DAI, ! O M A I G LEG NUOVA EDIZIONE PROGETTI DIDATTICI LABORATORI ATTIVI www.ilmulinoavento.it • [email protected] www.grupporaffaello.it Con CDrom “NARRATIVA.LIM” Concessionario di zona: A I R A M I R P A L O U C S A L R E P A V I T A R PROPOSTE DI NAR 2014 I S B N 978-88-472-2076-8 9 788847 220768 ... un impegno per la scuola IL MULINO A VENTO DAI, LEGGIAMO ! I cataloghi di narrativa del Gruppo Editoriale Raffaello offrono oltre cento titoli, con letture di qualità e spunti di riflessione utili alla crescita del bambino. In questa guida troverete una serie di proposte operative su alcuni titoli del nostro catalogo di narrativa per la scuola primaria. Nel CDrom allegato, inoltre, troverete una serie di schede multimediali dedicate a oltre 50 titoli. SERIE GIALLA - dai 6 anni SERIE ROSSA - dai 7 anni SERIE BLU - dai 9 anni I CLASSICI - dai 7 anni I GRANDI DELLA STORIA - dagli 8 anni UN TUFFO NELLA STORIA - dagli 8 anni A SPASSO CON LA GEOGRAFIA - dagli 8 anni (pp. (pp. (pp. (pp. (pp. (pp. (pp. 12-29) 30-59) 60-87) 88-95) 96-105) 106-109) 110-113) In appendice: • LABORATORIO DI LETTURA ATTIVA • LABORATORIO DI DRAMMATIZZAZIONE • PERCORSI DI LETTURA (pp. 114-119) (pp. 120-125) (pp. 126-127) VIAGGIO NEL LIBRO CON L’AUTORE Gli autori del catalogo Il Mulino a Vento e Raffaello Ragazzi sono disponibili ad effettuare incontri con le classi nell’ambito del progetto lettura, organizzate da scuole, librerie o altre istituzioni. PER CONSULTARE LA LISTA COMPLETA E LA DISPONIBILITÀ DEGLI AUTORI: www.ilmulinoavento.it iniziative incontri con l’autore ORGANIZZA UN INCONTRO CON NOI! Contatti: Tel. 071-7498536 Fax 071-7498564 [email protected] Visita il sito www.ilmulinoavento.it Scarica sul sito il catalogo in formato PDF • • • • Scopri tutti i titoli e le nostre iniziative Leggi un estratto dei libri Utilizza i nostri progetti didattici Scarica il materiale di approfondimento autori disponibili Inoltre, iscriviti al sito il nuovo portale online della Raffaello Editrice: • collegati al sito www.raffaellodigitale.it • registrati per visionare e scaricare i contenuti didattici • clicca sulla sezione Narrativa Per maggiori informazioni, contattaci all’indirizzo [email protected] INTRODUZIONE IL PIACERE DELLA LETTURA Introduzione di Paola Valente Il valore di un progetto didattico di lettura Il linguaggio è la facoltà dell’uomo che permette di organizzare la realtà creando fra le cose i collegamenti fattuali che la definiscono. Di conseguenza, tanto più l’apprendimento della lingua è articolato e approfondito, tanto più il mondo si apre alla conoscenza e alla comprensione. Il bambino conosce per mezzo della lingua, denominando non solo le cose ma anche e soprattutto le azioni e i sentimenti. A partire dal linguaggio familiare, fino a quello sociale e scolastico, egli costruisce il proprio mondo e lo vive. L’apprendimento linguistico (e non solo) ha come presupposto l’affettività. Il bambino impara quasi sempre a pronunciare prima di tutto il nome della madre, poi quello delle altre persone care, a esprimere desideri e disagi, stupore e meraviglia, amore e rifiuto. Più questo apprendimento è motivato affettivamente, più risulta efficace. La parola, appresa per mezzo di un’esperienza viva e affettivamente forte, acquista significato, è ricordata e usata ancora. Al contrario, un termine non esperito, ma semplicemente definito, per esempio da una ricerca sul vocabolario o dall’insegnante, è facilmente dimenticato dal bambino. L’arricchimento lessicale avviene quindi per mezzo dell’affettività e del collegamento con l’esperienza. La lettura assume, di conseguenza, un’importanza fondamentale per lo sviluppo armonico della persona. Perché leggere? Fin da piccolissimo, il bambino ama ascoltare la lettura di fiabe prima di andare a letto. Il sonno è anche il momento difficile del distacco dai genitori. La lettura crea e rafforza il legame parentale, rassicura e rilassa, rende il distacco più dolce. Nello stesso tempo nutre la mente e lo spirito del bambino favorendone le capacità immaginative. La lettura dell’insegnante a scuola assume la medesima funzione: introduce in modo piacevole e produttivo la giornata scolastica, crea un rapporto affettivo, arricchisce l’immaginazione, il lessico e l’articolazione in generale della lingua, permettendo anche di introdurre, con gli opportuni accorgimenti, linguaggi specifici, generi e argomenti di riflessione. Il bambino dimostra un piacere innato nell’affabulazione, sia quando parla che quando ascolta. Nessuna immaginazione può nutrirsi solo di se stessa, per cui egli chiede storie e racconti, chiede quelle prime immagini da cui, in seguito, decostruendole e ricostruendole, ne formerà altre più adatte al proprio pensiero. Dopo aver imparato a leggere da solo, il bambino ricerca nei caratteri stampati la magia dei racconti ascoltati dalla viva voce dei genitori e degli insegnanti. Qui inizia l’arduo compito di scegliere, per lui e con lui, quei testi che lo avvicinino e lo avvincano alla lettura come pratica che lo accompagni per tutta la vita. 1 Quando leggere? La lettura richiede una pratica quotidiana come tutte le buone abitudini. Ogni sera i genitori leggeranno una storia ai figli, ogni giorno l’insegnante a scuola leggerà alcune pagine di un libro. Un racconto concluderà la giornata, un racconto la inizierà, in una comunione d’intenti fra scuola e famiglia che devono sempre collaborare. Gli insegnanti si dovrebbero accordare per non interrompere mai il filo d’oro della lettura: il libro, con il suo segnalibro a mostrare i progressi, è sopra alla cattedra e ogni maestro, che entra in classe alla prima ora, inizia la giornata leggendo. Che insegni italiano, matematica, inglese o religione, egli sa che i minuti dedicati a donare una storia ai suoi allievi non sono mai tempo perso. Non è tempo perso neppure quello che il bambino dedica a leggere per conto proprio. Se a scuola esiste un locale per la biblioteca, è importante che possa accedervi regolarmente almeno una volta alla settimana altrimenti può essere ricavato un angolo per la lettura in uno spazio dell’aula. Il bambino che ha concluso un compito e non sa che cosa fare avrà così la possibilità di scegliere un libro o una rivista, di sfogliarli e di portarseli a casa per continuare la lettura. In altre parole, la pratica della lettura dovrebbe essere regolare e condivisa. Bisogna sfatare il mito del topo di biblioteca, chiuso nelle sue storie e avulso dalla realtà: chi legge condivide. Condivide l’insegnante che racconta i suoi libri preferiti agli alunni, condividono i bambini che si scambiano storie e libri interpretando nel gioco i racconti letti. La lettura è un’alta esercitazione sociale. I genitori e gli insegnanti che leggono ad alta voce per i bambini fanno anche un regalo a se stessi. 2 Come scegliere i libri I bambini sono influenzabili molto facilmente. È semplice invogliarli all’acquisto di un libro puntando sulla confezione ovvero sulla copertina e sul titolo. Gli insegnanti e i genitori, rassicurati dall’interesse che i piccoli dimostrano, non sempre conoscono il contenuto dei testi. Dovrebbero perciò dedicare un po’ del loro tempo prezioso alla lettura dei libri in uso ai loro allievi e figli, così come esercitano il dovuto controllo sulle trasmissioni televisive o sull’accesso a internet. Si tratta di un esercizio non censorio, ma di consapevolezza, per esser in grado di discutere con i bambini, aiutarli a sviluppare uno spirito critico, per consigliarli nelle loro scelte o meglio per farle insieme a loro con quello spirito di condivisione cui si accennava sopra. I bambini hanno fame di storie, di narrazioni avvincenti che suscitino emozioni e permettano quell’esaltante processo di identificazione con l’eroe che corrisponde alla scoperta di mondi nuovi e che agisce in modo formativo su personalità in definizione. Quando sono piccoli, essi preferiscono i racconti fantastici, magici, mentre crescendo si avvicinano sempre di più alla realtà e ricercano nei libri le tematiche quotidiane trasfigurate nella bellezza del testo. Si possono definire alcune delle “categorie” che dovrebbero essere presenti nei libri per l’infanzia: • Il magico e il miracoloso: il forte senso di giustizia dei bambini li conduce a sperare nell’intervento prodigioso di un essere dotato di magia che appiani le situazioni di crisi. Essi amano le storie dove le leggi implacabili della fisica sono annullate. Lo stupore che il bambino prova di fronte al mondo (e che l’adulto cerca invano di ritrovare) lo apre a possibilità meravigliose. Come diceva Gianni Rodari ne “La grammatica della fantasia” l’immaginazione non è una qualche facoltà separata dalla mente: è la mente stessa nelle sua interezza. • L’animalesco: c’è una forte affinità fra il bambino e il cucciolo: tutti e due cercano protezione, tutti e due devono conoscere il mondo. Nelle storie dove gli animali sono protagonisti è più semplice il processo di identificazione con i personaggi, specialmente quando i bambini sono in età prescolare oppure nel primo ciclo scolastico. La naturale simpatia che il bambino prova verso gli animali si trasforma, a mano a mano che cresce, in curiosità scientifica. • Il minuscolo: i bambini sono attirati da tutto ciò che è piccino e per noi invisibile: insetti, sassolini, un fiorellino che sbuca dalla fessura di un muro. In questi tempi, essi non hanno molte opportunità di osservare le piccole cose perché si spostano perlopiù nelle automobili dei genitori e non tutti possono giocare spesso all’aperto. Il loro tempo è occupato dalla scuola e poi da lezioni varie, da quelle sportive a quelle di musica. Un racconto può sopperire in parte alla naturale 3 inclinazione di osservare le cose piccolissime, di vederle vivere, di sentirle parlare, di immaginare un brulichio di vita in ogni piccolo spazio. • Il pauroso: i bambini adorano la paura, specialmente quando si sentono protetti e cercano storie che li facciano rabbrividire, racconti di mostri, streghe, maghi, orchi con un lieto fine. Le paure inventate li aiutano ad affrontare e a sconfiggere quelle reali, a comprenderne la natura irrazionale. La storia paurosa provoca in loro un brivido di piacere, nello stesso tempo li rassicura con il lieto fine. • L’avventuroso: il bambino vuole scoprire il mondo. Il racconto di avventura appaga il suo desiderio di conoscenza. Le difficoltà e i pericoli che si affrontano in questo percorso lo aiutano a crescere e a compiere le scelte migliori. La vita è metaforicamente un viaggio pieno di incognite e quasi sempre un libro di avventura lo ricalca. • Il comico, l’iperbolico: a chi non piace ridere? Una battuta geniale può risolvere una situazione apparentemente senza via d’uscita. Il bambino ama le storie divertenti che suscitano il riso e l’allegria. Dapprima egli si diverte con immagini semplici ed esplicite, poi inizia a cogliere l’umorismo più sottile, l’ironia e così la sua intelligenza si affina. • L’animistico: quando gioca, il bambino trasforma una scopa in un cavallo, un cucchiaio in un guerriero, un fiore in una fata. Tutte le cose per lui hanno un’anima, sono vive, specialmente nella prima infanzia. Egli legge volentieri storie dove gli oggetti parlano e provano sentimenti, dove tutto il mondo comunica e sente. Una macchia sul muro ha una sua personalità, un albero ha una propria voce. È un altro modo di conoscere. • L’accovacciato: il gioco del nascondino è eterno, durerà finché al mondo ci saranno bambini. Nascondersi, mimetizzarsi, accovacciarsi: è una delle loro attività preferite. Infilarsi sotto le coperte, costruirsi una casa sotto un tavolo, ripararsi in una tana: tutto ciò ricorda la protezione del ventre materno, la sicurezza. È il lumicino acceso nella casetta del bosco oscuro, la stanza segreta, il buco nel tronco di un albero, è tutto ciò che avvolge e rassicura. In conclusione, si può aggiungere che le storie più amate dai bambini, quelle che non tramontano mai e che rappresentano i classici della letteratura per l’infanzia, contengono quasi tutte queste categorie. Un esempio per tutti è rappresentato da Pinocchio. 4 La lettura a scuola L’insegnante che legge agli allievi fa loro un grande regalo. Come ogni dono, la lettura dovrebbe essere gratuita. Non si dovrebbe chiedere nulla in cambio di essa: riassunti, approfondimenti dei testi, discussioni, cartelloni. Ciò riguarda solo l’apprendimento linguistico e richiede la sua programmazione. Ciò non toglie che il maestro abbia ben presente l’alto valore educativo del leggere e la trasversalità di tale competenza. Inoltre deve esercitare il dovuto controllo affinché l’allievo legga in modo corretto e costante comprendendo i testi e sviluppando uno spirito critico. Non è semplice conciliare la lettura finalizzata all’apprendimento con quella libera e piacevole, ma ciò diviene più facile se quest’ultima è considerata indispensabile alla maturazione dell’alunno e non un mero esercizio ricreativo. Bisogna entrare nell’ordine delle idee che leggere ai bambini un racconto in modo espressivo, ricavare nel tempo-scuola dei momenti di lettura individuale silenziosa, approntare una biblioteca di classe o, meglio ancora di plesso, danno dei risultati nell’apprendimento misurabili forse in tempi più lunghi della normale valutazione ma molto più efficaci. La lettura espressiva ad alta voce e drammatizzata permette di capire un testo tanto quanto e forse più delle domande scritte di comprensione, affina il linguaggio, lo arricchisce e lo rende più preciso ed efficace. Comporta infatti quell’affettività indispensabile all’apprendimento profondo. Un libro scolastico può offrire una bella storia e un approfondimento non invasivo, non obbligatorio, che appaghi, con delle schede discrete, poste alla fine del libro, quelle curiosità che il racconto ha suscitato. Sarà la sensibilità dell’insegnante a farne un uso interessante e giocoso, dove al centro restino sempre e comunque gli interessi del bambino. E da questi interessi, più che da un programma precostituito, dovrebbero scaturire le tematiche che l’insegnante ricerca nei libri da proporre. 5 Quando il bambino non legge Il bambino che non legge ha le sue valide ragioni per non farlo: • La fatica è di molto superiore al piacere: è necessario capire se l’allievo ha appreso in modo sicuro la lettura e se il suo lessico è adeguato ai testi proposti. In alcuni casi è necessario uno screening per valutare se non sussistano problemi di dislessia. • Non c’è abitudine alla lettura: se il bambino non ha avuto la possibilità fin da quando era molto piccolo a maneggiare libri, a possederli, a sfogliarli, se in famiglia i genitori non lo incuriosiscono con l’esempio, egli è un passo indietro rispetto agli altri. In questo caso la scuola deve costruire per lui l’opportunità che ha perduto, assumendo quella “funzione termostatica” di cui parlava il pedagogista Neil Postman: la scuola non ha la funzione di una baby sitter, ma è il filtro tra l’inondazione dei mass media e la società, dando dei parametri interpretativi e cognitivi per comprendere e se necessario difendersi. In altre parole, dove viene offerta troppa televisione e troppo internet, la scuola offrirà più lettura e approfondimento. • Non c’è tempo per leggere: questa è una scusa evidente: riconoscendo il fondamento formativo della lettura, essendo consapevoli di quanto sia indispensabile, il tempo viene da sé. Come troviamo il tempo per curare e nutrire il nostro corpo, tanto più troveremo quello per curare e nutrire la nostra mente e specialmente quella dei nostri figli. N oo O oo No ooOOOOO oOOO oo oo !! ! OoooOOOoooo O !!! o O OO O O o O o O o ooo Noo OOOO o!!! o OO 6 Alcune strategie Se si desidera che il bambino ami la lettura o un determinato libro, non bisogna imporlo. Egli evita con tutte le sue forze ciò che l’adulto considera un dovere o una medicina, non perché sia privo di etica o di volontà, ma in quanto non comprende le ragioni dei grandi. Se leggere è faticoso, se la medicina è amara tanto più sarà odiata se inghiottita a forza, è necessario perciò aggirare l’ostacolo e usare lo zucchero. • Leggere ad alta voce i libri preferiti: il bambino va a cercare i libri letti dall’insegnante per rileggerli ancora e ritrovare il piacere che ha provato ascoltando. • Raccontare i libri preferiti: l’insegnante racconta un libro che ha amato molto da piccolo. Lo rende familiare al bambino, lo rende amabile perché egli vuol bene al suo allievo. Se lo ritrova nella biblioteca della scuola, non mancherà di leggerlo. • Leggere ad alta voce un libro solo a metà: se il bambino è incuriosito e vuole conoscere il seguito, va subito a cercarlo per leggerlo fino in fondo. • Favorire lo scambio: i bambini portano a scuola i libri che hanno letto a casa, li presentano e li consigliano ai compagni, li lasciano a disposizione della biblioteca di classe. • Non giudicare: un bambino deve poter scegliere secondo i propri parametri. È deleterio dirgli che il suo libro è per bambini piccoli, è troppo breve, non è educativo. Quando l’abitudine alla lettura è consolidata, allora possono essere introdotte nuove e più impegnative proposte con il dovuto rispetto alla libertà personale. • Dare l’esempio: il bambino apprende anche per imitazione. Se ama il suo insegnante, se si fida di lui, lo imita anche nella lettura per dimostragli il suo affetto e ottenere la sua approvazione. • Costruire libri: un laboratorio di scrittura e di costruzione di libri permette al bambino di conoscerli, di comprendere come nascono, di superare la paura del leggere. • La settimana del libro: potrebbero essere anche due o tre giorni durante l’anno scolastico durante i quali lo zaino contiene solo libri e tutta la classe (magari tutta la scuola) con il supporto delle famiglie svolge attività di lettura, di scambio e di laboratorio. I genitori possono entrare in classe per leggere ad alta voce e, se possibile, si incontrano gli scrittori. Può anche essere approntata una mostra di libri a tema, programmata una visita nella biblioteca di quartiere e in una libreria e rappresentata la drammatizzazione di un testo. 7 La biblioteca scolastica Posta in un locale ampio e luminoso, deve poter contenere una classe di venticinque allievi. È arredata con scaffali aperti, dei tavoli per le ricerche e offre una zona in cui leggere nella posizione preferita. Se non è possibile avere dei divanetti o alcune poltroncine, sono sufficienti delle coperte da stendere per terra e da riporre dopo l’uso. La biblioteca è aggiornata ogni anno scolastico con l’acquisto di nuovi libri e con quei volumi che i bambini hanno già letto a casa e che desiderano regalare alla scuola. In un angolo si può posizionare un computer con la classificazione e le schede dei vari testi. In un altro angolo c’è un cestone con riviste e giornaletti che rappresentano un ponte sicuro verso la lettura dei libri veri e propri. I libri sono ricoperti con cellofan trasparente e classificati. Ci sono molti sistemi di classificazione che vanno dai simboli ai colori, ma sarebbe opportuno usare la classificazione decimale Dewey in modo che divenga presto familiare ai bambini che la ritroveranno nelle biblioteche. La biblioteca cresce un po’ alla volta, si rinnova offrendo novità, ma anche conservando, per quanto è possibile, alcuni libri del passato. I criteri per l’acquisto dei libri possono essere questi: - Libri con solo immagini e con poche parole. - Libri di fiabe e di racconti per allievi di prima e di seconda. - Libri per conoscere (varie tematiche: i cinque sensi, gli animali, il ciclo dell’acqua, il tempo...) - Libri di narrativa per allievi di terza, quarta e quinta, fra cui i classici principali o una buona riduzione e le novità. - Libri di narrativa che affrontano determinate tematiche. - Libri riguardanti le varie discipline scolastiche: storia, geografia, scienze, arte e immagine, musica e altre. - Dizionari. - Libri costruiti dai bambini. Nota bene: i libri di didattica stanno in un luogo a parte denominato “biblioteca magistrale” e non c’entrano con la biblioteca degli allievi. 8 In classe Oltre alla lettura programmata come momento quotidiano o settimanale, esistono altre occasioni in cui un libro diventa un compagno importante. • Quando un alunno ha completato un lavoro, ha il suo libro sotto il banco da leggere in silenzio finché tutti hanno finito. In questo modo, oltre a occupare bene il tempo, si evitano il disturbo e la noia. • Quando piove e non si può fare ricreazione fuori, un libro è un amico prezioso per rilassarsi e divertirsi. • Quando l’insegnante è assente e si va in un’altra classe, si può leggere il proprio libro e il tempo passa in un baleno. • Quando si è appena conclusa un’attività impegnativa e stancante, un libro permette di riposare il corpo e il cervello. • Anche in un’aula poco capiente è possibile strutturare un angolo per la lettura con uno scaffale e alcuni libri scelti in biblioteca e cambiati regolarmente. Si consiglia infine: • Di approntare una scheda di semplice e veloce compilazione, strutturata secondo l’età, per ogni libro letto. In questo modo i bambini possono esprimere la loro opinione e leggere quella dei compagni. Nello stesso tempo, l’insegnante si rende conto dei libri letti dai bambini e della loro comprensione. La scheda può anche essere inserita nel computer o messa in rete sul sito della scuola. • Di presentare durante l’anno scolastico tutti i libri della biblioteca, togliendoli un po’ alla volta dagli scaffali secondo le tematiche e spargendoli sui tavoli a disposizione dei bambini. • Di insegnare ai bambini come ricoprire e classificare i libri, rendendoli così protagonisti della costruzione della loro biblioteca. • Di permettere ai bambini l’accesso senza limiti ai libri per toccarli, sfogliarli, annusarli, criticarli, scartarli, consigliarli, parlarne. • Di insegnare a riporre con cura i libri perché la biblioteca è un bene prezioso che appartiene a tutti. Paola Valente Insegnante di scuola primaria e scrittrice di narrativa per l’infanzia 9 INDICE INDICE DI CONSULTAZIONE La Casa Editrice Raffaello ha dimostrato negli anni una grande attenzione al mondo dei bambini e dei ragazzi pubblicando libri “mediatori” della loro crescita affettiva, cognitiva, culturale ed etico-sociale. La collana “Il Mulino a Vento”, destinata agli alunni della scuola primaria, propone un percorso di letture altamente formative sia per le tematiche trattate sia per le proposte di lavoro e di gioco destinate ai ragazzi. Per permettere una migliore fruizione del presente volume, abbiamo suddiviso le proposte di lavoro per fasce di età e per tematiche. Ogni progetto didattico indica un testo di riferimento, tratto dal nostro catalogo. Serie gialla (consigliati per la classe 1°) • Il bambino e le emozioni: Supermami, È gelosia, piccolo Tobia! • Parole e fantasia: L’alfabeto incantato • Noi e gli animali: Che animali strampalati!, Lucillo, cane tranquillo • Educazione ambientale: Guerra ai rifiuti Serie rossa (consigliati per la classe 2°/3°) • Indicazioni didattico-editoriali • Riflessione linguistica: Il bosco delle lettere • Socialità e diversità: Caterina e i folletti scolastici, Giò Duepiedi •L a narrazione e i valori: Telefonino, non friggermi la zucca!, Il Mostro Trinciasucchiapelo, La Maestra Tiramisù, Il gallo che amava la luna • La musica e il racconto: Sette note per un mistero • Educazione ambientale: Alla ricerca dei colori perduti • Il Natale e le fiabe: Il Natale degli Gnomi Serie blu (consigliati per la classe 4°/5°) • La famiglia: Il filo che ci unisce, L’altalena della felicità • La scuola e il bullismo: Nina e la capanna del cuore • Multiculturalismo: Un amico venuto dal mare •C ittadinanza attiva: L’eco delle battaglie, Il tesoro dell’Unità, È stato il silenzio, La Casa di Nonna Italia, • Il racconto d’avventura: Il veliero di Capitano Strong • Educazione ambientale: S.O.S mare 10 I Classici (consigliati a partire dalla classe 2°) • Invito alla lettura dei classici: un intervento a cura di Paola Valente • La drammatizzazione di un classico: Il giornalino di Gian Burrasca La storia, le storie, i protagonisti (consigliati per le classi 3°, 4°, 5°) • Le collane, le proposte, le tematiche • La biografia storica: Qin Shi Huang, Annibale, Alessandro Magno, Ottaviano Augusto • La didattica storica: linee guida a cura di Claudio Elliott • I Classici della letteratura antica: La guerra di Troia, L’Odissea, L’Eneide La narrativa geografica (consigliata per le classi 3°, 4°, 5°) • Presentazione della collana e spunti di lavoro • Obiettivi di apprendimento e spunti di lavoro interdisciplinari • Laboratori creativi Appendice: • Laboratorio di lettura attiva: un percorso a cura di Eva Pigliapoco • Ciak, si gira: come realizzare una drammatizzazione I piani di lavoro proposti nel seguente volume vogliono essere solo suggerimenti per aiutare i docenti ad orientarsi nella nostra ricca e varia produzione editoriale e toccano i più svariati argomenti. I testi che compaiono in questa guida sono stati scelti perché affrontano tematiche importanti e rimandano ad altri testi della nostra collana che trattano argomenti similari. Invitiamo quindi tutti gli insegnanti interessati a visionare l’intero catalogo di narrativa “Il Mulino a Vento”. 11 IL BAMBINO E LE EMOZIONI Serie gialla - dai 6 anni SUPERMAMI Progetto di animazione sulle paure dei bambini Testo di riferimento SUPERMAMI Autore: Roberto Morgese Pagine: 72 CON CARATTERE MAIUSCOLO Un intelligente libro in rima per affrontare le piccole grandi paure dei bambini Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Esistono sogni belli e sogni brutti. I primi consentono di appagare ogni desiderio ed ogni capriccio in un mondo irreale, assecondando il principio di piacere dominante in ogni bambino. I secondi invece sono terribili, spesso si ripetono costantemente più o meno uguali e immobilizzano dalla paura. L’unica via di salvezza sarebbe il risveglio col cuore in gola ed il respiro affannoso, se non intervenisse Supermami. La nostra mamma trasformata in supereroina affronta gli incubi peggiori, sconfiggendoli definitivamente con rimedi assolutamente originali. PER PARLARE DI: Piaceri da appagare, paure della notte e brutti sogni, peculiarità delle figure di riferimento affettivo. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 1°. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI Serie Gialla - dai 6 anni È gelosia, piccolo Tobia! Ed ora a scuola! Avventure... a scuola! Vacanze pazze Dal catalogo Raffaello Ragazzi (collana Le Pepite): Non ci provare a prendermi in giro! Mariolina a piedi nudi Tate cento cuori 12 COME LAVORARE SUL TESTO A ciascun bambino capita di avere incubi e ciascun adulto si ricorda di averne avuti da piccolo. Supermami è la risposta giocosa e rassicurante alle immagini e alle esperienze negative che assalgono i pensieri dei nostri bambini quando chiudono gli occhi o prima di andare a nanna, suggerendo ai lettori una soluzione se non realmente praticabile, almeno spassosa e rassicurante. Supermami ricorda a tutti i bambini che esiste sempre un affetto stabile e sicuro nella loro vita su cui poter fare affidamento nei momenti in cui ci si sente disperati. Ma allo stesso tempo rammenta alle mamme, e ai genitori in generale, che la cura dei loro bimbi continua giorno e notte. Supermami permette di: • Ascoltare o leggere il testo in rima divertendosi • Parlare dei propri brutti sogni, liberandosi così delle paure, o dei propri piaceri immaginari. • Giocare con le rime del libro o inventarne altre. PROPOSTE OPERATIVE La lettura del libro è in sé un’esperienza piacevole e ritmica, ma la discussione che ne segue con i bambini richiede comunque un certo tatto, perché entra nella loro sfera affettiva ed emozionale. Occorre quindi affrontare l’argomento “in punta di piedi” assecondando gli interventi dei bambini e senza forzature o costrizioni. Va inoltre ricordato che le famiglie hanno oramai svariate composizioni. Dove non c’è, ad esempio, una Supermami naturale, è opportuno comunque ricordare ai bambini che qualunque figura di riferimento affettivo può assumere lo stesso ruolo salvifico. Si propongono delle attività e un itinerario di lavoro per perseguire importanti e fondamentali obiettivi didattici e formativi, nell’ambito dell’Educazione all’affettività, della Lingua italiana, del Disegno. 1. Lettura del testo da parte dell’adulto e presentazione delle immagini del libro (meglio se con l’ausilio di un videoproiettore). 2. Come nascono i sogni. Breve e semplice spiegazione da parte dell’adulto sulle ipotesi di formazione delle rappresentazioni oniriche, per riportare l’attività tipica del sonno ad una dimensione di realtà. 3. Rilettura del testo da parte dell’adulto, lasciando in sospeso alcune rime per vedere se i bambini se le ricordano oppure per trovarne altre. 4. Narrazione personale da parte di ciascun bambino che lo desideri, dei propri sogni belli o appaganti. 5. Narrazione autobiografica da parte dell’adulto dei propri incubi ricorrenti da piccolo e del modo in cui riusciva a superarli. 6. Narrazione personale da parte di ciascun bambino che lo desideri dei propri incubi. 7. Disegno del proprio sogno bello o del proprio incubo. Soprattutto nel secondo caso i bambini vengono guidati poi nella riflessione sulle peculiarità delle proprie mamme, individuando 13 elementi che le possono caratterizzare nella loro versione “Super” (Come sono fisicamente? Di che colore dovrebbe essere la loro tutina? Quali sono gli oggetti che usano più frequentemente in casa o al lavoro, che potrebbero utilizzare per proteggerci dai brutti sogni? Usano qualche frase ricorrente in particolare?...). 8. Composizione scritta individuale guidata dall’adulto di una rima o una quartina per ciascun bambino, adeguata al disegno prodotto. 9. Lettura da parte dei bambini che lo desiderano della propria rima o quartina e mostra dei disegni ai compagni. 10. Produzione di un cartellone attraverso la raccolta di tutti gli elaborati dei bambini. INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri (un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto) permettono di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorda con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi manifestano. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 14 IL BAMBINO E LE EMOZIONI Serie gialla - dai 6 anni DIVENTARE GRANDI Percorso di letture per affrontare i cambiamenti emotivi durante la crescita Testo di riferimento È GELOSIA, PICCOLO TOBIA Autore: Michela Albertini Pagine: 72 Quanti malumori, alla nascita di un fratellino! Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Da quando è nato suo fratello Tommaso, Tobia non è più lo stesso: fa i capricci, non perde occasione per fare dispetti, è sempre di cattivo umore. Finalmente, durante una breve vacanza nella vivace fattoria dei nonni e grazie alla preziosa amicizia stretta con Lincy, la figlia dei vicini di casa, sempre allegra e ricca di idee, Tobia riesce a ritrovare la serenità. Un simpatico racconto per i lettori più giovani alle prese con fratelli “insopportabili” e genitori (apparentemente) poco comprensivi: per scoprire che, a volte, bastano un paio di forbici e della buona compagnia per dare un taglio alla gelosia! PER PARLARE DI: Gelosia, amicizia, famiglia, tempo libero, rapporto con gli adulti, con gli animali e con la natura. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 1° e 2°. COME LAVORARE SUL TESTO Il racconto offre l’opportunità di un progetto didattico che si può sviluppare su tempi e su piani diversi e permette di conseguire i seguenti obiettivi: • offrire ai bambini e agli adulti degli spazi di riflessione comuni sui temi presenti nel testo (gelosia, amicizia, famiglia, tempo libero...) utilizzando un approccio di tipo narrativo; • capire il lato emotivo di alcuni comportamenti diffusi tra bambini; • gustare il piacere della lettura. 15 PROPOSTE OPERATIVE Si possono proporre diverse attività. ATTIVITÀ 1 - Lettura animata L’insegnante leggerà ai bambini alcuni brani del libro. La lettura potrà essere accompagnata: - da alcune canzoni note o popolari, -d a piccoli oggetti conosciuti e presenti nella storia (es. orsetto, biglietto,...) che svolgono la duplice funzione di rendere tangibili alcuni episodi del racconto e di costituire per gli alunni un utile collegamento mnemonico per ricordare lo svolgersi della vicenda, -o ppure da una breve presentazione al computer dell’ambiente della fattoria con le sue caratteristiche e i suoi “abitanti” a quattro e due zampe! Alla lettura seguirà una conversazione con l’insegnante, guidata dalle curiosità dei bambini. ATTIVITÀ 2 - La lettura sbagliata Questa animazione aiuta il bambino a cogliere alcuni dettagli del brano del libro che gli viene proposto, stimolando così la sua attenzione e le sue capacità di memorizzazione. Come si svolge: Si sceglie un brano a piacere del libro e lo si legge a voce alta e con calma. Una volta terminato, si avvisano i bambini che si provvederà a rileggere lo stesso brano apportando però delle modifiche alle parole originali, sostituendole con altre più o meno dello stesso genere (es. gatto con micio o gatto con tigre. Il cambio delle parole può essere minimo o macroscopico, a seconda dell’età o delle capacità di comprensione dei participanti all’animazione). I bambini saranno invitati a indovinare la parola “sbagliata” e quella originale. ATTIVITÀ 3 - Il coro dei gelosi Questa animazione permette al bambino di divertirsi con la lettura del libro in quanto può (e deve) muoversi, prestando contemporaneamente attenzione alla storia. Come si svolge: I bambini si dispongono in cerchio. L’insegnante procede alla lettura del libro, calcando ogni tanto la voce su una parola. A questo segnale i bambini iniziano a camminare in cerchio uno dietro l’altro, saltellando e agitando le braccia e ripetendo per due o tre volte un ritornello del tipo “AHI AHI, TOBIA! CHE BRUTTA GELOSIA!”. Il ritornello da ripetere può anche essere concordato con i bambini prima della lettura del libro, in base alle aspettative che essi si sono costruiti guardando copertina e illustrazioni. 16 ATTIVITÀ 4 - Laboratorio creativo L’insegnante leggerà ai bambini alcuni brani del proprio libro, avendo cura di approfondire o di soffermarsi su quello scelto per l’attività manuale. L’insegnante passerà poi a proporre ai bambini la costruzione dell’oggetto scelto, concordato in precedenza con gli altri insegnanti coinvolti. Per motivi di organizzazione, per l’attività laboratoriale si richiedono la collaborazione pratica degli insegnanti, un ambiente idoneo e materiali adeguati allo scopo, a seconda del numero dei bambini. ATTIVITÀ 5 - Gioco del “com’è?” 1. Predisporre un cartellone con i personaggi del racconto: Tobia, Tommaso, Lincy, i nonni... 2. Distribuire ad ogni bambino un cartellino che riporti una qualità (un aggettivo) relativo ad uno dei personaggi. 3. Invitare ogni bambino ad incollare il proprio cartellino di fianco al personaggio cui appartiene tale qualità e far raccontare in quale episodio o come essa si è manifestata. ATTIVITÀ 6 - Dalla lettura alla riflessione Leggi il seguente brano: La gatta Stella aveva partorito durante la notte due gattini: erano grandi come il palmo di una mano e avevano ancora gli occhi chiusi. Il pelo biondo e qualche macchiolina nera qua e là li facevano assomigliare a due piccolissime tigri, delicate e indifese. I gattini avevano cominciato a stirare le zampine mettendo in mostra unghiette minuscole. Rispondi: 1. Possiedi un gatto o un altro animale domestico? Ti piace occuparti di lui? 2. Hai mai visto un animale appena nato? Com’era? Racconta. 3. Qual è il tuo animale preferito? Spiega ai tuoi compagni perché. INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 17 PAROLE E FANTASIA Serie gialla - dai 6 anni CON OCCHI NUOVI Le filastrocche e la fantasia: un percorso divertente per giocare con le parole Testo di riferimento L’ALFABETO INCANTATO Autore: Marco Moschini Pagine: 128 CON CARATTERE MAIUSCOLO Una divertente raccolta di filastrocche in forma di abecedario IL LIBRO A, B, C... ogni lettera una filastrocca, ogni filastrocca un mondo da scoprire. Una raccolta di filastrocche deliziose, ironiche e leggere... ognuna su una lettera dell’alfabeto. Dalla leggerezza di questi versi e di queste rime zampilla una realtà giocata con sguardo scanzonato e sognante, che dà vita a un “dizionario fantastico di cose ordinarie”. Prestare attenzione alla quotidianità, dando voce e senso a piccole cose e piccoli gesti, significa arricchirli di significato e di intensità. PER PARLARE DI: Tanti oggetti diversi e piccole cose che incontriamo ogni giorno e che rendono la nostra vita più facile. La quotidianità può diventare straordinaria se la guardiamo con occhi incantati! CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 1° e 2°. COME LAVORARE SUL TESTO Il carattere allegro e vivace delle filastrocche permette di creare in classe un’atmosfera divertente. Si potranno leggere e rileggere le filastrocche, ritmarle battendo le mani, smontarle e rimontarle. Nello stesso tempo si guideranno i bambini ad educare “lo sguardo” e a vedere un po’ più in là, oltre la facciata e l’apparenza e percepire gli altri come persone “complesse”. 18 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono alcuni esempi di giochi con filastrocche tratte dal libro dello stesso autore “Rimerò” Raffaello Editrice. GIOCO 1 - Le parole si allungano Può succedere che le parole si allunghino come un elastico! Allora prendiamole a due mani e cominciamo a tirare. Se la parola è MAGIA con una tiratina potrà diventare una MAGLIA ma tirando ancora di più avremo una MAGLIERIA e siccome a gennaio fa molto freddo, ci saranno maglie e maglioni per tutti! Se allunghiamo la SERA avremmo una SERRA dove farà molto caldo o una SERRANDA che si alzerà per mostrarci una vetrina piena di giocattoli! Prova tu ad allungare: pala, pane e mare. GIOCO 2 - Le parole si trasformano Ora facciamo i dispetti alla filastrocca: mettiamo le “o” al posto delle “e”... e speriamo che non si arrabbi troppo! Alessandro Mentre mamma rifà i letti Alessandro dice sette fa i dispetti, parolacce e fa dodici boccacce e s’accorge che può fare tutto quello che gli pare, ma una sola volta all’anno: perché oggi è il compleanno! Alossandro dico sotto parolacco o fa dodici boccacco Montro mamma rifà i lotti Alossandro fa i dispotti, o s’accorgo cho può faro tutto quollo cho gli paro, ma una sola volta all’anno: porchò oggi ò il comploanno! 19 GIOCHIAMO CON LE FILASTROCCHE LABORATORIO DI ANIMAZIONE E ARTE CON MARCO MOSCHINI Marco Moschini, autentico cantafavole e “artista” a 360 gradi, ama incontrare le scolaresche. Vi riportiamo di seguito alcune delle sue proposte di attività. • Giocare con le filastrocche: “giocattoli di parole” da rompere, smontare e rimontare, ma anche giocattoli per sognare e per diventare grandi. I bambini scelgono a caso, da un grande foglio appeso, alcune fra le 120 filastrocche che vengono offerte. L’autore mostra la sorpresa che c’è sotto: che cosa si nasconde dietro i titoli che di volta in volta vengono indicati. • Ogni filastrocca è un’occasione per stupirsi, con farfalle che prendono il volo dalle pagine di un libro, con “Befane” che camminano su tetti di compensato e con bolle di sapone che si mettono a rimbalzare. • Alla scoperta delle qualità nascoste: un burattino con la faccia verde è soltanto un burattino con la faccia verde? A partire da una filastrocca i bambini sono invitati a fare ipotesi sul comportamento di un burattino “diverso” e su come verrà accolto dagli altri burattini. Alla fine, la sua diversità sarà motivo di stupore per tutti. • Imparare a vedere con occhi nuovi per vivere un’emozionante quotidianità. Come si fa per imparare a vedere le cose che “da fuori” non si vedono? Per imparare a leggere nei pensieri e nel cuore delle persone che ci stanno accanto, senza fermarci alle immagini di facciata? Ci possono aiutare i “rifiuti” che, trasformati in sorprendenti giocattoli, saranno capaci di rendere “sorprendenti”, ai nostri occhi, anche tanti esseri umani bollati come rifiuti. Materiale L’autore porterà per l’attività burattini e vari oggetti di scena, come libri magnetici, tabelloni colorati e altri oggetti a sorpresa. Destinatari Bambini delle classi 1° e 2°. Durata 50 minuti - 1 ora circa. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 20 NOI E GLI ANIMALI Serie gialla - dai 6 anni A CIASCUNO IL SUO CARATTERE Impariamo dagli animali il valore della diversità Testo di riferimento CHE ANIMALI STRAMPALATI! Autore: Patrizia Ceccarelli Pagine: 112 Raccolte di storie brevi e divertenti di animali! IL LIBRO Cosa avranno in mente gli animali strampalati? Il cigno Giacinto vuol conoscere il mondo, il cobra Sigismondo cerca l’amicizia dell’uomo, il leone Giangastone non è contento della sua criniera... Storie brevi e divertenti di animali stravaganti, per capire che ogni difetto può trasformarsi in pregio, e che dall’incontro delle diversità nasce la meraviglia dello scambio e della comunicazione. PER PARLARE DI: Animali, valore della diversità, rispetto reciproco, pregi e difetti caratteriali. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 1° e 2°. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI Serie Gialla - dai 6 anni La Fattoria di Prato Fiorito Nel Mondo Rotondo Rampichina e la voglia di volare L’eroico Ot Bob, cagnolino curioso Ludovica e Taro Nicolò e Brilli Le scorpacciate di Gelsomina Serie Rossa - dai 7 anni Tonto e Bla Bla 21 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono alcune attività utili alla comprensione dei caratteri specifici dei vari animali. LABORATORIO DEL DIRE 1. Accanto alla serie di aggettivi, mettiamo il nome dell’animale a cui tradizionalmente è assocciato. FURBO COME UNA VOLPE FORTE COME VELOCE COME PESANTE COME FEDELE COME LENTO COME AGILE COME 2. Inventiamo una storia mescolando gli aggettivi con gli animali abbinati. Su dei cartoncini disegnamo gli animali, mentre su altri scriviamo gli aggettivi. AGILE FORTE LENTO Peschiamo a caso due cartoncini e otteniamo paragoni come, ad esempio, “Forte come una lumaca”. Attraverso domande stimolanti fatte ai bambini, come “Cosa può essere successo alla lumaca?” “Cosa può succedere a chi la incontra?”, la storia che ne uscirà sarà proprio divertente. LABORATORIO DEL FARE Costruiamo insieme agli alunni della classe una grande arca: 1. prepariamo un tabellone decorato con l’immagine di una grande barca; 2. fotocopiamo le immagini di animali che si trovano nelle pagine dei giornali e di libri; 3. coloriamole, tagliamole e incolliamole sull’arca; 4. scriviamo alla lavagna i loro nomi (cane, gatto, criceto...); 5. ricopiamo i nomi degli animali su foglietti bianchi. Ogni bambino sceglierà un foglio e lo incollerà sotto l’animale corrispondente. 22 INDOVINELLI SUGLI ANIMALI Gli indovinelli in rima sugli animali offrono l’occasione per ampliare, in modo molto divertente, le conoscenze dei bambini che ne scoprono così le caratteristiche e le abitudini, individuano similitudini e differenze, sviluppando il senso del bello, interessandosi ad elementi naturali ed effettuando giochi linguistici. Si possono presentare più indovinelli, la cui soluzione corrisponde allo stesso animale, per favorire la riflessione scientifica ma anche quella linguistica, trovando le rime, le assonanze e confrontando le parole. Gli indovinelli proposti stimolano la ricerca della soluzione, verbalizzando il nome e le caratteristiche dell’animale, illustrandolo e diventando spunto per inventarne di nuovi. Se sento odo r di gatto in un buco io m i acquatto, col mio lungo e bel codino sono il vispo… (topolino) polino; Dò la caccia al to idino, ho un bel pelo morb baffi; occhi verdi, lunghi no graffi! se mi arrabbio… so (gatto) bove Non è cervo non è in testa. ma le corna reca con sé, Ha la casa ognor ? indovina che cos’è (chiocciola) etti, Son piccina e ho i corn etti, corti corti faccio i pass ta, non conosco mai la fret . con me porto la casetta (chiocciola) Io non esco mai di ca sa eppur vado sempre a spasso. Io non sono molto lest a e il mio andar è un po co lento, ma in compenso dove passo sul terreno dopo rest a una bella scia d’arge nto. (chiocciola) 23 NOI E GLI ANIMALI Serie gialla - dai 6 anni VALE PIÙ LA VANITÀ O LA LIBERTÀ? Progetto didattico sul rapporto tra noi e gli animali Testo di riferimento LUCILLO, CANE TRANQUILLO Autore: Febe Sillani Pagine: 64 CON CARATTERE MAIUSCOLO Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO La vita tranquilla e pacifica di Lucillo cambia di colpo quando il suo padrone lo porta a una gara di bellezza per cani. Chiuso in gabbia, obbligato a sfilare insieme a cani vanitosi, Lucillo è triste e decide di scappare. PER PARLARE DI: • Il giusto modo di rapportarsi con gli animali; • Situazioni che non sentiamo nostre; • L’importanza che diamo noi alle cose; • Il piacere di essere se stessi. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 1°. COME LAVORARE SUL TESTO Questa storia fa riflettere su quali siano i valori della vita. Lucillo è il protagonista che alla fine non viene scelto come vincitore della gara. Lui passa per un attimo in secondo piano, i riflettori sono sui cani premiati arrivati primi per la loro bellezza esteriore. Ma alla fine è Lucillo il vero vincitore. Gli altri cani non sanno cosa farsene di tutte le coppe e medaglie, mentre Lucillo ha un osso vero da rosicchiare. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI Ludovica e Taro Nicolò e Brilli Bob, cagnolino curioso 24 LABORATORIO DI LETTURA 1. Leggere testi che consentano riflessioni su comportamenti positivi e negativi verso gli animali. 2. Realizzare un regolamento per diventare un bravo padroncino di un animale. 1. Se hai in casa un animale (un cane, un gatto, un canarino, un pesciolino o un criceto), ricordati che non è un giocattolo e che devi avere sempre cura di lui. 2. Se hai una casa piccola scegli come amico un animale piccolo (un canarino, un pesciolino, un gattino). Se hai un giardino puoi tenere anche un grosso animale. 3. Non abbandonarlo mai. 4. Se fai un viaggio con i tuoi genitori non lasciare mai il tuo “amico” chiuso in macchina. 5. Se non hai amici animali fatti regalare un cane o un gatto abbandonati. 6. Porta il tuo amico, ogni tanto, dal veterinario, “Il dottore” degli animali. INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 25 EDUCAZIONE AMBIENTALE Serie gialla - dai 6 anni RICICLARE, CHE BELLO! Progetto didattico per capire l’importanza della raccolta differenziata Testo di riferimento GUERRA AI RIFIUTI Autore: Quaresima - Mesturini Pagine: 72 Diritti d’autore a favore della Lega del Filo d’oro Una storia divertente sull’importanza del riciclaggio IL LIBRO Nel mezzo di una valle rigogliosa, la discarica del signor Ricconi cresce e si espande sempre di più. Tutto si accumula indiscriminatamente: scarti alimentari, oggetti dimenticati, ma anche rifiuti industriali, materiali tossici e veleni di ogni tipo. Proprio lì, due cani randagi e molti altri animali trovano di che sfamarsi, ma improvvisamente si ammalano tutti. Gli animali escogiteranno allora una soluzione originale e responsabile che sarà di esempio agli uomini per salvare l’ambiente: separeranno i rifiuti velenosi e nocivi da quelli non dannosi, permettendo così una proficua raccolta differenziata. PER PARLARE DI: Una storia divertente e molto educativa per capire l’importanza del riciclaggio: attraverso la vicenda, i più piccoli potranno scoprire i meccanismi e i pericoli di una gestione dei rifiuti non responsabile, imparando quali sono i doveri di ognuno per mantenere il mondo più pulito. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 1° e 2°. COME LAVORARE SUL TESTO L’approccio all’ambiente è di tipo fantastico: gli animali, protagonisti della storia, hanno caratteristiche umane e sono proiezione dei desideri e delle esigenze dei bambini, il rapporto animale-uomo fa capire che nella natura tutto si collega ed è in stretta interdipendenza. Questo permette il passaggio da una dimensione fantastica ad una conoscenza vera. Il fine del progetto educativo che il libro suggerisce è infatti quello di sensibilizzare il bambino sulla pericolosità dell’inquinamento ambientale. Allo stesso tempo si vuol dare informazioni giuste e corrette ai bambini, in qualità di consumatori attuali e futuri, sulle modalità della raccolta differenziata. Si punta a consolidare la conoscenza delle 3R: riduzione, riciclo, riutilizzo. 26 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono alcune attività tecnico-pratiche per raggiungere i sottoindicati obiettivi specifici e far nascere la consapevolezza che solo noi, tutti insieme, possiamo mantenere il mondo più sano e più pulito. Obiettivi specifici Area del sapere: • saper riconoscere le caratteristiche e le parti fondamentali di un ambiente; • saper denominare i più semplici fenomeni di inquinamento. Area del saper fare: • acquisire abitudini corrette per svolgere la raccolta differenziata; saper riconoscere la natura dei rifiuti. Area del saper essere: • affinare il senso di responsabilità individuale verso le tematiche ambientali. 1. LA REGOLA DELLE 3 ERRE Attraverso un questionario e le successive conversazioni e riflessioni si portano i bambini al cuore del problema “rifiuti”. Questionario • Quali sono le cose che scarti in casa? • Le metti tutte insieme o in contenitori diversi? • Dove vanno a finire? • Sai cos’è una discarica? Riflessione Finale Le discariche sono enormi buche dove si mettono i rifiuti che poi si perdono e non si recuperano più. Molti materiali che la terra ci regala possono essere invece recuperati e riutilizzati molte volte. Conclusione Come fare per non esaurire i tesori della terra? Basta applicare 3 semplici regole: 1. Ridurre i consumi: non comprare cose inutili, avere cura di quelle che si hanno già, evitare imballaggi ingombranti, scambiare con altri cose che non piacciono più... 2. Riciclare: separare i rifiuti di diversa natura come carta, plastica, vetro... fare attenzione a quelli velenosi. Usare gli appositi contenitori. 3. Riutilizzare: acquistare nei negozi oggetti realizzati con materiale riciclato. 27 2. COSTRUZIONE DI OGGETTI CON MATERIALE RICICLATO IL DRAGO Realizziamo con i bambini un drago utilizzando materiale riciclato, come ad esempio i contenitori di carta per le uova. Riflettiamo insieme anche sul riuso, che consente di ridare vita, con un nuovo utilizzo, a ciò che comunemente viene considerato un rifiuto e come tale buttato via. Cosa serve • CONTENITORE IN CARTA DA 10/12 UOVA (N.1 PER BAMBINO) • PIATTINI DI PLASTICA, TEMPERA VERDE E PENNELLI • FOGLI A4 COLORATI • RITAGLI DI CARTONCINO GIALLO • CERCHIETTI ADESIVI GRANDI BIANCHI, MEDI VERDI E PICCOLI NERI • FORBICI E COLLA ATTACCATUTTO Come si fa 1. Predisporre i piattini di plastica con la tempera verde e i pennelli, distribuire un contenitore da uova a ciascun bambino e invitare a colorare pennellando l’esterno; 2. ritagliare da un foglio A4 rosso sulla lunghezza n. 2 strisce alte cm 3,5; 3. praticare tanti tagli verticali di cm 2, in modo da creare una frangia e incollare la parte non tagliata sulla lunghezza dei due lati del contenitore; 4. per fare la coda, ritagliare dai fogli A4 colorati alcune strisce di cm 19x1 e fissarne cinque o sei all’interno di uno dei lati corti del contenitore; 5. per fare la testa, dall’altro lato corto incollare gli occhi, la bocca ritagliata dal cartoncino giallo completa di lingua e le decorazioni; 6. una volta decorato, chiudere il drago-contenitore e fissare con la colla attaccatutto. 28 3. IL GIOCO DEL MONDO PULITO Si può realizzare un grande gioco dell’oca per puntualizzare in forma ludica i comportamenti corretti “dell’amico della natura”. INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 PUOI PARLARE DI ECOLOGIA E AMBIENTE ANCHE CON I SEGUENTI TESTI: CROAC E LA STRANA MALATTIA Una misteriosa malattia turba la quieta e allegra vita delle rane dello stagno. Tutti gli animali decidono di riportare la tranquillità dei giorni felici. LA FATTORIA DI PRATO FIORITO Prato Fiorito è molto più di una fattoria normale: è il luogo dove ogni seme, ogni fiore e ogni filo d’erba hanno un progetto ben preciso da perseguire, dove ogni animale sa esprimere bene ciò che pensa. 29 LA SERIE ROSSA dai 7 anni ALCUNE INDICAZIONI DIDATTICO-EDITORIALI All’interno del catalogo “Il Mulino a Vento”, la Serie Rossa si rivolge ai bambini di otto anni con proposte di racconti, di filastrocche e di riflessioni che presentano tematiche adatte all’età e legate anche al lavoro scolastico. I testi risultano semplici e accattivanti ma nello stesso tempo approfonditi e curati sia nel linguaggio che nella grafica. Storie divertenti, coinvolgenti, avventurose con spunti di riflessione e di collegamento con altre discipline si associano a immagini chiare e colorate e a proposte di lavoro giocose ed efficaci. LEGGO FACILE: un carattere di facile leggibilità per aiutare la comprensione del testo A partire dall’anno 2012, la serie si caratterizza per una scelta di leggibilità facilitata, modificando così la font (un carattere pulito e adatto a una più facile comprensione) e l’impaginazione (maggior spazio tra le righe del testo). L’inizio della classe terza (età di riferimento della serie) è il momento in cui da una parte si richiede agli allievi una capacità più articolata di lettura e di comprensione; ma è anche l’età in cui sono diagnosticate eventuali problematiche di dislessia. I testi della serie rossa sono perciò pensati sia con una funzione propedeutica alla didattica sia come rinforzo linguistico, e per suscitare il piacere e la possibilità di leggere anche in quei bambini che fanno fatica a farlo, quindi sono utili anche per coloro che frequentano le classi successive e che hanno ancora bisogno di letture facilitate. 30 L’APPROCCIO ALLA LETTURA Ogni bambino ha un modo differente di apprendere Se è vero che i bambini dovrebbero essere i protagonisti del loro processo di apprendimento e non dei semplici fruitori di nozioni, si rende d’altra parte necessario aiutarli a riflettere sulle modalità con cui essi imparano, modalità diverse per ogni allievo: un bambino dislessico impara come tutti gli altri ma in modo diverso, con diversi strumenti. Il racconto di Sabrina Rondinelli “Caterina e i folletti scolastici” è pensato proprio per creare nel piccolo lettore la consapevolezza di questo, per fargli comprendere che ci sono strade diverse per raggiungere una meta, che le difficoltà si possono superare attuando delle strategie, che le proprie caratteristiche o quelle dei compagni possono diventare dei punti di forza quando all’inizio sembravano delle debolezze. Se un bambino non legge perché è troppo faticoso per lui, ne potrebbe derivare un senso di colpa e di sconfitta con il rischio di allontanarlo per sempre dalla buona pratica della lettura. Questo libro perciò, insieme a quelli della serie rossa, può essere letto in classe prima a voce alta, poi silenziosamente in modo individuale. Una volta compreso l’argomento e il significato della storia, i bambini sono invitati a scoprire, per mezzo anche di opportune domande, qual è il loro stile di apprendimento, quali sono le difficoltà che rilevano nella decifrazione e nella comprensione del testo scritto, quali sono i momenti in cui si sono sentiti più sicuri e hanno scoperto strade nuove. Alcune attività da proporre sono perciò le seguenti: - lettura drammatizzata a più voci assegnando una parte al narratore e le altre parti dialogate a chi interpreta i vari personaggi; - comprensione letterale del testo fatta oralmente in gruppo; - realizzazione di cartelloni con i vari personaggi e con le loro caratteristiche; - rilevazione di parole-chiave, ricerca del significato dei termini, sostituzione con sinonimi; - comprensione profonda del testo ricercandone le metafore e i significati e riflettendo sull’eventuale messaggio; - identificazione con determinati personaggi per le caratteristiche simili; - proposta di cambio del finale del racconto o di alcune parti di esso; - ricerca di altri racconti che propongono argomenti simili; - compilazione di un semplice questionario per rilevare i propri punti di forza e di debolezza nella lettura. LE REGOLE DELLA PAROLA SCRITTA La parola scritta richiede la comprensione e l’uso di regole diverse e più strutturate che nel parlato. Tali regole rendono il testo comprensibile a tutti ma richiedono un percorso lungo e complesso per conoscerle e interiorizzarle. Nella serie rossa l’ultima novità riguarda l’ortografia: “Nel bosco delle lettere” di Pino Costalunga è un libro “doppio” che contiene un racconto e una serie di filastrocche per imparare e memorizzare le regole ortografiche. Impreziosito da un cd con la calda voce dell’autore, propone ai bambini delicati testi poetici su come si scrivono le parole e su come si può con esse giocare per scoprire la bellezza della lingua scritta. Propedeutico all’insegnamento della grammatica, il libro ne cancella l’apparente aridità e rende il suo apprendimento vivo e divertente. 31 Seguendo le orme di Gianni Rodari, che giocava con gli errori e li trasformava in storie, con un’attenzione speciale alle tematiche odierne e ai bambini dei giorni nostri, l’autore presenta tutte le difficoltà, le eccezioni e perfino le bizzarrie linguistiche in rime deliziose adatte alla seconda e alla terza primaria ma anche alle classi successive per un allegro ripasso. Possono essere proposte alcune delle seguenti attività e molte altre secondo le necessità e la fantasia degli insegnanti: - lettura e ascolto del cd; - ricordare a memoria le filastrocche e recitarle drammatizzandole; - scoprire le regole grammaticali nelle filastrocche; - preparare dei cartelloni con le filastrocche e le rispettive regole; - scrivere parole ortograficamente scorrette e inventare a quali oggetti, persone, animali, azioni potrebbero corrispondere; - dal lavoro precedente ricavare altre filastrocche o brevi racconti; - effettuare una statistica sugli errori grammaticali più ricorrenti in tutta la classe o per ciascun allievo e scrivere una filastrocca collettiva che li contenga; - inventare altri alfabeti in rima; - produrre dei libretti illustrati sulle regole grammaticali. Anche qui vale l’idea che l’allievo è protagonista del proprio apprendimento e che la correttezza di un testo scritto va costruita attraverso la conoscenza della grammatica, l’autocorrezione dell’errore, la lettura. Quest’ultima è la pratica fondamentale per arricchire il linguaggio e il pensiero, per comprendere, per comunicare, per saziare la naturale curiosità e lo stupore del bambino. Pratica che regala un piacere elevato e che nutre la mente non solo di informazioni ma anche di bellezza e di significato. 32 RIFLESSIONE LINGUISTICA Serie rossa - dai 7 anni GIOCHIAMO CON LE REGOLE ORTOGRAFICHE Per imparare la grammatica grazie alle filastrocche Testo di riferimento IL BOSCO DELLE LETTERE Autore: Pino Costalunga Pagine: 128 con CD audio Una storia e tante filastrocche per giocare con le regole grammaticali IL LIBRO Alin e Carlotta corrono felici a scuola: oggi la loro maestra ha organizzato una strana Caccia al Tesoro. E sarà davvero speciale, con animali, robot, passaggi segreti, sotterranei bui e un bosco pieno di... trappole grammaticali. PER PARLARE DI: Due libri in uno: un racconto istruttivo e divertente e una raccolta di buffe filastrocche per avvicinare i giovani lettori all’ortografia e alla grammatica italiana e far loro capire quanto in realtà ci si possa divertire con regole, parole e accenti. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 2° e 3°. COME LAVORARE SUL TESTO • La bellezza e l’importanza della grammatica, la varietà della lingua italiana e le sue caratteristiche. • Carattere di facile leggibilità per semplificare la lettura del testo. • Utilizzare il CD audio per ascoltare tutte le filastrocche lette dall’autore. • Stimolare gli alunni a inventare nuove filastrocche. • Preparazione di cartelloni in classe con le regole grammaticali. 33 PROPOSTE OPERATIVE “Il bosco delle lettere” è un divertente racconto accompagnato da una serie di spiritose filastrocche che hanno come scopo quello di avvicinare i bambini in modo semplice e leggero a un tema spesso vissuto noioso e difficile come quello delle regole ortografiche e grammaticali. Ecco perché anche il supporto audio, oltre al libro: la lettura ad alta voce, con il commento musicale, è un più valido aiuto all’accessibilità e alla fruizione della proposta proprio perché permette di passare oltre, in una prima fase, alla naturale difficoltà che il bambino, nei suoi primissimi anni di scuola, incontra nella lettura e cioè nella sua capacità di decifrare il codice scritto. Chiunque voglia impostare un lavoro di approfondimento sul testo (docente, bibliotecario, animatore alla lettura), potrà utilizzare il testo e il CD audio incluso tanto come semplice strumento di lettura quanto come utile supporto per affrontare con sufficiente chiarezza un argomento complesso e importante come quello delle regole di grammatica e ortografia. Si propongono di seguito alcune attività legate al testo. Anzitutto si suggerisce l’ascolto del CD audio: 1. Ascolto della filastrocca “L’alfabeto” (traccia CD n° 2): dopo che il conduttore del laboratorio avrà fatto notare come sia strutturata (sotto forma di acrostico) farà fare ad ogni bambino un acrostico con il proprio nome e cognome. 2. Ascolto delle filastrocche successive: va fatto più volte, prima senza il testo sotto gli occhi, di modo che il bambino goda della lettura a voce alta, poi con il testo davanti in modo da poter far notare al lettore bambino la corrispondenza dei suoni e delle parole scritte. 3. Individuare il tema della filastrocca. Cercare di capire con il bambino quale sia il tema delle filastrocche attraverso l’analisi ad esempio dei suoni o delle voci che si ripetono costanti nel testo o di altri parametri. Poi confrontare con le scritte inserite nell’angolo in alto della pagina, dentro le nuvolette azzurre, per vedere se si sia capito esattamente il tema. 4. Cambiamo la filastrocca. Dopo aver sentito e letto una filastrocca più volte, provare a dividersi in gruppi: • per trovare un altro titolo che possa funzionare bene per quella filastrocca; • per sostituire delle parole presenti nella filastrocca con delle altre che possano andar bene. 5. Ogni gruppo, che avrà adottato una filastrocca (o più filastrocche) diversa/e dagli altri, dopo aver eletto un suo rappresentante, farà leggere a voce alta a lui la filastrocca cambiata e si confronterà sul risultato con gli altri bambini. 6. Inventiamo una nuova filastrocca. Sempre divisi in gruppi, ogni gruppo si sceglierà uno dei temi delle filastrocche che ha trovato nel libro e su questi cercherà di inventare una sua filastrocca nuova o, se questo sarà troppo difficile, un breve raccontino che rispetti il tema suddetto. 7. Schede didattiche. Le schede didattiche in fondo al libro sono naturalmente un ulteriore approfondimento sul tema. 34 INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri basati su letture animate del testo o su un laboratorio didattico. Questo, della durata di circa un’ora e mezzo, si svolgerebbe seguendo questo schema: L’autore (che è attore nonché il lettore delle filastrocche incise sul CD allegato al libro) partirà proprio dalla lettura ad alta voce delle filastrocche per parlare ai bambini di linguaggi poetici, basati sul ritmo, sulle rime, sulle assonanze e sui suoni. Attraverso questo, lavorerà con i ragazzi per far capire loro come la voce sia un mezzo fondamentale per intuire, ad esempio, le differenze tra le varie lettere, come il suono renda chiara la presenza di una doppia o di una lettera singola, come il suono sia legato alla forma e alla qualità o quantità delle consonanti e delle vocali. Inviterà poi i ragazzi a giocare con alcune filastrocche per capire il “sotto-testo”, quei significati, cioè, che le parole nascondono “segretamente” nei loro suoni e nei loro abbinamenti in frasi. Insegnerà così ad andare oltre al significato apparente. Infine giocherà insieme ai bambini per costruire nuove filastrocche a partire da quelle lette o da altre conosciute, dando però sempre costante e scontato il tema della grammatica e della ortografia. Pino Costalunga vive a Vicenza e da molti anni si diverte con le parole e con le storie. Ne ha scritte tantissime per il teatro, altre sono diventate libri. Per Raffaello ha curato anche la traduzione di “Principessa Piccolina” (Le Pepite, Raffaello Ragazzi). Per organizzare un incontro con l’autore: GLOSSA TEATRO tel: 044/595773 mail:[email protected] 35 SOCIALITÀ E DIVERSITÀ Serie rossa - dai 7 anni AFFRONTARE LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO Il problema della dislessia attraverso la narrazione fantastica Testo di riferimento CATERINA E I FOLLETTI SCOLASTICI Autore: Sabrina Rondinelli Pagine: 128 Una delicata storia per affrontare con i ragazzi il tema della dislessia Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Lo sapevate che nelle scuole vivono folletti alti come un pennarello, con le orecchie a punta, gli occhi vispi e tanta voglia di scherzare? Però non tutti gli esseri umani possono vederli perché loro si mostrano soltanto alle persone davvero speciali. Come Caterina. Caterina non è una bambina distratta, svogliata o pasticciona, è una bambina dislessica. PER PARLARE DI: Come affrontare il delicato tema della dislessia con i bambini delle elementari? Il problema dell’apprendimento in un bambino caratterizzato da un simile fenomeno è sempre più all’attenzione del mondo della scuola e delle famiglie. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 2°e 3°. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI I rapatori di teste Nata sotto un cavolo Giò Duepiedi Telefonino, non friggermi la zucca! Vuoi introdurre il tema della dislessia agli alunni? Nel CD NARRATIVA.LIM trovi il booktrailer del romanzo. Proiettalo in classe! 36 COME AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA DISLESSIA “Caterina e i folletti scolastici” aiuta a capire il problema della dislessia dal punto di vista di un bambino, offrendo validi spunti per una riflessione senza imbarazzi attraverso una storia intelligente, firmata da una grande autrice come Sabrina Rondinelli. L’obiettivo primario, di fronte a un bambino dislessico, è quello di non influire mai sulla sua autostima in senso negativo. Ecco che una storia a sfondo fantastico può aiutare ad affrontare una delicata tematica in modo positivo e con il sorriso. UN APPROCCIO TEORICO-PEDAGOGICO All’inizio della Scuola Primaria la prevenzione delle difficoltà di apprendimento rappresenta uno degli obiettivi più importanti della continuità educativa, che si deve realizzare attraverso uno scambio conoscitivo tra la famiglia, i docenti della Scuola dell’Infanzia e i docenti della Scuola Primaria medesima. In questo modo è possibile che questi ultimi ottengano elementi preconoscitivi, che saranno poi integrati nella programmazione delle attività della Scuola Primaria. Spesso nella prima classe della Scuola Primaria, gli insegnanti si lasciano prendere dall’ansia di dover insegnare agli alunni a leggere e scrivere ostacolando però, in questo modo, processi di apprendimento che dovrebbero essere graduali e personalizzati. Ogni bambino ha la propria storia, la propria personalità, le proprie originali capacità di porsi in relazione con le esperienze, i propri ritmi di apprendimento e stili cognitivi. È importante offrire agli alunni la possibilità di maturare le capacità percettivo-motorie e linguistiche, che costituiscono i prerequisiti per la conquista delle abilità strumentali della letto-scrittura. Per imparare la corrispondenza biunivoca tra segno e suono di un sistema alfabetico, sono richieste abilità quali la scomposizione e ricomposizione delle parole in suoni e il riconoscimento dei segni ad essi associati. Quindi, per imparare la lettura è importante avere buone capacità di riconoscimento visivo e di analisi di struttura della parola. I bambini con DSA hanno in genere buone capacità intellettive, ma hanno limitate capacità di riconoscimento visivo o limitate capacità di analisi fonologica delle parole. A causa di tali limitazioni specifiche, hanno notevoli difficoltà nell’acquisizione delle corrispondenze tra segni ortografici e suoni, o non riescono a ricostruire la parola partendo dai singoli suoni che la compongono. Ma è importante ricordare che l’acquisizione dei contenuti non è preclusa all’alunno con DSA e che quindi le sue difficoltà di lettura e scrittura dovrebbero essere compensate da strategie, metodologie e strumenti che non compromettano il suo apprendimento. Al mostrarsi dei primi segni di difficoltà, non si deve procedere aumentando la mole degli esercizi, ma è necessario effettuare una valutazione accurata che consenta di capire quale tipo di didattica e di supporto sarebbero necessari. Per l’alunno con DSA l’impatto iniziale con la lingua scritta è molto difficile, poiché la semplice lettura di una parola è la risultante di tante attività che devono essere affrontate simultaneamente: dall’identificazione delle lettere, al riconoscimento del loro valore sonoro, al mantenimento della sequenza di prestazione (vale a dire di un ritmo di lettoscrittura costante e continuativo), alla rappresentazione fonologica delle parole, al coinvolgimento del lessico per il riconoscimento del significato. 37 SOCIALITÀ E DIVERSITÀ Serie rossa - dai 7 anni COME MI VEDO Percorso di approfondimento per affrontare il tema dell’autostima Testo di riferimento GIÒ DUEPIEDI Autore: Sofia Gallo Pagine: 144 Una divertente storia per ridere dei piccoli e grandi complessi. Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Giò è un ragazzino dai piedi esageratamente lunghi e per questo motivo viene da sempre preso in giro dai suoi compagni. Ad un certo punto decide di ribellarsi e abbandona i banchi di scuola... In un susseguirsi di divertenti trovate ed equivoci, litigi e rappacificazioni, travestimenti e burle, tutto il paese viene coinvolto e indotto ad avere un atteggiamento più comprensivo verso il disagio di Giò. Un racconto fantastico, che invita a un’apertura maggiore verso ogni problema di diversità o emarginazione. PER PARLARE DI: • Problemi adolescenziali • Pericolosità dell’isolamento nei giovani • Autostima • Importanza del gruppo CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 2°, 3° e 4°. COME LAVORARE SUL TESTO Il testo, con un linguaggio leggero e divertente, affronta il tema del disagio di sentirsi diverso e offre spunti interessanti di riflessione su come ognuno si sente e si relaziona con gli altri. Si può discutere inseme per: • individuare le situazioni di disagio; • scoprire le cause del disagio; • ricercare insieme al gruppo classe la strategia per superare i problemi; • scoprire che attraverso la collaborazione dei compagni si può rafforzare l’autostima e crescere forti e sicuri di sé. 38 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono alcune attività per guidare i bambini a ragionare e a riflettere sulle problematiche che emergono dalla storia e a prendere consapevolezza che ognuno è unico e la diversità non è uno svantaggio ma un valore. 1. ANIMAZIONI SUL TESTO COME MI VEDO? Questa animazione si propone di far superare i disagi ai ragazzi, ironizzando su di sé e sui propri compagni. Si raccomanda all’insegnante di tenere a bada la classe nell’uso di espressioni che non siano troppo “affilate”: l’obiettivo è quello di riflettere divertendosi tutti assieme sulle caratteristiche di ognuno, stimolando un’accettazione di sé che sia articolata dal confronto sereno con gli altri. • Insieme ripercorriamo la storia di Giò Duepiedi in tre momenti: Giò Duepiedi è una frana nel camminare Sembra... Cosa pensa Giò in quel momento? • Poi ogni bambino racconta a voce alta la sua storia, mettendo in luce un aspetto del suo carattere che vive come un limite. Io sono una frana... Sembro... Cosa penso in quel momento? • Quindi analizziamo le caratteristiche fisiche di Giò, di noi stessi e dei compagni. - Come sono i piedi di Giò? Cancella le qualità che non si addicono ad essi. LUNGHI ROTONDI RICURVI MALEDUCATI ZUCCONI GENTILI INDISCIPLINATI Attribuisci una qualità a queste parti del tuo corpo. - I miei piedi sono - Le mie mani sono - I miei occhi sono - Il mio naso è - La mia bocca è Osserva i tuoi compagni di classe. Attribuisci loro delle qualità. - I piedi di sono - Le mani di sono - Gli occhi di sono - Il naso di è - La bocca di è 39 • Infine concludiamo il lavoro con la realizzazione di due cartelloni murali. 2. LABORATORIO NEI PANNI (E NEI PIEDI) DI GIÒ Come si sente Giò a camminare con quei piedi così smisurati? Sicuramente un po’ impacciato. Chissà che effetto si prova! Verifichiamolo insieme, creando delle scarpe davvero esagerate. Per costruire delle scarpe giganti possiamo utilizzare della gommapiuma. Con l’aiuto di un paio di forbici, o di un taglierino, possiamo modellare un paio di scarpe secondo la nostra fantasia, ricordandoci di lasciare al loro interno uno spazio per inserire il piede. Camminando, saltellando o magari ballando, ogni bambino sperimenterà come ci si sente nei panni di Giò Duepiedi! IL MONDO DI PIEDILANDIA Quante volte si sente l’espressione “ragionare con i piedi” nel significato di “dire cose senza senso”. Forse perché i piedi si trovano all’estremità della testa. Ma siamo sicuri che a parlare con i piedi si dicano cose meno intelligenti di quelle che troppe volte sentiamo, in televisione, sui giornali o nella vita di tutti i giorni? Provate tutti insieme a immaginare come potrebbe essere il mondo di Piedilandia: un mondo sottosopra, dove i pensieri nascono dai piedi, e le cose vengono chiamate con una parola di senso opposto a quella con cui solitamente le definiamo... come potrebbe essere un dialogo nel mondo di Piedilandia? 40 RIFLESSIONE LINGUISTICA Serie rossa - dai 7 anni TRA NUVOLE E ANTENNE! Un percorso didattico per riflettere sull’uso esagerato dei mezzi elettronici Testo di riferimento TELEFONINO, NON FRIGGERMI LA ZUCCA! Autore: S. Fornara - M. Gamba Pagine: 112 + fascicolo con drammatizzazione Una storia coinvolgente e un messaggio importante Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Mentre dieci scienziati di livello mondiale conducono grossi esperimenti per attestare la pericolosità e i danni alla salute causati da un uso esagerato dei telefonini, i genitori del piccolo Ernesto, ignari del pericolo, gli regalano... proprio un telefonino nuovo di ultima generazione! E lui, felicissimo, lo usa talmente tanto che le orecchie gli vibrano, gli diventano rosse, enormi, simili a due parabole... e un soffio di vento lo porta via dalla finestra. Atterra in un paese stranissimo, popolato solo da bambini con le orecchie giganti che, come lui, hanno fatto troppo uso del telefonino. Lo attendono emozioni, avventure e incontri di tutti i tipi. PER PARLARE DI: L’uso delle nuove tecnologie, in particolare del telefonino. Attraverso una storia coinvolgente, che alterna momenti di comicità a momenti più drammatici, si vuole portare il bambino a riflettere sui rischi connessi a un uso sregolato delle nuove tecnologie della comunicazione. L’intento finale è di far capire ai bambini che le tecnologie possono essere sì utilizzate, a patto però di farlo in maniera moderata e consapevole: non si tratta di giochi innocui, ma di strumenti particolarmente utili in determinate circostanze e potenzialmente pericolosi in altre. La storia affronta anche il tema del rapporto tra genitori e figli e invoglia a riflettere sul valore dell’amicizia, del contatto umano e del gioco “vero”, non mediati dalla tecnologia. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 3°, 4° e 5°. COME LAVORARE SUL TESTO Le caratteristiche del libro consentono al docente di scegliere diversi percorsi didattici, a seconda degli obiettivi che si vogliono conseguire (tematici o linguistici). 41 PROPOSTE OPERATIVE Obiettivi • Riflettere su un uso consapevole e moderato delle nuove tecnologie attraverso la seduta argomentativa (percorso 1): imparare a discutere (fase 1) e capire le caratteristiche del testo argomentativo (fase 2). • Esercitare la lettura espressiva e recitata attraverso la drammatizzazione (percorso 2). • Capire la struttura della filastrocca e riprodurla (percorso 3). • Riscrivere la storia (percorso 4). • Stimolare la creatività del bambino e ampliare il suo vocabolario attraverso l’invenzione di nuovi personaggi e l’uso di similitudini (percorso 5). PERCORSO 1 Percorso tematico La lettura del libro può essere il momento iniziale di un percorso didattico che porti il bambino dalla comprensione del testo alla discussione sui contenuti della storia. Prima di iniziare a leggere la storia, i bambini dicono ciò che pensano dei telefonini e raccontano le loro abitudini (o quelle della loro famiglia) riguardo all’uso di questo strumento di comunicazione. Il docente avrà cura di far annotare gli spunti emersi alla lavagna o su un cartellone. Al termine della lettura, si discute a grande gruppo per individuare i vantaggi e gli svantaggi dell’uso del telefonino. La discussione può essere impostata secondo diverse modalità. Una delle più efficaci è senza dubbio quella incentrata sulla seduta argomentativa, durante la quale i bambini devono argomentare la propria opinione per convincere gli altri. È possibile scegliere se far sostenere ai bambini la propria opinione reale, oppure chiedere loro di sostenere opinioni opposte per esercitare la propria capacità di argomentare considerando diversi punti di vista. Per favorire la discussione, è utile annotare le opinioni emergenti dalla discussione in una tabella: VANTAGGI SVANTAGGI La conclusione del percorso può prevedere il passaggio dalla discussione alla composizione scritta di un testo argomentativo ben strutturato e convincente. 42 PERCORSO 2 - Il libro a teatro Il libro è accompagnato da un fascicolo che contiene la versione drammatizzata (in stile copione teatrale) della storia. Il docente può dunque proporre ai suoi allievi un percorso didattico che porti alla preparazione e alla realizzazione di un vero spettacolo teatrale in tutti i suoi aspetti, con tanto di scenografia e prove, fino alla “prima” davanti a un pubblico di pari età o di adulti. Il fascicolo fornisce utili indicazioni sull’allestimento delle scene, anche se è ovviamente possibile personalizzare il tutto con la propria classe. Un percorso di questo tipo può richiedere alcuni mesi per essere realizzato bene in classe. PERCORSO 3 - Filastrocche al telefonino Una caratteristica del libro è la presenza della voce dello scienziato disperso che pronuncia solo frasi in rima e filastrocche. Questa peculiarità può essere sfruttata per un percorso didattico volto a far capire ai bambini quali sono i tratti tipici delle filastrocche per poi chiedere loro di crearne di nuove, magari mantenendo lo spunto tematico di partenza con le nuove tecnologie. PERCORSO 4 - I nuovi viaggi di Ernesto (riscriviamo la storia) Nel libro, Ernesto, dopo aver subìto la trasformazione che gli fa diventare le orecchie giganti, rimane in balìa del vento per alcuni giorni, e finisce (o sogna di finire) in un paese popolato solo da bambini-elefante, con le orecchie grandi come le sue. L’esercizio suggerito dalla scheda didattica di pagina 103 chiede di non far terminare la storia con l’atteraggio di Ernesto, ma di immaginare che una folata di vento lo riporti in alto nel cielo, fino a trasportarlo in un altro paese bizzarro. La scheda richiede dunque un esercizio di riscrittura, una pratica didattica assai efficace per far evolvere le competenze di scrittura dei bambini di scuola elementare, in quanto dà loro la possibilità di partire da materiale già dato (la storia che si interrompe a un certo punto) e di concentrare gli sforzi sull’atto stesso della scrittura. La riscrittura può essere ovviamente estesa ad altre parti del libro, con consegne diverse (ad esempio “riscrivi la storia immaginando che ad Ernesto, invece di crescere le orecchie, si accorcino improvvisamente le gambe”). PERCORSO 5 - Il gioco del come (imparare le similitudini divertendosi) Lo spunto di partenza è dato dalle trasformazioni che subiscono i dieci scienziati dopo aver condotto i loro lunghi esperimenti con i telefonini. Ai bambini si può chiedere di inventare nuove trasformazioni (si veda la scheda didattica alle pagine 94-95), e di accompagnare la descrizione della trasformazione con una similitudine. Questo percorso può incrociarsi con il numero 3, dando luogo a filastrocche che contengono queste similitudini. 43 SOCIALITÀ E DIVERSITÀ Serie rossa - dai 7 anni AIUTO, C’È UN MOSTRO NELLA MIA STORIA! Percorso narrativo sul tema della diversità Testo di riferimento L’ORRIPILANTE MOSTRO TRINCIASUCCHIAPELO Autore: Angela Riva Pagine: 144 Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Vi siete mai chiesti che fine fanno i capelli quando cadono da una testa? È l’interrogativo che la piccola Matilde rivolge all’amato papà, mentre rimira la sua zucca pelata, lucida come una biglia, “deserta come una piazza senza monumenti”. È così che Matilde, scopre la terribile storia del Mostro Mangiacapelli! Chi è quella creatura diabolica che si intrufola nelle case addormentate per fare scorpacciate di barbe e capelli? Come si potrà far fronte al grande pericolo di cui ormai parlano tutti? Viene chiamato un vero cacciatore di draghi dalla Normandia e gli viene affidato il compito di catturare il Mostro e liberare il paesino dalla terribile minaccia! È stato creato un allarmismo esagerato? PER PARLARE DI: • Tendenza alla facile demonizzazione dell’altro. • Diversità come pregio. • Importanza di sane letture. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 2° e 3°. COME LAVORARE SUL TESTO Il libro ci porta a riflettere, con grande abilità narrativa, su diverse tematiche importanti per la crescita di ogni bambino: la paura del diverso, del nuovo, la tendenza a identificare il diverso con il “mostro”. La lettura del testo e la successiva discussione ci permette di: • incoraggiare comportamenti di apertura, di comunicazione e di solidarietà; • superare i pregiudizi nei confronti della diversità; • percepire la diversità come arricchimento. 44 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono attività per guidare i bambini ad acquisire una mentalità aperta e tollerante. 1. ANIMAZIONI SUL TESTO “UN TESORO DI STORIA” Motivazione L’animazione permette ai ragazzi di ricostruire la storia letta attraverso la ricerca e la ricomposizione del rapporto tra immagini e frasi del racconto. Preparazione • L’insegnante prepara due casse del tesoro (scatole di cartone, recipienti...). Poi fotocopia in duplice copia le illustrazioni del libro, e redige per ogni immagine un cartoncino con un estratto del racconto riferito ad essa. Esempio: - Insomma, siete accorsi in mio aiuto o in mia beffa? - gridò ai presenti. • L’insegnante mette le fotocopie delle illustrazioni nei due forzieri e attacca le didascalie in ordine cronologico su un cartellone. Svolgimento • La classe si divide in due gruppi. • Ogni squadra deve estrarre dal forziere una illustrazione e abbinarla alla didascalia corrispondente sul cartellone. • Vince la squadra che ricompone l’intera storia, mettendo in ordine nel più breve tempo possibile gli eventi narrati. 2. RIFLESSIONI IN CLASSE Che effetto fa sentirsi “mostruosi”? Questa storia, apparentemente paurosa, nasconde un lato molto divertente; così come l’identità minacciosa e misteriosa del Mostro cela una sorpresa davvero buffa. Sicuramente non dev’essere una sensazione piacevole sentirsi accusati di qualche malefatta. - A chi è mai capitata un’esperienza simile? - E chi invece si è reso conto di aver ingiustamente accusato qualcuno? - Che sensazioni ci ha lasciato una vicenda come questa? Con l’aiuto dell’insegnante, i bambini potranno riflettere sui rischi che suscita una paura incontrollata, e sulle conseguenze emotive che un meccanismo di inclusione/esclusione rispetto a un gruppo può provocare. 45 LA NARRAZIONE E I VALORI Serie rossa - dai 7 anni NON ENTRATE IN QUELLA SCUOLA! Percorso narrativo sul tema della paura Testo di riferimento LA MAESTRA TIRAMISÙ Autore: Paola Valente Pagine: 128 Un libro indimenticabile sul coraggio e l’amicizia Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Chi è la Maestra Tiramisù? Una donna inquietante, con i capelli come serpenti e gli occhi di fuoco, che dirige una scuola nei sotterranei: un luogo dove la storia si insegna alla rovescia, dove i ragni spuntano da sotto i banchi, e dove alcuni alunni capitano per caso e rischiano di perdere la propria libertà. Fuggire dalle grinfie della pericolosa maestra è molto difficile. Ma per Freddy, Jessica e gli altri bambini non tutto è perduto. Perché per fortuna, ad aiutare i ragazzi arriverà un bidello dal cuore d’oro. Una storia senza tempo, in grado di affascinare i bambini come pochi altri libri. La Maestra Tiramisù conquista e diverte, come le migliori favole, per la capacità di parlare delle paure più nascoste dei bambini in modo semplice e avvincente. PER PARLARE DI: • Le paure proprie dei più piccoli. • Il rapporto sbagliato tra alunni e maestri, se visto come contrapposizione. • Importanza di un’educazione idonea e di spazi scolastici adatti ai piccoli. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 2°, 3° e 4°. COME LAVORARE SUL TESTO La lettura del testo permette di: • far emergere le paure, le difficoltà e gli stati d’animo dei bambini nei confronti della realtà scolastica; • aiutare i bambini a verbalizzare i propri timori e insegnare loro a superare le paure di ogni giorno per affrontare la vita in modo autonomo; • far vivere il rapporto tra insegnanti e allievi in maniera positiva; • raccordare le dimensioni cognitive affettive; • rafforzare il concetto di accoglienza, di solidarietà, di gruppo e di autostima. 46 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono alcuni percorsi interdisciplinari e attività di riflessione legate al testo. 1. PERCORSI INTERDISCIPLINARI Educazione alla convivenza civile Dalla Costituzione: I diritti di ogni bambino all’istruzione. I doveri degli scolari. Scienze Gli animali preferiti della Maestra Tiramisù, in particolare i coccodrilli. 2. IL GIOCO DELLE TRASFORMAZIONI Ed ora trasforma questa persona ripugnante nel suo contrario. Aveva capelli attorcigliati che parevano serpenti. I suoi occhi guardavano malignamente i bambini. Il suo lurido grembiule scricchiolava. Portava un cappello di paglia sul quale c’era un sorcio impagliato. Continua a cercare le qualità negative e trasformarle nel loro contrario. 47 3. ANIMAZIONE SUL TESTO UNA SCUOLA PIÙ BELLA Partendo dalla lettura si può reinventare una scuola nuova e un supporto diverso con gli insegnanti dove la fantasia e la creatività diano vita ad un percorso emozionale. Nel racconto, l’Istituto Elementare Bambini Privilegiati è una scuola privata di New York che si trova nell’attico del grattacielo Bidibibù e che ha tutti i confort più moderni: magnifici ascensori di cristallo, moltissime aule spaziosissime, lussuosamente arredate con mobili firmati, piene di piante magnifiche ovunque, un impianto stereo che diffonde una musichetta rilassante, una biblioteca, una sala mensa, una palestra enorme, una piscina e un parco pensile. Nonostante ciò, i bambini protagonisti della storia si annoiano terribilmente. Un giorno l’ascensore invece di salire, precipita in un luogo orribile, buio con i muri macchiati di muffa e pieno di immondizia dappertutto... Il regno della Maestra Tiramisù, donna inquietante che dirige una strana scuola piena di ragni e cose paurose. E voi? Come vorreste la vostra scuola? Come vorreste i vostri maestri? Preparazione La maestra appende al muro un grande foglio, in modo che una parte di esso prosegua sul pavimento. I bambini dovranno riempire questa parte con i loro disegni. Realizzazione I bambini potranno inventare aule da sogno, macchine per fare i compiti, nuove materie da studiare, nuove pagelle... Al termine dell’attività sul foglio non deve rimanere nessuno spazio bianco. Successivamente i bambini spiegheranno le loro invenzioni e si scambieranno le idee, riflettendo sul ruolo educativo e formativo che deve avere una sana scuola. La Maestra Tiramisù è anche a teatro! Dal testo “La Maestra Tiramisù”, uno dei libri italiani per ragazzi più amati di questi ultimi anni, è stato tratto un importante spettacolo teatrale, itinerante, a cura di Glossa Teatro, associazione teatrale di Vicenza. La regia e la drammaturgia sono di Pino Costalunga. Per ogni contatto www.glossateatro.it - [email protected] INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 48 LA NARRAZIONE E I VALORI Serie rossa - dai 7 anni UN SOGNO DA REALIZZARE Percorso narrativo sul tema dei sogni e dei desideri Testo di riferimento IL GALLO CHE AMAVA LA LUNA Autore: Annamaria Piccione Pagine: 144 Una dolce fiaba per capire l’importanza dei sogni Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Il piccolo pulcino Lunardo, appena nato, scambia la luna per la sua mamma... Da quel momento canta ogni volta che la vede e sogna sempre di raggiungerla. All’interno del pollaio viene subito deriso, isolato e allontanato dagli altri animali... Ma Lunardo vuole realizzare il suo sogno, e un bel giorno decide di partire. Nel suo viaggio incontra un bambino triste, un mago stralunato, e vari altri personaggi fantastici, alle prese, ognuno, con il proprio sogno da realizzare. Una fiaba bellissima, dolce e piena di sensibilità, che tocca il cuore di ogni bambino. PER PARLARE DI: • Credere nei propri sogni anche se sembrano irrealizzabili. • Sbagliata tendenza a isolare i “diversi”. • Viaggio come crescita. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 2° e 3°. COME LAVORARE SUL TESTO La lettura del testo permette di raggiungere degli obiettivi molto importanti: • educare al coraggio, alla fiducia nei propri mezzi per arrivare alla realizzazione dei sogni; • lavorare sulla propria identità (il mio nome, il mio ritratto, la mia storia); • favorire l’apertura soggettiva agli altri mediante la ricerca di somiglianza e differenza; • costruire un clima relazionale basato sul rispetto e sullo scambio. 49 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono alcune attività che permettono ai ragazzi di crescere nell’autostima di sé, di vivere le proprie avventure, e di trovare il coraggio di realizzare i propri sogni. 1. LABORATORIO DI ANIMAZIONE LA STORIA FINISCE COSÌ Motivazione Avvicinare i ragazzi alla lettura, facendoli diventare creatori di storie. Preparazione • Fotocopiare il finale del libro prima di averlo letto. Svolgimento • Dividere gli alunni in gruppi e consegnare ad ognuno una copia del finale. • A partire da questo finale, i componenti del gruppo inventano una storia. • Ogni gruppo presenta la storia inventata. • A conclusione dell’animazione si inizia la lettura del libro. 50 2. LAVORO DI GRUPPO LE CARTE IN TAVOLA Dopo aver letto il libro “Il gallo che amava la luna”, disegna alcuni personaggi della storia. Colorali, incollali su un cartoncino della grandezza di una carta da gioco che poi ritaglierai. Otterrai così un mazzo di carte, le quali debitamente mescolate, saranno prese a turno da ogni alunno. Un bambino, scoprendo la prima carta e basandosi sul personaggio raffigurato, darà il via ad una storia che, allo stop dell’insegnante, sarà continuata dal compagno seguente. Questo vi si inserirà in base alla carta che ha in mano e alla propria fantasia. L’invenzione di ogni storia potrà essere registrata e poi con calma trascritta. Rileggendola si potrebbe migliorare, apportando delle modifiche, recuperando magari gli elementi più creativi che sono via via emersi. Questa proposta si può realizzare nel gruppo classe o in laboratori linguistici, manipolativi e creativi. Esempi di carte Il gioco presentato ci sembra il miglior modo per dimostrare la valenza narrativa di un testo come “Il gallo che amava la luna”. Un testo dai mille risvolti fantastici, dalle mille avventure mirabolanti, dai mille personaggi, solo apparentemente stralunati e bizzarri, ma in realtà simboli delle varie caratterizzazioni umane. Un testo che presenta novità in ogni pagina, una fiaba a tutti gli effetti. Invitiamo, quindi, le classi a inventare le proprie storie, e, qualora interessi, a programmare un incontro con l’autore del libro. Si potranno così confrontare i risultati e reinventare le storie grazie all’aiuto di chi ha creato questi personaggi. 51 LA MUSICA E IL RACCONTO Serie rossa - dai 7 anni MUSICA, MAESTRO! L’importanza della musica nella costruzione narrativa Testo di riferimento SETTE NOTE PER UN MISTERO Autore: Roberto Albanese Pagine: 136 Un giallo a suon di musica Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Perché tre malviventi vogliono rapire Sandrino e il professor Fortini? Che cosa stanno cercando di tanto prezioso? Coinvolto loro malgrado in un misterioso ritrovamento, il bambino e il suo amico musicista scopriranno di essere accomunati dalla passione per la musica e sarà questa passione che li aiuterà a superare situazioni difficili e pericolose. L’amicizia nata da questa avventura è di quelle destinate a durare. La vicenda che si dipana come una storia “gialla” avvince i lettori fino all’attesa soluzione dell’enigma. Ma la curiosità suscitata dall’avventura di Sandrino e del Professore è solo lo spunto da cui partire alla scoperta della musica, della magia del suo linguaggio, della sua capacità di emozionare attraverso le voci degli strumenti e dei generi musicali più diversi. PER PARLARE DI: • Musica. • Creatività artistica. • Contrabbando di reperti storici. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 2° e 3°. COME LAVORARE SUL TESTO La storia proposta, giocata sull’avventura tipica del genere “giallo” e arricchita dal fascino coinvolgente della musica, suggerisce un’utile riflessione sul ruolo della musica nella struttura narrativa di un racconto. 52 PROPOSTE OPERATIVE 1. ANIMAZIONE DI INTERAZIONE TRA MUSICA E RACCONTO “immaginiamo la musica” Ogni musica suggerisce un’emozione, un’atmosfera, persino uno scenario ben definito. E così ogni racconto può essere arricchito ma anche stravolto dalla presenza di una musica ben precisa. Pensiamo ad una situazione comica, generata da un dialogo divertente, scandito da ritmi veloci e coinvolgenti. Se venisse accompagnata da una colonna sonora cupa o dall’incedere rabbioso, l’effetto creato sarebbe decisamente paradossale. Musica e risate • Si incoraggiano i bambini a preparare, da soli o in gruppi, alcune scenette comiche o battute spiritose. • Tra un numero e l’altro, l’insegnante propone alcuni brani strumentali, tratti da film o colonne sonore (ad esempio le musiche di accompagnamento dei film di Charlie Chaplin). Si possono inserire anche alcuni passaggi tratti da film di azione o di guerra, mostrando così la differenza della funzione svolta. • La classe sceglie i brani più appropriati, motivando la scelta, e creando così una sequenza di scene legate fra loro grazie alla musica. Leggere la musica • Si guarda tutti insieme una o più sequenze di un film o di un cartone animato, disattivando però l’audio e concentrandosi solo sulle immagini. • Si ripete l’esperimento riattivando l’audio. • A visione ultimata si prepara un cartellone così impostato e si completa la tabella: Dialoghi Rumori Musica Sensazioni Film Cartone Arricchire il lessico Completare poi questa definizione di “colonna sonora” inserendo le parole proposte: fa parte - attori - ambiente - emotivi - parole, rumori, musica Concludendo possiamo dire che la colonna sonora è l’insieme di tutti gli elementi sonori di un filmato ( ), e serve a evocare i suoni dell’ a rappresentare la musica che della scena; ad aumentare gli aspetti delle scene; a dare maggior risalto e significato alle espressioni e alle azioni degli . Riflettere Riflettere insieme sulla funzione della musica come “colore” per un racconto, suscitando suggestioni ed emozioni meno immediate e più intime, più vicine all’esperienza dell’ascoltatore. 53 2- PROPOSTA DI LABORATORIO: giochiamo con le note! Incontro con l’autore, sul tema “parole e suoni, due modi per raccontare” Ogni passaggio è affrontato con il coinvolgimento dei bambini, stimolati con diversi approcci. 1. Parte la musica: animazioni per introdurre il libro - Si indovina il tema e l’atmosfera del libro, con il supporto di immagini e l’ascolto di un motivo musicale affine alla storia (jazz, orchestra anni ‘40...) - Invito a riflettere sull’importanza della musica nella vita di tutti i giorni: emozioni, ricordi, stimoli. Si invitano i bambini ad esprimersi, attribuendo aggettivi a un mondo senza musica e scrivendoli, mano a mano che emorgono, su di un cartellone o lavagna. 2. Sulle note del mistero: i meccanismi di un racconto giallo e l’importanza di una “colonna sonora” - L’autore spiega il rapporto tra maestro e allievo, basato sulle passioni e le curiosità che i ragazzi devono coltivare. Domande su passioni e hobby dei ragazzi: i genitori vi hanno trasmesso le proprie passioni? - Si mostrano i personaggi del racconto, per farli conoscere o riconoscere. - Lettura di alcuni passi salienti, per capire il fascino di un’avventura e di un mistero da risolvere in una particolare atmosfera: mistero, pericolo, inquietudine, rilassatezza. La musica come linguaggio di narrazione. 3. Tutti a lezioni di musica - Ascolto di varie esecuzioni. Per facilitare il riconoscimento, imparando a suddividerli per categoria di appartenenza, si mostrano cartelli raffiguranti vari strumenti. - Ascolto di tre generi molto differenti tra loro (ad es. classica, rock, rap). Introduzione alla figura di Mozart e alla musica classica. - L’oggetto del mistero: cos’è uno spartito musicale? 4. Conclusione: riflessione sugli elementi fondamentali della storia e sul metodo di approfondimento del libro - Lettura di un brano: la suspense del mistero. - Riflessione sul laboratorio e sul libro: lo abbiamo smontato, lo abbiamo analizzato, ci abbiamo guardato dentro, abbiamo conosciuto i personaggi, i temi principali, l’idea di partenza e quella finale. INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 54 EDUCAZIONE AMBIENTALE Serie rossa - dai 7 anni PER UN MONDO PIÙ PULITO Laboratorio di educazione ambientale Testo di riferimento ALLA RICERCA DEI COLORI PERDUTI Autore: Maria Strianese Pagine: 128 Una fiaba per comprendere il valore dell’ecologia e dei componenti responsabili Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Dove sono finiti il blu del cielo, l’azzurro del fiume, il giallo della sabbia e il verde dei prati? Sono spariti, sommersi sotto la sporcizia incontrollata, tra lattine sparse in giro e rifiuti gettati dove capita. E perché fare troppo rumore provoca inquinamento acustico? Insieme ai piccoli Luca e Silvia, accompagnati dal magico Gatto Armonico, potrai vivere un’avventura emozionante, che ti porterà a riflettere sulla pericolosità di ogni inquinamento e sull’importanza della difesa dell’ambiente. PER PARLARE DI: • Inquinamento. • Comportamenti responsabili. • Difesa dell’ambiente. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 2° e 3°. COME LAVORARE SUL TESTO Le attività proposte sono flessibili e adattabili al vissuto, all’età e al territorio del bambino. Il programma può essere svolto integralmente o meno, e in tempi più o meno lunghi, dedicando a ciascun punto una o più giornate. Lo scopo essenziale è portare gradualmente i bambini da una dimensione individuale, il proprio quotidiano, a una dimensione più vasta, che simboleggi il mondo. IL SITO UTILE Invitiamo a visionare il sito www.eco-riciclo.it con norme per divenire responsabili in fatto di inquinamento, nonché il blog dell’autrice Maria Strianese: ilgattoarmonico.myblog.it 55 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono alcune attività da realizzare con gli alunni per far acquisire loro una coscienza ecologica. Preparazione • Individuare i comportamenti corretti e scorretti, dal punto di vista ambientale, nel proprio quotidiano. • Indurre a riflettere sulle conseguenze a lungo termine dei propri comportamenti. • Stimolare la responsabilità verso l’ambiente circostante e verso gli altri. • Incoraggiare un atteggiamento attivo e creativo nella ricerca di soluzioni. 1. ATTIVITÀ IN CLASSE • Lettura in comune del racconto “Alla ricerca dei colori perduti”, allo scopo di evidenziare le cattive abitudini nella vita dei protagonisti della storia, e le conseguenze negative nei vari ambienti visitati (atmosfera, fiume, spiaggia, bosco). • Invitare i bambini a confrontarsi con le situazioni presentate nella storia e a riflettere sui comportamenti quotidiani, individuando le proprie cattive e buone abitudini. • Selezionare tra gli oggetti di uso quotidiano quelli riciclabili o riutilizzabili e quelli non riciclabili; quelli utili e quelli inutili. • Individuare i vari tipi di inquinamento (atmosferico, marino, acustico), anche con l’ausilio di altri materiali, giornali, internet, e le conseguenze delle proprie cattive abitudini sull’ambiente. • Cercare nel proprio territorio, quartiere, città luoghi inquinati e cause di inquinamento, e luoghi puliti e integri. Registrarli tramite relazioni, disegni, foto. • Coinvolgere e intervistare i nonni e, attraverso i loro racconti (Com’era una volta? Come riscaldavano e illuminavano le case? Come facevano la spesa? Come si muovevano?), confrontarsi con il recente passato e scoprire buone abitudini dimenticate (il vuoto a rendere, le borse per la spesa, gli articoli sfusi, il rigattiere) e vagliare la possibilità di applicarle al presente. • Individuare un progetto concreto e realizzabile per migliorare il proprio territorio (raccolta differenziata a scuola, rinunciare a piatti e posate di plastica, bere l’acqua dell’acquedotto, andare a scuola a piedi). • Divulgare il progetto con mezzi alla portata dei bambini, a scuola, nel quartiere, attraverso: cartelloni, giornalino, spettacolo, lettera ai genitori, al giornale locale, al sindaco. 56 2. GIOCHI “ECOLOGICI” Visto il carattere fantasioso del libro, si ritiene utile che proprio attraverso il gioco si faccia sperimentare ai bambini che le azioni di ognuno hanno delle conseguenze sull’ambiente circostante e quindi guidarli alla conoscenza dei comportamenti corretti dal punto di vista ambientale. Proponiamo, quindi, di seguito tre giochi che si possono realizzare partendo dalla lettura del libro. Gioco 1: “Attenti alle conseguenze” Partendo dalla storia, l’autore fa ripercorrere ai bambini, divisi in squadre, il viaggio dei personaggi nei vari ambienti, attraverso un gioco guidato. Per ogni luogo (bosco, spiaggia, ecc), scelto dai bambini e “raggiunto” recitando la filastrocca del libro, l’autore propone delle domande con risposte multiple, che presentano situazioni comuni e i conseguenti comportamenti corretti e sbagliati. La risposta giusta dà diritto a un grande tassello di puzzle colorato; la risposta sbagliata allo stesso tassello, ma in bianco e nero. Alla fine del gioco ogni squadra avrà composto un cartellone che raffigura un paesaggio, più o meno colorato, in base al numero di risposte corrette o sbagliate. In questo modo i bambini potranno “vedere” le conseguenze dei propri comportamenti: l’ambiente pulito e colorato, oppure grigio. I cartelloni potranno essere esposti per ricordare i comportamenti corretti. Gioco 2: “Buon viaggio” Ogni bambino sceglie un luogo e un ostacolo, inerente al tema dell’inquinamento oppure fantasioso (bosco-lavatrice; cielo-fumo; metropolitana-elefante). I bambini sono in fila. Il primo della fila chiede al secondo: dove sono? Cosa trovo? Comincia il viaggio descrivendo il luogo e raccontando come riesce a superare l’ostacolo. Continua facendo le stesse domande ai bambini successivi nella fila. Quando non riesce più a proseguire la storia (oppure dopo un certo numero di luoghi, o di minuti stabiliti prima), passa il turno al bambino successivo, prende il suo posto nella fila, e l’altro prosegue il viaggio allo stesso modo. Gioco 3: “Il ricicla parole” Ogni bambino scrive su dei foglietti una parola inerente al tema mondo inquinato e una al mondo pulito. I foglietti vengono raccolti in un sacchetto. I bambini vengono divisi in gruppi. Ogni bambino pesca 2 parole e con i compagni del gruppo inventa e scrive una piccola storia, partendo dall’incipit: cosa succederebbe se... (es. dal cielo piovesse il petrolio). INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 57 IL NATALE E LE FIABE Serie rossa - dai 7 anni FESTEGGIAMO IL NATALE! Attività creative e drammatizzazione a tema natalizio Testo di riferimento IL NATALE DEGLI GNOMI Autore: Sergio Luigi Bortot Pagine: 128 Una dolce fiaba per la festa più bella dell’anno Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Babbo Natale porta i regali ai bambini di tutto il mondo; ma chi porta i doni ai figli degli gnomi, le creature magiche che lo aiutano a costruire i giocattoli? Nessuno! Loro non hanno mai ricevuto i regali, anche se da sempre hanno questo grande desiderio. Gli gnomi decidono allora di sostituirsi a Babbo Natale: senza farsi scoprire, fabbricano tanti doni per i propri figli. Ma qualcuno è pronto a ostacolare il loro piano: nessun altro può portare regali la notte del 24 dicembre. PER PARLARE DI: • L’importanza del Natale in tutti i popoli. • La magia della festa per i più piccoli. • Il dono della felicità per ogni bambino. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 1° e 2°. COME LAVORARE SUL TESTO La lettura della fiaba sarà un ottimo modo per capire i messaggi della festività natalizia: la felicità di ognuno, il piacere del dono, l’altruismo e l’amicizia come valori fondamentali. Ogni classe potrà scegliere la proposta più adatta alle proprie esigenze, dalla semplice lettura assieme alla creazione di un vero e proprio adattamento per recitare in classe la storia degli gnomi. IL SITO UTILE Invitiamo a visionare il sito www.fateefate.it per conoscere più da vicino il mondo degli gnomi, delle fate, dei folletti... e di tutte le altre creature magiche. 58 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono alcune attività da realizzare con gli alunni. 1. LETTURA ANIMATA - Una sorpresa in fondo alla storia È di certo stimolante per i bambini riscrivere la storia. Tra i vari spunti: • Cominciare a leggere la storia e poi affidare ai bambini il compito, in diretta, di inventare un cambiamento dopo l’altro fino a giungere ad un finale magari diverso dall’originale. • Una soluzione al problema regali. La mancanza dei doni per i figli degli gnomi è un cruccio per la comunità: Come risolvereste la cosa? A chi chiedereste aiuto? Cosa potreste fare direttamente voi? Scrivere insieme una storia completamente nuova. 2. LABORATORIO - Diventa gnomo per un giorno Attività supplementare, che richiede maggior tempo, il laboratorio permette di valorizzare la creatività e di identificarsi nei personaggi della fiaba. Si potrebbe proporre ai bambini di “diventare gnomi per un giorno”: i bambini, con l’aiuto dell’autore e degli insegnanti, potrebbero realizzare lavoretti con il cartoncino (ad es. un segnalibro), fingendo di aiutare Babbo Natale o di preparare un dono per i “figli degli gnomi”. Materiali: di facile consumo (cartoncino, colla, nastro adesivo, colori...) Durata: a seconda delle richieste (sola lettura o lettura e laboratorio creativo), da un minimo di 1 ora a un max di 3 ore. Destinatari: classi 1°, 2° e 3°. Scopri la drammatizzazione sul CD NARRATIVA.LIM! 59 LA FAMIGLIA Serie blu - dai 9 anni IO E LA MIA FAMIGLIA La separazione dei genitori: un tema forte affrontato in modo lieve e rassicurante Testo di riferimento IL FILO CHE CI UNISCE Autore: Patrizia Ceccarelli Pagine: 144 Una storia delicata sulle conseguenze psicologiche della separazione familiare Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Sono tante le domande che passano per la testa della piccola Elisa, tanti dubbi e le paure che la assalgono da quando i suoi genitori hanno deciso di non vivere più insieme. Però, attraverso l’amore e l’ascolto attento, papà Luca e mamma Simona manterranno vivo il legame che li unisce a Elisa la quale riuscirà a superare le sue ansie e a riconquistare un nuovo equilibrio. Altre figure importanti, come i nonni materni e paterni, contribuiranno a proteggere Elisa dalla sofferenza che la nuova situazione le procura; ci sono poi la papera Meringa e Betulla, veri e propri oggetti transazionali a cui la bambina rivolge le sue confidenze. Alla fine Elisa vivrà in una famiglia “ricostruita” che le restituirà la serenità e una maturità nuova, dovuta anche al superamento di quell’esperienza di dolore. PER PARLARE DI: • Comunicazione tra bambini e genitori. • Dinamiche relazionali all’interno della classe. • Relazioni affettive e loro oggetti: animali, oggetti, persone. • Riconoscimento ed espressione dei sentimenti. • Separazione e paura di abbandono. • Speranza e riparazione. • Intercultura e valorizzazione delle differenze. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 3°, 4° e 5°. COME LAVORARE SUL TESTO La vicenda narrata offre strumenti di riflessione utili per gli adulti che desiderano accompagnare i bambini attraverso questa difficile esperienza e aiutarli a riportare la serenità nella loro vita. Offre un aiuto per gli insegnanti che desiderano dare ai propri alunni la possibilità di parlare di problemi personali, di portare in classe il loro vissuto e di sentirsi per questo, riconosciuti e accolti. 60 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono alcune attività per la realizzazione di una unità didattica sull’argomento. 1. BRAIN STORMING INIZIALE ... adesso ognuno di voi dirà la prima parola che gli viene in mente quando pronuncio la parola SEPARAZIONE. 2. CIRCLE TIME ... adesso, seduti in cerchio, ognuno di voi dirà quello che pensa, racconterà un’esperienza, parlerà di una lettera o di un film che ha visto sull’argomento. 3. LETTURA DI BRANI ... dai, leggiamo il brano iniziale in cui Elisa si confida con la sua amica Betulla (pag.5), poi facciamo un grande disegno che rappresenti “il mio amico segreto”. ... dai, leggiamo il brano in cui Elisa prepara la cena insieme alla mamma e al papà (pag.13-14), poi parliamo e descriviamo in un testo “i momenti belli che trascorriamo insieme ai genitori”. ... dai, leggiamo il brano in cui Elisa sente i genitori che litigano e parlano di separazione (pag.5051), poi “organizziamo un dibattito” cercando di dare una risposta a queste domande: • Si litiga solo con i nemici o capita di farlo anche con le persone a cui si vuole bene? • Quali sono i motivi più frequenti per cui litighi con i tuoi amici? • Al termine di una lite, sai chiedere scusa o ammettere di avere sbagliato? Secondo te, gli adulti sono sempre capaci di farlo? • In ogni famiglia può succedere di litigare? • È giusto risolvere con una separazione i casi in cui, come nella famiglia di Elisa, le liti sono gravi e frequenti? • Hai mai provato momenti di serio disagio o sofferenza? Come hai cercato di superarli? • I bambini vanno messi a parte dei “problemi” degli adulti o è più giusto proteggerli dalla sofferenza, tenendo loro nascosti gli aspetti spiacevoli, ma inevitabili, della vita? ... dai, leggiamo il brano in cui il papà di Elisa regala alla bambina un diario (pag.77-78) poi “scriviamo la prima pagina di un diario personale immaginario”. 61 ... dai, leggiamo il brano in cui Elisa, in Marocco insieme al padre, visita una scuola coranica (pag.113-115) e mettiamo a confronto i comandamenti della religione cristiana con le principali sure del Corano. Divisi in gruppi realizziamo poi alcuni cartelloni che invitino al rispetto delle differenze di cultura e religione. 4. SCRIVI UNA LETTERA AD ELISA Cara Elisa, Per conoscerla meglio, per consolarla o per raccontarle qualcosa della tua vita. Puoi anche scegliere di scrivere al papà o alla mamma di Elisa oppure al personaggio del libro che ti ha maggiormente colpito. 5. SCATOLA DEI SEGRETI ... e adesso prendiamo un contenitore con il coperchio e costruiamo la nostra “scatola dei segreti”: la terremo in un cassetto nascosto agli occhi indiscreti e metteremo lì i biglietti su cui avremo scritto i nostri pensieri più scomodi, quelli che non abbiamo il coraggio di confidare a nessuno, insomma lo useremo un po’ come la Betulla di Elisa e la regola assolutà sarà che... nessuno può leggere i bigliettini tranne la nostra maestra! INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 62 LA FAMIGLIA Serie blu - dai 9 anni IL VALORE DELLE COSE Percorso didattico di approfondimento su affetti e valori Testo di riferimento L’ALTALENA DELLA FELICITÀ Autore: Maria Strianese Pagine: 160 Un racconto sull’importanza del lavoro, sul valore delle cose e degli affetti Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Marco e Alex sono compagni di scuola e amici inseparabili, ma all’improvviso qualcosa li allontana. Insieme scopriranno che tanti papà perdono il lavoro e altri arrivano da lontano per cercarlo, che la pubblicità non sempre dice la verità, che le cose non hanno solo un prezzo ma anche un valore, che è meglio collaborare che competere... Una storia sui percorsi della crescita e sulla forza dell’amicizia, che fa riflettere sulle tematiche più attuali della nostra società. PER PARLARE DI: • La crisi e il mondo del lavoro. L’amicizia e l’aiuto reciproco: discutere in classe di esperienze dirette. • Il consumo responsabile e consapevole: ideazione di un vademecum per il miglioramento degli acquisti. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI Il filo che ci unisce Nina e la capanna del cuore Un amico venuto dal mare 63 PROPOSTE OPERATIVE I giochi proposti richiedono la lettura del libro “L’altalena della felicità”. Intendono ripresentare, in modo ludico, alcune delle tematiche e dei valori contenuti nella narrazione: - consumare e costruire - competere e collaborare - prezzo e valore L’obiettivo è fornire ai bambini un orizzonte più vasto di conoscenze, esperienze e possibilità di scelta, oltre l’omologazione acritica a modelli sociali preconfezionati e ristretti. Per ampliare spunti di riflessione si possono utilizzare anche: • altri libri di storie e racconti; • materiali per la rappresentazione grafico-pittorica; • foto, disegni, fumetti e ritagli di riviste; • quant’altro gli insegnanti riterranno utile proporre. Al progetto può essere, inoltre, allegata a richiesta una bibliografia sul bullismo, contenente il riferimento sia a libri per bambini, sia a testi per gli adulti che desiderano approfondire l’argomento. RICCHI E POVERI Obiettivo: riflettere sulla disparità e l’ingiustizia; sulla collaborazione e la solidarietà; sul significato di ricchezza. Esercitarsi nella grammatica. Preparazione: distribuire al 10% dei bambini 10 foglietti ciascuno con una parola per ciascun foglietto (sostantivi e aggettivi). A un altro 10% distribuire 5 foglietti con 1 verbo. Ai restanti bambini distribuire un solo foglietto con un articolo. Gioco: l’insegnante invita i bambini a scrivere, singolarmente, una frase, usando solo le parole dei foglietti ricevuti. Verificata l’impossibilità di eseguire l’esercizio, guida i bambini a formare dei gruppi, in cui siano presenti “ricchi” e “poveri” di parole e, mettendo in comune le parole, scrivere una frase insieme. Nota bene: I verbi vanno declinati. Sostantivi, aggettivi e articoli possono cambiare genere secondo le necessità. 64 PAROLE ALL’ULTIMA MODA Obiettivi: riflettere sul consumismo; sul valore e prezzo delle cose. Scrivere una poesia in rima. Gioco: l’insegnante chiama al centro un bambino alla volta e lo invita a suggerire ai compagni una “parola alla moda”, che termini con certa sillaba. Esempio: questa stagione sono di moda le parole verdi che terminano per IA ; le parole lunghe che terminano per ARE. Ogni bambino deve scrivere una parola secondo le indicazioni ricevute e usando la fantasia; può anche inventarla. L’insegnante suggerisce di non gettare le parole fuori moda perché potrebbero ancora servire. Alla fine, ogni bambino avrà un elenco di parole diverse, ma che terminano con le stesse sillabe. L’insegnate forma delle coppie e chiede a ciascuna di scrivere una poesia in rima, posizionando alla fine di ciascun verso le parole dei due elenchi. Nota bene: è utile una lavagna per scrivere esempi di parole e di rime che servano da guida e stimolo. QUANTO COSTA L’AMICIZIA? Obiettivo: riflettere sul valore delle cose e degli affetti; rafforzare la coesione della classe; esercitarsi nel lavoro di gruppo. Preparazione: l’insegnante mostra una o più banconote e stimola gli alunni con alcune domande: - Cosa si può comprare con questa banconota? - Cosa desideri comprare di più? - Desideri qualcosa che non si può comprare? Gioco: l’insegnante divide gli alunni in gruppi e li invita a fare un cartellone, scrivendo e disegnando cose di valore che non si possono comprare, che non hanno un prezzo. Nota bene: il cartellone può avere la forma rettangolare di una grande banconota. 65 LA SCUOLA E IL BULLISMO Serie blu - dai 9 anni IO E LA SCUOLA Un percorso didattico per focalizzare il problema del bullismo e delle discriminazioni Testo di riferimento NINA E LA CAPANNA DEL CUORE Autore: Michela Albertini Pagine: 128 Un libro sul coraggio e l’autostima Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Costretta a seguire la famiglia, Nina, una bambina di origine albanese, si trasferisce in una nuova città. In poco più di sei mesi dal suo arrivo in Italia, ha già sperimentato, assieme alla sua famiglia, le speranze e i timori di chi lascia la propria casa per una vita migliore quanto incerta. Adesso dovrà ripartire da capo, abbandonando gli affetti e le amicizie faticosamente conquistati. Ma l’inserimento a scuola sarà molto difficile, a causa dell’ostilità di alcuni compagni, che la deridono con dispetti e pregiudizi razziali, fino ad arrivare a un’aperta aggressione. Persino i genitori, ritenuti responsabili di questa situazione, sembreranno per Nina troppo lontani, incapaci di offrire quell’appoggio necessario per spazzare via le insicurezze. Ma nel momento più buio, Nina troverà tuttavia aiuti inaspettati, che la porteranno ad acquisire una nuova e più consapevole serenità interiore. PER PARLARE DI: • Multiculturalismo. • Introspezione adolescenziale. • Bullismo e difficoltà di integrazione. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. COME LAVORARE SUL TESTO La lettura del libro permette un viaggio nella storia e nella vita, proprio come la crescita, dove diventano indispensabili la fantasia, l’emozione e l’immagine. Gli obiettivi che il presente progetto intende raggiungere sono essenzialmente i seguenti: • fornire agli alunni e agli insegnanti spazi di riflessione sul problema ‘bullismo’ utilizzando un approccio di tipo narrativo; • contribuire a sviluppare lo spirito di osservazione e il senso critico; • permettere di gustare il piacere della lettura. 66 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono le seguenti attività. 1. LETTURA E COMPRENSIONE Leggiamo insieme un brano significativo del libro: “Ladra!” le urlò Ernesto inaspettatamente. Nina, persa nei propri pensieri, si scosse. “Ma... ma non sono stata io!” disse quasi sottovoce, fissando il piccolo gioiello. I suoi grandi occhi scuri iniziarono a riempirsi di lacrime che, ostinate, non volevano scendere lungo le guance. Sapeva di non aver rubato il braccialetto, ma improvvisamente era come se nemmeno lei credesse a se stessa. “Sì! Tutti ti abbiamo visto tornare in classe poco prima di andare in palestra!” incalzò Loris. Era vero. “Ma era per lasciare la felpa!” disse Nina ritrovando il coraggio della verità. Fece per voltarsi ad indicare il luogo in cui l’aveva lasciata, quando si ricordò che appena pochi minuti prima anche quella era scomparsa. Di nuovo silenzio. Fabiana, in piedi accanto a lei, la guardò con severità. Anche senza che nessuno dicesse altro contro di lei, Nina percepì chiaramente la disapprovazione di tutti gli altri compagni di classe. Ernesto e Loris sogghignarono, ma Nina non se ne accorse perché le lacrime formarono nei suoi occhi un piccolo mare di amarezza. A lettura ultimata si avvia una conversazione per: • comprendere i vari aspetti di prepotenza (diretta, indiretta e “virtuale”) e i diversi tipi di bullismo (individuale, di gruppo, relazionale); • comprendere i diversi ruoli esercitati da chi agisce (aiutante, sostenitore, osservatore, difensore); • avviare al riconoscimento degli indicatori di comportamenti pre-devianti o di situazioni di bullismo; • coinvolgere gli alunni nel riconoscere il clima relazionale della propria classe. 2. RIFLESSIONE Per ampliare spunti di riflessione si possono utilizzare anche: • altri libri di storie e racconti; • materiali per la rappresentazione grafico-pittorica; • foto, disegni, fumetti e ritagli di riviste; • quant’altro gli insegnanti riterranno utile proporre. Al progetto può essere allegata una bibliografia sul bullismo, contenente il riferimento sia a libri per bambini, sia a testi per gli adulti che desiderano approfondire l’argomento. 67 INCONTRO CON L’AUTORE L’autrice leggerà alle classi coinvolte nel progetto il proprio libro, quale spunto di riflessione per alcuni dei temi che sono stati indicati sopra. La lettura sarà accompagnata da piccoli oggetti conosciuti e presenti nella storia (es. diario di scuola, felpa) che svolgono la duplice funzione di rendere tangibili alcuni episodi salienti del racconto e di costituire per gli alunni un utile collegamento mnemonico per ricordare lo svolgersi della vicenda. Alla lettura seguirà una riflessione guidata sui temi che si desidererà approfondire, con modalità che verranno concordate con gli insegnanti coinvolti, a seconda delle necessità, essendo possibili diverse attività di approfondimento e di sviluppo degli argomenti. Questo progetto prevede, infatti, un certo margine di flessibilità, nell’ambito delle attività, dei contenuti, delle modalità di svolgimento e dei tempi, cosicché – indispensabile agli insegnanti e utile agli alunni – permette di adattare il percorso progettuale alle esigenze degli stessi e del gruppo che essi formano, considerandone gli interessi emergenti e i tempi di attenzione e apprendimento. Registrazione delle esperienze La registrazione delle esperienze avrà luogo soprattutto attraverso: • il riscontro degli alunni sul gradimento o meno dell’esperienza che gli stessi riporteranno agli insegnanti; • la produzione dei disegni o dei pensieri scritti dai bambini; • le eventuali fotografie (se consentite); • le osservazioni che gli insegnanti faranno. Verifica L’autrice concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Animazioni • Com’è? Si preparano dei cartoncini contenenti le qualità fisiche o caratteriali dei protagonisti della storia. Si consegna un cartoncino ad ogni bambino (o squadra di bambini), il quale dopo averlo letto a voce alta dovrà capire di chi si sta parlando e dovrà attaccare il proprio cartoncino sotto l’immagine corrispondente del personaggio, opportunamente predisposta su un cartellone o alla lavagna. • Il Cruciverba Ad ogni bambino, si assegna un semplice cruciverba che riporta, in qualità di definizione, degli “indovinelli” riguardanti il libro letto. Nella colonna ombreggiata del cruciverba uscirà una parola inerente la storia del libro o - variante - la soluzione dell’indovinello riportato sopra il cruciverba stesso. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 68 MULTICULTURALISMO Serie blu - dai 9 anni IO E L’ALTRO Progetto didattico su amicizia e integrazione Testo di riferimento UN AMICO VENUTO DAL MARE Autore: Ivonne Mesturini Pagine: 144 Un nuovo compagno: un’occasione per crescere insieme Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Tutti per uno, uno per tutti: questo è il motto della mitica 5a A. A rompere l’equilibrio, però, è un nuovo arrivato: Abdul, ragazzino marocchino timido e in cerca di nuovi compagni. Da quel momento, Federico, Alessandro, Nicolò e Talo non sono più amici. Una storia coinvolgente sul valore dell’amicizia e sull’importanza dell’integrazione, senza frontiere né colori. PER PARLARE DI: • Multiculturalismo. • Introspezione adolescenziale. • Bullismo. • Difficoltà di integrazione. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. COME LAVORARE SUL TESTO “Un amico venuto dal mare” ci suggerisce una prospettiva dell’integrazione intelligente e poco convenzionale. Diventa così uno strumento valido per far conoscere ai bambini una realtà scolastica ormai comune. La scuola, come principale agente di socializzazione dopo la famiglia, deve offrire ai bambini la possibilità di imparare e di utilizzare un proprio codice culturale che sia il più possibile rispettoso delle differenze tra le persone. La distanza può sfociare con facilità in un’intolleranza confusa e generica, quando l’integrazione del diverso chiede di mettere in gioco le piccole certezze di un bambino. Ma i bambini sanno trovare da sé i veri valori dell’amicizia, aldilà delle frontiere e dei colori. 69 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono delle attività per scoprire insieme il valore dell’integrazione. 1. LETTURA - CONVERSAZIONE - RIFLESSIONE L’insegnante prepara delle attività miranti a evidenziare i tre punti focali del problema: Il disagio - Il benessere - Il confronto. A - Il disagio Discussione in classe sulle situazioni di disagio (difficoltà di integrazione) che ogni alunno può vivere. Formulazione di una lista dei disagi espressi dai bambini. Preparazione di un cartellone con illustrazioni inerenti ai disagi individuali con brevi didascalie. B - Il benessere Discussione in classe sulle condizioni di benessere emotivo (integrazione avvenuta, felicità conseguita). Formulazione di una lista di situazioni di benessere vissute dai bambini. Preparazione di un cartellone con illustrazioni di momenti felici vissuti in classe insieme ai compagni. C - Il confronto: Giochi di carte Far vivere alla classe situazioni per aumentare l’autostima di ognuno e promuovere la socializzazione collettiva. Ogni carta descrive una situazione che i ragazzi devono interpretare (Come mi vedono, Ho bisogno di un complimento, Trasmetto messaggi positivi con lo sguardo, ecc.) Chi pesca le carte deve leggerne il contenuto a tutti i compagni. È un momento importante: ciascun alunno deve impegnarsi al massimo per rendere particolarmente piacevole l’evento che il protagonista sta per vivere. Frase-chiave di riferimento: “Fai agli altri quello che vorresti venisse fatto a te”. Esempi di carte 70 UN CORO PER TE IL REGALO SIMBOLICO Hai bisogno di una spinta, che sia forte e non finta, urla forte: “CHI È CON ME?” e poi conta fino a tre. La tua classe ci pensa su, e poi urla ancor di più: “SEI DEI NOSTRI E TU LO SAI, CHE PER SEMPRE LO SARAI!”. La ricetta è bella pronta, e a te resta su l’impronta. Per tre volte devi urlare e poi stai ad ascoltare! Tutti i tuoi compagni vogliono farti sentire il loro affetto in questo preciso momento perché tu hai chiesto loro aiuto e ti vogliono dimostrare che non sei solo/a. Sedetevi tutti in cerchio per terra e, a turno, ciascuno ti farà un regalo con le parole, descrivendo la cosa che vuole regalarti e perché ha scelto proprio quella. Qualcuno, ad esempio potrebbe regalarti un fiore appena sbocciato, di colore bianco intenso, semplice come sai essere tu. Goditi tutti i regali e non scordati di far capire ai tuoi compagni quanto li hai apprezzati. 2. LABORATORIO A - IL PALLONE DELLA MITICA 5a A Motivazione: Questa animazione, oltre a stimolare le abilità manuali dei ragazzi, ha la finalità di trasmettere il valore e il divertimento dei giochi all’aria aperta, per riscoprire l’importanza di muoversi e di stare insieme. Il rispetto delle regole e la divisione in squadre stimolerà i ragazzi a rispettarsi e ad accettare le sconfitte, nell’ambito di una sana competizione tra i partecipanti dei giochi. L’attività diventa inoltre, un’occasione per riflettere sui modi di giocare nel mondo. Materiale: Per realizzare il pallone, è necessario procurarsi carta di quotidiani, colle viniliche, acqua, pennelli e pezzi di stoffa. Per la realizzazione dei giochi, sarebbe ottimale disporre di uno spazio all’aperto. Realizzazione: Si comincia a preparare una pallina con un foglio di giornale. A turno ogni ragazzino dovrà ricoprirla con il proprio foglio. Mentre la dimensione della palla cresce, si aggiunge la soluzione della colla e acqua con l’ausilio di un pennello, in modo da garantire la presa dei fogli di carta l’uno sull’altro e da formare, così, una superficie abbastanza liscia. Al termine della realizzazione della palla di carta, la si lascia asciugare per una notte. Il giorno successivo ogni bambino attaccherà un pezzetto di stoffa sull’ultimo strato della palla in modo da renderla colorata e più resistente. Ora non resta che provare a calciarla sfidandosi in una partita di calcio. Al termine della partita, i ragazzi vengono invitati a sedersi e, insieme, si rileggono i capitoli dove Abdul fa sfoggio della sua bravura e fa vincere alla sua classe e alla sua scuola la coppa blu del mare. B - UN TAPPETO PORTARITRATTI Motivazione: Questa attività è molto significativa per i ragazzi perché soddisfa il loro desiderio e la loro necessità di appartenenza a un gruppo. La storia della loro classe sarà ricreata con una forte carica emotiva. Preparazione: Si dovranno raccogliere varie fotografie del gruppo-classe. Per la realizzazione del tappeto, serviranno stoffe, aghi, fili e forbici, nel caso in cui si optasse per un tappeto di stoffa oppure cartelloni e pinzatrici nel caso in cui si ricorra a uno cartaceo. INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 71 CITTADINANZA ATTIVA Serie blu - dai 9 anni LA STORIA SIAMO NOI Percorso di approfondimento sulla Prima Guerra Mondiale Testo di riferimento L’ECO DELLE BATTAGLIE Autore: Michele Santuliana Pagine: 160 Un racconto sulla guerra e sulla pace, a cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Un’estate di villeggiatura coi nonni sull’altopiano di Asiago, una delle località italiane che maggiormente conservano memoria della Grande Guerra, finirà per rivelare a Irene e Emanuele un passato lontano eppure ancora vivo e presente. Fra escursioni in montagna e passeggiate nei boschi, fra nuove conoscenze e incontri inaspettati, i bambini ripercorreranno le vicende che coinvolsero l’Italia fra il 1915 e il 1918. PER PARLARE DI: Ambientato ai giorni nostri in una delle località italiane più segnate dal conflitto, l’altopiano di Asiago, il testo offre spunti per comprendere come venne vissuto il conflitto, cosa rappresentò la guerra di trincea, quali sofferenze affrontarono coloro che si fronteggiarono tra il 1915 e il 1918 e, infine, quali tracce la Grande Guerra ha lasciato nei luoghi e nella memoria del paese. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI Il tesoro dell’Unità È stato il silenzio La Casa di Nonna Italia PROGETTO DIDATTICO “L’eco delle battaglie” si offre come proposta di approfondimento delle tematiche storiche inerenti alla Prima Guerra Mondiale. In particolare esso permette di - approfondire gli avvenimenti che segnarono l’Europa tra il 1914 e il 1918; - conoscere gli aspetti storici e culturali della Grande Guerra; - riscoprire i luoghi e le memorie legati ad una tappa fondamentale di storia italiana; 72 PROPOSTE OPERATIVE La distanza che ci separa dalla Grande Guerra è tale che può apparire difficile affrontare l’argomento con bambini della scuola primaria. “L’eco delle battaglie” si propone di farlo attraverso una storia ambientata ai nostri giorni che ripercorre il passato a partire dai segni e dalle memorie lasciati nel territorio. Attraverso lo sguardo dei bambini protagonisti del racconto, il lettore sarà portato a scoprire gli eventi, i luoghi e i personaggi storici coinvolti nella Prima Guerra Mondiale. L’insegnante da parte sua potrà utilizzare il testo tanto come semplice strumento di lettura quanto come utile supporto per affrontare con sufficiente chiarezza un argomento complesso e importante di storia italiana. Si propongono di seguito alcune attività legate al testo: 1. LETTURA DEL RACCONTO 2. CONTESTUALIZZAZIONE DELLA VICENDA A seguito della lettura sarà possibile approfondire i seguenti temi: i personaggi coinvolti, i luoghi descritti, i tempi del racconto; la consapevolezza del profondo rapporto tra passato e presente; l’importanza della memoria del proprio passato. 3. LE TAPPE DELLA GRANDE GUERRA I lettori potranno ricercare nel testo le informazioni relative agli avvenimenti del conflitto e ai personaggi storici coinvolti. Sarà possibile comprendere cosa rappresentò la Grande Guerra per i paesi che vi presero parte e come essa venne percepita dalle persone. 4. I LUOGHI DELLA MEMORIA Il testo offre validi spunti per riscoprire i luoghi della Grande Guerra e i segni che in ogni città italiana essa ha lasciato. A seguito della lettura l’insegnante potrà stimolare gli alunni a ricercare quali segni o memorie inerenti alla Prima Guerra Mondiale siano presenti nel proprio territorio. 5. ANALISI DEGLI ASPETTI STORICO-CULTURALI L’insegnante, soprattutto grazie alle schede di approfondimento finali, potrà affrontare temi di carattere storico-culturale quali la vita del soldato, la guerra di trincea e le tecnologie utilizzate durante il conflitto. 6. LA GRANDE GUERRA ATTRAVERSO LE ARTI Le schede di approfondimento offrono infine approcci all’argomento attraverso alcuni ambiti artistici. Per conoscere la Grande Guerra attraverso la letteratura, la musica, il cinema. 73 CITTADINANZA ATTIVA Serie blu - dai 9 anni MILLE LUOGHI, UNA NAZIONE Percorso didattico per raccontare l’Unità d’Italia Testo di riferimento IL TESORO DELL’UNITÀ Autore: Paola Valente Pagine: 136 LETTURA CONSIGLIATA PER LA RICORRENZA DEL 17 MARZO, GIORNATA DELL’UNITÀ E DELL’INNO D’ITALIA Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Cade la neve e nella grande casa della famiglia Mazzini arrivano parenti da tutta Italia. Arriva anche il pro-prozio Asdrubale, carico di anni e di quattrini. Proporrà ai pro-pronipoti una caccia al tesoro davvero speciale. Per vincere è necessario conoscere la storia del Risorgimento in Italia, risolvere indovinelli, avere il coraggio di entrare in luoghi bui e sconfiggere la squadra di Vittorio e Pio, i cugini più antipatici dell’universo. Ma per essere davvero degli eroi bisogna saper perdere. Un racconto per comprendere il valore e l’attualità dell’Unità d’Italia, dal punto di vista dei bambini. PER PARLARE DI: • Importanza di lottare per la propria libertà. • Importanza di difendere le proprie idee. • Valore dell’impegno civile. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. COME LAVORARE SUL TESTO “Il tesoro dell’Unità” si prefigge di: • avvicinare gli allievi alla conoscenza della storia del Risorgimento italiano; • conoscere le idee e i valori dell’Italia unita; • rilevare le risorse delle diversità culturali e regionali. Permette di fare numerosi collegamenti: • Con la storia del Risorgimento e contemporanea, con la geografia, con la Costituzione italiana e le leggi regionali, con l’educazione linguistica e musicale, con la matematica. 74 PROPOSTE OPERATIVE Si propone un percorso didattico per conoscere a grandi linee le tappe principali del nostro Risorgimento e prendere coscienza della nostra identità storica e culturale. 1. LETTURA DEL RACCONTO Contenuti: • Approfondire le tematiche storiche e geografiche anche con l’aiuto delle schede finali. • Ricercare i principali luoghi e fatti del Risorgimento nella propria regione. • Lingua italiana e dialetti: l’origine dell’italiano. La figura di Dante Alighieri come primo simbolo della nostra lingua: il volgare toscano, collante di unione tra i popoli italiani. L’etimologia. Lavoro di ricerca sui vari dialetti anche con l’ascolto di canzoni, filastrocche, conte, ninnenanne. • I popoli dell’Italia antica: chi furono e quali testimonianze lasciarono? • I nuovi italiani: i bambini che nascono in Italia, con uno o due genitori stranieri. Qual è la loro identità culturale? • I cibi delle varie regioni italiane: una profusione di prodotti naturali e di ghiotte ricette che ci rendono famosi nel mondo (la pasta, la pizza, l’olio d’oliva, il parmigiano, il cappuccino...). • Il museo del Risorgimento: ce n’è uno nella tua città o vicino a te? Programmare una visita. • Le celebrazioni per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia: quali sono e dove si tengono. 2. LETTURA E DISCUSSIONE Metodo: • Approfondimento per mezzo delle schede allegate al testo e con percorsi di ricerca. • Preparazione di cartelloni e di testi elettronici. • Sceneggiatura e rappresentazione teatrale del racconto o lettura animata. • Organizzazione di una caccia al tesoro con domande che riguardano i temi trattati. • Visite a musei e ai luoghi significativi. 75 3. APPROFONDIMENTI Alla fine del racconto è presente una sezione di schede di approfondimenti sul periodo del Risorgimento italiano: dalle idee dell’Illuminismo alla proclamazione dell’Unità. Un utile strumento per comprendere le nostre origini culturali e storiche. ATTO DI PROCLAMAZIONE DELL’UNITÀ D’ITALIA. RIEPILOGO DELLE VICENDE STORICHE CON QUESITI DI RIPASSO. 4. L’INNO DI MAMELI Un po’ di storia Dobbiamo alla città di Genova il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell’autunno del 1847 dall’allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria. L’immediatezza dei versi e l’impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell’unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani - e non alla Marcia Reale, che era l’inno d’Italia, scritto da Giuseppe Gabetti per Carlo Alberto - il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese. Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l’Inno di Mameli divenisse l’inno nazionale della Repubblica Italiana. SCARICA LO SPARTITO DELL’INNO DI MAMELI SUL CD NARRATIVA.LIM! 76 CITTADINANZA ATTIVA Serie blu - dai 9 anni PER NON DIMENTICARE Percorso di approfondimento sulla Shoah e sulla Giornata della Memoria Testo di riferimento È STATO IL SILENZIO Autore: Paola Valente Pagine: 136 Una racconto sulla Shoah Premio Arpino 2012 Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Il piccolo Isaac ha una bella famiglia: genitori attenti e affettuosi, una sorella minore di nome Aurora, ricca di intelligenza e di sensibilità, anche se muta. Eppure c’è qualcosa che non va. Il papà nasconde un segreto, qualcosa di cui non vuole parlare e che riguarda i nonni paterni. Si tratta di un segreto terribile, che Isaac scopre a poco a poco durante una vacanza al mare. Tra bagni, fantasticherie sui pirati e giochi pericolosi con altri ragazzi, il bambino viene a conoscenza di un momento fra i più dolorosi della storia umana: la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Con grande sofferenza, lui e la sua famiglia cominceranno a ricordare insieme perché attraverso la memoria fatti simili non accadano mai più. PER PARLARE DI: • Importanza della memoria storica. • Eventi storici fondamentali per la crescita dei più piccoli: la Seconda Guerra Mondiale, la tragica realtà dei campi di concentramento, la deportazione degli ebrei, la Shoah. • Istituzione e importanza della Giornata della Memoria. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. È consigliato anche a bambini che frequentano la prima classe della scuola secondaria inferiore. COME LAVORARE SUL TESTO “È stato il silenzio” permette, attraverso una storia ambientata ai giorni nostri, di: • Conoscere i riferimenti storici e il significato civile della Giornata della Memoria. • Riflettere sulle conseguenze delle discriminazioni razziali e religiose. • Comprendere il valore del ricordo come rispetto verso le vittime e come monito perché ciò non accada ancora. 77 PROPOSTE OPERATIVE La storia della deporatazione nei campi di concentramento di milioni di ebrei che vi trovarono la morte si ricorda il 27 gennaio, proclamato dallo Stato italiano “Giornata della Memoria”. È una responsabilità molto grande parlare ai bambini di questo orribile capitolo della nostra storia recente. Uno scrittore non può inventare ciò che successo, perché solo le vittime hanno il potere e il diritto di testimoniare. Si rischia inoltre di cadere nel patetico o nel morboso, venendo così a tradire la funzione pedagogica di un simile racconto. L’autrice sceglie perciò di ambientare la storia negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, in un momento in cui, ristabilitasi la pace, restano aperte le ferite e gli uomini devono fare i conti con il loro passato. Il filo conduttore della trama è l’importanza di non dimenticare, di tenere viva nella memoria l’immagine di chi non ha più fatto ritorno e di non ripetere più l’errore fatale che condusse il mondo negli abissi della malvagità. Si propongono delle attività e degli itinerari di lavoro per utilizzare al meglio il testo e per perseguire importanti e fondamentali obiettivi didattici e formativi. 1. LETTURA DEL RACCONTO 2. CONTESTUALIZZAZIONE DEI FATTI NARRATI IN RAPPORTO AL TEMPO DEL RACCONTO E AI RIFERIMENTI DEL PASSATO Quando accadono i fatti narrati. A quali avvenimenti storici precedenti fanno riferimento. Come influisce il passato sul presente della famiglia di Isaac. Come influisce la storia della Shoah sul nostro presente. 3. I DIVERSI PIANI DEL RACCONTO Ogni personaggio ha una propria storia collegata indissolubilmente con quella degli altri. Rilevare le storie personali di ciascuno e le connessioni fra loro. Rilevare il legame fra la storia personale e la Storia considerando quanto sia forte l’influenza di quest’ultima, anche quando è trascorsa. 4. IL PROCESSO DI CRESCITA La presa di coscienza di una realtà dolorosa può strappare bruscamente un bambino dal mondo fantastico della sua infanzia, offrendogli nello stesso tempo l’opportunità di comprendere se stesso e gli altri. 78 5. LA DEPORTAZIONE DEGLI EBREI, LA PERSECUZIONE DI ALTRE MINORANZE, LE LEGGI RAZZIALI La ricerca scientifica ha dimostrato, con la mappatura del genoma umano, che le razze non esistono e che tutti apparteniamo alla stessa specie. La Costituzione italiana afferma che non devono esserci discriminazioni fra le persone per il sesso, per l’appartenenza religiosa o etnica. Riflettere sull’effettiva applicazione di questi principi e sulle cause che portano alla discriminazione. La divisione degli esseri umani in categorie cui attribuire genericamente pregi e difetti contribuisce alla discriminazione (gli ebrei erano considerati usurai, i neri erano ritenuti inferiori, gli zingari erano e sono additati come ladri e così via). Riflettere sui pregiudizi che, anche al giorno d’oggi, portano a discriminare particolari categorie di persone. Comprendere il significato della parola “pregiudizio”: ci sono pregiudizi anche nel gruppo classe? Quali sono i pregiudizi più comuni nella società? È possibile che anche ai giorni nostri una legge applichi questi pregiudizi? 6. LA GIORNATA DELLA MEMORIA (27 GENNAIO) Sottolineare il duplice valore di questa giornata: ricordo delle vittime nei campi di concentramento, monito perché non accadano più fatti simili. Proporre letture di brani dei grandi testimoni della Shoah (Primo Levi, Boris Pahor e così via). Proporre la visione dei film sul tema adatti ai bambini (“Il bambino con il piagiama a righe”, “Giona che visse nella balena”, “La vita è bella”). Ricercare su internet immagini relative al museo della Shoah di Gerusalemme e di Berlino. Incontrare eventuali testimoni ancora viventi disponibili a raccontare la propria storia. 79 CITTADINANZA ATTIVA Serie blu - dai 9 anni DIVENTIAMO CITTADINI CONSAPEVOLI! Per scoprire e analizzare insieme la Costituzione Italiana Testo di riferimento LA CASA DI NONNA ITALIA Autore: Paola Valente Pagine: 128 LETTURA CONSIGLIATA PER LA RICORRENZA DEL 17 MARZO, GIORNATA DELL’UNITÀ E DELL’INNO D’ITALIA Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO In un pomeriggio afoso un gruppo di bambini va a giocare nella casa stupefacente di Nonna Italia. Fra partite di calcio, gelati, bisticci, pizze ed esplorazioni, avviene la scoperta graduale della Costituzione Italiana, la carta fondamentale della nostra Repubblica. Così, articolo dopo articolo, i bambini scopriranno un testo unico e speciale, forte e attuale, capace di esprimere in modo chiaro e comprensibile, sessant’anni dopo la sua nascita, i valori che regolano la nostra Nazione: libertà, uguaglianza, democrazia. Sarà proprio la presa di coscienza dei diritti e dei doveri di ogni cittadino a riunire la litigiosa classe in nome delle regole e dell’amicizia. PER PARLARE DI: Un racconto per comprendere il valore e l’attualità della Costituzione Italiana dal punto di vista dei bambini. I diritti e i doveri dei cittadini, i valori fondanti della Carta, il funzionamento della Repubblica attraverso una storia coinvolgente, per insegnare ai bambini l’importanza della socialità, dell’uguaglianza e della partecipazione. Un libro pensato appositamente come piacevole supporto all’insegnamento di Cittadinanza attiva. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. COME LAVORARE SUL TESTO “La Casa di Nonna Italia” permette, attraverso una storia attuale e leggera, di avvicinare i bambini alla nostra Carta Costituzionale. Attraverso le letture di alcuni brani del testo e le successive discussioni si possono perseguire i seguenti obiettivi: • Avvicinare gli allievi alla conoscenza dei principi della Carta Costituzionale. • Conoscere le applicazioni della Costituzione nella vita quotidiana. • Collegare il concetto di Diritto-Dovere alla partecipazione attiva come cittadini consapevoli. 80 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono delle attività per far capire agli alunni l’importanza dei principi della Costituzione e far sì che nella vita di tutti i giorni si traducano in comportamenti corretti. • Presentare i passi più importanti per capire l’importanza del Testo Costituzionale nella vita di tutti i giorni. Ad esempio: Nonna Italia ci aveva raccontato della Costituzione. La legge fondamentale dello Stato ci proteggeva silenziosamente ogni giorno e noi non ne avevamo mai saputo niente. Tutto ciò che ci riguardava, il nostro nome, la famiglia, gli amici e poi il quartiere, la scuola, l’ospedale, il paese e la città, il paesaggio intorno, la nostra libertà di pensiero, di parola, di movimento, tutto questo, e altro ancora, era regolamentato da un patto entrato in vigore il giorno del compleanno di Nonna Italia, il Primo Gennaio 1948. Ci si sentiva sicuri. Avevamo diritti e doveri... • Partendo dal testo, rilevare i diversi aspetti della Costituzione e le sue origini storiche. • Individuare, nella vita di tutti i giorni, le implicazioni pratiche del documento. • Sottolineare i punti principali dei diritti e dei doveri espressi. I principi della Costituzione nella vita di tutti i giorni si traducono in “comportamenti” dei singoli per l’effettiva “partecipazione” e appartenenza alla “formazione sociale” di cui all’art.2. Ai suoi articoli si ispirano le regole che ogni giorno danno il “diritto” a vivere in libertà e autonomia, ma che indicano anche quei “doveri” che consentono di sentirsi meglio con se stessi e con gli altri. Quali sono? Esempi di attività collegate: - Diritto di circolazione nel rispetto delle regole, senza creare danno a noi stessi e agli altri (Educazione stradale). - Tutela del patrimonio storico e artistico a favore anche delle generazioni future. - Tutela dell’ambiente e rispetto delle risorse per una migliore qualità della vita. • Rilevare l’effettiva applicazione della Carta costituzionale mettendo anche in luce le situazioni in cui risulta ancora parziale. Quali diritti sono ancora disattesi? Suggerimenti: - Diritto al lavoro - Diritto allo studio - Pari opportunità • Proporre, dal punto di vista dei bambini, la modifica, l’ampliamento o l’inserimento di nuovi articoli. 81 IL RACCONTO DI AVVENTURA Serie blu - dai 9 anni PIRATI, CHE PASSIONE! Laboratorio di narrazione sul racconto di avventura Testo di riferimento IL VELIERO DI CAPITANO STRONG Autore: D. Romano Mantovani Pagine: 144 Sull’onda dell’avventura, alla scoperta dei pirati! Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Un ragazzino di oggi e un pirata del passato si incontrano in un tempo impossibile, ma del tutto reale. Uno vuole salvare il mare dall’inquinamento, l’altro è a caccia di un tesoro, che forse non esiste. Tutto per colpa di un messaggio in bottiglia, affidato al mare. Intrighi e colpi di scena, indizi e paure si intrecciano in uno spazio, in cui i due si sfidano. A bordo di una nave pirata, il passato raggiunge il presente, sino alle nostre coste. Chi la spunterà? Chi scioglierà gli enigmi che si nascondono in un vecchio libro di avventure? Un modo avvincente, fantastico e originale per parlare di temi importanti, l’importanza della salvaguardia ambientale tra tutti. PER PARLARE DI: • I pirati e il loro mondo. • La salvaguardia ambientale: un valore di ieri, come di oggi. • L’importanza della lettura per i più piccoli. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. COME LAVORARE SUL TESTO In questo libro si intrecciano due racconti, uno ambientato nel passato e uno nel presente. In sostanza, è un libro dedicato al Tempo, forse il tema più complesso, che attraversa la nostra esistenza. Un tema che può stimolare il pensiero degli alunni, dai nove anni in su. Tutto sta nell’introdurre i fondamenti del Tempo tramite aspetti narrativi e fantastici, che possono consentire ai ragazzi di spaziare in ogni epoca. Non si tratta della semplice indagine storica, in cui il presente ricostruisce il passato. Al contrario, è il passato che bussa alle nostre porte, interagendo con il presente. L’animazione che qui si propone, punta sulla narrazione avventurosa e sul gioco, ma vuole anche stimolare gli allievi a riflettere sul Senso del Tempo. 82 PROPOSTA DI LABORATORIO Premessa “Ruolo primario assume il leggere per soddisfare il piacere estetico dell’incontro con il testo letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso” (Dalle Indicazioni per il Curricolo per il primo ciclo d’istruzione). In questo contesto si vuole affrontare: • la rilevanza della figura dei pirati nella letteratura per ragazzi e la loro collocazione tra lecito e illecito; • l’appartenenza della narrativa piratesca al mondo dell’avventura e del possibile; • nello specifico di questo libro, il senso del tempo e della capacità umana di percorrerlo con la mente. Obbiettivo generale • Stimolare il gusto del narrare, attraverso giochi e lettura animata. Obiettivi specifici Riconoscere: • il linguaggio dei pirati e il loro codice di comportamento; • il libro usato non solo come strumento di lettura, ma come interfaccia tra gioco, creatività, drammatizzazione; • il senso del tempo narrato e della sua possibilità di spaziare in libertà. Descrizione sintetica delle attività L’insegnante può svolgerle in autonomia, oppure avvalersi della presenza dell’autore, che svilupperebbe alcune proposte, servendosi di materiale realizzato personalmente. Anche la lettura animata di alcune parti del testo potrà essere svolta dall’autore, con l’ausilio di una propria strumentazione multimediale. 1. Lavorare sui “due libri paralleli” (passato e presente) attraverso un gioco di squadra. 2. Elaborare un gioco da tavolo. 3. Drammatizzare alcuni brani del libro. 4. Partire dalla fine del libro, per proseguire con la narrazione in un nuovo viaggio nel tempo. 5. Improvvisare oralmente un diverso finale sfruttando la velocità dell’invenzione. Le attività nel dettaglio 1. Dopo la lettura del libro, suddividere la classe in due gruppi. Ogni gruppo deve averne a disposizione qualche copia, per poter rispondere alle domande della scheda predisposta. Le due squadre risponderanno rispettivamente: a) sui capitoli ambientati nel passato, b) sui capitoli ambientati nel presente. Va elaborata una scheda per gruppo, con domande aperte. Gli alunni avranno un tempo fisso per rispondere. Al termine si leggeranno le risposte e si assegnerà un punto per ogni risposta esatta. Vince la squadra che totalizza più punti. 83 2. Su un foglio grande a quadretti da un centimetro, sarà disegnato un percorso sul quale incollare delle carte numerate e disegnate dai bambini, con temi riguardanti il libro (il mondo dei pirati, il mare...). Come per il gioco dell’oca, ogni tanto saranno introdotte delle caselle con un premio o una penitenza riferite alle regole della pirateria. Ad esempio: “Hai le armi sporche, retrocedi di 2 caselle; hai lavato con cura la tua biancheria, allora puoi tirare due volte i dadi...” (Ecco quelle tratte da Wikipedia). Le regole che la ciurma doveva rispettare erano poche ma molto dure. Tra queste: - Ognuno ha il diritto di voto, a provviste fresche e alla razione di liquore - Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro - I lumini delle candele devono essere spenti alle otto - Tenere sempre le proprie armi pronte e pulite - Ognuno deve lavare la propria biancheria - Donne e fanciulle non possono salire a bordo - Chi diserta in battaglia viene punito con la morte o con l’abbandono in mare aperto. 3. Scelti alcuni passi salienti del libro, proporre agli alunni di drammatizzarli con l’ausilio di semplici materiali per tratteggiare i personaggi (bandana, benda, uncini...). Sarà data enfasi all’importanza dell’uso di un linguaggio specifico e tecnico usato dai pirati (“Calate le scialuppe”, “Corpo di mille balene”, “Datelo in pasto agli squali”...). Come aspetto propedeutico si possono visionare alcuni spezzoni di film di grande successo sui pirati. 4. Questo è un lavoro di gruppo. Proporre agli alunni di proseguire nella narrazione, partendo dalla fine del libro. Si otterranno alcune scene che saranno poi illustrate. Ad esempio: “Trascorso del tempo, Samuele trova un messaggio in bottiglia nel quale Capitano Strong, ormai tornato nel suo tempo, chiede aiuto perché si trova nei guai. Il ragazzo decide così di partire per mare raggiungendo il capitano nel passato: cosa porterà con sé? Chi troverà? Che avventure dovrà affrontare?”. 5. Un’attività solo apparentemente analoga alla precedente, ma che ha la finalità di stimolare il piacere di inventare oralmente a ruota libera, è la seguente: dopo aver riletto la parte conclusiva che riguarda il ritrovamento dei dobloni, proporre agli alunni un diverso input narrativo: “Il capitano non trova dobloni veri, ma quelli di cioccolato precedentemente sistemati. Cosa fa Strong? Si infuria? Si rassegna? Va dal padre di Samuele per chiedergli di riscrivere rapidamente il finale?”. INCONTRO CON L’AUTORE L’autore è disponibile a effettuare incontri con insegnanti e alunni. Tali incontri dalla durata di circa un’ora e mezza ciascuno per ogni gruppo coinvolto, permetteranno di approfondire sia le tematiche che le attività proposte. L’autore concorderà con gli insegnanti coinvolti nel progetto le modalità e i tempi di verifica sulla riuscita del medesimo, considerando le esigenze che gli stessi avranno manifestato. Per contatti e informazioni: [email protected] Tel. 071 7498573/536 84 EDUCAZIONE AMBIENTALE Serie blu - dai 9 anni CHI INQUINA, PAGA! Percorso didattico di educazione ambientale Testo di riferimento S.O.S. MARE Autore: Elena Spelta Pagine: 144 Un racconto di avventura a sfondo ecologico Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Splende il sole su Rocca Marina, ma qualcosa di stranamente luccicante galleggia tra gli scogli. Cosa sarà successo? Nonno Avventura, il vecchio pescatore, ha un‘idea, ma per scoprire la verità ha bisogno dei suoi fedeli amici: Roby, Sandy, Mirko e Pacio. I quattro ragazzi si improvvisano investigatori coraggiosi e incuranti del pericolo aiutano Nonno Avventura. Riusciranno insieme a scoprire il colpevole e a salvare il mare dal pericolo di inquinamento? PER PARLARE DI: • I pericoli dell’inquinamento. • La salvaguardia dell’ambiente marino. • L’impegno dei giovani a difesa delle proprie idee. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. COME LAVORARE SUL TESTO Possibili percorsi di sviluppo Il racconto, dedicato al tema dell’ecologia e della difesa dell’ambiente, offre numerosi spunti operativi per coinvolgere la classe in attività di ricerca e esperienza diretta: • il rispetto delle regole e la tutela ambientale (nozioni fondamentali dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione); • la presa di coscienza delle proprie responsabilità; • l’intraprendenza e l’abilità di analisi tipiche del lavoro di inchiesta giornalistica; • il valore della collaborazione e la solidarietà nel gruppo, guidato e incoraggiato dalla figura esperta di un adulto. 85 COME LAVORARE CON IL TESTO Possibili percorsi di sviluppo: Il racconto, dedicato al tema dell’ecologia e della difesa dell’ambiente, offre numerosi spunti operativi per coinvolgere la classe in attività di ricerca e esperienza diretta: il rispetto delle regole e la tutela ambientale (nozioni fondamentali dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione), ma anche la presa di coscienza delle proprie responsabilità, l’intraprendenza e l’abilità di analisi tipiche del lavoro di inchiesta giornalistica; non ultimo, il valore della collaborazione e la solidarietà nel gruppo, guidato e incoraggiato dalla figura esperta di un adulto. Area disciplinare: Educazione Ambientale Contenuto: - Partendo dalla lettura del libro si invitano gli alunni a raccontare di altri episodi di inquinamento ambientale. - Ricerca di immagini e articoli giornalistici sull’argomento. Finalità: - Sensibilizzare sul problema dell’inquinamento. - Favorire l’acquisizione di comportamenti di rispetto dell’ambiente. Area disciplinare: Lingua italiana Contenuto: -P artendo dalla lettura del libro si invitano gli alunni ad individuare il metodo di lavoro del giornalista: individuazione della notizia, ricerca di prove e testimonianze, intervista ai testimoni diretti. - “Diventare giornalista”: • suddivisione di compiti (chi fotografa, chi intervista, chi fa ricerche); • s crittura collettiva o a gruppi di un breve articolo di giornale su un tema assegnato e legato all’esperienza dei ragazzi; • visita alla redazione del quotidiano locale. Finalità: - Conoscere il lavoro del giornalista. - Scrivere un testo informativo in stile giornalistico. Area disciplinare: Arte e immagine Contenuto: -P artendo dalla visione di alcune delle illustrazioni del libro, capire alcuni aspetti del lavoro dell’illustratore. Ad esempio: • Ci sono descrizioni dei personaggi nel libro? L’illustratore si è basato sull’immaginazione, magari partendo dai loro comportamenti? • È riuscito ad evidenziare il loro carattere? • Realizzazione individuale del disegno del personaggio preferito della storia. 86 Finalità: - Osservare le illustrazioni e coglierne il significato. - Comprendere l’importanza delle illustrazioni in un testo di narrativa, in particolare dell’immagine di copertina. Obiettivi generali specifici Si possono utilizzare gli obiettivi generali e specifici della scheda del libro “Guerra ai rifiuti”, anche se, essendo il testo rivolto alle classi 4° e 5°, vengono proposti alcuni obiettivi specifici disciplinari dell’area linguistica. Vi proponiamo un progetto didattico di incontro con l’autore fondato sui seguenti obiettivi. Competenza 1: Ascoltare e parlare Obiettivo generale: Ascoltare, ricordare ed esprimersi in modo corretto e pertinente Obiettivi di apprendimento: 1- Prestare attenzione all’interlocutore in situazioni comunicative orali diverse, nelle conversazioni e nei dibattiti. 2- Cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui. 3- Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l’ordine cronologico e/o logico. Competenza 2: Leggere e comprendere Obiettivo generale: Leggere e comprendere, parole, frasi, testi, consegne e situazioni Obiettivi di apprendimento: 1- Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. 2- Leggere ad alta voce un testo noto con correttezza ed espressività e, nel caso di testi dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le pause e variando il tono della voce. 3- S fruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. Competenza 3: Scrivere Obiettivo generale: Produrre e rielaborare correttamente testi utilizzando anche codici diversi Obiettivi di apprendimento: 1- Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. 87 I CLASSICI INVITO ALLA LETTURA DEI CLASSICI A cura di Paola Valente Secondo Italo Calvino “un classico non ha mai finito di dire ciò che ha da dire”. È perciò una storia profonda, che si rilegge e che continua a parlare al lettore. Avvicinare i bambini ai grandi classici della letteratura per l’infanzia è un’operazione pedagogica delicata e indispensabile. Indispensabile perché questi testi arricchiscono la mente e il cuore e diventano parte del processo culturale di tutta una vita: il primo classico può rappresentare il libro che dà inizio a una serie di letture amate, il libro attraverso il quale si scoprono il mondo e l’animo umano, il libro che conduce a gioiose esperienze sempre ripetibili. L’operazione risulta delicata perché spesso il linguaggio dei classici è di difficile comprensione e il bambino è ormai privo di quelle competenze linguistiche e culturali che gli permetterebbero di gustarlo appieno. Si può perciò presentare i primi classici ai piccoli per mezzo di opportuni adattamenti e riduzioni, spiegando loro che, una volta diventati più grandi e competenti, potranno conquistarne il testo integrale. Il classico e il suo contesto Quando si presenta un classico ai bambini è opportuno considerare che il racconto si svolge quasi sempre in un’altra epoca storica dove usi, costumi e tradizioni sono molto diversi da quelli attuali e ci sono differenze notevoli anche nelle conoscenze scientifiche e tecnologiche. Il tempo e lo spazio del classico possono essere alquanto diversi rispetto a ora: il racconto può svolgersi, ad esempio, durante una guerra o in un momento in cui i confini geografici erano differenti in modo sostanziale. È opportuno perciò contestualizzarlo nello spazio e nel tempo in cui avviene, ricercando notizie in merito, preparando un cartellone, seguendo le vicende sulla linea del tempo, visionando, se possibile, alcuni documenti. Nel romanzo “Piccole donne” l’autrice Louisa May Alcott racconta le vicende di quattro sorelle il cui padre sta combattendo 88 durante la Guerra Civile Americana. “Pinocchio” è ambientato nella Toscana dell’Ottocento, “Cuore” nella Torino dell’Unità d’Italia. Conoscere questo a larghe linee può aiutare il piccolo lettore a comprendere il libro e a rendere più efficace la lettura. Lo stesso discorso vale per i paesaggi: per arricchire la lettura di Tom Sawyer uno dei modi potrebbe essere quello di scoprire la bellezza del Mississippi. E quanto è importante la campagna inglese in “Alice nel paese delle meraviglie”? E i vulcani dell’Islanda in “Viaggio al centro della terra” di Verne? I classici si prestano a lavori di approfondimento e di scoperta che arricchiscono le conoscenze e danno grande gioia. Il classico e il suo autore Ogni libro ha la propria storia e, quando si tratta di classici, si scopre che è spesso tormentata e curiosa. Collodi scrisse il suo Pinocchio pubblicandolo a puntate su un giornalino e troncando il racconto nel punto in cui il burattino finiva impiccato alla quercia grande. Furono le proteste e le richieste dei lettori a far sì che l’autore riprendesse il testo e lo allungasse fino alla fine che adesso conosciamo. Mark Twain, per mezzo delle avventure di Tom, racconta la sua infanzia. Molti classici per bambini nacquero come libri per adulti: fra questi “I viaggi di Gulliver” e “Robinson Crusoe”. La Alcott scrisse “Piccole donne” in un momento di grave crisi economica e con il suo romanzo diventò ricca. “Pippi Calzelunghe” fu ritenuto un romanzo diseducativo. Scoprire la storia del libro e del suo autore è intrigante, appassiona il bambino, glielo rende più familiare e più appetibile. Perché un classico non tramonta mai? Riprendendo la citazione di Italo Calvino, la voce di un classico è sempre attuale. Leggerlo e rileggerlo significa scoprire ogni volta qualcosa di nuovo. I personaggi rappresentano dei tipi “eterni” perché incarnano quei desideri e quei comportamenti che risultano universali e che si ripetono nella storia dell’uomo: la spinta alla conoscenza e all’avventura, la sete di giustizia, la paura, l’amore, il superamento delle difficoltà, la speranza. Con l’aiuto dell’insegnante, il bambino è in grado di comprendere quali sono i messaggi universali di cui è portatore il classico e può paragonare le storie di un tempo con quelle attuali per scoprire che cosa hanno in comune. Questa consapevolezza potrà avviarlo a una lettura più profonda e intensa. Tutti o solo alcuni? Proporre i classici ai bambini significa avvicinarli ai libri che abbiamo amato noi per primi. Raccontare loro quali furono i romanzi che ci formarono, quali emozioni suscitarono nel nostro cuore, come li scoprimmo, quanto “penammo” per i protagonisti e come ci siamo identificati con loro può essere un modo per proporre questi testi: la curiosità dei bambini deve essere stimolata affettivamente, accorciando le distanze anche tra noi adulti e loro. Non c’è limite a ciò che un piccolo può leggere se la proposta riguarda le aspirazioni più alte, gli affetti più cari. L’editoria contemporanea è liquida, frammentata: se da un lato offre moltissimo, dall’altro non tende alla permanenza. I libri scompaiono presto dagli scaffali e dalla memoria. Procurano un breve, superficiale piacere, sono oggetti di consumo. I classici si pongono perciò come pietre di fondazione, come punti fermi nel fluire veloce del fiume delle storie. Sono la chiave di 89 volta che permette di capire tutto il resto. Da essi discendono per imitazione migliaia di altri romanzi, di altri personaggi. Per queste ragioni, ogni classico può e deve essere proposto, letto, riletto. Ce ne sarà sempre uno più amato, un paradigma delle letture personali su cui si svilupperà tutto il percorso intellettuale futuro. Un bambino che non ha l’opportunità di avvicinarsi a questo mondo sarà spiritualmente più povero. I classici dovrebbero occupare il posto d’onore nelle biblioteche scolastiche e familiari, senza nessuna censura e con grande rispetto. Se i bambini li hanno sotto gli occhi ed è loro permesso di sfogliarli, prima o poi li leggeranno. Allora cresceranno diventando migliori perché ciò che nutre la mente e il cuore è cibo indispensabile per ciascuno di noi. L. Carroll Alice nel Paese delle meraviglie E. De Amicis Cuore L. F. Baum Il Mago di Oz Esopo Le più belle favole L. M. Alcott Piccole donne C. Collodi Pinocchio Vamba Il Giornalino di Gian Burrasca O. Wilde Il Principe Felice e altri racconti 90 I classici a confronto Il Mago di Oz e Alice nel Paese delle Meraviglie Sono due storie che hanno alla base il viaggio meraviglioso e iniziatico in un mondo pieno di avventure. Entrambe le protagoniste sono bambine, costrette loro malgrado a scoprire un paese sconosciuto, magico e inquietante insieme a personaggi sfuggenti e improbabili. I due paesi rappresentano una metafora del mondo reale e alle due bambine è richiesto un percorso di comprensione per tornare nella propria realtà. Personaggi fantastici si avvicendano sotto forma di esseri umani e di animali soccorrevoli o pericolosi. È efficace quindi proporre un confronto fra i due libri: 1) L’Inghilterra di Alice, verde e serena, e il Kansas di Dorothy, vasto, solitario e funestato dai tornadi. 2) Gli animali nei due racconti: nel Mago di Oz le innumerevoli bestie reali e fantastiche come il leone codardo, la cicogna, le scimmie alate, le api nere, le cornacchie, i lupi, il ragno; nella storia di Alice il coniglio bianco, il topolino, il gatto del Cheshire, la lepre marzolina. 3) Le difficoltà per le due piccole protagoniste nel ritrovare la strada di casa. 4) La Regina di Cuori di Alice e la Strega dell’Ovest di Dorothy: tutte e due hanno una funzione ostacolante e sono crudeli. 5) I tre compagni di Dorothy, e la solitudine di Alice che deve fare quasi tutto da sé. 6) I paesaggi del Mago di Oz e quelli di Alice. 7) Le varie metafore presenti nei due racconti. Alcune attività complementari: - Scrivere un racconto collettivo in cui Alice e Dorothy s’incontrano per combattere contro la Strega dell’Ovest e la Regina di Cuori. - Immaginare una corrispondenza fra le due bambine anche per mezzo di email. - Scrivere dei dialoghi fra i personaggi dei due libri: il coniglio bianco e il leone codardo; la Regina di cuori e la Strega dell’Ovest; il gatto del Cheshire e il Mago di Oz; il Cappellaio Matto e lo Spaventapasseri. Pinocchio e Gianburrasca Sono i due bambini terribili della narrativa italiana per l’infanzia. Poi ne sono arrivati molti altri ma i due rappresentano il prototipo dei piccoli ribelli, dei disubbidienti che si scontrano con il mondo spesso ambiguo e incomprensibile degli adulti. Pinocchio è uno scansafatiche, un monello pieno di difetti ma dal cuore d’oro. Non è fatto di carne ma di legno duro, è solo un burattino eppure ha un’anima. Si muove in una Toscana misera, poetica, magica; spesso é affamato, maltrattato, aggredito. Ha un padre anziano che gira il mondo per ritrovarlo e una madre-sorella-amica fata che lo protegge e lo corregge. Gian Burrasca vive anche lui in Toscana, in una famiglia borghese, normale, con i genitori e tre sorelle più grandi. È meno ingenuo di Pinocchio, a volte i suoi scherzi rasentano la crudeltà eppure conserva un fondo di candore per cui diventa necessario perdonarlo. Ne combina di tutti i colori, è impulsivo, non riflette sulle conseguenze dei suoi gesti. 91 Questi due classici possono essere messi a confronto, con risultati molto interessanti, sia per quanto riguarda i caratteri dei personaggi che le vicende e i luoghi: 1) La famiglia di Pinocchio e la famiglia di Giannino Stoppani. 2) I guai che combinano i due ragazzini e le loro motivazioni. 3) La Toscana di Pinocchio: povera, selvaggia, misteriosa e la Toscana di Giannino: agiata, cittadina, borghese. 4) I cibi di Pinocchio: la pentola dipinta sul muro, l’uovo, le pere, la cena all’Osteria del Gambero Rosso, il cavolfiore condito, in genere cibi poveri di povera gente: Pinocchio non mangia quasi mai a sufficienza e patisce la fame; i cibi di Giannino, invece, sono sempre abbondanti con leccornie. Non ha mai fame però è spesso goloso. Solo in collegio egli conoscerà per breve tempo che cosa significa mangiare poco e male. 5) Il lavoro in Pinocchio: falegnami, burattinai, muratori, pescatori, di solito si tratta di lavori umili, manuali, poco retribuiti. Nel libro “Il Giornalino di Gian Burrasca” si parla di avvocati, medici, giornalisti, impiegati. 6) I malandrini in Pinocchio e i malandrini in Gian Burrasca: anche qui si possono rilevare le differenze. Nel primo i ladri sono ladri veri e propri. Spesso, oltre a rubare, usano la forza fisica. Nel secondo le persone nascondono sotto una patina di rispettabilità il loro cuore avido e non hanno alcuno scrupolo a mentire per ottenere denaro. 7) La scuola in Pinocchio è un luogo di fatica, studiare è impegnativo, il burattino vi si sottrae; Gian Burrasca va a scuola per combinare scherzi e non si preoccupa più di tanto dello studio. 8) Gli animali in Pinocchio sono fiabeschi, umanizzati e soccorrevoli oppure crudeli e infidi come il gatto e la volpe; in Gian Burrasca gli animali sono animali, quasi sempre vittime del terribile bambino. Una volta completata la lettura approfondita dei due racconti, si possono sviluppare attività complementari quali: - Scrivere una storia collettiva immaginando uno scambio di situazione fra Pinocchio e Gian Burrasca: come si ritroverebbero l’uno nei panni dell’altro conservando però le loro caratteristiche. - Disegnare l’autoritratto come Gian Burrasca o come Pinocchio secondo le preferenze e le affinità del carattere. - Immaginare un incontro fra i due che trascorrono insieme una giornata. 92 I CLASSICI Dagli 8 anni UN BAMBINO SEMPRE ATTUALE Gian Burrasca, il “monello” per eccellenza della tradizione italiana Testo di riferimento IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA Autore: Vamba Adattamento: Elisa Cordioli Pagine: 176 Con Cd audio e Fascicolo per drammatizzazione IL LIBRO Giovannino Stoppani o, come tutti lo chiamano, Gian Burrasca, è il protagonista di una serie di avventure esilaranti e divertentissime, narrate sotto forma di diario. Dietro le monellerie di Giannino c’è però un bambino fantasioso, ricco di gioia di vivere, di spontaneità e di coraggio, che cresce in un mondo di adulti ipocriti e in una società rigida, gretta e lontana dai bisogni dell’infanzia. PER PARLARE DI: “Il giornalino di Gian Burrasca” è ambientato nella Toscana dei primi anni del Novecento e ci offre uno spaccato puntuale, vivo e brillante della società di quel tempo. Attraverso le marachelle di Giannino ci vengono mostrati con umorismo e raffinata ironia l’ipocrisia e la falsità del mondo degli adulti, in contrapposizione alla spontaneità, immediatezza e bisogno di verità del mondo dei bambini. Il tema dell’amicizia è presente in modo importante nella seconda parte del libro, dove appartenenza al gruppo, solidarietà e disponibilità verso il prossimo emergono dalla voce diretta del protagonista. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4° e 5°. 93 PROPOSTE OPERATIVE Ecco un “lifting” ben riuscito del famoso ma ormai datato “Giornalino di Gian Burrasca”. Sfogliando le pagine e condividendo con Giannino le sue disavventure si scoprirà che a volte un diario può diventare il miglior amico. La lettura del “Giornalino di Gian Burrasca” è adatta ai bambini, per la facilità di linguaggio, per i contenuti vicini ai loro vissuti, per la forma scelta di scrittura ovvero il diario. Qui di seguito, si propongono delle attività complementari che si possono attuare con il gruppo classe: • Lettura del racconto. • Analisi dei personaggi con scoperta delle caratteristiche fisiche (come sono) e delle caratteristiche comportamentali (come si comportano). Tutto ciò porta il bambino alla scoperta di cosa contraddistingue un personaggio da un altro. • Analisi del contesto storico e confronto con i giorni nostri. Ovvero cosa fanno i bambini in quel periodo, cosa usano per giocare, come si relazionano con gli altri. • Scoperta di cosa c’era ai tempi di Giannino e cosa no. La tv c’era? I cartoni c’erano? La radio? I videogiochi?... Ricerca tramite l’uso di internet e dei libri per scoprire cosa si poteva avere nel 1900 e cosa no. Quando sono arrivate tutte queste cose. Sì può usare anche la tecnica dell’intervista famigliare, ponendo ai genitori, nonni e zii domande su cosa c’era ai loro tempi e cosa no. • Confronto tra una pagina del primo “Gian Burrasca” e con la “riscrittura”. Ricerca delle parole che non si conoscono e scoperta del loro significato con l’uso del dizionario. • Riscrittura di una pagina del primo “Gian Burrasca” da parte dei bambini dopo una lettura in classe. • Confronto tra le disavventure di Giannino e quelle dei bambini della classe. Anche a loro capita di combinarne di tutti i colori? Come si comportano i genitori? Anche loro dicono sempre la verità? • Discussione sul rapporto genitori-figli ai tempi di Giannino e sul rapporto genitori-figli oggi. Arrivano ancora le sculacciate? • Scoperta di com’era la scuola ai tempi di Giannino e com’è ora. Studio e scoperta della carta dei diritti dei bambini. • Scoperta di cos’è un collegio e quali sono le caratteristiche di questa struttura educativa. Esiste ancora? Chi ci va? Cosa succede tra le mura? • Analisi dello stile di scrittura del libro: il diario. Proposta operativa di scrittura di un diario di classe di ciò che avviene durante le lezioni o alla ricreazione. • Possibilità di continuare il “giornalino di Gian Burrasca”. Il libro ha un finale aperto, i bambini potranno aggiungere pagine al diario creando la continuazione del racconto. • Lettura drammatizzata del copione allegato al libro. Per permettere ai bambini di giocare con la voce per caratterizzare i vari personaggi. • Allestimento del copione teatrale presente all’interno del libro con tutto il gruppo classe per mettersi in gioco. 94 DRAMMATIZZAZIONE Allegato al testo un utile copione per la drammatizzazione di 48 pagine, adatto per laboratori teatrali scolastici. 5 canzoni da ascoltare e cantare! Nel copione la sceneggiatura completa con i rimandi alle canzoni contenute nel CD! L’AUTORE L’autrice è disponibile a effettuare incontri con il gruppo classe (anche più classi insieme) per presentare il libro attraverso l’uso del Kamishibai, del “giornalino” originale e del copione teatrale. Si analizzeranno dei passaggi del racconto, riflettendo con i bambini su alcune caratteristiche dell’epoca e particolarità del rapporto bambino-adulto. L’incontro attivo e dinamico ha caratteristiche teatrali e può essere arricchito con la presenza dell’autore David Conati che ha curato il copione teatrale e i testi delle canzoni presenti nel cd. PRESENTAZIONI CON L’USO DEL KAMISHIBAI Il Kamishibai ha origini giapponesi. Il suo nome potrebbe essere tradotto letteralmente “dramma di carta”. L’uso del Kamishibai si è diffuso tra le campagne, quando i cantastorie si spostavano di villaggio in villaggio con questo “teatrino” nel quale facevano scorrere delle immagini e raccontavano una storia. Col tempo questa usanza è andata perduta soppiantata dall’avvento della televisione. L’utilizzo, sia del testo scritto del libro, che delle immagini cattura maggiormente l’ascoltatore, incuriosisce e stimola la memoria. La voce che accompagna la tavola crea un filo conduttore tra pensiero e immaginazione. Inoltre la struttura in legno ricorda in tutto per tutto un teatro, questa si apre e si chiude rapendo il bambino e aumentando l’attesa di ciò che verrà dopo, mantenendo in questo modo l’attenzione. Elisa Cordioli è una giovane autrice che si sente anche lei una “piccola Gian Burrasca”. Scrive, riscrive, adatta testi e racconti. Colora, dipinge, crea con le mani e con qualsiasi cosa le arrivi troppo vicino. Il motore di tutto ciò che fa è il gioco e soprattutto il piacere di farlo! 95 LA NARRATIVA STORICA LA STORIA, LE STORIE: I LUOGHI E I PROTAGONISTI La didattica storica attraverso la narrativa I LIBRI E LE COLLANE Le collane Un tuffo nella Storia e la più recente I Grandi della Storia sono composte da venti complessivi titoli: racconti ambientati nel passato, raccolte di miti e leggende, rivisitazioni dei classici della letteratura antica, e da ultimo biografie romanzate di alcuni tra i protagonisti delle gesta più eclatanti del Mondo Antico. Ogni volume è arricchito di finestre esplicative inserite in vari punti del racconto e completato da una serie di pagine finali illustrate, contenenti notizie storiche, approfondimenti, curiosità, aneddoti, leggende del periodo trattato. Da questi piccoli romanzi non viene fuori la storia che si studia a scuola, non si racconta solo di popoli in marcia, di re e di battaglie, di crisi economiche e di rivoluzioni, ma sono tratteggiate le storie delle persone che questi eventi hanno vissuto e hanno contribuito a determinarle. Sono storie di uomini, donne e bambini con i loro sentimenti. I protagonisti sono soprattutto ragazzi che ci raccontano una parte della loro vita in rapporto con la religione, le guerre, le città, le feste, i giochi, la scienza, la magia e i viaggi in uso nel loro tempo. Per questo motivo i ragazzi che oggi leggono queste storie si identificano facilmente con i protagonisti perché provano gli stessi sentimenti. I libri sono indicati per le classi 3°, 4°, 5°. COME LAVORARE CON IL TESTO Ogni testo presenta una parte finale di schede didattiche sul periodo storico trattato, visto attraverso notizie sull’abbigliamento, sul modo di mangiare, sulla religione, la scuola... Presente anche una sezione con le curiosità storiche e, per ogni testo, la presentazione della linea del tempo, utile strumento storiografico per orientarsi nella periodizzazione storica. 96 PERCHÉ STUDIARE I GRANDI PERSONAGGI STORICI La collana propone la vita dei personaggi storici più importanti vissuti durante le epoche studiate nella scuola primaria. Rappresenta un approfondimento e un allargamento delle tematiche svolte in precedenza con la collana di grande successo “Un tuffo nella storia”. Curatissima nella verifica dei fatti e dei caratteri, si propone di presentare ai piccoli lettori i protagonisti delle vicende più importanti dell’umanità, inserendoli nella cultura e nei costumi dell’epoca con particolare attenzione alla loro infanzia oppure osservati dagli occhi di un bambino. Usi, costumi, paesaggi e avvenimenti contribuiscono a sottolineare e a definire il carattere e le gesta di ciascun personaggio. Le storie risultano avvincenti come in un libro di avventura: appassionando e divertendo aiutano a comprendere gli avvenimenti storici dal punto di vista di coloro che ne furono i maggiori artefici. Alle vicende degli eroi maggiori s’intrecciano quelle delle persone comuni, degli osservatori, della gente che subiva o partecipava a guerre, conquiste, lotte politiche o che viveva in pace la quotidianità. In spazi geografici a volte ben definiti, altre volte vastissimi e quasi sconosciuti, fra popoli diversi, i personaggi della storia si muovono nel loro leggendario cammino e trascinano il lettore in mondi meravigliosi, fra battaglie, scoperte e viaggi. PROPOSTE OPERATIVE E ARGOMENTI DA APPROFONDIRE 1) Lettura del testo e contestualizzazione sulla linea del tempo. 2) Rilevazione degli usi e costumi dell’epoca in base alla lettura. 3) Rilevazione dei caratteri dei personaggi principali. 4) Collegamento con la geografia: dove si svolsero i fatti, come sono cambiati i luoghi ai giorni nostri. 5) Collegamento con le arti figurative (sculture, dipinti, ceramiche) e architettoniche: quali testimonianze rimangono, che cosa ci rivelano. 6) Collegamento con la letteratura: i grandi narratori del passato (Omero, Erodoto, Tito Livio, Tacito, Virgilio). 7) Le donne nella storia: quale fu il loro ruolo e il loro peso. 8) Ricerca di leggende collegate ai personaggi: come i fatti storici si trasformano in miti. 9) I personaggi a confronto: quali sono le caratteristiche comuni e le diversità. 10) La religione e il culto degli dei, l’importanza dei sacerdoti e degli indovini nell’antichità, divinità e templi, oracoli e aruspici. Per tutte le attività elencate sarà possibile avvalersi delle finestre “Dentro la storia” che accompagnano i testi, nonché degli approfondimenti finali. 97 LA BIOGRAFIA Collana I Grandi della Storia UN PROTAGONISTA SCONOSCIUTO DELLA STORIA Progetto didattico sulla civiltà cinese Testo di riferimento QIN SHI HUANG Autore: Fausta Rita Sardi Pagine: 144 L’imperatore che creò la Cina Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Era il 221 a.C., quando il giovane principe Qin, coraggioso e un po’ folle, fece di un territorio immenso, diviso in tanti Stati sempre in lotta tra loro, un unico grande impero: la Cina. In un viaggio narrativo lungo 40 anni, tra battaglie, intrighi e strane alchimie, le imprese dell’uomo predestinato a cambiare la storia del suo tempo sono viste dagli occhi avventurosi di due piccoli fratelli. Qin, il primo grande imperatore della Cina, incarnò una leggenda vivente, della quale il maestoso esercito di terracotta e la Grande Muraglia sono ancor oggi incontrastati e silenziosi testimoni. PER PARLARE DI: • L’Estremo Oriente e la sua grande civiltà. • Le doti politiche di un grande condottiero. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4°. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI Ottaviano Augusto Alessandro Magno Cleopatra Annibale Le civiltà dei fiumi e del mare - Miti e leggende 98 PROGETTO DIDATTICO “Qin Shi Huang. L’imperatore che creò la Cina” permette di: -C onoscere in modo avvincente e coinvolgente il personaggio storico Qin Shi Huang, forse sconosciuto ai più ma artefice di opere consacrate alla Storia come la grande muraglia cinese e l’esercito di terracotta. - Scoprire la misteriosa civiltà orientale. - Addentrarsi nella successione delle grandi dinastie del Celeste Impero. PROPOSTE OPERATIVE Attraverso la lettura singola o animata del testo, i ragazzi potranno sentirsi stimolati ad immedesimarsi in un mondo affascinante e tanto diverso dal loro grazie alle leggendarie imprese di un giovane imperatore che diede origine ad una millenaria storia. Si propongono di seguito alcune attività possibili: 1. Lettura del testo e presentazione dei personaggi dove i ragazzi fin da subito sono proiettati in un mondo sconosciuto (paesaggi, credenze, leggende...) 2. Alla scoperta di Qin Shi Huang. L’insegnante e l’intera classe, grazie anche agli approfondimenti presenti nel libro, potranno avviare delle ricerche su questo singolare personaggio. La sua è infatti una figura particolare sia nella storia di vita che nelle vicende che lo condussero al trono. 3. Ricostruzione storico-temporale di vicende narrate, militari e personali nella più ampia visione di conquiste, scoperte, invenzioni e grandi cambiamenti socio culturali. 4. Conoscenza e analisi socio-culturale di un popolo che si è trovato a vivere grandissime riforme oggi ancora molto attuali: il legalismo, la moneta unica, la scrittura, le grandi opere ma soprattutto, cuore dell’intero testo, la grande distruzione dei libri come fatale conseguenza di un potere assoluto e totalitario. 5. Analisi socio-geografica attraverso un confronto tra Cina ieri e oggi, guardando con sempre più consapevolezza al fenomeno dell’integrazione. 6. Conoscenza e approfondimento delle due grandi opere che identificano la Cina: l’esercito di terracotta e la grande muraglia. 99 LA BIOGRAFIA Collana I Grandi della Storia DALL’AFRICA A ROMA Progetto didattico sulla civiltà cartaginese Testo di riferimento ANNIBALE Autore: Federica Grilli Pagine: 144 Il cartaginese che sfidò Roma Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Annibale ha soltanto nove anni quando la sua vita spensierata a Cartagine, sulla costa africana, è infranta bruscamente: lascerà la patria, la mamma e i fratelli per seguire il padre in Spagna e aiutarlo nella sua grande e incredibile impresa contro i Romani. Un racconto avventuroso, pieno di emozione e di colpi di scena, attraverso cui scoprire un personaggio unico nella storia antica, dotato di genialità in battaglia, ma anche di profonda umanità e di rispetto per il nemico. PER PARLARE DI: Per conoscere da vicino e in modo coinvolgente la vita e le imprese di Annibale nonché il loro contesto storico-geografico. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 5°. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI Qin Shi Huang La lupa e l’aquila Ottaviano Augusto Le ali della fortuna Cleopatra Alessandro Magno L’antica Roma 100 PROPOSTE OPERATIVE Si propongono le seguenti attività, da svolgersi complessivamente in sequenza, oppure alcune selezionate. 1. IN VIAGGIO CON ANNIBALE Annibale, nel portare avanti il suo progetto di attacco a Roma, compì un importante viaggio lungo tutta l’Italia, attraverso mari, grandi fiumi, catene montuose... tracce del suo passaggio si sono conservate in molti luoghi del territorio italiano. Partendo dall’idea del viaggio si può tentare un’attività che sconfina nella geografia. Verrà creato un grande poster con la rappresentazione cartografica del percorso di Annibale, e al posto delle tappe più importanti ci saranno dei rettangoli vuoti. I ragazzi, divisi in due gruppi, si sfideranno in duello per riconoscere “i luoghi di Annibale”: sulla base di succinte descrizioni che fungeranno da indovinelli, i gruppi tenteranno di indovinare le tappe e di conseguenza sistemare la relativa casellina nel rettangolo vuoto corrispondente. Naturalmente vincerà il gruppo che saprà riconoscere il maggior numero di tappe. 2. IL “NOSTRO” ANNIBALE Quasi ogni regione annovera luoghi che nella toponomastica ricordano Annibale oppure uno dei personaggi collegati alla sua storia (Surus, Magone, Amilcare...). Può essere divertente affidare ai bambini una piccola ricerca volta a individuare se nella propria provincia o regione esistono luoghi connessi ad Annibale e ricostruirne la storia. 3. ANNIBALE NELLE FONTI Annibale è stato considerato da molta storiografia in termini fortemente negativi perché condizionati dalle fonti romane, che vedevano in lui il nemico più temibile. Ecco allora un’attività divertente ma altamente educativa che mostrerà ai bambini come la storia non va subìta ma interpretata. Si leggeranno alla classe alcuni passi significativi di autori che hanno trattato di Annibale e li si metteranno a confronto per individuare, attraverso un corretto metodo storiografico, le testimonianze più credibili, quelle condizionate da pregiudizi, quelle assolutamente false e parziali. 4. IL GIOCANNIBALE Per finire un gioco-attività legato alle milizie di Annibale: ai bambini verranno mostrate delle figure di soldati appartenenti all’esercito cartaginese, di cui dovranno individuare l’armamentario, il nome con cui erano conosciuti, e il loro ruolo all’interno dell’esercito. 101 LA BIOGRAFIA Collana I Grandi della Storia SUI PASSI DI UN CONDOTTIERO Progetto didattico sui protagonisti della Storia Testo di riferimento ALESSANDRO MAGNO Autore: Michele Santuliana Pagine: 128 La biografia di un protagonista della storia antica Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Salito al trono giovanissimo, Alessandro (356-323 a.C.) stupì tutti per il coraggio e la determinazione, sino a raggiungere con le sue conquiste i confini del mondo conosciuto. Ma chi era in realtà l’Alessandro che gli Antichi chiamarono “il Grande”? Quali tratti del suo carattere lo resero così straordinario e inimitabile? Non ci resta che scoprirlo assieme a Sogdi, un bambino che lavora nelle stalle reali e che segue da vicino il re macedone nella mitica spedizione contro l’impero persiano. PER PARLARE DI: Per conoscere da vicino e in modo coinvolgente la vita e le imprese di Alessandro Magno nonché il loro contesto storico-geografico. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 4°. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI Ottaviano Augusto Cleopatra L’alloro e la spada La guerra di Troia L’Odissea 102 COME LAVORARE CON IL TESTO “Alessandro Magno. Sui passi di un condottiero” permette di: - conoscere in maniera divertente e coinvolgente la figura di Alessandro Magno; - scoprire usi e costumi delle civiltà mediterranee del IV sec. a.C.; - “fare storia” in modo appassionante e diverso dal solito. PROPOSTE OPERATIVE Attraverso la lettura singola o animata del testo, i ragazzi potranno essere stimolati a ricostruire le tappe della vita e le imprese di Alessandro Magno. L’insegnante potrà da parte sua utilizzare il testo come utile strumento di integrazione delle spiegazioni oltre che come testo narrativo. Si propongono di seguito alcune attività possibili: 1. Lettura del testo da parte dell’insegnante e presentazione dei personaggi. 2. Alla scoperta di Alessandro. I ragazzi potranno ricercare nel testo le informazioni relative al sovrano macedone e ricostruirne caratteristiche e personalità. Lo stesso potrà essere proposto per il piccolo Sogdi e per gli ulteriori personaggi principali. Inoltre, nei confronti di Alessandro sarà possibile analizzare quali tra le sue molteplici caratteristiche erano particolarmente considerate tra i contemporanei, sino a comprendere come nacque il “mito” di Alessandro Magno. 3. Ricostruzione delle vicende narrate e collocazione sulla linea del tempo di imprese ed avvenimenti: il regno di Filippo II; la salita al trono di Alessandro; la lunga spedizione in Asia; il ritorno a Babilonia e la morte del condottiero. 4. Ricostruzione geografica delle conquiste e dell’itinerario seguito dalla spedizione. Quali territori attraversò la spedizione? A quali paesi corrispondono oggi quei territori? 5. Analisi degli aspetti storico-culturali. Come avveniva una spedizione militare nel mondo antico? Quali armi e/o strategie consentirono ad Alessandro di conseguire le sue vittorie? Analisi del progetto di “impero universale” vagheggiato da Alessandro. Concezione del sovrano nel mondo del vicino oriente antico. 6. Alessandro nella storia. I ragazzi potranno ricercare quali segni l’antico condottiero abbia lasciato nella storia, nella letteratura e nell’arte, sino ai film, ai cartoni animati e alle serie televisive realizzati su di lui negli ultimi decenni. 7. Alessandro per me. L’insegnante potrà proporre ai ragazzi la produzione di un elaborato in cui essi, a seguito di quanto appreso, ricostruiscano il loro “personale” Alessandro Magno, esprimendo le loro personali considerazioni sul personaggio e sulle sue imprese. Per tutte le attività elencate sarà possibile avvalersi delle finestre “Dentro la storia” che accompagnano il testo, nonché degli approfondimenti finali. 103 LA BIOGRAFIA Collana I Grandi della Storia IL SIMBOLO DI UNA CIVILTÀ Progetto didattico sui protagonisti della Storia Testo di riferimento OTTAVIANO AUGUSTO Autore: Ivan Sciapeconi Pagine: 144 La biografia di un protagonista della storia antica Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Nel 44 a.C. il giovane Ottaviano riceve una terribile notizia: il suo amato zio Giulio Cesare è stato assassinato. Da quel momento la sua vita subisce una svolta fondamentale: prenderà quindi un nuovo nome, Augusto, e diventerà l’uomo più importante di Roma assumendo il titolo di Imperatore. Un racconto avvincente per conoscere l’uomo che ha trasformato una fragile Repubblica in un vastissimo Impero. PER PARLARE DI: Per conoscere da vicino e in modo coinvolgente la vita e l’importanza del primo imperatore di Roma, nonché il contesto storico-geografico di riferimento. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 5°. ALTRI TESTI CON TEMATICHE AFFINI Alessandro Magno Cleopatra Tre cuccioli imperiali L’Eneide La lupa e l’aquila Le ali della Fortuna L’antica Roma: le più belle leggende 104 COME LAVORARE CON IL TESTO Ottaviano è una figura fondamentale per capire il complesso passaggio dalla Repubblica all’Impero. “Ottaviano Augusto, il primo imperatore” si sofferma a lungo sulle avventurose vicende che portarono il diciannovenne Ottaviano a diventare il celebrato Augusto. Agli amici d’infanzia che storicamente lo accompagnarono da Apollonia a Roma, Mecenate e Agrippa è stata aggiunta la figura di Menodora, la figlia di uno schiavo particolarmente curiosa. PROPOSTE OPERATIVE A caccia di identità I personaggi presenti nel libro possono essere lo spunto per l’attività. - Disegnare una carta di identità copiandola dalla propria. - Inserire i seguenti dati: Nome, Luogo di nascita, Data di nascita, Descrizione fisica, Informazioni storiche, Ritratto. La carta d’identità può essere utilizzata per avviare attività di ricerca individuale. I diversi personaggi del libro “Ottaviano Augusto, il primo imperatore” vengono assegnati agli alunni come oggetto di ricerca da svolgere a casa. Il docente dovrà fare molta attenzione a comunicare che non tutte le informazioni possono essere trovate facilmente (in particolare in merito alla descrizione fisica dei personaggi). Inoltre, bisognerà distinguere tra personaggi storicamente esistiti e personaggi di fantasia, inseriti nel testo per ovvie ragioni narrative. Terminata la fase di ricerca, sarà possibile avviare semplici giochi di riconoscimento. Ai bambini verrà chiesto di leggere a voce alta le caratteristiche trovate, escludendo opportunamente il campo “nome”. Il resto della classe dovrà individuare il personaggio di cui si parla. Le ricerche di più bambini, infine, possono essere utilizzate per strutturare il gioco del memory. Per realizzare il gioco serviranno coppie di carte di identità dello stesso personaggio. 1. Le carte di identità dei personaggi verranno disposte su un tavolo, in modo che possano essere ben memorizzate. 2. Dopo alcuni secondi, l’insegnante volterà le carte e chiederà a un bambino alla volta di individuare le coppie di carte di identità che si riferiscono allo stesso personaggio. 3. Vince il bambino che, alla fine del gioco, avrà scoperto più carte. 105 LA NARRATIVA STORICA E LA DIDATTICA I romanzi della serie non insegnano la storia (per quello ci sono gli insegnanti) ma la fanno vivere ai bambini, attraverso una immedesimazione nel personaggio narrante o nel protagonista. Guerre, invasione di barbari, personalità di re e principi vengono visti in una dimensione reale, senza il lungo elenco di date o ripartizioni temporali che l’insegnante di storia ha il dovere di propinare agli alunni. Tale differenza è essenziale: con questi libri il bambino entra nella storia, in una storia, e si appassiona, il che - didatticamente - è fondamentale: l’argomento storico non viene più visto come lontano nel tempo e nello spazio, ma viene percepito come vicino; addirittura viene partecipato dal lettore. Gli argomenti trattati, se esposti solo teoricamente in classe con lezioni frontali, sono poco incisivi perché il bambino non li tocca con mano: se entra nel libro, se è lui il protagonista, se si incuriosisce agli approfondimenti di cui ogni libro è dotato, se scorre le “curiosità” che sono disseminate lungo il romanzo, il più è fatto: la storia non è più una materia lontana e forse noiosa. L’azione didattica fondamentale dei romanzi storici della collana è stimolare la curiosità del lettore facendogli vivere quel tempo e quella società, facendolo partecipe delle leggende e dei miti che sono alla base della nostra civiltà non solo storica, ma anche letteraria. In quest’ultimo contesto si pongono le versioni per bambini dei due poemi omerici (Iliade e Odissea, a cura di Nadia Vittori) e del poema latino per eccellenza (Eneide di Virgilio, a cura di Claudio Elliott): sarebbe impossibile per un bambino leggere i testi omerici o virgiliani, già ardui in greco e latino, ma comunque difficili nelle traduzioni moderne. Il docente dovrebbe fermarsi non dico a ogni parola, ma ad ogni verso per spiegare parole desuete, concetti astrusi per un bambino, riferimenti mitici... Invece le riduzione di Vittori ed Elliott hanno il pregio - strettamente valido dal punto di vista didattico - di dare chiarezza alla narrazione, di renderla avvincente, appassionante, senza le divagazioni, le lunghe descrizioni, le intromissioni di episodi marginali, che se da una parte rendono i tre poemi dei capolavori indiscussi e insuperati, non sono però adatti a essere letti da ragazzini. La storia greca e romana delle origini ne viene fuori nei suoi tratti essenziali, nelle sue leggende molto vicine alla realtà storica (e qui sarà il docente che dovrà far capire all’alunno dove la leggenda e il mito si confondono con la storia vera e propria e dove divergono). Ecco quindi che la didattica della storia, spesso faticosa e lontana dagli interessi dei bambini, si arricchisce con la lettura sia dei libri di narrativa storica che dei poemi, raccontati con un linguaggio vicino al loro e con personaggi affascinanti. Claudio Elliott Insegnante di scuola secondaria di primo grado e scrittore di narrativa per ragazzi 106 IL RACCONTO STORICO Collana Un Tuffo nella Storia AL TEMPO DI OMERO Tratta dall’Iliade, la narrazione della guerra più famosa di tutti i tempi Testo di riferimento LA GUERRA DI TROIA Autore: Nadia Vittori Pagine: 160 Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO La Guerra di Troia, narrata da Omero nell’Iliade, è la guerra più famosa di tutti i tempi, ma anche la testimonianza di un passato straordinario, nel quale mito e storia si confondono. Protagonisti assoluti sono gli eroi, con le loro passioni, le loro virtù, i loro ideali, le loro gesta irripetibili, che li rendono personaggi sempre vivi e attuali. Dal rapimento di Elena allo stratagemma del Cavallo, la battaglia tra Greci e Troiani viene vista attraverso gli occhi dei suoi eroi: l’invincibile Achille, il valoroso Ettore, l’astuto Ulisse e tutti gli altri, immortalati in questo capolavoro senza tempo. PER PARLARE DI: • La difesa della patria. • L’onore nei combattimenti. • La crudezza della guerra. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 5°. NEGLI APPROFONDIMENTI • Gli Dei e gli eroi coinvolti nella guerra - Dalla parte di Troia - Dalla parte degli Achei • Le navi achee: una flotta immensa! • L’armatura al tempo della guerra di Troia • I pasti degli Achei • Schliemann e la scoperta di Troia Es. Ci sono stati altri popoli nella storia dal gusto estetico così raffinato? Fai ricerche in classe. 107 IL RACCONTO STORICO Collana Un Tuffo nella Storia AL TEMPO DI OMERO L’avventuroso viaggio di Ulisse da Troia fino ad Itaca Testo di riferimento L’ODISSEA Autore: Nadia Vittori Pagine: 144 Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Il ciclope Polifemo, la maga Circe, la dea Calipso e le Sirene sono alcuni dei personaggi straordinari incontrati da Ulisse durante il lungo viaggio di ritorno verso la sua patria, dopo la Guerra di Troia. Nell’Odissea rivivono gli aspetti più importanti della mitologia greca: la sfida tra l’uomo e la divinità, l’importanza dell’astuzia e la tensione dell’uomo verso le avventure rischiose, ma meravigliose e senza tempo. PER PARLARE DI: • La paura e il coraggio di affrontare i mostri e misurarsi con l’ignoto • Il lottare per un’idea. • Il timore del diverso. • La nostalgia di casa. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 5°. APPROFONDIMENTI Un affascinante percorso storico-geografico alla ricerca dei luoghi e dei personaggi incontrati da Ulisse. Sul sito www.raffaellodigitale.it si può giocare gratuitamente al “Viaggio di Ulisse”, gioco appositamente pensato come approfondimento ai testi. 108 IL RACCONTO STORICO Collana Un Tuffo nella Storia AL TEMPO DI VIRGILIO Un poema epico per esaltare la grandezza di Roma Testo di riferimento L’ENEIDE Autore: Claudio Elliott Pagine: 152 Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO L’eroe troiano Enea riesce a fuggire dalla sua città ormai in fiamme e, insieme al figlio Julo e al vecchio padre Anchise, intraprende un viaggio avventuroso fino alle coste del Lazio, seguendo il destino che gli Dei gli hanno riservato. Nel corso del racconto si incontrano personaggi straordinari: la Sibilla, Polifemo, la regina Didone, Polidoro, Caronte, i due amici Eurialo e Niso, la guerriera Camilla, il re Latino, sua figlia Lavinia, infine Turno, re dei Rutuli, il grande nemico di Enea. E poi, si fa conoscenza con alcuni strani esseri, tra cui le Arpie (mostri metà donne e metà uccelli), Scilla e Cariddi (guardiani dello stretto di Messina), il cane a tre teste Cerbero. Nell’Eneide, il poema latino per eccellenza, ci si appassiona per storie di amicizia e d’amore, ci si trova invischiati in duelli epici, decisi a volte anche dagli Dei, si parteggia ora per un personaggio ora per l’altro. PER PARLARE DI: • Coraggio, rischio e avventura. • Valore della famiglia. • Sentimenti di amore e di amicizia. • Fato e volere degli dei. • Creature strane e mostruose. CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di classe 5°. NEGLI APPROFONDIMENTI • Eroi, divinità e mostri • Luoghi magici e misteriosi • L’Italia al tempo di Enea • Il viaggio di Enea Es. Ci sono stati altri popoli nella storia dal gusto estetico così raffinato? Fai ricerche in classe. 109 LA NARRATIVA GEOGRAFICA Collana A spasso con la geografia ALLA SCOPERTA DELL’ITALIA Lo studio della geografia con la collana A spasso con la geografia Scopri il materiale extra sul CD NARRATIVA.LIM! IL LIBRO Ti piace viaggiare? Vuoi scoprire le meraviglie del nostro Paese? Allora non ti resta che salire sul vecchio camper Torpedine e partire con la famiglia Millemiglia, (papà Noè, mamma Adele, Teo, Gaia e il cagnolino Pulce) sempre pronta a cacciarsi in avventure spassose ed esilaranti. TRA I MONUMENTI D’ITALIA Per parlare di: arte, cultura, storia, tradizioni TRA LE BELLEZZE NATURALI Per parlare di: lo spettacolo della natura, i mutamenti naturali, flora e fauna TRA I FIUMI E I LAGHI Per parlare di: la ricchezza del patrimonio idrico, l’ecologia e l’ambiente TRA I MONTI E LE COLLINE Per parlare di: alture e ricchezza dei territori, ecosistemi naturali CLASSE DI RIFERIMENTO Bambini di 3°, 4° e 5° classe. COME LAVORARE CON IL TESTO Le finestrelle inserite nel testo e le schede di approfondimento presenti al termine di ogni volume arricchiscono di contenuti la storia narrata, e propongono numerosi spunti operativi per il bambino: seguendo l’esempio di Gaia e Teo i lettori potranno infatti completare un vero album fotografico e realizzare un “diario di viaggio”, stimolando così la propria creatività. 110 PROPOSTE DI LAVORO I seguenti progetti possono essere realizzati autonomamente o, a richiesta della scuola, con la collaborazione dell’autrice, disponibile ad incontrare le classi e a concordare altri interventi. Obiettivi specifici di apprendimento: abilità (dalle Indicazioni): 1. GEOGRAFIA - Acquisire la consapevolezza di muoversi e orientarsi nello spazio grazie alle proprie carte mentali, che si strutturano e si ampliano man mano che si esplora lo spazio circostante. - Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti e rappresentare percorsi esperiti nello spazio circostante. - Linguaggio della geo-graficità: leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento fissi e utilizzando gli organizzatori topologici (sopra, sotto, avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.). - Paesaggio: esplorare il territorio circostante attraverso l’approccio senso-percettivo e l’osservazione diretta. Conoscere e descrivere gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano l’ambiente di residenza e la propria regione. 2. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA - Leggere e capire i segnali stradali e le indicazioni presenti nel territorio. - La valorizzazione delle risorse del territorio favorisce il processo di identità culturale e di appartenenza alla comunità, sviluppando una cittadinanza attiva,democratica e responsabile. 3. TECNOLOGIA - Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento e conoscere a livello generale le caratteristiche dei nuovi media e degli strumenti di comunicazione. Dinamica: Didattica Attiva Imparo Giocando • Prendo appunti come Gaia La prima parte del laboratorio prevede una visita guidata interattiva del proprio territorio (o della propria città o dei principali monumenti incontrati durante la gita di classe). L’insegnante accompagnerà i ragazzi alla scoperta di luoghi e angoli noti e meno noti della città/paese/territorio, insegnando alla classe ad osservare, ascoltare, prendere appunti e quindi descrivere. Durante la visita, ogni bambino verrà munito di una mappa del territorio che visiterà, e realizzerà il suo percorso tracciandolo sulla mappa. Inoltre sarà munito di un foglio, dove annoterà gli ambienti che incontrerà e gli elementi naturali, artificiali e antropici del paesaggio. • Uno Zoom come Teo Con l’utilizzo di alcune macchine fotografiche, la classe scatterà una foto per ogni elemento trovato. Le foto verranno, poi, organizzate e incollate su un cartellone. L’esperienza verrà arricchita con la stesura di un testo descrittivo del territorio esplorato. 111 LABORATORIO: alla scoperta dell’Italia con la Famiglia Millemiglia DIVENTIAMO DEGLI ESPERTI GEOGRAFI A chi si rivolge Bambini di 3°, 4° e 5° classe. Discipline interessate Geografia, Educazione alla Cittadinanza. Argomento e abilità Un viaggio sul territorio italiano, ci porterà a riconoscere e localizzare sulla carta geografica le Regioni e i capoluoghi di Regione dell’Italia. Obbiettivi di apprendimento • Estendere le proprie carte mentali del territorio italiano attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta (fotografie, documenti cartografici, immagini, ecc...). • Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione geografica. Obbiettivi formativi • Consolidare le conoscenze relative al territorio e alle bellezze italiane, costruendo una mappa mentale dell’Italia attraverso le tappe individuate nei racconti della Famiglia Millemiglia. • Mettersi in gioco, sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo. • Potenziare la capacità di cooperazione e collaborazione. A mano a mano che si eseguiranno correttamente gli esercizi/gioco, le squadre di cui è composta la classe accumuleranno dei punti e quindi premi: da una carta d’identità simbolica, fino ad arrivare al premio finale: “Diploma di Esploratore-Millemiglia”. Prova 1: puzzle “Componi l’Italia” Occorrente: 2 puzzle con pezzi grandi sulle Regioni Italia Politica Formate due squadre, ciascuna dovrà comporre l’Italia attraverso l’unione delle singole 20 regioni (20 pezzi puzzle grandi, ciascuna per ogni regione). L’insegnante darà il via e terrà il tempo attraverso una clessidra o un cronometro. Si aggiudicherà la vittoria della 1° prova la squadra che comporrà l’Italia nel minor tempo possibile. Prova 2: quiz Geografia “Indovina la Regione” Occorrente: 20 cards per 10 domande a squadra A turno, i componenti delle due squadre in cui è divisa la classe “pescheranno” da un mazzo di carte delle domande riguardanti le regioni d’Italia ma legate agli episodi della Famiglia Millemiglia. A ogni risposta esatta verranno assegnati due punti. Vincerà chi accumulerà più punti. La squadra che vincerà riceverà una Carta d’identità simbolica. 112 Una bellissima isola, la più grande d’italia, dove i Millemiglia giocano fra i templi. Il luogo dove Gaia, dopo aver visitato un castello dalla triste storia, scrive una cartolina ad Alex. La regione che ospita i Bronzi di Riace, ammirati dalla famiglia Millemiglia. La regione in cui Noè, visitando una bellissima reggia, ebbe una disavventura in tandem. Risposta: Sicilia Risposta: Marche Risposta: Calabria Risposta: Campania Il luogo meraviglioso dove i Millemiglia, tra fenicotteri rosa e yacht di lusso, incontrano Felicita. La regione resa celebre dalla città sulla laguna, dove Pulce si scontra con un gattone “vip”! La regione della capitale, dove si trova il Colosseo e dove i Millemiglia trovano il gatto Romeo. È divisa in Riviera di Levante e Riviera di Ponente, e vi si trovano le Cinque Terre. Risposta: Sardegna Risposta: Veneto Risposta: Lazio Risposta: Liguria Prova 3: Memory Card Sulla cattedra della classe verranno appoggiate delle cards rappresentanti tutte le regioni d’Italia, secondo uno schema preciso e prefissato, a “faccia in su”. Tutta la classe, tutti i componenti delle squadre dovranno osservare l’ordine delle carte con le regioni indicanti e visualizzarle per un paio di minuti in silenzio. In seguito, le carte verranno girate e a turno i componenti delle squadre dovranno indovinare la coppia esatta delle regioni. Vince la squadra che riconoscerà più coppie di regioni. Alla fine si darà un “Diploma di Esploratore Millemiglia” a tutti gli alunni ed un premio alla squadra vincente. LABORATORIO: in gita con la classe CREIAMO UNA GUIDA TURISTICA DI CLASSE A chi si rivolge Bambini di 3°, 4° e 5° classe. (Coinvolgimento: insegnanti + classe). Disciplina interessata Geografia, Educazione alla Cittadinanza, Matematica, Tecnologia, Scienze Argomento e abilità L’argomento del laboratorio è l’analisi delle caratteristiche delle mappe e delle carte geografiche, la scelta di una carta geografica per orientarsi, l’uso dei punti cardinali. Modalità di svolgimento L’attività ha una modalità di svolgimento laboratoriale, ma può essere inserita anche nelle ore curriculari di geografia. Tempi Una mattinata per l’uscita più due interventi in classe. 113 LABORATORIO DI LETTURA ATTIVA A cura di Eva Pigliapoco Dalle indicazioni per il curriculo (2012): “Per lo sviluppo di una sicura competenza di lettura è necessaria l’acquisizione di opportune strategie e tecniche, compresa la lettura a voce alta, la cura dell’espressione e la costante messa in atto di operazioni cognitive per la comprensione del testo. Saper leggere è essenziale per il reperimento delle informazioni, per ampliare le proprie conoscenze, per ottenere risposte significative. La cura della comprensione di testi espositivi e argomentativi, anche utilizzando il dibattito e il dialogo intorno ai testi presentati, è esercizio di fondamentale importanza. La nascita del gusto per la lettura produce aumento di attenzione e curiosità, sviluppa la fantasia e il piacere della ricerca in proprio, fa incontrare i racconti e le storie di ogni civiltà e tempo, avvicina all’altro e al diverso da sé” LA BIBLIOTECA DI CLASSE È consigliabile allestire una mini biblioteca di classe, anche in presenza di quella scolastica, perché il contatto, visivo e fisico, con i libri deve essere un elemento presente in un ambiente di apprendimento significativo. Come: con i fondi della scuola; con una donazione dei genitori, se sollecitati e coinvolti nel progetto; con prestiti da parte dei bambini, che portano a scuola uno o due libri a testa; con finanziamenti da progetti comunali, provinciali, regionale... Dove: in un angolo della classe, con una scaffalatura, se possibile, sennò anche su un paio di banchi. Cosa: partendo dal presupposto che l’importante è iniziare l’allestimento della biblioteca di classe con i libri che si hanno a disposizione, si consiglia comunque un aggiornamento costante mediante la consultazione di cataloghi. Materiale utile: un quaderno per segnare i prestiti, segnalibri, etichette adesive, schede per i lettori (di seguito), materiali di recupero per le attività di animazione, un quadernino per ogni bambino. Metodologia: il prestito dei libri deve diventare una routine nella vita scolastica degli alunni, per cui occorre prestare attenzione e dedicare tempo (1 ora ogni 15 giorni circa) perché la scelta del libro da leggere diventi un atto importante per il bambini. Alla consegna del libro letto, o non letto, gli alunni possono compilare una scheda nel proprio quadernino per raccogliere le critiche sul libro. Periodicamente l’insegnante proporrà attività di animazione della lettura, anche scegliendo tra quelle proposte. 114 REALIZZARE UN SEGNALIBRO 1. Tagliare un rettangolo di cartoncino bristol (6 cm X 15 cm) 2. Personalizzare il segnalibro con un po’ di fantasia e di colori 3. Nella parte bassa del segnalibro lasciare 2 cm in bianco per scrivere il nome del lettore e la scadenza del prestito. IL QUADERNO DEI PRESTITI Prendere un normale quadernone a righe: scrivere il nome di un alunno su ogni pagina. In questo modo i bambini avranno la loro pagina personale per segnare i propri prestiti. Ogni pagina può essere così organizzata. 115 LA SCHEDA DEI LETTORI Da fotocopiare e lasciare a disposizione degli alunni nell’angolo biblioteca Scarica e stampa queste schede: le trovi sul CD NARRATIVA.LIM! TI PRESENTO UN LIBRO Periodicamente può essere dedicata un’ora alla presentazione dei libri. I bambini, 2 o tre al massimo ogni volta, presentano un libro che hanno letto, dandone le informazioni di base, come il titolo, l’autore, l’editore, il numero di pagine..., e raccontando la trama senza mai spiegare come andrà a finire. Concludono poi con il loro commento personale. Questa attività funziona come un tam tam nella conoscenza dei libri a disposizione e di conseguenza stimola la motivazione a leggere. Per l’insegnante è anche un’occasione per ascoltare l’esposizione orale degli alunni e guidarla per educarli a parlare. COSA FAREI IO AL POSTO SUO? Una variante o un approfondimento dell’attività precedente è quella di stimolare i bambini ad una conversazione collettiva. Tema: cosa fareste voi al posto del protagonista della storia appena raccontata dal vostro compagno? I bambini vengono cioè incoraggiati a immedesimarsi in un ruolo, vengono invitati a parlare (con l’uso del congiuntivo e del condizionale), lavorando con la fantasia. L’insegnante distribuisce agli alunni, prima della conversazione, la schedina proposta, in modo che ognuno possa riflettere tra sé senza condizionamenti da parte degli amici. 116 LA RIVISTA DEI LIBRI DI CLASSE L’attività consiste nel realizzare una “rivista dei libri”, in cui i bambini inseriscono liberamente le schede di lettura, delle curiosità trovate leggendo, delle foto (del libro o di se stessi mentre leggono), disegni da loro realizzati per raccontare la storia, ritagli di giornale con la recensione di libri, interviste all’autore, esperienze di lettura... Se l’attività motiva gli alunni, è possibile metterla a punto creando delle rubriche: • È successo anche a me: racconti di esperienze personali simili a quelle descritte nei libri letti. • Incontri con gli autori: ricerche di informazioni sugli autori o, se possibile, interviste su giornali o dirette. • Immaginiamo: raccolta di immagini sul tema trattato nel libro in questione. • Giochi e quiz: raccolta di giochi, indovinelli, anagrammi... per indovinare il titolo o l’autore di un libro. • I più letti: classifica dei libri preferiti dalla classe. È l’insegnante a proporre il libro in questione per ogni numero della rivista. Sarà scelto tra quelli a disposizione nella biblioteca della classe, e che avranno letto almeno due o tre bambini, in modo che si possa formare il gruppo di lavoro e ricerca per la rivista. Può lavorare la classe intera in due casi: • Il libro è stato letto da tutti; • Il libro è stato letto dall’insegnante a voce alta L’INSEGNANTE LEGGE A VOCE ALTA L’insegnante offre fin dal primo giorno di scuola l’esempio dell’atteggiamento verso la lettura. Per questo è importante dedicare quotidianamente tempo, anche breve, all’argomento libro: l’insegnante può leggere alla classe, può suggerire libri, può ascoltare i racconti dei bambini sui libri... Leggere a voce alta alla classe non solo fornisce un esempio di come si legge, una sorta di modeling, ma sviluppa la disposizione collettiva all’ascolto, il senso del ritmo della lettura, il concetto di gratuità della lettura. GIOCARE CON LE LETTURE Dopo aver letto un libro alla classe, si possono proporre alcune attività ludiche per esplorare il livello di comprensione della storia e di attenzione durante l’ascolto. IL FILO DEL DISCORSO Materiale occorrente: un rotolo di spago. I bambini si siedono in cerchio. L’insegnante, al centro con il rotolo di spago in una mano, inizia a raccontare la storia letta, in modo sintetico. Al termine della situazione iniziale, l’inse- 117 gnante “passa la parola” ad un bambino, lasciandogli il capo del filo... Il bambino terrà con le dita lo spago e intanto continuerà il racconto, finchè l’insegnante non darà la parola e lo spago ad un altro, che a sua volta continuerà la storia. Si procede così fino alla fine, e intanto si intesserà un intreccio, un legame tra gli alunni con lo spago. I bambini dovranno stare attenti a non lasciare mai lo spago, che rappresenta il filo del discorso. CHI L’HA DETTO L’insegnante prepara una lista di battute dette dai vari personaggi nel corso della storia letta. La classe viene divisa in gruppi: ogni gruppo dovrà scrivere i personaggi che hanno le battute che l’insegnante leggerà. Tra una battuta e l’altra il tempo prestabilito può essere di 30-40 secondi, per lasciare ai bambini modo di comunicare nel gruppo e scambiarsi le idee. Al termine, si passerà al conteggio delle risposte esatte di ogni gruppo. Il premio sarà stato concordato prima insieme. LA COLONNA SONORA Dopo aver letto una storia, l’insegnante invita gli alunni a cercare una colonna sonora per il libro. Fa emergere dai bambini stessi qual è la caratteristica principale del racconto: la paura, la suspense, la nostalgia, la spensieratezza, la voglia di avventura... Sulla base delle osservazioni emerse, può proporre l’ascolto di tre o quattro brani diversi (di musica classica o leggera), e far scegliere alla classe la colonna sonora adatta. L’associazione libro-musica può essere annotata nella rivista di classe o nei diari di lettura individuali. I PERSONAGGI DA SCOPRIRE Dopo aver ascoltato la lettura di un libro, l’insegnante assegna i ruoli dei personaggi della storia ad alcuni bambini (a rotazione per i vari libri), senza che il resto della classe conosca la distribuzione dei ruoli. In 5 minuti circa, i bambini scelti devono scrivere ciascuno una scaletta di tre indizi per presentarsi. Nel frattempo il resto della classe si divide in due gruppi ed elegge un rappresentante a parlare. A questo punto il gioco inizia: ogni personaggio, a turno, dichiara i propri indizi, uno alla volta, dando modo ai gruppi di indovinare di chi si sta parlando. Vince il gruppo che indovina per primo, ottenendo 3 punti se indovina al primo indizio, 2 se indovina al secondo, 1 se indovina al terzo. Si passa poi al secondo personaggio e così via. L’ILLUSTRATORE Nei libri le parole sono importanti, ma importanti sono anche le illustrazioni. Quando si sceglie un libro, l’occhio vuole la sua parte. L’insegnante distribuisce diversi libri tra i banchi e chiede agli alunni di sfogliarli e osservare le immagini. Chiede loro di esprimere opinioni, di scambiarsi libri e impressioni, di commentare le illustrazioni. Alla fine, i bambini devono pensare e realizzare una tavola che illustri una scena, un ambiente, 118 un personaggio del libro appena letto in classe, e non aperto (per non influenzare i gusti dei bambini). Le tavole possono essere disegnate individualmente o a coppie, a seconda delle esigenze della classe e delle scelte dell’insegnante. LA PUBBLICITÀ Un libro può essere pubblicizzato in vari modi: l’insegnante stimola la classe a pensare e realizzare una campagna pubblicitaria per il libro appena letto. Consigli: Cartellone pubblicitario: su un cartone bristol, incollare la fotocopia ingrandita del personaggio principale, ad esempio, o dell’ambientazione. Con il collage scrivere il titolo e pensare ad uno slogan. Spot televisivo: se possibile con riprese video, sennò solo simulato. I bambini devono inventare una scena umoristica, o comunque avvincente, di brevissima durata, che giochi sul titolo del libro. Spot radiofonico: i bambini devono scrivere, per poi leggere, la presentazione del libro, seria e professionale, in poche righe. I LIBRI E I FILM Sono molti i libri, anche per ragazzi, che sono stati trasposti in versione cinematografica. Si consiglia di leggere almeno un libro, nell’anno, di cui si ha la versione filmica, in modo da poter attivare il confronto in classe tra le due versioni: cartacea e filmica. I bambini noteranno le differenze nella sceneggiatura, ma soprattutto coglieranno le divergenze tra le immagini viste e quelle create con la fantasia durante l’ascolto. 119 COME IMPOSTARE LA DRAMMATIZZAZIONE DI UN TESTO La drammatizzazione come tecnica didattica può farci raggiungere obiettivi altrimenti di difficile realizzazione. Innanzitutto coinvolge direttamente il bambino in ogni fase, dalla scelta del testo da drammatizzare alla realizzazione finale dello “spettacolo”. In secondo luogo abitua il bambino a ricercare letture piacevoli e interessanti, suscitando in lui il “piacere di leggere”. Naturalmente è indispensabile avere un libro che offra già di per sé letture coinvolgenti, contestualizzate con il vissuto del bambino, interessanti per il contenuto, accessibili per la forma. La drammatizzazione, a scuola, non va intesa come allestimento di uno “spettacolo” che richiede tempi lunghissimi di preparazione, perché, in questo caso, sarebbe controproducente, annoierebbe il bambino e gli toglierebbe ogni interesse, non solo a partecipare, ma anche per il testo scritto, allontanandolo dalla lettura. La scelta migliore è quella di drammatizzare una lettura, almeno nella fase iniziale, nel giro di una o due giornate, quindi con immediatezza e spontaneità. Abituando i bambini a lavorare in questo modo fin dalle prime classi, si potrà giungere, nelle classi terminali del secondo ciclo, a realizzare brevi drammatizzazioni in maniera spontanea e rispettando tutte le regole fondamentali che sono alla base dell’organizzazione di un “minispettacolo” teatrale. Per realizzare una drammatizzazione è bene seguire delle fasi che rispettino la massima gradualità possibile. FASE PRELIMINARE • Si sceglie una lettura piacevole e interessante. • Si legge in maniera approfondita la lettura, cercando di comprenderla in tutte le sue sfumature. • Se la lettura è lunga (l’attività di drammatizzazione potrebbe essere realizzata anche utilizzando il racconto di un libro di narrativa), si selezionano i punti salienti da drammatizzare. PRIMA FASE • L’insegnante legge il testo scelto, curando in modo particolare “l’espressione” di ogni personaggio nei dialoghi: tono della voce, pause, ecc. • Gli alunni leggono in maniera espressiva il testo, cercando di immedesimarsi nei personaggi. • Si sottolineano i discorsi diretti. Il bambino comprende facilmente che le frasi inserite tra le virgolette costituiscono l’intervento di un certo personaggio, come pure comprende senza difficoltà qual è il personaggio che parla. • Si passa ad esaminare quello che il brano scelto ci dice al di fuori dei dialoghi. Prendiamo ad esempio due semplici favole di Esopo tratte dal libro “Le più belle favole”. 120 LA VOLPE E IL CORVO (Esopo) Un corvo se ne stava appollaiato sul ramo di un albero stringendo col becco un grosso pezzo di formaggio. Passava nelle vicinanze una volpe affamata e lo vide. Le venne l’acquolina in bocca è cercò il modo migliore per ingannare il corvo. L’albero era molto alto: bisognava lavorare d’astuzia. – Come sei bello! – cominciò la volpe furbacchiona. – E che piume meravigliose hai!... Sono lucide e splendenti come la seta! Il corvo ascoltava compiaciuto, muovendosi con grazia per farsi ammirare. – L’armonia del tuo corpo è fuori dal comune!... E la tua testa è nobilissima! Il corvo non stava più in sé dalla gioia. – E la tua voce!... Oh, la tua voce è di sicuro più dolce di quella dell’usignolo... Fammela ascoltare! – Cra... Cra... Cra! – gracchiò il corvo. E il formaggio gli cadde dal becco. La volpe lo afferrò al volo e se lo mangiò in un boccone, lasciando il corvo vanitoso a bocca asciutta. – Caro corvo – gli disse allontanandosi, – se tu avessi anche un po’ di cervello, saresti sicuramente il migliore degli animali! 121 LA VOLPE E LA CICOGNA (Esopo) Una volpe incontrò nel bosco una cicogna, e in uno slancio di generosità, LA INVITÒ A CENA A CASA SUA. La cicogna era affamata e non vedeva l’ora di assaggiare le specialità della volpe. Arrivò l’ora della cena e venne servita una profumata ed invitante minestra. – Buon appetito! – disse la volpe. La minestra era stata versata in due piatti bassi e lunghi. La cicogna beccava, beccava, ma non riusciva a gustare neppure un briciolo di quel cibo squisito. La volpe rideva sotto i baffi mentre mangiava tranquilla. La cicogna non fece notare il suo disappunto, RINGRAZIÒ E RICAMBIÒ L’INVITO. Il giorno dopo la volpe si presentò affamata a casa dell’amica. La tavola era imbandita elegantemente. Tutt’intorno si diffondeva un profumo davvero invitante. Ma, amara sorpresa, il cibo era stato preparato dentro due vasi molto alti, dal collo lungo e stretto. – Buon appetito! – disse la cicogna. La volpe provò ad infilare il muso nel vaso, provò e riprovò, ma inutilmente. La cicogna, invece, con il suo lungo becco mangiò entrambe le porzioni. – Ora siamo pari! – commentò seria la cicogna. La volpe non ebbe il coraggio di rispondere, ma capì la lezione. 122 Le due favole, apparentemente semplici, sono molto diverse per quanto riguarda una loro utilizzazione per la drammatizzazione e presentano difficoltà crescenti. La prima contiene molto dialogo e ciò facilita il bambino che deve immedesimarsi nei personaggi e ripetere i loro discorsi. Inoltre la drammatizzazione avviene con un’unica scena e questo facilita il lavoro preparatorio. Ci si può dedicare, infatti, ad analizzare il testo narrativo (non dialogato) per trarne le informazioni indispensabili per quanto riguarda i personaggi, il loro comportamento e la scenografia. Si può notare così che i personaggi sono due: la volpe e il corvo. Si può osservare anche che il corvo sta appollaiato sul ramo di un albero, che stringe col becco un grosso pezzo di formaggio, ecc. (tutto ciò serve per stabilire un minimo di scenografia da realizzare). Si possono notare, infine, comportamenti che il piccolo attore dovrà poi trasferire sulla scena attraverso la mimica (volpe affamata, acquolina in bocca, ecc.), o la gestualità (se ne stava appollaiato, stringendo col becco, ecc.), o il movimento (passava, ecc.). La seconda favola, da prendere in esame in una fase successiva del percorso didattico che porta alla realizzazione di drammatizzazioni, presenta ulteriori difficoltà. Innanzitutto si può notare che è necessario suddividere la favola in tre scene e questo richiede già un lavoro più approfondito. Inoltre si può notare che, oltre agli elementi presi in esame nella prima favola, qui troviamo dei discorsi impliciti. Non è facile per il bambino, sopratutto in un primo tempo, individuare i discorsi impliciti e i discorsi indiretti. Ecco allora che l’intervento didattico cercherà di condurre i bambini alla individuazione di tali particolarità inserite nel racconto, a comprenderne in maniera precisa il significato, a tradurle in discorsi diretti. In un primo tempo ci si limiterà alla “traduzione” pura e semplice, badando al mantenimento del significato: la invitò a cena a casa sua = “Vuoi venire a cena a casa mia?”; la ringraziò = “Grazie!”; ricambiò l’invito = “Vuoi venire a cena a casa mia?”. Dopo che il bambino avrà compreso questa trasformazione, lo si potrà invitare a “tradurre” il discorso implicito e il discorso indiretto liberamente, ampliandolo, personalizzandolo, rendendolo sempre più piacevole, pur mantenendone il significato-base. Ad esempio, l’espressione “la ringraziò” può essere trasformata in discorso diretto in svariati modi: “Grazie tante. Quanto sono stata bene!”, oppure “Ti ringrazio infinitamente. Ho assaggiato la migliore minestra della mia vita. Che scorpacciata!” e così via. In tal modo si dà il via alla invenzione di storie e, in questo caso, alla invenzione di brevi testi da drammatizzare, stimolando il bambino alla produzione creativa che, come abbiamo avuto occasione di evidenziare in più occasioni in questa guida, è l’obiettivo primario di tutto il nostro insegnamento. 123 SECONDA FASE Il percorso didattico seguito nella fase preliminare e nella prima fase ci conduce in modo naturale alla stesura di un copione, alla sceneggiatura vera e propria, anche se articolata in modo semplice e facilmente realizzabile. Il problema dell’assegnazione delle parti va risolto con l’intervento dell’insegnante, che deve evitare che il protagonista e gli altri personaggi principali vengano scelti sempre dagli alunni più pronti, mettendo così costantemente in secondo piano gli alunni che non sempre si fanno avanti, che restano più timidi. Allo spettacolo da realizzare possono essere abbinate delle musiche adatte. Tale attività, come illustrato in altra parte di questa guida, può essere realizzata in collegamento con l’insegnante di musica. I costumi e in genere tutta la scenografia è bene che siano simbolici, sia per un motivo pratico abbastanza evidente, cioè per evitare che ci siano inutili perdite di tempo, che si attui un’attività che può diventare costosa, che si travalichi da quello che è soltanto un impegno didattico con propri obiettivi; sia perché in questo modo il bambino é portato a sviluppare notevolmente le sue capacità logiche e a mettere in pratica le sue possibilità creative. Uno schema semplice e facilmente realizzabile per “costruire” una sceneggiatura è il seguente: Sul CD NARRATIVA.LIM! trovi il fac-simile per impostare la tua drammatizzazione SCENA 1° PERSONAGGI Volpe Cicogna INTERPRETI Lucia Simonetta SCENOGRAFIA (AMBIENTAZIONE) Bosco(tre alberi rappresentati da bambini - ognuno tiene in mano un rametto di albero con foglie ) Uccelli (sono rappresentati da tre bambini - ognuno sta con le braccia allargate simulando il volo e si nasconde dietro un albero) COSTUMI Volpe (un righello tenuto con una mano rappresenta la coda) Cicogna (un righello tenuto davanti alla bocca rappresenta il becco) 124 PERSONAGGI DIALOGHI Cicogna (entra) – Com’è bello il bosco, oggi! C’è un aria fresca... e un profumo di terra umida che è una delizia. Voglio respirare a pieni polmoni l’ossigeno puro che c’è qui. (Respira più volte profondamente). Mi sta venendo un appetito che... Volpe (entra) Cicogna – Guarda chi si vede! La mia amica cicogna! – Buongiorno, cara volpe. Da quanto tempo non ci vediamo! – Come stai? – Io bene. E tu? – Bene anch’io. Qui, poi, con questa pace, come si fa a non star bene? – E aria pura! Dicevo fra me che mi sta venendo un appetito che... – Anche a me. Senti, vuoi venire a cena a casa mia, così scambiamo quattro chiacchere? – Volentieri. Quando? – Stasera. – Va bene. Stasera sarò da te. – Va bene. Arrivederci. – Arrivederci. Volpe Cicogna Volpe Cicogna Volpe Cicogna Volpe Cicogna Volpe Cicogna (escono) RUMORI E SUONI MUSICA DURATA Inizia 5” Leggero fruscio delle foglie mosse dal vento 7” Fruscio + cinguettio degli uccelli 7” Fruscio + cinguettio Riprende Fruscio + cinguettio 5” Conclude 5” 125 I Percorsi Lettura che proponiamo rientrano in un progetto di PROMOZIONE ALLA LETTURA che serve a consolidare abitudini o a far scoprire il piacere di leggere. La collana potrà così essere usata secondo le varie esigenze e tutte le richieste. Titolo Classe ALIMENTAZIONE Titolo Classe Giò Duepiedi 2-3 2-3 Le scorpacciate di Gelsomina 1 I rapatori di teste La Fattoria di Prato Fiorito 1 L’orripilante Mostro 2 AMBIENTE La Maestra Tiramisù 3 Guerra ai rifiuti 1 Sette note per un mistero 3 Alla ricerca dei colori perduti 2 Un safari emozionante 3 Il paese del pesce felice 2-3 Il gallo che amava la luna 2 Un safari emozionante 2-3 La botticella perduta 2 Non arrenderti, Fortuna! 2-3 La Banda dei Bix Il veliero di Capitano Strong 4-5 Il mistero della pietra nera 4 Sos Mare 4-5 Il mistero dei Roccamanero 4 4-5 AMICIZIA AVVENTURA Ludovica e Taro 1 L’urlo Giulietta, streghetta perfetta 1 Il veliero di Capitano Strong 4-5 Sos Mare 4-5 I rapatori di teste 2-3 La botticella perduta 2 Tonto e Bla Bla 2-3 L’altalena della felicità 5 La Casa di Nonna Italia 5 Sotto lo stesso sole 4-5 Un amico venuto dal mare La banda dei Bix 5 4-5 ANIMALI BULLISMO La classe terribile 5 Nina e la capanna del cuore 5 CLASSICI Il Principe Felice e altri racconti Il giornalino di Gian Burrasca 4 3-4-5 Cuore 4-5 Pinocchio 2-3 Lucillo, cane tranquillo 1 Alice nel Paese delle Meraviglie 4-5 Ludovica e Taro 1 Piccole donne 4-5 Guerra ai rifiuti 1 Il Mago di Oz 3 Bob, cagnolino curioso 1 Le più belle favole 2-3 Rampichina e la voglia di volare 1 L’Eneide 4-5 Che animali strampalati! 1-2 La Guerra di Troia 4-5 La Fattoria di Prato Fiorito 1-2 L’Odissea 4-5 Nel Mondo Rotondo 1-2 CITTADINANZA ATTIVA Un safari emozionante 3 L’Eco delle battaglie 5 Il gallo che amava la luna 2 È stato il silenzio 5 La botticella perduta 2 Il tesoro dell’Unità 5 La Casa di Nonna Italia 5 Non arrenderti, Fortuna! 2-3 Non arrenderti, Fortuna! 2-3 Tonto e Bla Bla 2-3 DIVERTIMENTO Il fantasma dispettoso 1 Avventure a scuola 1 4 Vacanze pazze 1 Avventure a scuola 1 L’orripilante Mostro Trinciasucchiapelo 2 Il Pianeta della Felicità 1 Un pirata in soffitta 2-3 La Banda dei Bix 4-5 ARCHEOLOGIA Il mistero della pietra nera AVVENTURA 126 4 Titolo Classe Titolo Classe DIVERSITÀ GEOGRAFIA Caterina e i folletti scolastici 3 Telefonino, non friggermi la zucca! 3 Giò Duepiedi Tutti i titoli della collana “A spasso con la geografia” GIALLO E MISTERO 2-3 I rapatori di teste 3 Il gallo che amava la luna 2 Tonto e Bla Bla 2 FAMIGLIA Supermami 1 È gelosia, piccolo Tobia! 1 Il Natale degli Gnomi 2 L’altalena della felicità 5 È stato il silenzio 5 Il filo che ci unisce 5 La Banda dei Bix Sette note per un mistero Il paese del pesce felice 5 Pinocchio 2-3 Piccole donne 4-5 FANTASIA L’alfabeto incantato 1 Il fantasma dispettoso 1 Il Pianeta della Felicità 1 Il bosco delle lettere 3 Telefonino, non friggermi la zucca! 3 L’orripilante Mostro 2 La Maestra Tiramisù 3 Un pirata in soffitta 2-3 Alla ricerca dei colori perduti 2-3 Il Natale degli Gnomi Caccia al virus 2-3 4 Il veliero di Capitano Strong 4-5 Pinocchio 2-3 Alice nel Paese delle Meraviglie 4-5 Il Mago di Oz 3 Le più belle favole 2-3 Caccia al virus 4 Il mistero dei Roccamanero 4 L’urlo 4 Sos Mare Il bosco delle lettere 1-2 Il Natale degli Gnomi 2-3 Il Principe Felice e altri racconti 4-5 MUSICA Il bosco delle lettere 1-2 Sette note per un mistero 4 Pinocchio 2-3 Le più belle favole 2-3 FILASTROCCHE Supermami 1 L’alfabeto incantato 1 Il bosco delle lettere 1-2 3 MULTICULTURALISMO Sotto lo stesso sole 4-5 Pepi il vagabondo 4-5 Un amico venuto dal mare 5 Il filo che ci unisce 5 Nina e la capanna del cuore 5 NATALE Il Natale degli Gnomi 2-3 RACCONTI BREVI Supermami 1 Che animali strampalati! 1-2 La Fattoria di Prato Fiorito 1-2 Nel Mondo Rotondo 1-2 Il bosco delle lettere 1-2 SCUOLA Ed ora… a scuola! 1 Avventure a scuola 1 Caterina e i folletti scolastici 2-3 La Maestra Tiramisù 2-3 Un amico venuto dal mare 5 La classe terribile 5 Nina e la capanna del cuore 5 Il giornalino di Gian Burrasca FIABE E FAVOLE 2-3 4 1-2 Caterina e i folletti scolastici 3 Il mistero della pietra nera 4-5 Nina e la capanna del cuore 3-4-5 Cuore 3-4-5 4-5 STORIA L’eco delle battaglie 5 È stato il silenzio 5 Il tesoro dell’Unità 5 La Casa di Nonna Italia 5 Cuore 5 Tutti i titoli della collana “I Grandi della Storia” 3-4-5 Tutti i titoli della collana “Un tuffo nella storia” 3-4-5 127 NARRATIVA.LIM Un Cdrom di approfondimenti e contenuti multimediali su tanti libri del catalogo il Mulino a Vento. • Schede di comprensione del testo in formato PDF da stampare e distribuire alla classe • Quiz di ripasso interattivi compatibili con la LIM • Laboratori di animazione e copioni per drammatizzazione I titoli proposti nel Cdrom sono i seguenti: SERIE GIALLA Supermami È gelosia, piccolo Tobia! Lucillo, cane tranquillo SERIE ROSSA La Maestra Tiramisù Telefonino, non friggermi la zucca! Giò Duepiedi Il gallo che amava la luna La botticella perduta Alla ricerca dei colori perduti Sette note per un mistero Caterina e i folletti scolastici Il Natale degli Gnomi L’orripilante Mostro Trinciasucchiapelo I rapatori di teste Il paese del pesce felice Il fantasma dell’osservatorio SERIE BLU La Banda dei Bix Il veliero di Capitano Strong Il mistero della pietra nera Nina e la capanna del cuore È stato il silenzio La Casa di Nonna Italia Un amico venuto dal mare Il filo che ci unisce Il tesoro dell’Unità Sotto lo stesso sole S.O.S. mare Pepi il vagabondo L’altalena della felicità 128 I CLASSICI Cuore Piccole donne Pinocchio Le più belle favole I GRANDI DELLA STORIA Alessandro Magno Cleopatra Ottaviano Augusto Qin Shi Huang Annibale UN TUFFO NELLA STORIA Testa dura ma... geniale Il profumo della porpora Il segreto dei vasi neri In marcia tra i ghiacci Gli scribi reali La guerra di Troia La lupa e l’aquila L’Eneide Tre cuccioli imperiali L’Odissea La Preistoria Le civiltà dei fiumi e del mare L’antica Roma A SPASSO CON LA GEOGRAFIA Tra i monti e le colline Tra i fiumi e i laghi Tra i monumenti d’Italia Tra le bellezze naturali E IN PIÙ: Schede utili per una biblioteca di classe in formato Word Scheda per drammatizzazione in formato Word DAI, LEGGIAMO ! I cataloghi di narrativa del Gruppo Editoriale Raffaello offrono oltre cento titoli, con letture di qualità e spunti di riflessione utili alla crescita del bambino. In questa guida troverete una serie di proposte operative su alcuni titoli del nostro catalogo di narrativa per la scuola primaria. Nel CDrom allegato, inoltre, troverete una serie di schede multimediali dedicate a oltre 50 titoli. SERIE GIALLA - dai 6 anni SERIE ROSSA - dai 7 anni SERIE BLU - dai 9 anni I CLASSICI - dai 7 anni I GRANDI DELLA STORIA - dagli 8 anni UN TUFFO NELLA STORIA - dagli 8 anni A SPASSO CON LA GEOGRAFIA - dagli 8 anni (pp. (pp. (pp. (pp. (pp. (pp. (pp. 12-29) 30-59) 60-87) 88-95) 96-105) 106-109) 110-113) In appendice: • LABORATORIO DI LETTURA ATTIVA • LABORATORIO DI DRAMMATIZZAZIONE • PERCORSI DI LETTURA (pp. 114-119) (pp. 120-125) (pp. 126-127) VIAGGIO NEL LIBRO CON L’AUTORE Gli autori del catalogo Il Mulino a Vento e Raffaello Ragazzi sono disponibili ad effettuare incontri con le classi nell’ambito del progetto lettura, organizzate da scuole, librerie o altre istituzioni. PER CONSULTARE LA LISTA COMPLETA E LA DISPONIBILITÀ DEGLI AUTORI: www.ilmulinoavento.it iniziative incontri con l’autore ORGANIZZA UN INCONTRO CON NOI! Contatti: Tel. 071-7498536 Fax 071-7498564 [email protected] Visita il sito www.ilmulinoavento.it Scarica sul sito il catalogo in formato PDF • • • • Scopri tutti i titoli e le nostre iniziative Leggi un estratto dei libri Utilizza i nostri progetti didattici Scarica il materiale di approfondimento autori disponibili Inoltre, iscriviti al sito il nuovo portale online della Raffaello Editrice: • collegati al sito www.raffaellodigitale.it • registrati per visionare e scaricare i contenuti didattici • clicca sulla sezione Narrativa Per maggiori informazioni, contattaci all’indirizzo [email protected] DAI, ! O M A I G LEG NUOVA EDIZIONE PROGETTI DIDATTICI LABORATORI ATTIVI www.ilmulinoavento.it • [email protected] www.grupporaffaello.it Con CDrom “NARRATIVA.LIM” Concessionario di zona: A I R A M I R P A L O U C S A L R E P A V I T A R PROPOSTE DI NAR 2014 I S B N 978-88-472-2076-8 9 788847 220768 ... un impegno per la scuola IL MULINO A VENTO
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