P O F ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” CROTONE a.s. 2013/2014 INDICE Chi siamo ? In cosa crediamo ? Qual è il traguardo che ci vogliamo porre ? …e tanto altro: PAG. 3 o PRESENTAZIONE DEL POF o IL CONTESTO TERRITORIALE o CHI SIAMO o IDENTITA’ DELL’ISTITUO o PRINCIPI ISPIRATORI DELL’ISTITUTO o MISSION o RISORSE ESTERNE ALL’ISTITUTO E COMPOSIZIONE DELLO STESSO AMBIENTI D’APPRENDIMENTO LABORATORI o ORGANIGRAMMA o ORGANIZZAZIONE, FUNZIONI E COMPETENZE Progetti, curricolo verticale e disciplinare, competenze trasversali, traguardi…e che altro ?… PAG. 32 o PERCORSO FORMATIVO DELL’ALUNNO o PROGETTAZIONE EDUCATIVA CURRICOLARE CURRICOLO CONTINUO UN APPRENDIMENTO A COLORI o PROGETTI ACCOGLIENZA o INCLUSIONE BES o PROGETTI CONTINUITA’ ORIENTAMENTO o EDUCARE ALLA CITTADINANZA..SALUTE AMBIENTE.. ALLA LETTURA o PROGETTI D’ISTITUTO PAG. 53 Valutare … ecco i nostri documenti, criteri, traguardi relativi alla valutazione: o o o o o o PAG. 69 VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE TRAGUARDI AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GRIGLIA VALUTAZIONE ALUNNI GRIGLIA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Norme e Regolamenti PAG. 72 o CALENDARIO SCOLASTICO o CARTA DEI SERVIZI o REGOLAMENTO D’ISTITUTO o CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI o REGOLAMENTO VIAGGI o REGOLAMENTO LABORATORIO INFORMATICO, LINGUISTICO MULTIMEDIALE o PIANO SICUREZZA PAG. 96 2 POF, IL Piano dell’offerta formativa, è il documento attraverso il quale ogni istituzione scolastica elabora e presenta le finalità educative, le scelte didattiche, le soluzioni organizzative, le linee progettuali di tutta la sua attività nel rispetto degli articoli 3,30,33,34 della Costituzione Italiana. Elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi educativi e gestionali del Consiglio d’Istituto, si adegua ai bisogni dell’utenza con proposte formative, opera in sinergia con le istituzioni del territorio offrendo a sua volta, un tramite per la conoscenza e la diffusione degli obiettivi che mirano allo sviluppo integrale della persona umana. Il POF concorre a costruire una precisa identità culturale che deve riflettere: Le finalità generali ed educative. Le esigenze culturali e socio-economiche della realtà locale. Le opzioni espresse dagli studenti e dalle loro famiglie. Le competenze professionali dei docenti. Si esprime come l’identità curriculare capace di selezionare, interiorizzare e conservare l’alfabetizzazione primaria, intesa come padronanza dei saperi essenziali, delle condotte linguistiche, dei modi di pensare (logica cognitiva) degli ambiti disciplinari ( singole materie di studio). 3 Il nostro territorio Crotone Crotone, città di 60.000 abitanti , è situata sul mar Ionio ed è un’antica colonia greca con un grande patrimonio archeologico e culturale. Il comprensorio di Crotone presenta numerose potenzialità e risorse su cui concentrare il massimo degli sforzi futuri. La città di Pitagora possiede, infatti : •risorse ambientali(mare, montagna, parchi, riserve naturali,) non valorizzate; •risorse archeologiche (Antica Kroton, Capocolonna, centro storico, palazzi nobiliari, Castello di Carlo V) in degrado e non valorizzate; •infrastrutture (Porto, Aeroporto, Ferrovia) non supportate da un adeguato settore ricettivo. •enti per lo sviluppo scientifico e tecnologico. Oggi il settore lavorativo più sviluppato è quello terziario e dopo il fallimento del processo di industrializzazione la città presenta larghe fasce di disoccupazione; un tempo, polo industriale calabrese, Crotone ha subito negli ultimi decenni una fase di deindustrializzazione molto pesante; le aree industriali dismesse, degradate e inquinate impongono, oggi, seri problemi di bonifica, inducono numerosi disoccupati, giovani e meno giovani, alla disperata ricerca di un’occupazione stabile e duratura, e al ritorno del fenomeno migratorio verso il nord Italia, così come negli anni cinquanta. Questo contesto socio-economico e culturale, impone alla scuola il compito ,non secondario, di formare le nuove generazioni, sviluppando menti critiche, capaci di leggere e comprendere le necessità del territorio, di salvaguardare l’ambiente con la sguardo rivolto al futuro. 4 Salica Il plesso centrale è sorto alla fine degli anni ‘50 come “Scuola di Avviamento Professionale” che si è trasformata in Scuola Media nel 1962 con D.L. 1859 del 31/12/1962 e fu intitolata alla figura del Pontefice ”Giovanni XXIII” in memoria del Papa Buono che tanto amava i bambini. Nell’anno scolastico 1989/1990 è stato dedicato alla memoria della docente di lingua inglese Laura Caccavaro, il laboratorio linguistico, tuttora in uso e reso più moderno secondo le nuove tecnologie. Nell’anno scolastico 2000/2001 è stato allestito un laboratorio di informatica, con 14 postazioni complete di collegamento internet e collegate ad un computer centrale , il laboratorio è stato completamente rinnovato nell’anno scolastico 2005/2006. Nell’anno 2006/2007 la scuola è stata dotata di un laboratorio linguistico multimediale con postazioni multiple. Nell’anno 2008/2009 è stato allestito il laboratorio scientifico. Nell’anno 2010/2011 sei aule sono state dotate di lavagne multimediali e nell’anno 2011/2012 è stato allestita la sala di videoconferenza, sempre nell’anno 2011/2012 la scuola è stata dotata di un laboratorio linguistico multimediale con 26 postazioni. Rientra nella tradizione della scuola il conseguimento di premi, dovuti alla partecipazione a vari concorsi locali e nazionali nell’ambito letterario, musicale, tecnico-artistico, sportivo. La scuola inoltre possiede una splendida collezione di conchiglie e minerali donati dal Marchese Armando Lucifero di Crotone. 5 Il plesso “Maria Montessori, , ubicata vicino al mare e a breve distanza dal centro nasce agli inizi degli anni ’90 come scuola dell’infanzia ed elementare, prima come plesso della Direzione Didattica 2 Circolo di Crotone, diventando nell’anno 2000 Decimo Circolo. Nel 1999 la scuola viene intitolata a Maria Montessori, quasi a raccoglierne l’eredità e lo spirito. La scuola in questo ventennio si è distinta per la continua ricerca di innovazione partecipando a progetti in rete con altre scuole di Crotone,ma soprattutto può vantare il merito di essere stata la prima scuola crotonese a partecipare al partenariato europeo con il progetto Comenius. . Nella elaborazione annuale del POF ,hanno sempre trovato accoglienza e respiro progettualità miranti allo sviluppo di L2 ,già da un decennio ,fin dalla prima classe primaria e a livello di scuola dell’infanzia; così come la pratica laboratoriale d’informatica è prassi consolidata, grazie al PON “da Pitagora all’Europa “ che ha permesso l’ampliamento delle dotazioni informatiche anche con unità di postazioni mobili .I progetti SET ,hanno dato impulso e vigore a conoscenze scientifiche ,applicate all’energia elettrica con la possibilità d’introdurre il metodo sperimentale coniugando il sapere con il saper fare. La scuola ha sempre avuto una particolare attenzione a veicolare , insieme ai saperi tradizionali , nuovi codici e nuovi linguaggi, per rendere l’apprendimento più attraente e quindi fanno parte della prassi didattica – metodologica attività laboratoriali, progetti di arte, teatro, giardinaggio , folklore e per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva . Non sono mancati progetti di rete significativi come quello con il “Pertini” su misure PON specifiche per la dispersione scolastica e la costituzione di Centri di servizi che hanno consentito ai nostri alunni di fruire di corsi di piscina, di tecnica pubblicitaria e ai docenti formazione di alfabetizzazione informati e di secondo livello . Il plesso Salica , è posto in una zona di campagna e raccoglie bambini provenienti da una vasta area che va dalla contrada Carbonara a Salica a Prestica fino a giungere a Capo Colonna, un’ area caratterizzata da piccoli agglomerati abitativi sparsi nei vari terreni. La scuola, a breve distanza dal sito di interesse archeologico, è costituita da tre edifici che ospitano la scuola primaria ,la scuola dell’infanzia e il laboratorio informatico. La scuola e la parrocchia sono gli unici organismi del territorio che possono offrire possibilità di aggregazione e di interazione sociale. 6 CONTATTI PLESSO “GIOVANNI XXIII”( Suola secondaria 1° grado) Via Venezia Tel. 096221865 Fax 096228442 PLESSO “MARIA MONTESSORI” (Scuola primaria –Scuola dell’infanzia) Via Nicola Calipari,1 Tel.0962902743 Fax0962902743 PLESSO “SALICA” (Scuola primaria-Scuola dell’infanzia) Contrada Salica Tel.0962934048 Fax0962934048 http://www.ic-giovanni23crotone.it/ DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maria Fontana Ardito Orario di ricevimento: i giorni : da martedì a venerdì dalle ore 11,00 alle 13,00 UFFICI DI SEGRETERIA DIRETTORE SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI Dott. Antonio Garofalo GLI UFFICI DI SEGRETERIA SONO APERTI AL PUBBLICO Da Lunedì al sabato dalle ore 10,30 alle ore 12 I docenti della scuola secondaria di 1° grado riceveranno su appuntamento durante le ore non impegnate in attività didattiche. I docenti della scuola primaria riceveranno su appuntamento nei giorni di rientro delle classi di appartenenza dalle ore 16:30 alle ore !7:00 . Per qualsiasi informazione i referenti di plesso saranno a Vostra disposizione al di fuori del loro orario di lezione. Sede centrale: Ins. Tesoriere Maria Antonella Plesso “M. Montessori” : Ins. Alessio Cavarretta Anastasia Plesso Salica: Ins. Tarizzo Daniela 7 8 Il nostro istituto progetta la propria azione educativa riferendosi ai seguenti valori: CENTRALITA’ DELLA PERSONA • • le finalità della scuola si definiscono a partire dalla persona che apprende la scuola in questo senso tiene conto della singolarità e della complessità di ogni persona cercando di interpretare e di integrare le diverse esperienze frammentate di ogni studente. • i docenti pongono l’alunno al centro dell’azione educativa pensando ai progetti non per individui astratti ma per persone che vivono qui ed ora nel valorizzare la persona la scuola si pone come luogo accogliente e di relazione che promuove lo sviluppo di legami cooperativi all’interno del gruppo per favorire lo” star bene a scuola“ nella prospettiva di un apprendimento sociale. PER UNA NUOVA CITTADINANZA • La scuola si pone come obiettivo di costruire un’alleanza educativa con la famiglia cercando di supportarsi nelle comuni finalità educative. • In quanto comunità educante la scuola genera una diffusa convivialità ricca di linguaggi emotivi ed affettivi e di relazioni anche tra persone con diversa identità culturale. • insegnare le regole del vivere e del convivere per la scuola diventa allora un compito ancora più importante rispetto al passato da realizzare insieme alla famiglia. • la scuola in questo senso deve formare cittadini italiani ma al tempo stesso cittadini europei e del mondo. • La finalità quindi è promuovere una cittadinanza attiva, unitaria e plurale, che rimane vincolata alla tradizione ma che cerca di educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali. PER UN NUOVO UMANESIMO • La scuola deve educare in tutte le fasi della formazione alla consapevolezza e alla responsabilità che” tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e ogni persona tiene nelle mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità”; in tale prospettiva si propone: • Insegnare a ricomporre le conoscenze delle discipline superandone la frammentazione e cercando una nuova alleanza nella prospettiva di un nuovo umanesimo. • Promuovere la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi, di trovare soluzioni e dare significati alla realtà ,di saper fare e saper essere, di vivere ed agire in un mondo in continuo cambiamento. • Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’umanità possono essere risolti e affrontati attraverso una collaborazione non solo fra le nazioni ma anche le culture. 9 • Favorire un processo di insegnamento/apprendimento che promuova e sviluppi, attraverso l’attivazione della motivazione e dell’interesse, atteggiamenti di analisi, problematizzazione ed interpretazione della realtà. individua in questo concetto la mission della scuola e si M Siconsiderano prioritari i seguenti obiettivi: • Formare l’uomo e il cittadino nel quadro dei principi e dei valori I affermati dalla Costituzione e dalle Dichiarazioni dei diritti dell’uomo e del bambino S • promuovere l’alfabetizzazione culturale in un’ottica di "costruzione del sapere " per una scuola che non esclusivamente nozioni, ma S strumenti per imparare adtrasmetta apprendere; alla progressiva conquista dell’identità, dell’autonomia d I • contribuire i giudizio, di scelta e di una consapevole assunzione di impegno; creare le opportune condizioni per un armonico sviluppo delle O • potenzialità cognitive, affettive e motorie finalizzate alla vita sociale e culturale; promuovere il benessere dell’allievo, favorire atteggiamenti di N • cooperazione e di solidarietà tra pari; • sviluppare le potenzialità creative dell’allievo; • favorire la collaborazione scuola/famiglia per la condivisione dei percorsi educativi, anche attraverso la realizzazione di interventi integrati con altre realtà presenti sul territorio; • valorizzare le tradizioni ed i valori del nostro territorio, attraverso la conoscenza degli aspetti culturali, religiosi, civili e la partecipazione della scuola allei iniziative promosse dagli enti territoriali con attività curriculari ed extracurriculare • Garantire una percentuale di attività legate al curricolo obbligatorio (70%) e di attività di innovazione, sperimentazione ed ampliamento dell'offerta formativa (30%) 10 SCUOLA e TERRITORIO L’Istituto è inserito nel contesto cittadino e territoriale fonte di risorse sociali, culturali, storiche e ambientali che arricchiscono la nostra offerta formativa. Pertanto è costantemente ricercata la collaborazione con associazioni, enti, agenzie educative che possano migliorare e ampliare la formazione degli alunni, la crescita delle competenze e della creatività professionale dei docenti. Nell’attuare il suo piano delle attività, si avvale anche del contributo di risorse esterne quali Enti locali ed Istituzioni: Amm. Comunale e Provinciale Assessorato alla cultura ASP Vigili del fuoco Polizia di stato, Carabinieri. Guardia di Finanza Guardia Costiera Museo Archeologico Nazionale Riserva Marina di Isola C. Rizzuto Lega Navale Biblioteca comunale multimediale Parrocchie La scuola attua varie iniziative nel corso dell’anno scolastico sia in orario curriculare sia extracurriculare con Associazioni culturali e di servizio del territorio: Fondazione D’Ettoris Teatro Stabile di Calabria Confartigianato UISP Enti operanti nell’ambito della solidarietà e del volontariato: Unitalsi Telethon Save the children Libera Unicef Lilt Croce Rossa Italiana ANIOC (Cavalieri del lavoro) Ass. ed Enti terr. operanti nella tutela dell’ambiente: Lega Navale-Scuola vela Club velico Wwf Lega ambiente Si avvale della collaborazione con: Giornali e Reti televisive locali e regionali: Gazzetta del Sud Crotonews Crotonese Crotoneweb RTI Video Calabria Esperia Si stabilisce di aderire a tutti i progetti , concorsi, ecc. presentati dal MIUR, da Enti e Associazioni Coerenti con le tematiche del POF, che prevedono anche uscite didattiche, concordati nei consigli di classe, interclasse o individuati dal singolo docente come approfondimento dell’azione educativa e preventivamente concordati e autorizzati dal Dirigente Scolastico 11 Risorse STRUTTURE DELLA SCUOLA Il plesso Centrale Giovanni XXIII , ospita 8 classi di scuola secondaria 1° grado (2 prime, 2 seconde e 4 terze, gode di aule ampie situate su più piani, sei delle quali dotate di LIM (lavagne interattive multimediali). La scuola è fornita di vari laboratori multimediali: laboratorio d’informatica laboratorio linguistico multimediale con postazioni multiple Sala videoconferenza Inoltre la scuola è fornita di: laboratorio scientifico Laboratorio di ceramica Laboratorio di disegno per alunni diversamente abili Laboratorio musicale Biblioteca Presidenza Uffici di segreteria (3) Sala professori Palestra attrezzata Spazi Esterni per attività motoria Il plesso Maria Montessori, ospita 9 sezioni di scuola dell’infanzia e 18 classi di scuola primaria (4 prime, 3 seconde,4 terze,4 quarte,3 quinte La scuola è fornita di: Palestra attrezzata Laboratorio di informatica che ospita la biblioteca Sala teatro e proiezioni Sala mensa Giardino Cortile Una classe è attrezzata secondo il progetto Scuola Digitale Cl@sse 2.0( Lavagna interattiva multimediale, postazione PC e notebook per tutti gli alunni ). Il plesso Salica, è costituito da più edifici che ospitano 3 sezioni di scuola dell’infanzia e cinque classi di scuola primaria . La scuola è fornita di: Laboratorio d’ informatica Ampio cortile Servizio bus La scuola si è attivata, attraverso la richiesta di finanziamenti PON FESR 2007/2013 Asse II “ Qualità degli Ambienti Scolastici”-Obiettivo C” Ambienti per l’Apprendimento” 2007/2013,al fine di dotare il maggior numero possibile di aule di LIM. 12 Ambienti d’apprendimento L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO L’ambiente è caratterizzato dalle scelte metodologiche che seguono: Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l’esplorazione e la scoperta Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza sul proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio Tali scelte possono essere facilitate da attività legate all’utilizzo delle tecnologie informatiche 13 Ambiente di apprendimento e l a b o r a t o r i •L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità. •Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento continuo; un luogo che agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture. •Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. 14 Ambienti d’apprendimento e LABORATORI L’Istituto progetta percorsi didattici condotti da docenti interni per la realizzazione dei seguenti laboratori: In orario scolastico LABORATORIO MULTIMEDIALE informatica, percorsi multimediali LABORATORIO LINGUISTICO composizione di testi, approfondimenti di lingua italia inglese,spagnolo, tedesco LABORATORIO ARTISTICO/MUSICALE ceramica, pittura, manipolazione, attività musicale LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE analisi sensoriale, manipolazione, degustazione BIBLIOTECA lettura, animazione, ricerca LABORATORIO DI GIORNALISMO raccolta dati, stesura articoli per new magazine LABORATORIO DI ATTIVITA‟ MOTORIA psicomotricità, giochi di squadra In orario extrascolastico LABORATORIO TEATRALE recitazione, drammatizzazione, mimica LABORATORIO DI CERAMICA-PITTURA-DISEGNO manipolazione, creazione di oggetti e decorazione LABORATORIO DI GIORNALISMO raccolta dati, stesura, impaginazione e stampa LABORATORIO DI MUSICA Corsi di strumento, coro e musica d‟insieme 15 La nostra scuola è aperta alle innovazioni tecnologiche SCUOLA DIGITALE CL@SSE 2.0 L’azione Cl@sse 2.0 si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. I docenti e gli alunni possono disporre di dispositivi tecnologici e di device multimediali e le aule vengono dotate di apparati per la connessione ad Internet e di Lavagne multimediali Nella scuola primaria “Maria Montessori” è stata attivata una cl@sse 2.0, nella quale l’apprendimento diventa più attraente e gli alunni hanno maggiore possibilità di: Usufruire di un ambiente aperto per l’apprendimento Sviluppare le competenze per la società della conoscenza L’obiettivo del nostro Istituto è quello di proiettarsi verso una Scuol@ 2.0, dove tutti gli alunni possano utilizzare le nuove tecnologie nella prassi quotidiana. Anche la Scuola Secondaria di Primo grado è dotata di sei aule con LIM e Laboratorio linguistico multimediale. Sala videoconferenza La nostra scuola aperta alle innovazioni ha adottato i il registro elettronico Un sistema informatizzato per la gestione completa dei registri di classe e del professore che consente di sostituire i registri cartacei e permette ai docenti di organizzare in maniera efficiente le proprie attività didattiche, di pianificare lo svolgimento delle lezioni e di registrare i dati riguardanti le assenze e le valutazioni scritte e orali degli alunni. Oltre alla gestione ordinaria dei dati, è possibile effettuare svariate elaborazioni in risposta alle necessità del dirigente e/o dei docenti, quali: Grafici sull'andamento dell'alunno, statistiche comparative tra l'alunno e la classe, riepiloghi sul numero di ore di lezione effettuate, sullo svolgimento del programma scolastico e tanto altro ancora. 16 ORGANIGRAMMA DIRIGENT E SCOLASTI CO 17 SCELTE ORGANIZZATIVE FUNZIONE E INCARICHI INCARICHI, COMPITI E FUNZIONI Le risorse umane saranno utilizzate tenendo conto delle peculiarità e delle competenze specifiche di ciascuno; e potranno accedere ai vari incarichi dietro presentazione di domanda corredata di curriculum vitae . DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maria Fontana Ardito Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. COLLABORATORI Sede centrale: Ins. Tesoriere Antonella Plesso Montessori: Ins. Alessio Cavarretta Anastasia Plesso Salica : Ins. Tarizzo Daniela Collaborano con il Dirigente Scolastico per l‟organizzazione e la funzionalità dei diversi plessi dell‟Istituto DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Dott. Antonio Garofalo Il Responsabile Amministrativo sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il relativo personale. SEGRETERIA Personale addetto ai settori: - Protocollo generale - alunni - gestione del personale - gestione finanziaria Nell’ambito delle funzioni attribuite a ciascuna unità di personale vengono svolte le attività dei servizi generali e amministrativi a supporto dell’attività didattica 18 CONSIGLIO D’ISTITUTO PRESIDENTE (genitore) Vulcano Maurizio MEMBRO DI DIRITTO Dirigente Scolastico Dott ssa Maria F. Ardito COMPONENTE GENITORI Sig.Pugliese Massimiliano Sig.a Caccavari Laura Sig.Lombardo Antonio Sig.a Apa Livia Sig.a Stirparo Antonella Sig.a Ragusa Agata Sig. Frisina Walter COMPONENTE DOCENTI Ins.Affilistro Caterina Ins.Tesoriere Maria Antonella Ins.Grotteria Rosa Ins.Russo Alessandra Ins.Suriano Clementina Ins.Geremicca Porzia Rosa Maria Sig.Alessio Cavarretta Anastasia Sig. Critelli Germana COMPONENTE A.T.A. Sig Brizzi Domenico Sig.Tallarico Mario COMPITI Adotta il POF deliberato dal Collegio Docenti ed il Regolamento d‟Istituto. Definisce accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche e di ricerca, sperimentazione e sviluppo, formazione e aggiornamento Individua le scelte generali di gestione e amministrazione della scuola. Adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali. Definisce i criteri inerenti la stipula di contratti di utilizzazione di beni e dei locali scolastici da parte di soggetti terzi. GIUNTA ESECUTIVA ORGANO DI GARANZIA PRESIDENTE Dirigente Scolastico Dottssa Maria Fontana Ardito PRESIDENTE Dirigente Scolastico Dottssa Maria Fontana Ardito MEMBRO DI DIRITTO Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Garofalo Antonio COMPONENTE DOCENTI Prof.ssa M:Antonella Tesoriere Ins. Caterina Affilistro COMPONENTE GENITORI Sig.a Apa Livia COMPONENTE GENITORI Sig.a Apa Livia Sig. Vulcano Maurizio COMPONENTE DOCENTI Ins.Tesoriere Maria Antonella COMPONENTE PERSONALE ATA Sig.Tallarico Mario COMITATO DI VALUTAZIONE PRESIEDE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa MARIA FONTANA ARDITO Membri: Le Insegnanti: Riganello D., Affilistro M . Tripaldi. Grotteria. Le insegnanti: Affilistro C. Ruggiero Raffaella (supplenti) 19 FUNZIONI STRUMENTALI Insegnanti Area Ambito di Intervento •Cura dell’aggiornamento, della stampa e della diffusione tra docenti del STIGLIAN O RITA Villirillo Mariella Murano Teresa Riganello Domenica Anili Brunella Pirillo Annamaria Perziano Cinzia Benincasa Elisa “1“ GESTIONE DEL POF “2“ SOSTEGNO AI DOCENTI “3“ INTERVENTI E SERVIZI PER GLI ALUNNI “4” VISITE GUIDATE RAPPORTI CON L’ESTERNO ‘’5’’ Handicap – inclusione – BES POF •Stesura del prospetto sintetico per i genitori • Monitoraggio e cura della documentazione educativa delle attività svolte • Programmazione del piano annuale delle attività •Collaborazione con le altre F.S. •Individuazione delle strategie tese al miglioramento della funzione docente e della qualità della scuola • Individuazione e proposizione di attività di formazione e aggiornamento • Selezione, proposizione e progettazione di attività europee •Coordinamento delle attività di report dei singoli docenti referenti • Collaborazione con le altre F.S. •Referente nei rapporti scuola-famiglia per alunni in difficoltà • Promozione, organizzazione e gestione di progetti • Selezione e diffusione di concorsi • Coordinamento attivita’ di recupero nei vari ambiti disciplinari • Coordinamento con area 1 per la realizzazione del patto formativo e attuazione del regolamento d’istituto •Promozione e coordinamento dei progetti di accoglienza Coordinamento delle attività relative all’orientamento Interventi di orientamento scolastico e continuità Elaborazione schede e griglie sintetiche, utili per le operazioni di scrutinio • Collaborazione con le altre F.S. •Coordinamento delle visite guidate, dei viaggi d’istruzione e delle uscite •Organizzazione e partecipazione manifestazioni esterne alla scuola •Coordinamento dei rapporti con enti pubblici e associazioni. Comunicazione interna ed esterna • Collaborazione con le altre F.S. • Progettazione, coordinamento attività d’integrazione e inclusione alunni con BES •Coordinamento docenti di sostegno, docenti curriculari ed eventuali esperti esterni. •Raccordo con gli operatori USL e con le famiglie •Referente coordinamento Rete Inclusione •Referente proposte formazione e aggiornamento sulle problematiche Inclusione e BES 20 COMMISSIONI e REFERENTI COMMISSIONE POF F.S STIGLIANO RITA Componenti: Riganello Domenica Scuola Primaria Cavarretta Teresa Scuola Infanzia Murano Teresa Scuola sec. Primo Grado “RICERCARE PER INNOVARE” MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 INDICAZIONI NAZ. PER IL CURRICOLO STIGLIANO (Sec.primo grado) Riganello (Scuola Primaria) CAVARRETTA TERESA (Scuola Infanzia) INVALSI TESORIERE Scuola Sec. Primo grado VALENTE - RIGANELLO Scuola Primaria QUADRO ORARIO STIGLIANO TESORIERE Sec. Primo Grado- CRITELLI RIGANELLO PIRILLO Primaria Montessori - TARIZZO Salica NOI MAGAZINE GAZZETTA DEL SUD ASTURI GUTENBERG STIGLIANO SCUOLA AMICA UNICEF SODA FUORI CLASSE - SAVE THE CHILDREN MURANO -RIGANELLO ATTIVITA’ MOTORIA RIGANELLO Scuola Primaria ELIA Scuola Sec Primo grado ECO-SCHOOL CRITELLI SICUREZZA RUSSO TARIZZO TUCCIO TESORIERE STRUMENTO MUSICALE FICO LABORATORI INFORMATICI MURANO TESORIERE Scuola Sec Primo grado PRILLO SURIANO Scuola Primaria TEATRO MURANO scuola Primaria CHIODO Scuola sec. Primo grado 21 DIRIGENTE SCOLASTICO – Presidenza del Collegio Docenti Dott.ssa MARIA FONTANA ARDITO TUTTI I DOCENTI IN SERVIZIO NELL’ISTITUTO SCUOLA DELL’INFANZIA N* 1 COGNOME BELLO NOME MARIA Tipo posto COMUNE 2 BONFANTI LOREDANA COMUNE 3 BRASACCHIO ANNA ELEONORA COMUNE 4 CALINDRO FIORELLA COMUNE 5 CAPORALE M. CONCETTA COMUNE 6 CARPANZANO GIUSEPPINA COMUNE 7 CAVARRETTA TERESA COMUNE 8 DE LUCA SALVATORINA COMUNE 9 DI PIERRO FRANCA COMUNE 10 GEREMICCA PORZIA ROSA MARIA COMUNE 11 GRECO LUCREZIA LINA COMUNE 12 LANTIERI PAOLA IRC ORE 13,30 13 LIOTTA ANNA MARIA COMUNE 14 LUCENTE MARIA PIA COMUNE 15 MESSINA GIUSEPPA COMUNE 16 MESSINA LUIGIA IRC ORE 4,30 17 ROGANO FILOMENA COMUNE 18 ROMANINO RITA MARIA COMUNE 19 RUBERTO EMILIA COMUNE 20 SICA MARIA COMUNE 21 TALARICO ROSETTA COMUNE 22 TORCHIA SILVANA COMUNE 23 TRIPALDI ELENA COMUNE 24 VECCHIO SILVIA COMUNE 25 ZURLO RITA COMUNE 22 SCUOLA PRIMARIA N° 1 2 3 COGNOME AFFILISTRO AFFILISTRO ALESSIO CAVARRETTA NOME CATERINA MARIA LUCREZIA ANASTASIA TIPO POSTO COMUNE COMUNE COMUNE 4 ANDIDARO CAROLINA COMUNE 5 6 7 8 9 10 APRIGLIANO BENINCASA BENINCASA CASTAGNINO CILENTO CIMINI MARIA ROSA ELISA MARIA JOSEPHINA ANGELA GIOVANNELLA SILVIA COMUNE SOSTEGNO SOSTEGNO COMUNE COMUNE SOSTEGNO 11 12 13 14 15 16 17 18 CIRILLO CRITELLI DE FILIPPIS DI PERRI FAUCI FORESTA GRANDE LARATTA GIUSEPPINA GERMANA ANGELA PAOLA MARIA GIUSEPPA ALBERTINA DOMENICA GIUSEPPINA TERESA COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 LEVA MASTROIANNI MINAUDO MURACA NANCI NICOTERA OLIVO PIRILLO PLACCO RIGANELLO RUGGIERO RUSSO SCARAMUZZINO SCIDA SESSA SINOPOLI SOMMA SURIANO TARIZZO VALENTE VILLIRILLO VRENNA ELIGIA ANGELINA CAROLINA ANNA TERESA ANGELINA ROBERTA ANNA RITA ANNAMARIA SEBASTIANO DOMENICA TERESA RAFFAELLA CINZIA ALESSANDRA CATERINA VITTORIA MARIA CARMELA MARIA PATRIZIA CLEMENTINA DANIELA GIUSEPPINA MARIELLA GIUSEPPE COMUNE COMUNE COMUNE SOSTEGNO COMUNE LINGUA INGLESE SOSTEGNO IRC COMUNE LINGUA INGLESE IRC COMUNE COMUNE IRC ORE 10,00 COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE SOSTEGNO 23 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N*. COGNOME NOME MATERIA 1 2 3 4 5 ANILI ASTURI BUCCIOLI CAVALIERE CHIODO BRUNELLA GIUSEPPINA PIA GIOVANNA FORTUNATA FRANCESCA LETTERE LETTERE ARTE MATEMATICA E SCIENZE MATEMATICA E SCIENZE 6 COSENTINO NADIA INGLESE 7 DE LUCA TERESA 8 ELIA GIUSEPPE STRUMENTO MUSICALE Pianoforte SCIENZE MOTORIE 9 FABIANI AURORA LETTERE 10 FABIANI PIERINA LETTERE 11 FICO GIUSEPPINA GALLO AGATA STRUMENTO MUSICALE Flauto ARTE 12 GRAVINA FRANCESCO 13 FICO GIUSEPPINA 14 GROTTERIA ROSA 15 IANNICE LUIGIA TECNOLOGIA LORENTI FRANCESCO STRUMENTO MUSICALE 16 MANICA MARIA GIUSEPPINA MATEMATICA E SCIENZE 17 MURANO TERESA SPAGNOLO 18 PERZIANO CINZIA TEDESCO 19 20 RIZZUTO SODA ITALIA MARIA TERESA EDUCAZIONE MUSICALE RELIGIONE 21 STIGLIANO RITA FRANCESCA LETTERE 22 TESORIERE MARIA ANTONELLA TECNOLOGIA 23 TUCCIO AURELIO TECNOLOGIA STRUMENTO MUSICALE Tromba STRUMENTO MUSICALE Flauto INGLESE 24 COORDINATORI CONSIGLI DI INTERSEZIONE, DI INTERCLASSE E DI CLASSE DIRIGENTE SCOLASTICO – Presidenza dei consigli Dottssa Maria Fontana Ardito Considerato che il Dirigente Scolastico presiede il Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di classe, si dispone che, in caso di sua assenza o impedimento, i Consigli saranno presieduti dai docenti Coordinatori ,che assumono la funzione di Presidente coordinatore, di seguito indicati: PLESSO MARIA MONTESSORI PRIMA Sezione Coordinatore Ins. Messina Ins. Zurlo F.F. di Presidente ° ° Segretario SECONDA Sezione Ins. Tripaldi F.F. di Presidente ° Ins. Bonfanti ° Ins. Bello F.F. di Presidente ° Coordinatore Segretario TERZA Sezione Coordinatore Ins. Carpanzano Segretario Classe PRIMA Ins. Nanci F.F. di Presidente ° Ins. Leva ° Ins. Valente F.F. di Presidente Ins. Russo ° Ins. Somma F.F. di Presidente Ins. Cirillo ° Ins. De Filippis F.F. di Presidente Ins. Minaudo ° Ins. Aprigliano F.F. di Presidente Ins. Sessa ° Coordinatore Segretario Classe SECONDA Coordinatore Segretario Classe TERZA Coordinatore Segretario Classe QUARTA Coordinatore Segretario Classe QUINTA Coordinatore Segretario 25 PLESSO SALICA SCUOLA INFANZIA Ins. DI PIERRO Franca Coordinatore Ins.CAPORALE Maria C.. Segretario PLESSO SALICA SCUOLA PRIMARIA Coordinatore Ins. TARIZZO Daniela Segretario Ins. Andidaro F.F. di Presidente ° PLESSO GIOVANNI XXIII Classe Prima sez. A Cosentino Prof.ssa Nadia Classe Seconda sez. A Anili Prof.ssa Brunella Classe Terza sez. A MANICA Prof.ssa Giuseppina Classe Prima sez. B MURANO Prof.ssa Teresa Classe Seconda sez. B TESORIERE Prof.ssa Antonella Classe Terza sez. B FABIANI Prof.ssa Aurora Classe Terza sez. C STIGLIANO Prof.ssa Rita F.sca Classe Terza sez. D RIZZUTO Prof.ssa Italia ° ° ° ° ° ° ° ° 26 ASSEGNAZIONE CLASSI-INSEGNANTI-DISCPLINE ASSEGNAZIONE SEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO MARIA MONTESSORI SEZIONI INSEGNANTI 1^A Vecchio Silvana - Calindro Fiorella 2^A De Luca Salvatorina - Geremicca Porzia 3^A Sica Maria 1^B Tripaldi Elena 2^B Romanino Rita - Rogano Filomena 3^B Messina Giuseppa - Zurlo Rita 1^C Cavarretta Teresa - Zanghì Agata Silvana 2^C Bello Maria –Ruberto Emilia 3^C Brasacchio Eleonora - Torchia Silvana Rosa Maria - Talarico Rosetta TOT. Alunni 219 Ins. di Religione Cattolica : Lantieri Paola PLESSO SALICA 1^A Di Pierro Franca - Liguori Donatella 2^A Caporale M. Concetta - Scida Elena TOT 37 27 ASSEGNAZIONE INSEGNANATI-CLASSIDISCIPLINE Scuola primaria plesso M.Montessori CLASSE INSEGNANTE - DISC. - ORE 1^A LEVA(21+1mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2) PIRILLO 2 NICOTERA (1) FAUCI (3) MUS (2) INF(1) 1^B NANCI (21+1mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2) PIRILLO 2 NICOTERA (1) CILENTO (3) MUS (2) INF(1) 1^ C PLACCO (21+1mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2) PIRILLO 2 NICOTERA (1) CILENTO(3) MUS (2) INF(1) 2^A AFFILISTRO M. (21+1mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(1)-INF(1) 2^B ALESSIO A. (21+1 MENSA)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(1)-INF(1) 2^C RUSSO A. (21+1Mensa)IT.(6)- ING (3)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)MAT(5)-SCI(2)- 2^D 3^A 3^B 3^C RELIGIONE RUGGIERO (2) ORE INGLESE NICOTERA ORE (2) INS- SPEZ - DISC-ORE CILENTO (2) MOT(1) MUS(1) RUGGIERO (2) NICOTERA (2) CILENTO (2) MOT(1) MUS(1) RUGGIERO (2) RUSSO A. SPECIALIZZATO VILLIRILLO (4) MOT(2) - MUS(1)INF (1) RUGGIERO (2) NICOTERA (2) VILLIRILLO (2) MUS (1) - INF(1) RUGGIERO (2) RIGANELLO (3) VILLIRILLO (1) INF(1) SOMMA P. (21+1MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2)- MUS(1) RUGGIERO (2) RIGANELLO (3) VILLIRILLO (1) SINOPOLI M. (21+1MENSA IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2)- MUS(1) RUGGIERO (2) VALENTE G. (21+1 Mensa)IT.(6)-AI(2)-ST(2)- GEO(2)MAT(5)-SCI(2)- MOT(2)- CIRILLO G. ( 21+1MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)-SCI(2)MOT(2)MUS(1) INF(1) RIGANELLO (3) FAUCI (1) INF(1) 28 RUGGIERO (2) DE FILIPPIS A. SPECIALIZZATO VILLIRILLO (4) MOT(2) - MUS(1)INF (1) RUGGIERO (2) RIGANELLO (3)- VILLIRILLO (1) INF(1) VILLIRILLO (1) INF(1) 4^A DE FILIPPIS A. (21+1MENSA)IT.(6)- ING (3)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)MAT(5)-SCI(2)- 4^B MASTROIANNI(21+1MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)SCI(2)- MOT(2)- MUS(1) 4^C MINAUDO (21+1MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)SCI(2)- MOT(2)MUS(1) RUGGIERO (2) RIGANELLO (3)- 4^D AFFILISTRO C.(21+1 MENSA)IT.(6)- ING (3)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)MAT(5)-SCI(2)- RUGGIERO (2) AFFILISTRO SPECIALIZZATO SESSA (16- 3MENSA-3COM)- PIRILLO (2) GRANDE SPECIALIZZATO CRITELLI (22 ) IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)SCI(2)- MOT(2)- MUS(1)- INF(1) PIRILLO (2) RIGANELLO ( 3+1MENSA)- PIRILLO (2) RIGANELLO (3) CILENTO(4) MOT(2) - MUS(1)INF (1) GRANDE (17-2MENSA3COM)5^A TEMPO PIENO 5^B 5^C APRIGLIANO (21+1 MENSA)IT.(6)-AI(1)-ST(2)- GEO(2)-MAT(5)SCI(2)- MOT(2)- INF(1) CILENTO (1) MUS(1) TOTALE ALUNNI PRIMARIA 367 SCUOLA PRIMARIA Plesso SALICA INGLESE RELIGIONE 1A SCARAMUZZINO CATERINA SCIDA VITTORIA 2° A ANDIDARO CAROLINA 3°A SURIANO CLEMENTINA SCIDA VITTORIA 4°A TARIZZO DANIELA SCIDA VITTORIA 5°A DI PERRI MARIA GIUSEPPINA FAUCI ALBERTINA SCIDA VITTORIA FORESTA DOMENICA SCIDA VITTORIA TOTALE ALUNNI PRIMARIA 63 29 RELIGIONE LINGUA 2 SPAGNOLO TEDESCO SCIENZE MOTORIE MUSICA TECNOLOGIA ARTE INGLESE MATEMATICA SCIENZE STORIA GEOGRAFIA 4 ORE ITALIANO 6 ORE CLASSE SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO 1° A FABIANI P. ASTURI MANICA COSENTINO GALLO IANNICE RIZZUTO ELIA MURANO SODA 2° A ASTURI ANILI MANICA COSENTINO GALLO TESORIERE RIZZUTO ELIA MURANO SODA MANICA COSENTINO GALLO TUCCIO RIZZUTO ELIA MURANO SODA 3° A ANILI STORIA ANILI GEOGRA FIA FABIANI P. 1° B STIGLIANO FABIANI A. CHIODO COSENTINO BUCCIOLI TESORIERE RIZZUTO ELIA MURANO SODA 2° B STIGLIANO ANILI CHIODO COSENTINO BUCCIOLI TESORIERE RIZZUTO ELIA MURANO SODA FABIANI A. STORIA FABIANI A GEOGRA FIA ANILI CAVALIERE GROTTERIA BUCCIOLI TESORIERE RIZZUTO ELIA MURANO SODA 3° C STIGLIANO ASTURI CHIODO GROTTERIA BUCCIOLI TESORIERE RIZZUTO ELIA MURANO SODA 3D FABIANI A. ASTURI CAVALIERE COSENTINO GALLO IANNICE RIZZUTO ELIA PERZIANO SODA 3° B TOTALE ALUNNI 131 ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Nell‟ambito della Normativa vigente, il tempo scuola offerto dall’ Istituto prevede le seguenti tipologie all‟interno delle quali sviluppare le attività programmate: OFFERTA TEMPO SCUOLA INFANZIA MONTESSORI 9 SEZIONI 40 ORE INFANZIA SALICA TOT.ALUNNI 219 2 SEZIONI 40 ORE TOT. ALUNNI 37 SCUOLA PRIMARIA MONTESSORI 16 CLASSI 27 ORE+MENSA da lunedì a venerdì con un rientro di due ore SCUOLA PRIMARIA SALICA 1 classe a tempo prolungato 40 ore 5 CLASSI TOT. ALUNNI 367 27 ORE + MENSA con un rientro di due ore Tot alunni 63 SCUOLA SCONDARIA 1° GRADO 8 CLASSI 30 ORE: 29 + 1 approfondimento mat. Letterarie attività pomeridiane di strumento musicale e attività sportiva TOT. ALUNNI 131 31 PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO D’ISTITUTO Il Collegio Docenti, mediante un’apposita commissione di studio, coerentemente con il documento “Nuove Indicazioni Nazionali per la Costruzione del Curricolo”, ha elaborato la programmazione didattica annuale che si sviluppa in Percorsi di Apprendimento Lo sviluppo di tali percorsi è stato pensato tenendo conto della continuità verticale tra i diversi ordini di studi (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) e in tale contesto della progressività degli apprendimenti. FINALITA` GENERALI Alla scuola spetta il compito di FORMARE cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo FAVORIRE l’accoglienza delle diversità come valore irrinunciabile FAVORIRE , con strategie adeguate, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento precoce FORNIRE supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta OFFRIRE agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; FAR SÌ che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; PROMUOVERE negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; FAVORIRE l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi OBIETTIVI EDUCATIVI Rispetto delle regole Socializzazione Metodo di lavoro Partecipazione ed impegno Sviluppo dell’orientamento COMPETENZE-CHIAVE per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale . Profilo delle competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione riferite al pieno esercizio della Cittadinanza Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. 32 Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti Competenze riferite alle Discipline Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi e ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. 33 CONTINUITÀ ED UNITARIETÀDEL CURRICOLO L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. costituisce il primo segmento del percorso scolastico e contribuisce in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresenta un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione. Il consolidamento del nostro Istituto comprensivo consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni. Si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi. Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline 34 Un apprendimento a colori in una scuola amica Il sé e l’altro La conoscenza del mondo I discorsi e le parole Campi d’esperienza Il corpo e il movimento Immagini suoni colori 35 SCELTE DIDATTICHE Il nostro Istituto caratterizza le proprie scelte didattiche secondo criteri di continuità e di flessibilità. Gli alunni sperimentano metodi e strategie graduali e concatenate, guidate dai docenti dei diversi ordini di studio tenendo conto delle peculiarità di ciascuna fascia d’età. Nella formazione del bambino e del ragazzo, abbiamo individuato quattro “piste metodologiche”,attraverso le quali si snodano diversi percorsi formativi. Intendiamo garantire all’alunno una certa continuità per promuovere la formazione di un ragazzo che sappia imparare ad imparare in un clima di cooperazione col gruppo. 36 Per rispondere nel migliore dei modi alle aspettative e ai bisogni degli allievi, la scuola programma ogni anno un progetto di accoglienza, finalizzato alla creazione di un clima di serena fiducia e fattiva collaborazione tra docenti , discenti e genitori FASE DELL'INSERIMENTO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA Obiettivo: favorire l'inserimento superando ansie, timori e paure Bisogni da soddisfare: esplorare, scoprire e appropriarsi del nuovo ambiente; avvicinarsi e scoprire un nuovo mondo di relazioni con gli adulti e bambini. RUOLO DELL’INSEGNANTE Nei confronti del bambino le insegnanti si propongono di promuovere: un’entrata a scuola piacevole; un graduale distacco del bambino dalle figure parentali; l’incoraggiamento del bambino a muoversi nello spazio-sezione e spazio-scuola con sicurezza; l’esplorazione e la curiosità per i materiali didattici e di gioco; la graduale accettazione di piccole regole di gruppo e di vita comunitaria. Nei confronti dei genitori le insegnanti si propongono di: stimolarli a lasciare i figli con serenità; far capire l’importanza di una frequenza regolare del bambino; sollecitarli ad accompagnare il figlio nell’esplorazione del nuovo ambiente; incoraggiarli a partecipare e a collaborare in prima persona alle attività proposte nell’ambito scolastico. Per favorire l’integrazione del bambino nel gruppo e per stimolare la comunicazione interpersonale e la costruzione di nuove relazioni, verranno proposte attività manipolative, attività grafiche, pittoriche, giochi motori di piccolo e grande gruppo, gioco libero con materiale scelto dai bambini, filastrocche e girotondi. Quello del PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA è un momento importante, pieno di incertezze, di novità e di impegni sia scolastici che extrascolastici. Il progetto mira a supportare il bambino in questo approccio con la scuola primaria, mettendolo a contatto con gli ambienti fisici in cui andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo di lavoro sempre più intenso e produttivo. Valorizzando le competenze già acquisite e nel rispetto di quelle che sono le caratteristiche proprie dell’età evolutiva che il bambino sta attraversando, verranno promosse attività laboratoriali improntate sul gioco e sul gioco-lavoro, sfruttando il suo entusiasmo e il suo desiderio di nuovi apprendimenti. L’aspetto ludico gli consentirà di inserirsi nel nuovo ambiente senza traumi e di vivere le nuove esperienze scolastico-culturali serenamente. OBIETTIVI -Favorire una transizione serena tra i due ordini di scuola. -Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e di identità. -Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri; raccontare di sé e del proprio vissuto. -Manifestare attitudini, stili e modalità espressive personali, conoscenze e competenze. -Interiorizzare, all’interno del gruppo scuola, sentimenti e rapporti di simpatia e di accettazione reciproca 37 Poiché siamo consapevoli che il PASSAGGIO DALLA SCUOLA PRIMARIA A QUELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO coincide con l’inizio della fase pre-adolescenziale, con i problemi legati alla timidezza e alle difficoltà di rapportarsi con gli altri, verrà fatto ogni sforzo per rassicurare e incoraggiare i ragazzi, facendo loro superare l’ansia del primo impatto e creando occasioni positivi per esprimere il loro essere La scuola si propone di favorire l’inserimento degli studenti nella nuova realtà con un atteggiamento di disponibilità, ascolto, apertura, accettazione, che contribuisca a trasmettere il senso di appartenenza all’istituzione. Dalla reciproca conoscenza nasce un clima di fiducia che è alla base di un rapporto collaborativo e costruttivo tra alunni, docenti e genitori , ciascuno con la propria specificità e il proprio ruolo. Per le classi successive alle prime, poiché per questi alunni gli ambienti, l’organizzazione scolastica in genere e gli insegnanti sono un fatto già noto accoglienza significherà: rincontrarsi per riprendere insieme il discorso educativo. Sarà quindi, un momento assembleare anche per raccontarsi. In particolare nelle prime giornate si faranno conversazioni in aula congeniali agli alunni, che potranno narrare e quindi anche di ritrovarsi tra di loro. Si cercherà, insomma, di fare in modo che il primo approccio all’istituzione scolastica sia un momento positivo e utile e serva a creare un rapporto sereno ed equilibrato con la scuola. 1) Finalità: 1.1 Facilitare l’inserimento degli studenti nella nuova realtà scolastica. 1.2 Favorire il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria. 1.3 Contrastare i fenomeni del disagio e della dispersione scolastica. 2) Obiettivi 2.1 Far conoscere gli spazi, le strutture, gli organismi della scuola e le relative funzioni. 2.2 Coinvolgere gli alunni e le loro famiglie nel progetto educativo e formativo che la scuola propone. 2.3 Far conoscere gli obiettivi didattici, i contenuti, i metodi, gli strumenti e i criteri di valutazione delle singole discipline. 2.4 Favorire una prima conoscenza e socializzazione all’interno della classe. 2.5 Far maturare la consapevolezza della scelta scolastica operata, anche attraverso l’espressione, da parte degli alunni, di aspettative e timori. 2.6 Rilevare la situazione complessiva degli alunni in ingresso. 38 BES : IL NUOVO LESSICO DELL’INCLUSIONE “Un bisogno educativo speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata” (D. Ianes) Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (D.M. 27/12/2012; C.M. N.8 06/03/2013) si fonda su una visione globale della persona che fa riferimento al modello della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health - ICF) come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002). “Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni. BES, tre grandi sotto-categorie: disabilità (L.104/1992) disturbi evolutivi specifici (L.170/2010; LINEE GUIDA 2011) oltre i disturbi specifici dell’apprendimento (Dislessia, Disortografia, Disgrafia, Discalculia) anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD), il ritardo mentale lieve; il funzionamento intellettivo limite è considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico). Tutte queste differenti problematiche non vengono o non possono venir certificate ai sensi della legge 104/92, non danno conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra queste, all’insegnante di sostegno. 39 svantaggio socio-economico, linguistico, culturale (C.M. n.8 06/03/2013) Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative, con le stesse modalità sopra indicate. Ogni sera della mia infanzia tornavo a casa perseguitato dalla scuola .I miei voti sul diario dicevano la riprovazione dei miei maestri. Quando non ero l’ultimo della classe, ero il penultimo. (Evviva!) Refrattario dapprima all’aritmetica, poi alla matematica, profondamente disortografico, poco incline alla memorizzazione delle date e alla localizzazione dei luoghi geografici, inadatto all’apprendimento delle lingue straniere, ritenuto pigro (lezioni non studiate, compiti non fatti), portavo a casa risultati pessimi […] Ho sempre sentito dire che mi ci era voluto un anno intero per imparare la lettera a. La lettera a, in un anno. Il deserto della mia ignoranza cominciava al di là dell’invalicabile b. (DANIEL PENNAC, Diario di scuola) INTEGRAZIONE INCLUSIONE per la nostra scuola è l’obiettivo permanente che si esplica nel dare al soggetto- persona le condizioni per divenire parte integrante in un contesto sociale, per vivere esperienze significative, emozioni razionali con il gruppo dei pari, con gli adulti di riferimento. Grazie alla sua stessa valenza educativa e formativa, la scuola tiene conto dei diversi ritmi di apprendimento di ogni alunno e si impegna a realizzare percorsi formativi nella prospettiva di valorizzare gli aspetti della personalità di ognuno e favorire il raggiungimento del successo scolastico di tutti gli studenti. Il nostro Istituto Comprensivo stimola la vita di gruppo favorendo le peculiarità di ogni singolo, valorizzando la diversità di ognuno, operando per l’inclusione nella prospettiva della continuità verticale, cioè dal suo primo ingresso nella scuola dell’infanzia, per poi proseguire nella scuola primaria e ancora nella scuola secondaria di primo grado. Nel caso di soggetti in situazione di handicap e, più in generale, di tutti coloro che presentano una condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico o culturale, emerge con forza l’esigenza, pur nel rispetto del naturale processo di crescita e maturazione di ciascuno, di interventi mirati e al tempo stesso articolati. La quotidiana attività educativo- didattica intesa a favorire l’inclusione dei nostri alunni e la loro progressiva maturazione formativa si articola in modo da: cogliere il valore dell’altro nell’unitarietà del suo essere e metterlo nelle condizioni di potersi relazionare nel miglior modo possibile ai suoi simili e alla realtà; promuovere le potenzialità del singolo alunno- persona; adottare forme di flessibilità dell’organizzazione didattica ed educativa; creare un positivo rapporto di collaborazione tra insegnanti di classe, di sostegno, famiglia e servizi specialistici per conseguire il successo formativo e per una corretta “condivisione delle responsabilità educative”. E’ prevista una funzione strumentale appositamente dedicata con mansione di coordinazione delle attività, delle proposte, della formazione- informazione e degli interventi per “handicap, inclusione, BES”. 40 In ogni singola classe l’inclusione avviene ogni giorno attraverso percorsi educativi e didattici individualizzati e personalizzati, attuati con buone pratiche di insegnamento e attività specifiche. Sono previste all’interno delle attività quotidiane esperienze di tutoraggio, di percorsi cooperativi e di intrecci tra le proposte personalizzate del singolo e quelle di classe per favorire scambi di esperienze e di crescita tra le diverse necessità. In questa opera di inclusione e di crescita culturale, relazionale ed umana prendono parte gli alunni come soggetti centrali, poi ruotano intorno a questo gli insegnanti di classe e l’insegnante di sostegno, come operatore specializzato, ove previsto. Nel rispetto della Legge 104/92 saranno assegnati agli alunni gli insegnanti di sostegno, che in accordo con i docenti del team, la famiglia e gli altri operatori socio-sanitari, attueranno opportuni interventi in base alle esigenze e alle potenzialità del singolo alunno. A tal fine la scuola ha a disposizione i seguenti strumenti: GLH d’Istituto; GLH Operativo; Diagnosi Funzionale (ASL); Profilo Dinamico Funzionale; PEI (Piano Educativo Individualizzato). Il GLH è un gruppo di lavoro sull’handicap che si concretizza in incontri periodici fra insegnanti di sostegno, rappresentanze degli insegnanti curricolari e del Dirigente Scolastico (GLH d’Istituto) e di questi con la famiglia dell’alunno, l’équipe medica e gli operatori socio-assistenziali del territorio (GLH Operativo). Gli incontri hanno l’obiettivo di concordare le strategie educative per garantire una corrispondenza fra le esigenze dell’alunno e l’offerta formativa della scuola. L’organizzazione del lavoro prende spunto dalla Diagnosi Funzionale che è di competenza del servizio di Neuropsichiatria della ASL di appartenenza dell’alunno. Essa è fondamentale perché chiarisce la tipologia dell’handicap e ne indica la gravità (comma 1 o comma 3 art. 3 legge 104). Dopo un periodo di osservazione all’interno delle singole èquipe pedagogiche e con il contributo delle varie competenze e conoscenze si traccia, il profilo dinamico funzionale (PDF), indicando le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell’alunno e mettendo in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate. Attraverso tale documento sarà possibile osservare l’alunno in itinere, individuando le potenzialità di recupero, rafforzandole progressivamente e sviluppandole nel rispetto della persona diversamente abile (art. 12, Legge 104/92). Successivamente si procederà alla stesura della programmazione didattica finalizzata a rendere gli obiettivi e gli interventi educativi quanto più possibile adeguati alle esigenze dei singoli alunni. Il PDF è il punto di partenza per la definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI), che è il prospetto di programmazione annuale di intervento educativo- didattico, con obiettivi, attività, metodologia e verifica, ritenuti più idonei per l’alunno. Al di là degli ambiti disciplinari di intervento specifico, si perseguono 41 OBIETTIVI TRASVERSALI - autonomia personale e didattico- operativa -consapevolezza e partecipazione attiva al proprio percorso di apprendimento - rispetto delle regole - socializzazione. ATTIVITA’ E INTERVENTI PER DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI E SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE Per affrontare al meglio i Disturbi Specifici di Apprendimento occorre che l’intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le persone (famiglia, alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi). Occorre che l’intervento in ambito scolastico sia anche di tipo preventivo, attuato già nella scuola dell’infanzia; nella scuola primaria si può prevenire invece, attraverso la somministrazione di test di screening che consentono di individuare i bambini a rischio di apprendimento della letto-scrittura o delle abilità di calcolo. La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il supporto di un docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di buone prassi che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA. In attesa della diagnosi la scuola, inserisce nel POF attività didattiche e di formazione sui DSA, che coinvolgano tutto il corpo docente. Per aiutare gli alunni, la Scuola si adopera per realizzare le seguenti prassi: -creare un percorso didattico personalizzato (P.D.P. piano didattico personalizzato); -individuare metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli alunni; -utilizzare strumenti compensativi e dispensativi; -collaborare con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le modalità di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei compiti...); -valutare discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’alunno e le conoscenze effettivamente acquisite. In favore dei soggetti con DSA, il PDP viene individuato come il documento mediante il quale i consigli di classe, nell’esercizio delle proprie competenze pedagogico- didattiche, elaborano una proposta di personalizzazione dell’apprendimento. Viene condiviso con la famiglia, che lo deve sottoscrivere e che può prevedere, in aggiunta agli altri strumenti compensativi e dispensativi già previsti dalla L.170/2010, anche un’opportuna calibratura della progettazione didattica in termini di livelli minimi di apprendimento attesi in uscita. 42 PAI (PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE) Rappresenta il documento in cui la scuola esplicita la sua politica per l’inclusione, è predisposto dal GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE), deliberato dal Collegio dei Docenti e inserito nel POF. Include un’analisi dei punti di forza e di criticità della scuola rispetto all’inclusione, esplicita gli obiettivi di miglioramento annuali espressi in termini di esiti realistici, misurabili e verificabili, attua proposte di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali, organizzative e finanziarie. 43 CONTINUITA’ ORIENTAMENTO Per continuità si intende l’insieme delle attività che la scuola offre per l’effettiva emancipazione dell’individuo, esse promuovono l’acquisizione di capacità per sviluppare flessibilità cognitiva e comportamentale necessarie per prendere decisioni e per effettuare scelte in vari contesti. Tutte le attività che mettono l’alunno nella condizione di prendere coscienza delle proprie caratteristiche personali e di svilupparle in vista del “suo progetto di vita”, dei suoi studi e della sua futura attività lavorativa, seguendo l’espressione della propria personalità e lo sviluppo della società, sono finalizzate a garantire la continuità.. La vera ed essenziale metodologia di raccordo pedagogico nella scuola consiste nella stessa azione didattico-educativa, incentrata sull’apporto orientativo delle diverse discipline che danno un bagaglio di informazioni spendibili per la vita, al fine di aiutare a sviluppare nel soggetto-alunno attitudini, preferenze, interessi, competenze, comportamenti e valori che, nel corso della maturazione, orientano e canalizzano le energie verso i vari tipi di scelte, in particolare verso quelle scolastiche e professionali. Oltre alle specifiche attività, anche tutte quelle proposte, come ampliamento dell’offerta formativa, sono orientative e assumono un valore determinante per il successo formativo di ogni singolo studente, in quanto gli offrono occasione di crescita personale, sociale e professionale. E’ importante l’applicazione di una didattica orientativa che valorizzi la discussione, la formazione di gruppi, la relazionalità, la gradualità nell’esercizio delle abilità e dell’immaginario, la valutazione fatta dagli alunni (autovalutazione, gradimento delle attività, valutazione dell’altro), per guidare l’allievo nella ricerca e nella scoperta di sé e nell’operare delle scelte che possono essere non definitive, perché l’individuo è in continua evoluzione e le sue capacità sono dinamiche. E’quindi, necessario operare affinché tutti gli alunni acquisiscano, al termine del primo ciclo d’istruzione significative competenze trasversali che li aiutino a diventare cittadini consapevoli e, un domani, lavoratori responsabili. Il raggiungimento di tali competenze avviene attraverso scelte attente e mirate, che aiutino gli alunni a definire la propria identità, a comprendere se stessi, “ per distinguersi ” in modo autonomo e personale, per sapere scegliere. In questa ottica si pone anche la convinzione che sia opportuno portare i giovani a sperimentare il gusto e la difficoltà di arrivare a qualche prodotto comunicabile e persistente; sapere e saper fare devono diventare strumenti di cultura. La scuola si propone, pertanto, di operare sul versante orientativo non solo attraverso i curricoli disciplinari (che saranno proposti con un’attenzione particolare alla valenza orientativa delle discipline), ma attraverso uno specifico Progetto di Orientamento Formativo che favorisca il passaggio degli alunni dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, promuovendo l’informazione e la continuità tra i due segmenti scolastici L’intento è di migliorare l’integrazione nell’azione educativa. 44 ATTIVITÀ – MODALITÀ – TEMPI La docente referente per l’orientamento, F.S. Area 3 della scuola secondaria predispone il calendario degli incontri tra i soggetti delle due scuole. Individua tre alunni delle classi terze della scuola secondaria con l’incarico di informare ed erudire gli allievi delle classi quinte della primaria sulle attività, sugli impegni e sulle novità del prossimo corso di studi. Tiene rapporti con la collega F.S. Area 3 delle classi quinte per monitorare in itinere le fasi del progetto ed apportare eventuali modifiche organizzative in fase di attuazione. FINALITA’ •Conoscere le potenzialità, le esperienze pregresse e le realtà di provenienza degli alunni. •Sostenere la motivazione all’apprendimento, rilevare i bisogni e i desideri di apprendimento. •Promuovere atteggiamenti positivi di reciprocità ed apertura al cambiamento. •Favorire e salvaguardare l’identità personale nel nuovo contesto scolastico. •Conoscere e condividere gli aspetti formativi della scuola primaria e secondaria di primo grado. OBIETTIVI •Consentire agli alunni delle classi quinte di conoscere le finalità educative e l’organizzazione della scuola secondaria di primo grado al fine di promuovere un clima positivo di accoglienza. •Consentire agli alunni di conoscere presenze e ambienti significativi della scuola secondaria di primo grado: insegnanti, personale non docente, aule, laboratori, spazi vari. •Porre attenzione alle richieste dei genitori e informarli sulle modalità di passaggio-continuità tra le due scuole. •Condividere linee educative e metodologiche comuni. •Proposta formazione futuri gruppi classi. •Creare occasioni formative per gli alunni delle classi prime della secondaria, ponendosi come tutor degli alunni in entrata, nelle varie fasi di realizzazione del progetto. INCONTRI PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE Dicembre 2013 – Incontro di accoglienza per gli alunni delle classi quinte, suddivisi in due gruppi, e gli alunni delle classi prime presso la scuola secondaria. Attività di reciproca presentazione. Esplorazione dell’ambiente scuola. Partecipazione a una consueta giornata scolastica. Attività didattiche varie all’interno delle ore curriculari. Laboratori. Periodo di rielaborazione presso la scuola primaria, con lo scopo di interiorizzare le conoscenze/informazioni apprese presso la scuola secondaria da parte degli alunni delle classi quinte. Predisporre eventuali richieste di chiarimento o approfondimento da sottoporre agli studenti ed agli insegnanti della scuola secondaria Gennaio 2014 – Incontro tra gli alunni delle classi quinte e gli alunni delle classi prime presso la scuola secondaria per chiarimenti e/o riflessioni in merito alle attività svolte in precedenza e per l’acquisizioni di ulteriori elementi sulla realtà scolastica alla quale accederanno. Partecipazione a una consueta giornata scolastica. Attività didattiche varie al’interno delle ore curriculari. Laboratori. Febbraio 2014– Incontro tra gli alunni delle classi quinte e gli alunni delle classi prime presso la scuola secondaria. Partecipazione a una consueta giornata scolastica. Attività didattiche varie al’interno delle ore curriculari. Attività di orientamento. INCONTRI CON I GENITORI A conclusione verranno organizzate due giornate di scuola aperta, in orario pomeridiano, durante le quali gli alunni della scuola primaria accompagnati dai loro genitori, potranno: visitare la scuola secondaria, incontrare la D.S. e i docenti operanti nella scuola secondaria, ottenere informazioni riguardanti l’Offerta Formativa della scuola, partecipare alle attività laboratoriali predisposte per l’occasione. 45 DOCENTI COINVOLTI Tutti i docenti delle classi quinte della scuola primaria. Tutti i docenti della scuola secondaria Si precisa, comunque, che ogni Consiglio di Classe attuerà quelle modalità che riterrà più rispondenti ai bisogni, esigenze e richieste dei propri alunni o che giudicherà più efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo programmato. Il progetto proseguirà a gennaio, con la presentazione del POF ai genitori dei futuri alunni delle medie; incontri tra i docenti dei due ordini di scuola, per la preparazione dei test d’ingresso del successivo anno scolastico; si concluderà con l’inizio del nuovo anno, con un’attenta e condivisa analisi valutativa per un funzionale passaggio delle consegne. FINALITA’ Fornire agli alunni informazioni e supporti utili per una scelta consapevole. Sviluppare negli alunni capacità progettuali. Informare sulle realtà scolastiche di diverso indirizzo. Far conoscere agli alunni i possibili sbocchi professionali e le opportunità lavorative. OBIETTIVI Offrire agli alunni una prima conoscenza delle modalità proprie della scuola superiore. Favorire negli alunni la conoscenza di sé per iniziare il cammino di orientamento e di scoperta delle proprie attitudini. Favorire la conoscenza dell’obbligo scolastico e formativo. Aiutare gli alunni a riflettere su se stessi e sulla vita che li attende a breve e lungo termine. Programmazione attività orientamento Informazioni sul sistema scolastico in Italia dopo la riforma con particolare attenzione alle scuole superiori di secondo grado. Incontri informativi degli alunni con i docenti delle scuole superiori, presso la nostra sede, per una corretta informazione. Analisi del materiale illustrativo fornito dalle scuole superiori. Visita degli alunni alle scuole superiori, in orario pomeridiano, accompagnati dai genitori. Colloqui individuali con gli insegnanti Tempi di svolgimento Le attività descritte saranno effettuate durante il primo quadrimestre per fornire agli alunni elementi utili su cui basare l’iscrizione. Nei mesi di dicembre e gennaio gli alunni incontreranno i docenti della scuola secondaria di secondo grado che illustreranno i programmi, gli obiettivi e gli sbocchi professionali della scuola che rappresentano. I ragazzi potranno porre loro delle domande in modo da chiarire eventuali dubbi e incertezze. Dopo questi incontri, inizieranno le giornate di “Open Day” durante le quali genitori e figli potranno visitare le scuole secondarie di secondo grado preferite, accolti e guidati da docenti e dirigenti scolastici. Saranno informati di queste giornate dal referente per l’orientamento al quale sarà consegnato di volta in volta tutto il materiale divulgativo che le scuole invieranno. Docenti coinvolti Tutti i docenti della scuola secondaria di secondo grado. Si precisa, comunque, che ogni Consiglio di Classe attuerà quelle modalità che riterrà più rispondenti ai bisogni, esigenze e richieste dei propri alunni o che giudicherà più efficaci per il raggiungimento degli obiettivi programmato. 46 EDUCARE ALLA LEGALITÀ L’educazione alla legalità si pone i seguenti OBIETTIVI -Favorire il rispetto delle regole, della vita democratica, condividendone le motivazioni per applicarle nella pratica. -Assumere coscienza del valore della diversità, tolleranza, solidarietà, dignità, libertà e della sicurezza. Avere consapevolezza di essere titolari di diritti e doveri. Essere consapevoli che diritti e doveri contribuiscono allo sviluppo qualitativo della convivenza civile. Riflettere sui propri diritti-doveri di cittadino e di studente. Promuovere comportamenti capaci di incidere positivamente sui rapporti interpersonali, anche, in caso di eventi straordinari. Promuovere lo spirito di collaborazione e solidarietà, combattendo l’indifferenza. Essere coscienti che il bene comune è il fine dell’aggregazione umana. Sapersi confrontare e rapportare con coetanei di culture ed etnie diverse, rispettandone la diversità. Rapportarsi con le istituzioni locali e con il mondo del volontariato. Assumere consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace nasce dalla “conoscenza” delle cause presenti e storiche, che provocano le discordie e le guerre. Sviluppare la cultura dell’antimafia, intesa come cultura del rispetto della persona umana. EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ Nell’ ambito delle attività di educazione alla legalità, saranno sviluppati diversi percorsi didattici per aiutare gli alunni a comprendere l‟importanza della solidarietà nei confronti dei coetanei e degli adulti del proprio ambiente di vita, ma anche verso individui lontani che vivono situazioni particolarmente difficili. In accordo con quanto sviluppato nei percorsi di educazione interculturale, gli alunni saranno guidati alla conoscenza delle problematiche legate alla povertà ed al disagio di popolazioni di aree del mondo particolarmente svantaggiate. Al fine di evitare che le conoscenze acquisite restino teoriche e non producano veri atteggiamenti solidali, l’Istituto da anni promuove la partecipazione ad iniziative di solidarietà concreta. In particolare è impegnato nell’adozione a distanza di un bambino indiano in collaborazione con l’ associazione Crotonix.Tale adozione è sostenuta mediante il contributo volontario di alcune famiglie ed è finalizzata al sostegno economico per la frequenza scolastica di Aburi Ramesh che periodicmente comunica con noi per mezzo di lettere e biglietti di auguri nelle festività del Natale e di Pasqua. Inoltre la scuola, ogni anno, è impegnata nella raccolta di fondi,attraverso varie attività, da destinare ad associazioni benefiche di Crotone. 47 EDUCAZIONE AMBIENTALE Educare i ragazzi alla convivenza democratica significa anche alimentare il senso di appartenenza alla comunità civile, affinché ogni individuo si senta “uomo fra gli uomini”, ma anche “animale-uomo nel proprio habitat”. Vivere in sintonia con l‟ambiente significa abitarlo con sicurezza e agio, acquisendo nello stesso tempo la capacità di utilizzarlo con il rispetto e l‟ammirazione che gli sono dovuti. L‟educazione al rispetto ambientale potrà favorire la crescita della consapevolezza del legame tra microcosmo personale e macrocosmo umano e, in particolare, la presa di coscienza dell’ambiente naturale come valore, come patrimonio da salvaguardare dai possibili rischi di degrado. In questi ultimi anni l’istituto si è impegnato in attività finalizzate all’acquisizione da parte degli alunni e delle famiglie,che fruiscono indirettamente della nostra attività educativa, di atteggiamenti positivi verso la salvaguardia ambientale e anche in quest’anno scolastico sono previsti percorsi educativi volti a consolidare e rafforzare la consapevolezza che il rispetto dell’ambiente è utile soprattutto a noi. EDUCAZIONE ALIMENTARE Il vivere civile non può però prescindere dalla crescita della persona e dal suo star bene con gli altri e con se stessi. Per questo l‟Istituto intende promuovere attività volte al miglioramento dello stato di salute degli alunni, inteso come educazione ad un corretto rapporto con se stessi e con il proprio corpo. A tal fine saranno realizzati percorsi didattici per l‟educazione alimentare. EDUCAZIONE STRADALE ED ALLA SICUREZZA L‟apprendimento delle regole e della loro importanza per la vita comunitaria deve condurre all’acquisizione di comportamenti corretti da mettere in atto nella vita quotidiana. Per favorire negli alunni la presa di coscienza e l‟interiorizzazione di una cultura della sicurezza, l‟Istituto ha previsto di sviluppare alcuni percorsi didattici di educazione stradale e alla sicurezza. Le attività descritte saranno sostenute dalla collaborazione di diversi enti e associazioni pubbliche e private che operano in questo settore: Protezione Civile, Polizia Stradale, Vigili Urbani. 48 EDUCARE ALLA LETTURA LA LETTURA SEGUE UN PERCORSO VERTICALE con le seguenti FINALITA’ •Formare delle coscienze individuali che, mediante un’adeguata preparazione culturale ed una equilibrata formazione morale, sappiano adeguarsi alla realtà ed assumere atteggiamenti maturi e responsabili •Sentire la Lettura non come “obbligo”ma “piacere consapevole” per una conoscenza problematica della realtà. •Offrire ulteriori occasioni di apprendimento e maturazione, onde favorire il successo scolastico. OBIETTIVI Scoprire il piacere della Lettura. Stimolare le capacità fantastiche e creative. Promuovere la socializzazione e lo spirito di collaborazione, attraverso l’ascolto, il dialogo, il confronto. Familiarizzare con” la Biblioteca” e la sua organizzazione interna Potenziare l’abilità di Lettura, attraverso l’utilizzo delle sue tecniche. Accrescere il patrimonio lessicale e lo spirito critico. Sentire” la Biblioteca” come luogo idoneo all’apprendimento. Riconoscere l’efficacia della Lettura, quale strumento di studio e d’informazione. Utilizzare la Lettura per approfondimento ed ampliamento delle conoscenze. Per il raggiungimento di tali obiettivi la Scuola si adopera per la realizzazione di alcuni progetti sia in orario curriculare che in orario extracurriculare Partecipa ad iniziative proposte in ambito regionale : al Premio Tropea e al Salone del libro di Torino con una rappresentanza di alunni della Scuola Secondaria di Primo grado 49 CORSO DI ORIENTAMENTO MUSICALE L’insegnamento strumentale promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa. Integra unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativocompositiva. Inoltre offre all’alunno ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale. L’essenziale aspetto formativo della pratica strumentale porta alla consapevolezza della dimensione peculiare e pubblica dell’evento musicale stesso, fornendo un efficace contributo al senso di appartenenza sociale, inoltre fornisce occasioni di integrazione e di crescita per gli alunni in situazione di svantaggio. L’introduzione dello strumento musicale nella Scuola Media Statale da diversi anni è stata determinante nella formazione complessiva dell’alunno: ha fornito strumenti per meglio comprendere un mondo fortemente caratterizzato dalla presenza della musica come veicolo di espressione e di comunicazione. Tale progetto educativo è stato recepito dal Ministero della Pubblica Istruzione che ha ritenuto determinante ricondurre l’insegnamento di strumento musicale ad ordinamento come integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale (art.165 del decreto legislativo 16.04.94 n.297) nell’ambito della programmazione educativo-didattica dei consigli di classe e del collegio dei docenti, in sintonia con la premessa dei programmi della scuola media. La forte collaborazione del consiglio di classe ha consentito, quindi, lo sviluppo di un’azione didattica interdisciplinare e multidisciplinare di consistente spessore dove largo spazio è stato dato anche allo strumento. LE FINALITÀ concorrere alla formazione globale dell’individuo realizzando le potenzialità di ciascuno offrire all’allievo l’opportunità di scoprire le proprie attitudini sviluppare delle capacità mnemoniche, espressive creative arricchire culturalmente e affinare il senso estetico potenziare il senso di autocontrollo educare al coordinamento psico-fisico e ad una equilibrata cooperazione di organi fisici e facoltà mentali favorire opportunità di socializzazione. sviluppare le capacità attentive e di concentrazione favorire le capacità critiche ed autocritiche favorire le capacità organizzative e lo sviluppo di un proficuo metodo di lavoro 50 Flauto (traverso) É uno strumento a fiato che si suona trasversalmente all'altezza delle labbra. É caratterizzato da un suono puro e brillante, ed è particolarmente efficace nel porre in rilievo le melodie o evocare atmosfere suggestive. È tra gli strumenti dell’orchestra e può anche essere utilizzato in formazioni strumentali tra cui duetti, trii, quartetti, ecc. Clarinetto É uno strumento a fiato dalle origini molto remote, che appartiene alla famiglia degli ottoni. Il suo timbro è alto e forte, ma può produrre anche sonorità estremamente dolci, fino ad arrivare ad effetti sonori molto particolari. È presente nelle orchestre, nelle bande e in piccole formazioni strumentali . Tromba É tra gli strumenti a fiato più conosciuti della famiglia dei legni. Il clarinetto è dotato di un timbro morbido e acuto e permette all'esecutore di produrre una vasta gamma di suoni, alti e bassi. Queste sue potenzialità sono sfruttate al massimo sia in orchestra che in banda, ma anche in piccole formazioni. Pianoforte É uno strumento molto affermato nella nostra cultura musicale. A tastiera, polifonico, produce suoni distinti e netti, modificabili variando l'intensità e il modo in cui si premono i tasti oppure tramite i pedali, ottenendo varie tipologie di suono ed effetti sonori. Anche se è uno strumento solistico, può essere suonato da due o tre persone, può fare da accompagnamento ad altri strumenti o al canto ed essere inserito in orchestra 51 VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE Tra i compiti fondamentali dell'istruzione vi è quello di favorire lo sviluppo dei talenti e delle vocazioni di ogni singolo studente, nello spirito della Costituzione, laddove, peraltro, all'art. 34, prevede che "i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi". Ogni scuola, la cui autonomia è costituzionalmente garantita, deve offrire ai propri studenti le opportunità per la crescita e la formazione assicurando la messa in campo di tutte le misure necessarie a questo scopo. L’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” promuove il potenziamento degli alunni capaci e meritevoli, attivando iniziative e percorsi mirati, disciplinari e interdisciplinari, finalizzati al loro sviluppo intellettuale, psichico e fisico. L‟ esigenza di una particolare attenzione a questo aspetto nasce da un‟osservazione delle competenze dei discenti, da un’analisi dei bisogni nonché da un confronto interno al corpo docente. Le indicazioni sugli obiettivi generali del processo formativo sono chiare e circostanziate: • elevare il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e generale di tutto il popolo; • accrescere le capacità di partecipazione e di contributo ai valori della civiltà e della cultura; • promuovere la conquista dell’identità personale e l’acquisizione di un’immagine approfondita della realtà sociale. In sintesi, si accoglieranno tutte le iniziative e l‟offerta formativa di proposte didattiche speciali destinate ai ragazzi della fascia alta che consentiranno una ricaduta positiva ,tale da elevare il livello generale della classe e anche della scuola. A tal fine si parteciperà al CONCORSO NAZIONALE KANGOUROU DELLA LINGUA INGLESE “ 2014 , si tratta di una competizione- gioco dove gli studenti dalla scuola primaria all’ultima classe della scuola secondaria di secondo grado si confrontano sui livelli fissati dal Common European Framework su testi proposti da Cambridge English Language Assessment, Ente certificatore riconosciuto dal MIUR e l’Associazione Italiana Scuole di Lingue (AISLi), con la collaborazione della Casa Editrice Cambridge University Press e con il patrocinio Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Lingue Straniere Comparate dell'Università degli Studi di Milano. 52 53 LA SCUOLA ADOTTA GLI OBIETTIVI DI LISBONA Sviluppare le competenze per la società della conoscenza Rendere l’apprendimento più attraente. Un ambiente aperto per l’apprendimento Sostenere la cittadinanza attiva ,le pari opportunità e la coesione sociale formare all'imprenditorialità Garantire l’accesso alle TIC per tutti Prestare maggiore attenzione ai giovani che hanno difficoltà di apprendimento P R O G E T T I I N C U R R I C O L O E I N E X T R A C U R R I C O L O Conoscenza del territorio Ambiente Sport Ed. alla lettura Legalità Sicurezza Ed. alimentare Ed. finanziaria Solidarietà Accoglienza Continuità Orientamento Ed. musicale Teatro Nuove tecnologie Dispersione scolastica 54 RICERCARE PER INNOVARE MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 INDICAZIONI NAZ. PER IL CURRICOLO PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA in Rete IN FASE DI APPROVAZIONE Scuola Capofila l’I.C. ABATE DI BONA CUTRO rivolto ad insegnanti e alunni Il progetto comprende approfondimenti appartenenti agli ambiti del • CURRICOLO VERTICALE •AMBIENTE DI APPRENDIMENTO TRASVERSALI A TUTTE LE DISCIPLINE CON IL COINVOLGIMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA •Sono previste Azioni di informazione e formazione per i docenti e il percorso si articolerà con ampliamento offerta formativa . Tutte le attività costituiranno momenti di continuità fra i diversi gradi di scuola, sarà rivolto a bambini dell’Infanzia, agli alunni delle classi quarte della scuola primaria, agli alunni delle classi seconde della scuola sec. Primo grado (classi campione) 55 Conosco la mia città per diventare cittadino Scuola dell’Infanzia sezioni Terze modello FINALITA’ Conoscere il patrimonio storico culturale Educare alla valorizzazione e alla salvaguardia salvaguardia del patrimonio artistico Apertura della scuola al territorio per valorizzarlo Conoscere ed interiorizzare le prime norme del vivere sociale Crotone e la sua storia Scuola Primaria Montessori Classi quarte A B C D Finalità Promuovere il rispetto per la conservazione dei beni culturali Presenti sul territorio Indagare la realtà per scoprire le trasformazioni nel tempo I CROTONE Scuola Sec. Primo grado Classi Prime A B Finalità Sviluppare, recuperare, storicizzare il senso di appartenenza alla propria città Assumere comportamenti responsabili La Scuola dentro la cultura Scuola Primaria Classi Seconde Finalità Rafforzare la conoscenza di sé, l’identità e il senso di appartenenza, attraverso la trasmissione dei valori della cultura popolare Esprimersi attraverso le forme espressive (Canti e balli popolari) A scuola nel parco, nel bosco e nell’orto Scuola dell’Infanzia Sezioni Seconde Finalità Promuovere la conoscenza del territorio Sviluppare la coscienza ecologica 56 “Mangiando s’impara” Scuola dell’Infanzia Sezione Seconda C Prima Sezione Salica Finalità Aprirsi alla scoperta del mondo naturale Crescere in modo sano Riflettere sulle abitudini alimentari Esplorare, conoscere e progettare “Pausa ai musicisti” Scuola sec. Primo grado Finalità Accogliere in un clima sereno gli alunni che si fermano a scuola per la pausa pranzo prima di frequentare i corsi di strumento musicale Un viaggio nel paese dei…. suoni Scuola Infanzia sezioni 1^A 1^B 1^C, 2ìA 2^B 3^C Montessori 2^B Salica Finalità Porre le basi di una prima capacità di lettura consapevole dei messaggi, dei suoni e immagini in cui il bambino vive. Avvio alla musica d’insieme “Smontiamo il …bullo ..e.. rimontiamolo” Finalità Promuovere atteggiamenti positivi per migliorare la propria vita relazionale Aiutare il bullo ad acquisire comportamenti consapevoli e responsabili Natale è… Finalità Educare alla , solidarietà e fratellanza tra i popoli 57 Vieni! Vi aspettiamo tutti in biblioteca Finalità Educare alla lettura Progetto in rete Equi-libri Finalità Leggere per riflettere su se stessi Leggere per riflettere sul Noi e gli ALTRI, sulla capacità di AGIRE Gutenberg Ragazzi “ Natura, artifici, storie” Finalità leggere , incontrarsi e riflettere insieme sui contenuti di libri riconducibili a un nucleo tematico sempre nuovo, dal quale tutti possono trarre spunti di conoscenza e occasioni di crescita Fondazione D’Ettoris Primaria e sec Finalità Confrontare il linguaggio letterario e quello cinematografico “Gazzetta del sud” I docenti da anni utilizzano “Noi Magazine” come mezzo didattico formativo e informativo. FORMATIVO: perché con la lettura gli alunni migliorano le abilità linguistiche-espressive. INFORMATIVO: perché abituano gli studenti a riflettere su ciò che succede intorno a loro. Inoltre “Noi Magazine” permette a ogni singolo alunno di essere protagonista della propria realizzazione come poeta, disegnatore e scrittore, sotto la guida dei docenti. In Fieri Iniziazione allo studio della lingua Latina Scuola sec primo grado Finalità Promuovere l’interesse per la civiltà latina Avvicinare gli alunni alla lingua latina Promuovere l’acquisizione di strumenti teorici e operativi finalizzati alla traduzione di testi semplici Rem tuam custodi! Scuola Sec. Primo grado Riflettere sull’evoluzione e sulle trasformazioni del sistema linguistico nello spazio e nel tempo Conoscere alcuni aspetti della civiltà latina Leggere e comprendere testi scritti di vario tipo . 58 Promuovere le eccellenze Scuola primaria Finalità Potenziare il livello di conoscenza della lingua inglese Promuovere negli alunni una sana competizione con la consapevolezza che “l’importante è partecipare” CONCORSO NAZIONALE KANGOUROU DELLA LINGUA INGLESE “ 2014 , si tratta di una competizione- gioco dove gli studenti dalla scuola primaria all’ultima classe della scuola secondaria di secondo grado si confrontano sui livelli fissati dal Common European Framework su testi proposti da Cambridge English Language Assessment, Ente certificatore riconosciuto dal MIUR e l’Associazione Italiana Scuole di Lingue (AISLi), con la collaborazione della Casa Editrice Cambridge University Press e con il patrocinio Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Lingue Straniere Comparate dell'Università degli Studi di Milano. Trinity Certificazione linguistica Scuola Sec. Primo grado Finalità Sviluppare le abilità di ascolto e produzione in lingua straniera Motivare gli alunni ad una crescente autostima e ad una progressiva autostima Abituare all’autovalutazione Promuovere un confronto tra i vari sistemi di valutazione internazionali Vela a Scuola Finalità Sviluppo di una cultura nautica Instaurare corretti modelli di vita sportiva Sviluppo di una sana coscienza ambientale Eco School Educazione ambientale PRINCIPI: Offrire ai ragazzi momenti di cittadinanza attiva per spingerli a leggere le problematiche ambientali globali a partire dal territorio e dal loro contesto di vita. Ciò, per rinforzare l’alleanza tra scuola e società civile nell’ottica di affrontare le diverse sfide che si frappongono tra le generazioni attuali e un futuro più sostenibile. FINALITA’: - Promuovere una coscienza ambientale che rifletta coerenza tra cultura e comportamenti concretizzati. - Sensibilizzare una coscienza civica sulle varie contromisure personali e non, da adottare attraverso il proprio intervento 59 PARTENARIATO MULTILATERALE COMENIUS 2013-2015 “V.I.O.L.A – Values In Our Lives Always” PAESI PARTNER: Italia, Regno Unito, Danimarca, Spagna, Repubblica Ceca, Austria, Francia, Turchia La collaborazione a tutti i livelli è uno degli obiettivi principali di questo progetto che ha la reale possibilità di effettuare cambiamenti su scala internazionale, non solo all'interno delle scuole coinvolte, ma anche in tutta Europa. Le basi del progetto sono già saldamente inserite all'interno dell’ ethos di molte scuole. Quello che vogliamo fare è prendere in esame i singoli elementi necessari per predisporre un modello di educazione basata sui valori, che funzioni in pratica, e sia valida e applicabile in una gamma più ampia possibile di scuole europee Vogliamo contribuire a rendere il mondo un posto migliore attraverso l'istituzione del 'VIOLA Manifesto', che cita una serie di valori che i giovani dovrebbero tenere caro. FINALITA’ Migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di allievi e personale docente nei vari Stati membri Migliorare la qualità e aumentare il volume dei partenariati tra istituti scolastici di vari Stati membri, Incoraggiare l'apprendimento di lingue straniere moderne Promuovere lo sviluppo, nel campo dell'apprendimento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi Migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli insegnanti Migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione scolastica AREE TEMATICHE Cittadinanza attiva Cittadinanza europea e dimensione europea Nuove tecnologie OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO Scambiare ideali culturali - questo progetto studierà il concetto di "valori" nella vita quotidiana dei giovani , portando alla creazione di un VIOLA Manifesto che fisserà un esempio per la gioventù europea di oggi. Avere l'opportunità di lavorare su un progetto in una seconda lingua - la comunicazione avverrà tramite: email , Twitter , VLE , Ning , Blog , Wiki e forum e tutte le altre applicazioni elettroniche pertinenti . Creare le risorse che le scuole oltre a quelle coinvolte nel progetto , saranno in grado di utilizzare per promuovere l' introduzione di valori nella vita quotidiana dei giovani . Usare le tecnologie ICT Migliorare la coesione comunitaria - con la creazione del ' VIOLA Manifesto ' i nostri giovani faranno una dichiarazione che, attraverso le loro azioni e decisioni vogliono rendere il mondo, un posto migliore . Aumentare la consapevolezza culturale - a causa della diversità dei paesi coinvolti nel progetto si spera che i partecipanti potranno beneficiare di lavorare e collaborare con i loro coetanei provenienti da background culturali diversi dal proprio . Obiettivi per la scuola: Rendere la scuola più interessante per i genitori e gli alunni partecipando ad uno scambio Internazionale. Dare a tutti gli alunni e al personale della scuola l'opportunità di incontrare persone di culture diverse, ospitando alunni e docenti stranieri Aumentare la qualità dell'istruzione attraverso lo scambio di metodi pedagogici e materiali. “Kangourou della Lingua Inglese 2014” •La dimensione europea del POF della scuola ha portato all'implementazione dell'interesse degli studenti verso le competenze chiave della lingua inglese. •Il confronto attraverso il partenariato, gli scambi epistolari , la visita degli alunni provenienti dai paesi europei partner con il relativo stabilirsi di rapporti amichevoli, anche di natura familiare e la mobilita' dei docenti e degli alunni, dovuti al COMENIUS in atto nella scuola (unico autorizzato per la scuola primaria in Calabria ), hanno provocato processi di potenziamento dell'apprendimento e la consapevolezza di come questa competenza sia indispensabile per comunicare a livello europeo. CONCORSO NAZIONALE KANGOUROU DELLA LINGUA INGLESE “ 2014 , si tratta di una competizione- gioco dove gli studenti dalla scuola primaria all’ultima classe della scuola secondaria di secondo grado si confrontano sui livelli fissati dal Common European Framework su testi proposti da Cambridge English Language Assessment, Ente certificatore riconosciuto dal MIUR e l’Associazione Italiana Scuole di Lingue (AISLi), con la collaborazione della Casa Editrice Cambridge University Press e con il patrocinio Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Lingue Straniere Comparate dell'Università degli Studi di Milano. 60 “Fuoriclasse” Save the children Fuoriclasse è un progetto presente in Campania, nella città di Napoli, e in Calabria a Crotone e Scalea, dove spesso il tema della dispersione scolastica si lega anche al problema dell'arruolamento giovanile da parte della criminalità organizzata. Il progetto si propone di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica agendo in maniera preventiva con interventi sia in ambito scolastico che extra scolastico. Nello specifico vuole promuovere attività educative nelle scuole primarie e secondarie di I grado sui temi del diritto allo studio, legalità, cittadinanza responsabile e consapevole, centrate sulla partecipazione attiva dei bambini/e e adolescenti, volte a integrare interventi di educazione formale e non formale; promuovere attività che rafforzino nei ragazzi/e a rischio di dispersione e nelle loro famiglie il valore della scuola come agenzia educativa in termini di progettualità della vita futura; promuovere il contrasto alla dispersione scolastica inteso come strumento per contribuire alla lotta alla criminalità diffusa e organizzata mediante un sistema integrato di attori e competenze. Secondo un approccio integrato, le attività di progetto si svolgeranno sia in orario scolastico che extrascolastico, e saranno dedicate a studenti, docenti e genitori Attraverso l'impiego di attività formali accanto a metodologie non formali si vuole intervenire sull'atteggiamento che porta i ragazzi a non attribuire un significato positivo alla frequentazione del percorso scolastico e sul senso di apatia verso ciò che la scuola offre sia in termini di contenuti sia di metodi didattici. Ai ragazzi verranno proposti: laboratori sulla motivazione, attività di sostegno allo studio, campi scuola e Consigli Consultivi. Gli adulti parteciperanno alle seguenti attività: formazione dedicata ai docenti, incontri rivolti ai genitori e Consigli Consultivi. Al fine di promuovere il principio di Partecipazione e di rendere più efficace la comunicazione sugli effetti negativi della dispersione scolastica, gli studenti coinvolti nel progetto realizzeranno prodotti di comunicazione sul tema della dispersione (fumetti e video) che utilizzeranno durante gli eventi di sensibilizzazione peer to peer sul tema della dispersione scolastica. Il progetto, finanziato da Bulgari e Fondazione con il Sud e che vede la partecipazione dell'Associazione Libera nomi e numeri contro le mafie come partner per l'implementazione del progetto in Calabria, ha durata biennale e si concluderà a ottobre 2014. Come destinatari sono stati individuati gli alunni delle classi 2^A, 2^B, 2^D della scuola secondaria di primo grado e gli alunni delle classi 4^A e 4^B della primaria. La Fondazione Agnelli realizzerà la valutazione d'impatto del progetto sui destinatari. Il progetto prevede la realizzazione, nelle città di Crotone e Scalea, di due Centri Educativi dedicati al sostegno allo studio per ragazzi con gap di formazione. 61 UNA REGIONE IN MOVIMENTO Attraverso il progetto “Una Regione in Movimento”, si pone in risalto la valorizzazione della pratica motoria fin dai primi anni di scuola. Il modello di attività motorie, comune in tutta la regione, si articola in una serie di proposte ed esperienze di movimento che consentono ad ogni bambino, dalla scuola dell’infanzia e fino all’ultimo anno di scuola primaria, di completare l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità cognitive, motorie e socio-relazionali e, nel quadro di un armonico sviluppo della personalità, acquisire uno stato di benessere psico-fisico. L’attività di formazione dei docenti di scuola dell’infanzia e primaria, da quest’anno STAFF TECNICO , è finalizzata a fornire suggerimenti e competenze varie agli insegnanti per valorizzarne e qualificarne maggiormente l’intervento sugli alunni, in modo che gli stessi, inseriscano nei propri piani di lavoro e nelle rispettive programmazioni educative, le lettere dell’ ”alfabeto motorio”, prerequisito per affrontare le attività sportive nella scuola. Tali competenze sono propedeutiche all’abitudine al movimento, indispensabile per il benessere e la tutela della salute. I ragazzi a scuola di rischio, prevenzione e mutualità Prevenzione dei rischi per la salute e la promozione di un corretto stile di vita La proposta, dedicata alla scuola secondaria di I grado, affronta con un approccio globale i temi del rischio, della prevenzione e della mutualità: sono questi infatti campi privilegiati per allenare i giovani a impadronirsi di nuove competenze sociali, civiche ed economiche, indispensabili alle scelte di vita presenti e future. 62 OBIETTIVI E FINALITA' Il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per la politica regionale di sviluppo 2007/2013 ha individuato nel rafforzamento delle politiche per l’istruzione e la formazione uno degli elementi chiave per lo sviluppo del capitale umano e quindi per la crescita economica e sociale del nostro Paese. Gli interventi PON si pongono come finalità: arricchimento per la scuola; miglioramento delle situazioni di apprendimento degli studenti che, vivendo in ambienti sociali e culturali meno stimolanti, hanno bisogno di una scuola che accolga e faccia crescere le loro curiosità; favorire lo sviluppo originale delle personalità e delle attitudini; dare strumenti di comprensione e di interazione positiva con la realtà. Coerentemente con le suddette priorità IL NOSTRO ISTITUTO ha deciso di continuare nel Programma Operativo FSE 2007/2013 “Competenze per lo sviluppo”, ASSE III “Valutazione e Miglioramento” Il progetto “ Valutazione e miglioramento” intende monitorare e accompagnare verso il miglioramento le scuole destinatarie dei fondi PON. La Scuola Secondaria di Primo Grado ha partecipato alle fasi 1 e 2 e 3 e si accinge, in questo anno scolastico, a continuare il progetto . “COMPETENZE PER LO SVILUPPO” 2007-IT 05 PO 007 PIANO INTEGRATO 2013 RELATIVO AL BANDO A00DGAI 2373-2013 PROGETTO F-1-FSE- 2013-76 Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del 1°ciclo •SPECIE PROTETTE, BIODIVERSITA’: MARI E MONTI •MUSEO ON LINE: L’ARTE VISTA DAI BAMBINI, ANCHE ATTRAVESO UN MOUSE •CRESCERE CON LA MUSICA •ORIENTARSI E ORIENTARE CON LE TIC ALFABETIZZAZIONE DI BASE per GENITORI PROGETTO C- 2- FSE-2013-146 Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione 2 Orentamento formativo e riorientamento per allievi delle classi finali ORIENTAMENTO. SCELTA POST-OBBLIGO E TRANSIZIONE INFANZIA-ADOLESCENZA PROGETTO C-1- FSE- 2013- 641 Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani •LISTELING, SPEAKING, INTER ACTION •PERCORSO INTEGRATO DI MATEMATICA CON LE TIC •PON FESR 2007/2013 Asse II “ Qualità degli Ambienti Scolastici”-Obiettivo C” Ambienti per l’Apprendimento” 2007/2013 63 PROGETTI IN FASE DI REALIZZAZIONE: PROGETTO PON FESR “Ambienti per l’apprendimento”– Obiettivo/Azione E-1 Obiettivo / Fesr-2011-77(attrezzature per potenziare gli ambienti Per l’autoformazione e la formazione degli insegnati) PROGETTO B-1-B Obiettivo / FESR04_POR_CALABRIA-2011- 1962(LABORATORIO LINGUISTICO) PROGETTO B-1-C-1 Obiettivo / FESR04_POR_CALABRIA-2011-1986 (Strumenti musicali) PROGETTO per la fornitura di n. 3 lim a seguito finanziamento dell’U.S.R. PON Calabria Fondi FESR2007/20013 Asse II Misure per l’Apprendimento-Bando 7667 15/06/2010 PON FESR 2007/2013 Asse II “ Qualità degli Ambienti Scolastici”-Obiettivo C” Ambienti per l’Apprendimento” 2007/2013 Bando 10621- 05/07/2012 - FESR (Laboratori ed agenda digitale) Progetto A-1 Obiettivo / FESR04_POR_CALABRIA-2011-2629(POSTAZIONE MOBILE ) CIRCOLARE N°AOODGAI/11666 DEL 13/07/2012 –Avviso per la “realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale,anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti2 AZIONE F3 FSE Regioni Obiettivo convergenza “Azioni educative contro l’abbandono scolastico e il fallimento formativo precoce” Azione 3 del piano di Azione Coesione CM n°11666 del 31/07/2012 (progetto in rete con IC Alcmeone e ITS Donegani) 64 PROGETTO PER LE AREE A RISCHIO E A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO Art. 9 CCNL Comparto Scuola A.S. 2013-2014 C’è tutto un mondo intorno… Itinerari di apprendimento, integrazione e arricchimento artistico-culturale. Motivare e aiutare per non disperdere. PRESENTAZIONE Il progetto “C’è tutto un mondo intorno…” si inserisce nella “mission” della nostra scuola che prevede il pieno sviluppo della persona sul piano cognitivo e culturale, e in ottemperanza a ciò tutte le attività previste hanno per finalità: •la promozione delle potenzialità e delle diverse intelligenze degli alunni attraverso interventi educativo-didattici che, tenendo conto degli stili di apprendimento di ciascuno, mirino a garantire una solida cultura e a ridurre le situazioni di insuccesso scolastico; •il raggiungimento di un buon controllo dei propri comportamenti e di uno stile personale rispettoso delle regole della convivenza civile; •la formazione del “cittadino del mondo”, dotato di spirito critico, di senso della solidarietà, di attenzione alla salute propria e altrui, di rispetto per l’ambiente e di consapevolezza dei propri diritti e doveri. In particolare, le attività previste dal progetto sono rivolte a quella parte della popolazione studentesca a rischio di disagio, emarginazione e dispersione: - studenti stranieri di immigrazione recente che incontrano il maggiore ostacolo nel possesso della lingua; - studenti stranieri di immigrazione meno recente ma non ancora ben integrati per ostacoli culturali e sociali; - studenti a rischio di dispersione e abbandono per forti carenze nelle abilità di base e nelle conoscenze; - studenti a rischio di dispersione per motivazioni culturali e ambientali; - studenti in situazione di disagio affettivo relazionale e caratteriale Il progetto, è rivolto, anche, a quei genitori che hanno bisogno di essere spinti e motivati a seguire e sostenere il destino scolastico dei propri figli, non solo con la partecipazione alle riunioni per informazioni sull'andamento didattico ma, collaborando attivamente con i docenti e proponendosi di risolvere anticipatamente il problema dell’insuccesso formativo dei propri figli ed evitare, così, abbandoni e dispersione. FINALITA’ Prevenire la dispersione scolastica. Promuovere l’istituzione scolastica nel tentativo di riconquistare il ruolo centrale nel contesto socio-culturale del territorio. Facilitare l’orientamento individuale. Sostenere e diffondere la cultura di un’organizzazione scolastica centrata sullo studente, sui suoi bisogni e orientata a prevenire l’emarginazione. Promuovere l’educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile in una società multietnica e multiculturale. Sostenere e diffondere modelli di flessibilità organizzativa per garantire il diritto allo studio e favorire il successo formativo di tutti gli alunni. Diminuire la percentuale complessiva di dispersione (ripetenze, abbandoni, insuccesso formativo). 65 OBIETTIVI Alunni: Strutturare un ambiente di apprendimento più accogliente e motivante. Raggiungere una partecipazione attiva e condivisa al lavoro di classe. Raggiungere le competenze di base in ambito disciplinare. Orientare alla costruzione di una positiva immagine di sé e della cultura di appartenenza. Acquisire una sufficiente autonomia linguistica. Potenziare i linguaggi espressivi non verbali, quali strumenti pedagogici trasversali alle altre discipline. Rafforzare i rapporti interpersonali Rafforzare l'autostima, l'interesse per le attività proposte e l'impegno personale. Contenere il rischio di abbandono scolastico Genitori Migliorare l’integrazione. Acquisire strumenti utili ad affiancare i figli nel percorso scolastico. MODALITA’/STRUMENTI Attività laboratoriali per gruppi di alunni a classi aperte. Recupero in gruppi non maggiori di 6-8 elementi Adesione alle indicazioni e ai livelli del Quadro di Riferimento Europeo delle Lingue Utilizzo di modalità attive per la gestione del gruppo, conversazioni, giochi linguistici strutturati, simulazioni di situazioni di vita quotidiana… Aiuto reciproco tra alunni in piccoli gruppi Attività di peer education Uso delle tecniche e dei linguaggi non verbali. Uso di supporti multimediali e informatici: computer, LIM, ecc. Macchina fotografica, cinepresa. Uso dei laboratori (linguistico, multimediale, musicale) Uso di strumenti musicali in dotazione della scuola. Uso della biblioteca e prestito dei libri in dotazione. Attività laboratoriali per gruppi di genitori a classi aperte Incontri con esperti ASL n. 5 di KR. Partecipazione ad incontri con enti esterni. CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE In itinere da parte del docente referente sul rispetto dei tempi e delle modalità. Finale sul rapporto risultati attesi / risultati raggiunti e sul grado di soddisfazione da parte delle famiglie. I docenti coinvolti relazioneranno alla fine sull’andamento didattico-metodologico-educativo per verificare la rispondenza tra le aspettative e i risultati. PRODOTTO FINALE PER DOCUMENTARE IL PROGETTO Sono previste, al termine del progetto, le seguenti realizzazioni: •Realizzazione CD audio •Reportage fotografico delle attività. •Realizzazione filmato multimediale come promozione e divulgazione del progetto. •Concerti in luoghi d’incontro, quali Parrocchie, Aula Magna Pubblicità dei concerti - manifesti, inviti, brochures. Il referente: Prof.ssa Teresa Murano 66 PROGETTO PER LE AREE A RISCHIO E A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO Art. 9 CCNL Comparto Scuola A.S. 2013-2014 “GUARDIAMOCI INTORNO” Itinerari di apprendimento, integrazione e arricchimento artistico-culturale. PREMESSA In questi decenni, i processi migratori che hanno spinto migliaia di individui, provenienti per lo più da paesi del continente africano, dell’est europeo ed asiatico, a varcare i confini e ad approdare in terre molto lontane da quelle d’origine, impegnano la scuola a ridefinire compiti e strategie al fine di favorire il pieno inserimento degli alunni stranieri. E’ in questo clima di profonde trasformazioni sociali, economiche e politiche che si trova oggi la scuola, alla quale viene richiesto di “rimettersi in gioco”, di aprirsi a quelle che sono le esigenze/emergenze sociali in cui è immersa e di cui deve farsi carico. Come educatori, genitori, cittadini, abbiamo il dovere di fornire alle nuove generazioni diverse chiavi di lettura della società. La presenza ormai costante di bambini stranieri e il conseguente inserimento a scuola che, spesso, si verifica anche ad anno scolastico inoltrato, “ha costretto” gli insegnanti ad affrontare il problema dell’immigrazione in generale e quello dell’inserimento/integrazione in particolare, in maniera più “seria” e programmata, cercando di valorizzando la diversità, intesa come punto di forza e non di debolezza, come arricchimento personale e sociale. DESTINATARI •Alunni italiani/stranieri, genitori, insegnanti. •Alunni italiani/stranieri che presentino difficoltà di apprendimento. • Alunni allontanati dai nuclei familiari di origine. •Alunni italiani/stranieri a rischio di dispersione. FINALITA’ Il progetto si pone come finalità quella di aiutare gli alunni a sviluppare una visione della realtà in cui l’incontro di culture e punti di vista diversi venga considerato un fatto positivo in grado di arricchire e far maturare, attraverso la conoscenza, il confronto, lo scambio reciproco, la contaminazione dei saperi, dei punti di vista, delle tradizioni culturali.. OBIETTIVI •Promuovere una “Scuola” accogliente e aperta . •Favorire e promuovere l’integrazione. •Promuovere lo sviluppo socio-culturale •Prevenire il disagio e la dispersione scolastica. •Promuovere la continuità educativa fra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado. •Ottimizzare le risorse professionali •Diminuire la percentuale complessiva di dispersione (ripetenze, abbandoni, insuccesso formativo) •Valorizzare la diversità RISULTATI ATTESI 67 •Sviluppare negli alunni e nelle famiglie la consapevolezza che la storia dell’umanità può essere letta da diversi punti di vista. •Avvicinare gli studenti italiani alle tradizioni musicali, artistiche dei loro compagni provenienti da altri paesi per favorire il confronto, il dialogo e l’integrazione. •Acquisizione della lingua italiana a livello base per alunni di recente immigrazione totalmente sforniti delle competenze linguistiche. •Acquisizione della lingua italiana atta alla comprensione dei libri di testo. •Superamento di specifiche difficoltà di studio per studenti a rischio dispersione/emarginazione. •Maggiore coinvolgimento dei genitori degli alunni nella vita scolastica. •Acquisizione della lingua italiana a livello base per genitori di recente immigrazione totalmente sforniti delle competenze linguistiche. MODALITA’/STRUMENTI •Attività laboratoriali per gruppi di alunni a classi aperte. •Recupero in gruppi non maggiori di 6-8 elementi •Aiuto reciproco tra alunni in piccoli gruppi •Attività di peer education •Uso di supporti multimediali e informatici: computer, LIM, ecc. • Macchina fotografica, cinepresa. •Uso dei laboratori (linguistico, multimediale, musicale) •Uso di strumenti musicali in dotazione della scuola. •Uso della biblioteca e prestito dei libri in dotazione. •Attività laboratoriali per gruppi di genitori a classi aperte •Incontri con esperti ASL n. 5 di KR. •Partecipazione ad incontri con enti esterni. CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE In itinere da parte del docente referente sul rispetto dei tempi e delle modalità. Finale sul rapporto risultati attesi / risultati raggiunti e sul grado di soddisfazione da parte delle famiglie. I docenti coinvolti relazioneranno alla fine sull’andamento didattico-metodologico-educativo per verificare la rispondenza tra le aspettative e i risultati. PRODOTTO FINALE PER DOCUMENTARE IL PROGETTO Sono previste, al termine del progetto, le seguenti realizzazioni: •Realizzazione CD audio •Reportage fotografico delle attività. •Realizzazione filmato multimediale come promozione e divulgazione del progetto. •Concerti in luoghi d’incontro, quali Parrocchie, Aula Magna •Pubblicità dei concerti - manifesti, inviti, brochures. Il referente del progetto Prof.ssa Teresa Murano 68 La scuola dell’autonomia, come indicato nell’atto d’indirizzo dell’8 settembre 2009, si pone come obiettivi prioritari, condivisi a livello nazionale, la formazione e la preparazione degli allievi. Valutare significa seguire e ed accertarsi che l’impegno dell’alunno sia coerente con quanto stabilito dal curricolo e con le reali capacità potenziali. Di ogni allievo si valutano i risultati in funzione delle reali condizioni di potenzialità, in quest’ottica si inserisce la convinzione di dover prestare particolare attenzione alla valutazione degli alunni diversamente abili, o comunque manifestanti debolezza cognitiva o difficoltà di integrazione socio-affettiva. Ma allo stesso tempo, si potenziano le competenze degli alunni che possiedono buone capacità e desiderano migliorare il bagaglio culturale. Pertanto, la valutazione dei risultati, del comportamento e del processo formativo assume un ruolo centrale nell’esperienza scolastica di ciascun allievo. Occorre dare piena e adeguata funzionalità agli strumenti e alle modalità in uso (voti, scrutini, prove oggettive, verifiche, …) e alle nuove opportunità (rilevazioni Invalsi, certificazione delle competenze) per accompagnare in modo trasparente e coerente il percorso di ogni singolo alunno. La scuola, deve, quindi, essere in grado di valutare correttamente il raggiungimento dei traguardi prefissati e di comunicarli tempestivamente agli alunni e alle loro famiglie. È infatti necessario che siano rese disponibili ai genitori informazioni esaurienti e attendibili sui risultati raggiunti dagli allievi in itinere e finali, sugli esiti degli esami, sulle misure per assicurare a ogni alunno la continuità del percorso di apprendimento. A tal fine, l’ istituzione scolastica ha adottato una corretta strategia perchè i voti con cui gli apprendimenti e il comportamento vengono valutati siano trasparenti, credibili e coerenti con il percorso di formazione seguito. Per impostare un progetto educativo aderente alla realtà delle singole classi e rispondente alle necessità degli alunni, all’inizio di ogni anno scolastico, ogni consiglio di classe delinea la situazione di partenza di ciascun allievo, attraverso diverse e ripetute osservazioni sistematiche e prove d’ingresso . Si comincia a delineare un percorso mediante cui si costruisce quotidianamente la valutazione, che viene documentata attraverso i verbali degli incontri dei Consigli di classe. Alla fine del quadrimestre ciascun insegnante, sulla base delle rilevazioni effettuate relativamente alla propria disciplina, esprime un giudizio sintetico riguardo al livello di apprendimento e maturazione raggiunto da ciascun allievo. Per quanto concerne la valutazione di fine anno, il punto di riferimento sono gli standard fissati nell’area del curricolo, tenendo come elemento di confronto la valutazione del primo quadrimestre. La valutazione si presenta, così suddivisa, in tre funzioni: Valutazione Diagnostica o iniziale rappresentata con valore decimologico e serve per accertare i rendimenti cognitivi, pronosticare le terapie di recupero e sostegno per gli insuccessi di apprendimento. Valutazione formativa .Occupa l’intero anno scolastico ed ha lo scopo di fornire a tutti gli interessati al processo di formazione un feedback, cioè delle informazioni di “ritorno” su come sta procedendo il processo di apprendimento Valutazione sommativa. Serve per accertare le conoscenze e competenze iniziali, intermedie e finali. 69 SCUOLA DELL'INFANZIA La valutazione nella scuola dell'infanzia non assume intenti classificatori, ma è finalizzata alla comprensione dei processi di crescita e di sviluppo raggiunti dal bambino, dei livelli d’apprendimento, delle competenze ed implica necessariamente la valutazione degli interventi e dei percorsi didattici attuati. La valutazione serve quindi a : - percepire i cambiamenti nel processo di evoluzione del bambino; - trasmettere informazioni nel passaggio al grado successivo; - verificare l'adeguatezza del progetto educativo-didattico; La valutazione avviene mediante: - dati ricavati da colloqui occasionali; - osservazioni occasionali; - osservazioni sistematiche; - rilevazione delle competenze; - elaborazione di profili individuali; - questionari rivolti alle famiglie; - questionari di autovalutazione per insegnanti; - valutazione dei processi didattici realizzati. SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO . Gli insegnanti, attueranno preventivamente una valutazione diagnostica che verrà eseguita all’atto dell’ingresso dell’alunno in un nuovo ciclo o segmento del suo itinerario scolastico-formativo. Importante risulta dunque la definizione del profilo in ingresso dei singoli alunni che costituisce la base per la definizione di quelli che sono i bisogni formativi (soggettivi) degli stessi.. Il Consiglio di / Interclasse/ Classe • sulla base degli obiettivi didattici, educativi e formativi degli obiettivi minimi di conoscenze, competenze e capacità definiti per singole discipline • tenendo conto dei livelli di partenza di ciascun alunno, dei percorsi compiuti, dei progressi e dei livelli finali conseguiti, della sistematicità, continuità ed omogeneità dell'interesse dimostrato in classe, dell'impegno evidenziato nell'acquisizione, nell'autonoma elaborazione e nell'approfondimento di competenze, conoscenze e abilità dell'eventuale partecipazione alle attività di recupero, intesa come interesse, impegno, rendimento e profitto conseguiti nel caso di rendimento insufficiente non grave in una o più discipline, della possibilità dell'alunno: o di raggiungere gli obiettivi di dette discipline nel corso del successivo anno scolastico; o di frequentare comunque con profitto la classe successiva perché dotato di attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma, ma coerente con la programmazione didattica decisa dai docenti • valuterà di ogni singolo alunno: i risultati oggettivi, espressi attraverso i giudizi e le proposte di voto dei singoli docenti, conseguiti nelle singole discipline, considerate tutte di pari dignità in ordine alla valenza formativa. le capacità personali, e l'atteggiamento scolastico mostrato nel corso dell'anno scolastico e di quelli precedenti la globalità delle competenze e delle conoscenze acquisite le prospettive di crescita umana e culturale, in base anche alla storia scolastica personale VERIFICA Gli strumenti di verifica sono rappresentati da: Verifiche orali e scritte formative; Quesiti a risposta singola; Prove strutturate e semi- strutturate; Trattazione sintetica di argomenti; Problemi a soluzione rapida. INDICATORI: Individuazione delle tematiche fondamentali; Chiarezza espositiva; Capacità di integrare le conoscenze; Capacità logiche ed associative per la risoluzione di problemi; Capacità di argomentare con linguaggio specifico le problematiche esposte; Possesso dei linguaggi specifici; Efficacia comunicativa La consapevolezza delle proprie capacità motorie e dei benefici derivanti da una corretta attività fisica, fair play sportivo e un sano stile di vita. 70 LIVELLI DI ACCETTABILITA’ Pertinenza nella risposta. Conoscenza dell’argomento nei suoi aspetti essenziali e capacità di applicazione delle regole fondamentali. Uso appropriato del lessico. Esposizione semplice e sostanzialmente corretta. Possesso di tecniche di base nell’esecuzione di prove pratiche La valutazione degli apprendimenti e delle competenze è espressa con voti numerici – in decimi- ed anche con voto numerico dovrà esprimersi il GIUDIZIO finale dell’esame conclusivo del ciclo, come da decreto n. 137/2008 convertito in legge n.169 del 30 ottobre 2008 ,e dall’Atto di indirizzo dell’8 settembre 2009. I criteri comuni adottati dal Collegio Docenti per la corrispondenza tra voti in decimi, così come richiede il Decreto Gelmini, e livelli di conoscenze, abilità, competenze sono rappresentati dalla griglia seguente LIVELLI DI COMPETENZE/ABILITA’/ CONOSCENZE VOTO 4 Solo se opportunamente guidato riesce a organizzare qualche frammentaria conoscenza. Esegue solo compiti semplici e commette molti e/o gravi errori nell’applicazione delle procedure 5 Anche se guidato, commette qualche errore nell’ applicare le conoscenze acquisite. Esegue superficialmente semplici compiti 6 Padroneggia la maggior parte delle conoscenze e le abilità in modo essenziale. Esegue i compiti richiesti con il supporto di domande stimolo e indicazioni dell’adulto o dei compagni. 7 Padroneggia in modo discreto le conoscenze e le abilità. Porta a termine in autonomia e di propria iniziativa i compiti dove sono coinvolte conoscenze e abilità che padroneggia con una certa sicurezza , Gli altri, con il supporto dell’insegnante e dei compagni 8-9 Padroneggia in modo completo tutte le conoscenze e le abilità. Assume iniziative e porta a termine compiti affidati in modo responsabile e autonomo. E’ in grado di utilizzare conoscenze e abilità per risolvere problemi legati all’esperienza con istruzioni date e in contesti noti. 10 Padroneggia in modo completo e approfondito le conoscenze e le abilità. In contesti conosciuti: assume iniziative e porta a termine compiti in modo autonomo e responsabile; è in grado di dare istruzioni ad altri; utilizza conoscenze e abilità per risolvere autonomamente problemi; è in grado di reperire e organizzare conoscenze nuove e di mettere a punto procedure di soluzione originali. Esprime valutazioni critiche e personali 71 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA I docenti si avvarranno dei seguenti indicatori per l’osservazione del comportamento e la conseguente valutazione: MACROINDICATORI RISPETTO VERSO GLI ALTRI RISPETTO VERSO SE STESSI Indicatori Impegno e costanza nel lavoro scolastico. Cura della persona e del proprio linguaggio. Uso responsabile del proprio materiale. RISPETTO VERSO L’AMBIENTE Indicatori Utilizzo responsabile delle strutture e del materiale della scuola. Utilizzo appropriato degli spazi comuni. Comportamento responsabile ovunque e anche durante le visite di istruzione Indicatori Rispetto del personale scolastico. Rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni. Rispetto del materiale altrui. Partecipazione attiva alle iniziative scolastiche comuni. ECCELLENTE 10 Comportamento soddisfacente nei tre ambiti con qualche punta di eccellenza. PIU’ CHE SODDISFACENTE 9 Comportamento soddisfacente nei tre ambiti. SODDISFACENTE 8 Comportamento non soddisfacente in almeno uno degli indicatori degli ambiti A,B,C ADEGUATO 7 Comportamento non soddisfacente in almeno due degli indicatori degli ambiti A,B,C SUFFICIENTE 6 Comportamento non soddisfacente in almeno tre degli indicatori degli ambiti A,B,C SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO La valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. La votazione sul comportamento degli studenti attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 10. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite D.lgsn.59/2004 GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA (SCATURITO DALLA MEDIA) Rispetto delle regole Indicatore Note Provvedimenti disciplinari Rispetto dei docenti compagni, del personale scolastico, degli ambienti e arredi Frequenza Giustificazione assenze,ritardi,uscite anticipate Socializzazione Collaborazione alle attività didattiche con docenti e compagni Metodo di Lavoro Voto Partecipazione Impegno Svolgimento compiti e verifiche Sempre Nessuno 10-9 Abbastanza Raramente Tre Quattro 8 7 Quasi mai Provvedimenti Disciplinari per gravi motivi 6 •72 VERIFICA E VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI: I CRITERI. La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del PEI ed è espressa con voto in decimi. La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nella individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Si useranno pertanto per loro delle scale valutative riferite non a profili standard ma a quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato. Gli insegnanti contitolari della classe in cui è inserito l’alunno attraverso la somministrazione di verifiche sistematiche e periodiche, valuteranno singolarmente ciascun alunno, in base agli obiettivi prefissati nel P.E.I., rispettando inoltre, come previsto dalla legge, tempi e modalità che nel caso degli alunni diversamente abili sono differenti da caso a caso, e non permettono previsioni e criteri di verifica e valutazione a lunga scadenza e /o standardizzati. Le prove pertanto devono essere strutturare in modo da testare detti obiettivi e non devono necessariamente essere utilizzati i medesimi strumenti in uso nella classe. I criteri di valutazione delle prove individualizzate sono da ritenersi parimenti individualizzati. La valutazione in decimi va rapportata al P. E. I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’ alunno con disabilità. Si rammenta inoltre che la valutazione dovrà essere riferita ai processi e non solo alla prestazione. Le modalità previste sono: griglie, schede, strategie , materiali e sussidi vari. Il giudizio finale per ogni quadrimestre, risponde alla tabella che segue. L’ALUNNO HA ACQUISITO GLI OBIETTIVI PREVISTI NEL P.E.I. : VOTO MODALITA’ DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI 5 Parzialmente Guidato Con interesse limitato/scarso 6 Sufficientemente Poco autonomo/ guidato Con interesse saltuario 7 Discretamente Parzialmente guidato Con interesse apprezzabile 8 Soddisfacentemente Poco autonomo ma con ruolo funzionale Con interesse attivo 9-10 Ottimamente Parzialmente autonomo (con sollecitazioni e stimolazioni) Con interesse costante 73 AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO •L’ammissione all’esame degli alunni è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza , ALMENO I TRE QUARTI DELL’ORARIO PERSONALIZZATO (ART.11,comma 1, del D.lgs. N. 59/2004 e successive modificazioni)In casi eccezionali, sono previste motivate deroghe, deliberate dal Collegio docenti . •L’ammissione all’esame è disposta, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (valutate queste con un unico voto) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado. •Particolare attenzione deve aversi per gli alunni portatori di handicap. Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialita' e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. •La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al consiglio di classe, presieduto dal Dirigente scolastico (o suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’istituto •In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo. Criteri di attribuzione della lode Il CdCl attribuirà la lode solo nei casi in cui il voto finale sia non inferiore a 10/10 e in cui l’esame abbia rilevato particolari qualità culturali, o in cui il percorso triennale abbia rivelato particolari qualità sociali e personali. Prova scritta Nazionale sulla valutazione degli apprendimenti dell’INVALSI . Si tratta di prove oggettive standard che consistono in questionari a risposta multipla di Italiano, di Matematica e di Scienze, ai quali i ragazzi rispondono rispettando tempi e modalità. Si svolge nella medesima giornata su tutto il territorio nazionale . Criteri particolari vengono adottati per alunni stranieri, alunni con DSA, alunni con disabilità,alunni con particolari difficoltà non certificate. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. •Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. • Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. •Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. 74 •Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. •Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. •Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. •Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. •Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. •Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. •Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. •Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. •Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. •In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Inoltre va ricordato che la nostra scuola affronta da anni il tema dell’AUTOVALUTAZIONE: organizzando incontri specifici di formazione con esperti del settore; valutando il risultato dell’indagine e definendo le azioni di miglioramento. L’autovalutazione prevede un impegno preciso, costante nel tempo di tutto il personale scolastico, nonché una motivazione ideale, continuamente rinnovata, per offrire un servizio adeguato alle aspettative ed alle scelte educative della scuola. Per la sua attuazione si sono utilizzate le schede di autodiagnosi, previste dall'INVALSI, che hanno messo in luce i punti di forza e di debolezza dell'istituto 75 NORME E REGOLAMENTI D’ISTITUTO 76 CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO MESE SETTEMBRE ATTTIVITA’ DATA COLLEGIO 02/09/2013 09 /09/2013 30/09/2013 INCONTRI PROGRAMMAZIONE PER SEGMENTO INCONTRO GENITORI SCUOLA INFANZIA OTTOBRE CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec. INFANZIA:PROGRAMMAZIONE TUTTE 25/09/2013 14/10/2013 15/10/2013 1^ 2^ 3^ B 3^C 3^D 1^2^ 3^ A 2/10/2013 TUTTE 28/10/2013 INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA 11/11/2013 TUTTE 19/11/2013 20/11/2013 28/11/2013 1^ 2^ 3^ A 3^D 1^ 2^ 3^ B 3^C ELEZIONI ORGANI COLLEGIALI NOVEMBRE CONSIGLI D’INTERSEZIONE VERIFICA BIMESTRE PROGRAMMAZIONE CLASSI CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec. INTERCLASSE TECNICA SALICA DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA SCUOLA SEC. 27/11/2013 28/11/2013 INFANZIA: ASSEMBLEA GENITORI CONSIGLIO D’INTERCLASSE VALUTAZIONE BIMESTRALE PRIMARIA MONTESSORI 02/12/2013 INCONTRO SCUOLAFAMIGLIA PRIMARIA 09/12/2013 COLLOQUI I BIMESTRE SALICA COLLEGIO 10/12/2013 11/12/2013 CONSIGLIO D’INTERSEZIONE VERIFICA BIMESTRE PROGRAMMAZIONE 13/01/2014 CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec. 22/01/2014 23/01/2014 NTERCLASSE CON I GENITORI SALICA 24/01/2014 CONSIGLIO D’INTERCLASSE VALUTAZIONE BIMESTRALE PRIMARIA MONTESSORI 03/02/2014 CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec Scrutinio primo quadrimestre. 04/02/2014 05/02/2014 INFANZIA INCONTRO SCUOLAFAMIGLIA INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA VISIONE DOC. VALUTAZIONE PRIMARIA SALICA INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA VISIONE DOC. VALUTAZIONE SEC. PRIMO GRADO 03/02/2014 INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA VISIONE DOC. VALUTAZIONE PRIMARIA MONTESSORI TUTTE 1^ 2^ 3^ A 3^D 1^ 2^ 3^ B 3^C TUTTE 1^ 2^ 3^ B 3^C 1^ 2^ 3^ A 3^D 11/02/2014 12/02/2014 13/02/2014 1^ 2^ 3^ A 3^D 1^ 2^ 3^ B 3^C 17/02/2014 TUTTE 77 MARZO APRILE MAGGIO INFANZIA CONSIGLIO D’INTERSEZIONE VERIFICA PROGRAMMAZIONE CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec. 18/03/2014 20/03/2014 INTERCLASSE CON I GENITORI 01/04/2014 INCONTRO SCUOLA FAMIGLIA PRIMARIA MONTESSORI INCONTRO SCUOLA FAMIGLIASEC. PRIMO GRADO 04/04/2014 INFANZIA CONSIGLIO D’INTERSEZIONE VERIFICA PROGRAMMAZIONE INCONTRO SCUOLA FAMIGLIA III BIMESTRE SALICA 14/04/2014 CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec 28/05/2014 29/05/2014 28/05/2014 20/05/2014 1^ 2^ 3^ A 3^D 1^ 2^ 3^ B 3^C CONSIGLI DI CLASSE Scuola Sec Scrutinio Secondo Quadrimestre 11/06/2014 12/06/2014 1^ 2^ 3^ A 3^D 1^ 2^ 3^ B 3^C INFANZIA CONSIGLIO D’INTERSEZIONE VERIFICA FINE ANNO RIUNIONE PREL. ESAMI 26/06/2014 PROVA INVALSI COLLEGIO CONSEGNA SCHEDE FAMIGLIASEC. PRIMO GRADO 19/06/2014 10/06/2014 25/06/2014 INFANZIA INCONTRO SCUOLA FAMIGLIA COLLEGIO DOCENTI GIUGNO 03/03/2013 09/04/2014 10/04/2014 1^ 2^ 3^ A 3^D 1^ 2^ 3^ B 3^C 1^ 2^ 3^ A 3^D 1^ 2^ 3^ B 3^C 15/04/2014 13/06/2014 Programmazione settimanale Scuola Primaria MONTESSORI Martedì 2^- 5^ h. 16,30/18,30 Mercoledì 4^ h 16,30/18,30 Giovedì 3^- 1^ h 16,30/18,30 Calendario Scolastico Regione Calabria Inizio Lezioni: 16 settembre 2013 Termine Lezioni: 11 giugno 2014 Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 Festività Pasquali: dal 16 aprile 2014 al 22 aprile 2014 Altre Festività: dal primo novembre al 3 novembre 2013 (ponte di Ognissanti); dal 25 aprile al 27 aprile 2014 (ponte del XXV aprile) Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 29 giugno 2013 Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali: tutte le domeniche; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica 78 LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi scolastici è stata introdotta nell'ordinamento dal “Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 giugno 1995” (oggetto: Schema generale di riferimento della "Carta dei servizi scolastici”). La Carta dei Servizi è un documento pluriennale nel quale ciascuna scuola definisce e rende noto all’esterno i principi fondamentali e le finalità a cui ispira la propria attività. Essa è posta a tutela dei diritti dell'utenza in materia di corretta ed efficace erogazione del servizio e indica i principi fondamentali cui si ispira la scuola e a cui si deve attenere anche la complessiva attività programmatoria. La Carta dei Servizi ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione. PRINCIPI FONDAMENTALE DELLA CARTA DEI SERVIZI Art. 1 Il docente nell’esercizio della sua funzione non può, e non deve operare alcuna discriminazione verso gli alunni per motivi riguardanti: sesso, razza , etnia, lingua, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio economiche. Art. 2 Il docente nell’esercizio della sua funzione deve agire secondo criteri di obiettività ed equità. Art. 3 L’Istituto “Giovanni XXIII” si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni e l’inserimento e l ‘integrazione di questi ultimi con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità o di handicap. Art. 4 L’obbligo scolastico è assicurato con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica Art. 5 L’ Istituto Giovanni XXIII,il personale ,i genitori e gli alunni sono i protagonisti e responsabili dell’attuazione della ‘’Carta ‘’attraverso una gestione partecipata degli organi collegiali Art. 6 L’Istituto Giovanni XXIII si impegna a favorire le attività extra- scolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale ,sociale e civile ,consentendo l’uso dell’edificio e delle attrezzature in orario non scolastico. Art.7 L’orario di servizio si uniforma a criteri di efficacia, efficienza e flessibilità nella organizzazione delle attività didattiche e dell’offerta formativa integrata Art. 8 Per le stesse finalità, l’Istituto Giovanni XXIII organizza l’aggiornamento del personale in collaborazione con istruzioni ed enti culturali. Art. 9 La programmazione assicura il rispetto delle libertà d’insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno favorendone lo sviluppo armonico della personalità . 79 AREA DIDATTICA Art.10 L’Istituto Giovanni XXIII con il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza nella formazione degli alunni e nel rispetto degli obiettivi educativi. Art. 11 L’Istituto Giovanni XXIII individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa fra i diversi ordini di scuola al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. Art. 12 Nell’ assegnazione dei compiti da svolgere a casa il docente tiene presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni permettendo loro di espletare anche attività extrascolastiche. Art. 13 Nel rapporto con gli alunni, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non ricorreranno mai ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti. Art. 14 Nella scelta dei libri di testo , l’’Istituto Giovanni XXIII si attiene alle disposizioni dell’ art. 15 della legge n. 133/2008 e all’art. 5 della legge n. 169 del 30 ottobre 2008; assume come punti di riferimento oltre alla validità culturale educativa , l’adozione di testi leggeri tali da ridurne il peso globale giornaliero, l’incidenza del costo per venire incontro alle famiglie. AREA AMMINISTRATIVA Art. 15 La segreteria e il personale non docente dell’Istituto operano come supporto per tutti gli adempimenti a sostegno dell’attività didattico - educativa e della gestione amministrativa dell’istituzione. Le procedure organizzative,articolate secondo vari ambiti, tendono ad attivare le risorse presenti nell’ Istituto secondo sinergie che consentono di adeguare i collaboratori amministrativi alle innovazioni tecnologiche ed informatiche . I servizi di segreteria si sviluppano secondo due direttive: :AREA AMMINISTRATIVO-CONTABILE Art. 16 Atti relativi ai docenti, personale della scuola,gestione graduatorie, ricerca supplenti, richiesta invio documenti, stipendi, rapporti con la ragioneria provinciale dello Stato, la Direzione Provinciale del Tesoro e il Provveditorato , Domande, Organico interno, Statistiche, Protocollo, Inventario, Rendiconto annuale, Anagrafe tributaria, Richiesta visite fiscali, Certificazioni varie. AREA AMMINISTRATIVO - DIDATTICA Art.17 Iscrizione alunni, scrutini, diplomi, esami di licenza, gestione assenze alunni, circolari interne, infortuni, libri di testo, viaggi d’istruzione, tenuta e fornitura materiale di cancelleria per il funzionamento, richiesta preventivi, corsi di aggiornamento, progetti, biblioteca alunni, biblioteca docenti, attività sportive, campionati studenteschi. Art.18 L’evasione delle documentazioni richieste sarà effettuata nel tempo più breve possibile,compatibilmente con il carico di lavoro contingente e la disponibilità di personale esistente. 80 FATTORI DI QUALITA’ Art.19 L’Istituto comprensivo Giovanni XXIII ,al fine di poter fornire un migliore servizio,individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: uffici e locali scolastici accoglienti nella disposizione degli arredi. celerità delle procedure di richiesta e rilascio di certificazioni. trasparenza delle attività. utilizzazione di procedure informatiche. bacheca per informazioni amministrative, graduatorie, ordini di servizio. pubblicazione sul sito web di tutte le informazioni collaborazione nelle varie attività previste dal P.O.F. CALENDARIO SCOLASTICO Art. 20 L’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” assicura almeno 207 giorni di lezione ed utilizza il 20% annuale dei moduli orari per attività trasversali. L’istituto viene aperto alle ore 8,00 e chiuso normalmente alle ore 18,30, tranne nei giorni in cui si effettuano colloqui con le famiglie, Consigli di classe o scrutini, in occasione dei quali viene chiuso alla fine delle attività collegiali. ATTIVITÀ D’ INIZIO ANNO SCOLASTICO Art. 21 Dal 1° settembre fino all’inizio delle lezioni i docenti effettuano le riunioni per la programmazione didattica che si concludono con i consigli di classe e la seconda riunione collegiale nella quale si eleggono i collaboratori del Preside e le funzioni strumentali. Dal primo giorno di scuola e per le prime settimane si effettua la fase di accoglienza per gli alunni delle prime classi. Il passaggio alla scuola media del preadolescente è spesso vissuto come un momento di difficoltà perché egli si trova inserito in un’organizzazione scolastica diversa, per lui nuova e sconosciuta; la fase di accoglienza vuole, pertanto,essere un supporto che consenta agli alunni del primo anno di superare positivamente il senso di incertezza e di disagio in cui si vengono a trovare. Art.22 L’orario verrà organizzato seguendo i criteri di flessibilità già specificati sul P.O.F. DIRITTI E DOVERI DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI Art. 23 I diritti delle studentesse e degli studenti sono: diritto alla scuola; diritto alla libertà di apprendimento; diritto al riconoscimento ed al rispetto della propria identità personale; diritto alla libera espressione del proprio pensiero; diritto alla valutazione corretta e trasparente ed accettazione delle diversità Art. 24 I doveri delle studentesse e degli studenti sono: assiduità alle lezioni; rispetto delle norme del regolamento d’Istituto; rispetto delle strutture e degli arredi scolastici; rispetto dei compagni . 81 OBIETTIVI DELLA SCUOLA Art. 25 Formazione di una coscienza civile che: induca gli alunni a “vivere” i doveri come necessario completamento dei diritti; induca al rispetto delle istituzioni ed educhi alla legalità; induca gli alunni a comprendere i valori democratici e li renda capaci di contribuire alla loro salvaguardia e crescita; induca gli alunni a mettere in atto comportamenti responsabili; induca gli alunni ad atteggiamenti attivi e positivi; induca ai principi della solidarietà sociale, tolleranza ed accettazione della diversità di condizione, di cultura,di razza e tradizioni; induca gli alunni al rispetto ed alla tutela dell’ambiente. RAPPORTI CON IL PUBBLICO Art. 26 I rapporti con l’utenza si terranno in orari stabiliti che saranno affissi nell’atrio della scuola salvo deroghe di urgenza o di particolare rilevanza. COMUNICAZIONI SCUOLA – FAMIGLIA Art.27 Le comunicazioni scuola- famiglia in ordine a invito ai genitori a conferire, comunicazioni colloqui generali, comunicazioni assemblee genitori, analisi situazioni particolari di carattere generale, avverranno o per avviso aperto o per notifica sul diario scolastico con obbligo di controfirma di uno dei genitori. Solo nel caso di necessità di conservare la riservatezza di notizie che riguardano singoli alunni, la comunicazione avverrà per lettera chiusa spedita per posta o notificata dal personale della scuola. In caso di urgenza si ricorrerà a invito per telefono. 82 REGOLAMENTO DI ISTITUTO La scuola è luogo di tutti, nel quale le attività di insegnamento e apprendimento possono svolgersi in modo efficace e soddisfacente per tutti, se ciascuno, relativamente ai propri compiti e ruoli, si attiene alle regole dettate dalle esigenze del vivere civile e del corretto funzionamento dell' Istituzione scolastica. Doveri ed adempimenti del personale docente, amministrativo ed ausiliario sono regolati dalla legge e attraverso i vigenti contratti di lavoro. Tra tali doveri, vi è anche quello di far osservare le norme di legge ed il regolamento interno; pertanto ogni studente e tenuto ad accogliere e rispettare indicazioni e richiami di tutto il personale. Ogni studente inoltre deve attenersi al regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (D.P.R. n° 249 del 24 VI.1998) l Il Regolamento dell’Istituto Comprensivo“Giovanni XXIII” di Crotone, approvato annualmente dal Consiglio d’Istituto su proposta del Collegio dei docenti e dell’assemblea degli A.T.A. Evidenzia le finalità dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”. Elenca e commenta diritti e doveri dei componenti la comunità scolastica. Ordina e razionalizza i rapporti interni ed esterni e l’uso della struttura. Emana un codice di comportamento degli alunni e delle alunne Illustra e caratterizza competenze e funzioni degli organi collegiali fino all’attuazione delle annunciate riforme. FINALITÀ Art. 1 La scuola, in collaborazione con le famiglie, ha il fine di: promuovere il pieno sviluppo della personalità degli studenti, di potenziare la partecipazione alla vita democratica, il senso di libertà e di responsabilità individuale e sociale. Favorire e potenziare la corretta preparazione di base adeguata al proseguimento degli studi negli ordini successivi di scuola. GLI ORGANI COLLEGIALI Art. 2 Al fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola dando ad essa il carattere di una comunità che interagisca con la più vasta comunità sociale e civile, sono costituiti all’interno dell’istituto a norma del D.L. 297/94 il Consiglio d’Istituto e la Giunta Esecutiva, il Collegio dei Docenti, i Consigli di classe, il Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti, Commissioni specifiche individuate dal Collegio dei Docenti, i Referenti ad attività specifiche. IL CONSIGLIO D’ ISTITUTO Art. 3 E’ l’organo che realizza all’interno dell’istituto la gestione della scuola ed è formato da rappresentanze elette del personale docente e non docente, dei genitori e dal Dirigente Scolastico (membro di diritto). Esso delibera: Il regolamento d’istituto, la Carta dei Servizi, ed il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) L’acquisto, il rinnovo e la conservazione dell’attrezzatura Tecnico - scientifiche e dei sussidi didattici, nonché l’acquisto di materiali di consumo. Il calendario scolastico. L’autonomia didattico - amministrativa dell’istituto. I criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, inter ed extrascolastiche. Il bilancio preventivo, eventuali variazioni di conto consuntivo in merito all’impiego di mezzi finanziari per il funzionamento didattico e amministrativo della scuola. 83 IL COLLEGIO DEI DOCENTI Art. 4 definisce annualmente la programmazione didattico-educativa, formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione e la composizione delle classi; Formula l'orario delle lezioni o per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto; delibera la suddivisione dell'anno scolastico in trimestri o quadrimestri; provvede all'adozione dei libri di testo, e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, alla scelta dei sussidi didattici; adotta e promuove, nell'ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione; promuove iniziative di aggiornamento rivolte ai docenti dell'Istituto; elegge al proprio interno i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione del servizio del personale insegnante; programma e attua le iniziative per il sostegno agli alunni disabili; delibera, su proposta dei Consigli di classe, le attività di integrazione e recupero ; delibera, per la parte di propria competenza, progetti e attività extrascolastiche miranti all'ampliamento dell'offerta formativa dell'Istituto. CONSIGLI DI INTERSEZIONE E DI INTERCLASSE Il Consiglio di Intersezione nella scuola dell’Infanzia e il Consiglio di Interclasse nella Scuola Primaria sono composti da tutti i docenti delle sezioni e delle classi e da un rappresentante dei genitori degli alunni per ciascuna sezione e per ciascuna classe. Il consiglio di Intersezione e di Interclasse sono presieduti dal dirigente scolastico o da un docente delegato, durano in carica un anno e hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica; agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. I CONSIGLI DI CLASSE Sono costituiti dal dirigente scolastico, dai docenti di ogni singola disciplina e da quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti. Di norma, durante l’anno scolastico, i consigli si riuniscono ogni mese. Procedono alla definizione sulla base delle indicazioni collegiali, degli obiettivi dell’area non cognitiva (comportamento, partecipazione, impegno) e dell’area cognitiva (obiettivi di apprendimento, traguardi per lo sviluppo delle competenze). Verificano ed eventualmente modificano il curricolo. Valutano la partecipazione a progetti d’Istituto o a manifestazioni interne o esterne alla scuola . Propongono: visite e viaggi d’istruzione, l’adozione dei libri di testo. IL COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Art. 6 Le funzioni del comitato sono stabilite dall’ART. 11 del D.L. 294/94. Esso risulta costituito dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da due membri effettivi e uno supplente, eletti ogni anno dal collegio dei docenti; nel caso della valutazione dei servizi di un docente componente il comitato, questo non partecipa alle riunioni. ASSOCIAZIONE GENITORI Art. 7 Anche se non formalmente costituiti, i genitori possono chiedere l’autorizzazione a riunirsi nelle ore pomeridiane per eventuali assemblee. 84 CODICE DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E DELLE ALUNNE ASSIDUITA’ E PUNTUALITA’ •Art. 8 La puntualità è indispensabile, al suono della campana gli allievi devono recarsi, con sollecitudini, in classe dove li attende il docente della prima ora. E’ vietato sostare al mattino nei pressi del portone dopo il suono della campana. IL LAVORO A SCUOLA Art. 9 La buona riuscita degli alunni dipende in larga parte dalla qualità del loro lavoro individuale. In particolare si consiglia di: Tenere in ordine il diario; Portare tutti gli strumenti di lavoro necessari; Svolgere giornalmente i compiti assegnati; Tenere correttamente ed aggiornare i propri quaderni. ENTRATA DEGLI ALUNNI A SCUOLA Art. 10 Le lezioni hanno inizio alle Plesso centrale (Giovanni XXIII) ore 8:20; Plesso Maria Montessori ore 8:20; Plesso Salica ore 8:15 L’entrata degli alunni avverrà dall’ingresso principale. I ritardi saranno annotati sul registro di classe e il giorno successivo, o entro il limite massimo di due giorni, l’alunno dovrà essere accompagnato in presidenza da un genitore o da chi ne fa le veci. E’consentito, solo per seri motivi, l’ingresso per la seconda ora di lezione, in tal caso l’alunno dovrà essere accompagnato dal genitore o da chi ne fa le veci. Sono severamente proibiti gli assenteismi di massa (prima e post-vacanza), nonché manifestazioni di mancata partecipazione in massa alle lezioni. Le assenze collettive ingiustificate determineranno adozioni di provvedimenti disciplinari; così come si evince dai successivi capitoli infrazioni e sanzioni; conseguentemente gli alunni verranno riammessi in classe solo se accompagnati dai genitori. VIGILANZA ALUNNI Art.11 Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza sugli alunni i docenti, della scuola secondaria,in servizio alla prima ora sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni; i docenti della scuola primaria Maria Montessori raduneranno gli alunni presso le postazioni indicate per ciascuna classe e al suono della campana entreranno nelle proprie aule;i docenti del plesso Salica accoglieranno gli alunni all’arrivo dei mezzi di trasporto Per evitare che gli alunni stiano da soli in aula, lo scambio dell’orario tra gli insegnanti avverrà tempestivamente ed in ogni caso, in assenza dei Docenti, la vigilanza sarà garantita dai Collaboratori Scolastici. Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene sotto la sorveglianza dei docenti dell’ultima ora. Negli spazi esterni alla scuola non si assicura alcuna vigilanza. La scuola declina ogni responsabilità riguardo a quanto possa accadere negli spazi antistanti l’edificio scolastico, giardini, marciapiedi, strada. I sigg. genitori della scuola secondaria sono tenuti ad accompagnare i propri figli fino all’ingresso principale, dove troveranno il personale addetto alla sorveglianza alunni. USCITA DEGLI ALUNNI DA SCUOLA Art. 12 L’uscita delle classi al termine delle lezioni avverrà dal portone centrale, ad intervalli successivi e in ogni caso scanditi dal suono della campanella, nel seguente ordine: Plesso centrale:al primo suono usciranno le classi del primo piano;al secondo suono le classi del 2° piano. Plesso Montessori:al primo suono della campana usciranno le classi del piano terra:al secondo suono della campana usciranno le classi del primo piano I genitori sono tenuti ad aspettare i propri figli presso le postazioni indicate per ciascuna classe. Plesso Salica: i docenti accompagneranno gli alunni ai mezzi di trasporto. 85 USCITA ANTICIPATA DA SCUOLA Art. 13 Gli alunni che eccezionalmente chiedono, per giustificati motivi di uscire prima della fine delle lezioni, devono essere autorizzati esclusivamente dal Dirigente Scolastico, dal vicario o da un docente collaboratore del Dirigente Scolastico. La richiesta di uscita anticipata dovrà essere compilata e firmata da un genitore sul libretto scolastico personale dell’alunno adottato dall’istituto e presentata in presidenza prima dell’inizio delle lezioni o entro la prima ora. L’uscita anticipata sarà annotata sul registro di classe e in ogni modo, potrà avvenire solo se l’alunno sarà prelevato personalmente da un genitore o da chi ne fa le veci. ALUNNI PENDOLARI Art. 14 Gli alunni pendolari che presentano istanze documentate in relazione agli orari dei mezzi di trasporto pubblico, potranno essere ammessi in classe alla 1° ora con un ritardo di massimo 10 minuti (8,30) e potranno uscire alla 5° ora con un anticipo massimo di 10 minuti. L’autorizzazione sarà concessa dal Dirigente Scolastico e annotata sul registro di classe e sul libretto delle giustificazioni. GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE Art. 15 La giustifica delle assenze dovrà avvenire al rientro a scuola e non oltre due giorni. L’alunno verrà giustificato dall’insegnante della prima ora, delegato in via permanente a giustificare le assenze dei giorni precedenti, e a registrare l’avvenuta giustifica sul registro di classe. Non è consentito giustificare dopo l’inizio delle lezioni. Gli alunni sprovvisti di giustificazione sono ammessi in classe con riserva; qualora gli stessi alunni non dovessero provvedere alla giustificazione neanche nei due giorni successivi, su comunicazione del coordinatore di classe, il D.S. convocherà i genitori, sensibilizzandoli all’eliminazione dell’inconveniente. Le assenze di cinque giorni o più vanno giustificate con certificato medico. Per le assenze non giustificate e i ritardi abituali saranno convocati i genitori per avere un riscontro diretto. La quinta assenza sarà giustificata, sull’apposito libretto, dal Dirigente Scolastico, dal vicario o da uno dei collaboratori delegato dal Dirigente Scolastico alla presenza di un genitore. Il libretto delle giustificazioni deve essere firmato da uno o entrambi genitori o da chi ne fa le veci, la firma deve essere autentificata dal Dirigente Scolastico o da un suo collaboratore. ESONERO DALLE LEZIONI DI EDUCAZIONE FISICA Art. 16 Gli alunni possono chiedere l’esonero delle lezioni pratiche di educazione fisica, presentando un’istanza documentata, corredata da certificato medico. Il capo d’istituto valuterà l’istanza e provvederà al decreto di esonero che sarà annotato sul registro di classe. COMPORTAMENTO A SCUOLA Art. 17 La buona educazione, la cortesia e la disponibilità sono richieste da tutte i componenti della scuola: Docenti, Personale ATA ed alunni. La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività: ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, che sono svolte nel contesto dei lavori scolastici. E’ consentito tra la 2° e 3° ora di lezione, secondo il calendario affisso nelle aule, fare colazione in classe, privilegiando il consumo di alimenti che non producono rifiuti, cattivi odori e non appesantiscono la digestione. Sono proibiti permessi di uscita dalle aule, in via ordinaria, durante le prime due ore di lezione e durante la prima ora successiva all’intervallo. I permessi di uscita dalle aule (annotati e sottoscritti dal docente dell’ora) vanno limitati ai casi di effettiva necessità e comunque può uscire solo un alunno/a per volta. Durante i cambi delle lezioni è severamente vietato sostare nei corridoi e lasciare l’aula. Durante le ore di lezione è vietato agli alunni uscire dalle aule se non per validi motivi con il permesso dell’insegnante. I genitori non possono presentarsi nella scuola durante le ore di lezione per consegnare strumenti didattici, colazione dimenticati dai figli. 86 La richiesta di eventuale telefonata alla famiglia, solo per motivi seri e circostanziati, va fatta al Dirigente scolastico, al Vicario, al Collaboratore del Dirigente Scolastico o in segreteria. E’ vietato portare cappelli durante le lezioni. E’ severamente vietato l’uso del telefonino portatile all’interno dell’istituto. L’uso dei bagni è consentito rispettando gli orari emanati dal Dirigente Scolastico; si può derogare a tale norma solo per validi motivi. E’ prescritto un abbigliamento decente e discreto per tutti. E’ obbligatorio l’uso di un abbigliamento sportivo (tuta) nella giornata che si prevede la lezione di educazione fisica. E’ severamente proibito agli alunni entrare in sala professori. E’ severamente proibito agli alunni accedere ai cassetti dei Docenti FURTI Art. 18 •Si raccomanda agli alunni di non portare a scuola oggetti di valore né somme di denaro ingenti. •Gli oggetti smarriti e ritrovati saranno depositati in presidenza. •Nel caso di comprovata sparizione di altri oggetti in classe, sarà ripartita, tra gli alunni presenti, la somma necessaria per risarcire l’alunno danneggiato. RISPETTO DEI LOCALI DELLE ATTREZZATURE Art. 19 Il rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici è necessario per mantenere puliti, accoglienti e igienici i locali scolastici, gli atti di vandalismo saranno sanzionati e sarà richiesto il risarcimento dei danni provocati; nel caso non sia possibile individuare i responsabili il danno sarà risarcito dall’intera classe o istituto. INFRAZIONI E SANZIONI Art.20 In riferimento ai comportamenti non regolari, i provvedimenti disciplinari che saranno adottati avranno sempre finalità educative e tenderanno all’acquisizione e al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica secondo le nuove direttive ministeriali a)le mancanze non gravi (disturbo durante le lezioni, fumo, uscite non autorizzate durante i cambi di lezione, scritte sui muri e danneggiamenti non gravi agli arredi, ritardi non giustificati, ecc.); saranno annotate sul registro di classe dal Docente dell’ora di lezione, dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori con relativa ammonizione; b) La prima ammonizione sarà comunicata alla Famiglia; c) la seconda ammonizione comporterà l’immediata convocazione del Genitore a scuola; d) la terza ammonizione comporterà la convocazione del Consiglio di Classe con sanzione disciplinare di sospensione; e)eventuali danni arrecati comporteranno comunque il risarcimento; f)le mancanze gravi: (mancanza di rispetto nei confronti di Docenti, del Dirigente o dei Collaboratori scolastici, danneggiamenti gravi, scioperi non autorizzati, fumo, ritardi reiterati, ecc.) saranno annotate sul registro di classe e comunicate immediatamente al Dirigente Scolastico che provvederà alla convocazione del Consiglio di classe per le sanzioni disciplinari di sospensione dalle lezioni; g) non è ammesso l’allontanamento dall’aula per motivi disciplinari; 87 INFRAZIONI E SANZIONI vedi ART.17 In riferimento ai comportamenti non regolari, i provvedimenti disciplinari che saranno adottati avranno sempre finalità educative e tenderanno all’acquisizione e al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica nell’ottica della nuova materia di studio “Cittadinanza e Costituzione” e secondo le nuove direttive ministeriali a-le mancanze non gravi (disturbo durante le lezioni, fumo, uscite non autorizzate durante i cambi di lezione, scritte sui muri e danneggiamenti non gravi agli arredi, ritardi non giustificati, ecc.); saranno annotate sul registro di classe dal Docente dell’ora di lezione, dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori con relativa ammonizione; b) La prima ammonizione sarà comunicata alla Famiglia; c) la seconda ammonizione comporterà l’immediata convocazione del Genitore a scuola; d) la terza ammonizione comporterà la convocazione del Consiglio di Classe con sanzione disciplinare di sospensione; e) eventuali danni arrecati comporteranno comunque il risarcimento; f) le mancanze gravi: (mancanza di rispetto nei confronti di Docenti, del Dirigente o dei Collaboratori scolastici, danneggiamenti gravi, scioperi non autorizzati, fumo, ritardi reiterati, ecc.) saranno annotate sul registro di classe e comunicate immediatamente al Dirigente Scolastico che provvederà alla convocazione del Consiglio di classe per le sanzioni disciplinari di sospensione dalle lezioni; g) non è ammesso l’allontanamento dall’aula per motivi disciplinari; I provvedimenti disciplinari di sospensione comporteranno le seguenti ripercussioni: influenza negativa sul profitto; esclusione delle attività integrative (viaggi d’istruzione, visite guidate, coro, teatro, giornale, attività sportive); esclusione dai corsi e dagli esami finalizzati all’acquisizione del patentino del ciclomotore. La mancanza di note e provvedimenti disciplinari costituirà elemento di valutazione positiva ai fini del passaggio alla classe successiva. In riferimento ai comportamenti non regolari, i provvedimenti disciplinari che saranno adottati avranno sempre finalità educative e tenderanno all’acquisizione e al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica secondo le nuove direttive ministeriali. L’inosservanza dei doveri comporterà le seguenti sanzioni che condizioneranno, a vario livello, la valutazione del comportamento in sede di scrutinio quadrimestrale e finale. Le sanzioni relative all’allontanamento dalle lezioni superiore a giorni quindici possono essere utilizzate se ricorrono comportamenti riconducibili ad ipotesi di reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana – violenza privata, minaccia, percosse ingiurie-, oppure ad una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone –incendio, allagamento, uso improprio di creolina negli ambienti-. e produrranno l’esclusione dallo scrutinio finale o dall’esame su proposta del Collegio dei Docenti e delibera del Consiglio d’Istituto (art.6 del D.P.R. 235 /07). Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di genitori o studenti, entro quindici giorni dalla comunicazione, ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche che si dovrà esprimere nei successivi dieci giorni. 88 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA FAMIGLIA A.S. 2013/2014 Il coinvolgimento attivo di tutte le componenti della comunità scolastica è una condizione necessaria e irrinunciabile per il buon andamento di tutte le attività scolastiche. Insegnanti, genitori, alunni devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento sereno e propositivo nei confronti della scuola per evitare di creare pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa istituzione per cui occorre che scuola e famiglia condividano una “idea positiva di scuola” e si adoperino per conseguire un innalzamento del successo formativo degli allievi. Obiettivo del Patto Educativo è di rendere esplicite quelle norme che, se accettate e condivise, facilitano il buon andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno e nell’osservanza dei doveri e delle regole. Visto il D.M.n.5843/A3 del16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità” Visti i D.P.R.n.249 del 24/6/1998 e D.P.R.n.235 del 21/11/2007”Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” Visto il D.M.n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee d’indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo” Visto il D.M.n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti. Nell’ambito dell’OFFERTA FORMATIVA LA SCUOLA s’impegna a… garantire un piano formativo basato su progetti e iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dell’allievo, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale. LA FAMIGLIA s’impegna a… prendere visione del Regolamento d’Istituto, del Piano dell’Offerta Formativa, del presente Patto Educativo di Corresponsabilità, condividendoli, discutendoli e assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto. L’ALUNNO/A s’impegna a… condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo, discutendo con loro ogni aspetto di responsabilità. Nell’ambito della RELAZIONALITA’ LA SCUOLA s’impegna a… creare un ambiente sereno nel quale dare spazio al dialogo e alla discussione, a favorire la conoscenza e il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, il rispetto di sé e degli altri promuovendo il talento, l’eccellenza e i comportamenti ispirati al senso di cittadinanza. LA FAMIGLIA s’impegna a… Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa. L’ALUNNO/A s’impegna a… Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità. LA FAMIGLIA s’impegna a… condividere con i docenti linee educative comuni, per consentire alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa. L’ALUNNO/A s’impegna a… mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti, situazioni. 89 Nell’ambito della PARTECIPAZIONE. LA SCUOLA s’impegna a… ascoltare e coinvolgere genitori e alunni/e richiamandoli a un’assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto educativo. LA FAMIGLIA s’impegna a… collaborare attivamente e a informarsi circa il percorso didattico-educativo dei propri figli. L’ALUNNO/A s’impegna a… frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere agli impegni di studio, a favorire lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe. Nell’ambito degli INTERVENTI EDUCATIVI LA SCUOLA s’impegna a… comunicare in modo costante con le famiglie, a informarle sull’andamento didattico-disciplinare dei propri figli, a fare rispettare le norme di comportamento, i regolamenti e i divieti, soprattutto relativamente all’utilizzo di telefonini e altri dispositivi elettronici, a prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni. LA FAMIGLIA s’impegna a… rispettare l’istituzione scolastica, favorendo un’assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, a partecipare attivamente agli organi collegiali e a controllare quotidianamente le comunicazioni della scuola. L’ALUNNO/A s’impegna a… riferire in famiglia le comunicazioni della scuola, a rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi responsabilmente nell’esecuzione dei compiti richiesti, ad accettare, rispettare e aiutare gli altri sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà. Il presente "Patto Educativo di Corresponsabilità" viene congiuntamente sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dai genitori e dall’alunno per sottolineare, con un gesto simbolicamente assai significativo, le responsabilità che la scuola , la famiglia e l’alunno, consapevolmente, si assumono nel rispetto dei reciproci e diversi ruoli istituzionali e sociali. Letto, approvato e sottoscritto il giorno…………….del mese di………………………………………………anno…………………… FIRME Il Dirigente Scolastico……………………………………………………………. Il Genitore ( o chi ne fa le veci) sig./ra…………………………………………… L’alunno/a…………………………………………………………………………… 90 CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI SCUOLA DELL’INFANZIA Richiesta della tipologia di tempo scuola sottoscritta dalle famiglie all’atto dell’iscrizione e concessa dall’USR. Rispetto dei criteri di inserimento nella graduatoria e dell’ordine di ingresso rispetto alle liste di attesa (Hanno la precedenza i residenti nel quartiere, successivamente verranno prese in considerazione le domande dei residenti viciniori e infine le richieste dei restanti iscritti per i quali verrà tenuta in considerazione la data di iscrizione) I fratelli gemelli vanno di norma separati in sezioni differenti della stessa tipologia. Qualora dovesse esserci, motivazione particolare e certificata, potrà essere presa in considerazione l’eventualità di non separarli. SCUOLA PRIMARIA Richiesta della tipologia di tempo scuola sottoscritta dalle famiglie all’atto delle iscrizione e concessa dall’USR Eterogeneità all’interno di ciascuna classe. Inserimento alunni diversamente abili in classi meno numerose conformemente alla normativa vigente. Omogeneità tra classi parallele. Richiesta dalle famiglie. Informazioni generali: continuità scuola Infanzia/Primaria. Omogeneità di distribuzione nel rapporto alunni/alunne. I fratelli gemelli vanno di norma separati in sezioni differenti della stessa tipologia. Qualora dovesse esserci, motivazione particolare e certificata, potrà essere presa in considerazione l’eventualità di non separarli. L’inserimento degli alunni stranieri sarà effettuato secondo i criteri delle Linee Guida emanate dal MIUR Qualora non esistano motivi ostativi, si potranno considerare i desiderata della famiglia in ordine alla scelta di un compagno . Rispetto dei criteri di inserimento nella graduatoria e dell’ordine di ingresso rispetto alle liste di attesa (Hanno la precedenza i residenti nel quartiere, successivamente verranno prese in considerazione le domande dei residenti viciniori e infine le richieste dei restanti iscritti per i quali verrà tenuta in considerazione la data di iscrizione) SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Eterogeneità all’interno di ciascuna classe. Omogeneità tra classi parallele. Scelta della seconda lingua straniera (spagnolo o tedesco ). Informazioni generali: continuità scuola Primaria/Secondaria Omogeneità di distribuzione nel rapporto alunni/alunne. I fratelli gemelli vanno di norma separati in sezioni differenti della stessa tipologia. Qualora dovesse esserci, motivazione particolare e certificata, potrà essere presa in considerazione l’eventualità di non separarli. L’inserimento degli alunni stranieri sarà effettuato secondo i criteri delle Linee Guida emanate dal MIUR Qualora non esistano motivi ostativi, si potranno considerare i desiderata della famiglia in ordine alla scelta di un compagno. Rispetto dei criteri di inserimento nella graduatoria e dell’ordine di ingresso rispetto alle liste di attesa 91 REGOLAMENTO VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Le uscite didattiche,le visite guidate, i viaggi d’istruzione hanno come FINALITA’ principale quella di ampliare e di approfondire il patrimonio culturale degli alunni; per questo motivo tali esperienze devono rispondere a precise esigenze didattiche e rappresentare quindi, un momento “alternativo” per consolidare e potenziare e integrare la normale attività scolastica. Le uscite didattiche, le visite guidate, i viaggi d’istruzione costituiscono una “speciale occasione” per migliorare la conoscenza fra gli alunni e favorire le relazioni interpersonali, anche fra allievi di classe e/o ordine di scuola diversi. Le visite e viaggi d’istruzione devono fondarsi su progetti articolati e coerenti. Di seguito sono riportate in sintesi, le procedure a cui attenersi per organizzare ed effettuare viaggi d’istruzione, uscite e visite didattiche Art. 1. Per uscite didattiche e visite guidate si intendono le uscite fuori dall’edificio scolastico, comprese nell’orario delle lezioni della classe. Per viaggi d’istruzione si intendono le uscite che prevedono un tempo superiore a quello stabilito per l’orario delle lezioni. Art. 2. Le visite d’istruzione (a capoluoghi di provincia, musei, gallerie, parchi naturali, complessi aziendali, spettacoli teatrali, ecc…) possono essere effettuate nel territorio comunale o fuori di esso. 1.Le visite nel territorio comunale che non comportano spese a carico delle famiglie e deliberate dai Consigli di classe e d’Interclasse, devono essere autorizzate dal Dirigente scolastico con almeno un giorno di anticipo. Le visite all’interno e fuori dal territorio comunale che comportano spese per le famiglie, seguono la normale pratica di organizzazione e autorizzazione dei viaggi d’istruzione. Art. 3. I viaggi d’istruzione hanno, oltre alle preminenti finalità educativo-didattiche e d’integrazione culturale, anche finalità di socializzazione. I viaggi di più giorni possono essere autorizzati solo se non determinano, per il loro eccessivo onere economico, motivo di disagio per le famiglie e discriminazioni tra gli alunni. L’impossibilità di far fronte a tali oneri costringe, infatti, famiglie e studenti a rinunce, che si rivelano negative sotto il profilo educativo più generale. Art. 4. I viaggi d’istruzione possono essere organizzati da una o più classi e di norma per tutti gli alunni della classe. Non possono essere realizzati se vi partecipa meno dell’80% degli alunni. Gli alunni che, eventualmente, non dovessero partecipare al viaggio sono assegnati agli insegnanti del plesso. La documentazione delle visite didattiche e dei viaggi d’istruzione devono pervenire in presidenza almeno tre giorni prima della data stabilita per il viaggio. Art. 5 Durante tutte le visite nel territorio comunale, fuori dal territorio comunale e durante i viaggi d’istruzione il rapporto insegnanti/alunni deve essere di 1 a 15 (salvo deroghe). Il Consiglio D’istituto, esaminate le richieste, provvede a delibere l’autorizzazione alle visite e ai viaggi, integrando, qualora ne ravveda la necessità, il numero degli accompagnatori con altri docenti. Art. 6 Gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria , in casi eccezionali, possono essere accompagnati dai familiari, qualora siano disponibili posti nei mezzi di trasporto. In ogni caso, l’alunno diversamente abile, deve essere accompagnato da un insegnante a lui dedicato (almeno un insegnante per ogni due alunni) e/o dall’assistente educatore in caso di necessità e qualora sia disponibile e assicurato. Può essere utilizzato, in aggiunta, il collaboratore scolastico cui sia stata affidata la funzione aggiuntiva specifica, purché disponibile e assicurato. Art. 7. Le richieste di autorizzazione per le visite fuori dal territorio comunale e per i viaggi d’istruzione devono pervenire al Consiglio d’Istituto complete almeno delle seguenti indicazioni: - Obiettivi culturali e didattici che si intendono perseguire. - Indicazioni della meta e del periodo di svolgimento della visita o del viaggio. - Elenco numerico degli alunni partecipanti. -Spesa prevista per lo svolgimento della visita o del viaggio -Per ogni viaggio di istruzione i referenti dovranno presentare uno schema articolato e particolareggiato di tutte le tappe del viaggio con gli orari che deve essere approvato preventivamente dallo stesso. Alla fine del viaggio ogni accompagnatore dovrà presentare una relazione schematica su ciò che è stato fatto ed eventualmente non fatto, spiegandone i motivi. I docenti accompagnatori hanno la responsabilità di attendere e consegnare ai genitori tutti gli alunni ed accertarsi che ciò sia avvenuto prima di andarsene. 92 Art. 8. La Giunta Esecutiva acquisirà d’ufficio i preventivi di spesa e le dichiarazioni delle ditte trasportatrici comprovanti i massimali di assicurazione (almeno 3 miliardi per 30 persone), l’abilitazione ad effettuare il trasporto e la restante documentazione prevista dalla normativa vigente. Art. 9. La spesa a carico delle famiglie deve essere sempre contenuta. Laddove esistono comprovanti difficoltà di tipo economico, il C.I. si attiverà per stabilire le modalità di sostegno a tali situazioni. Contributi e quote devono essere versati sul c/c dell’Istituto da parte dei rappresentanti di classe. L’indennità di missione agli insegnanti accompagnatori è corrisposta a norma di legge. Art. 10. La partecipazione dei genitori degli alunni o di familiari degli insegnanti (marito/moglie – figlio/a) è consentita a condizione che non comporti oneri a carico della scuola e che siano garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni. Art. 11. Nella scelta della ditta di trasporti, occorre preventivamente acquisire la dichiarazione della ditta che sull’autobus noleggiato è montato il cronotachigrafo e che l’automezzo impiegato alla data dell’effettuazione del viaggio è coperto da polizza assicurativa. Inoltre occorre che sia assicurata la presenza di un secondo autista ogni volta che il viaggio superi le nove ore continuative. Art. 12. L’acquisizione della ditta di autotrasporto avverrà dopo la visione di tre o più preventivi indicanti il rispetto dei requisiti previsti dal presente regolamento. Art. 13. La segreteria provvederà ad inviare agli insegnanti, prima dell’uscita, il nominativo dell’autista e il numero di targa del mezzo autorizzato; sarà compito della ditta autotrasportatrice informarsi in modo preciso sul percorso da seguire. 93 VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA(MARIA MONTESSORI E SALICA) CLASSI DESTINAZIONE PERIODO PART RIEN. ALUNNI ACCOM 57 DOCENTI . CLAS.1 FATTORIE A-B-C DIDATTICHE Acquario Capo Rizzuto 04-05/2014 h.8,3 h.13,30 04/2014 0 h.13.30 Placco Leva Nanci h.8.3 0 CLAS.2 CROTONE- 04/2014 DOCENTI h.8,3 CAMIGLIATELLO h.18,00 0 CLAS.3 Crotone-Rossano- A-B-C Crotone DOCENTI 65 10/04/2014 h.8,3 Somma P h.18,00 Sino poli M 0 Riganello Ruggero CLAS.4 DOCENTI Crotone- A-B-C-D ReggioCalabria-Scilla- 04/2014 h.8,30 h.18,00 89 Affilistro Caterina De Filippis Angela Crotone Mastroianni Angelina Minando Carolina CLAS.5 Crotone –Sibari- A-B Crotone CLAS.5 A-B –C h.7,30 04/2014 h.22,00 48 68 20 Critelli Sessa Crotone-Capo Grande Colonna-Crotone Laratta Crotone-Roma- Critelli CLAS.5 C DOCENTI Sessa Crotone Pernottamento Grande Laratta Aprigliano Pirillo Vrenna SI AUTORIZZANO E SI APPROVANO TUTTE LE USCITE DIDATTICHE ALL’INTERNO DEL COMUNE 94 CLASSI SEZ.1^ AB-C DESTINAZIONE NESSUNA USCITA SEZ.2 A Acquario Capo Rizzuto PERIODO PART. RIEN. ALUNNI ACCOM DOCENTI 04/2014 DOCENTI h.8,30 h.13,30 Calindro Vecchio SEZ.2C SEZ.2B Crotone –Parco della Sila e Gigante della Sila Crotone –Parco della Sila e Gigante della Sila 04/2014 26 h.8,30 h.13,30 DOCENTI Cavarrette Ruberto Liotta Bonfanti Tripaldi SEZ.3^A SEZ.3^C Sez. 1-3 Salica MUSEO CROTONE E CAPOCOLONNA Centro StoricoCastello C. Carlov MUSEO CROTONE E CAPOCOLONNA Centro StoricoCastello C. Carlov Crotone-StrongoliFattoria didattica 04/2014 11-2013 26 50 DOCENTI h.8,30 h.13,30 Romanino h.9.00 h.16.00 Ragano Bello Carpanzano Di Pierro Caporale Greco VISITE D’ISTRUZIONE SUL TERRITORIO DESTINAZIONE PERIODO TUTTE LE CLASSI N. Vigili del fuoco GENNAIO CLASSI Capo Colonna GENNAIO Porto FEBBRAIO Musei MARZO TUTTE LE Planetario MARZO CLASSI Biblioteca KR MARZO Libreria MONDADORI APRILE DUOMO- OMAGGIO A MARIA MAGGIO ALUNNI ACCOM SANTISSIMA LE CHIESE DEL TERRITORIO SI APPROVANO E SI AUTORIZZANO INOLTRE TUTTE LE USCITE DIDATTICHE, VIAGI D’ISTRUZIONE, OLTRE IL PRESENTE ELENCO, MA RITENUTE NECESSARIE PER PARTECIPAZIONE A CONCORSI, FIERE, MOSTRE E PROGETTI, INIZIATIVE COERENTI COL POF E CON LE SCELTE PROGETTUALI EDUCATIVE, DIDATTICHE, INDIVIDUATE COME NECESSARIE DAI CONSIGLI DI CLASSE E DAI DOCENTI DELLE VARIE DISCIPLINE. 95 Scuola secondaria di primo grado CLASSI DESTINAZIONE PERIODO PART. RIEN. ALUNNI ACCOMPAGNATORI CLAS.1° A–B Reggio Calabria (Consiglio regionale della Calabria) 1-04-2014 h.6:30 h.22:00 45 Da concordare CLAS. 2° A-B Roma (Montecitorio) /14/15-05-2014 h.7:00 h.22:00 Rita Stigliano e Maria Teresa Soda (per la 2° B) Giuseppe Elia (per la 2° A) Gli altri da concordare entro dicembre CLAS.3° A- B-D Firenze 2/3/4-04-2014 h.7:00 h.22:00 Brunella Anili ( per la 3° A) CLAS. 3° C Torino 8-9-102014 h.7:00 h.22:00 Rita Stigliano Antonella Tesoriere 96 REGOLAMENTO LABORATORIO INFORMATICA PLESSO MONTESSORI PREMESSA La presenza ed il rispetto di un regolamento è indispensabile per permettere il corretto funzionamento dello svolgimento delle attività presso i laboratori d’informatica e delle aule con le LIM. Sarà interdetto l’accesso alle aule e l’utilizzo delle LIM a chiunque non rispetti il presente regolamento. Art.1 L’accesso all‘aula informatica è consentito come dall’organigramma. Art.2 E’ vietato l’uso dei laboratori in maniera estemporanea e improvvisata se non autorizzati dal responsabile di laboratorio. Art.3 Non è ammesso l’uso privato delle attrezzature informatiche, se non per attività che possano avere una diretta o indiretta ricaduta sull’efficacia del processo d’insegnamento-apprendimento. Art.4 Il docente interessato all’uso del laboratorio dovrà inserire specifiche informazioni sulla finalità dell’uso dell’aula non contemplato nell’organigramma annuale, in un apposito prestampato da richiedere e riconsegnare al referente responsabile che vaglierà tutte le richieste. INSEGNANTI Art.5 Ai laboratori si accede per svolgere un programma didattico specifico. Art.6 Per ogni classe e per ogni alunno dovrà essere redatta assegnazione della postazione. Art.7 Gli insegnanti sono responsabili dell’uso dalle attrezzature, programmi o quant’altro presenti nei laboratori e nelle classi. La mancata sorveglianza di alunni o del rispetto di codesto regolamento comporta la corresponsabilità su eventuali danni o disfunzioni. Art.8 Gli insegnanti che accedono ai laboratori, hanno letto, e accettano in toto il regolamento, inoltre si impegnano a spiegare e a far rispettare agli alunni le norme di seguito elencate. Art .9 Ogni accesso in aula dovrà essere annotato in apposito registro delle attività indicando il nome, il giorno, l’ora, l’attività svolta ed eventuali anomalie riscontrate. Art.10 Il docente che condurrà la classe o un gruppo di alunni è responsabile dell’hardware, del software utilizzato e della sicurezza degli alunni. Art .11 Ogni malfunzionamento dell’hardware o del software, deve essere segnalato sul registro e comunicato al responsabile di plesso e al referente delle aule. Art.12 Gli alunni non devono mai essere lasciati senza sorveglianza e soprattutto non impegnati in lavori non verificabili. Art.13 Il server deve essere usato esclusivamente dagli insegnanti. Art.14 È rigorosamente vietato agli alunni portare dischetti da casa e utilizzarli nei computer del laboratorio o delle LIM. In caso di infezioni da “VIRUS” informatici il responsabile sarà il docente. Art.15 In nessun caso è ammesso agli alunni di variare le impostazioni del computer (DESKTOP, SCREEN SAVER, ecc.) Art.16 Ogni volta che compare la relativa finestra per l’aggiornamento dell’antivirus, l’insegnante farà in modo che gli alunni lo attivino, spiegando le prime volte ai ragazzi l’importanza vitale di questi aggiornamenti per il sicuro utilizzo delle macchine presenti in aula. Art.17 Il docente che porterà gli alunni nei laboratori informatico avrà cura di creare una cartella con il nome della classe su ogni computer utilizzato. Tale cartella sarà creata all’interno di un’altra cartella denominata “lavoro a.s. 2013-2014”,all’interno della cartella “documenti”. Tutti i file creati dai bambini saranno inseriti nella loro cartella, o in opportune sottocartelle, allo scopo di tenere in ordine e sotto controllo la gestione dei file. Art.18. L’insegnante farà terminare la sessione di lavoro con qualche minuto di anticipo per verificare personalmente che il laboratorio sia lasciato in ordine. Le macchine e le periferiche dovranno essere spente. Art.19 Il referente –responsabile controllerà che venga osservato il presente regolamento e avrà cura di variarlo e /o di integrarlo qualora se ne ravvisi la necessità, allo scopo di garantire la massima efficienza all’uso dall’ aula multimediale e di quelle con le LIM. 97 GLI ALUNNI DEBBONO: Art. 20 Utilizzare sempre la medesima postazione, contrassegnata con un numero. Art.21 Segnalare immediatamente al docente eventuali guasti o anomalie. Art.22 Utilizzare la corretta procedura di accensione e spegnimento delle macchine. Art.23 Portare su indicazione dell’insegnante un supporto di salvataggio(DISCHETTO, CD-ROM)del lavoro svolto in laboratorio. Art.24 Un dischetto è considerato come qualsiasi altro materiale didattico in uso(quaderno, libro, diario). INDICAZIONI: Art.25 Ogni classe dovrà creare una propria cartella che sarà collocata nella cartella di sistema “documenti” e dovrà contenere sottocartelle con il nome degli alunni nelle quali saranno salvati i lavori fatti. Art.26 Tutti i documenti o cartelle di altri file salvati sul desktop, verranno periodicamente cancellati . Art.27 Ogni volta che compare la relativa finestra per l’aggiornamento dell’antivirus ,attivarlo. Se è la prima volta chiedere spiegazioni all’insegnante. DIVIETO: Art.28 Le impostazioni di partenza dello schermo (sfondo ,screen saver, ecc.) o del mouse o di altre voci del pannello di controllo, non dovranno essere cambiate. Art. 29 Non installare programmi. Art.30 E’ vietato accedere ad internet senza l’autorizzazione dell’ insegnante. Art.31 Anche se i computer sono programmati per non dare la possibilità di scaricare programmi, giochi, suonerie o altro, a pagamento, il solo cliccare sul link fa sì che vengano scaricati banner da siti “poco idonei” alla visione e difficilmente cancellabili. Art.32 Non lasciare dischetti Cd nei PC. Art.33 Non stampare alcunché senza l’autorizzazione dell’insegnante. NOTA BENE :le chiavi delle aule come quelle degli armadietti dei computer delle LIM sono vanno chieste ai collaboratori e riconsegnati personalmente agli stessi apponendo una firma alla consegna e alla riconsegna delle stesse. A fine giornata il personale ATA o l’ultima persona che lascia l’aula, spegne la corrente e segnalare l'anomalia Il regolamento deve essere esposto in aula informatica Tutti gli insegnanti che accedono ai vari laboratori hanno letto e accettato in toto codesto regolamento tramite firma su apposito modulo . I docenti si impegnano a spiegare e a far rispettare agli alunni le norme di seguito elencate. La mancata sorveglianza di alunni o del rispetto di codesto regolamento comporta la corresponsabilità su eventuali danni o disfunzioni. Ogni insegnante che utilizzerà l’aula di informatica deve ritenersi responsabile delle azioni svolte dagli alunni/corsisti, che non devono mai essere lasciati senza sorveglianza e soprattutto non impegnati in programma didattici specifici e verificabili. La referente Ins. PIRILLO ANNAMARIA REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO-MULTIMEDIALE Plesso centrale 1. L’uso del laboratorio linguistico-multimediale è destinato prioritariamente al lavoro curricolare delle discipline linguistiche e tecnologiche, con possibilità di utilizzo anche da parte delle altre discipline nelle ore libere. 2. Il laboratorio è inoltre aperto a tutte le attività didattiche extracurriculari previste nei progetti del piano dell’offerta formativa e a tutte le iniziative di formazione e aggiornamento, deliberate dagli OO.CC. competenti, che ne richiedano l’uso nelle ore non impegnate dalle discipline linguistiche. 3. L’accesso agli alunni è consentito solo se accompagnati da un docente che, per l’apertura del laboratorio linguistico, si rivolgerà al personale ATA addetto all’apertura e alla chiusura dello stesso. 4.L’uso del laboratorio linguistico multimediale per attività curriculari nelle ore libere va prenotato con almeno due giorni di anticipo rivolgendosi al personale ATA o ai docenti responsabili del laboratorio. 5. L’uso del laboratorio in orario extracurriculare per progetti e attività di formazione va richiesto con apposita domanda al Dirigente Scolastico specificando data, classe, orario di utilizzo e nome del docente accompagnatore. 98 6. Per il laboratorio linguistico multimediale è istituito un registro delle presenze nel quale il docente accompagnatore riporterà: ora, data, classe e dove apporrà la propria firma. Ogni insegnante dovrà far rispettare la postazione numerata assegnata a ciascun alunno/a, che corrisponde al numero che l’alunno/a occupa, in ordine alfabetico, nel registro di classe riportato nel registro del laboratorio. Nel caso di alunni provenienti da classi diverse dovranno essere indicati i nominativi e le postazioni utilizzate. 7. Ogni alunno che accede al laboratorio linguistico multimediale dovrà mantenere la postazione assegnata per tutta la durata dell’anno scolastico e dovrà rispettare tale assegnazione; in nessun caso potrà occupare altre postazioni, se non autorizzato dall’insegnante il quale annoterà la variazione (anche se momentanea) sul registro. 8. È vietato agli alunni e ai docenti accompagnatori intervenire sulle attrezzature o manometterle. Eventuali anomalie o malfunzionamenti vanno segnalati subito ai collaboratori scolastici, ai docenti responsabili del laboratorio, al D.S. o al D.S.G. A. 9. Il controllo delle apparecchiature presenti nel laboratorio linguistico-multimediale è affidato non solo ai docenti responsabili dello stesso, ma anche ai collaboratori scolastici che, con cadenza settimanale, dovranno fare un controllo generale. In caso di malfunzionamento delle attrezzature, i docenti responsabili e i collaboratori scolastici dovranno informare il D.S. o il D.S.G.A. per richiedere l’intervento di un tecnico. NORME DI UTILIZZO PER GLI ALUNNI 1. Recarsi in laboratorio in modo disciplinato portando il materiale necessario. 2. Comportarsi correttamente e lavorare con impegno: le attività svolte in laboratorio e il contegno tenuto saranno oggetto di valutazione da parte degli insegnanti. 3. Raggiungere le postazioni assegnate rispettando l’ordine. 4. Attenersi alle istruzioni dell’insegnante riguardo all’accensione, all’uso dei tasti delle singole postazioni e all’inserimento e/o estrazione di CD / DVD / chiavetta USB. 5. Alla fine della lezione riposizionare la sedia sotto la propria postazione, recuperare il proprio materiale, non lasciare carte sopra il banco, avviarsi all’uscita in modo disciplinato. 6. Gli studenti e i docenti che accedono al laboratorio linguistico multimediale sono tenuti al rispetto degli arredi e delle attrezzature in esso presenti. Al termine della sessione di lavoro sia le postazioni di lavoro che l’aula devono essere lasciate in ordine. 7. Nel laboratorio linguistico multimediale è vietato l’uso di cibi, bevande e telefoni cellulari. È inoltre vietata qualsiasi altra attività che rechi danno o disturbo a persone e apparecchiature. 8. Eventuali danni o furti riscontrati al termine delle lezioni saranno addebitati all’intera classe, laddove non sia possibile individuare il/i responsabile/i. È vietato: a. Istallare software sia d’uso commerciale sia in distribuzione gratuita, perché potrebbero interferire con il corretto funzionamento dei programmi e del sistema operativo. b. Usare sistemi di memoria non in dotazione della scuola o non verificati con un programma antivirus. c. Usare le attrezzature del laboratorio per fini privati. d. Usare i computer per l’invio di messaggi di posta elettronica. e. Prelevare file dalla rete senza l’autorizzazione del docente. f. Modificare o manomettere il sistema operativo e il contenuto dell’hard disk. g. Navigare su siti web non inerenti l’attività didattica che si sta svolgendo. Si rammenta che l’effrazione dei divieti espressi, qualora configuri reato, è punibile in termini di legge. NORME FINALI Al termine della lezione, il/la docente provvederà al riordino e al controllo del laboratorio e segnalerà eventuali guasti, problemi tecnici o danneggiamenti. Le chiavi del laboratorio dovranno essere riconsegnate al personale ATA, che a sua volta effettuerà un ulteriore controllo e provvederà allo spegnimento dell’interruttore centrale e chiuderà la porta a chiave. Il presente Regolamento deve essere portato a conoscenza del personale docente e A.T.A, che dovrà attenersi alle disposizioni in esso contenute. Il presente Regolamento deve essere illustrato agli allievi dai docenti responsabili o accompagnatori. Disattendere al Regolamento potrà comportare l’interdizione della classe o di uno o più alunni dall’uso del laboratorio, con determinazione del Dirigente Scolastico, sentito il parere del Responsabile. I danni causati da chiunque disattenda al presente Regolamento saranno a carico del responsabile/i. Per quanto non espressamente menzionato nel presente Regolamento si fa riferimento alle norme contenute nel Regolamento d’Istituto. Le responsabili del laboratorio Prof.ssa Murano Teresa – Prof.ssa Tesoriere Antonella 99 SICUREZZA SCUOLA SICURA Educare alla sicurezza significa portare l’alunno a costruire dentro di sé atteggiamenti di:responsabilità, autocontrollo, esame della realtà, valutazione del rischio e coscienza dei propri limiti. Pertanto, educare alla sicurezza diventa un compito trasversale, che deve interessare tutti i comportamenti della vita: dalla sicurezza nei comportamenti relativi alla salute e al benessere personale (alimentazione, igiene, uso di sostanze nocive, ecc..) al rispetto per l’ambiente, all’osservanza delle regole della strada, alla prudenza in tutti i comportamenti quotidiani. Nella nostra Scuola gli insegnanti, coadiuvati dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione . promuovono iniziative per l’informazione e la formazione, all’interno della scuola, e curano insieme alle figure sensibili, al D.S.G.A., al Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza, agli addetti di primo Soccorso e Antincendio l’attuazione delle misure previste per la tutela e la sicurezza. Come previsto dal Decreto del Ministro dell’Interno del 10 marzo 1998, che definisce i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro. Saranno effettuate due prove di evacuazione: una nel mese di ottobre e una nel periodo marzo-aprile. Siamo consapevoli che la qualità della nostra scuola passa anche attraverso un ambiente sicuro e che la salute e la sicurezza rappresentano diritti esigibili per i cittadini, un dovere per le istituzioni e un impegno civile per la società. ADDETTI ALLA SICUREZZA Responsabile dei servizi di protezione e prevenzione Sig.Tesoriere Maria Antonella Compiti Vigilano affinché le norme e le procedure di sicurezza siano applicate nel plesso di cui sono responsabili. Segnalano eventuali situazioni di pericolo. Addetti antincendio COMPITI Provvedono a vigilare sul rispetto e l’applicazione della normativa. Verificano il corretto funzionamento di tutte le strutture di sicurezza Addetti al primo soccorso COMPITI Intervengono in caso di incidenti o malore e prestano alla vittima le prime cure. Vigilano sul rispetto delle norme di sicurezza. Verificano l’eventuale esistenza di situazioni di rischio. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza COMPITI E’ consultato riguardo alla valutazione dei rischi. Riceve informazioni sulla situazione dell’ambiente di lavoro in merito alla sicurezza e formula osservazioni e proposte per il suo miglioramento 100 ASSEGNAZIONE INCARICHI PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – VIA VENEZIA Anno Scolastico 2013-2014 Datore di Lavoro / Dirigente Scolastico: Dott.ssa Maria Fontana ARDITO R.S.P.P. (Responsabile del Servizio Prevenzione e A.S.P.P. (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione) Plesso Scuola Secondaria di Protezione) Prof.ssa Maria Antonella TESORIERE Primo Grado: Sig. Giovanni CLARÀ Referente Scuola Sicura: Prof. Aurelio TUCCIO 2. Diffusione ordine di evacuazione Dirigente Scolastico: Dott.ssa Maria Fontana ARDITO Docenti: Proff. Antonella TESORIERE – Aurelio TUCCIO – Rita STIGLIANO Collaboratori scolastici: Sigg. Angelina IERITI– Leonardo NOVELLO – Massimo PREIATO 3. Controllo operazioni di evacuazione Piano terra Primo piano Secondo piano Sig. Massimo PREIATO – Prof.ssa Giuseppina FICO Proff. Giuseppina MANICA – Rita STIGLIANO Proff. Aurora FABIANI – Brunella ANILI 4. Chiamate di soccorso Addetti comunicazioni esterne Assistenti amministrativi: Sigg. Antonio GAROFALO – Mario TALARICO Ornella CAPONE - Luisa TRISTAINO 1. Emanazione ordine di evacuazione 5. Interruzione erogazione: gas e acqua ………………… . energia elettrica 6. Attivazione e controllo periodico di estintori, idranti, pompe e livello serbatoi acqua (Cortile, Piani Seminterrato, Terra, Primo e Secondo) – Mensilmente dovrà riportarne i dati su apposito registro datato e firmato. 7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita Collaboratori scolastici Sig. Giovanni CLARÀ Sig. Leonardo NOVELLO A.S.P.P.: Sig. Giovanni CLARÀ Collaboratori scolastici: Sigg. Giovanni CLARÀ – Leonardo NOVELLO 8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico Collaboratori scolastici: Sigg. Giovanni CLARÀ – Leonardo NOVELLO 9. Ausiliari assistenza disabili Sig. Giovanni CLARÀ 10. Responsabili aree di raccolta Uscita principale Assistente amministrativo: Sig. Mario TALARICO 11. Addetti primo soccorso Docenti: Proff. Brunella ANILI – Giuseppe ELIA Squadra primo soccorso: PS: A chi non ha fatto il corso o l’aggiornamento triennale è Uffici: Sig. Mario TALARICO assegnata la sola Funzione Provvisoria di Addetto al Primo A.S.P.P.: Sig. Giovanni CLARÀ Soccorso, in attesa che lo stesso venga formato. Piano terra: Sigg. Leonardo NOVELLO – Giovanni CLARÀ (*) Primo piano: Sigg. Carmine IOELE – Maria Pia GENDUSO (*) Supporto alla Squadra Primo Soccorso Secondo piano: Sig. Massimo PREIATO (*) – Proff. Teresa MURANO (giorno libero Venerdì) Italia RIZZUTO (giorno libero Sabato) Docenti: Proff. Giuseppina ASTURI - Nadia COSENTINO Squadra antincendio: Uffici Sig. Mario TALARICO PS: A chi non ha fatto il corso o l’aggiornamento triennale è A.S.P.P. Sig. Giovanni CLARÀ assegnata la sola Funzione Provvisoria di Addetto Antincendio, Piano terra Sigg. Leonardo NOVELLO – Giovanni CLARÀ (*) in attesa che lo stesso venga formato. Primo piano Sig.ra Angelina IERITI Secondo piano Sig. Massimo PREIATO (*) - Proff. Rossella GROTTERIA (giorno libero (*) Supporto alla Squadra Antincendio Mercoledì) Fortunata CAVALIERE (giorno libero Sabato) 12. Addetti Antincendio 13. Responsabile Cassette Pronto Soccorso PS: Gli incaricati dovranno verificare, mensilmente e per iscritto, le condizioni, le scadenze ed il contenuto in base al modello in esse contenuto. Dovranno altresì far richiedere e integrare il materiale casomai mancante. Il verbale, datato e firmato dovrà essere consegnato alla D.S. Palestra: Sig. Giovanni CLARÀ Piano terra: Sig. Leonardo NOVELLO Primo piano: Sig.ra Angelina IERITI Secondo piano: Sig. Massimo PREIATO 101 ASSEGNAZIONE INCARICHI PLESSO MONTESSORI 1. Emanazione ordine di evacuazione Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Fontana ARDITO Docenti Alessio Cavarretta Anastasia Affilistro Caterina – Russo Alessandra 2. Diffusione ordine di evacuazione Collaboratori scolastici Sigg. BRIZZI – ROSSANO – MILIE’- VONA-PARISI - EMMOLO 3. Controllo operazioni di evacuazione Piano terra Primo piano Docenti NANCI – BELLO - ZURLO RUSSO – AFFILISTRO C. - 4. Chiamate di soccorso Addetti comunicazioni esterne Collaboratori scolastici Sigg. BRIZZI – ROSSANO Docenti Alessio Cavarretta Anastasia - Affilistro Caterina 5. Interruzione erogazione: gas energia elettrica acqua Collaboratori scolastici Sig. BRIZZI Sig. BRIZZI Sig. BRIZZI 6. Attivazione e controllo periodico di estintori e idranti Piano terra – primo piano 7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita A. S. P. P. Sig. BRIZZI – ROSSANO 8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico Collaboratori scolastici Sigg. BRIZZI – ROSSANO – MILIE’- EMMOLOVONA- PARISI 9. Ausiliari assistenza disabili ROSSANO 10. Responsabili aree di raccolta Uscita principale Docenti RUSSO 11. Addetti primo soccorso Docenti AFFILISTRO C.- - RUSSO - APRIGLIANO – LEVAMESSINA - VECCHIO - ROMANINO Squadra primo soccorso A.S.P.P. Piano terra ROSSANO (VECCHIO - ROMANINO LEVA *) Primo piano AFFILISTRO C. (RUSSO APRIGLIANO *) 12. Addetti antincendio 13. Responsabile Cassette Pronto Soccorso Collaboratori scolastici Sigg. BRIZZI – ROSSANO – MILIE’- EMMOLOVONA- PARISI Docenti RUSSO – SOMMA – ZURLO – BELLO - CALINDRO Squadra antincendio A.S.P.P. BRIZZI Piano terra ROSSANO – ( ZURLO – BELLO CALINDRO *) Primo piano VALENTE – (RUSSO – SOMMA *) Piano terra ROMANINO Primo piano RUSSO * Supporto alla Squadra Antincendio e Primo Soccorso Anno Scolastico 2013-14 102 ASSEGNAZIONE INCARICHI PLESSO SALICA Anno Scolastico 2013-2014 1. Emanazione ordine di evacuazione Docenti INS.TARIZZO- DI PIERRO 2. Diffusione ordine di evacuazione Collaboratori scolastici GRANDE- VASAPOLLO 3. Controllo operazioni di evacuazione Piano terra Docenti Ins. DIPIERRO- CAPORALE Ins. DI PERRI- ANDIDARO Ins. TARIZZO- SURIANO Primo piano 4. Chiamate di soccorso Addetti comunicazioni esterne Docenti Ins. DI PERRI Ins. CAPORALE 5. Interruzione erogazione: gas energia elettrica acqua Collaboratori scolastici GRANDE- VASAPOLLO 6. Attivazione e controllo periodico di estintori e idranti Piano terra – primo piano – secondo piano Collaboratori scolastici GRANDE- VASAPOLLO 7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita Collaboratori scolastici GRANDE- VASAPOLLO 8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico Collaboratori scolastici GRANDE- VASAPOLLO 9. Ausiliari assistenza disabili Ins. FORESTA 10. Responsabili aree di raccolta Uscita principale Docenti Ins.TARIZZO 11. Addetti primo soccorso Docenti Ins. DI PERRI 12. Addetti antincendio 13. Responsabile Cassette Pronto Soccorso Docenti Ins.TARIZZO Collaboratori scolastici GRANDE- VASAPOLLO RESPONSABILE DEL PLESSO INS. DANIELA TARIZZO 103 PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – VIA VENEZIA IN CASO SIA NECESSARIO EVACUARE L’EDIFICIO SI DOVRANNO SEGUIRE LE SEGUENTI MODALITÀ: 1- Biblioteca e Sala Video Conferenza situate al piano terra in caso di evacuazione le persone presenti scendono dalle scale che portano in palestra ed escono dal cortile dirigendosi verso il luogo di raccolta; 2- Classi 1^A - 1^B - 3^D situate al primo piano ( lato est), uffici di segreteria, Dirigente Scolastico e aula di Scienze, scendono dalla scala centrale ed escono per strada fermandosi entro il luogo di raccolta; ( Totale alunni 56 ) 3- Classi 2^B - 3^C situate al primo piano (lato est) scendono dalla scala di emergenza ed escono dal cortile dirigendosi verso il luogo di raccolta ( Totale alunni 51 ) 4- Classi 3^A – 3^B situate al secondo piano (lato est) scendono dalla scala centrale ed escono per strada fermandosi entro il luogo di raccolta ( Totale alunni 47) 5- Classe 2^A situata al secondo piano (lato est), sala computer scendono dalla scala esterna ed escono dal cortile dirigendosi verso il luogo di raccolta; ( Totale alunni 23 ) PLESSO “MARIA MONTESSORI” In caso sia necessario evacuare l’edificio si dovranno seguire le seguenti modalità: Sala “Andrea Ruggiu” ,situata al piano terra , esce dalla porta principale situata di fronte l’ingresso della stessa e si dirige verso il luogo di raccolta. Sala Informatica, situata al piano terra, esce dalla porta principale situata nel corridoio a destra della stessa e si dirige verso il luogo di raccolta. Palestra esce dalla sua porta antincendio e si dirige verso il luogo di raccolta Sezioni 1^A - 1^B - 1^C ,situate al piano terra , escono dalla porta antincendio situata nella palestra dirigendosi verso il luogo di raccolta. ( Totale alunni 61 ) Sezioni 2^A - 2^B - 3^A - 3^B – Classe 3^A, situate al piano terra, escono dall’uscita di sicurezza N° 3 fermandosi entro il luogo di raccolta. ( Totale alunni 115 ) Classi 1^A -1^B - 1^C – 5^A - 5^B- Sezioni 3^C - 2^C, situate al piano terra, escono dall’uscita di sicurezza N° 1 fermandosi entro il luogo di raccolta. ( Totale alunni 157 ) Classi 2^A - 2^B - 2^D - 3^C, situate al primo piano, escono dall’uscita di sicurezza N° 5, scendono dalla scala d’emergenza ed escono sul cortile fermandosi entro il luogo di raccolta. ( Totale alunni 88) Classi 2^C - 3^B - 5^C, situate al primo piano, escono dall’uscita di sicurezza N° 6, scendono dalla scala d’emergenza ed escono sul cortile fermandosi entro il luogo di raccolta. ( Totale alunni 66) Classi 4^A- 4^B- 4^C- 4^D, situate al primo piano, escono dall’uscita di sicurezza N° 4, scendono dalla scala d’emergenza ed escono sul cortile fermandosi entro il luogo di raccolta. ( Totale alunni 88 ) PLESSO SALICA In caso sia necessario evacuare l’edificio si dovranno seguire le seguenti modalità: •Classi I-II-III di scuola primaria situate al piano terra escono dal portone principale e si dirigono verso il il luogo di raccolta ; ( Totale alunni 40) e così pure gli alunni della scuola dell’infanzia che sono ubicati in altro edificio ( 44 alunni) • Classi IV- V situate al primo piano scendono dalle scale esterne antincendio che portano nel cortile dirigendosi verso il luogo di raccolta ( alunni 23) • I collaboratori scolastici e gli alunni presenti nel laboratorio di INFORMATICA escono dalla porta principale perché in edificio diverso dai precedenti Il Personale e gli Alunni sono tenuti a rispettare il presente Piano di Evacuazione 104 Approvato dal Collegio dei Docenti In data Crotone, 11 Dicembre 2013 e Dal Consiglio d’Istituto In data Crotone, 19 Dicembre 2013 Dirigente Scolastico DOTT.SSA MARIA FONTANA ARDITO Funzione strumentale Area 1:Stesura POF Rita Francesca Stigliano 105
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