La_lumaca - ACF Spa

ECONOMIA
GIORNALE DI BRESCIA MERCOLEDÌ 14 MAGGIO 2014
PISOGNE. OGGI ALLE 18.30
LUNEDÌ 19 MAGGIO
SUPERMERCATI UNITI
Aste immobiliari col notaio Staffieri
Microvinificazione a confronto
Rango direttore generale
■ Aste immobiliari, guida all’acquisto
sicuro. E’ il tema di un incontro che si tiene
oggi (ore 18.30) a Pisogne nell’ex biblioteca
comunale. L’incontro (che ha il patrocinio del
Comune) sarà guidato dal notaio Arrigo
Staffieri. L’ingresso è libero.
■ Nell’ambito del progetto
«Microvinificazione», confronto il 19 maggio
alla sede del Consorzio Valtenesi a Puegnago dei
vini realizzati nella sperimentazione. Info.
[email protected]
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■ Stefano Rango (nella foto) è stato nominato
direttore generale di Supermercati Uniti
Nazionali, centrale di acquisto della gdo di cui
fanno parte Italbrix di Brescia, Magazzini
Gabrielli di Ascoli Piceno, Gros di Roma, Or.Ve.A.
di Trento e Supermercati Cadoro di Venezia.
Polpenazze, Cedrinca
arriva al capolinea
Un finale amaro
per 16 lavoratori
Conl’aiutodi Ibs
■ Alberto Bertolotti (al centro), a.d. di Ibs che
ha assistito la nuova iniziativa. In foto due dei
tre soci: Ermanno Udeschini e Matteo Bellomi. Il
terzo socio è Claudia Rossini (fotoReporter)
La lumaca che ci fa sani e belli
Tre soci avviano a Leno-Pavone Mella un allevamento. Poi scoprono come ricavare
la bava senza uccidere l’animale. Brevettano il metodo e ottengono un finanziamento
BRESCIA L'elisir di giovinezza. Il sogno di ogni
donna e di un sempre più nutrito plotone di uomini, visto che il consumo di prodotti di bellezza tra i maschietti è costantemente in crescita.
Spesso alcuni dei segreti per fermare il tempo le
aziende del settore lo cercano in Madre natura.
Direste mai che un alleato per la vostra beltà potete trovarlo in un animaletto come la lumaca?
Eppure è così. «La bava di lumaca è utilizzata nei
prodotti di bellezza e parafarmaceutici per le
sue proprietà anti infiammatorie, lenitive, antibatteriche, depigmentanti, cicatrizzanti e ringiovanenti», racconta Ermanno Udeschini. Che lavora in banca ma nutre da sempre una grande
passione per l'agricoltura.
Un paio di anni fa, con altri due soci, Claudia
Rossini e Matteo Bellomi, ha avviato l'azienda
agricola "La fattoria delle lumache". Sede legale
a Leno, allevamento a Pavone Mella. Di lumache, ovviamente, destinate al mercato alimentare: 30 mila metri quadrati, 80 recinti, a regime
saranno oltre un milione di lumache, prima produzione quest'anno.
Sempre con gli stessi compagni di avventura,
Rossini e Bellomi, Udeschini ha dato vita a una
start - up per la produzione di bava di lumaca visto che l'allevamento da cui pescare, quello di
Pavone Mella, c'era già - con potenziali acquirenti le imprese della cosmesi e dei ritrovati parafarmaceutici.
A distinguere la newco di Udeschini (che avrà
casa a Leno), è il metodo utilizzato, estremamente innovativo. «E' un sistema brevettato che, al
contrario di quelli tradizionali, consente di
estrarre la bava dall'animale senza provocarne
la morte. E' un metodo meccanizzato - spiega
Udeschini - . Circa 200 lumache ogni volta vengono posizionate in una macchina speciale e irrorate con acqua e soluzione salina. L'animaletto, stimolato, produce il liquido. Poi può essere
inserito di nuovo nell'allevamento e in sette giorni rigenerare tutte le sue caratteristiche fisiche.
Noi ci appoggiamo anche all'Università di Ferrara che, con il suo laboratorio, analizzerà la bava
prodotta e rilascerà un attestato con le caratteristiche chimiche e organolettiche. Abbiamo iniziato gli studi circa due anni fa, sollecitati anche
dal fatto che il settore è in crescita, la produzione che deriva dalle estrazioni degli allevamenti
italiani non è sufficiente per il fabbisogno dei laboratori, per proporre
ai clienti un prodotto, decisamente diverso da quello
proveniente dall'estero,
dove non sempre ci sono tutte le garanzie sulle salubrità dei luoghi di allevamento.
Invece le nostre lumache - aggiunge
- arriveranno solo
dal nostro allevamento di Pavone
Mella, in cui sono
alimentate con
prodotti a km zero». Al loro
fianco, Ude-
schini e soci hanno avuto la Ibs Consulting. «Noi
- dice l’amministratore delegato di Ibs, Alberto
Bertolotti - abbiamo affiancato Udeschini e soci
nella stesura del business plan e del piano finanziario (in particolare a occuparsi del coordinamento per Ibs è stato Stefano Braga) per partecipare al bando Linea 8 Frim della Regione Lombardia: pubblicato a ottobre 2013, finanzia start
up e re-start, ovvero aspiranti imprenditori e rilancio di imprese.
Sul piatto, 30 milioni di euro tra contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Finora il
bando ha valutato 310 progetti e ne ha ammessi
59. Insomma, è parecchio selettivo. Tra questi, il
seme di impresa di Udeschini: è l'unica progettualità bresciana tra le sei finanziate, su
ben 66 domande, nell'elenco degli ammessi di maggio (a cadenza regolare il Pirellone pubblica elenchi di
chi ha avuto accesso al contributo, e lo farà fino a esaurimento
delle risorse disponibili). La
start-up di Udeschini ha avuto
un finanziamento agevolato di
100 mila euro e 29 mila euro a
fondo perduto. «Non escludo in
futuro di creare una linea di prodotti di bellezza con bava di lumaca, appoggiandomi a un laboratorio per la produzione», chiude
Udeschini. E la Ibs affiancherà la neonata azienda con la sua consulenza nei primi due anni di vita.
Paola Gregorio
La crisi dei consumi pesa sui conti della Miber
Per l’azienda di Poncarale ricavi in calo del 23,6%. Ma è in utile. Rivista la strategia di vendita
PONCARALE La crisi dei consumi che
sta caratterizzando il nostro paese si fa
sentire sui conti della Miber di Poncarale, azienda che si occupa principalmente della commercializzazione di scarpe
per donna. La società presieduta da Bruno Bertini nel 2013 ha anticipato la chiusura dell’esercizio al 30 settembre, «per
fornire - come si legge nella relazione sulla gestione allegata al bilancio - una rappresentazione dell’andamento societario più allineata alla tipologia di business». Il mercato in cui opera Miber è infatti caratterizzato dalla stagionalità.
A fine settembre 2013, Miber evidenzia-
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Il presidente
Bruno Bertini
va ricavi per 25,16 milioni, in calo del
23,6% rispetto allo stesso periodo del
2012. I costi di produzione sono stati di
18,6 milioni (24,2 nei nove mesi dell’anno precedente). Interessi e oneri finanziari hanno inciso negativamente per
433.000 euro. Il risultato prima delle imposte è stato comunque positivo per
90.000 euro (536.000 da gennaio a settembre 2012). L’utile di esercizio è stato
di 62.223 euro, contro i 60.342 dell’intero
anno 2012.
Miber distribuisce i propri prodotti attraverso più di mille punti vendita multi
brand e tramite una rete di 21 negozi mo-
nomarca con l’insegna «Keys», di cui 5
gestiti direttamente e 16 affiliati con contratti di franchising. Il 98% del fatturato
viene realizzato in Italia.
Il calo dei ricavi, sottolinea Bertini, è comunque più contenuto di quello dell’intero mercato nazionale (-30%) e di quello del leader del settore, Geox (-24%).
Il risultato finale è stato positivo grazie
all’attenta politica di contenimento dei
costi. Intanto, l’azienda ha rivisto la propria strategia di vendita diretta al pubblico. In particolare, sono stati potenziati i
negozi multimarca: nel 2013 sono stati
inaugurati i punti vendita di Mazzano e
POLPENAZZE La sentenza di fallimento della Cedrinca, emessa alcuni giorni
fa dal Tribunale di Brescia, ha un sapore
particolarmente amaro per i sedici dipendenti in forza alla società di Polpenazze. Nonostante la produzione di caramelle e altri dolciumi con lo storico marchio gardesano sia ferma da marzo, la decisione dei giudici aggrava ulteriormente la loro situazione già segnata da sette
stipendi in arretrato.
Lo confermano fonti sindacali e il curatore fallimentare della Cedrinca, il commercialista Marco Salvi che sta ricostruendo l’intera vicenda. Una vertenza
piuttosto complicata perché coinvolge
un’altra realtà economica, ossia la Cedrinca 1910 srl guidata da Massimo Barba. Quest’ultima nell’aprile 2012 ha ceduto in affitto l’azienda (con tutta la forza lavoro, allora composta da quattordici dipendenti) alla Cedrinca srl, società
che conta tra i soci di maggioranza un
consigliere della
stessa Cedrinca
1910, ossia Elena
Menotti.
Nel suo primo annodiattività, la Cedrinca realizza ricavi per 1,3 milioni di euro e una
perdita di 166mila
euro. I risultati del
2013,invece,ancora non si conosco- Le caramelle Cedrinca
no, ma probabilmente non sono migliori dei precedenti:
nel 2014 la società finisce infatti in liquidazione, risolve il contratto di affitto con
la Cedrinca 1910 e, infine, chiede il fallimento in proprio. Richiesta accolta dal
Tribunale di Brescia alcuni giorni fa.
«Con la restituzione dell’azienda alla Cedrinca 1910 - puntualizza il curatore quattordici lavoratori sono tornati alle dipendenze della loro società d’origine».
La Cedrinca 1910, però, da tempo non
svolge alcuna attività produttiva e il sito
dove si confezionavano le storiche caramelle bresciane, per le questioni giudiziarie che abbiamo già spiegato, non è
più agibile da Barba & soci.
Sui sedici lavoratori coinvolti in questa
vertenza resta dunque un clima di massima incertezza. E per questo motivo, le organizzazioni sindacali hanno fissato un
incontro con il primo cittadino di Polpenazze nella giornata di lunedì.
Erminio Bissolotti
[email protected]
Lipomo (Como). Inoltre, è proseguita la
rivisitazione della rete in franchising: sono stati chiusi i punti vendita gestiti direttamente di Brescia (al Freccia Rossa) e
Peschiera Borromeo e il negozio gestito
da terzi a Palermo. È stato sottoscritto invece un nuovo contratto di franchising a
Rieti e, nell’esercizio in corso, sono previste altre 3 aperture di monomarca affidati ad altre società.
Per l’esercizio 2014 (che chiuderà alla fine di settembre), l’azienda prevede ricavi per 22 milioni con un risultato prima
delle imposte e delle partite straordinarie positivo per 450.000 euro.
I dipendenti sono 79 (contro gli 85
dell’anno scorso). Dal 1° novembre
2013, a causa del calo dei ricavi, è stato
sottoscritto un contratto di solidarietà
per 29 lavoratori della sede.
Guido Lombardi