Anno IX - n. 5 Per la pubblicità su Vivere Milano tel. 0239523821 cell.338.2821136 o invia una e-mail a [email protected] VIVERE MILANO Fondato e diretto da Enzo De Bernardis Il primo maggio 2015, tra un anno esatto, prenderà ufficialmente il via lʼesposizione universale milanese. Lʼimportante data è stata celebrata in piazza Gae Aulenti con una grande serataevento che ha visto protagonisti i conduttori Enrico Bertolino e Antonella Clerici in compagnia dello chef Davide Oldani e che si è conclusa con una esibizione del tenore di fama mondiale Andrea Bocelli, che ha intonato il “nessun dorma” tratto dalla Turandot di Puccini e lʼinno dʼItalia, il tutto seguito dalle telecamere della RAI. Durante la festa sono intervenuti il commissario Expo Giuseppe Sala, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, che durante il suo discorso ha sottolineato come sia assolutamente indispensabile portare a termine in tempo sia le opere connesse a Expo, ferrovie, infrastrutture, autostrade, sia i padiglioni allʼinterno del sito espositivo a Rho-Pero. Il ministro ha poi evidenziato le ricadute positive di Expo sul territorio, con circa 5 miliardi di euro di indotto per il settore turistico e un valore aggiunto per il territorio di 10 miliardi di euro. Durante lʼevento cʼè stato spazio anche per unʼiniziativa di solidarietà, con alcune bilance, collocate ai lati della piazza, che misuravano il peso degli spettatori che avessero voluto salirvi, in modo tale da distribuire poi ai più bisognosi un corrispettivo equivalente in derrate alimentari, il tutto reso possibile dalla collaborazione tra Coop, Eataly e Banco Alimentare. Ma questa festa è solo il primo degli eventi che interesseranno Milano in preparazione alla manifestazione del 2015. Già il prossimo mese il calendario è estremamente ricco: le bi- Cont. a p. 8 SABATO 17 MAGGIO 2014 Sticaus via Alserio 9 e i giornali di zona propongono una “CENA IN MUSICA” alla chitarra il maestro Antonio Mastino canta Giancarlo Garbarini Menù speciale: tagliere di salumi misti gran mix di verdure pastellate gnocco fritto bruschette della casa giro-pizza all you can eat - a scelta tra le pizze margherita/diavola/prosciutto e funghi 1⁄4 di birra artigianale o 1⁄4 di vino rosso/bianco o altra bibita a scelta acqua, servizio e coperto compresi speciale prezzo su prenotazione per i giornali “La zona Milano” e “milanosette” € 20,00 anzichè € 30,00 oppure potrete scegliere dal menu alla carta i nostri piatti e le pizze speciali È molto gradita la prenotazione al tel. 0284929294 - 380.7567091 - www.sticaus.it In mancanza della prenotazione si prega di portare questo ritaglio del giornale con la pubblicità Per la pubblicità su Vivere Milano tel. 0239523821 cell.338.2821136 o invia una e-mail a [email protected] Periferie o no? Un anno a Expo: iniziato il conto alla rovescia MAGGIO 2014 Un “Brand” per quale Milano? Periferie o no? Per alcuni sembra essere un dilemma amletico, uno spettro da esorcizzare. Anche recentemente, un amministratore cittadino ha affermato che ...nella Grande Milano non trova posto la distinzione tra centro e periferia e ogni zona ha «opportunità pari alle altre». Non vogliamo strumentalizzare questa affermazione, ma, se questa è una lettura odierna della nostra città, ci sembra che la realtà sia differente. Estremizzando un poʼ, basta confrontare la situazione “commerciale” di via Montenapoleone con quella di piazzale Selinunte, “cuore” del quartiere Aler San Siro, dove nel recente periodo undici vetrine hanno abbassato la saracinesca. Allora, le periferie ci sono o no? In merito, crediamo siano degli utili e convergenti indicatori sia le proteste dei residenti nella cerchia esterna della città che, appunto, lamentano di essere trattati come “periferie”, sia lʼindicazione di Renzo Piano che segnala nelle periferie ...il grande tema dei prossimi 30 anni o lʼinvito di Papa Francesco ad ...andare nelle periferie. Ma, ritorniamo alle «opportunità». Se questo è un obiettivo, lo condividiamo e, proprio per questo, diciamo che è necessario cambiare consolidati metodi e modi di vedere che hanno causato lʼattuale situazione. Da questo punto di vista, ci è dʼaiu- to lʼindagine condotta da Ipsos, per il Comitato Brand Milano (voluto dallʼassessorato Marketing del Comune nel 2012), che rappresenta ...Milano come un operoso alveare, con tante celle che non comunicano tra di loro. Una Milano che non fa sistema, (...) che per farlo deve guardare oltre la cerchia delle mura spagnole. Ma ...se Milano è la Cerchia dei Navigli, va da sé che già le periferie sono luoghi sconosciuti, luoghi marginali e tenuti ai margini. Ecco, allora, il tema non è quello di una contrapposizione tra centro e periferie, bensì quello di avere una “classe dirigente” milanese - intesa in senso più ampio: istituzionale, Cont. a p. 8 Alla scoperta della Milano romana Con una passeggiata di soli 14 minuti, nel cuore della città da Cairoli a San Lorenzo Una passeggiata nel tempo, che ci riporta indietro in quella che è stata la Milano romana, per ammirare resti e testimonianze dellʼImpero che ancora oggi allʼalba del 21esimo secolo si scorgono nel capoluogo come preziosità da ammirare. Solo 14 minuti, è questo il tempo che occorre per attraversare questo percorso sperimentale della lunghezza di circa un chilometro ed è composto da nove tappe che conducono i visitatori da via San Giovanni sul Muro a San Lorenzo e più in là fino a via De Amicis, dovʼè situato il Parco Archeologico dellʼAnfiteatro Romano. Il particolare tragitto storico-culturale, realizzato da Palazzo Marino in collaborazione con il Civico Museo Archeologico e la partecipazione del Consiglio di zona 1 è stato inaugurato lo scorso 3 Cont. a p. 8 Studenti di 9 zone al “Viaggio della memoria” In occasione del sessantanovesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento, una quarantina di studenti di alcune scuole superiori milanesi sono partiti per una visita di quattro giorni ai campi di sterminio nazisti, per ricordare la Shoah e i tragici eventi accaduti durante la seconda guerra mondiale. I ragazzi, accompagnati dagli insegnanti e da rappresentanti di Aned e Anpi provinciale hanno portato anche il gonfalone del Comune che ha promosso questa iniziativa. Dopo la visita al campo di sterminio di Gries, vicino a Bolzano, il viaggio è pro- seguito al castello di Hartheim, a Gusen e, infine a Mauthausen dove si è tenuta la cerimonia celebrativa. In questi luoghi durante la guerra furono deportati oppositori politici, omosessuali, ebrei, zingari, prigionieri di guerra e persone perseguitate per motivi religiosi. I prigionieri furono sterminati soprattutto con il lavo- ro forzato nella vicina cava di granito e la consunzione per denutrizione e stenti oltre che nelle camere a gas. Ecco le scuole che hanno partecipato: Istituto magistrale statale Carlo Tenca (zona 1), Istituto tecnico commerciale statale Schiaparelli-Gramsci (zona 3), Liceo artistico di Brera Istituto Hajech (zona 4), Itsos Steiner (zona 5), Liceo linguistico “G. Marconi” (zona 6), Istituto tecnico industriale statale E. Conti (zona 7), Liceo scientifico statale “ P. Bottoni” (zona 8), lʼIstituto Marelli – Dudovich (zona 9).. Ugo Rossi 6 - MAGGIO 2014 OUT OFF Affabulazione Dal 7 maggio al primo giugno andrà in scena la tragedia in versi liberi Affabulazione, scritta da Pier Paolo Pasolini. Durante gli otto episodi (più un prologo e un epilogo), in cui è divisa lʼopera, vengono indagati, eviscerati e mostrati i turbamenti e la forte attrazione che un Padre prova verso un Figlio. È palese il richiamo e il ribaltamento operato sul mito di Edipo messo in scena nel V secolo a.C. da Sofocle, che non a caso compare nel prologo sotto forma di ombra che introduce sulla scena i personaggi. Lʼossessione del Padre per la giovinezza e la sessualità del figlio è fondata su un continuo inseguimento e respingimento, che si concluderà in modo tragico, con lʼuccisione del Figlio da parte del Padre e il suicidio della Madre. Lungo tutto il testo sono poi disseminati oggetti fortemente simbolici a livello sessuale, come un coltello donato dal Padre al Figlio, oppure che rimandano ad altre realtà parallele, come una sfera di cristallo. Evidente è il Mito greco, forse nelle sue forme più profonde e oscure, a essere alla base di questa opera, alla quale non sono nemmeno estranee influenze della psicanalisi di Sigmund Freud e tematiche religiose, evocate dai sintagmi Padre e Figlio. La vera protagonista però, è lʼidea di giovinezza e della prestanza sessuale a essa collegata, tematica, come noto, estremamente cara a Pasolini. Alla regia Lorenzo Loris apprezzato interprete di altre tragedie pasoliniane. DELLA COOPERATIVA The great disaster Una storia normale, una storia come possono essercene tante: un giovane montanaro friulano, poco dopo aver raggiunto la maggiore età, decide di lasciare le sue montagne e partire per esplorare lʼEuropa e il Mondo. Dopo alcune avventure troverà lavoro sul Titanic come lava-cucchiaini e su questa nave troverà la morte. Una storia abbastanza semplice nella sua tragicità, che però ci induce proprio per questo a fermarci a riflettere sulla nostra esistenza e sul suo “precario galleggiare”. Lʼopera, per la regia di Renato Sarti, andrà in scena dal 6 al 17 maggio. Sesso? Grazie, tanto per gradire Questo spettacolo, scritto da Franca Rame e Dario e Jacopo Fo, si propone di trattare del sesso, e di tutti i suoi tabù, in modo dissacrante e ironico senza mai cadere nello sguaiato e nel volgare. Lʼintento è perfettamente realizzato: con un tocco ilare e disincantato vengono portati sul palco teatrale tutti i tic, i tabu, i vizi, le ossessioni e le passioni che caratterizzano lʼessere umano in materia di sesso. Il riso tuttavia, come suggerisce il motto del poeta Orazio “ridendo dire il vero”, non serve solo a far divertire il pubblico, ma anche a metterlo di fronte a delle verità raramente messe in luce durante i discorsi seriosi. La regista sarà Milvia Marigliano, che porterà in scena lo spettacolo dal 27 al 29 maggio. ADG VIVERE MILANO VIVERE MILANO Teatr o a OSCAR Grand Guignol per corpi rifatti In prima assoluta, va in scena allʼOscar, dallʼ8 al 25 maggio, Le regine. Elisabetta e Maria Stuarda, tratto dalla Maria Stuarda di Fredrich Schiller, una potente tragedia storica e un intricato dramma romantico, ma soprattutto un conflitto di potere tra due donne. E ancora oltre questi temi, una storia umana: nella grandezza dello scontro tra queste straordinarie regine, si svela la loro profonda verità, due modi diversi di essere donne al potere, che costringono il pubblico a guardarsi dentro, a cercare la propria risposta. Il rapporto conflittuale tra la regina dʼInghilterra, Elisabeth, e sua cugina, Mary Stuart, regina di Scozia, non è solo il più importante conflitto al femminile della storia, ma una visione diversa del mondo, che dal XVI secolo ci trasporta ai giorni nostri. Di fronte in scena, le sempre ottime Maria Eugenia dʼAquino e Annig Raimondi. Il 30 maggio Sipario giazz, serata a tutto jazz: nomi affermati e giovani leve dellʼArtchipel Orchesta di F. Faraò in brani anni ʻ70. GDB PARENTI Il Barbiere e lʼambiziosa farfallina Solo dal 15 al 17 maggio al Parenti Il Barbiere di Siviglia, nella versione Quelli di Grock. Il giovane conte Almaviva cerca di strappare a Bartolo la sua pupilla Rosina, grazie al suo aiutante Figaro, tipico servo intrigante. Farsa e poesia nella dialettica tra le astuzie dei giovani e quelle di Bartolo per una storia antica: il vecchio ingannato dalla giovinezza e dallʼamore. Tutto a vista: il teatro succede lì in quel presente, dalla libertà dellʼattore al cambio di ruolo svelato, dallʼerrore scelto allʼinciampo voluto. Dal 6 al 18 maggio, Bellas mariposas. Musica di parole per amore e per rabbia. La protagonista narratrice, Monica Demuru è una farfallina di dodici anni, vive nellʼambiente degradato della periferia di Cagliari e lo giudica con feroce lucidità. Fiduciosa in se stessa, lei mira in alto, verso lʼAmore, lʼAmicizia e un futuro da rockstar. Nellʼultimo racconto scritto dal giovane Sergio Atzeni, uscito postumo nel 1996, scrittura e musica, intesa come sostrato ritmico ed emotivo, sono intrinsecamente legati: dal loro connubio tutto viene ridisegnato, tutto si compone e trova senso. GDB MENOTTI Il tramonto sulla pianura Tratto dallʼomonimo romanzo di Guido Conti, lo spettacolo è ambientato in una casa di riposo della campagna parmense. Al suo interno si articolano le storie vissute e i racconti dei personaggi fantastici e assurdi che vi risiedono: fascisti non pentiti, bizzarre suore, medici strani, attrici affette da malinconia e poeti sgangherati. Il magnifico territorio circostante, la Bassa parmense tra la via Emilia e il Po, assurge quasi al ruolo di protagonista, con il suo carico di miti, leggende e oscuri misteri. Tutta la vicenda è ambientata nel 1989, periodo di grandi rivolgimenti e cambiamenti, sia politici sia ideologici, anno che pone fine al cosiddetto “secolo breve”. Quale miglior punto di osservazione, quindi, di quello della quiete della casa di riposo tra il verde della campagna per osservare il mondo che cambia e contemporaneamente tracciare un grande affresco del Novecento? La particolarità di questo spettacolo sta nel fatto che nessuno degli attori è professionista, ma sono stati tutti scritturati attraverso laboratori e concorsi teatrali e musicali dedicati agli over 65. Allo spettacolo, ha dato un tratto assai significativo la regia di Caterina Spadaro e di Emilio Russo, che hanno saputo mettere in risalto non solo lʼanima e il sapore della casa di riposo, ma anche quello della campagna parmense e dello spirito che muoveva i pensieri, le azioni egli uomini di qul tempo. VERDI ...e scrisse “O” come Orlando La regista Jolanda Cappi porta in scena, grazie a un riadattamento teatrale di Rocco DʼOnghia, il romanzo “Orlando” di Virginia Woolf. Lʼopera segue le avventure di Orlando, giovane paggio inglese alla corte della regina Elisabetta I. Dopo il servizio alla corte della sovrana, sceglierà di andare a fare lʼambasciatore in Oriente e, una volta tornato, si innamorerà della principessa russa Sasha. Caduto improvvisamente in un sonno lungo una settimana, al risveglio si troverà mutato in donna. Il tema della metamorfosi del protagonista viene accompagnato dallʼuso di linguaggi differenti, dalla presenza di maschere e da altri artifici scenici, pensati per suggerire allo spettatore lʼidea del vario e del molteplice, leit motiv dello spettacolo. Lʼopera andrà in scena dal 17 maggio al 1 giugno, ADG Il teatro è vita: andiamo a teatro! VIVERE MILANO Milano ELFO Tre grandi Williams Morante e Wilde La discesa di Orfeo di T. Williams fu un film, Pelle di serpente, e una sfida per chi lo ha portato in scena. In Italia vi si è cimentato lʼElfo, regia di Elio De Capitani, che ne rivela la forza di melò sociale tra realismo e squarci onirici. Il vagabondo Val sʼinnamora di Lady, prigioniera di un marito crudele, ma i fanatici del paese non tollerano il sogno di una vita felice. Attori e chitarrista restituiscono la tragica tenerezza e il furore esistenziale dei personaggi. Dal 28 aprile al 18 maggio. Ancora USA e cinema, dal 21 al 25, con: Non si uccidono così anche i cavalli? di Horace Mc Coy, già famoso film di Pollack, va in scena con Teatro Due e Balletto Civile, con la forza di un testo mai rappresentato in Italia. Sulla pista da ballo, circondati dal pubblico reale, un reality ante litteram: fatica e sofferenza dei partecipanti a una gara, illusi dal denaro facile, rinunciano alla dignità. Addèla Ole! di Agnese Grieco, dal 5 al 25 maggio, evoca tra parole e musica, frammenti di La Storia di Elsa Morante: il bimbo Useppe, frutto della violenza di un soldato tedesco su una donna ebrea, e la sua irregolare “sacra famiglia”. Un piccolo Buddha e il suo mondo di poesia, nella Roma della guerra e oltre, tra la fatica di sopravvivere e lʼattesa del futuro. Dopo la terribile esperienza del carcere, Oscar Wilde scrisse la Ballata del carcere di Reading, lamento poetico sul rituale feroce dellʼesecuzione e meditazione sul male e la redenzione. A trasporlo sulla scena, Umberto Orsini, Giovanna Marini e Elio De Capitani. Orsini, con leggera distanza, è Wilde, che spia gli ultimi giorni di vita del giovane assassino. Giovanna Marini infonde in cinque ballate di musica colta e popolare le suggestioni del poema, che chiede rispetto per ogni essere umano. GDB Dal 6 al 18 maggio. SALA FONTANA Il mio nome è Milly Ritratto di una diva, tra guerre, principi, pop e variètè. In questo spettacolo, Gennaro Cannavacciuolo è un narratore che canta la vita privata e artistica di Milly. Il recital, in due tempi, traccia una biografia con le canzoni più emblematiche della cantante-attrice piemontese, dove ogni canzone è stata scelta per sottolineare un momento significativo della sua vita e della sua carriera. In un quadro scenografico elegante, con luccichii da sera sul nero dominante, Cannavacciuolo straordinario attore e cantante, sempre in bilico tra astrazione ed emozione, con assoluta dominanza della musica, ma anche del teatro rievoca Milly e in commossi attimi sembra quasi portarla per mano e porgerla al pubblico. TEATRO P.ZZA S. GIUSEPPE Fiore di cactus È una deliziosa commedia di situazioni pazze e malintesi, che molti ricorderanno per la straordinaria interpretazione cinematografica di Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn nellʼomonimo film diretto da Gene Saks nel 1969. La commedia, ormai un classico del teatro leggero, è la storia di Giuliano Foch, un dentista scapolo e impenitente play-boy, che, per evitare coinvolgimenti eccessivi nelle storie che vive, si inventa una moglie e tre figli. La sua nuova fiamma, una allegra ragazza di nome Tonia, però, tenta il suicidio per amor suo, perciò il nostro protagonista, preso dal rimorso, si sente obbligato a chiederle di sposarlo e le annuncia il suo divorzio dalla moglie, cui seguiranno le loro nozze. Ma i guai non finiscono qui. La ragazza infatti vuole sincerarsi di avere il consenso della presunta ex moglie. Come risolvere questo problema? Al nostro eroe non resta che cercare la complicità della devota infermiera-segretaria Stefania e farle interpretare questo ruolo. Alla fine, dopo un gioco di divertenti equivoci, il castello di bugie crolla e le “affinità elettive” trionfano: lʼamore sboccia improvviso e imprevisto proprio come un fiore di cactus. MAGGIO 2014 - 7 LOCANDINA Teatro Degli Arcimboldi Viale dellʼInnovazione 20, tel 02641142212/214 Non Pervenuto Teatro Franco Parenti Via Pierlombardo 14, tel. 0259995206 Teatro Della Cooperativa Via Hermada 8, tel 0264749997 Dal 6 al 17 maggio; The great disaster Sesso? Grazie, tanto per gradire Teatro di piazza S. Giuseppe Piazza San Giuseppe, 2 - Milano (Zona Bicocca) - tel. 026435672 e-mail : [email protected] “Fiore di cactus” Tram 31 - Autobus 51 e 42 - Fermata RadioBus - Fermata M5 Ponale Ingresso € 9.00 - Sabato 17 maggio - ore 21.00 Teatro Della Luna via G. di Vittorio, 6, Assago Milano, tel. 02488577516 Non pervenuto Teatro Elfo Puccini Corso Buenos Aires 33, tel. 0200660606 Dal 28 aprile al 18 maggio: La discesa di Orfeo di T. Williams Dal 5 al 25 maggio: Addèla Ole!, da La Storia di E.Morante, con Ida Marinelli e la mezzosoprano Anne Lisa Nathan Dal 6 al 18 maggio: Ballata del carcere di Reading, di Oscar Wilde Dal 21 al 25 maggio: Non si uccidono così anche i cavalli? di H. Mc Coy Dal 15 al 17 maggio: Il Barbiere di Siviglia, di e con Quelli di Grock. Dal 6 al 18 maggio: Bellas mariposas, Musica di parole per amore e per rabbia. Teatro Oscar - via Lattanzio, 58, tel. 0236503740 Dallʼ8 al 25 maggio: Le regine. Elisabetta e Maria Stuarda, da Schiller 30 maggio: Sipario giazz, con lʼArtchipel Orchestra Teatro Out-Off - via Mac Mahon, 16, tel. 0234532140 Dal 7 maggio al 1 giugno: Affabulazione Teatro Sala Fontana - via G.A. Boltraffio, 21, tel. 0269015733 15-18 / 22-25 maggio - Il mio nome è Milly di Gennaro Cannavacciuolo. Con Vicky Schatzinger - pianoforte e fisarmonica Teatro Menotti - via Menotti, tel. 0236592544 Dal 6 al 18 maggio: Il tramonto sulla pianura per info 0248034803. Teatro Verdi - via Pastrengo, 16, tel. 026880038 Dal 17 maggio al 1 giugno: ... e scrisse “O” come Orlando Area C: 15 euro per mettersi in regola entro 7 giorni Così si risparmierà l’80% rispetto alla multa È stato applicato, a partire da lunedì 7 aprile, il nuovo importo di 15 euro, anziché i 30 euro già previsti, per chi regolarizzerà i propri ingressi in Area C entro 7 giorni, scegliendo sul sito www.areac.it la modalità “Pagamento differito”. Con lʼimporto di 30 euro sono stati circa 12.000 i pagamenti differiti attivati. Grazie al nuovo importo di 15 euro sarà possibile per chi si è dimenticato di regolarizzarsi entro la mezzanotte del giorno dopo lʼingresso in Area C, risparmiare fino allʼ80% rispetto al costo di una multa. Il tagliando “Pagamento differito entro 7 giorni” permette di regolarizzare i transiti effettuati fino a 7 giorni prima, attivando il pagamento di 15 euro (se gli ingressi non sono stati regolarizzati entro la mezzanotte del giorno successivo allʼaccesso nella Ztl Cerchia dei Bastioni). Per fare un esempio pratico, coloro che dovessero effettuare lʼaccesso di un lunedì e dimenticarsi di regolarizzarlo entro la mezzanotte del martedì, avranno modo di attivare il pagamento differito di 15 euro entro la mezzanotte del lunedì della settimana successiva. Lʼattivazione di questa tipologia di tagliando è acquistabile e attivabile online dopo essersi registrati nellʼarea personale My AreaC. La modifica di importo è nata da una mozione del Consiglio comunale ed è stata poi approvata dalla Giunta con lʼobiettivo che sempre più persone accedano a questa agevolazione, piuttosto che arrivare al pagamento di una multa. A.D.G. Università senza carta: libretti e verbali online Basta carta in università. Per ora è una sperimentazione, ma diffusa in quasi tutti gli atenei milanesi. Lo scopo, come riporta un articolo de La Repubblica, è duplice: eliminare o comunque ridurre la quantità di carta utilizzata e snellire e velocizzare le procedure burocratiche. La verbalizzazione degli esami è il primo passo: il libretto non più cartaceo, ma online, è una realtà al Politecnico ormai da quasi dieci anni, mentre in Bicocca e Statale si tratta di una sperimentazione più recente, ma che funziona. Non elimina solo il libretto universitario, ma anche i fascicoli con i verbali degli esami: tantissimi fogli di carta costosi sia da stampare sia da conservare. In Bicocca quantificano di avere ridotto la carta del 20%, con lʼeliminazione di qualcosa come 83 mila fogli. Lʼultima sperimentazione è targata Bocconi, anche se per ora solo in otto esami del corso di laurea magistrale in giurisprudenza: verbalizzazione con il tablet. Secondo lʼateneo, significa (quando il sistema verrà implementato su più larga scala) 50 mila fogli di carta in meno allʼanno. Gli atenei aggiungono che queste procedure telematiche snelliscono la burocrazia, velocizzano le pratiche e, in ultima analisi, fanno laureare più persone: secondo la Bicocca, i laureati nella sessione di marzo sono aumentati del 27%. La Riva, il Borgo e la Baia del Re, ultima fatica letteraria di Roberto Marelli, oltre che un libro sui Navigli e la sua gente pare essere quasi strutturato come unʼopera teatrale. Marelli infatti ha recitato come attore di film e di televisione ma soprattutto come primo attore della “Compagnia milanese del teatro Gerolamo”, e questi suoi trascorsi sulle scene hanno certamente influito sulla struttura del libro. Se si guardano i singoli capitoli si possono trovare, come se fossero scene di una commedia, dialoghi con i vari personaggi dei Navigli, e di sottofondo, le canzoni che risuonavano nelle osterie lungo le sponde mentre scorrono le descrizioni degli edifici e dei luoghi di questa parte di Milano. Gli episodi, solo apparentemente slegati tra di loro, sono tenuti insieme dal filo del ricordo che lʼautore vuole tramandare, per evitare che questo patrimonio di vite e racconti della Milano popolare più autentica, vada disperso. Durante tutto il libro, emerge chiaramente come questa non sia unʼopera dove si parla di Storia, ma di storie, quelle dellʼumile gente delle due rive dei canali, che con le loro fatiche, tradizioni, azioni, pensieri e canzoni hanno contribuito a edificare una grossa parte della storia di Milano. A fare da cornice pensano poi le fotografie, rigorosamente in bianco e nero, che ci restituiscono le immagini di barche, di chiese, di case di ringhiera, di taverne, di persone e di quello che era conosciuto come il “mare di Milano”. Marelli, con questo suo libro, quasi fosse un antico cantore, vuole consegnare ai milanesi contemporanei un grande affresco dei loro antenati, protagonisti di una saga che lʼautore tratteggia quasi con epicità, come se si trattasse di antichi eroi e di antiche leggende. Dopo aver letto questo libro, infatti, se si va a passeggiare lungo le sponde dei Navigli avendo in mente le parole di Marelli, con un poʼ dʼimmaginazione pare di sentire ancora lo sciabordare del remo delle barche sullʼonda, lo strofinio di panni delle lavandaie e i canti allegri delle brigate nelle osterie. Suoni di un passato che, se ci si ferma a riflettere, non è poi così passato. edb Alla scoperta... 6 Porta Ticinesis De ondo e es 'Agn Sant Via Cam inad ella Via Collodi Via Orazio Viale Beat rice d'Est e Via Aldo Lusardi Via Are na Via i rrent Pi o V Via Marco Burigozzo PERCORSO Milano romana Sc Vi an Via San Luca Via Cosimo Del Fante Viale Gian Galeazzo ni Aur Scopri i resti romani vanarcheologici Via Gio ancora visibii in città seguendo gli adesivi indicanti la destinazione finale e il tempo necessario a raggiungerla ... Discover the Roman archaeological remains in the city following the directions along the Cairoli - S.Lorenzo path ... S a n t’ E Museo Archeologico op sole Scalda ma ri l a Milano ro Con il contributo di Via Conca del Naviglio Sc op ri m la M ila n o ro an ... e ritrova il percorso continuando il tuo viaggio alla scoperta della città romana . ... and then come back to the main path until its end. na zeri ro Pan con la collaborazione di Via ePiet Viale Col di Lana Via Crocefisso i icis Am 9 Anf ite ne Via leria a Va etti t’Amb an aS ana ...segui le deviazioni indicanti i monumenti raggiungibili in pochi minuti a piedi ... ...follow the deviations showing the monuments within walking distance ... pette C o nne lo Edm re Co Cesa Via Lanzo gh Sant Min Via cchi o Ne vic Lodo rom Corso di Porta Ticinese ro at Via Circo ce o Parco Papa Paolo Giovanni II Via Via de l Tor ch io Circo Via Cappuccio ora Via Gian Giac omo M 5 Me San ta Cro an Via Piop Corso di Porta Ticinese dici Via Via Via Antonio Banfi a Via 8B a Mappa WalkMi Via San Sisto Via San Sisto ispa Via Calatafimi M1 Cairoli 1 min Vetra ic a d i S a n s il XIV Piazza XXIV Maggio orio San Vito Greg 13 io uril Via Santa Marta Via Papa e Arm plini Disci Via Via del Via Ma San Piazza della Via ino Via Sonc Via Mo lino dell tto Via Olme a Anfiteatro via Edmondo De Amicis Via della Chiusa Fernanda Wittgens Via Vetere tta Stamp Via Privata d el D on ta San Piazz Sepo a lcro lo Bol 4 min. Via Via rsola Corso Magenta Via Lupe ole As de lle Via Pio XI za ri ora Piaz Arm Via ne Mo rta Po a all M. S. Via Via Gorani 2 Pala ccini corso di Porta Ticinese Via Pio IV Piazza Mentana Memoria paleocristiana Via M. Nicola o Colonne di S.Lorenzo 7 como Pu romano Via Nirone Giardino Aristide Calderini 3 min. t o r gi us 4 Mosaico Via Sant'O Via le Via Piazzale Luigi Cadorna Via Ansperto i Illica 1 Museo archeologico CADORNA Via San ei Via Morigi Via Brisa Via Luig Via Zebedia nti Merca fici Ore Via Bassano Via Tommaso Grossi Via del i Boss Sotto via Lauro Via Porrone no Negri Via ino Via Vigna Via B. Ricasoli rom Bor irco 3C Piatt Cinta muraria massimianea Ner Milano cammina uco Via Samb Mu ro Via Gia 8 Ba Via Gaeta Via Meravigli Via Via Circo i sul Via o impe zz Gio vann dei largo Carrobbio via Circo ett o Corso Italia WalkMI 9 il San Via Porta Ticinensis Circo via Edmondo De Amicis 7 M Via Largo Maria Callas romani (via Amedei) i Pianta della basilica di S.Lorenzo Sacello di Sant’Aquilino re n z o Lo Via Porlezza Largo Cairoli Corso di Porta Ticinese 39 lun - sab 7.30-12.30 / 14.30-18.30 mon - sat 7.30-12.30 am / 14.30-18.30 pm Ingresso a pagamento (sacello); Ingresso gratuito (basilica) Admission fee (sacello) Free entrance (basilica) la Piazza degli Affari Basilica di San Lorenzo 8 S. Lorenzo 13 min cch ede Scopri Camp Man Bo Am romani corso di Porta Ticinese 6 3 min. 5 i Via 22 Mosaici via San Sisto 5 min. Via Torino Via Torino atr o io le ria Piazza Castello retta Be Parco Parco Sempione Sempione eight planning minds Galleria Posta am Beltr o piazza Mentana Via della Luca Corso Italia Torin Sp no Via Cusani EXPO GATE i Via Via ntù via Morigi T e at r o CAIROLI i arte ap C. Ca Mosaico romano via Vigna erio fredo Via on aro Utilizza gli adesivi posizionati a terra Ba r b Viale Ramiro agli incroci per scoprire i monumenti ancora visibili a pochi passi da te! us Circo te an D Via Cinta muraria massimianea 4rd a Co 1 min. 3 absidata o toni An ale Vial Utilizza gli adesivi posizionati a terra G in prossimità degli incrocierolam per scoprire i monumenti o Gad io ancora visibili a pochi passi da te! Ideazione e progettazione a cura di 2 min. via Brisa Via Rovello Via Quintino Sella Bu 23 Palazzo imperialeAula Vi via Morigi Via Vi Foro etto Via Brol via Brisa 2 voi siete qui you are here Via Arco li Via Tivo LANZA Via Legna 4 min. ero te Vet Via Pon Madon nin cato Via Mer Scopri i resti della città romana lungo il percorso pedonale Cairoli - S.Lorenzo! no via San Giovanni sul Muro Via ari ad Via CORDUSIO o Torin Via Via a Resti archeologici visibili dalla strada Archaeological remains visible from the street Cinta Muraria massimianea 21 Horreum Torre quadrangolare 1 Museo Archeologico Torre poligonale Corso Magenta 15 mart - dom 9.00-17.30 tue- sun 9.00 am - 5.30 pm Ingresso a pagamento Admission fee F oro 15 Carmine o lician Simp rdaremains along Let discover the Roman mba Cairoli e Lo - S.Lorenzo path! e o Via Ciovass 20 Mura tardorepubblicane Chiari in u m ir g Via San pe Garibaldi Il percorso Corso Giusep Cairoli - S.Lorenzo Piazzale nella Milano romana Marengo Via Rivoli on Legi Via del Via Fiori taccio Via Pon lic a V si Piazza VI Paolo CAIROLI Via dei sino Via Ciovas Resti archeologici visitabili Accessible archaeological remains Chiostri Sono questi i punti interessati allʼitinerario e dove si potranno vedere tra gli altri i resti del Palazzo Imperiale di Milano dove fu emanato il famoso Editto di Costantino (313 d.C.), il Museo Archeologico e nella nona tappa il Parco Archeologico dellʼAnfiteatro Romano dove si eseguivano i giochi gladiatori e le esecuzioni per i condannati. Inoltre le mappe WalkMi-Milano cammina, con le indicazioni per visitare i siti, i musei e i monumenti presenti in città, sono state installate nei mezzanini e nelle banchine delle stazioni della metropolitana di Cairoli, Cordusio, Duomo, Cadorna, SantʼAmbrogio e Porta Genova, in collaborazione con Atm. Anche con gli smartphone si potrà accedere ai siti web del Turismo e del Civico Museo Archeologico grazie al QR Code presente sulle mappe e sulle targhe. Manuelita Lupo Via Fie Via Solferino Via dei Via dell'Orso maggio dalla vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, insieme agli assessori Chiara Bisconti (Sport), Filippo Del Corno (Cultura), Pierfrancesco Maran (Mobilità). Costo dellʼoperazione 215mila euro (150mila euro da Regione Lombardia e 65mila euro dal Comune di Milano) che comprendono il recupero degli scavi, i vari restauri che saranno eseguiti, le progettazioni, le mappe, i pannelli informativi e le stampe. Il fine del progetto è la valorizzazione di luoghi e beni archeologici: In vista di Expo abbiamo pensato, - ha precisato De Cesaris - che fosse importante far conoscere ai milanesi e ai turisti quel pezzo di patrimonio che abbiamo e che ricorda questo particolare periodo. Milano è anche un museo allʼaperto. Seguiranno altri percorsi di questo tipo? Il circuito è molto ampio e noi vorremmo mettere tutto in rete, - ha spiegato la Vicesindaco - questo è il primo e anche quello di maggiore visibilità e che doveva essere raccontato, comunque si seguiranno altri percorsi. Ci sarà il collegamento con la Darsena, ci sarà il parco Archeologico dei Navigli e la chiusura dei lavori in piazza SantʼAmbrogio, saranno queste le prossime tappe. È anche sperimentale la maniera in cui é indicato il tragitto, infatti, oltre a mappe e cartelli con le spiegazioni dei reperti scritti sia in italiano, sia in inglese, lungo il percorso è presente una nuova segnaletica. Trentacinque “bolli” rossi da 30 cm di diametro, sul terreno, che indicheranno il percorso da seguire, con tanto di indicazione della destinazione finale e dei minuti occorrenti per arrivare a piedi, ma anche la possibilità di seguire le deviazioni indicanti i monumenti raggiungibili e di ritrovare il percorso principale continuando il viaggio nella città romana. La segnaletica per terra sarà notata, - spiega Pierfrancesco Maran (Mobilità) - proprio perché il terreno è uno spazio poco sfruttato, mentre se alziamo la testa i cartelli sono diventati nel corso degli anni troppi e anzi andrebbero ridotti. Le vie Brisia, Vigna, Morigi, corso Magenta, piazza Mentana, che il Comune sta pensando di pedonalizzare, via Circo e ancora Largo Carrobbio fino a corso di Porta Ticinese per terminare in via De Amicis. 0S (segue da pag. 5) fite tel. 0239523821 cell. 338.2821136 o invia una e-mail a: [email protected] di Roberto Marelli An Vivere Milano economica, culturale e dellʼinformazione – che sappia guardare alla città nel suo complesso, ma anche delle realtà periferiche che sappiano uscire da «una certa autoreferenzialità con la quale spesso si muovono le singole associazioni», come evidenziato dal sociologo Aldo Bonomi. Anche a tale proposito, “Un Brand Milano per quale Milano?” sarà il tema del confronto del 7° e conclusivo appuntamento del ciclo di incontri “Al di là dei Bastioni. Milano verso Expo 2015 e oltre” di lunedì 26 maggio - ore 18 allo Spazio Culturale Emmaus - Galleria Unione 1, M3 Missori (info: www.periferiemilano.it). E il “fare sistema?”. È proprio quello che manca alle periferie e la prima a non farlo, da sempre, è proprio lʼAmministrazione comunale: decine di funzioni operano sul medesimo territorio, ma non si parlano, perché lʼorganizzazione non lo prevede e il risultato è la frammentazione, lo scollegamento operativo e, in ultima analisi, lʼinefficienza. Ma, anche qui, basterebbe lʼintroduzione di un piccolo elemento di funzionalità: la previsione che tutte le funzioni operanti in ciascuna zona dipendano “funzionalmente” dal rispettivo Consiglio di zona, continuando a mantenere la dipendenza “gerarchica” dalle proprie direzioni centrali. Troppo difficile? Lo sappiamo, lʼorganizzazione non è un argomento appassionante, ma aiuta. Altrimenti, continuiamo a rimanere così, ma non sembra che i problemi si risolvano. Walter Cherubini Consulta Periferie Milano Via Per la pubblicità su Periferie... (segue da pag. 5) o blioteche civiche ospiteranno la serie di incontri “Saperi e sapori”, rassegna dedicata a cultura e cibo, il 9 maggio il premio Nobel Amartya Sen terrà a Palazzo Marino una conferenza dedicata allʼetica della globalizzazione, il Superstudio più di via Tortona ospiterà un orto urbano progettato da Michelangelo Pistoletto, in Triennale saranno svelati tutti i dettagli del Padiglione Italia, il 21 maggio si terrà a Palazzo Reale un convegno dedicato alla funzione e allʼimportanza delle materie prime. Il programma completo di tutti gli eventi è comunque disponibile sul sito ufficiale dellʼesposizione milanese. Ma non è solo la città della Madonnina a essere interessata da molteplici iniziative culturali e di svago, perché Expo ha varcato le mura cittadine ed è dilagato in tutta Italia: a Roma, a Torino, a Firenze, a Venezia e a Genova si terranno iniziative dedicate allʼesposizione universale ma declinate con tematiche locali. Nel capoluogo ligure il protagonista sarà il mare e il suo patrimonio ittico, nella città di San Marco si organizzeranno invece 50 itinerari gastro-culturali per le isole della laguna, mentre a Firenze andranno in scena le eccellenze alimentari toscane. Le tematiche connesse a Expo si stanno quindi dimostrando capaci di interessare e coinvolgere importanti realtà locali cittadine fuori dallʼarea ambrosiana, così da rendere questa esposizione un evento di successo non solo milanese, ma Fabio Figiaconi anche e soprattutto italiano. La Riva, il Borgo e la Baia del Re bbia Un anno... Vetta (segue da pag. 5) VIVERE MILANO VIVERE MILANO Via 8 - MAGGIO 2014 VIVERE MILANO Malaspina - Maurizio Cucchi Lʼultimo libro di Maurizio Cucchi, Malaspina (Mondadori), inaugura un nuovo ciclo della produzione dellʼautore de Il disperso e ha vinto, lo scorso 26 gennaio, il Premio Bagutta. Era dal 2003 che il prestigioso premio milanese non andava a un poeta, lʼultimo era stato Sanguineti. Una bella occasione per annunciare lʼuscita, nella nostra collana «Poesia di ricerca», del nuovo libro di Cucchi. Una nuova fase, quindi, frontale, che si configura come un corpo a corpo con il soggetto e con il lettore, spinto verso un mondo «più affabile/e poroso», verso unʼorigine bruta e semplificata, verso «strati/sempre più occulti». Se anche riecheggiano certe cadenze di Glenn, la rappresentazione (se fosse un pittore diremmo la luce) è cambiata, suggerendo un sereno sfacelo. Un luogo dove si impara a «esprimere gli umori... senza infingimenti». Presenza e adesione sono infatti cardini del pensiero poetico di Maurizio Cucchi, e qui si declinano in nuove complessioni. La vertigine del tempo è sospesa in una composizione plastica che non lascia scampo, una compattezza crudele dellʼimmagine dentro cui gli oggetti passano «compressi», mentre il soggetto «retrocede». Le prose, composte da moduli immaginativi e incastri ritmici, sembrano veri e propri ipermetri, adatti alla riflessione e al ricordo. Il presente diventa così una superficie, una membrana che si può sollevare per perdere consistenza e ritrovare i toni beati del canto («E già mi sentivo, io,/tutto gibillare di dentro»). Una poesia che non lascia riposare il lettore, che lo stimola continuamente, vivace e allegra come una festa: «Vorrei nuotare nel brodo giallo». I personaggi non sono eroi («non era scaltro, / non era ribelle», «un poʼ asociale») ma cercano lʼattrito con la materia, immersi in un quieto «disinteresse», tra sosia e tortore sbranate vive. Davanti alla vertiginosa monumentalità del profitto, rappresentata dai grattacieli di New York, il poeta constata con distacco una semplice e «strenua gerarchia animale», e sembra aspettare il momento in cui «questi lucenti palazzi/verticali siano infine infestati dai topi». Se poi la realtà, sottoposta alle pressioni del soggetto che la vive, riemerge dai «depositi» dellʼimmaginazione trasfigurata negli «insetti/ enormi del sudore notturno», così la natura riemerge dagli «strati» tellurici scavati dalle ruspe. La poesia resiste agli «assalti» della vacuità contemporanea, riscopre le «povere pareti sverniciate» e la dignità del passaggio del tempo, offre una «più fisica e diretta/presenza dʼuomo», seppure nel «residuo», «oggi lavato via come una colpa». I paesaggi, spesso urbani o pacificati come nella grande pittura moderna, si rintanano a volte nei dettagli, tra i pitocchi della tradizione lombarda: «povera diavola nei pidocchi,/ povera Angiolina sdraiata sui lastroni». Esemplare è il testo dedicato alle «donne degli anni Quaranta», nella quale sembra di avvertire un aria di Purcell o John Dowland. Una poesia che non ha bisogno di complicare il discorso, che riesce a commuovere con ingredienti semplici riscattati attraverso il linguaggio. Certe parole, fuori contesto, diventano insorgenti. Non a caso centrale, la sezione sul «movimento terra» riassume il nuovo respiro della poesia di Cucchi, di questo «sbando definitivo» verso le «subsidenze». La parola diventa un «vasto, lento boato» in un «mondo... permeabilissimo». Proprio in questa parte troviamo una prosa notevole: «vorrei essere meglio nel mondo, esserci dentro con più vita... gli occhi rovesciati» mentre «affonda, affoga nel suo stesso nulla». Una prosa che ci regala anche una preziosissima chiusa controtendenza, affermando di «amare da centʼanni la stessa donna». Senza ansie di «definizione», il «fiato... si solleva/alto nellʼaria che cʼè», unʼaria «placata» e «indifferente al traguardo/allʼazione, al profitto». Anche il tempo, «sospeso» in una radiazione luminosa che nasconde un «blocco di terra pressato», lacera a volte il linguaggio, tra «abbandoni» e «lumache», dietro «muri/corrosi, sudici e sfrisati», e ci trasporta in luoghi dove niente «era asettico... inodore e vanamente/laccato, leccato, come qui». Visto il nostro «irrilevante passaggio», meglio un «abbandono negligente,/prima che torni a masticarci lʼombra». Lʼultima sezione è in realtà un poemetto e ci racconta William Schutt è un giovane autore statunitense molto apprezzato dalla critica, traduttore di poeti italiani quali Eugenio Montale e Edoardo Sanguineti. Nato nel 1981 a New York, insegna alla Gilman School di Baltimora. Ha pubblicato Westerly (Yale University Press 2013), selezionato da Carl Phillips come vincitore, nel 2012, del Premio Yale Series of Younger Poets. Ha studiato allʼOberlin College e alla Hollins University. Sue poesie e traduzioni sono apparse su diverse riviste letterarie, tra cui Agni, FIELD, The New Republic e The Southern Review. Attualmente vive a Baltimora, nello stato del Maryland, con la moglie Tania Biancalani. Le poesie che abbiamo scelto provengono dal volume Westerly (Yale 2013) e da una raccolta ancora inedita, concessa in esclusiva alla nostra rubrica letteraria. Festeggiamo così i sei anni di attività su VivereMilano. La collana Poesia di Ricerca (che affianca nello stesso volume due giovani autori europei iperselezionati) ha celebrato il proprio catalogo con lʼuscita del secondo libro singolo della collana (uscite dedicate ai maestri due biografie travagliate. Ecco una delle qualità principali di Cucchi, la capacità trasformista di dare vita ai personaggi secondo una poetica europea: lʼio lirico collassa nelle avventure altrui, senza possibilità di equivoco: non diario ma esperienza e fantasia. Scrive il poeta: «mi compiaccio di esprimermi/in prima persona... come ho finalmente imparato», ma non credetegli. Alberto Pellegatta Brera omaggia il capolavoro del Bellini coglie dipinti e sculture di soggetto analogo, alcuni dello stesso Bellini (per la prima volta lʼintensa Pietà del Palazzo Ducale di Venezia e le due dei musei vaticani), altri di Donatello, Crivelli, ZopTra Caravaggio, Raffaello e Mantegna, alla Pinacoteca di Brera La Pietà di Giovanni Bellini, grande pittore del Quattrocento veneziano, ha forse meno visibilità. In occasione del recente restauro, a questo suo capolavoro Brera dedica un tributo. Dal 9 aprile al 13 luglio, una piccola preziosa mostra: 26 opere che ruotano attorno alla celebre Pietà, di nuovo valorizzata nei suoi colori. Fortemente voluta da Sandrina Bandera, direttrice della Pinacoteca, e realizzata grazie alla Fondazione Cariplo, la mostra rac- po e Mantegna, di cui anche alcuni rari splendidi disegni. Lʼaccostamento di queste opere, tutte belle e importanti, offre la rara occasione di inquadrare e leggere meglio la Pietà MAGGIO 2014 - 9 braidense, poco studiata. Chiude il percorso la Madonna col Bambino in trono, in cui nel braccio abbandonato di Gesù il Bellini fonde il tema della Madonna e della Pietà. Grazia De Benedetti POESIA DI RICERCA A cura di Alberto Pellegatta europei), dopo il successo de Il cervo applaudito di Leopoldo Maria Panero (accolto con favore anche dalla critica spagnola e prossimamente ripresentato allʼUniversità di Palermo e allʼAteneu di Barcellona), con lʼinedito Rebus macabro di Maurizio Cucchi, recente Premio Bagutta. I versi di William Schutt mostrano una precisione nel dettato e una plasticità rappresentativa, anche se ciò che colpisce è la frontalità delle immagini: «perforato / come un tirassegno in una bettola». Un linguaggio scarno e allo stesso tempo denso di significati: «non come i pescatori / buttano le esche ma / come chi scaglia // tutto ciò che ha avuto / da unʼaltura // provando quellʼinsolito sollievo». Una specie di poesia A volte ti dirigi alla poesia come ti dirigi in un paese straniero. Tutto è migliore. Più umano. Noti cose che non noteresti altrimenti. Noti cose. Guardare i giardinieri potare rami perché gli uccelli ci volino attraverso ti ricorda dei vuoti negli alberi del tuo paese che fanno posto solo a dei cavi. L’intero centro perforato come il tirassegno in una bettola. Dopo un po’, comunque, ti ricordi: quei cavi trasportano una lingua che conosci. Ambizioni II Carino questo posto anche se privato e mansueto bianchi condomini, pali in avvolgimento fra le dune petardi e fuochi d’artificio accantonati in bidoni di metallo blu in lontananza petroliere indugiano in feritoie di lampi Sig. Insignificante tiro pietre nell’oceano non come i pescatori buttano le esche ma come chi scaglia tutto ciò che ha avuto da un’altura provando quell’insolito sollievo Munari politecnico Nello “Spazio Mostre” del Museo del Novecento, promossa dal Comune di Milano e realizzata dal Museo del Novecento in collaborazione con la Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese, continua sino al 7 settembre, la mostra “Munari politecnico”. È il racconto di una figura dʼintellettuale poliedrico, del suo ruolo nellʼarte italiana e europea nel corso del XX secolo e dei legami che lo hanno portato a divenire il protagonista di numerosi movimenti. Nella mostra, oltre a molte opere di Bruno Munari raccolte dai due collezionisti Vodoz e Danese e conservate presso la loro Fondazione, sono esposte opere della collezione del Museo del Novecento, dellʼIsisuf (Istituto internazionale di studi sul futurismo) e da collezioni private. Se per Munari la fantasia, è una capacità dello spirito in grado di inventare immagini mentali diverse dalla realtà, che possono anche essere irrealizzabili praticamente, la creatività rappresenta una ca- pacità produttiva dove fantasia e ragione sono collegate, per cui il risultato che si ottiene è sempre realizzabile. Lʼobiettivo della manifestazione è proprio quello di rivelare la matrice artistica dellʼispirazione di Munari ponendola in dialogo con alcuni artisti che hanno condiviso i momenti originari della sua ispirazione, come Gillo Dorfles e Carlo Belloli. Dal percorso espositivo emerge chiaramente anche il legame di Munari con Milano, e in particolare con quei luoghi di studio e di scambio nei quali condivideva riflessioni e ricerche con altri artisti. La mostra sarà aperta nei seguenti orari: Lunedì 14,30 - 19,30 Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica 9,30 - 19,30 Giovedì e sabato 9,30 - 22,30.
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