informa Novembre 2014 • annoXIII • numero 36 Direttore Responsabile: Simone Di Nasso • Redazione: Irene Scala, Andrea Biasci • Aut. Trib. Livorno n. 8/05 del 4 maggio 2005 Produttività e produzione C’è tanto da fare, ma anche buone probabilità di riuscire. Se penso alla nostra azienda, direi che ci stiamo muovendo in un mercato dove talvolta ci è richiesta una maggiore capacità produttiva, altre uno sforzo per migliorare la nostra produttività. Due modi diversi di lavorare. Quando si vuole migliorare la produttività, si cerca di diminuire i costi di produzione a fronte di un volume che non necessariamente aumenterà. Quando aumentiamo la produzione, invece, ci sono possibilità di vendere volumi maggiori. Come si fa ad aumentare la produttività per evitare che i margini si riducano troppo o per proteggere il mercato da concorrenti che riescono ad offrire prezzi più bassi dei nostri? La maggiore incidenza sui nostri costi è fatta di materie prime e trasporti, quindi da lì dobbiamo iniziare; poi seguono i costi energetici e il costo del personale. Per quanto concerne quest’ultimo punto, la nostra azienda ha optato per una scelta precisa: quella di non localizzare la nostra produzione unicamente nelle cosiddette “low cost countries”, ma di gestire i costi attraverso una ponderata suddivisione delle linee produttive in tutti i nostri siti, cercando di sfruttare il più possibile la vicinanza tra gli stabilimenti e le miniere in modo da contenere il più possibile i costi dei trasporti delle materie prime. Quando pensiamo al costo delle materie prime, pensiamo a quanto ci costano gli errori nel processo, che determinano problemi di Qualità e di insoddisfazione per i clienti. Pensiamo a quanto costano gli sfridi di lavorazione e quante opportunità perdiamo ogni qualvolta non abbiamo i prodotti pronti nei tempi che si aspetta il cliente. Pensiamo a quanto costano gli errori di peso o di compilazione dei documenti di vendita. In altre parole, ancora molto c’è da fare, ma ci sono anche buone possibilità di riuscire a far meglio di adesso. Termino con una domanda che mi faccio e che vi faccio: da chi dipende tutto questo? Da noi, da tutti noi. Giovanni Sirtori Laviosa In questo numero: Pag. 2 Credito commerciale e cash-flow di Mauro Nannoni Defiscalizzazione gasolio per forza motrice di Maurizio Curina Pag. 3 Questa è l’acqua di Olimpia Sirtori Laviosa Laviosa Trimex al DFI 2014 di Umberto Sirtori Laviosa Pag. 4 Catturare i vantaggi dell’efficienza energetica di Ozgur Ozsan New entry a Fatsa Pag. 5 Successo del progetto di trivellazione geotermica per Laviosa MPC di Bernard Sustrac Un nuovo responsabile vendite in Laviosa MPC Francia Pag. 6 Sbarchi e spedizioni di Alessandro Branchetti Eurocoat 2014 di Valentina Ermini Pag. 7 10th IGC di Berlino di Simone Baravalle International Foundry Forum di Piero Starita Pag. 8 Il ruolo di Raw Material Product Manager di Marco Bellezza Macchine ed operatori di Fabio Brando Pag. 9 La manutenzione oggi di Giuseppe Ursino Safety First di Gianluca Melis Pag. 10 Strategia e attività di estrazione mineraria di Antonio Villalba Pag. 11 L’importanza della formazione aziendale di Ambra Sortino Blackout Telecom di Luca Martinelli Pag. 12 Succede in Laviosa dalle finanza informa Credito commerciale e cash-flow Un’attenta gestione del cash-flow è determinante per la crescita aziendale - incremento delle vendite; - riduzione delle perdite per inesigibilità; - riduzione delle perdite Con quest’articolo vorrei condividere con tutti i colleghi l’importanza, a livello economico e finanziario, che riveste il cash-flow, ovvero la liquidità che l’azienda ha a disposizione in un determinato momento, risultante dalla differenza delle entrate e delle uscite correnti. Naturalmente questo viene determinato anche dalle operazioni commerciali che effettuiamo con pagamento dilazionato nel tempo. Tale credito è un atto di fiducia che sostituisce un pagamento immediato e può essere definito come “credito commerciale” o “credito di fornitura”. Esso si concretizza in un’operazione di finanziamento (prestito) sottostante all’atto di vendita. Tra venditore e compratore si crea un patto che successivamente li trasforma in creditore e debitore. Ma finanziamento significa anche impiego di risorse. Pertanto la quantità di credito accordabile, ossia il “denaro impiegato“ sarà direttamente proporzionale alle risorse finanziarie disponibili e/o reperibili in quel momento. Ma sicuramente nessuna dilazione può essere ragionevolmente accordata in assenza di idonei strumenti di garanzia e copertura. Pertanto bisogna valutare e analizzare eventuali politiche commerciali espansive aggressive, miranti a conseguire solo traguardi di vendita con il rischio di generare un fabbisogno oneroso e a volte difficile da soddisfare. Nell’ultimo decennio in presenza di un mercato ormai maturo, la nostra impresa ha rivalutato la necessità di una politica del credito commerciale da affiancare alla politica di vendita. In relazione a quanto detto sopra ogni azienda ha nei confronti del “credito commerciale” specifiche attese, in funzione del mercato in cui opera, della sua storia e delle sue prospettive. E’ pertanto difficile generalizzare degli obiettivi e non dobbiamo sorprenderci se gli obiettivi dati siano per certi aspetti in contrasto tra loro, almeno singolarmente presi come ad esempio: di valuta; - riduzione dei costi di gestione; - riduzione del costo d’investimento in crediti commerciali (capitale circolante); - raggiungimento di un equilibrio finanziario. Sviluppare le vendite è il motivo principale per cui il credito viene concesso. Ma lo sviluppo delle vendite deve avvenire in condizioni di economicità, ovvero collegato a un fabbisogno finanziario che deve essere colmato. In sintesi, la dimensione del credito non può essere l’inevitabile risultato di scelte dell’area commerciale, ma deve essere vagliata sia sotto il profilo delle conseguenze economiche sia sotto quello della fattibilità finanziaria. Ad oggi, nella nostra Società, ragionevolmente prevale un atteggiamento di rispetto, collaborazione ed equilibrio fra i due settori. Questo atteggiamento sinergico è stato tale da ricevere nell’anno 2013 da Lince Cerved un grado di affidabilità pari a “A6” con il seguente commento: “Azienda caratterizzata da un buon profilo economico-finanziario. I fattori strutturali garantiscono una buona capacità di far fronte agli impegni finanziari assunti. Sensibilità ai cambiamenti delle condizioni macroeconomiche e di mercato. Il rischio di credito è basso.” Per quanto riguarda il fattore finanziario una buona gestione del Cash-flow dà la possibilità all’azienda di risparmiare gli oneri finanziari riducendo il ricorso all’indebitamento, ovvero crea maggiori possibilità di aumentare gli investimenti a tutto favore della crescita. Mauro Nannoni Defiscalizzazione gasolio per forza motrice Nel mese di giugno 2014 la Laviosa Chimica Mineraria SpA ha ottenuto dall’Agenzia delle Dogane l’autorizzazione alla defiscalizzazione del gasolio per forza motrice dei mezzi operativi, che operano all’interno degli stabilimenti di Livorno e di Villaspeciosa, e che non possono circolare autonomamente su strada . La defiscalizzazione comporterà un risparmio annuo di circa 44.000 euro in minori accise. Volevamo segnalare alcuni punti importanti da conoscere e osservare: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Qualsiasi spostamento dei mezzi da uno stabilimento all’altro dovrà essere comunicato preventivamente tramite fax/mail all’Agenzia delle Dogane In fase di verifica dovrà essere consegnata, ai funzionari ispettori, una copia del registro delle letture per la vidimazione Una volta vidimato, sul registro devono essere riportate le letture dei consumi di ciascun mezzo da effettuarsi ogni lunedì del mese e l’ultimo giorno del mese. Le domande di rimborso delle accise devono essere presentate trimestralmente e decorsi tre mesi dall’ultima lettura (esempio letture del terzo trimestre comportano rimborsi da richiedere a gennaio) Presentata la domanda di rimborso, l’Agenzia delle Dogane emetterà una lettera di accredito che sarà inviata sia alla Laviosa Chimica Mineraria SpA sia al fornitore di gasolio Infine il fornitore di gasolio concorderà con la Laviosa Chimica Mineraria SpA le modalità di rimborso/sconto sulle forniture successive. Maurizio Curina dalle filiali informa estere Questa è l’acqua Laviosa Trimex «Due giovani pesci nuotano insieme. Incontrano un pesce più vecchio che nuota in direzione opposta. “Buongiorno ragazzi, com’è oggi l’acqua?”, fa il vecchio. I due continuano a nuotare per un po’, perplessi. Poi uno dei due dice: “E che diavolo è l’acqua?”». (Cit. D.F Wallace) Il 4 agosto 2014 per me è una data importante perché si tratta del giorno in cui sono entrata ufficialmente a far parte del Gruppo Laviosa come responsabile del progetto di sviluppo della lettiera per gatti sul mercato francese. Adesso, sperando di non annoiarvi troppo, vorrei raccontarvi molto brevemente quello che è stato il percorso che mi ha portato fin qua. Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia a Pisa e un Master in Business Management a Londra, ho pensato che sarebbe stato interessante svolgere un’esperienza lavorativa all’estero, preferibilmente all’interno di una realtà diversa dalla nostra sia in termini di tipologia di attività che di dimensioni. È così che due anni fa ho deciso di accettare il Postgraduate Programme di Kuehne Nagel, nella loro sede di New York. In un anno ho trascorso quattro mesi in tre diversi dipartimenti svolgendo funzioni differenti: Operativo, Formazione & Sviluppo delle risorse umane, e Vendite. Sin dall’inizio sapevo che non sarebbe stata un’esperienza facile ma forse proprio per questo credevo sarebbe stata ancor più interessante da un punto di vista formativo. Quello che però vorrei condividere con voi è questo: una riflessione che è nata da questa esperienza. Credo che il valore di una persona sul luogo di lavoro non passi solo attraverso le sue conoscenze e competenze specifiche ma anche e soprattutto attraverso le sue capacità relazionali. Come dire che se si è privi di una certa sensibilità ed empatia o piuttosto apertura verso l’Altro, le conoscenze e competenze specifiche del singolo individuo non vengono valorizzate a pieno all’interno di un contesto, come quello aziendale, in cui un numero più o meno grande di persone tende verso un obiettivo condiviso, il cui raggiungimento si ripercuote positivamente su ciascuno e così via. La mia riflessione ha preso pian piano forma dopo aver letto un articolo su Il Post che tratta di un discorso che David Foster Wallace tenne nel 2005 davanti a un gruppo di neolaureati. L’articolo è diventato poi famoso con il titolo “This is water” (“Questa è l’acqua”). Per Wallace, l’educazione che riceviamo nel corso della nostra vita, in famiglia, a scuola o all’università, non dovrebbe tanto fornirci delle conoscenze ma piuttosto insegnarci a al DFI 2014 Il giusto trampolino di lancio per il nostro sviluppo indiano. pensare. L’intervento di Wallace è volutamente provocatorio. In altre parole, Wallace parte dal presupposto che ognuno di noi abbia una propria configurazione di base, una sorta di lente di ingrandimento invisibile attraverso cui guardiamo il mondo e lo interpretiamo, frutto dell’educazione che abbiamo ricevuto e delle esperienze che abbiamo fatto. È umano, dice. Ma ci avverte anche: la vera libertà consiste nell’abbandonare la visione cristallizzata che abbiamo di noi e del mondo che ci circonda, metterla costantemente in discussione, in un processo, quello conoscitivo, che dura tutta la vita. Ecco allora che diventiamo più tolleranti, meno arroganti, più aperti nei confronti dell’Altro. Cosa c’entra questo con la mia esperienza negli Stati Uniti? Negli Stati Uniti ho appreso come spesso le persone, soprattutto all’interno di grandi aziende dove si ha una forte concezione gerarchica, tendono a misurare se stessi e chi li circonda in funzione del proprio ruolo. Ecco allora che la giovane tirocinante, rappresentando ai loro occhi tutto il contrario di quello che “quelli che contano” credono di essere, rafforza il proprio alter ego. Più la distanza tra lei e loro aumenta, più aumenta la loro autostima. La loro cieca arroganza diventa dunque motivo di frustrazione per la giovane tirocinante e il suo entusiasmo svanisce e le sue conoscenze non vengono messe al servizio del bene comune. Nulla cambia, allora. Tutto rimane come sempre è stato. È questa secondo voi la strada da percorrere per migliorare? A voi la risposta. Nel mese di settembre, per la prima volta quest’anno, Laviosa Trimex ha partecipato al Deep Foundation Institute 2014 (DFI) a Nuova Delhi. Questo evento è stato una mostra, con seminario, incentrata su questo tema specifico delle deep foundations (fondazioni profonde), in tutta l’India. Questo evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo della Ingegneria Civile, e ci ha fornito una buona occasione per introdurre e presentare la nostra azienda e i suoi prodotti, dedicati a questo specifico mercato. Il nostro scopo è quello di aumentare la nostra presenza nelle vendite per il mercato nazionale di Ingegneria Civile, che è guidato da un progetto, oggi stimato in 50.000 tonnellate all›anno. L’obiettivo è quello di stabilizzare le vendite al 25% della quota di mercato in un periodo di 3 anni. Continueremo a creare opportunità e a prendere i vantaggi della partecipazione a importanti mostre e manifestazioni commerciali e ad aumentare la nostra visibilità. La nostra squadra lavora costantemente per raggiungere questi obiettivi e stiamo rafforzando la struttura del personale, con dirigenti tecnici, per soddisfare la crescente domanda di qualità, in modo rapido ed efficace. Umberto Sirtori Laviosa Olimpia Sirtori Laviosa 3 dalle filiali estere informa Catturare i vantaggi dell’efficienza energetica New entries a Fatsa Ilker Turker Supervisore di Laboratorio & Qualità Nel febbraio 2014 Ilker Turker è entrato a far parte di Laviosa Fatsa. Turker è responsabile della fornitura della qualità e della definizione delle procedure di qualità, degli standard e delle specifiche della società, lavorando in collaborazione con i laboratori del gruppo e nel rispetto delle esigenze del cliente, garantendo il prodotto giusto in collaborazione con il Dipartimento di produzione. Si trasferisce a Fatsa poco dopo essere entrato in azienda. Il suo hobby principale è il ciclismo. Gli diamo il benvenuto e gli auguriamo successo. Öztürk Toker L’efficienza energetica è un modo di gestire e limitare la crescita dei consumi di energia. Una cosa è più efficiente se fornisce più servizi con lo stesso apporto di energia, o gli stessi servizi con meno apporto di energia. Ci sono altre definizioni, ma questa è una buona definizione operativa espressa dalla IEA (International Energy Agency – Agenzia Internazionale per l’Energia). Il mercato degli investimenti per l‘efficienza energetica è molto grande – stimato tra 310 miliardi di dollari e 360 miliardi di dollari nel 2011 – e questo mercato sta producendo risultati: il consumo finale totale nei paesi dell’AIE è stimato a oggi essere inferiore del 60% a causa dei miglioramenti dell’efficienza energetica negli ultimi quattro decenni. Dal 2001, gli investimenti in efficienza energetica in 18 Paesi AIE hanno contribuito a evitare che fossero consumati oltre 1 700 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Le prove sono chiare: l’efficienza energetica ha svolto e continua a svolgere, un ruolo importante e prezioso per lo sviluppo sostenibile dell’economia globale. I governi e le aziende stanno entrambi cercando di individuare le misure più efficaci per aumentare l’efficienza energetica nei processi produttivi. Al fine di fare uso di questa potenziale e migliorata efficienza energetica, sono stati emanati dal Ministero turco la Legge sulla Efficienza Energetica del 2007, e il Regolamento relativo all’aumento dell’efficienza nell’uso delle fonti energetiche e dell’energia del 2008. L’attuazione delle circolari pertinenti ha portato nuovi obblighi per tutti gli enti, istituzioni, comuni e aziende pubblici. Considerando che il costo dell’energia in Laviosa Sanayi ve Ticaret è stata di ~ 1,2 milioni di TL nel 2013, dove il GNL rappresenta circa il 30% del costo totale d’azienda, è stato iniziato alla fine del 2013 un progetto di risparmio energetico per valutare l’uso di fonti di energia più economica per trattare la bentonite. Il progetto è stato costituito da due studi paralleli, il miglioramento dell’efficienza del sistema esistente, e la fattibilità di un impiego della biomassa (gusci di noce) nell’essiccazione. Una società di ingegneria esterna è stata incaricata di eseguire studi approfonditi sui sistemi meccanici ed elettrici reali. Indagini e ricerche erano stati effettuati per l’essiccatore rotativo, il sistema di aria compressa, i motori elettrici, il sistema trasformatore, il sistema di illuminazione, nonche la tariffa elettrica. Anche misurazioni di gas e temperatura sono state eseguite per determinare le perdite. Una analisi sui potenziali di risparmio e sulle opzioni di ottimizzazione mostra che esistono notevoli opportunità per migliorare l’efficienza energetica industriale. Gran parte di questo potenziale può essere catturato attraverso l’uso e l’ottimizzazione di apparecchiature e sistemi industriali ad alta efficienza energetica, e migliorando l’efficienza complessiva attraverso la gestione energetica. Inoltre è venuto fuori che l’uso di una biomassa (gusci di noce) all’essiccazione sembra essere più interessante dato che ha un più veloce tempo di recupero. Alcune delle azioni individuate saranno messe in atto nel 2015, alcune di loro saranno indagate tecnicamente più in profondità per identificare e quantificare l’efficienza insieme alla riduzione dei rischi sulla sostenibilità. Ozsan Ozgur Responsabile Contabilità e Finanza Il 1° settembre 2014 il signor Toker è entrato a far parte di Laviosa Fatsa nel reparto Contabilità e Finanza. Il Sig. Toker si è trasferito con la famiglia a Fatsa. È responsabile di tutte le operazioni finanziarie e contabili e lavorerà di concerto con i terzi esterni e gli altri importanti reparti del Gruppo, facendo capo al management locale. Toker ha 20 anni di esperienza in diverse aziende in cui ha ricoperto incarichi in ambito di fiscalità, contabilità e tesoreria. È sposato e ha un figlio. Siamo convinti che otterrà notevoli successi nel suo incarico. Gli auguriamo buona fortuna! Zeynel S. Can Responsabile Commerciale Tecnico Il 2 giugno, 2014 il Sig. Zeynel S. Can è entrato a far parte di Laviosa Fatsa come Responsabile commerciale tecnico e lavorerà da casa e dal suo ufficio di Ankara. È responsabile del mantenimento e della costruzione di un mercato redditizio nel segmento della bentonite sia a livello nazionale che in tutta la regione del medio oriente. Nel suo incarico sarà responsabile della pianificazione aziendale, degli obiettivi di vendita a lungo e breve termine, dei report mensili sul fatturato, del consolidamento dei rapporti commerciali attuali nonché della ricerca dei nuovi clienti. Zeynel S. Can è un ingegnere geologico con 5 anni di esperienza nel settore dell’ingegneria e 11 anni nel settore marketing e commerciale. È sposato e ha 2 figli. Gli diamo il benvenuto e gli auguriamo di avere successo. dalle filiali informa estere Successo del progetto di trivellazione geotermica per Laviosa MPC Quest’anno Laviosa MPC ha completato con successo sei pozzi geotermici nei sobborghi di Parigi per un operatore energetico francese. I pozzi, di lunghezza pari a circa 2400 metri verranno utilizzati per il riscaldamento geotermico delle aree collettive. Laviosa MPC ha fornito tutti i prodotti e i servizi di gestione dei fanghi, dei fluidi e dei solidi nel corso dei 15 mesi di lavoro. Laviosa MPC ha svolto un ruolo chiave nelle soluzioni di gestione dei fanghi di trivellazione. Bernard Sustrac Un nuovo responsabile vendite in Laviosa MPC Francia Con lo sviluppo del progetto Grand Paris, Laviosa MPC Francia ha deciso di potenziare il personale vendite e tecnico del settore ingegneria civile. Pierre Breuillet, 33 anni, è entrato in Laviosa MPC l’11 agosto 2014. Il nostro nuovo collega, sposato e con un figlio, ha conseguito un master in Industrial Business presso l’università e in seguito ha anche conseguito un master di sei mesi in India (Varanasi) nell’ambito di commercio internazionale della seta. Pierre è entrato nella Compagnia Sud Chemie nel 2006. Dopo aver completato la formazione specifica nell’ambito di ingegneria dei fluidi e dei fanghi entrò nel reparto commerciale del settore Ingegneria Civile e Trivellazione che ha diretto fino a quando non si è unito a Laviosa MPC Francia. Nel corso della sua carriera ha costruito una solida esperienza nei mercati nazionali e internazionali e ha collezionato successi che hanno portato alla crescita dell’attività e ad alti livelli di soddisfazione del cliente. Oltre che un eccellente professionista Pierre è anche un ottimo giocatore di golf ed è pronto a partecipare ad eventuali tornei che la società organizzerà. 5 dai servizi logistici informa Sbarchi e spedizioni Dopo anni di inattività, una piacevole sorpresa: la ripresa di traffico “importate” per la Carlo Laviosa ed in generale per il Terminal rinfusi di cui siamo soci. Con la prima nave “REGA“ del 9 giugno 2014 sono iniziate le consegne via mare di sabbia silicea dirette allo stabilimento St.Gobain di Pisa. Il volume stimato annuo è di oltre 100.000 tonnellate. La Carlo Laviosa non è il fornitore della sabbia silicea, ma lo è la Sibelco Italia, leader del settore, con la quale, da oltre 20 anni, collaboriamo offrendo la nostra esperienza nel servizio di “rinfusai”, nel caso specifico, sbar- co del prodotto da stiva della nave a resa luogo di destino. Premesso che la Sibelco Italia riesca a confermare condizioni economiche competitive per il prossimo anno e successivi - condizione primaria per una definizione contrattuale stabile - allo stato lavoriamo su ordini di nave in nave. Rimangono ancora delle riserve da parte del ricevitore su alcuni punti critici che, sintetizzando, sono garanzie sulla qualità della sabbia durante il trasporto, processo da FOB (imbarco al porto di carico) a DAP (consegna a destino), ma soprattutto per tutti i rischi derivanti da una ritardata o mancata consegna della sabbia (ad esempio avaria della nave in navigazione). Ci è stato spiegato che il mancato approvvigionamento, oltre a causare danni economici alla produzione del vetro, potrebbe addirittura pregiudicare la tenuta strutturale del forno stesso. Se per il primo punto abbiamo rivisto nuovi prodotti e mercati Eurocoat 2014 Lo staff Laviosa ospite del nostro distributore francese Alterkem. Il 23 e 24 settembre scorso Olimpia Laviosa, Laurent Giuranna, Johan Trumpy e Valentina Ermini hanno preso parte alla mostra Eurocoat a Parigi. In questa occasione abbiamo avuto la possibilità di incontrare un gran numero di distributori, attuali e potenziali: insieme al nostro distributore tedesco Bohrmann e al nostro distributore canadese Dempsey abbiamo preso contatto con il distributore attuale IMCD per la Germania, la Polonia e il Portogallo e abbiamo anche incontrato personale di ARPADIS e Ter Chemicals. E oltre ai distributori abbiamo anche ricevuto la visita di un fornitore strategico di primaria importanza: Amines, il Key Account Manager di Solvay Cina interessato ad avviare una nuova attività. Il mondo è grande e noi siamo sempre alla ricerca di persone valide e motivate che condividano con noi il nostro entusiasmo nel promuovere i nostri marchi Viscogel, Dellite, Laviothix e Laviokoll. Da questo evento sono nate nuove idee, nuovi contatti e nuove soluzioni possibili. Non vediamo l’ora di lavorare di nuovo in questa direzione a dicembre al China Coating Show e il prossimo aprile a Norimberga! Seguici! Valentina Ermini ed aggiornato la procedura specifica, già utilizzata in passato, di controllo del ciclo (da sbarco a consegna) a garanzia del processo, per il secondo punto, insieme al terminal portuale, siamo in definizione di un progetto tecnico/economico per la messa in opera di un deposito coperto in banchina. L’idea è quella di fornire al ricevitore, in esclusiva, un deposito “strategico” con una riserva di consumo medio di 20 giorni e, contestualmente, dare la possibilità alla Sibelco di poter noleggiare navi di superiore portata, così da trovare risparmi di nolo a mitigare i maggiori esborsi di deposito e movimentazione della parte di sabbia non direttamente consegnata allo scarico della nave. Alessandro Branchetti nuovi prodotti e mercati informa th 10 IGC di Berlino La Laviosa al 10° Congresso Internazionale sui Geosintetici. Dopo gli appuntamenti di Yokohama (Giappone) nel 2006 e di Guarujá (Brasile) nel 2010, il mondo dei Geositetici si è trasferito dal 22 al 25 ottobre 2014 a Berlino (Germania) per il 10th IGC (Conferenza Internazionale sui Geosintetici). L’evento, patrocinato dalla Società Tedesca di Geotecnica DGGT (Deutsche Gesellschaft fur Geotechnik) e dalla Società Internazionale dei Geosintetici IGS (International Geosynthetics Society), si è svolto in concomitanza con la 33a Conferenza di Geotecnica e Meccanica dei Terreni. Le 145 aziende rappresentate nelle 4 aree espositive, le 56 sessioni orali dedicate ai differenti temi dei Geosintetici anticipate dalle 5 k-note lecture tenute dai massimi esperti mondiali del settore e gli oltre 2200 partecipanti riassumono i numeri che hanno caratterizzato la concomitanza dei due eventi che hanno radunato a Berlino esperti da tutto il mondo a confrontarsi sui temi tradizionali della Geotecnica e sull’impiego dei Geosintetici. I principali temi trattati nel corso delle diverse sessioni hanno spaziato dalle applicazioni nelle infrastrutture di trasporto alle costruzioni idrauliche, dall’impiego dei geosintetici nel campo del mining e della costruzione di impianti di smaltimento rifiuti alle terre rinforzate, dalle tecniche di installazione alle metodologie di prova per il controllo dei materiali. Non ultimi i temi relativi alla “green engineering”, alla sostenibilità e durabilità dei materiali fino ad arrivare all’applicazione dei geosintetici nella produzione di energia da fonti rinnovabili, concreta espressione dell’attenzione di questo settore alle tematiche ambientali di maggiore interesse. Anche noi della divisione Lining & Waterproofing abbiamo aderito all’iniziativa mediante la nostra presenza alla parte espositiva. E’ stata un’ottima occasione per incontrare clienti consolidati da tempo e nuove società per potenziali future collaborazioni che hanno rinnovato in noi la consapevolezza e la convinzione che i geosintetici (e tra questi le Barriere Bentonitiche) avranno un positivo trend di crescita nei prossimi anni. Simone Baravalle International Foundry Forum 2014 Un grande evento del mercato Fonderia che parla italiano. Il 26 e 27 Settembre, nello splendido scenario del Lido di Venezia, si è svolto l’International Foundry Forum (IFF), l’interessante evento ad inviti, inventato dal mio predecessore alla presidenza AMAFOND ed attuale presidente CEMAFOND (Associazione Europea Fornitori Fonderie ) Gabriele Galante. L’evento, giunto alla sua ottava edizione, ha visto quest’anno la partecipazione record di 315 delegati, provenienti da 26 nazioni. La formula dell’IFF è basata sulla presenza degli sponsor che, sostenendo la manifestazione, acquisiscono il diritto di invitare gli ospiti/clienti secondo il principio: maggior sponsorizzazione, maggior numero di clienti da invitare. Il successo di questa ottava edizione è infatti partito dal fatto di aver raggiunto il numero record di 33 sponsor. Interessanti gli interventi presentati, 20 in totale, come sempre di alto livello ed orientati a fornire chiavi di interpretazione per le tendenze di medio lungo periodo del settore Fonderia nel mondo. Fra gli altri, i presidenti delle associazioni di fonderia dei maggiori paesi produttori del mondo hanno fornito un esauriente quadro delle attività legate alle fonderie attuali e future dei maggiori paesi produttori del mondo. I fatti salienti sono il rallentamento della Cina, primo produttore mondiale e più in generale dei BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), la ripresa del mercato negli Stati Uniti e prospettive incoraggianti per l’Europa determinate da innovazione, crescita della produttività e collegamento sempre più stretto cliente/fornitore nella catena la delegazione della China Foundry Association con P. Starita e F. Savelli (attuale presidente di AMAFOND) del valore.Molto positivo il fatto che un evento di settore, di respiro così internazionale, veda ancora nell’offerta dei fornitori Italiani per fonderia un riferimento importante, riconosciuto e rispettato da tutti nel mondo. L’evento ha avuto una buona risonanza mediatica; la concomitanza di temi e luoghi con un altro evento ad alta risonanza mediatica, il matrimonio di George Clooney, non ha fatto eccessiva ombra al IFF: i settori di attività sono piuttosto diversi. Piero Starita 7 nuovi prodotti e mercati informa Il ruolo di Raw Material Product Manager Una “nuova” funzione già nota. Tutti noi sappiamo quanto le materie prime siano di vitale importanza per la nostra Azienda, in particolar modo con la loro continuità qualitativa e il loro arrivo omogeneo nel tempo, a Livorno ma anche a Pundi, a Villaspeciosa e a Fatsa. Ed è questo il motivo per cui oggi mi trovo a ricoprire una funzione aziendale nuova ma allo stesso tempo già conosciuta, ovvero Raw Material Product Manager. dalla supply E’ un ruolo già noto, perché da sempre lavoriamo in tanti per approvvigionare i nostri impianti con materie prime all’altezza delle quantità e delle qualità dei nostri prodotti. E’ altresì una funzione nuova, perché gli abbiamo assegnato un nome che rappresenta un complesso insieme di procedure e collaborazioni con altre funzioni aziendali ed esterne. Ma come funziona? I Product Managers dei nostri vari settori conoscono le caratteristiche dei nostri prodotti e cercano di migliorarle, collaborando con il Commerciale, al fine di incontrare le esigenze dei nostri clienti. Analogamente il Raw Material Product Manager deve conoscere tutte le esigenze qualitative, grazie alla cooperazione con gli altri Product Managers, e ottenere le necessarie materie prime collaborando con l’Ufficio Acquisti, con il Mining (qualora il materiale provenga da nostre miniere) e con i fornitori stessi. In alcuni casi è relativamente semplice perché ci possiamo avvalere del completo appoggio di fornitori storici, affidabili nello sfruttamento delle loro miniere, da noi ben conosciute. In altri casi è molto più difficile dovendo selezionare materie prime in complicate miniere che neanche i proprietari conoscono bene: in questi casi il ruolo del Raw Material Product Manager consiste nel guidare il fornitore e garantire l’ottenimento della qualità laddove lui non è in grado di farlo. E’ un’attività varia e complessa ma, grazie alla collaborazione delle altre funzioni coinvolte, al giro di boa dei primi sei mesi si può affermare che stiamo sicuramente lavorando nella direzione giusta! Marco Bellezza chain Macchine ed operatori La necessità di cambiare per fronteggiare la metamorfosi del mercato. E’ oramai diverso tempo che l’azienda rammenta ai propri dipendenti la necessità di modificare l’organizzazione nei confronti del mercato, che anno dopo anno continua a richiedere maggiori attenzioni, prodotti sempre più performanti, e novità che in passato non erano mai state affrontate. Lo stabilimento di Via Galvani a Livorno, negli ultimi anni ha praticamente modificato ogni impianto di cui si costituisce, dall’attivazione alla granulazione, ai differenti punti di insacco. Una metamorfosi che mostra in poco tempo come l’efficienza ingegneristica di cui si compone la Laviosa risulti essere un punto di forza dell’azienda. Con non poche difficoltà siamo riusciti ad ottenere le potenzialità per soddisfare ogni settore, dalla Fonderia, al Beverage, al mercato delle terre decoloranti. Siamo riusciti a potenziare l’impianto di attivazione dal punto di vista qualitativo e quantitativo, ad ottimizzare i molini nella macinazione di prodotti FDS (prodotti super-fini), a gestire la linea di granulazione per molteplici prodotti, che vanno dalla detergenza colorata all’enologia granulare. I punti di insacco sono ora dotati di automazione e sistemi di purezza, per soddisfare le più esigenti richieste di mercato. Non basta però la sola Engineering per affrontare quanto sopra detto. Un macchinario non potrà mai essere modificato nel miglior modo se con esso non cambia il modo di operare di chi lo conduce. E’ proprio su tale affermazione che lo stabilimento si impegna a coinvolgere ogni singolo operatore in tutte le sue metamorfosi. I cambiamenti sono cosi veloci che la sola esperienza potrebbe non bastare, e quindi l’azienda prepara ogni suo dipendente ad affrontare ogni difficoltà nel migliore dei modi. Ognuno è quindi parte di un cambiamento globale, che crea la giusta collaborazione ed il giusto entusiasmo che da anni ci permette di affrontare questa dura metamorfosi del mercato. La produzione è costituita essenzialmente da macchine ed operatori. Un binomio funzionante sui cui l’azienda può tranquillamente affidare il proprio futuro. Fabio Brando informa dalla supply chain La manutenzione oggi Perfezionare la gestione della manutenzione consente di ridurre i costi ed accrescere la competitività dell’impresa. Per manutenzione si intende l’insieme delle attività che sono necessarie per assicurare il funzionamento regolare sia in termini quantitativi che qualitativi degli impianti produttivi, dei servizi e delle attrezzature di stabilimento (o più in generale, dei beni utilizzati come strumento di lavoro). L’importanza della manutenzione è palese, in quanto assicura la disponibilità e la sicurezza delle attrezzature soggette a guasti e garantisce, conseguentemente, la sicurezza delle persone. Siamo effettivamente lontani dai tempi in cui la manutenzione si effettuava in condizioni di estremo rischio, come testimoniano foto come questa: spositivi automatizzati, ma soprattutto le condizioni di lavoro sono tutelate da leggi che garantiscono il rispetto della dignità del lavoratore. Il cambio di direzione introdotto dalla nuova cultura della manutenzione non si è limitato a migliorare soltanto la sicurezza dei lavoratori ma ha determinato l’evoluzione delle politiche degli interventi manutentivi, come evidenziato dalla seguente illustrazione: “Pianificazione organizzazione e gestione della manutenzione” di Furlanetto, Garetti, Macchi Quella che è cambiata nel corso degli anni è stata la mentalità, che non ha coinvolto soltanto la tecnica ma anche la cultura del lavoro. Prendiamo per esempio l’attività degli spazzacamini londinesi in epoca Vittoriana: la vita media di questi manutentori durava 5 anni nei quali svolgevano uno dei lavori più pesanti, miseri e svilenti di ogni tempo. Oggi invece le professioni manutentive sono affidate a tecnici ed esperti specializzati, che la esercitano attraverso l’impiego di di- L’evoluzione di queste politiche manutentive ha previsto un passaggio dalla logica a guasto, basata sulla gestione delle rotture nel momento in cui si presentano, alla funzione preventiva, mirata ad anticipare i malfunzionamenti, che si è poi ulteriormente evoluta nella più moderna TPM (Total Productive Maintenance). Una corretta gestione della manutenzione consente di accrescere la competitività dell’impresa con una riduzione dei costi diretti della manutenzione stessa ma soprattutto dei costi indiretti, la cui voce fondamentale è rappresentata dalla mancata produzione. Oggi tutte le società sono impegnate nel raggiungimento del duplice obiettivo di aumentare l’affidabilità delle macchine e di ridurre i costi complessivi, e noi come i nostri competitors ci stiamo muovendo in questa direzione consapevoli che la forza sta nel creare ed avere un gruppo di lavoro solido e che soltanto insieme si possono ottenere risultati soddisfacenti. Il primo passo per ogni cambiamento sta nel farlo con la giusta mentalità, così come la storia c’insegna, sviluppando la convinzione che insieme possiamo farcela. Giuseppe Ursino Safety First Nuovi percorsi pedonali e viabilità interna nello stabilimento in Sardegna. Nell’ottica di un continuo miglioramento in termini di sicurezza, lo stabilimento di Villaspeciosa (CA) ha adottato un nuovo sistema di viabilità pedonale, con la creazione di spazi di attraversamento e collegamento delle varie aree del complesso: uffici, capannoni di produzione e parcheggi. La nuova viabilità è attiva dallo scorso mese di settembre. Gianluca Melis 9 dalla ricerca mineraria informa Strategia e attività di estrazione mineraria La società, per perseguire gli obiettivi fondamentali della propria strategia mineraria ha acquisito di recente una licenza mineraria in Turchia. by Paolo Starita by Paolo Starita Questa licenza mineraria permetterà l’acquisizione di una copiosa riserva di bentonite di qualità da utilizzare in diverse applicazioni e prodotti. Una prima estrazione della bentonite, destinata alla produzione di lettiere per gatti è già stata effettuata, e una successiva campagna di estrazioni verrà effettuata una volta che tutte le autorizzazioni minerarie saranno state ottenute. Poiché per l’ingresso in nuove aree geografiche è necessario disporre di sufficienti riserve nel medio-lungo termine e di un posizionamento strategico sul mercato la società intende effettuare una ricerca di mercato approfondita nel campo dell’argilla assorbente di qualità al fine di migliorare il catalogo di prodotti delle lettiere per gatti. Uno dei risultati del programma di ricerche geologiche in corso è l’ottenimento di due nuove concessioni minerarie in Sardegna nei prossimi mesi, da cui trarrà vantaggio proprio il settore delle lettiere per gatti. In India invece stiamo completando l’acquisizione di una nuova miniera di bentonite e al momento stiamo gestendo le pratiche relative alla riclassificazione di un lotto recentemente acquisito e contenente una miniera in “terreno non agricolo”, pratica necessaria per poi ottenere la concessione mineraria. Inoltre abbiamo identificato svariate potenziali aree minerarie in India e a novembre avvieremo una campagna di trivellazione al fine di valutare la qualità e le riserve del minerale. Tutto questo aumenterà le nostre riserve di minerali a lungo termine e ci darà il controllo diretto delle nostre risorse. Antonio Villalba by Paolo Starita dai servizi informa generali L’importanza della formazione aziendale I processi di formazione sono fondamentali per sostenere la competitività economica e la capacità di adeguarsi ad una realtà in continua evoluzione. La formazione aziendale è un elemento di sempre maggiore valore per conseguire il successo nelle società, per operare in maniera coesa ed efficiente e far sì che tutti i dipendenti sentano di prendere parte ad un progetto comune. Dal punto di vista psicologico, la formazione aziendale assolve un compito indispensabile, in termini di utilità e beneficio sia per il lavoratore, perché si sente valorizzato, sia per l’azienda, perché in questo modo il dipendente lavorerà con maggiore impegno e motivazione. La formazione aziendale guida il soggetto lungo il suo percorso professionale, attraverso l’apprendimento continuo e l’acquisizione di abilità professionali, cognitive, emotive, creative e intellettuali, anche perché attraverso una preparazione professionale “ad personam” sarà possibile quel coinvolgimento individuale in grado di stimolare attitudini e potenzialità di ognuno. All’interno della nostra azienda, quest’anno sono state progettate varie attività formative orientate a fornire strumenti di accrescimento, per migliorare la qualità del proprio contributo e l’acquisizione di maggiore consapevolezza del proprio ruolo. Il successo di un’organizzazione risulta sempre più legato alla presenza di persone ade- guatamente formate, per questo e’ importante investire sul costante aggiornamento delle risorse umane. I corsi formativi che abbiamo identificato, pianificato e svolto, sono stati scelti per rispondere a specifiche esigenze di miglioramento e per offrire opportunità di crescita e acquisizione di competenze ai nostri dipendenti . Tali corsi hanno interessato temi di: - Presentation Skills, per migliorare la capacità di parlare in pubblico, costruire un intervento efficace, acquisendo elementi per creare una buona presentazione; - Negotiation Skills, per migliorare le capacità di negoziazione, pianificare, condurre analizzare e valutare le trattative; - Leading Effective Meetings, per rendere le riunioni efficaci ed efficienti tramite la definizione dei ruoli e degli obiettivi; - Sicurezza sul Lavoro, piano di formazione nato sia dall’esigenza di migliorare il sistema di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro sia in adeguamento agli artt. 71, 73 del D.lgs 81/2008 e recente normativa dell’accordo Stato Regioni riguardo la formazione obbligatoria sulla sicurezza. Tramite gli interventi formativi i dipendenti hanno acquisito formazione specifica riguardo materia di sicurezza ripartita per mansione, antincendio e aggiornamento Blackout Telecom Down delle linee in fibra in tutto il livornese. Nelle prime ore della sera di sabato 28 settembre, un blackout delle reti in fibra ottica di Telecom Italia ha colpito moltissimi utenti nell’area livornese, che già da qualche ora avevano iniziato ad intravedere le prime avvisaglie. Il disservizio su larga scala ha impedito la connessione in fibra in molte aziende della provincia, compreso il Comune di Livorno e la rispettiva rete civica, lamentando problemi fino a mercoledì 1 ottobre. In Laviosa il servizio è stato ripristinato nella giornata di martedì 30, ma la risoluzione temporanea con linea di backup è arrivata lunedì nel primo pomeriggio. Questo è il primo ticket aperto a Telecom da Laviosa per problematiche legate alla fibra ottica arrivata presso la nostra sede da poco meno di un anno. Il settore IT di Laviosa si è subito attivato per tamponare il disser- addetti pronto soccorso. - Laviosa ha anche deciso di intraprendere un percorso di formazione e allineamento delle competenze sul tema delle acquisizioni societarie dedicato al Top Management. L’obiettivo del percorso formativo e’ stato quello di affiancare il Gruppo per stabilire le migliori strategie e tattiche sui processi di valutazione aziendale, coordinare il processo di integrazione, preparare le offerte, individuare l’operazione più adatta in relazione alla situazione attuale e all’evoluzione futura dell’azienda, produrre idee di miglioramento necessarie per l’eccellenza della performance. Tali progetti sono stati sostenuti grazie anche alla possibilità di poter usufruire della formazione finanziata da Fondi interprofessionali quali Fondimpresa e Fondirigenti attraverso il finanziamento dei Piani formativi aziendali. Più recentemente l’Azienda ha organizzato corsi di formazione per migliorare la conoscenza della lingua inglese e il suo utilizzo per motivi di business. I piani formativi svolti in aula, hanno riguardato un numero complessivo di partecipanti pari a 248, considerato che alcuni dipendenti hanno potuto partecipare a più di una sessione formativa nel corso del 2014. Ambra Sortino vizio e preparare la rete aziendale al rientro di lunedì, avviando le politiche di backup dei vari servizi. Queste soluzioni hanno permesso di non bloccare del tutto le attività aziendali e il lavoro di quasi tutti i colleghi. Questa vicenda ci fa riflettere sul fatto che siamo sempre più legati alle infrastrutture IT, e la mancanza del collegamento con il mondo esterno può compromettere seriamente il business aziendale; per questo motivo in Laviosa si ricercano continuamente nuovi modi per ridondare i servizi primari e acquisire sempre più soluzioni atte a dare il minimo disservizio ai nostri colleghi e ai nostri clienti. 11 Succede in Santa Giulia, pensaci tu! La Patrona di Livorno protegge la gita aziendale, anche fuori calendario Incredibile! Quante belle giornate limpide e calde (ma non troppo) abbiamo contato in questa estate 2014? Facile: bastano le dita di una mano. Ed ecco l’incredibile: una di queste è stata “abbinata” proprio alla nostra gita aziendale. Eh…ma loro lo sapevano! Altrimenti (quelli del Comitato Attività Ricreative) non avrebbero certo proposto un programma così azzardato. Avranno forse ottenuto garanzie da Santa Giulia, sebbene quest’anno, per motivi ri-organizzativi, la gita si sia svolta nel giorno di San Giovanni Crisostomo? Quale che sia la spiegazione, ecco la cronaca: siamo partiti presto (forse un po’ troppo – ha lamentato la maggioranza degli studenti presenti – visto che si trattava dell’ultimo sabato di vacanza). Un gruppetto di 40-50enni ha subito occupato i posti in fondo al pullman, forse a memoria dei tempi del liceo; ma sono stati impudicamente sfrattati alla prima sosta dagli studenti di oggi, armati non più di chitarre, ma di tablet, smartphone e pc portatili. Eravamo già in ritardo sulla tabella di marcia quando siamo arrivati al Lago di Burano. Due guide, esperte e un po’ severe, ci hanno accompagnati alla scoperta di questa favolosa oasi del WWF, uno stagno costiero salmastro con una superficie di 140 ha ed una profondità media di 1 m., oggi collegato al mare da un canale parzialmente artificiale, che viene aperto quando il livello dell’acqua supera quello del mare. Per raggiungere la spiaggia, dove qualche audace si è persino permesso un veloce tuffo tra le onde, abbiamo percorso un sentiero di sabbia nera ferrosa, immerso nella macchia mediterranea, all’ombra di corbezzoli e lentischi, tra arbusti di mirto, elicriso e ginepro coccolone, tra i rossi grappoli della salsapariglia, la profumatissima nepitella e secolari querce da sughero. Una tappa ai capanni osservatori ha permesso ai più fortunati di avvistare qualche esemplare di quegli uccelli acquatici che hanno eletto il Lago di Burano a dimora stabile, o che lo hanno scelto come luogo di svernamento o di sosta durante le migrazioni. Sono usciti allo scoperto alcuni aironi cenerini, qualche martin pescatore, diversi tuffetti e pochi (ma affascinanti) falchi di palude. Di daini, cinghiali, volpi e tartarughe non c’è rimasto che ammirarne le tracce lasciate sulla sabbia. Dopo una pausa, ristoratrice ma non rilassante, al Casale della Giannella, siamo ripartiti di corsa verso il Giardino dei tarocchi, un parco artistico ideato e realizzato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, scomparsa nel 2002. La molla che fece nascere in lei l’impetuosa voglia di costruire il suo giardino esoterico, scattò quando conobbe il meraviglioso parco Guell dell’architetto Gaudi’ a Barcellona. Il parco, autentica sorpresa per tanti di noi, è infatti popolato di statue, ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi, ricoperte di mosaici di specchi, vetri pregiati e ceramiche colorate. La carta “dell’imperatrice”, a forma di sfinge, è senza dubbio la più intrigante: al suo interno, interamente decorato a mosaico in specchio si trovano un grande salone, un cucinotto attrezzato, un bagno e una piccola stanza da letto; in questo luogo ha vissuto e lavorato per circa 10 anni l’ideatrice del progetto. Ma il tempo è tiranno: nemmeno il tempo di perdersi in questo incantesimo, che già dovevamo ripartire verso casa. E…nemmeno il tempo di arrivare a casa, che già stavamo pensando a cosa inventare per il prossimo anno. Qualche idea meravigliosa a noi verrà. Tu, Santa Giulia, preoccupati ancora del meteo! Irene Scala Un nuovo anno di sfide Sognare, pianificare, costruire: così si costruisce il futuro. Così come in azienda anche negli sport invernali siamo giunti alle porte di una nuova stagione. In azienda si fanno i budget per il prossimo anno e nello sci si programma la stagione di gare che già inizierà nel tardo autunno. La primavera-estate sono servite per mettere dell’importante fieno in cascina. Un fieno fatto di duri allenamenti sia a secco che in ghiacciaio, una fatica senza tregua e pochi giorni di vacanza. Una preparazione che si misura con test atletici e misurazioni di forza che poi tanto servirà se abbinata ad una buona tecnica e dei buoni materiali. Un grosso in bocca a lupo a Marco e a tutti quelli che sognano, pianificano e poi costruiscono un futuro migliore, il successo per loro è già avvenuto! Andrea Biasci Un benvenuto a… Mourad , figlio di Enrico Podda Efisio, nato il 23 luglio 2014. Fiori d’Arancio Claudio Traversi ha sposato Alessandra il 30 agosto 2014 Purvaraj Jadeja è convolato a nozze con Manisha Jadeja il 19 maggio 2014 La nostra squadra cresce con: Ilker Turker Responsabile del Laboratorio Qualità della Laviosa Sanayi ve Ticaret a Fatsa, in Turchia, dal febbraio scorso. Zeynel S. Can dal 2 giugno scorso, assunto dalla Laviosa Sanayi ve Ticaret, come Resp. Vendite per il mercato domestico e delle regioni del Middle East. Fabrizio Canu ROTTA verso il LAVORO assunto il 7 luglio a Villaspeciosa(CA) come Supervisore attività di manutenzione e EHS - coordinatore stabilimento di Villaspeciosa. Giuseppe Ursino assunto il 7 luglio a Livorno come Responsabile attività manutenzione. Masiero Federico Inizio stage: 22/07/2014 Tutor: Eleonora Sarno Reparto: Organoclays QC Laboratory Federico è un ragazzo neolaureato in Chimica presso l’università di Torino e vanta un’esperienza di studio all’estero dove ha perfezionato la conoscenza della lingua inglese. L’obiettivo dello stage (della durata di 12 mesi) è lo sviluppo di esperienze e competenze nel campo delle analisi chimiche, chimico-fisiche e di controllo su bentoniti organofile. Tutto questo nell’ottica di incrementare il controllo del processo produttivo delle organoclay e valutare le performance applicative del Viscogel da utilizzare come agente reologico in pitture, inchiostri da stampa e grassi lubrificanti. Andrea Giorgi che, terminato lo stage il 31 luglio, è stato assunto come addetto laboratorio in Via Galvani a Livorno, dal 1 agosto. Pierre Breuillet assunto l’11 agosto in Laviosa MPC, come Responsabile Vendite Ingegneria Civile. Olimpia Sirtori Laviosa dal 1º settembre, Responsabile Vendite per il Progetto Lettiere in Europa e Terre Decoloranti per L’Italia; Responsabile Della Comunicazione per il Gruppo. Laurent Giuranna dal 1º settembre Direttore Commerciale di Laviosa Chimica Mineraria aìe Laviosa MPC. Öztürk Toker assunto il 1º settembre come Responsabile Amministrazione e Finanza alla Laviosa Sanayi ve Ticaret a Fatsa (Turchia). informa
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