Die Brut

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007
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Anno 6 - Numero 12 / 2013
Anno 6 - Numero 12 / 2013
[email protected]
freeride & safety /
36-44
primo piano /
14-15
Mercato suole: ora
c’è anche Michelin
Sulla neve con l’airbag:
l’evoluzione della sicurezza
Nelle ultime stagioni molti
marchi hanno inserito in
collezione gli zaini con
sistemi airbag, prodotti
dai due marchi ABS
e Snowpulse. L’incremento
Dall’unione tra la celebre azienda
francese e il colosso cinese Jihua
Group nasce JV International: un
nuovo big player nel settore delle
suole high performance. Parla il
managing director Ambrogio Merlo
della domanda per questi
prodotti non è solo
un trend ma la conferma
della maggior attenzione
alla sicurezza a 360°
EVENTi /
30-31
adidas Outdoor,
evoluzione continua
viaggi / Kamchatka
26-27
Il marchio
a 3 strisce
si è presentato
alla stampa
in Val Masino.
Presenti e parte
attiva dell’evento
i Ragni di Lecco
FOCUS ON /
16
Ski alp, per un’altra
grande stagione
profili / CARNATI & SANTONI
28
Niente strade,
solo direzioni...
Presentata la
nazionale italiana
di sci alpinismo e
i suoi nuovi impegni
agonistici. In
compagnia degli
sponsor tecnici
Scarpa e Karpos
L’ANGOLO DEL TEST /
A97 MONSTER GTX
Giovani campioni
crescono (e vincono)
product technology /
18
inchiesta /
22-23
in questo numero /
“MERINO secondo noi”
Aku test days
A prova
d’impatto
Se l’immagine non basta:
il caso del Tonale
Sherpa “verticalizza”
il suo orizzonte
24
editoriale /
/ in primo piano
a cura di Benedetto Sironi
The power
to CHANGE
A noi piace sempre guardare avanti e siamo davvero carichi per
un 2014 che si prospetta molto intenso e stimolante. Anzi approfittiamo subito per fare a tutti voi un sincero, caloroso e sportivo
augurio per il nuovo anno. Ma dicembre – si sa – è spesso periodi
di bilanci e occasione anche per guardarsi indietro, valutando il
lavoro fatto. Per Outdoor Magazine il 2013 è stato impegnativo,
forse più che altri anni precedenti, anche perché, come tutti, si
è dovuto confrontare con un mercato dove non mancano le
difficoltà. Nonostante questo è stata un annata positiva, variegata e denso di soddisfazioni. Nella quale il nostro giornale e gli
altri canali di comunicazione a esso collegati si sono confermati
ancora una volta punto di riferimento privilegiato per gli operatori. In un concetto di trade “allargato” che - è bene ricordarlo
Kohla e Power Traveller
in Italia con Outback ’97
Nike Vision sbarca in Italia
con Snowide
Outback ’97, già distributore per l’Italia di diversi marchi del mondo outdoor tra cui MSR, Ortovox, ThermA-Rest, Simond e Cascade Designs, ha acquisito
la distribuzione nazionale anche di Khola e Power
Traveller. Kohla, con sede a Innsbruck, è specializzata
nella produzione di pelli di foca per sci alpinismo e
backcountry, bastoncini telescopici estivi e invernali,
zaini e accessori. Opera in tutto il mercato europeo
con distributori specializzati nel settore outdoor. Le
pelli di foca Vacuum, premiate con Ispo Awards, hanno
creato un nuovo standard nelle pelli senza colla, pratiche e di notevole facilità d’uso, senza alcuna manutenzione richiesta. Power Traveller è invece un’azienda inglese specializzata nella produzione di pannelli
solari e accumulatori per uso sportivo e professionale.
In Italia questi prodotti saranno collocati principalmente nei negozi sportivi specializzati.
Snowide prosegue
la sua crescita con
l’aggiunta del marchio
Nike Vision (Marchon
Sport) al suo già ampio
portafoglio. Il gruppo
Nike Mercurial (in nero)
possiede infatti i brand
e Nike Mojo (in giallo)
Apo e White Doctor e distribuisce in varie parti del mondo i marchi ColourWear,
FatCan, Deeluxe, Planks, Shut Skateboards e Rexxam.
Con l’acquisizione della distribuzione di Nike Vision
per il canale sportivo completerà la sua attuale rete
commerciale. La gamma di occhiali da sole Nike Vision
si rivolge a tutti gli sport e vanta già una forte reputazione nel mercato della corsa, del ciclismo, dello sport di
squadra e del golf. Attualmente si è posta l’obiettivo di
incrementare la propria presenza nel mercato degli sport
invernali, tra cui snowboard e sci. Andrea Galli, country
coordinator di Snowide per l’Italia, sarà il responsabile di
Nike Vision per la distribuzione italiana.
DISTRIBUITI DA: Outback ‘97
035.361103 - [email protected]
DISTRIBUITO DA: Snowide
45.0055128 - [email protected]
– comprende non solo le aziende, gli agenti e i negozi specializzati e multisport. Ma anche associazioni, organizzatori di gare,
atleti, opinion leader, uffici stampa, agenzie e tutte le altre figure
che formano la crescente community dell’outdoor.
Un mercato che continua a essere in controtendenza rispetto
ad altri. Due esempi: lo sci, dopo anni di gloria, fasti e ricchezza,
da alcune stagioni pare inesorabilmente in “discesa libera” (ci si
perdoni il gioco di parole). Del resto come potremo definire un
calo continuo anno dopo anno che ha visto passare dai quasi
400mila sci venduti nella stagione invernale 2004/05 ai 173mila
di quella 2012/13 (dati ufficiali Pool Sci Italia)? Veniamo alla bicicletta: si fa un gran parlare di crescita del mercato bike e in
effetti le vendite già da un paio di anni hanno superato quelle di
automobili, sempre più gente la utilizza, il mercato dell’alta gamma
tiene bene, la bici è molto “green” e il fenomeno delle elettriche sta
iniziando ad arrivare anche da noi. Ma se andiamo a vedere i
numeri, scopriamo in realtà che nel 2012 sono state vendute 1,65
milioni di bici. Vale a dire quasi 100mila pezzi in meno del 2011. E
pensare che erano addirittura 2,7 milioni nel 1994.
Analizzando invece il mercato dell’outdoor possiamo senz’altro
dire che ha tenuto bene anche in anni di crisi e alcune discipline sono addirittura cresciute. Ciaspole, sci alpinismo e freeride
sono tra queste. Ecco perché vanno sempre tenuti ben accesi
i riflettori sul tema della sicurezza, al quale dedichiamo il focus
alle pagine 36-44. Se l’abbigliamento soffre un po’, il mercato
calzature tiene e si consolida: 32,7 milioni le paia di calzature
sportive vendute in Italia nel 2012 (+3,3% sul 2011). Il segmento
ISPO e EOG insieme per invitare a Monaco nuovi retailer
ISPO, in partnership con l’EOG, ha realizzato un’iniziativa
finalizzata ad attirare più retailer outdoor all’edizione 2014
della fiera di Monaco (26-29 gennaio). Tramite questo progetto saranno
invitati 70 retailer specializzati provenienti da tutta Europa che non hanno
mai visitato la fiera in passato o che sono stati
assenti per almeno 3 anni. A loro sarà garantito
un trattamento VIP comprensivo di accesso gratuito e accomodation convenzionate. L’iniziativa,
partita nel mese di ottobre, vede entrambi i partner incoraggiare i retailer a iscriversi e i brand
a identificare i rivenditori da invitare. È portata
avanti da un gruppo di consulenti di alto livello
nominati dall’EOG. Fanno parte di questo gruppo Eddy Codega (presidente e ceo di C.A.M.P.
SpA), Martin Riebel (ceo di Deuter), Nicolas
Warchalowski (ceo di Haglöfs), Reiner Gerstner (group
brand e marketing director di Salewa Group) e Christian
Jäggi (managing director di Black Diamond Europe). Mark
Held, segretario generale dell’EOG, ha dichiarato: “Questa iniziativa porterà benefici
a tutte le parti coinvolte, assicurando a più
retailer l’accesso alla conoscenza delle
ultime trovate in termini di prodotto e marketing e
ai brand l’opportunità di raggiungere nuovi clienti.
Sono certo che tutti i rivenditori selezionati giudicheranno utile il viaggio a ISPO Munich”.
I retailer hanno avuto tempo fino al 30 novembre
per aderire a questa iniziativa. Entro lo stesso
termine i marchi hanno potuto nominare i propri
prescelti rivenditori. A dicembre un panel di esperti
renderà noti i nomi dei 70 retailer selezionati, che
riceveranno l’invito entro fine anno.
www.europeanoutdoorgroup.com/ispoMunich2014
outdoor rappresenta solo una parte di questa torta, ma è senza
dubbio uno di quelli che continua a performare bene, insieme a
quelli del running e trail running. Altri due elementi positivi: consolidamento e crescita di molte aziende italiane sui mercati esteri
e buon flusso turistico estivo e invernale sulle nostre montagne,
anche grazie agli stranieri (solo in Alto Adige durante la scorsa
stagione estiva si sono registrati 7,5 milioni di passaggi tramite
gli impianti, +13,5% rispetto al 2012).
Pur senza sottovalutare le sfide impegnative che anche nel
2014 non mancheranno, queste considerazioni ci fanno ben
sperare nel futuro. Sempre consapevoli di una verità importante e “rivelatrice” nella sua brillante semplicità, che ben esprime
quanta importanza possano avere le attività outdoor per la
vita delle persone e quindi anche per chi in questo settore ci
lavora: parafrasando - non a caso - una massima di Nelson
Mandela, il quale affermava che “Sport has the power to change the world”, potremmo affermare che “Outdoor has the power
to change the people”. In meglio, naturalmente.
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Anno 6 - N.12 / 2013
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Chiuso in redazione il 16 dicembre 2013
4
12 / 2013
Presentata la prima collezione
footwear firmata Woolrich
La tecnologia di Cocona nel
nuovo brand 37.5 technology
Woolrich Inc (Original Outdoor Clothing Company)
ha stretto un accordo con Portland Product Werks
(PPW) per lanciare la sua prima collezione footwear
nell’autunno del 2014. Stando a questo accordo a
lungo termine e di portata globale PPW, il cui team
è composto da veterani del mercato calzaturiero,
disegnerà, produrrà e distribuirà calzature e ciabatte
made in USA per uomini e donne. L’intera collezione
sfrutterà la lana prodotta nello storico stabilimento Woolrich Mill di Woolrich (Pennsylvania), lo stesso che ha
fornito coperte ai soldati della Guerra Civile. La nuova
collezione footwear celebra la storia del marchio, che
si dice sia stato il primo a utilizzare una zip nei pantaloni da uomo e che negli anni ha trovato il modo di
utilizzare la sua lana d’alta qualità in tutti i suoi prodotti
(dai costumi del 1930 ai calzettoni da golf del 1970,
fino alle custodie iPad dello scorso anno). “Woolrich fa
parte della tradizione americana”, ha dichiarato Carl
Blakeslee (co-fondatore, designer e direttore creativo
di PPW). “Questo ci ha ispirato nella creazione di una
linea caratterizzata da dettagli innovativi e fatti a mano
che sottolineano un’autenticità difficilmente riscontrabile altrove nel mercato”. Ogni modello presenterà
quindi uno dei pattern iconici di Woolrich. La collezione
è stata presentata ufficialmente alla fiera FFANNY di
New York (4-6 dicembre). Sarà poi esposta all’Outdoor
Retailer di Salt Lake City (22-25 gennaio) e al Project
di Las Vegas (18-20 febbraio).
La tecnologia ad alte prestazioni Cocona porta da oggi un
nuovo nome: 37.5 technology. Quando si indossa un capo
il livello di comfort è influenzato dalla capacità di termoregolazione del corpo umano, che lavora per mantenere
un’ideale “zona 37.5”, ovvero tasso di umidità del 37,5%
e temperatura corporea di 37.5° Celsius a contatto con
la pelle. La rinnovata titolazione 37.5 è stata scelta per
identificare l’innovativa tecnologia e per simboleggiare la sua
capacità di catturare e rilasciare
vapore acqueo, aiutando il corpo
a mantenere l’ideale condizione
termica. Ciò avviene grazie a
particelle attive derivate da fonti
naturali, come gusci di noci di
cocco e minerali, incorporate in
fibre sintetiche. “Il nuovo nome 37.5 spiega chiaramente
le proprietà della nostra tecnologia ai brand con i quali
collaboriamo e a quei consumatori finali che cercano il
meglio”, ha commentato il CEO Jeff Bowman protagonista
del rebranding e di una serie di cambiamenti nel business
model dell’azienda già dall’inizio del suo incarico, nel maggio 2013. “Dalla primavera 2014 i prodotti realizzati con
tecnologia 37.5 saranno corredati da materiali informativi
che spiegheranno le loro eccezionali performance, in modo
che i rivenditori possano comprendere perché i prodotti dei
nostri partner non solo sembrano meglio, ma funzionano
meglio”. La tecnologia 37.5 è utilizzata da oltre 60 brand in
tutto il mondo. Tra questi: Adidas, The North Face, Pearl
Izumi, Asics, RAB, Rip Curl, Eddie Bauer, Salomon, Under
Armour, Cutter & Buck e Redington, solo per citarne alcuni.
news /
/ people
Scarpa PROTAGONISTA online,
tra nuovo sito e due video
È finalmente online il nuovo sito
Scarpa, migliorato in ogni suo aspetto.
La fruizione dei vari servizi proposta
è altamente intuitiva e suddivisa per
macro-categorie. L’utente può navigare
tra i vari settori sportivi nei quali è presente Scarpa con i suoi prodotti d’alto
livello, che tra l’altro sono presentati
dettagliatamente e in base all’attività
di destinazione in un’apposita sezione.
È disponibile poi la pagina team con
profilo degli atleti che rappresentano il
brand nelle competizioni freeride, sci
alpinismo, alpinismo e arrampicata.
La divisione istituzionale è dedicata
alla storia e al profilo dell’azienda.
Non manca un’utile pagina dedicata ai
punti vendita suddivisi per paese (Italia,
Europa, Asia e Australia). Da ultimo
l’aggiornata sezione news presenta novità dal mondo della montagna
(anche in questo caso suddivise per
attività). Da segnalare in questa pagina
due importanti pubblicazioni. In primis
il video di presentazione aziendale
“Passion has a face”, una registrazione
nella quale compaiono i volti di tutti i dipendenti Scarpa. Questo vuole essere
una dimostrazione di come gli operatori
aziendali credano in prima persona in
ciò che fanno perché lo sentono dentro
di sé come condizione. Per questo,
quindi, non hanno esitato a “metterci la
faccia”. Il secondo video è l’esclusiva
video intervista a Ueli Steck a opera di
Hervé Barmasse, una settimana dopo
la “28 hours run” sulla nuova via “C’est
la vie”, parete sud dell’Annapurna.
www.scarpa.net
Sotto un frame del video
“Passion has a face”,
visibile inquadrando
il qr code qui a fianco
Sopra un passaggio
dell’intervista a Ueli Steck.
A destra il link al video
La climber paraplegica, alla conquista di El Cap
Con la forza delle sole braccia. La climber belga Vanessa François ha compiuto un’impresa
entusiasmante, riuscendo a conquistare il 12
ottobre El Capitan, il monolite di granito che
ha reso il Parco Nazionale di Yosemite (Sierra
Nevada, California) una delle mete d’obbligo
dei climber di tutto il mondo. L’avventura è
iniziata nel 2012, quando Vanessa ha vinto
il programma Millet Expedition Project, di cui
anche Polartec è partner. Così, dopo un anno
e mezzo di preparazione e training, il sogno
è diventato realtà e nemmeno la chiusura
temporanea del parco imposta dal governo ha
potuto fermare l’atleta paraplegica. In 4 giorni
e 3 notti in parete, Vanessa e il suo team (Liv
Sansoz, due volte campione del mondo di
climbing, Marion Poitevin, membro dell’HighMountain Military Group, e Fabien Dugit)
hanno raggiunto la vetta seguendo la via Zodiac: 600 metri totalmente in verticale superati
grazie a oltre 4000 trazioni. In qualità di partner
del Millet Expedition Project, Polartec ha
applaudito l’incredibile forza e determinazione
dell’atleta. “In parete Vanessa ha superato la
sua disabilità fisica, accettando anche tutte le
sfide imposte durante un anno e mezzo di training. E per poter accedere al parco ha persino
dovuto pregare i ranger”, ha commentato Allon
Cohne, direttore globale marketing per Polartec. “Siamo felici che sia riuscita a realizzare il
suo sogno e siamo fieri della sua tenacia”.
credit: Liv Sansoz
Van Es è business unit manager in Schoeller-works
Schoeller-works, divisione di abbigliamento
tecnico da lavoro di Schoeller Textil, ha vissuto
un importante cambiamento nel
management. Infatti Hendrikus van
Es, 41enne di origini olandesi, ha
assunto il controllo dell’unità business di Schoeller-works a partire da
novembre ed è inoltre entrato a far
parte del cda. Nella sede di Sevelen,
in Svizzera, Hendrikus guida ora un
team ben composto di specialisti
ed è responsabile dello sviluppo e distribuzione del prodotto. Schoeller-works produce
tessuti funzionali per uniformi, abbigliamento
corporate e protettivo, oltre che a uso militare.
Van Es ha studiato ingegneria tessile
all’università Niederrhein di scienze
applicate. Dopo un iniziale esperienza come project manager per
un azienda manifatturiera, nel 2000
è diventato business manager in
una fabbrica di tintura per filati e poi
general manager per un’azienda europea dello stesso genere. Quindi è
passato a Mobil Tex in qualità di global product
manager e responsabile marketing.
Movement Team Italia ski alp, pronti alla stagione
Alla sua seconda stagione agonistica, il Team Movement Italia di scialpinismo sarà presente
ancora una volta con i suoi atleti alle più importanti competizioni nazionali e internazionali
della disciplina, con il fondamentale supporto di Boardcore, distributore per il nostro paese
del marchio. Esaurita la stagione estiva che ha visto alcuni componenti del team ottenere
grandi risultati nella corsa in montagna, come il 3° posto di Franco Colle al Tor des Geants o
le vittorie di Dennis Brunod in varie gare, è stato confermato il gruppo dello scorso anno con
pochi nuovi volti. Per la serie: squadra che vince non si
cambia. Così, insieme ai sopracitati, ci saranno anche
gli atleti Alain Seletto, Filippo Barazzuol (4° classificato
al Mezzalama 2013), Davide Galizzi (rivelazione della
passata stagione e atleta della squadra nazionale), Daniele Cappelletti (vincitore di numerose gare regionali),
Paolo Moriondo, la new entry Fabio Bazzana e i cadetti Erik Pettavino, Matteo Gottardelli e
Giorgia Dalla Zanna. Una squadra giovane e competitiva che spera di confermare e magari
migliorare i risultati dello scorso inverno. La casa elvetica fornirà come sempre l’attrezzatura
tecnica, soprattutto gli sci Fish e Fish Pro, perfettamente integrati dagli attacchi costruiti in collaborazione con l’azienda ATK, oltre all’abbigliamento da gara comprendente tute, antivento,
gilet, giacche da allenamento, duvet con fasce e cappelli e le sacche porta sci e indumenti.
Coordinatore del team, nonché uomo prodotto dell’azienda, è ancora Chicco Gillio.
Tadei Pivk nella scuderia italiana del Dynafit Team
A partire da questo inverno il forte atleta friulano Tadei Pivk
vestirà i colori del Dynafit Team italiano. Con un palmares
che sfiora le cento vittorie in carriera, Tadei si divide tra
corsa in montagna e gare con sci e pelli. Binomio ideale
per un’azienda come Dynafit che ha scelto di vivere oltre i
2.000 metri di quota e che ha conquistato, oltre al mercato
dello sci alpinismo, anche quello dell’alpine running. “Non
posso che essere entusiasta di entrare a far parte di un
team importante come Dynafit, che ho sempre riconosciuto
come marchio di riferimento nel mondo dello ski-alp”, ha
commentato Tadei. Nato a Gemona nel 1981, risiede oggi a
Tarvisio e lavora come addetto agli impianti di risalita. Negli
ultimi 10 anni si è affacciato al mondo di alto livello sportivo
Tadei Pivk con Andrea Zambaldi
confermando grandi doti atletiche. Nel suo palmares invernale brillano più di 50 successi, tra cui la vittoria alla scorsa
Sellaronda SkiMarathon e numerosi primati nella cronoscalata dello Zoncolan “Memorial Plazzotta”, con altrettanti record di salita. Ma è nella corsa a piedi che Tadei ha conquistato gli allori più
prestigiosi. In questa stagione si è laureato Campione Italiano di Skyrunning e ha indossato pure
la maglia tricolore di Campione Nazionale di Corsa in Montagna Lunghe distanze. A questi titoli
vanno aggiunti quello di Campione Italiano Skyrunning Combinata dello scorso anno e quello
conquistato nel 2010.
www.dynafit.com
6
12 / 2013
EA7 Winter Tour 2013/14, il via a Courmayeur
Il weekend del 7-8 dicembre a Courmayeur è partito l’esclusivo
ski presso la baita La Chaumiere. Dopo l’esordio in Val d’Aosta
EA7 Winter Tour, che porterà l’igloo firmato Emporio Armani in 11
il tour toccherà le seguenti località: Bormio (27-28 dicembre),
località sciistiche di prestigio tra Italia, Francia, Svizzera, Austria
Livigno (30-31 dicembre), Madonna di Campiglio (2-3 gennaio),
fino ai Pirenei di Andorra. Nel corso dei numerosi appuntamenti
Cortina (5-6 gennaio), Cervinia (18-19 gennaio), Alta Badia (4-7
previsti è possibile scoprire e testare
febbraio), Kitzbuhel (13-14 febbraio), St.
la nuova collezione neve del marchio,
Moritz Celerina (21-22 febbraio), Andorra
official outfitter della nazionale olimpica
(27-28 febbraio), Courchevel (3-4 marzo),
italiana, direttamente sulle piste o durante
Val d’Isere (6-7 marzo) e infine di nuovo
l’EA7 Skiing Challenge. Al momento si
Courmayeur per la tappa finale (21-23
è conclusa con successo la prima tappa
marzo). Grazie a una collaborazione con
del tour. Nonostante la scarsità di neve,
Luxottica e Fossil, inoltre, i partecipanl’evento ha attirato numerosi turisti.
ti alle varie tappe potranno ammirare
Presenti anche i maestri delle scuole sci
all’igloo EA7 un occhiale e un orologio
Qui e a fianco alcuni momenti
della tappa di Courmayeur
Courmayeur e Monte Bianco (vestiti per
dedicati alla collabotutta la stagione da EA7) che hanno coinrazione tra Armani e il
volto clienti e amici nei test delle giacche, delle tavole da snowCONI, insieme alla collezione di capi firmato
board e degli sci marchiati EA7 (questi ultimi prodotti dall’italiana
EA7 per gli atleti della squadra Olimpica e della
Blossom). Dopo la prima giornata sulle piste, EA7 ha dato la possquadra Paralimpica Italiana che parteciperanno
sibilità a tutti i frequentatori dell’igloo di prendere parte a un aprés
alle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014.
/ market
Asolo è main sponsor
dell’Ouray Ice Festival
Asolo sarà main sponsor della 19a edizione
dell’Ouray Ice Festival. La manifestazione,
tra le più importanti del Nord America, si
svolge dal 1996 a Ouray (Colorado). Il
festival rappresenta un’importante occasione di raccolta fondi per la manutenzione
dell’Ouray Ice Park, la gola naturale sita al
di fuori del piccolo centro abitato che offre
più di 200 pareti ai climbers. L’edizione
2014 è prevista dal 9 al 12 gennaio. I primi
due giorni sarà celebrata l’apertura del
festival: insieme al
party di inaugurazione è in programma una fiera
outdoor e altri eventi
collaterali. Largo
poi alle competizioni: l’11 gennaio è
prevista l’Elite Mixed Climbing Competition,
il 12 invece si terrà l’Hari Berger Speed
Climbing Competition, mentre a conclusione del festival la cerimonia di premiazione
presentata da Asolo. In foto l’atleta Asolo
Simon Duverney, vincitore della scorsa
edizione del festival.
Quechua: ora anche
uno smartphone “outdoor”
Per offrire agli amanti degli sport outdoor
un degno compagno di avventure mobile,
Quechua presenta Phone 5. Il brand
esordisce così nel mercato mobile con
uno smartphone mountainproof. Costruito
da Archos e già disponibile in esclusiva
da Decathlon (anche nello store online),
Quechua Phone 5 viene venduto al prezzo
di 229,99 euro. Questo smartphone
promette di adattarsi alle
condizioni più estreme e
resistere agli urti, può inoltre
essere utilizzato tutto un
weekend con monitoraggio
GPS e 3G attivati. Resiste
a temporali improvvisi ma
anche a cadute nella neve o a tempeste di
sabbia. Si tratta in pratica di un dispositivo dalle prestazioni dichiarate allettanti
(fatta eccezione per la fotografia avendo
una fotocamera frontale da 2Mpx e una
posteriore da 5Mpx) proposto a un prezzo
interessante. Il target ufficiale è rappresentato da sportivi e amanti della montagna.
Considerando però le sue caratteristiche,
potrebbe essere allettante anche per chi
vive la propria vita cittadina allo scoperto
dalle intemperie e in costante movimento.
12 / 2013
7
news /
/ eventi
/ iniziative
Doppietta The North Face tra Ravaschietto e Gialdini
Fischer “svelata” ai negozianti italiani
Il mese di ottobre è stato particolarmente ricco per il marchio The North Face, che insieme ai negozi Ravaschietto Sport (Cuneo, vedi foto) e Gialdini (Brescia) ha presentato due
eventi (totalmente gratuiti) dedicati ai giovani climber. Il primo si è tenuto il pomeriggio del 19
ottobre nel piazzale antistante il negozio piemontese, dove è stata messa a disposizione di
tutti i partecipanti una parete attrezzata (vedi foto). Lì alcuni esperti erano a disposizione per
condividere i rudimenti e i segreti dell’arrampicata.
Chi invece preferiva cimentarsi con la slackline ha
potuto contare sui consigli e l’esperienza del team
Spider Slacklines. Il punto vendita di Brescia invece
ha dato appuntamento a venerdì 25 ottobre per un
vero e proprio contest di boulder nell’area retrostante Gialdini. Anche qui erano presenti gli amici
di Spider Slacklines, pronti a invogliare chiunque
intendesse provare la fettuccia. Entrambi gli eventi
sono stati conclusi da un aperoparty.
OberAlp, distributore in Italia del marchio
Fischer, ha organizzato a metà novembre,
presso la sede del produttore di sci a Ried
im Innkreis, una due giorni rivolta ai dealer
italiani specializzati nello sci di fondo. Ben
tredici negozi (la metà dei Fischer Racing
Center italiani) hanno aderito all’invito
promosso da Stefano Bovolon, responsabile della distribuzione nel nostro paese:
“Poter vedere in prima persona l’intero ciclo
produttivo ha consentito di capire il valore di
uno sci da fondo e della complessità nella
sua costruzione”, ha commentato Stefano.
La “spedizione” italiana a Ried era composta dai responsabili della linea “fondo” dei
seguenti negozi: DF Sportspecialist di Orio
al Serio (BG), Pizio Sport di Schilpario (BG),
Dameno Sport di Milano, Lapponia Sport di
Livigno (SO), Sport Station di Livigno (SO),
Polartec Scufoneda 2014: fermento freeride
Il programma è ancora tutto da definire,
ma la Val di Fassa è già in fermento per la
XVII edizione della celebra festa del freeride Polartec Scufoneda, che avrà luogo,
come sempre, a Moena dal 12 al 16 marzo
2014. L’evento, unico nel suo genere, è
un’affascinante occasione di incontro fra
l’antica cultura ladina fassana e il freeride
di respiro internazionale. L’esito del connubio sa catalizzare l’attenzione di freerider
estremi, così come di semplici appassionati di sci, famiglie e cultori delle Dolomiti.
Tra le “perle” del poliedrico programma,
spicca la serata di giovedì 13 marzo dedicata a Marco Confortola, che racconterà
la sua ultima spedizione al Manaslù. E poi
Dolomiti Tour, accompagnati da qualificate
Guide Alpine, Snow-Yoga, Teleboys per i
Cavallo Centro Sport di Borgo San Dalmazzo (CN), Terasport di Torino, Ginetto Sport di
Reggio Emilia, Italo Sport di Dobbiaco (BZ),
Hellweger di Monguelfo (BZ), Passsport di
Busche, Cesiomaggiore (BL), Running Store
di Bassano d. Grappa (BL) e Punto Sport di
Gallio (VI). I partecipanti hanno potuto incontrare i product manager delle diverse linee di
prodotto e il CEO Franz Foettinger.
La Sportiva organizza il 1° clinic per risuolatori
giovanissimi, esibizioni di slackline. Molto
attive saranno anche le serate, con party
sotto le stelle e nei pittoreschi rifugi moenesi all’insegna del buon cibo. Il Villaggio
degli Scufons al Passo San Pellegrino
fungerà da centro catalizzatore delle attività e sarà dominato dalla presenza delle
aziende partner, in primis Polartec, title
sponsor della Scufoneda.
Un servizio al cliente sempre più accurato e approfondito, per seguirlo non solo al momento dell’acquisto ma in ogni fase del ciclo di vita del prodotto. Questo è ciò che il mercato
di oggi richiede ed è per questo motivo che La Sportiva ha organizzato all’interno del suo
quartier generale di Ziano di Fiemme il primo
clinic di risuolatura di scarpette da arrampicata. Il corso rivolto ai risuolatori specializzati è
stato fortemente voluto dall’azienda in quanto
parte fondamentale di un progetto allargato che
prevede la costituzione di una rete di risuolatori
specializzati e ufficiali che utilizzano ricambi originali approvati. Partendo dalla considerazione che
i climber di tutto il mondo sono consapevoli che
ogni scarpetta che acquistano dovrà essere risuolata almeno una volta nel corso del suo
utilizzo, il brand trentino ha voluto offrire ai propri clienti fidelizzati la possibilità di usufruire
di un servizio che garantisca la qualità dei prodotti nel tempo.
Nanga Parbat Winter Expedition: ecco i dettagli
Nanga Parbat Winter Expedition 2014 è la
nuova, impegnativa impresa presentata da
The North Face, che vedrà all’opera gli atleti
testimonial del marchio Simone Moro e
David Goettler nel tentativo di diventare
i primi alpinisti a raggiungere la
vetta del Nanga Parbat d’inverno. La durata prevista per
la spedizione è di tre mesi,
partenza a dicembre. Dal
1988 sono stati 29 i tentativi
di ascese invernali sugli ottomila del
Pakistan, di cui 16 sul Nanga Parbat. Ma
nessuna di queste è stata coronata da successo. Conosciuta come la “Killer Mountain”,
il Nanga Parbat è costata la vita a numerosi
climber. Nona montagna più alta del mondo,
raggiunge gli 8.125 metri di altezza ed è una
delle sole due cime tra i quattordici ottomila
a non essere mai stata scalata d’inverno,
insieme al K2. Le finestre meteorologiche
buone, in inverno, sono brevi e Moro
stima che le possibilità di raggiungere la cima si attestino intorno al 20%. “Andrò
d’inverno. Di nuovo. Sì,
d’inverno. Semplicemente
perché è il mio sogno, semplicemente perché l’esplorazione
non finisce mai”, ha commentato Simone.
David al contrario è alla sua prima esperienza. L’atleta del team The North Face Emilio
Previtali fornirà invece aggiornamenti in
esclusiva tramite messaggi, foto e video.
Vibram all’università: lezione in Bovisa per Bramani
Vibram rappresenta una storia di oltre 70 anni (fondata nel 1937) che è stata caratterizzata
da una continua ricerca del design, dell’innovazione e della qualità. Per questo l’eclettico presidente dell’azienda Marco Bramani è stato invitato il 5 dicembre a tenere una lezione in aula
nel contesto del workshop Greentire del Master in Design Strategico organizzato da POLI.
design - Consorzio del Politecnico di Milano, in collaborazione con il MIP, School of Management del Politecnico di Milano. Tale workshop infatti si pone l’obiettivo
di ideare nuovi concept di prodotti e di servizi in grado
di utilizzare e valorizzare il granulato di pneumatico
attraverso progetti destinati a specifiche comunità di
utenti. L’intervento di Bramani ha ripercorso i passi
fondamentali della storia di Vibram, dall’intuizione di
utilizzare la gomma per la realizzazione delle suole fino
al progetto FiveFingers. E in mezzo tanti altri capisaldi:
la spedizione sul K2, il concorso internazionale “Yellow-Tag”, il Vibram Creative Lab, il Vibram
Technological Center e il Performing Test Center in Cina. Attraverso la testimonianza del
presidente, gli studenti presenti in aula hanno avuto l’occasione di conoscere direttamente la
storia aziendale e come innovazione e design siano i motori di un costante sviluppo.
8
12 / 2013
news /
Al Rockspot di Milano
Casio lancia PRO TREK
e collabora con EOF
La nuova sede della palestra Rockspot di
Milano (via Gramsci 29, Pero) ha ospitato
a fine ottobre la presentazione ufficiale del
nuovo Casio PRW-3000, modello di punta
della linea Pro Trek, concepita per l’outdoor
e l’escursionismo. “Un vero concentrato
di tecnologie all’avanguardia”, afferma
Giuseppe Brauner, director marketing
& sales Casio Italia. “Abbiamo ridotto le
dimensioni della cassa, concepito un design
ancora più sottile e leggero e migliorato
sensibilmente le funzionalità”. Insomma,
una valida alternativa per gli amanti delle
discipline outdoor rispetto agli altri strumenti
da polso offerti dagli altri brand (tra tutti
Garmin e Suunto). Anche se sprovvisto di
gps PRW-3000 presenta altre caratteristiche
tecniche interessanti.
DIREZIONE, ALTITUDINE E ALTRI
SENSORI – Primo nel suo genere, PRW3000 vanta la tecnologia brevettata Triple
Sensor Version 3, che include un sensore di
direzione di dimensioni ulteriormente ridotte
- soltanto il 5% dello spazio occupato dal
precedente sensore per un consumo della
batteria pari solo al 10% - e un sensore di
pressione per la lettura di altimetro/barometro
e sensore termometro.
Estrema precisione di lettura
dell’altitudine, ricalcolata ogni
secondo, e migliore potenza
di calcolo, oggi in grado di
ridurre significativamente
i tempi di misurazione
dell’altitudine - da 5m a 1m. Le nuove
caratteristiche includono anche un “allarme di
tendenza” per la pressione atmosferica che
avvisa in caso di sbalzi improvvisi, in modo
da tenere l’utente costantemente informato
circa i cambiamenti di pressione che
potrebbero altrimenti essere ignorati.
ORARIO E RICARICA SOLARE - La
tecnologia proprietaria di Casio Multi-Band
6, denominata Atomic Timekeeping, allevia
il disturbo di dover modificare l’orario al
cambio dell’ora legale o il calendario negli
anni bisestili. Il nuovo modello si sincronizza
automaticamente a seconda della città di
provenienza con gli orologi atomici
posizionati negli Stati Uniti, in Germania,
Gran Bretagna, Cina e Giappone (world time
per 48 città). Uno degli aspetti più interessanti
è la ricarica solare offerta dalla tecnologia
Casio Tough Solar Power. La funzione Power
Save consente lo spegnimento in caso di
prolungata mancanza di esposizione alla
luce, permettendo di conservare energia.
L’orologio si ricarica anche in presenza di
luce fievole o fluorescente.
ALTRE CARATTERISTICHE - Il cinturino
sottile, realizzato con morbido uretano, si
modella facilmente al polso, e garantisce
estrema durevolezza e comfort in qualsiasi
escursione. Tra le altre dotazioni tecniche:
impermeabilità 10bar (100 mt), resistenza
alle basse temperature (-10C/14F), bussola
digitale con memoria di rilevamento,
visualizzazione orari alba/tramonto,
retroilluminazione EL completamente
automatica con postluminescenza, 4 allarmi
giornalieri + 1 SNZ, cronometro 1/10 di
secondo (capacità di misurazione di 1.000
ore), timer per conto alla rovescia (24h).
Pro Trek PRW-3000 è venduto nelle migliori
orologerie e gioiellerie al prezzo di 299
euro nella versione con cinturino in resina
e al prezzo di 399 euro nella versione con
bracciale in titanio.
IN NEPAL CON EOF – Nel corso dell’evento
milanese annunciata anche la collaborazione
con il team Essence of Freedom, che
utilizzerà l’orologio a partire dalla spedizione
in Nepal partita nel
mese di novembre, fino
all’estate 2014. EOF
è un’associazione no
profit che si propone di
salvaguardare, promuovere
e diffondere la cultura
e la conoscenza del territorio Dolomitico.
Un gruppo di persone accomunate dalla
passione per la montagna e dall’amore per
la scoperta e l’avventura all’aria aperta.
Mattia Bonanome, snowboarder e alpinista,
appassionato di tutte le discipline outdoor, è il
leader di questo team, nonché responsabile
del negozio Jack,Wolfskin Store di Riva del
Garda. Lo accompagnano Ferdinando e
Luca Bassetti, giovani alpinisti trentini che
hanno già all’attivo numerose ed importanti
ascensioni su roccia, ghiaccio e con gli sci.
www.protrek.eu
www.eof-dolomiti.it
/ nuove aperture
A Brescia il 12° flagship store The North Face d’Italia
Ha aperto i battenti il 1° dicembre il dodicesimo monomarca italiano The North Face. Lo store sorge a Brescia, in
via Trieste 43 F/G, e si sviluppa su un unico piano di 90
mq. Rispecchia il layout contemporaneo tipico del brand:
il legno chiaro, l’acciaio, le scelte cromatiche nei toni
dell’arancio si armonizzano e creano una cornice perfetta
per dare massimo risalto alle grafiche e ai prodotti. “Siamo
lieti di rafforzare la nostra presenza in un’area geografica importante come quella rappresentata dalla città di
Brescia”, ha commentato Andrea Ruota (country manager The North Face Italia). D’altro canto
Matteo Massardi, titolare del nuovo store e già proprietario del negozio Gialdini Sport di Via
Triumplina, ha dichiarato: “Sono molto fiero che la collaborazione con The North Face abbia
portato all’apertura di un monomarca nella città di Brescia”.
Da gennaio sarà operativa la filiale tedesca di Petzl
La distribuzione dell’azienda francese Petzl sta attraversando un periodo di forte cambiamento.
Petzl e il marchio di corde Béal si sono affidati per anni agli stessi distributori. Una situazione
sempre più difficile da gestire ora che Petzl ha deciso di arricchire la collezione con una propria
linea di corde dinamiche. Tra i tanti cambiamenti in atto, spicca la decisione
di porre fine alla partnership con il distributore tedesco Krah di GarmischPartenkirchen, per inaugurare una propria filiale a sud di Monaco. Con
questa nuova apertura, l’azienda coprirà i mercati dedicati ad attrezzatura
sportiva e dispositivi di protezione per professionisti in tutto il paese. Gli uffici
tedeschi si occuperanno di vendite, marketing, customer service e training per la forza vendite.
L’headquarter francese di Crolles, invece, gestirà le spedizioni e la contabilità. La filiale tedesca
sarà operativa dal 1° gennaio 2014 e risponde all’esigenza di Petzl di servire direttamente il
mercato locale tramite un team di 4 agenti per la linea sportiva, ai quali si aggiunge un quinto per
il business dei dispositivi di protezione. Krah continuerà a distribuire in Germania Béal.
Inaugurato il Salewa Store di Predazzo
Al cospetto dell’alpinista Christoph Hainz, Salewa ha inaugurato un monomarca a Predazzo,
cuore nevralgico della Val di Fiemme. Il Salewa
Store di Via Fiamme Gialle 62 rappresenta
per l’azienda altoatesina uno step importante nello sviluppo del marchio “ma soprattutto
vuole essere un punto d’incontro per i numerosi
appassionati di montagna che vivono e crescono
in una terra dalla lunga tradizione alpinistica”, ha
ricordato durante l’inaugurazione Heiner Oberrauch, presidente del gruppo Oberalp-Salewa. Il
punto vendita ha un’area espositiva di 272 mq dove l’intera offerta viene valorizzata dall’approccio multisensoriale messo a punto dall’azienda dell’aquila nera. Infatti, la forte innovazione introdotta nei Salewa Store si basa sulla sensorialità come elemento caratterizzante: un
ambiente armonioso sotto tutti i profili (dalle luci ai colori, dalla musica ai profumi, dal tatto al
gusto) per un’esperienza in grado di coinvolgere tutti i sensi. Il cliente ha anche a disposizione
un’area lounge dove può rilassarsi leggendo un libro o sfogliando una rivista di montagna.
Presente anche un corner dedicato a Dynafit.
A Bologna un nuovo Partner Store Patagonia
10
12 / 2013
Stretta di mano tra il management di Casio
e i tre membri di Essence of Freedom
Patagonia ha inaugurato il suo primo Partner Store
di Bologna. Il negozio ha aperto i battenti lo scorso
22 novembre e sorge nel centro storico della città
in via Urbana 1/b - angolo Via D’Azeglio. L’apertura
di Bologna, che sarà gestita da Michele Furlanetto, rappresenta un’importante svolta per il marchio
americano, come sottolinea Stefan Wahlén (European
managing director Patagonia) quando afferma: “Il nostro obiettivo è quello di diventare un marchio leader
in Europa. Vogliamo aumentare la nostra visibilità e
rafforzare la nostra posizione, è per questo che siamo entusiasti dell’apertura del nuovo Partner
Store bolognese”. Grazie ai suoi 150 mq di spazio, il negozio bolognese guiderà il pubblico in un
viaggio tra alpinismo, sci, snowboard e trail running con l’entusiasmo e l’attenzione al dettaglio
che hanno sempre contraddistinto il modus operandi di Patagonia. Le collezioni d’abbigliamento
sono a disposizione degli appassionati del mondo outdoor e non solo, con un particolare focus
su tutti quei prodotti che più di altri hanno fatto la storia del brand.
Via Urbana 1/b - 051.333565 - [email protected]
/ partnership
IFSC punta all’oriente insieme a Synca Creations
Advanced Retail Project insieme a Metaenergia
La federazione internazionale di climbing
(IFSC) ha siglato un importante accordo con
l’azienda giapponese Synca Creations allo
scopo di trasmettere in Giappone i campionati mondiali e la coppa del mondo 2014.
Tale partnership rappresenta una novità
assoluta per la visibilità e il marketing della
federazione e permetterà la distribuzione e la trasmissione degli eventi climbing
anche sul network Sky A. “Questo contratto
televisivo segna un importante passo avanti
per l’IFSC”, ha commentato il presidente
Marco Scolaris. “Sarà inoltre d’aiuto alla
federazione nazionale giapponese: ora nel
La società energetica Metaenergia e Advanced Retail Project (A.R.P.), società che
gestisce i punti vendita e la distribuzione
per conto di Ferrari, The North Face, Illy,
Molto Italiano, Mountain Affair e G-Star Raw,
hanno recentemente raggiunto un accordo di
partnership. L’intesa, della durata di 1 anno,
prevede l’erogazione di energia elettrica
e gas da parte di Metaenergia con l’obiettivo di sviluppare attività di co-marketing
e co-branding. L’accordo sancisce inoltre
interventi di rendimento energetico presso le
strutture coordinate da A.R.P., offerte commerciali ideate da Metaenergia e dedicate
paese ci sarà visibilità televisiva regolare per
ogni evento internazionale della stagione,
consentendo di celebrare i propri atleti e
di farli conoscere a un’audience maggiore”. Curiosamente, la sigla dell’accordo ha
coinciso con la conquista di 3 medaglie da
parte di atleti giapponesi all’evento conclusivo dell’IFSC Lead World Cup: Momoka
Oda, Akiyo Noguchi e Sachi Amma hanno
ottenuto rispettivamente un oro, un argento
e un bronzo. Va ricordato che quest’anno la
IFSC ha siglato anche un contratto di 4 anni
con l’agenzia Broadreach per la distribuzione
in Europa in televisione e new media.
sia ai dipendenti sia ai clienti di A.R.P., nonché la promozione di eventi e iniziative rivolti
al pubblico. Attivo sull’intera filiera del retail
di alta gamma, Advanced Retail Project,
solamente attraverso la collaborazione con
Ferrari SpA per il progetto Ferrari Store e VF
Corporation per lo sviluppo dei The North
Face Store, gestisce oltre 30 punti vendita
tra Italia, Spagna, Svizzera e Germania.
Con il progetto “Molto Italiano” e “Illy Shop”
è invece impegnata nel settore del food e
dell’hospitality.
www.arpspa.com
www.metaenergia.it
Killy veste il circuito
Porsche Sci Club Italia
Con la neve che ha già raggiunto e coperto
parte delle Alpi, è giunto il momento di tornare in pista. Killy conferma anche quest’anno
la sua partnership con il circuito Porsche Sci
Club Italia: 5 weekend esclusivi che riuniscono i soci del Club per
trascorrere intensi fine
settimana sulla neve
tra sfide agonistiche,
serate conviviali ed
esperienze sportive.
Grazie alla direzione
tecnica del campione
azzurro Peter Rungaldier il circuito si annuncia molto interessante,
con una tappa in più rispetto alla stagione
scorsa. Killy vestirà lo staff tecnico e contribuirà al ricco montepremi. L’esordio è avvenuto
il 6/8 dicembre a Selva di Val Gardena.
Seguiranno poi gli appuntamenti a Madonna
di Campiglio (24/26 gennaio), Ponte di Legno
(7/9 febbraio), Zoncolan (21/23 febbraio) e
Cervinia (14/16 marzo).
Black Diamond con Gore
e Schoeller per il 2014
Nuove partnership per Black Diamond
Equipment, che lega il proprio nome a due
colossi del mercato. Il primo vede il brand
collaborare con W. L. Gore & Associates.
I capi della linea autunnale 2014 saranno
dotati della nuova tecnologia prodotto GoreTex Cohæsive. In attesa di brevetto, è un
sistema di regolazione dei cordoncini che
integra e interfaccia componenti hardware 3D direttamente nel tessuto. In questo
modo sono garantiti utilizzo intuitivo e
facile regolazione
anche indossando i guanti. La
linea include inoltre capi rappresentativi ai
quali è applicata la tecnologia Gore, come
la giacca, la salopette e i pantaloni Front
Point o gli abiti minimal Sharp End. Black
Diamond presenta anche la prima combinazione di strutture con cuciture nastrate nei
capi sia con materiali in Windstopper Active
(la giacca e il guscio Convergent Down) sia
Soft Shell (il guscio e i pantaloni Induction).
Seconda importante partnership, quella con
Schoeller per la prima linea di abbigliamento
integrato Dawn Patrol. L’abbigliamento in
questa proposta d’elite è dotato di Schoeller
NanoSphere. L’Hybrid Shell Dawn Patrol
presenta in aggiunta la membrana c_change per una protezione da acqua e vento differenziata nelle varie parti del corpo. Questo
capo è provvisto di cappuccio Post-Op in
schoeller-naturetec.
12 / 2013
11
PRODOTTI FALL WINTER 2013 & 2014 /
aku
Bellamont Plus
La Sportiva
Syborg
Altamente tecnica con un pizzico di fashion appeal, è
Bellamont Plus è una calzatura esclusiva e di alta qualità, adatta
Syborg è lo scarpone da competizione in Grilamid che
una garanzia di isolamento ed eccellente protezio-
per un utilizzo urbano o nel tempo libero attivo. Rappresenta un
nasce dall’esperienza e dalle innovazioni tecnologiche
ne dagli elementi. Il tessuto Polartec Power Shield
esempio dell’impegno di Aku nella ricerca di soluzioni progettuali
più avanzate proposte da La Sportiva sulla celebre
rappresenta l’interpretazione più avanzata
a ridotto impatto ambientale: la concia e riconcia dei pellami av-
serie di scarponi in carbonio Stratos. Condensa tutte
del concetto di soft-shell: offre ultra-legge-
viene senza utilizzo di cromo, battistrada e intersuola contengono
le soluzioni più innovative presenti su Stratos Cube in
rezza, calore, impermeabilità, performance
materiale riciclato dalla lavorazione della gomma, i lacci sono in
un modello per competizioni e allenamenti realizzato in
anti-vento, traspirabilità, tenacia estrema.
cotone naturale. Il 99% dei materiali impiegati nella costruzione è
materiali plastici leggeri, resistenti e super performanti.
L’interno della giacca in morbido fleece è
inoltre di origine europea. Le caratteristiche costruttive del pro-
Il sistema di chiusura “race-ready ” a leva singola, con
laminato a uno shell protettivo in Nylon/
dotto collocano Bellamont Plus, proposta nelle varianti bassa e
l’esclusivo meccanismo CavoBike brevettato, permette il
Spandex. Fit atletico, design pulito, funzio-
Mid, nella categoria delle calzature per uso quoti-
passaggio dalla modalità walk a quella ski in un unico
Norrøna
/29 Polartec Power Shield jacket
diano di ispirazione outdoor.
nalità estrema per l’outdoor e l’urbanwear.
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DISTRIBUITO DA:
Aku Italia
0423.2939 - [email protected]
www.norrona.com
rapidissimo movimento, caratteristica che ha fatto della terza generazione di Stratos il prodotto più vincente della categoria nelle competizioni internazionali. La
patella superiore con triplice regolazione e la chiusura
micrometrica inferiore Spider Buckle permettono la
personalizzazione massima del fit e di poter
La Sportiva
Zelda Down JKT Woman
scaricare in sicurezza la potenza in fase di
Montane
Fireball Jacket
Giacca in piuma d’oca con esclusivo trattamento impermeabile. Ideale per utilizzi
per
discesa. Grazie alla mobilità eccezionale
garantita dai 75° d’inclinazione, al volume
interno di 100,4 mm, alla rullata accentuata
l’arrampicata
e
e al peso contenuto, Syborg è un prodotto
prolungati in montagna grazie alla sua
Creata
rapidità di asciugatura, è la protezione
backpacking con uno zaino ri-
il
veloce, performante in salita e di-
perfetta da utilizzare in situazioni di so-
dotto, la Fireball Jacket offre
scesa e tra i più leggeri della
sta e durante le sessioni d’arrampicata
isolamento termico a fronte di
categoria.
in fase di sicura. L’isolamento termico è
un’elevatissima
inoltre accentuato dall’imbottitura in
tanto da essere appena nota-
Primaloft ECO, che contribuisce alla
ta quando riposta nello zaino. Il
velocità di asciugatura globale del
peso piuma è stato ottenuto uti-
capo anche in condizioni di forte umidità o
lizzando il resistente ma leggero
pioggia. La parte inferiore della giacca è concepita per l’utiliz-
Pertex Quantum, il poco voluminoso
zo con imbrago grazie a un girovita pulito e senza costrizioni
e leggero Primaloft Eco e il design minimalista ma estremamen-
e al posizionamento strategico delle tasche. A impreziosire que-
te funzionale di cappuccio, maniche e tasche. Il capo può
sto must have della collezione winter mountainware dedicata
essere utilizzato come guscio esterno nelle giornate fredde
Massimo livello di performance per questa
alla donna, la fodera in microfleece posta internamente al cap-
e asciutte o come strato intermedio sotto un guscio se le
giacca Summit Series, modellata e costru-
puccio per un maggior comfort e calore. Il cappuccio è inoltre
condizioni si fanno ostili.
ita in un unico pezzo di HyVent Alpha 3L.
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movimento.
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traspirante mai creato nella tecnologia delle ovatte, leggero, caldo
e comprimibile, al tessuto Polartec
Power Stretch Pro per la massima
libertà di movimento. Presenta costruzione ergonomica Flex Comfort con maniche pivot, 2 tasche
quick access con zip, polsini con
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e versatile, in tutto e per tutto dedicata alle “active ladies”. Il tessuto
Polartec Thermal Pro 200 Recycled
combina sensibilità eco-friendly
lamento senza peso, traspirabili-
SCARPA
Freedom SL
tà, tenacia estrema, morbidezza,
Freedom SL combina high-performance,
comfort impareggiabile. Il capo of-
leggerezza e un’ampia escursione del
fre: pratica zip integrale, tasche scal-
gambale. Inoltre presenta costruzione in
da-mano con zip invisibile, fit atletico.
Pebax e un’anima in carbonio (Carbon
e performance chiave quali iso-
Core Technology). La suola intercam-
buco per pollice, polsini e orlo con
taglio diagonale. Realizzata per lo
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scialpinismo.
EB
Django
Eb propone una scarpetta
in pista e fuori pista. La scarpetta Scarpa Intuition Speed Ride
REWOOLUTION
W’s Hoodie Ls “Mira”
è l’anima del Freedom SL: precisione assoluta nella calzata,
essendo termo-modellabile, forma resistente nel tempo, Intuition
Il modello W’s Hoodie Ls “Mira” è realizzato in
Liner technology e Ultralon Foam, un materiale incredibilmente
esclusivo Punto Roma 100% Merino Redactive
modellabile e più volte termoformabile, elastico ma al tempo
Optimal Comfort, un tessuto tecnico da 280 gr
stesso durevole.
termicità. Il capo ha una vestibilità perfetta
La forma è pensata per essere confortevole con la maggior parte dei piedi, anche grazie
ai tre velcri incrociati di chiusura che consentono facilità di calzata e perfetta adesione della scarpetta al piede. La costruzione del tallone avvolgente, con tensione ottimale sulla punta,
risulta in una arcuatura altamente efficace su reglette e gocce. Il
look è curato e aggressivo. La suola non eccessivamente rigida
offre il miglior compromesso tra supporto e sensibilità. Una nuova
microfibra italiana rende Django altamente efficace: calza come
una seconda pelle, è precisa, si adatta al piede offrendo un
elevato comfort e cede in modo limitato garantendo costanza di
performance nel tempo.
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12 / 2013
con diversi tipi di attacco (AT/TLT/FR) e migliora la
altamente performante in termini di comfort e
con un elevato potenziale.
12
Mountain Piste Scarpa Sole) è compatibile
presa e la sensibilità del piede aumentando la prestazione
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biabile (Mountain Plus Scarpa Sole/
che ben si adatta alla donna che vuole
essere sportiva senza perdere in termini
di femminilità. Il cappuccio sagomato
è regolabile grazie alla coulisse elastica per donare libertà di movimento.
Il modello è disponibile in vari colori
(bianco, arancio, nero e azzurro), tutti
con zip a contrasto. La lampo contribuisce a donare un inconfondibile tocco
Margarita GTX,
La scarpa per il vostro tempo libero e i viaggi, anche durante la stagione più fredda. Colore e stile sono il suo segno distintivo, assieme alla suola Scarpa Globe realizzata in
collaborazione con Vibram. A questo si aggiungono
intersuola in Eva bi-densità per un ottimo
assorbimento degli urti e un comfort di
calzata ottimale.
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in primo piano / IN ESCLUSIVA SU OUTDOOR MAGAZINE LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Nel mercato delle suole
ora c’è anche MICHELIN
a cura di: Benedetto Sironi
Dall’unione tra la celebre azienda francese e il colosso cinese Jihua Group nasce
JV International: un nuovo big player nel ricco settore delle suole high performance, con
5 sedi tra Italia e Cina. Abbiamo incontrato a Milano il managing director Ambrogio Merlo.
Un mercato da 500 milioni di paia
l’anno. Tanto vale il mercato delle
suole ad elevate performance, ossia utilizzate in tutti quegli ambiti
che necessitano di determinate
caratteristiche tecniche. Quali il
settore della sicurezza, del lavoro
e ovviamente anche dello sport e
dell’outdoor, come ben sappiamo.
Insomma un segmento di mercato
assolutamente interessante nel quale ora entra un altro big player, con
un progetto ambizioso e a medio
lungo termine, del quale vi parliamo in esclusiva. Lo facciamo insieme ad Ambrogio Merlo, che questo
settore lo conosce già molto bene
essendo tra l’altro stato dal 2002
al 2007 amministratore delegato di
Vibram. In precedenza aveva lavorato per più di dieci anni in Vetrotex
Saint-Gobain, leader mondiale nella produzione e vendita di fibra di
vetro, prima di diventare ad della
Alucapvit spa, azienda leader nella
produzione di tappi in alluminio per
bottiglie. Vanta anche un’esperienza in Candy Hoover Group. Il suo
attuale ruolo è quello di managing
director per JV International, la neonata realtà oggetto di questo
articolo.
Uno dei due stabilimenti produttivi
acquisito da Jihua nel sud della Cina
Come nasce JV International e chi
c’è dietro il progetto?
È una nuova società nata il 10 luglio
2013 con sede nei pressi di Como.
Una realtà nata dall’incontro di due
veri e propri colossi. Il primo è Michelin, azienda leader mondiale nella
produzione di pneumatici. Il secondo
è Jihua Group Corporation Limited,
state company cinese che opera
nell’abbigliamento professionale, nel
settore tessile e nella produzione di
dotazioni di sicurezza (vedi anche
box dedicato, ndr). Si tratta di un ul-
14
12 / 2013
Ambrogio Merlo,
managing
director
JV International
Sopra e nella pagina a fianco alcune immagini
della sede Michelin a Clermont-Ferrand, in Francia
teriore esempio dell’indirizzo strategico perseguito dalle aziende pubbliche cinesi quotate in Borsa – come
è appunto il caso di Jihua Group
Corporation Limited – di uscire dai
confini della Repubblica Popolare
Cinese e sviluppare grandi alleanze
che consentano la crescita a livello
globale. Un accordo che farà storia
nella produzione e commercializzazione di suole high-performance.
Quelle nate da questa prestigiosa
collaborazione si fregeranno infatti
del marchio Michelin.
Quale sarà dunque il ruolo di JV?
Realizzare il piano strategico, gestendo lo screening delle tecnologie
dei due partner, l’indirizzo della R&S,
lo sviluppo del design, la gestione
delle relazioni con i clienti-partner
e le attività di marketing e comunicazione. JV International coordinerà il progetto a livello worldwide,
garantendo la gestione dell’intero
processo di realizzazione delle suole tecniche, dall’individuazione delle
esigenze alla consegna dei prodotti,
in un’ottica di completa integrazione
con i clienti partner. La mission è proprio quella di soddisfare le esigenze
di performance delle aziende produttrici di calzature. Con la garanzia
del marchio Michelin e dell’heritage
che lo accompagna: patrimonio
tecnico, competenze nella ricerca,
conoscenza unica nella lavorazione
del polimero e un portafoglio di brevetti tecnici.
Come è strutturata l’azienda e
dove sono le sue sedi?
La holding Jihua HK, alla quale appartiene JV International, può contare su una struttura da multinazionale,
con 5 sedi in 2 Paesi: Como, Verona
per il centro di design, Hong Kong
come HQ e due siti produttivi in Cina,
grazie alla recente acquisizione da
parte di Jihua di Richest Winner Trading Company Limited, un grande
produttore di suole tecniche con
due siti produttivi e un centro R&S in
Cina. Oltre a questo abbiamo anche
altri partner produttivi in Europa. Le
cinque sedi lavorano sinergicamente
negli ambiti di R&S, produzione, supporto tecnico, vendite e marketing, al
fine di sviluppare una solida e completa “footwear industry chain.” L’ambizioso obiettivo di business è quello
di rispondere a ogni tipo di esigenza tecnica che brand e produttori di
calzature high performance possono
avere sulle suole. In sintesi: essere
leader, a livello internazionale, nella
produzione di suole high-quality a
marchio Michelin.
Qual è il ruolo delle sedi italiane?
JV International ha realizzato un modernissimo centro di design a Verona.
La scelta del Veneto non è casuale,
essendo Verona baricentrica rispetto
al distretto sportivo di Montebelluna,
Asolo e Treviso e rispetto al distretto
calzaturiero di Verona-Padova. JV
International può quindi già vantare
un know-how ventennale nel design
di suole e nella co progettazione di
calzature tecniche grazie all’esperienza del proprio team di design
e di R&S. Verona sarà uno snodo
fondamentale e interagirà continuamente con le altre sedi dell’azienda
nonché con i reparti R&D di Michelin.
Michelin era già presente nel segmento suole se non sbaglio.
In passato sono state realizzate
alcune collaborazioni. Per citarne
alcune, con il marchio Babolat nel
tennis o con il produttore di scarpe
francese Le Chameau per una linea
A PROPOSITO DI…
Gruppo Jihua
Jihua Group Corporation Limited è una società strategica di
Xinxing Cathay International Group, presente nella classifica di Fortune 500. Nasce il 26 giugno 2009 e il 16 agosto
2010 viene quotato alla Borsa valori di Shanghai. Il Gruppo,
con sede a Pechino, ha un capitale sociale che supera i 10
miliardi di yuan con oltre 40 mila dipendenti e gestisce
attività commerciali principalmente nei seguenti settori:
abbigliamento professionale, tessile e tintura, dotazioni di
sicurezza e logistica commerciale. Il Gruppo Jihua si occupa della produzione e vendita di abbigliamento; della tintura
di tessuti, prodotti in cuoio e gomma; dell’investimento e
gestione di industrie farmaceutiche, chimiche e dedite alla
ricerca; dell’investimento e gestione nel settore immobiliare;
dell’investimento e gestione di progetti commerciali, imprenditoriali e logistici; di import-export, sviluppo tecnologico,
assistenza tecnica e consulenza gestionale. Con una produzione annuale di oltre 50 milioni di capi di abbigliamento
professionale, 170 milioni di metri di tessuto e vestiario
tinto, un mercato che si estende in più di 40 Paesi e settori,
il Gruppo Jihua rappresenta una delle prime scelte per il
commercio estero di abiti da lavoro e abbigliamento professionale.
Michelin
Michelin, azienda leader nella produzione di pneumatici, è
impegnata a migliorare in modo sostenibile la mobilità di
beni e persone, producendo e commercializzando pneumatici per tutti i tipi di veicoli, compresi aeromobili, automobili,
biciclette/motociclette, macchine per movimento terra, macchine agricole e autocarri. Michelin offre servizi elettronici
di assistenza alla mobilità su ViaMichelin.com e pubblica
guide turistiche, guide per la scelta di hotel e ristoranti,
mappe e atlanti stradali. Attraverso un programma di licenze, Michelin ha esteso il proprio marchio a nuove categorie
di prodotti: accessori per veicoli, calzature (scarpe e suole),
gadget e articoli da collezione. Michelin ha la propria sede
centrale a Clermont-Ferrand, in Francia, ed è presente in
più di 170 paesi, con 113.400 dipendenti e 69 siti produttivi dislocati in 18 Paesi diversi. L’azienda ha un centro
tecnologico che si occupa di ricerca, sviluppo e ingegneria
dei processi, operativo in Europa, Nord America e Asia. Nel
2012 Michelin ha prodotto 166 milioni di pneumatici con
un fatturato netto di 21,5 miliardi di euro.
adatta alla vita sui campi e all’aria aperta,
con una suola in gomma naturale innovativa
che riprendeva l’esperienza di Michelin nello
sviluppo di pneumatici agricoli. Tuttavia non
si trattava di una presenza strutturata e continuativa. Anche perché Michelin non aveva
mai trovato il giusto partner per sviluppare
insieme un progetto ambizioso e importante
come questo.
Qual è stato l’investimento iniziale?
Le risorse investite per far partire tutto, compresa l’acquisizione del già citato produttore di suole cinese, ammontano a 20 milioni
di euro. Insomma, un investimento importante.
Quali settori andrete a coprire e a quali
aziende vi rivolgete?
La suola è sì l’ultimo componente applicato
alla scarpa nel ciclo produttivo, ma è anche l’elemento essenziale per la qualità e
l’innovazione del prodotto. Basti pensare
alle scarpe da lavoro e a prestazioni come
la resistenza, la tenuta su tutte le superfici, l’impermeabilità e la sicurezza. Per questi motivi JV International sta proponendo
la realizzazione di suole tecniche a marchio Michelin alle più importanti aziende di
scarpe sportive e specializzate del mondo.
Obiettivo: produrre in partnership le scarpe
del futuro.
Su quali segmenti punterete inizialmente?
Certamente sul settore safety e work. Al momento il settore dello sport e dell’outdoor
non è tra le nostre priorità. Ma considerando le caratteristiche e i valori del progetto
certamente saremo presenti anche lì.
Ci può già svelare il nome di qualche
possibile cliente? Quali sono le prero-
gative che dovrebbe avere un’azienda
per lavorare con voi?
Vi sono già due progetti attivi con due
grandi aziende, ma in attesa di accordi ufficiali preferisco mantenere il dovuto
riserbo, tenendo presente anche che siamo operativi a tutti gli effetti solo dallo scorso 20 ottobre. Posso dire che non
ci rivolgiamo a tutto il mercato, ma ad
aziende intenzionate a creare delle vere
partnership, a ricercare nuove soluzioni, a
creare vera innovazione tecnologica e a
non valutare solo il prezzo. Non vogliamo offrire semplicemente prodotto finito o
suole standard, bensì realizzare progetti
su misura con features tecniche di alta
qualità, magari uniche o inedite. Utilizzando non solo la gomma ma anche altri
materiali, studiamo anche la possibilità di
suole tecniche con soluzioni “miste” a seconda degli utilizzi.
Quali sono i vostri target in termini di
turnover e produzione nei prossimi anni?
Il progetto è a lungo-termine, non vogliamo semplicemente mettere un marchio sopra una suola come hanno fatto anche
altri produttori di pneumatici. Vogliamo
acquisire una quota di mercato tra il 5 e
il 7% entro 5 anni.
In che modo agirete in termini di comunicazione?
Innanzitutto sono stati creati dei siti dedicati: il primo è jvinternational.com, che ha funzione prettamente B2B con contenuti molto
tecnici. Nel 2014 verrà creato un secondo
portale B2C rivolto ai consumatori con il
dominio michelinsoles.com. Saremo senz’altro
presenti anche a fiere di settore e probabilmente ci vedrete ad OutDoor Friedrichshafen 2014.
A maggior ragione inevitabile quindi la
domanda su Vibram, che lei tra l’altro conosce bene anche “dal di dentro”… Come
è stata la sua permanenza in azienda?
Ricordo con grande piacere quei 5 anni della mia vita professionale e umana, periodo
di grande crescita anche per l’azienda, che
passò da 50 a circa 100 milioni di fatturato.
Anni nei quali tra l’altro fu lanciato il progetto Fivefingers. Sono rimasto in contatto e in
buoni rapporti con molti esponenti del management Vibram e in particolare con Marco
Bramani. Ai quale peraltro ho comunicato già
alcuni mesi fa il mio coinvolgimento in questo
nuovo progetto, come mi sembrava corretto
fare. Ho e abbiamo grande rispetto per Vibram, ma al contempo non ci consideriamo
veri e propri competitor diretti.
In che senso?
Il nostro progetto si differenzia per alcuni
aspetti che ho in parte già sottolineato, per
il fatto di avere il completo controllo di ogni
singola fase del progetto produttivo e per
avere alle spalle realtà di dimensioni notevoli come Jihua e Michelin. Abbiamo progetti
e visioni più vaste e, pur con la giusta dose
di umiltà, ci sentiamo abbastanza unici. Partendo tra l’altro da una brand awarness
pazzesca: secondo una recente ricerca il
marchio Michelin è conosciuto dal 98,5% dei
consumatori.
Quali i principali insegnamenti e spunti
che ha ricavato lavorando in mercati differenti nel corso della sua carriera?
Sono quelli nei quali mi sono sempre riconosciuto: rigore decisionale, trasparenza e
onestà intellettuale, rispetto dei valori etici
e valorizzazione delle persone, dalle quali si
può sempre imparare qualcosa. Fondamentale inoltre porsi sempre degli obiettivi ambiziosi. “Punta sempre alla luna, male che vada
avrai vagabondato tra le stelle”, recita una
massima che mi ha sempre ispirato e che cercherò di seguire insieme a tutte le persone
del nostro team, anche in questa mia nuova
e affascinante avventura.
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FOCUS ON / La presentazione della nazionale italiana di sci alpinismo
Ski alp, per un’altra
grande stagione
a cura di: Silvio De Sanctis
In azione con tuta e Alagna Jacket firmati Karpos
Dopo i grandi risultati del 2012/13, soprattutto a livello giovanile, la squadra azzurra, diretta
da Oscar Angeloni, è pronta a partire per una nuova serie di impegni agonistici. In compagnia
degli sponsor tecnici Scarpa e Karpos, che ha presentato la nuova tuta per gli atleti.
individuale. Il 31 gennaio e 1° febbraio
spazio all’unica tappa italiana di Pitturina in Val Comelico (sprint e individuale),
mentre il 28 febbraio a Les Diablerets
si disputeranno una vertical race e una
gara individuale. Le finali sono confermate a Tromsoe per il Blatind Arctic
Race del 12 aprile. In concomitanza con
le Olimpiadi di Sochi si disputeranno invece i Campionati Europei, programmati
in Andorra a partire dal 14 febbraio.
Rinnovare nel segno della tradizione vincente dell’Italia. La stagione dello sci alpinismo è alle porte e la squadra azzurra
è pronta a gettarsi nella mischia, forte dei
numeri importanti realizzati nella scorsa
annata di gare. Quattordici podi complessivi ottenuti in cinque tappe della
Coppa del mondo seniores, il terzo posto
di Manfred Reichegger nella classifica
generale maschile e il secondo di Gloriana Pellissier in quella femminile, uniti ai
trionfi a livello giovanile di Nadir Maguet
(juniores maschile), Alba De Silvestro (juniores femminile), Robert Antonioli (espoir
maschile) ed Elisa Compagnoni (espoir
femminile), hanno ribadito il ruolo internazionale del gruppo diretto da Oscar
Angeloni. Che si è ulteriormente consolidato poi nel corso dei Mondiali francesi
di Pelvoux, con ventinove medaglie messe
al collo in quattro differenti categorie e il
primo posto nel medagliere complessivo.
ABBANDONA PELLISSIER - Il direttore
tecnico Angeloni, alla guida del team di
casa nostra per il quarto anno, è conscio di avere fra le mani un movimento
che rappresenta degnamente il presente
e il futuro dello sci alpinismo. “La nostra
squadra dispone di atleti esperti come
Manfred Reichegger, Matteo Eydallin
e Lorenzo Holzknecht che da molti anni
sono ai vertici del movimento in termiIl saluto del presidente FISI
Flavio Roda a Gloriana Pellissier
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ni di competitività e di risultati”, spiega
l’allenatore bellunese. “Accanto a loro
stanno crescendo un solido drappello
di giovani che sta facendo man bassa
di vittorie, per cui sono pronto a scommettere sul futuro del movimento italiano”.
Movimento che, dalle prossime settimane,
sarà costretto a fare a meno di Gloriana
Pellissier. La 37enne valdostana dell’Esercito infatti ha detto basta dopo essere
stata una delle pioniere del movimento.
Il suo lungo curriculum vanta un titolo in
Coppa del mondo, quattro piazzamenti
fra le prime tre nella classifica generale e quattro medaglie iridate. “È giunto
il momento di passare la mano”, spiega
Gloriana. “Ho deciso di dedicare maggior tempo alle mie due bambine e alla
famiglia, ma rimarrò col cuore accanto ai
miei compagni e tiferò per loro a ogni
gara di Coppa del Mondo”.
COPPA DEL MONDO E POI EUROPEI
L’apertura ufficiale della
stagione è fissata per il
18 e 19 gennaio 2014 a
Verbier, in Val de Bagnes
(nella stessa località che
ospiterà la rassegna iridata nel 2015), quando si
disputeranno una vertical
race e una prova individuale. La settimana successiva tocca a Courchevel (sempre in Francia),
ancora vertical race e
KARPOS E SCARPA AL FIANCO DEGLI
AZZURRI - Al fianco degli azzurri scenderà in campo nella prossima stagione
Karpos, che ha presentato recentemente, nel corso di Nissan Skipass a Modena
Fiere, la nuova tuta da gara (vedi box a
fianco). “Questa nuova collaborazione
ha una duplice valenza per la nostra
azienda”, conferma Alessio Cremonese,
amministratore delegato di Manifattura
Valcismon, proprietaria del marchio Karpos. “Da un lato rafforza la sinergia con
la FISI che ci vede già operare con reciproca soddisfazione nello sci nordico
attraverso il marchio Sportful e in collaborazione con Kappa. D’altro canto
suggella un nostro desiderio di essere
promotori dello sport italiano con le
sponsorizzazioni delle nazionali. Infatti
anche la squadra italiana di ciclismo
veste i nostri colori con il marchio Castelli. Tutto questo ci rende al contempo
orgogliosi e partecipi dei risultati degli
atleti e delle squadre italiane in tutte le
linee dei prodotti che la nostra azienda realizza: sci nordico, ciclismo e ora
anche sci alpinismo”. Grande soddisfazione traspare anche dalla federazione, come conferma il presidente Flavio
Roda: “Siamo orgogliosi di questa partnership fra la nostra federazione e due
aziende italiane. Lo sci alpinismo è uno
sport che cresce in modo esponenziale,
da disciplina di nicchia si sta affacciando al grande pubblico”. Andrea Peron,
responsabile racing Karpos, illustra le
caratteristiche tecniche della nuova
tuta: “La parte principale della tuta è
composta da Lycra che offre il miglior
compromesso fra comfort, leggerezza
e traspirabilità, nell’ottica della migliore performance durante lo sforzo fisico.
Durante la fase di sviluppo abbiamo
ascoltato le esigenze degli atleti, cercando di rendere reali le loro aspettative”. Anche Scarpa è da molti anni al
fianco dell’Italia in qualità di sponsor. “Il
cammino dello sci alpinismo agonistico
è iniziato molti anni fa”, racconta il responsabile Massimo Pellizzer, “ e il fatto
che ora ci sia un’altra azienda italiana
che creda in questi valori ci gratifica e
ci stimola”.
La nuova tuta azzurra
firmata Karpos
In occasione di Skipass
a Modena Fiere è stata
presentata la nuova tuta
da gara marchiata Karpos
per la nazionale italiana.
Il capo aveva già fatto
bella mostra di sè nel
ritiro di Falcade a fine
novembre, location di
una delle prime uscite
di allenamento degli
azzurri. La realizzazione
della tuta della Nazionale è stata attentamente
studiata e curata e Alessio
Cremonese, amministratore
delegato di Manifattura Valcismon (proprietaria di Karpos e
Sportful), ha voluto sottolineare
lo stretto legame che c’è stato
in fase progettuale tra Karpos e
gli atleti azzurri. “In questi mesi i
ragazzi hanno lavorato in perfetta sinergia con il nostro reparto
tecnico per creare un capo che
avesse in gara delle performance elevate”. “La base principale della
tuta è composta da una Lycra che offre il miglior
connubio fra confort, leggerezza e traspirabilità
nell’ottica della migliore performance durante lo
sforzo fisico. Durante la fase di sviluppo abbiamo ascoltato le esigenze degli atleti, cercando di
rendere reali le loro aspettative”, ha confermato
Andrea Peron, race performance director di
Karpos (vedi anche il suo video di spiegazione,
in compagnia di Oscar Angeloni, linkato con
il codice qr sottostante). Ma Karpos non si è
limitata alla solo gara, ha bensì investito e sta
investendo energie e risorse anche nei capi per
l’allenamento quali Alagna Jacket e Pant: due
prodotti indispensabili per ogni sci alpinista, sia
che guardi alla Coppa del Mondo sia al semplice
divertimento. “Karpos ha ridisegnato d’azzurro
non solo la Nazionale, ma anche il
proprio futuro nel mondo outdoor a
cui è sempre più indissolubilmente legata”, ha concluso con una
riflessione Marco Capretta, brand
communication dell’azienda di
Fonzaso.
product
technology / un supporto ideale per ridurre il rischio di infortuni fra sportivi e non solo
A prova
impatto
a cura di: Davide Corrocher
I feedback
dei professionisti
Tra sentieri off road e piste innevate,
i prodotti Noene sono utilizzati
da numerosi sportivi sia durante
l’attività sia durante il recupero
Solette e plantari Noene sono utilizzati da numerosi atleti che
praticano molteplici attività outdoor. Fra questi anche i membri
del team Salomon Agisko e i maestri della Scuola Sci di Sestriere.
Per realizzare un progetto che sia valido e
che duri nel tempo occorre sempre partire
dalle fondamenta, dalla base. Così anche
quando si pratica ogni genere di sport
outdoor. Fare attività senza la giusta preparazione e senza la giusta attrezzatura
comporta l’impossibilità di ottenere i benefici sperati dall’attività in questione e nella
maggior parte dei casi il sopraggiungere
di disturbi fisici e di infortuni. Le principali
difficoltà che deve sostenere chi corre con
frequenza, ma anche semplicemente chi
cammina o sta in piedi per un lungo periodo, sono dovute agli effetti del contatto
del suo corpo con il suolo. Le onde d’urto
che si generano in questa fase producono un’azione potenzialmente nociva che
si propaga dalle caviglie fino alla nuca.
Pablo Barnes, atleta
del team Salomon Agisko
Queste vibrazioni raggiungono tutti i punti nevralgici dell’apparato locomotore, provocando microtraumi prolungati che
a loro volta possono generare tendiniti, infiammazioni acute
all’altezza del tallone, periostiti, fratture da stress, dolori articolari ai piedi, alle ginocchia, alle anche, alla schiena o alla
base del cranio. Se da una parte incidenti di questo tipo
sono diffusi ad esempio fra escursionisti, trail runner o sciatori, altrettanto diffusa è la reputazione di uno dei marchi più
importanti in fatto di prevenzione e supporto come Noene. Si
diceva di partire dalla base: ebbene, il brand made in Swiss è
uno degli specialisti nella realizzazione di solette e plantari la
cui qualità dei prodotti è riconosciuta da numerosi esponenti
autorevoli del mondo dello sport e non solo.
La tecnologia Noene - I plantari
Noene sono fabbricati con un materiale
esclusivo, sviluppato per assorbire e disperdere le onde d’urto che si generano
a ogni passo. Si tratta di una mescola
in gomma creata per la prima volta nel
settore dell’industria pesante per contenere gli effetti delle vibrazioni prodotte
dai macchinari. Il suo impiego è stato in
seguito esteso alle vetture da corsa, dei
treni ad alta velocità o della metro di
Milano dove si voleva proteggere dalle
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sollecitazioni sotterranee la struttura
del Duomo. Da tempo questa tecnologia è stata introdotta da Noene
all’interno di solette dallo spessore di
pochi millimetri. Possono essere indossate su qualunque tipo di calzatura
e il loro impiego è efficace per proteggere le articolazioni. Tanto che
numerosi atleti del mondo outdoor,
della corsa in montagna e degli
sport endurance si affidano con regolarità al brand svizzero.
Le parole di un esperto - Si possono elencare numerosi contributi da
parte di esperti che si sono espressi
in merito ai benefici offerti dalle solette Noene. Fra questi ci basti riportare quello autorevole del dott.
Mattia Luca Castellani, dell’omonimo Studio Ortopedico di Torino. “Un atleta sottopone a sollecitazione
frequente le proprie strutture osteomuscolari, esponendosi al rischio di produrre nel tempo patologie
da sovraccarico funzionale. Le lesioni acute derivano
invece da cadute o colpi diretti che producono lesioni immediate dolorose e che impongono
la sospensione dell’attività, ma l’ottanta
per cento dei traumi che interessano ad
esempio chi corre è dovuto a errori di allenamento. Attraverso la mia professione di
tecnico ortopedico, sono preparato per
trattare il corpo come un’unica entità e non
per focalizzare l’attenzione semplicemente
sul trauma. L’elasticità del materiale Noene
permette di assorbire e disperdere l’energia negativa derivante dalle onde di shock,
distribuendo al meglio i carichi su tutta la
AC2
regione del piede in modo omogeneo
senza traumatizzarlo. Ho notato attraverso studi
baropodometrici (eseguiti nel mio studio con strumentazioni
tecniche di indagine posturale biomeccanica, quali pedane
di pressione baropodometriche/stabilometriche e sistemi di
scansione Cad-cam) che soggetti che correvano con il loro
plantare su misura, impreziosito da questo elastomero da 2
o 4 mm a seconda del peso dell’assistito, riuscivano a distribuire meglio di altri shock e vibrazioni dannose per il corpo
umano e l’intero apparato locomotore”. Insomma, un ruolo
proprio come si diceva all’inizio fondamentale, sul quale ogni
sportivo che sia professionista o amatore dovrà costruire
la strategia di equipaggiamento per raggiungere il proprio
scopo in maniera corretta.
senza Noene
con Noene
www.noene-italia.com
Fra le collaborazioni più importanti che Noene ha firmato si evidenziano quella che da ormai due stagioni
lega il marchio al team di skyrunning Salomon Agisko.
Sul fronte sport invernali di lunga data è la partnership
con la Scuola Nazionale Sci di Sestriere.
Team Salomon Agisko
Virginia Oliveri
“Sono più che soddisfatta
delle solette Noene. Penso
che per noi che facciamo così
lunghe distanze è incredibile
l’aiuto a livello di recupero
fisico. Ho usato le solette
NO2, da 2 mm, per la 100 km
di Torino corsa su strada e
dopo la gara non ho avuto dolori.
Anche nel trail vanno benissimo.
Ho usato il sotto-plantare SP01
da 1 mm per il mondiale di 24 ore
a Holanda, la scorsa settimana,
dove ho fatto 209.622 km, il mio
record! Il recupero fisico è stato
velocissimo. Non mi è rimasto
nessun dolore! Una volta che le
provi, non puoi più farne a meno.
Vedo molta differenza rispetto
a quando non le mettevo e ora
utilizzo queste solette anche per
camminare”.
Scuola Nazionale Sci di Sestriere
Giovanni Pozza
Maestro dal 1972 della Scuola
Nazionale Sci di Sestriere, ha
conosciuto le solette e i plantari
Noene grazie alla fornitura che la
scuola mette a disposizione dei
propri istruttori. “Da ormai tre stagioni sciistiche indosso il modello
di plantari Noene Atlas Ski all’interno dei miei scarponi. Nelle discese a forte velocità e sulle piste dove lo
sci risente in particolar modo di forti vibrazioni, questi
prodotti si dimostrano in grado di attenuare sensibilmente gli effetti sul fisico e migliorano precisione e
controllo di sciata. Rispetto alle solette tradizionali, i
plantari Noene esercitano una azione antishock che
garantisce benefici ad articolazioni e muscolatura.
Sono stato operato al crociato anteriore e al menisco
del ginocchio destro, ma ora che mi sono affidato
a questa tecnologia alla sera sono meno affaticato
e infiammato rispetto a
prima. Le ore di permanenza sulle piste che mi
impone la professione
di maestro di sci sono
davvero molte e occupano l’intera giornata, con
conseguente appesantimento del carico a cui
sottopongo il mio corpo.
Grazie a Noene però non
ho più problemi da questo
punto di vista”.
Emanuele Pozza
“Faccio parte della Scuola Sci
Sestriere dal 1998 e in particolare mi occupo di una squadra di
giovanissimi agonisti. Grazie alla
fornitura di solette e plantari che
viene distribuita a noi maestri ho
iniziato a utilizzare i plantari Atlas
Ski. Sciando a livello agonistico costringo le mie
articolazioni e la mia muscolatura a dover sopportare
un carico importante, per via delle sollecitazioni e
delle vibrazioni che la forte velocità e il tipo di piste
dure comportano. I prodotti Noene attenuano questi
effettui e consentono di migliorare la precisione
di sciata e di conseguenza la fatica. Inoltre soffro
abitualmente di dolori alle ginocchia e alla schiena e
grazie a questo supporto ho riscontrato un considerevole beneficio anche in questo senso”.
BRANDS
NEW /
a cura di: Simone Berti
“MERINO secondo noi”
Wool-e il nome del marchio registrato nel 2013 da
Fibrevolution, start up biellese nata per opera di un gruppo
attivo da tre generazioni nel settore laniero, Schneider
Industrie. Con un approccio “artigianale” che punta su
Made in Italy, massima qualità e attenzione per i dettagli.
Sport outdoor e lana merino, un connubio del quale
su queste pagine spesso abbiamo parlato in questi
ultimi anni. Anche – vale la pena sottolinearlo – grazie a marchi che hanno creduto e investito in questo segmento. Globalmente il nome più conosciuto
nell’outdoor rimane probabilmente quello di Icebreaker, mentre a livello italiano, ma con un progetto
da subito orientato anche verso i mercati esteri,
non possiamo non citare il caso di Rewoolution, del
quale spesso vi parliamo sulle nostre pagine. Un
marchio fondato nel 2010 da Successori Reda, una
delle più importanti aziende del distretto della lana
biellese. Proprio in questo stesso territorio è nato
una realtà che all’apparenza potrebbe sembrare
molto simile proprio a Rewoolution, ma che a detta
dei suoi stessi responsabili ha per il momento un approccio molto differente. Anche se con alcuni importanti punti in comune, primi tra tutti la lana Merino e
il valore del Made in Italy, peraltro in questo caso
davvero a 360°: dalla pettinatura della materia
prima alla confezione e al packaging.
QUANDO E COME - Stiamo parlando di Wool-e,
brand fondato nel 2012 con linea sportswear ideata per valorizzare le naturali performance della
lana merino, che come sappiamo è ottima per le
attività outdoor. L’intenzione del brand è quella
di mantenere un forte legame con l’aspetto della
sostenibilità, garantita attraverso l’esclusivo utilizzo
della lana e la tracciabilità della materia prima e
del processo produttivo, grazie a una filiera controllata e rigorosamente italiana. “Regista” dell’operazione è Fibrevolution, azienda nata nel 2008 dalla volontà del Gruppo Schneider (azienda tessile
che da 3 generazioni si occupa di trattamento,
prima trasformazione e commercializzazione di lana
e altre fibre animali) con l’obiettivo di promuovere
l’utilizzo delle fibre naturali in luogo di quelle sintetiche derivanti dal petrolio.
Produzione e prodotti - Una delle garanzie
fondamentali di qualità offerte da Wool-e è rappresentata dalla filiera interamente made in Italy (la
sede è a Biella), dal lavaggio e pettinatura della
lana fino alla confezione dei capi. La gamma è
www.fibrevolution.it
www.wool-e.it
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già ben assortita e comprende prodotti da utilizzare come intimo o secondo strato, t-shirt, dolcevita, calzamaglia, leggings, accessori e polo (vedi
in queste pagine alcuni modelli a collezione). Tutto
rigorosamente 100% made in Italy e 100% in merino. “Attualmente stiamo lavorando su tessuti in lana
merino superfine (dai 17,5 ai 19 micron) dal peso
variabile fra i 140 e i 190 gr”, ci spiega Gianluca
Berti, responsabile sales & marketing. “Svilupperemo per l’estivo pesi inferiori e per l’invernale 2015
pesi superiori (sotto-giacca). Infine, stiamo lavorando su nuovi prototipi per gli accessori e sulla linea
running&streetwear (estate 2014)”.
APPROCCIO AL MERCATO - “Stiamo approcciando il mercato in maniera non convenzionale, cercando una distribuzione che graviti principalmente
attraverso associazioni sportive, società, aziende,
offrendo qualità e personalizzazione”, ci spiega
sempre Gianluca, in attesa di approcciare i canali
di distribuzione classici, che necessitano di una maggior struttura aziendale. Proprio questo inverno costituisce il primo test per il marchio, che sarà presente
in 5 punti vendita, mentre è operativa già da tempo
la vendita online direttamente dal sito. Le collaborazioni con scuole e associazioni sportive ci stanno
dando già le prime soddisfazioni. Stiamo lavorando
molto con le scuole sci e sci club per la linea kids
perchè il nostro primo obiettivo è quello di riuscire
a vestire di lana i bimbi e fare apprezzare questa
meravigliosa fibra alle nuove generazioni”, continua
Gianluca. “Noi stessi siamo innamorati di outdoor e
montagna e contiamo su amici freerider, istruttori,
allenatori e maestri di sci, guide alpine e runners
che testanocontinuamente i nostri prodotti e ci
stanno dando buoni feedback”. Nonostante questo
il target principale per ora rimane dunque rivolto
non agli atleti professionisti, bensì a tutti coloro che
vivono lo sport nel loro tempo libero con grande
passione. Wool-e intende rivolgersi innanzitutto a
questo genere di persone contribuendo a creare
cultura sulla lana merino, con un approccio per ora
quasi artigianale e “home made”, potendo contare
su un grande gruppo in termini di tradizione ed
esperienza nelle materie prime ultrafini.
inchiesta /
notevole l’offerta. ma cosa manca per il salto di qualità?
a cura di: Monica Viganò
Se l’immagine non basta:
il caso del Tonale
Un vero e proprio anfiteatro dall’enorme potenziale, che però fatica a imporsi al pari
di altre località più affermate. Ne abbiamo parlato con alcuni professionisti locali
che ci hanno espresso il loro punto di vista. Elencando pregi, difetti e prospettive.
A quota 1.883 mt, il passo del
Tonale si trova al confine tra
la Lombardia e il Trentino. È un
valico che mette in comunicazione la Val di Sole con l’Alta Valle
Camonica. Ed è immerso in un
meraviglioso contesto ambientale. Tutto ciò fa del Tonale una
specie di anfiteatro dove la neve
è una garanzia. Il comprensorio
(tra i primi ad aprire gli impianti
e gli ultimi a chiuderli) conta oltre 100 km di piste dedicati ad
appassionati di ogni livello. Non
mancano poi possibilità perfette
per gli amanti di sci alpinismo,
freeride e backcountry. In estate,
chiusi gli impianti, la località consente lo svolgimento di numerose
attività, riuscendo di fatto ad attirare l’attenzione turistica in ogni
stagione dell’anno. Un ventaglio
di opportunità che fino a pochi
anni fa si è venduto da solo, senza necessità di particolari interventi promozionali. Oggi però la
situazione appare diversa e sembra proprio che questa località
fatichi a decollare. Cosa manca
dunque al passo del Tonale per
raggiungere la fama conquistata
nel mondo da tante altre località
dal potenziale a volte addirittura inferiore? Abbiamo incontrato alcuni degli operatori locali
più conosciuti e brillanti, che ci
hanno elencato i punti di forza
del resort sui quali si dovrebbe
puntare per il rilancio del Tonale.
In soldoni, le parole chiave sono
tre: freeride, innovazione e professionalità.
Stefano Negri - INVESTIRE IN INNOVAZIONE E QUALITÀ
Stefano Negri, proprietario dell’Hotel Delle Alpi, è
presidente dell’associazione albergatori del Passo del
Tonale da sette anni, ovvero da quando di anni ne aveva
35. Stefano ci ha aiutato a capire quali siano i punti di forza
del Tonale. A suo dire “il comprensorio conta oltre 100
km di piste dai 1000 mt ai 3100 mt di altitudine. In estate
offre varie possibilità di escursioni a piedi e in bicicletta,
con il vantaggio della partenza in quota. Inoltre l’offerta
alberghiera è varia e con un rapporto qualità/prezzo
molto interessante. Il tutto arricchito da una proposta
enogastronomica di due regioni importanti come il Trentino
e la Lombardia”. Al contrario secondo lui viene sottovalutata
“la grande potenzialità che la località potrebbe avere nel
mondo del freeride, considerando le discese fuori pista
incredibili e facilmente raggiungibili”.
A PROPOSITO DI FREERIDE - Sul fronte powder il Tonale ha evidentemente del potenziale inespresso sul quale
dovrebbe far leva, anche considerando il successo ottenuto
su questo fronte da località quali Alagna o - guardando
all’estero - i resort di Francia e Austria. “Non siamo stati finora in grado - aggiunge a proposito Stefano - di far partire
un prodotto per il quale siamo naturalmente vocati. In Italia
ci sono grossi problemi di responsabilità che all’estero non
esistono. Tuttavia se ci fosse volontà di partire, sono certo
che sarebbe possibile superare tutti gli ostacoli. Attualmente noi albergatori stiamo facendo pressione perché le società impianti, che sono responsabili dello sviluppo del resort,
facciano qualcosa e incentivino il rinnovamento”.
PUNTARE SULLA NOVITÀ - A detta di Stefano, oltre alle
potenzialità inespresse del freeride sarebbe auspicabile
prendere in considerazione tutto ciò che di nuovo appare
sul mercato per tamponare, ad esempio, il calo di praticanti
di sci alpino. Questo non solo sul fronte attività ma anche
su quello servizi. “All’interno delle strutture alberghiere, i
ristoratori più attivi continuano a proporre novità. Lo stesso
dovrebbero fare gli altri componenti della nostra offerta
turistica. Devo aggiungere per completezza di informazione che dal punto di vista impiantistico, nella nostra realtà,
le società hanno il grande merito di aver realizzato grandi
cose. Oggi possiamo infatti vantare impianti nuovi e una
ski area molto interessante”. Stefano ci anticipa poi che per
l’estate è in programma la creazione del primo bikepark del
22
12 / 2013
Tonale, che sorgerà sulla pista Valbiolo e comprenderà 5
diversi percorsi (uno dei quali con tutta probabilità arriverà
fino a Ponte di Legno).
GLI INVESTIMENTI DI “HOTEL DELLE ALPI” La struttura di cui Stefano è proprietario ha negli anni subito
una serie di migliorie. Questo perché il titolare è convinto
che la qualità sia la strada da percorrere. In particolare
l’hotel è stato ingrandito con nuove camere più ampie e
differenziate in sei tipologie. “In alcune di esse abbiamo
proposto il bagno turco privato, in altre la sauna, in altre
ancora la vasca idromassaggio”, aggiunge Stefano.
“Abbiamo anche realizzato il nostro Alps Wellness con
piscina interna ed esterna collegate, con idromassaggio
interno ed esterno, con zona sauna, bagno turco e relax del
sale. Oltre a una beauty farm. Da ultimo abbiamo riservato
attenzione all’offerta enogastronomica: nelle nostre quattro
sale da pranzo proponiamo una cucina legata ai prodotti del
territorio e offriamo una cantina vini di oltre 200 etichette”.
Da segnalare l’apertura dell’hotel al mercato delle e-bike:
i gestori hanno infatti acquistato 5 mountain e-bike Scott
che sono a disposizione dei clienti dell’albergo. Il successo
riscosso dall’operazione ha spinto Stefano e il suo staff a
SCOTT - E-Spark 720
L’hotel Delle Alpi ha acquistato 5 e-bike Scott a
completa disposizione dei clienti. Si tratta del nuovo
modello E-Spark 720, equipaggiato con il drive
system Bosch Performance. La e-bike ha inoltre
forcella e ammortizzatore bloccabili per affrontare
qualsiasi sentiero. È caratterizzata da ruote da 27.5” telaio Scott E-Spark 700 Series - alloy 6061 - forcella
Rock Shox XC 30 TK - coil spring - alloy Steerer lockout - reb. Adj. - 120
mm travel. Altri dettagli
tecnici sono inoltre gruppo
Shimano Deore, freni
Shimano BR-M447
Disc e ruote Syncros
X37.
inserirla in maniera definitiva tra i servizi offerti dall’hotel.
Addirittura si sta pensando alla creazione di punti di ricarica
delle batterie lungo i percorsi di mountain bike in quota, ad
esempio presso i rifugi.
UNO SGUARDO AL FUTURO - Stefano ci lascia con una
sua personale opinione sul futuro del Tonale: “Penso che i
nostri ospiti decidano di trascorrere le loro vacanze in montagna per rilassarsi, respirare aria buona a stretto contatto
con la natura e coccolarsi un pò lasciandosi andare ai piaceri
della buona cucina e del buon vino. La tendenza è quella di
prenotare vacanze più brevi e decise sempre più sotto data. A
noi albergatori non resta che prenderne atto e cercare di adeguare la nostra offerta a questa nuova tipologia di domanda”.
Hotel Delle Alpi****
Via Circonvallazione, 20 - Passo Del Tonale
[email protected] - www.iridehotels.com
tel 0364.903919 - fax 0364.903414
Tra i più importanti
servizi offerti al
Tonale da evidenziare
quello del rental
firmato Lino e Ivan,
responsabili del centro
“Noleggio by Maestri”
Gianni Trepin - L’OPPORTUNITÀ OFFERTA DAL MONDO POWDER
Gianni Trepin è maestro di sci e snowboard, guida alpina,
istruttore guide alpine e istruttore freeride per maestri.
Secondo lui i punti di forza del Tonale sono la biodiversità,
la quota, l’ambiente naturale e le diverse esposizioni
geografiche. Di contro, l’unico punto di debolezza è la
mancanza di una cultura alpina. A tal proposito dichiara:
“Come quasi tutte le organizzazioni occidentali moderne,
anche al Tonale si punta all’immediato guadagno senza
contare sulla qualità del servizio e sull’educazione degli utenti,
che porterebbero a effetti benefici a lungo termine”.
IL POTENZIALE DEL FREERIDE - Gianni in particolare parla
di educazione in correlazione con il fuoripista, che è tra l’altro
uno degli aspetti sui quali secondo lui si potrebbe puntare per
promuovere il Tonale considerando la varietà di alternative che
offre la localià (i tracciati più quotati includono la Sgualdrina
e il canale del Diavolo, oltre alle varianti per il Cantiere tra cui
Pisganino, Dito, Busazza, Gendarme, Pericle). “Purtroppo non
sempre chi si avvicina a questa disciplina ha il livello di conoscenza adeguato per identificare i pericoli”, dichiara però Gianni. “Noi professionisti stiamo facendo il possibile per spingere i
freerider (neofiti o meno) ad adottare un atteggiamento
più consapevole così da ridurre i rischi. Servirebbe un
maggior coinvolgimento, in questo senso, dei gestori
degli impianti così da poter seguire tutti una stessa
linea educativa”.
L’ASSENZA DI NORMATIVE - A questo proposito,
Gianni ci spiega che secondo la legge il gestore degli
impianti di risalita non ha responsabilità verso chi
pratica fuoripista. “Tuttavia dovrebbe avere l’obbligo
di segnalare eventuali pericoli. Secondo me è proprio
qui che dimostra la sua importante posizione verso
gli utenti”. Effettivamente negli USA le località danno
indicazioni agli sciatori tramite cartelli ed eventuali
avvisi di pericolo. Cosa che invece non accade in
Italia. “Le regole nascono da necessità espresse da
chi pratica un’attività, non da funzionari rinchiusi in
un ufficio. Le Guide Alpine sono i primi soggetti che
dovrebbero scrivere una normativa per un fuoripista
in sicurezza, da trascrivere poi su cartelli da allestire
lungo i versanti”.
Gigi Callegari - PAROLA
D’ORDINE: “ROTTAMARE”
UN OBIETTIVO AUSPICABILE - Resta il fatto, come ammette lo stesso Gianni, che “è molto difficile imporre regole a chi
cerca la propria libertà nella natura e nello sport. Purtroppo
però ogni stagione invernale è caratterizzata da una serie di
incidenti spesso evitabili
con un minimo di segnalazioni”. Un obiettivo
facilmente raggiungibile
qualora ci fosse una
maggior collaborazione tra
Guide Alpine e gestori degli
impianti. Gianni spera poi
che l’apertura del nuovo
impianto al Passo Presena
possa rappresentare un’importante novità e un punto
di partenza per educare il
nuovo turismo del freeride.
Gianni con la sua
famiglia al bancone
del negozio
“Cinto Sport” gestito
dalla moglie
Gianni Trepin
Guida Alpina Istruttore
Maestro di sci
Maestro di snowboard
[email protected]
348.9129723
Aria Sottile Mountain Spirit - PUNTARE SU UN SERVIZIO IMPECCABILE
Aria Sottile Mountain Spirit è un negozio outdoor nato da
un’idea di Katia e Luis alla fine del 2008, in un periodo non
buono dal punto di vista commerciale. E per questo da molti
visto come progetto perdente in partenza. Ma, si sa, le grandi
imprese sono rischiose e necessitano di perseveranza e
costanza. Così oggi il negozio è altamente professionale e
specializzato in articoli da alpinismo, sci alpinismo, ciaspole e
freeride. È l’unico al passo del Tonale dove si può noleggiare
attrezzatura per ski alp e kit per la sicurezza in montagna
(ARTVA, pala e sonda). Inoltre in estate consente il noleggio
di kit da ferrata.
L’OFFERTA DEL NEGOZIO
- I marchi che il punto vendita
propone sono tra i migliori del
mercato e tra tutti ricordiamo
Montura, Salewa, High Lab,
Dynafit, Camp, Salomon e
Montrail. Sul fronte attrezzo
invece il negozio propone sci
e scarponi Movement e Dynafit. “Per quasi tutti gli sci che
si trovano in vendita - dichiara
Luis - abbiamo un modello
per test. Vogliamo infatti che il
cliente sia convinto della spesa da affrontare e soddisfatto
dell’acquisto”. Il negozio è in
posizione non centrale nel
paese, ma sorge direttamente sulle piste da sci. È un vero punto di riferimento per sci
alpinisti delle valli limitrofe così come per clienti anche non
abituali. Questo perché all’interno lavorano persone altamente
qualificate in grado di rispondere a ogni esigenza. In particolare Katia, ex bagnina e istruttrice di nuoto, è oggi specializzata
nei materiali d’abbigliamento di montagna. Luis invece è un
Operatore di Soccorso Alpino e Guida di Media Montagna e sa
rispondere a ogni domanda tecnica.
IL CALENDARIO EVENTI - Spesso il punto vendita organizza
gite con Guide Alpine ma anche uscite in notturna sulle piste
da sci. Le iniziative a volte si concludono con un’esperienza
rilassante presso il centro benessere dell’hotel di fronte agli
impianti, alla quale segue una cena in compagnia. “Organizziamo anche uscite con un astrofisico per cogliere tutto quello
che l’arcata celeste ci offre nelle fredde ma limpide serate
invernali”, aggiunge Luis. In estate, infine, il negozio promuove
percorsi tematici per bambini e scolaresche, oltre a visite sui
sentieri della Grande Guerra con la possibilità di visitare i forti.
DUE PAROLE SUL TONALE - Dal punto di vista dei due
negozianti, il principale punto di forza della località è la quota
che consente ad Aria Sottile (così come a tutti gli operatori
del luogo) di lavorare circa due mesi in più rispetto ai negozi
di tanti altri resort nazionali. “Ma si potrebbe fare di meglio - dichiara Luis - se si lavorasse su una pubblicità più mirata a chi
realmente è interessato a frequentare assiduamente la montagna”. All’opposto tra i
punti deboli ci sono le
scarse proposte per
chi ama l’ambiente
montano ma non gli
impianti di risalita.
“Sarebbe ad esempio
possibile segnalare
in miglior modo i
percorsi per ciaspole,
realizzare piscine
comunali o pensare a
infrastrutture per chi
non scia. Su questo
fronte sarebbe auspicabile la definizione
di progetti in grado di
coinvolgere l’intera
comunità. Al momento invece ci sono tante iniziative ‘personali’ che fanno il bene
del singolo operatore. Aggiungo che in futuro dovrebbe partire
un’opera denominata Nevelandia comprensiva di un centro
di aggregazione con solarium, un bar, una piazza coperta e
probabilmente una parete di arrampicata indoor oltre a una
pista per bob su rotaia da usare anche in estate”. Secondo
Luis, in questi anni l’immagine del Tonale è stata sufficiente
per attirare il turismo. “Oggi però, con le innumerevoli offerte
low-cost che si trovano sul web e con l’affinarsi delle esigenze
del pubblico, non è più sufficiente. È indispensabile dunque
pensare a promozioni più mirate che partano in primis da
comune ed enti pubblici”.
ARIA SOTTILE MOUNTAIN SPIRIT
Via Circonvallazione 23/d - Passo del Tonale
[email protected] - www.ariasottile.eu
Altra realtà attiva e ben radicata al Passo del
Tonale è 6punto9, che dal 1998 organizza
snowboard camp nella località oltre che
nei principali resort d’Italia e del mondo.
L’intenzione dell’associazione è quella di far
vivere lo snowboard trasmettendo passione
ed emozioni con professionalità. Per questo
si punta molto sulla qualità dell’insegnamento
e dei servizi offerti. Responsabile di tutto
l’universo 6punto9 è il fondatore Gigi Callegari,
un precursore dello snowboard al Passo che ci
spiega: “Ho deciso di aprire la prima snowboard
house proprio al Tonale per diversi motivi.
In primis perché sono nato qui. È stata una
grande sfida perché la mia era una proposta
controcorrente, che andava a disturbare i giochi
politici del sistema del tempo”.
L’IMPORTANZA DI “FARE GRUPPO” - Gigi
è convinto che 6punto9 abbia avuto un ruolo
da protagonista nella creazione del gruppo di
rider che ogni inverno anima il Tonale: “Per anni
tanti ragazzi che si sono conosciuti ai nostri
camp hanno poi finito per affittare una casa qui
al Passo per l’intera stagione invernale. Circa
2 anni fa sono stati oltre 50 i rider con casa al
Tonale che quasi quotidianamente venivano a
trovarci nella nostra House. Lo stesso avviene
solitamente con le guide, i tesserati, i genitori
dei ragazzi che abbiamo in custodia. Sono
in tanti a passare per un caffè o un semplice
saluto, tra cui anche degli albergatori che qui
ringraziamo”. Questo certamente sottolinea
come la passione, la qualità del servizio e
l’accoglienza (di 6punto9 ma, più in generale,
di qualunque operatore) riescano ad avvicinare
turisti o potenziali tali. Che una volta inseriti in
una community, le restano solitamente fedeli
per diverso tempo. Puntare quindi alla creazione di una “family” più che di un pacchetto
clienti potrebbe assicurare all’operatore turistico
ingressi certi di anno in anno.
I MOTIVI DELLO STALLO PER GIGI - “Diciamo che al Tonale c’è la materia prima, ovvero la
neve. Che è una certezza, come accade ormai
in pochi altri resort. Ma non siamo in grado di
sfruttare al massimo questa sua presenza. Sinceramente non saprei nemmeno dire il perché.
O meglio, diciamo che al Tonale c’è un sistema
troppo radicato e fossilizzato sulla coerenza
nella sua peggior accezione. Intendo dire che
occorre essere coerenti da un punto di vista
etico, con l’intento di rifiutare compromessi. Ma
al contempo è indispensabile aprirsi ai cambiamenti e stare al passo con i tempi. Per fare questo reputo opportuno rottamare qualche figura
seduta nella stanza dei bottoni e coinvolgere
maggiormente le nuove generazioni, mischiandole con quelle che hanno più esperienza. Il
fulcro del discorso è dare carta bianca a chi ha
passione ed è quindi in grado di creare emozioni. Senza questi ingredienti temo che il Tonale
non decollerà mai”. Prosegue poi Gigi: “Bisogna
fare programmi a medio lungo temine, ma con
una mentalità attuale e non con la stessa di 5,
10 o addirittura 20 anni fa. Oggi tutto cambia
velocemente. È quindi indispensabile non solo
essere aggiornati ma anche tenersi pronti a
reagire a cambi di rotta improvvisi. Dobbiamo
analizzare flussi, competitor, nuovi mercati,
nuove proposte, target. E da qui ripartire con
rinnovato spirito”.
www.6punto9.com
12 / 2013
23
23
l’angolo del test /
Zamberlan Monster GTX
tester: Paolo Grisa
Quando leggerezza e agilità
si coniugano con sicurezza
Questo scarpone firmato Zamberlan deriva direttamente dai modelli da avvicinamento tecnico
e non a caso viene collocato nella categoria “climbing”. Solido e leggero, protegge
lungo le discese su terreni sconnessi senza perdere nulla in mobilità su gradi medio-facili.
Oramai, in quest’epoca in cui è la leggerezza a farla da padrone e le gite vengono
riportate sul web quasi in tempo reale, gli
alpinisti corrono il rischio di vedere le cose
solo in bianco e nero e questo si riflette
nell’attrezzattura utilizzata. Via di ghiaccio o
escursione in altissima quota: scarpone molto
caldo e con suola totalmente rigida. Via di
roccia: scarpette leggere da approach o
addirittura running, pazienza se magari si è
a inizio giugno a 2500 mt e ci sono ancora
ampi nevai sotto le pareti. Con i relativi problemi. Coloro che rivolgono il loro interesse
a itinerari un po’ più scomodi e meno pratici
da raggiungere, e che affrontano vie rocciose non solo nelle due settimane di agosto
in cui le pareti sono in condizioni più che
perfette, sanno bene che a volte bisogna
trovare un compromesso tra la comodità del
muoversi leggeri e la sicurezza di un materiale adeguato alle variabili che si possono incontrare lungo il percorso. Gli scarponi
Monster di Zamberlan ci sono sembrati una
sintesi perfetta di questo compromesso: uno
scarponcino leggerissimo, con fodera GoreTex, e taglio mid della caviglia, sufficiente a
proteggerla in lunghe discese su terreni incoerenti, ma anche sufficientemente bassa per
garantire la mobilità necessaria in arrampicata su gradi medio-facili. Il tutto condito
da una rigidità sufficiente all’utilizzo del rampone con attacco semi-automatico.
Si tratta di un modello derivato direttamente
da scarpe da avvicinamento tecnico studiate anche per arrampicare. Non a caso
l’azienda stessa, nel proprio catalogo, colloca il prodotto non nella categoria “alpine”,
ma in quella “climbing”. E i dettagli mostrano chiaramente i motivi: allacciatura fino in
punta, con una fettuccia tirante sul collo
del piede presente nell’ultima versione che
consente di tenere il tallone ben bloccato
anche quando la punta della suola è appoggiata sulle più piccole liste della parete.
Il prodotto ha comunque un’aria molto solida grazie al fascione protettivo in gomma
su tutta la tomaia, mentre la calzata è attillata, tecnica, proprio come una scarpa da
avvicinamento.
Quale il terreno di utilizzo dunque? Dalle
vie ferrate, anche a quote elevate e con
attraversamenti di ghiacciaio, alle uscite invernali su vie rocciose a quote medio-basse
con rientro in giornata, fino alle creste e
agli itinerari misti in quota estivi privi di lunghi pendii ripidi in ghiaccio, dove il taglio
mid potrebbe affaticare eccessivamente i
polpacci. Un altro campo di utilizzo ideale,
grazie alla loro sensibilità, può essere quello delle lunghe soste su staffe negli itinerari
di arrampicata artificiale, dove la maggior
rigidità rispetto a scarpe basse protegge
meglio dalla pressione dei gradini in fettuccia. Certamente una sicurezza necessaria
da avere durante l’avvicinamento a lunghe
vie rocciose difese da brevi ghiacciai, dove
ogni grammo conta. Molto meglio insomma
di certe fantasiose soluzioni come ramponi
fissati su sneakers ricoperte di nastro adesivo
per impermeabilizzarle (viste da me in persona). Non dimentichiamo che a inizio stagione
sono sufficienti primavere un po’ più piovose
della media per vederci costretti a rinunciare
ad attaccare una via a causa della tardiva
presenza di un piccolo nevaio alla base. In
questi casi uno scarponcino e un paio di
ramponcini magari leggeri possono davvero
“salvare la giornata”. Convincente poi il look,
un po’ vintage, che ricorda quasi certe pedule da roccia degli anni ’80.
scheda tecnica - A97 MONSTER GTx
Target: approach, hiking
Collezione: SS 2013
Per: unisex
Ideale per: vie ferrate, avvicinamento
Tomaia: pelle scamosciata Hydrobloc
Fodera: Gore-Tex Performance Comfort
Allacciatura: estesa fino in punta
Sottopiede: Zamberlan Z-Flex GT
in polipropilene
Suola: Zamberlan Vibram NorWalk con intersuola in morbido TPU a
doppia densità
Altre caratteristiche: plantare Z-Comfort
Fit, sistema di costruzione Zamberlan Air
System, puntale e tallone in materiale
termoplastico, minuteria H.R.T
Peso: 1280 gr per paio (misura 42)
Misure: 37-47 con mezze misure
Colori: aloe/grey, black/grey
Prezzo: 219,95 euro
24
12 / 2013
test location
FERRATA “MAURIZIO”
MONTE ALBEN,
PREALPI BERGAMASCHE
Condizioni climatiche:
asciutto con foschia e
nebbie
Tipologia del terreno:
sentiero ghiaioso, prato
ripido,
roccia calcarea
compatta
FALESIA
DELLE LUCERTOLE,
VALLE BREMBANA
Condizioni climatiche:
pioggia a tratti leggera
a tratti sostenuta
Tipologia del terreno:
roccia con difficoltà dal
V al VI, roccia calcarea,
umida e talvolta un po’
terrosa
viaggi /
Con Alberto Negro, atleta Berghaus, nella Russia più profonda
a cura di: Alberto Negro
Niente strade, solo direzioni...
Il racconto di un viaggio di 2 settimane in Kamchatka, vicino allo stretto di Bering.
Una regione selvaggia ma ricca di fascino e di opportunità.
Soprattutto con un paio di sci e una irrefrenabile passione per il freeride.
Chi è Alberto
Classe 1981, con un passato
nello sci agonistico e maestro
dal 2003. Appassionato di
freeride, scialpinismo e ultra trail,
ha partecipato 4 volte all’Ultra
Trail du Mont Blanc, unitamente
ad altre gare minori. Alberto
è stato protagonista di diversi
viaggi avventurosi in Argentina,
Kashmir (India), Alaska e ovviamente Kamchakta. All’attivo ha
anche alcune discese estreme:
canalone Marinelli sul Monte
Rosa, parete ovest e parate
sud della Piramide Vincent, via
Cavanna-Gabbio sulla Punta
Parrot, canale Valsesia, canale
Gervasutti nel Monte Bianco,
parete nord del Toure Ronde e la
via Adami sul Gran Paradiso.
La strada l’apriva un bulldozer. Era
davanti a noi di qualche ora, un
paio, forse meno. Tracciava la via
nella neve altissima, incidendo un
passaggio dove la natura aveva
annullato ogni segno di vita. Apriva,
allargava, fendeva la coltre senza
sosta. Dietro di lui tre camion in fila
indiana. Mezzi di stazza sovietica, che trasportavano gasolio da
consegnare a una base militare, su
al passo in fondo alla strada. Arrancavano premendo sulle catene,
procedevano lenti. Non capivamo
bene perché ogni due o tre chilometri, piantate nella neve a lato,
trovassimo bottiglie di birra vuote.
Un segnale? Difficile dirlo. Noi stavamo dietro, con le nostre motoslitte:
Martino guidava quella cui io ero
attaccato con una corda, trascinando me, i miei sci e il nostro carico verso un apparente nulla. Igor,
la guida, era seduto all’altra. Dietro
di lui, come appendici di uno strano motoscafo, Stefano e Lorenzo.
“Bella storia” mi ero detto, quando
mi avevano annunciato le quattro
ore di viaggio in modalità traino.
“Accidenti, chi diavolo me l’ha fatto
fare?”, imprecavo adesso sobbal-
zando sulla neve strapazzata, dietro al bulldozer cingolato e ai tre
camion che distribuivano ricordi di
birra. Alla fine li abbiamo raggiunti.
Si sono messi di lato, hanno fatto
segno di andare. Solo lì abbiamo
capito che le bottiglie conficcate
nella strada come briciole di un
emancipato Pollicino erano nient’altro che spazzatura. Tracce di rifornimento. Residui dell’insaziabile sete
del camionista seduto al volante a
torso nudo in una giornata di ordinario lavoro. Tutto qui. Questa è la
Kamchatka, bellezza.
Anche quel che sembra strano è
normale, in questo mondo che i suoi
abitanti descrivono come una nebulosa tutta da scoprire. “Qui non
esistono strade: solo direzioni”, ci
avevano annunciato al nostro arrivo. E capiamo subito che è vero.
Un volo su Mosca, poi un altro per
Petropavlovsk. Non serve altro per
sprofondare nell’anima più vera,
tradizionale e bella dell’ex Unione
sovietica: senza traiettorie precise
da seguire, solo con la sensazione
che tutto sia da esplorare. Ci planiamo sopra arrivando dall’Ovest
del capitalismo, volando sui vulcani
fumanti che sbucano dal bianco
sconfinato di quest’annata eccezionale. Li guardiamo incantati
dall’oblò e già sogniamo discese
da mordere con le lamine, polvere da respirare a pieni polmoni,
altezze da raggiungere, distanze
da coprire. Siamo turisti, ma non ci
piace la scia tracciata dai colleghi
europei. Niente resort nella capitale,
niente elicottero da decine di rotazioni al giorno. Il nostro sci nella penisola dei vulcani sarà qualcosa di
diverso. Avventura, vita selvaggia.
Scoperta. Qualcosa di più barbaro
ma più vero, che solo l’agenzia cui
ci appoggiamo, Kamchatka Explorer, offre, unica in tutto il Paese.
Arriviamo e non fa freddo. Ci aspettavamo temperature più rigide, a
due passi dallo stretto di Bering. E
invece, tutto sommato, male non si
sta. Sappiamo che dovremo vedercela con il vento e le bufere di neve,
ma quella sarà storia da affrontare sci ai piedi. E non ci pensiamo.
Partiamo con la capo-agenzia,
l’alaskiana Marta, la guida Igor e
la “local” Elena. Ci viene presentata
come segretaria, ma scopriamo ben
presto che la ragazza, passato da
studentessa in Germania, all’occorrenza sa trasformarsi in cuoca, rifornitrice di materiali e addetta alla
logistica. Non male. Pensiamo che in
fondo potremmo farne a meno, indipendenti come da sempre siamo
abituati a essere. Ma accettiamo la
sua collaborazione. E ancora non
sappiamo quanto quella prima sensazione si rivelerà sbagliata.
La direzione è il nord, dove giacciono due dei circa trenta vulcani
attivi presenti nel Paese, mete pronte sui cui riscaldare le gambe. Passeremo lì i primi giorni della nostra
“quindicina” di vacanza, un marzo
di neve tardivamente abbondante
sulle Alpi e di straordinarie precipi-
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12 / 2013
tazioni agli antipodi del globo. Ci
arriviamo in macchina, lasciandoci
alle spalle le strade della capitale
costellate da automobilisti piantati
nella neve. La sistemazione è decisamente in linea con il nostro bisogno di avventura. Una capanna
dall’aspetto e dalla sostanza spartani, priva di comfort materiali ma
dotata di tutto ciò che serve: un
letto su cui stendersi, una stufa, un
tavolo su cui mangiare i piatti preparati da Elena e la nostra toma.
Esattamente quanto il gestore, ex
militare ora diventato eremita, ha
ritenuto fosse sufficiente a condurre
una vita normale. L’essenziale, non
fosse per quella “perla” di non poco
conto che troviamo all’esterno: una
sauna che scalda anche la nostra
capanna, la sua e quella che ospita il wc. Uniche testimonianze di vita
in una natura selvaggia e pericolosa, tanto che l’antidoto alla violenza delle bufere è sotto gli occhi di
tutti: un cavo d’acciaio che unisce
le casette, impedendo che volino
via e dando una traccia di direzione a chi deve proprio correre là
anche in quei momenti.
Saranno tre giornate di sci scenografico. Nulla di improponibile, almeno dal punto di vista tecnico. Ma di
estrema bellezza. Si va di pelli, perché alternativa, da queste parti, non
c’è. E ogni giorno sono almeno 800
mt di dislivello, su pendii in grado
di regalare neve da urlo alternata
a crosta ventata. Serve fortuna, per
imbattersi nell’angolo di versante
più godibile. Ma la vista da vicino
del cratere fumante ripaga da ogni
delusione sportiva: è qualcosa che
non abbiamo mai visto. E questo ci
emoziona. Il tempo è bello, non fosse
per qualche tempesta di neve mattutina e il vento che di tanto in tanto ci spolvera per bene. Lo scenario
giusto per godersi le sterminate distese di neve, le ampie vallate tutte
da scoprire, il nulla in cui nessuno
ce il posto in cui si vorrebbe essere
in quel momento. Sono gite che si
susseguono giorno dopo giorno,
senza grosse distanze. Un piccolo
paradiso tutto da scegliere, come
un mazzo di carte da cui estrarre
la più bella.
Questa è la Kamchatka, bellezza.
Sci sconfinato, libertà senza limiti.
Città in cui sfilano palazzine a cubetti arredate da chilometri di tubi
del teleriscaldamento. Posti lontani
da quel sapore fintamente occidentale che respiriamo da sempre,
perché dotate sostanzialmente
solo del necessario. Nonostante
ciò, è evidente, non c’è comunque povertà. I ragazzi studiano
all’estero, l’inglese è parlato ovunque, la vita non è dura. Sono considerazioni che alimentiamo nei
nostri estemporanei giri nei centri
abitati, quando di tanto in tanto
capitiamo tra la civiltà. Un mondo
che, solo all’ultimo, vogliamo assaporare anche nella sua declinazione più commerciale.
vuole addentrarsi. Eppure, anche
la civiltà in qualche modo ci attira: un giorno, verso una piccola
stazione sciistica, troviamo un angolo dimenticato da Dio nel quale sopravvivono due ancore e un
baretto come reduci del passato.
Un posto talmente local che gli impianti ai turisti aprono solo alle 12,
dopo aver fatto generoso spazio
alle scuole di sci e allo sci club
del posto. Un’esperienza da vivere,
comunque. Anche per il bellissimo
bosco nel quale ci immergiamo
per un fuoripista da bere tutto
d’un fiato.
Quando è tempo di partire e
cambiare base, l’avventura sembra farsi più avvincente. “Bella storia”, mi dico. Quattro ore di motoslitta da percorrere tutte al traino,
sci ai piedi, per raggiungere un
paesino dopo il passo, la nostra
nuova destinazione. Ma ancora
non so che sarà un’esperienza
fisicamente devastante. Quantomeno per le mie povere braccia
e i continui sobbalzi sulla neve
tatuata dai cingolati del bulldozer e dei camion che lo seguono.
Arriviamo infine nella nostra nuova
casa, un’altra capanna gestita
questa volta da un curioso personaggio che fa coppia fissa con
un gattino. Un genio per noi visto
che, sfruttando il geyser che sgorga a due passi dall’abitazione, ci
ha ricavato una piscina in cemento armato: quaranta gradi di puro
piacere immerso in una sconfinata, e abbondantissima, distesa di
neve. Soddisfiamo subito la nostra
voglia di sci tentando un vulcano
a poca distanza. Saliamo sci a
spalla, ma qualcosa non ci piace.
Tanta, troppa neve. Pendii rischiosamente aperti. Freddo. Placche a
vento. Odore di pericolo. A duecento metri dalla cima decidiamo
di tornare indietro, convinti che
sia qui, nel saper dire anche no,
il vero segreto di un giusto alpinismo. Sarà una bella sciata. Ma
quel rifiuto si rivelerà presagio da
brividi: mentre salivamo la montagna, veniamo a sapere poco
dopo da alcuni militari su un carro
armato, eravamo osservati. I pendii
che avevamo scelto infatti erano
gli stessi su cui i militari avevano
in programma un’esercitazione di
distacco artificiale delle slavine.
Bombe, in pratica. Che ci sarebbero piovute esattamente sulla testa,
se i militari non ci avessero visti e
non avessero cambiato destinazione. Come dire, un colpo di... fortuna. Ripagato ulteriormente dalla
concessione ricevuta poco dopo:
il permesso di assistere al lancio
delle bombe su una montagna
vicina. Una scoperta. E visto che
neppure uno scoppio sarà capace di staccare qualche metro
cubo di neve, anche un sollievo.
Nel piccolo rifugio l’aria è calda.
I tubi che trasportano l’acqua del
geyser sono in grado di creare atmosfere a dir poco estive. E noi ci
passiamo le notti quasi boccheggiando, in un paradosso fatto di
sacchi a pelo e finestre aperte.
Ma quel che conta è solo sciare.
Ovunque e comunque, scegliendo a caso i pendii, guardando le
montagne intorno e puntando il
dito. Un po’ come si fa col mappamondo da bambini, quando si lascia alla scelta di un piccolo indi-
È la fine della vacanza. E anche
noi sciatori del selvaggio, dell’avventura, decidiamo che è ora di
una bella frullata. Prendiamo l’elicottero per chiudere il sipario in
grandezza, con una giornata di
eliski. Ma anche qui sarà un’esperienza da raccontare. L’ammonimento è di quelli che ti mettono a
tuo agio fin da subito. “Niente foto
prima del volo, solo dopo”, ci viene caldamente suggerito. Il pilota
è scaramantico: ecco la chiosa.
Roba da toccarsi... le lamine, non
fosse che sono d’acciaio e non di
ferro. Non c’è comunque granché
da fare, se non accettare il simpatico consiglio. La faremo dopo, la
foto. Andrà bene lo stesso. Solo in
volo capiamo che la scaramanzia
del pilota ha un suo perché. Con
lo sguardo che non si schioda un
millimetro dal nulla che ha davanti, senza degnarci di un’occhiata,
lui, che sembra cortesemente, ma
silenziosamente, chiederci se non
potevamo proprio starcene a
casa nostra, alla fine alza in aria
un “arnese” che chissà quanti anni
conta. E lo fa volare. Poi poco
conta che ogni atterraggio sembri
un frontale con un bisonte, o che
la neve su cui poggiamo si tinga
magicamente di gasolio a ogni
impatto. Quel che conta è sciare e
per ben otto volte sfidiamo la sorte risalendo su quel mostro delle
nevi dal passato militare. La cosa
più bella alla fine è potersi godere
in santa pace queste ultime discese per il solo piacere di scendere
in direzione dell’oceano. Saranno
gli ultimi scampoli di un ricordo
che ci terremo dentro. Sarà neve e
nient’altro. Da divorare liberi..
12 / 2013
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profili / due
giovani promesse che nel 2013 hanno fatto incetta di premi
a cura di: Silvio De Sanctis
Carnati & Santoni: giovani
campioni crescono (e vincono)
Nonostante la giovane età, Stefano e Alessandro hanno chiuso un’ottima stagione culminata
con la conquista dei titoli mondiali rispettivamente nel lead e nello speed. Due assi nella
manica della nazionale italiana, proiettata verso un domani che pare di certo promettente.
SANTONI:
aka Speedy Gonzales
Non stiamo ancora parlando di
nuovi Adam Ondra ma certamente
di due ragazzi promettenti che, soprattutto nell’ultima stagione agonistica, hanno conquistato importanti
risultati. E ai quali dunque vale la
pena dedicare dello spazio anche
su Outdoor Magazine. Loro sono
Stefano Carnati e Alessandro Santoni, nuovi fenomeni dell’arrampicata che l’Italia ha lanciato a livello
internazionale. Nonostante la loro
giovane età (hanno rispettivamente
15 e 18 anni), sono le carte vincenti
che il nostro movimento è pronto a
giocarsi per il futuro sull’onda dei
risultati di una stagione fra lead,
boulder e speed che più vincente
non ci potevamo augurare. Ecco
come nascono due stelle.
La finale mondiale - Lo scorso agosto a Central Saanich
infatti ha battuto in finale l’avversario russo Aleksandr Shikov
con facilità (9”00 contro 9”72) conquistando il titolo di Campione del Mondo Speed nella categoria Youth A. Sin dall’inizio
dei Mondiali, l’azzurro ha lasciato intuire di essere in ottima
forma: dopo aver realizzato il terzo tempo nelle qualificazioni,
ha battuto il russo Diachkov (già secondo agli Europei di Imst
e uno dei più forti atleti del circuito) ai quarti
di finale con un tempo di 7” netti (contro i 7”02
dell’avversario) in un confronto senza errori. In
semifinale ha superato il ceco Jan Kriz di 0”38
e ha concluso in finale mantenendo i nervi saldi
più dell’avversario. Da segnalare che il tempo
di 9” di Santoni, pur essendo stato sufficiente
per superare il russo in finale, è ben lontano dal
suo migliore riscontro.
ph Christian J. Stewart
CARNATI:
15 anni e un titolo mondiale
Per un Carnati che ha dominato boulder e lead, l’Italia si permette di piazzare anche Alessandro Santoni in cima alle classifiche di speed. Il diciottenne di Dro (Tn), tesserato per l’ArcoClimbing, ha permesso alla nostra nazionale di tornare in vetta
al mondo nella categoria Giovani “A” per la seconda volta
nella storia, quattro anni dopo Leonardo Gontero. Alessandro
fece le prove generali l’anno passato con la medaglia d’argento nei Campionati Europei a Gémozac (2 novembre) e un
quinto posto ai Mondiali di Singapore (29 agosto). Stavolta il
salto in alto è stato netto e non soltanto sulla parete.
Qui e sopra Stefano
in azione su roccia e artificiale
La stagione di Stefano Carnati parla chiaro: nelle otto gare
disputate non è mai sceso dal podio, con tre vittorie, un
secondo e due terzi posti fra boulder e lead nella Coppa
Europa giovani “B”, che gli sono valsi il successo nella classifica generale di specialità. Il tutto impreziosito dal titolo
di Campione Europeo di categoria conquistato in luglio a
Imst e dal titolo mondiale arrivato poche settimane dopo a
Central Saanich, in Canada, ai Mondiali Giovanili di Arrampicata Sportiva. Ed è stato proprio nella British Columbia
che Stefano ha fatto vedere di quale pasta è fatto.
La storia di Stefano - Questo climber (nato a Como nel
1998 e residente a Erba) si è avvicinato alle pareti sette
anni fa, dopo aver abbandonato un’altrettanto promettente carriera nella ginnastica artistica. Arruolato fra i Ragni di
Lecco per scalare falesie e risolvere problemi in palestra, fa
di concentrazione, studio del tracciato e allenamento mentale il suo principale credo, sviscerato e approfondito fra
una lezione e l’altra del Liceo Scientifico dove si appresta
a frequentare il secondo anno. Archiviato questo sorprendente 2013, che lo ha posto all’attenzione del movimento,
è atteso da un 2014 di conferme. Ma Stefano in questo
momento ha altro a cui pensare, cioè realizzare il suo sogno
proibito: “Confrontarmi con me stesso e scalare i Riti Tribali
allo Specchio del Grifone (un 8c+ liberato da Ondra, ndr).
Dopo gli 8b voglio salire di grado, sarebbe bello su una
parete scalata e gradata da Adam”.
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12 / 2013
Alessandro in azione
sulla parete speed
ph Christian J. Stewart
Il mondiale in pillole - I battuti sulla parete nordamericana sono stati il francese Hugo Parmentier e lo svizzero Sascha Lehman grazie a una scalata inarrestabile. Sesto dopo
le qualificazioni, Carnati è entrato col settimo punteggio fra
gli otto climbers che si sono giocati il titolo e - una volta in
finale - ha cominciato a macinare prese su prese, salendo
dove nessuno è riuscito ad arrivare. Neppure i favoriti della
vigilia come l’americano Kai Lightner e i giapponesi Kaya
Otaka e Ryosuke Hibino. “È stata una gara pazzesca, via
via che andavo avanti mi sentivo sempre meglio”, ha dichiarato a caldo il diretto interessato, che usa questa frase
come motto di una annata partita e finita a mille.
Gli altri risultati del 2013 - Un dominio che gli è valso nel circuito il soprannome
di “Speedy Gonzales” e soprattutto legittima il
primo posto nel ranking internazionale e quello nella classifica generale di Coppa Europa
grazie al primo posto di Edimburgo (8 giugno),
al secondo di Chamonix (9 luglio)e al terzo di
Imst (29 giugno). Il suo successo canadese è
stato l’unico di un atleta occidentale nelle varie
categorie dello speed. I piazzamenti di fine stagione (su tutti l’ottima performance nella tappa
di Coppa del Mondo seniores ad Arco dello
scorso 7 settembre, dove si è fermato agli ottavi
di finale) sono arrivati con le energie quasi scariche, ma le tante
prove convincenti mostrate lungo il fitto calendario del 2013
lo pongono di diritto fra i grandi specialisti dei prossimi anni.
Stefano sul podio a Imst, dove ha conquistato il titolo
di Campione Europeo Lead nella categoria Youth B
Alessandro sul podio a Central Saanich, dove è stato incoronato
Campione del Mondo Speed nella categoria Youth A
eventi /
Il 24-25 ottobre in Val Masino la presentazione della collezione SS 2014
dai nostro inviati: Benedetto Sironi e Simone Berti
adidas Outdoor,
evoluzione continua
Nel suo consueto e sempre apprezzato pr event, il marchio a 3 strisce
si è presentato alla stampa fra tecnologie innovative, prodotti, strategie
e marketing. Presenti e parte attiva dell’evento i Ragni di Lecco, che
hanno guidato il gruppo in una splendida escursione in Val di Mello.
Terrazza panoramica con vista privilegiata sulla Val di Mello
ora anche adidas punta su Stealth
Buona parte della presentazione prodotti si è concentrata sul segmento calzature e
non a caso adidas è stata premiata per ben cinque anni consecutivi con un award, nel
corso della fiera OutDoor Friedrichshafen, per un proprio modello footwear. Molto anche
lo spazio dedicato all’argomento suole. Del resto c’erano degli ottimi motivi. Anzitutto
l’utilizzo per la prima volta di gomma Stealth applicata su tre calzature adidas della linea
outdoor SS 2014. Per chi non lo sapesse, la gomma Stealth è stata inventata da Charles
Cole ed è utilizzata sulle calzature Five Ten, marchio nato nel 1985 a opera dello stesso
Cole. Il brand è stato acquisito da adidas nel 2010 ed ecco quindi spiegata questa
“integrazione” della Stealth, che è considerata una delle migliori al mondo (da alcuni
la migliore per il climbing) grazie al suo ideale equilibrio tra viscosità ed elasticità che
permette di sfruttare le cavità microscopiche del terreno per creare un miglior grip. Il tutto
con un alto grado di durabilità. Ecco nello specifico i tre modelli in questione.
Terrex Scope
Partecipare agli eventi organizzati da
adidas Outdoor è per noi una piacevole
consuetudine e infatti non ne abbiamo mai
mancato uno da quando il marchio delle
tre strisce è entrato nel mercato outdoor.
Anzi, siamo stati l’unica testata italiana
presente alla presentazione internazionale
del progetto nel settembre 2010, visitando
il quartier generale dell’azienda a Herzogenaurach (Germania). Del resto l’ingresso
(o meglio il ritorno) di adidas nel mercato outdoor italiano risale proprio al 2010,
anno in cui si presentò al mercato con una
collezione di 110 articoli.
IN EVOLUZIONE - Un progetto in continua evoluzione e sviluppo, tanto che ora,
in tutta Europa, sono ben 500 i prodotti fra
calzature e abbigliamento. Importante novità per il mercato italiano, come vi avevamo
anticipato sul numero di settembre, la scelta
di affidarsi a un distributore che opera fin
dal ’79 nel nostro mercato con altri importanti marchi, tra i quali Five Ten (acquisito
da adidas nel 2011). Stiamo parlando di
Viking Nord Pool, il cui responsabile, Pierluigi Marengon, è stato presente di persona
all’evento che vi raccontiamo in queste due
pagine.
LA LOCATION - Quest’anno la scelta della
location si è rivelata particolarmente significativa: Val Masino, uno dei paradisi italiani
(e diremmo mondiali) dell’arrampicata, oasi
naturale di bellezza unica. Niente di meglio
per passare due giorni in compagnia di alcuni componenti dei Ragni di Lecco: il presidente Fabio Palma, Matteo Della Bordella,
Mario Giacherio, il “local” Simone Pedeferri e
Luca Schiera. Campo base di tutte le attiMatteo Della Bordella
e Simone Pedeferri
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12 / 2013
vità il Centro Polifunzionale di Filorera, ben
noto ai frequentatori della Valle nonché a
tutti i partecipanti del Melloblocco.
ADIDAS & L’OUTDOOR - L’evento ha avuto inizio con una presentazione preparata
dallo staff adidas, composto da Francesca
Acerbi, Elisa Ramella, Andrea Di Lillo e Matteo Cattaneo. In una saletta dedicata con
annesso proiettore, sono stati presentati
tutti i diversi aspetti dell’approccio aziendale “a tre strisce” nel mondo dell’outdoor,
dagli esordi fino ad ora, giungendo infine a
presentare la collezione estiva SS 2014. L’introduzione ha voluto illustrare il posizionamento di adidas, brand di matrice atletica
nel “nuovo mondo” dell’outdoor, unitamente
all’obiettivo prefissato fin dal suo ingresso
nel nostro settore: ovvero affermarsi come
brand credibile e leader anche in questo
segmento sportivo. Tre i punti fondanti: prodotto, sviluppo del brand e atleti. Riguardo
al prodotto in particolare, oltre alla nuova
collezione per la prossima estate, comprensiva delle 3 calzature con gomma Stealth
(vedi box), è stata anche presentata la
partnership stretta con Viking per la distribuzione italiana. Un passo significativo
come dicevamo del percorso aziendale in
terra italica, utile ad avvicinarsi ancora di
più ai punti vendita outdoor. Un certo rilievo è stato dato anche ad alcuni aspetti
dell’approccio ecosostenibile dell’azienda
e alla differenza del range prodotti italiano
ed europeo, da quest’anno perfettamente
coincidenti.
SUL WEB - Un vasto spazio è stato concesso, nel corso della presentazione, all’importanza delle piattaforme digitali, strumento
di cui il marchio fa ampio uso anche in altri
sport. La pagina di Facebook adidas Outdoor conta più di 460.000 fans e presenta
post in inglese come nelle altre principali
lingue. Al suo interno è possibile seguire gli
highlights delle imprese degli atleti, i contest,
le iniziative dei partner e osservare i focus
sui prodotti. Il canale YouTube invece ha
oltre 3300 iscritti e 465mila visualizzazioni.
Altri strumenti importanti, sempre operativi in
rete, sono l’Outdoor Sports Team Portal, con
La Terrex Scope GTX è un modello classico da avvicinamento dotato di suola in gomma
Stealth. I tasselli a forma di L fungono da artigli nel terreno per fornire extra grip su salite
e discese. Il tallone fornisce supporto per le discese più ripide, mentre la zona liscia
nella parte anteriore è ideale per i tratti di arrampicata su roccia. Scope è dotata di una
membrana in Gore-Tex impermeabile. Al fine di resistere alle sollecitazioni della ghiaia
e al terreno accidentato, la scarpa dispone anche di tomaia resistente alle abrasioni e
punta rinforzata in gomma. I lacci presentano un design speciale dal diametro sottile
nella parte centrale e dalle estremità più spesse, in modo da essere allacciate con
un unico gesto. Altre specifiche: adiPRENE per la massima ammortizzazione, soletta
Ortholite preformata. Disponibile nelle taglie 5.5–12.5, 13.5, 14.5 UK per uomo, 3.5-10.5
UK per donna. Peso: Peso: 455 gr (8.5 UK).
Terrex Solo
Oltre alle proprietà uniche della suola Stealth, la Terrex Solo offre anche
leggerezza e stabilità. L’intersuola realizzata in gomma Eva è stata rinforzata
con una pellicola di TPU. Nella sezione del tallone, l’intersuola speciale
in adiPRENE assorbe gli impatti per consentire comodi e dinamici
movimenti anche durante gli avvicinamenti più lunghi. Le asole nella
parte posteriore sono costruite in modo asimmetrico, consentendo
di appenderle facilmente con un moschettone allo zaino o
all’imbragatura e permettendo loro di pendere parallele fra loro.
Comfort, leggerezza e aderenza imbattibile le rendono perfette
per i climbers e per i boulders. Disponibile nelle misure 5.5-12.5,
13.5, 14.5 UK per uomo, 3.5-10.5 UK per donna. Peso: 395
gr (8.5 UK).
Slackcruiser
La scarpa perfetta per quelli che vogliono trarre vantaggio della
gomma Stealth sulla slackline. “La cosa più cool della Slackcruiser con suola Stealth
è il grip, un vantaggio non solo sulla slackline ma anche durante l’avvicinamento”,
ha spiegato Lukas Irmler, che ha lavorato a stretto contatto con gli sviluppatori della
calzatura. Oltre al grip, Lukas era alla ricerca di stabilità, resistenza e agilità.
Per questo la parte anteriore è molto flessibile e sensibile, mentre la
parte posteriore offre stabilità. I piedi rimangono molto vicini
al terreno dando una sensazione di camminata
naturale. Visto che queste scarpe devono resistere
ai frequenti salti e al contatto con la corda, sono
costruite con mesh rinforzato e inserti in TPU. Anche
le punte, sottoposte a continue pressioni durante le
acrobazie, sono in TPU. Tomaia in canvas, costruzione
mono tongue. Disponibile nelle taglie: 5.5-12.5, 13.5, 14.5.
DISTRIBUITI DA: Viking Nord Pool - 0435.32061 - [email protected]
“Al cinema” con i Ragni di Lecco
Il pomeriggio introduttivo passato fra la
presentazione adidas e le scalate in compagnia dei Ragni all’interno della palestra
della Casa delle Guide ci hanno condotto
infine a una serata assolutamente speciale
e coinvolgente. Guidati infatti dai racconti di
Matteo Della Bordella, Fabio Palma e Luca
Schiera, abbiamo goduto della visione di due
importanti progetti video prodotti dai Ragni,
racconti di altrettante grandi imprese e ascese compiute negli ultimi anni nel Wenden
(Svizzera) e sulla Torre Egger (Patagonia).
INFINITE JEST
tutte le informazioni sul mondo adidas Outdoor, la piattaforma Go all in, aggregatore
di storie sul mondo adidas personalizzabile
con notizie e storie locali, e infine il Minizine,
disponibile in versione cartacea e applicazione iPad.
SECRET SPOT - Dopo una dettagliata spiegazione dei vari prodotti, cosa può esserci
di meglio che testarli di persona nel corso
di un’escursione mediamente impegnativa?
Detto fatto tutti i presenti sono stati vestiti
da capo a piedi: l’inaspettata giornata di
splendido sole ha convinto Simone Pedeferri,
guida per l’occasione, a optare per un percorso non programmato e più impegnativo
della semplice seppure bellissima passeggiata a fondo valle. Il sentiero ripido ricoperto da foglie umide e rocce bagnate è
stato quindi un terreno perfetto per testare
il grip delle suole Continental (purtroppo
quelle con gomma Stealth non erano ancora disponibili). Dopo un dislivello di circa 600 metri percorso in un’ora e mezza di
cammino sul lato destro della Valle siamo
giunti a una splendida terrazza panorami-
ca sconosciuta ai più che domina tutta la
Val di Mello. Davanti a noi lo stupendo spettacolo del Precipizio degli Asteroidi e di
molte delle celebri vie granitiche che hanno reso questo luogo una piccola-grande
Yosemite in terra italiana. Con lo sguardo
a spaziare fino alle valli limitrofe (Valle del
Ferro, Val Qualido, Val Torrone, ecc) e alle
svariate cime circostanti fin quasi a vedere il Disgrazia. Premio finale: pranzo tipico
e abbondante al rifugio Luna Nascente, a
metà della Valle, con l’impagabile compagnia del padrone di casa Siro Fiorelli, vero
e proprio personaggio. Un momento conviviale ma arricchito dai racconti sui primi alpinisti a climber che hanno scoperto le potenzialità di queste rocce. Passando negli
anni idealmente il testimone a quelle nuove
generazioni che continuano un percorso di
scoperta, avventura e valorizzazione del
territorio. Aprendo non solo nuove vie, ma
contribuendo a svelare inedite prospettive
nell’arrampicata e nell’alpinismo in Italia e
non solo, con in prima linea proprio quei
Ragni di Lecco che adidas ha felicemente
deciso di supportare.
Film su soggetto di Fabio Palma e regia di
Matteo Modugno, noto nell’ambito pubblicitario. Davvero degno di nota il numero di giornate in parete (150) vissute da Fabio Palma
e Matteo Della Bordella per portare a termine queste impegnative vie, “immortalate” dai
cameran Riky Felderer e Pietro Bagnara.
Beneficia anche delle splendide musiche
originale composte da Simone Morandotti
e Mike Guzzo. Il film racconta la storia delle
3 impegnative, esposte e poco ripetute vie
aperte da Fabio e Matteo sull’imponente
parete del Wenden. Tre tra le più difficili delle
Alpi e - a detta di Tommy Caldwell che ne ha
ripetuta una - anche del mondo.
THE EGGER PROJECT
Film di Pietro Porro montato sulle riprese
che hanno effettuato in tre anni Matteo
Bernasconi, Matteo Della Bordella e Luca
Schiera, durante la lunga e rischiosa avventura su quella che, primo del loro terzo
tentativo, è stata l’ultima grande parete
inviolata della Patagonia: la Ovest della
Torre Egger. Un’impresa alpinistica entrata di
prepotenza nella storia dei Ragni di Lecco e
dell’alpinismo, finalizzata poi da Matteo Della
Bordella e Luca Schiera lungo la via denominata “Notti Magiche”. Il film, su consiglio di
Palma, ha spinto Porro a usare tecniche di
animazione al computer per riprodurre alcuni
momenti indimenticabili ma non ripresi della
grande salita.
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EVENTI /
a cura di: Simone Berti
Aku test days
Il trasloco del punto vendita di Ronco Briantino (MB)
Sherpa “verticalizza”
il suo orizzonte
Il nuovo spazio, non molto lontano dal precedente,
è affiancato a una sala boulder realizzata
in collaborazione con Edelrid e Wild Climb e gestita
dall’associazione sportiva dilettantistica Orizzonte Verticale.
a cura di: Paolo Grisa
Da maggio a ottobre, in 13 appuntamenti, centinaia
di persone hanno potuto testare sul campo il valore
qualitativo e la funzionalità del modello Transalpina GTX.
È stata un grande successo l’operazione di
lancio del modello Transalpina GTX firmato
Aku, presentato agli operatori di settore nel
corso dell’OutDoor Show 2012. Da maggio
a ottobre l’azienda ha organizzato ben 13
appuntamenti, in collaborazione con alcuni
negozi selezionati, che hanno consentito a
centinaia di interessati di mettere alla prova
il nuovo modello.
ne gratuita una selezione di taglie che ha
consentito ai trekker accorsi di provare, nel
corso di un’escursione giornaliera, lo straordinario comfort di calzata del prodotto. Il
successo di questa iniziativa ha portato Aku
a considerare questa modalità promozionale come un nuovo standard di servizio nella
relazione con i migliori negozianti e con la
propria comunità di utilizzatori.
Il profilo della calzatura
Transalpina GTX è progettata per esprimere il massimo comfort di calzata in tutte le
condizioni di escursionismo leggero grazie
all’esclusiva costruzione della suola con tecnologia Aku IMS3, progettata per garantire
ammortizzazione e stabilità ai massimi livelli.
Sono proposti due modelli (in pelle pieno
fiore e tessuto Aku Air8000, oltre che in scamosciato) con un’ampia gamma di varianti
colore e uno stile che in parete difficilmente
passa inosservato.
Il programma formativo
Nuova location
A questa esperienza sul campo si affianca
il programma di formazione diretta in azienda a Montebelluna. Negozianti, gruppi di
appassionati di escursionismo e operatori
professionali della montagna hanno infatti la possibilità di visitare lo stabilimento di
produzione italiano e ricevere una sessione
di formazione sulla costruzione e la scelta
della calzatura per la montagna da parte
del personale tecnico Aku.
I riconoscimenti
Il mix di eccellenza manifatturiera che caratterizza il modello gli ha concesso di conquistare il bollino Kauf Tipp nel tradizionale
test di primavera sulle calzature per escursionismo della rivista tedesca Outdoor. Sulla
base di questi presupposti è nata un’operazione di lancio che in Italia ha visto la
presenza di Transalpina sulle maggiori riviste
dedicate alla montagna e su alcuni dei siti
internet di maggior rilevanza, come planetmountain.com e outdoortest.it.
La campagna test
Ma è sul campo che Transalpina GTX ha
ottenuto i maggiori consensi, grazie a una
campagna sviluppata in collaborazione
con alcuni fra i migliori core shop. L’iniziativa
è stata resa possibile inoltre dalle partnership con la catena Vitalpina Hotels
Suedtirol e con KIKU International Mountain Summit (nell’ambito
dell’evento speciale IMS Walk Day
2013). Da segnalare inoltre il supporto garantito dagli intensificati
rapporti con associazioni e realtà
quali Compagnia E Rete Del Buon
Cammino, Trekking Italia, Mangia
Trekking e Selva Active. Durante i
13 appuntamenti il personale Aku
presente ha messo a disposizio-
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i negozi partner dei Test Days
Tom Tommasini – S. Maria Di Sala (Ve)
Sport Bruno – Selva Val Gardena (Bz)
Italo Sport – Dobbiaco (Bz)
Farnesina Sport – Porretta Terme (Bo)
Reggio Gas – Reggio Emilia
RrTrek, Il Rifugio – Roma
Tutto Sport – Roma
Noi Sport – Passo Corese (RI)
Alta Quota – Roma
Tuma Montagna – Castel Gandolfo (Roma)
Matis – Roma
Dimensione Montagna – Rieti
Hemingway – Roma
Alp3 – Roma
Campo Base – Roma
Underdog Hotline – Roma
BF Mountain Shop – Roma
Salinas Magazzini – Roma
Il cambiamento, da un punto di vista
prettamente geografico, non è forse
stato epocale per Giovanni, il titolare
di “Sherpa”, negozio di articoli outdoor
molto ben fornito in particolare per
trekking, alpinismo, arrampicata sportiva
e bouldering. Perché dalla precedente
location alla nuova, sita
sempre a Ronco Briantino,
ora però in via 4 Novembre
civico 42, ci saranno poche
centinaia di metri. Ma non di
semplice trasloco si tratta,
bensì di un bel rinnovamento
arricchito poi dalla classica
ciliegina sulla torta: l’apertura di una
sala boulder adiacente al negozio che
Sherpa, insieme ai marchi Edelrid e Wild
Climb, ha supportato. Già alcuni mesi fa,
quando ero passato dal negozio a ritirare
un piccolo accessorio per un fornello a
gas quasi introvabile, Giovanni mi aveva
anticipato di questo prossimo, importante
passo. Così gli abbiamo raccomandato di
tenerci aggiornati, perché non ci saremmo
certo voluti perdere l’inaugurazione.
L’inaugurazione
Svoltasi sabato 21 settembre, ovviamente
in abbinata tra negozio e palestra, ha
attirato davvero un gran numero di
appassionati non solo delle immediate
vicinanze, segno che davvero l’esperienza
e la conoscenza diretta dei prodotti che
Giovanni può garantire al cliente hanno
reso Sherpa un vero riferimento nel
panorama dei retailer tra Bergamo, Lecco
e Monza. Al momento del brindisi era
piuttosto complicato riuscire anche solo a
passare l’ingresso per accedere alla sala
boulder o al negozio a causa della folla
presente fuori e all’interno. L’augurio è
quello che la cosa si ripeta anche durante
l’anno.
Il negozio
e la sala boulder
Parlando della nuova
ambientazione del negozio,
abbiamo apprezzato soprattutto
l’ottima fruibilità e l’efficiente
organizzazione degli spazi. Si tratta infatti
di un monolocale ampio con il punto cassa
collocato esattamente al centro della
sala. In questo modo, con la gran
parte della merce sistemata
sulle pareti, i clienti si potranno
muovere agevolmente.
Parlando invece della sala
boulder, copre una superficie
di 300 mq ed è arricchita da
trave, moon board, pan gullich e, viste
le precedenti, un’indispensabile area
relax. Bisogna poi sottolineare che al
suo interno è stata comunque ricavata
anche una piccola area con la possibilità
di salire vie con la corda, riservata a
corsi per principianti, di perfezionamento
della tecnica, per bambini e ragazzi.
Questi ultimi, tra l’altro, erano presenti
davvero in massa all’evento, segno
che il futuro dell’arrampicata è sempre
più roseo. Gli organizzatori offrono poi
anche la possibilità di effettuare corsi
dedicati a bambini e adulti con disabilità
perché, come anche a quest’ultimo Rock
Master abbiamo avuto modo di vedere,
l’arrampicata è davvero per tutti, a
prescindere dai propri limiti. Gli orari? Il
lunedì apertura solo serale dalle 19 alle
23, dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12 e
dalle 15 alle 23, il sabato si finisce prima,
alle 19, perché d’altra parte non di solo
plastica si può vivere e sull’intero arco
alpino la palestra aprirà. In questi casi
dunque non perdete d’occhio la pagina
Facebook o il sito di Orizzonte Verticale
per verificare. Come dire, non c’è proprio
nessuna scusa per non allenarsi.
FOCUS ON / Un’offerta a
360 gradi pensata per l’intero comparto sportivo
a cura di: Monica Viganò
ISPO, non solo show ma
sempre più brand multiservice
Oltre ad organizzare i due grandi saloni sportivi di Monaco e Pechino, Messe
München International ha sviluppato una serie di servizi sempre più ampia e pensata
sulle esigenze degli operatori del mercato, lungo tutto l’arco dell’anno.
Tutti i nostri lettori conosceranno di certo
ISPO come una delle fiere più importanti
al mondo per l’articolo sportivo (vedi box
nella pagina a fianco per alcune anticipazioni sull’edizione 2014). Ma Ispo negli
ultimi anni è diventato anche una piattaforma di servizi per gli operatori, con una
visione peraltro sempre più allargata. In
queste due pagine una descrizione di tutti
i servizi offerti, comprese le ultime novità
recentemente annunciate.
ISPO NEWS - Assicura agli interessati una
comunicazione costante sul mercato e sulla fiera stessa e consiste in ISPO Magazine,
ISPO Newsletter e ISPO Newsblog. Fornisce
informazioni di livello elevato sui trend, gli
sviluppi e i potenziali del settore. Questo
servizio è sfruttato da personalità provenienti da tutto il mondo.
ISPO COMMUNITY - Un servizio nato a
settembre 2013 e attivo tutto l’anno, che
permette una comunicazione diretta tra i
marchi e i consumatori finali. ISPO Community presenta a rivenditori, produttori e
fornitori le opinioni dei consumatori su una
piattaforma online, rendendo in tal modo
possibile una formula completamente
nuova di sondaggi d’opinione e indagini
di mercato. Il dialogo con i consumatori
svolge un ruolo sempre più importante nel
marketing mix e le misure e i canali giusti
sono determinanti per il successo. Il social
media marketing si è dimostrato essere lo
strumento ideale per allacciare preziosi
contatti con i consumatori, considerando
anche che l’80% del gruppo target rilevante reperisce informazioni online almeno
una volta alla settimana, la metà persino
una volta al giorno. Con ISPO Community si ha la possibilità di mettere a punto
campagne di social media (tramite Facebook o altri canali) sotto forma di concorsi per temi, idee e foto. L’interazione può
pertanto aver luogo su base B2C o C2C.
L’obiettivo trasversale di ISPO è ottimizzare l’offerta esistente orientandola ai clienti,
scoprire le tendenze attuali e ampliare i
servizi per i visitatori del salone. Con questa nuova offerta, la rete dello sport business ISPO facilita alle aziende del settore
dello sport l’accesso al consumatore finale.
Inoltre permette una comunicazione ampia
e attiva durante tutto l’anno, con singoli
gruppi target nel business offline e online.
Alla base di ISPO Community c’è una social
voting-community, sviluppata dal fornitore
della tecnologia dei social media Voycer.
Al momento su questa piattaforma è stato
condotto con grande successo il concorso fotografico “My Bike My Style”. Sono stati
presentati 240 contributi e sono state effettuate 45.390 votazioni in 4 settimane.
Rispetto al concorso dello scorso anno,
34
12 / 2013
focus awards
Tra gli altri servizi professionali dedicati a
espositori e visitatori, ISPO offre alle aziende
l’opportunità di candidare concetti e prodotti
in competizioni che coinvolgono una giuria
di esperti internazionali del settore. Si tratta
dei concorsi ISPO Brandnew, Textrends
(vedi anche pagina a fianco) e Award che
propongono uno sguardo sugli sviluppi più
interessanti del mercato. ISPO comunica
aggiornamenti sui contest e sui vincitori
tramite una moltitudine di canali, alimentando il mercato oltre che il successo a livello di
vendita dei premiati.
I vincitori degli Ispo Awards 2013
che si è svolto su Facebook, il numero dei
partecipanti è aumentato di 100 unità e il
risultato della votazione è di ben 7 volte
superiore. Il concorso ha raggiunto oltre 5
milioni di persone (tra cui anche potenziali
sponsor) e ha contato il 70% di traffico virale attraverso la condivisione sociale.
ISPO JOBS - Questo servizio è offerto in partnership con www.sport-job.de e
rappresenta la principale piattaforma di
pubblicazione di offerte di lavoro inerenti
il business sportivo. ISPO Jobs informa costantemente gli amanti del mercato sportivo sulle posizioni aperte. Questo servizio
fa di ISPO un partner perfetto per retailer,
brand tradizionali e giovani imprenditori.
ISPO CARD - Benefit card pensata per
tutti i professionisti dello sport business
che vogliono risparmiare tempo e denaro. ISPO Card consente di registrare la
propria partecipazione al salone in breve
tempo online, risparmiando al visitatore infinite code all’ingresso del polo fieristico.
Inoltre consente di mangiare e bere gratuitamente presso l’esclusivo VIP Lounges,
oltre che di utilizzare sempre gratuitamente i trasporti pubblici di Monaco.
I partner della fiera garantiscono
poi all’acquirente di ISPO Card
una serie di altri benefit tra cui
l’accesso a 6 fiere oltre ISPO Munich. Altri numerosi benefit e sconti
sono elencati nel catalogo che
sarà consegnato all’acquirente
congiuntamente con la sua Card
(che ha un costo di 79 euro e può
essere ordinata online).
ISPO ACADEMY - Un mix informativo di
conferenze, workshop e tour pensato per il
retail con l’intento di informare i rivenditori
sui cambiamenti del mercato e fornire loro
efficaci soluzioni. Questa iniziativa promuove l’interazione tra esperti del mercato
e il mondo retail, aiutando quest’ultimo a
meglio comprendere le sfide lanciate dal
settore sportivo. Gli interventi e le presentazioni dei professionisti vertono su temi
chiave quali finanza, gestione del negozio,
distribuzione ed e-commerce. Da segnalare
la nascita dell’ISPO Academy Retail Booklet
che raccoglie approfondimenti sui retailer
sportivi di maggior successo. È redatto da
giornalisti del mercato ed esperti retail ed è
disponibile per l’acquisto online alla sezione ISPO Shop. Per la prima volta quest’anno, poi, ISPO Academy è stato partner
dell’EuroSIMA Surf Summit che si è svolto a
Hossegor il 3 e il 4 ottobre. Durante questo
meeting, che richiama i rappresentanti della scena boardsport internazionale, ISPO
Academy è stato presentato tramite la testimonianza di due speaker di eccezione.
Kim Scholze (responsabile marketing per
Bench e co-fondatori di Brands for Good)
ha fatto un intervento sulla responsabilità
sociale. Mentre Andrés de la Dehesa Tejedor (fondatore e ceo di Codesport oltre
che vice presidente di AFYDAD) si è focalizzato sulle nuove strategie di vendita.
www.ispo.com
www.ispo.com/community
Questo premio è dedicato ai prodotti più
innovativi ed è divenuto un vero marchio di
qualità per i vincitori. L’award è suddiviso nei
segmenti Action, Outdoor, Ski e Performance che a loro volta consistono di diverse
sotto-categorie. La selezione dei vincitori,
valutati da una giuria di esperti internazionali, fornisce una panoramica autentica
dei più innovativi prodotti sportivi
in commercio. L’edizione 2013
del concorso ha visto la candidatura di 349 prodotti (+35% sul
2012). Sono stati assegnati 23
premi nella categoria Action, 34
nell’Outdoor, 53 nello Ski e 20
nella Performance. Da segnalare
l’inserimento di due nuove categorie: Asian Products e Communication (per
quest’ultimo per il 2014 sono stati nominati
6 Gold Winner e 20 Winner in 9 categorie).
Il concorso è stato così aperto al mercato
asiatico e a agenzie e dipartimenti marketing
delle aziende. Tutti i vincitori degli award
2013 sono stati elencati nell’ISPO Award
Yearbook disponibile presso ISPO Shop al
costo di 19,90 euro.
È una competizione internazionale dedicata alle più promettenti aziende start-up
esistenti da non più di 4 anni. Questo
riconoscimento è stato inserito nel panorama ISPO oltre 13 anni fa e assicura alle
aziende candidate un importante supporto
nel loro ingresso nel mercato. Un considerevole numero di concorrenti del passato
sono oggi aziende affermate. Tra essi
ricordiamo Maloja, Nixon, Poc e On Running. Queste realtà hanno tratto beneficio
da ISPO Brandnew, che tra l’altro è stato
negli anni ulteriormente rafforzato con nuovi
speciali servizi. Durante la fiera di Monaco,
i 50 vincitori di questo award presentano i
loro prodotti all’ISPO Brandnew Village che
diventa una vera calamita per media e professionisti dello sport business. Per il 2014
la giuria ha passato al vaglio 264 contributi
inoltrati da 31 Paesi e ha scelto l’Oru Kayak
pieghevole come vincitore assoluto. Ben 8
ulteriori vincitori e 36 finalisti si presenteranno al pubblico specializzato di ISPO.
Crescita di marchi e visitatori
a ISPO Beijing dal 2005
le altre piattaforme
ISPO Bike - Dopo 5 anni Ispo Bike è stato
cancellato e l’offerta riferita al mondo bici è
stata trasferita a f.re.e., un salone dedicato
al tempo libero e al viaggio pensato per un
target consumer. Lo spazio già dedicato
a questo mercato sarà ampliato. Inoltre
f.re.e. sarà anticipato e si svolgerà dal 19
al 23 febbraio (anziché in estate come
da tradizione), prima dell’inizio della
stagione ciclistica. Il progetto ISPO Bike
è stato supportato in questi anni da ZEG,
cooperativa tedesca di retailer del mondo
bici che in passato si è occupato dell’Ifma
organizzato da Fiera Colonia. A seguito
del fallimento di Ifma, ZEG ha iniziato a
collaborare con la fiera di Monaco alla
definizione di una nuova manifestazione
bike. Il rivale Eurobike di Friedrichshafen
si è però dimostrato un competitor troppo
forte e ciò ha compromesso lo sviluppo di
ISPO Bike nonostante il suo forte focus
sulla mobilità urbana. Messe München si
dice disponibile a valutare la creazione di
un nuovo show trade-oriented nel caso in
cui gli attori del mercato fossero interessati
a una fiera nel polo fieristico internazionale
di Monaco. Nel frattempo il settore bike
(compresi brand, grossisti e retailer)
continuerà ad avere pieno accesso a tutti i
servizi di ISPO Munich.
ISPO Beijing - Nel 2014 la fiera di
Pechino spegnerà 10 candeline. La
manifestazione si svolgerà presso il China
National Convention Center dal 19 al 22
febbraio. Lo scorso febbraio ha attirato 415
espositori (+18% sul 2012, se ne aspettano
450 nel 2014) per un totale di 567 marchi
da 22 paesi (+10%, già più di 400 marchi
hanno confermato la partecipazione
all’evento del prossimo febbraio). La
fiera nel 2013 ha sfruttato una superficie
espositiva di circa 40.000 mq (+14%) e ha
richiamato l’attenzione di 27.876 visitatori
nazionali e internazionali (+14%, se ne
attendono 30.000 nel 2014) oltre che di
341 rappresentanti media. Rilevante anche
l’attenzione internazionale, con consistenti
rappresentanze da Italia, Austria, Francia
e Scandinavia. L’associazione UKTI (UK
Trade & Investment) ha tra l’altro proposto
per il secondo anno un allestimento “di
gruppo” dedicando un London Lounge
per l’esposizione di oltre 20 brand
inglesi interessati al mercato cinese. Per
festeggiare al meglio il 10° compleanno
della fiera, inoltre, sono stati messi in palio
50 pacchetti VIP che saranno assegnati
a sorte tra i retailer che si registreranno
online entro il 20 dicembre. Inoltre i primi
50 partecipanti riceveranno gratuitamente
i seguenti servizi: accesso alla fiera,
soggiorno di due notte presso il China
National Convention Center Grand Hotel,
accesso al programma di conferenze
e accesso al Retail Shop Tour (per
conoscere da vicino i principali negozi
sportivi di Pechino).
I numeri dell’edizione 2013 di ISPO Monaco
2.481 aziende espositrici
52 paesi rappresentati
2.344 espositori nel 2012
51 paesi rappresentati nel 2012
103.220 mq superficie
espositiva a disposizione
430 mq
incremento della
superficie espositiva rispetto al 2012
81.721
visitatori
109
paesi di provenienza dei
visitatori (in crescita del 4% sul 2012)
2.154 giornalisti nazionali
e internazionali accorsi
appuntamento dal 26 al 29 gennaio
Ispo 2014 tra conferme e novità
Il prossimo ISPO Munich si terrà presso i padiglioni fieristici di Monaco dal 26 al 29 gennaio. Si preannuncia un’ennesima edizione di
successo e ne sono convinti anche gran parte
degli abitué dell’evento. Al termine di ISPO
Munich 2013, infatti, il 45% dei visitatori ha
dichiarato che secondo loro la fiera continuerà a conquistare sempre più importanza negli
anni. Il 50% si è inoltre detto certo che lo show
manterrà il profilo di alto livello che si è guadagnato. Come sempre non mancheranno momenti di incontro, seminari e conferenze che
arricchiranno il programma dello show.
collaborazione con eog - In un’ottica
di sensibilizzazione, ISPO e l’EOG hanno realizzato un’iniziativa finalizzata ad attirare più
retailer outdoor all’edizione 2014 della fiera
di Monaco. Tramite questo progetto saranno
invitati 70 retailer specializzati provenienti da
tutta Europa che non hanno mai visitato la fiera in passato o che sono assenti da almeno 3
anni. A loro sarà garantito un trattamento VIP
comprensivo di accesso gratuito e accomodation convenzionate. L’iniziativa, partita nel
mese di ottobre, ha visto entrambi i partner
incoraggiare i retailer ad iscriversi e i brand a
identificare i rivenditori da invitare. È stata portata avanti da un gruppo di consulenti di alto
livello nominati dall’EOG. Fanno parte di questo gruppo Eddy Codega (presidente e ceo di
C.A.M.P. SpA), Martin Riebel (ceo di Deuter),
Nicolas Warchalowski (ceo di Haglöfs), Reiner Gerstner (group brand e marketing director di Salewa Group) e Christian Jäggi (ma-
naging director di Black Diamond Europe).
Mark Held, segretario generale dell’EOG, ha
dichiarato: “Questa iniziativa porterà benefici
a tutte le parti coinvolte, assicurando a più
retailer l’accesso alla conoscenza delle ultime trovate in termini di prodotto e marketing
e ai brand l’opportunità di raggiungere nuovi
clienti. Sono certo che tutti i rivenditori selezionati giudicheranno utile il viaggio a ISPO
Munich”. I retailer hanno avuto tempo fino al
30 novembre per aderire a questa iniziativa.
Entro lo stesso termine i marchi hanno potuto
nominare i propri prescelti rivenditori. Nei primi di dicembre un panel di esperti ha reso noti
i nomi dei 70 retailer selezionati, che riceveranno l’invito entro fine 2013.
Trend e novità - Il prossimo anno sono
confermate le varie aree espositive, con alcune novità. La sezione Action si conferma
stimolante e stabile, quella Outdoor vede la
crescita di piccoli brand e di attrezzatura legata ad attività estive. Sviluppo sul fronte Ski
e Sportsyle, per il quale si denota un rafforzamento della domanda. Forte interesse poi
per Ispo Vision. Sono invece in lista d’attesa
i segmenti Performance (al quale sarebbero
destinati circa 500 mq) e Sourcing (per circa 800 mq). Da ultimo, molto promettente il
settore Healthstyle che si presenterà con una
nuova concezione.
Healthstyle - I risultati positivi dell’edizione 2013 provengono in parte dalla crescente rilevanza che lo sport riveste nel mercato
salutistico. Alla luce di ciò, il prossimo
ISPO Munich dedicherà l’intero padiglione C1 ad aziende provenienti dal
mondo health & fitness. È la prima volta che la fiera riserva un tale spazio a
realtà rappresentanti questi mercati. In
particolare il padiglione C1 accoglierà
espositori orientati al mondo fitness
così come aziende rappresentanti categorie tra cui running, boxe, training,
bike indoor, nutrizione e prevenzione
di malattie. È inoltre previsto un pro-
gramma presentazioni e seminari interamente
focalizzato su tematiche salutistiche con approfondimenti su topic quali “salute al lavoro”
e “gestione della salute aziendale”. Gli interessati avranno inoltre l’opportunità di incontrare
top atleti, professionisti e autorità provenienti
dal mondo salutistico.
ISPO Inspire - L’impegno per la sostenibilità
e il sociale continua a crescere nel settore dello sport. Molte aziende (come Arc’teryx, Billabong, Indiana, O’Neill, Patagonia, The North
Face e Volcom) impiegano collaboratori su
base volontaria, distribuiscono prodotti gratuitamente o supportano corrispondenti progetti.
Così anche la superficie espositiva di ISPO
Inspire, che si svolge per la seconda volta a
ISPO Munich, crescerà nel 2014 del 42%: a
gennaio nel padiglione A1 si presenteranno
assieme Brands for Good e GreenroomVoice
come ambasciatori per un futuro più verde e
socialmente più giusto. Presso lo stand collettivo presenteranno progetti CSR e di sostenibilità. Kim Scholze, fondatrice di Brands for
Good, ha dichiarato a proposito: “Nella nostra
piattaforma offriamo la possibilità di trovare
partner o sponsor. L’obiettivo è creare collegamenti tra la stampa e i brand per far conoscere all’opinione pubblica l’impegno di questi
ultimi”. I marchi ospitati in questa piattaforma
supportano programmi pedagogici o progetti
di sostegno incentrati su salute, formazione e
tutela della natura in combinazione con sport
quali skateboard, windsurf, surf, sci e snowboard. Un altro progetto promosso da ISPO
Inspire riguarda la creazione, a partire dai materiali di scarto della produzione, di mantelline resistenti alle
intemperie e da destinare ai senzatetto. “Questo impegno ha ripercussioni positive anche sulle vendite.
Infatti sempre più consumatori attribuiscono importanza a un utilizzo
responsabile delle risorse così come
alla giustizia sociale e includono
questi fattori nelle loro decisioni d’acquisto”, ha aggiunto Kim Scholze.
ISPO Textrends - In collaborazione con
esperti delle nuove tendenze, ISPO Munich
monitora come lo sviluppo globale abbia un
impatto su tessuti e componenti che di fatto
determinano il profilo delle collezioni apparel.
L’edizione 2013 della fiera si è arricchita così
della piattaforma ISPO Textrends che offre ai
designer e ai product developer una panoramica del futuro del mercato tessile con approfondimenti su tessuti, fibre, finiture e accessori
dedicati all’abbigliamento sportivo e outdoor.
Nella sua concezione, ISPO Textrends è molto simile a un contest aperto a tutti i rappresentanti dell’industria tessile. Le candidature
più innovative saranno selezionate da una
giuria di professionisti e potranno beneficiare
di una serie di servizi promozionali. Tra essi,
una presentazione esclusiva in occasione
dell’ISPO Textrends Forum che si tiene durante ISPO nel padiglione C2 ma anche una
pubblicazione nel Trendbook, una sorta di
annuario del mercato. All’edizione 2014 della
fiera saranno presentate tendenze alla base
dell’abbigliamento sportivo dedicato all’inverno 2015/16. L’esperta del mercato Louisa
Smith ha dichiarato: “ISPO Textrends considera l’influenza di arte, media digitali, film, musica e sport. Mostra inoltre le ultime innovazioni
di aziende operanti con fibre e materiali chimici che hanno un impatto sul mercato tessile”.
Le principali tendenze che hanno influenzato la realizzazione dell’apparel per l’inverno
2015/16 includono l’importanza della responsabilità sociale, la definizione dell’individualità
e il binomio salute/performance.
12 / 2013
35
FREERIDE & SAFETY /
Sulla neve
con l’airbag:
l’evoluzione
della sicurezza
a cura di: Benedetto Sironi
Nelle ultime stagioni molti marchi, al fianco della
tradizionale attrezzatura per l’autosoccorso, hanno
inserito in collezione gli zaini con sistemi airbag,
prodotti dai due marchi ABS e Snowpulse. L’incremento
della domanda per questi prodotti non è solo un trend
ma la conferma della maggior attenzione alla sicurezza
a 360°. Come sottolinea un autorevole esponente del settore.
i vari COMPONENTI DEL SISTEMA ABS
1. TwinBag ABS
Il tema della sicurezza in ambiente innevato
torna giustamente in primo piano nel corso
di ogni stagione invernale. Così come quello
delle relative attrezzature e della loro evoluzione. Aspetti che per un giornale come il
nostro assumono grande importanza. Del resto i praticanti di attività come sci alpinismo,
ciaspole e freeride in generale sono cresciuti
in misura importante negli ultimi anni. Parallelamente sono aumentati anche la consapevolezza dei rischi e la cultura della sicurezza?
PIù COSCIENZA E SENSIBILITà - Per cercare di offrire una valida risposta abbiamo
interpellato Consuelo Bonaldi, grazie alla
sua esperienza di oltre 20 anni nel mercato
dell’outdoor e all’attività della sua società,
Outback ’97, distributore di importanti marchi
tra i quali Ortovox, ossia una delle aziende
più attive su questo fronte. “Negli ultimi anni
abbiamo riscontrato una maggior coscienza e sensibilità verso la sicurezza”, afferma
Consuelo. “L’incremento
esponenziale dell’utenza ha giocato un ruolo fondamentale. Lo sci
alpinismo è in continua
crescita così come il freeride e lo snowshoeing
ed inevitabili aspetti
collegati all’affollamento della montagna invernale hanno dettato
regole e nuova cultura.
L’opera di prevenzione
ed educazione promossa da diverse associazioni (CAI in primis con
la vasta rete di scuole e corsi anche monotematici) unitamente a canali informativi capillari sono il positivo aspetto degli ultimi anni.
L’utenza è sempre più interessata ed informata e difficilmente accetta informazioni che
non siano verificabili o confermate in confronti
incrociati”, continua Consuelo.
IL CASO DEGLI AIRBAG - Il boom del “leggero a tutti i costi” è ancora un fenomeno
principalmente italiano che sta tuttavia rallentando a riprova di più mature scelte che
privilegiano sicurezza e confort. La richiesta
di prodotti performanti, innovativi, ma nello stesso tempo di facile utilizzo e dal giusto prezzo è diventata la sfida commerciale
delle ultime stagioni. Lo conferma l’incremento
notevole di domanda di sistemi di sicurezza
attivi con airbag, che permettono grandi
possibilità di sopravvivenza in caso di travolgimento in valanga. Il sistema è operativo
con principio attivo in cui l’utente, in caso di
travolgimento, aziona un dispositivo esplosivo-meccanico che permette a due airbag
(per il sistema ABS) o a una singola camera
(per il sistema Snow Pulse) di far “galleggiare”
il travolto grazie alla spinta idrostatica fornita dai palloni. Le possibilità di sopravvivenza,
secondo dati statistici sempre più dettagliati,
sono molto elevate, superiori al 90%.
36
12 / 2013
ABS E SNOWPULSE - Leader di mercato per i
sistemi airbag per valanghe è il marchio tedesco ABS, distribuito in oltre 25 paesi. Curiosa la
sua storia: negli anni 70 una guardia forestale
con un animale selvatico abbattuto sulle spalle
rimane in superficie dopo essere stato travolto
da alcuni lastroni di neve. Questo ampliamento del volume corporeo viene testato utilizzando grosse taniche e palloni: nasce l’airbag da
valanga. Il brevetto viene acquisito da Peter
Aschauer nel 1980, dopo essere stato coinvolto
personalmente in una valanga. Fonda quindi la
società ABS Peter Aschauer GmbH. Già nel 1985
a Ispo viene presentato il primo sistema di airbag funzionante. Le reazioni sono però fredde
e solo dalla fine degli anni ‘90 il sistema inizia
a essere apprezzato e distribuito. Sia con zaini
direttamente a marchio ABS che su zaini di altri
marchi. Tra i principali: Bergans, Dakine, Haglöfs,
Ortovox, Salewa, The North Face, Vaude. L’altro
sistema “concorrente” è il già citato Snowpulse,
acquisito da Mammut nel 2011 e utilizzato anche da Scott, Jones, Oakley e Ferrino.
NON SEMPLICI “ACCESSORI” - “L’incremento
di domanda per i sistemi airbag è la conferma della maggior attenzione alla sicurezza
a 360°”, sottolinea Consuelo. “La leggerezza
non è certo argomento vincente in questi sistemi così come l’elevato costo e l’attenzione
alla manutenzione. Nonostante questo l’utenza
non sembra penalizzare a priori questi prodotti”. L’attenzione agli airbag non ha ridotto
la richiesta di artva, sonda e pala. Anche qui
l’approccio di maturità della maggior parte
degli utenti è evidente. L’ulteriore prova è nella attenta classificazione delle pale da neve,
una volta considerate strumento secondario e
ora attentamente valutate. Ancora educazione
e informazione si sono dimostrate fondamentali. Commercialmente, con grande sollievo delle
aziende specializzate, si è assistito all’uscita dal
mercato di marchi improvvisati che proponevano pale e sonde quasi come accessori o gadget promozionali.
ARTVA & FUTURO - Infine l’evoluzione delle
tecnologie nei localizzatori artva. È tramontato
il dilemma “analogici o digitali”. Le tecnologie
digitali hanno portato a localizzatori artva
sempre più performanti e semplici nell’uso a
prezzi accessibili anche all’utenza “recreational”. Il grande vantaggio del facile e frequente
aggiornamento del software dell’apparecchio
ha ulteriormente convinto gli utilizzatori. Insomma, pur con la consapevolezza che non bisogna abbassare la guardia e che ancora molto
occorre fare affinchè la cultura della sicurezza sia ben radicata presso tutti i frequentatori della montagna, la visione per il futuro è
positiva. Inoltre la maturazione dell’utilizzatore
verso questo importante settore non potrà che
portare ulteriori miglioramenti a prodotti già esistenti come a investimenti in nuove proposte. Il
mercato sta reagendo bene e le aziende per
poter investire hanno bisogno anche di questo
conforto.
2. Cartuccia
3. Unità di foratura
4. Scomparti TwinBag
5. Valvola di riempimento
e scarico
6. Sede della maniglia con
cappuccio di protezione
e boccola d’inserimento
7. Maniglia di sgancio
8. Regolazione dell’altezza
9. Cintura inguinale
10. Cintura a vita con tasca
portamaniglia
Il sistema TwinBag ABS è un prodotto hightech
costituito da diversi componenti ben descritti
qui sotto. Ecco quali funzioni svolgono
1. TwinBag ABS
Ciascuno dei due airbag
gonfiati ha un volume di
85 lt. Anche se si gonfiano
contemporaneamente, sono dotati di valvole
di chiusura separate. Se uno dei due airbag si
danneggia, l’altro rimane gonfiato sufficientemente a
lungo. La pressione interna è di circa 0,1 bar.
2. Cartuccia
Le cartucce contengono un
gas innocuo, non infiammabile,
come quello presente
nell’atmosfera. Pressione interna 300 bar (cartuccia
di carbonio 340 bar). La cartuccia può essere forata
esclusivamente nell’unità di foratura del sistema
ABS. Qualsiasi manipolazione del cappuccio o
della cartuccia può causare un’esplosione. Elevato
pericolo di lesioni e di morte, anche per chi ti sta
vicino! La cartuccia è configurata per sopportare
temperature da -40°C a +50°C. Le cartucce vuote
possono essere ricaricate esclusivamente dalla ABS.
La sostituzione con una cartuccia carica è possibile
solo presso il rivenditore ABS. Evitare sollecitazioni
meccaniche come p.es. la caduta della cartuccia.
A seconda della versione, le cartucce soddisfano le
seguenti direttive:
• Cartuccia d’acciaio Europa: direttive CE
• Cartuccia d’acciaio Nord America: omologazione
DOC e TC
• Cartuccia di carbonio: direttive CE
3. Unità di foratura
L’unità di foratura, nella quale
viene avvitata la cartuccia, è
sistemata in una tasca nella
parte superiore dello zaino. L’unità di foratura
contiene un ago che, quando il sistema viene
sganciato, fora la cartuccia. Accertati assolutamente
che l’unità non sia sporca e che al suo interno non
possano infiltrarsi corpi estranei. Ricordati quindi di
chiudere sempre bene la tasca. Una volta avvitata, la
cartuccia può tranquillamente essere di nuovo svitata
dall’unità di foratura. La cartuccia viene forata solo
dopo aver tirato la maniglia di sgancio correttamente
fissata. Ti consigliamo di lasciare la cartuccia
sostanzialmente sempre avvitata.
4. Scomparti TwinBag
I TwinBag sono sistemati in
due scomparti porta-airbag ai
due lati dello zaino. All’interno
del loro scomparto, gli airbag rimangono protetti
durante il normale uso dello zaino. Quando il sistema
ABS viene sganciato, le chiusure a strappo degli
scomparti porta-airbag si aprono sotto la pressione
dei TwinBag che si gonfiano e gli airbag fuoriescono
dai due lati dello zaino.
5. Valvola di riempimento e
scarico
Ciascun airbag dispone della
sua unità di riempimento e
scarico. Quando il sistema ABS viene sganciato,
essa garantisce l’aspirazione automatica dell’aria per
gonfiare gli airbag. Al centro dell’unità di riempimento
e scarico si trova, nascosta da un cappuccio di
plastica rosso, la valvola di scarico. Premendo tale
valvola, è possibile scaricare l’aria dagli airbag.
La rete di protezione sull’unità di riempimento e
scarico evita infiltrazioni di neve durante il gonfiaggio
dell’airbag.
6. Sede della maniglia con
cappuccio di protezione e
boccola d’inserimento
La sede della maniglia è
normalmente fissata allo spallaccio sinistro dello
zaino. Qui si trova la boccola d’inserimento
alla quale va fissata la maniglia di sgancio. La
boccola d’inserimento è chiusa da un cappuccio
di protezione, che la mantiene pulita e la protegge
da neve e ghiaccio. La chiusura a strappo serve
a bloccare la maniglia di sgancio quando non c’è
alcun pericolo di valanghe. Disponibili anche sedi
della maniglia per mancini, da fissare allo spallaccio
destro.
7. Maniglia di sgancio
La maniglia di sgancio contiene
una capsula pirotecnica.
Tirando la maniglia di sgancio
precedentemente fissata alla boccola d’inserimento
sullo spallaccio dello zaino, la capsula esplode. La
pressione prodotta dall’esplosione scorre lungo il
tubo e raggiunge l’unità di foratura. Qui la cartuccia
carica viene forata dall’ago e il gas contenuto al
suo interno passa attraverso i tubi e giunge ai due
airbag, che vengono gonfiati in combinazione con
l’unità di riempimento e scarico. Tutto il processo
di gonfiaggio dura circa 2 – 3 secondi. La capsula
pirotecnica nella maniglia di sgancio può essere
attivata una volta sola. La maniglia di sgancio usata
deve pertanto essere consegnata insieme alla
cartuccia al rivenditore per la ricarica.
8. Regolazione dell’altezza
Per poter raggiungere
facilmente la maniglia di
sgancio, questa deve trovarsi
nella giusta posizione. Il supporto della maniglia di
sgancio può quindi essere regolato in altezza. La
posizione corretta della maniglia di sgancio si trova
tra il petto e la spalla. Per regolare l’altezza, aprire
la chiusura a strappo e sfilarla, fissare la sede della
maniglia al relativo occhiello di plastica, infilare
nuovamente la chiusura a strappo e chiuderla.
9. Cintura inguinale e
spallacci - il sistema di
imbracatura ABS
L’intero sistema di imbracatura
dello zaino è molto importante, perché il sistema
ABS è utile solo se in caso di necessità rimane
perfettamente incollato al corpo. L’insieme delle
cinture è omologato e risponde ai requisiti previsti
dal TÜV per sollecitazioni estreme. Il sistema di
imbracatura è costituito:
• dagli spallacci
• dalla cintura pettorale
• dalla cintura a vita
• da una cintura inguinale
È molto importante che tutte queste cinture
siano correttamente chiuse e adattate alla tua
corporatura.
10. Cintura a vita con tasca
portamaniglia
La cintura a vita è dotata di
una fibbia di sicurezza che
garantisce una tenuta ottimale e comoda della
cintura. Nella cintura a vita si trova una piccola
tasca con zip, nella quale è possibile riporre
comodamente la maniglia di sgancio quando non
è fissata.
FREERIDE & SAFETY /
ZAINI DA FREERIDE O CON SISTEMI AIRBAG, PALE, SONDE, ARTVA:
ABS
Vario 15
camp
Crest Touring
scott
Air Free AP 22
Parte della ABS Vario-Line, rappresenta la soluzione best-prac-
Derivata dalla superleggera Crest, questa pala presenta un manico
L’Air Free AP 22 è uno zaino
tice brevettata che risponde alle specifiche esigenze di ogni
più lungo (35-58 cm) e una robustissima pala in ABS (20x20 cm)
da freeride compatibile con
appassionato della montagna. Il sistema è costituito in primo
indeformabile ed estremamente resistente alle basse temperature. Il
il kit antivalanga. Permette di
luogo da un’unità di base con sistema TwinBag ABS integrato:
manico è in alluminio, telescopico e rimovibile. Presenta se-
portare tutto il necessario per
qui è possibile scegliere tra la Vario Base Unit e la Vario Base
zione a goccia per garantire sia una miglior presa sia una
una giornata in fuoripista ed
Unit Protector Compatible, considerando che solo la seconda
maggiore rigidità ed è caratterizzato da un sistema a molla
è realizzato in Poliestere 600D,
può essere equipaggiata con un paraschiena
per un montaggio semplice e veloce. La pala presenta
Poliestere 420D e Hypalon. Vo-
certificato supplementare. In secondo luogo,
quattro fori in cui far passare i cordini per realizzare
lume: 22 lt. Altre specifiche tec-
la massima flessibilità viene garantita dai vari
un ancoraggio. Oppure, insieme ad un paio di sci,
niche: compatibile con l’Alpride
zip-on con volume di carico compreso tra 8
una barella d’emergenza. Presenta infine custodia
Airbag System, un solo scompartimento, tasca separata per
e 55 litri. Il Vario da 15 lt (in foto) è perfet-
con cinghie per fissarla allo zaino.
kit anti valanga, sistema fissaggio sci diagonale regolabile,
to per freeride ed escursioni brevi. Dotato di
È conforme ai regolamenti ISMF
sistema fissaggio picozza/bastoni, gancio per casco, pia-
uno scomparto di emergenza supplementare,
(International Ski Mountaine-
stra posteriore ergonomica, cintura parareni con tasca e
dispone di un nuovo portasci diagonale che
ering Federation) e pesa
laccio, fibbie di sicurezza sul petto e cinghia in vita, fibbie
permette un fissaggio degli sci più vicino al
400 gr.
di sicurezza in alluminio.
corpo. Anche lo snowboard, le racchette da
neve e il casco possono essere agganciati
Carbon Speed 280 Probe
con facilità, mentre all‘interno può essere integrata una sacca idrica.
La sonda Life-Link Carbon Speed 280 è leggera ma molto
Sonda Light
Powder 15
Sonda
da
resistente e risulta incredibilmente facile da utilizzare. Realizzata al 100% in fibra di carbonio, presenta sistema di tensio-
valanga,
ne autobloccante. Lunghezza totale: 280 cm. Lunghezza da
La Powder-Line offre al freerider una flessibilità ancora maggiore,
composta da 6 segmenti in
perché è compatta, leggera e aderisce perfettamente al corpo. Il
alluminio 6000 high-grade da 40 cm di lun-
sistema TwinBag ABS è integrato: gli zip-on Powder, con volume di
ghezza e da 12 mm di diametro. È caratterizzata da cordino in
chiusa: 46 cm. Peso: 206 gr.
carico di 5 o 15 lt, possono essere facilmente aggan-
Dyneema e bloccaggio a vite per impedire lo smontaggio acciden-
ciati alla stessa < l‘apposita zip. Le sottili Powder
tale dell’attrezzo. Presenta inoltre segmenti di due colori (alternati)
Base Unit si contraddistinguono per le nuove fun-
per valutare la profondità del manto nevoso. È venduta completa di
zionalità. Gli spallacci ergonomici e senza cucitu-
custodia, pesa 263 gr e ha una lunghezza totale di 240 cm.
Guide
re interne, così come la cintura a vita in neoprene,
sono stati ideati e realizzati per garantire un taglio ottimale e una perfetta vestibilità. Il modello
Ideale per spalare neve o per realizzare un salto
da 15 lt (in foto) offre lo spazio sufficiente per il
per big-air, la pala Guide dispone di una su-
freeride di più giorni o brevi escursioni di un gior-
perficie ampia per spostare velocemente molta
no. Sottile e leggero, dispone di un fissaggio per
neve. Tra le caratteristiche principali: lama dop-
lo snowboard e gli sci, nonché dello spazio per
pia appuntita, design backbone blade, allinea-
Corsa Nanotech
uno scomparto di emergenza separato.
mento centrale, Mitt-Friendly.
DISTRIBUITO DA:
DISTRIBUITO DA:
Helium - 392.7388873 - [email protected]
Scott Italia
035.756144
[email protected]
Di certo una delle più avanzate piccozze da alpinismo sul mercato, ideale per le escursioni su neve e l’autoarresto, utilizzabile come ancoraggio nei soccorsi su
ATK Race
Pala Carbon
ghiacciaio e nella traversata di cornici. Costruita in lega
d’alluminio 7075-T6 come la leggerissima Corsa, si differenzia da quest’ultima per gli innovativi inserti in lega d’acciaio
Pala firmata ATK Race, 100% made in Italy. Presenta cucchiaio in puro carbonio e manico in alluminio rastremato. Pesa 245 gr. Prezzo al pubblico:
129 euro.
Sandvik Nanoflex su testa e puntale: punti critici che risultano
così molto più resistenti e di lunga durata senza sacrificare la
The North Face
Patrol 24 ABS
leggerezza. La Corsa Nanotech è inoltre caratterizzata da
un’aggressiva curvatura del manico per un utilizzo più tecnico,
Modello progettato per
senza tuttavia svantaggi per la camminata e la penetrazione
chi
nella neve. Può essere equipaggiata con una dragonne scor-
backcountry e cerca un
revole Touring ideale per le escursioni su ghiacciaio, o con la
supporto per la sicurezza
dragonne Alpina adatta a percorsi più alpinistici. Presenta infi-
che sia affidabile e fun-
ne un inserto in nylon, presente in tutte le lunghezze, per evitare
zionale. Questo zaino in-
l’accumulo di ghiaccio nel manico. Peso: 250 g.
tegra la tecnologia ABS
effettua
uscite
in
che assicura un maggiore
DISTRIBUITO DA:
ATK Race
0536.071831 - [email protected]
DISTRIBUITO DA:
C.A.M.P.
0341.890117 - [email protected]
Attraverso
l’attivazione
dell’apposita
maniglia
i
due airbag vengono riempiti con gas nitrogeno compresso,
FERRINO
aiutando la persona in pericolo a
Powdersafe 18
Storm 1
rimanere in superficie e ben visibile.
Dedicato agli amanti del freeride, questo zaino
Pala da neve con impugnatura
in aereo e non riduce la capacità
garantisce galleggiamento e protezione in caso
ergonomica e manico telesco-
di stivaggio, che è stata progetta-
di valanga. L’Airbag è alloggiato in uno scom-
pico. Pesa 500 gr e misura
ta per ospitare tutte le attrezzature
parto amovibile interno in modo da non creare
22x25x4 cm.
necessarie: pala, sonda, sci, pic-
Il sistema è compatibile con i viaggi
ingombri eccessivi sugli spallacci e da rendere
cozze, ramponi. Porta snowboard,
lo zaino fruibile anche in condizioni estive. È adatto
tasca per attrezzi da valanga con
anche alla posizione laterale adottata nello snowboard. Ha
organizer a vani e lista di control-
una capienza di 18 litri e pesa 2,7 kg (1,4 kg senza sistema
lo della strumentazione essenziale,
air bag e bombola). La bombola è a miscela compressa
due tasche marsupio e tasche in-
(300 bar/4350 psi a 20°C) con litraggio 150 lt. Lo zaino è
terne sono solo alcuni dei dettagli
inoltre caratterizzato da tempo di gonfiaggio 3 secondi; temperatura minima
funzionali che completano le carat-
di utilizzo –30°C; protezione della testa; maniglia per l’apertura del sistema air
teristiche di questo prodotto. Dispo-
bag ben visibile e di facile presa; dorso, spallacci e fascia vita in termoformato;
nibile nelle misure S/M e M/L. Prezzo
fibbia di sicurezza in alluminio su fascia vita; nastro cosciale; compatibilità H2
consigliato: 800 euro.
bag. Presenta tasca frontale porta pala/porta sonda, tasca interna di sicurezza, tasca interna trasparente. Infine i seguenti accessori: compressioni frontali
porta snowboard/racchette; porta sci frontale; porta picozza.
38
tasso di sopravvivenza.
12 / 2013
DISTRIBUITO DA:
Ferrino & C.
011.2230711 - [email protected]
DISTRIBUITO DA:
The North Face
0423.683100 - www.thenorthface.com
ALCUNE DELLE MIGLIORI PROPOSTE SUL MERCATO
BERGANS
Hodlekve
kong
Carbon Finder
ORTOVOX
Sonda 240 Light PFA
Zaino freeride caratterizzato da design pulito ed è disponibile anche in versione
Nuova sonda da valanga in alluminio rivestito
Il principale punto di forza di questa sonda è rap-
dotata di sistema antivalanga airbag ABS, indispensabile per la sicurezza in fuori
in carbonio, per garantire massima leggerez-
presentato dalla notevole leggerezza: fabbricata in
pista. Il modello dalla linea essenziale non presenta alcun dettaglio superfluo e
za e resistenza alla flessione. Composta da 6
alluminio, è il modello con il peso più contenuto di tutta
ha un volume di 15 lt. È arricchito con numerosi scomparti per stivare
segmenti di diametro 11 mm e lunghezza 40
la collezione Ortovox. Il modello si estende e si ripiega in
tutti gli strumenti necessari per una giornata sulla neve come un mid-
cm ciascuno, per un totale di 240 cm. Ultra-
pochi secondi grazie al sistema di tensionamento PFA e
leggera, pesa solo 165 gr.
al robusto sistema con cavo in Dyneema. La profondità
layer di ricambio, attrezzatura di sicurezza (pala e sensore) e cibo.
Lo zaino è sufficientemente compatto per essere indossato senza
di seppellimento è leggibile dalla marcatura in centime-
problemi durante la risalita a piedi o con seggiovia. La versione
tri indicata su ogni segmento. L’impugnatura è in schiuma
dotata di ABS presenta un’esclusiva zip originariamente utilizzata
Eva per offrire maggiore comodità di utilizzo in qualsiasi
in spedizioni in mare aperto e applicata a uno zaino dal doppio
condizione e proteggere le mani dal freddo. Disponibile
airbag per la prima volta. La zip si apre automaticamente quando
nella pratica custodia quick-release. Materiale: 7075 Alu
il sistema airbag viene attivato. Lo zaino è realizzato in tessuto
T6. Peso: 260 gr. Prezzo consigliato: 55 euro.
840 D Ballistic e pesa 840 gr (2 kg la versione ABS).
Pro Alu III
DISTRIBUITO DA: Summit
DISTRIBUITO DA: Kong
0471.793164 – [email protected]
0341.630506 - [email protected]
Pala realizzata impiegando materiali innovativi e
le più moderne procedure di lavorazione per raggiungere un ottimo rapporto fra peso e rigidità tor-
ARVA
Ovo Axe
sionale. La benna anodizzata ha una capacità di
Zaino Protector 22
2,7 litri e grazie alle nervature di rinforzo e ai bordi
laterali alti assicura una buona rigidità. Il manico telescopico rende facile lo stivaggio e grazie al nuovo
Pala da neve con manico telescopico,
trasformabile in vanga e allungabile da
46 a 63 cm. È realizzata in alluminio anodizzato e pesa 650 gr.
Sonda Pro+ 2,80
Zaino robusto in poliestere 600 D con
sistema di montaggio, la benna viene fissata a esso
fascione a vita molto largo e ben av-
e all’impugnatura stabilmente. Quest’ultima è pensata
volgente. Dispone di fissaggio per sci
per consentire un’azione di sgombero sempre efficace
e snowboard. Presenta protezione per
sia per mancini sia per destrorsi. Una mano si appog-
la schiena in base alle normative CE
gia sul lato più lungo dell’impugnatura che funge
1621-2.
da leva ergonomica mentre l’altra mano ha il
massimo sostegno nell’inserto in gomma del
manico. Materiali: benna in alluminio AL 5052
Neo
Semplicità e potenza caratterizzano questo
nuovo dispositivo di ricerca in caso di valanga.
È dotato di un’interfaccia ergonomica e intuitiva
che lo rende facile da utilizzare. Oltre a tutte le
caratteristiche fondamentali di un ricetrasmettitore, Neo dispone di una banda di ricerca fino
a 60 mt, che ne fa uno dei più potenti sul mercato.
Costruito su di una nuova piattaforma, è veloce e affidabile ed
Sonda in alluminio 7075 con marcatura ogni 5 cm. La lunghezza
evidenzia un’equa distribuzione di potenza su entrambe le anten-
complessiva è di 280 cm. Pesa 330 gr.
ne grazie alla tecnologia ISOTECH.
(incrudito), anodizzato; manico in alluminio
AL 6061 T6 (temprato). Peso: 790 gr. Prezzo
consigliato: 69 euro.
Free Rider
Modello disponibile in tre versioni (da 24 litri e da 26 litri
per uomo, da 24 litri per la donna), si caratterizza per la
conformazione ergonomica in grado di assicurare comodità
e precisione di vestibilità. Il comparto di sicurezza è separato,
mentre il nuovo protettore dorsale SPS Pro certificato TÜV è
rimovibile. Gli spallacci ergonomici e l’ampia cintura addominale con fibbia in alluminio a chiusura di sicurezza migliorano
ulteriormente il comfort che questi zaini
sono in grado di assicurare. Il sistema
DISTRIBUITO DA: Panorama - 0472.201114 - [email protected]
di fissaggio X-Skifix con fibbie
di alluminio consente un sicuro
trasporto di sci o snowboard.
MAMMUT
Rocker Protection Airbag
Alugator Light
Nuovo sistema di protezione airbag integrato nello zaino free-
Pala leggera in alluminio anodizzato e indurito. Il manico
ride più compatto della collezione Mammut.
la sua forma triangolare assorbe in maniera ottimale le
za spazioso per contenere tutti gli ele-
forze di torsione e offre ottimo grip. Ridotte dimensioni
menti essenziali per il freeride ed è molto
per il minimo ingombro nello zaino (è estendibile fino
comodo da trasportare grazie alla sua
a 79 cm). Pesa 650 gr ed è realizzata in
alluminio anodizzato.
plice sistema airbag antivalanga Snowpulse
Pulse Barryvox
za Airbag). Presenta un comparto per l’attrezzatura
Arva di nuova generazione, premiato con l’Ispo Award. Garan-
sicurezza, aggancio sci o snowboard ed è compatibile
tisce un utilizzo semplice e sicuro anche con i guanti, ampio
display con simboli chiari e intuitivi. È veloce nella ricezione
dei dati grazie alle tre antenne ed è efficace nella
ricerca
Probe Light
345 gr. Prezzo consigliato: 699
euro (incluso sistema Mass).
Zoom+
soli tasti di funzione: accensione/
capacità di 15 lt e pesa 2,250 kg (1,380 kg sen-
con sistema d’idratazione.
Peso bombola in acciaio: 580
gr. Peso bombola in carbonio:
grazie a comandi ridotti a due
la testa dritta proteggendola da traumi ed è
con schienale V Frame regolabile. Lo zaino ha una
Mass), 1.300 (con la maniglia).
L’operatività è molto intuitiva
che offre una protezione completa: mantiene
completamente rimovibile. Lo schienale è imbottito
Mass), 1.990 gr (senza sistema
integrato nella lama consente una notevole stabilità e
Il Rocker Protection Airbag è abbastan-
forma anatomica. È caratterizzato da sem-
Peso: 3.290 gr (incluso sistema
attraverso l’indicatore permanente a 360°. Offre la possibilità
di isolare in
ricezione ogni singolo segnale e marcare elettronicamente la persona
individuata. È lo
Sonda da valanga leggera e
strumento scelto dalla maggior parte delle guide
adatta a ogni tipo di zaino. Gra-
alpine e dei soccorritori. Facile e immediato da
zie al miglioramento della chiusura
utilizzare, preciso nella ricerca finale e dotato di
semplifica l’utilizzo e assicura mag-
numerosi accorgimenti quali l’aiuto acustico che
gior sicurezza nell’uso con i guanti. È
ne facilitano l’utilizzo. Presenta infine una doppia
caratterizzata da cavo interno in Dyneema per massima resisten-
configurazione: profilo semplice per utilizzatori
za e leggerezza, blocco telescopico rapido e semplice, punta a
poco esperti e profilo avanzato. Ha un’auto-
goccia. È realizzata in alluminio e misura 240 cm estesa (44 cm
nomia di min 200 ore e una portata massima
compatta) per un peso di 180 gr.
di più di 60 mt.
spegnimento e commutazione fra
le modalità trasmissione e ricerca.
Indicazioni di distanza, direzione e rappresentazione di più
travolti sono esposti in maniera chiara e semplice sul display
LED. Zoom è dotato di Tecnologia-Smart-Antenna (brevetto
Ortovox) che permette di individuare con maggiore chiarezza e celerità le persone travolte. L’apparecchio analizza
la posizione di travolgimento e seleziona la migliore antenna trasmittente. Tutti i dispositivi digitali Ortovox adottano
tecnologia di ricerca a 3 antenne, oltre alla commutazione
automatica in trasmissione in caso di valanga secondaria.
Le funzioni di Zoom+ vengono auto-controllate all’accensione
(autotest) e sono costantemente monitorate durante il funzionamento. In caso di incidente da valanga, i soccorritori,
una volta attivato il dispositivo in ricezione, ricevono un primo
segnale a 40 metri, i toni più alti e ravvicinati segnalano l’avvicinamento ai travolti. Il dispositivo è alimentato con una sola
batteria AA sufficiente per 250 ore in modalità di trasmissione.
DISTRIBUITO DA:
DISTRIBUITO DA: Socrep - 0471.797022 - [email protected]
Outback ‘97 - 035.361103 - [email protected]
12 / 2013
39
FREERIDE & SAFETY /
VETRINA PRODOTTI
/ iniziative
Vaude
ABScond Tour 36+4
Il nuovo ABScond Tour offre maggior sicurezza nelle lunghe escursioni sciistiche. Realizzato in robustissimo materiale Hard-Skin Cordura 500D, è estremamente resistente
all‘abrasione. Che si tratti di escursioni sciistiche impegnative o di escursioni in alta
Un web site Ortovox Accademy
Il marchio presenta il nuovo sito dedicato
alla didattica sulla sicurezza in fuoripista
montagna di più giorni, il classico Toploader può essere adattato comodamente alla
propria schiena grazie alle bretelle regolabili. Lo schienale a contatto e la cinghia
ventrale regolabile garantiscono stabilità e un grande comfort. Presenta tecnologia
ABS Twinbag integrata e spallacci con regolazione F.L.A.S.H. NT. Tra le altre specifiche:
possibilità di posizionare l’impugnatura alla tracolla destra o sinistra, patella regolabile,
scomparto per sonda e paletta nella parte anteriore, fissaggio sci diagonale, fissaggio
snowboard anteriore, fissaggio per casco e piccozza, cintura a vita leggera con tasca a
cerniera, cintura pettorale con fischietto, foro per idratatore Aquarius. Le istruzioni sul comportamento in
caso di emergenza in ambiente alpino sono riportate nello scomparto principale. Peso: 3100 gr.
DISTRIBUITO DA: Panorama - 0472.201114 - [email protected]
salewa
Lightning 320 Pro
Razor
Sonda fabbricata in metallo
Pala di alluminio disegnata per offrire stabilità, robu-
leggero e composta da otto
stezza e precisione. Nonostante il peso di soli 720 gram-
unità. Grazie alla sezione
mi, consente di tagliare e smuovere senza troppa diffi-
oversize garantisce rigidità
coltà anche grossi quantitativi di neve dura. Il manico è
caratterizzato da un desgin ergonomico, con rilievi
e un fissaggio rapido dei
e impugnatura con conformazione a “D”: in questo
segmenti. Inoltre la gran-
modo consente trasmissione e sfruttamento ottimali
de ampiezza è pensata
della forza esercitata. Grazie a questi accorgimenti
per evitare lo sfilamento
è un attrezzo semplice da utilizzare e indispensabile
accidentale
per gli sciatori che compiono abitualmente uscite in
dal solco impresso
neve fresca. Prezzo consigliato: 69,95 euro.
sulla neve, mentre
la lunghezza di 320 cm
rende questo strumento idoneo per ogni intervento da
Airbag Verbier 26 Pro
professionisti. Completano le
specifiche tecniche i dettagli
Zaino dotato di sistema ABS integrato, progettato per of-
funzionali della punta a goc-
frire una percentuale di sopravvivenza del 97%. Si tratta
cia e la marcatura di 5 cm.
dell’unico modello realizzato per chi pratica freeride, che
L’ultimo segmento della son-
oltre al dispositivo airbag presenta un protettore dorsale
da è colorato di rosso, per
integrato. In questo modo vengono ridotti al minimo i rischi
indicare che mancano solo
di infortunio. Per quanto riguarda la propria attrezzatu-
pochi cm per raggiungere le
ra, gli sci possono essere attaccati in posizione frontale o
persone in pericolo. Peso: 420
in diagonale, mentre la tavola da snowboard in posizione
gr. Ingombro minimo: 45 cm.
frontale. Anche per il trasporto di caschetto e piccozza sono
Materiale: Alu 7075. Prezzo
presenti sistemi di attacco specifici che consentono uno sti-
consigliato: 59,95 euro.
vaggio pratico e sicuro. Prezzo consigliato: 749,95 euro.
Snow Digger
Sistema di sicurezza sulla neve per alpinismo
Pala da neve per alpinismo e scialpinismo, con
e scialpinismo composto da piccozza, pala e
manico compatto telescopico e robusta pala
cavetto in acciaio. Il manico della piccozza si
in lega leggera. Peso: 640 gr. Made in Italy.
innesta sulla pala permettendone l’utilizzo come
pala da neve, mentre il copri-becca sagomato
diventa una solida impugnatura. Applicando il cavetto alla pala si ottiene un
eccellente corpo morto. Disponibile con
sacca da trasporto in rete inclusa. Peso:
820 gr. Made in Italy.
DISTRIBUITO DA:
Aludesign - 035.783595
[email protected]
PIEPS
DSP Sport
Il Pieps DSP Sport è un dispositivo a 3 antenne dinamico e adatto agli amanti del freeride.
L’ampia copertura, un unico tasto e il sistema di trasmissione intelligente garantiscono il massimo
supporto in ogni situazione. DSP Sport è in grado di indicare direzione e distanza già dal primo
segnale, senza dover ruotare l’apparecchio, mentre il trasmettitore sposta l’impulso in caso di segnali sovrapposti. Il sensore di movimento ottimizza la durata delle batterie (3 alcaline AAA, IECLR03, 1,5V), che possono durare fino a 200 ore in modalità trasmissione. Tra le altre specifiche
presenta le funzioni Self Check, che controlla automaticamente l’apparecchio, e Mark, in caso di
seppellimento multiplo. È inoltre possibile aggiornare firmware e check anche sul proprio PC/Mac.
Frequenza di trasmissione: 457 kHz (EN 300718). Portata massima: 50 mt. Larghezza della fascia
di ricerca: 45 mt. Peso: 200 gr (batterie incluse).
DISTRIBUITO DA:
Black Diamond Equipment - +41.61.5643333 - [email protected]
40
12 / 2013
Progetto Icaro: orientiamo i giovani
Inizia con 3 freeride camps l’iniziativa nata
da un’idea di Corrado De Monte per avvicinare
e sensibilizzare i giovani sulla sicurezza in montagna
DISTRIBUITO DA: Oberalp - 0471.242900 - [email protected]
Climbing Technology
Asd Kit Plus
L’obiettivo del portale è di rendere facilmente fruibile ogni
informazione essenziale per la pratica dello sci fuoripista, seguendo ciò che da anni viene realizzato con il progetto Ortovox
Accademy. Inizialmente presentato in tedesco e ora disponibile
anche in italiano, è diviso in 4 capitoli: Formazione di valanghe, Essere preparati, Sul terreno, Emergenza. Ogni sessione si conclude con un piccolo quiz per verificare la corretta
acquisizione delle nozioni del relativo capitolo. In premio anche
prodotti Ortovox.
Per prima cosa bisogna conoscere il
nemico, le valanghe. Bisogna sapere
quali fattori ne condizionano la formazione, il distacco, i livelli di rischio e
come gestirlo in base alla “riduzione
grafica”, nonché la presentazione dei
10 modelli di pericolo da evitare.
La seconda sezione è dedicata alla formazione: come ridurre
il rischio, come pianificare la gita già da casa, come leggere
bollettini valanghe, meteo e condizioni della neve. È vivamente
consigliata la partecipazione a corsi di Freeride del progetto
Ortovox Accademy, che quest’anno include anche le tappe
Mysticfreeride Safety Camp sull’arco alpino italiano.
La terza parte è dedicata al
comportamento da acquisire sul
terreno: come trasferire sul campo
le nozioni acquisite a casa, rispettare la natura, gli animali e le zone
di pericolo. Senza dimenticare poi
di sfruttare i campi di allenamento
(Campi Artva) sempre più presenti nelle zone di pratica di
alpinismo e freeride.
L’ultimo capitolo parla dell’emergenza e dell’autosoccorso
in caso di incidente da slavina. Come procedere alla ricerca
e quindi come utilizzare rapidamente e con precisione l’artva,
sonda e pala per ridurre al minimo i tempi. Questa sessione
deve essere seguita da allenamenti sul campo.
ortovox.it/safety-academy-lab/avalanche-basics
Il “Progetto Icaro” nasce
da un’idea del compianto
Corrado “Icaro” De Monte,
nonché Zio Icaro, che ha
sempre voluto avvicinare
i giovani alla pratica del
freeride in modo sicuro,
puntando sull’educazione
piuttosto che sui divieti. E quindi sulla prevenzione e sulla
pratica nell’utilizzo di artva, sonda e pala. Per questo motivo
l’Associazione Progetto Icaro, gli amici di Icaro e le Guide
Alpine coinvolte hanno deciso di organizzare delle giornate in
cui fornire le basi della prevenzione e della conoscenza della
montagna ai giovani.
Karin Pizzinini, portavoce del “Progetto Icaro”, spiega:
“Icaro ci teneva moltissimo ai ragazzi che sempre di più si
appassionavano al freeride e per questo l’Associazione si
prodiga nel fornire loro le giuste nozioni affinché conoscano la
montagna, la neve e i suoi pericoli e sappiano comprenderli
per affrontarli ed evitarli. Questo è reso possibile grazie all’aiuto
fornito delle molte Guide Alpine e dai tanti professionisti della
montagna e della neve amici di Icaro”.
Le prime tappe organizzate sono state:
- sabato 30 novembre presso Passo San Pellegrino (TN)
durante l’evento Safe & Ride
- domenica 8 dicembre a Bormio (SO)
- sabato 14 dicembre al Col Galina (BL)
Ne seguiranno sicuramente altre. Le iscrizioni sono gratuite
per gli under 21 e a pagamento (15 euro) per gli altri. Gli introiti
verranno destinati all’Associazione Progetto Icaro.
[email protected]
FREERIDE & SAFETY / news, eventi, iniziative
Courmayeur inaugura a sorpresa
il Freeride World Tour 2014
Ora i riflettori sono veramente puntati su Courmayeur, unica
tappa italiana dello Swatch Freeride World Tour by The North
Face. A sorpresa infatti gli organizzatori hanno deciso di
posticipare al 10 marzo la tappa canadese di Revelstoke,
che doveva inaugurare la manifestazione il 18 dicembre. Per
questo la località valdostana avrà l’onore di aprire le danze
dando il via ufficiale alla competizione il 18 gennaio 2014, accogliendo così per prima i più grandi campioni mondiali di sci
e snowboard freeride, pronti a contendersi la vittoria a colpi
di trick ed evoluzioni nelle discese adrenaliniche sul Monte
Bianco. Il Tour proseguirà poi dall’altro lato, a ChamonixMont-Blanc (25 gennaio 2014), e arriverà in Austria, a
Fieberbrunn PillerseeTal (1 febbraio 2014). Dopo una pausa
di tre settimane a causa delle Olimpiadi invernali di Sochi,
riprenderà quindi in Nord America, a Kirkwood negli Usa (1
marzo 2014), a Revelstoke in Canada (10 marzo 2014), per
poi concludersi in Svizzera, a Verbier (22 marzo 2014), sede
della gara conclusiva.
www.freerideworldtour
Safe & Ride, quarta edizione sotto
la neve del passo San Pellegrino
Free Ski Mountaineering Camp,
divertimento e sicurezza con Gore
Ecco Lifesaver, l’abbigliamento
“da soccorso” firmato Outwet
Gore-Tex, nell’ambito dell’Experience Tour, organizza il Free
Ski Mountaineering Camp a La Grave (Alte Alpi), dal 28 al
30 marzo 2014. Le iscrizioni sono aperte già dal 1° dicembre
2013 per chiunque voglia, basta registrarsi sul sito, e chiuderanno il 31 gennaio 2014. I fortunati partecipanti avranno
l’imperdibile occasione di condividere un’esperienza di freeride e sci alpinismo con due freerider e un alpinista di livello
internazionale: Seb Michaud, Bruno Compagnet e Christophe Dumarest.
Inoltre i 3 intensi giorni di sci
permetteranno
di scoprire e
provare alcuni
nuovi prodotti
Gore-Tex Pro,
ideati appositamente per
freeride e l’alpinismo. Infatti i vincitori, che verranno proclamati il 20 febbraio, saranno dotati di una giacca in Gore-Tex
Pro firmata Norrøna e di guanti in Gore-Tex con tecnologia
X-Trafit forniti da Level. Infine, durante l’intensa sessione di
sci, si terranno anche corsi teorici e pratici sulla sicurezza in
montagna.
www.experience-tour.com
L’azienda italiana Outwet produce abbigliamento tecnico
dedicato principalmente al mondo bike. Tra le sue collezioni
invernali spiccano alcuni capi di intimo, come nella collezione
Race, che risultano particolarmente adatti all’utilizzo su neve
viste le loro caratteristiche. Tra questi vi è la linea Lifesaver, che
incorpora nel bordo del colletto un TAG NFC, grazie al quale è
possibile registrare informazioni utili a salvarti in caso di pericolo. Una scritta posta accanto al TAG NFC invita l’eventuale soccorritore a leggere il contenuto del TAG: le operazioni memorizzate verranno eseguite automaticamente dallo smartphone
del soccorritore (chiamata di
emergenza, informazioni mediche, invio coordinate GPS,
dati personali). La tecnologia
Lifesaver è applicabile a tutti i
prodotti Race. Inoltre è disponibile l’applicazione Lifesaver
per Android, scaricabile anche
dal sito.
www.outwet.it
K2 distribuisce in Europa
Backcountry Access
K2 Europe ha deciso di gestire in prima
persona la distribuzione europea di
Backcountry Access, che il gruppo ha
acquistato all’inizio dell’anno direttamente dai due fondatori Bruce McGowan e Bruce Edgerly. Questi ultimi sono ancora operativi
all’interno dello staff Backcountry Access. K2, che ha sede
a Penzberg (Germania), ha ampliato il proprio portafoglio
prodotti con l’offerta del brand focalizzata su strumenti di
sicurezza e protezione antivalanga. La collezione Backcountry Access comprende anche i prodotti Float (una linea di
zaini airbag) e Tracker (trasmettitori antivalanga). K2 Europe
intende supportare il marchio sia sul fronte distributivo che su
quello dello sviluppo prodotto.
Protechtor, la nuova app di
Spee per la sicurezza personale
Il Passo San Pellegrino e il Col Margherita hanno ospitato nel
weekend del 30 ottobre/1 novembre la 4a edizione di Inside
“Safe & Ride”, evento organizzato da Skiersempire.com in
collaborazione con Peak Performance. La due giorni ha riproposto sessioni intense dedicate alla neve e alla sicurezza
in fuoripista, ampiamente benedette dall’abbondante neve che
non ha deluso gli appassionati
occorsi. Il meeting ha radunato
diversi esponenti e professionisti
della neve, a partire dalle Guide
Alpine e dagli istruttori nazionali,
fino ad atleti e operatori di settore
delle numerose aziende presenti,
che hanno fornito l’opportunità di testare tavole e sci: Apo,
White Doctor, K2 Snow, Scarpa,
Volk, K2 Skis, Scott Movement,
Blizzard, La Sportiva, Black
Diamond, Black Crows, Armada, Nordica, Line. Tra i partner
anche Ferrino, che ha proposto
dimostrazioni pratiche con gli zaini airbag, Ortovox e Pieps,
con i loro sistemi artva. La giornata di sabato infine è stata
impreziosita dalla prima tappa del progetto Icaro: un camp
per ragazzi con lo scopo di insegnare ad attrezzarsi adeguatamente al freeride, alla conoscenza del manto nevoso e ai
rischi che può portare tale pratica (vedi news pag 38).
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12 / 2013
Spee, azienda italiana operante nel settore della sicurezza
integrata e nell’offerta di sistemi di centralizzazione, telegestione, monitoraggio e governo di processi, ha presentato
un nuovo servizio per la sicurezza delle persone che utilizza
un’app creata ad hoc: Protechtor. Tale applicazione unisce
in un unico servizio le funzionalità di geolocalizzazione e di
tracciamento in tempo reale degli spostamenti dell’utente.
Questo avviene grazie al supporto continuativo della centrale
di controllo Panopticon, in grado, senza
limiti spazio-temporali, di stabilire un
collegamento audio e video con la
persona in pericolo grazie al microfono
e alla telecamera presenti sul dispositivo mobile, e di attivare le procedure
di intervento tramite soggetti privati,
forze dell’ordine o personale medico del
servizio di emergenza sanitaria. La app
si rivolge a un target ampio e variegato
che contempla tutti coloro che sono
esposti a rischi di rapine, aggressioni e violenze, chi viaggia
per lavoro e per turismo, chi pratica sport potenzialmente
pericolosi come l’alpinismo o l’escursionismo. Protechtor può
essere scaricata da AppStore, PlayStore e Windows Store ed
è attivabile mediante sottoscrizione di un abbonamento del
valore giornaliero di 50 centesimi di euro direttamente online,
nell’apposita sezione del sito. “Con Protechtor abbiamo
voluto offrire a tutti la possibilità di sentirsi protetti e sicuri in
qualunque situazione. Siamo consapevoli che un’applicazione da sola non sia sufficiente a eliminare rischi e pericoli,
ma pensiamo che l’innovativo servizio Protechtor possa
contribuire a fronteggiarli meglio, permettendo di intervenire
prima che la situazione possa degenerare”, ha commentato
Luciano Ardingo, presidente e direttore generale SPEE.
www.protechtor.it
Madesimo Freeride Festival,
a marzo la prima edizione
La stagione invernale sembra essere partita bene, la neve
ha già imbiancato le Alpi e la stagione vede in programma
un bel numero di eventi dedicati agli amanti del powder.
Tra questi c’è grande attesa per la prima edizione del Madesimo Freeride Festival, organizzato dall’agenzia Spiagames
e dalla rivista Soulrider, in scena dal 21 al 23 marzo.
Tra i media partner da segnalare anche le nostre Pointbreak
e Outdoor Magazine. Il festival prevede tre giorni di puro
freeride dedicati a sciatori,
telemarker e snowboarder.
Tutti i partecipanti potranno
godersi una serie di attività
come freeride coaching,
camp artva, contest amatoriale e pro, test sci, speedriding con il local Luca Marchioro,
serate con presentazioni e conferenze con i migliori freerider
italiani, workshop. Senza contare che ci saranno poi tante
altre sorprese. I clinics in particolare verteranno sulla sicurezza e sulla tecnica, con un programma veramente ricco:
Artva camp, uscite backcountry, tecnica di freeride e focus
sulla splitboard. E anche le serate si prevedono piene.
L’ultimo giorno di festival è dedicato infine al test dealer.
Per maggiori informazioni e prenotazioni
www.madesimofreeridefestival.it
[email protected]
Salewa e Snow Safety Day
tra Italia ed Europa
Affrontare in sicurezza
la salita per poter poi
sfrecciare in discesa sulla
neve farinosa: lo scialpinismo è questo e molto di
più. Oltre all’attrezzatura
giusta, l’allenamento e
le competenze tecniche,
lo sci alpinista deve però possedere anche, e soprattutto, una
solida conoscenza dei rischi in montagna. Per questo Salewa
organizza per i propri clienti dei corsi sulla sicurezza condotti
da esperte guide alpine. “Una buona attrezzatura da sola non
basta. Chi si muove su terreno alpino deve mostrare il giusto
rispetto per la montagna”, sottolinea Reiner Gerstner, group
brand and marketing director Salewa. “Ciò significa saper
valutare correttamente il pericolo valanghe e avere la giusta
tecnica sciistica”. Gli Snow Safety Day offrono dunque al cliente
la possibilità di approfondire le conoscenze di tematiche rilevanti
come le valanghe e l’utilizzo della strumentazione artva. Ogni
cliente che acquista prodotti Salewa per un valore di 500 euro
riceverà un voucher gratuito per partecipare al corso sulla sicurezza. Visitando la piattaforma safety.salewa.com potrà poi iscriversi nel luogo e nella data desiderati. A livello europeo il corso
si terrà anche in Germania, Austria, Svizzera e Polonia. Ecco le
tappe italiane: 2/2 Passo del Tonale, 9/2 Valle Stura, 16/2 Valle
di Braies, 1/3 Ghiacciaio di Solda, 2/3 Gran Sasso, 9/3 Dolomiti
di Brenta, 15/3 Alpe Devero, 22/3 Monte Rosa, 22/3 Marmolada
e 23/3 Ghiacciaio dei Forni.
FREERIDE & SAFETY / la
4 a edizione dell’iniziativa prevede sei appuntamenti
Investire in sicurezza con Mysticfreeride Safety Camp
Aperte le iscrizioni alla 3a tappa del progetto, che inaugura il 2014 con il weekend in Engadina.
Lo scopo è quello di insegnare le nozioni base del fuoripista per una pratica più consapevole.
Più di 1.500 mt di dislivello e
sconfinati pendii di neve fresca
fanno del comprensorio EngadinaSilvaplana-Corvatsch un vero
paradiso montano con vista
panoramica mozzafiato e infinite
possibilità di freeride, da praticare
all’insegna del divertimento ma
soprattutto della sicurezza. E proprio
questi due concetti sono la chiave del
progetto Mysticfreeride Safety Camp,
giunto con successo alla sua 4ª
edizione. Tanto l’interesse dimostrato
verso questa iniziativa dagli
“aficionados” del fuoripista, ma anche
da parte di chi vuole avvicinarsi al
freeride apprendendone le principali
nozioni base per una pratica
consapevole e priva di rischi.
L’appuntamento in Engadina
Il comprensorio svizzero rappresenta
la terza tappa del progetto e segue
44
12 / 2013
gli appuntamenti di Passo San
Pellegrino e Cervinia, che hanno
animato i weekend precedenti il
Natale. Il 2014 si apre così con un
evento che è ormai tradizione per
il team Mysticfreeride. Con i suoi
3.303 mt di altitudine, la stazione
Engadina-Silvaplana-Corvatsch è
la più elevata delle Alpi Orientali
e offre i migliori presupposti per
entusiasmanti avventure in neve
fresca. L’appuntamento con il
Mysticfreeride Safety Camp è
per il 18-19 gennaio e le iscrizioni
sono aperte fino esaurimento
posti. Nella sezione Safety Camp
del sito dedicato all’iniziativa si
trovano le informazioni e i dati
necessari per riservare un posto
nell’ambito di un’esperienza unica,
ricca di contenuti e insegnamenti
indispensabili per vivere al meglio la
montagna più libera e selvaggia.
Programma e target
Si tratta di un “weekend didattico”
ai piedi del Cervino durante il quale
i partecipanti approfondiranno
temi legati all’analisi del rischio
per la valutazione del terreno e del
manto nevoso, alle procedure di
autosoccorso in valanga, alla ricerca
con l’artva, all’utilizzo di sonda e
pala, al corretto utilizzo di una corda
per superare in sicurezza i tratti
di terreno pericolosi, alle tecniche
per percorrere i tratti di pendio
ripidi assicurati. Il corso è rivolto
ad alpinisti, sciatori e snowboarder
con buona tecnica. Non è richiesta
alcuna esperienza in fuoripista. Le
classi saranno necessariamente
a numero chiuso, divise in base al
livello tecnico. È prevista la presenza
di una guida e di un atleta ogni
6 rider. Al camp sarà affiancato
l’allestimento del Village Demo
Nelle foto alcuni momenti del Camp organizzato
a Cervinia. Qui sopra il Village Demo test
Test dove il pubblico potrà provare
gratuitamente i nuovi prodotti messi
a disposizione da Scott, Movement,
K2 e Armada oltre alle telecamere
Midland. I corsisti avranno diritto di
prelazione sulla scelta degli sci e non
avranno limiti di tempo nell’utilizzo
delle attrezzature.
Due parole sul progetto
Ogni anno il numero di frequentatori
dell’ambiente montano non
controllato (fuori pista) o di semplici
curiosi desiderosi di mettersi alla
prova è in aumento. Purtroppo è
ancora insufficiente la diffusione
delle conoscenze indispensabili
per poter parlare di freeride sicuro.
Così nel 2009, in collaborazione con
Salewa e Ortovox, viene realizzato
per la prima volta il Mysticfreeride
Safety Camp. Il suo programma è
finalizzato a diffondere su larga scala
le basi della sicurezza nel freeride,
attraverso gli insegnamenti a cura
delle Guide Alpine Italiane e degli
atleti di Mysticfreeride. La sicurezza
è una condizione necessaria e
imprescindibile. Chi desidera
praticare un fuoripista autentico deve
anzitutto conoscere nel dettaglio
tutte le variabili più importanti per
la preparazione della discesa e
saperne analizzare i punti critici di
sicurezza per ridurre al minimo i
fattori di rischio.
Il calendario 2013/14
1a tappa: 30 novembre/1 dicembre
San Pellegrino Inside Safe&Ride
2a tappa: 7/8 dicembre Cervinia
3a tappa: 18/19 gennaio Engadina
Silvaplana Corvatsch
4a tappa: 1/2 febbraio Passo del
Tonale
5a tappa: 22/23 febbraio Madesimo
6a tappa: 22/23 marzo Val Senales
Schnalstal
www.mysticfreeride.com
[email protected]