Miei cari fratelli, vorrei essere per voi uno di quei pastori veglianti sul gregge, che la notte del primo Natale, dopo l’apparizione degli angeli, alzò la voce e disse ai compagni: «Andiamo fino a Betlemme, e vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andiamo fino a Betlemme. Il viaggio è lungo, lo so. Molto più lungo di quanto non sia stato per i pastori. Ai quali bastò abbassarsi sulle orecchie avvampate dalla brace il copricapo di lana, allacciarsi alle gambe i velli di pecora, impugnare il vincastro, e scendere giù per le gole di Giudea, lungo i sentieri odorosi di sterco e profumati di menta. Per noi ci vuole molto di più che una mezzora di strada. Dobbiamo valicare il pendio di una civiltà che, pur qualificandosi cristiana, stenta a trovare l’antico tratturo che la congiunge alla sua ricchissima sorgente: la capanna povera di Gesù. Andiamo fino a Betlemme. Il viaggio è faticoso, lo so. Molto più faticoso di quanto sia stato per i pastori. I quali, in fondo, non dovettero lasciare altro che le ceneri del bivacco, le pecore ruminanti tra i dirupi dei monti, e la sonnolenza delle nenie accordate sui rozzi flauti d’Oriente. Noi, invece, dobbiamo abbandonare i recinti di cento sicurezze, i calcoli smaliziati della nostra sufficienza, le lusinghe di raffinatissimi patrimoni culturali, la superbia delle nostre conquiste ... per andare a trovare che? «Un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». Andiamo fino a Betlemme. Il viaggio è difficile, lo so. Molto più difficile di quanto sia stato per i pastori. Ai quali, perché si mettessero in cammino, bastarono il canto delle schiere celesti e la luce da cui furono avvolti. Per noi, disperatamente in cerca di pace, ma disorientati da sussurri e grida che annunziano salvatori da tutte le parti, e costretti ad avanzare a tentoni nelle circospezioni di infiniti egoismi, ogni passo verso Betlemme sembra un salto nel buio. Andiamo fino a Betlemme. È un viaggio lungo, faticoso, difficile, lo so. Ma questo, che dobbiamo compiere «all’indietro», è l’unico viaggio che può farci andare «avanti» sulla strada della felicità. Quella felicità che stiamo inseguendo da una vita, e che cerchiamo di tradurre col linguaggio dei presepi, in cui la limpidezza dei ruscelli, o il verde intenso del muschio, o i fiocchi di neve sugli abeti sono divenuti frammenti simbolici che imprigionano non si sa bene se le nostre nostalgie di trasparenze perdute, o i sogni di un futuro riscattato dall’ipoteca della morte. Auguri, allora, miei cari fratelli. Andiamo fino a Betlemme, come i pastori. L’importante è muoversi. Per Gesù Cristo vale la pena lasciare tutto: ve lo assicuro. E se, invece di un Dio glorioso, ci imbattiamo nella fragilità di un bambino, con tutte le connotazioni della miseria, non ci venga il dubbio di aver sbagliato percorso. Perché, da quella notte, le fasce della debolezza e la mangiatoia della povertà sono divenuti i simboli nuovi della onnipotenza di Dio. Anzi, da quel Natale, il volto spaurito degli oppressi, le membra dei sofferenti, la solitudine degli infelici, l’amarezza di tutti gli ultimi della terra, sono divenuti il luogo dove Egli continua a vivere in clandestinità. A noi il compito di cercarlo. E saremo beati se sapremo riconoscere il tempo della sua visita. Mettiamoci in cammino, senza paura. Il Natale di quest’an- andiamo fino a betlemme! bollettino parrocchiale di Rai e San Polo di Piave anno XLII n. 449 no ci farà trovare Gesù e, con Lui, il bandolo della nostra esistenza redenta, la festa di vivere, il gusto dell’essenziale, il sapore delle cose semplici, la fontana della pace, la gioia del dialogo, il piacere della collaborazione, la voglia dell’impegno storico, lo stupore della vera libertà, la tenerezza della preghiera. Allora, finalmente, non solo il cielo dei nostri presepi, ma anche quella della nostra anima sarà libero di smog, privo di segni di morte e illuminato di stelle. E dal nostro cuore, non più pietrificato dalle delusioni, strariperà la speranza. Buon Natale! Che le parole del vescovo Tonino Bello possano toccare ogni nostro cuore. Lasciamoci entusiasmare da questo Natale! Auguri sinceri a ciascuno. Don Lucio in questo numero 2 Martino il ciabattino 3 San Giorgio 4 Appuntamenti di Natale 5 Oratorio in Festa 2015 6 News 7 Necrologi 8 I prossimi appuntamenti martino il ciabattino M E olti, ma molti anni da, in un lontano paese della Russia, viveva un ciabattino di nome Martino. Era il 23 dicembre, due giorni prima di Natale, e il paese era ricoperto di neve. ra un paese non molto grande; le case stavano lì da molto tempo e neppure le persone più vecchie ricordavano chi le avesse costruite. Martino abitava in una di quelle case. Nella sua vita aveva risuolato molte scarpe ed era tanto esperto che dal tipo di calzatura riusciva a a capire chi le portava: scarpe eleganti di ricco, scarponi di soldato, scarpe pratiche di commerciante, scarpe di donna e così via. Un giorno, mentre sistemava gli attrezzi, aveva trovato un libro che parlava di Gesù. Nei momenti di riposo Martino lo leggeva. Quel giorno aveva letto: «Io venni a casa tua, ma non mi ricevesti con onore». Martino pensò: Ma se venisse Gesù, cosa potrei fare per Lui?». la. Già da un po’ aveva notato una donna con un bambino in braccio, che cercava di ripararsi dal vento a ridosso di un portone. Martino pensava tra sé: «Quel bambino… chissà che freddo!» «Venga! Venga!» gridò. La donna si avvicinò lentamente; Martino la fece entrare e le offrì il posto più vicino al caminetto. «Vuole qualcosa di caldo?» «Forse… del latte per il bambino. Stamattina non ha mangiato niente». Venne il momento di partire. «Grazie per quello che ci ha dato»: «Grazie a voi per la compagnia! Tornate pure nella mia bottega e… auguri!» gridò Martino. on aveva ancora ripreso il lavoro che la porta si aprì bruscamente: «Sono pronte le mie scarpe?» «No, mi dispiace!» «Come no? Mai e poi mai avrà l’onore di rivedermi!» L’uomo uscì indignato dalla bottega, sbattendo la porta. Ma una folata di vento gli portò le ultime parole di I 2 M Martino: «Buon Natale!». L’uomo si affacciò sulla porta. «Mi scusi… sono stato proprio scortese. Lei è la prima persona che mi ha fatto gli auguri… Grazie e Buon Natale, Martino!» L’uomo si allontanò di nuovo, ma questa volta era felice. Anche per lui era arrivato Natale! n uomo anziano carico di mele si appoggiò al muro della bottega. Un ragazzino sbucato all’improvviso prese una mela e scappò. Il vecchio riuscì ad agguantarlo. «Fermati, ti consegnerò ai gendarmi, ladruncolo!» Martino, che aveva visto tutto, in un attimo si trovò in strada. «Non è un ladro! Ha solo fame! Fra poco è Natale, nessuno deve essere triste!» Uno sguardo di Martino e… la mela scivolò dalle mani del ragazzo nel cesto del vecchio. E insieme al ragazzino, l’uomo ormai curvo per l’età si diresse verso casa. artino, sempre in attesa, ve passare due bambini e si affacciò alla porta. «Ehi, perché questa faccia triste? è Natale, è festa!» I bambini, abbassando gli occhi, risposero: «Non abbiamo ricevuto neppure un dono. La nostra famiglia… a malapena troveremo di che mangiare.» «Aspettatemi, vengo subito!». Martino corse nella sua bottega, aprì un vecchio baule e M COMPLETATO IL PRIMO INTERVENTO DI RESTAURO A SAN GIORGIO Da pochi giorni sono state tolte le impalcature che hanno coperto per tutta l’estate i due affreschi della Storia di San Giorgio nell’omonima chiesetta a San Polo di Piave, collocati ai lati dell’arco absidale. Questo primo intervento di restauro degli affreschi era stato presentato dalle dottoresse Cristina Falsarella, responsabile dell’Ufficio Arte Sacra della diocesi vittoriese e dalla Sovraintendente Elisabetta Francescutti lo scorso martedì 23 aprile al termine della celebrazione liturgica della N U Così pensando si addormentò. «Martino, Martino» disse una voce, ma il ciabattino continuava a dormire. «Martino - ripeté la voce - domani verrò a trovarti». Martino si svegliò: forse era stato Gesù a dirgli che sarebbe andato a trovarlo. l giorno dopo Martino cominciò di buon’ora a sistemare a sua bottega. Accese un bel fuoco nel camino e preparò il tè. Mentre lavorava, guardava dalla finestrel- cominciò a buttare in aria scarpe, pezzi di cuoio, attrezzi… «Questo no… Neanche questo!» E poi ancora funi da slitta, bretelle rosicchiate dai topi e… «Finalmente!» Martino con le mani piene di regali gridò ai bambini: «Aiutatemi!». I bambini non sapevano che fare: ridere, abbracciarlo. «Ora però a casa. Fra poco sarà Natale!» artino cominciava a essere impaziente: Gesù non arrivava! Sulla porta della bottega invece arrivò Stefano, lo spazzacamino. «Le mie scarpe sono pronte?» «Sono pronte! Ma cosa è successo?» «Non vedo? Sono tutto nero… Tu avresti il coraggio di andare conciato così a casa della tua fidanzata? Io no…» «Aspetta» disse Martino e tirò fuori una spazzola nuova di zecca. Con quella fece sparire tutta la polvere dai vestiti di Stefano. «Grazie Martino! Che il Natale ti porti tanta gioia… almeno quanta ne hai data a me stasera!» ra passata l’intera giornata e Martino non se ne era neanche accorto. Ogni persona che si avvicinava lo faceva sperare nell’arrivo di Gesù. In quel momento, dall’interno della stanza sentì come un bisbiglio: «Martino, Martino, sono io, sono io, sono io…» Erano la donna con il bambino, il ragazzo affamato, il cliente esigente, era Stefano, erano i suoi amici, che apparvero come un’ombra luminosa prima di scomparire. Martino sentì una grande gioia… e volle aprire il Vangelo. uale non fu il suo stupore quando incominciò a leggere: «Qualunque cosa avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l’avete fatta a me.» In quel momento le campane cominciarono a suonare: era mezzanotte. «Gesù è veramente venuto a trovarmi, perché se amo le persone che incontro, amo Lui.» E Q festa patronale di San Giorgio. E’ un intervento che rimarrà negli annali storici perché’ per la prima volta è stato autorizzato l’uso delle nanotecnologie che consiste nell’emissione molto ravvicinata all’affresco di un gas che scioglie tutte le impurità e lo sporco che si è depositato nel corso dei decenni, restituendo bellezza e spendore agli antichi affreschi. L’ intervento è stato poi eseguito dalla ditta Lorenzon di Pieve di Soligo che si è avvalsa di due restauratrici: il primo affresco che il- lustra l’incontro di San Giorgio Cavaliere con la Principessa è stato affidato a Emanuela Ruggio che si è avvalsa della collaborazione della sampolese Ester Momi, mentre sul secondo, in realtà il quarto ed ultimo del ciclo, è intervenuta Ragna Notthof. Gli abitanti di San Giorgio e di San Polo hanno potuto ammirare gli affreschi restituiti alla comunità la sera di sabato 25 ottobre in occasione del Concerto di Arpa Celtica organizzato dal Comitato Antica Fiera di Santa Lucia con la straordinaria presenza dei maestri Enrico Euron e Anne Gael Cuif. La chiesa era completamente piena in ogni ordine di posti e di spazi e prima dell’inizio del concerto; il sottoscritto ha presentato la serata con alcuni cenni storici, questa volta incentrati quasi esclusivamente sulla Storia di San Giorgio. Stefania Bolzan ha letto alcuni brani tratti dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varazze, dalla quale il pittore Giovanni di Francia attinse a piene mani per realizzare i quattro affreschi, in tal modo illustrando ai presenti anche il contenuto dei due quadri centrali mancanti, scempio avvenuto in seguito al Concilio di Trento, per creare l’abside per il celebrante. La collaborazione tra il Gruppo per San Giorgio e il Comitato Antica Fiera di Santa Lucia e’ poi continuata lo scorso sabato 14 novembre con la visita degli studenti provenienti da una scuola media di Brugherio ed un’altra superiore addirittura dalla Turchia, che avevano vinto il concorso annuale incentrato sul Medioevo. Unanime la soddisfazione per questo primo intervento da parte dei vari enti locali ecclesiali, amministrativi e associativi che hanno a cuore la salvaguardia e la valorizzazione dell’antico gioiello rappresentato dalla chiesa di San Giorgio e dal territorio che la circonda ricco anch’esso di tante testimonianze, dagli acquedotti romani, all’antica viabilità, ai luoghi dove si è combattuta la fase cruciale finale della Grande Guerra come Casa Formosa e la postazione militare in via Guizza. L’auspicio di tutti è che, come promesso dalla Sovraintendente Francescutti, tramite un nuovo finanziamento del Ministero dei Beni Culturali si arrivi al completamento del restauro nell’arco di due anni, di tutti gli affreschi, tra i quali la stupenda Ultima Cena. (V. Cesana) 3 gli appuntamenti di natale ORARIO CELEBRAZIONI NEL PERIODO NATALIZIO mercoledì 24 dicembre - Vigilia del S. Natale RAI ore 22.00 S. Messa nella Notte santa TEZZE ore 23.00 S. Messa nella Notte santa SAN POLO ore 20.00 S. Messa Vespertina della vigilia ore 23.00 S. Messa nella Notte santa Mercoledì 25 dicembre - S. Natale RAI ore 9.30 S. Messa nel Giorno TEZZE ore 10.00 S. Messa nel Giorno SAN POLO ore 7.30 S. Messa nell’Aurora (Guizza) ore 8.00 S. Messa nell’Aurora ore 9.30 S. Messa nel Giorno (San Giorgio) ore 11.00 S. Messa nel Giorno ore 19.00 S. Messa nel Giorno giovedì 26 dicembre - S. Stefano RAI ore 9.30 S. Messa TEZZE ore 10.00 S. Messa SAN POLO ore 8.00 S. Messa ore 9.30 S. Messa (Guizza) ore 11.00 S. Messa NB Giovedì 26 dicembre non si celebra la messa vespertina delle 19.00 a San Polo. ORARIO delle confessioni NEL PERIODO NATALIZIO SAN POLO Sabato 20 dicembre ore 08.30 - 12.00 (per tutti) ore 15.00 ragazzi elementari Rai e San Polo ore 16.00 - 19.00 (per tutti) Domenica 21 dicembre prima e dopo le ss. messe Lunedì 22 dicembre ore 08.30 - 12.00 / 15.00 - 19.00 ore 14.30 ragazzi medie Rai e San Polo ore 15.30 - 19.00 (per tutti) Martedì 23 dicembre ore 08.30 - 12.00 / 15.00 - 19.00 Mercoledì 24 dicembre ore 08.30 - 12.00 / 15.00 - 19.00 TEZZE Venerdì 19 dicembre ore 15.00 ragazzi elementari e medie Martedì 23 dicembre ore 15.30 - 18.30 (per tutti) Mercoledì 24 dicembre ore 15.30 - 18.30 (per tutti) RAI Lunedì 22 dicembre ore 09.30 - 11.30 oratorio in festa! 24 e 25 gennaio 2015 L’ultimo fine settimana di gennaio, è per la comunità di San Polo, un momento particolare, per le quasi contemporanee ricorrenze di San Paolo a cui è dedicata la nostra Parrocchia, e San Giovanni Bosco da sempre considerato protettore del nostro Patronato. Anche quest’anno l’associazione NOI in collaborazione con i vari gruppi parrocchiali, organizza nei giorni 24 e 25 gennaio 2015 in Oratorio, degli eventi per celebrare queste ricorrenze. Questo il programma degli appuntamenti: SABATO 24 GENNAIO 19:00 S.Messa 20:30 Serata animata dai cori giovanili dell’Unità Pastorale (sala teatrale in Oratorio). A seguire, un brindisi in compagnia. DOMENICA 25 GENNAIO 11:00 S.Messa 12:30 Pranzo comunitario in condivisione (in Oratorio) 15:30 “Un diario per Chiara Luce” (sala teatrale in Oratorio) L’appuntamento di domenica pomeriggio, è un “Racconto in musica, canzoni, recitazione, video, dello splendido disegno che è stata la vita della Beata Chiara Luce Badano”. Rappresentazione che vuole far conoscere la vita e la testimonianza di amore e luce che è stata ed è tuttora, Chiara Luce Badano un riferimento per tutti, giovani ed adulti. Per noi questo evento assume anche un significato particolare in quanto a lei è intitolata la nostra associazione. Vi aspettiamo numerosi! Quattro anni fa, in una fredda ma limpida serata di dicembre, un gruppetto di persone, più o meno giovani, si sono ritrovate in canonica, per dar vita al Circolo NOI denominato “Chiara Luce Badano”. All’origine di questo c’era la proposta, fatta qualche mese prima da don Lucio, sulla necessità di “trasformare” il Patronato da “contenitore di eventi più o meno anonimi, a luogo di dialogo e di condivisione, dove persone di tutte le età si incontrano e crescono insieme, valorizzando quanto di buono ognuno porta con se”: in pratica, fare Oratorio. L’adesione al “NOI Oratori e Circoli”, permetteva di dare un’indicazione precisa sulle finalità e gli obiettivi dell’associazione stessa, e contemporaneamente darle una forma legale e giuridica, con tutti i vantaggi ed obblighi che questo comporta. La gestione del circolo è affidata al consiglio direttivo che in origine era ed è tuttora composto dai soci fondatori; nel nostro caso i membri sono quindici. Il consiglio definisce ed elegge nel suo interno il presidente ed il vicepresidente, il segretario ed il tesoriere; quest’ultimi possono essere anche esterni al consiglio stesso. Ruolo fondamentale per le finalità e la natura stessa dell’associazione è “Il 4 Consigliere Spirituale che, di regola, è il Parroco o altro Presbitero da lui designato. Il Consigliere Spirituale partecipa all’elaborazione dei progetti formativi dell’Associazione ed alla realizzazione delle relative iniziative. Il Consigliere Spirituale contribuisce all’azione dell’Associazione, mantenendo costante il riferimento al Vangelo e vivo il rapporto con la comunità ecclesiale, attraverso l’esercizio del suo servizio ministeriale”. I membri del consiglio rimangono in carica quattro anni e possono essere rinnovo del consiglio di “noi associazione” rieletti. I quattro anni sono trascorsi e quindi è necessario provvedere al rinnovo del consiglio, la cui votazione è prevista per la metà di gennaio 2015. Hanno diritto di voto e possibilità di essere eletti, tutti i soci maggiorenni ed in regola col tesseramento. Attualmente l’associazione conta più di duecento tesserati, dei quali una settantina maggiorenni; ogni socio può esprimere le proprie preferenze scegliendo fra i candidati in lista, e può essere portatore di una sola delega. L’adesione all’associazione deve essere rinnovata annualmente, e visto l’imminente appuntamento per l’elezione del nuovo consiglio direttivo, è necessario provvedere quanto prima al tesseramento, nuovo o rinnovo che sia. I moduli per l’adesione sono disponibili in Canonica ed in Oratorio; il costo della tessera associativa è di 10 euro per gli adulti e di 5 euro per i minorenni. Sempre in canonica è disponibile il modulo per candidarsi al rinnovo del consiglio direttivo. I consiglieri non svolgono solo un ruolo giuridico ed amministrativo necessario comunque per il corretto funzionamento del circolo, ma sono il cuore pulsante, l’anima e la mente da cui nascono idee e progetti necessari per la crescita dell’Oratorio e dell’associazione stessa: questo richiede sicuramente impegno e costanza, ma soprattutto entusiasmo e volontà di mettersi continuamente in gioco per la Comunità ed il bene comune. Il rinnovo del consiglio è una tappa importante per l’associazione ed ogni tesserato deve sentirsi coinvolto e partecipe di questo evento. Auguriamo a tutti un Sereno Natale ed un 2015 ricco d’amore di gioia di entusiasmo e disponibilità. 5 notizie monsignor dalla battistin e la storia caminada di san polo un nuovo crocifisso Venerdì 21 novembre, con un breve momento di preghiera, e’ stato benedetto e collocato un nuovo crocifisso nella chiesa della Caminada. E’ giunto circa un anno fa in dono all’imprenditore Gianni Pagotto in segno di riconoscenza per il sostegno dato al seminario missionario diocesano “Redemtor Mater” di Dar es Salaam in Tanzania, sorto nel 2007 e dove attualmente sono ospitati 25 seminaristi provenienti da 12 diverse nazionalita’. Memore delle sue origini sampolesi, a cui e’ molto legato, Gianni Pagotto ha voluto farne dono alla chiesa della Caminada, luogo particolarmente a lui caro. Il nuovo crocifisso e’ stato collocato sulla parete interna sopra la porta d’ingresso. Per questa particolare circostanza si e’ provveduto alla pulizia e alla sistemazione di tutta la parete interna con un adeguamento delle luci per dare maggiore visibilita’ al crocifisso. la festa di natale Sabato 20 dicembre si rinnovera’ l’appuntamento con la tradizionale festa di Natale con un programma tutto nuovo ed inedito che prevede la visita guidata al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto, appena riaperto dopo un importante intervento di restauro e con un nuovo e moderno allestimento. Seguira’ la santa messa nella chiesa arcipretale di Pieve d’Alpago dedicata a Sant’Anna ed infine il pranzo presso il ristorante Le Cascine a Farra d’Alpago. il panevin Normative permettendo, anche quest’anno sara’ organizzato il Panevin dell’Ottavario in programma per lunedi’ 12 gennaio con inizio alle ore 20,00. Dopo gli auguri per l’anno appena iniziato, ci sara’ la benedizione del fuoco a cui il canto delle litanie e quindi l’accensione del Panevin. La serata sara’ allietata dalla Fanfara Alpina di Conegliano. news dalla scuola materna 6 Domenica 7 dicembre e’ stato ricordato il quinto anniversario dalla salita in cielo di mons. Vittorio Battistin. Quest’anno la concelebrazione, con la presenza del nipote mons. Roberto e del fratello mons. Mario, e’ stata posticipata di una settimana a domenica 14 dicembre perche’ quest’ultimo ha recentemente cambiato sede, lasciando a ottant’anni la parrocchia di Col San Martino per andare in aiuto al parroco di Vidor. Permane vivo il ricordo di mons. Vittorio, sacerdote dinamico, attivo e sempre attento ai bisogni ed alle necessita’ dei suoi parrocchiani. Promotore instancabile di infinite iniziative innanzitutto religiose e parrocchiali, ma anche culturali, artistiche, ricreative… Ha sempre avuto una particolare attenzione e predisposizione per le vicende storiche sampolesi, iniziando fin dal primo numero de La Sorgente del gennaio 1973 a trascrivere alcuni semplici cenni sulla parrocchia di San Polo tratti dal Bollettino Ecclesiastico. Gia’ dal numero successivo, febbraio 1973, pubblico’ un articolo dedicato al suo personale programma di ricerche storiche dal titolo “Dove attingeremo le notizie?”: naturalmente dall’archivio diocesano, dalle biblioteche, dal libro di Luigi Dall’Oste pubblicato nel 1874, da quel poco dell’archivio parrocchiale che si era salvato dalla distruzione della Grande Guerra… Alla conclusione fece riferimento come fonte ai testi fino ad allora pubblicati dello storico Eno Bellis, che gia’ da una decina di anni curava un appuntamento fisso mensile ne “Il Dialogo”, bollettino parrocchiale di Oderzo. Quello che ci colpisce e’ il finale nel quale mons. Vittorio Battistin scrive : “…in una recente visita nella caratteristica ed accogliente sua abitazione in Via Postumia, ho potuto constatare di persona la sua ben nota benevolenza e quanto sia competente come storico. Sono certo che da lui avremo un valido aiuto...”. Dunque mons. Vittorio dopo poche settimane che era arrivato a San Polo, (26 novembre 1972) era andato di persona a far visita a Eno Bellis a Oderzo, dove aveva ricevuto la sua massima e piena collaborazione. I due si conoscevano gia’ da molti anni in quanto lo studioso, nato nel 1905, aveva sposato qui a San Polo nel 1936 Ida Gasparinetti, figlia del farmacista. Dopo una breve introduzione generica nel bollettino di marzo 1973, la storia di San Polo iniziera’ ufficialmente ad esser pubblicata dall’ aprile 1973 con un appuntamento mensile che continuera’ ininterrottamente fino al maggio 1975. Da questi “cenni storici” e’ nata successivamente la proposta recepita dall’amministrazione comunale di riunire tutti i vari articoli in una nuova pubblicazione su San Polo di Piave che fu presentata il 19 novembre 1982 in concomitanza con l’inaugurazione della nuova biblioteca comunale. Nella presentazione l’allora sindaco Ircano Zanet cosi’ rende merito agli illustri promotori: “...A Monsignor Vittorio, parroco illustre di questo Capoluogo, va, infatti, il merito di aver ospitato nel suo bollettino parrocchiale La Sorgente quei primi cenni storici che costituirono, per cosi’ dire, la prima bozza di questo libro, che il chiarissimo autore Eno Bellis sara’ poi invitato a completare. Ed e’ cio’ che Egli ha fatto, coniugando la sua ben nota perizia di storiografo con un autentico amore per questa nostra terra, dalla quale, tra l’altro, egli aveva gia’ colto un fior gentile per farne la sua Sposa...”. Nella prefazione Eno Bellis dedica l’opera “...quale sincero omaggio al degnissimo Arciprete di San Polo, Mons. Vittorio Battistin, animatore di ogni iniziativa culturale ed ai sampolesi che cosi’ mirabilmente affiatati lo seguono...”. Due anni dopo l’amministrazione comunale pubblico’ il libro su San Giorgio, nato anche questo dalla collaborazione del binomio Battistin – Bellis con il contributo di altri studiosi. La particolare attenzione di mons. Vittorio per le vicende storiche e la sua facilita’ di scrittura lo portera’ ad essere autore di numerosi interventi su La Sorgente, raccontati a puntate, come ad esempio la storia dell’Asilo, del Patronato e della Chiesa della Guizza. Un’ulteriore preziosa collaborazione nascera’ l’anno successivo, primavera 1974, con la maestra Elena Ambrosetto che poi continuera’ per molti anni con l’appuntamento mensile “Ricordando il passato”; ma questa e’ un’altra storia che racconteremo in futuro. (V.Cesana) VINCERE LA CRISI IMPARANDO UN LAVORO Riprendiamo dal settimanale diocesano L’Azione un articolo di Federico Citron che parla delle iniziative che vedono protagonisti i nostri operatori Caritas. Il vangelo ci fa conoscere un Dio che non guarda mai al passato, ma apre strade. Diciamocelo: è una logica che facciamo fatica ad accettare, condividere e mettere in pratica. Ma chi sceglie di farla propria, si trova la vita trasformata. In meglio. In costruttore di ponti. In seminatore di vita e di speranza. È quanto accade ai volontari della Caritas della forania della Colonna. Un gruppo di uomini e donne che hanno raccolto la sfida-invito del direttore della Caritas diocesana don Roberto Camilotti: «Date spazio alla fantasia, create nuove proposte, diverse dai soliti servizi, per aiutare le persone in difficoltà a crearsi un futuro». La fantasia ha finora prodotto due belle esperienze: gli orti sociali a Rai di San Polo e un corso di potatura a San Giorgio sempre di San Polo. L’orto è stato realizzato nel 2013 su di un terreno di 600 metri quadrati messo a disposizione da Bruno Tomasella. Il quale si è preso anche in carico la gestione del progetto. L’appezzamento è stato diviso in dieci parti eguali ciascuna affidata a un singolo o a un nucleo familiare in difficoltà. All’inizio di ogni stagione viene stilata una graduatoria dei richiedenti: evangelicamente, chi meno ha, più in alto viene collocato. I raccolti delle I necrologi vengono accettati con un’offerta di euro 20 (solo testo) e di euro 30 (corredati da un’immagine) Ricordiamo infine a tutti che domenica 21 dicembre ci troveremo insieme nella Chiesa di San Polo alle ore 15.00 per il tradizionale incontro che precede il Natale. A presto! Moglie, figlie e parenti lo ricordano con speciale cordialità e nella preghiera invocano per lui l’eterna beatitudine in cielo. Nel 10° anniversario della sua scomparsa lo ricordano sempre con affetto moglie, figli, nuora, nipote e parenti tutti. n. 28.05.1915 m. 07.12.2004 e le maestre, con i bambini e le famiglie tutte, ringraziano sentitamente per la grande generosità. Un grazie speciale alla Sig.ra Daniela Moro in Lucchese, che si è molto adoperata per l’iniziativa, gestendo l’incarico con gentilezza. Guai però a pensare che la Caritas foraniale della Colonna si stia trasformando in un ente di formazione professionale. Certo, c’è un impegno alla formazione per aiutare le persone a uscire dalla condizione di povertà (impegno che è il frutto di quel cattolicesimo sociale fatto di tanta concretezza che ha segnato la vita dell’ultimo secolo di questa terra). Ma sempre coniugato con l’educazione ai valori. Perché - come insegna un proverbio cinese che i volontari hanno scelto come loro motto “se fai piani per un anno semina grano; se fai piani per dieci anni, pianta alberi; se fai piani per la vita, forma ed educa le persone”. A stimolare le Caritas foraniali a questo atteggiamento “energico” rispetto alla crisi economica è la Caritas diocesana che incentiva le progettualità innovative con i fondi dell’8xmille. Che ricordiamolo una volta di più - non è una tassa ma la: scelta di destinare una quota dell’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) allo Stato italiano o alla Chiesa cattolica o alle altre confessioni religiose. “Per te una scelta, per molti una speranza” è lo slogan coli cui la Chiesa italiana rivolge a tutti gli italiani l’invito a sceglierla come destinataria dell’8xmille. Nella forania della Colonna possono testimoniare che questa scelta si è davvero trasformata in una speranza per diverse persone, grazie ai volontari che si spendono per aprire strade di futuro a favore di chi è rimasto indietro. Sempre con noi mario ambrosetto Domenica 23 novembre 2014, in occasione della consueta festa del ringraziamento, è stata organizzata una bella lotteria, il cui ricavato è stato interamente devoluto alla scuola dell’Infanzia Fondazione Aida Giol. La scuola ringrazia di cuore tutti gli agricoltori della zona, che anche quest’anno hanno deciso di donare i proventi ad essa, consentendo l’acquisto di materiale didattico indispensabile per il buon funzionamento della struttura. La cifra pro-asilo è di ben € 1540,00 prime due annate sono stati copiosi. Nel frattempo il signor Bruno sta prendendo in considerazione un “ampliamento” del progetto con alcune nozioni di allevamento di animali da cortile. Il corso di potatura è stato avviato a seguito di un’indagine condotta tra quanti si rivolgono al centro di ascolto e ai punti di distribuzione delle borse alimentari. Richiesti di un’opinione riguardo ai mestieri ritenuti più utili, in molti hanno contrassegnato la voce “potatura”: A seguire “giardinaggio” e “taglio e cucito’: Così grazie alla collaborazione della cooperativa di servizi alle aziende agricole Vite 2000 di San Polo e all’ente di formazione professionale Anapia e con il contributo della Regione Veneto, ventiquattro uomini e una donna - soprattutto stranieri - hanno partecipato a 15 ore di formazione teorica nella biblioteca di San Polo e dieci di pratica in vigneti messi a disposizione da viticoltori della zona. Il corso è terminato lo scorso 2 dicembre e ora gli operatori della Caritas sono all’opera per trovare aziende agricole disposte a dar lavoro stagionale ai neo-potatori. Le speranze di riuscita sono tante poiché la viticoltura è uno dei pochi settori che ancora va forte, tanto che per la potatura le aziende ricorrono a “squadre” di lavoratori che arrivano dall’estero. Per il 2015 i volontari della Caritas stanno già progettando una nuova iniziativa: un corso di giardinaggio. Anche questo è un ambito lavorativo in espansione. gelindo de bianchi n. 11.07.1935 m. 28.11.1998 Il tuo respiro… la gioia della nostra vita… L’impalpabile dei ricordi, la luce che attendiamo alla Resurrezione. Sempre i to cït. nella pillon in sartor n. 25.04.1925 m. 16.12.1990 Il tuo ricordo è sempre vivo nel nostro pensiero e ci aiuta ad affrontare le difficoltà di ogni giorno. I tuoi cari. giovanna dalla cia in casonato n. 29.06.1939 m. 17.11.2010 Caro Sergio, sono passati sei anni dall’inizio della tua nuova vita. Noi non possiamo più vederti, ma sappiamo che ci guidi e ci proteggi sempre. I tuoi famigliari ed amici. Una S. Messa in suffragio sarà celebrata domenica 18 gennaio. Sono già trascorsi ormai 3 anni e il tuo ricordo è ancora vivo nei nostri cuori. Da lassù veglia su di noi. La moglie, i figli e tutti i tuoi cari. cesare casagrande n. 01.11.1921 m. 29.12.2011 sergio bolzan n. 08.12.1946 m. 19.01.2009 7 I prossimi appuntamenti CATECHESI e spiritualità INCONTRI DI SPIRITUALITÀ FAMIGLIARE Domenica 18 gennaio ore 15.30 (Oratorio) Domenica 15 febbraio ore 15.30 (Oratorio) ACR Sabato dalle 15.00, con la possibilità di partecipare subito dopo ai laboratori proposti dall’Oratorio per i ragazzi. 18enni AC Il giovedì dalle 20.45 alle 22.00 in Oratorio CATECHESI PREBATTESIMALE (per genitori e padrini) Il percorso proposto dalla Diocesi che prevede un primo incontro con il Parroco e alcuni incontri con delle coppie che si sono preparate per questo servizio è stato avviato ottenendo lusinghieri consensi dai genitori che vi hanno partecipato. La prossima serie di incontri è prevista per marzo. Invitiamo comunque i genitori che intendono chiedere il battesimo per i loro figli a prendere contatto con don Lucio, possibilmente nei giorni immediatamente successivi alla nascita del bambino/a. ATTIVITÀ ORATORIO Laboratori in preparazione al Carnevale. Ogni sabato a partire dalle 16.00 CATECHESI PRIMA CONFESSIONE Incontro con i genitori mercoledì 7 gennaio (ore 20.00 in Oratorio). A partire dalla settimana successiva avrà inizio la catechesi dei ragazzi. MONASTERO INVISIBILE Terzo mercoledì del mese dalle 21.00 alle 22.00 in Asilo. CATECHESI PRIMA COMUNIONE Incontro con i genitori giovedì 8 gennaio (ore 20.00 in Oratorio). Da sabato 10 gennaio gli incontri avranno cadenza settimanale (ore 14.30 in Oratorio) CATECHESI V ELEMENTARE Il lunedì ogni quindici giorni dalle 14.30 alle 16.00 (Oratorio) Lunedì 12 e 26 gennaio, 9 e 23 febbraio CATECHESI MEDIE Il lunedì ogni quindici giorni dalle 14.30 alle 16.00 (Oratorio) Lunedì 19 gennaio, 2 e 16 febbraio CAMMINO DI FEDE PER FIDANZATI Gli incontri continuano in oratorio il mercoledì dalle ore 20.30. Il primo incontro dopo la pausa per le festività natalizie sarà mercoledì 14 febbraio. RAGAZZI del ’99 e del ’00 (Prima e seconda superiore) Il mercoledì dalle 20.30 alle 21.30 in Oratorio GRUPPO NUOVA LUCE Il venerdì dalle 20.00 alle 21.00 in Canonica MEDITAZIONE SUL VANGELO (Lectio Divina) Dal 12 gennaio gli incontri si terranno il lunedì alle ore 20.30, alternativamente a Tezze e a San Polo (verificare sul Tralcio la sede settimanale) LA Sorgente periodico delle parrocchie di Rai e San Polo anno XLII n. 4 (449) Conto Corrente Postale intestato a: Parrocchia Conversione di San Paolo La Sorgente - San Polo di Piave (TV) Per bonifici bancari: IT 28 A 07601 12000 000087597589 ASSOCIAZIONE NOI Circolo “Beta Chiara Luce Badano” L’Assemblea elettiva del nuovo consiglio è stata posticipata al mese di gennaio. I soci maggiorenni saranno avvisati sulle date e le modalità per le elezioni. liturgia PROVE CORO “Voci bianche” Venerdì alle 15.00 in Chiesa sacramenti BATTESIMI 2015 Domenica 11 gennaio - Battesimo del Signore Sabato 4 aprile - Solenne Veglia Pasquale Lunedì 6 aprile - Lunedì dell’Angelo Domenica 31 maggio - SS.ma Trinità PRIMA COMUNIONE San Polo: Domenica 4 aprile 2015 ore 10.00 PRIMA CONFESSIONE Sabato 28 marzo 2015 a Rai (ore 15.00) carità CENTRO DI ASCOLTO Il centro di ascolto della Caritas presso il Patronato don Bosco (entrata dalla parte di via Donatori di Sangue lato Casa di Riposo) è aperto tutti i lunedì dalle 19.00 alle 20.00. informazioni utili Dal lunedì al venerdì ci incontriamo alle ore 7.00 in chiesa per recitare le lodi ed ascoltare la Parola di Dio del giorno (solo quando non è prevista la celebrazione dell’eucaristia). Gli orari delle s. messe feriali sono i seguenti: PROVE CORALE SAN POLO - RAI La Corale si incontra per le prove normalmente il mercoledì alle 20.45 in Chiesa a San Polo S. Polo Lunedì ore 19.00 Martedì ore 07.00 Mercoledì ore 16.00 (Casa di Riposo) Giovedì ore 19.00 (Rai) Venerdì ore 07.00 Tezze Martedì ore 18.30 Venerdì ore 18.30 PROVE CORO “Le Voci amiche” Il coro si incontra per le prove normalmente il lunedì alle 20.45 in Chiesa a Rai In caso di funerali la s. messa feriale non viene di regola celebrata. Gli eventuali suffragi vengono ricordati il giorno successivo. PROVE CORO “250” Il coro si incontra per le prove normalmente il martedì alle 20.30 in Chiesa RICORRENZE LITURGICHE E CELEBRAZIONI PARTICOLARI Domenica 25 gennaio CONVERSIONE DI SAN PAOLO (nelle pagine interne il programma delle due giornate di festa) Mercoledì 11 febbraio NOSTRA SIGNORA DI LOURDES - giornata mondiale dell’ammalato, SS. Messe e processione mariana alla Guizza. unità pastorale PRIMO VENERDÌ DEL MESE Adorazione Eucaristica e disponibilità di alcuni sacerdoti per le Confessioni Venerdì 6 febbraio ore 20.00 a San Polo Direttore respondabile: Sac. Giovanni Dan; editore: Parrocchia delle Conversione di San Paolo . Piazza Papadopoli, 7 - 31020 San Polo di Piave (TV) | Tel. e fax +39 0422 855017 | Aut. Trib. di Treviso n. 502 del 18.10.1982 | distribuzione gratuita | Poste Italiane SpA spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n.46) art. 1, comma 2 , DCB TV | Stampa: TIPSE, Vittorio Veneto apostolato della preghiera gennaio 2015 Universale Perché gli appartenenti alle diverse tradizioni religiose e tutti gli uomini di buona volontà collaborino nella promozione della pace. Per l’Evangelizzazione Perché in questo anno dedicato alla Vita consacrata i religiosi e le religiose ritrovino la gioia della sequela di Cristo e si adoperino con zelo al servizio dei poveri. febbraio 2015 Universale Perché i carcerati, in particolare i giovani, abbiano la possibilità di ricostruire una vita dignitosa. Per l’Evangelizzazione Perché i coniugi che si sono separati trovino accoglienza e sostegno nella comunità cristiana.
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