sez. D - IPSAA e IPSSAR "DON DEODATO MELONI"

UNIONE
EUROPEA
I.P.S.A.A. e I.P.S.S.A.R. "DON DEODATO MELONI"
SETTORE SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO
SVILUPPO RURALE
E SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E
L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
E I SERVIZI COMMERCIALI
LOC. PALLONI - 09170 NURAXINIEDDU (ORISTANO)
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M.I.U.R.
Prot. n 4477/C29 del 14-5-2014
Reg. albo n. 171 del 14-5-2014
E S A M E DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
V SEZ. D ALBERGHIERO
TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
REDATTO IN DATA 13. 05. 2014
ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014
DIRIGENTE SCOLASTICO:
Prof. GIAN DOMENICO DEMURO
1
SOMMARIO
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ...................................................................... 3
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI CONSEGUITI ....................................... 4
OBIETTIVI DISCIPLINARI MEDIAMENTE RAGGIUNTI .................................................. 4
QUADRO GENERALE SULLA DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE ....................... 6
1) Metodologie delle lezioni (in percentuale) .................................................................................. 6
2) Strumenti utilizzati ....................................................................................................................... 6
3) Attività di Recupero ..................................................................................................................... 6
4) Simulazione terza prova scritta ................................................................................................... 7
5) Credito scolastico e credito formativo ........................................................................................ 7
6) Criteri di valutazione e griglie di correzione per le prove ministeriali ...................................... 7
7) Attività complementari realizzate ............................................................................................. 10
RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI PER DISCIPLINA ..................................... 11
Religione ........................................................................................................................................ 11
Italiano e storia .............................................................................................................................. 13
Inglese ............................................................................................................................................ 17
Francese ......................................................................................................................................... 19
Matematica..................................................................................................................................... 20
Tecnica amministrativa .................................................................................................................. 22
Alimenti e alimentazione ................................................................................................................ 24
Diritto e legislazione delle aziende ristorative .............................................................................. 29
Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi ................................................... 30
Alternanza scuola-lavoro ............................................................................................................... 31
Educazione fisica ........................................................................................................................... 36
ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI .......................................................................................... 39
2
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Materia
Docente
Ore
sett.
Qualifica
Contin.
Didat.
4^-5^
Italiano
Arcais Sandro
4
Doc. a tempo indeterm.
NO
Storia
Arcais Sandro
2
Doc. a tempo indeterm.
NO
Lingua straniera Inglese
Serusi Maria
3
Doc. a tempo indeterm.
NO
Matematica
Sechi P.G.
3
Doc. a tempo indeterm.
NO
Educazione Fisica
Palmas Maurizio
2
Doc. a tempo indeterm.
SI
3
Doc. a tempo indeterm.
SI
2
Doc. a tempo indeterm.
NO
Diritto e Legislazione
Alberghiera
Sanna Blanche
Maria
Dore Francesco
Mariano
Alimenti e Alimentazione
Cabiddu Lorella
3
Doc. a tempo indeterm.
NO
Putzolu Rosina
4
Doc. a tempo indeterm.
NO
Filangeri Salvo
3
Doc. a tempo determinato
NO
Religione
Serra Giambachisio
1
Doc. a tempo indeterm.
SI
Sostegno
Meloni Monica
9
Doc. a tempo indeterm.
SI
Percorso di alternanza
scuola-lavoro
Filangeri Salvo
Docente Tutor
NO
Lingua straniera Francese
Tecnica di Gestione Delle
Aziende Ristorative
Laboratorio di Org. e
Gest. dei Servizi
Ristorativi
COMMISSARI INTERNI
DOCENTI
DISCIPLINE
Cabiddu Lorella
Alimenti e Alimentazione
Filangeri Salvo
Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi
Sanna Blanche Marie
Lingua e civiltà francese
3
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI CONSEGUITI
Numero alunni iscritti 21
Numero alunni frequentanti 20 di cui 7 maschi e 13 femmine
Numero alunni ripetenti 1
Numero alunni con Programmazione differenziata 1
ALUNNO
1. Aledda Debora (convittrice)
2. Aru Claudia
3. Atzori Federica
4. Cannas Caterina
5. Carta Eleonora
6. Cau Adriana
7. Cau Maura (convittrice)
8. Contini Andrea
9. Cozzolino Giuseppe
10. Deias Matteo
11. Figus Michele
12.Flore Gianmarco
13. Giglio Federica
14.Loche Roberta
15. Meli Patrizia
16.Obinu Veronica
17. Onali Antonello
18. Ortu Francesco
19. Pisu Eleonora (convittrice)
20. Podda Paolo
21. Sanna Gessica
PAESE DI PROVENIENZA
Genoni
Cabras
Escovedu
Santa Giusta
Aidomaggiore
Laconi
Laconi
Oristano
Oristano
Ardauli
Cabras
Samugheo
Milis
Marceddì
Silì
Ritirata
Samugheo
Narbolia
Atzara
Terralba
Aidomaggiore
OBIETTIVI DISCIPLINARI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
La classe V sez. D – Tecnico dei Servizi della Ristorazione - che conclude quest'anno il ciclo di
studi è una realtà sostanzialmente omogenea. Gli alunni provengono quasi tutti dalla stessa classe
IV ad eccezione di Giglio Federica e Contini Andrea. La classe si presenta con una buona
interazione del gruppo alunni. Il comportamento è stato vivace ma all’insegna del rispetto dei
docenti e dei propri compagni.
La classe ha risentito di diversi avvicendamenti di docenti durante il quinquennio, soprattutto nel
corso del quinto anno.
Dal punto di visto didattico, non tutti gli studenti nel corso dell’anno hanno dimostrato
un’applicazione adeguata, nonostante abbiano seguito le lezioni frontali con sufficiente regolarità.
Lo studio individuale è stato discontinuo e spesso limitato alle occasioni delle verifiche. Ciò ha
determinato una crescita culturale e professionale che ha fatto registrare tre livelli nell’acquisizione
delle conoscenze, delle abilità e delle competenze. Al primo livello appartengono alunni che, grazie
ad un’applicazione nello studio più regolare e responsabile, hanno conseguito risultati più che
soddisfacenti. Del secondo livello fanno parte gli alunni che hanno raggiunto risultati accettabili
nonostante pregresse difficoltà. Al terzo appartengono quelli che, a causa dell’impegno irregolare,
non sono riusciti a raggiungere risultati apprezzabili e solo nella parte finale dell’anno scolastico
stanno compiendo uno sforzo per recuperare.
4
Le materie dell’area professionale sono quelle in cui i ragazzi hanno dimostrato maggiore
applicazione e dove hanno conseguito dei buoni risultati, addirittura per certi ottimi, con la
partecipazione anche ad eventi pubblici importanti.
L’alunno con la programmazione differenziata ha raggiunto adeguatamente gli obiettivi posti.
Per quanto concerne le singole discipline, si rimanda alle relazioni elaborate dai docenti e
che fanno parte integrante del presente Documento.
5
QUADRO GENERALE SULLA DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE
1) Metodologie delle lezioni (in percentuale)
Lezioni
Materie
Frontali
Religione
50%
Lezioni
Interattive
50%
Percorsi
Individualiz.
-
Altro
-
Italiano
100%
-
-
-
Storia
100%
-
-
-
Inglese
80%
20%
-
-
Francese
50%
50%
-
-
Matematica
Tecnica di Gestione Delle
Aziende Ristorative
Diritto e Legislazione
alberghiera.
Alimenti e Alimentazione
Laboratorio di Organizzazione e
Gestione dei Servizi Ristorativi
Educazione fisica
100%
-
-
-
80%
20%
-
-
90%
10%
-
-
50%
50%
-
-
80%
20%
-
-
100%
-
-
-
2) Strumenti utilizzati
Materie
Strumenti
Religione
Libro di testo, audiovisivi.
Italiano
Libro di testo, altri testi, fotocopie.
Storia
Libro di testo, altri testi, fotocopie.
Inglese
Libro di testo, fotocopie.
Francese
Libro di testo, fotocopie, LIM
Matematica
Libro di testo, fotocopie, appunti del docente.
Tecnica di Gestione Delle Aziende
Ristorative
Libro di testo, appunti del docente.
Diritto e Legislazione alberghiera.
Libro di testo
Alimenti e Alimentazione
Libro di testo, fotocopie.
Laboratorio di Organizzazione e
Gestione dei Servizi Ristorativi
Dispense, fotocopie
Educazione fisica
Libro di testo, strutture sportive.
3) Attività di Recupero
Il Consiglio di Classe ha deliberato di procedere ad attività di recupero durante l’anno scolastico
con interventi mirati da realizzare in itinere mediante pause didattiche.
6
Nel mese di Aprile 2014 sono stati attivati dall’Istituto alcuni sportelli didattici per il recupero in
Matematica, Lingue Straniere, Alimenti e Alimentazione , ai quali hanno potuto partecipare gli
alunni che nel primo quadrimestre avevano riportato voti insufficienti.
Alcuni alunni hanno fatto ricorso allo sportello di Matematica .Comunque le pause didattiche in
itinere sono state effettuate.
4) Simulazione terza prova scritta
Il Consiglio di classe ha somministrato agli alunni nel corso del secondo quadrimestre due (2) prove
secondo la tipologia mista B e C, rispettivamente in data:
13.03.2014 ( Matematica – Legislazione – Storia – Tecnica di gestione delle Aziende ristorative ).
Si prevedeva anche la prova di inglese, ma non è stata effettuata in quanto il docente era in
congedo.
15.04.2014 (Matematica – Legislazione – Storia – Francese - Laboratorio di organizzazione e
gestione dei servizi ristorativi).
5) Credito scolastico e credito formativo
Per il credito scolastico, considerato che la media dei voti determina la banda di oscillazione, il
punteggio minimo e massimo attribuibile verrà assegnato sulla base: del profitto, dell'assiduità nella
frequenza, dell'impegno e della partecipazione ad eventuali attività integrative interne alla scuola.
Per il credito formativo, sempre all'interno della banda di oscillazione, verrà assegnato il punteggio
aggiuntivo sulla base di esperienze formative, culturali e sociali maturate al di fuori della scuola,
debitamente documentate e coerenti con l'indirizzo di studio.
6) Criteri di valutazione e griglie di correzione per le prove ministeriali
La valutazione complessiva, nei vari ambiti disciplinari, è scaturita a seguito di una serie di prove in
forma scritta, orale, pratica e dalla considerazione di una serie di elementi, quali: - l’acquisizione
delle conoscenze, - le abilità evidenziate, - le competenze raggiunte, - l’interesse, - l’impegno, - la
partecipazione e le reali potenzialità di ciascun alunno. Ogni singolo docente del Consiglio di
classe, in relazione al colloquio che verte sulle materie dell'ultimo anno di corso e che ha carattere
interdisciplinare, ha svolto verifiche tese a guidare gli alunni per valorizzare le conoscenze, le
abilità e la capacità di collegarle unitamente alla proprietà lessicale e all'efficacia argomentativa.
Per quanto concerne la prima prova e la seconda prova scritta, gli alunni sono stati
impegnati nelle tipologie di scrittura previste dal Ministero, quali: elaborati tradizionali, analisi del
testo letterario, stesura e analisi di articoli e di saggi brevi.
Per quanto riguarda la terza prova, sono state scelte le tipologie B e C.
GRIGLIE DI CORREZIONE PER LE PROVE MINISTERIALI E TERZA PROVA
A)Prima prova scritta: ITALIANO
Griglia di correzione: analisi del testo – tipologia A
Indicatori
Descrittori
-Numerosi e gravi errori ortografici, sintattici e lessico
improprio.
Correttezza
ortografica, lessicale -Alcune improprietà lessicali e imprecisioni lessicali e
sintattiche e pochi errori di rilievo.
e sintattica
-Ortografia e sintassi corrette, lessico appropriato.
Comprensione
-Superficiale e non sempre appropriata.
-Adeguata ma non sempre appropriata.
-Chiara e corretta e puntuale.
Punteggio
1
2
3
1
2
3
7
Analisi
Osservazioni
personali
Approfondimenti
-Interpretazione incompleta ed approssimativa rispetto
alla traccia proposta.
-Interpretazione adeguata, ma non sempre accurata e
rigorosa.
-interpretazione completa, precisa e rigorosa rispetto alla
traccia proposta.
1
-Assenza di considerazioni personali.
-Presenza di adeguate osservazioni personali.
-Presenza di riflessioni personali originali e critiche.
1
2
3
-Assenza di riferimenti storico-letterari.
-Presenza di riferimenti storico-letterari non sempre
appropriati.
-Presenza di riferimenti storico-letterari pertinenti e
accurati.
1
2
3
Punteggio totale
2
3
/ 15
Griglia di corrrezione: articolo-saggio breve- tipologia B
Indicatori
Descrittori
Punteggio
-Numerosi e gravi errori ortografici, sintattici e lessico
improprio.
Correttezza
ortografica, lessicale -Alcune improprietà lessicali e imprecisioni lessicali e
sintattiche e pochi errori di rilievo.
e sintattica
-Ortografia e sintassi corrette, lessico appropriato.
1
-Esposizione incerta e confusa.
Correttezza e
chiarezza espositiva -Esposizione non sempre comprensibile.
-Esposizione chiara, corretta e sintetica.
1
2
3
2
3
-Analisi incompleta e parziale dei documenti e utilizzo
non appropriato dei dati.
-Analisi superficiale dei documenti e utilizzo marginale
di dati.
-Analisi esauriente dei documenti e utilizzo appropriato
dei dati.
1
-Titolo non del tutto pertinente e testo non adatto alla
Pertinenza del titolo destinazione editoriale.
e della destinazione -Titolo non del tutto pertinente e parzialmente adatto alla
destinazione editoriale.
editoriale
-Titolo pertinente e testo conforme al destinatario scelto.
1
Utilizzo dei
documenti e analisi
dei dati
Approfondimenti
Punteggio totale
-Conformismo alla documentazione di supporto.
-Apporti significativi e personali.
-Apporti ampi e critici.
2
3
2
3
1
2
3
/15
8
Griglia di correzione: tema di ordine generale-tipologia C
tema di carattere storico- tipologia D
Indicatori
Descrittori
Contenuti
e
Aderenza del
testo alla
traccia
Abilità
linguistica
Punteggio
-Espone l'argomento in termini frammentari, settoriali e non
rispetta la tipologia testuale scelta.
-Affronta l’argomento in modo generico con un accettabile
rispetto della traccia.
-Sviluppa l'argomento in termini complessivamente
soddisfacenti.
-Padroneggia l'argomento e lo sviluppa in termini approfonditi e
appropriati.
1–3
- Evidenzia improprietà di linguaggio e un'esposizione confusa e
disorganica.
-Utilizza un linguaggio elementare non sempre corretto.
-Evidenzia proprietà lessicale e correttezza morfosintattica.
1
-Esprime limitate considerazioni personali.
-Esprime considerazioni generiche e superficiali
Competenze -Esprime considerazioni personali con taluni spunti critici.
-Analizza l'argomento con approfondimenti personali e critici.
elaborative
logico- critiche -Analizza, integra e approfondisce l'argomento con apporti critici,
appropriati e originali.
Punteggio totale
4
5
6
2
3
1
2
3
4
5-6
/ 15
B) Seconda prova scritta: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
Griglia di correzione
Indicatori
descrittori
punteggio Punteggio
assegnato
Congruenza con la traccia
Inesistente
1
Max 4 punti
Parziale
2
Sufficiente
3
Approfondita
4
Conoscenza dei contenuti e capacità di applicazione Inesistente
Incerta/confusa
Max 8 punti
Scarsa
Parziale
Sufficiente
Discreta
Buona
Ottima
Uso del linguaggio specifico
Scarso
1
2
3
4
5
6
7
8
1
9
Max 3 punti
Sufficiente
2
Buono e
efficace
3
PUNTEGGIO TOTALE DELLA PROVA______________/15
C) TERZA PROVA
Griglia di correzione: tipologia B
Numero quesiti 10 (2 quesiti per materia).
Punteggio massimo previsto per ciascuna risposta è 1.00.
nulle
insufficienti mediocri sufficienti
buone
ottime
Conoscenze
0
0.15
0.20
0.25
0.30
0.40
Abilità logicoorganizzative
Competenze
Rielaborative
Punteggio totale
0
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
0
0.05
0.15
0.20
0.25
0.30
1
Tipologia C
Numero quesiti 20 (4 quesiti per materia).
Punteggio previsto per ogni quesito: 0,25
0,25
Punteggio totale
15
Punteggio totale prova
7) Attività complementari realizzate
Orientamento
-Consorzio Uno - Oristano
-Attività di orientamento presso l’Università di
Cagliari
-Salone dell’orientamento - Oristano
-Confcommercio Oristano
-Confartigianato Oristano
-Confindustria Oristano
-Visita guidata presso: cantina“Il Nuraghe” Mogoro;
“Grande Hotel” Terme Fordongianus; “Hotel
Malaspina” Bosa
Distribuzione materiale
informativo
- Percorsi universitari
- Corsi post-diploma
10
RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI PER DISCIPLINA
RELIGIONE
Docente: Serra Giambachisio
Presentazione della classe
L’interesse, l’attenzione e la partecipazione al dialogo educativo degli alunni sono stati quasi
sempre costanti. Per alcuni degli argomenti proposti è stata necessaria una maggiore sollecitazione
da parte dell’insegnante. Non si sono comunque mai avuti problemi di carattere disciplinare.
Obiettivi
L’obiettivo principale è stato quello di cercare di far sviluppare e rafforzare negli alunni le
seguenti capacità: ascolto, analisi e sintesi, rielaborazione personale e critica di quanto trattato in
classe, e accrescere le conoscenze relative ai vari nuclei tematici proposti dall’insegnante.
Modalità di lavoro
I metodi d’insegnamento privilegiati sono stati quelli esperienziali e induttivi per mezzo dei
quali sono stati stimolati e si coinvolti gli studenti ad un approfondimento attivo e significativo, e
più in particolare:
1) Presentazione dell’argomento da parte dell’insegnante.
2) Presentazione di esperienze personali da parte degli alunni.
3) Dialogo e discussione in classe.
Sono stati utilizzati i seguenti sussidi:
 Libro di testo e altri libri.
 L.I.M. per la visione di alcuni documenti filmati.
Strumenti di verifica e metodi di valutazione
La valutazione dell’apprendimento di ogni studente è stata effettuata con modalità
differenziate tenendo presente la situazione della classe, il grado di difficoltà degli argomenti e il
processo d’insegnamento attuato. In particolar modo sono stati utilizzati i seguenti strumenti di
verifica:
a) interventi spontanei degli alunni;
b) partecipazione al dialogo educativo;
11
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si è tenuto conto sempre della partecipazione al dialogo
educativo, dell’interesse per la disciplina, della capacità critica e delle conoscenze acquisite da ogni
singolo alunno.
Contenuti
1 - La dignità della persona umana;
La specificità dell’essere uomo;
La libertà;
La responsabilità;
La coscienza;
2 – Le altre religioni:
Cenni sulle grandi religioni;
Punti d’incontro e di scontro tra le religioni;
prescrizioni alimentari delle grandi religioni;
3 - La bioetica e l’ingegneria genetica;
Gli ambiti di intervento e la ricerca del “limite”.
Il problema dell’aborto e il valore della vita umana;
La fecondazione assistita;
Le cellule staminali.
4 - Amore di coppia:
Innamoramento e amore.
Matrimonio, convivenza e divorzio.
Le coppie di fatto
L’omosessualità.
Gli alunni
12
ITALIANO E STORIA
Docente: Sandro Arcais
La classe
La classe all'inizio dell'anno era composta da ventitre (23) alunni, quindici (15) femmine e otto (8)
maschi. Nel corso dell'anno tre alunni si sono ritirati, il che ha portato il numero degli alunni a venti
(20).
Tutti gli alunni della classe erano per me nuovi, perché trasferito in quest'Istituto proprio quest'anno
scolastico. Ho trovato un gruppo classe sufficientemente armonico e unito al suo interno. Ho anche
immediatamente sperimentato una accentuata e sedimentata disabitudine al lavoro (diffuso è stato
durante tutto l'anno scolastico un uso plateale del cellulare anche durante la lezione, le uscite
prolungate, il mangiare in classe, la chiacchiera, la disattenzione, talvolta il dormire sul banco).
Sono rimasto sinceramente sorpreso della naturalezza con cui la maggioranza della classe sprecava
il suo tempo anche a fronte di istruzioni chiare in merito al lavoro da svolgere. Altra considerazione
iniziale è stata in merito al livello di abilità e competenze iniziali della classe: queste si sono
presentate subito molto basse, con pochissime eccezioni che tuttavia erano soffocate dalla
insufficiente motivazione.
La scarsa motivazione, la scarsa abitudine al lavoro, le modeste abilità e competenze della classe mi
hanno posto di fronte a una scelta di natura strategica in merito alla valutazione. Ho deciso, infatti,
di concentrarmi e quindi valutare i progressi fatti da ciascuno rispetto al livello di partenza,
piuttosto che riferirmi a un astratto standard che avrebbe di sicuro significato una serie di
valutazioni negative a ripetizione con conseguente frustrazione e conflittualità. Ho anche deciso di
impostare il lavoro in vista della prova di maturità, utilizzando come forma di verifica prove che si
rifacessero in parte o in toto a quelle dell'esame. Ho infine deciso che era bene giocare a carte
scoperte con i ragazzi: li ho informati delle mie considerazioni e scelte, e ho fatto notare loro che
una conseguenza legata a tale impostazione era che l'ammissione o meno dipendeva esclusivamente
dalla quantità e qualità del loro lavoro in classe.
Non ho termini di confronto, tuttavia ho l'impressione che una tale impostazione abbia significato
una mobilitazione della classe che non ci sarebbe stata, un clima sereno e una consistente
diminuzione dell'ansia e della conflittualità, il passaggio della responsabilità dei risultati e delle
prestazioni sui ragazzi stessi e sulle loro scelte. Non posso affermare di tale impostazione abbia
trasformato radicalmente la classe (i cellulari sono stati sempre in azione, così come le mandibole;
le uscite sono state sempre numerose e prolungate, lo spreco di tempo incredibilmente alto), tuttavia
posso affermare con relativa sicurezza che abbia consentito un miglioramento significativo del
livello di abilità e competenze. Ci sono stati anche casi di sincero coinvolgimento e interesse negli
argomenti e nei temi (vedi il Totalitarismo), che non avevo mai incontrato in altre classi.
Naturalmente questo discorso vale in generale e va declinato poi nei casi personali. Va anche detto
che tale mobilitazione ha avuto certamente i suoi alti e bassi.
Obiettivi didattici ed educativi
Gli obiettivi per l’anno scolastico sono stati di tipo contenutistico e metodologico. Obiettivo di
fondo è stato quello di preparare gli alunni all’esame di maturità, sia alla prima prova scritta nelle
sue varie forme sia al colloquio orale.
Come negli anni passati, centrali sono stati gli obiettivi didattici di tipo metodologico, riguardanti le
competenze nell’organizzazione autonoma dello studio, nella comprensione dei testi,
nell’elaborazione di testi di diversa tipologia, nell’esposizione orale. Soprattutto si è posta
attenzione alle abilità richieste dalle diverse tipologie della prima e della terza prova dell’esame di
maturità.
13
Obiettivo specifico del programma di letteratura è stato quello di saper interpretare un testo
letterario attraverso l’utilizzo e l’applicazione di concetti, nozioni e conoscenze derivanti dal
contesto artistico, filosofico, culturale e storico contemporaneo.
Metodologie e strumenti didattici
La strategia di fondo utilizzata quest'anno è stata quella laboratoriale. Nell'affrontare un argomento
ho quasi sempre organizzato il lavoro in modo tale che la spiegazione in forma di lezione seguisse
un lavoro autonomo o in piccoli gruppi su testi (orali e/o scritti) o altro materiale. Tale
manipolazione dei materiali ha preso la forma del semplice riassunto, della integrazione delle
informazioni provenienti da più testi, della schedatura di un video o di un testo orale, della
traduzione in testo delle informazioni presenti in mappe, ecc.
La lezione tradizionale è servita sempre per dare una visione d'insieme e/o uno sfondo, integrare,
legare, precisare. In alcuni casi la lezione è stata utilizzata come base per un compito di presa e
trascrizione degli appunti. La lezione in numerosi casi è stata registrata e resa disponibile in file
leggeri e scaricabili da Internet.
Gli strumenti utilizzati sono stati il libro di testo, materiale preparato da me (in genere testi,
esercitazioni), la LIM, le registrazioni delle lezioni.
Criteri di valutazione e prove di verifica
I criteri di valutazione sono dipesi strettamente dagli obiettivi indicati nella programmazione e
sintetizzati in precedenza. Essi hanno tenuto conto delle conoscenze e delle abilità acquisite a
partire da ciascun livello di partenza.
Più in specifico, nella valutazione delle prove si è tenuto conto dei seguenti criteri:
Orale
Conoscenza dei contenuti

Ricostruzione coerente, completa e chiara dei concetti e delle nozioni

Capacità espressive ed espositive

Rielaborazione personale
Scritto
1. Conoscenza dei contenuti e rispondenza tra traccia e svolgimento
2. Ricostruzione coerente, completa e chiara dei concetti e delle nozioni
3. Capacità espressive, sintattiche e lessicali
4. Capacità di organizzare un testo in maniera coerente, coesa e ordinata
5. Rielaborazione autonoma (capacità critiche, di analisi, sintesi e rielaborazione)
Riguardo alle modalità sono state utilizzate tutte le forme di verifica: saggio breve, analisi del testo
letterario, colloquio orale, composizione scritta.
Durante tutto l'anno scolastico ho reso oggetto di valutazione anche tutta una serie di attività
intermedie, compiti da svolgere autonomamente a casa, esercitazioni, ecc. che in genere in un
istituto superiore si tende a non prendere in considerazione. Questo mi ha portato ad avere una
maggiore attenzione per i passi intermedi funzionali a una verifica finale oltre che verso la verifica
finale stessa. Questo mi ha concesso di avere una visione abbastanza precisa di quanto poco e male
la maggioranza dei nostri alunni lavorino a casa e a scuola.
14
Italiano: contenuti
La poesia di guerra di Giuseppe Ungaretti (analisi delle poesie “I fiumi”, “Veglia”, “Soldati”,
“Fratelli”, “Mattino”); composizione di un testo di analisi della poesia “Fiumi”
Gabriele d’Annunzio e il progetto del poeta-superuomo (la società di massa; Nietzsche e la crisi
dei valori (la “morte di Dio”; il concetto di superuomo di Nietzsche; la biografia di D'Annunzio
(in particolare la “biografia politica”); la fase estetica, la fase superomistica, il poeta-vate; i
romanzi del superuomo: “Le vergini delle rocce” (contesto storico (società di massa, la “crisi di
fine secolo”), trama, il programma di Cantelmo, le relazioni tra il programma di Cantelmo e il
progetto reazionario della classe dirigente conservatrice italiana negli ultimi decenni
dell'Ottocento)
Gli intellettuali europei di fronte alla Prima Guerra Mondiale: lavoro su testi di Renato Serra,
Ungaretti, D'Annunzio, Manifesto Futurista, Papini, Thomas Mann, E.M. Remarque, Ernest
Jünger; saggio breve finale su “Gli intellettuali europei di fronte alla Grande Guerra; visione del
film “Joyeux Nöel”; visione di una clip costruita su uno dei protagonisti del film, Nikolas
Sprink, e composizione di un tema di riflessione sulla natura della sua scelta specifica.
Il romanzo della crisi: Nietzsche e la crisi della nozione tradizionale di valore; il concetto di
“volontà di potenza; “Cuor di Tenebra di J. Conrad (biografia dell'autore; trama, personaggi
principali; contesto storico; il personaggio di Marlow (il suo discorso in merito ai valori
tradizionali; i contenuti della sua conoscenza); il personaggio di Kurtz (la sua esperienza; il
contrasto tra gli alti ideali e il suo reale comportamento; il concetto di “volontà di potenza”
applicato al personaggio di Kurtz e alla sua esperienza; i contenuti della sua conoscenza);
stesura finale di un testo di presentazione e commento del romanzo); “La Coscienza di Zeno” di
Italo Svevo (biografia dell'autore; organizzazione del testo; trama e personaggi; il tema della
malattia/salute; le riflessioni del protagonista in merito alla malattia/salute; applicazione dei
concetti nietzchiani di “crisi dei valori” e “volontà di potenza” al romanzo e alle riflessioni di
Zeno; stesura finale di un testo di presentazione del romanzo e dei suoi temi.
Storia: contenuti
La Seconda Rivoluzione industriale (condizioni; invenzioni, scoperte, innovazioni e loro ruolo a
livello produttivo; le nozioni di valore, profitto, ciclo economico; il ruolo della scienza, la
nuova organizzazione del capitalismo (monopolio, oligopolio, , conseguenze sociali (la società
di massa) e politiche (l'Imperialismo), la Lunga depressione (condizioni))
Il progetto reazionario della classe dirigente italiana di fine secolo: trasformazioni sociali e
politiche e lotte sociali; la politica di Crispi nei confronti delle lotte sociali; la politica coloniale
di Crispi, il suo ruolo nella politica interna, il suo fallimento; la crisi di fine secolo (i fatti, la
conflittualità sociale; la reazione: i “fatti di Milano”; il progetto reazionario; la svolta
progressista).
L’età giolittiana (la svolta progressista di fine secolo; l'alternativa politica tra repressione delle
lotte sociali e riforme; la strategia politica di Giolitti: i suoi principi e i suoi presupposti; le
riforme giolittiane; la politica economica di Giolitti e i suoi risultati; la politica estera)
La Prima Guerra mondiale (le alleanze contrapposte, i conflitti irrisolti, l’entrata in guerra
dell’Italia, le tappe fondamentali, i fronti, il concetto di guerra totale, la trincea e la guerra di
posizione, la pace, le strategie di pace, la nuova Europa)
Il regime fascista (le condizioni del dopoguerra, le idee del fascismo, le fasi del fascismo, il ruolo
della propaganda)
L’ideologia nazista e la politica razziale (cronologia del regime nazista; l'ideologia nazista; la
politica razziale; gli strumenti del totalitarismo); visione del film “L'Onda” e analisi
dell'esperimento del prof. Jones (1969): riflessione sulle condizioni di fondo del totalitarismo ed
elaborazione di una scheda di confronto tra il film e la relazione dell'esperimento.
15
La seconda guerra mondiale (le condizioni politiche ed economiche, le fasi principali del conflitto,
la lotta partigiana in Italia, la bomba atomica)
La Guerra Fredda (in sintesi)
Gli alunni
16
INGLESE
Docente: Maria Serusi
Libro di testo: Catrin Elen Morris "EXCELLENT" Catering & Service.
Considerazioni generali
Il gruppo di studenti della classe 5^D che studia l'inglese come prima lingua straniera, si presenta
diversificato sia per le attitudini evidenziate sia per il grado di preparazione acquisito nell'ambito
della disciplina.
La classe non presenta problemi disciplinari, il livello medio di preparazione didattica è sufficiente,
mentre l'interesse verso la disciplina è discreto.Tutti gli alunni hanno risposto positivamente alle
sollecitazioni fornite dall'insegnante evidenziando una partecipazione adeguata.
Per raggiungere un livello di preparazione tra gli alunni il più omogeneo possibile, è stato
necessario ripetere alcuni argomenti contenuti nel programma.
Obiettivi
Conseguimento di una accettabile competenza comunicativa, sia orale che scritta in situazioni reali
quotidiane e professionali.In particolare gli alunni sono stati guidati a:
•
leggere, comprendere e riutilizzare le idee principali e i particolri fondamentali, rilevanti sul
piano semantico-strutturale di testi di carattere generale o specifico;
•
sostenere una semplice conversazione e relazione su argomenti attinenti al proprio ambito
professionale in modo adeguato al contesto con accettabile correttezza formale e propeietà lessicale;
•
riprodurre in modo comprensibile e con accettabile correttezza formale, semplici testi scritti
di carattere specialistico.
Metodologia
In particolare si sono sviluppate le abilità di comprensione del testo scritto tramite le attività di
lettura estensiva e intensiva. Si sono attuate attività per una lettura accurata quali multiple choice,
yes/no questions, open questions. Sono state usate le tecniche del lavoro individuale, di gruppo e
interazione studente/insegnante.
Recupero in itinere degli argomenti e delle strutture grammaticali non assimilati.
Strumenti
Libro di testo in lingua straniera di specifico contenuto settoriale.
Verifica e valutazione
Nelle verifiche orali sono state valutate la comprensione, la conoscenza degli argomenti e la
produzione (pronuncia, corrrettezza formale e lessicale). Le verifiche scritte hanno permesso di
verificare la conoscenza degli argomenti studiati, la comprensione di un testo e la capacità di
formulare le risposte correttamente.Il giudizio finale terrà conto anche dell'impegno, dell'interesse e
della partecipazione all'attività didattica in classe e a casa, nonchè della disciplina e del
comportamento in classe.
Contenuti
•
Catering in theory
What's in a menu?
Menu formats
Understanding menus
•
Special Menus
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Breakfast, lunch and dinner menus
Wine and dessert menus
Banqueting and special events menus
Religious menus
•
Service
Preparing for service
How to serve
Different types of service
•
Cooking techniques
Gli alunni
18
FRANCESE
Docente: Blanche Marie Sanna
Considerazioni generali sulla classe
La classe ha risposto in modo positivo alle attività didattiche proposte durante l’anno scolastico. La
partecipazione è stata piacevole e dinamica. Tutti gli alunni hanno almeno raggiunto gli obiettivi
standard previsti per la classe quinta. Vi sono da elogiare, invece, gli studenti che hanno conseguito
dei risultati molto buoni o quasi ottimi.
Contenuti
Grammatica




categorie grammaticali fondamentali della lingua
presente, passato prossimo, imperfetto e futuro dei verbi regolari
presente, passato prossimo e imperfetto dei verbi irregolari più frequentemente utilizzati
forma negativa e interrogativa della frase
Argomenti tematici svolti:
I testi sono stati letti, tradotti e commentati e fatti oggetto di verifica







La conception d’un menu
Types de menus
Analyse d’un menu à la carte et à prix fixe
Les banquets
Les buffets
Les différents types de service
Les principaux nutriments : glucides, lipides, protéines, vitamines, sels minéraux et fibres
alimentaires
 Les menus religieux
 Les vins sardes
Gli alunni
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MATEMATICA
Docente: Piergiuseppe Sechi
Contenuti svolti:
MODULO PROPEDEUTICO
 Equazioni di primo e secondo grado in una variabile;
 Disequazioni di primo grado e secondo grado;
 Disequazioni di secondo grado frazionarie;
 Disequazioni di secondo grado irrazionali;
 Sistemi lineari di equazioni di primo e secondo grado;
 Geometria analitica:
 La parabola, equazione caratteristica;
 Vertice ed asse di simmetria;
 Concavità, intersezione con gli assi;
 Equazione della parabola passate per tre punti assegnati;
 Equazione della parabola assegnati il vertice ed un punto;
 Condizione di tangenza tra retta e parabola;
MODULO A; "Funzioni"
 Introduzione alle funzioni;
 Definizioni : dominio e condominio;
 Funzioni razionali intere e fratte;
 Funzioni irrazionali;
 Grafico di una funzione;
 Funzioni di primo grado;
 Funzione quadratica, concavità ed intersezione con gli assi;
 Funzioni crescenti e decrescenti, monotonia;
 Funzioni limitate massimi e minimi assoluti;
 Determinazione del dominio di una funzione matematica;
MODULO B: "Definizione di Limite e di continuità"
 Intorni:
 Intorno completo di un punto;
 Intorno sinistro e destro di un punto;
 Intorno di infinito;
 Definizione di limite applicato alle funzioni;
20
 Limite finito di una funzione in un punto;
 Limite sinistro e limite destro per x che tende a un valore finito;
 Limite finito di una funzione per x che tende a infinito:
 Limite finito per x che tende a +∞;
 Limite finito per x che tende a - ∞;
 Asintoti orizzontali;
 Limite infinito di una funzione per x che tende a un valore finito;
 Limite uguale a più o meno infinito di una funzione per x che tende a un valore finito;
 Asintoti verticali;
 Limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito;
 Limite uguale a più o meno infinito di una funzione per x che tende all’infinito;
 Funzioni continue:
 Definizione di funzione continua;
MODULO C: "Definizione e nozioni fondamentali sulle derivate"
 Definizione di rapporto incrementale;
 La derivata di una funzione: definizione e significato geometrico;
 La derivata delle funzioni fondamentali:
 Derivata di una funzione costante;
 Derivata della variabile indipendente;
 Derivata delle funzioni polinomiali;
 Teoremi sul calcolo delle derivate:
 Derivata della somma algebrica di funzioni;
 Derivata del prodotto di due o più funzioni;
 Derivata del quoziente di due funzioni;
 Derivata di una funzione composta;
 Derivate di ordine superiore al primo;
 Teorema di De L’Hopital;
 Regola di De L’Hopital;
 Applicazione iterata del teorema di De L’Hopital;
 Applicazione del Teorema di De L’Hopital partendo da una forma indeterminata diversa da
0/0, ∞/∞;
Ad oggi il modulo “C” non è stato ancora trattato e si prevede di svolgerlo nell'ultima parte
dell'anno scolastico, compatibilmente con il tempo a disposizione e solo dopo aver verificato
l'apprendimento dei concetti precedentemente studiati.
Gli alunni
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TECNICA AMMINISTRATIVA
Docente: Rosina Putzolu
Relazione al programma di Tecnica e Gestione delle Aziende Ristorative
Il lavoro è stato svolto con lo scopo fondamentale di consentire una omogeneizzazione quanto più
possibile della preparazione di base degli alunni.
Gli obiettivi in termini di conoscenze, competenze e capacità risultano mediamente accettabili.
Alcuni hanno dimostrato interesse e partecipazione costante al dialogo educativo acquisendo una
certa padronanza della disciplina, la rimanente parte ha dimostrato difficoltà conseguenti sia a
lacune pregresse sia a scarso e discontinuo impegno.
Solo parte della classe ha raggiunto un buon livello d’informazione e di padronanza del linguaggio
specifico, mentre nella restante parte ha prevalso un’acquisizione scolastica dei contenuti e dei
metodi, non disgiunti in alcuni casi da lacune sia contenutistiche che metodologiche già presenti.
Permangono in parte fragilità nell’assimilazione di concetti e procedimenti, e difficoltà espositive.
Le lezioni si sono svolte nella forma di lezione frontale e prevalentemente di lezione partecipata,
spesso sono scaturite discussioni collettive costruttive sugli argomenti proposti che hanno portato
benefici, chiarimenti e comprensione più agevole.
La rilevazione del conseguimento degli obiettivi è avvenuta mediante la regolare effettuazione, nel
corso dei due quadrimestri, di verifiche in forma orale e in forma scritta ma in debito conto si è
tenuto anche della partecipazione alle discussioni su menzionate. Per valutare il profitto degli alunni
sono stati utilizzati i seguenti criteri: le potenzialità del singolo alunno, l’impegno, l’interesse,
l’applicazione, l’acquisizione delle conoscenze, le capacità evidenziate e le competenze acquisite.
Contenuti
MODULO 1: LA GESTIONE SRATEGICA
- Business idea e progetto imprenditoriale
- Il business plan
- I contenuti del business plan
- L’analisi economico finanziaria
MODULO 2: L’ANALISI DEI COSTI E DEI RICAVI
- L’analisi dei costi e dei ricavi: aspetti generali
- I costi fissi
- I costi variabili e semivariabili
- Il costo totale e il costo medio unitario
- Il costo fisso unitario e il costo variabile unitario
- I centri di costo, i costi speciali e i costi comuni
- Le configurazioni di costo
- La ripartizione dei costi comuni su base unica e su base multipla
- La determinazione del prezzo
- Il break-even point
MODULO 4: LA GESTIONE FINANZIARIA
- La funzione finanziaria
- Le fonti di finanziamento
- Le fonti di finanziamento esterne
- I finanziamenti pubblici
- Il factoring
- Il leasing e il leasing operativo
- Il leasing finanziario
MODULO 7: LA GESTIONE AMMINISTRATIVA
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- Il sistema informativo e le rilevazioni aziendali
- La contabilità generale e il conto
- I libri contabili obbligatori
- I conti finanziari e i conti economici
- Il piano dei conti
- La rilevazione nella contabilità generale
- Le operazioni di chiusura
- Le scritture di completamento: i ratei attivi e passivi
- Le scritture di rettifica: fondi per rischi ed oneri futuri e la svalutazione dei crediti
- Le scritture di rettifica: le rimanenze di merci e l’ammortamento
MODULO 8: IL BILANCIO D’ESERCIZIO
- Il bilancio d’esercizio: aspetti generali
- Lo Stato patrimoniale
- Il Conto economico
- La Nota integrativa e il bilancio in forma abbreviata
PROGRAMMA ANCORA DA SVOLGERE:
MODULO 5: GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
- Generalità su conduzione, ricerca e selezione del personale
- Generalità sul contratto di lavoro subordinato
- La busta paga
Gli alunni
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ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
Docente: Lorella Cabiddu
LIBRO DI TESTO: SICUREZZA ALIMENTARE E DIETETICA -Moduli 1-4
A. Machado- casa editrice: Poseidonia
Contenuti
MODULO 1: I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE
U.D. 1 fattori tossici e contaminazione alimentare
Tipi di contaminazione: chimica, fisica, biologica.
Aspetti generali
Fattori tossici naturali
Residui tossici attribuibili
all’attività umana
Contaminazione fisica
Fattori antinutrizionali ; micotossine: le aflatossine
Fitofarmaci, zoofarmaci, sostanze cedute dai contenitori per
alimenti, contaminazione da metalli pesanti. I
radionuclidi
Contaminazione particellare e radioattiva
U.D. 2 contaminazione biologica degli alimenti
Le malattie trasmesse con gli alimenti, Prevenzione delle
Aspetti generali
malattie di origine alimentare ( le 10 regole)
Contaminazione primaria, Contaminazione secondaria
Modalità di contaminazione dei
microrganismi patogeni
Encefalopatia spongiforme bovina
I prioni
I virus: struttura e riproduzione Malattie di origine virale trasmesse con gli alimenti: Epatite
A
Forma, gram- positivi e gram negativi, Riproduzione
I batteri: struttura e
batterica, spore batteriche, crescita batterica, tossine
riproduzione
batteriche
I fattori ambientali e la crescita Sostanze nutritive, tempo, temperatura, attività dell’acqua (
acqua libera e acqua legata), umidità, pH, radiazioni
microbica
Dim, portatore sano, periodo di incubazione, prevenzione.
Infezioni e tossinfezioni
alimentari
Salmonellosi, tossinfezione da stafilococco, Botulismo
Principali malattie batteriche di
origine alimentare
Lieviti, muffe
Funghi microscopici
Giardiasi, toxoplasmosi, amebiasi, elmintiasi, teniasi,
Parassitosi
echinococcosi, ossiuriasi, trichinosi, Anisakidosi
CONOSCENZE:
 Conoscere le principali cause di contaminazione degli alimenti
 Conoscere le più importanti azioni atte a prevenire le contaminazioni alimentari.
 Conoscere gli agenti biologici responsabili di malattie trasmissibili con gli alimenti e le
caratteristiche delle principali tossinfezioni e parassitosi
COMPETENZE:
 Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico.
24
 Saper associare agenti patogeni e relative malattie.
 Comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione della contaminazione dei prodotti
alimentari.
CAPACITA’:
 Saper mantenere un adeguato livello di igiene nell’ambiente lavorativo.
MODULO 2 : LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA
ALIMENTARE
U.D.1 igiene e sicurezza nell’ambiente ristorativi
Posizione dell’azienda e requisiti dei locali
Aspetti generali
Zona grigia, zona bianca, gestione dei rifiuti.
Organizzazione delle fasi
lavorative
Cucina, dispensa, sala da pranzo, servizi igienici, impianti di
I locali e le attrezzature
condizionamento, l’illuminazione, l’aereazione,
adeguatezza delle strutture, l’ordine, la pulizia, la
sanificazione.
Comportamenti igienici del personale, igiene delle mani,
Il personale
indumenti di lavoro, malattie.
Pulizia, disinfezione, disinfestazione
La sanificazione
U.D. 2 conservazione degli alimenti
Cause biologiche: I microrganismi, gli enzimi, i
Alterazione degli alimenti.
parassiti.
Cause fisicochimiche: La temperatura, umidità, luce, pH,
composizione chimica dell’alimento
La refrigerazione, il congelamento, la surgelazione.
Metodi fisici: le basse temperature
La pastorizzazione, la sterilizzazione.
Metodi fisici: le alte temperature
La concentrazione, l’essiccazione, la liofilizzazione
Metodi fisici: la sottrazione d’acqua
Atmosfera controllata, modificata, sottovuoto
Metodi fisici: gli ambienti modificati
L’irradiazione
Metodi fisici di conservazione
Il sale, lo zucchero, l’aceto, l’alcol, l’olio.
Metodi chimici :Conservanti naturali
L’affumicamento
Metodi chimico-fisici
Le fermentazioni alcolica, lattica, acetica.
Metodi biologici
U.D. 3 Addittivi alimentari
Definizione di DGA( dose giornaliera ammessa)
Gli addittivi alimentari:
Conservanti Antimicrobici: acido sorbico, acido benzoico,
generalità e
anidride solforosa, difenile, lisozima, nitrato e nitrito di sodio e di
classificazione.
potassio, acido acetico, acido lattico.
Antiossidanti: acido ascorbico, lecitine, BHA ( butil-idrossianisolo), addensanti, gelificanti, stabilizzanti, emulsionanti,
U.D.4: Controllo, qualita’ e sicurezza alimentare
Sistemi di gestione , salubrità e qualità
La sicurezza alimentare
Libro bianco, Rintracciabilità, pacchetto igiene
Sicurezza alimentare in europa
Il sistema di autocontrollo: HACCP Generalità, fasi preliminari,i sette principi dell’HACCP.
Applicazione alla pratica.
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Il controllo ufficiale in Italia
Le frodi alimentari
La qualità totale degli alimenti
I marchi di tutela
U.D 5: Cottura degli alimenti
La trasmissione del calore
Effetti della cottura sugli alimenti
Commerciali e sanitarie
Adulterazione, sofisticazione, contraffazione,
alterazione.
Le più comuni frodi rilevate dai controlli ufficiali.
Salubrità, qualità nutrizionale, organolettica,
Dop, IGP, prodotti biologici.
Conduzione, convezione, irraggiamento
Effetti positivi e negativi
Modificazioni a carico dei glucidi, protidi, lipidi,
vitamine, sali minerali .
Obiettivi
CONOSCENZE
 Conoscere i punti fondamentali sui quali si basa la sicurezza alimentare.
 Comprendere l’importanza dell’igiene dei locali, dell’attrezzatura e del personale nella
prevenzione delle malattie trasmesse con gli alimenti.
 Conoscere i principali organismi ufficiali incaricati della sorveglianza e del controllo dei
prodotti alimentari.
 Conoscere le cause di alterazione degli alimenti.
 Comprendere l’importanza di una corretta conservazione degli alimenti ai fini della
sicurezza alimentare.
 Conoscere le principali modificazioni subite dagli alimenti durante la cottura
COMPETENZE
 Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico.
 Saper descrivere i principali sistemi di conservazione degli alimenti.
 Saper proporre tecniche di conservazione adeguate per ogni tipo di alimento.
 Saper riconoscere i diversi marchi di qualità dei prodotti certificati a livello comunitario e
nazionale.
 Saper scegliere il sistema di cottura più appropriato in relazione al tipo di alimento.
CAPACITA’
 Possedere una visione sistemica della realtà
 Fare collegamenti
 Elaborare le conoscenze acquisite in vari ambiti
26
MODULO 3: LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE
Richiami: ELEMENTI DI DIETETICA
Alimento; alimentazione; nutrizione;
definizioni
digestione; assorbimento; assimilazione;
metabolismo (catabolismo e anabolismo)
requisiti
Alimento
Funzioni: plastica, energetica, regolatrice
Principi nutritivi
Composizione chimica dell’organismo
umano
In base all’origine: animale, vegetale, minerale
Classificazione degli alimenti
In base alla funzione: plastica, energetica,
regolatrice.
In 5 gruppi ( secondo INRAN)
Classificazione degli alimenti
-Valutazione del peso corporeo: calcolo di IMC
La formulazione di una dieta equilibrata
-fabbisogno energetico: calcolo del FET;
Esercitazioni pratiche
- distribuzione dell’energia tra i macronutrienti
(glucidi, protidi, lipidi);
- distribuzione dell’energia nei 4 pasti
principali
- confronto con i LARN
Indicazioni dietetiche per la popolazione
Le linee guida dell’INRAN
italiana
U.D. 1 la dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche
Definizioni ;
La dieta in condizioni fisiologiche
la dieta nell’età evolutiva; la dieta dell’adulto;
la dieta in gravidanza; la dieta della nutrice; la
dieta nella terza età;
la piramide alimentare: USDA ( 1992- 2005)
la piramide italiana ( settimanale- giornaliera)
Alimentazione equilibrata in funzione delle
Dieta equilibrata
diverse necessità fisiologiche e nutrizionali.
Elementi di dietoterapia
La dieta mediterranea, la dieta vegetariana.
Diete particolari
La celiachia: intolleranza permanente al glutine
La dieta in condizioni patologiche
Le malattie cardiovascolari, ipertensione,
La dieta nelle malattie cardiovascolari (
iperlipidemie, aterosclerosi. Prevenzione e
MCV)
indicazioni dietetiche.
Il diabete mellito
La dieta nelle malattie del metabolismo
L’obesità
Alimenti arricchiti, alimenti alleggeriti, alimenti
Nuovi alimenti e OGM
funzionali preparati con: acidi grassi
polinsaturi, fitosteroli, antiossidanti, prebiotici,
probiotici, simbiotici.
Gli alimenti geneticamente modificati.
27
Alimenti e rischio di tumori
Sostanze cancerogene e anticancerogene
presenti negli alimenti.
I radicali liberi e il potere antiossidante di frutta
e verdura
Argomenti da svolgere dopo il 15 Maggio
Principali fonti di allergie alimentari
Allergie e intolleranze alimentari
Intolleranza al lattosio.
Obiettivi:
 Saper elaborare a grandi linee, una dieta equilibrata
 Conoscere le esigenze nutritive nelle diverse situazioni fisiologiche e, in alcune,
patologiche
 Saper descrivere alcune tra le più comuni patologie
Competenze
 Comprendere l’importanza che un’alimentazione sana e equilibrata durante l’età dello
sviluppo e l’età matura riveste ai fini della prevenzione delle diverse patologie
 Conoscere gli alimenti che devono essere esclusi dalla dieta del celiaco, diabetico, iperteso
ecc.
Gli alunni
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DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE
DIRITTO E LEGISLAZIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE
I
Docente: F. Mariano Dore
DIRITTO E LEGISLAZIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE
OBIETTIVI
Il corso di diritto mira sopratt
utto a far acquisire agli allievi le nozioni e le abilità utili per far si che possano meglio comprendere
ed integrarsi nella realtà sociale del paese principalmente attraverso lo studio dei rapporti giuridici
obbligatori, principalmente attraverso lo studio del contratto, sia nelle sue forme tipiche che in
quelle atipiche prevalentemente utilizzate nei rapporti imprenditoriali. Strumento giuridico
primario, questo, di un sistema economico del quale i ragazzi potranno essere protagonisti e, per
tale motivo, il possesso degli strumenti conoscitivi di base della materia svolgerà un ruolo
fondamentale nella comprensione della realtà nella quale essi stessi saranno destinati ad operare.
TITOLO DEL MODULO E SUDDIVISIONE IN UNITA’ DIDATTICHE
MODULO 5 LE OBBLIGAZIONI
UD 15 Aspetti generali delle obbligazioni
UD 16 Il contratto:aspetti generali
UD 17 Il contratto di compravendita
UD 18 I contratti di somministrazione, di catering e di banqueting
Unità didattiche che si prevede di completare dopo la data del 15 maggio
UD 19 Il contratto di deposito (cenni generali)
UD 20 Il contratto di albergo (cenni generali)
UD 21 Il contratto di leasing (cenni generali)
Testo utilizzato: G. AIELLO, Legislazione delle aziende ristorative, Hoepli 2005
Gli alunni
29
LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI
Docente: Salvo Filangeri
Relazione sulla classe
La maggior parte degli alunni si è applicato nello studio con impegno e costanza durante tutto
l’anno scolastico e ha raggiunto gli obiettivi prefissati acquisendo un livello di preparazione in
alcuni casi ottimo, in altri casi buono e discreto.
Alcuni alunni, nonostante l’impegno nello studio e la partecipazione costante alle attività
didattiche, hanno raggiunto un livello di preparazione sufficiente.
La valutazione si è basata sull’analisi delle verifiche, orali o tramite test scritti, che testimoniano il
percorso svolto dall’alunno. Si è tenuto conto dei progressi raggiunti dai singoli allievi, in
considerazione delle difficoltà oggettive ed individuali mostrate, nonché dell’impegno,
partecipazione ed applicazione continua profusa durante tutto l’anno scolastico svolto
Contenuti
modulo 1 Il mondo della ristorazione:
le origini della gastronomia e la nascita della ristorazione moderna, la suddivisione delle
attività di ristorazione, ristorazione commerciale e ristorazione collettiva.
modulo 2 Il menu:
la struttura del menu e della carta, i vari tipi di menu e di carta.
modulo 3 l’organizzazione del settore di ristorazione:
le attività del reparto food & beverage, il settore di vendita e il settore di produzione,il ruolo del
Food & Beverage Manager nell'impresa ristorativa.
modulo 4 Il Catering:
le caratteristiche fondamentali del catering industriale, diverse tecniche di organizzazione della
disribuzione dei pasti.
 modulo 5 Il Banqueting:
caratteristiche del servizio di banqueting, gli elementi per organizzare banchetti in contesti diversi
in funzione del contesto ristorativo.

modulo 6 Il Buffet:
le varie tipologie di buffet e le regole tecniche per poterle realizzare, gli elementi di base per
pianificare, realizzare e gestire buffet, cocktail-party e coffee-break.

Gli alunni
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ALTERNANZA SCUOLA -LAVORO
Docente tutor: Salvo Filangeri
Titolo del progetto:
TECNICO DEGLI EVENTI E DELLE MANIFESTAZIONI ENOGASTRONIMICHE
Motivazioni del progetto:
Il turismo enogastronomico sta diventando un fenomeno di massa e di successo, esso sta di fatto
riscuotendo sempre maggiori consensi ed attenzioni da parte di un pubblico entusiasta.
Le scelte della maggior parte della gente e i nuovi consistenti flussi turistici sono sempre più
determinati dal cosiddetto turismo enogastronomico, definizione più completa rispetto a quella
originaria di enoturismo e di agriturismo: l’enoturismo è legato alle strade del vino e alla visita alle
cantine mentre l’agriturismo viene inteso come una particolare filosofia di vita di tipo elitario.
Il turismo enogastronomico attualmente rappresenta la marcia in più degli scenari turistici del futuro
prossimo e remoto. Lo dimostrano le statistiche di partecipazione a saloni, workshop, borse, fiere
che hanno aderito a questo nuovo filone e che si moltiplicano ovunque. Le preparazioni culinarie e i
vini tradizionali, sedimentati nella civiltà italiana del mangiare e del bere attraverso secolari
rielaborazioni, diventano protagonisti principali dell’appropriarsi delle fragranze, degli odori, dei
sapori sani e genuini, in grado di costituire motivazione primaria di un viaggio.
Il cibo è cultura: la degustazione di un ottimo vino o di un saporito piatto tipico rappresenta una
chiave sicura per entrare in contatto con un territorio, per conoscerne il patrimonio storico e
artistico, per capirne le tradizioni.
Il presente progetto ha lo scopo di effettuare un raccordo con il territorio e le sue possibilità di
sviluppo economico; in tal senso esso mira a formare delle figure professionali nel campo del
catering e delle attività enogastronomiche che possano facilmente inserirsi nella realtà produttiva
del territorio, dando ai giovani studenti la possibilità di attuare e stimolare una produttività
autonoma e moderna, rispondendo così alle esigenze del mercato che richiede tecnici preparati che
sappiano utilizzare le nuove tecnologie e le conoscenze professionali nei settori della ristorazione;
l'obiettivo di quest’anno è quello di approfondire, con la CCIAA di Oristano, le strategie di
coordinamento apprese sia nell’ ambito curriculare che in quello tecnico-professionale, quindi il
corso si rivolge ai giovani che frequentano la classe quinta del corso di ristorazione, che intendono
intraprendere una professione nel settore turistico e che vogliono puntare su un segmento di mercato
in forte espansione, creando una figura professionale capace di organizzare e coordinare degli
eventi.
31
Monitoraggio delle fasi di sviluppo del progetto
La parte teorica del medesimo progetto è stata svolta, in accordo con il Consiglio di classe, dal
tutor scolastico dott. Salvo Filangeri, dalla profssoressa Sanna Blanche e dalla professoressa Serusi
presso i locali dell' istituto durante il periodo compreso tra febbraio e maggio 2014; sempre nel
medesimo periodo gli alunni hanno svolto delle visite guidate presso alcune strutture selezionate sia
dalla C.C.I.A.A che dal nostro istituto, attraverso le quali è stato possibile approfondire le
caratteristiche delle particolarità enogastronomiche del territorio; altresì gli allievi hanno sostenuto
un percorso di orientamento presso alcune facoltà Universitarie in Sardegna.
Quasi tutta la classe ha frequentato regolarmente, dimostrando entusiamo e interesse ottenendo così
un ottimo profitto.
Al termine delle lezioni e del periodo di formazione, ciascun esperto e i responsabili aziendali
hanno riassunto in schede, già predisposte, la valutazione di ciascun alunno, mentre il tutor ha
coordinato i dati delle ricerche sul campo sulle particolartità enogastronomiche effettuate dagli
alunni. I dati rilevati sono stati oggetto di rielaborazione da parte del tutor e del coordinatore di
classe che hanno cosi formulato un giudizio complessivo, per ogni studente. Tale valutazione verrà
presa in considerazione in fase di scrutinio finale per l'attribuzione del credito.
Competenze
Competenze relazionali:
•
saper lavorare in gruppo;
•
saper prendere decisioni in situazioni di emergenza;
•
condividere i saperi;
•
condividere i problemi;
•
affrontare i problemi e discutere le possibili soluzioni;
•
sapersi relazionare con i colleghi;
•
saper organizzare il proprio lavoro e quello degli altri.
Competenze tecnico-operative:
•
Saper individuare e descrivere le diverse tipicità enogastonomiche di un territorio
•
Saper redigere delle schede di rilevamento delle varie aziende-strutture di un territorio
•
Essere in grado di progettare un itinerario turistico-culturale enogastronomico.
32
Organizzazione e programmazione del corso
Il corso è strutturato in 66 (sessantasei) ore globali così suddivise:
V° ANNO
MODULI
DIDATTICI
TEORICI
TOTALE ORE
E ORE 16
TIROCINIO CON LA CCIAA
16
ORE 50
50
(A) MODULO DIDATTICO SVOLTO IN NUMERO ORE TOTALI
AULA
•
Il turismo enogastronomico, a chi si
rivolge questa particolare forma di turismo
•
Caratteristiche
del
turismo
enogastronomico
•
l'integrazione
del
turismo
enogastronomico con altre forme di turismo
•
Cultura alimentare: l'incontro tra il
turismo e il territorio
•
La relazione con i clienti nell'ambito
delle organizzazioni enogastronomiche
(B) TIROCINIO
Tirocinio camera di commercio industria
artigianato
agricoltura
di
Oristano,
partecipazione ad eventi extra scolastici, visite
guidate, orientamento facoltà universitarie
16
NUMERO ORE TOTALI
50
ALLEGATI
Al termine del progetto ( fine maggio) verranno allegate le schede di valutazione con il resoconto
delle ore di frequenza per ogni singolo alunno da visionare in fase di scrutinio finale.
Motivazioni del progetto:
Il presente progetto è la prosecuzione del percorso di alternanza presentato e approvato nell’anno
scolastico precedente per la classe quarta del corso di ristorazione, esso ha lo scopo di effettuare un
raccordo con il territorio e le sue possibilità di sviluppo economico; in tal senso questo progetto
mira a formare delle figure professionali nel campo del catering e delle attività enogastronomiche
che possano facilmente inserirsi nella realtà produttiva del territorio, dando ai giovani studenti la
possibilità di attuare e stimolare una produttività autonoma e moderna, rispondendo così alle
esigenze del mercato che richiede tecnici preparati che sappiano utilizzare le nuove tecnologie e le
conoscenze professionali nei settori della ristorazione.
L’obiettivo di quest’anno è quello di approfondire con la CCIAA di Oristano le strategie di
coordinamento apprese sia nell’ ambito curriculare che in quello tecnico-professionale, quindi il
corso si rivolge a tutti coloro che intendono intraprendere una professione nel settore turistico cioè
33
ai giovani che frequentano la classe quinta del corso di ristorazione, che vogliono puntare su un
segmento di mercato in forte espansione, creando una figura professionale capace di organizzare e
coordinare degli eventi.
Il progetto prevede di sviluppare le seguenti competenze:
Competenze afferenti le aree disciplinari
-inquadramento normativo delle imprese alberghiere e adempimenti burocratici.
-lavorare in sicurezza
saper utilizzare utensili e attrezzatura con padronanza
saper utilizzare eventuali supporti informatizzati nei due settori di riferimento
conoscenza delle lingue straniere curriculari
pianificazione e analisi del mercato turistico
attività di front-desck e back-desck
calcolo posti letto
conoscenza normativa turistica
conoscenza delle tecniche di vendita
saper estendere un budget settoriale
Competenze relazionali:
saper lavorare in gruppo
saper prendere decisioni in situazioni di emergenza
condividere i saperi
condividere i problemi
affrontare i problemi e discutere le possibili soluzioni
sapersi relazionare con i colleghi
saper organizzare il proprio lavoro e quello degli altri.
Competenze tecnico-operative
Saper preparare la mise en place relativa al settore di vendita
Pianificazione del sevizio di coffee-break
Conoscere i criteri indispensabili per pianificare un menu di lavoro
Saper stilare un menu seguendo una scheda tecnica
Saper calcolare il food cost
Saper stilare in lingua straniera la corrispondenza
Assistenza durante le riunioni di lavoro
Saper gestire il ciclo di vita del cliente durante l’evento congressuale
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Utilizzo di strumenti informatici.
RISULTATI ATTESI
Acquisizione di competenze relazionali nei confronti del gruppo di lavoro
Acquisizione di capacità di organizzazione tecnica degli schemi di lavoro
Acquisizione di competenze operative nella gestione delle prenotazioni
Acquisizione di competenze operative relative alle operazioni di accoglienza
Acquisizione di competenze operative del servizio di produzione
Acquisizione di competenze operative nella gestione e nel controllo del buon funzionamento del
congresso.
Il piano di studi del progetto di alternanza prevede una quota corrispondente al max. del 20 % del
monte ore annuali cosi distribuite:
16 ore svolte dal docente, Salvo Filangeri, tutor formativo della scuola, il quale ha iniziato le
proprie lezioni il 26/02/2011 e terminato le stesse il 18/04/2011.
Contenuti
Le lezioni tenute dal docente referente hanno trattato i seguenti argomenti:
Il mondo della ristorazione
Il ruolo del food & beverage e la sua responsabilità nella gestione
Le particolarità del settore di produzione
Il settore di vendite e le difficoltà organizzative
Il turismo congressuale
Il processo di fruizione nel servizio di ristorazione
La prenotazione della sala ristorante
La relazione con i clienti nell’ambito delle organizzazioni enogastronomiche
Le particolarità enogastronomiche del territorio oristanese.
50 ore in alternaza svolte in azienda con attività pratiche relative alla preparazione di base del
menu e diverse tipologie di servizio.
I ragazzi hanno modo di confrontarsi con le altre realtà di lavoro acquisendo il regolamento del
lavoro, e hanno modo di mettere in pratica le norme di sicurezza sul lavoro nei singoli reparti, il
discente ha modo di acquisire il rispetto dei ruoli in ogni ambito in relazione al buon funzionamento
dell’azienda e alla tutela della salute dei lavoratori.
Gli alunni
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EDUCAZIONE FISICA
Docente: Maurizio Palmas
1. Finalità educative e didattiche
Le finalità educative che si sono perseguite con il presente piano di lavoro, sono state le seguenti:
a) Far acquisire agli alunni, la consapevolezza dell’importanza di una attività motoria razionale da
svolgere in ogni periodo della vita per mantenere una cenestesi positiva;
b) Sollecitare negli alunni, l’abitudine ai comportamenti operativi, sia individuali che di gruppo,
attraverso la partecipazione diretta e attiva;
c) Concorrere, assieme alle altre discipline, allo sviluppo unitario interdisciplinare, per uno
sviluppo ricco di conoscenze, capacità, orientamenti, indispensabili per una ottimale formazione
e maturazione dell’individuo.
2. Finalità didattiche generali
Le finalità didattiche, sono state mirate per il conseguimento delle seguenti finalità:
a) Miglioramento delle capacità cardio-circolatorie e respiratorie;
b) Miglioramento della mobilità articolare e muscolare;
c) Avviamento alla pratica sportiva.
3. Finalità didattiche specifiche
Nel rispetto degli obiettivi e dei fini dei programmi Ministeriali, le finalità didattiche specifiche,
sono state mirate per il conseguimento delle seguenti finalità:
1) potenziamento fisiologico: costituisce il presupposto per il normale svolgimento delle attività,
da perseguire nel corso dell’intero anno scolastico ;
2) consolidamento e miglioramento degli schemi motori ;
3) consolidamento del carattere ;
4) avviamento alla pratica e conoscenza delle attività sportive : attraverso questo obiettivo, si
mirerà alla conoscenza degli sport più praticati come la pallavolo, la pallacanestro, il calcio, il
calcetto, l’atletica leggera, attraverso la conoscenza dei fondamentali individuali e di squadra, la
conoscenza delle norme e dei regolamenti di ciascuna disciplina;
5) informazioni sulla tutela della salute e nozioni generali di pronto soccorso: durante l’attività
pratica, verranno, di volta in volta, messi in risalto gli aspetti possibili concorrenziali ai vari
traumi sportivi e il loro pronto soccorso.
Le competenze specifiche per la classe quinta sono state quelle di permettere allo studente, al
termine dell’anno scolastico, di acquisire le seguenti specificità:

Tollerare un carico di lavoro per un tempo prolungato (attività aerobica).

Vincere resistenze rappresentate dal carico naturale, come il proprio corpo (attività di forza).
36

Svolgere compiti motori in situazioni tali da evidenziare un buon controllo segmentario ed il
mantenimento/recupero dell’equilibrio.

Conoscere e praticare, nei loro fondamentali di base, due discipline individuali e due di squadra.

Conoscere i principi elementari per un corretto “riscaldamento” ai fini della prevenzione degli
infortuni.

Trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate, dove possibile.
4. Metodologie
Il programma di lavoro, i cui contenuti sono riportati successivamente, è stato suddiviso in unità
didattiche. I contenuti, sono stati raggiungibili, grazie alla interazione tra i seguenti fattori:

Contenuti;

Metodologia;

Strutture ed attrezzature;

Criteri di verifica.
Le attività proposte e i loro contenuti, sono stati, per quanto possibile, individualizzati in
riferimento alle capacità motorie dell’alunno. Tutte le attività proposte, hanno seguito la
propedeuticità dal semplice al difficile, con suddivisione delle stesse in periodi intermedi di
verifica.
I contenuti sotto proposti, sono stati suddivisi
rispettando la
propedeuticità degli stessi e
sull’apprendimento e sullo sviluppo delle capacità psicofisiche dell’alunno e del gruppo classe.
5. Strutture ed attrezzature
Le strutture e le attrezzature utilizzate sono state le seguenti:
a) Palestra attrezzata;
b) Campo da calcio in terra battuta;
c) Campo polivalente: calcetto, pallavolo, pallamano
d) Spazi interni al plesso scolastico: verranno utilizzati tutti gli spazi come strade (asfaltate e non)
e aree interne;
e) Tutte le attrezzature presenti (piccoli attrezzi, grandi attrezzi).
-
6. Contenuti
Riscaldamento generale: - attivazione
-
- recupero
-
- defaticamento
-
Stretching: tecnica ed esercizi
-
Fondamentali relativi alla tecnica di corsa.
-
Corsa di resistenza: corsa su varie distanze e con diversa durata e intensità;
-
Corsa di resistenza: miglioramento capacità aerobica;
37
-
Esercizi sulla mobilità articolare e muscolare: esercizi a corpo libero e con l’ausilio di piccoli a
grandi attrezzi, ginnastica respiratoria;
-
Potenziamento generale mediante esercizi a carico naturale;
-
Pallavolo: esercitazioni sui fondamentali individuali e di squadra;
-
Pallacanestro: 1) fondamentali individuali: a) passaggio
b) palleggio
c) tiro
2) esercitazioni sui fondamentali di squadra;
-
Pallamano: 1) fondamentali individuali: a) presa e ricezione
b) palleggio
c) passaggio
d) tiro
2) esercitazioni sui fondamentali di squadra;
-
Corsa veloce (esercitazioni su varie distanze e tempi di esercizio e recupero);
-
Esercizi a carico naturale e con l’utilizzo di piccoli e grandi attrezzi;
-
Mantenimento capacità condizionali generali mediante esercizi a carico naturale;
-
Atletica leggera: - salto in alto a) la rincorsa
b) lo stacco
c) il volo
d) l’atterraggio
- salto in lungo a) la rincorsa
b) lo stacco
c) il volo
d) l’atterraggio
Gli alunni
38
ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI
In allegato al presente DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO e facenti parte integrante di esso si
annettono i seguenti documenti ( in formato digitale messi in cartella a parte denominata
ALLEGATI) e annessi a parte in formato cartaceo.
1. Relazione di presentazione dell’alunno con Programmazione differenziata
2. Relazione Programmazione differenziata
3. Copia delle due simulazioni della terza prova.
4. Progetto Alternanza Scuola-Lavoro
Il Dirigente Scolastico
Prof. Gian Domenico Demuro
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
Materia
Docente
Italiano
Arcais Sandro
Storia
Arcais Sandro
Lingua straniera Inglese
Serusi Maria
Matematica
Sechi Piergiuseppe
Educazione Fisica
Palmas Maurizio
Lingua straniera
Francese
Diritto e Legislazione
Alberghiera
Alimenti e
Alimentazione
Tecnica di Gest. delle
Aziende Ristorative
Laboratorio di Organiz. e
Gest. dei Servizi Rist.
Firma
Sanna Blanche Marie
Dore Francesco M.
Cabiddu Lorella
Putzolu Rosina
Filangeri Salvo
Religione
Serra Giambachisio
Alternanza ScuolaLavoro
Filangeri Salvo
Sostegno
Meloni Monica
Nuraxinieddu, lì 13 maggio 2014
Il Dirigente Scolastico
Dott. GIAN DOMENICO DEMURO
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