Anno 7 - Numero 7-8 / 2014 Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Anno 7 - Numero 7-8 / 2014 [email protected] cover story / The company from Premana is celebrating an outstanding anniversary events / 38-39 18-19 The new flight of the eagle C.A.M.P., 125 years of history, commitment and innovation events / 20-21 COMPANY PROFILE / 22-23 The exclwusive event in St. Wolfgang (Austria) has introduced the new logo, created after 4 years of work and 200 tests. It’s more modern, geometric, minimal, it will be at the center of the global relaunch of the brand and its new corporate identity: “Get vertical”. new openings / 32-33 adidas grips the market... the new backpacks / On the shoulders of Thule products guide SS 2015 collections 34-36 Garsport, craftsmanship and passion for the outdoors Climbing Technology, broadening the horizon GORE-TEX SURROUND / ALSO IN THIS ISSUE / 40-42 Breathability for the outdoor Footwear, apparel, equipment & accessories: a great, exclusive preview with pictures and technical descriptions • APEX Awards 2014 by Polartec • Elle-Erre: going “full sail ahead” • Big wall climbing according to Roger • In Venezuela with La Venta • Uganda, in the heart of old Africa • EOS starts again from Germany editorial / a cura di Benedetto Sironi Innovare con passione (e dedizione) Dopo quello di gennaio (Ispo edition), Outdoor Magazine torna con questo numero di luglio/agosto in edizione “deluxe” e formato “oversize”: quasi 100 pagine con numerosi e interessanti contenuti, molti in anteprima esclusiva, grazie alle antenne attente dei nostri inviati che hanno partecipato di persona a svariati eventi e presentazioni delle collezioni 2015, spesso unici giornalisti presenti. Come sempre un numero in edizione bilingue, con una ricca Guida Prodotti PE 2015 in allegato. Che oltre ad essere spedito a tutti i nostri affezionati lettori, verrà distribuito in modo capillare durante OutDoor Friedrichshafen (10-13 luglio). Dove potrete incontrarci presso il nostro stand (FW 111) ma soprattutto tra i padiglioni, alla ricerca di storie, spunti e innovazioni. A proposito di innovazioni: leggendo le pagine seguenti vi renderete conto di quanto il mercato continui a essere vivo e brillante, nonostante le difficoltà delle ultime stagioni (in Italia, ma non solo). Molte delle aziende di cui parliamo rappresentano, ognuna con le proprie peculiarità, solidi esempi di un’imprenditoria sana, coraggiosa e visionaria. Con un forte radicamento al proprio territorio ma anche visione aperta verso l’estero e spesso un’esperienza pluridecennale. “Innovation with passion”: questo l’efficace claim di La Sportiva, che rientra di certo in questo “gruppo”. Ci perdonerà l’azienda di Ziano di Fiemme se estendiamo questo “slogan-manifesto” anche ad altre realtà di cui vi parliamo: dall’abilità artigianale di Garsport (pg 22-23) al design minimal e funzionale di Thule, che lancia la nuova linea di zaini tecnici: notizia che siamo il primo media al mondo a rivelare (pg 34-36). Passando per un campione del made in Italy come Elle-erre (pg 16), i cui prodotti non riguardano il segmento tecnico ma in fondo sono “outdoor” a tutti gli effetti (pg 16). Arrivando a Climbing Technology (pag 32-33), in costante crescita, e al rilancio globale di Salewa che ridisegna il logo e l’intera collezione (pg 38-39). Fino a C.A.M.P., che festeggia al meglio i suoi 125 anni. Alla quale non a caso abbiamo dedicato la nostra cover story, aggiungendo nel titolo oltre alla parola “innovazione” termini di peso ma giustificati come “storia” e “dedizione”. Sono solo alcuni dei nomi citati sulle pagine di Outdoor Magazine. Altri campioni d’innovazione li trovate di certo nella nostra Products Guide e crediamo rappresentino per tutti (perché no, anche per i competitor) uno stimolo ulteriore per affrontare al meglio le sfide del mercato. Innovation with passion (and commitment) After the January issue (the Ispo Edition), Outodoor Magazine is back with a “deluxe” and “oversized” July/August issue: almost 100 pages packed with unmissable content, exclusive previews – thanks to the keen antennae of our correspondents that have taken part in several events and product showcases for the SS 2015 season. As usual, this is a bilingual edition featuring a rich SS 2015 Products Guide. Besides being delivered to our faithful readers, this issue is also going to be distributed at OutDoor Friedrichshafen (10-13 July). You will also have the chance to meet us at our stand (FW 111) and around the fair, on the lookout for stories, ideas and innovation. Speaking of innovation: reading the following pages you will see how the market keeps being upbeat and fresh, despite the recent downturns (in Italy and internationally). Each of the companies we write about represents an example of visionary, healthy and brave entrepreneurship. These are all businesses that forged strong ties with local communities but are open to international markets and can often boast decade-long experience. “Innovation with passion”: this is the effective claim of La Sportiva, a company which certainly deserves to be counted in this “group”. We hope that the company from Ziano di Fiemme will forgive us if we also use that slogan for other companies. Some examples: the craftsmanship of Garsport (pp. 22-23); the minimal and functional design of Thule’s new backpack line (read our world preview at pp. 34-36); the champion of made in Italy, Elle-erre, with its product range that is not technical but definitely “outdoor” (p. 16); Climbing Technology, in continuous development (pp. 32-33); and Salewa, redesigning its logo and the entire collection (pp. 38-39). Finally, C.A.M.P., celebrating its first 125 years. We dedicated our cover story to this company adding to the word “innovation” other important – and deservedly so – adjectives: “historic”, “committed”. These are just some of the stories you are going to read in our magazine. Other innovation heroes are described in the Products Guide. We believe each of these companies sets an example for everyone (even for competitors), and gives further incentive to meet the challenges of the market. Editore: Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362.600469 Fax 0362.600616 Email: [email protected] Website: www.outdoormag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 - www.odrmag.com Anno 7 - N.7/8 / 2014 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. Responsabile dati: Riccardo Colletti. 4 7-8 / 2014 Chiuso in redazione il 30 giugno 2014 / top news Red Chili in Italia con C.A.M.P. I Red Chili in Italy with C.A.M.P. A partire dalla fiera OurDoor 2014 C.A.M.P. sarà il distributore ufficiale ed esclusivo per l’Italia delle scarpette da arrampicata Red Chili, disponibili nei negozi dalla primavera 2015. Con questa nuova partnership l’azienda di Premana incrementa la sua forza in ambito nazionale nei settori dell’arrampicata e dell’alpinismo, offrendo ai clienti prodotti di alto livello che portano l’inconfondibile firma di Stefan Glowacz e Uwe Hofstädter. Red Chili, che nasce da un’intuizione sulla cima di El Capitan nella Yosemite Valley, risponde al motto: “By climbers, for climbers”. La partnership con questo marchio consentirà a C.A.M.P. non solo di offrire un pacchetto completo di prodotti, ma anche di lavorare a stretto contatto con Glowacz, che diventa atleta C.A.M.P. a tutti gli effetti. Da segnalare che la partnership con il brand è inoltre funzionale allo sviluppo di C.A.M.P. nei paesi di lingua tedesca, dove Glowacz è riconosciuto come un’icona. Starting from the upcoming OutDoor 2014 fair, C.A.M.P. will be the official and exclusive distributor for Italy of Red Chili’s climbing shoes. The products will hit the shelves in spring 2015. The new partnership will allow the Premanabased company to strengthen its position in the climbing and alpinism sector, selling high-end products with the unmatched style of Stefan Glowacz and Uwe Hofstädter. Red chilli was born out of an idea the founders had on El Capitan, a mountain peak in the Yosemite Valley. The company’s motto is: “By climbers, for climbers.” Thanks to this partnership, C.A.M.P. will offer a complete product range and will be able to work with Glowacz, who will become part of C.A.M.P.’s rooster of athletes. The partnership will also help C.A.M.P. develop its presence in Germany, where Glowacz is a veritable icon. Distribuito da: C.A.M.P. - 0341.890117 - [email protected] Scarpa e OutDry insieme nel trekking I Scarpa and OutDry together for trekking Dopo la positiva esperienza con le calzature della linea Phantom, pensate per l’alta montagna e utilizzate nelle sue imprese da Ueli Steck, Scarpa ha deciso di adottare la membrana OutDry anche nella sua collezione trekking e in particolar modo sul modello Marmolada Trek. Si tratta di un innovativo prodotto adatto a tutti gli escursionisti in cerca di un prodotto tecnico da utilizzare durante trekking impegnativi, escursioni e camminate estive (per maggiori info, vedi descrizione nella Products Guide a pagina 18). Una partnership strategica per OutDry che, non a caso, ha scelto di dedicare la campagna stampa delle ultime stagioni proprio a Ueli Steck e al modello Phantom Ultra. Operazione ripetuta anche per la nuova campagna (che oltretutto vedete nella pagina a fianco) dove protagonista è il nuovo Marmolada Trek. After the successful experience with the Phantom line – footwear designed for high mountain excursions and used by Ueli Steck – Scarpa has decided to use the OutDry membrane also for its trekking collection, especially for the Marmolada Trek model. This is an innovative trekking product, suitable for everyone who needs technical footwear for challenging treks, excursions and summer walks (more details in the Products Guide on page 18). This is a strategic partnership for OutDry, who have chosen to focus their media campaign for the next seasons on Ueli Steck and to the Phantom Ultra model. The same will apply for a new campaign (see opposite page) where the protagonist is the new Marmolada Trek model. Rock Pillars “si fonde” con Ocún I Rock Pillars under Ocún brand Il produttore ceco di attrezzatura da arrampicata RP Climbing s.r.o ha presentato la nuova identità del marchio Ocún che finora ha firmato tutti i prodotti dell’azienda a esclusione delle scarpette. A partire dal 2015 anche queste ultime, fino a oggi realizzate sotto il marchio Rock Pillars, saranno brandizzate Ocún che ha alle spalle oltre 25 anni di esperienza. Il consolidamento dei due marchi consentirà all’azienda di focalizzarsi al meglio sul design di prodotto, con l’intento di creare nuove proposte e offrire nuovi servizi. La strategia chiave rimane invariata: sviluppare idee innovative per migliorare la sicurezza nell’arrampicata. L’unione dei due brand porta inoltre a un’importante collaborazione a livello di team di sviluppo e amplia il bacino di utenza. Il marchio Ocún inoltre consentirà ai suoi client di prender parte allo sviluppo di nuovi prodotti. Tra i primi frutti di questa collaborazione citiamo il servizio di personalizzazione delle scarpette. Distribuito da: Absolute Outdoor 338.3681827 [email protected] RP Climbing s.r.o., the Czech manufacturer of climbing equipment, introduced the new visual identity of the Ocún brand which has covered all of their products so far, apart from climbing shoes. In the new model year of 2015 the company will start producing the Rock Pillars climbing shoes under the Ocún brand as well. The consolidation of the two brands will lead to better focus on product portfolio design, which shall be extended to new products and original services. In the future the Ocún brand may build on its vast experience from more than 25 years of development. The key strategy remains the same: to develop unique know-how and innovative ideas in order to improve the climbing experience safety. Consolidation of the brands, which leads to new cooperation between development teams, as well as large groups of test climbers and customers of the two brands, shall contribute to pursue this strategy. The brand will enable the customers to take part in the development of new products. Among the first fruits of this cooperation shall be the attractive service enabling climbing shoes customization. ECCO adotta il Gore-Tex Surround I ECCO implements Gore-Tex Surround Il marchio danese ECCO, specializzato in particolare nella suolatura diretta, lancia sul mercato la sua prima collezione di scarpe per il tempo libero dotate della tecnologia Gore-Tex Surround. Queste calzature offrono l’eccezionale comfort di camminata tipico del marchio ECCO e allo stesso tempo sono altamente traspiranti e impermeabili in ogni loro parte. Il calore e l’umidità in eccesso sono espulsi attraverso la tomaia e ora anche attraverso la suola, mediante delle aperture laterali. In vista della PE 2015 saranno 15 i partner di Gore che inseriranno nel catalogo lifestyle calzature Gore-Tex con tecnologia Surround. Tra questi Clarks, Ara, Legero, Igi & Co., Primigi, Högl, Superfit e Fretzmen. Ma anche Viking, Salewa, ECCO e Lowa (con una collezione urban inspired). Per maggiori info sulla tecnologia vedi l’articolo dedicato a pagina 40. The Danish brand ECCO, specialized in direct injection, is launching its first collection of casual shoes with the Gore-Tex Surround product technology. This provides footwear with ECCO’s unique walking comfort while being highly breathable and durably waterproof all around the foot. Excess moisture and heat can escape at any time through the upper assembly, and now in addition below the foot and then out via openings to the side of the sole. For the season SS 2015, 15 Gore brand partners offer Gore-Tex shoes with Surround product technology. Amongst them Clarks, Ara, Legero, IGI & CO. Primigi, Högl, Superfit and Fretzmen. But also Viking, Salewa and - new for 2015 - ECCO and Lowa (with an urban inspired collection). For more infos about the technology see the article on page 42. news / new openings Inaugurato ad Arco il primo monomarca La Sportiva Il legame che esiste tra la città di Arco e La Sportiva è di quelli di lunga data. Nel 1987 l’azienda ha dedicato ad Arco una delle prime guide alle falesie della zona. Sempre in quegli anni nasceva la partnership con il Rock Master, oggi tra le kermesse d’arrampicata più importanti al mondo. Naturale quindi pensare ad Arco come piazza per l’apertura del primo monomarca ufficiale La Sportiva. Lo store, situato in via Segantini 13 e gestito in collaborazione con lo staff di Vertical Sport di Arco, si sviluppa su una superficie di 100 mq. All’interno è disponibile la gamma completa dei prodotti dell’azienda: dalle celebri scarpette d’arrampicata a quelle da mountain running, passando per i prodotti da sci alpinismo, hiking, escursionismo e approach. La Sportiva opens its first flagship store in Arco The relationship between the town of Arco and La Sportiva goes back a long way. In 1987 the company dedicated one of the first climbing guides in the area to Arco’s climbing crags. Those years also saw the start of the partnership with the Rock Master, today one of the most important climbing festivals in the world. So Arco is the obvious choice for La Sportiva’s first flagship store (via Segantini 13). The store, run in collaboration with Vertical Sport staff from Arco, covers a surface of 100 sqm. Inside you can find the entire product range from the well-known climbing shoes, to the latest mountain running shoes, including the full range of ski mountaineering, hiking, trekking and approach boots. A Cinecittadue, Roma, un nuovo store The North Face The North Face, in collaborazione A.R.P. Advanced Retail Project, ha rafforzato ulteriormente la sua presenza sul territorio italiano con l’inaugurazione, tenutasi sabato 14 giugno, del suo terzo monomarca italiano a Roma (il 14esimo in Italia e il settimo grazie alla sinergia con A.R.P.), presso il Centro Commerciale Cinecittadue (Via Palmiro Togliatti 2). Il negozio si sviluppa su un unico livello al primo piano del centro commerciale, su una superficie di 140 mq. “Siamo lieti di rafforzare la nostra presenza nella Capitale”, ha commentato Andrea Ruota, country manager The North Face Italia. “Inserirci in un contesto come quello del centro commerciale Cinecittàdue ci dà la possibilità di raggiungere un pubblico giovane e ampio, che siamo certi saprà apprezzare e condividere la passione per l’outdoor da cui ha origine la filosofia del nostro brand”. Il nuovo negozio sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20. New The North Face store at Cinecittadue, in Rome The North Face, partnering with A.R.P. Advanced retail project, has further strengthened its presence on the Italian territory, inaugurating its third brand store in Rome (the 14th in Italy, thanks to the partnership with A.R.P.). The opening event took place on Saturday, June 14th. The store is located in the Cinecittadue shopping mall in Rome, on the first floor and is 140 square metres wide. “We are enthusiastic about this opening,” says Andrea Ruota, country manager for The North Face Italy. “Our presence in the Cinecittadue shopping mall will enable us to reach out to a wider and younger audience, which we are certain will share our passion for outdoor activities – the very same feeling that fuels our brand’s philosophy.” The new shop will be open all week from 10 to 12. Inaugurato in pieno centro il Montura Store di Trento Un successo l’inaugurazione del Montura Store di Trento (via Mazzini 5), già attivo da qualche tempo in pieno centro storico. Il negozio è un campo-base dove il viaggio, l’esplorazione, l’impresa sono annunciati fin dall’arredamento, dominato dalle calde sfumature del legno. Dedicato ad alpinisti, scialpinisti e climber esperti ma anche ai semplici amanti dell’outdoor, il negozio raccoglie il meglio di Montura. La cerimonia di inaugurazione è andata in scena lo scorso 28 giugno e durante l’intera giornata si sono svolti laboratori e momenti di intrattenimento per adulti e bambini. In particolare i più piccoli hanno potuto testare la slackline insieme all’atleta Aldo Valmassoi de Le Lepri di Misurina. Hanno inoltre potuto prender parte al laboratorio “Alfabeti di bosco”, creando opere d’arte con semplici ele- menti naturali. A programma l’esposizione delle “Formiche” di Fabio Vettori. Presenti anche atleti e testimonial Montura, oltre al campione olimpico di canoa Daniele Molmenti, che per l’occasione ha indossato le vesti di sommelier proponendo il Prosecco prodotto dalla sua cantina Molmenti e Celot. The recent opening of the central Montura Store in Trento The event for the opening of Montura Store in Trento (Via Mazzini ) has been very successful – the shop had already been operating for some time. The concept of the store is that of a base camp where travel, exploration and challenges immediately come to mind thanks to the welcoming, wooden furniture design. The shop features the best items of Montura’s product lines, and caters both to alpinists, alpine skiers, expert climbers and to outdoor amateurs. 6 7-8 / 2014 The launch party was held on June, 28th and hosted workshops and fun activities for adults and kids. Aldo Valmassoi, from Le Lepri di Misurina, entertained the kids leading them on a simple slackline. An exhibition of Fabio Vettori’s “Formiche” was part of the program. Montura’s athletes took part in the event along with Daniele Molmenti, Olympic canoeing champion, who acted as sommelier offering wine produced by his own company, Molmenti e Celot. / initiatives Tredici nuovi membri da gennaio per l’EOCA Da inizio anno l’EOCA ha accolto 13 nuovi membri. A oggi sono quindi in totale 120 le realtà impegnate a suo favore. In particolare, solo nel mese di giugno, sono entrate a far parte dell’associazione Osprey Europe, Pacsafe, Peaxz (società di consulenza e ricerca per i settori outdoor, sport e fitness), Thule (specializzata nella produzione di articoli per i settori automotive e outdoor) e l’agenzia pr Chrissy Dorn Business Development Outdoor Sports. Thirteen new members since January for EOCA Since January 13 new members have joined the organisation EOCA, meaning there are currently 120 organisations in the outdoor industry engaging with conservation in this way. Only in June the following companies have committed to sponsor a conservation project: Osprey Europe, Pacsafe, Peaxz (an executive search and advisory consulting firm dedicated to the outdoor, sports and fitness sectors), Thule (the sports and outdoor company) and the pr agency Chrissy Dorn Business Development Outdoor Sports. Dynafit: 3 uomini per 2 Ottomila in 7 giorni Dynafit: three men for two 8,000ers in 7 Days Salita e discesa con gli sci ai piedi sullo Shisha Pangma (8.013 mt) e sullo Cho Oyu (8.201 mt) in sette giorni: Dynafit tenta una nuova sfida affidandosi a tre esperti atleti. Gli alpinisti tedeschi Benedikt Böhm e Sebastian Haag e l’italiano Andrea Zambaldi, marketing manager Italia per l’azienda, partiranno per la loro spedizione in Himalaya il 20 agosto e, dopo un adeguato acclimatamento, daranno il via alla loro impresa. Sette giorni per portarla a termine, durante i quali si muoveranno di corsa e con la mountain bike coprendo in totale circa 170 km. La prima parte è costituita dalla “strada amica” che collega Kathmandu in Nepal con Lhasa in Tibet. La seconda metà va da Talsenke a Tingri. Nel complesso i tre dovranno coprire un dislivello di circa 6.500 mt e, con la variazione di altitudine (dal punto più basso rappresentato dai 4.300 mt di Tingi alle due vette), affronteranno un’escursione termica di circa 40° C. Il ritorno è previsto per il 4 ottobre. Extreme mountaineers Benedikt Böhm and Sebastian Haag, together with the italian Andrea Zambaldi, Dynafit marketing manager for Italy, are once again planning another ski expedition for fall 2014 in the Himalaya. This time, however, it’s not just one 8,000er on the list, but rather two back to back: the goal is to ski speed-style up both Shisha Pangma (8,013 mt) and Cho Oyu (8,201 mt) in seven days. In addition, they will cover on mountain bikes about 170 km between the two base camps. Approximately the first half of the route follows the so-called “Friendship Highway” that connects Kathmandu/ Nepal with Lhasa/Tibet. Then it goes from Talsenke behind the Lalung La Pass to Tingri. Altogether, there is a total altitude difference of 6,500 mt of ascent and descent to overcome. Plus, between the summits and the high plain of Tingri, there is a temperature difference of approximately 40° C. The entire expedition is planned for 20th August to 4th October. Assosport: +3% i ricavi 2013 degli associati Al termine dell’assemblea annuale di Assosport, in scena lo scorso 13 giugno, è stato confermato per il prossimo biennio il presidente Luca Businaro. Si tratta del terzo mandato per l’amministratore delegato di Novation Tech. Nel direttivo sono stati nominati anche i nuovi consiglieri Fabio Campagnolo di F.lli Campagnolo, Elisabetta Gaspari di Vagotex Windtex e Alberto Zanatta di Tecnica Group. Durante l’incontro è stato presentato il bilancio del 2013. I dati elaborati da Cerved Group delineano un quadro positivo per l’associazione che riunisce 127 aziende nazionali: i ricavi aggregati ammontano a 4 miliardi e 345 milioni di euro (+3%) e tiene sostanzialmente l’occupazione, quasi 12.700 addetti (-2%). A diminuire è il margine operativo lordo: -43%. Crescono invece le esportazioni: +15% nel primo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al futuro immediato si guarda con ottimismo anche dal punto di vista dei consumi interni. Il primo trimestre 2014 vede finalmente un rallentamento nella crisi dell’abbigliamento, -0,4% rispetto al -3,4% nel 2013, mentre le calzature toccano addirittura un +5,9% rispetto allo stesso periodo del 2013. Assosport: +3% the 2013 incomes of members During the annual conference of Assosport, the Italian National Association of Sporting Goods Manifacturers that gathers 127 companies, Luca Businaro has been confirmed as president for the next two years. As per datas, the 2013 aggregated incomes reach 4 billions and 345 million euros (+3%) and the occupation withstands with quite 12.700 operators (-2%). Decreases Gross Operating Margin (-43%) and the lack of structural reforms in Italy doesn’t seem to offer any perspective for a changement over the short term. Good news for export, with a +15% in the first trimester of 2014. There is an optimistic look towards the new year, also in range of internal consumptions. In 2013 there has been a decrease of the sport clothes commerce (-3,4%) whereas in Italy sport footwear increased (+3,2%); during the first trimester of 2014 there was a crisis slowdown about clothing (-0,4%) instead footwear even arrived at +5,9%. 7/8 / 2014 7 news / partnerships Columbia e BASF ancora insieme per l’Agricoltour 2014 Columbia Sportswear ha rinnovato la collaborazione con BASF, l’azienda leader nel settore della chimica, in qualità di partner tecnico per il progetto Agricoltour, gestito dalla Divisione Agro Italia. Dopo il successo dello scorso anno con la prima edizione, dove BASF si è aggiudicato il premio BEA 2013, Best Event Award, per la categoria “Evento No Profit/Sociale”, l’Agricoltour è ripartito, alla volta di nuove realtà agricole da scoprire. Quest’anno saranno visitati contesti geografici non toccati dalla precedente edizione come Sicilia, Calabria, Basilicata e Trentino Alto Adige. Columbia, coerentemente con il proprio spirito votato all’azione e alla vita all’aria aperta, si è rivelato il partner ideale per consentire allo staff di BASF di affrontare questa avventura itinerante grazie alle performance e al comfort offerti dall’abbigliamento e dalle calzature. Columbia and BASF again together for the Agricoltour 2014 Columbia Sportswear, historical brand of outdoor clothing, has renewed its partnership with BASF, the leading chemical company, as a technical partner for the project “Agricoltour”, managed by the BASF Division Agro Italy. After the success of last year first edition, where BASF was awarded the prize BEA 2013 Best Event Award for the category “Event Nonprofit / Social,” the Agricoltour restarted, at a time of new agricultural realities to discover. The experience will visit geographical contexts untouched from the previous edition such as Sicily, Calabria, Basilicata and Trentino Alto Adige. Columbia, in keeping with its spirit rated action and outdoors, proved to be the ideal partner to enable staff to deal with BASF in this adventure traveling thanks to the performance and comfort offered from clothing and footwear. Millet con le guide di Chamonix per tutto il 2015 Dal 2009 Millet è stato scelto dalla Compagnie des Guides de Chamonix come fornitore di giacche, pantaloni e zaini per le sue 250 guide e i suoi accompagnatori. Quest’anno il brand francese ha esteso la collaborazione a scarpe e attrezzatura, come il modello Super Trident, calzatura pensata per le esigenze dell’alpinismo moderno, o la corda standard tripla Absolute TRX. Oltretutto i nuovi prodotti Millet 2015 sono stati sviluppati grazie ai consigli operati da un gruppo di tester selezionati della Compagnie. Come spiega Frédéric Ducruet, direttore generale di Millet: “Il loro terreno di prova, 300 giorni l’anno, è il Monte Bianco. Come noi, le guide ricercano efficacia, durata, affidabilità e comfort. Per questo siamo particolarmente fieri del fatto che abbiano scelto l’Absolute TRX, la corda che incarna una vera rinascita dell’innovazione tecnologica Millet attraverso la struttura Triaxiale”. Le novità sono state testate in anteprima a Chamonix a inizio giugno da circa 100 persone tra rivenditori, giornalisti e professionisti di tutto il mondo. Per l’occasione è stato proiettato il film “Guides et compagnie” girato con il sostegno di Millet. Millet with the Chamonix guides for the whole 2015 In 2009 Millet has been chosen from the Compagnie des Guides de Chamonix to equip its 250 mountain guides and their volunteers with trousers and backpacks. This year, the partnership has been extended towards footwear and ropes, like the Super Trident, an alpine boot intended to fulfil the modern mountaineering needs, and the standard triple rope Absolute TRX. In 2013 a group of selected testers has worked to improve the tests on the new products for 2015. As Frédéric Ducruet, Millet’s General Manager, said: “Their proving ground 300 days a year is the Mont Blanc. Like us, the Guides look for effectiveness, duration, reliability and comfort. For this reason we are particularly proud that they have chosen the Absolute TRX , the rope that embody a true renaissance of the Millet’s technological innovation through the Triaxial structure.” In June 2014, for a whole week, hundreds of specialised retailers, journalists from all over the world and professionals gathered in Chamonix to test Millet SS 2015 new products. In that occasion the movie “Guides et Compagnie”, shooted with the support of Millet, has been projected. / I primi 40 anni dell’azienda veneta Grandi ospiti ad Asolo per DalBello e il suo presidente Una splendida festa con importanti ospiti internazionali e tanti amici di vecchia data per celebrare in grande stile una doppia occasione. Quaranta erano le candeline sulla torta per DalBello e 76 gli anni compiuti dal suo fondatore Alessandro Dal Bello. La ricorrenza si è celebrata nel bellissimo parco della sede aziendale a Casella d’Asolo, assieme anche a tre degli atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi di Sochi: la canadese Marielle Thomson, medaglia d’oro di ski-cross femminile, lo statunitense Devin Logan, medaglia d’argento in slopestyle femminile, e l’australiano David Morris, medaglia d’argento in freestyle ski aerials. Tra gli invitati anche i testimonial DalBello Glen Plake, Sean Pettit e Martino Colonna, gli azzurri Giorgio Rocca e Kurt Ladstaetter e tutto il team al completo. Durante la festa sono state ricordate alcune delle principali tappe della storia del marchio, che lo hanno portato a diventare un grande esempio del vero made in Italy. Great hosts at Asolo for DalBello and its founder 8 7-8 / 2014 On the stunning grounds of Dalbello Ski Boots International headquarters in Asolo, the company celebrated its “Fabulous 40” year anniversary in business and, at the same time, the 76th birthday of its founder Mr. Alessandro Dal Bello. Welcoming the 350 guests attending the celebration, Alessandro Dalbello recalled his humble beginnings and his extraordinary journey that led him to create this “Italian miracle”. Amongst them, three Olympic champions who won medals for their countries at the XXII Olympic Games in Sochi: Marielle Thomson (CDN) – gold medal in women’s ski-cross, Devin Logan (USA) – silver medal in women’s slopestyle, and David Morris (AUS) – silver medal in men’s freestyle skiing aerials. Also celebrating with Dal Bello were Glen Plake, Sean Pettit, the Italian scientist-freerider Martino Colonna, and the “azzurri” Giorgio Rocca and Kurt Ladstaetter. / people Jeremy Moon and Rob Fyfe Novità ai vertici Icebreaker Rob Fyfe è il nuovo chief executive in Icebreaker, azienda neozelandese di abbigliamento in lana merino. Rob, che nei 9 mesi precedenti ricopriva il ruolo di presidente esecutivo del consiglio d’amministrazione, sostituisce con effetto dal 2 giugno il fondatore del brand Jeremy Moon, che ha deciso di “scambiare” il proprio ruolo con quello di Fyfe e di ricoprire anche quello di direttore creativo. Prima di approdare in Icebreaker, Rob è stato presidente esecutivo per Air New Zealand. Il brand è presente in 19 paesi del mondo e in più di 4.000 retailer. New top shepherd at Icebreaker Rob Fyfe is thenew chief executive at Icebreaker, the New Zealand marketer of merino wool apparel. For the past nine months he has acted as executive chairman of the board. In the top position, he replaced, effective June 2, company founder Jeremy Moon who has decided to take on the roles of both executive chairman and creative director. Icebreaker wants to take advantage of Fyfe’s expertise in leading global enterprises and of Moon’s skills in product development. Before joining Icebreaker, Fyfe served as chief executive of Air New Zealand. The kiwi brand now employs more than 400 people worldwide and does business in 19 countries through over 4,000 retail partners. Walzer di poltrone in Peak Performance Peak Performance: changes in Europe Joacim Sjödin è stato nominato direttore vendite europee per Peak Performance. Concentrerà la sua attenzione sui mercati più strategici per il brand svedese, ovvero Francia, Benelux, paesi di lingua tedesca e paesi nordici. Sjödin è entrato in azienda nel 2012 e da allora si è occupato del mercato scandinaJoacim Sjödin vo. Ha alle spalle due decenni di esperienza nel settore sportivo, avendo lavorato per diverse realtà tra cui Wilson Golf e Adidas. Andreas Scheibe, che lavora in Peak Performance dal 2008, lascia a Sjödin il suo posto e assume la nuova posizione di country manager per la Germania. Joacim Sjödin has been appointed European sales director of Peak Performance, the Swedish sportswear brand. He will concentrate on the strategic markets France, the Benelux and German-speaking countries as well as the Nordics. Sjödin has already been in charge of Scandinavia since 2012 when Andreas Scheibe he joined the company. He brings in two decades of experience in the sporting goods industry after serving other brands such as Wilson Golf and Adidas. Andreas Scheibe, with Peak Performance since 2008, assumes the new position of country manager for Germany. Nuovi volti e nuovi ruoli nel management PrimaLoft New entries and roles in the PrimaLoft management PrimaLoft announced new entries and multiple personnel PrimaLoft ha annunciato significativi ampliamenti changes implemented to provide support necessary for di responsabilità nel management e nuovi arrivi per the continuous growth of the brand on an international dare ancor più supporto alla crescita del marchio a level. To drive expansion strategies throughout the signilivello internazionale. Per ottimizzare le strategie di Christine Barth ficant markets of Europe and Asia, Jochen Lagemann, espansione nei mercati europeo e asiatico, Jochen formerly managing director Europe, will now serve as managing Lagemann, già managing director Europa, è ora diventato director Europe and Asia. Eileen Berner, based in the corporate managing director Europa e Asia. Eileen Berner, presso headquarters located in Latham, New York, will now manage the l’Headquarters di Latham, New York, diviene responsabile development of the PrimaLoft brand in North and South America dello sviluppo del marchio PrimaLoft in Nord e Sudamerica con as sales director Americas. Chris Humphris, formally sales and funzioni di sales director Americas. Chris Humphris, direttore marketing territory manager for Northern Europe and UK, will take vendite e marketing territoriale per l’Europa settentrionale e il on the role of sales manager Europe to support Lagemann and Regno Unito, assume la carica di sales manager Europa, per lead the European sales team. In addition to personnel changes of guidare il team vendite europeo. Mats Jengard, esperto del setcurrent PrimaLoft employees, the company has invested in additiotore outdoor, è stato assunto con la funzione di sales manager nal talent. Mats Jengard, an outdoor industry veteran, was hired to territoriale per la Scandinavia. Josef Kovacs entra a far parte serve as territory sales manager Scandinavia. Josef Kovacs joins del team come rappresentante del servizio clienti per i partner the PrimaLoft team as customer service representative for Asian del marchio in Asia e si occuperà di gestire tutti gli ordini e i brand partners, and will manage all orders and processes for processi dei clienti stessi all’interno di questa area. Infine è stacustomers in this region. All in all Christine Barth is set to take over to annunciato anche l’ingresso nello staff europeo di Christine the new role of sales and marketing territory manager for Austria, Barth, in procinto di assumere il nuovo ruolo di manager sales Switzerland and Southern Germany. & marketing per Austria, Svizzera e sud della Germania. 7/8 / 2014 9 news / events L’arrampicata ospite alle Olimpiadi giovanili 2014 A settembre parte la prima Tre Cime Experience by Scarpa Lo scorso anno si è svolta quella che in gergo viene definita l’edizione zero. I partecipanti avevano testato il percorso di 40 km con 2.800 mt di dislivello positivo. Fra loro anche alcuni nomi importanti del panorama nazionale di skyrunning, come Ivan Geronazzo, Ivano Molin, Eugen Innerkofler, e quello del tedesco Phillip Reiter. Da quel momento si può dire che sia nata a tutti gli effetti la Tre Cime Experience by Scarpa. Title sponsorship per l’azienda di Asolo, che dà l’ennesimo importante segnale della sua crescita nel mondo del trail. A partire dal prossimo 21 settembre, giorno in cui si terrà l’evento, e per i prossimi tre anni, il marchio sarà in prima linea in entrambe le gare previste che si correranno all’ombra delle Tre Cime di Lavaredo con partenza dal lago di Misurina: Misurina Sky Marathon (valida per l’ammissione all’UTMB 2015) e Cadini Sky Race (20 km di tracciato, 1.600 m D+). L’evento è organizzato e coordinato dalla ASD Cadini Promotion con la collaborazione della sezione auronzana del Soccorso Alpino e del CAI, dell’Amministrazione Comunale di Auronzo e del Consorzio di Promozione Turistica Auronzo-Misurina. Tre Cime Experience by Scarpa to start in September The so-called “zero” edition took place last year. The participants tested the track, travelling up to an altitude of 2,800 metres for 40 km. There were some famous names of the national skyrunning worl among them: Ivan Geronazzo, Ivano Molin, Eugen Innerkofler and the german Philipp Reiter. That was the birth of the Tre Cime Experience by Scarpa. The company based in Asolo, main sponsor of the event, is confirming its position in the trail sector. On September, 21st (and for the next three years) the brand will be in the spotlight, sponsoring the two races from lake Misurina to Tre Cime in Lavaredo: Misurina Sky-marathon (a qualifying event for UTMB 2015) and Cadini Sky Race (20 km, 1,600 metres of difference in altitude). The event is organised by ASD Cadini Promotion, the local CAI section, the Municipality of Auronzo and the tourism board of Auronzo Misurina. La IFSC ha annunciato con un certo orgoglio che il climbing sarà presente agli Youth Olympic Games 2014 di Nanjing (17-27 agosto, Cina) come sport dimostrativo. La proposta era stata presentata a dicembre 2013 dal neo presidente dell’IOC Thomas Bach come un’opportunità di prova sul campo per gli sport che intendono diventare olimpici. Per questo verrà realizzata una parete, che rimarrà in eredità alla città, all’interno del Nanjing 2014 Sports Lab, luogo d’incontro esterno al villaggio olimpico. Qui si esibiranno atleti provenienti da 10 paesi (6 dalla Cina e 10 dal resto del mondo) nelle discipline lead, speed e boulder. Inoltre la parete sarà aperta ai giovani e agli atleti YOG che vorranno provare l’arrampicata, seguiti da due tracciatori e istruttori cinesi e due internazionali. “È un’opportunità unica”, ha spiegato il presidente della federazione Marco Scolaris, “per mostrare il nostro sport all’intero movimento olimpico”. Climbing guest at the Youth Olympic Games 2014 The IFSC is extremely proud to announce that sport climbing will be present in the Youth Olympic Games in Nanjing, China from August 17-27th as a showcased sport. In December 2013, the recently elected IOC President Thomas Bach said that the Youth Games could be a testing ground for sports seeking to join the Olympics. A spectacular, custom-made wall, which will remain in Nanjing as a legacy of the event, will be featured as part of the Nanjing 2014 Sports Lab, an outdoor venue situated 20 minutes on foot from the athletes’ Youth Olympic Village. Spectators will be able to see sport climbers from ten countries (six atlete from China and ten from around the world) climb in the disciplines of lead, speed, and boulder. Additionally, local youth and YOG athletes will be able to try out the sport, under the guidance of two Chinese and two international coaches and route setters. IFSC President, Marco Scolaris, noted, “It’s a unique opportunity to showcase the sport to the whole Olympic movement.” Aprono le iscrizioni per la 7a Red Bull X-Alps Dal 1° luglio riaprono le iscrizioni per una delle più dure gare alpina al mondo: Red Bull X-Alps, che nel 2015 spegnerà 7 candeline. “I candidati dovranno essere tra i migliori piloti di parapendio del mondo”, spiega l’ideatore della gara Hannes Arch. “Ma dovranno anche avere notevole esperienza di alpinismo in luoghi estremi e avere buona dimestichezza con il meteo, essere in grado di tracciare una rotta e prendere decisioni anche in condizioni di stress”. Gli atleti dovranno camminare ininterrottamente attraverso le Alpi per oltre 1000 km o volare con il parapendio. Il percorso esatto, che promette di essere sempre più impegnativo, verrà svelato nella primavera 2015. Anche il regolamento sarà in parte aggiornato e verrà annunciato in prossimità della gara. A partire dal 1° luglio e fino al 31 agosto 2014 sarà possibile inviare la propria candidatura, valutata poi dalla commissione di gara, sul sito www.redbullxalps.com. Doors open to the 7th edition of the Red Bull X-Alps The Red Bull X-Alps is back on. Applications for one of the world’s toughest adventure race opened on July 1st. “Successful applicants have to be among the world’s best paraglider pilots,” says race mastermind Hannes Arch. “But they also need a lot of backcountry experience and must have a feel for things like the weather, navigation, mountaineering and know how to make good decisions at an extreme level of stress.” The 2015 Red Bull X-Alps will be the seventh edition. Athletes must journey non-stop for more than 1,000 km across the Alps by foot or paraglider. The exact route, which promises to be even more demanding, will be announced in the spring of 2015. The rules will also see some updates, which will be communicated in the lead up to the race. Applications can be made via the official website, www.redbullxalps.com, from July 1st until August 31st 2014. Reda Rewoolution Raid Summer, sale l’attesa Dopo la sfida sulle nevi tenutasi a Corvara, il Reda Rewoolution Raid torna nella sua versione estiva ad Arco. L’Alto Lago di Garda, che già altre volte ha ospitato la competizione multidisciplinare, rappresenta infatti l’ambiente ideale per le attività sportive proposte dallo stesso raid, come mountain bike, trail running e climbing. L’appuntamento è per il 27-28 settembre, il format è il solito. I team composti da 3 persone saranno chiamati ad affrontare le diverse prove proposte a seconda della propria preparazione: percorso Corto per i principianti, percorso Lungo per i più allenati, in quanto chilometri e prove sono superiori. Le iscrizioni sono già aperte. Chi intendesse partecipare alla selezione, può contattarci tramite il nostro indirizzo mail: [email protected]. Reda Rewoolution Raid Summer, the countdown is on After the challenge in Corvara, the Reda Rewoolution Raid comes back for a summer event in Arco. The northern part of lake Garda, which has already hosted the multidisciplinary competition, is an ideal setting for the sports activities which comprise the event: mountain bike, raid, trail running and climbing. The competition will be held on September, 27-28, with the usual format. The three-person teams will face different challenges according to their level: a short track will be designed for beginners, and a different one – longer and with superior challenges – will be set up for more experienced athletes. It is already possible to enrol on their website: the opportunity to live nature and sport to the fullest cannot be missed! 10 7-8 / 2014 FOCUS ON / La collaborazione tra le due realtà The new partnership a cura di: Simone Berti Millet & Red Point, nel nome dell’alpinismo Il marchio francese accresce la sua visibilità nell’importante piazza di Arco grazie all’apertura di un ampio corner di 50 metri quadrati all’interno del negozio. A partire da inizio 2014, Millet è presente con uno spazio dedicato presso il punto vendita Red Point 2 in via Segantini 120, nel centro storico di Arco. All’interno di una superficie espositiva di 50 mq l’universo del marchio francese si esprime in tutta la sua completezza, messo in risalto dal design molto curato degli interni. Questa collaborazione commerciale, nata da una comunione di intenti e una passione condivisa, quella per la montagna vissuta da protagonisti, ha spinto Red Point a investire nel marchio, storicamente sinonimo di grande alpinismo e performance. La realizzazione del corner esclusivo Millet garantisce al marchio 12 7-8 / 2014 un’ottima visibilità nei confronti della clientela internazionale di Arco. I dati di sell out confermano la validità del progetto. All’interno dell’allestimento è visibile una personalizzazione grafica di grande impatto realizzata in collaborazione con Gore. Red Point 2 fa parte di una catena di punti vendita dislocati su Arco e Trento, specializzati in alpinismo, arrampicata e sci alpinismo. L’insegna guidata da Diego Mabboni conta infatti ad oggi ben 6 realtà, 5 ad Arco (compreso il The North Face Store) e una a Trento. www.climbingarco.it Millet & Red Point, In the name of alpinism The French brand is increasing its visibility in Arco’s main square thanks to the opening of a large, 50-quare-metre corner inside the shop. At the beginning of 2014, Millet has opened up a new branded corner in Red Point 2, a store located in via Segantini 120, in Arco’s old town centre. The 50-square-mentre expo surface host the full product range of the French brand’s offering, highlighted by a well-crafted design. The commercial partnership between the two companies stemmed from common interests and a common passion for living the mountains to the fullest. Red Point has thus decided to invest in this brand, which has always been synonym with great alpinism and performance. The set up of the exclusive Millet corner gives the brand great visibility, especially for the international clientele of Arco. Sell-out data proves the project is right. A graphic design made in partnership with Gore has been set up inside the corner. Red Point 2 is part of a retail chain that operates in Arco and Trento, specialising in alpinism, climbing and alpine skiing. The company run by Diego Mabboni owns six outlets: five in Arco (including a The North Face store) and one in Trento. focus on / ecco i riconoscimenti 2014 APEX Awards, Polartec premia l’innovazione Annunciati i vincitori del premio, riconoscendo i migliori prodotti realizzati con tessuti Polartec nelle collezioni invernale 2014 ed estiva 2015. I giudici hanno scelto in base a criteri quali stile, funzionalità, qualità e soprattutto design dei capi dotati dei più innovativi tessuti del marchio. Centinaia di brand di abbigliamento e accessori da tutto il mondo hanno sottoposto i loro prodotti più innovativi ai giudici. Alla fine sono stati selezionati 39 vincitori del Polartec APEX, spaziando dai leggeri strati base ai prodotti caldi e traspiranti con Polartec Alpha, fino ai capi completamente impermeabili e al contempo traspiranti grazie al Polartec NeoShell. I modelli vincitori sono frutto di una proficua collaborazione tra importanti produttori di abbigliamento tecnico e Polartec, fornitore di soluzioni innovative. “Il Polartec APEX Award consiste nel riconoscere l’eccellenza in innovazione, funzionalità e design. Incoraggiamo questo tipo di collaborazioni con il nostro team, in quanto Polartec continua ad allargare i limiti di cosa può fare un tessuto”, ha a cura di: Simone Berti the winners Eider Blow Alpha Gloves Kjus Men FRX Equilibrium Jacket Mountain Force Fancy Jacket 7-8 / 2014 Ternua Women’s Kush and Men’s Rumtse Jacket Norrøna M’s and W’s lofoten Alpha Jacket RH+ PW Alpha Jacket RH+ PW Beta Glove, Hat, Bibtight and Jacket Rab Neo Guide Jacket and Pant Vaude Bormio Jacket and Pant NFM All Weather Lightweight Jacket and Pants Tra gli altri prodotti premiati ci sono anche Arc’teryx Argus and Gaea Jacket Ariat International FR Work Tek Pullover Hoodie and Baselayer Zip Athleta Overcast Coat Bluesmiths Kula Hoody Bomber Gear Raven Dry-Top Choucas Glide Hat 14 Montane Axion Neo Alpha Jacket NFTO HS-01 Jacket Polartec, LLC announces the winners of its annual Polartec APEX Awards, recognizing the finest brand-based products available to consumers fall 2014 and spring 2015. Judges selected winners based on the style, function, workmanship, and overall design of garments with the most innovative and appropriate uses of Polartec fabrics. This year is the 16th season of the Polartec APEX Awards, and to celebrate the designers, Polartec will create videos profiling the designers, their craft, and their award-winning products made of Polartec. Each winning partner brand will be honored with a Malden Trophy - the Polartec APEX Award - at special award ceremonies in the Polartec booth at the OutDoor Friedrichshafen and Outdoor Retailer Summer Market shows July 10, 2014 and August 6, 2014, respectively. Winners receive sales support with custom hangtags and marketing materials, and cross-promotional support to generate awareness and ultimately drive sales of these standout products. Montane Fast Alpine Neo Pants Millet Touring Insulated Neo Jacket Kjus Men FRX Polo APEX Awards, Polartec rewards innovation Hundreds of apparel and accessory brands from around the world submitted their most innovative products. Judges selected 39 Polartec APEX winners ranging from lightweight next-to-skin layers, to breathable “puffy” products for active warmth using new Polartec Alpha, to fully waterproof garments that maintain high breathability with Polartec NeoShell. These winning garments are being recognized following close collaborative development with Polartec as an innovative solutions provider. “The Polartec APEX Award is all about recognizing excellence in innovation, function and design, and encouraging these types of collaboration with our team as Polartec continually expands the limits of what fabric can do,” says Allon Cohne, Polartec global marketing director. Grifone Atuk Jacket with Hood 66°North Kjölur Shorts, Shacket, and Women’s Shirt commentato Allon Cohne, Polartec global marketing director. Quest’anno ricorre la 16esima edizione dei Polartec APEX Awards e, per celebrare i designer, Polartec realizzerà dei video profili riguardanti gli stessi designer, la loro destrezza e i loro prodotti premiati. Ogni brand partner vincitore verrà infatti insignito del Malden Trophy alla cerimonia che si terrà negli stand di Polartec all’OutDoor Friedrichshafen e all’Outdoor Retailer Summer Market, rispettivamente il 10 luglio e il 6 agosto 2014. I vincitori riceveranno inoltre supporto alle vendite tramite hangtags personalizzati e materiali marketing, oltre a supporto promozionale incrociato per fornire visibilità e per spingere le vendite di questi prodotti dalle caratteristiche eccezionali. Houdini M’s and W’s C9 Loft Jacket Descente Women’s Polartec Power Dry Hot Grid Parka Giro Wind Guard Zip Louis Garneau Course Windpro LS Jersey and Arm Warmers Lululemon Fleecy Keen Makers & Riders Dispatch Weatherproof Trouser Marmot Cataclysm Glove Reebok Power Stretch Garment MEC Obsession Jacket Strafe Cham Jacket and Cham Pant Northland Darcy Alpha Padded Coat Patagonia Diamond Quilt Snap T Ping Soft Shell Hoody Jacket 2way and Pant QOR Alpha Waxed Cotton Jacket Sugoi Alpha Hybrid Jackets Teton Bros Glory Jacket and Pants Wild The Burnside Alpha Wings + Horns interview / Focus sull’azienda di Alzano Lombardo (BG) a cura di: Simone Berti Non solo Easy Flag per Elle-Erre, che produce anche archi gonfiabili, striscioni in TNT, gazebi, pouf, poltrone sacco, roll up e molto altro Elle-Erre a “gonfie vele” Il fondatore Gianluca Rota ci racconta valori, punti di forza e strategie della sua azienda. Famosa per le sue celebri “Easy-Flag” ma produttrice di molti altri prodotti, presenti in 50 paesi, sempre all’insegna del Made in Italy. Un presenza diventata abituale nei più importanti eventi sportivi in Italia e non solo. Easy-Flag, la vela firmata Elle-Erre, ha ormai quasi superato per fama il nome della stessa azienda di Alzano Lombardo (BG) che la produce. Eppure si tratta soltanto di uno dei tanti prodotti personalizzati presenti in catalogo: gazebo professionali, striscioni in tnt, gonfiabili, poltrone sacco e molti altri prodotti innovativi, realizzati con cura quasi “artigianale” nello stabilimento ai piedi della Valle Seriana. Ne abbiamo parlato con Gianluca Rota, fondatore e amministratore di questa bella e solida realtà. Qual è il segreto della crescita dei vostri prodotti? Da sempre il nostro faro è la qualità. Ogni pezzo che esce dalla nostra fabbrica è curato nei dettagli e pensato per durare nel tempo. È per questo motivo che mi piace pensare che Easy-Flag sia ormai divenuto un marchio a tutti gli effetti, riconosciuto e stimato. Oggi siamo presenti in 50 paesi in tutto il mondo. Il mercato low cost è sempre più agguerrito. Come riuscite a non cedere alle logiche di prezzo? Chi ci sceglie lo fa perché ha sposato la nostra filosofia di lavoro, che si basa sul servizio, sulla trasparenza, sulla qualità dei materiali e della stampa, sulla disponibilità dei nostri dipendenti che hanno a cuore ogni cliente e fanno di tutto per soddisfarli nei tempi e nei modi più idonei. Con la passione e l’attenzione ai dettagli ci confrontiamo con i nostri concorrenti, sicuri di offrire prodotti innovativi, garantiti e di grande impatto. Cosa intende per prodotti innovativi? Abbiamo una struttura giovane e flessibile dove ognuno ha una grande libertà ma anche grande responsabilità. Ogni giorno, siamo impegnati a pensare a nuovi prodotti, materiali e soluzioni. Al nostro interno sono 16 7-8 / 2014 nate e si sono sviluppate intere linee di prodotti come Easy-Relax, gamma completa di sedute “morbide” personalizzabili, riempite con polistirolo, ideali per eventi e negozi. L’innovazione si vede poi da piccoli dettagli tecnici che rendono, ad esempio, i nostri gazebo migliori di altri: più facili da montare e smontare, oltre che versatili. Sempre all’interno del nostro team abbiamo sviluppato semplici soluzioni per ottimizzare le personalizzazioni: possibilità di “riciclare” la struttura della bandiera cambiando la vela, di avere tutti i pezzi di ricambio in tempi brevissimi e altro ancora. Un risparmio per il cliente che non deve ogni volta ricomprare tutto il kit, come avviene invece con molti prodotti di importazione. Che tipo di rapporto costruite con i clienti? Siamo riusciti a guadagnare fiducia e stima. Sempre più spesso ci troviamo a rapportarci come partner di un progetto piuttosto che come “semplici” fornitori. Veniamo spesso coinvolti dai nostri clienti che ci chiedono consigli su quali prodotti siano più indicati per un determinato evento rispetto a un altro. Questo è per noi motivo di grande soddisfazione poiché significa che i nostri prodotti e il servizio offerto sono apprezzati. Elle-Erre in tre aggettivi: Sostenibile: abbiamo molto a cuore l’ambiente, essendo noi stessi amanti della natura e degli sport all’aria aperta. Per questo motivo, oltre a fare attenzione allo spreco e alla raccolta differenziata, l’azienda si è dotata di impianti all’avanguardia e di pannelli solari che le permettono completa autonomia energetica. Versatile: sappiamo soddisfare i clienti dalla piccola fornitura per un piccolo evento locale a grandi appuntamenti internazionali. Con la stessa determinazione e cura seguiamo aziende importanti di alto profilo così come piccole realtà in espansione (società sportive, associazioni di volontariato, ecc). Dinamica: siamo sempre in movimento, in costante ricerca di perfezionamenti e aggiornamenti. Cerchiamo incessantemente nuovi materiali e soluzioni. Grazie a questo “motore” interno siamo capaci di muoverci su terreni diversi e di “imparare facendo”. ELLE-ERRE: GOING “FULL SAIL AHEAD” The founder Gianluca Rota tells us about his firm’s values, strengths and strategies. Elle-Erre became famous for its well known “Easy-Flag”, but the company produces many other products too, all of them Made in Italy and present in 50 countries. Easy-Flag has become a regular presence in the most important sports events in Italy and beyond. Its fame has almost exceeded that of the company which produces it in Alzano Lombardo (BG). However, Easy-Flag is only one among the many custom products in Elle-Erre’s catalogue: professional gazebos, woven-non-woven banners, inflatables, bean bag chairs and many other innovative products, all made with care in the factory at the foot of Seriana Valley. We discussed it with Gianluca Rota, founder and CEO of this successful and efficient company. What is the secret of your products success? Quality has always been our core value. Every piece that leaves our factory is studied in detail and designed to last. That’s why I like to think of Easy-Flag as a recognized and respected brand. Today we are present in 50 countries around the world. Low-cost market competition is getting more and more fierce. How do you manage not to yield to price logic? Those who choose us have embraced our work philosophy, which is based on service, transparency, materials and printing quality, as well as on our employees’ willingness to satisfy every customer’s needs with efficiency and responsiveness. We face our competitors with passion and attention to details as well as with the confidence in offering innovative and guaranteed products. What do you mean by innovative? Our company’s structure is young and flexible. Each one of us enjoys a high degree of freedom, but at the same time has great responsibility. Every day, we work on developing new products, materials and solutions. Our firm has developed new product lines, such as Easy-Relax: a wide set of customizable bean bag chairs, which are ideal for events and shops. Innovation lies also in the small technical details, which, for example, make our gazebos easier to install and to di- Lavorazione e produzione 100% Made in Italy smantle as well as more versatile. Our team has developed simple solutions to optimize customization too, such as the possibility of “recycling” the flag structure by changing only the sail, the quick availability of replacement parts, as well as many others. These solutions allow significant savings, because customers don’t have to buy the entire kit every time, as it normally happens with most of imported products. What kind of relationship do you build with your customers? We managed to build relationships based on trust and respect. More and more often we relate to our customers as partners in a project, rather than “simple” suppliers. Our customers often involve us by asking for suggestions about what kind of product is more suitable for a specific event. This represents a source of great satisfaction for us, because it means that clients not only appreciate our products, but also the service that we offer. Elle-Erre in three words: Sustainable. Being nature lovers and outdoor sports enthusiasts, we care very much about the environment. For this reason, our company pays great attention to separate waste collection and employs the most advanced equipment as well as solar panels that allowed us to become energy self-sufficient. Versatile. We are able to satisfy all kind of customers: from the small supply for a local event, to the great international events. We take care with the same dedication of the needs of high-profile companies as well as of those of small firms and organizations (e.g., sports clubs, voluntary associations, etc.). Dynamic. We are always on the move, in constant search of improvements and upgrades, always looking for new materials and solutions. Thanks to this inner “engine”, we are able to operate in different environment and to “learn by doing”. www.elleerre.it - [email protected] Tel +39.035.470527 - Fax +39.035.522097 dal nostro inviato: Benedetto Sironi COVER STORY / IL 19-20 GIUGNO A PREMANA UN INTENSO E APPASSIONANTE PRESS EVENT 125 anni di storia, dedizione e innovazione C.A.M.P. festeggia quest’anno l’invidiabile anniversario con radici ben piantate nella tradizione (e nel suo territorio). Ma con occhi aperti, come sempre, verso il mondo e le sfide future. Cominciando dal lancio della linea SS 2015 (nella quale spicca il Matik) e da nuovi accordi strategici, come quello con Stefan Glowacz. Era palpabile l’emozione mista all’orgoglio in casa C.A.M.P. per un evento a suo modo “storico” tra i tanti ai quali abbiamo partecipato in questi anni. E le attese di giornalisti e partner invitati non sono state deluse. LE NOVITà SVELATE - Cominciamo proprio dal “nuovo” per raccontare una due giorni che ha mixato sapientemente passato, presente e futuro, tra storia, antropologia, cultura e ovviamente focus su prodotti e innovazioni. A proposito: davvero significativa e ricca di spunti la collezione SS 2015 che C.A.M.P. ci ha presentato in anteprima e che verrà svelata ad OutDoor 2014 (1013 luglio). Trovate tutt le novità in un approfondito focus nella nostra Products Guide (pag 24-25). Vale la pena spendere anche qui due parole sulla “perla” della collezione, ossia il Matik: il nuovo nonché primo assicuratore a frenata assistita che C.A.M.P. presenta dopo un lavoro di 4 anni: si preannuncia come un agguerrito competitor dei dispositivi già esistenti (primo tra tutti il noto GriGri Petzl) per le sue caratteristiche uniche e innovative, su tutte il sistema antipanico brevettato (blocca a leva chiusa ma anche completamente aperta), la dinamicità dell’arresto (che stressa meno la corda) e il fatto di funzionare anche con corde dal diametro molto fine (addirittura partendo da 8.6 fino a 10.2). SOME KEY PRODUCTS & DATES NEWS “PICCANTE” - Le novità non finiscono qui: con un grande colpo di teatro è stato coinvolto attivamente all’evento nientemeno che 18 Antonio Codega e sotto produzione negli anni ‘40 7-8 / 2014 Stefan Glowacz. Due i motivi: da questa stagione C.A.M.P. diventa distributore italiano di Red Chili, il marchio di scarpette che Stefan ha fondato nel 1986 insieme a Uwe Hofstädter, anch’egli presente (tutti i dettagli nella news a pag 4). Stefan non si è limitato a fare presenza ma ha presentato alcuni filmati delle sue ultime imprese, si è reso disponibile per interviste, ha assistito alla visita del moderno centro R & D dell’azienda e ha accompagnato il gruppo durante l’attività outdoor del giorno seguente. Stefan diventa da oggi testimonial C.A.M.P. e aiuterà l’azienda a consolidarsi sui mercato esteri, in particolare nei paesi di lingua tedesca. TESTIMONIAL - A proposito, un altro protagonista dell’evento, Simone Moro, ha sorpreso tutti arrivando con il suo elicottero super leggero per raccontare il suo venten- La sede C.A.M.P. a Premana nale rapporto con l’azienda che l’ha supportato fin dai suoi esordi nell’arrampicata sportiva, accompagnandolo poi in tutte le sue più grandi imprese sulle montagne hymalaiane. Non è un caso che una buona parte della presentazione del ceo e presidente Eddy Codega abbia riguardato i grandi personaggi e alpinisti con i quali da sempre C.A.M.P. ha instaurato un legame speciale, tra lavoro e amicizia. Spesso testimonial che fanno proposte, testano prototipi, suggeriscono soluzioni e miglioramenti sui prodotti. Dalla collaborazione con Cassin ad altre leggende come Casarotto, Kukuczka e i “tre Patrick” transalpini: Berhault, Edlinger e Gabarrou. Oltre al mitico tris degli americani Lowe, Chouinard, Frost. E insieme al già citato Simone Moro, ecco l’amico e compagno di cordata Denis Urubko, il compianto Tomaž Humar e molti altri. C.A.M.P. OGGI - L’innovazione è garantita dal modernissimo Centro R&D, vero cuore di C.A.M.P, inaugurato nel 2006 sopra la storica La quarta generazione Codega al completo 1873 - Nasce Nicola Codega, che diventa il postino di Premana. Una delle poche persone a “uscire” dal paese… Nicola Codega was born. He would become the postman of Premana, one of the few people to travel outside the village. wrought-iron work (handles, gratings, stoves) selling in Premana and in the neighbouring villages. This marks the beginning of C.A.M.P. The same year the Tour Eiffel was built for the Paris Expo. Iron was all the rage that year. 1889 - Nicola Codega dà il via ai suoi lavori in ferro battuto (maniglie, inferriate, stufe) destinati al paese e ai villaggi limitrofi. Inizia la storia di C.A.M.P., nello stesso anno dell’Expo di Parigi, per il quale viene eretta la Torre Eiffel. Insomma, un anno all’insegna… del ferro. Nicola Codega starts his Primi 900 - La bottega passa al figlio Antonio, che apre a nuovi mercati anche al di fuori della valle e realizza splendide inferriate per le chiese veneziane. The workshop was passed on to his son Antonio, who developed the family business and started exporting to areas outside the valley and designs DENTRO E “FUORI” PREMANA - Il rapporto con Premana è insito fin dal nome dell’azienda: C.A.M.P. significa “Concezione Articoli Montagna Premana”. La famiglia Codega è stata sempre fortemente legata a questo piccolo paese della Val Varrone, arroccato a 1.000 metri su un promontorio al di fuori delle principali direttrici, quindi isolato ma mai spopolato (anche oggi ha 2.300 abitanti). Che nella sua altera solitudine ha sviluppato un carattere unico e orgoglioso, divenendo uno dei centri italiani più noti per la lavorazione del ferro. Peculiarità culturali e territoriali che abbiamo approfondito nell’interessante visita del Museo etnografico di Premana. Ma oltre a questo forte radicamento, alcuni premanesi hanno dimostrato di avere anche grande apertura verso l’esterno. Tra questi la famiglia Codega: “Arrivare a Lecco o in Giappone in fondo per noi premanesi era – e un po’ lo è tuttora - la stessa cosa”, rivela Eddy Codega. “Già nel 1968 la nostra azienda era tra gli espositori alla fiera Spoga di Colonia, insieme a pochi altri marchi nel settore delle attrezzature da montagna”. Negli anni seguenti fu un crescendo e arrivarono poi le aperture delle filiali in Francia (1988), USA (2010) e Russia (2012). Oggi sono ben 10 le fiere presidiate e il 70% del fatturato viene dall’estero. struttura produttiva. La gestione è ancora famigliare e la quarta generazione Codega ha preso le redini nel 2004, portando i prodotti a marchio C.A.M.P. e Cassin in 80 paesi del mondo e sviluppando la divisione Safety per la sicurezza industriale (in costante crescita). Con Visita al reparto R&D uno staff molto unito e lavoratori che hanno passato ben 40 anni della propria vita in azienda. Oltre a prestigiosi riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni da svariate riviste o gli l’OutDoor Industry Award per la piccozza Corsa Nanotech, i ramponi Tour Nanotech Automatic e Blade Runner, l’imbracatura Stratos, il set da ferrata Matrix Gyro Rewind e la carrucola Wing. Insomma, una realtà affiatata, vincente e con tanti anni (125 appunto!) sulle spalle, tanto da essere annoverata tra le 2.200 aziende centenarie d’Italia (su circa 4 milioni). Ma allo stesso tempo dinamica, moderna e con gli occhi ben aperti sul mondo e sulle sfide future, che “dall’alto della sua Premana” continuerà ad affrontare con entusiasmo e dedizione. splendid gratings for churches in Venice. 1920 - Antonio realizza le prime piccozze: sei attrezzi destinati al negozio Brigatti di Milano. Fu però una commessa di tremila pezzi per gli alpini a far partire la produzione. Antonio produces the first ice axes: six tools made especially for the store Brigatti in Milan. What really kicked off production was a subsequent Top Universal order by the local Alpine troops for three thousand pieces. Anni 50 - I figli di Antonio conoscono Riccardo Cassin. Il grande alpinista si rivolge a C.A.M.P. per la produzione delle famose piccozze col suo nome. Antonio’s sons meet Riccardo Cassin. The great Alpine climber supports C.A.M.P. in the production of the famous ice axes that bear his name. 1969 - Ramponi Top Universal, primi al mondo con allacciatura 19-20 June in Premana: an exciting press event 125 years of history, commitment and innovation Il presidente e ceo di C.A.M.P. Eddy Codega al centro insieme a Stefan Glowacz e Simone Moro C.A.M.P. is celebrating an outstanding anniversary. The company is solidly grounded in tradition (and in the local community), although it has always been open-minded to the world and the future. We talk about the launch of the 2015 line (where Matik is the star) and new partnerships, such as that with Stefan Glowacz. The excitement and pride was apparent at C.A.M.P. for an event that we can rightly describe as “historic”. Journalists and partners invited to the celebration were not at all disappointed. The new launches - Let us start from what is new, in order to recount the two-day event that artfully mixed present, past and future; product innovation with history, anthropology and culture. The SS 2015 collection is a rich, important one. C.A.M.P. gave us a preview of what they are going to unveil at OutDoor 2014 (July 10-13). You can read indepth information about the new products in the Products Guide (pp. 24-25). However, at least one novelty is worth mentioning here, since it is the “jewel” of the collection: the Matik, the first ever belay-descender device with assisted breaking. Four years in the making, this will certainly be a fierce competitor for similar products (such as the famour GriGri Petzl) due to its unique and game-changing features: the no-panic patented system, which blocks with an open or closed lever; the dynamic stop, which puts less strain on the rope; and the fact that it also works well with thinner ropes (8.6 to 10.2). Gli storici modelli di piccozze C.A.M.P. “Ice-Breaking” news - This was just one of the many novelties: with a great coup de theatre Stefan Glowacz was actively involved in the event. C.A.M.P. has become the exclusive Italian distributor for Red Chili, the climbing footwear brand created by Glowacz and Uwe Hofstädter in 1986 (see p. 4 for more details). Not only was Stefan present but he also showed some clips of his last endeavours, took part in interviews and accompanied us during the visit to the company’s R&D centre and during the outdoor activities on the following day. Stefan has also become the main endorser for C.A.M.P. and will help the company automatica, bloccaggio posteriore e punte frontali verticali. Ramponi Top Universal are the first crampons with automatic fastening, back latch and vertical points on the front. 1973 - I famosi Tricam. The famous Tricam. 1980 - I rivoluzionari ramponi Footfang e la leggendaria piccozza Hummingbird, prima al mondo con testa modulare. Per questi ultimi 3 prodotti l’azienda collabora con i fratelli Lowe. The revolutionary Footfang crampons were launched alongside the legendary to establish its presence on foreign markets, especially in German-speaking countries. Product endorsement - Another highlight of the event was the unexpected arrival of Simone Moro on his lightweight helicopter. The climber spoke about his twenty-year strong relationship to the company, which supported him when took up professional climbing and has followed him in all his expeditions on the Himalayas since. Very appropriately, CEO Eddy Codega’s speech was mainly focused on the great characters and alpine mountaineers that have worked with the company over the years, establishing special professional relationships and friendships. Over the tears, many endorsers of C.A.M.P. have made suggestions, tested the prototypes, suggested solutions and product improvements. He also spoke about the partnership with Cassin and with other legendary athletes such as Casarotto, Kukuczka and the “three Patricks” of the Alps - Berhault, Edlinger and Gabarrou, the three American legends Lowe, Chouinard and Frost, the aforementioned Simone Moro, the friend and climbing partner Denis Urubko, the late Tomaž Humar and many others. In and out of Premana - The strong link to the village of Premana can be even seen in the name: C.A.M.P. stands for “Concezione Articoli Montagna Premana” (Premana Mountaineering Products Design). The Codega family has always had strong ties to this small village in Val Varrore, at 1,000 metres above sea level, cut out from the main roads but never abandoned (even today is has a population of 2,300). In its dignified isolation, the village has developed a proud, quirky character and has become one of the most renowned centres for wrought iron in Italy. We had a chance to learn about the cultural and geographical features of Premana during an interesting visit to the local ethnographic museum. However strong and proud their roots may be, many villagers have also displayed an equally strong openness to the “outside” world. Among them, the Codegas. “Whether it was Lecco or Japan the journey used to be same – and it still is to some extent,” says Eddy Codega. “Back in 1968 our company was one of the few exporters in the mountain equipment sector to be Hummingbird pick with modular head. The company partners with the Lowe brothers to produce these products. Patrick Berhault and Patrick Edlinger leads to the development of ultra-lightweight products. Metà anni 80 - La collaborazione con alpinisti e climber quali Renato Casarotto, Jerzy Kukuczka, Patrick Berhault e Patrick Edlinger porta allo sviluppo di prodotti super leggeri. The partnership with alpinists and climbers such as Renato Casarotto, Jerzy Kukuczka, 1987 - Moschettone da 33 grammi (a destra), anticipatore degli attuali Nano 22 e Photon, grazie all’utilizzo (prima azienda al mondo) di leghe d’alluminio di derivazione aeronautica. The 33 gr karabiner was introduced, the forerunner to the current Nano 22 and Photon models. The company was the first to use aircraft-grade aluminium alloys. Renato Casarotto 1993 - Una delle prime present at the Spoga exposition in Cologne.” The company’s international presence has been steadily growing with sister companies openings in France (1988), USA (2010) and Russia (2012). Nowadays, the company takes part in ten international fairs each year and exports account for 70% of its revenue. C.A.M.P. today - The heart of the company is the ultra-modern R&D research centre opened in 2006 above the historic production factory. The company is still family owned and run. The fourth generation of the Codegas has taken over in 2004, further establishing the company’s presence, taking C.A.M.P. and Cassin products to 80 countries, and develo- ping the Safety division – one of the fastest growing businesses of C.A.M.P. The company also has a proud, engaged team – some workers have been employed for more than 40 years. C.A.M.P. has also received many awards over the years: the OutDoor Industry Award for the Corsa Nanotech ice axe, the Tour Nanotech Automatic and Blade Runner crampons, the Stratos harness, the Matrix Gyro Rewind set and the Wing pulley. This is a tightly-knit, successful and long-lasting business (125 years!), one of the 2,200 century-old companies in Italy. At the same time, C.A.M.P. is a dynamic, modern and open-minded company that looks ahead to the future with enthusiasm and commitment. Alcuni dei momenti dell’attività outdoor/climbing ai Piani di Bobbio organizzata anche per testare in anteprima assoluta il nuovo Matik. Foto: Riky Felderer. aziende outdoor a ottenere la certificazione ISO 9001. The company became one of the first to get ISO 9001 certification. 1997 - Acquisizione del marchio Cassin. Buyout of the Cassin brand. 2004 - Eddy, Antonio, Paolo, Giovanni, Isacco e Andrea Codega, rappresentanti della quarta generazione, costituiscono il nuovo asset manageriale e rinnovano la scelta strategica basata sulla forte spinta all’innovazione. Eddy, Antonio, Paolo, Giovanni, Isacco and Andrea Codega, the fourth generation, take over the management and renews the company’s strategy, still keeping its original drive for innovation. 2005 - Prima azienda a introdurre le nanotecnologie nel settore montagna con la lega svedese Sandvik Nanoflex. First company to introduce nanotechnology in the mountaineering sector with the Swedish Nanoflex alloy. 2013 - Il rampone Blade Runner vince l’OutDoor Industry Award (in alto a destra), uno dei tanti premi assegnati all’azienda. The Blade Runner crampon wins the OutDoor Industry Award, one of many recognitions awarded to the company. 2014 - C.A.M.P. festeggia i suoi primi 125 anni e lancia sul mercato il suo primo assicuratore a frenata assistita, il Matik. C.A.M.P. celebrates its first 125 years and launches the Matik, its first belay-descender device with assisted breaking, the Matik. 7/8 / 2014 19 19 EVENTI / Lo scorso 28 aprile ad Arco un happening d’eccezione dalla nostra inviata: Michela Toninel Matteo Cattaneo, merchandising manager adidas, introduce ai giornalisti le novità della linea Terrex Da sinistra Martin Gottlob, product manager global outdoor, e Matteo Cattaneo Beat Kammerlander e Barbara Zangerl, atleti adidas outdoor adidas fa grip sul mercato... Le calzature della FW 2014 con gomma Stealth al centro dell’evento all’interno dello shop in shop nel nuovo store Red Point. Alla presenza di ben 10 ambassador d’eccezione, tra focus prodotti, interviste, esibizioni e coinvolgimento del pubblico. Un happening d’eccezione quello firmato adidas Outdoor e andato in scena lo scorso 28 aprile ad Arco. Protagonista lo staff tecnico dell’azienda, supportato in questa iniziativa da un pool di talenti di discipline come climbing, alpinismo e slackline, ovviamente tutti ambassador del brand. Il tutto si è svolto nella cornice del nuovo shop Climbing Village Red Point in piazza Marchetti 6, che ha ospitato le presentazioni incentrate sui più importanti assets aziendali a livello internazionale e dedicate alla fall-winter 2014. In particolare presso il negozio, inaugurato lo scorso febbraio, sono stati allestiti uno spazio dimostrativo interno e uno esterno, un set fotografico per le interviste agli atleti e persino una slackline. Gli atleti presenti - Ben 10 i nomi altisonanti di riferimento nelle diverse discipline outdoor che durante l’appuntamento hanno parlato di sport e di grandi imprese. In primis Beat Kammerlander, uno dei migliori scalatori di roccia al mondo che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di questa disciplina arrivando a scoprire nuovi limiti. Insieme a lui il giovanissimo Stefano Carnati, climber 15enne appartenente al gruppo alpinistico dei Ragni di Lecco nonché attuale Campione del Mondo under 16 di arrampicata lead. Sempre sul fronte arrampicata, presente un altro atleta di punta dei Ragni: Matteo della Bordella, protagonista negli ultimi anni di numerose imprese in Inghilterra, Spagna, Svizzera, Stati Uniti, Groenlandia e Patagonia, dove ha peraltro aperto con Luca Schiera nel 2013 una nuova via sulla Torre Egger dopo numerosi tentativi. Ad Arco c’erano anche Barbara Zangerl (22enne che ha recentemente salito la leggendaria “Prinzip Hoffnung” aperta nel 2009 2020 7-8 / 2014 da Kammerlander e che è la prima donna ad aver effettuato una salita boulder 8b) e Sachi Amma (grande climber giapponese, detentore del titolo di Campione del Mondo 2012 e 2013 di arrampicata lead). Hanno completato il gruppo di climber presenti Melissa La Nevè, Mayan Smith Gobat, Alex Luger e Ben Rueck. Sul fronte slackline, ha animato il meeting targato adidas Lukas Irmler, detentore del Guinness World Record per due anni di fila. Focus sui prodotti - L’anima dell’iniziativa è stata la presentazione delle principali proposte aziendali sul fronte prodotto. Gli asset pensati per la stagione estiva alle porte sono stati introdotti ai rappresentanti media da Martin Gottlob, product manager global outdoor. Lo staff adidas si è poi spostato in piazza, all’ombra della chiesa di Arco, dove ha esposto gli highlights in collezione per farli conoscere a turisti e sportivi che affollavano le vie della cittadina. Giacche, maglie e t-shirt ma anche scarpe. Tutte ben presentate in un attrezzato show-van dotato anche di schermi e casse per affiancare all’esposizione proiezioni video. Lukas Irmler in action sulla slackline Arco hosted an happening on April 28th adidas grips the market… The FW 2014 footwear line with Stealth rubber were the focus of the event held in the new Red Point store with ten exceptional ambassadors, a product focus, interviews, exhibitions and the participation of the public. adidas Outdoor organised a high-level event in Arco on April 28th. The technical team of the company was joined by talented athletes in the climbing, alpinism and slackline world, all ambassadors of the brand. The event was held in the new Climbing Village Red Point store in piazza Marchetti 6, which hosted the speeches on the most important international company assets and on the FW 2014 lines. Indoor and outdoor demonstration points were set up, together with a photography set for interviews with athletes and a slackline or practice. The athletes Ten famous names of the outdoor world took part in at the event, giving speeches about sport and great feats. First of all, Beat Kammerlander, one of the best rock climbers in the world, and a man who has significantly contributed to the development of this discipline, constantly pushing its limits. He was joined by Stefano Carnati, Matteo della Bordella, Barbara Zangerl, Sachi Amma, Melissa La Nevè, Mayan Smith Gobat, Alex Luger and Ben Rueck. Lukas Irmler was the meeting’s expert on slackline. Focus on the products The heart of the event lay in the presentation of the main novelties introduced by the company. The new products for the summer season have been introduced by Martin Gottlob, global outdoor product manager for adidas. After his speech the staff of adidas moved to the main square of Arco, behind the church, where the company showcased its product range for sportspeople and tourists alike: jackets, t-shirts and pullovers together with footwear. The “show van” highlighted the products with screens and speakers showing videos. Focus on footwear A special highlight was on the terrex Scope and terrex Solo shoes and the Slackcruiser slackline model, all characterised by high grip and by the Stealth rubber sole – the same material that contributed to the success of Five Ten, the brand which adidas bough out in 2011. The special design of the sole, together with the material used, grants surprisingly high performances on any kind of ground. You can read more details on the products in the dedicated box. Focus sulle calzature - In particolare sono state presentate le calzature da avvicinamento terrex Scope e terrex Solo e quelle per slackline Slackcruiser, tutte caratterizzate da un grip elevatissimo grazie alla suola in gomma Stealth che ha reso celebre Five Ten, marchio acquisito nel 2011 proprio da adidas. Questo composto, insieme allo speciale design della suola, garantisce prestazioni davvero sorprendenti su qualsiasi terreno. Per maggiori dettagli sui prodotti, vedi box dedicato. Gli atelti adidas Outdoor riuniti presso lo shop in shop adidas nello store Red Point Terrex Scope Modello classico da avvicinamento che si differenzia dalle altre calzature della sua categoria per via della sua suola in gomma Stealth. Grazie all’equilibrio tra viscosità ed elasticità, questa gomma sfrutta le cavità microscopiche del terreno per creare il miglior grip. Inoltre i tasselli a forma di L fungono da artigli nel terreno per fornire extra grip. Il tallone fornisce supporto per le discese più ripide, mentre la zona liscia anteriore è ideale per i tratti di arrampicata. Terrex Scope è inoltre dotata di una membrana in Gore-Tex Performance Comfort impermeabile. La scarpa ha anche una tomaia resistente alle abrasioni e punta rinforzata in gomma. I lacci hanno un diametro sottile nella parte centrale e le estremità più spesse. Altri dettagli sono la linguetta in Eva per un fit perfetto e comfort ottimale, l’Adiprene per la massima ammortizzazione, la soletta Ortholite preformata e la pellicola in TPU a protezione dell’Eva. Il modello, venduto a un prezzo consigliato di 150 euro, è disponibile da uomo e da donna. La versione maschile pesa 445 gr, è proposta nelle taglie 5,5-12,5-13,5-14,5 UK e nei colori running white/vista green/ black, running white/tribe blue/black. La versione da donna invece pesa 403 gr, è proposta nelle taglie 3,510,5 UK e nei colori sharp grey/wonder glow/black. A classic approach shoe for alpine tours that stands out against others of its kind because of its proprietary Stealth rubber sole. Thanks to the fine balance between viscosity and elasticity, this rubber flows into microscopic cavities on surfaces to create extremely high friction. In addition, the interfacing L-shaped studs claw into the ground to deliver extra grip on ascents and descents. The heel provides support on steep downhill routes, while the smooth climbing zone in the toe area is ideal for rocky climbing sections. Damp meadows and snowfields are also part and parcel of an approach shoe’s daily chores. That’s why the Terrex Scope is equipped with a Gore-Tex membrane. The shoe also has abrasion-resistant mesh and large rubber toe caps. The laces feature a special design with a thin diameter in the mid-section and thicker ends. It also features Eva tongue for perfect fit and comfort, Adiprene for cushioning, pre-shaped Ortholite sockliner and TPU film for protection of Eva. It’s sold at a suggested price of 150 euro and is available for men and women. For men it weighs 455 gr and is proposed in sizes 5.5 – 12.5; 13.5; 14.5 and colours running white/vista green/black, running white/tribe blue/black. For women it weighs 403 gr and is proposed in sizes 3.5-10.5 UK and in colours sharp grey/wonder glow/black. Terrex solo Questo modello è stato sviluppato in collaborazione con Beat Kammerlander, Bernd Zangerl e i fratelli Huber. La gomma Stealth della suola si adatta alle cavità del terreno per fornire il grip necessario per le attività più impegnative. Questo è ideale per gli avvicinamenti e le brevi salite. Inoltre la Terrex Solo offre leggerezza e stabilità. L’intersuola, realizzata in gomma Eva e con piastra di protezione è stata rinforzata con una pellicola di TPU. Nella sezione del tallone, l’intersuola speciale in adiPrene assorbe gli impatti per consentire comodi ma dinamici movimenti anche durante gli avvicinamenti più lunghi. Le asole nella parte posteriore sono costruite in modo asimmetrico. Comfort, leggerezza e aderenza rendono queste scarpe perfette per i climber e per i boulder. Il modello, venduto a un prezzo consigliato di 119,95 euro, è disponibile da uomo e donna. La versione maschile pesa 395 gr ed è proposta nelle taglie 5,5-12,5-13,5-14,5 UK e nei colori black/black/solar lime, dark solar blue/black/solar zest, mid grey/black/solar lime. La versione da donna invece pesa 345 gr ed è proposta nelle taglie 3,5-10,5 UK e nei colori bahia mint/black/bahia glow. This Outdoor Award winner was developed in conjunction with Beat Kammerlander, Bernd Zangerl and the Huber Brothers. Thanks to the finely tuned balance between viscosity and elasticity, the Stealth rubber flows into microscopic cavities on any surface to provide the high friction necessary for risk sports. This is ideal for approaches, especially for short climbs. It is also perfect for athletes who spend hours on vertical rock faces, and who need comfort as well as performance on the rock. It also offers light weight and stability. The midsole, which features Eva foam, has been reinforced using a TPU film. In the heel section, special Adiprene foam absorbs impacts to enable comfortable, but dynamic movement. Asymmetrical loops are fitted to the heels so that these lightweight shoes can easily be attached with a biner to your backpack or climbing harness. Comfort, lightness and unbeatable grip. These shoes are ideal for climbers and boulderers. It’s sold at a suggested price of 119,95 euro and is available for men and women. For men it weighs 395 gr and is proposed in sizes 5.5 – 12.5; 13.5; 14.5 and colours black/black/solar lime, dark solar blue/black/solar zest, mid grey/black/solar lime. For women it weighs 345 gr and is proposed in sizes 3.5-10.5 UK and in colours bahia mint/black/bahia glow. Slackcruiser Scarpa perfetta per slackline anch’essa dotata di gomma Stealth. Lukas Irmler, che ha lavorato a stretto contatto con gli sviluppatori, ha dichiarato: “La cosa più cool della Slackcruiser è il grip, un vantaggio non solo sulla slackline ma anche durante l’avvicinamento”. Oltre al grip, Lukas era in cerca di stabilità, resistenza e agilità. Come risultato la parte anteriore è flessibile e sensibile, mentre la parte posteriore offre una buona stabilità. Inoltre, i piedi rimangono molto vicini al terreno dando una sensazione di camminata naturale. Le scarpe inoltre sono costruite con mesh rinforzato e inserti in TPU. Il modello è disponibile nelle taglie 5,5-12,5-13,5-14,5 e nei colori lead/solar blue/black, solar blue/solar lime/chalk, black/solar slime/black, dark chili/solar zest/black. È venduto a un prezzo consigliato di 100 euro. Perfect if you want to benefit from the advantages of Stealth rubber on the slackline. Slackliner Lukas Irmler worked closely together with the developers: “The cool thing about the Slackcruiser with Stealth is the grip, which is an advantage not only on the slackline; straightforward approach climbs for highlining are also no problem”. In addition to grip, Lukas was looking for good edge stability, durability and agility. As a result, the forefoot is very flexible and sensitive, while the mid-foot offers good stability. In addition, the feet are low to the ground, giving a natural feel. Because these shoes have to withstand frequent jumps and contact with the line, they are made from tough canvas and are reinforced with TPU. Precision launching and landing is enabled by the fulllength sole edge. It’s available in sizes 5.5 - 12.5; 13.5; 14.5 UK and in colours lead/solar blue/black, solar blue/ solar lime/chalk, black/solar slime/black, dark chili/solar zest/black and is sold at a suggested price of 100 euro. distribuito da // Viking Nord Pool - 0435.32061 - [email protected] 7/8 / 2014 21 21 company profile / Tante le novità per la realtà di Volpago del Montello a cura di: Monica Viganò Garsport, passione artigiana al servizio dell’outdoor Nata nel 1972, ha negli anni affiancato alla produzione conto terzi per importanti brand la creazione di prodotti a marchio proprio dedicati ai mondi safety e outdoor. Soprattutto quest’ultimo settore rappresenta il focus per l’azienda trevigiana, che ritorna a Friedrichshafen dopo quasi 10 anni. Come ben sappiamo Treviso e dintorni, specialmente con il suo celebre distretto di Montebelluna, vantano un’ineguagliabile tradizione artigianale nella calzatura, che la delocalizzazione certo ha indebolito ma non certo cancellato. Tra i portavoce di questo know-how, solitamente tramandato di generazione in generazione, troviamo Garsport. Il nome forse non dirà molto ai nostri lettori, eppure l’azienda ha alle spalle una storia di 40 anni. Un lungo lasso di tempo durante il quale all’originale attività di conto terzi si è riusciti ad affiancare una propria produzione. I fondatori Diego Garbuio e Gabriella Favotto ancora presenti in azienda Le origini dell’azienda - È il 1972 quando Diego Garbuio e Gabriella Favotto decidono di avviare una piccola azienda di produzione calzature da neve e per l’inverno. La ricerca di nuovi materiali nonché l’accrescere dell’esperienza acquisita nelle fasi di lavorazione portano Garsport a diversificare le proprie produzioni, introducendo nuove linee rivolte al trekking, al tempo libero e alla sicurezza. Prodotti che l’azienda produce su commessa per conto di alcuni tra i più importanti marchi del mercato. E che affianca di recente a linee footwear a marchio proprio. Oggi la sede italiana di Volpago del Montello impiega 18 persone che, in uno stabilimento di circa 6.000 mq, gestiscono magazzino materie prime e prodotto finito, uffici (commerciale, logistica, acquisti, amministrazione) e modelleria/prototipia. La sede produttiva è invece situata a Husi, in Romania, e conta una forza lavoro di oltre 350 dipendenti. Qui e a fianco due fasi del processo di produzione Focus sull’outdoor - Accanto all’articolata proposta Safety, con calzature professionali certificate e garantite per tutte le attività, troviamo i prodotti outdoor. Ovvero calzature pensate per l’utilizzo durante le escursioni, ma al contempo capaci di adattarsi a uno stile di vita attivo e dunque perfette anche per un uso quotidiano. All’interno di questa proposta troviamo le linee Backpacking, Trekking, Multifunction, Hunting, Kids e Afterskiboots. I valori di Garsport - La qualità del prodotto ricopre un’importanza fondamentale per l’azienda trevigiana. Rappresenta un principio cardine della filosofia Garsport. A ciò si aggiungono la professionalità e la serietà dell’azienda nel servizio offerto ai clienti, oltre a una sempre maggiore presenza nel mercato. Tutto ciò ha portato Garsport a riscontrare interesse da parte del mercato locale e internazionale. E a raccogliere feedback positivi anche da parte dei consumatori più esigenti e selettivi, attenti ai dettagli e in cerca del miglior compromesso tra qualità e prezzo. Il “ritorno” ad OutDoor - Su queste basi, Garsport ha deciso di investire in modo importante un aggiornamento del segmento outdoor: così per la Primavera-Estate 2015 per questo settore sarà utilizzato un logo rivisitato e aggiornato che raffigurerà per intero il brand “Garsport” (vedi immagine a fondo pagina). Il marchio “Gar” sarà mantenuto nella categoria Safety. Da segnalare poi il ritorno dell’azienda all’OutDoor Show di Frie- drichshafen (hall A7- stand 201/3), dove aveva esposto in precedenza nel 2006. “Ma in quanto azienda di produzione non era stato raccolto un riscontro tale da giustificarne la presenza in fiera negli anni a venire”, ammette il nuovo responsabile vendite estero e marketing Luca Feltrin, con alle spalle esperienze in Asolo, Lowe Alpine e Gabel. “Ora, con il programma di sviluppo intrapreso per il comparto outdoor, ritornare al salone è fondamentale”. Garsport sarà presente anche all’OR di Salt Lake City (6-9 agosto) nell’area che l’ICE allestirà per le aziende italiane non ancora rappresentate negli States ma desiderose di muovervi i primi passi. Sul fronte Safety, infine, l’azienda sarà a novembre all’Expo Protection di Parigi e il prossimo gennaio alla Securtec di Dubai. A seguire, Garsport non mancherà a Ispo 2015 a Monaco di Baviera. La presenza internazionale - Uno dei principali propositi di Garsport è sicuramente quello di allargare e migliorare la sua presenza sul territorio europeo che è limitata a pochi Paesi. “Obiettivo principale è anche l’internazionalizzazione del brand”, aggiunge Luca. “Per cui cercheremo di allargare la distribuzione al di fuori dei confini europei. Per il mercato interno stiamo strutturando in modo adeguato una rete vendita organizzata e dedicata a ciascuno dei due comparti (outdoor e sicurezza) in modo da poter coprire meglio il territorio e visitare i nostri clienti. Cercando ovviamente di acquisirne di nuovi”. Attualmente Garsport è presente globalmente collaborazioni e produzione propria - La produzione in conto terzi nel comparto safety vede Garsport collaborare con aziende quali Diadora Utility, Beta, Neri e Datacol. Sul fronte trekking invece collabora con realtà tra cui La Sportiva, Le Chameau, Millet, Keen e Karrimor. Accanto a questa lavorazione c’è ora, come anticipato, la produzione propria. Infatti grazie a un design attento alle esigenze dettate dal mercato, nel 2009 l’azienda intraprende la produzione di calzature anche a marchio proprio. Da qui l’introduzione di nuove linee firmate “Gar” per trekking e sicurezza. Calzature comode e versatili, studiate per le più diverse esigenze e tipologie di utilizzo. 22 7-8 / 2014 Sopra Cristian Garbuio, direttore vendite e ceo. A destra, da sinistra, Mauro Garbuio (responsabile ufficio prodotto e modelleria) e Luca Feltrin (export e marketing) in Italia in circa 1.500 punti vendita tra negozi calzaturieri, outdoor e dedicati al comparto safety. Al di fuori dei confini nazionali il marchio è presente per lo più in Europa tramite distributori o agenti. Ad esempio in Francia Garsport collabora con un rappresentante che copre oltre al suo Paese anche Belgio e Lussemburgo. Altri ancora sono poi operativi nei Paesi Scandinavi, in Austria, Grecia e Medio Oriente. L’azienda lavora invece con distributori in Portogallo, Spagna, Bulgaria, Russia, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Lettonia, Svizzera e Olanda. “Laddove non vi sia un distributore - aggiunge Luca - gestiamo direttamente eventuali trattative ed evasioni di ordini”. Le novità prodotto - Sul fronte prodotto, i nuovi modelli si distribuiscono in modo uniforme tra le varie categorie di utilizzo. Nuove forme, nuovi colori e particolari tecnici dal look accattivante caratterizzano la collezione, rendendola ideale per un utilizzo trekking e outdoor ma adattabile anche a un contesto urbano. Infatti, come ammette Luca, “Grazie al contributo di un designer di rilievo internazionale, molto inserito nel settore fashion, abbiamo dato un nuovo stile ai prodotti tecnici inserendo alcune linee di declinazione urban lifestyle destinate a un contesto più cittadino”. Nello specifico, la nuova collezione conta su 18 articoli suddivisi in 6 categorie: 4 di queste possono essere definite “performance” e si addicono all’utente outdoor che pratica attività quali mountaneering, backpacking, trekking e avvicinamento. Le 2 categorie “multifunction” e “urban” invece si addicono a un contesto più urbano pur mantenendo caratteristiche e concetti derivanti dalle calzature outdoor. Tutte le novità si basano su un’accurata scelta dei materiali, che garantiscono morbidezza e resistenza ai prodotti, abbinati a suole Vibram o iniezione di poliuretano a doppia densità che assicurano un’ottimale aderenza al suolo a seconda delle varie esigenze. INFO: Garsport Srl Via Piave 15 31040 Volpago del Montello (TV) 0423.870044 - [email protected] news from the company based in Volpago del Montello Garsport, passion and craftsmanship for the outdoors Founded in 1972, it has been producing footwear for international brands and combining this with their own brand dedicated to safety and outdoor. The company are now focusing their efforts onto their own brand, returning to OutDoor in Friedrichshafen after an absence of 10 years. It’s well known that the Treviso area, in particular the Montebelluna footwear district, is highly regarded for its tradition in craftsmanship, weakened by the outsourcing of recent years but still thriving. Garsport is one of the main companies in this area continuing to pass on knowledge down through the generations. With more than 40 years experience behind it, they have added production of their own range alongside the own manufacturing they are so well regarded for. Foto d’archivio anni ‘70 che ritrae Gabriella Favotto (titolare) in fase di finissaggio prodotti The origins - It was 1972 when Diego Garbuio and Gabriella Favotto started a small new production company for snow and cold weather boots. The continuous research into new materials and the experience gained during the various elements of production has brought Garsport to differentiate its production process by introducing new product lines, aimed at trekking, outdoor and safety end users. They have produced shoes in these areas for some of the most important brands. More recently they have combined this with their own brand footwear line. The Italian headquarters based in Volpago del Montello have 18 employees and a footprint of around 6.000 sqm where raw materials are processed and finished products are warehoused. The offices house customer service, logistics, purchasing, accounting and product development department. The production site is based in Husi, Romania, with more than 350 employees. Partnerships and own production - Safety footwear is produced for some of the most important brands in this market, as Diadora Utility, Beta Tools, Neri, Datacol. In the outdoor market, some of the most important partners include La Sportiva, Le Chameau, Millet, Karrimor, Mammut and Keen. After these business partnerships there’s also the own brand production management. Carefully designed for market needs, the company started its own brand production in 2009, with new product lines branded “Gar” for safety and trekking. Focus on the outdoor - Alongside the safety footwear program, which is certified and tested for all the necessary activities, we find the outdoor product range. Shoes designed for mountain excursions or trekking, yet adaptable for an active lifestyle and per- fect for every day use. Inside this new collection there are the following categories: Backpacking, Trekking, Multifunction, Hunting, Kids, Afterskiboots. The “return” to the Outdoor - Garsport decided to invest to a great extent in an update of all their outdoor range: for the SS2015 season, an all new collection will feature a revised logo, showing the entire brand name “Garsport” (see the previous page image). The “Gar” brand will be maintained for the safety program. The company are returning to the OutDoor show in Friedrichshafen (Hall A7, stand 201/3), where the company had previously exhibited in 2006. “As a predominantly production company the feedback has not been good enough to consider a presence in recent years”, admit Luca Feltrin, newly responsible for international sales and marketing, with past experiences in outdoor companies like Gabel, Asolo and Lowe Alpine. “Now, with the new development program focused on outdoor, the return back to the show has become fundamental”. Garsport will also take part to the next OR show in Salt Lake City (from 6th to 9th of August 2014), inside a dedicated area established by the ICE (Italian foreign trade institute) for the Italian brands not yet represented in the US territory but looking at taking their first steps into the market. For the safety products, Garsport will exhibit at the next Expo Protection show in Paris (November 2014) and at the Securtec show in Dubai, on January 2015. Then for the outdoor market the company will attend the 2015 Ispo Winter show in Munich. The international presence - “The main target will be the brand’s internationalization”, adds Luca. “For this reason, we’ll try to enlarge the distribution out of the European borders. Actually Garsport is present globally inside around 1.500 retailers in Italy, including footwear shops, outdoor retailers and shops dealing with safety products. The brand is presently more or less only in Europe, with distributors or agents. In France we deal with an agent, who covers also Belgium and Luxembourg. Other agents are also operative in Scandinavian countries, in Austria, Greece and Middle East countries. The company cooperates with distributors in other countries including Portugual, Spain, Bulgaria, Russia, Czech Republic, Cyprus, Estonia, Latvia, Switzerland and the Netherlands. Where a distributor is missing, the company will directly manage all the transactions and the order executions”. The product news - The new 2015 products are distributed uniformly throughout the various end users categories. New shapes, new colours and new technical details with strong design give to the collection a new identity and a new character, making it suitable for both trekking and outdoor lifestyle users. As Luca admits “thanks to the contribution of Mr. Jonathan Morss, a relevant international designer, very well known in fashion, we have been able to give a new style to the technical products, by inserting a couple of new lines with an urban lifestyle category, aimed towards city users. The new collection is composed of 18 new styles, split into 2 categories: 4 “performance” (mountaineer, backpacking, trekking and approach) and 2 “freedom”. This last one (including the categories “multifunction” and “urban”) are leaning more towards the urban, but keeping characteristics and using concepts from outdoor footwear. Modelli per un ampio target di utilizzo per Garsport. Da sinistra Baltoro (trekking), Mana (approach) e Rainer (lifestyle) 7/8 / 2014 23 PEOPLE / L’ultima impresa deGLI ATLETI Salewa nello Yosemite National Park a cura di: Monica Viganò A maggio Roger Schäli e David Hefti hanno salito in libera la via di oltre 800 mt su El Capitan. Due giorni intensi, conditi da due cadute e innumerevoli altri imprevisti. Ma alla fine hanno potuto esclamare “Yes, we did it”. Il big wall climbing secondo Roger “Il team Schäli-Hefti ha funzionato superbamente persino nelle situazioni più stressanti”. Queste le parole di Roger Schäli di rientro in Svizzera dopo l’ultima impresa che l’ha visto protagonista insieme a David Hefti. I due atleti Salewa lo scorso maggio sono riusciti a salire in libera la via Golden Gate su El Capitan, nello Yosemite National Park. te per infilarci due dita. I tiri che mancano per chiudere la giornata in bellezza costano ai due moltissima energia. Una fessura off-width di grado 5.11 diventa una presa “killer” dopo 800 mt verticali. Roger e David raggiungono la loro “casa dolce casa” (ovvero un portaledge allestito a Tower to the People) dopo le 8 di sera. Day One - Il tutto ha avuto inizio la mattina del 18 maggio. I giorni precedenti David, alla sua prima impresa a El Cap, e Roger hanno perlustrato i tiri che li aspettavano nell’ultimo terzo di parete e hanno iniziato a salire in rotpunkt. Alla luce della lampada frontale, i primi tiri, piatti e pieni di insidie, conosciuti anche come freeblast, sono andati alla grande. I due si sono arrampicati lungo le vie HollowFlacke, Ear e Monster-Offwidth senza alcuna difficoltà. Nel primo Day Two - Il secondo giorno alle 10 di mattina il calore del sole avrebbe dovuto rendere più agevole la partenza. In realtà le cose sono andate un po’ diversamente. “Il tiro 5.13a Golden Dessert è stato spietato stamattina! Al primo tentativo di salita, mi è scivolato il piede. Sfortunatamente prima di raggiungere l’appiglio alla fine del passo chiave, in questa fessura ha ceduto una presa”, ha raccontato Roger. È stato quindi un duro risveglio per i due. pomeriggio hanno deciso di sostare su El Cap Spire, gustando un succulento strudel di mele acquistato prima della partenza nella pasticceria Schats di Bishop. Roger, cadendo, si è scontrato di testa con David e il suo piede è rimasto appeso alla corda. Fortunatamente l’incidente ha avuto come conseguenza solo un dito sanguinante e un segno rosso nel punto di impatto. “Buongiorno California! Ora toccava a David togliere le castagne dal fuoco”. Non appena si riprendono dalla caduta, ecco però che ne avviene un’altra. Questa volta è David a perdere l’equilibrio, proprio dallo stesso punto e con la corda ancora tra le mani. Verso la prima notte - Dopodichè hanno affrontato la discesa e diversi tiri dopo, ormai al chiarore della sera, si sono ritrovati alla base di Move, uno dei tre tiri chiave con gradazione 5.13a che, una volta affrontato, farà dichiarare a Roger: “È stata per me una sfida incredibile, un’arrampicata stimolante. Ho dovuto dare tutto me stesso”. Roger può visualizzare la salita che lo aspetta: deve affrontare parti di roccia variabile e un punto in cui non è possible sostare, poi arriva Move. Un’altra presa a rovescia, poi una presa di traverso fino a raggiungere un foro sufficien- l’arrampicata psicologica Ancora una volta la fortuna è dalla loro parte. Ma certo i loro nervi iniziano a cedere. Così gli ultimi tiri di Golden Gate diventano una vera e propria sfida mentale. “Ancora una volta ho dato tutto me stesso e al ter- big wall climbing according to roger In May, Roger Schäli and David Hefti successfully completed a free ascent on an 800-metre-long way on El Capitan. It took them two days to ascend, with a couple of falls and several other surprises. But at the end they could exclaim: “Yes, we did it!” “The Schäli-Hefti team worked superbly together, and kept their humour and nerve even in the most stressful situations,” said Roger Schäli back in Switzerland. A dream came through for the two Salewa athletes Roger Schäli and David Hefti in mid-May this year: a free ascent of the Golden Gate route up El Capitan in Yosemite National Park. Day One - The dream began in the early morning of May 18th. In the days leading up to that date David, who was on his first climbing trip to El Cap, and Roger checked out and climbed redpoint the rope pitches waiting for them at the top third of the rock face. The first few tricky rope pitches across a platy rock section also known as Freeblast were climbed in the light of their headlamps. The rope partners climbed through the Hollow-Flacke, the Ear and the Monster-Offwidth, with no problems worth mentioning. In the early afternoon they enjoyed their first break on El Cap Spire – which included apple strudel from Schats bakery in Bishop. Towards the first night - In a fresh breeze they tackled the downclimb, and several rope pitches later they stood in perfect evening light at the beginning of the “Move” pitch, one of three key pitches, which has a 5.13a rating. Roger Schäli recalled: “For me it was an unbelievably cool, really challenging and inspiring climb and I had to give it everything I had at every moment.” He could visualise the rope pitch in advance: after getting through several varied rock faces and a no-hand-rest, next was the “Move”. Another pull using an undercling, then a side pull to reach a twofinger hole. The remaining rope pitches on this day cost a lot of energy. A 5.11 off-width crack becomes a killer pitch after eight hundred vertical metres on a day like that. After eight in the evening Roger and David reached their vertical home sweet home, the portaledge camp that tempted them with sleep at the “Tower to the people”. zo tentative ce l’abbiamo fatta. Sono rimasto nervoso fino all’ultimo metro. Non vedevo l’ora che la salita fosse finita e che io e David uscissimo da questa difficile situazione”. I due climber hanno poi ripreso fiato prima di salire rotpunkt l’ultima parte della via. Ma alla fine, dopo qualche altra sorpresa, ce l’hanno fatta. L’ottimo inizio 2014 di Roger Prima di partire per El Cap, Roger ha trascorso qualche settimana di allenamento a Oliana. Il suo training intensivo nella capitale spagnola dell’arrampicata è stato utile ed efficace e lo ha ben preparato per la salita di Golden Gate assicurandogli potenza, resistenza e una salutare consapevolezza. Questa salita si aggiunge al suo già notevole palmares che, solo nella primavera del 2014, si è arricchito delle vie Flash–Mishi (8a), Humildes pa Casa (8b+), China Crisis (8b+) e T1-Full Equip (8c). Day Two - On the second dream day, May 19th at about 10am, the sun’s rays should have made the cold start that bit easier. But easy was not how things turned out. “The 5.13a Golden Dessert crevice pitch was merciless on this morning. On the first attempt my foot slipped away. Unfortunately before I could reach my target grip at the end of the crux, a layback fingertip crack,” said Roger, looking back. It was a rough awakening for the two guys: Roger collided headlong and uncontrolled into David. His foot was left hanging in the rope. Lucky for him a red mark on the crack and a bloody finger was the only outcome. “Good morning, California!” Lucky this time. “David was now the one who had to get the chestnuts out of the fire,” said the Swiss man. “It looks stable,” he called over to David. They had hardly recovered from the first fall when they had yet another. David Hefti fell from the same position, the rope still in his hand. But he was lucky. A psycho-climbing - Both fell yet again at the same spot. This began to play on their nerves, and the last few rope pitches of the Golden Gate free ascent became a psychological battle. “Once again I gave it everything and on the third attempt it worked.” I was very nervous until the last metre of this rope pitch. I just wanted it to be over and for David and I to be out of this predicament,” said Roger Schäli. The final six rope lengths waited to be climbed redpoint before they would at last be able to let their breath out. But there were more surprises to come. The Schäli-Hefti team fought hard on that May 19th, but at the end of it could say: “Yes, we did it!”. The good 2014 start of Roger - Before his trip to El Cap on April 23rd, Roger Schäli spent a few weeks in Oliana. His intensive training in the Spanish sport climbing region was extremely efficient and equipped him well for the Golden Gate with power, endurance and a healthy selfconfidence. He achieved his personal most important climbing success of spring 2014: Flash – Mishi (8a), Humildes pa Casa (8b+), China Crisis (8b+) and T1-Full Equip (8c). 7/8 / 2014 25 EXPEDITIONS / IN VENEZUELA IL PIÙ VASTO SISTEMA DI GROTTE DI QUARZITI AL MONDO 1 2 3 Con La Venta nella “casa degi dei” testo: Alessio Romeo (La Venta) L’associazione protagonista di un affascinante progetto di ricerca per documentare un vasto sistema sotterraneo di oltre 15 km di sviluppo, scoperto l’anno precedente. Tra i supporter della spedizione anche Dolomite, Ferrino e Amphibious. Nel marzo di quest’anno si è svolto il secondo atto del progetto di ricerca dell’Associazione La Venta nel settore sud-orientale dell’Auyan Tepui (Venezuela). L’anno passato una spedizione condotta in collaborazione con il Theraphosa Exploring Team e con l’appoggio dell’Istituto Nazionale dei Parchi (INPARQUES) aveva portato alla scoperta di un vasto sistema sotterraneo di oltre 15 km di sviluppo. La grotta, denominata Imawarì Yeuta (“la casa dove dimorano gli dei” in lingua indigena Pemon Kamarakoto) si apre con diversi ingressi alla base delle pareti che delimitano una serie di sprofondamenti e crepacci, un centinaio di metri sotto la tormentata superficie sommitale del Tepui. Il 2014 è stato dedicato in particolare alla documentazione e alla ricerca scientifica di questo vasto sistema sotterraneo, ma non sono mancate nuove esplorazioni. Prime esplorazioni - Le prime esplorazioni nel massiccio dell’Auyan Tepui dell’Associazione La Venta risalgono agli anni ’90, ma solo nel febbraio 2009, in seguito all’avvistamento da parte del pilota Raul Arias di un grande portale parzialmente crollato, si decide di riprendere le esplorazioni all’interno di questa montagna. La successiva ricognizione speleologica, avvenuta già nelle settimane seguenti, e una spedizione leggera 4 5 CREDITS // Foto 1, 2, 3, 4, 5, 8, 10, 11: Alessio Romeo (La Venta) Foto 6, 13: Francesco Lo Mastro (La Venta) Foto 7: Vittorio Crobu (La Venta) Foto 9: Riccardo De Luca (La Venta) Foto 12: Carla Corongiu (La Venta) 28 7-8 / 2014 6 nel marzo del 2010, rivelano la prima grande grotta orizzontale scoperta sull’altopiano, la Cueva Guacamaya, caratterizzata da eccezionali mineralizzazioni di opale e silice amorfa. Nel corso del 2011, grazie a un attento lavoro d’interpretazione delle immagini satellitari, individuiamo la zona a nord-est della montagna come il maggior candidato a ospitare un vasto sistema sotterraneo per la presenza di alcuni grandi collassi di crollo. Solo nel 2013 La Venta unisce le forze al team venezuelano Theraphosa di Puerto Ordaz con l’obiettivo di ritentare una spedizione in quella zona. Agli speleologi si aggiungono due guardie di INPARQUES, l’istituzione che gestisce il Parco Canaima e che per la prima volta, dopo decenni, concede a un team internazionale il permesso esclusivo di realizzare esplorazioni e ricerche speleologiche nell’area protetta. La spedizione riesce nell’obiettivo già al primo giorno: un gruppo di 4 speleologi scende nella grande dolina di crollo “Iroma Den” (Sima del Viento) e, dopo alcuni tentativi, si spinge oltre una frana intercettando un primo grande fiume sotterraneo. CRISTALLI, SILENZI, COLONNE Da questo momento in poi la spedizione da inizio a una corsa esplorativa indimenticabile, con la grotta che letteralmente “esplode” nelle nostre mani, sviluppandosi lungo tre distinti corsi d’acqua sotterranei, in sale e gallerie di dimensioni impressionanti, come il Salone Paolino Cometti, che raggiunge i 270 mt di lunghezza per circa 160 di larghezza, mentre il collettore di nord-ovest si estende per una larghezza di quasi 300 metri. Basta ricordare alcuni nomi che abbiamo dato alle diverse aree della grotta per far capire la sua eccezionalità: Agoraphobia, il Labirinto dei Cristalli, l’Universo del Silenzio, la Galleria delle Mille Colonne, Fiume dei Guachari, e così via... In soli dieci giorni vengono rilevati 15 km di grotta, dando una prima forma a quello che sembra candidarsi come il più vasto sistema sotterraneo di grotte di quarziti del mondo. UN’INCREDIBILE VARIETà - Ma il tempo concesso a questa spedizione volge al termine. Alla fine di marzo 2013 gli speleologi di La Venta e del Teraphosa si trovano per le mani una grotta che, oltre a essere immensa, rappresenta un sito di altissimo interesse scientifico, caratterizzata da morfologie e speleotemi sconosciuti che necessiteranno di uno studio accurato per essere compresi. Nei mesi successivi la notizia della scoperta farà il giro del mondo, rimbalzando da numerosi articoli su diversi giornali venezuelani all’emittente BBC Mundo, guadagnandosi la copertina with la venta in THE LARGEST QUARZ CAVES SYSTEM IN THE WORLD In the Dwelling of the Gods The association took part in a fascinating research project aimed at documenting a 15-km-long underground system of caves. Among the sponsors there were Dolomite, Ferrino and Amphibious. della rivista americana NSS News, suscitando meraviglia e scalpore in una gremitissima sala del congresso Internazionale di Speleologia di Brno, in Repubblica Ceca. Di grotte quarziti così vaste si conosceva solo il Sistema Muchimuk, nel massiccio del Chimantha, ma Imawarì Yeuta impressiona non solo per le dimensioni, quanto soprattutto per l’incredibile varietà di morfologie e mineralizzazioni, le cui immagini lasciano veramente a bocca aperta geologi e speleologi con decenni di attività speleologica e di ricerca scientifica sulle spalle. km di sviluppo (18,6 Imawarì Yeuta, 0,7 Cueva del Gato, 0,6 Cueva Nieblina). Non è solo la più lunga grotta del Venezuela, ma è ufficialmente la più lunga al mondo tra le quarziti. Inoltre, negli ultimi giorni, tramite un campo avanzato, viene scoperto l’accesso a una nuova grotta nel settore settentrionle, Oköimo Yeuta, la Cueva del Arco. In un’unica punta di 36 ore vengono rilevati 2,6 km di grandi gallerie che sbucano nella gigantesca dolina di crollo del Gran Derrumbe, rappresentando molto probabilmente il settore a monte del sistema Imawarì. Ma non è finita qui: il materiale documentativo raccolto (migliaia di scatti) sarà nei prossimi mesi oggetto di un libro monografico, mentre stiamo già pianificando i futuri obiettivi del progetto. 7 LA PIù LUNGA DEL MONDO - Programmiamo quindi di tornare lassù nel 2014, questa volta anche con l’appoggio del Governo dello Stato Bolivar, per completare il lavoro e avviare uno studio scientifico più approfondito. La spedizione è molto complessa da organizzare anche per la situazione socio-politica del paese, con numerose rivolte per strada e la mancanza di generi alimentari. I partecipanti, 18 italiani, 5 venezuelani e una messicana, si sono divisi in due gruppi: uno più numeroso, che ha svolto soprattutto il lavoro di documentazione nel sistema di Imawarì, e uno più piccolo, che con una serie di campi avanzati ha cercato nuovi sistemi in zone poco più a nord. Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, con nebbie e piogge quotidiane e i conseguenti problemi per gli spostamenti in elicottero e l’allestimento dei campi, i risultati raggiunti sono stati notevoli su tutti i fronti. Il sistema carsico rilevato arriva a ben 20 8 Sponsor: Tiziano Conte con Fedra S.R.L., Luigi e Francesco Di Marzo con Geotec SPA, Raul Helicopteros, Renato Daretti con ATS, Dolomite, Intermatica, Ferrino, Amphibious, De Walt, Allemano Metrology, Chelab, Scurion, GTLine, New Foods, Bialetti, MountainHouse. Supporto istituzionale: Segretario Generale della Gobernaciòn dello Stato Bolivar Teodardo Porras Cardozo, Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia Julian Isaias Rodriguez Diaz, Direzione di INPARQUES Venezuela. Patrocini: Fondazione Dolomiti Unesco, Società Speleologica Italiana, Commissione Centrale per la Speleologia CAI, CONI Veneto, Istituto Italiano di Speleologia. In March, La Venta carried out the second part of its project in the south-west area of the Auyan Tepui (Venezuela). Last year a joint expedition with the Theraphosa Exploring Team supported by the National Insititute of Parks (INPARQUES) had discovered a vast underground system of caves more than 15 km long. The cave, called Imawarì Yeuta (“the Dwelling of the Gods”, in the language of the Pemon Kamarakoto people) has several entrances at the base of the mountain sides, which are characterised by pits and clefts located one hundred metres below the summit of the Tepui. 2014 has been mainly dedicated to documenting and researching this vast underground system, although new exploration has also been carried out. The first expeditions - The first exploration of the Auyan Tepui by La Venta date back to the ‘90s. Only in 2009, after pilot Raul Arias ha spotted a partially collapsed opening, expeditions to this mountains were again taken up. The speleological reconnaissance that ensued in the weeks following the discovery and a successive expedition in March 2010 revealed the first wide, horizontal cave of the plateau, Cueva Guacamaya, characterised by out-of-the-ordinary formations of opal and flintstone. During 2011, thanks to the thorough study of satellite images, researches pinpointed the north-east side of the mountain as the most likely candidate for underground caves due to the presence of wide collapsed areas. La Venta joined the Venezuelan team Theraphosa in Puerto Ordaz in 2013 to attempt a new expedition in the area. The speleologists teamed up with the park guides of INPARQUES, the organisation in charge of Canaima Park. This was the first time in years that INPARQUES granted exclusive access to an international team in order to carry out speleological research and exploration. Crystals, columns and silence - From that moment on, the expedition gave way to an unforgettable exploration rush, with the whole cave revealing itself to us: three different underground streams, impressive rooms and galleries (such as the Paolino Cometti room, 270 mt long, 160 mt wide) and a 300 mt north-west tunnel. The names coined for some of the areas of the caves give a good idea of how they look like: Agoraphobia, Crystal Labyrinth, the Universe of Silence, the Gallery of the Thousand Pillars, the River of the Guachari, and so on… In just ten days we explored 15 km of caves hinting at what could be the biggest underground quartz system in the world. An incredible variety - This expedition, however, had a time limit. By the end of March 2013, the speleologists of La Venta and of Teraphosa had documented an immense and immensely valuable cave system, characterised by a morphology which had never been seen before and which will need further in-depth studies to be fully understood. The discovery has been widely publicised, with news articles on various Venezuelan newspapers and on BBC Mundo, featuring on the cover of up into two groups: a bigger one, which was dedicated to documenting the Imawarì caves, and a smaller one that looked for new caves in a region slightly north of the original one. Despite the adverse weather conditions, the mist and the never-ending rain and the subsequent problems for helicopter transport and camp set-up, the results were notable in every regard. The underground system extends for 20 km (18.6 km Imawari Yeuta, 0.7 km Cueva del Gato, 0.6 km Cueva Nieblina). This 9 NSS News and piquing the interest of the many delegates at the Brno International Speleology Congress. Among quartz caves, only the Muchimuk system, in the Chimanatha mountains, was thought to be so big. Imawarì Yeuta is not only impressive in terms of dimensions: it is also notable for the incredible variety of morphologies and rock formations. The pictures taken by Vittorio Crobu were really breathtaking, even for geologists and speleologists with decades of experience. The longest in the world We decided to go back up there in 2014, this time with the support of the Bolivar State Government, to complete the job and to set up a more in-depth scientific study. The expedition was really tricky to organise, also because of the difficult socio-political situation of the country. There were riots in the streets and many foods were lacking. The members of the expedition (18 Italian, 5 Venuezuelans and a Mexican woman) divided 11 is not only the longest cave in Venezuela, it is also the longest quartz cave in the world. During the last days of the expedition a new cave was also discovered in the north sector, Oköimo Yeuta, the Cueva del Arco. During a 36-hour expedition, 2.6 km of galleries were explored leading to the gigantic collapse dale of Grand Derrumbe, which is probably the farthest that the Imawarì reaches. The thousands of pictures taken during the expedition will be published in a dedicated study. We are also planning the next steps for the project. 10 Come si evince dalle foto di queste pagine e dai particolari sotto, i prodotti Amphibious si sono rivelati fondamentali in tutte le fasi della spedizione (vedi info tecniche a pg 30) 12 13 www.laventa.it 7/8 / 2014 29 FOCUS ON / alcuni dei prodotti Amphibious utilizzati da la venta Gheo sherpa Prodotto specifico per la pratica della speleologia, costruito in robustissimo PVC HDX (1000 D, 0.9 mm). Nella versione da 20 lt è alto 60 cm e presenta diametro da 22 cm. Nella versione da 35 lt è alto 58 cm e presenta diametro da 30 cm. Diverse le caratteristiche tecniche: chiusura superiore con cordino, patta in PVC e blocco rapido, spallacci regolabili con imbottitura rimovibile e anelli in alluminio, cinghietto pettorale regolabile e rimovibile, 4 maniglie in PVC (1 superiore, 2 laterali, 1 sul fondo) per una facile presa anche nei cunicoli più stretti. Robustissimo zaino comfort adatto all’uso più intenso e gravoso. Presenta sistema di chiusura Quick Proof (alta o laterale), con doppio blocco di sicurezza (High Lock), schienale imbottito con tessuto reticolare traspirante per un comfort totale, 2 bande rifrangenti per una visibilità totale, tasca a rete laterale che permette di riporre oggetti umidi e 2 tasche esterne con cerniere tradizionali, poste sul supporto lombare, comode per poter riporre piccoli oggetti. Il sistema Ultra-Fix Plus II permette di poter agganciare con la massima sicurezza i marsupi Anura, moschettoni, rinvii oppure il sacco a pelo con l’ausilio del sistema Easy-Fix a sgancio rapido. Tra le altre caratteristiche tecniche dispone di 2 robuste asole per il fissaggio di moschettoni, rinvii o altro, 2 D-ring in abs sul supporto lombare, 2 sugli spallacci e 6 laterali, supporto lombare con fettuccia per una rapida e precisa regolazione della fascia addominale, spallacci rimovibili, regolabili, imbottiti e areati grazie al tessuto reticolare traspirante, cinghietto pettorale regolabile, fondo rinforzato con PVC HD+ 1000 D, 4 comode e robuste maniglie in PVC per il trasporto. Capacità: 100 lt. Peso: 1.480 gr. Specific backpack for the speleology sport activity, manufactured in very sturdy PVC HDX (1000 D, 0.9 mm). Capacity: 20 lt (height 60 cm, diameter 22 cm), 35 lt (height 58 cm, diameter 30 cm). Main features: rope top closure and PVC cover with Quick Lock system, adjustable, removable padded for shoulder straps and alluminium rings, removable and adjustable chest strap, 4 PVC handles (1 top, 2 side, 1 bottom) easy to take in the most narrow tunnels. Koala Robustissimo marsupio adatto all’uso più intenso ed estremo, realizzato in materiale PVC HD 500 D/ PVC HD+ 500 D trasparente/TPU 420 D e disponibile nelle versioni classica, Clear e Light. Hanno capacità di 5 lt. Caratteristiche principali: sistema di chiusura Quick Proof (laterale), con blocco di sicurezza (High Lock), banda rifrangente per una totale visibilità, zona lombare imbottita e areata grazie al tessuto reticolare e traspirante per un comfort totale, dotata di tasche e 2 D-ring in abs, 2 robuste asole per il fissaggio di moschettoni, rinvii e altro, comoda maniglia in cordura per il trasporto, tasca interna con cerniera tradizionale, pratica fettuccia per la regolazione della fascia addominale, cinghia a tracolla regolabile e rimovibile. Prezzo al pubblico: 47-57 euro. Peso: 565 gr, 480 gr (versione Light). The most sturdy waistpack, suitable for impegnative and professional use. Materiale: PVC HD 500 D/transparent PVC HD+ 500 D/TPU 420 D. Main features: side Quick Proof closure system, with security lock (High Lock), Highly Effective Strip for a total visibility, padded back with Perspiring-Mesh system for maximum comfort and ventilation, with pockets and 2 abs D-rings, 2 bottonholes for the attachment of carabiners, snaplinks or other, top cordura carry handle for easy transportation, internal pocket with traditional zip, practical tape for quick abdominal adjustment, adjustable and removable shoulder strap. Capacity: 5 lt. Weight: 565 gr. X-Light Evo Costruito in TPU UL 70 D e Nylon rip-stop, conferisce a questo prodotto il punteggio più alto nella classe di volume di ingombro, facendo della compattezza, leggerezza e duttilità i suoi punti di forza. Ideale per stivare, nelle valigie, borse o zaini tradizionali (non waterproof), vestiti durante i viaggi garantendo l’integrità del contenuto. Ottimo anche per proteggere il notebook e altri oggetti da ambienti umidi o sporchi. Può essere considerato un sacchetto impermeabile, ma con la leggerezza e robustezza del TPU UL. È caratterizzato da sezione piatta, sistema di chiusura Quick Proof, spallaccio a tracolla, completamente regolabile e rimovibile. Disponibile nelle capacità 5, 15, 30 lt. Il modello X-Light Evo (FDV-2000) è dotato di una valvola per poter espellere l’aria in eccesso, garantendo sempre un ridottissimo volume di ingombro. Manufactured in TPU UL 70 D-Nylon rip-stop, this product has the highest pack volume rating to provide compactness and lightness. Ideal for the storage of your clothing during travel in not waterproof suitcases, bags or to ensure the integrity of the content. Suitable for protecting your notebook from wet or dirty. This product can be considered a waterproof bag but with the lightness and strength of the TPU UL. Main features: flat section, Quick Proof closure system, adjustable and removable shoulder strap. Capacity: 5, 15, 30 lt. X-Light Evo model is equipped with Air-Release Valve System for reduce pack volume. Very sturdy comfort backpack, suitable for the more intense and heavy use. With Ultra-Fix Plus II system you can fasten with the maximum safety Anura waistpacks, carabiners, snaplinks and/ or sleeping bag thanks to Easy-Fix sistem. Main features: Quick Proof closure system (top or side), with double security lock (High Lock), padded back with Perspiring-Mesh system for maximum comfort and ventilation, 2 Highly Reflective strips for a total visibility, practical external mesh-poket, for wet items storage, 2 external lumbar support pockets, with traditional zip, for small items storage, 2 buttonholes for the attachment of carabiners, snaplinks or other, 2 shoulder, 6 side and 2 lumbar support abs D-rings, lumbar support-tape for a quick and precise waist regulation, removable padded and adjustable shoulder straps with Perspiring-Mesh system, adjustable chest strap, stronger bottom with PVC HD+ 1000 D, 4 PVC carry handle for easy transportation. Capacity: 100 lt. Weight: 1,480 gr. overland Robustissimo zaino comfort adatto all’uso più intenso ed estremo. Caratteristiche: sistema di chiusura Quick Proof (alta o laterale), con blocco di sicurezza (High Lock), schienale imbottito con tessuto reticolare traspirante per un comfort totale, tasca esterna con cerniera semi-dry dotata di protezione, 2 pratiche tasche a rete laterali che permettono di riporre oggetti umidi, 2 tasche esterne con cerniere tradizionali, poste sul supporto lombare, comode per poter riporre piccoli oggetti, 2 robuste asole per il fissaggio di moschettoni, rinvii e altro, 2 D-ring in abs sul supporto lombare, 2 sugli spallacci e 2 laterali, supporto lombare con fettuccia per una rapida e precisa regolazione della fascia addominale, spallacci regolabili, imbottiti ed areati grazie al tessuto reticolare traspirante, cinghietto pettorale regolabile, comoda e robusta maniglia in cordura per il trasporto. Capacità: 30, 45, 60 lt. Sturdy comfort backpack, suitable for the more intense and heavy use. Features: Quick PRoof closure system (top or side) with security lock (High Lock), padded back with Perspiring-Mesh system for maximum comfort and ventilation, external pocket with semi-dry zip and flap protection, 2 practical external mesh-pokets, for wet items storage, 2 external lumbar support pockets, with traditional zip, for small items storage, 2 buttonholes for the attachment of carabiners, snaplinks or other, 2 shoulder, 2 side and 2 lumbar support abs D-rings, lumbar support-tape for a quick and precise waist regulation, padded and adjustable shoulder straps with PerspiringMesh system, adjustable chest strap, top cordura carry handle for easy transportation. Capacity: 30, 45, 60 lt. CONTATTI // Amphibious – 039.6065879 – [email protected] 30 7-8 / 2014 INIZIATIVE / BUONE NUOVE DALLA SEDE DI CISANO BERGAMASCO Carlo Paglioli, fondatore e titolare di Aludesign Spa, proprietaria del marchio Climbing Technology a cura di: Tatiana Bertera Qui e nelle altre immagini in questa pagina alcuni particolari del nuovo spazio multifunzionale all’interno della sede di Aludesign Climbing Technology allarga gli orizzonti Abbiamo visitato il nuovo e ampio spazio funzionale suddiviso tra outdoor (climbing equipment) e lavoro (work and safety). Ideale per corsi di formazione, test prodotto ed esposizione, è anche un ulteriore e prezioso supporto per i tecnici dell’azienda. Quando una grande passione si fonde con una brillante figura imprenditoriale, quel che ne scaturisce non può essere che un successo. E Climbing Technology, marchio di Aludesign Spa, azienda “made in Bergamo” con alle spalle quasi 30 anni di esperienza internazionale nella progettazione e realizzazione di dispositivi di protezione indi- era solito allenarsi fino a qualche anno fa insieme agli amici. Le prese, sempre sporche di magnesite, sono ancora lì a testimoniare l’importanza che il mondo della verticalità riveste per CT. L’area, ampia e luminosa, è stata studiata in ogni minimo dettaglio al fine di fornire a visitatori non solo uno spazio che permetta di visionare i diversi prodotti, vi. “Perché per realizzare prodotti davvero nuovi e funzionali, oltre al proprio know-how è necessario non solo guardare, ma utilizzare, smontare o rompere quelli già esistenti. Credo che questa sia la chiave del miglioramento: valutare quanto già esiste per poi fare qualcosa che dia all’utilizzatore qualcosa in più”, ha raccontato Carlo. “In questo viduale, ne è un esempio lampante. Carlo Paglioli, imprenditore di professione e arrampicatore per passione, è l’artefice di questa realtà che da oggi, tra i suoi numerosi punti di forza, vanta anche una sala adibita a esposizione permanente e un’area training già attiva nella quale organizzare corsi di formazione (entrambe all’interno dell’azienda situata a Cisano Bergamasco). ma soprattutto funzionale. La sala dedicata alla formazione dei rivenditori, nella quale vengono tenuti prevalentemente corsi sulla revisione annuale del prodotto (obbligatoria per legge per quanto riguarda il settore lavoro), consente anche di fare prove e test in loco. spazio il team di ricerca e sviluppo che lavora in CT, composto da ingegneri, disegnatori meccanici, designer, tester e consulenti (tra i quali molte guide alpine) è libero di fare ricerche, prove e ideare nuovi dispositivi. Una volta vagliata l’idea sono realizzati una serie di prototipi che verranno testati sia all’interno che all’esterno dell’azienda, prima di arrivare alla certificazione del prodotto e successivamente al consumatore finale”. La nuova area - Un vasto spazio suddiviso tra outdoor (climbing equipment) e lavoro (work and safety), dove visionare e toccare con mano i vari prodotti e dove si respira davvero quella “climbing passion” che da sempre costituisce il cuore pulsante dell’azienda. Lo stesso pannello d’allenamento inclinato, posto a ridosso di una delle pareti della stanza, non è un artefatto d’arredamento, bensì il muro su cui Paglioli 32 7-8 / 2014 I perché della scelta - Ma da dove deriva la scelta di rinnovare la show room e creare una nuova area formazione? Abbiamo a tal proposito fatto una chiacchierata con il titolare che, con un pizzico di orgoglio, ci ha accompagnati a visitare sia lo spazio espositivo che la sala training. Ma non solo: ci ha mostrato anche quella che abbiamo voluto scherzosamente chiamare la stanza “dei segreti”, alle cui pareti sono appesi tutti i vari dispositivi per la sicurezza presenti sul mercato, dai più datati sino a quelli più moderni e innovati- Competenza e passione - In Climbing Technology si lavora sempre con la massima attenzione e meticolosità per realizzare prodotti che, già forti della qualità tipica del made in Italy, non solo siano di facile utilizzo ma diventino nuovi modi di intendere la sicurezza in montagna e sul lavoro. Emblematico il successo del Click Up: assicuratore per corde singole, dal funzionamento intuitivo, che permette di dar corda in modo veloce e senza intoppi. Garantisce inoltre un’assicurazione efficace grazie alle apposite cave di frenaggio, persino in caso di uso scor- retto. Non finisce qui. Dallo scorso anno la sede aziendale si è ulteriormente ampliata, passando da 4.000 a oltre 6.000 metri quadrati di superficie, a seguito dell’acquisto di un nuovo magazzino adibito a logistica per rendere la distribuzione ancora più puntuale ed efficiente. Sia l’area espositiva che quella dedicata ai corsi di revisione del prodotto, entrambe simbolo di come la competenza e la passione possano portare a buoni risultati, sono già attive e operative per tutta la clientela. www.climbingtechnology.it Climbing technology, broadening the horizon We have visited the large new functional area divided between “climbing equipment” and “work and safety”. Ideal for training courses, product testing and displays, it’s also a great resources for the company’s technical staff. When a great passion is combined with a entrepreneurial talent, the result can only be a success. And Climbing Technology, a trademark of Aludesign S.p.A., a “made in Bergamo” company in Cisano Bergamasco with almost 30 years international experience in designing and producing PPE equipment, is a brilliant example. Carlo Paglioli, businessman and passionate climber, is the founder of Climbing Technology which now boasts, along with its many other strong points, an area dedicated to permanent displays and a training area where training courses are already being held. THE NEW AREA – A vast space divided between “climbing equipment” and “work and safety”, where you can examine and handle the various products and where you can breathe the “passion for climbing” which has always been the company’s heart. The same training board on one wall isn’t a piece of furnishing but the board where until a few years ago Paglioli trained with his friends. The holds, still covered in chalks, demonstrate how important the “mondo verticale”, the vertical world as the Italians call it, is for CT. This spacious and well-lit area has been designed down to the smallest L’ingresso dell’azienda, arricchito dall’esposizione di prodotti storici (a destra) detail to give the visitor not only the chance to examine the various products but also to provide a functional support. The room for training resellers, also used for the courses on annual product maintenance (mandatory in the sector work and safety), can also be used for product testing. THE REASONS FOR THE CHOICE – But why renovate the show room and create a new area for training? To get an answer we talked to the owner who, visibly proud, showed us round the display and training areas. He also showed us what we jokingly called the “room with all the secrets”, where all the various safety devices present on the market are displayed, from the oldest to the most modern and innovative. “Because to design really new and useful products, in addition to your own knowhow, you need not only to look at but to actually use, take apart or even break those already available. I think that this is the secret to improvement: evaluate what already exists to be able to make something which gives the user an advantage,” explained Carlo. “Here the R&D team made of engineers, draftsmen, designers, testers and consultants (among whom many Alpine guides) can carry out research and tests and think up new products. Once the idea has been okayed we make a series of prototypes that are tested both inside and outside the company, before being certified and made available for sale to the end user”. COMPETENCE AND PASSION - In Climbing Technology you always find the maximum attention to detail and meticulous approach to making products which embody not only the typical “made in Italy” quality but which define new meanings for safety when climbing or working at height. The success of the Click Up is a case in point: this belay device for single ropes, with its intuitive way of working, lets you pay out rope quickly and without jamming. It guarantees effective belaying, thanks to the special braking groove, even if by mistake you use it incorrectly. But that’s not all. Last year the company headquarters was expanded from 4000 to 6000 square metres with the addition of a new warehouse to ensure faster and more efficient distribution. The display area and the one dedicated to product maintenance courses, both examples of how competence and passion can lead to great results, are fully operational. 7/8 / 2014 33 7/8 / 2014 33 events / ABBIAMO PARTECIPATO IN ESCLUSIVA AL LANCIO DELLA LINEA technical BACKPACK dal nostro inviato: Benedetto Sironi Sulle spalle di… Thule Il marchio svedese entra ancor più nell’outdoor con la sua nuova collezione di zaini da escursionismo 2015. Due linee e 7 litraggi, oltre a 2 portabimbi, anch’essi super tecnici. Solo il primo passo di un progetto che riguarderà tutte le discipline outdoor. A sinistra foto del catalogo. Nelle altre immagini alcune fasi dell’evento di lancio Non è certo un nome nuovo nel mercato outdoor. Thule infatti è uno dei brand svedesi più conosciuti al mondo, presente in ben 125 mercati. Nato nel 1942, oggi offre una vasta gamma di prodotti che consentono agli sportivi di trasportare i bagagli, le attrezzature sportive e i loro figli in modo sicuro, semplice e smart. Davvero variegata l’offerta: portabagagli per auto, portabici, box da tetto, borse viaggio per computer/fotocamere/attrezzatura sportiva e prodotti per bambini come seggiolini, bici e passeggini multifunzionali. Anche per questo, decisamente azzeccato il claim del brand: “Bring your life”. Oltre a far parte dello Scandinavian Outdoor Group, Thule sponsorizza anche alcuni noti atleti action sport e outdoor, che vanno a comporre la Thule Crew. Da sottolineare, inoltre, che tra i suoi prodotti comparivano già alcuni zaini (ma per il trasporto dell’attrezzatura fotografica o di utilizzo più urban), borsoni sportivi e trolley tecnici. LA LINEA TECHNICAL BACKPACK - Ma è con il lancio della linea Technical Backpack che Thule entra a tutti gli effetti nel segmento outdoor/montagna. Cinque i principi cardine sui quali si è basato il lavoro dell’azienda: fit ottimale, facilità d’utilizzo, sicurezza/test, massima qualità e stile contemporaneo. Insomma, sono stati trasportati su questo nuovo progetto le qualità che da sempre contraddistinguono il marchio: semplicità, design minimale, qualità dei materiali e grande attenzione ai dettagli tecnici. E che Thule fa davvero sul serio lo si capisce anche dagli anni di garanzia offerti su tutta la gamma backpack: ben 25! Due le linee: Guidepost per il backpacking, con 3 litraggi: 88, 75, 65 (gli ultimi due in due differenti versioni per uomo e donna); Capstone (trekking, escursionismo), nei litraggi da 34 7-8 / 2014 50, 40, 32 e 22, tutti disponibili in doppia versione con caratteristiche specifiche per uomo e donna. A questi si aggiungono due portabimbi super tecnici (Sapling e Sapling Elite), con dettagli davvero ricercati. Tra gli accessori anche il raincover in due misure e una sacca protettiva per i viaggi in aereo che all’occorrenza diventa anch’essa un pratico e capiente borsone. Nel box a pag. 36 vi presentiamo un modello per ognuna di queste linee. PANORAMA DIFFUSION E IL LANCIO ITALIANO - Abbiamo avuto il piacere di assistere in anteprima internazionale (unica testata al mondo) al lancio di questa linea e di provare di persona gli zaini nel corso di un esclusivo evento organizzato da Thule e Panorama Diffusion, suo distributore per il segmento bike e outdoor. Il responsabile Panorama Diffusion Gunther Acherer e il suo team hanno invitato alcuni top retailer italiani per una due giorni in uno splendido rifugio sopra Bressanone (malga Schatzerhütte, 2.004 metri, sul pendio meridionale del Gabler). Da segnalare anche la pertecipazione di Nicoletta Galleani (marketing manager Thule Italia) e Jochen Halm (sport retail sales manager Italy). Unanimamente riconosciuto il gran lavoro di Thule per presentare una linea che, in un mercato già molto presidiato da marchi importanti, possa emergere e differenziarsi, con un posizionamento di certo medio-alto. Ma interessante anche il confronto che si è creato tra interlocutori molto preparati su quello che ancora è possibile migliorare prima del lancio effettivo sul mercato (febbraio 2015). Solo il primo passo di un progetto che vedrà Thule presentare nei prossimi 2 anni una gamma di zaini tecnici per ogni disciplina outdoor: sci alpinismo, climbing, trail running, alpinismo. www.thule.com THE LAUNCH OF THE technical BACKPACK LINE On the shoulders of… Thule The Swedish brand is making a strong move into the outdoor market with its new hiking backpack collection for the 2015 season. Two lines, 7 different capacities, and 2 child-carriers. This is just the first step in a project that aims at offering a complete outdoor product range in the next seasons. Thule is not a newcomer to the outdoor world. It is in fact one of the most widely recognised Swedish brands in the world, active in 125 countries. Born in 1942, today the company has a broad product range which items for carrying luggage, sports equipment and children in a safe, smart and easy way. The offer is truly impressive: luggage racks, horse/boat trailers, computer/camera/equipment travel bags and infancy products such as child seats, bicycles, and multifunctional strollers. The brand’s slogan couldn’t be more appropriate: “Bring your life.” Besides being part of the Scandinavian Outdoor Group, Thule sponsors several famous athletes, who go under the name of Thule Crew. Backpacks (for cameras and urban context), sports bags and technical trolleys have already been part of the company’s portfolio. THE TECHNICAL BACKPACK LINE Now, thanks to the new Technical Backpack line, Thule is establishing a foothold in the mountain outdoor segment. The key concepts: optimal fit, ease of use, safety, excellent quality and modern look. The same qualities that have also marked the products designed by the brand: simplicity, minimal design, quality of materials and great attention to the technical details. The commitment of the company to quality is also apparent in its 25 year guarantee applied to all products. There are two new product lines in the backpack segment: Guidepost, with three different capacities: 88, 75 and 65 litres (the smaller two come in a male and a female version); and Capstone (for trekking and hiking), with 50, 40, 32, and 22 litre versions, all of which in male and female ver- sion. Sapling and Sapline elite are the two technical child-carriers, which feature really nifty details. Among the accessories: a raincover in two sizes; and a protective bag for flights that can become a useful and spacious allpurpose bag. See the box for more details on individual products. THE ITALIAN LAUNCH We had the honour to be the only magazine to be invited at the launch event of the line and to try out the backpacks during the exclusive event organised by Thule and Panorama Diffusion, the distributor of the company in the bike and outdoor segment. Panorama Diffusion’s manager Gunther Acherer and his team invited top retailers from Italy for a two-day event in Bressanone (at malga Schatzerhütte, 2,004 metres altitude, on the south face of the Gabler). Also Nicolett Galleani (marketing manager Thule Italia) and Jochen Halm (sport retail sales manager Italy) took part in the event. Thule’s commitment to launching a new line in such a competitive market has been widely appreciated, and many believe that this high- to mid-end line and its careful partnership program will really help the products to stand out. The event opened up an interesting discussion on the technical features and how some details could be improved before the official launch in February 2015. The launch itself will be supported by several marketing and communication evens (press campaigns, PR action, testimonial, and POS support). This will just be the first step in a new development strategy for Thule in the outdoor sector: for alpine ski, climbing, trail running, alpinism. → pag 36 → da pag 34 thule testing 2. Thermal Distribution Analysis 3. Metabolic Equivalent of Task (M.E.T. Testing) 4. Pressure Distribution Mapping Per garantire all’utente comfort durante l’attività, gli zaini tecnici Thule sono disegnati per assicurare massima dispersione del calore. Tramite l’analisi dell’indice di calore, vengono catturate delle immagini termiche che mostrano dove il corpo si sta surriscaldando In collaborazione con il John B. Pierce Laboratory, specializzato nello studio di sistemi di regolazione fisiologica e affiliato con l’Università di Yale, Thule quantifica il dispendio di energia richiesto quando si indossa uno zaino durante una camminata. Utilizzando un sofisticato sensore Tekscan, gli ingegneri Thule testano la vestibilità degli zaini tecnici per garantire equilibrio tra ammortizzazione e contatto con il corpo. Using a sophisticated Tekscan force sensor system, Thule engineers test the fit of our technical packs to the body to ensure a balance of cushioning and surface contact. 1. Highly Accelerated Life Test (H.A.L.T.) Per replicare i danni da usura causati, gli zaini sono caricati su manichini posizionati su un tavolo soggetto a oscillazioni multiassiali per determinare gli effetti derivanti da un cammino di 40.000 km. To replicate the wear and tear, packs are fitted to full-scale test mannequins which simulate the dimensions and weight proportions of the human body. They are mounted to our multi-axis shaker table to determine the wear of hiking over 40,000 km / 24,000 miles. To ensure users stay comfortable while hiking, Thule Technical Backpacks are specifically designed to ensure maximum heat dissipation. Through a heat index analysis, thermal images are captured to determine where the pack is causing heat buildup on the body. Capstone 40L (W) Zaino ideale per lunghe escursioni giornaliere, su misura dell’anatomia femminile. 1 Gli spallacci sono regolabili di 10 cm - 2 Il pannello posteriore rivestito in mesh assicura traspirabilità e mantiene il corpo fresco e asciutto - 3 Il copri-pioggia removibile protegge l’attrezzatura - 4 Una piccola tasca con zip e due tasche sulla cintura consentono di accedere a piccoli oggetti - 5 Una tasca con tessuto elastico assicura rapido accesso all’attrezzatura più utilizzata - 6 L’apertura a zip del fondo consente lo stivaggio di un saccoletto - 7 Gli strap di compressione laterale consentono di legare il carico facilmente - 8 Sono presenti punti di ancoraggio per bastoncini e piccozza - 9 Design compatibile con sistema di idratazione caratterizzato da una tasca per serbatoio e un foro per tubo per bere (serbatoio venduto separatamente) - 10 Disponibile nei colori dark shadow/ slate and crown jewel/potion - 11 Misure 30x22x62 cm, peso 1,4 kg, volume 40 lt, materiale 210D e 315D Cordura Nylon Ideal for long day hikes, it has a women’s specific harness. 1 Shoulder yoke adjusts 10 cm to provide a perfect fit for all body types - 2 Tensioned mesh back panel provides unparalleled breathability, keeping you cool and dry on the trail - 3 Removable rain cover keeps your gear dry during inclement weather - 4 Zippered lid pocket and two hipbelt pockets provide easy access to small items - 5 Stretch fabric shove it pocket provides fast access to often-used gear - 6 Zippered access at the bottom of the bag allows for sleeping bag storage - 7 Side compression straps let you cinch down your load or lash gear to the outside of the pack - 8 Includes stowable hiking pole and ice axe attachments with bungee tie-offs for easy carrying - 9 Hydration compatible design features a reservoir sleeve and drink tube exit port (reservoir sold separately) - 10 Available in colours dark shadow/slate and crown jewel/potion - 11 Size 30x22x62 cm, weight 1,4 kg, volume 40 lt, material 210D and 315D Cordura Nylon 36 7-8 / 2014 Working with the John B. Pierce Laboratory, a leading center for the study of physiological regulatory systems affiliated with Yale University, Thule tests the metabolic rates of users to quantify the energy expenditure of wearing a pack while hiking. Guidepost 65L Sapling Elite Zaino di grandi dimensioni disegnato per uscite di più giorni. 1 Possibilità di personalizzazione grazie allo schienale regolabile di 15 cm e agli strap sulle spalle - 2 TransHub Suspension System per trasferire il carico sulle spalle - 3 Cintura con perno che segue i movimenti migliorando l’equilibrio - 4 Parte superiore rimovibile utilizzabile come zaino da 24 lt - 5 Accesso semplice all’attrezzatura tramite un pannello laterale con zip - 6 Pannello sulla schiena traspirante con imbottitura e supporto nei punti di contatto più critici, garantendo al contempo la circolazione dell’aria - 7 Due ampie tasche frontali con zip per stivare e organizzare l’attrezzatura utilizzata più di frequente e l’abbigliamento; tasche laterali per stivare cibo, bottigliette e altri oggetti di piccole dimensioni - 8 Possibilità di agganciare a due anelli bastoncino da hiking e piccozza - 9 Due tasche sulla cintura e tasche laterali elastiche per stivare piccoli oggetti - 10 Design compatibile con sistema di idratazione caratterizzato da una tasca esterna per serbatoio (venduto separatamente) - 11 È disponibile nei colori black/dark shadow and poseidon/ light poseidon - 12 Misure 32x36x77 cm, peso 2,7 kg, volume 65 lt, materiale 210D e 315D Cordura Nylon Portabimbo molto tecnico dotato di zaino rimovibile, ampie tasche sulla cintura, finestra di osservazione per monitorare il bambino durante la camminata e semplici regolazioni di torso e cintura che agevolano il passaggio da un genitore all’altro. Presenta anche un ampio comparto con zip per stivare pannolini, capi di abbigliamento e altra attrezzatura; due tasche con zip sulla cintura per accedere facilmente all’essenziale: pannello dorsale traspirante che consente la circolazione dell’aria; tasca di idratazione per stivare un serbatoio di acqua di 3 lt; parasole che mantiene il bambino al fresco e lo protegge dai raggi solari. È possibile caricare il bambino dall’alto o dal lato, mentre gli strap stabilizzatori del carico consentono regolazioni anche quando si è in marcia. Il modello è dotato anche di staffe così che il bambino possa riposare le gambe mentre la seduta ergonomica distribuisce efficientemente il peso del bambino. Il prodotto è disponibile nei colori dark shadow/slate e slate/cobalt e misura 31x35x73 cm. Pesa 3,6 kg ed è realizzato in 210D Cordura Nylon e 420D Nylon. A deluxe gear hauler, it is designed for a weekend getaway or weeklong escape. 1 Customize your fit with 6in/15cm of torso adjustability and 3 different shoulder strap width settings - 2 TransHub Suspension System transfers the pack’s load to your hips - 3 Pivoting waist belt moves with you, improving balance - 4 Removable lid transforms into a 24 lt summit backpack - 5 Easily access your gear through a large J zip side access panel - 6 Breathable back panel provides padding and support at critical contact points but allows air to circulate - 7 Two large zippered front pockets provide storage and organization for frequently used gear and clothing side pockets store water bottles, snacks and other small items - 8 Stow hiking poles or ice axes with two gear attachment loops - 9 Two zipped hipbelt pockets and stretch side pockets store water bottles, snacks and other small items - 10 Hydration compatible design features an external reservoir sleeve (reservoir sold separately) - 11 Available in colours black/dark shadow and poseidon/ light poseidon - 12 Size 32x36x77 cm, weight 2,7 kg, volume 65 lt, material 210D and 315D Cordura Nylon This child carrier comes standard with a removable backpack, roomy hipbelt pockets, a child viewing mirror to monitor your child while on the trail and also effortlessly transitions between parents with simple torso and hipbelt adjustments thanks to a fully adjustable back panel and hipbelt. It features a large zippered compartment to store diapers, clothes and other gear; breathable backpanel that allows air to circulate around your back; hydration sleeve that stores up to a 3 lt reservoir; deployable sunshade that keeps your child cool and protected from the harsh elements. The dual access loading allows you to load your child from the top or side of the carrier, while the load stabilizer straps allow on-the-go adjustments by pulling the child closer to the parent. Stirrups let your little one rest their legs and readjust themselves on the trail, while the ergonomic seat efficiently distributes the child’s weight by providing inner thigh support. This product is available in colours dark shadow/ slate and slate/cobalt and measures 31x35x73 cm. It weighs 3,6 kg and is made in 210D Cordura Nylon and 420D Nylon. distribuito da // Panorama Diffusion 0472.201114 - [email protected] EVENTI / OLTRE 400 I PRESENTI TRA CLIENTI, DIPENDENTI, DISTRIBUTORI E MEDIA dal nostro inviato: Benedetto Sironi foto: Claudia Ziegler Il nuovo volo dell’aquila L’esclusivo evento di St. Wolfgang (Austria) ha tolto il velo sul nuovo logo, realizzato dopo un lavoro di 4 anni e 200 test: più moderno, geometrico, minimale, sarà al centro del rilancio globale del marchio e della sua nuova corporate identity: “Get vertical”. THE OLD AND THE NEW… La location e la spettacolare presentazione del nuovo logo all’interno di un teatro con maxi schermo circolare Un nuovo logo più geometrico, moderno e attraente, frutto dell’impegno e della collaborazione fra designer internazionali dopo ben 4 anni di lavoro e circa 200 prove prima di arrivare alla versione finale. E’ stato proprio questo il fulcro del grande evento internazionale che si è svolto lo scorso 25 maggio a St Wolfgang (Austria), con 400 invitati rigorosamente selezionati tra partner, distributori, negozianti e media da tutto il mondo (Outdoor Magazine compreso), oltre a una nutrita presenza di dipendenti Salewa. Tutto top secret fino a pochi istanti prima che il presidente Heiner Oberrauch, in una location davvero suggestiva, togliesse il velo sulla nuova “aquila”, che si è fatta più stilizzata e moderna ma non vuole rinunciare ai suoi valori fondanti e soprattutto guarda con rinnovato slancio alle sfide del futuro. Il presidente Heiner Oberrauch RADICI “ALPINE” - Dalla fondazione nel 1935 Salewa ha fatto parte della storia e dell’evoluzione dell’alpinismo, diventando poi uno dei big player del mercato outdoor (194 milioni di euro il fatturato 2013, 550 i dipendenti in tutto il mondo, 35 i mercati presidiati). “La nostra forte eredità alpina è una solida base, guardiamo verso un futuro entusiasmante”, rivela il ceo Massimo Baratto. La passione per la montagna e l’alpinismo rappresentano al tempo stesso le fondamenta e le radici del brand. “Salewa è da 80 anni un brand verticale, un brand 38 7-8 / 2014 nato dall’amore per lo sport alpino”, afferma Heiner Oberrauch. “Alpinisti come Hermann Huber hanno sviluppato l’attrezzatura che serviva per le loro spedizioni. Le generazioni seguenti hanno portato avanti quanto iniziato dai predecessori e anche oggi si avverte, ovunque in azienda, questa passione e determinazione. Offrire ai dipendenti lo spazio per vivere il proprio entusiasmo per lo sport alpino è una nostra responsabilità. Un nuovo logo è solo una rappresentazione esteriore, molto più importante è la cultura che vi sta dietro”. NUOVA CORPORATE IDENTITY “La nuova identità del nostro brand va ben oltre un nuovo logo”, gli fa eco Maurizio Priano, marketing director. La campagna che introdurrà il nuovo logo sul mercato, insieme con la collezione 2015, ruota attorno al claim “Get vertical”. “La campagna deve spronare i nostri consumatori ad uscire dalle proprie ‘comodità’ alla ricerca di nuove sfide e di una vita più ricca e consapevole”, continua Priano. “Abbiamo ideato una campagna di comunicazione che possa durare per diversi anni e che sia rilevante e comprensibile in tutto il mondo, combinata con azioni stagionali orientate ai prodotti”. Sarà anche la base per comunicare le partnership con le principali Associazioni Alpine e le Società di Guide di Montagna in tutto il mondo, oltre che con partner prestigiosi come BMW, PrimaLoft, Gore-Tex e Tourism Australia. Salewa inoltre sarà protagonista di alcuni eventi di fama mondiale, come la Red Bull X-Alps, spettacolare “adventure race” lungo tutto l’arco Alpino da Salisburgo a Montecarlo. COLLEZIONE SS 2015 - L’evento austriaco è stato anche una preziosa occasione per visionare e “toccare” con mano in anteprima la nuova collezione SS 2015. Profondamente rinnovata e ridisegnata proprio per sfruttare le nuove opportunità concettuali e di design che anche il nuovo logo permette. Uno degli aspetti più evidenti in questo senso è la possibilità di “scindere” la scritta “Salewa” dalle relative ali stilizzate dell’aquila. In molti dei nuovi capi sul petto compare solo la scritta mentre le due ali vengono posizionate nella parte posteriore o sulle maniche delle giacche. L’effetto è nuovo e gradevole, i capi assumono una personalità più moderna e accattivante, pronti quindi a rivolgersi anche a un pubblico più giovane e trasversale. Tanta attenzione è stata posta anche al miglioramento dei dettagli tecnici. Da notare l’inserimento di un prodotto hardware come il nuovo assicuratore Ergo Belay System. Prosegue il gran lavoro sulle calzature che, se nei primi anni presentavano qualche difetto, costituiscono oggi uno dei segmenti più importanti e apprezzati. Da segnalare l’introduzione della tecnologia Gore-Tex Surround, particolari innovativi sulle scarpe da speed hiking, un nuovo bel modello da approach firmato Christoph Hainz e molto altro. Una selezione dei nuovi prodotti la trovate a pag. 36 della nostra Products Guide in allegato a questo numero. Roger Schäli davanti al nuovo logo letteralmente “assemblato” dai partecipanti all’evento, ai quali era stato recapitato un frammento dell’insieme Certo non è facile per l’azienda (e per i clienti più nostalgici) abbandonare l’orgogliosa e maestosa aquila, accompagnata dalla scritta Salewa marcata in grassetto, ormai da tanti anni sempre più conosciuta e riconoscibile. Tuttavia i tempi erano maturi. Ecco quindi che l’aquila rimane ma si trasforma in un’immagine angolare, tagliente, multiforme, semplice e minimale, moderna e innovativa, con un rimando diretto al nuovo headquarter aziendale, inaugurato nel 2011 (foto sotto). Il rilancio globale del marchio vuole essere proprio come questo edificio futuristico, ovvero riflettere all’esterno i valori del brand: l’essenzialità delle linee, il design moderno e funzionale, la leggerezza e la tecnicità dei materiali, la forza e il rispetto dell’ambiente. Una curiosità: il marchio è stato registrato nel dicembre 2012, ma la presentazione ufficiale e l’annuncio mondiale hanno avuto luogo solo lo scorso 25 maggio. Il logo sarà poi presentato al settore in occasione della fiere OutDoor a Friedrichshafen e Outdoor Retailer negli USA, dove Salewa si presenta anche con uno stand rinnovato. “Con il design del nostro logo e con la nuova Corporate Identity vogliamo veicolare i valori del marchio. Abbiamo riflettuto intensamente su cosa poter tralasciare e su come essere all’altezza della semplicità elementare che ritroviamo in montagna”, afferma Reiner Gerstner, group brand & marketing director. “In questo il design si orienta anche alla funzionalità di cui ha bisogno lo sportivo in montagna, con un occhio costante al dettaglio che ci contraddistingue e differenzia come brand”. Il vecchio e il nuovo logo It is not easy for the company (and for the most nostalgic) leaves majestic eagle with the bold Salewa name underneath, known and recognizable since many years. Now, however, the time is ripe for an evolution. The eagle remains, but is transformed into an angular, edgy and multifaceted image, simple and minimal, modern and innovative. It recalls the new Salewa headquarter, which opened in 2011. Just as this futuristic building does, so too will the global brand relaunch convey to the world the essential brand values of the company: functional design, alpine heritage, and excellence in execution. A curiosity: the logo was trademarked in December 2012. Now, in May 2014, its official presentation. Subsequently, it will be unveiled to the trade at both the OutDoor fair in Friedrichshafen (Germany), and at the Outdoor Retailer show in the United States, where Salewa will present a renewed booth. “With the graphic design of our logo and our new corporate identity, we are conveying the brand values. We thought long and hard about what we could pare out, and how we could optimally transmit the elementary simplicity found in the mountains - says group brand and marketing director Reiner Gerstner in describing the visual concept - The design is also oriented toward the function that users need in the mountains – always with an eye on subtle details that define and differentiate us as a brand”. Sotto e a destra la sfilata di presentazione della collezione SS 2015, totalmente rinnovata OVER 400 ATTENDANCES AT THE austrian appointment The new flight of the eagle The exclusive event in St. Wolfgang (Austria) has introduced the new logo, created after 4 years of work and 200 tests. It’s more modern, geometric, minimal, it will be at the center of the global relaunch of the brand and its new corporate identity: “Get vertical”. A new more geometric, modern and attractive logo, the result of the collaboration between international designers after 4 years of work and about 200 tests before arriving at the final version. It was the focus of a great international event which took place on 25 May in St. Wolfgang (Austria), with 400 guests from carefully selected partners, distributors, retailers and media worldwide (including Outdoor Magazine), as well to a large presence of Salewa employees. All was top secret until President Heiner Oberrauch, in a very suggestive location, took away the veil on the new “eagle”, which became more stylized and modern but does not want to give up its fundamental values and especially it looks at the future with a renewed mood. “ALPINE” ROOTS - Since its founding in 1935, the brand has been closely linked with alpinism, its evolution and its history. Salewa became one of the big players in the outdoor market (194 million of turnover in 2013, 550 employees worldwide, 35 markets). “Our strong alpine heritage is a solid foundation. Today, we are looking at an exciting future” says Massimo Baratto. The passion for mountains and mountain sports is a significant building block that not only is the underpinning of the brand, but also at the same time strongly anchors it. “Salewa has been a brand for vertical activities for 80 years, a brand that sprang from the love of mountain sports – says Heiner Oberrauch - Mountaineers like Hermann Huber developed gear that they themselves needed for their expeditions. Successive generations carried on this tradition, and this passion and determination can still be felt today all around the company. We feel it is our responsibility to give our associates space to live out their enthusiasm for mountain sports. A new logo is only an outward manifestation; much more important is the culture that stands behind it.” A NEW CORPORATE IDENTITY - “Our new corporate identity goes far beyond a new logo,” says marketing director Maurizio Priano. The new logo, which will be introduced with the marketing campaign for the 2015 summer collection, runs under the slogan “get vertical.” “The campaign is intended to inspire our customers to step out of their comfort zones, to take on new challenges”, goes on Priano. “We have conceived a long-term, globally oriented brand campaign with seasonal, product-oriented messages”. It is the communication platform for longstanding partnerships with notable international mountain sports institutions and mountain guide associations. Plus, it will be supported by strong partners such as BMW, PrimaLoft, Gore-Tex and Tourism Australia. Moreover, Salewa will partner with important, international events, such as the Red Bull X-Alps, the spectacular adventure race through the Alps. SS 2015 COLLECTION - The event in Austria was also a precious occasion to see, touch and feel the new summer 2015 collection. Highly elaborated and redesigned, this collection displays the new design language the new logo introduces to the brand Salewa. This becomes very obvious as there now is the possibility to distinguish the naming from the eagle icon and use each element singularly. Many of the new apparel items only show the naming on the front, while the wings of the eagle appear on the backside or on the sleeve of jackets. This creates a new and pleasant aspect, which renders the gear more modern and active, thus to attract a younger, edgy target group. There have been major efforts also on the technical improvement of the products. A very interesting highlight in this context is the new Ergo Belay System, a tube-style belay device by the Technical Hardware Division of the brand. This follows the great achievements in the Footwear Division, which today represents one of the most important and valued segments within the product categories. Most exciting news are the new Gore-Tex Surround Technology in Footwear used for Speed Hiking, a new approach model designed in collaboration with Salewa athlete Christoph Hainz and many more. You will find a selection of new products at page 36 of our products guide. 7/8 / 2014 39 7/8 / 2014 39 technologies / Non una nuova membrana, ma un innovativo sistema di costruzione dal nostro inviato: Paolo Grisa Gore-Tex Surround: traspirazione a 360° anche per l’outdoor Presso la sede di Gore Europa siamo andati a scoprire come è stata sviluppata questa innovazione che promette di migliorare il comfort delle decine di milioni (in aumento) di persone nel mondo che praticano hiking. Come di consueto abbiamo raccolto l’invito e così lo scorso 12 maggio siamo stati, insieme ad altri giornalisti europei, alla presentazione ufficiale alla stampa della nuova tecnologia Gore-Tex Surround (della quale vi abbiamo anticipato alcuni dettagli nello scorso numero). Sarà proprio questo il grande focus di Gore per la fiera di Friedrichschafen, durante la quale alcuni dei più importanti brand di calzature esporranno molti nuovi modelli Surround (a destra l’elenco completo dei marchi). La presentazione è stato effettuata presso il quartier generale europeo dell’azienda a Feldkirchen, non lontano da Monaco. Per rendere ben riconoscibile le scarpe che utilizzeranno questa novità, Gore ha previsto anche un logo caratteristico da apporre sulla scarpa. Alcuni prodotti sviluppati con tecnologia Gore-Tex Surround Dall’outdoor al casual - La tecnologia Surround di Gore dedicata alle calzature in realtà non è una novità assoluta, in quanto già applicata su scarpe rivolte a un uso casual e lifestyle. Basta ricordare la scarpa Salewa Escape con la quale il brand altoatesino si era aggiudicato un Award alla fiera OutDoor dello scorso anno. Il principio di questa tecnologia (ricordiamo che non si tratta di una nuova versione di membrana ma di un nuovo sistema di applicazione della stessa all’interno della scarpa), è quella di garantire al piede una traspirazione a 360°, su tutta la superficie, e quindi anche sotto la pianta. Nelle scarpe casual questa cosa veniva resa possibile da apposite aperture o interstizi nelle suole attraverso cui la membrana era in grado di portare all’esterno il vapore acqueo prodotto durante la camminata senza far penetrare l’acqua, evitando così al piede di inzupparsi. La versione di membrana utilizzata per Gore-Tex Surround è la Extended Comfort. Il problema - Tuttavia la tecnologia realizzata in questi mezzi non era compatibile con un uso della calzatura più impegnativo, quale quello outdoor. Non era pensabile una suola non continua sotto il piede su terreni irregolari, incoerenti, con sassi taglienti e fango. Lo sporco avrebbe facilmente intasato i pori della membrana compromettendo la traspirazione, mentre le rocce taglienti avrebbero rischiato di rovinare la membrana in breve tempo. La soluzione - Come garantire quindi la traspirazione totale data da questa tecnologia senza compromettere i requisiti necessari per delle scarpe che, nell’uso outdoor, vengono fortemente sollecitate? Gore ha trovato la soluzione. Grazie all’inserimento di un sottopiede indeformabile inserito tra bootie in Gore-Tex e suola, il vapore acqueo, dopo esser passato dalla membrana Gore, viene incanalato dal sottopiede ai lati della scarpa dove fuoriesce, favorito anche da aperture in microfibre applicate sulla tomaia in pelle. Sono 24 i marchi che per primi hanno adottato la tecnologia Surround nelle proprie collezioni SS 2015. In particolare, come da loghi sopra: Alfa, Beanpole, Bestard, Black Yak, Chiruca, Crispi, Dolomite, Eider, Hanwag, K2, Kolon Sport, Lafuma, La Sportiva, Lowa, Mammut, Meindl, Millet, Mizuno, Ozark, Salewa, Scarpa, Treksta, Viking e Zamberlan. L’evento - Gore-Tex Surround diventa così la scelta ideale per la costruzione di scarpe che sappiano garantire impermeabilità anche in presenza di climi molto umidi e un forte surriscaldamento del piede. A fare gli onori di casa era presente Juergen Kurapkat, european manager di Gore, mentre a entrare nei dettagli della tecnologia si è occupato Marc Peikert, global product specialist. A noi giornalisti è stata data l’opportunità di visionare come funzionano le varie fasi di ricerca e sviluppo all’interno di Gore, passando dai primi prototipi fino al prodotto finito. Conclusa la visita in azienda, nel pomeriggio ci siamo diretti sulle Alpi Bavaresi, verso il rifugio dove avremmo passato la notte, l’incantevole Almbad & Lodge Silberghaus. Qui il meteo è stato più che adatto alla situazione: durante la salita infatti la pioggia ha incominciato a scendere a scrosci intermittenti e le montagne sempre più spesso sparivano tra nubi di umidità. I giornalisti presenti sono dunque stati tutti ben sollevati dall’aver ai piedi scarpe con membrana Gore… Addirittura la mattina, una volta alzati, scopriremo che poco oltre i 1.500 mt aveva perfino nevicato. rata è stata dedicata a un interessante confronto sul mondo dell’hiking nei rispettivi paesi di provenienza. Alcuni hanno espresso qualche perplessità sul fatto che questa tecnologia sia stata presentata come la novità ideale per il mondo dell’hiking e del trekking, quando in realtà in questo momento è il trail running ad assurgere alle cronache e sembra che tutti in montagna si siano messi ad andare di corsa. In realtà il mondo del trekking e dell’hiking continua a rappresentare la più ampia parte di coloro che frequentano la montagna, come ci hanno confermato i vertici dell’azienda snocciolando alcuni dati che parlano di ben 223 milioni di hikers nel mondo (in crescita continua). La tendenza semmai è quella che questi due mondi si avvicinino senza sovrapporsi, non a caso si parla sempre più spesso di speed hiking, una nuova categoria di attività (e dunque prodotto) nella quale certamente la tecnologia Surround potrebbe dire la propria. Abbiamo chiesto a Marc Peikert se ritiene che questa tecnologia potrà essere applicata anche ad altre categorie prodotto e in effetti non lo ha escluso, sostenendo che può adattarsi a molteplici usi. Anche se da una prima analisi ci pare che possa trovare una sua piena ragion d’essere e un Trekking - All’arrivo ad ogni modo i gestori del lodge ci hanno rifocillato a dovere. Dopo l’abbondante cena la se- effettivo riscontro nel mercato proprio nel segmento dell’hiking e del trekking non impegnativo. Bernd Ritschel e il suo progetto fotografico A stimolare il dibattito la presentazione del fotografo Bernd Ritschel che, dopo una carriera di alpinista di alto livello in giro per il mondo, dalle Alpi all’Himalaya, ha deciso di dedicarsi a un interessantissimo progetto fotografico di rivalorizzazione di quei paesaggi montani “meno estremi” e talvolta dimenticati: non esaltanti come i luoghi divenuti ormai un business turistico e dove non ci sono pareti vertiginosi da salire o da ammirare. Montagne di bassa quota ricche di continui, e a prima vista anonimi, boschi. La scelta di questa location per Bern, dopo anni di progetti passati a fotografare pareti e riprendere ascensioni sulle montagne più spettacolari della terra, è stata 40 7-8 / 2014 proprio dovuta alla volontà di rivalorizzare il gesto del camminare, dell’escursionismo, del muoversi a ritmi lenti e fermarsi spesso a osservare, un’attività di cui troppo spesso ci si dimentica durante ascensioni impegnative. Prendersi il tempo di osservare, aspettare, è stato per Bern fondamentale per riuscire a individuare le condizioni ideali per trasformare anonime location di montagne cosparse di foreste in foto da capolavoro, finite poi in un libro del National Geographic (sopra la copertina, a sinistra una foto). Not a new membrane: an innovative technology Gore-Tex Surround: High breathability for the outdoor market We visited Gore Europe’s headquarters to find out how they developed a new technology that promises to enhance the hiking experience of millions of people around the world. There are 24 brands among the early adopters of the Surround technology for their SS 2015 collections. In particular: Alfa, Beanpole , Bestard, Black Yak, Chiruca, Crispi, Dolomite, Eider, Hanwag, K2, Kolon Sport, Lafuma, La Sportiva, Lowa, Mammut, Meindl, Millet, Mizuno, Ozark, Salewa, Scarpa, Treksta, Viking e Zamberlan. L’arrivo al Lodge Mark presenta il reparto R&D Gore As usual we have accepted the invitation. So, on May 12th, we went with a group of other European journalists to the press launch of the new Gore-Tex Surround Technology – of which we have already revealed something in the past issue. Gore is going to focus especially on this technology at the upcoming Friedrichschafen trade fair, where many important footwear companies will be showcasing their new models feature Gore’s Surround. The launch was held at the company’s headquarters in Feldkirchen, not far from Munich. The new technology will be visible in all new models thanks to a specifically designed new logo. this was possible thanks to soles with specific openings through which the water vapour produced during a walk could transpire, while the shoe was still fully waterproof thanks to the membrane. The membrane used in Gore-Tex Surround technology is the Extended Comfort model. between outdoor and leisure activities The Surround technology by Gore for footwear is not actually an absolute novelty, since it has already been used in shoes in the casual/lifestyle segment. It is worth mentioning Salewa’s Escape shoes, for which the Italian brand was awarded at last year’s Outdoor fair. This technology – which is not a new membrane but a new way of applying a membrane to the inside of the shoe – aims at giving full breathability to the shoe, i.e. also under the foot. In casual/lifestyle shoes The challenge This technology, however, was not compatible with more challenging outdoor models: an uneven sole for irregular, uneven terrains characterised by sharp stones and mud was not an option. The dirt would easily penetrate in the pores of the membrane, compromising its breathability properties and the stones might ruin the membrane very quickly. The solution How was it possible, then, to harness the full breathability properties of this technology without having to change the design of shoes that are best suited for outdoor activities? Gore has found the solution. Thanks to the addition of a sturdy insole between the Gore-Tex booty and the sole, the water vapour passes through the membrane and is channelled to the sides of the shoe where it is thus expelled – special microfi- ber openings on the leather shoes side aid the process. The event Gore-Tex Surround has thus become the ideal choice for the production of shoes that are fully waterproof, even in very humid climates and with high heat on the foot. Juergen Kurapkat, European Manager for Gore, introduced the event while Marc Peikert, global product specialist for the company, explained the details of this technology. Journalists were give the opportunity to see the different research and development steps that Gore follows from prototype to finished product. Once the visit was over, we moved to the Bavarian Alps towards the inn where we would spend the night, the wonderful Almbad & Lodge Silberghaus. The weather was perfect for the event: while we walked up the mountain it started to rain and the humidity often concealed the view of the mountains in the background. We were all very happy to be wearing Gore products. The morning after we found out that it had even snowed over the 1500m line. Trekking When we reached our accommodation we enjoyed a wonderful dinner, after which everyone took part in an interesting discussion about the hiking sector in their countries of origin. Many journalists wondered why this new technology has been introduced as an ideal complement to hiking and trekking activities, in a moment when all the hype is about trail running. Lately, reading magazines you get the impression that everyone has suddenly started running in the mountains. However, the hiking and trekking sectors still account for the majority of people who live the mountain. This is confirmed by the statistics provided by the top management of the company: there are more than 223 million hikers in the world (a figure which is constantly on the rise). This seems to point to an altogether different trend: the world of hiking and that of trail running will get closer in time, though never overlapping. More and more people are talking about speed hiking, a new activity (and thus a new product category) where Surround technology could express its potential. We asked Marc Peikert if he believes that this technology could be applied to other products and he answered us that nothing can be ruled out, claiming that this technology can be adapted to several applications. We believe that its main use will be in the hiking and more casual trekking world. Bernd Ritschel and his photo project The debate was also livened up by the presence of Bernd Ritschel a photographer who, after a long career in mountaineering around the world (from the Alps to the Himalaya) has decided to start a very interesting photographic project aimed at highlighting less extreme mountain landscapes, which having become touristic places and lacking impressive heights to climb or to admire tend to be forgotten. Low mountains with big and seemingly uninteresting woods. After having spent years taking pictures of the most difficult and spectacular heights in the world, Bern has decided to dedicate his project to slow rhythms, to walks and treks and to the pleasure of stopping and observing – something that is too often forgotten during challenging climbs. Time to wait and to take in the scenery has been key to Bern’s ability to transform anonymous, wooded mountains into masterpiece pictures published by the National Geographic. 42 7-8 / 2014 testo e foto: Dino Bonelli around the world / Una meta perfetta per chi ama la natura, il trekking e gli animali Uganda, un’Africa d’altri tempi Due escursioni in altrettante foreste in cerca di scimpanzé e gorilla di montagna. Tra una vegetazione impenetrabile e un clima incerto, grazie all’aiuto di porter locali, la comitiva riesce ad ammirare i primati nel loro ambiente naturale. Le liane che scendono dagli alberi richiamano alla mente lo stereotipo di un Tarzan che in queste foreste è stato creato, cresciuto e reso immortale. Foreste immense dove la vita si percepisce soprattutto dai suoni, un incessante concerto naturale, una jam session tra animali apparentemente invisibili. Nulla si muove ma tutto si muove, solo verde tutt’intorno e un cielo plumbeo che promette acqua a catinelle, come da manuale in questa vasta zona a cavallo dell’equatore. Africa orientale, Uganda occidentale, ai confini del Congo, Kibale Forest, la foresta degli scimpanzé. L’impermeabile è d’obbligo, come le scarpe da trekking o da trail, uno zainetto con acqua e qualche barretta energetica, per qualcuno il binocolo al collo e per tutti l’immancabile macchina fotografica. In marcia nella foresta Un ingresso contingentato e un serio briefing per la sicurezza dei trekker ma soprattutto per la salvaguardia di ambiente e animali. Una guida, che ovviamente parla solo inglese, per ogni gruppetto di 3 – 4 persone, un dedalo di sentieri ben puliti che si mescola con semplici tracce disegnate dagli animali. Un barrito molto vicino ci ricorda che tra gli altri qui c’è anche l’elefante della foresta, leggermente più piccolo dei cugini da savana, molto schivo e discretamente aggressivo e pericoloso. A confermarne la vicinanza anche enormi impronte nel fango e altre tracce organiche ancora fumanti. Si cammina con un passo tranquillo, perché lo scopo non è fare tanti chilometri, ma avvistare gli scimpanzé, anche se poi, nel nostro caso, le cose si intrecciano e finiamo per fare un giro abbastanza lungo. ti che la natura le offre lasciando cadere a terra, e sulle nostre teste, i relativi involucri, altre si rincorrono in giochi acrobatici. Un fruscio più intenso, preceduto dalle giuste indicazioni ricevute via etere, ci fa alzare il naso alla scoperta di uno dei due esemplari di scimpanzé che comodamente adagiati sui rami si godono la vita. Sono abbastanza lontani e leggermente coperti da altri rami e frasche, ma i click delle macchine fotografiche incominciano ugualmente il loro concerto. Un incontro ravvicinato Un inaspettato scalpiccio a terra, un’ombra nera che cammina a pochi metri da noi, poi corre, salta sulla base di un grosso tronco, lo percuote con un pugno generando un frastuono cupo per poi risparire nel verde. Un nuovo fruscio, una nuova ombra che sbuca dalla fitta vegetazione terrena, lo stesso grosso scimpanzé che cammina verso di noi per poi fermarsi a sedere ad una decina di metri. E’ il capobranco, il più vecchio del gruppo, quello che sa ancora imporsi sugli altri e quindi comandare. La guida ci spiega che il rumoroso gesto a cui abbiamo assistito pocanzi non è altro che uno dei tanti segnali che il primate, usufruendo di alberi particolarmente sonori, manda ai suoi simili, che dall’alto rispondono con versi scimmieschi ripetuti ad eco. Comodamente seduto su un tronco ammuffito a terra, il capo si guarda intorno apparentemente incurante della nostra presenza. Ogni tanto si spulcia un po’, poi ruotando la testa continua la sua perlustrazione visiva che ai nostri occhi sembra quasi un atteggiarsi da fotomodello. Il suo pelo, ingrigito dagli anni, e i suoi occhi leggermente arrossati, infondono tenerezza ma impartisco- no rispetto. La sua boccuccia fine quasi sempre aperta, insieme ad una moltitudine di gesti umanoidi, lo conferma realmente l’animale più simile all’uomo. Un ultimo sguardo agli intrusi, poi il grande vecchio si rimette in cammino saltellando buffo nel folto del suo habitat naturale, noi lo proviamo a seguire, tra rami e cespugli, finendo in una zona paludosa dove la diversità di agilità fa la differenza. Un balzo su un altro tronco con copioso pugno sonoro, gli scimpanzé hanno quattro volte la forza di un essere umano, il tonfo è notevole. Dall’alto altre ripetute risposte al segnale, poi il nostro “fotomodello” sparisce nel verde di casa sua e noi rientriamo alla base conteggiando un totale di 5 ore di camminata e 15 km percorsi. Nella foresta impenetrabile Altra foresta, stessa area geografica, leggermente più a sud, questa volta sulle montagne. Un nuovo briefing, forse ancora più severo di quello di un paio di giorni prima nella foresta degli scimpanzé, di sicuro per lo stesso motivo: la salvaguardia di quello che l’uomo per anni ha cercato di distruggere, peraltro riuscendoci parzialmente. Siamo nella Impenetrable Forest, e ai primi passi si capisce subito la logica del nome. Ad aprirci la strada tra una selva di piante di ogni genere, gli affilatissimi machete magistralmente impugnati dalle nostre guide. Si procede lenti su indicazione dei Tracker, il terreno è insidioso, l’ambiente fiabesco, la giornata nuovamente magnifica. Anche qua l’impermeabile, di solito, è d’obbligo, ma nella vita si sa, le eccezioni servono per confermare le regole. Qui la regola è che piove sempre e c’è quasi sempre nebbia, oggi no. I Tracker sono guardiaparco esperti che la mattina presto In cerca degli scimpanzé Il calpestio è sufficientemente buono, a tratti viscido, a volte fangoso, tendenzialmente in piano. Via radio le varie guide, che hanno preso direzioni diverse per rastrellare meglio la foresta, s’informano reciprocamente su eventuali avvistamenti e di conseguenza le direzioni prese molte volte cambiano repentinamente o addirittura invertono il senso di marcia. Sui rami alti diverse specie di scimmiette si mettono in mostra quasi indispettite di non essere loro l’attrazione principale del nostro trekking, qualcuna mangia i frut- 44 7-8 / 2014 La differenza di “taglia” tra un piede umano e una zampa di elefante seguono le orme degli animali dal punto in cui questi hanno passato la notte per individuarne la posizione attuale e quindi comunicarla alle guide. A volte ci vogliono diverse ore di faticoso cammino per raggiungere la location provvisoria del branco, e questa è la regola. Diverse ore di duro cammino, tra una vegetazione che sembra volerti soffocare con la sua enormità, mangiare con la sua voracità, ingoiare nel suo infinito ventre verde. A noi è bastato poco, molto poco, un’eccezione, un’altra per confermare l’ennesima regola. Ebbene si, oggi siamo doppiamente fortunati, e non ce ne lamentiamo. I gorilla di montagna Ancora qualche colpo di machete, qualche cespuglio che cade, qualche appoggio insicuro su un terreno ripido, viscido ed irregolare, e, anticipati da un grugnito a noi ancora sconosciuto, ci troviamo di fronte al primo splendido esemplare di gorilla di montagna. Una bellissima femmina adulta comodamente adagiata su un albero ad una decina di metri da noi, che mastica il suo cibo guardando un panorama a lei consueto e per noi di un fascino surreale. Alberi, alberi e ancora alberi, il verde ci avvolge a 360 gradi, in tutte le sue sfumature. Ci sente, si gira, ci guarda disinteressata, si rigira e continua il suo pranzo a base di bambù. Un nuovo rumore, altre due scudisciate di machete ed ecco un maschio con il caratteristico dorso argentato e la testa grossa che grossolanamente si fa strada nella giungla. Ci sente, si ferma, ci guarda perplesso, noi, come da precise indicazioni impartite nel briefing, togliamo lo sguardo: mai accettare la sfida, sarebbe ad armi impari, sarebbe la fine. Si muove relativamente lento, non ha fretta, si fa largo tra gli arbusti con una forza disumana. Piega un alberello di un diametro decisamente importante, in un unico gesto dinamico e prolungato ci dimostra la sua forza e la sua voracità. E’ scuro, è possente, ha qualche cicatrice a ricordo di scontri con probabili rivali in amore, è bellissimo. Altro grugnito, altri arbusti che si piegano al volere delle nostre guide, altri due gorilla, coricati nell’erba, si godono la tranquilla vita di montagna. Un’esistenza placida, parzialmente sorvegliata da un caparbio corpo forestale che seguendone i continui spostamenti, li studia e cerca di impedirne lo sterminio da parte dei bracconieri che arrivano violenti e furtivi dal vicino Congo. Un’ora “in contemplazione” Come da regolamento, dal primo avvistamento di un’esemplare, abbiamo un’ora di tempo, nulla di più, Una delle partecipanti al trekking “circondata” dalle radici di un albero A COUNTRY for Lovers of nature, trekking & animals Uganda, in the heart of old Africa Two trips to two different forests, in search of chimpanzees and mountain gorillas, among an impenetrable vegetation and uncertain climate. Thanks to the help of local partners the expedition managed to see those primates in their natural environment. Dino regala le sue scarpe La Sportiva al suo porter per seguirli e goderceli. Guardarli nei loro gesti quotidiani, nel loro habitat, è semplicemente fantastico. Il “nostro” branco è composto da 13 elementi, noi ne vediamo 7 compreso il grande Silver Back, il grande capo, più grosso e più forte degli alti maschi adulti, colui che in caso di necessità protegge tutti e nello stesso tempo li comanda e li coordina nei loro continui spostamenti alla ricerca di cibo in giro per la montagna. Un’ora di così tale intensità emotiva passa veloce come alcune nuvole che sospinte da un vento di quota attraversano celeri la volta celeste. Precisi come orologi svizzeri, ma gentili e sorridenti, le guide ci rimettono sul cammino di rientro, interrompendo di fatto un sogno ad occhi aperti. Un cammino quest’ultimo che in questo eccezionale caso non è altro che il passaggio già ricavato al mattino a suon di lama, ripercorso in senso contrario. Di rientro alla base Passi lenti i nostri, non per la stanchezza ma perché non più sospinti da una testa spensieratamente rimasta indietro. Una foresta che ci passa di fianco senza più incuriosirci, i gorilla che si perdono nella natura a cui diamo le spalle. Qualche traverso scivoloso, un po’ di salita zigzagante tra felci giganti e rieccoci sulla carreggiata sterrata che divide in due il parco. I portatori, a cui abbiamo affidato, per ovvie ragioni umanitarie, i nostri zaini carichi di un peso irrisorio, ci restituiscono le borse e sorridenti per una giornata lavorativa decisamente facile, aspettano la ricompensa a cui ognuno di noi aggiun- ge un capo di abbigliamento o una scarpa. Tutta roba che a noi potrebbe sembrare un po’ vecchia, ma che da queste parti è un lusso esagerato. Io regalo le mie fide La Sportiva, che mi hanno seguito e sostenuto per tanto tempo e in tutto il mondo, al mio porter, e poco importa se ha un numero di piede decisamente inferiore, sono sicuro che già dall’indomani le avrà orgogliosamente ai piedi. L’usanza dei doni In Africa, come in tutte le zone povere del pianeta, è buon uso fare regali mirati ed intelligenti, ma si consiglia di non omaggiare chiunque solo perché ha una mano tesa, così facendo lo si incoraggia a fare l’elemosina e a non lavorare per avere lo stesso risultato. Noi abbiamo deciso di prendere i portatori anche se non ne avevamo bisogno, e lo abbiamo fatto per dargli un momentaneo lavoro, per far guadagnare loro un qualcosa che li farà vivere per almeno due settimane, per farli sentire fieri di essere stati utili. Due parole sull’Uganda L’Uganda è un paese meraviglioso con gente semplice e sinceramente sorridente che non è ancora stata contaminata dal turismo di massa. Un turismo limitato e intelligente aiuta di più di uno che propone grandi numeri senza controllo. Consiglio l’Uganda a chi ama la natura, il trekking e gli animali, ma soprattutto a chi sa trovare nella semplicità dell’essere il bello di un’Africa d’altri tempi. Un’Africa profonda e nera, decisamente e fortunatamente fuori dai coloratissimi cataloghi patinati. The jungle creepers that dangle from the trees call to mind the stereotype of Tarzan, a character who was created in these forests and here grew and became immortal. In these immense forests the first things you notice are the sounds of life. Kibale Forest, located in Western Africa – precisely in Western Uganda, close to the border with Congo – is the home to chimpanzees. You can’t do without a waterproof jacket, trekking or trail shoes, a backpack with water and energy food. Some have a pair of binoculars, everyone has their camera. Marching through the forest - You can only enter the forest one group at a time and a briefing on safety and on safeguarding the animals and the environment is compulsory. A trumpet cry nearby reminds us that there are also elephants among the animals of the forest. We walk slowly: our aim is not to travel long distances but to see the chimpanzees. The terrain is comfortable; occasionally it is slippery or muddy, but on average it is level. On the higher branches various kinds of monkeys are showing off. A louder noise makes us look up, and there we see it: one of two chimpanzees that are enjoying a nap on the braches. Close encounters - We hear an unexpected patter: a dark, fleeting shadow walking near us, it jumps onto a tree, punches the trunk with a fist and disappears into the vegetation. Another sound, another shadow. It’s a big chimpanzee walking towards us, stopping at only ten metres from us. It’s the pack leader, the oldest. The guide explains us that the noise he’s just made punching the tree is one of many ways primates signal something to each other. With a last glance at the intruders, the old starts walking and again disappears among the trees. We go back to our base, totalling 5 hours of walking and 15 km. looking for the mountain gorilla - Another forest in the same area. This time we go slightly more to the south, in the mountains. We are in the socalled Impenetrable Forest. Our guides’ machetes cut us a path among the plants. We advance cautiously, following the instructions of the Trackers, the park guardians that each morning fol- low the traces of the animals and advise the guides on how to spot them. It may take several hours to reach the temporary location of the pack. It doesn’t take us long. Preceded by a grunt, we find ourselves face to face with a wonderful gorilla mountain: a beautiful female specimen lying down on a tree ten metres away from us. Another noise, other machete slashes. And another gorilla, a male with its characteristic silver back and big head, crosses our path in the jungle. It hears us and looks at us. We do as we were told during the briefing and avoid its stare, a gesture that tells it we are not accepting the challenge. Another grunt; we see two other mountain gorillas that relax in the grass. Contemplation - By park regulations, we only have one hour to follow and study the gorillas from the moment we first spot them. It is wonderful to be able to observe them going about their everyday activities in their natural environment. “Our” pack comprises 13 elements – we only see seven of them; the large “silver back” male is the biggest and strongest of the males. Such an intense hour flees quickly and the guides take us home. We have given our rucksacks to the porters, for humanitarians reasons, and they give them back. We pay them and give them each an item of clothing or a pair of shoes. I give my pair of La Sportiva shoes to my porter; shoes that have reliably taken me all over the world. ABOUTE UGANDA - This is a wonderful country, inhabited by simple, smiling people, which has not been contaminated by mass tourism yet. Limited and smart tourism is more helpful that a tourism business that favours masses over control. Uganda is a must-go for any nature lover, especially to those who want to be able to enjoy the simplicity of this old-fashioned region of Africa. A deep, dark Africa, thankfully out of the standard routes of glossy travel agency catalogues. www.gorilladibaseartica.com 7-8 / 2014 45 45 eventi / il 15 e 16 ottobre a Monaco, sul lago Tegernsee a cura di: Monica Viganò EOS riparte dalla Germania Seminari con speaker d’eccezione, attività sportive, tour dei retailer di Monaco. Il secondo European Outdoor Summit sarà ospitato dal gruppo tedesco Fachgruppe Outdoor. E conta di replicare il successo svedese del 2013. Preparare il mercato outdoor al cambiamento. Questo l’obiettivo del secondo European Outdoor Summit che andrà in scena il 15 e 16 ottobre prossimi. E che stando alle premesse sembra intenda replicare il successo registrato lo scorso anno. L’edizione d’esordio ha infatti soddisfatto le aspettative dell’EOG che, dopo tre anni di European Outdoor Forum organizzato dall’OSV francese, aveva deciso di “camminare con le proprie gambe” e organizzare un meeting collaborando con partner nazionali. Il risultato, l’EOS appunto, è un meeting itinerante per tutta Europa. E se lo scorso anno è toccato a Stoccolma, dove si sono radunati oltre 300 delegati da 15 paesi, quest’anno sarà la volta del lago Tegernsee di Monaco. Invitati e partner - Il summit è dedicato a brand, key retailer, fornitori, media e società di servizio che durante la due giorni Monaco. È una delle aree outdoor più belle della Germania e sorge in una valle idilliaca ai piedi delle Alpi. Da oltre 150 anni la valle è una meta rinomata in tutto il mondo grazie ai servizi che offre, soprattutto per gli amanti delle attività outdoor. È in pratica un mix tra lago, montagne e cultura bavarese. Tra gli edifici più celebri di Tegernsee spicca il Seeforum Rottach-Egern che ospiterà varie conferenze dell’EOS 2014. Con un ampio ingresso e spaziose aree esterne oltre a svariati spazi multifunzionali, il Seeforum è un luogo di prestigio per organizzare meeting e incontri di lavoro. Da segnare in agenda - Anche quest’anno il programma di contorno del Summit si preannuncia ricco. Tra le attività previste spiccano la visita alla ditta WL Gore e un retail tour a Monaco. In particolare quest’ultimo porterà i partecipanti nei migliori negozi sportivi della città con l’intento di conosce- Il Conference Hotel Bachmair am See proposto ai partecipanti dell’EOS avranno la possibilità di studiare e definire il futuro del mercato outdoor. Il meeting è infatti un’ottima piattaforma per creare relazioni, per partecipare a seminari educativi, per approfondire tematiche chiave e per interagire con opinion leader del settore. L’EOS è organizzato e supportato dall’EOG e quest’anno è ospitato dal gruppo tedesco FGO (Fachgruppe Outdoor) tra i cui membri spiccano 42 produttori e importatori di prodotti outdoor con un turnover annuale di circa 1,8 miliardi di euro. L’FGO è inoltre membro dell’EOG nonché tra i fondatori della fiera OutDoor di Friedrichshafen. Oltre a rappresentare interessi commerciali, l’associazione si impegna a tutelare l’ambiente preservandolo per le generazioni future e questa combinazione tra business e sostenibilità è uno dei punti chiave dell’EOS 2014. Che è realizzato con il supporto di GoreTex, Ispo Academy e Tatonka. 46 La location - Questa edizione dell’EOS si svolgerà sul lago Tegernsee, nei pressi di re il profilo locale dei rivenditori outdoor, dal piccolo monomarca al più grande retailer d’Europa. Non mancheranno poi sessioni di hiking, tour di mountain bike, uscite in SUP e climbing presso la suggestiva palestra Kletterwald Tegernsee. Quest’ultima, che propone diversi livelli di difficoltà, è integrata nel bosco Oedberg. Da segnalare anche il FAM Trip: i partner di Tagungserlebnis Tegernsee invitano i partecipanti all’EOS alla scoperta di nuove location “outdoor oriented” dove è possibile organizzare eventi professionali. L’iniziativa è rivolta a decision maker impegnati nell’organizzazione di eventi quali presentazioni prodotto, sessioni di training, sales meeting e press event. Infine imperdibili le discussioni e i seminari che animeranno tutti i giorni di manifestazione e che rappresentano il cuore del programma. I meeting (vedi box) vedranno l’intervento di speaker attentamente selezionati che analizzeranno varie tematiche legate al mercato. Come sempre, infine, Outdoor Magazine è media partner di questa importante iniziativa. 7-8 / 2014 www.europeanoutdoorsummit.com Esterno del Conference Centre Seeforum 15th-16th October by lake Tegernsee, near Munich EOS starts again from Germany Seminars with exceptional speakers, sport activities and a retail tour in Munich: these are the ingredients for the second European Outdoor Summit, which will be hosted by the German group Fachgruppe Outdoor. Counting on matching last year’s success. To prepare the outdoor market for change. This is the goal of the second European Out-door Summit that will be held on October, 15th-16th. There are all the premises for repeating last year’s success. The EOG were very happy with the first edition. The group had decided to go solo and to work with international partners after having organised the European Outdoor Forum with the French OSV for three years. The result has been the EOS, a “wandering” meeting that will be held all over Europe. Last year the event was held in Stockholm, where more than 300 delegates from 15 countries met. This year the location will be lake Tegernsee in Munich. Guests and partners - The summit is dedicated to brands, key retailers, suppliers, media and service companies. They will be able to take advantage of two days of training, networking and shaping the future of the European outdoor industry. Besides extraordinary speakers, critical key-note topics and educational seminars, the summit is a platform for networking, informal meetings and is a unique possibility to interact with the opinion leaders from the outdoor industry. The EOS is initiated and supported by the European Outdoor Group and this year it is hosted by the German Outdoor Group FGO (Fachgruppe Outdoor). Its members include 42 leading German manufacturers and importers of outdoor goods and equipment, with a combined annual turnover of 1.8 billion euros. The FGO is a member of the EOG and one of the founders of the OutDoor fair in Friedrichshafen. In addition to representing commercial interests, the FGO is dedicated to the responsible management of natural resources to safeguard them for future generations in the context of sustainability – and this combination of business and sustainability is one of the key topics of European Outdoor Summit 2014. The latest edition is organised in partnership with Gore-Tex, Ispo Academy and Tatonka. The location - Tegernsee near Munich is one of Germany’s most beautiful regions for outdoors activities. It lies in an idyllic location at the foothills of the Alps. For over 150 years, the Tegernsee Valley has been a popular destination, attracting discerning international guests with its quality facilities and services – especially for all kinds of outdoor activities. This is a unique valley with its lake, mountains and real Bavarian culture at the foothills of the Alps. Among the main structure there’s the Seeforum Rottach-Egern, which will host the EOS. It’s a conference venue in a class of its own with an unmistakable atmosphere. With the spacious foyer and outside areas, the Seeforum represents a prestigious place to meet, learn and discuss. Save the date - Also this year, the program of the EOS will be very rich. Among the proposals there are a visit to the WL Gore company and a Munich retail tour. The latter will bring you to visit best-practice sports shops and gain knowledge on a wide variety of retail concepts. From the small flagship store to the biggest European outdoor retailer, you’ll be able to see all aspects of retail presentation. Also part of the program will be activities such as hiking, mountain biking tours, SUP sessions and climbing in the Kletterwald Tegernsee, a high-ropes centre which is integrated into the existing Oedberg mountain forest. The high-ropes centre offers varying levels of difficulty, so everyone can push themselves to their personal limits. Last but not least, the FAM Trip: the partners of “Tagungserlebnis Tegernsee” will invite you to discover new, attractive outdoor-themed event locations for professional events in the Tegernsee Valley and to experience the high quality of the various service providers. The target audience comprises company decision makers for events of all types such as product presentations and training sessions, sales meetings or press events. Of course you have to mark in your agenda the discussion panels and the seminars that are going to light up the Summit (see box) and that are going to be managed by speakers, who have been carefully selected from both inside and outside the outdoor industry. They will give you unique insights on various topics that will help, inspire and engage you. Outdoor Magazine is media partner of the initiative. → pag 48 Sopra la Tegernsee Valley. A fianco alcune delle attività outdoor praticabili in quest’area Il cambiamento demografico e i suoi effetti sul mercato outdoor Speaker: professor Ulrich Reinhardt (Bat Foundation For Future Studies) Il cambiamento demografico ingluenza la società, il tempo libero, i viaggi e persino i comportamenti del consumatore. Il professor Reinhardt è specializzato nello studio della demografia e dei cambiamenti dei modelli di business. Oltre ad essere Scientific Head della BAT Foundation for Future Studies, detiene una cattedra all’università di scienza applicata di Westcoast / Heide ed è relatore in diversi altri atenei. È inoltre membro della World Future Society e del Future Council del primo ministro dello stato tedesco di Schleswig-Holstein. È poi membro del consiglio dello Stifterverband der Deutschen Wissenschaft e del Nordmetall Stiftung. Ha all’attivo numerose pubblicazioni su tematiche di rilevanza internazionale come “United Dreams of Europe” (2011), “Freizeit-Monitor” (2013) e “Generationenvertrag statt Generationenverrat” (2013). È infine co-editore del giornale scientifico “European Journal of Futures Studies”. Demographics The demographic change and its effects on the outdoor market. Speaker: professor Ulrich Reinhardt (Bat Foundation For Future Studies) “What changes can we see in society, leisure, travel and also consumer behaviours within the demographic change” are professor Reinhard’s main scientific fields. He is Scientific Head at the BAT Foundation for Future Studies, holds a professorship at the University of applied science Westcoast / Heide and is lecturer at different universities. He is a member of the World Future Society and of the Future Council of the prime minister of the German state Schleswig-Holstein. He is a member of the Board of Trustees of the Stifterverband der Deutschen Wissenschaft and the Nordmetall Stiftung. His publications are various: “United Dreams of Europe” (2011), “Freizeit-Monitor 2013” and “Generationenvertrag statt Generationenverrat” (2013) as well as “30. Tourismusanalyse” and “Blickpunkt Zukunft” (both from 2014). Furthermore he is co-editor of the scientific journal “European Journal of Futures Studies”. Ulrich Reinhardt ph_Tegernseer Tal Tourismus GmbH Demografia some SCHEDULED SEMINARS ph_Stort alcuni SEMINARI IN PROGRAMMA Urban Outdoor La trasformazione di aree outdoor, l’attivazione di ambienti urbani e le nuove tendenze sportive in ambito outdoor Speaker: Oliver Vanges (Danish Foundation for Culture & Sports Facilities) Vanges è uno dei massimi esperti europei nelle nuove idee correlate alla cultura, al tempo libero e alle infrastrutture sportive. È in grado di studiare come combinare la domanda architettonica con l’attenzione sociale per creare nuove e migliori opportunità per le persone che abitano una determinata area. Il target del mercato outdoor e la sua consapevolezza riguardo tematiche ambientali e sociali Speaker: professor Dr Michael Braungart (ceo EPEA Internationale Umweltforschung GMBH) Il curriculum del professor Braungart rispecchia la nascita e lo sviluppo di prodotti eco-friendly e di come possono combinare funzionalità e senso estetico. Per oltre 25 anni, Braungart ha lavorato come consulente e ricercatore per società e organizzazioni attive in svariati ambiti e impegnate nello studio di prodotti che avessero un certo impatto ecologico. Suoi i contributi nella definizione di beni e processi che non causano danno all’uomo e alla natura ma che, al contrario, contribuiscono al loro benessere. È fondatore e ceo di “EPEA Internationale Umweltforschung GmbH” (Amburgo), cofondatore e responsabile scientifico di “McDonough Braungart Design Chemistry” (Charlottesville, Virginia, USA), fondatore e responsabile scientifico dell’“Hamburger Umweltinstitut” e detentore di 4 cattedre in diverse università d’Europa. Ha inoltre all’attivo varie pubblicazioni come “Hannover Principles of Design: Design for Sustainability” che ha fornito le linee guida per la World’s Fair di Hannover del 2000. È infine co-autore di due libri scritti insieme a William McDonough: “Cradle to Cradle: Remaking the Way We Make Things” nel 2002 e “The Upcycle: Beyond Sustainability – Designing for Abundance” nel 2013. Da ultimo, ha conquistato molti awards e nel 2013 ha ricevuto una cattedra onoraria dal TU München e dall’Hasselt University (Belgio). La Regione Alpina Come la regione alpina reagisce alle varie influenze? Speaker: in via di definizione 48 7-8 / 2014 “Quo vadis POS?” - Changes in customer behaviour. Speaker: To be defined Oliver Vanges Transparency The outdoor industry’s target group and its awareness to environmental and social issues. Speaker: professor Dr Michael Braungart (ceo EPEA Internationale Umweltforschung GMBH) The CV of Prof. Dr. Braungart reads like the history of the development of eco-effective products and how they can be developed in an intelligent way as well as with aesthetic design. For more than 25 years he has been involved with research and consultancy for eco-effective products for companies and organizations from different branches - i.e. products and production processes that are designed for closed loops and do not harm man or nature, but rather contribute to their wellbeing. As founder and scientific ceo of “EPEA Internationale Umweltforschung GmbH” in Hamburg, co-founder and scientific head of “McDonough Braungart Design Chemistry” (MBDC) in Charlottesville, Virginia (USA), founder and scientific head of the “Hamburger Umweltinstitut” (HUI) and holder of four academic Michael Braungart chairs at different European universities he knows the complexity of his field of work from a business and at the same time a scientific level. This is shown in many different publications as well, such as “Hannover Principles of Design: Design for Sustainability”, which served as the development guidelines for the World’s Fair in Hannover in 2000. He also co-authored two books with William McDonough: “Cradle to Cradle: Remaking the Way We Make Things” in 2002 and “The Upcycle: Beyond Sustainability – Designing for Abundance” in 2013. Besides receiving several awards, in 2013 he was awarded an honorary professorship from TU München and from Hasselt University (Belgium). ph_Edith Stenhuys Trasparenza Transformation of outdoor areas, activating urban environments and new trend sports within the outdoor area. Speaker: Oliver Vanges (Danish Foundation for Culture & Sports Facilities) The Development Consultant of The Danish Foundation for Culture and Sports Facilities is one of Europe’s leading experts in new ideas in culture, leisure and sports facilities. He can answer questions like “How can we combine architectural and functional demands within our cities with inspirational field to create more, better and even new opportunities for activity for the people living in different areas?” Digitalization Digitalizzazione “Quo vadis POS?” - Cambiamenti nel comportamento dei consumer Speaker: in via di definizione Urban Outdoor Alpine Region How does the Alpine region react to the identified influences? Speaker: To be defined ph_Rolf Kaul ph_Bernd Ritschel ph_Rolf Kaul → da pag 46
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