Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Piacenza - Concessionaria esclusiva per la pubblicità: E.V. Soc. Cons. a r.l. - Cremona 04/14 Bimestrale, Anno 20, Numero 4, Agosto 2014 LAR Large Animal Review ISSN: 1124-4593 LARGE ANIMAL REVIEW è indicizzata su Science Citation Index (SciSearch®) Journal Citation Reports/Science Edition e CAB ABSTRACTS BOVINI • Perdite economiche associate alla presenza di paratubercolosi in allevamento • Long-term persistence of vaccineelicited bluetongue serotype 8 neutralizing antibodies in dairy cattle SUINI • Diffusione di Salmonella spp. lungo la filiera produttiva suina in Italia centrale • Indagine sull’uso del materiale manipolabile come arricchimento ambientale nell’allevamento suinicolo italiano OVICAPRINI • Productive traits and carcass characteristics of Sarda suckling kids SANITÀ PUBBLICA • Listeria monocytogenes in raw milk and artificially contaminated aliquots SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI M. Tamba et al. Large Animal Review 2014; 20: 147-151 Perdite economiche associate alla presenza di paratubercolosi in allevamento 147 N M. TAMBAa, G. PATERNOSTERa, A. FORMIGONIb, C. GARBARINOa, A. SANTIa, G. GALLETTIa, M. FUSTINIb, A. CAMINITIa, S. NATALINIc, N. ARRIGONIa a Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, Brescia Alma Mater Studiorum - DIMEVET Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria, Bologna c Regione Emilia-Romagna - Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti, Bologna b RIASSUNTO Allo scopo di valutare le perdite economiche correlate all’infezione da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) negli allevamenti da latte della Regione Emilia-Romagna, i risultati di un piano di monitoraggio effettuato nel 2011-2012 su campioni di latte di massa sono stati usati per reclutare aziende caso (n=40) e controllo (n=46). Gli allevamenti sono stati testati tre volte con cadenza quadrimestrale tramite test ELISA. I casi sono stati selezionati tra gli allevamenti positivi ad almeno una prova sul latte di massa. Negli allevamenti con tutti i test di latte di massa negativi, è stato effettuato un approfondimento diagnostico costituito da un controllo sierologico di 30 vacche di età superiore a 36 mesi e dal prelievo di sei pool di feci ambientali, sulle quali è stato ricercato MAP mediante coltura e qPCR. La mandria è stata considerata come controllo se tutti questi test erano negativi. A ogni caso è stato abbinato almeno un controllo considerando la posizione geografica e le dimensioni dell’allevamento. Per gli allevamenti arruolati, sono stati estratti dall’Anagrafe Bovina Nazionale i dati (identificativo, sesso, razza, tipo di movimentazione, data di nascita, data di morte/macellazione) delle vacche (età >24 mesi) allevate nei due anni precedenti il controllo sierologico individuale. Complessivamente sono entrate nello studio 19.215 vacche, per lo più di razza Frisona. Negli allevamenti caso è stata rilevata una vita più breve delle vacche riformate (62,3 vs 64,5 mesi, p<0,01), un tasso di riforma più elevato (31,7% vs 27,3%, p=0,02) e una mortalità più elevata (3,6% vs 2,6%; p=0,07) rispetto ai controlli. È stato utilizzato un foglio di calcolo per quantificare i costi correlati alle differenze osservate. Negli allevamenti infetti da MAP è stata stimata una perdita di oltre 200 €/vacca/anno: il 60% del danno è legato alla minor durata della vita produttiva delle vacche riformate. Questo studio, il primo sull’impatto economico della paratubercolosi in Italia, mostra che MAP è associato a perdite economiche significative che consigliano l’attuazione di programmi aziendali di controllo finalizzati ad un recupero di redditività delle aziende. PAROLE CHIAVE Paratubercolosi bovina, impatto economico, controllo. INTRODUZIONE La paratubercolosi è una malattia trasmissibile dei bovini e di altri ruminanti domestici e selvatici causata da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP). L’infezione è ubiquitaria e si stima che nel mondo industrializzato, Italia compresa, MAP sia presente in oltre il 50% degli allevamenti bovini7,11. L’infezione causa un’enterite granulomatosa cronica, con un periodo di incubazione che può variare da 2 a 15 anni. Gli animali si infettano generalmente nei primi mesi di vita, mentre sono pressoché resistenti dopo l’anno di età. Il controllo della malattia è difficile in quanto, a causa della scarsa sensibilità dei test diagnostici, deve essere principalmente attuato attraverso l’applicazione di misure di biocontenimento, soprattutto nelle fasi del parto e dello svezzamento, che incidono direttamente sui costi aziendali7,10. La paratubercolosi viene considerata una delle malattie infettive responsabili di maggiori danni al settore zootecnico, in particolare per l’allevamento bovino da latte. Diversi studi hanno evidenziato come gli animali infetti da Autore per la corrispondenza: Marco Tamba ([email protected]). MAP, anche quelli che non mostrano sintomatologia, producono meno latte, sono riformati prima ed hanno un valore della carcassa inferiore se raffrontati con animali sani dello stesso allevamento7. Quando si discute dei costi legati alla paratubercolosi con l’allevatore è importante puntualizzare che le “perdite” sono in realtà mancati guadagni e che il controllo dell’infezione è finalizzato a diminuire l’ammontare di queste “perdite”. Quando si propone un piano di controllo all’allevatore, che ne percepisce immediatamente i costi vivi, bisogna essere certi che le spese aggiuntive siano inferiori, almeno nel medio periodo (3-5 anni), al recupero di redditività. Comunque va rimarcato che alcune misure di controllo del MAP (es. mantenere puliti i box parto, rimuovere le vitelle immediatamente dopo il parto, usare colostro di una sola vacca negativa) hanno effetti collaterali benefici, difficilmente quantificabili, sulla diffusione delle patologie enteriche neonatali7. Mentre altre misure di biosicurezza, come l’acquisto di animali solamente da allevamenti a basso rischio1, sono essenzialmente senza costi aggiuntivi7. Scopo del presente lavoro è quello di stimare l’importo dei mancati guadagni associati alla presenza di MAP attraverso il confronto dei principali parametri zootecnici di allevamenti bovini da latte sieronegativi e infetti dell’Emilia-Romagna. 148 Perdite economiche associate alla presenza di paratubercolosi in allevamento MATERIALI E METODI Nel 2011-2012, con lo scopo di stimare la prevalenza di allevamenti infetti da paratubercolosi, tutti gli allevamenti da latte dell’Emilia-Romagna sono stati sottoposti ad un monitoraggio sierologico utilizzando un test ELISA sul latte di massa prelevato con cadenza quadrimestrale dai Servizi Veterinari delle Aziende USL. Su un campione di stalle risultate negative a tutti i campionamenti è stato successivamente effettuato un approfondimento diagnostico comprendente un controllo sierologico individuale, sempre mediante ELISA, su 30 vacche di età superiore a 36 mesi ed un prelievo di 6 pool di feci ambientali che sono stati analizzati mediante qPCR e coltura, secondo le metodiche applicate presso il Centro di referenza nazionale per la Paratubercolosi. Le aziende entrate nello studio sono state selezionate sulla base dei risultati di tali controlli. b) Tasso grezzo di riforma media annua: rapporto tra la somma del numero di vacche uscite dalla stalla per macellazione (motivo uscita M) o per vendita a stalla di sosta (motivo S) durante i due anni considerati e la somma del numero di vacche presenti in stalla all’inizio e alla fine (giorno del controllo sierologico) del periodo considerato. Trattandosi di due percentuali calcolate sullo stesso denominatore, per il calcolo del tasso di riforma complessiva (morte+riforma), le percentuali ottenute sono state semplicemente sommate. Durata della vita produttiva Per ogni vacca uscita dall’azienda è stata calcolata l’età, in mesi, come la differenza tra la data di uscita e la data di nascita. Il motivo di uscita è stato utilizzato per discriminare i capi deceduti (motivo D) da quelli inviati al macello (motivo M). Analisi statistica Aziende caso Aziende con almeno un test ELISA sul latte di massa positivo. In queste aziende è stato successivamente effettuato un controllo sierologico individuale su capi di età superiore a 36 mesi che ha evidenziato la presenza di almeno un capo sieropositivo. Alle aziende caso è stata assegnata una qualifica (allevamento con casi clinici - PTC; allevamento senza casi clinici - PT0; allevamento a basso rischio - PT1) utilizzando i parametri (insorgenza di casi clinici di paratubercolosi negli ultimi 12 mesi, sieroprevalenza) previsti dall’Allegato 2 delle Linee Guida nazionali per l’adozione dei piani di controllo e certificazione nei confronti della paratubercolosi bovina1. Aziende controllo Aziende che hanno avuto almeno tre controlli sul latte di massa con esito negativo e sono risultate sempre negative sia al controllo sierologico individuale, sia al controllo delle feci ambientali. Queste aziende sono state considerate equivalenti alla qualifica di allevamento negativo (PT2) definita dalle citate linee guida nazionali. Ad ogni azienda caso è stata abbinata almeno un’azienda controllo considerando il comune (o in subordine la provincia) e il numero di capi presenti. Raccolta dati di allevamento Per ogni azienda entrata nello studio è stato scaricato dalla Banca Dati Nazionale il registro storico di stalla relativo ai due anni precedenti il controllo sierologico. Il controllo sierologico, infatti, è stato considerato come data finale dello studio per evitare che la eventuale macellazione dei capi sieropositivi influenzasse il calcolo della percentuale di riforma dell’allevamento. In tali registri sono riportati tutti i capi, individuati permanentemente con una marca auricolare univoca, transitati nell’allevamento nel periodo considerato. Per ciascun capo sono registrati razza, sesso, data di nascita, data e motivo di ingresso in allevamento, data e motivo di uscita dall’allevamento. Nello studio sono state considerate solamente le vacche, definite come capi femmina di età superiore a 24 mesi. Per ogni allevamento è stato quindi possibile calcolare: a) Tasso grezzo di mortalità media annua: rapporto tra il numero di vacche morte in stalla (motivo uscita D) durante i due anni considerati e la somma del numero di vacche presenti in stalla all’inizio e alla fine (giorno del controllo sierologico) del periodo considerato. I tassi di riforma e di mortalità aziendali e l’età media alla macellazione sono stati confrontati mediante test t di Student e sono stati messi in relazione con la sieroprevalenza rilevata in azienda. Per alcune analisi le aziende arruolate sono state suddivise in classi d’ampiezza in base al numero medio di capi presenti nel periodo considerato o alla qualifica attribuita. Tutte le analisi statistiche sono state effettuate utilizzando il software R (http://www.r-project.org). Stima del danno È stato disegnato un foglio di calcolo per quantificare in termini monetari le differenze riscontrate. I costi unitari utilizzati nella stima del danno (Tabella 1) sono stati in parte forniti da un’azienda dello studio che produce latte alimentare e in parte ricavati da pubblicazioni del Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia3. RISULTATI Nello studio sono entrate 86 aziende da latte, 40 casi e 46 controlli. Diciannove delle 40 aziende selezionate come caso (47,5%) avevano dichiarato di avere avuto casi clinici di paratubercolosi nel 12 mesi precedenti il controllo sierologico, mentre in 10 (25%) casi è stata rilevata una sieroprevalenza uguale o superiore al 10%. Nei registri storici erano contenuti i dati di 39.257 capi, di cui 19.215, per lo più di razza Frisona, sono stati considerati in quanto avevano più di 24 mesi all’uscita dalla stalla o alla fine dello studio. In Tabella 2 e 3 sono riportate rispettivamente le aziende e le razze dei capi entrati nello studio. Tabella 1 - Prospetto delle voci di costo/ricavo utilizzate nello studio. Voce costo/prezzo Prezzo manza da rimonta Valore (Euro) € 1.800,00 Costo smaltimento carcassa € 150,00 Prezzo vacca da riforma € 500,00 Produzione latte (lt/capo/giorno) lt 31,0 Prezzo latte alimentare (€/lt) € 0,46 Costo giornaliero vacca (alimentazione, veterinario, farmaci, inseminazione, tasse, spese generali) € 8,25 M. Tamba et al. Large Animal Review 2014; 20: 147-151 149 Tabella 2 - Riepilogo delle stalle, suddivise per qualifica sanitaria paratubercolosi e classe di consistenza dell’allevamento. Classi di consistenza (n° capi medi del periodo) Controlli Casi PT2 PT1 PT0 PTC Tot. Totale aziende <100 23 4 9 3 16 40 100-150 12 3 1 7 11 21 >150 11 3 1 9 13 25 Totale 46 10 11 19 40 86 Tabella 3 - Razze delle vacche considerate nello studio. Razze Controlli Casi Totale % Frisona 7629 9878 17.507 91,1% Pezzata rossa 350 226 576 3,0% Bruna 255 142 397 2,1% Jersey 7 112 119 0,6% 255 300 555 2,9% Meticcia Altre razze Totale 27 34 61 0,3% 8523 10.692 19.215 100% In termini relativi si tratta di un aumento del tasso di riforma del 16% e la differenza è risultata significativa (t=2,40, p=0,02). Ancora una volta il tasso di riforma è risultato più elevato nelle aziende con casi clinici (34,1%). Non sono invece state rilevate correlazioni tra la sieroprevalenza e il tasso di riforma (r=0,265). In Figura 1 sono riportati i tassi di riforma complessiva (mortalità+riforma) riscontrati negli allevamenti sieronegativi (controllo) e infetti (casi), suddivisi per classi di consistenza dell’allevamento, ciò permette di evidenziare come le differenze maggiori si verificano nelle aziende di consistenza più elevata. Durata della vita produttiva Tassi di mortalità In Tabella 4 sono riassunti per le aziende caso e controllo i valori relativi alla mortalità e alla riforma riscontrate. Le aziende infette presentano complessivamente valori mediamente più alti sia di mortalità che di riforma. Infatti la mortalità media nelle aziende caso è risultata pari al 3,6%, mentre nelle aziende controllo, sieronegative, si è attestata sul 2,6%. Tali differenze non sono risultate statisticamente significative (t=1,84, p=0,07), ma in termini relativi va rimarcato che si tratta di una differenza superiore al 38%. Tra gli allevamenti infetti la mortalità è risultata più elevata negli allevamenti con casi clinici (PTC; 4,1%). Non sono invece state rilevate correlazioni tra la sieroprevalenza e il tasso di mortalità (r=0,192). Tassi di riforma Anche la riforma è risultata più elevata nelle aziende caso (Tabella 4). Mediamente nelle aziende infette il tasso di riforma è risultato pari al 31,7%, 4,4 punti superiore a quella registrata nelle aziende sieronegative (27,3%). Mentre per i capi morti non sono state rilevate differenze di età, è stata osservata invece una differenza significativa (t=3,45, p<0,01) per l’età media delle vacche inviate al macello tra casi e controlli (Tabella 5). I capi delle aziende negative sono stati inviati al macello ad un’età media di 64,5 mesi, hanno quindi avuto una vita produttiva mediamente più lunga di circa 2,2 mesi (65 giorni) rispetto ai capi riformati delle aziende infette da MAP. Nelle aziende con casi clinici (PTC) l’età media delle vacche inviate al macello è risultata pari a 61,5 mesi. Ancora una volta non è stata evidenziata una correlazione tra l’età alla macellazione e la sieroprevalenza aziendale (r=-0,152). Stima del danno In Tabella 6 sono riassunte le perdite, stimate sulla base delle differenze rilevate, per un’azienda di 100 vacche infetta da MAP. Rispetto alle aziende sieronegative, usate come controllo, la perdita media annua delle aziende infette è risultata di circa 200 Euro per vacca allevata. Il 60% dei mancati guadagni sono imputabili alla perdita di latte legata alla minor durata della vita produttiva delle vacche riformate. Tabella 4 - Tassi di mortalità e riforma registrati nelle aziende infette da Paratubercolosi (casi) e sieronegative (controlli). Mortalità % Riforma % Mortalità+Riforma % Controlli Casi Controlli Casi Controlli Casi Media 2,6% 3,6% 27,3% 31,7% 29,9% 35,3% Dev. Std. 2,3% 2,5% 8,7% 8,5% 8,9% 9,4% Minimo 0,0% 0,0% 1,0% 17,0% 3,0% 18,0% 1° quartile 1,0% 1,8% 22,0% 26,0% 25,0% 30,0% Mediana 2,0% 3,0% 28,0% 31,5% 31,1% 34,5% 3° quartile 4,0% 5,0% 33,0% 35,3% 35,0% 41,1% Massimo 14,0% 9,0% 46,0% 58,0% 49,0% 64,0% Range 14,0% 9,0% 45,0% 41,0% 46,0% 46,0% Interquartile 3,0% 3,3% 11,0% 9,3% 10,0% 11,0% Aziende n. 46 40 46 40 46 40 150 Perdite economiche associate alla presenza di paratubercolosi in allevamento Figura 1 Confronto tra la riforma complessiva (mortalità+riforma) registrata tra le aziende infette da paratubercolosi (casi) e sieronegative (controlli), suddivise per classe di consistenza. Tabella 5 - Confronto delle età delle vacche (in mesi) all’uscita da aziende infette da paratubercolosi (casi) e sieronegative (controlli), suddivise per tipo di uscita. Età capi morti Età capi macellati Controlli Casi Controlli Casi Media 57,3 56,8 64,5 62,3 Dev. Std. 25,6 23,8 26,4 25,8 Minimo 24,3 24,1 24,1 24,0 1° quartile 38,1 37,7 45,3 42,7 Mediana 53,2 53,5 60,0 57,6 3° quartile 69,0 69,9 79,4 77,4 Massimo 192,4 140,0 185,0 215,7 Range 168,1 115,9 160,9 191,6 Interquartile 30,9 32,1 34,2 34,7 Vacche n. 291 556 2516 3348 DISCUSSIONE A nostra conoscenza si tratta del primo studio italiano sull’impatto economico della paratubercolosi negli allevamenti bovini da latte. A differenza di quanto riportato nella maggior parte della letteratura, non abbiamo effettuato un confronto tra capi sani e infetti di allevamenti infetti, ma tra i tassi grezzi di mortalità e di riforma di aziende infette da paratubercolosi e sieronegative. Le aziende selezionate come controllo sono aziende probabilmente libere da paratubercolosi, va però sottolineato che, a causa della bassa sensibilità del test impiegato (58% su vacche >36mesi)6, il protocollo di campionamento utilizzato nel monitoraggio regionale (30 vacche) non è in grado di garantire la sanità dell’azienda, ma permette, con una probabilità dell’85%, di rilevare le aziende nelle quali la paratubercolosi ha prevalenza reale superiore al 10%2. Nonostante ciò, nelle aziende infette è stato possibile evidenziare un aumento della mortalità e del tasso di riforma e una diminuzione significativa della vita produttiva degli animali. I risultati ottenuti dal nostro studio concordano con le ricerche condotte da Johnson-Ifearulundu et al.5 e da Ott et al.10 che rilevarono un aumento di mortalità, rispettivamente del 3% e dell’0,82%, nelle aziende infette. Per quanto riguarda invece la riforma, sono diversi i lavori che hanno rilevato come i capi infetti abbiano un maggior rischio di essere riformati12,13,14 o una minor vita produttiva (-2,8 mesi)4 rispetto ai capi negativi. Ostanello et al.9 avevano già riportato che le figlie di vacche infette hanno una durata della vita produttiva inferiore di 16 mesi rispetto alle loro madri. Non è stato possibile valutare se il diverso management delle aziende arruolate abbia influito sulla mortalità o sulla riforma aziendale, è molto probabile però che le differenze rilevate nel nostro studio siano imputabili in Tabella 6 - Stima della perdita annua per 100 vacche, calcolata sulle differenze rilevate tra aziende infette da paratubercolosi e aziende sieronegative. Variabile rilevata (p) Descrizione danno nelle aziende caso Voci di maggiore costo/ricavo Valore voce in Euro Totale Variabile % Mortalità (p=0,07) +1 vacca morta • Acquisto 1 manza da rimonta • Costo smaltimento 1 vacca • Mancata vendita 1 vacca riformata -€ 1.800,00 -€ 150,00 -€ 500,00 -€ 2.450,00 11,9% Riforma (p=0,02) +4,4 vacche riformate • Acquisto di 4,4 manze da rimonta • Vendita di 4,4 vacche da riforma -€ 7.920,00 € 2.200,00 -€ 5.720,00 27,7% Età alla riforma (p<0,01) -2,2 mesi di vita per ogni capo riformato (Riforma: 32%) -€ 29.660,80 € 17.160,00 -€ 12.500,80 60,5% -€ 20.670,80 100% • Perdita di 65 giorni di lattazione per ogni capo riformato • Risparmio su costo giornaliero vacca Totale x 100 vacche M. Tamba et al. Large Animal Review 2014; 20: 147-151 gran parte alle vacche infette da MAP. Le perdite legate alla presenza di capi infetti si riflettono quindi negativamente sulla redditività complessiva di tutto l’allevamento. Nella nostra indagine la maggior voce di perdita di profitto registrata tra aziende caso e aziende controllo è relativa alla perdita di latte legata alla minore durata della vita produttiva delle vacche. Complessivamente nelle aziende sieropositive la perdita stimata è circa di 200 Euro per vacca allevata ogni anno. Rispetto ad una recente valutazione costo-beneficio8 noi abbiamo stimato un impatto economico superiore del MAP in allevamento. Questo probabilmente è imputabile al fatto che in quella analisi il danno associato a MAP potrebbe essere stato sottostimato in quanto (i) la stima della perdita di produzione lattea dei capi positivi è stata calcolata partendo dalla produzione media della Lombardia, che comprende anche quella dei capi sieropositivi, e non sulla produzione media dei soli capi sani e (ii) la valutazione del danno legato alla riforma anticipata è stata fatta considerando solo i casi clinici, mentre la letteratura scientifica e il nostro lavoro suggeriscono che si abbia riforma anticipata anche per i capi infetti, ma clinicamente sani. Lo stesso lavoro inoltre stima in circa 22 €/capo/anno il costo di un piano aziendale di controllo del MAP8. Con tali costi appare senz’altro conveniente, soprattutto negli allevamenti con casi clinici, attuare il controllo dell’infezione. 151 where all the bulk milk tests were negative, we serologically tested a sample of 30 cows older than 36 months, and collected six fecal environmental samples for PCR and cultural tests. If all these tests were negative, the herd was considered as control. Each case was matched with at least one control according to the geographic location and herd size. For the selected herds, we collected data on cows older than 24 months reared during the two years preceding the individual serological testing. Data such as ear-tag, sex, breed, type of movement, date of birth, date of death/culling were extracted from the farm register of the Cattle National Database. Results - A total of 19,215 cows, mostly Friesian, were considered. For cases we found a shorter life of culled cows (62.3 vs 64.5 months; p<0.01), a higher culling rate (31.7% vs 27.3%; p=0.02), and a higher mortality rate (3.6% vs 2.6%; p=0.07). We used a spreadsheet to quantify costs due to the observed differences. For case herds we estimated a loss of more than 200 €/cow/year: 60% of costs were related to reduced milk production due to the shorter life of cows. Conclusions - This study, the first on economic impact of Paratuberculosis in Italy, suggests that MAP is associated with herd-level economic losses, supporting the implementation of control programs to recover producers profitability. KEY WORDS Bovine paratuberculosis, control, economics. CONCLUSIONI I dati raccolti indicano che la presenza di capi infetti da MAP nelle aziende bovine da latte è associata a un significativo danno economico. Pertanto negli allevamenti infetti appare opportuno adottare piani aziendali di controllo della paratubercolosi che possano permettere nel medio periodo un recupero di redditività dell’azienda. RINGRAZIAMENTI Gli autori ringraziano sentitamente tutti i Colleghi che hanno partecipato al corso “Formazione sul campo per lo sviluppo di competenze in Epidemiologia Veterinaria” e che hanno attivamente contribuito alla raccolta dei dati in campo e alla discussione dei risultati ottenuti. ❚ Estimation of economic losses associated with Johne’s Disease in dairy herds of Northern Italy SUMMARY Introduction - Quantification of the economic losses related to Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) infection is essential to encourage participation of dairy cattle producers in Paratuberculosis control programs. The aim of this study was to estimate the loss of income related to MAP infection in dairy herds of the Emilia-Romagna Region, Northern Italy. Materials - Results of a monitoring plan carried out on bulk milk samples in 2011-2012 were used to recruit case (n=40) and control dairy herds (n=46). Herds were tested using a commercial ELISA every four months, for a total of three tests. Cases were selected among herds positive to at least one bulk milk test. In these herds, serological testing was carried out on heads older than 36 months using the same ELISA to confirm MAP infection and estimate prevalence. In 175 herds Bibliografia 1. Anonimo (2013). Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sulle Linee guida per l’adozione dei piani di controllo e certificazione nei confronti della paratubercolosi bovina. Gazzetta Ufficiale n. 271 del 19-11-2013 - Suppl. Ordinario n. 79. 2. AusVet Animal Health Services (2014). 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