Gordevio, Cappella sui Monti di Archeggio. La Resurrezione di Gesù, dipinta da Giovanni Antonio Vanoni nel 1852. (La croce di Cristo al Castello Aragonese). Ligornetto Febbraio Marzo••Maggio Aprile • Maggio Marzo 2014 2013 • •Aprile Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 Orario Sante Messe Festivo sabato e vigilie domenica e feste ore 17.30 ore 10.00 Feriale lunedì, mercoledì e venerdì martedì e giovedì ore 7.00 ore 17.30 Sante Confessioni ordinarie Sabato e vigilie di festa ore 16.30 - 17.00 Parrocchia di S. Lorenzo Martire Don Felice Falco Cantun Sota 9 Telefono 091 647 12 66 [email protected] Sito web www. parrocchialigornetto.ch Beneficenza Conto corrente postale 65-260312-1 «Parrocchia San Lorenzo» 2 Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 Pasqua = Passaggio La parola “pasqua” prende origine da un insieme di feste e riti antichi che significano in modo particolare “passaggio”. Di quale passaggio si tratta? Da un pascolo all’altro per i pastori di greggi, da una stagione all’altra e da una luna vecchia ad una nuova per gli agricoltori, da un paese all’altro e da una condizione di vita all’altra per gli esiliati e ridotti in schiavitù ora in cerca di libertà... Pasqua/passaggio del Mar rosso, o Mare dei giunchi, dall’Egitto alla Terra promessa. Per gli ebrei, il simbolo più evidente e più conosciuto di quel lungo viaggio che attraversa il deserto, tra mille peripezie e prove. Una domanda interessante si propone: sarà possibile perdere tutto per guadagnare di più? La Pasqua/passaggio di Gesù Cristo sfida questa interessante domanda perdere tutto per guadagnare di più - e ci provoca a seguirlo nel medesimo percorso. Discepoli e credenti, amanti dei salti e delle sfide, amanti della vita, amanti delle promesse di Dio. Buona Pasqua a tutti, preparata dalla Quaresima. Viviamo queste settimane con grande impegno, aperti al costante invito del Signore e alle novità che ci riguarderanno. Mercoledì 5 marzo Le Ceneri: primo giorno di Quaresima. Sono di precetto il magro e il digiuno. Alle ore 17.30 S. Messa con imposizione delle Ceneri benedette. Se ci pensiamo bene, però, anche la vita è comunicazione, viaggio, commercio, passaggio di conoscenze e di informazioni. Apertura al nuovo e sconosciuto, opportunità e rischio. La vita domanda di investire e di investirsi. Si potrà avere molto, come anche perdere tutto. Venerdì 28 marzo Alle ore 18.30, nello spirito cristiano del digiuno aperto alla solidarietà con e verso i poveri, è organizzata l’annuale cena quaresimale all’Oratorio. Questo pasto frugale ci permette di offrire il corrispondente della nostra normale cena per l’azione del Sacrificio Quaresimale. Tutti i venerdì di Quaresima Via Crucis, alle ore 17.00, in cappella iemale. SACRIFICIO QUARESIMALE Le buste viola contenenti il frutto del nostro “sacrificio” sono da riportare in chiesa durante le Messe della Domenica delle Palme (12 e 13 aprile). 3 Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 Novena e festa di San Giuseppe Lunedì 10 marzo Ore 7.00 S. Messa feriale Martedì 11 marzo Ore 7.00 S. Messa feriale Mercoledì12 marzo Ore 7.00 S. Messa feriale Giovedì 13 marzo Ore 7.00 S. Messa feriale Venerdì 14 marzo Ore 7.00 S. Messa feriale Sabato 15 marzo Ore 17.30 S. Messa prefestiva Domenica16 marzo Seconda di Quaresima Ore 10.00 S. Messa festiva Lunedì 17 marzo Ore 7.00 S. Messa feriale Martedì 18 marzo Ore 20.00 S. Messa prefestiva di San Giuseppe (seguita dal falò e dai fuochi d’artificio) Mercoledì19 marzo Solennità di San Giuseppe Ore 10.00 S. Messa solenne ➔ Le Messe in chiesa parrocchiale restano sospese. 4 Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 Settimana Santa 13 aprile Domenica della Passione del Signore Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme Benedizione degli ulivi alla Grotta di Lourdes, cammino festoso verso la chiesa parrocchiale e S. Messa con lettura del Vangelo della Passione. Si raccolgono le buste del Sacrificio Quaresimale. Ore 9.45 17 aprile Giovedì Santo Ore 9.30 Messa del Crisma A Lugano, monsignor Vescovo presiede la S. Messa crismale. Concelebra il presbiterio diocesano che rinnova le promesse sacerdotali. Ore 17.30 Cena del Signore S. Messa con il rito della lavanda dei piedi e reposizione del Santissimo Sacramento. Venerdì Santo È giorno di magro e di digiuno 18 aprile Ore 15.00 Celebrazione della Passione del Signore – Liturgia della parola – Adorazione della Santa Croce – Santa Comunione Ore 20.00 Via Crucis in chiesa parrocchiale Risurrezione del Signore 19 aprile Sabato Santo Ore 21.00 Veglia Pasquale nella notte santa Liturgia della luce, liturgia della parola, liturgia battesimale e liturgia eucaristica 20 aprile Domenica di Pasqua Ore 10.00 S. Messa del giorno 5 Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 Sante Confessioni pasquali Mercoledì Santo, 16 aprile Celebrazione comunitaria alle ore 20.00 Sabato Santo, 19 aprile Confessioni individuali dalle ore 10.30 alle ore 11.00, per i ragazzi dalle ore 16.00 alle ore17.30, per tutti Oltre la croce splende la luce Buona Pasqua dal vostro Priore 6 Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 Tempo pasquale Lunedì 21 aprile – Lunedì dell’Angelo Ore 10.00 S. Messa. Domenica 27 aprile Ore 10.00 Prima Comunione. Giovedì 1° maggio – S. Giuseppe lavoratore Ore 10.00 S. Messa nella chiesa di San Giuseppe. Ore 20.00 apertura del mese mariano. Tutte le sere feriali del mese di maggio, alle ore 20.00, recitiamo il Rosario in chiesa parrocchiale. Sabato 3 maggio Ore 10.30 S. Messa con l’Unzione degli infermi. Segue festa mariana all’Oratorio. Domenica 4 maggio Ore 7.30 S. Messa votiva a Sant’Antonio di Cereda, a Balerna. Giovedì 29 maggio – Ascensione Ss. Messe in orario festivo (mercoledì ore 17.30, giovedì ore 10.00). Primavera organistica La nona edizione della Primavera Organistica si svolgerà nelle date di: •domenica 23 marzo, ore 17.00 Maurizio Mancino (Italia) •domenica 27 aprile, ore 17.00 Elisa Teglia (Italia) •domenica 18 maggio, ore 17.00 Daniel Pandolfo (Francia) 7 Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 Pensieri di papa Francesco Abbiamo fatto l’abitudine alla sofferenza degli altri. Non ci riguarda, non ci interessa, non è cosa nostra… Vorrei chiedervi: chi tra noi ha pianto per queste persone che erano sui barconi? Per le giovani mamme che portavano i loro bambini? Per questi uomini che desideravano qualche cosa per far vivere le loro famiglie? La nostra società ha dimenticato l’esperienza dei pianti, del “soffrire con”: la mondializzazione dell’indifferenza! Chiediamo perdono per l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle, per quanti, con le loro scelte a livello mondiale, hanno creato situazioni che portano a questi drammi. (Lampedusa 8 luglio 2013) Il difficile mistero di quanti abbandonano la Chiesa; persone che dopo essersi lasciate illudere da altre proposte, sono persuase che la Chiesa non può più offrire niente di significativo e di importante. E allora se ne vanno per la loro strada. Soli, delusi. Forse la Chiesa è sembrata loro troppo debole, forse troppo lontana dai loro bisogni, forse troppo povera per rispondere alle loro inquietudini, forse troppo fredda nei loro contatti, forse troppo autoreferenziale, forse prigioniera dei suoi linguaggi rigidi, forse il mondo ha fatto della Chiesa una sorte di sopravvivenza del passato, insufficiente per i problemi di oggi, forse la Chiesa aveva risposte per l’infanzia dell’uomo e non per la sua condizione di adulto… Di fronte a una tale situazione che fare? Abbiamo bisogno di una Chiesa che non abbia paura di uscire nella nostra notte. Abbiamo bisogno di una Chiesa capace di incrociare la nostra strada. Abbiamo bisogno di una Chiesa capace di prender parte alla nostra 8 conversazione. Abbiamo bisogno di una Chiesa capace di dialogare con questi discepoli che fuggendo vagano senza meta, soli, con il loro disincanto. Una Chiesa capace di decifrare la notte che accompagna la fuga di tanti fratelli e sorelle; una Chiesa che si renda conto che le ragioni per le quali ci si è allontanati contengono già le ragioni di un possibile ritorno. (ai Vescovi brasiliani 27 luglio 2013) Sono rimasto ad abitare nella foresteria di Santa Marta perché non potrei vivere da solo nel Palazzo Apostolico. L’appartamento pontificio non è tanto lussuoso. Ho bisogno di gente, di trovare gente, di parlare con la gente. Ho fatto questa scelta non per austerità o povertà, ma per motivi psichiatrici, perché psicologicamente non posso. Quante volte ho avuto voglia di andare per le strade di Roma, perché a me piaceva a Buenos Aires andare per la strada, mi piaceva tanto. (18 maggio 2013) Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 I parroci di Ligornetto Ligornetto apparteneva alla chiesa matrice di San Vittore (pieve di Balerna). Nel 1557 avvenne la separazione e diventò parrocchia autonoma. Il primo parroco fu Don Raffaele De Monacis, che però morì lo stesso anno. Dopo di lui si sono susseguiti, nel corso di oltre 450 anni, gli altri parroci, riportati nella seguente cronotassi. Elenco dei Curati 1557-1565 1565-1571 1571-1587 1587-1589 1589-1591 1591-1593 1593-1627 1627-1674 1674-1717 1718-1760 Don Bartolomeo della Torre, da Mendrisio Don Francesco Buzzi Don Giovanni Battista Maggi, da Rancate Don Cristoforo Torriani, da Mendrisio Don Domenico Canonica, da Comano Don Antonio Barca, da Arosio Don Antonio Somazzi, da Lugano Don Luigi Torriani, da Mendrisio Don Francesco Baruzio, da Caneggio Don Francesco Caresana, da Cureglia Elenco dei Priori 1761-1762 1762-1766 1766-1767 1767-1792 1792-1797 1797-1822 1822-1841 1841-1847 1847-1889 1889-1912 1912-1914 1914-1921 1922-1925 1925-1953 1954-1987 1987-2007 2007-? Don Francesco Caresana, da Cureglia (il 19 settembre 1761 si firma Priore) Don Abbondio Silva, da Morbio Inferiore Don Giovanni Emmanuele Corbellini (firma senza nessun titolo) Don Giacomo Gropetti, da Stabio Don Francesco Maria Verda, da Campione Don Francesco Saverio De Bernardis, da Lamone Don Giuseppe De Bernardis, da Lamone Don Francesco Ghezzi, da Lamone Don Pietro Casellini, da Bissone Don Giacomo Belloni, da Ligornetto parrocchia vacante (economo spirituale: Don Alberto Rotanzi, da Peccia) Don Costantino Fontana, da Pedrinate Don Giovanni Sobrio, da Sobrio Don Francesco Ferrari, da Arzo Don Ermanno Fontana, da Arzo Don Angelo Arrigoni, da Balerna Don Felice Falco, da Balerna 25 Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 Vita parrocchiale Un’opera in memoria di don Cesare Realini Domenica 9 febbraio, alle ore 11.00, si è tenuta all’Oratorio parrocchiale una breve cerimonia per ricordare, con lo scoprimento di una targa-omaggio, opera del maestro Marco Piffaretti, il ben amato e indimenticabile don Cesare Realini nel primo anniversario della scomparsa. Don Cesare, sacerdote diocesano, fu vicario di Ligornetto dal 1953 (anno della sua ordinazione) al 1987. Durante questi 34 anni di permanenza nella nostra Parrocchia egli fu artefice di innumerevole iniziative atte a coinvolgere i parrocchiani e soprattutto i giovani nella vita della parrocchia, rafforzando la loro presenza e invogliando lo spirito di partecipazione e di collaborazione verso una vita cristianamente impegnata per il raggiungimento del bene comune. Un personaggio che ha lavorato per il Bene. Al tempo della sua attività, noi eravamo ragazzi e poi giovani adolescenti. Con lui siamo cresciuti nel prendere sempre in dovuta considerazione l’amicizia, la collaborazione, il divertirsi assieme, il competere nella vita, il saper vincere e il saper perdere. Tutto un programma di vita per crescere e diventare adulti. E noi, con lui ci siamo riusciti, e con velata nostalgia, ma con un profondo riconoscimento, oggi lo ringraziamo sentitamente. Don Cesare era l’anima dell’Oratorio di Ligornetto e un punto di riferimento delle attività parrocchiali per tutto il distretto di Mendrisio. Nella formazione religiosa e sociale, nell’ambito dell’Azione cattolica, seguiva i piccoli con il gruppo Aspiranti e Crociatine, i giovani nel gruppo del Circolo e delle Figlie di Maria, gli adulti coinvolgendoli nelle attività dell’Oratorio. Che furono molte: dal teatro, ai concerti, alle conferenze, all’insegnamento della 26 religione, agli incontri, sempre con l’obbiettivo di mostrare la bellezza di avere un Creatore. Seguì poi i giovani permettendo loro di fare dello sport, per essere assieme, per confrontarsi, per aprirsi alla presenza degli altri. Lui fondò nel 1954 la VIGOR. Con la VIGOR i giovani fanno sport, si mettono in gioco, partecipano, esistono, allora come oggi. E poi tante altre attività negli anni sessanta e settanta: squadre di football, campionato degli Oratori del Mendrisiotto, squadre di basket, gruppo di giovani scouts, staffette, gare di atletica, corse d’orientamento. E poi i campeggi estivi e quelli invernali per piccoli e meno piccoli, tutti organizzati sulla base del volontariato e della partecipazione allo svolgimento dei vari compiti organizzativi e operativi. Ma noi tutti ricordiamo che non si poteva andare a una gara senza che prima non si avesse partecipato (la domenica) alla funzione religiosa, e gli allenamenti sul campetto dell’Oratorio erano possibili solo dopo la Benedizione della sera. Così era don Cesare, amabile, sorridente, talvolta una furia con la sua VW, testa dura, caparbio, sempre pronto a rispondere presente. Al di sopra di tutto c’era il suo amore verso il suo paese e verso noi tutti abitanti di Ligornetto e del Mendrisiotto. Credeva nell’attività dell’Oratorio, una delle vie importanti per onorare e far crescere la fede, e la sua Chiesa. È stato un buon seminatore e sulle sue tracce di dedizione e di presenza, siamo cresciuti noi tutti, convinti che don Cesare, volendoci bene, ci ha avvicinato a Dio. Fernando Caimi Presidente del Consiglio parrocchiale Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 27 Ligornetto Marzo • Aprile • Maggio 2014 La carità secondo San Vincenzo de’ Paoli Maestro per molti anche per le nostre San Vincenzo Nacque a Puoy in Guascogna il 24 aprile 1581. Divenuto prete giovanissimo, fu l’uomo della carità. Si dedicò al sollievo materiale e spirituale dei suoi contemporanei, rivolgendosi ai più miseri e in particolare ai galeotti. Era di umili origini, ma ebbe uno straordinario ascendente sull’alta società del suo tempo e persino sui grandi politici, compresi i cardinali Richelieu e Mazarino. Pratico, solido, dotato del senso dell’umorismo, schietto come un contadino e soprattutto generoso e fattivo, diceva ai suoi confratelli: “Amiamo Dio, ma amiamolo a nostre spese, con la fatica delle nostre braccia, con il sudore del nostro volto”. Organizzò la carità e gli aiuti ai poveri su scala nazionale; si diceva che nelle sue mani passava più denaro che in quelle del ministro delle Finanze. Ma nella sua banca della carità i capitali non ristagnavano. Fondò la Confraternita delle Dame della Carità; i Servi dei poveri; la Congregazione dei Preti della Missione (o Lazzaristi, con il compito di contribuire alla formazione del clero e alla predicazione, soprattutto nelle campagne); le Figlie della Carità. Morì a Parigi il 27 settembre 1660 e fu canonizzato nel 1737. Ecco alcuni suoi pensieri: consigli, inviti, anche ammonimenti. 28 “Vedeste mai gente più ricca di fiducia in Dio dei buoni contadini? Essi seminano il grano e poi aspettano da Dio il bene del raccolto, e se Dio permette che questo vada male, non lasciano di confidare in lui per il sostentamento di tutto l’anno” “Se vi è la vera religione!… È tra loro, tra quella povera gente che si conserva la vera religione, una fede viva; credono semplicemente, senza investigare”. “Ecco quanto ci obbligano le nostre regole: aiutare i poveri, nostri signori e padroni”. “Per predicare il vangelo ai poveri, agli umili, è necessario mescolarsi ad essi e trattarli con semplicità, umiltà, dolcezza. Allora si parlerà loro in modo bonario, familiare, semplice, come fecero Nostro Signore e gli apostoli”. “Lo spirito della compagnia consiste nel darsi a Dio per amare Nostro Signore e servirlo nella persona dei poveri corporalmente e spiritualmente, nelle loro case o altrove, per istruire le ragazze povere, i bambini e generalmente tutti coloro che la Provvidenza divina vi manda”. (In occasione della peste a Roma e a Genova, invita alla prudenza) “Tutto quello che vi raccomando con la maggiore istanza ed affezione è di usare tutte le precauzioni ragionevoli per conservarvi. Per il resto, non posso abbastanza ringraziare Dio della disposizione che dà a ciascuno di voi di fargli il sacrificio della vita, esponendola, se è necessario, all’assistenza degli appestati”. Ligornetto “La nostra vocazione è di amare, non in una parrocchia e neppure soltanto in una diocesi, ma per tutta la terra; e a far che? Ad infiammare il cuore degli uomini a fare quello che il Figlio di Dio fece. Lui che venne a portare il fuoco nel mondo per infiammarlo dell’amor suo. Che possiamo noi desiderare, se non che arda e consumi tutto? Fratelli, riflettiamoci, ve ne prego. È dunque vero che sono inviato non solo ad amare Dio, ma a farlo amare. Non mi basta amare Dio se anche il mio prossimo non lo ama”. (Ai sacerdoti) “Quando i sacerdoti si applicano alla cura dei poveri, fanno l’ufficio stesso di nostro Signore e di molti grandi santi, i quali non solo raccomandarono i poveri, ma loro stessi li consolarono, li servirono, li guarirono. I poveri non sono membra afflitte di Nostro Signore? Non sono i nostri fratelli? E se i sacerdoti li abbandonano chi volete che li assista? Perciò se tra voi vi fosse qualcuno che pensasse di appartenere alla Missione per evangelizzare i poveri e non per soccorrerli, per provvedere ai loro bisogni spirituali e non ai temporali, rispondo che noi dobbiamo assisterli e farli assistere in tutte le maniere da noi e da altri. Questo è evangelizzare con parole e con opere, ed è anche quello che Nostro Signore ha praticato e quello che devono fare coloro che lo rappresentano sulla terra per il loro carattere e ministero come i sacerdoti”. “La carità non può rimanere oziosa, essa ci spinge a procurare la salvezza e il sollievo altrui”. (A un confratello) “Non lasciarti trasportare dall’impetuosità del tuo animo. Le cose di Dio si fanno da sé e la vera saggezza consiste nel seguire la Provvidenza passo per passo”. Marzo • Aprile • Maggio 2014 “Fai il possibile per ricuperare la tua salute e di averne cura per poter servire Dio e i poveri più a lungo. Dobbiamo moderare i nostri lavori e farli in proporzione alle nostre forze” (a un confratello) (All’apparizione di un scritto celebrativo della sua missione) “Ne ho un dolore così sensibile che non posso esprimerlo, dato che è una cosa molto opposta all’umiltà rendere pubblico ciò che siamo e ciò che facciamo. Se c’è qualche bene in noi e nel nostro modo di vivere, questo viene da Dio e spetta a lui manifestarlo, se lo giudica conveniente” (Alle Figlie della carità) “Servite poveri e malati con molta dolcezza e cordialità, compatendo i loro mali, ascoltando i loro lamenti come una buona madre deve fare; perché essi vi considerano come loro nutrici e come persone mandate da Dio per assisterli. Perciò siete destinate a rappresentare la bontà di Dio verso quei poveri malati. Orbene, siccome questa bontà si comporta con gli afflitti in modo dolce e caritatevole, anche voi dovete trattare i malati come questa medesima carità insegna, ossia con dolcezza, carità ed amore perché sono i vostri padroni ed anche i miei”. “Non vi contentate di assistere i malati che vi sono condotti, ma andate a servirli a domicilio portando loro da mangiare e prestando altri servizi”. 29 Ligornetto Offerte Marzo • Aprile • Maggio 2014 Dal 10 novembre 2013 al 9 febbraio 2014 OPERE PARROCCHIALI: G. e M. Mazzoleni, Viganello 50; Fernanda Andreani, in memoria della cugina Maria Cattaneo 50; NN 3000; il marito Giancarlo, in memoria di Teresina RossiTorricelli 100; Nicola Salvadè, Pregassona 10; Roberta Ceppi-Pfister, Morbio Inferiore 30; Virginio Ferrari 100; A. Berto, Balerna 50; Gianni Natale, S. Pietro 40; Apollonio Caimi, Mendrisio 100; Luciana Bresciani, Novazzano 20; Mattia Viola 20; NN 200; Gustavo Sassi 50; Carmelo Rappazzo 50; Silvano e Ivana Rossi, Mendrisio, in memoria di Teresina Rossi-Torricelli 50; Piera Sala, Novazzano 30; Giovanni Serafini e Cinzia Tozza 20; Farmacia Zanini, Stabio 100; Irco e Sonia Maspoli, Balerna 50. BOLLETTINO: G. e M. Mazzoleni, Viganello 100; NN 1000; Marinella Crivelli-Danesi, S. Pietro 20; Amelita Cairoli, Balerna 20; Aurelio Cattaneo, Balerna 20; Martina RobbianiSalvadè, Pratteln 30; Beatrice Will-Mai 100; Virginio Ferrari 40; Mariangela Falconi, Balerna 20; Giuseppe Cadenazzi 30; Anita Alberici, Zurigo 30; Georges Pellegrini, Cortaillod 100; Clara Corti, Balerna 100; Bianca Pontiggia, Genestrerio 20; Ezio Caimi, Stabio 50; Adriana Merlo, Novazzano 20; Domenica Comolli 50; mons. Sandro Vitalini, Sorengo 50; Caterina e Michele Grassi 30; Giuliano Salvadè 100; Elda Giudici 20; fam. Bosisio 30; Flavia e Mauro Pellegrini, Stabio 50; Augusto Pagani 50; Marino Carlo Moretti 20; Luis e Stefania Almeidinha, Genestrerio 50; Tiziana e Arturo Livi 50; FRSG 10; MTB 50; Alberto Negri 30; Clara Fattorini, Balerna 20; Mario Consonni, Balerna 50; Graziano Laim, Balerna 50. 30 SAN LORENZO (restauri): Rita e Luigi Sassi, in memoria di Romano Mai 50 e di Maria Cattaneo 50; Livio e Rosita Pessina, in memoria di Romano Mai 25 e di Maria Cattaneo 25; NN 50; Anna Mancarella-Eberhardt 35; Luca e Katty Polli 20; Bruno e Loredana Galli, Balerna 50; Anna Maria Kusch-Andreazzi, Viganello 100; G. e M. Mazzoleni, Viganello 50; Mara Giovanardi 100; Sandra Basler-Andreazzi, Lugano 150 (per il tetto); NN 50; Yvonne e Pasquale D’Ermo 30; NN 50; Marco Gabaglio 400; Pio Sassi 250; NN 100; mercatino di Natale in Sala S. Lorenzo: 2080; NN, Genestrerio 200; Luigi Falco, Novazzano 100; Franco Scacchi 200; Società Atletica Vigor 100; Piero e Maddalena con Federico e Chiara, in memoria di Teresina Rossi 150; Renato Bullani, Vacallo 100; Italo Berto, Balerna 25; Dorotea Galli, Pregassona 50; i figli Giuliano e Franca, in memoria dell’arch. Lino Caldelari 500; NN 10000; Angela e Gianni Croci, Stabio, per il 45° di matrimonio 50; Fausta Stefanetti 400; Marco e Giuseppina Bernasconi 50; Franco e Mariangela Bossi 200; Daniela Bossi, in memoria del caro zio Piergiorgio 100; NN, Novazzano 200; NN 100; Francesca Luisoni 100; colletta natalizia 1516 (Messa di mezzanotte 811, Messa del giorno 705); Graziano e Monica Cavalli 100; fam. Bosisio 100; NN 1000; fam. Maier, per la Cresima di Florian 100; Antonio e Antonella Pessina, Genestrerio 20; Flavia e Mauro Pellegrini, Stabio 100; don Italo Meroni, Arbedo 20; PPMC. 200; Rocco Salvadè 100; NN 200; NN 140; Tiziano e Elena Pagani 50; H. T. + H. St., Breganzona 50; N. Z. 100; Patrizia Elidi, Chiasso 30; Enzo Salvadè 100; FRSG 20; Elvezio Caimi 200; Giorgio Strufaldi, Ligornetto 100; Coro Ligornetto «La Grigia», Chiasso 150; Mariangela e Giovanni Corna, in memoria dei cari defunti 30; in ricordo della Cresima di Stefano Benzoni 200; Rosita e Livio Pessina, per il matrimonio della nipote Karine Jaar con Antonio Ellek (California) 100; banco del dolce (1 e 2 febbraio) 775; Georges Pellegrini, Cortaillod 100; NN 100; Alex Galli ha offerto la riparazione del tabernacolo. SAN GIUSEPPE: Marco e Flavia Pina 50; Elia Scapini 20; Albertina Ballinari, Mendrisio 100; Giovanni e Maria Pina 50; Renato Bullani, Vacallo 100; Italo Berto, Balerna 25; Giovanni Piffaretti 50; Vittorio Casartelli 50; Tiziana e Arturo Livi 50; Bruno Stoppa, Lignières 50; Maria Piccioli 20; Barbara Salvadè 100; Alessandro Laim, Balerna 100; Enrica e Adriana Cedraschi-Veri, in memoria dei genitori nel 20° e 9° anniversario 100; sposi Ledda-Odun 100; NN 100; Roberta Mazzoli 40; Rita Sassi, per il 70° compleanno di Guido Veri 30. Marzo • Aprile • Maggio 2014 nello 50; Luisa Stravs-Mombelli, Kirchdorf, in memoria di don Cesare 100; NN 1000; Maria Kusch-Andreazzi, Viganello 50; Erna Fontaine 50; Marco Pollini 50; Davide Scafini 20; Mery Giovanettina 20; Anna Piffaretti 50. FIORI IN CHIESA: la sorella Vittoria, in memoria di Luigia e di Romano Mai 300; Associazione Terza Età Ligornetto 500 (stelle di Natale); Daniela Benzoni 200 (corona d’Avvento); NN, in memoria di Barbara Pagani 100; NN, Stabio 100; A. e A. Abbate 50; da Beatrice per Vittoria Mai 50; NN 1000; Virginia Piffaretti 100; MTB 50; Rocco Salvadè 50; NN 100. IN ONORE DI S. ANTONIO DI PADOVA: Rita Sassi 20; NN 20. MADONNA DI LOURDES: bussola Grotta 375; fam. Prelli 100; Teresita Caimi, in memoria dei genitori Carlo e Maria 20000; Edoardo Gerosa, Moreno e Anna Mombelli, Angelina Zappa, in memoria di Maria Sainini-Gerosa 80; Annunziata Croci 10; Aurelia Ceppi 20; Rosetta Pontiggia 10; Dario, Ivan e famiglie Pagani 100; la ditta Fernando Curti SA ha offerto la nuova porta della sagrestia della Grotta. OPERE MISSIONARIE E DI BENEFICENZA: Per l’Uganda (progetti parrocchiali): Luigina Marconi, Bellinzona-Daro 800 (padrinato); Raffaele Bianchi 100; Giulia e Sara Salvadè, S. Pietro 105; Luciana e Sergio Salvadè 100; Laura Cascavilla e Emke Von Hoorst 50; NN 100; FRSG 20; Amici del Mendrisiotto (c/o Renato Bullani, Vacallo) 630; Dory Haferl, Stabio 1400 (padrinati). Per le Filippine (emergenza tifone): 1845 (colletta del 16-17 novembre). Per Isaac in Congo (adozione Oratorio): Elio e Sonja Gerosa, Balerna 50; Kim, Giulia, Patrick e Chiara 92. ORATORIO: fam. Prelli 100; G. e M. Mazzoleni, Viga- Il Signore benedica la generosità di ogni offerente. Se non dai nulla, non lasci nulla. Dare è come prolungare se stessi nel tempo e nello spazio. Eduard Leon Word 31 E il tuo volto cercherò E il Tuo volto cercherò quando l’alba si alzerà sulle colline quando verrà il giorno e muti resteranno a rimirarsi nell’improvvisa pace terra e cielo. Ora rotolano nelle tenebre i carri del tempo il pulsare del sangue nelle vene preme ancora al vivere ardito che si apre sull’improvviso ritorno della vita verso la sua scaturigine. Ogni minuto ricopre il minuto trascorso della fascinosa patina del ricordo, hanno sapore di bacche amare i gesti appena abbozzati le parole sospese nell’aria. Non c’è fremito che mi salvi non c’è palpito che mi agganci non c’è lacrima di bimbo che mi arresti alle soglie chiuse della giovinezza. Solo me ne andrò incontro a Te, glabro come il sasso lavorato dal torrente senza ricordi o sogni per non piangere. So che allora, solo, ti troverò nel vento e la Tua mano mi accarezzerà i capelli. So che Ti vedrò nell’azzurra vivacità di un lago alpino e mi sorriderai. So che sul volto degli uomini vedrò segnato il Tuo dolore, e la Tua nera croce su tutti i cuori straziati. Allora per me rifiorirà la primavera e le mie mani saranno le Tue mani, e i miei occhi saranno i Tuoi occhi, e la mia bocca sarà la Tua bocca. E Tu Signore caccerai la mia angoscia e Tu Signore riempirai il mio silenzio e Tu Signore ristorerai la mia fame e la mia sete e Tu Signore sarai il mio respiro e le mie lacrime… e il mio sorriso… Ora so che anche per me, domani, rifiorirà la primavera. Don Fausto Bernasconi (1935-1962) TBS, La Buona Stampa sa - Pregassona (Lugano)
© Copyright 2024 Paperzz