in questo numero - sito della Parrocchia di San Polo di Piave

Miei cari fratelli, vorrei essere per voi uno di
quei pastori veglianti sul gregge, che la notte
del primo Natale, dopo l’apparizione degli angeli, alzò la voce e disse ai compagni: «Andiamo fino a Betlemme, e vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andiamo fino a Betlemme. Il viaggio è lungo,
lo so. Molto più lungo di quanto non sia stato
per i pastori. Ai quali bastò abbassarsi sulle
orecchie avvampate dalla brace il copricapo
di lana, allacciarsi alle gambe i velli di pecora, impugnare il vincastro, e scendere giù per
le gole di Giudea, lungo i sentieri odorosi di
sterco e profumati di menta. Per noi ci vuole
molto di più che una mezzora di strada. Dobbiamo valicare il pendio di una civiltà che,
pur qualificandosi
cristiana,
stenta
a trovare l’antico
tratturo che la congiunge alla sua ricchissima sorgente:
la capanna povera
di Gesù. Andiamo
fino a Betlemme.
Il viaggio è faticoso, lo so. Molto più
faticoso di quanto sia stato per i
pastori. I quali, in
fondo, non dovettero lasciare altro
che le ceneri del
bivacco, le pecore
ruminanti tra i dirupi dei monti, e la sonnolenza delle nenie accordate sui rozzi flauti
d’Oriente. Noi, invece, dobbiamo abbandonare i recinti di cento sicurezze, i calcoli smaliziati della nostra sufficienza, le lusinghe di
raffinatissimi patrimoni culturali, la superbia
delle nostre conquiste ... per andare a trovare
che? «Un bambino avvolto in fasce, che giace
in una mangiatoia». Andiamo fino a Betlemme. Il viaggio è difficile, lo so. Molto più difficile di quanto sia stato per i pastori. Ai quali,
perché si mettessero in cammino, bastarono
il canto delle schiere celesti e la luce da cui furono avvolti. Per noi, disperatamente in cerca
di pace, ma disorientati da sussurri e grida
che annunziano salvatori da tutte le parti, e
costretti ad avanzare a tentoni nelle circospezioni di infiniti egoismi, ogni passo verso
Betlemme sembra un salto nel buio. Andiamo fino a Betlemme. È un viaggio lungo, faticoso, difficile, lo so. Ma questo, che dobbiamo
compiere «all’indietro», è l’unico viaggio che
può farci andare «avanti» sulla strada della
felicità. Quella felicità che stiamo inseguendo
da una vita, e che cerchiamo di tradurre col
linguaggio dei presepi, in cui la limpidezza
dei ruscelli, o il verde intenso del muschio,
o i fiocchi di neve sugli abeti sono divenuti
frammenti simbolici che imprigionano non
si sa bene se le nostre nostalgie di trasparenze perdute, o i sogni di un futuro riscattato
dall’ipoteca della morte. Auguri, allora, miei
cari fratelli. Andiamo fino a Betlemme, come
i pastori. L’importante è muoversi. Per Gesù
Cristo vale la pena lasciare tutto: ve lo assicuro. E se, invece di un Dio glorioso, ci imbattiamo nella fragilità di un bambino, con tutte
le connotazioni della miseria, non ci venga
il dubbio di aver sbagliato percorso. Perché,
da quella notte, le fasce della debolezza e la
mangiatoia della povertà sono divenuti i simboli nuovi della onnipotenza di Dio. Anzi, da
quel Natale, il volto spaurito degli oppressi,
le membra dei sofferenti, la solitudine degli
infelici, l’amarezza di tutti gli ultimi della terra, sono divenuti il luogo dove Egli continua
a vivere in clandestinità. A noi il compito di
cercarlo. E saremo beati se sapremo riconoscere il tempo della sua visita. Mettiamoci in
cammino, senza paura. Il Natale di quest’an-
andiamo
fino a
betlemme!
bollettino parrocchiale di Rai e San Polo di Piave
anno XLII n. 449
no ci farà trovare Gesù e, con Lui, il bandolo della nostra esistenza redenta, la festa di
vivere, il gusto dell’essenziale, il sapore delle
cose semplici, la fontana della pace, la gioia
del dialogo, il piacere della collaborazione, la
voglia dell’impegno storico, lo stupore della
vera libertà, la tenerezza della preghiera. Allora, finalmente, non solo il cielo dei nostri
presepi, ma anche quella della nostra anima
sarà libero di smog, privo di segni di morte
e illuminato di stelle. E dal nostro cuore, non
più pietrificato dalle delusioni, strariperà la
speranza. Buon Natale!
Che le parole del vescovo Tonino Bello possano
toccare ogni nostro cuore. Lasciamoci entusiasmare da questo Natale! Auguri sinceri a ciascuno. Don Lucio
in questo numero
2 Martino il ciabattino
3 San Giorgio
4 Appuntamenti di Natale
5 Oratorio in Festa 2015
6 News
7 Necrologi
8 I prossimi appuntamenti
martino
il ciabattino
M
E
olti, ma molti anni da, in un lontano paese della Russia, viveva un
ciabattino di nome Martino. Era il
23 dicembre, due giorni prima di Natale, e il
paese era ricoperto di neve.
ra un paese non molto grande; le case
stavano lì da molto tempo e neppure
le persone più vecchie ricordavano chi
le avesse costruite. Martino abitava in una
di quelle case. Nella sua vita aveva risuolato
molte scarpe ed era tanto esperto che dal
tipo di calzatura riusciva a a capire chi le
portava: scarpe eleganti di ricco, scarponi
di soldato, scarpe pratiche di commerciante, scarpe di donna e così via. Un giorno,
mentre sistemava gli attrezzi, aveva trovato
un libro che parlava di Gesù. Nei momenti
di riposo Martino lo leggeva. Quel giorno
aveva letto: «Io venni a casa tua, ma non mi
ricevesti con onore». Martino pensò: Ma
se venisse Gesù, cosa potrei fare per Lui?».
la. Già da un po’ aveva notato una donna
con un bambino in braccio, che cercava di
ripararsi dal vento a ridosso di un portone.
Martino pensava tra sé: «Quel bambino…
chissà che freddo!» «Venga! Venga!» gridò.
La donna si avvicinò lentamente; Martino
la fece entrare e le offrì il posto più vicino
al caminetto. «Vuole qualcosa di caldo?»
«Forse… del latte per il bambino. Stamattina
non ha mangiato niente». Venne il momento
di partire. «Grazie per quello che ci ha dato»:
«Grazie a voi per la compagnia! Tornate
pure nella mia bottega e… auguri!» gridò
Martino.
on aveva ancora ripreso il lavoro
che la porta si aprì bruscamente:
«Sono pronte le mie scarpe?» «No,
mi dispiace!» «Come no? Mai e poi mai avrà
l’onore di rivedermi!» L’uomo uscì indignato
dalla bottega, sbattendo la porta. Ma una
folata di vento gli portò le ultime parole di
I
2
M
Martino: «Buon Natale!». L’uomo si affacciò
sulla porta. «Mi scusi… sono stato proprio
scortese. Lei è la prima persona che mi ha
fatto gli auguri… Grazie e Buon Natale,
Martino!» L’uomo si allontanò di nuovo,
ma questa volta era felice. Anche per lui era
arrivato Natale!
n uomo anziano carico di mele si
appoggiò al muro della bottega. Un
ragazzino sbucato all’improvviso
prese una mela e scappò. Il vecchio riuscì ad
agguantarlo. «Fermati, ti consegnerò ai gendarmi, ladruncolo!» Martino, che aveva visto
tutto, in un attimo si trovò in strada. «Non
è un ladro! Ha solo fame! Fra poco è Natale,
nessuno deve essere triste!» Uno sguardo di
Martino e… la mela scivolò dalle mani del
ragazzo nel cesto del vecchio. E insieme al
ragazzino, l’uomo ormai curvo per l’età si
diresse verso casa.
artino, sempre in attesa, ve passare
due bambini e si affacciò alla porta.
«Ehi, perché questa faccia triste?
è Natale, è festa!» I bambini, abbassando
gli occhi, risposero: «Non abbiamo ricevuto neppure un dono. La nostra famiglia…
a malapena troveremo di che mangiare.»
«Aspettatemi, vengo subito!». Martino corse
nella sua bottega, aprì un vecchio baule e
M
COMPLETATO
IL PRIMO INTERVENTO
DI RESTAURO
A SAN GIORGIO
Da pochi giorni sono state tolte le impalcature che hanno coperto per tutta l’estate i due
affreschi della Storia di San Giorgio nell’omonima chiesetta a San Polo di Piave, collocati
ai lati dell’arco absidale. Questo primo intervento di restauro degli affreschi era stato presentato dalle dottoresse Cristina Falsarella,
responsabile dell’Ufficio Arte Sacra della diocesi vittoriese e dalla Sovraintendente Elisabetta Francescutti lo scorso martedì 23 aprile
al termine della celebrazione liturgica della
N
U
Così pensando si addormentò. «Martino,
Martino» disse una voce, ma il ciabattino
continuava a dormire. «Martino - ripeté la
voce - domani verrò a trovarti». Martino
si svegliò: forse era stato Gesù a dirgli che
sarebbe andato a trovarlo.
l giorno dopo Martino cominciò di
buon’ora a sistemare a sua bottega. Accese
un bel fuoco nel camino e preparò il tè.
Mentre lavorava, guardava dalla finestrel-
cominciò a buttare in aria scarpe, pezzi di
cuoio, attrezzi… «Questo no… Neanche
questo!» E poi ancora funi da slitta, bretelle rosicchiate dai topi e… «Finalmente!»
Martino con le mani piene di regali gridò
ai bambini: «Aiutatemi!». I bambini non
sapevano che fare: ridere, abbracciarlo. «Ora
però a casa. Fra poco sarà Natale!»
artino cominciava a essere impaziente: Gesù non arrivava! Sulla
porta della bottega invece arrivò
Stefano, lo spazzacamino. «Le mie scarpe
sono pronte?» «Sono pronte! Ma cosa è
successo?» «Non vedo? Sono tutto nero…
Tu avresti il coraggio di andare conciato così
a casa della tua fidanzata? Io no…» «Aspetta» disse Martino e tirò fuori una spazzola
nuova di zecca. Con quella fece sparire tutta
la polvere dai vestiti di Stefano. «Grazie
Martino! Che il Natale ti porti tanta gioia…
almeno quanta ne hai data a me stasera!»
ra passata l’intera giornata e Martino
non se ne era neanche accorto. Ogni
persona che si avvicinava lo faceva
sperare nell’arrivo di Gesù. In quel momento, dall’interno della stanza sentì come un
bisbiglio: «Martino, Martino, sono io, sono
io, sono io…» Erano la donna con il bambino, il ragazzo affamato, il cliente esigente, era
Stefano, erano i suoi amici, che apparvero
come un’ombra luminosa prima di scomparire. Martino sentì una grande gioia… e
volle aprire il Vangelo.
uale non fu il suo stupore quando
incominciò a leggere: «Qualunque
cosa avete fatto al più piccolo dei miei
fratelli l’avete fatta a me.» In quel momento
le campane cominciarono a suonare: era
mezzanotte. «Gesù è veramente venuto a
trovarmi, perché se amo le persone che
incontro, amo Lui.»
E
Q
festa patronale di San Giorgio. E’ un intervento che rimarrà negli annali storici perché’
per la prima volta è stato autorizzato l’uso
delle nanotecnologie che consiste nell’emissione molto ravvicinata all’affresco di un gas
che scioglie tutte le impurità e lo sporco che si
è depositato nel corso dei decenni, restituendo bellezza e spendore agli antichi affreschi.
L’ intervento è stato poi eseguito dalla ditta
Lorenzon di Pieve di Soligo che si è avvalsa
di due restauratrici: il primo affresco che il-
lustra l’incontro di San Giorgio Cavaliere con
la Principessa è stato affidato a Emanuela
Ruggio che si è avvalsa della collaborazione
della sampolese Ester Momi, mentre sul secondo, in realtà il quarto ed ultimo del ciclo,
è intervenuta Ragna Notthof. Gli abitanti di
San Giorgio e di San Polo hanno potuto ammirare gli affreschi restituiti alla comunità
la sera di sabato 25 ottobre in occasione del
Concerto di Arpa Celtica organizzato dal
Comitato Antica Fiera di Santa Lucia con la
straordinaria presenza dei maestri Enrico Euron e Anne Gael
Cuif. La chiesa era completamente piena in ogni ordine di
posti e di spazi e prima dell’inizio del concerto; il sottoscritto
ha presentato la serata con alcuni cenni storici, questa volta
incentrati quasi esclusivamente
sulla Storia di San Giorgio. Stefania Bolzan ha letto alcuni brani tratti dalla Legenda Aurea di
Jacopo da Varazze, dalla quale il
pittore Giovanni di Francia attinse a piene mani per realizzare
i quattro affreschi, in tal modo
illustrando ai presenti anche il
contenuto dei due quadri centrali mancanti, scempio avvenuto in seguito al Concilio di
Trento, per creare l’abside per il
celebrante. La collaborazione tra
il Gruppo per San Giorgio e il
Comitato Antica Fiera di Santa
Lucia e’ poi continuata lo scorso
sabato 14 novembre con la visita degli studenti provenienti da
una scuola media di Brugherio
ed un’altra superiore addirittura
dalla Turchia, che avevano vinto
il concorso annuale incentrato sul Medioevo. Unanime la
soddisfazione per questo primo
intervento da parte dei vari enti
locali ecclesiali, amministrativi e
associativi che hanno a cuore la
salvaguardia e la valorizzazione
dell’antico gioiello rappresentato dalla chiesa di San Giorgio
e dal territorio che la circonda
ricco anch’esso di tante testimonianze, dagli
acquedotti romani, all’antica viabilità, ai luoghi dove si è combattuta la fase cruciale finale
della Grande Guerra come Casa Formosa e la
postazione militare in via Guizza. L’auspicio
di tutti è che, come promesso dalla Sovraintendente Francescutti, tramite un nuovo finanziamento del Ministero dei Beni Culturali si arrivi al completamento del restauro
nell’arco di due anni, di tutti gli affreschi, tra
i quali la stupenda Ultima Cena. (V. Cesana)
3
gli appuntamenti di natale
ORARIO CELEBRAZIONI
NEL PERIODO NATALIZIO
mercoledì 24 dicembre - Vigilia del S. Natale
RAI ore 22.00 S. Messa nella Notte santa
TEZZE ore 23.00 S. Messa nella Notte santa
SAN POLO ore 20.00 S. Messa Vespertina della vigilia
ore 23.00 S. Messa nella Notte santa
Mercoledì 25 dicembre - S. Natale
RAI ore 9.30 S. Messa nel Giorno
TEZZE ore 10.00 S. Messa nel Giorno
SAN POLO ore 7.30 S. Messa nell’Aurora (Guizza)
ore 8.00 S. Messa nell’Aurora
ore 9.30 S. Messa nel Giorno (San Giorgio)
ore 11.00 S. Messa nel Giorno
ore 19.00 S. Messa nel Giorno
giovedì 26 dicembre - S. Stefano
RAI ore 9.30 S. Messa
TEZZE ore 10.00 S. Messa
SAN POLO ore 8.00 S. Messa
ore 9.30 S. Messa (Guizza)
ore 11.00 S. Messa
NB Giovedì 26 dicembre non si celebra
la messa vespertina delle 19.00 a San Polo.
ORARIO
delle confessioni
NEL PERIODO NATALIZIO
SAN POLO
Sabato 20 dicembre
ore 08.30 - 12.00 (per tutti)
ore 15.00 ragazzi elementari Rai e San Polo
ore 16.00 - 19.00 (per tutti)
Domenica 21 dicembre prima e dopo le ss. messe
Lunedì 22 dicembre
ore 08.30 - 12.00 / 15.00 - 19.00
ore 14.30 ragazzi medie Rai e San Polo
ore 15.30 - 19.00 (per tutti)
Martedì 23 dicembre
ore 08.30 - 12.00 / 15.00 - 19.00
Mercoledì 24 dicembre
ore 08.30 - 12.00 / 15.00 - 19.00
TEZZE
Venerdì 19 dicembre ore 15.00 ragazzi elementari e medie
Martedì 23 dicembre ore 15.30 - 18.30 (per tutti)
Mercoledì 24 dicembre ore 15.30 - 18.30 (per tutti)
RAI
Lunedì 22 dicembre ore 09.30 - 11.30
oratorio
in
festa!
24 e 25 gennaio 2015
L’ultimo fine settimana di gennaio, è per la comunità di San Polo, un momento particolare, per
le quasi contemporanee ricorrenze di San Paolo
a cui è dedicata la nostra Parrocchia, e San Giovanni Bosco da sempre considerato protettore del
nostro Patronato. Anche quest’anno l’associazione NOI in collaborazione con i vari gruppi parrocchiali, organizza nei giorni 24 e 25 gennaio
2015 in Oratorio, degli eventi per celebrare queste
ricorrenze. Questo il programma degli appuntamenti:
SABATO 24 GENNAIO
19:00
S.Messa
20:30
Serata animata dai cori giovanili
dell’Unità Pastorale
(sala teatrale in Oratorio).
A seguire, un brindisi in compagnia.
DOMENICA 25 GENNAIO
11:00
S.Messa
12:30
Pranzo comunitario in condivisione
(in Oratorio)
15:30
“Un diario per Chiara Luce”
(sala teatrale in Oratorio)
L’appuntamento di domenica pomeriggio, è un
“Racconto in musica, canzoni, recitazione, video,
dello splendido disegno che è stata la vita della
Beata Chiara Luce Badano”. Rappresentazione
che vuole far conoscere la vita e la testimonianza
di amore e luce che è stata ed è tuttora, Chiara
Luce Badano un riferimento per tutti, giovani ed
adulti. Per noi questo evento assume anche un
significato particolare in quanto a lei è intitolata
la nostra associazione. Vi aspettiamo numerosi!
Quattro anni fa, in una fredda ma limpida
serata di dicembre, un gruppetto di persone,
più o meno giovani, si sono ritrovate in canonica, per dar vita al Circolo NOI denominato
“Chiara Luce Badano”. All’origine di questo
c’era la proposta, fatta qualche mese prima da
don Lucio, sulla necessità di “trasformare” il
Patronato da “contenitore di eventi più o meno
anonimi, a luogo di dialogo e di condivisione, dove persone di tutte le età si incontrano
e crescono insieme, valorizzando quanto di
buono ognuno porta con se”: in pratica, fare
Oratorio. L’adesione al “NOI Oratori e Circoli”,
permetteva di dare un’indicazione precisa sulle
finalità e gli obiettivi dell’associazione stessa, e
contemporaneamente darle una forma legale
e giuridica, con tutti i vantaggi ed obblighi che
questo comporta. La gestione del circolo è affidata al consiglio direttivo che in origine era
ed è tuttora composto dai soci fondatori; nel
nostro caso i membri sono quindici. Il consiglio
definisce ed elegge nel suo interno il presidente
ed il vicepresidente, il segretario ed il tesoriere; quest’ultimi possono essere anche esterni
al consiglio stesso. Ruolo fondamentale per le
finalità e la natura stessa dell’associazione è “Il
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Consigliere Spirituale che, di regola, è il Parroco o altro Presbitero da lui designato. Il Consigliere Spirituale partecipa all’elaborazione dei
progetti formativi dell’Associazione ed alla realizzazione delle relative iniziative. Il Consigliere Spirituale contribuisce all’azione dell’Associazione, mantenendo costante il riferimento
al Vangelo e vivo il rapporto con la comunità
ecclesiale, attraverso l’esercizio del suo servizio
ministeriale”. I membri del consiglio rimangono in carica quattro anni e possono essere
rinnovo del consiglio
di “noi associazione”
rieletti. I quattro anni sono trascorsi e quindi
è necessario provvedere al rinnovo del consiglio, la cui votazione è prevista per la metà
di gennaio 2015. Hanno diritto di voto e possibilità di essere eletti, tutti i soci maggiorenni
ed in regola col tesseramento. Attualmente l’associazione conta più di duecento tesserati, dei
quali una settantina maggiorenni; ogni socio
può esprimere le proprie preferenze scegliendo
fra i candidati in lista, e può essere portatore
di una sola delega. L’adesione all’associazione
deve essere rinnovata annualmente, e visto
l’imminente appuntamento per l’elezione del
nuovo consiglio direttivo, è necessario provvedere quanto prima al tesseramento, nuovo o
rinnovo che sia. I moduli per l’adesione sono
disponibili in Canonica ed in Oratorio; il costo della tessera associativa è di 10 euro per
gli adulti e di 5 euro per i minorenni. Sempre
in canonica è disponibile il modulo per candidarsi al rinnovo del consiglio direttivo. I consiglieri non svolgono solo un ruolo giuridico
ed amministrativo necessario comunque per il
corretto funzionamento del circolo, ma sono il
cuore pulsante, l’anima e la mente da cui nascono idee e progetti necessari per la crescita
dell’Oratorio e dell’associazione stessa: questo
richiede sicuramente impegno e costanza, ma
soprattutto entusiasmo e volontà di mettersi
continuamente in gioco per la Comunità ed il
bene comune. Il rinnovo del consiglio è una
tappa importante per l’associazione ed ogni
tesserato deve sentirsi coinvolto e partecipe di
questo evento. Auguriamo a tutti un Sereno
Natale ed un 2015 ricco d’amore di gioia di entusiasmo e disponibilità.
5
notizie monsignor
dalla
battistin e la storia
caminada di san polo
un nuovo crocifisso
Venerdì 21 novembre, con un breve momento
di preghiera, e’ stato benedetto e collocato un
nuovo crocifisso nella chiesa della Caminada.
E’ giunto circa un anno fa in dono all’imprenditore Gianni Pagotto in segno di riconoscenza
per il sostegno dato al seminario missionario
diocesano “Redemtor Mater” di Dar es Salaam
in Tanzania, sorto nel 2007 e dove attualmente
sono ospitati 25 seminaristi provenienti da 12
diverse nazionalita’. Memore delle sue origini
sampolesi, a cui e’ molto legato, Gianni Pagotto
ha voluto farne dono alla chiesa della Caminada, luogo particolarmente a lui caro. Il nuovo
crocifisso e’ stato collocato sulla parete interna
sopra la porta d’ingresso. Per questa particolare circostanza si e’ provveduto alla pulizia e
alla sistemazione di tutta la parete interna con
un adeguamento delle luci per dare maggiore
visibilita’ al crocifisso.
la festa di natale
Sabato 20 dicembre si rinnovera’ l’appuntamento con la tradizionale festa di Natale con
un programma tutto nuovo ed inedito che
prevede la visita guidata al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto, appena riaperto dopo
un importante intervento di restauro e con
un nuovo e moderno allestimento. Seguira’
la santa messa nella chiesa arcipretale di Pieve d’Alpago dedicata a Sant’Anna ed infine il
pranzo presso il ristorante Le Cascine a Farra
d’Alpago.
il panevin
Normative permettendo, anche quest’anno
sara’ organizzato il Panevin dell’Ottavario in
programma per lunedi’ 12 gennaio con inizio
alle ore 20,00. Dopo gli auguri per l’anno appena iniziato, ci sara’ la benedizione del fuoco
a cui il canto delle litanie e quindi l’accensione del Panevin. La serata sara’ allietata dalla
Fanfara Alpina di Conegliano.
news
dalla
scuola
materna
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Domenica 7 dicembre e’ stato ricordato il
quinto anniversario dalla salita in cielo
di mons. Vittorio Battistin. Quest’anno la
concelebrazione, con la presenza del nipote mons. Roberto e del fratello mons. Mario, e’ stata posticipata di una settimana a
domenica 14 dicembre perche’ quest’ultimo
ha recentemente cambiato sede, lasciando
a ottant’anni la parrocchia di Col San Martino per andare in aiuto al parroco di Vidor.
Permane vivo il ricordo di mons. Vittorio,
sacerdote dinamico, attivo e sempre attento
ai bisogni ed alle necessita’ dei suoi parrocchiani. Promotore instancabile di infinite iniziative innanzitutto religiose e parrocchiali,
ma anche culturali, artistiche, ricreative…
Ha sempre avuto una particolare attenzione e
predisposizione per le vicende storiche sampolesi, iniziando fin dal primo numero de La
Sorgente del gennaio 1973 a trascrivere alcuni semplici cenni sulla parrocchia di San Polo
tratti dal Bollettino Ecclesiastico. Gia’ dal numero successivo, febbraio 1973, pubblico’ un
articolo dedicato al suo personale programma di ricerche storiche dal titolo “Dove attingeremo le notizie?”: naturalmente dall’archivio diocesano, dalle biblioteche, dal libro di
Luigi Dall’Oste pubblicato nel 1874, da quel
poco dell’archivio parrocchiale che si era salvato dalla distruzione della Grande Guerra…
Alla conclusione fece riferimento come fonte
ai testi fino ad allora pubblicati dello storico
Eno Bellis, che gia’ da una decina di anni curava un appuntamento fisso mensile ne “Il
Dialogo”, bollettino parrocchiale di Oderzo.
Quello che ci colpisce e’ il finale nel quale
mons. Vittorio Battistin scrive : “…in una recente visita nella caratteristica ed accogliente
sua abitazione in Via Postumia, ho potuto
constatare di persona la sua ben nota benevolenza e quanto sia competente come storico. Sono certo che da lui avremo un valido
aiuto...”. Dunque mons. Vittorio dopo poche
settimane che era arrivato a San Polo, (26 novembre 1972) era andato di persona a far visita a Eno Bellis a Oderzo, dove aveva ricevuto
la sua massima e piena collaborazione. I due
si conoscevano gia’ da molti anni in quanto
lo studioso, nato nel 1905, aveva sposato qui
a San Polo nel 1936 Ida Gasparinetti, figlia
del farmacista. Dopo una breve introduzione
generica nel bollettino di marzo 1973, la storia di San Polo iniziera’ ufficialmente ad esser
pubblicata dall’ aprile 1973 con un appuntamento mensile che continuera’ ininterrottamente fino al maggio 1975. Da questi “cenni
storici” e’ nata successivamente la proposta
recepita dall’amministrazione comunale di
riunire tutti i vari articoli in una nuova pubblicazione su San Polo di Piave che fu presentata il 19 novembre 1982 in concomitanza
con l’inaugurazione della nuova biblioteca
comunale. Nella presentazione l’allora sindaco Ircano Zanet cosi’ rende merito agli illustri promotori: “...A Monsignor Vittorio, parroco illustre di questo Capoluogo, va, infatti,
il merito di aver ospitato nel suo bollettino
parrocchiale La Sorgente quei primi cenni
storici che costituirono, per cosi’ dire, la prima bozza di questo libro, che il chiarissimo
autore Eno Bellis sara’ poi invitato a completare. Ed e’ cio’ che Egli ha fatto, coniugando
la sua ben nota perizia di storiografo con un
autentico amore per questa nostra terra, dalla
quale, tra l’altro, egli aveva gia’ colto un fior
gentile per farne la sua Sposa...”. Nella prefazione Eno Bellis dedica l’opera “...quale sincero omaggio al degnissimo Arciprete di San
Polo, Mons. Vittorio Battistin, animatore di
ogni iniziativa culturale ed ai sampolesi che
cosi’ mirabilmente affiatati lo seguono...”. Due
anni dopo l’amministrazione comunale pubblico’ il libro su San Giorgio, nato anche questo dalla collaborazione del binomio Battistin
– Bellis con il contributo di altri studiosi. La
particolare attenzione di mons. Vittorio per
le vicende storiche e la sua facilita’ di scrittura
lo portera’ ad essere autore di numerosi interventi su La Sorgente, raccontati a puntate,
come ad esempio la storia dell’Asilo, del Patronato e della Chiesa della Guizza. Un’ulteriore preziosa collaborazione nascera’ l’anno
successivo, primavera 1974, con la maestra
Elena Ambrosetto che poi continuera’ per
molti anni con l’appuntamento mensile “Ricordando il passato”; ma questa e’ un’altra
storia che racconteremo in futuro. (V.Cesana)
VINCERE LA CRISI
IMPARANDO
UN LAVORO
Riprendiamo dal settimanale diocesano L’Azione un articolo di Federico Citron che parla
delle iniziative che vedono protagonisti i nostri
operatori Caritas.
Il vangelo ci fa conoscere un Dio che non
guarda mai al passato, ma apre strade. Diciamocelo: è una logica che facciamo fatica
ad accettare, condividere e mettere in pratica. Ma chi sceglie di farla propria, si trova la
vita trasformata. In meglio. In costruttore di
ponti. In seminatore di vita e di speranza. È
quanto accade ai volontari della Caritas della
forania della Colonna. Un gruppo di uomini
e donne che hanno raccolto la sfida-invito del
direttore della Caritas diocesana don Roberto
Camilotti: «Date spazio alla fantasia, create
nuove proposte, diverse dai soliti servizi, per
aiutare le persone in difficoltà a crearsi un futuro». La fantasia ha finora prodotto due belle
esperienze: gli orti sociali a Rai di San Polo e
un corso di potatura a San Giorgio sempre di
San Polo. L’orto è stato realizzato nel 2013 su
di un terreno di 600 metri quadrati messo a
disposizione da Bruno Tomasella. Il quale si
è preso anche in carico la gestione del progetto. L’appezzamento è stato diviso in dieci
parti eguali ciascuna affidata a un singolo o
a un nucleo familiare in difficoltà. All’inizio
di ogni stagione viene stilata una graduatoria
dei richiedenti: evangelicamente, chi meno
ha, più in alto viene collocato. I raccolti delle
I necrologi vengono accettati con un’offerta di
euro 20 (solo testo) e di euro 30 (corredati da
un’immagine)
Ricordiamo infine a tutti che domenica 21
dicembre ci troveremo insieme nella Chiesa
di San Polo alle ore 15.00 per il tradizionale
incontro che precede il Natale. A presto!
Moglie, figlie e parenti lo
ricordano con speciale cordialità e nella preghiera invocano
per lui l’eterna beatitudine in
cielo.
Nel 10° anniversario della sua
scomparsa lo ricordano sempre con affetto moglie, figli,
nuora, nipote e parenti tutti.
n. 28.05.1915 m. 07.12.2004
e le maestre, con i bambini e le famiglie tutte,
ringraziano sentitamente per la grande generosità.
Un grazie speciale alla Sig.ra Daniela Moro
in Lucchese, che si è molto adoperata per l’iniziativa, gestendo l’incarico con gentilezza.
Guai però a pensare che la Caritas foraniale
della Colonna si stia trasformando in un ente
di formazione professionale. Certo, c’è un impegno alla formazione per aiutare le persone
a uscire dalla condizione di povertà (impegno che è il frutto di quel cattolicesimo sociale fatto di tanta concretezza che ha segnato
la vita dell’ultimo secolo di questa terra). Ma
sempre coniugato con l’educazione ai valori.
Perché - come insegna un proverbio cinese
che i volontari hanno scelto come loro motto “se fai piani per un
anno semina grano; se fai piani per
dieci anni, pianta
alberi; se fai piani
per la vita, forma
ed educa le persone”. A stimolare le
Caritas foraniali
a questo atteggiamento “energico”
rispetto alla crisi economica è la
Caritas diocesana
che incentiva le
progettualità innovative con i fondi
dell’8xmille. Che ricordiamolo una
volta di più - non
è una tassa ma la:
scelta di destinare una quota dell’Irpef (imposta sul reddito
delle persone fisiche) allo Stato italiano o alla
Chiesa cattolica o alle altre confessioni religiose. “Per te una scelta, per molti una speranza” è lo slogan coli cui la Chiesa italiana
rivolge a tutti gli italiani l’invito a sceglierla
come destinataria dell’8xmille. Nella forania
della Colonna possono testimoniare che questa scelta si è davvero trasformata in una speranza per diverse persone, grazie ai volontari
che si spendono per aprire strade di futuro a
favore di chi è rimasto indietro.
Sempre con noi
mario ambrosetto
Domenica 23 novembre 2014, in occasione
della consueta festa del ringraziamento, è stata organizzata una bella lotteria, il cui ricavato è stato interamente devoluto alla scuola
dell’Infanzia Fondazione Aida Giol.
La scuola ringrazia di cuore tutti gli agricoltori della zona, che anche quest’anno hanno
deciso di donare i proventi ad essa, consentendo l’acquisto di materiale didattico indispensabile per il buon funzionamento della
struttura. La cifra pro-asilo è di ben € 1540,00
prime due annate sono stati copiosi. Nel frattempo il signor Bruno sta prendendo in considerazione un “ampliamento” del progetto
con alcune nozioni di allevamento di animali
da cortile. Il corso di potatura è stato avviato
a seguito di un’indagine condotta tra quanti
si rivolgono al centro di ascolto e ai punti di
distribuzione delle borse alimentari. Richiesti di un’opinione riguardo ai mestieri ritenuti più utili, in molti hanno contrassegnato
la voce “potatura”: A seguire “giardinaggio”
e “taglio e cucito’:
Così grazie alla
collaborazione della cooperativa di
servizi alle aziende
agricole Vite 2000
di San Polo e all’ente di formazione
professionale Anapia e con il contributo della Regione
Veneto, ventiquattro uomini e una
donna - soprattutto
stranieri - hanno
partecipato a 15 ore
di formazione teorica nella biblioteca
di San Polo e dieci
di pratica in vigneti messi a disposizione da viticoltori della zona. Il corso è terminato lo scorso
2 dicembre e ora gli operatori della Caritas
sono all’opera per trovare aziende agricole disposte a dar lavoro stagionale ai neo-potatori.
Le speranze di riuscita sono tante poiché la
viticoltura è uno dei pochi settori che ancora
va forte, tanto che per la potatura le aziende
ricorrono a “squadre” di lavoratori che arrivano dall’estero. Per il 2015 i volontari della
Caritas stanno già progettando una nuova
iniziativa: un corso di giardinaggio. Anche
questo è un ambito lavorativo in espansione.
gelindo de bianchi
n. 11.07.1935 m. 28.11.1998
Il tuo respiro… la gioia della
nostra vita… L’impalpabile
dei ricordi, la luce che attendiamo alla Resurrezione.
Sempre i to cït.
nella pillon in sartor
n. 25.04.1925 m. 16.12.1990
Il tuo ricordo è sempre vivo
nel nostro pensiero e ci aiuta
ad affrontare le difficoltà di
ogni giorno. I tuoi cari.
giovanna dalla cia in casonato
n. 29.06.1939 m. 17.11.2010
Caro Sergio, sono passati
sei anni dall’inizio della tua
nuova vita. Noi non possiamo
più vederti, ma sappiamo che
ci guidi e ci proteggi sempre. I
tuoi famigliari ed amici. Una
S. Messa in suffragio sarà celebrata domenica 18 gennaio.
Sono già trascorsi ormai 3
anni e il tuo ricordo è ancora
vivo nei nostri cuori. Da lassù
veglia su di noi. La moglie, i
figli e tutti i tuoi cari.
cesare casagrande
n. 01.11.1921 m. 29.12.2011
sergio bolzan
n. 08.12.1946 m. 19.01.2009
7
I prossimi
appuntamenti
CATECHESI e spiritualità
INCONTRI DI SPIRITUALITÀ FAMIGLIARE
Domenica 18 gennaio ore 15.30 (Oratorio)
Domenica 15 febbraio ore 15.30 (Oratorio)
ACR
Sabato dalle 15.00, con la possibilità di partecipare subito dopo ai laboratori proposti
dall’Oratorio per i ragazzi.
18enni AC
Il giovedì dalle 20.45 alle 22.00 in Oratorio
CATECHESI PREBATTESIMALE
(per genitori e padrini)
Il percorso proposto dalla Diocesi che prevede un primo incontro con il Parroco e alcuni
incontri con delle coppie che si sono preparate
per questo servizio è stato avviato ottenendo
lusinghieri consensi dai genitori che vi hanno
partecipato. La prossima serie di incontri è
prevista per marzo.
Invitiamo comunque i genitori che intendono
chiedere il battesimo per i loro figli a prendere contatto con don Lucio, possibilmente nei
giorni immediatamente successivi alla nascita
del bambino/a.
ATTIVITÀ ORATORIO
Laboratori in preparazione al Carnevale. Ogni
sabato a partire dalle 16.00
CATECHESI PRIMA CONFESSIONE
Incontro con i genitori mercoledì 7 gennaio
(ore 20.00 in Oratorio). A partire dalla settimana successiva avrà inizio la catechesi dei
ragazzi.
MONASTERO INVISIBILE
Terzo mercoledì del mese dalle 21.00 alle 22.00
in Asilo.
CATECHESI PRIMA COMUNIONE
Incontro con i genitori giovedì 8 gennaio (ore
20.00 in Oratorio).
Da sabato 10 gennaio gli incontri avranno
cadenza settimanale (ore 14.30 in Oratorio)
CATECHESI V ELEMENTARE
Il lunedì ogni quindici giorni dalle 14.30 alle
16.00 (Oratorio)
Lunedì 12 e 26 gennaio, 9 e 23 febbraio
CATECHESI MEDIE
Il lunedì ogni quindici giorni dalle 14.30 alle
16.00 (Oratorio)
Lunedì 19 gennaio, 2 e 16 febbraio
CAMMINO DI FEDE PER FIDANZATI
Gli incontri continuano in oratorio il mercoledì dalle ore 20.30. Il primo incontro dopo la
pausa per le festività natalizie sarà mercoledì
14 febbraio.
RAGAZZI del ’99 e del ’00
(Prima e seconda superiore)
Il mercoledì dalle 20.30 alle 21.30 in Oratorio
GRUPPO NUOVA LUCE
Il venerdì dalle 20.00 alle 21.00 in Canonica
MEDITAZIONE SUL VANGELO
(Lectio Divina)
Dal 12 gennaio gli incontri si terranno il lunedì
alle ore 20.30, alternativamente a Tezze e a San
Polo (verificare sul Tralcio la sede settimanale)
LA Sorgente
periodico delle parrocchie di Rai e San Polo
anno XLII n. 4 (449)
Conto Corrente Postale intestato a:
Parrocchia Conversione di San Paolo
La Sorgente - San Polo di Piave (TV)
Per bonifici bancari:
IT 28 A 07601 12000 000087597589
ASSOCIAZIONE NOI
Circolo “Beta Chiara Luce Badano”
L’Assemblea elettiva del nuovo consiglio è stata
posticipata al mese di gennaio. I soci maggiorenni saranno avvisati sulle date e le modalità
per le elezioni.
liturgia
PROVE CORO “Voci bianche”
Venerdì alle 15.00 in Chiesa
sacramenti
BATTESIMI 2015
Domenica 11 gennaio - Battesimo del Signore
Sabato 4 aprile - Solenne Veglia Pasquale
Lunedì 6 aprile - Lunedì dell’Angelo
Domenica 31 maggio - SS.ma Trinità
PRIMA COMUNIONE
San Polo: Domenica 4 aprile 2015 ore 10.00
PRIMA CONFESSIONE
Sabato 28 marzo 2015 a Rai (ore 15.00)
carità
CENTRO DI ASCOLTO
Il centro di ascolto della Caritas presso il
Patronato don Bosco (entrata dalla parte di
via Donatori di Sangue lato Casa di Riposo) è
aperto tutti i lunedì dalle 19.00 alle 20.00.
informazioni utili
Dal lunedì al venerdì ci incontriamo alle ore
7.00 in chiesa per recitare le lodi ed ascoltare
la Parola di Dio del giorno (solo quando non
è prevista la celebrazione dell’eucaristia).
Gli orari delle s. messe feriali sono i seguenti:
PROVE CORALE SAN POLO - RAI
La Corale si incontra per le prove normalmente il mercoledì alle 20.45 in Chiesa a San Polo
S. Polo
Lunedì ore 19.00
Martedì ore 07.00
Mercoledì ore 16.00 (Casa di Riposo)
Giovedì ore 19.00 (Rai)
Venerdì ore 07.00
Tezze
Martedì ore 18.30
Venerdì ore 18.30
PROVE CORO “Le Voci amiche”
Il coro si incontra per le prove normalmente il
lunedì alle 20.45 in Chiesa a Rai
In caso di funerali la s. messa feriale non viene
di regola celebrata. Gli eventuali suffragi vengono ricordati il giorno successivo.
PROVE CORO “250”
Il coro si incontra per le prove normalmente il
martedì alle 20.30 in Chiesa
RICORRENZE LITURGICHE
E CELEBRAZIONI PARTICOLARI
Domenica 25 gennaio
CONVERSIONE DI SAN PAOLO (nelle
pagine interne il programma delle due giornate
di festa)
Mercoledì 11 febbraio
NOSTRA SIGNORA DI LOURDES - giornata
mondiale dell’ammalato, SS. Messe e processione mariana alla Guizza.
unità pastorale
PRIMO VENERDÌ DEL MESE
Adorazione Eucaristica e disponibilità di alcuni sacerdoti per le Confessioni
Venerdì 6 febbraio ore 20.00 a San Polo
Direttore respondabile: Sac. Giovanni Dan;
editore: Parrocchia delle Conversione di San Paolo .
Piazza Papadopoli, 7 - 31020 San Polo di Piave (TV) |
Tel. e fax +39 0422 855017 | Aut. Trib. di Treviso n. 502
del 18.10.1982 | distribuzione gratuita | Poste Italiane
SpA spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003
(conv. in L. 27.02.2004, n.46) art. 1, comma 2 , DCB
TV | Stampa: TIPSE, Vittorio Veneto
apostolato
della preghiera
gennaio 2015
Universale
Perché gli appartenenti alle diverse tradizioni religiose e tutti gli uomini di buona
volontà collaborino nella promozione della
pace.
Per l’Evangelizzazione
Perché in questo anno dedicato alla Vita
consacrata i religiosi e le religiose ritrovino
la gioia della sequela di Cristo e si adoperino
con zelo al servizio dei poveri.
febbraio 2015
Universale
Perché i carcerati, in particolare i giovani,
abbiano la possibilità di ricostruire una vita
dignitosa.
Per l’Evangelizzazione
Perché i coniugi che si sono separati trovino
accoglienza e sostegno nella comunità
cristiana.