pof NOI IN EUROPA E NEL MONDO - "Giovanni XXIII"

P O F
ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII”
CROTONE
a.s. 2013/2014
INDICE
Chi siamo ? In cosa crediamo ? Qual è il traguardo che ci vogliamo
porre ? …e tanto altro:
PAG. 3
o PRESENTAZIONE DEL POF
o IL CONTESTO TERRITORIALE
o CHI SIAMO
o IDENTITA’ DELL’ISTITUO
o PRINCIPI ISPIRATORI DELL’ISTITUTO
o MISSION
o RISORSE ESTERNE ALL’ISTITUTO E COMPOSIZIONE DELLO STESSO
AMBIENTI D’APPRENDIMENTO LABORATORI
o ORGANIGRAMMA
o ORGANIZZAZIONE, FUNZIONI E COMPETENZE
Progetti, curricolo verticale e disciplinare, competenze
trasversali, traguardi…e che altro ?…
PAG. 32
o PERCORSO FORMATIVO DELL’ALUNNO
o PROGETTAZIONE EDUCATIVA CURRICOLARE
CURRICOLO CONTINUO UN APPRENDIMENTO A COLORI
o PROGETTI ACCOGLIENZA
o INCLUSIONE BES
o PROGETTI CONTINUITA’ ORIENTAMENTO
o EDUCARE ALLA CITTADINANZA..SALUTE AMBIENTE.. ALLA LETTURA
o PROGETTI D’ISTITUTO
PAG. 53
Valutare … ecco i nostri documenti, criteri, traguardi relativi alla
valutazione:
o
o
o
o
o
o
PAG. 69
VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE
TRAGUARDI AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GRIGLIA VALUTAZIONE ALUNNI
GRIGLIA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Norme e Regolamenti
PAG. 72
o CALENDARIO SCOLASTICO
o CARTA DEI SERVIZI
o REGOLAMENTO D’ISTITUTO
o CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
o REGOLAMENTO VIAGGI
o REGOLAMENTO LABORATORIO INFORMATICO, LINGUISTICO MULTIMEDIALE
o PIANO SICUREZZA
PAG. 96
2
POF,
IL
Piano dell’offerta formativa, è il
documento attraverso il quale ogni
istituzione scolastica elabora e presenta le
finalità educative, le scelte didattiche, le
soluzioni organizzative, le linee progettuali di
tutta la sua attività nel rispetto degli articoli
3,30,33,34 della Costituzione Italiana.
Elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base
degli indirizzi educativi e gestionali del
Consiglio d’Istituto, si adegua ai bisogni
dell’utenza con proposte formative, opera in
sinergia con le istituzioni del territorio
offrendo a sua volta, un tramite per la
conoscenza e la diffusione degli obiettivi che
mirano allo sviluppo integrale della persona
umana.
Il POF concorre a costruire una precisa
identità culturale che deve riflettere:
Le finalità generali ed educative.
Le esigenze culturali e socio-economiche
della realtà locale.
Le opzioni espresse dagli studenti e dalle
loro famiglie.
Le competenze professionali dei docenti.
Si esprime come l’identità curriculare
capace di selezionare, interiorizzare e
conservare l’alfabetizzazione primaria,
intesa come padronanza dei saperi
essenziali, delle condotte linguistiche, dei
modi di pensare (logica cognitiva) degli
ambiti disciplinari ( singole materie di
studio).
3
Il nostro
territorio
Crotone
Crotone, città di 60.000 abitanti , è situata sul mar Ionio ed è un’antica colonia
greca con un grande patrimonio archeologico e culturale.
Il comprensorio di Crotone presenta numerose potenzialità e risorse su cui
concentrare il massimo degli sforzi futuri.
La città di Pitagora possiede, infatti :
•risorse ambientali(mare, montagna, parchi, riserve naturali,) non valorizzate;
•risorse archeologiche (Antica Kroton, Capocolonna, centro storico, palazzi
nobiliari, Castello di Carlo V) in degrado e non valorizzate;
•infrastrutture (Porto, Aeroporto, Ferrovia) non supportate da un adeguato
settore ricettivo.
•enti per lo sviluppo scientifico e tecnologico.
Oggi il settore lavorativo più sviluppato è quello terziario e dopo il fallimento
del processo di industrializzazione la città presenta larghe fasce di
disoccupazione; un tempo, polo industriale calabrese, Crotone ha subito negli
ultimi decenni una fase di deindustrializzazione molto pesante; le aree
industriali dismesse, degradate e inquinate impongono, oggi, seri problemi di
bonifica, inducono numerosi disoccupati, giovani e meno giovani, alla
disperata ricerca di un’occupazione stabile e duratura, e al ritorno del
fenomeno migratorio verso il nord Italia, così come negli anni cinquanta.
Questo contesto socio-economico e culturale, impone alla scuola il compito
,non secondario, di formare le nuove generazioni, sviluppando menti critiche,
capaci di leggere e comprendere le necessità del territorio, di salvaguardare
l’ambiente con la sguardo rivolto al futuro.
4
Salica
Il plesso centrale è sorto alla fine degli anni ‘50 come “Scuola di Avviamento
Professionale” che si è trasformata in Scuola Media nel 1962 con D.L. 1859 del
31/12/1962 e fu intitolata alla figura del Pontefice ”Giovanni XXIII” in memoria del
Papa Buono che tanto amava i bambini.
Nell’anno scolastico 1989/1990 è stato dedicato alla memoria della docente di lingua
inglese Laura Caccavaro, il laboratorio linguistico, tuttora in uso e reso più moderno
secondo le nuove tecnologie. Nell’anno scolastico 2000/2001 è stato allestito un
laboratorio di informatica, con 14 postazioni complete di collegamento internet e
collegate ad un computer centrale , il laboratorio è stato completamente rinnovato
nell’anno scolastico 2005/2006.
Nell’anno 2006/2007 la scuola è stata dotata di un laboratorio linguistico multimediale
con postazioni multiple. Nell’anno 2008/2009 è stato allestito il laboratorio scientifico.
Nell’anno 2010/2011 sei aule sono state dotate di lavagne multimediali e nell’anno
2011/2012 è stato allestita la sala di videoconferenza, sempre nell’anno 2011/2012 la
scuola è stata dotata di un laboratorio linguistico multimediale con 26 postazioni.
Rientra nella tradizione della scuola il conseguimento di premi, dovuti alla
partecipazione a vari concorsi locali e nazionali nell’ambito letterario, musicale,
tecnico-artistico, sportivo.
La scuola inoltre possiede una splendida collezione di conchiglie e minerali donati dal
Marchese Armando Lucifero di Crotone.
5
Il plesso “Maria Montessori, , ubicata vicino al mare e a breve distanza dal
centro nasce agli inizi degli anni ’90 come scuola dell’infanzia ed elementare,
prima come plesso della Direzione Didattica 2 Circolo di Crotone, diventando
nell’anno 2000 Decimo Circolo. Nel 1999 la scuola viene intitolata a Maria
Montessori, quasi a raccoglierne l’eredità e lo spirito. La scuola in questo ventennio
si è distinta per la continua ricerca di innovazione partecipando a progetti in rete
con altre scuole di Crotone,ma soprattutto può vantare il merito di essere stata la
prima scuola crotonese a partecipare al partenariato europeo con il progetto
Comenius. .
Nella elaborazione annuale del POF ,hanno sempre trovato accoglienza e respiro
progettualità miranti allo sviluppo di L2 ,già da un decennio ,fin dalla prima classe
primaria e a livello di scuola dell’infanzia; così come la pratica laboratoriale
d’informatica è prassi consolidata, grazie al PON “da Pitagora all’Europa “ che ha
permesso l’ampliamento delle dotazioni informatiche anche con unità di postazioni
mobili .I progetti SET ,hanno dato impulso e vigore a conoscenze scientifiche
,applicate all’energia elettrica con la possibilità d’introdurre il metodo sperimentale
coniugando il sapere con il saper fare.
La scuola ha sempre avuto una particolare attenzione a veicolare , insieme ai
saperi tradizionali , nuovi codici e nuovi linguaggi, per rendere l’apprendimento più
attraente e quindi fanno parte della prassi didattica – metodologica attività
laboratoriali, progetti di arte, teatro, giardinaggio , folklore e per la promozione e lo
sviluppo della pratica sportiva . Non sono mancati progetti di rete significativi come
quello con il “Pertini” su misure PON specifiche per la dispersione scolastica e la
costituzione di Centri di servizi che hanno consentito ai nostri alunni di fruire di
corsi di piscina, di tecnica pubblicitaria e ai docenti formazione di alfabetizzazione
informati e di secondo livello .
Il plesso Salica , è posto in una zona di campagna e raccoglie bambini
provenienti da una vasta area che va dalla contrada Carbonara a Salica a Prestica
fino a giungere a Capo Colonna, un’ area caratterizzata da piccoli agglomerati
abitativi sparsi nei vari terreni.
La scuola, a breve distanza dal sito di interesse archeologico, è costituita da tre
edifici che ospitano la scuola primaria ,la scuola dell’infanzia e il laboratorio
informatico.
La scuola e la parrocchia sono gli unici organismi del territorio che possono offrire
possibilità di aggregazione e di interazione sociale.
6
CONTATTI
PLESSO “GIOVANNI XXIII”( Suola secondaria 1° grado)
Via Venezia
Tel. 096221865 Fax 096228442
PLESSO “MARIA MONTESSORI” (Scuola primaria –Scuola dell’infanzia)
Via Nicola Calipari,1
Tel.0962902743 Fax0962902743
PLESSO “SALICA” (Scuola primaria-Scuola dell’infanzia)
Contrada Salica Tel.0962934048 Fax0962934048
http://www.ic-giovanni23crotone.it/
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Maria Fontana Ardito
Orario di ricevimento:
i giorni : da martedì a venerdì dalle ore 11,00 alle 13,00
UFFICI DI SEGRETERIA
DIRETTORE SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI
Dott. Antonio Garofalo
GLI UFFICI DI SEGRETERIA SONO APERTI AL PUBBLICO
Da Lunedì al sabato dalle ore 10,30 alle ore 12
I docenti della scuola secondaria di 1° grado riceveranno su appuntamento durante
le ore non impegnate in attività didattiche.
I docenti della scuola primaria riceveranno su appuntamento nei giorni di rientro delle
classi di appartenenza dalle ore 16:30 alle ore !7:00 .
Per qualsiasi informazione i referenti di plesso saranno a Vostra disposizione al di fuori
del loro orario
di lezione.
Sede centrale:
Ins. Tesoriere Maria Antonella
Plesso “M. Montessori” :
Ins. Alessio Cavarretta Anastasia
Plesso Salica:
Ins. Tarizzo Daniela
7
8
Il nostro istituto progetta la propria azione educativa riferendosi
ai seguenti valori:
CENTRALITA’ DELLA PERSONA
•
•
le finalità della scuola si definiscono a partire dalla persona che apprende
la scuola in questo senso tiene conto della singolarità e della complessità di
ogni persona cercando di interpretare e di integrare le diverse esperienze
frammentate di ogni studente.
•
i docenti pongono l’alunno al centro dell’azione educativa pensando ai
progetti non per individui astratti ma per persone che vivono qui ed ora
nel valorizzare la persona la scuola si pone come luogo accogliente e di relazione
che promuove lo sviluppo di legami cooperativi all’interno del gruppo per favorire
lo” star bene a scuola“ nella prospettiva di un apprendimento sociale.
PER UNA NUOVA CITTADINANZA
• La scuola si pone come obiettivo di costruire un’alleanza educativa con la
famiglia cercando di supportarsi nelle comuni finalità educative.
• In quanto comunità educante la scuola genera una diffusa convivialità ricca di
linguaggi emotivi ed affettivi e di relazioni anche tra persone con diversa
identità culturale.
• insegnare le regole del vivere e del convivere per la scuola diventa allora un
compito ancora più importante rispetto al passato da realizzare insieme alla
famiglia.
• la scuola in questo senso deve formare cittadini italiani ma al tempo stesso
cittadini europei e del mondo.
• La finalità quindi è promuovere una cittadinanza attiva, unitaria e plurale, che
rimane vincolata alla tradizione ma che cerca di educare alla convivenza
attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali.
PER UN NUOVO UMANESIMO
• La scuola deve educare in tutte le fasi della formazione alla consapevolezza e
alla responsabilità che” tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di
ogni persona e ogni persona tiene nelle mani una responsabilità unica e
singolare nei confronti del futuro dell’umanità”; in tale prospettiva si propone:
• Insegnare a ricomporre le conoscenze delle discipline superandone la
frammentazione e cercando una nuova alleanza nella prospettiva di un nuovo
umanesimo.
• Promuovere la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi, di trovare
soluzioni e dare significati alla realtà ,di saper fare e saper essere, di vivere ed
agire in un mondo in continuo cambiamento.
• Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’umanità possono essere
risolti e affrontati attraverso una collaborazione non solo fra le nazioni ma anche
le culture.
9
• Favorire un processo di insegnamento/apprendimento che promuova
e sviluppi, attraverso l’attivazione della motivazione e dell’interesse,
atteggiamenti di analisi, problematizzazione ed interpretazione
della realtà.
individua in questo concetto la mission della scuola e si
M Siconsiderano
prioritari i seguenti obiettivi:
• Formare l’uomo e il cittadino nel quadro dei principi e dei valori
I affermati dalla Costituzione e dalle Dichiarazioni dei diritti
dell’uomo e del bambino
S • promuovere l’alfabetizzazione culturale in un’ottica di
"costruzione del sapere "
per
una
scuola
che
non
esclusivamente nozioni, ma
S strumenti per imparare adtrasmetta
apprendere;
alla progressiva conquista dell’identità, dell’autonomia d
I • contribuire
i giudizio, di scelta e di una consapevole assunzione di impegno;
creare le opportune condizioni per un armonico sviluppo delle
O • potenzialità
cognitive, affettive e motorie finalizzate
alla vita sociale e culturale;
promuovere il benessere dell’allievo, favorire atteggiamenti di
N • cooperazione
e di solidarietà tra pari;
• sviluppare le potenzialità creative dell’allievo;
• favorire la collaborazione scuola/famiglia per la condivisione dei
percorsi educativi, anche attraverso la realizzazione di interventi
integrati con altre realtà presenti sul territorio;
• valorizzare le tradizioni ed i valori del nostro territorio, attraverso la
conoscenza degli aspetti culturali, religiosi, civili e
la partecipazione della scuola allei iniziative promosse
dagli enti territoriali con attività curriculari ed
extracurriculare
•
Garantire una percentuale di attività legate al curricolo obbligatorio
(70%)
e di attività di innovazione,
sperimentazione ed
ampliamento dell'offerta formativa (30%)
10
SCUOLA e TERRITORIO
L’Istituto è inserito nel contesto cittadino e territoriale fonte di risorse sociali,
culturali, storiche e ambientali che arricchiscono la nostra offerta formativa.
Pertanto è costantemente ricercata la collaborazione con associazioni, enti, agenzie
educative che possano migliorare e ampliare la formazione degli alunni, la crescita
delle competenze e della creatività professionale dei docenti.
Nell’attuare il suo piano delle attività, si avvale anche del contributo di risorse esterne quali
Enti locali ed Istituzioni:
 Amm. Comunale e Provinciale
Assessorato alla cultura
 ASP
Vigili del fuoco
 Polizia di stato, Carabinieri.
Guardia di Finanza
Guardia Costiera
Museo Archeologico Nazionale
Riserva Marina di Isola C. Rizzuto
Lega Navale
Biblioteca comunale multimediale
Parrocchie
La scuola attua varie iniziative nel corso dell’anno scolastico sia in orario curriculare sia extracurriculare
con
Associazioni culturali e di servizio del territorio:
Fondazione D’Ettoris
Teatro Stabile di Calabria
 Confartigianato
UISP
Enti operanti nell’ambito della solidarietà e del volontariato:
Unitalsi
Telethon
Save the children
Libera
Unicef
Lilt
Croce Rossa Italiana
ANIOC (Cavalieri del lavoro)
Ass. ed Enti terr. operanti nella tutela dell’ambiente:
 Lega Navale-Scuola vela
Club velico
Wwf
Lega ambiente
Si avvale della collaborazione con:
Giornali e Reti televisive locali e regionali:
 Gazzetta del Sud
Crotonews
Crotonese
 Crotoneweb
RTI Video Calabria Esperia
Si stabilisce di aderire a tutti i progetti , concorsi, ecc. presentati dal MIUR, da Enti e Associazioni Coerenti con le
tematiche del POF, che prevedono anche uscite didattiche, concordati nei consigli di classe, interclasse o individuati
dal singolo docente come approfondimento dell’azione educativa e preventivamente concordati e autorizzati dal
Dirigente Scolastico
11
Risorse STRUTTURE DELLA SCUOLA
Il plesso Centrale Giovanni XXIII , ospita 8 classi di scuola secondaria 1° grado (2
prime, 2 seconde e 4 terze, gode di aule ampie situate su più piani, sei delle quali dotate
di LIM (lavagne interattive multimediali).
La scuola è fornita di vari laboratori multimediali:
 laboratorio d’informatica
 laboratorio linguistico multimediale con postazioni multiple
Sala videoconferenza
Inoltre la scuola è fornita di:
 laboratorio scientifico
Laboratorio di ceramica
Laboratorio di disegno per alunni diversamente abili
Laboratorio musicale
Biblioteca
Presidenza
Uffici di segreteria (3)
Sala professori
Palestra attrezzata
 Spazi Esterni per attività motoria
Il plesso Maria Montessori, ospita 9 sezioni di scuola dell’infanzia e 18 classi di
scuola primaria (4 prime, 3 seconde,4 terze,4 quarte,3 quinte La scuola è fornita di:
Palestra attrezzata
Laboratorio di informatica che ospita la biblioteca
Sala teatro e proiezioni
Sala mensa
Giardino
Cortile
Una classe è attrezzata secondo il progetto
Scuola Digitale Cl@sse 2.0( Lavagna interattiva multimediale, postazione PC e notebook per tutti
gli alunni ).
Il plesso Salica, è costituito da più edifici che ospitano 3
sezioni di scuola dell’infanzia e cinque
classi di scuola primaria .
La scuola è fornita di:
Laboratorio d’ informatica
 Ampio cortile
Servizio bus
La scuola si è attivata, attraverso la richiesta di finanziamenti PON FESR 2007/2013 Asse II “
Qualità degli Ambienti Scolastici”-Obiettivo C” Ambienti per l’Apprendimento” 2007/2013,al fine
di dotare il maggior numero possibile di aule di LIM.
12
Ambienti
d’apprendimento
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
L’ambiente è caratterizzato dalle scelte metodologiche che seguono:
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
Favorire l’esplorazione e la scoperta
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo
Promuovere la consapevolezza sul proprio modo di apprendere
Realizzare percorsi in forma di laboratorio
Tali scelte possono essere facilitate da attività legate all’utilizzo delle
tecnologie informatiche
13
Ambiente di apprendimento e l a b o r a t o r i
•L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire
dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che
facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la
tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le
attività pittoriche, la motricità.
•Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi
come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di
testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento continuo; un luogo
che agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni
e culture.
•Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire
l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si
fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio
incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare,
realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e
può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia
valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.
14
Ambienti d’apprendimento
e
LABORATORI
L’Istituto progetta percorsi didattici condotti da docenti interni per la
realizzazione dei seguenti laboratori:
In orario scolastico
LABORATORIO MULTIMEDIALE
informatica, percorsi multimediali
LABORATORIO LINGUISTICO
composizione di testi, approfondimenti di lingua italia
inglese,spagnolo, tedesco
LABORATORIO ARTISTICO/MUSICALE
ceramica, pittura, manipolazione, attività musicale
LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
analisi sensoriale, manipolazione, degustazione
BIBLIOTECA
lettura, animazione, ricerca
LABORATORIO DI GIORNALISMO
raccolta dati, stesura articoli per new magazine
LABORATORIO DI ATTIVITA‟ MOTORIA
psicomotricità, giochi di squadra
In orario extrascolastico
LABORATORIO TEATRALE
recitazione, drammatizzazione, mimica
LABORATORIO DI CERAMICA-PITTURA-DISEGNO
manipolazione, creazione di oggetti e decorazione
LABORATORIO DI GIORNALISMO
raccolta dati, stesura, impaginazione e stampa
LABORATORIO DI MUSICA
Corsi di strumento, coro e musica d‟insieme
15
La nostra scuola
è aperta alle innovazioni tecnologiche
SCUOLA DIGITALE CL@SSE 2.0
L’azione Cl@sse 2.0 si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo
costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana.
I docenti e gli alunni possono disporre di dispositivi tecnologici e di device multimediali e le aule vengono
dotate di apparati per la connessione ad Internet e di Lavagne multimediali
Nella scuola primaria “Maria Montessori” è stata attivata una cl@sse 2.0, nella quale
l’apprendimento diventa più attraente e gli alunni hanno maggiore possibilità di:
Usufruire di un ambiente aperto per l’apprendimento
Sviluppare le competenze per la società della conoscenza
L’obiettivo del nostro Istituto è quello di proiettarsi verso una Scuol@ 2.0, dove tutti gli alunni possano
utilizzare le nuove tecnologie nella prassi quotidiana.
Anche la Scuola Secondaria di Primo grado è dotata di sei aule
con LIM
e Laboratorio linguistico multimediale. Sala videoconferenza
La nostra scuola aperta alle innovazioni ha adottato i il registro elettronico
Un sistema informatizzato per la gestione completa dei registri di classe e del
professore che consente di sostituire i registri cartacei e permette ai docenti di
organizzare in maniera efficiente le proprie attività didattiche, di pianificare lo
svolgimento delle lezioni e di registrare i dati riguardanti le assenze e le valutazioni
scritte e orali degli alunni.
Oltre alla gestione ordinaria dei dati, è possibile effettuare svariate elaborazioni in risposta
alle necessità del dirigente e/o dei docenti, quali: Grafici sull'andamento dell'alunno,
statistiche comparative tra l'alunno e la classe, riepiloghi sul numero di ore di lezione
effettuate, sullo svolgimento del programma scolastico e tanto altro ancora.
16
ORGANIGRAMMA
DIRIGENT
E
SCOLASTI
CO
17
SCELTE ORGANIZZATIVE FUNZIONE E INCARICHI
INCARICHI, COMPITI E FUNZIONI
Le risorse umane saranno utilizzate tenendo conto delle peculiarità e delle
competenze specifiche di ciascuno; e potranno accedere ai vari incarichi
dietro presentazione di domanda corredata di curriculum vitae .
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Maria Fontana Ardito
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale
rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e
dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici,
spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di
valorizzazione delle risorse umane.
COLLABORATORI
Sede centrale: Ins. Tesoriere Antonella
Plesso Montessori: Ins. Alessio Cavarretta Anastasia
Plesso Salica : Ins. Tarizzo Daniela
Collaborano con il Dirigente Scolastico per l‟organizzazione e la funzionalità dei diversi
plessi dell‟Istituto
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
Dott. Antonio Garofalo
Il Responsabile Amministrativo sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle
direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai
servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il relativo personale.
SEGRETERIA
Personale addetto ai settori:
- Protocollo generale
- alunni
- gestione del personale
- gestione finanziaria
Nell’ambito delle funzioni attribuite a ciascuna unità di
personale vengono svolte le attività dei servizi generali e
amministrativi a supporto dell’attività didattica
18
CONSIGLIO D’ISTITUTO
PRESIDENTE (genitore)
Vulcano Maurizio
MEMBRO DI DIRITTO
Dirigente Scolastico
Dott ssa Maria F. Ardito
COMPONENTE GENITORI
Sig.Pugliese Massimiliano
Sig.a Caccavari Laura
Sig.Lombardo Antonio
Sig.a Apa Livia
Sig.a Stirparo Antonella
Sig.a Ragusa Agata
Sig. Frisina Walter
COMPONENTE DOCENTI
Ins.Affilistro Caterina
Ins.Tesoriere Maria Antonella
Ins.Grotteria Rosa
Ins.Russo Alessandra
Ins.Suriano Clementina
Ins.Geremicca Porzia Rosa Maria
Sig.Alessio Cavarretta Anastasia
Sig. Critelli Germana
COMPONENTE
A.T.A.
Sig Brizzi
Domenico
Sig.Tallarico
Mario
COMPITI
Adotta il POF deliberato dal Collegio Docenti ed il Regolamento d‟Istituto.
Definisce accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche e di ricerca, sperimentazione e sviluppo,
formazione e aggiornamento
Individua le scelte generali di gestione e amministrazione della scuola.
Adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali.
Definisce i criteri inerenti la stipula di contratti di utilizzazione di beni e dei locali scolastici
da parte di soggetti terzi.
GIUNTA ESECUTIVA
ORGANO DI GARANZIA
PRESIDENTE
Dirigente Scolastico
Dottssa Maria Fontana Ardito
PRESIDENTE
Dirigente Scolastico
Dottssa Maria Fontana Ardito
MEMBRO DI DIRITTO
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi:
Garofalo Antonio
COMPONENTE DOCENTI
Prof.ssa M:Antonella Tesoriere
Ins. Caterina Affilistro
COMPONENTE GENITORI
Sig.a Apa Livia
COMPONENTE GENITORI
Sig.a Apa Livia
Sig. Vulcano Maurizio
COMPONENTE DOCENTI
Ins.Tesoriere Maria Antonella
COMPONENTE PERSONALE ATA
Sig.Tallarico Mario
COMITATO DI VALUTAZIONE
PRESIEDE IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa MARIA FONTANA ARDITO
Membri:
Le Insegnanti: Riganello D., Affilistro M . Tripaldi. Grotteria.
Le insegnanti: Affilistro C. Ruggiero Raffaella (supplenti)
19
FUNZIONI STRUMENTALI
Insegnanti
Area
Ambito di Intervento
•Cura dell’aggiornamento, della stampa e della diffusione tra docenti del
STIGLIAN
O RITA
Villirillo
Mariella
Murano
Teresa
Riganello
Domenica
Anili
Brunella
Pirillo
Annamaria
Perziano
Cinzia
Benincasa
Elisa
“1“
GESTIONE
DEL POF
“2“
SOSTEGNO
AI DOCENTI
“3“
INTERVENTI
E SERVIZI
PER GLI
ALUNNI
“4”
VISITE
GUIDATE
RAPPORTI
CON
L’ESTERNO
‘’5’’
Handicap –
inclusione –
BES
POF
•Stesura del prospetto sintetico per i genitori
• Monitoraggio e cura della documentazione educativa delle attività
svolte
• Programmazione del piano annuale delle attività
•Collaborazione con le altre F.S.
•Individuazione delle strategie tese al miglioramento della funzione
docente e della qualità della scuola
• Individuazione e proposizione di attività di formazione e aggiornamento
• Selezione, proposizione e progettazione di attività europee
•Coordinamento delle attività di report dei singoli docenti referenti
• Collaborazione con le altre F.S.
•Referente nei rapporti scuola-famiglia per alunni in difficoltà
• Promozione, organizzazione e gestione di progetti
• Selezione e diffusione di concorsi
• Coordinamento attivita’ di recupero nei vari ambiti disciplinari
• Coordinamento con area 1 per la realizzazione del patto formativo e
attuazione del regolamento d’istituto
•Promozione e coordinamento dei progetti di accoglienza
Coordinamento delle attività relative all’orientamento
Interventi di orientamento scolastico e continuità
Elaborazione schede e griglie sintetiche, utili per le operazioni di
scrutinio
• Collaborazione con le altre F.S.
•Coordinamento delle visite guidate, dei viaggi d’istruzione e delle uscite
•Organizzazione e partecipazione manifestazioni esterne alla scuola
•Coordinamento dei rapporti con enti pubblici e associazioni.
Comunicazione interna ed esterna
• Collaborazione con le altre F.S.
• Progettazione, coordinamento attività d’integrazione e inclusione alunni
con BES
•Coordinamento docenti di sostegno, docenti curriculari ed eventuali
esperti esterni.
•Raccordo con gli operatori USL e con le famiglie
•Referente coordinamento Rete Inclusione
•Referente proposte formazione e aggiornamento sulle problematiche
Inclusione e BES
20
COMMISSIONI e REFERENTI
COMMISSIONE POF
F.S STIGLIANO RITA Componenti: Riganello Domenica Scuola Primaria
Cavarretta Teresa Scuola Infanzia Murano Teresa Scuola sec. Primo Grado
“RICERCARE PER
INNOVARE” MISURE DI
ACCOMPAGNAMENTO
2013-2014 INDICAZIONI
NAZ. PER IL CURRICOLO
STIGLIANO (Sec.primo grado) Riganello (Scuola Primaria) CAVARRETTA TERESA
(Scuola Infanzia)
INVALSI
TESORIERE Scuola Sec. Primo grado VALENTE - RIGANELLO Scuola Primaria
QUADRO ORARIO
STIGLIANO TESORIERE Sec. Primo Grado- CRITELLI RIGANELLO PIRILLO Primaria
Montessori - TARIZZO Salica
NOI MAGAZINE
GAZZETTA DEL SUD
ASTURI
GUTENBERG
STIGLIANO
SCUOLA AMICA UNICEF
SODA
FUORI CLASSE - SAVE
THE CHILDREN
MURANO -RIGANELLO
ATTIVITA’ MOTORIA
RIGANELLO Scuola Primaria ELIA Scuola Sec Primo grado
ECO-SCHOOL
CRITELLI
SICUREZZA
RUSSO TARIZZO TUCCIO TESORIERE
STRUMENTO MUSICALE
FICO
LABORATORI
INFORMATICI
MURANO TESORIERE Scuola Sec Primo grado
PRILLO SURIANO Scuola Primaria
TEATRO
MURANO
scuola Primaria
CHIODO Scuola sec. Primo grado
21
DIRIGENTE SCOLASTICO – Presidenza del
Collegio Docenti
Dott.ssa MARIA FONTANA ARDITO
TUTTI
I
DOCENTI
IN
SERVIZIO
NELL’ISTITUTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
N*
1
COGNOME
BELLO
NOME
MARIA
Tipo posto
COMUNE
2
BONFANTI
LOREDANA
COMUNE
3
BRASACCHIO
ANNA ELEONORA
COMUNE
4
CALINDRO
FIORELLA
COMUNE
5
CAPORALE
M. CONCETTA
COMUNE
6
CARPANZANO
GIUSEPPINA
COMUNE
7
CAVARRETTA
TERESA
COMUNE
8
DE LUCA
SALVATORINA
COMUNE
9
DI PIERRO
FRANCA
COMUNE
10
GEREMICCA
PORZIA ROSA MARIA
COMUNE
11
GRECO
LUCREZIA LINA
COMUNE
12
LANTIERI
PAOLA
IRC ORE 13,30
13
LIOTTA
ANNA MARIA
COMUNE
14
LUCENTE
MARIA PIA
COMUNE
15
MESSINA
GIUSEPPA
COMUNE
16
MESSINA
LUIGIA
IRC ORE 4,30
17
ROGANO
FILOMENA
COMUNE
18
ROMANINO
RITA MARIA
COMUNE
19
RUBERTO
EMILIA
COMUNE
20
SICA
MARIA
COMUNE
21
TALARICO
ROSETTA
COMUNE
22
TORCHIA
SILVANA
COMUNE
23
TRIPALDI
ELENA
COMUNE
24
VECCHIO
SILVIA
COMUNE
25
ZURLO
RITA
COMUNE
22
SCUOLA PRIMARIA
N°
1
2
3
COGNOME
AFFILISTRO
AFFILISTRO
ALESSIO CAVARRETTA
NOME
CATERINA
MARIA LUCREZIA
ANASTASIA
TIPO POSTO
COMUNE
COMUNE
COMUNE
4
ANDIDARO
CAROLINA
COMUNE
5
6
7
8
9
10
APRIGLIANO
BENINCASA
BENINCASA
CASTAGNINO
CILENTO
CIMINI
MARIA ROSA
ELISA
MARIA JOSEPHINA
ANGELA
GIOVANNELLA
SILVIA
COMUNE
SOSTEGNO
SOSTEGNO
COMUNE
COMUNE
SOSTEGNO
11
12
13
14
15
16
17
18
CIRILLO
CRITELLI
DE FILIPPIS
DI PERRI
FAUCI
FORESTA
GRANDE
LARATTA
GIUSEPPINA
GERMANA
ANGELA PAOLA
MARIA GIUSEPPA
ALBERTINA
DOMENICA
GIUSEPPINA
TERESA
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
LEVA
MASTROIANNI
MINAUDO
MURACA
NANCI
NICOTERA
OLIVO
PIRILLO
PLACCO
RIGANELLO
RUGGIERO
RUSSO
SCARAMUZZINO
SCIDA
SESSA
SINOPOLI
SOMMA
SURIANO
TARIZZO
VALENTE
VILLIRILLO
VRENNA
ELIGIA
ANGELINA
CAROLINA
ANNA TERESA
ANGELINA
ROBERTA
ANNA RITA
ANNAMARIA
SEBASTIANO
DOMENICA TERESA
RAFFAELLA CINZIA
ALESSANDRA
CATERINA
VITTORIA
MARIA CARMELA
MARIA
PATRIZIA
CLEMENTINA
DANIELA
GIUSEPPINA
MARIELLA
GIUSEPPE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
SOSTEGNO
COMUNE
LINGUA INGLESE
SOSTEGNO
IRC
COMUNE
LINGUA INGLESE
IRC
COMUNE
COMUNE
IRC ORE 10,00
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
COMUNE
SOSTEGNO
23
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
N*.
COGNOME
NOME
MATERIA
1
2
3
4
5
ANILI
ASTURI
BUCCIOLI
CAVALIERE
CHIODO
BRUNELLA
GIUSEPPINA PIA
GIOVANNA
FORTUNATA
FRANCESCA
LETTERE
LETTERE
ARTE
MATEMATICA E SCIENZE
MATEMATICA E SCIENZE
6
COSENTINO
NADIA
INGLESE
7
DE LUCA
TERESA
8
ELIA
GIUSEPPE
STRUMENTO MUSICALE
Pianoforte
SCIENZE MOTORIE
9
FABIANI
AURORA
LETTERE
10
FABIANI
PIERINA
LETTERE
11
FICO
GIUSEPPINA
GALLO
AGATA
STRUMENTO MUSICALE
Flauto
ARTE
12
GRAVINA
FRANCESCO
13
FICO
GIUSEPPINA
14
GROTTERIA
ROSA
15
IANNICE
LUIGIA
TECNOLOGIA
LORENTI
FRANCESCO
STRUMENTO MUSICALE
16
MANICA
MARIA GIUSEPPINA
MATEMATICA E SCIENZE
17
MURANO
TERESA
SPAGNOLO
18
PERZIANO
CINZIA
TEDESCO
19
20
RIZZUTO
SODA
ITALIA
MARIA TERESA
EDUCAZIONE MUSICALE
RELIGIONE
21
STIGLIANO
RITA FRANCESCA
LETTERE
22
TESORIERE
MARIA ANTONELLA
TECNOLOGIA
23
TUCCIO
AURELIO
TECNOLOGIA
STRUMENTO MUSICALE
Tromba
STRUMENTO MUSICALE
Flauto
INGLESE
24
COORDINATORI CONSIGLI DI INTERSEZIONE, DI INTERCLASSE E DI CLASSE
DIRIGENTE SCOLASTICO – Presidenza dei consigli
Dottssa Maria Fontana Ardito
Considerato che il Dirigente Scolastico presiede il Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di classe, si dispone che, in caso di
sua assenza o impedimento, i Consigli saranno presieduti dai docenti Coordinatori ,che assumono la funzione di Presidente
coordinatore, di seguito indicati:
PLESSO MARIA MONTESSORI
PRIMA Sezione
Coordinatore
Ins. Messina
Ins. Zurlo
F.F. di Presidente
°
°
Segretario
SECONDA Sezione
Ins. Tripaldi
F.F. di Presidente
°
Ins. Bonfanti
°
Ins. Bello
F.F. di Presidente
°
Coordinatore
Segretario
TERZA Sezione
Coordinatore
Ins. Carpanzano
Segretario
Classe PRIMA
Ins. Nanci
F.F. di Presidente
°
Ins. Leva
°
Ins. Valente
F.F. di Presidente
Ins. Russo
°
Ins. Somma
F.F. di Presidente
Ins. Cirillo
°
Ins. De Filippis
F.F. di Presidente
Ins. Minaudo
°
Ins. Aprigliano
F.F. di Presidente
Ins. Sessa
°
Coordinatore
Segretario
Classe SECONDA
Coordinatore
Segretario
Classe TERZA
Coordinatore
Segretario
Classe QUARTA
Coordinatore
Segretario
Classe QUINTA
Coordinatore
Segretario
25
PLESSO SALICA SCUOLA INFANZIA
Ins. DI PIERRO Franca
Coordinatore
Ins.CAPORALE Maria C..
Segretario
PLESSO SALICA SCUOLA PRIMARIA
Coordinatore
Ins. TARIZZO Daniela
Segretario
Ins. Andidaro
F.F. di Presidente
°
PLESSO GIOVANNI XXIII
Classe Prima sez. A
Cosentino Prof.ssa Nadia
Classe Seconda sez. A
Anili Prof.ssa Brunella
Classe Terza sez. A
MANICA Prof.ssa Giuseppina
Classe Prima sez. B
MURANO Prof.ssa Teresa
Classe Seconda sez. B
TESORIERE Prof.ssa Antonella
Classe Terza sez. B
FABIANI Prof.ssa Aurora
Classe Terza sez. C
STIGLIANO Prof.ssa Rita F.sca
Classe Terza sez. D
RIZZUTO Prof.ssa Italia
°
°
°
°
°
°
°
°
26
ASSEGNAZIONE CLASSI-INSEGNANTI-DISCPLINE
ASSEGNAZIONE SEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO MARIA MONTESSORI
SEZIONI
INSEGNANTI
1^A
Vecchio Silvana - Calindro Fiorella
2^A
De Luca Salvatorina - Geremicca Porzia
3^A
Sica Maria
1^B
Tripaldi Elena
2^B
Romanino Rita - Rogano Filomena
3^B
Messina Giuseppa - Zurlo Rita
1^C
Cavarretta Teresa - Zanghì Agata Silvana
2^C
Bello Maria –Ruberto Emilia
3^C
Brasacchio Eleonora - Torchia Silvana
Rosa Maria
- Talarico Rosetta
TOT. Alunni
219
Ins. di Religione Cattolica : Lantieri Paola
PLESSO SALICA
1^A
Di Pierro Franca - Liguori Donatella
2^A
Caporale M. Concetta - Scida Elena
TOT 37
27
ASSEGNAZIONE INSEGNANATI-CLASSIDISCIPLINE
Scuola primaria plesso M.Montessori
CLASSE
INSEGNANTE - DISC. - ORE
1^A
LEVA(21+1mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2)
PIRILLO 2
NICOTERA (1)
FAUCI (3)
MUS (2) INF(1)
1^B
NANCI (21+1mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2)
PIRILLO 2
NICOTERA (1)
CILENTO (3)
MUS (2) INF(1)
1^ C
PLACCO (21+1mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2)
PIRILLO 2
NICOTERA (1)
CILENTO(3)
MUS (2) INF(1)
2^A
AFFILISTRO M. (21+1mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(1)-INF(1)
2^B
ALESSIO A. (21+1 MENSA)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(1)-INF(1)
2^C
RUSSO A. (21+1Mensa)IT.(6)- ING (3)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)MAT(5)-SCI(2)-
2^D
3^A
3^B
3^C
RELIGIONE
RUGGIERO
(2)
ORE
INGLESE
NICOTERA
ORE
(2)
INS- SPEZ - DISC-ORE
CILENTO (2)
MOT(1) MUS(1)
RUGGIERO
(2)
NICOTERA (2)
CILENTO (2)
MOT(1) MUS(1)
RUGGIERO
(2)
RUSSO A.
SPECIALIZZATO
VILLIRILLO (4)
MOT(2) - MUS(1)INF (1)
RUGGIERO
(2)
NICOTERA (2)
VILLIRILLO (2)
MUS (1) - INF(1)
RUGGIERO
(2)
RIGANELLO (3)
VILLIRILLO (1)
INF(1)
SOMMA P. (21+1MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2)- MUS(1)
RUGGIERO
(2)
RIGANELLO (3)
VILLIRILLO (1)
SINOPOLI M. (21+1MENSA
IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2)- MUS(1)
RUGGIERO
(2)
VALENTE G. (21+1 Mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)MAT(5)-SCI(2)- MOT(2)-
CIRILLO G. ( 21+1MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2)MUS(1)
INF(1)
RIGANELLO (3)
FAUCI (1)
INF(1)
28
RUGGIERO
(2)
DE FILIPPIS A.
SPECIALIZZATO
VILLIRILLO (4)
MOT(2) - MUS(1)INF (1)
RUGGIERO
(2)
RIGANELLO
(3)-
VILLIRILLO (1)
INF(1)
VILLIRILLO (1)
INF(1)
4^A
DE FILIPPIS A. (21+1MENSA)IT.(6)- ING (3)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)MAT(5)-SCI(2)-
4^B
MASTROIANNI(21+1MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)SCI(2)- MOT(2)- MUS(1)
4^C
MINAUDO (21+1MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)SCI(2)- MOT(2)MUS(1)
RUGGIERO
(2)
RIGANELLO
(3)-
4^D
AFFILISTRO C.(21+1 MENSA)IT.(6)- ING (3)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)MAT(5)-SCI(2)-
RUGGIERO
(2)
AFFILISTRO
SPECIALIZZATO
SESSA (16- 3MENSA-3COM)-
PIRILLO (2)
GRANDE
SPECIALIZZATO
CRITELLI (22 )
IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)SCI(2)- MOT(2)- MUS(1)- INF(1)
PIRILLO (2)
RIGANELLO
( 3+1MENSA)-
PIRILLO (2)
RIGANELLO (3)
CILENTO(4)
MOT(2) - MUS(1)INF (1)
GRANDE (17-2MENSA3COM)5^A
TEMPO PIENO
5^B
5^C
APRIGLIANO
(21+1 MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)SCI(2)- MOT(2)- INF(1)
CILENTO (1)
MUS(1)
TOTALE ALUNNI PRIMARIA 367
SCUOLA PRIMARIA Plesso SALICA
INGLESE
RELIGIONE
1A
SCARAMUZZINO CATERINA
SCIDA VITTORIA
2° A
ANDIDARO CAROLINA
3°A
SURIANO CLEMENTINA
SCIDA VITTORIA
4°A
TARIZZO DANIELA
SCIDA VITTORIA
5°A
DI PERRI MARIA GIUSEPPINA
FAUCI ALBERTINA
SCIDA VITTORIA
FORESTA DOMENICA
SCIDA VITTORIA
TOTALE ALUNNI PRIMARIA 63
29
RELIGIONE
LINGUA 2
SPAGNOLO
TEDESCO
SCIENZE
MOTORIE
MUSICA
TECNOLOGIA
ARTE
INGLESE
MATEMATICA
SCIENZE
STORIA
GEOGRAFIA
4 ORE
ITALIANO
6 ORE
CLASSE
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
1°
A
FABIANI
P.
ASTURI
MANICA
COSENTINO
GALLO
IANNICE
RIZZUTO
ELIA
MURANO
SODA
2°
A
ASTURI
ANILI
MANICA
COSENTINO
GALLO
TESORIERE
RIZZUTO
ELIA
MURANO
SODA
MANICA
COSENTINO
GALLO
TUCCIO
RIZZUTO
ELIA
MURANO
SODA
3°
A
ANILI
STORIA
ANILI
GEOGRA
FIA
FABIANI
P.
1°
B
STIGLIANO
FABIANI A.
CHIODO
COSENTINO
BUCCIOLI
TESORIERE
RIZZUTO
ELIA
MURANO
SODA
2°
B
STIGLIANO
ANILI
CHIODO
COSENTINO
BUCCIOLI
TESORIERE
RIZZUTO
ELIA
MURANO
SODA
FABIANI A.
STORIA
FABIANI A
GEOGRA
FIA
ANILI
CAVALIERE
GROTTERIA
BUCCIOLI
TESORIERE
RIZZUTO
ELIA
MURANO
SODA
3°
C
STIGLIANO
ASTURI
CHIODO
GROTTERIA
BUCCIOLI
TESORIERE
RIZZUTO
ELIA
MURANO
SODA
3D
FABIANI A.
ASTURI
CAVALIERE
COSENTINO
GALLO
IANNICE
RIZZUTO
ELIA
PERZIANO
SODA
3°
B
TOTALE ALUNNI 131
ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Nell‟ambito della Normativa vigente, il tempo scuola offerto dall’ Istituto prevede le
seguenti tipologie all‟interno delle quali sviluppare le attività programmate:
OFFERTA TEMPO SCUOLA
INFANZIA MONTESSORI
9 SEZIONI
40 ORE
INFANZIA SALICA
TOT.ALUNNI 219
2 SEZIONI
40 ORE
TOT. ALUNNI 37
SCUOLA PRIMARIA MONTESSORI
16 CLASSI 27 ORE+MENSA da lunedì a
venerdì con un rientro di due ore
SCUOLA PRIMARIA SALICA
1 classe a tempo prolungato 40 ore
5 CLASSI
TOT. ALUNNI 367
27 ORE + MENSA con un rientro di due ore
Tot alunni 63
SCUOLA SCONDARIA
1° GRADO
8 CLASSI
30 ORE: 29 + 1
approfondimento mat.
Letterarie
attività pomeridiane di
strumento musicale e
attività sportiva
TOT. ALUNNI 131
31
PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO D’ISTITUTO
Il Collegio Docenti, mediante un’apposita commissione di studio, coerentemente con il documento
“Nuove Indicazioni Nazionali per la Costruzione del Curricolo”, ha elaborato la programmazione
didattica annuale che si sviluppa in Percorsi di Apprendimento
Lo sviluppo di tali percorsi è stato pensato tenendo conto della continuità verticale tra i diversi ordini
di studi (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) e in tale contesto della
progressività degli apprendimenti.
FINALITA` GENERALI
Alla scuola spetta il compito di
FORMARE cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo
FAVORIRE l’accoglienza delle diversità come valore irrinunciabile
FAVORIRE , con strategie adeguate, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del
fallimento precoce
FORNIRE supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta
OFFRIRE agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;
FAR SÌ che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a
selezionare le informazioni;
PROMUOVERE negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di
fare da bussola negli itinerari personali;
FAVORIRE l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di
saperi a partire da concreti bisogni formativi
OBIETTIVI EDUCATIVI
Rispetto delle regole
Socializzazione
Metodo di lavoro
Partecipazione ed impegno
Sviluppo dell’orientamento
COMPETENZE-CHIAVE per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e
dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) 1) comunicazione
nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e
competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza
ed espressione culturale .
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione
riferite al pieno esercizio della Cittadinanza
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad
affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età,
riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo
consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune
esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
32
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni
attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per
interagire con soggetti diversi nel mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo
capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in
nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il
senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni
pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti
educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali
nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,
volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede
aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi
espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È’ disposto ad analizzare se stesso e
a misurarsi con le novità e gli imprevisti
Competenze riferite alle Discipline
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere
enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici
situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.
Utilizza la lingua inglese nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposte da altri.
Affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi e ha consapevolezza dei limiti
delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni
univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso;
osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
33
CONTINUITÀ ED UNITARIETÀDEL CURRICOLO
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur
abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità
educativa e professionale, è progressivo e continuo. costituisce il primo
segmento del percorso scolastico e contribuisce in modo determinante all’elevazione
culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresenta un fattore decisivo di
sviluppo e di innovazione. Il consolidamento del nostro Istituto comprensivo consente
la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo
del sistema di istruzione e formazione.
Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza
vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni
di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di
senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni.
Si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,
della competenza e li avvia alla cittadinanza.
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare
le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo
percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle
connessioni tra i diversi saperi.
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola
secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze
relativi ai campi di esperienza ed alle discipline
34
Un apprendimento a colori in una
scuola amica
Il sé e
l’altro
La
conoscenza
del mondo
I discorsi e le
parole
Campi
d’esperienza
Il corpo e il
movimento
Immagini
suoni colori
35
SCELTE DIDATTICHE
Il nostro Istituto caratterizza le proprie scelte didattiche secondo criteri di
continuità e di flessibilità. Gli alunni sperimentano metodi e strategie graduali e
concatenate, guidate dai docenti dei diversi ordini di studio tenendo conto delle
peculiarità di ciascuna fascia d’età. Nella formazione del bambino e del ragazzo,
abbiamo individuato quattro “piste metodologiche”,attraverso le quali si snodano
diversi percorsi formativi.
Intendiamo garantire all’alunno una certa continuità per promuovere la formazione
di un ragazzo che sappia imparare ad imparare in un clima di cooperazione col
gruppo.
36
Per rispondere nel migliore dei modi alle aspettative e ai bisogni degli allievi, la scuola programma ogni
anno un progetto di accoglienza, finalizzato alla creazione di un clima di serena fiducia e fattiva
collaborazione tra docenti , discenti e genitori
FASE DELL'INSERIMENTO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
Obiettivo: favorire l'inserimento superando ansie, timori e paure
Bisogni da soddisfare: esplorare, scoprire e appropriarsi del nuovo ambiente; avvicinarsi e scoprire
un nuovo mondo di relazioni con gli adulti e bambini.
RUOLO DELL’INSEGNANTE
Nei confronti del bambino le insegnanti si propongono di promuovere: un’entrata a scuola piacevole;
un graduale distacco del bambino dalle figure parentali;
l’incoraggiamento del bambino a muoversi nello spazio-sezione e spazio-scuola con sicurezza;
l’esplorazione e la curiosità per i materiali didattici e di gioco;
la graduale accettazione di piccole regole di gruppo e di vita comunitaria.
Nei confronti dei genitori le insegnanti si propongono di:
stimolarli a lasciare i figli con serenità;
far capire l’importanza di una frequenza regolare del bambino;
sollecitarli ad accompagnare il figlio nell’esplorazione del nuovo ambiente;
incoraggiarli a partecipare e a collaborare in prima persona alle attività proposte nell’ambito scolastico.
Per favorire l’integrazione del bambino nel gruppo e per stimolare la comunicazione interpersonale e la
costruzione di nuove relazioni, verranno proposte attività manipolative, attività grafiche, pittoriche,
giochi motori di piccolo e grande gruppo, gioco libero con materiale scelto dai bambini, filastrocche e
girotondi.
Quello del PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA è un momento
importante, pieno di incertezze, di novità e di impegni sia scolastici che extrascolastici.
Il progetto mira a supportare il bambino in questo approccio con la scuola primaria, mettendolo a
contatto con gli ambienti fisici in cui andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo di lavoro
sempre più intenso e produttivo.
Valorizzando le competenze già acquisite e nel rispetto di quelle che sono le caratteristiche proprie
dell’età evolutiva che il bambino sta attraversando, verranno promosse attività laboratoriali improntate
sul gioco e sul gioco-lavoro, sfruttando il suo entusiasmo e il suo desiderio di nuovi apprendimenti.
L’aspetto ludico gli consentirà di inserirsi nel nuovo ambiente senza traumi e di vivere le nuove
esperienze scolastico-culturali serenamente.
OBIETTIVI -Favorire una transizione serena tra i due ordini di scuola.
-Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e di identità.
-Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri; raccontare di sé e del proprio vissuto.
-Manifestare attitudini, stili e modalità espressive personali, conoscenze e competenze.
-Interiorizzare, all’interno del gruppo scuola, sentimenti e rapporti di simpatia e di accettazione reciproca
37
Poiché siamo consapevoli che il PASSAGGIO DALLA SCUOLA PRIMARIA A QUELLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO coincide con l’inizio della fase pre-adolescenziale, con i problemi
legati alla timidezza e alle difficoltà di rapportarsi con gli altri, verrà fatto ogni sforzo per rassicurare e
incoraggiare i ragazzi, facendo loro superare l’ansia del primo impatto e creando occasioni positivi per
esprimere il loro essere
La scuola si propone di favorire l’inserimento degli studenti nella nuova realtà con un atteggiamento di
disponibilità, ascolto, apertura, accettazione, che contribuisca a trasmettere il senso di appartenenza
all’istituzione.
Dalla reciproca conoscenza nasce un clima di fiducia che è alla base di un rapporto collaborativo e
costruttivo tra alunni, docenti e genitori , ciascuno con la propria specificità e il proprio ruolo.
Per le classi successive alle prime, poiché per questi alunni gli ambienti, l’organizzazione scolastica in
genere e gli insegnanti sono un fatto già noto accoglienza significherà: rincontrarsi per riprendere
insieme il discorso educativo.
Sarà quindi, un momento assembleare anche per raccontarsi.
In particolare nelle prime giornate si faranno conversazioni in aula congeniali agli alunni, che potranno
narrare e quindi anche di ritrovarsi tra di loro. Si cercherà, insomma, di fare in modo che il primo
approccio all’istituzione scolastica sia un momento positivo e utile e serva a creare un rapporto sereno
ed equilibrato con la scuola.
1) Finalità:
1.1 Facilitare l’inserimento degli studenti nella nuova realtà scolastica.
1.2 Favorire il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria.
1.3 Contrastare i fenomeni del disagio e della dispersione scolastica.
2) Obiettivi
2.1 Far conoscere gli spazi, le strutture, gli organismi della scuola e le relative funzioni.
2.2 Coinvolgere gli alunni e le loro famiglie nel progetto educativo e formativo che la scuola propone.
2.3 Far conoscere gli obiettivi didattici, i contenuti, i metodi, gli strumenti e i criteri di valutazione delle
singole discipline.
2.4 Favorire una prima conoscenza e socializzazione all’interno della classe.
2.5 Far maturare la consapevolezza della scelta scolastica operata, anche attraverso l’espressione, da
parte degli alunni, di aspettative e timori.
2.6 Rilevare la situazione complessiva degli alunni in ingresso.
38
BES : IL NUOVO LESSICO DELL’INCLUSIONE
“Un bisogno educativo speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito
educativo ed apprenditivo, espressa in funzionamento problematico anche per il soggetto,
in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia,
e che necessita di educazione speciale individualizzata” (D. Ianes)
Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (D.M. 27/12/2012; C.M. N.8 06/03/2013) si fonda su una visione
globale della persona che fa riferimento al modello della classificazione internazionale del funzionamento,
disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health - ICF) come definito
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002).
“Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per
motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le
scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di
quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una
richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni.
BES, tre grandi sotto-categorie:
disabilità (L.104/1992)
disturbi evolutivi specifici (L.170/2010; LINEE GUIDA 2011)
oltre i disturbi specifici dell’apprendimento (Dislessia, Disortografia, Disgrafia, Discalculia)
anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD), il ritardo mentale lieve;
il funzionamento intellettivo limite è considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo
specifico). Tutte queste differenti problematiche non vengono o non possono venir certificate
ai sensi della legge 104/92, non danno conseguentemente diritto alle provvidenze e alle
misure previste dalla stessa legge quadro e, tra queste, all’insegnante di sostegno.
39
svantaggio socio-economico, linguistico, culturale (C.M. n.8 06/03/2013) Tali tipologie di BES
dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli
operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.
Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della lingua italiana è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e
personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative, con le stesse
modalità sopra indicate.
Ogni sera della mia infanzia tornavo a casa perseguitato dalla scuola .I miei voti sul diario dicevano la
riprovazione dei miei maestri.
Quando non ero l’ultimo della classe, ero il penultimo.
(Evviva!)
Refrattario dapprima all’aritmetica, poi alla matematica, profondamente disortografico,
poco incline alla memorizzazione delle date e alla localizzazione dei luoghi geografici, inadatto
all’apprendimento delle lingue straniere, ritenuto pigro (lezioni non studiate, compiti non fatti), portavo a casa
risultati pessimi […] Ho sempre sentito dire che mi ci era voluto un anno intero per imparare la lettera a. La
lettera a, in un anno. Il deserto della mia ignoranza cominciava al di là dell’invalicabile b.
(DANIEL PENNAC, Diario di scuola)
INTEGRAZIONE
INCLUSIONE
per la nostra scuola è l’obiettivo permanente che si esplica nel dare al soggetto- persona le
condizioni per divenire parte integrante in un contesto sociale, per vivere esperienze
significative, emozioni razionali con il gruppo dei pari, con gli adulti di riferimento.
Grazie alla sua stessa valenza educativa e formativa, la scuola tiene conto dei diversi ritmi di
apprendimento di ogni alunno e si impegna a realizzare percorsi formativi nella prospettiva di
valorizzare gli aspetti della personalità di ognuno e favorire il raggiungimento del successo scolastico
di tutti gli studenti.
Il nostro Istituto Comprensivo stimola la vita di gruppo favorendo le peculiarità di ogni singolo,
valorizzando la diversità di ognuno, operando per l’inclusione nella prospettiva della continuità
verticale, cioè dal suo primo ingresso nella scuola dell’infanzia, per poi proseguire nella scuola primaria
e ancora nella scuola secondaria di primo grado.
Nel caso di soggetti in situazione di handicap e, più in generale, di tutti coloro che presentano una
condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico o
culturale, emerge con forza l’esigenza, pur nel rispetto del naturale processo di crescita e maturazione
di ciascuno, di interventi mirati e al tempo stesso articolati.
La quotidiana attività educativo- didattica intesa a favorire l’inclusione dei nostri alunni e la loro
progressiva maturazione formativa si articola in modo da:
cogliere il valore dell’altro nell’unitarietà del suo essere e metterlo nelle condizioni di potersi
relazionare nel miglior modo possibile ai suoi simili e alla realtà;
promuovere le potenzialità del singolo alunno- persona;
adottare forme di flessibilità dell’organizzazione didattica ed educativa;
creare un positivo rapporto di collaborazione tra insegnanti di classe, di sostegno, famiglia e servizi
specialistici per conseguire il successo formativo e per una corretta “condivisione delle responsabilità
educative”.
E’ prevista una funzione strumentale appositamente dedicata con mansione di coordinazione delle
attività, delle proposte, della formazione- informazione e degli interventi per “handicap, inclusione,
BES”.
40
In ogni singola classe l’inclusione avviene ogni giorno attraverso percorsi educativi e didattici
individualizzati e personalizzati, attuati con buone pratiche di insegnamento e attività specifiche.
Sono previste all’interno delle attività quotidiane esperienze di tutoraggio, di percorsi cooperativi e di
intrecci tra le proposte personalizzate del singolo e quelle di classe per favorire scambi di
esperienze e di crescita tra le diverse necessità.
In questa opera di inclusione e di crescita culturale, relazionale ed umana prendono parte gli alunni
come soggetti centrali, poi ruotano intorno a questo gli insegnanti di classe e l’insegnante di
sostegno, come operatore specializzato, ove previsto.
Nel rispetto della Legge 104/92 saranno assegnati agli alunni gli insegnanti di sostegno, che in
accordo con i docenti del team, la famiglia e gli altri operatori socio-sanitari, attueranno opportuni
interventi in base alle esigenze e alle potenzialità del singolo alunno.
A tal fine la scuola ha a disposizione i seguenti strumenti:
GLH d’Istituto;
GLH Operativo;
Diagnosi Funzionale (ASL);
Profilo Dinamico Funzionale;
PEI (Piano Educativo Individualizzato).
Il GLH è un gruppo di lavoro sull’handicap che si concretizza in incontri periodici fra insegnanti di
sostegno, rappresentanze degli insegnanti curricolari e del Dirigente Scolastico (GLH d’Istituto) e di
questi con la famiglia dell’alunno, l’équipe medica e gli operatori socio-assistenziali del territorio (GLH
Operativo). Gli incontri hanno l’obiettivo di concordare le strategie educative per garantire una
corrispondenza fra le esigenze dell’alunno e l’offerta formativa della scuola. L’organizzazione del
lavoro prende spunto dalla Diagnosi Funzionale che è di competenza del servizio di Neuropsichiatria
della ASL di appartenenza dell’alunno. Essa è fondamentale perché chiarisce la tipologia
dell’handicap e ne indica la gravità (comma 1 o comma 3 art. 3 legge 104). Dopo un periodo di
osservazione all’interno delle singole èquipe pedagogiche e con il contributo delle varie competenze
e conoscenze si traccia, il profilo dinamico funzionale (PDF), indicando le caratteristiche fisiche,
psichiche, sociali ed affettive dell’alunno e mettendo in rilievo sia le difficoltà di apprendimento
conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che
devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate.
Attraverso tale documento sarà possibile osservare l’alunno in itinere, individuando le potenzialità di
recupero, rafforzandole progressivamente e sviluppandole nel rispetto della persona diversamente
abile (art. 12, Legge 104/92). Successivamente si procederà alla stesura della programmazione
didattica finalizzata a rendere gli obiettivi e gli interventi educativi quanto più possibile adeguati alle
esigenze dei singoli alunni.
Il PDF è il punto di partenza per la definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI), che è il
prospetto di programmazione annuale di intervento educativo- didattico, con obiettivi, attività,
metodologia e verifica, ritenuti più idonei per l’alunno.
Al di là degli ambiti disciplinari di intervento specifico, si perseguono
41
OBIETTIVI TRASVERSALI
- autonomia personale e didattico- operativa
-consapevolezza e partecipazione attiva al proprio percorso
di apprendimento
- rispetto delle regole
- socializzazione.
ATTIVITA’ E INTERVENTI PER DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI E SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE
Per affrontare al meglio i Disturbi Specifici di Apprendimento occorre che l’intervento messo in atto
sia di tipo globale, ossia è necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le persone (famiglia,
alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e psicologiche)
e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi). Occorre che l’intervento in
ambito scolastico sia anche di tipo preventivo, attuato già nella scuola dell’infanzia; nella scuola
primaria si può prevenire invece, attraverso la somministrazione di test di screening che consentono
di individuare i bambini a rischio di apprendimento della letto-scrittura o delle abilità di calcolo. La
normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il supporto di un
docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di buone prassi che assicurino il successo
scolastico degli alunni con DSA. In attesa della diagnosi la scuola, inserisce nel POF attività
didattiche e di formazione sui DSA, che coinvolgano tutto il corpo docente. Per aiutare gli alunni, la
Scuola si adopera per realizzare le seguenti prassi:
-creare un percorso didattico personalizzato (P.D.P. piano didattico personalizzato);
-individuare metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli alunni;
-utilizzare strumenti compensativi e dispensativi;
-collaborare con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le modalità di aiuto,
gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei compiti...);
-valutare discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno
dell’alunno e le conoscenze effettivamente acquisite.
In favore dei soggetti con DSA, il PDP viene individuato come il documento mediante il quale i
consigli di classe, nell’esercizio delle proprie competenze pedagogico- didattiche, elaborano una
proposta di personalizzazione dell’apprendimento. Viene condiviso con la famiglia, che lo deve
sottoscrivere e che può prevedere, in aggiunta agli altri strumenti compensativi e dispensativi già
previsti dalla L.170/2010, anche un’opportuna calibratura della progettazione didattica in termini di
livelli minimi di apprendimento attesi in uscita.
42
PAI (PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE)
Rappresenta il documento in cui la scuola esplicita la sua politica per l’inclusione, è
predisposto dal GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE), deliberato dal Collegio dei
Docenti e inserito nel POF. Include un’analisi dei punti di forza e di criticità della scuola
rispetto all’inclusione, esplicita gli obiettivi di miglioramento annuali espressi in termini di esiti
realistici, misurabili e verificabili, attua proposte di utilizzo “funzionale” delle risorse
professionali, organizzative e finanziarie.
43
CONTINUITA’
ORIENTAMENTO
Per continuità si intende l’insieme delle attività che la scuola offre per l’effettiva emancipazione
dell’individuo, esse promuovono l’acquisizione di capacità per sviluppare flessibilità cognitiva e
comportamentale necessarie per prendere decisioni e per effettuare scelte in vari contesti.
Tutte le attività che mettono l’alunno nella condizione di prendere coscienza delle proprie caratteristiche
personali e di svilupparle in vista del “suo progetto di vita”, dei suoi studi e della sua futura attività lavorativa,
seguendo l’espressione della propria personalità e lo sviluppo della società, sono finalizzate a garantire la
continuità..
La vera ed essenziale metodologia di raccordo pedagogico nella scuola consiste nella stessa azione
didattico-educativa, incentrata sull’apporto orientativo delle diverse discipline che danno un bagaglio di
informazioni spendibili per la vita, al fine di aiutare a sviluppare nel soggetto-alunno attitudini, preferenze,
interessi, competenze, comportamenti e valori che, nel corso della maturazione, orientano e canalizzano le
energie verso i vari tipi di scelte, in particolare verso quelle scolastiche e professionali.
Oltre alle specifiche attività, anche tutte quelle proposte, come ampliamento dell’offerta formativa, sono
orientative e assumono un valore determinante per il successo formativo di ogni singolo studente, in quanto
gli offrono occasione di crescita personale, sociale e professionale.
E’ importante l’applicazione di una didattica orientativa che valorizzi la discussione, la formazione di
gruppi, la relazionalità, la gradualità nell’esercizio delle abilità e dell’immaginario, la valutazione fatta dagli
alunni (autovalutazione, gradimento delle attività, valutazione dell’altro), per guidare l’allievo nella ricerca e
nella scoperta di sé e nell’operare delle scelte che possono essere non definitive, perché l’individuo è in
continua evoluzione e le sue capacità sono dinamiche.
E’quindi, necessario operare affinché tutti gli alunni acquisiscano, al termine del primo ciclo d’istruzione
significative competenze trasversali che li aiutino a diventare cittadini consapevoli e, un domani, lavoratori
responsabili.
Il raggiungimento di tali competenze avviene attraverso scelte attente e mirate, che aiutino gli alunni a
definire la propria identità, a comprendere se stessi, “ per distinguersi ” in modo autonomo e personale, per
sapere scegliere. In questa ottica si pone anche la convinzione che sia opportuno portare i giovani a
sperimentare il gusto e la difficoltà di arrivare a qualche prodotto comunicabile e persistente; sapere e saper
fare devono diventare strumenti di cultura.
La scuola si propone, pertanto, di operare sul versante orientativo non solo attraverso i curricoli disciplinari
(che saranno proposti con un’attenzione particolare alla valenza orientativa delle discipline), ma attraverso
uno specifico Progetto di Orientamento Formativo che favorisca il passaggio degli alunni dalla scuola
primaria alla scuola secondaria di primo grado, promuovendo l’informazione e la continuità tra i due
segmenti scolastici
L’intento è di migliorare l’integrazione nell’azione educativa.
44
ATTIVITÀ – MODALITÀ – TEMPI
La docente referente per l’orientamento, F.S. Area 3 della scuola secondaria predispone il calendario
degli incontri tra i soggetti delle due scuole.
Individua tre alunni delle classi terze della scuola secondaria con l’incarico di informare ed erudire gli
allievi delle classi quinte della primaria sulle attività, sugli impegni e sulle novità del prossimo corso di
studi.
Tiene rapporti con la collega F.S. Area 3 delle classi quinte per monitorare in itinere le fasi del progetto ed
apportare eventuali modifiche organizzative in fase di attuazione.
FINALITA’
•Conoscere le potenzialità, le esperienze pregresse e le realtà di provenienza degli alunni.
•Sostenere la motivazione all’apprendimento, rilevare i bisogni e i desideri di apprendimento.
•Promuovere atteggiamenti positivi di reciprocità ed apertura al cambiamento.
•Favorire e salvaguardare l’identità personale nel nuovo contesto scolastico.
•Conoscere e condividere gli aspetti formativi della scuola primaria e secondaria di primo grado.
OBIETTIVI
•Consentire agli alunni delle classi quinte di conoscere le finalità educative e l’organizzazione della scuola
secondaria di primo grado al fine di promuovere un clima positivo di accoglienza.
•Consentire agli alunni di conoscere presenze e ambienti significativi della scuola secondaria di primo
grado: insegnanti, personale non docente, aule, laboratori, spazi vari.
•Porre attenzione alle richieste dei genitori e informarli sulle modalità di passaggio-continuità tra le due
scuole.
•Condividere linee educative e metodologiche comuni.
•Proposta formazione futuri gruppi classi.
•Creare occasioni formative per gli alunni delle classi prime della secondaria, ponendosi come tutor degli
alunni in entrata, nelle varie fasi di realizzazione del progetto.
INCONTRI PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE
Dicembre 2013 – Incontro di accoglienza per gli alunni delle classi quinte, suddivisi in due gruppi, e gli
alunni delle classi prime presso la scuola secondaria. Attività di reciproca presentazione. Esplorazione
dell’ambiente scuola. Partecipazione a una consueta giornata scolastica. Attività didattiche varie all’interno
delle ore curriculari. Laboratori.
Periodo di rielaborazione presso la scuola primaria, con lo scopo di interiorizzare le
conoscenze/informazioni apprese presso la scuola secondaria da parte degli alunni delle classi
quinte. Predisporre eventuali richieste di chiarimento o approfondimento da sottoporre agli studenti ed agli
insegnanti della scuola secondaria
Gennaio 2014 – Incontro tra gli alunni delle classi quinte e gli alunni delle classi prime presso la scuola
secondaria per chiarimenti e/o riflessioni in merito alle attività svolte in precedenza e per l’acquisizioni di
ulteriori elementi sulla realtà scolastica alla quale accederanno. Partecipazione a una consueta giornata
scolastica. Attività didattiche varie al’interno delle ore curriculari. Laboratori.
Febbraio 2014– Incontro tra gli alunni delle classi quinte e gli alunni delle classi prime presso la scuola
secondaria. Partecipazione a una consueta giornata scolastica. Attività didattiche varie al’interno delle ore
curriculari. Attività di orientamento.
INCONTRI CON I GENITORI
A conclusione verranno organizzate due giornate di scuola aperta, in orario pomeridiano,
durante le quali gli alunni della scuola primaria accompagnati dai loro genitori, potranno:
visitare la scuola secondaria, incontrare la D.S. e i docenti operanti nella scuola secondaria,
ottenere informazioni riguardanti l’Offerta Formativa della scuola, partecipare alle attività laboratoriali
predisposte per l’occasione.
45
DOCENTI COINVOLTI
Tutti i docenti delle classi quinte della scuola primaria.
Tutti i docenti della scuola secondaria
Si precisa, comunque, che ogni Consiglio di Classe attuerà quelle modalità che riterrà più rispondenti
ai bisogni, esigenze e richieste dei propri alunni o che giudicherà più efficaci per il raggiungimento
dell’obiettivo programmato.
Il progetto proseguirà
a gennaio, con la presentazione del POF ai genitori dei futuri alunni delle medie;
incontri tra i docenti dei due ordini di scuola, per la preparazione dei test d’ingresso del successivo
anno scolastico;
si concluderà con l’inizio del nuovo anno, con un’attenta e condivisa analisi valutativa per un funzionale
passaggio delle consegne.
FINALITA’
Fornire agli alunni informazioni e supporti utili per una scelta consapevole.
Sviluppare negli alunni capacità progettuali.
Informare sulle realtà scolastiche di diverso indirizzo.
Far conoscere agli alunni i possibili sbocchi professionali e le opportunità
lavorative.
OBIETTIVI
Offrire agli alunni una prima conoscenza delle modalità proprie della scuola superiore.
Favorire negli alunni la conoscenza di sé per iniziare il cammino di orientamento e di scoperta delle
proprie attitudini.
Favorire la conoscenza dell’obbligo scolastico e formativo.
Aiutare gli alunni a riflettere su se stessi e sulla vita che li attende a breve e lungo termine.
Programmazione attività orientamento
Informazioni sul sistema scolastico in Italia dopo la riforma con particolare attenzione alle scuole
superiori di secondo grado.
Incontri informativi degli alunni con i docenti delle scuole superiori, presso la nostra sede, per una
corretta informazione.
Analisi del materiale illustrativo fornito dalle scuole superiori.
Visita degli alunni alle scuole superiori, in orario pomeridiano, accompagnati dai genitori.
Colloqui individuali con gli insegnanti
Tempi di svolgimento
Le attività descritte saranno effettuate durante il primo quadrimestre per fornire agli alunni elementi utili
su cui basare l’iscrizione.
Nei mesi di dicembre e gennaio gli alunni incontreranno i docenti della scuola secondaria di secondo
grado che illustreranno i programmi, gli obiettivi e gli sbocchi professionali della scuola che
rappresentano. I ragazzi potranno porre loro delle domande in modo da chiarire eventuali dubbi e
incertezze.
Dopo questi incontri, inizieranno le giornate di “Open Day” durante le quali genitori e figli potranno
visitare le scuole secondarie di secondo grado preferite, accolti e guidati da docenti e dirigenti
scolastici. Saranno informati di queste giornate dal referente per l’orientamento al quale sarà
consegnato di volta in volta tutto il materiale divulgativo che le scuole invieranno.
Docenti coinvolti
Tutti i docenti della scuola secondaria di secondo grado.
Si precisa, comunque, che ogni Consiglio di Classe attuerà quelle modalità che riterrà più rispondenti
ai bisogni, esigenze e richieste dei propri alunni o che giudicherà più efficaci per il raggiungimento degli
obiettivi programmato.
46
EDUCARE ALLA LEGALITÀ
L’educazione alla legalità si pone i seguenti
OBIETTIVI
-Favorire il rispetto delle regole, della vita democratica, condividendone le motivazioni per applicarle nella
pratica.
-Assumere coscienza del valore della diversità, tolleranza, solidarietà, dignità, libertà e della sicurezza.
Avere consapevolezza di essere titolari di diritti e doveri.
Essere consapevoli che diritti e doveri contribuiscono allo sviluppo qualitativo della convivenza civile.
Riflettere sui propri diritti-doveri di cittadino e di studente.
Promuovere comportamenti capaci di incidere positivamente sui rapporti interpersonali, anche, in caso di
eventi straordinari.
Promuovere lo spirito di collaborazione e solidarietà, combattendo l’indifferenza.
Essere coscienti che il bene comune è il fine dell’aggregazione umana.
Sapersi confrontare e rapportare con coetanei di culture ed etnie diverse, rispettandone la diversità.
Rapportarsi con le istituzioni locali e con il mondo del volontariato.
Assumere consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace nasce dalla “conoscenza” delle cause
presenti e storiche, che provocano le discordie e le guerre.
Sviluppare la cultura dell’antimafia, intesa come cultura del rispetto della persona umana.
EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ
Nell’ ambito delle attività di educazione alla legalità, saranno sviluppati diversi percorsi didattici per aiutare
gli alunni a comprendere l‟importanza della solidarietà nei confronti dei coetanei e degli adulti del proprio
ambiente di vita, ma anche verso individui lontani che vivono situazioni particolarmente difficili. In accordo
con quanto sviluppato nei percorsi di educazione interculturale, gli alunni saranno guidati alla conoscenza
delle problematiche legate alla povertà ed al disagio di popolazioni di aree del mondo particolarmente
svantaggiate.
Al fine di evitare che le conoscenze acquisite restino teoriche e non producano veri atteggiamenti solidali,
l’Istituto da anni promuove la partecipazione ad iniziative di solidarietà concreta. In particolare è impegnato
nell’adozione a distanza di un bambino indiano in collaborazione con l’ associazione Crotonix.Tale
adozione è sostenuta mediante il contributo volontario di alcune famiglie ed è finalizzata al sostegno
economico per la frequenza scolastica di Aburi Ramesh che periodicmente comunica con noi per mezzo di
lettere e biglietti di auguri nelle festività del Natale e di Pasqua. Inoltre la scuola, ogni anno, è impegnata
nella raccolta di fondi,attraverso varie attività, da destinare ad associazioni benefiche di Crotone.
47
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Educare i ragazzi alla convivenza democratica significa anche alimentare il senso di
appartenenza alla comunità civile, affinché ogni individuo si senta “uomo fra gli uomini”, ma
anche “animale-uomo nel proprio habitat”. Vivere in sintonia con l‟ambiente significa abitarlo
con sicurezza e agio, acquisendo nello stesso tempo la capacità di utilizzarlo con il rispetto e
l‟ammirazione che gli sono dovuti. L‟educazione al rispetto ambientale potrà favorire la crescita
della consapevolezza del legame tra microcosmo personale e macrocosmo umano e, in
particolare, la presa di coscienza dell’ambiente naturale come valore, come patrimonio da
salvaguardare dai possibili rischi di degrado.
In questi ultimi anni l’istituto si è impegnato in attività finalizzate all’acquisizione da parte degli
alunni e delle famiglie,che fruiscono indirettamente della nostra attività educativa, di
atteggiamenti positivi verso la salvaguardia ambientale e anche in quest’anno scolastico sono
previsti percorsi educativi volti a consolidare e rafforzare la consapevolezza che il rispetto
dell’ambiente è utile soprattutto a noi.
EDUCAZIONE ALIMENTARE
Il vivere civile non può però prescindere dalla crescita della persona e dal suo
star bene con gli altri e con se stessi. Per questo l‟Istituto intende
promuovere attività volte al miglioramento dello stato di salute degli alunni,
inteso come educazione ad un corretto rapporto con se stessi e con il proprio
corpo.
A tal fine saranno realizzati percorsi didattici per l‟educazione alimentare.
EDUCAZIONE STRADALE ED ALLA SICUREZZA
L‟apprendimento delle regole e della loro importanza per la vita comunitaria deve condurre
all’acquisizione di comportamenti corretti da mettere in atto nella vita quotidiana. Per favorire negli alunni la presa di
coscienza e l‟interiorizzazione di una cultura della sicurezza, l‟Istituto ha previsto di sviluppare alcuni percorsi
didattici di educazione stradale e alla sicurezza.
Le attività descritte saranno sostenute dalla collaborazione di diversi enti e associazioni pubbliche e private che
operano in questo settore: Protezione Civile, Polizia Stradale, Vigili Urbani.
48
EDUCARE ALLA
LETTURA
LA LETTURA SEGUE UN PERCORSO VERTICALE con le seguenti
FINALITA’
•Formare delle coscienze individuali che, mediante un’adeguata preparazione culturale ed
una equilibrata formazione morale, sappiano adeguarsi alla realtà ed assumere
atteggiamenti maturi e responsabili
•Sentire la Lettura non come “obbligo”ma “piacere consapevole” per una conoscenza
problematica della realtà.
•Offrire ulteriori occasioni di apprendimento e maturazione, onde favorire il successo
scolastico.
OBIETTIVI
Scoprire il piacere della Lettura.
Stimolare le capacità fantastiche e creative.
Promuovere la socializzazione e lo spirito di collaborazione, attraverso l’ascolto, il dialogo, il
confronto.
Familiarizzare con” la Biblioteca” e la sua organizzazione interna
Potenziare l’abilità di Lettura, attraverso l’utilizzo delle sue tecniche.
Accrescere il patrimonio lessicale e lo spirito critico.
Sentire” la Biblioteca” come luogo idoneo all’apprendimento.
Riconoscere l’efficacia della Lettura, quale strumento di studio e d’informazione.
Utilizzare la Lettura per approfondimento ed ampliamento delle conoscenze.
Per il raggiungimento di tali obiettivi la Scuola si adopera per la realizzazione di alcuni
progetti sia in orario curriculare che in orario extracurriculare
Partecipa ad iniziative proposte in ambito regionale : al Premio Tropea e al Salone del libro
di Torino con una rappresentanza di alunni della Scuola Secondaria di Primo grado
49
CORSO DI ORIENTAMENTO MUSICALE
L’insegnamento strumentale promuove la formazione globale dell’individuo offrendo,
attraverso un’esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento,
occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa. Integra unitamente alla
dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativocompositiva. Inoltre offre all’alunno ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle
proprie potenzialità e una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale.
L’essenziale aspetto formativo della pratica strumentale porta alla consapevolezza della
dimensione peculiare e pubblica dell’evento musicale stesso, fornendo un efficace
contributo al senso di appartenenza sociale, inoltre fornisce occasioni di integrazione e di
crescita per gli alunni in situazione di svantaggio.
L’introduzione dello strumento musicale nella Scuola Media Statale da diversi anni è stata
determinante nella formazione complessiva dell’alunno: ha fornito strumenti per meglio
comprendere un mondo fortemente caratterizzato dalla presenza della musica come
veicolo di espressione e di comunicazione. Tale progetto educativo è stato recepito dal
Ministero della Pubblica Istruzione che ha ritenuto determinante ricondurre l’insegnamento
di strumento musicale ad ordinamento come integrazione interdisciplinare ed arricchimento
dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale (art.165 del decreto legislativo
16.04.94 n.297) nell’ambito della programmazione educativo-didattica dei consigli di classe
e del collegio dei docenti, in sintonia con la premessa dei programmi della scuola media.
La forte collaborazione del consiglio di classe ha consentito, quindi, lo sviluppo di un’azione
didattica interdisciplinare e multidisciplinare di consistente spessore dove largo spazio è
stato dato anche allo strumento.
LE FINALITÀ
concorrere alla formazione globale dell’individuo realizzando le
potenzialità
di ciascuno
offrire all’allievo l’opportunità di scoprire le proprie attitudini
sviluppare delle capacità mnemoniche, espressive creative
arricchire culturalmente e affinare il senso estetico
potenziare il senso di autocontrollo
educare al coordinamento psico-fisico e ad una equilibrata
cooperazione di organi fisici e facoltà mentali
favorire opportunità di socializzazione.
sviluppare le capacità attentive e di concentrazione
favorire le capacità critiche ed autocritiche
favorire le capacità organizzative e lo sviluppo di un proficuo metodo di lavoro
50
Flauto (traverso)
É uno strumento a fiato che si suona trasversalmente all'altezza delle labbra.
É caratterizzato da un suono puro e brillante, ed è particolarmente efficace nel porre in
rilievo le melodie o evocare atmosfere suggestive.
È tra gli strumenti dell’orchestra e può anche essere utilizzato in formazioni strumentali
tra cui duetti, trii, quartetti, ecc.
Clarinetto
É uno strumento a fiato dalle origini molto remote, che appartiene alla famiglia degli ottoni.
Il suo timbro è alto e forte, ma può produrre anche sonorità estremamente dolci, fino ad
arrivare ad effetti sonori molto particolari.
È presente nelle orchestre, nelle bande e in piccole formazioni strumentali .
Tromba
É tra gli strumenti a fiato più conosciuti della famiglia dei legni.
Il clarinetto è dotato di un timbro morbido e acuto e permette all'esecutore di produrre una
vasta gamma di suoni, alti e bassi.
Queste sue potenzialità sono sfruttate al massimo sia in orchestra che in banda, ma anche in
piccole formazioni.
Pianoforte
É uno strumento molto affermato nella nostra cultura musicale.
A tastiera, polifonico, produce suoni distinti e netti, modificabili variando
l'intensità e il modo in cui si premono i tasti oppure tramite i pedali, ottenendo
varie tipologie di suono ed effetti sonori.
Anche se è uno strumento solistico, può essere suonato da due o tre persone,
può fare da accompagnamento ad altri strumenti o al canto ed essere inserito in
orchestra
51
VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
Tra i compiti fondamentali dell'istruzione vi è quello di favorire lo sviluppo dei talenti e delle
vocazioni di ogni singolo studente, nello spirito della Costituzione, laddove, peraltro, all'art. 34,
prevede che "i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi
più alti degli studi". Ogni scuola, la cui autonomia è costituzionalmente garantita, deve offrire ai
propri studenti le opportunità per la crescita e la formazione assicurando la messa in campo di
tutte le misure necessarie a questo scopo.
L’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” promuove il potenziamento degli alunni capaci e
meritevoli, attivando iniziative e percorsi mirati, disciplinari e interdisciplinari, finalizzati al loro
sviluppo intellettuale, psichico e fisico.
L‟ esigenza di una particolare attenzione a questo aspetto nasce da un‟osservazione delle
competenze dei discenti, da un’analisi dei bisogni nonché da un confronto interno al corpo
docente.
Le indicazioni sugli obiettivi generali del processo formativo sono chiare e circostanziate:
• elevare il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e generale di
tutto il popolo;
• accrescere le capacità di partecipazione e di contributo ai valori della civiltà
e della cultura;
• promuovere la conquista dell’identità personale e l’acquisizione di un’immagine
approfondita della realtà sociale.
In sintesi, si accoglieranno tutte le iniziative e l‟offerta formativa di proposte didattiche speciali
destinate ai ragazzi della fascia alta che consentiranno una ricaduta positiva ,tale da elevare il
livello generale della classe e anche della scuola.
A tal fine si parteciperà al
CONCORSO NAZIONALE KANGOUROU DELLA LINGUA INGLESE “ 2014 , si tratta di una
competizione- gioco dove gli studenti dalla scuola primaria all’ultima classe della scuola
secondaria di secondo grado si confrontano sui livelli fissati dal Common European
Framework su testi proposti da Cambridge English Language Assessment, Ente certificatore
riconosciuto dal MIUR e l’Associazione Italiana Scuole di Lingue (AISLi), con la collaborazione
della Casa Editrice Cambridge University Press e con il patrocinio Dipartimento di Scienze del
Linguaggio e Lingue Straniere Comparate dell'Università degli Studi di Milano.
52
53
LA SCUOLA ADOTTA GLI
OBIETTIVI DI LISBONA
Sviluppare le competenze per
la società della conoscenza
Rendere l’apprendimento più
attraente.
Un ambiente aperto per
l’apprendimento
Sostenere la cittadinanza
attiva ,le pari opportunità e
la coesione sociale
formare all'imprenditorialità
Garantire l’accesso alle
TIC per tutti
Prestare maggiore attenzione
ai giovani che hanno difficoltà
di apprendimento
P
R
O
G
E
T
T
I
I
N
C
U
R
R
I
C
O
L
O
E
I
N
E
X
T
R
A
C
U
R
R
I
C
O
L
O
Conoscenza del
territorio
 Ambiente
 Sport
 Ed. alla lettura
 Legalità
 Sicurezza
 Ed. alimentare
Ed. finanziaria
 Solidarietà
 Accoglienza
Continuità
Orientamento
Ed. musicale
 Teatro
Nuove tecnologie
Dispersione scolastica
54
RICERCARE PER INNOVARE
MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014
INDICAZIONI NAZ. PER IL CURRICOLO
PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA in Rete IN FASE DI
APPROVAZIONE
Scuola Capofila l’I.C. ABATE DI BONA CUTRO rivolto ad insegnanti e
alunni
Il progetto comprende approfondimenti appartenenti agli ambiti del
• CURRICOLO VERTICALE
•AMBIENTE DI APPRENDIMENTO TRASVERSALI A TUTTE LE
DISCIPLINE CON IL COINVOLGIMENTO DELLA RELIGIONE
CATTOLICA
•Sono previste Azioni di informazione e formazione per i docenti e
il percorso si articolerà con ampliamento offerta formativa . Tutte le attività
costituiranno momenti di continuità fra i diversi gradi di scuola, sarà
rivolto a bambini dell’Infanzia, agli alunni delle classi quarte della
scuola primaria, agli alunni delle classi seconde della scuola sec.
Primo grado (classi campione)
55
Conosco la mia città per diventare cittadino
Scuola dell’Infanzia sezioni Terze
modello
FINALITA’
Conoscere il patrimonio storico culturale
Educare alla valorizzazione e alla salvaguardia salvaguardia del patrimonio artistico
Apertura della scuola al territorio per valorizzarlo
Conoscere ed interiorizzare le prime norme del vivere sociale
Crotone e la sua storia
Scuola Primaria Montessori
Classi quarte A B C D
Finalità
Promuovere il rispetto per la conservazione dei beni culturali
Presenti sul territorio
Indagare la realtà per scoprire le trasformazioni nel tempo
I
CROTONE
Scuola Sec. Primo grado Classi Prime A B
Finalità
Sviluppare, recuperare, storicizzare il senso di appartenenza alla propria città
Assumere comportamenti responsabili
La Scuola dentro la cultura
Scuola Primaria Classi Seconde
Finalità
Rafforzare la conoscenza di sé, l’identità e il senso
di appartenenza, attraverso la trasmissione dei valori della cultura popolare
Esprimersi attraverso le forme espressive (Canti e balli popolari)
A scuola nel parco, nel bosco e nell’orto
Scuola dell’Infanzia Sezioni Seconde
Finalità
Promuovere la conoscenza del territorio
Sviluppare la coscienza ecologica
56
“Mangiando s’impara”
Scuola dell’Infanzia Sezione Seconda C
Prima Sezione Salica
Finalità
Aprirsi alla scoperta del mondo naturale
Crescere in modo sano
Riflettere sulle abitudini alimentari
Esplorare, conoscere e progettare
“Pausa ai musicisti”
Scuola sec. Primo grado
Finalità
Accogliere in un clima sereno gli alunni che si fermano a scuola per la pausa pranzo prima
di frequentare i corsi di strumento musicale
Un viaggio nel paese dei…. suoni
Scuola Infanzia sezioni 1^A 1^B 1^C, 2ìA 2^B 3^C Montessori
2^B Salica
Finalità
Porre le basi di una prima capacità di lettura consapevole dei
messaggi, dei suoni e immagini in cui il bambino vive.
Avvio alla musica d’insieme
“Smontiamo il …bullo ..e.. rimontiamolo”
Finalità
Promuovere atteggiamenti positivi per migliorare la
propria vita relazionale
Aiutare il bullo ad acquisire comportamenti
consapevoli e responsabili
Natale è…
Finalità
Educare alla ,
solidarietà e fratellanza tra i popoli
57
Vieni! Vi aspettiamo tutti in biblioteca
Finalità
Educare alla lettura
Progetto in rete Equi-libri
Finalità
Leggere per riflettere su se stessi
Leggere per riflettere sul Noi e gli ALTRI, sulla capacità di AGIRE
Gutenberg Ragazzi “ Natura, artifici, storie”
Finalità
leggere , incontrarsi e riflettere insieme sui contenuti di libri riconducibili a un nucleo
tematico sempre nuovo, dal quale tutti possono trarre spunti di conoscenza e occasioni di
crescita
Fondazione D’Ettoris
Primaria e sec
Finalità
Confrontare il linguaggio letterario e quello cinematografico
“Gazzetta del sud”
I docenti da anni utilizzano “Noi Magazine” come mezzo didattico formativo e informativo.
FORMATIVO: perché con la lettura gli alunni migliorano le abilità linguistiche-espressive.
INFORMATIVO: perché abituano gli studenti a riflettere su ciò che succede intorno a loro.
Inoltre “Noi Magazine” permette a ogni singolo alunno di essere protagonista della propria
realizzazione come poeta, disegnatore e scrittore, sotto la guida dei docenti.
In Fieri Iniziazione allo studio della lingua Latina
Scuola sec primo grado
Finalità
Promuovere l’interesse per la civiltà latina
Avvicinare gli alunni alla lingua latina
Promuovere l’acquisizione di strumenti teorici e operativi
finalizzati alla traduzione di testi semplici
Rem tuam custodi!
Scuola Sec. Primo grado
Riflettere sull’evoluzione e sulle trasformazioni del sistema
linguistico nello spazio e nel tempo
Conoscere alcuni aspetti della civiltà latina
Leggere e comprendere testi scritti di vario tipo
.
58
Promuovere le eccellenze
Scuola primaria
Finalità
Potenziare il livello di conoscenza della lingua inglese
Promuovere negli alunni una sana competizione con la consapevolezza che
“l’importante è partecipare”
CONCORSO NAZIONALE KANGOUROU DELLA LINGUA INGLESE “ 2014 , si
tratta di una competizione- gioco dove gli studenti dalla scuola primaria all’ultima
classe della scuola secondaria di secondo grado si confrontano sui livelli fissati dal
Common European Framework su testi proposti da Cambridge English Language
Assessment, Ente certificatore riconosciuto dal MIUR e l’Associazione Italiana
Scuole di Lingue (AISLi), con la collaborazione della Casa Editrice Cambridge
University Press e con il patrocinio Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Lingue
Straniere Comparate dell'Università degli Studi di Milano.
Trinity Certificazione linguistica
Scuola Sec. Primo grado
Finalità
Sviluppare le abilità di ascolto e produzione in lingua straniera
Motivare gli alunni ad una crescente autostima e ad una progressiva autostima
Abituare all’autovalutazione
Promuovere un confronto tra i vari sistemi di valutazione internazionali
Vela a Scuola
Finalità
Sviluppo di una cultura nautica
Instaurare corretti modelli di vita sportiva
Sviluppo di una sana coscienza ambientale
Eco School Educazione ambientale
PRINCIPI:
Offrire ai ragazzi momenti di cittadinanza
attiva per spingerli a leggere le problematiche ambientali globali a partire dal territorio e dal
loro contesto di vita.
Ciò, per rinforzare l’alleanza tra scuola e società civile nell’ottica di affrontare le diverse
sfide che si frappongono tra le generazioni attuali e un futuro più sostenibile.
FINALITA’:
- Promuovere una coscienza ambientale che rifletta coerenza tra cultura e comportamenti
concretizzati.
- Sensibilizzare una coscienza civica sulle varie contromisure personali e non, da adottare
attraverso il proprio intervento
59
PARTENARIATO MULTILATERALE COMENIUS 2013-2015
“V.I.O.L.A – Values In Our Lives Always”
PAESI PARTNER: Italia, Regno Unito, Danimarca, Spagna, Repubblica Ceca, Austria,
Francia, Turchia
La collaborazione a tutti i livelli è uno degli obiettivi principali di questo progetto che ha la reale possibilità di
effettuare cambiamenti su scala internazionale, non solo all'interno delle scuole coinvolte, ma anche in tutta Europa.
Le basi del progetto sono già saldamente inserite all'interno dell’ ethos di molte scuole. Quello che vogliamo fare è
prendere in esame i singoli elementi necessari per predisporre un modello di educazione basata sui valori, che
funzioni in pratica, e sia valida e applicabile in una gamma più ampia possibile di scuole europee
Vogliamo contribuire a rendere il mondo un posto migliore attraverso l'istituzione del 'VIOLA Manifesto', che cita una
serie di valori che i giovani dovrebbero tenere caro.
FINALITA’
Migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di allievi e personale docente nei vari Stati
membri
Migliorare la qualità e aumentare il volume dei partenariati tra istituti scolastici di vari Stati membri,
Incoraggiare l'apprendimento di lingue straniere moderne
Promuovere lo sviluppo, nel campo dell'apprendimento permanente, di contenuti,
servizi, soluzioni pedagogiche e prassi
Migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli insegnanti
Migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione scolastica
AREE TEMATICHE
Cittadinanza attiva
Cittadinanza europea e dimensione europea
Nuove tecnologie
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO
Scambiare ideali culturali - questo progetto studierà il concetto di "valori" nella vita quotidiana dei giovani , portando
alla creazione di un VIOLA Manifesto che fisserà un esempio per la gioventù europea di oggi.
Avere l'opportunità di lavorare su un progetto in una seconda lingua - la comunicazione avverrà tramite: email ,
Twitter , VLE , Ning , Blog , Wiki e forum e tutte le altre applicazioni elettroniche pertinenti .
Creare le risorse che le scuole oltre a quelle coinvolte nel progetto , saranno in grado di utilizzare per promuovere l'
introduzione di valori nella vita quotidiana dei giovani .
Usare le tecnologie ICT
Migliorare la coesione comunitaria - con la creazione del ' VIOLA Manifesto ' i nostri giovani faranno una
dichiarazione che, attraverso le loro azioni e decisioni vogliono rendere il mondo, un posto migliore .
Aumentare la consapevolezza culturale - a causa della diversità dei paesi coinvolti nel progetto si spera che i
partecipanti potranno beneficiare di lavorare e collaborare con i loro coetanei provenienti da background culturali
diversi dal proprio .
Obiettivi per la scuola:
Rendere la scuola più interessante per i genitori e gli alunni partecipando ad
uno scambio Internazionale.
Dare a tutti gli alunni e al personale della scuola l'opportunità di incontrare
persone di culture diverse, ospitando
alunni e docenti stranieri
Aumentare la qualità dell'istruzione attraverso lo scambio di metodi pedagogici e materiali.
“Kangourou della Lingua Inglese 2014”
•La dimensione europea del POF della scuola ha portato all'implementazione dell'interesse degli studenti verso le
competenze chiave della lingua inglese.
•Il confronto attraverso il partenariato, gli scambi epistolari , la visita degli alunni provenienti dai paesi europei
partner con il relativo stabilirsi di rapporti amichevoli, anche di natura familiare e la mobilita' dei docenti e degli alunni,
dovuti al COMENIUS in atto nella scuola (unico autorizzato per la scuola primaria in Calabria ), hanno provocato
processi di potenziamento dell'apprendimento e la consapevolezza di come questa competenza sia indispensabile
per comunicare a livello europeo.
CONCORSO NAZIONALE KANGOUROU DELLA LINGUA INGLESE “ 2014 , si tratta di una competizione- gioco
dove gli studenti dalla scuola primaria all’ultima classe della scuola secondaria di secondo grado si confrontano sui
livelli fissati dal Common European Framework su testi proposti da Cambridge English Language Assessment,
Ente certificatore riconosciuto dal MIUR e l’Associazione Italiana Scuole di Lingue (AISLi), con la collaborazione
della Casa Editrice Cambridge University Press e con il patrocinio Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Lingue
Straniere Comparate dell'Università degli Studi di Milano.
60
“Fuoriclasse” Save the children
Fuoriclasse è un progetto presente in Campania, nella città di Napoli, e in Calabria a Crotone e Scalea, dove
spesso il tema della dispersione scolastica si lega anche al problema dell'arruolamento giovanile da parte della
criminalità organizzata.
Il progetto si propone di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica agendo in maniera preventiva
con interventi sia in ambito scolastico che extra scolastico. Nello specifico vuole promuovere attività educative
nelle scuole primarie e secondarie di I grado sui temi del diritto allo studio, legalità, cittadinanza responsabile e
consapevole, centrate sulla partecipazione attiva dei bambini/e e adolescenti, volte a integrare interventi di
educazione formale e non formale; promuovere attività che rafforzino nei ragazzi/e a rischio di dispersione e nelle
loro famiglie il valore della scuola come agenzia educativa in termini di progettualità della vita futura; promuovere il
contrasto alla dispersione scolastica inteso come strumento per contribuire alla lotta alla criminalità diffusa e
organizzata mediante un sistema integrato di attori e competenze.
Secondo un approccio integrato, le attività di progetto si svolgeranno sia in orario scolastico che
extrascolastico, e saranno dedicate a studenti, docenti e genitori
Attraverso l'impiego di attività formali accanto a metodologie non formali si vuole intervenire sull'atteggiamento che
porta i ragazzi a non attribuire un significato positivo alla frequentazione del percorso scolastico e sul senso di
apatia verso ciò che la scuola offre sia in termini di contenuti sia di metodi didattici. Ai ragazzi verranno proposti:
laboratori sulla motivazione, attività di sostegno allo studio, campi scuola e Consigli Consultivi. Gli adulti
parteciperanno alle seguenti attività: formazione dedicata ai docenti, incontri rivolti ai genitori e Consigli
Consultivi.
Al fine di promuovere il principio di Partecipazione e di rendere più efficace la comunicazione sugli effetti negativi
della dispersione scolastica, gli studenti coinvolti nel progetto realizzeranno prodotti di comunicazione sul tema
della dispersione (fumetti e video) che utilizzeranno durante gli eventi di sensibilizzazione peer to peer sul tema
della dispersione scolastica. Il progetto, finanziato da Bulgari e Fondazione con il Sud e che vede la
partecipazione dell'Associazione Libera nomi e numeri contro le mafie come partner per l'implementazione del
progetto in Calabria, ha durata biennale e si concluderà a ottobre 2014. Come destinatari sono stati individuati gli
alunni delle classi 2^A, 2^B, 2^D della scuola secondaria di primo grado e gli alunni delle classi 4^A e 4^B della
primaria.
La Fondazione Agnelli realizzerà la valutazione d'impatto del progetto sui destinatari.
Il progetto prevede la realizzazione, nelle città di Crotone e Scalea, di due Centri Educativi dedicati al sostegno
allo studio per ragazzi con gap di formazione.
61
UNA REGIONE IN MOVIMENTO
Attraverso il progetto “Una Regione in Movimento”, si pone in risalto la valorizzazione della pratica motoria
fin dai primi anni di scuola. Il modello di attività motorie, comune in tutta la regione, si articola in una serie
di proposte ed esperienze di movimento che consentono ad ogni bambino, dalla scuola dell’infanzia e fino
all’ultimo anno di scuola primaria, di completare l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità
cognitive, motorie e socio-relazionali e, nel quadro di un armonico sviluppo della personalità, acquisire uno
stato di benessere psico-fisico.
L’attività di formazione dei docenti di scuola dell’infanzia e primaria, da quest’anno STAFF TECNICO , è
finalizzata a fornire suggerimenti e competenze varie agli insegnanti per valorizzarne e qualificarne
maggiormente l’intervento sugli alunni, in modo che gli stessi, inseriscano nei propri piani di lavoro e nelle
rispettive programmazioni educative, le lettere dell’ ”alfabeto motorio”, prerequisito per affrontare le attività
sportive nella scuola. Tali competenze sono propedeutiche all’abitudine al movimento, indispensabile per il
benessere e la tutela della salute.
I ragazzi a scuola di rischio, prevenzione
e mutualità
Prevenzione dei rischi per la salute e la promozione di
un corretto stile di vita
La proposta, dedicata alla scuola secondaria di I grado, affronta con un approccio globale
i temi del rischio, della prevenzione e della mutualità: sono questi infatti campi
privilegiati per allenare i giovani a impadronirsi di nuove competenze sociali, civiche ed
economiche, indispensabili alle scelte di vita presenti e future.
62
OBIETTIVI E FINALITA'
Il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per la politica regionale di
sviluppo 2007/2013 ha individuato nel rafforzamento delle politiche per
l’istruzione e la formazione uno degli elementi chiave per lo sviluppo del
capitale umano e quindi per la crescita economica e sociale del nostro Paese.
Gli interventi PON si pongono come finalità:
arricchimento per la scuola;
miglioramento delle situazioni di apprendimento degli studenti che, vivendo
in ambienti sociali e culturali meno stimolanti, hanno bisogno di una scuola
 che accolga e faccia crescere le loro curiosità;
favorire lo sviluppo originale delle personalità e delle attitudini;
dare strumenti di comprensione e di interazione positiva con la realtà.
Coerentemente con le suddette priorità IL NOSTRO ISTITUTO ha deciso di continuare nel
Programma Operativo FSE 2007/2013
“Competenze per lo sviluppo”, ASSE III “Valutazione e Miglioramento”
Il progetto “ Valutazione e miglioramento” intende monitorare e
accompagnare verso il miglioramento le scuole destinatarie dei fondi PON.
La Scuola Secondaria di Primo Grado ha partecipato alle fasi 1 e 2 e 3 e si accinge, in questo anno
scolastico, a continuare il progetto .
“COMPETENZE PER LO SVILUPPO” 2007-IT 05 PO 007
PIANO INTEGRATO 2013 RELATIVO AL BANDO A00DGAI 2373-2013
PROGETTO F-1-FSE- 2013-76
Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del 1°ciclo
•SPECIE PROTETTE, BIODIVERSITA’: MARI E MONTI
•MUSEO ON LINE: L’ARTE VISTA DAI BAMBINI, ANCHE ATTRAVESO UN MOUSE
•CRESCERE CON LA MUSICA
•ORIENTARSI E ORIENTARE CON LE TIC ALFABETIZZAZIONE DI BASE per GENITORI
PROGETTO C- 2- FSE-2013-146
Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
Azione 2 Orentamento formativo e riorientamento per allievi delle classi finali
ORIENTAMENTO. SCELTA POST-OBBLIGO E TRANSIZIONE INFANZIA-ADOLESCENZA
PROGETTO C-1- FSE- 2013- 641
Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
•LISTELING, SPEAKING, INTER ACTION
•PERCORSO INTEGRATO DI MATEMATICA CON LE TIC
•PON FESR 2007/2013 Asse II “ Qualità degli Ambienti Scolastici”-Obiettivo C” Ambienti
per l’Apprendimento” 2007/2013
63
PROGETTI IN FASE DI REALIZZAZIONE:
PROGETTO PON FESR “Ambienti per l’apprendimento”– Obiettivo/Azione E-1
Obiettivo / Fesr-2011-77(attrezzature per potenziare gli ambienti
Per l’autoformazione e la formazione degli insegnati)
PROGETTO B-1-B Obiettivo / FESR04_POR_CALABRIA-2011-
1962(LABORATORIO
LINGUISTICO)
PROGETTO B-1-C-1 Obiettivo / FESR04_POR_CALABRIA-2011-1986 (Strumenti
musicali)
PROGETTO per la fornitura di n. 3 lim a seguito finanziamento dell’U.S.R.
PON Calabria Fondi FESR2007/20013 Asse II Misure per l’Apprendimento-Bando 7667
15/06/2010
PON FESR 2007/2013 Asse II “ Qualità degli Ambienti Scolastici”-Obiettivo C”
Ambienti per l’Apprendimento” 2007/2013
Bando 10621- 05/07/2012 - FESR (Laboratori ed agenda digitale)
Progetto A-1 Obiettivo / FESR04_POR_CALABRIA-2011-2629(POSTAZIONE MOBILE )
CIRCOLARE N°AOODGAI/11666 DEL 13/07/2012 –Avviso per la “realizzazione di
prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale,anche
attraverso la valorizzazione delle reti esistenti2 AZIONE F3
FSE Regioni Obiettivo convergenza
“Azioni educative contro l’abbandono scolastico e il fallimento formativo precoce”
Azione 3 del piano di Azione Coesione CM n°11666 del 31/07/2012 (progetto in rete
con IC Alcmeone e ITS Donegani)
64
PROGETTO PER LE AREE A RISCHIO E A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO
Art. 9 CCNL Comparto Scuola
A.S. 2013-2014
C’è tutto un mondo intorno…
Itinerari di apprendimento, integrazione e arricchimento artistico-culturale.
Motivare e aiutare per non disperdere.
PRESENTAZIONE
Il progetto “C’è tutto un mondo intorno…” si inserisce nella “mission” della nostra scuola che prevede il pieno
sviluppo della persona sul piano cognitivo e culturale, e in ottemperanza a ciò tutte le attività previste hanno per
finalità:
•la promozione delle potenzialità e delle diverse intelligenze degli alunni attraverso interventi educativo-didattici
che, tenendo conto degli stili di apprendimento di ciascuno, mirino a garantire una solida cultura e a ridurre le
situazioni di insuccesso scolastico;
•il raggiungimento di un buon controllo dei propri comportamenti e di uno stile personale rispettoso delle regole
della convivenza civile;
•la formazione del “cittadino del mondo”, dotato di spirito critico, di senso della solidarietà, di attenzione alla salute
propria e altrui, di rispetto per l’ambiente e di consapevolezza dei propri diritti e doveri.
In particolare, le attività previste dal progetto sono rivolte a quella parte della popolazione studentesca a rischio di
disagio, emarginazione e dispersione:
- studenti stranieri di immigrazione recente che incontrano il maggiore ostacolo nel possesso della lingua;
- studenti stranieri di immigrazione meno recente ma non ancora ben integrati per ostacoli culturali e sociali;
- studenti a rischio di dispersione e abbandono per forti carenze nelle abilità di base e nelle conoscenze;
- studenti a rischio di dispersione per motivazioni culturali e ambientali;
- studenti in situazione di disagio affettivo relazionale e caratteriale Il progetto, è rivolto, anche, a quei genitori che
hanno bisogno di essere spinti e motivati a seguire e sostenere il destino scolastico dei propri figli, non solo con la
partecipazione alle riunioni per informazioni sull'andamento didattico ma, collaborando attivamente con i docenti e
proponendosi di risolvere anticipatamente il problema dell’insuccesso formativo dei propri figli ed evitare, così,
abbandoni e dispersione.
FINALITA’
Prevenire la dispersione scolastica.
Promuovere l’istituzione scolastica nel tentativo di riconquistare il ruolo centrale nel contesto socio-culturale del
territorio.
Facilitare l’orientamento individuale.
Sostenere e diffondere la cultura di un’organizzazione scolastica centrata sullo studente, sui suoi bisogni e
orientata a prevenire l’emarginazione.
Promuovere l’educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile in una società multietnica e multiculturale.
Sostenere e diffondere modelli di flessibilità organizzativa per garantire il diritto allo studio e favorire il successo
formativo di tutti gli alunni.
Diminuire la percentuale complessiva di dispersione (ripetenze, abbandoni, insuccesso formativo).
65
OBIETTIVI
Alunni:
Strutturare un ambiente di apprendimento più accogliente e motivante.
Raggiungere una partecipazione attiva e condivisa al lavoro di classe.
Raggiungere le competenze di base in ambito disciplinare.
Orientare alla costruzione di una positiva immagine di sé e della cultura di appartenenza.
Acquisire una sufficiente autonomia linguistica.
Potenziare i linguaggi espressivi non verbali, quali strumenti pedagogici trasversali alle altre discipline.
Rafforzare i rapporti interpersonali
Rafforzare l'autostima, l'interesse per le attività proposte e l'impegno personale.
Contenere il rischio di abbandono scolastico
Genitori
Migliorare l’integrazione.
Acquisire strumenti utili ad affiancare i figli nel percorso scolastico.
MODALITA’/STRUMENTI
Attività laboratoriali per gruppi di alunni a classi aperte.
Recupero in gruppi non maggiori di 6-8 elementi
Adesione alle indicazioni e ai livelli del Quadro di Riferimento Europeo delle Lingue
Utilizzo di modalità attive per la gestione del gruppo, conversazioni, giochi linguistici strutturati, simulazioni di
situazioni di vita quotidiana…
Aiuto reciproco tra alunni in piccoli gruppi
Attività di peer education
Uso delle tecniche e dei linguaggi non verbali.
Uso di supporti multimediali e informatici: computer, LIM, ecc.
Macchina fotografica, cinepresa.
Uso dei laboratori (linguistico, multimediale, musicale)
Uso di strumenti musicali in dotazione della scuola.
Uso della biblioteca e prestito dei libri in dotazione.
Attività laboratoriali per gruppi di genitori a classi aperte
Incontri con esperti ASL n. 5 di KR.
Partecipazione ad incontri con enti esterni.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
In itinere da parte del docente referente sul rispetto dei tempi e delle modalità.
Finale sul rapporto risultati attesi / risultati raggiunti e sul grado di soddisfazione da parte delle famiglie.
I docenti coinvolti relazioneranno alla fine sull’andamento didattico-metodologico-educativo per verificare la rispondenza
tra le aspettative e i risultati.
PRODOTTO FINALE PER DOCUMENTARE IL PROGETTO
Sono previste, al termine del progetto, le seguenti realizzazioni:
•Realizzazione CD audio
•Reportage fotografico delle attività.
•Realizzazione filmato multimediale come promozione e divulgazione del progetto.
•Concerti in luoghi d’incontro, quali Parrocchie, Aula Magna
Pubblicità dei concerti - manifesti, inviti, brochures.
Il referente: Prof.ssa Teresa Murano
66
PROGETTO PER LE AREE A RISCHIO E A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO
Art. 9 CCNL Comparto Scuola
A.S. 2013-2014
“GUARDIAMOCI INTORNO”
Itinerari di apprendimento, integrazione e arricchimento artistico-culturale.
PREMESSA
In questi decenni, i processi migratori che hanno spinto migliaia di individui, provenienti per lo più da paesi
del continente africano, dell’est europeo ed asiatico, a varcare i confini e ad approdare in terre molto
lontane da quelle d’origine, impegnano la scuola a ridefinire compiti e strategie al fine di favorire il pieno
inserimento degli alunni stranieri. E’ in questo clima di profonde trasformazioni sociali, economiche e
politiche che si trova oggi la scuola, alla quale viene richiesto di “rimettersi in gioco”, di aprirsi a quelle che
sono le esigenze/emergenze sociali in cui è immersa e di cui deve farsi carico. Come educatori, genitori,
cittadini, abbiamo il dovere di fornire alle nuove generazioni diverse chiavi di lettura della società. La
presenza ormai costante di bambini stranieri e il conseguente inserimento a scuola che, spesso, si verifica
anche ad anno scolastico inoltrato, “ha costretto” gli insegnanti ad affrontare il problema dell’immigrazione
in generale e quello dell’inserimento/integrazione in particolare, in maniera più “seria” e programmata,
cercando di valorizzando la diversità, intesa come punto di forza e non di debolezza, come arricchimento
personale e sociale.
DESTINATARI
•Alunni italiani/stranieri, genitori, insegnanti.
•Alunni italiani/stranieri che presentino difficoltà di apprendimento.
• Alunni allontanati dai nuclei familiari di origine.
•Alunni italiani/stranieri a rischio di dispersione.
FINALITA’
Il progetto si pone come finalità quella di aiutare gli alunni a sviluppare una visione della realtà in cui
l’incontro di culture e punti di vista diversi venga considerato un fatto positivo in grado di arricchire e far
maturare, attraverso la conoscenza, il confronto, lo scambio reciproco, la contaminazione dei saperi, dei
punti di vista, delle tradizioni culturali..
OBIETTIVI
•Promuovere una “Scuola” accogliente e aperta .
•Favorire e promuovere l’integrazione.
•Promuovere lo sviluppo socio-culturale
•Prevenire il disagio e la dispersione scolastica.
•Promuovere la continuità educativa fra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1°
grado.
•Ottimizzare le risorse professionali
•Diminuire la percentuale complessiva di dispersione (ripetenze, abbandoni, insuccesso formativo)
•Valorizzare la diversità
RISULTATI ATTESI
67
•Sviluppare negli alunni e nelle famiglie la consapevolezza che la storia dell’umanità può essere letta da diversi punti
di vista.
•Avvicinare gli studenti italiani alle tradizioni musicali, artistiche dei loro compagni provenienti da altri paesi per
favorire il confronto, il dialogo e l’integrazione.
•Acquisizione della lingua italiana a livello base per alunni di recente immigrazione totalmente sforniti delle
competenze linguistiche.
•Acquisizione della lingua italiana atta alla comprensione dei libri di testo.
•Superamento di specifiche difficoltà di studio per studenti a rischio dispersione/emarginazione.
•Maggiore coinvolgimento dei genitori degli alunni nella vita scolastica.
•Acquisizione della lingua italiana a livello base per genitori di recente immigrazione totalmente sforniti delle
competenze linguistiche.
MODALITA’/STRUMENTI
•Attività laboratoriali per gruppi di alunni a classi aperte.
•Recupero in gruppi non maggiori di 6-8 elementi
•Aiuto reciproco tra alunni in piccoli gruppi
•Attività di peer education
•Uso di supporti multimediali e informatici: computer, LIM, ecc.
• Macchina fotografica, cinepresa.
•Uso dei laboratori (linguistico, multimediale, musicale)
•Uso di strumenti musicali in dotazione della scuola.
•Uso della biblioteca e prestito dei libri in dotazione.
•Attività laboratoriali per gruppi di genitori a classi aperte
•Incontri con esperti ASL n. 5 di KR.
•Partecipazione ad incontri con enti esterni.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
In itinere da parte del docente referente sul rispetto dei tempi e delle modalità.
Finale sul rapporto risultati attesi / risultati raggiunti e sul grado di soddisfazione da parte delle famiglie.
I docenti coinvolti relazioneranno alla fine sull’andamento didattico-metodologico-educativo per verificare la
rispondenza tra le aspettative e i risultati.
PRODOTTO FINALE PER DOCUMENTARE IL PROGETTO
Sono previste, al termine del progetto, le seguenti realizzazioni:
•Realizzazione CD audio
•Reportage fotografico delle attività.
•Realizzazione filmato multimediale come promozione e divulgazione del progetto.
•Concerti in luoghi d’incontro, quali Parrocchie, Aula Magna
•Pubblicità dei concerti - manifesti, inviti, brochures.
Il referente del progetto
Prof.ssa Teresa Murano
68
La scuola dell’autonomia, come indicato nell’atto d’indirizzo dell’8 settembre 2009, si pone
come obiettivi prioritari, condivisi a livello nazionale, la formazione e la preparazione degli
allievi. Valutare significa seguire e ed accertarsi che l’impegno dell’alunno sia coerente con
quanto stabilito dal curricolo e con le reali capacità potenziali. Di ogni allievo si valutano i
risultati in funzione delle reali condizioni di potenzialità, in quest’ottica si inserisce la
convinzione di dover prestare particolare attenzione alla valutazione degli alunni
diversamente abili, o comunque manifestanti debolezza cognitiva o difficoltà di integrazione
socio-affettiva. Ma allo stesso tempo, si potenziano le competenze degli alunni che
possiedono buone capacità e desiderano migliorare il bagaglio culturale.
Pertanto, la
valutazione dei risultati, del comportamento e del processo formativo assume un ruolo
centrale nell’esperienza scolastica di ciascun allievo. Occorre dare piena e adeguata
funzionalità agli strumenti e alle modalità in uso (voti, scrutini, prove oggettive, verifiche, …)
e alle nuove opportunità (rilevazioni Invalsi, certificazione delle competenze) per
accompagnare in modo trasparente e coerente il percorso di ogni singolo alunno. La scuola,
deve, quindi, essere in grado di valutare correttamente il raggiungimento dei traguardi
prefissati e di comunicarli tempestivamente agli alunni e alle loro famiglie.
È infatti necessario che siano rese disponibili ai genitori informazioni esaurienti e
attendibili sui risultati raggiunti dagli allievi in itinere e finali, sugli esiti degli esami,
sulle misure per assicurare a ogni alunno la continuità del percorso di
apprendimento.
A tal fine, l’ istituzione scolastica ha adottato una corretta strategia perchè i voti con cui gli
apprendimenti e il comportamento vengono valutati siano trasparenti, credibili e coerenti
con il percorso di formazione seguito.
Per impostare un progetto educativo aderente alla realtà delle singole classi e rispondente
alle necessità degli alunni, all’inizio di ogni anno scolastico, ogni consiglio di classe delinea
la situazione di partenza di ciascun allievo, attraverso diverse e ripetute osservazioni
sistematiche e prove d’ingresso .
Si comincia a delineare un percorso mediante cui si costruisce quotidianamente la
valutazione, che viene documentata attraverso i verbali degli incontri dei Consigli di classe.
Alla fine del quadrimestre ciascun insegnante, sulla base delle rilevazioni effettuate
relativamente alla propria disciplina, esprime un giudizio sintetico riguardo al livello di
apprendimento e maturazione raggiunto da ciascun allievo. Per quanto concerne la
valutazione di fine anno, il punto di riferimento sono gli standard fissati nell’area del
curricolo, tenendo come elemento di confronto la valutazione del primo quadrimestre.
La valutazione si presenta, così suddivisa, in tre funzioni:
Valutazione Diagnostica o iniziale rappresentata con valore decimologico e serve per
accertare i rendimenti cognitivi, pronosticare le terapie di recupero e sostegno per gli
insuccessi di apprendimento.
Valutazione formativa .Occupa l’intero anno scolastico ed ha lo scopo di fornire a tutti gli
interessati al processo di formazione un feedback, cioè delle informazioni di “ritorno” su
come sta procedendo il processo di apprendimento
Valutazione sommativa. Serve per accertare le conoscenze e competenze iniziali,
intermedie e finali.
69
SCUOLA DELL'INFANZIA
La valutazione nella scuola dell'infanzia non assume intenti classificatori, ma è finalizzata alla
comprensione dei processi di crescita e di sviluppo raggiunti dal bambino, dei livelli d’apprendimento,
delle competenze ed implica necessariamente la valutazione degli interventi e dei percorsi didattici
attuati. La valutazione serve quindi a :
- percepire i cambiamenti nel processo di evoluzione del bambino;
- trasmettere informazioni nel passaggio al grado successivo;
- verificare l'adeguatezza del progetto educativo-didattico;
La valutazione avviene mediante:
- dati ricavati da colloqui occasionali;
- osservazioni occasionali;
- osservazioni sistematiche;
- rilevazione delle competenze;
- elaborazione di profili individuali;
- questionari rivolti alle famiglie;
- questionari di autovalutazione per insegnanti;
- valutazione dei processi didattici realizzati.
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
.
Gli insegnanti, attueranno preventivamente una valutazione diagnostica che verrà eseguita all’atto
dell’ingresso dell’alunno in un nuovo ciclo o segmento del suo itinerario scolastico-formativo.
Importante risulta dunque la definizione del profilo in ingresso dei singoli alunni che costituisce la
base per la definizione di quelli che sono i bisogni formativi (soggettivi) degli stessi..
Il Consiglio di / Interclasse/ Classe
• sulla base
degli obiettivi didattici, educativi e formativi degli obiettivi minimi di conoscenze, competenze e
capacità definiti per singole discipline
• tenendo conto
 dei livelli di partenza di ciascun alunno, dei percorsi compiuti, dei progressi e dei livelli finali
conseguiti,
 della sistematicità, continuità ed omogeneità dell'interesse dimostrato in classe,
 dell'impegno evidenziato nell'acquisizione, nell'autonoma elaborazione e nell'approfondimento di
competenze, conoscenze e abilità
 dell'eventuale partecipazione alle attività di recupero, intesa come interesse, impegno,
rendimento e profitto conseguiti
 nel caso di rendimento insufficiente non grave in una o più discipline, della possibilità dell'alunno:
o di raggiungere gli obiettivi di dette discipline nel corso del successivo anno scolastico;
o di frequentare comunque con profitto la classe successiva perché dotato di attitudini ad
organizzare il proprio studio in maniera autonoma, ma coerente con la programmazione didattica
decisa dai docenti
• valuterà di ogni singolo alunno:
 i risultati oggettivi, espressi attraverso i giudizi e le proposte di voto dei singoli docenti, conseguiti
nelle singole discipline, considerate tutte di pari dignità in ordine alla valenza formativa.
 le capacità personali, e l'atteggiamento scolastico mostrato nel corso dell'anno scolastico e di
quelli precedenti
 la globalità delle competenze e delle conoscenze acquisite
 le prospettive di crescita umana e culturale, in base anche alla storia scolastica personale
VERIFICA
Gli strumenti di verifica sono rappresentati da:
Verifiche orali e scritte formative;
Quesiti a risposta singola; Prove strutturate e semi- strutturate;
Trattazione sintetica di argomenti; Problemi a soluzione rapida.
INDICATORI:
Individuazione delle tematiche fondamentali;
Chiarezza espositiva; Capacità di integrare le conoscenze;
Capacità logiche ed associative per la risoluzione di problemi;
Capacità di argomentare con linguaggio specifico le problematiche esposte;
Possesso dei linguaggi specifici; Efficacia comunicativa
La consapevolezza delle proprie capacità motorie e dei benefici derivanti da una corretta attività
fisica, fair play sportivo e un sano stile di vita.
70
LIVELLI DI ACCETTABILITA’
Pertinenza nella risposta.
Conoscenza dell’argomento nei suoi aspetti essenziali e capacità di applicazione delle
regole fondamentali.
Uso appropriato del lessico.
Esposizione semplice e sostanzialmente corretta.
Possesso di tecniche di base nell’esecuzione di prove pratiche
La valutazione degli apprendimenti
e delle competenze è espressa con voti
numerici – in decimi- ed anche con voto numerico dovrà esprimersi il GIUDIZIO finale dell’esame
conclusivo del ciclo, come da decreto n. 137/2008 convertito in legge n.169 del 30 ottobre 2008 ,e
dall’Atto di indirizzo dell’8 settembre 2009. I criteri comuni adottati dal Collegio Docenti per la
corrispondenza tra voti in decimi, così come richiede il Decreto Gelmini, e livelli di conoscenze,
abilità, competenze sono rappresentati dalla griglia seguente
LIVELLI DI COMPETENZE/ABILITA’/ CONOSCENZE
VOTO
4
Solo se opportunamente guidato riesce a organizzare qualche frammentaria
conoscenza. Esegue solo compiti semplici e commette molti e/o gravi errori
nell’applicazione delle procedure
5
Anche se guidato, commette qualche errore nell’ applicare le conoscenze acquisite.
Esegue superficialmente semplici compiti
6
Padroneggia la maggior parte delle conoscenze e le abilità
in modo essenziale.
Esegue i compiti richiesti con il supporto di domande stimolo
e indicazioni dell’adulto o dei compagni.
7
Padroneggia in modo discreto le conoscenze e le abilità.
Porta a termine in autonomia e di propria iniziativa i compiti dove
sono coinvolte conoscenze e abilità che padroneggia con una certa sicurezza ,
Gli altri, con il supporto dell’insegnante e dei compagni
8-9
Padroneggia in modo completo tutte le conoscenze e le abilità.
Assume iniziative e porta a termine compiti affidati in modo
responsabile e autonomo. E’ in grado di utilizzare conoscenze e abilità
per risolvere problemi legati all’esperienza con istruzioni date
e in contesti noti.
10
Padroneggia in modo completo e approfondito le conoscenze
e le abilità. In contesti conosciuti:
assume iniziative e porta a termine compiti in modo autonomo e responsabile; è in grado
di dare istruzioni ad altri;
utilizza conoscenze e abilità per risolvere autonomamente problemi;
è in grado di reperire e organizzare conoscenze nuove e di
mettere a punto procedure di soluzione originali.
Esprime valutazioni critiche e personali
71
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
SCUOLA PRIMARIA
I docenti si avvarranno dei seguenti indicatori per l’osservazione del comportamento e la conseguente valutazione:
MACROINDICATORI
RISPETTO VERSO GLI ALTRI
RISPETTO VERSO SE STESSI
Indicatori
Impegno e costanza nel lavoro scolastico.
Cura della persona e del proprio linguaggio.
Uso responsabile del proprio materiale.
RISPETTO VERSO L’AMBIENTE
Indicatori
Utilizzo responsabile delle strutture e del materiale
della scuola.
Utilizzo appropriato degli spazi comuni.
Comportamento responsabile ovunque e anche
durante le visite di istruzione
Indicatori
Rispetto del personale scolastico.
Rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni.
Rispetto del materiale altrui.
Partecipazione attiva alle iniziative scolastiche comuni.
ECCELLENTE
10
Comportamento soddisfacente nei tre ambiti con qualche punta di eccellenza.
PIU’ CHE SODDISFACENTE
9
Comportamento soddisfacente nei tre ambiti.
SODDISFACENTE
8
Comportamento non soddisfacente in almeno uno degli indicatori degli ambiti
A,B,C
ADEGUATO
7
Comportamento non soddisfacente in almeno due degli indicatori degli ambiti
A,B,C
SUFFICIENTE
6
Comportamento non soddisfacente in almeno tre degli indicatori degli ambiti A,B,C
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
La valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.
La votazione sul comportamento degli studenti attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o
all’esame conclusivo del ciclo. Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 10. Per casi eccezionali, le istituzioni
scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite D.lgsn.59/2004
GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
(SCATURITO DALLA MEDIA)
Rispetto delle regole
Indicatore
Note
Provvedimenti
disciplinari
Rispetto dei docenti
compagni, del personale
scolastico, degli ambienti e
arredi
Frequenza Giustificazione
assenze,ritardi,uscite
anticipate
Socializzazione
Collaborazione alle
attività didattiche con
docenti e compagni
Metodo di
Lavoro
Voto
Partecipazione
Impegno
Svolgimento compiti e
verifiche
Sempre
Nessuno
10-9
Abbastanza
Raramente
Tre
Quattro
8
7
Quasi mai
Provvedimenti
Disciplinari
per gravi motivi
6
•72
VERIFICA E VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI: I CRITERI.
La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al comportamento, alle discipline e alle
attività svolte sulla base del PEI ed è espressa con voto in decimi. La valutazione degli
apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita sempre alle potenzialità della persona
e alla situazione di partenza definiti nella individualizzazione dei percorsi formativi e di
apprendimento. Si useranno pertanto per loro delle scale valutative riferite non a profili
standard ma a quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato. Gli insegnanti
contitolari della classe in cui è inserito l’alunno attraverso la somministrazione di verifiche
sistematiche e periodiche, valuteranno singolarmente ciascun alunno, in base agli obiettivi
prefissati nel P.E.I., rispettando inoltre, come previsto dalla legge, tempi e modalità che nel
caso degli alunni diversamente abili sono differenti da caso a caso, e non permettono
previsioni e criteri di verifica e valutazione a lunga scadenza e /o standardizzati. Le prove
pertanto devono essere strutturare in modo da testare detti obiettivi e non devono
necessariamente essere utilizzati i medesimi strumenti in uso nella classe. I criteri di
valutazione delle prove individualizzate sono da ritenersi parimenti individualizzati. La
valutazione in decimi va rapportata al P. E. I., che costituisce il punto di riferimento per le
attività educative a favore dell’ alunno con disabilità. Si rammenta inoltre che la valutazione
dovrà essere riferita ai processi e non solo alla prestazione. Le modalità previste sono:
griglie, schede, strategie , materiali e sussidi vari. Il giudizio finale per ogni quadrimestre,
risponde alla tabella che segue.
L’ALUNNO HA ACQUISITO GLI OBIETTIVI PREVISTI NEL P.E.I. :
VOTO
MODALITA’ DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
5



Parzialmente
Guidato
Con interesse limitato/scarso
6



Sufficientemente
Poco autonomo/ guidato
Con interesse saltuario
7



Discretamente
Parzialmente guidato
Con interesse apprezzabile
8



Soddisfacentemente
Poco autonomo ma con ruolo funzionale
Con interesse attivo
9-10



Ottimamente
Parzialmente autonomo (con sollecitazioni e stimolazioni)
Con interesse costante
73
AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO
•L’ammissione all’esame degli alunni è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza , ALMENO I TRE
QUARTI DELL’ORARIO PERSONALIZZATO (ART.11,comma 1, del D.lgs. N. 59/2004 e successive
modificazioni)In casi eccezionali, sono previste motivate deroghe, deliberate dal Collegio docenti .
•L’ammissione all’esame è disposta, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, nei confronti
dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline
(valutate queste con un unico voto) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità è
espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola
secondaria di primo grado.
•Particolare attenzione deve aversi per gli alunni portatori di handicap. Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono
predisposte, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all'articolo 11,
comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti
agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialita' e ai livelli di
apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al piano educativo individualizzato, a
cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai
fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza.
•La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al consiglio di classe, presieduto dal Dirigente scolastico
(o suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’istituto
•In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo.
Criteri di attribuzione della lode
Il CdCl attribuirà la lode solo nei casi in cui il voto finale sia non inferiore a 10/10 e in cui l’esame abbia rilevato
particolari qualità culturali, o in cui il percorso triennale abbia rivelato particolari qualità sociali e personali.
Prova scritta Nazionale sulla valutazione degli apprendimenti dell’INVALSI . Si tratta di prove oggettive standard
che consistono in questionari a risposta multipla di Italiano, di Matematica e di Scienze, ai quali i ragazzi rispondono
rispettando tempi e modalità. Si svolge nella medesima giornata su tutto il territorio nazionale .
Criteri particolari vengono adottati per alunni stranieri, alunni con DSA, alunni con disabilità,alunni con particolari
difficoltà non certificate.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad
affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed
esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
•Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali
e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
• Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole,
rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le
proprie personali opinioni e sensibilità.
•Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
74
•Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di
una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
•Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una
seconda lingua europea.
•Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
•Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi
certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che
non si prestano a spiegazioni univoche.
•Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed
interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
•Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che
necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel
mondo.
•Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e
di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo
autonomo.
•Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la
necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali
partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali,
esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di
solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
•Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si
trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
•In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed
artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli
imprevisti.
Inoltre va ricordato che la nostra scuola affronta da anni il tema dell’AUTOVALUTAZIONE:
organizzando incontri specifici di formazione con esperti del settore;
valutando il risultato dell’indagine e definendo le azioni di miglioramento.
L’autovalutazione prevede un impegno preciso, costante nel tempo di tutto il personale scolastico,
nonché una motivazione ideale, continuamente rinnovata, per offrire un servizio adeguato alle
aspettative ed alle scelte educative della scuola. Per la sua attuazione si sono utilizzate le schede di
autodiagnosi, previste dall'INVALSI, che hanno messo in luce i punti di forza e di debolezza dell'istituto
75
NORME E
REGOLAMENTI
D’ISTITUTO
76
CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
MESE
SETTEMBRE
ATTTIVITA’
DATA
COLLEGIO
02/09/2013
09 /09/2013
30/09/2013
INCONTRI PROGRAMMAZIONE PER
SEGMENTO
INCONTRO GENITORI SCUOLA INFANZIA
OTTOBRE
CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec.
INFANZIA:PROGRAMMAZIONE
TUTTE
25/09/2013
14/10/2013
15/10/2013
1^ 2^ 3^ B 3^C
3^D
1^2^ 3^ A
2/10/2013
TUTTE
28/10/2013
INFANZIA
PRIMARIA E
SECONDARIA
11/11/2013
TUTTE
19/11/2013
20/11/2013
28/11/2013
1^ 2^ 3^ A 3^D
1^ 2^ 3^ B 3^C
ELEZIONI ORGANI COLLEGIALI
NOVEMBRE
CONSIGLI D’INTERSEZIONE VERIFICA
BIMESTRE PROGRAMMAZIONE
CLASSI
CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec.
INTERCLASSE TECNICA SALICA
DICEMBRE
GENNAIO
FEBBRAIO
INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA SCUOLA SEC.
27/11/2013
28/11/2013
INFANZIA: ASSEMBLEA GENITORI
CONSIGLIO D’INTERCLASSE VALUTAZIONE
BIMESTRALE PRIMARIA MONTESSORI
02/12/2013
INCONTRO SCUOLAFAMIGLIA PRIMARIA
09/12/2013
COLLOQUI I BIMESTRE SALICA
COLLEGIO
10/12/2013
11/12/2013
CONSIGLIO D’INTERSEZIONE
VERIFICA BIMESTRE PROGRAMMAZIONE
13/01/2014
CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec.
22/01/2014
23/01/2014
NTERCLASSE CON I GENITORI SALICA
24/01/2014
CONSIGLIO D’INTERCLASSE VALUTAZIONE
BIMESTRALE PRIMARIA MONTESSORI
03/02/2014
CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec
Scrutinio primo quadrimestre.
04/02/2014
05/02/2014
INFANZIA INCONTRO SCUOLAFAMIGLIA
INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA VISIONE DOC.
VALUTAZIONE PRIMARIA SALICA
INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA VISIONE DOC.
VALUTAZIONE SEC. PRIMO GRADO
03/02/2014
INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA VISIONE DOC.
VALUTAZIONE PRIMARIA MONTESSORI
TUTTE
1^ 2^ 3^ A 3^D
1^ 2^ 3^ B 3^C
TUTTE
1^ 2^ 3^ B 3^C
1^ 2^ 3^ A 3^D
11/02/2014
12/02/2014
13/02/2014
1^ 2^ 3^ A 3^D
1^ 2^ 3^ B 3^C
17/02/2014
TUTTE
77
MARZO
APRILE
MAGGIO
INFANZIA CONSIGLIO
D’INTERSEZIONE VERIFICA
PROGRAMMAZIONE
CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec.
18/03/2014
20/03/2014
INTERCLASSE CON I GENITORI
01/04/2014
INCONTRO SCUOLA FAMIGLIA
PRIMARIA MONTESSORI
INCONTRO SCUOLA FAMIGLIASEC.
PRIMO GRADO
04/04/2014
INFANZIA CONSIGLIO
D’INTERSEZIONE VERIFICA
PROGRAMMAZIONE
INCONTRO SCUOLA FAMIGLIA III
BIMESTRE SALICA
14/04/2014
CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec
28/05/2014
29/05/2014
28/05/2014
20/05/2014
1^ 2^ 3^ A 3^D
1^ 2^ 3^ B 3^C
CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec
Scrutinio Secondo Quadrimestre
11/06/2014
12/06/2014
1^ 2^ 3^ A 3^D
1^ 2^ 3^ B 3^C
INFANZIA CONSIGLIO
D’INTERSEZIONE VERIFICA FINE
ANNO
RIUNIONE PREL. ESAMI
26/06/2014
PROVA INVALSI
COLLEGIO
CONSEGNA SCHEDE FAMIGLIASEC.
PRIMO GRADO
19/06/2014
10/06/2014
25/06/2014
INFANZIA INCONTRO SCUOLA
FAMIGLIA
COLLEGIO DOCENTI
GIUGNO
03/03/2013
09/04/2014
10/04/2014
1^ 2^ 3^ A 3^D
1^ 2^ 3^ B 3^C
1^ 2^ 3^ A 3^D
1^ 2^ 3^ B 3^C
15/04/2014
13/06/2014
Programmazione settimanale
Scuola Primaria MONTESSORI
Martedì 2^- 5^ h. 16,30/18,30
Mercoledì 4^
h 16,30/18,30
Giovedì 3^- 1^ h 16,30/18,30
Calendario Scolastico Regione Calabria
Inizio Lezioni: 16 settembre 2013
Termine Lezioni: 11 giugno 2014
Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014
Festività Pasquali: dal 16 aprile 2014 al 22 aprile 2014
Altre Festività: dal primo novembre al 3 novembre 2013 (ponte di Ognissanti); dal 25 aprile al 27 aprile 2014
(ponte del XXV aprile)
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 29 giugno 2013
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche;
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
78
LA CARTA DEI SERVIZI
La Carta dei Servizi scolastici è stata introdotta nell'ordinamento dal “Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 7 giugno 1995” (oggetto: Schema generale di
riferimento della "Carta dei servizi scolastici”).
La Carta dei Servizi è un documento pluriennale nel quale ciascuna scuola definisce e
rende noto all’esterno i principi fondamentali e le finalità a cui ispira la propria attività.
Essa è posta a tutela dei diritti dell'utenza in materia di corretta ed efficace erogazione
del servizio e indica i principi fondamentali cui si ispira la scuola e a cui si deve
attenere anche la complessiva attività programmatoria.
La Carta dei Servizi ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34
della Costituzione.
PRINCIPI FONDAMENTALE DELLA CARTA DEI SERVIZI
Art. 1
Il docente nell’esercizio della sua funzione non può, e non deve operare alcuna discriminazione
verso gli alunni per motivi riguardanti:
sesso, razza , etnia, lingua, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio economiche.
Art. 2
Il docente nell’esercizio della sua funzione deve agire secondo criteri di obiettività ed equità.
Art. 3
L’Istituto “Giovanni XXIII” si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni e
l’inserimento e l ‘integrazione di questi ultimi con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle
classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità o di handicap.
Art. 4
L’obbligo scolastico è assicurato con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della
dispersione scolastica
Art. 5
L’ Istituto Giovanni XXIII,il personale ,i genitori e gli alunni sono i protagonisti e responsabili
dell’attuazione della ‘’Carta ‘’attraverso una gestione partecipata degli organi collegiali
Art. 6
L’Istituto Giovanni XXIII si impegna a favorire le attività extra- scolastiche che realizzino la
funzione della scuola come centro di promozione culturale ,sociale e civile ,consentendo l’uso
dell’edificio e delle attrezzature in orario non scolastico.
Art.7
L’orario di servizio si uniforma a criteri di efficacia, efficienza e flessibilità nella organizzazione
delle attività didattiche e dell’offerta formativa integrata
Art. 8
Per le stesse finalità, l’Istituto Giovanni XXIII organizza l’aggiornamento del personale in
collaborazione con istruzioni ed enti culturali.
Art. 9
La programmazione assicura il rispetto delle libertà d’insegnamento dei docenti e garantisce
la formazione dell’alunno favorendone lo sviluppo armonico della personalità
.
79
AREA DIDATTICA
Art.10
L’Istituto Giovanni XXIII con il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile è
responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza nella formazione
degli alunni e nel rispetto degli obiettivi educativi.
Art. 11
L’Istituto Giovanni XXIII individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa fra
i diversi ordini di scuola al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni.
Art. 12
Nell’ assegnazione dei compiti da svolgere a casa il docente tiene presente la necessità di rispettare
razionali tempi di studio degli alunni permettendo loro di espletare anche attività extrascolastiche.
Art. 13
Nel rapporto con gli alunni, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al
convincimento. Non ricorreranno mai ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti.
Art. 14
Nella scelta dei libri di testo , l’’Istituto Giovanni XXIII si attiene alle disposizioni dell’ art. 15 della
legge n. 133/2008 e all’art. 5 della legge n. 169 del 30 ottobre 2008; assume come punti di riferimento
oltre alla validità culturale educativa , l’adozione di testi leggeri tali da ridurne il peso globale giornaliero,
l’incidenza del costo per venire incontro alle famiglie.
AREA AMMINISTRATIVA
Art. 15
La segreteria e il personale non docente dell’Istituto operano come supporto per tutti gli adempimenti a
sostegno dell’attività didattico - educativa e della gestione amministrativa
dell’istituzione.
Le procedure organizzative,articolate secondo vari ambiti, tendono ad attivare le risorse presenti
nell’ Istituto secondo sinergie che consentono di adeguare i collaboratori amministrativi alle innovazioni
tecnologiche ed informatiche .
I servizi di segreteria si sviluppano secondo due direttive:
:AREA AMMINISTRATIVO-CONTABILE
Art. 16
Atti relativi ai docenti, personale della scuola,gestione graduatorie, ricerca supplenti, richiesta invio
documenti, stipendi, rapporti con la ragioneria provinciale dello Stato, la Direzione Provinciale del
Tesoro e il Provveditorato , Domande, Organico interno, Statistiche, Protocollo, Inventario, Rendiconto
annuale, Anagrafe tributaria, Richiesta visite fiscali, Certificazioni varie.
AREA AMMINISTRATIVO - DIDATTICA
Art.17
Iscrizione alunni, scrutini, diplomi, esami di licenza, gestione assenze alunni, circolari interne, infortuni, libri
di testo, viaggi d’istruzione, tenuta e fornitura materiale di cancelleria per il funzionamento, richiesta
preventivi, corsi di aggiornamento, progetti, biblioteca alunni, biblioteca docenti, attività sportive,
campionati studenteschi.
Art.18
L’evasione delle documentazioni richieste sarà effettuata nel tempo più breve
possibile,compatibilmente con il carico di lavoro contingente e la disponibilità di personale esistente.
80
FATTORI DI QUALITA’
Art.19
L’Istituto comprensivo Giovanni XXIII ,al fine di poter fornire un migliore servizio,individua i seguenti
fattori di qualità dei servizi amministrativi:
uffici e locali scolastici accoglienti nella disposizione degli arredi.
celerità delle procedure di richiesta e rilascio di certificazioni.
trasparenza delle attività.
utilizzazione di procedure informatiche.
bacheca per informazioni amministrative, graduatorie, ordini di servizio.
pubblicazione sul sito web di tutte le informazioni
collaborazione nelle varie attività previste dal P.O.F.
CALENDARIO SCOLASTICO
Art. 20
L’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” assicura almeno 207 giorni di lezione ed utilizza il 20%
annuale dei moduli orari per attività trasversali.
L’istituto viene aperto alle ore 8,00 e chiuso normalmente alle ore 18,30, tranne nei giorni in cui si
effettuano colloqui con le famiglie, Consigli di classe o scrutini, in occasione dei quali viene chiuso alla
fine delle attività collegiali.
ATTIVITÀ D’ INIZIO ANNO SCOLASTICO
Art. 21
Dal 1° settembre fino all’inizio delle lezioni i docenti effettuano le riunioni per la programmazione
didattica che si concludono con i consigli di classe e la seconda riunione collegiale nella quale si eleggono
i collaboratori del Preside e le funzioni strumentali.
Dal primo giorno di scuola e per le prime settimane si effettua la fase di accoglienza per gli alunni delle
prime classi.
Il passaggio alla scuola media del preadolescente è spesso vissuto come un momento di difficoltà
perché egli si trova inserito in un’organizzazione scolastica diversa, per lui nuova e sconosciuta; la fase
di accoglienza vuole, pertanto,essere un supporto che consenta agli alunni del primo anno di superare
positivamente il senso di incertezza e di disagio in cui si vengono a trovare.
Art.22
L’orario verrà organizzato seguendo i criteri di flessibilità già specificati sul P.O.F.
DIRITTI E DOVERI DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
Art. 23
I diritti delle studentesse e degli studenti sono:
diritto alla scuola;
diritto alla libertà di apprendimento;
diritto al riconoscimento ed al rispetto della propria identità personale;
diritto alla libera espressione del proprio pensiero;
diritto alla valutazione corretta e trasparente ed accettazione delle diversità
Art. 24
I doveri delle studentesse e degli studenti sono:
assiduità alle lezioni;
rispetto delle norme del regolamento d’Istituto;
rispetto delle strutture e degli arredi scolastici;
rispetto dei compagni .
81
OBIETTIVI DELLA SCUOLA
Art. 25
Formazione di una coscienza civile che:
induca gli alunni a “vivere” i doveri come necessario completamento dei diritti;
induca al rispetto delle istituzioni ed educhi alla legalità;
induca gli alunni a comprendere i valori democratici e li renda capaci di contribuire alla loro
salvaguardia e crescita;
induca gli alunni a mettere in atto comportamenti responsabili;
induca gli alunni ad atteggiamenti attivi e positivi;
induca ai principi della solidarietà sociale, tolleranza ed accettazione della diversità di condizione,
di cultura,di razza e tradizioni;
induca gli alunni al rispetto ed alla tutela dell’ambiente.
RAPPORTI CON IL PUBBLICO
Art. 26
I rapporti con l’utenza si terranno in orari stabiliti che saranno affissi nell’atrio della scuola salvo
deroghe di urgenza o di particolare rilevanza.
COMUNICAZIONI SCUOLA – FAMIGLIA
Art.27
Le comunicazioni scuola- famiglia in ordine a
invito ai genitori a conferire,
comunicazioni colloqui generali,
comunicazioni assemblee genitori,
analisi situazioni particolari di carattere generale,
avverranno o per avviso aperto o per notifica sul diario scolastico con obbligo di controfirma di
uno dei genitori.
Solo nel caso di necessità di conservare la riservatezza di notizie che riguardano singoli alunni,
la comunicazione avverrà per lettera chiusa spedita per posta o notificata dal personale della scuola.
In caso di urgenza si ricorrerà a invito per telefono.
82
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
La scuola è luogo di tutti, nel quale le attività di insegnamento e apprendimento possono svolgersi in modo
efficace e soddisfacente per tutti, se ciascuno, relativamente ai propri compiti e ruoli, si attiene alle regole
dettate dalle esigenze del vivere civile e del corretto funzionamento dell' Istituzione scolastica.
Doveri ed adempimenti del personale docente, amministrativo ed ausiliario sono regolati dalla legge e
attraverso i vigenti contratti di lavoro.
Tra tali doveri, vi è anche quello di far osservare le norme di legge ed il regolamento interno; pertanto ogni
studente e tenuto ad accogliere e rispettare indicazioni e richiami di tutto il personale.
Ogni studente inoltre deve attenersi al regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria (D.P.R. n° 249 del 24 VI.1998) l
Il Regolamento dell’Istituto Comprensivo“Giovanni XXIII” di Crotone, approvato annualmente
dal Consiglio d’Istituto su proposta del Collegio dei docenti e dell’assemblea degli A.T.A.
Evidenzia le finalità dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”.
Elenca e commenta diritti e doveri dei componenti la comunità scolastica.
Ordina e razionalizza i rapporti interni ed esterni e l’uso della struttura.
Emana un codice di comportamento degli alunni e delle alunne
Illustra e caratterizza competenze e funzioni degli organi collegiali fino all’attuazione delle annunciate
riforme.
FINALITÀ
Art. 1
La scuola, in collaborazione con le famiglie, ha il fine di:
 promuovere il pieno sviluppo della personalità degli studenti, di potenziare la
partecipazione alla vita democratica, il senso di libertà e di responsabilità individuale e sociale.
Favorire e potenziare la corretta preparazione di base adeguata al proseguimento degli studi negli ordini
successivi di scuola.
GLI ORGANI COLLEGIALI
Art. 2
Al fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola dando ad essa il carattere di una comunità
che interagisca con la più vasta comunità sociale e civile, sono costituiti all’interno dell’istituto a norma del D.L.
297/94 il Consiglio d’Istituto e la Giunta Esecutiva, il Collegio dei Docenti, i Consigli di classe, il Comitato di
valutazione del servizio degli insegnanti, Commissioni specifiche individuate dal Collegio dei Docenti, i
Referenti ad attività specifiche.
IL CONSIGLIO D’ ISTITUTO
Art. 3
E’ l’organo che realizza all’interno dell’istituto la gestione della scuola ed è formato da rappresentanze elette
del personale docente e non docente, dei genitori e dal Dirigente Scolastico (membro di diritto).
Esso delibera:
Il regolamento d’istituto, la Carta dei Servizi, ed il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.)
L’acquisto, il rinnovo e la conservazione dell’attrezzatura Tecnico - scientifiche e dei
sussidi didattici, nonché l’acquisto di materiali di consumo.
Il calendario scolastico.
L’autonomia didattico - amministrativa dell’istituto.
I criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, inter ed extrascolastiche.
Il bilancio preventivo, eventuali variazioni di conto consuntivo in merito all’impiego di mezzi finanziari per il
funzionamento didattico e amministrativo della scuola.
83
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Art. 4
definisce annualmente la programmazione didattico-educativa,
formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione e la composizione delle classi;
Formula l'orario delle lezioni o per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto
conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto;
delibera la suddivisione dell'anno scolastico in trimestri o quadrimestri;
provvede all'adozione dei libri di testo, e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal
Consiglio di Istituto, alla scelta dei sussidi didattici;
adotta e promuove, nell'ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione;
promuove iniziative di aggiornamento rivolte ai docenti dell'Istituto;
elegge al proprio interno i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione
del servizio del personale insegnante;
programma e attua le iniziative per il sostegno agli alunni disabili;
delibera, su proposta dei Consigli di classe, le attività di integrazione e recupero ;
delibera, per la parte di propria competenza, progetti e attività extrascolastiche miranti
all'ampliamento dell'offerta formativa dell'Istituto.
CONSIGLI DI INTERSEZIONE E DI INTERCLASSE
Il Consiglio di Intersezione nella scuola dell’Infanzia e il Consiglio di Interclasse nella Scuola
Primaria sono composti da tutti i docenti delle sezioni e delle classi e da un rappresentante dei
genitori degli alunni per ciascuna sezione e per ciascuna classe.
Il consiglio di Intersezione e di Interclasse sono presieduti dal dirigente scolastico o da un docente
delegato, durano in carica un anno e hanno il compito di
formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica;
 agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.
I CONSIGLI DI CLASSE
Sono costituiti dal dirigente scolastico, dai docenti di ogni singola disciplina e da quattro
rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti. Di norma, durante l’anno scolastico, i consigli
si riuniscono ogni mese. Procedono alla definizione sulla base delle indicazioni collegiali, degli obiettivi
dell’area non cognitiva (comportamento, partecipazione, impegno) e dell’area cognitiva (obiettivi di
apprendimento, traguardi per lo sviluppo delle competenze).
Verificano ed eventualmente modificano il curricolo. Valutano la partecipazione a progetti d’Istituto
o a manifestazioni interne o esterne alla scuola . Propongono: visite e viaggi d’istruzione, l’adozione
dei libri di testo.
IL COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI
Art. 6
Le funzioni del comitato sono stabilite dall’ART. 11 del D.L. 294/94. Esso risulta costituito dal
Dirigente Scolastico che lo presiede, da due membri effettivi e uno supplente, eletti ogni anno dal collegio dei
docenti; nel caso della valutazione dei servizi di un docente componente il comitato, questo non partecipa alle
riunioni.
ASSOCIAZIONE GENITORI
Art. 7
Anche se non formalmente costituiti, i genitori possono chiedere l’autorizzazione a riunirsi nelle
ore pomeridiane per eventuali assemblee.
84
CODICE DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E DELLE ALUNNE
ASSIDUITA’ E PUNTUALITA’
•Art. 8
La puntualità è indispensabile, al suono della campana gli allievi devono recarsi, con sollecitudini,
in classe dove li attende il docente della prima ora.
E’ vietato sostare al mattino nei pressi del portone dopo il suono della campana.
IL LAVORO A SCUOLA
Art. 9
La buona riuscita degli alunni dipende in larga parte dalla qualità del loro lavoro individuale.
In particolare si consiglia di:
Tenere in ordine il diario;
Portare tutti gli strumenti di lavoro necessari;
Svolgere giornalmente i compiti assegnati;
Tenere correttamente ed aggiornare i propri quaderni.
ENTRATA DEGLI ALUNNI A SCUOLA
Art. 10
Le lezioni hanno inizio alle
Plesso centrale (Giovanni XXIII) ore 8:20;
Plesso Maria Montessori ore 8:20;
Plesso Salica ore 8:15
L’entrata degli alunni avverrà dall’ingresso principale. I ritardi saranno annotati sul registro di classe
e il giorno successivo, o entro il limite massimo di due giorni, l’alunno dovrà essere accompagnato in
presidenza da un genitore o da chi ne fa le veci. E’consentito, solo per seri motivi, l’ingresso per la
seconda ora di lezione, in tal caso l’alunno dovrà essere accompagnato dal genitore o da chi ne fa le
veci. Sono severamente proibiti gli assenteismi di massa (prima e post-vacanza), nonché manifestazioni
di mancata partecipazione in massa alle lezioni. Le assenze collettive ingiustificate determineranno
adozioni di provvedimenti disciplinari; così come si evince dai successivi capitoli infrazioni e sanzioni;
conseguentemente gli alunni verranno riammessi in classe solo se accompagnati dai genitori.
VIGILANZA ALUNNI
Art.11
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza sugli alunni i docenti, della scuola secondaria,in servizio
alla prima ora sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni;
i docenti della scuola primaria Maria Montessori raduneranno gli alunni presso le postazioni indicate
per ciascuna classe e al suono della campana entreranno nelle proprie aule;i docenti del plesso Salica
accoglieranno gli alunni all’arrivo dei mezzi di trasporto
Per evitare che gli alunni stiano da soli in aula, lo scambio dell’orario tra gli insegnanti avverrà
tempestivamente ed in ogni caso, in assenza dei Docenti, la vigilanza sarà garantita dai Collaboratori
Scolastici.
Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene sotto la sorveglianza dei docenti dell’ultima ora.
Negli spazi esterni alla scuola non si assicura alcuna vigilanza. La scuola declina ogni responsabilità
riguardo a quanto possa accadere negli spazi antistanti l’edificio scolastico, giardini, marciapiedi,
strada. I sigg. genitori della scuola secondaria sono tenuti ad accompagnare i propri figli fino
all’ingresso principale, dove troveranno il personale addetto alla sorveglianza alunni.
USCITA DEGLI ALUNNI DA SCUOLA
Art. 12
L’uscita delle classi al termine delle lezioni avverrà dal portone centrale, ad intervalli successivi e
in ogni caso scanditi dal suono della campanella, nel seguente ordine:
Plesso centrale:al primo suono usciranno le classi del primo piano;al secondo suono le classi del 2° piano.
Plesso Montessori:al primo suono della campana usciranno le classi del piano terra:al secondo suono
della campana usciranno le classi del primo piano
I genitori sono tenuti ad aspettare i propri figli presso le postazioni indicate per ciascuna classe.
Plesso Salica:
i docenti accompagneranno gli alunni ai mezzi di trasporto.
85
USCITA ANTICIPATA DA SCUOLA
Art. 13
Gli alunni che eccezionalmente chiedono, per giustificati motivi di uscire prima della fine delle lezioni,
devono essere autorizzati esclusivamente dal Dirigente Scolastico, dal vicario o da un docente
collaboratore del Dirigente Scolastico. La richiesta di uscita anticipata dovrà essere compilata e
firmata da un genitore sul libretto scolastico personale dell’alunno adottato dall’istituto e presentata
in presidenza prima dell’inizio delle lezioni o entro la prima ora. L’uscita anticipata sarà annotata sul
registro di classe e in ogni modo, potrà avvenire solo se l’alunno sarà prelevato personalmente da un
genitore o da chi ne fa le veci.
ALUNNI PENDOLARI
Art. 14
Gli alunni pendolari che presentano istanze documentate in relazione agli orari dei mezzi di trasporto
pubblico, potranno essere ammessi in classe alla 1° ora con un ritardo di massimo 10 minuti (8,30) e
potranno uscire alla 5° ora con un anticipo massimo di 10 minuti. L’autorizzazione sarà concessa dal
Dirigente Scolastico e annotata sul registro di classe e sul libretto delle giustificazioni.
GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE
Art. 15
La giustifica delle assenze dovrà avvenire al rientro a scuola e non oltre due giorni. L’alunno verrà
giustificato dall’insegnante della prima ora, delegato in via permanente a giustificare le assenze dei
giorni precedenti, e a registrare l’avvenuta giustifica sul registro di classe. Non è consentito giustificare dopo
l’inizio delle lezioni. Gli alunni sprovvisti di giustificazione sono ammessi in classe con riserva; qualora gli stessi
alunni non dovessero provvedere alla giustificazione neanche nei due giorni successivi, su comunicazione del
coordinatore di classe, il D.S. convocherà i genitori, sensibilizzandoli all’eliminazione dell’inconveniente. Le
assenze di cinque giorni o più vanno giustificate con certificato medico. Per le assenze non giustificate e i
ritardi abituali saranno convocati i genitori per avere un riscontro diretto. La quinta assenza sarà giustificata,
sull’apposito libretto, dal Dirigente Scolastico, dal vicario o da uno dei collaboratori delegato dal Dirigente
Scolastico alla presenza di un genitore. Il libretto delle giustificazioni deve essere firmato da uno o entrambi
genitori o da chi ne fa le veci, la firma deve essere autentificata dal Dirigente Scolastico o da un suo
collaboratore.
ESONERO DALLE LEZIONI DI EDUCAZIONE FISICA
Art. 16
Gli alunni possono chiedere l’esonero delle lezioni pratiche di educazione fisica, presentando un’istanza
documentata, corredata da certificato medico. Il capo d’istituto valuterà l’istanza e provvederà al
decreto di esonero che sarà annotato sul registro di classe.
COMPORTAMENTO A SCUOLA
Art. 17
La buona educazione, la cortesia e la disponibilità sono richieste da tutte i componenti della
scuola: Docenti, Personale ATA ed alunni. La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle
lezioni, a tutte le altre attività: ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, che sono
svolte nel contesto dei lavori scolastici. E’ consentito tra la 2° e 3° ora di lezione, secondo il
calendario affisso nelle aule, fare colazione in classe, privilegiando il consumo di alimenti che
non producono rifiuti, cattivi odori e non appesantiscono la digestione.
Sono proibiti permessi di uscita dalle aule, in via ordinaria, durante le prime due ore di lezione
e durante la prima ora successiva all’intervallo. I permessi di uscita dalle aule (annotati e sottoscritti
dal docente dell’ora) vanno limitati ai casi di effettiva necessità e comunque può uscire solo un alunno/a
per volta.
Durante i cambi delle lezioni è severamente vietato sostare nei corridoi e lasciare l’aula.
Durante le ore di lezione è vietato agli alunni uscire dalle aule se non per validi motivi con il permesso
dell’insegnante. I genitori non possono presentarsi nella scuola durante le ore di lezione per consegnare
strumenti didattici, colazione dimenticati dai figli.
86
La richiesta di eventuale telefonata alla famiglia, solo per motivi seri e circostanziati, va fatta al
Dirigente scolastico, al Vicario, al Collaboratore del Dirigente Scolastico o in segreteria.
E’ vietato portare cappelli durante le lezioni.
E’ severamente vietato l’uso del telefonino portatile all’interno dell’istituto.
L’uso dei bagni è consentito rispettando gli orari emanati dal Dirigente Scolastico; si può derogare
a tale norma solo per validi motivi.
E’ prescritto un abbigliamento decente e discreto per tutti.
E’ obbligatorio l’uso di un abbigliamento sportivo (tuta) nella giornata che si prevede la lezione di
educazione fisica.
E’ severamente proibito agli alunni entrare in sala professori.
E’ severamente proibito agli alunni accedere ai cassetti dei Docenti
FURTI
Art. 18
•Si raccomanda agli alunni di non portare a scuola oggetti di valore né somme di denaro ingenti.
•Gli oggetti smarriti e ritrovati saranno depositati in presidenza.
•Nel caso di comprovata sparizione di altri oggetti in classe, sarà ripartita, tra gli alunni presenti, la somma
necessaria per risarcire l’alunno danneggiato.
RISPETTO DEI LOCALI DELLE ATTREZZATURE
Art. 19
Il rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici è necessario per mantenere puliti, accoglienti e igienici i locali
scolastici, gli atti di vandalismo saranno sanzionati e sarà richiesto il risarcimento dei danni provocati; nel caso non
sia possibile individuare i responsabili il danno sarà risarcito dall’intera classe o istituto.
INFRAZIONI E SANZIONI
Art.20
In riferimento ai comportamenti non regolari, i provvedimenti disciplinari che saranno adottati avranno sempre
finalità educative e tenderanno all’acquisizione e al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di
rapporti corretti all’interno della comunità scolastica secondo le nuove direttive ministeriali
a)le mancanze non gravi (disturbo durante le lezioni, fumo, uscite non autorizzate durante i cambi di lezione, scritte
sui muri e danneggiamenti non gravi agli arredi, ritardi non giustificati, ecc.); saranno annotate sul registro di classe
dal Docente dell’ora di lezione, dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori con relativa ammonizione;
b) La prima ammonizione sarà comunicata alla Famiglia;
c) la seconda ammonizione comporterà l’immediata convocazione del Genitore a scuola;
d) la terza ammonizione comporterà la convocazione del Consiglio di Classe con sanzione
disciplinare di sospensione;
e)eventuali danni arrecati comporteranno comunque il risarcimento;
f)le mancanze gravi: (mancanza di rispetto nei confronti di Docenti, del Dirigente o
dei Collaboratori scolastici, danneggiamenti gravi, scioperi non autorizzati, fumo, ritardi reiterati, ecc.) saranno
annotate sul registro di classe e comunicate immediatamente al Dirigente Scolastico che provvederà alla
convocazione del Consiglio di classe per le sanzioni disciplinari di sospensione dalle lezioni;
g) non è ammesso l’allontanamento dall’aula per motivi disciplinari;
87
INFRAZIONI E SANZIONI vedi ART.17
In riferimento ai comportamenti non regolari, i provvedimenti disciplinari che saranno adottati avranno sempre
finalità educative e tenderanno all’acquisizione e al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di
rapporti corretti all’interno della comunità scolastica nell’ottica della nuova materia di studio “Cittadinanza e
Costituzione” e secondo le nuove direttive ministeriali
a-le mancanze non gravi (disturbo durante le lezioni, fumo, uscite non autorizzate durante i cambi di lezione,
scritte sui muri e danneggiamenti non gravi agli arredi, ritardi non giustificati, ecc.); saranno annotate sul
registro di classe dal Docente dell’ora di lezione, dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori con relativa
ammonizione;
b) La prima ammonizione sarà comunicata alla Famiglia;
c) la seconda ammonizione comporterà l’immediata convocazione del Genitore a scuola;
d) la terza ammonizione comporterà la convocazione del Consiglio di Classe con sanzione disciplinare di
sospensione;
e) eventuali danni arrecati comporteranno comunque il risarcimento;
f) le mancanze gravi: (mancanza di rispetto nei confronti di Docenti, del Dirigente o dei Collaboratori
scolastici, danneggiamenti gravi, scioperi non autorizzati, fumo, ritardi reiterati, ecc.) saranno annotate sul
registro di classe e comunicate immediatamente al Dirigente Scolastico che provvederà alla convocazione del
Consiglio di classe per le sanzioni disciplinari di sospensione dalle lezioni;
g) non è ammesso l’allontanamento dall’aula per motivi disciplinari;
I provvedimenti disciplinari di sospensione comporteranno le seguenti ripercussioni:
influenza negativa sul profitto;
esclusione delle attività integrative (viaggi d’istruzione, visite guidate, coro, teatro, giornale, attività sportive);
esclusione dai corsi e dagli esami finalizzati all’acquisizione del patentino del ciclomotore.
La mancanza di note e provvedimenti disciplinari costituirà elemento di valutazione positiva ai fini del
passaggio alla classe successiva.
In riferimento ai comportamenti non regolari, i provvedimenti disciplinari che saranno adottati avranno sempre
finalità educative e tenderanno all’acquisizione e al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di
rapporti corretti all’interno della comunità scolastica secondo le nuove direttive ministeriali.
L’inosservanza dei doveri comporterà le seguenti sanzioni che condizioneranno, a vario livello, la valutazione
del comportamento in sede di scrutinio quadrimestrale e finale.
Le sanzioni relative all’allontanamento dalle lezioni superiore a giorni quindici possono essere utilizzate se
ricorrono comportamenti riconducibili ad
ipotesi di reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana – violenza privata, minaccia, percosse
ingiurie-,
oppure ad una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone –incendio, allagamento, uso
improprio di creolina negli ambienti-.
e produrranno l’esclusione dallo scrutinio finale o dall’esame su proposta del Collegio dei Docenti e delibera
del Consiglio d’Istituto (art.6 del D.P.R. 235 /07).
Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di genitori o studenti, entro quindici giorni
dalla comunicazione, ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola istituito e disciplinato dai
regolamenti delle singole istituzioni scolastiche che si dovrà esprimere nei successivi dieci giorni.
88
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA FAMIGLIA
A.S. 2013/2014
Il coinvolgimento attivo di tutte le componenti della comunità scolastica è una condizione necessaria e irrinunciabile
per il buon andamento di tutte le attività scolastiche.
Insegnanti, genitori, alunni devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento sereno e propositivo nei confronti della
scuola per evitare di creare pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa istituzione per cui occorre che scuola e
famiglia condividano una “idea positiva di scuola” e si adoperino per conseguire un innalzamento del successo
formativo degli allievi.
Obiettivo del Patto Educativo è di rendere esplicite quelle norme che, se accettate e condivise, facilitano il buon
andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno e nell’osservanza dei doveri e delle regole.
Visto il D.M.n.5843/A3 del16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”
Visti i D.P.R.n.249 del 24/6/1998 e D.P.R.n.235 del 21/11/2007”Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e
degli studenti della scuola secondaria”
Visto il D.M.n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee d’indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del
bullismo”
Visto il D.M.n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri
dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di
corresponsabilità dei genitori e dei docenti.
Nell’ambito dell’OFFERTA FORMATIVA
LA SCUOLA s’impegna a…
garantire un piano formativo basato su progetti e
iniziative volte a promuovere il benessere e il successo
dell’allievo, la sua valorizzazione come persona, la sua
realizzazione umana e culturale.
LA FAMIGLIA s’impegna a…
prendere visione del Regolamento d’Istituto, del Piano
dell’Offerta Formativa, del presente Patto Educativo di
Corresponsabilità, condividendoli, discutendoli e
assumendosi la responsabilità di quanto espresso e
sottoscritto.
L’ALUNNO/A s’impegna a…
condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura
del piano formativo, discutendo con loro ogni aspetto
di responsabilità.
Nell’ambito della RELAZIONALITA’
LA SCUOLA s’impegna a…
creare un ambiente sereno nel quale dare spazio al
dialogo e alla discussione, a favorire la conoscenza
e il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, il
rispetto
di sé e degli altri promuovendo il talento,
l’eccellenza e i
comportamenti ispirati al senso di
cittadinanza.
LA FAMIGLIA s’impegna a…
Condividere con gli insegnanti linee educative comuni,
consentendo alla scuola di dare continuità alla propria
azione educativa.
L’ALUNNO/A s’impegna a…
Mantenere costantemente un comportamento positivo
e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso
come insieme di persone, oggetti e situazioni. Favorire
il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando
situazioni di integrazione e solidarietà
Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità.
LA FAMIGLIA s’impegna a…
condividere con i docenti linee educative comuni, per
consentire alla scuola di dare continuità alla propria
azione educativa.
L’ALUNNO/A s’impegna a…
mantenere costantemente un comportamento positivo
e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso
come insieme di persone, oggetti, situazioni.
89
Nell’ambito della PARTECIPAZIONE.
LA SCUOLA s’impegna a…
ascoltare e coinvolgere genitori e alunni/e
richiamandoli a un’assunzione di responsabilità
rispetto a quanto espresso nel patto educativo.
LA FAMIGLIA s’impegna a…
collaborare attivamente e a informarsi circa il percorso
didattico-educativo dei propri figli.
L’ALUNNO/A s’impegna a…
frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere agli
impegni di studio, a favorire lo svolgimento dell’attività
didattica e formativa, garantendo la propria attenzione
e partecipazione alla vita della classe.
Nell’ambito degli INTERVENTI EDUCATIVI
LA SCUOLA s’impegna a…
comunicare in modo costante con le famiglie, a
informarle sull’andamento didattico-disciplinare dei
propri figli, a fare rispettare le norme di
comportamento, i regolamenti e i divieti, soprattutto
relativamente all’utilizzo di telefonini e altri
dispositivi elettronici, a prendere adeguati
provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni.
LA FAMIGLIA s’impegna a…
rispettare l’istituzione scolastica, favorendo un’assidua
frequenza dei propri figli alle lezioni, a partecipare
attivamente agli organi collegiali e a controllare
quotidianamente le comunicazioni della scuola.
L’ALUNNO/A s’impegna a…
riferire in famiglia le comunicazioni della scuola, a
rispettare i tempi programmati e concordati con i
docenti per il raggiungimento del proprio curricolo,
impegnandosi responsabilmente nell’esecuzione dei
compiti richiesti, ad accettare, rispettare e aiutare gli
altri sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà.
Il presente "Patto Educativo di Corresponsabilità" viene congiuntamente sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dai
genitori e dall’alunno per sottolineare, con un gesto simbolicamente assai significativo, le responsabilità che la
scuola , la famiglia e l’alunno, consapevolmente, si assumono nel rispetto dei reciproci e diversi ruoli istituzionali e
sociali.
Letto, approvato e sottoscritto il giorno…………….del mese
di………………………………………………anno……………………
FIRME
Il Dirigente Scolastico…………………………………………………………….
Il Genitore ( o chi ne fa le veci) sig./ra……………………………………………
L’alunno/a……………………………………………………………………………
90
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
SCUOLA DELL’INFANZIA
 Richiesta della tipologia di tempo scuola sottoscritta dalle famiglie all’atto

dell’iscrizione e concessa dall’USR.
 Rispetto dei criteri di inserimento nella graduatoria e dell’ordine di ingresso rispetto

alle liste di attesa (Hanno la precedenza i residenti nel quartiere, successivamente verranno prese in

considerazione le domande dei residenti viciniori e infine le richieste dei restanti iscritti per i quali verrà

tenuta in considerazione la data di iscrizione)
 I fratelli gemelli vanno di norma separati in sezioni differenti della stessa tipologia.
 Qualora dovesse esserci, motivazione particolare e certificata, potrà essere presa in considerazione

l’eventualità di non separarli.
SCUOLA PRIMARIA
 Richiesta della tipologia di tempo scuola sottoscritta dalle famiglie all’atto delle

iscrizione e concessa dall’USR
 Eterogeneità all’interno di ciascuna classe.
 Inserimento alunni diversamente abili in classi meno numerose conformemente alla

normativa vigente.
 Omogeneità tra classi parallele.
 Richiesta dalle famiglie.
 Informazioni generali: continuità scuola Infanzia/Primaria.
 Omogeneità di distribuzione nel rapporto alunni/alunne.
 I fratelli gemelli vanno di norma separati in sezioni differenti della stessa tipologia. Qualora dovesse esserci,
motivazione particolare e certificata, potrà essere presa in considerazione l’eventualità di non separarli.
 L’inserimento degli alunni stranieri sarà effettuato secondo i criteri delle Linee Guida emanate dal MIUR
 Qualora non esistano motivi ostativi, si potranno considerare i desiderata della famiglia in ordine
alla scelta di
un compagno .
 Rispetto dei criteri di inserimento nella graduatoria e dell’ordine di ingresso rispetto alle liste di attesa (Hanno la
precedenza i residenti nel quartiere, successivamente verranno prese in considerazione le domande dei residenti
viciniori e infine le richieste dei restanti iscritti per i quali verrà tenuta in considerazione la data di iscrizione)
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Eterogeneità all’interno di ciascuna classe.
Omogeneità tra classi parallele.
Scelta della seconda lingua straniera (spagnolo o tedesco ).
Informazioni generali: continuità scuola Primaria/Secondaria
Omogeneità di distribuzione nel rapporto alunni/alunne.
I fratelli gemelli vanno di norma separati in sezioni differenti della stessa tipologia.
Qualora dovesse esserci, motivazione particolare e certificata, potrà essere presa in considerazione
l’eventualità di non separarli.
 L’inserimento degli alunni stranieri sarà effettuato secondo i criteri delle Linee Guida emanate dal MIUR
 Qualora non esistano motivi ostativi, si potranno considerare i desiderata della famiglia in ordine alla scelta di un
compagno.
 Rispetto dei criteri di inserimento nella graduatoria e dell’ordine di ingresso rispetto
alle liste di attesa







91
REGOLAMENTO VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le uscite didattiche,le visite guidate, i viaggi d’istruzione hanno come FINALITA’ principale quella di ampliare
e di approfondire il patrimonio culturale degli alunni; per questo motivo tali esperienze devono rispondere a
precise esigenze didattiche e rappresentare quindi, un momento “alternativo” per consolidare e potenziare e
integrare la normale attività scolastica.
Le uscite didattiche, le visite guidate, i viaggi d’istruzione costituiscono una “speciale occasione” per migliorare
la conoscenza fra gli alunni e favorire le relazioni interpersonali, anche fra allievi di classe e/o ordine di scuola
diversi.
Le visite e viaggi d’istruzione devono fondarsi su progetti articolati e coerenti.
Di seguito sono riportate in sintesi, le procedure a cui attenersi per organizzare ed effettuare viaggi
d’istruzione, uscite e visite didattiche
Art. 1. Per uscite didattiche e visite guidate si intendono le uscite fuori dall’edificio scolastico, comprese
nell’orario delle lezioni della classe. Per viaggi d’istruzione si intendono le uscite che prevedono un tempo
superiore a quello stabilito per l’orario delle lezioni.
Art. 2. Le visite d’istruzione (a capoluoghi di provincia, musei, gallerie, parchi naturali, complessi aziendali,
spettacoli teatrali, ecc…) possono essere effettuate nel territorio comunale o fuori di esso.
1.Le visite nel territorio comunale che non comportano spese a carico delle famiglie e deliberate dai Consigli
di classe e d’Interclasse, devono essere autorizzate dal Dirigente scolastico con almeno un giorno di anticipo.
Le visite all’interno e fuori dal territorio comunale che comportano spese per le famiglie, seguono la normale
pratica di organizzazione e autorizzazione dei viaggi d’istruzione.
Art. 3. I viaggi d’istruzione hanno, oltre alle preminenti finalità educativo-didattiche e d’integrazione culturale,
anche finalità di socializzazione. I viaggi di più giorni possono essere autorizzati solo se non determinano, per
il loro eccessivo onere economico, motivo di disagio per le famiglie e discriminazioni tra gli alunni.
L’impossibilità di far fronte a tali oneri costringe, infatti, famiglie e studenti a rinunce, che si rivelano negative
sotto il profilo educativo più generale.
Art. 4. I viaggi d’istruzione possono essere organizzati da una o più classi e di norma per tutti gli alunni della
classe. Non possono essere realizzati se vi partecipa meno dell’80% degli alunni. Gli alunni che,
eventualmente, non dovessero partecipare al viaggio sono assegnati agli insegnanti del plesso. La
documentazione delle visite didattiche e dei viaggi d’istruzione devono pervenire in presidenza almeno tre
giorni prima della data stabilita per il viaggio.
Art. 5 Durante tutte le visite nel territorio comunale, fuori dal territorio comunale e durante i viaggi d’istruzione
il rapporto insegnanti/alunni deve essere di 1 a 15 (salvo deroghe).
Il Consiglio D’istituto, esaminate le richieste, provvede a delibere l’autorizzazione alle visite e ai viaggi,
integrando, qualora ne ravveda la necessità, il numero degli accompagnatori con altri docenti.
Art. 6 Gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria , in casi eccezionali, possono essere accompagnati dai
familiari, qualora siano disponibili posti nei mezzi di trasporto. In ogni caso, l’alunno diversamente abile, deve
essere accompagnato da un insegnante a lui dedicato (almeno un insegnante per ogni due alunni) e/o
dall’assistente educatore in caso di necessità e qualora sia disponibile e assicurato. Può essere utilizzato, in
aggiunta, il collaboratore scolastico cui sia stata affidata la funzione aggiuntiva specifica, purché disponibile e
assicurato.
Art. 7. Le richieste di autorizzazione per le visite fuori dal territorio comunale e per i viaggi d’istruzione devono
pervenire al Consiglio d’Istituto complete almeno delle seguenti indicazioni:
- Obiettivi culturali e didattici che si intendono perseguire.
- Indicazioni della meta e del periodo di svolgimento della visita o del viaggio.
- Elenco numerico degli alunni partecipanti.
-Spesa prevista per lo svolgimento della visita o del viaggio
-Per ogni viaggio di istruzione i referenti dovranno presentare uno schema articolato e particolareggiato di
tutte le tappe del viaggio con gli orari che deve essere approvato preventivamente dallo stesso. Alla fine del
viaggio ogni accompagnatore dovrà presentare una relazione schematica su ciò che è stato fatto ed
eventualmente non fatto, spiegandone i motivi. I docenti accompagnatori hanno la responsabilità di attendere
e consegnare ai genitori tutti gli alunni ed accertarsi che ciò sia avvenuto prima di andarsene.
92
Art. 8. La Giunta Esecutiva acquisirà d’ufficio i preventivi di spesa e le dichiarazioni delle ditte trasportatrici
comprovanti i massimali di assicurazione (almeno 3 miliardi per 30 persone),
l’abilitazione ad effettuare il trasporto e la restante documentazione prevista dalla normativa vigente.
Art. 9. La spesa a carico delle famiglie deve essere sempre contenuta.
Laddove esistono comprovanti difficoltà di tipo economico, il C.I. si attiverà per stabilire le modalità di sostegno
a tali situazioni. Contributi e quote devono essere versati sul c/c dell’Istituto da parte dei rappresentanti di
classe. L’indennità di missione agli insegnanti
accompagnatori è corrisposta a norma di legge.
Art. 10. La partecipazione dei genitori degli alunni o di familiari degli insegnanti (marito/moglie – figlio/a) è
consentita a condizione che non comporti oneri a carico della scuola e che siano garantiti da polizza
assicurativa contro gli infortuni.
Art. 11. Nella scelta della ditta di trasporti, occorre preventivamente acquisire la dichiarazione della ditta che
sull’autobus noleggiato è montato il cronotachigrafo e che l’automezzo impiegato alla data dell’effettuazione del
viaggio è coperto da polizza assicurativa. Inoltre occorre che sia assicurata la presenza di un secondo autista
ogni volta che il viaggio superi le nove ore continuative.
Art. 12. L’acquisizione della ditta di autotrasporto avverrà dopo la visione di tre o più preventivi indicanti il
rispetto dei requisiti previsti dal presente regolamento.
Art. 13. La segreteria provvederà ad inviare agli insegnanti, prima dell’uscita, il nominativo dell’autista e il
numero di targa del mezzo autorizzato; sarà compito della ditta autotrasportatrice informarsi in modo preciso
sul percorso da seguire.
93
VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE
SCUOLA PRIMARIA(MARIA MONTESSORI E SALICA)
CLASSI
DESTINAZIONE
PERIODO PART
RIEN.
ALUNNI
ACCOM
57
DOCENTI
.
CLAS.1
FATTORIE
A-B-C
DIDATTICHE
Acquario Capo Rizzuto
04-05/2014
h.8,3
h.13,30
04/2014
0
h.13.30
Placco
Leva
Nanci
h.8.3
0
CLAS.2
CROTONE-
04/2014
DOCENTI
h.8,3
CAMIGLIATELLO
h.18,00
0
CLAS.3
Crotone-Rossano-
A-B-C
Crotone
DOCENTI
65
10/04/2014
h.8,3
Somma P
h.18,00
Sino poli M
0
Riganello
Ruggero
CLAS.4
DOCENTI
Crotone-
A-B-C-D ReggioCalabria-Scilla-
04/2014
h.8,30 h.18,00
89
Affilistro Caterina
De Filippis Angela
Crotone
Mastroianni Angelina
Minando Carolina
CLAS.5
Crotone –Sibari-
A-B
Crotone
CLAS.5
A-B –C
h.7,30
04/2014
h.22,00
48
68
20
Critelli
Sessa
Crotone-Capo
Grande
Colonna-Crotone
Laratta
Crotone-Roma-
Critelli
CLAS.5
C
DOCENTI
Sessa
Crotone
Pernottamento
Grande
Laratta
Aprigliano
Pirillo
Vrenna
SI AUTORIZZANO E SI APPROVANO TUTTE LE USCITE DIDATTICHE
ALL’INTERNO DEL COMUNE
94
CLASSI
SEZ.1^ AB-C
DESTINAZIONE
NESSUNA
USCITA
SEZ.2 A
Acquario Capo
Rizzuto
PERIODO
PART.
RIEN.
ALUNNI
ACCOM
DOCENTI
04/2014
DOCENTI
h.8,30
h.13,30
Calindro
Vecchio
SEZ.2C
SEZ.2B
Crotone –Parco della
Sila e Gigante della
Sila
Crotone –Parco della
Sila e Gigante della
Sila
04/2014
26
h.8,30
h.13,30
DOCENTI
Cavarrette
Ruberto
Liotta
Bonfanti
Tripaldi
SEZ.3^A
SEZ.3^C
Sez. 1-3
Salica
MUSEO
CROTONE E
CAPOCOLONNA
Centro StoricoCastello C. Carlov
MUSEO
CROTONE E
CAPOCOLONNA
Centro StoricoCastello C. Carlov
Crotone-StrongoliFattoria didattica
04/2014
11-2013
26
50
DOCENTI
h.8,30
h.13,30
Romanino
h.9.00
h.16.00
Ragano
Bello
Carpanzano
Di Pierro
Caporale
Greco
VISITE D’ISTRUZIONE SUL TERRITORIO
DESTINAZIONE
PERIODO
TUTTE LE
CLASSI
N.
Vigili del fuoco
GENNAIO
CLASSI
Capo Colonna
GENNAIO
Porto
FEBBRAIO
Musei
MARZO
TUTTE LE
Planetario
MARZO
CLASSI
Biblioteca KR
MARZO
Libreria MONDADORI
APRILE
DUOMO- OMAGGIO A MARIA
MAGGIO
ALUNNI
ACCOM
SANTISSIMA
LE CHIESE DEL TERRITORIO
SI APPROVANO E SI AUTORIZZANO INOLTRE TUTTE LE USCITE DIDATTICHE, VIAGI D’ISTRUZIONE,
OLTRE IL PRESENTE ELENCO, MA RITENUTE NECESSARIE PER PARTECIPAZIONE A CONCORSI,
FIERE, MOSTRE E PROGETTI, INIZIATIVE COERENTI COL POF E CON LE SCELTE PROGETTUALI
EDUCATIVE, DIDATTICHE, INDIVIDUATE COME NECESSARIE DAI CONSIGLI DI CLASSE E DAI DOCENTI
DELLE VARIE DISCIPLINE.
95
Scuola secondaria di primo grado
CLASSI
DESTINAZIONE
PERIODO
PART.
RIEN.
ALUNNI
ACCOMPAGNATORI
CLAS.1°
A–B
Reggio Calabria
(Consiglio
regionale della
Calabria)
1-04-2014
h.6:30
h.22:00
45
Da concordare
CLAS. 2°
A-B
Roma
(Montecitorio)
/14/15-05-2014
h.7:00
h.22:00
Rita Stigliano e Maria
Teresa Soda (per la 2°
B)
Giuseppe Elia (per la 2°
A)
Gli altri da concordare
entro dicembre
CLAS.3°
A- B-D
Firenze
2/3/4-04-2014
h.7:00
h.22:00
Brunella Anili ( per la 3°
A)
CLAS. 3° C
Torino
8-9-102014
h.7:00
h.22:00
Rita Stigliano
Antonella Tesoriere
96
REGOLAMENTO LABORATORIO INFORMATICA PLESSO
MONTESSORI
PREMESSA
La presenza ed il rispetto di un regolamento è indispensabile per permettere il corretto funzionamento
dello svolgimento delle attività presso i laboratori d’informatica e delle aule con le LIM. Sarà interdetto
l’accesso alle aule e l’utilizzo delle LIM a chiunque non rispetti il presente
regolamento.
Art.1 L’accesso all‘aula informatica è consentito come dall’organigramma.
Art.2 E’ vietato l’uso dei laboratori in maniera estemporanea e improvvisata se non autorizzati dal
responsabile di laboratorio.
Art.3 Non è ammesso l’uso privato delle attrezzature informatiche, se non per attività che possano
avere una diretta o indiretta ricaduta sull’efficacia del processo d’insegnamento-apprendimento.
Art.4 Il docente interessato all’uso del laboratorio dovrà inserire specifiche informazioni sulla finalità
dell’uso dell’aula non contemplato nell’organigramma annuale, in un apposito prestampato da
richiedere e riconsegnare al referente responsabile che vaglierà tutte le richieste.
INSEGNANTI
Art.5 Ai laboratori si accede per svolgere un programma didattico specifico.
Art.6 Per ogni classe e per ogni alunno dovrà essere redatta assegnazione della postazione.
Art.7 Gli insegnanti sono responsabili dell’uso dalle attrezzature, programmi o quant’altro presenti nei
laboratori e nelle classi. La mancata sorveglianza di alunni o del rispetto di codesto regolamento
comporta la corresponsabilità su eventuali danni o disfunzioni.
Art.8 Gli insegnanti che accedono ai laboratori, hanno letto, e accettano in toto il regolamento, inoltre
si impegnano a spiegare e a far rispettare agli alunni le norme di seguito elencate.
Art .9 Ogni accesso in aula dovrà essere annotato in apposito registro delle attività indicando il nome,
il giorno, l’ora, l’attività svolta ed eventuali anomalie riscontrate.
Art.10 Il docente che condurrà la classe o un gruppo di alunni è responsabile dell’hardware, del
software utilizzato e della sicurezza degli alunni.
Art .11 Ogni malfunzionamento dell’hardware o del software, deve essere segnalato sul registro e
comunicato al responsabile di plesso e al referente delle aule.
Art.12 Gli alunni non devono mai essere lasciati senza sorveglianza e soprattutto non impegnati in
lavori non verificabili.
Art.13 Il server deve essere usato esclusivamente dagli insegnanti.
Art.14 È rigorosamente vietato agli alunni portare dischetti da casa e utilizzarli nei computer del
laboratorio o delle LIM. In caso di infezioni da “VIRUS” informatici il responsabile sarà il docente.
Art.15 In nessun caso è ammesso agli alunni di variare le impostazioni del computer (DESKTOP,
SCREEN SAVER, ecc.)
Art.16 Ogni volta che compare la relativa finestra per l’aggiornamento dell’antivirus, l’insegnante farà
in modo che gli alunni lo attivino, spiegando le prime volte ai ragazzi l’importanza vitale di questi
aggiornamenti per il sicuro utilizzo delle macchine presenti in aula.
Art.17 Il docente che porterà gli alunni nei laboratori informatico avrà cura di creare una cartella con il
nome della classe su ogni computer utilizzato. Tale cartella sarà creata all’interno di un’altra cartella
denominata “lavoro a.s. 2013-2014”,all’interno della cartella “documenti”. Tutti i file creati dai bambini
saranno inseriti nella loro cartella, o in opportune sottocartelle, allo scopo di tenere in ordine e sotto
controllo la gestione dei file.
Art.18. L’insegnante farà terminare la sessione di lavoro con qualche minuto di anticipo per verificare
personalmente che il laboratorio sia lasciato in ordine. Le macchine e le periferiche dovranno essere
spente.
Art.19 Il referente –responsabile controllerà che venga osservato il presente regolamento e avrà cura
di variarlo e /o di integrarlo qualora se ne ravvisi la necessità, allo scopo di garantire la massima
efficienza all’uso dall’ aula multimediale e di quelle con le LIM.
97
GLI ALUNNI DEBBONO:
Art. 20 Utilizzare sempre la medesima postazione, contrassegnata con un numero.
Art.21 Segnalare immediatamente al docente eventuali guasti o anomalie.
Art.22 Utilizzare la corretta procedura di accensione e spegnimento delle macchine.
Art.23 Portare su indicazione dell’insegnante un supporto di salvataggio(DISCHETTO, CD-ROM)del lavoro
svolto in laboratorio.
Art.24 Un dischetto è considerato come qualsiasi altro materiale didattico in uso(quaderno, libro, diario).
INDICAZIONI:
Art.25 Ogni classe dovrà creare una propria cartella che sarà collocata nella cartella di sistema “documenti”
e dovrà contenere sottocartelle con il nome degli alunni nelle quali saranno salvati i lavori fatti.
Art.26 Tutti i documenti o cartelle di altri file salvati sul desktop, verranno periodicamente cancellati .
Art.27 Ogni volta che compare la relativa finestra per l’aggiornamento dell’antivirus ,attivarlo. Se è la prima
volta chiedere spiegazioni all’insegnante.
DIVIETO:
Art.28 Le impostazioni di partenza dello schermo (sfondo ,screen saver, ecc.) o del mouse o di altre voci
del pannello di controllo, non dovranno essere cambiate.
Art. 29 Non installare programmi.
Art.30 E’ vietato accedere ad internet senza l’autorizzazione dell’ insegnante.
Art.31 Anche se i computer sono programmati per non dare la possibilità di scaricare programmi, giochi,
suonerie o altro, a pagamento, il solo cliccare sul link fa sì che vengano scaricati banner da siti “poco
idonei” alla visione e difficilmente cancellabili.
Art.32 Non lasciare dischetti Cd nei PC.
Art.33 Non stampare alcunché senza l’autorizzazione dell’insegnante.
NOTA BENE :le chiavi delle aule come quelle degli armadietti dei computer delle LIM sono vanno chieste
ai collaboratori e riconsegnati personalmente agli stessi apponendo una firma alla consegna e alla
riconsegna delle stesse.
A fine giornata il personale ATA o l’ultima persona che lascia l’aula,
spegne la corrente e segnalare l'anomalia
Il regolamento deve essere esposto in aula informatica
Tutti gli insegnanti che accedono ai vari laboratori hanno letto e accettato in toto codesto regolamento
tramite firma su apposito modulo .
I docenti si impegnano a spiegare e a far rispettare agli alunni le norme di seguito elencate. La mancata
sorveglianza di alunni o del rispetto di codesto regolamento comporta la corresponsabilità su eventuali
danni o disfunzioni. Ogni insegnante che utilizzerà l’aula di informatica deve ritenersi responsabile delle
azioni svolte dagli alunni/corsisti, che non devono mai essere lasciati senza sorveglianza e soprattutto non
impegnati in programma didattici specifici e verificabili.
La referente
Ins. PIRILLO ANNAMARIA
REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO-MULTIMEDIALE Plesso centrale
1. L’uso del laboratorio linguistico-multimediale è destinato prioritariamente al lavoro curricolare delle
discipline linguistiche e tecnologiche, con possibilità di utilizzo anche da parte delle altre discipline nelle ore
libere.
2. Il laboratorio è inoltre aperto a tutte le attività didattiche extracurriculari previste nei progetti del piano
dell’offerta formativa e a tutte le iniziative di formazione e aggiornamento, deliberate dagli OO.CC.
competenti, che ne richiedano l’uso nelle ore non impegnate dalle discipline linguistiche.
3. L’accesso agli alunni è consentito solo se accompagnati da un docente che, per l’apertura del
laboratorio linguistico, si rivolgerà al personale ATA addetto all’apertura e alla chiusura dello stesso.
4.L’uso del laboratorio linguistico multimediale per attività curriculari nelle ore libere va prenotato con
almeno due giorni di anticipo rivolgendosi al personale ATA o ai docenti responsabili del laboratorio.
5. L’uso del laboratorio in orario extracurriculare per progetti e attività di formazione va richiesto con
apposita domanda al Dirigente Scolastico specificando data, classe, orario di utilizzo e nome del docente
accompagnatore.
98
6. Per il laboratorio linguistico multimediale è istituito un registro delle presenze nel quale il docente
accompagnatore riporterà: ora, data, classe e dove apporrà la propria firma. Ogni insegnante dovrà far
rispettare la postazione numerata assegnata a ciascun alunno/a, che corrisponde al numero che
l’alunno/a occupa, in ordine alfabetico, nel registro di classe riportato nel registro del laboratorio. Nel caso
di alunni provenienti da classi diverse dovranno essere indicati i nominativi e le postazioni utilizzate.
7. Ogni alunno che accede al laboratorio linguistico multimediale dovrà mantenere la postazione
assegnata per tutta la durata dell’anno scolastico e dovrà rispettare tale assegnazione; in nessun caso
potrà occupare altre postazioni, se non autorizzato dall’insegnante il quale annoterà la variazione
(anche se momentanea) sul registro.
8. È vietato agli alunni e ai docenti accompagnatori intervenire sulle attrezzature o manometterle.
Eventuali anomalie o malfunzionamenti vanno segnalati subito ai collaboratori scolastici, ai docenti
responsabili del laboratorio, al D.S. o al D.S.G. A.
9. Il controllo delle apparecchiature presenti nel laboratorio linguistico-multimediale è affidato non solo
ai docenti responsabili dello stesso, ma anche ai collaboratori scolastici che, con cadenza settimanale,
dovranno fare un controllo generale. In caso di malfunzionamento delle attrezzature, i docenti responsabili
e i collaboratori scolastici dovranno informare il D.S. o il D.S.G.A. per richiedere l’intervento di un tecnico.
NORME DI UTILIZZO PER GLI ALUNNI
1. Recarsi in laboratorio in modo disciplinato portando il materiale necessario.
2. Comportarsi correttamente e lavorare con impegno: le attività svolte in laboratorio e il contegno tenuto
saranno oggetto di valutazione da parte degli insegnanti.
3. Raggiungere le postazioni assegnate rispettando l’ordine.
4. Attenersi alle istruzioni dell’insegnante riguardo all’accensione, all’uso dei tasti delle singole postazioni
e all’inserimento e/o estrazione di CD / DVD / chiavetta USB.
5. Alla fine della lezione riposizionare la sedia sotto la propria postazione, recuperare il proprio materiale,
non lasciare carte sopra il banco, avviarsi all’uscita in modo disciplinato.
6. Gli studenti e i docenti che accedono al laboratorio linguistico multimediale sono tenuti al rispetto degli
arredi e delle attrezzature in esso presenti. Al termine della sessione di lavoro sia le postazioni di lavoro
che l’aula devono essere lasciate in ordine.
7. Nel laboratorio linguistico multimediale è vietato l’uso di cibi, bevande e telefoni cellulari. È inoltre
vietata qualsiasi altra attività che rechi danno o disturbo a persone e apparecchiature.
8. Eventuali danni o furti riscontrati al termine delle lezioni saranno addebitati all’intera classe, laddove
non sia possibile individuare il/i responsabile/i.
È vietato:
a. Istallare software sia d’uso commerciale sia in distribuzione gratuita, perché potrebbero interferire con il
corretto funzionamento dei programmi e del sistema operativo.
b. Usare sistemi di memoria non in dotazione della scuola o non verificati con un programma antivirus.
c. Usare le attrezzature del laboratorio per fini privati.
d. Usare i computer per l’invio di messaggi di posta elettronica.
e. Prelevare file dalla rete senza l’autorizzazione del docente.
f. Modificare o manomettere il sistema operativo e il contenuto dell’hard disk.
g. Navigare su siti web non inerenti l’attività didattica che si sta svolgendo.
Si rammenta che l’effrazione dei divieti espressi, qualora configuri reato, è punibile in termini di legge.
NORME FINALI
Al termine della lezione, il/la docente provvederà al riordino e al controllo del laboratorio e segnalerà
eventuali guasti, problemi tecnici o danneggiamenti. Le chiavi del laboratorio dovranno essere
riconsegnate al personale ATA, che a sua volta effettuerà un ulteriore controllo e provvederà allo
spegnimento dell’interruttore centrale e chiuderà la porta a chiave.
Il presente Regolamento deve essere portato a conoscenza del personale docente e A.T.A, che dovrà
attenersi alle disposizioni in esso contenute. Il presente Regolamento deve essere illustrato agli allievi dai
docenti responsabili o accompagnatori. Disattendere al Regolamento potrà comportare l’interdizione della
classe o di uno o più alunni dall’uso del laboratorio, con determinazione del Dirigente Scolastico, sentito il
parere del Responsabile. I danni causati da chiunque disattenda al presente Regolamento saranno a
carico del responsabile/i.
Per quanto non espressamente menzionato nel presente Regolamento si fa riferimento alle norme
contenute nel Regolamento d’Istituto.
Le responsabili del laboratorio
Prof.ssa Murano Teresa – Prof.ssa Tesoriere Antonella
99
SICUREZZA
SCUOLA SICURA
Educare alla sicurezza significa portare l’alunno a costruire dentro di sé atteggiamenti di:responsabilità,
autocontrollo, esame della realtà, valutazione del rischio e coscienza dei propri limiti. Pertanto, educare alla
sicurezza diventa un compito trasversale, che deve interessare tutti i comportamenti della vita: dalla
sicurezza nei comportamenti relativi alla salute e al benessere personale (alimentazione, igiene, uso di
sostanze nocive, ecc..) al rispetto per l’ambiente,
all’osservanza delle regole della strada, alla prudenza in tutti i comportamenti quotidiani.
Nella nostra Scuola gli insegnanti, coadiuvati dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
. promuovono iniziative per l’informazione e la formazione, all’interno della scuola, e curano insieme alle
figure sensibili, al D.S.G.A., al Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza, agli addetti di primo
Soccorso e Antincendio l’attuazione delle misure previste per la tutela e la sicurezza. Come previsto dal
Decreto del Ministro dell’Interno del 10 marzo 1998,
che definisce i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro.
Saranno effettuate due prove di evacuazione: una nel mese di ottobre e una nel periodo marzo-aprile. Siamo
consapevoli che la qualità della nostra scuola passa anche attraverso un ambiente sicuro e che la salute e la
sicurezza rappresentano diritti esigibili per i cittadini, un dovere per le istituzioni e un impegno civile per la
società.
ADDETTI ALLA SICUREZZA
Responsabile dei servizi di protezione e prevenzione
Sig.Tesoriere Maria Antonella
Compiti
Vigilano affinché le norme e le procedure di sicurezza siano applicate nel plesso di
cui
sono
responsabili.
Segnalano eventuali situazioni di pericolo.
Addetti antincendio
COMPITI
Provvedono a vigilare sul rispetto e l’applicazione della normativa.
Verificano il corretto funzionamento di tutte le strutture di sicurezza
Addetti al primo soccorso
COMPITI
Intervengono in caso di incidenti o malore e prestano alla vittima le prime cure.
Vigilano sul rispetto delle norme di sicurezza.
Verificano l’eventuale esistenza di situazioni di rischio.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
COMPITI
E’ consultato riguardo alla valutazione dei rischi.
Riceve informazioni sulla situazione dell’ambiente di lavoro in merito alla sicurezza e formula osservazioni
e proposte per il suo miglioramento
100
ASSEGNAZIONE INCARICHI
PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – VIA VENEZIA
Anno Scolastico 2013-2014
Datore di Lavoro / Dirigente Scolastico: Dott.ssa Maria Fontana ARDITO
R.S.P.P. (Responsabile del Servizio Prevenzione e A.S.P.P. (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione) Plesso Scuola Secondaria di
Protezione) Prof.ssa Maria Antonella TESORIERE
Primo Grado: Sig. Giovanni CLARÀ
Referente Scuola Sicura: Prof. Aurelio TUCCIO
2. Diffusione ordine di evacuazione
Dirigente Scolastico: Dott.ssa Maria Fontana ARDITO
Docenti: Proff. Antonella TESORIERE – Aurelio TUCCIO – Rita STIGLIANO
Collaboratori scolastici: Sigg. Angelina IERITI– Leonardo NOVELLO – Massimo PREIATO
3. Controllo operazioni di evacuazione
Piano terra
Primo piano
Secondo piano
Sig. Massimo PREIATO – Prof.ssa Giuseppina FICO
Proff. Giuseppina MANICA – Rita STIGLIANO Proff. Aurora FABIANI – Brunella ANILI
4. Chiamate di soccorso
Addetti comunicazioni esterne
Assistenti amministrativi: Sigg. Antonio GAROFALO – Mario TALARICO
Ornella CAPONE - Luisa TRISTAINO
1. Emanazione ordine di evacuazione
5. Interruzione erogazione:
gas e acqua
…………………
.
energia elettrica
6. Attivazione e controllo periodico di estintori, idranti,
pompe e livello serbatoi acqua (Cortile, Piani Seminterrato,
Terra, Primo e Secondo) – Mensilmente dovrà riportarne i dati
su apposito registro datato e firmato.
7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita
Collaboratori scolastici
Sig. Giovanni CLARÀ
Sig. Leonardo NOVELLO
A.S.P.P.: Sig. Giovanni CLARÀ
Collaboratori scolastici: Sigg. Giovanni CLARÀ – Leonardo NOVELLO
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed
interruzione del traffico
Collaboratori scolastici: Sigg. Giovanni CLARÀ – Leonardo NOVELLO
9. Ausiliari assistenza disabili
Sig. Giovanni CLARÀ
10. Responsabili aree di raccolta
Uscita principale
Assistente amministrativo: Sig. Mario TALARICO
11. Addetti primo soccorso
Docenti: Proff. Brunella ANILI – Giuseppe ELIA
Squadra primo soccorso:
PS: A chi non ha fatto il corso o l’aggiornamento triennale è
Uffici:
Sig. Mario TALARICO
assegnata la sola Funzione Provvisoria di Addetto al Primo
A.S.P.P.:
Sig. Giovanni CLARÀ
Soccorso, in attesa che lo stesso venga formato.
Piano terra:
Sigg. Leonardo NOVELLO – Giovanni CLARÀ (*)
Primo piano: Sigg. Carmine IOELE – Maria Pia GENDUSO
(*) Supporto alla Squadra Primo Soccorso
Secondo piano: Sig. Massimo PREIATO (*) – Proff. Teresa MURANO (giorno libero Venerdì)
Italia RIZZUTO (giorno libero Sabato)
Docenti: Proff. Giuseppina ASTURI - Nadia COSENTINO
Squadra antincendio:
Uffici
Sig. Mario TALARICO
PS: A chi non ha fatto il corso o l’aggiornamento triennale è A.S.P.P.
Sig. Giovanni CLARÀ
assegnata la sola Funzione Provvisoria di Addetto Antincendio, Piano terra
Sigg. Leonardo NOVELLO – Giovanni CLARÀ (*)
in attesa che lo stesso venga formato.
Primo piano Sig.ra Angelina IERITI
Secondo piano Sig. Massimo PREIATO (*) - Proff. Rossella GROTTERIA (giorno libero
(*) Supporto alla Squadra Antincendio
Mercoledì)
Fortunata CAVALIERE (giorno libero Sabato)
12. Addetti Antincendio
13. Responsabile Cassette Pronto Soccorso
PS: Gli incaricati dovranno verificare, mensilmente e per
iscritto, le condizioni, le scadenze ed il contenuto in base al
modello in esse contenuto. Dovranno altresì far richiedere e
integrare il materiale casomai mancante. Il verbale, datato e
firmato dovrà essere consegnato alla D.S.
Palestra:
Sig. Giovanni CLARÀ
Piano terra:
Sig. Leonardo NOVELLO
Primo piano: Sig.ra Angelina IERITI
Secondo piano: Sig. Massimo PREIATO
101
ASSEGNAZIONE INCARICHI PLESSO MONTESSORI
1. Emanazione ordine di evacuazione
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Maria Fontana ARDITO
Docenti
Alessio Cavarretta Anastasia
Affilistro Caterina – Russo Alessandra
2. Diffusione ordine di evacuazione
Collaboratori scolastici
Sigg. BRIZZI – ROSSANO – MILIE’- VONA-PARISI
- EMMOLO
3. Controllo operazioni di evacuazione
Piano terra
Primo piano
Docenti
NANCI – BELLO - ZURLO
RUSSO – AFFILISTRO C. -
4. Chiamate di soccorso
Addetti comunicazioni esterne
Collaboratori scolastici
Sigg. BRIZZI – ROSSANO
Docenti
Alessio Cavarretta Anastasia - Affilistro Caterina
5. Interruzione erogazione:
gas
energia elettrica
acqua
Collaboratori scolastici
Sig. BRIZZI
Sig. BRIZZI
Sig. BRIZZI
6. Attivazione e controllo periodico di
estintori e idranti
Piano terra – primo piano
7. Controllo quotidiano della praticabilità
delle vie d’uscita
A. S. P. P.
Sig. BRIZZI – ROSSANO
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla
pubblica via ed interruzione del traffico
Collaboratori scolastici
Sigg. BRIZZI – ROSSANO – MILIE’- EMMOLOVONA- PARISI
9. Ausiliari assistenza disabili
ROSSANO
10. Responsabili aree di raccolta
Uscita principale
Docenti
RUSSO
11. Addetti primo soccorso
Docenti
AFFILISTRO C.- - RUSSO - APRIGLIANO – LEVAMESSINA - VECCHIO - ROMANINO
Squadra primo soccorso
A.S.P.P.
Piano terra ROSSANO (VECCHIO - ROMANINO LEVA *)
Primo piano AFFILISTRO C. (RUSSO APRIGLIANO *)
12. Addetti antincendio
13. Responsabile Cassette Pronto Soccorso
Collaboratori scolastici
Sigg. BRIZZI – ROSSANO – MILIE’- EMMOLOVONA- PARISI
Docenti
RUSSO – SOMMA – ZURLO – BELLO - CALINDRO
Squadra antincendio
A.S.P.P.
BRIZZI
Piano terra
ROSSANO – ( ZURLO – BELLO CALINDRO *)
Primo piano VALENTE – (RUSSO – SOMMA *)
Piano terra ROMANINO
Primo piano RUSSO
* Supporto alla Squadra Antincendio e Primo Soccorso
Anno Scolastico 2013-14
102
ASSEGNAZIONE INCARICHI PLESSO SALICA
Anno Scolastico 2013-2014
1. Emanazione ordine di evacuazione
Docenti
INS.TARIZZO- DI PIERRO
2. Diffusione ordine di evacuazione
Collaboratori scolastici
GRANDE- VASAPOLLO
3. Controllo operazioni di evacuazione
Piano terra
Docenti
Ins. DIPIERRO- CAPORALE
Ins. DI PERRI- ANDIDARO
Ins. TARIZZO- SURIANO
Primo piano
4. Chiamate di soccorso
Addetti comunicazioni esterne
Docenti
Ins. DI PERRI
Ins. CAPORALE
5. Interruzione erogazione:
gas
energia elettrica
acqua
Collaboratori scolastici
GRANDE- VASAPOLLO
6. Attivazione e controllo periodico di
estintori e idranti
Piano terra – primo piano – secondo piano
Collaboratori scolastici
GRANDE- VASAPOLLO
7. Controllo quotidiano della praticabilità
delle vie d’uscita
Collaboratori scolastici
GRANDE- VASAPOLLO
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla
pubblica via ed interruzione del traffico
Collaboratori scolastici
GRANDE- VASAPOLLO
9. Ausiliari assistenza disabili
Ins. FORESTA
10. Responsabili aree di raccolta
Uscita principale
Docenti
Ins.TARIZZO
11. Addetti primo soccorso
Docenti
Ins. DI PERRI
12. Addetti antincendio
13. Responsabile Cassette Pronto Soccorso
Docenti
Ins.TARIZZO
Collaboratori scolastici
GRANDE- VASAPOLLO
RESPONSABILE DEL PLESSO
INS. DANIELA TARIZZO
103
PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – VIA VENEZIA
IN CASO SIA NECESSARIO EVACUARE L’EDIFICIO SI DOVRANNO SEGUIRE LE SEGUENTI MODALITÀ:
1- Biblioteca e Sala Video Conferenza situate al piano terra in caso di evacuazione le persone presenti
scendono dalle scale che portano in palestra ed escono dal cortile dirigendosi verso il luogo di raccolta;
2- Classi 1^A - 1^B - 3^D situate al primo piano ( lato est), uffici di segreteria, Dirigente Scolastico e aula di Scienze,
scendono dalla scala centrale ed escono per strada fermandosi entro il luogo di raccolta;
( Totale alunni 56 )
3- Classi 2^B - 3^C situate al primo piano (lato est) scendono dalla scala di emergenza ed escono dal cortile dirigendosi
verso il luogo di raccolta
( Totale alunni 51 )
4- Classi 3^A – 3^B situate al secondo piano (lato est) scendono dalla scala centrale ed escono per strada fermandosi
entro il luogo di raccolta
( Totale alunni 47)
5- Classe 2^A situata al secondo piano (lato est), sala computer scendono dalla scala esterna ed escono dal cortile
dirigendosi verso il luogo di raccolta;
( Totale alunni 23 )
PLESSO “MARIA MONTESSORI”
In caso sia necessario evacuare l’edificio si dovranno seguire le seguenti modalità:
Sala “Andrea Ruggiu” ,situata al piano terra , esce dalla porta principale situata di fronte l’ingresso della stessa e si dirige
verso il luogo di raccolta.
Sala Informatica, situata al piano terra, esce dalla porta principale situata nel corridoio a destra della stessa e si dirige
verso il luogo di raccolta.
Palestra esce dalla sua porta antincendio e si dirige verso il luogo di raccolta
Sezioni 1^A - 1^B - 1^C ,situate al piano terra , escono dalla porta antincendio situata nella palestra dirigendosi verso il
luogo di raccolta.
( Totale alunni 61 )
Sezioni 2^A - 2^B - 3^A - 3^B – Classe 3^A, situate al piano terra, escono dall’uscita di sicurezza N° 3 fermandosi
entro il luogo di raccolta.
( Totale alunni 115 )
Classi 1^A -1^B - 1^C – 5^A - 5^B- Sezioni 3^C - 2^C, situate al piano terra, escono dall’uscita di sicurezza N° 1
fermandosi entro il luogo di raccolta.
( Totale alunni 157 )
Classi 2^A - 2^B - 2^D - 3^C, situate al primo piano, escono dall’uscita di sicurezza N° 5, scendono dalla scala
d’emergenza ed escono sul cortile fermandosi entro il luogo di raccolta.
( Totale alunni 88)
Classi 2^C - 3^B - 5^C, situate al primo piano, escono dall’uscita di sicurezza N° 6, scendono dalla scala
d’emergenza ed escono sul cortile fermandosi entro il luogo di raccolta.
( Totale alunni 66)
Classi 4^A- 4^B- 4^C- 4^D, situate al primo piano, escono dall’uscita di sicurezza N° 4, scendono dalla scala
d’emergenza ed escono sul cortile fermandosi entro il luogo di raccolta.
( Totale alunni 88 )
PLESSO SALICA
In caso sia necessario evacuare l’edificio si dovranno seguire le seguenti modalità:
•Classi I-II-III di scuola primaria situate al piano terra escono dal portone principale e si dirigono verso il il luogo di
raccolta ; ( Totale alunni 40) e così pure gli alunni della scuola dell’infanzia che sono ubicati in altro edificio ( 44 alunni)
• Classi IV- V situate al primo piano scendono dalle scale esterne antincendio che portano nel cortile dirigendosi verso il
luogo di raccolta ( alunni 23)
• I collaboratori scolastici e gli alunni presenti nel laboratorio di INFORMATICA escono dalla porta principale perché
in edificio diverso dai precedenti
Il Personale e gli Alunni sono tenuti a rispettare il presente Piano di Evacuazione
104
Approvato
dal Collegio dei Docenti
In data
Crotone, 11 Dicembre 2013
e
Dal Consiglio d’Istituto
In data
Crotone, 19 Dicembre 2013
Dirigente Scolastico
DOTT.SSA MARIA FONTANA ARDITO
Funzione strumentale
Area 1:Stesura POF
Rita Francesca Stigliano
105