-MSGR - 14 PESARO - 1 - 15/06/14-N: 136- N˚ 160 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Domenica 15 Giugno 2014 • SS. Trinità Il compleanno Monica Bellucci «I cinquant’anni non mi spaventano Sono più felice» Migranti Nuovo naufragio, morti e dispersi Alfano: aiuti Ue o stop a missione Satta a pag. 23 Galluzzo a pag. 14 Dalla Libia all’Iraq Pozzi di petrolio l’obiettivo della nuova fase dei terroristi Romano Prodi L a guerra in Iraq assume toni e caratteristiche diverse ma sembra durare in eterno. L’ultimo atto della tragedia è l’impetuosa avanzata dei terroristi islamici verso Bagdad. Si tratta di terroristi di nuovo tipo. Essi non sono solo crudeli e addestrati ma vanno molto oltre i ben conosciuti sanguinosi attentati. I nuovi terroristi sono in grado di occupare interi territori, con l’obiettivo di costruire una nuova nazione comprendente una sostanziale parte dell'Iraq e della Siria. I guerriglieri che hanno conquistato la seconda città irachena (Mosul) e che ora si trovano a poco più di cento chilometri da Bagdad, si definiscono infatti «combattenti del nuovo Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis)». In poche settimane hanno fatto centinaia di morti e si sono resi colpevoli di provate crudeltà. Pur essendo non più di undicimila, hanno sbaragliato l’esercito iracheno, di oltre dieci volte superiore, esercito che è fuggito abbandonando sul campo armi modernissime, compresi numerosi carri armati in perfetta efficienza. Potemmo dire “chiavi in mano”. Non occorre molta fatica per dare una spiegazione di questo evento, dato che l’attuale governo ha gestito l’Iraq calpestando i diritti delle minoranze, umiliando le strutture militari e alimentando un livello di corruzione quasi inimmaginabile. Gran parte dell’immenso flusso di denaro destinato alla ricostruzione del Paese è finito ad ingrassare un regime sempre più lontano dal popolo. Continua a pag. 20 Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Giustizia, la svolta di Renzi Responsabilità dei giudici con corsia preferenziale in caso di dolo, più garanzie per la difesa Il premier: faremo riforme anche non gradite alle toghe. Poi sferza il Pd: denunciate chi ruba ` ` Mondiali. Infortunio per il portiere. Crollano Cavani & c. (1-3) Alberto Gentili Q uando Matteo Renzi pronuncia il suo appello anti-corruzione («chi tra di noi ha notizie di reato vada a dirlo ai pm»), un brivido percorre l’assemblea nazionale del Pd. Ad agitarsi sulle sedie è soprattutto l’ala bersaniana. È notizia di queste ore il presunto coinvolgimento di Davide Zoggia - astro nascente del Pd di Pier Luigi Bersani - nell’inchiesta delle tangenti del Mose. A pag. 3 Errante e Oranges alle pag. 2 e 3 L’Assemblea E i democrat si scoprono one man party Mario Ajello S iccome la sinistra è sempre stata intessuta di machiavellismo, ieri l’assemblea del Pd ha rappresentato l’amore timoroso. A pag. 5 «Statali in uscita in 4 anni liberiamo sessantamila posti» L’intervista. Il ministro Madia: la Pa digitale ha subito bisogno di nuove professionalità Buffon ko: «La prossima la gioco» Choc Uruguay, vince la Costa Rica dal nostro inviato Ugo Trani G MANAUS igi Buffon cade in trappola e per ora non si rialza. Dopo il match con l'Inghilterra, può perdere anche la sfida con la Costa Rica, il 20 giugno a Recife. Lui, invece, spera di farcela: «Venerdì sera avevo una brutta sensazione, di tornarmene a casa. Ma ora sono sicuro di giocare la seconda e sono felicissimo». Al suo posto ha giocato Sirigu. Intanto l’Uruguay è sotto choc per l’inatteso e netto ko con la Costa Rica (1-3). A pag. 26 Angeloni, Danza e Ignazzi nello Sport ROMA Statali, è possibile liberare 60 mila posti. Parola del ministro della Funzione pubblica Marianna Madìa, a nemmeno 24 ore dall’approvazione della riforma della Pa: «La Pubblica amministrazione digitale ha subito bisogno di nuove professionalità». E sul fronte occupazionale viene spiegato che «con mobilità e demansionamenti saranno evitati gli esuberi». Bassi a pag. 7 La parabola di Vallanzasca arrestato per furto di mutande «R Diodato Pirone T rasformare la Camera in una sorta di orologio svizzero. Un sogno. A pag. 9 solo a partire da €495* TORO, LA FELICITÀ È DIETRO L’ANGOLO roma > montréal e toronto Buona domenica Toro! Siete molto amati. È vero anche che Saturno opposto nel settore del matrimonio talvolta crea tensioni, ma il legame esce rafforzato. In questa ultima domenica di primavera Luna e Venere seguono soprattutto le giovani coppie, le persone sole – la felicità è dietro, o sotto, quei grandi olmi del desiderio…. Auguri. prenota presso tutte le agenzie di viaggio o su airtransat.it © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 37 Esecutivo, le leggi ok in un mese voli diretti Giuseppe Montesano enato, Renato! Dov’è finito René, il bel René, il criminale gentiluomo tutto bella vita e gilet tagliati su misura? Dov’è andato il Vallanzasca da gioielli e auto di lusso? Che delusione! Ma come? Uno come lui si fa beccare in un supermercato a rubare due paia di mutande, un paio di forbici da giardino e del concime? René, ma a che cosa ti serviva mai, il concime: per i gerani sul balconcino del tinello? E le mutande, dimmi, erano almeno griffate?». Continua a pag. 20 Pezzini a pag. 13 La novità *tariffa a/r tasse aeroportuali incluse. Soggetta a disponibilità al momento della prenotazione. -MSGR - 20 CITTA - 2 - 15/06/14-N:RI-RIBATTUTA 2 Primo Piano Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Renzi sferza il Pd: denunciate i corrotti il nostro 40,8% è responsabilità «Il risultato elettorale è un investimento per cambiare l’Italia Chi sbaglia, paghi. Ma stop ai derby ideologici sui tribunali» ` IL CASO ROMA «Ciascuno avverta l'emozione che questo risultato lo carica di una responsabilità che fa tremare i polsi»: il segretario del Pd Matteo Renzi è ripartito proprio da quel 40,8% delle europee, stampigliato a caratteri cubitali sullo sfondo del palco dell’Ergife che ieri ha ospitato l’assemblea nazionale dei democratici, la prima dopo la riforma della pubblica amministrazione dell’esecutivo renziano. I numeri del voto, per il leader piddino rappresentano «un'attestazione di speranza sconvolgente», «un investimento per provare a cambiare l'Italia». E una responsabilità, appunto, soprattutto dopo che le inchieste sugli appalti hanno rivelato che anche il centrosinistra è permeabile alla corruzione. sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, coinvolto nello scandalo del Mose. LE TRE SFIDE Al pari, il segretario piddino si è rivolto all’Associazione nazionale Magistrati, mettendo in chiaro che «non è un attentato all'indipendenza delle toghe mettere un tetto ai loro stipendi. Ma se tra noi c'è qualcuno che sbaglia e non c'è fumus persecutionis, noi anche in campagna elettorale siamo pronti a votare l'arresto di uno di noi. Sul tema della giustizia, sconti a nessuno». Il Pd, insomma, intende continuare a camminare «a testa alta» e non è disposto a «perdere la faccia» sulla questione morale: «Non accettiamo da nessun punto di vista che sulla giustizia si giochi il «CHI SA, PARLI» «Chi ha notizie di reato vada dai magistrati, non attenda che i magistrati vadano da lui. Se c'è qualcuno di noi che sa parli, se c'è qualcuno di noi che ha sbagliato paghi», è stata la sfida lanciata dal segretario, rivendicando il profilo garantista del partito. «Il Pd è quel partito che non ha paura di vincere la sfida sul garantismo, noi siamo garantisti sul serio. Non è accettabile l'idea che un avviso di garanzia sia sufficiente a mandare a casa un esponente politico. Ma con la stessa franchezza siamo quel partito che se uno di noi patteggia per un'operazione di finanziamento illecito gli chiediamo un passo indietro. Se si patteggia, significa che si è colpevoli. E chi è colpevole è giusto che non faccia il sindaco», ha detto Renzi, con chiaro riferimento alle dimissioni dell’ex «NON ABBIAMO PAURA DI DIRE ALL’ANM CHE NON È ATTENTATO ALLA LORO AUTONOMIA METTERE UN TETTO AI SUPERSTIPENDI» derby che c'è da venti anni, andando avanti in maniera totalmente ideologica». Una sfida con cui Renzi, lo ha detto e ripetuto a più riprese, vuole trasformare la questione della legalità in questione prima di tutto culturale. Strettamente legata ai tre temi su cui il Pd dovrà «giocare la battaglia delle prossime settimane»: l'Europa, la «sconvolgente» disoccupazione giovanile e una «gigantesca campagna» per l'educazione e la scuola. «Se il 40,8% è percentuale che stupisce», il leader del Pd ha ricordato che «c'è un'altra percentuale che sconvolge con il 4 davanti e continua a crescere: la disoccupazione giovanile». Un’emergenza su cui intervenire nel breve periodo: «Dalla crisi esci se prendi questo 40,8% e hai il coraggio di fare l'unica grande vera rivoluzione, che è quella educativa, partendo dalla scuola», con un provvedimento di legge che vedrà la luce entro luglio. La carta che il Pd intende giocare nei prossimi mille giorni, «è una gigantesca sfida educativa, culturale, di rilancio del Paese che parta dalla scuola, la cultura, l'innovazione e la Rai», su cui il Pd intende aprire una discussione seria. Un quadro in cui il ruolo dell’Italia alla guida del semestre europeo, sarà cruciale: «Il Pd va in Ue non per farsi spiegare cosa deve fare ma con l'orgoglio di chi ha il coraggio e l'intelligenza di proporre soluzioni che pensano più alle imprese e alle famiglie, e meno a chi in questi anni in Ue ha vissuto solo di rendita». Come pure Renzi ha difeso l’operazione Mare Nostrum, rilanciando: «Chiediamo che sia gestita insieme all'Europa, non che sia cancellata». Sonia Oranges © RIPRODUZIONE RISERVATA Matteo Renzi e Lorenzo Guerini all’assemblea nazionale del Pd Il personaggio Mineo: «Matteo autistico» La replica: famiglie offese LA POLEMICA Zoggia in giunta per le autorizzazioni Matteo Zoggia, già responsabile enti locali del Pd con Pier Luigi Bersani segretario, è stato chiamato in causa dall’inchiesta Mose, ma non come indagato. Il coinvolgimento di esponenti dem nelle indagini veneziane e milanesi su Expo è una spina nel fianco renziano. E ora, ad aggiungere imbarazzo a imbarazzo, si somma il fatto che proprio Zoggia fa anche parte della stessa giunta per le autorizzazioni di Montecitorio incaricata di votare sulla richiesta di arresto di un altro indagato eccellente del caso Mose, l’ex governatore forzista Galan. Una presenza che mette in imbarazzo i nuovi vertici del Pd. ROMA Corradino Mineo, il ribelle sospeso dalla commissione Affari istituzionali del Senato, venerdì non era stato tenero con Matteo Renzi e con il ministro Maria Elena Boschi. «Matteo è come un ragazzino autistico», aveva detto Mineo, «lo vorresti proteggere, perché tante cose non le sa, però se lo metti a ragionare di politica e di rapporti di forza, suona». Ancora: «Maria Elena Boschi è la conseguenza della parità di genere. È una ragazza intelligente, è secchiona e ha studiato più di Matteo, anche se non ci vuole molto. È una bella ragazza che vien bene in tv» e «si è convinta che poteva fare tutto ma non è assolutamente in grado». Il premier, ieri sul palco dell’Assembla nazionale del Pd celebrata all’Erfige, ha replicato con durezza: «Di me dite quello che vi pare, ma chi ieri ha detto che sono un ragazzo autistico ha offeso milioni di famiglie che soffrono. Lo dico a mia nipote Maria che è Down. Non è giusto. Toccate pure me, ma giù le mani dai ragazzi disabili perché non conoscete la sofferenza». Dopo poco è scattato il mea culpa di Mineo, con tanto di scuse: «In politica bisogna il pieno controllo di sé in ogni momento. Il segretario ha ragione, chiedo scusa a Renzi, al ministro Boschi, dei quali ho molta stima, e alle famiglie che hanno un problema con i loro bambini. La mia è stata una frase di cui mi vergogno». Le prime mosse di Cantone: commissariare l’appalto Expo `Merloni, uno dei 4 membri Anac: isolare l’illegalità nello Stato LE MISURE ROMA Il primo passo sarà il commissariamento temporaneo degli appalti Maltauro per l’Expò di Milano, travolti dall’inchiesta giudiziaria. E’ la vera emergenza e costituisce un capitolo a parte nel provvedimento anticorruzione varato due giorni fa dal consiglio dei ministri. Perché i poteri straordinari, concessi per decreto all’Authority (Anac) prevedono l’istituzione di un’Unità speciale che, in caso di indagini per corruzione, si rivolga al prefetto con l’obiettivo di affidare allo Stato il controllo delle aziende, almeno in relazione alle opere finite sottto accusa. Tutto il resto, la prevenzione, il monitoraggio e le sanzioni per le amministrazioni inadempienti, verrà dopo, e non prima di un mese. Anche l’inse- diamento dei quattro componenti dell’Autorità, che affiancheranno il presidente Raffaele Cantone nel controllo degli appalti, prevede tempi più lunghi. EXPO’ I lavori all’azienda di costruzioni Giuseppe Maltauro (il progetto delle vie d'acqua da 160 milioni di euro e per le architetture di servizi per altri 67 milioni) adesso dovrebbero passare sotto il controllo dello Stato. Saranno necessari soltanto i tempi della pubblicazione del decreto sulla Gazetta Ufficiale. Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone nominerà subito l’Unità operativa speciale con compiti di alta sorveglianza e garanzia sulle procedure sull’Expò che, sotto le sue dirette dipendenze e contando anche su «un contingente di personale aggiuntivo della Finanza», dovrà rivolgersi al Prefetto di Milano per nominare con decreto nuovi amministratori dell’azienda. Una gestione temporanea considerata di «pubblica utilità». I profitti incassati dalla conclusione dei lavori fini- ranno in fondo, congelato fino alla conclusione della indagini. Protetto anche da eventuali sequestri della magistratura. I SUBCOMMISSARI Sono previsti tempi più lunghi per l’insediamento dei quattro sub commissari che affiancheranno Cantone. Il passaggio parlamentare richiederà circa un mese prima dell’ufficializzazione delle nomine di Michele Corradino, Francesco Merloni, Ida Nicotra, Nicoletta Parisi. Non si sono ancora incontrati ma ciscuno di loro, insieme al curriculum, ha presentato un piccolo progetto sulla propria idea del lavoro da svolgere. «C’è molto da fare an- IL PROFESSORE DI PERUGIA: LAVOREREMO ANCHE PER CAMBIARE L’IMMAGINE DELL’ITALIA ALL’ESTERO Sopra, Raffaele Cantone A sinistra, Francesco Merloni dell’Università di Perugia che sul piano internazionale spiega Francesco Merloni, professore di Diritto ammnistrativo all’Università di Perugia - l’idea diffusa che in Italia si concentri la metà della corruzione europea è un sbagliata. Uno dei nostri compiti sarà quello di informare su quanto si sta facendo: l’Italia ha firmato molte convenzioni con l’Ocse e con l’Onu in materia di anticorruzione, i rapporti sul nostro Paese sono sempre molto duri. Un danno di immagine che nuoce anche all’economia. Per questo dobbiamo fare ma anche dimostrare di avere fatto». Il professore punta molto sull’informazione e su una piccola rivoluzione culturale all’interno delle amministrazioni. Merloni spiega: «L’Anac lavora sulla prevenzione, non è un gendarme né un giudice. Bisognerà rafforzare la cultura dell’imparzialità negli uffici pubblici. E’ indispensabile isolare i corrotti e diffondere un sentimento di legalità. Ci vorrà molto tempo. Ma non è impossibile». Valentina Errante © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 15/06/14-N:RI-RIBATTUTA 3 Primo Piano Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Giustizia, pronta la svolta garantista «Avanti anche se le toghe resistono» `Parola d’ordine: legalità, ma i dem non sono più il partito delle Procure IL RETROSCENA I grillini M5S, insulti antisemiti a Gad Lerner Il blog Di Beppe Grillo indica Gad Lerner come giornalista del giorno nell'apposita rubrica creata dal leader del M5S. Il sito riporta un articolo del giornalista e sul blog appaiono, come sempre, una serie di insulti nei confronti del malcapitato. Stavolta, in particolare, si tratta di offese antisemite che fanno riferimento alle origini ebraiche di Lerner. Nel suo articolo il cronista accusa Grillo di «sperare di giovarsi» della «propaganda di Nigel Farage contro gli immigrati e i musulmani». ROMA Quando Matteo Renzi pronuncia il suo appello anti-corruzione («chi tra di noi ha notizie di reato vada a dirlo ai pm»), un brivido percorre i sotterranei dell’Ergife dove si celebra l’Assemblea nazionale del Pd. Ad agitarsi sulle sedie è soprattutto l’ala bersaniana. E’ notizia di queste ore il presunto coinvolgimento di Davide Zoggia - astro nascente del Pd di Pier Luigi Bersani - nell’inchiesta delle tangenti del Mose. Ma dal vicesegretario Lorenzo Guerini agli altri renziani doc, tutti a dire che il lìder maximo «non ce l’aveva con qualcuno in particolare». La novità, in queste parole, sta nella metamorfosi sul fronte della giustizia compiuta da Renzi. Il Pd non più come partito fiancheggiatore di giudici e Procure, ma il Pd «partito che laicamente affronta il tema della giustizia», dando massima attenzione alla questione morale e alla legalità. Declinandole però - ed è questo il cuore della novità - sotto il segno del garantismo: «Noi facciamo pulizia e siamo garantisti sul serio», professa Renzi sul palco, «alla magistratura chiediamo di rispettare ogni norma a tutela dell’imputato». Una svolta non da poco, visto che a imprimerla è il primo segretario del Pd riuscito a volare sopra il 40 per cento e che si propone di governare «come un rullo compressore» per i prossimi quattro anni. LA METAMORFOSI La via stretta tra il giustizialismo caro al Pd-Ds-Pds-Psi e un garantismo che negli ultimi vent’anni è spesso servito da scudo a corrotti e corruttori, per Renzi è il superamento del «derby ideologico» tra le due tifoserie. Ed è affrontare i magistrati senza timori o sudditanze psicologiche: «Se qualcosa non funziona, questa va cambiata facendo anche riforme che non piacciono ai magistrati», afferma Renzi. Inevitabile qualche ditata negli occhi dei giudici. Qualcuna è già arrivata: l’obbligo di andare in pensione a 70 anni e la forte sforbiciata alle retribuzioni. «E non abbiamo paura a dire all’Anm che non è un attentato all’indipendenza delle toghe mettere un tetto ai loro stipendi», scandisce Renzi. Altre ditate arriveranno: «Potete stare certi», afferma uno stretto collaboratore del premier, «che nella riforma della giustizia che sta preparando il Guardasigilli Orlando ci saranno norme che faranno venire il mal di pancia ai magistrati. Non per cattiveria, ma perché se è giusto che un sindaco o un parlamentare che sbaglia, paghi. E’ altrettanto giusto che un giudice che mette in galera impropriamente un innocente o abusa dei suoi poteri, ne paghi le conseguenze». L’idea è quella di rimettere mano, come del resto chiede l’Unione europea, alla responsabilità ci- Rai, il premier accelera: aprire subito il dossier ROMA «Il dossier sulla Rai va aperto sul serio. Siamo a un bivio», dice il premier Matteo Renzi sottolineando che la Rai deve «essere davvero servizio pubblico» e compiere «un'azione culturale». Renzi, che parla all'assemblea del Pd, è convinto che il suo partito deve portare avanti una «battaglia sul medio periodo che è la vera sfida, perché la crisi economica non la vinci semplicemente sulle battaglie in Europa o contro burocrazia. Come lettura del voto del 25 maggio l'unica carta che il Pd deve giocare nei prossimi mille giorni è una gigantesca sfida educativa, culturale, di rilancio del Paese che parta dalla scuola, dalla cultura, dalla Rai e dall'innovazione». Per fare questo, secondo Renzi, i partiti devono uscire da Viale Mazzini. «I partiti in questi anni hanno ceduto spesso a un atteggiamento di pensare di poter avere un ruolo, poter giocare un piccolo potere. È un dato di fatto oggettivo». Il Pd, continua Renzi, deve proporsi «come strumento che tiene fuori l'interesse del singolo partito e porta dentro la Rai politica con la 'P' maiuscola. Una sfida alta, senza interessi di bottega», fatta «superando il piccolo cabotaggio di quei politici che cercano di avere un servizio in più nel tg regionale delle 22». Ma la Rai, per il premier che in autunno è determinato a cambiare la legge Gasparri e il sistema di nomine («il duopolio con Mediaset è finito, il mondo è cambiato»), non può neanche finire «in pasto al sindacato di turno che vive una realtà parallela». «Con quel numero di dipendenti, quel numero di sedi regionali e quel potere pervasivo della politica non andiamo da nessuna parte». E respinge con stizza l'accusa «mossa ogni settimana», del «patto segreto col Cavaliere», legata a quella di voler smantellare la Rai. Immediata la replica dell'Usigrai, che si dice pronta all'operazione trasparenza. «Anche noi siamo convinti che il dossier Rai vada aperto sul serio. Renzi vuole cacciare i partiti e i governi dal controllo della Rai? Non vediamo l'ora», scrive il sindacato dei giornalisti Rai. «Siamo pronti a un vile dei magistrati. In Senato, quando verrà cancellata la norma sulla responsabilità diretta approvata mercoledì alla Camera grazie ai franchi tiratori («non sta in piedi, con quella norma nessun giudice andrebbe più a sentenza per timore delle conseguenze»), Orlando presenterà un testo in cui verrà fatta valere questa responsabilità. Ma con un “filtro” della Corte d’appello per evitare ricorsi arbitrari contro i giudici. E con una “corsia preferenziale” quando si ravveda l’esistenza di un dolo grave. «Il tutto senza alcuna volontà punitiva», ga- Andrea Orlando «NELLA RIFORMA CI SARANNO NORME CHE FARANNO VENIRE IL MAL DI PANCIA AI MAGISTRATI» rantiscono nell’entourage del Guardasigilli, che ricordano «l’inedita attenzione» di Orlando all’avvocatura, da sempre nemica giurata dei pm. MORALITÀ E LEGALITÀ Il Pd «laico» (nei confronti dei magistrati) immaginato da Renzi è anche «il partito degli onesti che alza l’asticella dell’etica e della moralità», per usare la definizione di Matteo Richetti. Perché il premier dice di «non voler perdere la faccia», intendendo «camminare a testa alta». E perché, come ha fatto con il deputato siciliano Francantonio Genovese, «è pronto a votare l’arresto anche in campagna elettorale, se non c’è fumus persecutionis». In più, sostengono nel cerchio ristretto dei renziani, «sono gli atti legislativi a dimostrare che siamo in prima linea contro la corruzione, anche se tagliamo il cordone ombelicale che in passato ha legato il partito alle Procure». E giù ad elencare gli articoli del decreto, varato venerdì, che ha dato «poteri forti e inediti» al presidente dell’Authority anti-corruzione Raffaele Cantone. E a promettere un nuovo codice degli appalti «nei prossimi mesi», «senza le zone d’ombra delle varianti d’opera e delle deroghe». «Una lotta senza quartiere alla corruzione, ma dentro a una cultura garantista», sintetizza il premier. Alberto Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA AT L E TA : C A R O L I N E C I A VA L D I N I F OT O : DA M I A N O L E VAT I K A LY M N O S , G R E C I A confronto su dati e numeri al tavolo annunciato dal sottosegretario Giacomelli e che ancora attendiamo». Infine una puntualizzazione: «riorganizzare e rilanciare non vuol dire ridimensionare nè licenziare. Noi, intanto, una proposta l'abbiamo già avanzata davanti alla Vigilanza Rai: aprire subito una Commissione di indagine e di proposta per una operazione verità sui conti che permetta di intervenire su sprechi e inefficienze. Azionista, Parlamento, azienda e sindacati: in 30 giorni rendiamo la Rai una casa di vetro. Cosa ne pensa il presidente del Consiglio? Intanto gli ricordiamo che l'Usigrai è il sindacato che ha riportato i concorsi pubblici in Rai, che ha sfiduciato un direttore generale e che chiede da sempre carriere trasparenti». USIGRAI IN TRINCEA La Rai di viale Mazzini «PORTIAMO FUORI LA POLITICA DA VIALE MAZZINI, CON TUTTI QUEI DIPENDENTI E QUELLE SEDI NON SI VA DA NESSUNA PARTE» Interviene anche il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: «Aspettiamo che il governo precisi i contorni sull'anticipazione della nuova concessione. Questo è il cuore della vicenda Rai. Attendiamo che il governo ci comunichi le sue intenzioni e attendiamo che Gubitosi ci incontri per sapere quale soluzioni interne intende adottare per risparmiare soldi e prepararsi a resettare la Rai». Sempre dal fronte sindacale il segretario della Fnsi Franco Siddi dice «no alla Rai nel mirino da destra e da manca a colpi di spot, battute e slogan. Sì invece a chi la Rai la vuole rivoluzionare davvero, partendo dall'eliminazione dell'invadenza dei partiti». Per Siddi «si può semplificare tutto, ma non ridurre tutto a uno slogan». B.L. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.arpspa.com LA TV PUBBLICA `Orlando al lavoro sulle novità legislative: responsabilità civile e filtro in appello THE NORTH FACE STORES ROMA ® Via delle Convertite 22/23 Galleria Porta di Roma Via Alberto Lionello 201 - Bufalotta N E V E R S T O P E X P L O R I N G ™ -MSGR - 20 CITTA - 5 - 15/06/14-N:RCITTA 5 Primo Piano Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Le citazioni La Costituente Le feste dell’Unità Enrico Berlinguer La sezione Mazzini Renzi rievoca la Costituente e il ruolo di Terracini Elogia il giornale gramsciano e le sue feste Arruola un Berlinguer anti-bicameralista Orfini viene dalla stessa sezione di D’Alema LA GIORNATA ROMA Siccome la sinistra italiana è sempre stata intessuta di machiavellismo, e siccome Ser Niccolò diceva che per un leader è meglio essere temuto che essere amato, ieri l’assemblea del Pd è stata la rappresentazione più forte dell’amore timoroso - con tanto di bacio dell’anello - che il partito rivolge al suo super-leader. Il quale fa il magnanimo addirittura rovesciando l’immagine del «bambino che mangia i comunisti», come si è spesso ironizzato su di lui - e in nome della pax renziana dà il ruolo di presidente a un giovane post-comunista come Matteo Orfini. Tutti, o quasi, dicono di sì perchè nessuno, dentro e fuori dall’Hotel Ergife, ha la forza e la voglia di opporsi al capo del One Man Party o del PdR (Partito di Renzi). E quelli che lo fanno, come Corradino Mineo, sorannominato l’«ego della bilancia», lo fanno per godere di riflesso (sia pure al contrario) della luce che illumina il segretario-premier e soltanto lui. Un ex oppositore tosto di Matteo, Beppe Fioroni, è il primo ad abbracciare Renzi quando egli entra in sala. E tutti gli altri, su cui funge come memento la cifra 40,8 per cento stampata a caratteri cubitali sul palco, non possono non stare dalla parte di colui che garantisce loro, per ora, la sopravvivenza. Guarda caso, uno dei ribelli del Senato, Felice Casson, manda subito a dire al segretario: «Noi non vogliamo essere di ostacolo e la ricucitura è possibile». LE FETTINE Più Renzi dal palco fa a fettine due principi pluridecennali e basilari del Pd e dei partiti che lo hanno preceduto - il controllo politico sulla Rai e la subalternità al potere e allo stra- I dem diventano “One man party” Matteo rilancia le feste dell’Unità Disinnescati i dissidenti, Orfini eletto `Sfumata l’opposizione interna, fa suoi presidente a stragrande maggioranza i temi cari alla sinistra e saluta: compagni ` potere della magistratura - più i democrat in platea si spellano le mani applaudendo il super-leader. Solo Civati non partecipa alla consacrazione («Servono toni distensivi e generosità, e Renzi non ha nè gli uni nè l’altra») e Mineo fa Mineo. Rincorre le teleca- mere lamentandosi: «Sono sovraesposto». Afferra ogni microfono che gli capita a tiro, anche quelli che intravede all’orizzonte, e dopo aver premesso che «sono contro la personalizzazione della politica» non fa che parlare di sè. Nella rottura dei tabù, da quello del garantismo a quello del controllo sulla Rai («I partiti addirittura hanno deciso le carriere dei giornalisti», dice Renzi e i giornalisti Rai lo applaudono), c’è anche questo terzo tabù che salta: il Rottamatore delle vec- chie tradizioni ora si sente così forte al punto che decide di derottamare la storia del Pci e della sinistra storica, riproponendola - dopo aver salutato i presenti chiamandoli «compagni» e non più solo «amici» - in versione modernariato. Come fosse il Fa- SUL PD CALA LA PAX RENZIANA FIORONI LO ABBRACCIA LA FRONDA DEL SENATO TREMA «LA RICUCITURA È POSSIBILE» AGLI EX PCI SFILA ANCHE I SIMBOLI DA BERLINGUER A TERRACINI PIÙ TEMUTO CHE AMATO MA PER MACHIAVELLI COSÌ DEVE ESSERE bio Fazio di «Anima mia», la trasmissione (1997) sugli anni ’70 grondante di inoffensivo amarcord. E insomma: «Le feste dell’Unità devono tornare a chiamarsi feste dell’Unità». Il che significa che non potrà non dirsi renziano da ora in poi anche chi cuoce salamelle un po’ spaesato nelle feste che ora si chiamano «feste democratiche» ma nessuno riesce a chiamarle così. GOODBYE LENIN E quando Renzi dice che «l’Unità tornerà ad essere un grande giornale»? E quando rievoca la Costituente - presieduta dal comunista Umberto Terracini - o dice citando Macaluso, una vita nel Pci, che «Enrico Berlinguer era contro il bicameralismo perfetto», proprio come lui? Se è vero che il bambino ha mangiato i comunisti (nelle parole della propaganda destrorsa è sempre accaduto l’opposto), adesso - non lasciando neppure la tradizione in mano a Cuperlo o a Bersani - il piccolo grande Matteo dopo la masticazione resuscita i comunisti ma come una pietanza fusion o da cucina destrutturata. Ora parte «El pueblo unido», degli Inti Illimani? No. La canzone del trionfo elettorale, che accoglie Renzi in sala, è «Una bella giornata» dei Virginiana Miller. Peccato soltanto che si tratta di una band di Livorno, uno dei pochi posti dove il Pd ha preso una batosta, ma vabbè. Nella giornata del bacio dell’anello di Matteo, egli potrebbe pure proporre «Siamo una squadra fortissimi» di Checco Zalone. Tutti, nonostante considerino il comico pugliese un qualunquista destrorso, la canterebbero in ossequio al nuovismo di Renzi, il quale ha deciso di shakerare nel suo Pd il pop e il vintage. Come fossimo in «Goodbye Lenin». Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA Passera: centrodestra senza proposte, noi la vera alternativa L’ex ministro presenta a Roma Italia Unica ` I MODERATI ROMA Se il centrosinistra, con il Pd a matrice renziana, sembra aver trovato un approdo ora tocca ai moderati costruire una formazione politica all’altezza dei tempi ma senza partiti personali. E’ la missione che si è dato Corrado Passera, ex numero uno di Banca Intesa e delle Poste nonché ministro dello Sviluppo con il governo Monti. Ieri, davanti a circa duemila persone convenute negli Studios di via Tiburtina a Roma e senza parlare da un palco, Passera ha lanciato ufficialmente ”Italia Unica”, l’organizzazone con la quale intende fare da enzima alla complessa opera di riaggregazione dell’area moderata. Per ora, ”Italia Unica” è destinata a trasformarsi in partito in autunno e a presentarsi alle elezioni delle nove Regioni in programma l’anno prossimo. Ma Passera è stato chiaro: non intende aggiungere il suo partito per- sonale agli altri che affollano l’area, né intende presentarsi con loro commettendo così l’errore questo il suo giudizio - che ha portato al dissolvimento della Scelta Civica di Mario Monti. Secondo Passera, la priorità è quella di formare un nuovo grande partito di centrodestra, una delle due «gambe» che possano mantenere in vita il bipolarismo. «Italia Unica vuole inserirsi - ha detto ancora l'ex ministro - nel vuoto denunciato dalle elezioni per opporsi al Pd di Renzi e per far ripartire l'area popolare e liberale in cui abbiamo forti radici». Attenzione quindi, Passera non vuole essere considerato di Centro («Non esiste») e vuole qualificarsi per le riforme di grandi portata che propone. NO AL POLITICISMO Niente giochini politicisti, dunque. «Non pensiamo a una federazione di partiti ma a una cosa del tutto nuova - ha sottolineato Passera - l'importante è che si smetta con i partiti personali, che portano alla malattia del populismo». L'ex manager, con i toni a-polemici che lo caratterizzano, è andato giù pesante sul giudizio sulle attuali forze del centrodestra: «Ncd e Udc stanno spa- Prove di dialogo cum? «Abbiamo bisogno di una legge elettorale che favorisca partecipazione e governabilità, non di un Porcellum rivisto». La riforma del Senato? «Serve una sola Camera, senza i pasticci che si stanno facendo». L'ex ministro ha dubbi anche sugli 80 euro: «Figuratevi se non sono contento che si diano soldi alle famiglie, ma si è persa una grande occasione non dandoli a chi ne ha più bisogno». Alfano apre a Berlusconi PROGRAMMA E PERSONALITA’ sul presidenzialismo Corrado Passera rendo in una posizione sussidiaria nel governo, Forza Italia tenta alleanze con forze estreme spingendo i moderati verso il Pd e l'astensionismo». Anche al Pd renziano non sono state risparmiate critiche pesanti. Le riforme di Renzi? «Pasticciate e insufficienti». L’Itali- AL VIA IL CANTIERE PER FAR RIPARTIRE L’AREA LIBERALE E POPOLARE IN SALA, CANCELLIERI E BONGIORNO Parla a tutto campo il leader Ncd e ministro degli Interni Angelino Alfano dalla festa della Cisl a Firenze. Soprattutto dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica per la quale il Ncd ha intenzione di avviare una petizione popolare, e nella quale Alfano vede un'occasione per ricompattare i moderati: «La nostra raccolta partirà subito e chissà che questo non sia il terreno sul quale incontrarsi con le altre forze politiche moderate che in prospettiva lavorano alla riunificazione». Sabato da Napoli anche Berlusconi aveva lanciato una inziativa sullo stesso tema. A chi si rivolge Passera? Soprattutto all’enorme quota di elettori non di sinistra che non è andata a votare. A loro dedica un programma di profilo molto alto: più posti di lavoro mobilitando almeno 400 miliardi di euro e migliore qualità della democrazia, «oggi in crisi per la sfiducia dei cittadini nella politica», ha spiegato Passera. Fra i presenti negli Studios sono state notate l'ex ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, e l’ex presidente della Commissione Giustizia alla Camera, Giulia Bongiorno. Fra gli altri c'era anche Elisabetta Gualmini, presidente dell'Istituto Catteneo. Diodato Pirone © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 15/06/14-N: 6 Primo Piano Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Dai trasferimenti alle mansioni così il travet perde l’inamovibilità Le novità Tar, soppresse le sezioni staccate 1 A decorrere dal primo ottobre 2014 sono soppresse le sezioni staccate del tribunale amministrativo regionale. È una delle ultime novità emerse dal Consiglio dei ministri che ha varato la riforma della Pa. Restando in tema di giustizia, viene inoltre abolito l’obbligo di partecipare ai corsi di formazione per l’accesso ai concorsi in magistratura. Tagliati i compensi degli avvocati di Stato Cambi di ruolo con tagli allo stipendio, obbligo di mobilità fino a 50 chilometri, dirigenti licenziabili. Ecco tutte le novità ` LA RIFORMA ROMA Il mito del «posto fisso», il pubblico dipendente inamovibile, intrasferibile, non licenziabile, potrebbe tramontare. Il condizionale è d’obbligo, visti i precedenti tentativi di riforma. Ma i germi del cambiamento nei provvedimenti sulla Pubblica amministrazione approvati venerdì 13 dal governo Renzi, ci sono tutti. Una delle misure, passata quasi inosservata, è per esempio quella del «demansionamento» dei dipendenti statali. Un lavoratore considerato in «eccesso» nella sua amministrazione, per salvare il suo posto di lavoro ed evitare di essere trasformato in un esubero ed essere alla fine licenziato, potrà scegliere di di essere ricollocato in un’altra amministrazione a svolgere una nuova mansione, anche inferiore a quella svolta fino al giorno prima. Lo stesso principio vale anche al- l’interno della stessa amministrazione. Un esempio, a caso, potrebbe essere quello dell’infermiere degradato a portantino. Chi accetterà la mansione inferiore per non essere messo in esubero dovrà anche accettare di guadagnare meno. TUTTE LE MISURE Per attuare il demansionamento la riforma della pubblica amministrazione proposta dal ministro della funzione pubblica Maria Anna Madìa, prevede l’introduzione di un’eccezione all’articolo 2103 del Codice civile, che prevede che un lavoratore «deve NELL’AMBITO DELLO STESSO COMUNE GLI UFFICI DELL’AMMINISTRAZIONE SARANNO CONSIDERATI UN’UNICA SEDE essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto» oppure «a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione». Non è come detto l’unica norma in grado di modificare quelli che fino ad oggi erano considerato postulati immodificabili del lavoro pubblico. Anche le norme sulla mobilità obbligatoria degli statali sono molto incisive. Le sedi della amministrazioni pubbliche che si trovano nello stesso Comune di quella in cui è impiegato il lavoratore, saranno considerate una unica «unità produttiva». E lo stesso discorso sarà valido per quelle che si trovano ad una distanza fino a 50 chilometri. Significa che ogni lavoratore, in questo raggio, potrà essere spostato da una sede all’altra dell’amministrazione (statale o locale che sia) come se venisse tra- 2 Drastico taglio per i compensi percepiti dagli avvocati dello Stato. Da ora in poi dovranno accontentarsi praticamente del solo stipendio. Le spese legali compensate dai giudici nel caso di vittoria di una causa che venivano incassate per il 75 per cento dagli avvocati di Stato, andranno alla pubblica amministrazione da ora in poi per il 90 per cento dell’importo Rinviato il pacchetto auto presto un provvedimento Per gli statali arriva la mobilità obbligatoria sferito da un piano all’altro dello stesso stabile. In pratica la stessa regola che oggi vale per i lavoratori del privato. Alle proposte di trasferimento sarà difficile dire no, perché, come nel caso del demansionamento, l’alternativa è passare da una condizione di personale in eccesso a personale in esubero, con tutte le conseguenze che questo comporta. Se per i dipendenti e i funzionari la licenziabilità, altro tabù della pubblica amministrazione, sarà legato solo ai possibili esuberi, per i dirigenti, invece, la tagliola è più concreta. Chi resterà senza un incarico sarà messo fuori ruolo e percepirà solo la parte fissa della sua retribuzione. Dopo un certo numero di anni durante i quali il dirigente non riesce a ricollocarsi all’interno dei ranghi dell’amministrazione, potrà vedere sciolto il suo rapporto di lavoro. A. Bas. © RIPRODUZIONE RISERVATA La fusione del Pra con la Motorizzazione civile, il documento unico di circolazione e il riassetto delle tasse sull’auto sono definitivamente uscite dal pacchetto della riforma della Pubblica amministrazione. Saranno inserite in un provvedimento del ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi che dovrebbe essere adottato entro la fine del prossimo mese di luglio. 3 Energia, le piccole imprese risparmiano 1,5 miliardi con lo sconto del 10 per cento COMPETITIVITÀ ROMA Le prime bollette light arriveranno probabilmente negli ultimi mesi del 2014, quando saranno stati emanati anche i necessari decreti ministeriali. Un bel momento per le piccole e medie imprese italiane: lo sconto a regime sarà del 10%, per un risparmio annuo complessivo di un miliardo e mezzo. La misura è il piatto forte del menù pro-competitività varato con il decretone omnibus dal Consiglio dei ministri di venerdì scorso. Il testo del provvedimento ancora non è stato diffuso, dal governo fanno sapere che si stanno limando gli ultimi dettagli. La parte sul taglio delle bollette dovrebbe comunque essere abbastanza in linea con le anticipazioni. Per recuperare il miliardo e mezzo, al ministero dello Sviluppo economico guidato da Federica Guidi hanno dovuto lavorare di fino. Da una parte si sono tagliati 20 milioni, da un’altra 40, da un’altra ancora 300, e così via. Gli oneri parafiscali che gravano sulle bollette elettriche sono i maggiori responsabili della sostanziale anelasticità del conto energia. Nei primi del 2014, ad esempio, il prezzo unico nazionale della borsa elettrica italiana ha registrato un calo del 20% rispetto a fine 2013, ma il peso degli oneri impropri ha annullato l’effetto positiva sulla bolletta. GLI ONERI CANCELLATI In molti casi si tratta di privilegi stratificati nel tempo. Prendiamo gli sconti tariffari per i dipendenti delle municipalizzate decisi con i contratti nazionali: valgono venti milioni di euro l’anno e sono a carico della collettività. Il decreto stabilisce che d’ora in poi dovran- Operaio a una catena di montaggio no essere le aziende ad accollarseli. Anche i rimborsi degli oneri relativi alla produzione di energia locale delle isole saranno razionalizzati: via il sistema del piè di lista, le agevolazioni saranno collegate all’efficientamento degli impianti. Altri 40 milioni saranno recuperati eliminando le sovvenzioni alle 4 centrali a olio combustibile sparse per l’Italia tenute come riserva in caso di crisi del gas. Oltre cento milioni di euro sono recuperati da una revisione della remunerazione del servizio per l’interrompibilità di cui beneficia- VIA DALLA BOLLETTA MOLTI ONERI IMPROPRI FOTOVOLTAICO: INCENTIVI SPALMATI SU 25 ANNI PER GLI IMPIANTI SUPERIORI AI 200 KW no le imprese energivore. Altri risparmi verranno da una riduzione degli sconti al Vaticano, a San Marino e alle Fs. Una delle fette di risparmi più consistente - circa trecento milioni di euro - è quella relativa agli incentivi per il fotovoltaico. Un conto pari a 6 miliardi l’anno. In Italia ci sono duecentomila operatori, ma il 60% degli incentivi è concentrato sui novemila più grossi. Il decreto prevede di spalmare gli incentivi dagli attuali 20 anni a 25. La novità riguarderà solo gli impianti sopra i 200 kw di potenza. In cambio verrà concessa la possibilità di accedere a finanziamenti a bassissimo tasso. Ma la norma sta già scatenando le proteste della green economy. Secondo Assorinnovabili le misure ”spalma-incentivi“ «affossano il settore» e mettono a rischio diecimila posti di lavoro. Giusy Franzese © RIPRODUZIONE RISERVATA Li G n -MSGR - 20 CITTA - 7 - 15/06/14-N: 7 Primo Piano Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Ministro Madìa, nemmeno 24 ore dall’approvazione della riforma della Pa e la Cgil già la boccia dicendo che non ci sono misure che favoriscono il rapporto con i cittadini ma piuttosto norme che manomettono la rappresentanza sindacale... «Lasciamo che siano i cittadini a decidere se i servizi saranno migliori o peggiori. Ma su un punto voglio essere chiara. Il taglio dei permessi sindacali, così come quello del finanziamento ai partiti politici, sono richieste arrivate dai cittadini e sulle quali i cittadini hanno già deciso. Mi creda, non c’è nessun intento punitivo». strazione. E già questa è una rivoluzione, perché fino ad ora le amministrazioni si tenevano i propri lavoratori come fossero proprietà privata. Solo per fare un esempio, i dipendenti delle Province che hanno risposto ad un bando pubblico del ministero della giustizia per andare negli uffici giudiziari dove c’è una tale carenza di personale che alcune cancellerie rischiano di chiudere, non riescono a spostarsi perché le amministrazioni non li vogliono cedere. Per la mobilità obbligatoria, invece, c'è lo spostamento entro i 50 chilometri. Ma la cosa più importante è che mi impegno ad attuare le famose tabelle di equiparazione di qualifiche e stipendi che erano nella legge Brunetta e che non sono mai state attuate». Anche per la difficoltà di mettere d'accordo tutti, dai sindacati agli enti locali.... «Abbiamo previsto che le tabelle dovranno essere fatte sentiti i sindacati e con un passaggio in conferenza unificata, ma anche che se entro due mesi dall’approvazione del decreto questo percorso non si è concluso emanerò una mia norma unilaterale». La riforma della Pa darà un contributo al contenimento della spesa pubblica? «Non siamo partiti da questo approccio. Ma è possibile, visto che la riforma è piena di norme in grado di generare risorse, come la riduzione drastica delle indennità degli avvocati di Stato, il taglio del 10 per cento delle consulenze dei ministeri e del 50 per cento delle Authority, la chiusura delle sedi distaccate dei Tar. Ma la vera sfida per noi è avere una Pa efficiente e moderna che generi crescita, non risparmiare risorse o fare tagli». Parliamo dei dirigenti pubblici. Si era detto licenziabili e con i premi saranno legati al Pil. Tutto confermato? «Il Pil l’abbiamo tolto». Era uno dei cavalli di battaglia di Renzi, perché è saltato? «È stato il frutto della consultazione. Ci sono state molte mail contrarie. Vedremo se rientrerà nel dibattito parlamentare». Nel decreto ci sono anche i poteri a Cantone per la lotta alla corruzione dopo i casi Expo e Mose. Il governo li ritiene a questo punto sufficienti? «Abbiamo dato il massimo dei poteri possibili a Cantone, ha tutta la vigilanza, il potere ispettivo che aveva l'Autorità dei lavori pubblici, l'accesso a tutte le banche dati, su Expo il potere di controllo su tutti gli atti di gara tramite la guardia di finanza e il potere di commissariare le imprese relativamente a singoli appalti. Prerogative molto forti. Lui si è detto soddisfatto. Credo che la vera politica efficace contro la corruzione sia la trasparenza massima, dalla fatturazione elettronica alla tracciabilità di ogni euro. Questa è la vera politica contro la corruzione». Andrea Bassi La filosofia di fondo della riforma sembra chiara, svecchiare i ranghi della Pa pensionando i lavoratori più anziani e facendo entrare giovani. Ma per un' amministrazione che ha perso negli ultimi anni 200 mila dipendenti, 15 mila nuove assunzioni in tre anni non sono poche? «La stima dei 15 mila nuovi posti riguarda una sola delle norme approvate, l’abolizione del trattenimento in servizio. Poi ci sono altre cose. Credo sia l'insieme di tutto che può cambiare marcia alla pubblica amministrazione». Quali sono le altre misure per favorire la staffetta generazionale? «Innanzitutto c’è il divieto assoluto per chi è in pensione di lavorare per la pubblica amministrazione. Poi ci sono le regole di turn over più flessibili, ossia nessun altro paletto alle assunzioni oltre al vincolo delle risorse. L’agevolazione del part time, con la possibilità negli ultimi cinque anni di lavorare un numero di ore ridotto ma avendo la pensione piena al ritiro. E, infine, c’è una norma secondo me molto importante in grado di liberare molti posti e che è stata poco considerata». Di che norma si tratta? «Per i lavoratori che sono arrivati al massimo della contribuzione, l’amministrazione può, unilateralmente, decidere di farli andare in pensione». Avete una stima di quanti statali hanno i 42 anni di contributi che li metterebbe in questa condizione? «I numeri sono alti». Quanto alti? «Da qui al 2018 sono 60 mila persone. Ma bisogna considerare che una parte di questi lavoratori probabilmente sceglierà autonomamente di andare in pensione. E non è detto che tutte le amministrazioni scelgano di applicare la norma. Il bacino è questo, ma non posso dare un numero preciso dei possibili ingressi». Ci sono altre norme che possono favorire assunzioni? «C’è il blocco per due anni dei concorsi per dirigenti, che saranno sostituiti con concorsi per funzionari, quindi con qualifiche più basse che permetteranno a più giovani di entrare nella pubblica amministrazione». I sindacati parlano della necessità di almeno 100 mila nuovi L’intervista Marianna Madìa Ministro della Funzione pubblica Cambieremo la pubblica amministrazione, con le norme sui pensionamenti entreranno i giovani. Con mobilità e demansionamenti eviteremo gli esuberi ` «Ora è possibile liberare 60mila posti nello Stato» ingressi. È un obiettivo raggiungibile? «L’obiettivo è il massimo possibile. Questo non solo perché abbiamo il 40% di disoccupazione giovanile, che basterebbe a giustificare l’assunzione di giovani, ma perché se vogliamo un’amministrazione il più digitale possibile abbiamo assoluto bisogno di nuove professionalità». Nelle bozze di riforma era prevista la possibilità, anche per gli uomini, di prepensionarsi a 57 anni con 35 di contributi accettando un taglio dell’assegno. Questa possibilità ci sarà? «L’avevamo valutata ma l’abbiamo tolta. È una norma che ha un problema di finanziamento. Vedremo in corso d’opera se sarà possibile utilizzarla». I magistrati hanno protestato per l’abbassamento da 75 a 70 anni della loro età di pensionamento. Hanno parlato di rischi OVER 70 IN PENSIONE, BISOGNA USCIRE DALLA LOGICA CHE PER UN INCARICO DI RESPONSABILITÀ SERVE UNA CERTA ETÀ di collasso per la giustizia... «Vorrei chiarire una cosa». Prego.. «Non si tratta di un anticipo di pensione, ma di un non posticipo. I magistrati possono chiedere, raggiunta l’età della pensione, di restare altri 5 anni». Chiarito questo? «Chiarito questo dico che c’è una prassi consolidata nelle amministrazioni pubbliche di concedere questo trattenimento in servizio. È naturale che ci sia qualcuno che resiste, ma lo fa contro la maggior parte dell’amministrazione e il resto dei cittadini che chiedono di cambiare. Bisogna uscire dalla logica che per avere incarichi di responsabilità bisogna avere una certa età. Sui magistrati, però, abbiamo previsto una norma transitoria fino alla fine del prossimo anno soltanto per coloro che hanno incarichi direttivi. Questo perché oggi la maggior parte degli incarichi direttivi in magistratura è assegnata a persone in trattenimento e in questo modo vogliamo evitare la paralisi degli uffici giudiziari. Non si tratta di un’eccezione a tutela delle singole persone ma dell’azione giudiziaria». I sindacati Cgil e Uil attaccano, Cisl più prudente Scintille tra governo e sindacati sulla riforma della pubblica amministrazione. Cgil e Uil si scagliano contro una riforma «deludente». «La Cisl promette invece una protesta «gandhiana» contro i provvedimenti che includono anche il dimezzamento dei permessi sindacali, «senza fare casino», come ha detto il segretario Raffaele Bonanni. È soprattuto la Cgil ad attaccare la riforma esprimendo «delusione e sconcerto». Secondo il sindacato di Corso d'Italia il provvedimento fin qui conosciuto «è pieno di norme che colpiscono il lavoro pubblico e delineano un inquietante disegno di subordinazione della dirigenza. Si pensa sempre di più ad una amministrazione pubblica asservita alla politica». In ogni caso la Cgil si dice pronta a dare »al Parlamento il contributo per cambiare un provvedimento che non riforma. La Uil intanto si chiede come si possa «considerare riforma una proposta che, ancora una volta, si accanisce con i lavoratori pubblici». Tutto il dibattito sulla riforma della Pa è partito dal documento del Commissario per i tagli di spesa Carlo Cottarelli che aveva indicato la necessità di 3 miliardi di risparmi con un'ipotesi di 85 mila esuberi. Cosa è rimasto di tutto questo nella riforma? «Il mio obiettivo, e lo dico chiaramente, è avere zero esuberi. Ma non dipende solo dal governo, deve essere uno sforzo comune di tutti. Anche il fatto di avere norme incisive sulla mobilità volontaria e obbligatoria e sul demansionamento in caso di mobilità, è legato alla volontà di garantire una maggiore efficienza dell’amministrazione, far andare le persone dove servono e quindi evitare esuberi». A proposito di mobilità, come funzionerà esattamente? «Per quella volontaria abbiamo tolto il nulla osta dell’ammini- ABBIAMO DECISO DI ELIMINARE LA NORMA SUI PREMI DEI DIRIGENTI LEGATI AL PIL, VEDREMO POI SE INSERIRLA © RIPRODUZIONE RISERVATA Sanità, scatta il merito per le nomine di primari e dirigenti IL PROVVEDIMENTO ROMA Dal Consiglio dei ministri non è uscito un “pacchetto salute” ma un grande scatolone nel quale possono pescare pazienti e medici. Ma anche dirigenti ed impiegati. Un generale snellimento delle procedure, panacea per i malati, ed un generale irrigidimento e controllo per quanto riguarda nomine e avanzamenti per merito. I PAZIENTI Nel decreto legge e nel disegno di legge delega troviamo una semplificazione per i malati cronici, la cancellazione dell’obbligo di assicurazione per i medici pubblici ma anche i criteri meritocratici per l’assegnazione di un primariato. Chi beneficerà subito delle novità sono tutti quelli (14milioni circa il 24% degli assistiti) che soffrono di malattie croniche. Patologie per le quali si devono prendere terapie a vita. Saranno allungati i tempi di validità delle ricette per questi pazienti:: si passa dai 60 giorni di oggi ai 180 giorni. Un cambio di rotta che, giorno per giorno, vuol dire meno file dal medico di famiglia (per le ricette solo una volta ogni 6 mesi), la possibilità di prescrivere 6 scatole di medicinali ogni prescrizione. I CAMICI BIANCHI Un sospiro di sollievo per i camici bianchi che lavorano nel servizio sanitario: l’obbligo di assicurazione che scatterà il 14 agosto prossimo non verrà applicato ai medici pubblici. E’ stato, piuttosto, deciso di creare un fondo che sosterrà i professionisti. ed aver frequentato un corso di formazione. Il direttore dovrà lasciare la sua sedia nel caso non riuscisse a raggiungere gli obiettivi indicati all’inizio dell’incarico o commettesse gravi violazioni di legge o regolamento. In questi casi il nome verrebbe cancellato dall’elenco. Selezione pubblica per titoli e colloquio anche il direttore amministrativo e direttore sanitario. Anche in questo caso sarà istituito un elenco cancellando l’abitudine di assegnare un posto in modo esclusivamente fiduciario. «Abbiamo fatto un importante passo in avanti nel segno della semplificazione - commenta il ministro Lorenzin - a vantaggio sia dei malati che degli operatori». Carla Massi I MANAGER I direttori generali verranno nominati secondo una selezione unica nazionale. Una novità che, sulla carta, dovrebbe ribaltare i criteri fino ad oggi adottati. Sulla sedia del manager potranno sedere solo coloro che saranno inscritti in un elenco del Ministero RICETTE SEMPLIFICATE PER I MALATI CRONICI DURERANNO SEI MESI NIENTE ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA PER I MEDICI DEL SERVIZIO SANITARIO Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 8 - 15/06/14-N:RCITTA 8 Primo Piano Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Il nuovo volto del Fisco niente blitz stile Cortina e più controlli digitali Con la scelta della Orlandi alle Entrate il governo cerca discontinuità: spazio a banche dati e verifiche incrociate ` LA SVOLTA ROMA Adesso che i giochi sono fatti, chi ha seguito da vicino la vicenda giura che Matteo Renzi non ha mai avuto il minimo dubbio. Al posto di Attilio Befera, il premier voleva proprio Rossella Orlandi e le alternative che il ministero del Tesoro proponeva (ma Via XX Settembre ieri ha smentito seccamente i ventilati dissidi con Palazzo Chigi) non sarebbero mai state prese seriamente in considerazione. A Lady fisco, come qualcuno l’ha subito ribattezzata non rendendola particolarmente felice, Renzi chiede «forte discontinuità». Raccontano che il capo del governo non ha affatto disprezzato il lavoro svolto da Befera («buoni risultati in una fase di crisi economica», il giudizio che gli viene attribuito) ma per la successione all’Agenzia delle Entrate adesso voleva una figura capace di cambiare radicalmente i rapporti con i contribuenti continuando a combattere gli evasori «ma senza spettacolarizzazioni o esibizioni muscolari». Per intendersi, la stagione dei blitz a favore di telecamera della Guardia di Finanza nei negozi di Cortina o Portofino a caccia di scontrini mai battuti deve considerarsi ormai chiusa. Quel modo di operare non piaceva affatto e la nuova parola d’ordine è: che il fisco mostri il suo volto gentile e dialogante e se c’è da acchiappare chi non paga le tasse lo si faccia sfruttando al massimo la tecnologia. GLI STRUMENTI Come l’anagrafe dei conti correnti, ad esempio. Grazie alla quale, raccontava proprio il neo direttore Orlandi alcuni mesi fa, il fisco può individuare i soggetti a maggior rischio evasione e selezionare così gli individui da sottoporre al controllo andando spesso a colpo sicuro. Bene anche speso- metro e redditometro. Ma solo come «strumenti di complemento». Via libera alla fatturazione, ai pagamenti elettronici e a tutti quei meccanismi digitali e di incrocio delle banche dati che possono indurre alla tax compliance. Vale a dire all’adeguamento spontaneo dei cittadini verso i propri doveri nei confronti dello Stato. Il direttore, comunque, è un’esperta anti-frodi. Nel biennio 2006-2008, quando era direttore centrale aggiunto dell'accertamento dell’Agenzia delle Entrate, si occupò a fondo di lotta all'evasione fiscale, concentrandosi soprattutto sul mondo dei grandi contribuenti. E collaborando con la magistratura in inchieste delicate. Durante quella esperienza riorganizzò i control- Rossella Orlandi LA PAROLA D’ORDINE DELL’ESECUTIVO È CHE L’AGENZIA MOSTRI UN ASPETTO GENTILE IN ARRIVO LA FUSIONE CON EQUITALIA li con tecniche innovative, come il tutoraggio delle imprese di grandi dimensioni. GLI OBIETTIVI Al nuovo capo del fisco, che è stata ricevuta in queste ore dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, Renzi chiederà di accelerare sulla partita della dichiarazione precompilata da inviare nelle case degli italiani dal 2015. Il governo considera infatti centrale il tema della semplificazione tributaria. E, non a caso, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, nei primi momenti successivi alla nomina, ha spiegato di «aver sempre creduto che è nostro dovere essere al servizio dei cittadini. Purtroppo la gente ha spesso una percezione sbagliata del ruolo degli esattori. Ecco perché dobbiamo impegnarci a rendere più semplice il modo di pagare le tasse. Questa, secondo me, è la missione dell'Agenzia. Pagare le tasse – le altre sue parole – è un dovere dei cittadini: ricevere in cambio un servizio efficiente dall'amministrazione pubblica è un loro diritto». Per questa ragione, spiega chi la conosce bene, verranno potenziati gli strumenti di comunicazione web fisco-contribuenti in modo da evitare ai cittadini file interminabili presso gli uffici alla ricerca di chiarimenti e informazioni. Alla Orlandi, con ogni probabilità, il parlamento affiderà presto un’operazione molto delicata. E cioè la riconduzione della riscossione (dal 2006 in mano ad Equitalia) all’Agenzia delle Entrate. «Si tratta di un passaggio inevitabile» sussurrano al Tesoro dove anticipano che la partita coinvolgerà anche i Comuni. Che hanno ormai dimostrato di non essere in grado di farsi carico della gestione dei ruoli che pure reclamavano da diversi anni. Michele Di Branco © RIPRODUZIONE RISERVATA Una sede dell’Agenzia delle Entrate Poletti: «È urgente una soluzione strutturale per il problema esodati» PENSIONI Il convegno ROMA Pressing sul governo per una soluzione strutturale alla vicenda degli esodati, quei lavoratori rimasti senza stipendio e senza pensione a causa della riforma Fornero sul sistema previdenziale. Dal 23 giugno - come ricorda il capogruppo Pd in commissione Lavoro a Montecitorio - arriverà in aula alla Camera un disegno di legge «condiviso da tutti i partiti» che unifica le varie proposte presentate sulla questione. Ieri il ministro del Welfare, Giuliano Poletti, ha riconosciuto che è urgente il varo di un nuovo provvedimento. «Oggi in termini di urgenza abbiamo davanti il tema degli esodati e il fatto che ci sono persone in età avanzata che perdono il lavoro e nonostante gli ammortizzatori non arrivano al pensionamento. C’è bisogno di creare uno strumento di collegamento tra queste situazioni e le pensioni. Non possiamo lasciare a spasso persone senza reddito per uno o due Statuto dei lavoratori dagli archivi alla rete Quale lavoro domani e con quali regole? Alla domanda chiave per il futuro dell'Italia rispondono il ministro del Lavoro Giulio Poletti,gli ex ministri Franco Marini e Maurizio Sacconi, il segretario Cisl Raffaele Bonanni, martedì 17 giugno, ore 17, all'Istituto Sturzo di Roma. Promuove il confronto la Fondazione Carlo Donat-Cattin che in collaborazione con l'Archivio di Stato presenta il progetto «Statuto dei lavoratori: dagli archivi alla rete». La ricerca vuole raccogliere e mettere on line, scritti e registrazioni video e audio (da materiale d'epoca a testimonianze di protagonisti) in modo da formare un insieme di documenti il più ampio possibile. Roberta Pinotti, ministro della Difesa Un’altra rivoluzione culturale: alle donne le leve (vere) del potere ROMA Il renzismo cos’è? E’ una felliniana «Città delle donne». Ma mentre il film del grande regista è onirico, la renziana città delle donne è fatta di board, di cda, di aziende pubbliche colorate di Pink Power, di donne con deleghe forti o meno forti ma sempre protagoniste, di «donne in cerca di guai» (come nella canzone celebre di Zucchero) nel senso che il potere implica responsabilità e difficoltà. Rossella Orlandi al posto di Befera è il trionfo - voluto da Renzi, la cui donna più donna è la moglie Agnese - della donna cacciatrice. Perchè la Orlandi, alla guida dell’Agenzia delle Entrate, dovrà a dare a prendere uno per uno gli evasori fiscali. Scatenando i suoi uomini, magari organizzando blitz. Un mestiere non per le donne? Ma figuriamoci. Nell’ondata rosa si frantumano le differenze, si mescolano i ruoli (anche se nessuna delle donne scelte da Renzi per le aziende pubbliche ricopre la carica di amministratore delegato) e saltano sia le resisten- ventasse addirittura presidente della Repubblica, come già si sente dire? Simona Bonafè, una delle cinque donne scelte come capolista da Renzi per tutte e cinque le circoscrizioni delle elezioni europee, è stata il candidato più votato d’Italia. A sinistra Antonella Manzione. Sotto Patrizia Grieco, presidente Enel. A destra, Luisa Todini (Poste) IL CASO anni» ha detto Poletti, senza però fornire dettagli ulteriori. Come è noto, a partire dallo stesso governo Monti, sono stati varati più provvedimenti per risolvere il problema esodati. Ma secondo i sindacati sono ancora tante le persone ”scoperte“. «I dati relativi alle salvaguardie spiega Damiano - ci dicono che una parte degli 11 miliardi accantonati non verrà tutta spesa perché le coperture sono sovrastimate. A scanso di equivoci sottolineiamo ancora una volta che quelle risorse debbono essere tutte utilizzate per gli esodati e che gli eventuali risparmi possono essere impiegati per tutelare almeno una parte di coloro che fino ad oggi sono stati esclusi dalle salvaguardie». Al Governo e al Pd - continua Damiano «chiediamo coerenza: oggi (ieri, ndr), all’Assemblea nazionale del partito è stato approvato un ordine del giorno che chiede di risolvere questo problema. Se vogliamo essere l’Italia del fare, è giunta sia l’occasione che il momento». IL SOPRAVVENTO ze dei maschi verso questo tipo di ricambio nelle élites politiche e economiche sia le timidezze delle donne nel prendersi spazi di governo delle cose e degli uomini. IL PASSAGGIO Dalla donna decorativa (tot posti nelle liste elettorali dei partiti di destra e di sinistra, i continui complimenti di Berlusconi che diceva «mi piacerebbe essere donna», Sandro Bondi secondo cui «c’è femminilità nella sua leadership») alla donna operativa. Le deleghe delle quattro presidentesse di Eni, Enel, Poste, Terna - ossia Emma Marcegaglia, Patrizia Grieco, Luisa Todini, Catia Bastioli - DA MANZIONE A PALAZZO CHIGI ALLE SPA PUBBLICHE LE ULTIME NOMINE CONFERMANO IL PINK POWER sono in certi casi piuttosto forti e decisive. E salta così, nella città renziana delle donne, la figura della donna figurina. Quando poi una donna o più donne prenderanno il posto di amministratore delegato di Finmeccanica, solo per fare un esempio, allora la valanga rosa sarà davvero arrivata a valle e la Pink Revolution avrà conquistato il Palazzo d’Inverno dello strapotere maschio che già non c’è più. Rottamato, anch’esso, da Renzi. Il quale se ne infischia delle quote rosa e cerca di andare oltre le paratie, modulando così il suo #cambiareverso per quanto riguarda quella che - con linguaggio d’antan in realtà poco vicino alla realtà delle donne oggi - Berlusconi definiva «l’altra metà del cielo»: «Con le donne si cambia per davvero», è il refrain di Matteo che si è scelto come vice-segretaria al Pd, insieme a Lorenzo Guerini, Deborah Serracchiani. Ha dato otto ministeri alle donne e almeno quattro - la Difesa con Pinotti, il Lavoro con Madia, gli Esteri con Mogherini e i Rapporti con il Parlamento, cioè le Riforme, a Boschi - sono ministeri-chiave nel governo sostanziale dell’Italia. Ministre in cerca di fidanzato, come Boschi ha detto di sè, o ministre felici di essere appena diventate mamme, come Madia. E se Pinotti, da ministra di- Una donna, la fiorentina Antonella Manzione è a capo del dipartimento legislativo di Palazzo Chigi, e da lì si fanno veramente le norme nell’ottica renziana. Due donne nel Cda di Finmeccanica, luogo particolarmente maschio: Marta Dassù e Marina Calderone. Quattro donne nel board delle Ferrovie: Daniela Carosio, Simonetta Giordani, Gioia Ghezzi, Vanda Ternan. E che dire di Anna Genovese, appena entrata nel board della Consob? E - ma la lista è lunga ancora - delle due sceriffe dell’Agenzia Anti-Corruzione: Ida Angela Nicotra e Nicoletta Parisi? Non è che «l’altra metà del cielo» se lo sta prendendo tutto, e non ci sarebbe niente di male? Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 15/06/14-N: 9 Primo Piano LA RIFORMA ROMA Trasformare la Camera dei Deputati in una sorta di orologio svizzero della democrazia sembra un sogno. Sarebbe una riforma enorme, di valore almeno pari a quella della Costituzione. Il bello è che - a sorpresa - il nuovo Regolamento della Camera, destinato a trasformare il sogno in realtà, è fatto: entrerà in vigore entro la fine di luglio. Questo vuol dire che da settembre, fin dalla prossima Legge di Stabilità, la produzione delle leggi in Italia cambierà come il giorno cambia la notte. Dopo vent’anni di chiacchiere a vuoto finalmente la Giunta del Regolamento, con l’accordo di tutti i partiti tranne i grillini, sta per cancellare le vecchie norme che tenevano in piedi il tempio delle chiacchiere a vuoto. Zitti, zitti, i partiti di maggioranza e di opposizione hanno lavorato per 18 mesi e raggiunto un accordo - udite, udite per cambiare tutto. Tutto? Giudicate voi. Ecco, in dodici mosse, come saranno sfornate le leggi in Italia con un ”regime” che, di fatto, anticipa il monocameralismo. Primo: entro 30 giorni i deputati dovranno dire ”sì” o ”no” - ovviamente cambiandole se lo riterranno opportuno - alle leggi urgenti presentate dal governo. Evidenti i vantaggi: oggi il governo, qualunque governo, ricorrendo spessissimo al decreto, fa scattare immediatamente con un decreto delle norme che magari il parlamento cambia. Ma prima che la modifica del Parlamento entri in vigore con l’approvazione delle due Camere, la norma cambiata è legge a tutti gli effetti. E questo spesso - dipende dalla portata del decreto - genera confusione, incertezza, perdita di tempo e di denaro per le imprese e le famiglie. Secondo: il governo potrà ricorrere alla ”corsia d’emergenza” per cinque volte in tre mesi (o tre vol- Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Camera Le leggi del governo varate al massimo in un mese `In arrivo la rivoluzione dei regolamenti `La corsia d’urgenza per i provvedimenti parlamentari: un tetto agli emendamenti dell’esecutivo possibile 5 volte ogni 3 mesi Le novità Le novità I nodi CORSIA D’EMERGENZA Per eliminare l’abuso dei decreti legge, il governo potrà presentare leggi (5 ogni tre mesi) che saranno approvate o respinte entro 30 giorni. L’opposizione potrà ricorrere alla corsia d’emergenza per propri disegni di legge (almeno 1 volta ogni tre mesi) LE NORME IN VIGORE DAL PROSSIMO LUGLIO SI APPLICHERANNO ANCHE ALLA LEGGE DI STABILITÀ PALAZZO CHIGI MANTERRÀ IL POTERE DI PRESENTARE DECRETI SOLTANTO PERÒ IN CASI ECCEZIONALI IL GROSSO DEI LAVORI SI SPOSTA NELLE COMMISSIONI CHE INOLTRE SI RIDURRANNO DI NUMERO FIDUCIA Il governo potrà ricorrere alla fiducia solo in casi veramente eccezionali EMENDAMENTI Arriva un tetto al numero di emendamenti presentabili da ogni gruppo COMMISSIONI Il grosso del lavoro sarà spostato nelle Commissioni. In Aula non potranno più essere presentati emendamenti che non siano stati già esaminati in Commissione te in due mesi, dipenderà dal calendario dei lavori), ma nello stesso periodo anche l’opposizione avrà diritto a far esaminare un proprio disegno di legge di peso, sempre entro 30 giorni. Terzo: l’esecutivo manterrà il potere di presentare decreti ma come prevede la Costituzione - solo per i casi eccezionali. I tempi d’esame del decreto saranno contingentati. Quarto: poiché la Camera assicurerà tempi certi d’esame alle leggi, il governo non avrà più motivo di chiedere la fiducia che, nella maggior parte dei casi, impedisce al Parlamento di esaminare a Più Europa Ogni Commissione avrà un comitato che si occuperà dei profili europei delle leggi Più leggi popolari fondo le leggi. La fiducia diventerà un fatto di eccezionale impor- Le leggi di iniziativa popolare tanza. Come accade nei più effi- (50.000 firme) saranno cienti Paesi di democrazia parla- esaminate entro tempi certi mentare. Quinto: per migliorare la qualiMeno tà delle leggi il grosso dei lavori parlamentari non sarà fatto più in carta aula ma nelle Commissioni. In Aula, ad esempio, sarà possibile riesaminare solo emendamenti presentati in Commissione. Sesto: in Commissione sarà posto un tetto quantitativo alla pre- Le leggi saranno digitalizzate, sentazione degli emendamenti. cioè saranno ”seguite” via Per ogni articolo ogni gruppo poli- Internet, quindi meno carta tico - sulla base della quantità dei suoi deputati - potrà presentare un certo numero di modifiche. Il tetto sarà relativamente alto nel senso che l’obiettivo non è quello di eliminare l’ostruzionismo ma di indirizzare anche i partiti di opposizione a fare proposte concrete e ad abbandonare l’abitudine di presentare montagne di emendamenti per ottenere un titolo sui giornali facendo perdere però un sacco di tempo al Parlamento. Settimo: il numero delle Commissioni diminuirà. Non tanto per risparmiare sui costi (anche) ma per adeguare l’attività parlamentare alle materie che si discutono. Ottavo: in ogni Commissione ci sarà un Comitato europeo con l’obiettivo - oggi che gran parte delle leggi derivano da regolamenti europei - di fare in modo che l’Italia invece di subire le decisioni europee contribuisca a formarle con leggi che in anticipo o in linea con quanto deciso a Bruxelles. Nono: l’opposizione potrà contare su un proprio statuto che ne garantirà diritti e spazi. Decimo: saranno praticamente aboliti gli ordini del giorno che oggi vengono votati a centinia anche se non sono leggi e non hanno alcun effetto, con immense perdite di tempo. Undicesimo: le leggi di iniziativa popolare avranno una loro corsia e saranno esaminate in tempi brevi. Dodicesimo : si userà meno carta perché le leggi saranno dematerializzate e saranno consultabili via computer. Troppo bello per essere vero? «Si tratta di un lavoro di grande spessore - chiosa il deputato Andrea Giorgis, che rappresenta il Pd nel Comitato ristretto della Giunta del Regolamento - Che ha un obiettivo ambizioso e condiviso: alzare la qualità delle leggi e quindi della politica e della democrazia italiane». Diodato Pirone © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 15 - 15/06/14-N: 15 Cronache Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Compiti delle vacanze: «Dormi, corri, gioca» `Dal web parte la rivolta delle maestre: agli alunni assegnati `Il grande successo della “Lista di Echino”, che prevede attività esercizi alternativi allo studio nella pausa dell’anno scolastico come «fai una capriola al giorno» o «inventa una parola nuova» IL CASO ROMA Chissà cosa ne avrebbe pensato Marcello D’Orta, autore de “Io speriamo che me la cavo”, che amava dissentire da filosofi e professori, o Sandro Onofri, che nel suo libro “Registro di classe” raccontava di quando assegnava il divertimento come compito per le vacanze. Ormai da alcuni anni, grazie anche all’aiuto della condivisione su internet, molti insegnanti delle scuole primarie hanno abbandonato i tradizionali libri delle vacanze e le liste di letture consigliate e hanno adottato una “lista di compiti” perfetta, che trasforma in attività formativa quelle cose che i bambini amano fare ogni giorno. La lista è il risultato dell’ispirazione e del lavoro di Elisa Squillaci, illustratrice di libri per bambini, e Maria Giuliana Saletta, insegnante e scrittrice per ragazzi, che insieme ad altre colleghe e amiche della Casa Editrice Mammeonline hanno dato vita a Echino Giornale Bambino che si rivolge ai bimbi dai sette anni in su e ai loro genitori. TUTTE LE DISCIPLINE È nata in questo modo la Lista dei compiti per le vacanze di Echino che ricomprende tutte le discipline scolastiche. C’è l’educazione fisica delle capriole e delle corse su prati e spiagge. C’è la matematica della conta delle belle cose che sono state fatte. C’è l’italiano della lettura creativa (inventa tu il finale della storia che stai leggendo) o della lettera alla nonna. C’è il disegno dei posti visti o immaginati, e delle persone più simpatiche. C’è SI CERCA DI UNIRE L’ESPERIENZA FORMATIVA AL LUDICO «TENTIAMO ANCHE DI COINVOLGERE I GENITORI» la scienza dell’eco (da mettere alla prova gridandogli «chi è più bello tra me e te») e dell’osservazione delle stelle cadenti. C’è la filosofia del giocare con la fantasia e del «pensare molto». C’è la linguistica che porta a inventare parole nuove. C’è la storia che si proietta nel futuro con un quaderno delle magie dove raccogliere cartoline, biglietti del museo, del cinema o dei mezzi di trasporto. E nelle “pause dallo studio” si può assaggiare un gelato, fare una torta con la mamma, andare a pesca con il papà. LA MAESTRA ANNA Ognuno può adattarla alle sue esigenze. Come ha fatto la maestra Anna, insegnante di seconda, che l’ha trasformata in «dormi, sogna, corri e gioca, non scottarti, leggi ogni parola che ti capiti davanti, comprese quelle dei libri più belli che ci sono a casa tua, in biblioteca, in libreria, raccogli e incolla sul quaderno delle magie cartoline, biglietti del museo, del cinema o dei mezzi di trasporto, disegna i posti che vedi o che sogni, le persone che ti piacciono di più, scrivi una barzelletta e pensa molto!!!». Condividendo poi la nuova versione su internet. Oppure come Sabrina, una mamma che vi ha aggiunto: «Chiacchierando e cantando aiutare la mamma a fare qualche piccola cosina in casa». Come sottolinea Gabriella, insegnante in pensione: «La lista è davvero bella. Cucinando con la madre si impara a pesare gli ingredienti e avere dimestichezza con peso netto e lordo. Leggendo ogni parola ci si chiede il significato e si incrementa il vocabolario. Ma, per tutte queste cose, è necessario coinvolgere i genitori che non sempre, e non per loro colpa, hanno tempo». E c’è anche qualche genitore che teme che allontanarsi dallo studio – anche se si parla di bambini – possa essere fuorviante per il futuro dei propri figli. Giulia Aubry © RIPRODUZIONE RISERVATA La lista ECCO ALCUNI DEI COMPITI DELLE VACANZE INSERITI NELLA LISTA ECHINO Fare almeno una capriola al giorno Correre nei prati o sulla spiaggia Urlare all'eco: “Ciao, chi è più bello tra me e te?” e ascoltare cosa risponde Inventare una parola alla settimana tipo ohporcalochettina Giocare con la fantasia Annoiarsi di tanto in tanto Farsi portare in libreria e girolonzare alla ricerca di un bel libro colorato e simpatico Assaggiare tutti i gusti del gelato Guardare le stelle cadenti ed esprimere il desiderio più bello «Ma rinunciare al lavoro estivo sarebbe un errore» LA POLEMICA ROMA La scuola è finita e gli studenti italiani da giorni sono in vacanza, seppure nei loro zaini i diari gonfi di compiti siano lì a ricordare gli impegni che scandiranno i loro pomeriggi per i prossimi tre mesi. Argomento, da anni, di forte discussione, quello dei compiti assegnati agli studenti per le vacanze estive, che continua a dividere insegnanti, genitori, alunni, e persino psicologi e pediatri. Lo scorso anno, l’ex ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, aveva provato a sciogliere la questione. Che il periodo di sospensione dalle aule fosse utilizzato per affinare le letture – aveva detto – anche a piacere. Quella proposta, tuttavia, è rimasta solo un’ipotesi, anche perché l’attuale ministra, Stefania Giannini, non si è mai espressa al riguardo. Ad aver fatto dei compiti estivi una battaglia da vincere, naturalmente i genitori degli studenti italiani, ma anche pediatri e psicologici che puntano il dito contro gli effetti negativi sulla salute. Dall’incapacità di contribuire a sviluppare meglio una personalità, al contraccolpo emotivo subìto dai quei ragazzi zelanti che sacrificano pomeriggi di mare per la versione da tradurre e che poi, una volta rientrati in classe, vedono vanificare tutto il loro sforzo. Giacché gli insegnanti tralasciano la correzione. Persino molti docenti hanno iniziato a vedere i compiti con sguardo LA MAGGIOR PARTE DI PRESIDI E DOCENTI È PER LA TRADIZIONE IGNORATA LA PROPOSTA DELL’EX MINISTRO CARROZZA critico. Un preside di Pontremoli, Maurizio Parodi, ha scritto anche un libro sull’argomento, bocciando l’intera linea dei compiti estivi, poiché considerati una vera «contraddizione in termini». I FAVOREVOLI Tuttavia, molti altri docenti, si dichiarano favorevoli ai compiti, seppur con riserva. «È indubbio che un periodo di tre mesi di sospensione dalla scuola – afferma il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Giorgio Rembado – aprirebbe delle lacune che poi dovrebbe- ro essere colmate». Per il presidente dell’associazione comunque la criticità maggiore, che corrobora la tesi dei contrari, è il sistema di verifica alla ripresa dell’anno scolastico. «I compiti assegnati a giugno e corretti forse a settembre non hanno senso, perché sono verifiche amministrative. Il ragazzo che ha svolto il problema di matematica a luglio – conclude il presidente dell’Anp – potrebbe aver, infatti, dimenticato le difficoltà e i procedimenti seguiti per risolverlo». Camilla Mozzetti © RIPRODUZIONE RISERVATA Venerdi 13 Giugno è tornato dalla sua adorata ANNA TRIGESIMI FRANCESCO CARAVAGLIO Ne danno il triste annuncio le figlie CLAUDIA, NATALIA con PAOLO e il nipote ALESSANDRO. e Le esequie avranno luogo lunedi 16 Giugno nella Chiesa di S. Fulgenzio alle ore 10.30 in via della Balduina 296 Roma, 15 giugno 2014 ANNIVERSARI On Fun. Stefano & Sergio Chiericoni - tel. 06 63 66 66 Scuole ecologiche, 300 milioni dal governo LA RIFORMA ROMA Correre, correre, correre. La parole d’ordine del governo, anche sul fronte della protezione ambientale, sembra essere una sola: sbrigarsi. Il Consiglio dei ministri ha approvato venerdì un intero pacchetto di misure “Ambiente protetto” che vanno dallo stanziamento di 300 milioni per la riduzione dei gas a effetto serra nelle scuole, alle norme che faranno pagare i danni degli incidenti alle “carrette del mare” anche ai proprietari del carico negligenti, fino alla corsa (ai ripari stavolta) per scongiurare o tamponare le procedure d’infrazione e/o le relative sanzioni dell’Europa per violazioni ambientali. Ci sono pure disposizioni per fronteggiare l’emergenza rifiuti. L’obiettivo, nelle parole del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, è quello di una maggiore efficienza «dell’intero sistema ambientale, su cui è fondamentale investire per il rilancio del paese». LE NORME Le nuove norme servono «a fermare gli scempi compiuti sul territorio nazionale alle spalle dei cittadini» e tramite «misure immediatamente operative difendere l’ecosistema, risparmiare soldi e velocizzare le procedure, senza recedere di un millimetro sulla tutela dell’ambiente». In sintesi, «correre verso un’Italia più sicura e sostenibile sotto il profilo ambientale». Le altre misure Più rapide le bonifiche delle aree inquinate Più semplici le procedure per le bonifiche e la messa in sicurezza: tempi certi, approvazioni più rapide, definizione dei criteri per la scelta delle imprese. 1 Piano per difendere le specie a rischio 2 Piani d’azione per conservare le specie animali a rischio. Sblocco della nomina del direttore nel Parco nazionale delle Cinque Terre (manca dal 1999). Corsa che prosegue in Europa dove ieri Galletti ha illustrato le priorità della presidenza semestrale italiana ai suoi omologhi della Ue: «Crescita economica e occupazione, che per noi significa crescita verde che genera nuova occupazione duratura». Con un traguardo: perseguire gli obiettivi sul clima del 2030 con una risoluzione da approvare in ottobre. Intanto l’Italia cerca di dare il buon esempio. Ecco allora i finanziamenti attraverso il fondo Kyoto a tasso agevolato dimezzato dallo 0.50 allo 0.25 per cento, per incrementare l’efficienza energetica delle scuole di almeno due classi certificate in tre anni, pena la revoca del finanziamento. Ecco le procedure più veloci e semplici contro il dissesto idrogeologico, mettendo in campo i presidenti di Regione in funzione di Commissari Più tempo per sostituire l’antincendio con ozono straordinari, con un risparmio di 1 milione 800mila euro da destinare a altri interventi. L’autorizzazione dei governatori basterà in sostituzione di troppi passaggi burocratici: l’affidamento dei lavori dovrà avvenire entro dicembre 2014 e il completamento entro un anno, pubblicando online ogni tre mesi lo stato d’avanzamento. E ancora, lo strumento straordinario della «requisizione in uso» per gli impianti di gestione dei rifiuti in capo agli enti locali alle prese con situazioni di crisi. Ecco l’estensione dei controlli in Campania, nella Terra dei Fuochi, anche ai terreni che finora ne erano esclusi per via del segreto istruttorio. Ecco l’applicazione del principio «chi inquina paga» ai proprietari del carico che scelgono navi inadeguate (ogni anno finiscono nei nostri mari 600mila tonnellate di petrolio) per dolo o colpa grave. Farà infine risparmiare un milione di euro la riduzione da 50 a 40 dei membri della Commissione tecnica per la Via, Valutazione di impatto ambientale. Marco Ventura Se ne è andata serenamente ELVIA GABRIELLI BOSCAGLI moglie, madre e nonna esemplare. 15/06/2004 Lo annunciano il marito NELLO, i figli GIORGIO e ADRIANA, i nipoti CAMILLA e TANCREDI, il genero LUIGI e la nuora MIRIAM. ALESSANDRA PENGI Il tuo ricordo, il tuo esempio e la tua dolcezza vivranno sempre con noi e ci indicheranno la strada. I funerali martedi 17 Giugno alle ore 11,00 alla Basilica di Sant’Eugenio in viale delle Belle Arti - Roma. 15/06/2014 in CARAVETTA Il marito ed i figli la ricordano con immutato Roma, 14 giugno 2014 rimpianto. Soc. Zega Armando - Tel. 06.46.96 PARTECIPAZIONI NECROLOGIE SPORTELLI ORARIO CENTRO PUBBLICITÀ: VIA GASPARE GOZZI n. 123, Roma EUR-OSTIENSE (metro B fermata: San Paolo) Tel. 06.5943432 cell. 328.7517176 dal lunedì al venerdì ore 9,30-13,00/14,00-18,00 sabato 9,30/12,30 © RIPRODUZIONE RISERVATA Proroga della sostituzione dei sistemi antincendio ozono lesivi. Linee guida per misurare l’esposizione elettromagnetica (inclusa la telefonia mobile) 3 Il ministro Galletti IL DECRETO SULL’AMBIENTE CREA UN FONDO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI ISTITUTI SERVIZIO TELEFONICO Tel. 06-66.19.22.34 800.932.000 ORARIO: TUTTI I GIORNI COMPRESI I FESTIVI DALLE 9.00 ALLE 19.30 FAX 06-66.19.22.33 E-mail: [email protected] TARIFFE (+IVA) EURO Parola Necrologie Partecipazioni al lutto Anniversari - Ringraziamenti DIRITTO PRENOTAZIONE SPAZIO (ad annuncio) Abilitati all’accettazione delle carte di credito Simbolo Sportello Telefonico Sportello Telefonico 5,50 10,00 5,70 7,00 6,00 10,50 6,40 27,50 50,00 28,50 30,00 52,50 32,00 -MSGR - 20 CITTA - 16 - 15/06/14-N: 16 Economia «LE BANCHE HANNO PAGATO CON I PROPRI SOLDI IL COSTO DELLA CRISI» Antonio Patuelli Presidente dell’Abi Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 06 4720597 e-mail: [email protected] Inps, allarme su servizi e prestazioni `I tempi di erogazione cativi nell’accertamento e recupero dei crediti contributivi con evidenti riflessi sulle entrate dell’istituto». Come dire che si allungheranno inevitabilmente i tempi di concessione delle pensioni e quelli di riscossione dei contributi. Di conseguenza, è destinata a scendere la disponibilità finanziaria. Lo scenario che viene disegnato dal piano parla di «superamento del limite massimo di produttività pro-capite media mensile del personale». Insomma, i dipendenti dell’Inps stanno lavorando al limite delle loro capacità. E, oltre tutto, sono sempre più anziani (si fa per dire) in quanto la loro età media è destinata a passare dai 52,6 anni del 2014 ai 57,7 del 2020. Bisogna, quindi, rivedere i criteri dell’attuale turnover e potenziare l’organico, se si vogliono mantenere standard di servizio adeguati alle legittime aspettative della collettività. delle pensioni potrebbero allungarsi fino a 4 mesi IL PIANO TRIENNALE ROMA Dagli attuali cinquanta giorni a quasi quattro mesi nel 2016. A tanto potrebbero salire i tempi di attesa per percepire una pensione dall’Inps. L’istituto di previdenza parla genericamente di ritardi nel «tempo medio di erogazione delle prestazioni», ma non serve molta fantasia per immaginare che i principali indiziati sono le migliaia di lavoratori e impiegati che lasceranno il posto nei prossimi mesi. E non per colpa di un destino cinico e baro nè per pigrizia degli addetti agli uffici, ma semplicemente per carenza di personale. L’ALLARME Allarme che emerge chiaramente andando a leggere il piano triennale e che è testimoniato dai numeri: nel triennio 2014-2016 sono destinati ad andare in pensione 2.405 dipendenti dell’istituto determinando così un calo del 7,5% rispetto al gennaio di quest’anno. Un ulteriore taglio che si aggiunge a quello di 3.000 unità che hanno lasciato negli ultimi 24 mesi e che, con le attuali limitazioni normative, potrà essere solo parzialmente ricucito con 500 assunzioni. Anche se, avverte lo stesso Inps, ne servirebbero 2.500 per garantire un servizio adeguato, comunque la continuità degli attuali standard di funzionamento. Più precisamente, si legge nel piano «il peggioramento dell’indice di giacenza non incide esclusivamente sui tempi di erogazione delle prestazioni, ma genera un peggioramento su tutti i livelli di servizio e i tempi di risposta. In particolare nell’area dei contributi, il peggioramento delle giacenze è causa di rallentamenti signifi- SECONDO L’ISTITUTO PER GARANTIRE GLI STANDARD ATTUALI SERVIREBBERO 2.500 ASSUNZIONI I RISPARMI Una sede Inps Fiat Marchionne: «L’ Irap è una tassa inspiegabile» È il momento di voltare pagina in Europa e l'Italia può giocare un ruolo decisivo in questa partita. È la convinzione dell'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, a Venezia per il workshop del Consiglio Italia-Usa di cui assume la doppia presidenza. Il manager del Lingotto promuove l'azione del governo Renzi, ma auspica una maggiore incisività: «Non spingiamo. I passi fatti vanno nella direzione giusta, l'inizio è buono, ma bisognerà fare molto di più». Tra gli interventi sollecitati anche quello sull'Irap definita «qualcosa di inspiegabile a livello internazionale»: «abbiamo dei vincoli di bilancio - spiega - ma non è un tassa intelligente. Se vogliamo veramente puntare a un aumento dell'occupazione nel Paese, non può esserci una tassa che si basa sui dipendenti che hai». Marchionne concorda con il premier sulla necessità di superare la concertazione e auspica che il contratto Fiat diventi «un modello per un'Italia e un'Europa nuove». «Siamo stati costretti - dice - a fare delle scelte, non potevamo farci condizionare da rimasugli di accordi nazionali che una multinazionale con 300.000 dipendenti non può gestire. Abbiamo fatto la scelta chiara di uscire da Confindustria e di fare accordi sindacali con i rappresentanti dei nostri lavoratori». L'attesa è sul cambio di leadership in Europa. «Sono quasi vent'anni che ho a che fare con Bruxelles e ho sempre trovato un muro di gomma nell'assumere la responsabilità delle scelte da fare. È arrivato il momento di voltare pagina». E aggiunge: «Non è possibile andare avanti con il discorso tedesco dell'austerità a causa degli eccessi di bilancio». Enrico Cisnetto Vietato illudersi, la ripresa ancora non si vede Vietato illudersi. Così come una rondine non fa primavera, così l'aumento della produzione industriale registrato ad aprile, dello 0,7% rispetto a marzo e dell'1,6% su base annua, pur essendo la miglior performance dal 2011, non fa la ripresa. Innanzitutto perché sia a marzo che a febbraio lo stesso indice era sceso di mezzo punto sul rispettivo mese precedente, e poi perché Confindustria ha già gelato le attese, prevedendo una crescita zero per maggio. Insomma, gli ordini ricevuti dalle imprese manifatturiere segnalano un rallentamento del ritmo di crescita, già lentissimo, e non sarà certo con qualche zero virgola in più che recupereremo quel 23,9% di capacità produttiva che la recessione, dall'inizio della crisi ad oggi, ci ha bruciato. Ma che lo stato di salute della nostra economia sia ancora del tutto precario lo testimoniano molti altri indicatori. Gli investimenti, per esempio, che nei primi tre mesi dell'anno sono calati dell'1,1%. E i consumi: se nel primo trimestre sono aumentati di un decimo di punto percentuale sul trimestre precedente, in compenso sono diminuiti di tre decimi su base annua. Inoltre, L’AUMENTO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI APRILE NON BASTA PER FAR RIPARTIRE LA CRESCITA visto che a maggio l'Istat ha rivisto al ribasso l'inflazione, portandola allo 0,5% annuo, è evidente che, al netto del costo dell'energia, siamo già in quella spirale perversa chiamata deflazione. Dunque, i militanti dell'ottimismo a tutti i costi, farebbero bene a studiare le previsioni di Confcommercio: per ottenere una crescita dello 0,5% nell'anno in corso, le variazioni congiunturali del pil dovrebbero passare dal -0,1% del primo trimestre a circa +0,4% per tutti i rimanenti trimestri. E a meditare sui dati di Confindustria e Confcommercio dovrebbero Un piano che comunque si muove lungo le linee tracciate dalla spending review. Tanto è vero che le spese di funzionamento saranno tagliate di 517,7 milioni all’anno nel prossimo triennio. Nel 2014 il risparmio aggiuntivo rispetto al 2013 è di 180 milioni. La spesa complessiva viene fissata a 4,4 miliardi nel 2014, a 4,37 nel 2015 e nel 2016. Una gestione virtuosa nel raffronto con gli enti previdenziali europei: l’Inps mostra infatti una percentuale di spese di amministrazione pari al 2,55%, sotto la media dei 28 Paesi Ue (-0,46%) e dei 17 Paesi dell’area euro (-0,78%). «A livello territoriale - si legge nel documento - la nuova organizzazione prevede il progressivo adeguamento in funzione dell’evoluzione delle caratteristiche dell’utenza, il mantenimento di livello di presidio del territorio adeguati e l’evoluzione verso i servizi di orientamento e consulenza». Il piano, infine, ridisegna l’organizzazione dell’istituto tenendo conto dei processi di integrazione con Inpdap ed Enpals: le funzioni di livello dirigenziale passano da 56 a 49. Le strutture passano da 71 a 64. Previsto anche un taglio del 29% dei dirigenti generali. Cioè quasi uno su tre andrà in pensione, ma anch’egli dovrà attendere qualche mese in più per ottenerla. Luciano Costantini © RIPRODUZIONE RISERVATA prima di tutto essere i signori del governo. Non fosse altro che per evitare l'impietoso confronto tra le stime sull'andamento del pil stilate dagli ultimi 4 governi e i successivi consuntivi. Un lavoro che ha fatto Mario Baldassarri con il suo centro studi Economia Reale. Da cui emerge, per esempio, che per il 2014 l'esecutivo Berlusconi aveva previsto una crescita dell'1,6%, abbassata poi all'1,3% da Monti, fino ad arrivare all'1% di Letta, mentre per il governo Renzi quest'anno dovremmo crescere di 8 decimi di punto, cosa che i dati Istat s'incaricano di smentire. E non sono solo quelli relativi al pil gli «eccessi di ottimismo»: risulteranno sballati, come sempre, i numeri di deficit e debito. Insomma, se il primo e più importante passo per risolvere un problema, è riconoscere di avercelo, il problema, qualcuno questo benedetto passo lo faccia, per favore. (twitter @ecisnetto) Ferrovie Italo debutta a Roma Termini Già prenotati 5 mila viaggiatori `Il conto alla rovescia è finito: si stacca questa mattina dal binario 10 alle 6,40 il primo Italo in partenza da Roma Termini. Destinazione Milano. Il primo arrivo è invece previsto alle 10,15 provenienza Milano. Con oltre 5 mila viaggiatori già prenotati, il treno rosso amaranto di Ntv, in occasione del nuovo orario estivo, taglia il traguardo delle banchine nella stazione cuore di Roma. Si comincia con una doppia coppia di no stop che collega la capitale a Milano e viceversa. Da oggi il network delle stazioni romane di Ntv si amplia ancora: allo scalo di Ostiense e a quello di Tiburtina, pensato come hub dell’Alta velocità, si affianca adesso anche la più importante stazione d’Italia, nel centro di Roma, la seconda d’Europa, con un flusso di passeggeri di oltre 150 milioni all’anno. La novità riguarda nell’immediato due coppie di treni no stop. In direzione Nord-Sud, il treno del mattino in partenza da Milano Garibaldi alle 7,03 con arrivo a Roma Termini alle 10,15, e proseguimento per Napoli e Salerno. E, sempre proveniente da Nord, il treno delle 18,03 da Milano Porta Garibaldi con arrivo a Termini alle 21,15. In direzione Sud Nord, il treno del mattino in partenza da Roma Termini alle 6,40, con arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 9,54 e arrivo a Torino Porta Susa alle 10.44. Un treno Italo A ROMA AZIENDA COMMERCIALE SELEZIONA, PER LAVORO STAGIONALE (GIUGNO/SETTEMBRE), AMBOSESSI PER: - AMMINISTRAZIONE - GESTIONE MAGAZZINO - GESTIONE CLIENTELA ANCHE 1^ ESPERIENZA POSSIBILITÀ MERITOCRATICA DI CONTINUITÀ PER COLLOQUIO TELEFONARE AI N° 06/51603942 - 06/32090643 Ogni giovedì Professione Lavoro è sul Messaggero Informazioni e prenotazioni PIEMME SpA Concessionaria di pubblicità Tel. 06.37708536 -MSGR - 14 PESARO - 39 - 15/06/14-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. METEO Domenica 15 Giugno 2014 REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Giorno & Notte Acrobati, giochi e fantasia la Notte dei bimbi fa il pienone Montecalvo Morto sul lavoro L’allarme della Cgil Scuola Rodari Di Palma a pag. 46 A pag.45 A pag. 43 I primi risultati delle analisi «Stirene» presente in aule Sopralluogo dei tecnici nell’istituto il 17 aprile scorso ma dal Comune era partita una segnalazione già a gennaio Il dopo Spacca sa di Ceriscioli Ricci lancia l’ex sindaco nella corsa verso la guida di Palazzo Raffaello `Domani vertice tra esecutivo e direzione del Pd, lo statuto non prevede primarie ` L'ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli candidato governatore. Questo il disegno a cui sta lavorando buona parte del Pd in vista delle Regionali del prossimo anno. Esecutivo e direzione del partito si incontreranno domani per tracciare il percorso che porterà al 2015. La linea sarà poi sottoposta all'assemblea del 28 giugno. Cosa deciderà il Pd? La partita comunque sembra già aperta: Ceriscioli è già caldo per la corsa a Palazzo Raffaello. Ancora niente di ufficiale, ma certo è che Matteo Ricci, forte del 61% che lo ha eletto sindaco, punta a portare il suo predecessore Ceriscioli sullo scranno più alto della Regione. Una rivincita, anche, dopo l'operazione fallita del congresso dello scorso febbraio quando lanciò Ceriscioli come candidato alla segreteria contro Comi. Ma ora si apre un nuovo match. E attorno al nome di Ceriscioli si sarebbe già coagulata l'area rimasta esclusa dal congresso e fuori dagli organismi. Giocare la carta Ceriscioli, una mossa anche per sbarrare la strada ad un possibile terzo mandato di Spacca, il nodo su cui si arrovellano tutti, dentro e fuori il Pd. Secondo lo statuto le primarie non sono obbligatorie per il presidente della Regione. Carnevali a pag. 40 Urbino Maltempo. Paura, danni e disagi all’alba Gambini: ecco la giunta, Sgarbi «rivoluzionario» l sindaco di Urbino Maurizio Gambini ha nominato la nuova giunta. Come preannunciato, Vittorio Sgarbi è il nuovo assessore alla Rivoluzione, con deleghe a Cultura e Valorizzazione. Perini a pag.44 Al party di compleanno il regalo era la cocaina Un invitato alla festa bloccato dai carabinieri al casello dell’A14 FANO Urbino, la lite finisce a bottigliate Un 19enne di S.Angelo in Vado e un 23enne di Cantiano sono stati denunciati per lesioni dopo aver preso s bottigliate in testa a Urbino un senegalese di 24 anni. A pag.44 Il meteo Ancora nuvoloni e brevi rovesci È stato un sabato difficile. Le piogge sono state mediamente comprese tra i 15 ed i 25 millimetri, superando localmente i 50 in ristrette aree dell’entroterra pesarese. Le raffiche di vento occorse hanno sfiorato gli 80 chilometri orari. Le temperature hanno subito un calo significativo, quantificabile in 5-7˚C. Oggi la fase instabile produrrà un tempo non dissimile da quello di ieri, prevarranno nubi cumuliformi che determineranno associate precipitazioni temporalesche, anche di forte intensità nelle ore pomeridiane, in particolare nell’entroterra pesarese. Temperature 12 e 22˚C, minime tra 8 e 15˚C. Invitato al party di compleanno voleva presentarsi con il regalo più originale: dosi di cocaina per tutti, ma soprattutto per il festeggiato. E forte è stato il disappunto quando i carabinieri gli hanno rovinato la festa. Vuoi per la denuncia scattata per detenzione di sostanza stupefacente vuoi per il conseguente sequestro che l’ha portato a implorare ai militari che verbalizzavano: «Me ne lasciate un po’? Altrimenti che figura ci faccio con gli altri?». Il dono, consistente in circa 20 grammi di cocaina di buona qualità già suddivisa in dosi e pronta all’uso, il denunciato un 37enne fanese incensurato almeno fino all’altra sera - era andato giusto a procurarselo nella vicina Romagna, poco prima dell’ora di cena. Ma alle 23, di ritorno dalla piazza riminese, un controllo specifico antidroga di un pattuglia dei carabinieri del Nucleo Operativo di Fano, all’uscita del casello dell’A14 gli ha guastato la serata che probabilmente già pregustava. Doveva raggiungere gli amici per vivacizzare la festa e invece poco ci è mancato che non finisse trattenuto in caserma. I militari lo hanno fermato alla guida della sua auto e dopo un’accurata perquisizione hanno rinvenuto la sostanza stupefacente abilmente occultata come da copione o quasi - all’interno degli slip. Da due anni il Panathlon Club di Pesaro non assegnava il premio Fair Play per mancanza di «nobili» gesti nel mondo dello sport. A colmare la lacuna ci ha pensato Luca Marini, pilota come il fratello Valentino Rossi che, lo scorso 6 aprile sul circuito di Jerez, ha soccorso un pilota (coinvolto con lui in una caduta) sacrificando la sua posizione in classifica. Un gesto importante in uno sport individuale come il motociclismo e ieri, nella sala Consiliare del Comune di Pesaro, Alberto Paccapelo - presidente Panathlon insieme al Governatore nazionale del Club Giorgio Dainese - hanno conse- La tempesta sveglia la città Tempesta all’alba: grandine, trombe d’aria e vento hanno causato danni e disagi. Gru si abbatte a Campanara (foto TONI) A pag. 41 gnato il premio al pilota in presenza del Vice Sindaco Daniele Vimini e dell’Assessore allo sport Mila Della Dora. Molto apprezzato anche l’intervento del professor Ario Federici, dell’Università di Urbino, che ha parlato di etica nello sport, dense di affetto le parole di una insegnante di Marini. Il più stupito di tanto affetto è stato pro- PREMIATO IL FRATELLO DI VALENTINO ROSSI CHE SACRIFICÒ LA SUA GARA PER AIUTARE UN AVVERSARIO INCASTRATO SOTTO LA MOTO RIFORME Per ora tagli. Ma in futuro si rischia la soppressione. E in Corso XI Settembre non nascondono la preoccupazione. Dal Governo Renzi giro di vite sulle Camere di commercio. Il Consiglio dei ministri ha apportato una serie di modifiche nel settore della pubblica amministrazione. Per quanto riguarda il sistema camerale è stato disposto una riduzione del 50% del contributo versato alle Camere di commercio dalle imprese. Un provvedimento che mette a serio rischio i bilanci degli enti camerali. E ieri da quello di Pesaro sono partiti una serie di sms all’indirizzo dei parlamentari locali per far presente le preoccupazioni del presidente Alberto Drudi, della giunta camerale, ma anche dei dipendenti della struttura: una settantina, il cui costo nel 2012 ha sfiorato i 2 milioni e 900 mila euro. «Sicuramente anche le Camere di commercio dovranno stare dentro ad un progetto di riforma - spiega la senatrice Pd Camilla Fabbri - ma occorre che la discussione venga affrontata a monte, DRUDI E I SETTANTA DIPENDENTI LANCIANO APPELLI PER FERMARE IL PIANO Luca Marini, campione anche di Fair play IL RICONOSCIMENTO La Camera di commercio teme i tagli del Governo La premiazione di Luca Marini prio lui, Luca: «Grazie a tutti, io ho deciso di aiutare il mio collega rimasto sotto la moto perché ho visto che era in difficoltà e la marmitta della moto gli stava bruciando un piede. Non mi aspettavo niente se non il grazie del pilota che è arrivato, certo sono felice per questo riconoscimento e anche perché ovunque il mio gesto è stato apprezzato». Luca Marini, 17 anni, non ha ancora vinto un mondiale però vale la pena di ricordare che «chi gioca lealmente è sempre vincitore», mentre hanno perso clamorosamente i motociclisti pesaresi visto che nella sala comunale non era presente nemmeno uno, dicasi uno, dei tanti centauri nostrani. Maurizio Bruscolini ovvero definendo prima quali funzioni e competenze resteranno». Sì perché l’Esecutivo sembra non guardare in faccia a nessuno sul fronte dei tagli. «Danno enorme per il territorio e per il tessuto economico locale - commenta il presidente della Camera di commercio, Drudi – Il personale e i costi di gestione incidono appena su un 25% del nostro bilancio. Andando a dimezzare il contributo delle imprese, mediamente 120 euro all’anno, azzereranno gli investimenti che facciamo per il territorio e che nel 2013 sono stati di 3 milioni e 800 mila euro: internazionalizzazione, promozione, eventi, iniziative culturali, Confidi e fondi solidarietà. Una Camera di Commercio per regione? Su un accorpamento degli enti si può ragionare a mio avviso, ma dimezzando il contributo delle imprese si impoverisce il territorio». «Riforma è una follia - spiega il vicepresidente della Camera di commercio, nonché direttore Confcommercio, Amerigo Varotti Azione demagogica. Le imprese otterranno un risparmio di una cinquantina di euro ma la Camera di Commercio perderà due milioni di investimenti in favore del territorio». Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 40 - 15/06/14-N: 40 Marche Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Al Mansouri: «Marche nostro partner ideale» `A Senigallia il vertice con il ministro degli Emirati Arabi L’EVENTO SENIGALLIA Le Marche stringono un sodalizio vincente con gli Emirati Arabi. Ha suscitato grande attenzione e partecipazione il forum Italia - Emirati arabi uniti, organizzato ieri pomeriggio nella tensostruttura allestista in piazzale della Libertà a Senigallia, proprio davanti al pontile della Rotonda a mare, nell'ambito del Marche Endurance Lifestyle 2014. Un appuntamento voluto dalla Regione proprio per accendere i riflettori sulla città pesantemente colpita dall'alluvione del 3 maggio. «I rapporti con le Marche e con l'Italia stanno crescendo meravigliosamente ha detto il ministro Al Mansouri Contiamo molto sull'Italia, sulle sue eccellenze, che sono le imprese, le persone, la loro creatività. Le piccole e medie imprese italiane devono aprirsi sempre più al mondo, il Governo può fare molto su questo punto e l'accordo di libero scambio che l'Europa e l'Area del Golfo che è sul punto di essere finalizzato, sarà d'aiuto». Un incontro svoltosi in una struttura con una capacità di 476 posti, affacciata direttamente sulla Rotonda, location d'eccezione (ma troppo piccola per ospitare il forum) che gli emiri non potevano IL MINISTRO LUPI «IL MARCHE ENDURANCE DIMOSTRA CHE IN ITALIA SI PUÒ INVESTIRE» SPACCA PRESENTA DOSSIER SU NUOVE JOINT VENTURE perdere. A salire sul palco del forum, che rappresentava un ideale ponte tra l'Expo 2015 e l’Expo 2020 che si terrà a Dubai, capace di rilanciare concrete opportunità bilaterali di sviluppo commerciale, oltre al ministro Al Mansouri, il presidente della Regione Gian Mario Spacca, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il sottosegretario all'Economia Carlo Calenda, e Abduhllah AL Darmaki, ceo del Khalifa Fund. La presenza del ministro Lupi non è apparsa troppo casuale alla luce dei recenti sviluppi sugli accordi per l'ingresso della compagnia Eithad in Alitaria. D'eccezione anche il parterre. Ad assistere al focus c'erano, oltre al sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, imprenditori stranieri ma anche volti noti della politica locale, dall'ex sindaco di Senigallia Luana Angeloni al deputato del Pd Emanuele Lodolini. «L'Endurance Marche - ha affermato il ministro Lupi - dimostra che in Italia si può tornare ad investire e che il Paese sta cambiando con la diminuzione della pressione fiscale, il costo dell'energia, le azioni di semplificazione. L'intero sistema imprenditoriale italiano sta cambiando e gli investitori tornano a guardare con interesse al nostro Paese». Nel triennio 2011-2013 l'export marchigiano verso gli Emirati Arabi Uniti è cresciuto di un valore superiore al 55%. E il periodo preso in considerazione è quello relativo allo svolgimento dell'Endurance Lifestyle nelle Marche. «Teniamo moltissimo all'amicizia tra la comunità marchigiana e quella di Dubai che si rinsalda di anno in anno - ha detto il presidente Spacca -.Legare Milano a Dubai è un'occasione straordinaria per interpretare il rapporto tra Marche ed Emirati Arabi Uniti seguendo un profilo ambizioso, pensando al domani delle nostre comunità. E' il filo che lega Expo Milano L’annuncio Fondi alluvione Lupi: la prossima settimana il decreto Il ministro Maurizio Lupi con Gian Mario Spacca e il ministro Al Mansouri Il roadshow Montepaschi incontra gli imprenditori “Montepaschi e Impresa. La Banca incontra gli imprenditori delle Marche”, questo il nome del ciclo di incontri che parte domani da Ancona e proseguirà nei prossimi giorni nelle principali città delle Marche. L’appuntamento e alle 17,30 alla Camera di Commercio. Per Banca Monte dei Paschi di Siena interverrà, tra gli altri, Maurizio Bai, responsabile Area Toscana Sud, Umbria e Marche. Dopo-Spacca, si scalda Ceriscioli Ricci spinge l’ex sindaco di Pesaro STRATEGIE ANCONA L'ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli candidato governatore. Questo il disegno a cui sta lavorando buona parte del Pd in vista delle Regionali del prossimo anno. Esecutivo e direzione del partito si incontreranno oggi per tracciare il percorso che porterà al 2015. La linea sarà poi sottoposta all' assemblea del 28 giugno. Cosa deciderà il Pd? La partita comunque sembra già aperta e una cosa pare sicura: Ceriscioli è già caldo per la corsa a Palazzo Raffaello. Ancora niente di ufficiale, ma certo è che Matteo Ricci, forte del 61% che lo ha eletto sindaco, punta a portare il suo predecessore Ceriscioli sullo scranno più alto della Regione. Una rivincita, anche, dopo l'operazione fallita del congresso dello scorso febbraio quando lanciò Ceriscioli come candidato alla segreteria contro Comi e al posto del sindaco di Offida Lucciarini e finì con Ceriscioli giudicato incandidabile dal Nazareno. Ma ora si apre un nuovo match. E attorno al nome di Ceriscioli si sarebbe già coagulata l'area rimasta esclusa dal congresso e fuori dagli organismi. Non solo Ricci, ma anche Ascoli con il deputato Luciano Agostini e il vice sindaco di Civitanova Giulio Silenzi. Non solo. Diversi esponenti anconetani sarebbero pronti a confluire. Giocare la carta Ceriscioli, una mossa anche per sbarrare la strada ad un possibile terzo mandato di Spacca, il nodo su cui si arrovellano tutti, dentro e fuori il Pd. Ricci ha chiuso la porta a Spacca già all'indomani del voto per Europee e Comunali, e sarebbe pronto a seguirlo anche la federazione di Pesaro, venerdì si è riunita la segreteria provinciale e mercoledì dovrebbe riunirsi la direzione. Silenzi, che ribadisce come il congresso sia stato «un golpe statutario rispetto al quale il nazionale deve prendere una posizione», ha dichiarato: «mi aspetto le primarie per la scelta del governatore, sarebbe ridicolo se chi ha sempre detto di sostenere Renzi non le volesse e Spacca non è comunque un iscritto al Pd». DOMANI SI INCONTRANO ESECUTIVO E DIREZIONE DEL PD PER AVVIARE IL PERCORSO E SCIOGLIERE IL NODO-PRIMARIE L’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli Primarie, anche su questo dovrà decidere il Pd regionale. Secondo lo statuto non sono obbligatorie per il presidente della Regione. E poi, primarie di partito o di coalizione? E come si comporterà il Pd se Spacca decidesse comunque di partecipare? Il segretario dei Democratici Francesco Comi ha più volte ripetuto «prima i programmi, poi la scelta degli alleati e infine il nome del candidato» e intanto avvia una campagna di ascolto e di confronto nei circoli. E su un possibile terzo mandato di Spacca? Comi fa melina, ma intanto ha invitato il governatore nella sede del Pd regionale a festeggiare il risultato record delle Europee e punta a fare con lui le riforme e a tagliare i costi delle politica entro la fine della legislatura. Ma i territori sono già in fermento. Non solo Pesaro ed Ascoli. La segretaria di Ancona - la federazione oggi più forte con quasi il 50% delle Europee Eliana Maiolini ha convocato l'assemblea provinciale la scorsa settimana per analizzare il voto. «La richiesta dei cittadini è una proposta di cambiamento - afferma Maiolini -. Credo che anche a livello regionale dobbiamo essere in grado di interpretare questa esigenza e trovare il candidato che abbia le caratteristiche per portare avanti un progetto di rinnovamento». Sulla stessa linea la segretaria di Macerata, Teresa Lambertucci. «Il Pd deve mettere in atto un cambiamento concreto che sta prima ancora che nelle persone nei programmi e deve lasciar spazio a chi lo rivendica per poter fare». Agnese Carnevali © RIPRODUZIONE RISERVATA 2015, dove si parlerà di energia per la vita, e Expo Dubai 2020, con al centro il tema della connessione delle menti. Dal 2015 al 2020 il nostro impegno è riflettere sui temi fondamentali che riguardano la capacità di ogni singola comunità di creare capitale umano, intelligenza, sensibilità per costruire un futuro migliore». Il rapporto tra Marche e Dubai è destinato a crescere ancora: la Regione manderà dei nuovi dossier alle autorità emiratine per progetti che vanno dall' arte (una mostra di artisti marchigiani a Dubai), alle collaborazioni finanziarie, dallo scambio di partecipazioni tra imprese ad iniziative innovative per la promozione turistica e culturale Eau». Migliaia di incontri business to business, incremento di oltre il 20% dell' export marchigiano verso gli Eau, con un vero e proprio exploit dell' agroalimentare, il tutto esaurito nelle strutture ricettive in questa come nelle precedenti edizioni, la grande promozione d'immagine per il territorio marchigiano sono i risultati del Marche Endurance Lifestyle, che quet'anno ha avuto un focus sulla solidarietà. Il Forum è stato organizzato a Senigallia nell'ambito dell'Operazione rinascita, a seguito dell'alluvione che lo scorso maggio. «Abbiamo voluto questo forum qui dimostrare, attraverso un evento pubblico di grande impatto, che la città è già stata risistemata e può accogliere la stagione estiva nel migliore dei modi», ha detto Spacca. Giulia Mancinelli © RIPRODUZIONE RISERVATA «Il governo mostrerà concretamente la sua solidarietà a Senigallia e alle città che sono state colpite da calamità naturali». Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi durante il Forum Italia-Eau nella città marchigiana segnata pesantemente dall'alluvione di maggio. «La prossima settimana - ha detto - porteremo in Consiglio dei ministri i provvedimenti che ci sono stati chiesti per Senigallia e per le altre città tropo spesso colpite da calamità». Nelle scorse settimane il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca aveva chiesto al governo lo stato di emergenza. «Abbiamo strumenti - ha spiegato il ministro - che ci permettono di affrontare queste situazioni» come l'abbattimento della cedolare secca per chi mette a disposizione case in affitto in situazioni di emergenza. Il ministro ha ringraziato Senigallia e il suo sindaco Maurizio Mangialardi per l'accoglienza e ha sottolineato la capacità della città di risollevarsi «dal dramma che l'ha ferita». La Regione ha spostato proprio a Senigallia il forum Italia-Emirati Arabi Uniti per accendere i riflettori sulla città martoriata dall’alluvione. -MSGR - 14 PESARO - 45 - 15/06/14-N: 45 Fano DISAGI IN ZONA MARE FRA PORTO LIDO E SASSONIA: LE RAFFICHE HANNO SCARAVENTATO VIA SDRAIO, LETTINI E ANCHE UN CATAMARANO Domenica 15 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Il vento si scatena e fa strage di ombrelloni MALTEMPO Il forte vento con raffiche fino a 140 km all’ora ha provocato un dannoso strike lungo tutta la riviera fanese. Ombrelloni piegati verso terra dalle folate, che hanno imperversato tra le file delle spiagge come se fossero birilli allineati, e lettini scagliati anche a distanza di 10-20 metri, a volte perfino di più. Alcune sdraio sono addirittura atterrate in strada. I danni sembrano comunque abbastanza contenuti: tranne qualche raro caso, le attrezzature hanno retto la furia del temporale. Resta il fatto che ne è stata scom- pigliata in buona parte e per i concessionari, insieme con il personale degli stabilimenti balneare, si è profilato un mattino di fatica a vuoto. Pochi clienti, il grosso è stato tenuto a casa dalla giornata ancora volubile, e tante cose da mettere a posto. Anche teli e coperture varie sollevate dalle raffiche o contenitori per la raccolta differenziata, finiti a terra a loro volta. I danni provocati dal maltempo, annunciato con largo anticipo, si sono concentrati nei quartieri a mare, in particolare a Sassonia, dove un albero è stato sradicato nelle vicinanze della tensostruttura. Un paio di catamarani, tra cui uno del peso di 850 Kg. è stato sollevato dalla forza del vento fino a farlo adagiare su un fianco. Più, in generale, in tutta la città sono caduti grossi rami, rovinando alcune auto parcheggiate nelle immediate vicinanze oppure ostruendo le strade e causando qualche intralcio alla viabilità. Frane e smottamenti nella zona di Centinarola e nelle aree più interne di Carignano, Monte Giove, Prelato e Magliano. Molto lavoro, dunque, per vigili del fuoco e polizia municipale. La pioggia battente ha invece infierito su un vecchio nervo scoperto, il sottopasso ferroviario di piazzale Amendola, al Lido. «Intorno alle 5.30 - raccontava ieri Vincenzina Turiani, ex presidente di quartiere e candidata nelle liste di Sinistra Unita si è formata la solita piscina e alcuni automobilisti hanno preferito cambiare percorso per non attraversarla. In tutto il quartiere le fognature faticavano a smaltire l'acqua piovana, perché otturate dal fogliame. Si continuano insomma a vedere le conseguenze, sempre le stesse, provocate da dieci anni di sostanziale abbandono». Con il trascorrere del tempo l'acqua piovana del sottopasso è stata riassorbita e il traffico ha ripreso a circolare senza ulteriori problemi. O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Marotta Unita «La volontà popolare va rispettata» SECESSIONE La risposta del comitato Marotta Unita al sindaco di Fano Seri, che ha invitato il consiglio regionale, che martedì deciderà sull’unificazione amministrativa e territoriale di Marotta di Fano sotto il comune di Mondolfo, ad una decisione «che dovrà essere improntata ad estrema prudenza per non esacerbare gli animi» non si è fatta attendere. È il presidente Vitali a farsene portavoce: «Le esternazioni del nuovo sindaco Seri lasciano interdetti. A Seri chiediamo: ma la volontà popolare conta ancora qualcosa oppure no? Assurdo poi che Seri affermi che il referendum non abbia molto valore in quanto si é svolto nel disinteresse avendo votato il 57% degli aventi diritto quando lui è stato eletto sindaco con il 51,56 dei votanti. Il tentativo di condizionare i consiglieri regionali è offensivo perché intende limitarli nella loro capacità di interpretazione dei fatti e soprattutto nella loro indipendenza. Anche perché si continua a falsare il risultato referendario affermando che ha vinto il no ricorrendo all’escamotage di aggiungere ai voti di Marotta di Fano solo quelli di Ponte Sasso e Torrette che non sono compresi nella nostra proposta di legge e che comunque rimangono nel Comune di Fano. Più importante sarebbe considerare i voti di Marotta di Mondolfo in quanto la nostra proposta parla di Marotta Unita». Poi Vitali contesta i numeri con cui Seri cerca di dimostrare che dove erano in gioco gli interessi veri ha vinto il no: «Nei seggi 55-63 e parte del 64 dove votavano i residenti di Marotta di Fano la percentuale dei votanti è stata fra il 65 ed il 70% e non il 57% come sostiene Seri. I voti favorevoli all’unificazione nei seggi 55 e 63 è stata del 65% e 68% percentuali che scendono al 57,5 soltanto se si aggiungono la metà dei voti del seggio 64 dove votavano per la metà i residenti di Ponte Sasso. Pertanto la volontà dei marottesi che ora fanno parte del comune di Fano è stata chiara ed insindacabile ed è inutile cercare di confonderla aggiungendo i voti di quanti non rientrano nello spostamento di confine». Gi.Bi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Morti bianche l’allarme della Cgil `Dopo il tragico infortunio di Nicola Cartanese La tragedia della Sitech a Montecalvo in Foglia, dove ha perso la vita un giovane elettricista fanese padre di famiglia, riapre la piaga delle morti sul lavoro. «Senza entrare nello specifico dell'incidente - ha detto Simona Ricci, segretario provinciale di Cgil - è evidente che il periodo di crisi ha abbassato le tutele generali a favore dei lavoratori. Lavoro grigio, diritti non rispettati, mancanza di sicurezza e forze di vigilanza che sono sempre le stesse, se non di meno a causa dei tagli alla spesa. Ecco qual è il contesto che si sta consolidando. La statistica dice che è in calo il numero totale degli incidenti sul lavoro, però la tendenza corrisponde a un forte calo dell'occupazione». Nicola Cartanese, 32enne di origini pugliesi ma residente da tempo a Fano ha perso la vita l'altro ieri per una caduta dal tetto di un capannone Sitech. Le lamiere hanno ceduto di schianto sotto i suoi piedi e lui è precipitato giù da un'altezza di 6-7 metri, morendo sul colpo. Cartanese era sposato, aveva due figli e a Fano, in via Roma, aveva aperto un laboratorio come impiantista. In questa veste, quindi come esterno, stava lavo- rando alla Sitech per sistemare l'impianto di aerazione e condizionamento. Su Facebook ieri sono comparsi messaggi di cordoglio e di dolore. «Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia - ha concluso Ricci - e ribadisco che, soprattutto in tempi di crisi, i controlli andrebbero potenziati, non diminuiti. Senza entrare nel merito della tragedia specifica, in certi casi può entrarci la fatalità. Si va oltre, però, quando si scompone la filiera degli appalti, perché in questo modo si scompone anche la filiera del controllo e può accadere che sia attenuata o annullata la capacità di valutare il rischio lavorativo. In altre parole, può succedere che la catena della sicurezza si spezzi, quando su stessi siti operino più imprese e ognuna autonoma dalle altre». Nicola Cartanese Gli Amici del Teatro chiedono spazio nel cda della Fondazione CULTURA Massimo Seri il giorno dell’investitura I dilemmi di Seri tra uomini e donne `Domenica al lavoro per far quadrare i conti domani la giunta COMUNE La nuova giunta fanese corre il rischio di incartarsi negli equilibri politici e di genere, ma l'entourage, la cerchia del sindaco Massimo Seri ribadisce che nomi e deleghe degli assessori saranno annunciati domani. Sarà una giunta da sei e non da sette, com'è tornato a chiedere il Pd per far tornare conti che fino a ieri non quadravano o quadravano solo in parte. Alla coalizione vincitrice del recente ballottaggio contro i grillini di Hadar Omiccioli è dunque richiesto un supplemento di lavoro domenicale. Ieri la segreteria del Partito democratico si è riunita con gli eletti, i dieci consiglieri comunali, e ha stabilito la linea comune. Può andare bene anche la giunta da sei, ma non sarà l'azionista di maggioranza a garantire la quasi totalità della presenza femminile. Alla nuova giunta si intende fornire non più di un assessore donna, mentre secondo gli equilibri attuali spetterebbe individuarne due. Passando dalle cifre ai nomi, dimezzando la propria presenza femminile il Pd intende recuperare almeno un posto per due eventuali esclusi eccellenti: Cristian Fanesi e Francesco Torriani, inseriti nella terna maschile dei papabili assessori insieme con Federico Perini. In tutta evidenza la giunta da sette, possibile anche in base a recenti interpretazioni ministeriali, è la soluzione che garantisce i migliori margini al Pd, che salirebbe da tre assessori a quattro e di conseguenza acquisirebbe spazio anche per due donne. Oltre ai pareri ministeriali, peserebbe sul tavolo delle trattative anche il peso numerico del gruppo consiliare, pari ai due terzi dei seggi conquistati dall'intera maggioranza. Il fatto è che l'ipotesi da sette non aggancia né la galassia Seri (Psi più liste civiche) né Sinistra MARCHEGIANI, MASCARIN PAOLINI, BARGNESI CECCHETELLI E FULVI I SEI NOMI CIRCOLANTI MA RESTANO I NODI FANESI E TORRIANI Unita per una serie di ragioni. Per la richiesta di una netta discontinuità rispetto all'ipertrofia della giunta precedente, che aumentò il proprio volume portando a dieci gli assessori, e per gli equilibri politici interni. Resta comunque l'ipotesi a sei, tre uomini (Stefano Marchegiani del Pd, Samuele Mascarin di Sinistra Unita e Marco Paolini di Fare Città) più tre donne ancora da individuare. Da escludere lo schema quattro più due, quattro uomini e due donne, perché non rispetta la rappresentanza di genere, che attribuisce alle quote rosa almeno il 40 per cento della giunta. Con la soluzione tre più tre, però, il Pd si sente stringere i panni addosso. La scelta di due donne nella rosa composta da Marina Bargnesi, Carla Cecchetelli e Rosetta Fulvi allontanerebbe dalla giunta Fanesi e Torriani. Se invece la prescelta fosse una sola, per recuperare uno dei due uomini, la trattativa dovrebbe mettere in discussione risultati già acquisiti e a quel punto rischierebbe Paolini. Non sarà così, assicura l'entourage del sindaco: dopo il confronto odierno, Seri prenderà la decisione. Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Appello dell’Associazione Amici del Teatro della Fortuna alla nuova Amministrazione comunale di centrosinistra per chiedere di mantenere in vita la Fondazione. «La nascita della nuova amministrazione Seri - si legge nella lettera - ripropone anche, fra le altre questioni, quella della Fondazione Teatro. Noi, come Associazione Amici del Teatro della Fortuna, ci auguriamo che il nuovo sindaco voglia mantenere in vita la Fondazione e, nei limiti posti dalle attuali difficoltà finanziarie, potenziarla. Auspichiamo, inoltre, che il nuovo Consiglio d'Amministrazione che dovrà nominare un nuovo sovraintendente, non sia composto, com'è più volte accaduto in passato, da persone del tutto estranee alla vita culturale e musicale del teatro e della città. Rivendichiamo anche, come già accade in altre Fondazioni Teatrali italiane, un posto per la nostra Associazione nel Consiglio d'Amministrazione della Fondazione. Tale richiesta è giustificata dal contributo che la nostra Associazione ha dato alla vita del nostro teatro mettendolo in contatto con migliaia di giovani che per la prima volta si sono accostati ad esso grazie all'impegno assunto dall'Associazione per la diffusione della cultura musicale e teatrale». I 150 anni della storica Taussi e poi concerti di solidarietà APPUNTAMENTI Numerosi gli appuntamenti in programma oggi in città. Il clou saranno i festeggiamenti per i 150 anni della storica profumeria della famiglia Taussi, nel pomeriggio in centro a partire dalle 17. Era il 1864, quando Camillo Taussi aprì una barbieria nell’attuale Corso Matteotti, con un contratto di locazione di 8 scudi mensili e oggi dopo 5 generazioni la famiglia Taussi continua l’attività. Sempre oggi alle 18 al Centro Franco Salomone, in piazza Capuana 4 (Fano 2) si ricordano i cento anni di Settimana Rossa e i moti rivoluzionari nella provincia di Pesaro. L’incontro è a cura di Alternativa libertaria-FdCa. Alle 21,00 alla Corte Malatestiana l’evento promosso dall’associazione L’Africa Chiama Concerto per la vita. Sul palco si esibirà l’orchestra Hijos Ilegitimos de Astor del Maestro Alejandro Fasanini. Insieme al maestro suoneranno Giampaolo Costantini, Daniela Ferrati, Francesco Bonacini, Aurelio Venanzi, Andrea Agostinelli, Giacomo Dominici, Riccardo Bertozzini, Ivan Gambini, Valeria Visconti. In precedenza alle 12 al Teatro della Fortuna si esibirà il Quartetto d’Archi dell’Orchestra Sinfonica Rossini con Henry Domenico Durante, Francesco Pellegrini, Noris Borgogelli, Francesco Alessandro De Felice. 15 DOMENICA 15 GIUGNO 2014 •• TEATRO QUARTETTO D’ARCHI PER BEETHOVEN E VERDI E’ AFFIDATA al Quartetto d’archi dell’Orchestra Rossini la chiusura dei Concerti di Mezzogiorno. L’ultimo appuntamento della rassegna organizzata dalla Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione Noris Borgogelli è per questa mattina alle 12 in teatro. Il Quartetto d’archi composto da Borgogelli alla viola, Henry Domenico Durante I violino, Francesco Pellegrini II violino e Francesco Alessandro De Felice al violoncello, propone “Beethoven op. 18” col primo dei sei quartetti del giovane compositore tedesco a un quartetto di Giuseppe Verdi. Governo dietro l’angolo, è quasi fatta Il sindaco Massimo Seri potrebbe confermare i nomi che circolano NUOVA GIUNTA: LE IPOTESI MassimocoSERI Sinda Stefano MARCHEGIANI Samuele MASCARIN GIUNTA PRONTA? Il sindaco Massimo Seri spinge per «chiudere» entro lunedì e dare, agli elettori, l’impressione di velocità e efficienza. Un dato è certo l’esecutivo sarà composto da 6 assessori più il sindaco: 3 donne e 3 uomini perchè così prevede la legge. Escluso per il momento, viste le polemiche suscitate, che gli assessori possano salire a 7. Se ne riparlerà in un secondo momento, magari tra un anno, dopo le regionali, in occasione di qualche rimpasto. In giunta non ci sarà Rosetta Fulvi, che lavorando all’assessorato regionale alla Sanità in questa fase rischia di essere «ingombrante» per il sindaco Seri. Marco PAOLINI FULVI SAREBBE, invece, il candidato ideale a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio comunale visto che è già stata vice presidente del civico consesso nella passata legislatura. Peccato che su quel ruolo abbia già messo gli occhi Renato Claudio Minardi in attesa delle regionali del 2015. Vano il tentativo di convincere Minardi a lasciare la presidenza del consiglio alla collega Fulvi, mantenendo per se il ruolo di capo gruppo del Pd. La soluzione di compromesso potrebbe essere una staffetta tra Minardi e Fulvi. Quest’ultima diventerebbe capogruppo del Pd, per assumere la presidenza del civico consesso tra Marina BARGNESI un anno, dopo l’elezione in Regione di Minardi. Per quanto riguarda la composizione dell’esecutivo ormai certa è la presenza del segretario del Pd, Stefano Marchegiani, al quale potrebbero essere affidati Cultura e Turismo, così come è sicuro l’assessorato a Samuele Mascarin di Sinistra Unita a cui potrebbero andare i Servizi sociali, mentre i Servizi educativi potrebbero essere affidati a Marina Bargnesi (Pd). ALTRA ESPONENTE Pd, coinvolta nell’esecutivo, sembra essere Carla Cecchetelli, nella rosa delle tre donne (insieme a Bargnesi e Fulvi) proposta dal Partito democratico al sindaco Seri. Considera- Fabiola TONELLI te le sue competenze, Cecchetelli potrebbero essere indicata come assessore al Bilancio e alle Finanze. Dovrebbero chiudere l’elenco gli esponenti delle due liste di Seri: Marco Paolini di «Noi Città» e Fabiola Tonelli di «Noi Giovani». Per l’ ex assessore della giunta Aguzzi si potrebbe prospettare un super assessorato con le delega all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, mentre alla 24enne Fabiola Tonelli potrebbero essere affidate le stesse competenze che erano di Serfilippi: Ambiente, Risorse umane, politiche giovanili. «Non so cosa dire — commenta emozionata Fabiola Tonelli — sono emozionata, ho piena fiducia nel sindaco, qualunque cosa lui decida». Carla CECCHETELLI IN REALTA’ i nodi da sciogliere sono soprattutto in casa Pd che, oltre a Marchegiani, propone a Seri una rosa di 6 nomi per due assessorati, rivendica il vice sindaco e la presidenza del consiglio comunale. Se fosse confermata l’ipotesi della Cultura e del Turismo, due assessorati di forte visibilità, a Marchegiani, le funzioni di vice sindaco potrebbero anche essere affidate a Mascarin. Sistemata la giunta, Seri dovrà nominare il nuovo capo di gabinetto _ ruolo ancora ricoperto da De Leo _ o in alternativa il capo della segreteria politica, il presidente della Fondazione Teatro e mettere mano alle due Aset. Anna Marchetti •• 16 FANO DOMENICA 15 GIUGNO 2014 Ancora da fissare i funerali di Nicola Cartanese, morto sul lavoro NON SONO stati ancora fissati i funerali di Nicola Cartanese, l’impiantista di 33 anni rimasto vittima l’altro pomeriggio di un tragico incidente sul lavoro. L’ennesimo in provincia di Pesaro e Urbino. Questa volta mortale. L’uomo, un papà pugliese di nascita ma fanese di adozione, era salito sul tetto della ditta Sitech di Borgo Massano per sistemare un climatizzatore, ma questo (una sottile copertura in eternit) ha ceduto facendogli fare un volo fatale di 5 metri. Inutili i soccorsi. Cadendo Cartanese ha battuto la testa in una scaffalatura ed è morto sul colpo. Ora il corpo è a disposizione dell’autorità giudiziaria nell’Obitorio dell’Ospedale di Urbino. Una tragedia su cui si sta indagando e vige il più ristretto riserbo istruttorio. Una sola cosa è certa al momento. Quando il pm darà il via libera ai funerali, il feretro del titolare della ditta Tecnogas farà ritorno in Puglia, dove l’uomo era nato e dove sarà tumulato. La famiglia non ha ancora deciso se fare una doppia cerimonia o celebrare il funerale solo nel paese natale di Nicola. Intanto gli amici e i parenti si sono stretti tutti attorno al dolore della moglie Monica e dei figlioletti Valery e Simone. Droga tra le mutande per la festa di compleanno Nei guai 37enne che era andato a rifornirsi. Cocaina comprata con una colletta letta per il regalo stupefacente al festeggiato. I militari hanno proceduto quindi con la perquisizione fisica ed è da quella che è scappato fuori il pacchettino regalo, incartato e infiocchettato, con la polverina bianca. L’uomo, un disoccupato incensurato, l’aveva accuratamente nascosto nelle mutande. — FANO — UNA FESTA di compleanno davvero stupefacente, ma rovinata dall’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Fano che hanno sequestrato il regalo fatto dagli amici al festeggiato, rimasto letteralmente a bocca asciutta. L’altra sera, infatti, di ritorno da Rimini con il pacchettino acquistato su commissione, il 37enne F. V (che era stato incaricato da una ventina di amici di trovare il regalo “giusto”) è stato fermato dagli uomini dell’Arma guidati dal tenente colonnello Alfonso Falcucci. STAVA andando a casa a cambiarsi prima di raggiungere gli amici alla festa. Ma a casa ci è tornato accompagnato dagli uomini in divisa. Quando con la palettina rossa hanno fermato la sua auto nei pressi della Stazione di Fano, i militari del Norm sapevano bene cosa avrebbero trovato in quella macchina, perché seguivano i movimenti di quell’uomo e dei suoi amici da tempo. Tutti consumatori di sostanze stupefacenti. Qualcuno anche segnalato. Ma non immaginavano dove li avrebbero trovati quei 20 grammi di cocaina che alla fine sono usciti fuori. Alla vista dell’auto dei carabinieri, infatti, il 37enne aveva pre- L’operazione dei carabinieri so l’involucro e l’aveva nascosto nel posto più vicino che ha trovato. Mantenendo il sangue freddo che non l’ha tradito. Così, nella prima perquisizione dell’auto, i carabinieri non hanno trovato niente, ma non si sono arresi perché sapevano bene cosa F.V. era andato a comprare a Rimini. IL FANESE aveva raccolto tra gli amici circa mille euro, una col- UNA VOLTA trovata la polverina, immediata è scattata la perquisizione a casa del 37enne dove i militari non hanno trovato né bilancini di precisione, né materiale da confezionamento o da taglio. In effetti quei 20 grammi servivano a far festeggiare più di 20 coetanei che avevano sganciato a testa una cinquantina di euro per procurarsi la “roba” per la festa. E mentre l’uomo torchiato dai militari svuotava il sacco raccontando che non era uno spacciatore, che quei 20 grammi non erano per uso personale ma li aveva comprati per dividerli con gli amici (circostanze che unite al fatto che l’uomo è incensurato, hanno evitato che scattassero le manette), un modo come un altro per festeggiare... in un locale del lido dove si erano dati appuntamento tutti per la festa, gli amici l’hanno atteso invano. L’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pesaro. Tiziana Petrelli FANO FESTA PER LA BOCCIOFILA «La Combattente» non teme le 90 primavere — FANO — NOVANTANNI anni e non dimostrarli. E’ il traguardo che ha raggiunto la sempre vivace Bocciofila «La Combattente», fondata nel 1924 da alcuni reduci fanesi della prima guerra mondiale, che oggi festeggia appunto i suoi primo 90 anni di vita. Una lunga storia, documentata anche in un libro per la parte ancora mancante (gli ultimi 20 anni), fatta non solo di sport delle bocce, ma anche di attività sociali, solidaristiche e culturali, sviluppatesi specie in questi ultimi tempi. Le bocce, come ricorda l’attuale presidente Enzo Tonelli e il suo predecessore Marino Serafini, rimangono comunque al centro dell’interesse della società che nel frattempo è diventata polisportiva, allargando il suo raggio d’azione anche agli scacchi e ad altri giochi. Innumerevoli sono stati i titoli conquistati durante i 90 anni, tra cui i prestigiosi 4 campionati italiani di società C e D, i campionati italiani assoluti con la coppia Speranzini-Lucarelli, che fanno della «La Combattente» una delle più gloriose società, tra le prime cinque in Italia. I FESTEGGIAMENTI inizieranno questa mattina alle 9 nella sede di via Tito Speri (che ha sostituito quella storica di via Metauro), alla presenza del presidente nazionale Fib Romolo Rizzoli, del Coni regionale Fabio Sturani e del sindaco Massimo Seri, con un convegno sulla preparazione e la didattica nello sport delle bocce, cui seguirà la presentazione del libro e il pranzo sociale. s. c. FANO 17 DOMENICA 15 GIUGNO 2014 A FANO DAL 18 AL 22 MALTEMPO ROVESCIATE LE PICCOLE IMBARCAZIONI AL PORTO Il Festival “Passaggi” schiera i big della politica Raffiche di vento, rami rotti e tanti danni E’ STATO un brutto risveglio quello di molti fanesi che ieri mattina intorno alle 5 sono stati buttati giù dal letto dalle forti raffiche di vento che hanno investito la città. Alle 5.38 la centralina del Club Nautico di Fano (Lido) ha registrato una raffica di 77,3 nodi, equivalente a 140 km/h. Ovunque rami spezzati per strada caduti sulle auto, vasi rovesciati e precipitati dai balconi, danni alle serre e alle colture, piccole imbarcazioni rovesciate al porto, ombrelloni da spiaggia piegati e lettini volati in mare. E’ lì che i bagnini sono andati a recuperarli. Il telefono dei Vigili del Fuoco è stato bollente dalle prime ore dell’alba e per tutta la mattina. — FANO — Danni per i bagnini CUCCURANO CERIMONIA CON PARENTI, SINDACO E VESCOVO Un parco per ricordare Rebecca A CUCCURANO rifioriscono i giardinetti del quartiere, nel nome della piccola Rebecca Antonioni. E’ passato poco più di un anno da quel tragico giorno di metà febbraio che commosse tutta la città, il giorno in cui una ragazzina di 13 anni è volata in cielo per un improvviso malore, in un pomeriggio come tanti, mentre chattava al computer con gli amici, in camera sua. Un tonfo, la corsa inutile in ospedale e una piccola vita spazzata via. In ricordo di lei “un angelo volato in cielo troppo in fretta” e per tutti gli altri bambini del quartiere, popolato di tante giovani famiglie, si sono mossi in questi ultimi mesi la solidarietà e il volontariato. E’ stato inaugurato infatti giovedì scorso alla presenza del vescovo Armando Trasarti e del neo sindaco Massimo Seri, con una cerimonia che dalle 20.30 è an- chetto quello rifiorito nel ricordo di Rebecca che è la dimostrazione di come prendersi cura del proprio quartiere sia il primo passo nella direzione della cittadinanza attiva. Un momento della festa al parco di Cuccurano data avanti fino a notte inoltrata, il “Parco Rebecca Antonioni”. Oltre 200 persone vi hanno preso parte, compresi alcuni compagni di classe di “Reby”. Un momento toccante che ha visto in prima fila la giovane mamma, la nonna, la zia e i cuginetti che hanno tenuto il nastro tricolore tagliato poi dal sindaco. E’ un par- «IL PARCO è stato intitolato a Rebecca da una targa commemorativa che è stata gentilmente offerta — racconta Silvia Terminesi che assieme al fratello Francesco e ad Andrea Vitali hanno avuto l’idea —. Noi come “Gruppo Giovani” abbiamo raccolto delle offerte da parte di tutti i cittadini, parrocchiani di san Biagio e non. Abbiamo chiesto inizialmente alle associazioni e alle ditte che immaginavamo volessero aiutarci, perché conoscevano la famiglia; poi il passa parola generale ci ha dato molta soddisfazione. Abbiamo messo delle cassettine in tutte le attività commerciali. Con le offerte abbiamo raccolto cir- •• ca 900 euro, il resto è stato tutto volontariato, gente che ha dato i suoi materiali... il fabbro, l’elettricista e l’imbianchino. Abbiamo ripulito così un’area verde che è lì dagli anni ‘70, ma era in degrado da tempo. Proprio lì in via del Pietrisco, dove abitava Rebecca. Prima c’erano solo uno scivolo e un’altalena, ora abbiamo fatto delle panchine nuove, un tavolo, due giochi con le molle. Ci siamo dati molto da fare. A maggio ci siamo messi giù a ripulire, pitturare, installare... e l’abbiamo inaugurato ora». Il vescovo Armando Trasarti, ha colto ancora una volta nel segno e nei cuori. «Ci è rimasto impresso il discorso del “Villaggio” — conclude Silvia —: il vescovo ha detto che con la crisi le famiglie si sono riunite molto, come una volta in cui si facevano le cose insieme e si partecipava alla vita dei fratelli e dei vicini». Tiziana Petrelli AL VIA la seconda edizione di Passaggi, il Festival della saggistica. La manifestazione, presieduta da Nando Dalla Chiesa, che si svolge a Fano, dal 18 al 22 giugno, è stata presentata ieri mattina, nel cortile di Palazzo de Pili, sede di Casarredo, dall’ideatore e direttore generale, Giovanni Belfiori, dal presidente dell’associazione Passaggi, Cesare Carnaroli. Presenti il neo sindaco Massimo Seri, Alberto Drudi e Schiavoni della Camera di Commercio, Tonelli di Bcc Suasa. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno dalle 17.30 fino a notte, nel «triangolo della cultura» (Memo Mediateca Montanari, chiostro delle Benedettine, chiesa di san Domenico). Aprirà il Festival l’incontro tra il ministro degli esteri Federica Mogherini e Massimo D’Alema, condotto da Monica Maggioni. Sarà poi un altro ministro, Stefania Giannini (Istruzione, Università e Ricerca) a chiudere la kermesse dialogando con Luigi Berlinguer, Francesca Puglisi e il giornalista Francesco Rea. In mezzo un mare di libri, come allude il tema di questa edizione «Parole ai confini del mare»: dall’attore Giulio Scarpati al vincitore di Masterchef Italia Federico Francesco Ferrero, da Enrico Vaime al fondatore del premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi Francesco Cavalli, da Caterina Chinnici allo storico Emilio Gentile, dai vaticanisti Marco Politi e Paolo Fucili al fondatore di Gambero Rosso e ideatore di Doctorwine.it Daniele Cernilli, dalla bionda Madalina Pometescu, vincitrice di Bake Off Italia all’economista Giovanni Moro, dal giornalista Mario Giordano allo psichiatra Vittorino Andreoli, da Nando dalla Chiesa allo scrittore-viaggiatore Valerio Millefoglie, in compagnia del musicista dei Casino Royale Geppi e del blogger Ivan Carozzi. Nutrita anche la presenza dei politici tra i quali Marco Follini, Claudio Martelli, Gianfranco Fini. Infine Piero Folena ricorderà Enrico Berlinguer con Pierpaolo Farina e Jolanda Bufalini. VENERDI’ 20, giorno della partita Italia-Costa Rica, festival dedicato allo sport, con Oliviero Beha e Alfio Caruso, e la graphic novel di Marco Peroni e Riccardo Cecchetti su Gigi Meroni, presentata da Luca Raffaelli. E Raffaelli presenterà, il giorno successivo, «Mi piace Spiderman, e allora?»; insieme all’autrice Giorgia Vezzoli e all’editrice Monica Martinelli, ci sarà Fausto Schermi, esperto in politiche educative, le cui nozze con un uomo olandese, celebrate nei Paesi Bassi, di recente sono state trascritte, per la prima volta in Italia, nel registro dello stato civile del Comune di Fano. Tre i premi assegnati: il premio ad Personam del Festival, a don Luigi Ciotti. Inoltre, da questa edizione sono stati istituiti il premio «Tullio Ghiandoni» che Vincenzo Mollica e Rebecca Lisotta consegneranno al disegnatore e artista Tullio Pericoli, e il premio «Andrea Barbato- Passaggi d’Inchiesta» che il figlio Nicola consegnerà a Corrado Stajano. L’ingresso è libero. •• 18 FANO E VAL CESANO DOMENICA 15 GIUGNO 2014 Mondavio: torneo pulcini con il sesto Memorial Grilli CARTOCETO SARA’ innanzitutto una bella festa, con i bambini assoluti protagonisti, l’ultimo impegno di stagione per la scuola calcio del Della Rovere, che chiude l’attività annuale organizzando il «6˚ Memorial Claudio Grilli», torneo interregionale riservato alle categorie «Pulcini» oggi alle 9,30 con le gare di qualificazione. A lato, una manifestazione del comitato Pro Marotta Unita che lasciò il segno lo scorso 13 aprile POLEMICHE SI ALZA IL TONO DEL DIBATTITO IN VISTA DELLA SEDUTA REGIONALE Comitato Marotta unita furioso: «Seri non fermerà la nostra storia» — MAROTTA — A DUE giorni dalla seduta del consiglio regionale che dovrà dire la parola definitiva sull’accorpamento della Berlino dell’Adriatico, il comitato Pro Marotta Unita replica in modo “acceso” al sindaco di Fano Massimo Seri e al comitato FanoUnita. «Leggiamo ormai da giorni le esternazioni del nuovo sindaco, che con tutti i problemi che ha la città di Fano ha deciso di accanirsi contro Marotta e la sua unificazione. Un atteggiamento che lascia perplessi molti cittadini, i quali si chiedono: ma la volontà popolare conta ancora qualcosa, oppure no? Il fatto che i marottesi si siano espressi a stragrande maggioranza nel referendum a favore dell’unificazione della propria città, per il sindaco di Fano ha un valore, oppure co- me in altri tempi, intende tenere in ostaggio i marottesi nel suo Comune? Finalmente la proposta di legge andrà al voto del consiglio regionale martedì e siamo certi che le pressioni nei confronti dei consiglieri che hanno già votato favorevolmente alla proposta di legge non porterà nessun risultato». «AGLI amici del comitato FanoUnità — continua la nota — i quali pensano che una minoranza possa avere la meglio sulla maggioranza dei cittadini, rispondiamo che la storia ormai sta facendo il suo corso e non potrà essere fermata. Il Comune di Fano non ha proposto ricorso al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar; non ha impugnato l’esito del referendum, né il decreto che ha fissato la data dello stesso al 9 marzo. La minaccia dell’istanza di prelie- MONDAVIO Tornano le note di Peroni OGGI alle 21,15 nel chiostro san Francesco di piazza Matteotti si terrà un concerto strumentale dedicato al musicista cesanense Alessandro Peroni, nato nel 1874 e scomparso nel ‘64. E sempre a Peroni sarà ispirato il concerto lirico che si svolgerà nella giornata del 22, nello stesso orario e nella stessa location. Per informazioni si può contattare il Comune allo 0721 97101. vo depositata dall’avvocato del Comune di Fano non potrà produrre nessun effetto sull’esito della votazione in consiglio. Se fosse sufficiente che un avvocato depositi due righe per inibire l’esercizio del potere legislativo regionale sollecitato da 5mila cittadini e assistito dal parere favorevole di tutte le amministrazioni coinvolte, e supportato, infine, da una chiara volontà popolare, allora il consiglio potrebbe davvero chiudere bottega». VISTA la battaglia interpretativa ancora in atto sui numeri del referendum, è bene ricordarne l’esito nel dettaglio. I voti validi sono stati in tutto 4150 e di questi 2793 (pari al 67,30%) hanno dato l’ok al passaggio della frazione di Marotta di Fano al comune di Mondolfo. Sandro Franceschetti Rossi taglia subito un assessore — CARTOCETO — I GIARDINI della Rocca hanno ospitato l’altra sera la seduta di insediamento del consiglio comunale. «Ripartiamo da qui — ha esordito il neo sindaco Enrico Rossi —, con il primo incontro istituzionale tenuto in un luogo pubblico e simbolico per Cartoceto: i giardini a pochi metri dal primo tratto di mura crollate». Dopo aver nominato Michele Mariotti vicesindaco con deleghe al bilancio, al patrimonio, allo sviluppo economico, all’occupazione, alle attività economiche, produttive e di servizio, all’innovazione tecnologica e alla società partecipata, Rossi ha illustrato una scelta coraggiosa, ma in linea con quanto detto in campagna elettorale. «Ho scelto una giunta leggera, con tre assessori, anziché quattro. Il risparmio andrà al fondo per l’occupazione, al centro del programma di “Facciamo Futuro”. Vogliamo dare risposta ai problemi concreti dei cittadini e la prima preoccupazione è il lavoro». Gli altri due assessori sono Francesca Ciacci e Matteo Andreoni. La prima si occuperà di pubblica istruzione, servizi sociali e sanità; Andreoni di cultura, tradizioni popolari, pianificazione, ambiente, energie rinnovabili, politiche abitative, edilizia privata. · Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +&!z!]!#!, Anno 154 N˚ 163 Domenica 15 Giugno 2014 € 1.20 N CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) www.corriereadriatico.it Il commercio è bello di notte ENDURANCE μ Il ministro Lupi al Forum La Marche conquistano gli Emirati Shopping sotto le stelle, operatori e categorie lanciano la sfida dell’estate Ancona In estate negozi aperti fino a mezzanotte, ecco il nuovo trend. E' partita l'altra sera l'iniziativa dei commercianti di corso Amendola riuniti sotto la bandiera del Centro Commerciale Naturale Amendola & Co. Ricco il programma di eventi che sarà replicato tutti i venerdì sera fino al 4 luglio. Un debutto μ Esordio soft con la serata iniziata dalle parti del Dorico dove la concessionaria Domina ha dato la possibilità agli appassionati delle quattro ruote di provare le nuove Audi A 3 alimentate a metano e alcuni modelli Cabrio. Test Driver che sarà replicato venerdì 27 giugno. Molti locali hanno esposto delle luminarie per attirare la clientela altri invece si sono affidati a palloncini colora- ti. Alcuni bar sono riusciti a piazzare dei tavolini, un po’ di musica e la gente si è fermata magari per un caffè, un aperitivo cena o un semplice gelato. Una iniziativa quella dei commercianti di corso Amendola senza dubbio lodevole anche se alcune cose dovranno essere migliorate. Chi si aspettava fiumi di gente nel cuore del rione Adriatico in parte è rimasto deluso. Organiz- zare eventi di questo tipo in una città che nel periodo estivo tende a svuotarsi non è semplice. Per attirare gente occorrono eventi collaterali quelli che purtroppo sono mancati l'altra sera in corso Amendola. Bastava chiudere la strada, organizzare un minimo di musica magari dalle parti di piazza Don Minzoni e il gioco era fatto. Comirato In cronaca di Ancona vincente degli azzurri, battuta l’Inghilterra 2-1. In testa al girone con la sorpresa Costa Rica Marchisio e Balo, è un’Italia mondiale SPORT μ Ma la polemica infuria Manaus Al Mansouri, Lupi, Spacca e Mangialardi Ancona Il Belpaese e le Marche puntano alla conquista del mercato arabo, facendo leva sull' amicizia con gli Emirati Arabi Uniti per raggiungere l'intera area del Golfo. Si è parlato di questo al Forum di Senigallia con il ministro Maurizio Lupi che ha anche annunciato l’arrivo dello stato di emergenza per gli alluvionati. Marinelli A pagina 3 μ Sul podio tre emiratini Il principe trionfa nella Conero Cup Quadri A pagina 2 μ Emergenza occupazione Sono a rischio seimila posti A pagina 7 L’Italia di Prandelli comincia la sua avventura ai Mondiali battendo l’Inghilterra per 2-1 grazie alle reti di Marchisio e Balotelli ma anche nel segno degli infortuni. Dopo aver perso Montolivo, rimasto a casa per la rottura della tibia, e rischiato di dover salutare anche De Sciglio, nella sfida d’esordio manca anche Buffon a causa di una distorsione alla caviglia sinistra. Gli azzurri passano in vantaggio al 35’ con un bel tiro dal limite di Marchisio, il pareggio inglese arriva subito con Sturridge su bella azione di Rooney. Ad inizio ripresa il gol decisivo di Balotelli con un colpo di testa su cross di Candreva. Lopez Nell’Inserto Balotelli spinge in rete il cross di Candreva: è il 2-1 dell’Italia sull’Inghilterra Del Bosque “La Spagna è ancora viva” Magrini Nell’Inserto μ Con Honduras e Bosnia Francia e Argentina al debutto Salus Nell’Inserto Pugno di ferro contro i furti in casa Sgominata una gang di nomadi. Tredici colpi in due mesi, ladra seriale denunciata Ancona La polizia è convinta di avere identificato la ladra seriale. Gli uomini della Squadra Mobile hanno svolto un’importante indagine in materia di reati predatori, riuscendo ad individuare e denunciare all’autorità giudiziaria quella che considerano l’autrice di 13 furti in abitazione commessi ad Ancona tra marzo ed aprile. Si tratta di una nomade di 40 anni. E a Jesi è stata sgominata una banda di topi d’appartamento e d’auto. Quattro professionisti dello scasso sono stati arrestati ieri dai carabinieri. Frezzi Nelle cronache di Ancona e Jesi μ Sgarbi in giunta a Urbino μ Grande rimonta con Di Francisca protagonista L’assessore Dream Team d’oro alla Rivoluzione ai Campionati Europei Urbino Pronta la nuova giunta di Urbino. Assente Vittorio Sgarbi, ovvero l’assessore alla Rivoluzione. Gulini In cronaca di Urbino Altro splendido trionfo per il Dream Team del fioretto femminile Pincini Nell’inserto laDOMENICA μ L’arte va in scena A Penna San Giovanni c’è un teatro da leggenda μ Il brand in vetrina Il sogno di camminare indossando Le Silla OGGI INSERTO DI 4 PAGINE μ A tavola con brio Giallo come lo zafferano Il colore delle emozioni Domenica 15 Giugno 2014 T: 0721 31633 FANO E: [email protected] XIX F: 0721 67984 Cocaina per dare brio alla festa di compleanno: denunciato IL SEQUESTRO Fano Festa di compleanno con cocaina. Era questo i l'"originale" regalo che un giovane fanese aveva pensato di fare nel giorno della festa di un amico. F.V. queste le iniziali del ragazzo, stava tornando dalla costa romagnola ed era diretto alla festa di compleanno, dove però non è mai arrivato. Per strada infatti, mentre viaggiava a bordo della sua automobile, è stato fermato dai Carabinieri di Fano diretti dal capitano Alfonso Falcucci. Immediata è scattata la perquisizione che ha permesso ai militari di individuare la droga. Il giovane, incensurato e disoccupato, aveva trovato un nascondiglio ingegnoso quanto relativamente sicuro: i suoi slip. All'interno della biancheria intima infatti F.V. aveva cercato di nascondere lo stupefacente e ci era quasi riuscito se non fosse stato per la maggior destrezza dei militari che lo hanno scoperto. Il giovane aveva con sé venti grammi di cocaina ed avrebbe spiegato ai Carabinieri che era diretto al compleanno di un amico, tanto che la droga avrebbe dovuto servire per animare la festa. A suo carico è immediatamente scattata la denuncia per possesso di sostanze stupefacenti alla Procura della Repubblica di Pesaro. L'operazione rientra all'interno di un più vasto servizio di controllo del territorio condotto dai Carabinieri che anche con l'avvicinarsi della stagione estiva e di conseguenza la possibilità di una maggiore circolazione di persone a livello locale stanno svolgendo un' opera su vasta scala di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Solo qualche giorno fa sempre i Carabinieri avevano denunciato un 47enne di Saltara perché coltivava piante di marijuana in casa. Nel giardino della sua abitazione V.F. aveva otto vasi contenenti quattordici piantine di stupefacente, mentre all'interno sono stati rinvenuti circa 30 grammi della stessa sostanza già essiccata e pronta al consumo. L'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica. Per casi come questo e per ingenti quantitativi di stupefacente la legge prevede anche la denuncia penale ed la reclusione i carcere. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tromba d’aria, devastata la zona mare Gazebo rotti, ombrelloni sradicati, alberi spezzati e grossi rami ammassati lungo le strade EFFETTO MALTEMPO SILVIA FALCIONI Fano Una tromba d'aria di passaggio che in soli quindici minuti ha scatenato l'inferno. Sono stati momenti di attesa e di paura, momenti di tensione soprattutto nelle spiagge della zona mare, dove i titolari degli stabilimenti hanno temuto fortemente per le loro attrezzature. "Eravamo chiusi nella cabina centrale ad attendere che il temporale passasse - racconta Matteo Renzi dei Bagni Carlo di Sassonia - C'era da aver veramente paura perché la pioggia era battente ed il vento fortissimo: rispetto a quello che è stato, i danni potevano essere molti di più". Erano da poco passate le 5 quando la tromba d'aria si è abbattuta sulla città, toccando soprattutto la zona mare e arrivando a creare grossi disagi. Alberi spezzati, rami ammassati sulle strade, foglie che volavano a vortice, spiagge devastate come se fosse passato un piccolo tornado. "Gli ombrelloni erano tutti caduti e più di una decina sono stati strappati a causa delle raffiche di vento -prosegue Renzi- anche i lettini erano finiti a terra ed alcuni gazebo “Quindici minuti di inferno, in quegli attimi abbiamo veramente pensato al peggio” Quindici minuti di paura per la pioggia e le forti folate di vento che hanno tenuto in apprensione soprattutto gli operatori balneari con diversi ombrelloni che sono stati spostati. La furia del vento che ha raggiunto anche i 140 chilometri all’ora ha anche capovolto un catamarano sono stati rotti. La piscina si è allagata ed abbiamo avuto non pochi problemi, per non parlare delle piante che erano tutte distrutte. In un campo da beach volley la furia del maltempo è arrivata a piegare una recinzione. Questa è stata la situazione da noi, ma sappiamo che di problemi e disagi ne hanno avuti anche gli altri concessionari. Per fortuna il mare non si è ingrossato fino a lambire la spiaggia altrimenti a quest'ora parleremmo di ben altri danni". I marinai dicono che si sia trattato di una vera tromba d'aria, che ha visto un vento talmente forte da toccare i 140 chilometri orari, così violento da far dimenticare il sole cocente dei giorni scorsi. Per l'intera giornata di ieri quindi i bagnini hanno dovuto rimediare ai disagi e sistemare ciò che era stato logorato dal maltempo che in pochi minuti ha creato non pochi disagi. "Per fortuna eravamo stati già allertati dell'allerta meteo dalla Capitaneria di Porto dal pomeriggio di venerdì e dobbiamo ringraziare tutti perché sono stati molto bravi sottolinea Renzi - In questo modo abbiamo potuto prepararci al meglio ad affrontare l'emergenza. Purtroppo però per quanto si è preparati per alcune strutture, magari fisse o senza possibilità di essere spostate, non si può fare molto e bisogna solo sperare". Per quanto il maltempo fosse stato annunciato già da qualche giorno, la città è rimasta stupita dal momento che l'aggravarsi delle condizioni Centralini bollenti con l’allerta meteo che proseguirà anche nelle prossime ore climatiche è arrivato molto presto, già dalla notte tra venerdì e sabato, mentre ci sono ancora altre giornate di allerta, di fronte alle quali non si può abbassare la guardia. Anche per la giornata di oggi infatti le condizioni restano critiche e tutte le forze sono in campo per cercare di limitare al massimo i danni. Vigili del fuoco, Polizia Municipale e Protezione Civile con uomini e mezzi sono mobilitati da giorni in caso di necessità. I centralini sono bollenti dal momento che le segnalazioni sono state tante, ma in particolar modo a preoccupare è ancora quello che potrebbe succedere. Molto vivido è ancora il ricordo dell'inverno scorso, quando il forte vento ha creato tantissimi danni, non limitati ad una sola zona, ma estesi a tutta la città. © RIPRODUZIONE RISERVATA Furia del vento, un catamarano si capovolge IL LITORALE Fano La furia del maltempo ha colpito anche il Club Nautico Fanese al Lido, dove il vento talmente intenso è riuscito a ribaltare alcune imbarcazioni ormeggiate nel luogo custodito. Un catamarano si è capovolto ed è stato bloccato dal muretto del molo, mentre un altro paio di imbarcazioni verso riva si sono rovesciate. Striscioni, sabbia e foglie svolazzavano per il cielo, creando uno scenario quasi apocalittico. Una volta passata la tromba d'aria alcune imbarcazioni sono state risollevate, anche se il compito non è stato semplice dato che non accennava a smettere di piovere. Al Lido sono stati A Roncosambaccio i canneti hanno finito con l’ostruire gran parte della carreggiata, danni alla vegetazione Martoriata la periferia, disagi avvertiti anche in centro LA SITUAZIONE Fano Se la zona mare è stata la più colpita, anche al resto della città non è andata sicuramente meglio. Il problema principale sono stati diversi alberi spezzati in diversi quartieri, che in alcuni casi si sono abbattuti sulle auto. In Sassonia, in via dell'Arzilla ed in via Brigata Messina sono stati necessari interventi per rimuovere i tronchi finiti sui mezzi in sosta, ma anche un lavoro ingen- Vento forte e piogge, disagi in diverse zone della città e della periferia te di pulizia da tantissimi rami spezzati e finiti in strada. Moltissime le chiamate ai vigili del fuoco ed ai vigili urbani, soprattutto per liberare le automobili, ma ci sono stati anche casi in cui alcune fioriere sono cadute dai balconi, per fortuna senza arrecare danni. Un albero, sradicato alla base da intense raffiche di vento, è rimasto penzolante di fianco alla tensostruttura di Sassonia, mentre poco distante un ramo ha colpito una finestra, spaccandone il vetro. Poiché si trattava di un'abitazione di un condominio, i vetri rotti hanno fatto un volo di qualche metro prima di toccare terra, fortunatamente senza finire sopra cose o persone. Altra situazione sempre critica ed annosa è quella di Sassonia Sud dove il mare è tornato a lambire la strada a causa dell'assenza di scogliere ed a preoccupare i residenti, che in altre occasioni si sono visti l'acqua arrivare fino alle case. E' sempre in questo tratto che si registra anche il maggior numero di garage e scantinati allagati ad ogni acquaz- risparmiati i vari locali sul lungomare, l'unico disagio, oltre al sottopasso provato dall'acqua, è stato causato da un albero spezzato in viale Cairoli che però non ha fatto danni ed è stato rimosso da alcuni passanti. L'intero litorale è stato messo sotto assedio, a partire da Gimarra fino a Metaurilia, con ombrelloni spezzati e lettini finiti in acqua. Non da meno anche i corsi d'acqua sono stati tenuti sotto costante osservazione da parte dei volontari della Protezione Civile, dopo gli allagamenti che si sono verificati nei mesi scorsi. Per fortuna la tregua concessa ieri ha consentito a tutti gli operatori di provvedere alla sistemazione dei danni subiti e di prepararsi per un'altra notte di piogge. zone. Per fortuna però il maltempo è stato soprattutto caratterizzato da raffiche di vento che hanno prevalso sulle piogge e quindi consentito di tenere sotto controllo il livello del mare. Non è andata meglio nelle periferie fanesi dove la maggior presenza di vegetazione ha portato a fare i conti con strade su cui giacevano tappeti di rami e foglie. I maggiori disagi si sono avuti a Roncosambaccio dove i canneti hanno finito per ostruire gran parte della carreggiata mentre il fogliame ha fatto il resto. Come se non fossero abbastanza pioggia e vento, anche i tuoni hanno fatto la loro parte con forti boati ripetuti per diverso tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Domenica 15 Giugno 2014 μ Un’artistica XXI FANO Online www.corriereadriatico.it mattonella in maiolica per le associazioni che hanno saputo valorizzare un appuntamento diventato tra i più attesi Pesca con la tratta, annullo speciale e premio ai protagonisti IL RICONOSCIMENTO Fano Anche quest'anno l'associazione Alberghi Consorziati di Fano, Torrette e Marotta replicherà la commemorazione della pesca della tratta ai fini di promozione turistica. Ottenuto un grande successo nel 2013, l'iniziativa si è rivelata come uno de- gli eventi più graditi dagli ospiti della riviera, ai quali in diverse occasioni, all'alba o al tramonto è stata offerta l'occasione di "indossare i panni" dei vecchi pescatori e rendersi interpreti, accanto a pescatori provetti, dell' antica usanza. Si tratta di un tipo originale di pesca che sembra prendere vita da una di quelle foto color seppia di inizio ’900, quando molte famiglie di pescatori fanesi la praticavano per portare il cibo sulle loro mense. Per attuarla occorre munirsi di uno speciale permesso alla Capitaneria di porto, tramite l'intermediazione dell'Ufficio Turismo del Comune di Fano e il pescato non può essere usato ai fini commerciali, così che la pesca si conclude sempre con una bella arrostita tra tutti coloro che hanno partecipato alla iniziativa. Nel pomeriggio di venerdì scorso nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, l'associazione presieduta da Luciano Cecchini ha voluto premiare le realtà che hanno preso parte alla pesca della tratta nel 2013. Hanno ricevuto così un'artistica mattonella in maiolica, realizzata da giovani fanesi: la Polisportiva di Caminate, l'associazione Quei dla dal fium di Tombaccia, l'Albatros club di Marotta, gli Anziani di Gimarra, l'associazione Scout Park "Francesco Tonucci", il Centro Sociale di Sasso- Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco, Mazzoni Giuliani e il capitano del porto Fabrizio Marilli nia, Le Tradizioni marinare di Fano, l'Agfh, il circolo anziani Le Colonne del cielo di Prelato e l'associazione Cultura Malarupta del Comune di Mondolfo. Per l'occasione le Poste hanno realizzato un annullo speciale. Presente anche il sindaco Seri e gli ex sindaci Mazzoni e Giuliani, oltre il capitano del porto Fabrizio Marilli. © RIPRODUZIONERISERVATA “Spiagge, servono interventi immediati” Le promesse di Seri in campagna elettorale: per gli operatori non si può più perdere tempo I REBUS DELL’ESTATE MASSIMO FOGHETTI Fano Dalla associazione dei concessionari di spiaggia "Oasi" aderente alla Confartigianato e presieduta da Mauro Mandolini, sono partite tutta una serie di richieste al nuovo sindaco Seri. La stagione turistica è già iniziata, ma ancora molti problemi sono da risolvere. Già Seri, in campagna elettorale, aveva preso precisi impegni ed ora la categoria preme perché questi vengano assolti, dato che non c'è tempo da perdere per precise scadenze temporali. Gli effetti della erosione - ha notato il segretario Andrea Giuliani - sono ancora particolarmente emergenti a Gimarra. Qui l'amministrazione comunale che ha concluso il suo mandato ha realizzato un piccolo intervento di manutenzione della scogliera oltre al ripascimento della spiaggia. In- tervento molto gradito, ma non sufficiente: si attende infatti l'intervento strutturale risolutivo, il cui progetto, già presentato in Regione in attesa di finanziamento, prevede il rafforzamento e l'arretramento delle attuali scogliere. Altro problema tamponato ma non risolto è quello dell'erosione nei Bagni Sergio a Sassonia. Bagni che hanno usufruito di un intervento di ripascimento, come le spiagge vicine, finanziato dalla Regione per 130.000 euro. In pratica per quanto possibile è stata riportata la ghiaia sottratta dal mare". Purtroppo ancora una volta si tratta di un intervento tampone, come la ricarica dei pennelli a difesa della costa che dovrebbe essere finanziata dall'amministrazione comunale. L'intervento che tutti aspettano, in realtà è la realizzazione delle nuove scogliere emerse dallo Yankee fino al porto. Non si può procedere in misura minore perché altrimenti ne soffrirebbero i Bagni Peppe, Maurizio, Gabriele e Carlo, i quali diverrebbero tutti presto vittime dell' erosione. Le risorse in teoria ci sono: sono costituite dai 3 milioni di euro di fondi Fas inseriti nel quadro integrativo del progetto complessivo sul dissesto Attività produttive Necessitano sensibilità e grande esperienza LA RICHIESTA Fano Stagione estiva già cominciata, tante le problematiche che gli operatori balneari devono affrontare idrogeologico. Lo stanziamento approvato dalla Regione è stato inviato per la firma al Ministero dell'Ambiente. Quando questo avverrà il Comune di Fano potrà prendere contatti con il Commissario Straordinario per le Opere Pubbliche per definire un crono-programma, atteso che il progetto lo deve realizza- re lo stesso Comune. Ma bisogna fare in fretta perché se non si sarà reso esecutivo il progetto entro la fine dell'anno, i finanziamenti saranno revocati. Un' altra esigenza importante si riferisce ai Bagni Prima Secca, tra Torrette e Ponte Sasso, dove la spiaggia è ridotta al lumicino e alle concessioni del Consorzio di Marotta, dove le scogliere dovrebbero essere ricaricate. Procedere con interventi parziali, significa salvare la stagione corrente, ma ritrovarsi l'anno seguente con lo stesso problema; ecco perché una difesa integrale porterebbe a un risparmio di risorse. © RIPRODUZIONE RISERVATA "Mettere le persone giuste al posto giusto" è la richiesta che oltre agli interventi strutturali, Mandolini ha avanzato al sindaco Seri, impegnato a definire il proprio esecutivo. All'assessorato alle Attività produttive è stato chiesto di porre una persona che conosca i problemi del mondo delle imprese e che abbia la sensibilità giusta per risolverli. A questo proposito è in gioco il futuro stesso della economia fanese, il cui rilancio è la condizione sine qua non per la ripresa della occupazione. Lo stesso occorre fare all'assessorato al Turismo e a questo proposito per l'Oasi, l'associazione dei concessionari di spiaggia, il massimo sarebbe una persona che nella sua vita abbia fatto l'imprenditore turistico. Disagio sociale e degrado le due questioni che tengono banco Omiccioli tuona “Sorriso dei bimbi” alla prima edizione Sondaggi sui problemi della città Domani il varo della nuova giunta “Divisioni interne nel Pd” In tanti al motoraduno Il ricavato in beneficenza IL QUESTIONARIO Oltre alla composizione della giunta che il nuovo sindaco Massimo Seri si è impegnato a rendere nota domani, le forze politiche che fanno parte della coalizione vincente iniziano ad occuparsi dei problemi della gente. Il comitato che ha sostenuto la elezione di Samuele Mascarin, al quale si pensa venga attribuita la delega ai Servizi Sociali, non disconosce che siano tanti e di difficile soluzione e che non tutto potrà essere affrontato e risolto immediatamente. Per questo è stato lanciato un questionario per individuare, con l'aiuto dei cittadini fanesi, quelle tematiche che dovranno essere affrontate con urgenza nelle prime sedute della nuova Giunta e del nuovo consiglio comunale. In poco più di 48 ore più di duecento0 persone hanno risposto, esprimendo la loro opinione su due quesiti di estrema urgenza. Il primo riguardava alcuni problemi irrosolti della città come le nuove povertà, il degrado urbano e l'aiuto alle realtà economiche di Fano. Quello che esce dai risultati è che quasi il 30% Fano LA POLEMICA Fano Fano stionario prevedeva anche la possibilità di indicare liberamente la propria priorità, data da più del 10%. In queste indicazioni risalta la richiesta di mantenere l'Aset comunale e pubblica e di avere un'amministrazione comunale trasparente; molto gettonata è la richiesta di adottare gli open data in Comune. Il secondo quesito riguardava la costituzione della nuova giunta comunale. Il 37% ha risposto da persone preparate e competenti, il 40% da persone giovani e innovative. Il primo atto del nuovo sindaco Seri che ha inviato una lettera alla Regione per perorare la causa del mantenimento della parte di Marotta di Fano, costituisce per Omiccioli di Fano 5 stelle il segno evidente delle contraddizioni interne del Pd. E il grillino si chiede: "Quale futuro può avere il nostro territorio in mano ad amministratori, che pur facendo parte della stessa parte politica, hanno idee completamente diverse? Cosa aspettarci allora per l'ospedale unico? Non possiamo rallegrarci per quello che attenderà Fano. Seri si bea di avere contatti forti in Provincia e in Regione. Peccato che la Provincia e la Regione abbiano tutt'altre mire rispetto a quelle di Seri. Che, a questo punto, non avrà la forza, con un Pd fanese allineato con quello provinciale e regionale, di opporre resistenza. Marotta diviene lo specchio di questa realtà politica che ha al suo interno mille contraddizioni". © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Seri con i suoi sostenitori: adesso il momento delle scelte dei votanti chiede di agire con urgenza sui problemi sociali, abitativi ed economici che attanagliano molti concittadini. Circa il 25% si è espressa per affrontare i problemi di degrado e sporcizia in cui versa Fano. L'aiuto alle attività economiche della nostra città è sentito come un'urgenza dal circa il 20% dei rispondenti. Il que- Sugli assessorati si continuano a chiedere figure giovani e al tempo stesso innovative L’INIZIATIVA Anche i motociclisti contribuiscono ad arricchire il numero delle presenze turistiche nella nostra riviera. Ha ottenuto un particolare successo la prima edizione del motoraduno nazionale "Il sorriso dei bimbi", organizzato dal Fanum Bikers Team e patrocinato dal Comune di Fano, che si è tenuto presso l'Anfiteatro Rastatt gli scorsi 31 maggio e primo giugno. La due giorni motociclistica si è articolata fra momenti conviviali - uno dei quali proprio all'anfiteatro Rastatt, interamente realizzato dai membri del Team che hanno cucinato e servito il pesce agli ospiti in spiaggia e due moto passeggiate nello splendido entroterra provinciale. Un tour che ha coinvolto Pesaro, la panoramica San Bartolo, Gabicce Monte, Gradara, Tavullia con una visita al Rossi fans club e il monastero del beato Sante; e il giorno dopo: i borghi medievali sulle colline Fanesi, con passaggio e sosta alla gola del Furlo, per finire co un aperitivo sul mare. La nutrita parteci- pazione di bikers provenienti da varie località italiane ha coronato l'impegno degli organizzatori. La manifestazione è stata realizzata per sostenere la "Associazione Oasi dell'Accoglienza", che sorge sulle verdi colline fanesi a Sant'Andrea in Villis. L'intero ricavato del raduno infatti è stato devoluto alla onlus, gestita da Maria Chiera, nel corso di una festa che si è svolta nel pomeriggio di ieri nella sede dell'associazione. Il Fanum Bikers Team è un gruppo organizzato di motociclisti nato a Fano a cavallo degli anni 2012 2013 ed è coordinato dai suoi fondatori, Stefano Vincenzoni e Umberto Ghiraldi. L'acronimo Lamps (Lealtà, AMicizia, Passione e Solidarietà), termine universalmente usato dai bikers per salutarsi, è stato scelto come motto. Il "Team", nasce quindi come polo di aggregazione di amici con la comune passione per il mototurismo, ma con l'obiettivo principale di suggellare l'amicizia di tutti in quella "S" del motto: la solidarietà, soprattutto rivolta nei confronti dei bambini più bisognosi e meno fortunati. © RIPRODUZIONE RISERVATA XXII Domenica 15 Giugno 2014 FANO •VALCESANO Estate senza soste con settanta eventi IL PROGRAMMA Mondolfo Pubblicato il calendario delle iniziative estive a Mondolfo e Marotta, coordinato dagli Assessorati al Turismo e alla Cultura e con la fondamentale partecipazione dell'associazionismo locale. "Ci presentiamo con oltre settanta eventi da giugno a fine agosto, con iniziative che rispondono alle diverse sensibilità e richieste sia dei residenti che dei turisti che scelgono Mondolfo e Marotta, la terra delle due vacanze in una, per la loro villeggiatura" così l'assessore al Turismo Mario Silvestrini. "Calendario costruito insieme alle associazioni prosegue Silvestrini - è stato oggetto di incontri, seguendo anche alcune linee fondamentali consolidate nel corso degli anni". Grande apertura per l'estate il prossimo 21 giugno con due appuntamenti di punta: Corrado Augias in uno dei Borghi più Belli d'Italia per Villa Castella e "Marche in Blu" per la confermata Bandiera Blu 2014. "Siamo particolarmente soddisfatti - interviene l'Assessore alla Cultura Corrado Paolinelli - di aver potuto confermare appuntamenti particolarmente importanti: rimane sempre fondamentale la collaborazione con il mondo dell'associazionismo. Da aprte nostra resterà sempre alta l’attenzione anche alle famiglie ed ai bambini". Non mancherà così il teatro in piazza il lunedì sera (dal 30 giugno al 4 agosto), e per i bambini Fiabe al Bastione (giovedì sera), e Giocolandia (il mercoledì). Particolarmente ricche le manifestazioni legate allo sport, con l'11-13 luglio l'Adriatic crow sup race, tappa mondiale di questo sport in grande ascesa; presentazioni di libri, mostre, saranno poi un leitmotiv, in spazi di grande bellezza fra Villa Valentina, il Bastione di S.Anna ed il Complesso Monumentale di S.Agostino. Imperdibile "La Festa della Tratta" (in calendario per il 26 e 27 luglio), mentre la solidarietà sarà di casa anche con "Progetto Sorriso" (16 agosto) Dalla cultura al teatro ma non mancheranno iniziative anche per giovani e bambini Online www.corriereadriatico.it o "Fragile Rock" (appuntamento fissato per il 30 agosto). Apertura dei Musei Civici e "Alla scoperta del Castello di Mondolfo", grazie pure alla collaborazione con le Miniguide dell'ICS "Fermi" durante tutta la stagione. Musica, poi, ballo ed anche cinema a luglio ed agosto, in curiose location. "Non è facile sintetizzare un calendario così vario - confermano gli assessori Silvestrini e Paolinelli che ringraziano anche tutto lo staff comunale - e pertanto l'invito è a consultare il materiale divulgativo non solo a stampa ma anche on line, disponibile pure sul sito internet www.comune.mondolfo.pu.it". a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA “Linfa anche per le imprese locali” Asfaltature nelle zone nevralgiche, al via a Pergola il terzo piano di lavori Ristrutturazione per le scuole delle frazioni LE OPERE PUBBLICHE LA SITUAZIONE Pergola MARCO SPADOLA Pergola A sole due settimane dalle elezioni, che hanno riconfermato alla guida della città Francesco Baldelli, a Pergola sono ripartiti importanti lavori pubblici. Si tratta principalmente di asfaltature di strade in zone nevralgiche della città, come quelle artigianali e residenziali. "Come promesso in campagna elettorale - esordisce il sindaco Francesco Baldelli - in tempo record abbiamo aperto nuovi cantieri per realizzare interventi fondamentali per Pergola. Potevamo iniziare queste opere prima delle elezioni per cercare maggiore consenso e anche per evitare le solite polemiche dell'opposizione ma, con la serietà con cui abbiamo sempre interpretato il nostro ruolo di amministratori, abbiamo atteso i tempi giusti. Siamo già al lavoro per altri cinque anni di fatti, con la concretezza e l'amore per la città che sempre ci ha contraddistinti". Lavori di asfaltatura in svolgimento per il terzo piano delle opere pubbliche a Pergola A scendere nei dettagli, il neo assessore ai lavori pubblici Luca Castratori. "I lavori di asfaltatura sono partiti in via delle Arti e dei Mestieri, una zona artigianale e residenziale. Un segnale di vicinanza nei confronti delle attività produttive in questo periodo di grave crisi economica. Presto partiranno anche i nuovi asfalti in altre zone e località del Comune: nella zona di piazza Garibaldi, in quella industriale Ganga, lato destro e sinistro, e in località Valrea. Si tratta di interventi per ben 100mila euro. Sono lavori che rientrano nel terzo piano di opere pubbliche messo in cantiere dall' amministrazione Baldelli in nemmeno sei anni. Questi ap- palti andranno a dare anche lavoro e linfa a diverse imprese locali in un periodo purtroppo particolarmente difficile. Dopo aver completato ben due piani di lavori pubblici, abbiamo dato inizio al terzo prima delle elezioni, portando a termine l'asfaltatura di viale Catria e di parte di via Marconi, mentre sta procedendo Centro storico, zone industriali e artigianali ma anche le tante frazioni pergolesi saranno oggetto di interventi che partiranno appena il patto di stabilità lo consentirà. Nel terzo piano delle opere pubbliche sono previsti lavori, in gran parte già progettati e interamente finanziati, che riguarderanno, ad esempio la frazione di Monterolo. L'amministrazione guidata dal sindaco Baldelli ha ottenuto dall'Unione europea fondi per un progetto di valorizzazione dei piccoli borghi che prevede la straordinaria manutenzione, per un importo di 150mila euro, delle ex scuole, che saranno completamente ristrutturate. quella della via sotto la Rocca. Qui - conclude l'assessore Castratori - non solo è previsto l'ampliamento del parcheggio a servizio del centro storico ma anche la predisposizione alla sua illuminazione. Illuminazione richiesta da decenni dai cittadini pergolesi, per una maggiore loro sicurezza". Si è insediato ieri mattina, davanti a tanti cittadini, il consiglio comunale laurentino. Dopo il giuramento, il neo sindaco Davide Dellonti ha comunicato la giunta ed esposto gli indirizzi di governo. La squadra che lo accompagnerà per cinque anni è composta dagli assessori Luciana Conti, nominata anche vicesindaco, Alessandro Fontana, Ernesto Tiberini, Alessia Rotatori. "Svilupperemo un progetto ambizioso e a lungo termine per riportare San Lorenzo al centro dell'attenzione. Sarà fondamentale la collaborazione con i Comuni limitrofi, i cittadini e la minoranza. Presteremo la massima attenzione per le fasce più deboli. Non è nostra intenzione aumentare la tassazione. Lavo- Davide Dellonti reremo con impegno per riqualificare il centro storico, a partire dall'ex scuola media, il completamento della variante, rivedere le funzionalità dell'ex mattatoio, incrementare il turismo, valorizzare tutte le potenzialità del paese". Dellonti ha poi letto la lettera inviata © RIPRODUZIONE RISERVATA Fano Sarà celebrato lunedì il funerale di Nicola Cartanese, impiantista 32enne residente a Fano che ha perso la vita in un tragico infortunio sul lavoro. La Procura di Urbino, competente per il caso, non ha disposto l'esame autoptico. Le lesioni celebrali provocate nella caduta da circa otto metri di altezza, erano di per sé sufficienti a stabilire con certezza la causa della morte. L'ispettorato del lavoro di Asur sta proseguendo le indagini sul tragico accaduto. Nei prossimi giorni dovranno essere anche verificate le dichiarazioni testimoniali raccolte dopo l'incidente. Nessuno degli operai al lavoro nel capannone dell'azienda Sitech di Montecalvo in Foglia, ha visto il giovane cadere dal tetto. Gli operai hanno dichiarato di aver solo © RIPRODUZIONERISERVATA Nella minoranza Tinti “Rispetto il mio mandato” IL CAPOGRUPPO Sant'Ippolito © RIPRODUZIONE RISERVATA Domani l’addio a Nicola l’operaio caduto dal tetto San Lorenzo in Campo E' tutto pronto a Marotta per un'estate all'insegna dello sport, del mare e del divertimento. La prossima settimana scatterà l'atteso Beach Volley Summer Tour 2014. Ad organizzare il torneo che accompagnerà tutta l'estate marottese, il Beach Stadium Marotta. Si partirà giovedì 19 per arrivare alle finalissime in programma il 12 ottobre al beach stadium. Sono previste quattro categorie di gioco: 2x2 open maschile; intermedio maschile; open misto; open femminile. Le sfide si terranno alla spiaggia delle palme, nettuno, oasi beach e, in notturna al beach stadium. Per informazioni e iscrizioni: beachstadium. net. La spiaggia sarà protagonista anche tutti i martedì di giugno e luglio con le lezioni di yoga. E a luglio, dall'11 al 13, il Windsurf Center Marotta organizza l'Adriatic Crown, una gara di Sup race che si comporrà di due eventi: uno di valenza mondiale e a seguire la tappa del campionato italiano Fisurf. Tutti gli appuntamenti estivi sono consultabili nel sito del Comune di Mondolfo. © RIPRODUZIONE RISERVATA “Collaborazione con le realtà limitrofe per dare slancio a San Lorenzo in Campo” LA PRIORITA’ IL CALENDARIO Marotta sentito il tonfo violento a terra. Le successive indagini si focalizzeranno sull'accesso al tetto e sul materiale di cui era fatta la copertura. Dovranno essere anche verificati i sistemi di aggancio al tetto presenti all'esterno del capannone. L'ispettore Asur intervenuto sul posto ha confermato che non esiste un pericolo amianto. Quando Nicola è scivolato e caduto dal tetto ha trascinato sotto i suoi piedi tre lastre in eternit. Nei primi giorni della prossima settimana interverrà una ditta specializzata per la ripulitura. L'Asur ha ribadito comunque che pur essendo un lavoratore autonomo, non dipendente della ditta, l'impiantista avrebbe dovuto osservare gli obblighi previsti per legge in materia di sicurezza nella fattispecie della sua professione. Al momento della caduta non era infatti imbragato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sull’infortunio mortale indagine della Procura dal vescovo Armando Trasarti ai neosindaci e ricordato il nonno Francesco: "sarebbe fiero del ruolo che ricopro". Ha poi preso la parola il capogruppo di minoranza Valeria Bartocci. "La nostra sarà un'opposizione costruttiva. Terremo fede al nostro programma elettorale. Appoggeremo le scelte prese nell'interesse dei cittadini". L'opposizione sulla nomina della giunta e le linee programmatiche si è astenuta. Il consigliere Alessandro Gabrielli sul futuro della scuola materna ha proposto un referendum. E' poi intervenuto il collega di minoranza Vincenzo Berti: "Collaborazione con gli altri comuni sì ma non piedi sulla testa". Capogruppo di maggioranza è stato nominato Cristina Boldrighini. Beach volley Un torneo in quattro versioni "Resto al mio posto anche se nel ruolo di capogruppo della minoranza nel rispetto delle istituzioni - sottolinea l'ex sindaco di Sant'Ippolito Dimitri Tinti vittima di un ribaltone tra i più clamorosi nel momento in cui si era candidato per il terzo mandato - prendo atto della situazione anche se molti si chiedono se è vero che ho intenzione di dimettermi ma il mio mandato lo rispetterò appieno nel rispetto della volontà di coloro che mi hanno sostenuto". L'insediamento del nuovo sindaco Stefano Tomasetti è avvenuto da pochi giorni "E' stato il primo consiglio comunale nel mio nuovo ruolo, in minoranza. La prassi vuole che il sindaco, dopo il giuramento, faccia il discorso di insediamento, il capo della minoranza il suo intervento per poi passare agli altri argomenti all'ordine del giorno. Con mia grande sorpresa però il neo eletto sindaco Tomasetti non ha aperto bocca, limitandosi a svolgere le ordinarie formalità. Capisco l'emozione e l'inesperienza, ma mi è sembrato un approccio superficiale. Se questo è il cambiamento, l'inizio lascia a desiderare". Dellonti giura, al suo fianco Conti, Fontana, Tiberini e Rotatori LA NUOVA GIUNTA Giovedì lo start 10 Domenica 15 Giugno 2014 CULTURA e SPETTACOLI Online www.corriereadriatico.it Mogherini e D’Alema a Passaggi La rassegna dal 18 al 22 giugno a Fano con tanti appuntamenti e incontri Per “I Video e le Parole” corto di Santini e docu-film di Caporale IL FESTIVAL DELLA SAGGISTICA LE INIZIATIVE MASSIMO FOGHETTI Fano Fano E' appena nato e ha già assunto una dimensione nazionale il Festival della Saggistica "Passaggi" di Fano. In realtà è nato già adulto, perché già nella prima edizione, che si è svolta nel novembre scorso, ha subito attirato l'interesse di scrittori, saggisti, giornalisti, uomini politici, docenti universitari noti a livello nazionale. Nella seconda edizione che avrà luogo dal 18 al 22 giugno si è fatto di più: le presenze sono ancora di più alto livello e gli incontri in programma variamente articolati. Tra l'altro saranno 5 giorni intensi che eserciteranno un notevole influsso nella promozione del territorio. Ieri la manifestazione è stata presentata dal presidente della associazione promotrice Cesare Carnaroli, dall'ideatore e direttore generale Giovanni Belfiore, dal nuovo sindaco di Fano Massimo Seri e dal presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino Alberto Drudi. Aprirà il Festival presieduto da Nando Della Chiesa l'incontro tra il ministro degli Esteri Federica Mogherini e Massimo D'Alema, condotto dal direttore di Rai News24 Monica Maggioni. Sarà poi un altro ministro, Stefania Giannini titolare del dicastero Istruzione, Università e Ricerca, a chiudere la kermesse culturale dialogando con Luigi Berlinguer, Francesca Puglisi e il giornalista Francesco Rea. In mezzo: un mare di libri, come allude il tema di Un momento della conferenza di presentazione del Festival della Saggistica “Passaggi” a Fano questa seconda edizione "Parole ai confini del mare": dall'attore Giulio Scarpati, presente il giorno della inaugurazione il 18 giugno, al vincitore di Masterchef Italia Federico Francesco Ferrero, che interverrà il 19, da Enrico Vaime, il 21giugno, al fondatore del premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi Francesco Cavalli, il 18, da Caterina Chinnici, il 21 allo storico Emilio Gentile, il 22, dai Ci saranno tra gli altri anche Stefania Giannini Luigi Berlinguer, Francesca Puglisi e Francesco Rea vaticanisti Marco Politi, il 22 e Paolo Fucili, il 19, al fondatore di Gambero Rosso e ideatore di Doctorwine.it Daniele Cernilli , il 18; e poi ancora, la bionda Madalina Pometescu, il 19, vincitrice di Bake Off Italia, l'economista Giovanni Moro, il 21, il giornalista Mario Giordano e lo psichiatra Vittorino Andreoli, il 21. Nando dalla Chiesa interverrà il 19 e il 21 per presentare "La stanza dei fantasmi" di Corrado Stajano e il suo "I fiori dell'oleandro. Donne che fanno più bella l'Italia", con le giornaliste Olimpia Gobbi (Forum Paesaggio Marche) e Marina Terragni del Corriere della Sera. Il 21 sarà presente anche Gianfranco Fini che parlerà della sua opera "il Ventennio". Nutrita la presenza di altri politici: il 18 Marco Follini dialogherà con Filippo Ceccarelli, e Claudio Martelli con Nino Bertoloni Meli, mentre il 21 Giuseppe Giulietti e Giuseppe Civati con i giornalisti Giorgio Santelli e Stefano Corradino, il 22, infine, Piero Folena ricorderà Enrico Berlinguer con Pierpaolo Farina e Jolanda Bufalini. Altri interessanti incontri saranno quelli con lo scrittore-viaggiatore Valerio , il 18, in compagnia del musicista dei Casino Royale Geppi e del blogger Ivan Carozzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Festival Passaggi Festival ospiterà, in contemporanea con la sede dell'Abi di Botteghe Oscure, anche una delle prime proiezioni nazionali del documentario su Enrico Berlinguer "Ritorno a casa". Le telecamere rientrano nel palazzo di via delle Botteghe Oscure, a Roma, con Alberto Menichelli, autista di Berlinguer, e Roberto Bertuzzi, componente della scorta del leader comunista. Nella rassegna "I Video e le Parole", un corto del regista fanese Mauro Santini e il docufilm sulle ferrovie dismesse di Antonello Caporale con le immagini della Fano-Urbino. Ma non ci saranno solo parole alla seconda edizione del Festival, ma anche alcuni numeri, quelli degli anniversari che cadono nel 2014 e che il Festival vuole celebrare con la rassegna audiovisiva "La Tv della memoria", ospitata nella Sala Ipogea della Memo Mediateca Montanari e curata dal giornalista Rai Giorgio Santelli, in collaborazione con Rainews 24, i premi giornalistici Ilaria Alpi e Roberto Morrione e l'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio. Gli anniversari presi in esame sono i 100 anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, i 100 della nascita del poeta Mario Luzi, i 30 dalla morte di Enrico Berlinguer, i 25 da Piazza Tienanmen e dalla caduta del muro di Berlino ed i 20 dall'assassino in Somalia di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Tutto pronto per la serata finale del concorso nazionale “Poesia senza confine” promosso dall’associazione culturale di volontariato La Guglia, con il patrocinio di Regione e Consiglio regionale Marche, Provincia di Ancona, Comuni di Agugliano e Polverigi, Pro Loco Polverigi e Csv Marche (Centro servizi per il volontariato). L’appuntamento con la cerimonia di premiazione è per oggi alle ore 21,15 nel piazzale Centro Opere parrocchiali di Agugliano (in caso di maltempo al · cinema Ariston): ospite d’onore sarà l’attore Cesare Bocci, che per l’occasione interpreterà alcuni brani letterari e poetici di grandi autori (ingresso libero). Protagoniste dell’evento le letture, affidate agli stessi autori, delle 13 poesie finaliste del concorso - 7 in dialetto marchigiano e 6 in lingua italiana - selezionate dalla giuria di esperti tra i circa 300 componimenti arrivati dalla regione e dal resto d’Italia. La serata, sarà arricchita anche dagli interventi musicali di Valentina Bonafoni (voce), Paolo Avoni e Pietro Senigalliesi (chitarre). Quanto alle premiazioni, se a selezionare i finalisti è stata una giuria tecnica - composta da Alessandro Seri, Franca Mancinelli, Danilo Mandolini e Davide Nota – cui spetterà anche il compito di designare il vincitore assoluto della sezione “poesia dialettale” e di quella “poesia in italiano”; un ruolo sarà giocato anche dalla giuria popolare, che tra i finalisti designerà i primi tre classificati di ogni sezione. Tra i riconoscimenti in palio, premi in denaro, trofei e copie dell’antologia del Premio. La cerimonia sarà precedu- Cesare Bocci Violoncello e pianoforte Bel connubio IL CONCERTO FABIO BRISIGHELLI Ancona Si deve a Cesare Greco, conosciuto e stimato musicista e direttore (d'orchestra e di coro) di Ancona, la valida iniziativa di presentare, nel corso di una serata da camera in stile vagamente ottocentesco ("old fashioned", direbbero gli inglesi) un nuovo sodalizio musicale di due bravissimi artisti cittadini: il duo composto da Chiara Burattini al violoncello e da Paolo Zannini al pianoforte. Molto giovane lei, anche se già in possesso di importanti esperienze sul campo; un po' più anziano lui, da anni sulla breccia in veste di apprezzato solista ma anche presente in significative formazioni di gruppo. Un connubio inedito che nel concerto a cui abbiamo assistito si è rivelato di indubbio valore. Il pro- Chiara Burattini ta alle ore 18, presso la Sala del Consiglio comunale di Agugliano, dal convegno intitolato “Il femminile nella letteratura marchigiana del '900”, rivolto a studenti, cittadini e a tutti coloro che si interessano di letteratura in genere. A relazionare sul tema sarà il poeta e scrittore marchigiano Alessandro Seri. Il Novecento può essere considerato a ragione il secolo delle conquiste sociali e tra esse la questione femminile – i diritti delle donne, le loro rivendicazioni - ha rappresentato un punto centrale. gramma variegato di autori (e di conseguenza di stili strumentali) ha preso il via con i "Cinque pezzi in stile popolare" di Schumann, largo di spunti sentimentali e di cangianti moti dell'animo legati a un'espressività di presa immediata, per poi proseguire, nella prima parte, con la corda riposta, grave e pensosa, dell' "Elegia" di Fauré e quindi con la sottile, limpida malia cantante di Dvorak nel suo "Rondò in sol minore. La seconda parte era affidata invece a Debussy, alle pulsazioni impressionistiche della "Sonata in re minore", e, a conclusione, a "Le Grand Tango" di Piazzolla, una variazione in qualche misura più "colta" del suo genere musicale consueto. E in tutti i brani ascoltati violoncello e pianoforte vibravano all'unisono. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA “Poesia senza confine” ad Agugliano con Cesare Bocci Agugliano μ Burattini-Zannini
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