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14 MILA COPIE QUOTIDIANE E-MAIL E IN EDICOLA
MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2014 - NUMERO 1489 - ANNO 18 - Direttore responsabile: ACHILLE OTTAVIANI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Alcogram srl Editori di rete - Via Leoncino, 15 - 37121 Verona - Telefono 045592432 - Fax 0458020812 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI
EDITORIALE
LA STORIA DELLA
STORIA DELL’ARSENALE
di Achille Ottaviani
AMBIENTE
RONCO “TERRA DEI FUOCHI”
IN
Incredibile da scrivere, ma
realtà della nostra veronesità
molto provinciale è l’Arsenale.
Un pezzo storico di cui sta
diventando epocale anche il
cosa farne. Dopo decenni si
consegneranno al futuro
anche liti, idee, fantasie e progetti di uno dei “pezzi” più
belli di Verona. L’amministrazione Tosi sa preb be cosa
farne e aveva deciso. C’è sempre però il bastian contrario e
il comitato contro. C’è nei
quartieri, figuriamoci sull’Arsenale. Adesso il project financing, realizzato dalla Rizzani
De Eccher - Contec, è stato
protocollato a Palazzo Bar bieri. La discussione può
riprendere in giunta e in commissione consiliare. Il progetto dovrà però essere digerito
dal Comitato Arsenale, grande
oppositore delle proposte private che ha già anticipato alla
stampa un’infinità di domande
che solo a leggerle fanno venire l’emicrania. Intanto passano
gli anni e porteranno questa
battaglia su che cosa fare
dell’Arse nale, a diventare
anch’essa un pezzo di storia di
Verona. Incomincio a pensare
che molti non faranno in
tempo a vedere quel gioiello
restaurato.
OK
RIVA ALL’A DIGE , NEL PICCOLO PAESE DELLA
BASSA , SI È SCOPERTO UN CIMITERO DI RIFIUTI
TOSSICI GRANDE COME UN QUARTIERE . 12
SONO FINITI SOTTO INCHIESTA . E’ SOLO L’ INIZIO
Un’area di oltre 300 mila
metri quadrati, grande come
il quartiere di Borgo Trento, a
Ronco all’Adige è finita sotto
sequestro dopo un’inchiesta
della squadra mobile della
Questura di Verona. Se con do le prime indagini sarebbero state sepolte tonnellate
di rifiuti tossici nocivi e altro
mate riale inquinante che con
il tempo sarebbe poi finito
nella falda acquifera. Certa mente hanno avvelenato i
prodotti delle colture adiacenti. Il lavoro certosino
svol to dal capo della squa dra
mobile
Roberto
Della
Rocca, con la supervisione
del questore Vito Danilo
Gagliardi ha portato alla
luce un grande crimine. Si
tratta dell’equivalente di
quella “terra dei fuochi”,
cimitero dei rifiuti scoperta in
Campania. Sono finiti sot to
inchiesta 12 persone, per ora
indagate, sono però previsti
sviluppi. Le ipotesi di reato
sono molto gravi e vanno
dall’avvelenamento dell’acqua all’adulte razione di
sostanze alimentari e attentato alla salute pubblica.
L’indagine top secret è
Carlo Fratta Pasini
Il presidente del Banco Popolare può
dirsi soddisfatto. Nelle verifiche di
BCE ed EBA, l’istituto di credito è
risultato tra i più solidi della Penisola.
Vito Danilo Gagliardi e Roberto Della Rocca
iniziata un anno fa ed è stata
portata avanti dalla Polizia di
Stato insieme all’Arpav. Sono
state proprio le analisi di
quest’ultima che hanno rilevato elevate concentrazioni
di metalli, rifiuti tossiconocivi, arrivati in quel luogo
da più parti del Veneto e
dell’Emilia Romagna. I 300
mila metri quadrati, messi
sotto sequestro sono adiacenti la fabbrica di laterizi
Stabila. Società costituita a
fine anni novanta da tre fornaci confluite in un’unica
spa. Quella di Ronco si chiamava prima Atesina Laterizi
di cui era titolare Giuseppe
KO
Donini. Quest’ultimo uscì
dalla società Stabila dopo
poco tempo lasciando anche
il suo consiglio di ammini strazione. Le indagini sono
state rallentate dalla menta lità assai chiusa e diffidente
degli abitanti della zona perchè la fornace una volta
Atesina Laterizi, poi Stabila,
è stata per decenni l’azienda
forte del piccolo paese in
riva all’Adige della Bassa
Veronese. Dove si sapeva,
ma non si avevano prove,
succedevano cose assai
strane. Complice anche la
fitta nebbia che per mesi
copriva la zona.
Moreno Boninsegna
Sindaco di Ronco all’Adige, un paese di
qualche migliaio di abitanti, non ha mai sentito nessuno parlare di quel cimitero di rifiuti
di 300 mila metri quadrati? A chi la racconta?
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2 • 28 ottobre 2014
la Cronaca di Verona.com
ISTITUTI DI CREDITO
CARIVERONA: APPROVATO IL DOCUMENTO
2015
PREVISIONALE
PROGRAMMATICO
Il Consiglio Generale della Fondazione ha ratificato il documento fissa le
linee direttrici dell’attività istituzionale dell’Ente per il prossimo esercizio
Il Consiglio Generale della Fondazione Cariverona ha approvato,
all’unanimità, il Documento Programmatico Previsionale 2015
che fissa le linee direttrici dell’attività istituzionale dell’Ente per il
prossimo esercizio. La diversificazione degli investimenti, che si è
riflessa in un aumento dei ricavi
che risultano pari a 65 milioni di
euro, unita ad una rigorosa azione
di contenimento dei costi gestionali hanno reso possibile una previsione dell’avanzo di esercizio
2014 di 53,7 milioni di euro rispetto ai 38,5 milioni del 2013 (+39%).
Tale avanzo è conseguente all’applicazione delle disposizioni
fiscali allo stato vigenti e potrà subire variazioni derivanti dalle
misure contenute nel progetto governativo di Legge di Stabilità
2015. Dopo gli accantonamenti
obbligatori (Riserva obbligatoria
per 10,74 milioni, Fondo per il volontariato per 1,43 milioni, Fondo
iniziative comuni 0,13 milioni,
riserva da rivalutazioni per 0,42
milioni), risultano disponibili per
l’attività istituzionale 41 milioni
(+46% rispetto al 2013) cui vanno
aggiunti 10 milioni per interventi
diretti della Fondazione che portano i fondi complessivi per l’attività
istituzionale a 51 milioni di euro
(+6% rispetto al 2013). All’interno
dei settori di intervento, tenuto
anche conto delle ridotte disponibilità da parte degli enti locali, si è
voluto dare priorità al mondo degli
anziani, del volontariato e dell’assistenza cui è destinata una parte
significativa delle complessive
disponibilità. Per la Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa la Fondazione promuoverà
interventi a sostegno dell’acquisizione di attrezzature diagnostiche
e terapeutiche finalizzate a migliorare la qualità e l’efficacia della
prestazione, con particolare attenzione alla dotazione tecnologica
Paolo Biasi e Fausto Sinagra
per la radioterapia oncologica.
Inoltre, con riferimento alla costituzione delle Centrali Operative
Territoriali o di strutture ad esse
assimilabili, la Fondazione sosterrà gli Enti preposti nell’acquisto
delle necessarie dotazioni funzionali all’attivazione del servizio. La
Fondazione, presieduta da Paolo
Biasi e diretta da Fausto
Sinagra, nell’attuale e particolare
momento storico caratterizzato
da importanti cambiamenti, considera centrale l’investimento diretto a valorizzare le risorse umane.
Quindi, nel Settore Educazione,
Istruzione e Formazione, pur confermando l’affiancamento alle
classiche iniziative finalizzate
all’incremento delle dotazioni strumentali degli istituti scolastici o a
urgenti interventi di messa a
norma degli edifici, riserverà in via
prevalente la propria attenzione e
risorse ai progetti di didattica innovativa e alle iniziative di formazione che siano in grado di creare
una forte connessione tra mondo
della scuola e mondo del lavoro.
Sono quindi proposti specifici progetti di iniziativa destinati ai diversi
ordini scolastici, con livelli di coinvolgimento crescenti: “Plan Your
Future”, “Dream up”, e “La Tua Idea di Impresa”. Per il Settore Arte, attività e beni culturali la Fonda-
zione intende promuovere progetti tesi alla divulgazione della
conoscenza del patrimonio culturale del proprio territorio di riferimento, a favore di un numero circoscritto di Strutture Museali che
siano in grado di realizzare esperienze didattiche innovative presso Enti ed Istituti Scolastici. Viene
inoltre confermata, anche per il
2015, l’attenzione ad un limitato
numero di iniziative promosse da
realtà culturali del territorio. Infine
la Fondazione sosterrà programmi di restauro, conservazione e
recupero funzionale su edifici civili e religiosi di generale interesse
artistico e culturale di proprietà
pubblica o ecclesiastica con priorità per gli interventi di cui alla
legge 106 del 2014. Nel Settore
dell’Assistenza Anziani, la Fondazione intende sostenere iniziative
finalizzate ad assicurare alle persone anziane la permanenza
quanto più a lungo possibile presso il loro domicilio, garantendo al
contempo il mantenimento del
benessere psicofisico e un buon
livello di qualità della vita. Oltre alle
proposte legate alla classica assistenza domiciliare istituzionalizzata, verranno anche considerati
servizi “leggeri” di prossimità diretti a valorizzare e potenziare le
risorse della persona anziana e gli
aspetti relazionali del suo contesto di vita. Per il Settore del Volontariato, filantropia e beneficenza, la Fondazione conferma il
sostegno a progettualità dirette a
favorire percorsi di formazione, di
accoglienza residenziale e di inserimento sociale ed occupazionale per detenuti, ex detenuti e
persone in esecuzione penale esterna, dando continuità al Progetto “Esodo”. La Fondazione,
inoltre, si attiverà di propria iniziativa promuovendo azioni di sistema a sostegno di percorsi di inclusione socio – lavorativa, anche
attraverso la sperimentazione di
nuovi modelli di intervento. Viene
inoltre assicurato l’affiancamento
ad iniziative rivolte a persone e
nuclei familiari in difficoltà economica, che vivono in situazione di
disagio sociale o di potenziale emarginazione. Due linee specifiche sono poi dedicate alla progettualità riguardante le “Fattorie Sociali” ed il tema “Abitare Sociale”
dove potranno trovare spazio
esperienze innovative di co-housing/appartamenti in rete/abitazioni
diffuse/complessi intergenerazionali, ecc. Il Settore della Ricerca scientifica e tecnologica si caratterizzerà per l’attivazione di due
progetti di iniziativa: uno nel campo biomedico (“Biomarcatori predittivi e diagnostici in patologia umana”) e l’altro nel campo delle
Energie Rinnovabili e Ambiente
(“Energia dall’ambiente per l’ambiente: benessere e sostenibilità
dall’innovazione”). Infine verrà ripetuto un ulteriore ciclo di borse di
dottorato di ricerca triennale per
giovani studiosi che operano nelle
università dei territori di riferimento. Come da consolidata tradizione, viene anche riservata attenzione per interventi di solidarietà
internazionale e per attività dirette
e di sostegno a particolari situazioni di bisogno.
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3 • 28 ottobre 2014
la Cronaca di Verona.com
FESTA DEL RINGRAZIAMENTO A SAN ZENO
GLI AGRICOLTORI RIEMPIONO LA BASILICA
Il Vescovo Giuseppe Zenti interviene e prega in loro difesa e a loro sostegno
Una festa che si celebra da 64
anni. E’ la Giornata del Ringraziamento organizzata da Coldiretti
Verona che si è svolta nella
Basilica di San Zeno alla presenza di centinaia di imprenditori agricoli, dei vertici della Federazione,
numerose autorità civili e militari
cittadine. Dopo il raduno delle
macchine agricole davanti alla
porta, Mons. Giuseppe Zenti e
don Paolo Bonetti, Consigliere
Ecclesiastico nazionale Coldiretti
hanno officiato la S. Messa e
benedetto le macchine agricole.
Prima della S. Messa, si è svolto
un momento di riflessione sulla
Giornata del Creato dal titolo
“Educare alla custodia del Creato,
per la salute dei nostri paesi e
delle nostre città” a cui hanno partecipato, dopo i saluti introduttivi di
Claudio Valente e Giuseppe
Ruffini, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti, Matteo
Mascia e don Stefano Origano,
Consigliere Ecclesiastico di Coldiretti Verona. «La Giornata del Ringraziamento – ha precisato Claudio Valente – è, per tradizione, un
omaggio all’agricoltura, ai frutti
della terra e agli operatori. E’ anche un momento di riflessione spirituale e di analisi dell’anno che
sta volgendo al termine. Il 2014 è
stato un anno molto difficile per
l’agricoltura. Il settore ha vissuto
ultimamente alcune grandi problematiche. La stagione metereologica ha concentrato la maturazione della frutta nello stesso
periodo in tutta Europa per cui si è
generato un eccesso di offerta del
prodotto rispetto ai consumi.
Inoltre, il clima bizzarro estivo, ha
rallentato i consumi, già peraltro in
calo per effetto della crisi economica. L’embargo russo, poi, ha
portato ulteriore problemi a
Verona soprattutto per la commercializzazione delle mele. E’
nel nostro DNA di imprenditori
agricoli non abbatterci e reagire
ma anche la politica deve darci
una mano». «Nonostante i gravi
problemi dell’annata – ha sottolineato Giuseppe Ruffini – l’agricol-
La cerimonia di benedizione delle macchine agricole a San Zeno
tura è ancora uno dei pochi comparti in Italia a registrare dati positivi. Questa situazione è evidente
anche per riguardo il lavoro. Si
registra, infatti, una crescita delle
assunzioni in agricoltura per il
numero di lavoratori dipendenti
con un + 5,6% nel secondo trimestre del 2014 rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. Le
campagne possono offrire prospettive di lavoro per chi vuole
intraprendere un'attività innovativa ma anche per coloro che cercano un'occupazione temporanea. Si stima peraltro che un
lavoratore dipendente su quattro
assunti in agricoltura abbia meno
di 40 anni. Un segnale incoraggiante per battere la disoccupazione viene anche dall’aumento
del numero di imprese agricole
condotte da giovani under 35.
L’esperienza dimostra che molti
giovani hanno saputo riconoscere
e incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, ma anche una migliore
qualità della vita. E su questa
situazione e prospettive, Coldiretti
investe molto perché crede nei
giovani e nel ricambio generazionale nelle imprese come al proprio interno».
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4 • 28 ottobre 2014
Arche Scaligere
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DI 180.000 MQ.
5 • 28 ottobre 2014
la Cronaca di Verona.com
116° EDIZIONE
ASSOPOPOLARI
IL PRESIDENTE CASELLI
“BRINDA” PER I RISULTATI
DEI SUOI ASSOCIATI
FIERACAVALLI: QUEST’ANNO
SI
PUNTA
ALL’EQUITURISMO
Presentata a Roma la più importante manifestazione equestre. In
“Le banche popolari sono
risultate all’altezza con le
prescrizioni dei regolatori
ed in linea con le
aspettattive dei mercati”
Europa 33 milioni di cavalieri per un settore da 9 miliardi di euro
Oltre 2.700 cavalli di 60 razze da
tutto il mondo, 650 aziende presenti da oltre 25 Paesi, 35 associazioni allevatoriali e quasi 200
iniziative tra gare sportive, esibizioni e convegni. Sono questi i
numeri della 116^ edizione di
Fieracavalli, in programma dal 6
al 9 novembre a Verona. «Fieracavalli dal 1898 è punto di riferimento per il panorama equestre
internazionale grazie al suo primato più importante: riuscire a
coinvolgere sportivi, aziende e
appassionati. Quest’anno puntiamo sul turismo con il nuovo
salone “La Valigia in Sella”, un
intero padiglione dedicato alle
migliori proposte ippo-turistiche
Ettore Riello e Giovanni Mantovani
nazionali e internazionali. Con settore» dichiara Ettore Riello,
120.000 appassionati, 7.000 chi- Presidente di Veronafiere. In Eulometri di itinerari dedicati e un ropa il cavallo muove numeri imindotto che supera i 900 milioni portanti: tra sportivi, dilettanti e
di euro, infatti, il turismo equestre turisti si contano 33 milioni di carappresenta un volano fonda- valieri per un settore che vale nel
mentale per la promozione del complesso 9 miliardi di euro.
SPETTACOLI
MARK MORRIS DANCE GROUP
AL
TEATRO
RISTORI
DI
VERONA
Il 31 ottobre e 1 novembre alle 21 al via la quarta stagione di danza
con l’eccezionale presenza in Italia della famosa compagnia americana
Il 31 ottobre e 1 novembre alle
21 al via la quarta Stagione di
Danza del Teatro Ristori con
l’eccezionale presenza in Italia
del Mark Morris Dance Group. In
programma Excursions, A
Wooden Tree, Words, Jenn &
Spencer, Polka. Una delle
poche, speciali occasioni di
vedere in Italia il lavoro di uno
fra i massimi coreografi americani di oggi, con due prime italiane.
In particolare potremo vedere le
coreografie più recenti, create
fra 2008 e oggi; Words, addirittura, ha appena ricevuto la prima
mondiale a New York; e quindi è
una prima italiana. – assieme ad
A Wooden Tree, del 2012. Il
Mark Morris Dance Group
Ristori è riuscito a cogliere que- grandi coreografi di oggi e del
sto tour mondiale della Compa- Novecento, interpretati dalle
gnia, che tocca l’Europa e migliori Compagnie. Si sono visti
l’Estremo Oriente, con finale a infatti lavori di Balanchine,
Pechino. Il Ristori prosegue così Béjart, Forsythe, Kylián, Malila via tracciata nelle prime tre phant, Neumeier, Preljocaj, RobStagioni, presentando i lavori dei bins, Scarlett e Shechter.
Ettore Caselli
Ieri sono stati sono stati resi noti i risultati dell’esercizio di “valutazione approfondita” delle banche europee (fra cui 15 banche italiane, 13 delle quali entreranno in via diretta nel
perimetro del Meccanismo
di Vigilanza Unico) condotto
dalla BCE in collaborazione
con le autorità nazionali di
vigilanza. Le Banche Popolari italiane hanno tutte
superato l’esame. Nella circostanza il Presi den te di
Assopopolari Ettore Caselli
ha così commentato i risultati: ”Avendo superato l’impegnativo esame le Banche
Popolari hanno dimostrato
di essere banche efficienti e
in linea con la migliore concorrenza, nonostante i ripetuti shock subiti dall’eco nomia italiana negli ultimi
sei anni: la crisi finanziaria
mondiale, la crisi dei debiti
sovrani, la doppia recessione. In questo passaggio
fondamentale dell’evo lu zione del mercato bancario
europeo il credito popolare
si è rivelato all’altezza dei
tempi e in linea con le
aspettative dei mercati”.
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6 • 28 ottobre 2014 Leggi tutto su cronacadelveneto.com
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BANCHE VENETE
EDITORIALE
UN PERIODACCIO E
SARÀ ANCHE PEGGIO
di Achille Ottaviani
Povero il nostro Veneto e i suoi
abitanti. Da Roma ci giungono
notizie che il federalismo e le
autonomie sono morti in culla.
Lo dicono due Ministre del
Governo Renzi. E pensare che
eravamo tutti convinti che (io lo
sono ancora) che sarebbe stata
quella del decentramento una
vera grande rivoluzione liberale. Invece tutto peggiora e tutto
deve finire a Roma dove tutto si
decide. Anche il nostro destino.
E quanti soldi nostri possiamo
riprenderci e quanti altri finiranno in altre regioni dissennate o
spese dallo stato. Ma non c’è
solo questo. C’è poi la moda
che porta i nostri giovani a
vestirsi sempre più in maniera
simile agli extra comunitari.
Dimenti chiamoci le persone
eleganti di qualche anno fa.
Anche qui si cerca il livellamento generale. Per non parlare
della micro e macro criminalità
da cui siamo circondati. É successo tre volte questa settimana in tre diverse Province della
regione i ladri scoperti in flagrante hanno picchiato le vittime. Insomma al peggio non c’è
mai fine. Non possiamo nemmeno fermare chi ci deruba perché
si rischia di essere presi a
bastonate.
OK
CHI BRINDA E CHI SOFFRE
IL BANCO POPOLARE PASSA LO STRESS TEST E SI PIAZZA TRA
LE PIÙ SOLIDE DELLA PENISOLA. PER LA POPOLARE DI VICENZA
E V ENETO B ANCA I PROSSIMI MESI SARANNO CALDISSIMI
Il Banco Popolare ha superato lo stress test della Bce con
ottimi voti. E oggi, alla luce
della valutazione complessiva
del settore, figura come la
quarta realtà più solida del
Paese, dietro soltanto a
Intesa, Unicredit e Ubi. Merito
del recente aumento di capitale da un miliardo e mezzo di
euro. L’istituto presieduto da
Carlo Fratta Pasini, dopo
l’incorporazione del Credito
Bergamasco, vanta un’eccedenza di capitale di 1.183
milioni. Situazione diversa
per la Banca Popolare di
Vicenza e per Veneto Banca.
La prima, presieduta da
Gianni Zonin, si è salvata in
extremis dal severo giudizio
di Francoforte (che comunque l’ha inserita nell’elenco
degli istituti bocciati) soltanto
per via del consiglio d’amministrazione straordinario che
ha dato il via libera per la conversione in maggio del prestito obbligazionario da 253
milioni in azioni. La Bce, nei
prossimi mesi, farà inevitabilmente pressioni perché la
situazione cambi, e di molto.
Carlo Fratta Pasini
Il presidente del Banco Popolare può
disrsi soddisfatto. Nelle verifiche di
Bce ed Eba, l’istituto di credito, è risultato tra i più solidi della Penisola.
Carlo Fratta Pasini,
Gianni Zonin e Francesco
Favotto
Veneto Banca, dopo misure di
rafforzamento patrimoniale
per 738 milioni, supera lo
stress-test di appena 24. Il
presidente,
Francesco
Favotto, ha detto grazie agli
oltre 88mila soci «che con la
loro consueta fiducia» hanno
permesso all’istituto «di superare anche questa impegnativa prova». Però dai comunicati stampa diffusi festeggiano
lo scampato pericolo della
bocciatura. Perchè altriementi
sarebbero state obbligate a
varare nuovi aumenti di capitale. Ed evitato pure un autentico calvario per recuperare
condizioni di mercato e la fiducia degli investitori. Da non
nascondersi però che nella
relatà cinica nascosta dei
numeri le due banche venete
soffrono e per loro i prossimi
mesi saranno a dir poco infuocati.
M.V.
Andrea Mandorlini
Il tecnico dell’Hellas, dopo la scoppola
di Napoli, finisce sul banco degli imputati per l’atteggiamento della squadra e
per i cambi.
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7 • 28 ottobre 2014
la Cronaca di Verona.com