbellino, Dep.
Fabriano – Via
Bachelet, Dep.
Falconara, Dep. Jesi,
Dep. Matelica, Dep.
Senigallia
-
Criticità
D4.1
Mancato adeguamento dei
sistemi di disinfezione alle
prescrizioni dell’art.50 c.5 delle
NTA del PTA (utilizzo sistemi di
disinfezione privi di cloro)
Presenza di sistemi di disinfezione a
base di cloro negli impianti con COP
maggiore di 10.000 AE
D4.2
Mancato adeguamento degli
impianti alle prescrizioni
dell’art. art. 31 c.1 e art. 47 c.3
delle NTA del PTA (rispetto dei
parametri di tabella 2
dell’Allegato 5 alla Parte Terza
del D.Lgs. 152/2009 per gli
impianti con COP maggiore di
10.000 AE)
Presenza di impianti di depurazione
con COP maggiore di 10.000 AE non
in grado di garantire il rispetto dei
limiti di tabella 2 dell’Allegato 5 alla
Parte Terza del D.Lgs. 152/2009
D4.3
Mancato adeguamento degli
impianti alle prescrizioni
dell’art. art. art.46 c.6 e art.47
c.6 delle NTA del PTA
(impianti soggetti a forte
fluttuazione del carico in
ingresso impianto in grado di
garantire una capacità
depurativa residua capace di
trattare tali fluttuazioni )
Impianti di depurazione non
dimensionati in modo da garantire
una capacità depurativa residua in
grado di trattare elevate
fluttuazioni stagionali
Impianto di
depurazione di
Senigallia
Ancona, Camerano,
Castelbellino, Fabriano,
Falconara, Jesi,
Matelica, Senigallia.
Ancona, Camerano,
Castelbellino, Fabriano,
Falconara, Jesi,
Matelica, Senigallia.
Senigallia
Pagina 10
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Sotto-aree tematiche
specifiche
Criticità
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si manifesta
Comuni/località
interessati
D4.4
Rimozione interferenze
Esistenza di interferenze tra gli
impianti ed i lavori su alcune
infrastrutture viarie (attualmente
individuate)
Impianti
Ancona
D4.5
Estensione del servizio per
località diverse dagli
agglomerati con carico
generato maggiore di 2.000 AE
Assenza trattamenti depurativi per
località diverse dagli agglomerati
con carico generato maggiore di
2.000 AE
Reti
Offagna, Monte
Roberto, Monterado,
Fabriano, Castelbellino,
Montecarotto, Poggio
San Marcello.
D4.6
Mantenimento livello di
servizio
Mantenimento livello di servizio
Impianti di
depurazione
Tutto l’ATO2
Criticità
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si manifesta
Comuni/località
interessati
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Cod.
Criticità dell’impatto con l’ambiente – Codice E
In merito all’impatto con l’ambiente non si rilevano criticità.
Cod.
E1
E2
E3
E4
Sotto-aree tematiche
specifiche
Difficoltà di smaltimento dei
fanghi di potabilizzazione
Difficoltà di smaltimento dei
fanghi di depurazione
Elevato consumo di energia
elettrica
Presenza di subsidenza, stress
delle fonti, difficoltà al
mantenimento del “flusso
ecologico” e in genere di
pressioni sui corpi idrici di
ricezione e di prelievo
Criticità del servizio di misura – Codice F
In merito al servizio di misura non si rilevano criticità se non quella legata al mantenimento del livello di
servizio.
Cod.
F1
F2
F3
F4
Sotto-aree tematiche
specifiche
Non totale copertura di
misuratori funzionanti in
impianto
Non totale copertura di
misuratori funzionanti di
utenza
Alta vetustà misuratori di
impianto
Alta vetustà misuratori di
utenza
Criticità
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si manifesta
Comuni/località
interessati
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Pagina 11
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Cod.
F5
F6
F7
F8.1
Sotto-aree tematiche
specifiche
Basso tasso di lettura effettiva
dei misuratori
Assenza servizio di autolettura
Bassa affidabilità dei dati
raccolti tramite lettura e/o
autolettura
Mantenimento livello di
servizio
Criticità
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si manifesta
Comuni/località
interessati
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Mantenimento livello di servizio
Contatori
Tutto l’ATO2
Criticità nei servizi al consumatore – Codice G
In merito ai servizi al consumatore non si rilevano criticità ad eccezione di quella legata al mantenimento
del livello di servizio.
Cod.
G1
G2
G3
G4
G5.1
Sotto-aree tematiche
specifiche
Inadeguatezza del sistema di
fatturazione (esempio scarsa
frequenza di fatturazione,
rettifiche elevate)
Inadeguatezza del servizio di
assistenza clienti (es. call
center, pronto intervento,
sportelli e trattamento dei
reclami)
Bassa performance nella
continuità del servizio
(numerose interruzioni per
interventi di manutenzione,
razionamento idrico in
condizioni di scarsità,
interruzioni in caso di pericolo
o non conformità all’uso
idropotabile)
Qualità del servizio inferiore
agli standard individuati dalla
carta dei servizi
Mantenimento livello di
servizio
Criticità
Elemento
infrastrutturale in cui
la criticità si
manifesta
Comuni/località
interessati
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Criticità non presente nell’ATO2
-
-
Mantenimento livello di servizio
Servizi generali
Tutto l’ATO2
Pagina 12
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CAP.3 – PARAMETRI DI PERFORMANCE DEL SII5
Per ciascuna criticità evidenziata nel precedente capitolo, viene individuato un parametro di performance,
ovvero un indicatore misurabile al quale assegnare un valore che sia indicativo del livello di erogazione del
SII.
Cod.
Sotto-aree tematiche
specifiche
A5.1
Individuazione delle Aree di
Salvaguardia
B8.1
Rimozione interferenze
B8.2
Adeguamento infrastrutture
ai futuri sviluppi del territorio
per mantenimento livello di
servizio
B8.3
C1
C5.1
C5.2
C5.3
C5.4
Mantenimento livello di
servizio
Assenza del servizio
Adeguamento degli scarichi di
acque reflue urbane all’art. 36
c.1 e c.4 delle NTA del PTA
Adeguamento degli
agglomerati con carico
generato maggiore di 2.000
AE alle prescrizioni sulla
gestione e trattamento delle
acque di prima pioggia come
previsto dall’art. 43 c.7 delle
NTA del PTA
Rimozione interferenze
Mantenimento livelli di
servizio
Indicatore (parametro di
performance)
u.m.
n. aree di salvaguardia non ancora
studiate
n.
n. interferenze
n.
Aree da adeguare alle esigenze future
n.
Giudizio qualitativo
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
n. agglomerati non ancora conformi
n.
n. di scarichi non ancora conformi
n.
Agglomerati con carico generato
maggiore di 2.000 AE in cui
mancano sistemi di gestione e
trattamento delle acque di prima
pioggia negli
n. di agglomerati non ancora
conformi
n.
Esistenza di interferenze tra le reti
di fognatura ed i lavori su alcune
infrastrutture viarie (attualmente
individuate)
n. interferenze
n.
Giudizio qualitativo
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Criticità
Aree di Salvaguardia non ancora
studiate (e quindi proposte alla
Regione per la successiva
individuazione) secondo le linee
guide dell’Accordo del
12/12/2002
Esistenza di interferenze tra le reti
di distribuzione ed i lavori su
alcune infrastrutture viarie
(attualmente individuate)
Necessità di adeguare le
infrastrutture esistenti per le
nuove aree di espansione
Mantenimento livello di servizio
Agglomerati con carico generato
maggiore di 2.000 AE con carico
generato superiore al 2,5%
trattato attraverso IAS
Presenza di scarichi di acque
reflue urbane prima delle opere di
difesa costiera
Mantenimento livello di servizio
5
DET 03/2014: “Per ciascuna criticità (A1, A2, ecc.), sono elencati i parametri (variabili, indicatori, indici) di performance individuati
per rappresentare le condizioni di esercizio del SII, con indicazione della motivazione di scelta di ciascuno degli stessi, anche rispetto
ad altri possibili parametri. Presentare una sintesi in forma tabellare delle criticità e dei parametri di performance ad esse associati”
Pagina 13
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Cod.
D1
D4.1
D4.2
D4.3
Sotto-aree tematiche
specifiche
Criticità
Indicatore (parametro di
performance)
u.m.
Assenza di trattamenti
depurativi
Agglomerati con carico generato
maggiore di 2.000 AE non ancora
conformi
n. agglomerati non ancora conformi
n.
Presenza di sistemi di disinfezione
a base di cloro negli impianti con
COP maggiore di 10.000 AE
n. impianti non ancora conformi
n.
Presenza di impianti di
depurazione con COP maggiore di
10.000 AE non in grado di
garantire il rispetto dei limiti di
tabella 2 dell’Allegato 5 alla parte
terza del D.Lgs. 152/2009
n. impianti non ancora conformi
n.
Impianti di depurazione non
dimensionati in modo da
garantire una capacità depurativa
residua in grado di trattare
elevate fluttuazioni stagionali
n. impianti non ancora conformi
n.
n. interferenze
n.
AE non ancora depurati
AE
Adeguamento dei sistemi di
disinfezione alle prescrizioni
dell’art.50 c.5 delle NTA del
PTA (utilizzo sistemi di
disinfezione privi di cloro)
Rispetto dei parametri di
tabella 2 dell’Allegato 5 alla
parte terza del D.Lgs.
152/2009 per gli impianti con
COP maggiore di 10.000 AE
(art. 31 c.1 e art. 47 c.3)
Impianti soggetti a forte
fluttuazione del carico in
ingresso impianto in grado di
garantire una capacità
depurativa residua capace di
trattare tali fluttuazioni
(art.46 c.6 e art.47 c.6 NTA)
D4.4
Rimozione interferenze
Esistenza di interferenze tra gli
impianti ed i lavori su alcune
infrastrutture viarie (attualmente
individuate)
D4.5
Estensione del servizio per
località diverse dagli
agglomerati con carico
generato maggiore di 2.000
AE
Assenza trattamenti depurativi
per località diverse dagli
agglomerati con carico generato
maggiore di 2.000 AE
D4.6
Mantenimento livello di
servizio
Mantenimento livello di servizio
Giudizio qualitativo
F8.1
Mantenimento livello di
servizio
Mantenimento livello di servizio
Giudizio qualitativo
G5.1
Mantenimento livello di
servizio
Mantenimento livello di servizio
Giudizio qualitativo
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Pagina 14
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CAP.4 – LIVELLI DI SERVIZIO6
Dopo aver definito quali sono gli indicatori che consentono una quantificazione nonché un monitoraggio
delle condizioni di esercizio per ogni specifico settore che costituisce l’intero SII, si procede ad assegnare ad
ognuno di questi un valore rappresentativo del livello di servizio attuale, ovvero all’ultima rilevazione
disponibile (31/12/2013).
Tutti i dati sono forniti direttamente dal Gestore con frequenza annuale.
Cod.
Sotto-aree tematiche
specifiche
A5.1
Mancata
individuazione delle
Aree di Salvaguardia
B8.1
Rimozione interferenze
B8.2
Adeguamento
infrastrutture ai futuri
sviluppi del territorio
per mantenimento
livello di servizio
Criticità
Aree di Salvaguardia non
ancora studiate (e quindi
proposte alla Regione
per la successiva
individuazione) secondo
le linee guida
dell’Accordo del
12/12/2002
Esistenza di interferenze
tra le reti di distribuzione
ed i lavori su alcune
infrastrutture viarie
(attualmente
individuate)
Necessità di adeguare le
infrastrutture esistenti
per le nuove aree di
espansione
Indicatore (parametro di
performance)
u.m.
Livello di servizio
attuale
n. captazioni non ancora
studiate
n.
141
n. interferenze
n.
8
Aree da adeguare alle esigenze
future
n.
4
Buono
Mantenimento livello
di servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
C1
Assenza del servizio
Agglomerati con carico
generato maggiore di
2.000 AE con carico
generato superiore al
2,5% trattato attraverso
IAS
n. agglomerati non ancora
conformi
n.
8
C5.1
Mancato adeguamento
degli scarichi di acque
reflue urbane alle
prescrizioni dell’art. 36
c.1 e c.4 delle NTA del
PTA (allontanamento
oltre le opere di difesa
costiera)
Presenza di scarichi in
mare di acque reflue
urbane prima delle
opere di difesa costiera
n. di scarichi non ancora
conformi
n.
30
B8.3
6
DET 03/2014: “Per ciascuna criticità (A1, A2, ecc.) e ciascuna località in cui la medesima si manifesta, è riportato il livello di
servizio, in altre parole il valore rilevato del corrispondente parametro di performance, che caratterizza l’erogazione del SII, con
indicazione della fonte delle informazioni e della data dell’ultima rilevazione. Sono da indicare anche modalità e criteri di rilevazione
di ciascun livello (metodologia di rilevazione, frequenza, soggetto responsabile, ecc.).”
Pagina 15
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Cod.
C5.2
C5.3
Sotto-aree tematiche
specifiche
Mancato adeguamento
degli agglomerati con
carico generato
maggiore di 2.000 AE
alle prescrizioni
dell’art. 43 c.7 delle
NTA del PTA (gestione
e trattamento acque di
prima pioggia)
Rimozione interferenze
Criticità
Indicatore (parametro di
performance)
u.m.
Livello di servizio
attuale
Agglomerati con carico
generato maggiore di
2.000 AE in cui mancano
sistemi di gestione e
trattamento delle acque
di prima pioggia
n. di agglomerati non ancora
conformi
n.
18
Esistenza di interferenze
tra le reti di fognatura ed
i lavori su alcune
infrastrutture viarie
(attualmente
individuate)
n. interferenze
n.
4
Buono
C5.4
Mantenimento livelli di
servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
D1
Assenza di trattamenti
depurativi
Agglomerati con carico
generato maggiore di
2.000 AE non ancora
conformi
n. agglomerati non ancora
conformi
n.
14
Presenza di sistemi di
disinfezione a base di
cloro negli impianti con
COP maggiore di 10.000
AE
n. impianti non ancora conformi
n.
8
Presenza di impianti di
depurazione con COP
maggiore di 10.000 AE
non in grado di garantire
il rispetto dei limiti di
tabella 2 dell’Allegato 5
alla Parte Terza del
D.Lgs. 152/2009
n. impianti non ancora conformi
n.
8
Impianti di depurazione
non dimensionati in
modo da garantire una
capacità depurativa
residua in grado di
trattare elevate
fluttuazioni stagionali
n. impianti non ancora conformi
n.
1
D4.1
D4.2
D4.3
Mancato adeguamento
dei sistemi di
disinfezione alle
prescrizioni dell’art.50
c.5 delle NTA del PTA
(utilizzo sistemi di
disinfezione privi di
cloro)
Mancato adeguamento
degli impianti alle
prescrizioni dell’art.
art. 31 c.1 e art. 47 c.3
delle NTA del PTA
(rispetto dei parametri
di tabella 2
dell’Allegato 5 alla
Parte Terza del D.Lgs.
152/2009 per gli
impianti con COP
maggiore di 10.000 AE)
Mancato adeguamento
degli impianti alle
prescrizioni dell’art.
art. art.46 c.6 e art.47
c.6 delle NTA del PTA
(impianti soggetti a
forte fluttuazione del
carico in ingresso
impianto in grado di
garantire una capacità
depurativa residua
capace di trattare tali
fluttuazioni)
Pagina 16
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Cod.
Sotto-aree tematiche
specifiche
D4.4
Rimozione interferenze
D4.5
Estensione del servizio
per località diverse
dagli agglomerati con
carico generato
maggiore di 2.000 AE
Criticità
Esistenza di interferenze
tra gli impianti ed i lavori
su alcune infrastrutture
viarie (attualmente
individuate)
Assenza trattamenti
depurativi per località
diverse dagli agglomerati
con carico generato
maggiore di 2.000 AE
Indicatore (parametro di
performance)
u.m.
Livello di servizio
attuale
n. interferenze
n.
1
AE non ancora depurati
AE
14.000
D4.6
Mantenimento livello
di servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
F8.1
Mantenimento livello
di servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
G5.1
Mantenimento livello
di servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Buono
Buono
Buono
CAP.5 – LIVELLI DI SERVIZIO OBIETTIVO - OBIETTIVI
SPECIFICI7
Per le criticità sopra elencate, per le quali è stato evidenziato il livello di servizio attuale, verrà indicato, il
livello obiettivo che si prevede di raggiungere attraverso l’attuazione del programma degli interventi con
indicazione di livelli intermedi prevedibili al 2017.
7
DET 03/2014: “Per ciascuna criticità (A1, A2, ecc.) o area di criticità, si illustrano i livelli di servizio obiettivo (obiettivi specifici) da
raggiungere attraverso l’attuazione del programma degli interventi. Per quanto attiene alla “qualità del servizio”, i livelli obiettivo
sono individuati dalla “Carta dei servizi” adottata dai gestori del SII operanti nel territorio, nelle more della definizione della
regolazione di tale disciplina da parte dell’Autorità.
Presentare una sintesi in forma tabellare, per ciascuna criticità e località, dei livelli di servizio obiettivo, ossia dei valori dei parametri
di performance che si intendono raggiungere e in quale arco di tempo. Laddove appropriato, si illustrano i livelli di servizio intermedi
raggiunti in corrispondenza di eventi particolarmente significativi (milestone), come l’entrata in funzione di un nuovo impianto.”
Pagina 17
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Cod.
A5.1
Sotto-aree
tematiche
specifiche
Mancata
individuazione
delle Aree di
Salvaguardia
B8.1
Rimozione
interferenze
B8.2
Adeguamento
infrastrutture ai
futuri sviluppi
del territorio per
mantenimento
livello di servizio
B8.3
C1
C5.1
C5.2
Criticità
Aree di Salvaguardia non
ancora studiate (e quindi
proposte alla Regione per
la successiva
individuazione) secondo le
linee guida dell’Accordo
del 12/12/2002
Esistenza di interferenze
tra le reti di distribuzione
ed i lavori su alcune
infrastrutture viarie
(attualmente individuate)
Necessità di adeguare le
infrastrutture esistenti per
le nuove aree di
espansione
Livello di servizio
obiettivo 2017
Livello di
servizio
obiettivo
2030
Indicatore (parametro di
performance)
u.m.
n. agglomerati non
ancora conformi
n.
n. interferenze
n.
0
0
Aree da adeguare alle
esigenze future
n.
0
0
Buono
Buono
0
0
(quelle con portata
inferiore a 10l/s con
criterio geometrico)
Mantenimento
livello di servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Assenza del
servizio
Agglomerati con carico
generato maggiore di
2.000 AE con carico
generato superiore al 2,5%
trattato attraverso IAS
n. agglomerati non
ancora conformi
n.
5
0
Presenza di scarichi in
mare di acque reflue
urbane prima delle opere
di difesa costiera
n. di scarichi non ancora
conformi
n.
30
15
Agglomerati con carico
generato maggiore di
2.000 AE in cui mancano
sistemi di gestione e
trattamento delle acque di
prima pioggia
n. di agglomerati non
ancora conformi
n.
15
12
Mancato
adeguamento
degli scarichi di
acque reflue
urbane alle
prescrizioni
dell’art. 36 c.1 e
c.4 delle NTA del
PTA
(allontanamento
oltre le opere di
difesa costiera)
Mancato
adeguamento
degli
agglomerati con
carico generato
maggiore di
2.000 AE alle
prescrizioni
dell’art. 43 c.7
delle NTA del
PTA (gestione e
trattamento
acque di prima
pioggia)
(con la realizzazione
dell’impianto di Ripe si
inciderà su 3
agglomerati)
Pagina 18
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Cod.
C5.3
Sotto-aree
tematiche
specifiche
Rimozione
interferenze
u.m.
Livello di servizio
obiettivo 2017
Livello di
servizio
obiettivo
2030
n. interferenze
n.
0
0
Buono
Buono
Criticità
Indicatore (parametro di
performance)
Esistenza di interferenze
tra le reti di fognatura ed i
lavori su alcune
infrastrutture viarie
(attualmente individuate)
C5.4
Mantenimento
livelli di servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
D1
Assenza di
trattamenti
depurativi
Agglomerati con carico
generato maggiore di
2.000 AE non ancora
conformi
n. agglomerati non
ancora conformi
n.
0
0
Presenza di sistemi di
disinfezione a base di cloro
negli impianti con COP
maggiore di 10.000 AE
n. impianti non ancora
conformi
n.
7
4
Presenza di impianti di
depurazione con COP
maggiore di 10.000 AE non
in grado di garantire il
rispetto dei limiti di tabella
2 dell’Allegato 5 alla Parte
Terza del D.Lgs. 152/2009
n. impianti non ancora
conformi
n.
8
4
D4.1
D4.2
Mancato
adeguamento
dei sistemi di
disinfezione alle
prescrizioni
dell’art.50 c.5
delle NTA del
PTA (utilizzo
sistemi di
disinfezione
privi di cloro)
Mancato
adeguamento
degli impianti
alle prescrizioni
dell’art. art. 31
c.1 e art. 47 c.3
delle NTA del
PTA (rispetto dei
parametri di
tabella 2
dell’Allegato 5
alla Parte Terza
del D.Lgs.
152/2009 per
gli impianti con
COP maggiore di
10.000 AE)
Pagina 19
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
u.m.
Livello di servizio
obiettivo 2017
Livello di
servizio
obiettivo
2030
n. impianti non ancora
conformi
n.
1
0
Rimozione
interferenze
Esistenza di interferenze
tra gli impianti ed i lavori
su alcune infrastrutture
viarie (attualmente
individuate)
n. interferenze
n.
1
0
Assenza
trattamenti
depurativi per
località diverse
dagli
agglomerati con
carico generato
maggiore di
2.000 AE
Assenza trattamenti
depurativi per località
diverse dagli agglomerati
con carico generato
maggiore di 2.000 AE
AE non ancora depurati
AE
12.600
8.600
Buono
Buono
Buono
Buono
Buono
Buono
Cod.
Sotto-aree
tematiche
specifiche
D4.3
Criticità
Indicatore (parametro di
performance)
Mancato
adeguamento
degli impianti
alle prescrizioni
dell’art. art.
art.46 c.6 e
art.47 c.6 delle
NTA del PTA
(impianti
soggetti a forte
fluttuazione del
carico in
ingresso
impianto in
grado di
garantire una
capacità
depurativa
residua capace
di trattare tali
fluttuazioni)
Impianti di depurazione
non dimensionati in modo
da garantire una capacità
depurativa residua in
grado di trattare elevate
fluttuazioni stagionali
D4.4
D4.5
D4.6
Mantenimento
livello di servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
F8.1
Mantenimento
livello di servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
G5.1
Mantenimento
livello di servizio
Mantenimento livello di
servizio
Giudizio qualitativo
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Ottimo,
buono,
discreto,
sufficiente,
insufficiente
Pagina 20
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CAP.6 – STRATEGIE DI INTERVENTO8
Il Piano degli interventi dell’ATO 2 individua 2 distinte strategie di intervento: una di medio periodo (fino al
2017) ed una di lungo periodo (fino al 2030, anno di fine affidamento).
Di seguito si descrivono le strategie scelte per far fronte alle criticità evidenziate nei precedenti capitoli,
senza entrare nel dettaglio degli investimenti destinati ad interventi di manutenzione straordinaria ed
attività fisse necessarie per il mantenimento sia del buono stato di conservazione delle reti e degli impianti,
che del mantenimento della qualità dei servizi offerti agli utenti.
Nel medio periodo
Premessa la continua attività di manutenzione straordinaria di reti ed impianti, dalla quale non si può
prescindere se si vuole mantenere un buon livello dei servizi erogati, la pianificazione d’ambito di medio
periodo concentra buona parte delle risorse (33,5% del totale) sull’adeguamento degli agglomerati con
carico generato maggiore di 2.000 AE. Concentrare gli investimenti su tale attività, è l’unica soluzione
possibile per prevenire, o quantomeno potersi difendere, di fronte alla procedura di infrazione da parte
della Unione Europea. Al riguardo si fa presente che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare con nota prot. 0009725/TRI del 02/04/2014 ha reso noto che nell’ambito della Procedura di
Infrazione 2014/2059, è stata formalizzata dalla Commissione Europea, con nota SG-Greffe(2014)D/4853
del 31 Marzo u.s., l’emissione di una lettera di costituzione in mora (ax art. 258 TFUE).
Questa ultima comunicazione ricevuta, ha rafforzato la convinzione dell’AATO di inserire nel medio periodo
(programmazione fino al 2017) tutti gli investimenti necessari per portare a conformità gli agglomerati con
carico generato maggiore di 2.000 AE ancora non conformi, anche se tale scelta determina un
considerevole impegno di investimenti.
La strategia di intervento specifica per gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE,
individuata ormai da qualche anno, è quella di collettare gli scarichi agli impianti già presenti sul territorio e
a servizio degli agglomerati stessi. In un paio di casi, sarà necessario inoltre potenziare gli impianti. Inoltre
in una specifica area dell’ATO2 in cui non esiste un impianto di grande potenzialità ed in cui la copertura del
servizio è particolarmente bassa, si è scelto di realizzare un nuovo impianto consortile con potenzialità tale
da garantire la depurazione agli scarichi di 3 agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE e di
garantire anche una capacità residua ulteriore per gli scarichi provenienti anche da località con carico
generato inferiore a 2.000 AE.
8
DET. 03/2014: “Per ciascuna criticità (A1, A2, ecc.) o area di criticità, si illustra la strategia d’intervento prescelta.
Si riportano, inoltre, le possibili strategie alternative atte a garantire il raggiungimento dei medesimi obiettivi specifici.
Si specifica, infine, la cifra di merito assegnata a ciascuna delle alternative individuate e soddisfacenti il raggiungimento degli
obiettivi e che non hanno ancora completato il rilevante iter autorizzativo, e i criteri utilizzati per compilare tale ordinamento, in
coerenza con gli obiettivi generali e gli strumenti di pianificazione sovraordinati.”
Pagina 21
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Infine, oltre a dover fornire delle risposte agli obblighi normati, nel breve periodo una parte degli
investimenti viene destinata a risolvere alcune specifiche esigenze del territorio come ad esempio la
rimozione delle interferenze di reti di distribuzione, oppure di fognatura o di impianti di depurazione con
lavori di spostamento ed potenziamento di infrastrutture viarie.
Nel lungo periodo
La strategia di intervento nel lungo periodo prevede l’avvio di investimenti per raggiungere i livelli obiettivo
derivanti dal PTA. Anche in questo secondo periodo sarà necessario concentrarsi su attività che riguardano
il servizio di fognatura e di depurazione, ovvero più in generale su interventi mirati al miglioramento della
qualità ambientale.
Relativamente al servizio di fognatura, si avvieranno gli studi per la realizzazione di sistemi di regolazione e
gestione delle acque di prima pioggia; particolarmente rilevante sarà l’attività di individuazione e di verifica
con i vari enti coinvolti delle aree e dei siti in cui realizzare tali opere, e successivamente, ottenute le
necessarie autorizzazioni, si procederà alla realizzazione di tali sistemi (iter autorizzativi ancora in
valutazione).
In merito agli scarichi che dovranno essere convogliati oltre le opere di difesa della costa, sarà necessario
individuare quelli su cui intervenire prioritariamente, in relazione sia dello stato di conservazione delle
opere di difesa della costa (anch’esse in alcuni casi necessitano di interventi di ripristino) che
dell’individuazione di situazioni prioritarie di intervento (iter autorizzativi ancora in valutazione).
Relativamente al servizio di depurazione si procederà all’adeguamento dei sistemi di disinfezione degli
impianti di depurazione con COP maggiore di 50.000 AE (successivamente, solo se rimarranno risorse
disponibili, si procederà all’adeguamento di quelli con COP comprese tra 10.000 e 50.000 AE).
Analogamente si procederà ad adeguare gli impianti per poter garantire livelli di rimozione e valori dei
parametri in uscita nel rispetto dei limiti di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2006.
Per l’impianto di Senigallia, si prevede un intervento organico che consenta sia il potenziamento
dell’impianto per garantire sia una capacità depurativa residua anche nel periodo di forte fluttuazione del
carico in ingresso (nel periodo estivo), che la sostituzione del sistema di disinfezione con sistemi privi di
cloro, che il potenziamento per il rispetto dei limiti di tabella 2.
Relativamente al servizio di acquedotto, si porteranno avanti gli studi per le aree di salvaguardia per le
captazioni con prelievo inferiore a 10 l/s.
In questo periodo di pianificazione, una parte delle risorse dovranno essere destinate a garantire un certo
grado di sicurezza al sistema di approvvigionamento idrico. Infatti anche se attualmente non presenta
criticità, l’Ente d’Ambito intende destinare una quota di investimenti alla ricerca di fonti alternative alla
sorgente di Gorgovivo, al fine di preservarne l’ottima qualità, ed al fine anche di realizzare un sistema di
distribuzione nell’area della valle del Misa, che sia svincolato dalla sorgente Gorgovivo.
Infine, saranno sempre presenti investimenti destinati alla manutenzione straordinaria ed alle attività fisse,
necessari per il mantenimento dello stato del servizio.
Pagina 22
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
La strategia rappresentata nel presente paragrafo riassume tutte le informazioni necessarie sia al
raggiungimento dei livelli minimi di servizio derivanti dagli obblighi normativi regionali ad oggi vigenti, sia al
soddisfacimento della complessiva domanda dell’utenza, che al mantenimento del livello di servizio
erogato. Per la realizzazione di quanto illustrato si prevede un investimento complessivo, fino alla fine
dell’affidamento (anno 2030) di 208 milioni di euro che, al fine dell’elaborazione del Piano Economico e
Finanziario (PEF), viene ripartito uniformemente negli anni dal 2018 in poi.
CAP.7 – CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI9
Quantificazione delle previsioni di spesa - criteri utilizzati
Il Cronoprogramma interventi prevede per gli anni 2014-2017 investimenti per 70,9 milioni di euro di cui
circa 3,6 coperti da finanziamenti a fondo perduto per lo spostamento delle condotte idriche e fognarie che
interferiscono con i lavori di potenziamento di alcune infrastrutture viarie (autostrada A14, SS16, SS76,
ferrovie, ecc...) ed altri derivanti dai contributi degli utenti per la realizzazione dei nuovi allacci.
Gli interventi possono essere suddivisi in nuove opere (NO) e manutenzione straordinaria (MS).
Relativamente alle nuove opere, per il 77% di quelle che necessitano di progettazione, in base
all’aggiornamento al 31/12/2013, è già stato predisposto almeno il progetto preliminare e pertanto la
quantificazione della spesa necessaria per la realizzazione dell’intervento deriva da un computo metrico
estimativo redatto in base al prezzario regionale ufficiale in materia di lavori pubblici. È possibile affermare
quindi che per la maggior parte degli interventi la quantificazione della spesa deriva dai quadri economici
dei progetti redatti, mentre, per la restante parte, gli investimenti sono stati quantificati sulla base di
valutazioni parametriche.
In merito alle opere di manutenzione straordinaria l’incidenza degli interventi che necessitano di
progettazione è ovviamente inferiore rispetto a quella per le nuove opere (40% sul totale degli interventi di
manutenzione straordinaria rispetto al 67% sul totale degli interventi di nuove opere), pertanto solamente
per una parte residuale di tutti gli investimenti di manutenzione straordinaria è stato possibile far
9
“Si rappresenta in forma tabellare il cronoprogramma degli interventi associato alla strategia d’intervento prescelta, almeno per il
periodo 2014-2017, con precisa individuazione delle criticità cui si riferiscono, delle opere da realizzare, degli output prodotti, del
grado di raggiungimento atteso dei livelli di servizio obiettivo e delle località interessate da ciascuna opera, suddividendo fra gli
interventi il cui iter autorizzativo al 31/12/2013 risulta perfezionato e quelli che risultano ancora in valutazione. Il cronoprogramma
assume forma di schema cedevole, ovvero prevede alternative di intervento, qualora esistano più opzioni di intervento associate alla
medesima criticità nel caso la valutazione/validazione prevista a livello regionale non si sia ancora perfezionata. Specificare i criteri
adottati per la quantificazione delle previsioni di spesa, con separata indicazione dei criteri utilizzati per la quantificazione delle
spese in manutenzioni straordinarie.
Qualora il cronoprogramma degli interventi non contempli tutti gli investimenti necessari a dare attuazione alla strategia di
intervento, esplicitare le motivazioni e i criteri utilizzati per la scelta degli interventi ritenuti meritevoli di priorità massima.”
Pagina 23
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
riferimento ai quadri economici di progetti che sono almeno a livello preliminare. Per quanto riguarda gli
importi degli altri interventi, essi sono stati proposti dal gestore in base all’esperienza maturata negli anni
di gestione del SII sull’intero ATO2, contemperando l’esigenza di garantire nel tempo i livelli di servizio
attuali ed il soddisfacimento della complessiva domanda dell’utenza, con l’effettiva capacità di realizzazione
degli investimenti derivante dall’analisi di dati storici e consolidati.
Scelta degli interventi ritenuti meritevoli di priorità massima - motivazioni e criteri utilizzati
Come illustrato al capitolo precedente, nel periodo 2014-2017 è stata data priorità agli interventi relativi al
raggiungimento della conformità degli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE. La lettera del
31/03/2014, di costituzione in mora relativa alla procedura di infrazione n.2014/2059 da parte della
Commissione Europea, ha rafforzato la scelta fatta. Per l’individuazione degli interventi ritenuti meritevoli
di massima priorità, si è tenuto conto anche della nota del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
territorio e del Mare prot. n.0054624/TRI del 11/11/2013, con la quale, tra le altre informazioni, è stato
evidenziato quanto riportato nel Settimo report sulla stato di attuazione della direttiva: “la Commissione
europea considera conforme un agglomerato se tutte le acque reflue sono collettate e trattate presso idonei
impianti di trattamento, ovvero impianti con adeguata tipologia di trattamento e scarichi conformi ai valori
limite di emissione; in presenza di carico generato non conforme (carico non adeguatamente collettato e/o
trattato) la Commissione concede agli Stati Membri, in sede di valutazione, un certo margine di flessibilità
superato il quale l’intero agglomerato è considerato non conforme:
-
art. 3: 2% del carico generato comunque non superiore a 2.000 abitanti equivalenti;
art.4 e 5: 1% del carico collettato comunque non superiore a 2.000 abitanti equivalenti.”
Sulla base di quanto sopra indicato, considerato che gli agglomerati di Matelica e di Castelbellino, rientrano
nel caso di specie sopra illustrato:
-
Castelbellino
o art.4: 1% del carico collettato, pari a 135 abitanti equivalenti;
Matelica
o art.4: 0,7% del carico collettato, pari a 77 abitanti equivalenti;
si ritiene che gli interventi relativi per questi due agglomerati non siano di priorità massima, pertanto nella
programmazione 2014-2017 sono stati inseriti gli interventi per portare a conformità gli agglomerati di:
Agugliano, Falconara Marittima, Ancona, Camerano, Cerreto d’Esi, Corinaldo, Fabriano Jesi, Ostra, Ripe,
Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Cupramontana e Macine Borgo Loreto, e non quelli relativi al
collettamento dell’1% di Castelbellino e allo 0,7% di Matelica.
Oltre agli interventi relativi agli agglomerati, si sono ritenuti prioritari anche gli investimenti per lo
spostamento delle reti (sia di fognatura che di distribuzione acquedotto) che interferiscono con altri
interventi su infrastrutture viarie eseguiti da altre società. Tra questi risultano i lavori del raddoppio della
SS16, i lavori per la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A14, i lavori per la realizzazione dello
svincolo per l’uscita di Ancona-Ovest dell’autostrada, i lavori per la realizzazione di alcuni tratti della SS76 e
Pagina 24
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
i lavori sulla rete ferroviaria. Tali investimenti non possono essere posticipati in quanto devono
necessariamente seguire i cronoprogrammi di altre attività (alcune già in corso di esecuzione).
Si evidenzia infine che nel periodo 2014-2017 sono previsti anche investimenti per la manutenzione
straordinaria e per attività varie (quali ad esempio acquisto di attrezzature di varia natura - dagli automezzi,
ai macchinari da laboratorio, ecc…-, certificazioni ambientali, implementazioni informatiche), che sono
investimenti indispensabili per mantenere il buono stato di conservazione delle reti e degli impianti, e
garantire un buon livello di servizio agli utenti (in senso generalizzato: lettura contatori, fatturazione,
gestione clienti, rispetto livelli fissati nella Carta dei Servizi, gestione reti, sistemi di telecontrollo, gestione
GIS e progettazione, ecc…). Questi interventi, vista la struttura prevista dalla Determina n.3/2014
dell’Autorità, sono stati associati ad una specifica criticità, anche se il livello di servizio non è ritenuto
critico; trattasi di investimenti che vanno realizzati in maniera costante negli anni al fine di mantenere il
buon livello di servizio attualmente erogato agli utenti.
Tra gli interventi meritevoli di priorità , rientrano anche l’intervento di completamento dell’impianto di
depurazione di Offagna (località non appartenente agli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000
AE), in quanto i lavori erano già avviati e manca solamente la realizzazione della parte elettromeccanica per
il completamento dei lavori.
Pagina 25
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Cronoprogramma degli interventi
CRITICITÀ
AEEG
CODICE
PROGR.
LIVELLO DI
COMUNI/LOCALITÀ
TIPOLOGIA PROGETTAZIONE
INTERESSATI
AL 31/12/2013
ITER
AUTORIZZATIVO
CONCLUSO
TITOLO
Realizzazione aree di tutela assoluta. Studi per
l'individuazione delle aree di salvaguardia delle
captazioni gestite.
A5.1
1 CAP/ADD ATO
NO
N.A.
NO
B8.1
1 POT/DIS
Castelplanio
MS
N.A.
SI
B8.1
2 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
NO
B8.1
3 POT/DIS
Ancona
MS
NESSUNO
NO
B8.1
4 POT/DIS
Ancona-Falconara
MS
N.A.
N.A.
B8.1
5 POT/DIS
Ancona
MS
N.A.
NO
B8.1
6 POT/DIS
Fabriano - Genga
MS
PRELIMINARE
NO
B8.1
7 POT/DIS
Ancona-Falconara
MS
N.A.
N.A.
B8.1
8 POT/DIS
Ancona
MS
PRELIMINARE
NO
B8.2
9 POT/DIS
Ostra e Senigallia
NO
LAVORI IN CORSO
SI
B8.2
10 POT/DIS
Ostra e Senigallia
MS
LAVORI IN CORSO
SI
B8.2
11 POT/DIS
Ancona
MS
PRELIMINARE
NO
B8.2
12 POT/DIS
Camerano
NO
NESSUNO
NO
B8.2
13 POT/DIS
ATO
NO
N.A.
N.A.
B8.2
14 POT/DIS
ATO
NO
N.A.
N.A.
DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto
sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)
Studio per l'individuazione delle aree di salvaguardia e di protezione
delle captazioni gestite ad uso idropotabile. (compresa la protezione
dell'ingresso basso del complesso sorgentizio di Gorgovivo)
L'intervento prevede la sostituzione di circa 0,5 km di condotte per
Rimozione interferenze ferroviarie a
rimuovere le interferenze derivanti dalle installazioni ferroviarie
Castelplanio
(raddoppio della ferrovia) nel Comune di Castelplanio.
L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per
Rimozione interferenze con SS76-Quadrilatero risolvere le interferenze con la costruzione dei tratti della SS.76 Quadrilatero.
Rimozione interferenze reti di acqua potabile
L'intervento prevede lo spostamento delle condotte idriche per
con la realizzazione della terza corsia e
rimuovere le interferenze derivanti dalla realizzazione della terza
dell'uscita Ovest di Ancona dell'autostrada A14 corsia dell' Autostrada e dell'uscita Ovest di Ancona.
Rimozione interferenze con i lavori per il
L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per
raddoppio della SS16 Ancona Falconara (rete
eliminare le interferenze con i lavori per il raddoppio della SS16
idrica)
Ancona Falconara (tratto Caffetteria-Ospedale)
L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per
Rimozione interferenze con l'uscita ad ovest del
eliminare le interferenze con i lavori per la realizzazione dell'uscita
porto di Ancona
ad ovest del porto di Ancona
L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per
Rimozione interferenze con la Pedemontana
eliminare le interferenze con i lavori per la Pedemontana tratto
tratto Fabriano - Matelica (rete idrica)
Fabriano - Matelica
L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per
Rimozione interferenze con il nodo ferroviario
eliminare le interferenze con i lavori per il nodo ferroviario di
Falconara
Falconara
Spostamento condotte acqua per lavori di
L'intervento prevede la progettazione esecutiva dello spostamento
adeguamento della galleria ferroviaria del
delle condotte acqua per lavori di adeguamento della galleria
Castellano
ferroviaria del Castellano di Ancona. (rimozione interferenze)
L’intervento prevede l’estensione della condotta esistente per
raggiungere la località Casine di Ostra al fine di servire nuove utenze.
Estensione condotte idriche per Casine di Ostra La realizzazione di tale estensione consentirà anche di modificare
e Brugnetto
l’attuale circuitazione così che Casine di Ostra sarà alimentata da
Senigallia e non più da Montecarotto. La conclusione dei lavori è
prevista per il 2014 (conclusione lavori in corso)
Interventi sulla rete idrica a servizio delle località di Casine di Ostra e
Rinnovamento condotte idriche per Casine di
di Brugnetto di Senigallia necessari per aumentare l'apporto di acqua
Ostra e Brugnetto
alle località rinnovando la tubazione verso Brugnetto (ed
aumentandone il diametro).
L'investimento prevede la progettazione esecutiva ed i lavori sulla
rete idrica di distribuzione della località Candia di Ancona. L'obiettivo
Rinnovamento condotte di distribuzione acqua
è quello di rinnovare e di potenziare la rete attuale che risulta
potabile per la località Candia di Ancona
sottodimensionata per servire le nuove urbanizzazioni in corso di
realizzazione.
Progettazione esecutiva degli interventi di estensione della rete
idrica del Comune di Camerano per circa 8 km. L'intervento è
Estensione condotta acqua potabile zona sud di necessario per far fronte al fabbisogno generato da nuove
Camerano
urbanizzazioni o realtà in espansione (terme in fase di realizzazione,
zona ZIPA in fase di realizzazione, ospedale INRCA, lavori appena
avviati)
Si prevede l'installazione di circa 2.000 contatori ogni anno (valore
Installazione di nuovi contatori acqua potabile
medio).
Nuovi impianti di derivazione d'utenza acqua
Realizzazione dei nuovi impianti di derivazione d'utenza acqua
potabile
potabile
2014
2015
2016
2017
TOTALE
2014-2017
250.000
10.000
50.000
50.000
360.000
300.000
0
0
0
300.000
216.000
150.000
50.000
0
416.000
165.000
20.000
0
0
185.000
0
20.000
0
0
20.000
0
40.000
0
0
40.000
0
150.000
250.000
250.000
650.000
0
0
100.000
40.000
140.000
10.000
30.000
30.000
0
70.000
400.000
0
0
0
400.000
300.000
0
0
0
300.000
50.000
350.000
0
0
400.000
30.000
20.000
20.000
20.000
90.000
57.200
60.000
60.000
60.000
237.250
303.100
300.000
300.000
300.000
1.203.100
Pagina 26
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CRITICITÀ
AEEG
CODICE
PROGR.
LIVELLO DI
COMUNI/LOCALITÀ
TIPOLOGIA PROGETTAZIONE
INTERESSATI
AL 31/12/2013
ITER
AUTORIZZATIVO
CONCLUSO
TITOLO
Manutenzione di impianti di potabilizzazione /
disinfezione
Manutenzione impianti di protezione catodica
acqua potabile
DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto
sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)
B8.3
15 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
B8.3
16 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
B8.3
17 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
Manutenzione serbatoi acqua potabile
B8.3
18 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
Interventi vari sulla condotta principale
B8.3
19 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
Manutenzione rete acqua potabile
B8.3
20 POT/DIS
Sassoferrato
NO
PRELIMINARE
NO
Ristrutturazione sistema idrico capoluogo di
Sassoferrato
B8.3
21 POT/DIS
Ancona
MS
DEFINITIVO
NO
B8.3
22 POT/DIS
ATO
NO
N.A.
N.A.
B8.3
23 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
B8.3
24 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
B8.3
25 POT/DIS
ATO
NO
N.A.
N.A.
Estensione rete acqua potabile
Piccoli interventi per estensione rete acqua potabile.
B8.3
26 POT/DIS
ATO
NO
N.A.
N.A.
Controllo e telecontrollo acqua potabile
Adeguamento ed implementazione dei sistemi di controllo e di
telecontrollo delle reti e degli impianti acqua potabile.
B8.3
27 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
Manutenzione complessi acqua potabile
Interventi impiantistici vari sui complessi acqua potabile.
B8.3
28 POT/DIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
Misura e controllo del grado di perdita nella
rete idrica
Rimozione interferenze con i lavori per il
raddoppio della SS16 Ancona Falconara (rete
fognaria)
Attività di misurazione in campo di tratti di rete per ricerca di
eventuali perdite occulte
L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete fognaria
per eliminare le interferenze con i lavori per il raddoppio della SS16
Ancona Falconara
L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete fognaria
per eliminare le interferenze con i lavori per la Pedemontana per
Campo dell'Olmo
L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete fognaria
per eliminare le interferenze con la costruzione dei tratti della SS.76
- Quadrilatero.
L'intervento consiste nello spostare circa 4,5 km di fognature a causa
della realizzazione della terza corsia dell'autostrada. (rimozione
interferenze)
Interventi di manutenzione straordinaria sulla rete fognaria. Sono
compresi i lavori per il rifacimento delle condotte di Falconara
Villanova, delle condotte del C.so Matteotti di Jesi, delle condotte
del fosso a Morro d'Alba, delle condotte posate in un terreno (di
proprietà del sig. Figini ) ad Ostra e delle condotte sul ponte sul
fiume Esino.
Consolidamento statico del serbatoio Raffaello
Sanzio
Realizzazione di nuovi impianti di
potabilizzazione / disinfezione
Rinnovo sistematico di vecchi impianti di
derivazione d'utenza acqua potabile
Rilievo reti acqua potabile e caricamento sul
SIT
C5.3
1 FOG
Ancona-Falconara
MS
N.A.
N.A.
C5.3
2 FOG
Fabriano - Genga
MS
PRELIMINARE
NO
Rimozione interferenze con la Pedemontana
per Campo dell'Olmo (rete fognaria)
C5.3
3 FOG
ATO
MS
N.A.
N.A.
Rimozioni Interferenze con SS76-Quadrilatero
C5.3
4 FOG
Ancona
MS
N.A.
NO
Rimozione interferenze reti di fognatura con la
realizzazione della terza corsia e dell'uscita
Ovest di Ancona dell'autostrada A14
C5.4
5 FOG
ATO
MS
N.A.
N.A.
Manutenzione rete fognaria
Manutenzione di impianti di potabilizzazione / disinfezione.
Manutenzione impianti di protezione catodica acqua potabile.
Manutenzione straordinaria serbatoi acqua potabile (in particolare è
prevista la progettazione e la realizzazione del Serbatoio Borgo
Loreto per circa 700.000 euro)
Interventi di manutenzione straordinaria sulla condotta principale
dell'acquedotto di Gorgovivo e sulle sue apparecchiature idrauliche.
Interventi di manutenzione straordinaria rete acqua potabile. In
particolare sono compresi i lavori di rinnovamento della condotta
idrica di via Raffaello Sanzio e di altre vie di Ancona, i lavori per
rinnovamento della condotta idrica di C.so Matteotti di Jesi, i lavori
della condotta sul ponte sul fiume Esino, i lavori sulla scogliera AeA
sul fiume Esino a Rosora, i lavori sulla condotta in via Banchina da
Chio ad Ancona.
Progettazione esecutiva degli interventi sulla rete idrica del Comune
di Sassoferrato necessari per il rinnovamento delle condotte ormai
vetuste e non adeguate e per la realizzazione di un nuovo serbatoio
delocalizzato rispetto a quello attuale situato sulla Rocca.
Progettazione e lavori per il consolidamento statico del serbatoio
Raffaello Sanzio di Ancona necessario per la stabilità del serbatoio.
Realizzazione di nuovi impianti di potabilizzazione / disinfezione.
Si prevede il rinnovo di circa 80 derivazioni d'utenza ogni anno
(valore medio).
Reperimento e caricamento su SIT dati esistenti reti acqua potabile
(manufatti, reti, allacci).
2014
2015
2016
2017
TOTALE
2014-2017
8.000
15.000
15.000
15.000
53.000
45.000
45.000
60.000
60.000
210.000
25.000
250.000
600.000
600.000
1.475.000
90.000
100.000
100.000
100.000
390.000
2.002.000
2.820.000
3.030.000
10.000
30.000
30.000
20.000
90.000
40.000
1.100.000
0
0
1.140.000
9.000
15.000
15.000
15.000
54.000
178.500
180.000
180.000
180.000
718.500
40.500
40.000
40.000
40.000
160.500
102.000
100.000
100.000
100.000
402.000
37.000
77.000
97.000
54.000
265.000
635.000
650.000
750.000
750.000
2.785.000
0
50.000
100.000
100.000
250.000
0
60.000
60.000
60.000
180.000
0
100.000
190.000
0
290.000
100.000
0
0
0
100.000
450.000
30.000
0
0
480.000
1.600.000
2.400.000
1.350.000
1.300.000
6.650.000
2.750.000 10.602.000
Pagina 27
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CRITICITÀ
AEEG
CODICE
PROGR.
LIVELLO DI
COMUNI/LOCALITÀ
TIPOLOGIA PROGETTAZIONE
INTERESSATI
AL 31/12/2013
ITER
AUTORIZZATIVO
CONCLUSO
TITOLO
DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto
sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)
C5.4
6 FOG
ATO
MS
N.A.
N.A.
Manutenzione sollevamenti
Manutenzione straordinaria sollevamenti fognari
C5.4
7 FOG
ATO
MS
N.A.
N.A.
Rilievo reti
Censimento e regolarizzazione degli scarichi fognari
C5.4
8 FOG
ATO
MS
N.A.
N.A.
Videoispezioni reti fognarie
C5.4
9 FOG
ATO
NO
N.A.
N.A.
Controllo e Telecontrollo acqua reflua
C5.4
10 FOG
Territorio Interno
NO
N.A.
N.A.
Censimento e regolarizzazione degli scarichi
fognari Territorio Interno
D1
1 DEP
Ripe
NO
DEFINITIVO
NO
Realizzazione depuratore consortile di Ripe,
COP 16.000 AE
D1
2 DEP
Sassoferrato
MS
DEFINITIVO
NO
Potenziamento depuratore di Sassoferrato-Loc.
Fornaci ad un COP di 6.800 AE
D1
3 DEP
Snta Maria Nuova
MS
STUDIO DI
FATTIBILITÀ
NO
Realizzazione sedimentatore secondario depuratore di Santa Maria Nuova
D1
4 DEP
Castelbellino
MS
STUDIO DI
FATTIBILITÀ
NO
Potenziamento del depuratore di Castelbellino
ad un COP di 27.000 AE
SI
Collettamento frazione Aspio di Ancona
(stralcio del progetto di Collettamento frazioni
zona sud di Ancona (lotto 2) e realizzazione
degli eventuali sollevamenti al depuratore di
Camerano)
D1
D1
5 DEP
6 DEP
Ancona
Ancona
NO
ESECUTIVO
NO
L'intervento
relativo alla
frazione Candia e
Taglio di Candia è
concluso.
L'intervento
relativo al
Pinocchio è stato
inserito
nell'intervento
9_F_NO di cui è
redatto il
definitivo.
NO
Estensione rete fognaria e collettamento
frazioni zona sud di Ancona (lotto 1) al
depuratore di Camerano
Ispezioni televisive finalizzate alla valutazione dello stato delle
fognature sia in termini di tenuta delle giunzioni, sia della
valutazione del grado di ostruzione sia dello stato deformativo delle
tubazioni.
Adeguamento ed implementazione dei sistemi di controllo e di
telecontrollo delle reti e degli impianti acqua reflua
Attività di censimento degli scarichi sul territorio andandoli a rilevare
in campo e lavori di sistemazione (laddove risultasse necessario)
Progettazione esecutiva e realizzazione di un depuratore consortile
della potenzialità di 16.000 AE per trattare i reflui provenienti da
Ripe, Ostra e Corinaldo. Il depuratore esistente verrà smantellato, e
quello nuovo verrà realizzato sulla sponda opposta del fiume.
(interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)
Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per il
potenziamento di 3.000 AE del COP del depuratore di Sassoferrato
Loc. Fornaci. Successivamente si prevede la dismissione del
depuratore di Sassoferrato-Via Cagli ed il relativo collettamento dei
reflui al depuratore di Sassoferrato-Loc. Fornaci. (nterv. per la
conformità degli AGG > 2.000 AE)
Progettazione esecutiva e realizzazione di un sedimentatore
secondario per migliorare la qualità dell'effluente (interv. per la
conformità degli AGG > 2.000 AE)
Progettazione esecutiva del potenziamento del depuratore; il
progetto prevede l'aumento di 16.000 AE del COP del depuratore di
Castelbellino. L'obiettivo è di rendere conforme il COP al carico in
ingresso impianto aumentato a causa del collettamento di diverse
località. Il potenziamento potrebbe consentire la dismissione del
depuratore di Maiolati Spontini Loc. Moie. (interv. per la conformità
degli AGG > 2.000 AE)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 300 m di rete. Con il seguente intervento verranno raccolti gli
scarichi della località Aspio (125 AE) che fanno parte
dell'agglomerato di Ancona. (interv. per la conformità degli AGG >
2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)
L'intervento prevede la realizzazione di circa 11 km di rete. La
conclusione del lavoro è prevista nel 2014. L'obiettivo è quello di
collettare circa 2.300 AE della zona Sud di Ancona (Candia,
Pinocchio, Pontelungo) al depuratore di Camerano e parte al
depuratore di Ancona Zipa. (interv. per la conformità degli AGG >
2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)
2014
2015
2016
2017
TOTALE
2014-2017
200.000
200.000
200.000
200.000
800.000
5.000
0
10.000
10.000
25.000
100.000
100.000
100.000
100.000
400.000
110.000
60.000
120.000
70.000
360.000
0
0
100.000
100.000
200.000
5.000
1.200.000
3.100.000
1.600.000
5.905.000
0
90.000
1.000.000
1.240.000
2.330.000
0
10.000
0
200.000
210.000
2.000
25.000
15.000
5.000
47.000
2.000
0
170.000
200.000
372.000
350.000
0
0
0
350.000
Pagina 28
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CRITICITÀ
AEEG
CODICE
PROGR.
LIVELLO DI
COMUNI/LOCALITÀ
TIPOLOGIA PROGETTAZIONE
INTERESSATI
AL 31/12/2013
ITER
AUTORIZZATIVO
CONCLUSO
TITOLO
D1
7 DEP
Ancona
NO
DEFINITIVO
NO
Estensione rete fognaria a tutti gli scarichi
sparsi dell'agglomerato di Ancona
D1
8 DEP
Fabriano
NO
DEFINITIVO
NO
Collettamento reflui di Fabriano all'impianto di
Fabriano
D1
9 DEP
Falconara
Marittima
NO
STUDIO DI
FATTIBILITÀ
NO
Collettamento reflui di Falconara al depuratore
di Falconara-Vallechiara
D1
10 DEP
Jesi
NO
DEFINITIVO
NO
Collettamento reflui di via Esino di Jesi al
depuratore di Jesi
D1
11 DEP
Corinaldo
NO
LAVORI IN CORSO
SI
Estensione rete fognaria e collettamento reflui
di Corinaldo al depuratore consortile di Ripe
D1
12 DEP
Cupramontana
NO
DEFINITIVO
NO
Collettamento reflui di Cupramontana
all'impianto di Castelbellino
D1
13 DEP
Ostra
NO
DEFINITIVO
NO
Estensione rete fognaria e collettamento reflui
di Ostra al depuratore consortile di Ripe
D1
14 DEP
Polverigi
NO
STUDIO DI
FATTIBILITÀ
NO
Collettamento reflui zona Sud di Polverigi al
depuratore di Jesi
D1
15 DEP
Polverigi
NO
DEFINITIVO
NO
Collettamento reflui zona Nord di Polverigi al
depuratore di Jesi
D1
16 DEP
Agugliano
NO
STUDIO DI
FATTIBILITÀ
NO
Collettamento scarichi Località Case Gioacchini
di Agugliano al depuratore di FalconaraVallechiara
DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto
sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione
della rete fognaria per circa 1,4 km. L'obiettivo è quello di collettare
circa 2050 AE dell'agglomerato di Ancona ai depuratori ZIPA di
Ancona e Falconara- Vallechiara (interv. per la conformità degli AGG
> 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 0,900 km di rete per collettare i reflui dell'agglomerato della
città in via Dante, via XXIII Luglio, Via Cortina San Nicolò, via Rizzi e
via Biondi per circa 720 AE . L'intervento a carico di Multiservizi è
una parte di un intervento più ampio a carico del Comune di
Fabriano nell'ambito dei Piani di Recupero. La conclusione dei lavori
è prevista nel 2015. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 3,6 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare i circa 900 AE
dell'agglomerato di Falconara al depuratore di Falconara Vallechiara
(circa 227 AE di Falconara, 105 AE di Montemarciano, 140 AE di
Camerata Picena, 408 AE di Chiaravalle, 24 AE di Monte San Vito).
(interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 0,76 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 750 AE
dell'agglomerato di Jesi al depuratore di Jesi (circa 430 AE ella zona
Gorgolungo, via Don Minzoni, via Latini e 320 AE di via Esino).
(interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro
agglomerato in valutazione dalla Regione)
L'intervento prevede la realizzazione di circa 12,8 km di rete.
L'obiettivo è quello di collettare circa 2.000 AE di Corinaldo al
depuratore consortile di Ripe. Nella Pianificazione attuale è prevista
la conclusione dei lavori già avviati nel 2010 (interv. per la
conformità degli AGG > 2.000 AE)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 2,2 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 230 AE
dell'agglomerato di Cupramontana al depuratore di Castelbellino.
(interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 5,4 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 3.200 AE di
Ostra al depuratore consortile di Ripe. (interv. per la conformità
degli AGG > 2.000 AE)
L'intervento prevede la progettazione definitiva di circa 1 km di rete.
L'obiettivo è quello di collettare circa 45 AE della zona Sud di
Polverigi al depuratore di Jesi. (interv. per la conformità degli AGG >
2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 4 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 250 AE della
zona Nord di Polverigi al depuratore di Jesi. (interv. per la conformità
degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla
Regione)
L'intervento prevede la progettazione definitiva di circa 0,3 km di
rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 50 AE della Località Case
Gioacchini di Agugliano al depuratore di Falconara-Vallechiara.
(interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro
agglomerato in valutazione dalla Regione)
2014
2015
2016
2017
TOTALE
2014-2017
19.000
800.000
200.000
0
1.019.000
5.000
360.000
0
0
365.000
24.000
0
600.000
1.200.000
1.824.000
8.000
300.000
0
0
308.000
60.000
0
0
0
60.000
0
10.000
0
450.000
460.000
3.000
0
200.000
1.600.000
1.803.000
0
0
20.000
0
20.000
0
25.000
250.000
1.000.000
1.275.000
0
10.000
0
90.000
100.000
Pagina 29
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CRITICITÀ
AEEG
CODICE
PROGR.
LIVELLO DI
COMUNI/LOCALITÀ
TIPOLOGIA PROGETTAZIONE
INTERESSATI
AL 31/12/2013
ITER
AUTORIZZATIVO
CONCLUSO
TITOLO
NO
Estensione rete fognaria e collettamento reflui
di Sassoferrato al depuratore di SassoferratoFornaci
D1
17 DEP
Sassoferrato
NO
STUDIO DI
FATTIBILITÀ
D1
18 DEP
Ripe
NO
NESSUNO
NO
Collettamento reflui zona Est di Ripe al
depuratore consortile di Ripe
D1
19 DEP
Camerano
NO
DEFINITIVO
NO
Collettamento reflui della zona Nord di
Camerano al depuratore di Camerano
D1
20 DEP
Camerano
NO
PRELIMINARE
NO
Collettamento reflui della zona Sud-Est di
Camerano (1° e 2° lotto) al depuratore di
Camerano
D1
21 DEP
Camerano
NO
PRELIMINARE
NO
Collettamento reflui della zona Sud-Ovest di
Camerano al depuratore di Camerano
D1
22 DEP
Cerreto d'Esi
NO
DEFINITIVO
SI
Collettamento reflui di Cerreto d'Esi al
depuratore di Cerreto d'Esi Monterustico
D1
23 DEP
BORGO LORETO
NO
DEFINITIVO
NO
Estensione rete fognaria e collettamento reflui
dell'agglomerato di Macine Borgo Loreto al
depuratore di Castelbellino
D1
24 DEP
Maiolati Spontini
NO
DEFINITIVO
NO
Collettamento degli scarichi di Scorcelletti di
Maiolati Spontini al depuratore di Castelbellino
D1
25 DEP
Matelica
NO
DEFINITIVO
SI
Estensione rete fognaria e collettamento reflui
di Matelica al depuratore di Matelica
D4.1
26 DEP
Ancona
MS
NESSUNO
NO
Intervento per la regolazione delle portate
in ingresso impianto nel periodo invernale
DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto
sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 5,2 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 3.150 AE di
Sassoferrato al depuratore di Sassoferrato-Fornaci. (interv. per la
conformità degli AGG > 2.000 AE)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 1,8 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 110 AE di
Ripe al depuratore consortile di Ripe. (interv. per la conformità degli
AGG > 2.000 AE)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 6 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 640 AE della
zona Nord di Camerano al depuratore di Camerano. (interv. per la
conformità degli AGG > 2.000 AE)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
circa 6,6 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 240 AE
della zona Sud_Est di Camerano al depuratore di Camerano. (interv.
per la conformità degli AGG > 2.000 AE. Entro il 2016 verrà realizzata
la progettazione esecutiva dei due lotti e la partenza dei lavori del
primo lotto (zona Zipa)
L'intervento la progettazione esecutiva di circa 1,2 km di rete.
L'obiettivo è quello di collettare circa 130 AE della zona Sud _Ovest
di Camerano al depuratore di Camerano. (interv. per la conformità
degli AGG > 2.000 AE)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di
un tratto di rete di circa 0,5 km con l'obiettivo di collettare circa 20
AE della Località Pian del Morro di Cerreto d'Esi (con relativa
dismissione del depuratore di Pian del Morro) al depuratore di
Cerreto d'Esi Monterustico e la progettazione esecutiva un altro
tratto di rete di circa 0,8 km con l'obiettivo di collettare altri 50 AE
(interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)
L'intervento che prevede la progettazione esecutiva e la
realizzazione di un sollevamento e di un tratto di rete di circa 0,7 km.
L'obiettivo è quello di collettare circa 70 AE dell'agglomerato di
Macine Borgo Loreto al depuratore di Castelbellino. (interv. per la
conformità degli AGG > 2.000 AE).
L'intervento prevede la progettazione esecutiva della realizzazione di
circa 0,55 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 20 AE
della Località Scorcelletti di Maiolati Spontini al depuratore di
Castelbellino. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)
L'investimento è la parte terminale di un intervento partito nel 2007
che prevede in totale la realizzazione di circa 4,1 km di fognatura
ed il collettamento di circa 7200 AE . L'obiettivo di questa parte
terminale dell'intervento è terminare alcuni tratti fognari per circa
0,5 km al fine di collettare anche gli ultimi abitanti di Matelica al
depuratore di Matelica. L'intervento prevede la progettazione
esecutiva . Per la conformità dell'agglomerato restano fuori circa 70
AE (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)
Adeguamento sistema di filtrazione e di disinfezione del depuratore
di Ancona ZIPA. L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la
realizzazione dei lavori di adeguamento del sistema di filtrazione e
disinfezione del depuratore di Ancona ZIPA (l’intervento è necessario
oltre che per migliorare la regolazione delle portate nel periodo
invernale anche per sostituire nella disinfezione l'ipoclorito con gli
UV secondo quanto stabilito dal PTA Marche, completando quanto
previsto in un precedente appalto che non è andato a buon fine per
inadempienze dell'appaltatore per le quali è ancora in corso il
contenzioso)
2014
2015
2016
2017
TOTALE
2014-2017
30.000
200.000
800.000
900.000
1.930.000
0
0
0
500.000
500.000
3.000
30.000
700.000
900.000
1.633.000
50.000
30.000
1.550.000
1.000.000
2.630.000
0
15.000
0
0
15.000
8.000
0
0
350.000
358.000
0
10.000
250.000
0
260.000
2.000
3.000
0
0
5.000
6.000
0
0
0
6.000
5.000
10.000
400.000
500.000
915.000
Pagina 30
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CRITICITÀ
AEEG
CODICE
PROGR.
LIVELLO DI
COMUNI/LOCALITÀ
TIPOLOGIA PROGETTAZIONE
INTERESSATI
AL 31/12/2013
ITER
AUTORIZZATIVO
CONCLUSO
D4.4
27 DEP
Ancona
MS
NESSUNO
NO
D4.5
28 DEP
Offagna
NO
LAVORI IN CORSO
SI
D4.5
29 DEP
Fabriano
NO
DEFINITIVO
NO
D4.5
30 DEP
Monterado
NO
DEFINITIVO
NO
D4.5
31 DEP
Monterado
NO
DEFINITIVO
NO
D4.5
32 DEP
Monte Roberto
NO
DEFINITIVO
NO
D4.5
33 DEP
Castelbellino
NO
DEFINITIVO
NO
D4.5
34 DEP
Montecarotto e
Poggio San
Marcello
NO
NESSUNO
NO
D4.5
35 DEP
ATO
NO
N.A.
N.A.
TITOLO
DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto
sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)
l'intervento prevede la progettazione preliminare delle sezioni
dell’impianto che dovranno essere realizzate nell’area ex CCS. La
Rimozione interferenze tra il depuratore di
modifica all’impianto si rende necessaria a causa delle interferenze
Ancona ZIPA e l'uscita Ovest di Ancona
con l'uscita Ancona Ovest dell'autostrada di prossima realizzazione.
dell'autostrada A14
Nel Progetto saranno previsti eventuali adeguamenti anche della
sezione di sedimentazione secondaria.
Realizzazione di un depuratore della potenzialità di 1.800 AE per
Realizzazione depuratore di Offagna, COP 1.800
trattare i reflui di Offagna (realizzazione opere elettromeccaniche
AE
per conclusione lavori)
L'intervento prevede la realizzazione di circa 1,1 km di rete per
collettare le frazioni di Belvedere e di Campodonico all'impianto di
Collettamento reflui di Belvedere/Campodonico fitodepurazione a servizio delle due frazioni per circa 300 AE. La
realizzazione dell'impianto è a carico del Comune di Fabriano
nell'ambito dei Piani di Recupero.
L'intervento prevede la realizzazione di circa 1,1 km di rete da Ponte
Rio ad un collettore già esistente nel Comune di Mondolfo. (il
Estensione rete fognaria e collettamento dei
collettamento degli 800 AE avverrà dopo la realizzazione del tratto di
reflui da Ponte Rio di Monterado alla rete
collettore dal capoluogo di Monterado a Ponte Rio). L'obiettivo è
fognaria del Comune di Mondolfo per il
quello di collettare i reflui di Monterado al depuratore di Marottadepuratore di Marotta Mondolfo
Mondolfo eliminando il depuratore di Ponte Rio . I lavori dovrebbero
terminare nel 2015
L'intervento prevede la progettazione esecutiva e l'inizio dei lavori
per la realizzazione di circa 4,9 km di rete dal Capoluogo di
Estensione rete fognaria e collettamento dei
Monterado a Ponte Rio (allacciamento al tratto di collettore che
reflui dall'abitato di Monterado fino a Ponte Rio
inizia a Ponte Rio). L'obiettivo è quello di collettare circa 800 AE di
Monterado al depuratore di Marotta-Mondolfo.
L'intervento prevede la realizzazione di un collettore di circa 0,6 km
Realizzazione di un collettore per allacciare la
per portare i reflui della zona industriale di Monte Roberto (ponte
fognatura della zona industriale di Monte
Magno) al depuratore di Castelbellino. L'obiettivo è quello di
Roberto al depuratore di Castelbellino e
collettare circa 50 AE. Al collettore si allacceranno anche parte dei
realizzazione degli eventuali sollevamenti
reflui di Cupramontana e San Paolo di Jesi.
Progettazione esecutiva del collettamento reflui dell'agglomerato
Collettamento reflui dell'agglomerato delle
delle località di Castelplanio Capoluogo, Piagge e di Maiolati Spontini
località di Castelplanio Capoluogo, Piagge e di
(via Torrette, versante Nord Capoluogo, Scisciano e Ponte Scisciano)
Maiolati Spontini al depuratore di Castelbellino
al depuratore di Castelbellino
Progettazione definitiva del Collettamento
Progettazione definitiva del collettamento reflui di Montecarotto e
reflui di Montecarotto e Poggio San Marcello
Poggio San Marcello con conseguente dismissione dei depuratori a
con conseguente dismissione dei depuratori
Castelbellino
Estensione reti fognatura
D4.6
36 DEP
Ancona
NO
NESSUNO
NO
Collettamento reflui delle zone di Pinocchio (in
parte), Posatora, Fornetto, Monte d'Ago di
Ancona al depuratore di Ancona Zipa
D4.6
37 DEP
Ancona
NO
DEFINITIVO
NO
Collettamento reflui della cittadella sportiva
Passo Varano di Ancona e relativi sollevamenti
Interventi per estensione rete acqua reflua
L'intervento prevede la progettazione definitiva per la realizzazione
di circa 1,8 km di rete. L'obiettivo è quello di canalizzare un tratto di
fognatura a cielo aperto, afferente al depuratore di Zipa a servizio
delle Località del Pinocchio (in parte), di Posatora, Monte d'Ago,
Fornetto di Ancona all'impianto di Ancona Zipa. (interv. per motivi
igienico-sanitari ed ambientali)
L'intervento prevede la progettazione esecutiva della realizzazione
di circa 0,68 km di rete. L'obiettivo è quello di realizzare un tratto di
collettore nella zona cittadella sportiva di Passo Varano di Ancona
che colleghi i collettori che raccolgono gli scarichi di Ancona Sud ad
un altro collettore esistente che arriva al depuratore di Camerano.
2014
2015
2016
2017
TOTALE
2014-2017
20.000
20.000
0
0
40.000
5.000
300.000
0
0
305.000
150.000
100.000
0
0
250.000
350.000
155.000
0
0
505.000
60.000
0
20.000
0
80.000
3.000
120.000
0
0
123.000
0
0
15.000
0
15.000
0
0
0
30.000
30.000
124.000
150.000
150.000
150.000
574.000
0
0
25.000
0
25.000
2.000
15.000
0
0
17.000
Pagina 31
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CRITICITÀ
AEEG
CODICE
PROGR.
LIVELLO DI
COMUNI/LOCALITÀ
TIPOLOGIA PROGETTAZIONE
INTERESSATI
AL 31/12/2013
ITER
AUTORIZZATIVO
CONCLUSO
TITOLO
DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto
sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)
L'intervento comprende i lavori per rinnovare gli impianti di
aereazione, ormai obsoleti e del tutto inadeguati, delle linee A e B
del depuratore di Jesi che sono le più vecchie; per la linea B si tratta
di ultimare i lavori avviati nel 2013 mentre per la linea A si tratta di
realizzare l'intervento completo che potrà essere avviato solo dopo
l'ultimazione dei lavori in corso nella linea B.
Manutenzione straordinaria impianti di depurazione (compresa la
manutenzione per i depuratori di Senigallia e Fabriano)
Manutenzione straordinaria di alcune parti degli impianti
trattamento rifiuti liquidi presso gli impianti di Jesi e di Vallechiara
L'intervento consiste nella sostituzione dei motori di alimentazione
della cogenerazione a gas (per produzione di energia elettrica per
autoconsumo nei depuratori di Ancona ZIPA e Falconara
Vallechiara).
Si prevede la sostituzione di circa 5700 contatori ogni anno (valore
medio).
Interventi di manutenzione straordinaria per le sedi aziendali .
L'intervento più significativo riguarda la copertura della sede di via
del Commercio di cui è prevista la realizzazione nel 2015.
D4.6
38 DEP
Jesi
MS
ESECUTIVO
SI
Intervento per la modifica sistema di aerazione
comparto biologico
D4.6
39 DEP
ATO
MS
N.A.
N.A.
Manutenzione impianti di depurazione
D4.6
40 DEP
ATO
MS
N.A.
N.A.
Manutenzione impianti trattamento rifiuti
liquidi
D4.6
41 DEP
ATO
NO
N.A.
N.A.
Attività varie acqua reflua
F8.1
1 MIS
ATO
MS
N.A.
N.A.
Sostituzione contatori acqua potabile
G5.1
1 GEN
ATO
MS
NESSUNO
NO
Manutenzione straordinaria sedi aziendali
G5.1
2 GEN
ATO
NO
N.A.
N.A.
Attivazione informatica gestionale
Investimenti legati al servizio di informatica gestionale
G5.1
3 GEN
ATO
MS
N.A.
N.A.
Manutenzione evolutiva hw e sw Sistemi
Gestionali
Manutenzione evolutiva hw e sw Sistemi Gestionali
G5.1
4 GEN
ATO
NO
N.A.
N.A.
Implementazione DMR infrastruttura
Strutturazione della rete per l'utilizzo della Radio DMR attraverso
terminali in dotazione agli operativi per le comunicazioni tra mezzi
sul territorio
G5.1
5 GEN
ATO
MS
DEFINITIVO
NO
Produzione energia idroelettrica
Turbina nuova all'ingresso del serbatoio Tesoro di Falconara
G5.1
6 GEN
ATO
NO
N.A.
N.A.
Integrazione ed adeguamento attrezzature
informatiche
G5.1
7 GEN
ATO
NO
N.A.
N.A.
Acquisto automezzi
Acquisto ed integrazione HW e SW per informatica tecnica, sicurezza
rete ed internet, server, posta elettronica, GIS
Acquisto automezzi per il servizio acqua reflua, acqua potabile e per
l'area commerciale.
G5.1
8 GEN
ATO
NO
N.A.
N.A.
Acquisto attrezzatura Acqua Potabile
Acquisto attrezzatura acqua potabile
G5.1
9 GEN
ATO
NO
N.A.
N.A.
Acquisto attrezzatura Acqua Reflua
Acquisto attrezzatura acqua reflua
G5.1
10 GEN
ATO
NO
N.A.
N.A.
Attività varie servizi generali
Attività varie servizi generali (prevenzione e protezione, campagna
risparmio acqua, certificazione ambientale, regolarizzazioni
patrimoniali, strumentazione laboratorio analisi...)
TOTALE
2014
2015
2016
2017
TOTALE
2014-2017
80.000
300.000
0
0
380.000
1.002.000
1.475.000
1.360.000
1.550.000
5.387.000
60.000
60.000
60.000
60.000
240.000
0
100.000
0
0
100.000
255.500
300.000
300.000
300.000
1.155.500
190.000
320.000
160.000
160.000
830.000
304.600
305.000
305.000
305.000
1.219.600
12.000
12.000
12.000
12.000
48.000
132.000
0
0
0
132.000
120.000
0
0
0
120.000
220.000
275.000
155.000
155.000
805.000
230.000
27.000
130.000
45.000
432.000
13.000
14.000
14.000
14.000
55.000
6.000
6.000
6.000
6.000
24.000
138.600
105.000
105.000
105.000
453.600
11.928.000 16.859.000 20.179.000 21.971.000 70.937.000
Legenda:
alla colonna “LIVELLO DI PROGETTAZIONE AL 31/12/2013”:
NO: nuova opera
MS: manutenzione straordinaria
alla colonna “ITER AUTORIZZATIVO”:
N.A.: non applicabile
Pagina 32
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
CAP.8 – SINTESI
Il
Piano degli Interventi qui illustrato è stato redatto secondo lo schema tipo di cui
all’Allegato 1 alla Determinazione 7 Marzo 2014, n.3/2014 -DSID
Al Cap. 1 vengono illustrate le caratteristiche del territorio, gli obiettivi generali della pianificazione, il
quadro normativo di riferimento regionale, nazionale e comunitario, nonché le principali caratteristiche
infrastrutturali del servizio.
Al Cap. 2 vengono illustrate le criticità che caratterizzano l’erogazione del SII nel ATO2, sulla base della
analisi dello stato di fatto e dal confronto con gli specifici obiettivi di servizio individuati dall’Ente d’Ambito.
Tali criticità individuate avendo come riferimento gli obiettivi fissati dal Piano Regionale di Tutela delle
Acque, sono state classificate secondo lo schema dettagliato proposto nella Determina 3/2014. Le criticità
più significative si riscontrano nel servizio di fognatura e nel servizio di depurazione.
Le criticità più significative che si riscontrano nel servizio di fognatura riguardano: la presenza, in alcuni
agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE di una percentuale elevata di carico trattato
attraverso sistemi individuali di trattamento, la presenza di scarichi in mare di acque reflue urbane che
devono essere allontanati oltre le opere di difesa costiera parallele alla costa, la mancanza di sistemi di
gestione e trattamento delle acque di prima pioggia.
Le criticità più significative che si riscontrano nel servizio di depurazione riguardano: la non sufficiente
copertura del servizio per gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE, la necessità di
sostituzione dei sistemi di disinfezione a base di cloro e di adeguamento della qualità dell’effluente per gli
impianti di maggiore potenzialità.
Al Cap. 3 per ciascuna criticità evidenziata viene individuato un indicatore misurabile al quale è stato
assegnato un valore indicativo del livello di erogazione del SII (parametro di performance).
Al Cap. 4 viene assegnato ad ognuno dei parametri di cui sopra un valore rappresentativo del livello di
servizio attuale.
Al Cap. 5 per ogni criticità per le quali è stato evidenziato il livello di servizio attuale è stato fissato il livello
obiettivo che si prevede di raggiungere attraverso l’attuazione del programma degli interventi con
indicazione di livelli intermedi prevedibili al termine degli investimenti previsti per il 2017.
Al Cap. 6 viene illustrata la strategia di intervento di breve e medio lungo periodo e le relative priorità di
intervento.
Pagina 33
Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona
Al Cap. 7 è rappresentato in forma tabellare il cronoprogramma degli interventi associato alla strategia
d’intervento prescelta, per il periodo 2014-2017, con individuazione: delle criticità, delle opere da
realizzare, degli output prodotti, del grado di raggiungimento atteso dei livelli di servizio obiettivo e delle
località interessate da ciascuna opera, degli importi previsti.
Pagina 34
AUTORITA’ DI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N. 2
“MARCHE CENTRO ANCONA”
Prospetto di sintesi delle modifiche al Piano d’Ambito
Definitivo a seguito dell’implementazione della
deliberazione AEEGSI 643/2013/R/idr
Documenti
allegati alla
presente
Delibera
Documenti
allegati alla
Delibera A.C.
n.2/2008
ALLEGATI
1E2
ALLEGATO
1
Documenti
allegati alla
Delibera A.C.
n. 14/2006
Documenti
allegati alla
Delibera A.C.
n. 17/2006
Piano
d’Ambito
Definitivo
(Pubblicato
sul sito
dell’AATO 2)
Relazione di
accompagnam
ento
Applicazione del Metodo
Tariffario Idrico AEEG e
delle
disposizioni
di
completamento per la
determinazione
delle
tariffe per gli anni 2014 e
2015
e
per
l’aggiornamento
del
Piano
Economico
Finanziario – Relazione
illustrativa
della
metodologia applicata e
delle principali ipotesi
adottate
Relazioni
tecniche
del
Gestore
Programma
degli
interventi
- caratteristiche del
territorio
ed
obiettivi
generali
della pianificazione;
le
criticità
nell’erogazione del
SII;
parametri
di
performance
del
SII;
- livelli di servizio;
- livelli di servizio
obiettivo - obiettivi
specifici;
-strategie
di
intervento;
- cronoprogramma
degli
interventi
2014-2017;
ALLEGATO
1
Relazione di
accompagnam
ento- Piano
economico
finanziario
-Piano tariffario;
-Conto economico;
-Rendiconto
finanziario
In
sostituzione
di
Proposta
variante
Piano
Investimenti
Quadro
riassuntivo
valori
obiettivo
In
sostituzione
di
Documento di
sintesi
Piano degli
interventi
FASE 4
Programma
Interventi
A) Relazione
cap. 6-7-8-910
Elenco
investimenti
previsti nel
Piano
D’Ambito
FASE 4
Programma
Interventi
B)Gli
interventi di
Piano
Quadro
riassuntivo
valori
obiettivo
FASE 4
Programma
Interventi
C) Obiettivi
tecnici degli
interventi
Tabella 3
Parte IV sez. 1
Dis. Tecnico
ALLEGATO
2
Relazione
Del
Direttore_
TABELLA 3
TRM 20062030
Piano
Tariffario
2006-2030
Tab. 1:
Calcolo TRM
2006-2030
FASE 6
Piano
economicofinanziario
A) Rapporto
finale
Cap. 6
Piano
tariffario
-Allegato A6