Decreto di recepimento della Direttiva 27/2012

Decreto di recepimento della Direttiva 27/2012
Principali strumenti di incentivazione
Davide Valenzano
Efficienza energetica: motore di sviluppo economico,
degli investimenti e dell’occupazione
Roma, 22 Gennaio 2015
Indice
• Sintesi del quadro energetico
• Il ruolo del GSE nel decreto efficienza energetica
• I sistemi di incentivazione
• La Cogenerazione
• Il Conto Termico
• I Certificati Bianchi
• I sistemi semplici di produzione e consumo
-2-
Sintesi del quadro energetico nazionale
Monitoraggio delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica:
andamento dei consumi totali di energia primaria negli ultimi 50 anni
Mtep
Crisi energetica
Anno 2012
Consumo interno di energia
primaria
155,2 Mtep
(-14% rispetto al 2005)
Calcolo del target EE
Kippur 1973
Crisi finanziaria
Dati BEN, EUROSTAT
-3-
Anno 2012
Consumi Finali Lordi
124,1 Mtep
(-10% rispetto al 2005)
Calcolo del target FER
Sintesi del quadro energetico nazionale
Consumi energetici nazionali e incidenza delle fonti rinnovabili
Grandezze statistiche di riferimento dei consumi energetici nazionali – Anno 2012
Dipendenza
da estero
80,6%
FER: Fonti di Energia Rinnovabile
Disponibilità
nazionale
19,4%
FER
11,0%
NO-FER: Prodotti petroliferi, gas e carbone
FER
13,3%
NO-FER
8,5%
FER
1,7%
NO-FER
78,9%
163 Mtep
Consumo interno lordo
Fabbisogno complessivo
nazionale di prodotti
energetici
Usi non
Energetici *
FER
13,5%
Perdite di
trasformazione
NO-FER
86,7%
155 Mtep
Consumo interno di energia primaria
Grandezza di riferimento per la Direttiva
«Efficienza energetica» (2012/27)
NO-FER
86,5%
124 Mtep
Consumo finale lordo
Grandezza di riferimento per
la Direttiva «Fonti
Rinnovabili» (2009/28/CE)
Elaborazioni GSE su dati EUROSTAT
* Produzione delle materie plastiche, di lubrificanti, di bitumi, di solventi, ecc
-4-
Sintesi del quadro energetico nazionale
Il Secondo Progress Report
L’Italia è vincolata dalla Direttiva 2009/28/CE a raggiungere al 2020 il 17% della quota di consumi finali coperti
mediante le rinnovabili. Il secondo Rapporto intermedio di aggiornamento del PAN (2° Progress Report 2013),
elaborato dal GSE a supporto di MSE, conferma le indicazioni della SEN, per la quale, entro il 2020, la quota di
consumi finali coperti mediante le rinnovabili potrebbe raggiungere il 19%, superando l’obiettivo vincolante.
Previsione SEN
Andamento della quota complessiva di energia rinnovabile
19%
Consumo energia rinnovabile / consumo energia totale
20%
17%
15%
13,5%
10%
9,2%
Target
Direttiva
2009/28/CE
5%
Quota complessiva di energia rinnovabile prevista nel Secondo Progress Report (2013)
Quota complessiva di energia rinnovabile prevista nel Piano di Azione Nazionale (PAN 2010)
0%
2010
2011
2012
2013
2014
2015
-5-
2016
2017
2018
2019
2020
Sintesi del quadro energetico nazionale
Consumo Finale Lordo di energia in Italia (Mtep)
(1 Mtep = 11,6 TWh = 11,6 miliardi di KWh)
Fonte: Elaborazione GSE su dati EUROSTAT
-6-
Sintesi del quadro energetico nazionale
Consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili nel 2012 per settore di utilizzo
Ripartizione per fonte dei consumi rinnovabili nel settore elettrico - 2012
Consumi finali di energia da fonti rinnovabili - 2012
Mtep
TWh
% sul CFL
% sul settore
specifico
Consumi di energia da fonti rinnovabili
nel settore Elettrico
8,0
93,3
6,5%
27,4%
Consumi di energia da fonti rinnovabili
nel settore Termico
7,4
85,9
6,0%
12,8%
Consumi di energia da fonti rinnovabili
nel settore Trasporti (Biocarburanti)
1,4
15,9
1,1%
TOTALE CONSUMI FINALI DI ENERGIA
DA FONTI RINNOVABILI
16,8
195,1
13,5%
CONSUMI FINALI LORDI (CFL)
124,1
Idraulica
47,3%
Solare
20,2%
Eolica
13,3%
Bioenergie
13,2%
Geotermica
6,0%
Ripartizione per fonte dei consumi rinnovabili nel settore termico - 2012
1442,8
Bioenergie
60,7%
Pompe di calore
Consumi di energia da fonti rinnovabili
nel settore Trasporti calcolati per
l'obiettivo specifico settoriale fissato
dalla direttiva 2009/28/CE (10%)
1,9
22,1
5,8%
35,4%
Solare termica
2,1%
Geotermica
1,8%
La Direttiva 2009/28/CE impone all’Italia di raggiungere al 2020 una quota consumi finali lordi da fonti rinnovabili
pari al 17%. Nel 2012 tale quota ha raggiunto il 13,5%.
La Direttiva richiede di distinguere tra i 3 settori di consumo: settore elettrico, settore termico e settore dei trasporti.
Fonti: GSE , Terna
-7-
Decreto efficienza energetica: il ruolo del GSE 1/2
Il GSE, partecipa alla cabina di regia a supporto dei Ministeri competenti (DM 9 gennaio 2015, di
attuazione dell’art.4):
La cabina di regia si compone di 8 membri, quattro nominati dal Mise, il cui il Direttore ne assume la
Presidenza, e quattro dal MATTM. Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte, la cabina di regia
si avvale dell’ENEA e del GSE, secondo le rispettive competenze istituzionali. I membri designati dei
due Enti possono partecipare alle riunioni ma senza diritto di voto.
Il GSE, nell’ambito del Programma di miglioramento delle prestazione energetica degli edifici della
PA (art.5):
 supporta i Ministeri competenti nella gestione del programma di miglioramento della
prestazione energetica degli edifici della PA (art.5), assicurandone il coordinamento, la raccolta
dei dati e il monitoraggio dello stato di avanzamento
Il Mise, avvalendosi dell’ENEA e del GSE, ha avviato l’istruttoria tecnica dei primi 30 progetti
presentati ai fini del Programma di riqualificazione degli edifici della PA (obiettivo di risparmio di
energia al 2020: 0,04 Mtep)
-8-
Decreto efficienza energetica: il ruolo del GSE 2/4
Art.7 – Regime obbligatorio di efficienza energetica
 Definisce l’obiettivo vincolante di risparmio nazionale cumulato di energia finale, sulle vendite
medie annue di energia ai clienti finali, da conseguire nel periodo 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre
2020;
 il meccanismo dei Certificati Bianchi dovrà garantire il raggiungimento del 60% dell’obiettivo al
2020. Il restante volume è ottenuto attraverso le misure di incentivazione vigenti (Conto Termico,
Cogenerazione ad Alto Rendimento e detrazioni fiscali);
 entro il 31 dicembre 2016 ed entro il 31 dicembre 2018, il Ministero dello sviluppo economico
redige, con il supporto di ENEA e GSE, un rapporto sullo stato di conseguimento dell’obiettivo;
 nell’ambito del meccanismo di incentivazione Conto Termico, il GSE predispone specifiche
modalità di erogazione per gli interventi che le PA centrali attivano direttamente.
-9-
Decreto efficienza energetica: il ruolo del GSE 3/4
Obiettivo minimo di risparmio cumulato è pari a circa 26 Mtep di energia finale
Più dell’ 80% dell’obiettivo di risparmio dei consumi sarà garantito dall’insieme dei risparmi generati
da meccanismi di incentivazione dell’efficienza energetica gestiti dal GSE (Certificati Bianchi, CAR, e
Conto Termico).
- 10 -
Decreto efficienza energetica: il ruolo del GSE 4/4
Per la promozione della Cogenerazione ad Alto Rendimento (art.10) il GSE:
 predispone un rapporto contenente una valutazione del potenziale nazionale di applicazione
della CAR e del teleriscaldamento e teleriscaldamento efficienti;
 effettua un’analisi costi-benefici finalizzata all’individuazione delle soluzioni più efficienti per
soddisfare le esigenze di riscaldamento e raffrescamento;
 istituisce una banca dati sulla cogenerazione e sulle infrastrutture di teleriscaldamento e
teleraffrescamento efficienti, esistenti e in realizzazione;
 dispone controlli sugli impianti in esercizio;
 rilascia la garanzia d’origine secondo criteri oggettivi, trasparenti e non discriminatori.
Disponibilità di regimi di qualificazione, accreditamento e certificazione (art.12) il GSE:
 supporta Enea (insieme a Accredia, FIRE e CTI) nella definizione di un protocollo per l’iscrizione
agli elenchi delle ESCO certificate UNI CEI 11352, EGE, organizzazioni certificate ISO 50001,
auditor energetici
- 11 -
I principali meccanismi di sostengo all’efficienza energetica
Conto Termico
Certificati Bianchi
Gli incentivi coprono una
parte del costo degli
interventi attraverso
l’erogazione di un
contributo annuale per un
periodo compreso tra 1 e
5 anni, in funzione del
tipo di intervento
effettuato.
Limite al
costo indicativo
I certificati bianchi sono
titoli che possono essere
commercializzati su un
apposito mercato e
attestano la riduzione di
consumi finali di energia
attraverso interventi di
efficientamento energetico.
La domanda suI mercato è
generata dall’obbligo posto
in capo ai distributori di
energia elettrica e gas di
conseguire degli obiettivi
annuali prefissati di
risparmio energetico.
annuo di incentivazione: 900
€ mln, di cui 200 € mln
destinati alla PA
Decreto 28 dicembre 2012
Decreto 28 dicembre 2012
- 12 -
Cogenerazione ad Alto
Rendimento (CAR)
Le unità di cogenerazione
ad alto rendimento, hanno
diritto, per ciascun anno
solare in cui soddisfano i
requisiti di CAR, al rilascio
di Certificati Bianchi, in
numero commisurato al
risparmio di energia
primaria realizzato
nell’anno in questione
Decreto 5 settembre 2011
La Cogenerazione
15 % annuo
Evoluzione delle
richieste pervenute
(prod. 2011-2013)
L’incremento delle richieste è dovuto a:
1086
911
820
•
•
2011
2012
impianti esistenti che hanno colto
l’opportunità di accesso ai benefici per
gli impianti cogenerativi;
nuovi impianti entrati in esercizio.
2013
Energia
Energia elettrica prodotta nel 2012 con
Cogenerazione ad Alto Rendimento
Contributo degli impianti
cogenerativi rispetto
alla produzione elettrica
nazionale del 2012
pari a circa 300 TWh
113 GW
237 TWh
(79%)
 27 TWh
(88%)
63 TWh
(21%)
Altri impianti
Impianti cogenerativi
Strategia Energetica
Nazionale
Obiettivi quantitativi al
2020
Contributo %
Cogenerazione
Risparmio
energia primaria
(Mtep)
Risparmio
emissioni CO2
(Mt)
Risparmio
importazioni comb. fossili
(Mln €)
20
55
8.000
7,5 %
6,4 %
8,8 %
produzione 2012
- 13 -
La Cogenerazione
Dati sulla produzione elettrica del 2012 da Cogenerazione ad Alto Rendimento
suddivisi per tecnologia
237
TWh
63
TWh
36
TWh
27
TWh
Contributo degli impianti
Cogenerativi rispetto
alla produzione elettrica nazionale
del 2012 pari a circa 300 TWh
Energia elettrica cogenerata ad alto rendimento [%]
Incentivi alla cogenerazione
Certificati Verdi riconosciuti ai sensi del DM 24 ottobre 2005 per impianti di cogenerazione abbinati al
teleriscaldamento (rilasciati nel 2013 sulla base della produzione del 2012)
1.856.620
Certificati Bianchi riconosciuti ai sensi del DM 5 settembre 2011 (rilasciati nel 2013)
428.600
- 14 -
Il Conto Termico: interventi incentivabili
SOLO PER LE PA
Categoria 1 - interventi di incremento dell’efficienza energetica (art. 4, comma 1 del Decreto):
1.A
isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato ;
1.B
sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
1.C
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione
invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
1.D
installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con
esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.
Categoria 2 - interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e
sistemi ad alta efficienza (art. 4, comma 2 del Decreto):
2.A
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione
invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica,
geotermica o idrotermica;
2.B
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e
dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di
calore alimentato da biomassa;
2.C
installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
2.D
sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
- 15 -
Il Conto Termico: attività sviluppate e situazione attuale
 Regole Applicative del D.M. 28 dicembre 2012

((procedimento amministrativo dematerializzato)
e relativo manuale utente
 Sezione dedicata del sito istituzionale del GSE
 FAQ sugli aspetti normativi e tecnici
 Modelli per dichiarazioni
 Rispetto dei 60 gg. previsti per l’istruttoria del GSE (recuperato il
pregresso)
Negli ultimi mesi significativo miglioramento della qualità
delle richieste di incentivo presentate dagli operatori
- 16 -
Il Conto Termico: risultati
Quadro d’insieme dei risultati al 03/12/2014
RICHIESTE INVIATE AL GSE
ACCESSO DIRETTO
PRENOTAZIONE
AMMESSE AI REGISTRI
TOTALE
9.004
125
29 *
9.158
* di cui 10 (3 PA e 7 Soggetti privati) iscritti nei Registri 2013 e 19 (tutti Soggetti privati) nel Registro 2014
Accesso Diretto – Istruttoria
Con riferimento ai dati del 03/12/2014
• le 7.613 Richieste Concessione Incentivi
(RCI) accolte sono ripartite rispettivamente
in 2% PA (130 RCI) e 98% Soggetti privati
(7.483 RCI)
• in termini di incentivi associati alle 7.613
RCI
(circa 23,4 M€ di incentivo
complessivo), la ripartizione è invece 16%
PA (3,7 M€) e 84% Soggetti privati (19,7
M€)
• 130 RCI da parte di PA accolte  3,7 M€
complessivi (0,74 M€ annui) di cui 89
inviate direttamente da Comuni (3 M€
complessivi)
- 17 -
Il Conto Termico: risultati
Distribuzione per tipologia dei 7.948 interventi riconosciuti (al 03/12/2014)
Nota: Il totale degli interventi riconosciuti (7.948) è
sempre maggiore del totale delle richieste di
concessione dell'incentivo accolte (7.613) in quanto
alcune delle richieste sono "multintervento"
Distribuzione incentivi totali riconosciuti
(circa 23,4 M€)
- 18 -
Il Conto Termico: evoluzione del meccanismo
Novità Legge n. 164/2014 (“Sblocca Italia”)
•
Semplificazione procedurale dello strumento attraverso l’utilizzo di modulistica predeterminata
•
Potenziamento dello strumento, anche attraverso la diversificazione e l’innovazione tecnologica
•
Ampliamento del perimetro dei Soggetti ammessi (edilizia popolare e a cooperative di abitanti)
per le categorie di incentivi della Pubblica Amministrazione
Linee di sviluppo futuro del meccanismo
•
Armonizzazione del Conto Termico con gli altri strumenti incentivanti vigenti (principalmente TEE)
•
Complessiva semplificazione tecnica e gestionale per la presentazione delle richieste da parte
degli operatori (razionalizzazione e riduzione delle informazioni da fornire)
•
Maggior semplificazione per apparecchi di piccola taglia per uso domestico e piccolo terziario
•
Promozione dello strumento, in particolare verso la Pubblica Amministrazione
•
Nuovi interventi eleggibili
Prevista l’emanazione di nuovo DM per l’aggiornamento, la semplificazione e
il potenziamento del Conto Termico
- 19 -
Certificati bianchi : interventi incentivabili
Settore industriale:
•
generazione o recupero di calore per raffreddamento, essicazione, cottura, fusione;
•
generazione di energia elettrica da recuperi o da fonti rinnovabili (es. generazione di energia
elettrica da decompressione gas);
•
sistemi di azionamento efficienti (motori, inverter);
•
ottimizzazione energetica dei processi produttivi e dei layout di impianto (es. integrazioni di più
fasi della linea produttiva).
Settore civile, agricolo e terziario:
•
piccoli sistemi di generazione elettrica (es. impianti FV sotto i 20 kW, sistemi di trigenerazione);
•
interventi sull’involucro edilizio finalizzati alla riduzione dei fabbisogni di illuminazione artificiale;
•
interventi di edilizia passiva
•
elettronica di consumo;
•
elettrodomestici per il lavaggio e la conservazione dei cibi ad alta efficienza;
•
riduzione dei fabbisogni di acqua calda;
•
riduzione dei fabbisogni di energia per applicazioni ICT
- 20 -
Certificati bianchi : interventi incentivabili
Illuminazione pubblica e privata:
•
nuovi impianti completi o rifacimento completo di quelli esistenti;
•
applicazione di dispositivi per l’efficientamento degli impianti esistenti.
Trasporti:
•
iniziative per la diffusione di veicoli stradali a trazione elettrica, a gas naturale e a GPL
Reti
- 21 -
Certificati Bianchi: risultati
Risultati raggiunti da febbraio 2013 a novembre 2014
TEE rilasciati per valutazioni e certificazioni (RVC) di competenza GSE (ivi incluse le emissioni trimestrali standard)
Dati in kTEE
12.442
14.000
12.442
11.982
12.000
11.126
10.032
10.000
TEE rilasciati [kTEE]
8.849 8.868
TEE rilasciati cumulati [kTEE]
8.000
10.391
7.389
6.714
5.702
6.000
5.005
5.290
4.104 4.286
4.000
3.179
3.484
2.484
2.000
1.891 2.033
1.460
1.376
474 515
40 40
142
451
1.012
695
305
620
719
182
285
0
- 22 -
412
1.165
675
358
19
735
855
460
Certificati Bianchi: risultati
Risultati raggiunti da febbraio 2013 a novembre 2014
TEE emessi per valutazioni e certificazioni (RVC) di competenza GSE
ripartiti per categoria di intervento (ivi incluse le emissioni trimestrali
standard)
•
circa l’80% dei titoli emessi
afferiscono a risparmi realizzati
nel settore industriale
CIV-FA
1%
IND-GEN
3%
IND-E
5%
IPUB-RET
2%
CIV-INF
1%
CIV-GEN
0%
CIV-FC
7%
IND-T
43%
CIV-T
8%
IND-T
IND-FF
CIV-T
CIV-FC
IND-E
IND-GEN
IPRIV-RET
IPUB-RET
CIV-FA
CIV-INF
CIV-GEN
IPRIV-NEW
IPUB-NEW
TRASP
ALTRO
•
il 70% di titoli riguarda progetti
presentati da società di servizi
energetici
•
le società con obbligo di
nomina dell’ energy manager
hanno ottenuto il 25% di titoli
emessi
IND-FF
28%
Al netto dei titoli annullati ai fini del conseguimento degli obblighi 2013 risultano disponibili circa
5.500.000 TEE* titoli utilizzabili per l’assolvimento all’obbligo dell’anno 2014 (6,75 Mtep)
* dati GME
- 23 -
Certificati Bianchi : lavori in corso per le Nuove Linee Guida
Meccanismi di incentivazione dell’efficienza energetica
Sovrapposizione tra Certificati
Bianchi (CB), Conto Termico (CT) e
Detrazioni Fiscali (DF)
CB
CAR
CT
Sovrapposizione
tra Cogenerazione ad alto
rendimento (CAR) e CB
DF
 Concorrenza e sovrapposizione tra i diversi meccanismi di incentivazione
 Requisiti di accesso ed incentivi diversi per una stessa tecnologia (CT vs Detrazioni;
CET vs CB; CAR vs CB)
 Divieto di cumulabilità tra gli incentivi
- 24 -
Certificati Bianchi : lavori in corso per le Nuove Linee Guida
Punti di attenzione
 Evoluzione migliorativa del meccanismo dei TEE nel suo complesso:
a) armonizzazione degli esistenti strumenti di incentivazione sull’efficienza
energetica (TEE, CAR, CET, ecc); b) introduzione di nuove schede tecniche e/o
modifica e/o superamento di quelle esistenti; c) metodo di calcolo
dell’incentivo e del risparmio addizionale imputabile agli interventi nei
differenti settori; d) affidabilità delle misure in sito per la rendicontazione del
risparmio; e) sviluppo delle verifiche sugli impianti incentivati; ecc.
 Correlazione tra risparmio conseguito e investimento sostenuto: possibile
introduzione di una correlazione tra il risparmio conseguito, l’investimento
sostenuto e l’incentivo, anche al fine di eliminare eventuali rischi di sovraremunerazione, in coerenza con la disciplina degli Aiuti di Stato energiaambiente;
- 25 -
Certificati Bianchi : lavori in corso per le Nuove Linee Guida
Punti di attenzione
 Risparmi comportamentali: individuazione dei metodi da utilizzare per la
valutazione dei risparmi connessi a misure comportamentali strutturate.
 Grandi Progetti: focalizzazione sulla definizione di infrastruttura e intervento
infrastrutturale e predisposizione di una procedura per la trasmissione e la
valutazione delle richieste, analogamente a quanto previsto per i progetti a
consuntivo.
 Efficacia e sostenibilità degli incentivi all’efficienza energetica: spesa
complessiva a valere sulle bollette per l’anno d’obbligo 2013: circa 714 M€
(stima di riferimento individuata nella SEN 2013 a regime al 2020 per i CB pari
a circa 1 miliardo di euro).
- 26 -
Sistemi semplici di produzione e consumo (1/4)
D.lgs 115/08
Definisce i Sistemi Efficienti di Utenza configurandoli come sistemi di auto-approvvigionamento
energetico ed escludendoli così dal novero delle reti elettriche. Stabilisce inoltre che per questi
sistemi "i corrispettivi tariffari di trasmissione e di distribuzione, quelli di dispacciamento e
quelli a copertura degli oneri generali di sistema siano applicati esclusivamente all'energia
elettrica prelevata sul punto di connessione".
Legge 99/09
La legge 99/09, insieme al D.M. 10 dicembre 2010, al D.lgs 93/11, oltre a delineare nuove
fattispecie attribuisce all’Autorità il compito di definire i criteri e le condizioni per l’erogazione
dei servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita tenendo
conto delle agevolazioni previste.
Delibera
578/213/R/eel
e s.m.i.
Regolazione dei sistemi semplici di produzione e consumo
Legge
116/2014
Condizioni tariffarie per RIU, SEU e SEESEU a decorrere dal 1° gennaio 2015
- 27 -
Sistemi semplici di produzione e consumo (2/4)
La Delibera 578/2013/R/eel regola i servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione, dispacciamento e
vendita in caso di Sistemi Semplici di Produzione e Consumo.
Nello specifico, i Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC) sono sistemi caratterizzati dall’insieme dei
sistemi elettrici, connessi direttamente o indirettamente alla rete pubblica, all’interno dei quali il trasporto di
energia elettrica per la consegna alle unità di consumo che li costituiscono non si configura come attività di
trasmissione e/o di distribuzione, ma come attività di auto approvvigionamento energetico.
SSPC
Cooperative e
Consorzi storici
con rete propria
SSPC
Sistemi Efficienti
di Utenza
(SEU)
ASSPC
Sistemi Esistenti
Equivalenti ai
Sistemi di Utenza
(SEESEU)
Altri Sistemi di
Autoproduzione
(ASAP)
Altri Sistemi
Esistenti
(ASE)
Oggetto di qualifica da parte del GSE
Nuove configurazioni impiantistiche caratterizzate dalla presenza di una o più unità di consumo e una o più unità
di produzione, che non rientrano nella categoria delle reti elettriche, né in alcuno dei sottoinsiemi che
compongono l’insieme dei SSPC, sono configurazioni non ammissibili e pertanto non devono essere connesse alla
rete elettrica.
- 28 -
Sistemi semplici di produzione e consumo (3/4)
Riepilogo dei requisiti per essere qualificati come Sistemi SEU o SEESEU
Categoria
SEU
SEESEU-A
SEESEU-B
Potenza
massima
20 MW
Nessun limite
20 MW
Obbligo
FER o
CAR
Vincoli data
Vincoli di natura giuridica
Vincoli di “area”
Sì
Nessuno
1 cliente;
1 produttore
(anche diverso);
1 Unità di Consumo.
Il Sistema deve essere realizzato
all’interno di un’area senza soluzione
di continuità, al netto di strade, strade
ferrate, corsi d’acqua e laghi, di
proprietà o nella piena disponibilità
del cliente finale.
No
Autorizzazioni richieste entro il
4 luglio 2008 e ottenute entro il
31 dicembre 2013
Unico soggetto giuridico (Produttore=Cliente).
L’univocità del soggetto giuridico deve essere
verificata al 1° gennaio 2014, ovvero, qualora
successiva, alla data di entrata in esercizio del
SEESEU-A
Nessuno
Sì
Autorizzazioni richieste entro il
4 luglio 2008 e ottenute entro il
31 dicembre 2013
1 cliente; 1 produttore
(anche diverso dal cliente);
1 Unità di Consumo
Il Sistema deve essere realizzato
all’interno di un’area senza soluzione
di continuità, al netto di strade, strade
ferrate, corsi d’acqua e laghi, di
proprietà o nella piena disponibilità
del cliente finale.
No
Autorizzazioni richieste entro il
4 luglio 2008 e ottenute entro il
31 dicembre 2013. Entrati in
esercizio entro il 31 dicembre
2013
Al 1° gennaio 2014 le Unità di Consumo che lo
compongono devono essere gestite, in qualità di
cliente finale, dal medesimo soggetto giuridico o
da soggetti giuridici diversi, purché tutti
appartenenti al medesimo gruppo societario
Nessuno
SEESEU-C
(valida fino al 31
dicembre 2015)
Nessun limite
- 29 -
Sistemi semplici di produzione e consumo (4/4)
Componenti Oneri
generali
(Parti variabili)
SEU
SEESEU-A/B
SEESEU-C
ANNO 2014
ANNO 2015
(art. 24 – 25-bis
legge 116/2014)
Energia elettrica
prelevata
Energia elettrica prelevata
dalla rete + 5% dell'energia
elettrica consumata e non
prelevata dalla rete *
Energia elettrica
prelevata
Energia elettrica prelevata
dalla rete + 5% dell'energia
elettrica consumata e non
prelevata dalla rete *
Energia elettrica
prelevata
Energia elettrica prelevata
dalla rete + 5% dell'energia
elettrica consumata e non
prelevata dalla rete *
ANNO 2015
(Delibera 609/2014/R/eel)
 punti BT, maggiorazioni per
punto
di
prelievo
sulla
componente A3;
 punti MT, esclusi quelli nella
titolarità di imprese a forte
consumo
di
energia,
maggiorazioni per punto di
prelievo sulla componente A3;
 punti MT nella titolarità di
imprese a forte consumo di
energia e per i punti di prelievo
in AT e AAT, le maggiorazioni
sono determinate a conguaglio
da CCSE sulla base dei consumi.
* Va esclusa l’energia prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili operanti in Scambio sul Posto di potenza non superiore a 20 kW, ai sensi della Legge 116/2014, art.
25-bis.
- 30 -