Strategie consigliate contro la ticchiolatura del melo La stagione

Strategie consigliate contro la ticchiolatura del melo
La stagione 2013 è stata molto problematica per quanto riguarda la gestione delle infezioni di ticchiolatura;
questo soprattutto a causa di alcuni eventi infettivi che hanno interessato i frutteti della nostra provincia, e
che sono stati di difficile controllo. In particolare due periodi, il 19-21 aprile con 41 ore di bagnatura, e il 26
aprile-1 maggio, con 142 ore di bagnatura fogliare, sono stati particolarmente critici. In corrispondenza di
queste bagnature è stato molto difficile riuscire a intervenire con interventi curativi, e quelli preventivi
venivano in parte vanificati dal notevole dilavamento.
La stagione ha messo però in evidenza anche alcuni aspetti critici della difesa fungicida. Il risultato è stata
una presenza di ticchiolatura nei frutteti molto consistente.
Sulla scorta di quanto successo lo scorso anno si rimarcano alcuni elementi indispensabili per una corretta
gestione della malattia:
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Garantire una corretta taratura degli atomizzatori
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Impostare velocità di avanzamento adeguate al volume della chioma e al volume di acqua
utilizzata
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Trattare quando la vegetazione è asciutta
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Utilizzare dosaggi adeguati dei principi attivi e diffidare delle “sottodosi”.
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Utilizzare i principi attivi sistemici IBS (Score, Indar,Thiocur ecc.) sempre con un partner di
copertura e diffidare delle miscele IBS + anilinopirimidine (queste ultime non hanno attività di
copertura). Analogamente, utilizzare le anilinopirimidine (Scala, Chorus) sempre con un partner di
copertura.
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Non esagerare con l’utilizzo di sistemici IBS e anilinopirimidine. I limiti imposti dai disciplinari
(4 trattamenti sia con IBS che con anilinopirimidine) tengono conto anche del rischio di insorgenza
di ceppi del fungo resistenti. Occorre evitare di eseguire troppi trattamenti in più con questi principi
attivi, anche quando le deroghe lo consentono.
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Attenzione alle strobilurine: trifloxystrobin e pyraclostrobin non sono curativi e l’utilizzo con
presenza di infezioni favorisce l’insorgenza di ceppi resistenti.
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La retroattività dei diversi principi attivi è legata alla temperatura; pertanto se si
considerano 96 ore di retroattività per gli IBS, questa è a 10 °C. A temperature più elevate la
retroattività è inferiore. E’ meglio utilizzare il sistema dei gradi ora, che è spiegato di seguito.
Per la stagione 2014 si consiglia una strategia che, partendo dai principi della difesa integrata, passi anche
attraverso l’utilizzo di alcuni prodotti non specifici ma ad azione collaterale sulla ticchiolatura, per arrivare
poi a quelli ammessi dall’agricoltura biologica. I prodotti per il biologico non vanno visti necessariamente
come un’alternativa a quelli tradizionali, ma possono essere inseriti in uno schema di lavoro che preveda
prodotti bio e prodotti tradizionali, in una vera gestione integrata che consenta una riduzione del
fenomeno della resistenza.
Apertura della stagione
Rottura gemme-punte verdi: Sali di rame dosaggio 150 g/hl
Fasi successive fino alla fioritura: prodotti di copertura (metiram, dithianon) ed eventualmente fosfito di
potassio. Il fosfito di potassio è un concime fogliare che stimola le autodifese della pianta. Si consiglia un
utilizzo precoce a inizio stagione, e con due-tre interventi, in modo da stimolare adeguatamente le
autodifese della pianta. Sono del tutto inutili gli interventi tardivi. Il fosfito di potassio presenta anche
attività sistemica. Attenzione: evitare l’utilizzo con il rame o utilizzare dosi di rame basse, perché ne
aumenta la fitotossicità.
Dithianon: dallo scorso anno c’è solo il prodotto commerciale Delan 70 WG, di cui ci sarà quest’anno
disponibilità limitata; pertanto occorre farne un uso oculato.
Thiopron: è uno zolfo liquido che riporta in etichetta l’utilizzo su melo contro la ticchiolatura. Dalle prove
che sono state fatte, l’utilizzo migliore è quello come preventivo, perché presenta attività curativa molto
limitata. Si può utilizzare eventualmente in abbinamento con i sistemici, come partner di copertura in
alternativa al dithianon e agli altri coprenti.
Anilinopirimidine: (Chorus, Scala). Sono principi attivi ad elevato rischio di resistenza e tra l’altro questa è
difficilmente monitorabile. Pertanto se ne consiglia un utilizzo limitato alle fasi fenologiche di prefioriturafioritura e sempre in abbinamento con un coprente. Vanno trattate come i sistemici. Attività retroattiva: si
definiva di 72 ore, (3 giorni), ma in realtà dipende dalle temperature. Le anilinopirimidine hanno una
retroattività massima di circa 750 gradi ora (sono le somme di tutte le temperature medie orarie).
Pertanto se la temperatura media giornaliera nei giorni in cui si tratta è 10 °C, 750 gradi ora corrispondono
a 75 ore di retroattività, a temperatura più bassa la retroattività è leggermente superiore; se le
temperature aumentano e ho una media di 13 °C, avrò 57 ore di retroattività e così via. In generale il
metodo dei gradi ora ci dice che non posso fidarmi della retroattività massima dichiarata per i singoli
prodotti, ma devo ragionare con un principio di cautela quando le temperature aumentano. Seguendo
questo ragionamento si possono considerare le seguenti tempistiche
Principio attivo
Retroattività massima
Retroattività in ore (esempi)
in gradi ora
Dithianon (Delan 70 WG)
240
24 ore a 10 °C, 18 ore a 13 °C
Anilinopririmidine a dose piena
720
72 ore a 10 °C, 55 ore a 13 °C
Dodina
200 * dovuta ai limiti di 20 ore a 10 °C, 15 ore a 13 °C
dosaggio
Sistemici IBS
960
96 ore a 10 °C, 73 ore a 13 °C
Polisolfuro di calcio
300
30 ore a 10 °C, 23 ore a 13 °C
IBS: vale quanto detto precedentemente per la retroattività, si consiglia di non esagerare il numero di
interventi per evitare di abbreviare la vita utile di questi prodotti. Di tutti i sistemici IBS, quello che
presenta una maggiore efficacia su ticchiolatura è il difenoconazolo (Score, Sponsor). Da non utilizzare a
temperature inferiori a 10 °C.
La Dodina ha subito una serie di importanti limitazioni in etichetta: si possono effettuare 2-4 trattamenti
annui distanziati di almeno 7-10 giorni (almeno 10 in post fioritura). Non vanno distribuiti più di 1,04 kg di
prodotto per ettaro, corrispondenti a 680 g di Dodina, per ogni trattamento. Volume d’acqua: 200- 1500
L/ha. Non trattare in fioritura. Tempo di carenza: 40 giorni. La riduzione di dosaggio/ha ne riduce
necessariamente la retroattività.
Polisolfuro di calcio: per il suo particolare meccanismo di azione, deve essere utilizzato con vegetazione
bagnata. È un prodotto caustico, pertanto occorre prestare particolare attenzione nell’utilizzo. Inoltre
tende a rovinare tubi e membrane, pertanto occorre lavare bene l’attrezzatura dopo l’uso. Dosaggio: 1-1.2
l/hl. Il polisolfuro ha una azione preventiva in prefioritura quantificabile in 2-3 giorni e dalla fioritura in 1-2
giorni. La resistenza al dilavamento è quantificabile in circa 30 mm. Il prodotto è utilizzabile anche in
agricoltura biologica.
Le presenti norme di difesa sono compatibili con quanto contenuto nei disciplinari regionale e nazionale.
Si ricorda che in seguito all’applicazione del Regolamento UE 485/2013 del 30 settembre 2013, l’utilizzo dei
prodotti neonicotinoidi a base di Imidacloprid, Chlotianidin e Thiametoxam non è consentito nella fase di
pre-fioritura delle colture frutticole. Dal 1 ottobre 2013 i prodotti fitosanitari contenenti questi principi
attivi devono essere commercializzati con le nuove etichette.
La Direttiva 2009/128/CE, nota come direttiva sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ha richiesto a
tutti i Paesi europei dell’unione di adottare un Piano di Azione Nazionale (PAN), nel quale vengono definiti
gli obiettivi, le misure, i tempi e gli indicatori per la riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall’utilizzo
dei prodotti fitosanitari, incoraggiare lo sviluppo e l’introduzione della difesa integrata e l’utilizzo di
tecniche alternative al mezzo chimico. Nel 2012 la direttiva è stata recepita in Italia con il decreto
legislativo 150, a cui ha fatto seguito la stesura del PAN nazionale. Il testo definitivo è stato adottato con
decreto del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali il 22 gennaio 2014 e pubblicato sulla
Gazzetta ufficiale lo scorso 12 febbraio.
Entrambi i documenti sono disponibili sui siti dei ministeri competenti.
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/dlgs_14_08_2012_150.pdf
http://www.minambiente.it/sites/default/files/dim_22_01_2014.pdf
Fondazione Fojanini di Studi Superiori, 11 marzo 2014