LA MEDICINA BIOLOGICA A. Pollini THERAPEUTICS RIASSUNTO L’estrazione dei terzi molari inferiori inclusi è una delle procedure maggiormente eseguite in chirurgia orale e maxillo-facciale. Tale procedura chirurgica può essere associata a sequele post-operatorie che hanno sia un impatto biologico sia sociale. L’edema, soprattutto, è un problema serio in grado di influenzare la capacità del paziente nel relazionarsi e nel ritornare all’attività lavorativa quotidiana, in particolar modo nei tre giorni successivi all’intervento. Questo studio clinico controllato è stato condotto presso alcuni studi professionali odontoiatrici in Milano con la collaborazione di diversi professionisti. – Sono stati inclusi 30 pazienti che necessitavano di estrazione chirurgica di un terzo molare incluso, in anestesia locale, selezionati tra Settembre 2012 e Marzo 2013. Arnica comp.-Heel®, utilizzata come alternativa al desametasone, ha dimostrato possedere buona attività antiedemigena, riducendo il gonfiore post-operatorio, il dolore e la severità di altri sintomi post-operatori (scala PoSSe) rispetto al controllo. PAROLE CHIAVE ODONTOIATRIA, TERZO MOLARE INFERIORE INCLUSO, ARNICA COMP.-HEEL®, DESAMETASONE SUMMARY: The extraction of the third molar included is one of the mostly performed procedures in the field of oral and maxillofacial surgery. This surgery can be associated to a number of postoperative effects that have both a biological and social impact, especially in the three days following the surgery. This controlled clinical trial was performed at some dental clinics in Milan, with the collaboration of several professionals. – 30 patients needing the surgical extraction of a third molar included in local anesthesia were enrolled, after being selected between September 2012 and March 2013. Arnica comp.-Heel®, used as an alternative to dexamethasone, showed good antiedemigen activity, reducing post surgical swelling, pain and severity of other post surgical symptoms (PoSSe scale) in comparison with no medicine administration. KEY WORDS: DENTISTRY, THIRD INFERIOR MOLAR INCLUDED, ARNICA COMP.-HEEL®, DEXAMETHASONE APRILE - GIUGNO 2014 ARNICA COMP.-HEEL® IN CHIRURGIA ODONTOIATRICA ESTRATTIVA ARNICA COMP.-HEEL® IN SURGICAL DENTISTRY U n intervento chirurgico produce sempre un danno tissutale caratterizzato da iperemia, vasodilatazione, aumento della permeabilità capillare, accumulo di liquidi negli spazi interstiziali e migrazione di monociti e di macrofagi (1). L’intensità e la durata del discomfort post-operatorio che ne consegue sono influenzati da diversi fattori. I più rilevanti sono il sito chirurgico, la natura e la durata dell’intervento, il contesto fisiologico e psicologico del paziente, le eventuali complicanze nel periodo perioperatorio, il tipo di anestesia somministrato, le cure prestate ed un adeguato controllo del dolore post-operatorio (2). – L’estrazione dei terzi molari inferiori inclusi è una delle procedure maggiormente eseguite in ambito chirurgico orale e maxillo-facciale (3,4). Tale procedura chirurgica si associa frequentemente a sequele post-operatorie che possono determinare un impatto sia biologico sia sociale (5,6). Oltre a complicanze severe come la lesione nervina permanente, l’infezione conclamata, la frattura mandibolare e l’alveolite secca, i pazienti lamentano frequentemente limitazione nell’apertura della bocca, dolore, riduzione della capacità masticatoria e gonfiore di vario grado, fenomeni – questi – dovuti alla risposta infiammatoria successiva al trauma chirurgico (7,8,9). L’edema, soprattutto, è un problema serio che influenza le capacità del paziente nel relazionarsi e nel ritorno all’attività lavorativa quotidiana, in particolar modo nei tre giorni successivi all’intervento (1). – Per questi motivi si avverte la necessità di un miglior controllo del discomfort post-operatorio nei pazienti sottoposti a questo tipo di chirurgia. Nello specifico, l’edema e il dolore derivano in gran parte dalla conversione dei fosfolipidi di membrana in acido arachidonico attraverso gli agenti mediatori della risposta infiammatoria come la fosfolipasi A2, e la risultante sin- 3 LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2014 tesi di prostaglandine, i leucotrieni e/o le sostanze correlate ai trombossani. I sintomi non sono osservati subito dopo l’atto chirurgico, ma insorgono gradualmente, raggiungendo il picco due giorni dopo l’estrazione (10,11,12). I corticosteroidi sono molto efficaci nel controllo dell’infiammazione acuta interferendo nelle molteplici tappe coinvolte nella risposta infiammatoria. La loro azione biologica non è ancora completamente chiarita. Si ritiene che il principale meccanismo d’azione preveda la soppressione dei leucociti, l’accumulo dei macrofagi nella zona di infiammazione e la prevenzione della formazione di prostaglandine attraverso la soppressione della cascata dell’acido arachidonico (13,14). – I corticosteroidi, come il desametasone, sono utilizzati con successo in chirurgia orale; il desametasone è un analogo sintetico del prednisolone, usato principalmente per i suoi effetti antiinfiammatori marcati e la sua lunga emivita. I dosaggi richiesti, così come le vie di somministrazione, sono estremamente variabili ed individualizzati sulla base della severità dei sintomi e della risposta individuale. – In situazioni acute in cui il sollievo immediato è urgente, sono consentiti alti dosaggi per breve periodo. Parallelamente agli antiinfiammatori steroidei e non steroidei, il ruolo dei prodotti naturali è riconosciuto e al tempo stesso dibattuto. Vi è sempre stato un considerevole interesse da parte del pubblico e della comunità scientifica circa l’uso dei medicinali biologici per contrastare patologie come le malattie cardiovascolari, il cancro e le malattie infiammatorie. Prodotti naturali ad attività antiinfiammatoria sono e sono stati impiegati come rimedio popolare per condizioni infiammatorie come la febbre, il dolore, la cefalea, l’artrite, etc. (15). 4 Tra i medicinali low dose di origine naturale, Arnica comp.-Heel® risulta essere particolarmente efficace nel trattamento dell’infiammazione dei tessuti molli e dei traumi, nelle infiammazioni localizzate, specialmente in presenza di edema, e nelle reazioni tissutali postoperatorie. – A tale riguardo esiste una ricca produzione di pubblicazioni sul suo utilizzo, soprattutto in campo ortopedico e traumatologico (16,17,18,19,20). Nonostante Arnica montana unitario e Arnica comp.-Heel® siano ampiamente impiegati negli studi odontoiatrici, il loro utilizzo è ancora prevalentemente empirico, scarsamente sistematico, a volte applicato sulla base di protocolli non sempre definiti. Tuttavia, è opinione comune che tale terapia sia efficace e sicura. Vi è indubbiamente la necessità di studi clinici randomizzati e controllati in grado di definire con esattezza il reale potenziale terapeutico-clinico di tale utilizzo. In particolar modo, non esiste un’evidente produzione di lavori circa l’efficacia di Arnica nell’ambito della chirurgia orale e – più specificatamente – della chirurgia estrattiva, campi di applicazione per i quali tale medicinale potrebbe essere particolarmente indicato. Pochi studi hanno valutato il potenziale terapeutico dell’Arnica nel limitare il discomfort post-operatorio dopo interventi di chirurgia orale e parodontale (21,22). – Lo scopo di questo studio clinico è duplice. Da un lato quello di considerare il discomfort post-operatorio dopo chirurgia dei terzi molari inferiori, valutando e confrontando alcuni schemi terapeutici ed il loro impatto sul dolore, sull’edema e sul trisma post-operatori; dall’altro fornire indicazioni sicure sulla reale efficacia antiedemigena ed antidolorifica di Arnica comp.-Heel® in chirurgia orale, estrattiva in particolare. PAZIENTI E METODI 왘 Disegno dello studio Questo studio controllato è stato condotto in Milano presso alcuni studi odontoiatrici con la collaborazione di diversi professionisti. – Sono stati inclusi 30 pazienti che necessitavano di estrazione chirurgica di un terzo molare inferiore incluso, in anestesia locale, selezionati tra Settembre 2012 e Marzo 2013. Prima dell’inclusione nel trial, ai pazienti sono stati dettagliatamente illustrati gli obiettivi, le implicazioni e le possibili complicanze; i pazienti hanno espresso il loro assenso alla partecipazione attraverso la firma del consenso informato. – Nella selezione dei pazienti sono stati predefiniti i seguenti criteri di inclusione e di esclusione. – Criteri di inclusione • Terzo molare inferiore asintomatico • Età maggiore o uguale a 18 anni • Assenza di dolore o di altri sintomi infiammatori al momento dell’intervento • Assenza di malattia parodontale di grado generalizzato. – Criteri di esclusione • Anamnesi positiva per disordini sistemici in grado di controindicare la procedura chirurgica • Anamnesi positiva per malattia psichiatrica, allergia ai farmaci utilizzati nello studio clinico • Stato di gravidanza e/o di allattamento • Utilizzo di antibiotici e/o di antiinfiammatori nelle due settimane precedenti l’inclusione • Rifiuto degli obbiettivi e della metodologia dello studio. – Inoltre, sono stati considerati altri elementi di esclusione: interventi di durata superiore ai 60 minuti, complicanze chirurgiche in grado di rendere gli inter- LA MEDICINA BIOLOGICA venti non comparabili e concomitante utilizzo durante il periodo di osservazione di farmaci non previsti dal protocollo clinico. APRILE - GIUGNO 2014 FIG. 1 Distanza interincisale massima (valutazione del TRISMA). 왘 Valutazione pre-operatoria Alla visita pre-operatoria sono state registrate le informazioni pre-operatorie (baseline). Sono stati raccolti i dati relativi al paziente: anagrafica, anamnesi medica generale, odontoiatrica e terapeutica, parametri relativi al terzo molare inferiore. Per ogni paziente sono state effettuate le seguenti misurazioni: 1) Distanza interincisale massima (FIG. 1) 2) Distanza trago-angolo esterno della bocca 3) Distanza trago-pogonion* molle. La distanza interincisale massima, intesa come distanza massima tra gli incisivi superiori ed inferiori, è stata misurata attraverso l’utilizzo di un calibro, con approssimazione di 1 millimetro. Tale misurazione è stata utilizzata per ottenere la valutazione del trisma. L’edema facciale è stato misurato attraverso una modificazione del metodo di misura con nastro sec. Schultze-Mosgau et Al. (23) (FIG. 2). N.D.R. * Pogonion è il punto cefalometrico più anteriore della punta della mandibola. Tra 3 punti di riferimento, trago, pogonion ed angolo esterno della bocca, sono state effettuate due misurazioni: trago-angolo esterno della bocca e trago-pogonion. È stata considerata come misurazione di riferimento (baseline) per il lato di estrazione la somma preoperatoria delle due misurazioni. I parametri relativi al terzo molare inferiore sono stati valutati attraverso la radiografia panoramica pre-operatoria. 왘 Protocollo farmacologico I 30 individui partecipanti allo studio sono stati suddivisi in 3 Gruppi, differenziati sec. il diverso schema di trattamento farmacologico antiedemigeno peri-operatorio. • Gruppo 1: Nessun trattamento. • Gruppo 2: desametasone sodio fosfato, 4 mg iniettato localmente pre-operatoriamente. • Gruppo 3: Arnica comp.-Heel® compresse secondo il protocollo: – 1 compressa, 3 vv/die da sciogliere sotto la lingua nei 2 giorni antecedenti l’intervento (mattina, mezzogiorno, sera). – 2 compresse, 3 vv/die da sciogliere in bocca a partire dal giorno dell’intervento e per i 2 giorni successivi. Dal terzo giorno successivo all’intervento, 1 compressa, 3 vv/die fino ad una settimana dall’intervento. Tutti i pazienti sono stati sottoposti routinariamente alla profilassi antibiotica, attraverso la somministrazione di amoxicillina + acido clavulanico 2 gr, 1 ora prima dell’intervento. Non sono stati prescritti antibiotici per il post-operatorio. FIG. 2 Metodo di misurazione con tre punti di riferimento sec. Schultze-Mosgau et Al., 1995 (valutazione dell’EDEMA). 5 LA MEDICINA BIOLOGICA TAB. 1 APRILE - GIUGNO 2014 Pazienti Gruppo 1 (n = 10) Gruppo 2 (n = 10) Gruppo 3 (n = 10) Nessun trattamento Infiltrazione di desametasone Arnica comp.-Heel® 27,3 ± 7,2 27,1 ± 7,1 26,9 ± 7 Genere Maschio Femmina 7 3 5 5 4 6 16 14 Fumo Sì No 3 7 2 8 2 8 7 23 Anticoncezionale orale Sì No 1 2 1 4 1 5 3 11 Età Uno sciacquo orale con 15 ml di clorexidina pura 0,2% è stato prescritto per 1 minuto prima dell’intervento ed immediatamente al termine dello stesso. A partire dal giorno successivo all’intervento, i pazienti hanno effettuato sciacqui con clorexidina pura allo 0,2%, 2 vv/die per una settimana. Una bustina di paracetamolo (500 mg) + codeina (30 mg) è stata somministrata immediatamente dopo l’atto chirurgico e ne è stata prescritta l’assunzione al bisogno come sollievo dal dolore (fino ad un massimo di 6 bustine/die). – I pazienti sono stati adeguatamente istruiti al fine di evitare ogni tipo di farmaco non prescritto e di ricorrere al medico che ha eseguito l’intervento per eventuali problemi post-operatori. 왘 Valutazione post-operatoria Ogni paziente è stato controllato a 2 e a 7 giorni dall’intervento chirurgico. – Le misurazioni della distanza interincisale massima e dei contorni facciali sono state rilevate nei due controlli dal medesimo esaminatore che le aveva valutate pre-operatoriamente. Il trisma e l’edema facciale sono stati registrati come differenze tra la misurazione pre-operatoria (baseline) e quelle post-operatorie (a 2 e a 7 giorni). Il dolore post-operatorio è stato valutato considerando il numero di bustine di antidolorifico assunte, sulla base di quanto riferito dal paziente. Il dolore post-operatorio è stato valutato Totale (n = 30) quotidianamente per 7 giorni utilizzando la Scala analogica visiva (VAS) a 9 punti delimitata dagli indicatori verbali “assenza di dolore” = 0; “dolore molto intenso” = 9 (24). I pazienti sono stati istruiti affinché assumessero la bustina di analgesico non appena il dolore raggiungeva un livello moderato. Agli stessi pazienti era stato richiesto di inserire il loro livello di dolore e l’ora in cui l’analgesico era stato assunto e di non effettuare ulteriori registrazioni. Il numero di bustine di analgesico assunte è stato annotato fino al termine della prima settimana post-operatoria. A distanza di 7 giorni dall’intervento chirurgico, ai pazienti è – stato – inoltre richiesto di compilare la Scala PoSSe (Postoperative Symptoms Severity) (9). TAB. 2 EDEMA FACCIALE (mm) 6 Gruppo 1 (n = 10) Gruppo 2 (n = 10) Gruppo 3 (n = 10) % Gruppo 1/3 2 giorni post intervento 9,1 ± 5,9 3,2 ± 3,3 3,9 ± 1,3 – 57% 7 giorni post intervento 1,9 ± 1,9 0,9 ± 1,1 0,9 ± 0,41 – 53% LA MEDICINA BIOLOGICA Tale Questionario è disegnato per identificare la percezione del paziente di effetti avversi in 7 sottoscale (items) : Conversazione, Percezione, Alimentazione, Malessere, Interferenze con le attività quotidiane, Aspetto e Dolore. Un punteggio viene assegnato alle possibili risposte ad ogni domanda; i punteggi delle risposte ad ogni domanda vengono sommati. Questi punteggi rappresentano percentuali: il paziente che completa il Questionario, indicando la risposta più “severa” per ogni domanda, totalizzerebbe il punteggio di 100%. Il paziente che scegliesse la risposta più “blanda” ad ogni domanda totalizzerebbe il punteggio di 0%. 왘 Variabili di studio Le variabili di studio sono state: 1) Trisma a 2 e a 7 giorni: differenza tra la distanza interincisale massima preoperatoria (baseline) e post-operatoria a 2 e a 7 giorni, espressa in millimetri. 2) Edema a 2 e a 7 giorni: differenza tra il contorno facciale rilevato a 2 e a 7 giorni ed il contorno facciale rilevato pre-operatoriamente espresso in millimetri. 3) Dolore: numero totale di bustine di antidolorifico assunte, espresso con punteggio VAS. 4) Punteggio PoSSe: derivato dalla Scala PoSSe, sommando i punteggi associati alle risposte di ogni singola domanda. 왘 Risultati Nella valutazione di questo studio sono stati inclusi i dati dei 30 pazienti. Non vi erano differenze apparentemente significative tra i Gruppi di studio circa le 4 variabili considerate (TAB. 1). – I 3 Gruppi di studio erano omogenei. Non si sono registrate, inoltre, differenze significative tra i 3 Gruppi per quanto concerne la sede del terzo molare inferiore e la durata dell’intervento. Ai controlli a 2 e a 7 giorni, nessun paziente ha evidenziato infezione della ferita o complicanze post-operatorie serie. Edema La TAB. 2 evidenzia il confronto nei 3 Gruppi circa l’edema facciale al con- APRILE - GIUGNO 2014 trollo post-operatorio a 2 e a 7 giorni. Non si sono riscontrate differenze significative tra il Gruppo 2 ed il Gruppo 3. I valori del Gruppo cui non è stato somministrato alcun trattamento (Gruppo 1) sono indicativi di un più marcato edema facciale. La percentuale di riduzione dell’edema tra il Gruppo 1 e il Gruppo 3 è presentata nella colonna dx (-57%;-53%). Trisma Per quanto riguarda il trisma non si sono riscontrate differenze importanti nei 3 Gruppi, anche se i valori appaiono più bassi nei Gruppi 2 e 3 (TAB. 3). Anche in questo caso la colonna dx esprime il confronto tra il Gruppo 1 e il Gruppo 3 in termini percentuali. Dolore Per quanto concerne il dolore, i pazienti del Gruppo 2 e del Gruppo 3 hanno assunto un numero minore di bustine di antidolorifico dopo l’intervento chirurgico rispetto ai pazienti del Gruppo 1 (TAB. 4). TAB. 3 TRISMA (mm) Gruppo 1 (n = 10) Gruppo 2 (n = 10) Gruppo 3 (n = 10) % Gruppo 1/3 2 giorni post intervento 17,4 ± 7,3 13,0 ± 9,9 13,5 ± 5,9 – 22% 7 giorni post intervento 5,2 ± 5,8 3,1 ± 4,6 3,6 ± 2 – 31% TAB.4 ASSUNZIONE DI ANTIDOLORIFICO Antidolorifico VAS (media) Gruppo 1 (n = 10) Gruppo 2 (n = 10) Gruppo 3 (n = 10) % Gruppo 1/3 5,8 ± 2,9 3,2 ± 3,1 3,5 ± 2,4 – 40% 6 4 4 7 LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2014 TAB. 5 SCALA PoSSe – CONFRONTO DEI PUNTEGGI Gruppo 1 (n = 10) Gruppo 2 (n = 10) Gruppo 3 (n = 10) % Gruppo 1/3 Conversazione 2,4 ± 2,4 2,3 ± 2,3 2,4 ± 2,4 0 Percezione 1,6 ± 2,6 1,5 ± 1,7 1,4 ± 1,9 – 1,2% Alimentazione 10,4 ± 3,8 9,2 ± 4,5 10,1 ± 4,3 – 3% Malessere 1,0 ± 1,8 0,6 ± 1,3 0,9 ± 1,2 – 10% Interferenze 3,2 ± 2,0 2,5 ± 2,2 2,8 ± 1,9 – 12% Aspetto 4,4 ± 2,7 2,5 ± 2,3 2,7 ± 2,1 – 40% Dolore 6,3 ± 3,5 3,1 ± 3,1 3,4 ± 2,9 – 46% 29,3 ± 11,9 21,7 ± 11,4 21,2 ± 9,9 – 36% TOTALE La VAS è stata espressa solo come media, essendo – comunque – espressione di un dato soggettivo. – Complessivamente il discomfort postoperatorio è più marcato nel Gruppo 1, come evidenziato dalla somma totale dei vari punteggi. Scala PoSSe (Postoperative Symptoms Severity) DISCUSSIONE I punteggi della Scala PoSSe e delle sottoscale sono riportati in TAB. 5. Nella quarta colonna le differenze tra il Gruppo trattato con Arnica comp.Heel® ed il Gruppo Controllo sono espressi in termini percentuali. Coerentemente ai risultati circa l’edema, il trisma ed il dolore misurati oggettivamente, in 2 delle 7 sottoscale si sono evidenziate differenze importanti tra i 3 Gruppi. I pazienti del Gruppo 1 hanno percepito un cambiamento dell’aspetto del viso maggiore rispetto ai pazienti del Gruppo 2 e del Gruppo 3. Analogamente, per quanto riguarda la percezione del dolore, l’analisi dei dati ha evidenziato una differenza tra i Gruppi 2 e 3 rispetto al Gruppo 1 (controllo) (TAB. 5). 8 L’estrazione chirurgica dei terzi molari inferiori può portare, anche nelle mani di operatori esperti ed in presenza di una tecnica chirurgica atraumatica, all’insorgenza di alcune complicanze post-operatorie che allungano i tempi di guarigione ed il discomfort del paziente nei giorni immediatamente successivi all’atto chirurgico. Per questo motivo, molti clinici cercano di ridurre le sequele post-operatorie attraverso la prescrizione di farmaci antiinfiammatori (26). – Il controllo farmacologico del processo infiammatorio riduce in modo significativo l’intensità del dolore, dell’edema e del trisma normalmente presenti dopo interventi di chirurgia estrattiva dei terzi molari inferiori associati a lem- bi di accesso e ostectomia vestibolare. L’impiego in chirurgia orale di corticosteroidi come desametasone e metilprednisolone, associati a terapia antidolorifica, riduce e limita, come dimostrato da numerosi studi, la morbilità postoperatoria. L’infiltrazione locale di desametasone sodio fosfato 4 mg è il dosaggio ottimale di questo farmaco: la maggior parte degli Autori concorda nel considerare questa soglia come la dose minima necessaria per limitare il discomfort postoperatorio (25). Mentre gli studi scientifici a favore dell’uso dei cortisonici, desametasone in primis, in chirurgia estrattiva, sono molteplici, le prove scientifiche che evidenziano l’efficacia anti-edemigena in questo campo dei farmaci di origine naturale sono relativamente scarse. – Tra i farmaci di origine naturale Arnica comp.-Heel® risulta particolarmente indicata per tutte le condizioni edematose e/o infiammatorie che coinvolgono i tessuti molli, tra cui i traumi sportivi, le LA MEDICINA BIOLOGICA contusioni e le procedure chirurgiche. Ad oggi, non sono riportati studi in Letteratura medico-scientifica che valutino la reale efficacia di questo medicinale nella riduzione del discomfort post-operatorio dopo interventi di chirurgia orale. In questo studio è stata valutata la potenzialità di Arnica comp.-Heel® nel ridurre il dolore, l’edema ed il trisma dopo estrazione chirurgica dei terzi molari inferiori, modello di studio che – tra l’altro – si presta bene alla valutazione dell’efficacia antiedemigena e/o analgesica di un determinato farmaco. In particolar modo, si è evidenziato il comportamento di Arnica comp.-Heel® vs un controllo negativo, (non somministrazione di alcun farmaco) e vs un controllo positivo [desametasone sodio fosfato (infiltrazione locale)]. Tutto questo con l’obiettivo di valutare se Arnica comp.-Heel® potesse avere effetti benefici, antagonisti oppure irrilevanti sul controllo del discomfort postoperatorio. I dati ottenuti in questo studio vanno in una duplice direzione: forniscono indicazioni utili circa il controllo del discomfort post-operatorio, testando ed analizzando l’efficacia di nuovi protocolli terapeutici con un farmaco di origine naturale come Arnica comp.Heel®; valutano il reale effetto antiedemigeno di tale farmaco, in uno studio condotto su soggetto umano, analizzando anche l’eventuale presenza di un potenziale effetto analgesico, oltre che antiedemigeno, intrinseco ad Arnica comp.-Heel®. I limiti di questo studio sono dati dal numero relativamente ridotto dei casi e dalla randomizzazione (legata alla disponibilità dei partecipanti). Tuttavia, questo bias potenziale è in parte minimizzato dalla misurazione oggettiva del discomfort post-operatorio e della registrazione del tempo operatorio necessario per l’estrazione di ciascun dente. I punteggi della sottoscala PoSSe relativi all’“Aspetto” hanno evidenziato una correlazione significativa con l’edema facciale misurato oggettivamente. Analogamente il punteggio “Dolore” ha evidenziato una relazione con l’assunzione di antidolorifici. Valutando complessivamente l’informazione globale offerta dalla Scala PoSSe nel Gruppo 3 si osserva un valore di -36% rispetto al Gruppo 1, da cui si deduce che Arnica comp.-Heel® ha avuto un impatto positivo sul discomfort postoperatorio. Edema Come prevedibile, tutti e 2 i protocolli terapeutici (Gruppi 2 e 3) hanno determinato un minor grado di edema rispetto a quello registrato nei pazienti controllo; tale differenza è maggiormente evidente a 2 giorni dall’intervento piuttosto che ad una settimana dallo stesso. – A 2 giorni, Arnica comp.-Heel® ha determinato la riduzione del gonfiore rispetto al Gruppo controllo (-57%) con valori simili a quelli ottenuti nel Gruppo trattato con steroide. APRILE - GIUGNO 2014 tale differenza si mantiene a 7 giorni con una riduzione superiore al 50% rispetto al Gruppo controllo. Circa l’edema post-operatorio, i risultati di questo studio confermano il potenziale antiinfiammatorio di Arnica comp.-Heel®. L’utilizzo combinato di Arnica comp.Heel® e desametasone potrebbe avere un effetto sinergico nel controllo dell’edema, tanto da consigliarne l’utilizzo associato, soprattutto in quegli interventi che, per difficoltà intrinseche, lascino presagire la comparsa di un edema post-operatorio particolarmente pronunciato. Dolore I corticosteroidi sono utilizzati primariamente per contrastare l’effetto dei mediatori tissutali dell’infiammazione e per limitare la trasudazione dei fluidi ed attenuare l’edema. A 7 giorni, in tutti i Gruppi di studio, il gonfiore si è notevolmente ridotto. Nonostante un certo grado di riduzione del dolore post-operatorio accompagni l’attenuazione dell’edema, i farmaci antiinfiammatori steroidei non hanno un effetto analgesico significativo. Confrontando i dati ottenuti nel corso di questo studio con quelli presenti in Letteratura medico-scientifica, emerge come i valori di edema a 2 e a 7 giorni ottenuti dopo la sola iniezione sottomucosa di 4 mg di desametasone sodio fosfato siano perfettamente sovrapponibili a quelli ottenuti nel corso di altri studi scientifici. Ciò rafforza il concetto di come l’utilizzo di tale farmaco si traduca in una significativa riduzione dell’edema postoperatorio, apprezzabile soprattutto a 2 giorni (1,25). In uno studio recente, Dionne (2) ha dimostrato come il desametasone somministrato in dose di 4 mg per via orale e di 4 mg per via intravenosa, rispettivamente 12 ore ed 1 ora prima dell’intervento, non riduca il rilascio di PGE2 in modo sufficiente da produrre analgesia dopo la scomparsa dell’effetto anestetico. Come in altri precedenti lavori, anche in questo studio i dati ottenuti non consentono di dimostrare che la somministrazione di corticosteroidi riduca in modo significativo il dolore post-operatorio, quantomeno oggettivamente. Per quanto riguarda la somministrazione di Arnica comp.-Heel® non è possibile il confronto con dati precedenti. È possibile – tuttavia – affermare che l’utilizzo di Arnica comp.-Heel® ha determinato la riduzione dell’edema a 2 giorni di ≈ il 57% rispetto ai pazienti non sottoposti a terapia farmacologica e che – L’utilizzo del desametasone – infatti – ha richiesto un consumo di farmaci antidolorifici inferiore rispetto al controllo; tale differenza non è risultata significativa dal punto di vista statistico. Interessante notare, tuttavia, come la percezione soggettiva del dolore postoperatorio da parte dei pazienti trattati 9 LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2014 con desametasone valutata attraverso la Scala PoSSe sia significativamente inferiore rispetto a quella dei pazienti controllo; un simile risultato, in disaccordo con quanto misurato oggettivamente, può essere spiegato da un certo grado di influenza psicologica data dall’utilizzo del cortisonico. Edema facciale L’utilizzo di Arnica comp.-Heel® ha avuto un buon effetto sul controllo del dolore, valutato sia oggettivamente sia soggettivamente attraverso la scala PoSSe. Il numero medio di antidolorifici assunti dagli individui trattati con tale farmaco è stato sensibilmente inferiore (-40%) rispetto al Gruppo controllo. Nel corso degli anni, numerosi ricercatori hanno sperimentato diverse tecniche di misurazione allo scopo di valutare oggettivamente l’edema ed effettuare confronti tra i vari Gruppi di studio; la maggior parte delle misurazioni sono condotte sulla superficie del volto. – Alla luce di questo risultato appare chiaro che l’effetto analgesico di Arnica comp.-Heel® non sia trascurabile. La presenza in Arnica comp.-Heel® di Arnica D2, Hypericum D2, Aconitum D3 e Chamomilla D3, suggeriscono che l’aspetto analgesico rientri tra gli effetti del medicinale. Relativamente al dolore post-operatorio, il dato più interessante potrebbe derivare, anche in questo caso, dal fatto che l’utilizzo combinato di Arnica comp.-Heel® e desametasone sodio fosfato possa tradursi in un ridotto consumo di antidolorifici. Trisma Sulla base dei risultati ottenuti nel corso di questo studio clinico è evidente che l’utilizzo di una terapia farmacologica antiinfiammatoria ha un impatto minore sul controllo del trisma post-operatorio. L’utilizzo di Arnica comp.-Heel® e desametasone sodio fosfato ha determinato generalmente un minor grado di trisma sia a 2 sia a 7 giorni dall’intervento chirurgico. In particolare, per quanto riguarda il medicinale omotossicologico, si osserva comunque una riduzione del trisma sia a 2 (-22%) sia a 7 giorni (-31%). Il motivo di tale effetto limitato può essere spiegato dalla differente eziopatogenesi, rispetto all’edema, che sta alla base del trisma, per il quale è maggiormente indicata la terapia miorilassante. 10 L’edema facciale post-chirurgico è difficile da quantificare accuratamente in quanto coinvolge 3 misurazioni effettuate su superficie irregolare-convessa, e si può manifestare sia internamente sia esternamente (25). In questo studio, al fine di impiegare un metodo più sensibile per la valutazione del gonfiore, questo è stato calcolato misurando la distanza tra trago-angolo esterno della bocca e trago-pogonion, modificando – così – il sistema di misura descritto da Schultze-Mosgau et Al. (23). – Infatti, includendo nel calcolo le aree del volto che non si gonfiano dopo l’estrazione chirurgica dei terzi molari inferiori, si corre il rischio che i cambiamenti nelle aree dove il gonfiore si manifesta realmente vengano mascherati perché vi è solo una minima variazione nelle ampie misurazioni lineari (27). Inoltre, nel corso di questo studio, l’edema facciale è stato valutato anche soggettivamente come percezione del paziente del cambiamento di “Aspetto”, una sottoscala PoSSe (9,25). – Questa valutazione soggettiva ha mostrato una ridotta percezione del gonfiore sia nel Gruppo trattato con Arnica comp.-Heel® sia in quello trattato con desametasone. Inoltre, la sottoscala “Aspetto” ha evidenziato una correlazione con l’edema facciale misurato oggettivamente. L’ottima corrispondenza tra le misurazioni lineari ed i punteggi della sottoscala “Aspetto” provano l’efficacia di questo mezzo di valutazione soggettiva del gonfiore post-operatorio. Secondo le nostre conoscenze, ad oggi non esiste alcun metodo di misurazio- ne soggettiva dell’edema facciale validato per accuratezza o affidabilità statistica. CONCLUSIONI Sulla base dei risultati ottenuti in questo studio è possibile trarre una serie di conclusioni. L’efficacia del desametasone sodio fosfato nella riduzione dell’edema postoperatorio dopo chirurgia estrattiva dei terzi molari inferiori è stata confermata. – Arnica comp.-Heel® ha dimostrato possedere buona attività antiedemigena, riducendo il gonfiore post-operatorio rispetto alla non somministrazione farmacologica. Tale dato risulta particolarmente rilevante per due aspetti. Innanzitutto rappresenta la prova chiara a conferma dell’efficacia antiinfiammatoria di Arnica comp.-Heel®. Inoltre, questo risultato pone tale medicinale low dose come possibile alternativa ai farmaci steroidei, qualora questa categoria di farmaci non possa essere impiegata per controindicazioni sistemiche o per espresso rifiuto del paziente. Analogamente all’effetto antiedemigeno, questo studio clinico supporta le proprietà analgesiche intrinseche di Arnica comp.-Heel®. I pazienti del Gruppo trattato con Arnica comp.-Heel® hanno – infatti – assunto una quantità di farmaci antidolorifici minore rispetto a coloro i quali non hanno ricevuto alcun trattamento. L’utilizzo congiunto di questi due farmaci potrebbe permettere di ottenere migliori risultati in termini di controllo del discomfort post-operatorio. In particolare, oltre ad ulteriore riduzione dell’edema rispetto al solo utilizzo del desametasone, l’associazione potrebbe consentire di ottenere un miglior effetto analgesico e – conseguentemente – una riduzione significativa del consumo di antidolorifici. LA MEDICINA BIOLOGICA Sulla base di questi dati è possibile considerare l’associazione desametasone sodio fosfato - Arnica comp.-Heel® una potenziale soluzione per il controllo del discomfort post-operatorio dopo chirurgia dei terzi molari inferiori. – Potrebbe, inoltre, rivestire notevole importanza la valutazione di Arnica comp.-Heel® somministrata per altre vie come l’infiltrazione intra-operatoria. 쐽 14. 15. 16. 17. 18. 19. Bibliografia 1. Sortino F., Cicciù M. – Strategies used to inhibit postoperative swelling following removal of impacted lower third molar. Dent Res J, 2011;8:162-171. 2. Dionne R. – Preemptive analgesia vs preventive analgesia: which approach improves clinical outcomes? Comp Cont Educ Dent, 2000;21:4856. 3. Poeschl P.W., Eckel D., Ellen P. – Postoperative prophylactic antibiotic treatment in third molar surgery a necessity? J Oral Maxillofac Surg, 2004:62:3-8. 4. 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