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Metroweb, F2i apre a soci industriali
Il fondo F2i intende aprire il capitale di Metroweb a un socio industriale disposto a comprare una quota di
minoranza. L’operazione avverrà attraverso la creazione di un veicolo
ad hoc. Restano in pole position per
l’operazione sia Telecom che Vodafone. Lo scopo è realizzare una rete
a banda ultralarga, che ancora manca
oggi in Italia. È quanto ha appreso
questa mattina l’agenzia Mf-Dowjones da una fonte a conoscenza dei fatti. L’aumento di capitale riservato che
consentirà l’ingresso di un socio di
minoranza nel capitale di Metroweb
non verrà lanciato direttamente sulla
società della banda larga ma attraverso un veicolo creato ad hoc. In questa
newco entreranno gli attuali soci di
Metroweb (tra cui Fsi, F2i e Fastweb)
e il futuro soggetto che il fondo infrastrutturale sceglierà per portare
avanti un progetto industriale di lungo periodo. Il fondo infrastrutturale
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ha deciso di non uscire da Metroweb,
né di cedere la maggioranza assoluta
a un nuovo azionista. In particolare
l’ad Renato Ravanelli ha deciso di
non vendere né a Telecom Italia né
a Vodafone la quota di maggioranza
assoluta (53,8%) detenuta nel capitale della società della banda larga.
L’obiettivo dell’ad è invece di valorizzare ulteriormente la quota e per
questo è alla ricerca di un partner con
cui realizzare un progetto industriale
di lungo periodo. Un ingresso che dovrebbe avvenire attraverso un aumento di capitale riservato per una quota di minoranza. F2i, spiega un’altra
fonte, è in attesa di ricevere i piani
industriali che Vodafone e Telecom
realizzeranno per Metroweb.
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Venerdì 30 Gennaio 2015
n° 253/1
Edizione del pomeriggio di MF, il quotidiano dei mercati finanziari. Reg. al tribunale di Milano n.266 del 14-4-89.
Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Milano Finanza Editori Spa, Via Burigozzo 5, 20122 Milano, tel. (02)582191.
C o n c e s sio n a r i a e s clu siva : C l a s s P ub bl ic it à , v i a Bu r igoz z o 8 , 2 0122 M i l a no, t el.(0 2)5821952 4.
Gli esperti attendevano un calo più contenuto
Eurolandia, prezzi -0,6%
Si sta facendo sentire la contrazione stabile del prezzo del petrolio
Milano. Si accentua il calo dei prezzi al consumo nell’area euro a gennaio. Dopo essere sceso in Germania
dell’1% su base mensile e dello 0,3%
su base annuale, per la prima volta dal 2009, l’indice
dei prezzi al consumo dei
19 Paesi è calato a gennaio dello 0,6% su base annua
contro il -0,5% atteso dagli
economisti. Il rallentamento
dell’inflazione, ha spiegato
Eurostat, segue il -0,2% di
dicembre, mese in cui per
la prima volta dal 2009 l’indice dei
prezzi al consumo ha segnato valori
negativi. I prezzi dell’energia hanno
subito una flessione dell’8,9% a livello annuale, mentre l’inflazione core
ha toccato il minimo storico a +0,5%,
un valore inferiore al +0,7% del consenso. Questo significa che
si iniziano a vedere i primi
effetti del trasferimento del
calo dei prezzi anche al dato
core. «Il tasso core è sui minimi storici (l’elaborazione
del dato è iniziata nel 1997,
ndr). Il dato è decisamente
brutto», ha commentato uno
strategist, spiegando che il
comparto energetico è stato quello
che ha pesato negativamente più di
tutti.
Visco: questa crisi avrà effetti duraturi
La crisi rischia di lasciare un segno permanente nelle economie, ben oltre il
breve termine. Il monito è del governatore della Banca d’Italia, Ignazio
Visco, intervenuto oggi a un convegno all’università Cattolica. Nel complesso dei Paesi dell’area euro, ha evidenziato, il livello del prodotto interno
lordo è ancora inferiore a quello pre-crisi: «si prevede che vi ritorni tra la
fine di quest’anno e l’inizio del 2016». Anche negli Stati Uniti e nel Regno
Unito, Paesi usciti più rapidamente dalla fase acuta della crisi, il tasso di crescita resta al di sotto di quello medio degli anni precedenti. Le conseguenze
della crisi sono state «particolarmente costose» per l’occupazione, in termini
non solo economici ma anche sociali». Numeri alla mano: dal 2007 a oggi il
tasso di disoccupazione, che ormai supera il 13% della forza lavoro, è più
che raddoppiato; i disoccupati hanno raggiunto i 3,5 milioni con un aumento
di quasi due milioni di unità. Anche la disoccupazione giovanile è più che
raddoppiata: su 100 giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che hanno o
ricercano un lavoro, oltre 40 non riescono a trovarlo. In questo quadro desolante il Jobs act è un passo importante nella giusta direzione. Secondo Visco,
infatti, con le più recenti riforme, quella del 2012 e quella in fieri delineata
nel Jobs act, «l’Italia ha mosso passi importanti nella giusta direzione». Tre
punti sono particolarmente importanti per il governatore di Banca d’Italia: la
riduzione della segmentazione tra diverse categorie di lavoratori, l’aumento
della flessibilità in entrata e in uscita.
Atlantia
22,870 -0,1
Autogrill
7,570 1,7
Azimut
20,700 A2a
0,846 0,7
B M.Paschi Siena 0,408 -5,9
B P Emilia Romagna6,050 -0,7
B Pop Milano
0,702 0,8
Banco Popolare 11,370 1,1
Buzzi Unicem
10,880 2,1
Campari
6,010 -1,2
FTSE Mib +0,06%
Cnh Industrial
Enel
Enel Green Power
Eni
Exor
Fiat Chrysler
Finmeccanica
Generali
Gtech
Intesa Sanpaolo
6,750 4,018 -0,6
1,762 -0,6
15,050 0,8
36,490 0,2
11,730 0,3
9,745 1,7
18,620 -0,3
17,450 0,2
2,624 0,1
Luxottica Group 52,950 0,4
Mediaset
4,068 1,4
Mediobanca
7,690 -0,4
Mediolanum
6,440 1,9
Moncler
13,130 0,1
Pirelli e C.
12,670 1,3
Prysmian
16,480 0,6
Saipem
8,000 1,9
Salvatore Ferragamo25,740 2,3
Snam
4,370 -0,1
STMicroelectronics 7,390 -0,1
Telecom Italia
1,024 0,7
Tenaris
12,260 1,2
Terna
3,918 -0,6
Tod’s
90,400 -0,3
Ubi Banca
6,170 -0,2
Unicredit
5,320 -1,3
UnipolSai
2,468 1,6
World Duty Free 9,600 0,1
Yoox
19,140 1,4
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Cala la disoccupazione in Italia
Dopo mesi di segno meno, il mercato del lavoro rialza la testa. Secondo
quanto reso noto dall’Istat, a dicembre il tasso di disoccupazione è sceso
a sorpresa al 12,9%, 0,4 punti percentuali in meno rispetto a novembre (13,3% il consenso). E’ il primo
segnale di contrazione della disoccupazione dopo un periodo di crescita
che si è protratto nella seconda metà
dell’anno. Rispetto allo scorso anno, però, il livello di disoccupazione è salito dello 0,3%. Nel dettaglio,
il numero di disoccupati, pari a 3,32
milioni, è diminuito del 3,2% rispetto
al mese precedente, ma è aumentato
del 2,9% su base annua. Il numero di
individui inattivi tra i 15 e i 64 anni è
cresciuto dello 0,2% rispetto al mese
precedente, quando l’inattività aveva
registrato un’analoga crescita dopo il
calo di aprile. Il tasso di inattività, pari al 35,8%, è quindi aumentato di 0,1
punti percentuali in termini congiunturali e diminuito di 0,6 punti su base
annua. Un segnale positivo è arrivato
dal mercato del lavoro dei gioviani
con il tasso di disoccupazione dei 1524enni sceso ai minimi da un anno.
Il tasso si è infatti ridotto di un punto percentuale rispetto a novembre,
scendendo al 42%, pur salendo di 0,1
punti nei dodici mesi. Il numero di
giovani disoccupati, pari a 664 mila,
è così diminuito del 4,7% nell’ultimo
mese (-33 mila) e del 3,1% rispetto a
dodici mesi prima (-21 mila). L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15
e 24 anni sul totale dei giovani della stessa età è pari all’11,1%, ovvero
più di 1 giovane su 10 è disoccupato.
Tale incidenza è in diminuzione sia
su base mensile (-0,5 punti percentuali) sia rispetto allo scorso anno
(-0,3 punti).
Quanto al numero di occupati, invece, sono stati pari 22,42 milioni e
dopo il calo osservato nei due mesi
precedenti, l’occupazione a dicembre è aumentata dello 0,4% (+93 mila
unità), tornando su valori prossimi a
quelli di settembre. Su base annua la
crescita è stata dello 0,5%. Nel complesso, il tasso di occupazione, pari
al 55,7%, ha mostrato un incremento
dello 0,2% in termini congiunturali
e dello 0,3% rispetto ai dodici mesi
precedenti.
30/01/2015 13:32:38
News
Venerdì 30 Gennaio 2015
Maire incassa 140 mln di dollari
Maire Tecnimont fra i migliori titoli
questa mattina del Ftse Mib con un
rialzo del 6,7% a quota 1,96 euro.
Il gruppo incasserà entro il 6 aprile
prossimo quasi 140 milioni di dollari
da Endesa Chile, società della galassia Enel . La società specializzata in
Engineering & Construction ha chiuso in maniera positiva l’arbitrato relativo al progetto Bocamina II in Cile, che riguarda la costruzione di una
centrale termoelettrica. Il problema
era nato nel 2010 a causa di un violento terremoto che aveva danneggiato l’impianto. Nel 2011 la popolazione locale contraria alla struttura aveva
apportato ulteriori danni. Avendo già
accantonato un onere a bilancio, si
tratta per Maire di liquidità inattesa
che entra in cassa. A questo punto è
possibile che Maire ed Endesa Chile tornino a collaborare in Sud America. Le controllate Tecnimont, Tecnimont Chile e Tecnimont do Brasil
hanno sottoscritto insieme ai partner
di consorzio SES e SES Chile, una
transazione definitiva di comune soddisfazione con la controparte Endesa
Chile. L’accordo pone fine ad ogni
controversia in corso in relazione
al contratto EPC per la realizzazione del progetto Bocamina II in Cile
sottoscritto il 25 luglio 2007. Con tale accordo Endesa Chile riconosce al
consorzio 125 milioni di dollari (oltre
all’Iva ove applicabile), di cui 118,5
milioni al gruppo Tecnimont e 6,5
milioni al gruppo SES. L’incasso di
competenza del Gruppo Tecnimont,
Iva inclusa, è di 139.426.000 milioni
di dollari comprensivo di Iva. Il pagamento è atteso entro e non oltre il
6 aprile prossimo.
Modelleria avvia una jv in India
Modelleria Brambilla ha costituito
una joint venture in India con Continental Engines e registrato un nuovo
brevetto industriale. In esecuzione
degli accordi stipulati lo scorso 31
luglio, la società quotata sul mercato
Aim Italia specializzata nella componentistica di precisione per il settore
automotive ha annunciato quest’oggi
la costituzione di «Brambilla India
Private», joint venture paritetica con
l’indiana Continental Engines (Baxi Group) con sede a New Delhi. In
questo modo potrà realizzare un nuovo stabilimento per produrre e vendere sul mercato indiano e a livello
mondiale stampi e casse d’anima per
fusioni in alluminio o ghisa. Inoltre la società ha registrato un nuovo
brevetto per i dispositivi alternativi al
«cambio pallet» utilizzati sui propri
centri di lavoro di fresatura di macchine a controllo numerico. Il dispositivo brevettato consente un incremento della capacità produttiva.
Il dollaro si è indebolito contro lo yen
L’Asia è in altalena
La Cina è stato il primo paese al mondo nel 2014 per investimenti esteri
Milano. Borse asiatiche in altalena,
oggi. Non ha aiutato l’indebolimento del dollaro nei confronti dello yen
a causa di alcune prese di profitto.
Il cambio è passato da 118,28 alla
chiusura di New York ieri a 117,97. Debole anche
la produzione industriale
a dicembre in Giappone.
Alle ore 8 italiane l’Hang
Seng scambiava a quasi piatto (-0,05%), mentre Shanghai era in rosso
per lo 0,96% (seduta molto volatile). Il Nikkei ha
chiuso a 17.674,39 punti
(+0,4%). Ad Hong Kong
ha pesato il calo superiore al 2% del colosso Tencent Holdings causato dai ricavi sotto le attese del concorrete Alibaba,
quotato a New York. Quest’ultimo
ha perso l’8,8% nelle contrattazioni
overnight. La buona notizia è che la
Cina è diventata il maggior paese per
investimenti esteri nel 2014 scalzando il primato degli Usa.
La produzione industriale in Giappone è migliorata in misura modesta a
dicembre grazie alle esportazioni verso gli Stati Uniti, ma la domanda in-
La banca centrale russa taglia i tassi
La Banca centrale russa ha tagliato, a sorpresa, il tasso di riferimento, mentre l’economia scivola verso la recessione sotto la pressione della discesa del
prezzo del greggio e delle sanzioni occidentali per il conflitto in Ucraina.
L’Istituto centrale ha annunciato la riduzione del tasso minimo del p/t settimanale di due punti al 15%, spiegando di vedere le condizioni per un calo
dell’inflazione nel medio termine. La mossa segue a stretto giro quella dello
scorso 16 dicembre quando, in una riunione di emergenza, la Banca centrale
russa aveva deciso di aumentare il tasso di riferimento del 6,5% al 17% per
circoscrivere la discesa del rublo e l’incremento dell’inflazione. La decisione
odierna ha presso alla sprovvista gli economisti che si aspettavano che l’Istituto centrale mantenesse i tassi fermi, dal momento che in precedenza aveva
dichiarato che li avrebbe tagliati quando l’inflazione avesse mostrato un trend
di sostanziale discesa. I prezzi sono, invece, saliti a causa dell’indebolimento del rublo. L’inflazione a livello tendenziale ha infatti raggiunto il 13,1% a
gennaio, ma la Banca centrale russa si aspetta una discesa sotto il 10% entro
fine anno e prevede un calo del pil del 3,2% nella prima metà di quest’anno,
dopo la crescita dello 0,6% registrata nel 2014. «La decisione di oggi mira a
evitare un considerevole calo dell’attività economica in un contesto di fattori
esterni negativi» ha spiegato la Banca centrale, dicendosi convinta che la spinta
inflazionistica dovuta alla caduta del rublo sia «un fattore temporaneo» e che
a più lungo termine «le pressioni inflazionistiche saranno contenute dal calo
dell’attività economica». Il rublo sta però crollando dopo la decisione della
Banca centrale russa di tagliare i tassi di interesse al 15%. Il cambio dollaro/
rublo è schizzato sopra quota 70 e tratta ora a 71,23. Poco prima della decisione, il vice premier russo, Igor Shuvalov, ha dichiarato che il declassamento del
rating da parte di Standard&Poor’s sui titoli di Stato russi sono un mezzo per
esercitare pressioni sulla leadership della Russia, mettendo le società contro
il presidente, Vladimir Putin.
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terna ha continuato a latitare e l’inflazione ha rallentato di nuovo il passo.
A dicembre la produzione industriale
è salita dell’1% sul mese precedente, proseguendo il modesto recupero.
Ma l’inflazione core, nello
stesso periodo, si è assestata allo 0,5% contro lo
0,7% di novembre. E’ la
crescita più modesta dal
giugno 2013 e al di sotto
delle attese degli economisti interpellati dal Wall
Street Journal. I dati dimostrano che gli interventi in
politica monetaria realizzati dal premier giapponese Shinzo Abe per risollevare l’inflazione al
2% entro la fine dell’anno devono
quantomeno dare ancora i loro frutti. Pesa l’innalzamento dell’Iva dal
5 all’8% effettuato nell’aprile 2014.
La crescita ha rallentato nel secondo
e terzo trimestre portando il Paese in
recessione. Dalla Cina è giunta la notizia che il paese è diventato la prima
destinazione al mondo nel 2014 degli investimenti esteri, surclassando
gli Stati Uniti per la prima volta dal
2003.
Exane, m&a centrale per le banche
E’ la fine del mondo come lo conosciamo, così Exane Bnp Paribas intitola un report di oggi sulle banche
italiane. Ora l’M&A tra le banche
popolari ha preso il centro della scena. Dopo la presentazione del nuovo
decreto che costringerà le banche popolari a diventare società per azioni
entro i prossimi 18 mesi, gli analisti
di Exane si aspettano un’ondata di
M&A difensivi. Dicono di non essere turbati dal forte rialzo registrato
da tutte le banche popolari in borsa
dall’inizio dell’anno. Peraltro, Ubi
Banca (-0,16% a 6,175 euro stamani in borsa) scambia ancora al di
sotto del suo fair value standalone
(prezzo/tangible book value 2015 di
0,5-0,7 volte). L’aggiunta di M&A
lascia dunque ampio spazio di rialzo
per tutte queste azioni, a detta degli
esperti di Exane. Ormai la macchina si è messa in moto, la volontà del
governo italiano e della Bce è chiara e gli analisti credono che le fusioni avranno luogo a prescindere dal
fatto che il decreto del governo sulle banche popolari venga approvato
dal Parlamento entro il 25 marzo. Invece di speculare sui potenziali target o acquirenti, gli esperti di Exane
credono che la migliore strategia di
investimento sia di possedere più di
un’azione di una banca popolare al
fine di acquisire la creazione di valore
che con ogni probabilità emergerà in
questo sub-settore grazie alle sinergie. In quest’ottica Exane continua a
consigliare (rating outperform) Bpm
(-0,50% a 0,6925 euro), di cui ha alzato il target price del 5% a 0,81 euro,
il Banco Popolare (+0,44% a 11,30
euro), di cui ha alzato il target price del 4% a 15,6 euro, Bper (-0,41%
a 6,07 euro), il cui target price sale
dell’8% a 8,6 euro, e il Credito Valtellinese (+0,45% a 1 euro): il prezzo
obiettivo è stato alzato del 5% a 1,2
euro. Nel caso di Ubi Banca , invece, il rating è neutral e il target price
scende del 2% a 5,8 euro. Le banche
italiane hanno iniziato il nuovo anno
«con un foglio bianco». Gli analisti
di Exane si attendono, infatti, che
le banche italiane registrino tutti/la
maggior parte degli accantonamenti
rimasti dell’asset quality review nel
quarto trimestre 2014. «A nostro avviso l’asset quality review ha tracciato una linea sotto il problema della
copertura dei non performing loans»,
si legge nella nota di Exane.
«Con l’eccezione di Mps , che lancerà un aumento di capitale quest’anno,
i coefficienti patrimoniali di tutte le
banche italiane che copriamo sono a
nostro parere adeguati». Inoltre, la dinamica modesta degli utili delle banche italiane è destinata a passare in
secondo piano.
giornali
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(canale 27 digitale terrestre)
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(interattivo)
sito internet
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mobile
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Blackberry
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30/01/2015 13:32:38
News
Venerdì 30 Gennaio 2015
Al Mast di Bologna 200 scatti di Hoppé
Foto di altri tempi
L’autore è diventato famoso anche per i ritratti di Shaw, Pound e Einstein
Milano. La fondazione
Mast di Bologna presenta fino al 3 maggio, in
anteprima mondiale, 200
immagini scattate nelle realtà industriali di vari paesi fra il 1912 e il 1937
da E.O. Hoppé (18781972), uno dei più importanti fotografi dell’epoca
moderna. Eclettico artista e noto ritrattista cui la
National Portrait Gallery
di Londra ha dedicato una
personale nel 2011. Hoppé fu tra i principali fotografi del suo tempo, noto
anche per le sue immagini
di paesaggio e di viaggio.
Famose le sue foto di George Bernard Shaw, Ezra
Pound, T.S. Eliot, Rudyard
Kipling, Giorgio V, Albert
Einstein.
Da non perdere in TV
5 Giorni sui Mercati” – Class Cnbc ore 21.00
Da non perdere questa sera “5 Giorni sui Mercati” condotto da
Marina Valerio. Questa sera D. Principe di Schroders Italia e G.
Attanà di Assiom Forex commenteranno l’andamento dei mercati e
le principali notizie economico-finanziarie della settimana.
I Vostri Soldi – Class Cnbc ore 19.10
Casa, tasse, pensioni, assicurazioni, mutui e molto altro. Tutti i suggerimenti su come investire i vostri soldi, ogni giorno alle 19.10 sul canale
Class Cnbc (507 di Sky). Condotto da Carla Signorile, ospiterà ogni
giorno specialisti del settore per consigliarvi.
QUESTA SERA SULLE TV DI
Canale 55
17.00 Alert Mercati
18.00 Report - Il Tg della Finanza
Ospiti: A. Babbini (Banca C. Ponti)
O. Massari (Un. La Sapienza)
19.10 I Vostri Soldi di C. Signorile
20.00 The Floor di S. Berzoni
21.00 5 Giorni sui Mercati, ospiti: D. Principe (Schroders
Italia), G. Attanà (Assiom Forex)
22.00 Linea Mercati Notte
17.00 Class Horse Tv Live
17.30 Il Fascino del Cavallo
“Dal progetto «Il cavallo nella scuola» l’educational
sugli schermi di ClassHorseTV”
19.00 Global Horse News Weekend
20.15 Grooming, “Il professionismo inizia dai box”
20.45 Raidho, a cavallo…dei 7 chakra “Puntata 6”
21.00 HSBC FEI Classics 2014: Adelaide
“Dall’Australia, la seconda tappa della stagione 2015”
Canale 56
18.00 Fashion Dream
18.15 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti
21.00 Breakout
22.00 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti
22,.30 Fashion Dream
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