CAMPIONATO GIORNALISMO GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO 2015 9 •• C’erano una volta… le bonifiche estensi Come è cambiata nel tempo l’agricoltura e il paesaggio circostante L’EDITORIALE L’agricoltura in Italia: sogni e speranze NONOSTANTE alcune difficoltà, i dati sul nostro sistema agroalimentare ci fanno essere ottimisti. Il settore agricolo esprime delle potenzialità e offre dei segnali di cambiamento, sempre più strategici per adattarsi alle mutate condizioni economiche, ai nuovi orientamenti della politica agricola comunitaria, agli obblighi internazionali, alle esigenze della società civile e, infine, per salvaguardare il futuro stesso del nostro pianeta. Il settore agricolo sta dando un ottimo contributo alla riduzioni dei gas serra grazie ad una maggiore estensione delle produzioni e nello stesso tempo sta contribuendo sempre più all’assorbimento di carbonio grazie alle formazioni forestali ed alla rinaturalizzazione delle superfici agricole; inoltre, una migliore gestione dei suoli agricoli ha consentito di ridurre l’impiego di concimi azotati. Negli ultimi anni stanno aumentando anche le imprese che praticano l’agricoltura biologica. A volte anche queste imprese usano pochi macchinari, ma non si tratta di imprese tradizionali, bensì di imprese che spesso producono e vendono molti beni agricoli e di alta qualità. Aumenta sempre di più l’interesse per i prodotti a marchio Dop-Igp. Anche se la meccanizzazione riguarda la maggioranza delle aziende agricole tradizionali, nel 2014 però è aumentata la forza lavoro. Le imprese italiane d producono molti beni, ma non riescono a rendere l’Italia autosufficiente. Infatti l’Italia importa più prodotti di quanti ne esporta. Anna Mangolini, Rossella Puller, Denise Turri, Matteo Scarpa, Federico Gianella, Giacomo Pezzolati E’ INIZIATA, quasi sul finire del secolo scorso, una nuova era per l’agricoltura della nostra provincia, che ha prodotto radicali trasformazioni nei rapporti terra-acqua, negli indirizzi produttivi, negli investimenti fondiari. Nel giro di tre quarti di secolo sono stati bonificati 100mila ha di terreno, soprattutto nella zona orientale della provincia, portando praticamente al raddoppio della superficie coltivabile. Un’impresa titanica, quella delle bonifiche, con molte luci e alcune ombre, compiuta con mezzi pubblici e privati, sotto la spinta della pressione bracciantile, della ‘fame di terra’ e della malaria, nella ricerca di un’adeguata remunerazione del rischio e dei capitali investiti. L’agricoltura con gli anni, grazie a ripetute lavorazioni, sistematici rapporti irrigui, letamazioni e concimazioni chimiche, ha rag- Una veduta dall’alto dell’azienda agricola ‘C.a.s.a. Mesola’, leader nella produzione di prodotti locali giunto livelli produttivi comparabili a quelli delle terre di più antica tradizione agricola. Ora il Ferrarese, a causa del costipamento dei terreni, indotto della bonifica, e della subsidenza, provocata dalle estrazioni metanifere, vede circa la metà della suo territorio soggiacente di livello del mare. Questa tendenza al cambiamento, ha come obiettivo un ampliamento della superficie aziendale per reggere al mercato e una contrazione quindi del mercato delle aziende e degli addetti agricoli. La famiglia o le famiglie insediate nella corte rappresentavano una piccola cellula di vita comunita- ria, spesso isolata dal mondo nei periodi più inclementi (piovosi) regolata da usi e consuetudini fortemente caratterizzati, come non mettere in discussione le decisioni, assunte in termini di affari e di lavori agricoli, dall’arzdor o dalla arzdora sul menage famigliare; riunirsi a filò la sera nella stalla, resa vivibile d’inverno dal calore degli animali, divisi in gruppi di uomini e donne per fare quattro chiacchiere, recarsi al mercato il lunedì o alla messa la domenica vestiti ‘da festa’; rispettare la parola data in termini di compravendita se sanzionata da una stretta di mano, provvedere ad abbeverare il bestiame e agli usi domestici con l’acqua del pozzo. Camilla Fogli Alessia Romano Giulia Mangolini Alexia Crivellari Federico Bordini Ivan Angusti Moira Veronesi ALLA SCOPERTA DI UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI REALTÀ DEL SETTORE ‘C.a.s.a. Mesola’: eccellenza agricola nel territorio C.A.S.A Mesola è una nota azienda agricola del nostro territorio. Nata nel 1964, nello scorso ottobre ha festeggiato i 50 anni dalla fondazione. I primi cooperatori si trovarono a lavorare in condizioni difficili: bassa scolarità, condizioni igieniche e sanitarie insufficienti e soprattutto una precarietà economico-sociale a cui la Riforma Agraria, aveva dato risposte parziali. Il processo migratorio della fine degli anni ‘50 e dei primi anni del ‘60 in direzioni dei centri industriali del Nord e le integrazioni aziendali avvenute con la bonifica di Valle Giralda, consentirono un allargamento della maglia poderale favorevole a quanti erano rimasti sui terreni. L’obbligo per gli assegnatari era di far parte di una cooperativa di assistenza e servizi agricoli. Questo favorì la nascita di cooperative su tutto il territorio interessato della Riforma Agraria, ma finì, però, col rendere la cooperativa uno strumento poco efficace. C.A.S.A. Mesola divenne uno strumento utile nella conduzione delle aziende dei soci a parti- re dai primi anni del ‘70. Da tempo C.A.S.A. Mesola lavora con importanti catene europee di supermercati e di Società vendendo prodotto fresco confezionato che proviene direttamente dalle campagne del territorio del Parco del Delta del Po. Giorgia Mangolini, Giorgia Bertarelli, Nazary Dovhun, Simone Marchesini, Matias Massarenti, Montevecchi Andrea, Salmi Alice e Martina, Lorenzo Tarantino Casarotto Seminano cultura i cronisti della II D di Bosco, grazie a ‘C.a.s.a. Mesola’ NOI alunni della II D dell’Istituto Comprensivo Manzoni di Bosco Mesola abitando in una zona molto fertile, in cui l’agricoltura occupa un ruolo importante, abbiamo deciso di partecipare a questo progetto con un articolo che tratta dell’agricoltura nel nostro territorio. Di questo settore si occupa l’azienda ‘C.a.s.a. Mesola’ che da circa 50 anni produce e lavora vari prodotti agricoli locali: Ivan Angusti, Giorgia Bertarelli, Federico Bordini, Elia Cominelli, Alexia Crivellari, Nazary Dovhun, Camilla Fogli, Federico Gianella, Anna Mangolini, Giorgia Mangolini, Giulia Mangolini, Simone Marchesini, Matias Massarenti, Nicholas Mattiazzi (il fotoreporter), Andrea Montevecchi, Giacomo Pezzolati, Rossella Puller, Alessia Romano, le gemelle Alice e Martina Salmi, Francesca Sartorato, Matteo Scarpa, Lorenzo Tarantino Casarotto, Denise Turri, Moira Veronesi.
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