Ambasciata d’Italia ad Ankara Ufficio Economico e Commerciale Ultimi Sviluppi Ferrovie, il ministro dei trasporti annuncia nuovi progetti Apre il più grande terminal container della Turchia La Borsa di Istanbul sarà quotata La Turchia esporta nocciole per 1,5 miliardi di dollari in sei mesi 143,5 milioni di euro di sussidi IPARD per la Turchia Il bilancio BEI in Turchia nel 2014 La BERS finanzia il nuovo terminal dell’aeroporto di Dalaman N.6 27/02 – 11/03/2015 Prot. Nr. 673 Economia e Politica Economica L’interscambio commerciale della Turchia a gennaio 2015 Investimenti diretti esteri in Turchia in diminuzione dell’1,7% nel 2014 Il tasso di inflazione ha raggiunto il 7,55% a febbraio Il tasso di disoccupazione turco al 9,9% nel 2014 Guida Pratica: Come fare affari in Turchia Vai direttamente alla pagina Gare e Annunci Vai direttamente alla pagina Indicatori Macroeconomici Vai direttamente alla pagina Ambasciata d’Italia in Ankara, Ufficio Commerciale, Atatürk Bulvarı 118, 06680, Ankara, www.ambankara.esteri.it ; [email protected] ; tel. 0090-312-4574275; fax 0090-312-4574282 Responsabile: Dott. Francesco Varriale Ultimi sviluppi Ferrovie, il ministro dei trasporti annuncia nuovi progetti In occasione della quinta edizione della fiera internazionale Eurasia a Istanbul, il Ministro turco dei trasporti, degli affari marittimi e della comunicazione, Lutfi Elvan ha annunciato per il 2015 l’inaugurazione della linea ferroviaria Kars-Tbilisi-Baku. Elvan ha inoltre indicato la linea ferroviaria ad alta velocità che collegherà Adana-Mersin a Khaburtra tra i grandi progetti che vedranno la luce nel 2015. Con riferimento agli investimenti in linee ferroviarie, Elvan ha aggiunto che i lavori sulle linee ad alta velocità Ankara-Izmir e Ankara-Sivas sono in corso, così come la linea ferroviaria che collegherà Bursa a Eskişehir. Secondo Elvan, nel 2015 saranno completati e messi in servizio 332 chilometri di infrastruttura ferroviaria. TOP Apre il più grande terminal container della Turchia Il più grande terminal container della Turchia, Asyaport, sarà inaugurato a giugno 2015. Con un volume di 2,5 milioni TEU, il terminal sarà uno dei 100 più importanti al mondo e contribuirà ad alleggerire il carico del porto Ambarlı, situato nella zona europea di Istanbul. Frutto di una joint venture della Mediterranean Shipping Company (MSC), il secondo operatore di container al mondo, e il Gruppo turco Soyuer, il porto è in costruzione nel quartiere di Barbaros, nella provincia nordoccidentale di Tekirdağ. Con una superficie di 320.000 metri quadrati e una profondità di 20 metri, il porto servirà anche come primo terminal container di transito della Turchia. Il Direttore delle operazioni, Kadir Uzun, ha dichiarato che il porto sarà una delle principali destinazioni della MSC e punta a diventare il terzo più grande terminal nella sua categoria in Europa. TOP La Borsa di Istanbul sarà quotata La Borsa di Istanbul ha dichiarato di volersi quotare in borsa per rafforzare il mercato azionario di 220 miliardi di dollari. La Borsa di Istanbul, l'unico mercato di titoli in Turchia, prevede di quotare fino al 43% del proprio capitale attraverso la vendita della maggior parte delle azioni attualmente detenute dal Tesoro. Con 220 miliardi di dollari di valore, il mercato azionario della Turchia è il 29esimo più grande al mondo, dietro alcuni mercati emergenti rivali. Ad esempio, la Borsa di Johannesburg vale più di quattro volte quella di Istanbul, nonostante l'economia del Sud Africa sia meno della metà di quella turca. L’offerta pubblica dovrebbe essere completata entro la fine di quest'anno, con la possibilità di un’estensione al 2016. TOP La Turchia esporta nocciole per 1,5 miliardi di dollari in sei mesi La Turchia, maggior produttore ed esportatore mondiale di nocciole, ha realizzato 1,582 miliardi di dollari dall’esportazione di nocciole nei primi 6 mesi della stagione 2014-2015, iniziata il 1˚ settembre. Secondo una nota diffusa dall'Unione degli esportatori di nocciole del Mar Nero, in tale periodo, un quintale di nocciole naturali standard è stato venduto ad una media di 1.335 dollari. Nel periodo considerato, la Turchia ha esportato 129.700 tonnellate di nocciole, realizzando 1 miliardo e mezzo di dollari. Di queste, 103.388 tonnellate sono state esportate verso l’UE. Nello stesso periodo dell’anno precedente, la Turchia ha esportato 154.228 ton. TOP 143,5 milioni di euro di sussidi IPARD per la Turchia Circa 143,5 milioni di euro saranno disponibili per la Turchia fino a fine del 2016, nel quadro dello Strumento di assistenza pre-adesione per lo sviluppo rurale (IPARD). “L’UE ha stanziato €4,79 miliardi di sovvenzioni alla Turchia nell’ambito del programma IPA nel periodo 2007-2013, di cui circa €854 milioni sono stati utilizzati nel programma IPARD,” ha dichiarato il ministro UE e 2 capo negoziatore Volkan Bozkir. Bela Szombati, il capo della delegazione dell’Unione europea in Turchia, ha affermato che lo strumento rappresenta un vero esempio di cooperazione tra UE e Turchia. “Crediamo che il sostegno fornito contribuirà all’allineamento del settore dell’agricoltura turca a quella dell’Unione europea e, in un senso più ampio, all’integrazione della Turchia nell’UE,” ha aggiunto Szombati. Fino ad ora, sono stati firmati contratti di sovvenzione per 7.909 progetti con un valore totale di 3,8 miliardi di lire turche nel quadro del programma IPARD. TOP Il bilancio BEI in Turchia nel 2014 La Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha presentato alla stampa locale il bilancio delle sue attività in Turchia per l’anno 2014. Nel 2014 la BEI ha firmato in Turchia contratti per un valore totale di 2,1 miliardi di euro, confermando l’esposizione finanziaria dell’anno precedente, pari a 2,3 miliardi di euro. Il principale impegno della Banca è stato il sostegno alle piccole e medie imprese (1,1 miliardi di euro), che si è concretizzato principalmente sotto forma di linee di credito attivate presso le principali banche commerciali del Paese. Per quanto riguarda, invece, i settori di intervento, i finanziamenti prioritari hanno riguardato: infrastrutture, ricerca e sviluppo, trasporti, telecomunicazioni, ambiente, turismo, energia, sostegno alle regioni agricole e sviluppo urbano. Tra i principali progetti finanziati dalla Banca, quelli rivolti agli investimenti nel settore agricolo e agro-alimentare, per lo sviluppo delle regioni rurali del Paese; quelli a supporto delle infrastrutture comunali, per la produzione di energia da fonti rinnovabili e di ammodernamento delle strutture pubbliche in un quadro di sostenibilità ambientale; quelli per la riduzione del rischio sismico, con la messa in sicurezza di edifici pubblici e privati (alcuni di tali progetti sono stati attivati nel quadro dell’“Istanbul Seismic Risk Mitigation and Emergency Preparedness Project”, avviato nel 2006, a seguito del catastrofico terremoto di Marmara del 1999). TOP La BERS finanzia il nuovo terminal dell’aeroporto di Dalaman La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha annunciato che finanzierà la costruzione e la gestione di un nuovo terminal nazionale all’aeroporto di Dalaman, nella provincia di Mugla. Il nuovo terminal aumenterà la capacità dei passeggeri nazionali a Dalaman a 10 milioni l’anno dagli attuali 3 milioni, contribuendo in modo significativo al settore del turismo, si legge in una nota della BERS. Il progetto farà fronte alla forte crescita del traffico nazionale e internazionale dell’aeroporto di Dalaman, dove il volume del traffico aereo è stato di circa 1 milione di voli nazionali e 3,2 milioni di voli internazionali nel 2014. L’aeroporto è un gateway per alcune delle più popolari destinazioni turistiche in Turchia, tra cui Marmaris, Fethiye, Dalyan, Kalkan e Kas. Con 120 destinazioni, Dalaman è attualmente uno dei più trafficati aeroporti che servono la Riviera Turca. La banca europea sta finanziando il progetto tramite un’iniziativa pubblico-privata in base alla quale presterà 175 milioni di euro alla società YDA Havalimani Yapim ve Isletme. Il finanziamento della BERS è composto da un prestito di 16 anni di 87,5 milioni di euro e un prestito di 15 anni di 87,5 milioni di euro. La BERS ha investito oltre 5 miliardi di euro in 140 progetti in Turchia dal 2009. TOP Economia e Politica Economica L’interscambio commerciale della Turchia a gennaio 2015 Il confronto fra il 2015 e il 2014 conferma il trend in discesa del debito commerciale della Turchia con il mondo, diminuito nel periodo considerato del 37,5%. Da 6,8 miliardi di USD è difatti passato a 4,3 miliardi di dollari americani. L’export è diminuito dello 0,6%, mentre l’import è diminuito del 13,7%. L’interscambio totale è diminuito dello -8,6% (da 31,6 a 28,9 miliardi di dollari). Anche nei confronti della UE, il maggior partner commerciale della Turchia, che continua 3 a rappresentare il 38,02% dell’interscambio totale del paese, il deficit turco è diminuito, passando da 1,1 a 0,47 miliardi di USD (con una variazione del -57%). Le importazioni dalla UE, diminuite del -12,33%, sono passate da 6,5 a 5,7 miliardi di USD, mentre le esportazioni verso la UE sono diminuite del 3,38%, passando da 5,4 a 5,2 miliardi di dollari. Complessivamente l’interscambio Turchia/UE è diminuito dell’ 8,26% e vale oggi 11 miliardi (contro i 12 miliardi del 2014). La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con 2,4 miliardi di interscambio (-13,6% rispetto al 2014), ed un saldo negativo per la Turchia di -0,2 miliardi di USD; al secondo posto la Cina, con 2,27 miliardi di interscambio (-2,6%), ed un saldo negativo per la Turchia di -1,96 miliardi di dollari americani; al terzo posto la Russia, con un interscambio complessivo pari a 2,22 miliardi di USD (-23,7%), ed un saldo negativo per la Turchia di -1,58 miliardi di dollari. L’Italia è al quinto posto tra i Paesi partner con 1,36 miliardi di interscambio totale, -6,8% rispetto all’anno 2014, di cui 0,77 miliardi di import (-10,6%) e 0,58 miliardi di export (-1,0%) ed un saldo negativo per la Turchia di -0,19 miliardi di USD. Nel periodo l’Italia si conferma quinto fornitore (dietro Cina, Russia, Germania e Stati Uniti) e quinto cliente dopo Germania, Iraq, Regno Unito e Svizzera. I prodotti più esportati della Turchia sono stati pietre preziose e semi-preziose, metalli preziosi, perle, bigiotteria, per un valore che ha raggiunto i 1,7 miliardi di dollari (+217,8% rispetto all’anno 2014); seguono autoveicoli, trattori e parti di ricambio per un valore di 1,4 miliardi (18,5% in più rispetto al periodo di riferimento). Macchinari e apparecchiature meccaniche sono al terzo posto con un livello di esportazioni che è arrivato a 0,93 miliardi di dollari (-10,2%), seguono abbigliamento ed accessori per un valore di 0,72 miliardi di USD (-11,8%), e ferro ed acciaio con 0,59 miliardi (-24,7%). I prodotti più importati sono stati: combustibili minerali, oli minerali per un valore di 3,68 miliardi di dollari (24,5%); macchinari ed apparecchiature meccaniche per un valore di 1,9 miliardi (-13,2%); macchinari di precisione ed attrezzature elettriche ed elettroniche per un valore di 1,5 (+2,9%); ferro ed acciaio per un valore di 1,2 miliardi di dollari (-25,3%); materie plastiche e lavori di tali materie per un valore 0,96 miliardi di dollari (-20,6%). TOP Investimenti diretti esteri in Turchia in diminuzione dell’1,7% nel 2014 Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Economia e rielaborati da ICE Istanbul, gli investimenti diretti esteri nel 2014 sono ammontati a 12.143 milioni di dollari in diminuzione del -1,7% rispetto al 2013, quando avevano toccato i 12.357 milioni di dollari. Nel periodo considerato gli investimenti immobiliari sono aumentati del 41,7%, attestandosi a quota 4.321 milioni di dollari, contro i 3.049 milioni di dollari del 2013. Nel 2014 l’Italia ha investito 490 milioni di dollari in aumento (+235,6%) rispetto allo stesso periodo del 2013, quando aveva investito la cifra di 146 milioni di dollari. In Turchia sono operanti 1.207 imprese italiane, di cui 2 costituite nel mese di dicembre 2014. Fra i paesi che hanno maggiormente investito figurano: Olanda (2.017 milioni di $), Regno Unito (1.046 milioni di $), Germania (693 milioni di $), Paesi del Golfo (425 milioni di $), USA (325 milioni di $), Francia (280 milioni di $) e Austria (50 milioni di $). In totale operano in Turchia 41.528 imprese estere di cui 6.036 della Germania (14,5% del totale), 2.768 del Regno Unito (6,7% del totale), 2.440 dell'Olanda (5,9% del totale), 1.507 degli USA (3,6%) e 1.207 dell'Italia (2,9%). Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle 41.528 imprese estere, i paesi UE sono al primo posto con 19.339 aziende. Tra paesi europei la Germania mantiene la prima posizione con 6.036 imprese, il Regno Unito la seconda posizione con 2.768 imprese l’Olanda la terza con 2.440 imprese estere. Delle imprese estere operanti in Turchia, 24.606 sono basate ad Istanbul (59,3% del totale), 4.416 ad Antalya (10,6%), 2.500 ad Ankara (6,0%), 2.110 ad Izmir (5,1%), 1.534 a Mugla (3,7%) e 1.018 Mersin (2,5%). TOP 4 Il tasso di inflazione ha raggiunto il 7,55% a febbraio Nel mese di febbraio 2015, l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata del 7,55% su base annua, secondo i dati rilasciati dell’Istituto di statistica turco (TurkStat). L’indice dei prezzi al consumo nel mese di febbraio è aumentato dello 0,71% rispetto al mese precedente, che è leggermente superiore al livello previsto dello 0,69%. Il programma economico a medio termine della Turchia prevede che l’inflazione alla fine del 2015 sarà 6,3% e 5% nel 2016 e 2017. L’indice dei prezzi alla produzione del Paese è aumentata dell’1,2% rispetto al mese precedente. Il maggior incremento mensile è stato registrato per prodotti alimentari e bevande analcoliche (2,59%), trasporti (1,77%), alberghi, bar e ristoranti (1,06%), comunicazioni (0,94%) e salute (0,82%). TOP Il tasso di disoccupazione turco al 9,9% nel 2014 Il tasso di disoccupazione è stato del 9,9% nel 2014, rispetto al 9,7% dell’anno precedente, secondo quanto annunciato da TurkStat. I dati TurkStat rivelano che il numero di persone disoccupate sopra i 15 anni ha raggiunto i 2,8 milioni nel 2014. Il tasso di disoccupazione maschile è al 9% mentre quello femminile all’11,9%. La disoccupazione giovanile, per il gruppo di età tra i 15 e i 24 anni è stato del 17,9%. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro (LFPR) è stato del 45,5 (25,9 milioni), con il 21,1% delle persone impiegate nel settore agricolo, il 27,9% nel settore industriale e il 51% nel settore dei servizi. TOP Guida Pratica: Come fare affari in Turchia Pubblichiamo in questa sezione alcune domande e risposte tratte dalla guida ‘Come fare affari in Turchia’, a cura del Gruppo Diacron. Fondato nel 1995, il gruppo offre servizi di natura societaria, fiscale, contabile e di amministrazione fiduciaria. La guida completa “Come fare affari in Turchia” può essere scaricata seguendo le istruzioni a questo link. D: Come funzionano le zone speciali di investimento? R: Si distinguono tre tipi di zone speciali di investimento: zone per lo sviluppo tecnologico (TDZ), zone industriali organizzate (OIZ) e zone franche. Le zone di sviluppo tecnologico sono aree destinate alle attività di ricerca e sviluppo concepite per attirare investimenti in campi a elevato contenuto tecnologico. Per i soggetti che operano in tali aree sono previsti vantaggi di natura fiscale: esenzione dall’imposta sui redditi per i ricavi derivanti dallo sviluppo di software e da attività di ricerca e sviluppo; da IVA per le vendite delle applicazioni software prodotte; delle ritenute sulle retribuzioni dei dipendenti. Le zone industriali organizzate hanno, invece, l’intento di creare luoghi in cui le società possano fare immediatamente assegnamento sulla presenza di infrastrutture adeguate. Gli investitori possono beneficiare di incentivi che riguardano l’esenzione IVA per l’acquisizione di terreni, l’esenzione dall’imposta sugli immobili per un periodo determinato, la riduzione dei costi delle forniture di acqua e gas naturale e l’esenzione dall’imposta comunale per la costruzione dello stabilimento. Infine le 21 zone franche sono aree speciali che, pur trovandosi all’interno del territorio nazionale, sono considerate fuori dallo spazio doganale. In queste zone, di conseguenza, si concentrano gli investimenti orientati all’esportazione. Le zone sono sottoposte al controllo dell’autorità doganale e il diritto di operare in tali zone è subordinato ad una concessione rilasciata dal Sottosegretario al Commercio Internazionale. Nelle zone franche si opera in regime di esenzione dai dazi, di esenzione dall’imposta sul reddito, dall’IVA e dalle imposte sui consumi. Inoltre i redditi generati in tali zone sono trasferiti senza che sia richiesto alcun permesso preventivo e senza particolari restrizioni. (Copyright Diacron Press) TOP 5 D: Quali sono le istituzioni che promuovono gli investimenti in Turchia? R: Gli operatori che intendono effettuare investimenti in Turchia possono trovare il supporto di numerosi organismi nazionali creati a questo scopo. L’Agenzia per il Supporto e la Promozione degli Investimenti (più nota come ISPAT, acronimo di Investment Support and Promotion Agency of Turkey) ha il fine istituzionale di promuovere il processo di internazionalizzazione. Offre una serie di servizi agli investitori sia nella fase precedente il loro arrivo (per esempio, il reperimento di informazioni per analizzare il mercato o la ricerca di partner per eventuali collaborazioni), sia dopo il loro stabilimento in Turchia (per esempio, supportandoli in alcune procedure burocratiche). Altre organizzazioni da ricordare sono la KOSGEB (Unione delle piccole e medie imprese), che concentra la sua attenzione sulle PMI, e la YASED (International Investors Association of Turkey), un soggetto privato non profit che ha l’obiettivo di stimolare gli investimenti attraverso la diffusione delle informazioni. (Copyright Diacron Press) TOP Gare e Annunci TCDD, Ankara - İnönü Railway Line Signalization, Telecommunication System Maintenance Works Project And General Directorate of Turkish State Railways (TCDD) announced the tender for the signalization and telecommunication works, Ctc command center systems and sub-systems maintenance works for 3 years for Ankara - İnönü section of the Very high Speed Train. The tender has been published in the public procurement bulletin on 23 February 2015 with registration number 2015/8615. Companies interested can obtain tender documents from the administration’s address: TCDD İşletmesi Genel Müdürlüğü, Gar / Ankara in return for 750 TL for the prequalification documents and 5000 TL for the tender documents. Deadline for bids is set as 31 March 2015. Kocaeli Metropolitan Municipality Tram-Line Construction Project Kocaeli Metropolitan Municipality announced the tender for the construction of the tram-line between Sekapark and the Main Bus Station in Kocaeli. The tender has been published in the public procurement bulletin on 23 February 2015 with registration number 2015/17325. Companies interested can obtain tender documents from Kocaeli Metropolitan Municipality, Support Services Department, Tendering Branch Directorate, Karabaş Mahallesi, Oramiral Salim Dervişoğlu Ave. No:80, Bldg F, Ground Floor 41040 Izmit – Kocaeli, in return for 250 TL. Deadline for bids is set as 31 March 2015. KGM, North Marmara Motorway Project Postponed The Ministry of Transportation, Maritime Affairs and Communication, General Directorate of State Highways (KGM) has postponed the tender deadlines for the construction of Kurtköy – Akyazı and Kınalı – Odayeri sections of the North Marmara motorway to 6 May 2015. (Originally the deadlines were set as 6 March 2015). Interested companies can obtain the tender documents from KGM, İşletmeler dairesi Başkanlığı, Ankara İnönü Bulvarı No: 14, B Block Floor: 3 Yücetepe/ Ankara upon payment of 50.000 TL for each one of the tenders. Indicatori Macroeconomici PIL Nel terzo trimestre del 2014 il tasso di crescita del PIL è stato pari al 1,7% (2,1% nel secondo trimestre). Nel 2013, il tasso di crescita del PIL è stato pari al 4%, in aumento rispetto al 2,2% del 2012. 6 Inflazione Nel mese di febbraio 2015, l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata del 7,55% su base annua. Nel 2014, l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata pari all’8,17%. Interscambio con l’Italia Nel mese di gennaio 2015, l’Italia si colloca al quinto posto tra i partner con 1,36 miliardi di dollari di interscambio totale, di cui 0,77 miliardi di import (-10,6%) e 0,58 miliardi di export (1,0%). Nel periodo l’Italia si conferma quinto fornitore (dietro Cina, Russia, Germania e Stati Uniti) e quinto cliente (dopo Germania, Iraq, Regno Unito e Svizzera). Nel 2014, l’Italia si era confermato quinto fornitore (dietro Russia, Cina, Germania e Stati Uniti) e quarto cliente dopo Germania, Iraq e Regno Unito, con un interscambio pari a 19,2 miliardi di dollari. Borsa di Istanbul Borsa di Istanbul (BIST-100) 77.977 al 11 marzo 2015 Cambio al 11 marzo 2015 1 Euro = 2,8240 TL 1 Dollaro = 2,6338 TL Cronache Economiche A cura di: Filippo Manara Redazione: Duygu Toprak In collaborazione con: ICE Agenzia Ufficio Istanbul Per info: [email protected] 7
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