Qui - CMS Piumati Craveri Dalla Chiesa BRA

Il giornalino scolastico 2013/2014
Scuola media Bra
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progetti
sport
interviste
musica
arte
concorsi
solidarietà
lingue straniere
religione
incontri
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Il “Mappamondo” è il giornalino scolastico che nasce con
la collaborazione dei ragazzi dell’attività alternativa alla
religione cattolica. Viene pubblicato a fine anno scolastico
ed ha lo scopo di dare visibilità a tutte le attività svolte dai
ragazzi di tutto l’istituto, durante il corso dell’anno: dalla
partecipazione ai laboratori, alla visione di film tematici,
dagli incontri e conferenze su argomenti sociali e solidali,
alla partecipazione alle manifestazioni cittadine, ai concorsi a premi e alle visite guidate sul territorio. Solidarietà è
stato l’argomento più trattato: attraverso numerose attività ci siamo avvicinati a uomini, donne e bambini provenienti da vari luoghi del Mondo che ci hanno fatto conoscere realtà di vita diverse dalla nostra. Abbiamo ascoltato
le parole di personaggi esemplari come Malala Yousafzai,
Nelson Mandela, Anna Frank, Papa Francesco, Tiberio
Bentivoglio e Giovanni Impastato e molti altri che ci hanno insegnato quanto sia importante apprendere il significato delle parole “Libertà”, “Giustizia”, “Conoscenza”,
“Rispetto” ed “Amore” e quanto sia fondamentale salvaguardare i diritti umani di tutti i popoli della Terra. Durante
le attività, ci siamo confrontati, abbiamo discusso esprimendo ognuno le proprie idee, imparando anche
l’importanza del confronto. Il progetto è stato intenso, interessante, costruttivo; alcune lezioni sono state molto piacevoli
e divertenti, anche perché ci siamo occupati della progettazione e creazione di cartelloni sui quali abbiamo documentato i temi trattati, trasmettendo a tutti i ragazzi dell’istituto messaggi profondi.
Quest’anno tra le pagine troverete un inserto “ragazzi”
che contiene uno spazio di curiosità e aforismi, uno sui
colmi e barzellette ed infine uno spazio giochi.
Con la speranza che troviate il nostro giornalino
interessante, vi auguriamo buona lettura e
buone vacanze. Al prossimo anno!
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Un bambino, un insegnante,
una penna e un libro
po ssono cambiare il Mo ndo
Abbiamo iniziato l'anno scolastico
scrivendo sulle lavagne di ogni
aula del nostro istituto questa frase: Un bambino, un insegnante,
una penna e un libro
possono cambiare il
Mondo.
istruita”. Malala concluse così il
suo intervento: “dateci penne per
scrivere prima che loro mettano
armi nelle nostre mani”.
Queste sono le parole
di Malala Yousafzai,
una studentessa Pakistana, candidata al
premio Nobel per la
pace, nota per il suo
attivismo nella lotta
per i diritti civili e per il
diritto allo studio delle
donne della città di
Mingora nella valle
dello Swat, dove un
editto dei talebani ne
ha bandito il diritto.
All'età di tredici anni, è
diventata celebre per
il suo blog da lei curato per la BBC nel quale documentava il regime dei talebani pakistani contrari ai diritti delle donne e la loro occupazione
militare del distretto dello Swat. Il 9
ottobre 2012 è stata gravemente
ferita alla testa e al collo da uomini
armati saliti a bordo del pullman
scolastico su cui tornava da casa a
scuola. Successivamente ricoverata all'ospedale militare di Peshawar è sopravvissuta all'attentato.
Il 18 luglio, precedente l'attentato,
Malala fu invitata ad un incontro
dell'ONU: durante il suo discorso
spiegò al Mondo l'importanza
dell'istruzione di ogni bambino,
sopratutto nei paesi dove ci sono
lotta, guerra e povertà.
“Gli estremisti hanno paura di penne e libri, il potere dell'educazione
li spaventa, hanno paura del cambiamento, paura dell'uguaglianza
che potrà avvenire in una società
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Dalle savane pericolose del Kenya,
ai sentieri tortuosi delle montagne
dell'Atlante in Marocco, dal caldo
soffocante del sud dell'India, ai
vertiginosi altopiani
della Patagonia, questi bambini sono uniti
dalla stessa ricerca,
dallo stesso sogno.
Quasi istintivamente
sanno che il loro benessere, anzi la loro
sopravvivenza, dipenderà dalla conoscenza e dall'istruzione
scolastica.
E come dice un vecchio saggio la
penna è più potente della spada.
Abbiamo diffuso tra i banchi della nostra scuola media la storia di
Malala perché i ragazzi sappiano
e capiscano l'importanza delle
parole: conoscenza, sapere, istruzione.
In molte parti del Mondo, il terrorismo, la guerra, i conflitti e la povertà impediscono ai bambini di
andare a scuola, anche perché
come dice Malala, bambini istruiti
rifiutano di combattere. Per questo motivo abbiamo deciso di
partecipare con i nostri ragazzi
alla proiezione del filmdocumentario “vado a scuola” di
Pascal Plisson, che narra la toccante storia di quattro bambini,
provenienti da angoli del pianeta
differenti, ma uniti dalla stessa
sete di conoscenza.
Jackson, Zahira, Samuel e Carlito sono i
protagonisti del film
costretti ad affrontare
innumerevoli ostacoli,
spesso pericolosi distanze enormi da
attraversare, serpenti,
elefanti, ma anche
banditi – per raggiungere la scuola. Quattro destini che si intrecciano, quattro storie piene di speranza, accomunate da una incrollabile fiducia sul futuro e da una contagiosa gioia di vivere.
Dopo la visione del film abbiamo
chiesto ad alcuni ragazzi di raccontarci le loro riflessioni e opinioni
sull'argomento.
“Questo documentario mi è piaciuto molto. Ho capito quanto sono fortunato di poter andare a
scuola e soprattutto di raggiungerla senza fatica e con le comodità
di cui disponiamo nella nostra società. Ora che so che nel mondo
esistono situazioni come quelle dei
protagonisti del film, non lamenterò più la voglia di alzarmi presto
al mattino per andare a scuola
perché ora so che in quello stesso
momento, qualche bambino
dall'altra parte del Mondo è in viaggio da più di 2 ore per andare a
scuola. Quel bambino come me
vuole essere istruito perché anche
lui sa che istruito potrà raggiungere il suo scopo e cambiare la sua
situazione di vita”.
senza credere che potrebbe cambiare la nostra vita. Penso che dovrò impegnarmi al massimo, sfruttando le mie capacità per rispetto
di me, della mia famiglia che contribuisce ai miei studi e per rispetto
di quei bambini che non hanno le
mie possibilità”.
“Ho riflettuto molto dopo la visione del film ed ho notato la differenza di come questi ragazzi vivano la scuola seriamente, con impegno e tenacia nonostante le difficoltà del percorso per raggiungerla. Inseguono il sogno di poter
cambiare la loro vita e il proprio
futuro a differenza di molti di noi
che la viviamo in maniera più leggera forse senza alcun interesse,
Consigliamo a tutti la visione di
“Vado a scuola” ed invitiamo tutti,
sopratutto i bambini e ragazzi a
riflettere sull'importanza della
scuola e dell'istruzione. Ricordiamo
la citazione di V. Hugo “ogni bambino istruito è un uomo che si guadagna”.
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Amnesty In
PROG
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Consapevolezza e responsabilità: ecco le parole chiave che ci hanno accompagnato in quest’anno scolastico mentre trattavamo il tema dell'educazione ai diritti umani.
I diritti umani spettano a ciascun individuo in quanto essere umano per il solo fatto di essere nato e non dipendono dalla religione, dalla lingua, dalla provenienza geografica, dall'età o dal sesso. Sono diritti NATURALI poiché ogni individuo li ha dalla nascita; UNIVERSALI poiché appartengono a tutti gli esseri umani;
INALIENABILI poiché nessuno ne può essere privato e INDIVISIBILI in quanto inseparabili uno dall’altro.
Ogni insegnante ha il compito di far capire ai propri alunni l'importanza di questi diritti, affinché diventino
una guida per il loro agire quotidiano presente e futuro.
GIOVANI ATTIVISTI
I RAGAZZI DELLA 2°M COLLABORANO CON
AMNESTY INTERNATIONAL
Amnesty International è
un’organizzazione non governativa internazionale impegnata nella
difesa dei diritti umani. Lo scopo di
Amnesty è quella di promuovere
in maniera indipendente e imparziale il rispetto dei diritti umani sanciti nella dichiarazione universale
dei diritti umani (DUDU) del 1948
e di intervenire contro gli abusi.
Fondata il 28 maggio1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson,
l'organizzazione conta oggi oltre 2
milioni di sostenitori, che risiedono
in più di 150 nazioni. Il suo simbolo è una candela nel filo spinato.
Quest'anno noi ragazzi della 2° M,
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abbiamo part ecipat o ad
un’iniziativa promossa da Amnesty
specificamente alle scuole: Amnesty Kids.
È un progetto di educazione ai diritti umani che ha l'obiettivo di fornire a tutti noi le competenze necessarie per una partecipazione
attiva nella società.
Il progetto ha anche lo scopo di
portare i ragazzi a collaborare tra
loro, confrontandosi sui differenti
punti di vista per diventare più consapevoli e responsabili delle proprie
idee e azioni.
Che cosa comprende il kit?
Aderendo all’iniziativa Amnesty
Kids, ci è stato inviato un Kit didattico che è composto da una guida
per l'insegnante con numerose
proposte di attività sui diritti umani
da svolgere in classe, una copia del
quaderno “ Storie che cambiano il
mondo” destinato ad ogni alunno,
ed altro materiale associativo.
Inoltre durante l'anno scolastico
alle classi che aderiscono sono inviate le “ Azioni Urgenti Kids” cioè
le proposte di attivazione su campagne e azioni in corso di Amnesty
International. Nel mese di dicembre ci è arrivata la prima azione
urgente; siamo venuti a conoscenza del fatto che il blogger tunisino
Jabeur Mejri è stato condannato
nel 2012 a sette anni di reclusione
con l’accusa di aver “attaccato i sacri valori attraverso azioni o parole”
e di aver “attentato alla morale
pubblica”. In altre parole, aver espresso online le sue opinioni, ossia
aver esercitato il diritto di libertà di
progetto?
Cosa ne pensano i ragazzi del
Amnesty ci ha aperto gli occhi,ci ha mostrato le persone meno fortunate, ma soprattutto ci ha fatto capire che anche noi ,nel nostro
piccolo possiamo fare qualcosa per loro. Rebecca
Questo percorso è stato molto istruttivo e coinvolgente. Quando
ho saputo che Jabeur Mejri è stato liberato mi sono sentita orgogliosa
perché anche io ho contribuito alla sua scarcerazione scrivendo la lettera al presidente della Tunisia. Egle
Ho trovato questo percorso molto interessante. Inviando la lettera al
presidente tunisino, ho potuto partecipare alla scarcerazione di un uomo innocente , e che nonostante la distanza
geografica tra di noi sentivo vicini i suoi pensieri , le sue parole , le sue emozioni. Federica
Questo progetto mi è piaciuto molto perché ho imparato cosa sono i diritti umani. Ho conosciuto diverse realtà come la storia di Malala che mi hanno fatto riflettere sui temi di libertà e giustizia. Sara
Partecipando al progetto Amnesty Kids, ed inviando le
nostre lettere siamo riusciti a salvare
un blogger innocente dalla prigione. Loreta e Alessia
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espressione, gli è costato la libertà.
Amnesty ci ha chiesto di scrivere
una lettera ed indirizzarla al primo
ministro tunisino per chiedere che
Jabeur venisse liberato. Dopo aver
discusso sull'argomento, sviluppato
idee e opinioni abbiamo scritto la
nostra lettera ed inviato il materiale.
Nei primi giorni di marzo la professoressa ci ha dato la notizia che
grazie alle nostre lettere e a quelle
scritte da migliaia di alunni e alunne appartenenti a diversi stati e
nazioni finalmente Jabeur Merjri è
stato liberato!
In occasione dell’8 marzo, giornata
internazionale della donna, siamo
stati invitati a realizzare un fiore per
fermare la violenza contro le donne. I nostri lavori sono esposti in un
cartellone al primo piano della nostra scuola.
C.C.R.
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è un progetto educativo
volto a favorire la partecipazione attiva dei ragazzi alla vita
nella comunità, il senso di appartenenza al territorio e la formazione di una coscienza civica
costruttiva. Le elezioni hanno
delle scuole elementari.
Solidarietà e pace sono stati i
temi centrali del primo consiglio
nel comune di Bra avvenuto nel
mese di Novembre in cui oltre
al sindaco, vicesindaco e consiglieri comunali erano presenti
anche i nostri ragazzi.
“Inizialmente sono stati elencati
gli avvenimenti e le manifestazioni che si terranno nella no-
dialogo. Accoglie bambini e
giovani diversamente abili, musulmani e cristiani, racchiude la
profezia di un giorno normale
in cui i musulmani e i cristiani
vivono da fratelli rispettandosi
nelle loro diversità, dialogando
in vista di un bene comune: i
figli, specialmente quelli più in
difficoltà. Offre inoltre attività
scolastiche, momenti di aggregazione che promuovono una
mentalità nuova di accoglienza
e rispetto dell'altro per superare
differenze e pregiudizi.
Anna e Sara ci hanno spiegato
che i ragazzi con problemi fisici
e mentali venivano rinchiusi
nelle case e mai fatti uscire perchè considerati una vergogna.
Adesso invece grazie all'arsenale le persone diversamente abili
hanno la possibilità di vivere
serenamente senza essere sottovalutati e senza pregiudizi.
cadenza biennale. Si comincia
con la campagna elettorale:
ogni candidato propone le sue
idee di cambiamento e rinnovamento, sia in ambito scolastico
che cittadino, dopo di che avvengono le votazioni dei rappresentanti che parteciperanno
ai consigli nel comune di Bra e
in cui verranno discusse le loro
richieste.
Le ultime elezioni sono avvenute lo scorso anno scolastico per
cui i rappresentanti sono tutt'ora: Gandino Matteo (3I), Enaam
Kawtar(3L), Gavoci Alfrida (3I),
Bruno Simone (2I), Esposito Eleonora (2B), Di Rosa Francesco
(3H), Milanesio Giulia (1H) e
Porta Lucia (1B) nell'istituto di
via Brizio e Alice Quaranta (2C),
Stefano Polizzi (2G), Marco Perrotta (3D), Jani Elisa (3E), Casalis Giacomo (2E), Matija Samuel
(3G), Pissore Andrea (1M), Elia
Alessia (1M), Berruti Edoardo
(1D), Ndiaye Fatou (1D) e Cisse
Ousmane (1D) a nome del
gruppo di via Barbacana e i
ragazzi delle classi prime che
provengono dal gruppo CCR
stra città nei prossimi mesi” – ci
spiega Alice Quaranta –
“successivamente abbiamo discusso sulla situazione della
guerra in Giordania e sugli accadimenti a Lampedusa che
riguardano gli immigrati”.
Le concittadine Anna e Fabiana hanno invece ricordato la
loro esperienza estiva a Lampedusa, dove hanno potuto vivere
da vicino il dramma dei migranti che fanno scalo sull’isola.
Erano presenti alla riunione
quattro ragazze, due di Torino
e due di Bra che lavorano come
volontarie al Serming di Torino
e che ci hanno raccontato la
loro esperienza e testimonianza
su questi temi. Le torinesi Arianna e Sara sono tornate dalle
Giordania, hanno collaborato
alla creazione del Serming a
Madaba, luogo che nasce per
essere segno d'incontro e di
vano a tenere desta la vostra
curiosità, che è in fondo la voglia di capire meglio la realtà
che ci circonda” – ha concluso
“Sono esperienze che spero ser-
poi l’assessore all’istruzione Giovanni Fogliato, anticipando i
temi che saranno affrontati nel
corso dell’anno scolastico dai
giovani rappresentanti delle
scuole primarie e secondarie
inferiori cittadine.
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Condividere i bisogni per
condividere il senso della vita
Ogni anno, l'ultimo sabato di
novembre è la giornata nazionale della Colletta Alimentare,
organizzata dall’ associazione
nazionale “Altro Canto” in collaborazione con la scuola media
“Piumati-Craveri-Dalla Chiesa” di
Bra e da alcune scuole superiori. Un gesto semplice che fa riscoprire ad un popolo intero la
gioia di donare. Da qualche
anno il bisogno è ancora più
incidente perché la crisi sta aggravando la povertà alimentare
nel nostro paese. La giornata
della colletta alimentare è giunta alla sua 17° edizione. Anche
quest'anno noi ragazzi della
scuola media di Bra, abbiamo
indossato le pettorine gialle ed
abbiamo partecipato da volontari alla raccolta cibo nei supermercati. Hanno partecipato
complessivamente 8 insegnanti
e 90 ragazzi dimostrando un
alto senso civico. Il responsabile
del nostro comune è il signor
Felice Pautasso che ha presentato il progetto nelle classi. Il
meccanismo si ripete ogni anno: nei punti vendita aderenti
all'iniziativa, i volontari consegnano all'entrata i “sacchetti
della solidarietà” a tutti coloro
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che intendono partecipare con
un gesto di dono. Recuperati i
sacchetti, gli alimenti vengono
inscatolati e suddivisi per generi ( pasta, olio, legumi, latte, prodotti per l'infanzia, pesce e carne in scatola, e alimenti vari a
lunga conservazione). Le scatole vengono successivamente
pesate e, al termine della giornata, vengono raccolte dai volontari dell’associazione Altro
Canto e portate al banco alimentare più vicino. Qui i prodotti vengono smistati per scadenza e tramite le associazioni
presenti sul territorio, giungeranno direttamente alle persone bisognose. I ragazzi, posti
all’ingresso del supermercato,
erano contenti di distribuire le
borse ai passanti, in quanto capivano l’importanza del loro
gesto. “All’inizio ci sentivamo
un pò smarriti e timidi ma dopo
essere stati rassicurati dai volontari della protezione civile abbiamo svolto il nostro lavoro
con grande soddisfazione”. Un
altro ragazzo racconta: “ E’ stata
un’esperienza meravigliosa vedere le persone che si avvicinavano con un sorriso per prendere il sacchetto, ma altre pur-
troppo lo rifiutavano ricorrendo
a scuse assurde”. La raccolta
degli alimenti in tutti i supermercati si è chiusa alle 19:30 in
un clima di gioia e solidarietà
grazie all’aiuto dei braidesi.
L’esperienza è proseguita a
marzo con la raccolta cibo in
tutte le scuole del territorio. Nel
nostro istituto tra il plesso di via
Brizio e la sede di Via Barbacana, sono stati donati 283 Kg
circa di alimenti. Infine i volontari dell’associazione Altro Canto hanno coinvolto in due momenti i ragazzi della nostra
scuola nell’organizzazione del
magazzino di Fossano, prima
di Natale, e di Macellai a marzo
scorso: nella primo incontro i
45 ragazzi sono stati accompagnati dalla prof.ssa Lamberto e
nel secondo incontro i 43 ragazzi sono stati coordinati dalla
prof.ssa Isu. Il lavoro consisteva
nel riorganizzare gli alimenti
per tipologia in modo da ottimizzare la distribuzione nei vari
punti di aiuto della città della
provincia Granda.
Presenti a questa giornata i volontari della Protezione Civile che hanno parlato ai ragazzi sull’importanza
del loro lavoro. In caso di situazioni di pericolo e di calamità naturali essi sono sempre presenti, per
svolgere compiti di diverso genere, ad esempio per allestire campi e luoghi di accoglienza, per rendere
disponibili i viveri, ma anche per la pulizia degli alvei fluviali. Collaborano inoltre con associazioni solidali
e di beneficenza e supportano le amministrazioni comunali per la vigilanza e la sicurezza durante eventi
e manifestazioni cittadine. Per loro essere presenti come associazione alla giornata della colletta
alimentare è come vivere un momento di gioia e serenità, ma non sempre è così; infatti, al mutare delle
situazioni, ad esempio in un momento di emergenza, per un volontario “solidarietà” è sintomo anche di
coraggio e determinazione; importante è gestire le emozioni durante le situazioni di pericolo, essere
freddi e distaccati dagli eventi per non lasciarsi sopraffare dal panico.
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Le riflessioni dei raga
di crisi, povertà e dati
Ormai da tempo sentiamo parlare
anda che ogni volta ci
economici sconcertanti, e la dom
o fare?” Abbiamo trovaponiamo è “ ma noi cosa possiam
a Francesco: quando il cito la risposta nelle parole di Pap
ietà, nessu-
con solidar
bo viene condiviso in modo equo,
unità può andare inno è privo del necessario, ogni com
Abbiamo riflettuto su
contro ai bisogni dei più poveri.
partecipazio-
oltre alla
queste parole, abbiamo capito che
are, importanti sono
ent
alim
etta
ne alla giornata della coll
che ci avvicinano a quelanche altri piccoli gesti quotidiani
il giusto valore alle cose
le persone più in difficoltà: diamo
sopratutto il cibo che
che possediamo apprezzandole,
tare via perché troppo.
mangiamo, senza sprecare o but
ere felici, meditando sulSforziamoci di vivere bene e di ess
ancora scegliere ciò che
la fortuna che abbiamo di poter
tutte le persone a rifletteintendiamo mangiare. Invitiamo
e parole di Papa Francere più spesso su questo tema e sull
lla sensazione piacevole
sco, se non avete mai provato que
o di partecipare. Per noi è
di gioia nel donare, vi consigliam
lavoro, amicizia, sorrisi e
stato bellissimo: una giornata di
conosci, uno scambio
gesti d'amore da parte di chi non
equo che ti riempie di felicità.
Consegna degli attestati per la partecipazione alla
giornata della colletta alimentare
L'11 febbraio i ragazzi che hanno partecipato come volontari
alla giornata nazionale della colletta alimentare si sono recati
nella sala riunioni del consiglio comunale per ricevere gli
attestati di partecipazione. Erano presenti all'incontro il sindaco Bruna Sibille, il presidente dell'associazione Altro canto,
gli assessori comunali, le associazioni braidesi ( protezione
civile, croce rossa, giacche verdi, Caritas, Avis, associazione
alpini) gli alunni delle scuola secondaria di 1° e 2° grado e gli
insegnanti coinvolti nel progetto. A dare inizio all'incontro è
stato il sindaco, Dott.ssa Bruna Sibille, che ha ringraziato tutti
i ragazzi per l'adesione all'evento: “ l'attestato di partecipazione converge su un problema molto serio, infatti la mancanza
di cibo, la povertà sempre in aumento e la disoccupazione
sono problemi che non devono essere affrontati solo nel
giorno della colletta, ma tutti i giorni con impegno e dedizio-
ne. Bisogna fare del bene ogni volta che se ne ha l'occasione, perché, come diceva Madre Teresa, “tante
piccole gocce formano un mare ”, e noi questo mare
vogliamo riempirlo di bene. Per raggiungere questo
scopo bisogna fare del bene, attraverso il gesto del
dono, ma anche regalando un sorriso. “Oggigiorno,
in tempi di crisi, cresce anche la diffidenza e la mancanza di fiducia da parte di tutti” ci ha spiegato Don
Angelo, “ma se vogliamo un cambiamento per costruire un mondo migliore bisogna voltare pagina e per far
questo è necessario riacquistare fiducia, perché se non
c'è fiducia nella vita non ci può essere speranza”. “ I
poveri li avrete sempre con voi” sono le parole di Gesù,
citate da don Angelo per ricordarci che, nel nostro
piccolo, non dobbiamo preoccuparci di come
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Continua a pag.8
risolvere il problema della povertà nel
Mondo, ma è solo per condividere un
momento di solidarietà con le persone
a noi vicine, sentendoci realizzati nel
fare del bene.
“ Chi dona la vita la trova, chi cerca la
vita la perde” attraverso il gesto del dono, noi facciamo del bene a noi stessi,
riempiendo il nostro cuore di gioia perché il bene, come il sorriso, è contagioso.
IL BENE
è BENE
TI FA BE PERCHE'
NE
(Madre
Teresa d
i Calcut
ta)
“ Il bene è bene perché ti fa bene” ( Madre Teresa).
I ragazzi hanno ascoltato attenti e silenziosi quelle parole, i loro occhi brillavano di speranza per un futuro migliore e
noi adulti dobbiamo continuare a sensibilizzarli su questi temi perché loro sono
il nostro futuro, la nostra speranza. Successivamente si è passati alla consegna
dei diplomi e agli scatti fotografici che
hanno dipinto di allegria un piccolo
momento di condivisione, di fiducia e di
speranza per un nuovo Mondo.
Guerra e povertà
Lampedusa
Estate 2013. Per un gruppo di ragazzi
la partenza non ha il solito sapore
delle vacanza estive: insieme a Don
Giorgio hanno deciso di vedere con i
propri occhi cosa accade su una magnifica isoletta italiana del Mar Mediterraneo.
Primavera 2014. Samuele, Giulia ed i
loro compagni di viaggio incontrano
gli studenti delle classi terze della
scuola media di Bra per raccontare
quell’estate, quell’esperienza vissuta
l’estate precedente.
Samuele comincia il racconto: innanzitutto parla di Lampedusa, piccola isola
italiana che si trova a pochi
chilometri di mare dalle coste africane. Anche a lui
quell’isola,nell’immaginario,
pareva trovarsi molto più
vicina alla Sicilia, solo il tragitto realmente compiuto fa
crescere la consapevolezza
delle vere distanze geografiche.
Giunto sull’isola, anche le
aspettative ven8
gono puntualmente ribaltate: le
immagini che scorrono sugli
schermi televisivi e le notizie raccontate dai giornali nazionali si
soffermano sull’emergenza sbarchi,
sulla cosiddetta “invasione” da parte
di centinaia di migranti. Agli occhi di
Don Giorgio, di Samuele e dei loro
compagni di viaggio l’isola appare
invece come un luogo magnifico, turisti a passeggio, bagnanti sulle spiagge incantate che caratterizzano le
coste dell’isola e qualche immigrato.
Con lo sguardo dell’indifferenza tutto
questo spettacolo potrebbe sembrare
alquanto normale, una tipica situazione turistica, ma la realtà è invece tristemente un’altra: nel CIE ( Centro di
Identificazione ed Espulsione) che si
trova in una zona un po’ isolata
dell’isola, i “reclusi” sono circa duemila, a dispetto dei duecento previsti per
essere ospitati; inoltre non è possibile
accedere al centro, se non attraverso
difficili e complicate autorizzazioni
concesse dal Ministero dell’Interno.
Samuele e i suoi compagni si avvicinano al centro, per quanto possibile, per
scattare alcune fotografie e rendersi
conto di quanto avviene all’interno
dell’area recintata da reti e controllata
da guardie: dalle immagini si possono
vedere i migranti reclusi, le pile di materassi in gomma-piuma, i panni stesi
un po’ ovunque.
Parlando con alcuni migranti incontrati fuori dal CIE, scoprono che gli
immigrati riescono ad uscire durante il
giorno attraverso una buca scavata
sotto le reti di recinzione per poi rientrare la sera dal portone principale
( sembra tutto molto strano, ma grazie alle leggi italiane può succedere
anche questo, ufficialmente “ospiti”, realmente “reclusi” senza
alcuna colpa). I ragazzi
ascoltano attentamente la testimonianzae
pongono numerose
domande per scoprire
una realtà che spesso
i mezzi di informazione rappresentano in
modo distorto.
religione
Come da anni avviene nella
nostra scuola, uno degli appuntamenti più importanti, sia per i
ragazzi di religione cattolica che
per quelli appartenenti ad altre
religioni, è la visita al Monastero
di Santa Chiara in Bra. Una bellissima comunità di religiose
che in fraternità e povertà cercano di vivere il Vangelo attraverso l’ascolto e l’obbedienza al
Signore. L’interesse a conoscere
i motivi che hanno determinato
una scelta di vita così importante, non certo comune ai nostri
tempi, fa scaturire una certa
“curiosità” in tutti i ragazzi che
dovranno prendere nel prossimo futuro delle decisioni fondamentali per la loro crescita, anche spirituale.
Riportiamo la cronaca scritta da
un’alunna della classe 2B del
plesso di via Brizio durante la
visita. “Mercoledì 26 febbraio
nell’ora di religione, accompagnati dalle prof.sse Assunta
Lamberto e Maddalena Ruggeri insieme alla nostra assistente
all’autonomia Ludovica, siamo
andati in visita al Monastero
delle Clarisse dove siamo stati
accolti all’interno del parlatorio
del convento.
La Madre Superiora ci ha salutato ed ha presentato altre due
sorelle che sono rimaste a nostra disposizione per rispondere
alle domande già scritte in classe, anche se un po’ strane o
ovvie per loro. Suor Miriam Libera e Suor Maria Gioia, rispettivamente di 29 anni e 30 anni,
ci hanno spiegato con molta
gentilezza e pazienza come si
svolge la loro giornata tipo. Sono 5 i momenti di preghiera
comunitaria durante il giorno:
alle 5:45 con le lodi mattutine e
segue la Santa Messa, alle 12:00
con l’ora Sesta, alle 15:00 con
l’ora Nona, alle 17:15 con il Santo Rosario seguito dai Vespri,
alle 20:40 con la Compieta. In
questi momenti di preghiera,
Visita al Mon
astero di San
ta Chiara
però, anche le persone che non fanno parte della comunità religiosa
possono pregare insieme alle monache nella piccola chiesa adiacente al
convento. Dalle 14:00 alle 15:00 c’è
un’ora di silenzio dove ogni suora si
ritira per una meditazione personale
o le sorelle più anziane si riposano.
Anche se i tempi per la preghiera
sono molti, infatti Suor Maria Gioia ci
diceva che spesso si svegliano durante la notte per leggere le letture,
in tutte le ore rimanenti della giornata lavorano per produrre dei manufatti che vendono e con il ricavato
coprono le spese di tutto l’intero stabile. Il “lavorare con le loro mani” per
le suore è come condividere la condizione di vita di molti fratelli e sorelle
che sono fuori dalla comunità ed è
un ringraziamento gioioso, costante
e silenzioso al Signore per tutti i doni
che ci procura gratuitamente. Il loro
operato consiste nel produrre le ostie che distribuiscono alle chiese
della zona, producono icone con
immagini sacre e pergamene con
scritte in gotico, lavori di ricami e
messa a punto di corone del rosario.
Noi, sbalorditi a sentire tutto questo,
ci siamo chiesti come riescono a lavorare così tanto e a trovare il tempo
soprattutto per la preghiera! Siamo
rimasti impressionati soprattutto da
come raccontavano a noi ragazzi le
esperienze di vita che hanno avuto
prima di fare questa meditata scelta:
entrambi si sentivano insoddisfatte
di ciò che facevano o avevano, ep-
pure lavoravano e studiavano come
molti giovani fanno, avevano tutto!
Ma, dopo lunghe considerazioni su
ciò che sentivano nel loro cuore, hanno deciso di fare questo percorso spirituale per sentirsi più vicine al prossimo
e al Signore. Tutto questo ci veniva
raccontato con una pace interiore e
serenità tale che abbiamo capito chiaramente che la loro scelta è stata dettata da un forte desiderio di cercare la
quiete dell’anima.
Il complesso attuale braidese è stato
costruito nel 1894 ed è composto da
un corridoio molto largo sul quale si
affacciano 25 celle, anche se le suore
sono solo 10, un parlatorio, il refettorio, una cucina ed alcuni locali di servizio; a questa struttura è annesso un
giardino, dove coltivano un piccolo
orto, e una bella chiesetta, dedicata a
Santa Chiara. Le suore hanno spiegato che prima di questa costruzione, le
Clarisse vivevano in un altro Monastero fabbricato nel 1633, che fu chiuso
con la soppressione conventuale nel
periodo napoleonico. Alla fine del
colloquio abbiamo fatto una foto tutti
insieme per ricordare questa bella
esperienza scolastica e le suore, per
ringraziarci, hanno regalato a tutta la
classe le cialde che utilizzano per produrre le ostie e, contenti, siamo rientrati a scuola. Un grazie di cuore va,
da parte di tutti i ragazzi dell’istituto,
alla nostra prof.ssa Assunta Lamberto
che ci permette di fare queste belle
conoscenze utili per le nostre scelte
future.”
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IL COMUNE DI BRA IN COLLABORAZIONE CON LA SCUOLA DI PACE HANNO
ORGANIZZATO ALCUNI INCONTRI, INVITANDO DUE TESTIMONI CHE HANNO
RACCONTATO LA LORO STORIA AI RAGAZZI DELLE SCUOLE BRAIDESI. GIOVANNI IMPASTATO E TIBERIO BENTIVOGLIO, PORTANDO AVANTI IL PROGETTO A FAVORE DELLA LEGALITA’, HANNO TRASMESSO IDEALI DI GIUSTIZIA
PER COMBATTERE TUTTE LE MAFIE. ATTRAVERSO I LORO RACCONTI, I NOSTRI RAGAZZI HANNO APPRESO
L’IMPORTANZA DELL’IMPEGNO DA PARTE DI TUTTI PER AVERE UN MONDO PIU’ GIUSTO COMBATTENTO LA CORRUZIONE, IL CLIENTELISMO, L’EVASIONE FISCALE E LO SPRECO DELLE RISORSE UMANE CON UN CONSEGUENTE
SFRUTTAMENTO DEL LAVORO. E’ STATO IMPORTANTE CONOSCERE IL CONCETTO DI DENUNCIA DELLE ATTIVITA’
ILLEGALI CHE SI PUO’ MANIFESTARE ALL’INTERNO DI QUALSIASI AMBITO LAVORATIVO E SOCIALE. I NOSTRI RAGAZZI SI SONO RESI CONTO CHE LA “MAFIA” NON E’ MOLTO LONTANA DALLA NOSTRA REALTA’, MA ATTRAVERSO ATTEGGIAMENTI QUOTIDIANI SI PUO’ CONTRIBUIRE AD INCENTIVARE L’ILLEGALITA’ NELLA NOSTRA
SOCIETA’. IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO DELLE CLASSI PARTECIPANTI AGLI INCONTRI E’ STATO DI GRANDE
SPESSORE, L’EMOZIONE ERA VISIBILE SUI VOLTI DEI NOSTRI RAGAZZI, SOPRATTUTTO QUANDO SI SONO VERIFICATE DELLE TESTIMONIANZE INASPETTATE DI PERSONE CHE HANNO VISSUTO QUESTO GENERE DI ESPERIENZE E
CHE HANNO TROVATO IN QUELL’OCCASIONE IL MODO DI ESTERNARLE. I NOSTRI RAGAZZI SONO
DIVENTATI IN QUELL’OCCASIONE, VERI E PROPRI SEMI CHE DIVENTERANNO SENZA DUBBIO I FRUTTI
PRELIBATI DI CUI QUESTO MONDO SI DEVE NUTRIRE.
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Incontro
Mercoledì 30 aprile nella sala del Centro polifunzionale di Bra, le classi II D
della media dell’istituto comprensivo Sebastiano Taricco di Cherasco, II E
e II G della media Piumati-CraveriDalla Chiesa di Bra (guidati dalle insegnanti Stefania Racca, Claudia Gandino e Paola Chegai), hanno incontrato
Angelo Petrosino, autore del libro Il
viaggio in Europa di Valentina, che ha
rappresentato il filo conduttore
dell’esperienza legata al progetto Dal
libro alla Lim, dalla Lim al libro.
Il progetto rientrava tra quelli proposti
nel percorso di formazione: Per non
perdere il filo, finanziato dalla fondazione Cassa di risparmio di Cuneo,
particolarmente sensibile
all’innovazione educativa e didattica
nella scuola e ha coinvolto gli istituti
scolastici di Cherasco, Bra, Dogliani
e Sommariva del Bosco.
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Musica e co
Congratulazioni ai ragazzi dell’indirizzo musicale per le numerose vittorie conquistate al V
Concorso Nazionale Virginia Centurione, a
Genova , Sestri Ponente, organizzato dalla
scuola media Centurione, a indirizzo musicale. I ragazzi, impegnati tutto il giorno, hanno
svolto la loro esecuzione sia da solisti che con
tutta l’orchestra presso il Teatro Verdi di Genova Sestri Ponente. Molti sono stati i risultati
eccellenti portati a casa da quasi tutti i componenti dell’orchestra e l'esultanza dei ragazzi per gli esiti ricevuti è stata GRANDE e l'emozione del mattino si è trasformata in allegria e canti nel ritorno. Ulteriori premi sono
stati conquistati dai ragazzi al concorso musicale “ Alpi Marittime” della città di Busca il 19
maggio scorso. Entrambi i concorsi sono stati
sicuramente una eccellente possibilità per i
ragazzi per misurarsi con se stessi , di fronte a
docenti non conosciuti e ad un pubblico di
altri alunni , ma anche uno stimolo a mantenere la concentrazione e la serietà dell'impegno per un certo numero di ore.
Tutti le classifiche finali con rispettive votazioni sono visibili sul sito della nostra scuola:
www.scuolamediabra.it
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Musica e canti alla casa di riposo “Cottolengo”
Anche quest'anno, com'è tradizione da più di vent'anni ormai, gli
alunni della Scuola Media Statale "Piumati-Craveri-Dalla Chiesa" si
sono esibiti in un concerto a favore degli anziani ospiti della casa di
riposo "Il Cottolengo" di Bra. Quest'anno è toccato agli studenti delle
classi II A, II B, II C, III F, armati di spartiti, flauti dolci e tanto entusiasmo. Alcuni alunni della II A hanno anche suonato il violino, la chitarra elettrica e il flauto traverso. La prof.ssa Milanesio Caterina ha
accompagnato la performance dei ragazzi con la tastiera elettronica,
la prof.ssa Bonardi Antonella ha diretto il coro e i proff. Coraglia Antonio e Preve Valter hanno collaborato suonando il flauto e cantando. L'organizzazione è stata curata dalla prof.ssa Lamberto Assunta.
E' stato un bel momento di festa, durato poco più di un'ora, molto
gradito dagli anziani, che hanno potuto riascoltare i canti tipici dei
loro tempi giovanili, con un repertorio che spaziava dagli anni '20
agli anni '60: "Piemontesina, Aveva gli occhi neri, Reginella campagnola, Papaveri e papere, Marina, Vecchio scarpone" e tanti altri.
Purtroppo, la maggior parte degli anziani si trovava sulla sedia a rotelle, ma una di loro, più arzilla, ha accompagnato per tutto il tempo
il concerto battendo il tempo con i piedi, fino a lanciarsi, insieme ad
alcuni insegnanti e collaboratori, in un vero e proprio ballo, tra valzer, tango e cha-cha-cha. In conclusione del concerto, dopo alcuni
bis, sulle note di "O mama, mama", gli alunni, insieme ad alcuni insegnanti, genitori e personale dell'Istituto, hanno formato un lungo
trenino danzante con il quale hanno allegramente salutato gli anziani ospiti del Cottolengo, promettendo di tornare il prossimo anno.
Tutto è terminato con un graditissimo rinfresco offerto dalla prof.ssa
Lamberto. Le suore si sono altresì
complimentate con gli insegnanti,
non soltanto per l'ottima esecuzione dei ragazzi, ma soprattutto per il
loro comportamento rispettoso ed
educato. Questa esperienza ha
colpito profondamente i ragazzi,
felici di aver portato, anche se per
poco tempo, allegria e gioia di vivere a coloro che soffrono, imparando che donare arricchisce quanto ricevere.
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"Il Francese: una strategia vincente
per una provincia di frontiera"
Il tema del convegno che si è svolto a Bra, presso l’Auditorium della
Fondazione della CRB nelle
scorse settimane fa il punto
sull’importanza strategica della
lingua, e nello specifico del francese, nella scuola della provincia di
Cuneo. In un momento in cui
l’economia della nostra regione si
sostiene grazie soprattutto ai rapporti economici con la vicina Francia, la necessità della buona conoscenza del francese si impone da
sola. Sono intervenuti al convegno
il sindaco di Bra, Bruna Sibille, ed i
due assessori alla cultura e
all’istruzione del comune di Bra,
che hanno illustrato quanto per
l’economia della città un’apertura
verso i mercati esteri rappresenti
una forza trainante. Hanno quindi
presentato aspetti specifici del
mondo industriale il direttore per
l’Italia della Michelin, Ing. Massimo
Mereta e il direttore della Confindustria Cuneo Dott. Luigi Asteggiano. Entrambi hanno messo in evidenza come il forte rapporto economico del nostro territorio con la
Francia permetta di limitare le conseguenze della crisi. L’ing. Mereta
inoltre ha fatto presente come la
Francia, dopo aver insediato dei
grossi centri di produzione nella
nostra provincia, in realtà ne sostenga l’attività importandone forti
quantità. Il convegno è quindi pro-
seguito con interventi relativi
all’ambito culturale e scolastico
con la Dottssa Yvonne Fracassetti,
già direttrice dei servizi culturali dei
consolati generali italiani a Lione e
a Nizza, del Prof. Ivo Cavallo che
ha presentato uno studio sulla diffusione dell’insegnamento del
francese in provincia. Ha concluso
il convegno Manuela Vico, presidente dell’Alliance française di Cuneo, che da sempre si batte per
l’insegnamento della lingua francese dalla scuola primaria
all’università. “La lingua francese
rappresenta da sempre il passaporto per chi, residente nella nostra
regione, ambisce a orizzonti più
vasti – ha precisato la Prof. Vico –
conoscere la lingua dei nostri vicini
è senza dubbio un’opportunità da
non trascurare in vista di un lavoro
più gratificante per una migliore affermazione professionale.”
In particolare per la provincia di Cuneo, la vicina Francia costituisce il naturale sbocco economico e partner privilegiato a tutti i livelli, istituzionale,
economico, turistico ed educativo,
sarebbe dunque penalizzante per i
giovani trascurare questa possibilità in
più per emergere dalla crisi.
Al convegno ha fatto quindi seguito
la consegna dei diplomi DELF a tutti
gli studenti della scuola media
“Piumatti - Craveri - Dalla Chiesa, del
liceo Giolitti - Gandino di Bra e agli
studenti delle scuole medie di Dogliani e di Sommariva del Bosco conseguiti nell’anno scolastico 2013. Un
riconoscimento particolare hanno
ricevuto gli studenti che si sono distinti per i risultati negli esami DELF conseguendo la certificazione DELF A2 e
B1 a partire da 90 punti su 100 e la
certificazione DELF B2 a partire da 80
punti su 100.
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Come ogni anno vari sono stati gli appuntamenti sportivi : dai tornei di two-ball con le classi prime, alle gare di destrezza e atletica per gli allievi con
capacità miste, all’interno delle quali hanno partecipato squadre
del nostro istituto contro squadre di altre scuole della provincia.
Infine nel mese di maggio, si sono svolte le gare di atletica al campo sportivo di Bra con tutte le classi della nostra scuola. La classifica finale con tutti i risultati ottenuti dai ragazzi saranno pubblicati
sul sito : www.scuolamediabra.it
12
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UN’AULA SPEC
Recentemente nella sede della
scuola Piumati-Craveri-Dalla Chiesa
di via Barbacana, sono state ritinteggiate numerose aule negli spazi
dedicati ai corsi musicali ed è stata ristrutturata un'aula “speciale”,
dotata di una lavagna interattiva
multimediale, a cui possono accedere tutte le classi. Ciò, in particolare, è di rilievo, perchè il giorno 29
aprile qui si è svolta una importante cerimonia: l’aula è stata inaugurata e dedicata alla memoria di
Alessia Gambardella, studentessa,
amica e compagna che ha frequentato il corso G fino all'anno
scorso, quando, purtroppo, è stata
sconfitta da una terribile malattia e
ci ha lasciati. All'inaugurazione
erano presenti gli assessori Fogliato, Borrelli, Messa, il vicesindaco
Lusso. Il sindaco Bruna Sibille , insieme ai cuginetti di Alessia, ha
tagliato il nastro tricolore posto
all'ingresso della stanza. Quindi i
genitori, i compagni, i professori,
gli amici sono entrati per ammirare
la nuova aula: è accogliente e luminosa, dalle finestre si scorge un
magnifico paesaggio di Bra e delle
colline e, in quel momento, la luce
esterna e il colore interno hanno
donato un grande respiro: tutti,
con un brivido di commozione,
hanno percepito immediatamente
quanto quell’atmosfera somigliasse
all’immagine della personalità di
Ale. Dopo un sentito ricordo da
parte del Sindaco, alcuni amici e la
professoressa Chegai, con la voce
un po’ incrinata, hanno letto brevi
frasi tratte da un libro candidato al
Salone del libro dei ragazzi cittadino, significative per il messaggio
che il ricordo di Alessia potrà costituire per tutti. Assai commovente
è stata la lettura di un messaggio
in albanese da parte di Robert, dedicato alla nonna e ai genitori di
Alessia. Infine, il compagno Singh
ha scoperto un quadro con il ritratto a matita realizzato da lui
stesso: rappresenta il volto di Alessia, affiancato dalla poesia che la
professoressa Bartone le aveva
dedicato proprio un anno fa: il testo, così come la storia di Alessia,
era stato parte di un progetto con
il quale i ragazzi hanno vinto il
concorso 2013 “In memoria di Nuto Revelli”. I compagni di classe e
gli amici sono molto fieri dell'aula ,
perché chiunque vi entrerà potrà
ricordare il sorriso brillante di Alessia e il messaggio significativo della
sua storia.
La schiena va a scuola
Inaugur
azioni
Lezioni...multimediali
nella 1°B di via Brizio
Il giorno 19 maggio i ragazzi della 1°B
hanno tenuto una lezione multimediale
per inaugurare la nuova LIM, dono del
Gruppo Egea, installata recentemente
in classe. Ad assistere alla dimostrazione
il Sindaco Bruna Sibille, l’amministratore
delegato del Gruppo Egea PierPaolo
Carini, la Dirigente Scolastica Brunella
Margutta, la sua vice Renata Salvano,
alcuni docenti del corso e i rappresentanti dei genitori. A turno i ragazzi hanno mostrato alcune caratteristiche della
lavagna interattiva multimediale e le
infinite
possibilità che offre per
l’approfondimento delle varie materie
scolastiche ad esempio le potenzialità
insite nel sistema “touch” e nello schermo interattivo, l’opportunità di condividere con i compagni approfondimenti,
ricerche e presentazioni, la connessione
a internet e molto altro. Un ringraziamento va al Gruppo Egea, da sempre
sensibile e attento alle necessità espresse dalle scuole del territorio, svolgendo
un programma a sostegno della formazione dei giovani.
Alessia , Alice, Antonella , Giulia 3G - 3D
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Nel mese di aprile si è concluso il progetto “La
schiena va a scuola”, promosso in collaborazione
con la Regione Piemonte, il Comune di Torino e di Bra con l’ASL, l’Ufficio scolastico regionale mirato
ad educare i nostri ragazzi a prevenire i danni causati alla colonna vertebrale da comportamenti sbagliati. Da recenti studi portati avanti dall’Associazione dei fisioterapisti Piemonte - Valle d’Aosta, si è
notato che sono in forte aumento i casi di problematiche fisiche nei bambini e negli adolescenti: ciò è
dovuto sia ad una scorretta postura, anche prolungata nel tempo (magari di fronte alla televisione o
ad un computer), sia al peso dello zaino portato sulle spalle. Grazie a questo progetto, giunto alla sua
terza edizione, gli alunni delle scuole secondarie di I° grado del Piemonte hanno avuto la possibilità
di vedere meglio il problema attraverso alcuni incontri informativi svolti in classe. Il giorno 15 aprile si
è tenuta la festa finale al Palazzetto dello Sport del Parco Ruffini di Torino con la premiazione degli
elaborati delle 62 classi partecipanti, che erano stati tutti esposti al centro della struttura. Il concorso
consisteva nel creare un poster sul corretto utilizzo della schiena. Dopo un piccolo spettacolo educativo che ha coinvolto
tutti i ragazzi, alla presenza anche di campioni sportivi come i cestisti Daniele Sandri e Fabio Gianotti, l’argento paralimpico
di handbike Francesca Fenocchio, la ginnasta Adriana Crisci, i rugbisti Sergiu Ursache e Roberto Modonutto e le pallavoliste Joelle M’bra e Lucia Morra, sono stati consegnati i premi alle classi. Della nostra scuola hanno partecipato le classi 1B,
1H e 1I del plesso di via Brizio; solo la classe 1B si è recata a Torino, accompagnata dalle docenti Marina Isu e Giovanna
Lambiase e Laura Cravero, per ritirare il premio per l’originalità dell’elaborato, sia a livello compositivo che per il materiale
utilizzato: tutti personaggi rappresentati sul cartellone sono stati realizzati con dei compact disk.
13
arte
Concorso fotografico
Nei giorni 19, 20 e 21 aprile 2014, nei
locali del “Movicentro”, si è tenuta la
XIV Mostra dell’Artigianato Artistico di
produzione e servizi organizzata da
Confartigianato Imprese – zona di Bra con la collaborazione del Comune e
dell’Ufficio turistico. Con questa manifestazione, che da anni si svolge con
grande successo di pubblico, si vogliono promuovere le eccellenze del territorio in modo da valorizzare
l’artigianato di qualità.
L’inaugurazione della rassegna si è
svolta sabato 19 aprile alla presenza di
tutte le autorità braidesi: il sindaco Bruna Sibille, il vice-sindaco e assessore alle
attività produttive Marcello Lusso, il
vice presidente della Cassa di Risparmio di Bra Alberto Di Caro, il presidente della Zona di Bra di Confartigianato
Andrea Lamberti, il presidente provinciale Domenico Massimino e il vice
presidente provinciale Luca Crosetto.
La partecipazione di numerose imprese artigiane ha fatto diventare la mostra una grande vetrina per promuovere tutti i loro prodotti di eccellenza:
dalla creazione di oggetti di legno, di
ceramica, di vetro, di pietra o appartenenti all’arte orafa. Grazie alla maestria
degli artigiani, il pubblico ha ammirato
tutti i manufatti esposti per la vendita,
ma è stato entusiasmato soprattutto
dalla realizzazione in diretta di alcuni
oggetti unici. Con lo scopo di avvicinare i giovani al mondo dell’artigianato,
in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Bra e il Comune di Bra, Confartigianato Cuneo ha organizzato un
concorso fotografico rivolto agli studenti delle scuole medie braidesi.
La nostra scuola “Piumati-Craveri-Dalla
Chiesa” ha accolto l’invito con grande
gioia ed interesse; tutti i ragazzi con i
docenti delle rispettive classi si sono
equipaggiati per ritrarre l’artigiano
durante il suo lavoro. Un lavoro che
racchiude tutto il genio umano: la pazienza, l’attenzione ai tempi, progettazione, creatività, precisione e non basterebbero queste caratteristiche per
definire la figura dell’artigiano che produce oggetti tutti diversi tra loro, a differenza del lavoro meccanico e in serie
che genera prodotti identici. Con grande disponibilità e gentilezza da parte
degli artigiani contattati per fare le foto,
i ragazzi hanno saputo ritrarre i momenti salienti di ogni lavoro attraverso
una quantità infinita di scatti, tutti molto interessanti; infatti è stata molto difficile la selezione delle foto da inviare al
concorso visto che richiedevano solo 5
foto per ogni classe partecipante.
Le foto vincitrici del concorso sono
state 6: 5 foto per la “Piumati-Craveri-
Dalla Chiesa” ed 1 foto per l’Istituto
Salesiano di Bra. Le classi vincitrici sono
state: 3G e 2G della sede di via Barbacana, 2L, 2I e 2H del plesso di via E.
Brizio. Durante l’inaugurazione della
Mostra dell’Artigianato, il sindaco Bruna Sibille, insieme al vice presidente
della Cassa di Risparmio di Bra Alberto
Di Caro, il presidente della Zona di Bra
di Confartigianato Andrea Lamberti,
ha premiato i rappresentanti delle classi vincitrici del concorso e tutte le foto
che hanno partecipato sono state esposte al “Movicentro”.
E’ stata una delle esperienze più interessanti e didatticamente formative per
i ragazzi della scuola perché ha permesso loro di vedere “da vicino” alcune figure che producono alta qualità e
che stanno quasi scomparendo nel
nostro territorio.
Queste sono le occasioni per far conoscere le eccellenze della nostra zona e
cercare di tramandare ai giovani queste attività di grande orgoglio nazionale. Ringraziamo tutte le Associazioni ed
il Comune di Bra per questa opportunità sperando di poter ripetere tutto ciò
durante la prossima rassegna artigianale.
Concorso artistico Agenda CRC
Alcune classi del nostro istituto
hanno partecipato al concorso
indetto dalla Cassa di Risparmio
di Cuneo, sul tema “ Oggi è gia
domani” e all’iniziativa “il futuro
che vorrei...in un disegno”. Il concorso aperto ai ragazzi di tutte le
scuole del cuneese, consisteva
nella realizzazione di disegni che
faranno parte della nuova agenda sussidiario per l’anno scolastico 2014/ 2015. Tra le 52 scuole
14
partecipanti, nella provincia di Cuneo, 35 sono state le classi vincitrici
e tra queste anche la classe 2°A
della nostra scuola. È stata premiata
la fantasia di Emanuele Lipe della
sede di via Barbacana con il disegno “ Vorrei un Mondo bello in cui
lasciare le mie impronte”, curato
dalla prof.ssa Irene Penserini. Il premio consiste in una somma in denaro di 150,00 € da spendere in
materiale carto-librario.
intervista
Durante il mese di gennaio, noi
ragazzi dell'ora di attività alternativa alla religione cattolica, sotto la
guida degli insegnanti abbiamo
trattato alcune delle tecniche giornalistiche in previsione della pubblicazione del giornalino scolastico, approfondendo l'intervista.
Nel giornalismo, l'intervista è un
dialogo in cui un giornalista pone
delle domande al fine di ottenere
delle informazioni dall'intervistato.
Dopo aver trattato l'argomento,
abbiamo deciso di provare ad impostarne una noi. Tante sono state
le idee tra noi ragazzi sulla scelta
dell'argomento e quindi su chi
sarebbe stato l' intervistato, ma tra
tante proposte, quella che ci è
sembrata più pertinente ed interessante era quella rivolta ai collaboratori scolastici, i nostri ex bidelli.
Il collaboratore scolastico svolge
mansioni fondamentali ed insostituibili. Senza la figura del Collabo-
Il fondamentale e
l'insostituibile
collaboratore scolastico
de. In seguito ci siamo divisi in
gruppi ed infine abbiamo chiamato a turno i nostri intervistati. Il
gruppo dei collaboratori scolastici
del nostro istituto è formato da:
Lilla, Teresa, Maria P., Maria A., Pino, Angela, Tiziana, Carmela, Aurora, Michele, Vittoria ed Elisabetta.
Quello che segue è in sostanza
l'insieme delle loro risposte.
Ti piace questo lavoro?
“Si, ci piace questo lavoro, soprattutto perché siamo sempre a contatto con voi giovani”.
Da quanto tempo lo pratichi? E
da quanto tempo lavori in questo
istituto?
Le risposte a questa domanda ci
hanno lasciato a bocca aperta:
Angela ha iniziato nel 1980 ed è
da 25 anni che lavora nel nostro
istituto. Tiziana è dal 1999 e da 4
qui da noi. Teresa dal 2002, e solo
questo edificio dal 1991, Elisabetta
invece dal 1999 e solo da un anno
è qui con noi. Michele dal 1994 ed
è dal 2001 nella scuola media di
Bra. Maria P dal 1991 e da 5 anni
qui con noi, mentre Maria A dal
1979 e in questo istituto dal 1987.
Quali sono i tuoi compiti e le tue
mansioni? Com'è cambiato il tuo
lavoro nel corso degli anni? Quali
sono gli aspetti positivi e quelli negativi ?
“Mentre una volta ci occupavamo
solo della pulizia dei locali scolastici, oggi le mansioni sono anche
altre: l'assistenza agli alunni e della
classe durante l'assenza dell'insegnante nei cambi d'ora, la sorveglianza nei corridoi e l'accoglienza
del pubblico e dei genitori. Inoltre
ci occupiamo di alcuni lavori di
segreteria come il servizio fotocopie, la consegna degli avvisi e delle comunicazioni in ogni classe e la
collaborazione con gli insegnanti
e con la segreteria. Negli anni passati, c'era più personale nella scuola e le mansioni erano distribuite
tra tutti quindi il lavoro risultava
più leggero. Oggi il numero dei
collaboratori è stato dimezzato e
quindi ci ritroviamo a lavorare il
doppio.”
Alcuni di loro preferiscono occuparsi delle pulizie, altri esclusivamente degli alunni, altri dei lavori
di segreteria.
Ti trovi bene con i tuoi colleghi, gli
insegnanti e gli alunni?
ratore Scolastico nessuna attività
didattica potrebbe essere svolta, le
scuole sarebbero sporche, senza
sorveglianza e gli insegnanti sarebbero sprovvisti di appoggio per il
loro lavoro perciò importante è
valorizzare la loro figura.
Abbiamo discusso e trattato insieme l'argomento dopo di ché abbiamo formulato alcune doman-
da un anno che lavora nella nostra scuola. Lilla iniziò nel 1996 e
nella nostra scuola media da 7
anni. Carmela da 35 anni, mentre
Vittoria da 36 e cioè rispettivamente dal 1979 e dal 1978, tutte e due
sono con noi da 12 anni. Pino lavora in questa categoria dal 1990
e dal 1998 che lavora per la nostra
scuola. Aurora dal 1989 e lavora in
Tutti sono contenti dei propri colleghi e delle altre figure professionali
della nostra scuola, alcuni di loro
avendo lavorato anche in altri istituti sanno che ci sono posti dove
l'ambiente non è piacevole come
qui da noi.
Come si comportano gli alunni
con te?
“In generale i ragazzi si comportano bene con noi, ma è anche vero
Continua a pag.16
15
che sono cambiati rispetto alle
generazioni passate. Alto è il numero degli alunni meno disciplinati e meno rispettosi delle cose
(soprattutto dei bagni) e delle persone”.
Qualcuno di loro ci ha anche dato
un consiglio: “ Oltre all'istruzione
in tutte le discipline scolastiche, si
può dimostrare intelligenza e maturità imparando ad essere educati, cercando di capire gli altri e rispettando le persone ed il loro
lavoro. Così facendo si apriranno
tante porte durante il vostro percorso di studio e di vita e non potranno che accadervi cose belle e
riceverete tante soddisfazioni e
gratificazioni”.
Perché hai scelto di fare questo
lavoro?“Per necessità” è stata la
risposta dei nostri intervistati: abbiamo fatto la domanda di inserimento nella scuola e siamo successivamente stati contattati, non
accettarlo sarebbe stata una pazzi-
a, all'ora eravamo più giovani, avevamo una famiglia e avevamo bisogno di lavorare.
Alla nostra età, avevi il desiderio di
realizzarti in un altro modo?
Le risposte a questa domanda sono state molteplici: Aurora amava
la musica, il ballo, il canto e la recitazione, sognava infatti di lavorare
nel mondo dello spettacolo; Elisabetta ed Angela avevano il desiderio di insegnare nella scuola materna, mentre Maria P nelle scuole
elementari perché hanno sempre
adorato i bambini. Tiziana prima di
trasferirsi nella nostra città lavorava
in un ufficio e ci ha confidato che
avrebbe preferito fare la segretaria.
Anche Teresa lavorava in un ufficio, ma appena ha avuto
l’occasione di entrare nella scuola
ha accettato entusiasta. Pino è soddisfatto del suo lavoro, anche se ci
ha svelato che prima di inserirsi
nella scuola faceva parte del servizio di sicurezza (quindi state attenti
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Vi consigliamo la visione di:
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ragazzi). Michele e Carmela se avessero potuto avrebbero intrapreso un percorso di studi. Come loro
anche Vittoria che, prima di inserirsi
nella scuola, faceva l’operaia in
una fabbrica, aveva il desiderio di
continuare a studiare e quando
aveva la nostra età di lavorare a
contato con i bambini. Vittoria è
contenta perché in parte ha realizzato il suo sogno. Lilla è felice di
essere un collaboratore scolastico,
che le ha permesso di avere una
bella famiglia e per questo si sente
realizzata e gratificata. Il sogno di
Maria A era quello di fare la commessa in un negozio di abbigliamento, tra abiti, accessori e scarpe,
infatti è una “bidella sempre alla
moda”.
Ringraziamo il gruppo del personale A.T.A. della nostra scuola che è
stato simpaticamente disponibile a
rispondere alle nostre domande
Per la versione
aggiornata del
“Mappamondo”
completa di tutti gli
articoli visita il sito
della Nostra Scuola:
www.scuolamediabra.it
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