IMPLICAZIONE LOGICA se … allora p: n è un multiplo di 4 q: n è un multiplo di 2 pq (p implica logicamente q) Se n è un multiplo di 4, allora n è un multiplo di 2 (ma non è vero che da q segue p) multipli di 2 multipli di 4 Troviamo degli esempi di implicazione logica … Se sono stato bocciato, allora avrò meritato almeno un 5 Se piove, allora ci sono le nuvole Se il triangolo è equilatero, allora è isoscele Se ……………………….., allora ……………………… CONDIZIONE NECESSARIA MA NON SUFFICIENTE COIMPLICAZIONE LOGICA … se e solo se … p: n è un multiplo di 2 q: n è un numero pari pq (p coimplica logicamente q) n è un multiplo di 2, se e solo se n è un numero pari (è vero anche che da q segue p) numeri pari multipli di 2 Troviamo degli esempi di coimplicazione logica … Devo ripetere l’anno se e solo se sono stato bocciato Il triangolo è isoscele se e solo se ha almeno due lati congruenti La linea è una circonferenza se e solo se tutti i punti della linea sono equidistanti da un punto fisso Due triangoli sono simili se e solo se hanno i lati corrispondenti in proporzione …………………. se e solo se ………………………….. CONDIZIONE NECESSARIA SUFFICIENTE p: n è un multiplo di 4 q: n è un multiplo di 2 Nell’implicazione logica noi intendiamo Se (è vero che) n è multiplo di 4 allora (è vero che) n è multiplo di 2 Abbiamo visto che in logica esistono anche una implicazione detta “materiale” (ed anche una coimplicazione materiale) In classe abbiamo visto qualche esempio di implicazione materiale (e la relativa tavola di verità) e di coimplicazione materiale, ma non essendo argomento di verifica, sorvolerei. La logica ha molte sfaccettature, noi ne abbiamo viste solo alcune: abbiamo visto la veridicità di alcune proposizioni composte in base ai valori di verità attribuiti alle singole proposizioni che le componevano … ma la logica ci aiuta anche a testare la validità o meno di un ragionamento al di là dei valori di verità che attribuiamo alle proposizioni. Torniamo ai primi esempi che vi feci all’inizio del corso, quando ancora non sapevate cosa fosse la “logica”: p: tutti gli uomini sono mortali q: Socrate è un uomo r: Socrate è mortale Se tutti gli uomini sono mortali e Socrate è un uomo, allora Socrate è mortale Si tratta di un ragionamento DEDUTTIVO infatti parte da una premessa universale (tutti gli uomini sono mortali) per arrivare a una conclusione che riguarda un singolo (Socrate è mortale) p: tutti gli uomini sono mortali q: Socrate è un uomo quindi r: Socrate è mortale p: tutti gli uomini sono mortali q: Socrate è mortale r: Socrate è un uomo Se tutti gli uomini sono mortali e Socrate è mortale, allora Socrate è un uomo è un ragionamento corretto? p: tutti gli uomini sono mortali q: Socrate non è mortale r: Socrate non è un uomo Se tutti gli uomini sono mortali e Socrate non è mortale, allora Socrate non è un uomo è un ragionamento corretto? p1: Socrate è mortale p2: Cartesio è mortale p3: Leibniz è mortale p4: Hegel è mortale quindi q: tutti i filosofi sono mortali ragionamento INDUTTIVO: parte da premesse singolari per arrivare ad una conclusione universale Un giorno il mercante Gandabbar si ritrovò prigioniero della Regina Bunziker (a volte, abbastanza crudele). La Regina, volle mettere alla prova le capacità logiche del mercante ponendolo di fronte a un dilemma: scegliere fra due stanze, in una stanza poteva esserci una tigre affamata, pronta a divorarlo; nell’altra poteva esserci una bella fanciulla, però poteva accadere che dietro le due porte, per un caso sfortunato, fossero in agguato due tigri; oppure che ci fossero due fanciulle in entrambe le stanze, nel caso più favorevole. Gandabbar sarebbe stato libero purché dimostrasse di possedere capacità logiche. Il prigioniero venne portato in un atrio, di fronte al quale vi erano le porte delle due stanze. «Come faccio a sapere se e quale stanza devo scegliere?» Chiese il mercante. La Regina Bunziker indicò i cartelli posti sulle due porte. «I cartelli dicono la verità?» chiese il prigioniero. «Uno sì e uno no», rispose la Regina. Gandabbar non è molto bravo nella logica…quanto vorrebbe che ci fosse Let! Se tu fossi il prigioniero, apriresti la porta di destra, quella di sinistra o nessuna delle due? I soldati della Regina Bunziker un giorno catturarono Let e lo portarono davanti alla Regina. Let le chiese: - Dammi una possibilità di liberarmi! La Regina rispose: - Ti libererò se e solo se indovini quello che farò. Let rispose: - Non mi libererai! La Regina, che è logica, libera Let per evitare l'esaurimento nervoso. Perché? Si arriva a un “paradosso”. La logica ci aiuta nella risoluzione dei problemi, ma a volte la logica si scontra con proposizioni che ad un’attenta analisi possono mandare in confusione. p: la proposizione q è vera q: la proposizione p è falsa Giulia, le proposizioni sono vere o false? Si tratta di un PARADOSSO Che cos’è un “paradosso”? Il termine paradosso deriva dal greco e significa "che va contro l'opinione corrente" oppure "contro l'apparenza". Si tratta di proposizioni che contraddicono il meccanismo logico, perciò per esse non è possibile stabilire un valore di verità (pur trattandosi di proposizioni matematiche) p: la proposizione q è vera q: la proposizione p è falsa L’esempio fatto risale al 1913 ed è del matematico francese P. E. B. Jourdain. p: io sto mentendo Poggi, è vera o falsa questa affermazione? Paradosso classico detto del mentitore (attribuito ad Eubulide, filosofo greco del IV secolo a.C.) per cui è impossibile stabilire la verità o la falsità dell'affermazione. p: questa proposizione è falsa. Epimenide diceva: Tutti i Cretesi sono mentitori" Epimenide, che era Cretese, diceva la verità? RIASSUNTO utile per la verifica 1. Cenni d’insiemistica 2. Proposizioni semplici 3. Quantificatori 4. Proposizioni composte e connettivi (calcolo delle proposizioni tramite tavole di verità) 5. Negazione e doppia negazione (e relative tavole di verità) 6. Connettivi/ insiemistica/ circuiti elettrici 7. Implicazione e coimplicazione logiche 8. Paradossi
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