Il nuovo FX CorDiax

Emodialisi cardioprotettiva
Il nuovo FX CorDiax
Progettato per la dialisi.
Costruito per la cardioprotezione.
Emodialisi cardioprotettiva
SP T
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Emodialisi cardioprotettiva
Una cardioprotezione ad ampio spettro
La riduzione dei fattori di rischio di patologie cardio-
Negli ultimi anni, si sono compiuti enormi migliora-
vascolari (CVD) rappresenta, per Fresenius Medical
menti nella qualità e nell’efficienza dei trattamenti
Care, il cuore dello sviluppo di sistemi e prodotti per
emodialitici (HD). Ciononostante, le patologie cardio-
dialisi: una cardioprotezione di eccellenza che deve
vascolari (CVD) rimangono ancora oggi la principale
riflettersi in tutti i livelli di sviluppo, e applicazione,
causa di decesso nei pazienti affetti da insufficienza
dei prodotti.
renale allo stadio terminale (ESRD). In questi stessi
Emodialisi car
Servizi
Prodotti
Oltre 30 anni di esperienza nella dialisi al vostro
Tecnologie all’avanguardia consentono terapie
servizio.
cardioprotettive di eccellenza.
››Pianificazione
e consulenza
››Addestramento
››Servizi
››Water
e formazione
e assistenza di natura tecnica
Quality Service (WQS), per la qualità
dell’acqua destinata alla dialisi
››Servizi
medico-informativi
››Linea
di prodotti CorDiax:
– 5008 CorDiax e 5008S CorDiax
– Dializzatori FX CorDiax
– BCM-Body Composition Monitor
››Linea
di prodotti Classix:
– 4008S classix
– Dializzatori FX classix
››Therapy
››Online
2
Data Management System (TDMS)
Purification Cascade® (OPC)
pazienti, inoltre, la mortalità per cause cardiovascolari
­pro­dotti e terapie, indispensabile per ottenere pre-
e quella complessiva sono marcatamente superiori
stazioni terapeutiche di eccellenza, volte a concretiz-
­rispetto alla popolazione generale. È questo il motivo
zarsi in outcome clinici migliori, incremento della
che ci ha spinto a focalizzarci sull’emodialisi car­
­qualità di vita del paziente, maggior controllo dei costi
dioprotettiva e mettere a punto il programma SPOT.
delle t­erapie e gestione più semplice e sicura.
Un approccio a tutto tondo, che include servizi,
dioprotettiva
Outcome
Terapie
Terapie cardioprotettive per raggiungere outcome
Terapie cardioprotettive messe a punto dal
migliori.
­leader mondiale nel campo dell’emodialisi.
››Riduzione
del rischio di mortalità
››Dialisi
››Riduzione
delle complicanze cardiovascolari
››HDF
››Ottimizzazione
dell’uso delle risorse
ad alto flusso
ONLINE
››Advanced
Fluid Management
3
Il nuovo FX CorDiax
Cardioprotezione: al cuore dell’emodialisi
a lungo termine
Le conseguenze della malattia renale cronica (MRC),
La rimozione delle medie molecole significa ottenere
così come gli effetti della stessa dialisi, possono
la filtrazione selettiva di una vasta gamma di tossine
portare a patologie cardiovascolari [ad es.: ateroscle-
uremiche con peso molecolare superiore a 500
rosi e ipertrofia ventricolare sinistra (IVS)], che rap­
Dalton (Da). Allo stesso tempo, la membrana deve
presentano le cause principali di decesso nei pazienti
evitare la perdita di sostanze essenziali per la
emodializzati.1 Una più efficace rimozione delle
­sopravvivenza del paziente, quali l’albumina sierica.
medie molecole, attraverso membrane ad alto flusso
Questo elevato potenziale di filtrazione deve essere
potenziate per emodiafiltrazione, può ridurre tali
accompagnato da un’eccellente biocompatibilità.
rischi in modo sostanziale.
2
Le membrane di ultima generazione, tra cui Helixone®,
Diversi vasti studi multicentrici dimostrano che l’uso
garantiscono una capacità filtrante migliore, con
di membrane ad alto flusso contribuisce a migliorare
­elevata filtrazione delle sostanze a basso peso mole-
il tasso di sopravvivenza e la qualità di vita del
colare (LMW) e a medio peso molecolare (MMW),
paziente.
nonché volumi di scambio elevati, riuscendo a ridurre
3
Urea
β2-microglobulina
Pr
o
d
i
tt
o
4
Albumina
l’attivazione di cascate infiammatorie che rivestono un
SPOT su:
ruolo fondamentale in molti aspetti delle patologie
››
Le
cardiovascolari. Tecnologie d’avanguardia, quali la
Nano Controlled Spinning (NCS™) (filatura tramite
­nanotecnologia controllata) e la sterilizzazione ­INLINE
a vapore Fresenius, sono il risultato della ­costante
­ricerca di innovazione perseguita da ­Fresenius
­Medical Care.
I progressi tecnologici applicati ai materiali e alla
patologie
cardiovascolari sono
la principale causa
di decesso nei pazienti
in dialisi.
››
Le
membrane ad alto
flusso migliorano la
rimozione delle medie
molecole e riducono
i fattori di rischio.
››
FX
CorDiax per
maggiore
sopravvivenza e
outcome migliori
produzione hanno permesso di raggiungere notevoli
miglioramenti nella struttura delle pareti allargando
la regione di supporto della membrana. La membrana
Helixone®plus dei nuovi dializzatori FX CorDiax
migliora la clearance delle medie molecole e riduce la
perdita di componenti ematiche essenziali, quali
l’albumina.
La membrana Helixone®plus eleva i dializzatori
FX-class® a prodotti della linea CorDiax, che fornisce
prodotti per terapie cardioprotettive di qualità
superiore.
5
Il nuovo FX CorDiax
Medie molecole: maggiore sopravvivenza
e outcome migliori
L’innovazione applicata al design delle fibre
permette una migliore rimozione delle tossine
uremiche
››La
Superficie
interna
regione di supporto delle fibre sotto la super­
ficie interna è stata “allargata”, ottimizzando la
porosità e, quindi, anche la filtrazione convettiva
Regione
di supporto
(“lavaggio”) delle tossine uremiche di dimensioni
maggiori, quali la β2-microglobulina (≈ 11.800 Da)
o la mioglobina (≈ 17.000 Da).
››Un’innovazione
che migliora anche la ritenzione di
Primo piano della superficie interna e della
regione di supporto della membrana.
molecole benefiche, quali l’albumina.
››La
ridotta resistenza transmembrana potenzia la
rimozione di una ampia gamma di medie mole­
cole e di sostanze a basso peso molecolare, come,
ad esempio, il fosfato.
1,00
0,90
0,80
0,70
0,60
0,50
0,40
0,30
0,20
0,10
SCβ
2-m
SCβ
2-m
FX 60
0,90
0,80
SCmio 0,50
SCmio 0,28
1.000
10.000
100.000
Clearance del fosfato (ml / min)
Sieving Coefficient
FX CorDiax 60 280
260
240
220
200
180
FX CorDiax 60
Xevonta Hi 15
Polyflux TM 140 H
Massa molecolare / Dalton
Comparazione dei valori del coefficiente di filtrazione dei
dializzatori FX 60 e FX CorDiax 60.
Comparazione delle clearance del fosfato ottenute da indagini
condotte in vitro in soluzione acquosa (QB = 300 ml / min,
QD = 500 ml / min). Indagini a cura di EXcorLab GmbH, laboratorio
di taratura e collaudo accreditato.
Pr
o
d
i
tt
o
Bibliografia
1 de Jager D. et al., JAMA (2009); 302: 1782-1789.
2 Canaud B., Contrib Nephrol (2007); 158: 216-224.
6
Una maggiore clearance delle medie molecole
SPOT su:
migliora il tasso di sopravvivenza
››
La
rimozione delle
medie molecole è
associata a minore
infiammazione.
L’uso delle membrane ad alto flusso, quali i dializza-
››
I dializzatori
ad alto
flusso possono
ridurre il rischio di
decesso nei pazienti
sottoposti ad HD
a lungo termine.
tori FX-class® ad alto flusso, migliorano il tasso di
sopravvivenza dei pazienti. Senza contare che anche
gli ulteriori outcome a lungo termine si rivelano
sostanzialmente migliori. Progressi che sono ulteriormente supportati dal processo di sterilizzazione
INLINE a vapore, attraverso il quale vengono sterilizzati i filtri e rimossi eventuali pirogeni e tossine residui.
››Il
tasso di sopravvivenza risulta migliorato.3
››I
marcatori infiammatori sono ridotti.4
››Le
dosi di EPO possono essere ridotte mante-
nendo il controllo dell’anemia.5
››Le
disfunzioni immunitarie possono essere fatte
regredire.6
Probabilità di sopravvivenza dei pazienti
Pazienti con albumina sierica ≤ 4 g / dl (p = 0,032)
1,00
Membrana ad alto flusso 0,90
Membrana a basso flusso
0,80
0,70
0,60
0,50
0,40
0,30
0,20
0
12
24
36
48
60
72
84
Mesi
Curve di sopravvivenza rilevate con il metodo Kaplan-Meier per una popolazione di pazienti con livelli di albumina sierica ≤ 4,0 g / dl
(valore p del log-rank test = 0,032).3
(Grafico adattato dalla pubblicazione originale)
3 Locatelli F. et al., Journal of American Society of Nephrology (2009);
20: 645-654.
4 Pedrini L. A. et al., Nephrol Dial Transplant (2011);
doi: 10.1093 / ndt / gfq761.
5 Bonforte G. et al., Blood Purif (2002); 20: 357-363.
6 Lonnemann G. et al., Blood Purif (2003); 21(3): 225-231.
7
Il nuovo FX CorDiax
Dati tecnici prestazionali
Coefficienti di filtrazione dei dializzatori FX CorDiax ad
alto flusso e degli emodiafiltri
Albumina
Mioglobina
β 2 -microglobulina
Inulina
Peso molecolare
(Dalton)
66.500
17.053
11.731
< 0,001
0,5
0,9
5.200
1
Materiale membrana
Metodo di sterilizzazione
Materiale struttura
Materiale contenitore
Unità per confezione
Helixone®plus
INLINE, a vapore
polipropilene
poliuretano
24
FX CorDiax 40
Dializzatori FX CorDiax ad alto flusso
Clearance (Q B = 300 ml / min)
Citocromo c
Inulina
Vitamina B12
Fosfato
Creatinina
Urea
Clearance (Q B = 400 ml / min)
12.230
5.200
1.355
132
113
60
Citocromo c
Inulina
Vitamina B12
Fosfato
Creatinina
Urea
12.230
5.200
1.355
132
113
60
FX CorDiax 50
FX CorDiax 60
FX CorDiax 80
FX CorDiax 100
FX CorDiax 120
76
88
144
215
229
255
96
116
175
237
252
271
111
127
190
248
261
280
125
144
207
258
272
283
136
149
213
262
274
284
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
100
122
191
270
290
319
117
135
209
285
303
336
133
154
229
299
321
341
145
160
237
305
325
343
21
33
47
64
74
87
2,2
1.545
116
F00001592
2,5
1.584
132
F00002384
48 *
56 *
96 *
142 *
155 *
175 *
*Clearance (Q B = 200 ml /min)
Coefficiente di ultrafiltrazione (ml / h x mmHg)
Prestazioni in vitro: Q D = 500 ml /min, Q F = 0 ml /min, T = 37 °C (EN 1283, ISO 8637). Coefficienti di ultrafiltrazione: sangue umano, ematocrito 32 %, contenuto proteico 6 %.
Superficie effettiva (m²)
K 0 A Urea
Volume di priming (ml)
Codice articolo
0,6
547
32
F00001588
Emodiafiltri FX CorDiax
Clearance (Q B = 300 ml / min, Q F = 75 ml / min)
1,0
886
53
F00001589
1,4
1.164
74
F00001590
1,8
1.429
95
F00001591
FX CorDiax 600
FX CorDiax 800
FX CorDiax 1000
Citocromo c
Inulina
Vitamina B12
Fosfato
Creatinina
Urea
Clearance (Q B = 400 ml / min, Q F = 100 ml / min)
12.230
5.200
1.355
132
113
60
131
144
204
257
271
285
141
156
217
267
277
291
151
166
225
271
280
292
Citocromo c
Inulina
Vitamina B12
Fosfato
Creatinina
Urea
12.230
5.200
1.355
132
113
60
149
166
235
307
327
354
160
178
251
321
339
365
172
190
262
328
343
367
46
62
76
2,0
1.365
115
F00001594
2,3
1.421
136
F00001595
Coefficiente di ultrafiltrazione (ml / h x mmHg)
Prestazioni in vitro: Q D = 500 ml /min, T = 37 °C (EN 1283, ISO 8637). Coefficienti di ultrafiltrazione: sangue umano, ematocrito 32 %, contenuto proteico 6 %.
Superficie effettiva (m²)
K 0 A Urea
Volume di priming (ml)
Codice articolo
1,6
1.148
95
F00001593
Pr
o
d
i
tt
o
8
Innovazione a tutti i livelli
Serie FX-class®
Emodialisi cardioprotettiva
SP T
Serie FX-class®
Emodialisi cardioprotettiva
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Design d’eccellenza
I dializzatori FX-class® sono frutto della
Ottimizzazione del flusso del dialisato
combinazione di diverse tecnologie
La struttura tridimensionale delle micro-
d’avanguardia, volte a creare le caratteristi-
ondulazioni della fibra garantisce l’uniformità
che funzionali distintive di questi speciali
del flusso radiale del dialisato attorno a
filtri perfezionati e ottimizzati per garantire
ciascuna fibra del fascio, evitando l’incana-
ottimi risultati in termini di prestazioni,
lamento del flusso e, di conseguenza,
sicurezza e maneggevolezza:
incrementando i valori della clearance e
migliorando le prestazioni complessive
››Il
design della struttura del dializzatore
del dializzatore.
e del fascio di fibre punta ad una
maggiore uniformità del flusso dialisato.
Emodinamica migliore
L’accesso ematico laterale garantisce un
››Porta
di ingresso sangue perfezionata
per un’emodinamica migliore.
flusso ematico più omogeneo nella testina
del dializzatore, evitando zone di stagnazione. L’innovativo design elimina, in
I progressi tecnologici applicati ai materiali
sostanza, il rischio di piegature e annoda-
e alla produzione hanno permesso di
menti accidentali a danno delle linee
raggiungere notevoli miglioramenti nella
ematiche, contribuendo ad incrementare
struttura delle pareti della membrana
la sicurezza del dispositivo.
Helixone plus del dializzatore FX CorDiax.
®
Convezione potenziata
››La
parete della membrana
La struttura maggiormente aperta della
Helixone plus, più porosa, mira ad una
regione di supporto della membrana
maggiore clearance delle medie
Helixone®plus serve a ridurre la resistenza
molecole.
alla diffusione ed incrementa la filtrazione
®
convettiva. Questo facilita la clearance
di un’ampia gamma di tossine uremiche e,
in particolare, delle medie molecole.
Pr
o
d
i
tt
o
10
Rispetto per l’ambiente
SPOT su:
Il design di ultima generazione applicato
››
Prestazioni
ottimizzate
grazie ad un flusso
radiale del dialisato.
ai dializzatori FX-class® va ben oltre la
funzionalità diretta: deve rispettare anche
››
Migliore
clearance delle
medie molecole permessa
dalla maggiore porosità
della regione di supporto
della membrana.
l’ambiente. I dializzatori FX-class pesano
®
la metà rispetto a quelli precedenti, oltre ad
essere costruiti con materiali plastici ecolo­
gici. Questo si traduce in una riduzione delle
emissioni di CO2 come risultato di minor
impiego di materiale, meno imballaggio,
meno carburante per il trasporto e gestione
dei rifiuti più rispettosa dell’ambiente.
Inoltre, i costi risultano ridotti anche grazie
a volumi di priming più contenuti e facilità
di preparazione.
Percorso omogeneo del
flusso ematico
Membrana Helixone® plus
di ultima generazione
Struttura ondulata tridimensionale
della fibra
Flusso radiale del dialisato
11
Pura differenza
Dializzatori sterilizzati tramite processo
INLINE a vapore
Emodialisi cardioprotettiva
SP T
Dializzatori sterilizzati tramite processo INLINE a vapore
Emodialisi cardioprotettiva
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Pulizia e sicurezza
Garanzia di purezza, grazie al vapore
I dializzatori FX-class® sono sterilizzati
Processo INLINE di sterilizzazione a
tramite un processo INLINE di sterilizzazione
vapore: nessun residuo chimico
a vapore unico nel suo genere, specifica-
Nessuna sterilizzazione a raggi gamma:
mente sviluppato da Fresenius Medical Care.
le radiazioni ionizzanti ad alta energia
possono degradare ed alterare la composi-
Durante il processo INLINE di sterilizzazione
zione chimica dei materiali, producendo
a vapore, sia il compartimento sangue
residui potenzialmente citotossici e cancero-
che quello del dialisato vengono sciacquati
geni all’interno del dializzatore.1
in continuo con vapore a temperatura
superiore a 121 °C. Non richiedendo l’aggiunta
Bassi volumi di risciacquo
di sostanze chimiche per la pulizia o la
Tempi di preparazione minimi: visto che i dia-
sterilizzazione, questo processo permette di
lizzatori sono forniti già puliti, i tempi di
ottenere dializzatori sterilizzati con livelli di
­risciacquo prima dell’uso risultano estrema-
residui estremamente contenuti.
mente ridotti.
Meno risciacqui, meno costi
Ridurre i volumi di risciacquo significa
contenere tempi e costi di preparazione.
Pr
o
d
i
tt
o
Bibliografia
1 Shintani H. et al., Journal of Analytical Toxicology (1989);
13: 354-357.
2 Müller T. F. et al., Nephron (1998); 78: 139-142.
14
SPOT su:
››
Meno
rischi di
contatto tra sangue
e residui tossici.1
››
Riduzione
dell’attivazione del
sistema del
complemento.2
vapore
vapore
Test di integrità: ad una estremità del fascio di fibre viene
applicata aria pressurizzata, mentre l’altra estremità
contiene acqua sterile. In caso di perdite nella membrana,
l’aria attraversa la membrana, generando bolle.
acqua sterile
aria sterile
aria sterile
vapore
acqua sterile
vapore
Processo INLINE di sterilizzazione a vapore e test di integrità.
15
Eccellente ritenzione delle endotossine
Emodialisi cardioprotettiva
Obiettivo purezza, già
dalla progettazione
Eccellente ritenzione delle endotossine
Emodialisi cardioprotettiva
SP T
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Che cosa sono le endotossine?
Maggiore protezione attraverso una
prevenzione attiva
Le endotossine sono molecole di grandi
Una volta nel sangue del paziente, le endotos-
dimensioni originate dalla parete esterna dei
sine possono indurre l’attivazione dei leuco­
batteri gram-negativi. Chimicamente, le
citi e del complemento, provocando risposte
endotossine sono lipopolisaccaridi (LPS),
infiammatorie.
costituiti da due componenti, una lipidica e
A volte, queste possono dar luogo a reazioni
una polisaccaride.
acute quali febbre, emicranie, convulsioni
L’eventuale contaminazione microbica del
o pressione sanguigna bassa. A lungo termine,
­circuito dell’acqua o di quello del fluido può
possono, inoltre, contribuire a condizioni
dunque provocare la presenza di endotossine
croniche quali amiloidosi, un maggior bisogno
nel fluido di dialisi.
di EPO, disordini immunitari o aterosclerosi
Se le endotossine integre sono molecole di
accelerata. L’aterosclerosi e le patologie
dimensioni relativamente grandi, i loro fram-
cardiovascolari sono le cause più frequenti di
menti, essendo più piccoli, possono passare
decesso nei pazienti dializzati.
attraverso le membrane dializzatrici, entrando
in contatto con il sangue del paziente tramite
retrodiffusione o retrofiltrazione.
Endotossine
Dialisato
Membrana
di dialisi
Attivazione del complemento
Interazione membrana-leucocita
+
attivazione leucocitaria
Specie
reattive
dell’ossigeno
(ROS)
Pr
o
d
i
tt
o
18
C5a
C5b
Sangue
Rilascio di
citochine
(IL-1, IL-6, TNF-a)
Attivazione dei leucociti mediata
da complemento + endotossine
Risposte infiammatorie stimolate dalle interazioni sangue-membrana
e dai contaminanti batterici nel dialisato.
Le membrane come Helixone®, che hanno
SPOT su:
un’elevata capacità di ritenzione delle endotos-
››
L’assenza
sine, proteggono il paziente dall’infiamma­
zione, soprattutto nel caso in cui non sia dispo­
nibile un dialisato ultrapuro.1
di endotossine
rende minima
l’infiammazione.
››
Meno
fattori di rischio di
natura cardiovascolare.
Adsorbimento di endotossine
(EU / cm2 di membrana)
4,5
4,0
0,56
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,48
0,17
0,5
0,03
0
Polietersulfone
Poliacrilo- Helixone®
nitrile
Poli­
sulfone
Adsorbimento di endotossine per cm2 di superficie di
membrana dopo 120 min di dialisi in-vitro con dialisato
contaminato (endotossine da filtrati di colture batteriche;
concentrazione iniziale: 50 EU / ml).1
(Grafico adattato dalla pubblicazione originale)
Come evitare l’ingresso di endotossine
nei fluidi di dialisi
››Migliore
››Uso
gestione complessiva dell’igiene.
obbligatorio di fluidi di dialisi ultrapuri
applicando filtri quali DIASAFE®plus in
grado di rimuovere le endotossine residue
dal fluido di dialisi.
››Uso
di membrane di dialisi con elevate
capacità di ritenzione delle endotossine,
in particolare quando non è disponibile
dialisato ultrapuro (ad es.: Helixone®
o Helixone®plus).
Bibliografia
1 Weber V. et al., Blood Purif (2003); 21: 365.
19
Spazio alla porosità
Maggiore rimozione delle medie molecole
Emodialisi cardioprotettiva
SP T
Maggiore rimozione delle medie molecole
Emodialisi cardioprotettiva
Parola d’ordine: proteggere il paziente
La chiave per una rimozione ottimale
delle medie molecole
I soluti incontrano una certa resistenza quando attraversano la parete della membrana.
La resistenza al trasporto dei soluti è influen-
Superficie
interna
zata, in parte, dalla dimensione dei pori
della superficie interna e dalla porosità della
parete della membrana.
Regione di
supporto
Inoltre, la struttura e lo spessore della parete,
nonché le dimensioni interne della fibra e la
struttura a micro-ondulazioni tridimensionali,
ricoprono ruoli fondamentali nel flusso
transmembrana.
L’innovativa struttura della membrana di
Helixone®plus permette alle molecole di passare facilmente attraverso la regione di
­supporto della membrana, che è appositamente più porosa.
››La
struttura della regione di supporto si
dimostra cruciale per il livello complessivo
delle prestazioni ottenute.
››La
porosità della membrana, insieme alla
dimensione dei pori, regola il trasporto
delle medie molecole.
Pr
o
d
i
tt
o
22
Primo piano della superficie interna e
della regione di supporto della membrana
Helixone® plus.
Perfezionamento dell’architettura
della membrana
L’innovativa tecnologia applicata in fase
SPOT su:
di produzione, abbinata alla sterilizzazione
››
Ottimizzazione
della
porosità della
membrana per una
migliore rimozione
delle medie molecole.
INLINE a vapore, produce miglioramenti
­fondamentali in termini di porosità della
membrana, riduzione della resistenza al
­flusso e miglioramento del trasporto
­attraverso la membrana.
››Si
ottiene, così, una rimozione significati-
vamente maggiore delle medie molecole
ed, allo stesso tempo, si previene le
perdita di sostanze utili, quali l’albumina
sierica.
1
0,9
Coefficiente di filtrazione
0,8
1)
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
n.d.
0
F
o
XC
rD
n.d.
n.d.
i
i
H
TM H
ia x ta H xTM H TM -H
ia x
TM aH
n
io
io
u
orD vont y flux
l
s
s
o
f
i
i
l
l
C
v
y
l
l
E
E
Xe
Xe
FX
Po
Po
β2-microglobulina
(11.731 Da)
Mioglobina
(17.053 Da)
Coefficiente di filtrazione dell’albumina
0,014
0,012
0,010
3)
0,008
0,006
0,004
0,002
2)
0
F
o
XC
rD
2)
i
ia x ta H xTM H TM -H
n
io
u
o
v
y
l fl
El i s
Xe
Po
Albumina
(66.500 Da)
Comparazione dei coefficienti di filtrazione dei dializzatori FX CorDiax, Xevonta Hi, PolyfluxTM H ed ElisioTM-H
(dati tratti dalle brochure delle aziende produttrici.1) > 0,8, 2) < 0,001, 3) < 0,01)
23
Dialisi ad alto flusso
Emodialisi cardioprotettiva
Maggiore sopravvivenza,
outcome migliori
Dialisi ad alto flusso
Emodialisi cardioprotettiva
SP T
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Maggiore sopravvivenza
L’uso di membrane ad alto flusso migliora la
filtrazione ONLINE (ONLINE HDF), possono con-
rimozione delle tossine uremiche e, in particolare,
tribuire a ridurre il rischio di decesso.
delle medie molecole quali la β2-microglobulina.
I risultati dello studio MPO indicano l’effetto
Negli ultimi anni, si è dimostrato, con crescente
benefico delle membrane ad alto flusso in termini
evidenza, che l’uso delle membrane di dialisi
di riduzione della mortalità nei pazienti con
ad alto flusso e l’applicazione di metodiche di trat-
livelli di albumina sierica ≤ 4,0 g / dl o diabete.1
tamento di ultima generazione, quali l’emodia­
Membrana ad alto flusso
Pazienti diabetici (p = 0,039)
Membrana a basso flusso
Probabilità di sopravvivenza dei pazienti
1,00
0,90
0,80
0,70
0,60
0,50
0,40
0,30
0,20
12
0
24
36
48
60
72
84
Mesi
Curve di sopravvivenza rilevate con il metodo Kaplan-Meier per la sottopopolazione di pazienti diabetici
(valore p del log-rank test = 0,039).1
(Grafico adattato dalla pubblicazione originale)
Pr
o
d
i
tt
o
26
Riduzione delle complicanze
Una maggiore rimozione delle medie molecole
SPOT su:
contribuisce alla riduzione delle complicanze
››
La
dell’emodialisi e al miglioramento dei outcome dei
dialisi ad alto flusso
può ridurre le patologie
secondarie.
pazienti a lungo termine, influenzando: 2
››
Conseguente
››Infiammazione:
››
Controllo
››Anemia:
livelli più bassi di CRP.3
prolungamento della
vita dei pazienti.1
di anemia e
amiloidosi.
i livelli di emoglobina migliorano a
fronte di dosi inferiori di EPO.4
››Amiloidosi:
un’efficace rimozione della
β2-microglobulina e di altre medie molecole
può ridurre del 50 % il relativo rischio di
sviluppo di amiloidosi.5, 6
››Disfunzione
immunitaria: – la soppressione
aberrante dell’interferone-γ può essere
corretta.7
I benefici clinici della HDF ad alto flusso sono
descritti più in dettaglio nel capitolo “I benefici
clinici della rimozione delle medie molecole”.
27
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Evoluzione del design delle fibre
Riducendo il diametro interno della fibra da 200 μm
Insieme alle migliorie strutturali apportate alla
a 185 μm, si incrementa la filtrazione interna,
regione di supporto della fibra, questo consente
incrementando, di conseguenza, il gradiente di
di migliorare sia il trasporto diffusivo che quello
pressione lungo la lunghezza della fibra, gene­
convettivo: un fattore di particolare importanza
rando una maggiore differenza di pressione tra
nell’emodialisi ad alto flusso.
il compartimento sangue e quello del dialisato.
Pressione
ingresso
sangue
Pressione
ingresso
dialisato
Δp
Δp
Pressione
uscita
dialisato
Pressione
uscita
sangue
Ultrafiltrazione
Filtrazione interna
Lunghezza dializzatore
Pr
o
d
i
tt
o
28
Bibliografia
1 Locatelli F. et al., Journal of American Society of Nephrology (2009);
20: 645-654.
2 Tattersall J. et al., Nephrol Dial (2007); 22(Suppl.2); ii5-ii21.
3 Pedrini L. A. et al., Nephrol Dial Transplant (2011);
doi: 10.1093 / ndt / gfq761.
4 Merello Godino J. I. et al., Int J Artif Organs (2002);
25(11): 1049-1060.
››La
SPOT su:
modifica del diametro interno incrementa
››
La
speciale struttura delle
fibre porta ad una
maggiore rimozione delle
medie molecole.
il gradiente di pressione tra il compartimento
sangue e quello del dialisato.
››L’incremento
del gradiente di pressione, asso-
ciato alle migliorie strutturali apportate alla
membrana (regione di supporto) migliora sia la
filtrazione diffusiva che quella convettiva, sopra­
ttutto nell’emodialisi ad alto flusso eseguita con
FX CorDiax.
››Ne
risulta una migliore clearance delle medie
molecole quali vitamina B12, inulina, β2-micro­
globulina e mioglobina.8
60
210
β2-microglobulina
200
50
Urea
190
40
180
30
170
20
160
10
0
QB= 250 ml / min, QD= 500 ml / min
150
Clearance dell’urea (ml / min)
Clearance della β2-m (ml / min)
70
140
175200 250
Diametro interno della membrana [μm]
La riduzione del diametro interno migliora l’eliminazione delle medie molecole.8
(Grafico adattato dalla pubblicazione originale)
5 Koda Y. et al., Kidney Int (1997); 52: 1096-1101.
6 Locatelli F. et al., Kidney Int (1999); 55: 286-293.
7 Lonnemann G. et al., Blood Purif (2003); 21(3): 225-231.
8 Dellanna F. et al., (1996); NDT 11 (Suppl 2): 83-86.
29
Emodiafiltrazione ONLINE
Emodialisi cardioprotettiva
Esperienza sempre più
all’avanguardia
Emodiafiltrazione ONLINE
Emodialisi cardioprotettiva
SP T
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Una filtrazione migliore
Nei ultimi anni si è visto un crescente interesse verso
L’elevata rimozione dei soluti di dimensioni maggiori
le metodiche emodialitiche più efficaci. Oggi, viene
durante l’emodiafiltrazione ONLINE (HDF ONLINE)
data particolare enfasi alla rimozione efficace di una
è ottenuta dalla combinazione di due principi:
vasta gamma di tossine uremiche, con ­particolare
diffusione e convezione. La rimozione dei soluti per
riferimento alle medie molecole di maggiori dimen-
convezione avviene con un gradiente di pressione
sioni, quali la β2-microglobulina, un marker delle
facilitato dall’ultrafiltrazione del fluido attraverso una
medie molecole. Ad ogni modo, è chiaro che risulta
membrana altamente permeabile.
indispensabile ridurre la perdita eccessiva di
­sostanze utili, quali l’albumina.
Urea
β2-microglobulina
Pr
o
d
i
tt
o
32
Albumina
Maggiore sopravvivenza
Uno studio osservazionale su 2.165 pazienti ha
rivelato che l’HDF ONLINE ad alta efficienza
è associata ad una maggiore sopravvivenza dei
Rischio di mortalità correlato
pazienti.1
SPOT su:
››
Un
trasporto convettivo
elevato migliora la
rimozione delle tossine
uremiche, soprattutto
nella gamma delle medie
molecole.
1,2
1,0
0,8
p = 0,01
0,6
0,4
0,2
0
HD a
basso
flusso
HDF a
bassa
efficienza
HDF ad
alta
efficienza
Rispetto all’HD a basso flusso, l’HDF con elevati tassi di scambio
di fluidi, compresi tra 15 e 25 litri per trattamento,
riduce significativamente la mortalità tra i pazienti dializzati.1
(Grafico adattato dalla pubblicazione originale)
In un altro studio epidemiologico prospettico è
stata osservata una riduzione del 35 % del rischio
di mortalità dopo una regolazione della terapia
renale sostitutiva in base a fattori quali età, sesso,
comorbidità e durata.2
33
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Struttura perfezionata per una
porosità maggiore
Un prerequisito fondamentale per un’implemen­
››Maggiore
porosità della parete della
tazione di successo dell’HDF ONLINE risiede
­membrana
nell’utilizzo di membrane ad alto flusso specifica-
L’architettura della regione di supporto della
mente progettate per ottenere elevati coefficienti
membrana Helixone®plus è stata ulteriormente
di filtrazione delle medie molecole. Inoltre, le
perfezionata per incrementare la porosità e
membrane devono permettere volumi di scambio
permettere un importante flusso transmembrana.
elevati per ottimizzare la componente convettiva
della rimozione dei soluti nell’HDF ONLINE.
››Migliore
dinamica dei fluidi
L’aumento del diametro interno delle fibre otti­
La gamma di emodiafiltri FX CorDiax é stata
mizza le caratteristiche del flusso durante l’emodia-
specificamente progettata per soddisfare le
filtrazione. Volumi di scambio maggiori servono,
esigenze delle terapie ad alti volumi.
inoltre, ad incrementare la convezione, che risulta
un fattore importante per la rimozione delle tossine
uremiche di dimensioni maggiori.
Superficie
interna
Regione di
supporto
Primo piano della superficie interna e
della regione di supporto della membrana
Helixone® plus.
Pr
o
d
i
tt
o
34
Emodiafiltrazione ad alta efficienza
La rimozione di elevati volumi di fluido facilita
­l’eliminazione delle medie molecole per convezione
attraverso la parete della membrana. L’emodiafil­
trazione ONLINE ad alta efficienza (volumi di scambio >15 l) promuove una rimozione di tossine
­uremiche ancora maggiore rispetto all’emodialisi
ad alto flusso.3
SPOT su:
››
Volumi
di scambio elevati
durante l’HDF ONLINE
portano ad una maggiore
rimozione delle medie
molecole.
››
Una
maggiore rimozione
delle medie molecole
riduce al minimo i fattori
di rischio di patologie
cardiovascolari e altre
comorbidità, quali
amiloidosi o anemia.
Bibliografia
1 Canaud B. et al., European results from the DOPPS, Kidney Int (2006);
69: 2087-2093.
2 Jirka T. et al., Kidney Int (2006); 70: 1524.
3 Lornoy W. et al., Nephrol Dial Transplant (2000); 15 [Suppl 1]: 49-54.
35
Quando le prestazioni sono
una priorità
I benefici clinici della rimozione delle medie molecole
Emodialisi cardioprotettiva
SP T
I benefici clinici della rimozione delle medie molecole
Emodialisi cardioprotettiva
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Maggiore sopravvivenza con le membrane
ad alto flusso
Numerosi studi recenti hanno mostrato i vantaggi
apportati dalle membrane ad alto flusso rispetto
a quelle a basso flusso. A fronte dell’uso di membrane
ad alto flusso, il tasso di sopravvivenza dei pazienti
con bassi livelli di albumina sierica (≤ 4 g/dl) o affetti
da diabete, che colpisce il 70 % circa dei soggetti
emodializzati, si è dimostrato significativamente
superiore rispetto a quello ottenuto con l’utilizzo di
membrane a basso flusso.1
Probabilità di sopravvivenza dei pazienti
Pazienti con albumina sierica ≤ 4 g / dl (p = 0,032)
1,00
Membrana ad alto flusso Membrana ad basso flusso
0,90
0,80
0,70
0,60
0,50
0,40
0,30
0,20
0
12
24
36
48
60
72
84
Mesi
Curve di sopravvivenza rilevate con il metodo Kaplan-Meier per una popolazione di pazienti con livelli di albumina sierica ≤ 4,0 g / dl
(valore p del log-rank test = 0,032).2
(Grafico adattato dalla pubblicazione originale)
Pr
o
d
i
tt
o
38
Emodialisi cardioprotettiva
››Dislipidemia:
l’uso di membrane Helixone®
ad alto flusso migliora i profili lipidici del plasma,3
riducendo i livelli di LDL (lipoproteine a bassa
densità) e VLDL (lipoproteine a bassissima densità)
SPOT su:
››
Maggiore
sopravvivenza
del paziente.2
››
Riduzione
dei fattori di
rischio di aterosclerosi.4
ed incrementando quelli di HDL (lipoproteine ad
alta densità) protettive. Anche i livelli di trigliceridi e
di LDL ossidate, un indicatore dello stress ossi­
dativo nonché fattore di rischio specifico di aterosclerosi, risultano significativamente ridotti grazie all’uso delle membrane Helixone®.4
300
60
p = 0,02
LDL ossidate (U / l)
Trigliceridi (mg / dl)
200
150
100
40
30
20
10
50
0
p = 0,008
50
250
F7 HPS FX 100
0
F7 HPS FX 100
Miglioramento dei profili lipidici del plasma: riduzione delle LDL
ossidate e dei trigliceridi attraverso l’uso dei dializzatori FX 100.4
(Grafico adattato dalla pubblicazione originale)
39
Parola d’ordine: proteggere il paziente
Emodialisi cardioprotettiva
››Anemia:
i pazienti affetti da malattia renale
››Amiloidosi:
complicanza debilitante dell’emodia-
cronica (MRC) necessitano una somministrazione
lisi a lungo termine, l’amiloidosi interessa la
di EPO supplementare per compensare
formazione di β2-microglobulina. I dializzatori
­l’inadeguata produzione endogena di EPO. Inoltre,
FX-class® ad alto flusso rimuovono in modo
può verificarsi una resistenza all’EPO, in cui
efficace la β2-microglobulina e altre medie
l’infiammazione rappresenta un fattore contribu­
molecole, riducendo il rischio di sindrome del
tivo essenziale.5 Vari studi hanno mostrato
tunnel carpale.8, 9
che l’uso di membrane ad alto flusso invece di
membrane a basso flusso migliora il controllo
dell’anemia e, al contempo, permette una progressiva riduzione della dose esogena di EPO.
14,0
p<0,001
Dosaggio EPO (U / settimana)
10,0
8,0
6,0
4,0
2,0
0,0
Low-Flux Fresenius
Polysulfone®
High-Flux Fresenius
Polysulfone®
Il ripristino di livelli di emoglobina (Hb) si è rivelato significativamente migliore a distanza di 6 mesi nei pazienti trattati utilizzando
membrane ad alto flusso rispetto a quelli con membrane a
basso flusso. Anche la dose di EPO a distanza di 6 mesi è stata
sostanzialmente inferiore nei pazienti trattati con membrane
ad alto flusso rispetto a quelli con membrane a basso flusso.6
(Grafico adattato dalla pubblicazione originale)
Pr
o
d
i
tt
o
40
Emoglobina costante a 10,5 g / dl
dopo
6 mesi
12,0
Emoglobina (g / dl)
prima
7.000
HDF ONLINE
6.000
5.000
4.000
0
0
3
6
9
Mesi
Con l’uso di membrane ad alto flusso è stato possibile ridurre
progressivamente la dose di eritropoietina, mantenendo il controllo
dell’emoglobina.7
(Grafico adattato dalla pubblicazione originale)
››Infiammazione:
speciali processi applicati in
fase di produzione, quali la sterilizzazione INLINE
a vapore, e l’elevata capacità di ritenzione delle
endotossine dei dializzatori FX-class® contribui­
scono a ridurre i livelli di esposizione del paziente
alle endotossine durante l’emodialisi. Ne consegue
una riduzione dell’induzione della risposta infiam­
SPOT su:
››
Maggior
controllo
dell’anemia.6, 7
››
Riduzione
dell’infiammazione.3
››
Ridotto
rischio di
patologie cardiovascolari
grazie alla riduzione dei
fattori di rischio.
matoria.3
FX CorDiax consente una migliore rimozione delle
medie molecole che, insieme ad altri fattori, contribuisce
a migliorare la sopravvivenza dei pazienti.
Bibliografia
1 Pifer J.C. et al., Kidney Int (2002); 62: 2238-2245.
2 Locatelli F. et al., JASN (2009); 20: 645-654.
3 Merello Godino J. I. et al., Int J Artif Organs (2002); 25(11): 1049-1060.
4 Wanner C. et al., JASN (2002); 13 (SU-P0645): 600A.
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6 Ayli D. et al., J Nephrol (2004); 17: 701-706.
7 Bonforte G. et al., Blood Purif (2002); 20: 357-363.
8 Ahrenholz P. G. et al., Clinical Nephrology (2004); 62: 21-28.
9 Koda Y. et al., Kidney Int (1997); 52: 1096-1101.
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