ECONOMIA GIORNALE DI BRESCIA SABATO 26 LUGLIO 2014 33 VERTENZA BRANDT ITALIA A OGNI LAVORATORE DI ISEO SERRATURE In assemblea il nodo finanziamenti In 16 anni «premi» per 20mila euro ■ Si è svolta a Brandico, nella sede Optiverde, l'assemblea dei lavoratori della Brandt Italia. La società sta cercando finanziamenti per far partire l'attività di riciclo. Un primo finanziamento di 1, 5 mln arriveranno dal fondo regionale Frimm. Due banche finanzieranno 2.5 milioni. Al momento sono state autorizzate delibere pari al 70% di questa cifra. ■ Grazie agli accordi aziendali, alla Iseo Serrature di Pisogne sono stati erogati come premio di risultato oltre 20mila euro pro capite, dal 1998 al 2014. Lo segnala Duilio Picinelli, delegato Fim. «È uno degli effetti della catena di relazioni industriali che negli anni ha permesso di vincere sfide difficili per il lavoro, il territorio e l'occupazione, grazie al dialogo». ASSOCIATO CDO BRESCIA Atb, Rubino rilancia e cambia l’azienda Il piano del nuovo ad: taglio dei costi ed esternalizzazione delle produzioni a minore valore aggiunto. Nel 2013 i ricavi scendono a 88 milioni, ma il 2014 parte con un +20% Vendite giù del 15%: BM Vobarno Tubi corre ai ripari per non perdere quote RONCADELLE L’idroeletrico e il petrolchimico sono e resteranno il core business di Atb Riva Calzoni, non fosse altro per il fatto che insieme rappresentano poco meno del 99% del fatturato. Ma ora la società di Roncadelle accelera il processo di diversificazione, peraltro in atto già da alcuni anni, aprendo la strada a nuovi prodotti di nicchia, meno «pregiati» e sviluppando i settori del nucleare e dell’eolico. Il piano industriale varato Domenico Rubino, il nuovo amministratore delegato della Fintro spa (holding del gruppo Trombini), ha portato allacreazione di nove «centri di profitto» con un ampliamento del catalogo prodotti dell’«oil&gas», ma soprattutto ha focalizzato le capacità produttive dell’azienda sulle attività «core», ad alto contenuto tecnologico, privilegiando l’outsourcing per quelle produzioni considerate «non core». In poche parole Rubino vuole ottimizzare i costi fissi, creando una struttura più snella e competitiva. Si tratta di una ristrutturazione imposta dalla crisi che ha colpito il settore in questi anni. L’esercizio 2013 si è chiuso con una perdita di 1,4 milioni che si aggiunge a quella del 2012 di quasi 1,3 milioni. Il valore della produzione in tre anni si è molto ridimensionato passando dai 115 mln del 2011 ai 94 del 2012, fino agli 88 mln del 2013. Ma il 2014 è iniziatobene, nel primotrimestre l’incremento è del 20%. Il piano industriale è stato presentato ai sindacati e prevede un forte taglio di costi e forza lavoro: sono 65 i lavoratori chesi trovano in cassa integrazione straordinaria (sui 283 dipendenti della società). «Il piano è il risultato di una profonda analisi sui processi produttiviaziendali per capire esattamente cosa produrre internamente e cosa esternalizzare - VOBARNO «L'annata che si chiude è stata contrassegnata da una congiuntura economica sfavorevole, sia a livello nazionale che mondiale. L'anno 2013 è stato caratterizzato da una profonda crisi determinata dalla diminuzione dei prezzi di vendita correlati ad una diminuzione delle tonnellate prodotte e vendute. Infatti la politica aggressiva di alcuni player mondiali ha senz'altro penalizzato il presente bilancio ma si ritiene che questa non potrà certamente continuare per un ulteriore periodo tenuto conto che il mercato dovrà trovare un nuovo equilibrio tra produzione mondiale e prezzi di vendita. Peraltro il Gruppo Borusan ha deciso di non perdere ulteriori quote di mercato per cui sta adeguando i propri prezzi all'andamento generale». Con queste parole Borusan Mannesmann Vobarno Tubi ha commentato le proprie performance economiche nel 2013, un esercizio contraddistinto da una riduzione del 15% del fatturato e da un incremento delle perdite. Il produttore di tubi in acciaio, di proprietà dal 2001 del gruppo turco Borusan Mannesmann, l'anno scorso ha messo a bilancio un giro d'affari di 22,60 milioni, con un decremento del 15% rispetto al 2012, ed anche il valore della produzione è sceso del 15%, fermandosi a 22,84 milioni. I costi produttivi, invece, sono calati in misura inferiore, facendo registrare un -12% a 24,01 milioni. Tra questi, i costi delle materie prime sono scesi da 16,95 milioni di euro a 15,88 milioni di euro (-6%), quelli dei servizi a 3,70 milioni (-11%), mentre quelli del personale sono aumentati del 2% a 4,27 milioni e gli ammortamenti sono saliti del 48% a 1,24 milioni di euro. La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per 1,17 milioni di euro (nel 2012 fu negativa per 403.376 euro). La gestione finanziaria evidenzia oneri finanziari netti per 175.185 euro, sostanzialmente in linea con i 180.070 euro dell'anno precedente, mentre la gestione straordinaria ha un'incidenza, seppur positiva, minima: +12.589 euro. Il risultato ante imposte, infine, è di -1,33 milioni (-580.330 nel 2012), ed il risultato netto è negativo per 1,40 milioni, contro i -645.053 euro del 2012. Stefano Ferrari ayzViv16TjAutIOWDUXWbF2bf2eDvLmcofuy7h3f/k0= spiega l’ad Rubino -. Abbiamo concentrato a Roncadelle tutte le produzioni ad alto valore aggiunto, il resto affidato ad aziende in Italia e all’estero». Taglio dei costi fissi, esternalizzazione, flessibilità interna ai diversi reparti, ma soprattutto sviluppo di nuovi business. «Abbiamo ampliato il catalogo "oil&gas" - spiega Rubino - affiancando l’offerta di corpi a pressione di grosse dimensioni con prodotti di piccole dimensioni, meno pregiati (prodotti subsea, process packages, scambiatori di calore)e con una strategia più aggressiva anche nelle rinnovabili, non più solo limitata alle forniture di apparecchiature idromeccaniche, sviluppando maggiormente l’eolico». Nell’eolico Atb ha acquisito una partecipazione di minoranza (il 40%) nella tedesca S&G Engeneering gmbh, che possiede il know how per la realizzazione di turbine eoliche con potenza da 500kw a 2.700 kw. Atb svilupperà l’eolico soprattutto in Inghilterra, per questo è stata costituita a Londra la Atb Wind ltd in partnership con un socio inglese. Il nucleare non è stato abbandonato, nonostante l’incidente di Fukushima abbia ridimensionato le opportunità del settore. Atb si è concentrata nelle attività di «decomissioning», ovvero le attività di smaltimento delle scorie. Tra il 2013 e il 2014 sono state vendute ad Arewa i primi 15 contenitori in acciaio «cask» per il trasporto e lo stoccaggio di combustibile nucleare esausto. Tra i dati del conto economico riclassificato il Mol è stato pari a 2,3 mln (era di 2,9 mln nel 2012); l’Ebit è di 444mila euro. La perdita ante imposte è di 1 milione. Roberto Ragazzi 3 r.ragazzi@ giornaledibrescia.it ATB RIVA CALZONI Spa FINTRO Spa Bilancio Bilancio consolidato Dati in milioni di euro Dati in milioni di euro 2013 Fatturato 2013 2012 Fatturato 2012 88,2 94,4 187,7 202,1 Ammortamenti 1,9 2,7 Ammortamenti 7,5 11,6 Saldo Fin. Netto -0,9 -2 Saldo Fin. Netto -3,3 -4,4 2,3 2,9 Mol 14,6 17,7 -1,3 -1,2 Utile Netto -7,3 0,4 283 289 1.693 1.511 Mol Utile Netto Dipendenti Dipendenti Il gruppo ■ Il gruppo guidato da Sergio Trombini sta affrontando una fase di ristrutturazione importante. Il gruppo conta quasi 1.700 dipendenti di cui più di 500 in provincia IL GRUPPO TROMBINI Per la holding Fintro un rosso di 7 milioni ARTOGNE Oltre 7 milioni di euro, il primo «rosso» davvero pesante per il gruppo guidato da Sergio Trombini. Il bilancio della Fintro spa consolida una fitta ragnatela di piccole realtà che operano in settori molto diversi. Colonne portanti del gruppo sono la Semat di Artogne (settore costruzioni infrastrutture ed appalti con le controllate, Semat Appalti, Semat Engeneer, Steel Service, Btb, Semat Autotrasporti) e la Atb Riva Calzoni (con le sue controllate nel mondo). Accanto ad esse ci sono attività legate al settore turistico come la Terme di Boario spa che a sua volta controlla il Grand Hotel Boario Terme spa e l’Hotel Rizzi; la Dg Engineering and contracting llc che opera nel Nord Africa; la Dg Impianti Industriali spa (progettazione piccoli progetti chiave in mano); l’Arci India Pvt ltd, che si occupa per Atb del mercato indiano; l’Atb Smat Steel Works. Infine ci sono la Immobiliare Trombini (con il Grand Hotel Rosa Camuna), la Semat Commerciale, la Elimast (trasporti con elicottero); la Energia Verde spa (attività legate al teleriscaldamento). Il bilancio consolidato evidenzia un patrimonio netto di circa 66,7 milioni ed un indebitamento finanziario netto di 76,5 milioni. Nel 2013 il valore della produzione è stato pari a 187,7 milioni (era di 202,1 milioni nel 2012); il Mol è di 14,6 milioni (era di 17,7 mln) il risultato operativo è postivo e pari a 5,6 mln; mentre gli ammortamenti sono pari a 7,5 mln. La perdita di 7,3 milioni di euro è dovuta per 5,8 milioni all’impatto della valutazione a patrimonio netto della controllata Energia Verde spa (partecipata al 54,2%).
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