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NORME E
REAL ESTATE
Al via la nuova
rubrica de ilQI
93
21 febbraio 2015
IL SETTIMANALE
de il Quotidiano Immobiliare
CANTIERI E
FINANZIAMENTI
C’è ottimismo
al convegno
de ilQI e NCTM
al servizio del re
Davide Viganò, il tecnico dell’immobiliare
sommario
articoli
rubriche
pagina 10
una società a prova di... arco
editoriale
deals
pagina 16
apriti... cantiere!
agenda
nomisma
outlook flash
pagina 19
l’effetto della clausola
marciana nel sale & lease back
qitv
pagina 22
un fondo per sfruttare le
opportunità delle rinnovabili
pagina 24
servizi immobiliari: perché
essere internazionali
TORNA ALLA copertina
S
2
il Quotidiano Immobiliare
®
presenta il nuovo numero della rivista
FOCUSQI
2015: l'anno
della casa
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del convegno del 20
Marzo e spedita agli
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Sarà stampata in
2.000 copie.
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pubblicitario entro il
28 Febbraio 2015.
Il tema
La ripresa dell’economia nazionale è legata storicamente a quella dell’industria immobiliare e, di questa, la componente
prevalente è quella di tipo residenziale. Solo attuando delle politiche di sviluppo sul patrimonio residenziale si potranno
attivare processi virtuosi di rigenerazione delle città e delle periferie. L’obiettivo di questa pubblicazione è fornire agli
operatori un quadro il più esaustivo possibile delle problematiche e delle soluzioni inerenti i nuovi modelli di abitare.
S
Fuori dalla crisi,
ma con giudizio
Come ha evidenziato il nostro direttore Marco Luraschi
nell’editoriale di giovedì scorso vi sono diversi indizi che
conducono a concludere che il periodo nero della crisi
sia alle spalle. Se a confermarlo è poi uno come Antonio Gennari, vice direttore generale dell’ANCE, significa
che bisogna crederci davvero. Era da parecchi anni che
l’associazione nazionale dei costruttori non era così
positiva sull’andamento del mercato immobiliare.
Parlando al nostro convegno “I cantieri italiani e i finanziamenti”, tenutosi a Roma lo scorso mercoledì presso
lo studio legale NCTM, il rappresentante dell’ANCE ha
snocciolato una serie di dati per dimostrare che siamo in presenza dell’inversione del ciclo. Mettendo però
giustamente in guardia dal pensare che siamo in fase
di ripresa. Ora bisognerà rimboccarsi le maniche e cominciare a fare progetti, a ragionare sul mercato che è
cambiato, a comprendere i nuovi bisogni delle famiglie
in materia di case. Servirà che anche lo Stato riprenda
a ‘dare il la’ a progetti sul territorio, a metterlo in sicurezza, a verificare scuole e ospedali contro il rischio sismico, a costruire nuove infrastrutture. E, ha aggiunto
Gennari, occorrerà che anche le banche riprendano a
dare fiducia alle imprese come da un anno circa hanno
iniziato a fare con le famiglie.
Questi segnali incoraggianti devono essere letti come
l’inizio di una lunga strada da percorrere alla quale siamo chiamati tutti a partecipare con responsabilità.
Ma ne riparleremo in diverse occasioni a partire dal
prossimo Mipim di Cannes e dal nostro convegno
2015: anno della casa, in collaborazione con UniCredit,
che si terrà il 20 marzo presso l’Auditorium della banca
in Piazza Gae Aulenti.
EDITORIALE
Guglielmo Pelliccioli
fondatore ed editorialista de
il Quotidiano Immobiliare
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4
il Quotidiano Immobiliare
®
CONVEGNO
2015: l'anno della casa
Come attivare la ripresa dell'economia attraverso
il mercato residenziale
venerdì 20 marzo, milano
scopri di più
Relatori
Guglielmo Pelliccioli
Mario Breglia
il Quotidiano Immobiliare
Scenari Immobiliari
Gabriele Piccini
Gabriella Alemanno
Carola Giuseppetti
Gianni Verga
Roberto Busso
Vincenzo Albanese
Daniele Mancini
Alida Catella
Davide Albertini Petroni
Alessandro Pasquarelli
UniCredit
Agenzia delle Entrate
Sidief
Ingegnere
Gabetti PS
SIGEST
Casa.it
COIMA Image
EuroMilano
RISANAMENTO
Massimo Caputi
PRELIOS
sponsor
bologna
62,8 milioni
Interporto di Bologna ha ceduto un
pacchetto d’immobili al gruppo statunitense quotato Prologis, per un
controvalore di 62,8 milioni di euro.
Interporto di Bologna è stata assistita
da Gnudi e Associati. Prologis è stata
assistita per gli aspetti legali da Dla
Piper.
deals
deals
Scarica la TABELLA DEALS
COMPLETA in excel
Vai alla TABELLA DEALS 2015
S
6
AgendA
23
lunedì
milano
Il futuro di Milano
come città del
terziario
24
Organizza
ANCE MI-LO-MB e
BNP Paribas RE
Presso
sede di Assimpredil ANCE,
Via San Maurilio, 21,
a partire dalle ore 9,30
martedì
milano
Il mercato delle
locazioni
agenda
Organizza
Agidi
Presso
Hotel Milano Scala,
Via dell’Orso, 7,
a partire dalle ore 8,30
S
7
25
mercoledì
milano
Terra:
quali usi?
26
RICS
Presso
Studio Legale GOGC & P,
via Belgioioso, 2, a partire
dalle ore 16,45
giovedì
roma
Turismo e ricettività
alberghiera alle
porte di Expo
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Organizza
Organizza
Confindustria Alberghi
Presso
Viale dell’Astronomia, 30,
a partire dalle ore 14,30
giovedì
BOLOGNA
D.lgs. 102/2014:
obblighi e
opportunità
agenda
Organizzano
Green Energy Plus e Iris
Presso
sede Consorzio Iris,
Via Barberia, 13, a partire
dalle ore 10,00
S
8
NOMISMA
OUTLOOK FLASH
Segnali di ripresa dalla manifattura italiana
Produzione potenziale manifatturiera (variazioni %)
2007 - 2014 2010 - 2014
italia
-17,7
-13,2
spagna
-24
-13,9
portogallo
-6,4
-2,4
grecia
-19,9
-5,7
francia
-10,9
-5,7
germania
7,7
4,9
olanda
3,1
1
austria
7,3
5,6
belgio
16,3
5,8
finalndia
-12
-9
area euro
-5,5
-3,4
Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Eurostat
nomisma outlook flash
Con un anno di ritardo rispetto alle
previsioni, per la manifattura italiana si
affaccia una ripresa. Nelle prime stime è
di intensità modesta (il PIL aumenterebbe
nel 2015 dello 0,6% per la Commissione
europea, marginalmente di più per gli
istituti italiani). Le due recessioni lasciano
in eredità danni strutturali. Si è avuta una
forte caduta del potenziale (solo in Spagna
e Grecia è andata peggio) che si è tradotta
nel ridimensionamento del numero dei
produttori e nell’intensità produttiva per
impresa. La contrazione nel numero dei
produttori non ha riguardato in modo
proporzionalmente maggiore gli operatori
più piccoli, né si è fermata al perimetro delle
imprese meno produttive orientate al solo
mercato interno. Essa ha riguardato anche
il numero degli esportatori manifatturieri,
che ha continuato a ridursi risentendo
degli spillover negativi derivanti dalla
compressione del mercato domestico. Tale
erosione è stata, tuttavia, più che compensata
dall’aumento dell’intensità di esportazione
delle imprese rimaste sui mercati esteri.
Nell’insieme, l’effetto di distruzione (o pulizia)
indotto dalle due recessioni sulla capacità
produttiva sembra avere sopravanzato
quello di creazione, conducendo a un
ridimensionamento eccessivo per quantità
e qualità delle produzioni eliminate.
S
9
intervista
Intervista
esclusiva a
Davide Viganò
Una società
a prova di…
arco
a cura di
Guglielmo Pelliccioli
una società a prova di... arco
S
10
Davide Viganò rappresenta nel panorama delle società che
operano a supporto del real estate una figura di notevole
spessore professionale. In 35 anni di attività ha saputo affinare
quel prodotto delicato che si chiama consulenza tecnica
portandolo a livelli di assoluto valore.
Il suo gruppo Arcotecnica è un insieme di diverse
professionalità in grado di coprire gran parte della
domanda di servizi provenienti dal mondo immobiliare. Lo abbiamo incontrato nei nuovi uffici di Piazza
Missori a Milano, a due passi dal Duomo, approfittando di un suo momento di presenza in sede, visto che la società è attiva in molti Paesi, soprattutto
asiatici, Cina in primis.
persona
Davide Viganò, quale ruolo svolge Arcotecnica nel
settore immobiliare italiano? Mi pare abbia una
funzione atipica, molto diversa da altri modelli di
società di servizi.
ArcotecnicaGroup SpA (come indica il suo nome
stesso, Arco completo nella tecnica) ha un obiettivo
che si è prefissato fin dalle sue origini, ormai 35 anni
fa, e che, dopo un lungo percorso di implementazione e affinamento di strutture e risorse professionali
fra loro continuamente interagenti, può dire di aver
raggiunto con soddisfazione.
Il real estate è certamente una disciplina composta
da molteplici contributi disciplinari: ma come non
considerare che – a fianco di quelli improntati dalla
finanza – la natura stessa dell’oggetto di cui il real
estate tratta è essenzialmente di natura tecnica?
Ovviamente una natura tecnica specialistica e applicata, che però sottende una capacità di analisi prima, e di sintesi poi, su basi essenzialmente accademiche.
Ecco perché le strutture e le risorse professionali (in
gran parte Senior con lunga esperienza) impiegate
una società a prova di... arco
davide viganò
società
arcotecnica
group
S
11
da ArcotecnicaGroup sono idonee a esercitare funzioni specialistiche nei diversi settori della Tecnica
(ArcoEngineering, Europrogetti & Finanza) per poi
concretamente applicarle nei diversi settori del real
estate classicamente considerati come unitari (Arcotecnica Real Estate e Arcoretail).
Infatti, uno degli aspetti che caratterizzano il real
estate oggi, soprattutto in un Paese con legislazione
di stampo romanistico e improntato da cultura classica e artistica come il nostro, è la multidisciplinarietà. È ormai imprescindibile, per fornire al cliente un
prodotto vincente, la conoscenza della legislazione
tecnica, di elementi finanziari, di sociologia (capire
cosa il mercato oggi vuole, in una società complessa
e dai bisogni mutevoli qual è quella attuale), di tecnica ingegneristica e, soprattutto, di creatività architettonica.
Così, la continua interrelazione pratica fra professioni di diversa natura genera autoapprendimento sinergico negli addetti del Gruppo, che possono
fornire un valido e completo supporto alla clientela.
Arcotecnica e ciascuna sua componente operano in
completa e perfetta indipendenza (e totale assenza
di conflitti di interessi) in contraddittorio con soggetti economici, commerciali e finanziari con i quali si
interfacciano in rapporti trasparenti e professionali
nell’esclusivo interesse del cliente, con una visione
d’insieme, globale, dei temi sottoposti.
Questa attitudine manifesta la sua importanza nei
molti casi in cui Arcotecnica svolge le sue funzioni:
• Due Diligence preacquisitive non solo di edifici ma
anche di operazioni di sviluppo;
• mansioni di alta sorveglianza e collaudo di processi di costruzione;
una società a prova di... arco
tv
Guarda su QiTV
l’intervista a
davide viganò
S
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Il modello di Arcotecnica prevede una diversificazione di attività operative suddivise in più aree. C’è
una ragione perché non avete pensato a un soggetto unico?
Arcotecnica si è sviluppata in un’epoca in cui perfino
termini ora comuni, quali quelli “real estate” e “Due
Diligence” erano assenti in Italia.
Le mansioni alle quali era chiamata a offrire il suo
contributo erano essenzialmente basilari nel mondo
delle costruzioni e delle valutazioni (le “perizie di stima”). Non potevamo far intendere a lungo che il real
estate era ed è in realtà una disciplina complessa,
ma integrata ed unitaria: le varie “anime” componen-
una società a prova di... arco
"
• valutazioni indipendenti e studi di fattibilità, studi
H&B use;
• Project Management;
• conduzione (Property e Facility Management) di
investimenti immobiliari (compresi shopping centre e retail in genere) con una particolare propensione alla preservazione del valore;
• sviluppo di nuovi format immobiliari.
Le qualifiche ormai ben conosciute dal mercato permettono al Gruppo di essere propositivo e credibile
nel presentare ai clienti proposte e idee per lo sviluppo di iniziative immobiliari originali ed innovative per
impieghi che soddisfino esigenze di uso e funzioni
latenti o inespresse: questo è quanto Arcotecnica
sta attuando non solo in Italia ma anche nei grandi Paesi in passato via di sviluppo ed ora sviluppati,
mettendo a frutto lo stile ed il gusto di cui la cultura di Arcotecnica è naturalmente portatrice, lo stile
italiano nell’urbanistica, nell’architettura, nell’interior
design, ecc.
Arcotecnica si
è sviluppata in
un’epoca in cui
termini come
“real estate” e
“due diligence”
erano assenti
in Italia
S
13
ti dovevano rappresentarsi con le
Arcotecnica è presente con
loro effettive, comprensibili spestrutture fisse in Germania,
cializzazioni di impiego.
Regno Unito, Cina,
Vi sono poi attività di impresa da
Emirati Arabi Uniti e
noi svolte che, per loro natura,
devono essere, per legge, eserArabia Saudita
citate da veicoli societari indipendenti e distinti: tra queste, le attività
di agency nonché le attività di valutazione di fondi
immobiliari quotati.
Ormai però, soprattutto grazie alla completezza delle funzioni che esprimiamo essenzialmente con le
nostre proposte di sviluppo innovative, di iniziative
immobiliari complesse, per le quali ci offriamo come
partner a tutto campo in tutte le fasi dell’investimento (dallo studio di fattibilità, al marketing, al lease, alla
consulenza d’appalto e Project Management ed infine alla gestione) possiamo ben rappresentarci come
un unico soggetto, in grado di fornire non solo tutti
i servizi fondamentali tecnici nel real estate, ma anche in quelli più complessi di promozione e sviluppo.
Questo modello, come l’avete definito, avrà quindi
un’evoluzione?
Se ormai è maturo il momento di presentarci al mercato europeo dei servizi immobiliari per quello che
siamo (già da almeno due decenni) e che siamo più
recentemente diventati con la nostra presenza anche altrove nel mondo, è orientamento del Gruppo
attuare la fusione anche statutaria (funzionalmente
e amministrativamente lo sono sempre state) delle
varie componenti: naturalmente mantenendo separate le società controllate o partecipate con partner
una società a prova di... arco
S
14
locali che Arcotecnica ha creato e creerà in altri continenti per portare in quei mercati le sue specializzazioni e l’Italian way of life & style.
In quali Paesi esteri operate e su quali iniziative in
particolare siete impegnati?
Siamo già presenti con nostre strutture fisse, come
WT Partnership in UK e Germania; come Arcotecnica
in Cina (dove stiamo sviluppando ben 35 Destination
Centre) in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti,
Abu Dhabi e Dubai in particolare in free zone (dove
operiamo anche per il trading di materiali per l’edilizia e per il contract).
Particolare impegno è volto ad avviare operazioni di sviluppo in naturale collaborazione con i nostri
partner emiratini, anche nei Paesi asiatici, non solo
mediorientali, India compresa, e al Facility Management, dove ci è stato chiesto di esportare la nostra
esperienza gestionale lungamente maturata in ambito europeo.
Infine, Arcotecnica detiene partecipazioni in joint
venture anche in Russia (San Pietroburgo) e in Turchia.
link
Il Portello Village,
un progetto
che fa capo ad
Arcotecnica,
è attualmente
in gara per il
recupero urbano
e infrastrutturale
dell’ex area
industriale dell’Alfa
Romeo e dell’ex
Fiera Campionaria
a Milano
Di cosa avrebbe bisogno il real estate per offrire
maggiore affidabilità all’investitore?
Penso che il real estate in Italia soffra di carenza di
imprenditorialità e stimolo all’innovazione in una logica di inadeguata durata dell’investimento in portafoglio, che necessariamente non può essere limitato
nel tempo al pari di quello mobiliare.
E ciò non accadrà, forse, perché ancora oggi l’immobiliare non è riconosciuto capace di esprimere adeguatamente l’effettiva dignità di autonoma disciplina
ed è pertanto governato spesso dalla caducità e improvvisazione di gestori non adeguati?
una società a prova di... arco
S
15
iIQI
eventi
Apriti…
cantiere!
La ripresa è alle porte e servono
nuovi progetti immobiliari
di Guglielmo Pelliccioli
Il convegno organizzato da il Quotidiano
Immobiliare il 18 febbraio a Roma, presso lo Studio Legale NCTM, ha avuto come
focus il cantiere e come obiettivo l’analisi dei finanziamenti possibili per i progetti
immobiliari.
Se è vero, come sostengono tutti i più importanti istituti di ricerca, che la crisi è definitivamente alle spalle, bisognerà ora attivarsi affinché si avvii anche la
ripresa giacché non è pensabile che un nuovo ciclo
inizi senza la partecipazione e l’intervento produttivo
delle forze imprenditoriali. Cosa devono fare gli operatori perché ciò accada? Ma soprattutto, con quali
risorse?
È stato questo in pratica il tema dell’incontro che ha
visto speaker di riguardo in rappresentanza dell’ANCE, del Ministero dello Sviluppo, di UniCredit, delle
imprese di costruzioni e del mondo della consulenza.
La nota positiva di esordio è stata portata da Anto-
apriti... cantierE!
tv
Guarda su QiTV il
servizio e gli interventi
del convegno “I cantieri
italiani e i finanziamenti”
GUARDA I VIDEO
S
16
nio Gennari, vice direttore generale dell’ANCE, che
nel suo intervento molto approfondito e corredato di
dati ha sostanzialmente rimarcato come l’industria
del mattone, anche per merito dell’ANCE, si stia incamminando sulla strada della ripresa. “Ma attenzione – ha ammonito il dirigente dell’associazione
dei costruttori – a non pensare che tutto sia facile
e in discesa”. In realtà occorrerà sviluppare nuove
idee e nuove metodologie di approccio al mercato
che in questi ultimi anni è profondamente cambiato.
Bisognerà ricorrere anche a una finanza alternativa a
quella del classico prestito bancario, perché le banche da sole non possono sostenere il peso di nuove iniziative immobiliari. Il Governo ha recentemente
approvato strumenti come i mini bond che possono sostituirsi, o meglio integrarsi, al credito bancario. Ne ha parlato Francesco Pacifici del Mise che ha
evidenziato come il sistema bancario sia ancora alle
prese con grandi difficoltà visto l’enorme contenzioso (almeno 180 miliardi) e quindi abbia provveduto
con il Decreto Sviluppo a liberalizzare il finanziamento alle imprese. I primi risultati, ha detto Pacifici, hanno permesso di emettere 20 miliardi di cover bond a
quasi 100 PMI, a tassi in linea con quelli applicati dal
sistema bancario e rimborsi a 3-5 anni. Pacifici ha
apriti... cantierE!
S
17
anche sottolineato come il Ministero dello Sviluppo
abbia collaborato nella modifica delle SIIQ recentemente approvata proprio per rilanciare queste società di investimento.
Ma è stato il tema dei mini bond a interessare di più
la platea che è intervenuta in un ampio dibattito che
ha coinvolto, tra gli altri, il prof. Claudio Cacciamani dell’Università di Parma, Angelo Vibi consigliere d’amministrazione di Gewiss e Jacopo Palermo
direttore generale di Immobiliare Percassi, ognuno
interessato a precisare i dettagli delle operazioni finanziarie con i mini bond e a stigmatizzare il fatto
che essi possano essere interpretati come soluzioni
di ripiego per chi si vede negar un prestito dalla banca.
Dopo gli interventi ‘tecnici’ degli specialisti dello studio legale NCTM, Corrado Verna e Guido Martinelli,
con precisazioni puntuali in materia di mini bond, cartolarizzazioni e project bond, è toccato all’esponente
di UniCredit, Mario Recalcati, precisare con dovizia
di particolari la nuova vision della banca in materia di
finanziamenti al real estate. Recalcati ha ribadito che
la banca è disponibile e aperta a nuove operazioni
di finanziamento purché esse non siano una semplice ristrutturazione del debito e si riferiscano a operazioni molto trasparenti e con la partecipazione di
equity da parte del proponente. Il manager ha inoltre
ragguagliato la platea sulla recente operazione della
banca denominata ‘Subito Casa’ che ha come obiettivo l’intermediazione immobiliare presso gli sportelli
bancari. Una scelta che va nella direzione di assistere sempre più gli oltre 9 milioni di clienti della banca
in Italia.
apriti... cantierE!
S
18
Con questo articolo sul contratto di sale and lease back a firma
di Alessandro Matteini, dello Studio Legale Baker & McKenzie,
parte una nuova iniziativa a cura de ilQI: la rubrica Norme
dedicata all’aggiornamento e all’approfondimento di tutte le
novità in materia legislativa, con uno sguardo a 360° sul mondo
immobiliare. Un contributo secondo noi fondamentale per tutti gli
operatori del real estate, imprescindibile per chi abbia necessità
di tenersi informato su tutte le novità di tipo fiscale, urbanistico,
contrattuale, penale, amministrativo, societario. La rubrica è
già online e quindi consultabile su il Quotidiano Immobiliare.
La Redazione
L’effetto della
clausola marciana
nel sale & lease back
di Alessandro Matteini
L’effetto della clausola marciana nel sale & lease back
S
19
Con sentenza n. 1625 del 28 gennaio 2015, la Cassazione chiarisce il suo orientamento in materia di
requisiti per la validità (i) del contratto di sale and
lease back e (ii) del patto marciano nello stesso
usualmente incluso a garanzia della società finanziaria.
Il patto marciano è simile al patto commissorio, in
quanto consente al creditore di appropriarsi del bene
in caso di inadempimento del debitore ma se ne distingue poiché presuppone che:
persona
(i) si proceda a una previa stima indipendente e
imparziale del bene stesso;
(ii) il creditore sia tenuto al pagamento in favore del
debitore dell’importo eccedente l’entità del
credito.
alessandro
matteini
Sono queste previsioni a fare la differenza tra un patto commissorio nullo e un patto marciano valido.
Ai fini della validità del patto marciano, secondo la
Cassazione, è necessario che, nel contratto stesso,
“siano stati previsti dei meccanismi oggettivi e procedimentalizzati” che permettano la verifica della
congruenza tra (i) valore del bene oggetto di garanzia (che verrebbe definitivamente acquisito dal creditore) ed (ii) entità del credito.
società
Tuttavia – affermano i giudici di legittimità – non
avrebbe tale effetto salvifico la verifica del “giusto
prezzo” effettuata al momento della conclusione del
contratto: l’accertamento deve essere effettuato in
occasione dell’inadempimento da parte del debitore mediante un procedimento avente tempi certi e
modalità definite. Inoltre, la valutazione dovrà esse-
L’effetto della clausola marciana nel sale & lease back
baker &
mckenzie
S
20
re imparziale tramite l’impiego di parametri oggettivi
automatici oppure dovrà essere affidata a persona
indipendente ed esperta la quale a detti parametri
faccia riferimento. Quanto precede nell’ottica di assicurare una corretta determinazione del quantum
dell’eventuale differenza da corrispondersi all’utilizzatore.
Le parti potranno poi prevedere diverse modalità
concrete di stima, purché – precisano i giudici di legittimità – siano rispettati i requisiti sopra indicati.
L’essenziale è che risulti, dalla struttura del patto,
che le parti abbiano in anticipo previsto che, nella
sostanza dell’operazione economica, il debitore perderà eventualmente la proprietà del suo bene per un
prezzo giusto, determinato al tempo dell’inadempimento, perché il surplus gli sarà restituito.
iIQI
I giudici di legittimità sembrano inoltre affermare
che non sia necessario che la clausola marciana subordini, altresì, alla condizione del pagamento della
differenza, l’acquisizione della disponibilità del bene
da parte del creditore: infatti, al fine di non ricadere
nel divieto ex art. 2744 c.c., la clausola marciana può
essere articolata prevedendo che all’inadempimento
il bene passi al creditore, ma che l’effetto traslativo
della proprietà si verifichi solo ove sia corrisposta l’eventuale differenza.
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su ilQI la nuova
rubrica “Norme”
Alla luce di quanto precede, la sentenza n. 1625/2015
afferma quindi che il patto marciano, se impostato
nel rispetto delle previsioni sopra delineate, tutela
sufficientemente il debitore e consente di superare
profili di possibile illiceità del sale and lease back per
violazione dell’art. 2744 c.c.
L’effetto della clausola marciana nel sale & lease back
S
21
Un fondo per sfruttare
le opportunità delle
rinnovabili
REIF Advisory lancia Re-Newables
gestito da Serenissima SGR
di Marco Luraschi
società
REIF Advisory è una nuova boutique di consulenza
di alto profilo dedicata all’investimento nei settori
dell’energia rinnovabile e delle infrastrutture. La società ha istituito il Fondo Immobiliare Re-Newables
che è gestito da Serenissima SGR. Il fondo, creato
anche con il supporto di Banca IMI, ha un target dimensionale pari a 200 milioni di euro in due anni, per
investimenti fino a 600 mln di euro, e si pone l’obiettivo di consolidare 200MWp di impianti fotovoltaici,
oltre che quello di assestarsi tra i primi 5 player del
mercato. Abbiamo avuto nostri ospiti in studio, per
parlare di questo fondo e dell’investimento in questo comparto, i rappresentanti delle due società che
si sono unite per creare REIF Advisor: Guillermo Calonje Macaya e Enrico Edoardo Nava di Astra e David Armanini di Prothea. Il veicolo punta ad attrarre
gli investimenti degli istituzionali italiani (Casse di
Previdenza in primis) e internazionali, interessati a
puntare un settore che, secondo i nostri ospiti, per le
un fondo per sfruttare le opportunità delle rinnovabili
reif advisor
società
serenissima sgr
S
22
tv
vai alla puntata del
forum con guillermo
calonje macaya,
enrico edoardo nava
e david armanini
persona
GUARDA IL VIDEO
Guillermo
Calonje Macaya
particolari condizioni del mercato in questo momento può offrire rendimenti superiori alle altre asset
class. La durata del fondo è di 9 anni: il primo closing
è atteso per il secondo trimestre del 2015, essendo
già in pipeline una potenza installata complessiva di
100MWp. In cantiere da parte dell’advisory altri tre
veicoli di grandi dimensioni dedicati all’eolico, all’idroelettrico e alle infrastrutture. Uno degli aspetti che rende interessante l’investimento nel settore
fotovoltaico in questo periodo storico è la stabilizzazione del quadro normativo, rispetto ai primi anni
di sviluppo in cui si potevano sfruttare gli incentivi
fiscali: la “cristallizzazione” della norma permette la
strutturazione di business plan certi e profittevoli. Il
rendimento target del veicolo (investimento minimo
500.000 euro per quota) è indicato in doppia cifra. Il
fondo immobiliare Re-Newables si rivolge ad investitori istituzionali, italiani e internazionali: il 90% degli investimenti del fondo sarà dedicato ad impianti fotovoltaici già in esercizio per almeno 18 mesi, il
10% verrà utilizzato per fare investimenti nel settore dell’efficienza energetica. Il vantaggio che offre il
veicolo è la capacità degli attori coinvolti di operare
professionalmente nel campo della gestione delle
strutture esistenti, e di costruire delle operazioni di
investimento con un’expertise specifica nel settore
dell’energia e, in futuro, delle infrastrutture.
un fondo per sfruttare le opportunità delle rinnovabili
persona
ENRICO
EDOARDO NAVA
persona
DAVID ARMANINI
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intervista
Servizi
immobiliari:
perché essere
internazionali
Andrea Faini
illustra i capisaldi
dell’attività di World Capital
a cura di Pietro Zara
servizi immobiliari: perché essere internazionali
S
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Evoluzione delle competenze e professionalizzazione.
Questo il binomio a cui il settore italiano della consulenza
immobiliare ha dovuto rendere conto per sopravvivere agli anni di
crisi e adattarsi agli standard internazionali del real estate.
S
e, infatti, per il comparto immobiliare vogliamo individuare un risvolto
positivo derivante dalla caduta nel
baratro, esso è proprio l’incremento
di professionalità e l’apertura a un
mondo, quello del mercato internazionale, che adotta regole e competenze diverse da quelle, per così
dire, “homemade”. Per meglio capire questo importante passaggio, abbiamo intervistato Andrea Faini,
CEO di World Capital, una società che sull’internazionalizzazione ha basato la propria crescita.
persona
andrea faini
World Capital è una realtà che afferma di puntare
molto sull’innovazione nel mondo della consulenza
immobiliare. Ma, prima di proiettarci nel futuro, facciamo un passo indietro: quando nasce World Capital e come si sono evoluti nel tempo i suoi servizi?
World Capital nasce nel 2006 sotto la guida e la collaborazione di esperti manager del settore real estate,
specializzandosi nel comparto logistico e impegnandosi a soddisfare le più alte aspettative di clientela
business. Presto accresce la propria attività, includendo i segmenti commerciale, terziario, residenziale e alberghiero, e insieme sviluppa servizi immobiliari specifici per rispondere in modo adeguato a
utilizzatori, proprietari e investitori. Nel 2010, avvia
un programma di sviluppo all’estero, insediando uffici diretti in Cina, Russia e India e stringendo service partner in Europa e America, attività finalizzata a
promuovere gli investimenti esteri in Italia. Oggi sia-
servizi immobiliari: perché essere internazionali
società
world capital
S
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mo una realtà particolarmente strutturata, con soluzioni immobiliari globali sia per i servizi che per le
categorie di immobili, partner e interlocutori di ogni
tipologia di clientela. Possediamo al nostro interno
un dipartimento specifico per ogni comparto commerciale, ciascuno con alte competenze e approfondita conoscenza del mercato, e uno internazionale
per il residenziale; consulenti in grado di riservare
un’assistenza completa e su misura durante l’intero
processo, dalla ricerca di mercato alla promozione
dell’immobile, dalla commercializzazione alla negoziazione, qualificati da tempismo, esperienza ed
efficienza, professionalità e know-how. Accanto annoveriamo, altresì, un ufficio ricerche interne, impegnato in un’attività quotidiana di analisi di mercato,
uno dedito alla comunicazione e all’attività marketing e una sezione editoria.
alcune immagini della
sede di world capital
in via restelli a milano
World Capital si presenta come una società che fornisce “soluzioni immobiliari a 360 gradi”. Cos’è che
eleva la semplice consulenza trasformandola in attività “a tutto tondo”?
Penso che “a tutto tondo” sia la definizione più appropriata a delineare la nostra attività. Un’attività
che abbraccia l’intero comparto immobiliare sia per
quanto concerne i servizi offerti che le categorie di
immobili trattate. Forniamo assistenza a privati, imprese, fondi e istituzioni, siano questi investitori, utilizzatori o proprietari, assistenza specifica e di alto
profilo a seconda del tipo di business. Come realtà
servizi immobiliari: perché essere internazionali
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globale, garantiamo servizi immobiliari a 360 gradi
operando nelle aree di agency, consulting, investment e property, ma altresì di rating, space planning,
corporate solution, asset e facility management. Accanto, gestiamo soluzioni immobiliari in ogni settore,
dal logistico/industriale al retail, all’office, dall’hotel
al residenziale.
servizi immobiliari: perché essere internazionali
"
La “professionalità” è un altro dei capisaldi a cui
la società fa dichiaratamente riferimento. Molti affermano che, tra i “doni” che la crisi ha lasciato al
mondo dell’immobiliare, vi sia proprio un incremento della professionalità. Come è evoluta la vostra
attività per superare questi anni difficili?
Formazione, innovazione, ricerca e specializzazione.
Direi in questo si possa racchiudere il nostro investimento negli anni, un investimento orientato a una
qualificazione sempre maggiore, a una crescita professionale continua, a un vivere la crisi come opportunità.
Siamo regolarmente impegnati nella formazione e nel
costante approfondimento delle dinamiche di mercato, così come nell’istruzione dei nostri consulenti
al miglior approccio al cliente e alla più professionale gestione della commercializzazione e della trattativa. Ci siamo innovati, sviluppando una maggiore
identità digitale, rinnovando il sito web e sbarcando
sui social, ma anche instaurando partnership con
enti, istituzioni e associazioni d’interesse e aprendo la nostra attività a mercati emergenti, quali Cina,
India e Russia, dove si sono avviati uffici diretti con
Formazione,
innovazione,
ricerca e
specializzazione.
In questo si
racchiude
il nostro
investimento
negli anni
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il team di world capital a pechino
link
A gennaio del
2014 World
Capital ha avviato
una collaborazione
con la China
Commercial Real
Estate Association
per assistere i
brand interessati
a entrare nel
mercato cinese.
personale multilingue. Abbiamo creato una divisione
ricerca interna che da anni si occupa di analizzare
quotidianamente l’immobiliare italiano e di elaborare
report periodici su retail, office, logistico e hotel, al
fine di fornire dati di primaria importanza ai nostri
clienti e ai potenziali investitori. In ultimo, ci siamo
sempre più specializzati nei servizi offerti e nelle tipologie di immobili proposti, divenendo globali ma
anche settorizzati, fornitori di assistenza su misura
e soluzioni immobiliari a 360 gradi; inoltre, abbiamo altresì ideato per il residenziale luxury un brand
esclusivo, “Personal RE”, impegnato a soddisfare la
clientela estera.
Il terzo cardine di World Capital è individuabile
nell’internazionalità, come risulta evidente dal vostro operato all’estero e dal carattere eterogeneo
del vostro team. Quali sono le competenze che
dall’estero avete importato in Italia? Quali, invece,
le capacità italiane che siete riusciti a esportare?
Senso del sacrificio e una profonda dedizione al lavoro, affermerei nel primo caso. Il popolo cinese, in
particolare, manifesta un impegno straordinario nelle attività e una singolare propensione al raggiungimento degli obiettivi. Direi dinamicità, flessibilità
e innovazione, invece, le nostre capacità esportate
all’estero. Una visione del lavoro meno rigida, un’apertura e un’adattabilità maggiore a cambiamenti e
a novità e un desiderio costante di crescita.
servizi immobiliari: perché essere internazionali
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iIQI
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qitv
Oggi i temi di cost saving, facility
management, riqualificazione, recupero
e manutenzione sono diventati di
primo piano sul panorama immobiliare
italiano. In questo Forum, Luigi Novazzi
di REAG illustra l’importanza dei servizi
di cost saving sul mercato odierno,
Pierfrancesco Pozzetto di CEG Facility
sottolinea come il settore del facility
management stia avendo oggi in Italia uno sviluppo accelerato rispetto al passato,
mentre Paolo Fugazza di Tubus System spiega l’importanza di intervenire sugli
impianti degli immobili datati (rinnovando il sistema delle tubature con una
tecnica innovativa) senza però interrompere l’attività in corso al loro interno.
roma
Sentiment immobiliare:
fuori dalla crisi
Sono stati pubblicati i risultati
del Sentiment/Fiups del settore
immobiliare,
relativo
al
terzo
quadrimestre
2014,
l’indagine
qualitativa elaborata dall’Università
degli Studi di Parma in collaborazione
con Sorgente Group e Federimmobiliare,
che condensa le aspettative di circa
duecento operatori del mercato
immobiliare sull’economia, sul real estate e sui temi di più stretta attualità. Uno
dei risultati più interessanti di questa edizione è che per la prima volta dopo
tanti mesi di cautela emerge un forte ottimismo.
qitv
S
copernico
milano 40
Cost saving,facility management
e riqualificazione
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