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LICEO ARTISTICO REGIONALE
“C.M. ESPOSITO”
CON ANNESSA SCUOLA MEDIA
S. STEFANO DI CAMASTRA (ME)
Via P. Perez, 98
98077 S. STEFANO DI CAMASTRA (ME)
Tel. 0921 331060 – 0921 331070
FAX 0921 337139
e-mail : [email protected]
www.liceoartisticosantostefanodicamastra.it
pareggiato con D.A. 136 del 02-09-69
paritario con D.A. 32/UO del 05-02-02
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
SCUOLA MEDIA
Anno Scolastico 2013/2014
PREMESSA
Il POF è stato redatto tenendo conto delle linee programmatiche innovative
della riforma scolastica, entrata in vigore alla fine degli anni novanta, senza
tralasciare, però, alcuni punti fondamentali di elementi di civiltà educativa,
quali:
valore irrinunciabile della individuale libertà di insegnamento dei docenti
(diritto garantito dall’art. 33 della Costituzione);
valore irrinunciabile del pluralismo didattico e culturale, quale principio
fondante di qualsiasi istituzione educativa degna di tal nome;
i collegamenti della scuola con le attività del territorio e con le istituzioni locali
non devono in alcun caso condizionare la scelta dei contenuti culturali e
l’organizzazione interna della scuola;
la scuola garantisce l’acquisizione di organici contenuti disciplinari attraverso
percorsi curriculari delle singole discipline, svolti in un quadro di stabilità e di
continuità didattica. Pertanto, in questa scuola si privilegiano i progetti
didattici che interferiscono poco con l’orario ordinario delle lezioni;
compito e dovere della scuola è di garantire, nel miglior modo possibile, la
formazione umana e critica degli studenti.
FINALITA’
La Scuola Secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è
finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento
delle attitudini all’interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso
l’ alfabetizzazione e l’ approfondimento nelle tecnologie informatiche, le
conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e
all’evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è
caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo
sviluppo della personalità dell’alunno; cura la dimensione sistematica delle
discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta
corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti
adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione;
introduce lo studio di una seconda lingua della Unione Europea; aiuta ad
orientarsi per la successiva scelta di istruzione e di formazione.
ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI
L’Istituto è aperto a tutti e garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i
diritti di libertà e autonomia degli alunni e degli allievi diversamente abili e ne
promuove la piena integrazione attraverso tutti i mezzi a propria disposizione.
La scuola opera collegialmente al suo interno per la ideazione di progetti
individualizzati atti a realizzare una rete di integrazione scolastica ed extra
scolastica degli studenti con particolari situazioni di difficoltà. La scuola
organizza periodicamente degli incontri socio-sanitari e docenti, per condurre
un programma di aggiornamento e per predisporre interventi volti a superare
stati di emarginazione e di esclusione sociale
degli studenti diversamente
abili. Le attività relative al sostegno didattico degli alunni certificati seguono le
indicazioni proposte nelle programmazioni individualizzate. Si svolgono sia in
classe che nei laboratori, in compresenza tra l’insegnante di sostegno e
l’insegnante curriculare, per permettere una buona integrazione e un maggior
sviluppo personale delle competenze a tutti gli alunni attraverso l’ascolto
mirato, l’attenzione e le attività facilitanti. E’ previsto che gli alunni lavorino
individualmente, nel laboratorio multimediale per svolgere attività di rinforzo
dei contenuti proposti in classe, per utilizzare software specifici per
l’apprendimento o per curare la documentazione delle attività, o in piccolo
gruppo con azioni di semplificazione e recupero di argomenti particolarmente
complessi. La massima attenzione viene data al concetto di “integrazione” in
tutti i suoi aspetti, in opposizione a quello semplicistico di difficoltà per
raggiungere l’obiettivo dello sviluppo delle potenzialità degli allievi
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella
socializzazione; ove necessario la scuola organizza visite guidate sul territorio
(Comune, biblioteca, poste, ecc.).
All’interno dell’istituto è costituito il Gruppo di Lavoro Handicap (GLH), formato
da tutti gli insegnanti di sostegno nominati per il corrente anno scolastico.
Attraverso periodici incontri il GLH raccoglie informazioni sull’alunno
diversamente abile che sono disponibili presso le agenzie del territorio (scuola
di provenienza, ufficio H del Provveditorato agli Studi, istituzioni sanitarioassistenziali-ASL, famiglia). Effettua l’analisi di ciascun singolo caso. Supporta il
lavoro dei Consigli di Classe con alunni H durante l’intero corso dell’anno
scolastico, effettuandone il monitoraggio.
LA SCUOLA MEDIA
La Scuola Media attua la politica generale di concentrarsi su alcuni punti
fondamentali:
cura personalizzata di ogni allievo grazie anche al numero
programmato di studenti;
presenza di docenti con buona professionalità, aventi rapporto col mondo
del lavoro, competenza ed entusiasmo nell’insegnamento;
sperimentazione di nuovi percorsi formativi, anche con l’organizzazione di
attività integrative, con progetti finalizzati alla formazione ed alla crescita degli
allievi;
apertura ai nuovi linguaggi e coinvolgimento attivo dello studente
nelle attività extra-scolastiche, quali spettacoli, mostre, esibizioni, ecc..
IN QUALE CONTESTO OPERIAMO
La scuola media è inserita nella città di Santo Stefano di Camastra (ME).
L’utenza scolastica proviene da un’estrazione socio-culturale-economica media
con spiccato interesse verso le offerte formative innovative. La realtà sociale,
culturale ed economica è eterogenea e caratterizzata da:
recente espansione edilizia:
incremento della popolazione con trasmigrazione di nuove famiglie da
altre zone della provincia ;
progressiva scomparsa delle attività tradizionali;
evoluzione dell’artigianato e del commercio, specialmente nel campo
della ceramica e turistico-alberghiero;
progressivo innalzamento del livello culturale;
aumento di infrastrutture di tipo sociale;
testimonianze storico-artistiche di epochediverse;
condizioni morfologiche diversificate che offrono svariate possibilità
connesse al turismo ed all’artigianato;
entroterra prettamente agricolo, che dà vita ad attività produttive anche a
carattere artigianale, con scarsa presenza di insediamenti industriali.
SERVIZI
Enti pubblici ed associazioni culturali;
scuole di ogni ordine e grado;
musei, biblioteche, gallerie d’arte, auditorium;
emittenti radiofoniche a carattere privato;
strutture sportive private.
Risorse finanziarie
Essendo un Istituto Regionale la gran parte del sostentamento di questa
istituzione scolastica è rappresentato dai finanziamenti regionali e in parte
dalla Provincia Regionale di Messina.
Personale della Scuola
Dirigente Scolastico
Prof. Antonio Cesareo
Dirigente Servizi Generali ed Amministrativi
Sig.ra Enrichetta Di Bartolo
Collaboratore Vicario del Dirigente Scolastico
Prof.ssa M.Alda Seminara
Collaboratore Del Dirigente Scolastico
Prof. ssa Valeria Gerbino
PERSONALE DOCENTE DI RUOLO
Prof. Antoc C. (Arte e Immagine)
Di Salvo L. (Scienze mat., nat. e fis.)
Furnari R. (Arte e Immagine)
Messina F. (Plastica)
Parrello (Italiano, Storia e Geografia)
Puccio A. (Plastica)
Zannoni ( Plastica)
DOCENTE DOCUMENTARISTA PROF. GIUFFRE’ ANTONINO
PERSONALE DOCENTE NON DI RUOLO
Prof. Arangio G. (Inglese)
Prof. CalìM. (Italiano, Storia e Geografia)
Prof. Famularo A. (Francese)
Prof. Lo Giudice M. (Italiano, Storia e Geografia)
Prof. Musicò M. (Scienze Motorie)
Prof. Salamone D. (Scienze Motorie)
Prof. Napoli V. (Musica)
Prof. Pidalà F. (Scienze mat., nat. e fis.)
Prof. Serafino G. (Tecnologia)
Prof. Terranova M.D. (Inglese)
DOCENTE DI RELIGIONE
Prof. Casella R.
PERSONALE DOCENTE DI SOSTEGNO NON DI RUOLO
Prof. Cicero G.
Prof. Federico M.A.
Prof. Fiore T.
Prof. Leone Vera Graziella
PERSONALE A. T. A.
D.S.G.A. Sig.ra Di Bartolo Enrichetta
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI DI RUOLO
Sig.ra CIARDO SALVATRICE
Sig. LO CICERO GIUSEPPE
Assistenti Amministrativi non di ruolo
Sig.ra Ricevuti Alessandra
Collaboratore Tecnico non di ruolo
Sig.ra Napoli Francesca
Sig.ra Miceli Calogera
(Arte della ceramica)
( Arte della Grafica Pubblicitaria)
Collaboratori Scolastici non di ruolo
Sig. Di Natale Bartolomeo
Sig. Marino Ignazio
Sig. Gargano Claudia
Sig. D’Alcamo Rosalia
Sig. Genna Antonella
RISORSE DELLA SCUOLA
FUNZIONI STRUMENTALI ANNO SCOLASTICO 2013-2014
-
Area 1 - Gestione del P.O.F.
Coordinamento attività del P.O.F
Organizzazione e gestione del P.O.F.
Diffusione del P.O.F.
Valutazione delle attività del P.O.F.
Prof. Tarallo Silvana
-
Area 2 - Sostegno del lavoro dei Docenti
Produzione Materiali didattici e documentazione
Collegialità
Risorse e organizzazione
Informazione e comunicazione
Attività di tirocinio-Università
Accoglienza dei nuovi colleghi
Prof. Carroccio Eloisa – Prof. Pedalà Anna
-
Area 3 - Sostegno agli allievi
Differenziazione, recupero, compensazione
L’orientamento
Ampliamento offerta formativa
Prof. Furnari R. – Prof. Antoci C.
-
Area 4 – Rapporto con gli enti esterni
Raccordi col territorio
Progettazione integrata
Alternanza scuola -lavoro
Prof. Furnari Rossana – Prof.Zannoni Alice
COMMISSIONI ANNO SCOLASTICO 2013/2014
- Commissione per la redazione dell’orario delle lezioni costituita dalla
Prof. Seminara M. Alda.
- Commissione formulazione graduatorie costituita dai Prof.ri Gerbino Valeria,
Seminara M. Alda, Pedalà Anna.
- Commissione per la valutazione del servizio costituita dall’ufficio della
Presidenza.
- Commissione elettorale costituita dai Prof.ri Silvana Tarallo, Maria Parrello
- Referente per il sostegno e il disagio Prof. Pidalà Francesco
Coordinatori di Classe
Prof. Federico Maria I Media
Prof. Fiore Tituzza II Media sez. A
Prof. Cicero Giovanna II Media B
Prof. Serafino Giuseppa III Media sez.
Prof. Terranova Maria Domenica III Media sez.
Consiglio d’Istituto
Presidente: Sig. Nicola Mirenda
Dirigente Scolastico: Prof. Antonio Cesareo
Componente docenti:
Prof. Calogero Antoci, Prof.ssa Valeria Gerbino, Prof.ssa Rossana Furnari, Prof.
Domenico Boscia, Prof.ssa Maria Alda Seminara,
Prof.ssa Silvana Tarallo.
Componenti Genitori
Sig.ra Calogera Miceli, Sig.ra Francesca Mugavero.
Componente Studenti
Malandrino Valeria, Chiovetta Andrea, Lo Prinzi Melissa
Componente personale ATA
Sig.ra Di Bartolo Enrichetta
GIUNTA ESECUTIVA
Dirigente Scolastico
Direttore S.G.A.
Docente
Genitori
Studenti
Prof. Antonio Cesareo
Sig.ra Enrichetta Di Bartolo
Prof. Calogero Antoci
Calogera Miceli
Malandrino Valeria
ORGANO DI GARANZIA
Componenti: Sig.ra Ricevuti Alessandra, Sig.ra Volpe Gaetana
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
La Scuola Secondaria Superiore di primo grado accoglie gli studenti nel
periodo di passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, ne prosegue
l’orientamento educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione
personale e costituisce la premessa indispensabile per l’ulteriore impegno dei
ragazzi nel successivo ciclo di istruzione e di formazione.
A tal fine la Scuola Secondaria di primo grado vuole perseguire, avvalorare ed
approfondire i seguenti tratti educativi:
Educazione integrale della Persona. La Scuola si propone di promuovere i
processi formativi come occasione per sviluppare armonicamente ed
integralmente la personalità degli alunni in tutte le direzioni (etiche, religiose,
sociali, intellettuali, affettive, operative, creative, ecc.).
Conoscenza della realtà sociale. La Scuola aiuta lo studente ad acquisire una
immagine chiara della realtà sociale, attraverso la conoscenza delle attività
tecniche, la comprensione del rapporto tra storia ed economia, tra strutture
istituzionali e politiche e della convivenza civile.
Dimensione Orientativa. La Scuola favorisce la definizione e la conquista della
identità personale, attraverso un processo formativo continuo con una forte
valenza orientativa che permetta al preadolescente di operare delle scelte
realistiche sia nell’immediato che nel futuro.
Sviluppo dell’identità personale. La motivazione e il bisogno di significato
sono le condizioni fondamentali di qualsiasi apprendimento e la Scuola è
impegnata a sviluppare le conoscenze e le abilità disciplinari ed
interdisciplinari di ciascun alunno.
Prevenzione del disagio e recupero dello svantaggio. Per gli alunni
svantaggiati la Scuola propone interventi che mirino a rimuovere gli ostacoli
che “impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
Gestione della relazione educativa.
Non dimenticando la naturale asimmetria dei ruoli e delle funzioni tra
docente e discente, per un efficace processo di apprendimento, è necessario
che si instauri un clima sereno, basato sulla valorizzazione della persona e
degli stili individuali di apprendimento
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Il Collegio dei Docenti si propone di conseguire i seguenti O.S.A. secondo
l’art. 8 del D.P.R. n.275/99:
educazione alla convivenza civile;
comprensione ed uso dei linguaggi specifici di ogni
discipline;
conoscenza degli elementi propri delle varie materie di studio;
capacità di osservazione, descrizione, analisi e sintesi.
ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
1.
ANNO
2.
ANNO
3.
ANNO
RELIGIONE CATTOLICA
1
1
1
ITALIANO-STORIA- GEOGRAFIACITTADINANZA E COSTITUZIONE
9
9
9
ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO IN
MATERIE LETTERARIE
1
1
1
INGLESE
3
3
3
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
(FRANCESE)
2
2
2
MATEMATICA E SCIENZE
6
6
6
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
PLASTICA
2
3
3
MUSICA
2
2
2
TECNOLOGIA
2
2
2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
2
2
2
32
33
33
MATERIE DI INSEGNAMENTO
ORE TOTALI
VALUTAZIONE
La valutazione cognitiva verrà effettuata misurando, mediante le verifiche,il
livello di raggiungimento degli obiettivi programmati (raggruppati in
conoscenze, competenze e capacità) attraverso i voti espressi in decimi:
Competenze
Affronta
autonomamente
anche compiti
complessi,
applicando le
conoscenze in
modo corretto e
creativo
Affronta compiti
anche complessi
in modo
apprezzabile
Esegue
correttamente
compiti; affronta
compiti più
complessi pur con
alcune incertezze
Comportamenti
Comunica in modo
proprio, efficace
ed articolato; è
autonomo ed
organizzato;
collega
conoscenze
assunte da ambiti
pluridisciplinari;
analizza in modo
critico con un
certo rigore;
documenta il
proprio lavoro,
cerca soluzioni
adeguate per
situazioni nuove
Comunica in
maniera chiara ed
appropriata; ha
una propria
autonomia di
lavoro; analizza in
modo corretto e
compie
collegamenti
arrivando a
rielaborare in
modo autonomo
Comunica in modo
adeguato; ha una
certa autonomia ed
è un diligente ed
affidabile
esecutore; coglie
gli aspetti
fondamentali, ma
incontra qualche
incertezza nei
collegamenti
interdisciplinari
Voto in
decimi
Partecipazione: costruttiva
Impegno: notevole
10
Metodo: elaborativo
Partecipazione attiva
8/9
Impegno notevole
Metodo: organizzato
Partecipazione:costante
7
Impegno:soddisfacente
Metodo:organizzato
Esegue
correttamente
compiti; affronta
compiti più
complessi pur con
alcune incertezze
Comunica in modo
adeguato; ha una
certa autonomia ed
è un diligente ed
affidabile esecutore;
coglie gli aspetti
fondamentali, ma
incontra qualche
incertezza nei
collegamenti
interdisciplinari
Partecipazione:costante
7
Impegno:soddisfacente
Metodo:organizzato
Partecipazione:da
sollecitare
Esegue compiti
senza errori
sostanziali;
affronta compiti
più complessi con
qualche difficoltà
Applica le
conoscenze
minime
Anche se guidato
non arriva ad
applicare le
conoscenze
minime;
commette gravi
errori anche
nell’eseguire
semplici esercizi
Comunica in modo
semplice, ma non
del tutto adeguato;
coglie gli aspetti
fondamentali
Comunica in modo
talvolta coerente e
proprio; ha
difficoltà a cogliere
i nessi logici e
quindi ha difficoltà
ad analizzare temi,
questioni e
problemi
Comunica in modo
decisamente
stentato e
improprio;
ha difficoltà a
cogliere i concetti e
le relazioni
essenziali che
legano tra loro i
fatti anche più
elementari
6
Impegno:sufficiente
Metodo:non sempre
organizzato
Partecipazione superficiale
Impegno:discontinuo
Metodo:incerto
Partecipazione:passiva o di
disturbo
Impegno:debole
Metodo:disorganizzato
5
3-4
Alla valutazione finale, definita in sede di scrutinio, sono ammessi alla classe
successiva al primo e secondo anno di corso gli alunni che hanno ottenuto un
voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline ai
sensi dell’art. 3 comma 3, del decreto legge 1 settembre 2008.
ATTIVITA’ PRELIMINARI ALL’ESAME DI STATO DI LICENZA
DELLA SCUOLA MEDIA
Ai sensi del primo comma dell’art.11 del Decreto Legislativo n.59/2004 e
successive modifiche ed integrazioni, i Docenti devono accertare per ciascun
alunno, la validità dell’anno scolastico sulla base della sua frequenza alle
lezioni:
1.
“Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta
la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di cui ai
commi 1 e 2 dell'articolo 10. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche
possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite”.
La votazione sul comportamento concorre, come il voto delle atre discipline,
esclusa la religione cattolica, alla determinazione della media complessiva dei
voti.
SVOLGIMENTO DELL’ESAME DI STATO
4. “Il terzo anno della scuola secondaria di primo grado si conclude con un
esame di Stato al quale sono ammessi gli alunni giudicati idonei a norma del
comma 4/bis”.
4/bis. “Il consiglio di classe, in sede di valutazione finale delibera se
ammettere o non ammettere all'esame di Stato gli alunni frequentanti il terzo
anno della scuola secondaria di primo grado formulando un giudizio di
idoneità o, in caso negativo, un giudizio di non ammissione all'esame
medesimo”.
4/ter. “L’esame di stato comprende anche una prova scritta, a carattere
nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento
conseguiti dagli studenti. I testi relativi alla suddetta prova sono scelti dal
Ministro della Pubblica Istruzione tra quelli predisposti annualmente
dall’Invalsi, conformemente alla direttiva periodicamente emanata dal
Ministro stesso, e inviati alle istituzioni scolastiche competenti”.
Prove scritte: Italiano, Lingue Comunitarie, Matematica ed Elementi di
Scienze e di Tecnologia
Colloquio pluridisciplinare: il colloquio, sarà condotto collegialmente
alla presenza dell’intera commissione esaminatrice e dovrà consentire di
valutare, attraverso il coinvolgimento delle varie discipline di studio, la
maturazione globale dell’alunno.
Giudizio finale: La valutazione finale espressa con voto complessivo in decimi,
non inferiore a sei decimi, arrotondato ad unità superiore se pari o superiore
a 0,5, così determinata: prove scritte (fino al 35%), prova nazionale (fino al
15%), colloquio (fino al 25%). Ulteriore 25% è rimesso alla sottocommissione
sulla base del voto finale e degli elementi valutativi complessivi. Su proposta
della sottocommissione e a maggioranza, può essere assegnata la lode. L’esito
negativo è formalizzato con la dichiarazione di “non licenziato” (ai sensi della
L. n.169/2008).
Interventi di recupero, sostegno ed approfondimento
Per gli Alunni che dovessero avere carenze culturali o difficoltà
nell’assimilazione dei contenuti delle singole materie, saranno attivate
opportune attività di sostegno e di recupero.
DIRETTIVE SUGLI ALLIEVI ITALOFONI
Il rispetto delle regole nella scuola è un aspetto fondamentale da presentare
agli allievi stranieri. Nel caso di allievi italofoni è necessario esplicitare molto
bene quali siano queste regole, quali siano i rapporti che si devono tenere tra
compagni e con gli adulti e farlo attraverso attività coinvolgenti in cui tutta la
classe si faccia carico di comunicare tali informazioni. Il richiamo alle regole
deve essere costante e l’allievo deve essere trattato dagli insegnanti alla
stessa stregua dei suoi compagni.
In questo ambito si possono far rientrare:
•
I compiti per casa, presentarli come un dovere da assolvere facendo
leva anche sul sano orgoglio.
•
Instaurare un rapporto di apertura con la famiglia straniera affinché si
stabilisca quel legame o confidenza che poi fa loro aprire il cuore.
•
Effettuare un periodo di accoglienza e conoscenza dell’allievo nel quale
dare spazio più all’ascolto che alla correzione, momento in cui trovare la
strada per creare un rapporto di fiducia sempre a piccoli passi, senza imporre
e soprattutto spiegando a cosa serve.
•
Fare attenzione per la fascia d’età (11-14 anni) e sollecitare la famiglia
a rispettare l’obbligo scolastico e il diritto allo studio del ragazzo.
•
Sempre in riferimento alla famiglia possiamo avvalerci di un mediatore
culturale per stabilire i primi contatti e per dare le comunicazioni necessarie
riguardanti la scuola.
Programmazione individualizzata per alunni non italofoni (in riferimento al
DPR 394/99)
Il Collegio dei docenti definisce il necessario adattamento dei programmi di
insegnamento, in relazione al livello di competenza dei singoli allievi
Alunno: ____________________
Classe:_____________________
Nazionalità: _________________
In Italia dal: _________________
Livello di alfabetizzazione (in relazione al Framework Europeo): ___________
Presente in classe dall’inizio dell’anno scolastico___________
Inserito in classe in data: ________________
In relazione al DPR 394/99 il Consiglio di classe procede alla personalizzazione
dei piani di studio per la costruzione di percorsi educativi e didattici
appropriati a ciascuno studente. Nel delineare il percorso educativo seguirà i
seguenti criteri:
1. L’acquisizione di una buona competenza nell’italiano scritto e parlato, nelle
forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di
successo scolastico e di inclusione sociale. Pertanto l’apprendimento e lo
sviluppo della lingua italiana come seconda lingua è al centro dell’azione
didattica. Tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina, siano
coinvolti.
2. A tutti i docenti spetta il compito di adattare i propri programmi di
insegnamento concordandoli con gli altri colleghi. Le linee guida tracciate dal
Ministero indicano per i docenti il compito di non predisporre un programma
parallelo a quello comune, ridotto, diminuito, dequalificato, ma un
programma individualizzato e personalizzato al fine di raggiungere livelli
equivalenti di apprendimento.
3. Il Consiglio di classe, preso atto della normativa vigente stabilisce quanto
segue:
a. rileva in ingresso le abilità, le conoscenze e le competenze dell’allievo;
b. orienta la programmazione delle singole discipline nella direzione degli esiti
attesi per ciascuno;
c. individua le priorità di apprendimento;
d. attiva corsi di sostegno (all’inizio dell’anno e in corso);
e. propone un periodo di moratoria della valutazione sommativa (alcuni
paesi valutano il lavoro svolto dall’allievo dopo un paio d’anni di scuola);
f. coinvolge e responsabilizza l’allievo che viene messo al corrente del piano
per lui predisposto.
In relazione alle competenze linguistiche e alla scolarità pregressa l’alunno nel
corso del presente anno scolastico seguirà quindi la programmazione
individualizzata, concordata ed approvata dal Consiglio di Classe.
La valutazione intermedia e finale farà riferimento alle Unità Didattiche
disciplinari ed ai relativi obiettivi minimi.
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
La scelta dell’educazione interculturale: i minori stranieri, come quelli italiani,
sono persone e quindi, in quanto tali, titolari di diritti e doveri che
prescindono dalla loro origine nazionale.
La “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani “(1948)-art.2 così recita: ”Ad
ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente
Dichiarazione senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di
opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza,
di nascita o di altra condizione” “Convenzione sui diritti dell’infanzia”(1989)
(ratifica Italia 1991. L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola
(tutela il diritto allo studio del minore straniero), l’educazione interculturale
come suo orizzonte culturale e la scuola come luogo centrale per la
costruzione e condivisione di regole comuni per la formazione del cittadino e
la convivenza democratica, con l’inserimento degli alunni stranieri nella
scuola dell’obbligo; promozione e coordinamento delle iniziative per
l’esercizio dei diritti allo studio: C.M. 8 settembre 1989.
•
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
REGOLAMENTO DEGLI STUDENTI
ART. 1
Il comportamento degli studenti, sia in classe che fuori dell’aula, dovrà essere
improntato alla massima educazione e correttezza, non solo conformemente
alle regole del vivere civile e del rispetto dell’altrui dignità, ma, anche, nella
consapevolezza che la scuola è luogo pubblico che sostanzialmente
appartiene a loro e a loro è affidato. Tutti gli organi collegiali concordano nel
ritenere che, sia il modo di esprimersi, che l’abbigliamento, dovranno essere
adatti al rispetto e alla discrezione. Si ricorda che, come da disposizioni di
legge, è fatto divieto assoluto di fumare nei locali della scuola (legge n.584,
dell’11/11/75) e di utilizzare telefoni cellulari.
Nel rispetto della legge sulla privacy è vietato fotografare o filmare senza
autorizzazione.
E’ vietato l’utilizzo improprio delle uscite di sicurezza.
– RITARDI - GIUSTIFICAZIONI
ART. 2
Gli studenti che arriveranno in ritardo – oltre le ore 8.00 ed entro le ore 8,15 saranno ammessi in classe dal docente della prima ora; dopo tale orario
dovranno essere stati autorizzati dalla Presidenza e sostare in portineria fino
all’inizio della seconda ora di lezione.
E’ consentito arrivare in ritardo solo cinque volte in un quadrimestre e tali
ritardi dovranno essere giustificati il giorno dopo da uno dei genitori tramite il
libretto rilasciato dalla segreteria per verificare l’autenticità della firma.
Superato tale limite lo studente dovrà essere accompagnato da un genitore il
giorno successivo al ritardo. In caso di inosservanza, sarà inflitta all’alunno
una nota disciplinare per iscritto nel registro di classe.
ART. 3
Eccezionalmente, soltanto per visite mediche specialistiche o per analisi
cliniche, sarà consentito l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata, nonché
con la presenza del genitore che accompagni o prelevi lo studente.
Sono autorizzati ad entrare all’inizio della seconda ora gli studenti che non
avvalendosi dell’insegnamento della religione cattolica, hanno questa materia
alla prima ora di lezione.
- USCITE – GIUSTIFICAZIONI
ART.4
E’ vietato agli studenti chiedere di uscire dall’aula durante lo svolgimento
delle lezioni, salvo situazioni di assoluta necessità. In questi casi l’insegnante
non dovrà far uscire più di uno studente per volta; tali richieste, oltre che
costituire un disturbo oggettivo, sono di intralcio al regolare svolgimento
dell’attività didattica.
ART.5
Per il ritiro di certificati, dichiarazioni o quant’altro richiesto agli uffici, gli
alunni dovranno provvedervi durante l’intervallo e non dovranno essere
consentite uscite nelle ore di lezione.
ART.6
La richiesta motivata per l’uscita anticipata deve essere scritta dal genitore o
dallo studente, se maggiorenne, e consegnata in Presidenza prima
dell’entrata in Istituto.
Sono autorizzati ad uscire alla fine della penultima ora di lezione gli alunni
che, non avvalendosi dell’insegnamento della religione cattolica, hanno
questa materia nell’ultima ora di lezione.
- ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI
ART.7
Le assenze dovranno essere giustificate dagli studenti al rientro a scuola al
docente della prima ora di lezione.
La giustificazione va prodotta su libretto apposito che il genitore o ambedue i
genitori hanno avuto cura di ritirare presso gli Uffici di Segreteria.
Per il ritiro del libretto il genitore, o chi ne fa le veci, dovranno depositare la
firma all’atto della richiesta del libretto al personale di segreteria, in maniera
che le successive coincidano con quella iniziale apposta su di esso.
ART.8
Le assenze superiori ai cinque giorni, o quelle fatte prima delle festività e che,
unite a queste superino questo limite massimo di cinque giorni, debbono
essere giustificate congiuntamente all’esibizione di un certificato medico
rilasciato dal medico di famiglia o dalla ASL di zona.
Tale certificato non è necessario se l’assenza, non dovuta a malattia, è stata
notificata alla Presidenza prima del suo inizio.
In caso di assenza prolungata superiore a 10 giorni, in mancanza di
comunicazione dei genitori o dello studente, se maggiorenne, il Coordinatore
disporrà gli opportuni contatti con la famiglia.
ART.9
La giustificazione delle assenze e/o dei ritardi dovrà essere effettuata il giorno
successivo o al massimo il secondo giorno dopo l’assenza o il ritardo. In caso
di inosservanza lo studente dovrà essere accompagnato e giustificato da un
genitore o da chi ne fa le veci; in caso di ulteriore inosservanza gli sarà inflitta
una nota disciplinare sul registro di classe.
- ASTENSIONE COLLETTIVA DALLE LEZIONI
ART. 10
L’astensione collettiva dalle lezioni è generalmente considerata assenza
ingiustificata.
In occasione di manifestazioni pubbliche a carattere nazionale, regionale e
locale il Dirigente Scolastico eviterà di prendere provvedimenti disciplinari in
considerazione del valore di partecipazione democratica alla vita civile,
sempre che:
la decisione di astenersi dalle lezioni , con le relative motivazioni, sia
stata comunicata immediatamente al Dirigente Scolastico.
per gli studenti minorenni, le famiglie sono state informate
dell’astensione collettiva dalle lezioni da parte del proprio figlio/a.
In caso di astensione collettiva prolungata il Dirigente Scolastico, sentito il
parere dei Coordinatori di classe, valuterà di volta in volta le modalità di
riammissione.
- USCITA DEGLI STUDENTI DALL’AULA
ART. 11
Gli studenti possono circolare nei corridoi solo durante l’intervallo e devono
sostare nei servizi solo per il tempo strettamente necessario.
L’uscita per i servizi (salvo casi di assoluta necessità) non è consentita prima
della seconda ora di lezione.
Il docente farà in modo che l’uscita durante la lezione sia limitata ad uno
studente per volta.
- USO DEGLI SPAZI E DEI SERVIZI
ART.12
I corridoi debbono essere occupati per il tempo necessario agli studenti per
raggiungere le rispettive aule. Per questi spazi si dovrà avere lo stesso
rispetto che per le aule.
ART.13
I servizi vanno utilizzati secondo le più elementari forme d’igiene. Per ogni
danno che fosse loro arrecato, nell’impossibilità di individuare il responsabile,
le spese di ripristino saranno addebitate agli studenti.
ART.14
Si ricorda che, gli studenti esonerati a norma di legge, o per motivi
contingenti – convalidati dall’insegnante – che siano stati dispensati
temporaneamente dall’attività ginnica, sono tenuti ad essere presenti alla
lezione.
ART.15
Gli spazi di pertinenza dell’istituto possono essere utilizzati dagli studenti per
l’intervallo e sotto la diretta vigilanza del personale ausiliario e nel caso della
Scuola Media .
ART.16
Nell’ambito delle strutture dell’istituto sono presenti alcuni distributori
alimentari; tale servizio è stato installato nell’interesse degli studenti e del
personale dell’istituto. Il loro uso da parte della comunità scolastica è
possibile durante l’intervallo e quindi è vietato agli studenti di utilizzarli
durante le ore di lezione.
- USO DEI LABORATORI E DELLA PALESTRA
ART.17
Gli apparecchi e le strumentazioni di laboratorio nonché le attrezzature
sportive della palestra sono beni costosi predisposti per la pratica didattica;
pertanto il loro uso deve essere esercitato sotto la sorveglianza del docente
della disciplina e con la perizia e l’accortezza indispensabili a non arrecare
alcun danno a sé e agli altri.
Ogni abuso, comporterà l’addebito delle spese di riparazione; ove questo non
fosse individuato tale spesa sarà ripartita fra gli studenti della classe. I
docenti, il personale ausiliario, gli studenti hanno l’obbligo di segnalare alla
Presidenza gli eventuali danni riscontrati.
E’ obbligatorio l’uso del camice nei laboratori cosi come della tuta e delle
scarpe da ginnastica nelle ore di educazione fisica.
-CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE DOTAZIONI
ART.18
Si ribadisce che le strutture dell’edificio scolastico sono ambienti e luoghi di
uso comune la cui pulizia, accoglienza, igiene e sicurezza sono indispensabili
per garantire una permanenza confortevole a tutte le componenti. Pertanto
tutti dovranno adoperarsi affinché le suddette condizioni siano garantite al
meglio; eguale rispetto e cura si dovrà avere dell’uso delle dotazioni
occorrenti per l’attività didattica curriculare ed extracurriculare per l’utilizzo
delle quali nei precedenti articoli sono state stabilite le modalità.
Lo Statuto degli studenti
e delle studentesse
Ecco il testo dello "Statuto degli studenti" approvato in via definitiva dal
Consiglio dei ministriL.P. n. 12/2000,
Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti è un documento che raccoglie
norme generali e linee guida, strettamente collegato con la L.P. n. 12/2000,
cioè la legge che ha attribuito personalità giuridica e autonomia alle scuole.
Ogni istituto deve integrare questo documento, sviluppando un proprio
regolamento, il cui scopo è di definire le relazioni tra gli studenti e le altre
componenti
della
scuola.
Il testo dello Statuto è nato da una ricerca comune e da un lavoro di
mediazione fra i vari protagonisti della scuola. Esso è stato emanato con
delibera della Giunta Provinciale n. 2523/2003. I concetti fondamentali su cui
si basa sono il diritto alla libertà di opinione ed espressione e il diritto alla
riservatezza.
Lo Statuto individua la scuola come una comunità educativa in cui gli
studenti hanno dei diritti e dei doveri, che si riferiscono a "tre temi
essenziali: rispetto della persona e dell'ambiente, qualità del servizio,
partecipazione". Gli studenti, in base alla loro età, sono inoltre tenuti a
collaborare fra loro e con gli altri attori del sistema scuola (dirigenti,
insegnanti e non, genitori).
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,
l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale,
informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le
sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli,
opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del
diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e
dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e con i principi
generali
dell'ordinamento
italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più vasta comunità civile e
sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla
qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della
personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e
alla valorizzazione della identità di genere, del loro senso di responsabilità e
della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi
culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e
all'inserimento
nella
vita
attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di opinione ed
espressione, sulla libertà religiosa, sul rispetto reciproco di tutte le persone
che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni
barriera ideologica, sociale e culturale.
Diritti personali
Lo studente ha diritto:
•
al rispetto, alla tutela e alla valorizzazione della propria identità
personale, culturale, etnica e religiosa, che si realizzano tramite una
convivenza democratica, solidale e corretta, orientata a valorizzare le
diversità;
•
alla riservatezza dei dati e delle situazioni personali;
•
ad avere un ambiente salubre, sicuro e accogliente, che favorisca
l'apprendimento, la comunicazione e l'incontro.
Offerta formativa, apprendimento, conoscenze e competenze, insegnamento
Lo studente ha diritto:
•
ad un'offerta formativa di qualità, che garantisca anche la continuità
educativa e didattica;
•
ad una scuola organizzata in funzione dei suoi bisogni individuali di
apprendimento
e
formazione,
alunni
con
difficoltà
o,
viceversa, particolarmente dotati hanno diritto ad una attenzione formativa
specifica;
•
ad acquisire conoscenze e competenze necessarie per esercitare la
propria autonomia personale, la cittadinanza e la professione;
•
ad una proposta formativa che favorisca l'apprendimento e l'imparare
ad imparare, avvalendosi anche di sussidi e tecnologie avanzate;
•
ad un insegnamento qualificato, aggiornato, efficace e linguisticamente
corretto.
La valutazione, le verifiche, i compiti, il rendimento scolastico
Lo studente ha diritto:
•
ad una valutazione corretta e trasparente nei criteri, nelle forme e nelle
modalità. La valutazione rispetta il processo individuale di apprendimento,
tenendo conto dell'autovalutazione. Le valutazioni devono per questo motivo
essere rese note tempestivamente.
•
a non essere sottoposto a verifica nei giorni immediatamente successivi
a giornate festive o di interruzione dell'attività didattica, a meno che le
verifiche non siano concordate per tempo con il docente;
•
ad una distribuzione equa e programmata di compiti e verifiche, con
specifici accordi tra studenti ed insegnanti anche per l'assegnazione di
compiti "per le vacanze", oppure per i fine settimana;
•
ad una chiara informazione (di genitori e studenti) sui progressi e in
generale sul rendimento scolastico, il che comprende anche la possibilità di
visionare le verifiche scritte e la parte del registro che riguarda lo studente. I
genitori o chi per essi devono essere informati tramite giornate di udienza e
attraverso orari individuali di ricevimento. La scuola con un suo regolamento
interno dovrà stabilire le modalità e i termini entro cui informare le famiglie e
gli studenti dello scarso rendimento nel periodo compreso tra la valutazione
del primo quadrimestre e la comunicazione, che avviene agli inizi di maggio,
relativa all'incerto successo formativo. Se sussiste un dubbio sul successo
formativo, la comunicazione deve avvenire al massimo all'inizio di maggio.
Attività didattiche integrative, sostegno personalizzato, informazione,
associazione e contatti con la scuola
L’alunno ha diritto:
•
ad attività didattiche integrative e complementari a supporto della
propria formazione; ad un sostegno personalizzato per l'auto-orientamento
in diversi campi: studio, vita di relazione, scelte scolastiche e professionali;
•
a ricevere un'informazione chiara e completa sul funzionamento della
scuola, i programmi, i contenuti degli insegnamenti, i libri di testo ed in
generale sulle iniziative che coinvolgono gli studenti stessi;
•
all'espressione della propria opinione (purchè in forma corretta) e di
avanzare proposte sul piano dell'offerta formativa, sui regolamenti di istituto
e sull'organizzazione del servizio scolastico.
•
all'associazione con altri studenti dell'istituto e all'utilizzazione di locali
della scuola per trattare tematiche di interesse scolastico, secondo modalità
stabilite dal regolamento di istituto;
•
a mantenere i contatti con la scuola, anche tramite iniziative in forma
associativa .
DOVERI
L’alunno ha il dovere:
•
di rispettare e valorizzare la personalità propria e degli altri studenti e
membri della comunità scolastica.;
•
di rispettare l'ambiente scolastico e il patrimonio della scuola;
•
di collaborare con gli altri componenti del mondo scolastico sia a scuola
che durante le iniziative parascolastiche;
•
di osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza;
•
di concorrere al raggiungimento dei fini formativi attraverso la
frequenza puntuale e regolare e con l'impegno nello studio;
•
di sottoporsi alle verifiche e alle valutazioni;
•
di presentare giustificazione regolare in caso di assenza;
•
di partecipare attivamente alla vita della scuola, con spirito
democratico, a favore della libertà di pensiero e contro ogni forma di
pregiudizio e violenza;
•
di rispettare norme e regolamenti della scuola, come anche le decisioni
degli organi competenti e le regole della convivenza civile;
•
di partecipare alla vita democratica della scuola;
•
di contribuire al proficuo uso degli spazi e dei tempi associativi della
scuola.
Divieti
All’alunno è vietato:
•
allontanarsi dalla scuola senza autorizzazione del dirigente (o del
sostituto).
Norme disciplinari
•
i regolamenti interni delle scuole individuano i comportamenti che
configurano mancanze disciplinari, determinano le misure di carattere
educativo, indicano l'organo a cui compete infliggere le sanzioni e stabiliscono
il procedimento da seguire per l'applicazione dei provvedimenti disciplinari.
•
il consiglio di istituto definisce le infrazioni disciplinari con le relative
sanzioni (tenendo conto delle proposte formulate dagli organi rappresentativi
di docenti e genitori . Dopo che il provvedimento è stato approvato dal
consiglio di istituto, esso viene inserito nel regolamento interno e comunicato
a tutti gli interessati.
•
i provvedimenti disciplinari devono avere finalità educativa e tendere al
rafforzamento del senso di responsabilità, oltre che al ripristino di rapporti
corretti all'interno della comunità.
•
la responsabilità disciplinare è personale.
•
nessuno può essere sottoposto a sanzione se prima non ha avuto modo
di esprimere le proprie ragioni.
•
il comportamento scorretto non può influire sulla valutazione del
profitto delle singole materie ed aree disciplinari.
•
non si può sanzionare la libertà di opinione, espressa correttamente e
senza ledere la personalità degli altri.
•
le sanzioni devono essere temporanee, proporzionate all'infrazione e
ispirate al principio della riparazione del danno. Inoltre devono tenere conto
della situazione personale dello studente. Possono essere convertite in
attività a favore della comunità scolastica.
•
l'allontanamento (sospensione) dalla scuola è adottato dal consiglio di
classe e può essere inflitto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni
disciplinari, per periodi non superiori a 15 giorni. La sospensione può essere
disposta se sono stati commessi reati o vi sia pericolo per le persone. Durante
il periodo di allontanamento deve essere previsto un rapporto con lo
studente ed i genitori per preparare il rientro nella comunità. Nel caso in cui
l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva, così come
descritta dalla famiglia o dallo studente, sconsiglino il rientro a scuola, lo
studente anche in corso d'anno può iscriversi ad altra scuola.
•
durante le sessioni d'esame le sanzioni per le mancanze disciplinari
vengono inflitte dalla commissione d'esame e si applicano anche ai candidati
esterni.
Ricorso
Contro tutte le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso; esso può essere
presentato da parte degli studenti o dei genitori (se lo studente è minorenne)
ad un organo di garanzia interno alla scuola.
REGOLAMENTO DISCIPLINA E ORGANO DI GARANZIA
PREMESSA
In base al D.P.R. n.249 del 24/06/1998 (Statuto delle studentesse e degli
studenti),sono richiamati i diritti e i doveri degli studenti e delle istituzioni.
I doveri delle studentesse e degli studenti si identificano nei seguenti aspetti:
. frequenza regolare dei corsi ed assolvimento assiduo degli impegni di
studio,
. comportamento corretto non solo durante le lezioni, ma in ogni momento
in cui si fruisce dei servizi offerti dalla scuola,
. rispetto, nei confronti del personale della scuola e dei compagni, come per
se stessi anche a livello formale,
. rispetto ed utilizzo in modo corretto delle strutture, del materiale, delle
attrezzature e dei sussidi didattici, secondo le indicazioni dettate dal
Regolamento d'Istituto, dai regolamenti specifici e dagli insegnanti
. osservanza delle disposizioni organizzative (permessi, visite esterne, gite,
ecc..) e delle disposizioni di sicurezza.
Inoltre, alle singole Istituzioni scolastiche è stato assegnato il compito di
stilare un proprio regolamento di disciplina in cui vengano individuati: a) le
tipologie di comportamento non corretto delle studentesse e degli studenti;
b) le sanzioni relative; c) gli organi e le procedure di applicazione delle
stesse. Inoltre è prevista la costituzione di un Organo di garanzia interno alla
scuola, competente a pronunciarsi sulle impugnazioni dei provvedimenti
disciplinari irrogati.
Il presente regolamento disciplinare è da ritenersi parte integrante del
regolamento della scuola.
Il contenuto del presente regolamento è illustrato a tutti gli studenti delle
classi prime nella fase dell'accoglienza e ne è consegnata copia a tutti gli
studenti della scuola e/o i genitori che ne facciano richiesta.
TITOLO I: CODICE DISCIPLINARE, TIPOLOGIA DELLE SANZIONI E SOGGETTI
COMPETENTI A IRROGARLE
Art. 1 Codice disciplinare
1. Le sanzioni disciplinari sono ispirate ai principi di gradualità,
proporzionalità, giustizia; tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità, al ripristino dei rapporti corretti all'interno della comunità
scolastica e devono tenere conto della situazione personale dello studente.
2. La responsabilità disciplinare è personale. La sanzione, nell'ambito della
comunità scolastica, è pubblica e viene adottata secondo criteri di
trasparenza.
3. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato
prima chiamato ad esporre le proprie ragioni.
4. Le sanzioni, per quanto possibile, si ispirano al principio della riparazione
del danno; la riparazione non estingue la mancanza rilevata.
5. L'applicazione di una sanzione non esclude la responsabilità dell'alunno in
merito al risarcimento degli eventuali danni arrecati.
6. Nessuna sanzione può influire sulla valutazione del profitto.
7. Per quanto non espressamente qui richiamato, si fa riferimento alla
normativa vigente.
Art. 2 Richiamo verbale del Docente e/o Dirigente scolastico
Gli studenti potranno essere soggetti a richiamo verbale, il quale non
costituisce sanzione, in presenza di comportamenti occasionali e non gravi,
relativi a: a) scarsa diligenza e puntualità; b) disturbo lieve durante la
lezione; c) atteggiamenti scorretti; d) lievi violazioni delle norme di sicurezza.
Il richiamo verbale può costituire un precedente per la somministrazione di
una sanzione in forma di ammonizione scritta.
In rispetto e conformità dei principi e dei criteri di cui all'art. 1 del presente
regolamento e delle disposizioni del D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998, in
premessa richiamato, l'organo competente dovrà irrogare i seguenti
provvedimenti disciplinari, con le forme di comunicazione prescritte, in
corrispondenza delle relative infrazioni. In presenza dell'irrogazione di una
delle seguenti sanzioni, può essere stabilito l'abbassamento del voto di
condotta, a discrezione del Consiglio di Classe.
Art. 3 Ammonizione scritta annotata dal Docente e/o Dirigente scolastico sul
registro di classe
1. Scorrettezze e offese verso i componenti della comunità scolastica o di
persone esterne alla scuola (compagni, personale docente e non, persone
esterne)
2. Disturbo continuo durante le lezioni
3. Comportamenti reiterati, ancorché non intenzionali, che impediscano la
piena funzionalità del servizio o ostacolino il perseguimento delle finalità
formative della scuola
4. Violazioni alle norme di sicurezza
Nel caso in cui il provvedimento sia adottato da un docente estraneo al
Consiglio di Classe, questi ne darà comunicazione al Dirigente
Art. 4 Ammonizione scritta annotata dal Docente e/o Dirigente scolastico sul
registro di classe - Comunicazione alla famiglia degli studenti minorenni
1. Ripetersi di assenze e/o ritardi non giustificati
2. Danneggiamento di oggetti di proprietà della scuola o di altri. In questo
caso è previsto
anche il risarcimento del danno.
3. Falsificazione di firme
Art. 5 Allontanamento dalla scuola da uno a cinque giorni stabilito dal
Consiglio di Classe Comunicazione alla famiglia degli studenti minorenni
1. Recidiva dei comportamenti sanzionati con ammonizione scritta
2. Offese o molestie verso i componenti della comunità scolastica
3. Disturbo grave e continuato durante le lezioni
4. Alterazione di risultati
5. Gravi scorrettezze
Art. 6 Allontanamento dalla scuola da sei a quindici giorni stabilito dal
Consiglio di Classe Comunicazione alla famiglia degli studenti minorenni
1. Recidiva dei comportamenti sanzionati nell'art. 5
2. Violenza intenzionale con offese gravi alla dignità delle persone
Art. 7 Allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a quindici giorni
stabilito dal Consiglio di Classe - Comunicazione alla famiglia degli studenti
minorenni
Presenza di reati o fatti avvenuti all'interno della scuola che possono
rappresentare pericolo per l'incolumità delle persone e per il sereno
funzionamento della scuola stessa.
Art. 8 Estensione delle sanzioni
Le sanzioni di cui agli artt. 4, 5, 6 e 7 si intendono applicabili per le stesse
tipologie di comportamento anche in situazioni scolastiche che si svolgano
fuori dei locali dell'istituto e/o in orario extrascolastico: uscite, visite
guidate, viaggi d'istruzione, etc.
Art. 9 Esami di stato
Le sanzioni per le mancanze commesse durante le sessioni di esame sono
irrogate dalla Commissione esaminatrice, che ha competenza anche nei
riguardi dei candidati esterni.
Art. 10 Conversione delle sanzioni
Nei casi previsti dagli artt.4 (comma 2), 5, 6 e 7 del Titolo I il Consiglio di
Classe deve offrire allo studente la possibilità di convertire le sanzioni
comminate in attività da svolgere in favore della comunità scolastica o in
altre attività a scopo sociale che possano utilmente costituire una
riparazione, quali a) operazioni di pulizia e ripristino degli arredi dei locali
scolastici; b) collaborazione con il personale ausiliario; c) riordino della
biblioteca; d) attività di volontariato.
Le sanzioni pecuniarie e i risarcimenti del danno non sono convertibili. La
possibilità di tali conversioni è demandata alla valutazione discrezionale del
Consiglio di Classe che valuterà caso per caso l'opportunità.
TITOLO II - TERMINI PER L'IRROGAZIONE DELLE SANZIONI E PER LE
IMPUGNAZIONI
Art. 1 Gli organi competenti a disporre le sanzioni decidono dopo avere
sentito le ragioni addotte dallo studente, che ha la facoltà di presentare
prove e testimonianze, che saranno riportate nel verbale della riunione del
Consiglio di classe.
Art. 2 I procedimenti per l'irrogazione delle sanzioni di cui agli artt. 5, 6 e 7
Titolo I devono concludersi entro quindici giorni dalla data della
contestazione del fatto.
Art. 3 Contro le sanzioni che non prevedono l'allontanamento dalla scuola è
ammesso ricorso da parte dello studente all'Organo di garanzia sotto
istituito entro quindici giorni dalla comunicazione della sanzione comminata.
L'Organo di garanzia decide sull'impugnativa entro quindici giorni dalla sua
presentazione. In caso di presentazione di ricorso, l'esecuzione della
sanzione e/o del provvedimento alternativo è sospesa fino alla decisione
dell'organo di appello.
Art. 4 Contro le sanzioni di cui agli artt. 5, 6 e 7 Titolo I è ammesso ricorso
entro trenta giorni dalla ricevuta comunicazione al Provveditore agli studi,
che decide in via definitiva sull'impugnativa secondo la procedura prevista
dall'art. 328, comma 4, del T.U. (d.lgs.297/94)
TITOLO III - ORGANO DI GARANZIA
ART. 1 - FINALITA' E COMPITI
-E' costituito presso Il liceo artistico “Ciro Michele Esposito di S.Stefano di
Camastra , ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del Decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998 n. 249, l'Organo di Garanzia (O.G.).
-Tale organo si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno
della quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità
di comportamento adeguate per promuovere ed assicurare una serena
convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme.
-Le sue funzioni sono:
- prevenire e affrontare tutti i problemi e conflitti che possano emergere nel
rapporto tra studenti e personale della scuola e in merito all'applicazione
dello Statuto ed avviarli a soluzione;
- esaminare i ricorsi presentati dagli studenti dell'istituto in seguito
all'irrogazione di una sanzione disciplinare. Il funzionamento dell'O.G. è
ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di
rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti
degli insegnanti o viceversa.
ART. 2 – COMPOSIZIONE
Il Regolamento di modifica dello Statuto (D.P.R. 235/07) ha meglio definito,
anche se non rigidamente, la composizione dell’Organo di Garanzia interno
al singolo istituto scolastico.
Esso è presieduto dal Dirigente scolastico e, di norma, è così composto:
-per la scuola secondaria di II grado: un docente designato dal consiglio
d’istituto, un rappresentante eletto dagli studenti e un rappresentante dei
genitori;
-per la scuola secondaria di I grado: un docente designato dal consiglio di
istituto e due rappresentanti eletti dai genitori.
Il comma 3 dell’art. 5 modifica l’ulteriore fase di impugnazione: la
competenza a decidere sui reclami contro le violazioni dello Statuto, già
prevista dal D.P.R. 249/98, viene attribuita al Direttore dell’Ufficio scolastico
regionale. Detto organo, presieduto dal Direttore dell’Ufficio scolastico
regionale o da un suo delegato, è di norma così composto:
-per la scuola secondaria di II grado: due studenti designati dal
Coordinamento regionale delle Consulte provinciali degli Studenti, tre
docenti e un genitore designati nell’ambito della comunità scolastica
regionale;
-per la scuola secondaria di I grado, in luogo di studenti sono designati altri
due genitori.
-I componenti deIl'O.G. restano in carica per due anni. Tutti i membri eletti
non devono appartenere al Consiglio di Istituto. Fino alla designazione del
nuovo componente resta in carica il precedente componente, al fine di
consentire la continuità di funzionamento dell'organo.
-Ciascuno dei membri indicati verrà sostituito, in caso di temporanea
impossibilità, da un supplente (la persona che ha ottenuto il maggior
numero di voti dopo i membri eletti.
-I genitori e gli studenti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad
alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono
coinvolti studenti appartenenti alla stessa classe del proprio figlio o
compagno.
-Gli insegnanti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad alcuna
seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono essi
stessi coinvolti.
-Nel caso si verifichi una di tali situazioni i componenti incompatibili non
possono partecipare alla seduta e devono essere sostituiti dai supplenti.
-La funzione di segretario verbalizzatore viene svolta da uno dei componenti
designato dal Presidente.
ART. 3 - MODALITA' E CRITERI DI FUNZIONAMENTO GENERALI
-L'Organo di Garanzia viene convocato dal Presidente.
-La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni di anticipo,
sulla data di convocazione.
-Ciascuno dei componenti delI'O.G. è tenuto alla massima riservatezza in
ordine alle segnalazioni ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in
quanto membro o collaboratore dell'organo di garanzia e non può assumere
individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il
consenso dell'organo stesso e per scopi esclusivamente attinenti alle finalità
dell'O.G.
-Le deliberazioni dell'O.G. devono essere adottate da una votazione nella
quale non è ammessa l'astensione e il cui esito sarà citato nel verbale. Si
decide a maggioranza semplice e, in caso di parità, prevale il voto del
Presidente in carica durante la seduta.
-Il verbale della riunione dell'O.G. è accessibile, secondo le norme e le
garanzie stabilite dalle leggi sulla trasparenza e sulla privacy.
-L'O.G. ha facoltà di approvare al suo interno, a maggioranza semplice, un
eventuale regolamento per il suo funzionamento.
-Le procedure di ricorso, differenziate nella loro natura sono indicate nel
Titolo II del presente regolamento.
-L'organo si riunisce con almeno tre membri di cui uno delle componenti
studenti o genitori.
ART. 4 - I RICORSI PER LE PROBLEMATICHE STUDENTI- INSEGNANTI O CON
ALTRO PERSONALE SCOLASTICO E PER L'APPLICAZIONE DELLO STATUTO
-L'O.G. prende in considerazione e si pronuncia relativamente a segnalazioni
sui conflitti interni alla scuola in merito all'applicazione dello Statuto degli
Studenti e delle Studentesse e sui problemi inerenti al rapporto studenti /
insegnanti.
-L'O.G. si riunisce su convocazione del suo Presidente (o dal suo sostituto
designato).
-Sulla base della segnalazione ricevuta l'O.G., collettivamente ovvero per
mezzo di uno o più dei suoi componenti o di altri genitori, insegnanti o
studenti appositamente delegati, si impegna a raccogliere informazioni
documentate, decidendo poi a maggioranza se il problema sollevato meriti
attenzione e debba essere avviato a soluzione, adottando in tal caso tutte le
opportune iniziative.
ART. 5 - I RICORSI PER LE SANZIONI DISCIPLINARI
-Il ricorso avverso ad una delle sanzioni disciplinari comminate
conformemente al regolamento di disciplina, può essere presentato
dall'alunno (se maggiorenne) o da uno dei genitori (per l'alunno minorenne)
mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell'O.G., in cui si ricordano
i fatti e si esprimono le proprie considerazioni inerenti all'accaduto. Non
sono prese in esame le parti o le considerazioni che esulano dallo stesso.
-Il ricorso deve essere presentato in segreteria entro il termine prescritto di
15 giorni dalla comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori
termini, non saranno in nessun caso accolti.
-Fino al giorno che precede la riunione dell'O.G. per discutere la sanzione, è
possibile presentare memorie e documentazione integrativa.
-il ricorso, il Presidente o personalmente o nominando un componente
istruttore, provvede a reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le
memorie del docente che propone la sanzione, dell'alunno, della famiglia,
del Consiglio di classe, della preside o di chi sia stato coinvolto o citato.
-Il materiale reperito dall'istruttore viene raccolto in un dossier e costituisce
la base della discussione e della delibera dell'O.G.
-L'organo si riunisce entro i tempi previsti (10 giorni) e alla seduta può essere
chiamato a partecipare lo studente a cui è stata irrogata la sanzione
disciplinare.
-Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei
confronti di un docente o di un non docente, anch'egli può essere chiamato a
partecipare alla seduta.
-Le loro testimonianze sono rese a verbale.
-L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata,
offrendo sempre allo studente la possibilità di convertirla in attività utile alla
scuola.
-deliberazione dell'O.G. viene trasmessa per iscritto alla Preside ed esposta
di norma all'albo dell'istituto. In caso di conferma, modifica, o annullamento,
la Preside provvederà ad informare del fatto il Consiglio di classe, tramite il
diario di classe.
La famiglia dell'alunno verrà avvertita mediante raccomandata a mano
dell'alunno.
Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità).
- 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta
la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di
corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa
diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e
famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione
nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche,
ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le
opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la
condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano
dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di
corresponsabilità.".
Art.6 – Disposizioni finali
Del presente Regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola
istituzione scolastica è affissa copia all’Albo dell’Istituto e su richiesta viene
fornita copia all’atto dell’iscrizione.
E’ abrogata il capo III del Titolo I r.d. 4 maggio 1925,n°653.
La sanzione disciplinare della sospensione fino a 15 giorni rientra nella
competenza del Consiglio di classe. Contro le decisioni dei consigli di classe e
della giunta esecutiva è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla ricevuta
comunicazione, al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che decide in
via definitiva.
USO DEI TELEFONI CELLULARI
(ai sensi della Direttiva del 30 novembre 2007)
Chi diffonde a scuola immagini con dati personali altrui non autorizzate tramite internet o mms - rischia grosso: multe da 3 a 18 mila euro, o da 5 a 30
mila euro nei casi più gravi (che possono essere irrogate dall’Autorità garante
della privacy) insieme a sanzioni disciplinari che spettano invece alla scuola.
Le istituzioni scolastiche autonome hanno il potere nei regolamenti di istituto
di inibire o sottoporre a opportune e determinate cautele l’utilizzo di mms, di
registrazioni audio e video, di fotografie digitali all’interno dei locali scolastici.
Sempre più di frequente accade che immagini e conversazioni di altri studenti,
di docenti, di persone che operano all’interno della comunità scolastica siano,
a loro insaputa, indebitamente diffuse tramite internet o attraverso scambi
reciproci di mms.
Una circolazione incontrollata di filmati, registrazioni audio, fotografie digitali
può dar luogo a gravi violazioni del diritto alla riservatezza e alla protezione
dei dati personali degli interessati, tanto più grave quando riguardi
informazioni relative allo stato di salute, alle convinzioni religiose, politiche,
sindacali o altri dati sensibili.
Informazione e consenso
Il Ministro chiarisce poi che in tutti questi casi trova applicazione il codice per
la protezione dei dati personali.
In particolare, vengono richiamati gli obblighi di preventiva informazione e di
necessaria acquisizione del consenso dell’interessato da parte di chi raccoglie
e utilizza questi dati personali mediante i telefoni cellulari e gli altri dispositivi
elettronici.
Sanzioni
L’inosservanza di tali obblighi espone gli studenti, o chi compia queste
operazioni nelle scuole, alle sanzioni previste dalla legge, fra le quali il
pagamento di una multa da 3 a 18 mila euro, ovvero da 5 a 30 mila euro nei
casi più gravi.
Uso personale e limiti
Resta ovviamente lecito scattare foto, registrare filmati con il proprio
cellulare per uso personale (ad esempio, riprendere una lezione del
professore a scopo di studio individuale), ma, anche in questi casi, si devono
comunque rispettare ulteriori obblighi previsti da altre norme diverse da
quelle relative alla privacy (ad esempio, articolo 10 del codice civile “abuso
dell’immagine altrui”, o, in riferimento ad altri recenti fatti di cronaca,
l’articolo 528 del codice penale “pubblicazioni oscene” ).
Il Ministro, sulla base della normativa vigente e delle pronunce del Garante,
ribadisce che la raccolta, la comunicazione e l’eventuale diffusione di
immagini e suoni all’interno delle scuole deve avere comunque luogo nel
rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali degli interessati, e che
l’immagine altrui può essere utilizzata da parte degli studenti esclusivamente
nei
modi
e
nei
casi
consentiti
dall’ordinamento.
I poteri delle scuole
Le istituzioni scolastiche autonome hanno il potere nei regolamenti di istituto
di inibire o sottoporre a opportune e determinate cautele l’utilizzo di mms, di
registrazioni audio e video, di fotografie digitali all’interno dei locali della
scuola.
La violazione della privacy è anche una infrazione disciplinare
Il Ministro ricorda che per Statuto gli studenti sono titolari del diritto alla
riservatezza e hanno il dovere di osservare nei confronti del dirigente
scolastico, dei docenti, del personale tutto e dei loro compagni lo stesso
rispetto che chiedono per se stessi.
L’utilizzo improprio dei videofonini da parte degli studenti, costituisce non
solo un trattamento illecito di dati personali, ma anche una grave mancanza
sul piano disciplinare.
Di qui la necessità che tali comportamenti siano sanzionati con rigore e
severità dai regolamenti di istituto.
REGOLAMENTO LIMITE ASSENZE
(ai sensi del D.P.R. N.122/2009 ART.14 COMMA 7)
Art.1 Calcolo della percentuale delle assenze
I Docenti segnano sul registro di classe e su quello personale tutte le assenze,
incluse le entrate e le uscite fuori orario.
I Coordinatori di classe riportano su apposito registro le ore di assenze degli
alunni e le ore relative alle attività didattiche extrascolastiche(uscite
didattiche,viaggi e visite di istruzione ecc.), che saranno tutte conteggiate al
termine dell’anno scolastico.
Il numero delle ore totale di assenza effettuate dallo studente nell’anno
scolastico non deve superare il 25% dell’orario complessivo annuale, il
mancato conseguimento del limite massimo di frequenza,comprensivo delle
deroghe riconosciute,comporta l’esclusione dello scrutinio finale e la non
ammissione alla classe successiva o all’esame finale.
Sono calcolate ore di assenza:
- le entrate in ritardo alla 1^ ora di lezione dopo le ore 8,15;
- le entrate in ritardo alla 2^ ora di lezione;
- le uscite anticipate di una o più ore;
- l’astensione dalle lezioni in maniera singola o in massa;
- la non frequenza in caso di non partecipazione a viaggi di istruzione o a visite
guidate.
Pertanto quando nella norma si parla di “frequenza di almeno tre quarti
dell’orario annuale personalizzato” si deve intendere che per riconoscere la
validità dell’anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del
monte ore annuale, comprensivo di tutte le attività didattiche, che rientrano
nel curricolo individuale di ciascun allievo.
Quindi occorre calcolare i tre quarti delle ore settimanali previsti dai diversi
corsi di studio e moltiplicare la cifra per 33 settimane. Chi non raggiunge tale
soglia, senza beneficiare di deroghe, non va ammesso allo scrutinio finale.
MONTE ORE ANNUO Scuola Media annessa 1 CLASSE
32 ore settimanali x 33 settimane = 1056 ore annuali
¾ di 1056 = 792 ore totali necessarie per essere scrutinati
1056 - 792 = 264 ore, la soglia da non superare. Fatte salve le deroghe
MONTE ORE ANNUO Scuola Media annessa 2-3 CLASSE
33 ore settimanali x 33 settimane = 1089 ore annuali
¾ di 1089 = 816,75 ore totali necessarie per essere scrutinati
1089 - 816,75 = 272,25 ore, la soglia da non superare. Fatte salve le deroghe
Art.2
Le ore di attività didattica extrascolastica, svolte in orario curricolare (uscite
didattiche, viaggi e visite di istruzione, stages) vanno regolarmente riportate
nel registro di classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del
docente di riferimento.
Art. 3
Le ore scolastiche svolte in progetti extracurriculari (Progetti POF,
partecipazione attiva ad iniziative organizzate dalla scuola: convegni,
manifestazioni, incontri con esperti, ecc; sportello didattico, corsi di
recupero), in maniera aggiuntiva alle ore di lezione curricolare e debitamente
certificate dal Docente referente, costituiscono un bonus per lo studente da
portare in riduzione dalle assenze legate alle materie di riferimento.
Art. 4 Tipologia di assenze ammesse alla deroga
La deroga è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione,
comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di
Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Le
tipologie di assenze ammesse alla deroga riguardano:
Motivi di salute adeguatamente documentati;
Terapie e/o cure programmate;
Assenze degli studenti che usufruiscono della legge 104/92 sulla
disabilità ed eventuali successive modificazioni;
Motivi personali e/o familiari (provvedimenti dell’autorità giudiziaria,
attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza; gravi
patologie e lutti dei componenti del nucleo familiare entro il II grado;
trasferimento della famiglia);
Uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certificate
dall’Associazione sportiva di appartenenza;
Donazioni di sangue;
Adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese
che considerano il sabato come giorno di riposo.
Le assenze per malattia di almeno tre giorni potranno essere ammesse a
deroga se certificate dal medico di famiglia o dall’ASP.
Le assenze incidono negativamente a meno che, da un congruo numero di
verifiche scritte, orali e pratiche svolte sia a scuola che a casa regolarmente
corrette e classificate nel corso dell’intero anno scolastico non si possa
accertare il raggiungimento degli obiettivi positivi in ciascuna disciplina.
I casi eccezionali non previsti dal presente regolamento, motivati, continuativi
e documentati saranno oggetto di valutazione nei Consigli di Classe a
condizione che tali assenze non pregiudichino la possibilità di procedere alla
valutazione degli alunni interessati.
Tutte le motivazioni devono essere preventivamente o comunque
tempestivamente, documentate.
Al di fuori delle suddette deroghe, qualsiasi altra assenza (sia essa giustificata
o ingiustificata) effettuata durante l’anno scolastico, verrà conteggiata ai fini
della esclusione o inclusione nello scrutinio finale.
Detto regolamento è stato approvato durante il Collegio dei Docenti del
28/11/2011.Prot. 5886 del 10/12/2011.
Aggiornamento del POF per l’ anno scolastico 2013/2014.
Per l’anno scolastico 2013/2014 il Collegio dei Docenti ed il Consiglio di
Istituto, potranno integrare il POF per eventuale aggiornamento dei Progetti e
delle Commissioni.