IP Febbraio 2014 Box Media In collaborazione con SIM e SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA Menopausa Entra nella dimensione Box Media I validi aiuti contro i disturbi tipici della menopausa Le soluzioni ideali contro l’osteoporosi La corretta alimentazione in menopausa La melatonina: potente strumento contro l’insonnia La cura della pelle dai 45 ai 65 anni La secchezza vaginale: come intervenire QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP Menopausa Febbraio 2014 Pag. 2 Direttore Stampa e Redazione Box Media Veicolato con Corriere della Sera Io Donna Responsabile Edizione Laura Santoro Diffusione Nazionale Layout Giandomenico Pozzi Tiratura Pluriregionale Editoriale LA MENOPAUSA: UNA STAGIONE DA VIVERE “ALLA GRANDE” Rossella Nappi, Prof.ssa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Pavia, Ambulatorio di Endocrinologia Ginecologica e della Menopausa, IRCCS Policlinico San Matteo, Membro del Consiglio Direttivo della Società Internazionale della Menopausa (www.imsociety.org) Collaboratori SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA SIM Società Italiana Menopausa Rossella Nappi Prof.ssa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Pavia, Membro del Consiglio Direttivo della Società Internazionale della Menopausa www.imsociety.org IP Nella parola menopausa si nasconde il significato della perdita: meno mestruazione, dunque meno femminilità. E’ credo il motivo principale del perchè molte donne affrontano questa stagione naturale del ciclo biologico femminile come un momento potenzialmente negativo per il proprio benessere psicofisico e dunque per la propria salute in generale. Fortunatamente non è sempre così, anzi, talvolta, le donne si liberano del “peso” mensile delle mestruazioni e rinascono letteralmente a “nuova vita”. Ogni donna ha la “sua” menopausa in dipendenza da una serie di fattori che determinano la sensibilità alla carenza degli ormoni femminili (estrogeni) e anche maschili (androgeni) da parte di tutti gli organi e apparati, dal cervello al cuore, dall’osso alla pelle, dalla vagina alla mammella. E’ una cosa che ho imparato in tanti anni trascorsi con le donne in ambulatorio perché la menopausa non è una malattia, ma un nuovo stato dell’essere donna, unico per ciascuna di noi, sia sul piano fisico che su quello psicologico, relazionale e sociale. Certo possono esserci dei sintomi, anche severi, che magari necessitano di una terapia che deve essere sempre personalizzata sul profilo di rischio-beneficio che è scritto nei geni, nella storia riproduttiva, nella vulnerabilità a determinate patologie, anche in relazione allo stile di vita. Ogni donna dunque ha la “sua” terapia e, se necessaria, la deve cercare con l’aiuto di uno specialista che sappia consigliarla al meglio facendo gli opportuni controlli che non sono poi tanti: mammografia, paptest, esami del sangue. Ma talvolta la menopausa è solo una occasione per ripensare a sé in una prospettiva nuova, quella della prevenzione, facendo attenzione soprattutto all’alimentazione e all’attività fisica. Una integrazione specifica anti-età per i piccoli disturbi che si accompagnano a questo periodo di cambiamento può essere molto utile, a patto che sia sempre condivisa con il medico, perché non tutto ciò che è naturale fa sempre bene. Non esiste una menopausa “buona” o “cattiva”, ma una stagione da vivere “alla grande”, con ottimismo, come una conquista di una femminilità più matura, diversa anche nel rapporto col partner e con gli altri, insomma come una “donna rinnovata”!. Febbraio 2014 Box Media In collaborazione con SIM, SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA Menopausa Sommario La menopausa oggi e come è possibile prevenirne gli effetti Consigli e suggerimenti sulla cura della pelle, dei capelli e dell’apparato vaginale Entra nella dimensione Box Media I validi aiuti contro i disturbi tipici della menopausa Le soluzioni ideali contro l’osteoporosi La corretta alimentazione in menopausa pag. 4 La melatonina: potente strumento contro l’insonnia La cura della pelle dai 45 ai 65 anni La secchezza vaginale: come intervenire QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM pag. 5 La corretta alimentazione e l’utilizzo degli integratori alimentari pag. 6 La menopausa pag. 7 Sane in menopausa, la pelle e integrazione pag. 7 L'insonnia in menopausa pag. 9 LABOREST: “HEALTH IS INNOVATION” Agenda SIPREC 2014 pag. 10 Alluce valgo e menopausa pag. 11 Laborest è una realtà all'avanguardia nell’ambito dello sviluppo di rimedi naturali per la salute dell’uomo e della donna che ha fatto dell’innovazione scientifica e tecnologica la propria mission aziendale. Fondata nel 1991 in Svizzera, l’azienda è diventata negli anni punto di riferimento per la classe farmaceutica e per i medici specialisti grazie al rigore etico e agli studi scientifici. La ricerca continua ha permesso la formulazione di circa 50 prodotti naturali, utili coadiuvanti terapeutici molto apprezzati dalla classe medica. Centrale è il ruolo del medico curante per avere consigli sui prodotti specifici a seconda dei diversi ambiti patologici. Nel 2013, Laborest è stata la prima azienda di prodotti nutraceutici in Europa ad ottenere la certificazione ISO 22000, grazie alla sicurezza della selezione e alla qualità degli ingredienti utilizzati. QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP In collaborazione con SIM e SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA Una pubblicazione Box Media Pag. 3 Focus I RIMEDI AI DISTURBI TIPICI DELLA MENOPAUSA Prof. Annibale Volpe, Presidente Società Italiana della Menopausa (SIM) Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia Università di Modena e Reggio Emilia L’ultimo decennio è stato caratterizzato da un ampio riesame sui rischi e benefici della terapia ormonale sostitutiva in menopausa. Il presente testo sintetizza il recente position paper della Società Italiana della Menopausa (SIM), che tiene conto delle raccomandazioni delle due società scientifiche italiane (SIM-Sigite) ed è fondamentalmente ispirato al Global Consensus Statement che ha visto recentemente riunite le maggiori società scientifiche mondiali nell’ambito della menopausa. I disturbi tipici della menopausa sono le vampate di calore, la secchezza vaginale ed alcuni disturbi del tratto urinario inferiore (cistiti ricorrenti ecc.). Altri sintomi correlati alla menopausa possono essere: dolori articolari e muscolari, instabilità emotiva o disfunzioni sessuali. Con la riduzione della produzione ormonale da parte dell’ovaio vi è un aumento di perdita della massa ossea ed un maggior rischio di malattie cardiovascolari. La terapia ormonale sostitutiva è il trattamento di scelta ed il più efficace per le vampate di calore, le sudorazioni ed i sintomi urogenitali. Anche gli altri disturbi correlati alla menopausa possono migliorare con tale terapia. Questa terapia viene effettuata con estrogeni naturali e con progesterone o progestinici nelle donne con l’utero o con i soli estrogeni nelle donne senza utero, oppure con il tibolone (composto ad attività estrogenica, progestinica ed androgenica). La via di somministrazione può essere orale, transdermica (cerotti o gel) o vaginale (crema o ovuli). Per la secchezza ed il dolore vaginale la terapia estrogenica locale è la terapia di scelta per l’efficacia e per l’azione prevalentemente locale con assenza di effetti su altri organi ed apparati. La terapia ormonale è efficace nel prevenire la perdita di massa ossea ed è indicata nelle donne con menopausa precoce e nelle donne tra i 50 e 60 anni con rischio di frattura, non è invece raccomandata dopo i 60 anni. La terapia ormonale sostitutiva sembra avere effetti positivi nel ridurre il rischio di malattia co- ronarica, mortalità cardiaca e mortalità totale, se iniziata in donne sintomatiche, sane, al di sotto dei 60 anni o entro i 10 anni dall’inizio della menopausa. La terapia ormonale in menopausa riduce il rischio di tumore del colon-retto (6 eventi in meno ogni 10 000 donne). Sul tumore del corpo dell’utero quella con estrogeni e progestinici somministrati insieme e continuamente riduce il rischio. I possibili effetti negativi sono sul tumore alla mammella e sulla trombosi venosa profonda. La terapia con estrogeni e progestinici insieme aumenta il rischio di tumore alla mammella di 8 casi su 10 000 donne trattate. La somministrazione di soli estrogeni non aumenta il rischio ed alcuni dati suggeriscono che anche il progesterone naturale somministrato insieme agli estrogeni non aumenta il rischio. La somministrazione della terapia ormonale sostitutiva per un periodo inferiore ai 5 anni non aumenta il rischio di tumore alla mammella. Il rischio di tromboembolismo venoso è correlato all’età ed alla massa corporea: è minimo nelle donne di peso normale sotto i 60 anni ed è più alto nei primi 6-12 mesi di terapia. Sembra che la terapia transdermica elimini questo rischio. Un pregresso tumore alla mammella o al corpo dell’utero ed/o un pregresso tromboembolismo venoso sono una controindicazione all’uso della terapia ormonale. In conclusione la terapia ormonale deve essere prescritta a donne sintomatiche in assenza di controindicazioni ed iniziata all’inizio del periodo menopausale. Dopo 5 anni di terapia è opportuno valutare il rapporto rischio-beneficio per decidere se continuare o interrompere il trattamento. Altri rimedi comunemente usati per i sintomi menopausali sono le medicine complementari ed alternative come i fitoestrogeni e la cimicifuga racemosa. A causa dell’insufficiente qualità di molti studi mancano sicure evidenze sulla loro efficacia e benché siano sicuri a breve termine mancano i dati a lungo termine. Per la terapia ormonale sostitutiva invece, se iniziata entro pochissimo dalla menopausa, i potenziali rischi sono pochi ed i sicuri benefici sono molti. (FITO)-TERAPIA DELLA MENOPAUSA BASATA SULL’EVIDENZA: REMIFEMIN Fisiologicamente nella donna intorno ai 50 anni d’età il ciclo mestruale e il fenomeno ovulatorio cominciano a diventare irregolari e progressivamente scompaiono determinando la cosiddetta menopausa con vampate, sudorazioni, disidratazione vaginale, irritabilità, stanchezza, ansia a cui va ad aggiungersi, nella post-menopausa, demineralizzazione ossea e incremento del rischio cardio-vascolare. Frutto della ricerca farmaceutica tedesca, il derivato ottenuto per estrazione con isopropanolo da radice di Cimici- fuga racemosa (iCR; Remifemin), totalmente privo di ormoni, di fitoestrogeni e di sostanze pericolose per il fegato, è specialità medicinale dal 1956 e, grazie a studi eseguiti su decine di migliaia di donne, ha dimostrato efficacia nel ridurre i sintomi vasomotori, neurovegetativi e psichici tipici della menopausa e la fragilità ossea del periodo successivo. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’ESCOP (Commissione Europea di Valutazione delle Piante Medicinali) e la Kommission E (equivalente te- desco dell’ FDA americano) considerano tale rimedio un efficace anti-climaterico incapace, differentemente dalle altre terapie ormonali disponibili, di incrementare rischi di natura oncologica, vascolare e trombo-embolica e assumibile anche da donne con episodi oncologici pregressi, cosa almeno in linea teorica meno consigliabile se riferita ai prodotti estrattivi contenenti fitoestrogeni. CODICE REGISTRO INTEGRATORI DEL MINISTERO DELLA SALUTE 43793 QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP Menopausa Febbraio 2014 Pag. 4 Primopiano LA MENOPAUSA OGGI E COME È POSSIBILE PREVENIRNE GLI EFFETTI Rossella Nappi Prof.ssa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Pavia, Ambulatorio di Endocrinologia Ginecologica e della Menopausa, IRCCS Policlinico San Matteo. Membro del Consiglio Direttivo della Società Internazionale della Menopausa (www.imsociety.org) La menopausa è un periodo di cambiamento che è unico nella vita di ogni donna. L’ultima mestruazione, più o meno intorno ai 50 anni, segna il termine della vita fertile e apre una nuova stagione in cui il profondo cambiamento ormonale, soprattutto la carenza degli estrogeni prodotti dall’ovaio, può predisporre ad una serie di sintomi e di fattori di rischio capaci di interferire con la qualità del vivere e l’insorgenza di alcune patologie, quali per esempio osteoporosi, ipertensione arteriosa, diabete. Molto si può fare per trasformare un momento di fragilità biologica e psicologica in “un’occasione d’oro” per porre le basi di un invecchiamento di successo. In alcuni casi, la terapia ormonale sostitutiva (TOS) può essere davvero utile, ma è necessario confrontarsi con il ginecologo per scegliere quella più adatta al proprio profilo medico personale. Le donne italiane in menopausa sono più di 10 milioni - un numero che cresce di giorno in giorno stando alle più recenti statistiche che le vedono al 3° per longevità dopo Francia e Spagna, ma purtroppo al 10° per lo stato di salute. Fortuna- Le donne italiane in menopausa sono più di 10 milioni - un numero che cresce di giorno in giorno - stando alle più recenti statistiche che le vedono al 3° per longevità dopo Francia e Spagna, ma purtroppo al 10° per lo stato di salute. tamente molte donne attraversano la stagione della menopausa in modo sereno e bastano pochi accorgimenti sul versante dell’alimentazione, dello stile di vita ed, eventualmente, dell’integrazione per superare il momento di cambiamento. Soltanto il 20-25% delle donne riporta sintomi severi, quali vampate di calore, sudorazioni diurne e notturne, insonnia, ansia, depressione, irritabilità, scarsa concen- trazione, calo del desiderio sessuale, dolori osteoarticolari, sintomi genito-urinari, quali bruciore, secchezza vaginale, dolore nel rapporto sessuale, incontinenza, cistiti, ecc. Sono proprio queste le donne che, al di là degli effetti negativi sulla qualità di vita personale e sociale, possono avere conseguenze a lungo termine soprattutto sul versante cardio- vascolare perché sono le più vulnerabili alla mancanza dello scudo protettivo biologico degli estrogeni. La TOS in questi casi ha un profilo rischio-beneficio assolutamente favorevole, a patto che venga usata davvero in senso preventivo, cioè all’età della menopausa, e per curare i sintomi severi, oltre che per prevenire il rischio di fratture ossee. La TOS (estrogeni/progestinici, tibolone) è, infatti, indicata nella prevenzione dell’osteoporosi menopausale ed è particolarmente efficace nei primi 10 anni, cioè quando la perdita di massa ossea dipende fortemente anche dalla carenza degli estrogeni. La TOS dovrebbe essere iniziata nella cosiddetta finestra delle opportunità (entro circa 5 anni dalla menopausa) e può essere proseguita per il tempo necessario a migliorare i sintomi e la qualità della vita e a prevenire i maggiori rischi associati con la menopausa, soprattutto se prematura. Dopo 3-5 anni, a seconda dei casi, è importante rivalutare le scelte terapeutiche per prevenire il piccolo, ma significativo aumento di rischio del tumore della mammella, che è purtroppo molto frequente in questa fascia di età, indipendentemente dall’uso della TOS. VITAMINA D IN MENOPAUSA La vitamina D è fondamentale in tutte le fasi della vita compreso il delicato periodo della menopausa. In questo periodo viene meno l’effetto protettivo degli estrogeni ed aumentano il rischio cardiovascolare e quello di fratture osteoporotiche. Le recenti linee guida sug- geriscono un adeguato apporto di calcio ed una integrazione con Vit.D di 1000 UI al giorno. L’integrazione con Vit.D garantisce una migliore salute delle ossa e contribuisce al mantenimento delle difese immunitarie. Vitamina D 1000 UI - Metagenics è un integratore alimentare a base di colecalciferolo, proposto in compresse masticabili al gradevole gusto di limone. Vitamina D 1000 UI è dolcificata con Stevia rebaudiana, ha zero calorie ed è utilizzabile anche dai diabetici. Disponibile in farmacia. Aiuta a contrastare le manifestazioni legate alla menopausa Ť9DPSDWH Ť6XGRUD]LRQH Ť6RQQRGLVWXUEDWR “L’unico con estratto brevettato di luppolo e isoflavoni della soia” 3HUGLIHVHSLĚIRUWL 3HURVVDVROLGH 2 sostanze attive per una maggiore efficacia: ŤRSHLQD ŤLVRIJDYRQLGHOODVRLD ƔJ PJ 1 capsula al giorno 30 capsule € 20,49 90 capsule € 44,99 1 compressa masticabile al giorno 84 cpr € 12,99 168 cpr € 19,99 QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP In collaborazione con SIM e SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA Una pubblicazione Box Media Pag. 5 Da sapere CONSIGLI E SUGGERIMENTI SULLA CURA DELLA PELLE, DEI CAPELLI E DELL’APPARATO VAGINALE Rossella Nappi Prof.ssa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Pavia, Ambulatorio di Endocrinologia Ginecologica e della Menopausa, IRCCS Policlinico San Matteo. Membro del Consiglio Direttivo della Società Internazionale della Menopausa (www.imsociety.org) La menopausa è un fattore che si aggiunge al normale trascorrere dell’età nella salute degli organi più rappresentativi della femminilità: pelle, capelli e vagina. La carenza ormonale, principalmente di estrogeni, comporta infatti un ridotto trofismo di questi tessuti che tendono a perdere “smalto”. I capelli poi risentono anche dell’equilibrio tra gli estrogeni e gli androgeni e possono assottigliarsi, diradarsi o diventare improvvisamente più grassi. Idratazione, nutrizione ed elasticità sono importanti per la salute della pelle ed anche della mucosa vaginale. Con la menopausa si assiste ad un impoverimento delle fibre del collagene e delle componenti necessarie alla salute dei tessuti, come l’elastina e l’acido ialuronico. La pelle appare secca, spenta, disidratata, mentre la vagina tende progressivamente ad essere meno elastica e a perdere la naturale lubrificazione, così importante per prevenire il dolore nell’intimità. Possono comparire sintomi legati alla secchezza vaginale come bruciore, prurito, sanguinamento e dolore anche al di fuori dell’attività sessuale, semplicemente andando in bicicletta. Cosa fare dunque? Innanzitutto bere tanta acqua e seguire uno stile di vita corretto (stop al fumo, dieta ricca di vitamine, sali minerali e fibre, attività fisica regolare), da abbinare Cosa fare: Bere tanta acqua Seguire uno stile di vita corretto Evitare il fumo Dieta ricca di vitamine, sali minerali e fibre Fare regolarmente attività fisica Abbinare prodotti studiati per la salute È IMPORTANTE FARE ATTIVITA FISICA REGOLARMENTE. Con attivita che possono essere inserite naturalmente nella routine giornaliera senza creare ulteriore stress. Ricordiamoci che l’attivita fisica migliora la situazione della menopausa, anche le vampate traggono beneficio dall’allenamento cardiovascolare. a prodotti studiati per la salute della pelle e dei capelli. Creme, prodotti per la pulizia ed il lavaggio quotidiano, così come gli integratori, possono aiutare a recuperare tono, volume idratazione ed elasticità. Sul versante della salute vaginale è, invece, importante parlare con il proprio ginecologo senza taboo’ degli eventuali sintomi, scegliendo prodotti per l’igiene intima adatti (pH delicato, con aggiunta di sostante idratanti, nutrienti, lenitive, ecc), creme o lubrificanti per migliorare la secchezza e il dolore, e terapie ormonali a base di estrogeni vaginali (ovuli, compresse, creme gel) per favorire il naturale equilibrio dei tessuti. Le terapie ormonali sistemiche (TOS) hanno una azione positiva su pelle, capelli, vagina, ma vanno riservate alle donne che soffrono di altri sintomi (per esempio le vampate), in assenza di controindicazioni. LINEA COSMETICA VIVI VERDE: Alla Coop ci sono due cose che non perdiamo mai di vista. Una è la natura e l’altra sei tu. Per questo abbiamo creato la linea cosmetica vivi verde. Con almeno il 98% di ingredienti di origine naturale puoi prenderti cura della tua pelle senza dimenticarti di rispettare l’ambiente. Un trattamento così, piace anche alla natura. QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP Menopausa Febbraio 2014 Pag. 6 Da sapere LA CORRETTA ALIMENTAZIONE E L’UTILIZZO DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI Rossella Nappi Prof.ssa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Pavia, Ambulatorio di Endocrinologia Ginecologica e della Menopausa, IRCCS Policlinico San Matteo. Membro del Consiglio Direttivo della Società Internazionale della Menopausa (www.imsociety.org) La corretta alimentazione è un caposaldo della salute della donna, soprattutto nei momenti di cambiamento, come adolescenza, gravidanza e menopausa. Calcio e vitamina D sono fondamentali per la salute delle ossa ed aiutano a prevenire l’osteoporosi. Devono essere assunti fin dalla giovane età, soprattutto nelle donne con intolleranza al lattosio. In menopausa, è necessario un giusto equilibrio per evi- Gli integratori alimentari studiati per la menopausa contengono in genere sostanze come fitoestrogeni che tendono a ridurre le vampate di calore lievi, o con aggiunta di sostanze come iperico, agnocasto, magnesio, melatonina ecc, che favoriscono il sonno e migliorano il tono dell’umore. FITOESTROGENI: Viene classificata come fitoestrogeno qualsiasi molecola non steroidea, prodotta dal mondo vegetale, che si lega al recettore degli estrogeni, imitandone o modulandone l'azione. I fitoestrogeni esercitano anche altre azioni: per esempio, modulano la biosintesi degli ormoni tiroidei, inibiscono la proteinchinasi e interagiscono con i componenti del ciclo cellulare, hanno azione antiossidante e di inibizione dell'angiogenesi. Fonti alimentari di fitoestrogeni sono la soia, i cereali, le noci, i legumi, le crucifere e sono presenti in legumi, radici, frutta e verdura. I "comedoni" si trovano in fagioli, cavolini di Bruxelles, trifoglio, semi di girasole. tare l’eccesso di alimenti ricchi di colesterolo, e sfavorire l’eventuale rialzo della glicemia. La carenza degli estrogeni, infatti, comporta un progressivo rialzo del colesterolo “cattivo”, un rallentamento nell’utilizzo degli zuccheri ed una modesta riduzione della funzionalità tiroidea, con progressivo aumento del peso e accumulo di grasso “a me- la”, cioè in vita, e dunque maggior rischio cardiovascolare. Moderazione e movimento sono le parole chiave per mantenere il peso e l’equilibrio del metabolismo. Utile una dieta ricca di fibre e di vegetali colorati, con una giusta quota di proteine, preferibilmente dalla carne bianca, e di grassi buoni come quelli del pesce. Po- co sale, pochi zuccheri semplici e frutta fresca e/o secca con moderazione, meglio la mattina o come spuntino. Gli integratori alimentari studiati per la menopausa contengono in genere sostanze utili a contrastare gli effetti dell’età e della carenza ormonale, sia sul ver- sante del metabolismo che dei sintomi della menopausa. Quelli che contengono fitoestrogeni (soia, trifoglio rosso, salvia, resveratrolo, ecc) tendono a ridurre le vampate di calore lievi, mentre quelli con aggiunta di sostanze come iperico, agnocasto, magnesio, melatonina ecc, favoriscono il sonno e migliorano il tono dell’umore. Altre sostanze quali inositolo, acido lipoico, berberina, ecc, cosi’ come gli acidi grassi essenziali omega 3 e 6, hanno il ruolo di contrastere il rischio cardiovascolare e di diabete. L’importante è, comunque, discutere con il proprio medico di fiducia le eventuali scelte di integrazione alimentare. NUOVO EUKAPPA. DIFENDI LE TUE OSSA. Non è mai troppo presto per occupar ti del benessere delle tue ossa. Euk appa® è una linea di prodotti composta da due yogur t (bianco e fragola) e un integratore alimentare dedicata al mantenimento del nor male stato di salute delle ossa. Euk appa® è caratter izzato dalla vitamina D3, che favor isce l ’assor bimento del calcio naturalmente presente nella dieta, e dalla innovativa vitamina K2, che attraverso l ’attivazione dell ’osteocalcina favor isce una cor retta calcificazione delle ossa, sfruttando così il calcio assimilato. Queste due vitamine favoriscono quindi un equilibrato e normale stato di salute delle ossa. In par ticolare Euk appa® è il primo yogur t addizionato con l’innovativa vitamina K2, una forma rapidamente biodisponibile e che, a differenza della normale vitamina K , rimane a lungo in circolo. Puoi trovare Eukappa® yogurt in tutti i punti vendita Coop, mentre l’integratore è disponibile nei corner salute all’interno dei punti vendita Coop con la parafarmacia. QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP In collaborazione con SIM e SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA Una pubblicazione Box Media Pag. 7 Focus LA MENOPAUSA Dott. Giancarlo Balzano Ginecologo, esperto in medicina naturale, docente al master di Medicina Integrata all’Università di Siena www.giancarlobalzano.it La menopausa è la definitiva cessazione del ciclo mestruale per l’esaurimento della funzione ovarica e la conseguente mancanza di produzione degli ormoni responsabili del ciclo stesso. La diagnosi di menopausa avviene dopo 12 mesi consecutivi di assenza di ciclo, e l’età di insorgenza è tra i 45 e i 53 anni, con una media intorno ai 51 anni; se l’età di insorgenza avviene intorno ai 40 anni o prima si parla di menopausa precoce. L’età in cui si manifesta la menopausa è in parte legata alla familiarità ma anche influenzata da fattori ambientali e dallo stile di vita, è dimostrato infatti, che le fumatrici anticipano in media 2 anni rispetto alle non fumatrici. La percentuale di donne che manifesta disturbi in misura più o meno grave all’inizio della menopausa è del 75-80%; il sintomo più frequente (74%) è la vampata di calore, fenomeno vasomotorio particolarmente fastidioso e a volte anche invalidante per l’influenza negativa sulla qualità della vita. Altri sintomi molto frequenti (65%) sono rappresentati da disturbi del comportamento quali irritabilità, depressione, difficoltà di concentrazione, astenia; mentre nel 50% sono presenti anche disturbi del sonno. L’insieme di questi disturbi e il valore simbolico della menopausa che in definitiva rappresenta la fine della fertilità e della maternità, fanno sì che questa fase della vita della donna sia spesso fonte di stress e di disagio. Le nuove Linee Guida dell’International Menopause Society confermano l’utilizzo della TOS solo nelle donne che manifestano una sintomatologia severa, al piu’ basso dosaggio possibile e per il minor tempo possibile. Nei casi meno severi abbiamo una risposta naturale alla TOS con una proposta ampia e variegata di principi attivi naturali che, oltre a combattere efficacemente i sintomi piu’ fastidiosi, svolgono anche una interessante ed efficace azione sul benessere generale delle donne. Per esempio per il piu’ fastidioso dei sintomi, le vampate, possono essere molto utili piante quali trifoglio rosso, pueraria lobata. Per combattere l’insonnia, altro sintomo legato alla menopausa, è utile fare uso di melatonina, valeriana, passiflora, che regolano in maniera naturale il rapporto sonno/veglia. E, sempre in tema di sostanze naturali, per contrastare l’osteoporosi facilitando assorbimento e fissazione del calcio, è bene assumere vitamina D3 mentre per la pelle una dose giornaliera di CQ10 può fare la differenza. Affrontare la menopausa con consapevolezza è il primo passo per combatterla ma soprattutto per conviverci senza grossi traumi e senza abusare dei farmaci. E’ necessario porre molta attenzione a dosaggi e titolazioni, consultare sempre il ginecologo di fiducia per una terapia mirata e personalizzata, diffidando dei messaggi pubblicitari che possono, a volte, essere fuorvianti. Infine, non dimentichiamo di controllare l’alimentazione, avendo cura di non far aumentare eccessivamente la massa grassa, ma di conservare la massa magra grazie ad una regolare attività fisica. Comunque, un aumento lieve del proprio peso non deve preoccupare e non deve essere vissuto in maniera negativa. Al contrario, avere 4 o 5 chili in più aiuta a produrre anticorpi contro le malattie ed estrogeni utili alla prevenzione dell’osteoporosi. Da sapere SANE IN MENOPAUSA, LA PELLE E INTEGRAZIONE Dott.ssa Mariuccia Bucci, vicepresidente ISPLAD, Milano. Mantenersi belle dopo i 50 anni è difficile. La pelle della donna in menopausa, in particolare l’epidermide, si assottiglia, definendo una marcata disidratazione. Oltre ad apparire più sottile e ruvida al tatto, ed apparire più opaca e spenta, la pelle è più sensibile agli agenti esterni (sole, vento, alte temperature). A livello della sua componente dermica, il collagene, responsabile del suo spessore, si riduce drasticamente: anche del 30% nei primi cinque anni dalla cessazione del ciclo mestruale per riduzione degli estrogeni circolanti. La pelle appare meno to- Una corretta alimentazione ricca di frutta può aiutare a contrastare gli effetti negativi di questa “età biologica” sulla pelle, ma se necessario, una adeguata integrazione antiossidante, già nelle primissime fasi della menopausa, può contribuire a ridurre da un lato le alterazioni vascolari nica ed elastica, l'ovale del volto è meno definito con rughe più accentuate. Una corretta alimentazione ricca di frutta può aiutare a contrastare gli effetti negativi di questa “età biologica” sulla pelle, ma se necessario, una adeguata integrazione antiossidante, già nelle primissime fasi della menopausa, può con- tribuire a ridurre da un lato le alterazioni vascolari, per i loro effetti sul miglioramento del flusso circolatorio, dall’altro contrastare i danni ai processi metabolici cutanei. Non tutti gli integratori antiossidanti possono vantare queste attività, alcuni antiossidanti, contenenti polifenoli o resveratrolo, hanno dimostrato avere, oltre al meccanismo antiossidante, anche un meccanismo anti-apoptotico, di inibizione della morte cellulare, direttamente riscontrata nell’epidermide. Associazione di più polifenoli possono aiutare a inibire la collagenasi e quindi la risposta cutanea alla menopausa. QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP Menopausa Febbraio 2014 Pag. 8 ATROFIA VAGINALE UNA FASTIDIOSA CONSEGUENZA DELLA MENOPAUSA CHE OGGI SI PUÒ CONTRASTARE “SECONDO NATURA” I numeri parlano chiaro. Da recenti studi epidemiologici emerge che circa il 50% delle donne di età superiore ai 60 anni soffre di atrofia vaginale: un insieme di modificazioni, principalmente a carico della vagina, fortemente dipendenti dalla carenza di estrogeni (gli ormoni sessuali femminili) tipica della menopausa. Un problema sociale vero e proprio, dunque, soprattutto per il corteo di sintomi che si trascina appresso e che compromette non solo la salute vaginale, ma la qualità complessiva della vita di chi ne soffre: secchezze, irritazioni, prurito, bruciore, dolore durante il rapporto sessuale (dispareunia), perdite (spotting), infiammazioni post-coitali e vaginiti ricorrenti. Diversamente poi da altri sintomi della menopausa (vampate di calore, sudorazioni notturne), che possono attenuarsi nel tempo, l’atrofia vaginale persiste e può addirittura peggiorare con il tra- Tra le cellule maggiormente responsabili del benessere dei tessuti, vagina compresa, figurano i mastociti. Quando iperreattivi, i mastociti diventano però i maggiori responsabili dell’innesco e della cronicizzazione di infiammazione e dolore, anche a livello vaginale. scorrere degli anni. A tutto svantaggio di una buona qualità di vita e di una serena sessualità in menopausa. Tra le cellule maggiormente responsabili del benessere dei tessuti, vagina compresa, figurano i mastociti. Si tratta di cel- lule immunitarie residenti, capaci di controllare l’omeostasi del microambiente locale in situazioni fisiologiche. Quando iper-reattivi, i mastociti diventano però i maggiori responsabili dell’innesco e della cronicizzazione di infiammazione e dolore, anche a livello vaginale. Per questo, approcci terapeutici finalizzati a normalizzare la funzionalità dei mastociti aprono prospettive del tutto nuove per il controllo dei segni e sintomi associati all’atrofia vaginale. Saginil® è una linea di prodotti basati sulla biotecnologia ALIA (Autacoid Local Injury Antagonism). Contengono, infatti, molecole (le aliamidi) che, riportando a norma fisiologica la funzionalità dei mastociti (effetto ALIA), mimano meccanismi di difesa e protezione già presenti nel nostro organismo. Così facendo, contrastano “secondo Natura” l’iper-reattività muco-cutanea e ripristinano l’omeostasi del distretto vaginale. LICOPENE BIOLOGICO: UN VALIDO AIUTO CONTRO LA MENOPAUSA Con Sirton Medicare, l’unica linea di prodotti per la Menopausa basata sul Licopene Biologico privo di solventi chimici e tossicità, naturale al 100%: • INTIMIO Ph 7,0 Detergente Intimo per contrastare l’insorgenza di secchezze, bruciori e per una detersione sicura; • INTIMIO Crema Lubrificante contro il dolore ed il fastidio della secchezza vaginale, utile anche nella rieducazione del pavimento pelvico; • NATURMIO DONNA: integratore che riduce il rischio cardiovascolare, contrasta l’ipertensione e presenta importanti effetti benefici nella prevenzione di tumori (apparato digerente, fegato, seno, pelle) e di malattie degenerative del sistema nervoso centrale, disponibile nelle versioni da 20 e 40 capsule. Richiedili in Farmacia. QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP In collaborazione con SIM e SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA Una pubblicazione Box Media Pag. 9 Da sapere L'INSONNIA IN MENOPAUSA Perché diventano più irritabili le donne in menopausa? Ansia, vampate di calore, nervosismo spesso ingiustificato, improvvise palpitazioni e sudori che svegliano durante la notte... sono tutti sintomi che le donne – chi prima e chi dopo, ma in genere tra i 45 e i 59 anni – conoscono bene. Tra tutti questi disturbi, l'insonnia, legata all'ansia, è uno dei più comuni e colpisce le donne anche durante la pre-menopausa: quel periodo più o meno lungo durante il quale il ciclo mestruale comincia a non essere più regolare, ma è ancora presente. Tra pre-menopausa e menopausa conclamata possono trascorrere interi anni; anni durante i quali si dorme male e la qualità di vita peggiora: un periodo troppo lungo per essere ignorato o preso sotto gamba, ma che si può alleviare con pochi interventi: una corretta alimentazione, una moderata attività fisica e l'assunzione di integratori. Se poi si aumenta di peso (altro problema comunissimo) si hanno più probabilità di soffrire di apnee ostruttive notturne, un problema che può disturbare molto il sonno. In anni recenti si è scoperto l'uso della melatonina, già molto noto per essere efficace nella cura dei disturbi del sonno, diventa straordinariamente utile I disturbi del sonno: Benché il sonno sia rappresentato da un apparente stato di quiete, durante questo stato avvengono complessi cambiamenti a livello cerebrale che non possono essere spiegati solo come un semplice stato di riposo fisico e psichico. Ad esempio, ci sono alcune cellule cerebrali che in alcune fasi del sonno hanno una attività 5-10 volte maggiore rispetto a quella che hanno in veglia. Durante il sonno sono attivi il tegmento pontino, la circonvoluzione paraippocampale, l'amigdala, l'ippocampo, la corteccia del cingolo anteriore, aree corticali temporo-occipitali, aree limbiche, alcuni nuclei del talamo e parte del prosecefalo basale. Sono invece deattivati la corteccia prefrontale dorsolaterale, la corteccia del cingolo posteriore e la corteccia parietale. Numerose sono le patologie del sonno, che possono distinguersi in dissonnie e parasonnie. Le parasonnie rappresentano un gruppo di disturbi in cui sono presenti comportamenti anomali o eventi fisiologici che avvengono durante il sonno, senza particolari alterazioni dei meccanismi o dei cicli temporali del sonno stesso. Le Dissonnie, che si caratterizzano per la presenza di anomalie nella quantità, nella qualità o nel ritmo (insonnia, personnia, narcolessia). L’orologio biologico: Nel corso di milioni di anni il nostro corpo ha sviluppato un orologio biologico assai preciso che scandisce il sonno e la veglia. Si tratta di un orologio interno la cui funzione è quella di regolare il ciclo giornaliero e di coordinare le attività chimiche, ormonali e nervose delle cellule. per alleviare i disturbi della menopausa e per rallentarla e riesce a ottenere un duplice effetto: migliorare la qualità del sonno e rallentare l'invecchiamento. Nelle donne in età fertile, durante la notte, infatti, la melatonina registra un picco, che progressivamente si abbassa e scompare con l'aumentare dell'età e l'in- gresso nella menopausa. Si tratta di una funzione sotto stretto controllo dei cicli ormonali. A loro volta, i cicli e ritmi ormonali del giorno e della notte sono recepiti ed elaborati dalla ghiandola pineale, che di notte produce melatonina, che li integra e li rispedisce alle ghiandole endocrine. Orologio biologico è influenzato dall’esposizione alla luce, dalla presenza di melatonina e da attività fisica ripetuta. Nel caso della luce l’orologio biologico reagisce agli stimoli solo di notte e non di giorno. L’esposizione serale o nelle prime ore della notte alla luce avrà effetto di spostare l’orologio in avanti. La melatonina, un “ormone” prodotto alla base del cervello, agisce sull’ipotalamo regolando il ciclo sonnoveglia . La melatonina: La melatonina è stata scoperta circa 50 anni fa e più precisamente nel 1958 da Aaron Lerner, è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia. Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da animali, piante e microorganismi. Verso la metà degli anni Settanta venne dimostrarono che la produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale umana segue un ritmo circadiano (cioè un ciclo di 24 ore). La scoperta delle proprietà antiossidanti della melatonina è del 1993. Il primo brevetto per il suo impiego nel trattamento dell'insonnia fu accordato a Richard Wurtman del MIT nel 1995. La melatonina viene sintetizzata in assenza di luce, poco dopo la comparsa dell’oscurità le sue concentrazioni nel sangue aumentano rapidamente e raggiungono il massimo tra le 2 e le 4 di notte per poi ridursi gradualmente all’approssimarsi del mattino. L’esposizione alla luce inibisce la produzione della melatonina. Solitamente la melatonina viene assunta sotto forma di compresse che ne contengono dagli 1 ai 5 mg. che sono più che sufficienti per far impennare notevolmente i valori ematici di questo ormone. L'assunzione di melatonina – è stato dimostrato in uno studio pubblicato all'inizio del 2001 dal giornale scientifico Experimental Gerontology – modifica profondamente lo stato della donna negli anni della premenopausa. Lo studio afferma che l'assunzione di melatonina nelle donne in questa fase e anche dopo la cessazione dei cicli mestruali ricostituisce in modo straordinario la condizione ormonale giovanile e fa regredire rapidamente tutti i disturbi ormonali e psichici che accompagnano la menopausa, rendendo così del tutto inutili gli interventi con “ormoni di sostituzione”, in primo luogo gli estrogeni. La menopausa è un periodo particolare della vita di ogni donna durante il quale si manifestano disturbi del quadro ormonale e di tipo psicologico, vampate di calore, depressione e disturbi del sonno. Già dalle prime fasi della menopausa la donna deve far fronte a: difficoltà ad addormentarsi, notti agitate, frequenti risvegli notturni e un generale peggioramento della qualità del sonno. Tutto ciò è dovuto a un’alterazione del ritmo circadiano sonno-veglia. In questi casi può essere utile assumere un integratore alimentare di melatonina, sostanza che contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno. di Nathura è una linea di integratori a base di melatonina disponibile in 3 formulazioni: ORO: compresse sublinguali ad assorbimento rapido RETARD: compresse a rilascio controllato FAST: compresse e gocce a rilascio immediato NATHURA.COM QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP Menopausa Febbraio 2014 Pag. 10 Primopiano AGENDA SIPREC 2014 PER UN NUOVO ANNO ALL’INSEGNA DELLA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono responsabili di circa il 40% di tutti i decessi registrati nei Paesi sviluppati e nonostante il consistente miglioramento consolidato negli ultimi decenni, grazie alla riduzione dei tassi di tabagismo e al miglioramento dei regimi dietetici, raramente si fa oggi ricorso alla prevenzione. Proprio in virtù della volontà di risolvere tale problematica, che costituisce un grande onere sia sotto il profilo umano sia sulle risorse economiche del Servizio Sanitario Nazionale, la SIPREC (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare), si schiera in prima linea per diffondere la cultura della Prevenzione attraverso progetti che promuovano corretti stili di vita. Tra le iniziative ideate per sensibilizzare l’opinione pubblica, una posizione di rilievo è rappresentata dall’Agenda per la prevenzione cardiovascolare 2014, un vero e proprio consulente tra le mura domestiche, ideato per il terzo anno consecutivo. “Conoscere il problema è parte della soluzione e mettere a disposizione del cittadino i suggerimenti per la salvaguardia del proprio cuore, educandolo alla prevenzione, vuol dire trasformare i medici delle malattie in medici della salute.” - sottolinea il Presidente della Società Bruno Trimarco, Direttore della Cattedra e Divisione di Cardiologia, Dipartimento di Scienze Mediche Avanzate dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Le Agende SIPREC 2014 saranno disponibili a partire dal mese di gennaio in tutte le farmacie che hanno aderito all’iniziativa, salvo esaurimento scorte. Per agevolare la diffusione della propria campagna di prevenzione, la SIPREC mette a disposizione un download gratuito dell’Agenda in formato PDF sul proprio sito internet www.siprec.it (area cittadino). I contenuti dell’agenda Il tema della prevenzione cardiovascolare sarà affrontato a 360° fornendo per ciascun mese 4 consigli e raccomandazioni che spaziano dalla buona alimentazione, corredata da sane e gustose ricette, all’attività fisica e ai suoi benefici, fino a come mantenere stabile il proprio benessere psicofisico e su come smettere di fumare. NATURMiO DONNA - MENOPAUSA ANTIOSSIDANTE CONTROLLO OSTEOPROTETTORE FATTORI DI RISCHIO AZIONE ANTI-AGEING CARDIOVASCOLARE VANTAGGI LICOPENE BIOLOGICO: UNICO TIPO DI LICOPENE NATURALE 100% BIO ELEVATA BIODISPONIBILITÀ NATURALE ELEVATA ATTIVITÀ ANTIOSSIDANTE NO AGENTI ATTIVI: OGM Licopene Bio, Vit. C, D & E, Resveratrolo, Isoflavoni, ω3, Mg, Acido αLipoico, Olio di Oenothera RICHIEDILO IN FARMACIA QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP In collaborazione con SIM e SOCIETÀ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA Una pubblicazione Box Media Pag. 11 Focus ALLUCE VALGO E MENOPAUSA Molte donne, raggiunta l'età della menopausa, lamentano l'insorgenza di una patologia davvero debilitante: quella dell'alluce valgo. Questo tipo di deformità provoca dolori, infiammazioni e, a lungo andare, mal di schiena, problemi nella postura e nella deambulazione e può essere dovuto sia a cause genetiche o primarie (in una stessa famiglia si può tramandare di generazione in generazione), sia a cause secondarie, ovvero a una struttura particolare del calcagno (valgismo calcaneale) o a una rotazione dell'asse dell'alluce (unghia rivolta verso l'interno). Nei soggetti geneticamente predisposti l’alluce valgo si sviluppa nell’età dell’accrescimento, mentre negli altri casi compare parallelamente a forme artritiche, infiammatorie, degenerative, traumatiche, eccetera. Un adulto su tre ne soffre ed è più frequente nelle donne (rapporto di pre- Il piede e l’alluce Il piede è la struttura anatomica situata all'estremità distale della gamba alla quale è collegato dalla caviglia. Osservando e confrontando le caratteristiche generali del piede e della mano, entrambi dotati di cinque dita, si può rilevare una notevole somiglianza dovuta alla comune origine da strutture embrionali identiche successivamente specializzatesi. Sulla base del rapporto di lunghezza che intercorre tra l'alluce ed il secondo dito, è invalso l'uso di distinguere tre tipi di piede: • piede egizio, nel quale l'alluce supera in lunghezza il secondo dito, • piede greco, nel quale il secondo dito supera in lunghezza l'alluce, • piede romano, nel quale alluce e secondo dito hanno pari lunghezza. L'alluce è il primo dito del piede: omologo del pollice della mano e come esso costituito da due sole falangi, non sono presenti direttamente dei muscoli, se non quelli piliferi e sull'epifisi prossimale della prima falange; il suo movimento è dovuto ai tendini di alcuni muscoli che stanno nella regione metatarsale e tarsale, ci sono due tendini che portano all'alluce il movimento generato da due muscoli della gamba. Una delle patologie più comuni è l'alluce valgo. La sempre maggiore diffusione delle strette scarpe da tennis, o in generale che non lasciano respirare il piede, ha portato ad una deformazione del primo e quinto dito del piede. Spinto verso l'interno, l'alluce tende ad accavallarsi con il secondo dito, e l'unghia si può deformare, perdendo quella che dovrebbe essere la sua forma naturale, cioè squadrata. L'alluce valgo è una deformazione del piede costituita dall'allontanamento della testa del primo metatarso dalle altre. È inesatto dire che l'alluce valgo sia ereditario, più esatto è parlare di ereditarietà di lassità legamentosa e muscolare dei flessori dell'alluce e dei muscoli della volta plantare in questo caso. valenza 20:1) con inizio in adolescenza e progressivo peggioramento col passare degli anni; molto spesso si riscontra un aggravamento nei soggetti in so- vrappeso e nelle donne in menopausa, per via dell'indebolimento dell'apparato osseo. A differenza di quanto comunemente si crede, il tipo di calza- tura con tacco e/o a punta non è mai tra le cause che determinano l’insorgenza dell’alluce valgo, ma una scarpa stretta potrebbe aggravare l’arrossamento e l’infiammazione della borsa sierosa per sfregamento. Evitare il sovrappeso invece sì, è importante: la portata che l'ossatura del piede deve sostenere incide moltissimo sull'acutizzarsi del problema. La patologia dell'alluce valgo peggiora, con l'età, ma per evitare – o quantomeno rallentare – il ricorso al chirurgo molto si può fare a livello di prevenzione, indossando plantari e calzature fisiologiche quando il problema non si è ancora acutizzato e si presenta sporadicamente. Gli ortopedici consigliano ghiaccio e pomate antinfiammatorie quando la borsa sierosa (la “cipolla”) è irritata e si gonfia e sono consigliabili esercizi guidati di ginnastica posturale da effettuarsi però quando il disturbo non è in fase acuta e non presenta rigonfiamenti, perché il riscaldamento della parte potrebbe acutizzare il dolore. Opera e visita a: Milano, Parma, Reggio Emilia, Modena, Roma, Latina, Caserta. Tel. 388.4795605 QUESTO SUPPLEMENTO E STATO REALIZZATO DA BOX MEDIA ITALIA. RCS NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÀ PER IL SUO CONTENUTO / WWW.BOXMEDIAITALIA.COM IP
© Copyright 2024 Paperzz