PeriodiCo deLLA PArroCChiA SANtA MAriA deLLA SteLLA – drueNto – ANNo XXii, N. 31 – FeStA PAtroNALe 2014 “Non lasciamoci rubare la comunità” Le parole di Papa Francesco interpellano la nostra festa patronale Carissimi, ci stiamo preparando a vivere la festa patronale: la festa della nostra comunità civile e religiosa. La festa patronale riguarda tutto il paese di Druento, tutti gli abitanti e per noi credenti è anche la festa della comunità parrocchiale, con vari momenti di preghiera e di celebrazioni. L’una e l’altra hanno come riferimento la Madonna del Rosario, che onoreremo con la processione. Il Papa nella sua lettera ci ricorda che non si può essere cristiani senza avere dei legami forti con la comunità. Gesù all’inizio della sua predicazione, ha scelto i dodici “perché stessero con Lui”. Dobbiamo distinguere tra individuale e personale. Non possiamo stare con Gesù ognuno per conto proprio, senza gli altri o (peggio) in contrasto con gli altri. Questo è un cristianesimo poco o per nulla cristiano perché ignora le scelte di Gesù. Stare con Gesù è una scelta che richiede un rapporto personale con Lui ed un cammino comunitario. Il Vangelo descrive gli apostoli come gruppo che cammina con il Signore. La comunità non è un optional di cui posso fare a meno. Per san Paolo “noi siamo il corpo di Cristo e sue membra, ciascuna per sua parte” (1Cor.12, 12s). Questo passo della Scrittura ha delle conseguenze molto importanti: affettive (dobbiamo imparare a soffrire con, a gioire con); pratiche (si tratta di servire gli altri); relazionali (amare davvero l’altro significa rispettare la sua diversità, senza costringerlo ad essere come me). La comunità va amata com’è: impossibile che sia senza difetti e senza ritardi. La comunità è composta da persone, ognuna con la sua storia e le sue fatiche, le sue qualità ed i suoi difetti. Camminare insieme è la condizione necessaria per costruire insieme, e questo non è facile, c’è sempre una grande fatica che va superata con l’umiltà, senza la quale nascono pasticci, contese, piccinerie, rivalità che fanno torto al Signore e danno al Vangelo. Se voglio fare da solo dimostro di non aver capito Gesù e forse pecco di orgoglio perché mi metto al di sopra degli altri. La comunità ha bisogno della presenza e dell’impegno di tutti e di ciascuno. Se è vero che nessuno è indispensabile, è altrettanto vero che tutti siamo necessari. Ci sono due pericoli opposti sempre in agguato: essere evasivi oppure invadenti. Sono evasivo quando fuggo: fate voi, io non posso, non voglio, non devo, la mentalità della delega e del disinteresse. Dimostra che la comunità per me non è importante, non è casa mia, non fa parte della mia famiglia. Essere invadente rivela la men- talità del poter, della superbia, del “io valgo più di te”. Nella comunità c’è spazio per tutti: l’efficienza non deve essere il primo criterio. Al primo posto ci deve essere la carità, la benevolenza, il lavorare in squadra, come ha fatto Gesù. Essere in comunione con gli altri (di pensiero, nelle parole, nelle scelte) è più importante della più importante delle cose da fare. Un giorno un sacerdote andò a trovare un parrocchiano che da tempo non frequentava più la comunità. Erano amici. Dopo la cena, si sedettero davanti al caminetto acceso. E stettero in silenzio. Il parroco prese un pezzo di legno acceso e lo staccò dal fuoco. Dopo pochi minuti quel pezzo di legno diventò nero e piano piano si spense. Il parrocchiano ritornò a frequentare la comunità perché comprese che staccandosi da essa non sarebbe stato utile a nessuno, neanche a se stesso. Il Signore e la Vergine del Rosario ci aiutino a vivere con la comunità la nostra fede, ad amare la comunità e le persone che ne fanno parte, a costruire insieme progetti per renderla migliore, a tener conto delle proposte che vengono fatte, ad essere fedeli al cammino proposto. don Dante, parroco Vacanze Insieme 2014 «L’Amore più grande»: nuova Lettera pastorale dell’Arcivescovo «L’amore più grande» è ciò che tiene insieme la diocesi di Torino in questo anno pastorale appena cominciato. Il motto dell’ostensione della Sindone 2015 è anche il titolo della Lettera pastorale di mons. Nosiglia. La Lettera è articolata in tre sezioni, dedicate rispettivamente all'iniziazione cristiana, alla pastorale dei giovani, all’«Agorà del sociale», perché questi sono i grandi temi del cammino diocesano 2014-2015. L’amore più grande, infatti, è quello di Dio per noi: ed è quell'amore che scopriamo quando ci mettiamo a servizio dei fratelli. «Desidero - scrive l’Arcivescovo - che il contenuto del motto “l’Amore più grande”, illumini e sorregga tutto l’impegno pastorale, che renderà così unita la Diocesi sul piano dell’evangelizzazione, della preghiera e della testimonianza». La lettera si potrà poi ritirare in parrocchia. IL VESCOVO TRA NOI: LA VISITA PASTORALE Sarà nella nostra Unità Pastorale dal 6 novembre al 21 dicembre Nel mese di novembre il Vescovo Cesare farà la Visita Pastorale nella nostra Unità Pastorale 39 e quindi nella nostra parrocchia. La Visita Pastorale, come dice del resto il nome stesso, è una “visita” nel senso corrente del termine: il nostro Arcivescovo verrà in visita dove si svolge la vita di fede della gente e dove la Comunità si ritrova per ascoltare la Parola che salva e spezzare l’unico Pane, per testimoniare la speranza della vita eterna e scambiarsi reciprocamente il dono della carità fraterna. L’aggettivo “pastorale ” indica che la visita è compiuta dal Vescovo, il quale nella Chiesa diocesana è segno di Cristo buon Pastore; e indica pure che gli obiettivi e gli intendimenti della visita sono pastorali, sono cioè ordinati a favorire e promuovere la vita cristiana dei singoli e delle Comunità. L’Arcivescovo, pertanto, sosterà in ogni Parrocchia condividendo con i sacerdoti e i fedeli alcuni momenti della vita parrocchiale. L’attenzione alla dimensione ordinaria non impedisce, comunque, che la Visita Pastorale sia motivo di gioia. Anzitutto per il fatto dell’incontro tra il Vescovo e il “suo” popolo. La Visita Pastorale è, infatti, per la Chiesa diocesana espressione e richiamo dell'unità, di cui il Vescovo è “visibile principio e fondamento nelle Chiese particolari” (Concilio E. Vaticano II, Costituzione Lumen Gentium, n. 23). Prepariamo questa Visita con la preghiera. dell’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia Programma della Visita a druento Oltre agli incontri che il Vescovo farà a livello di Unità Pastorale Incontrerà i bambini delle materne e i ragazzi nelle Scuole domenica 16 novembre ore 10 – 11 a disposizione per le Confessioni; ore 11.15 S. Messa a san Michele giovedì 11 dicembre ore 15 – 17 Visita ad alcuni malati ore 17 Incontro di tutti i ragazzi del Catechismo ore 18 – 19 a disposizione per colloqui personali ore 21 Incontra il Direttivo dell’”Isola che c’è” Altri momenti verranno ancora definiti INCONTRI DEL CPP Si sono svolti i primi due incontri del nuovo CPP eletto a febbraio. Il primo, il 3 aprile, è stato soprattutto un incontro organizzativo. Si è aperto con un momento di conoscenza tra i consiglieri e con un caldo saluto del parroco che ha richiamato allo spirito di comunione e corresponsabilità che deve regnare all’interno del Consiglio. È stata presentata la modalità operativa e la struttura del Consiglio: il Consiglio nella sua totalità, consultivo e propositivo che si riunisce ogni due mesi; le Commissioni dei diversi ambiti pastorali (liturgia, catechesi, carità, famiglie, oratorio, giovani educatori, scout) con il compito di coordinare e calendarizzare le proposte specifiche del CPP anche con quelle della Unità Pastorale e della diocesi; la Segreteria composta dai referenti delle commissioni, il segretario e i membri di diritto, con il compito di coordinare le varie proposte del CPP e di stabilire le priorità (O.d.G.) da trattare nelle sedute del Consiglio. Nel secondo incontro del 3 giugno si è voluto focalizzare l’attenzione sulla preparazione delle persone che sono impegnate nell’ambito pastorale parrocchiale (formazione) e sulla necessità di operare anche in collaborazione con le altre realtà parrocchiali della nostra zona. C’è la consapevolezza che la evidente progressiva diminuzione di preti porterà sempre più all’aggregazione di parrocchie, e che l’impegno dei laici dovrà essere sempre maggiore. Bisogna quindi abbandonare ogni forma di “campanilismo” parrocchiale ed acquisire una visione di chiesa sempre più comunitaria che allarga gli orizzonti verso l’Unità Pastorale e verso la Diocesi. Non si può camminare in ordine sparso e soprattutto non si può improvvisare: serve una formazione specifica in sintonia con la diocesi. Ad illustrare questa attività era presente un diacono permanente, coordinatore di un progetto diocesano (SFOP) per la formazione di operatori pastorali e coordinatori parrocchiali dei vari ambiti pastorali. Su questi concetti dunque dovrà essere il grande lavoro delle diverse commissioni, perché catechisti, giovani, famiglie… della nostra parrocchia sono chiamate a partecipare e ad integrarsi sempre di più con le strutture delle altre comunità locali per un’attività sinergica che porterà senza dubbio reciproci vantaggi. È un argomento importante che richiede discernimento e buona volontà: non è un impegno del solo Consiglio Pastorale, ma tutta la comunità parrocchiale e in particolar modo le persone più impegnate ne deve prendere coscienza. Il segretario del CPP SITUAZIONE ECONOMICA – LAVORI 2 Nel mese di agosto, con alcune volontarie, si sono puliti e sistemati i quadri della ViA CruCiS di San Michele e riposizionati in chiesa come all’origine. In questi giorni si sta facendo il restauro conservativo del PortoNe della chiesa di san Michele per evitare ulteriore deterioramento. Verranno sostituite le Sedie nella chiesa di san Michele, più confacenti e accatastabili, utilizzando quelle vecchie per la chiesa del Cimitero. Nei prossimi mesi si interverrà nell’ampliamento della SACreStiA della Ss. Trinità recuperando l’ex centrale termica, ricavando così anche un servizio igienico. deBito: Ci resta ancora da pagare € 9.700 all’Impresa edile per i lavori di san Michele e della Ss. Trinità. Il Comune, per la Legge 15/89 come contributo LETTERA DI INDIZIONE DELLA VISITA PASTORALE annuale, ha stanziato € 10.000 per i lavori delle sacrestia della Ss. Trinità. Grazie! Giacciono ancora in cantina circa 100 bottiglie di BAroLo, si pensa di venderle all’offerta minima di € 35 che è il costo di una sedia per la chiesa di san Michele e poter avvicinarsi all’estinzione dell’attuale debito. Al fine di esaurire le bottiglie di vino, Grazie a chi vorrà acquistarle facendo riferimento per adesso in ufficio parrocchiale. Un infinito GrAZie alle numerose famiglie e persone che anche in questi mesi, pur in tempo di crisi, hanno donato “piccole o grandi gocce”, manifestando così un forte legame e affetto alla parrocchia e alle strutture da mantenere e conservare. Il Signore vi ricompensi! Cari amici, dopo circa un anno dalla mia venuta tra voi sento il desiderio di avviare la visita pastorale alla Diocesi. È una decisione che ho preso perché la visita è il dono ed il compito primario di un Vescovo che vuole stare con la sua gente, ascoltare il suo popolo, camminare insieme sulle vie che il Signore indica. Negli incontri con voi, sacerdoti e fedeli, giovani e comunità, ho ammirato la vostra fede e la generosità con cui vi spendete per la testimonianza del Regno di Dio. La società in cui viviamo sembra meno attenta ai valori dello Spirito e distratta da tanti messaggi contradditori che inducono atteggiamenti e comportamenti lontani dalla tradizione cristiana; dense nubi sembrano addensarsi sul mondo e sull’umanità suscitando timori e paure che ci fanno guardare al futuro con comprensibile preoccupazione. In noi credenti risuona però costantemente la fede di Pietro che, come ho voluto ricordare nella Lettera pastorale, accoglie l’invito di Gesù a gettare le reti in mare aperto, anche se ha pescato tutta la notte e non ha preso niente. Sì, il Signore risorto cammina con la sua Chiesa e con l’umanità, e non cessa di invitarci ad avere speranza nella evangelizzazione. Egli ama questo mondo, per il quale ha dato se stesso, e vuole che ogni uomo si salvi. È Lui la fonte prima della fede che mai deve venire meno, neppure di fronte ai fatti più negativi o tragici. Egli sa trarre il bene anche dal male ed inquietare i cuori più chiusi, affinché si aprano alla verità, al perdono e alla pace. È con questa convinzione che vengo a trovarvi nei luoghi della vostra vita quotidiana per confermare la vostra fede, che è già grande, per dirvi la gioia di essere con voi cristiano e per voi Vescovo, per invitarvi a operare sempre con fiducia, confidando non nelle nostre deboli forze, ma nel Signore e nella sua costante azione di grazia. Pregheremo insieme, staremo insieme, rifletteremo insieme, ascolteremo insieme la Parola di Dio, ed insieme decideremo i passi da compiere per dare alle nostre comunità e a tutta la nostra Chiesa diocesana una salutare scossa missionaria. Vorrei che la mia visita fosse come quella di Giovanni Battista che a tutti proclamava: «in mezzo a voi c’è uno che non conoscete; è Lui l’agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo; accoglietelo e seguitelo». Non è il Vescovo al centro della visita, ma Cristo. A Lui dobbiamo guardare per aprirgli il cuore, la vita, la porta delle nostre case, delle nostre parrocchie, degli ambienti di lavoro, di studio, di sofferenza. La visita ci deve far crescere in fraternità, per fare della Chiesa una famiglia dove ci si accoglie e ci si ama teneramente e profondamente; dove nessuno ritiene di essere superiore agli altri e punta il dito contro il fratello; dove i piccoli e i poveri sono i prediletti, non solo a parole, ma nei fatti. Desidero con gioia incontrarvi, e se anche alcune comunità dovranno attendere qualche anno (la Diocesi è grande ed i tempi della visita si allungano), la certezza che il Vescovo verrà alimenti il desiderio di accoglierlo con un intenso cammino di fede, di preghiera e ricco di positive esperienze di amicizia. Vi chiedo di pregare per il buon esito di questa visita e vi porto tutti davanti alla dolce immagine della Madonna Consolata, alla quale affido questa tappa della vita diocesana, perché sia per tutti feconda di frutti. Vi benedico. Mons. Cesare Nosiglia Un Sinodo per la Famiglia Sul finire del secolo scorso, un noto intellettuale cristiano, Pietro Prini, aveva dato alle stampe uno dei suoi testi più significativi. Il titolo, Lo scisma sommerso, era provocante. Non meno pungente era la tesi sostenuta nel libro: mentre all’inizio del Cristianesimo si sarebbero verificati scismi ecclesiali vissuti – per così dire – “alla luce del sole”, sul finire del II millennio sarebbe stato in atto uno scisma analogo, la cui caratteristica era di essere, però, sommerso. Esso si sarebbe consumato attorno a temi riguardanti la morale familiare e sessuale, rispetto ai quali molti cristiani avevano ormai preso le distanze dalle posizioni della cosiddetta “chiesa ufficiale”, senza che ciò trovasse eco ed espressione in una qualche forma pubblica. Se c’è un aspetto che colpisce assai positivamente ad una prima lettura dell’Instrumentum laboris in vista della III Assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi è il fatto che la distanza tra chiesa gerarchica e il resto del popolo di Dio sembra affrontata con chiarezza cercandone un concreto superamento. Il documento è, infatti, apprezzabile per la sincerità con cui mette in evidenza le sfide cui deve rispondere un annuncio del vangelo della famiglia, che voglia essere incarnato. Non si tratta soltanto delle problematiche che il mondo mass-mediatico e la “vulgata” ecclesiale sono più inclini a rimarcare; come la questione dei divorziati risposati o le diverse situazioni cosiddette irregolari. Certo, si parla anche di questo, con libertà e schiettezza, in un modo che non può che fare del bene a molti cristiani e pastori principalmente implicati in tali situazioni. Ma lo spettro delle sfide che domandano un discernimento pastorale e, all’occasione, delle decisioni concrete da assume- re è ben più vasto: esso spazia dalla crisi di fede in cui i cristiani si trovano a vivere il loro matrimonio alle difficoltà provocate dall’individualismo imperante; dalla invadenza dei social network, che tolgono immediatezza ai rapporti familiari, a un’economia che toglie spazi di festività condivisa o ingenera una precarietà disperante; dalla controtestimonianza data da “uomini di chiesa” alle lungaggini e alla burocrazia di certi tribunali ecclesiastici; dalla poligamia imperante in certi luoghi del pianeta alle politiche “liberalizzanti” di molti Paesi secolarizzati. Una tale capacità di “dare un nome” ai problemi – primo passo, per continuare a nutrire autentica speranza – è il frutto di una consultazione ampia e reale, che mostra insieme la cattolicità della chiesa in atto e il fatto che le Conferenze Episcopali hanno svolto il prezioso servizio di essere voce delle diverse Chiese sparse nel mondo. Una consultazione che offre anche qualche suggestione su cui riflettere: come la proposta di parlare di un “ordine della creazione” invece che di una “legge naturale”, difficilmente comprensibile ai più; o come la chiara opzione di non omologare le sfide inerenti le situazioni familiari e quelle concernenti le unioni tra persone dello stesso sesso. La sincerità delle problematiche “poste sul tappeto” va di pari passo alla loro complessità. In situazioni del genere si evidenzia, come non mai, quanto uno strumento come quello del Sinodo è il più adatto a offrire quel discernimento comunitario di cui tali questioni abbisognano per non essere trattate con superficialità. don Roberto OGGI È DOMENICA E VADO A MESSA BISOGNA DECIDERE Certo! la prima cosa è “decidere” di andare a Messa. Non si va spinti; è un atto di fede e volontà motivata da alcune fondamentali certezze: Vado a Messa per incontrare Cristo vivo: nella sua parola, nei segni eucaristici del pane e del vino. Vado a Messa per celebrare assieme agli altri la bontà di Dio che mi ha creato, redento e che mi santifica abilitandomi a vivere bene in terra, per essere degno di rimanere in eterno con Lui quando sarà ora. È un coro di “grazie” diretto da Cristo stesso. Infatti la parola “Eucarestia” vuol dire “ringraziamento”. Vado a Messa la Domenica perchè è il giorno straordinario in cui ricordo la risurrezione di Cristo, fondamento della mia fede. Cristo infatti è risorto “all’alba del primo giorno dopo il Sabato”, come attestano i Vangeli. BISOGNA PREPARASI È dunque, una cosa grande e divina andare alla Messa, ben più che una festa tra amici. Mi devo preparare. Anzitutto do uno sguardo attento alle letture che ascolterò in chiesa, soprattutto il brano del Vangelo. Un cristiano che vuol partecipare bene alla S. Messa tiene a portata di mano e impara a usare il “messalino”: lo si trova in ogni libreria cattolica, è una spesa fatta per sempre. Poiché incontro il Signore presente nell’Eucarestia e i fratelli nella fede, mi vestirò a festa, con semplicità e decoro, non per fare “bella figura” ma per manifestare rispetto. Devo anche prevedere i tempi: non arriverò affannato, non addormentato. Arriverò a tempo, un po’ prima che incominci la S. Messa per essere pronto a viverla da capo a fondo, come un dono irripetibile. Non mi nasconderò in fondo alla chiesa... Farò il possibile per andarci assieme alla famiglia o con qualche amico con cui condivido l’ideale cristiano. Insieme pregheremo meglio. Soprattutto vi andrò in “grazia di Dio”. Per questo prevedo la possibilità di confessarmi per poter fare la comunione (nel qual caso osserverò il digiuno di almeno un’ora, per rispetto al Signore). Mi confesso il giorno prima o la Domenica stessa, ma eviterò di farlo durante la Messa: rischierei di perdere momenti importanti della celebrazione. Se mi devo confessare arriverò in chiesa alquanto prima. OTTOBRE: MESE MISSIONARIO Dal messaggio del Santo Padre: “Cari fratelli e sorelle, oggi c’è ancora moltissima gente che non conosce Gesù Cristo. Rimane perciò di grande urgenza la missione ad gentes, a cui tutti i membri della Chiesa sono chiamati a partecipare, in quanto la Chiesa è per sua natura missionaria: la Chiesa è nata “in uscita”. La Giornata Missionaria Mondiale è un momento privilegiato in cui i fedeli dei vari continenti si impegnano con preghiere e gesti concreti di solidarietà a sostegno delle giovani Chiese nei territori di missione. Si tratta di una celebrazione di grazia e di gioia. Di grazia, perché lo Spirito Santo, mandato dal Padre, offre saggezza e fortezza a quanti sono docili alla sua azione. Di gioia, perché Gesù Cristo, Figlio del Padre, inviato per evangelizzare il mondo, sostiene e accompagna la nostra opera missionaria (…) In questa Giornata Missionaria Mondiale il mio pensiero va a tutte le Chiese locali. Non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione! Vi invito ad immergervi nella gioia del Vangelo, ed alimentare un amore in grado di illuminare la vostra vocazione e missione. Vi esorto a fare memoria, come in un pellegrinaggio interiore, del “primo amore” con cui il Signore Gesù Cristo ha riscaldato il cuore di ciascuno, non per un sentimento di nostalgia, ma per perseverare nella gioia. Il discepolo del Signore persevera nella gioia quando sta con Lui, quando fa la sua volontà, quando condivide la fede, la speranza e la carità evangelica (…)“ FRANCISCUS PP. La nostra comunità, nella quaresima, ha raccolto e donato alle missioni: • € 3000 al Servizio Diocesano Terzo Mondo per il progetto di Sr Savina a Clorinda – Formosa (Argentina) • € 1500 dei ragazzi del catechismo a Belgrano (Argentina) per l’acquisto della sedia a rotelle per Alfonsito. Per la TERRA SANTA: • Dalle offerte dell’ulivo, donati - ai Carmelitani di Haifa di Padre Renato: € 500,00 • alla Custodia della Terra Santa (Gerusalemme): € 400,00 SONO ANDATO A MESSA: LA MIA VITA CAMBIA Se parteciperò bene nella mia vita cambierà qualcosa. È importante avere un momento di silenzio (dopo l’omelia o dopo la Comunione) per decidere davanti al Signore quello che dovrà cambiare nella mia vita di ogni giorno; la parola di Dio, la voce dello Spirito mi daranno certamente indicazioni preziose (lavoro, onestà, purezza, carità, generosità, umiltà, ecc.) e la forza necessaria. La vita cristiana è un lungo e affascinante cammino con il Risorto, che rinnova ogni Domenica l’equipaggiamento e fa il pieno di energia per tutta la settimana. Ma bisogna essere determinati: decidere nella libertà, senza farsi condizionare da amici o da altre distrazioni. Il resto lo fa il Signore che cammina con noi. 3 Un’Estate a p Caro diario ti racconto… con queste immagini l’estate “bollente” della nostra parrocchia considerando le persone che sono state coinvolte e la moltitudine di ragazzi che hanno partecipato a Animatori Vacanze Ins ieme 2014 Forno Alpi G ma e seconda media a Quinta elementare, pri Cam lice) Conca del Pra (Val Pel Campo reparto Scout alla Terza, quarta superiore a Sant’Arcangelo di Ro magna 4 di Assisi – Roma Quinta superiore: a pie Il primo pensiero è un enorme Deo Gratias; grazie o Signore perché hai guidato, protetto, aiutato, benedetto, sostenuto ed incoraggiato queste nostre attività. Senza cuori. Il grazie si estende a ciascuno e a tutti i volontari: animatori, cuochi, autisti, giovanissimi, giovani, adulti e nonni… Ciascuno ha fatto qualcosa che ha reso possibile il tutto. Ogni servizio è importante, ogni servo è necessario per il bene comune: il Signore terrà conto di ogni minim comune. Noi lavoriamo su tempi lunghi: nostro compito è seminare, vivere con gioia, attendere con pazienza. Questi giovani sono il bene più prezioso che Dio ci ha d esserci, ma ancora più pronti a farci da parte. Grazie a tutti e a ciascuno…! pieno ritmo... alle attività estive del nostro Oratorio. Al servizio di queste attività ci sono stati tanti giovani animatori e adulti che si sono preparati con impegno. Graie Terza media, prima e sec onda superiore a Cesan a mpo Scout branco a Gr ange della Valle a San Rossore Route nazionale scout WE di apertura del gruppo “S abati in famig lia” a Salbertra nd Viaggio parrocchiale alle cattedrali di Francia di te noi non possiamo fare nulla ed il nostro “fare” non lascia traccia. Con Te possiamo fare tutto, sicuri che renderà fecondi i piccoli semi che hai seminato nei nostri mo gesto vissuto con amore e per amore. È meglio il poco di tanti che il molto di pochi. Questa è una conversione che ognuno di noi deve operare nella vita per il bene donato, a loro dobbiamo dare tempo attenzioni, rispetto, ascolto…siano essi i protagonisti della vita della comunità. Noi adulti dobbiamo stare accanto a loro, pronti ad 5 DIVENTATE CATECHISTI DEI VOSTRI FIGLI Voi genitori, come primi responsabili, siete invitati, ad iSCriVere ogni anno personalmente il vostro figlio/a agli incontri di catechismo, partecipando alla riunione di presentazione dell’anno. Non è sufficiente mandare i figli a catechismo per “tradizione”, per non sentirsi diversi dagli altri, perché “fanno tutti così”, per ricevere un sacramento… in questi casi, terminato il catechismo, il ragazzo e la famiglia considerano terminato tutto. Mi auguro che voi abbiate scelto di seguire Gesù e di camminare con la Chiesa. i primi catechisti sono i genitori: • Come si parla: delicatamente o volgarmente, con voce calma o urlando; • di cosa si parla: anche di Gesù, della Chiesa, dei valori cristiani; • Come si agisce: andiamo a Messa o non andiamo, preghiamo insieme o la saltiamo; • Come si commentano i fatti portati in casa dai media: a proposito di violenza, di calcio, di lavoro, di scuola, di accoglienza, di sessualità… il secondo catechista è la comunità cristiana: • Centrale è la Messa domenicale: la fedeltà alla Messa permette di incontrare la comunità, bambini, ragazzi, giovani adulti, coppie, nonni…Inoltre consente di camminare con la Chiesa universale ( stesse letture della Parola in tutto il mondo). Infine ci mette in condizioni di ricevere il Corpo stesso di Gesù, un dono immenso di cui non è cosa da poco trascurabile. • importante l’oratorio: cerca di proporre momenti di gioco e vangelo, gioia e formazione, amicizia e gruppo. L’Oratorio non è solo uno luogo, ma uno stile di vita. il terzo catechista è “il catechista”: • Chi sono i catechisti: sono cristiani adulti, per lo più mamme, che si prendono cura della formazione cristiana dei ragazzi con l’appuntamento settimanale con i ragazzi e con la loro formazione e preparazione degli incontri. Sono tutti volontari e mantengono i rapporti tra la famiglia e la comunità parrocchiale. impegno per i genitori: • Curate la fedeltà alla Messa domenicale: accompagnate i figli alla Messa domenicale. Curate insieme il comandamento di Dio “ricordati di santificare la festa”. Aiutate i ragazzi a scoprire il dono della misericordia di Dio nel sacramento della Confessione. • Partecipate agli incontri di catechesi mensile proposti per la vostra crescita personale… il catechismo è per tutta la vita ed è importante formarsi sempre alla scuola del Vangelo. • diventate anche voi catechisti: fare catechismo significa dare ai ragazzi le basi per comprendere, celebrare e vivere il Vangelo. Significa anche aiutarli a maturare una risposta di fede convinta. Significa infine, aiutarli a comprendere la bellezza da far parte, da protagonisti, della comunità. Le parole della Spiritualità. Vuoto Terminato il periodo di vacanza tutto ricomincia, e in un attimo si è come risucchiati dal vortice della quotidianità. Gli impegni si annunciano pressanti e il fare reclama sempre più spazio nelle nostre giornate. Il lavoro pare assorbire tutto e ciò che si fa – a conti fatti – pare non essere mai abbastanza. All’inizio di un nuovo anno, si sente il bisogno di ricordarci vicendevolmente ciò che la tradizione biblica prima e quella cristiana poi, ha sempre sottolineato con grande attenzione, ovvero la necessità di vivere nel pieno dell’attività, momenti di vuoto, di inattività, di spazi dediti al non-fare. Questo non vuol dire vivere il banale ozio, ma rendersi conto che ciò che è veramente necessario, ciò di cui abbiamo veramente bisogno non lo fabbrichiamo noi, non è opera del nostro fare, ma ci viene donato da altrove. È necessario un momento di spazio atto a ricevere, per scoprire che siamo semplicemente ‘dati’. Il primo libro della Bibbia ci ricorda che Dio ha ‘creato’ il sabato, ovvero il giorno vuoto dell’attività umana e tutto pieno di Dio. La sapienza ebraica si è resa conto della necessità per l’uomo di un giorno alla settimana dove il lavoro finalmente possa interrompersi, dove l’attività si faccia silenzio, spazio in cui la Parola di vita possa raggiungere la creatura e abbracciarla. Al fine di comprendere che ciò che dà vita veramente è ricevuto e non prodotto: come l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, l’amore che ci rende felici. Sempre la sapienza ebraica ci parla dell’obbligo della circoncisione per ogni figlio maschio. A otto giorni, il bambino ebreo viene circonciso e, attraverso questo taglio della pelle, egli entra nell’Alleanza. A dire che l’esistenza proviene dal Riprendono gli appuntamenti alla casa Mater Unitatis... RITIRI DOMENICALI aperti a tutti Inizio della giornata alle ore 9.30 Guida: don Paolo Scquizzato domenica 19 ottobre 2014 «Io prego per loro» (Gv 17, 9) “Essere una cosa sola con Dio” domenica 16 novembre 2014 «Chi cercate?» (Gv 18, 4) “L’abbandono come condizione per essere trovati” I SABATI DELLA “MATER UNITATIS” “LA LuCe e LA teNeBrA” Il Vangelo secondo Caravaggio. Un sabato al mese per soffermarsi sui temi importanti della vita letti attraverso le opere straordinarie di un grande pittore e teologo: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. «Si ha un bel riunire trenta raggi in un mozzo l’utilità della vettura dipende da ciò che non c’è. Si ha un bel lavorare l’argilla per farne vasellame l’utilità del vasellame dipende da ciò che non c’è. Si ha un bell’aprire porte e finestre per fare una casa l’utilità della casa dipende da ciò che non c’è. Così, traendo partito da ciò che è, si utilizza quello che non c’è» dal Tao te Ching, di Lao tzu Dalle ore 16.00 alle 18.00 Guida: don Paolo Scquizzato sabato 25 ottobre 2014: “Due mani, un’unica chiamata”. Vocazione di San Matteo. “Divina armonia”. Riposo durante la fuga in Egitto. sabato 15 novembre 2014: “Natività a Damasco”. Conversione di Saulo. “Toccare la verità”. Incredulità di san Tommaso. LECTIO SUL VANGELO DI MARCO Guida: don Paolo Scquizzato. Riprende il ciclo di incontri quindicinali, mercoledi 8 ottobre 2014 ore 21.00 GRUPPI DI LETTURA sull’opera di Pierre Teilhard de Chardin Guida: dott. Gianluigi Nicola. Riprende il Ciclo di incontri quindicinali, giovedì 9 ottobre ore 21.00 Chi desidera essere informato via mail di tutte le iniziative della Casa può iscriversi alla mailing-list, contattando l’indirizzo [email protected] Sarà celebrata da don Michele Roselli, direttore dell’Ufficio Diocesano Catechistico. 6 vuoto. Asportando si crea una ‘mancanza’, un’imperfezione. Questa mancanza, o vuoto, ricorderà continuamente all’uomo l’incompiutezza, l’imperfezione che gli appartiene. Ecco allora nascere il desiderio di porsi in relazione con l’Altro, partner dell’alleanza, e diventare – tornando ad essere – veramente se stessi. Chi si ritiene già pieno di sé, completo, non ha bisogno di niente e nessuno che lo raggiunga e lo completi. La domenica cristiana ha conservato questo significato; essa non è il giorno dove si cessa di fare qualcosa di mondano per poter fare qualcosa per Dio, ma è il giorno ripieno di Dio che vuole raggiungerci nel vuoto creato interiormente grazie alla rinuncia che abbiamo fatto del frastuono, dell’attivismo, della fretta e delle distrazioni. E una volta che ci siamo lasciati raggiungere allora ringraziamo di aver riscoperto chi siamo, facendo così eucaristia. Come avremmo bisogno di creare ogni giorno della vita almeno un momento ‘domenicale’, di circoncisione del cuore (Ger 4, 4), anche solo di pochi minuti, dove il silenzio dal frastuono di parole abusate e insulse, una pausa dall’attivismo insensato, ci ricordi chi siamo e per cosa viviamo. Casa di Spiritualità “MATER UNITATIS” IL CATECHISMO INIZIERÀ doMeNiCA 19 ottoBre con la S.MESSA ore 11,15 celebrata all’“isola che c’è” con il Mandato dei catechisti/animatori e la BENEDIZIONE DEGLI ZAINI della scuola per tutti i ragazzi delle ELEMENTARI e MEDIE. I ragazzi portino il loro zaino scolastico! Nella settimana seguente inizieranno i vari incontri secondo gli orari stabiliti. di Don Paolo Conclusione anno catechistico a Colle don Bosco Feste di San Rocco e di San Giuliano Si sono svolte anche quest’anno nel mese di agosto due feste religiose ma di carattere popolare molto care ai druentini. Alla sera del sabato 16 Agosto, festa di San Rocco, il parroco ha celebrato la S. Messa nella chiesetta omonima, a cui hanno fatto seguito la processione per le vie del borgo con l’antica statua del Santo e la tradizionale benedizione e distribuzione del “Pane di san Rocco”. A conclusione un piccolo rinfresco offerto dal gruppo di Amici del Borgo e visibilmente apprezzato dai numerosi presenti. Nel pomeriggio di domenica 24 Agosto, festa di San Giuliano, dopo la S. Messa celebrata nell’antica chiesa dedicata al santo patrono di Rubbianetta, si è svolta, nel ricetto antistante, la tradizionale “merenda sinoira”, organizzata dalla Pro Loco e dagli Alpini ed allietata dalla musica della Banda Santa Cecilia. Un altro appuntamento importante per tener vive le nostre tradizioni. Buon Lavoro alla nuova Amministrazione Il 25 maggio scorso i druentini sono stati invitati alle urne per votare il Sindaco e i nuovi rappresentanti del Consiglio Comunale. Riportiamo le parole di don Luigi Sturzo – un testo del 1948 – come augurio alla nuova amministrazione: al Sindaco, alla sua Giunta e al Consiglio. È un decalogo che speriamo possa fare bene all’anima di chi porterà la responsabilità del governo locale. “C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia. È anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati e l’altra (che non sarebbe morale) della vita pubblica. La mia esperienza lunga e penosa mi fa invece concepire la politica come saturata di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune. • È prima regola dell’attività politica essere sincero e onesto. Prometti poco e realizza quel che hai promesso. • Se ami troppo il denaro, non fare attività politica. • Rifiuta ogni proposta che tenda all’inosservanza della legge per un presunto vantaggio politico. • Non ti circondare di adulatori. L’adulazione fa male all’anima, eccita la vanità e altera la visione della realtà. • Non pensare di essere l’uomo indispensabile, perché da quel momento farai molti errori. • È più facile dal No arrivare al Si che dal Si retrocedere al No. Spesso il No è più utile del Si. • La pazienza dell’uomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai. • Dei tuoi collaboratori al governo fai, se possibile, degli amici, mai dei favoriti. • Non disdegnare il parere delle donne che si interessano alla politica. Esse vedono le cose da punti di vista concreti, che possono sfuggire agli uomini. • Fare ogni sera l’esame di coscienza è buona abitudine anche per l’uomo politico”. AVVeNto 2014 PROSSIMAMENTE… LeGGiAMo LA BiBBiA NeLLe NoStre CASe Nei GruPPi di ASCoLto Si tratta di un ascolto comunitario (gruppo) e meditativo, cui corrisponde normalmente una comunicazione o condivisione fraterna di ciò che la Parola di Dio suggerisce a ciascuno. Perché nelle case e non in Parrocchia? I motivi sono due: Il Vangelo è annuncio che vale per le nostre case e per le nostre famiglie e non solo per gli addetti ai lavori. Il secondo motivo è per dare maggiore comodità a chi vive più lontano. La fede si alimenta e si nutre solo con il contatto con la Parola di Dio. Si diventa “credenti” perché si ascolta la Parola la quale indica sempre Gesù. Nessun cristiano inventa la propria fede! Si diventa credenti in virtù di una chiamata, di un appello che giunge a noi, ma che non proviene da noi. “La fede nasce dall’ascolto” (Rom.10,17). La fede è obbedienza a Dio e al Vangelo. Nessuno nel gruppo è maestro, ma tutti discepoli dell’unico Signore I GruPPi di ASCoLto in questo AVVeNto sono tre: • venerdì 28 novembre • venerdì 5 dicembre L’incontro si svolge dalle ore 20,45 alle ore 22,00 • venerdì 12 dicembre A b b iigllii a m e Abbigliamento en to d do donna donn n n a e uomo uomo Via Torino 19/A - Druento (TO) 339.10.46.329 7 >> anagrafe parrocchiale dal 15 marzo al 31 agosto 2014 Con il Battesimo sono entrati nella nostra comunità: 04 Soncin Tommaso – 05 D’Aguì Manuel – 06 Valla Federico – 07 Labruzzo Gaia – 08 Vaccarino Alberto – 09 Bossolini Daniele – 10 Nigella Elettra – 11 Vottero Gianluca – 12 Bonaldo Martina – 13 Morreale Katia – 14 Gherra Lucrezia – 15 Farcas Diana – 16 Serafino Davide – 17 Ranauro Giovanni – 18 Carè Elena Con il Sacramento del matrimonio hanno formato una nuova famiglia Cristiana: 01 Fiorino Rocco e Nocero Cosuela – 02 Bonaldo Simone e Falbo Letizia – 03 Conte Raffaele e Lusso Barbara – 04 Petracca Matteo e Ridolfo Marika – 05 Tannorella Pietro e Sechi Valentina – 06 Danese Davide e Iannotta Maria Noemi – 07 Schillaci Alessandro e Tracanzan Clio Riposano nella pace del Signore: 15 Bertello Francesco (78) – 16 Contangelo Laura in Battistella (34) – 17 Leone Caterina (67) – 18 Guzzon Fosca ved. Carpo (91) – 19 Bellino Francesca ved. Rulent (85) – 20 Ierace Caterina in Emanuele (71) – 21 Poggi Angelo (83) – 22 Martini Margherita ved. Fadini (71) – 23 Regaldo Giacomo (94) – 24 Burdizzo Vincenzo (91) – 25 Gilio Angela ved. Telesca (91) – 26 Zampese Maria ved. Fogliatto (85) – 27 Zerbinati Franca ved. Pizzol (74) – 28 Rossi Vittorio (81) – 29 Marendino Pierina ved. Vottero (84) – 30 Allione Vittoria ved. Grosso (88) – 31 Valenza Margherita ved. Tarucco (88) – 32 Marras Edoardo (80) – 33 Masino Elvira ved. Sacchi (96) – 34 Agazzi Adolfo (81) – 35 Maiocchi Angelo (58) – 36 Russo Vincenzo (51) – 37 Bordone Pietro (87) – 38 Di Lapi Vittorio (42) – 39 Rolle Carolina in Peinetti (84) – 40 Vietti Michele (93) – 41 Derraresi Iles Emidio (78) – 42 Goia Pietro (75) – 43 Ozzello Gianpiero (64) – 44 Metta Nicola (39) – 45 Ledda Maria ved. Mussa (82) – 46 Ferrero Francesco (77) – 47 Bricco Giulio (89) – 48 Mulatero Teresa ved. Fontebasso (90) – 49 Gallo Rosalba ved. Gullo (60) – 50 Della Bruna Ilario (65) – 51 Lepiane Valentino (80) – 52 Dianò Domenico (58) – 53 Micheletti Pier Gottardo (56) La parrocchia vive del libero contributo dei fedeli, si ringrazia tutte le famiglie e le persone che in occasione di Ss. Messe, Battesimi, Matrimoni e Funerali hanno lasciato un’offerta per le spese e il mantenimento della parrocchia. FESTA PATRONALE 2014 “Beata Vergine del Rosario” PrePArAZioNe alla FeStA da lunedì 29 a sabato 4 ottobre Chiesa Ss. trinità ogni sera ore 17,30 S. roSArio e ore 18 S. MeSSA: quest’anno sarà presieduta dai parroci della nostra Unità Pastorale domenica 5 ottobre FESTA della BEATA VERGINE del ROSARIO orario S. Messe: ore 8,30 Ss. Trinità 9,30 a san Domenico 18 a San Michele ore 10,30 S. MeSSA SoLeNNe in san Michele presieduta dal Vicario episcopale del nostro Distretto, don Mimmo Mitolo segue la ProCeSSioNe con la statua della Madonna del Rosario. (chiesa San Michele, via al Castello, C.so Brero, via don Cocchi, via Casale, via Roma per poi raggiungere la Chiesa della Ss. Trinità. Addobbare il percorso) Si concluderà la celebrazione con la SuPPLiCA alla Madonna. Sono invitate le Autorità Civili, i Gruppi, le Associazioni presenti sul territorio per vivere un momento di preghiera e di festa comunitaria nel ricordo della Vergine del Rosario. ore 15,30 Ss. trinità: Benedizione e consacrazione alla Madonna dei bambini 0 – 5 anni e Benedizione della mamme in attesa di un bimbo. Sono invitati i bambini battezzati nell’anno con invito particolare alle Scuole dell’Infanzia e a tutti i bambini e ragazzi. lunedi 6 ottobre ore 8,30 S. Messa in suffragio di tutti i parrocchiani defunti alla chiesa S. Maria della Stella del Cimitero iL SACrAMeNto del BAtteSiMo: - la seconda domenica di ogni mese, secondo il calendario prefissato, alle ore 10 alla Ss. Trinità. - l’ultima domenica del mese, un battesimo durante la Messa delle ore 10,00 (Filatoio) - 11,15 (S. Michele) 18,00 (Ss. Trinità) i genitori che desiderano far battezzare il figlio/a si presentino in ufficio Parrocchiale alla sera dal parroco: mercoledì, giovedì, venerdì ore 19 - 19,30 o sabato ore 11 – 12 e nel primo incontro-colloquio con il Parroco scelgono la data della Celebrazione e il cammino di preparazione con la partecipazione alle due sere del corso. BANCo di BeNeFiCeNZA allestito dai giovani dell’Oratorio a favore delle opere parrocchiali CoroNe del roSArio Si possono acquistare in legno di ulivo provenienti dalla Terra Santa, per sostenere i cristiani nella terra di Gesù. Proposte formative parrocchiali 2014/2015 ottobre 2014 iNForMAZioNi PAStorALi orArio Ss. MeSSe Feriale Ss. trinità: lunedì e giovedì ore 18,30 martedì, mercoledì e venerdì ore 8,30 sabato e vigilie: ore 18,00 Festivo Ss. trinità: ore 8,30 e 18,00 S. domenico: ore 10,00 S. Michele: ore 11,15 La Ss. Trinità rimane aperta dalle ore 7,45 alle 18,30 CoNFeSSioNi Il parroco si rende disponibile per questo ministero: • tutti i mercoledì: alla Ss. trinità dalle ore 9,00 alle 10,30 • nei giorni festivi durante la Messa quando non celebra • nei giorni feriali su richiesta dopo la Messa • in qualunque momento su richiesta uFFiCio PArroCChiALe per Ss.Messe, certificati, pratiche, colloqui... dal lunedì al venerdì: ore 9,15 - 12 e ore 15 - 17 al sabato ore 9,15 - 12 il Parroco è presente in Ufficio: mercoledì - giovedì - venerdì ore 19 - 19,30 sabato ore 11 – 12 (celebrazioni permettendo) Per Battesimi, Matrimoni, Sacramenti, nulla osta… contattare o presentarsi dal Parroco in questi giorni e orari. Nei giorni festivi e altri orari l’ufficio è ChiuSo. Si prega di rispettare l’orario! N.B. Chi desidera avere un colloquio con il parroco può farlo sempre, previo appuntamento, sapendo di fare cosa gradita. DIO È GIUSTO? “ArCoBALeNo” Supplemento a “Il giornale della comunità” Reg. Trib. To n. 279 del’8.3.1978 Dir. resp. Marco Bonatti via al Castello 6 – 10040 DRUENTO tel. 011 984 67 20 e-mail: [email protected] sito Parrocchia: www.parrocchiadruento.it Copia distributia gratuitamente. Sono gradite collaborazioni ed offerte. per tutta la COMUNITÀ (giovani, adulti, genitori, catechisti…) desiderosi di approfondire questo tema nella Bibbia nella chiesa Ss. trinità alle ore 20,45 Gli incontri sono tenuti dal dott. Carlo Miglietta e avranno come tema: mercoledi 15 ottobre L’”INGIUSTIZIA” DI DIO… mercoledi 22 ottobre “Beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!” (Lc 7,23) mercoledi 29 ottobre MA DIO È GIUDICE? Si invita a portare la Bibbia “Ancora una volta ci è chiesto di porre la Bibbia al centro della nostra Fede, in un momento in cui questo aspetto sembra di nuovo invece marginalizzato nell’esperienza cattolica. Approfittiamo quindi di ogni occasione di approfondimento, studio e preghiera della Sacra Scrittura” 8 Redazione: Chiara Cozzolongo, Lorena Donadonibus, Bianca Fucci, don Dante Ginestrone, Antonio Petrucci, Rosario Sardisco, Carlo Solej, Bruno Spampinato, Silvia Varetto Progetto grafico e impaginazione: Daniela Alberti – Stampa: Tipografia commerciale s.r.l. – Venaria Reale – tel. 011 455 38 88
© Copyright 2024 Paperzz