Kore Informa SOGNO E BISOGNO del Presidente Daniela Cecchi Particolare di una Kore greca VI sec. a.C.- Museo dell’Acropoli di Atene (Grecia) (elaborazione grafica:Ass. Kore) Fonte:http://wizolibrary.wizocollege.co.il/ Images/Source/Greek/Sculpture/Archaic/ KORE HEAD –682.jpg Kore Informa Febbraio 2014 ANNO VI Numero 1 Pubblicazione gratuita Distribuzione gratuita presso la sede dell’Associazione Direttore Responsabile Enrico Petrucciani Redazione Stefania Lussu Daniela Cecchi Angela Fabbri Viviana Nacchi Hanno collaborato: Maria Pusceddu Valeria Achilli Editore: Associazione Kore Finito di stampare 1 Febbraio 2014 Ciclostilato in proprio presso la sede dell’Associazione Tiratura: n. 100 copie Sommario Sogno e bisogno 1 Compagni di viaggio 3 Il corpo racconta 6 C’era una volta...Igea 9 Piedi e Postura 11 Respiro: nutrimento di vita 13 I laboratori Kore 16 Gli obiettivi dell’Associazione 19 Ogni nostra espressione corporea tradotta in sintomi, atteggiamenti, sogni, fantasie - presenta un aspetto psicologico ed un aspetto biochimico. Ognuno di questi parametri, rivela all’indagine come gli aspetti psicologici hanno un corrispettivo biologico e viceversa i sintomi, le malattie e le alterazioni sul piano biologico, rimandano ad un corrispondente stato psicologico che li caratterizza. Di tutto quello che porta un individuo in terapia o semplicemente quello che si può osservare in una persona, vediamo adesso di analizzare quella espressione un po’ misteriosa che è il Sogno: che cosa è, che cosa ci può insegnare, oltre la lettura dei Simboli che lì si esprimono e raccontano molto di noi. E’ necessario imparare a prendere lezioni da ciò che fa il biologico: alle modalità del biologico è necessario adeguare la nostra qualità di Vita, in modo che gli atteggiamenti non siano mai dannosi, ma in sintonia con la Fisiologia del Corpo, per non inquinarlo. Durante il Sonno si possono registrare due diversi momenti, uno caratterizzato da onde lente; l'altro 10' ogni 90' in cui EEG e EMG rivelano parametri tipici della Veglia - si presenta come un tracciato desincronizzato, con onde rapide ed una intensità neurovegetativa caratterizza- ta da rapidi movimenti oculari (da qui fase REM – rapid eyes moviments ), modificazioni nel ritmo cardiaco, nella Pressione Arteriosa e nella Respirazione, dalla caduta del tono muscolare, da segni di eccitazione sessuale e da racconti di sogni più immediati se il soggetto è svegliato in questa fase. Questa è la fase in cui si sogna. Il Sonno può essere incluso tra quelle modalità della Vita individuate come bisogni biologici, indispensabili cioè alla Vita stessa. Si manifesta come il bisogno di nutrirsi, respirare, relazionare: il dormire è indispensabile, tanto che ci addormentiamo senza volerlo, quando non lo abbiamo previsto: guidando, viaggiando trasportati, davanti alla tv anche con programmi considerati interessanti. Spesso risvegliandosi dopo pochissimo - si ha Coscienza del "sognavo già"... il nostro Corpo va nel Sonno quando ne ha bisogno, anche senza l'autorizzazione della Coscienza, ed in particolare va in quella fase dove accade anche il Sogno (REM) quando è particolarmente deprivato di Sonno. Mauro Mancia, Psicoanalista e studioso di Fisiologia Umana ipotizza in “ Sonno e Sogno” ( ed. Laterza 1996 ) che il Sonno sia da considerarsi un istinto, estrapolando il concetto di istinto dalla Etologia. Un comportamento si dice istintivo quando dipende dalla attivazione di più centri nervosi (dai più complessi ai più bassi), quan- Periodico Quadrimestrale dell’Associazione Culturale O.N.L.U.S. Centro Studi per la Ricerca e l’Educazione Psicosomatica Kore-Affiliata C.E.S.V.O.T C.F.: 90013660536 -Via Bellini n°39- 58022 Follonica (Gr) Registro Stampa del Tribunale di Grosseto al N° 04 / 09 – fascicolo n°471 / 09 V.G do presenta requisiti comportamentali come l'attività di spostamento (come la ritualizzazione), quando ha una sua finalità. L'istinto risponde ad impulsi interni ed esterni, per il mantenimento dell'Individuo e della Specie. Il Sonno presenta le condizioni per essere considerato un Istinto: 1) quasi tutte le aree del Sistema Nervoso sono coinvolte, 2) presenta fasi preparatorie, 3) rivela attività di spostamento, 4) ha finalità di conservazione dell'Individuo e della Specie. L'alternarsi regolare e fisiologico delle due fasi del Sonno e le loro caratteristiche, si possono interpretare come la fase appetitiva, preparatoria (la non REM, con onde lente nel tracciato) e consumatoria (REM): la privazione di questa seconda fase, infatti, scatena un recupero che le attribuisce un carattere di necessità tipico degli istinti. Esperimenti effettuati con gli animali, svegliandoli ogni volta che l’EEG ne rivela l’accadere, ci mostra come ciò provoca prima un tentativo più frequente di viverla, poi una Patologia caratterizzata da avvelenamento cerebrale, fino alla Morte entro tre giorni. Molte torture inflitte in sistemi politici totalitari ai dissidenti, hanno utilizzato metodi simili. E’ facile sperimentare - quando dormiamo meno, per una situazione contingente o per tensioni l’accentuarsi nel giorno successivo di quelle che sono le espressioni patologiche del nostro Corpo: o siamo più instabili emotivamente o cresce o si rivela quella che è la nostra abituale forma di somatizzazione (…soffrire di stomaco, di emicrania…). Ciò dimostra che l'assenza di Sonno e quindi una riduzione della fase REM (è questa che si cerca di recuperare prima, se deprivati di sonno) provoca una alterazione chimica nel nostro Corpo simile a quella che scaturisce da un atteggiamento non in armonia con l’accadere della Vita. Chi tenta di costringere la Fisiologia in schemi, ha perso la consapevolezza dei propri bisogni e vive secondo ciò che crede di volere, è dominato dalle situazioni o dai propri schemi mentali, ha un corrispettivo biologico di alterazione chimica e fisiologica tale da provocare disagi e conflitti del comportamento o somatizzazioni. Si osserva quindi che c'è relazione tra Sonno/ Sogno e i relativi processi biochimici, come c'è tra atteggiamenti, qualità di Vita e il nostro stato biochimico, fisiologico interiore. Pagina 2 Serenità, salute sonno/sogno __processi biochimici Nevrosi, somatizzazioni salute armonia funzioni atteggiamenti/ qualità vita___processi biochimici nevrosi, somatizzazioni, psicosi Questo ci suggerisce che il Sonno, con quella fase REM che corrisponde al Sogno, nutre il Corpo la notte, come di giorno lo nutre una Vita vissuta secondo i nostri bisogni, cioè con le nostre emozioni. Il Sogno sembra essere un guardiano della Vita selezionato evolutivamente per consentire al Corpo di esprimersi anche durante il Sonno (la Vita è continua trasformazione) ma anche per esprimere quelle emozioni, quelle energie che durante la Veglia, nella Vita reale, non sempre e non tutte vengono attivate ed espresse, in quanto più o meno siamo tutti tesi a controllare il Corpo, le emozioni, i bisogni veri usando la Coscienza ed i vari “dover essere” di questa. Per molti individui il Sogno resta l'unico momento o uno dei pochi in cui vivere le potenzialità, emozioni del Corpo; non importa se il vissuto del Sogno è sereno o doloroso, l'importante è che il Corpo pulsi, si esprima, liberi, metabolizzi quelle energie che altrimenti restano bloccate in esso, alterandone l'equilibrio chimico e quindi la sua fisiologia . Esattamente come succede all'Individuo durante la Veglia: se questi vive secondo i bisogni del Corpo, se è capace di esprimere le proprie emozioni, libera energie; se non è così e vive controllando il Corpo, assoggettandolo ai vari dover essere interiorizzati, trattiene le proprie energie vitali - che sono sostanze chimiche - le quali restano sul Corpo alterandolo chimicamente, avvelenandolo. Le conseguenze sulla Fisiologia del Corpo e sulla Vita di relazione sono quindi le solite; sia in conseguenza di deprivazione di Sonno, sia in conseguenza di una educazione che ci ha portato ad essere incapaci di rispettare il Corpo, con i suoi desideri, con i suoi impulsi. La Cultura trasmessa ci ha invaso e fatto perdere segue a pag. 4 Kore Informa Compagni di viaggio a cura di Stefania Lussu Il Secolo scorso ha espresso nella sua prima metà orrori che noi, quasi contemporanei, facciamo ancora fatica a concepire e percepire come reali: il dolore della generazione che ci ha preceduto e di quelle contemporanee, massacrate mentre da noi fiorivano Libertà e Democrazia e ci illudevamo che prevalessero sul Pianeta, è ancora in noi non sufficientemente elaborato. Molti individui hanno ricevuto il dono di esprimere quel dolore, ma anche i sogni, le speranze, le emozioni di chi fugge dalla Morte per andare verso l’Amore ad ogni livello: poeti, cantanti, filosofi, narratori, scienziati, artisti, registi, attori, sono stati i nostri compagni di viaggio ai quali è utile rendere omaggio per nutrire le nostre anime attraverso ciò che è stato espresso dalle loro. Nelson Mandela Nelson Mandela, leader storico del movimento anti-apartheid sudafricano, nasce il 18 luglio 1918 a Mvezo (Capo Orientale-Sudafrica). Ha vissuto 26 anni in carcere, fino a quando, nel 1994 è riuscito a diventare addirittura presidente del Paese che lo aveva rinchiuso e privato della Libertà per così lungo tempo. È diventato simbolo della lotta per i diritti dell'Uomo. Nel 1993 gli è stato conferito il Premio Nobel per la Pace. È morto il 5 dicembre 2013 all’età di 95 anni. Il che prova che sofferenze fisiche e psichiche, se gestite nel migliore dei modi, non pregiudicano una vita longeva, e anzi forse Nelson Mandela l'aiutano, temprando Corpo e Spirito. In alcune delle sue frasi tutto queFoto tratta dalla rete Sito internet: sto sembra emergere con chiarezza. Con il suo coraggio Nelson Manhttp://chikaoduahblog.files.wordpress.com/ dela ha ispirato il Mondo è stato un esempio per l’intera Umanità e ha insegnato valori come la Libertà, la non Violenza e il ripudio di qualsiasi forma di Razzismo. Ecco alcune delle sue frasi più celebri: - Tutti possono migliorare a dispetto delle circostanze e raggiungere il successo se si dedicano con passione a ciò che fanno. - L’Educazione è l’arma più potente che si può usare per cambiare il Mondo. - Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l’anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di Speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi. - Se potessi ricominciare da capo, farei esattamente lo stesso. E così farebbe ogni uomo che ha l’ambizione di definirsi tale. - Mi piacciono gli amici dalle menti indipendenti che ti consentono di vedere i problemi da angolazioni diverse. - Una preoccupazione di base per il gli altri nella nostra Vita individuale e di comunità può fare la differenza nel rendere il Mondo quel posto migliore che così appassionatamente sogniamo. - Esseri liberi non significa semplicemente rompere le catene ma vivere in modo tale da rispettare e accentuare la Libertà altrui. - Provare risentimento è come bere veleno sperando che ciò uccida il nemico. - Ho imparato che il Coraggio non è la mancanza di Paura, ma la Vittoria sulla Paura. L’Uomo coraggioso non è colui che non prova Paura ma colui che riesce a controllarla. - Una buona Testa ed un buon Cuore sono sempre una formidabile combinazione - Non mi giudicate per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi. Kore Informa Pagina 3 la capacità di decodificare la Vita. I sintomi prodotti dalla deprivazione di Sonno, quindi di fase REM, e quelli prodotti da una Vita non in sintonia con le proprie emozioni, hanno lo stesso senso e clinicamente sono gli stessi. I Neonati rivelano una attività di sonno REM prolungata che si riduce via via fino ai valori normali. E' come se quella fase REM prolungata nel Neonato stia psicologicamente e quindi fisiologicamente al posto della relazione oggettuale che ancora non è completa e sia preparatoria di questa. E’ come se stesse adempiendo ad una Funzione biologica che poi verrà in gran parte assunta dalla Vita di relazione, che potrà essere sana o patologica. Nella Patologia si notano due modalità di alterazione del ciclo Veglia/Sonno. Alcuni, una percentuale bassa, dormono molto, quasi a rifugiarsi nel Sonno, il loro Corpo sceglie di darsi nutrimento dormendo, con più fasi REM, durante le quali liberare quelle Energie che non è capace di esprimere durante la Veglia. E’ il caso di dire che questi dormono al posto di vivere. Individui che sentono solo nel Sonno e qui possiamo dire che si proteggono dormendo sia simbolicamente dai rischi della Vita, sia biologicamente dando al proprio Corpo una opportunità alternativa di espressione di Energie. L'altra modalità patologica del Sonno, la più frequente, è la difficoltà ad addormentarsi o bruschi e frequenti risvegli, situazioni accompagnate da ansia, angoscia. Gli individui che ne soffrono hanno sviluppato una personalità inadatta a se stessi, con atteggiamenti non sufficienti ad esprimere veri bisogni. Il controllo ha costretto la persona ad essere altro da sé, perciò hanno difficoltà ad abbandonarsi a quella Funzione biologica che è il Sonno/Sogno come se la Coscienza, ormai strutturata come un contenitore di norme che controlla il Corpo, volesse controllarlo anche nel Sonno, quando le funzioni coscienti situate nelle aree cerebrali, sono escluse. Come avviene il controllo? Impedendo loro di addormentarsi o risvegliandoli bruscamente quando la Fisiologia, l’accadere della Vita, sta per entrare in fase REM, quasi avesse paura di ciò che vivrà, perchè questo sarà secondo il Corpo, ma l’espressione corporea è considerata pericolosa dalla CoscienPagina 4 za. Questo accade quando l'Individuo è ormai arrivato al punto in cui non si può dare il Piacere, controlla il Piacere (intendendo per piacere l'espressione di veri bisogni del Corpo, ecobiopsicologici direi) neppure in una espressione che bypassa la relazione e quindi la paura del giudizio, come il Sonno/Sogno. Quel Corpo è sempre in allarme, timoroso di stimoli che arrivino a quelle funzioni che ormai teme di attivare. La prima lezione che possiamo dedurre da una Analisi Psicosomatica del Sogno è che se il suo ciclo è alterato, il nostro Corpo, la nostra persona sta soffrendo. Chi afferma che le bastano poche ore di Sonno, in realtà si inganna. L’altra lezione che scaturisce dall’aspetto biologico di questo vissuto, dalle sue Funzioni, dalle conseguenze della sua alterazione, è il rivelarsi un istinto, quindi indispensabile alla Vita: è una lezione di qualità di Vita, una indicazione di lavoro direi, per gestire la nostra Esistenza. Se le rivelazioni degli strumenti e/o l'osservazione clinica delle conseguenze della sua deprivazione, ci insegnano che il Sogno è un guardiano della Vita, ciò che fa il Sogno dovrà essere indicazione di Vita. Nel Sogno il Corpo pulsa, si esprime, vive le sue Emozioni, libera Energie; una Vita sana potrà essere solo quella dove l'Individuo ha appreso ad accogliere se stesso, i propri istinti, le proprie pulsioni, a considerare il Corpo come una espressione del Sacro, degna quindi del massimo rispetto. Il Corpo sarà così lasciato libero di esprimersi, liberando quelle Energie che lo rendono sano, morale … il cui controllo porta alla Patologia. "Il Sonno sia lodato e rispettato! Questa è la prima cosa! Evitate tutti coloro che dormono male e stanno svegli la notte! " da "Così parlò Zarathustra"di Nietzsche Perché il Sogno sembra aver perso di importanza nella nostra socio - cultura? Vi è in noi, a livello biologico, l'eredità della Kore Informa storia dell'Uomo, il cui ciclo Sonno/Veglia ha sempre seguito il ciclo Luce/Buio. Solo negli ultimi cento anni questo ritmo è stato alterato con l'invenzione della Luce e l'impiego del tempo dell'Oscurità con attività di impegno razionale. Prima dell'illuminazione prodotta dall'Energia Elettrica, le serate rischiarate dalla luce delle candele o dalla Luna, erano vissute con un maggiore contatto fisico tra le persone e con una comunicazione verbale caratterizzata da racconti fantasiosi o appartenenti alle tradizioni, e come tali ricchi di personali proiezioni. La Creatività defluiva e chissà quante emozioni venivano vissute attraverso questi racconti che si muovevano tra l'Esperienza, il romanzato, il fabulatorio, il Mito. Tutto questo era il vissuto della Sera, oltre alla possibilità di una quantità maggiore di tempo per il Sonno e quindi di tempo REM, la Notte. Il Positivismo e la Tecnologia hanno portato l'Uomo a privilegiare, negli ultimi Secoli della sua storia, ma soprattutto nel nostro Secolo, la Razionalità. Ma biologicamente l'Uomo è il frutto di tre milioni di anni durante i quali la sintonia con i ritmi della Natura gli ha permesso un uso della sua creatività ed interiorità: durante il Giorno per sopravvivere, alla Sera per riempire di immagini l'Ombra, durante la Notte con il Sogno. Era una Vita vissuta con il Corpo, con le Emozioni che avevano naturalmente e spontaneamente l'accesso all'esterno 24 ore su 24, nel Male e nel Bene; era direi, necessità. Di questo biologicamente l'Uomo ha bisogno, questo è necessario che integri con la consapevolezza nella sua attuale modalità di Vita, migliore per tanti altri aspetti. Il Corpo comprende ancora in Sé, nella sua eredità biologica quei bisogni che non hanno più culturalmente la possibilità di essere espressi, in quanto il nostro tempo è organizzato razionalmente ed illuminato da non lasciare spazio a Creatività e Fantasia. Che cosa è rimasto, adesso, all'Uomo normale, cioè inconsapevole e incapace di interpretare quei messaggi che il Corpo continua a mandare? Solo il Sogno. Il Sogno così screditato e ridicolizzato dalla Razionalità ed anche dalla Psicoanalisi. Kore Informa Il Positivismo ha sostituito l'Oggettivo al Soggettivo, che poteva essere inquinato dalla Fantasia, dai “Sogni”. La Psicoanalisi ha distolto l'attenzione dal Sogno come momento di emozione e quindi vitale, trasferendola al suo aspetto di fornitore di strumenti per aiutare un Corpo a riappropriarsi della capacità di vivere le proprie Emozioni ed anche quindi di...sognare. Da protagonista a solo strumento di Indagine. La Tecnologia ha condizionato l'Uomo ad usare la sua parte razionale, gli ha tolto Creatività ed Emozioni, poco stimolando in lui le strategie logiche; il momento, la situazione del “problem solving” si presenta sempre più raramente per il Bambino e per l’Adulto, è tutto “già fatto”, dal giocattolo alla Storia (in video), allo strumento di lavoro … Ciò risulta dannoso per quelle aree cerebrali, tipiche della specie umana, preposte alle strategie logiche e selezionatesi evolutivamente per questo, stimolate invece da situazioni che liberano la Creatività, la Fantasia, le Emozioni. Per nutrire, stimolare quelle aree, spesso per il Bambino o per l’Adulto inserito in questa Vita organizzata, non è rimasto che il Sogno, il quale agisce direttamente, come l'ultima speranza per il Bambino o per l’Adulto ben inserito in questa vita organizzata e “rassicurante”: qualche emozione vissuta nel Sogno può permettere alle Energie di quell'Individuo di straripare e di inondare la sua Vita armonizzandola. E’ necessario educare l’Uomo contemporaneo a recuperare il Sonno come momento di bisogno fisiologico e non a trattare questa Funzione come qualcosa che resta da fare solo a chi non può “tirar tardi”. Pagina 5 Il corpo racconta: psicosomatica e archetipo di Maria Pusceddu Cari amici di Kore, sono passati tre anni da quando ci siamo incontrati a Follonica per la presentazione del mio libro “Gioco di specchi: riflessioni tra Natura e Psiche”. Durante questo periodo mi sono assunta un grande impegno, che si è concretizzato in un altro libro di cui vorrei parlarvi. S’intitola “Il corpo racconta: Psicosomatica e archetipo”. Questo mio nuovo lavoro è in buona misura il seguito del precedente. Quello raccoglieva diversi piccoli saggi in cui si affrontavano temi generali dell’Ecobiopsicologia, tendenti a cogliere le analogie profonde tra il mondo della Natura e quello della Psiche; questo entra più nel merito di una Psicosomatica simbolica, alla ricerca dell’Archetipo fondante le strutture del nostro Corpo. Anche questo libro dunque nasce da una profonda esigenza di significato, da un bisogno di cogliere ciò che lega, rispetto ad una Cultura scientifica che non ha fatto altro che dividere. Come biologa, mi ero interessata particolarmente alle dinamiche evolutive, al divenire delle specie, al filo rosso che le unisce tutte nonostante la molteplicità delle loro forme. Ma interessarsi di meccanismi evolutivi significa vederli in relazione all’ambiente in cui si svolgono; l’orizzonte così si amplia, i campi d’interesse s’inanellano l’uno con l’altro fino a che la Terra non basta più. Pur restando la Biologia il mio interesse primario, fui affascinata dall’evoluzione dell’Universo. Mi accorsi così che, per comprendere il divenire dell’immensamente grande (Macrocosmo), dovevo conoscere l’immensamente piccolo (Microcosmo): il mondo delle Particelle e delle forze che hanno plasmato l’Universo conosciuto. Sentivo sempre di più le profonde relazioni tra tutte le cose e coglievo come alcune leggi fondamentali fossero applicabili, mutatis mutandis, ai diversi livelli di complessità dell’esistente. Mi vennero in mente le grandi intuizioni dei filosofi presocratici, che avevano colto, per vie misteriose, verità che noi avremmo scoperto per via scientifica alcuni millenni più tardi. Da dove avevano attinto? Quali capacità Pagina 6 possiede potenzialmente la Mente? Mi resi conto che l’altro universo ancora da esplorare era proprio il frutto più maturo dell’evoluzione della Materia: la Psiche umana. Cominciai così ad interessarmi di Psicologia. Trovai nella Psicologia analitica di Jung la sintonia più adeguata al mio sentire. L’aspetto per me più innovativo ed interessante fu l’idea junghiana di un Inconscio più vasto rispetto a quello freudiano, condiviso da tutti gli Uomini: l’Inconscio collettivo. Jung era giunto a questa conclusione comparando tra loro tradizioni e miti di popoli antichi, o a tutt’oggi ancora abbastanza “primitivi”, e cogliendo delle similitudini di base su temi fondamentali nell’organizzazione della Psiche umana. Egli ritrovò questi temi, e le immagini corrispondenti, nei suoi sogni ed in quelli dei suoi pazienti; concluse così che questi fossero strutture fondanti lo sviluppo psichico di tutti gli Uomini e, mutuando il termine da Platone, li chiamò archetipi. Per Jung l’Archetipo è inconoscibile in sé, ma si manifesta a noi attraverso immagini archetipiche che lo rappresentano a vari livelli di complessità. Al centro della totalità psichica Jung pone l’archetipo del Sé; si tratta di un principio-guida interiore che, dalle profondità dell’Inconscio, indirizza L’Io (centro della Coscienza) verso la realizzazione del proprio progetto tramite il processo d’individuazione. Esso si manifesta tramite i sogni che, come gli antichi ben sapevano, vanno tenuti in seria considerazione. Per questo motivo, solo una sana dinamica tra Coscienza ed Inconscio può portare alla realizzazione piena dell’Individuo. Marie-Luise Von Franz, la grande allieva di Jung recentemente scomparsa, si domandava: “Noi sogniamo il simbolo del Sé o noi siamo il sogno del Sé?”. Leggendo questa frase mi venne in mente un parallelo biologico: noi siamo individui che possono propagare i propri geni secondo un nostro progetto o siamo, come dice R. Dawkins, “la macchina costruita dai nostri geni per Kore Informa potersi riprodurre?”. Possiamo definire il pool ge- mente così limpida e recettiva da cogliere nico come il Sé biologico? Il Sé junghiano è in “memorie” sepolte dentro ciascuno di noi e che contatto costante con il flusso dell’Evoluzione psi- sono il “riflesso” dell’Universo che ci ha generati. chica, cioè l’Inconscio collettivo; il genoma indivi- Le moderne teorie della Complessità sostengono duale è in contatto con il flusso dell’evoluzione che, per fare analisi corrette dei fenomeni e dei biologica di cui è una manifestazione. Entrambi sistemi, è necessario studiarne sia i componenti che i “connettivi” che li mettono in relazione tra onde di un mare insondabile. In definitiva, Jung ha scavato nella Filogenesi del- loro. E’ proprio il legame ciò che trasforma un la psiche, come gli scienziati evoluzionisti hanno insieme caotico di elementi in una struttura dotata scavato nella Filogenesi degli organismi, per trova- di un livello di complessità superiore, con prore le invarianti di base ed i principi organizzatori prietà emergenti del tutto nuove rispetto ai comdell’evoluzione stessa. L’analogia tra i due mondi, ponenti stessi. Così la Molecola trascende gli Atomi che la compongono, la Cellula trascende le fisico e psichico, è più che evidente. Inoltre Jung ha ipotizzato che alla Molecole che la compongono, base della piramide psichica (Io, l’Uomo trascende le cellule Inconscio personale, Inconscio colche lo compongono. lettivo) ci sia un substrato, definito Legare insieme significa, dunPsicoide, in cui Materia e Psiche que, passare ad un livello susono ancora con-fuse; si tratterebbe periore, fare quindi opera di cioè di una “prima essenza” che trascendenza. A questo propocomprende ancora in sé, in modo sito è interessante notare che indistinto ed indistinguibile, tutto la parola “religione” deriva dal ciò che in seguito si manifesterà coLatino re-ligare, cioè legare me evoluzione della Materia e della insieme. In Greco unire insieme si dice sun-ballein (sunPsiche. Ma, se Materia e Psiche hanno ballein) da cui deriva la parola un’origine comune e se l’Uomo è “simbolo”. Il Simbolo è frutto di un processo psichico che per il momento l’apice lega un oggetto o dell’evoluzione della Materia, dobun’immagine ad un significato biamo supporre che, in profondità, la sua Psiche contenga memoria di tramite l’Analogia. tutto il processo filogenetico Io, negli studi e nella Il corpo racconta di Maria Pusceddu, 2013, che ha portato fino a noi. Vita, sono sempre andaPersiani Editore L’Uomo quindi sarebbe ad ta alla ricerca di legami Immagine tratta dal sito internet: un tempo frutto e custode di tra le cose e dei loro sihttp://www.persianieditore.com/home/wpcontent/uploads/201 gnificati; era fatale quinquella storia. 3/12/IlCorpoRacconta_Cover.jpg di che convergessi sulla Proprio nei giorni in cui preparavo un intervento sullo Psicologia analitica di Psicoide, a commento de “Il libro rosso” di Jung, Jung, che dedicò alla ricerca dei Simboli della mi è apparsa alla mente un’immagine che compen- Psiche tutta la sua esistenza. dia, senza bisogno di parole, quanto vado dicendo. Più riusciamo a svelare aspetti profondi del nostro Per questo ho voluto farla disegnare per metterla universo (riguardino essi la Fisica delle Particelle, nella copertina di questo libro. L’Uomo è al centro i recessi del cosmo, la Biochimica della Vita o la di una specie di clessidra: esso è la sintesi di tutta nostra Psiche) più ci sentiamo paradossalmente l’Evoluzione del Cosmo e ne contiene, avvolti da un arcano mistero, di cui si percepisce nell’Inconscio, tutta la memoria. Comunque giri la la numinosa potenza. Questo ci permette di coclessidra, l’Uomo resta il punto d’incontro e di e- gliere, insieme alle nostre capacità, i nostri limiti; ma nello stesso tempo ci fa sentire depositari e spressione della storia dell’universo. In quest’ottica diventa più facile comprendere le partecipi della grandezza di quanto stiamo faticoincredibili intuizioni di Eraclito, Democrito ed altri samente indagando. filosofi antichi; essi hanno saputo rendere la loro Con questa mia nuova fatica, infine, desidero dare Kore Informa Pagina77 Pagina un modesto contributo alla riscoperta della nostra complessità a cui si è giunti attraverso un lungo cammino, guidato da principi fondanti universali che sono riconoscibili per chi sa vedere. Si tratta di tentare di riconoscere l’Uno che si cela sotto il molteplice. Ciò va colto in una prospettiva diacronica, attraverso i passaggi filogenetici che nel tempo hanno condotto fino a noi, nel Corpo e nella Psiche; ma va anche visto in una prospettiva sincronica in quanto Soma e Psiche si esprimono, ciascuno con il suo linguaggio, in modo congruente nel hic et nunc (qui e ora). A questo scopo ho rivisitato gli organi del nostro Corpo in una prospettiva filogenetica, ontogenetica e simbolica in modo da cogliere nella Funzione e nella Disfunzione il significato ed il messaggio da utilizzare in terapia; ho anche riportato, a sostegno degli aspetti teorici, diversi flash clinici. L’obiettivo è ambizioso, l’orizzonte vasto e le difficoltà enormi, anche perché questa ricerca di archetipi orientanti la filogenesi delle strutture corporee non è mai stata tentata prima d’ora. Si tratta di lavorare sul versante “materiale” dello Psicoide, rimasto in ombra nei filoni di Studio junghiani, secondo i criteri usati per il versante psichico; ciò allo scopo di toccare con mano come le Leggi universali, cioè archetipiche, valgano allo stesso modo per il Corpo e per la Psiche. E’ come se lo Psicoide junghiano fosse il corpo di una farfalla da cui finora è emersa una stupenda ala variopinta; il mio tentativo mira a far spuntare anche l’altra, per raggiungere, prima o poi, l’armonica simmetria che Jung aveva immaginato e percepito. Non penso certo di aver raggiunto nelle pagine che ho scritto quanto sarebbe auspicabile; tuttavia, se il paziente lettore riterrà che in questo mio grande sforzo di sintesi io abbia dato anche un minimo contributo alla causa, sentirò di non aver lavorato invano. Tirocinio per Psicologi L’Associazione Kore, Centro Studi Olismo e Psicosomatica, è dal 2007 sede di tirocinio post-Laurea per Psicologi, in base alla convenzione stipulata, e recentemente rinnovata, con l’Università La Sapienza di Roma – Facoltà di Medicina e Psicologia (Convenzione n. 120 del 31/08/2012 con scadenza al 31/08/2015). In questi cinque anni sono già avvenute molte collaborazioni che hanno visto l’avvicendarsi presso la nostra associazione, nei diversi semestri, di un certo numero di tirocinanti che con noi hanno portato a termine il loro percorso di Formazione universitaria. LE ATTIVITA' OGGETTO DI TIROCINIO SONO: - partecipazione ai “Sabati di Kore”, tesi a formare ed informare i soci con argomenti che hanno come riferimento culturale e metodologico l'Ecobiopsicologia e tutte le altre discipline psicologiche ed analitiche che sono alla base di una Educazione Psicosomatica intesa come prevenzione del Disagio e della Patologia; - discussione di casi clinici insieme all'equipe di psicologi e psicoterapeuti. Referente tirocini: Dott.ssa Daniela Cecchi Numero di tirocinanti ammessi per semestre: 2 E' prevista la presenza di Psicologi iscritti all'albo/tutor. La scheda informativa relativa all’Associazione Kore è attualmente visibile sul sito della Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza di Roma: http://www.psicologia1.uniroma1.it : “Verso la Professione”>“Tirocini post laurea”>“Banca dati". I tirocini si svolgeranno presso la sede dell’Associazione, in via Bellini, 39 a Follonica. Info: tel. e fax: 0566/49100, e-mail: [email protected] Pagina 8 Kore Informa C’era una volta Igea… di Angela Fabbri Il Mito è portatore di una sapienza rivelatrice di una Igea suggerisce l’idea del Benessere, della Prevensuperiore Realtà, al di là delle anguste categorie zione dalle Malattie: la sua immagine–quale recedella sfera razionale. L’etimologia greca –mythos- piamo dalle antiche sculture e dalla moderna interrimandaal significato di racconto: non si tratta di pretazione di Klimt- trasmette Forza, Fascino, Serenità. E sembra evocare l’idea di un femnarrazione di fatti realmente accaminile che sa attuare percorsi di bellezza, duti, ma di intuizioni che danno di cultura, di trasformazione e di individuaccesso alla dimensione del Sacro. azione. A questo proposito è importante Le figure simboliche, attraverso le ricordare come gli archetipi del femminile quali si dispiega il racconto, hanno –Luna e Venere- siano ben distinti ed opqualcosa di numinoso,e perciò tali posti agli archetipi del maschile –Marte e Sole- preposti all’attività razionale e coda attivare un’energia costruttiva e sciente. Dall’isola di Coo proviene la beltrasformatrice all’interno delle cola statua in marmo di Età Ellenistiscienze. Perciò si suole dire che il ca:leggiamo Serenità ed Armonia Mito non è mai accaduto, ma accanell’espressione del volto della Dea avvolde sempre nella Vita degli uomita dalle spire di un serpente, l’animale che ni… muta pelle. Se Igea è simbolo di Bellezza L’antropologo polacco Bronislaw e di Trasformazione, diverso è il significaMalinowski afferma che “ il Mito to trasmessoci dalla sorella Panacea è un ingrediente vitale della Civil(rimedio per tutti i mali), che –già nel nome- sembra alludere ai farmaci con cui ci tà umana; non favola inutile, ma illudiamo di curare tutte le Malattie. In forza attiva costruita nel temEpoca Moderna il pittore austriaco Gustav po”.La Dea greca Igea, figlia di Klimt ha celebrato l’immagine di Igea coAsclepio, Dio della Medicina, è me allegoria della Medicina. figura archetipica della Salute e Il Corpo prosperoso, avvolto nell’abito del Benessere: c’era rosso, esprime eros e Passione.Il rosso e Igea una volta…ma può l’oro sono i colori simbolici del Potere, e statua in marmo,II sec.A.C la dea con i suoi attributi –il serpente e la Museo Archeologico, essere sempre presente coppa che tiene nella mano sinistra- è figuIsola di Coo (Grecia) dentro di noi, come ra carismatica in un percorso che conduce Immagine tratta dal testo immagine mitologica e Mitologia Greca, ed. Bonechi, 1999 alla salute. come simbolo attivatoLa Medicina, di G. re di un’energia guaritrice. Gli attributi della Dea Klimt, vanno distinti da quelli riferiti al padre: Asclepio è il olio su tela, 1901Medico che risana dalle Malattie e risuscita dalla 1907, Morte, mentre Igea è a salvaguardia della salute. (dipinto distrutto nel 1945 nell'incendio del Gli ospedali, presso i luoghi di culto delcastello di ImmenDio,ospitavano gli ammalati ove il Dio stesso potedorf), va comparire in sogno e suggerire loro il rimedio Università-di-Vienna utile per la guarigione: la Medicina nell’antica GreSito internet: http:// cia non è tanto distante dalla moderna teoria junbarbarainwonderghiana circa il potere risanatore dell’Inconscio. Alart.files.wordpress.co sclepio è figlio di Apollo ed in qualche modo ha a m/2013/02/ che fare con l’Equilibrio, la Misura, la Bellezza. kt10sig.jpg Kore Informa Pagina 9 Per le sue prerogative, Igea richiama alla mente la Dea olimpica Venere, icona della Bellezza fisica e morale, della Passione e dell’Emancipazione attraverso le vie dello Spirito e dell’Intelletto (nelcosmo il pianeta Venere segue il pianeta Mercurio). “Alma Venus” la definisce il poeta latino Lucrezio nel De Rerum natura:l’aggettivo alma,dal verbo latino alo (nutro), allude alla benefica presenza della Dea, messaggera di Armonia, di Pace e di Fecondità. L’Imperatrice Immagine tratta da “I tarocchi. Predire il futuro...” a cura di Demi, Demetra, Firenze,2002 Saggezza ed intelligenza creatrice, potere e dolcezza, equilibrio e serenità caratterizzano questa immagine femminile che -al pari di Igea e Venerepuò ispirare armonia e individuazione, in un percorso che conduce alla fecondità ed alla salute. Venere di Rodi, Statua in marmo, V Sec. A.C., Museo Archeologico,Isola di Rodi,Grecia (foto di Angela Fabbri) Questi sono gli attributi capaci di attivare possibili percorsi per la Salute, quando il Corpo, anziché chiudersi nella “corazza”, può attraversare la Vita, aprendosi alle Esperienze, alla Cultura ed alla Trasformazione, nell’ascolto di Sé e nel confronto sereno con l’Altro. In corrispondenza con il carisma venusiano, su di un altro versante, nella sapienza offertaci dagli Arcani Maggiori dei Tarocchi, troviamo la figura dell’Imperatrice, assisa in trono con nobiltà e dolcezza. Pagina 10 Asclepio Statua marmorea, Musei Capitolini (Roma). Sito internet: http://it.wikipedia.org/wiki/Asclepio Kore Informa Piedi e Postura di Valeria Achilli In un recente sondaggio il 53% degli intervistati ha debba essere in grado di sapere fare un bilancio dichiarato di avere dolori ai piedi. Sembra superfluo funzionale globale del sistema posturale ed anadescrivere l'immenso lavoro che i nostri piedi, fon- litico dei singoli recettori, e non limitarsi escludamentali organi di moto e di senso, sono costretti a sivamente al distretto podalico. compiere ma troppo spesso ci ricordiamo di loro so- Attraverso la Posturologia si è ormai accertato lo quando cominciano a far male. La complessità che lo squilibrio di un recettore può riverberarstrutturale del Piede è proprio dovuta alle funzioni si anche su gli altri recettori. cui esso è deputato, funzioni molteplici e soprattutto Con questa premessa è facile comprendere comolto precise una struttura così piccola riesce infatti me il podologo dinanzi ad un paziente che rifead adattarsi alle più svariate situazioni, presiede alla risce dolore e non può fare a meno di avvalersi stabilizzazione e gioca un ruolo fondamentale nella dell'integrazione delle varie branche specialistipostura. Alla luce di quanto detto appare chiaro co- che della Medicina, perchè è l'unico modo di me un appoggio fare postura. del piede scorPrendiamo ad esempio le retto influenzi o gambe gonfie: Patologie a sua volta posche modificano i rapporti sa essere quindi tra i vari segmenti ossei, condizionato come scoliosi o più banaldalla Postura. mente posizioni protratte Ma cosa è la nel tempo che comportano Postura? E cosa uno squilibrio funzionale si intende quandella Colonna, provocano a do si parla di loro volta un disallineaPosturologia? mento del Bacino con inLa Postura è sufficiente svuotamento l'espressione dell'intevenoso a carico della Pianta del Piedi e Postura grazione tra le FunPiede. Questa insufficienza veImmagine tratta dal sito internet: zioni psichiche, bionosa di origine posturale può http://www.italiamedica.eu/italiamedica/wpchimiche e somatospesso essere risolta, o quanto sensoriali di un Indivimeno ridotta, attraverso una duo; la Posturologia è la disciplina che si occupa buona correzione dell'appoggio plantare. della Postura e più specificatamente del sistema to- Va ricordato poi come anatomicamente le catene muscolari, attraverso le quali si esplica la nico posturale. La Postura è fortemente influenzata da tre recettori motricità dell'intero organismo, finiscano a li(entrate) principali, Piedi, Bocca e Occhi, ma esisto- vello dei piedi ed è intuibile come un cambiano anche entrate secondarie e altrettanto importanti. mento di posizione di qualsiasi parte del Corpo La Posturologia insegna che gran parte delle Patolo- possa avere un effetto sull'appoggio plantare e gie quali tendiniti, tensioni muscolari, sciatalgie, po- come a sua volta un appoggio dei piedi scorretto dalgia, ecc.., possono essere espressione del malfun- possa provocare una sintomatologia dolorosa o zionamento di uno o più olistica del Corpo e della disturbi di funzionamento sulle strutture sovra“Malattia” recettetori deputati alla regolazione del stanti, ma, nella disamina di quello che può insistema tonico posturale, dunque la Posturologia fluenzare il corretto funzionamento delle catene non può esistere se non all'interno di una concezione muscolari, e quindi di un buon appoggio del come ad esempio le problematiche di tipo viscerale, Piede, merita però di essere evidenziato il legale cicatrici, traumi importanti, problematiche psico- me tra Corpo e Cervello inteso nella sua Funzione psico-emotiva. Una persona “positiva” emotive, ecc. o presenta un appoggio scorretto. Kore Informa Pagina 11 assumerà un atteggiamento posturale estensione, con schiena dritta e sguardo diretto in avanti, mentre un soggetto depresso avrà un atteggiamento in flessione, con schiena curva e sguardo verso il basso, con conseguenti alterazioni delle catene muscolari, e quindi posturali, che potranno manifestarsi con problematiche in vari distretti corporei, tra qui quello podalico. Un buon appoggio del Piede è quindi fondamentale per la Postura, la cui buona funzionalità è a sua volta di fondamentale importanza ai fini di un corretto equilibrio dell'Organismo e per ridurre l'incidenza di diverse Malattie. Non esiste una postura ideale, ma una postura sana e funzionale. Determinante è la prevenzione in particolare durante l'Età Evolutiva, per non far cronicizzare errati atteggiamenti posturali, e nell'Età Adulta, per correggere errati appoggi plantari. Postura Immagine tratta dal sito internet: http://www.disinformazione.it/images/postura.jpg .Qualunque specialista si occupi di Posturologia deve quindi saper eseguire un esame clinico del paziente, ma deve essere anche in grado di valutare la situazione in un'ottica psicosomatica, ovvero cercare di capire in che misura gli aspetti psicologici entrano in gioco nella postura del soggetto e eventualmenteindirizzarlo o chiedere consulenza dello specialista competente. Studi di Anatomia (Laringe e gamba) Leonardo da Vinci, c.a.1510 , disegno Royal Library, Windsor, Inghilterra Tratto dal sito internet: http://www.wga.hu/support/viewer/z.html Impronta di piede nella sabbia Immagine tratta dal sito internet: http://it.freepik.com/index.php?goto=41&idd=40053&url=aH R0cDovL3d3dy5zeGMuaHUvcGhvdG8vNDkzNDE2 Pagina 12 Kore Informa RESPIRO: NUTRIMENTO DI VITA di Viviana Nacchi “La Respirazione è la culla del ritmo”,scrive R. M. relazione. Rilke (a) Il ritmo è una caratteristica intrinseca della Dalla nascita in poi, fino al momento della morte, Vita, ne costituisce il modello base e risponde alla che ne siamo consapevoli o meno, il respiro accomlegge di polarità, che contempla l’esistenza di due pagnerà ogni istante della nostra Vita esprimendosi poli complementari. Il nostro ritmo individuale, con con modulazioni e modificazioni connesse a partii ritmi circadiani del nostro Corpo, è strettamente colari condizioni di esperienze sia fisiche che emotiinterrelato con i ritmi più vasti del Pianeta: ciclo del vo-affettive. Il Respiro dà voce alle fondamentali espressioni delgiorno e della notte, quello delle stagioni, etc. Attraverso il Respiro siamo costantemente collegati la nostra Vita interiore: il Sorriso, il Pianto, il Sospicon l’Universo. Noi viviamo nell’Aria e grazie ro, l’Ansia, la Rabbia, il Dolore, costituendosi come all’Aria, che possiamo paragonare ad una sorta di una sorta di “ponte” con l’Anima, come è stato per“tessuto connettivo” che contemporaneamente ci cepito fin dall’Antichità ed espresso in tutte le relisepara e ci unisce a tutto l’Universo in un sistema a gioni.Ad ogni respiro il susseguirsi ininterrotto di reti complesse.“Nelle diverse lingue indoeuropee la inspirazione ed espirazione sembra scandire il ripeparola Aria … è associata al Vento, alla Luce, e al tersi del ciclo Vita-Morte-Vita. Cielo. … L’etimo esprime l’essenza dinamica, lumi- Quando inspiriamo assumiamo ossigeno dal Mondo nosa, spaziale, infinita di questo elemento. Essa è esterno e quando espiriamo emettiamo anidride carbonica prodotta dal nostro Corpo. Nella inspirazione l’aspetto arioso e divino in noi: “facciamo entrare”, assorvento soffio pneuma spirito. In biamo dal Mondo esterno tutte le grandi religioni e cosmociò che ci serve per vivere; gonie è elemento portatore di nella espirazione “facciamo vita, di luce, di creazione e di uscire” ciò che abbiamo traparola … l’aria porta il cielo sformato ed è un nostro prodentro di noi, il soffio leggero e dotto. Si realizza così uno vitale nella pesantezza della mascambio, una condivisione teria … La metafora ariosa del della stessa sostanza vitale respiro propone il ciclico, natucon gli altri esseri viventi. rale alternarsi di pieno e di vuoto Mentre l’atto di inspirare è in cui la leggerezza contiene in sé inteso come “spirare in” cioè la premessa vitale di una futura Soffione soffiare, animare, dar Vita a pienezza in un ritmo basato sull’ alImmmagine tratta dal sito internet: qualcosa; nell’atto della espiraternanza armonica di questi due ophttp://www.assobenessere.it/details.asp? zione c’è un offrire se stessi nel posti … Aria come respiro -soffio senso che insieme ai cataboliti, vitale- ma soprattutto come principio che conferisce espressione fisiologica dell’esistere, portiamo il respiro e la vita, attraverso il suo flusso”. (b) Sappiamo che l’Ontogenesi ricapitola la Filogenesi: all’esterno odori, suoni, parole. Gli organi della fonel processo della respirazione ciò significa, per cia- nazione consentono di modulare la nostra espirazioscuno di noi, il passaggio dalla vita prenatale, vis- ne in espressioni verbali. Anche nel linguaggio le suta nel mondo acquatico, alla vita postnatale che si componenti respiratorie ed emotive sono inseparabili. realizza nel mondo aereo. Con l’evento della nascita il Bambino è in grado di Nell’atto respiratorio l’alternarsi del dare (espiro) e compiere la sua prima respirazione, atto fondamen- del ricevere (inspiro) costituisce il fondamentale tale per la Vita che si configura come il primo atto processo di scambio, di contatto, di relazione tra fisiologico autonomo. L’Aria è il primo nutrimento mondo interno e mondo esterno, tra singolo ed unidi Vita e la Respirazione è la prima modalità con cui verso, incessantemente per tutta la durata della Vita. impariamo a conoscere e introiettare il Mondo, a Lo scambio con l’esterno avviene negli alveoli polrelazionarci con esso. Quindi il respiro come prima monari, situati nel torace, luogo simbolo di emozioni e sentimenti. I Polmoni sono organi di contatto Kore Informa Pagina 13 in profondità. e come tali rappresentano una sorta di “pelle intima”.Il Respiro ci rapporta costantemente con il tutto. L’Aria che respiriamo ci collega non solo tra noi, ma con tutto l’Universo perché nella realtà tutto è legato. Pensiamo al Mondo Vegetale: sono le piante, con le loro foglie, che producono l’Ossigeno. E’ interessante notare che le piante hanno Ossigeno come prodotto del catabolismo, del rifiuto, mentre nell'Uomo il prodotto di rifiuto è l'Anidride Carbonica. “Quindi tra il mondo vegetale in senso lato ed il mondo animale esiste specularità: quello che per me è rifiuto, per il mondo vegetale diventa alimento, quello che là è rifiuto diventa per me alimento. Quindi noi siamo intimamente legati al Mondo vegetale e viceversa. Leggere e vivere la Vita adottando un criterio sintetico nel senso di trattare tutto ciò che è al mondo come ambito interrelato corrisponde ad un’ottica di sistema, un’ottica Ecobiopsicologica “(c) (4 ) Parlare di Respiro vuol dire parlare di Relazione, di Parola, di Comunicazione. In questa ottica, i problemi che si manifestano negli organi della respirazione traducono gli scambi con l’ambiente circostante per quello che riguarda il nostro bisogno di Aria, spazio vitale e autonomia. Le alterazioni del respiro che diventano Sintomi, segnalano la presenza di un’alterazione dell’armonia individuale; queste esperienze possono essere l’occasione per ripartire verso un nuovo equilibrio più in sintonia con il proprio Sé. Occorrerà allora riconoscere, accogliere quei sintomi e dar loro un senso ed un significato per la nostra Vita. Il Respiro può subire variazioni di ritmo, di frequenza, lunghezza e profondità in rapporto a circostanze emotive o a stati di Patologia o per effetto di interventi volontari. La Funzione respiratoria ha una peculiarità rispetto a tutte le altre Funzioni dell’Organismo che è quella di poter essere sia spontanea e inconsapevole che volontaria. In particolar modo la componente volontaria della Respirazione permette di modificare attivamente la dinamica del Respiro, accompagnando le attività e i vissuti emozionali profondi. In linea generale siamo soliti pensare che per avere il massimo dalla Respirazione basti inspirare ed espirare. Ci preoccupiamo di ciò che mangiamo e beviamo, ma non di come respiriamo, forse perché lo facciamo fin dalla nascita, in modo inconsapevole, per 25.920 volte al giorno. Pagina 14 Invece il Respiro è un efficace strumento, una abilità da riscoprire che ci permette di ottenere benefici considerevoli. Variando la profondità, il ritmo e la velocità della nostra respirazione possiamo facilmente gestire lo stress e rilassarci, elaborare in modo efficace le nostre emozioni e stati d’animo, creare un maggiore senso di pace, creatività e chiarezza. “Colui che controlla il respiro controlla la mente Colui che controlla la mente controlla il respiro” (Upanishad) Il respiro Foto tratta dal sito internet: http://www.kungfulife.net/blog/vivere-di-kung-fucapitolo-20-il-respiro/ NOTE a) Rilke R.M. in “Psicanalisi dell’aria” di G: Bachelard b)Nicolosi S., “Simbolismo dell’Aria e nascita del mondo: il mito di Illmatar, figlia dell’Aria, e il principio femminile creativo” in Quaderni Asolani, Paolo Emilio Persiani Editore c) Ecobiopsicologia: nuova disciplina nel panorama delle scienze della complessità che vede l’individuo come nodo di una retee complessa di relazioni e funzioni, esterne e interne a lui. BIBLIOGRAFIA 1) AAVV, Mysterium Coniunctionis – Spiritualis Substantia in Quaderni Asolani, Casa Editrice Persiani, Bologna, 2012 2) Bachelard G:, Psicanalisi dell’aria, Edizioni red, Milano, 2007 3) Dethlefsen T., Dahlke R., Malattia e destino, Edizioni mediterranee, Roma, 2007, Ristampa 4) Frigoli D, L’apparato respiratorio, patologie delle alte e basse vie respiratorie. Le Upanishad e la“sacralità del soffio”. Corso di medicina Psicosomatica, Milano, 2011 5) Frigoli D., Masaraki G., Morelli R. “Verso la concezione di un sé psicosomatico”, Edizioni Unicopli, Milano,1979 6) Massari G.L., Morelli R, La dimensione respiratoria, Ed Masson Kore Informa I sabati di Kore… metti in circolo il tuo dono I seminari mensili a tema “I sabati di Kore…metti in circolo il tuo dono”, sono un contributo importante; consistono in una lezione magistrale e creano anche l’occasione, per il gruppo, di confronto e di relazione feconda. Da questa annualità i seminari saranno realizzati nel pomeriggio del Sabato, ritenendo che la qualità del lavoro e l’impegno meritino un maggiore spazio di espressione e di condivisione, rispetto ai dopo-cena. Gli aspetti culturali approfonditi e letti in Chiave Psicosomatica sono utilizzati per comprendere la Vita e le Funzioni che la consentono, per indagare la Verità che è sul Corpo: siamo sempre “bisognosi” di conoscere per rispettare la Vita. Gli incontri ancora in calendario sono: Sabato 15 Febbraio ore 16.00-18.30 Seminario “Gli ormoni, i messaggeri del nostro Corpo” Conduce la dott.ssa Lucia Vaselli, psicologa, psicoterapeuta Sabato 15 Marzo ore 16.00-18.30 Seminario “Immagine archetipiche nel cielo di nascita” Conduce la dott.ssa Angela Fabbri, laureata in lettere, socio C.I.D.A. Sabato 12 Aprile ore 16.00-18.30 Seminario “Cammina, cammina … libertà ed ostacoli nel muoversi nel mondo. Le gambe e la funzione movimento” Conduce Angela Lussu, counsellor ecobiopsicologico Sabato 17 Maggio ore 16.00-18.30 Percorsi di Educazione Psicosomatica Discussione e dibattito I seminari si terranno presso la Sede dell’Associazione Kore in via Bellini, 39 a Follonica (GR). KORE - MASTER : giornate di formazione psicosomatica I LABIRINTI DELLA VITA Dalla lettura del Mitologema del Labirinto si giunge ad illuminare i labirinti del Corpo narrati nell’Arte, nelle Fiabe, nel Mito. La Vita rivela ed esprime labirinti biologici, la Fisiologia così come labirinti psichici, i percorsi di Vita. Il Mitologema del labirinto è metafora assoluta del senso della Vita: l’Eroe punta al processo ermeneutico come al proprio fine; il viaggio verso il centro, la nostra origine, ci permette di cogliere aspetti della nostra unicità donati dalla Vita; nel viaggio di ritorno, la nostra Anima, si rivela arricchita da ciò che ha acquisito e da ciò che ha espresso. Il Labirinto condensa in sé una verità celata, in quanto indicibile … minacciosa … non ancora fruibile … SACRO E BIOLOGICO Un percorso alla ricerca della verità Una indagine sulla relazione tra ciò che nel Corpo vi è di “ bisogno biologico”, come aspetto fenomenologico dell’Istinto, come energie legate agli organi, da esprimere e utilizzare ed il Sacro, inteso anche in termini religiosi: osserviamo come dalla modalità del biologico possono scaturire indicazioni per la Salute, l’Etica, le Religioni. Entrambe le giornate sono condotte dalla dott.ssa Daniela Cecchi, psicologa, psicoterapeuta esperta in Psicosomatica. Kore Informa Pagina 15 I LABORATORI DI KORE LABORATORIO DI PSICOSOMATICA Seminari e laboratori, articolati in tre livelli di quattro incontri ciascuno, per l’individuazione delle funzioni sul Corpo e degli aspetti psicosomatici di quelle: è possibile educare l’Individuo a conoscere la Malattia come espressione di disagio del Corpo. I sintomi sono il messaggio che il Corpo esprime: ci raccontano come quello utilizza le Energie, le Potenzialità che ha a disposizione e non è capace di trasformare in Vita.La lettura dei Sintomi in chiave psicosomatica è una forma di Prevenzione che contiene Informazione. Quando il medico ha diagnosticato una malattia è necessario che, oltre alla terapia che agisce sul biologico, sia indicato al paziente anche il disagio che sta vivendo, espresso dal corpo con quei sintomi: l’Individuo sarà così aiutato a restituire alla Vita quelle energie che il suo corpo è stato costretto a investire nella Patologia. Negli attuali bisogni di salute dei cittadini si rivela un’emergenza negata: la diagnosi psicosomatica. Non si tratta di prendersi carico dei disagi psicologici che scaturiscono da una patologia, come si cerca di fare, anche se molto modestamente, di fronte a patologie gravi, ma di individuare quali funzioni psichiche sono inibite o traUomo vitruviano dite, insieme a quelle biologiche: quale disagio si esprime conLeonardo da Vinci, 1490 temporaneamente al Sintomo. Una Educazione Psicosomatica è Gallerie dell’Accademia—Venezia (Immagine tratta dalla rete) indispensabile al singolo individuo per individuare la sincronicità www.lableonardo.altervista.org tra disagi e malattie, per una gestione del corpo che rispetti gli aspetti biologici, psichici e spirituali che lo comprendono come persona; lo è ancora di più per coloro che oltre alla gestione di sé hanno affidata, per ruolo o per professione, la gestione, anche parziale della vita, dell’Educazione, o della Salute di altri o la gestione del Territorio. I livello - Diagnosi psicosomatica: emergenza sociosanitaria II livello - Arrendersi al corpo, alla natura, alla vita III livello - Funzioni e identità Conduce la dott.ssa Daniela Cecchi, psicologa, psicoterapeuta. LABORATORIO DI LETTURA Il laboratorio di Lettura, attivo dal 2003, è un appuntamento ormai consueto per l’Associazione Kore. Si articola in incontri di gruppo finalizzati all’autoformazione attraverso la Lettura, l’Approfondimento e l’Interpretazione in chiave psicosomatica di fiabe, storie e romanzi.“Le storie sono un balsamo”-dice Clarissa Pinkola Estés nel suo libro “Donne che corrono coi lupi”-sono disseminate di istruzioni che ci guidano nella complessità della Vita. […] Le storie mettono in moto la Vita interiore, […] ingrassano carrucole o pulegge, stimolano l'adrenalina, ci mostrano la via d'uscita in basso o in alto, e aprono a noi grandi finestre in muri prima ciechi, aperture che ci conducono nella terra dei sogni, all'Amore e alla Conoscenza”. Conduce Angela Lussu, counsellor ecobiopsicologico. Pagina 16 Kore Informa LABORATORIO DI ASTROLOGIA Il Laboratorio di Astrologia intende proporre ai partecipanti occasione di autoanalisi nel cammino evolutivo della conoscenza di Sé. La Simbologia planetaria possiede una ricchezza che invita all’apertura e all’“analisi”, come momento essenziale per il superamento delle rigidità del carattere affinché possa esprimersi l’effettiva potenzialità della natura individuale. Il lavoro attraverso i simboli del “cielo di nascita” diviene uno strumento notevole per la comprensione del proprio destino e per la possibilità di orientamento nel difficile percorso esistenziale. L’incontro nel gruppo tra individui diversi (e relativi destini), in una dimensione “aperta”, di confronto e di scambio, potrà favorire quello ampliamento della coscienza di Sé che è condizione indispensabile per l’auto - cambiamento. Conduce la dott.ssa Angela Fabbri, laureata in Lettere. La sua ricerca si svolge nell’ambito di quella disciplina astrologica che ha saputo integrare le conquiste del pensiero filosofico e psicanalitico, perciò collegata allo studio delle energie archetipiche della Personalità ed alle tematiche dell’Inconscio. LABORATORI DI TECNICHE PSICOCORPOREE “Il Corpo arpa dell’Anima” Ogni evento del quotidiano attiva nell’Individuo una quantità di Energie che possono essere espresse, quindi liberate, o trattenute sul Corpo e somatizzate con disfunzioni e sintomi. Possiamo imparare a percepire le diverse parti del Corpo e a rilassarle per riportarle al loro funzionamento naturale. Il Movimento ed il Respiro esprimono attraverso il Corpo l’unità dell’essere umano con la Natura e con la Vita; rivelano il Mondo interiore e possono diventare strumenti di crescita personale. Il Corpo è espressione della persona: il nostro corpo è sempre intrecciato con la nostra Anima in modo da formare un’unità. Il Corpo è “Arpa” dell’Anima. Sono previsti tre distinti Laboratori: Laboratorio: “Aria, Acqua, Terra e Fuoco: l’Universo in noi”; Mandala Kalachakra Laboratorio: “Le 1001 Vie del Respiro”; bidimensionale in sabbia - Sito internet: http://www.culturaletibetana.org/images/3.jpg Laboratorio: “Menopausa: passaggio verso un nuovo modo di essere Donna”. Conduce la dott.ssa Viviana Nacchi, psicologa, psicoterapeuta Kore Informa Pagina 17 I luoghi dell’anima… 10 Maggio 2014 Visita guidata Tivoli (RM) e Subiaco (RM) Visita guidata alla ricerca e alla scoperta dei luoghi dell’Anima, luoghi che si presentano come occasione per approfondire e leggere con una prospettiva ecobiopsicologica, luoghi nuovi o già conosciuti dove sono custodite testimonianze delle espressioni culturali dell’Animo Umano.. Proponiamo un progetto, dove si uniscono e si confrontano due percorsi, uno Profano ed uno Sacro, per vedere come entrambi esprimono e raccontano la profondità dell’Animo Umano e l’accadere degli Archetipi nella Vita. La fontana di Nettuno Villa d’Este - Tivoli (Roma) (Foto tratta dal Sito Internet: http://perilipine.files.wordpress.com/2010/ 11/villa-deste-fontanine-de-neptune-1.jpg?w=300&h=225) 1 ) Visita a villa D’Este a Tivoli (Roma), capolavoro rinascimentale, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco; la villa ed il parco sono stati realizzati dall’architetto Pirro Ligorio, che aveva già progettato il Parco dei Mostri di Bomarzo (VT). Come nelle ville principesche del Rinascimento, i luoghi del giardino ed i giochi d’acqua, così come gli affreschi con Figure Archetipiche e Miti, che adornano i saloni, raccontano ed indicano percorsi dell’Umanità, che accadono sempre, sono quella Verità necessaria per vivere nel rispetto di Sé. 2 )Visita a Subiaco (Roma), luogo dei primi monasteri Benedettini. Il complesso dei monasteri benedettini di Subiaco costituisce uno dei più importanti luoghi di culto ed arte dell’Italia Centrale. Il “Sacro Speco” è stato costruito attorno a due grotte che si aprono sul fianco del Monte Taleo, all’interno del quale Benedetto si ritirò negli anni precedenti il 497. Il “Complesso di Santa Scolastica” è il luogo dove la sorella di Benedetto si ritirò quando egli fondò l’Abbazia di Cassino, l’Ordine Benedettino e dettò la Regola. La Regola benedettina non ha solo fondato il Monachesimo Occidentale, ma ha effettuato una vera Esterno del Sacro Speco di San Benedetto rivoluzione umana. Il lavoro, che nel Mondo Romano era Subiaco (Roma) delegato agli schiavi, diventa con “ora et labora” necessi- (Foto tratta dal Sito Internet: http://www.lazioeventi.com/ monastero-del-sacro-speco-san-benedetto/) tà del Corpo per poter esprimere tutto ciò che di sacro la Vita ha lì deposto, perché alla Vita sia restituito. Pagina 18 Kore Informa ANNO V Numero 3 Kore Informa Gli obiettivi dell’Associazione Kore N egli ultimi anni del Secolo, ciò che ha dominato nella Cultura come eredità del Pensiero Cartesiano-Newtoniano è stato incrinato dall’energia innovativa scaturita dalla nuova Fisica, la Meccanica Quantistica e la Teoria della Relatività. Ne è scaturita una revisione dell’idea che l’Uomo ha dell’Universo e del proprio rapporto con esso riportando la Fisica alla sua essenza, in quanto il termine deriva da una parola greca che significa “lo sforzo di scoprire la natura essenziale di tutte le cose”. L’apporto della Fisica moderna ci conduce in una direzione dove la visione del Mondo non si discosta dalle concezioni delle Filosofie Occidentali e del Misticismo Orientale: in questa ottica le scoperte scientifiche dell’Uomo sono in armonia con le sue aspirazioni spirituali e con la sua fede religiosa. Il rapporto Uomo– Universo si è andato via via descrivendo in termini di relazione e non più in termini di frammentazione in nome della specializzazione. La nuova visione della Scienza che ne è scaturita si presenta come “Scienza della Complessità”, il Mondo naturale è un mondo di varietà e complessità infinite; un sistema astratto di pensiero concettuale, come il Pensiero razionale, non potrà mai essere sufficiente per descrivere o comprendere da solo questa realtà nella sua complessità in quanto si basa su discriminazioni, astrazioni e classificazioni dell’intelletto che sono sempre relative ed approssimate. La Mente intuitiva ha il compito di subentrare a quella razionale e di integrare, per armonizzare le visioni e produrre chiarificazioni che fanno progredire la Scienza.Affinché la Mente intuitiva possa lavorare su una visione complessa della Realtà, è necessario che la conoscenza dell’individuo si basi su una visione olistica, dove il Mondo oggettivo non è più e mai separato dalla nostra Psiche. Gli scienziati stanno tentando di raccogliere in una visione globale tutte le infinite reti informative che definiscono i fenomeni naturali.Una cultura della complessità implica la conoscenza di tutte le produzioni culturali dell’Uomo, sia scientifiche che umanistiche ed una concezione dell’Olismo non ristretta come quella che, applicata all’Uomo, si limita a considerare l’Organismo umano un sistema vivente i cui componenti, Soma e Psiche, sono in relazione, ma una concezione olistica dove si riconosca l’Organismo vivente come parte integrante di sistemi maggiori come Kore Informa l’ambiente fisico e sociale, con i quali esso intrattiene una continua interazione, dove il soggetto è modificato ma anche è in grado di modificare in profondità. Nel rapporto Uomo– Natura un percorso di Educazione Psicosomatica propone in termini nuovi la dialettica che li contraddistingue, dove non si privilegia né l’uno né l’altra, ma la loro relazione. Questa dimensione può considerarsi un rinnovato Umanesimo, può aprire l’Individuo, la Società, la Cultura, la Religione stessa verso un nuovo Rinascimento in cui la Psiche, il Corpo e la Spiritualità riscoperte nell’Individuo, diventano i paradigmi di una analoga riscoperta degli stessi sottolineare i legami economici che vincolano i singoli paesi tra loro, in una logica sistemica totale, il percorso che ci proponiamo è il passaggio dalla Cultura della Globalizzazione alla Cultura della totalità, dell’Ecumenismo. La mediazione per una Cultura dell’Ecumenismo sarà la logica del Simbolo che in questa prospettiva ci pone oltre il segno per aprirci alla ricerca del rapporto con la totipotenzialità degli Archetipi.Per quel che riguarda l’Uomo, la dimensione centrale da individuare, è il tema del sé e delle sue consapevolezze.Per l’Associazione Kore è di riferimento culturale e metodologico l’Ecobiopsicologia, disciplina che si propone di studiare in chiave scientifica la relazione che intercorre fra l’Uomo ed il Mondo che lo circonda. L’Uomo rappresenta il termine ultimo di sviluppo che lega in modo inscindibile i Regni Minerale, Vegetale ed Animale, l’Ecobiopsicologia indaga la possibilità da parte dell’Uomo di visitare, con la coscienza di adesso, gli aspetti Archetipici della Vita, sedimentati nel Corpo come istinti e rintracciabili nella Psiche come immagini. In questa ottica, l’Associazione Kore si pone come finalità specifica un impegno di Educazione Psicosomatica, intesa come educazione alla gestione consapevole del proprio Corpo nella relazione con gli altri e con la Natura. Muovendo dallo studio e dalla individuazione delle Funzioni psicosomatiche nell’Uomo è possibile educare l’Individuo a conoscere se stesso in tutte le sue manifestazioni e a comprenderne il senso; Pagina 19 Dove puoi trovarci Associazione Culturale ONLUS KORE Via Bellini n°39– Follonica (Gr)Tel.- Fax: 0566 49100 E-mail: [email protected] Facebook:Associazione Kore in questo tipo di indagine la Malattia si rivela come espressione di disagio del Corpo: i Sintomi sono un messaggio che quello esprime, è necessario imparare a leggerli, ad interpretarli secondo il senso che essi hanno. La lettura del Corpo per decodificare il senso dei suoi sintomi, rappresenta una forma di prevenzione che contiene informazione, Informazione utile a reintegrare nella Vita quelle energie a cui, con il nostro comportamento, abbiamo negato l’espressione e che sono divenute quindi somatizzazioni: è possibile restituire alla Vita quelle Energie che sono state a questa sottratte ed investite nella Malattia. Se lo sappiamo ascoltare il Corpo ci racconta e ci informa: la Funzione inibita o alterata nella Malattia ci suggerisce il senso di questa, quindi il disagio che stiamo vivendo, la corrispondente Funzione psichica alterata. Il Centro intende essere sede di ricerca, approfondimento e divulgazione oltre che di discipline scientifiche, di discipline umanistiche come Letteratura, Filosofia, Religione, attraverso le quali l’Uomo ha espresso nei Secoli i bisogni del suo Corpo e della sua Anima. A tale scopo l’Associazione si avvarrà di contributi multidisciplinari di specialisti che studiano il Mondo naturale e le discipline letterarie e umanistiche. L’Associazione si propone di operare in campo culturale, divulgativo, didattico, formativo e terapeutico attraverso idonee iniziative che verranno stabilite annualmente dal consiglio direttivo. L’obiettivo dell’Associazione è un confronto culturale con le diverse realtà presenti sul Territorio e, dunque, le iniziative saranno rivolte non soltanto ai singoli partecipanti appartenenti a tutte le fasce d’età, ma anche, e soprattutto, agli Enti quali la Scuola, le Associazioni Culturali, il Mondo della Politica e dell’Impegno Sociale. Questo sapere ci fornisce una concezione del Mondo nella quale le scoperte scientifiche sono in perfetta armonia con le aspirazioni spirituali, con la fede religiosa; il contributo della Scienza moderna alla conoscenza dimostra che quelle ritenute da sempre discipline dei bisogni dell’Anima, hanno una loro validità nel rivelare la relazione tra bisogni dell’Anima e del Corpo, sono un “serbatoio” di informazione psicosomatica a cui attingere per decodificare ciò che simbolicamente rappresentano; ci infor- mano su ciò che dell’Uomo non è esterno e manifesto, ma appare intimo e “celato” ad una modalità attuale e prevalente di approccio alla Natura ed alla Persona, basata solo su valutazione di parti e che considera il linguaggio scientifico l’unico con cui si può descrivere le Funzioni del vivente. Il Corpo umano viene solitamente suddiviso nei suoi apparati e considerato degno di attenzione soltanto se questi ultimi si ammalano: quale senso e quale funzione quelli abbiano nella Vita biologica ed in quella psichica, non indagato. La Natura, in ogni forma è trattata sempre o per tamponare una disfunzione o per il suo sfruttamento, rispondendo ad una esigenza economica e culturale del momento senza valutare i danni che può comportare. Come si trascura, di fronte ad un sintomo espresso da un organo, che l’intero Corpo è ammalato, è a disagio, così non si percepisce che un insediamento industriale costruito su un terreno considerato adatto, produrrà poi alterazioni nell’Aria, nell’Acqua e nel Sottosuolo; sono modificazioni “celate”, non evidenti e quindi non fruibili per decidere se ciò che quell’insediamento ci dà è più di ciò che ci toglie: si riveleranno solo quando è troppo tardi, come un Corpo curato solo nella repressione del sintomo rivelerà poi il disagio celato e non curato con una malattia più grave.In un programma di Educazione Psicosomatica si chiude il cerchio tra Scienza e Misticismo; quando l’Uomo accoglie il contributo di tutte le discipline che esso ha prodotto per conoscersi, avrà consapevolezza di sé in ogni suo aspetto. Tra Scienza, discipline umanistiche e Religione non ci sarà più contraddizione, ma solo linguaggi diversi , ciò che in noi appare “celato” sarà manifesto. Se una Educazione Psicosomatica è indispensabile all’Individuo per acquisire le consapevolezze utili a comprendere la sincronicità tra Corpo e Anima per una gestione della Salute e della Malattia, lo è ancora di più per coloro che oltre alla gestione di se stessi, hanno per ruolo o per professione, affidata la gestione, anche parziale della Vita, dell’Educazione, della Salute di altri o la gestione del Territorio. L’Associazione Kore rimane disponibile ad assolvere gli eventuali diritti inevasi sulle immagini utilizzate agli aventi diritto. Pagina 20 Kore Informa
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