BOLLETTINO PARROCCHIALE Melano Maroggia Bissone Estate 2014 Bissone - Maroggia - Melano Edstate 2014 ORARIO SANTE MESSE Orario invernale: dal 1º ottobre al 31 marzo Festive ore 9.30 a Melano ore 10.45 a Bissone Sabati e vigilie di feste: ore 17.00 interparrocchiale a Maroggia Feriali Martedì:ore 17.00 a Melano, Mercoledì:ore 9.30 a Bissone, Giovedì:ore 17.00 a Maroggia, Venerdì:ore 17.00 a Melano, Casa Parrocchiale Casa Parrocchiale Chiesa Parrocchiale Casa Parrocchiale Orario estivo: dal 1º aprile al 30 settembre Festive ore 9.30 a Melano ore 10.45 a Maroggia Sabati e vigilie di feste: ore 18.00 interparrocchiale a Bissone FerialiMartedì:ore 18.00 a Melano, Mercoledì:ore 9.30 a Bissone, Giovedì:ore 18.00 a Maroggia, Venerdì:ore 18.00 a Melano, Casa Parrocchiale Oratorio San Rocco Chiesa Parrocchiale Casa Parrocchiale Nota Bene: Questo è l’orario di base delle S. Messe; ci possono essere dei cambiamenti – consultare l’Albo Parrocchiale, oppure il sito: www.parrocchia-bissone.ch Quando in un paese vi fosse un funerale, ed è di turno la celebrazione dell’Eucaristia settimanale, automaticamente viene annullata la celebrazione del giorno. Parroco: Don Claudio Mazzier Casa San Giuseppe – Via alla Chiesa – 6818 Melano Telefono: 091 648 26 39 – Natel: 078 884 35 59 2 Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 Il saluto di chi parte Carissimi, Prendere congedo da una comunità dopo quasi 9 anni di servizio pastorale, non è facile! Vi sono molti ricordi che riaffiorano: le molte esperienze condivise, dai momenti di gioia e di festa fino a quelli condivisi nella difficoltà e segnati dalla sofferenza o dal lutto. Anni molto intensi, in cui certamente si poteva fare qualcosa di più e meglio. Non ritengo il caso di tracciare un bilancio completo della mia attività pastorale in questa comunità: faccio mie piuttosto le parole di S. Paolo: “Fratelli, ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele. A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio. (1Cor 4,1-5) Da una parte permangono i legami reciproci di fraterna amicizia e dall’altra riaffiora un groviglio di sentimenti e di emozioni che trovano l’unica sintesi possibile in una sola parola: GRAZIE. Esprimo allora la più profonda gratitudine anzitutto al Signore Gesù Cristo, per questo periodo in cui l’ho sentito sempre vicino per guidarmi e sostenermi. La stessa gratitudine spetta alla Madre del Signore che non ha mancato di essere d’esempio e di aiuto con la sua intercessione e col suo amore premuroso e materno. Grazie a tutti per le vostre preghiere, per la vostra cordialità! Grazie a tutti i collaboratori delle Parrocchie, sempre disponibili e generosi! Grazie ai Consigli Parrocchiali, per la dedizione e lo spirito di servizio, grazie alle corali per aver dato costanza e concretezza alle parole di S. Agostino: “chi canta prega due volte”. Ringrazio di cuore le catechiste, per la loro generosa disponibilità al servizio del Vangelo a favore dei bambini e ragazzi. Grazie anche ai giovani: la cui sana vivacità è testimonianza di vera vita evangelica! Grazie anche ai chierichetti, sempre ben disposti al servizio! Mi è grata l’occasione per ringraziare anche le autorità comunali di Melano, Maroggia e Bissone, per la stima reciproca e per la collaborazione mostrata in più occasioni. Desidero poi chiedere perdono a coloro che, magari senza intenzionalità, ho offeso o trascurato. A volte il mio carattere impulsivo può urtare, come pure qualche dimenticanza o trascuratezza. Per quanto mi concerne, ritengo di non aver ricevuto alcun tipo di offesa o di torto da nessuno, se tuttavia qualcuno dovesse farsi degli scrupoli in proposito, si ritenga pienamente e amorevolmente scusato. Ripenso con gioia a questi anni trascorsi in mezzo a voi, che dal primo giorno mi avete accolto come un fratello, amico 3 Bissone - Maroggia - Melano Edstate 2014 e pastore. Certamente un tempo positivo ed intenso. In questi anni la vostra testimonianza di fede e di attaccamento a Cristo e alla sua Chiesa, mi hanno arricchito e aiutato a maturare come persona e come sacerdote. Ho particolarmente ammirato la presenza, la costanza e la passione di alcuni collaboratori, il loro lavoro (spesso nascosto) la loro disponibilità, mi hanno impressionato e stimolato. In queste ultime settimane, molti hanno avuto nei miei riguardi parole di stima e di gratitudine, grazie anche a loro! Qualcuno non ha saputo trattenere un semplice commento: “mi spiace che tu debba lasciarci”. Posso dire altrettanto, dal punto di vista umano, considerando soprattutto i legami e le amicizie consolidate in questi anni, non posso negare che questa partenza dispiace anche a me! Tuttavia in questo “dispiacere” si staglia in qualche modo la Croce di Cristo, e se c’è di mezzo la Croce allora siamo dalla parte del giusto… di Cristo appunto! Come spesso ribadito, sono convinto che i cambiamenti fanno parte della vita. D’altro canto il percorrere le strade del mondo per annunciare la Buona Novella ha segnato l’esistenza terrena di Gesù, degli Apostoli, dei loro successori nella storia e di riflesso anche di ogni persona che accoglie l’invito missionario di Gesù. Per questo, sono convinto che anche i cambiamenti possano rappresentare nuove motivazioni e nuovi stimoli per tutti: per chi parte, per chi arriva e per chi rimane. Nel congedarmi mi affido alla Grazia del Signore e all’aiuto di Maria Santissima, chiedendovi di accompagnarmi nella preghiera per affrontare fruttuo- 4 samente il nuovo incarico a Novazzano e nella reciprocità che la carità di Cristo richiede, assicuro a tutti un grato ed affettuoso ricordo nelle mie preghiere, in particolare a Padre Piotr Zygmunt al quale auguro fraternamente un fecondo ministero pastorale in mezzo a voi. Fraternamente nel Signore Gesú don Claudio Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 GRAZIE don Claudio Quel venticello dispettoso che ogni tanto si diverte a girare le pagine del libro dove è narrata la storia delle tre comunità parrocchiali di Bissone, Maroggia e Melano, si è di nuovo manifestato negli ultimi giorni di maggio quando Monsignor Vescovo ha comunicato la sua decisione di trasferire don Claudio. Purtroppo, dopo otto anni, è arrivato il momento di prendere congedo dal nostro caro Parroco. Giunti alla fine del cammino intrapreso assieme a lui a partire dal mese di febbraio del 2006, i tre Consigli Parrocchiali, a nome anche del popolo dei fedeli e dei gruppi che operano nell’ambito delle Parrocchie, desiderano esprimergli un GRAZIE enorme come il Monte Generoso che ogni mattina, al risveglio, poteva ammirare mentre era intento a pregare e a meditare sulle bellezze del Creato. Sacerdote giovane dal punto di vista anagrafico e nello spirito, don Claudio ha compiuto la sua missione in mezzo a noi senza risparmio di energie fisiche e mentali. Occuparsi contemporaneamente di tre realtà unite da una comune fede ma con tradizioni, problemi e situazioni diverse, a volte complesse, non è sempre stata un’impresa facile e di ciò abbiamo piena consapevolezza. Siamo dunque grati a don Claudio per il lavoro svolto con giovanile entusiasmo, delle buone parole dette con il sorriso sulle labbra a chi aveva un disperato bisogno di riceverle, dei saggi consigli suggeriti a tante persone e dei raggi di sole che ha portato nei cuori di ognuno di noi. Nella nuova Parrocchia di Novazzano troverà un altro terreno fertile nel quale seminare, e noi tutti gli auguriamo che il raccolto sia abbondante per ripagarlo del suo impegno e della fiducia che ripone nelle donne e negli uomini affidati alle sue cure di buon pastore. M. Lancini 5 Bissone - Maroggia - Melano NON IMPEDIAS MUSICAM IL VESCOVO DI LUGANO 6 Edstate 2014 Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 P. Piotr Zygmunt 7 Bissone - Maroggia - Melano Edstate 2014 Il saluto di chi arriva Miei cari fratelli e sorelle, con un pensiero e un ringraziamento speciale al vostro parroco don Claudio, al quale con l’aiuto di Dio mi accingo a succedere e che ringrazio di cuore per l’accoglienza mostratami fin dall’inizio, a tutti di cuore, rivolgo un sentito saluto: Pace a voi! Queste sono le parole che il nostro Signore ha rivolto ai suoi discepoli impauriti e chiusi nel Cenacolo. Sono le parole che oggi lo stesso Signore Gesù rivolge anche a noi, spesso insicuri e timorosi nel vivere la propria fede. Professarla, viverla e testimoniarla dà la vera pace interiore, nell’amore di se stessi, e quella esteriore nell’amore del prossimo. E’ solo Lui che ci può dare la vera pace, ed è proprio questa che, insieme a voi, voglio chiedere al Signore come dono per la nostra comunità. Con essa e per mezzo di essa, siamo chiamati a camminare insieme verso il perfetto Amore, senza nessuna paura. Riflettendo così, tornano alla mente le storiche parole dell’amato grande Santo Giovanni Paolo II: non abbiate paura! Mai! Il vero cristiano non deve avere paura di nulla, nemmeno del proprio peccato e della propria miseria, e tanto meno dei peccati e delle miserie altrui, essendo sicuro che nell’Amore si purifica tutto. Siamo tutti poveri peccatori, lo sono anch’io come ciascuno di voi, ma siamo anche i veri santi, quando ci affidiamo al Signore e quando nel Suo Nome riusciamo ad amare e perdonare il prossimo. Rendendomi conto dei miei limiti, conto davvero molto sull’aiuto di ognuno di voi, sulla vostra comprensione e 8 misericordia nei miei confronti e se sbaglio, mi correggerete per favore, con fraterno amore e nel reciproco rispetto. Vedo la parrocchia anzitutto come una comunità orante, che rende gloria e dà lode al Padre, riunita intorno all’altare del Suo Figlio con l’ardore dello Spirito Santo. Ciò si realizza celebrando la Liturgia, fonte e culmine della vita della Chiesa e che auspico sia tale anche nella vita di ciascuno di noi. Ed è questo il mio unico “progetto” per la nostra comunità: preparare, celebrare e vivere insieme la Sacra Liturgia in modo partecipato, dignitoso e corretto, come segno di unità della Chiesa Universale e della nostra comunità. Vi abbraccio tutti e, nello stesso tempo, abbraccio ciascuno di voi singolarmente, vi benedico di cuore e proprio con il cuore in mano, contando sulla vostra fraterna collaborazione, mi affido alle vostre preghiere, per l’intercessione della Vergine Maria, nostra Madre Celeste. Sia lodato Gesù Cristo! Vostro padre Pietro Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 Vita della nostra comunità Celebrazione della Prima Comunione Domenica 11 maggio, Festa della Mamma, 19 bambini delle nostre Parrocchie hanno ricevuto la loro Prima Comunione nella celebrazione delle 10.00. La data coincideva pure con la 4a domenica di Pasqua, il cui tema liturgico era incentrato sul “Buon Pastore”. Per questo i bambini hanno portato le “pecorelle” modellate su tavolette di legno da un valido collaboratore (il “Geppetto” di turno resta anonimo, ma va ringraziato con tutto il cuore) e decorate da loro stessi. L’idea scaturita dalla fantasia della nostra catechista Ivi, ha reso lo sfondo della celebrazione ancor più suggestivo e significativo. I bambini erano attenti ed emozionati per il loro primo incontro con l’Eucarestia. Hanno preso parte attivamente alla processione offertoriale, divenendo in tal modo collaboratori del celebrante e compartecipi del Mistero che si realizza alla Mensa del Signore. Infine è toccato proprio a loro ringraziare il Signore con il canto. Dopo le foto di rito, l’aperitivo condiviso fuori dalla chiesa, ha prolungato il clima di festa permettendo a bambini, famiglie e catechiste, di scambiarsi i saluti e congedarsi in vista della “Seconda Comunione”, ricevuta dai bambini la domenica seguente, ognuno nella propria Parrocchia di origine. Vanno ringraziate le catechiste per il prezioso impegno, così come la corale e i collaboratori che hanno sistemato la chiesa rendendola ancora più bella. L’impegno profuso nella preparazione alla Prima Comunione e alla Celebrazione gioiosa e solenne, merita continuità nell’approccio regolare all’Eucarestia, affinché l’incontro con Cristo sia sempre più autentico ed intenso. 9 Bissone - Maroggia - Melano Edstate 2014 Hanno ricevuto la Prima Comunione Alessio Albisetti, Tania Barbosa, Liam Caccetta, Luca Casari, Giovanna Cavadini, Elia Cavasin, Alice Dozio, Lisa Gilardi, Alice Lurà, Francesco Mainini, Serena Manzocchi, Nicole Massa, Matthias Matt, Niccolò Monté-Rizzi, Desiré Orsatti, Alessia Persico, Sofia Piccaluga, Giulia Santarelli, Raul Zonca. Messe di quartiere Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con le “Sante Messe di quartiere”. L’intento, come sempre, era quello di vivere l’Eucarestia nelle diverse parti dei nostri paesi e di rivolgere uno sguardo particolare alla Madre del Signore nel corso di tutto il mese di Maggio. Talvolta ed in alcuni luoghi, la partecipazione poteva essere più massiccia nonostante il favore della meteo… ci si affida alla speranza che il Signore non guardi alle masse ma ai cuori! Significative anche le celebrazioni di chiusura con le diverse fiaccolate, in cui la venerazione a Maria ha assunto anche un aspetto visibile e luminoso. La luce della fede e dell’amore a Cristo che trabocca dal cuore di Maria possa guidarci e sostenerci ogni giorno ed ogni momento! Un bel pellegrinaggio ad Arona Per onorare la memoria di un gigante della fede che ha lasciato profonde tracce della sua missione pastorale anche nelle nostre terre ticinesi, questa volta non è stato necessario andare lontano. Infatti, il pellegrinaggio interparrocchiale organizzato dal nostro Parroco Don Claudio ci ha portati al Sacro Monte di San Carlo ad Arona, città situata sulla sponda piemontese del lago Maggiore, una località che conquista immediatamente per la sua bellezza. 10 Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 Calendario interparrocchiale Bissone data BISSONE Maroggia Melano MAROGGIA AGOSTO sa 02 ore 18.00 Eucaristia festiva do 03 sa 09 ore 10.45 Eucaristia ore 10.00 Salita al Santuario del Castelletto e Eucaristia ore 09.30 Eucaristia ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto ore 18.00 Eucaristia festiva do 10 gio 14 MELANO ore 10.45 Eucaristia ore 09.30 Eucaristia ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto ore 18.00 Eucaristia festiva Assunzione della B.V. Maria ore 10.00 Eucaristia alla Madonna della Cintura saluto di don Claudio alla parrocchia di Maroggia segue aperitivo ve 15 sa 16 ore 18.00 Eucaristia festiva do 17 ore 10.00 Eucaristia - saluto di don Claudio alla parrocchia di Bissone - segue aperitivo sa 23 ore 18.00 Eucaristia festiva do 24 sa 30 do 31 ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto ore 10.45 Eucaristia ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto ore 10.45 Eucaristia ore 10.00 Eucaristia - saluto di don Claudio alla parrocchia di Melano - segue aperitivo ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto ore 18.00 Eucaristia festiva ore 10.00 EUCARISTIA INTERPARROCCHIALE di entrata padre Piotr segue aperitivo ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto 11 Bissone - Maroggia - Melano Edstate 2014 SETTEMBRE data BISSONE MAROGGIA da lunedì 1 a venerdì 5 ore 6.00 Rosario e ore 6.30 Eucaristia al Castelletto 01-05 sa 06 ore 20.30 Fiaccolata recita del S. Rosario e Eucaristia al Castelletto ore 18.00 Eucaristia festiva Sagra del Castelletto ore 10.00 Eucaristia interparrocchiale ore 15.00 Eucaristia do 07 LA MADUNETA ore 10.00 e ore 15.00 Eucaristia al Castelletto lu 08 sa 13 ore 18.00 Eucaristia festiva do 14 ore 10.45 Eucaristia ve 19 ore 09.30 Eucaristia ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto ore 20.00 Eucaristia alla Cintura sa 20 do 21 MELANO ore 18.00 Eucaristia festiva Festa patronale di S. Carpoforo ore 10.00 Eucaristia interparrocchiale e processione eucaristica ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto San Nicolao della Flüe gio 25 sa 27 do 28 ore 20.00 Eucaristia alla cappella San Nicolao ore 18.00 Eucaristia festiva ore 10.45 Eucaristia ore 09.30 Eucaristia ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto OTTOBRE sa 04 12 ore 17.00 Eucaristia festiva ore 10.00 Salita al Santuario del Castelletto e Eucaristia Bissone - Maroggia - Melano data do 05 BISSONE MAROGGIA MELANO ore 09.30 Eucaristia ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto ore 10.45 Eucaristia sa 11 do 12 Estate 2014 ore 17.00 Eucaristia festiva ore 09.30 Eucaristia ore 15.00 Rosario e ore 15.30 Eucaristia al Castelletto ore 10.45 Eucaristia ve 17 ore 20.00 Eucaristia alla Cintura sa 18 ore 17.00 Eucaristia festiva Giornata missionaria mondiale do 19 ore 9.30 Eucaristia ore 15.00 Rosario e ore 15.30 ultima Eucaristia al Castelletto ore 10.45 Eucaristia sa 25 ore 17.00 Eucaristia festiva ore 10.00 Eucaristia e celebrazione interparrocchiale della S. Cresima do 26 ve 31 ore 17.00 Eucaristia festiva NOVEMBRE Solennità di Tutti i Santi sa 01 da sabato 1 a domenica 9 novembre calendario consultabile all’albo parrocchiale sa 15 do 16 ore 17.00 Eucaristia festiva ore 10.45 Eucaristia sa 22 do 23 ore 17.00 Eucaristia festiva ore 10.45 Eucaristia sa 29 do 30 ore 09.30 Eucaristia ore 09.30 Eucaristia ore 17.00 Eucaristia festiva ore 10.45 Eucaristia ore 09.30 Eucaristia 13 Bissone - Maroggia - Melano Edstate 2014 Sabato 12 aprile, a bordo di un piccolo pullman della ditta Mantegazzi, la nostra comitiva è arrivata a destinazione nella mattinata di una giornata primaverile caratterizzata da un cielo imbronciato che però non ha tardato a regalarci il calore del Sole. Il Sacro Monte si innalza alle spalle di Arona ed è stato costruito nel 1610 per iniziativa del padre oblato Marco Aurelio Grattarola in occasione della cerimonia di beatificazione del grande Arcivescovo di Milano, figlio cadetto della potente famiglia dei Borromeo. L’idea di erigere una gigantesca statua del Santo campione della carità, dell’apostolato, difensore della dottrina ed esempio di pietà e di devozione, ricevette il plauso e l’appoggio di suo cugino Federico Borromeo anch’egli Arcivescovo della estesissima Diocesi lombarda. All’architetto Francesco Maria Ricchino (o Richino), figura di spicco del periodo barocco lombardo, fu affidato il compito di dirigere i lavori e di tradurre in realtà il progetto, ma la sua ambiziosa proposta, come accaduto anche per la maggior parte dei Sacri Monti, trovò solo una parziale realizzazione. Nella chiesa di San Carlo, il Santuario progettato dal Ricchino, un edificio a pianta centrale completato nel 1725 dove sull’altar maggiore spicca una tela di Giulio Cesare Procaccino, abbiamo celebrato la Messa. Mentre dalle vetrate filtrava una luce lievemente dorata che accarezzava tutti i presenti, Don Claudio ha tenuto un’omelia incentrata sulla figura e l’opera di San Carlo Borromeo, nato nella Rocca di Arona il 2 ottobre del 1538, da lui definito un instancabile titano, che nel corso della sua breve vita durata soli quarantasei anni ha compiuto un lavoro incredibile considerati i tempi e gli scarsi mezzi a disposizione. Dopo aver ascoltato le tappe salienti dell’esistenza di questo Santo compatrono della nostra Diocesi, e conclusa l’eucaristia con il canto Santa Maria del cammino, ci siamo recati a visitare la ricostruzione della originale camera di San Carlo contenente gli arredi salvati dalla distruzione della vicina Rocca all’epoca di Napoleone. Poi, una volta usciti dalla chiesa, siamo stati conquistati dal fascino della colossale opera che domina il Sacro Monte. La statua chiamata in maniera affettuosa San Carlone dalla gente del posto e così conosciuta da tutti, è stata disegnata da Giovan Battista Crespi, detto il Cerano, ma il progetto fu poi modificato dagli scultori Siro Zanella di Pavia e Bernardo Falconi di Lugano. 14 Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 Ultimata nel 1698, si erge sopra un piedistallo di granito, è composta da lastre di rame battute a martello unite tra loro da chiodi e tiranti in ferro, è alta circa 36 metri e il suo interno è cavo per consentire l’accesso dei visitatori. Anche parecchi di noi hanno superato i gradini delle scale a chiocciola e quelli ripidi a pioli verticali per poter guardare il panorama dalle fessure degli occhi di questo San Carlo dalla enorme mano destra benedicente. Dall’altra parte della piazza il Ristorante Glicine ci ha ospitati per il pranzo durante il quale, oltre che dall’ottimo cibo, siamo stati deliziati dalla vista panoramica sul lago con la Rocca di Angera ed il suo fiabesco castello sullo sfondo. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita di Stresa, e alla passeggiata sul lungolago in una cornice di fiori d’ogni colore e bellezza e con palme dagli altissimi fusti piantate nei giardini pubblici. In quella rinomata località frequentata dai turisti abbiamo potuto ammirare le facciate dei vecchi alberghi sognando di trascorrere alcuni giorni di vacanza in quegli ambienti di lusso molto raffinati, ed osservare in lontananza le magnifiche isole Borromee che emergevano dalle acque un poco agitate del lago sulle quali scivolavano silenziose le barche a vela. Nonostante la sua semplicità e rapidità, il pellegrinaggio del 12 aprile ha colmato di gioia i cuori dei partecipanti, perché a volte basta veramente poco per tramutare un sogno in una bella realtà. M. Lancini Un pensiero per l’estate “Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.” (Ennio Flaiano) Buona estate e buone vacanze: siano per tutti un periodo di riposo e di rigenerazione nel corpo e nello spirito! 15 Bissone - Maroggia - Melano Edstate 2014 MAROGGIA Don Bosco è sempre qui Quella di mercoledì 26 marzo è stata l’ennesima prova affrontata e superata in maniera brillante dalla nostra Corale. Perché cantare nella Basilica del Sacro Cuore di Lugano, alla presenza di Sua Eminenza il Cardinal Tarcisio Bertone, ex Segretario di Stato del Vaticano ed attuale Camerlengo di Santa Romana Chiesa, del Vescovo emerito Monsignor Grampa, del Presidente del Gran Consiglio, l’Onorevole Alessandro Del Bufalo, di parecchi membri del clero, fra i quali il nostro don Claudio, e sacerdoti salesiani, e di una moltitudine di fedeli giunti da ogni angolo del Cantone, è stata un’esperienza molto impegnativa, ma ricca di soddisfazioni. L’arrivo a Lugano del simulacro contenente il braccio e la mano destra di don Bosco ha rappresentato un’importante opportunità per tutti i componenti della Corale diretta da Elena Calori la quale è riuscita ad ottenere risultati positivi dai cantori di Maroggia, aiutati dagli ex allievi Lucia Blondel e Stefano Keller, e da quelli della Basilica che si sono aggregati, un compito arduo ma coronato dal meritato successo. Anche Simone Calori, concentrato al massimo sulla tastiera del suo strumento musicale, è stato all’altezza della situazione accompagnando i canti di quella memorabile giornata dedicata al grande Santo amico dei giovani che come ha ricordato il Cardinal Bertone : “Era uno straordinario sognatore e un indimenticabile educatore.”. Al termine della celebrazione eucaristica Stefano Keller gli ha dato il cambio per suonare l’inno GIÙ DAI COLLI mentre l’urna di vetro con la statua in cera di don Bosco lasciava il tempio sacro salutata dalla gente commossa e felice di poter vivere quegli indimenticabili momenti. L’evento che nei Cinque Continenti ha suscitato l’interesse di folle entusiaste di persone era denominato DON BOSCO È QUI. Ma per noi maroggesi, che grazie ai sacerdoti salesiani lo abbiamo conosciuto ed amato, Don Bosco È SEMPRE QUI, vivo più che mai nei nostri cuori. E la Corale di Maroggia non si stancherà mai di onorarlo. M. Lancini 16 Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 E Pietro gettò le reti sotto la pioggia Domenica 29 giugno don Claudio ha celebrato nelle vesti di Parroco la sua ultima Messa in occasione della festa patronale. Purtroppo, come per la sua prima volta nel 2006, a causa delle avverse condizioni del tempo non ha potuto farlo all’aperto di fronte al magnifico scenario del lago e delle montagne che dalla fine dell’Era glaciale lo stringono in un vasto abbraccio. Nonostante la pioggia e la cappa di triste grigiore che impediva di vedere il cielo il solenne concerto della campane ha radunato in chiesa una moltitudine di fedeli, perché San Pietro è un evento radicato nel cuore dei maroggesi, o almeno in quelli che lo sono da più generazioni. Un paio di seminaristi del Redemptoris Mater di Melano hanno coadiuvato don Claudio durante lo svolgimento dell’Eucaristia solennizzata dai canti della corale rafforzata anche da componenti provenienti da quella di Melano. Nella sua omelia il Parroco si è soffermato a riflettere sul ruolo istituzionale di Pietro e sul ruolo missionario di Paolo, apostoli che avevano compiti specifici se non addirittura separati, sulle loro divergenze, il loro diverbio acceso, ma che aldilà delle vedute e dei comportamenti alla fine mettevano sempre Cristo al centro e sapevano rimanere fedeli al Vangelo: “ Il diverbio tra Pietro e Paolo ci mostra che Cristo è universale! Non può essere diviso, di conseguenza, colui che dice di essere cristiano, cioè appartenente a Cristo, deve essere operatore di fratellanza, di carità e di unità. Fratellanza, carità e unità: in famiglia, nella comunità, nella società, nella Chiesa, nel mondo!”. La meteo sfavorevole non ha consentito di procedere con la processione del Corpus Domini, che per tradizione da noi si svolge il 29 di giugno portando il baldacchino dorato ed il Santissimo Sacramento per le vie del paese, e di conseguenza la benedizione è stata impartita all’interno del tempio sacro profumato d’incenso. Conclusa la parte religiosa, presso l’Oratorio dove Giovanna, Aldina, Alba e Piero avevano allestito un banco per la vendita dei dolci, la Parrocchia ha organizzato un piccolo aperitivo per dare modo alla gente di ritrovarsi e di trascorrere alcuni momenti in allegria. Alla sera niente concerto della Filarmonica di Arogno che proprio in questo anno 2014 festeggia i 175 anni di esistenza, mentre il suo direttore, Lorenzo della Fonte, cede la bacchetta che gli era stata consegnata nel 1992. Un vero peccato, ma pazienza. Inzuppata di pioggia e tormentata dai forti temporali scoppiati nel tardo pomeriggio, la giornata è stata ugualmente bella non fosse altro per l’impegno dimostrato dalle persone che hanno collaborato a decorare le vie del paese, Alda, Angela e Olga assieme agli operai del Comune, Ermes, Francesco e Antonio, per quelle che hanno preparato ed offerto i dolci da mettere in vendita e per tutte le altre che hanno voluto partecipare alla festa del villaggio. 17 Bissone - Maroggia - Melano Pagine della generosità Edstate 2014 Grazie MELANO (offerte dal 25 marzo al 17 giugno 2014) CHIESA PARROCCHIALE SANT’ANDREA: Fam. Pozzi 100; N.N. 100; Gabriele Lurati 20; N.N. 30; Renzo Agustoni 20; Riccardo Maria Pia Manzocchi (60mo matrimonio) 500; Carlo Citella 50; Marco Piazza 30; R/A Christen 40; E. Pittaluga 50; Marisa Realini 20; N.N. 100; Gigliola Zocca 50; Wilma Baron 20; N.N. 100; benedizione case 250; Fam. Marchio (in mem. di M. Ferrari) 25; Rita Larghi 20; R. Sigismondi (in mem. di R. Calderari) 50; i nonni per Prima comunione Lisa 200; S. Mascheroni 50. SANTUARIO MADONNA DEL CASTELLETTO: Renzo e Luisa Meroni 50; Ugo Gianola 100; Riccardo e Maria Pia Manzocchi 500, Fam. D’Angiolillo 50; Dolores Bervini 20; N.N. 500; Fam. Marchio 25; Fam. Cavasin (Prima comunione Elio) 100. In memoria di Rubens De Stefani: Nicla e Rosanna Corti 50; M. Teresa Righetti 50; M.Teresa De Stefani 250; F. e P. Teresa Vanetta 50; Taglioni-CairoliBernardasci-Oetiker 100; Silvano e Adriano Agostoni 50. MAROGGIA (offerte novembre-dicembre 2013 e da marzo a giugno 2014) CHIESA E CAMPANILE: Augusto Airoldi 50; Federico Corte 50; Leo Talamini 500; Famiglia Giovanatto 20; M. e A. Bernasconi 100; Famiglia Medolago (battesimo Michelle) 100; Antonino Cusimano (uso oratorio) 100; A. e D. Mattai Del Moro (uso oratorio) 50; Fam. Chiocchetti (uso oratorio) 50; Fam. Mauro Bernasconi (battesimo Ksenia) 300. BOLLETTINO PARROCCHIALE: Mariangela Sinigaglia 100; Anna Rosean Pinto 50; Rosa Amalia Andolfatto 30; Elena Contestabile 50; Franca Cavallini 20; Amneris Picchetti 20; Edy Guidi 20; Gianna Micheletti 20; Famiglia Giovanatto 20. 18 ORATORIO B.V. CINTURA: Fratelli Colombo Sagl 2.500; Nelda Travella 50; Margherita Theiler 50; Antonietta Lemme (in mem. dei suoi cari) 20; N.N. 20; Davide e Milly Giovanatto (per candele) 20; Maria Rosa Nicoli 50; Achille Realini 20; Sergio e Graziella Riva 50; F.R.L. 50; Giancarlo e Monica Bonasorta 100, Anna Maria Ratti (acquisto cartoline) 15; Renata Rivetti (in mem. Alba Ferranti) 30; Silvano Ferranti (in mem. Alba Ferranti) 200; Antonietta Gianola 20; Livio e Emilia Zocchetti 50; Achille Realini 20; Antonio Corti (in mem. di Alba Ferranti) 70; Roberto Scotti 100; Claudio e MarieJeanne Binaghi 20, Leo Talamini 500; Famiglia Giovanatto 20; N.N. (acquisto cartoline) 100. Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 BISSONE (offerte da marzo a maggio 2014) OFFERTE OPERE PARROCCHIALI: Cynthia Moretto 100; Daniela Tolotti (in mem. di Giuseppe) 20; Elena Jonadi 100; Roberto Pini 20; Gina Gaggini (in mem. di Livio e Edoardo) 50; Eugenia Zellweger-Gaggini 25; Gino Reposo 100. RESTAURI SAN CARPOFORO: Maria Meier-Gaggini 50; Roger Bacciarini 100; Giuseppe Riva 100; Claudio Mol- lekopf 15; Archi Project Sagl 100; Flavio e Anna Casellini 150. RESTAURI SAN ROCCO: Luigi Zanetti 10. BOLLETTINO PARROCCHIALE: Giuseppe Cannistra 50; Claudio Mollekopf 15. Momenti di famiglia BATTESIMI (Rivestiti di Cristo) Melano D’Alessandro Aldo, di Silvano e Ilania Rozzi Ean, di Michel e Chiara 27 aprile 28 giugno Maroggia Medolago Michelle, di Federico e Nadine Bernasconi Ksenia, di Mauro e Inga Haug Sebastian, di Jonathan e Simona 29 maggio 22 giugno 6 luglio MATRIMONI (Uniti in Cristo) Melano Büchler Gerrit e Travaini Claudia 28 giugno ESEQUIE celebrate (Viventi in Cristo) Maroggia Lehmann Hilde, 7 aprile Melano Ferrari Milena, Calderari Renata, Bolgè Sonia, 10 aprile 14 aprile 15 aprile 19 Bissone - Maroggia - Melano Edstate 2014 Tra il serio e il faceto La redazione del Bollettino riceve e pubblica quanto segue: Sembra che il mistero della celebre “Pasta alla don” sia giunto alla luce! Da fonti non meglio specificate, la ricetta custodita gelosamente dai nostri bambini, ragazzi e giovani, sta per essere finalmente resa pubblica, anche a motivo delle circostanze del caso… Ingredienti per PERSONA: • 80-90 g di pasta corta • • • • • • • (penne, mezze penne, fusilli, ecc.) 55-60 g di collo di maiale macinato 15-20 g di pasta da luganighetta 0.7 dl di panna (1/2 grassa) 0.2 dl di vino bianco olio di oliva sale e pepe formaggio grattugiato Preparazione: Cuocere la pasta in acqua salata. In una pentola anti aderente, con un filo d’olio di oliva, rosolare il collo di maiale macinato e la pasta da luganighetta triturata a pezzettini. Aggiungere sale e pepe qb, e sfumare con un po’ di vino bianco (0.2 dl circa). Aggiungere una prima parte di panna e unire alla pasta appena cotta e scolata. Aggiungere il resto della panna e servire con una spolverata di formaggio grattugiato. (I quantitativi possono variare a piacimento… il risultato è sempre ottimo) N.B. La ricetta base è quella della “Pasta alla norcina”: ne esistono parecchie varianti in cui possono cambiare i quantitativi. A volte compaiono altri ingredienti come zafferano, tartufo, salsiccia di Norcia, ecc. P.S. Da un calcolo piuttosto attendibile, si può stimare che negli ultimi anni, in diverse circostanze, ma sempre nello stesso contesto parrocchiale, questo menu sia stato proposto per oltre 35 volte, con una media di 20 commensali per volta. Ciò corrisponde a più di 700 porzioni di questa specialità! Il che significa: 65 Kg di pasta, 55 Kg di carne macinata, 50 l di panna, 14 l di vino bianco, 3.5 l di olio di oliva, 7 Kg di formaggio grattugiato. L’anonimo informatore, cuoco e buongustaio, lascia la ricetta come suo “testamento gastronomico” a tutti coloro che ne vorranno fare buon uso… BUON APPETITO! 20 Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 La parola di papa Francesco La novità ci fa sempre un po’ di paura, perché ci sentiamo più sicuri se abbiamo tutto sotto controllo, se siamo noi a costruire, a programmare, a progettare la nostra vita secondo i nostri schemi, le nostre sicurezze, i nostri gusti. E questo avviene anche con Dio. Ma, in tutta la storia della salvezza, quando Dio si rivela porta novità – Dio porta sempre novità –, trasforma e chiede di fidarsi totalmente di Lui. La novità che Dio porta nella nostra vita è ciò che veramente ci realizza, ciò che ci dona la vera gioia, la vera serenità, perché Dio ci ama e vuole solo il nostro bene. Lo Spirito Santo è lo Spirito di unità, che non significa uniformità, ma ricondurre il tutto all’armonia. Nella Chiesa l’armonia la fa lo Spirito Santo. Uno dei Padri della Chiesa ha un’espressione che mi piace tanto: lo Spirito Santo “ipse harmonia est”. Lui è proprio l’armonia. Solo Lui può suscitare la diversità, la pluralità, la molteplicità e, nello stesso tempo, operare l’unità. Anche qui, quando siamo noi a voler fare la diversità e ci chiudiamo nei nostri particolarismi, nei nostri esclusivismi, portiamo la divisione; e quando siamo noi a voler fare l’unità secondo i nostri disegni umani, finiamo per portare l’uniformità, l’omologazione. Se invece ci lasciamo guidare dallo Spirito, la ricchezza, la varietà, la diversità non diventano mai conflitto, perché Egli ci spinge a vivere la varietà nella comunione della Chiesa. È la Chiesa che mi porta Cristo e mi porta a Cristo; i cammini paralleli sono tanto pericolosi! I teologi antichi dicevano: l’anima è una specie di barca a vela, lo Spirito Santo è il vento che soffia nella vela per farla anda- re avanti, gli impulsi e le spinte del vento sono i doni dello Spirito. Lo Spirito Santo è l’anima della missione. Quanto avvenuto a Gerusalemme quasi duemila anni fa non è un fatto lontano da noi, è un fatto che ci raggiunge, che si fa esperienza viva in ciascuno di noi. La Pentecoste del cenacolo di Gerusalemme è l’inizio, un inizio che si prolunga. Lo Spirito Santo è il dono per eccellenza di Cristo risorto ai suoi Apostoli, ma Egli vuole che giunga a tutti. Gesù, come abbiamo ascoltato nel Vangelo, dice: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre» (Gv 14,16). È lo Spirito Paràclito, il «Consolatore», che dà il coraggio di percorrere le strade del mondo portando il Vangelo! Lo Spirito Santo ci fa vedere l’orizzonte e ci spinge fino alle periferie esistenziali per annunciare la vita di Gesù Cristo. Chiediamoci se abbiamo la tendenza di chiuderci in noi stessi, nel nostro gruppo, o se lasciamo che lo Spirito Santo ci apra alla missione. Ricordiamo queste tre parole: novità, armonia, missione. (dall’omelia di Pentecoste 2013) 21 Bissone - Maroggia - Melano Edstate 2014 La grazia di ricominciare sempre La prima cosa che ci aiuta questa mattina a riconciliarci con l’avventura della vita nella quale siamo immerasi è l’invito a metterci nello spazio della benedizione di Dio sulla nostra esistenza. La benedizione è il compito che il Signore affida ai sacerdoti dell’Antica Alleanza, ad Aronne e ai suoi figli, e che oggi realizza per mezzo della sua Chiesa: fare risuonare nel tempo una Parola che dica bene della vita umana, che la custodisca, che le dia la possibilità di riconoscersi come vista da un Volto di benevolenza. Tutto può ricominciare nel tempo se siamo visti in questo modo. Non basta però la Parola udita fuori. La Parola che risuona alle orecchie per quanto buona e consolante non basta per convincerci. Deve arrivare da dentro ciò che ci rassicura radicalmente. Ecco allora la testimonianza dello Spirito del Figlio, lo Spirito che innesta in noi la preghiera stessa di Gesù, “Abbà, Padre”. Quando accogliamo questo Respiro divino, il tempo che apparentemente ci schiavizza, ci tiranneggia, ci inghiotte con il suo passare, allenta la sua morsa, diventa il nostro migliore alleato perché ci porta alla pienezza dello scoprirci figli. “Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio”. E così arriviamo al mistero che la liturgia ci fa celebrare nel primo giorno dell’anno civile, quello della divina maternità di Maria, quello del grembo verginale della creatura che diventa il luogo dove la Parola eterna, l’eterno inizio di ogni cosa, si fa carne per accompagnare da dentro, per sostenere purificare e trasfigurare ogni istante della nostra vita, ogni fibra della nostra realtà corporea, ogni componente materiale e imma- 22 teriale del nostro mondo. Sembra un discorso molto astratto, molto lontano dalle nostre preoccupazioni quotidiane di pellegrini di questa storia ferita e striata di dolore e di sangue, di violenze e di guerre. Ma non è così. Il grembo verginale e fecondo di Maria Santissima continua a essere la testimonianza più alta della permeabilità di tutto ciò che esiste alla Parola e al Soffio che tutto rinnova e rigenera. Il mondo creato da Dio non sarà mai così vecchio da non poter accogliere la Novità. La storia degli uomini non è mai rinata dai loro progetti rivoluzionari, dai loro programmi di riforma, dalle loro visioni ideali e dalle loro abili strategie per attuarle. Anzi, i più grandi disastri sono spesso scaturiti da volontà inizialmente animate da propositi sublimi di riscatto e di redenzione. Infatti, tutto comincia e rinasce in quel punto segreto del cuore umano, che solo Dio conosce e che solo il Creatore è in grado di individuare e visitare con il suo Amore nel cuore della creatura. Dall’omelia del Vescovo Valerio per la Messa di inizio anno Lugano - Chiesa di Sant’Antonio, 1° gennaio 2014 Bissone - Maroggia - Melano Estate 2014 Saremo tutti assunti in cielo Maria, nostra Madre, ci è data in tutto come nostro modello. Invece di immaginare l’assunzione come un privilegio unico, dobbiamo riconoscere che anche in questo siamo chiamati ad imitarla. Nella seconda lettera ai Corinti, all’inizio del capitolo quinto, Paolo afferma che nel momento della nostra morte, quando la tenda della nostra corporeità è disfatta, già riceviamo da Dio l’abitazione definitiva non costruita da mani d’uomo, che resta poi in eterno. Il dogma dell’assunzione corporea di Maria è qui chiaramente definito e si estende a tutti. Leggiamo anche il capitolo 15 della prima lettera ai Corinti, dove Paolo spiega questa trasformazione. Siamo come un piccolo seme trasformato in albero frugifero; l’identità resta la stessa, ma la nostra pienezza è prorompente. Noi quaggiù siamo come degli embrioni; anche se fossero dotati di pensiero non potrebbero immaginare il loro stato adulto e il mondo che li circonderà. Si capisce l’anelito di Paolo, come appare nel primo capitolo della lettera ai Filippesi, ad essere sciolto per entrare nella piena comunione con il Cristo, al punto che afferma: per me morire è un guadagno. Già in questa vita embrionale possediamo le primizie dello Spirito e avvertiamo che Dio non è un essere misterioso e lontano, ma quel papà che già sta generandoci alla pienezza della vita. Come cristiani dobbiamo riconoscere la nostra dignità umana, conformando le nostre azioni alla sfera celeste. In fondo, embrionalmente, siamo già in Paradiso. Spesso leggiamo nel Vangelo di Giovanni: “Chi crede ha la vita eterna”. Noi siamo già oggi concittadini dei santi e famigliari di Dio. La morte cristiana non è un even- to funereo, ma la nascita gioiosa alla pienezza. Con un’immagine potremmo evocare Luca 15,20: il papà, visceralmente trapassato dalle deficienze del figlio che torna a casa, lo seppellisce di baci e di abbracci e lo fa sentire un re. Se fosse stato ricevuto a bastonate avrebbe sofferto meno. Ora lui, così indegno, freddo, cinico, calcolatore, si vede accolto da un amore tanto intenso quanto immeritato e capisce finalmente il suo errore di avere immaginato il padre come un tiranno, quando aveva la tenerezza di una mamma. Convinciamoci che è più difficile dannarci, opporci definitivamente all’amore infinito, che accettare di lasciarci salvare dalla misericordia infinita. Veramente la morte è il “dies natalis”, la vera nascita che ci butta nelle braccia di un Padre-Madre che vive per noi da tutta l’eternità. La nostra vita embrionale terrena non solo non è sminuita in quest’ottica, ma impreziosita. La paragoniamo ai nove mesi di gestazione che fanno entrare nel mondo nuovo. Quest’uomo non conoscerà mai uno spegnimento, una distruzione, ma crescerà in una pienezza d’amore vertiginosa che non avrà mai fine. Sandro Vitalini 23 P.P. 6816 Bissone P.P. 6817 Maroggia P.P. 6818 Melano La Buona Stampa, Lugano
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