proposte di narrativa per la scuola primaria

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2014
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... un impegno per la scuola
IL MULINO
A VENTO
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I cataloghi di narrativa del Gruppo Editoriale Raffaello offrono oltre cento titoli, con letture di
qualità e spunti di riflessione utili alla crescita del bambino. In questa guida troverete una serie di
proposte operative su alcuni titoli del nostro catalogo di narrativa per la scuola primaria.
Nel CDrom allegato, inoltre, troverete una serie di schede multimediali dedicate a oltre 50 titoli.
SERIE GIALLA - dai 6 anni
SERIE ROSSA - dai 7 anni
SERIE BLU - dai 9 anni
I CLASSICI - dai 7 anni
I GRANDI DELLA STORIA - dagli 8 anni
UN TUFFO NELLA STORIA - dagli 8 anni
A SPASSO CON LA GEOGRAFIA - dagli 8 anni
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12-29)
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60-87)
88-95)
96-105)
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In appendice:
• LABORATORIO DI LETTURA ATTIVA
• LABORATORIO DI DRAMMATIZZAZIONE
• PERCORSI DI LETTURA
(pp. 114-119)
(pp. 120-125)
(pp. 126-127)
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Gli autori del catalogo Il Mulino a Vento e Raffaello Ragazzi sono disponibili ad effettuare
incontri con le classi nell’ambito del progetto lettura, organizzate da scuole, librerie o altre
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INTRODUZIONE
IL PIACERE DELLA LETTURA
Introduzione di Paola Valente
Il valore di un progetto didattico di lettura
Il linguaggio è la facoltà dell’uomo che permette di organizzare la realtà creando fra
le cose i collegamenti fattuali che la definiscono. Di conseguenza, tanto più l’apprendimento della lingua è articolato e approfondito, tanto più il mondo si apre alla conoscenza e alla comprensione.
Il bambino conosce per mezzo della lingua, denominando non solo le cose ma anche
e soprattutto le azioni e i sentimenti. A partire dal linguaggio familiare, fino a quello
sociale e scolastico, egli costruisce il proprio mondo e lo vive.
L’apprendimento linguistico (e non solo) ha come presupposto l’affettività. Il bambino impara quasi sempre a pronunciare prima di tutto il nome della madre, poi quello
delle altre persone care, a esprimere desideri e disagi, stupore e meraviglia, amore
e rifiuto. Più questo apprendimento è motivato affettivamente, più risulta efficace.
La parola, appresa per mezzo di un’esperienza viva e affettivamente forte, acquista
significato, è ricordata e usata ancora. Al contrario, un termine non esperito, ma semplicemente definito, per esempio da una ricerca sul vocabolario o dall’insegnante, è
facilmente dimenticato dal bambino. L’arricchimento lessicale avviene quindi per mezzo
dell’affettività e del collegamento con l’esperienza. La lettura assume, di conseguenza,
un’importanza fondamentale per lo sviluppo armonico della persona.
Perché leggere?
Fin da piccolissimo, il bambino ama ascoltare la lettura di fiabe prima di andare a
letto. Il sonno è anche il momento difficile del distacco dai genitori. La lettura crea e
rafforza il legame parentale, rassicura e rilassa, rende il distacco più dolce. Nello stesso
tempo nutre la mente e lo spirito del bambino favorendone le capacità immaginative.
La lettura dell’insegnante a scuola assume la medesima funzione: introduce in modo
piacevole e produttivo la giornata scolastica, crea un rapporto affettivo, arricchisce
l’immaginazione, il lessico e l’articolazione in generale della lingua, permettendo anche
di introdurre, con gli opportuni accorgimenti, linguaggi specifici, generi e argomenti di
riflessione.
Il bambino dimostra un piacere innato nell’affabulazione, sia quando parla che quando ascolta. Nessuna immaginazione può nutrirsi solo di se stessa, per cui egli chiede
storie e racconti, chiede quelle prime immagini da cui, in seguito, decostruendole e
ricostruendole, ne formerà altre più adatte al proprio pensiero.
Dopo aver imparato a leggere da solo, il bambino ricerca nei caratteri stampati la
magia dei racconti ascoltati dalla viva voce dei genitori e degli insegnanti. Qui inizia
l’arduo compito di scegliere, per lui e con lui, quei testi che lo avvicinino e lo avvincano
alla lettura come pratica che lo accompagni per tutta la vita.
1
Quando leggere?
La lettura richiede una pratica quotidiana
come tutte le buone abitudini. Ogni sera i genitori leggeranno una storia ai figli, ogni giorno
l’insegnante a scuola leggerà alcune pagine di
un libro. Un racconto concluderà la giornata,
un racconto la inizierà, in una comunione d’intenti fra scuola e famiglia che devono sempre
collaborare. Gli insegnanti si dovrebbero accordare per non interrompere mai il filo d’oro
della lettura: il libro, con il suo segnalibro a
mostrare i progressi, è sopra alla cattedra e
ogni maestro, che entra in classe alla prima ora, inizia la giornata leggendo. Che insegni italiano, matematica, inglese o religione, egli sa che i minuti dedicati a donare
una storia ai suoi allievi non sono mai tempo perso.
Non è tempo perso neppure quello che il bambino dedica a leggere per conto
proprio. Se a scuola esiste un locale per la biblioteca, è importante che possa accedervi regolarmente almeno una volta alla settimana altrimenti può essere ricavato un angolo per la lettura in uno spazio dell’aula. Il bambino che ha concluso un
compito e non sa che cosa fare avrà così la possibilità di scegliere un libro o una
rivista, di sfogliarli e di portarseli a casa per continuare la lettura.
In altre parole, la pratica della lettura dovrebbe essere regolare e condivisa. Bisogna sfatare il mito del topo di biblioteca, chiuso nelle sue storie e avulso dalla
realtà: chi legge condivide. Condivide l’insegnante che racconta i suoi libri preferiti
agli alunni, condividono i bambini che si scambiano storie e libri interpretando nel
gioco i racconti letti. La lettura è un’alta esercitazione sociale. I genitori e gli insegnanti che leggono ad alta voce per i bambini fanno anche un regalo a se stessi.
2
Come scegliere i libri
I bambini sono influenzabili molto facilmente. È semplice invogliarli all’acquisto
di un libro puntando sulla confezione ovvero sulla copertina e sul titolo. Gli insegnanti e i genitori, rassicurati dall’interesse che i piccoli dimostrano, non sempre
conoscono il contenuto dei testi. Dovrebbero perciò dedicare un po’ del loro tempo prezioso alla lettura dei libri in uso ai loro allievi e figli, così come esercitano
il dovuto controllo sulle trasmissioni televisive o sull’accesso a internet. Si tratta
di un esercizio non censorio, ma di consapevolezza, per esser in grado di discutere con i bambini, aiutarli a sviluppare uno spirito critico, per consigliarli nelle
loro scelte o meglio per farle insieme a loro con quello spirito di condivisione cui
si accennava sopra. I bambini hanno fame di storie, di narrazioni avvincenti che
suscitino emozioni e permettano quell’esaltante processo di identificazione con
l’eroe che corrisponde alla scoperta di mondi nuovi e che agisce in modo formativo su personalità in definizione. Quando sono piccoli, essi preferiscono i racconti fantastici, magici, mentre crescendo si avvicinano sempre di più alla realtà
e ricercano nei libri le tematiche quotidiane trasfigurate nella bellezza del testo.
Si possono definire alcune delle “categorie” che dovrebbero essere presenti nei
libri per l’infanzia:
• Il magico e il miracoloso: il forte senso di giustizia dei bambini li conduce
a sperare nell’intervento prodigioso di un essere dotato di magia che appiani le
situazioni di crisi. Essi amano le storie dove le leggi implacabili della fisica sono
annullate. Lo stupore che il bambino prova di fronte al mondo (e che l’adulto
cerca invano di ritrovare) lo apre a possibilità meravigliose. Come diceva Gianni
Rodari ne “La grammatica della fantasia” l’immaginazione non è una qualche facoltà separata dalla mente: è la mente stessa nelle sua interezza.
• L’animalesco: c’è una forte affinità fra il bambino e il cucciolo: tutti e due
cercano protezione, tutti e due devono conoscere il mondo. Nelle storie dove gli
animali sono protagonisti è più semplice il processo di identificazione con i personaggi, specialmente quando i bambini sono in età prescolare oppure nel primo
ciclo scolastico. La naturale simpatia che il bambino prova verso gli animali si
trasforma, a mano a mano che cresce, in curiosità scientifica.
• Il minuscolo: i bambini sono attirati da tutto ciò che è piccino e per noi
invisibile: insetti, sassolini, un fiorellino che sbuca dalla fessura di un muro. In
questi tempi, essi non hanno molte opportunità di osservare le piccole cose perché si spostano perlopiù nelle automobili dei genitori e non tutti possono giocare
spesso all’aperto. Il loro tempo è occupato dalla scuola e poi da lezioni varie, da
quelle sportive a quelle di musica. Un racconto può sopperire in parte alla naturale
3
inclinazione di osservare le cose piccolissime, di vederle vivere, di sentirle parlare,
di immaginare un brulichio di vita in ogni piccolo spazio.
• Il pauroso: i bambini adorano la paura, specialmente quando si sentono protetti e cercano storie che li facciano rabbrividire, racconti di mostri, streghe, maghi,
orchi con un lieto fine. Le paure inventate li aiutano ad affrontare e a sconfiggere
quelle reali, a comprenderne la natura irrazionale. La storia paurosa provoca in loro
un brivido di piacere, nello stesso tempo li rassicura con il lieto fine.
• L’avventuroso: il bambino vuole scoprire il mondo. Il racconto di avventura
appaga il suo desiderio di conoscenza. Le difficoltà e i pericoli che si affrontano
in questo percorso lo aiutano a crescere e a compiere le scelte migliori. La vita
è metaforicamente un viaggio pieno di incognite e quasi sempre un libro di avventura lo ricalca.
• Il comico, l’iperbolico: a chi non piace ridere? Una battuta geniale può
risolvere una situazione apparentemente senza via d’uscita. Il bambino ama le
storie divertenti che suscitano il riso e l’allegria. Dapprima egli si diverte con immagini semplici ed esplicite, poi inizia a cogliere l’umorismo più sottile, l’ironia e
così la sua intelligenza si affina.
• L’animistico: quando gioca, il bambino trasforma una scopa in un cavallo, un
cucchiaio in un guerriero, un fiore in una fata. Tutte le cose per lui hanno un’anima, sono vive, specialmente nella prima infanzia. Egli legge volentieri storie dove
gli oggetti parlano e provano sentimenti, dove tutto il mondo comunica e sente.
Una macchia sul muro ha una sua personalità, un albero ha una propria voce. È
un altro modo di conoscere.
• L’accovacciato: il gioco del nascondino è eterno, durerà finché al mondo ci
saranno bambini. Nascondersi, mimetizzarsi, accovacciarsi: è una delle loro attività preferite. Infilarsi sotto le coperte, costruirsi una casa sotto un tavolo, ripararsi in una tana: tutto ciò ricorda la protezione del ventre materno, la sicurezza.
È il lumicino acceso nella casetta del bosco oscuro, la stanza segreta, il buco nel
tronco di un albero, è tutto ciò che avvolge e rassicura.
In conclusione, si può aggiungere che le storie più amate dai bambini, quelle
che non tramontano mai e che rappresentano i classici della letteratura per l’infanzia, contengono quasi tutte queste categorie. Un esempio per tutti è rappresentato da Pinocchio.
4
La lettura a scuola
L’insegnante che legge agli allievi fa loro un grande regalo. Come ogni dono,
la lettura dovrebbe essere gratuita. Non si dovrebbe chiedere nulla in cambio di
essa: riassunti, approfondimenti dei testi, discussioni, cartelloni. Ciò riguarda solo
l’apprendimento linguistico e richiede la sua programmazione. Ciò non toglie che il
maestro abbia ben presente l’alto valore educativo del leggere e la trasversalità di
tale competenza. Inoltre deve esercitare il dovuto controllo affinché l’allievo legga
in modo corretto e costante comprendendo i testi e sviluppando uno spirito critico.
Non è semplice conciliare la lettura finalizzata all’apprendimento con quella libera
e piacevole, ma ciò diviene più facile se quest’ultima è considerata indispensabile
alla maturazione dell’alunno e non un mero esercizio ricreativo.
Bisogna entrare nell’ordine delle idee che leggere ai bambini un racconto in modo
espressivo, ricavare nel tempo-scuola dei momenti di lettura individuale silenziosa,
approntare una biblioteca di classe o, meglio ancora di plesso, danno dei risultati
nell’apprendimento misurabili forse in tempi più lunghi della normale valutazione
ma molto più efficaci.
La lettura espressiva ad alta voce e drammatizzata permette di capire un testo
tanto quanto e forse più delle domande scritte di comprensione, affina il linguaggio, lo arricchisce e lo rende più preciso ed efficace. Comporta infatti quell’affettività indispensabile all’apprendimento profondo.
Un libro scolastico può offrire una bella storia e un approfondimento non invasivo, non obbligatorio, che appaghi, con delle schede discrete, poste alla fine del
libro, quelle curiosità che il racconto ha suscitato. Sarà la sensibilità dell’insegnante
a farne un uso interessante e giocoso, dove al centro restino sempre e comunque
gli interessi del bambino.
E da questi interessi, più che da un programma precostituito, dovrebbero scaturire le tematiche che l’insegnante ricerca nei libri da proporre.
5
Quando il bambino non legge
Il bambino che non legge ha le sue valide ragioni per non farlo:
• La fatica è di molto superiore al piacere: è necessario capire se l’allievo
ha appreso in modo sicuro la lettura e se il suo lessico è adeguato ai testi proposti. In alcuni casi è necessario uno screening per valutare se non sussistano
problemi di dislessia.
• Non c’è abitudine alla lettura: se il bambino non ha avuto la possibilità fin
da quando era molto piccolo a maneggiare libri, a possederli, a sfogliarli, se in
famiglia i genitori non lo incuriosiscono con l’esempio, egli è un passo indietro
rispetto agli altri. In questo caso la scuola deve costruire per lui l’opportunità che
ha perduto, assumendo quella “funzione termostatica” di cui parlava il pedagogista Neil Postman: la scuola non ha la funzione di una baby sitter, ma è il filtro
tra l’inondazione dei mass media e la società, dando dei parametri interpretativi
e cognitivi per comprendere e se necessario difendersi. In altre parole, dove
viene offerta troppa televisione e troppo internet, la scuola offrirà più lettura e
approfondimento.
• Non c’è tempo per leggere: questa è una scusa evidente: riconoscendo
il fondamento formativo della lettura, essendo consapevoli di quanto sia indispensabile, il tempo viene da sé. Come troviamo il tempo per curare e nutrire il
nostro corpo, tanto più troveremo quello per curare e nutrire la nostra mente e
specialmente quella dei nostri figli.
N oo
O oo
No
ooOOOOO
oOOO
oo
oo
!! !
OoooOOOoooo
O
!!!
o O OO O
O
o
O
o
O
o
ooo
Noo OOOO
o!!!
o OO
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Alcune strategie
Se si desidera che il bambino ami la lettura o un determinato libro, non bisogna
imporlo. Egli evita con tutte le sue forze ciò che l’adulto considera un dovere o una
medicina, non perché sia privo di etica o di volontà, ma in quanto non comprende le
ragioni dei grandi. Se leggere è faticoso, se la medicina è amara tanto più sarà odiata
se inghiottita a forza, è necessario perciò aggirare l’ostacolo e usare lo zucchero.
• Leggere ad alta voce i libri preferiti: il bambino va a cercare i libri letti dall’insegnante per rileggerli ancora e ritrovare il piacere che ha provato ascoltando.
• Raccontare i libri preferiti: l’insegnante racconta un libro che ha amato molto
da piccolo. Lo rende familiare al bambino, lo rende amabile perché egli vuol bene al
suo allievo. Se lo ritrova nella biblioteca della scuola, non mancherà di leggerlo.
• Leggere ad alta voce un libro solo a metà: se il bambino è incuriosito e
vuole conoscere il seguito, va subito a cercarlo per leggerlo fino in fondo.
• Favorire lo scambio: i bambini portano a scuola i libri che hanno letto a
casa, li presentano e li consigliano ai compagni, li lasciano a disposizione della
biblioteca di classe.
• Non giudicare: un bambino deve poter scegliere secondo i propri parametri. È
deleterio dirgli che il suo libro è per bambini piccoli, è troppo breve, non è educativo.
Quando l’abitudine alla lettura è consolidata, allora possono essere introdotte nuove
e più impegnative proposte con il dovuto rispetto alla libertà personale.
• Dare l’esempio: il bambino apprende anche per imitazione. Se ama il suo
insegnante, se si fida di lui, lo imita anche nella lettura per dimostragli il suo affetto e ottenere la sua approvazione.
• Costruire libri: un laboratorio di scrittura e di costruzione di libri permette al
bambino di conoscerli, di comprendere come nascono, di superare la paura del leggere.
• La settimana del libro: potrebbero essere anche due o tre giorni durante l’anno scolastico durante i quali lo zaino contiene solo libri e tutta la classe
(magari tutta la scuola) con il supporto delle famiglie svolge attività di lettura, di
scambio e di laboratorio. I genitori possono entrare in classe per leggere ad alta
voce e, se possibile, si incontrano gli scrittori. Può anche essere approntata una
mostra di libri a tema, programmata una visita nella biblioteca di quartiere e in
una libreria e rappresentata la drammatizzazione di un testo.
7
La biblioteca scolastica
Posta in un locale ampio e luminoso, deve poter contenere una classe di venticinque allievi. È arredata con scaffali aperti, dei tavoli per le ricerche e offre una
zona in cui leggere nella posizione preferita. Se non è possibile avere dei divanetti o alcune poltroncine, sono sufficienti delle coperte da stendere per terra e
da riporre dopo l’uso.
La biblioteca è aggiornata ogni anno scolastico con l’acquisto di nuovi libri e
con quei volumi che i bambini hanno già letto a casa e che desiderano regalare
alla scuola. In un angolo si può posizionare un computer con la classificazione e
le schede dei vari testi. In un altro angolo c’è un cestone con riviste e giornaletti
che rappresentano un ponte sicuro verso la lettura dei libri veri e propri.
I libri sono ricoperti con cellofan trasparente e classificati. Ci sono molti sistemi di classificazione che vanno dai simboli ai colori, ma sarebbe opportuno
usare la classificazione decimale Dewey in modo che divenga presto familiare ai
bambini che la ritroveranno nelle biblioteche.
La biblioteca cresce un po’ alla volta, si rinnova offrendo novità, ma anche
conservando, per quanto è possibile, alcuni libri del passato. I criteri per l’acquisto dei libri possono essere questi:
- Libri con solo immagini e con poche parole.
- Libri di fiabe e di racconti per allievi di prima e di seconda.
- Libri per conoscere (varie tematiche: i cinque sensi, gli animali, il ciclo
dell’acqua, il tempo...)
- Libri di narrativa per allievi di terza, quarta e quinta, fra cui i classici
principali o una buona riduzione e le novità.
- Libri di narrativa che affrontano determinate tematiche.
- Libri riguardanti le varie discipline scolastiche: storia, geografia, scienze, arte
e immagine, musica e altre.
- Dizionari.
- Libri costruiti dai bambini.
Nota bene: i libri di didattica stanno in un luogo a parte denominato “biblioteca
magistrale” e non c’entrano con la biblioteca degli allievi.
8
In classe
Oltre alla lettura programmata come momento quotidiano o settimanale, esistono altre
occasioni in cui un libro diventa un compagno importante.
• Quando un alunno ha completato un lavoro, ha il suo libro sotto il banco da leggere in
silenzio finché tutti hanno finito. In questo modo, oltre a occupare bene il tempo, si evitano
il disturbo e la noia.
• Quando piove e non si può fare ricreazione fuori, un libro è un amico prezioso per
rilassarsi e divertirsi.
• Quando l’insegnante è assente e si va in un’altra classe, si può leggere il proprio libro
e il tempo passa in un baleno.
• Quando si è appena conclusa un’attività impegnativa e stancante, un libro permette di
riposare il corpo e il cervello.
• Anche in un’aula poco capiente è possibile strutturare un angolo per la lettura con uno
scaffale e alcuni libri scelti in biblioteca e cambiati regolarmente.
Si consiglia infine:
• Di approntare una scheda di semplice e veloce compilazione, strutturata secondo l’età,
per ogni libro letto. In questo modo i bambini possono esprimere la loro opinione e leggere
quella dei compagni. Nello stesso tempo, l’insegnante si rende conto dei libri letti dai bambini e della loro comprensione. La scheda può anche essere inserita nel computer o messa
in rete sul sito della scuola.
• Di presentare durante l’anno scolastico tutti i libri della biblioteca, togliendoli un po’ alla
volta dagli scaffali secondo le tematiche e spargendoli sui tavoli a disposizione dei bambini.
• Di insegnare ai bambini come ricoprire e classificare i libri, rendendoli così protagonisti
della costruzione della loro biblioteca.
• Di permettere ai bambini l’accesso senza limiti ai libri per toccarli, sfogliarli, annusarli,
criticarli, scartarli, consigliarli, parlarne.
• Di insegnare a riporre con cura i libri perché la biblioteca è un bene prezioso che appartiene a tutti.
Paola Valente
Insegnante di scuola primaria e
scrittrice di narrativa per l’infanzia
9
INDICE
INDICE DI CONSULTAZIONE
La Casa Editrice Raffaello ha dimostrato negli anni una grande attenzione al
mondo dei bambini e dei ragazzi pubblicando libri “mediatori” della loro crescita
affettiva, cognitiva, culturale ed etico-sociale.
La collana “Il Mulino a Vento”, destinata agli alunni della scuola primaria, propone un percorso di letture altamente formative sia per le tematiche trattate sia
per le proposte di lavoro e di gioco destinate ai ragazzi.
Per permettere una migliore fruizione del presente volume, abbiamo suddiviso
le proposte di lavoro per fasce di età e per tematiche. Ogni progetto didattico
indica un testo di riferimento, tratto dal nostro catalogo.
Serie gialla (consigliati per la classe 1°)
• Il bambino e le emozioni: Supermami, È gelosia, piccolo Tobia!
• Parole e fantasia: L’alfabeto incantato
• Noi e gli animali: Che animali strampalati!, Lucillo, cane tranquillo
• Educazione ambientale: Guerra ai rifiuti
Serie rossa (consigliati per la classe 2°/3°)
• Indicazioni didattico-editoriali
• Riflessione linguistica: Il bosco delle lettere
• Socialità e diversità: Caterina e i folletti scolastici, Giò Duepiedi
•L
a narrazione e i valori: Telefonino, non friggermi la zucca!, Il Mostro Trinciasucchiapelo, La Maestra Tiramisù, Il gallo che amava la luna
• La musica e il racconto: Sette note per un mistero
• Educazione ambientale: Alla ricerca dei colori perduti
• Il Natale e le fiabe: Il Natale degli Gnomi
Serie blu (consigliati per la classe 4°/5°)
• La famiglia: Il filo che ci unisce, L’altalena della felicità
• La scuola e il bullismo: Nina e la capanna del cuore
• Multiculturalismo: Un amico venuto dal mare
•C
ittadinanza attiva: L’eco delle battaglie, Il tesoro dell’Unità,
È stato il silenzio, La Casa di Nonna Italia,
• Il racconto d’avventura: Il veliero di Capitano Strong
• Educazione ambientale: S.O.S mare
10
I Classici (consigliati a partire dalla classe 2°)
• Invito alla lettura dei classici: un intervento a cura di Paola Valente
• La drammatizzazione di un classico: Il giornalino di Gian Burrasca
La storia, le storie, i protagonisti (consigliati per le classi 3°, 4°, 5°)
• Le collane, le proposte, le tematiche
• La biografia storica: Qin Shi Huang, Annibale, Alessandro Magno,
Ottaviano Augusto
• La didattica storica: linee guida a cura di Claudio Elliott
• I Classici della letteratura antica: La guerra di Troia, L’Odissea, L’Eneide
La narrativa geografica (consigliata per le classi 3°, 4°, 5°)
• Presentazione della collana e spunti di lavoro
• Obiettivi di apprendimento e spunti di lavoro interdisciplinari
• Laboratori creativi
Appendice:
• Laboratorio di lettura attiva: un percorso a cura di Eva Pigliapoco
• Ciak, si gira: come realizzare una drammatizzazione
I piani di lavoro proposti nel seguente volume vogliono essere solo suggerimenti per aiutare i docenti ad orientarsi nella nostra ricca e varia produzione
editoriale e toccano i più svariati argomenti.
I testi che compaiono in questa guida sono stati scelti perché affrontano tematiche importanti e rimandano ad altri testi della nostra collana che trattano
argomenti similari.
Invitiamo quindi tutti gli insegnanti interessati a visionare l’intero catalogo di
narrativa “Il Mulino a Vento”.
11
IL BAMBINO E LE EMOZIONI
Serie gialla - dai 6 anni
SUPERMAMI
Progetto di animazione sulle paure dei bambini
Testo di riferimento
SUPERMAMI
Autore: Roberto Morgese
Pagine: 72
CON CARATTERE MAIUSCOLO
Un intelligente libro in rima per
affrontare le piccole grandi
paure dei bambini
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Esistono sogni belli e sogni brutti. I primi consentono di appagare ogni desiderio ed ogni capriccio in un mondo irreale, assecondando il principio di piacere dominante in ogni bambino. I
secondi invece sono terribili, spesso si ripetono costantemente più o meno uguali e immobilizzano dalla paura.
L’unica via di salvezza sarebbe il risveglio col cuore in gola ed il respiro affannoso, se non
intervenisse Supermami. La nostra mamma trasformata in supereroina affronta gli incubi
peggiori, sconfiggendoli definitivamente con rimedi assolutamente originali.
PER PARLARE DI:
Piaceri da appagare, paure della notte e brutti sogni, peculiarità delle figure di riferimento affettivo.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 1°.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
Serie Gialla - dai 6 anni
È gelosia, piccolo Tobia!
Ed ora a scuola!
Avventure... a scuola!
Vacanze pazze
Dal catalogo Raffaello Ragazzi (collana Le Pepite):
Non ci provare a prendermi in giro!
Mariolina a piedi nudi
Tate cento cuori
12
COME LAVORARE SUL TESTO
A ciascun bambino capita di avere incubi e ciascun adulto si ricorda di averne avuti da piccolo.
Supermami è la risposta giocosa e rassicurante alle immagini e alle esperienze negative che
assalgono i pensieri dei nostri bambini quando chiudono gli occhi o prima di andare a nanna,
suggerendo ai lettori una soluzione se non realmente praticabile, almeno spassosa e rassicurante.
Supermami ricorda a tutti i bambini che esiste sempre un affetto stabile e sicuro nella loro
vita su cui poter fare affidamento nei momenti in cui ci si sente disperati. Ma allo stesso
tempo rammenta alle mamme, e ai genitori in generale, che la cura dei loro bimbi continua
giorno e notte.
Supermami permette di:
• Ascoltare o leggere il testo in rima divertendosi
• Parlare dei propri brutti sogni, liberandosi così delle paure, o dei propri piaceri immaginari.
• Giocare con le rime del libro o inventarne altre.
PROPOSTE OPERATIVE
La lettura del libro è in sé un’esperienza piacevole e ritmica, ma la discussione che ne segue
con i bambini richiede comunque un certo tatto, perché entra nella loro sfera affettiva ed emozionale. Occorre quindi affrontare l’argomento “in punta di piedi” assecondando gli interventi dei
bambini e senza forzature o costrizioni.
Va inoltre ricordato che le famiglie hanno oramai svariate composizioni. Dove non c’è, ad esempio, una Supermami naturale, è opportuno comunque ricordare ai bambini che qualunque figura
di riferimento affettivo può assumere lo stesso ruolo salvifico.
Si propongono delle attività e un itinerario di lavoro per perseguire importanti e fondamentali obiettivi didattici e formativi, nell’ambito dell’Educazione all’affettività, della Lingua italiana, del Disegno.
1. Lettura del testo da parte dell’adulto e presentazione delle immagini del libro (meglio se
con l’ausilio di un videoproiettore).
2. Come nascono i sogni. Breve e semplice spiegazione da parte dell’adulto sulle ipotesi
di formazione delle rappresentazioni oniriche, per riportare l’attività tipica del sonno ad una
dimensione di realtà.
3. Rilettura del testo da parte dell’adulto, lasciando in sospeso alcune rime per vedere se i
bambini se le ricordano oppure per trovarne altre.
4. Narrazione personale da parte di ciascun bambino che lo desideri, dei propri sogni belli
o appaganti.
5. Narrazione autobiografica da parte dell’adulto dei propri incubi ricorrenti da piccolo e
del modo in cui riusciva a superarli.
6. Narrazione personale da parte di ciascun bambino che lo desideri dei propri incubi.
7. Disegno del proprio sogno bello o del proprio incubo. Soprattutto nel secondo caso i bambini vengono guidati poi nella riflessione sulle peculiarità delle proprie mamme, individuando
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elementi che le possono caratterizzare nella loro versione “Super” (Come sono fisicamente?
Di che colore dovrebbe essere la loro tutina? Quali sono gli oggetti che usano più frequentemente in casa o al lavoro, che potrebbero utilizzare per proteggerci dai brutti sogni? Usano
qualche frase ricorrente in particolare?...).
8. Composizione scritta individuale guidata dall’adulto di una rima o una quartina per ciascun bambino, adeguata al disegno prodotto.
9. Lettura da parte dei bambini che lo desiderano della propria rima o quartina e mostra
dei disegni ai compagni.
10. Produzione di un cartellone attraverso la raccolta di tutti gli elaborati dei bambini.
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri (un’ora e
mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto) permettono di approfondire sia le tematiche che
le attività proposte.
L’autore concorda con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi manifestano.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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IL BAMBINO E LE EMOZIONI
Serie gialla - dai 6 anni
DIVENTARE GRANDI
Percorso di letture per affrontare i cambiamenti emotivi durante la crescita
Testo di riferimento
È GELOSIA,
PICCOLO TOBIA
Autore: Michela Albertini
Pagine: 72
Quanti malumori, alla nascita
di un fratellino!
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Da quando è nato suo fratello Tommaso, Tobia non è più lo stesso: fa i capricci, non perde
occasione per fare dispetti, è sempre di cattivo umore.
Finalmente, durante una breve vacanza nella vivace fattoria dei nonni e grazie alla preziosa
amicizia stretta con Lincy, la figlia dei vicini di casa, sempre allegra e ricca di idee, Tobia riesce a ritrovare la serenità.
Un simpatico racconto per i lettori più giovani alle prese con fratelli “insopportabili” e genitori
(apparentemente) poco comprensivi: per scoprire che, a volte, bastano un paio di forbici e
della buona compagnia per dare un taglio alla gelosia!
PER PARLARE DI:
Gelosia, amicizia, famiglia, tempo libero, rapporto con gli adulti, con gli animali e con la natura.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 1° e 2°.
COME LAVORARE SUL TESTO
Il racconto offre l’opportunità di un progetto didattico che si può sviluppare su tempi e su
piani diversi e permette di conseguire i seguenti obiettivi:
• offrire ai bambini e agli adulti degli spazi di riflessione comuni sui temi presenti nel testo
(gelosia, amicizia, famiglia, tempo libero...) utilizzando un approccio di tipo narrativo;
• capire il lato emotivo di alcuni comportamenti diffusi tra bambini;
• gustare il piacere della lettura.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si possono proporre diverse attività.
ATTIVITÀ 1 - Lettura animata
L’insegnante leggerà ai bambini alcuni brani del libro.
La lettura potrà essere accompagnata:
- da alcune canzoni note o popolari,
-d
a piccoli oggetti conosciuti e presenti nella storia (es. orsetto, biglietto,...) che svolgono la
duplice funzione di rendere tangibili alcuni episodi del racconto e di costituire per gli alunni
un utile collegamento mnemonico per ricordare lo svolgersi della vicenda,
-o
ppure da una breve presentazione al computer dell’ambiente della fattoria con le sue caratteristiche e i suoi “abitanti” a quattro e due zampe!
Alla lettura seguirà una conversazione con l’insegnante, guidata dalle curiosità dei bambini.
ATTIVITÀ 2 - La lettura sbagliata
Questa animazione aiuta il bambino a cogliere alcuni dettagli del brano del libro che gli viene
proposto, stimolando così la sua attenzione e le sue capacità di memorizzazione.
Come si svolge:
Si sceglie un brano a piacere del libro e lo si legge a voce alta e con calma.
Una volta terminato, si avvisano i bambini che si provvederà a rileggere lo stesso brano apportando però delle modifiche alle parole originali, sostituendole con altre più o meno dello stesso
genere (es. gatto con micio o gatto con tigre. Il cambio delle parole può essere minimo o macroscopico, a seconda dell’età o delle capacità di comprensione dei participanti all’animazione).
I bambini saranno invitati a indovinare la parola “sbagliata” e quella originale.
ATTIVITÀ 3 - Il coro dei gelosi
Questa animazione permette al bambino di divertirsi con la lettura del libro in quanto può (e
deve) muoversi, prestando contemporaneamente attenzione alla storia.
Come si svolge:
I bambini si dispongono in cerchio. L’insegnante procede alla lettura del libro, calcando ogni
tanto la voce su una parola. A questo segnale i bambini iniziano a camminare in cerchio uno
dietro l’altro, saltellando e agitando le braccia e ripetendo per due o tre volte un ritornello del
tipo “AHI AHI, TOBIA! CHE BRUTTA GELOSIA!”.
Il ritornello da ripetere può anche essere concordato con i bambini prima della lettura del libro,
in base alle aspettative che essi si sono costruiti guardando copertina e illustrazioni.
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ATTIVITÀ 4 - Laboratorio creativo
L’insegnante leggerà ai bambini alcuni brani del proprio libro, avendo cura di approfondire o
di soffermarsi su quello scelto per l’attività manuale.
L’insegnante passerà poi a proporre ai bambini la costruzione dell’oggetto scelto, concordato
in precedenza con gli altri insegnanti coinvolti.
Per motivi di organizzazione, per l’attività laboratoriale si richiedono la collaborazione pratica
degli insegnanti, un ambiente idoneo e materiali adeguati allo scopo, a seconda del numero
dei bambini.
ATTIVITÀ 5 - Gioco del “com’è?”
1. Predisporre un cartellone con i personaggi del racconto: Tobia, Tommaso, Lincy, i nonni...
2. Distribuire ad ogni bambino un cartellino che riporti una qualità (un aggettivo) relativo ad
uno dei personaggi.
3. Invitare ogni bambino ad incollare il proprio cartellino di fianco al personaggio cui appartiene
tale qualità e far raccontare in quale episodio o come essa si è manifestata.
ATTIVITÀ 6 - Dalla lettura alla riflessione
Leggi il seguente brano:
La gatta Stella aveva partorito durante la notte due gattini: erano grandi come il palmo di una
mano e avevano ancora gli occhi chiusi.
Il pelo biondo e qualche macchiolina nera qua e là li facevano assomigliare a due piccolissime
tigri, delicate e indifese. I gattini avevano cominciato a stirare le zampine mettendo in mostra
unghiette minuscole.
Rispondi:
1. Possiedi un gatto o un altro animale domestico? Ti piace occuparti di lui?
2. Hai mai visto un animale appena nato? Com’era? Racconta.
3. Qual è il tuo animale preferito? Spiega ai tuoi compagni perché.
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata
di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire
sia le tematiche che le attività proposte.
L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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PAROLE E FANTASIA
Serie gialla - dai 6 anni
CON OCCHI NUOVI
Le filastrocche e la fantasia: un percorso divertente per giocare con le parole
Testo di riferimento
L’ALFABETO INCANTATO
Autore: Marco Moschini
Pagine: 128
CON CARATTERE MAIUSCOLO
Una divertente raccolta di
filastrocche in forma di
abecedario
IL LIBRO
A, B, C... ogni lettera una filastrocca, ogni filastrocca un mondo da scoprire. Una raccolta di
filastrocche deliziose, ironiche e leggere... ognuna su una lettera dell’alfabeto. Dalla leggerezza di questi versi e di queste rime zampilla una realtà giocata con sguardo scanzonato e
sognante, che dà vita a un “dizionario fantastico di cose ordinarie”.
Prestare attenzione alla quotidianità, dando voce e senso a piccole cose e piccoli gesti, significa arricchirli di significato e di intensità.
PER PARLARE DI:
Tanti oggetti diversi e piccole cose che incontriamo ogni giorno e che rendono la nostra vita più
facile. La quotidianità può diventare straordinaria se la guardiamo con occhi incantati!
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 1° e 2°.
COME LAVORARE SUL TESTO
Il carattere allegro e vivace delle filastrocche permette di creare in classe un’atmosfera divertente.
Si potranno leggere e rileggere le filastrocche, ritmarle battendo le mani, smontarle e rimontarle. Nello stesso tempo si guideranno i bambini ad educare “lo sguardo” e a vedere un po’
più in là, oltre la facciata e l’apparenza e percepire gli altri come persone “complesse”.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono alcuni esempi di giochi con filastrocche tratte dal libro dello stesso autore
“Rimerò” Raffaello Editrice.
GIOCO 1 - Le parole si allungano
Può succedere che le parole si allunghino come un elastico! Allora prendiamole a due mani e
cominciamo a tirare.
Se la parola è MAGIA
con una tiratina potrà diventare una MAGLIA
ma tirando ancora di più avremo una MAGLIERIA
e siccome a gennaio fa molto freddo, ci saranno maglie e maglioni per tutti!
Se allunghiamo la SERA
avremmo una SERRA dove farà molto caldo
o una SERRANDA
che si alzerà per mostrarci una vetrina piena di giocattoli!
Prova tu ad allungare: pala, pane e mare.
GIOCO 2 - Le parole si trasformano
Ora facciamo i dispetti alla filastrocca: mettiamo le “o” al posto delle “e”... e speriamo che non
si arrabbi troppo!
Alessandro
Mentre mamma
rifà i letti
Alessandro
dice sette
fa i dispetti,
parolacce
e fa dodici
boccacce
e s’accorge
che può fare
tutto quello
che gli pare,
ma una sola
volta all’anno:
perché oggi
è il compleanno!
Alossandro
dico sotto
parolacco
o fa dodici
boccacco
Montro mamma
rifà i lotti
Alossandro
fa i dispotti,
o s’accorgo
cho può faro
tutto quollo
cho gli paro,
ma una sola
volta all’anno:
porchò oggi
ò il comploanno!
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GIOCHIAMO CON LE FILASTROCCHE
LABORATORIO DI ANIMAZIONE E ARTE CON MARCO MOSCHINI
Marco Moschini, autentico cantafavole e “artista” a 360 gradi, ama incontrare le scolaresche.
Vi riportiamo di seguito alcune delle sue proposte di attività.
• Giocare con le filastrocche: “giocattoli di parole” da rompere, smontare e rimontare, ma
anche giocattoli per sognare e per diventare grandi.
I bambini scelgono a caso, da un grande foglio appeso, alcune fra le 120 filastrocche che
vengono offerte. L’autore mostra la sorpresa che c’è sotto: che cosa si nasconde dietro i titoli
che di volta in volta vengono indicati.
• Ogni filastrocca è un’occasione per stupirsi, con farfalle che prendono il volo dalle pagine di un libro, con “Befane” che camminano su tetti di compensato e con bolle di sapone che
si mettono a rimbalzare.
• Alla scoperta delle qualità nascoste: un burattino con la faccia verde è soltanto un burattino con la faccia verde?
A partire da una filastrocca i bambini sono invitati a fare ipotesi sul comportamento di un
burattino “diverso” e su come verrà accolto dagli altri burattini. Alla fine, la sua diversità sarà
motivo di stupore per tutti.
• Imparare a vedere con occhi nuovi per vivere un’emozionante quotidianità.
Come si fa per imparare a vedere le cose che “da fuori” non si vedono? Per imparare a leggere nei
pensieri e nel cuore delle persone che ci stanno accanto, senza fermarci alle immagini di facciata?
Ci possono aiutare i “rifiuti” che, trasformati in sorprendenti giocattoli, saranno capaci di rendere “sorprendenti”, ai nostri occhi, anche tanti esseri umani bollati come rifiuti.
Materiale
L’autore porterà per l’attività burattini e vari oggetti di scena, come libri magnetici, tabelloni
colorati e altri oggetti a sorpresa.
Destinatari
Bambini delle classi 1° e 2°.
Durata
50 minuti - 1 ora circa.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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NOI E GLI ANIMALI
Serie gialla - dai 6 anni
A CIASCUNO IL SUO CARATTERE
Impariamo dagli animali il valore della diversità
Testo di riferimento
CHE ANIMALI
STRAMPALATI!
Autore: Patrizia Ceccarelli
Pagine: 112
Raccolte di storie brevi e
divertenti di animali!
IL LIBRO
Cosa avranno in mente gli animali strampalati? Il cigno Giacinto vuol conoscere il mondo, il
cobra Sigismondo cerca l’amicizia dell’uomo, il leone Giangastone non è contento della sua
criniera...
Storie brevi e divertenti di animali stravaganti, per capire che ogni difetto può trasformarsi
in pregio, e che dall’incontro delle diversità nasce la meraviglia dello scambio e della
comunicazione.
PER PARLARE DI:
Animali, valore della diversità, rispetto reciproco, pregi e difetti caratteriali.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 1° e 2°.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
Serie Gialla - dai 6 anni
La Fattoria di Prato Fiorito
Nel Mondo Rotondo
Rampichina e la voglia di volare
L’eroico Ot
Bob, cagnolino curioso
Ludovica e Taro
Nicolò e Brilli
Le scorpacciate di Gelsomina
Serie Rossa - dai 7 anni
Tonto e Bla Bla
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono alcune attività utili alla comprensione dei caratteri specifici dei vari animali.
LABORATORIO DEL DIRE
1. Accanto alla serie di aggettivi, mettiamo il nome dell’animale a cui tradizionalmente è
assocciato.
FURBO COME
UNA VOLPE
FORTE COME
VELOCE COME
PESANTE COME
FEDELE COME
LENTO COME
AGILE COME
2. Inventiamo una storia mescolando gli aggettivi con gli animali abbinati.
Su dei cartoncini disegnamo gli animali, mentre su altri scriviamo gli aggettivi.
AGILE
FORTE
LENTO
Peschiamo a caso due cartoncini e otteniamo paragoni come, ad esempio, “Forte come una
lumaca”. Attraverso domande stimolanti fatte ai bambini, come “Cosa può essere successo
alla lumaca?” “Cosa può succedere a chi la incontra?”, la storia che ne uscirà sarà proprio
divertente.
LABORATORIO DEL FARE
Costruiamo insieme agli alunni della classe una grande arca:
1. prepariamo un tabellone decorato con l’immagine di una grande barca;
2. fotocopiamo le immagini di animali che si trovano nelle pagine dei giornali e di libri;
3. coloriamole, tagliamole e incolliamole sull’arca;
4. scriviamo alla lavagna i loro nomi (cane, gatto, criceto...);
5. ricopiamo i nomi degli animali su foglietti bianchi. Ogni bambino sceglierà un foglio e lo
incollerà sotto l’animale corrispondente.
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INDOVINELLI SUGLI ANIMALI
Gli indovinelli in rima sugli animali offrono l’occasione per ampliare, in modo molto divertente,
le conoscenze dei bambini che ne scoprono così le caratteristiche e le abitudini, individuano
similitudini e differenze, sviluppando il senso del bello, interessandosi ad elementi naturali ed
effettuando giochi linguistici.
Si possono presentare più indovinelli, la cui soluzione corrisponde allo stesso animale, per
favorire la riflessione scientifica ma anche quella linguistica, trovando le rime, le assonanze e
confrontando le parole.
Gli indovinelli proposti stimolano la ricerca della soluzione, verbalizzando il nome e le caratteristiche dell’animale, illustrandolo e diventando spunto per inventarne di nuovi.
Se sento odo
r di gatto
in un buco io m
i acquatto,
col mio lungo e
bel codino
sono il vispo…
(topolino)
polino;
Dò la caccia al to
idino,
ho un bel pelo morb
baffi;
occhi verdi, lunghi
no graffi!
se mi arrabbio… so
(gatto)
bove
Non è cervo non è
in testa.
ma le corna reca
con sé,
Ha la casa ognor
?
indovina che cos’è
(chiocciola)
etti,
Son piccina e ho i corn
etti,
corti corti faccio i pass
ta,
non conosco mai la fret
.
con me porto la casetta
(chiocciola)
Io non esco mai di ca
sa
eppur vado sempre a
spasso.
Io non sono molto lest
a
e il mio andar è un po
co lento,
ma in compenso dove
passo
sul terreno dopo rest
a
una bella scia d’arge
nto.
(chiocciola)
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NOI E GLI ANIMALI
Serie gialla - dai 6 anni
VALE PIÙ LA VANITÀ O LA LIBERTÀ?
Progetto didattico sul rapporto tra noi e gli animali
Testo di riferimento
LUCILLO,
CANE TRANQUILLO
Autore: Febe Sillani
Pagine: 64
CON CARATTERE
MAIUSCOLO
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
La vita tranquilla e pacifica di Lucillo cambia di colpo quando il suo padrone lo porta a una
gara di bellezza per cani. Chiuso in gabbia, obbligato a sfilare insieme a cani vanitosi, Lucillo
è triste e decide di scappare.
PER PARLARE DI:
• Il giusto modo di rapportarsi con gli animali;
• Situazioni che non sentiamo nostre;
• L’importanza che diamo noi alle cose;
• Il piacere di essere se stessi.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 1°.
COME LAVORARE SUL TESTO
Questa storia fa riflettere su quali siano i valori della vita. Lucillo è il protagonista che alla
fine non viene scelto come vincitore della gara. Lui passa per un attimo in secondo piano, i
riflettori sono sui cani premiati arrivati primi per la loro bellezza esteriore. Ma alla fine è Lucillo il vero vincitore. Gli altri cani non sanno cosa farsene di tutte le coppe e medaglie, mentre
Lucillo ha un osso vero da rosicchiare.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
Ludovica e Taro
Nicolò e Brilli
Bob, cagnolino curioso
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LABORATORIO DI LETTURA
1. Leggere testi che consentano riflessioni su comportamenti positivi e negativi verso gli animali.
2. Realizzare un regolamento per diventare un bravo padroncino di un animale.
1. Se hai in casa un animale (un cane, un gatto, un
canarino, un pesciolino o un criceto), ricordati che non è un giocattolo e che devi avere sempre cura di lui.
2. Se hai una casa piccola scegli come amico un animale
piccolo (un canarino, un pesciolino, un gattino). Se hai
un giardino puoi tenere anche un grosso animale.
3. Non abbandonarlo mai.
4. Se fai un viaggio con i tuoi genitori non lasciare mai il
tuo “amico” chiuso in macchina.
5. Se non hai amici animali fatti regalare un cane o un
gatto abbandonati.
6. Porta il tuo amico, ogni tanto, dal veterinario,
“Il dottore” degli animali.
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata
di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire
sia le tematiche che le attività proposte.
L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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EDUCAZIONE AMBIENTALE
Serie gialla - dai 6 anni
RICICLARE, CHE BELLO!
Progetto didattico per capire l’importanza della raccolta differenziata
Testo di riferimento
GUERRA AI RIFIUTI
Autore: Quaresima - Mesturini
Pagine: 72
Diritti d’autore a favore
della Lega del Filo d’oro
Una storia divertente
sull’importanza del riciclaggio
IL LIBRO
Nel mezzo di una valle rigogliosa, la discarica del signor Ricconi cresce e si espande sempre
di più. Tutto si accumula indiscriminatamente: scarti alimentari, oggetti dimenticati, ma anche
rifiuti industriali, materiali tossici e veleni di ogni tipo.
Proprio lì, due cani randagi e molti altri animali trovano di che sfamarsi, ma improvvisamente
si ammalano tutti. Gli animali escogiteranno allora una soluzione originale e responsabile che
sarà di esempio agli uomini per salvare l’ambiente: separeranno i rifiuti velenosi e nocivi da
quelli non dannosi, permettendo così una proficua raccolta differenziata.
PER PARLARE DI:
Una storia divertente e molto educativa per capire l’importanza del riciclaggio: attraverso la
vicenda, i più piccoli potranno scoprire i meccanismi e i pericoli di una gestione dei rifiuti non
responsabile, imparando quali sono i doveri di ognuno per mantenere il mondo più pulito.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 1° e 2°.
COME LAVORARE SUL TESTO
L’approccio all’ambiente è di tipo fantastico: gli animali, protagonisti della storia, hanno caratteristiche umane e sono proiezione dei desideri e delle esigenze dei bambini, il rapporto
animale-uomo fa capire che nella natura tutto si collega ed è in stretta interdipendenza.
Questo permette il passaggio da una dimensione fantastica ad una conoscenza vera. Il fine
del progetto educativo che il libro suggerisce è infatti quello di sensibilizzare il bambino sulla
pericolosità dell’inquinamento ambientale. Allo stesso tempo si vuol dare informazioni giuste
e corrette ai bambini, in qualità di consumatori attuali e futuri, sulle modalità della raccolta
differenziata. Si punta a consolidare la conoscenza delle 3R: riduzione, riciclo, riutilizzo.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono alcune attività tecnico-pratiche per raggiungere i sottoindicati obiettivi specifici e far nascere la consapevolezza che solo noi, tutti insieme, possiamo mantenere il mondo
più sano e più pulito.
Obiettivi specifici
Area del sapere:
• saper riconoscere le caratteristiche e le parti fondamentali di un ambiente;
• saper denominare i più semplici fenomeni di inquinamento.
Area del saper fare:
• acquisire abitudini corrette per svolgere la raccolta differenziata; saper riconoscere la natura
dei rifiuti.
Area del saper essere:
• affinare il senso di responsabilità individuale verso le tematiche ambientali.
1. LA REGOLA DELLE 3 ERRE
Attraverso un questionario e le successive conversazioni e riflessioni si portano i bambini al
cuore del problema “rifiuti”.
Questionario
• Quali sono le cose che scarti in casa?
• Le metti tutte insieme o in contenitori diversi?
• Dove vanno a finire?
• Sai cos’è una discarica?
Riflessione Finale
Le discariche sono enormi buche dove si mettono i rifiuti che poi si perdono e non si recuperano
più. Molti materiali che la terra ci regala possono essere invece recuperati e riutilizzati molte volte.
Conclusione
Come fare per non esaurire i tesori della terra?
Basta applicare 3 semplici regole:
1. Ridurre i consumi: non comprare cose inutili, avere cura di quelle che si hanno già, evitare
imballaggi ingombranti, scambiare con altri cose che non piacciono più...
2. Riciclare: separare i rifiuti di diversa natura come carta, plastica, vetro... fare attenzione a
quelli velenosi. Usare gli appositi contenitori.
3. Riutilizzare: acquistare nei negozi oggetti realizzati con materiale riciclato.
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2. COSTRUZIONE DI OGGETTI CON MATERIALE RICICLATO
IL DRAGO
Realizziamo con i bambini un drago utilizzando materiale riciclato, come ad esempio i contenitori di carta per le uova. Riflettiamo insieme anche sul riuso, che consente di ridare vita,
con un nuovo utilizzo, a ciò che comunemente viene considerato un rifiuto e come tale
buttato via.
Cosa serve
• CONTENITORE IN CARTA DA 10/12 UOVA (N.1 PER BAMBINO)
• PIATTINI DI PLASTICA, TEMPERA VERDE E PENNELLI
• FOGLI A4 COLORATI
• RITAGLI DI CARTONCINO GIALLO
• CERCHIETTI ADESIVI GRANDI BIANCHI, MEDI VERDI E PICCOLI NERI
• FORBICI E COLLA ATTACCATUTTO
Come si fa
1. Predisporre i piattini di plastica con la tempera
verde e i pennelli, distribuire un contenitore
da uova a ciascun bambino e invitare a
colorare pennellando l’esterno;
2. ritagliare da un foglio A4 rosso sulla
lunghezza n. 2 strisce alte cm 3,5;
3. praticare tanti tagli verticali di cm 2, in
modo da creare una frangia e incollare la
parte non tagliata sulla lunghezza dei
due lati del contenitore;
4. per fare la coda, ritagliare dai fogli A4 colorati
alcune strisce di cm 19x1 e fissarne cinque o sei all’interno
di uno dei lati corti del contenitore;
5. per fare la testa, dall’altro lato corto incollare gli occhi, la bocca ritagliata dal cartoncino
giallo completa di lingua e le decorazioni;
6. una volta decorato, chiudere il drago-contenitore e fissare con la colla attaccatutto.
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3. IL GIOCO DEL MONDO PULITO
Si può realizzare un grande
gioco dell’oca per puntualizzare
in forma ludica i comportamenti
corretti “dell’amico della natura”.
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata
di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire
sia le tematiche che le attività proposte.
L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
PUOI PARLARE DI ECOLOGIA E AMBIENTE ANCHE CON I SEGUENTI TESTI:
CROAC E LA STRANA MALATTIA
Una misteriosa malattia turba la
quieta e allegra vita delle rane dello stagno. Tutti gli animali decidono
di riportare la tranquillità dei giorni
felici.
LA FATTORIA DI PRATO FIORITO
Prato Fiorito è molto più di una fattoria normale: è il luogo dove ogni
seme, ogni fiore e ogni filo d’erba
hanno un progetto ben preciso da
perseguire, dove ogni animale sa
esprimere bene ciò che pensa.
29
LA SERIE ROSSA
dai 7 anni
ALCUNE INDICAZIONI DIDATTICO-EDITORIALI
All’interno del catalogo “Il Mulino a Vento”, la Serie Rossa si rivolge ai bambini di otto anni con
proposte di racconti, di filastrocche e di riflessioni che presentano tematiche adatte all’età e
legate anche al lavoro scolastico.
I testi risultano semplici e accattivanti ma nello stesso tempo approfonditi e curati sia nel linguaggio che nella grafica. Storie divertenti, coinvolgenti, avventurose con spunti di riflessione
e di collegamento con altre discipline si associano a immagini chiare e colorate e a proposte
di lavoro giocose ed efficaci.
LEGGO FACILE: un carattere di facile leggibilità
per aiutare la comprensione del testo
A partire dall’anno 2012, la serie si caratterizza per una scelta di leggibilità facilitata, modificando così la font (un carattere pulito e adatto a una più facile comprensione) e l’impaginazione (maggior spazio tra le righe del testo). L’inizio della classe terza (età di riferimento della
serie) è il momento in cui da una parte si richiede agli allievi una capacità più articolata di
lettura e di comprensione; ma è anche l’età in cui sono diagnosticate eventuali problematiche
di dislessia.
I testi della serie rossa sono perciò pensati sia con una funzione propedeutica alla
didattica sia come rinforzo linguistico, e per suscitare il piacere e la possibilità di leggere
anche in quei bambini che fanno fatica a farlo, quindi sono utili anche per coloro che frequentano le classi successive e che hanno ancora bisogno di letture facilitate.
30
L’APPROCCIO ALLA LETTURA
Ogni bambino ha un modo differente di apprendere
Se è vero che i bambini dovrebbero essere i protagonisti del loro processo di apprendimento e
non dei semplici fruitori di nozioni, si rende d’altra parte necessario aiutarli a riflettere sulle
modalità con cui essi imparano, modalità diverse per ogni allievo: un bambino dislessico
impara come tutti gli altri ma in modo diverso, con diversi strumenti.
Il racconto di Sabrina Rondinelli “Caterina e i folletti scolastici” è pensato proprio per creare
nel piccolo lettore la consapevolezza di questo, per fargli comprendere che ci sono strade
diverse per raggiungere una meta, che le difficoltà si possono superare attuando delle strategie, che le proprie caratteristiche o quelle dei compagni possono diventare dei punti di forza
quando all’inizio sembravano delle debolezze. Se un bambino non legge perché è troppo faticoso per lui, ne potrebbe derivare un senso di colpa e di sconfitta con il rischio di allontanarlo
per sempre dalla buona pratica della lettura. Questo libro perciò, insieme a quelli della serie
rossa, può essere letto in classe prima a voce alta, poi silenziosamente in modo individuale. Una volta compreso l’argomento e il significato della storia, i bambini sono invitati a
scoprire, per mezzo anche di opportune domande, qual è il loro stile di apprendimento, quali
sono le difficoltà che rilevano nella decifrazione e nella comprensione del testo scritto, quali
sono i momenti in cui si sono sentiti più sicuri e hanno scoperto strade nuove.
Alcune attività da proporre sono perciò le seguenti:
- lettura drammatizzata a più voci assegnando una parte al narratore e le altre parti dialogate
a chi interpreta i vari personaggi;
- comprensione letterale del testo fatta oralmente in gruppo;
- realizzazione di cartelloni con i vari personaggi e con le loro caratteristiche;
- rilevazione di parole-chiave, ricerca del significato dei termini, sostituzione con sinonimi;
- comprensione profonda del testo ricercandone le metafore e i significati e riflettendo sull’eventuale messaggio;
- identificazione con determinati personaggi per le caratteristiche simili;
- proposta di cambio del finale del racconto o di alcune parti di esso;
- ricerca di altri racconti che propongono argomenti simili;
- compilazione di un semplice questionario per rilevare i propri punti di forza e di debolezza
nella lettura.
LE REGOLE DELLA PAROLA SCRITTA
La parola scritta richiede la comprensione e l’uso di regole diverse e più strutturate che nel
parlato. Tali regole rendono il testo comprensibile a tutti ma richiedono un percorso lungo e
complesso per conoscerle e interiorizzarle.
Nella serie rossa l’ultima novità riguarda l’ortografia: “Nel bosco delle lettere” di Pino Costalunga è un libro “doppio” che contiene un racconto e una serie di filastrocche per imparare e
memorizzare le regole ortografiche. Impreziosito da un cd con la calda voce dell’autore, propone ai bambini delicati testi poetici su come si scrivono le parole e su come si può con esse
giocare per scoprire la bellezza della lingua scritta. Propedeutico all’insegnamento della grammatica, il libro ne cancella l’apparente aridità e rende il suo apprendimento vivo e divertente.
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Seguendo le orme di Gianni Rodari, che giocava con gli errori e li trasformava in storie, con
un’attenzione speciale alle tematiche odierne e ai bambini dei giorni nostri, l’autore presenta
tutte le difficoltà, le eccezioni e perfino le bizzarrie linguistiche in rime deliziose adatte alla
seconda e alla terza primaria ma anche alle classi successive per un allegro ripasso.
Possono essere proposte alcune delle seguenti attività e molte altre secondo le necessità e
la fantasia degli insegnanti:
- lettura e ascolto del cd;
- ricordare a memoria le filastrocche e recitarle drammatizzandole;
- scoprire le regole grammaticali nelle filastrocche;
- preparare dei cartelloni con le filastrocche e le rispettive regole;
- scrivere parole ortograficamente scorrette e inventare a quali oggetti, persone, animali,
azioni potrebbero corrispondere;
- dal lavoro precedente ricavare altre filastrocche o brevi racconti;
- effettuare una statistica sugli errori grammaticali più ricorrenti in tutta la classe o per
ciascun allievo e scrivere una filastrocca collettiva che li contenga;
- inventare altri alfabeti in rima;
- produrre dei libretti illustrati sulle regole grammaticali.
Anche qui vale l’idea che l’allievo è protagonista del proprio apprendimento e che la
correttezza di un testo scritto va costruita attraverso la conoscenza della grammatica, l’autocorrezione dell’errore, la lettura. Quest’ultima è la pratica fondamentale per arricchire il
linguaggio e il pensiero, per comprendere, per comunicare, per saziare la naturale curiosità e
lo stupore del bambino. Pratica che regala un piacere elevato e che nutre la mente non solo
di informazioni ma anche di bellezza e di significato.
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RIFLESSIONE LINGUISTICA
Serie rossa - dai 7 anni
GIOCHIAMO CON LE REGOLE ORTOGRAFICHE
Per imparare la grammatica grazie alle filastrocche
Testo di riferimento
IL BOSCO DELLE LETTERE
Autore: Pino Costalunga
Pagine: 128 con CD audio
Una storia e tante filastrocche per
giocare con le regole grammaticali
IL LIBRO
Alin e Carlotta corrono felici a scuola: oggi la loro maestra ha organizzato una strana Caccia
al Tesoro. E sarà davvero speciale, con animali, robot, passaggi segreti, sotterranei bui e un
bosco pieno di... trappole grammaticali.
PER PARLARE DI:
Due libri in uno: un racconto istruttivo e divertente e una raccolta di buffe filastrocche per
avvicinare i giovani lettori all’ortografia e alla grammatica italiana e far loro capire quanto in
realtà ci si possa divertire con regole, parole e accenti.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 2° e 3°.
COME LAVORARE SUL TESTO
• La bellezza e l’importanza della grammatica, la varietà della lingua italiana e le sue caratteristiche.
• Carattere di facile leggibilità per semplificare la lettura del testo.
• Utilizzare il CD audio per ascoltare tutte le filastrocche lette dall’autore.
• Stimolare gli alunni a inventare nuove filastrocche.
• Preparazione di cartelloni in classe con le regole grammaticali.
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PROPOSTE OPERATIVE
“Il bosco delle lettere” è un divertente racconto accompagnato da una serie di spiritose filastrocche che hanno come scopo quello di avvicinare i bambini in modo semplice e leggero a un tema
spesso vissuto noioso e difficile come quello delle regole ortografiche e grammaticali.
Ecco perché anche il supporto audio, oltre al libro: la lettura ad alta
voce, con il commento musicale, è un più valido aiuto all’accessibilità
e alla fruizione della proposta proprio perché permette di passare
oltre, in una prima fase, alla naturale difficoltà che il bambino, nei suoi
primissimi anni di scuola, incontra nella lettura e cioè nella sua capacità di decifrare il codice scritto.
Chiunque voglia impostare un lavoro di approfondimento sul testo
(docente, bibliotecario, animatore alla lettura), potrà utilizzare il testo e il CD audio incluso tanto come semplice strumento di lettura
quanto come utile supporto per affrontare con sufficiente chiarezza
un argomento complesso e importante come quello delle regole di
grammatica e ortografia.
Si propongono di seguito alcune attività legate al testo. Anzitutto si suggerisce l’ascolto del CD
audio:
1. Ascolto della filastrocca “L’alfabeto” (traccia CD n° 2): dopo che il conduttore del laboratorio
avrà fatto notare come sia strutturata (sotto forma di acrostico) farà fare ad ogni bambino un
acrostico con il proprio nome e cognome.
2. Ascolto delle filastrocche successive: va fatto più volte, prima senza il testo sotto gli occhi, di
modo che il bambino goda della lettura a voce alta, poi con il testo davanti in modo da poter far
notare al lettore bambino la corrispondenza dei suoni e delle parole scritte.
3. Individuare il tema della filastrocca. Cercare di capire con il bambino quale sia il tema delle filastrocche attraverso l’analisi ad esempio dei suoni o delle voci che si ripetono costanti nel testo o
di altri parametri. Poi confrontare con le scritte inserite nell’angolo in alto della pagina, dentro le
nuvolette azzurre, per vedere se si sia capito esattamente il tema.
4. Cambiamo la filastrocca. Dopo aver sentito e letto una filastrocca più volte, provare a dividersi in gruppi:
• per trovare un altro titolo che possa funzionare bene per quella filastrocca;
• per sostituire delle parole presenti nella filastrocca con delle altre che possano andar bene.
5. Ogni gruppo, che avrà adottato una filastrocca (o più filastrocche) diversa/e dagli altri, dopo
aver eletto un suo rappresentante, farà leggere a voce alta a lui la filastrocca cambiata e si confronterà sul risultato con gli altri bambini.
6. Inventiamo una nuova filastrocca. Sempre divisi in gruppi, ogni gruppo si sceglierà uno dei temi
delle filastrocche che ha trovato nel libro e su questi cercherà di inventare una sua filastrocca
nuova o, se questo sarà troppo difficile, un breve raccontino che rispetti il tema suddetto.
7. Schede didattiche. Le schede didattiche in fondo al libro sono naturalmente un ulteriore approfondimento sul tema.
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INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri basati su letture animate del testo o su un laboratorio didattico. Questo, della durata di circa un’ora e mezzo, si svolgerebbe seguendo questo
schema:
L’autore (che è attore nonché il lettore delle filastrocche incise sul CD allegato al libro) partirà
proprio dalla lettura ad alta voce delle filastrocche per parlare ai bambini di linguaggi poetici,
basati sul ritmo, sulle rime, sulle assonanze e sui suoni.
Attraverso questo, lavorerà con i ragazzi per far capire loro come la voce sia un mezzo fondamentale per intuire, ad esempio, le differenze tra le varie lettere, come il suono renda chiara
la presenza di una doppia o di una lettera singola, come il suono sia legato alla forma e alla
qualità o quantità delle consonanti e delle vocali.
Inviterà poi i ragazzi a giocare con alcune filastrocche per capire il “sotto-testo”, quei significati, cioè, che le parole nascondono “segretamente” nei loro suoni e nei loro abbinamenti in
frasi. Insegnerà così ad andare oltre al significato apparente.
Infine giocherà insieme ai bambini per costruire nuove filastrocche a partire da quelle lette o
da altre conosciute, dando però sempre costante e scontato il tema della grammatica e della
ortografia.
Pino Costalunga vive a Vicenza e da molti anni si diverte con le parole e con le storie. Ne
ha scritte tantissime per il teatro, altre sono diventate libri. Per Raffaello ha curato anche la
traduzione di “Principessa Piccolina” (Le Pepite, Raffaello Ragazzi).
Per organizzare un incontro con l’autore:
GLOSSA TEATRO
tel: 044/595773
mail:[email protected]
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SOCIALITÀ E DIVERSITÀ
Serie rossa - dai 7 anni
AFFRONTARE LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
Il problema della dislessia attraverso la narrazione fantastica
Testo di riferimento
CATERINA E I FOLLETTI
SCOLASTICI
Autore: Sabrina Rondinelli
Pagine: 128
Una delicata storia per affrontare
con i ragazzi il tema della dislessia
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Lo sapevate che nelle scuole vivono folletti alti come un pennarello, con le orecchie a punta,
gli occhi vispi e tanta voglia di scherzare? Però non tutti gli esseri umani possono vederli
perché loro si mostrano soltanto alle persone davvero speciali. Come Caterina. Caterina non
è una bambina distratta, svogliata o pasticciona, è una bambina dislessica.
PER PARLARE DI:
Come affrontare il delicato tema della dislessia con i bambini delle elementari? Il problema
dell’apprendimento in un bambino caratterizzato da un simile fenomeno è sempre più all’attenzione del mondo della scuola e delle famiglie.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 2°e 3°.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
I rapatori di teste
Nata sotto un cavolo
Giò Duepiedi
Telefonino, non friggermi la zucca!
Vuoi introdurre il tema della dislessia
agli alunni? Nel CD NARRATIVA.LIM
trovi il booktrailer del romanzo.
Proiettalo in classe!
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COME AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA DISLESSIA
“Caterina e i folletti scolastici” aiuta a capire il problema della dislessia dal punto di vista di
un bambino, offrendo validi spunti per una riflessione senza imbarazzi attraverso una storia intelligente, firmata da una grande autrice come Sabrina Rondinelli. L’obiettivo primario,
di fronte a un bambino dislessico, è quello di non influire mai sulla sua autostima in senso
negativo. Ecco che una storia a sfondo fantastico può aiutare ad affrontare una delicata tematica in modo positivo e con il sorriso.
UN APPROCCIO TEORICO-PEDAGOGICO
All’inizio della Scuola Primaria la prevenzione delle difficoltà di apprendimento rappresenta
uno degli obiettivi più importanti della continuità educativa, che si deve realizzare attraverso
uno scambio conoscitivo tra la famiglia, i docenti della Scuola dell’Infanzia e i docenti della
Scuola Primaria medesima. In questo modo è possibile che questi ultimi ottengano elementi
preconoscitivi, che saranno poi integrati nella programmazione delle attività della Scuola Primaria.
Spesso nella prima classe della Scuola Primaria, gli insegnanti si lasciano prendere dall’ansia
di dover insegnare agli alunni a leggere e scrivere ostacolando però, in questo modo, processi
di apprendimento che dovrebbero essere graduali e personalizzati. Ogni bambino ha la propria
storia, la propria personalità, le proprie originali capacità di porsi in relazione con le esperienze, i propri ritmi di apprendimento e stili cognitivi. È importante offrire agli alunni la possibilità
di maturare le capacità percettivo-motorie e linguistiche, che costituiscono i prerequisiti per
la conquista delle abilità strumentali della letto-scrittura.
Per imparare la corrispondenza biunivoca tra segno e suono di un sistema alfabetico, sono
richieste abilità quali la scomposizione e ricomposizione delle parole in suoni e il riconoscimento dei segni ad essi associati. Quindi, per imparare la lettura è importante avere buone
capacità di riconoscimento visivo e di analisi di struttura della parola.
I bambini con DSA hanno in genere buone capacità intellettive, ma hanno limitate capacità
di riconoscimento visivo o limitate capacità di analisi fonologica delle parole. A causa di tali
limitazioni specifiche, hanno notevoli difficoltà nell’acquisizione delle corrispondenze tra segni ortografici e suoni, o non riescono a ricostruire la parola partendo dai singoli suoni che la
compongono.
Ma è importante ricordare che l’acquisizione dei contenuti non è preclusa all’alunno con DSA
e che quindi le sue difficoltà di lettura e scrittura dovrebbero essere compensate da strategie,
metodologie e strumenti che non compromettano il suo apprendimento.
Al mostrarsi dei primi segni di difficoltà, non si deve procedere aumentando la mole degli
esercizi, ma è necessario effettuare una valutazione accurata che consenta di capire quale
tipo di didattica e di supporto sarebbero necessari. Per l’alunno con DSA l’impatto iniziale con
la lingua scritta è molto difficile, poiché la semplice lettura di una parola è la risultante di tante attività che devono essere affrontate simultaneamente: dall’identificazione delle lettere, al
riconoscimento del loro valore sonoro, al mantenimento della sequenza di prestazione (vale
a dire di un ritmo di lettoscrittura costante e continuativo), alla rappresentazione fonologica
delle parole, al coinvolgimento del lessico per il riconoscimento del significato.
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SOCIALITÀ E DIVERSITÀ
Serie rossa - dai 7 anni
COME MI VEDO
Percorso di approfondimento per affrontare il tema dell’autostima
Testo di riferimento
GIÒ DUEPIEDI
Autore: Sofia Gallo
Pagine: 144
Una divertente storia
per ridere dei piccoli
e grandi complessi.
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Giò è un ragazzino dai piedi esageratamente lunghi e per questo motivo viene da sempre preso
in giro dai suoi compagni. Ad un certo punto decide di ribellarsi e abbandona i banchi di scuola...
In un susseguirsi di divertenti trovate ed equivoci, litigi e rappacificazioni, travestimenti e
burle, tutto il paese viene coinvolto e indotto ad avere un atteggiamento più comprensivo
verso il disagio di Giò.
Un racconto fantastico, che invita a un’apertura maggiore verso ogni problema di diversità o
emarginazione.
PER PARLARE DI:
• Problemi adolescenziali
• Pericolosità dell’isolamento nei giovani
• Autostima
• Importanza del gruppo
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 2°, 3° e 4°.
COME LAVORARE SUL TESTO
Il testo, con un linguaggio leggero e divertente, affronta il tema del disagio di sentirsi diverso e
offre spunti interessanti di riflessione su come ognuno si sente e si relaziona con gli altri.
Si può discutere inseme per:
• individuare le situazioni di disagio;
• scoprire le cause del disagio;
• ricercare insieme al gruppo classe la strategia per superare i problemi;
• scoprire che attraverso la collaborazione dei compagni si può rafforzare l’autostima e
crescere forti e sicuri di sé.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono alcune attività per guidare i bambini a ragionare e a riflettere sulle problematiche che emergono dalla storia e a prendere consapevolezza che ognuno è unico e la diversità
non è uno svantaggio ma un valore.
1. ANIMAZIONI SUL TESTO
COME MI VEDO?
Questa animazione si propone di far superare i disagi ai ragazzi, ironizzando su di sé e sui propri
compagni. Si raccomanda all’insegnante di tenere a bada la classe nell’uso di espressioni che non
siano troppo “affilate”: l’obiettivo è quello di riflettere divertendosi tutti assieme sulle caratteristiche
di ognuno, stimolando un’accettazione di sé che sia articolata dal confronto sereno con gli altri.
• Insieme ripercorriamo la storia di Giò Duepiedi in tre momenti:
Giò Duepiedi è una
frana nel camminare
Sembra...
Cosa pensa Giò in quel momento?
• Poi ogni bambino racconta a voce alta la sua storia, mettendo in luce un aspetto del suo
carattere che vive come un limite.
Io sono una
frana...
Sembro...
Cosa penso in quel momento?
• Quindi analizziamo le caratteristiche fisiche di Giò, di noi stessi e dei compagni.
- Come sono i piedi di Giò?
Cancella le qualità che non si addicono ad essi.
LUNGHI
ROTONDI
RICURVI
MALEDUCATI
ZUCCONI
GENTILI
INDISCIPLINATI
Attribuisci una qualità a queste
parti del tuo corpo.
- I miei piedi sono
- Le mie mani sono
- I miei occhi sono
- Il mio naso è
- La mia bocca è
Osserva i tuoi compagni di classe.
Attribuisci loro delle qualità.
- I piedi di
sono
- Le mani di
sono
- Gli occhi di
sono
- Il naso di
è
- La bocca di
è
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• Infine concludiamo il lavoro con la realizzazione di due cartelloni murali.
2. LABORATORIO
NEI PANNI (E NEI PIEDI) DI GIÒ
Come si sente Giò a camminare con quei piedi così smisurati? Sicuramente un po’ impacciato.
Chissà che effetto si prova! Verifichiamolo insieme, creando delle scarpe davvero esagerate.
Per costruire delle scarpe giganti possiamo utilizzare della gommapiuma. Con l’aiuto di un paio
di forbici, o di un taglierino, possiamo modellare un paio di scarpe secondo la nostra fantasia,
ricordandoci di lasciare al loro interno uno spazio per inserire il piede.
Camminando, saltellando o magari ballando, ogni bambino sperimenterà come ci si sente nei
panni di Giò Duepiedi!
IL MONDO DI PIEDILANDIA
Quante volte si sente l’espressione “ragionare con i piedi” nel significato di “dire cose senza
senso”. Forse perché i piedi si trovano all’estremità della testa. Ma siamo sicuri che a parlare
con i piedi si dicano cose meno intelligenti di quelle che troppe volte sentiamo, in televisione,
sui giornali o nella vita di tutti i giorni?
Provate tutti insieme a immaginare come potrebbe essere il mondo di Piedilandia: un mondo
sottosopra, dove i pensieri nascono dai piedi, e le cose vengono chiamate con una parola di
senso opposto a quella con cui solitamente le definiamo... come potrebbe essere un dialogo
nel mondo di Piedilandia?
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RIFLESSIONE LINGUISTICA
Serie rossa - dai 7 anni
TRA NUVOLE E ANTENNE!
Un percorso didattico per riflettere sull’uso esagerato dei mezzi elettronici
Testo di riferimento
TELEFONINO, NON
FRIGGERMI LA ZUCCA!
Autore: S. Fornara - M. Gamba
Pagine: 112 + fascicolo con
drammatizzazione
Una storia coinvolgente e un
messaggio importante
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Mentre dieci scienziati di livello mondiale conducono grossi esperimenti per attestare la pericolosità e i danni alla salute causati da un uso esagerato dei telefonini, i genitori del piccolo
Ernesto, ignari del pericolo, gli regalano... proprio un telefonino nuovo di ultima generazione!
E lui, felicissimo, lo usa talmente tanto che le orecchie gli vibrano, gli diventano rosse, enormi,
simili a due parabole... e un soffio di vento lo porta via dalla finestra. Atterra in un paese stranissimo, popolato solo da bambini con le orecchie giganti che, come lui, hanno fatto troppo
uso del telefonino. Lo attendono emozioni, avventure e incontri di tutti i tipi.
PER PARLARE DI:
L’uso delle nuove tecnologie, in particolare del telefonino. Attraverso una storia coinvolgente,
che alterna momenti di comicità a momenti più drammatici, si vuole portare il bambino a riflettere sui rischi connessi a un uso sregolato delle nuove tecnologie della comunicazione. L’intento
finale è di far capire ai bambini che le tecnologie possono essere sì utilizzate, a patto però di
farlo in maniera moderata e consapevole: non si tratta di giochi innocui, ma di strumenti particolarmente utili in determinate circostanze e potenzialmente pericolosi in altre. La storia affronta
anche il tema del rapporto tra genitori e figli e invoglia a riflettere sul valore dell’amicizia, del
contatto umano e del gioco “vero”, non mediati dalla tecnologia.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 3°, 4° e 5°.
COME LAVORARE SUL TESTO
Le caratteristiche del libro consentono al docente di scegliere diversi percorsi didattici, a seconda degli obiettivi che si vogliono conseguire (tematici o linguistici).
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PROPOSTE OPERATIVE
Obiettivi
• Riflettere su un uso consapevole e moderato delle nuove tecnologie attraverso la seduta
argomentativa (percorso 1): imparare a discutere (fase 1) e capire le caratteristiche del testo
argomentativo (fase 2).
• Esercitare la lettura espressiva e recitata attraverso la drammatizzazione (percorso 2).
• Capire la struttura della filastrocca e riprodurla (percorso 3).
• Riscrivere la storia (percorso 4).
• Stimolare la creatività del bambino e ampliare il suo vocabolario attraverso l’invenzione di
nuovi personaggi e l’uso di similitudini (percorso 5).
PERCORSO 1
Percorso tematico
La lettura del libro può essere il momento iniziale di un percorso didattico che porti il bambino dalla comprensione del testo alla discussione sui contenuti della storia.
Prima di iniziare a leggere la storia, i bambini dicono ciò che pensano dei telefonini e raccontano le loro abitudini (o quelle della loro famiglia) riguardo all’uso di questo strumento
di comunicazione. Il docente avrà cura di far annotare gli spunti emersi alla lavagna o su
un cartellone.
Al termine della lettura, si discute a grande gruppo per individuare i vantaggi e gli svantaggi
dell’uso del telefonino. La discussione può essere impostata secondo diverse modalità. Una
delle più efficaci è senza dubbio quella incentrata sulla seduta argomentativa, durante la
quale i bambini devono argomentare la propria opinione per convincere gli altri. È possibile scegliere se far sostenere ai bambini la propria opinione reale, oppure chiedere loro di
sostenere opinioni opposte per esercitare la propria capacità di argomentare considerando
diversi punti di vista. Per favorire la discussione, è utile annotare le opinioni emergenti dalla
discussione in una tabella:
VANTAGGI
SVANTAGGI
La conclusione del percorso può prevedere il passaggio dalla discussione alla composizione
scritta di un testo argomentativo ben strutturato e convincente.
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PERCORSO 2 - Il libro a teatro
Il libro è accompagnato da un fascicolo che contiene la versione drammatizzata (in stile
copione teatrale) della storia. Il docente può dunque proporre ai suoi allievi un percorso didattico che porti alla preparazione e alla realizzazione di un vero spettacolo teatrale in tutti
i suoi aspetti, con tanto di scenografia e prove, fino alla “prima” davanti a un pubblico di
pari età o di adulti. Il fascicolo fornisce utili indicazioni sull’allestimento delle scene, anche
se è ovviamente possibile personalizzare il tutto con la propria classe.
Un percorso di questo tipo può richiedere alcuni mesi per essere realizzato bene in
classe.
PERCORSO 3 - Filastrocche al telefonino
Una caratteristica del libro è la presenza della voce dello scienziato disperso che pronuncia
solo frasi in rima e filastrocche. Questa peculiarità può essere sfruttata per un percorso
didattico volto a far capire ai bambini quali sono i tratti tipici delle filastrocche per poi
chiedere loro di crearne di nuove, magari mantenendo lo spunto tematico di partenza con
le nuove tecnologie.
PERCORSO 4 - I nuovi viaggi di Ernesto
(riscriviamo la storia)
Nel libro, Ernesto, dopo aver subìto la trasformazione che gli fa diventare le orecchie giganti, rimane in balìa del vento per alcuni giorni, e finisce (o sogna di finire) in un paese
popolato solo da bambini-elefante, con le orecchie grandi come le sue. L’esercizio suggerito
dalla scheda didattica di pagina 103 chiede di non far terminare la storia con l’atteraggio
di Ernesto, ma di immaginare che una folata di vento lo riporti in alto nel cielo, fino a trasportarlo in un altro paese bizzarro. La scheda richiede dunque un esercizio di riscrittura,
una pratica didattica assai efficace per far evolvere le competenze di scrittura dei bambini
di scuola elementare, in quanto dà loro la possibilità di partire da materiale già dato (la
storia che si interrompe a un certo punto) e di concentrare gli sforzi sull’atto stesso della
scrittura. La riscrittura può essere ovviamente estesa ad altre parti del libro, con consegne
diverse (ad esempio “riscrivi la storia immaginando che ad Ernesto, invece di crescere le
orecchie, si accorcino improvvisamente le gambe”).
PERCORSO 5 - Il gioco del come
(imparare le similitudini divertendosi)
Lo spunto di partenza è dato dalle trasformazioni che subiscono i dieci scienziati dopo aver
condotto i loro lunghi esperimenti con i telefonini. Ai bambini si può chiedere di inventare
nuove trasformazioni (si veda la scheda didattica alle pagine 94-95), e di accompagnare la
descrizione della trasformazione con una similitudine. Questo percorso può incrociarsi con
il numero 3, dando luogo a filastrocche che contengono queste similitudini.
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SOCIALITÀ E DIVERSITÀ
Serie rossa - dai 7 anni
AIUTO, C’È UN MOSTRO NELLA MIA STORIA!
Percorso narrativo sul tema della diversità
Testo di riferimento
L’ORRIPILANTE MOSTRO
TRINCIASUCCHIAPELO
Autore: Angela Riva
Pagine: 144
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Vi siete mai chiesti che fine fanno i capelli quando cadono da una testa?
È l’interrogativo che la piccola Matilde rivolge all’amato papà, mentre rimira la sua zucca
pelata, lucida come una biglia, “deserta come una piazza senza monumenti”. È così che Matilde, scopre la terribile storia del Mostro Mangiacapelli! Chi è quella creatura diabolica che
si intrufola nelle case addormentate per fare scorpacciate di barbe e capelli? Come si potrà
far fronte al grande pericolo di cui ormai parlano tutti? Viene chiamato un vero cacciatore di
draghi dalla Normandia e gli viene affidato il compito di catturare il Mostro e liberare il paesino
dalla terribile minaccia! È stato creato un allarmismo esagerato?
PER PARLARE DI:
• Tendenza alla facile demonizzazione dell’altro.
• Diversità come pregio.
• Importanza di sane letture.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 2° e 3°.
COME LAVORARE SUL TESTO
Il libro ci porta a riflettere, con grande abilità narrativa, su diverse tematiche importanti per la
crescita di ogni bambino: la paura del diverso, del nuovo, la tendenza a identificare il diverso
con il “mostro”.
La lettura del testo e la successiva discussione ci permette di:
• incoraggiare comportamenti di apertura, di comunicazione e di solidarietà;
• superare i pregiudizi nei confronti della diversità;
• percepire la diversità come arricchimento.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono attività per guidare i bambini ad acquisire una mentalità aperta e tollerante.
1. ANIMAZIONI SUL TESTO
“UN TESORO DI STORIA”
Motivazione
L’animazione permette ai ragazzi di ricostruire la storia letta attraverso la ricerca e la ricomposizione del rapporto tra immagini e frasi del racconto.
Preparazione
• L’insegnante prepara due casse del tesoro (scatole di cartone, recipienti...). Poi fotocopia in
duplice copia le illustrazioni del libro, e redige per ogni immagine un cartoncino con un estratto del racconto riferito ad essa.
Esempio:
- Insomma, siete accorsi in mio aiuto o in mia beffa? - gridò ai presenti.
• L’insegnante mette le fotocopie delle illustrazioni nei due forzieri e attacca le didascalie in
ordine cronologico su un cartellone.
Svolgimento
• La classe si divide in due gruppi.
• Ogni squadra deve estrarre dal forziere una illustrazione e abbinarla alla didascalia corrispondente sul cartellone.
• Vince la squadra che ricompone l’intera storia, mettendo in ordine nel più breve tempo
possibile gli eventi narrati.
2. RIFLESSIONI IN CLASSE
Che effetto fa sentirsi “mostruosi”?
Questa storia, apparentemente paurosa, nasconde un lato molto divertente; così come l’identità minacciosa e misteriosa del Mostro cela una sorpresa davvero buffa.
Sicuramente non dev’essere una sensazione piacevole sentirsi accusati di qualche malefatta.
- A chi è mai capitata un’esperienza simile?
- E chi invece si è reso conto di aver ingiustamente accusato qualcuno?
- Che sensazioni ci ha lasciato una vicenda come questa?
Con l’aiuto dell’insegnante, i bambini potranno riflettere sui rischi che suscita una paura incontrollata, e sulle conseguenze emotive che un meccanismo di inclusione/esclusione rispetto a un gruppo può provocare.
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LA NARRAZIONE E I VALORI
Serie rossa - dai 7 anni
NON ENTRATE IN QUELLA SCUOLA!
Percorso narrativo sul tema della paura
Testo di riferimento
LA MAESTRA
TIRAMISÙ
Autore: Paola Valente
Pagine: 128
Un libro indimenticabile
sul coraggio e l’amicizia
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Chi è la Maestra Tiramisù? Una donna inquietante, con i capelli come serpenti e gli occhi di
fuoco, che dirige una scuola nei sotterranei: un luogo dove la storia si insegna alla rovescia,
dove i ragni spuntano da sotto i banchi, e dove alcuni alunni capitano per caso e rischiano di
perdere la propria libertà.
Fuggire dalle grinfie della pericolosa maestra è molto difficile. Ma per Freddy, Jessica e gli
altri bambini non tutto è perduto. Perché per fortuna, ad aiutare i ragazzi arriverà un bidello
dal cuore d’oro. Una storia senza tempo, in grado di affascinare i bambini come pochi altri libri.
La Maestra Tiramisù conquista e diverte, come le migliori favole, per la capacità di parlare
delle paure più nascoste dei bambini in modo semplice e avvincente.
PER PARLARE DI:
• Le paure proprie dei più piccoli.
• Il rapporto sbagliato tra alunni e maestri, se visto come contrapposizione.
• Importanza di un’educazione idonea e di spazi scolastici adatti ai piccoli.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 2°, 3° e 4°.
COME LAVORARE SUL TESTO
La lettura del testo permette di:
• far emergere le paure, le difficoltà e gli stati d’animo dei bambini nei confronti della realtà
scolastica;
• aiutare i bambini a verbalizzare i propri timori e insegnare loro a superare le paure di ogni
giorno per affrontare la vita in modo autonomo;
• far vivere il rapporto tra insegnanti e allievi in maniera positiva;
• raccordare le dimensioni cognitive affettive;
• rafforzare il concetto di accoglienza, di solidarietà, di gruppo e di autostima.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono alcuni percorsi interdisciplinari e attività di riflessione legate al testo.
1. PERCORSI INTERDISCIPLINARI
Educazione alla convivenza civile
Dalla Costituzione: I diritti di ogni bambino all’istruzione.
I doveri degli scolari.
Scienze
Gli animali preferiti della Maestra Tiramisù, in particolare i coccodrilli.
2. IL GIOCO DELLE TRASFORMAZIONI
Ed ora trasforma questa persona ripugnante nel suo contrario.
Aveva capelli attorcigliati
che parevano serpenti.
I suoi occhi guardavano
malignamente i bambini.
Il suo lurido grembiule
scricchiolava.
Portava un cappello di
paglia sul quale c’era
un sorcio impagliato.
Continua a cercare le qualità negative e trasformarle nel loro contrario.
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3. ANIMAZIONE SUL TESTO
UNA SCUOLA PIÙ BELLA
Partendo dalla lettura si può reinventare una scuola nuova e un supporto diverso con gli insegnanti dove la fantasia e la creatività diano vita ad un percorso emozionale.
Nel racconto, l’Istituto Elementare Bambini Privilegiati è una scuola privata di New York che si
trova nell’attico del grattacielo Bidibibù e che ha tutti i confort più moderni: magnifici ascensori di cristallo, moltissime aule spaziosissime, lussuosamente arredate con mobili firmati,
piene di piante magnifiche ovunque, un impianto stereo che diffonde una musichetta rilassante, una biblioteca, una sala mensa, una palestra enorme, una piscina e un parco pensile.
Nonostante ciò, i bambini protagonisti della storia si annoiano terribilmente.
Un giorno l’ascensore invece di salire, precipita in un luogo orribile, buio con i muri macchiati
di muffa e pieno di immondizia dappertutto... Il regno della Maestra Tiramisù, donna inquietante che dirige una strana scuola piena di ragni e cose paurose.
E voi? Come vorreste la vostra scuola? Come vorreste i vostri maestri?
Preparazione
La maestra appende al muro un grande foglio, in modo che una parte di esso prosegua sul
pavimento. I bambini dovranno riempire questa parte con i loro disegni.
Realizzazione
I bambini potranno inventare aule da sogno, macchine per fare i compiti, nuove materie da
studiare, nuove pagelle...
Al termine dell’attività sul foglio non deve rimanere nessuno spazio bianco.
Successivamente i bambini spiegheranno le loro invenzioni e si scambieranno le idee, riflettendo sul ruolo educativo e formativo che deve avere una sana scuola.
La Maestra Tiramisù è anche a teatro!
Dal testo “La Maestra Tiramisù”, uno dei libri italiani per ragazzi più amati di questi ultimi anni,
è stato tratto un importante spettacolo teatrale, itinerante, a cura di Glossa Teatro, associazione teatrale di Vicenza. La regia e la drammaturgia sono di Pino Costalunga.
Per ogni contatto www.glossateatro.it - [email protected]
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata
di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire
sia le tematiche che le attività proposte.
L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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LA NARRAZIONE E I VALORI
Serie rossa - dai 7 anni
UN SOGNO DA REALIZZARE
Percorso narrativo sul tema dei sogni e dei desideri
Testo di riferimento
IL GALLO
CHE AMAVA LA LUNA
Autore: Annamaria Piccione
Pagine: 144
Una dolce fiaba per capire
l’importanza dei sogni
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Il piccolo pulcino Lunardo, appena nato, scambia la luna per la sua mamma... Da quel momento
canta ogni volta che la vede e sogna sempre di raggiungerla. All’interno del pollaio viene subito deriso, isolato e allontanato dagli altri animali... Ma Lunardo vuole realizzare il suo sogno,
e un bel giorno decide di partire. Nel suo viaggio incontra un bambino triste, un mago stralunato, e vari altri personaggi fantastici, alle prese, ognuno, con il proprio sogno da realizzare.
Una fiaba bellissima, dolce e piena di sensibilità, che tocca il cuore di ogni bambino.
PER PARLARE DI:
• Credere nei propri sogni anche se sembrano irrealizzabili.
• Sbagliata tendenza a isolare i “diversi”.
• Viaggio come crescita.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 2° e 3°.
COME LAVORARE SUL TESTO
La lettura del testo permette di raggiungere degli obiettivi molto importanti:
• educare al coraggio, alla fiducia nei propri mezzi per arrivare alla realizzazione dei sogni;
• lavorare sulla propria identità (il mio nome, il mio ritratto, la mia storia);
• favorire l’apertura soggettiva agli altri mediante la ricerca di somiglianza e differenza;
• costruire un clima relazionale basato sul rispetto e sullo scambio.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono alcune attività che permettono ai ragazzi di crescere nell’autostima di sé, di
vivere le proprie avventure, e di trovare il coraggio di realizzare i propri sogni.
1. LABORATORIO DI ANIMAZIONE
LA STORIA FINISCE COSÌ
Motivazione
Avvicinare i ragazzi alla lettura, facendoli diventare creatori di storie.
Preparazione
• Fotocopiare il finale del libro prima di averlo letto.
Svolgimento
• Dividere gli alunni in gruppi e consegnare ad ognuno una copia del finale.
• A partire da questo finale, i componenti del gruppo inventano una storia.
• Ogni gruppo presenta la storia inventata.
• A conclusione dell’animazione si inizia la lettura del libro.
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2. LAVORO DI GRUPPO
LE CARTE IN TAVOLA
Dopo aver letto il libro “Il gallo che amava la luna”, disegna alcuni personaggi della storia.
Colorali, incollali su un cartoncino della grandezza di una carta da gioco che poi ritaglierai.
Otterrai così un mazzo di carte, le quali debitamente mescolate, saranno prese a turno da
ogni alunno.
Un bambino, scoprendo la prima carta e basandosi sul personaggio raffigurato, darà il via ad
una storia che, allo stop dell’insegnante, sarà continuata dal compagno seguente.
Questo vi si inserirà in base alla carta che ha in mano e alla propria fantasia.
L’invenzione di ogni storia potrà essere registrata e poi con calma trascritta.
Rileggendola si potrebbe migliorare, apportando delle modifiche, recuperando magari gli elementi più creativi che sono via via emersi.
Questa proposta si può realizzare nel gruppo classe o in laboratori linguistici, manipolativi e
creativi.
Esempi di carte
Il gioco presentato ci sembra il miglior modo per dimostrare la valenza narrativa di un testo
come “Il gallo che amava la luna”.
Un testo dai mille risvolti fantastici, dalle mille avventure mirabolanti, dai mille personaggi,
solo apparentemente stralunati e bizzarri, ma in realtà simboli delle varie caratterizzazioni
umane.
Un testo che presenta novità in ogni pagina, una fiaba a tutti gli effetti.
Invitiamo, quindi, le classi a inventare le proprie storie, e, qualora interessi, a programmare un
incontro con l’autore del libro. Si potranno così confrontare i risultati e reinventare le storie
grazie all’aiuto di chi ha creato questi personaggi.
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LA MUSICA E IL RACCONTO
Serie rossa - dai 7 anni
MUSICA, MAESTRO!
L’importanza della musica nella costruzione narrativa
Testo di riferimento
SETTE NOTE
PER UN MISTERO
Autore: Roberto Albanese
Pagine: 136
Un giallo a suon di musica
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Perché tre malviventi vogliono rapire Sandrino e il professor Fortini?
Che cosa stanno cercando di tanto prezioso? Coinvolto loro malgrado in un misterioso ritrovamento, il bambino e il suo amico musicista scopriranno di essere accomunati dalla passione
per la musica e sarà questa passione che li aiuterà a superare situazioni difficili e pericolose.
L’amicizia nata da questa avventura è di quelle destinate a durare.
La vicenda che si dipana come una storia “gialla” avvince i lettori fino all’attesa soluzione
dell’enigma. Ma la curiosità suscitata dall’avventura di Sandrino e del Professore è solo lo
spunto da cui partire alla scoperta della musica, della magia del suo linguaggio, della sua capacità di emozionare attraverso le voci degli strumenti e dei generi musicali più diversi.
PER PARLARE DI:
• Musica.
• Creatività artistica.
• Contrabbando di reperti storici.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 2° e 3°.
COME LAVORARE SUL TESTO
La storia proposta, giocata sull’avventura tipica del genere “giallo” e arricchita dal fascino
coinvolgente della musica, suggerisce un’utile riflessione sul ruolo della musica nella struttura
narrativa di un racconto.
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PROPOSTE OPERATIVE
1. ANIMAZIONE DI INTERAZIONE TRA MUSICA E RACCONTO “immaginiamo la musica”
Ogni musica suggerisce un’emozione, un’atmosfera, persino uno scenario ben definito. E così ogni
racconto può essere arricchito ma anche stravolto dalla presenza di una musica ben precisa.
Pensiamo ad una situazione comica, generata da un dialogo divertente, scandito da ritmi
veloci e coinvolgenti. Se venisse accompagnata da una colonna sonora cupa o dall’incedere
rabbioso, l’effetto creato sarebbe decisamente paradossale.
Musica e risate
• Si incoraggiano i bambini a preparare, da soli o in gruppi, alcune scenette comiche o battute
spiritose.
• Tra un numero e l’altro, l’insegnante propone alcuni brani strumentali, tratti da film o colonne sonore (ad esempio le musiche di accompagnamento dei film di Charlie Chaplin). Si
possono inserire anche alcuni passaggi tratti da film di azione o di guerra, mostrando così la
differenza della funzione svolta.
• La classe sceglie i brani più appropriati, motivando la scelta, e creando così una sequenza
di scene legate fra loro grazie alla musica.
Leggere la musica
• Si guarda tutti insieme una o più sequenze di un film o di un cartone animato, disattivando
però l’audio e concentrandosi solo sulle immagini.
• Si ripete l’esperimento riattivando l’audio.
• A visione ultimata si prepara un cartellone così impostato e si completa la tabella:
Dialoghi
Rumori
Musica
Sensazioni
Film
Cartone
Arricchire il lessico
Completare poi questa definizione di “colonna sonora” inserendo le parole proposte:
fa parte - attori - ambiente - emotivi - parole, rumori, musica
Concludendo possiamo dire che la colonna sonora è l’insieme di tutti gli elementi sonori di
un filmato (
), e serve a evocare i suoni dell’
a rappresentare la musica che
della scena; ad aumentare gli aspetti
delle scene; a dare maggior risalto e significato alle espressioni e alle
azioni degli
.
Riflettere
Riflettere insieme sulla funzione della musica come “colore” per un racconto, suscitando suggestioni ed emozioni meno immediate e più intime, più vicine all’esperienza dell’ascoltatore.
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2- PROPOSTA DI LABORATORIO: giochiamo con le note!
Incontro con l’autore, sul tema “parole e suoni, due modi per raccontare”
Ogni passaggio è affrontato con il coinvolgimento dei bambini, stimolati con diversi approcci.
1. Parte la musica: animazioni per introdurre il libro
- Si indovina il tema e l’atmosfera del libro, con il supporto di immagini e l’ascolto di un motivo
musicale affine alla storia (jazz, orchestra anni ‘40...)
- Invito a riflettere sull’importanza della musica nella vita di tutti i giorni: emozioni, ricordi,
stimoli. Si invitano i bambini ad esprimersi, attribuendo aggettivi a un mondo senza musica e
scrivendoli, mano a mano che emorgono, su di un cartellone o lavagna.
2. Sulle note del mistero: i meccanismi di un racconto giallo e l’importanza di una
“colonna sonora”
- L’autore spiega il rapporto tra maestro e allievo, basato sulle passioni e le curiosità che i
ragazzi devono coltivare. Domande su passioni e hobby dei ragazzi: i genitori vi hanno trasmesso le proprie passioni?
- Si mostrano i personaggi del racconto, per farli conoscere o riconoscere.
- Lettura di alcuni passi salienti, per capire il fascino di un’avventura e di un mistero da risolvere in una particolare atmosfera: mistero, pericolo, inquietudine, rilassatezza. La musica
come linguaggio di narrazione.
3. Tutti a lezioni di musica
- Ascolto di varie esecuzioni. Per facilitare il riconoscimento, imparando a suddividerli per
categoria di appartenenza, si mostrano cartelli raffiguranti vari strumenti.
- Ascolto di tre generi molto differenti tra loro (ad es. classica, rock, rap). Introduzione alla
figura di Mozart e alla musica classica.
- L’oggetto del mistero: cos’è uno spartito musicale?
4. Conclusione: riflessione sugli elementi fondamentali della storia e sul metodo di approfondimento del libro
- Lettura di un brano: la suspense del mistero.
- Riflessione sul laboratorio e sul libro: lo abbiamo smontato, lo abbiamo analizzato, ci abbiamo
guardato dentro, abbiamo conosciuto i personaggi, i temi principali, l’idea di partenza e quella finale.
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata
di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire
sia le tematiche che le attività proposte.
L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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EDUCAZIONE AMBIENTALE
Serie rossa - dai 7 anni
PER UN MONDO PIÙ PULITO
Laboratorio di educazione ambientale
Testo di riferimento
ALLA RICERCA DEI
COLORI PERDUTI
Autore: Maria Strianese
Pagine: 128
Una fiaba per comprendere
il valore dell’ecologia e dei
componenti responsabili
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Dove sono finiti il blu del cielo, l’azzurro del fiume, il giallo della sabbia e il verde dei prati?
Sono spariti, sommersi sotto la sporcizia incontrollata, tra lattine sparse in giro e rifiuti gettati
dove capita. E perché fare troppo rumore provoca inquinamento acustico? Insieme ai piccoli
Luca e Silvia, accompagnati dal magico Gatto Armonico, potrai vivere un’avventura emozionante, che ti porterà a riflettere sulla pericolosità di ogni inquinamento e sull’importanza della
difesa dell’ambiente.
PER PARLARE DI:
• Inquinamento.
• Comportamenti responsabili.
• Difesa dell’ambiente.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 2° e 3°.
COME LAVORARE SUL TESTO
Le attività proposte sono flessibili e adattabili al vissuto, all’età e al territorio del bambino. Il
programma può essere svolto integralmente o meno, e in tempi più o meno lunghi, dedicando
a ciascun punto una o più giornate. Lo scopo essenziale è portare gradualmente i bambini da
una dimensione individuale, il proprio quotidiano, a una dimensione più vasta, che simboleggi
il mondo.
IL SITO UTILE
Invitiamo a visionare il sito www.eco-riciclo.it con norme per divenire responsabili in fatto di
inquinamento, nonché il blog dell’autrice Maria Strianese: ilgattoarmonico.myblog.it
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono alcune attività da realizzare con gli alunni per far acquisire loro una coscienza
ecologica.
Preparazione
• Individuare i comportamenti corretti e scorretti, dal punto di vista ambientale, nel proprio
quotidiano.
• Indurre a riflettere sulle conseguenze a lungo termine dei propri comportamenti.
• Stimolare la responsabilità verso l’ambiente circostante e verso gli altri.
• Incoraggiare un atteggiamento attivo e creativo nella ricerca di soluzioni.
1. ATTIVITÀ IN CLASSE
• Lettura in comune del racconto “Alla ricerca dei colori perduti”, allo scopo di evidenziare
le cattive abitudini nella vita dei protagonisti della storia, e le conseguenze negative nei vari
ambienti visitati (atmosfera, fiume, spiaggia, bosco).
• Invitare i bambini a confrontarsi con le situazioni presentate nella storia e a riflettere sui
comportamenti quotidiani, individuando le proprie cattive e buone abitudini.
• Selezionare tra gli oggetti di uso quotidiano quelli riciclabili o riutilizzabili e quelli non riciclabili; quelli utili e quelli inutili.
• Individuare i vari tipi di inquinamento (atmosferico, marino, acustico), anche con l’ausilio di
altri materiali, giornali, internet, e le conseguenze delle proprie cattive abitudini sull’ambiente.
• Cercare nel proprio territorio, quartiere, città luoghi inquinati e cause di inquinamento, e
luoghi puliti e integri. Registrarli tramite relazioni, disegni, foto.
• Coinvolgere e intervistare i nonni e, attraverso i loro racconti (Com’era una volta? Come riscaldavano e illuminavano le case? Come facevano la spesa? Come si muovevano?), confrontarsi con il recente passato e scoprire buone abitudini dimenticate (il vuoto a rendere, le borse
per la spesa, gli articoli sfusi, il rigattiere) e vagliare la possibilità di applicarle al presente.
• Individuare un progetto concreto e realizzabile per migliorare il proprio territorio (raccolta
differenziata a scuola, rinunciare a piatti e posate di plastica, bere l’acqua dell’acquedotto,
andare a scuola a piedi).
• Divulgare il progetto con mezzi alla portata dei bambini, a scuola, nel quartiere, attraverso:
cartelloni, giornalino, spettacolo, lettera ai genitori, al giornale locale, al sindaco.
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2. GIOCHI “ECOLOGICI”
Visto il carattere fantasioso del libro, si ritiene utile che proprio attraverso il gioco si faccia sperimentare ai bambini che le azioni di ognuno hanno delle conseguenze sull’ambiente circostante
e quindi guidarli alla conoscenza dei comportamenti corretti dal punto di vista ambientale.
Proponiamo, quindi, di seguito tre giochi che si possono realizzare partendo dalla lettura del libro.
Gioco 1: “Attenti alle conseguenze”
Partendo dalla storia, l’autore fa ripercorrere ai bambini, divisi in squadre, il viaggio dei personaggi nei vari ambienti, attraverso un gioco guidato. Per ogni luogo (bosco, spiaggia, ecc),
scelto dai bambini e “raggiunto” recitando la filastrocca del libro, l’autore propone delle domande con risposte multiple, che presentano situazioni comuni e i conseguenti comportamenti corretti e sbagliati. La risposta giusta dà diritto a un grande tassello di puzzle colorato;
la risposta sbagliata allo stesso tassello, ma in bianco e nero. Alla fine del gioco ogni squadra
avrà composto un cartellone che raffigura un paesaggio, più o meno colorato, in base al
numero di risposte corrette o sbagliate. In questo modo i bambini potranno “vedere” le conseguenze dei propri comportamenti: l’ambiente pulito e colorato, oppure grigio. I cartelloni
potranno essere esposti per ricordare i comportamenti corretti.
Gioco 2: “Buon viaggio”
Ogni bambino sceglie un luogo e un ostacolo, inerente al tema dell’inquinamento oppure fantasioso (bosco-lavatrice; cielo-fumo; metropolitana-elefante). I bambini sono in fila. Il primo
della fila chiede al secondo: dove sono? Cosa trovo?
Comincia il viaggio descrivendo il luogo e raccontando come riesce a superare l’ostacolo. Continua
facendo le stesse domande ai bambini successivi nella fila. Quando non riesce più a proseguire la
storia (oppure dopo un certo numero di luoghi, o di minuti stabiliti prima), passa il turno al bambino
successivo, prende il suo posto nella fila, e l’altro prosegue il viaggio allo stesso modo.
Gioco 3: “Il ricicla parole”
Ogni bambino scrive su dei foglietti una parola inerente al tema mondo inquinato e una al
mondo pulito. I foglietti vengono raccolti in un sacchetto. I bambini vengono divisi in gruppi.
Ogni bambino pesca 2 parole e con i compagni del gruppo inventa e scrive una piccola storia,
partendo dall’incipit: cosa succederebbe se... (es. dal cielo piovesse il petrolio).
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata
di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire
sia le tematiche che le attività proposte.
L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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IL NATALE E LE FIABE
Serie rossa - dai 7 anni
FESTEGGIAMO IL NATALE!
Attività creative e drammatizzazione a tema natalizio
Testo di riferimento
IL NATALE
DEGLI GNOMI
Autore: Sergio Luigi Bortot
Pagine: 128
Una dolce fiaba per la festa
più bella dell’anno
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Babbo Natale porta i regali ai bambini di tutto il mondo; ma chi porta i doni ai figli degli gnomi, le creature magiche che lo aiutano a costruire i giocattoli? Nessuno! Loro non hanno mai
ricevuto i regali, anche se da sempre hanno questo grande desiderio.
Gli gnomi decidono allora di sostituirsi a Babbo Natale: senza farsi scoprire, fabbricano tanti
doni per i propri figli. Ma qualcuno è pronto a ostacolare il loro piano: nessun altro può portare
regali la notte del 24 dicembre.
PER PARLARE DI:
• L’importanza del Natale in tutti i popoli.
• La magia della festa per i più piccoli.
• Il dono della felicità per ogni bambino.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 1° e 2°.
COME LAVORARE SUL TESTO
La lettura della fiaba sarà un ottimo modo per capire i messaggi della festività natalizia: la
felicità di ognuno, il piacere del dono, l’altruismo e l’amicizia come valori fondamentali. Ogni
classe potrà scegliere la proposta più adatta alle proprie esigenze, dalla semplice lettura assieme alla creazione di un vero e proprio adattamento per recitare in classe la storia degli
gnomi.
IL SITO UTILE
Invitiamo a visionare il sito www.fateefate.it per conoscere più da vicino il mondo degli gnomi, delle fate, dei folletti... e di tutte le altre creature magiche.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono alcune attività da realizzare con gli alunni.
1. LETTURA ANIMATA - Una sorpresa in fondo alla storia
È di certo stimolante per i bambini riscrivere la storia. Tra i vari spunti:
• Cominciare a leggere la storia e poi affidare ai bambini il compito, in diretta, di inventare un
cambiamento dopo l’altro fino a giungere ad un finale magari diverso dall’originale.
• Una soluzione al problema regali.
La mancanza dei doni per i figli degli gnomi è un cruccio per la comunità:
Come risolvereste la cosa?
A chi chiedereste aiuto?
Cosa potreste fare direttamente voi?
Scrivere insieme una storia completamente nuova.
2. LABORATORIO - Diventa gnomo per un giorno
Attività supplementare, che richiede maggior tempo, il laboratorio permette di valorizzare la
creatività e di identificarsi nei personaggi della fiaba.
Si potrebbe proporre ai bambini di “diventare gnomi per un giorno”: i bambini, con l’aiuto dell’autore e degli insegnanti, potrebbero realizzare lavoretti con il cartoncino (ad es. un segnalibro),
fingendo di aiutare Babbo Natale o di preparare un dono per i “figli degli gnomi”.
Materiali: di facile consumo (cartoncino, colla,
nastro adesivo, colori...)
Durata: a seconda delle richieste (sola lettura
o lettura e laboratorio creativo), da un minimo
di 1 ora a un max di 3 ore.
Destinatari: classi 1°, 2° e 3°.
Scopri la drammatizzazione
sul CD NARRATIVA.LIM!
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LA FAMIGLIA
Serie blu - dai 9 anni
IO E LA MIA FAMIGLIA
La separazione dei genitori: un tema forte affrontato in modo lieve e rassicurante
Testo di riferimento
IL FILO CHE CI UNISCE
Autore: Patrizia Ceccarelli
Pagine: 144
Una storia delicata sulle
conseguenze psicologiche
della separazione familiare
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Sono tante le domande che passano per la testa della piccola Elisa, tanti dubbi e le paure che
la assalgono da quando i suoi genitori hanno deciso di non vivere più insieme. Però, attraverso l’amore e l’ascolto attento, papà Luca e mamma Simona manterranno vivo il legame che li
unisce a Elisa la quale riuscirà a superare le sue ansie e a riconquistare un nuovo equilibrio.
Altre figure importanti, come i nonni materni e paterni, contribuiranno a proteggere Elisa dalla
sofferenza che la nuova situazione le procura; ci sono poi la papera Meringa e Betulla, veri e
propri oggetti transazionali a cui la bambina rivolge le sue confidenze. Alla fine Elisa vivrà in
una famiglia “ricostruita” che le restituirà la serenità e una maturità nuova, dovuta anche al
superamento di quell’esperienza di dolore.
PER PARLARE DI:
• Comunicazione tra bambini e genitori.
• Dinamiche relazionali all’interno della classe.
• Relazioni affettive e loro oggetti: animali, oggetti, persone.
• Riconoscimento ed espressione dei sentimenti.
• Separazione e paura di abbandono.
• Speranza e riparazione.
• Intercultura e valorizzazione delle differenze.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 3°, 4° e 5°.
COME LAVORARE SUL TESTO
La vicenda narrata offre strumenti di riflessione utili per gli adulti che desiderano accompagnare
i bambini attraverso questa difficile esperienza e aiutarli a riportare la serenità nella loro vita.
Offre un aiuto per gli insegnanti che desiderano dare ai propri alunni la possibilità di parlare di
problemi personali, di portare in classe il loro vissuto e di sentirsi per questo, riconosciuti e accolti.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono alcune attività per la realizzazione di una unità didattica sull’argomento.
1. BRAIN STORMING INIZIALE
... adesso ognuno di voi dirà la prima parola che gli viene in mente quando pronuncio la parola
SEPARAZIONE.
2. CIRCLE TIME
... adesso, seduti in cerchio, ognuno di voi dirà quello che pensa, racconterà un’esperienza,
parlerà di una lettera o di un film che ha visto sull’argomento.
3. LETTURA DI BRANI
... dai, leggiamo il brano iniziale in cui Elisa si confida con la sua amica Betulla (pag.5), poi
facciamo un grande disegno che rappresenti “il mio amico segreto”.
... dai, leggiamo il brano in cui Elisa prepara la cena insieme alla mamma e al papà (pag.13-14),
poi parliamo e descriviamo in un testo “i momenti belli che trascorriamo insieme ai genitori”.
... dai, leggiamo il brano in cui Elisa sente i genitori che litigano e parlano di separazione (pag.5051), poi “organizziamo un dibattito” cercando di dare una risposta a queste domande:
• Si litiga solo con i nemici o capita di farlo anche con le persone a cui si vuole bene?
• Quali sono i motivi più frequenti per cui litighi con i tuoi amici?
• Al termine di una lite, sai chiedere scusa o ammettere di avere sbagliato?
Secondo te, gli adulti sono sempre capaci di farlo?
• In ogni famiglia può succedere di litigare?
• È giusto risolvere con una separazione i casi in cui, come nella famiglia di Elisa, le liti sono
gravi e frequenti?
• Hai mai provato momenti di serio disagio o sofferenza? Come hai cercato di superarli?
• I bambini vanno messi a parte dei “problemi” degli adulti o è più giusto proteggerli dalla
sofferenza, tenendo loro nascosti gli aspetti spiacevoli, ma inevitabili, della vita?
... dai, leggiamo il brano in cui il papà di Elisa regala alla bambina un diario (pag.77-78) poi
“scriviamo la prima pagina di un diario personale immaginario”.
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... dai, leggiamo il brano in cui Elisa, in Marocco insieme al padre, visita una scuola coranica
(pag.113-115) e mettiamo a confronto i comandamenti della religione cristiana con le principali
sure del Corano. Divisi in gruppi realizziamo poi alcuni cartelloni che invitino al rispetto delle
differenze di cultura e religione.
4. SCRIVI UNA LETTERA AD ELISA
Cara Elisa,
Per conoscerla meglio, per consolarla o per
raccontarle qualcosa della tua vita.
Puoi anche scegliere di scrivere al papà o alla
mamma di Elisa oppure al personaggio del libro
che ti ha maggiormente colpito.
5. SCATOLA DEI SEGRETI
... e adesso prendiamo un contenitore con il coperchio
e costruiamo la nostra “scatola dei segreti”: la terremo
in un cassetto nascosto agli occhi indiscreti e metteremo lì i biglietti su cui avremo scritto i nostri pensieri
più scomodi, quelli che non abbiamo il coraggio di confidare a nessuno, insomma lo useremo un po’ come la
Betulla di Elisa e la regola assolutà sarà che... nessuno
può leggere i bigliettini tranne la nostra maestra!
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata
di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire
sia le tematiche che le attività proposte.
L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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LA FAMIGLIA
Serie blu - dai 9 anni
IL VALORE DELLE COSE
Percorso didattico di approfondimento su affetti e valori
Testo di riferimento
L’ALTALENA DELLA
FELICITÀ
Autore: Maria Strianese
Pagine: 160
Un racconto sull’importanza
del lavoro, sul valore delle
cose e degli affetti
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Marco e Alex sono compagni di scuola e amici inseparabili, ma all’improvviso qualcosa li allontana.
Insieme scopriranno che tanti papà perdono il lavoro e altri arrivano da lontano per cercarlo, che
la pubblicità non sempre dice la verità, che le cose non hanno solo un prezzo ma anche un valore,
che è meglio collaborare che competere... Una storia sui percorsi della crescita e sulla forza dell’amicizia, che fa riflettere sulle tematiche più attuali della nostra società.
PER PARLARE DI:
• La crisi e il mondo del lavoro. L’amicizia e l’aiuto reciproco: discutere in classe di esperienze
dirette.
• Il consumo responsabile e consapevole: ideazione di un vademecum per il miglioramento
degli acquisti.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
Il filo che ci unisce
Nina e la capanna del cuore
Un amico venuto dal mare
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PROPOSTE OPERATIVE
I giochi proposti richiedono la lettura del libro “L’altalena della felicità”. Intendono ripresentare, in modo ludico, alcune delle tematiche e dei valori contenuti nella narrazione:
- consumare e costruire
- competere e collaborare
- prezzo e valore
L’obiettivo è fornire ai bambini un orizzonte più vasto di conoscenze, esperienze e possibilità
di scelta, oltre l’omologazione acritica a modelli sociali preconfezionati e ristretti.
Per ampliare spunti di riflessione si possono utilizzare anche:
• altri libri di storie e racconti;
• materiali per la rappresentazione grafico-pittorica;
• foto, disegni, fumetti e ritagli di riviste;
• quant’altro gli insegnanti riterranno utile proporre.
Al progetto può essere, inoltre, allegata a richiesta una bibliografia sul bullismo, contenente
il riferimento sia a libri per bambini, sia a testi per gli adulti che desiderano approfondire
l’argomento.
RICCHI E POVERI
Obiettivo: riflettere sulla disparità e l’ingiustizia; sulla collaborazione e la solidarietà; sul significato di ricchezza. Esercitarsi nella grammatica.
Preparazione: distribuire al 10% dei bambini 10 foglietti ciascuno con una parola per ciascun
foglietto (sostantivi e aggettivi). A un altro 10% distribuire 5 foglietti con 1 verbo. Ai restanti
bambini distribuire un solo foglietto con un articolo.
Gioco: l’insegnante invita i bambini a scrivere, singolarmente, una frase, usando solo le parole
dei foglietti ricevuti.
Verificata l’impossibilità di eseguire l’esercizio, guida i bambini a formare dei gruppi, in cui
siano presenti “ricchi” e “poveri” di parole e, mettendo in comune le parole, scrivere una frase
insieme.
Nota bene: I verbi vanno declinati. Sostantivi, aggettivi e articoli possono cambiare genere
secondo le necessità.
64
PAROLE ALL’ULTIMA MODA
Obiettivi: riflettere sul consumismo; sul valore e prezzo delle cose. Scrivere una poesia in rima.
Gioco: l’insegnante chiama al centro un bambino alla volta e lo invita a suggerire ai compagni
una “parola alla moda”, che termini con certa sillaba.
Esempio: questa stagione sono di moda le parole verdi che terminano per IA ; le parole lunghe
che terminano per ARE.
Ogni bambino deve scrivere una parola secondo le indicazioni ricevute e usando la fantasia;
può anche inventarla.
L’insegnante suggerisce di non gettare le parole fuori moda perché potrebbero ancora servire.
Alla fine, ogni bambino avrà un elenco di parole diverse, ma che terminano con le stesse
sillabe. L’insegnate forma delle coppie e chiede a ciascuna di scrivere una poesia in rima,
posizionando alla fine di ciascun verso le parole dei due elenchi.
Nota bene: è utile una lavagna per scrivere esempi di parole e di rime che servano da guida
e stimolo.
QUANTO COSTA L’AMICIZIA?
Obiettivo: riflettere sul valore delle cose e degli affetti; rafforzare la coesione della classe;
esercitarsi nel lavoro di gruppo.
Preparazione: l’insegnante mostra una o più banconote e stimola gli alunni con alcune domande:
- Cosa si può comprare con questa banconota?
- Cosa desideri comprare di più?
- Desideri qualcosa che non si può comprare?
Gioco: l’insegnante divide gli alunni in gruppi e li invita a fare un cartellone, scrivendo e disegnando cose di valore che non si possono comprare, che non hanno un prezzo.
Nota bene: il cartellone può avere la forma rettangolare di una grande banconota.
65
LA SCUOLA E IL BULLISMO
Serie blu - dai 9 anni
IO E LA SCUOLA
Un percorso didattico per focalizzare il problema del bullismo e delle discriminazioni
Testo di riferimento
NINA E LA CAPANNA
DEL CUORE
Autore: Michela Albertini
Pagine: 128
Un libro sul coraggio
e l’autostima
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Costretta a seguire la famiglia, Nina, una bambina di origine albanese, si trasferisce in una nuova
città. In poco più di sei mesi dal suo arrivo in Italia, ha già sperimentato, assieme alla sua famiglia,
le speranze e i timori di chi lascia la propria casa per una vita migliore quanto incerta. Adesso
dovrà ripartire da capo, abbandonando gli affetti e le amicizie faticosamente conquistati. Ma l’inserimento a scuola sarà molto difficile, a causa dell’ostilità di alcuni compagni, che la deridono con
dispetti e pregiudizi razziali, fino ad arrivare a un’aperta aggressione. Persino i genitori, ritenuti
responsabili di questa situazione, sembreranno per Nina troppo lontani, incapaci di offrire quell’appoggio necessario per spazzare via le insicurezze. Ma nel momento più buio, Nina troverà tuttavia
aiuti inaspettati, che la porteranno ad acquisire una nuova e più consapevole serenità interiore.
PER PARLARE DI:
• Multiculturalismo.
• Introspezione adolescenziale.
• Bullismo e difficoltà di integrazione.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°.
COME LAVORARE SUL TESTO
La lettura del libro permette un viaggio nella storia e nella vita, proprio come la crescita, dove
diventano indispensabili la fantasia, l’emozione e l’immagine.
Gli obiettivi che il presente progetto intende raggiungere sono essenzialmente i seguenti:
• fornire agli alunni e agli insegnanti spazi di riflessione sul problema ‘bullismo’ utilizzando un
approccio di tipo narrativo;
• contribuire a sviluppare lo spirito di osservazione e il senso critico;
• permettere di gustare il piacere della lettura.
66
PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono le seguenti attività.
1. LETTURA E COMPRENSIONE
Leggiamo insieme un brano significativo del libro:
“Ladra!” le urlò Ernesto inaspettatamente.
Nina, persa nei propri pensieri, si scosse.
“Ma... ma non sono stata io!” disse quasi sottovoce, fissando il piccolo gioiello.
I suoi grandi occhi scuri iniziarono a riempirsi di lacrime che, ostinate, non volevano scendere
lungo le guance. Sapeva di non aver rubato il braccialetto, ma improvvisamente era come se
nemmeno lei credesse a se stessa.
“Sì! Tutti ti abbiamo visto tornare in classe poco prima di andare in palestra!” incalzò Loris.
Era vero.
“Ma era per lasciare la felpa!” disse Nina ritrovando il coraggio della verità. Fece per voltarsi
ad indicare il luogo in cui l’aveva lasciata, quando si ricordò che appena pochi minuti prima
anche quella era scomparsa.
Di nuovo silenzio. Fabiana, in piedi accanto a lei, la guardò con severità.
Anche senza che nessuno dicesse altro contro di lei, Nina percepì chiaramente la disapprovazione di tutti gli altri compagni di classe.
Ernesto e Loris sogghignarono, ma Nina non se ne accorse perché le lacrime formarono nei
suoi occhi un piccolo mare di amarezza.
A lettura ultimata si avvia una conversazione per:
• comprendere i vari aspetti di prepotenza (diretta, indiretta e “virtuale”) e i diversi tipi di bullismo (individuale, di gruppo, relazionale);
• comprendere i diversi ruoli esercitati da chi agisce (aiutante, sostenitore, osservatore, difensore);
• avviare al riconoscimento degli indicatori di comportamenti pre-devianti o di situazioni di
bullismo;
• coinvolgere gli alunni nel riconoscere il clima relazionale della propria classe.
2. RIFLESSIONE
Per ampliare spunti di riflessione si possono utilizzare anche:
• altri libri di storie e racconti;
• materiali per la rappresentazione grafico-pittorica;
• foto, disegni, fumetti e ritagli di riviste;
• quant’altro gli insegnanti riterranno utile proporre.
Al progetto può essere allegata una bibliografia sul bullismo, contenente il riferimento sia a
libri per bambini, sia a testi per gli adulti che desiderano approfondire l’argomento.
67
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autrice leggerà alle classi coinvolte nel progetto il proprio libro, quale spunto di riflessione
per alcuni dei temi che sono stati indicati sopra.
La lettura sarà accompagnata da piccoli oggetti conosciuti e presenti nella storia (es. diario di scuola,
felpa) che svolgono la duplice funzione di rendere tangibili alcuni episodi salienti del racconto e di
costituire per gli alunni un utile collegamento mnemonico per ricordare lo svolgersi della vicenda.
Alla lettura seguirà una riflessione guidata sui temi che si desidererà approfondire, con modalità che verranno concordate con gli insegnanti coinvolti, a seconda delle necessità, essendo
possibili diverse attività di approfondimento e di sviluppo degli argomenti.
Questo progetto prevede, infatti, un certo margine di flessibilità, nell’ambito delle attività, dei contenuti, delle modalità di svolgimento e dei tempi, cosicché – indispensabile agli insegnanti e utile
agli alunni – permette di adattare il percorso progettuale alle esigenze degli stessi e del gruppo
che essi formano, considerandone gli interessi emergenti e i tempi di attenzione e apprendimento.
Registrazione delle esperienze
La registrazione delle esperienze avrà luogo soprattutto attraverso:
• il riscontro degli alunni sul gradimento o meno dell’esperienza che gli stessi riporteranno
agli insegnanti;
• la produzione dei disegni o dei pensieri scritti dai bambini;
• le eventuali fotografie (se consentite);
• le osservazioni che gli insegnanti faranno.
Verifica
L’autrice concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Animazioni
• Com’è?
Si preparano dei cartoncini contenenti le qualità fisiche o caratteriali dei protagonisti della storia. Si
consegna un cartoncino ad ogni bambino (o squadra di bambini), il quale dopo averlo letto a voce
alta dovrà capire di chi si sta parlando e dovrà attaccare il proprio cartoncino sotto l’immagine
corrispondente del personaggio, opportunamente predisposta su un cartellone o alla lavagna.
• Il Cruciverba
Ad ogni bambino, si assegna un semplice cruciverba che riporta, in qualità di definizione, degli “indovinelli” riguardanti il libro letto. Nella colonna ombreggiata del cruciverba uscirà una
parola inerente la storia del libro o - variante - la soluzione dell’indovinello riportato sopra il
cruciverba stesso.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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MULTICULTURALISMO
Serie blu - dai 9 anni
IO E L’ALTRO
Progetto didattico su amicizia e integrazione
Testo di riferimento
UN AMICO VENUTO
DAL MARE
Autore: Ivonne Mesturini
Pagine: 144
Un nuovo compagno:
un’occasione per crescere
insieme
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Tutti per uno, uno per tutti: questo è il motto della mitica 5a A.
A rompere l’equilibrio, però, è un nuovo arrivato: Abdul, ragazzino marocchino timido e in
cerca di nuovi compagni. Da quel momento, Federico, Alessandro, Nicolò e Talo non sono
più amici. Una storia coinvolgente sul valore dell’amicizia e sull’importanza dell’integrazione,
senza frontiere né colori.
PER PARLARE DI:
• Multiculturalismo.
• Introspezione adolescenziale.
• Bullismo.
• Difficoltà di integrazione.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°.
COME LAVORARE SUL TESTO
“Un amico venuto dal mare” ci suggerisce una prospettiva dell’integrazione intelligente e poco
convenzionale. Diventa così uno strumento valido per far conoscere ai bambini una realtà
scolastica ormai comune.
La scuola, come principale agente di socializzazione dopo la famiglia, deve offrire ai bambini
la possibilità di imparare e di utilizzare un proprio codice culturale che sia il più possibile rispettoso delle differenze tra le persone. La distanza può sfociare con facilità in un’intolleranza confusa e generica, quando l’integrazione del diverso chiede di mettere in gioco le piccole
certezze di un bambino. Ma i bambini sanno trovare da sé i veri valori dell’amicizia, aldilà delle
frontiere e dei colori.
69
PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono delle attività per scoprire insieme il valore dell’integrazione.
1. LETTURA - CONVERSAZIONE - RIFLESSIONE
L’insegnante prepara delle attività miranti a evidenziare i tre punti focali del problema:
Il disagio - Il benessere - Il confronto.
A - Il disagio
Discussione in classe sulle situazioni di disagio (difficoltà di integrazione) che ogni alunno può
vivere.
Formulazione di una lista dei disagi espressi dai bambini.
Preparazione di un cartellone con illustrazioni inerenti ai disagi individuali con brevi didascalie.
B - Il benessere
Discussione in classe sulle condizioni di benessere emotivo (integrazione avvenuta, felicità
conseguita).
Formulazione di una lista di situazioni di benessere vissute dai bambini.
Preparazione di un cartellone con illustrazioni di momenti felici vissuti in classe insieme ai
compagni.
C - Il confronto: Giochi di carte
Far vivere alla classe situazioni per aumentare l’autostima di ognuno e promuovere la socializzazione collettiva.
Ogni carta descrive una situazione che i ragazzi devono interpretare (Come mi vedono, Ho
bisogno di un complimento, Trasmetto messaggi positivi con lo sguardo, ecc.)
Chi pesca le carte deve leggerne il contenuto a tutti i compagni. È un momento importante:
ciascun alunno deve impegnarsi al massimo per rendere particolarmente piacevole l’evento
che il protagonista sta per vivere.
Frase-chiave di riferimento: “Fai agli altri quello che vorresti venisse fatto a te”.
Esempi di carte
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UN CORO PER TE
IL REGALO SIMBOLICO
Hai bisogno di una spinta, che sia
forte e non finta, urla forte:
“CHI È CON ME?” e poi conta
fino a tre. La tua classe ci pensa su,
e poi urla ancor di più:
“SEI DEI NOSTRI E TU LO SAI,
CHE PER SEMPRE LO SARAI!”.
La ricetta è bella pronta, e a te
resta su l’impronta. Per tre volte
devi urlare e poi stai ad ascoltare!
Tutti i tuoi compagni vogliono farti
sentire il loro affetto in questo
preciso momento perché tu hai
chiesto loro aiuto e ti vogliono
dimostrare che non sei solo/a.
Sedetevi tutti in cerchio per terra e,
a turno, ciascuno ti farà un regalo
con le parole, descrivendo la cosa
che vuole regalarti e perché ha
scelto proprio quella. Qualcuno, ad
esempio potrebbe regalarti un fiore
appena sbocciato, di colore
bianco intenso, semplice come sai
essere tu. Goditi tutti i regali e non
scordati di far capire ai tuoi
compagni quanto li hai apprezzati.
2. LABORATORIO
A - IL PALLONE DELLA MITICA 5a A
Motivazione:
Questa animazione, oltre a stimolare le abilità manuali dei ragazzi, ha la finalità di trasmettere il valore e il divertimento dei giochi all’aria aperta, per riscoprire l’importanza di muoversi e di stare insieme.
Il rispetto delle regole e la divisione in squadre stimolerà i ragazzi a rispettarsi e ad accettare
le sconfitte, nell’ambito di una sana competizione tra i partecipanti dei giochi. L’attività diventa inoltre, un’occasione per riflettere sui modi di giocare nel mondo.
Materiale:
Per realizzare il pallone, è necessario procurarsi carta di quotidiani, colle viniliche, acqua, pennelli
e pezzi di stoffa. Per la realizzazione dei giochi, sarebbe ottimale disporre di uno spazio all’aperto.
Realizzazione:
Si comincia a preparare una pallina con un foglio di giornale. A turno ogni ragazzino dovrà ricoprirla con il proprio foglio. Mentre la dimensione della palla cresce, si aggiunge la soluzione della
colla e acqua con l’ausilio di un pennello, in modo da garantire la presa dei fogli di carta l’uno
sull’altro e da formare, così, una superficie abbastanza liscia. Al termine della realizzazione della
palla di carta, la si lascia asciugare per una notte. Il giorno successivo ogni bambino attaccherà
un pezzetto di stoffa sull’ultimo strato della palla in modo da renderla colorata e più resistente.
Ora non resta che provare a calciarla sfidandosi in una partita di calcio. Al termine della partita,
i ragazzi vengono invitati a sedersi e, insieme, si rileggono i capitoli dove Abdul fa sfoggio della
sua bravura e fa vincere alla sua classe e alla sua scuola la coppa blu del mare.
B - UN TAPPETO PORTARITRATTI
Motivazione:
Questa attività è molto significativa per i ragazzi perché soddisfa il loro desiderio e la loro
necessità di appartenenza a un gruppo. La storia della loro classe sarà ricreata con una forte
carica emotiva.
Preparazione:
Si dovranno raccogliere varie fotografie del gruppo-classe. Per la realizzazione del tappeto,
serviranno stoffe, aghi, fili e forbici, nel caso in cui si optasse per un tappeto di stoffa oppure
cartelloni e pinzatrici nel caso in cui si ricorra a uno cartaceo.
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata
di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire
sia le tematiche che le attività proposte.
L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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CITTADINANZA ATTIVA
Serie blu - dai 9 anni
LA STORIA SIAMO NOI
Percorso di approfondimento sulla Prima Guerra Mondiale
Testo di riferimento
L’ECO DELLE BATTAGLIE
Autore: Michele Santuliana
Pagine: 160
Un racconto sulla guerra e sulla
pace, a cento anni dallo scoppio
della Prima Guerra Mondiale
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Un’estate di villeggiatura coi nonni sull’altopiano di Asiago, una delle località italiane che maggiormente conservano memoria della Grande Guerra, finirà per rivelare a Irene e Emanuele
un passato lontano eppure ancora vivo e presente. Fra escursioni in montagna e passeggiate
nei boschi, fra nuove conoscenze e incontri inaspettati, i bambini ripercorreranno le vicende
che coinvolsero l’Italia fra il 1915 e il 1918.
PER PARLARE DI:
Ambientato ai giorni nostri in una delle località italiane più segnate dal conflitto, l’altopiano
di Asiago, il testo offre spunti per comprendere come venne vissuto il conflitto, cosa rappresentò la guerra di trincea, quali sofferenze affrontarono coloro che si fronteggiarono tra il
1915 e il 1918 e, infine, quali tracce la Grande Guerra ha lasciato nei luoghi e nella memoria
del paese.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
Il tesoro dell’Unità
È stato il silenzio
La Casa di Nonna Italia
PROGETTO DIDATTICO
“L’eco delle battaglie” si offre come proposta di approfondimento delle tematiche storiche
inerenti alla Prima Guerra Mondiale. In particolare esso permette di
- approfondire gli avvenimenti che segnarono l’Europa tra il 1914 e il 1918;
- conoscere gli aspetti storici e culturali della Grande Guerra;
- riscoprire i luoghi e le memorie legati ad una tappa fondamentale di storia italiana;
72
PROPOSTE OPERATIVE
La distanza che ci separa dalla Grande Guerra è tale che può apparire difficile affrontare
l’argomento con bambini della scuola primaria. “L’eco delle battaglie” si propone di farlo attraverso una storia ambientata ai nostri giorni che ripercorre il passato a partire dai segni e dalle
memorie lasciati nel territorio. Attraverso lo sguardo dei bambini protagonisti del racconto, il
lettore sarà portato a scoprire gli eventi, i luoghi e i personaggi storici coinvolti nella Prima
Guerra Mondiale. L’insegnante da parte sua potrà utilizzare il testo tanto come semplice
strumento di lettura quanto come utile supporto per affrontare con sufficiente chiarezza un
argomento complesso e importante di storia italiana.
Si propongono di seguito alcune attività legate al testo:
1. LETTURA DEL RACCONTO
2. CONTESTUALIZZAZIONE DELLA VICENDA
A seguito della lettura sarà possibile approfondire i seguenti temi: i personaggi coinvolti, i
luoghi descritti, i tempi del racconto; la consapevolezza del profondo rapporto tra passato e
presente; l’importanza della memoria del proprio passato.
3. LE TAPPE DELLA GRANDE GUERRA
I lettori potranno ricercare nel testo le informazioni relative agli avvenimenti del conflitto e ai
personaggi storici coinvolti. Sarà possibile comprendere cosa rappresentò la Grande Guerra
per i paesi che vi presero parte e come essa venne percepita dalle persone.
4. I LUOGHI DELLA MEMORIA
Il testo offre validi spunti per riscoprire i luoghi della Grande Guerra e i segni che in ogni
città italiana essa ha lasciato. A seguito della lettura l’insegnante potrà stimolare gli alunni a
ricercare quali segni o memorie inerenti alla Prima Guerra Mondiale siano presenti nel proprio
territorio.
5. ANALISI DEGLI ASPETTI STORICO-CULTURALI
L’insegnante, soprattutto grazie alle schede di approfondimento finali, potrà affrontare temi
di carattere storico-culturale quali la vita del soldato, la guerra di trincea e le tecnologie utilizzate durante il conflitto.
6. LA GRANDE GUERRA ATTRAVERSO LE ARTI
Le schede di approfondimento offrono infine approcci all’argomento attraverso alcuni ambiti
artistici. Per conoscere la Grande Guerra attraverso la letteratura, la musica, il cinema.
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CITTADINANZA ATTIVA
Serie blu - dai 9 anni
MILLE LUOGHI, UNA NAZIONE
Percorso didattico per raccontare l’Unità d’Italia
Testo di riferimento
IL TESORO DELL’UNITÀ
Autore: Paola Valente
Pagine: 136
LETTURA CONSIGLIATA PER
LA RICORRENZA DEL 17
MARZO, GIORNATA DELL’UNITÀ
E DELL’INNO D’ITALIA
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Cade la neve e nella grande casa della famiglia Mazzini arrivano parenti da tutta Italia.
Arriva anche il pro-prozio Asdrubale, carico di anni e di quattrini. Proporrà ai pro-pronipoti
una caccia al tesoro davvero speciale. Per vincere è necessario conoscere la storia del Risorgimento in Italia, risolvere indovinelli, avere il coraggio di entrare in luoghi bui e sconfiggere
la squadra di Vittorio e Pio, i cugini più antipatici dell’universo. Ma per essere davvero degli
eroi bisogna saper perdere.
Un racconto per comprendere il valore e l’attualità dell’Unità d’Italia, dal punto di vista dei
bambini.
PER PARLARE DI:
• Importanza di lottare per la propria libertà.
• Importanza di difendere le proprie idee.
• Valore dell’impegno civile.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°.
COME LAVORARE SUL TESTO
“Il tesoro dell’Unità” si prefigge di:
• avvicinare gli allievi alla conoscenza della storia del Risorgimento italiano;
• conoscere le idee e i valori dell’Italia unita;
• rilevare le risorse delle diversità culturali e regionali.
Permette di fare numerosi collegamenti:
• Con la storia del Risorgimento e contemporanea, con la geografia, con la Costituzione
italiana e le leggi regionali, con l’educazione linguistica e musicale, con la matematica.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propone un percorso didattico per conoscere a grandi linee le tappe principali del nostro
Risorgimento e prendere coscienza della nostra identità storica e culturale.
1. LETTURA DEL RACCONTO
Contenuti:
• Approfondire le tematiche storiche e geografiche anche con l’aiuto delle schede finali.
• Ricercare i principali luoghi e fatti del Risorgimento nella propria regione.
• Lingua italiana e dialetti: l’origine dell’italiano. La figura di Dante Alighieri come primo simbolo della nostra lingua: il volgare toscano, collante di unione tra i popoli italiani. L’etimologia.
Lavoro di ricerca sui vari dialetti anche con l’ascolto di canzoni, filastrocche, conte, ninnenanne.
• I popoli dell’Italia antica: chi furono e quali testimonianze lasciarono?
• I nuovi italiani: i bambini che nascono in Italia, con uno o due genitori stranieri. Qual è la
loro identità culturale?
• I cibi delle varie regioni italiane: una profusione di prodotti naturali e di ghiotte ricette che
ci rendono famosi nel mondo (la pasta, la pizza, l’olio d’oliva, il parmigiano, il cappuccino...).
• Il museo del Risorgimento: ce n’è uno nella tua città o vicino a te? Programmare una visita.
• Le celebrazioni per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia: quali sono e dove si tengono.
2. LETTURA E DISCUSSIONE
Metodo:
• Approfondimento per mezzo delle schede allegate al testo e con percorsi di ricerca.
• Preparazione di cartelloni e di testi elettronici.
• Sceneggiatura e rappresentazione teatrale del racconto o lettura animata.
• Organizzazione di una caccia al tesoro con domande che riguardano i temi trattati.
• Visite a musei e ai luoghi significativi.
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3. APPROFONDIMENTI
Alla fine del racconto è presente una sezione di schede di approfondimenti sul periodo del
Risorgimento italiano: dalle idee dell’Illuminismo alla proclamazione dell’Unità. Un utile strumento per comprendere le nostre origini culturali e storiche.
ATTO DI PROCLAMAZIONE
DELL’UNITÀ D’ITALIA.
RIEPILOGO DELLE VICENDE
STORICHE CON QUESITI
DI RIPASSO.
4. L’INNO DI MAMELI
Un po’ di storia
Dobbiamo alla città di Genova il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli.
Scritto nell’autunno del 1847 dall’allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque
in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria. L’immediatezza dei versi e l’impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell’unificazione, non solo
durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe
Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani - e non alla
Marcia Reale, che era l’inno d’Italia, scritto da Giuseppe Gabetti per Carlo Alberto - il compito
di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese.
Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l’Inno di Mameli divenisse l’inno nazionale
della Repubblica Italiana.
SCARICA LO SPARTITO DELL’INNO DI MAMELI
SUL CD NARRATIVA.LIM!
76
CITTADINANZA ATTIVA
Serie blu - dai 9 anni
PER NON DIMENTICARE
Percorso di approfondimento sulla Shoah e sulla Giornata della Memoria
Testo di riferimento
È STATO IL SILENZIO
Autore: Paola Valente
Pagine: 136
Una racconto sulla Shoah
Premio Arpino 2012
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Il piccolo Isaac ha una bella famiglia: genitori attenti e affettuosi, una sorella minore di nome
Aurora, ricca di intelligenza e di sensibilità, anche se muta.
Eppure c’è qualcosa che non va. Il papà nasconde un segreto, qualcosa di cui non vuole parlare e che riguarda i nonni paterni. Si tratta di un segreto terribile, che Isaac scopre a poco a
poco durante una vacanza al mare.
Tra bagni, fantasticherie sui pirati e giochi pericolosi con altri ragazzi, il bambino viene a conoscenza di un momento fra i più dolorosi della storia umana: la deportazione degli ebrei nei campi di
concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Con grande sofferenza, lui e la sua famiglia
cominceranno a ricordare insieme perché attraverso la memoria fatti simili non accadano mai più.
PER PARLARE DI:
• Importanza della memoria storica.
• Eventi storici fondamentali per la crescita dei più piccoli: la Seconda Guerra Mondiale, la
tragica realtà dei campi di concentramento, la deportazione degli ebrei, la Shoah.
• Istituzione e importanza della Giornata della Memoria.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°. È consigliato anche a bambini che frequentano la prima classe della
scuola secondaria inferiore.
COME LAVORARE SUL TESTO
“È stato il silenzio” permette, attraverso una storia ambientata ai giorni nostri, di:
• Conoscere i riferimenti storici e il significato civile della Giornata della Memoria.
• Riflettere sulle conseguenze delle discriminazioni razziali e religiose.
• Comprendere il valore del ricordo come rispetto verso le vittime e come monito perché ciò
non accada ancora.
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PROPOSTE OPERATIVE
La storia della deporatazione nei campi di concentramento di milioni di ebrei che vi trovarono
la morte si ricorda il 27 gennaio, proclamato dallo Stato italiano “Giornata della Memoria”.
È una responsabilità molto grande parlare ai bambini di questo orribile capitolo della nostra
storia recente.
Uno scrittore non può inventare ciò che successo, perché solo le vittime hanno il potere e il
diritto di testimoniare. Si rischia inoltre di cadere nel patetico o nel morboso, venendo così a
tradire la funzione pedagogica di un simile racconto.
L’autrice sceglie perciò di ambientare la storia negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, in un momento in cui, ristabilitasi la pace, restano aperte le ferite e gli uomini devono
fare i conti con il loro passato.
Il filo conduttore della trama è l’importanza di non dimenticare, di tenere viva nella memoria
l’immagine di chi non ha più fatto ritorno e di non ripetere più l’errore fatale che condusse il
mondo negli abissi della malvagità.
Si propongono delle attività e degli itinerari di lavoro per utilizzare al meglio il testo e per
perseguire importanti e fondamentali obiettivi didattici e formativi.
1. LETTURA DEL RACCONTO
2. CONTESTUALIZZAZIONE DEI FATTI NARRATI IN RAPPORTO AL TEMPO DEL
RACCONTO E AI RIFERIMENTI DEL PASSATO
Quando accadono i fatti narrati. A quali avvenimenti storici precedenti fanno riferimento.
Come influisce il passato sul presente della famiglia di Isaac. Come influisce la storia della
Shoah sul nostro presente.
3. I DIVERSI PIANI DEL RACCONTO
Ogni personaggio ha una propria storia collegata indissolubilmente con quella degli altri. Rilevare le storie personali di ciascuno e le connessioni fra loro. Rilevare il legame fra la storia
personale e la Storia considerando quanto sia forte l’influenza di quest’ultima, anche quando
è trascorsa.
4. IL PROCESSO DI CRESCITA
La presa di coscienza di una realtà dolorosa può strappare bruscamente un bambino dal
mondo fantastico della sua infanzia, offrendogli nello stesso tempo l’opportunità di comprendere se stesso e gli altri.
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5. LA DEPORTAZIONE DEGLI EBREI, LA PERSECUZIONE DI ALTRE MINORANZE,
LE LEGGI RAZZIALI
La ricerca scientifica ha dimostrato, con la mappatura del genoma umano, che le razze non
esistono e che tutti apparteniamo alla stessa specie. La Costituzione italiana afferma che
non devono esserci discriminazioni fra le persone per il sesso, per l’appartenenza religiosa o
etnica. Riflettere sull’effettiva applicazione di questi principi e sulle cause che portano alla discriminazione. La divisione degli esseri umani in categorie cui attribuire genericamente pregi e
difetti contribuisce alla discriminazione (gli ebrei erano considerati usurai, i neri erano ritenuti
inferiori, gli zingari erano e sono additati come ladri e così via). Riflettere sui pregiudizi che,
anche al giorno d’oggi, portano a discriminare particolari categorie di persone. Comprendere
il significato della parola “pregiudizio”: ci sono pregiudizi anche nel gruppo classe? Quali sono
i pregiudizi più comuni nella società? È possibile che anche ai giorni nostri una legge applichi
questi pregiudizi?
6. LA GIORNATA DELLA MEMORIA (27 GENNAIO)
Sottolineare il duplice valore di questa giornata: ricordo delle vittime nei campi di concentramento, monito perché non accadano più fatti simili. Proporre letture di brani dei grandi testimoni della Shoah (Primo Levi, Boris Pahor e così via).
Proporre la visione dei film sul tema adatti ai bambini (“Il bambino con il piagiama a righe”,
“Giona che visse nella balena”, “La vita è bella”).
Ricercare su internet immagini relative al museo della Shoah di Gerusalemme e di Berlino.
Incontrare eventuali testimoni ancora viventi disponibili a raccontare la propria storia.
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CITTADINANZA ATTIVA
Serie blu - dai 9 anni
DIVENTIAMO CITTADINI CONSAPEVOLI!
Per scoprire e analizzare insieme la Costituzione Italiana
Testo di riferimento
LA CASA
DI NONNA ITALIA
Autore: Paola Valente
Pagine: 128
LETTURA CONSIGLIATA PER
LA RICORRENZA DEL 17
MARZO, GIORNATA DELL’UNITÀ
E DELL’INNO D’ITALIA
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
In un pomeriggio afoso un gruppo di bambini va a giocare nella casa stupefacente di Nonna Italia.
Fra partite di calcio, gelati, bisticci, pizze ed esplorazioni, avviene la scoperta graduale della
Costituzione Italiana, la carta fondamentale della nostra Repubblica.
Così, articolo dopo articolo, i bambini scopriranno un testo unico e speciale, forte e attuale,
capace di esprimere in modo chiaro e comprensibile, sessant’anni dopo la sua nascita, i valori
che regolano la nostra Nazione: libertà, uguaglianza, democrazia.
Sarà proprio la presa di coscienza dei diritti e dei doveri di ogni cittadino a riunire la litigiosa
classe in nome delle regole e dell’amicizia.
PER PARLARE DI:
Un racconto per comprendere il valore e l’attualità della Costituzione Italiana dal punto di
vista dei bambini. I diritti e i doveri dei cittadini, i valori fondanti della Carta, il funzionamento
della Repubblica attraverso una storia coinvolgente, per insegnare ai bambini l’importanza
della socialità, dell’uguaglianza e della partecipazione. Un libro pensato appositamente come
piacevole supporto all’insegnamento di Cittadinanza attiva.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°.
COME LAVORARE SUL TESTO
“La Casa di Nonna Italia” permette, attraverso una storia attuale e leggera, di avvicinare i
bambini alla nostra Carta Costituzionale. Attraverso le letture di alcuni brani del testo e le
successive discussioni si possono perseguire i seguenti obiettivi:
• Avvicinare gli allievi alla conoscenza dei principi della Carta Costituzionale.
• Conoscere le applicazioni della Costituzione nella vita quotidiana.
• Collegare il concetto di Diritto-Dovere alla partecipazione attiva come cittadini consapevoli.
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono delle attività per far capire agli alunni l’importanza dei principi della Costituzione e far sì che nella vita di tutti i giorni si traducano in comportamenti corretti.
• Presentare i passi più importanti per capire l’importanza del Testo Costituzionale
nella vita di tutti i giorni. Ad esempio:
Nonna Italia ci aveva raccontato della Costituzione. La legge fondamentale dello Stato ci
proteggeva silenziosamente ogni giorno e noi non ne avevamo mai saputo niente. Tutto ciò
che ci riguardava, il nostro nome, la famiglia, gli amici e poi il quartiere, la scuola, l’ospedale,
il paese e la città, il paesaggio intorno, la nostra libertà di pensiero, di parola, di movimento,
tutto questo, e altro ancora, era regolamentato da un patto entrato in vigore il giorno del
compleanno di Nonna Italia, il Primo Gennaio 1948.
Ci si sentiva sicuri. Avevamo diritti e doveri...
• Partendo dal testo, rilevare i diversi aspetti della Costituzione e le sue origini storiche.
• Individuare, nella vita di tutti i giorni, le implicazioni pratiche del documento.
• Sottolineare i punti principali dei diritti e dei doveri espressi.
I principi della Costituzione nella vita di tutti i giorni si traducono in “comportamenti” dei singoli per l’effettiva “partecipazione” e appartenenza alla “formazione sociale” di cui all’art.2.
Ai suoi articoli si ispirano le regole che ogni giorno danno il “diritto” a vivere in libertà e autonomia, ma che indicano anche quei “doveri” che consentono di sentirsi meglio con se stessi
e con gli altri. Quali sono?
Esempi di attività collegate:
- Diritto di circolazione nel rispetto delle regole, senza creare danno a noi stessi e agli altri
(Educazione stradale).
- Tutela del patrimonio storico e artistico a favore anche delle generazioni future.
- Tutela dell’ambiente e rispetto delle risorse per una migliore qualità della vita.
• Rilevare l’effettiva applicazione della Carta costituzionale mettendo anche in luce le
situazioni in cui risulta ancora parziale.
Quali diritti sono ancora disattesi?
Suggerimenti:
- Diritto al lavoro
- Diritto allo studio
- Pari opportunità
• Proporre, dal punto di vista dei bambini, la modifica, l’ampliamento o l’inserimento di
nuovi articoli.
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IL RACCONTO DI AVVENTURA
Serie blu - dai 9 anni
PIRATI, CHE PASSIONE!
Laboratorio di narrazione sul racconto di avventura
Testo di riferimento
IL VELIERO
DI CAPITANO STRONG
Autore: D. Romano Mantovani
Pagine: 144
Sull’onda dell’avventura,
alla scoperta dei pirati!
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Un ragazzino di oggi e un pirata del passato si incontrano in un tempo impossibile, ma del
tutto reale. Uno vuole salvare il mare dall’inquinamento, l’altro è a caccia di un tesoro, che
forse non esiste. Tutto per colpa di un messaggio in bottiglia, affidato al mare.
Intrighi e colpi di scena, indizi e paure si intrecciano in uno spazio, in cui i due si sfidano.
A bordo di una nave pirata, il passato raggiunge il presente, sino alle nostre coste.
Chi la spunterà? Chi scioglierà gli enigmi che si nascondono in un vecchio libro di avventure?
Un modo avvincente, fantastico e originale per parlare di temi importanti, l’importanza della
salvaguardia ambientale tra tutti.
PER PARLARE DI:
• I pirati e il loro mondo.
• La salvaguardia ambientale: un valore di ieri, come di oggi.
• L’importanza della lettura per i più piccoli.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°.
COME LAVORARE SUL TESTO
In questo libro si intrecciano due racconti, uno ambientato nel passato e uno nel presente.
In sostanza, è un libro dedicato al Tempo, forse il tema più complesso, che attraversa la nostra esistenza. Un tema che può stimolare il pensiero degli alunni, dai nove anni in su. Tutto
sta nell’introdurre i fondamenti del Tempo tramite aspetti narrativi e fantastici, che possono
consentire ai ragazzi di spaziare in ogni epoca. Non si tratta della semplice indagine storica,
in cui il presente ricostruisce il passato. Al contrario, è il passato che bussa alle nostre porte,
interagendo con il presente. L’animazione che qui si propone, punta sulla narrazione avventurosa e sul gioco, ma vuole anche stimolare gli allievi a riflettere sul Senso del Tempo.
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PROPOSTA DI LABORATORIO
Premessa
“Ruolo primario assume il leggere per soddisfare il piacere estetico dell’incontro con il testo
letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso” (Dalle Indicazioni
per il Curricolo per il primo ciclo d’istruzione).
In questo contesto si vuole affrontare:
• la rilevanza della figura dei pirati nella letteratura per ragazzi e la loro collocazione tra lecito
e illecito;
• l’appartenenza della narrativa piratesca al mondo dell’avventura e del possibile;
• nello specifico di questo libro, il senso del tempo e della capacità umana di percorrerlo con
la mente.
Obbiettivo generale
• Stimolare il gusto del narrare, attraverso giochi e lettura animata.
Obiettivi specifici
Riconoscere:
• il linguaggio dei pirati e il loro codice di comportamento;
• il libro usato non solo come strumento di lettura, ma come interfaccia tra gioco, creatività,
drammatizzazione;
• il senso del tempo narrato e della sua possibilità di spaziare in libertà.
Descrizione sintetica delle attività
L’insegnante può svolgerle in autonomia, oppure avvalersi della presenza dell’autore, che
svilupperebbe alcune proposte, servendosi di materiale realizzato personalmente. Anche la
lettura animata di alcune parti del testo potrà essere svolta dall’autore, con l’ausilio di una
propria strumentazione multimediale.
1. Lavorare sui “due libri paralleli” (passato e presente) attraverso un gioco di squadra.
2. Elaborare un gioco da tavolo.
3. Drammatizzare alcuni brani del libro.
4. Partire dalla fine del libro, per proseguire con la narrazione in un nuovo viaggio nel tempo.
5. Improvvisare oralmente un diverso finale sfruttando la velocità dell’invenzione.
Le attività nel dettaglio
1. Dopo la lettura del libro, suddividere la classe in due gruppi. Ogni gruppo deve averne a disposizione qualche copia, per poter rispondere alle domande della scheda predisposta. Le due
squadre risponderanno rispettivamente: a) sui capitoli ambientati nel passato, b) sui capitoli
ambientati nel presente. Va elaborata una scheda per gruppo, con domande aperte. Gli alunni
avranno un tempo fisso per rispondere. Al termine si leggeranno le risposte e si assegnerà
un punto per ogni risposta esatta. Vince la squadra che totalizza più punti.
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2. Su un foglio grande a quadretti da un centimetro, sarà disegnato un percorso sul quale
incollare delle carte numerate e disegnate dai bambini, con temi riguardanti il libro (il mondo
dei pirati, il mare...). Come per il gioco dell’oca, ogni tanto saranno introdotte delle caselle con
un premio o una penitenza riferite alle regole della pirateria. Ad esempio: “Hai le armi sporche,
retrocedi di 2 caselle; hai lavato con cura la tua biancheria, allora puoi tirare due volte i dadi...”
(Ecco quelle tratte da Wikipedia).
Le regole che la ciurma doveva rispettare erano poche ma molto dure. Tra queste:
- Ognuno ha il diritto di voto, a provviste fresche e alla razione di liquore
- Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro
- I lumini delle candele devono essere spenti alle otto
- Tenere sempre le proprie armi pronte e pulite
- Ognuno deve lavare la propria biancheria
- Donne e fanciulle non possono salire a bordo
- Chi diserta in battaglia viene punito con la morte o con l’abbandono in mare aperto.
3. Scelti alcuni passi salienti del libro, proporre agli alunni di drammatizzarli con l’ausilio di semplici
materiali per tratteggiare i personaggi (bandana, benda, uncini...). Sarà data enfasi all’importanza dell’uso di un linguaggio specifico e tecnico usato dai pirati (“Calate le scialuppe”, “Corpo di mille balene”, “Datelo in pasto agli squali”...).
Come aspetto propedeutico si possono visionare alcuni spezzoni di film di grande successo
sui pirati.
4. Questo è un lavoro di gruppo. Proporre agli alunni di proseguire nella narrazione, partendo dalla
fine del libro. Si otterranno alcune scene che saranno poi illustrate. Ad esempio: “Trascorso del
tempo, Samuele trova un messaggio in bottiglia nel quale Capitano Strong, ormai tornato nel suo
tempo, chiede aiuto perché si trova nei guai. Il ragazzo decide così di partire per mare raggiungendo il capitano nel passato: cosa porterà con sé? Chi troverà? Che avventure dovrà affrontare?”.
5. Un’attività solo apparentemente analoga alla precedente, ma che ha la finalità di stimolare il piacere di inventare oralmente a ruota libera, è la seguente: dopo aver riletto la parte
conclusiva che riguarda il ritrovamento dei dobloni, proporre agli alunni un diverso input narrativo: “Il capitano non trova dobloni veri, ma quelli di cioccolato precedentemente sistemati.
Cosa fa Strong? Si infuria? Si rassegna? Va dal padre di Samuele per chiedergli di riscrivere
rapidamente il finale?”.
INCONTRO CON L’AUTORE
L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata
di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire
sia le tematiche che le attività proposte.
L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica
sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato.
Per contatti e informazioni:
[email protected]
Tel. 071 7498573/536
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EDUCAZIONE AMBIENTALE
Serie blu - dai 9 anni
CHI INQUINA, PAGA!
Percorso didattico di educazione ambientale
Testo di riferimento
S.O.S. MARE
Autore: Elena Spelta
Pagine: 144
Un racconto di avventura
a sfondo ecologico
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Splende il sole su Rocca Marina, ma qualcosa di stranamente luccicante galleggia tra gli scogli.
Cosa sarà successo? Nonno Avventura, il vecchio pescatore, ha un‘idea, ma per scoprire la
verità ha bisogno dei suoi fedeli amici: Roby, Sandy, Mirko e Pacio. I quattro ragazzi si improvvisano investigatori coraggiosi e incuranti del pericolo aiutano Nonno Avventura. Riusciranno
insieme a scoprire il colpevole e a salvare il mare dal pericolo di inquinamento?
PER PARLARE DI:
• I pericoli dell’inquinamento.
• La salvaguardia dell’ambiente marino.
• L’impegno dei giovani a difesa delle proprie idee.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°.
COME LAVORARE SUL TESTO
Possibili percorsi di sviluppo
Il racconto, dedicato al tema dell’ecologia e della difesa dell’ambiente, offre numerosi spunti
operativi per coinvolgere la classe in attività di ricerca e esperienza diretta:
• il rispetto delle regole e la tutela ambientale (nozioni fondamentali dell’insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione);
• la presa di coscienza delle proprie responsabilità;
• l’intraprendenza e l’abilità di analisi tipiche del lavoro di inchiesta giornalistica;
• il valore della collaborazione e la solidarietà nel gruppo, guidato e incoraggiato dalla figura
esperta di un adulto.
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COME LAVORARE CON IL TESTO
Possibili percorsi di sviluppo:
Il racconto, dedicato al tema dell’ecologia e della difesa dell’ambiente, offre numerosi spunti
operativi per coinvolgere la classe in attività di ricerca e esperienza diretta: il rispetto delle regole e la tutela ambientale (nozioni fondamentali dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione), ma anche la presa di coscienza delle proprie responsabilità, l’intraprendenza e l’abilità
di analisi tipiche del lavoro di inchiesta giornalistica; non ultimo, il valore della collaborazione
e la solidarietà nel gruppo, guidato e incoraggiato dalla figura esperta di un adulto.
Area disciplinare: Educazione Ambientale
Contenuto:
- Partendo dalla lettura del libro si invitano gli alunni a raccontare di altri episodi di inquinamento ambientale.
- Ricerca di immagini e articoli giornalistici sull’argomento.
Finalità:
- Sensibilizzare sul problema dell’inquinamento.
- Favorire l’acquisizione di comportamenti di rispetto dell’ambiente.
Area disciplinare: Lingua italiana
Contenuto:
-P
artendo dalla lettura del libro si invitano gli alunni ad individuare il metodo di lavoro
del giornalista: individuazione della notizia, ricerca di prove e testimonianze, intervista
ai testimoni diretti.
- “Diventare giornalista”:
• suddivisione di compiti (chi fotografa, chi intervista, chi fa ricerche);
• s crittura collettiva o a gruppi di un breve articolo di giornale su un tema assegnato e
legato all’esperienza dei ragazzi;
• visita alla redazione del quotidiano locale.
Finalità:
- Conoscere il lavoro del giornalista.
- Scrivere un testo informativo in stile giornalistico.
Area disciplinare: Arte e immagine
Contenuto:
-P
artendo dalla visione di alcune delle illustrazioni del libro, capire alcuni aspetti del lavoro
dell’illustratore. Ad esempio:
• Ci sono descrizioni dei personaggi nel libro? L’illustratore si è basato sull’immaginazione,
magari partendo dai loro comportamenti?
• È riuscito ad evidenziare il loro carattere?
• Realizzazione individuale del disegno del personaggio preferito della storia.
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Finalità:
- Osservare le illustrazioni e coglierne il significato.
- Comprendere l’importanza delle illustrazioni in un testo di narrativa, in particolare dell’immagine di copertina.
Obiettivi generali specifici
Si possono utilizzare gli obiettivi generali e specifici della scheda del libro “Guerra ai rifiuti”,
anche se, essendo il testo rivolto alle classi 4° e 5°, vengono proposti alcuni obiettivi specifici
disciplinari dell’area linguistica. Vi proponiamo un progetto didattico di incontro con l’autore
fondato sui seguenti obiettivi.
Competenza 1: Ascoltare e parlare
Obiettivo generale: Ascoltare, ricordare ed esprimersi in modo corretto e pertinente
Obiettivi di apprendimento:
1- Prestare attenzione all’interlocutore in situazioni comunicative orali diverse, nelle conversazioni e nei dibattiti.
2- Cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui.
3- Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro,
rispettando l’ordine cronologico e/o logico.
Competenza 2: Leggere e comprendere
Obiettivo generale: Leggere e comprendere, parole, frasi, testi, consegne e situazioni
Obiettivi di apprendimento:
1- Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione
letteraria dalla realtà.
2- Leggere ad alta voce un testo noto con correttezza ed espressività e, nel caso di testi
dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le
pause e variando il tono della voce.
3- S
fruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea
del testo che si intende leggere.
Competenza 3: Scrivere
Obiettivo generale: Produrre e rielaborare correttamente testi utilizzando anche codici diversi
Obiettivi di apprendimento:
1- Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza.
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I CLASSICI
INVITO ALLA LETTURA DEI CLASSICI
A cura di Paola Valente
Secondo Italo Calvino “un classico non ha mai finito di dire ciò che ha da dire”. È perciò una
storia profonda, che si rilegge e che continua a parlare al lettore. Avvicinare i bambini ai grandi
classici della letteratura per l’infanzia è un’operazione pedagogica delicata e indispensabile. Indispensabile perché questi testi arricchiscono la mente e il cuore e diventano parte del processo
culturale di tutta una vita: il primo classico può rappresentare il libro che dà inizio a una serie
di letture amate, il libro attraverso il quale si scoprono il mondo e l’animo umano, il libro che
conduce a gioiose esperienze sempre ripetibili. L’operazione risulta delicata perché spesso il linguaggio dei classici è di difficile comprensione e il bambino è ormai privo di quelle competenze
linguistiche e culturali che gli permetterebbero di gustarlo appieno. Si può perciò presentare i
primi classici ai piccoli per mezzo di opportuni adattamenti e riduzioni, spiegando loro che, una
volta diventati più grandi e competenti, potranno conquistarne il testo integrale.
Il classico e il suo contesto
Quando si presenta un classico ai bambini è opportuno considerare che il racconto si svolge
quasi sempre in un’altra epoca storica dove usi, costumi e tradizioni sono molto diversi da
quelli attuali e ci sono differenze notevoli anche nelle conoscenze scientifiche e tecnologiche.
Il tempo e lo spazio del classico possono essere alquanto diversi rispetto a ora: il racconto può
svolgersi, ad esempio, durante una guerra o in un momento in cui i confini geografici erano
differenti in modo sostanziale. È opportuno perciò contestualizzarlo nello spazio e nel tempo
in cui avviene, ricercando notizie in merito, preparando un cartellone, seguendo le vicende
sulla linea del tempo, visionando, se possibile, alcuni documenti. Nel romanzo “Piccole donne”
l’autrice Louisa May Alcott racconta le vicende di quattro sorelle il cui padre sta combattendo
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durante la Guerra Civile Americana. “Pinocchio” è ambientato nella Toscana dell’Ottocento,
“Cuore” nella Torino dell’Unità d’Italia. Conoscere questo a larghe linee può aiutare il piccolo
lettore a comprendere il libro e a rendere più efficace la lettura. Lo stesso discorso vale per
i paesaggi: per arricchire la lettura di Tom Sawyer uno dei modi potrebbe essere quello di
scoprire la bellezza del Mississippi. E quanto è importante la campagna inglese in “Alice nel
paese delle meraviglie”? E i vulcani dell’Islanda in “Viaggio al centro della terra” di Verne? I
classici si prestano a lavori di approfondimento e di scoperta che arricchiscono le conoscenze
e danno grande gioia.
Il classico e il suo autore
Ogni libro ha la propria storia e, quando si tratta di classici, si scopre che è spesso tormentata
e curiosa. Collodi scrisse il suo Pinocchio pubblicandolo a puntate su un giornalino e troncando il racconto nel punto in cui il burattino finiva impiccato alla quercia grande. Furono le
proteste e le richieste dei lettori a far sì che l’autore riprendesse il testo e lo allungasse fino
alla fine che adesso conosciamo. Mark Twain, per mezzo delle avventure di Tom, racconta la
sua infanzia. Molti classici per bambini nacquero come libri per adulti: fra questi “I viaggi di
Gulliver” e “Robinson Crusoe”. La Alcott scrisse “Piccole donne” in un momento di grave crisi
economica e con il suo romanzo diventò ricca. “Pippi Calzelunghe” fu ritenuto un romanzo
diseducativo. Scoprire la storia del libro e del suo autore è intrigante, appassiona il bambino,
glielo rende più familiare e più appetibile.
Perché un classico non tramonta mai?
Riprendendo la citazione di Italo Calvino, la voce di un classico è sempre attuale. Leggerlo e
rileggerlo significa scoprire ogni volta qualcosa di nuovo. I personaggi rappresentano dei tipi
“eterni” perché incarnano quei desideri e quei comportamenti che risultano universali e che
si ripetono nella storia dell’uomo: la spinta alla conoscenza e all’avventura, la sete di giustizia,
la paura, l’amore, il superamento delle difficoltà, la speranza. Con l’aiuto dell’insegnante, il
bambino è in grado di comprendere quali sono i messaggi universali di cui è portatore il classico e può paragonare le storie di un tempo con quelle attuali per scoprire che cosa hanno in
comune. Questa consapevolezza potrà avviarlo a una lettura più profonda e intensa.
Tutti o solo alcuni?
Proporre i classici ai bambini significa avvicinarli ai libri che abbiamo amato noi per primi. Raccontare loro quali furono i romanzi che ci formarono, quali emozioni suscitarono nel nostro
cuore, come li scoprimmo, quanto “penammo” per i protagonisti e come ci siamo identificati
con loro può essere un modo per proporre questi testi: la curiosità dei bambini deve essere
stimolata affettivamente, accorciando le distanze anche tra noi adulti e loro. Non c’è limite a
ciò che un piccolo può leggere se la proposta riguarda le aspirazioni più alte, gli affetti più cari.
L’editoria contemporanea è liquida, frammentata: se da un lato offre moltissimo, dall’altro non
tende alla permanenza. I libri scompaiono presto dagli scaffali e dalla memoria. Procurano un
breve, superficiale piacere, sono oggetti di consumo. I classici si pongono perciò come pietre di fondazione, come punti fermi nel fluire veloce del fiume delle storie. Sono la chiave di
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volta che permette di capire tutto il resto. Da essi discendono per imitazione migliaia di altri
romanzi, di altri personaggi. Per queste ragioni, ogni classico può e deve essere proposto,
letto, riletto. Ce ne sarà sempre uno più amato, un paradigma delle letture personali su cui si
svilupperà tutto il percorso intellettuale futuro. Un bambino che non ha l’opportunità di avvicinarsi a questo mondo sarà spiritualmente più povero.
I classici dovrebbero occupare il posto d’onore nelle biblioteche scolastiche e familiari, senza
nessuna censura e con grande rispetto. Se i bambini li hanno sotto gli occhi ed è loro permesso di sfogliarli, prima o poi li leggeranno. Allora cresceranno diventando migliori perché
ciò che nutre la mente e il cuore è cibo indispensabile per ciascuno di noi.
L. Carroll
Alice nel Paese
delle meraviglie
E. De Amicis
Cuore
L. F. Baum
Il Mago di Oz
Esopo
Le più belle favole
L. M. Alcott
Piccole donne
C. Collodi
Pinocchio
Vamba
Il Giornalino di
Gian Burrasca
O. Wilde
Il Principe Felice
e altri racconti
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I classici a confronto
Il Mago di Oz e Alice nel Paese delle Meraviglie
Sono due storie che hanno alla base il viaggio meraviglioso e iniziatico in un mondo pieno di avventure. Entrambe le protagoniste sono bambine, costrette loro malgrado a scoprire un paese sconosciuto,
magico e inquietante insieme a personaggi sfuggenti e improbabili. I due paesi rappresentano una
metafora del mondo reale e alle due bambine è richiesto un percorso di comprensione per tornare
nella propria realtà. Personaggi fantastici si avvicendano sotto forma di esseri umani e di animali
soccorrevoli o pericolosi. È efficace quindi proporre un confronto fra i due libri:
1) L’Inghilterra di Alice, verde e serena, e il Kansas di Dorothy, vasto, solitario e funestato dai
tornadi.
2) Gli animali nei due racconti: nel Mago di Oz le innumerevoli bestie reali e fantastiche come il
leone codardo, la cicogna, le scimmie alate, le api nere, le cornacchie, i lupi, il ragno; nella storia
di Alice il coniglio bianco, il topolino, il gatto del Cheshire, la lepre marzolina.
3) Le difficoltà per le due piccole protagoniste nel ritrovare la strada di casa.
4) La Regina di Cuori di Alice e la Strega dell’Ovest di Dorothy: tutte e due hanno una funzione
ostacolante e sono crudeli.
5) I tre compagni di Dorothy, e la solitudine di Alice che deve fare quasi tutto da sé.
6) I paesaggi del Mago di Oz e quelli di Alice.
7) Le varie metafore presenti nei due racconti.
Alcune attività complementari:
- Scrivere un racconto collettivo in cui Alice e Dorothy s’incontrano per combattere contro la
Strega dell’Ovest e la Regina di Cuori.
- Immaginare una corrispondenza fra le due bambine anche per mezzo di email.
- Scrivere dei dialoghi fra i personaggi dei due libri: il coniglio bianco e il leone codardo; la Regina
di cuori e la Strega dell’Ovest; il gatto del Cheshire e il Mago di Oz; il Cappellaio Matto e lo Spaventapasseri.
Pinocchio e Gianburrasca
Sono i due bambini terribili della narrativa italiana per l’infanzia. Poi ne sono arrivati molti altri ma i
due rappresentano il prototipo dei piccoli ribelli, dei disubbidienti che si scontrano con il mondo spesso ambiguo e incomprensibile degli adulti.
Pinocchio è uno scansafatiche, un monello pieno di difetti ma dal cuore d’oro. Non è fatto di carne
ma di legno duro, è solo un burattino eppure ha un’anima. Si muove in una Toscana misera, poetica,
magica; spesso é affamato, maltrattato, aggredito. Ha un padre anziano che gira il mondo per ritrovarlo e una madre-sorella-amica fata che lo protegge e lo corregge.
Gian Burrasca vive anche lui in Toscana, in una famiglia borghese, normale, con i genitori e tre
sorelle più grandi. È meno ingenuo di Pinocchio, a volte i suoi scherzi rasentano la crudeltà eppure
conserva un fondo di candore per cui diventa necessario perdonarlo. Ne combina di tutti i colori, è
impulsivo, non riflette sulle conseguenze dei suoi gesti.
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Questi due classici possono essere messi a confronto, con risultati molto interessanti, sia per
quanto riguarda i caratteri dei personaggi che le vicende e i luoghi:
1) La famiglia di Pinocchio e la famiglia di Giannino Stoppani.
2) I guai che combinano i due ragazzini e le loro motivazioni.
3) La Toscana di Pinocchio: povera, selvaggia, misteriosa e la Toscana di Giannino: agiata,
cittadina, borghese.
4) I cibi di Pinocchio: la pentola dipinta sul muro, l’uovo, le pere, la cena all’Osteria del Gambero Rosso, il cavolfiore condito, in genere cibi poveri di povera gente: Pinocchio non mangia
quasi mai a sufficienza e patisce la fame; i cibi di Giannino, invece, sono sempre abbondanti con leccornie. Non ha mai fame però è spesso goloso. Solo in collegio egli conoscerà
per breve tempo che cosa significa mangiare poco e male.
5) Il lavoro in Pinocchio: falegnami, burattinai, muratori, pescatori, di solito si tratta di lavori
umili, manuali, poco retribuiti. Nel libro “Il Giornalino di Gian Burrasca” si parla di avvocati,
medici, giornalisti, impiegati.
6) I malandrini in Pinocchio e i malandrini in Gian Burrasca: anche qui si possono rilevare le
differenze. Nel primo i ladri sono ladri veri e propri. Spesso, oltre a rubare, usano la forza
fisica. Nel secondo le persone nascondono sotto una patina di rispettabilità il loro cuore
avido e non hanno alcuno scrupolo a mentire per ottenere denaro.
7) La scuola in Pinocchio è un luogo di fatica, studiare è impegnativo, il burattino vi si sottrae;
Gian Burrasca va a scuola per combinare scherzi e non si preoccupa più di tanto dello
studio.
8) Gli animali in Pinocchio sono fiabeschi, umanizzati e soccorrevoli oppure crudeli e infidi
come il gatto e la volpe; in Gian Burrasca gli animali sono animali, quasi sempre vittime del
terribile bambino.
Una volta completata la lettura approfondita dei due racconti, si possono sviluppare attività
complementari quali:
- Scrivere una storia collettiva immaginando uno scambio di situazione fra Pinocchio e Gian
Burrasca: come si ritroverebbero l’uno nei panni dell’altro conservando però le loro caratteristiche.
- Disegnare l’autoritratto come Gian Burrasca o come Pinocchio secondo le preferenze e le
affinità del carattere.
- Immaginare un incontro fra i due che trascorrono insieme una giornata.
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I CLASSICI
Dagli 8 anni
UN BAMBINO SEMPRE ATTUALE
Gian Burrasca, il “monello” per eccellenza della tradizione italiana
Testo di riferimento
IL GIORNALINO
DI GIAN BURRASCA
Autore: Vamba
Adattamento: Elisa Cordioli
Pagine: 176
Con Cd audio e Fascicolo
per drammatizzazione
IL LIBRO
Giovannino Stoppani o, come tutti lo chiamano, Gian Burrasca, è il protagonista di una serie
di avventure esilaranti e divertentissime, narrate sotto forma di diario. Dietro le monellerie di
Giannino c’è però un bambino fantasioso, ricco di gioia di vivere, di spontaneità e di coraggio,
che cresce in un mondo di adulti ipocriti e in una società rigida, gretta e lontana dai bisogni
dell’infanzia.
PER PARLARE DI:
“Il giornalino di Gian Burrasca” è ambientato nella Toscana dei primi anni del Novecento e ci
offre uno spaccato puntuale, vivo e brillante della società di quel tempo. Attraverso le marachelle di Giannino ci vengono mostrati con umorismo e raffinata ironia l’ipocrisia e la falsità
del mondo degli adulti, in contrapposizione alla spontaneità, immediatezza e bisogno di verità
del mondo dei bambini.
Il tema dell’amicizia è presente in modo importante nella seconda parte del libro, dove appartenenza al gruppo, solidarietà e disponibilità verso il prossimo emergono dalla voce diretta
del protagonista.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4° e 5°.
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PROPOSTE OPERATIVE
Ecco un “lifting” ben riuscito del famoso ma ormai datato “Giornalino di Gian Burrasca”. Sfogliando le pagine e condividendo con Giannino le sue disavventure si scoprirà che a volte un
diario può diventare il miglior amico.
La lettura del “Giornalino di Gian Burrasca” è adatta ai bambini, per la facilità di linguaggio,
per i contenuti vicini ai loro vissuti, per la forma scelta di scrittura ovvero il diario.
Qui di seguito, si propongono delle attività complementari che si possono attuare con il gruppo classe:
• Lettura del racconto.
• Analisi dei personaggi con scoperta delle caratteristiche fisiche (come sono) e delle caratteristiche comportamentali (come si comportano). Tutto ciò porta il bambino alla scoperta
di cosa contraddistingue un personaggio da un altro.
• Analisi del contesto storico e confronto con i giorni nostri. Ovvero cosa fanno i bambini in
quel periodo, cosa usano per giocare, come si relazionano con gli altri.
• Scoperta di cosa c’era ai tempi di Giannino e cosa no. La tv c’era? I cartoni c’erano? La
radio? I videogiochi?... Ricerca tramite l’uso di internet e dei libri per scoprire cosa si poteva
avere nel 1900 e cosa no. Quando sono arrivate tutte queste cose. Sì può usare anche la
tecnica dell’intervista famigliare, ponendo ai genitori, nonni e zii domande su cosa c’era ai
loro tempi e cosa no.
• Confronto tra una pagina del primo “Gian Burrasca” e con la “riscrittura”. Ricerca delle parole che non si conoscono e scoperta del loro significato con l’uso del dizionario.
• Riscrittura di una pagina del primo “Gian Burrasca” da parte dei bambini dopo una lettura
in classe.
• Confronto tra le disavventure di Giannino e quelle dei bambini della classe. Anche a loro
capita di combinarne di tutti i colori? Come si comportano i genitori? Anche loro dicono
sempre la verità?
• Discussione sul rapporto genitori-figli ai tempi di Giannino e sul rapporto genitori-figli oggi.
Arrivano ancora le sculacciate?
• Scoperta di com’era la scuola ai tempi di Giannino e com’è ora. Studio e scoperta della carta
dei diritti dei bambini.
• Scoperta di cos’è un collegio e quali sono le caratteristiche di questa struttura educativa.
Esiste ancora? Chi ci va? Cosa succede tra le mura?
• Analisi dello stile di scrittura del libro: il diario. Proposta operativa di scrittura di un diario di
classe di ciò che avviene durante le lezioni o alla ricreazione.
• Possibilità di continuare il “giornalino di Gian Burrasca”. Il libro ha un finale aperto, i bambini
potranno aggiungere pagine al diario creando la continuazione del racconto.
• Lettura drammatizzata del copione allegato al libro. Per permettere ai bambini di giocare con
la voce per caratterizzare i vari personaggi.
• Allestimento del copione teatrale presente all’interno del libro con tutto il gruppo classe per
mettersi in gioco.
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DRAMMATIZZAZIONE
Allegato al testo un utile copione per la drammatizzazione di 48 pagine, adatto per laboratori
teatrali scolastici.
5 canzoni
da ascoltare
e cantare!
Nel copione la sceneggiatura completa
con i rimandi alle canzoni contenute nel CD!
L’AUTORE
L’autrice è disponibile a effettuare incontri con il gruppo classe (anche più classi insieme)
per presentare il libro attraverso l’uso del Kamishibai, del “giornalino” originale e del copione
teatrale. Si analizzeranno dei passaggi del racconto, riflettendo con i bambini su alcune caratteristiche dell’epoca e particolarità del rapporto bambino-adulto. L’incontro attivo e dinamico
ha caratteristiche teatrali e può essere arricchito con la presenza dell’autore David Conati che
ha curato il copione teatrale e i testi delle canzoni presenti nel cd.
PRESENTAZIONI CON L’USO DEL KAMISHIBAI
Il Kamishibai ha origini giapponesi. Il suo nome potrebbe essere tradotto letteralmente “dramma di
carta”. L’uso del Kamishibai si è diffuso tra le campagne, quando i cantastorie si spostavano di villaggio in villaggio con questo “teatrino” nel quale facevano scorrere delle immagini e raccontavano
una storia. Col tempo questa usanza è andata perduta soppiantata dall’avvento della televisione.
L’utilizzo, sia del testo scritto del libro, che delle immagini cattura maggiormente l’ascoltatore,
incuriosisce e stimola la memoria. La voce che accompagna la tavola crea un filo conduttore tra
pensiero e immaginazione. Inoltre la struttura in legno ricorda in tutto per tutto un teatro, questa
si apre e si chiude rapendo il bambino e aumentando l’attesa di ciò che verrà dopo, mantenendo
in questo modo l’attenzione.
Elisa Cordioli è una giovane autrice che si sente anche lei una “piccola Gian Burrasca”. Scrive,
riscrive, adatta testi e racconti. Colora, dipinge, crea con le mani e con qualsiasi cosa le arrivi troppo vicino. Il motore di tutto ciò che fa è il gioco e soprattutto il piacere di farlo!
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LA NARRATIVA STORICA
LA STORIA, LE STORIE: I LUOGHI E I PROTAGONISTI
La didattica storica attraverso la narrativa
I LIBRI E LE COLLANE
Le collane Un tuffo nella Storia e la più recente I Grandi della Storia sono composte da venti
complessivi titoli: racconti ambientati nel passato, raccolte di miti e leggende, rivisitazioni dei
classici della letteratura antica, e da ultimo biografie romanzate di alcuni tra i protagonisti
delle gesta più eclatanti del Mondo Antico.
Ogni volume è arricchito di finestre esplicative inserite in vari punti del racconto e completato
da una serie di pagine finali illustrate, contenenti notizie storiche, approfondimenti, curiosità,
aneddoti, leggende del periodo trattato.
Da questi piccoli romanzi non viene fuori la storia che si studia a scuola, non si racconta solo
di popoli in marcia, di re e di battaglie, di crisi economiche e di rivoluzioni, ma sono tratteggiate le storie delle persone che questi eventi hanno vissuto e hanno contribuito a determinarle.
Sono storie di uomini, donne e bambini con i loro sentimenti.
I protagonisti sono soprattutto ragazzi che ci raccontano una parte della loro vita in rapporto
con la religione, le guerre, le città, le feste, i giochi, la scienza, la magia e i viaggi in uso nel loro
tempo. Per questo motivo i ragazzi che oggi leggono queste storie si identificano facilmente
con i protagonisti perché provano gli stessi sentimenti.
I libri sono indicati per le classi 3°, 4°, 5°.
COME LAVORARE CON IL TESTO
Ogni testo presenta una parte finale di schede didattiche sul periodo storico trattato, visto
attraverso notizie sull’abbigliamento, sul modo di mangiare, sulla religione, la scuola... Presente anche una sezione con le curiosità storiche e, per ogni testo, la presentazione della linea
del tempo, utile strumento storiografico per orientarsi nella periodizzazione storica.
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PERCHÉ STUDIARE I GRANDI PERSONAGGI STORICI
La collana propone la vita dei personaggi storici più importanti vissuti durante le epoche
studiate nella scuola primaria. Rappresenta un approfondimento e un allargamento delle tematiche svolte in precedenza con la collana di grande successo “Un tuffo nella storia”.
Curatissima nella verifica dei fatti e dei caratteri, si propone di presentare ai piccoli lettori i
protagonisti delle vicende più importanti dell’umanità, inserendoli nella cultura e nei costumi dell’epoca con particolare attenzione alla loro infanzia oppure osservati dagli occhi di un
bambino. Usi, costumi, paesaggi e avvenimenti contribuiscono a sottolineare e a definire il
carattere e le gesta di ciascun personaggio.
Le storie risultano avvincenti come in un libro di avventura: appassionando e divertendo aiutano a comprendere gli avvenimenti storici dal punto di vista di coloro che ne furono i maggiori artefici. Alle vicende degli eroi maggiori s’intrecciano quelle delle persone comuni, degli
osservatori, della gente che subiva o partecipava a guerre, conquiste, lotte politiche o che
viveva in pace la quotidianità. In spazi geografici a volte ben definiti, altre volte vastissimi e
quasi sconosciuti, fra popoli diversi, i personaggi della storia si muovono nel loro leggendario
cammino e trascinano il lettore in mondi meravigliosi, fra battaglie, scoperte e viaggi.
PROPOSTE OPERATIVE E ARGOMENTI DA APPROFONDIRE
1) Lettura del testo e contestualizzazione sulla linea del tempo.
2) Rilevazione degli usi e costumi dell’epoca in base alla lettura.
3) Rilevazione dei caratteri dei personaggi principali.
4) Collegamento con la geografia: dove si svolsero i fatti, come sono cambiati i luoghi ai
giorni nostri.
5) Collegamento con le arti figurative (sculture, dipinti, ceramiche) e architettoniche: quali
testimonianze rimangono, che cosa ci rivelano.
6) Collegamento con la letteratura: i grandi narratori del passato (Omero, Erodoto, Tito
Livio, Tacito, Virgilio).
7) Le donne nella storia: quale fu il loro ruolo e il loro peso.
8) Ricerca di leggende collegate ai personaggi: come i fatti storici si trasformano in miti.
9) I personaggi a confronto: quali sono le caratteristiche comuni e le diversità.
10) La religione e il culto degli dei, l’importanza dei sacerdoti e degli indovini nell’antichità,
divinità e templi, oracoli e aruspici.
Per tutte le attività elencate sarà possibile avvalersi delle finestre “Dentro la storia” che accompagnano i testi, nonché degli approfondimenti finali.
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LA BIOGRAFIA
Collana I Grandi della Storia
UN PROTAGONISTA SCONOSCIUTO DELLA STORIA
Progetto didattico sulla civiltà cinese
Testo di riferimento
QIN SHI HUANG
Autore: Fausta Rita Sardi
Pagine: 144
L’imperatore che creò la Cina
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Era il 221 a.C., quando il giovane principe Qin, coraggioso e un po’ folle, fece di un territorio
immenso, diviso in tanti Stati sempre in lotta tra loro, un unico grande impero: la Cina. In un
viaggio narrativo lungo 40 anni, tra battaglie, intrighi e strane alchimie, le imprese dell’uomo
predestinato a cambiare la storia del suo tempo sono viste dagli occhi avventurosi di due
piccoli fratelli. Qin, il primo grande imperatore della Cina, incarnò una leggenda vivente, della
quale il maestoso esercito di terracotta e la Grande Muraglia sono ancor oggi incontrastati e
silenziosi testimoni.
PER PARLARE DI:
• L’Estremo Oriente e la sua grande civiltà.
• Le doti politiche di un grande condottiero.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4°.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
Ottaviano Augusto
Alessandro Magno
Cleopatra
Annibale
Le civiltà dei fiumi e del mare - Miti e leggende
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PROGETTO DIDATTICO
“Qin Shi Huang. L’imperatore che creò la Cina” permette di:
-C
onoscere in modo avvincente e coinvolgente il personaggio storico Qin Shi Huang, forse
sconosciuto ai più ma artefice di opere consacrate alla Storia come la grande muraglia cinese e l’esercito di terracotta.
- Scoprire la misteriosa civiltà orientale.
- Addentrarsi nella successione delle grandi dinastie del Celeste Impero.
PROPOSTE OPERATIVE
Attraverso la lettura singola o animata del testo, i ragazzi potranno sentirsi stimolati ad immedesimarsi in un mondo affascinante e tanto diverso dal loro grazie alle leggendarie imprese
di un giovane imperatore che diede origine ad una millenaria storia.
Si propongono di seguito alcune attività possibili:
1. Lettura del testo e presentazione dei personaggi dove i ragazzi fin da subito sono proiettati in un mondo sconosciuto (paesaggi, credenze, leggende...)
2. Alla scoperta di Qin Shi Huang. L’insegnante e l’intera classe, grazie anche agli approfondimenti presenti nel libro, potranno avviare delle ricerche su questo singolare personaggio. La
sua è infatti una figura particolare sia nella storia di vita che nelle vicende che lo condussero
al trono.
3. Ricostruzione storico-temporale di vicende narrate, militari e personali nella più ampia
visione di conquiste, scoperte, invenzioni e grandi cambiamenti socio culturali.
4. Conoscenza e analisi socio-culturale di un popolo che si è trovato a vivere grandissime riforme oggi ancora molto attuali: il legalismo, la moneta unica, la scrittura, le grandi
opere ma soprattutto, cuore dell’intero testo, la grande distruzione dei libri come fatale
conseguenza di un potere assoluto e totalitario.
5. Analisi socio-geografica attraverso un confronto tra Cina ieri e oggi, guardando con
sempre più consapevolezza al fenomeno dell’integrazione.
6. Conoscenza e approfondimento delle due grandi opere che identificano la Cina: l’esercito di terracotta e la grande muraglia.
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LA BIOGRAFIA
Collana I Grandi della Storia
DALL’AFRICA A ROMA
Progetto didattico sulla civiltà cartaginese
Testo di riferimento
ANNIBALE
Autore: Federica Grilli
Pagine: 144
Il cartaginese che sfidò Roma
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Annibale ha soltanto nove anni quando la sua vita spensierata a Cartagine, sulla costa africana, è infranta bruscamente: lascerà la patria, la mamma e i fratelli per seguire il padre in
Spagna e aiutarlo nella sua grande e incredibile impresa contro i Romani. Un racconto avventuroso, pieno di emozione e di colpi di scena, attraverso cui scoprire un personaggio unico
nella storia antica, dotato di genialità in battaglia, ma anche di profonda umanità e di rispetto
per il nemico.
PER PARLARE DI:
Per conoscere da vicino e in modo coinvolgente la vita e le imprese di Annibale nonché il loro
contesto storico-geografico.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 5°.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
Qin Shi Huang
La lupa e l’aquila
Ottaviano Augusto
Le ali della fortuna
Cleopatra
Alessandro Magno
L’antica Roma
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PROPOSTE OPERATIVE
Si propongono le seguenti attività, da svolgersi complessivamente in sequenza, oppure alcune selezionate.
1. IN VIAGGIO CON ANNIBALE
Annibale, nel portare avanti il suo progetto di attacco a Roma, compì un importante viaggio
lungo tutta l’Italia, attraverso mari, grandi fiumi, catene montuose... tracce del suo passaggio
si sono conservate in molti luoghi del territorio italiano. Partendo dall’idea del viaggio si può
tentare un’attività che sconfina nella geografia. Verrà creato un grande poster con la rappresentazione cartografica del percorso di Annibale, e al posto delle tappe più importanti ci
saranno dei rettangoli vuoti. I ragazzi, divisi in due gruppi, si sfideranno in duello per riconoscere “i luoghi di Annibale”: sulla base di succinte descrizioni che fungeranno da indovinelli,
i gruppi tenteranno di indovinare le tappe e di conseguenza sistemare la relativa casellina
nel rettangolo vuoto corrispondente. Naturalmente vincerà il gruppo che saprà riconoscere il
maggior numero di tappe.
2. IL “NOSTRO” ANNIBALE
Quasi ogni regione annovera luoghi che nella toponomastica ricordano Annibale oppure uno
dei personaggi collegati alla sua storia (Surus, Magone, Amilcare...). Può essere divertente
affidare ai bambini una piccola ricerca volta a individuare se nella propria provincia o regione
esistono luoghi connessi ad Annibale e ricostruirne la storia.
3. ANNIBALE NELLE FONTI
Annibale è stato considerato da molta storiografia in termini fortemente negativi perché condizionati dalle fonti romane, che vedevano in lui il nemico più temibile.
Ecco allora un’attività divertente ma altamente educativa che mostrerà ai bambini come la
storia non va subìta ma interpretata. Si leggeranno alla classe alcuni passi significativi di autori che hanno trattato di Annibale e li si metteranno a confronto per individuare, attraverso
un corretto metodo storiografico, le testimonianze più credibili, quelle condizionate da pregiudizi, quelle assolutamente false e parziali.
4. IL GIOCANNIBALE
Per finire un gioco-attività legato alle milizie di Annibale: ai bambini verranno mostrate delle
figure di soldati appartenenti all’esercito cartaginese, di cui dovranno individuare l’armamentario, il nome con cui erano conosciuti, e il loro ruolo all’interno dell’esercito.
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LA BIOGRAFIA
Collana I Grandi della Storia
SUI PASSI DI UN CONDOTTIERO
Progetto didattico sui protagonisti della Storia
Testo di riferimento
ALESSANDRO MAGNO
Autore: Michele Santuliana
Pagine: 128
La biografia di un protagonista
della storia antica
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Salito al trono giovanissimo, Alessandro (356-323 a.C.) stupì tutti per il coraggio e la determinazione, sino a raggiungere con le sue conquiste i confini del mondo conosciuto. Ma chi era
in realtà l’Alessandro che gli Antichi chiamarono “il Grande”? Quali tratti del suo carattere lo
resero così straordinario e inimitabile?
Non ci resta che scoprirlo assieme a Sogdi, un bambino che lavora nelle stalle reali e che segue da vicino il re macedone nella mitica spedizione contro l’impero persiano.
PER PARLARE DI:
Per conoscere da vicino e in modo coinvolgente la vita e le imprese di Alessandro Magno
nonché il loro contesto storico-geografico.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 4°.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
Ottaviano Augusto
Cleopatra
L’alloro e la spada
La guerra di Troia
L’Odissea
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COME LAVORARE CON IL TESTO
“Alessandro Magno. Sui passi di un condottiero” permette di:
- conoscere in maniera divertente e coinvolgente la figura di Alessandro Magno;
- scoprire usi e costumi delle civiltà mediterranee del IV sec. a.C.;
- “fare storia” in modo appassionante e diverso dal solito.
PROPOSTE OPERATIVE
Attraverso la lettura singola o animata del testo, i ragazzi potranno essere stimolati a ricostruire le tappe della vita e le imprese di Alessandro Magno. L’insegnante potrà da parte sua
utilizzare il testo come utile strumento di integrazione delle spiegazioni oltre che come testo
narrativo.
Si propongono di seguito alcune attività possibili:
1. Lettura del testo da parte dell’insegnante e presentazione dei personaggi.
2. Alla scoperta di Alessandro. I ragazzi potranno ricercare nel testo le informazioni relative al sovrano macedone e ricostruirne caratteristiche e personalità. Lo stesso potrà essere
proposto per il piccolo Sogdi e per gli ulteriori personaggi principali. Inoltre, nei confronti di
Alessandro sarà possibile analizzare quali tra le sue molteplici caratteristiche erano particolarmente considerate tra i contemporanei, sino a comprendere come nacque il “mito” di
Alessandro Magno.
3. Ricostruzione delle vicende narrate e collocazione sulla linea del tempo di imprese ed
avvenimenti: il regno di Filippo II; la salita al trono di Alessandro; la lunga spedizione in Asia;
il ritorno a Babilonia e la morte del condottiero.
4. Ricostruzione geografica delle conquiste e dell’itinerario seguito dalla spedizione. Quali
territori attraversò la spedizione? A quali paesi corrispondono oggi quei territori?
5. Analisi degli aspetti storico-culturali. Come avveniva una spedizione militare nel mondo
antico? Quali armi e/o strategie consentirono ad Alessandro di conseguire le sue vittorie?
Analisi del progetto di “impero universale” vagheggiato da Alessandro. Concezione del sovrano nel mondo del vicino oriente antico.
6. Alessandro nella storia. I ragazzi potranno ricercare quali segni l’antico condottiero abbia lasciato nella storia, nella letteratura e nell’arte, sino ai film, ai cartoni animati e alle serie
televisive realizzati su di lui negli ultimi decenni.
7. Alessandro per me. L’insegnante potrà proporre ai ragazzi la produzione di un elaborato
in cui essi, a seguito di quanto appreso, ricostruiscano il loro “personale” Alessandro Magno,
esprimendo le loro personali considerazioni sul personaggio e sulle sue imprese.
Per tutte le attività elencate sarà possibile avvalersi delle finestre “Dentro la storia” che accompagnano il testo, nonché degli approfondimenti finali.
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LA BIOGRAFIA
Collana I Grandi della Storia
IL SIMBOLO DI UNA CIVILTÀ
Progetto didattico sui protagonisti della Storia
Testo di riferimento
OTTAVIANO AUGUSTO
Autore: Ivan Sciapeconi
Pagine: 144
La biografia di un protagonista
della storia antica
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Nel 44 a.C. il giovane Ottaviano riceve una terribile notizia: il suo amato zio Giulio Cesare è
stato assassinato. Da quel momento la sua vita subisce una svolta fondamentale: prenderà
quindi un nuovo nome, Augusto, e diventerà l’uomo più importante di Roma assumendo il
titolo di Imperatore. Un racconto avvincente per conoscere l’uomo che ha trasformato una
fragile Repubblica in un vastissimo Impero.
PER PARLARE DI:
Per conoscere da vicino e in modo coinvolgente la vita e l’importanza del primo imperatore di
Roma, nonché il contesto storico-geografico di riferimento.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 5°.
ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI
Alessandro Magno
Cleopatra
Tre cuccioli imperiali
L’Eneide
La lupa e l’aquila
Le ali della Fortuna
L’antica Roma: le più belle leggende
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COME LAVORARE CON IL TESTO
Ottaviano è una figura fondamentale per capire il complesso passaggio dalla Repubblica
all’Impero. “Ottaviano Augusto, il primo imperatore” si sofferma a lungo sulle avventurose
vicende che portarono il diciannovenne Ottaviano a diventare il celebrato Augusto. Agli amici
d’infanzia che storicamente lo accompagnarono da Apollonia a Roma, Mecenate e Agrippa è
stata aggiunta la figura di Menodora, la figlia di uno schiavo particolarmente curiosa.
PROPOSTE OPERATIVE
A caccia di identità
I personaggi presenti nel libro possono essere lo spunto per l’attività.
- Disegnare una carta di identità copiandola dalla propria.
- Inserire i seguenti dati: Nome, Luogo di nascita, Data di nascita, Descrizione fisica, Informazioni storiche, Ritratto.
La carta d’identità può essere utilizzata per avviare attività di ricerca individuale. I diversi personaggi del libro “Ottaviano Augusto, il primo imperatore” vengono assegnati agli alunni come
oggetto di ricerca da svolgere a casa. Il docente dovrà fare molta attenzione a comunicare
che non tutte le informazioni possono essere trovate facilmente (in particolare in merito alla
descrizione fisica dei personaggi).
Inoltre, bisognerà distinguere tra personaggi storicamente esistiti e personaggi di fantasia,
inseriti nel testo per ovvie ragioni narrative.
Terminata la fase di ricerca, sarà possibile avviare semplici giochi di riconoscimento. Ai bambini verrà chiesto di leggere a voce alta le caratteristiche trovate, escludendo opportunamente il campo “nome”. Il resto della classe dovrà individuare il personaggio di cui si parla.
Le ricerche di più bambini, infine, possono essere utilizzate per strutturare il gioco del memory. Per realizzare il gioco serviranno coppie di carte di identità dello stesso personaggio.
1. Le carte di identità dei personaggi verranno disposte su un tavolo, in modo che possano
essere ben memorizzate.
2. Dopo alcuni secondi, l’insegnante volterà le carte e chiederà a un bambino alla volta di
individuare le coppie di carte di identità che si riferiscono allo stesso personaggio.
3. Vince il bambino che, alla fine del gioco, avrà scoperto più carte.
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LA NARRATIVA STORICA E LA DIDATTICA
I romanzi della serie non insegnano la storia (per quello ci sono gli insegnanti) ma la fanno vivere
ai bambini, attraverso una immedesimazione nel personaggio narrante o nel protagonista.
Guerre, invasione di barbari, personalità di re e principi vengono visti in una dimensione reale,
senza il lungo elenco di date o ripartizioni temporali che l’insegnante di storia ha il dovere di
propinare agli alunni.
Tale differenza è essenziale: con questi libri il bambino entra nella storia, in una storia, e si
appassiona, il che - didatticamente - è fondamentale: l’argomento storico non viene più visto
come lontano nel tempo e nello spazio, ma viene percepito come vicino; addirittura viene
partecipato dal lettore.
Gli argomenti trattati, se esposti solo teoricamente in classe con lezioni frontali, sono poco
incisivi perché il bambino non li tocca con mano: se entra nel libro, se è lui il protagonista, se
si incuriosisce agli approfondimenti di cui ogni libro è dotato, se scorre le “curiosità” che sono
disseminate lungo il romanzo, il più è fatto: la storia non è più una materia lontana e forse
noiosa.
L’azione didattica fondamentale dei romanzi storici della collana è stimolare la curiosità del
lettore facendogli vivere quel tempo e quella società, facendolo partecipe delle leggende e dei
miti che sono alla base della nostra civiltà non solo storica, ma anche letteraria.
In quest’ultimo contesto si pongono le versioni per bambini dei due poemi omerici (Iliade e
Odissea, a cura di Nadia Vittori) e del poema latino per eccellenza (Eneide di Virgilio, a cura
di Claudio Elliott): sarebbe impossibile per un bambino leggere i testi omerici o virgiliani, già
ardui in greco e latino, ma comunque difficili nelle traduzioni moderne.
Il docente dovrebbe fermarsi non dico a ogni parola, ma ad ogni verso per spiegare parole
desuete, concetti astrusi per un bambino, riferimenti mitici...
Invece le riduzione di Vittori ed Elliott hanno il pregio - strettamente valido dal punto di vista
didattico - di dare chiarezza alla narrazione, di renderla avvincente, appassionante, senza le
divagazioni, le lunghe descrizioni, le intromissioni di episodi marginali, che se da una parte
rendono i tre poemi dei capolavori indiscussi e insuperati, non sono però adatti a essere letti
da ragazzini.
La storia greca e romana delle origini ne viene fuori nei suoi tratti essenziali, nelle sue leggende molto vicine alla realtà storica (e qui sarà il docente che dovrà far capire all’alunno dove la
leggenda e il mito si confondono con la storia vera e propria e dove divergono).
Ecco quindi che la didattica della storia, spesso faticosa e lontana dagli interessi dei bambini,
si arricchisce con la lettura sia dei libri di narrativa storica che dei poemi, raccontati con un
linguaggio vicino al loro e con personaggi affascinanti.
Claudio Elliott
Insegnante di scuola secondaria di primo grado
e scrittore di narrativa per ragazzi
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IL RACCONTO STORICO
Collana Un Tuffo nella Storia
AL TEMPO DI OMERO
Tratta dall’Iliade, la narrazione della guerra più famosa di tutti i tempi
Testo di riferimento
LA GUERRA DI TROIA
Autore: Nadia Vittori
Pagine: 160
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
La Guerra di Troia, narrata da Omero nell’Iliade, è la guerra più famosa di tutti i tempi, ma
anche la testimonianza di un passato straordinario, nel quale mito e storia si confondono.
Protagonisti assoluti sono gli eroi, con le loro passioni, le loro virtù, i loro ideali, le loro gesta
irripetibili, che li rendono personaggi sempre vivi e attuali.
Dal rapimento di Elena allo stratagemma del Cavallo, la battaglia tra Greci e Troiani viene
vista attraverso gli occhi dei suoi eroi: l’invincibile Achille, il valoroso Ettore, l’astuto Ulisse e
tutti gli altri, immortalati in questo capolavoro senza tempo.
PER PARLARE DI:
• La difesa della patria.
• L’onore nei combattimenti.
• La crudezza della guerra.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 5°.
NEGLI APPROFONDIMENTI
• Gli Dei e gli eroi coinvolti nella guerra
- Dalla parte di Troia
- Dalla parte degli Achei
• Le navi achee: una flotta immensa!
• L’armatura al tempo della guerra di Troia
• I pasti degli Achei
• Schliemann e la scoperta di Troia
Es. Ci sono stati altri popoli nella storia dal gusto estetico così raffinato?
Fai ricerche in classe.
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IL RACCONTO STORICO
Collana Un Tuffo nella Storia
AL TEMPO DI OMERO
L’avventuroso viaggio di Ulisse da Troia fino ad Itaca
Testo di riferimento
L’ODISSEA
Autore: Nadia Vittori
Pagine: 144
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Il ciclope Polifemo, la maga Circe, la dea Calipso e le Sirene sono alcuni dei personaggi straordinari incontrati da Ulisse durante il lungo viaggio di ritorno verso la sua patria, dopo la
Guerra di Troia.
Nell’Odissea rivivono gli aspetti più importanti della mitologia greca: la sfida tra l’uomo e la
divinità, l’importanza dell’astuzia e la tensione dell’uomo verso le avventure rischiose, ma
meravigliose e senza tempo.
PER PARLARE DI:
• La paura e il coraggio di affrontare i mostri e misurarsi con l’ignoto
• Il lottare per un’idea.
• Il timore del diverso.
• La nostalgia di casa.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 5°.
APPROFONDIMENTI
Un affascinante percorso storico-geografico
alla ricerca dei luoghi e dei personaggi
incontrati da Ulisse.
Sul sito www.raffaellodigitale.it
si può giocare gratuitamente
al “Viaggio di Ulisse”, gioco
appositamente pensato come
approfondimento ai testi.
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IL RACCONTO STORICO
Collana Un Tuffo nella Storia
AL TEMPO DI VIRGILIO
Un poema epico per esaltare la grandezza di Roma
Testo di riferimento
L’ENEIDE
Autore: Claudio Elliott
Pagine: 152
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
L’eroe troiano Enea riesce a fuggire dalla sua città ormai in fiamme e, insieme al figlio Julo e al
vecchio padre Anchise, intraprende un viaggio avventuroso fino alle coste del Lazio, seguendo il
destino che gli Dei gli hanno riservato. Nel corso del racconto si incontrano personaggi straordinari: la Sibilla, Polifemo, la regina Didone, Polidoro, Caronte, i due amici Eurialo e Niso, la guerriera
Camilla, il re Latino, sua figlia Lavinia, infine Turno, re dei Rutuli, il grande nemico di Enea. E poi, si
fa conoscenza con alcuni strani esseri, tra cui le Arpie (mostri metà donne e metà uccelli), Scilla e
Cariddi (guardiani dello stretto di Messina), il cane a tre teste Cerbero. Nell’Eneide, il poema latino
per eccellenza, ci si appassiona per storie di amicizia e d’amore, ci si trova invischiati in duelli
epici, decisi a volte anche dagli Dei, si parteggia ora per un personaggio ora per l’altro.
PER PARLARE DI:
• Coraggio, rischio e avventura.
• Valore della famiglia.
• Sentimenti di amore e di amicizia.
• Fato e volere degli dei.
• Creature strane e mostruose.
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di classe 5°.
NEGLI APPROFONDIMENTI
• Eroi, divinità e mostri
• Luoghi magici e misteriosi
• L’Italia al tempo di Enea
• Il viaggio di Enea
Es. Ci sono stati altri popoli nella storia dal gusto estetico così raffinato?
Fai ricerche in classe.
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LA NARRATIVA GEOGRAFICA
Collana A spasso con la geografia
ALLA SCOPERTA DELL’ITALIA
Lo studio della geografia con la collana A spasso con la geografia
Scopri il materiale extra sul
CD NARRATIVA.LIM!
IL LIBRO
Ti piace viaggiare? Vuoi scoprire le meraviglie del nostro Paese?
Allora non ti resta che salire sul vecchio camper Torpedine e partire con la famiglia Millemiglia, (papà Noè, mamma Adele, Teo, Gaia e il cagnolino Pulce) sempre pronta a cacciarsi in
avventure spassose ed esilaranti.
TRA I MONUMENTI D’ITALIA
Per parlare di: arte, cultura, storia, tradizioni
TRA LE BELLEZZE NATURALI
Per parlare di: lo spettacolo della natura, i mutamenti naturali, flora e fauna
TRA I FIUMI E I LAGHI
Per parlare di: la ricchezza del patrimonio idrico, l’ecologia e l’ambiente
TRA I MONTI E LE COLLINE
Per parlare di: alture e ricchezza dei territori, ecosistemi naturali
CLASSE DI RIFERIMENTO
Bambini di 3°, 4° e 5° classe.
COME LAVORARE CON IL TESTO
Le finestrelle inserite nel testo e le schede di approfondimento presenti al termine di ogni
volume arricchiscono di contenuti la storia narrata, e propongono numerosi spunti operativi
per il bambino: seguendo l’esempio di Gaia e Teo i lettori potranno infatti completare un vero
album fotografico e realizzare un “diario di viaggio”, stimolando così la propria creatività.
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PROPOSTE DI LAVORO
I seguenti progetti possono essere realizzati autonomamente o, a richiesta della scuola, con
la collaborazione dell’autrice, disponibile ad incontrare le classi e a concordare altri interventi.
Obiettivi specifici di apprendimento: abilità (dalle Indicazioni):
1. GEOGRAFIA
- Acquisire la consapevolezza di muoversi e orientarsi nello spazio grazie alle proprie carte
mentali, che si strutturano e si ampliano man mano che si esplora lo spazio circostante.
- Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti e rappresentare percorsi esperiti
nello spazio circostante.
- Linguaggio della geo-graficità: leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento fissi e utilizzando gli organizzatori topologici (sopra, sotto, avanti,
dietro, sinistra, destra, ecc.).
- Paesaggio: esplorare il territorio circostante attraverso l’approccio senso-percettivo e l’osservazione diretta. Conoscere e descrivere gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano
l’ambiente di residenza e la propria regione.
2. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
- Leggere e capire i segnali stradali e le indicazioni presenti nel territorio.
- La valorizzazione delle risorse del territorio favorisce il processo di identità culturale e di appartenenza alla comunità, sviluppando una cittadinanza attiva,democratica e responsabile.
3. TECNOLOGIA
- Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento e conoscere a livello generale le
caratteristiche dei nuovi media e degli strumenti di comunicazione.
Dinamica:
Didattica Attiva
Imparo Giocando
• Prendo appunti come Gaia
La prima parte del laboratorio prevede una visita guidata interattiva del proprio territorio (o
della propria città o dei principali monumenti incontrati durante la gita di classe). L’insegnante
accompagnerà i ragazzi alla scoperta di luoghi e angoli noti e meno noti della città/paese/territorio, insegnando alla classe ad osservare, ascoltare, prendere appunti e quindi descrivere.
Durante la visita, ogni bambino verrà munito di una mappa del territorio che visiterà, e realizzerà il suo percorso tracciandolo sulla mappa. Inoltre sarà munito di un foglio, dove annoterà
gli ambienti che incontrerà e gli elementi naturali, artificiali e antropici del paesaggio.
• Uno Zoom come Teo
Con l’utilizzo di alcune macchine fotografiche, la classe scatterà una foto per ogni elemento
trovato. Le foto verranno, poi, organizzate e incollate su un cartellone. L’esperienza verrà
arricchita con la stesura di un testo descrittivo del territorio esplorato.
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LABORATORIO: alla scoperta dell’Italia con la Famiglia Millemiglia
DIVENTIAMO DEGLI ESPERTI GEOGRAFI
A chi si rivolge
Bambini di 3°, 4° e 5° classe.
Discipline interessate
Geografia, Educazione alla Cittadinanza.
Argomento e abilità
Un viaggio sul territorio italiano, ci porterà a riconoscere e localizzare sulla carta geografica
le Regioni e i capoluoghi di Regione dell’Italia.
Obbiettivi di apprendimento
• Estendere le proprie carte mentali del territorio italiano attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta (fotografie, documenti cartografici, immagini, ecc...).
• Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione geografica.
Obbiettivi formativi
• Consolidare le conoscenze relative al territorio e alle bellezze italiane, costruendo una mappa mentale dell’Italia attraverso le tappe individuate nei racconti della Famiglia Millemiglia.
• Mettersi in gioco, sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo.
• Potenziare la capacità di cooperazione e collaborazione.
A mano a mano che si eseguiranno correttamente gli esercizi/gioco, le squadre di cui è composta la classe accumuleranno dei punti e quindi premi: da una carta d’identità simbolica, fino
ad arrivare al premio finale: “Diploma di Esploratore-Millemiglia”.
Prova 1: puzzle “Componi l’Italia”
Occorrente: 2 puzzle con pezzi grandi sulle Regioni Italia Politica
Formate due squadre, ciascuna dovrà comporre l’Italia attraverso l’unione delle singole 20
regioni (20 pezzi puzzle grandi, ciascuna per ogni regione). L’insegnante darà il via e terrà il
tempo attraverso una clessidra o un cronometro. Si aggiudicherà la vittoria della 1° prova la
squadra che comporrà l’Italia nel minor tempo possibile.
Prova 2: quiz Geografia “Indovina la Regione”
Occorrente: 20 cards per 10 domande a squadra
A turno, i componenti delle due squadre in cui è divisa la classe “pescheranno” da un mazzo di carte delle domande riguardanti le regioni d’Italia ma legate agli episodi della Famiglia
Millemiglia. A ogni risposta esatta verranno assegnati due punti. Vincerà chi accumulerà più
punti. La squadra che vincerà riceverà una Carta d’identità simbolica.
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Una bellissima isola,
la più grande d’italia,
dove i Millemiglia
giocano fra i templi.
Il luogo dove Gaia,
dopo aver visitato
un castello dalla triste
storia, scrive una
cartolina ad Alex.
La regione che
ospita i Bronzi di Riace,
ammirati dalla famiglia
Millemiglia.
La regione in cui
Noè, visitando una
bellissima reggia,
ebbe una disavventura
in tandem.
Risposta: Sicilia
Risposta: Marche
Risposta: Calabria
Risposta: Campania
Il luogo meraviglioso
dove i Millemiglia,
tra fenicotteri rosa
e yacht di lusso,
incontrano Felicita.
La regione resa
celebre dalla città sulla
laguna, dove Pulce
si scontra con un
gattone “vip”!
La regione della
capitale, dove si trova
il Colosseo e dove i
Millemiglia trovano
il gatto Romeo.
È divisa in Riviera
di Levante e Riviera di
Ponente, e vi si trovano
le Cinque Terre.
Risposta: Sardegna
Risposta: Veneto
Risposta: Lazio
Risposta: Liguria
Prova 3: Memory Card
Sulla cattedra della classe verranno appoggiate delle cards rappresentanti tutte le regioni
d’Italia, secondo uno schema preciso e prefissato, a “faccia in su”. Tutta la classe, tutti i
componenti delle squadre dovranno osservare l’ordine delle carte con le regioni indicanti e
visualizzarle per un paio di minuti in silenzio. In seguito, le carte verranno girate e a turno i
componenti delle squadre dovranno indovinare la coppia esatta delle regioni. Vince la squadra
che riconoscerà più coppie di regioni. Alla fine si darà un “Diploma di Esploratore Millemiglia”
a tutti gli alunni ed un premio alla squadra vincente.
LABORATORIO: in gita con la classe
CREIAMO UNA GUIDA TURISTICA DI CLASSE
A chi si rivolge
Bambini di 3°, 4° e 5° classe. (Coinvolgimento: insegnanti + classe).
Disciplina interessata
Geografia, Educazione alla Cittadinanza, Matematica, Tecnologia, Scienze
Argomento e abilità
L’argomento del laboratorio è l’analisi delle caratteristiche delle mappe e delle carte geografiche, la scelta di una carta geografica per orientarsi, l’uso dei punti cardinali.
Modalità di svolgimento
L’attività ha una modalità di svolgimento laboratoriale, ma può essere inserita anche nelle ore
curriculari di geografia.
Tempi
Una mattinata per l’uscita più due interventi in classe.
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LABORATORIO DI LETTURA ATTIVA
A cura di Eva Pigliapoco
Dalle indicazioni per il curriculo (2012): “Per lo sviluppo di una sicura competenza di lettura è
necessaria l’acquisizione di opportune strategie e tecniche, compresa la lettura a voce alta, la
cura dell’espressione e la costante messa in atto di operazioni cognitive per la comprensione
del testo. Saper leggere è essenziale per il reperimento delle informazioni, per ampliare le
proprie conoscenze, per ottenere risposte significative. La cura della comprensione di testi
espositivi e argomentativi, anche utilizzando il dibattito e il dialogo intorno ai testi presentati,
è esercizio di fondamentale importanza. La nascita del gusto per la lettura produce aumento
di attenzione e curiosità, sviluppa la fantasia e il piacere della ricerca in proprio, fa incontrare
i racconti e le storie di ogni civiltà e tempo, avvicina all’altro e al diverso da sé”
LA BIBLIOTECA DI CLASSE
È consigliabile allestire una mini biblioteca di classe, anche in presenza di quella scolastica,
perché il contatto, visivo e fisico, con i libri deve essere un elemento presente in un ambiente
di apprendimento significativo.
Come:
con i fondi della scuola;
con una donazione dei genitori, se sollecitati e coinvolti nel progetto;
con prestiti da parte dei bambini, che portano a scuola uno o due libri a testa;
con finanziamenti da progetti comunali, provinciali, regionale...
Dove:
in un angolo della classe, con una scaffalatura, se possibile, sennò anche su un
paio di banchi.
Cosa:
partendo dal presupposto che l’importante è iniziare l’allestimento della biblioteca
di classe con i libri che si hanno a disposizione, si consiglia comunque un aggiornamento costante mediante la consultazione di cataloghi.
Materiale utile:
un quaderno per segnare i prestiti, segnalibri, etichette adesive, schede per i lettori (di seguito), materiali di recupero per le attività di animazione, un quadernino
per ogni bambino.
Metodologia:
il prestito dei libri deve diventare una routine nella vita scolastica degli alunni,
per cui occorre prestare attenzione e dedicare tempo (1 ora ogni 15 giorni circa)
perché la scelta del libro da leggere diventi un atto importante per il bambini. Alla
consegna del libro letto, o non letto, gli alunni possono compilare una scheda nel
proprio quadernino per raccogliere le critiche sul libro. Periodicamente l’insegnante
proporrà attività di animazione della lettura, anche scegliendo tra quelle proposte.
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REALIZZARE UN SEGNALIBRO
1. Tagliare un rettangolo di cartoncino bristol (6 cm X 15 cm)
2. Personalizzare il segnalibro con un po’ di fantasia e di colori
3. Nella parte bassa del segnalibro lasciare 2 cm in bianco per scrivere il nome del lettore e
la scadenza del prestito.
IL QUADERNO DEI PRESTITI
Prendere un normale quadernone a righe: scrivere il nome di un alunno su ogni pagina. In
questo modo i bambini avranno la loro pagina personale per segnare i propri prestiti. Ogni
pagina può essere così organizzata.
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LA SCHEDA DEI LETTORI
Da fotocopiare e lasciare a disposizione degli alunni nell’angolo biblioteca
Scarica e stampa queste
schede: le trovi sul
CD NARRATIVA.LIM!
TI PRESENTO UN LIBRO
Periodicamente può essere dedicata un’ora alla presentazione dei libri. I bambini, 2 o tre al
massimo ogni volta, presentano un libro che hanno letto, dandone le informazioni di base,
come il titolo, l’autore, l’editore, il numero di pagine..., e raccontando la trama senza mai spiegare come andrà a finire. Concludono poi con il loro commento personale.
Questa attività funziona come un tam tam nella conoscenza dei libri a disposizione e di conseguenza stimola la motivazione a leggere.
Per l’insegnante è anche un’occasione per ascoltare l’esposizione orale degli alunni e guidarla
per educarli a parlare.
COSA FAREI IO AL POSTO SUO?
Una variante o un approfondimento dell’attività
precedente è quella di stimolare i bambini ad una
conversazione collettiva. Tema: cosa fareste voi
al posto del protagonista della storia appena raccontata dal vostro compagno?
I bambini vengono cioè incoraggiati a immedesimarsi in un ruolo, vengono invitati a parlare
(con l’uso del congiuntivo e del condizionale), lavorando con la fantasia.
L’insegnante distribuisce agli alunni, prima della conversazione, la schedina proposta, in modo
che ognuno possa riflettere tra sé senza condizionamenti da parte degli amici.
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LA RIVISTA DEI LIBRI DI CLASSE
L’attività consiste nel realizzare una “rivista dei libri”, in cui i bambini inseriscono liberamente
le schede di lettura, delle curiosità trovate leggendo, delle foto (del libro o di se stessi mentre
leggono), disegni da loro realizzati per raccontare la storia, ritagli di giornale con la recensione
di libri, interviste all’autore, esperienze di lettura...
Se l’attività motiva gli alunni, è possibile metterla a punto creando delle rubriche:
• È successo anche a me: racconti di esperienze personali simili a quelle descritte nei libri
letti.
• Incontri con gli autori: ricerche di informazioni sugli autori o, se possibile, interviste su
giornali o dirette.
• Immaginiamo: raccolta di immagini sul tema trattato nel libro in questione.
• Giochi e quiz: raccolta di giochi, indovinelli, anagrammi... per indovinare il titolo o l’autore
di un libro.
• I più letti: classifica dei libri preferiti dalla classe.
È l’insegnante a proporre il libro in questione per
ogni numero della rivista.
Sarà scelto tra quelli a disposizione nella biblioteca
della classe, e che avranno letto almeno due o tre
bambini, in modo che si possa formare il gruppo di
lavoro e ricerca per la rivista.
Può lavorare la classe intera in due casi:
• Il libro è stato letto da tutti;
• Il libro è stato letto dall’insegnante a voce alta
L’INSEGNANTE LEGGE A VOCE ALTA
L’insegnante offre fin dal primo giorno di scuola l’esempio dell’atteggiamento verso la lettura.
Per questo è importante dedicare quotidianamente tempo, anche breve, all’argomento libro:
l’insegnante può leggere alla classe, può suggerire libri, può ascoltare i racconti dei bambini
sui libri...
Leggere a voce alta alla classe non solo fornisce un esempio di come si legge, una sorta di
modeling, ma sviluppa la disposizione collettiva all’ascolto, il senso del ritmo della lettura, il
concetto di gratuità della lettura.
GIOCARE CON LE LETTURE
Dopo aver letto un libro alla classe, si possono proporre alcune attività ludiche per esplorare
il livello di comprensione della storia e di attenzione durante l’ascolto.
IL FILO DEL DISCORSO
Materiale occorrente: un rotolo di spago.
I bambini si siedono in cerchio. L’insegnante, al centro con il rotolo di spago in una mano,
inizia a raccontare la storia letta, in modo sintetico. Al termine della situazione iniziale, l’inse-
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gnante “passa la parola” ad un bambino, lasciandogli il capo del filo... Il bambino terrà con le
dita lo spago e intanto continuerà il racconto, finchè l’insegnante non darà la parola e lo spago ad un altro, che a sua volta continuerà la storia. Si procede così fino alla fine, e intanto si
intesserà un intreccio, un legame tra gli alunni con lo spago. I bambini dovranno stare attenti
a non lasciare mai lo spago, che rappresenta il filo del discorso.
CHI L’HA DETTO
L’insegnante prepara una lista di battute dette dai vari personaggi nel corso della storia letta.
La classe viene divisa in gruppi: ogni gruppo dovrà scrivere i personaggi che hanno le battute
che l’insegnante leggerà.
Tra una battuta e l’altra il tempo prestabilito può essere di 30-40 secondi, per lasciare ai
bambini modo di comunicare nel gruppo e scambiarsi le idee.
Al termine, si passerà al conteggio delle risposte esatte di ogni gruppo. Il premio sarà stato
concordato prima insieme.
LA COLONNA SONORA
Dopo aver letto una storia, l’insegnante invita gli alunni a cercare una colonna sonora per il
libro.
Fa emergere dai bambini stessi qual è la caratteristica principale del racconto: la paura, la
suspense, la nostalgia, la spensieratezza, la voglia di avventura...
Sulla base delle osservazioni emerse, può proporre l’ascolto di tre o quattro brani diversi (di
musica classica o leggera), e far scegliere alla classe la colonna sonora adatta.
L’associazione libro-musica può essere annotata nella rivista di classe o nei diari di lettura
individuali.
I PERSONAGGI DA SCOPRIRE
Dopo aver ascoltato la lettura di un libro, l’insegnante assegna i ruoli dei personaggi della
storia ad alcuni bambini (a rotazione per i vari libri), senza che il resto della classe conosca la
distribuzione dei ruoli. In 5 minuti circa, i bambini scelti devono scrivere ciascuno una scaletta
di tre indizi per presentarsi. Nel frattempo il resto della classe si divide in due gruppi ed elegge
un rappresentante a parlare.
A questo punto il gioco inizia: ogni personaggio, a turno, dichiara i propri indizi, uno alla volta,
dando modo ai gruppi di indovinare di chi si sta parlando.
Vince il gruppo che indovina per primo, ottenendo 3 punti se indovina al primo indizio, 2 se
indovina al secondo, 1 se indovina al terzo.
Si passa poi al secondo personaggio e così via.
L’ILLUSTRATORE
Nei libri le parole sono importanti, ma importanti sono anche le illustrazioni.
Quando si sceglie un libro, l’occhio vuole la sua parte.
L’insegnante distribuisce diversi libri tra i banchi e chiede agli alunni di sfogliarli e osservare
le immagini. Chiede loro di esprimere opinioni, di scambiarsi libri e impressioni, di commentare
le illustrazioni.
Alla fine, i bambini devono pensare e realizzare una tavola che illustri una scena, un ambiente,
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un personaggio del libro appena letto in classe, e non aperto (per non influenzare i gusti dei
bambini).
Le tavole possono essere disegnate individualmente o a coppie, a seconda delle esigenze
della classe e delle scelte dell’insegnante.
LA PUBBLICITÀ
Un libro può essere pubblicizzato in vari modi: l’insegnante stimola la classe a pensare e
realizzare una campagna pubblicitaria per il libro appena letto.
Consigli:
Cartellone pubblicitario: su un cartone bristol, incollare la fotocopia ingrandita del personaggio principale, ad esempio, o dell’ambientazione. Con il collage scrivere il titolo e pensare
ad uno slogan.
Spot televisivo: se possibile con riprese video, sennò solo simulato. I bambini devono inventare una scena umoristica, o comunque avvincente, di brevissima durata, che giochi sul titolo
del libro.
Spot radiofonico: i bambini devono scrivere, per poi leggere, la presentazione del libro, seria
e professionale, in poche righe.
I LIBRI E I FILM
Sono molti i libri, anche per ragazzi, che
sono stati trasposti in versione cinematografica. Si consiglia di leggere almeno un
libro, nell’anno, di cui si ha la versione filmica, in modo da poter attivare il confronto in
classe tra le due versioni: cartacea e filmica.
I bambini noteranno le differenze nella sceneggiatura, ma soprattutto coglieranno le
divergenze tra le immagini viste e quelle
create con la fantasia durante l’ascolto.
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COME IMPOSTARE LA DRAMMATIZZAZIONE DI UN TESTO
La drammatizzazione come tecnica didattica può farci raggiungere obiettivi altrimenti di difficile realizzazione.
Innanzitutto coinvolge direttamente il bambino in ogni fase, dalla scelta del testo da drammatizzare alla realizzazione finale dello “spettacolo”.
In secondo luogo abitua il bambino a ricercare letture piacevoli e interessanti, suscitando in
lui il “piacere di leggere”. Naturalmente è indispensabile avere un libro che offra già di per sé
letture coinvolgenti, contestualizzate con il vissuto del bambino, interessanti per il contenuto,
accessibili per la forma.
La drammatizzazione, a scuola, non va intesa come allestimento di uno “spettacolo” che richiede tempi lunghissimi di preparazione, perché, in questo caso, sarebbe controproducente,
annoierebbe il bambino e gli toglierebbe ogni interesse, non solo a partecipare, ma anche per
il testo scritto, allontanandolo dalla lettura.
La scelta migliore è quella di drammatizzare una lettura, almeno nella fase iniziale, nel giro di
una o due giornate, quindi con immediatezza e spontaneità. Abituando i bambini a lavorare in
questo modo fin dalle prime classi, si potrà giungere, nelle classi terminali del secondo ciclo,
a realizzare brevi drammatizzazioni in maniera spontanea e rispettando tutte le regole fondamentali che sono alla base dell’organizzazione di un “minispettacolo” teatrale.
Per realizzare una drammatizzazione è bene seguire delle fasi che rispettino la massima gradualità possibile.
FASE PRELIMINARE
• Si sceglie una lettura piacevole e interessante.
• Si legge in maniera approfondita la lettura, cercando di comprenderla in tutte le sue sfumature.
• Se la lettura è lunga (l’attività di drammatizzazione potrebbe essere realizzata anche utilizzando il racconto di un libro di narrativa), si selezionano i punti salienti da drammatizzare.
PRIMA FASE
• L’insegnante legge il testo scelto, curando in modo particolare “l’espressione” di ogni personaggio nei dialoghi: tono della voce, pause, ecc.
• Gli alunni leggono in maniera espressiva il testo, cercando di immedesimarsi nei personaggi.
• Si sottolineano i discorsi diretti. Il bambino comprende facilmente che le frasi inserite tra
le virgolette costituiscono l’intervento di un certo personaggio, come pure comprende senza
difficoltà qual è il personaggio che parla.
• Si passa ad esaminare quello che il brano scelto ci dice al di fuori dei dialoghi.
Prendiamo ad esempio due semplici favole di Esopo tratte dal libro “Le più belle favole”.
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LA VOLPE E IL CORVO
(Esopo)
Un corvo se ne stava appollaiato sul ramo
di un albero stringendo col becco un grosso
pezzo di formaggio.
Passava nelle vicinanze una volpe affamata e lo vide. Le venne l’acquolina in bocca è cercò il modo migliore per ingannare il corvo.
L’albero era molto alto: bisognava lavorare d’astuzia.
– Come sei bello! – cominciò la volpe furbacchiona. – E che piume meravigliose
hai!... Sono lucide e splendenti come la seta!
Il corvo ascoltava compiaciuto, muovendosi con grazia per farsi ammirare.
– L’armonia del tuo corpo è fuori dal comune!... E la tua testa è nobilissima!
Il corvo non stava più in sé dalla gioia.
– E la tua voce!... Oh, la tua voce è di sicuro più dolce di quella dell’usignolo...
Fammela ascoltare!
– Cra... Cra... Cra! – gracchiò il corvo.
E il formaggio gli cadde dal becco.
La volpe lo afferrò al volo e se lo mangiò in un boccone, lasciando il corvo vanitoso a bocca asciutta.
– Caro corvo – gli disse allontanandosi, – se tu avessi anche un po’ di cervello,
saresti sicuramente il migliore degli animali!
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LA VOLPE E LA CICOGNA
(Esopo)
Una volpe incontrò nel bosco una cicogna, e in
uno slancio di generosità, LA INVITÒ A CENA A
CASA SUA.
La cicogna era affamata e non vedeva l’ora di
assaggiare le specialità della volpe.
Arrivò l’ora della cena e venne servita una profumata ed invitante minestra.
– Buon appetito! – disse la volpe.
La minestra era stata versata in due piatti bassi
e lunghi.
La cicogna beccava, beccava, ma non riusciva a
gustare neppure un briciolo di quel cibo squisito.
La volpe rideva sotto i baffi mentre mangiava
tranquilla.
La cicogna non fece notare il suo disappunto, RINGRAZIÒ E RICAMBIÒ L’INVITO.
Il giorno dopo la volpe si presentò affamata a
casa dell’amica.
La tavola era imbandita elegantemente. Tutt’intorno si diffondeva un profumo davvero invitante.
Ma, amara sorpresa, il cibo era stato preparato
dentro due vasi molto alti, dal collo lungo e stretto.
– Buon appetito! – disse la cicogna.
La volpe provò ad infilare il muso nel vaso, provò
e riprovò, ma inutilmente.
La cicogna, invece, con il suo lungo becco mangiò entrambe le porzioni.
– Ora siamo pari! – commentò seria la cicogna.
La volpe non ebbe il coraggio di rispondere, ma
capì la lezione.
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Le due favole, apparentemente semplici, sono molto diverse per quanto riguarda una loro
utilizzazione per la drammatizzazione e presentano difficoltà crescenti.
La prima contiene molto dialogo e ciò facilita il bambino che deve immedesimarsi nei personaggi e ripetere i loro discorsi.
Inoltre la drammatizzazione avviene con un’unica scena e questo facilita il lavoro preparatorio. Ci si può dedicare, infatti, ad analizzare il testo narrativo (non dialogato) per trarne
le informazioni indispensabili per quanto riguarda i personaggi, il loro comportamento e la
scenografia.
Si può notare così che i personaggi sono due: la volpe e il corvo. Si può osservare anche
che il corvo sta appollaiato sul ramo di un albero, che stringe col becco un grosso pezzo di
formaggio, ecc. (tutto ciò serve per stabilire un minimo di scenografia da realizzare).
Si possono notare, infine, comportamenti che il piccolo attore dovrà poi trasferire sulla scena
attraverso la mimica (volpe affamata, acquolina in bocca, ecc.), o la gestualità (se ne stava
appollaiato, stringendo col becco, ecc.), o il movimento (passava, ecc.).
La seconda favola, da prendere in esame in una fase successiva del percorso didattico che
porta alla realizzazione di drammatizzazioni, presenta ulteriori difficoltà.
Innanzitutto si può notare che è necessario suddividere la favola in tre scene e questo richiede già un lavoro più approfondito.
Inoltre si può notare che, oltre agli elementi presi in esame nella prima favola, qui troviamo
dei discorsi impliciti. Non è facile per il bambino, sopratutto in un primo tempo, individuare
i discorsi impliciti e i discorsi indiretti. Ecco allora che l’intervento didattico cercherà di condurre i bambini alla individuazione di tali particolarità inserite nel racconto, a comprenderne
in maniera precisa il significato, a tradurle in discorsi diretti.
In un primo tempo ci si limiterà alla “traduzione” pura e semplice, badando al mantenimento
del significato:
la invitò a cena a casa sua = “Vuoi venire a cena a casa mia?”;
la ringraziò = “Grazie!”;
ricambiò l’invito = “Vuoi venire a cena a casa mia?”.
Dopo che il bambino avrà compreso questa trasformazione, lo si potrà invitare a “tradurre” il
discorso implicito e il discorso indiretto liberamente, ampliandolo, personalizzandolo, rendendolo sempre più piacevole, pur mantenendone il significato-base.
Ad esempio, l’espressione “la ringraziò” può essere trasformata in discorso diretto in svariati
modi: “Grazie tante. Quanto sono stata bene!”, oppure “Ti ringrazio infinitamente. Ho assaggiato la migliore minestra della mia vita. Che scorpacciata!” e così via.
In tal modo si dà il via alla invenzione di storie e, in questo caso, alla invenzione di brevi
testi da drammatizzare, stimolando il bambino alla produzione creativa che, come abbiamo
avuto occasione di evidenziare in più occasioni in questa guida, è l’obiettivo primario di tutto
il nostro insegnamento.
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SECONDA FASE
Il percorso didattico seguito nella fase preliminare e nella prima fase ci conduce in modo naturale alla stesura di un copione, alla sceneggiatura vera e propria, anche se articolata in modo
semplice e facilmente realizzabile.
Il problema dell’assegnazione delle parti va risolto con l’intervento dell’insegnante, che deve
evitare che il protagonista e gli altri personaggi principali vengano scelti sempre dagli alunni
più pronti, mettendo così costantemente in secondo piano gli alunni che non sempre si fanno
avanti, che restano più timidi.
Allo spettacolo da realizzare possono essere abbinate delle musiche adatte. Tale attività, come
illustrato in altra parte di questa guida, può essere realizzata in collegamento con l’insegnante
di musica.
I costumi e in genere tutta la scenografia è bene che siano simbolici, sia per un motivo pratico
abbastanza evidente, cioè per evitare che ci siano inutili perdite di tempo, che si attui un’attività che può diventare costosa, che si travalichi da quello che è soltanto un impegno didattico
con propri obiettivi; sia perché in questo modo il bambino é portato a sviluppare notevolmente
le sue capacità logiche e a mettere in pratica le sue possibilità creative.
Uno schema semplice e facilmente realizzabile per “costruire” una sceneggiatura è il seguente:
Sul CD NARRATIVA.LIM!
trovi il fac-simile per impostare
la tua drammatizzazione
SCENA 1°
PERSONAGGI
Volpe
Cicogna
INTERPRETI
Lucia
Simonetta
SCENOGRAFIA (AMBIENTAZIONE)
Bosco(tre alberi rappresentati da bambini
- ognuno tiene in mano un rametto
di albero con foglie )
Uccelli (sono rappresentati da tre bambini - ognuno sta con le braccia allargate simulando
il volo e si nasconde dietro un albero)
COSTUMI
Volpe (un righello tenuto con una
mano rappresenta la coda)
Cicogna (un righello tenuto davanti alla
bocca rappresenta il becco)
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PERSONAGGI
DIALOGHI
Cicogna
(entra)
– Com’è bello il bosco, oggi!
C’è un aria fresca... e un profumo di
terra umida che è una delizia.
Voglio respirare a pieni polmoni l’ossigeno puro che c’è qui.
(Respira più volte profondamente).
Mi sta venendo un appetito che...
Volpe
(entra)
Cicogna
– Guarda chi si vede! La mia amica
cicogna!
– Buongiorno, cara volpe. Da quanto
tempo non ci vediamo!
– Come stai?
– Io bene. E tu?
– Bene anch’io. Qui, poi, con questa
pace, come si fa a non star bene?
– E aria pura! Dicevo fra me che mi
sta venendo un appetito che...
– Anche a me. Senti, vuoi venire
a cena a casa mia, così scambiamo
quattro chiacchere?
– Volentieri. Quando?
– Stasera.
– Va bene. Stasera sarò da te.
– Va bene. Arrivederci.
– Arrivederci.
Volpe
Cicogna
Volpe
Cicogna
Volpe
Cicogna
Volpe
Cicogna
Volpe
Cicogna
(escono)
RUMORI E SUONI
MUSICA
DURATA
Inizia
5”
Leggero fruscio
delle foglie mosse
dal vento
7”
Fruscio + cinguettio
degli uccelli
7”
Fruscio + cinguettio
Riprende
Fruscio + cinguettio
5”
Conclude
5”
125
I Percorsi Lettura che proponiamo rientrano in un progetto di PROMOZIONE ALLA
LETTURA che serve a consolidare abitudini o a far scoprire il piacere di leggere. La collana
potrà così essere usata secondo le varie esigenze e tutte le richieste.
Titolo
Classe
ALIMENTAZIONE
Titolo
Classe
Giò Duepiedi
2-3
2-3
Le scorpacciate di Gelsomina
1
I rapatori di teste
La Fattoria di Prato Fiorito
1
L’orripilante Mostro
2
AMBIENTE
La Maestra Tiramisù
3
Guerra ai rifiuti
1
Sette note per un mistero
3
Alla ricerca dei colori perduti
2
Un safari emozionante
3
Il paese del pesce felice
2-3
Il gallo che amava la luna
2
Un safari emozionante
2-3
La botticella perduta
2
Non arrenderti, Fortuna!
2-3
La Banda dei Bix
Il veliero di Capitano Strong
4-5
Il mistero della pietra nera
4
Sos Mare
4-5
Il mistero dei Roccamanero
4
4-5
AMICIZIA
AVVENTURA
Ludovica e Taro
1
L’urlo
Giulietta, streghetta perfetta
1
Il veliero di Capitano Strong
4-5
Sos Mare
4-5
I rapatori di teste
2-3
La botticella perduta
2
Tonto e Bla Bla
2-3
L’altalena della felicità
5
La Casa di Nonna Italia
5
Sotto lo stesso sole
4-5
Un amico venuto dal mare
La banda dei Bix
5
4-5
ANIMALI
BULLISMO
La classe terribile
5
Nina e la capanna del cuore
5
CLASSICI
Il Principe Felice e altri racconti
Il giornalino di Gian Burrasca
4
3-4-5
Cuore
4-5
Pinocchio
2-3
Lucillo, cane tranquillo
1
Alice nel Paese delle Meraviglie
4-5
Ludovica e Taro
1
Piccole donne
4-5
Guerra ai rifiuti
1
Il Mago di Oz
3
Bob, cagnolino curioso
1
Le più belle favole
2-3
Rampichina e la voglia di volare
1
L’Eneide
4-5
Che animali strampalati!
1-2
La Guerra di Troia
4-5
La Fattoria di Prato Fiorito
1-2
L’Odissea
4-5
Nel Mondo Rotondo
1-2
CITTADINANZA ATTIVA
Un safari emozionante
3
L’Eco delle battaglie
5
Il gallo che amava la luna
2
È stato il silenzio
5
La botticella perduta
2
Il tesoro dell’Unità
5
La Casa di Nonna Italia
5
Non arrenderti, Fortuna!
2-3
Non arrenderti, Fortuna!
2-3
Tonto e Bla Bla
2-3
DIVERTIMENTO
Il fantasma dispettoso
1
Avventure a scuola
1
4
Vacanze pazze
1
Avventure a scuola
1
L’orripilante Mostro
Trinciasucchiapelo
2
Il Pianeta della Felicità
1
Un pirata in soffitta
2-3
La Banda dei Bix
4-5
ARCHEOLOGIA
Il mistero della pietra nera
AVVENTURA
126
4
Titolo
Classe
Titolo
Classe
DIVERSITÀ
GEOGRAFIA
Caterina e i folletti scolastici
3
Telefonino, non friggermi la zucca!
3
Giò Duepiedi
Tutti i titoli della collana
“A spasso con la geografia”
GIALLO E MISTERO
2-3
I rapatori di teste
3
Il gallo che amava la luna
2
Tonto e Bla Bla
2
FAMIGLIA
Supermami
1
È gelosia, piccolo Tobia!
1
Il Natale degli Gnomi
2
L’altalena della felicità
5
È stato il silenzio
5
Il filo che ci unisce
5
La Banda dei Bix
Sette note per un mistero
Il paese del pesce felice
5
Pinocchio
2-3
Piccole donne
4-5
FANTASIA
L’alfabeto incantato
1
Il fantasma dispettoso
1
Il Pianeta della Felicità
1
Il bosco delle lettere
3
Telefonino, non friggermi la zucca!
3
L’orripilante Mostro
2
La Maestra Tiramisù
3
Un pirata in soffitta
2-3
Alla ricerca dei colori perduti
2-3
Il Natale degli Gnomi
Caccia al virus
2-3
4
Il veliero di Capitano Strong
4-5
Pinocchio
2-3
Alice nel Paese delle Meraviglie
4-5
Il Mago di Oz
3
Le più belle favole
2-3
Caccia al virus
4
Il mistero dei Roccamanero
4
L’urlo
4
Sos Mare
Il bosco delle lettere
1-2
Il Natale degli Gnomi
2-3
Il Principe Felice e altri racconti
4-5
MUSICA
Il bosco delle lettere
1-2
Sette note per un mistero
4
Pinocchio
2-3
Le più belle favole
2-3
FILASTROCCHE
Supermami
1
L’alfabeto incantato
1
Il bosco delle lettere
1-2
3
MULTICULTURALISMO
Sotto lo stesso sole
4-5
Pepi il vagabondo
4-5
Un amico venuto dal mare
5
Il filo che ci unisce
5
Nina e la capanna del cuore
5
NATALE
Il Natale degli Gnomi
2-3
RACCONTI BREVI
Supermami
1
Che animali strampalati!
1-2
La Fattoria di Prato Fiorito
1-2
Nel Mondo Rotondo
1-2
Il bosco delle lettere
1-2
SCUOLA
Ed ora… a scuola!
1
Avventure a scuola
1
Caterina e i folletti scolastici
2-3
La Maestra Tiramisù
2-3
Un amico venuto dal mare
5
La classe terribile
5
Nina e la capanna del cuore
5
Il giornalino di Gian Burrasca
FIABE E FAVOLE
2-3
4
1-2
Caterina e i folletti scolastici
3
Il mistero della pietra nera
4-5
Nina e la capanna del cuore
3-4-5
Cuore
3-4-5
4-5
STORIA
L’eco delle battaglie
5
È stato il silenzio
5
Il tesoro dell’Unità
5
La Casa di Nonna Italia
5
Cuore
5
Tutti i titoli della collana “I Grandi della Storia”
3-4-5
Tutti i titoli della collana “Un tuffo nella storia”
3-4-5
127
NARRATIVA.LIM
Un Cdrom di approfondimenti e contenuti multimediali su tanti libri del catalogo il Mulino a Vento.
• Schede di comprensione del testo in formato PDF da stampare e distribuire alla classe
• Quiz di ripasso interattivi compatibili con la LIM
• Laboratori di animazione e copioni per drammatizzazione
I titoli proposti nel Cdrom sono i seguenti:
SERIE GIALLA
Supermami
È gelosia, piccolo Tobia!
Lucillo, cane tranquillo
SERIE ROSSA
La Maestra Tiramisù
Telefonino, non friggermi la zucca!
Giò Duepiedi
Il gallo che amava la luna
La botticella perduta
Alla ricerca dei colori perduti
Sette note per un mistero
Caterina e i folletti scolastici
Il Natale degli Gnomi
L’orripilante Mostro Trinciasucchiapelo
I rapatori di teste
Il paese del pesce felice
Il fantasma dell’osservatorio
SERIE BLU
La Banda dei Bix
Il veliero di Capitano Strong
Il mistero della pietra nera
Nina e la capanna del cuore
È stato il silenzio
La Casa di Nonna Italia
Un amico venuto dal mare
Il filo che ci unisce
Il tesoro dell’Unità
Sotto lo stesso sole
S.O.S. mare
Pepi il vagabondo
L’altalena della felicità
128
I CLASSICI
Cuore
Piccole donne
Pinocchio
Le più belle favole
I GRANDI DELLA STORIA
Alessandro Magno
Cleopatra
Ottaviano Augusto
Qin Shi Huang
Annibale
UN TUFFO NELLA STORIA
Testa dura ma... geniale
Il profumo della porpora
Il segreto dei vasi neri
In marcia tra i ghiacci
Gli scribi reali
La guerra di Troia
La lupa e l’aquila
L’Eneide
Tre cuccioli imperiali
L’Odissea
La Preistoria
Le civiltà dei fiumi e del mare
L’antica Roma
A SPASSO CON LA GEOGRAFIA
Tra i monti e le colline
Tra i fiumi e i laghi
Tra i monumenti d’Italia
Tra le bellezze naturali
E IN PIÙ:
Schede utili per una biblioteca
di classe in formato Word
Scheda per drammatizzazione
in formato Word
DAI, LEGGIAMO !
I cataloghi di narrativa del Gruppo Editoriale Raffaello offrono oltre cento titoli, con letture di
qualità e spunti di riflessione utili alla crescita del bambino. In questa guida troverete una serie di
proposte operative su alcuni titoli del nostro catalogo di narrativa per la scuola primaria.
Nel CDrom allegato, inoltre, troverete una serie di schede multimediali dedicate a oltre 50 titoli.
SERIE GIALLA - dai 6 anni
SERIE ROSSA - dai 7 anni
SERIE BLU - dai 9 anni
I CLASSICI - dai 7 anni
I GRANDI DELLA STORIA - dagli 8 anni
UN TUFFO NELLA STORIA - dagli 8 anni
A SPASSO CON LA GEOGRAFIA - dagli 8 anni
(pp.
(pp.
(pp.
(pp.
(pp.
(pp.
(pp.
12-29)
30-59)
60-87)
88-95)
96-105)
106-109)
110-113)
In appendice:
• LABORATORIO DI LETTURA ATTIVA
• LABORATORIO DI DRAMMATIZZAZIONE
• PERCORSI DI LETTURA
(pp. 114-119)
(pp. 120-125)
(pp. 126-127)
VIAGGIO NEL LIBRO CON L’AUTORE
Gli autori del catalogo Il Mulino a Vento e Raffaello Ragazzi sono disponibili ad effettuare
incontri con le classi nell’ambito del progetto lettura, organizzate da scuole, librerie o altre
istituzioni.
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autori disponibili
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PROPOSTE DI NAR
2014
I S B N 978-88-472-2076-8
9
788847 220768
... un impegno per la scuola
IL MULINO
A VENTO