CONCESSIONARIA UFFICIALE VI ASPETTIAMO IN VIA EMILIA PARMENSE, 144 - PC VI ASPETTIAMO IN VIA EMILIA PARMENSE, 144 - PC VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014 - ANNO XXI N. 4 - a 0,50 Nuova iniziativa Cremona Cremona CRONACA SI ALLEA CON RIMINI A PIACENZA USCITA IL 18 Torrone Da domani città pronta ad accogliere i golosi Teatro musica e cinema entrano in carcere D di EMANUELE GALBA opo essere ripartita a quasi tre anni dallo stop alle pubblicazioni del 21 gennaio 2012, la testata La Cronaca - passata di mano: dalla coop Nuova Informazione di Cremona alla cooperativa L’Altra Informazione di Piacenza - avvia una nuova iniziativa editoriale. Da martedì 18 novembre sarà in edicola sulle piazze di Piacenza e Rimini grazie a un accordo con un editore della riviera romagnola. “La Cronaca-Nuovo Quotidiano” - questo il nuovo marchio - sarà un giornale con diverse novità rispetto al passato. Grafica cambiata, nuovo formato e soprattutto nuovi contenuti. Vogliamo proporre un mezzo d’informazione agile e al tempo stesso ricco di contenuti, che non si soffermi troppo sulle notizie nude e crude - già ampiamente masticate dai siti internet e dalle Tv il giorno prima - ma cerchi di approfondire le notizie stesse più con un taglio da settimanale che da quotidiano. Un giornale da leggere, insomma, e non solo da sfogliare dando un’occhiata ai titoli. Novità anche sul fronte del web: oltre a un sito di notizie attive (al dominio nqnews.it), troverete dalla mezzanotte uno sfogliatore per leggere da computer, smartphone e tablet, il giornale. Per Piacenza un ritorno in edicola per garantire il pluralismo dell’informazione quotidiana cartacea da cui non si può prescindere se si vuole vivere in piena libertà. Per Rimini un ritorno in edicola dopo qualche mese di solo web, per ribadire una presenza più che triennale nel ricco mercato editoriale romagnolo. E con un sogno nel cassetto: vedere con il tempo e se le cose dovessero procedere positivamente, di accorciare la distanza tra Piacenza e Rimini lungo l’asse della Via Emilia. Magari con attenzione anche ai territori limitrofi di altre regioni. Il Cremonese? Chissà. y(7HB9H3*RMKKKO( +&!#!=!=!& CONCESSIONARIA UFFICIALE A PAGINA 6 La Festa del torrone edizione 2013 A PAGINA 4 Italatte si alza dal tavolo: prezzo proposto inferiore ai costi di produzione Latte “indigesto” Il gruppo lombardo punto di riferimento anche di altre regioni. Cosa dice Piacenza E’ Piacenza, Cremonese e Mantova saltata la trattativa lombarda sul prezzo del latte con il gruppo Italatte e che rappresenta un punto di riferimento anche per le altre regioni italiane, visto che la Lombardia con 4 milioni di tonnellate produce il 40 per cento circa di tutto il latte italiano. «L’annuncio della rottura del tavolo - afferma Fabio Minardi, presidente dell’Associazione Piacentina Latte rappresenta un segnale importante di rispetto nei confronti degli allevatori che non possono più lavorare a queste condizioni. Il prezzo proposto era al di sotto dei costi di produzione. A PAGINA 3 C’era una volta il calcio che conta Nomine Don Marco Genzini parroco a Scandolara (non subito) Tempesta sul settore lattiero-caseario A PAGINA 2 Piacenza, Cremona e Mantova. Tre città che da sempre intrecciano le proprie storie calcistiche. Tutte e tre rivali in rigoroso ordine chilometrico sulla Padana Inferiore. Altissima la rivalità tra Cremo e Piace, lo stesso vale tra Cremona e Mantova. Tre città e altrettante storie calcistiche dei rispettivi club che hanno perso la bussola e ora annaspano nelle categorie inferiori del calcio italiano. A PAGINA 7 2 l Cronaca VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014 Il quadro che ha ispirato la mascotte Foody verrà valorizzato in città da settembre La querelle Arcimboldo Alla fine “L’ortolano” sartà prestato ad Expo solo fino ad agosto L'Arcimboldo, quadro che si trova presso la pinacoteca di Cremona, al quale si ispira la mascotte di Expo Foody, è stato suo malgrado protagonista di una lunga querelle tra il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e la regione Lombardia. Prima la richiesta del Pirellone di avere il dipinto a Milano durante l'Esposizione, poi - in un primo momento - il rifiuto del sindaco; infine, il mezzo dietrofront del primo cittadino cremonese. Se non proprio una inversione a U, comunque un ripensamento rispetto alla decisione non concedere il celebre 'Ortolano'. Dopo un incontro con l'assessore regionale alle Identità Cristina Cappellini, infatti, Galimberti ha fatto marcia indietro. Ha proposto il prestito del quadro nella prima parte dell'Esposizione (maggio-agosto) con un ritorno a Cremona a settembre attraverso un grande evento. “Un simbolico passaggio di consegne da Milano a Cremona, magari in treno, che ha il significato di Expo come evento dei territori”. “Il nostro territorio ha bisogno di sfruttare il traino di Expo - ha detto Galimberti -. Dobbiamo costruire un Polo museale, promuovendo il Museo del Violino e rilanciando i musei comunali con la Pinacoteca, che si può sicuramente giovare del collegamento tra l'Arcimboldo e il simbolo di Expo Foody”. Per questo il sindaco ha confidato che già sta lavorando ad una proposta culturale unitaria e condivisa “che sarà molto ricca e propo- sitiva, e terrà conto anche della valorizzazione dell'Arcimboldo”. Un cambio di rotta da parte del Comune? Galimberti si schermisce, poi rilancia: “Abbiamo parlato molto e trovato nuove formule di valorizzazione della presenza di Cremona all'Expo che ci garantiscono una doppia visibilità legata all'Arcimboldo e una valorizzazione dei violini. Nei mesi di Expo in cui Cremona sarà arricchita da eventi internazionali come la Triennale, l'Arcimboldo sarà in città”. In questi giorni si sta ristrutturando la casa parrocchiale, per ora collaborazione a due su 4 comunità Don Marco Genzini a Scandolara Il Vescovo Lafranconi ha nominato parroco don Davide Ferretti, già a Motta Baluffi, ma sarà poi lui la nuova guida pastorale SCANDOLARA RAVARA - Sarà don Marco Genzini ad occupare il posto di parroco di Scandolara e Castelponzone rimasto vacante dopo il trasferimento di don Adriano Veluti a Costa Sant'Abramo. Ciò accadrà in un prossimo futuro, nei primi momenti la carica sarà ricoperta da don Davide Ferretti, già oggi parroco di Motta Baluffi e Solarolo Monasterolo. Qualche perplessità si era levata dopo la nomina del Vescovo Dante Lafranconi, che aveva nominato don Ferretti parroco di Scandolara e Castelponzone, indicando don Genzini quale suo collaboratore. Trattandosi di due unioni parrocchiali alquanto recenti (Motta con Solarolo e Scandolara con Castelponzone), era difficile pensare ad un'unione parrocchiale che unisse addirittura quattro comunità. La spiegazione è semplice: in questi giorni si sta ristrutturando la casa parrocchiale di Scandolara, dove prenderà alloggio don Marco Genzini, che per motivi personali deve attendere qualche tempo prima di prendere in capo la parrocchia scandolarese. Nel frattempo guida pastorale delle quattro comunità sarà don Davide, e lui lo affiancherà per consentire l'ideale servizio ai fedeli. Con ogni probabilità, sarà poi don Genzini ad essere nominato parroco di Scandolara e Caselponzone. Come riporta il sito del- A sinistra don Davide Ferretti, a destra don Marco Genzini la Diocesi, Don Davide Ferretti è nato ad Abbiategrasso (Milano) il 10 dicembre 1967 ed è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1991 mentre risiede- va nella comunità di Pizzighettone. È stato vicario a Robecco d'Oglio (19911996), Sant'Imerio (19962004) e in Cattedrale (2004-2007). Nel 2007 la promozione a parroco di San Cataldo Vescovo in Motta Baluffi e dei Santi Pietro e Paolo in Solarolo Monasterolo. Don Marco Genzini è invece nato a Cremona il 13 novembre 1962 ed è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1986 mentre risiedeva nella comunità cittadina di San Pietro al Po. È stato vicario a Soresina (1986-1992), Calcio (1992-1999) e Casirate d'Adda (1999-2000). Nel 2000 è stato scelto come parroco di Sant'Antonio Abate in Salina e di Santo Spirito in Buzzoletto. Nel 2004 è stato nominato parroco moderatore della unità pastorale comprendente le comunità di Salina, Buzzoletto, Casaletto e Bellaguarda. Nel 2010 la promozione ad arciprete di Pieve San Giacomo. Nel 2013 don Marco Genzini è partito per l'Ecuador, nella diocesi di Ibarra, come sacerdote «fidei donum». Per il terzo anno di fila l’animale protetto ha danneggiato gravemente l’argine Ma quanto costa un tasso? Migliaia di euro per i cittadini di Torricella del Pizzo TORRICELLA DEL PIZZO- Da ormai tre anni una famiglia di tassi ha preso stabilmente alloggio su una rampa dell’argine maestro, che scende verso la località Gerre. Poco oltre il grande manufatto, abbastanza staccato perché a provvedere debba essere il Comune (cui competono le rampe, e non gli argini veri e propri), è stata riscontrato anche quest’autunno un grosso buco al livello del terreno, che penetra abbondantemente nell’argine. Anche sopra, appena a fianco del tratto asfaltato, è ben visibile un grosso foro che fa parte della rete di collegamento di questa tana, che sta facendo perdere soldi e pazienza ad amministratori ed amministrati. Il tasso è animale protetto, e questo rende ancor più complicato risolvere il problema, che anche per questo si trascina da tre anni. Tra il 2012 e il 2013 il Comune ha dovuto spendere diverse migliaia di euro, e in vista della pros- sima primavera si prepara ad aprire di nuovo il portafogli. E’ stato il sindaco Emanuel Sacchini a rendere nota l’ennesima emergenza, preparandosi anche stavolta alla consueta operazione: chiusura parziale del tratto e lavori di sistemazione. In attesa della riparazione che avverrà in primavera, verrà chiuso parzialmente al transito il tratto interessato, che conduce ad alcune abitazioni. Anche perché potrebbe ripresentarsi il cra- tere già visto più volte in passato. Una situazione pericolosa per chi transita in auto ma anche, potenzialmente, per un’eventuale alluvione del Po che in queste ore si sta gonfiando sempre più. D’altro canto, mentre l’argine maestro al momento non presenta situazioni critiche, gli argini golenali, come affermato dal primo cittadino, sono una vera e propria gruviera. Opera non solo dei tassi, ma soprattutto delle nutrie. La rampa dell’argine maestro interessata dall’emergenza Cronaca VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014 l 3 ..- AGRICOLTURA ---.. Sarà presente il vescovo di Crema, mons. Cantoni Giornata del Ringraziamento, domenica a Bagnolo Cremasco La messa per la Giornata del Ringraziamento sarà celebrata dal vescovo Cantoni «La nostra agricoltura si appresta a condividere la Giornata provinciale del Ringraziamento, da sempre uno dei momenti più sentiti e preziosi per chi vive del lavoro dei campi. Gli imprenditori agricoli, con le loro famiglie e l’intera comunità, si raccoglieranno intorno all’altare, per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro e per invocare la sua protezione sulle nostre case e sulla nostra attività». Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona, introduce con queste parole l’appuntamento con la Giornata che quest’anno si tiene domenica 16 novembre a Bagnolo Cremasco, con la presenza di mons. Oscar Cantoni, Vescovo di Crema, che celebrerà la messa alle 11 nella parrocchiale dedicata a Santo Stefano protomartire. Gli agricoltori saranno chiamati ad animare la liturgia e a deporre all’altare, nell’offertorio, i frutti del loro lavoro, per rendere grazie al Signore del raccolto dell’annata e ribadire il desiderio di condividere i prodotti delle campagne con chi è nella precarietà. Seguirà la benedizione dei trattori, in una cornice di bandiere gialle. Rotto il tavolo con il gruppo Italatte per il prodotto lombardo ma punto di riferimento per tutte le regioni Latte, salta la trattativa Bisi, Coldiretti Piacenza: «Comprendiamo le difficoltà ma la parte agricola non può annullare il già compresso margine» E’ saltata la trattativa lombarda sul prezzo del latte con il gruppo Italatte e che rappresenta un punto di riferimento anche per le altre regioni italiane, visto che la Lombardia con 4 milioni di tonnellate produce il 40 per cento circa di tutto il latte italiano. «L’annuncio della rottura del tavolo - afferma Fabio Minardi, presidente dell’Associazione Piacentina Latte - rappresenta un segnale importante di rispetto nei confronti degli allevatori che non possono più lavorare a queste condizioni. Constatata l’impossibilità di raggiungere un’intesa su un livello di prezzo soddisfacente, i produttori hanno così deciso di abbandonare il tavolo, rompendo una trattativa in cui non si intravede alcuna possibilità di soluzione positiva». «Non è corretto - prosegue Minardi - proporre un prezzo palesemente al di sotto dei costi di produzione, che a Piacenza dopo un attento lavoro di ristrutturazione ed efficientamento del processo produttivo si assestano intorno ai 40 centesimi al litro. Sostanzialmente significa chiedere alle 250 aziende Piacentine di sopportare una perdita secca mettendo a rischio la sopravvivenza del sistema produttivo». Sì, perché gli animali producono quotidianamente ed il latte non può essere stoccato, ma va ritirato ogni giorno; gli allevatori non possono essere costretti ad accettare condizioni contrattuali di questo tipo. «Comprendiamo le difficoltà che si stanno verificando sul mercato dei trasformati - aggiunge Luigi Bisi presidente Coldiretti ro fatti con latte in polvere e cagliate provenienti da altri paesi. Paesi che non garantiscono il nostro stesso livello di salubrità e che non aspettano altro che entrare in un mercato che già copiano e storpiano con l’Italian Sounding e la contraffazione. Auspichiamo dunque il necessario intervento delle istituzioni su questa grave situazione che coinvolge attualmente il comparto latte e che mette a rischio la sopravvivenza stessa di numerosi allevamenti». Nei giorni scorsi il ministero delle Politiche agricole ha diramato una nota nella quale si comunicano i dati relativi alla raccolta di latte nel periodo aprile-agosto 2014 registrati da Agea che evidenziano un aumento di 3,73% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dato l’alto rischio di sforamento della quota nazionale e le conseguenti eventuali pesanti ripercussioni, il ministero sollecita gli allevatori a contenere al massimo la produzione nei mesi rimanenti della campagna in corso. «Sul nostro settore si sta abbattendo una tempesta perfetta – sottolinea Filippo Gasparini, presidente della Sezione Lattiero-Casearia e vice presidente di Confagricoltura Le parole di Filippo Gasparini, vice presidente della Confaricoltura piacentina to generando solo il problema finanziario di pagare gli affitti e le possibili multe. Per questo motivo - conclude Gasparini – la nostra proposta è quella analoga a quanto presentato anche da altri paesi Europei che versano nella nostra situazione (la Germania chiede una modifica dei parametri di tenore in grasso), di sterilizzare, negli ultimi tre mesi di regime, l’effetto del più che probabile splafonamento azzerando le penalità, peraltro introdotte a tutela di un sistema che, di fatto, è già stato decretato decaduto dalla situazione di mercato in cui siamo oggi. In questo momento, inoltre, chiedere alle stalle di ridurre la produzione significa non coprire i costi fissi». Luigi Bisi, presidente Coldiretti Piacenza. A lato un allevamento piacentino Piacenza - ma questa situazione non deve essere cavalcata per chiedere alla parte agricola di annullare il già compresso margine. In questo contesto si rende necessario richiamare anche l’attenzione dell’opinione pubblica che, se vuole continuare a mangiare prodotti di qualità fatti con latte italiano, deve far sentire la propria voce. È necessario riconoscere il giusto reddito al primo anello della filiera, senza il quale il meglio dei nostri prodotti verrebbe- «Lattiero-caseario, sul settore si abbatte una tempesta» Piacenza -. Il 31 marzo finirà il regime delle quote relativamente al quale si pensava ad un atterraggio morbido che, tuttavia, la situazione attuale non consente: il concreto rischio di splafonare si assomma con le incertezze dovute agli ultimi mesi del regime, con le quotazioni in picchiata del latte, con le penalità previste dal Consorzio di produzione del Grana Padano sulle forme di formaggio eccedenti rispetto ai quantitativi as- segnati ai singoli caseifici. Il comparto è in piena emergenza». A fronte di questa grave situazione, farraginose norme ambientali e veterinarie non tengono in alcun conto la contingenza gravando ulteriormente sugli allevatori: l’anello debole della filiera su cui si scaricano frizioni di mercato, inefficienze di tutto il sistema ed oneri burocratici. «In questo momento bisogna avere il coraggio di amministrare un Filippo Gasparini comparto che invece non si sta amministrando. Senza una vera politica di settore – rimarca Gasparini - tutte le diseconomie finiscono, come sempre, sui produttori che si trovano ad andare alla ricerca di quote da affittare, quando le quote dopodomani non ci saranno più. Tanto vale prenderne atto. Le quote dovevano essere una misura di intervento sul prezzo del latte il cui effetto, tuttavia, negli ultimi mesi sarà azzera- 4 l Cronaca VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014 Cremona - “Belli dentro”, rassegna a cura di Cappellania e Focr e alla direzione della casa circondariale Gli oratori entrano in carcere con teatro, musica e cinema “B elli dentro”, è il titolo della rassegna di teatro, musica e cinema che nel mese di novembre coinvolgerà la casa circondariale di Cremona. Una occasione per rompere la staticità forzata dell’ambiente carcerario e dare ufficialmente avvio ai percorsi catechistici proposti dalla Cappellania a tutte le sezioni. La Federazione oratori cremonesi ha accolto con entusiasmo la richiesta giunta dalla Cappellania del carcere con un duplice obiettivo. «All’interno del carcere – spiega il cappellano don Roberto Musa – c’è bisogno di presenze vive, che possano portare un po’ di entusiasmo, per cercare di smuovere una situazione di staticità forzata che quasi naturalmente porta a un adagiarsi negativo in una quotidianità cadenzata da ritmi sempre uguali. Così abbiamo chiesta alla Focr la presenza di giovani in carcere. Una presenza dirompente che rappresenta una novità assoluta». Don Roberto Musa: «C’è bisogno di presenze vive, che possano smuovere una situazione di staticità forzata» Ma il beneficio non sarà solo per i reclusi nella struttura di via Palosca. «Potrà essere una bella occasione – prosegue don Musa – anche per i ragazzi, per mettersi in gioco in una realtà complessa». Il progetto della Cappel- lania, che ha ricevuto il benestare della direzione del carcere di Ca’ del Ferro da parte del direttore reggente Maria Gabriella Lusi, sarà anche l’occasione concreta per rilanciare la proposta catechistica e le altre attività formative. COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER L’ELEZIONE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA E DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA FISSATA PER IL GIORNO 23 NOVEMBRE 2014. Ai sensi della Legge N.28 del 22 febbraio 2000 e Delibera N. 140/14/CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. L’ALTRA INFORMAZIONE Società Cooperativa A R.L. Editore del quotidiano La CRONACA Nuovo Quotidiano di Piacenza Dichiara di avere depositato un documento analitico, a disposizione di chiunque abbia interesse a prenderne visione, presso gli uffici della propria redazione in Piacenza, via Romagnosi n.60 Telefono Centralino 0523/3078 e presso gli uffici della Divisione Pubblicitaria, La Cronaca NQ. in Piacenza via Romagnosi, 60 Tel.0523/307811 Le TARIFFE applicate sono le seguenti: Testata: La CRONACA Nuovo Quotidiano di Piacenza Modulo a Colori: Piede di pagina colori (24 mod.) Quarto di pagina colori (30 mod.) Mezza pagina colori (60 mod.) Pagina intera colori (114 mod.) Euro 18,00 (+ iva 4%) Euro 380,00 (+ iva 4%) Euro 450,00 (+ iva 4%) Euro 750,00 (+ iva 4%) Euro 1.250,00 (+ iva 4%) Le pubblicazioni degli avvisi è consentita fino al 21 novembre 2014 compreso. Tutti i soggetti politici aventi diritto (candidati, liste, gruppi di candidati, partiti o movimenti politici) avranno garantita la parità d’accesso agli spazi per messaggi politici elettorali. L’aliquota Iva è applicata nella misura agevolata del 4% a condizione che il messaggio politico sia commissionato da partiti, movimenti, liste di candidati o singoli candidati. Non saranno accettati avvisi in bianco e nero. Le richieste delle inserzioni devono essere effettuate entro le ore 15,00 del 2° giorno lavorativo antecedente la data richiesta per la pubblicazione. Tutti i messaggi politici elettorali devono recare la dicitura “messaggio elettorale” con l’indicazione del soggetto politico committente. I prossimi apputamenti Venerdì 14 novembre con il coro Effatà dell'oratorio diCalcio (Bg) che con canzoni, parti recitate e letture reinterpreterà “Il circo della farfalla”, il cortometraggio del 2009 diretto da Joshua Weigel. L’occasione per ri- scoprire, attraverso la metafora della trasformazione, il tema del talento. Sabato 22 novembre sarà proposto il film Gran Torino (2008) diretto e interpretato da Clint Eastwood. La storia di Walt Kowalski, un veterano della guerra di Corea, da tempo in pensione, che si impegna per cercare di raddrizzare la vita al suo giovane vicino, un ragazzo asiatico senza padre che ha cercato di rubargli l'auto, una prestigiosa Ford Gran Torino del 1972, per riuscire a essere ammesso in una gang giovanile. Sabato 29 novembre all’interno di Ca’ del Ferro approderà il progetto RapGesùCristico, nato nel 2010 come strumento di evangelizzazione e per far conoscere la realtà del Villaggio Paolo VI Gaver, fondato da don Dino Foglio, e la corrente carismatica del Rinnovamento nello Spirito Santo. Si tratta di un progetto senza alcun fine commerciale, anzi, vuol essere un laboratorio che unisca idee, musicisti e persone. Protagonista sarà il dj Luca Maffi, 28enne bresciano di nascita e cremonese d’adozione (abita a Vicomoscano di Casalmaggiore), da sempre interessato al ritmo e al controllo dei suoni (ha iniziato la propria carriera come dj nelle discoteche), che dopo alcuni eventi drammatici ha trasformato la propria passione in una vera testimonianza di fede. Da allora Luca non vive più la musica come un vortice di perdizione, ma come uno strumento per testimoniare Cristo. La sua sarà una testimonianza tra racconti, parole e musica. Cgil, Cisl e Uil contro la legge di stabilità del Governo Renzi Tagli ai patronati: «Così si colpiscono i più deboli» La legge di stabilità prevede un taglio netto alle risorse del fondo patronati. I sindacati non ci stanno e sono sul piede di guerra. Secondo Cgil, Cisl e Uil e i patronati Inca Cgil, Inas Cisl, Ital Uil e Acli “tagliare le risorse ai patronati significa metterli nell’impossibilità di svolgere il proprio ruolo sociale e nella prospettiva futura significa impedire loro di partecipare alle sfide per il cambiamento del paese”, scrivono in un comunicato stampa. “Se la politica e il Governo si assumeranno la responsabilità di dire che i patronati sono soltanto un costo e che quindi come tale deve esser compresso, dovrà assumersi anche quella di dire al cittadino con quali altre forme, ma soprattutto con quali altri costi, potrà avere una risposta ai suoi bisogni”. Per queste ragioni, i patronati unitamente alle loro organizzazioni promotrici, stanno effettuando una serie di incontri con le forze politiche e con le rappresentanze parlamentari affinché con l’impegno di tutti venga cambiata una misura sbagliata e venga scongiurato un danno alle persone più deboli; stanno inoltre sviluppando una serie di iniziative di informazione e di protesta sui territori che si aggiungono alla raccolta di firme per una petizione popolare da inviare al Governo Renzi. “Ad essere a rischio, a causa del taglio di 150 milioni previsto dalla Legge di stabilità continua il comunicato - è l'assistenza gratuita ai cittadini italiani e stranieri su 92 tipologie di servizi che abbracciano tutto l'arco della vita, dalla maternità anticipata ai ratei di pensione post-mortem. Per questo la riduzione del 35% dell'aliquota previdenziale destinata ad alimentare il fondo patronati non costituisce un risparmio per nessuno. Lo 0,226% dei contributi sociali versati da circa 21 milioni di lavoratori oggi assicura a oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei patronati. Per questo i patronati, che già si accollano a proprie spese il 70% dei costi dei servizi sociali erogati, per scongiurare i pesanti effetti sociali di questa misura che minerebbe seriamente la tenuta del sistema di welfare del nostro Paese, avvieranno una mobilitazione sia a livello nazionale che locale, per sensibilizzare l'opinione pubblica e far comprendere al Governo e al Parlamento l’importanza di modificare immediatamente la proposta contenuta nella legge di stabilità”. Una scelta gravissima a detta dei sindacati “che metterà in ginocchio la rete di solidarietà dei patronati che rimangono l'unico welfare gratuito, ad opera di soggetti promotori privati, a favore dei disoccupati, dei pensionati, dei lavoratori, dei cittadini stranieri e degli italiani all’estero dopo la massiccia spending review che ha visto pesanti riduzioni dell'Istituto Inps. Tutti loro si troveranno a pagare per un servizio oggi gratuito, con il rischio di dover rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali cui hanno diritto”. Cronaca VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014 l 5 Il Forum delle associazioni familiari dell’Emilia Romagna invita i candidati alle Regionali a sottoscrivere un manifesto «Una scelta controcorrente: investiamo sulla famiglia» N onostante tutto... non siamo ancora una regione a misura di Famiglia. Il Forum delle Associazioni Familiari dell'Emilia Romagna propone ai candidati alle elezioni regionali del 23 novembre prossimo di fare una scelta controcorrente: sottoscrivere pubblicamente il suo manifesto sulle politiche familiari. «Scopo del Manifesto è di allacciare un’alleanza operativa tra associazionismo familiare e rappresentanti dei cittadini nel consiglio regionale per identificare, costruire e realizzare insieme politiche “family friendly” - spiega Pietro Moggi, presidente del Forum Famiglie dell'Emilia Romagna -. Per questo chiediamo un’adesione formale, con la firma del documento, a tutti i candidati che condividano le finalità e almeno una parte significativa delle proposte che presentiamo. Se diciamo che questa è “una scelta controcorrente”, è solo perché la “corrente” che trascina tutto oggi è quella di un individualismo esasperato, che fa diventare un “diritto” ogni “desiderio”. Noi non siamo “contro” nessuno, ma siamo “per” la famiglia, perché siamo convinti che la famiglia che svolge i suoi ruoli di procreazione, educazione, cura è ancora il “bene” superiore per la società, anche per gli “individui” che ne fanno parte. Chiediamo fortemente che questo “bene sociale” sia riconosciuto, sostenuto, aiutato, mentre tanti provvedimenti di oggi tendono a spingere la famiglia ai margini della società, impoverendola anche economicamente, quando è più nume- Tra le proposte, il Forum ritiene prioritario individuare e utilizzare strumenti utili a favorire la crescita della natalità A lato, da sinistra, Castaldini, Caltabiano, Moggi, Rondoni, Noè, Lipparini e Santi rosa». Alla conferenza stampa di presentazione del manifesto, che si è svolta a Bologna al centro G. P. Dore in via del Monte 5, erano presenti alcuni candidati che hanno sottoscritto il documento a partire da Alessandro Rondoni, candidato presidente per la lista Emilia Romagna popolare Ncd, Udc, Ppe intervenuto con Valentina Castaldini e Silvia Noè, candidate nella stessa lista nella circoscrizione di Bologna, e Glauco Santi candidato, invece, a Parma. Non ha fatto mancare la sua presenza nemmeno Stefano Lipparini in lista a Bologna nella lista del Centro per Bonaccini. Partendo da quanto è scritto nella Costituzione (artt. 29, 30, 31, 117 e 118) il Forum chiede che il prossimo presidente regionale e/o i prossimi consiglieri regionali si facciano promotori di una Legge regionale sulla famiglia che “non equipari le varie forme di convivenza” ma sostenga “con interventi opportuni l'unità e i rapporti interni alla famiglia, anche in situazioni di difficoltà, riconosca la complementarietà uomo/donna” e “preveda, per le singole famiglie, stanziamenti, provvidenze, agevolazioni fiscali e tariffarie, aiuti crescenti in relazione al numero dei componenti il nucleo, con priorità per le famiglie numerose, per i nuovi nati e per le persone con disabilità”. Non solo, il Forum chiede l'introduzione di uno strumento per orientare le politiche, a partire da quelle fiscali e tariffarie, alla promozione della famiglia, in modo che ogni decisione regionale che possa riguardare anche indirettamente la famiglia, venga preceduta e corredata da una V.I.F. (Valutazio- ne Impatto Familiare). E, per rendere concreta l'attuazione della V.I.F, chiede venga istituita un'Agenzia regionale della Famiglia con compiti di coordinamento degli assessorati e si programmi una verifica periodica, almeno biennale, in occasione di una Conferenza regionale della Famiglia. Tra le proposte, il Forum ritiene prioritario: individuare e utilizzare strumenti utili a favorire la crescita della natalità in regione; riconoscere e difendere la dignità della vita umana in tutte le sue condizioni, dal concepimento alla morte naturale; sostenere e aiutare nella preparazione al matrimonio le giovani coppie; favorire la formazione di nuove famiglie con: l’adozione di nuove linee di indirizzo di programmazione edilizia e il potenziamento dei progetti già in atto per agevolare le coppie in procinto di sposarsi nella acquisizione della prima casa; la previsione di nuovi insediamenti di edilizia pubblica e convenzionata con assegnazioni prioritarie ai giovani sposi; l’istituzione di mutui agevolati a favore delle giovani coppie, delle famiglie con neonati, delle famiglie numerose e delle persone con disabilità; interventi di riqualificazione urbanistica e ambientale, con quartieri e servizi a misura di famiglia; il rilancio dei programmi di edilizia residenziale pubblica e la previsione di una quota di alloggi di metratura adeguata per famiglie numerose; la revisione dei criteri di assegnazione degli alloggi con attribuzione di punteggi maggiori alle famiglie con figli e con il superamento dell’attuale utilizzo L’iniziativa di Coldiretti, arrivata alla 14 esima edizione, coinvolgerà tutte le scuole di Piacenza e provincia Via al progetto “Un orto in classe” Il responsabile, Cinzia Pastorelli:«I ragazzi s’avvicineranno al mondo rurale» E’ ai blocchi di partenza il progetto di Educazione alla Campagna Amica, arrivato ormai alla sua 14esima edizione, e che Coldiretti porta in tutte le scuole di Piacenza e provincia coinvolgendo i bambini di ogni ordine e grado, dalle scuole d’infanzia fino alle scuole superiori per parlare di corretta alimentazione e sani stili di vita. Un modo per avvicinare i ragazzi al mondo rurale ricostruendo il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura e la stagionalità con i cibi consumati ogni giorno, nella convinzione che una sana educazione alimentare debba proprio passare dalle aule della classe. «Quest’anno il progetto afferma Cinzia Pastorelli, responsabile provinciale di Campagna Amica - porta il titolo “Un orto di classe, curare la terra nutrire la vita” e si propone di fornire spunti e strumenti di avvicinamento al tema dell’Expo Milano 2015. Proprio prendendo le mosse dall’orto, in tutte le sue varie accezioni sia esso famigliare, urbano, sociale o agricolo, il progetto accompagnerà gli alunni a scoprire e appro- fondire tutte le tematiche ad esso connesso. Dal costante impegno, alla passione, passando per i sentimenti di cura e protezione ma anche il rischio e l’incertezza dovuti alle condizioni climatiche: i ragazzi potranno così avere un piccolo assaggio del mestiere agricolo». Con l’aiuto di esperti Coldiretti, alunni e insegnanti potranno avere tutte le informazioni necessarie su come si realizza un orto, su come si semina e si cura una pianta e capire la biodiversità animale e vegetale. Alunni e insegnanti avranno tutte le informazioni necessarie su come si realizza un orto dell’ISE, a preferenza dell’ISEE; sostenere i genitori nella loro responsabilità di accogliere, mantenere, istruire ed educare i figli, anche nell'esercizio del diritto alla libera scelta della scuola; adottare politiche fiscali e tariffarie che riconoscano i carichi familiari e le situazioni di difficoltà e disabilità all'interno della famiglia; applicare il “Fattore Famiglia” e il “Quoziente Familiare” alle addizionali regionali, alle imposte locali e alle tariffe dei servizi, affinché venga tenuto adeguatamente conto dei carichi familiari e venga rispettato il principio di equità contributiva sancito dall’art. 53 della Costituzione; introdurre, per tutti i trasporti pubblici, tariffe che prevedano sconti crescenti con il numero dei figli; riorganizzare il sistema delle adozioni internazionali a livello regionale con una sede in grado di erogare i servizi connessi all’iter per una semplificazione e un sostegno dei percorsi di adozione; promuovere e sostenere politiche di armonizzazione tra famiglia e lavoro. Infine, si chiede che venga riconosciuto da parte delle Istituzioni regionali e locali il ruolo delle associazioni familiari nella fase di consultazione, elaborazione e attuazione delle normative e dei programmi che attengono le politiche familiari. Per aderire al Manifesto, è necessario compilare e firmare il modulo in calce al documento e inviarlo a [email protected]. La lista degli aderenti è pubblicata sul sito www.forumfamigliemiliaromagna.it. 6 l VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014 Spettacoli Le note del “Nabucco” risuonano al Ponchielli T Nelle foto in alto e sotto: due immagini relative alla Festa del Torrone 2013 erzo appuntamento con la stagione lirica al teatro Amilcare Ponchielli di Cremona: questa sera alle ore 20.30 pubblico in sala per Nabucco, dramma lirico in quattro parti musicato da Giuseppe Verdi e proposto nell’allestimento registico di Andrea Cigni. Il personaggio di Nabucco sarà interpretato da Paolo Gavanelli, mentre Tiziana Caruso vestirà i panni di Abigaille. A Cremona scocca l’ora dell’annuale manifestazione dedicata ad uno dei dolci più popolari Torrone, è tempo di festa La città è pronta ad accogliere al meglio tutti i visitatori grazie ad un programma vario e capace di soddisfare anche i palati più esigenti L’ ormai tradizionale momento, tanto atteso dagli amanti dei dolci di Cremona ma non solo, è arrivato: domani infatti prenderà il via la nuova edizione della Festa del Torrone, che da anni richiama nella città lombarda tantissimi visitatori anche dai territori limitrofi. Dal 15 al 23 novembre, 9 giorni dedicati ad eventi, spettacoli e degustazioni in onore del principale protagonista, il torrone appunto. Obiettivo della SGP Eventi,società organizzatrice da ben sette edizioni della kermesse più dolce dell'anno, è di superare se stessa e il grande successo riscosso negli ultimi anni. Nel 2013 sono state 230mila le presenze in nove giorni, 60 tonnellate di torrone venduto, oltre 300 pullman arrivati in città, 600 camper da tutta Italia, ristoranti e locali della città assediati dai visitatori, oltre 150 iniziative di carattere enogastronomico, culturale e di intrattenimento. E per farlo punterà su molte conferme ma altrettante novità. Non mancheranno infatti la costruzione gigante di torrone, la rievocazione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti e il Torrone d'oro, ma sono previste anche iniziative di carattere storico, di animazione e intrattenimento. L'edizione sarà poi collegata ad un tema particolare, cioè “La multimedialità” internet e le tecnologie mobile - con l’intento di abbracciare non solo i golosi del mondo del dolce ma tutti quelli appassionati che utilizzano il web e le moderne tecnologie per essere costantemente al passo con i tempi. Pertanto, il programma verrà integrato con un portafoglio di iniziative e di incontri, che racconteranno il tema nelle sue diverse espressioni ed esperienze, legandolo a varie forme artistiche. Molti saranno quindi gli appuntamenti speciali che esalteranno il tema della multimedialità, fondendola allo stesso tempo con la ricchissima tradizione culturale e gastronomica della città. Le aree commerciali presenti nelle vie di Cremona apriranno al pubblico a partire dalle ore 9.00 di domani, mentre tra le iniziative della giornata troviamo la possibilità di visitare il cortile del quattrocentesco Palazzo Fodri, la presenza in città di Foody, la mascotte di Expo2015 pronta a distribuire gadget a grandi e piccini, concerti musicali, laboratori per bambini e addirittura la possibilità di arrivare a Cremona, partendo da Milano, a bordo di una locomotiva d'epoca a vapore. Necessari per partecipare al viaggio sono la prenotazione del posto – tutte le informazioni, compresi i prezzi, sul sito www.festadeltorronecremona.it – e il ritrovo alla stazione di Milano Lambrate prima della partenza del convoglio, fissata per le 9.15. Interessante e molto intenso anche il programma per domenica 16, a cominciare per esempio dai punti ti ristoro di Corso Garibaldi presso i quali si potranno assaggiare piatti medioevali; in più maxi costruzioni giganti di torrone, la partecipazione dello sciatore Giorgio Rocca per la presentazione di una tappa dello slalom maschile di Coppa del Mondo e un omaggio musicale a Mina, la celeberrima “Tigre di Cremona”. Oglio Po, Fiera del libro L a Società Storica Viadanese e l'Associazione culturale Il Torrazzo organizzano, sabato 15 e domenica 16 novembre, la 4^ edizione della Fiera del libro del territorio Oglio-Po. L'evento si terrà quest'anno nel Torrazzo Gonzaghesco di Commessaggio, recentemente rivalorizzato grazie ad un importante recupero strutturale e all'installazione di un suggestivo allestimento multimediale. Ai visitatori sarà offerto quanto prodotto dall’editoria della zona, coinvolgendo le realtà che hanno promosso edizioni di qualsiasi genere: un’opportunità per trovare libri nuovi o fuori commercio, non solo di storia locale ma anche romanzi o poesie di autori del territorio compreso e attiguo ai due grandi fiumi. Non mancheranno inoltre presentazioni di novità editoriali e video proposte dalle associazioni, dagli editori e dagli autori. La fiera ha il patrocinio di numerosi enti e istituzioni (come la Provincia di Mantova, il GAL, il Distretto Culturale "Regge dei Gonzaga" e i Comuni della zona). La manifestazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Commessaggio, sarà inaugurata domani alla presenza delle autorità istituzionali, alle ore 17. Piacenza, da domani alla Ricci Oddi la mostra De Visu I l rapporto tra lo scultore Medardo Rosso e la Ricci Oddi va oltre il semplice apprezzamento professionale. Si era infatti instaurato, tra l’artista di origini torinesi ma presto trasferitosi a Milano e il fondatore della galleria d’arte moderna piacentina, un vero e proprio rapporto personale. A testimoniarlo la mostra De Visu, Medardo Rosso - Angelo Garoglio, visitabile da domani, sabato 15 novembre, al 25 gennaio in via San Siro, nella quale, oltre alle opere, saranno in esposizione anche lettere inviate da Medardo Rosso a Giuseppe Ricci Oddi tra il 1926 e il 1927, oggi conservate nell'ar- chivio di via San Siro. La selezione sarà accompagnata alle sculture: l'Ecce puer, in cera del 1906 e Madame Noblet, in ges- so e del 1897, oltre ad altre provenienti dalla galleria d'arte moderna Gam di Milano (l'Enfant malade) e dalla Galleria internazionale di arte moderna di Ca' Pesaro a Venezia (altra versione dell'Ecce puer). «Un percorso personalissimo e originale» ha sottolineato il direttore della Ricci Oddi, Maria Grazia Cacopardi, tanto che il fondatore della galleria, Giuseppe Ricci Oddi, annotava sul suo diario di aver avuto «la fortuna e l'onore di conoscere personalmente» l’artista e le sue creazioni. Rapporto d’amicizia confermato poi da Stefano Fugazza: «In verità unico, perché non si segnalano altri casi simili in cui Ricci Oddi sia giunto a stabilire un legame pieno d'affetto con uno degli artisti che aveva contattato». A sostegno delle opere e della corrispondenza, saranno presenti inoltre le fotografie di Angelo Garoglio, con la raccolta Disegni di luce. Il progetto e l’inaugurazione, prevista domani dalle ore 16 a cura di Francesca Bacci e con il patrocinio del Comune, sono stati presentati nell'aula didattica del museo, dal presidente della Ricci Oddi, Giuseppino Molinari, dal direttore Cacopardi e dall'assessore alla cultura Tiziana Albasi. IN BREVE Per la rassegna cinematografica dedicata ai capolavori del cinema di montagna, stasera alle ore 21 presso il centro culturale Agorà di via Ferrari due proposte: “Con le spalle nel vuoto” della regista lecchese Sabrina Bonaiti e ‘La signora del vuoto” di Jean Afanassieff. Ingresso libero. ---------------------------Per “I lunedì dopocena” presso la biblioteca comunale di San Daniele Po, domenica 16 a partire dalle 21 mostra del pittore Elvino Montagna, seguita il giorno dopo alla stessa ora da una serata con Angelo Rescaglio in memoria delpittore. Sport VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014 l 7 Protagoniste in passato nelle categorie che contano, ora costrette e risalire dai dilettanti o dalla Lega Pro Cremonese, Piacenza e Mantova Rivali con un unico destino P iacenza, Cremona e Mantova. Tre città che da sempre intrecciano le proprie storie calcistiche. Tutte e tre rivali in rigoroso ordine chilometrico sulla strada Padana Inferiore. Altissima la rivalità tra Cremonese e Piacenza, il derby del Po sentito da ambo i campanili, lo stesso vale tra Cremona e Mantova; e anche i tifosi virgiliani spesso e volentieri non se le sono mandate a dire con i piacentini. Tre città, altrettante rivalità, e altrettante storie calcistiche dei rispettivi club che hanno perso - chi più chi meno - la bussola col passare del tempo, smarrita la rotta indicata dalla Stella Polare ora annaspano nelle categorie inferiori del calcio italiano dopo aver scritto pagine importanti dello sport più amato d'Italia. Tra queste è sicuramente la Cremonese a star meglio; Mantova prima e Piacenza poi hanno conosciuto l'onta del fallimento e sono state costrette a ripartire dai dilettanti (il Mantova per ben due volte negli ultimi venti anni), mentre i grigiorossi dal 2007, anno in cui il club viene rilevato dal facoltoso imprenditore e Re dell'acciaio Giovanni Arvedi, tentano di risalire in Serie B ma tra finali perse, annate gettate al vento e lo scandalo del calcioscommesse, non ci sono ancora riusciti. CREMONESE - Come detto è dal 2007, cioè da quando è arrivato al timone l'imprenditore cremonese Arvedi, che i grigiorossi tentano di risalire dalla Lega Pro alla Serie B. Subito si riesce a raggiungere il secondo posto in classifica alle spalle del Sassuolo e dunque entrare nei playoff dove la Cremonese elimina il Foggia in semifinale. Nella finalissima promozione contro il Cittadella arrivano una vittoria nel match di andata ma la tragedia (sportiva) è dietro l'angolo. Nella partita di ritorno arriva infatti la sconfitta per 3 a 1, sconfitta causata da un netto fallo sul grigiorosso Ferrarese in occasione dell'1-3 di Carteri, oltre che per un gol regolarissimo del cremonese Cozzolino annullato misteriosamente al 93’. Nella stagione successiva la Cremonese ci riprova, dopo un'inizio altalenante viene chiamato in panchina Emiliano Mondonico (che guidava la squadra nella stagione precedente), il cambio non sortisce effetti e al timone viene nominato Roberto Venturato che chiude la stagione al nono posto. Nella stagione 2009/2010, sempre con Venturato, la Cremonese raggiunge nuovamente i playoff (terza in regular season), in finale l'avversario è il Varese; dopo il successo nell'andata della finale play-off con vitto- ria dei grigiorossi per 1-0, a Varese la sconfitta per 2-0 spegne le speranze di promozione. Nell'estate del 2010 il presidente Arvedi rassegna le dimissioni e il club attraversa alcuni mesi che sono all'insegna del riassetto societario, ma in realtà tutta la stagione è segnata dalla confusione. L'annata sportiva è iniziata dal tecnico Baroni, a ottobre subentra Acori, sostituito da Montorfano che riesce a far uscire la squadra dalla zona playout. Nel 2011 Arvedi torna presidente della squadra e la panchina va a Oscar Brevi anche se il precampionato è scosso dalla vicenda del calcioscommesse in cui è inguaiato il difensore Carlo Gervasoni che, nel frattempo, era stato ceduto in prestito ai cugini del Piacenza. Per responsabilità oggettiva la Cremonese subisce una penalizzazione di 6 punti, nonostante ciò i grigiorossi partono a razzo con cinque vittorie consecutive ed espugnano anche il Garilli (3 a 1). Al termine della stagione conquista il quinto posto qualificandosi per la terza volta in cinque anni ai play-off promozione. In semifinale affronta il Trapani, terzo in classifica, ma a seguito di due pareggi per 1-1 saranno quest'ultimi ad accedere in finale. Al termine della stagione Arvedi, pur garantendo nuovamente il suo impegno nel progetto, affida la presidenza a Maurizio Calcinoni. Il 2012/2013 si apre con Brevi in panchina ma nel giro di poco tempo (settembre) viene chiamato Scienza al suo posto, il risultato finale è un deludente settimo posto. Il nuovo tecnico nel 2013/2014 è Torrente, la squadra viaggia bene ma a marzo viene, per l'ennesima volta, deciso un cambio al timone: via Torrente dentro Dionigi. Si arriva ancora una volta ai playoff e dopo aver battuto l'Albino- In basso, il Garilli di Piacenza e, sopra, lo Zini di Cremona, come erano un tempo leffe ai rigori in semifinale è fatale lo scontro col SudTirol che trova la finale. E si arriva così alla stagione attuale, con l'ex giocatore Mario Montorfano che torna sulla panchina della Cremonese e Luigi Simoni che viene nominato presidente del club. MANTOVA - Più burrascose le vicende societarie del Mantova, che attualmente si è stabilito in Lega Pro. Il club virgiliano solamente cinque anni fa affrontava il terzo fallimento: un gruppo di tifosi capeggiato dall'ex presidente Alberto Castagnaro costituisce, il 2 luglio del 2010, l'A.S.D. Mantova Football Club ottenendo subito l'affiliazione alla Federcalcio. Tra gli azionisti del Mantova Football Club risalta per la sua unicità il Mantova United, guidato dal presidente Alberto Castagnaro che acquisisce inizialmente quote per il 25% del capitale del F.C. Mantova. Lo United mette in vendita le proprie azioni così da avviare la prima e vera for- ma di azionariato popolare calcistico in Italia, stessa forma che proverà a seguire anche il Piacenza nel suo fallimento del 2012. La squadra e la società danno il vita a una stagione entusiasmante, culminata con i festeggiamenti per il centenario e con la promozione diretta, che sancisce il ritorno del Mantova nei professionisti (Lega Pro Seconda Divisione) dopo solo un anno di assenza. L'impresa è firmata da giocatori come Graziani, Spinale e Bellodi. Il ritorno nei "pro" però porta a una stagione piuttosto burrascosa, in un solo anno vengono cambiati tre allenatori e altrettanti direttori sportivi, e alla fine la società è costretta a giocare i playout. Nello spareggio finale contro la Vibonese, il Mantova vince con un rotondo 4 a 0 e si salva. La tranquillità però non è di casa, perché dopo questa salvezza si passa a lavorare alla cessione societaria, con società fantasma e cordate che a più riprese tentano di rilevare il club; alla fine viene annunciata la vendita del 50% della società ad un gruppo bergamasco capitanato da Enzo Passera e Bruno Bianco. Dopo settimane di trattative e di silenzi il 7 settembre i bergamaschi si ritirano lasciando la proprietà al gruppo Bompieri, la squadra chiude il campionato tranquillamente a metà classifica e ad aprile 2013 il 70% delle quote azionarie vengono cedute all'imprenditore Michele Lodi. Nella stagione 2013/2014 la guida tecnica è affidata a mister Quadri, l'annata è ancora turbolenta sul piano sportivo, Quadri è esonerato dopo la sconfitta di Vicenza ma viene richiamato dopo una manciata di giornate. A novembre un nuovo esonero con la panchina affidata a Sabatini, a fine campionato però arriva il tanto agognato ottavo posto che, in virtù della riforma dei campionati, vale l'annessione alla terza serie Lega Pro Unica. A giugno viene ingaggiato il tecnico Ivan Juric, ex giocatore di Hajduk Spalato, Crotone e Genoa. PIACENZA - Decisamente più complicata, infine, la strada scelta dal Piacenza Calcio. Prima il calcioscommesse nel 2010/2011 ne sancisce, indirettamente (visto l'alto numero delle partite truccate secondo la Procura di Cremona), la retrocessione dalla Serie B alla Lega Pro Prima Divisione. La stagione 2011/2012 inizia con i noti problemi societaria, il club viene acquisito dall'Italiana Srl, società che risulta insolvente fin dai primi giorni e, oltre alla penalizzazione per il calcioscommesse, gli emiliani devono fare anche i conti con le penalità per gli stipendi non pagati. La pesante situazione finanziaria si risolve con il caos di dicembre, l'ex presidente Fabrizio Garilli torna al timone (perché l'Italiana si rivela una scatola vuota) ma il pm Colonna deposita l'istanza di fallimento in tribunale. Da dicembre 2011 a giugno 2012 inizia la corsa verso la salvezza sia sul campo sia in tribunale, la storia si risolve con un nulla di fatto: sul campo il Piacenza di Monaco retrocede (a causa dei 9 punti totali di penalizzazione) in Seconda Divisione dopo aver perso il playout col Prato e le tre aste fallimentari vanno deserte. La matricola federale viene radiata dalla Figc e qui si apre una seconda partita. Il comitato Salva Piace, nel frattempo, aveva comprato in tribunale il simbolo della squadra e le maglie da calcio, si presentano tre squadre locali che chiedono di ereditarne la storia: la LibertaSpes dei fratelli Gatti, l'Atletico Pro Piacenza del presidente Domenico Scorsetti e il Royale Fiore. Il Pro Piacenza vanta la categoria migliore, la Serie D contro l'Eccellenza delle altre due realtà, tuttavia dopo una votazione svolta allo stadio la città e i tifosi scelgono di ripartire con i fratelli Stefano e Marco Gatti al timone e quindi dal campionato di Eccellenza con la nuova denominazione Lupa Piacenza. Si parte con Sozzi in panchina, ma nel precampionato viene esonerato e in panchina arriva William Viali. La squadra è ampiamente più forte delle altre compagini, il gran numero di tifosi al seguito (1500 abbonati) costringe il club a giocare le trasferte nella propria provincia per evitare problemi su campi che non hanno la struttura adatta ad ospitare la tifoseria piacentina e alla fine del 2013 arriva la vittoria del campionato. La Serie D 2013/2014 parte con due squadre al vie: il neo promosso Piacenza (che nel frattempo ha cambiato nome da Lupa Piacenza al vecchio Piacenza Calcio 1919) e l'ambizioso Pro Piacenza, squadra di quartiere che sta facendo benissimo. Il Piacenza è vittima delle proprie aspettative, a ottobre viene esonerato Viali e la panchina è affidata a Venturato, scelta che si rivela infruttuosa tanto che a gennaio viene richiamato William Viali. Intanto il Pro Piacenza viaggia spedito in vetta al campionato e a fine aprile conquista la promozione, storica, in Lega Pro unica. Il Piacenza invece trova i playoff ma viene sconfitto al primo turno dal Seregno. Nella stagione 2014/2015 viene richiamato in panchina l'ex tecnico Francesco Monaco, e oltre al capitano Francesco Volpe viene acquistato anche l'ex Francesco Lisi. 8 l VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2014
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