pieg 25 giugno DEFINITIVO - Conservatorio di musica Giuseppe

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Conservatorio
di musica
Giuseppe
Tartini
Trieste
Mercoledì 25 giugno 2014 - ore 20.30
Sala Victor de Sabata
(Ridotto del Teatro “G. Verdi”)
TRIESTE
Omaggio ai caduti della Grande Guerra
Histoire du soldat
Omaggio ai caduti della Grande Guerra
Histoire du soldat
Musica di Igor Stravinskij
Libretto di Charles-Ferdinand Ramuz
Rilettura in dialetto giuliano a cura di Claudio Grisancich
Ariella Reggio - Voce recitante
Ensemble strumentale del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste
Lucio Degani - Violino
Sergio Lazzeri - Fagotto
Massimiliano Morosini - Tromba
Patrick Quaggiato - Percussioni
Sandro Perocevic - Contrabbasso
Sebastiano Marzullo - Clarinetto
Giovanni Ziraldo - Trombone
Direttore: Antonino
Fogliani
L’opera sarà preceduta da una introduzione audio visiva suddivisa in due momenti: dapprima verranno proiettati dei frammenti di preziosi filmati
d’epoca della prima guerra mondiale, cortesemente forniti dalla RAI - Sede Regionale per il Friuli Venezia Giulia, che ricordano i luoghi e le tragiche
fasi del conflitto; seguirà un lavoro video musicale originale di Damiano Marconi: “Ghosts & Whispers”, liberamente e astrattamente ispirato
alle tematiche dell’opera di Stravinskij.
Gli interpreti della serata e il Conservatorio Tartini rivolgono un grato pensiero a Francesco Macedonio.
Ariella Reggio
Dopo essersi diplomata al liceo classico, studia recitazione alla Scuola “Silvio D’Amico” di Trieste. Entra poi a far parte della compagnia
di prosa della RAI - sede Friuli Venezia Giulia. Negli anni ’60 si trasferisce in Inghilterra dove rimane cinque anni e collabora con la BBC,
conducendo alcune trasmissioni culturali radiofoniche e televisive.
Tornata in Italia, continua a lavorare come attrice teatrale in vari teatri tra cui “Il Piccolo Teatro” di Milano di Giorgio Strehler ed il “Teatro
della Tosse” di Genova, ed inizia una lunga collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Partecipa inoltre a numerose operette al Teatro “G. Verdi” di Trieste con i registi G. Landi, F. Crivelli, R. Croce. Sempre al Teatro “G. Verdi” di Trieste ha interpretato il ruolo
della Marquise ne “La fille du règiment” con la regia di Davide Livermore. Nel 1976 assieme a Orazio Bobbio, Lidia Braico e Francesco
Macedonio è tra i fondatori del Teatro Popolare “La Contrada”, compagnia che ora ha sede presso il Teatro “Orazio Bobbio” di Trieste.
Collabora attivamente nella produzione della Contrada in testi sia comici che drammatici.
Ha lavorato con il Teatro Stabile di Firenze in “Ti ho sposato per allegria” e “Il Compleanno”. Nel 1988 recita in televisione ne “La coscienza di Zeno” con J. Dorelli e O. Piccolo diretta da Sandro Bolchi. Nel 2006 recita nel film “il giorno più bello”; nel 2008 è nel cast del film
“Si può fare” e della miniserie TV “Rebecca, la prima moglie”. Nello stesso anno è nel cast della serie televisiva “Tutti pazzi per amore”.
Ariella Reggio
Nel 2011 partecipa alla miniserie TV “Atelier Fontana - Le sorelle della moda”.
Da ricordare ancora il ruolo di zia Rita nel film “To Rome with Love” con la regia di Woody Allen e ultimamente nel film “Zoran il mio nipote scemo” (regia di Matteo
Oleotto). Nella scorsa stagione ha recitato in “Boeing Boeing” con Gianluca Guidi per la regia di Mark Schneider.
Antonino Fogliani
Grazie al suo notevole talento, si è imposto in breve tempo nel panorama internazionale come uno dei più apprezzati
direttori d’orchestra della sua generazione. Dopo l’acclamato debutto al Rossini Opera Festival di Pesaro, avvenuto nel
2001 con la direzione del “Viaggio a Reims”, è salito sul podio di alcuni fra i più importanti teatri a livello italiano ed internazionale, fra i quali Teatro alla Scala, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Regio di
Parma, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Donizetti di Bergamo,
Opéra de Rennes, Opéra Comique de Paris, Opéra de Montecarlo, Opéra Royal de Wallonie a Liegi, Rossini in Wildbad
- Belcanto Opera Festival, Wexford Festival, Novaya Opera di Mosca, Houston Grand Opera.
Ha intrapreso, inoltre, una brillante carriera sinfonica che l’ha condotto sul podio di prestigiose compagini orchestrali
come l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, I “Pomeriggi Musicali” di Milano, le orchestre spagnole della
Antonino Fogliani
Coruña, Tenerife e Castilla y Léon, l’Orchestra del Teatro Municipal di Santiago del Cile, la Sydney Symphony Orchestra,
l’Ensemble Orchestral de Paris, l’Orchestre de Bretagne, l’Orchestra del Grand Théâtre de Reims, la Neue Philharmonie Westfalen Orchestra di Dortmund, la Moscow State Philharmonic Society e la Württembergische Philharmonie di Reutlingen (Germania).
La sua discografia include, fra gli altri titoli, “Ugo, conte di Parigi” di Donizetti (Dynamic), “Il marito disperato” di Cimarosa (Bongiovanni), “Ciro in Babilonia”, “Mosè
in Egitto”, “Otello” e “Semiramide” di Rossini (Naxos), “Maria Stuarda” (DVD Arthaus Musik), “Il barbiere di Siviglia” (DVD Dynamic) e “Aida” (Unitel Classica).
Histoire du soldat è una delle opere cameristiche più importanti di Igor Stravinskij. La musica si lega allo straordinario testo di CharlesFerdinand Ramuz che, nello stile delle avanguardie del primo Novecento, narra le vicende di un soldato tratte dalla tradizione favolistica
russa. L’opera, composta nel 1918, nasce con l’intento di fare musica con poche risorse, una sorta di teatrino ambulante. Dimostratasi però
irrealizzabile questa idea, la storia viene restituita alla cornice colta cui di fatto era votata.
La storia narra di un soldato, al quale il diavolo sottrae il proprio violino, e che nell’ansia di riaverlo segue lo spirito maligno per tre anni
convinto di farlo per soli tre giorni. Persa la nozione del tempo, egli torna al paese dove trova la sua promessa sposata ad un altro e già
con due marmocchi, dovendo così constatare la definitiva vittoria del diavolo.
La struttura è rigidamente a quadri chiusi. La prima parte si compone musicalmente di quattro episodi: l’iniziale marcia, che apre anche la
seconda parte con funzione di “sigla”, e tre scene. La seconda parte presenta una “Marcia reale”, un “Piccolo concerto”, “Tre danze” (tango,
valzer e ragtime), “Danza del diavolo”, “Piccolo corale”, “Strofetta del diavolo”, “Grande corale”, “Marcia trionfale del diavolo”.
Tra le molte versioni esecutive esistenti dell’Histoire du Soldat, il Conservatorio Tartini ne propone una in omaggio ai caduti della Grande
Guerra in cui Claudio Grisancich, attraverso una rilettura dell’opera con interpolazioni in dialetto giuliano, ci lascia immaginare la vicenda
ambientata a Trieste.
Suona francese è una rassegna per tutti i generi musicali di ascolto che approda in oltre quaranta città della nostra penisola per il settimo anno consecutivo.
Organizzato e promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut Français Italia, con il sostegno dell’Institut Français, della Fondazione Nuovi Mecenati e del
Ministero dell’Istruzione e della Ricerca - Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, l’evento si pone come ponte culturale tra Francia e Italia e, in virtù della
relazione bilaterale centenaria tra i due Paesi, propone anche quest’anno un programma originale e di qualità che si dipana all’interno di spazi suggestivi e diversificati, in collaborazione con alcune delle più prestigiose e storiche rassegne musicali italiane.
Un progetto che ha il merito e l’ambizione di creare in forma sempre maggiore progetti condivisi tra i due Paesi non solamente nei contenuti ma anche e soprattutto
nella creazione di organici musicali misti.
www.conservatorio.trieste.it