CUNEO 11 Mercoledì 30 luglio 2014 il Giornale del Piemonte ESATTORI Gestione Esazioni Convenzionate Spa /1 INDAGINI Prossima assemblea forse rovente Nuova voragine nei conti Gec? È ormai al 99 per cento in mano alle banche che già hanno ripianato perdite e ricostituito il capitale societario per oltre 23 milioni di euro Da Cuneo Potrebberivelarsiun'assemblearoventequelladell'8agostoperisoci,ormai pressoché tutti di nomina bancaria, della Gec (Gestione Esazioni Convenzionate Spa, con sede a Cuneo) che dovranno deliberare sul bilancio 2013 e forse mettere di nuovo mano ai conti della società, balzata agli onori delle cronache nell'autunno del 2012 per il grosso scandalo dei pagamenti delbolloauto,dicuilaGecavevaavuto l'appalto dalla Regione. C'erano stati alloragliarresti(quindiciintutto)dialcunidirigentifracuiilpresidenteAlessandro Otella e del funzionario regionale GiovanniTarizzo, detto «Zeus», grande manovratore dell'operazione a danno dell'ente pubblico e a vantaggio proprio ma anche della società, la scopertacheisoldiraccoltidagliautomobilistinoneranogiratineitempidovutiallaRegionestessa-echeil«metodo»erastatotrasferitoostavaperesserloancheadaltreregioni-,l'uscitadinumerosissime intercettazioni (ne diamo a parte un piccolissimo saggio su Tarizzo - nell'originale sono centinaia di pagine - dall'ordinanza del Gip, dott. Giuseppe Salerno) che avevano permesso di scoprire l'inghippo e tutto un mondo politico e amministrativo invischiato con esso (come aveva amaramente sottolineato anche il pm torinese Giancarlo Avenati Bassi, titolare dell'inchiesta), infine i primi processi nei tribunali di competenza dei luoghi dov'erano stati commessi i vari reati,qualchecondannagiàcomminata e altri procedimenti in corso. Una bruttabottaperisoci,privatiebanche, della Gec che venne commissariata dall'autorità giudiziaria (e poi ricommissariata perché il primo incaricato erastato rimosso)e rischiòil fallimento: e per evitarlo i soci dovettero coprire le perdite provocate dalla vicenda e ricapitalizzare la società stessa. In tutto servirono due dozzine di milioni di euroall'incirca,einquestasecondafase i privati non seguirono l'aumento, BRA.Mentreinmolteaziende viene regolamentata la pausa caffè,per evitare che i dipendenti perdano troppo tempo davantiallemacchinettedistributrici, giunge da Bra la notizia di un’iniziativa imprenditoriale chepotrebbe apparire quantomeno«estrosa»eche,invece, è la conseguenza di un rapportodiestremafiduciafraimprenditori e lavoratori: l’istituzione di una «Zona Relax» all’interno dell’azienda, un posto provvistodidivani,biblioteca,giornali,rivisteepersinodiunacyclette per fare esercizio anti-stress. Il locale si trova a fianco di una delle due cucine (dove i dipendenti possono prepararsi i pasti) ed è stato aperto da poco, ma ha già ottenuto buoni risultati. «Con i nostri dipendenti – spiegaSoniaPiumatti,figliadeltitolare della Bra Servizi Giuseppe e responsabile del personale – c’èunrapportodiestremafiducia, loro sanno che devono dare il massimo per l’azienda e noi sappiamo che hanno diritto ad essere gratificati e messi CAPITALE SOCIALE ATTUALE Istituto di credito Cassa di Risparmio Bra Cassa di Risparmio Fossano Cassa di Risparmio Saluzzo Cassa di Risparmio Savigliano Bre Gruppo UBI Banco di Credito Azzoaglio Banca Alpi Marittime Cassa Rurale ed Artigiana Boves Banca d’Alba Bcc Pianfei e Rocca de’ Baldi euro 711.720 711.720 711.720 711.720 711.720 395.400 345.975 345.975 197.700 98.850 % 14,2344 14,2344 14,2344 14,2344 14,2344 7,9080 6,9195 6,9195 3,9540 1,9770 A quelle delle banche va aggiunta la quota di Pallavicino Domenico (57.500 euro, pari all'1,1500%), unico dei vecchi soci privati. tranne un caso, e così tutto gravò sulle cassedellebancheproprietarie,diventatedal18novembre2013inpoititolari del 99 per cento del capitale (si veda la Tabella sotto la foto) Nell'Assembleadegliazionistidelcitato 18 novembre, presieduta dal Commissario dott. Enrico Stasi, si provvedette anche a una decisione che, benché autorizzatagli dall'autorità giudi- ziariaindata28settembre2013,avrebbe suscitato francamente delle perplessità. L'assemblea decise infatti di intentare contro i vecchi amministratoriesindaci,alcunideiqualidesignatidallebanche,un'azionediresponsabilità ai sensi dell'articolo 2393 del codicecivile,madecisealtresìche,siccomelebancheavevanopartecipatoalla ricapitalizzazione, i designati da esse non dovevano essere coinvolti nell' azione di responsabilità, venendo quindi per così dire «manlevati», non con soldi propri tuttavia, ma dei vari istituti di credito. La questione riguardò nello specifico una quindicina di persone, quasi tutte amministratori o dirigenti delle banche socie. In quella riunione l'assembla votò poi il nuovo CdadellaGec,mettendoviapresiederlo Gianfranco Mondino dg della Cr Fossano(masiccomeeraincompatibile,fupoisostituitodalpresidentedella Bam, Giovanni Cappa) e amministratore delegato Domenico Ramondetti. Quest'ultimocihaconfermatounadecina di giorni fa che c'era stato il ripianodelleperditediunaventinadimilioni già nel bilancio 2012 con successiva ricapitalizzazione(5milioniquest'ultima, quindi nel complesso circa due dozzine di milioni in tutto, come si diceva) eche il bilancio2013 non era ancorastatoapprovato(comunquelosarebbestatoentroiprimidiagosto)ammettendochec'erapurtroppoundisavanzo - secondo «boatos» non ufficiali,altri 4o 5milioni, unabella voragine dunque,semprechefosseconfermato cheèditaleentità-,machesarebbestatocopertodallaristrutturazioneedall' aumentodelcapitale.L'adRamondettihaancheprecisatocheifidiconcessi dalle banche alla Gec ammontano in totale a 20 milioni. Che ne sarà dunque della società alla lucediquestepossibiliombre?Inpratica essa, sparendo la componente privata,èstataacquisitaquasiinteramentedallebanche,eadessochecosanefaranno gli istituti di credito? La venderanno? E a chi? La metteranno forse in liquidazione? E che ne sarà in tal caso dell'occupazione (105 dipendenti fin qui mantenuti al loro posto, come ha sottolineato lo stesso Ramondetti)? Inoltre, aldilà dei numeri di bilancio, potrebberorestareinpiedianchealtre problematiche,comequelledelleparti correlate e degli affidi concessi alla società, con possibili conflitti di interesseeriflessisueventualiinfedeltàpatrimoniali. (1. - continua) EmBa ISTITUITA ALLA BRA SERVIZI Il lavoratore è stressato e stanco? Nella «Zona Relax» può ricaricarsi in condizionedi operare al meglio. Insomma si tratta di un interesse reciproco». Macomelamettiamoconl’orariodilavoro?«L’orariononèun problema – spiega Sonia – da noi nessuno timbra il cartellino,noiciaspettiamocheognunofacciailpropriodovere,perchésel’aziendacresceilvantaggio è per tutti. Se uno ha bisogno di fermarsi e riprendere le forze, sicuramente recupererà nell’arcodellagiornata:c’èuna differenzaenormefraesserecostretti a lavorare ed essere soddisfatti delle propria opera. Alla fine io credo che le pause relax(ovviamente,quandonecessarie) ci avranno fatto guadagnare tempo e qualità». «Non si tratta però – conclude Sonia–diun merocalcolosulla produttività. Tutti noi lavoria- mo meglio in un ambiente dove si stempera lo stress (che è inevitabile)edovesicercadimigliorare costantemente i rapporti interpersonali». Va ricordatochelaBraServizi haanche promosso altre forme di collaborazione aziendale, come la spesacollettivaachilometrizero (e costi contenuti) per i dipendentieilbuonoacquistoco- me strenna natalizia al posto del panettone. Nella biblioteca si possono trovare vari libri che i dipendenti non solo possono leggerein ditta, maanche chiedere in prestito da postare a casa.Magarilaprossimatappasarà il book-crossing con i libri portati dai dipendenti stessi e messi a disposizione di tutti. CB Intercettazioni, breve passaggio TORINO. «Dal quadro è emerso che sono molti i canali di retribuzione a vantaggio di TARIZZO, per il complessodelleattivitàdaluisvoltea tutela di Gec: 1.Mutuo.IlprimocennoadunmutuoafavorediTARIZZOedinparticolare all’azienda agricola del figlio risulta da una telefonata di MAGLIANOAlessandroverso l’utenzadi MAGNETTO (n. 272 del del 21.7.2011 pag. 72 ). MAGLIANO, dicendogli MAGNETTO del prossimo incontro con TARIZZO in Regione, gli dice: ”portati anche il mutuo, va, così glielo spieghi un attimo”. MAGNETTO gli risponde: l’ho già sempre dietro, va bene”. Il 29 luglio 2011, telefonata 586, sull’utenza di MAGNETTO Aldo: PEIROTTI, dipendente di BANCAALPI MARITTIME riferisce a MAGNETTO di aver ricevuto disposizioniinmeritoadunfinanziamentodell’aziendaagricoladelfigliodiTARIZZO (pag. 119), MAGNETTO si incaricadidareaTARIZZOilcellularediPEIROTTI […]. Sempre a questo argomento si riferiscono scambi di battutetraTARIZZOeMAGNETTOnelbar Pepino l’8.9.2011 (ambientale pag. 232: TARIZZO dice a MAGNETTO di avertelefonatoaMAGLIANOdiBanca d’Albaperché non hapiù ottenuto unarisposta.MAGNETTOchiedecome si sia trovato con quelli di Banca Alpi Marittime e TARIZZO dice che glihannochiestotuttaunaseriedidocumenti in più […]Il mutuo si riferisceallacostruzionedell’aziendaagricola del figlio di TARIZZO. TARIZZO parla con MAGNETTO dei lavori in corso ("domani in cascina ci sarà la posa dei ferri per fare la gettata di cemento”). Cfr ancora telefonata 1651 del10.10.2011,oveMAGNETTOchiede a TARIZZO come proseguono i lavori a casa. TARIZZO risponde che vanno avanti, “ma occorrerebbe cercaregliamicidiAlbaperchénonsisonopiùfattisentire”.[…]TARIZZOpareottengaunamigliorepropostadalla Banca d’Alba (MAGLIANO) rimanendo insoddisfatto della risposta di BAM. Collegata all’esito di questa vicenda potrebbe essere la questione del conflitto di interessi tra BAM e AREAequinditraGecedAREA,sollevata da TARIZZO. Nell’ambientale del18ottobre2011n.1249MAGNETTO spiega che ALBA e BAM sono in guerra e ROCCA precisa che TARIZZO ha fatto la scelta di ALBA “per le vacche di TRUCCO”. […]» (1.- segue) Sanità Mondovì: in ospedale arriva il nuovo mammografo digitale MONDOVÌ. «Microdose L50»: ecco come si chiama il nuovo mammografodigitaleinauguratoalReginaMontisRegalisdi Mondovì. L’apparecchiatura della Philips è stata acquistata con un finanziamento della Fondazione CRC ed entrerà in funzione a settembre, dopo un breve periodo di formazione del personale. Con il mammografo digitale acquistato dagli «Amici dell’ospedale di Savigliano», anch’esso di prossima inaugurazione, rappresenta un passo avanti decisivo per la creazione della rete delle senologie. Si tratta di un investimento che consentirà di migliorare la diagnosi di una malattia che purtroppo miete ancora parecchie vittime - ha spiegato Sergio Giraudo, presidente Lilt e componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione CRC -. Peraltro, come Lega contro i Tumori collaboriamo con l’Asl, impiegando al meglio le risorse professionali e finanziariedicuidisponiamo.Oggièfondamentalemigliorare la prevenzione, la diagnosi e la cura e la tecnologia ci viene insoccorso».«Prestotorneremoquiainaugurarealtreapparecchiature,mentreavanzanoilavoridellanuovasalaoperatoria,tuttilavorirealizzaticonilcontributodellaFondazione CRC», ha spiegato Gianni Bonelli, direttore generale dell’Asl Cn1.TraMondovìeCevasonoeffettuati6700esamimammografici(5000aMondovì): si tratta diattivitàdiscreening e clinica, oltre a 1700 ecografie mammografiche e 500 esami mammografici di secondo livello.
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