Dott. Geol. Pasquale Armillotta - Ordine dei Geologi Regione Emilia

APPLICAZIONE
DELL’ELETTROSMOSI PER LA
REIDRATAZIONE DEI TERRENI
COESIVI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA
Venerdì 20 maggio
Dott. Geol. Pasquale Armillotta
Libero professionista
Tel. 0521 208120 - Fax 0521 522013 – Cell. 335 9730202
E-mail: [email protected]; www.thesis-srl.it
A CHE PUNTO È
LA RICERCA
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I primi studi ed primi lavori risalgono al 1999.
Le ricerche bibliografiche non sono state di grande
aiuto.
Si è dovuta ricercare una strada per poter indagare
quanto scoperto “per caso”.
A distanza di oltre dieci anni, si può affermare che
strada era corretta.
In passato ...
il de-watering
presenza di sistemi
di drenaggio;
induzione della consolidazione;
possibilità di cambiamento della classe
granulometrica
per la componente
coesiva.
Una rapida carrellata
Dati oggettivi più volte riscontrati:
1) con l'utilizzo dell'elettrosmosi, i terreni coesivi si
reidratano più velocemente rispetto al processo
naturale;
2) nella quasi totalità dei casi, si è registrato un
aumento di volume del terreno di fondazione.
L'analisi del fenomeno ha portato a
considerare principalmente la chimicafisica, la mineralogia e la geotecnica.
Per la chimica-fisica, si è fatto riferimento al
modello del doppio strato di Helmholtz.
Per la mineralogia, è risaputa la caratteristica
che hanno alcuni fillosilicati di variare il
proprio volume in funzione della presenza
d'acqua:
montmorilloniti, illiti, cloriti, vermiculiti ed
interstrato.
Per la geotecnica, la diminuzione di umidità
naturale dei terreni coesivi è legata
all'aumento di carico sul terreno e ad una
serie di altri motivi. Gli effetti prodotti sul
terreno coesivo dall'aumento di carico sono
noti a tutti.
La diminuzione del Wn ben al di sotto della
saturazione (Sr<85%) porta alla diminuzione di
volume della componente rigonfiante dei
fillosilicati.
Esposizione del terreno a meridione.
Presenza di alberi in prossimità delle costruzioni
ed impermeabilizzazione superficiale.
Presenza di opere drenanti.
Variazioni dei
quantitativi delle
precipitazioni legate ai
cicli stagionali.
Calo generale delle
precipitazioni annue.
Autodrenaggio dei
terreni coesivi.
LA NOVITÀ
È una tecnica che interviene sulla causa e non sugli
effetti della disidratazione dei terreni coesivi.
Con l'elettrosmosi, l'acqua vien fatta migrare al di sotto
delle fondazioni.
Se la componente rigonfiante dei fillosilicati non è
significativa, si registra la stabilizzazione del volume
dei terreni.
Se
la
componente
rigonfiante
dei
fillosilicati
è
significativa, si registra un aumento significativo del
volume dei terreni e la loro stabilizzazione.
VERIFICA DELLE CONDIZIONI
DI APPLICABILITÀ
È necessaria un'approfondita indagine che interessi
l'aspetto, geologico, geomorfologico, idrogeologico,
geotecnico, mineralogico.
Non si può prescindere, quindi, da un'indagine
geognostica per la definizione dei modelli.
INDAGINI RICHIESTE
Oltre ad un sufficiente numero di prove (sondaggi,
penetrometrie, ecc.), è necessario il prelievo di alcuni
campioni per approfondire l'analisi sul terreno da
reidratare. In particolare:
 l'analisi granulometrica;
 i limiti di Atterberg;
 il valore dell'umidità naturale;
 l'indice dei vuoti e la porosità;
 l'indice di consistenza;
 la prova al blu di metilene / analisi mineralogica;
 la prova di rigonfiamento Huder – Amberg.
MODELLO DI RIFERIMENTO
H2O
Le due serie di elettrodi
sono collegate ad un
alimentatore.
Può essere montato un
sistema automatico di
fornitura d'acqua.
L'impianto rimane sempre in funzione.
MODELLO DI RIFERIMENTO
H2O
Sezione
Pianta
Le due serie di elettrodi sono collegate ad un
alimentatore.
Può essere montato un sistema automatico di fornitura
d'acqua.
DATI OSSERVATI
RECUPERO DEI CEDIMENTI
1,4
1,2
1
mm
0,8
0,6
0,4
0,2
0
0
Day
DATI OSSERVATI
CONSUMI ELETTRICI ED IDRICI
In termini di kW/h, i consumi annui per un impianto
medio sono dell'ordine di qualche decina di kW/h,
comunque tranquillamente sopportabile dalla rete
elettrica domestica.
In termini di acqua, a regime, siamo nell'ordine di
qualche metro cubo all'anno.
4
3,5
3
2,5
2
A MPERE
1,5
1
0,5
0
TEMPO (Days)
PECULIARITÀ
1. Utilizzo di materiali compatibili con l'ambiente,
assolutamente non inquinanti.
2. Eventuale immissione di acqua naturale nel terreno.
3. Invasività nulla o quasi con relativi bassi costi di
ripristino.
4. Tempi di intervento generalmente di molto inferiori
alle due settimane.
CONSIDERAZIONI
1. A distanza di oltre 12 anni dal primo intervento, non
sono state registrate riprese sia dei cedimenti che
del loro recupero.
2. In terreni argillosi con componente mineralogica
“attiva” molto bassa, si registra l'arresto dei
cedimenti senza alcun recupero.
3. La tecnologia trova la sua collocazione in terreni
coesivi che necessitano di reidratazione.