Laviosa informa_36_2014 ITA.indd - Laviosa Chimica Mineraria S.p.A.

informa
Novembre 2014 • annoXIII • numero 36
Direttore Responsabile: Simone Di Nasso • Redazione: Irene Scala, Andrea Biasci • Aut. Trib. Livorno n. 8/05 del 4 maggio 2005
Produttività
e produzione
C’è tanto da fare, ma anche buone probabilità di riuscire.
Se penso alla nostra azienda, direi che
ci stiamo muovendo in un mercato dove
talvolta ci è richiesta una maggiore capacità produttiva, altre uno sforzo per migliorare la nostra produttività. Due modi
diversi di lavorare.
Quando si vuole migliorare la produttività, si cerca di diminuire i costi di produzione a fronte di un volume che non necessariamente aumenterà. Quando aumentiamo la produzione, invece, ci sono
possibilità di vendere volumi maggiori.
Come si fa ad aumentare la produttività
per evitare che i margini si riducano troppo o per proteggere il mercato da concorrenti che riescono ad offrire prezzi
più bassi dei nostri? La maggiore
incidenza sui nostri costi è
fatta di materie prime e
trasporti, quindi da
lì dobbiamo
iniziare; poi
seguono i costi energetici
e il costo del
personale. Per
quanto concerne quest’ultimo
punto, la nostra
azienda ha optato
per una scelta precisa: quella di non
localizzare la nostra
produzione unicamente
nelle cosiddette “low cost countries”, ma
di gestire i costi attraverso una ponderata
suddivisione delle linee produttive in tutti i nostri siti, cercando di sfruttare il più
possibile la vicinanza tra gli stabilimenti
e le miniere in modo da contenere il più
possibile i costi dei trasporti delle materie
prime. Quando pensiamo al costo delle
materie prime, pensiamo a quanto ci costano gli errori nel processo, che determinano problemi di Qualità e di insoddisfazione per i clienti. Pensiamo a quanto
costano gli sfridi di lavorazione e quante
opportunità perdiamo ogni qualvolta non
abbiamo i prodotti pronti nei tempi che
si aspetta il cliente. Pensiamo a
quanto costano gli errori di peso
o di compilazione dei documenti di vendita. In altre
parole, ancora molto c’è da fare, ma
ci sono anche
buone possibilità di riuscire
a far meglio di
adesso. Termino con una domanda che mi faccio e che vi faccio:
da chi dipende tutto
questo? Da noi, da tutti noi.
Giovanni Sirtori Laviosa
In questo numero:
Pag. 2
Credito commerciale e cash-flow
di Mauro Nannoni
Defiscalizzazione gasolio per forza
motrice
di Maurizio Curina
Pag. 3
Questa è l’acqua
di Olimpia Sirtori Laviosa
Laviosa Trimex al DFI 2014
di Umberto Sirtori Laviosa
Pag. 4
Catturare i vantaggi dell’efficienza
energetica
di Ozgur Ozsan
New entry a Fatsa
Pag. 5
Successo del progetto di trivellazione
geotermica per Laviosa MPC
di Bernard Sustrac
Un nuovo responsabile vendite in
Laviosa MPC Francia
Pag. 6
Sbarchi e spedizioni
di Alessandro Branchetti
Eurocoat 2014
di Valentina Ermini
Pag. 7
10th IGC di Berlino
di Simone Baravalle
International Foundry Forum
di Piero Starita
Pag. 8
Il ruolo di Raw Material Product Manager
di Marco Bellezza
Macchine ed operatori
di Fabio Brando
Pag. 9
La manutenzione oggi
di Giuseppe Ursino
Safety First
di Gianluca Melis
Pag. 10
Strategia e attività di estrazione mineraria
di Antonio Villalba
Pag. 11
L’importanza della formazione aziendale
di Ambra Sortino
Blackout Telecom
di Luca Martinelli
Pag. 12
Succede in Laviosa
dalle finanza
informa
Credito commerciale e cash-flow
Un’attenta gestione del cash-flow è determinante
per la crescita aziendale
- incremento delle
vendite;
- riduzione delle perdite
per inesigibilità;
- riduzione delle perdite
Con quest’articolo vorrei condividere con tutti i colleghi l’importanza,
a livello economico e finanziario, che riveste il cash-flow, ovvero la
liquidità che l’azienda ha a disposizione in un determinato momento,
risultante dalla differenza delle entrate e delle uscite correnti.
Naturalmente questo viene determinato anche dalle operazioni
commerciali che effettuiamo con pagamento dilazionato nel tempo.
Tale credito è un atto di fiducia che sostituisce un pagamento
immediato e può essere definito come “credito commerciale”
o “credito di fornitura”. Esso si concretizza in un’operazione di
finanziamento (prestito) sottostante all’atto di vendita. Tra venditore
e compratore si crea un patto che successivamente li trasforma in
creditore e debitore. Ma finanziamento significa anche impiego di
risorse. Pertanto la quantità di credito accordabile, ossia il “denaro
impiegato“ sarà direttamente proporzionale alle risorse finanziarie
disponibili e/o reperibili in quel momento. Ma sicuramente nessuna
dilazione può essere ragionevolmente accordata in assenza di
idonei strumenti di garanzia e copertura. Pertanto bisogna valutare
e analizzare eventuali politiche commerciali espansive aggressive,
miranti a conseguire solo traguardi di vendita con il rischio di generare
un fabbisogno oneroso e a volte difficile da soddisfare.
Nell’ultimo decennio in presenza di un mercato ormai maturo, la
nostra impresa ha rivalutato la necessità di una politica del credito
commerciale da affiancare alla politica di vendita.
In relazione a quanto detto sopra ogni azienda ha nei confronti del
“credito commerciale” specifiche attese, in funzione del mercato
in cui opera, della sua storia e delle sue prospettive. E’ pertanto
difficile generalizzare degli obiettivi e non dobbiamo sorprenderci se
gli obiettivi dati siano per certi aspetti in contrasto tra loro, almeno
singolarmente presi come ad esempio:
di valuta;
- riduzione dei costi di
gestione;
- riduzione del costo
d’investimento in crediti
commerciali (capitale
circolante);
- raggiungimento di un equilibrio finanziario.
Sviluppare le vendite è il motivo principale per cui il credito viene
concesso. Ma lo sviluppo delle vendite deve avvenire in condizioni di
economicità, ovvero collegato a un fabbisogno finanziario che deve
essere colmato. In sintesi, la dimensione del credito non può essere
l’inevitabile risultato di scelte dell’area commerciale, ma deve essere
vagliata sia sotto il profilo delle conseguenze economiche sia sotto
quello della fattibilità finanziaria.
Ad oggi, nella nostra Società, ragionevolmente prevale un
atteggiamento di rispetto, collaborazione ed equilibrio fra i due
settori. Questo atteggiamento sinergico è stato tale da ricevere
nell’anno 2013 da Lince Cerved un grado di affidabilità pari a “A6”
con il seguente commento: “Azienda caratterizzata da un buon
profilo economico-finanziario. I fattori strutturali garantiscono una
buona capacità di far fronte agli impegni finanziari assunti. Sensibilità
ai cambiamenti delle condizioni macroeconomiche e di mercato. Il
rischio di credito è basso.” Per quanto riguarda il fattore finanziario
una buona gestione del Cash-flow dà la possibilità all’azienda di
risparmiare gli oneri finanziari riducendo il ricorso all’indebitamento,
ovvero crea maggiori possibilità di aumentare gli investimenti a tutto
favore della crescita.
Mauro Nannoni
Defiscalizzazione gasolio
per forza motrice
Nel mese di
giugno 2014 la
Laviosa
Chimica Mineraria
SpA ha ottenuto dall’Agenzia
delle
Dogane
l’autorizzazione
alla defiscalizzazione del gasolio
per forza motrice
dei mezzi operativi, che operano all’interno degli stabilimenti di
Livorno e di Villaspeciosa, e che non possono circolare autonomamente su strada .
La defiscalizzazione comporterà un risparmio annuo di circa
44.000 euro in minori accise.
Volevamo segnalare alcuni punti importanti da conoscere e
osservare:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Qualsiasi spostamento dei mezzi da uno stabilimento all’altro
dovrà essere comunicato preventivamente tramite fax/mail
all’Agenzia delle Dogane
In fase di verifica dovrà essere consegnata, ai funzionari ispettori, una copia del registro delle letture per la vidimazione
Una volta vidimato, sul registro devono essere riportate le letture dei consumi di ciascun mezzo da effettuarsi ogni lunedì
del mese e l’ultimo giorno del mese.
Le domande di rimborso delle accise devono essere presentate trimestralmente e decorsi tre mesi dall’ultima lettura
(esempio letture del terzo trimestre comportano rimborsi da
richiedere a gennaio)
Presentata la domanda di rimborso, l’Agenzia delle Dogane
emetterà una lettera di accredito che sarà inviata sia alla Laviosa Chimica Mineraria SpA sia al fornitore di gasolio
Infine il fornitore di gasolio concorderà con la Laviosa Chimica
Mineraria SpA le modalità di rimborso/sconto sulle forniture
successive.
Maurizio Curina
dalle filiali
informa
estere
Questa è l’acqua Laviosa
Trimex
«Due giovani pesci nuotano insieme. Incontrano un pesce più vecchio
che nuota in direzione opposta. “Buongiorno ragazzi, com’è oggi
l’acqua?”, fa il vecchio. I due continuano a nuotare per un po’, perplessi.
Poi uno dei due dice: “E che diavolo è l’acqua?”». (Cit. D.F Wallace)
Il 4 agosto 2014 per me è una data importante perché si tratta del giorno in cui sono
entrata ufficialmente a far parte del Gruppo
Laviosa come responsabile del progetto di
sviluppo della lettiera per gatti sul mercato
francese.
Adesso, sperando di non annoiarvi troppo,
vorrei raccontarvi molto brevemente quello
che è stato il percorso che mi ha portato fin
qua.
Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia a
Pisa e un Master in Business Management
a Londra, ho pensato che sarebbe stato interessante svolgere un’esperienza lavorativa
all’estero, preferibilmente all’interno di una
realtà diversa dalla nostra sia in termini di tipologia di attività che di dimensioni.
È così che due anni fa ho deciso di accettare
il Postgraduate Programme di Kuehne Nagel, nella loro sede di New York. In un anno
ho trascorso quattro mesi in tre diversi dipartimenti svolgendo funzioni differenti: Operativo, Formazione & Sviluppo delle risorse
umane, e Vendite. Sin dall’inizio sapevo che
non sarebbe stata un’esperienza facile ma
forse proprio per questo credevo sarebbe
stata ancor più interessante da un punto di
vista formativo.
Quello che però vorrei condividere con voi è
questo: una riflessione che è nata da questa
esperienza.
Credo che il valore di una persona sul luogo di lavoro non passi solo attraverso le sue
conoscenze e competenze specifiche ma
anche e soprattutto attraverso le sue capacità relazionali. Come dire che se si è privi di
una certa sensibilità ed empatia o piuttosto
apertura verso l’Altro, le conoscenze e competenze specifiche del singolo individuo non
vengono valorizzate a pieno all’interno di un
contesto, come quello aziendale, in cui un
numero più o meno grande di persone tende
verso un obiettivo condiviso, il cui raggiungimento si ripercuote positivamente su ciascuno e così via.
La mia riflessione ha preso pian piano forma
dopo aver letto un articolo su Il Post che tratta di un discorso che David Foster Wallace
tenne nel 2005 davanti a un gruppo di neolaureati. L’articolo è diventato poi famoso con
il titolo “This is water” (“Questa è l’acqua”).
Per Wallace, l’educazione che riceviamo nel
corso della nostra vita, in famiglia, a scuola
o all’università, non dovrebbe tanto fornirci
delle conoscenze ma piuttosto insegnarci a
al DFI 2014
Il giusto trampolino di lancio
per il nostro sviluppo indiano.
pensare.
L’intervento di Wallace è volutamente provocatorio. In altre parole, Wallace parte dal
presupposto che ognuno di noi abbia una
propria configurazione di base, una sorta di
lente di ingrandimento invisibile attraverso
cui guardiamo il mondo e lo interpretiamo,
frutto dell’educazione che abbiamo ricevuto
e delle esperienze che abbiamo fatto. È umano, dice.
Ma ci avverte anche: la vera libertà consiste
nell’abbandonare la visione cristallizzata che
abbiamo di noi e del mondo che ci circonda,
metterla costantemente in discussione, in un
processo, quello conoscitivo, che dura tutta
la vita. Ecco allora che diventiamo più tolleranti, meno arroganti, più aperti nei confronti
dell’Altro.
Cosa c’entra questo con la mia esperienza
negli Stati Uniti? Negli Stati Uniti ho appreso
come spesso le persone, soprattutto all’interno di grandi aziende dove si ha una forte
concezione gerarchica, tendono a misurare
se stessi e chi li circonda in funzione del proprio ruolo.
Ecco allora che la giovane tirocinante, rappresentando ai loro occhi tutto il contrario di
quello che “quelli che contano” credono di
essere, rafforza il proprio alter ego. Più la distanza tra lei e loro aumenta, più aumenta la
loro autostima.
La loro cieca arroganza diventa dunque
motivo di frustrazione per la giovane tirocinante e il suo entusiasmo svanisce e le sue
conoscenze non vengono messe al servizio
del bene comune. Nulla cambia, allora. Tutto rimane come sempre è stato. È questa
secondo voi la strada da percorrere per migliorare? A voi la risposta.
Nel mese di settembre, per la prima volta
quest’anno, Laviosa Trimex ha partecipato al Deep Foundation Institute 2014
(DFI) a Nuova Delhi. Questo evento è
stato una mostra, con seminario, incentrata su questo tema specifico delle deep
foundations (fondazioni profonde), in tutta l’India. Questo evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo
della Ingegneria Civile, e ci ha fornito una
buona occasione per introdurre e presentare la nostra azienda e i suoi prodotti, dedicati a questo specifico mercato.
Il nostro scopo è quello di aumentare la
nostra presenza nelle vendite per il mercato nazionale di Ingegneria Civile, che
è guidato da un progetto, oggi stimato
in 50.000 tonnellate all›anno. L’obiettivo
è quello di stabilizzare le vendite al 25%
della quota di mercato in un periodo di
3 anni. Continueremo a creare opportunità e a prendere i vantaggi della partecipazione a importanti mostre e manifestazioni commerciali e ad aumentare la
nostra visibilità. La nostra squadra lavora
costantemente per raggiungere questi
obiettivi e stiamo rafforzando la struttura
del personale, con dirigenti tecnici, per
soddisfare la crescente domanda di qualità, in modo rapido ed efficace.
Umberto Sirtori Laviosa
Olimpia Sirtori Laviosa
3
dalle filiali
estere
informa
Catturare i vantaggi
dell’efficienza energetica
New entries a
Fatsa
Ilker Turker
Supervisore di
Laboratorio &
Qualità
Nel febbraio 2014 Ilker
Turker è entrato a far
parte di Laviosa Fatsa.
Turker è responsabile della fornitura della
qualità e della definizione delle procedure di qualità, degli standard e delle specifiche della società,
lavorando in collaborazione con i laboratori del
gruppo e nel rispetto delle esigenze del cliente, garantendo il prodotto giusto in collaborazione con il
Dipartimento di produzione. Si trasferisce a Fatsa
poco dopo essere entrato in azienda. Il suo hobby
principale è il ciclismo. Gli diamo il benvenuto e gli
auguriamo successo.
Öztürk Toker
L’efficienza energetica è un modo di gestire
e limitare la crescita dei consumi di energia.
Una cosa è più efficiente se fornisce più
servizi con lo stesso apporto di energia, o gli
stessi servizi con meno apporto di energia.
Ci sono altre definizioni, ma questa è una
buona definizione operativa espressa dalla
IEA (International Energy Agency – Agenzia
Internazionale per l’Energia).
Il mercato degli investimenti per l‘efficienza
energetica è molto grande – stimato tra 310
miliardi di dollari e 360 miliardi di dollari nel
2011 – e questo mercato sta producendo
risultati: il consumo finale totale nei paesi
dell’AIE è stimato a oggi essere inferiore del
60% a causa dei miglioramenti dell’efficienza
energetica negli ultimi quattro decenni. Dal
2001, gli investimenti in efficienza energetica
in 18 Paesi AIE hanno contribuito a evitare
che fossero consumati oltre 1 700 milioni di
tonnellate equivalenti di petrolio. Le prove
sono chiare: l’efficienza energetica ha svolto
e continua a svolgere, un ruolo importante
e prezioso per lo sviluppo sostenibile
dell’economia globale.
I governi e le aziende stanno entrambi
cercando di individuare le misure più efficaci
per aumentare l’efficienza energetica nei
processi produttivi. Al fine di fare uso di
questa potenziale e migliorata efficienza
energetica, sono stati emanati dal Ministero
turco la Legge sulla Efficienza Energetica del
2007, e il Regolamento relativo all’aumento
dell’efficienza nell’uso delle fonti energetiche
e dell’energia del 2008.
L’attuazione delle circolari pertinenti ha
portato nuovi obblighi per tutti gli enti,
istituzioni, comuni e aziende pubblici.
Considerando che il costo
dell’energia in Laviosa Sanayi
ve Ticaret è stata di ~ 1,2 milioni di TL
nel 2013, dove il GNL rappresenta circa
il 30% del costo totale d’azienda, è stato
iniziato alla fine del 2013 un progetto di
risparmio energetico per valutare l’uso di
fonti di energia più economica per trattare la
bentonite. Il progetto è stato costituito da due
studi paralleli, il miglioramento dell’efficienza
del sistema esistente, e la fattibilità di un
impiego della biomassa (gusci di noce)
nell’essiccazione.
Una società di ingegneria esterna è stata
incaricata di eseguire studi approfonditi sui
sistemi meccanici ed elettrici reali. Indagini e
ricerche erano stati effettuati per l’essiccatore
rotativo, il sistema di aria compressa, i motori
elettrici, il sistema trasformatore, il sistema
di illuminazione, nonche la tariffa elettrica.
Anche misurazioni di gas e temperatura sono
state eseguite per determinare le perdite.
Una analisi sui potenziali di risparmio e
sulle opzioni di ottimizzazione mostra che
esistono notevoli opportunità per migliorare
l’efficienza energetica industriale. Gran
parte di questo potenziale può essere
catturato attraverso l’uso e l’ottimizzazione
di apparecchiature e sistemi industriali ad
alta efficienza energetica, e migliorando
l’efficienza complessiva attraverso la
gestione energetica. Inoltre è venuto
fuori che l’uso di una biomassa (gusci di
noce) all’essiccazione sembra essere più
interessante dato che ha un più veloce tempo
di recupero. Alcune delle azioni individuate
saranno messe in atto nel 2015, alcune di
loro saranno indagate tecnicamente più in
profondità per identificare e quantificare
l’efficienza insieme alla riduzione dei rischi
sulla sostenibilità.
Ozsan Ozgur
Responsabile
Contabilità e
Finanza
Il 1° settembre 2014 il
signor Toker è entrato
a far parte di Laviosa
Fatsa nel reparto Contabilità e Finanza. Il
Sig. Toker si è trasferito con la famiglia a Fatsa.
È responsabile di tutte le operazioni finanziarie e
contabili e lavorerà di concerto con i terzi esterni e
gli altri importanti reparti del Gruppo, facendo capo
al management locale. Toker ha 20 anni di esperienza in diverse aziende in cui ha ricoperto incarichi in ambito di fiscalità, contabilità e tesoreria. È
sposato e ha un figlio. Siamo convinti che otterrà
notevoli successi nel suo incarico.
Gli auguriamo buona fortuna!
Zeynel S. Can
Responsabile
Commerciale
Tecnico
Il 2 giugno, 2014 il
Sig. Zeynel S. Can è
entrato a far parte di
Laviosa Fatsa come
Responsabile commerciale tecnico e lavorerà da casa e dal suo ufficio di
Ankara. È responsabile del mantenimento e della
costruzione di un mercato redditizio nel segmento
della bentonite sia a livello nazionale che in tutta
la regione del medio oriente. Nel suo incarico sarà
responsabile della pianificazione aziendale, degli
obiettivi di vendita a lungo e breve termine, dei report mensili sul fatturato, del consolidamento dei
rapporti commerciali attuali nonché della ricerca
dei nuovi clienti.
Zeynel S. Can è un ingegnere geologico con 5
anni di esperienza nel settore dell’ingegneria e 11
anni nel settore marketing e commerciale. È sposato e ha 2 figli. Gli diamo il benvenuto e gli auguriamo di avere successo.
dalle filiali
informa
estere
Successo del progetto di trivellazione
geotermica per
Laviosa MPC
Quest’anno Laviosa MPC ha completato con successo sei pozzi
geotermici nei sobborghi di Parigi per un operatore energetico
francese.
I pozzi, di lunghezza pari a circa 2400 metri verranno utilizzati per il
riscaldamento geotermico delle aree collettive.
Laviosa MPC ha fornito tutti i prodotti e i servizi di gestione dei fanghi,
dei fluidi e dei solidi nel corso dei 15 mesi di lavoro.
Laviosa MPC ha svolto un ruolo chiave nelle soluzioni di gestione dei
fanghi di trivellazione.
Bernard Sustrac
Un nuovo responsabile vendite in Laviosa MPC Francia
Con lo sviluppo del progetto Grand Paris, Laviosa
MPC Francia ha deciso di potenziare il personale
vendite e tecnico del settore ingegneria civile.
Pierre Breuillet, 33 anni, è entrato in Laviosa MPC l’11 agosto 2014. Il
nostro nuovo collega, sposato e con un figlio, ha conseguito un master in
Industrial Business presso l’università e in seguito ha anche conseguito
un master di sei mesi in India (Varanasi) nell’ambito di commercio
internazionale della seta.
Pierre è entrato nella Compagnia Sud Chemie nel 2006. Dopo aver
completato la formazione specifica
nell’ambito di ingegneria dei fluidi e dei
fanghi entrò nel reparto commerciale del
settore Ingegneria Civile e Trivellazione
che ha diretto fino a quando non si è unito
a Laviosa MPC Francia.
Nel corso della sua carriera ha costruito
una solida esperienza nei mercati
nazionali e internazionali e ha collezionato
successi che hanno portato alla crescita
dell’attività e ad alti livelli di soddisfazione
del cliente.
Oltre che un eccellente professionista
Pierre è anche un ottimo giocatore di golf
ed è pronto a partecipare ad eventuali
tornei che la società organizzerà.
5
dai servizi
logistici
informa
Sbarchi e spedizioni
Dopo anni di inattività, una piacevole sorpresa: la ripresa di traffico “importate”
per la Carlo Laviosa ed in generale per il Terminal rinfusi di cui siamo soci.
Con la prima nave “REGA“ del 9 giugno 2014
sono iniziate le consegne via mare di sabbia silicea dirette allo stabilimento St.Gobain
di Pisa. Il volume stimato annuo è di oltre
100.000 tonnellate.
La Carlo Laviosa non è il fornitore della sabbia silicea, ma lo è la Sibelco Italia, leader del
settore, con la quale, da oltre 20 anni, collaboriamo offrendo la nostra esperienza nel
servizio di “rinfusai”, nel caso specifico, sbar-
co del prodotto da stiva della nave a resa luogo di destino. Premesso che la Sibelco Italia
riesca a confermare condizioni economiche
competitive per il prossimo anno e successivi - condizione primaria per una definizione
contrattuale stabile - allo stato lavoriamo su
ordini di nave in nave. Rimangono ancora
delle riserve da parte del ricevitore su alcuni
punti critici che, sintetizzando, sono garanzie
sulla qualità della sabbia durante il trasporto,
processo da FOB (imbarco al porto di carico)
a DAP (consegna a destino), ma soprattutto
per tutti i rischi derivanti da una ritardata o
mancata consegna della sabbia (ad esempio
avaria della nave in navigazione).
Ci è stato spiegato che il mancato approvvigionamento, oltre a causare danni economici
alla produzione del vetro, potrebbe addirittura pregiudicare la tenuta strutturale del forno
stesso. Se per il primo punto abbiamo rivisto
nuovi prodotti e mercati
Eurocoat 2014
Lo staff Laviosa ospite del nostro distributore francese Alterkem.
Il 23 e 24 settembre scorso Olimpia Laviosa, Laurent Giuranna, Johan Trumpy e Valentina Ermini hanno preso parte alla mostra Eurocoat a Parigi.
In questa occasione abbiamo avuto la possibilità di incontrare un
gran numero di distributori, attuali e potenziali: insieme al nostro
distributore tedesco Bohrmann e al nostro distributore canadese
Dempsey abbiamo preso contatto con il distributore attuale IMCD
per la Germania, la Polonia e il Portogallo e abbiamo anche incontrato personale di ARPADIS e Ter Chemicals.
E oltre ai distributori abbiamo anche ricevuto la visita di un fornitore
strategico di primaria importanza: Amines, il Key Account Manager
di Solvay Cina interessato ad avviare una nuova attività.
Il mondo è grande e noi siamo sempre alla ricerca di persone valide
e motivate che condividano con noi il nostro entusiasmo nel promuovere i nostri marchi Viscogel, Dellite, Laviothix e Laviokoll. Da
questo evento sono nate nuove idee, nuovi contatti e nuove soluzioni possibili.
Non vediamo l’ora di lavorare di nuovo in questa direzione a dicembre al China Coating Show e il prossimo aprile a Norimberga! Seguici!
Valentina Ermini
ed aggiornato la procedura specifica, già utilizzata in passato, di controllo del ciclo (da
sbarco a consegna) a garanzia del processo, per il secondo punto, insieme al terminal
portuale, siamo in definizione di un progetto
tecnico/economico per la messa in opera di
un deposito coperto in banchina.
L’idea è quella di fornire al ricevitore, in esclusiva, un deposito “strategico” con una riserva
di consumo medio di 20 giorni e, contestualmente, dare la possibilità alla Sibelco di poter
noleggiare navi di superiore portata, così da
trovare risparmi di nolo a mitigare i maggiori
esborsi di deposito e movimentazione della
parte di sabbia non direttamente consegnata
allo scarico della nave.
Alessandro Branchetti
nuovi prodotti e mercati
informa
th
10 IGC di Berlino
La Laviosa al 10° Congresso Internazionale sui Geosintetici.
Dopo gli appuntamenti di Yokohama (Giappone) nel 2006 e di Guarujá (Brasile) nel
2010, il mondo dei Geositetici si è trasferito
dal 22 al 25 ottobre 2014 a Berlino (Germania) per il 10th IGC (Conferenza Internazionale sui Geosintetici).
L’evento, patrocinato dalla Società Tedesca
di Geotecnica DGGT (Deutsche Gesellschaft
fur Geotechnik) e dalla Società Internazionale dei Geosintetici IGS (International Geosynthetics Society), si è svolto in concomitanza con la 33a Conferenza di Geotecnica
e Meccanica dei Terreni. Le 145 aziende
rappresentate nelle 4 aree espositive, le 56
sessioni orali dedicate ai differenti temi dei
Geosintetici anticipate dalle 5 k-note lecture
tenute dai massimi esperti mondiali del settore e gli oltre 2200 partecipanti riassumono
i numeri che hanno caratterizzato la concomitanza dei due eventi che hanno radunato
a Berlino esperti da tutto il mondo a confrontarsi sui temi tradizionali della Geotecnica e
sull’impiego dei Geosintetici.
I principali temi trattati nel corso delle diverse sessioni hanno spaziato dalle applicazioni
nelle infrastrutture di trasporto alle costruzioni idrauliche, dall’impiego dei geosintetici
nel campo del mining e della costruzione di
impianti di smaltimento rifiuti alle terre rinforzate, dalle tecniche di installazione alle
metodologie di prova per il controllo dei materiali. Non ultimi i temi relativi alla “green
engineering”, alla sostenibilità e durabilità
dei materiali fino ad arrivare all’applicazione
dei geosintetici nella produzione di energia
da fonti rinnovabili, concreta espressione
dell’attenzione di questo settore alle tematiche ambientali di maggiore interesse. Anche
noi della divisione Lining & Waterproofing abbiamo aderito all’iniziativa mediante la nostra
presenza alla parte espositiva. E’ stata un’ottima occasione per incontrare clienti consolidati da tempo e nuove società per potenziali
future collaborazioni che hanno rinnovato in
noi la consapevolezza e la convinzione che i
geosintetici (e tra questi le Barriere Bentonitiche) avranno un positivo trend di crescita nei
prossimi anni.
Simone Baravalle
International Foundry Forum 2014
Un grande evento del mercato
Fonderia che parla italiano.
Il 26 e 27 Settembre, nello splendido scenario
del Lido di Venezia, si è svolto l’International
Foundry Forum (IFF), l’interessante evento
ad inviti, inventato dal mio predecessore alla
presidenza AMAFOND ed attuale presidente
CEMAFOND (Associazione Europea Fornitori
Fonderie ) Gabriele Galante.
L’evento, giunto alla sua ottava edizione, ha visto quest’anno la
partecipazione record di 315 delegati, provenienti da 26 nazioni.
La formula dell’IFF è basata sulla presenza degli sponsor che,
sostenendo la manifestazione, acquisiscono il diritto di invitare gli
ospiti/clienti secondo il principio: maggior sponsorizzazione, maggior
numero di clienti da invitare. Il successo di questa ottava edizione è
infatti partito dal fatto di aver raggiunto il numero record di 33 sponsor.
Interessanti gli interventi presentati, 20 in totale, come sempre di alto
livello ed orientati a fornire chiavi di interpretazione per le tendenze
di medio lungo periodo del settore Fonderia nel mondo. Fra gli altri, i
presidenti delle associazioni di fonderia dei maggiori paesi produttori
del mondo hanno fornito un esauriente quadro delle attività legate
alle fonderie attuali e future dei maggiori paesi produttori del mondo.
I fatti salienti sono il rallentamento della Cina, primo produttore
mondiale e più in generale dei BRIC (Brasile, Russia, India, Cina),
la ripresa del mercato negli Stati Uniti e prospettive incoraggianti
per l’Europa determinate da innovazione, crescita della produttività
e collegamento sempre più stretto cliente/fornitore nella catena
la delegazione della China Foundry Association con P. Starita e F.
Savelli (attuale presidente di AMAFOND)
del valore.Molto positivo il fatto che un evento di settore, di respiro
così internazionale, veda ancora nell’offerta dei fornitori Italiani per
fonderia un riferimento importante, riconosciuto e rispettato da tutti
nel mondo. L’evento ha avuto una buona risonanza mediatica; la
concomitanza di temi e luoghi con un altro evento ad alta risonanza
mediatica, il matrimonio di George Clooney, non ha fatto eccessiva
ombra al IFF: i settori di attività sono piuttosto diversi.
Piero Starita
7
nuovi prodotti e mercati
informa
Il ruolo di Raw Material Product Manager
Una “nuova” funzione già nota.
Tutti noi sappiamo quanto le materie prime
siano di vitale importanza per la nostra Azienda, in particolar modo con la loro continuità
qualitativa e il loro arrivo omogeneo nel tempo, a Livorno ma anche a Pundi, a Villaspeciosa e a Fatsa.
Ed è questo il motivo per cui oggi mi trovo
a ricoprire una funzione aziendale nuova
ma allo stesso tempo già conosciuta, ovvero
Raw Material Product Manager.
dalla supply
E’ un ruolo già noto, perché da sempre lavoriamo in tanti per approvvigionare i nostri
impianti con materie prime all’altezza delle
quantità e delle qualità dei nostri prodotti.
E’ altresì una funzione nuova, perché gli abbiamo assegnato un nome che rappresenta
un complesso insieme di procedure e collaborazioni con altre funzioni aziendali ed
esterne.
Ma come funziona?
I Product Managers dei nostri vari settori conoscono le caratteristiche dei nostri prodotti
e cercano di migliorarle, collaborando con il
Commerciale, al fine di incontrare le esigenze dei nostri clienti. Analogamente il Raw
Material Product Manager deve conoscere
tutte le esigenze qualitative, grazie alla cooperazione con gli altri Product Managers, e
ottenere le necessarie materie prime collaborando con l’Ufficio Acquisti, con il Mining
(qualora il materiale provenga da nostre miniere) e con i fornitori stessi.
In alcuni casi è relativamente semplice
perché ci possiamo avvalere del completo
appoggio di fornitori storici, affidabili nello
sfruttamento delle loro miniere, da noi ben
conosciute.
In altri casi è molto più difficile dovendo selezionare materie prime in complicate miniere
che neanche i proprietari conoscono bene: in
questi casi il ruolo del Raw Material Product
Manager consiste nel guidare il fornitore e
garantire l’ottenimento della qualità laddove
lui non è in grado di farlo.
E’ un’attività varia e complessa ma, grazie
alla collaborazione delle altre funzioni coinvolte, al giro di boa dei primi sei mesi si può
affermare che stiamo sicuramente lavorando
nella direzione giusta!
Marco Bellezza
chain
Macchine ed operatori
La necessità di cambiare per fronteggiare la metamorfosi del mercato.
E’ oramai diverso tempo che l’azienda rammenta ai propri dipendenti la necessità di
modificare l’organizzazione nei confronti del
mercato, che anno dopo anno continua a
richiedere maggiori attenzioni, prodotti sempre più performanti, e novità che in passato
non erano mai state affrontate.
Lo stabilimento di Via Galvani a Livorno, negli
ultimi anni ha praticamente modificato ogni
impianto di cui si costituisce, dall’attivazione
alla granulazione, ai differenti punti di insacco. Una metamorfosi che mostra in poco
tempo come l’efficienza ingegneristica di cui
si compone la Laviosa risulti essere un punto
di forza dell’azienda. Con non poche difficoltà siamo riusciti ad ottenere le potenzialità
per soddisfare ogni settore, dalla Fonderia,
al Beverage, al mercato delle terre decoloranti. Siamo riusciti a potenziare l’impianto
di attivazione dal punto di vista qualitativo e
quantitativo, ad ottimizzare i molini nella macinazione di prodotti
FDS (prodotti super-fini), a gestire la linea
di granulazione per molteplici prodotti, che
vanno dalla detergenza colorata all’enologia
granulare. I punti di insacco sono ora dotati di
automazione e sistemi di purezza, per soddisfare le più esigenti richieste di mercato.
Non basta però la sola Engineering per affrontare quanto sopra detto. Un macchinario
non potrà mai essere modificato nel miglior
modo se con esso non cambia il modo di
operare di chi lo conduce. E’ proprio su tale
affermazione che lo stabilimento si impegna
a coinvolgere ogni singolo operatore in tutte
le sue metamorfosi. I cambiamenti sono cosi
veloci che la sola esperienza potrebbe non
bastare, e quindi l’azienda prepara ogni suo
dipendente ad affrontare ogni difficoltà nel
migliore dei modi.
Ognuno è quindi parte di un cambiamento
globale, che crea la giusta collaborazione
ed il giusto entusiasmo che da anni ci permette di affrontare questa dura metamorfosi
del mercato. La produzione è costituita essenzialmente da macchine ed operatori. Un
binomio funzionante sui cui l’azienda può
tranquillamente affidare il proprio futuro.
Fabio Brando
informa
dalla supply
chain
La manutenzione oggi
Perfezionare la gestione della manutenzione consente di
ridurre i costi ed accrescere la competitività dell’impresa.
Per manutenzione si intende l’insieme delle attività che sono necessarie per assicurare il funzionamento regolare sia in termini quantitativi che qualitativi degli impianti produttivi, dei servizi e delle attrezzature di stabilimento (o più in generale, dei beni utilizzati come
strumento di lavoro).
L’importanza della manutenzione è palese, in quanto assicura la disponibilità e la sicurezza delle attrezzature soggette a guasti e garantisce, conseguentemente, la sicurezza delle persone.
Siamo effettivamente lontani dai tempi in cui la manutenzione si effettuava in condizioni di estremo rischio, come testimoniano foto come
questa:
spositivi automatizzati, ma soprattutto le condizioni di lavoro sono tutelate da leggi che garantiscono il rispetto della dignità del lavoratore.
Il cambio di direzione introdotto dalla nuova cultura della manutenzione non si è limitato a migliorare soltanto la sicurezza dei lavoratori ma
ha determinato l’evoluzione delle politiche degli interventi manutentivi, come evidenziato dalla seguente illustrazione:
“Pianificazione organizzazione e gestione della manutenzione” di
Furlanetto, Garetti, Macchi
Quella che è cambiata nel corso degli anni è stata la mentalità, che
non ha coinvolto soltanto la tecnica ma anche la cultura del lavoro.
Prendiamo per esempio l’attività degli spazzacamini londinesi in epoca Vittoriana: la vita media di questi manutentori durava 5 anni nei
quali svolgevano uno dei lavori più pesanti, miseri e svilenti di ogni
tempo. Oggi invece le professioni manutentive sono affidate a tecnici
ed esperti specializzati, che la esercitano attraverso l’impiego di di-
L’evoluzione di queste politiche manutentive ha previsto un passaggio
dalla logica a guasto, basata sulla gestione delle rotture nel momento
in cui si presentano, alla funzione preventiva, mirata ad anticipare i
malfunzionamenti, che si è poi ulteriormente evoluta nella più moderna TPM (Total Productive Maintenance). Una corretta gestione della
manutenzione consente di accrescere la competitività dell’impresa
con una riduzione dei costi diretti della manutenzione stessa ma soprattutto dei costi indiretti, la cui voce fondamentale è rappresentata
dalla mancata produzione. Oggi tutte le società sono impegnate nel
raggiungimento del duplice obiettivo di aumentare l’affidabilità delle
macchine e di ridurre i costi complessivi, e noi come i nostri competitors ci stiamo muovendo in questa direzione consapevoli che la
forza sta nel creare ed avere un gruppo di lavoro solido e che soltanto
insieme si possono ottenere risultati soddisfacenti. Il primo passo per
ogni cambiamento sta nel farlo con la giusta mentalità, così come la
storia c’insegna, sviluppando la convinzione che insieme possiamo
farcela.
Giuseppe Ursino
Safety First
Nuovi percorsi pedonali e viabilità interna nello
stabilimento in Sardegna.
Nell’ottica di un continuo miglioramento in termini di sicurezza, lo
stabilimento di Villaspeciosa (CA) ha adottato un nuovo sistema
di viabilità pedonale, con la creazione di spazi di attraversamento
e collegamento delle varie aree del complesso: uffici, capannoni
di produzione e parcheggi. La nuova viabilità è attiva dallo scorso
mese di settembre.
Gianluca Melis
9
dalla ricerca
mineraria
informa
Strategia e attività di
estrazione mineraria
La società, per perseguire gli obiettivi fondamentali
della propria strategia mineraria ha acquisito di
recente una licenza mineraria in Turchia.
by Paolo Starita
by Paolo Starita
Questa licenza mineraria permetterà l’acquisizione di una copiosa
riserva di bentonite di qualità da utilizzare in diverse applicazioni
e prodotti. Una prima estrazione della bentonite, destinata alla
produzione di lettiere per gatti è già stata effettuata, e una successiva
campagna di estrazioni verrà effettuata una volta che tutte le
autorizzazioni minerarie saranno state ottenute.
Poiché per l’ingresso in nuove aree geografiche è necessario disporre
di sufficienti riserve nel medio-lungo termine e di un posizionamento
strategico sul mercato la società intende effettuare una ricerca di
mercato approfondita nel campo dell’argilla assorbente di qualità al
fine di migliorare il catalogo di prodotti delle lettiere per gatti.
Uno dei risultati del programma di ricerche geologiche in corso è
l’ottenimento di due nuove concessioni minerarie in Sardegna nei
prossimi mesi, da cui trarrà vantaggio proprio il settore delle lettiere
per gatti. In India invece stiamo completando l’acquisizione di una
nuova miniera di bentonite e al momento stiamo gestendo le pratiche
relative alla riclassificazione di un lotto recentemente acquisito e
contenente una miniera in “terreno non agricolo”, pratica necessaria
per poi ottenere la concessione mineraria.
Inoltre abbiamo identificato svariate potenziali aree minerarie in India
e a novembre avvieremo una campagna di trivellazione al fine di
valutare la qualità e le riserve del minerale.
Tutto questo aumenterà le nostre riserve di minerali a lungo termine
e ci darà il controllo diretto delle nostre risorse.
Antonio Villalba
by Paolo Starita
dai servizi
informa
generali
L’importanza della
formazione aziendale
I processi di formazione sono fondamentali per sostenere la competitività
economica e la capacità di adeguarsi ad una realtà in continua evoluzione.
La formazione aziendale è un elemento di
sempre maggiore valore per conseguire
il successo nelle società, per operare in
maniera coesa ed efficiente e far sì che tutti
i dipendenti sentano di prendere parte ad un
progetto comune.
Dal punto di vista psicologico, la formazione
aziendale assolve un compito indispensabile,
in termini di utilità e beneficio sia per il
lavoratore, perché si sente valorizzato,
sia per l’azienda, perché in questo modo il
dipendente lavorerà con maggiore impegno
e motivazione.
La formazione aziendale guida il soggetto
lungo il suo percorso professionale, attraverso l’apprendimento continuo e l’acquisizione
di abilità professionali, cognitive, emotive,
creative e intellettuali, anche perché attraverso una preparazione professionale “ad
personam” sarà possibile quel coinvolgimento individuale in grado di stimolare attitudini e
potenzialità di ognuno.
All’interno della nostra azienda, quest’anno
sono state progettate varie attività formative
orientate a fornire strumenti di accrescimento, per migliorare la qualità del proprio contributo e l’acquisizione di maggiore consapevolezza del proprio ruolo.
Il successo di un’organizzazione risulta sempre più legato alla presenza di persone ade-
guatamente formate, per questo e’ importante investire sul costante aggiornamento delle
risorse umane.
I corsi formativi che abbiamo identificato, pianificato e svolto, sono stati scelti per rispondere a specifiche esigenze di miglioramento
e per offrire opportunità di crescita e acquisizione di competenze ai nostri dipendenti .
Tali corsi hanno interessato temi di:
- Presentation Skills, per migliorare la
capacità di parlare in pubblico, costruire un
intervento efficace, acquisendo elementi per
creare una buona presentazione;
- Negotiation Skills, per migliorare le
capacità di negoziazione, pianificare,
condurre analizzare e valutare le trattative;
- Leading Effective Meetings, per rendere
le riunioni efficaci ed efficienti tramite la
definizione dei ruoli e degli obiettivi;
- Sicurezza sul Lavoro, piano di formazione
nato sia dall’esigenza di migliorare il sistema
di sicurezza e tutela della salute nei luoghi
di lavoro sia in adeguamento agli artt. 71,
73 del D.lgs 81/2008 e recente normativa
dell’accordo Stato Regioni riguardo la
formazione obbligatoria sulla sicurezza.
Tramite gli interventi formativi i dipendenti
hanno acquisito formazione specifica
riguardo materia di sicurezza ripartita per
mansione, antincendio e aggiornamento
Blackout Telecom
Down delle linee in fibra in tutto il livornese.
Nelle prime ore della sera di sabato 28 settembre, un
blackout delle reti in fibra ottica di Telecom Italia ha colpito moltissimi utenti nell’area livornese, che già da qualche ora avevano iniziato ad intravedere le prime avvisaglie.
Il disservizio su larga scala ha impedito la connessione in fibra in molte aziende della provincia, compreso il Comune di Livorno e la rispettiva rete civica, lamentando problemi fino a mercoledì 1 ottobre. In Laviosa il servizio è stato
ripristinato nella giornata di martedì 30, ma la risoluzione temporanea con linea di backup è arrivata lunedì nel primo pomeriggio.
Questo è il primo ticket aperto a Telecom da Laviosa per problematiche legate alla fibra ottica arrivata presso la nostra sede da
poco meno di un anno.
Il settore IT di Laviosa si è subito attivato per tamponare il disser-
addetti pronto soccorso.
- Laviosa ha anche deciso di intraprendere un
percorso di formazione e allineamento delle
competenze sul tema delle acquisizioni
societarie dedicato al Top Management.
L’obiettivo del percorso formativo e’ stato
quello di affiancare il Gruppo per stabilire
le migliori strategie e tattiche sui processi
di valutazione aziendale, coordinare il
processo di integrazione, preparare le
offerte, individuare l’operazione più adatta
in relazione alla situazione attuale e
all’evoluzione futura dell’azienda, produrre
idee di miglioramento necessarie per
l’eccellenza della performance.
Tali progetti sono stati sostenuti grazie anche
alla possibilità di poter usufruire della formazione finanziata da Fondi interprofessionali
quali Fondimpresa e Fondirigenti attraverso
il finanziamento dei Piani formativi aziendali.
Più recentemente l’Azienda ha organizzato
corsi di formazione per migliorare la conoscenza della lingua inglese e il suo utilizzo
per motivi di business.
I piani formativi svolti in aula, hanno riguardato un numero complessivo di partecipanti
pari a 248, considerato che alcuni dipendenti
hanno potuto partecipare a più di una sessione formativa nel corso del 2014.
Ambra Sortino
vizio e preparare la rete aziendale al rientro di lunedì, avviando le
politiche di backup dei vari servizi.
Queste soluzioni hanno permesso di non bloccare del tutto le attività aziendali e il lavoro di quasi tutti i colleghi.
Questa vicenda ci fa riflettere sul fatto che siamo sempre più legati alle infrastrutture IT, e la mancanza del collegamento con il
mondo esterno può compromettere seriamente il business aziendale; per questo motivo in Laviosa
si ricercano continuamente nuovi
modi per ridondare i servizi primari e acquisire sempre più soluzioni
atte a dare il minimo disservizio ai
nostri colleghi e ai nostri clienti.
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Succede in
Santa Giulia,
pensaci tu!
La Patrona di Livorno protegge la gita
aziendale, anche fuori calendario
Incredibile! Quante belle giornate limpide e calde (ma non troppo)
abbiamo contato in questa estate 2014? Facile: bastano le dita
di una mano. Ed ecco l’incredibile: una di queste è stata “abbinata” proprio alla nostra gita aziendale. Eh…ma loro lo sapevano!
Altrimenti (quelli del Comitato Attività Ricreative) non avrebbero
certo proposto un programma così azzardato. Avranno forse ottenuto garanzie da Santa Giulia, sebbene quest’anno, per motivi
ri-organizzativi, la gita si sia svolta nel giorno di San Giovanni Crisostomo? Quale che sia la spiegazione, ecco la cronaca: siamo
partiti presto (forse un po’ troppo – ha lamentato la maggioranza
degli studenti presenti – visto che si trattava dell’ultimo sabato di
vacanza). Un gruppetto di 40-50enni ha subito occupato i posti in
fondo al pullman, forse a memoria dei tempi del liceo; ma sono
stati impudicamente sfrattati alla prima sosta dagli studenti di oggi,
armati non più di chitarre, ma di tablet, smartphone e pc portatili.
Eravamo già in ritardo sulla tabella di marcia quando siamo arrivati
al Lago di Burano. Due guide, esperte e un po’ severe, ci hanno
accompagnati alla scoperta di questa favolosa oasi del WWF, uno
stagno costiero salmastro con una superficie di 140 ha ed una
profondità media di 1 m., oggi collegato al mare da un canale parzialmente artificiale, che viene aperto quando il livello dell’acqua
supera quello del mare.
Per raggiungere la spiaggia, dove qualche audace si è persino
permesso un veloce tuffo tra le onde, abbiamo percorso un sentiero di sabbia nera ferrosa, immerso nella macchia mediterranea,
all’ombra di corbezzoli e lentischi, tra arbusti di mirto, elicriso e
ginepro coccolone, tra i rossi grappoli della salsapariglia, la profumatissima nepitella e secolari querce da sughero. Una tappa ai
capanni osservatori ha permesso ai più fortunati di avvistare qualche esemplare di quegli uccelli acquatici che hanno eletto il Lago
di Burano a dimora stabile, o che lo hanno scelto come luogo
di svernamento o di sosta durante le migrazioni. Sono usciti allo
scoperto alcuni aironi cenerini, qualche martin pescatore, diversi
tuffetti e pochi (ma affascinanti) falchi di palude.
Di daini, cinghiali, volpi e tartarughe non c’è rimasto che ammirarne le tracce lasciate sulla sabbia. Dopo una pausa, ristoratrice ma
non rilassante, al Casale della Giannella, siamo ripartiti di corsa
verso il Giardino dei tarocchi, un parco artistico ideato e realizzato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, scomparsa
nel 2002. La molla che fece nascere in lei l’impetuosa voglia di costruire il suo giardino esoterico, scattò quando conobbe il meraviglioso parco Guell dell’architetto Gaudi’ a Barcellona. Il parco, autentica sorpresa per tanti di noi, è infatti popolato di statue, ispirate
alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi, ricoperte di mosaici
di specchi, vetri pregiati e ceramiche colorate. La carta “dell’imperatrice”, a forma di sfinge, è senza dubbio la più intrigante: al suo
interno, interamente decorato a mosaico in specchio si trovano un
grande salone, un cucinotto attrezzato, un bagno e una piccola
stanza da letto; in questo luogo ha vissuto e lavorato per circa 10
anni l’ideatrice del progetto. Ma il tempo è tiranno: nemmeno il
tempo di perdersi in questo incantesimo, che già dovevamo ripartire verso casa. E…nemmeno il tempo di arrivare a casa, che già
stavamo pensando a cosa inventare per il prossimo anno.
Qualche idea meravigliosa a noi verrà. Tu, Santa Giulia, preoccupati ancora del meteo!
Irene Scala
Un nuovo anno di sfide
Sognare, pianificare, costruire: così si costruisce il futuro.
Così come in azienda anche negli sport invernali siamo giunti alle
porte di una nuova stagione.
In azienda si fanno i budget per il prossimo anno e nello sci si programma la stagione di gare che già inizierà nel tardo autunno.
La primavera-estate sono servite per mettere dell’importante fieno in
cascina.
Un fieno fatto di duri allenamenti sia a secco che in ghiacciaio, una
fatica senza tregua e pochi giorni di vacanza. Una preparazione che
si misura con test atletici e misurazioni di forza che poi tanto servirà
se abbinata ad una buona tecnica e dei buoni materiali.
Un grosso in bocca a lupo a Marco e a tutti quelli che sognano, pianificano e poi costruiscono un futuro migliore, il successo per loro è
già avvenuto!
Andrea Biasci
Un benvenuto a…
Mourad
, figlio di Enrico Podda Efisio,
nato il 23 luglio 2014.
Fiori
d’Arancio
Claudio Traversi ha sposato Alessandra
il 30 agosto 2014
Purvaraj Jadeja è convolato a nozze con Manisha
Jadeja il 19 maggio 2014
La nostra squadra
cresce con:
Ilker Turker
Responsabile del Laboratorio Qualità della Laviosa Sanayi ve Ticaret
a Fatsa, in Turchia, dal febbraio scorso.
Zeynel S. Can
dal 2 giugno scorso, assunto dalla Laviosa Sanayi ve Ticaret, come
Resp. Vendite per il mercato domestico e delle regioni del Middle East.
Fabrizio Canu
ROTTA verso il LAVORO
assunto il 7 luglio a Villaspeciosa(CA) come Supervisore attività di
manutenzione e EHS - coordinatore stabilimento di Villaspeciosa.
Giuseppe Ursino
assunto il 7 luglio a Livorno come Responsabile attività manutenzione.
Masiero Federico
Inizio stage: 22/07/2014
Tutor: Eleonora Sarno
Reparto: Organoclays QC Laboratory
Federico è un ragazzo neolaureato in
Chimica presso l’università di Torino
e vanta un’esperienza di studio
all’estero dove ha perfezionato la
conoscenza della lingua inglese.
L’obiettivo dello stage (della durata di
12 mesi) è lo sviluppo di esperienze
e competenze nel campo delle analisi chimiche, chimico-fisiche
e di controllo su bentoniti organofile. Tutto questo nell’ottica di
incrementare il controllo del processo produttivo delle organoclay
e valutare le performance applicative del Viscogel da utilizzare
come agente reologico in pitture, inchiostri da stampa e grassi
lubrificanti.
Andrea Giorgi
che, terminato lo stage il 31 luglio, è stato assunto come addetto
laboratorio in Via Galvani a Livorno, dal 1 agosto.
Pierre Breuillet
assunto l’11 agosto in Laviosa MPC, come Responsabile Vendite
Ingegneria Civile.
Olimpia Sirtori Laviosa
dal 1º settembre, Responsabile Vendite per il Progetto Lettiere
in Europa e Terre Decoloranti per L’Italia; Responsabile Della
Comunicazione per il Gruppo.
Laurent Giuranna
dal 1º settembre Direttore Commerciale di Laviosa Chimica Mineraria
aìe Laviosa MPC.
Öztürk Toker
assunto il 1º settembre come Responsabile Amministrazione e
Finanza alla Laviosa Sanayi ve Ticaret a Fatsa (Turchia).
informa