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COMUNITà DI PRIMIERO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Specia
le am
biente
www.primiero.tn.it
Periodico DI INFORMAZIONE DELLA COMUNITà DI PRIMIERO
E ditoriale
Questa edizione Speciale della newsletter
cartacea è dedicata interamente ai temi
ambientali. In questo numero abbiamo
cercato di fare il punto su alcuni progetti in
corso a livello locale, da parte della Comunità
ma anche di altri Enti, che si occupano di
Ambiente e che operano sul territorio. Un
numero monotematico per lanciare alcuni
stimoli, per sensibilizzare i nostri lettori a
migliorare sempre più il rapporto con il
territorio.
Ecco allora che in questa edizione potrete
conoscere le novità che riguardano lo
smaltimento dei rifiuti in zona, ma anche
scoprire i dettagli del progetto “dynAlp” e
della scommessa locale “Green way” Primiero.
Non mancano un bilancio sull’attività della
Commissione Ambiente della Comunità, le
notizie dal Parco e dal Laboratorio ambientale
e due interessanti indagini sugli orti locali e
sulla flora di Primiero. Infine vi proponiamo
alcuni utili consigli su manutenzione e pulizia
delle canne fumarie a cura dei Vigili del fuoco
e dei tecnici, per evitare rischi ed emissioni
nocive in aria.
Per quanto riguarda invece l’informazione
sui temi istituzionali, nei prossimi mesi, la
Comunità si propone di avviare una serie di
incontri sul territorio, dedicati alle importanti
novità riguardanti il Piano Territoriale, ma
anche per informare i cittadini sui progetti e le
azioni in campo.
Gennaio 2014 - Numero 7
P rimiero “Green Valley”:
progetti e iniziative in campo
Azienda Ambiente, una scommessa locale
Importanti novità interessano direttamente Azienda Ambiente srl e la politica
ambientale locale. Dal primo gennaio 2014 infatti, la competenza sui rifiuti passa
dai Comuni alla Comunità di valle con conseguente adozione di regolamenti e
relativa approvazione delle tariffe da parte della Comunità stessa. Una questione
al centro del confronto locale in questo periodo, alla luce delle nuove normative
nazionali di recente approvazione e non ancora del tutto operative.
►Segue a pagina 2
■
Cristiano Trotter
Presidente Comunità di Primiero
Elisabeth Vittoria Zeni
Assessore all’informazione e
ai rapporti con il cittadino
P rimo Piano
■ Una nuova porta per PrimieroP 3
■ Il punto su Opere e progetti in corso P 4
■ Il progetto dynAlp nature
P5
■ Commissione ambiente, è tempo di bilanci
P6
■ Il Parco e lo sviluppo sostenibile
P8
■ Gli orti: risorsa per la qualità della vita e dell’abitare P 9
■ Indagini sulla flora di Primiero P 10
Comunità di Primiero Periodico di informazione della Comunità di Primiero - Editore Comunità di Primiero - www.primiero.tn.it - Direttore: Cristiano Trotter
Direttore responsabile: Christian Zurlo - Redazione: Comunità di Primiero - Via Roma, 19 - 38054 Tonadico (TN) - Tel. 0439.64641 - Fax 0439.62372 - email: [email protected]
Autorizzazione del Tribunale di Trento N. 26/2011 di data 8 settembre 2011 • Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione n. 19218- Stampa: Tipo-Lito Leonardi - Grafica: dettoefatto.com
Stampato su carta riciclata
S p e c i a l e
a m b i e n t e ► Segue dalla prima pagina
Azienda Ambiente srl appartiene già dal
primo gennaio 2012 a Comunità di valle
e Comuni che la gestiscono in base alle
esigenze del territorio e alla quale hanno
affidato la raccolta rifiuti.Il servizio viene
svolto sugli otto comuni e si affianca alle
altre attività di: gestione dei centri raccolta
(Imèr e Tonadico) con supporto al centro
di raccolta di San Martino di Castrozza.
Una nota specifica merita la discarica locale di Imèr, al centro di ulteriori novità dal
2014, in attesa di attuazione del quarto
aggiornamento del piano smaltimento rifiuti provinciale, dopo la chiusura entro il
2014. Va ricordato che già dal primo gennaio di quest’anno, la competenza diretta
sulla discarica è passata nelle mani della
Provincia.
I rifiuti a Primiero
Primiero produce complessivamente
poco più di seimila tonnellate /anno di
rifiuti. Di questi, circa duemila tonnellate
sono rifiuti destinati alla discarica locale,
mentre il resto viene destinato agli impianti di riciclaggio in Trentino e nel vicino
Veneto.
La differenziata in zona
“La differenziata da più di tre anni si attesta
a livelli di eccellenza nazionale ed europea
(80%) - conferma Sergio Bancher, direttore di Azienda Ambiente srl - confermando
però la possibilità di ulteriori margini di
miglioramento.
La problematica più urgente da affrontare
– continua Bancher - attiene certamente
all’incenerimento dei rifiuti. Nonostante la
recente campagna di informazione e sensibilizzazione, non si sono ancora raggiunti i risultati sperati. Sono ancora molte le
segnalazioni dei cittadini che lamentano
odori e fumi non consoni, prodotti da camini di abitazioni locali”. L’invito rivolto infine agli utenti, è quello ad utilizzare maggiormente lo sportello online sul portale
www.aziendaambiente.it. Dopo aver effettuato la procedura di login e password
con i dati presenti su tutte le fatture, si potrà accedere a tutti i dati aggiornati, riferiti
alla propria utenza.
Smaltimento rifiuti e servizi
al territorio
Azienda Ambiente S.r.l. è una società costituita il 27 agosto 2003 mediante lo scorporo del “settore rifiuti”, da parte della Società
“Azienda Consorziale Servizi Municipalizzati S.p.a.”. Considerata la necessità di sostituire il modello di raccolta adeguandosi
alla normativa che imponeva la raccolta
differenziata dei rifiuti, A.C.S.M. S.p.a. mediante confronto concorrenziale, individuava il Consorzio Lavoro Ambiente s.c. di
Trento quale partner privato cui cedere il
49% delle proprie azioni. Tale operazione
ha permesso di partire nell’autunno del
2004, con l’avvio delle raccolte differenziate nei Comuni di Imer e Mezzano, seguiti a
ruota da Fiera di Primiero, Siror, Transacqua
e Tonadico per terminare, nella primavera
del 2005, con i Comuni di Canal San Bovo e
Sagron Mis. Su tutto il territorio comprensoriale, tranne a San Martino di Castrozza,
2
è stato attivato il sistema di raccolta porta
a porta delle due frazioni, secco e umido,
con la distribuzione di contenitori personalizzati per entrambe le categorie di
utenza, domestica e non domestica. A San
Martino, vista la peculiarità della nota stazione turistica, è stato introdotto il porta a
porta per le quattro frazioni merceologiche secco, umido, carta ed imballaggi in
multimateriale. Dal 1° gennaio 2007, con
l’adozione di uno specifico regolamento
da parte dei Comuni serviti, Azienda Ambiente ha introdotto la tariffa di igiene ambientale con calcolo puntuale della stessa
attraverso la misurazione dei conferimenti
dei rifiuti indifferenziati.
Dalla stessa data, Azienda Ambiente provvede direttamente alla sua fatturazione,
con cadenza quadrimestrale per l’utenza
non domestica e semestrale per quella
domestica.
Le principali attività aziendali esercitate sono le seguenti: gestione di tutti gli
aspetti connessi al servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti solidi urbani; gestione del Centro Raccolta Materiali di
Tonadico, del Centro di Raccolta Zonale e
della discarica comprensoriale Salezzoni
di Imer; trasporto e smaltimento dei rifiuti
speciali limitatamente a quelli prodotti nei
comuni d’ambito.
I risultati raggiunti negli anni hanno portato il territorio servito ad un livello d’eccellenza a livello nazionale per le percentuali
di raccolta differenziata raggiunta, che si
attestano ormai da qualche anno su medie superiori all’80%.
A fine 2011, alla luce delle mutate normative di settore, l’Ente Comunità di Primiero
assieme ai Comuni di Canal San Bovo, Fiera di Primiero, Imer, Mezzano, Sagron Mis,
Siror, Transacqua e Tonadico con l’intento
di salvaguardare un servizio ormai rodato
ed efficiente
e di conservare un patrimonio di professionalità e conoscenze acquisite nel tempo, hanno rilevato l’intera proprietà aziendale. Tale operazione ha così permesso
l’affidamento diretto dei servizi RSU di
competenza di ogni singolo Socio tramite
l’istituto dell’“in house providing”.
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www.aziendaambiente.it
3 S p e c i a l e
a m b i e n t e
U na nuova Porta per Primiero
di Laura Gobber
Nei mesi scorsi la Comunità di Primiero ha
consegnato alla Provincia Autonoma di
Trento il progetto generale per la riqualificazione del fondovalle denominato Una
Porta per Primiero. Si tratta di un progetto che, proprio su incarico della Provincia,
formula delle proposte per migliorare gli
aspetti ambientali e paesaggistici della
zona tra il Ponte di San Silvestro e la località Salgetti, attraversata dalla nuova
circonvallazione d’Imer e Mezzano.
L’apertura del nuovo tracciato stradale
ha radicalmente ridefinito la percezione di un tratto di paesaggio di Primiero:
quello che costituisce la porta alle nostre
valli. Se, da un lato, si è aperta una nuova
ampia e maestosa vista sulle Pale di San
Martino e sui due paesi, dall’altro, si è
evidenziata una serie di realtà edilizie ed
ambientali che proprio qualificanti non
sono. Ci riferiamo ad alcune situazioni
edificate (come le aree artigianali lungo
il Cismon, la discarica e il depuratore), ma
anche a spazi aperti (come l’area agricola
definita di pregio delle Giare, segnata ormai da troppi barchi e depositi) e di zone
di valore naturalistico (come quella tra
Imer e le ex-peschiere) che potrebbero
innalzare il pregio ambientale di questi
luoghi e costituire nuove opportunità per
i paesi.
Il progetto generale è stato predisposto
da un gruppo di lavoro che comprendeva rappresentanti dei due Comuni direttamente coinvolti, tecnici provinciali, del
Parco Paneveggio Pale di San Martino e
della Comunità.
Quattro schede su temi generali (il torrente Cismon, le aree agricole di pregio,
la vegetazione e gli strumenti di comunicazione) ne affiancano altre dodici dedicate a siti specifici e particolarmente
critici. Formulando obiettivi di progetto,
suggerendo indicazioni o alternative d’intervento e priorità. Si toccano così, oltre a
quelli già accennati, alcuni temi molto importanti per il fondovalle: le infrastrutture, l’edificato, le aree di rilievo ambientale
ed i nuovi ingressi ai paesi.
Siamo ora in attesa dell’approvazione
della Provincia, per passare
poi agli interventi concreti.
Nel corso della progettazione
è emersa come particolarmente urgente e “pesante” la
tematica dell’impatto degli
impianti pubblici per la gestione dei rifiuti e dei reflui
– discarica RSU, Centro di
raccolta Zonale e Depuratore
– che si concentrano a valle
dell’abitato dei Masi, proprio
a ridosso della nuova circonvallazione. Su quest’area si è
deciso di intervenire con assoluta priorità, grazie anche
al sostegno economico già
erogato dalla Provincia.
Non si tratta solo di mascherare questi impianti alla vista
di chi percorre la circonvallazione ma, piuttosto, di ripensarne per intero l’inserimento
ambientale e paesaggistico.
Per questa ragione, si è proposto un approccio complessivo, modulato sui quattro
fronti e sul corpo interno delle aree. Vi sono perciò precise
proposte per il fronte strada,
ma anche per la ricongiunzione del fronte visibile a chi
entra in Primiero con il bosco
ripariale ivi esistente, per un
miglior inserimento ambientale del depuratore e del CRZ
verso Est e, soprattutto, per attenuare
l’impatto dell’insieme sull’abitato di Masi.
Questi ultimi lavori, sono ora in fase di
progettazione esecutiva da parte del Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia, e
l’inizio della loro esecuzione è programmato per la prossima primavera. Essi si
impernieranno sulla rivegetazione delle
aree limitrofe ma anche di taluni tratti del
pendio sovrastante. L’obiettivo è quello di
aumentare la naturalità complessiva dei
luoghi e assieme ottenere un miglior mascheramento o inserimento visivo degli
impianti.
La sistemazione del fronte Ovest e la ricomposizione del bosco ripariale sono
invece oggetto di accordi con il Servizio Bacini Montani della Provincia che,
nell’immediato futuro, provvederà alla rimodellazione del terreno, oggi abbandonato e degradato, e permetterà poi la sua
piantumazione con specie autoctone,
primi tra tutti i Salezzoni che da tempo
immemore danno nome all’area.
Questi quindi i primi sviluppi concreti di
un progetto complesso che ha l’ambizione di costruire una nuova, più piacevole,
Porta per Primiero.
■
S p e c i a l e
a m b i e n t e 4
I l punto su Opere e progetti in corso
di Giorgio Squarcina
Molti i progetti e le opere in corso di realizzazione in questi mesi, da parte della
Comunità di Primiero.
Progetto falesie
Per quanto riguarda i progetti riguardanti
la sistemazione e l’accesso delle palestre
di roccia Val Canali-Castelpietra in cc. di
Tonadico e del Turgion in cc. di Canal San
Bovo, ecco il punto sulle due opere programmate. Con riferimento alle “falesie di
Castelpietra” i lavori sono stati appaltati e
conclusi di recente, da parte di ‘Primiero
disgaggi’, per un importo contrattuale
di Euro 9.283,90, mentre il progetto “del
Turgion” nel Vanoi è in attesa di autorizzazione da parte del Servizio strade della
Provincia; nei primi mesi del 2014 si procederà con l’approvazione del progetto
esecutivo e conseguentemente con l’appalto dell’opera che prevede un importo
complessivo di spesa di Euro 24.900,00.
Area Cervi
Sempre nel Vanoi, a Caoria, è in attesa di
autorizzazione anche il progetto che prevede la realizzazione e l’allestimento di
un’area cervi, per un importo complessivo di Euro 51.400 complessivi. Si tratta di
fondi derivanti dai canoni BIM e assegnati
alla Comunità di Primiero che, d’intesa
con i Comuni del territorio, ne coordina
la realizzazione.
Filtri e kit di risparmio
energetico
Tra le altre azioni importanti da parte
dell’Ente, sono da ricordare i filtri antiparticolato e i kit di risparmio energetico.
Per quanto riguarda i filtri, si è conclusa
la fornitura e l’installazione di 24 unità, per un importo complessivo di Euro
53.700,00, distribuite sull’intero territorio
della Comunità, di cui la gran parte sono
state installate tra i comuni di Imèr e di
Mezzano.
E’ in fase di ultimazione anche la procedura riguardante l’assegnazione dei dispositivi di risparmio energetico, di cui n.38
per le lavatrici, n.30 per scollegamento
periferiche TV e n.27 per scollegamento
periferiche Personal computer.
Bike 860
Tra i progetti in corso, merita infine particolare attenzione il lavoro di coordinamento effettuato dalla Comunità per la
realizzazione del percorso bike 860 che
interessa tutti i Comuni del territorio, ad
esclusione di Sagron Mis.
In questo caso il progetto è in attesa di
alcune autorizzazioni di legge e nei primi
mesi del 2014 verrà dato corso all’appalto con la realizzazione di opere inerenti
la pulizia e la sistemazione sentieristica
dell’intero percorso con l’apposizione
della segnaletica, per un importo complessivo di spesa di Euro 211.000,00.
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5 S p e c i a l e
a m b i e n t e
I l progetto dynAlp nature
di Daniele Corona
La Comunità di Primiero ha aderito alla
rete dei Comuni “Alleanza delle Alpi”,
nell’ambito della Convenzione delle Alpi:
una rete europea che riunisce i sette Paesi
del territorio alpino, i cui membri si impegnano per uno sviluppo sostenibile anche
grazie ad uno scambio di esperienze e informazioni. In quest’ottica nasce il progetto di cooperazione internazionale dynAlp
nature, finalizzato allo sviluppo di buone
pratiche per la protezione della natura.
Questo progetto si articola in diversi filoni
tematici, all’interno dei quali i partecipanti
propongono le proprie iniziative.
In questo quadro la Comunità di Primiero
vuole proporre la propria partecipazione
al progetto “Conservazione, ripristino e
valorizzazione delle aree umide”: esso, in
collaborazione con il Parco di Paneveggio
– Pale di San Martino, mira a migliorare la
conoscenza delle zone umide presenti in
Valle e a sensibilizzare il pubblico sull’argomento. Per questo si rende dapprima
necessario identificare dove esse si trovano, per poi studiarne le caratteristiche
dal punto di vista morfologico, vegetale,
faunistico e l’uso che l’uomo ne fa oggi o
ne ha fatto in passato. I risultati di queste
indagini, oltre a costituire una importante base di conoscenza per il futuro Piano
Territoriale, verranno poi diffusi pubblicamente, con particolare attenzione alle
scuole anche grazie alle attività didattiche offerte dal Parco. I risultati di questa
esperienza, che vede coinvolti in progetti
analoghi anche la regione Friuli ed alcuni Comuni di Austria e Francia, verranno
condivisi e discussi in meeting europei.
L’adesione a questa proposta di massima
verrà discussa nel gennaio 2014, per una
partecipazione che si svolgerà nell’arco di
due anni.
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S p e c i a l e
a m b i e n t e 6
Commissione ambiente, è tempo di bilanci
di Daniele Gubert
La Commissione Bilancio, Patrimonio, Attività Normativa, Ambiente e Riequilibrio
Territoriale dell’Assemblea della Comunità di Primiero è tornata operativa a settembre 2013, ereditando le competenze
delle originarie commissioni “Bilancio” ed
“Ambiente” rimaste lungamente inattive
anche a seguito della raffica di dimissioni
e parziali avvicendamenti verificatisi tra gli
organi della Comunità nel corso dell’anno
passato.
Ne fanno parte, in rappresentanza dei rispettivi gruppi, i consiglieri Longo Gianfranco, Masoch Donella, Mott Giuliano,
Orsingher Annamaria, Turra Martino,
Rattin Giovanni (vicepresidente) e Gubert Daniele (presidente e segretario); è
stata finora convocata per tre sedute, l’ultima delle quali non ha raggiunto il numero
legale.
In tema ambientale le questioni affrontate
dalla Commissione, anche nell’esperienza
della originaria compagine, hanno sin qui
riguardato la qualità dell’acqua e dell’aria,
il conferimento ed il trattamento dei rifiuti
(acquisizione di Azienda Ambiente da parte della Comunità), ipotesi di sperimentazione locale della tecnologia dei microrganismi effettivi, la certificazione EMAS, i
progetti di riqualificazione del fondovalle,
la valorizzazione delle malghe del Vanoi,
progetti di realizzazione di un impianto di
biogas, il risparmio energetico ed i possibili impegni concreti per l’energia sostenibile.
L’idea più approfondita e condivisa nel
corso dei lavori è stata però quella di un
auspicato piano straordinario di recupero delle terre agricole e forestali incolte o
abbandonate di bassa quota: un progetto
complessivo di manutenzione dei versanti
limitrofi ai centri abitati, orientato a recuperare spazi al pascolo e all’agricoltura,
riqualificare attivamente il paesaggio e
ripristinare biodiversità, produrre biomassa legnosa per gli impianti di teleriscaldamento, generare opportunità occupazionali, infondere senso di responsabilità nei
proprietari fondiari, recuperare consenso
nelle popolazioni locali (il tema del “bosco
dentro casa” è molto sentito dall’opinione
pubblica).
Sono stati ascoltati in proposito il presidente di Biomasse Primiero, il sindaco di
Sagron Mis (Campagna di Sensibilizzazione al Mantenimento Naturalistico ed Estetico del Territorio), il direttore dell’Ufficio
distrettuale forestale di Primiero ed altri
uffici competenti; si è preso atto dei disegni di legge depositati in Consiglio provinciale favorevoli a questo scenario; si è esaminato il progetto BIO-EN-AREA – EBIMUN
redatto da Esco Primiero per la Comunità.
La Commissione aveva salutato quindi
con grande entusiasmo la notizia della finanziabilità del piano attraverso i sovracanoni BIM Brenta assegnati alla Comunità
di Primiero fino al 2020: sulla metà di essi
grava infatti il vincolo di utilizzo in progetti
di recupero ambientale. Questo principio
era stato a suo tempo avanzato con forza
da Agenda 21 locale di Primiero: “i proventi dello sfruttamento delle risorse naturali
devono essere prevalentemente reimpiegati in azioni di ripristino, manutenzione e
gestione ambientale”.
Niente da fare: pochi mesi dopo, tra l’impotenza e l’indifferenza degli altri organi
della Comunità, la Conferenza dei Sindaci
approvava la destinazione finale di questi
fondi, almeno fino al 2015, sulla base di
una “lista della spesa” che dava priorità a
progetti di tipo sportivo-ricreativo piuttosto che a “capricci frazionali” (vedi ad es. il
recinto dei cervi di Caoria).
Grazie all’impegno degli assessori della
Comunità Gaio e Fontana il Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di
Trento ha comunque attivato e finanziato
due interventi sperimentali di ripristino di
fondi lasciati incolti e rimboschiti senza
controllo: uno in loc. Danoli a Siror e un altro sulle aree adiacenti il letto del torrente
Vanoi a Canal San Bovo.
In queste settimane purtroppo le questioni legate al Bilancio ed alla gestione dei
servizi a carattere sovra-comunale stanno
monopolizzando l’attenzione della e sulla
Comunità, ma nell’ultimo anno a disposizione la Commissione BiPANART tornerà
senz’altro ad occuparsi di problematiche
ambientali: bisognerà ragionare sul ruolo
e sulla governance di Azienda Ambiente,
dato che dal 2014 il ciclo dei rifiuti (comprese le tariffe) dovrebbe passare sotto il
controllo della Comunità; bisognerà ragionare sui dati del monitoraggio della qualità dell’aria che saranno resi disponibili
dall’APPA; bisognerà capire se gli attori del
territorio sono veramente disposti a riempire di contenuti il concetto “Green Way
Primiero – Natura come modo di essere”,
facendone partecipi e corresponsabili i cittadini, con le loro scelte e comportamenti
individuali, o se si tratta un’altra volta di
specchietti per le allodole (Natura come
modo di apparire).
■
7 S p e c i a l e
a m b i e n t e
G reen Way Primiero, ecco il logo da richiedere
Il Marchio Green Way Primiero viene concesso in uso ai soggetti locali che, nello
spirito dell’iniziativa e puntando all’eccellenza, dimostrino di improntare la propria
azione in piena sintonia con la vocazione
ambientale e turistica del territorio
Green Way Primiero, grazie al coordinamento di più soggetti, si propone di creare
una immagine territoriale assolutamente
peculiare ed efficace, spendibile sul mercato del turismo ma non solo, grazie ad un
marchio effettivo e volto alla rappresentazione non solo della tradizione ma anche
della volontà di innovazione e crescita.
Un marchio nel quale il territorio può
identificarsi, ed attraverso il quale potrà
essere conosciuto e riconosciuto. Green
Way Primiero è un contenitore concettuale nel quale far confluire un insieme di
azioni e progetti condotti e promossi da
tutti i principali attori locali con l’obiettivo
comune di creare promozione dell’ imma-
A
gine, innovazione e sviluppo in chiave sostenibile ad ambientale.
Il logo costituisce però anche uno stimolo
per azioni private, anche minori, nel campo ambientale che sono attualmente in
corso di sviluppo e diffusione.
Si tratta quindi di un modo di essere di
un territorio fortemente ispirato alla sostenibilità e alla valorizzazione e rispetto
dell’ambiente. Green Way Primiero è uno
stile di vita unico che l’intera comunità di
Primiero sceglie di darsi per promuoversi
come territorio ai vertici dell’eccellenza
ambientale.
Nel fare questo si impegna a mettere in
campo importanti progetti innovativi nel
campo della produzione ed utilizzo dell’energia, nella riduzione del combustibile
fossile, nella mobilità e nella cura del territorio in generale. Il tutto per contribuire
ad un miglioramento economico e sociale
e ad una elevata connotazione qualitativa
del territorio anche a fini turistici.
Il Marchio Green Way Primiero viene concesso in uso ai soggetti locali che, nello
spirito dell’iniziativa e puntando all’eccellenza, dimostrino di improntare la propria
azione in piena sintonia con la vocazione
ambientale e turistica del territorio.
Moduli e informazioni:
bit.ly/greenwayprimiero
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csm premiata dall’Autorità per l’Energia Elettrica
Verifica a campione per l’Autorità, che sceglie tra
i molti distributori di energia elettrica nazionali. I
controlli si sono concentrati sui livelli raggiunti da
Acsm nel servizio di distribuzione elettrica erogata alla propria clientela
ACSM S.p.A. nei mesi scorsi è stata oggetto di una
visita ispettiva dell’Autorità per l’Energia Elettrica
ed il Gas, organismo indipendente istituito con
Legge con il compito di tutelare i consumatori e
promuovere la concorrenza, efficienza e qualità
nel settore elettrico.
La verifica, che avviene a campione tra i distributori di energia elettrica nazionali, si è concentrata
sui livelli raggiunti da ACSM nel servizio di distribuzione elettrica erogato alla propria clientela.
L’esito dell’ispezione è stato positivo e l’Autorità,
per il grado di qualità di servizio raggiunto, ha
deliberato di riconoscere ad ACSM un premio di
Euro 59.137,61 Euro.
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S p e c i a l e
a m b i e n t e 8
I l Parco e lo sviluppo sostenibile
di Walter Taufer
La riqualificazione energetica di Villa
Welsperg, la sede del Parco, che ha previsto come scelta principale l’utilizzo dell’energia geotermica e l’impegno nel settore
della mobilità sostenibile, rappresentano
due esempi importanti nel campo delle
politiche di sviluppo sostenibile.
L’edificio di Villa Welsperg rappresenta
oggi un contributo virtuoso e innovativo
in tema di “buone pratiche” energetiche.
L’intervento, oltre ad esercitare una funzione dimostrativa per imprese locali e tecnici
di progettazione, rappresenta una risorsa
per l’attività del Parco nell’ambito dell’Educazione Ambientale.
Due sono i percorsi didattici allestiti presso
la villa, uno virtuale ed uno esterno all’edificio.
Un computer con tecnologia touch nella bussola d’ingresso della villa offre la
possibilità di “navigare” nelle varie fasi del
progetto di riqualificazione energetica e di
verificare le performance energetiche del
complesso.
Il percorso virtuale localizza, su una apposita mappa, i vari interventi ed invita poi il
visitatore ad andare a vederli di persona
mediante il Percorso esterno.
Il percorso esterno prevede, nella struttura
espositiva appositamente realizzata, che
funge anche da supporto ai pannelli solari
e fotovoltaici, la spiegazione del funzionamento dell’impianto geotermico.
Altri pannelli didattici sono posizionati in
luoghi adiacenti ad interventi realizzati,
come la vecchia caldaia, il nuovo locale
caldaia, la colonnina elettrica e le pompe
geotermiche.
Ogni informazione data nei pannelli è supportata anche da disegni.
Accanto a questo intervento il Parco è impegnato da tempo nel campo della mobilità sostenibile che sarà integrato, nei prossimi mesi, dalla mobilità elettrica.
Infatti, sempre a Villa Welsperg, oltre che a
Paneveggio e a Caoria, saranno realizzate
tre ciclostazioni attrezzate, dotate di pensiline in legno per il noleggio di biciclette
elettriche e tradizionali.
Questo progetto mira ad aggiungere un
ulteriore e significativo tassello all’impegno del Parco nel campo della mobilità
sostenibile, che si integra con il progetto
di mobilità in corso di attuazione da parte
degli Enti territoriali di Primiero.
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9 S p e c i a l e
G li orti: risorsa per la qualità
della vita e dell’abitare
A cura di Condotta Slow Food “Feltrino e Primiero”
L’anno 2013 è stato per Slow Food di Primiero l’anno degli orti.
Di orti si è parlato nelle serate primaverili al Centro Civico di
Mezzano, quando un bel numero di orticoltori si è ritrovato per
confrontarsi su sementi, tecniche di coltivazione, lune e segreti.
Sugli orti si è lavorato insieme agli amici di Coltivare Condividendo, scambiando sementi al Sabato del Mondo a Imer e
chiacchierando insieme nel salotto di Cucine Migranti sulla
conservazione dei prodotti della terra.
E soprattutto di orti si sono occupate circa trenta persone,
la squadra degli OrtoContori, che, armati di schede, penne e
macchine fotografiche, hanno iniziato un puntiglioso censimento degli orti della nostra Valle.
Iniziato a luglio e portato avanti fino al sopraggiungere del riposo autunnale, il progetto ContaOrto si è posto come obiettivo quello di realizzare una fotografia del numero e dello stato
degli orti presenti sui territori del fondovalle, da Caoria a Sagron Mis. Il tutto con le forze di volontari attenti e disponibili.
Perché un’iniziativa di questo tipo?
Perché crediamo nel valore di ogni singolo orto. Valore legato all’alimentazione, all’economia familiare, alle relazioni, allo
scambio e alla trasmissione generazionale di saperi, alla tutela
del paesaggio, urbano e di mezza costa.
Perché una casa senza un orto è una povera casa. E una famiglia senza orto è una famiglia un po’ più povera.
Perché è bello scoprire come non ci sia un semplice “occuparsi
del proprio orticello” ma una comunità d’orticoltori vivace ed
eterogenea che val la pena di sostenere e far dialogare.
E perché alle volte vale la pena fermarsi un attimo e pensare che
1.500 orti (ma forse sono molti di più...) su 10.000 abitanti vorranno pur dir qualcosa, anche in termini socio-economici.
Già i primi contatti con gli orticoltori suggeriscono diversi spunti
sul valore degli orti per la qualità della vita: sul sapere degli anziani che andiamo perdendo e sulla preoccupante latitanza dei
giovani, sul mutato ruolo della donna, sui nuovi orti curati dai
maschi e dagli hobbisti, quelli dei turisti, e molto altro ancora.
Alcuni paesi e Comuni sono già stati completamente indagati
(Imer e Sagron Mis), altri si dovranno completare oppure avviare. È il caso di Canal San Bovo dove il ContaOrto si attiverà una
collaborazione con l’Ecomuseo del Vanoi (e già oltre Cereda se
ne è occupato il Laboratotio Sagron Mis).
Certo è che in primavera, con le prime piantine, rispunteranno
anche gli OrtoContori per portare a termine il censimento.
E se qualcuno avesse voglia di cimentarsi con qualche scheda,
batta un colpo! Altrimenti ci si potrà tener aggiornati: un paio
d’ore per ascoltare i risultati forse varrà la pena di investirle! Ma
aggiornamenti e risultati si potranno trovare anche sul nostro
blog. Buon orto a tutti!
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a m b i e n t e
S p e c i a l e
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I ndagini sulla flora di Primiero
a cura di Alessio Bertolli, Filippo Prosser
Fondazione Museo Civico di Rovereto
La Comunità di Valle di Primiero nel 2011
ha deciso di dotarsi di una serie di informazioni botanico-naturalistiche riguardanti il
Primiero - ad esclusione del Parco Naturale
Paneveggio-Pale di S. Martino - che saranno utilizzate nel Piano Territoriale della Comunità. Allo scopo è stato incaricato il Museo Civico di Rovereto (oggi Fondazione),
che già si era distinto in passato per aver
rilevato e pubblicato (nel 2000) la flora del
Parco e delle aree limitrofe.
Per soddisfare questa richiesta il Museo
si è avvalso sia di dati già rilevati in precedenza, sia di dati rilevati nel corso di 16
escursioni a Primiero.
I dati raccolti (che saranno prossimamente
disponibili sul sito della Comunità di Primiero: www.primiero.tn.it) hanno permesso di fornire una serie di informazioni che
possono essere sintetizzate nei seguenti
punti.
Checklist della flora di
Primiero
La flora di Primiero (senza Parco) consta
di 1482 specie (escluse le specie casuali
ed estinte). Se invece si considera anche
il territorio di Parco che ricade in Primiero
(e quindi tutto Primiero), allora la checklist
assomma a 1605 taxa. Di queste 1482 specie, ben 55 sono state trovate per la prima
volta nel corso delle escursioni di rilevamento effettuate tra il 2011 e il 2013. Una
di queste, Rubus plicatus rinvenuto in più
punti della Valle del Lozen ma anche presso Caoria, è risultato addirittura nuovo per
la flora italiana.
Piante mangerecce e
officinali
Dall’elenco delle piante mangerecce e
officinali per le quali è ammessa la raccolta
in Trentino, sono state estrapolate le specie
che in Primiero possono essere raccolte
senza mettere a repentaglio il popolamento
locale. Si tratta di una cinquantina di piante
che possono essere raccolte, da 1/2 kg
a 2 kg per persona
al giorno a seconda
della specie, sulla base
del regolamento di
attuazione del titolo
IV, capo II (Tutela della
flora, fauna, funghi
e tartufi) della legge
provinciale 23 maggio
2007 n° 11.
Specie
endemiche
Rubus plicatus, è una
specie di rovo a foglie
pieghettate diffuso
nell’Europa centrale.
E’ stato ritrovato per
la prima volta in Italia
soprattutto nella Valle
del Lozen nel corso dei
rilevamenti floristici
effettuati nel 2013 (foto
Filippo Prosser).
In tutto Primiero sono
risultate presenti 96
specie endemiche
alpine, cioè con areale
ristretto alle Alpi.
Se si considera il
solo territorio fuori
Parco, le endemiche
risultano 81.
I centri maggior
concentrazione sono:
le pendici nord del
Monte Pavione, Cima
Dodici, Forcella Valon,
il Monte Neva, la Val
Cimonega, Malga
Fossetta e la zona del
Passo Regade (dove
cade il picco massimo
con 43 specie).
Si tratta di aree a
substrato calcareo-dolomitico, mentre
quelle a substrato siliceo presentano
mediamente valori inferiori. Tra le zone
silicee le aree a maggior numero di
specie endemiche sono: il crinale da
Forcella Coldosè e Cima Coltorondo, l’alta
Val Coldosè, la Cima Cardinal, il crinale
tra Forcella Valmaggiore e Cima Cece
(quest’ultima con valore massimo per
l’area silicea: 11 specie). In generale le zone
di fondovalle presentano valori minimi.
Specie della Lista Rossa
In tutto Primiero sono risultate presenti
177 specie elencate nella Lista Rossa del
Trentino, cioè che risultano in varia misura
minacciate a livello provinciale. Se si considera il solo territorio fuori Parco, le specie
di lista rossa calano a 132. Il picco massimo
cade in corrispondenza del Biotopo (Sito
Natura 2000) Pra delle Nasse presso San
Martino di Castrozza, dove si concentrano
numerose specie rare legate a zone umide
(Salix pentandra, Potentilla palustris, Carex
limosa, ecc.).
Al secondo posto si trovano le pendici in
loc. Daneore sopra Siror, dove vi sono prati magri ed in parte umidi in pendio con
varie specie poco comuni, tra cui Orchis
coriophora. Al terzo posto si trova la Val
delle Calgere (Val Schener) con interessanti ambienti di sottoroccia (Sisymbrium
austriacum, Rosa micrantha, Arabis nova
ecc.). Seguono quindi la salita al Pavio-
1 1 S p e c i a l e
dium annotinum, Lycopodium
clavatum, Physoplexis comosa.
Specie aliene
(o esotiche)
Sono ben 89 le specie aliene
naturalizzate in Primiero. Si
tratta di piante originarie di
territori esterni al Trentino
(spesso anche all’Europa) che
si sono naturalizzate in tempi
recenti. Il maggior numero
di specie aliene si trova nelle
zone di fondovalle e presso
i maggiori centri abitati. Le
quote più elevate sono invece
prive di questa componente
ad eccezione di alcuni siti che
ospitano piste da sci o malghe. E’
infine significativo l’incremento
del numero di specie esotiche
avvenuto tra il 2001 e il 2013
(quasi il 30%): ben 26 sono state
Prato ricco di specie trovate per la prima volta nel
presso loc. Strina, triennio dopo il 2001 (e 22 nel
sopra Siror. In primo triennio 2011-2013).
Sicuramente un’importante via
piano si nota l’orchi- d’ingresso è stata la costruzione
dea tipica di prati della circonvallazione di Imermagri Orchis morio, Mezzano. In generale i bordi
particolarmente rara delle strade e gli incolti erbosi
nel Primiero adiacenti sono aree dove si
(foto Alessio Bertolli). concentrano le specie esotiche.
Esse si rinvengono in ogni
area che ha subito movimenti
ne da Malga Agnerola, con specie rare a
terra come anche le scarpate delle strade
livello provinciale (Delphinium dubium,
forestali e piste da sci. Le malghe e le aste
Cortusa matthioli) e endemiche (Primula
fluviali sono gli ambienti seminaturali più
tyrolensis), e i dintorni del Ponte San Silvesoggetti all’ingresso delle specie esotiche.
stro, con specie rare sia legate al Cismon
(Salix daphnoides) che agli ambienti rupestri (Hymenolobus pauciflorus, Asplenium
seelosii ecc.). Per contro, le uniformi pendici
boscate su silice sono quelle che di solito
presentano valori minimi o nulli.
Gli ambiti seminaturali sono costituiti, in
Aree seminaturali a
maggior pregio floristico
Specie degli allegati della
Direttiva europea “Habitat”
Sono risultate presenti 9 specie:
Arnica montana, Artemisia genipi, Campanula morettiana, Cypripedium calceolus,
Galanthus nivalis, Gentiana lutea, Lycopo-
Primiero, dai prati e dai pascoli situati sotto il limite del bosco. Rientrano qui tipologie ambientali quanto mai diversificate e
talora assai ricche floristicamente. Tuttavia
occorre tener conto che l’intensivizzazione
della conduzione di queste praterie (bonifiche agrarie, risemine, forti concimazioni)
ne ha ridotto in vari casi l’interesse per
a m b i e n t e
quel che riguarda la biodiversità vegetale
(e quindi anche zoologica). Inoltre, l’abbandono ha fatto scomparire notevoli superfici aperte, inghiottite dal bosco.
Nel corso delle indagini sono state ricercate le zone prative e pascolive che hanno ancora un reale significato floristico. In
pratica per ciascun appezzamento è stato
espresso un giudizio sintetico che ha tenuto conto dell’intensità della conduzione
agricola: se sono state riscontrate bonifiche agrarie, risemine o eccessive concimazioni l’appezzamento è stato escluso
dalla cartografia di dettaglio delle praterie
interessanti dal punto di vista floristico.
Lo spunto è stato dato da un progetto
provinciale di rilevamento dei prati “ricchi
di specie”, al quale la Fondazione Museo
Civico di Rovereto ha partecipato come
esecutrice.
Utilizzando la metodologia di questo progetto, è stato possibile verificare con dettaglio una buona percentuale delle superfici prative di Primiero. Rimane comunque
una consistente quota di appezzamenti
che, sulla base della foto-interpretazione,
della pendenza e dei dati floristici pregressi potrebbero essere interessanti per
la flora, ma che non è stato possibile controllare puntualmente sul campo per la
scarsità di giorni di rilevamento previsti. Su
un totale di 1169 ettari circa, 312 ettari risultano a pregio floristico certo, 857 ettari
risultano a pregio floristico probabile. Per
contro, ben circa 900 ettari di aree prato/
pascolive risultano di nessun pregio floristico a causa dell’agricoltura intensiva. In
generale si nota che i pascoli delle malghe
sono in gran parte di interesse floristico,
così come i prati posti in pendio. Viceversa, molte delle praterie situate in piano, e
soprattutto quelle più vicine agli abitati,
sono prive di interesse floristico. Ci si è anche resi conto di quante superfici che un
tempo erano certamente ricche floristicamente, oggi sono ridotte a una densissima
copertura di poche graminacee foraggere
che annullano la biodiversità specifica.
Sarebbe necessario riuscire a bloccare future migliorie agrarie (bonifiche, risemine)
ed eccessive concimazioni per preservare
quello che è rimasto dell’interesse floristico dei prati superstiti.
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S p e c i a l e
a m b i e n t e 1 2
C anne fumarie, “Buon Fuoco 2014”
di Paolo Cosner
Sembra provocatorio ma è l’augurio che
i Vigili del Fuoco Volontari del Distretto di
Primiero fanno alla popolazione della Comunità per il 2014.
Nelle nostre case vecchie e nuove non
mancano “spoleri”, “fornei a olle”, caminetti
e caldaie a legna, tradizionali e buoni produttori di calore e acqua calda per la nostra
vita. La combustione della legna necessita
di un camino efficiente per evacuare i fumi
all’esterno in atmosfera.
Nel corso del 2013 i pompieri del Distretto sono intervenuti 22 volte per “incendio
canna fumaria” per un totale di 136 ore di
lavoro, svolte in situazioni di rischio (per
spegnere un camino bisogna salire in alto)
e tipicamente nella stagione invernale
quando i tetti sono coperti di neve, ghiaccio o brina.
Buone pratiche
Ecco alcune semplici e buone pratiche
perché il fuoco che ci riscalda sia veramente buono ed amico.
Bruciamo legna ben essiccata e “solo” legna perchè le nostre stufe non devono
essere degli inceneritori, la qualità dell’aria che respiriamo sarà migliore; inoltre
l’acqua contenuta nel legno non essiccato
non produce calore, anzi ne consuma molto per trasformarsi in vapore acqueo e uscire in atmosfera.
Soprattutto nella fase di accensione il fuoco ha bisogno di molta aria
(nell’ordine delle decine di metri
cubi) per cui i “respiri” vanno tenuti ben aperti e il locale sempre ben
aerato, eviteremo la formazione di
pericolosissime esalazioni di ossido
di carbonio.
Puliamo o facciamo pulire il camino
almeno una volta all’anno, meglio
sarebbe due volte; le incrostazioni
di fuliggine lungo le pareti sono un
ottimo innesco per lo sviluppo di
un incendio.
Controlliamo che vicino al camino
non ci siano materiali combustibili,
ad esempio la struttura in legno del
tetto; ricordiamo che per autoaccendersi il legno non ha bisogno di
una fiamma diretta, è sufficiente la
temperatura di 250/300 gradi per
far partire la combustione (i fumi a
volte hanno temperature ben maggiori).
Se il camino si è incendiato non pensiamo
che con l’intervento dei pompieri i problemi siano risolti; con l’elevata temperatura
raggiunta nell’incendio (800/1000 gradi)
la struttura del camino può aver subito
fessurazioni o crepe dalle quali potrebbero trafilare fumo e gas tossici; quindi dopo
l’incendio è buona norma far controllare il
camino dallo spazzacamino per la nostra
sicurezza e quella dei nostri cari.
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Distretto VVF di Primiero
1 3 S p S e p ce ic ai a
l le e a ammb b i i ee nn tt ee
L a stufa di casa non digerisce tutto
di Andreas Staffler
La manutenzione delle stufe è relativamente semplice. Commettere errori può
però avere pesanti ricadute ambientali e
provocare danni alle stufe stesse.
Condizioni per una buona
combustione
· La stufa deve essere adatta alla combustione del legno
· Utilizzare legna secca e non trattata
· Bruciare pezzi di legno di grandezza adeguata
· Assicurarsi che il tiraggio sia sufficiente
Il ciclo di combustione
del legno negli impianti
domestici
Il ciclo di combustione del legno può essere suddiviso in tre fasi:
1. Essiccazione
Raggiunta la temperatura di circa 100 °C il
legno si essicca, si ritira e compaiono fessure e crepe. Evapora il vapore acqueo.
2. Degassificazione
Il legno sprigiona gas infiammabili che
bruciano ad una temperatura compresa
tra i 100 ed i 300 °C.
3. Combustione
Dopo la combustione delle parti volatili
brucia la parte restante del legno, senza
formazione di fuliggine, a temperature
che possono raggiungere gli 800 °C.
Tale fase si può riconoscere dalla comparsa di piccole fiammelle quasi trasparenti.
I due errori più frequenti
1. Combustibile errato: Non tutto
quello che incenerisce è adatto alla combustione!
Negli impianti domestici è possibile bruciare solo legna non trattata, non verniciata e ben asciutta. Chi brucia altri materiali mette a dura prova la propria stufa. La
mancanza di aerazione forzata, di un sistema di fi ltraggio e le basse temperature di
combustione (solo negli inceneritori dei rifiuti si riescono a superare i 1.000 °C) fanno
sì che nelle nostre stufe si formino gas particolarmente nocivi. Non possono essere
bruciati: carta plastificata, legno trattato,
legno compensato, sostanze artificiali di
qualunque tipo, confezioni o contenitori
(tetrapak).
2. Legno non sufficientemente
asciutto
L’acqua contenuta nel legno deve evaporare durante la combustione. Il legno più é
asciutto, meglio brucia. Il potere calorifico
è quindi strettamente legato al contenuto
di umidità. Al fine di garantire una suffi
ciente essiccatura il legno deve venir stagionato per 2 o 3 anni. Dovrebbe essere
accatastato già tagliato in pezzi adatti alla
combustione nelle stufe. Le cataste dovrebbero distanziare tra loro circa 10/15
cm in modo da garantire un sufficiente
ricambio d’aria. Far stagionare il legno in
cantine umide sarebbe un vero controsenso: il luogo per l’essiccazione deve essere asciutto, al riparo dalla pioggia e ben
arieggiato.
Le stufe domestiche non riescono a raggiungere le temperature sufficienti (fino a
800 °C) per la combustione di legno umido. Il legno non brucia correttamente e
vengono prodotti gas nocivi.
Le principali conseguenze di
un’errata combustione
Un cocktail di gas nocivi nell’aria
e nelle abitazioni
Bruciare in modo errato provoca la produzione di un cocktail di gas nocivi, di cui
una notevole quantità rimane all’interno
dell’abitazione stessa. Tra le sostanze
prodotte si possono citare:
monossido di carbonio, idrocarburi policiclici, nichel, diossina, furano, acido cloridrico, composti di piombo e cadmio, benzoa-pirene, mercurio, composti di cromo,
acido fluoridrico, composti di arsenico,
cianuri, rame, zinco, piombo.
Le ricadute sulla salute sono molteplici,
dalle affezioni respiratorie all’incremento
del rischio di ammalarsi di cancro.
Minore durata degli impianti
I gas e gli acidi particolarmente aggressivi
che si formano dalla combustione di rifiuti
sono responsabili della notevole riduzione
della durata delle stufe. Ciò comporta che
già dopo pochi anni tali impianti di
riscaldamento debbano essere sostituiti.
Divieto
I rifiuti di qualunque tipo, comprese le
confezioni, i giornali e le riviste illustrate
non possono essere bruciati né all’aperto né nelle stufe domestiche. La mancata
osservanza del divieto comporta l‘applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente.
Come controllare che la
combustione sia corretta
Controllare la qualità della combustione
nella propria stufa è relativamente semplice, basta prestare attenzione ad alcuni
segnali:
Buona combustione
• fumo quasi invisibile
• nessun odore
• cenere grigio chiaro o bianca poca fuliggine nei camini,
• basso consumo di combustibile
• fiamme blu o rosso chiaro
Cattiva combustione
• fumo denso all’uscita dal camino, di colore da giallo a grigio scuro
• formazioni di cattivi odori a causa delle
sostanze nocive
• cenere scura e pesante, testa del camino sporca di nero
• notevole consumo di combustibile
• fiamme rosse o rosso scuro.
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S p e c i a l e
a m b i e n t e 1 4
S uccesso per “Boskavai” a FieraCavalli Verona
di Mariantgela Brentaro
Per il secondo anno consecutivo, il gruppo Boskavai Gari, in collaborazione con
l’amministrazione comunale di Imèr, l’associazione cavalli e allevatori locali con
il sostegno della Comunità di Primiero
attraverso il tavolo grandi manifestazioni,
l’Apt e i numerosi sponsor, ha partecipato
a Fieracavalli Verona
È stato infatti proposto, all’interno del padiglione dell’AIA una forma di spettacolo
simile all’originale Boskavai manifestazione ludico agonistica dedicata ai cavalli da
tiro e ai lavori boschivi, che si svolge ogni
quarto fine settimana di Maggio a Imèr.
La manifestazione vuole dare una chiave
di lettura moderna di una storia molto
lunga che vede uomini e cavalli fianco
a fianco nei lavori boschivi e che si basa
sull’empatia tra uomo e cavallo. Infatti a
scopo dimostrativo e promozionale, all’in-
terno del grande palcoscenico che rappresenta la Fiera di Verona, cavalli di razza TPR,
HAFLINGER e NORICO, condotti dagli abili
proprietari si sono sfidati in prove di abilità
in un’atmosfera unica.
Il percorso è stato eseguito sotto gli occhi attenti del pubblico che per rispetto e
amore per gli animali, è rimasto in assoluto silenzio: solo il comando vocale era concesso ad ogni conducente.
Due giornate di gara, una prima di selezione e due manche nella seconda, hanno
portato all’assegnazione del primo posto
all’altoatesino Klement Jugman, con un
cavallo Norico, al secondo posto, davvero
per un soffio, il primierotto Nicola Brandstetter con Zara anch’essa una Norica e a
completare il podio al terzo posto la TPR
Torpedine, condotta da Carlo Obber, giovane allevatore di Imèr.
Non è stato facile trovare una collocazione
in un palinsesto che è già pieno di attività,
show, momenti di intrattenimento e mostre, ma alla fine la particolare cornice dei
caroselli delle varie razze, ai quali hanno
preso parte il gruppo, durata tutti i quattro
giorni di fiera e ripetuta più volte al giorno
e la due giorni del primo campionato di
traino del tronco che è stato chiamato ,in
onore della manifestazione del Primiero,
Boskavai, ha mostrato al pubblico presente in fiera uno spaccato del nostro territorio montano e della Valle di Primiero.
Un’idea nata quasi per caso, quella di portare questo tipo di manifestazione a Verona 2013, ma visto il successo e la curiosità
espressa da molti rispetto a questo tipo di
esibizioni, ci fa ben sperare sul proseguo
della manifestazione stessa e sul successo
che ci auguriamo manterrà nel tempo. Appuntamento quindi a Maggio 2014 con la
quarta edizione di BOSKAVAI!
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1 5 S p e c i a l e
a m b i e n t e
F inanziamento eventi 2014
Le associazioni interessate possono fare
domanda di finanziamento presso la Comunità di Primiero usando l’apposito modulo di richiesta
webcam
Primiero (Trento) - Per l’anno 2014 la Comunità di Primiero erogherà i finanziamenti per gli Eventi turistici/sportivi/culturali in via autonoma rispetto alle Amministrazioni Comunali.
I criteri di valutazione delle proposte rispecchiano quelli seguiti negli anni scorsi,
potranno infatti accedere a finanziamento
le iniziative che:
coinvolgono più realtà presenti sul territorio e prevedono la collaborazione tra varie
associazioni o gruppi non formalizzati;
realizzano molteplici attività e promuovono molteplici tematiche che hanno effettive ed immediate ricadute sul territorio;
coinvolgono più spazi nell’ottica della
sovra-comunalità e promuovono l’intero
territorio;
si inseriscono in vari periodi calendariali,
non solamente nelle stagioni turistiche, e
presentano caratteristiche di continuità e
ripetibilità nel tempo;
hanno un basso impatto ambientale in
sintonia con Green Way Primiero.
Le richieste di finanziamento dovranno
pervenire, previa compilazione dell’apposito Modulo di richiesta finanziamento,
all’Ufficio Ragioneria della Comunità di Primiero entro e non oltre il 15 febbraio 2014.
Eventuali finanziamenti da parte delle
Amministrazioni Comunali sono da richiedere direttamente alle stesse.
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Per chiarimenti e ulteriori informazioni
rivolgersi al Referente alla Cultura della
Comunità di Valle: tel. 0439 64641
e-mail [email protected] .
R accolta Tappi a Primiero
Si informano le molte persone che collaborano alla raccolta tappi, che i tappi
potranno essere conferiti sia presso il Centro Raccolta Zonale (CRZ) di Imer – in loc.
Salezzoni, che presso il C.R.M. di Tonadico.
Per motivi logistici, è possibile effettuare
il conferimento secondo il calendario di
apertura del CRZ e cioè:
IMER - Lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 8.00 alle 10.00, il mercoledì
dalle ore 8.00 alle 10.00 e dalle ore 14.00
alle 17.00 ed il sabato dalle ore 8.00 alle
12.00
TONADICO – martedì e venerdì dalle ore
10.30 alle 12.15, giovedì e sabato dalle
ore 14.00 alle ore 17.30
La collaborazione con Azienda Ambiente,
risolve prima di tutto le difficoltà di stoccaggio dei tappi e secondariamente alcuni
problemi burocratici legati al trasporto degli stessi. Il ricavato sarà come di consueto
devoluto alla Locale Lega dei Tumori.
Che cosa si intende per tappi:
- TAPPI DI BOTTIGLIA, DI CONTENITORI
DI DETERSIVO, DI TUBETTI
- I CONTENITORI DI PLASTICA DEGLI
OVETTI realizzati in Polietelene e marcati con la sigla PE
Non sono tappi:
- SCATOLE DI PLASTICA
- SPRUZZATORI (CHE CONTENGONO MOLLE DI METALLO CHE ROVINANO LA COLATA)
- GIOCATTOLI E QUALUNQUE ALTRO OGGETTO DIVERSO
- QUESTI DEVONO INVECE ESSERE CONFERITI SECONDO LE VIGENTI REGOLE DELLA
RACCOLTA DIFFERENZIATA.
La presenza infatti di materiali non assimilabili ai tappi, comporta un enorme lavoro
di selezione, con conseguente riduzione
del prezzo corrisposto.
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Per ulteriori chiarimenti o informazioni:
Per informazioni:
Azienda Ambiente Primiero
Tel. 0439/62624
TG COMUNITà DI PRIMIERO
Con cadenza quindicinale il programma informativo della
Comunità di Primiero, in onda sulle frequenze di TCA Trentino
Tv - TNN Canale 604.
Tutti i giorni alle 13.10 e 19.10 e in replica alle 22.40
P
rimiero, le iniziative
del Laboratorio Territoriale
Il Laboratorio Territoriale di Primiero opera sul territorio della Comunità di Primiero in ambito scolastico ed extrascolastico effettuando
attività gratuite di informazione e sensibilizzazione e laboratori.
Prossimamente il Laboratorio organizzerà due attività in occasione
della giornata per il risparmio energetico “M’illumino di meno” del
14 febbraio e della giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo 2014
rivolte ad adulti, ragazzi e bambini. Il laboratorio è situato al secondo piano del Municipo di Fiera di Primiero ed è aperto al pubblico
come sportello informativo il giovedì dalle ore 13.30 alle ore 17.30.
Per informazioni:
Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile, Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente Settore informazione e monitoraggi - Telefono: 0439 763300
mail: [email protected]
www.appa.provincia.tn.it/educazioneambientale
Newsletter: www.appa.provincia.tn.it/formnewsletter/
In breve dalla Comunità
Concorso pubblico
per esami, posto per
assistente sociale
La Comunità di Primiero assume.
Pubblicato il bando per l’assunzione a
tempo indeterminato di un assistente
sociale (categoria d livello base –
1^ posizione retributiva). Ai fini
dell’assunzione è necessaria l’iscrizione
all’albo professionale degli assistenti
sociali ai sensi della L. 23.03.1993, n. 84,
articoli 2 e 3.
Per essere ammessi al concorso gli aspiranti dovranno far pervenire apposita
domanda di ammissione redatta in carta libera secondo l’allegato fac-simile
e sottoscritta dal candidato, a pena di
esclusione, senza autenticazione ed allegando una fotocopia di un documento
di identità in corso di validità: all’Ufficio
Protocollo – c/o Ufficio Segreteria - 3° piano della Comunità di Primiero, Via Roma
n.19 – 38054 Tonadico (TN) Le domande
dovranno pervenire entro e non oltre le
ore 12.00 del giorno 20 FEBBRAIO 2014
Ogni informazione relativa al concorso
pubblico potrà essere richiesta all’Ufficio
Personale della Comunità di Primiero, Via
Roma n.19, – 38054 Tonadico (TN) (tel.
0439/64641), tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.00 e dalle
ore 14.30 alle ore 16.30; oppure nel sito:
www.primiero.tn.it
e-mail: [email protected]
Pulizia torrenti 2014
Dopo il successo dell’edizione 2013, torna
anche quest’anno l’iniziativa di pulizia dei
torrenti organizzata dalla Associazione
Pescatori Dilettanti di Primiero in collaborazione con le scuole locali, Azienda
Ambiente e coordinata dalla Comunità di
valle. L’iniziativa si terrà domenica 6 aprile
2014 sia nel Primiero che nel Vanoi, con
una data unica. Sarà un un momento di
ritrovo e di sensibilizzazione per l’intero
territorio. Informazioni dettagliate su orari e punti di ritrovo, si potranno trovare
nelle prossime settimane sul portale della
Comunità. Per altre informazioni:
www.pescatoriprimiero.it
www.pescatorivanoi.it
Sospeso servizio ricovero
animali abbandonati
Si informa che a far data dal 01 gennaio
2014 il servizio di ricovero animali abbandonati di Canal San Bovo è momentaneamente sospeso. In caso di necessità, gli
interessati sono pregati di rivolgersi direttamente alle amministrazioni comunali
territorialmente competenti.