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CONCESSIONARIA UFFICIALE
VI ASPETTIAMO
IN VIA EMILIA PARMENSE, 144 - PC
VI ASPETTIAMO
IN VIA EMILIA PARMENSE, 144 - PC
VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014 - ANNO XXI N. 4 - a 0,50
Nuova iniziativa
Cremona
Cremona
CRONACA
SI ALLEA
CON RIMINI
A PIACENZA
USCITA IL 18
Torrone
Da domani
città pronta
ad accogliere
i golosi
Teatro
musica
e cinema
entrano
in carcere
D
di EMANUELE GALBA
opo essere ripartita a quasi tre
anni dallo stop alle
pubblicazioni del 21 gennaio
2012, la testata La Cronaca - passata di
mano: dalla coop Nuova Informazione
di Cremona alla cooperativa L’Altra
Informazione di Piacenza - avvia una
nuova iniziativa editoriale. Da martedì
18 novembre sarà in edicola sulle
piazze di Piacenza e Rimini grazie a un
accordo con un editore della riviera
romagnola. “La Cronaca-Nuovo
Quotidiano” - questo il nuovo
marchio - sarà un giornale con diverse
novità rispetto al passato. Grafica
cambiata, nuovo formato e soprattutto
nuovi contenuti. Vogliamo proporre
un mezzo d’informazione agile e al
tempo stesso ricco di contenuti, che
non si soffermi troppo sulle notizie
nude e crude - già ampiamente
masticate dai siti internet e dalle Tv il
giorno prima - ma cerchi di
approfondire le notizie stesse più con
un taglio da settimanale che da
quotidiano. Un giornale da leggere,
insomma, e non solo da sfogliare
dando un’occhiata ai titoli. Novità
anche sul fronte del web: oltre a un
sito di notizie attive (al dominio
nqnews.it), troverete dalla mezzanotte
uno sfogliatore per leggere da
computer, smartphone e tablet, il
giornale. Per Piacenza un ritorno in
edicola per garantire il pluralismo
dell’informazione quotidiana cartacea
da cui non si può prescindere se si
vuole vivere in piena libertà. Per
Rimini un ritorno in edicola dopo
qualche mese di solo web, per ribadire
una presenza più che triennale nel
ricco mercato editoriale romagnolo.
E con un sogno nel cassetto: vedere
con il tempo e se le cose dovessero
procedere positivamente, di accorciare
la distanza tra Piacenza e Rimini
lungo l’asse della Via Emilia. Magari
con attenzione anche ai territori
limitrofi di altre regioni. Il
Cremonese? Chissà.
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CONCESSIONARIA UFFICIALE
A PAGINA 6
La Festa del torrone edizione 2013
A PAGINA 4
Italatte si alza dal tavolo: prezzo proposto inferiore ai costi di produzione
Latte “indigesto”
Il gruppo lombardo punto di riferimento
anche di altre regioni. Cosa dice Piacenza
E’
Piacenza, Cremonese e Mantova
saltata la trattativa lombarda sul prezzo del latte
con il gruppo Italatte e che
rappresenta un punto di riferimento anche per le altre regioni italiane, visto che la Lombardia con 4 milioni di tonnellate produce il 40 per cento circa di tutto il latte italiano.
«L’annuncio della rottura
del tavolo - afferma Fabio
Minardi, presidente dell’Associazione Piacentina Latte rappresenta un segnale importante di rispetto nei confronti degli allevatori che non
possono più lavorare a queste
condizioni.
Il prezzo proposto era al di
sotto dei costi di produzione.
A PAGINA 3
C’era una volta
il calcio che conta
Nomine
Don Marco
Genzini
parroco
a Scandolara
(non subito)
Tempesta sul settore lattiero-caseario
A PAGINA 2
Piacenza, Cremona e Mantova. Tre città che da sempre intrecciano le proprie storie calcistiche. Tutte e tre rivali in
rigoroso ordine chilometrico sulla Padana Inferiore. Altissima la rivalità tra Cremo e Piace, lo stesso vale tra Cremona e Mantova. Tre città e altrettante storie calcistiche dei rispettivi club che hanno perso la bussola e ora annaspano
nelle categorie inferiori del calcio italiano.
A PAGINA 7
2
l
Cronaca
VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014
Il quadro che ha ispirato la mascotte Foody verrà valorizzato in città da settembre
La querelle Arcimboldo
Alla fine “L’ortolano” sartà prestato ad Expo solo fino ad agosto
L'Arcimboldo, quadro che si
trova presso la pinacoteca di
Cremona, al quale si ispira la
mascotte di Expo Foody, è stato suo malgrado protagonista
di una lunga querelle tra il sindaco di Cremona Gianluca
Galimberti e la regione Lombardia. Prima la richiesta del
Pirellone di avere il dipinto a
Milano durante l'Esposizione,
poi - in un primo momento - il
rifiuto del sindaco; infine, il
mezzo dietrofront del primo
cittadino cremonese. Se non
proprio una inversione a U,
comunque un ripensamento
rispetto alla decisione non
concedere il celebre 'Ortolano'.
Dopo un incontro con l'assessore regionale alle Identità Cristina Cappellini, infatti, Galimberti ha fatto marcia indietro. Ha proposto il prestito del
quadro nella prima parte dell'Esposizione (maggio-agosto)
con un ritorno a Cremona a
settembre attraverso un grande evento. “Un simbolico passaggio di consegne da Milano a
Cremona, magari in treno, che
ha il significato di Expo come
evento dei territori”.
“Il nostro territorio ha bisogno di sfruttare il traino di
Expo - ha detto Galimberti -.
Dobbiamo costruire un Polo
museale, promuovendo il Museo del Violino e rilanciando i
musei comunali con la Pinacoteca, che si può sicuramente
giovare del collegamento tra
l'Arcimboldo e il simbolo di
Expo Foody”. Per questo il sindaco ha confidato che già sta
lavorando ad una proposta
culturale unitaria e condivisa
“che sarà molto ricca e propo-
sitiva, e terrà conto anche della
valorizzazione dell'Arcimboldo”. Un cambio di rotta da
parte del Comune? Galimberti
si schermisce, poi rilancia:
“Abbiamo parlato molto e trovato nuove formule di valorizzazione della presenza di Cremona all'Expo che ci garantiscono una doppia visibilità legata all'Arcimboldo e una valorizzazione dei violini. Nei
mesi di Expo in cui Cremona
sarà arricchita da eventi internazionali come la Triennale,
l'Arcimboldo sarà in città”.
In questi giorni si sta ristrutturando la casa parrocchiale, per ora collaborazione a due su 4 comunità
Don Marco Genzini a Scandolara
Il Vescovo Lafranconi ha nominato parroco don Davide Ferretti,
già a Motta Baluffi, ma sarà poi lui la nuova guida pastorale
SCANDOLARA RAVARA -
Sarà don Marco Genzini
ad occupare il posto di
parroco di Scandolara e
Castelponzone
rimasto
vacante dopo il trasferimento di don Adriano
Veluti a Costa Sant'Abramo.
Ciò accadrà in un prossimo futuro, nei primi
momenti la carica sarà ricoperta da don Davide
Ferretti, già oggi parroco
di Motta Baluffi e Solarolo
Monasterolo.
Qualche perplessità si
era levata dopo la nomina
del Vescovo Dante Lafranconi, che aveva nominato don Ferretti parroco
di Scandolara e Castelponzone, indicando don
Genzini quale suo collaboratore. Trattandosi di
due unioni parrocchiali
alquanto recenti (Motta
con Solarolo e Scandolara
con Castelponzone), era
difficile pensare ad un'unione parrocchiale che
unisse addirittura quattro
comunità. La spiegazione
è semplice: in questi giorni si sta ristrutturando la
casa parrocchiale di Scandolara, dove prenderà alloggio don Marco Genzini, che per motivi personali deve attendere qualche tempo prima di prendere in capo la parrocchia
scandolarese. Nel frattempo guida pastorale delle
quattro comunità sarà
don Davide, e lui lo affiancherà per consentire
l'ideale servizio ai fedeli.
Con ogni probabilità, sarà
poi don Genzini ad essere
nominato parroco di
Scandolara e Caselponzone.
Come riporta il sito del-
A sinistra don Davide Ferretti, a destra don Marco Genzini
la Diocesi, Don Davide
Ferretti è nato ad Abbiategrasso (Milano) il 10 dicembre 1967 ed è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1991 mentre risiede-
va nella comunità di Pizzighettone. È stato vicario
a Robecco d'Oglio (19911996), Sant'Imerio (19962004) e in Cattedrale
(2004-2007). Nel 2007 la
promozione a parroco di
San Cataldo Vescovo in
Motta Baluffi e dei Santi
Pietro e Paolo in Solarolo
Monasterolo.
Don Marco Genzini è
invece nato a Cremona il
13 novembre 1962 ed è
stato ordinato sacerdote il
21 giugno 1986 mentre risiedeva nella comunità
cittadina di San Pietro al
Po. È stato vicario a Soresina (1986-1992), Calcio
(1992-1999) e Casirate
d'Adda (1999-2000). Nel
2000 è stato scelto come
parroco di Sant'Antonio
Abate in Salina e di Santo
Spirito in Buzzoletto. Nel
2004 è stato nominato
parroco moderatore della
unità pastorale comprendente le comunità di Salina, Buzzoletto, Casaletto e
Bellaguarda. Nel 2010 la
promozione ad arciprete
di Pieve San Giacomo.
Nel 2013 don Marco Genzini è partito per l'Ecuador, nella diocesi di Ibarra, come sacerdote «fidei
donum».
Per il terzo anno di fila l’animale protetto ha danneggiato gravemente l’argine
Ma quanto costa un tasso?
Migliaia di euro per i cittadini di Torricella del Pizzo
TORRICELLA DEL PIZZO-
Da ormai tre anni una famiglia di tassi ha preso
stabilmente alloggio su
una rampa dell’argine
maestro, che scende verso
la località Gerre. Poco oltre il grande manufatto, abbastanza staccato perché a provvedere
debba essere il Comune
(cui competono le rampe,
e non gli argini veri e propri), è stata riscontrato
anche quest’autunno un
grosso buco al livello del
terreno, che penetra abbondantemente nell’argine.
Anche sopra, appena a
fianco del tratto asfaltato,
è ben visibile un grosso
foro che fa parte della rete
di collegamento di questa
tana, che sta facendo perdere soldi e pazienza ad
amministratori ed amministrati.
Il tasso è animale protetto, e questo rende ancor più complicato risolvere il problema, che anche per questo si trascina
da tre anni.
Tra il 2012 e il 2013 il
Comune ha dovuto spendere diverse migliaia di
euro, e in vista della pros-
sima primavera si prepara
ad aprire di nuovo il portafogli.
E’ stato il sindaco Emanuel Sacchini a rendere
nota l’ennesima emergenza, preparandosi anche
stavolta alla consueta operazione: chiusura parziale
del tratto e lavori di sistemazione.
In attesa della riparazione che avverrà in primavera, verrà chiuso parzialmente al transito il
tratto interessato, che
conduce ad alcune abitazioni. Anche perché potrebbe ripresentarsi il cra-
tere già visto più volte in
passato.
Una situazione pericolosa per chi transita in auto ma anche, potenzialmente, per un’eventuale
alluvione del Po che in
queste ore si sta gonfiando sempre più.
D’altro canto, mentre
l’argine maestro al momento non presenta situazioni critiche, gli argini
golenali, come affermato
dal primo cittadino, sono
una vera e propria gruviera. Opera non solo dei tassi, ma soprattutto delle
nutrie.
La rampa dell’argine maestro interessata dall’emergenza
Cronaca
VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014
l
3
..- AGRICOLTURA ---..
Sarà presente il vescovo di Crema, mons. Cantoni
Giornata del Ringraziamento,
domenica a Bagnolo Cremasco
La messa per la Giornata del Ringraziamento sarà celebrata dal vescovo Cantoni
«La nostra agricoltura si appresta a condividere la Giornata provinciale del Ringraziamento, da sempre uno dei
momenti più sentiti e preziosi per chi vive del lavoro
dei campi. Gli imprenditori
agricoli, con le loro famiglie
e l’intera comunità, si raccoglieranno intorno all’altare,
per rendere grazie al Signore
dei frutti di un’annata di lavoro e per invocare la sua
protezione sulle nostre case
e sulla nostra attività». Paolo
Voltini, presidente di Coldiretti Cremona, introduce
con queste parole l’appuntamento con la Giornata che
quest’anno si tiene domenica 16 novembre a Bagnolo
Cremasco, con la presenza
di mons. Oscar Cantoni, Vescovo di Crema, che celebrerà la messa alle 11 nella parrocchiale dedicata a Santo
Stefano protomartire.
Gli agricoltori saranno
chiamati ad animare la liturgia e a deporre all’altare, nell’offertorio, i frutti del loro
lavoro, per rendere grazie al
Signore del raccolto dell’annata e ribadire il desiderio di
condividere i prodotti delle
campagne con chi è nella
precarietà. Seguirà la benedizione dei trattori, in una
cornice di bandiere gialle.
Rotto il tavolo con il gruppo Italatte per il prodotto lombardo ma punto di riferimento per tutte le regioni
Latte, salta la trattativa
Bisi, Coldiretti Piacenza: «Comprendiamo le difficoltà ma la
parte agricola non può annullare il già compresso margine»
E’
saltata la trattativa
lombarda sul prezzo del latte con il gruppo
Italatte e che rappresenta
un punto di riferimento
anche per le altre regioni
italiane, visto che la
Lombardia con 4 milioni
di tonnellate produce il
40 per cento circa di tutto il latte italiano.
«L’annuncio della rottura del tavolo - afferma
Fabio Minardi, presidente
dell’Associazione Piacentina Latte - rappresenta
un segnale importante di
rispetto nei confronti degli allevatori che non possono più lavorare a queste
condizioni.
Constatata
l’impossibilità di raggiungere un’intesa su un livello di prezzo soddisfacente, i produttori hanno così
deciso di abbandonare il
tavolo, rompendo una
trattativa in cui non si intravede alcuna possibilità
di soluzione positiva».
«Non è corretto - prosegue Minardi - proporre
un prezzo palesemente al
di sotto dei costi di produzione, che a Piacenza dopo un attento lavoro di ristrutturazione ed efficientamento del processo produttivo si assestano intorno ai 40 centesimi al litro.
Sostanzialmente significa
chiedere alle 250 aziende
Piacentine di sopportare
una perdita secca mettendo a rischio la sopravvivenza del sistema produttivo». Sì, perché gli animali producono quotidianamente ed il latte non
può essere stoccato, ma va
ritirato ogni giorno; gli allevatori non possono essere costretti ad accettare
condizioni contrattuali di
questo tipo.
«Comprendiamo le difficoltà che si stanno verificando sul mercato dei trasformati - aggiunge Luigi
Bisi presidente Coldiretti
ro fatti con latte in polvere
e cagliate provenienti da
altri paesi. Paesi che non
garantiscono il nostro
stesso livello di salubrità e
che non aspettano altro
che entrare in un mercato
che già copiano e storpiano con l’Italian Sounding
e la contraffazione. Auspichiamo dunque il necessario intervento delle istituzioni su questa grave situazione che coinvolge attualmente il comparto latte e che mette a rischio la
sopravvivenza stessa di
numerosi allevamenti».
Nei giorni scorsi il ministero
delle Politiche agricole ha diramato una nota nella quale
si comunicano i dati relativi
alla raccolta di latte nel periodo aprile-agosto 2014 registrati da Agea che evidenziano un aumento di 3,73% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente. Dato
l’alto rischio di sforamento
della quota nazionale e le
conseguenti eventuali pesanti ripercussioni, il ministero
sollecita gli allevatori a contenere al massimo la produzione nei mesi rimanenti della campagna in corso. «Sul
nostro settore si sta abbattendo una tempesta perfetta –
sottolinea Filippo Gasparini,
presidente della Sezione Lattiero-Casearia e vice presidente di Confagricoltura
Le parole di Filippo Gasparini, vice presidente della Confaricoltura piacentina
to generando solo il problema finanziario di pagare gli
affitti e le possibili multe. Per
questo motivo - conclude
Gasparini – la nostra proposta è quella analoga a quanto
presentato anche da altri
paesi Europei che versano
nella nostra situazione (la
Germania chiede una modifica dei parametri di tenore
in grasso), di sterilizzare, negli ultimi tre mesi di regime,
l’effetto del più che probabile
splafonamento azzerando le
penalità, peraltro introdotte
a tutela di un sistema che, di
fatto, è già stato decretato decaduto dalla situazione di
mercato in cui siamo oggi. In
questo momento, inoltre,
chiedere alle stalle di ridurre
la produzione significa non
coprire i costi fissi».
Luigi Bisi, presidente
Coldiretti Piacenza. A
lato un allevamento piacentino
Piacenza - ma questa situazione non deve essere
cavalcata per chiedere alla
parte agricola di annullare
il già compresso margine.
In questo contesto si rende necessario richiamare
anche l’attenzione dell’opinione pubblica che, se
vuole continuare a mangiare prodotti di qualità
fatti con latte italiano, deve far sentire la propria
voce. È necessario riconoscere il giusto reddito al
primo anello della filiera,
senza il quale il meglio dei
nostri prodotti verrebbe-
«Lattiero-caseario, sul settore
si abbatte una tempesta»
Piacenza -. Il 31 marzo finirà
il regime delle quote relativamente al quale si pensava ad
un atterraggio morbido che,
tuttavia, la situazione attuale
non consente: il concreto rischio di splafonare si assomma con le incertezze dovute
agli ultimi mesi del regime,
con le quotazioni in picchiata
del latte, con le penalità previste dal Consorzio di produzione del Grana Padano sulle
forme di formaggio eccedenti rispetto ai quantitativi as-
segnati ai singoli caseifici. Il
comparto è in piena emergenza». A fronte di questa
grave situazione, farraginose
norme ambientali e veterinarie non tengono in alcun
conto la contingenza gravando ulteriormente sugli allevatori: l’anello debole della
filiera su cui si scaricano frizioni di mercato, inefficienze
di tutto il sistema ed oneri
burocratici. «In questo momento bisogna avere il coraggio di amministrare un
Filippo Gasparini
comparto che invece non si
sta amministrando. Senza
una vera politica di settore –
rimarca Gasparini - tutte le
diseconomie finiscono, come sempre, sui produttori
che si trovano ad andare alla
ricerca di quote da affittare,
quando le quote dopodomani non ci saranno più. Tanto
vale prenderne atto. Le quote
dovevano essere una misura
di intervento sul prezzo del
latte il cui effetto, tuttavia,
negli ultimi mesi sarà azzera-
4
l
Cronaca
VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014
Cremona - “Belli dentro”, rassegna a cura di Cappellania e Focr e alla direzione della casa circondariale
Gli oratori entrano in carcere
con teatro, musica e cinema
“B
elli dentro”, è il titolo della rassegna di
teatro, musica e cinema che
nel mese di novembre coinvolgerà la casa circondariale
di Cremona. Una occasione
per rompere la staticità forzata dell’ambiente carcerario e dare ufficialmente avvio ai percorsi catechistici
proposti dalla Cappellania a
tutte le sezioni.
La Federazione oratori
cremonesi ha accolto con
entusiasmo la richiesta
giunta dalla Cappellania del
carcere con un duplice
obiettivo.
«All’interno del carcere –
spiega il cappellano don Roberto Musa – c’è bisogno di
presenze vive, che possano
portare un po’ di entusiasmo, per cercare di smuovere una situazione di staticità
forzata che quasi naturalmente porta a un adagiarsi
negativo in una quotidianità cadenzata da ritmi sempre uguali. Così abbiamo
chiesta alla Focr la presenza
di giovani in carcere. Una
presenza dirompente che
rappresenta una novità assoluta».
Don Roberto Musa:
«C’è bisogno di
presenze vive, che
possano smuovere
una situazione di
staticità forzata»
Ma il beneficio non sarà
solo per i reclusi nella struttura di via Palosca. «Potrà
essere una bella occasione –
prosegue don Musa – anche
per i ragazzi, per mettersi in
gioco in una realtà complessa».
Il progetto della Cappel-
lania, che ha ricevuto il benestare della direzione del
carcere di Ca’ del Ferro da
parte del direttore reggente
Maria Gabriella Lusi, sarà
anche l’occasione concreta
per rilanciare la proposta
catechistica e le altre attività
formative.
COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE
DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER L’ELEZIONE
DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA E DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA
FISSATA PER IL GIORNO 23 NOVEMBRE 2014.
Ai sensi della Legge N.28 del 22 febbraio 2000 e Delibera N. 140/14/CONS
dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
L’ALTRA INFORMAZIONE Società Cooperativa A R.L.
Editore del quotidiano La CRONACA Nuovo Quotidiano di Piacenza
Dichiara di avere depositato un documento analitico, a disposizione di chiunque
abbia interesse a prenderne visione, presso gli uffici della propria redazione in
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compreso. Tutti i soggetti politici aventi diritto (candidati, liste, gruppi di
candidati, partiti o movimenti politici) avranno garantita la parità d’accesso
agli spazi per messaggi politici elettorali. L’aliquota Iva è applicata
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commissionato da partiti, movimenti, liste di candidati o singoli candidati.
Non saranno accettati avvisi in bianco e nero.
Le richieste delle inserzioni devono essere effettuate entro le ore 15,00 del 2°
giorno lavorativo antecedente la data richiesta per la pubblicazione.
Tutti i messaggi politici elettorali devono recare la dicitura “messaggio
elettorale” con l’indicazione del soggetto politico committente.
I prossimi apputamenti
Venerdì 14 novembre con il
coro Effatà dell'oratorio
diCalcio (Bg) che con canzoni, parti recitate e letture
reinterpreterà “Il circo della
farfalla”, il cortometraggio
del 2009 diretto da Joshua
Weigel. L’occasione per ri-
scoprire, attraverso la metafora della trasformazione, il
tema del talento.
Sabato 22 novembre sarà
proposto il film Gran Torino (2008) diretto e interpretato da Clint Eastwood. La
storia di Walt Kowalski, un
veterano della guerra di Corea, da tempo in pensione,
che si impegna per cercare
di raddrizzare la vita al suo
giovane vicino, un ragazzo
asiatico senza padre che ha
cercato di rubargli l'auto,
una prestigiosa Ford Gran
Torino del 1972, per riuscire
a essere ammesso in una
gang giovanile.
Sabato 29 novembre all’interno di Ca’ del Ferro approderà il progetto RapGesùCristico, nato nel 2010
come strumento di evangelizzazione e per far conoscere la realtà del Villaggio
Paolo VI Gaver, fondato da
don Dino Foglio, e la corrente carismatica del Rinnovamento nello Spirito
Santo. Si tratta di un progetto senza alcun fine commerciale, anzi, vuol essere un laboratorio che unisca idee,
musicisti e persone. Protagonista sarà il dj Luca Maffi,
28enne bresciano di nascita
e cremonese d’adozione
(abita a Vicomoscano di Casalmaggiore), da sempre interessato al ritmo e al controllo dei suoni (ha iniziato
la propria carriera come dj
nelle discoteche), che dopo
alcuni eventi drammatici ha
trasformato la propria passione in una vera testimonianza di fede. Da allora Luca non vive più la musica come un vortice di perdizione,
ma come uno strumento per
testimoniare Cristo. La sua
sarà una testimonianza tra
racconti, parole e musica.
Cgil, Cisl e Uil contro la legge di stabilità del Governo Renzi
Tagli ai patronati: «Così
si colpiscono i più deboli»
La legge di stabilità prevede un taglio netto
alle risorse del fondo patronati. I sindacati
non ci stanno e sono sul piede di guerra.
Secondo Cgil, Cisl e Uil e i patronati Inca
Cgil, Inas Cisl, Ital Uil e Acli “tagliare le
risorse ai patronati significa metterli nell’impossibilità di svolgere il proprio ruolo
sociale e nella prospettiva futura significa
impedire loro di partecipare alle sfide per il
cambiamento del paese”, scrivono in un comunicato stampa. “Se la politica e il Governo si assumeranno la responsabilità di dire
che i patronati sono soltanto un costo e che
quindi come tale deve esser compresso, dovrà assumersi anche quella di dire al cittadino con quali altre forme, ma soprattutto
con quali altri costi, potrà avere una risposta ai suoi bisogni”. Per queste ragioni, i
patronati unitamente alle loro organizzazioni promotrici, stanno effettuando una
serie di incontri con le forze politiche e con
le rappresentanze parlamentari affinché
con l’impegno di tutti venga cambiata una
misura sbagliata e venga scongiurato un
danno alle persone più deboli; stanno inoltre sviluppando una serie di iniziative di
informazione e di protesta sui territori che
si aggiungono alla raccolta di firme per una
petizione popolare da inviare al Governo
Renzi.
“Ad essere a rischio, a causa del taglio di 150
milioni previsto dalla Legge di stabilità continua il comunicato - è l'assistenza gratuita ai cittadini italiani e stranieri su 92
tipologie di servizi che abbracciano tutto
l'arco della vita, dalla maternità anticipata
ai ratei di pensione post-mortem. Per questo la riduzione del 35% dell'aliquota previdenziale destinata ad alimentare il fondo
patronati non costituisce un risparmio per
nessuno. Lo 0,226% dei contributi sociali
versati da circa 21 milioni di lavoratori oggi
assicura a oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei
patronati. Per questo i patronati, che già si
accollano a proprie spese il 70% dei costi
dei servizi sociali erogati, per scongiurare i
pesanti effetti sociali di questa misura che
minerebbe seriamente la tenuta del sistema
di welfare del nostro Paese, avvieranno una
mobilitazione sia a livello nazionale che locale, per sensibilizzare l'opinione pubblica e
far comprendere al Governo e al Parlamento l’importanza di modificare immediatamente la proposta contenuta nella legge di
stabilità”.
Una scelta gravissima a detta dei sindacati
“che metterà in ginocchio la rete di solidarietà dei patronati che rimangono l'unico
welfare gratuito, ad opera di soggetti promotori privati, a favore dei disoccupati, dei
pensionati, dei lavoratori, dei cittadini stranieri e degli italiani all’estero dopo la massiccia spending review che ha visto pesanti
riduzioni dell'Istituto Inps. Tutti loro si troveranno a pagare per un servizio oggi gratuito, con il rischio di dover rinunciare alle
tutele previdenziali e assistenziali cui hanno diritto”.
Cronaca
VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014
l
5
Il Forum delle associazioni familiari dell’Emilia Romagna invita i candidati alle Regionali a sottoscrivere un manifesto
«Una scelta controcorrente:
investiamo sulla famiglia»
N
onostante tutto... non
siamo ancora una regione a misura di Famiglia.
Il Forum delle Associazioni
Familiari dell'Emilia Romagna propone ai candidati
alle elezioni regionali del 23
novembre prossimo di fare
una scelta controcorrente:
sottoscrivere pubblicamente il suo manifesto sulle politiche familiari.
«Scopo del Manifesto è di
allacciare un’alleanza operativa tra associazionismo
familiare e rappresentanti
dei cittadini nel consiglio
regionale per identificare,
costruire e realizzare insieme politiche “family friendly” - spiega Pietro Moggi,
presidente del Forum Famiglie dell'Emilia Romagna
-. Per questo chiediamo
un’adesione formale, con la
firma del documento, a tutti i candidati che condividano le finalità e almeno una
parte significativa delle
proposte che presentiamo.
Se diciamo che questa è
“una scelta controcorrente”, è solo perché la “corrente” che trascina tutto oggi è quella di un individualismo esasperato, che fa diventare un “diritto” ogni
“desiderio”. Noi non siamo
“contro” nessuno, ma siamo “per” la famiglia, perché siamo convinti che la
famiglia che svolge i suoi
ruoli di procreazione, educazione, cura è ancora il
“bene” superiore per la società, anche per gli “individui” che ne fanno parte.
Chiediamo fortemente che
questo “bene sociale” sia riconosciuto, sostenuto, aiutato, mentre tanti provvedimenti di oggi tendono a
spingere la famiglia ai margini della società, impoverendola anche economicamente, quando è più nume-
Tra le
proposte, il
Forum ritiene
prioritario
individuare
e utilizzare
strumenti utili
a favorire la
crescita della
natalità
A lato, da sinistra,
Castaldini, Caltabiano,
Moggi, Rondoni, Noè,
Lipparini e Santi
rosa».
Alla conferenza stampa
di presentazione del manifesto, che si è svolta a Bologna al centro G. P. Dore in
via del Monte 5, erano presenti alcuni candidati che
hanno sottoscritto il documento a partire da Alessandro Rondoni, candidato
presidente per la lista Emilia Romagna popolare Ncd, Udc, Ppe intervenuto
con Valentina Castaldini e
Silvia Noè, candidate nella
stessa lista nella circoscrizione di Bologna, e Glauco
Santi candidato, invece, a
Parma. Non ha fatto mancare la sua presenza nemmeno Stefano Lipparini in
lista a Bologna nella lista del
Centro per Bonaccini.
Partendo da quanto è
scritto nella Costituzione
(artt. 29, 30, 31, 117 e 118) il
Forum chiede che il prossimo presidente regionale e/o
i prossimi consiglieri regionali si facciano promotori
di una Legge regionale sulla
famiglia che “non equipari
le varie forme di convivenza” ma sostenga “con interventi opportuni l'unità e i
rapporti interni alla famiglia, anche in situazioni di
difficoltà, riconosca la complementarietà uomo/donna” e “preveda, per le singole famiglie, stanziamenti,
provvidenze, agevolazioni
fiscali e tariffarie, aiuti crescenti in relazione al numero dei componenti il nucleo, con priorità per le famiglie numerose, per i nuovi nati e per le persone con
disabilità”. Non solo, il Forum chiede l'introduzione
di uno strumento per
orientare le politiche, a partire da quelle fiscali e tariffarie, alla promozione della
famiglia, in modo che ogni
decisione regionale che
possa riguardare anche indirettamente la famiglia,
venga preceduta e corredata da una V.I.F. (Valutazio-
ne Impatto Familiare). E,
per rendere concreta l'attuazione della V.I.F, chiede
venga istituita un'Agenzia
regionale della Famiglia
con compiti di coordinamento degli assessorati e si
programmi una verifica periodica, almeno biennale, in
occasione di una Conferenza regionale della Famiglia.
Tra le proposte, il Forum
ritiene prioritario:
individuare e utilizzare
strumenti utili a favorire la
crescita della natalità in regione;
riconoscere e difendere
la dignità della vita umana
in tutte le sue condizioni,
dal concepimento alla morte naturale;
sostenere e aiutare nella
preparazione al matrimonio le giovani coppie;
favorire la formazione di
nuove famiglie con: l’adozione di nuove linee di indirizzo di programmazione
edilizia e il potenziamento
dei progetti già in atto per
agevolare le coppie in procinto di sposarsi nella acquisizione della prima casa;
la previsione di nuovi insediamenti di edilizia pubblica e convenzionata con assegnazioni prioritarie ai
giovani sposi; l’istituzione
di mutui agevolati a favore
delle giovani coppie, delle
famiglie con neonati, delle
famiglie numerose e delle
persone con disabilità; interventi di riqualificazione
urbanistica e ambientale,
con quartieri e servizi a misura di famiglia; il rilancio
dei programmi di edilizia
residenziale pubblica e la
previsione di una quota di
alloggi di metratura adeguata per famiglie numerose; la revisione dei criteri di
assegnazione degli alloggi
con attribuzione di punteggi maggiori alle famiglie
con figli e con il superamento dell’attuale utilizzo
L’iniziativa di Coldiretti, arrivata alla 14 esima edizione, coinvolgerà tutte le scuole di Piacenza e provincia
Via al progetto “Un orto in classe”
Il responsabile, Cinzia Pastorelli:«I ragazzi s’avvicineranno al mondo rurale»
E’ ai blocchi di partenza il
progetto di Educazione alla
Campagna Amica, arrivato
ormai alla sua 14esima edizione, e che Coldiretti porta
in tutte le scuole di Piacenza e provincia coinvolgendo i bambini di ogni ordine
e grado, dalle scuole d’infanzia fino alle scuole superiori per parlare di corretta
alimentazione e sani stili di
vita. Un modo per avvicinare i ragazzi al mondo rurale
ricostruendo il legame che
unisce i prodotti dell’agricoltura e la stagionalità con
i cibi consumati ogni giorno, nella convinzione che
una sana educazione alimentare debba proprio passare dalle aule della classe.
«Quest’anno il progetto afferma Cinzia Pastorelli,
responsabile provinciale di
Campagna Amica - porta il
titolo “Un orto di classe, curare la terra nutrire la vita”
e si propone di fornire
spunti e strumenti di avvicinamento al tema dell’Expo Milano 2015. Proprio
prendendo le mosse dall’orto, in tutte le sue varie accezioni sia esso famigliare, urbano, sociale o agricolo, il
progetto accompagnerà gli
alunni a scoprire e appro-
fondire tutte le tematiche
ad esso connesso. Dal costante impegno, alla passione, passando per i sentimenti di cura e protezione
ma anche il rischio e l’incertezza dovuti alle condizioni
climatiche: i ragazzi potranno così avere un piccolo assaggio del mestiere
agricolo».
Con l’aiuto di esperti Coldiretti, alunni e insegnanti
potranno avere tutte le informazioni necessarie su
come si realizza un orto, su
come si semina e si cura
una pianta e capire la biodiversità animale e vegetale.
Alunni e insegnanti avranno tutte le informazioni
necessarie su come si realizza un orto
dell’ISE, a preferenza dell’ISEE;
sostenere i genitori nella
loro responsabilità di accogliere, mantenere, istruire
ed educare i figli, anche nell'esercizio del diritto alla libera scelta della scuola;
adottare politiche fiscali
e tariffarie che riconoscano
i carichi familiari e le situazioni di difficoltà e disabilità all'interno della famiglia;
applicare il “Fattore Famiglia” e il “Quoziente Familiare” alle addizionali regionali, alle imposte locali e
alle tariffe dei servizi, affinché venga tenuto adeguatamente conto dei carichi familiari e venga rispettato il
principio di equità contributiva sancito dall’art. 53
della Costituzione;
introdurre, per tutti i trasporti pubblici, tariffe che
prevedano sconti crescenti
con il numero dei figli;
riorganizzare il sistema
delle adozioni internazionali a livello regionale con
una sede in grado di erogare i servizi connessi all’iter
per una semplificazione e
un sostegno dei percorsi di
adozione;
promuovere e sostenere
politiche di armonizzazione tra famiglia e lavoro.
Infine, si chiede che venga riconosciuto da parte
delle Istituzioni regionali e
locali il ruolo delle associazioni familiari nella fase di
consultazione, elaborazione e attuazione delle normative e dei programmi
che attengono le politiche
familiari.
Per aderire al Manifesto,
è necessario compilare e firmare il modulo in calce al
documento e inviarlo a [email protected]. La
lista degli aderenti è pubblicata sul sito www.forumfamigliemiliaromagna.it.
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VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014
Spettacoli
Le note del “Nabucco”
risuonano al Ponchielli
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Nelle foto in alto e sotto: due immagini relative alla Festa del Torrone 2013
erzo appuntamento con
la stagione lirica al teatro
Amilcare Ponchielli di Cremona: questa sera alle ore
20.30 pubblico in sala per Nabucco, dramma lirico in quattro parti musicato da Giuseppe Verdi e proposto nell’allestimento registico di Andrea
Cigni. Il personaggio di Nabucco sarà interpretato da
Paolo Gavanelli, mentre Tiziana Caruso vestirà i panni di
Abigaille.
A Cremona scocca l’ora dell’annuale manifestazione dedicata ad uno dei dolci più popolari
Torrone, è tempo di festa
La città è pronta ad accogliere al meglio tutti i visitatori grazie
ad un programma vario e capace di soddisfare anche i palati più esigenti
L’
ormai
tradizionale
momento, tanto atteso dagli amanti dei dolci di
Cremona ma non solo, è
arrivato: domani infatti
prenderà il via la nuova
edizione della Festa del
Torrone, che da anni richiama nella città lombarda tantissimi visitatori anche dai territori limitrofi.
Dal 15 al 23 novembre, 9
giorni dedicati ad eventi,
spettacoli e degustazioni in
onore del principale protagonista, il torrone appunto.
Obiettivo della SGP
Eventi,società organizzatrice da ben sette edizioni della kermesse più dolce dell'anno, è di superare se stessa e il grande successo riscosso negli ultimi anni.
Nel 2013 sono state 230mila le presenze in nove giorni, 60 tonnellate di torrone
venduto, oltre 300 pullman
arrivati in città, 600 camper
da tutta Italia, ristoranti e
locali della città assediati
dai visitatori, oltre 150 iniziative di carattere enogastronomico, culturale e di
intrattenimento.
E per farlo punterà su
molte conferme ma altrettante novità. Non mancheranno infatti la costruzione
gigante di torrone, la rievocazione del matrimonio tra
Francesco Sforza e Bianca
Maria Visconti e il Torrone
d'oro, ma sono previste anche iniziative di carattere
storico, di animazione e intrattenimento.
L'edizione sarà poi collegata ad un tema particolare,
cioè “La multimedialità” internet e le tecnologie mobile - con l’intento di abbracciare non solo i golosi
del mondo del dolce ma
tutti quelli appassionati che
utilizzano il web e le moderne tecnologie per essere
costantemente al passo con
i tempi. Pertanto, il programma verrà integrato
con un portafoglio di iniziative e di incontri, che
racconteranno il tema nelle
sue diverse espressioni ed
esperienze, legandolo a varie forme artistiche.
Molti saranno quindi gli
appuntamenti speciali che
esalteranno il tema della
multimedialità, fondendola
allo stesso tempo con la ricchissima tradizione culturale e gastronomica della
città.
Le aree commerciali presenti nelle vie di Cremona
apriranno al pubblico a
partire dalle ore 9.00 di domani, mentre tra le iniziative della giornata troviamo
la possibilità di visitare il
cortile del quattrocentesco
Palazzo Fodri, la presenza
in città di Foody, la mascotte di Expo2015 pronta a distribuire gadget a grandi e
piccini, concerti musicali,
laboratori per bambini e
addirittura la possibilità di
arrivare a Cremona, partendo da Milano, a bordo di
una locomotiva d'epoca a
vapore. Necessari per partecipare al viaggio sono la
prenotazione del posto –
tutte le informazioni, compresi i prezzi, sul sito
www.festadeltorronecremona.it – e il ritrovo alla
stazione di Milano Lambrate prima della partenza
del convoglio, fissata per le
9.15.
Interessante e molto intenso anche il programma
per domenica 16, a cominciare per esempio dai punti
ti ristoro di Corso Garibaldi presso i quali si potranno
assaggiare piatti medioevali; in più maxi costruzioni
giganti di torrone, la partecipazione dello sciatore
Giorgio Rocca per la presentazione di una tappa
dello slalom maschile di
Coppa del Mondo e un
omaggio musicale a Mina,
la celeberrima “Tigre di
Cremona”.
Oglio Po, Fiera del libro
L
a Società Storica Viadanese e l'Associazione culturale Il Torrazzo organizzano,
sabato 15 e domenica 16 novembre, la 4^ edizione della Fiera del libro del territorio Oglio-Po. L'evento si terrà quest'anno nel Torrazzo Gonzaghesco di Commessaggio, recentemente rivalorizzato grazie ad un importante recupero strutturale e
all'installazione di un suggestivo allestimento multimediale. Ai visitatori sarà offerto
quanto prodotto dall’editoria della zona, coinvolgendo le realtà che hanno promosso
edizioni di qualsiasi genere: un’opportunità per trovare libri nuovi o fuori commercio, non solo di storia locale ma anche romanzi o poesie di autori del territorio
compreso e attiguo ai due grandi fiumi. Non mancheranno inoltre presentazioni di
novità editoriali e video proposte dalle associazioni, dagli editori e dagli autori. La
fiera ha il patrocinio di numerosi enti e istituzioni (come la Provincia di Mantova, il
GAL, il Distretto Culturale "Regge dei Gonzaga" e i Comuni della zona). La manifestazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Commessaggio, sarà inaugurata domani alla presenza delle autorità istituzionali, alle ore 17.
Piacenza, da domani alla Ricci Oddi la mostra De Visu
I
l rapporto tra lo scultore
Medardo Rosso e la Ricci
Oddi va oltre il semplice apprezzamento professionale. Si
era infatti instaurato, tra l’artista di origini torinesi ma presto
trasferitosi a Milano e il fondatore della galleria d’arte moderna piacentina, un vero e
proprio rapporto personale. A
testimoniarlo la mostra De Visu, Medardo Rosso - Angelo
Garoglio, visitabile da domani,
sabato 15 novembre, al 25 gennaio in via San Siro, nella quale,
oltre alle opere, saranno in
esposizione anche lettere inviate da Medardo Rosso a Giuseppe Ricci Oddi tra il 1926 e il
1927, oggi conservate nell'ar-
chivio di via San Siro. La selezione sarà accompagnata alle
sculture: l'Ecce puer, in cera del
1906 e Madame Noblet, in ges-
so e del 1897, oltre ad altre provenienti dalla galleria d'arte
moderna Gam di Milano (l'Enfant malade) e dalla Galleria
internazionale di arte moderna di Ca' Pesaro a Venezia (altra versione dell'Ecce puer).
«Un percorso personalissimo e originale» ha sottolineato il direttore della Ricci Oddi, Maria Grazia Cacopardi,
tanto che il fondatore della
galleria, Giuseppe Ricci Oddi, annotava sul suo diario di
aver avuto «la fortuna e l'onore di conoscere personalmente» l’artista e le sue creazioni.
Rapporto d’amicizia confermato poi da Stefano Fugazza:
«In verità unico, perché non
si segnalano altri casi simili in
cui Ricci Oddi sia giunto a
stabilire un legame pieno
d'affetto con uno degli artisti
che aveva contattato». A sostegno delle opere e della corrispondenza, saranno presenti inoltre le fotografie di
Angelo Garoglio, con la raccolta Disegni di luce.
Il progetto e l’inaugurazione, prevista domani dalle ore
16 a cura di Francesca Bacci e
con il patrocinio del Comune,
sono stati presentati nell'aula
didattica del museo, dal presidente della Ricci Oddi, Giuseppino Molinari, dal direttore Cacopardi e dall'assessore alla cultura Tiziana Albasi.
IN BREVE
Per la rassegna cinematografica dedicata ai capolavori del cinema di montagna, stasera alle ore 21 presso il centro culturale Agorà
di via Ferrari due proposte:
“Con le spalle nel vuoto”
della regista lecchese Sabrina Bonaiti e ‘La signora del
vuoto” di Jean Afanassieff.
Ingresso libero.
---------------------------Per “I lunedì dopocena”
presso la biblioteca comunale di San Daniele Po,
domenica 16 a partire dalle 21 mostra del pittore Elvino Montagna, seguita il
giorno dopo alla stessa ora
da una serata con Angelo
Rescaglio in memoria delpittore.
Sport
VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014
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Protagoniste in passato nelle categorie che contano, ora costrette e risalire dai dilettanti o dalla Lega Pro
Cremonese, Piacenza e Mantova
Rivali con un unico destino
P
iacenza, Cremona e Mantova. Tre città che da sempre intrecciano le proprie storie calcistiche. Tutte e tre rivali
in rigoroso ordine chilometrico sulla strada Padana Inferiore. Altissima la rivalità tra Cremonese e Piacenza, il derby del
Po sentito da ambo i campanili,
lo stesso vale tra Cremona e
Mantova; e anche i tifosi virgiliani spesso e volentieri non se
le sono mandate a dire con i
piacentini. Tre città, altrettante
rivalità, e altrettante storie calcistiche dei rispettivi club che
hanno perso - chi più chi meno
- la bussola col passare del tempo, smarrita la rotta indicata
dalla Stella Polare ora annaspano nelle categorie inferiori del
calcio italiano dopo aver scritto
pagine importanti dello sport
più amato d'Italia. Tra queste è
sicuramente la Cremonese a
star meglio; Mantova prima e
Piacenza poi hanno conosciuto l'onta del fallimento e sono
state costrette a ripartire dai dilettanti (il Mantova per ben
due volte negli ultimi venti anni), mentre i grigiorossi dal
2007, anno in cui il club viene
rilevato dal facoltoso imprenditore e Re dell'acciaio Giovanni Arvedi, tentano di risalire in
Serie B ma tra finali perse, annate gettate al vento e lo scandalo del calcioscommesse, non
ci sono ancora riusciti.
CREMONESE - Come
detto è dal 2007, cioè da quando è arrivato al timone l'imprenditore cremonese Arvedi, che i grigiorossi tentano di
risalire dalla Lega Pro alla Serie B. Subito si riesce a raggiungere il secondo posto in
classifica alle spalle del Sassuolo e dunque entrare nei
playoff dove la Cremonese
elimina il Foggia in semifinale. Nella finalissima promozione contro il Cittadella arrivano una vittoria nel match di
andata ma la tragedia (sportiva) è dietro l'angolo. Nella
partita di ritorno arriva infatti
la sconfitta per 3 a 1, sconfitta
causata da un netto fallo sul
grigiorosso Ferrarese in occasione dell'1-3 di Carteri, oltre
che per un gol regolarissimo
del cremonese Cozzolino annullato misteriosamente al
93’.
Nella stagione successiva la
Cremonese ci riprova, dopo
un'inizio altalenante viene
chiamato in panchina Emiliano Mondonico (che guidava la squadra nella stagione
precedente), il cambio non
sortisce effetti e al timone viene nominato Roberto Venturato che chiude la stagione al
nono posto. Nella stagione
2009/2010, sempre con Venturato, la Cremonese raggiunge nuovamente i playoff
(terza in regular season), in finale l'avversario è il Varese;
dopo il successo nell'andata
della finale play-off con vitto-
ria dei grigiorossi per 1-0, a
Varese la sconfitta per 2-0
spegne le speranze di promozione. Nell'estate del 2010 il
presidente Arvedi rassegna le
dimissioni e il club attraversa
alcuni mesi che sono all'insegna del riassetto societario,
ma in realtà tutta la stagione è
segnata dalla confusione.
L'annata sportiva è iniziata
dal tecnico Baroni, a ottobre
subentra Acori, sostituito da
Montorfano che riesce a far
uscire la squadra dalla zona
playout. Nel 2011 Arvedi torna presidente della squadra e
la panchina va a Oscar Brevi
anche se il precampionato è
scosso dalla vicenda del calcioscommesse in cui è inguaiato il difensore Carlo
Gervasoni che, nel frattempo,
era stato ceduto in prestito ai
cugini del Piacenza. Per responsabilità oggettiva la Cremonese subisce una penalizzazione di 6 punti, nonostante ciò i grigiorossi partono a
razzo con cinque vittorie consecutive ed espugnano anche
il Garilli (3 a 1). Al termine
della stagione conquista il
quinto posto qualificandosi
per la terza volta in cinque anni ai play-off promozione. In
semifinale affronta il Trapani, terzo in classifica, ma a seguito di due pareggi per 1-1
saranno quest'ultimi ad accedere in finale. Al termine della stagione Arvedi, pur garantendo nuovamente il suo impegno nel progetto, affida la
presidenza a Maurizio Calcinoni.
Il 2012/2013 si apre con
Brevi in panchina ma nel giro
di poco tempo (settembre)
viene chiamato Scienza al suo
posto, il risultato finale è un
deludente settimo posto. Il
nuovo tecnico nel 2013/2014
è Torrente, la squadra viaggia
bene ma a marzo viene, per
l'ennesima volta, deciso un
cambio al timone: via Torrente dentro Dionigi. Si arriva ancora una volta ai playoff
e dopo aver battuto l'Albino-
In basso, il Garilli di Piacenza e, sopra, lo Zini di Cremona, come erano un tempo
leffe ai rigori in semifinale è
fatale lo scontro col SudTirol
che trova la finale. E si arriva
così alla stagione attuale, con
l'ex giocatore Mario Montorfano che torna sulla panchina
della Cremonese e Luigi Simoni che viene nominato
presidente del club.
MANTOVA - Più burrascose le vicende societarie del
Mantova, che attualmente si è
stabilito in Lega Pro. Il club
virgiliano solamente cinque
anni fa affrontava il terzo fallimento: un gruppo di tifosi
capeggiato dall'ex presidente
Alberto Castagnaro costituisce, il 2 luglio del 2010,
l'A.S.D. Mantova Football
Club ottenendo subito l'affiliazione alla Federcalcio.
Tra gli azionisti del Mantova Football Club risalta per la
sua unicità il Mantova United, guidato dal presidente
Alberto Castagnaro che acquisisce inizialmente quote
per il 25% del capitale del F.C.
Mantova. Lo United mette in
vendita le proprie azioni così
da avviare la prima e vera for-
ma di azionariato popolare
calcistico in Italia, stessa forma che proverà a seguire anche il Piacenza nel suo fallimento del 2012.
La squadra e la società danno il vita a una stagione entusiasmante, culminata con i festeggiamenti per il centenario
e con la promozione diretta,
che sancisce il ritorno del
Mantova nei professionisti
(Lega Pro Seconda Divisione)
dopo solo un anno di assenza.
L'impresa è firmata da giocatori come Graziani, Spinale e
Bellodi. Il ritorno nei "pro"
però porta a una stagione
piuttosto burrascosa, in un
solo anno vengono cambiati
tre allenatori e altrettanti direttori sportivi, e alla fine la
società è costretta a giocare i
playout. Nello spareggio finale contro la Vibonese, il Mantova vince con un rotondo 4 a
0 e si salva.
La tranquillità però non è
di casa, perché dopo questa
salvezza si passa a lavorare alla cessione societaria, con società fantasma e cordate che a
più riprese tentano di rilevare
il club; alla fine viene annunciata la vendita del 50% della
società ad un gruppo bergamasco capitanato da Enzo
Passera e Bruno Bianco. Dopo settimane di trattative e di
silenzi il 7 settembre i bergamaschi si ritirano lasciando la
proprietà al gruppo Bompieri, la squadra chiude il campionato tranquillamente a
metà classifica e ad aprile
2013 il 70% delle quote azionarie vengono cedute all'imprenditore Michele Lodi.
Nella stagione 2013/2014 la
guida tecnica è affidata a mister Quadri, l'annata è ancora
turbolenta sul piano sportivo,
Quadri è esonerato dopo la
sconfitta di Vicenza ma viene
richiamato dopo una manciata di giornate. A novembre
un nuovo esonero con la panchina affidata a Sabatini, a fine campionato però arriva il
tanto agognato ottavo posto
che, in virtù della riforma dei
campionati, vale l'annessione
alla terza serie Lega Pro Unica. A giugno viene ingaggiato
il tecnico Ivan Juric, ex giocatore di Hajduk Spalato, Crotone e Genoa.
PIACENZA - Decisamente più complicata, infine, la
strada scelta dal Piacenza Calcio. Prima il calcioscommesse nel 2010/2011 ne sancisce,
indirettamente (visto l'alto
numero delle partite truccate
secondo la Procura di Cremona), la retrocessione dalla
Serie B alla Lega Pro Prima
Divisione. La stagione
2011/2012 inizia con i noti
problemi societaria, il club
viene acquisito dall'Italiana
Srl, società che risulta insolvente fin dai primi giorni e,
oltre alla penalizzazione per il
calcioscommesse, gli emiliani
devono fare anche i conti con
le penalità per gli stipendi
non pagati. La pesante situazione finanziaria si risolve
con il caos di dicembre, l'ex
presidente Fabrizio Garilli
torna al timone (perché l'Italiana si rivela una scatola vuota) ma il pm Colonna deposita l'istanza di fallimento in tribunale. Da dicembre 2011 a
giugno 2012 inizia la corsa
verso la salvezza sia sul campo
sia in tribunale, la storia si risolve con un nulla di fatto: sul
campo il Piacenza di Monaco
retrocede (a causa dei 9 punti
totali di penalizzazione) in
Seconda Divisione dopo aver
perso il playout col Prato e le
tre aste fallimentari vanno
deserte. La matricola federale
viene radiata dalla Figc e qui si
apre una seconda partita. Il
comitato Salva Piace, nel frattempo, aveva comprato in tribunale il simbolo della squadra e le maglie da calcio, si
presentano tre squadre locali
che chiedono di ereditarne la
storia: la LibertaSpes dei fratelli Gatti, l'Atletico Pro Piacenza del presidente Domenico Scorsetti e il Royale Fiore. Il Pro Piacenza vanta la categoria migliore, la Serie D
contro l'Eccellenza delle altre
due realtà, tuttavia dopo una
votazione svolta allo stadio la
città e i tifosi scelgono di ripartire con i fratelli Stefano e
Marco Gatti al timone e quindi dal campionato di Eccellenza con la nuova denominazione Lupa Piacenza. Si
parte con Sozzi in panchina,
ma nel precampionato viene
esonerato e in panchina arriva William Viali. La squadra è
ampiamente più forte delle
altre compagini, il gran numero di tifosi al seguito (1500
abbonati) costringe il club a
giocare le trasferte nella propria provincia per evitare
problemi su campi che non
hanno la struttura adatta ad
ospitare la tifoseria piacentina e alla fine del 2013 arriva la
vittoria del campionato. La
Serie D 2013/2014 parte con
due squadre al vie: il neo promosso Piacenza (che nel frattempo ha cambiato nome da
Lupa Piacenza al vecchio Piacenza Calcio 1919) e l'ambizioso Pro Piacenza, squadra
di quartiere che sta facendo
benissimo.
Il Piacenza è vittima delle
proprie aspettative, a ottobre
viene esonerato Viali e la panchina è affidata a Venturato,
scelta che si rivela infruttuosa
tanto che a gennaio viene richiamato William Viali. Intanto il Pro Piacenza viaggia
spedito in vetta al campionato e a fine aprile conquista la
promozione, storica, in Lega
Pro unica. Il Piacenza invece
trova i playoff ma viene sconfitto al primo turno dal Seregno.
Nella
stagione
2014/2015 viene richiamato
in panchina l'ex tecnico Francesco Monaco, e oltre al capitano Francesco Volpe viene
acquistato anche l'ex Francesco Lisi.
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VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014