La Birra Artiginale Pregiata – 100% Italiana L’Azienda Il Progetto Azienda di 26 ettari, di proprietà della famiglia sin dal Abbiamo un preciso progetto: ricercare la qualità e cereali e i luppoli di nostra produzione, poiché i terreni 1912, situata ad Atri, in Abruzzo, nel cuore della Riserva l'eccellenza in maniera originale ed esclusiva, in tutti gli vengono curati con tecniche tradizionali e prive di Naturale dei Calanchi, a 339 mt. s.l.m., esposta da un lato, aspetti della produzione, senza mai abbandonare le trattamenti, tali da garantirci una materia prima naturale e verso il Mare Adriatico, che dista 7 Km, e dall’altro lato, tradizioni. controllata. verso le vette maestose del Gran Sasso, a 40 Km. Dalla coltivazione delle materie prime, alla raccolta, La maltificazione artiginale, fatta nell’unico micro maltificio La tenuta, posizionata su un crinale, quasi come fosse passando per la cura dei processi di produzione, finendo italiano, la particolare esposizione climatica delle colture, la un’illusione ottica, sembra sfidare le leggi di gravità al all'imbottigliamento e al design delle bottiglie, per l’azienda, breve distanza dal mare e dalla montagna e le peculiarità cospetto dei calanchi, il monumentale Gran Canyon produrre birra, significa raccontare se stessi e il territorio. del terreno calanchifero, imprimono alle materie prime un italiano, definiti anche bolge dantesche. Nelle nostre birre mettiamo tutta la passione e valorizziamo carattere unico e inimitabile, per questo la nostra birra è La territorialità, le peculiarità climatiche e morfologiche al meglio ciò che la terra generosa ci regala. “Pregiata”. delle aree di produzione, l’esperienza e la professionalità Produciamo non solo per il mercato, ma soprattutto per il dei nostri uomini e delle nostre donne e l’individuazione gusto di creare prodotti che noi stessi vorremmo avere il di strategie commerciali dinamiche, sono i valori più piacere di bere. Una scelta di vita, quindi, oltre che importanti su cui si fonda la filosofia dell’azienda. professionale, per questo abbiamo deciso di lavorare solo i Andrea De Litio Pittore di rilievo del Rinascimento Italiano e tra i massimi acquistò un orto tassato 8 grani all'interno delle mura, una fecero razzie occupando la città per mezzo secolo. Nei esponenti della pittura centro-meridionale dell'epoca. vigna con uliveto di 6 tareni e 10 grani in territorio di Silvi e documenti che narrano dei festeggiamenti avvenuti nel Nel 1445 Andrea De Litio giunse ad Atri, all'epoca un un terreno arabile di 11 tareni, coltivato a cereali, sito nella 1223 per la ricostruzione della chiesa di Santa Maria, importante centro culturale del Rinascimento, grazie zona dell’attuale Riserva naturale dei Calanchi. distrutta dalle scorrerie normanne, si legge nuovamente della città, oltre la ricca presenza di ordini religiosi, laici e di numerose famiglie nobili e mercantili. Ad Atri Andrea De Litio dimorò e aprì bottega dedicandosi anche alla vita della bevanda a base di orzo. Differentemente dai La Storia della Birra ad Atri precedenti documenti, in quest’ultimo viene indicato l’utilizzo di una nuova pianta portata in Atri dai Normanni, si presume il luppolo, sostituita alle altre erbe, perché agricola per un lungo periodo che va dal 1445 al 1481. Sono numerosi i documenti e le testimonianze che ci garantiva una maggiore conservazione del prodotto. Intorno al 1460 fu incaricato, dal capitolo della Cattedrale consentono di individuare in Atri, come un dei primissimi Nacque così la birra in Atri, una tradizione che anche e dal Vescovo Antonio Probi, di decorare il presbiterio centri in Italia per la produzione di Birra. successivamente, dopo l’abbandono della città da parte del Duomo di Atri, detto "Coro dei Canonici": affreschi Infatti, intorno all’VIII secolo, con la donazione del Conte degli abati, proseguì sotto il dominio dei Duchi Acquaviva. suddivisi in 21 scene, considerati il suo capolavoro e una Trasmondo III, si stabilirono ad Atri gli abati di Farfa, presso In quegli anni, siamo intorno al 1410, l’Abruzzo era tra i delle massime espressioni artistiche di quell’epoca. il Monastero Benedettino di S. Giovanni a Cascianello, sito maggiori produttori ed esportatori di grano e di orzo, Sempre Atri poi, tra il 1476 e il 1479, su commissione del su una collina a nord di Atri. assieme alla Puglia. Documenti del 1454, che ricordano il Duca Giulio Antonio I Acquaviva d'Aragona, realizzò vari Gli abati, in alcuni documenti del 1181, narrano della primo incendio del porto del Cerrano, nuovamente ci affreschi nel Palazzo ducale, oggi sede del Municipio. produzione di grano e di orzo e dell’uso di quest’ultimo per riferiscono dell’utilizzo dell’orzo, non solo come cibo per i Dal Catasto del 1447 sappiamo che De Litio era proprietario realizzare una bevanda, completata nel gusto dal rosmarino cavalli, ma anche per creare, con l’aggiunta del luppolo, di un orto in contrada Porta Sant'Angelo e di una tenuta o dall’alloro (gruit o gruyt). una bevanda, la birra. Atri e l’Abruzzo vantano, pertanto, con vigna, presso Mutignano. Negli anni a seguire, grazie Nelle stessi anni, Atri fu occupata dai Normanni e da una antichissima tradizione nella produzione di birra lunga alle cospicue entrate derivanti dalle opere realizzate, Roberto Conte di Loritello e da Ugo Malmozzetto, che quasi 1000 anni. Riproduzione riservata all'attività di mecenati dei Duchi Acquaviva e del Vescovo Birra Bionda Descrizione Birra bionda, beverina e adatta a ogni stagione Fermentazione Alta Filtraggio Assente Pastorizzazione Assente Stile Ale, con luppolatura continentale Materie prime Acqua di sorgente, malto d’orzo, luppolo e lievito Colore Giallo torbato Profumo Buchet fresco con alcuni cenni floreali (petali di rosa) Sapore Partenza dolce, quasi mielata con finale amarognolo Corpo Densità media, ma in equilibrio con la gradazione Saturazione CO2 Bassa concentrazione Temperatura di servizio 6°/8° C Grado Alcolico 4% Bicchiere consigliato Ballon Abbinamenti Carni bianche, formaggi freschi, pesce azzurro Disponibilità formato Bottiglie da 0,75 cl – Bottiglie da 0,33 cl – Fusto da 30 lt Frizzantezza Spezie Amaro Schiuma Birra Ambrata Descrizione Birra ambrata, beverina e particolarmente aromatica Fermentazione Alta Filtraggio Assente Pastorizzazione Assente Stile Ricorda vagamente una Apa Materie prime Acqua di sorgente, malto d’orzo, luppolo, lievito e qualche bacca di ginepro Ambrato in luce Colore Profumo Sapore Complessa, con presenza floreale (pesca e fiori d’arancio) e Cascade in dry hopping Secca con profilo aromatico intenso Corpo Densità media, ma in equilibrio con la gradazione Saturazione CO2 Bassa concentrazione Temperatura di servizio 8°/10° C Grado Alcolico 4% Bicchiere consigliato Calice a Tulipano Abbinamenti Carni alla griglia, formaggi e crostacei Disponibilità formato Bottiglie da 0,75 cl – Bottiglie da 0,33 cl – Fusto da 30 lt Frizzantezza Spezie Amaro Schiuma Birra Rossa Descrizione Birra rossa doppio malto Fermentazione Alta Filtraggio Assente Pastorizzazione Assente Stile Ipa Materie prime Acqua di sorgente, malto d’orzo, luppolo e lievito Colore Rosso scuro Profumo Sapore Lievi sentori di caramello esaltati dalla tostatura dell’orzo Amara con forte accento aromatico sul finale Corpo Densa e pastosa Saturazione CO2 Bassissima concentrazione Temperatura di servizio 6°/8° C Grado Alcolico 6% Bicchiere consigliato Coppa Abbinamenti Carni rosse, formaggi stagionati, pesce alla griglia Disponibilità formato Bottiglie da 0,75 cl – Bottiglie da 0,33 cl – Fusto da 30 lt Frizzantezza Spezie Amaro Schiuma La Storia della Ricetta La Birra, nata da una ricetta originale del 1936, nel corso passione moderna, fanno di questo prodotto, la bevanda Ridurre mano a mano l’inclinazione del bicchiere fino a dei decenni è stata un prodotto riservato ad amici e di pregio della città ducale di Atri. riportarlo in posizione verticale. conoscenti. Solo nel 1998, quando la tradizione familiare Continuare a riempire mantenendo una distanza di 10-15 è stata rinnovata, la passione antica si è incontrata con il cm dalla bottiglia, formando un cappello di schiuma. dinamismo moderno e, cotta dopo cotta, stagione dopo stagione, la ricetta è stata perfezionata. In quegli anni, la birra è stata prodotta per un uso esclusivamente Come versare la Birra Smettere di versare arrivati ai 3/4 del bicchiere. Aspettare qualche secondo per dare tempo alla schiuma di compattarsi, assicurandosi che lo spessore sia di circa 2 personale. Solo nel 2005, offerta in degustazione agli Munirsi di un calice di vetro, sciacquarlo rapidamente dita. ospiti della struttura ricettiva e trovando il consenso del con dell'acqua fredda e sgocciolarlo accuratamente. Ora agitare dolcemente con movimenti circolari la birra pubblico, la birra ha iniziato ad essere commercializzata. Iniziare lentamente, con rimasta per staccare e mischiare i lieviti attaccati sul Nel 2013, grazie anche alla sempre più crescente cultura un'angolazione del bicchiere di 30° e lontano circa venti fondo, questi si scioglieranno in una schiuma opalescente italiana della birra artigianale, l’azienda ha unito la storica centimetri dal collo della bottiglia. che andrà ad essere versata sopra la schiuma già presente ricetta alle materie prime coltivate sui propri terreni, Quando il bicchiere sarà già per metà riempito, ridurre nel bicchiere dividendolo fra i vari calici. nella Riserva Naturale dei Calanchi di Atri. È nata così la l'inclinazione. Attenzione a non versare tutto il contenuto Per finire…….gustare! birra “De Litio”, una storia antica e una ricetta della bottiglia nel bicchiere, sul fondo della bottiglia c'è tramandata di generazione in generazione che, unita alla qualcosa di cui ci dobbiamo occupare in maniera diversa. la spillatura della birra Az. Agr. Isola dei Calanchi C.da Cagno, 6 – 64032 Atri (TE) Tel. +39 328 05 35 635 Fax +39 085 94 92 897 E-mail: [email protected] www.tenuteducali.it seguici anche su
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