Beni Culturali - Expo Tuscany

NUTRIRE IL PIANETA
ENERGIA PER LA VITA
LA TOSCANA VERSO EXPO 2015
Viaggio in Toscana: alla scoperta del Buon Vivere
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Le Tecnologie applicate
ai Beni Culturali
Cultura, arte e genialità creativa rappresentano il nutrimento fisico e
spirituale della terra di Toscana, considerata da sempre un laboratorio del
Buon Vivere anche per i suoi prodotti, il suo stile di vita e le sue tradizioni
eccelse. A questo si aggiunge un forte spirito di innovazione e uno sguardo
sempre rivolto al futuro.
PANORAMICA DEL SETTORE
La Toscana, con il suo immenso e quotato patrimo-
e metalli,
nio culturale, è particolarmente attenta al tema della
- l’indagine riflettografica per i dipinti,
cultura. Vi si trovano 7 dei 50 siti UNESCO presenti
- la documentazione digitale 3D per scansione ottica
in Italia, oltre 600 (di cui 72 statali) dei quasi 4.800
e laser,
musei italiani, più di 20 mila beni culturali censiti e ol-
- il monitoraggio dell’ambiente museale,
tre 6 milioni e mezzo di volumi ospitati in circa 1.000
- l’indagine con tecniche radar di siti archeologici,
biblioteche. La Toscana è inoltre la prima regione
- la diagnostica per le strutture architettoniche e li-
italiana per numero di beni immobili archeologici o
gnee
architettonici vincolati (6.451) e la Galleria degli Uffizi
- sviluppo di dispositivi optoelettronici per la diagno-
e la Galleria dell’Accademia rappresentano rispettiva-
stica ed il monitoraggio
mente il terzo e il quarto sito statale a pagamento più
- tecnologie LASER per la conservazione
visitato in Italia, dopo il complesso dei Fori Imperiali
- metodologie integrate per la modellizzazione mul-
a Roma e Pompei.
tidimensionale, l’analisi strutturale e materica e il
In questo contesto, al fine di valorizzare specifici e in-
monitoraggio del patrimonio architettonico e monu-
novativi percorsi nel mondo delle imprese, la Tosca-
mentale
na ha individuato, tra gli altri, un asse di valorizzazio-
- metodiche applicative per la conoscenza e materiali
ne peculiare: sostenere le attività ad alto contenuto
innovativi per la conservazione
tecnologico legate al mondo del patrimonio culturale
u tecnologie innovative di documentazione e fruizio-
attraverso la costituzione di un Distretto regionale
ne
delle tecnologie dei beni culturali e delle città sosteni-
- soluzioni e applicazioni ICT ai beni culturali.
bili – DiT-BeCs - associato al Polo di innovazione delle
tecnologie delle città sostenibili, progetto POLIS.
Il distretto
Il Distretto regionale delle tecnologie dei beni culturali
e delle città sostenibili riunisce realtà consolidate e
storiche nel campo del restauro e start-up innovative
sulle quali investire.
Le principali tecnologie sviluppate dagli attori del territorio:
- le applicazioni laser al restauro di materiali lapidei
In un certo senso, le origini delle moderne competenze scientifiche toscane nel
campo delle tecnologie per i beni culturali risalgono al 1966, quando per porre
rimedio ai danni provocati dall’alluvione
di Firenze, Umberto Baldini (direttore
del gabinetto di Restauro della Soprintendenza di Firenze) coinvolgendo Enzo
Ferroni (Direttore dell’Istituto di chimica
Fisica dell’Università di Firenze) portò la
chimica dei materiali a rifornire di idee
per decenni la cultura scientifica del restauro, oltre alle scienze dell’architettura
e a quelle storico-artistiche.
Poco dopo nel 1971 Franco Piacenti fondò
a Firenze il Centro di Studio per le Opere
d’Arte del Consiglio Nazionale delle Ricerche, insieme ad altri analoghi a Milano e Roma.
L’ Istituto Centrale del Restauro e l’Opificio delle Pietre Dure crearono in quel
periodo laboratori scientifici al loro interno, con gli esperti e gli strumenti diagnostici necessari .
Fonte: R. Salimbeni, Lo stato dell’arte
della ricerca applicata al sistema di restauro: criticità e prospettive
ALLA SCOPERTA DELLA TOSCANA
A new Florentine Renaissance era
Firenze si presenta come una città moderna che
guarda al futuro senza negare il proprio passato
straordinario. La culla del Rinascimento continua
a rinnovarsi e a esprimere i propri valori di innovazione e crede nel progresso della conoscenza.
La Firenze di Michelangelo e Brunelleschi, simboli
di innovazione del passato e del presente, sono
oggetto di visita nel presente pacchetto.
La cupola del Brunelleschi
La celebre cupola di Brunelleschi costituisce la
copertura della crociera del Duomo di Firenze.
Era la maggiore del mondo e rimane tuttora la più
grande cupola in muratura mai costruita (diagonale
maggiore della cupola interna: 45 metri; di quella
esterna: 54).La sua grandezza impedì il tradizionale
metodo costruttivo mediante l’ausilio di céntine,
facendo sì che venissero formulate molte ipotesi
sulla tecnica costruttiva impiegata.
« Structura si grande, erta sopra è cieli,
ampla da coprire chon sua ombra tutti e popoli
toscani. »
(Leon Battista Alberti, De pictura)
Gli Uffizi adesso sono “touch”
E’ uno dei musei più famosi del mondo: la visita guidata si estende anche ai cantieri di restauro aperti
più vendute nella categoria viaggi in Italia. Con Uffizi Touch® è possibile visitare la Galleria degli Uffizi
liberamente e portare i suoi capolavori sempre in
tasca: l’Annunciazione di Leonardo, la Primavera di
Botticelli, la Venere di Urbino di Tiziano, così come il
Corridoio Vasariano e 100 opere dei Depositi. Questa
App è stata sviluppata da Centrica, start-up toscana,
insieme al Polo Museale Fiorentino, ed è l’unica applicazione al mondo per iPhone e iPad che contiene
tutte le opere esposte in un museo di importanza
mondiale. Rappresenta quindi un insostituibile compagno anche per la visita guidata alla Galleria degli
Uffizi, a Firenze. Le immagini sono su concessione
del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo.
Il David di Michelangelo
E’ da sempre considerato l’ideale perfetto di bellezza
maschile nell’arte, così come la Venere del Botticelli
per quella femminile: artisti ed esperti d’arte ritengono che il David sia l’oggetto artistico più bello mai creato dall’uomo. A partire dal 2003 è stato sottoposto
a un lavaggio e a un restauro accuratissimi, sotto la
responsabilità del laboratorio di restauro dell’Opificio
delle Pietre Dure di Firenze, per celebrare nel 2004 il
quinto centenario dalla realizzazione dell’opera. Durante la visita verrà raccontata la storia del David e
del suo restauro.
al momento, in collaborazione con Uffizi Touch®, la
terza applicazione scaricabile su App Store e fra le
Opificio delle Pietre Dure
Noto anche con la sigla OPD, è un Istituto autonomo
dell’Antico Testamento. In ogni formella il Ghiberti ri-
del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
unì più scene, cosicché arrivano a essere rappresen-
Turismo e la sua attività operativa e di ricerca si espli-
tati più di cinquanta episodi. Inoltre sono presenti 24
ca nel campo del restauro delle opere d’arte. L’Istitu-
piccoli busti, rappresentanti uomini illustri fiorentini,
to ha origini composite, frutto di una antica e illustre
tra cui anche un autoritratto dello stesso Ghiberti. Le
tradizione e di una moderna e articolata attività, già
formelle originali della Porta del Paradiso sono oggi
evidenti nella sua insolita denominazione. Nato per
conservate al Museo dell’Opera del Duomo, oggi fi-
volere di Ferdinando I de’ Medici come manifattura
nalmente del tutto restaurate.
per la lavorazione di arredi in pietre dure, negli ultimi
decenni del secolo XIX ha trasformato la sua attività
La Piazza del Duomo
nel restauro, prima dei materiali prodotti durante la
Si tratta di un unico grande museo composto dal-
sua plurisecolare storia, per poi ampliare la propria
la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Cupola di
competenza verso materiali affini. In seguito alla
Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero di
grande catastrofe dell’alluvione del Novembre 1966
San Giovanni, la Cripta di Santa Reparata e il Museo
e alla legge istitutiva del Ministero per i Beni Culturali
dell’Opera del Duomo.
ed Ambientali del 1975, vennero fusi in unica entità
l’antico Opificio mediceo e il Laboratorio Restauri
della Soprintendenza, tra l’altro il vero protagonista
dei restauri post alluvione. A questo nucleo furono
annessi i laboratori minori sorti in seguito a quell’e-
La Toscana del restauro
Le competenze nel campo della conservazione e del
restauro risiedono nei prestigiosi centri di restauro
presenti in Toscana, quali l’Opificio delle Pietre Dure,
mergenza.
il Centro di Restauro della Soprintendenza Archeolo-
La Porta del Paradiso
tutela dei beni artistici, architettonici e archeologici,
La Porta Est del Battistero fu denominata “Porta del
Paradiso” da Michelangelo che, si racconta, osservando le formelle esclamò: “elle sono tanto benne
che elle starebbono bene alle porte del Paradiso”.
La Porta è divisa in 10 ampi riquadri rettangolari, disposti su due file su entrambi i battenti da sinistra a
destra e dall’alto in basso e che rappresentano scene
gica della Toscana, le Soprintendenze delegate alla
nonché nelle organizzazioni legate al patrimonio di
città d’arte come Firenze, Pisa e Siena.
Un percorso alla scoperta dei più bei siti archeologici
e artistico-culturali della Toscana in corso di restauro - o da poco riaperti al pubblico - al momento della
visita:
- Pisa. la torre pendente e le antiche navi romane
- Lucca: visita guidata alle mura recentemente re-
staurate
- Siena: pittura in restauro
Gli eventi in Toscana
- Firenze e dintorni: le ville medicee recentemente re-
Il Salone del Restauro di Firenze dal 13 al 15 novem-
staurate.
bre 2015. La IV edizione del Salone vedrà la sinergia
di oltre 300 realtà tra enti istituzionali, imprese, scuo-
Università e ai Centri di Ricerca
le di formazione e associazioni - attive nel restauro,
Le antiche Università e i laboratori di ricerca della
nella tutela e nella valorizzazione del Patrimonio Cul-
Toscana lavorano allo sviluppo di nuove tecnologie
turale - impegnate durante il Salone in attività espo-
applicabili alla valorizzazione del suo prestigioso pa-
sitive e culturali.
trimonio culturale. Si tratta di un programma di for-
Il Salone apre le porte all’edizione del 2015 con la
mazione universitaria e post universitaria altamente
consapevolezza di offrire al pubblico un’opportuni-
qualificato, un’attività di ricerca di livello internazio-
tà di confronto commerciale, scientifico e culturale
nale che coinvolge i nostri tecnici nei siti di tutto il
nonché di porsi come piattaforma per lo sviluppo
mondo.
dell’economia del settore, della ricerca e delle nuove
Tra i diversi Laboratori e Università toscane che svol-
iniziative progettuali in materia.
gono ricerche e formazione universitaria o post-uni-
LuBeC, Lucca (ottobre 2015). LuBeC - Lucca Beni
versitaria nel campo dei beni culturali, ci sono:
Culturali - è il Convegno internazionale sulla valoriz-
• Istituto per la Conservazione e Valorizzazione
dei Beni Culturali (ICVBC-CNR) – Firenze
• Istituto di Fisica Applicata “N.Carrara” (IFAC-CNR) - Firenze
•Istituto Nazionale di Ottica Applicata (INOA CNR) – Firenze
• LABEC – INFN – FI
•Opificio delle Pietre dure e Laboratori di Restauro - FI
• Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Informazione “A.Faedo” (ISTI-CNR) – PI
•IAPP, Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazione (Università di Firenze)
zazione dei Beni Culturali per il marketing turistico
territoriale integrato. LuBeC Digital Technology è la
contestuale rassegna espositiva delle soluzioni ICT
applicate alla valorizzazione dei Beni Culturali per la
promozione del territorio. Quella del 2015 sarà la XI
edizione.
Per maggiori informazioni contattare:
Patrizia Bellofiore
Referente settore Tecnologie applicate ai Beni
culturali
e-mail: [email protected]
Telefono: 0039 055 4628045
Toscana Promozione
Via Vittorio Emanuele II, 62- 64, Firenze
e-mail: [email protected]
www.toscanapromozione.it
Toscana Promozione offre un servizio per creare
itinerari personalizzati con possibilità di visite
aziendali.
Visita www.businessintuscany.com lo
strumento dove poter ricercare le aziende
toscane suddivise per settore produttivo,
consultando foto e descrizioni, prodotti e dati.
Potrai anche creare una lista di aziende preferite,
suddivisa per categorie, a cui accedere in modo
semplice e veloce.
Tutto quanto descritto nella presente scheda rappresenta parte delle eccellenze toscane.
Pertanto la citazione di luoghi, realtà e prodotti non può in alcun modo ritenersi esaustiva dell’offerta del territorio.