Secondo compitino 3 giugno 2014 Soluzioni Esercizio 1 Calcolare il seguente integrale Z √ 3 x2 − 4 dx Soluzione: Prima di tutto, vediamo che per l’esistenza della radice dobbiamo avere | x |≥ 2. Procediamo per sostituzione. Abbiamo diverse possibilit`a, tra le quali √ • x2 − 4 = t − x. • x= 2 . cos(t) • x = 2 cosh(t). √ √ • x2 − 4 = t(x + 2) o x2 − 4 = t(x − 2). La prima sostituzione porta a calcoli relativamente brevi, la seconda e la terza sono fattibili, la quarta √ porta a calcoli molto lunghi. Vediamo la prima, o pi` u precisamente √ 2 definiamo t = x + x − 4. Vogliamo espliciatre la x. Dato che t − x = x2 − 4 ≥ 0 possiamo elevare al quadrato ambedue i membri ottenendo √ x2 − 4 = t − x x2 − 4 = t2 − 2tx + x2 t2 + 4 x = 2t √ t2 + 4 da cui abbiamo x2 − 4 = t − 2t 2 t −4 = 2t e da t = x + √ x2 − 4 abbiamo 1 x dx dt = 1 + √ 2 x −4 √ x + x2 − 4 √ dt = dx x2 − 4 t dt = t2 −4 dx 2t t2 − 4 dx = dt 2t2 Quindi Z √ 3 2 Z 2 3 t −4 t − 4 x2 − 4 dx = dt 2t 2t2 Z 8 t − 16t6 + 96t4 − 256t2 + 256 = dt 16t5 Z 3 t 6 16 16 = − t + − 3 + 5 dt 16 t t t 4 2 t t 8 4 = − + 6 ln | t | + 2 − 4 + C con C ∈ R 64 2 t t Sostituendo t = √ x2 − 4 + x otteniamo Z √ 3 2 x − 4 dx = 4 1 √ 2 √ 1 √ 2 2 x −4+x − x − 4 + x + 6 ln | x2 − 4 + x | + 64 2 8 4 + √ 2 − √ 4 + C con C ∈ R x2 − 4 + x x2 − 4 + x Se avessimo eseguito le altre sostituzioni avremmo ottenuto • x= Z 2 . cos(t) √ sin4 t x + x2 − 4 5 √ 1 √ √ 16 6 cos tdt = . . . = 3 ln | | − x x2 − 4+ x3 x2 − 4+C cos t 2 4 x − x2 − 4 2 • x = 2 cosh(t). Z √ 5 √ x3 √ 2 4 x − 4 − x x2 − 4 + 6 ln | x + x2 − 4 | +C 16 sinh tdt = . . . = 4 2 √ √ • x2 − 4 = t(x + 2) o x2 − 4 = t(x − 2). Z 512t4 dt (1 + t)5 (1 − t)5 con conti lunghi e difficili. Esercizio 2 Studiare il grafico della funzione integrale Z x 1 p F (x) = dt t | t |(e − 1)(1 + 1/t) 0 Soluzione: Studiamo rapidamente la funzione 1 t 1 p f (t) = p = t (e − 1) | t |(1 + t) | t |(et − 1)(1 + 1/t) La funzione `e definita su R − {0, −1}. I punti critici sono −1, 0 e abbiamo t = 1. Quindi F (x) `e definita in • lim± f (t) = +∞ di ordine 1/2 dato che lim et −1 t→0 t→0 0 e vale F (0) = 0. • lim+ f (t) = +∞ di ordine 1, quindi F (x) non `e definita in −1 t→−1 Il campo di esistenza di F (x) `e quindi D = (−1, +∞) e abbiamo che F (0) = 0. Studiamo quindi f (t) solo in (−1, +∞) Vediamo la positivit`a di f (t). p | t | > 0 sempre t t 0 p f (t) = ≥ 0 ⇔ (1 + t) > 0 in D ⇔ t ≥0 e −1 (et − 1) | t |(1 + t) t ≥0 et −1 e dato che t ed et − 1 hanno lo stesso segno, f (t) > 0 in D − {0}, e quindi F 0 (x) > 0 in D, e F (x) `e quindi sempre crescente. Il grafico di f (t), ovvero di F 0 (x) `e quindi I limiti agli estremi del campo per F (x): 3 Figure 1: Grafico di f(t) • Dato che Z lim+ →−1 0 Z f (t)dt = − lim+ →−1 0 f (t)dt = −∞ abbiamo lim + F (x) = −∞ x→−1 • Dato che lim f (t) = 0 di ordine superiore a 2 (tende a 0 come et ) abbiamo t→+∞ che lim F (x) = c ∈ R. Dato che f (t) > 0 per t > 0 abbiamo che c ∈ R+ . x→+∞ F (x) `e derivabile in D − {0} e F 0 (x) = f (x) = x p (ex − 1) | x |(1 + x) Dallo studio di f (t) possiamo ricavare che lim F 0 (x) = x→0 lim F 0 (x) = +∞ e che x→−1+ lim F 0 (x) = 0. x→+∞ Esaminando il grafico di F 0 (x) risulta evidente che F 00 (x) `e definita in D − {0} che esiste α ∈ (−1, 0) zero di F 00 (x) e che F 00 (x) `e positiva per x ∈ (α, 0) e negativa in (−1, α) ∪ (0, +∞). Abbiamo quindi due flessi, α e 0. La funzione `e concava in (−1, α) ∪ (0, +∞) e convessa in (α, 0). 4 Quindi Figure 2: Grafico di F (x) OPZIONALE: Possiamo calcolare esplicitamente la derivata seconda, anche se i calcoli sono lunghi. F 00 (x) = −2(ex (x2 + x − 1) + 1) | x | −(ex − 1)(x + 1)x2 2(ex − 1)2 (x + 1)2 | x |5/2 in D − {0}. Esercizio 3 Determinare tutte le soluzioni dell’equazione differenziale u000 + u0 = t2 + et . Soluzione: Consideriamo l’equazione omogenea associata, u000 + u0 = 0, e il polinomio associato x3 + x: esso ha per radici (semplici) 0, ±i, e quindi una base per lo spazio delle soluzioni dell’equazione omogenea `e {1, eit , e−it }, o anche, pi` u semplicemente, {1, cos t, sin t}. Ora cerchiamo due soluzioni dell’equazione non omogenea, una con a destra il termine t2 e l’altra con il termine et . Se a destra c’`e t2 , a sinistra si pu`o porre u(t) = at3 +bt2 +ct (ci vuole un polinomio di terzo grado in quanto le costanti sono soluzioni dell’equazione omogenea e, per lo stesso motivo, `e inutile mettere il termine costante nel polinomio). Otteniamo: u0 = 3at2 + 2bt + c, u00 = 6at + 2b, u000 = 6a, 5 u000 + u0 = 3at2 + 2bt + (c + 6a). Eguagliando l’ultima espressione a t2 si ottiene il sistema 3a = 1 2b = 0 c + 6a = 0 che ha per soluzione a = 13 , b = 0, c = −2. Quindi in questo caso la funzione u = 13 t3 − 2t `e una soluzione del problema non omogeneo. Se a destra c’e’ et , si pu`o porre u(t) = λet (et non `e soluzione del problema omogeneo). Si ha u = u0 = u00 = u000 e, uguagliando di due membri dell’equazione, 2λet = et , ossia λ = 12 . Quindi in questo caso la funzione u = 12 et `e una soluzione del problema non omogeneo. In conclusione, la soluzione generale dell’equazione `e u = a + b cos t + c sin t + 1 3 t − 2t + 12 et . 3 Esercizio 4 Risolvere il problema di Cauchy ( (t − 2)u0 = 2u + u(0) = 0 t+1 t−2 in un opportuno intorno di t = 0. Soluzione: Riscriviamo l’equazione nella forma 2u t+1 u0 − = . t−2 (t − 2)2 2 , cerchiamo una primitiva A(t) di a(t), per esempio A(t) = Poniamo a(t) = − t−2 1 −2 log |t − 2| = log(t − 2)2 , e moltiplichiamo a sinistra e a destra per eA(t) = (t−2) 2. u A(t) Otteniamo u · e = (t−2)2 `e una primitiva del termine a sinistra dell’equazione, ossia Z Z Z t+1 t−2 3 u = = + (t − 2)2 (t − 2)4 (t − 2)4 (t − 2)4 1 1 1 = − − + c, 2 2 (t − 2) (t − 2)3 1 1 u = c(t − 2)2 − − , 2 t−2 che `e definita nell’intorno di zero (−∞, 2). Per la soluzione del problema di Cauchy, poniamo u(0) = 0. Otteniamo 0 = 4c − 12 + 21 , ossia c = 0. 6
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