ANNO PASTORALE 2014/2015 “Donne e uomini Capaci di Eucaristia!” DOMENICA 1 QUARTA del TEMPO ORDINARIO XXXVII Giornata per la vita Liturgia delle ore:4.a sett. LUNEDI’ 2 Presentazione del Signore XIX Giornata mondiale della Vita Consacrata MARTEDI’ FEBBRAIO 2015 CALENDARIO SETTIMANALE Se desideri confessarti, prima, durante o dopo le S. Messe chiedilo ai Sacerdoti avrai sempre possibilità e disponibilità, o in altro momento accordandoti con loro. Oggi chiusura Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani S. MESSE in Parrocchia ORE 7.00 – 8.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00 ORE 9.00 : S. MESSA in Ospedale ORE 9.30 : S. MESSA di chiusura della Settimana di S. Giovanni Bosco ORE 11.00 : S. MESSA con i bambini delle due Scuole dell’infanzia e i loro genitori ORE 14.30 : Catechesi per i ragazzi delle Elementari e Medie ORE 15.00 : Adorazione Eucaristica e Catechesi degli adulti ORE 16.00 : Incontro genitori padrini madrine dei S. Battesimi ORE 7.45 : S. MESSA ORE 9.00 : S. MESSA ORE 14.30 : FUNERALE di Gambarini Marisa ORE 18.00 : S. MESSA con benedizione delle candele partendo dalla Chiesina di Lourdes e UFFICIO def. Belotti Costante ORE 18.00 : INCONTRO dei ragazzi di 3.a e 4.a superiore 3 ORE 7.45 : S. MESSA con benedizione della gola ORE 9.00 : S. MESSA con benedizione della gola ORE 18.00 : UFFICIO def. Franchi Luigi con benedizione della gola ORE 20.00 : S. MESSA con benedizione della gola per quanti tornano dal lavoro e dalla scuola MERCOLEDI’ 4 I sacerdoti passano dai malati per la S. Confessione e la S. Comunione ORE 7.45 : S. MESSA ORE 9.00 : UFFICIO def. Facchinetti Rosina e Bellini Giuseppe ORE 16.45 : S. MESSA alla Casa di riposo ORE 17.00 : S. MESSA al condominio Flora ORE 18.00 : UFFICIO def. Brignoli Gianfranco e Carminati Luisa ORE 20.30: ADORAZIONE Vicariale per i catechisti a Montello GIOVEDI’ 5 I sacerdoti passano dai malati per la S. Confessione e la S. Comunione ORE 7.45 : UFFICIO def. Scalia Ignazio ORE 9.00 : S. MESSA ORE 14.30 : Catechesi per i ragazzi delle Elementari e Medie ORE 17.00 : S. MESSA a S. Pio ORE 17.00 : S. MESSA a S. Antonio ORE 18.00 : UFFICIO def. Madaschi Linda e Bentoglio Teresa S. Biagio S. Agata VENERDI’ 6 B. Francesco Spinelli SABATO 7 Ss. Paolo Miki e Compagni DOMENICA 8 QUINTA del TEMPO ORDINARIO I sacerdoti passano dai malati per la S. Confessione e la S. Comunione ORE 7.45 : S. MESSA ORE 9.00 : S. MESSA ORE 15.00/18.00 : ADORAZIONE EUCARISTICA per le vocazioni ORE 18.00 : UFFICIO def. Lazzaroni Franca ORE 18.00 : S. MESSA a S. Vincenzo ORE 7.45 : UFFICIO def. Testa Emilia e Poloni Tobia ORE 9.00 : S. MESSA ORE 15.00 : INCONTRO GENITORI dei ragazzi della Cresima iscritti all’esperienza di Assisi ORE 15.00/18.00 : tempo a disposizione per le S. Confessioni ORE 17.00 : ADORAZIONE EUCARISTICA ORE 18.00 : INCONTRO GENITORI dei bambini della Prima Confessione a seguire cena (Iscrizioni in segreteria dell’Oratorio entro giovedì 5 febbraio) ORE 18.00 : S. MESSA ORE 20.45 : Preghiera per le vocazioni presso il Monastero di Montello S. MESSE in Parrocchia ORE 7.00 – 8.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00 ORE 9.00 : S. MESSA in Ospedale ORE 9.30 : S. MESSA animata dai bambini della Prima Confessione ORE 11.00 : S. MESSA ORE 14.30 : Catechesi per i ragazzi delle Elementari e Medie ORE 15.00 : Adorazione Eucaristica e Catechesi degli adulti “Taci! Esci da lui! ” TEMPO ORDINARIO : in questo tempo ordinario ognuno di noi mantenga la sua fedeltà a Gesù: - con l’angolo della preghiera in casa, dove raccogliere la famiglia (metti un piccolo cero, con la Bibbia aperta, un’immagine di Maria o di Gesù…) - l’angolo della preghiera, dove raccogliere la famiglia (metti un piccolo cero, con la Bibbia aperta, un’immagine di Maria o di Gesù…) - ogni sera si raduni la famiglia per la preghiera a Gesù (recitando insieme le preghiere tradizionali) - ogni membro della famiglia partecipi, se riesce, alla S. Messa feriale - recita ogni giorno del S. Rosario in famiglia o da soli - partecipazione alla catechesi o all’Adorazione Eucaristica o a qualche momento proposto dalla Parrocchia - scelta di un impegno concreto (aiutare il prossimo, rinuncia alla critica, niente arrabbiature, perdono a chi ci offende, controllo della gola…) NELLA NOSTRA PARROCCHIA si fa precedere o seguire ad ogni S. Messa feriale la recita del S. Rosario insieme; preghiamo il S. Rosario in famiglia alla sera. La Madonna non mancherà di aiutarci a stare in compagnia di Gesù e di benedire la nostra Parrocchia e la nostra famiglia. “Maria, Regina della famiglia, prega per noi!”. DOMENICA 8 FEBBRAIO GIORNATA TORINO PER LE FAMILGIE SULLE ORME DI DON BOSCO Iscrizione in segreteria dell’Oratorio entro domenica 1 Febbraio COMMEDIA DIALETTALE: Sabato 7 febbraio alle ore 20.45 e domenica 8 febbraio alle ore 16.30 presso il Cinema Teatro Nuovo la nostra Compagnia dialettale “I Tira Tarde de Trescur” presenterà la nuova commedia dal titolo: “La medesina miracùlusa” CATECHESI DEL PAPA UDIENZA GENERALE -Aula Paolo VI Mercoledì, 28 gennaio 2015 La Famiglia - 3. Padre Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Riprendiamo il cammino di catechesi sulla famiglia. Oggi ci lasciamo guidare dalla parola “padre”. Una parola più di ogni altra cara a noi cristiani, perché è il nome con il quale Gesù ci ha insegnato a chiamare Dio: padre. Il senso di questo nome ha ricevuto una nuova profondità proprio a partire dal modo in cui Gesù lo usava per rivolgersi a Dio e manifestare il suo speciale rapporto con Lui. Il mistero benedetto dell’intimità di Dio, Padre, Figlio e Spirito, rivelato da Gesù, è il cuore della nostra fede cristiana. “Padre” è una parola nota a tutti, una parola universale. Essa indica una relazione fondamentale la cui realtà è antica quanto la storia dell’uomo. Oggi, tuttavia, si è arrivati ad affermare che la nostra sarebbe una “società senza padri”. In altri termini, in particolare nella cultura occidentale, la figura del padre sarebbe simbolicamente assente, svanita, rimossa. In un primo momento, la cosa è stata percepita come una liberazione: liberazione dal padre-padrone, dal padre come rappresentante della legge che si impone dall’esterno, dal padre come censore della felicità dei figli e ostacolo all’emancipazione e all’autonomia dei giovani. Talvolta in alcune case regnava in passato l’autoritarismo, in certi casi addirittura la sopraffazione: genitori che trattavano i figli come servi, non rispettando le esigenze personali della loro crescita; padri che non li aiutavano a intraprendere la loro strada con libertà - ma non è facile educare un figlio in libertà -; padri che non li aiutavano ad assumere le proprie responsabilità per costruire il loro futuro e quello della società. Questo, certamente, è un atteggiamento non buono; però come spesso avviene, si passa da un estremo all’altro. Il problema dei nostri giorni non sembra essere più tanto la presenza invadente dei padri, quanto piuttosto la loro assenza, la loro latitanza. I padri sono talora così concentrati su se stessi e sul proprio lavoro e alle volte sulle proprie realizzazioni individuali, da dimenticare anche la famiglia. E lasciano soli i piccoli e i giovani. Già da vescovo di Buenos Aires avvertivo il senso di orfanezza che vivono oggi i ragazzi; e spesso domandavo ai papà se giocavano con i loro figli, se avevano il coraggio e l’amore di perdere tempo con i figli. E la risposta era brutta, nella maggioranza dei casi: “Mah, non posso, perché ho tanto lavoro…”. E il padre era assente da quel figliolo che cresceva, non giocava con lui, no, non perdeva tempo con lui. Ora, in questo cammino comune di riflessione sulla famiglia, vorrei dire a tutte le comunità cristiane che dobbiamo essere più attenti: l’assenza della figura paterna nella vita dei piccoli e dei giovani produce lacune e ferite che possono essere anche molto gravi. E in effetti le devianze dei bambini e degli adolescenti si possono in buona parte ricondurre a questa mancanza, alla carenza di esempi e di guide autorevoli nella loro vita di ogni giorno, alla carenza di vicinanza, alla carenza di amore da parte dei padri. E’ più profondo di quel che pensiamo il senso di orfanezza che vivono tanti giovani. Sono orfani in famiglia, perché i papà sono spesso assenti, anche fisicamente, da casa, ma soprattutto perché, quando ci sono, non si comportano da padri, non dialogano con i loro figli, non adempiono il loro compito educativo, non danno ai figli, con il loro esempio accompagnato dalle parole, quei principi, quei valori, quelle regole di vita di cui hanno bisogno come del pane. La qualità educativa della presenza paterna è tanto più necessaria quanto più il papà è costretto dal lavoro a stare lontano da casa. A volte sembra che i papà non sappiano bene quale posto occupare in famiglia e come educare i figli. E allora, nel dubbio, si astengono, si ritirano e trascurano le loro responsabilità, magari rifugiandosi in un improbabile rapporto “alla pari” con i figli. E’ vero che tu devi essere “compagno” di tuo figlio, ma senza dimenticare che tu sei il padre! Se tu ti comporti soltanto come un compagno alla pari del figlio, questo non farà bene al ragazzo. E questo problema lo vediamo anche nella comunità civile. La comunità civile con le sue istituzioni, ha una certa responsabilità – possiamo dire paterna - verso i giovani, una responsabilità che a volte trascura o esercita male. Anch’essa spesso li lascia orfani e non propone loro una verità di prospettiva. I giovani rimangono, così, orfani di strade sicure da percorrere, orfani di maestri di cui fidarsi, orfani di ideali che riscaldino il cuore, orfani di valori e di speranze che li sostengano quotidianamente. Vengono riempiti magari di idoli ma si ruba loro il cuore; sono spinti a sognare divertimenti e piaceri, ma non si dà loro il lavoro; vengono illusi col dio denaro, e negate loro le vere ricchezze. E allora farà bene a tutti, ai padri e ai figli, riascoltare la promessa che Gesù ha fatto ai suoi discepoli: «Non vi lascerò orfani» (Gv 14,18). E’ Lui, infatti, la Via da percorrere, il Maestro da ascoltare, la Speranza che il mondo può cambiare, che l’amore vince l’odio, che può esserci un futuro di fraternità e di pace per tutti. Qualcuno di voi potrà dirmi: “Ma Padre, oggi Lei è stato troppo negativo. Ha parlato soltanto dell’assenza dei padri, cosa accade quando i padri non sono vicini ai figli… È vero, ho voluto sottolineare questo, perché mercoledì prossimo proseguirò questa catechesi mettendo in luce la bellezza della paternità. Per questo ho scelto di cominciare dal buio per arrivare alla luce. Che il Signore ci aiuti a capire bene queste cose. Grazie.
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