Il giornalino scolastico 2013/2014 Scuola media Bra o d n o m a p p a Il m Z I RA GA progetti sport interviste musica arte concorsi solidarietà lingue straniere religione incontri ZI D LTE E L L ’A RNAT I VA Il “Mappamondo” è il giornalino scolastico che nasce con la collaborazione dei ragazzi dell’attività alternativa alla religione cattolica. Viene pubblicato a fine anno scolastico ed ha lo scopo di dare visibilità a tutte le attività svolte dai ragazzi di tutto l’istituto, durante il corso dell’anno: dalla partecipazione ai laboratori, alla visione di film tematici, dagli incontri e conferenze su argomenti sociali e solidali, alla partecipazione alle manifestazioni cittadine, ai concorsi a premi e alle visite guidate sul territorio. Solidarietà è stato l’argomento più trattato: attraverso numerose attività ci siamo avvicinati a uomini, donne e bambini provenienti da vari luoghi del Mondo che ci hanno fatto conoscere realtà di vita diverse dalla nostra. Abbiamo ascoltato le parole di personaggi esemplari come Malala Yousafzai, Nelson Mandela, Anna Frank, Papa Francesco, Tiberio Bentivoglio e Giovanni Impastato e molti altri che ci hanno insegnato quanto sia importante apprendere il significato delle parole “Libertà”, “Giustizia”, “Conoscenza”, “Rispetto” ed “Amore” e quanto sia fondamentale salvaguardare i diritti umani di tutti i popoli della Terra. Durante le attività, ci siamo confrontati, abbiamo discusso esprimendo ognuno le proprie idee, imparando anche l’importanza del confronto. Il progetto è stato intenso, interessante, costruttivo; alcune lezioni sono state molto piacevoli e divertenti, anche perché ci siamo occupati della progettazione e creazione di cartelloni sui quali abbiamo documentato i temi trattati, trasmettendo a tutti i ragazzi dell’istituto messaggi profondi. Quest’anno tra le pagine troverete un inserto “ragazzi” che contiene uno spazio di curiosità e aforismi, uno sui colmi e barzellette ed infine uno spazio giochi. Con la speranza che troviate il nostro giornalino interessante, vi auguriamo buona lettura e buone vacanze. Al prossimo anno! dio stu o l l a o t t i Dir Un bambino, un insegnante, una penna e un libro po ssono cambiare il Mo ndo Abbiamo iniziato l'anno scolastico scrivendo sulle lavagne di ogni aula del nostro istituto questa frase: Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il Mondo. istruita”. Malala concluse così il suo intervento: “dateci penne per scrivere prima che loro mettano armi nelle nostre mani”. Queste sono le parole di Malala Yousafzai, una studentessa Pakistana, candidata al premio Nobel per la pace, nota per il suo attivismo nella lotta per i diritti civili e per il diritto allo studio delle donne della città di Mingora nella valle dello Swat, dove un editto dei talebani ne ha bandito il diritto. All'età di tredici anni, è diventata celebre per il suo blog da lei curato per la BBC nel quale documentava il regime dei talebani pakistani contrari ai diritti delle donne e la loro occupazione militare del distretto dello Swat. Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente ferita alla testa e al collo da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui tornava da casa a scuola. Successivamente ricoverata all'ospedale militare di Peshawar è sopravvissuta all'attentato. Il 18 luglio, precedente l'attentato, Malala fu invitata ad un incontro dell'ONU: durante il suo discorso spiegò al Mondo l'importanza dell'istruzione di ogni bambino, sopratutto nei paesi dove ci sono lotta, guerra e povertà. “Gli estremisti hanno paura di penne e libri, il potere dell'educazione li spaventa, hanno paura del cambiamento, paura dell'uguaglianza che potrà avvenire in una società 2 Dalle savane pericolose del Kenya, ai sentieri tortuosi delle montagne dell'Atlante in Marocco, dal caldo soffocante del sud dell'India, ai vertiginosi altopiani della Patagonia, questi bambini sono uniti dalla stessa ricerca, dallo stesso sogno. Quasi istintivamente sanno che il loro benessere, anzi la loro sopravvivenza, dipenderà dalla conoscenza e dall'istruzione scolastica. E come dice un vecchio saggio la penna è più potente della spada. Abbiamo diffuso tra i banchi della nostra scuola media la storia di Malala perché i ragazzi sappiano e capiscano l'importanza delle parole: conoscenza, sapere, istruzione. In molte parti del Mondo, il terrorismo, la guerra, i conflitti e la povertà impediscono ai bambini di andare a scuola, anche perché come dice Malala, bambini istruiti rifiutano di combattere. Per questo motivo abbiamo deciso di partecipare con i nostri ragazzi alla proiezione del filmdocumentario “vado a scuola” di Pascal Plisson, che narra la toccante storia di quattro bambini, provenienti da angoli del pianeta differenti, ma uniti dalla stessa sete di conoscenza. Jackson, Zahira, Samuel e Carlito sono i protagonisti del film costretti ad affrontare innumerevoli ostacoli, spesso pericolosi distanze enormi da attraversare, serpenti, elefanti, ma anche banditi – per raggiungere la scuola. Quattro destini che si intrecciano, quattro storie piene di speranza, accomunate da una incrollabile fiducia sul futuro e da una contagiosa gioia di vivere. Dopo la visione del film abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi di raccontarci le loro riflessioni e opinioni sull'argomento. “Questo documentario mi è piaciuto molto. Ho capito quanto sono fortunato di poter andare a scuola e soprattutto di raggiungerla senza fatica e con le comodità di cui disponiamo nella nostra società. Ora che so che nel mondo esistono situazioni come quelle dei protagonisti del film, non lamenterò più la voglia di alzarmi presto al mattino per andare a scuola perché ora so che in quello stesso momento, qualche bambino dall'altra parte del Mondo è in viaggio da più di 2 ore per andare a scuola. Quel bambino come me vuole essere istruito perché anche lui sa che istruito potrà raggiungere il suo scopo e cambiare la sua situazione di vita”. senza credere che potrebbe cambiare la nostra vita. Penso che dovrò impegnarmi al massimo, sfruttando le mie capacità per rispetto di me, della mia famiglia che contribuisce ai miei studi e per rispetto di quei bambini che non hanno le mie possibilità”. “Ho riflettuto molto dopo la visione del film ed ho notato la differenza di come questi ragazzi vivano la scuola seriamente, con impegno e tenacia nonostante le difficoltà del percorso per raggiungerla. Inseguono il sogno di poter cambiare la loro vita e il proprio futuro a differenza di molti di noi che la viviamo in maniera più leggera forse senza alcun interesse, Consigliamo a tutti la visione di “Vado a scuola” ed invitiamo tutti, sopratutto i bambini e ragazzi a riflettere sull'importanza della scuola e dell'istruzione. Ricordiamo la citazione di V. Hugo “ogni bambino istruito è un uomo che si guadagna”. l a n o i t a n r e t Amnesty In PROG ETTI Consapevolezza e responsabilità: ecco le parole chiave che ci hanno accompagnato in quest’anno scolastico mentre trattavamo il tema dell'educazione ai diritti umani. I diritti umani spettano a ciascun individuo in quanto essere umano per il solo fatto di essere nato e non dipendono dalla religione, dalla lingua, dalla provenienza geografica, dall'età o dal sesso. Sono diritti NATURALI poiché ogni individuo li ha dalla nascita; UNIVERSALI poiché appartengono a tutti gli esseri umani; INALIENABILI poiché nessuno ne può essere privato e INDIVISIBILI in quanto inseparabili uno dall’altro. Ogni insegnante ha il compito di far capire ai propri alunni l'importanza di questi diritti, affinché diventino una guida per il loro agire quotidiano presente e futuro. GIOVANI ATTIVISTI I RAGAZZI DELLA 2°M COLLABORANO CON AMNESTY INTERNATIONAL Amnesty International è un’organizzazione non governativa internazionale impegnata nella difesa dei diritti umani. Lo scopo di Amnesty è quella di promuovere in maniera indipendente e imparziale il rispetto dei diritti umani sanciti nella dichiarazione universale dei diritti umani (DUDU) del 1948 e di intervenire contro gli abusi. Fondata il 28 maggio1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson, l'organizzazione conta oggi oltre 2 milioni di sostenitori, che risiedono in più di 150 nazioni. Il suo simbolo è una candela nel filo spinato. Quest'anno noi ragazzi della 2° M, Continua a pag.4 3 abbiamo part ecipat o ad un’iniziativa promossa da Amnesty specificamente alle scuole: Amnesty Kids. È un progetto di educazione ai diritti umani che ha l'obiettivo di fornire a tutti noi le competenze necessarie per una partecipazione attiva nella società. Il progetto ha anche lo scopo di portare i ragazzi a collaborare tra loro, confrontandosi sui differenti punti di vista per diventare più consapevoli e responsabili delle proprie idee e azioni. Che cosa comprende il kit? Aderendo all’iniziativa Amnesty Kids, ci è stato inviato un Kit didattico che è composto da una guida per l'insegnante con numerose proposte di attività sui diritti umani da svolgere in classe, una copia del quaderno “ Storie che cambiano il mondo” destinato ad ogni alunno, ed altro materiale associativo. Inoltre durante l'anno scolastico alle classi che aderiscono sono inviate le “ Azioni Urgenti Kids” cioè le proposte di attivazione su campagne e azioni in corso di Amnesty International. Nel mese di dicembre ci è arrivata la prima azione urgente; siamo venuti a conoscenza del fatto che il blogger tunisino Jabeur Mejri è stato condannato nel 2012 a sette anni di reclusione con l’accusa di aver “attaccato i sacri valori attraverso azioni o parole” e di aver “attentato alla morale pubblica”. In altre parole, aver espresso online le sue opinioni, ossia aver esercitato il diritto di libertà di progetto? Cosa ne pensano i ragazzi del Amnesty ci ha aperto gli occhi,ci ha mostrato le persone meno fortunate, ma soprattutto ci ha fatto capire che anche noi ,nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per loro. Rebecca Questo percorso è stato molto istruttivo e coinvolgente. Quando ho saputo che Jabeur Mejri è stato liberato mi sono sentita orgogliosa perché anche io ho contribuito alla sua scarcerazione scrivendo la lettera al presidente della Tunisia. Egle Ho trovato questo percorso molto interessante. Inviando la lettera al presidente tunisino, ho potuto partecipare alla scarcerazione di un uomo innocente , e che nonostante la distanza geografica tra di noi sentivo vicini i suoi pensieri , le sue parole , le sue emozioni. Federica Questo progetto mi è piaciuto molto perché ho imparato cosa sono i diritti umani. Ho conosciuto diverse realtà come la storia di Malala che mi hanno fatto riflettere sui temi di libertà e giustizia. Sara Partecipando al progetto Amnesty Kids, ed inviando le nostre lettere siamo riusciti a salvare un blogger innocente dalla prigione. Loreta e Alessia 4 espressione, gli è costato la libertà. Amnesty ci ha chiesto di scrivere una lettera ed indirizzarla al primo ministro tunisino per chiedere che Jabeur venisse liberato. Dopo aver discusso sull'argomento, sviluppato idee e opinioni abbiamo scritto la nostra lettera ed inviato il materiale. Nei primi giorni di marzo la professoressa ci ha dato la notizia che grazie alle nostre lettere e a quelle scritte da migliaia di alunni e alunne appartenenti a diversi stati e nazioni finalmente Jabeur Merjri è stato liberato! In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, siamo stati invitati a realizzare un fiore per fermare la violenza contro le donne. I nostri lavori sono esposti in un cartellone al primo piano della nostra scuola. C.C.R. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è un progetto educativo volto a favorire la partecipazione attiva dei ragazzi alla vita nella comunità, il senso di appartenenza al territorio e la formazione di una coscienza civica costruttiva. Le elezioni hanno delle scuole elementari. Solidarietà e pace sono stati i temi centrali del primo consiglio nel comune di Bra avvenuto nel mese di Novembre in cui oltre al sindaco, vicesindaco e consiglieri comunali erano presenti anche i nostri ragazzi. “Inizialmente sono stati elencati gli avvenimenti e le manifestazioni che si terranno nella no- dialogo. Accoglie bambini e giovani diversamente abili, musulmani e cristiani, racchiude la profezia di un giorno normale in cui i musulmani e i cristiani vivono da fratelli rispettandosi nelle loro diversità, dialogando in vista di un bene comune: i figli, specialmente quelli più in difficoltà. Offre inoltre attività scolastiche, momenti di aggregazione che promuovono una mentalità nuova di accoglienza e rispetto dell'altro per superare differenze e pregiudizi. Anna e Sara ci hanno spiegato che i ragazzi con problemi fisici e mentali venivano rinchiusi nelle case e mai fatti uscire perchè considerati una vergogna. Adesso invece grazie all'arsenale le persone diversamente abili hanno la possibilità di vivere serenamente senza essere sottovalutati e senza pregiudizi. cadenza biennale. Si comincia con la campagna elettorale: ogni candidato propone le sue idee di cambiamento e rinnovamento, sia in ambito scolastico che cittadino, dopo di che avvengono le votazioni dei rappresentanti che parteciperanno ai consigli nel comune di Bra e in cui verranno discusse le loro richieste. Le ultime elezioni sono avvenute lo scorso anno scolastico per cui i rappresentanti sono tutt'ora: Gandino Matteo (3I), Enaam Kawtar(3L), Gavoci Alfrida (3I), Bruno Simone (2I), Esposito Eleonora (2B), Di Rosa Francesco (3H), Milanesio Giulia (1H) e Porta Lucia (1B) nell'istituto di via Brizio e Alice Quaranta (2C), Stefano Polizzi (2G), Marco Perrotta (3D), Jani Elisa (3E), Casalis Giacomo (2E), Matija Samuel (3G), Pissore Andrea (1M), Elia Alessia (1M), Berruti Edoardo (1D), Ndiaye Fatou (1D) e Cisse Ousmane (1D) a nome del gruppo di via Barbacana e i ragazzi delle classi prime che provengono dal gruppo CCR stra città nei prossimi mesi” – ci spiega Alice Quaranta – “successivamente abbiamo discusso sulla situazione della guerra in Giordania e sugli accadimenti a Lampedusa che riguardano gli immigrati”. Le concittadine Anna e Fabiana hanno invece ricordato la loro esperienza estiva a Lampedusa, dove hanno potuto vivere da vicino il dramma dei migranti che fanno scalo sull’isola. Erano presenti alla riunione quattro ragazze, due di Torino e due di Bra che lavorano come volontarie al Serming di Torino e che ci hanno raccontato la loro esperienza e testimonianza su questi temi. Le torinesi Arianna e Sara sono tornate dalle Giordania, hanno collaborato alla creazione del Serming a Madaba, luogo che nasce per essere segno d'incontro e di vano a tenere desta la vostra curiosità, che è in fondo la voglia di capire meglio la realtà che ci circonda” – ha concluso “Sono esperienze che spero ser- poi l’assessore all’istruzione Giovanni Fogliato, anticipando i temi che saranno affrontati nel corso dell’anno scolastico dai giovani rappresentanti delle scuole primarie e secondarie inferiori cittadine. 5 tà r e v o p a m e T Condividere i bisogni per condividere il senso della vita Ogni anno, l'ultimo sabato di novembre è la giornata nazionale della Colletta Alimentare, organizzata dall’ associazione nazionale “Altro Canto” in collaborazione con la scuola media “Piumati-Craveri-Dalla Chiesa” di Bra e da alcune scuole superiori. Un gesto semplice che fa riscoprire ad un popolo intero la gioia di donare. Da qualche anno il bisogno è ancora più incidente perché la crisi sta aggravando la povertà alimentare nel nostro paese. La giornata della colletta alimentare è giunta alla sua 17° edizione. Anche quest'anno noi ragazzi della scuola media di Bra, abbiamo indossato le pettorine gialle ed abbiamo partecipato da volontari alla raccolta cibo nei supermercati. Hanno partecipato complessivamente 8 insegnanti e 90 ragazzi dimostrando un alto senso civico. Il responsabile del nostro comune è il signor Felice Pautasso che ha presentato il progetto nelle classi. Il meccanismo si ripete ogni anno: nei punti vendita aderenti all'iniziativa, i volontari consegnano all'entrata i “sacchetti della solidarietà” a tutti coloro 6 che intendono partecipare con un gesto di dono. Recuperati i sacchetti, gli alimenti vengono inscatolati e suddivisi per generi ( pasta, olio, legumi, latte, prodotti per l'infanzia, pesce e carne in scatola, e alimenti vari a lunga conservazione). Le scatole vengono successivamente pesate e, al termine della giornata, vengono raccolte dai volontari dell’associazione Altro Canto e portate al banco alimentare più vicino. Qui i prodotti vengono smistati per scadenza e tramite le associazioni presenti sul territorio, giungeranno direttamente alle persone bisognose. I ragazzi, posti all’ingresso del supermercato, erano contenti di distribuire le borse ai passanti, in quanto capivano l’importanza del loro gesto. “All’inizio ci sentivamo un pò smarriti e timidi ma dopo essere stati rassicurati dai volontari della protezione civile abbiamo svolto il nostro lavoro con grande soddisfazione”. Un altro ragazzo racconta: “ E’ stata un’esperienza meravigliosa vedere le persone che si avvicinavano con un sorriso per prendere il sacchetto, ma altre pur- troppo lo rifiutavano ricorrendo a scuse assurde”. La raccolta degli alimenti in tutti i supermercati si è chiusa alle 19:30 in un clima di gioia e solidarietà grazie all’aiuto dei braidesi. L’esperienza è proseguita a marzo con la raccolta cibo in tutte le scuole del territorio. Nel nostro istituto tra il plesso di via Brizio e la sede di Via Barbacana, sono stati donati 283 Kg circa di alimenti. Infine i volontari dell’associazione Altro Canto hanno coinvolto in due momenti i ragazzi della nostra scuola nell’organizzazione del magazzino di Fossano, prima di Natale, e di Macellai a marzo scorso: nella primo incontro i 45 ragazzi sono stati accompagnati dalla prof.ssa Lamberto e nel secondo incontro i 43 ragazzi sono stati coordinati dalla prof.ssa Isu. Il lavoro consisteva nel riorganizzare gli alimenti per tipologia in modo da ottimizzare la distribuzione nei vari punti di aiuto della città della provincia Granda. Presenti a questa giornata i volontari della Protezione Civile che hanno parlato ai ragazzi sull’importanza del loro lavoro. In caso di situazioni di pericolo e di calamità naturali essi sono sempre presenti, per svolgere compiti di diverso genere, ad esempio per allestire campi e luoghi di accoglienza, per rendere disponibili i viveri, ma anche per la pulizia degli alvei fluviali. Collaborano inoltre con associazioni solidali e di beneficenza e supportano le amministrazioni comunali per la vigilanza e la sicurezza durante eventi e manifestazioni cittadine. Per loro essere presenti come associazione alla giornata della colletta alimentare è come vivere un momento di gioia e serenità, ma non sempre è così; infatti, al mutare delle situazioni, ad esempio in un momento di emergenza, per un volontario “solidarietà” è sintomo anche di coraggio e determinazione; importante è gestire le emozioni durante le situazioni di pericolo, essere freddi e distaccati dagli eventi per non lasciarsi sopraffare dal panico. zzi Le riflessioni dei raga di crisi, povertà e dati Ormai da tempo sentiamo parlare anda che ogni volta ci economici sconcertanti, e la dom o fare?” Abbiamo trovaponiamo è “ ma noi cosa possiam a Francesco: quando il cito la risposta nelle parole di Pap ietà, nessu- con solidar bo viene condiviso in modo equo, unità può andare inno è privo del necessario, ogni com Abbiamo riflettuto su contro ai bisogni dei più poveri. partecipazio- oltre alla queste parole, abbiamo capito che are, importanti sono ent alim etta ne alla giornata della coll che ci avvicinano a quelanche altri piccoli gesti quotidiani il giusto valore alle cose le persone più in difficoltà: diamo sopratutto il cibo che che possediamo apprezzandole, tare via perché troppo. mangiamo, senza sprecare o but ere felici, meditando sulSforziamoci di vivere bene e di ess ancora scegliere ciò che la fortuna che abbiamo di poter tutte le persone a rifletteintendiamo mangiare. Invitiamo e parole di Papa Francere più spesso su questo tema e sull lla sensazione piacevole sco, se non avete mai provato que o di partecipare. Per noi è di gioia nel donare, vi consigliam lavoro, amicizia, sorrisi e stato bellissimo: una giornata di conosci, uno scambio gesti d'amore da parte di chi non equo che ti riempie di felicità. Consegna degli attestati per la partecipazione alla giornata della colletta alimentare L'11 febbraio i ragazzi che hanno partecipato come volontari alla giornata nazionale della colletta alimentare si sono recati nella sala riunioni del consiglio comunale per ricevere gli attestati di partecipazione. Erano presenti all'incontro il sindaco Bruna Sibille, il presidente dell'associazione Altro canto, gli assessori comunali, le associazioni braidesi ( protezione civile, croce rossa, giacche verdi, Caritas, Avis, associazione alpini) gli alunni delle scuola secondaria di 1° e 2° grado e gli insegnanti coinvolti nel progetto. A dare inizio all'incontro è stato il sindaco, Dott.ssa Bruna Sibille, che ha ringraziato tutti i ragazzi per l'adesione all'evento: “ l'attestato di partecipazione converge su un problema molto serio, infatti la mancanza di cibo, la povertà sempre in aumento e la disoccupazione sono problemi che non devono essere affrontati solo nel giorno della colletta, ma tutti i giorni con impegno e dedizio- ne. Bisogna fare del bene ogni volta che se ne ha l'occasione, perché, come diceva Madre Teresa, “tante piccole gocce formano un mare ”, e noi questo mare vogliamo riempirlo di bene. Per raggiungere questo scopo bisogna fare del bene, attraverso il gesto del dono, ma anche regalando un sorriso. “Oggigiorno, in tempi di crisi, cresce anche la diffidenza e la mancanza di fiducia da parte di tutti” ci ha spiegato Don Angelo, “ma se vogliamo un cambiamento per costruire un mondo migliore bisogna voltare pagina e per far questo è necessario riacquistare fiducia, perché se non c'è fiducia nella vita non ci può essere speranza”. “ I poveri li avrete sempre con voi” sono le parole di Gesù, citate da don Angelo per ricordarci che, nel nostro piccolo, non dobbiamo preoccuparci di come 7 Continua a pag.8 risolvere il problema della povertà nel Mondo, ma è solo per condividere un momento di solidarietà con le persone a noi vicine, sentendoci realizzati nel fare del bene. “ Chi dona la vita la trova, chi cerca la vita la perde” attraverso il gesto del dono, noi facciamo del bene a noi stessi, riempiendo il nostro cuore di gioia perché il bene, come il sorriso, è contagioso. IL BENE è BENE TI FA BE PERCHE' NE (Madre Teresa d i Calcut ta) “ Il bene è bene perché ti fa bene” ( Madre Teresa). I ragazzi hanno ascoltato attenti e silenziosi quelle parole, i loro occhi brillavano di speranza per un futuro migliore e noi adulti dobbiamo continuare a sensibilizzarli su questi temi perché loro sono il nostro futuro, la nostra speranza. Successivamente si è passati alla consegna dei diplomi e agli scatti fotografici che hanno dipinto di allegria un piccolo momento di condivisione, di fiducia e di speranza per un nuovo Mondo. Guerra e povertà Lampedusa Estate 2013. Per un gruppo di ragazzi la partenza non ha il solito sapore delle vacanza estive: insieme a Don Giorgio hanno deciso di vedere con i propri occhi cosa accade su una magnifica isoletta italiana del Mar Mediterraneo. Primavera 2014. Samuele, Giulia ed i loro compagni di viaggio incontrano gli studenti delle classi terze della scuola media di Bra per raccontare quell’estate, quell’esperienza vissuta l’estate precedente. Samuele comincia il racconto: innanzitutto parla di Lampedusa, piccola isola italiana che si trova a pochi chilometri di mare dalle coste africane. Anche a lui quell’isola,nell’immaginario, pareva trovarsi molto più vicina alla Sicilia, solo il tragitto realmente compiuto fa crescere la consapevolezza delle vere distanze geografiche. Giunto sull’isola, anche le aspettative ven8 gono puntualmente ribaltate: le immagini che scorrono sugli schermi televisivi e le notizie raccontate dai giornali nazionali si soffermano sull’emergenza sbarchi, sulla cosiddetta “invasione” da parte di centinaia di migranti. Agli occhi di Don Giorgio, di Samuele e dei loro compagni di viaggio l’isola appare invece come un luogo magnifico, turisti a passeggio, bagnanti sulle spiagge incantate che caratterizzano le coste dell’isola e qualche immigrato. Con lo sguardo dell’indifferenza tutto questo spettacolo potrebbe sembrare alquanto normale, una tipica situazione turistica, ma la realtà è invece tristemente un’altra: nel CIE ( Centro di Identificazione ed Espulsione) che si trova in una zona un po’ isolata dell’isola, i “reclusi” sono circa duemila, a dispetto dei duecento previsti per essere ospitati; inoltre non è possibile accedere al centro, se non attraverso difficili e complicate autorizzazioni concesse dal Ministero dell’Interno. Samuele e i suoi compagni si avvicinano al centro, per quanto possibile, per scattare alcune fotografie e rendersi conto di quanto avviene all’interno dell’area recintata da reti e controllata da guardie: dalle immagini si possono vedere i migranti reclusi, le pile di materassi in gomma-piuma, i panni stesi un po’ ovunque. Parlando con alcuni migranti incontrati fuori dal CIE, scoprono che gli immigrati riescono ad uscire durante il giorno attraverso una buca scavata sotto le reti di recinzione per poi rientrare la sera dal portone principale ( sembra tutto molto strano, ma grazie alle leggi italiane può succedere anche questo, ufficialmente “ospiti”, realmente “reclusi” senza alcuna colpa). I ragazzi ascoltano attentamente la testimonianzae pongono numerose domande per scoprire una realtà che spesso i mezzi di informazione rappresentano in modo distorto. religione Come da anni avviene nella nostra scuola, uno degli appuntamenti più importanti, sia per i ragazzi di religione cattolica che per quelli appartenenti ad altre religioni, è la visita al Monastero di Santa Chiara in Bra. Una bellissima comunità di religiose che in fraternità e povertà cercano di vivere il Vangelo attraverso l’ascolto e l’obbedienza al Signore. L’interesse a conoscere i motivi che hanno determinato una scelta di vita così importante, non certo comune ai nostri tempi, fa scaturire una certa “curiosità” in tutti i ragazzi che dovranno prendere nel prossimo futuro delle decisioni fondamentali per la loro crescita, anche spirituale. Riportiamo la cronaca scritta da un’alunna della classe 2B del plesso di via Brizio durante la visita. “Mercoledì 26 febbraio nell’ora di religione, accompagnati dalle prof.sse Assunta Lamberto e Maddalena Ruggeri insieme alla nostra assistente all’autonomia Ludovica, siamo andati in visita al Monastero delle Clarisse dove siamo stati accolti all’interno del parlatorio del convento. La Madre Superiora ci ha salutato ed ha presentato altre due sorelle che sono rimaste a nostra disposizione per rispondere alle domande già scritte in classe, anche se un po’ strane o ovvie per loro. Suor Miriam Libera e Suor Maria Gioia, rispettivamente di 29 anni e 30 anni, ci hanno spiegato con molta gentilezza e pazienza come si svolge la loro giornata tipo. Sono 5 i momenti di preghiera comunitaria durante il giorno: alle 5:45 con le lodi mattutine e segue la Santa Messa, alle 12:00 con l’ora Sesta, alle 15:00 con l’ora Nona, alle 17:15 con il Santo Rosario seguito dai Vespri, alle 20:40 con la Compieta. In questi momenti di preghiera, Visita al Mon astero di San ta Chiara però, anche le persone che non fanno parte della comunità religiosa possono pregare insieme alle monache nella piccola chiesa adiacente al convento. Dalle 14:00 alle 15:00 c’è un’ora di silenzio dove ogni suora si ritira per una meditazione personale o le sorelle più anziane si riposano. Anche se i tempi per la preghiera sono molti, infatti Suor Maria Gioia ci diceva che spesso si svegliano durante la notte per leggere le letture, in tutte le ore rimanenti della giornata lavorano per produrre dei manufatti che vendono e con il ricavato coprono le spese di tutto l’intero stabile. Il “lavorare con le loro mani” per le suore è come condividere la condizione di vita di molti fratelli e sorelle che sono fuori dalla comunità ed è un ringraziamento gioioso, costante e silenzioso al Signore per tutti i doni che ci procura gratuitamente. Il loro operato consiste nel produrre le ostie che distribuiscono alle chiese della zona, producono icone con immagini sacre e pergamene con scritte in gotico, lavori di ricami e messa a punto di corone del rosario. Noi, sbalorditi a sentire tutto questo, ci siamo chiesti come riescono a lavorare così tanto e a trovare il tempo soprattutto per la preghiera! Siamo rimasti impressionati soprattutto da come raccontavano a noi ragazzi le esperienze di vita che hanno avuto prima di fare questa meditata scelta: entrambi si sentivano insoddisfatte di ciò che facevano o avevano, ep- pure lavoravano e studiavano come molti giovani fanno, avevano tutto! Ma, dopo lunghe considerazioni su ciò che sentivano nel loro cuore, hanno deciso di fare questo percorso spirituale per sentirsi più vicine al prossimo e al Signore. Tutto questo ci veniva raccontato con una pace interiore e serenità tale che abbiamo capito chiaramente che la loro scelta è stata dettata da un forte desiderio di cercare la quiete dell’anima. Il complesso attuale braidese è stato costruito nel 1894 ed è composto da un corridoio molto largo sul quale si affacciano 25 celle, anche se le suore sono solo 10, un parlatorio, il refettorio, una cucina ed alcuni locali di servizio; a questa struttura è annesso un giardino, dove coltivano un piccolo orto, e una bella chiesetta, dedicata a Santa Chiara. Le suore hanno spiegato che prima di questa costruzione, le Clarisse vivevano in un altro Monastero fabbricato nel 1633, che fu chiuso con la soppressione conventuale nel periodo napoleonico. Alla fine del colloquio abbiamo fatto una foto tutti insieme per ricordare questa bella esperienza scolastica e le suore, per ringraziarci, hanno regalato a tutta la classe le cialde che utilizzano per produrre le ostie e, contenti, siamo rientrati a scuola. Un grazie di cuore va, da parte di tutti i ragazzi dell’istituto, alla nostra prof.ssa Assunta Lamberto che ci permette di fare queste belle conoscenze utili per le nostre scelte future.” 9 ONTO R F N O C A I RELIGION NTRI PER ERSI INCO IV D O T A Z IZ AGAZZI HA ORGAN TE NEL MONDO. I R O T R E B M A A S AL FES ICA, DON A ASSUNT IGIONI PRO LYAC DI FEDE ISLAM ALIN RAPL E R E S R E LA PROF.SS T IV PADRE CA RA RAJAC TARE LE D CONFRON ONTRATO LA SIGNO T’ANDREA IN BRA, E VERSO LE INTERVIC A N NEO. ATTR IMILITUDINI DEI HANNO IN OCO DI SA ONE PARR A ORTODOSSA A CU R ES R L A E G R E IO C S G E DELLE GIOR CHIES CONO A O L T L E U T D O DI CULTO E P I T ’ H N E I A G S T O I N Z U E Z L S I A DE PRE AG E PAROLE RATE DAI R DELLA SIMBOLOGIA TO INTERESSATI ALL A P E R P E T S I, L LA LORO TRADIZION O STATI MO IZIATIVA UTILE PER OLLARITI, DELLE CRE. I RAGAZZI SON ’IN ATO L HANNO C V E O H A R S C T E O O R R N U O L RANHAN SCRITT O TUTTI CO RVISTE COMPLETE SA ISTATI, ED M V IA R Z E A T R IN G I L E LA. INT E. RIN DEG STRA SCUO ONTRI. LE CULTURAL C O E N IN N I A T L IO S L Z E E A U D FORM A DI Q L SITO LLA RIUSCIT ONLINE SU BORATO A ICATE SULLA COPIA NO PUBBL legalità IL COMUNE DI BRA IN COLLABORAZIONE CON LA SCUOLA DI PACE HANNO ORGANIZZATO ALCUNI INCONTRI, INVITANDO DUE TESTIMONI CHE HANNO RACCONTATO LA LORO STORIA AI RAGAZZI DELLE SCUOLE BRAIDESI. GIOVANNI IMPASTATO E TIBERIO BENTIVOGLIO, PORTANDO AVANTI IL PROGETTO A FAVORE DELLA LEGALITA’, HANNO TRASMESSO IDEALI DI GIUSTIZIA PER COMBATTERE TUTTE LE MAFIE. ATTRAVERSO I LORO RACCONTI, I NOSTRI RAGAZZI HANNO APPRESO L’IMPORTANZA DELL’IMPEGNO DA PARTE DI TUTTI PER AVERE UN MONDO PIU’ GIUSTO COMBATTENTO LA CORRUZIONE, IL CLIENTELISMO, L’EVASIONE FISCALE E LO SPRECO DELLE RISORSE UMANE CON UN CONSEGUENTE SFRUTTAMENTO DEL LAVORO. E’ STATO IMPORTANTE CONOSCERE IL CONCETTO DI DENUNCIA DELLE ATTIVITA’ ILLEGALI CHE SI PUO’ MANIFESTARE ALL’INTERNO DI QUALSIASI AMBITO LAVORATIVO E SOCIALE. I NOSTRI RAGAZZI SI SONO RESI CONTO CHE LA “MAFIA” NON E’ MOLTO LONTANA DALLA NOSTRA REALTA’, MA ATTRAVERSO ATTEGGIAMENTI QUOTIDIANI SI PUO’ CONTRIBUIRE AD INCENTIVARE L’ILLEGALITA’ NELLA NOSTRA SOCIETA’. IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO DELLE CLASSI PARTECIPANTI AGLI INCONTRI E’ STATO DI GRANDE SPESSORE, L’EMOZIONE ERA VISIBILE SUI VOLTI DEI NOSTRI RAGAZZI, SOPRATTUTTO QUANDO SI SONO VERIFICATE DELLE TESTIMONIANZE INASPETTATE DI PERSONE CHE HANNO VISSUTO QUESTO GENERE DI ESPERIENZE E CHE HANNO TROVATO IN QUELL’OCCASIONE IL MODO DI ESTERNARLE. I NOSTRI RAGAZZI SONO DIVENTATI IN QUELL’OCCASIONE, VERI E PROPRI SEMI CHE DIVENTERANNO SENZA DUBBIO I FRUTTI PRELIBATI DI CUI QUESTO MONDO SI DEVE NUTRIRE. 10 rosino elo pet g n A n o c Incontro Mercoledì 30 aprile nella sala del Centro polifunzionale di Bra, le classi II D della media dell’istituto comprensivo Sebastiano Taricco di Cherasco, II E e II G della media Piumati-CraveriDalla Chiesa di Bra (guidati dalle insegnanti Stefania Racca, Claudia Gandino e Paola Chegai), hanno incontrato Angelo Petrosino, autore del libro Il viaggio in Europa di Valentina, che ha rappresentato il filo conduttore dell’esperienza legata al progetto Dal libro alla Lim, dalla Lim al libro. Il progetto rientrava tra quelli proposti nel percorso di formazione: Per non perdere il filo, finanziato dalla fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, particolarmente sensibile all’innovazione educativa e didattica nella scuola e ha coinvolto gli istituti scolastici di Cherasco, Bra, Dogliani e Sommariva del Bosco. ncorsi Musica e co Congratulazioni ai ragazzi dell’indirizzo musicale per le numerose vittorie conquistate al V Concorso Nazionale Virginia Centurione, a Genova , Sestri Ponente, organizzato dalla scuola media Centurione, a indirizzo musicale. I ragazzi, impegnati tutto il giorno, hanno svolto la loro esecuzione sia da solisti che con tutta l’orchestra presso il Teatro Verdi di Genova Sestri Ponente. Molti sono stati i risultati eccellenti portati a casa da quasi tutti i componenti dell’orchestra e l'esultanza dei ragazzi per gli esiti ricevuti è stata GRANDE e l'emozione del mattino si è trasformata in allegria e canti nel ritorno. Ulteriori premi sono stati conquistati dai ragazzi al concorso musicale “ Alpi Marittime” della città di Busca il 19 maggio scorso. Entrambi i concorsi sono stati sicuramente una eccellente possibilità per i ragazzi per misurarsi con se stessi , di fronte a docenti non conosciuti e ad un pubblico di altri alunni , ma anche uno stimolo a mantenere la concentrazione e la serietà dell'impegno per un certo numero di ore. Tutti le classifiche finali con rispettive votazioni sono visibili sul sito della nostra scuola: www.scuolamediabra.it °E BLOG 2 e stre prof.ss to delle no abbiamo iu a ll’ a e zi gra ino Quest’anno nesio e Claudia Gand rso ila urante il co , M D . a e n ri ss a te cl a C ra nti st e o n m m lla g de ne co creato il blo iamo pubblicato on-li di tutte le b b nto dell’anno a , un resoco iche isegni e foto iche ed extrascolast i st riassunti, d la od o m sc lia ve g ti si ia n iz attività e in iamo partecipato. Vi co o.blogspot.it/ bb bloggand alle quali a ! http://filo re e d ve a re anda Musica e canti alla casa di riposo “Cottolengo” Anche quest'anno, com'è tradizione da più di vent'anni ormai, gli alunni della Scuola Media Statale "Piumati-Craveri-Dalla Chiesa" si sono esibiti in un concerto a favore degli anziani ospiti della casa di riposo "Il Cottolengo" di Bra. Quest'anno è toccato agli studenti delle classi II A, II B, II C, III F, armati di spartiti, flauti dolci e tanto entusiasmo. Alcuni alunni della II A hanno anche suonato il violino, la chitarra elettrica e il flauto traverso. La prof.ssa Milanesio Caterina ha accompagnato la performance dei ragazzi con la tastiera elettronica, la prof.ssa Bonardi Antonella ha diretto il coro e i proff. Coraglia Antonio e Preve Valter hanno collaborato suonando il flauto e cantando. L'organizzazione è stata curata dalla prof.ssa Lamberto Assunta. E' stato un bel momento di festa, durato poco più di un'ora, molto gradito dagli anziani, che hanno potuto riascoltare i canti tipici dei loro tempi giovanili, con un repertorio che spaziava dagli anni '20 agli anni '60: "Piemontesina, Aveva gli occhi neri, Reginella campagnola, Papaveri e papere, Marina, Vecchio scarpone" e tanti altri. Purtroppo, la maggior parte degli anziani si trovava sulla sedia a rotelle, ma una di loro, più arzilla, ha accompagnato per tutto il tempo il concerto battendo il tempo con i piedi, fino a lanciarsi, insieme ad alcuni insegnanti e collaboratori, in un vero e proprio ballo, tra valzer, tango e cha-cha-cha. In conclusione del concerto, dopo alcuni bis, sulle note di "O mama, mama", gli alunni, insieme ad alcuni insegnanti, genitori e personale dell'Istituto, hanno formato un lungo trenino danzante con il quale hanno allegramente salutato gli anziani ospiti del Cottolengo, promettendo di tornare il prossimo anno. Tutto è terminato con un graditissimo rinfresco offerto dalla prof.ssa Lamberto. Le suore si sono altresì complimentate con gli insegnanti, non soltanto per l'ottima esecuzione dei ragazzi, ma soprattutto per il loro comportamento rispettoso ed educato. Questa esperienza ha colpito profondamente i ragazzi, felici di aver portato, anche se per poco tempo, allegria e gioia di vivere a coloro che soffrono, imparando che donare arricchisce quanto ricevere. 11 RE ANIE Lingue str "Il Francese: una strategia vincente per una provincia di frontiera" Il tema del convegno che si è svolto a Bra, presso l’Auditorium della Fondazione della CRB nelle scorse settimane fa il punto sull’importanza strategica della lingua, e nello specifico del francese, nella scuola della provincia di Cuneo. In un momento in cui l’economia della nostra regione si sostiene grazie soprattutto ai rapporti economici con la vicina Francia, la necessità della buona conoscenza del francese si impone da sola. Sono intervenuti al convegno il sindaco di Bra, Bruna Sibille, ed i due assessori alla cultura e all’istruzione del comune di Bra, che hanno illustrato quanto per l’economia della città un’apertura verso i mercati esteri rappresenti una forza trainante. Hanno quindi presentato aspetti specifici del mondo industriale il direttore per l’Italia della Michelin, Ing. Massimo Mereta e il direttore della Confindustria Cuneo Dott. Luigi Asteggiano. Entrambi hanno messo in evidenza come il forte rapporto economico del nostro territorio con la Francia permetta di limitare le conseguenze della crisi. L’ing. Mereta inoltre ha fatto presente come la Francia, dopo aver insediato dei grossi centri di produzione nella nostra provincia, in realtà ne sostenga l’attività importandone forti quantità. Il convegno è quindi pro- seguito con interventi relativi all’ambito culturale e scolastico con la Dottssa Yvonne Fracassetti, già direttrice dei servizi culturali dei consolati generali italiani a Lione e a Nizza, del Prof. Ivo Cavallo che ha presentato uno studio sulla diffusione dell’insegnamento del francese in provincia. Ha concluso il convegno Manuela Vico, presidente dell’Alliance française di Cuneo, che da sempre si batte per l’insegnamento della lingua francese dalla scuola primaria all’università. “La lingua francese rappresenta da sempre il passaporto per chi, residente nella nostra regione, ambisce a orizzonti più vasti – ha precisato la Prof. Vico – conoscere la lingua dei nostri vicini è senza dubbio un’opportunità da non trascurare in vista di un lavoro più gratificante per una migliore affermazione professionale.” In particolare per la provincia di Cuneo, la vicina Francia costituisce il naturale sbocco economico e partner privilegiato a tutti i livelli, istituzionale, economico, turistico ed educativo, sarebbe dunque penalizzante per i giovani trascurare questa possibilità in più per emergere dalla crisi. Al convegno ha fatto quindi seguito la consegna dei diplomi DELF a tutti gli studenti della scuola media “Piumatti - Craveri - Dalla Chiesa, del liceo Giolitti - Gandino di Bra e agli studenti delle scuole medie di Dogliani e di Sommariva del Bosco conseguiti nell’anno scolastico 2013. Un riconoscimento particolare hanno ricevuto gli studenti che si sono distinti per i risultati negli esami DELF conseguendo la certificazione DELF A2 e B1 a partire da 90 punti su 100 e la certificazione DELF B2 a partire da 80 punti su 100. sport Come ogni anno vari sono stati gli appuntamenti sportivi : dai tornei di two-ball con le classi prime, alle gare di destrezza e atletica per gli allievi con capacità miste, all’interno delle quali hanno partecipato squadre del nostro istituto contro squadre di altre scuole della provincia. Infine nel mese di maggio, si sono svolte le gare di atletica al campo sportivo di Bra con tutte le classi della nostra scuola. La classifica finale con tutti i risultati ottenuti dai ragazzi saranno pubblicati sul sito : www.scuolamediabra.it 12 IALE UN’AULA SPEC Recentemente nella sede della scuola Piumati-Craveri-Dalla Chiesa di via Barbacana, sono state ritinteggiate numerose aule negli spazi dedicati ai corsi musicali ed è stata ristrutturata un'aula “speciale”, dotata di una lavagna interattiva multimediale, a cui possono accedere tutte le classi. Ciò, in particolare, è di rilievo, perchè il giorno 29 aprile qui si è svolta una importante cerimonia: l’aula è stata inaugurata e dedicata alla memoria di Alessia Gambardella, studentessa, amica e compagna che ha frequentato il corso G fino all'anno scorso, quando, purtroppo, è stata sconfitta da una terribile malattia e ci ha lasciati. All'inaugurazione erano presenti gli assessori Fogliato, Borrelli, Messa, il vicesindaco Lusso. Il sindaco Bruna Sibille , insieme ai cuginetti di Alessia, ha tagliato il nastro tricolore posto all'ingresso della stanza. Quindi i genitori, i compagni, i professori, gli amici sono entrati per ammirare la nuova aula: è accogliente e luminosa, dalle finestre si scorge un magnifico paesaggio di Bra e delle colline e, in quel momento, la luce esterna e il colore interno hanno donato un grande respiro: tutti, con un brivido di commozione, hanno percepito immediatamente quanto quell’atmosfera somigliasse all’immagine della personalità di Ale. Dopo un sentito ricordo da parte del Sindaco, alcuni amici e la professoressa Chegai, con la voce un po’ incrinata, hanno letto brevi frasi tratte da un libro candidato al Salone del libro dei ragazzi cittadino, significative per il messaggio che il ricordo di Alessia potrà costituire per tutti. Assai commovente è stata la lettura di un messaggio in albanese da parte di Robert, dedicato alla nonna e ai genitori di Alessia. Infine, il compagno Singh ha scoperto un quadro con il ritratto a matita realizzato da lui stesso: rappresenta il volto di Alessia, affiancato dalla poesia che la professoressa Bartone le aveva dedicato proprio un anno fa: il testo, così come la storia di Alessia, era stato parte di un progetto con il quale i ragazzi hanno vinto il concorso 2013 “In memoria di Nuto Revelli”. I compagni di classe e gli amici sono molto fieri dell'aula , perché chiunque vi entrerà potrà ricordare il sorriso brillante di Alessia e il messaggio significativo della sua storia. La schiena va a scuola Inaugur azioni Lezioni...multimediali nella 1°B di via Brizio Il giorno 19 maggio i ragazzi della 1°B hanno tenuto una lezione multimediale per inaugurare la nuova LIM, dono del Gruppo Egea, installata recentemente in classe. Ad assistere alla dimostrazione il Sindaco Bruna Sibille, l’amministratore delegato del Gruppo Egea PierPaolo Carini, la Dirigente Scolastica Brunella Margutta, la sua vice Renata Salvano, alcuni docenti del corso e i rappresentanti dei genitori. A turno i ragazzi hanno mostrato alcune caratteristiche della lavagna interattiva multimediale e le infinite possibilità che offre per l’approfondimento delle varie materie scolastiche ad esempio le potenzialità insite nel sistema “touch” e nello schermo interattivo, l’opportunità di condividere con i compagni approfondimenti, ricerche e presentazioni, la connessione a internet e molto altro. Un ringraziamento va al Gruppo Egea, da sempre sensibile e attento alle necessità espresse dalle scuole del territorio, svolgendo un programma a sostegno della formazione dei giovani. Alessia , Alice, Antonella , Giulia 3G - 3D conco rsi Nel mese di aprile si è concluso il progetto “La schiena va a scuola”, promosso in collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Torino e di Bra con l’ASL, l’Ufficio scolastico regionale mirato ad educare i nostri ragazzi a prevenire i danni causati alla colonna vertebrale da comportamenti sbagliati. Da recenti studi portati avanti dall’Associazione dei fisioterapisti Piemonte - Valle d’Aosta, si è notato che sono in forte aumento i casi di problematiche fisiche nei bambini e negli adolescenti: ciò è dovuto sia ad una scorretta postura, anche prolungata nel tempo (magari di fronte alla televisione o ad un computer), sia al peso dello zaino portato sulle spalle. Grazie a questo progetto, giunto alla sua terza edizione, gli alunni delle scuole secondarie di I° grado del Piemonte hanno avuto la possibilità di vedere meglio il problema attraverso alcuni incontri informativi svolti in classe. Il giorno 15 aprile si è tenuta la festa finale al Palazzetto dello Sport del Parco Ruffini di Torino con la premiazione degli elaborati delle 62 classi partecipanti, che erano stati tutti esposti al centro della struttura. Il concorso consisteva nel creare un poster sul corretto utilizzo della schiena. Dopo un piccolo spettacolo educativo che ha coinvolto tutti i ragazzi, alla presenza anche di campioni sportivi come i cestisti Daniele Sandri e Fabio Gianotti, l’argento paralimpico di handbike Francesca Fenocchio, la ginnasta Adriana Crisci, i rugbisti Sergiu Ursache e Roberto Modonutto e le pallavoliste Joelle M’bra e Lucia Morra, sono stati consegnati i premi alle classi. Della nostra scuola hanno partecipato le classi 1B, 1H e 1I del plesso di via Brizio; solo la classe 1B si è recata a Torino, accompagnata dalle docenti Marina Isu e Giovanna Lambiase e Laura Cravero, per ritirare il premio per l’originalità dell’elaborato, sia a livello compositivo che per il materiale utilizzato: tutti personaggi rappresentati sul cartellone sono stati realizzati con dei compact disk. 13 arte Concorso fotografico Nei giorni 19, 20 e 21 aprile 2014, nei locali del “Movicentro”, si è tenuta la XIV Mostra dell’Artigianato Artistico di produzione e servizi organizzata da Confartigianato Imprese – zona di Bra con la collaborazione del Comune e dell’Ufficio turistico. Con questa manifestazione, che da anni si svolge con grande successo di pubblico, si vogliono promuovere le eccellenze del territorio in modo da valorizzare l’artigianato di qualità. L’inaugurazione della rassegna si è svolta sabato 19 aprile alla presenza di tutte le autorità braidesi: il sindaco Bruna Sibille, il vice-sindaco e assessore alle attività produttive Marcello Lusso, il vice presidente della Cassa di Risparmio di Bra Alberto Di Caro, il presidente della Zona di Bra di Confartigianato Andrea Lamberti, il presidente provinciale Domenico Massimino e il vice presidente provinciale Luca Crosetto. La partecipazione di numerose imprese artigiane ha fatto diventare la mostra una grande vetrina per promuovere tutti i loro prodotti di eccellenza: dalla creazione di oggetti di legno, di ceramica, di vetro, di pietra o appartenenti all’arte orafa. Grazie alla maestria degli artigiani, il pubblico ha ammirato tutti i manufatti esposti per la vendita, ma è stato entusiasmato soprattutto dalla realizzazione in diretta di alcuni oggetti unici. Con lo scopo di avvicinare i giovani al mondo dell’artigianato, in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Bra e il Comune di Bra, Confartigianato Cuneo ha organizzato un concorso fotografico rivolto agli studenti delle scuole medie braidesi. La nostra scuola “Piumati-Craveri-Dalla Chiesa” ha accolto l’invito con grande gioia ed interesse; tutti i ragazzi con i docenti delle rispettive classi si sono equipaggiati per ritrarre l’artigiano durante il suo lavoro. Un lavoro che racchiude tutto il genio umano: la pazienza, l’attenzione ai tempi, progettazione, creatività, precisione e non basterebbero queste caratteristiche per definire la figura dell’artigiano che produce oggetti tutti diversi tra loro, a differenza del lavoro meccanico e in serie che genera prodotti identici. Con grande disponibilità e gentilezza da parte degli artigiani contattati per fare le foto, i ragazzi hanno saputo ritrarre i momenti salienti di ogni lavoro attraverso una quantità infinita di scatti, tutti molto interessanti; infatti è stata molto difficile la selezione delle foto da inviare al concorso visto che richiedevano solo 5 foto per ogni classe partecipante. Le foto vincitrici del concorso sono state 6: 5 foto per la “Piumati-Craveri- Dalla Chiesa” ed 1 foto per l’Istituto Salesiano di Bra. Le classi vincitrici sono state: 3G e 2G della sede di via Barbacana, 2L, 2I e 2H del plesso di via E. Brizio. Durante l’inaugurazione della Mostra dell’Artigianato, il sindaco Bruna Sibille, insieme al vice presidente della Cassa di Risparmio di Bra Alberto Di Caro, il presidente della Zona di Bra di Confartigianato Andrea Lamberti, ha premiato i rappresentanti delle classi vincitrici del concorso e tutte le foto che hanno partecipato sono state esposte al “Movicentro”. E’ stata una delle esperienze più interessanti e didatticamente formative per i ragazzi della scuola perché ha permesso loro di vedere “da vicino” alcune figure che producono alta qualità e che stanno quasi scomparendo nel nostro territorio. Queste sono le occasioni per far conoscere le eccellenze della nostra zona e cercare di tramandare ai giovani queste attività di grande orgoglio nazionale. Ringraziamo tutte le Associazioni ed il Comune di Bra per questa opportunità sperando di poter ripetere tutto ciò durante la prossima rassegna artigianale. Concorso artistico Agenda CRC Alcune classi del nostro istituto hanno partecipato al concorso indetto dalla Cassa di Risparmio di Cuneo, sul tema “ Oggi è gia domani” e all’iniziativa “il futuro che vorrei...in un disegno”. Il concorso aperto ai ragazzi di tutte le scuole del cuneese, consisteva nella realizzazione di disegni che faranno parte della nuova agenda sussidiario per l’anno scolastico 2014/ 2015. Tra le 52 scuole 14 partecipanti, nella provincia di Cuneo, 35 sono state le classi vincitrici e tra queste anche la classe 2°A della nostra scuola. È stata premiata la fantasia di Emanuele Lipe della sede di via Barbacana con il disegno “ Vorrei un Mondo bello in cui lasciare le mie impronte”, curato dalla prof.ssa Irene Penserini. Il premio consiste in una somma in denaro di 150,00 € da spendere in materiale carto-librario. intervista Durante il mese di gennaio, noi ragazzi dell'ora di attività alternativa alla religione cattolica, sotto la guida degli insegnanti abbiamo trattato alcune delle tecniche giornalistiche in previsione della pubblicazione del giornalino scolastico, approfondendo l'intervista. Nel giornalismo, l'intervista è un dialogo in cui un giornalista pone delle domande al fine di ottenere delle informazioni dall'intervistato. Dopo aver trattato l'argomento, abbiamo deciso di provare ad impostarne una noi. Tante sono state le idee tra noi ragazzi sulla scelta dell'argomento e quindi su chi sarebbe stato l' intervistato, ma tra tante proposte, quella che ci è sembrata più pertinente ed interessante era quella rivolta ai collaboratori scolastici, i nostri ex bidelli. Il collaboratore scolastico svolge mansioni fondamentali ed insostituibili. Senza la figura del Collabo- Il fondamentale e l'insostituibile collaboratore scolastico de. In seguito ci siamo divisi in gruppi ed infine abbiamo chiamato a turno i nostri intervistati. Il gruppo dei collaboratori scolastici del nostro istituto è formato da: Lilla, Teresa, Maria P., Maria A., Pino, Angela, Tiziana, Carmela, Aurora, Michele, Vittoria ed Elisabetta. Quello che segue è in sostanza l'insieme delle loro risposte. Ti piace questo lavoro? “Si, ci piace questo lavoro, soprattutto perché siamo sempre a contatto con voi giovani”. Da quanto tempo lo pratichi? E da quanto tempo lavori in questo istituto? Le risposte a questa domanda ci hanno lasciato a bocca aperta: Angela ha iniziato nel 1980 ed è da 25 anni che lavora nel nostro istituto. Tiziana è dal 1999 e da 4 qui da noi. Teresa dal 2002, e solo questo edificio dal 1991, Elisabetta invece dal 1999 e solo da un anno è qui con noi. Michele dal 1994 ed è dal 2001 nella scuola media di Bra. Maria P dal 1991 e da 5 anni qui con noi, mentre Maria A dal 1979 e in questo istituto dal 1987. Quali sono i tuoi compiti e le tue mansioni? Com'è cambiato il tuo lavoro nel corso degli anni? Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi ? “Mentre una volta ci occupavamo solo della pulizia dei locali scolastici, oggi le mansioni sono anche altre: l'assistenza agli alunni e della classe durante l'assenza dell'insegnante nei cambi d'ora, la sorveglianza nei corridoi e l'accoglienza del pubblico e dei genitori. Inoltre ci occupiamo di alcuni lavori di segreteria come il servizio fotocopie, la consegna degli avvisi e delle comunicazioni in ogni classe e la collaborazione con gli insegnanti e con la segreteria. Negli anni passati, c'era più personale nella scuola e le mansioni erano distribuite tra tutti quindi il lavoro risultava più leggero. Oggi il numero dei collaboratori è stato dimezzato e quindi ci ritroviamo a lavorare il doppio.” Alcuni di loro preferiscono occuparsi delle pulizie, altri esclusivamente degli alunni, altri dei lavori di segreteria. Ti trovi bene con i tuoi colleghi, gli insegnanti e gli alunni? ratore Scolastico nessuna attività didattica potrebbe essere svolta, le scuole sarebbero sporche, senza sorveglianza e gli insegnanti sarebbero sprovvisti di appoggio per il loro lavoro perciò importante è valorizzare la loro figura. Abbiamo discusso e trattato insieme l'argomento dopo di ché abbiamo formulato alcune doman- da un anno che lavora nella nostra scuola. Lilla iniziò nel 1996 e nella nostra scuola media da 7 anni. Carmela da 35 anni, mentre Vittoria da 36 e cioè rispettivamente dal 1979 e dal 1978, tutte e due sono con noi da 12 anni. Pino lavora in questa categoria dal 1990 e dal 1998 che lavora per la nostra scuola. Aurora dal 1989 e lavora in Tutti sono contenti dei propri colleghi e delle altre figure professionali della nostra scuola, alcuni di loro avendo lavorato anche in altri istituti sanno che ci sono posti dove l'ambiente non è piacevole come qui da noi. Come si comportano gli alunni con te? “In generale i ragazzi si comportano bene con noi, ma è anche vero Continua a pag.16 15 che sono cambiati rispetto alle generazioni passate. Alto è il numero degli alunni meno disciplinati e meno rispettosi delle cose (soprattutto dei bagni) e delle persone”. Qualcuno di loro ci ha anche dato un consiglio: “ Oltre all'istruzione in tutte le discipline scolastiche, si può dimostrare intelligenza e maturità imparando ad essere educati, cercando di capire gli altri e rispettando le persone ed il loro lavoro. Così facendo si apriranno tante porte durante il vostro percorso di studio e di vita e non potranno che accadervi cose belle e riceverete tante soddisfazioni e gratificazioni”. Perché hai scelto di fare questo lavoro?“Per necessità” è stata la risposta dei nostri intervistati: abbiamo fatto la domanda di inserimento nella scuola e siamo successivamente stati contattati, non accettarlo sarebbe stata una pazzi- a, all'ora eravamo più giovani, avevamo una famiglia e avevamo bisogno di lavorare. Alla nostra età, avevi il desiderio di realizzarti in un altro modo? Le risposte a questa domanda sono state molteplici: Aurora amava la musica, il ballo, il canto e la recitazione, sognava infatti di lavorare nel mondo dello spettacolo; Elisabetta ed Angela avevano il desiderio di insegnare nella scuola materna, mentre Maria P nelle scuole elementari perché hanno sempre adorato i bambini. Tiziana prima di trasferirsi nella nostra città lavorava in un ufficio e ci ha confidato che avrebbe preferito fare la segretaria. Anche Teresa lavorava in un ufficio, ma appena ha avuto l’occasione di entrare nella scuola ha accettato entusiasta. Pino è soddisfatto del suo lavoro, anche se ci ha svelato che prima di inserirsi nella scuola faceva parte del servizio di sicurezza (quindi state attenti E IL C ENTI I, I D O T O , A L L A N N U L GLI A ROG ET O NEL TUTTI T E ST O P T IT O A D O N O IN Q U H A N N O D A IC O L I E N E S E T TO R R E C N A H E I C E L M G CH E SEDI ’A IU T O G R A Z IA IV E R E UOL A E A L L IO N I P E R S C R LLE DU E BBE U N R IN L E D E L L A S C E D E N E H IO R A Z C Z A E N A S A H O M IP S C FOR TEC PER E BA O G G IO E PAR I E L E IN V O R I N E L L SO A PP DO”. IO Z E GRAND TERCI I DAT A R L ET E DEI E STO P ”M APPAM ON TRASM U Z IO N ZA QU COSTR N A T IV A L A . S E N E A L IZ Z A R E IL A O L U R C S E ALTER P O S T R A R IU S C IR E A R T IV IT À N T A A I L L D DE IL E ’O R A A D IF F IC TI DELL L IL IA N STATO E G N A N S T E F A N IA E S IN I L G O, , MARC M IL E N A f 16 Vi consigliamo la visione di: I passi dell’amore Bambini invisibili Iqbal Ti va di ballare? Il sole dentro Vado a scuola Ladra di libri La chiave di Sara Alla luce del sole I cento passi Il cacciatore di aquiloni Invictus La musica nel cuore The help ragazzi). Michele e Carmela se avessero potuto avrebbero intrapreso un percorso di studi. Come loro anche Vittoria che, prima di inserirsi nella scuola, faceva l’operaia in una fabbrica, aveva il desiderio di continuare a studiare e quando aveva la nostra età di lavorare a contato con i bambini. Vittoria è contenta perché in parte ha realizzato il suo sogno. Lilla è felice di essere un collaboratore scolastico, che le ha permesso di avere una bella famiglia e per questo si sente realizzata e gratificata. Il sogno di Maria A era quello di fare la commessa in un negozio di abbigliamento, tra abiti, accessori e scarpe, infatti è una “bidella sempre alla moda”. Ringraziamo il gruppo del personale A.T.A. della nostra scuola che è stato simpaticamente disponibile a rispondere alle nostre domande Per la versione aggiornata del “Mappamondo” completa di tutti gli articoli visita il sito della Nostra Scuola: www.scuolamediabra.it Stampato da COMUNECAZIONE Grafica Stampa S.n.C. Strada San Michele 83, Bra
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