Abitare sostenibile Sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile: schede tecniche con esempi di realizzazioni sostenibili. In questo numero ■ Passi indietro nel mercato degli affitti, alta tassazione e difficoltà di accesso nel mercato degli acquisti. Rispetto agli affitti, la Consulta boccia le norme introdotte per favorire gli inquilini che provvedessero a registrare il contratto d'affitto quando non l'avesse fatto il proprietario. Si determina un grave vuoto normativo nella politica di contrasto all'evasione fiscale che queste norme avevano avviato. Le conseguenze sono estremamente negative: è infatti condiviso che nel mercato delle locazioni permane una quota rilevante di contratti che sfuggono al fisco, con conseguenze sia per i mancati introiti nelle casse statali, sia perché nei rapporti tra proprietari e inquilini questi ultimi, parte più debole nel rapporto contrattuale, sono in condizione di particolare fragilità. Sul secondo punto già si verificano difficoltà per accedere al Plafond Casa, tanto che il Ministro Lupi ha dichiarato di aver convocato Abi e CdP per verificare la situazione. In un'audizione al Senato i magistrati della Corte dei Conti, hanno evidenziato criticità della Tasi, sottolineando come questa sia “una patrimoniale che si avvicina all’Imu” e che "l’ampio margine di scelta attribuita alle amministrazioni locali potrebbe produrre forti differenze territoriali". ■ Nel settore delle costruzioni, complice, da un lato, la profonda crisi che sta investendo ormai da anni il settore dell’edilizia e, dall’altro, lo stato di degrado delle città e dei territori, cambiano gli approcci non solo nelle politiche urbane ma anche nel sistema di alleanze. La conferma viene dalla firma di un protocollo d’intesa sulla rigenerazione urbana sostenibile tra Ordine degli architetti e le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Cresme, in Italia si costruisce sempre meno ma si recupera sempre di più l'esistente: nel 2013 si sono investiti solo 51 mld di euro in nuove costruzioni e ben 115 per il recupero, tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Investire nella rigenerazione urbana sostenibile e nelle città, che da oltre venti anni sono state private di interventi di valorizzazione, rappresenta per i sindacati “una opportunità di promozione e di rinnovamento delle modalità di produzione, di crescita di lavoro qualificato ed innovativo anche per contribuire al riposizionamento dei professionisti, dei lavoratori e delle imprese italiane nello scenario economico nazionale, europeo ed internazionale” ■ Politiche abitative – Affitti: Sentenza 50/2014 della Consulta sull'illegittimità della possibilità data all'inquilino di registrare il contratto d'affitto (Corte Costituzionale); Tasse sulla casa: audizione al Senato e valutazioni sulla TASI della Corte dei Conti; Plafond casa: prime difficoltà e nota del ministro delle Infrastrutture e Trasporti - Notizie dai territori: Provincia autonoma di Bolzano: approvato il disegno di legge sull'IMI; Lombardia: finanziamenti per l’Edilizia Pubblica; Umbria: approvato il bilancio 2014 dell'Ater; Umbria: alloggi a canone concordato ed a canone sociale ■ Abitare sostenibile - Città sostenibili: protocollo Fillea Filca Feneal e ordine degli Architetti; Efficienza energetica; bando per efficienza energetica nelle imprese di Calabria, Campania, Puglia,Sicilia; Risparmio energetico: elenco soggetti autorizzati a svolgere corsi di formazione secondo il D.P.R. 75/2013 - Notizie dai Territori: Lombardia: campagna 'Condomini Efficienti' a Milano; Toscana: informazioni sul risparmio energia ■ Studi e ricerche - Noi Italia: 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo, alcuni settori analizzati nel rapporto ISTAT; Classi energetiche degli edifici, risparmio sul riscaldamento; studio di SosTariffe.it. ■ Buone pratiche di innovazione sostenibile - Regione Lombardia: modulo edilizio Stone (SusTainable ONE) con materiali di recupero nel parco castello di Legnano Politiche abitative newsletter 7 - 2014 La Newsletter si articola nell’approfondimento di quattro sezioni tematiche: le sezioni Politiche Abitative e Abitare Sostenibile dii cui si evidenziano le news a carattere nazionale e regionale, la sezione Studi e Ricerche che seleziona i report relativi ai temi precedenti e la sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile, che mostra esempi di realizzazioni sostenibili. Politiche abitative Sentenza della Consulta: passo indietro per i contratti di affitto La Consulta boccia le norme introdotte per favorire gli inquilini che provvedessero a registrare il contratto d'affitto quando non l'avesse fatto il proprietario. Si determina un grave vuoto normativo nella politica di contrasto all'evasione fiscale che queste norme avevano avviato. La Corte costituzionale, con sentenza 50/2014, ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 3, commi 8 e 9, del D.lgs 23/2011, in relazione alla possibilità data all'inquilino, stante l'inerzia del proprietario, di registrare di propria iniziativa il contratto d'affitto nei casi di: contratto non registrato entro il termine stabilito dalla legge, contratto registrato ma con indicato un importo inferiore a quello effettivo, registrato come contratto di comodato fittizio. Il beneficio consisteva in un canone pari al triplo della rendita catastale, con durata quattro anni rinnovabili di altri quattro. La finalità della norma era volta a far emergere il nero, realizzando di fatto un conflitto di interesse. La Corte costituzionale ha bocciato le sanzioni per difetto di delega, ritenendo che le norme contro l'evasione degli affitti in nero sono andate oltre gli obiettivi fissati dal citato decreto 23/2011. E' stata dichiarata l'illegittimità dell'art. 3 nella parte in cui prevedeva "un meccanismo di sostituzione sanzionatoria della durata del contratto di locazione per uso abitativo e di commisurazione del relativo canone in caso di mancata registrazione del contratto entro il termine di legge", nonché “l'estensione di tale disciplina, e di quella relativa alla nullità dei contratti di locazione non registrati, anche alle ipotesi di contratti di locazione registrati nei quali sia stato indicato un importo inferiore a quello effettivo o di contratti di comodato fittizio registrati". Le conseguenze sono estremamente negative: è infatti unanimamente condiviso che nel mercato delle locazioni permane una quota rilevante di contratti che sfuggono al fisco, con conseguenze sia per i mancati introiti nelle casse statali, sia perché nei rapporti tra proprietari e inquilini questi ultimi, parte più debole nel rapporto contrattuale, sono in condizione di particolare fragilità. Non può che essere riaffermata l'assoluta necessità di norme chiare e che comunque siano mirate a cogliere gli stessi obiettivi della norma attualmente decaduta per effetto della sentenza. durre forti differenze territoriali". La riforma della Tasi doveva essere una service tax ma si configura “prevalentemente come una patrimoniale perché il contribuente è di fatto quasi solo il proprietario” e che, con la previsione di un sistema di detrazioni, “va in direzione di un ulteriore avvicinamento all’Imu”. Per la Corte inoltre l’ampio margine di scelta attribuita alle amministrazioni locali potrebbe produrre forti differenze territoriali delle imposizioni senza apprezzabili scostamenti nei servizi offerti, in grado di creare fenomeni di de-localizaione delle imprese e delle persone. Tasse sulla casa: Tasi Secondo la Corte dei Conti è “una patrimoniale che si avvicina all’Imu”. I magistrati contabili, in un'audizione al Senato hanno evidenziato le criticità del decreto Salva Roma, hanno sottolineato che "l’ampio margine di scelta attribuita alle amministrazioni locali potrebbe pro- Plafond casa: prime difficoltà Dal 5 marzo le famiglie che vogliono ristrutturare la casa o acquistare la prima abitazione, possono recarsi presso le banche convenzionate e chiedere l’accesso al Plafond Casa. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha pubblicato sul suo blog una nota con la quale annuncia di aver convocato al ministero l’Abi e la Cdp “per verificare, anche a seguito delle vostre segnalazioni, la situazione dei mutui del Plafond casa chiedendo risposte alle vostre esigenze. Ho ricevuto alcune mail e letto i vostri commenti che mi segnalano difficoltà nell’applicazione del Plafond casa, la convenzione tra Cassa depositi e prestiti e Associazione bancaria italiana. Cittadini che si sono presentati allo sportello delle banche che hanno aderito al Plafond casa per richiedere il mutuo per l’acquisto della prima casa o per la ristrutturazione e che si sono sentiti rispondere “Non ne sappiamo nulla”. Ho girato queste mail a CDP e all’ABI perché verifichino che cosa è successo e risolvano il problema. Vi invito a scri- vermi segnalandomi casi simili, intendo seguire sino alla sua applicazione concreta questo provvedimento che ho fortemente voluto per aiutare soprattutto le giovani coppie che cercano casa e le famiglie che vogliono ristrutturare quella in cui abitano”. Provincia autonoma di Bolzano: approvato il disegno di legge sull'IMI La Giunta provinciale, dopo il parere del Consiglio dei Comuni e della Consulta della famiglia, ha approvato definitivamente il disegno di legge che istituisce la nuova imposta municipale sugli immobili IMI. Verrà presentato alle parti sociali ma l'iter per la discussione in Consiglio è già avviato. La nuova imposta sulla casa che sostituisce IMU e TASI, e si chiamerà IMI, introduce una quota esente per le prime case definite abitazioni standard (classe catastale A2 e sette vani catastali), che varia da Comune a Comune e garantisce un trattamento equo su tutto il territorio. Di fatto questa tipologia corrisponde all'abitazione "classica" fino a un massimo di 110 mq, mentre per le altre prime case l'aliquota fissa sarà dello 0,4% del valore catastale. Le restanti abitazioni saranno soggette all'aliquota ordinaria dello 0,76% con un margine di manovra dello 0,5% in più o in meno concesso alla discrezionalità dei Comuni. Politiche abitative: dai territori Lombardia: 237 milioni per l’Edilizia Pubblica Il PRERP, Piano Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica, siglato dalla Giunta regionale lombarda ha previsto 237 mln di euro di cui 120 mln provenienti dal Governo centrale che consentiranno la riqualificazione e il recupero degli alloggi Erp non utilizzati da assegnare alle fasce sociali più deboli e senza quindi consumare altro suolo. L’idea sarebbe quella di recuperare almeno 8.000 alloggi dei 15.000 a tutt’oggi vuoti. Verranno, in questo senso, rivisti gli strumenti di sostegno alla persona e alla famiglia: dall’incentivo finanziario diretto a strumenti di garanzia che accompagnino la persona e la famiglia all’uscita dal bisogno. Inoltre verrà incrementata l’offerta abitativa con la diffusione dei contratti a canone moderato, la valorizzazione degli alloggi sfitti, invenduti o in completi e la modifica del Testo Unico dell’Erp e della Legge per il governo del territorio. I restanti 117 mln di euro messi invece a disposizione dalla regione Lombardia serviranno a sostegno per l’accesso alla locazione sul mercato libero abitativo per 25 mln; sostegno per l’accesso alle abitazioni in proprietà 3,5 mln; incentivo ai programmi di riqualificazione ambientale ed energetica 22 mln; riqualificazione e recupero degli alloggi Erp 25 mln; per l’adesione a fondi immobiliari per ampliare l’offerta di alloggi promossi da altri soggetti 7,5 mln; per la lo cazione a canone agevolato 24,5 mln; per l’edilizia universitaria 5 mln; per l’eliminazione barriere architettoniche 4.150.000 euro; come contributi per iniziative sociali nei quartieri 730.000 euro. Umbria: Edilizia residenziale, approvato il bilancio 2014 dell'Ater Grande attenzione agli investimenti ed al problema della morosità: sono queste le principali indicazioni fornite dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione 2014 di Ater Umbria, l'azienda di edilizia residenziale della nostra regione. "Dopo aver attentamente verificato il bilancio dell'Azienda, ha affermato l'assessore Vinti, abbiamo ritenuto opportuno di suggerire alcune ulteriori potenziali azioni per migliorare la gestione complessiva dell'Agenzia. In particolare per quanto riguarda gli investimenti, si auspica un monitoraggio della situazione finanziaria attraverso un indice di indebitamento, una valutazione sull'opportunità di impiegare risorse proprie e un controllo stretto sui limiti stabiliti dalla Cassa Depositi e prestiti. Per quanto concerne invece il problema della morosità, ha aggiunto Vinti, abbiamo consigliato di proseguire nell'attività di monitoraggio di tale fenomeno, intraprendendo celermente tutte le azioni a tutela dell'Agenzia ed eventualmente mettendo in campo azioni contabili volte ad incrementare il fondo svalutazione crediti o aggiornando il dato sulla svalutazione dei crediti inesigibili. Il problema della morosità infatti è quello che più risente della difficile situazione economica delle famiglie e risulta in drammatico aumento nell'ultimo anno. Il settore che si conferma ancora il più problematico è quello degli alloggi di proprietà comunale, sia per quanto riguarda l'incremento della morosità degli utenti che per le difficoltà di gestione da parte dei comuni. Abbiamo infine suggerito, ha concluso l'assessore, un costante controllo della gestione operativa al fine di individuare possibili economie che possano essere destinate al miglioramento del patrimonio edilizio. Anche attraverso una costante attività di manutenzione ordinaria e straordinaria si può avere a disposizione un maggior numero di alloggi per poter soddisfare le migliaia di domande che ogni anno arrivano da parte di famiglie in evidente difficoltà abitativa". Umbria: alloggi a canone concordato ed a canone sociale Saranno affittati a canone concordato (a famiglie con reddito superiore ai 17mila euro all’anno per un affitto medio di 350 euro al mese) i dodici appartamenti che sono in via di realizzazione nell’edificio della ex scuola “De Filis” a Terni, mentre saranno concessi a canone sociale i sei alloggi in via di realizzazione nel comune di Massa Martana. Lo ha reso noto l’assessorato alle politiche abitative della Regione in seguito ad un sopralluogo compiuto, insieme ai responsabili dell’Ater, nelle due località. I lavori sono stati finanziati per il 50% dalla Regione nell’ambito del programma Poa 2010 per l’edilizia pubblica. Il progetto previsto a Terni servirà tra l’altro anche a riqualificare l’intera struttura in via Manassei. Nei due piani del palazzo, occupato a piano terra dalla scuola materna, troveranno posto due tipi di appartamenti: al primo piano quelli più grandi (di circa 75mq) e al secondo quelli più piccoli (di 65 mq). Il costo complessivo sarà pari a 2,7 mln di euro. La Regione, hanno sostenuto i responsabili dell’assessorato, ha approvato recentemente il regolamento per gli alloggi pubblici ed ora i comuni devono integrarlo e approvarlo per poter emanare i relativi bandi. Così si potrà rispondere, nei limiti del possibile, alle famiglie che hanno bisogno di un alloggio”. Abitare sostenibile Città sostenibili : protocollo sindacati e ordine architetti Fillea Filca Feneal e ordine degli Architetti italiani hanno firmato il Protocollo d’Intesa sulla promozione della cultura del progetto sostenibile e dell’efficienza energetica, per la valorizzazione delle professioni e dei lavori green. Il Protocollo prevede la realizzazione di progetti di formazione e di divulgazione dei criteri di efficienza e contenimento energetico per il patrimonio edilizio pubblico e privato e per la riqualificazione, rigenerazione, valorizzazione e efficientamento energetico delle trasformazioni urbane e riqualificazione statica e strutturale del patrimonio edilizio esistente. Progettisti e sindacati edili sottolineano che “riaprire i cantieri della riqualificazione del patrimonio edilizio e delle città è la strada prioritaria per tornare a creare lavoro, agganciare la ripresa e dare risposta ai problemi delle famiglie, sfruttando le opportunità dalle risorse previste dalla programmazione europea 2014-2020 proprio per l’efficienza energetica e le aree urbane.” Investire nella rigenerazione urbana sostenibile e nelle città, che da oltre venti anni sono state private di interventi di valorizzazione, rappresenta per i sindacati “una opportunità di promozione e di rinnovamento delle modalità di produzione, di crescita di lavoro qualificato ed innovativo anche per contribuire al riposizionamento dei professionisti, dei lavoratori e delle imprese italiane nello scenario economico nazionale, europeo ed internazionale” Tra le finalità del Protocollo anche quelle di predisporre percorsi formativi e di alta specializzazione per i professionisti ed i lavoratori del settore e di riconversione professionale e di promuovere presso le Amministrazioni comunali l’adozione di regolamenti edilizi sostenibili, nonché presso gli enti territoriali l’adozione di strumenti di programmazione territoriale e finanziaria e di pianificazione sostenibile. Nel Protocollo viene anche indicato l’obiettivo di promuovere la diffusione e l’utilizzo di materiali ecocompatibili coniugati all’innovazione tecnologica nella progettazione ed esecuzione degli edifici il tutto volto a migliorare la qualità ambientale dei contesti territoriali e urbani oltre che l’impiego efficace ed efficiente delle risorse e delle conoscenze per la promozione, la diffusione della cultura del progetto sostenibile. Viene anche richiamato l’impegno nell’ambito dei rispettivi obiettivi istituzionali verso il recupero, la riqualificazione statica e strutturale del patrimonio edilizio pubblico e privato esistente, la valorizzazione immobiliare attraverso il risparmio e l’efficienza energetica, massimizzando gli effetti positivi sull’ambiente. Bando ‘Efficienza energetica’ per il Sud Dal 23 aprile 2014 via libera alle domande per accedere ai 100 mln di euro del Bando per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica nelle imprese di Calabria, Campania, Puglia,Sicilia Il Bando destina gli incentivi ai programmi integrati di investimento finalizzati alla riduzione ed razionalizzazione dell’uso dell’energia primaria nei cicli di lavorazione e/o di erogazione dei servizi svolti all’interno di unità produttive esistenti e localiz- zate in una delle Regioni Convergenza. L'agevolazione consiste in un finanziamento senza interessi con ammortamento della durata di 10 anni a far data dal momento del completamento del programma d’investimento. Il massimale agevolabile è pari al 75% del costo ammissibile del programma; il restante 25% deve essere apportato dal beneficiario con mezzi propri e/o con indebitamento bancario non coperto da agevolazione pubblica. Il 60% dei 100 mln stanziati è riservato ai pro- grammi proposti da micro, piccole o medie imprese. Nell’ambito di questo è prevista una sotto-riserva del 25% per le micro e piccole imprese. Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico la specifica sui programmi ammissibili, termini per le domande, documentazione, soggetti beneficiari, modalità di accesso, agevolazioni concedibili. Elenco soggetti autorizzati a svolgere corsi di formazione Il D.P.R. 75/2013 (art. 2, c. 5) stabilisce i soggetti che possono svolgere corsi di formazione per la certificazione energetica: Università, Organismi ed enti di ricerca, Consigli, ordini e collegi professionali Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato un primo elenco di soggetti autorizzata, previa autoriz- zazione del MISE d'intesa con i Ministeri dell'ambiente e delle infrastrutture: •Seconda Università degli Studi di Napoli, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche •Università degli Studi Roma Tre •Università degli Studi di Firenze, Dipartimento DIDA •Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Lucca, Padova, Arezzo, Salerno, Verona, Bari, Caserta, Grosseto, Pisa; Sa- lerno; •Ordine degli Ingegneri della Provincia di Latina, Messina, Frosinone, Roma; •Centro Interuniversitario ABITA •Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Viterbo; •Federazione Intercollegiale Regionale Toscana dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati Abitare sostenibile: dai territori Lombardia: al via a Milano la campagna 'Condomini Efficienti' A Milano una famiglia spende mediamente 1.500 euro all’anno per riscaldare la propria abitazione: con interventi importanti sull’edificio e cambiando l’impianto di riscaldamento è possibile, in molti edifici, risparmiare dal 30 al 60% sulla bolletta energetica (fino a 500/1000 euro all’anno). È possibile inoltre, fino alla fine dell’anno, detrarre dalle tasse il 65% in 10 anni dell’investimento per rendere più efficiente la propria abitazione. Proprio a Milano ha preso avvio ieri la campagna ‘Condomini Efficienti’, promossa da Legambiente e patrocinata dal Comune di Milano, che ha l’obiettivo di promuovere la riqualificazione energetica degli edifici e diffondere buone pratiche per il risparmio energetico. Nei prossimi mesi, migliaia di condomini milanesi saranno informati sulle possibilità di risparmio energetico e, se decideranno di riqualificare le proprie case, potranno scegliere sulla base di preventivi chiari e tagli sui costi ga rantiti da aziende e professionisti che accettano di lavorare in base alle nuove norme (europee e nazionali) e all’accordo volontario ‘Patti chiari per l'efficienza energetica’, promosso dal Comune di Milano e sottoscritto da tutte le parti sociali e dall’associazione ambientalista. La campagna muoverà i primi passi durante la fiera “Fa’ la cosa giusta” in programma dal 28 al 30 marzo in Fiera Milano City, per poi attraversare concretamente tutti i quartieri di Milano, incontrando, condominio per condominio, tutte la famiglie interessate. Legambiente Lombardia ha dichiarato che “con Condomini Efficienti si vuole offrire l’occasione alle famiglie milanesi di risparmiare sui costi dell’abitare e ridurre inquinamento e consumi energetici. L’investimento in risparmio di energia è tra i più promettenti e interessanti oggi in tutta Europa e la necessità di rendere più efficienti le abita zioni è ormai legge, in Europa come in Italia. Nell’arco dei prossimi trent’anni sarà obbligatorio metter mano a cir ca 40 mila condomini di Milano: quasi 1300 edifici all’anno. Si apriranno quindi cantieri da centinaia di migliaia di euro, dei veri e propri ‘cantieri verdi’ per risparmiare sull’energia, diminuire l’inquinamento e vivere meglio. Tutti cantieri in regola, con fattura detraibile: questa è vera green economy. La campagna ‘Condomini Efficienti’ verrà attuata in collaborazione con gli Sportelli Energia che il Comune di Milano ha aperto in tutte le zone di Milano. Legambiente ha incontrato inoltre l’interesse e l’alleanza di tante società e professionisti: quelle coordinate nella grande campagna di HabitaMi, una importante rete d’impresa (Rete Ire ne) e il network Condomini Classe A. Grazie a loro si moltiplicheranno le forze, i banchetti, i gazebo e le occasio ni di incontro con Legambiente e con gli Sportelli Energia del Comune di Milano. Sono previsti, inoltre, una venti na di incontri e spettacoli in tutta la città e una decina di iniziative di piazza in tutta Milano. Poi manifestazioni, eventi, seminari di approfondimento e studio. E migliaia di assemblee e incontri nei condomini di Milano: si conta di entrare in almeno 5 mila condomini nell'arco di un anno. L’accordo ‘Patti chiari per l'efficienza energetica’ promosso da Milano propone alle società e ai professionisti di rendersi responsabili delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti di riscaldamento riqualificati o so stituiti. Si comincia ad operare con forme diverse di “contratti a garanzia” di risultato. Una vera e propria svolta che porta gli operatori professionali e le imprese (delle costruzioni e impiantistica) a lavorare insieme, integrando le soluzioni, le tecnologie e le capacità di ciascuno: nella propria casa trasformata finestre, caldaie, tetti e valvole termostatiche dovranno funzionare in maniera coordinata. E tutte insieme dovranno garantire che l'edificio passi dalla classe energetica F o G (la gran parte degli edifici) a una più dignitosa classe C, B o persino A. Legambiente vuole dare anche una svolta “social” alla campagna proponendo ai cittadini di organizzarsi per vive re l’efficienza e diventare “smart citizen”, partecipando alle comunità di cambiamento dei propri stili di vita (www.viviconstile.org), registrando le proprie azioni di cambiamento, e documentando i risparmi energetici conseguiti. L'associazione intende proporre alle famiglie dei condomini di richiedere una prima valutazione dei risparmi energetici conseguibili, registrandosi sul sito, valutando i propri consumi con tecnici esperti. Legambiente poi tornerà nei condomini che hanno ospitato i cantieri di efficienza per valutare insieme i risultati, accompagnare il cambia mento delle abitudini per adeguarsi meglio alle tecnologie dell'efficienza e valutare la soddisfazione generale. “Io condivido il condominio: primo censimento dell’economia di condivisione” è un'altra iniziativa, coordinata da Legambiente, che verrà proposta a tutte le famiglie che desiderano partecipare: tetti verdi, locali a disposizione di gruppi d’acquisto (GAS), utensili e piccole officine in condivisione, pannelli solari e fontanelle per l'acqua potabile, attrezzi sportivi e orti condominiali Toscana: informazioni sul risparmio energia Grazie ad un accordo con gli ordini professionali la Regione Toscana offrirà la possibilità a tutti i cittadini di prenotare una visita gratuita e valutare con un professionista le possibilità di risparmio energetico nella propria abita zione privata (non attività commerciali). ll professionista, dopo la ricognizione, suggerirà gli interventi di miglioramento possibili volti al risparmio energetico. I cittadini interessati ad effettuare tali interventi potranno usufruire delle agevolazioni previste dallo Stato il quale garantisce la possibilità di detrarre il 50 per cento delle spese in dieci anni (compresi i mobili acquistati) a chi ristruttura l'abitazione, mentre per chi esegue lavori che abbattono il consumo di energia la detrazione sale al 65 per cento, sempre in dieci anni. La Regione Toscana ha inoltre istituito un fondo destinato a garantire i prestiti per chi ha deciso di rendere energeticamente più efficiente la casa dove vive, l'azienda, l'ufficio o il laboratorio ma non ha sufficiente liquidità". Al fondo potranno attingere infatti sia persone fisiche che giuridiche. Anche i condomini. Non ci sono limiti di reddito. Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito della Regione Toscana www.regione.toscana.it/energia. Noi Italia: 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo La pubblicazione dell'ISTAT Stranieri Il progressivo radica- Povertà Nel 2012 le famiglie in offre una fotografia degli aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano. Di seguito alcuni settori analizzati nel rapporto. Territorio La descrizione dei territori, delle conformazioni naturali e delle caratterizzazioni determinate dall’intervento umano, sono la base della comprensione della “dimensione territoriale” il cui approfondimento deve essere posto a fondamento della definizione delle politiche di sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di garantire migliore qualità della vita. Con una densità media di 197,1 abitanti per km2, l’Italia è tra i paesi più densamente popolati dell’Unione (media Ue27 114,2 abitanti per km2). Nel 2011 ogni mille famiglie sono state concesse 4,4 autorizzazioni per la costruzione di nuove abitazioni, corrispondenti a 351 m2 di superficie utile abitabile in nuovi fabbricati residenziali. L’indicatore si riduce anche a livello di ripartizione. Situazioni differenziate si riscontrano tra le regioni (valori al di sotto della media per la Liguria e più elevati per la provincia di Bolzano). Popolazione Le trasformazioni demografiche degli ultimi anni hanno messo in evidenza fenomeni di rilevanza, come la diminuzione della fecondità, l’aumento delle migrazioni, l’innalzamento della vita media e il tendenziale invecchiamento della popolazione. A livello europeo, l’Italia si conferma il quarto paese per importanza demografica. Al 1° gennaio 2012 ci sono 148,6 anziani ogni 100 giovani. In Europa solo la Germania presenta un indice di vecchiaia più accentuato (155,8). La Liguria si conferma la regione più anziana (236,2%), mentre la Campania, con un indice per la prima volta superiore a 100, la più giovane. Con un valore negativo del tasso di crescita naturale, l’Italia si pone agli ultimi posti in ambito europeo, vicino a Grecia e Portogallo; viceversa, la crescita migratoria conferma l’Italia tra i paesi con maggiore forza attrattiva. mento dei cittadini stranieri nel nostro Paese, in funzione della giovane età media e della maggiore propensione a spostarsi sul territorio, comporta ricadute rilevanti in termini di integrazione. Conosce le caratteristiche delle comunità di stranieri sul territorio fornisce un ausilio importante per programmare politiche di accesso ai servizi e ai sistemi di welfare. I cittadini stranieri iscritti nelle anagrafi dei comuni italiani all’inizio del 2013 sono quasi 4,4 mln, il 7,4% del totale dei residenti e in aumento dell’8,3% rispetto al 2012. Sul piano territoriale, la distribuzione degli stranieri residenti si conferma non uniforme, con maggiore concentrazione nel Centro-Nord (quasi l’86% degli stranieri). Le forze di lavoro straniere rappresentano il 10,6% del totale e risiedono per oltre il 60% nel Nord. Il tasso di occupazione degli stranieri è più elevato di quello degli italiani (64,7 a fronte del 60,6%), come anche il tasso di disoccupazione (14,1 e 10,3%). Il tasso di inattività è, invece, inferiore di quasi otto punti percentuali a quello della popolazione italiana (29,4 contro 37,1%). Spostamenti quotidiani Gli spostamenti quotidiani per motivi di studio o di lavoro hanno un impatto significativo sia sulla qualità della vita, sia sul contesto in cui avvengono, soprattutto se effettuati con mezzi privati. L’88,0% degli occupati e il 70,6% degli studenti utilizza un mezzo di trasporto per recarsi al luogo di lavoro o studio, privilegiando l’automobile. Nel Nordest tale percentuale sale al 91,3% per gli occupati e al 75,9% per gli studenti. Nel Mezzogiorno si registra una più elevata propensione ad andare a piedi. Gli spostamenti quotidiani hanno coinvolto nel 2013 oltre 32,5 mln di persone, 11,3 studenti e oltre 21 mln di occupati. La maggior parte delle persone (70,6% degli studenti e 88,0% degli occupati) utilizza un mezzo di trasporto, soprattutto l’automobile (39,5% degli studenti e 74,3% degli occupati). Il mezzo pubblico è utilizzato soprattutto dagli studenti (33,0%), molto meno dagli occupati (11,9%). Si nota un leggero aumento dell’uso del mezzo pubblico da parte degli occupati. condizioni di povertà relativa sono il 12,7%, pari ad oltre 9,5 mln di individui (15,8% della popolazione). La povertà assoluta coinvolge il 6,8% delle famiglie, per un totale di oltre 4,8 mln di individui. Il Mezzogiorno presenta una situazione particolarmente svantaggiata, con in media oltre un quarto di famiglie povere; per il Centro e il Nord l’incidenza è molto più contenuta (rispettivamente 7,1 e 6,2%). Nel 2011 circa il 58% delle famiglie residenti in Italia ha conseguito un reddito netto inferiore all’importo medio annuo (29.956 euro, circa 2.496 euro al mese). In Campania si osserva la più elevata diseguaglianza nella distribuzione del reddito mentre in Sicilia si registra il reddito medio annuo più basso (oltre il 28% in meno del dato medio); inoltre, in tale regione, in base al reddito mediano, il 50% delle famiglie si colloca al di sotto di 17.804 euro annui (circa 1.484 euro al mese). Nel 2012 il 24,9% delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tre delle difficoltà considerate nel calcolo dell’indice sintetico di deprivazione, una quota in aumento rispetto all’anno precedente. Il panorama regionale mette in evidenza il forte svantaggio del Mezzogiorno, con un valore dell’indicatore pari al 41,0%. Nei primi mesi del 2013, la percentuale di persone di 14 anni e più che si dichiara molto o abbastanza soddisfatta della propria situazione economica è circa il 40%. Il livello di soddisfazione per la situazione economica presenta una forte variabilità regionale, diminuendo dal Nord al Sud: l’indicatore passa dal 69,2% a Bolzano al 25,3% in Sicilia. Studi e ricerche Classi energetiche degli edifici, risparmio sul riscaldamento Nelle aree alpina e padana, per una casa di 120 mq di classe A si risparmiano 1600 euro l’anno sulla classe G. Nelle zone peninsulari e insulari il risparmio è di 1296 e 976 euro Riscaldare una casa poco efficiente può costare dieci volte tanto una casa di classe A. Lo ha evidenziato uno studio svolto da SosTariffe.it che cerca di fornire una risposta a domande del tipo “Quanto costa scaldare una casa poco efficiente e quanto si risparmierebbe migliorandone la classificazione energetica? Quali sono i migliori interventi da effettuare su un immobile per avere una casa a classe A?” L'indagine ha stimato la spesa annua per riscaldare un’abitazione tipica italiana in diverse classi energetiche e in quattro aree climatiche. L’analisi di SosTariffe.it ha rilevato che per una tipica abitazione italiana si risparmiano tra i 1000 e i 1600 euro l’anno sulle spese di riscaldamento rispetto a un’abitazione poco efficiente di pari metratura. In tutte le aree esiste una forte differenza di costo tra le spese per riscaldare una casa a classe maggiore e una a classe minore. Per una casa poco efficiente si può spendere dieci volte tanto per il riscaldamento rispetto a un immobile molto efficiente. Nelle aree Alpine e Padane, il risparmio sulla classe energetica G, per chi ha un’abitazione a classe A, è di 1600 euro l’anno, nelle aree peninsulari questa differenza è di 1296 euro, mentre nella zona climatica insulare ammonta a 976 euro annui. Non in tutte le aree geografiche sono necessari gli stessi interventi strutturali per avere una casa con una determinata classificazione energetica. Le abitazioni che si trovano nelle regioni peninsulari e insulari possono avere valori di isolamento inferiori, date le temperature invernali più miti, che riducono la dispersione di calore e il fabbisogno energetico. Di converso, nelle aree del Paese più fredde è necessaria una combinazione di elevato isolamento termico e impianti di riscaldamento efficienti per raggiungere la classe energetica migliore. In generale vale la regola che è l’isolamento termico a determinare la classe energetica, mentre l’impianto di riscaldamento ha un’importanza secondaria. Investire in un impianto di riscaldamento molto efficiente, quindi, non abbasserà di molto la bolletta se le aree da scaldare sono male isolate. All’opposto, invece, una casa ben coibentata può raggiungere la “classe A” anche con un tradizionale impianto a gas in quasi tutte le zone d’Italia. Si può facilmente calcolare che una casa inefficiente può portare ad una maggiorazione sul riscaldamento di 20 mila euro in 10 anni. Un fattore da tenere in grande considerazione al momento di acquistare o affittare un immobile. Ha poca influenza invece il fatto che il costo unitario del gas è leggermente superiore al Sud rispetto al Nord: la differenza è di circa 140 euro l’anno per la classe F e si riduce progressivamente all’aumentare della classe energetica. “Nel 2014 la spesa per il gas è rimasta invariata, grazie alla riduzione delle tariffe di distribuzione e della componente destinata al Fondo per incentivare le iniziative di efficienza energetica - osserva SosTariffe.it ma la bolletta del gas in Italia rimane una delle più salate d’Europa. A maggior ragione, quindi, diventa importante tenere in seria considerazione la classe energetica e ottimizzare le proprie spese, anche scegliendo un’offerta del mercato libero che permette di ottenere risparmi fino all’11%”. Ristrutturare casa per cambiare classificazione energetica ha un costo notevole, ma per chi vuole risparmiare sul riscaldamento è possibile passare al mercato libero del gas gratuitamente (qui le migliori tariffe a confronto: http://www.sostariffe.it/gas/) e risparmiare oltre 160 euro l’anno. La tabella riassume la spesa necessaria per riscaldare una casa indipendente di 120 mq di una data classe energetica in varie aree climatiche: La tabella indica, approssimativamente, quale combinazione di isolamento e impianto di riscaldamento è necessaria per ottenere la corrispondente spesa in riscaldamento nelle quattro diverse aree climatiche: Abitare sostenibile Sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile: schede tecniche con esempi di realizzazioni sostenibili. Regione Lombardia Modulo edilizio Stone (SusTainable ONE) con materiali di recupero nel parco castello di Legnano Un prototipo che spinge al massimo le possibilità di recupero dei materiali di scarto per la realizzazione di un modulo abitativo, frutto dell’ingegno e della creatività di giovani studenti. Tipologia di intervento: modulo abitativo, punto informazioni e sede delle guardie ecologiche, realizzato con materiali di recupero, che verrà monitorato per 18 mesi Caratteristiche di sostenibilità: Comfort termico, Comfort acustico, Risparmio energetico Risparmio risorsa idrica, Utilizzo materiali bioedili Descrizione: 50 studenti del Politecnico di Milano hanno realizzato un modulo abitativo che verrà monitorato per 18 mesi. Un punto informazioni e sede delle guardie ecologiche interamente realizzato con materiali di recupero (cartone, paglia, tetrapak, struttura con legname proveniente da demolizione, finestra e porta di recupero, ecc.) nel Parco Castello di Legnano. A realizzare il modulo edilizio Stone (SusTainable ONE), progettato dallo studio TME Architects di Legnano (arch. Alessandro Rogora, Edoardo Fioramonte e Davide Lo Bartolo), 50 studenti del Laboratorio di Costruzione I del Politecnico di Milano (prof. Rogora, Fianchini, Tagliabue) in soli 5 giorni. Nella realizzazione sono stati coinvolti: l'Amministrazione comunale di Legnano, Aemme, l'azienda municipalizzata per il trattamento rifiuti, 3 docenti e 7 professionisti che per l'intero semestre hanno collaborato al Laboratorio. Innovazione di progetto e di processo: le dimensioni in pianta sono pari a circa 3,50m x 2,70m con altezza interna di 2,70 m, mentre le fondazioni sono state realizzate utilizzando come casseri dei pneumatici riempiti di calcestruzzo. Per la struttura dei portali portanti (è stata utilizzata la tecnica costruttiva messa a punto da Walter Segal) sono stati impiegati elementi in legno provenienti dalla demolizione del vecchio palco del Cinema Teatro di Legnano. Le travature secondarie sono invece composte da le- gno di abete in parte di recupero e in parte di nuova fornitura. Per quanto riguarda le murature di tamponamento, queste sono di quattro diversi tipologie, con spessore di 20 cm: muratura in tetrapak (riutilizzando contenitori in poliaccoppiato rimessi in forma e chiusi), paglia di grano incollata con colla vinilica diluita (per questioni di tempo non è stato possibile utilizzare argilla), fogli di cartone ondulato e un impasto di cartacemento (Papercreete) in percentuali di peso 1:1. Le finiture esterne sono invece state realizzate con lastre di OSB, mentre per le finiture interne sono state utilizzati zoccolini di recupero e pannelli in OSB. Il modulo edilizio è stato completato venerdì 28 giugno 2013 e il suo funzionamento verrà monitorato per circa 18 mesi dai ricercatori del Politecnico per verificare le prestazioni in opera delle soluzioni edilizie proposte Fonti utilizzate per questo numero: Ministero Infrastrutture e Trasporti, Ministero dello Sviluppo Economico,, Corte dei Conti, Istat, ANSA, Regione Umbria. Siti internet: Regioni, SOS Tariffe, edilportale, casa e clima, infobuild energia, lavori pubblici. Fonte foto: sito internet casa e clima.
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