EN TI LOCALI E STATO Sabato 6 Dicembre 2014 29 Madia sul divieto di conferire compiti dirigenziali Lo denuncia l’Anci all’Anac P.a., pensionati out L’Avcpass rallenta gli appalti pubblici Incarichi vietati, molte le eccezioni DI FRANCESCO CERISANO U na regola con molte eccezioni. Il divieto di conferire incarichi dirigenziali, direttivi, di studio e consulenza ai pensionati (contenuto nell’art. 6 del decreto legge di riforma della p.a., dl 90/2014) è di «stretta interpretazione». Perché, diversamente, incorrerebbe nei rilievi della Corte costituzionale. Per questo sono esclusi dal divieto coloro che, collocati in quiescenza per aver raggiunto i requisiti minimi nella propria carriera, vogliano concorrere per un altro impiego pubblico in una carriera in cui sia ancora possibile prestare servizio (si pensi all’università e all’amministrazione della giustizia che hanno un’età pensionabile più alta). Via libera anche agli incarichi di ricerca e di docenza (non espressamente contemplati dal divieto) a condizione che siano reali, così come agli incarichi nelle commissioni di concorso o di gara. «Per la loro natura eccezionale» devono poi ritenersi esclusi anche gli incarichi dei commissari straordinari degli enti pubblici. E la stessa cosa dicasi per i subcommissari. Negli enti locali, infine, il divieto non si applica agli incarichi in organi di controllo (collegi sindacali e collegi dei revisori) a condizione che non abbiano natura dirigenziale. Con la circolare n. 6 del 4 dicembre 2014 il ministro della funzione pubblica, Marianna Madia, ha chiarito la portata applicativa di una norma molto discussa della riforma p.a, quella che «per agevolare il ricambio generazionale e il ringiovanimento del personale nelle p.a.» vieta a tutte le pubbliche amministrazioni comprese nell’elenco Istat (incluse le autorità indipendenti, la Consob, i ministeri, gli enti territoriali) di continuare ad avvalersi di dipendenti in pensione, attribuendo loro rilevanti responsabilità amministrative. Una prassi che secondo il dicastero di palazzo Vidoni finisce per sbarrare la strada ai dipendenti più giovani. Le nuove regole si applicano dall’entrata in vigore del de- creto legge, ossia dal 25 giugno 2014. Gli incarichi conferiti prima non saranno soggetti ad alcun divieto, al pari di quelli attribuiti da soggetti diversi dalla pubblica amministrazione. Disco rosso, invece, per le cariche in organi di governo di enti e società controllate (presidente, amministratore o componente del cda). Il divieto non si applica se gli incarichi sono gratuiti a condizione però che non abbiano una durata superiore a un anno (non prorogabile né rinnovabile). Le p.a. potranno quindi attribuire un incarico gratuito a un dirigente in pensione per consentirgli di affiancare il nuovo titolare dell’incarico per non più di un anno. Il via libera agli incarichi gratuiti per un anno vale per «ciascuna amministrazione». Quindi, chiarisce la nota della funzione pubblica, il dipendente pubblico collocato in quescienza potrà ricevere differenti incarichi da parte di enti diversi, purché ciascuno rispetti il limite di durata annuale. DI I ANDREA MASCOLINI l sistema di verifica dei requisiti dei partecipanti agli appalti pubblici gestito dall’Anac rallenta le procedure di gara e rischia di determinare la perdita dei finanziamenti. È perciò necessaria una sospensione e un ripensamento del suo funzionamento. È questa la denuncia contenuta nell’articolato documento di 11 pagine che l’Anci ha inviato all’Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, che ha ereditato la gestione del sistema Avcpass (Authority virtual company passport) messo a punto negli anni scorsi dalla soppressa Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Il punto centrale delle critiche che l’Anci muove al sistema informatico (vincolante dal primo luglio per tutte le stazioni appaltanti) è che, al di là delle meritevoli intenzioni di snellimento che il Codice dei contratti pubblici avrebbe voluto introdurre (con gli articoli 6-bis e 48 del © Riproduzione riservata dlgs 163/2006), nei fatti costituisce un aggravio del procedimento, anziché un mezzo per facilitare la verifica dei requisiti da parte delle stazioni appaltanti, influendo negativamente sui tempi di gestione delle gare. L’Anci chiede un ripensamento dell’intera operazione avviata ormai tre anni fa, perché il sistema era nato per verificare i requisiti dei partecipanti, ma «in realtà vengono richieste una serie di informazioni che con la verifica dei requisiti c’entrano molto poco. Nonostante nei due anni passati l’Autorità abbia svolto numerosi corsi di formazione presso le amministrazioni, l’Anci ritiene indispensabile proporre un’ ulteriore azione di formazione per i comuni. L’Anci propone quindi una sospensione dell’operatività dell’Avcpass per risolvere i problemi per poi riattivare il tutto prevedendone un innalzamento della soglia di applicazione: da 40.000 a 150.000 euro per i servizi e forniture e a 207.000 euro per i lavori. Voluntary Disclosure Martedì 13 gennaio 2015, ore 9.30 - 13.00 In streaming su In diretta su Canale 507 di Sky www.italiaoggi.it www.ubs.com/italia www.milanofinanza.it E in collegamento con le sedi dei dottori commercialisti e degli avvocati. La partecipazione all’evento è valida ai fini della formazione professionale continua. PROGRAMMA Introduce e modera: Marino Longoni, Condirettore ItaliaOggi Intervista a: Luigi Casero, Viceministro dell’Economia e delle Finanze Esperti Gerardo Longobardi Presidente CNDCEC Antonio Martino Responsabile UCIFI Vincenzo Josè Cavallaro Studio Cordeiro Guerra Francesco Squeo Studio Belluzzo&Partners Raul Angelo Papotti Studio Chiomenti Marco Tullio Valiante UBS Fiduciaria Ordini professionali, Enti e Associazioni possono richiedere gratuitamente il collegamento presso la propria sede ed essere Partner dell’evento. Per informazioni: 02.58219.216 email: [email protected] Temi tChi può sanare? E cosa? t I costi della Voluntary Disclosure t La procedura di regolarizzazione t Le conseguenze dell’adesione t Il nuovo ravvedimento operoso t I rischi della non adesione t Il ruolo dell’intermediario finanziario In collaborazione con www.ubs.com/italia
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