Focus Valute EMG_AUD 17062014_ISP

Focus
AUD:
A
RB
BA più espansiv
e
va, una p
pausa per
p la valuta
Outlook:
O
Nono
ostante la cresscita negli ulttimi mesi sia stata più vigorosa delle previsioni le
prospettive resttano per un andamento del prodotto inteerno lordo sottto il potenziale ancora a
lu
ungo mentre ill Governo tentta di ribilanciare la struttura economica de
el paese per re
enderla più
effficiente ed autosostenibile. In questo quadro
q
si inseerisce la Banca
a Centrale ch
he sarà più
acccomodante d
di quanto finora atteso e pe
er un periodo di tempo più lungo. Possib
bile che nel
breve-medio peeriodo ne posssa subire le co
onseguenze il ccambio dopo il trend di raffforzamento
de
ella prima paarte del 2014
4. In un’ottica
a più lunga riteniamo posssibile invece un nuovo
ap
pprezzamento della divisa au
ustrale.
Sccenario macro
o. L’ultima stringa di dati macroeconomi
m
ici ha restituitto un quadro di crescita
ecconomica più sostenuta del previsto per l’’economia ausstraliana. Il datto sulla crescita del PIL al
3,,5% annualizzzato per il 1° trimestre di quest’anno
q
ha battuto le stime di consensso e risulta
de
ecisamente su
uperiore alle stime previsionali pubbliccate. Dai datti previsionali pubblicati
da
all’OCSE nell’EEconomic Outlo
ook e dalla Resserve Bank of A
Australia (RBA
A), il PIL dovrebbe risultare
in
n aumento del 2,5% nel 2014, mentre si prospetta una ccrescita del 3%
% nel 2015; il FMI ha delle
sttime leggermeente più conseervative. Tutta
avia la ripresaa non appare ancora sufficientemente
au
utosostenibile: il dato superiore alle attese
e è stato train
nato dall’aume
ento delle espo
ortazioni di
co
ommodity grazie soprattutto
o ad un clima più mite del solito mentre
e nei prossimi trimestri la
crrescita dovrebb
be risentire di un rallentamento degli invesstimenti, fatto
ore di criticità sottolineato
s
an
nche dalla Banca centrale nell’ultimo me
eeting tenutossi il 3 giugno
o. Gli sforzi de
el Governo
au
ustraliano resttano attualmen
nte concentratti su due fron
nti. Dal lato de
ell’offerta si sp
pinge per il
rie
equilibrio dellee componenti della produzio
one interna: prrosegue infatti il piano di inccentivi per i
se
ettori Agricolo
o e Manifatturiero, a scapito
o del settore M
Minerario. L’ob
biettivo di tali incentivi è
quello di stimolare i flussi com
mmerciali con il continente aasiatico, in parrticolare con la
a Cina, e di
svvincolare l’eco
onomia australiana dalla produzione m
mineraria. Se il rallentamento degli
in
nvestimenti nell settore minerrario è stato voluto dal Goveerno australian
no, ci si attend
deva d’altra
pa
arte una ripresa degli investtimenti in altri settori crucia li dell’econom
mia, che al momento non
se
embra materiaalizzarsi. Il seco
ondo fronte consiste
c
nella gestione della
a politica fiscale: il primo
ministro
m
Abbottt sembra inteenzionato ad avviare politicche di austerrità per ridurre il debito
pubblico, previssto in aumentto anche se su livelli decisaamente conten
nuti, di poco superiori
s
al
30
0% del PIL. SSegnali margin
nalmente posittivi emergono dal mercato del lavoro: se
e nel primo
trrimestre dell’aanno la dinam
mica occupazio
onale è stataa abbastanza debole, con il tasso di
disoccupazione vicino ai masssimi storici del 2009 al 6%, nei dati pubblicati ad aprile il dato si è
rid
dotto al 5,8%
% ed ulteriori revisioni al rib
basso sono preeviste nel corsso dei prossim
mi mesi. Sul
frronte dell’inflazione il quadrro appare stab
bile, con l’indicce dei prezzi al consumo le
eggermente
in
nferiore al targ
get fissato dallaa Banca centra
ale (pari al 3%
%). Il rapporto con i mercati esteri resta
Performance
P
tittoli in valuta e convertiti in
euro,
e
dal 31.12..2013 al 16.06.2
2014
Perform
mance titoli in valuta
v
e converrtiti in
euro, da
al 31.12.2013 al
a 16.06.2014
17 giugno 2014
Intesa Sanpaolo
Servizio Studi e Ricerche
Ricerca per Investitori
privati e PM
MI
Fulvia Risso
Analista Finanziario
Mario Roma
ani
Analista Finanziario
Rendimenti (%)
(
Stati Uniti
Germania
Australia
Nuova Zel.
Ungheria
Polonia
Turchia
Sud Africa
Brasile
Russia
Norvegia
Canada
Note: rendimento a 5 anni per la Nuova
Zelanda, a 4 anni per il Sud Africa e a 3
anni per la Norveg
gia. Fonte: Bloomberrg
Cambi
EUR/USD
EUR/AUD
EUR/NZD
EUR/HUF
EUR/PLN
EUR/TRY
EUR/ZAR
EUR/BRL
EUR/RUB
EUR/NOK
EUR/CAD
Note: indici di total reeturn EFFAS Bloomb
berg. Fonte: Bloomb
berg
Note: indicci di total return EFFA
AS Bloomberg. Fontte: elaborazioni
Intesa Sanppaolo su dati Bloomb
berg
I prezzi del prresente docum
mento sono ag
ggiornati alla chiusura del mercato del 16.06.2014
(salvo diversa ind
dicazione).
Pe
er la certificazio
one degli analistti e per importa
anti comunicazi oni si rimanda all’Avvertenza Generale.
G
2
10 CDS
anni anni (p
pb)
0,5 2,6 21
0,0 1,4 20
2,6 3,7 34
4,1 4,4 34
3,2 4,5 167
2,6 3,5 60
8,1 8,9 180
7,6 8,4 179
11,5 11,9 138
8,3 8,7 186
1,6 2,6 13
1,1 2,3 ND
N
Fonte: Bloomberg
1,3561
1,4497
1,5651
307,45
4,1370
2,8956
14,56
3,03
47,16
8,1311
1,4727
Focus
17 giugno 2014
cruciale per lo sviluppo australiano. In questa direzione il Governo di Canberra ha abbassato
considerevolmente le barriere per commercio e investimenti, riducendo le tariffe e i processi
burocratici per l’accesso di investimenti diretti dall’estero; dal canto suo, la RBA conserva come
obiettivo la debolezza del dollaro australiano proprio per sostenere il canale estero che, in
un’ottica di medio termine, dovrebbe fungere da volano per il ciclo economico. Basandosi sullo
scenario macro sopra descritto e a fronte di una politica fiscale che potrebbe farsi restrittiva,
anche se tale scelta appare molto controversa anche a livello politico, la Banca centrale
australiana continua a mantenere una linea accomodante. Anzi, dai verbali dell’ultima riunione
emerge che con una buona probabilità la RBA taglierà ancora il tasso di riferimento
confermando nell’ultima riunione del Board di politica monetaria il tasso di riferimento al 2,5%
nel corso dei prossimi mesi, con una politica monetaria che resterà probabilmente molto
espansiva per un lungo periodo di tempo. L’obiettivo della Banca centrale appare infatti sempre
con maggiore evidenza quello di assecondare i cambiamenti strutturali in atto nell’economia del
paese oltre che ad agevolare la ripresa dal punto di vista ciclico.
Principali indicatori economici, previsioni per il 2014 (in %)
Crescita
Inflazione
Surplus o Deficit/PIL
2,6
2,3
-3,4
Debito/PIL
30,8
Fonte: FMI, World Economic Outlook aprile 2014
Outlook sulla valuta. Nello scenario di marginale recupero del ciclo australiano si inserisce, in
parte sorprendendo i mercati, la RBA che sembra pronta ad un ulteriore taglio del tasso di
riferimento, già ai minimi dal 1960. Questo orientamento più espansivo del previsto ha
interrotto nelle ultime sedute il trend di apprezzamento del dollaro australiano, in un movimento
che appare anche dettato da fisiologiche prese di profitto. Nel dettaglio, il cambio USD/AUD si è
mantenuto comunque sui massimi dell’anno in area 0,94 mentre nei confronti dell’euro, il
dollaro australiano ha beneficiato della debolezza della valuta unica registrata nelle ultime
settimane, dopo la riunione della BCE di inizio giugno, spingendo il cambio EUR/AUD al ribasso
rompendo il livello di 1,45 e posizionandosi sui nuovi minimi dell’anno. Nel breve termine,
riteniamo che proprio sulla scia dell’orientamento più espansivo di quanto atteso della RBA il
cambio EUR/AUD possa rientrare verso livelli vicini a 1,50. Nell’ipotesi di una crescita moderata e
sotto il potenziale e di una Banca centrale molto accomodante per un lungo periodo di tempo si
potrebbe pensare ad un’ulteriore fase di indebolimento del dollaro australiano. Le previsioni di
consenso del mercato sembrano scommettere con maggior convinzione su di un proseguimento
della forza della divisa. Sempre secondo il consenso, nel lungo termine, un maggior riequilibrio
delle posizioni è atteso riportare il cambio sotto 1,45.
Previsioni tassi di cambio EUR/AUD
Previsioni Intesa Sanpaolo
Valore
1M
3M
6M
EUR/AUD
1,4497
1,47
1,49
1,48
Consenso Bloomberg
Valore 3° trim. 2014 4° trim. 2014 1° trim. 2015
EUR/AUD
1,4497
1,4810
1,4560
1,4770
12M
1,54
2015
1,4600
24M
1,49
2016
1,4250
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Thomson Reuters – Datastream, Bloomberg e previsioni di consenso
Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche
2
Focu
us
17
7 giugno 2014
4
Cambio
C
EUR/AU
UD (da gennaio
o 2008)
Tassso target ufficia
ale (da gennaio
o 2008)
Fo
onte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg
Outlook
O
sui tito
oli di Stato1. La
L performance
e dei titoli ausstraliani da inizio anno è sta
ata positiva
pa
ari a circa +
+4% se espressa in valutta locale. In termini di sccadenza ha performato
pa
articolarmentee bene il tratto
o lungo: il movvimento della ccurva è stato di
d bull flattenin
ng, con una
fle
essione dei reendimenti sui titoli a lungo
o termine più
ù ampia rispettto a quelli a breve. La
pe
erformance to
otale, se conveertita in euro, viene
v
ulteriorm
mente migliora
ata dal rafforza
amento del
ca
ambio, che n
negli ultimi mesi
m
appare aver invertito il trend dello
o scorso anno
o. L’ultimo
movimento
m
dei titoli di Stato
o, di fatto, incorpora una crrescita sotto il potenziale pe
er l’anno in
one e principa
co
orso e il prossiimo e un conttesto globale di
d bassa inflazio
ali Banche centtrali ancora
molto
m
espansivee, deprimendo
o i tassi d’intere
esse per le scaadenze più lun
nghe. La parte breve della
cu
urva resta inveece ancorata alle aspettative circa le decisio
oni della Banca centrale: ad oggi i tassi
di mercato non incorporano movimenti
m
sul tasso di riferim
mento. D’altra parte, riteniam
mo che una
nuova limatura dei tassi non sia
s da escludere, aprendo spaazio a possibili ritorni interessanti anche
su
u questo segm
mento. Pertantto, a livello do
omestico, il mixx di politica fiscale restrittiva
a e politica
monetaria
m
acco
omodante dovvrebbe restare
e supportivo per le prospe
ettive sui titoli di Stato.
Nell’attuale con
ntesto, l’analissi delle prospettive sui tito
oli di Stato australiani non può però
prescindere dallle valutazioni internazionali, per la strettta correlazion
ne che essi ha
anno con i
Treasury
Tr
statun
nitensi. La Fed
d ha iniziato la riduzione d
del programm
ma di acquisto
o titoli, ma
l’o
obiettivo di sleegare il taperin
ng (cioè proprio
o la riduzione d
degli acquisti di
d titoli) dai mo
ovimenti sui
ta
assi sembra – almeno per il momento – raggiunto,
r
con
n i rendimenti sui Treasury poco
p
mossi
ne
egli ultimi messi. Tuttavia non
n si può esclud
dere che l’avviccinarsi del prim
mo rialzo dei ta
assi in USA,
attteso per la m
metà del prossiimo anno, me
etta sotto presssione anche i comparti sate
ellite, come
quello australiano. D’altra parte, restano co
ome tetto alla salita dei rend
dimenti, soprattutto sulle
sccadenze lunghe, la solida possizione dal pun
nto di vista fisccale e l’attrattivvità dei titoli au
ustraliani in
te
ermini di rendiimento offerto
o rispetto agli altri apparteneenti al “club” della AAA, Sttati Uniti in
primis.
p
Nel complesso, la view
w sul debito sovvrano in valutaa domestica è Neutrale.
N
Principali
P
indica
atori finanziari
Tasso d'in
ntervento
(%
%)
Tasso a 2 anni
a
(%)
Tasso a 10 anni
(%)
Previsione al
30.12.2014
Og
ggi
Variazione dal
31.12.13
Oggi
Variazione dal
31.12
2.13
Oggi
Vaariazione dal
31.12.13
2,25
2,5
50
0,00
2,62
-0,0
03
3,70
-0,54
CDS
(pb)
Rating
R
valuta
locale
(S&P)
Ogg
gi Variazione dal
31.12.13
31
-8
AAA
No
ote: oggi=ultimo dato disponibile. Fontee: Bloomberg, FMI, JPMorgan
1
Le valutazioni n
nella sezione Ou
utlook sui titoli di Stato dei paeesi presi in esam
me nel presente
e documento
esscludono consid
derazioni relativee alle prospettive sul tasso di cambio, elabo
orate nelle rispe
ettive sezioni
Outlook sulla valu
uta. Per la valutaazione di una performance comp
plessiva in euro di un acquisto di
d un titolo in
va
aluta locale, si deevono consideraare la variazione del valore dei tittoli e la variazione del cambio. Si
S veda il Box
“LLa performance di un titolo in vaaluta locale: rend
dimento del tito lo e andamento del cambio”.
In
ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche
3
Focu
us
17
7 giugno 2014
4
Previsioni
P
FMI: crescita e infla
azione
Note: la parte ombreggiata indica previsioni. Fonte: FMI, Wo
orld Economic Outloook
ap
prile 2014
Prev
visioni FMI: defficit e debito do
omestico
Note: la parte ombreggiata indica previsioni. Fonte: FMI, World Economic
E
Outlook
aprile 2014
2
Australia,
A
princcipali indicatori economici e fiinanziari
Ra
ating sul debito in valuta locale a lungo termine
S&P
Outlook
O
Moo dy's
Outloo
ok
AAA
Stabile
A
Aaa
Stabile
Indicatori econom
mici
20
013
2014
4E
Crescita
2,4
2,6
Inflazione
2,5
2,3
Su
urplus o Deficit/PPIL
--3,7
-3,4
Debito/PIL
2
28,8
30,8
Ta
5,7
6,2
asso di disoccupazione
Pa
artite Correnti (%
% PIL)
--2,9
-2,6
Pa
artite Correnti (m
mld USD)
-4
44,2
-37,6
50
54(*
Riserve (mld USD))
*)
Indicatori finanziaari
Ultimo dato
disponibile
CDS e Tassi (variazioni in %)
Ta
asso di riferimen
nto
2,5
2,62
Ta
asso a 2 anni
3,70
Ta
asso 10 anni
31
CDS a 5 anni in pb, in USD
Altre variabili (variazioni in %)
Va
aluta vs EUR
1,45
0,94
Va
aluta vs USD
5401
S&
&P - ASX 200
Fitch
AAA
2015E
2,7
2,4
-1,9
31,8
6,2
-2,8
-41,2
Outlook
Stabile
2016E
2,9
2,5
-1,0
31,6
5,9
-2,7
-42,0
Var.
a 1 mese
Var. da
inizio anno
0
-0,06
-0,02
-15
0
-0,03
-0,54
-8
1,37
0,27
-1,43
6,32
4,91
0,91
No
ote: (*) ultimo dato disponibile; dati relaativi agli indicatori finanziari aggiornati alle ore 14:00 del 17.06.2014; E= expe
ected, atteso.
Fo
onte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su daati Bloomberg e World Economic Outloook aprile 2014, FMI
In
ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche
4
Focus
17 giugno 2014
La performance di un titolo obbligazionario in valuta locale:
rendimento e andamento del cambio
Un investimento in un’obbligazione in valuta diversa rispetto alla propria valuta nazionale
incorpora una variabile di rischio/rendimento ulteriore rispetto a quella che tipicamente
caratterizza l’obbligazione in euro (in estrema semplificazione: crescita economica, inflazione,
politica monetaria e, da ultimo, solvibilità dell’emittente). Questa variabile è il tasso di cambio. Il
valore del proprio investimento, ceteris paribus, potrebbe calare o aumentare a seconda di
quanto accade al tasso di cambio di tale valuta rispetto alla valuta base dell’investitore nel
periodo di tempo in cui si tiene in portafoglio il titolo. Un apprezzamento della valuta locale
rispetto a quella base, nel periodo in cui l’investitore detiene il titolo in portafoglio, porterebbe a
una performance complessiva migliore rispetto a quella offerta dal rendimento del titolo.
Viceversa, un deprezzamento della valuta locale porterebbe a una performance inferiore rispetto
a quella offerta dal rendimento del titolo. Per “coprirsi” dal rischio di cambio (ossia annullarlo)
pur comprando un titolo in valuta locale, sarebbe necessaria un’operazione (currency swap) che
viene generalmente realizzata per importi rilevanti, ma l’investimento in un’obbligazione in
valuta locale viene spesso realizzato anche per trarre eventuale beneficio dal movimento della
valuta. Non a caso molti paesi emergenti emettono anche obbligazioni in valuta euro o dollaro,
che di fatto consentono di annullare il rischio cambio per un investitore rispettivamente dell’area
euro o statunitense.
UN ESEMPIO. Supponiamo di acquistare al tempo T0 il titolo in valuta Z, titolo emesso da un
paese diverso dal nostro nella propria valuta locale, che per noi è pertanto una valuta estera.
Ipotizziamo che il tasso di cambio a T0 sia pari a 2 Z vs. euro (ossia che con un euro, la nostra
valuta, si comprino 2 unità della valuta del paese del titolo in valuta Z). Supponiamo che il valore
dell’investimento a T0 sia 100 in euro e pertanto sia 200 nella valuta Z (100*2=200). Infine
ipotizziamo che il titolo abbia un rendimento a scadenza (periodo T1) pari al 10% e che si decida
di mantenerlo fino alla scadenza.
Consideriamo a questo punto tre scenari potenziali alla scadenza, T1: tasso di cambio invariato,
apprezzamento della valuta estera (tasso di cambio Z vs. euro pari a 1,8 alla scadenza),
deprezzamento della valuta estera (tasso di cambio Z vs. euro pari a 2,2 alla scadenza).
Valuta invariata: alla scadenza l’investimento varrà 220 in valuta Z (220=200* (1+0,10)) e
pertanto 110 in euro (220/2; 2 unità di Z vengono convertite in 1 euro). Performance (base)
10%.
Valuta del titolo apprezzata del 10%: alla scadenza l’investimento varrà sempre 220 in valuta Z.
La conversione in euro verrà fatta al tasso di cambio di 1,8, pertanto, l’investimento in euro varrà
122 euro (220/1,8; ossia 1,8 unità di Z vengono convertite in 1 euro). Performance 22%.
Valuta del titolo deprezzata del 10%: alla scadenza l’investimento varrà sempre 220 in valuta Z.
La conversione in euro verrà fatta al tasso di cambio di 2,2, pertanto, l’investimento in euro varrà
100 euro (220/2,2, ossia 2,2 unità di Z vengono convertite in 1 euro). Performance 0%.
Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche
5
Focus
17 giugno 2014
Avvertenza generale
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strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o
altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di
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La pubblicazione ‘Focus’ viene redatta senza una cadenza predefinita per analizzare temi di particolare interesse e che possono variare a seconda
delle circostanze. Il precedente report di questo tipo è stato distribuito in data 17.06.2014.
Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente
a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso il sito internet di Banca IMI
(http://retailhub.bancaimi.com/retailhub/COMMENTI-E-ANALISI.html). Il presente documento verrà anche messo a disposizione della rete di
Intesa Sanpaolo attraverso la intranet aziendale e potrà essere consegnato ai clienti interessati.
Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche
6
Focus
17 giugno 2014
Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse
Ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14.05.1999 e successive modificazioni ed integrazioni, Intesa Sanpaolo ha
posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in
rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento “Policy per studi e ricerche” e all’estratto del “Modello
aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse” a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo
(www.intesasanpaolo.com).
Certificazione dell’analista
Gli analisti che hanno predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo sono riportati nella prima pagina del
documento, dichiarano che:
(a) le opinioni espresse nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata dell’analista;
(b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse.
Altre indicazioni
1.
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2.
Né gli analisti né qualsiasi altra persona della loro famiglia operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione
nelle Società citate nel documento.
3.
Gli analisti citati nel documento sono soci AIAF.
4.
Gli analisti citati non ricevono bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment
banking.
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ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso
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Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice
Responsabile Retail Research
Paolo Guida
Analista Azionario
Ester Brizzolara
Laura Carozza
Piero Toia
Analista Obbligazionario
Serena Marchesi
Fulvia Risso
Cecilia Barazzetta
Analista Valute e Materie prime
Mario Romani
Editing: Monica Bosi
Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche
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